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Legge sull’asilo
(LAsi)

del 26 giugno 1998 (Stato 22 novembre 2022)

L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,

visto l’articolo 121 capoverso 1 della Costituzione federale1;2
visto il messaggio del Consiglio federale del 4 dicembre 19953,

decreta:

1 RS 101

2 Nuovo testo giusta il n. I 1 della LF del 1° ott. 2010 sul coordinamento tra la procedura d’asilo e la procedura d’estradizione, in vigore dal 1° apr. 2011 (RU 2011 925; FF 2010 1295).

3 FF 1996II 1

Capitolo 1: Principi

Art. 1 Oggetto

La pre­sen­te leg­ge de­fi­ni­sce:

a.
la con­ces­sio­ne dell’asi­lo e lo sta­tu­to dei ri­fu­gia­ti in Sviz­ze­ra;
b.
la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria ac­cor­da­ta in Sviz­ze­ra al­le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne non­ché il lo­ro ri­tor­no.

Art. 2 Asilo

1 La Sviz­ze­ra, su do­man­da, ac­cor­da asi­lo ai ri­fu­gia­ti se­con­do le di­spo­si­zio­ni del­la pre­sen­te leg­ge.

2 L’asi­lo com­pren­de la pro­te­zio­ne e lo sta­tu­to ac­cor­da­ti a per­so­ne in Sviz­ze­ra in ra­gio­ne del­la lo­ro qua­li­tà di ri­fu­gia­ti. Es­so com­pren­de il di­rit­to di ri­sie­de­re in Sviz­ze­ra.

Art. 3 Definizione del termine «rifugiato»

1 So­no ri­fu­gia­ti le per­so­ne che, nel Pae­se di ori­gi­ne o di ul­ti­ma re­si­den­za, so­no espo­ste a se­ri pre­giu­di­zi a cau­sa del­la lo­ro raz­za, re­li­gio­ne, na­zio­na­li­tà, ap­par­te­nen­za a un de­ter­mi­na­to grup­po so­cia­le o per le lo­ro opi­nio­ni po­li­ti­che, ov­ve­ro han­no fon­da­to ti­mo­re di es­se­re espo­ste a ta­li pre­giu­di­zi.

2 So­no pre­giu­di­zi se­ri se­gna­ta­men­te l’espo­si­zio­ne a pe­ri­co­lo del­la vi­ta, dell’in­te­gri­tà fi­si­ca o del­la li­ber­tà, non­ché le mi­su­re che com­por­ta­no una pres­sio­ne psi­chi­ca in­sop­por­ta­bi­le. Oc­cor­re te­ne­re con­to dei mo­ti­vi di fu­ga spe­ci­fi­ci del­la con­di­zio­ne fem­mi­ni­le.

3 Non so­no ri­fu­gia­ti le per­so­ne che so­no espo­ste a se­ri pre­giu­di­zi o han­no fon­da­to ti­mo­re di es­ser­vi espo­ste per aver ri­fiu­ta­to di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re o per aver di­ser­ta­to. È fat­to sal­vo il ri­spet­to del­la Con­ven­zio­ne del 28 lu­glio 19514 sul­lo sta­tu­to dei ri­fu­gia­ti.5

4 Non so­no ri­fu­gia­ti le per­so­ne che fan­no va­le­re mo­ti­vi sor­ti a cau­sa del lo­ro com­por­ta­men­to do­po la par­ten­za dal lo­ro Pae­se d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za e che non so­no l’espres­sio­ne o la con­ti­nua­zio­ne di una con­vin­zio­ne o di un orien­ta­men­to già ivi esi­sten­te. Ri­man­go­no sal­ve le di­spo­si­zio­ni del­la Con­ven­zio­ne del 28 lu­glio 19516 sul­lo sta­tu­to dei ri­fu­gia­ti.7

4 RS 0.142.30

5 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 28 set. 2012 (Mo­di­fi­che ur­gen­ti del­la leg­ge sull’asi­lo) (RU 2012 5359; FF 2010 3889; 2011 6503). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

6 RS 0.142.30

7 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Art. 4 Protezione provvisoria

La Sviz­ze­ra può ac­cor­da­re prov­vi­so­ria­men­te pro­te­zio­ne a per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne espo­ste a un pe­ri­co­lo ge­ne­ra­le gra­ve, in par­ti­co­la­re du­ran­te una guer­ra o una guer­ra ci­vi­le e in si­tua­zio­ni di vio­len­za ge­ne­ra­liz­za­ta.

Art. 5 Divieto di respingimento

1 Nes­su­no può es­se­re co­stret­to in al­cun mo­do a re­car­si in un Pae­se do­ve la sua vi­ta, la sua in­te­gri­tà fi­si­ca o la sua li­ber­tà sa­reb­be­ro mi­nac­cia­te per uno dei mo­ti­vi men­zio­na­ti nell’ar­ti­co­lo 3 ca­po­ver­so 1, o dal qua­le ri­schie­reb­be d’es­se­re co­stret­to a re­car­si in un Pae­se di tal ge­ne­re.

2 Il di­vie­to di re­spin­gi­men­to non può es­se­re fat­to va­le­re quan­do vi sia­no se­ri mo­ti­vi per pre­su­me­re che l’in­te­res­sa­to com­pro­met­ta la si­cu­rez­za del­la Sviz­ze­ra o, es­sen­do sta­to con­dan­na­to con sen­ten­za pas­sa­ta in giu­di­ca­to per un cri­mi­ne o de­lit­to par­ti­co­lar­men­te gra­ve, deb­ba es­se­re con­si­de­ra­to di pe­ri­co­lo pub­bli­co.

Art. 5a Collaborazione e coordinamento con fedpol 8

1 Nell’am­bi­to dei suoi com­pi­ti le­ga­li di lot­ta al ter­ro­ri­smo, la Se­gre­te­ria di Sta­to del­la mi­gra­zio­ne (SEM) col­la­bo­ra con fed­pol.

2 Coor­di­na le mi­su­re di sua com­pe­ten­za con le mi­su­re pre­ven­ti­ve di po­li­zia e le mi­su­re am­mi­ni­stra­ti­ve di fed­pol.

8 In­tro­dot­to dal n. I 3 del­la LF del 25 set. 2020 sul­le mi­su­re di po­li­zia per la lot­ta al ter­ro­ri­smo, in vi­go­re dal 1° giu. 2022 (RU 2021 565; 2022 300; FF 2019 3935).

Art. 5b Compiti di sicurezza delle autorità di migrazione 9

Nell’am­bi­to dei pro­pri com­pi­ti e com­pe­ten­ze la SEM ve­ri­fi­ca se uno stra­nie­ro rap­pre­sen­ta un pe­ri­co­lo per la si­cu­rez­za in­ter­na o ester­na o per le re­la­zio­ni in­ter­na­zio­na­li del­la Sviz­ze­ra. In ca­so di se­gna­la­zio­ni di po­li­zia è in­for­ma­to fed­pol. Se ne­ces­sa­rio so­no in­for­ma­te an­che le au­to­ri­tà can­to­na­li in­te­res­sa­te.

9 In­tro­dot­to dall’all. 1 n. 2 del DF del 18 dic. 2020 che ap­pro­va e tra­spo­ne nel di­rit­to sviz­ze­ro gli scam­bi di no­te tra la Sviz­ze­ra e l’UE con­cer­nen­ti il re­ce­pi­men­to del­le ba­si le­ga­li dell’isti­tu­zio­ne, dell’eser­ci­zio e dell’uso del si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne Schen­gen (SIS), in vi­go­re dal 22 nov. 2022 (RU 2021 365; FF 2020 3117).

Art. 6 Norme procedurali 10

Le pro­ce­du­re so­no ret­te dal­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 196811 sul­la pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va (PA), dal­la leg­ge del 17 giu­gno 200512 sul Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le e dal­la leg­ge del 17 giu­gno 200513 sul Tri­bu­na­le fe­de­ra­le, in quan­to la pre­sen­te leg­ge non pre­ve­da al­tri­men­ti.

10 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

11 RS 172.021

12 RS 173.32

13 RS 173.110

Capitolo 2: Richiedenti l’asilo

Sezione 1: Disposizioni generali

Art. 6a Autorità competente 14

1 La SEM de­ci­de sul­la con­ces­sio­ne o sul ri­fiu­to dell’asi­lo e sull’al­lon­ta­na­men­to dal­la Sviz­ze­ra.15

2 Ol­tre agli Sta­ti dell’UE e dell’AELS, il Con­si­glio fe­de­ra­le de­si­gna:16

a.
co­me Sta­ti d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za si­cu­ri, gli Sta­ti in cui, se­con­do i suoi ac­cer­ta­men­ti, non vi è pe­ri­co­lo di per­se­cu­zio­ni;
b.
co­me Sta­ti ter­zi si­cu­ri, gli Sta­ti in cui, se­con­do i suoi ac­cer­ta­men­ti, vi è una pro­te­zio­ne ef­fet­ti­va dal re­spin­gi­men­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 5 ca­po­ver­so 1.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le ve­ri­fi­ca pe­rio­di­ca­men­te le de­ci­sio­ni di cui al ca­po­ver­so 2.

4 Pri­ma di ap­por­tar­vi mo­di­fi­che, ma al­me­no una vol­ta all’an­no, il Con­si­glio fe­de­ra­le sot­to­po­ne per con­sul­ta­zio­ne al­le com­mis­sio­ni par­la­men­ta­ri com­pe­ten­ti l’elen­co de­gli Sta­ti si­cu­ri di cui al ca­po­ver­so 2 let­te­ra a.17

14 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745, 2007 5573; FF 2002 6087).

15 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 3 del­la LF del 25 set. 2020 sul­le mi­su­re di po­li­zia per la lot­ta al ter­ro­ri­smo, in vi­go­re dal 1° giu. 2022 (RU 2021 565; 2022 300; FF 2019 3935).

16 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

17 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 del­la LF del 14 dic. 2018 (Nor­me pro­ce­du­ra­li e si­ste­mi d’in­for­ma­zio­ne), in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1413; FF 2018 1381).

Art. 7 Prova della qualità di rifugiato

1 Chiun­que do­man­da asi­lo de­ve pro­va­re o per lo me­no ren­de­re ve­ro­si­mi­le la sua qua­li­tà di ri­fu­gia­to.

2 La qua­li­tà di ri­fu­gia­to è re­sa ve­ro­si­mi­le se l’au­to­ri­tà la ri­tie­ne da­ta con una pro­ba­bi­li­tà pre­pon­de­ran­te.

3 So­no in­ve­ro­si­mi­li in par­ti­co­la­re le al­le­ga­zio­ni che su pun­ti im­por­tan­ti so­no trop­po po­co fon­da­te o con­trad­dit­to­rie, non cor­ri­spon­do­no ai fat­ti o si ba­sa­no in mo­do de­ter­mi­nan­te su mez­zi di pro­va fal­si o fal­si­fi­ca­ti.

Art. 8 Obbligo di collaborare

1 Il ri­chie­den­te l’asi­lo è te­nu­to a col­la­bo­ra­re all’ac­cer­ta­men­to dei fat­ti. De­ve in par­ti­co­la­re:

a.
di­chia­ra­re le sue ge­ne­ra­li­tà;
b.18
con­se­gna­re i do­cu­men­ti di viag­gio e d’iden­ti­tà;
c.
in­di­ca­re, in oc­ca­sio­ne dell’au­di­zio­ne, le ra­gio­ni del­la sua do­man­da d’asi­lo;
d.
de­si­gna­re in mo­do com­ple­to even­tua­li mez­zi di pro­va e for­nir­li im­me­dia­ta­men­te op­pu­re ado­pe­rar­si per pro­cu­rar­se­li en­tro un ter­mi­ne ade­gua­to, sem­pre che sia ra­gio­ne­vo­le esi­ger­lo;
e.19
col­la­bo­ra­re al ri­le­va­men­to dei da­ti bio­me­tri­ci;
f.20
sot­to­por­si a un esa­me me­di­co or­di­na­to dal­la SEM (art. 26a).

2 Si può esi­ge­re dal ri­chie­den­te che fac­cia tra­dur­re in una lin­gua uf­fi­cia­le sviz­ze­ra i do­cu­men­ti re­dat­ti in una lin­gua stra­nie­ra.

3 Nel cor­so del pro­ce­di­men­to, il ri­chie­den­te che sog­gior­na in Sviz­ze­ra de­ve te­ner­si a di­spo­si­zio­ne del­le au­to­ri­tà fe­de­ra­li e can­to­na­li. De­ve co­mu­ni­ca­re im­me­dia­ta­men­te al­le au­to­ri­tà del Can­to­ne o del Co­mu­ne (au­to­ri­tà can­to­na­le) com­pe­ten­ti se­con­do il di­rit­to can­to­na­le il suo in­di­riz­zo e ogni mu­ta­men­to del­lo stes­so.

3bis Il ri­chie­den­te che sen­za un va­li­do mo­ti­vo vio­la il suo ob­bli­go di col­la­bo­ra­re o non si tie­ne a di­spo­si­zio­ne del­le au­to­ri­tà pre­po­ste all’asi­lo per più di 20 gior­ni ri­nun­cia di fat­to al­la con­ti­nua­zio­ne del pro­ce­di­men­to. Lo stes­so va­le per il ri­chie­den­te che sen­za un va­li­do mo­ti­vo non si tie­ne a di­spo­si­zio­ne del­le au­to­ri­tà pre­po­ste all’asi­lo in un cen­tro del­la Con­fe­de­ra­zio­ne per più di cin­que gior­ni. La do­man­da è stral­cia­ta in en­tram­bi i ca­si sen­za for­ma­li­tà. Una nuo­va do­man­da può es­se­re pre­sen­ta­ta al più pre­sto do­po tre an­ni. È fat­to sal­vo il ri­spet­to del­la Con­ven­zio­ne del 28 lu­glio 195121 sul­lo sta­tu­to dei ri­fu­gia­ti.22

4 In ca­so di de­ci­sio­ne ese­cu­ti­va d’al­lon­ta­na­men­to, il ri­chie­den­te è te­nu­to a col­la­bo­ra­re all’ot­te­ni­men­to di do­cu­men­ti di viag­gio va­li­di.

18 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

19 In­tro­dot­ta dal n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

20 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

21 RS 0.142.30

22 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 9 Perquisizione

1 L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te può per­qui­si­re un ri­chie­den­te col­lo­ca­to in un cen­tro del­la Con­fe­de­ra­zio­ne23 o in un al­log­gio pri­va­to o col­let­ti­vo, in­sie­me agli og­get­ti che egli por­ta con sé, al­lo sco­po di ri­cer­ca­re do­cu­men­ti di viag­gio e d’iden­ti­tà, non­ché og­get­ti pe­ri­co­lo­si, dro­ga e be­ni di dub­bia pro­ve­nien­za.24

2 Il ri­chie­den­te può es­se­re per­qui­si­to sol­tan­to da una per­so­na del­lo stes­so ses­so.

23 Nuo­va espr. giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917). Di det­ta mod. è te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

24 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

Art. 10 Messa al sicuro e confisca di documenti

1 La SEM25 met­te agli at­ti i do­cu­men­ti di viag­gio e d’iden­ti­tà dei ri­chie­den­ti.26

2 Le au­to­ri­tà e i ser­vi­zi am­mi­ni­stra­ti­vi met­to­no al si­cu­ro, a de­sti­na­zio­ne del­la SEM, i do­cu­men­ti di viag­gio e d’iden­ti­tà o qual­sia­si al­tro do­cu­men­to che pos­sa for­ni­re in­di­ca­zio­ni sull’iden­ti­tà del­le per­so­ne che han­no pre­sen­ta­to una do­man­da d’asi­lo in Sviz­ze­ra. Ai ri­fu­gia­ti ri­co­no­sciu­ti si ap­pli­ca il ca­po­ver­so 5.27

3 L’au­to­ri­tà o il ser­vi­zio am­mi­ni­stra­ti­vo che met­te al si­cu­ro do­cu­men­ti ai sen­si del ca­po­ver­so 2 e ne ve­ri­fi­ca l’au­ten­ti­ci­tà de­ve co­mu­ni­ca­re al­la SEM il ri­sul­ta­to di ta­le ve­ri­fi­ca.

4 La SEM o l’istan­za di ri­cor­so pos­so­no con­fi­sca­re o met­te­re al si­cu­ro, a de­sti­na­zio­ne dell’aven­te di­rit­to, do­cu­men­ti fal­si o fal­si­fi­ca­ti non­ché do­cu­men­ti au­ten­ti­ci che so­no sta­ti uti­liz­za­ti abu­si­va­men­te.

5 I pas­sa­por­ti o do­cu­men­ti d’iden­ti­tà ri­la­scia­ti dal­lo Sta­to d’ori­gi­ne ai ri­fu­gia­ti ri­co­no­sciu­ti in Sviz­ze­ra so­no mes­si al si­cu­ro, a de­sti­na­zio­ne del­la SEM.28

25 La de­si­gna­zio­ne dell’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va è sta­ta adat­ta­ta in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (RU 20044937), con ef­fet­to dal 1° gen. 2015. Di det­ta mod. é te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

26 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

27 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

28 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

Art. 11 Procedura d’assunzione delle prove

Il ri­chie­den­te non può espri­me­re un pre­av­vi­so sul­la de­ci­sio­ne dell’au­to­ri­tà di pro­ce­de­re a un’as­sun­zio­ne di pro­ve per l’ac­cer­ta­men­to dei fat­ti.

Art. 12 Notificazione e recapito in caso di soggiorno in un Cantone 29

1 La no­ti­fi­ca­zio­ne di una de­ci­sio­ne o il re­ca­pi­to di una co­mu­ni­ca­zio­ne all’ul­ti­mo in­di­riz­zo del ri­chie­den­te o a quel­lo del suo pro­cu­ra­to­re co­no­sciu­to dal­le au­to­ri­tà è giu­ri­di­ca­men­te ef­fi­ca­ce al­lo sca­de­re del ter­mi­ne or­di­na­rio di ri­ti­ro di set­te gior­ni an­che se il ri­chie­den­te o il suo pro­cu­ra­to­re ne ha co­no­scen­za sol­tan­to più tar­di sul­la ba­se di una con­ven­zio­ne spe­cia­le con la Po­sta sviz­ze­ra op­pu­re nel ca­so in cui l’in­vio ri­tor­ni al mit­ten­te co­me non re­ca­pi­ta­bi­le.

2 Se il ri­chie­den­te è rap­pre­sen­ta­to da più pro­cu­ra­to­ri sen­za che que­sti ab­bia­no in­di­ca­to un re­ca­pi­to co­mu­ne, l’au­to­ri­tà no­ti­fi­ca le de­ci­sio­ni o re­ca­pi­ta le co­mu­ni­ca­zio­ni al pro­cu­ra­to­re de­si­gna­to per pri­mo dal ri­chie­den­te.

3 Ove giu­sti­fi­ca­to, le de­ci­sio­ni pos­so­no es­se­re no­ti­fi­ca­te oral­men­te e mo­ti­va­te som­ma­ria­men­te. La no­ti­fi­ca­zio­ne ora­le e la re­la­ti­va mo­ti­va­zio­ne de­vo­no es­se­re mes­se a ver­ba­le. Il ri­chie­den­te o il suo pro­cu­ra­to­re ne ri­ce­ve un estrat­to.

29 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 12a Notificazione e recapito nei centri della Confederazione 30

1 Nei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne le de­ci­sio­ni so­no no­ti­fi­ca­te e le co­mu­ni­ca­zio­ni re­ca­pi­ta­te di per­so­na. Se il ri­chie­den­te l’asi­lo è en­tra­to in clan­de­sti­ni­tà, la no­ti­fi­ca­zio­ne e il re­ca­pi­to so­no ef­fet­tua­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 12.

2 Se al ri­chie­den­te l’asi­lo è sta­to as­se­gna­to un rap­pre­sen­tan­te le­ga­le, le de­ci­sio­ni so­no no­ti­fi­ca­te e le co­mu­ni­ca­zio­ni re­ca­pi­ta­te al for­ni­to­re di pre­sta­zio­ni in­ca­ri­ca­to del­la rap­pre­sen­tan­za le­ga­le. Il gior­no stes­so del­la ri­ce­zio­ne del­la de­ci­sio­ne o del­la co­mu­ni­ca­zio­ne, que­st’ul­ti­mo in­for­ma il rap­pre­sen­tan­te le­ga­le de­si­gna­to.

3 Se al ri­chie­den­te l’asi­lo non è sta­to as­se­gna­to al­cun rap­pre­sen­tan­te le­ga­le, le de­ci­sio­ni so­no no­ti­fi­ca­te e le co­mu­ni­ca­zio­ni re­ca­pi­ta­te al ri­chie­den­te stes­so. Un pro­cu­ra­to­re de­si­gna­to dal ri­chie­den­te l’asi­lo è in­for­ma­to sen­za in­du­gio dell’av­ve­nu­ta no­ti­fi­ca­zio­ne o dell’av­ve­nu­to re­ca­pi­to.

4 La no­ti­fi­ca­zio­ne ora­le e la mo­ti­va­zio­ne som­ma­ria so­no di­sci­pli­na­te dall’ar­ti­co­lo 12 ca­po­ver­so 3.

30 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 13 Notificazione e recapito nell’ambito della procedura all’aeroporto e in casi urgenti 31

1 Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti pos­so­no no­ti­fi­ca­re al­la per­so­na che pre­sen­ta la do­man­da d’asi­lo al­la fron­tie­ra o a un po­sto di con­trol­lo di un ae­ro­por­to sviz­ze­ro (art. 21–23) an­che de­ci­sio­ni fir­ma­te, tra­smes­se per te­le­fax. La per­so­na in­te­res­sa­ta de­ve con­fer­mar­ne il ri­ce­vi­men­to per scrit­to; al­tri­men­ti l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te re­gi­stra co­me av­ve­nu­ta la con­se­gna. Non è ap­pli­ca­bi­le l’ar­ti­co­lo 11 ca­po­ver­so 3 PA32. La no­ti­fi­ca­zio­ne è co­mu­ni­ca­ta al pro­cu­ra­to­re.

2 Al­la pro­ce­du­ra all’ae­ro­por­to si ap­pli­ca per ana­lo­gia l’ar­ti­co­lo 12a.

3 In al­tri ca­si ur­gen­ti, la SEM può au­to­riz­za­re un’au­to­ri­tà can­to­na­le, una mis­sio­ne di­plo­ma­ti­ca sviz­ze­ra o un po­sto con­so­la­re all’este­ro (rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra) a no­ti­fi­ca­re de­ci­sio­ni fir­ma­te tra­smes­se per te­le­fax.

31 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

32 RS 172.021

Art. 14 Relazione con la procedura prevista dalla legislazione sugli stranieri 33

1 Dal­la pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da d’asi­lo fi­no al­la par­ten­za dal­la Sviz­ze­ra in se­gui­to a un or­di­ne di al­lon­ta­na­men­to pas­sa­to in giu­di­ca­to, do­po il ri­ti­ro del­la do­man­da d’asi­lo o fi­no a quan­do sia or­di­na­ta una mi­su­ra so­sti­tu­ti­va nel ca­so l’ese­cu­zio­ne non sia pos­si­bi­le, il ri­chie­den­te l’asi­lo non può av­via­re una pro­ce­du­ra per il ri­la­scio di un per­mes­so di di­mo­ra se­con­do la le­gi­sla­zio­ne su­gli stra­nie­ri, a me­no che non ab­bia di­rit­to al per­mes­so me­de­si­mo.

2 Con il be­ne­sta­re del­la SEM il Can­to­ne può ri­la­scia­re un per­mes­so di di­mo­ra a una per­so­na at­tri­bui­ta­gli se­con­do la pre­sen­te leg­ge se:34

a.
l’in­te­res­sa­to si tro­va in Sviz­ze­ra da al­me­no cin­que an­ni dal­la pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da d’asi­lo;
b.
il luo­go di sog­gior­no dell’in­te­res­sa­to era sem­pre no­to al­le au­to­ri­tà;
c.
si è in pre­sen­za di un gra­ve ca­so di ri­go­re per­so­na­le in con­si­de­ra­zio­ne del gra­do di in­te­gra­zio­ne dell’in­te­res­sa­to; e
d.35
non sus­si­sto­no mo­ti­vi di re­vo­ca se­con­do l’ar­ti­co­lo 62 ca­po­ver­so 1 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 16 di­cem­bre 200536 su­gli stra­nie­ri e la lo­ro in­te­gra­zio­ne (LStrI)37.

3 Se in­ten­de fa­re uso di ta­le pos­si­bi­li­tà, il Can­to­ne ne av­vi­sa sen­za in­du­gio la SEM.

4 L’in­te­res­sa­to ha qua­li­tà di par­te sol­tan­to nel­la pro­ce­du­ra di be­ne­sta­re del­la SEM.

5 Le pro­ce­du­re già pen­den­ti in vi­sta del ri­la­scio di un per­mes­so di di­mo­ra di­ven­ta­no sen­za og­get­to con l’inol­tro del­la do­man­da d’asi­lo.

6 I per­mes­si di di­mo­ra già ri­la­scia­ti ri­man­go­no va­li­di e pos­so­no es­se­re pro­ro­ga­ti con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni del­la le­gi­sla­zio­ne su­gli stra­nie­ri.

33 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 4745; FF 2002 6087).

34 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

35 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889, 20116503). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. IV 4 del­la LF del 19 giu. 2015 (Mo­di­fi­ca del­la di­sci­pli­na del­le san­zio­ni), in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 1249; FF 2012 4181).

36 RS 142.20

37 Il ti­to­lo è sta­to adat­ta­to in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 12 cpv. 2 del­la LF del 18 giu. 2004 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (RS 170.512), con ef­fet­to dal 1° gen. 2019. Di det­ta mod. è te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

Art. 15 Servizi intercantonali

I Can­to­ni pos­so­no isti­tui­re ser­vi­zi in­ter­can­to­na­li per l’adem­pi­men­to di com­pi­ti at­tri­bui­ti lo­ro dal­la pre­sen­te leg­ge, se­gna­ta­men­te per le au­di­zio­ni, la pre­pa­ra­zio­ne del­le de­ci­sio­ni e l’ese­cu­zio­ne de­gli al­lon­ta­na­men­ti.

Art. 16 Lingua della procedura

1 Le istan­ze al­le au­to­ri­tà fe­de­ra­li pos­so­no es­se­re inol­tra­te in qual­si­vo­glia lin­gua uf­fi­cia­le sviz­ze­ra. Il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ve­de­re che le istan­ze di ri­chie­den­ti l’asi­lo rap­pre­sen­ta­ti da un pro­cu­ra­to­re sia­no de­po­si­ta­te nei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne nel­la lin­gua uf­fi­cia­le del Can­to­ne d’ubi­ca­zio­ne del cen­tro.38

2 Le de­ci­sio­ni o le de­ci­sio­ni in­ci­den­ta­li del­la SEM so­no no­ti­fi­ca­te nel­la lin­gua uf­fi­cia­le del luo­go di re­si­den­za del ri­chie­den­te.39

3 La SEM può de­ro­ga­re al­la di­spo­si­zio­ne di cui al ca­po­ver­so 2 se:

a.
il ri­chie­den­te l’asi­lo o il suo rap­pre­sen­tan­te le­ga­le par­la un’al­tra lin­gua uf­fi­cia­le;
b.
in con­si­de­ra­zio­ne del nu­me­ro di do­man­de pre­sen­ta­te o del­la si­tua­zio­ne a li­vel­lo del per­so­na­le, ciò è ne­ces­sa­rio per un di­sbri­go ef­fi­cien­te e tem­pe­sti­vo del­le do­man­de;
c.
il ri­chie­den­te l’asi­lo è at­tri­bui­to da un cen­tro del­la Con­fe­de­ra­zio­ne a un Can­to­ne con un’al­tra lin­gua uf­fi­cia­le.40

38 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

39 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

40 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 17 Disposizioni procedurali particolari

1 La di­spo­si­zio­ne del­la leg­ge del 20 di­cem­bre 196841 sul­la pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va con­cer­nen­te la so­spen­sio­ne dei ter­mi­ni non si ap­pli­ca al­la pro­ce­du­ra d’asi­lo.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le ema­na di­spo­si­zio­ni com­ple­men­ta­ri in me­ri­to al­la pro­ce­du­ra d’asi­lo se­gna­ta­men­te per te­ne­re con­to del­la si­tua­zio­ne par­ti­co­la­re del­le don­ne e dei mi­no­ri.

2bis Le do­man­de d’asi­lo di ri­chie­den­ti mi­no­ren­ni non ac­com­pa­gna­ti so­no trat­ta­te con prio­ri­tà.42

3 Per la du­ra­ta del­la pro­ce­du­ra gli in­te­res­si dei ri­chie­den­ti l’asi­lo mi­no­ren­ni non ac­com­pa­gna­ti so­no di­fe­si:

a.
nei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e all’ae­ro­por­to, dal rap­pre­sen­tan­te le­ga­le as­se­gna­to, in qua­li­tà di per­so­na di fi­du­cia; que­sti ga­ran­ti­sce il coor­di­na­men­to con le com­pe­ten­ti au­to­ri­tà can­to­na­li;
b.
do­po l’at­tri­bu­zio­ne a un Can­to­ne, dal­la per­so­na di fi­du­cia de­si­gna­ta sen­za in­du­gio dal­le com­pe­ten­ti au­to­ri­tà can­to­na­li.43

3bis Se sus­si­sto­no in­di­zi che un ri­chie­den­te se­di­cen­te mi­no­ren­ne ha già rag­giun­to la mag­gio­re età, la SEM può di­spor­re una pe­ri­zia vol­ta ad ac­cer­tar­ne l’ef­fet­ti­va età.44

4 ...45

5 Se è sta­ta or­di­na­ta l’ese­cu­zio­ne dell’al­lon­ta­na­men­to, la SEM fa per­ve­ni­re gli at­ti pro­ce­du­ra­li al ri­chie­den­te l’asi­lo o al suo pro­cu­ra­to­re con­tem­po­ra­nea­men­te al­la no­ti­fi­ca­zio­ne del­la de­ci­sio­ne se­con­do gli ar­ti­co­li 23 ca­po­ver­so 1, 31a o 111c.46

6 Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­fi­ni­sce il ruo­lo, le com­pe­ten­ze e le man­sio­ni del­la per­so­na di fi­du­cia.47

41 RS 172.021

42 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

43 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

44 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

45 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 16 dic. 2005 (RU 2006 4745; FF 2002 6087). Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, con ef­fet­to dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

46 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

47 In­tro­dot­to dall’all. n. I 2 del DF del 26 set. 2014 (Re­ce­pi­men­to del re­go­la­men­to [UE] n. 604/2013 che sta­bi­li­sce i cri­te­ri e i mec­ca­ni­smi di de­ter­mi­na­zio­ne del­lo Sta­to mem­bro com­pe­ten­te per l’esa­me di una do­man­da di pro­te­zio­ne in­ter­na­zio­na­le), in vi­go­re dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1841; FF 2014 2411).

Art. 17a Emolumenti per prestazioni 48

La SEM può fat­tu­ra­re a ter­zi emo­lu­men­ti e spe­se per pre­sta­zio­ni a lo­ro fa­vo­re.

48 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745, 2007 5573; FF 2002 6087).

Art. 17b49

49 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 16 dic. 2005 (RU 2006 4745, 4767; FF 2002 6087). Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, con ef­fet­to dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Sezione 2: Domanda d’asilo ed entrata in Svizzera

Art. 18 Domanda d’asilo

È con­si­de­ra­ta do­man­da d’asi­lo ogni di­chia­ra­zio­ne con cui una per­so­na ma­ni­fe­sta di vo­ler ot­te­ne­re dal­la Sviz­ze­ra una pro­te­zio­ne con­tro le per­se­cu­zio­ni.

Art. 19 Deposito della domanda 50

1 La do­man­da d’asi­lo de­ve es­se­re de­po­si­ta­ta al po­sto di con­trol­lo di un ae­ro­por­to sviz­ze­ro op­pu­re, all’at­to dell’en­tra­ta in Sviz­ze­ra, pres­so un pas­sag­gio di fron­tie­ra aper­to o in un cen­tro del­la Con­fe­de­ra­zio­ne. È fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 24a ca­po­ver­so 3.

2 Può de­po­si­ta­re una do­man­da so­lo chi si tro­va al­la fron­tie­ra sviz­ze­ra o sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro.

50 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 2051

51 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, con ef­fet­to dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 21 Domanda d’asilo presentata alla frontiera o dopo l’intercettazione nei pressi della frontiera in occasione dell’entrata illegale o all’interno del Paese 52

1 Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti as­se­gna­no a un cen­tro del­la Con­fe­de­ra­zio­ne le per­so­ne che pre­sen­ta­no una do­man­da d’asi­lo al­la fron­tie­ra o do­po l’in­ter­cet­ta­zio­ne nei pres­si del­la fron­tie­ra in oc­ca­sio­ne dell’en­tra­ta il­le­ga­le o all’in­ter­no del Pae­se. È fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 24a ca­po­ver­so 3.53

2 La SEM ve­ri­fi­ca la pro­pria com­pe­ten­za a svol­ge­re la pro­ce­du­ra d’asi­lo te­nen­do con­to del­le di­spo­si­zio­ni de­gli Ac­cor­di di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Du­bli­no.

3 Gli Ac­cor­di di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Du­bli­no so­no elen­ca­ti nell’al­le­ga­to 1.

52 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 1 del­la LF del 13 giu. 2008 (Com­ple­men­ti nel qua­dro del­la tra­spo­si­zio­ne de­gli Acc. d’as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen e Du­bli­no), in vi­go­re dal 12 dic. 2008 (RU 20085407, 5405art. 2 lett. c; FF 2007 7149).

53 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 22 Procedura all’aeroporto 54

1 L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te ri­le­va le ge­ne­ra­li­tà del­le per­so­ne che pre­sen­ta­no una do­man­da d’asi­lo in un ae­ro­por­to sviz­ze­ro, le fo­to­gra­fa e ne al­le­sti­sce sche­de dat­ti­lo­sco­pi­che. Può ri­le­va­re al­tri da­ti bio­me­tri­ci e in­ter­ro­gar­le som­ma­ria­men­te sull’iti­ne­ra­rio se­gui­to e sui mo­ti­vi che le han­no in­dot­te a la­scia­re il lo­ro Pae­se.55

1bis La SEM ve­ri­fi­ca la pro­pria com­pe­ten­za a svol­ge­re la pro­ce­du­ra d’asi­lo te­nen­do con­to del­le di­spo­si­zio­ni de­gli Ac­cor­di di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Du­bli­no.56

1ter La SEM au­to­riz­za l’en­tra­ta se la Sviz­ze­ra è com­pe­ten­te per lo svol­gi­men­to del­la pro­ce­du­ra d’asi­lo in vir­tù del re­go­la­men­to (UE) n. 604/201357 e:58

a.
nel Pae­se dal qua­le è di­ret­ta­men­te giun­to in Sviz­ze­ra, il ri­chie­den­te l’asi­lo sem­bra espo­sto a pe­ri­co­lo per uno dei mo­ti­vi enu­me­ra­ti dall’ar­ti­co­lo 3 ca­po­ver­so 1 o mi­nac­cia­to di trat­ta­men­to inu­ma­no; op­pu­re
b.
il ri­chie­den­te ren­de ve­ro­si­mi­le che il Pae­se dal qua­le è di­ret­ta­men­te giun­to in Sviz­ze­ra lo co­strin­ge­reb­be, vio­lan­do il prin­ci­pio del non re­spin­gi­men­to, a re­car­si in un Pae­se nel qua­le sem­bra es­se­re espo­sto a pe­ri­co­lo.59

2 L’en­tra­ta in Sviz­ze­ra è ri­fiu­ta­ta prov­vi­so­ria­men­te se i prov­ve­di­men­ti di cui al ca­po­ver­so 1 e la ve­ri­fi­ca di cui al ca­po­ver­so 1bis non per­met­to­no di de­ter­mi­na­re im­me­dia­ta­men­te se so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni per l’ot­te­ni­men­to di un’au­to­riz­za­zio­ne d’en­tra­ta se­con­do il ca­po­ver­so 1ter.60

2bis Per evi­ta­re ca­si di ri­go­re per­so­na­le, il Con­si­glio fe­de­ra­le può de­ci­de­re in qua­li al­tri ca­si l’en­tra­ta in Sviz­ze­ra è au­to­riz­za­ta.61

3 Nel mo­men­to in cui gli ri­fiu­ta l’en­tra­ta, la SEM as­se­gna al ri­chie­den­te un luo­go di sog­gior­no e gli for­ni­sce un al­log­gio ade­gua­to. Le spe­se dell’al­log­gio so­no a ca­ri­co del­la SEM. I ge­sto­ri di ae­ro­por­ti so­no re­spon­sa­bi­li dell’ap­pron­ta­men­to di al­log­gi a bas­so co­sto.62

3bis Al ri­chie­den­te l’asi­lo che pre­sen­ta una do­man­da d’asi­lo in un ae­ro­por­to sviz­ze­ro, la Con­fe­de­ra­zio­ne ga­ran­ti­sce una con­su­len­za e una rap­pre­sen­tan­za le­ga­le gra­tui­te per ana­lo­gia con gli ar­ti­co­li 102f–102k.63

4 La de­ci­sio­ne re­la­ti­va al ri­fiu­to dell’en­tra­ta e all’as­se­gna­zio­ne di un luo­go di sog­gior­no è no­ti­fi­ca­ta al ri­chie­den­te, in­di­can­do i ri­me­di giu­ri­di­ci, en­tro due gior­ni dal de­po­si­to del­la do­man­da. Pri­ma del­la de­ci­sio­ne, al ri­chie­den­te è con­ces­so il di­rit­to di es­se­re sen­ti­to.64

5 Il ri­chie­den­te può es­se­re trat­te­nu­to, al mas­si­mo per 60 gior­ni, all’ae­ro­por­to o ec­ce­zio­nal­men­te in un al­tro luo­go ade­gua­to. Pas­sa­ta in giu­di­ca­to una de­ci­sio­ne di al­lon­ta­na­men­to, può es­se­re in­car­ce­ra­to in vi­sta del rin­vio coat­to.

6 La SEM può in se­gui­to at­tri­bui­re il ri­chie­den­te a un Can­to­ne o a un cen­tro del­la Con­fe­de­ra­zio­ne. Ne­gli al­tri ca­si, l’ul­te­rio­re pro­ce­du­ra all’ae­ro­por­to è ret­ta da­gli ar­ti­co­li 23, 29, 36 e 37.65

54 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

55 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 1 del­la LF del 13 giu. 2008 (Com­ple­men­ti nel qua­dro del­la tra­spo­si­zio­ne de­gli Acc. d’as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen e Du­bli­no), in vi­go­re dal 12 dic. 2008 (RU 20085407, 5405art. 2 lett. c; FF 2007 7149).

56 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 del­la LF del 13 giu. 2008 (Com­ple­men­ti nel qua­dro del­la tra­spo­si­zio­ne de­gli Acc. d’as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen e Du­bli­no), in vi­go­re dal 12 dic. 2008 (RU 20085407, 5405art. 2 lett. c; FF 2007 7149).

57 Re­go­la­men­to (UE) n. 604/2013 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, del 26 giu. 2013, che sta­bi­li­sce i cri­te­ri e i mec­ca­ni­smi di de­ter­mi­na­zio­ne del­lo Sta­to mem­bro com­pe­ten­te per l’esa­me di una do­man­da di pro­te­zio­ne in­ter­na­zio­na­le pre­sen­ta­ta in uno de­gli Sta­ti mem­bri da un cit­ta­di­no di un pae­se ter­zo o da un apo­li­de (ri­fu­sio­ne), ver­sio­ne del­la GU L 180 del 29.6.2013, pag. 31.

58 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. I 2 del DF del 26 set. 2014 (Re­ce­pi­men­to del re­go­la­men­to [UE] n. 604/2013 che sta­bi­li­sce i cri­te­ri e i mec­ca­ni­smi di de­ter­mi­na­zio­ne del­lo Sta­to mem­bro com­pe­ten­te per l’esa­me di una do­man­da di pro­te­zio­ne in­ter­na­zio­na­le), in vi­go­re dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1841; FF 2014 2411).

59 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 del­la LF del 13 giu. 2008 (Com­ple­men­ti nel qua­dro del­la tra­spo­si­zio­ne de­gli Acc. d’as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen e Du­bli­no), in vi­go­re dal 12 dic. 2008 (RU 20085407, 5405art. 2 lett. c; FF 2007 7149).

60 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 1 del­la LF del 13 giu. 2008 (Com­ple­men­ti nel qua­dro del­la tra­spo­si­zio­ne de­gli Acc. d’as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen e Du­bli­no), in vi­go­re dal 12 dic. 2008 (RU 20085407, 5405art. 2 lett. c; FF 2007 7149).

61 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 del­la LF del 13 giu. 2008 (Com­ple­men­ti nel qua­dro del­la tra­spo­si­zio­ne de­gli Acc. d’as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen e Du­bli­no), in vi­go­re dal 12 dic. 2008 (RU 20085407, 5405art. 2 lett. c; FF 2007 7149).

62 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503). Ve­di an­che la di­sp. trans. di det­ta mod. al­la fi­ne del te­sto.

63 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

64 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

65 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 23 Decisioni all’aeroporto 66

1 Se non au­to­riz­za l’en­tra­ta in Sviz­ze­ra, la SEM può non en­tra­re nel me­ri­to del­la do­man­da d’asi­lo o re­spin­ger­la.67

2 La de­ci­sio­ne è no­ti­fi­ca­ta en­tro 20 gior­ni dal­la pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da. Se la pro­ce­du­ra si pro­trae ol­tre ta­le pe­rio­do, la SEM at­tri­bui­sce il ri­chie­den­te a un Can­to­ne o a un cen­tro del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.68

66 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

67 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

68 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Sezione 2a: Centri della Confederazione 69

69 Introdotta dal n. I della LF del 25 set. 2015, in vigore dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 24 Centri della Confederazione 70

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne isti­tui­sce cen­tri ge­sti­ti dal­la SEM. Al ri­guar­do tie­ne con­to dei prin­ci­pi dell’ade­gua­tez­za e dell’eco­no­mi­ci­tà.

2 Coin­vol­ge tem­pe­sti­va­men­te i Can­to­ni e i Co­mu­ni nell’isti­tu­zio­ne dei cen­tri.

3 I ri­chie­den­ti l’asi­lo so­no al­log­gia­ti in cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne a par­ti­re dal de­po­si­to del­la do­man­da d’asi­lo:

a.
nel­la pro­ce­du­ra ce­le­re, fi­no al­la con­ces­sio­ne dell’asi­lo, fi­no al­la de­ci­sio­ne d’am­mis­sio­ne prov­vi­so­ria o fi­no al­la par­ten­za;
b.
nel­la pro­ce­du­ra Du­bli­no, fi­no al­la par­ten­za;
c.
nel­la pro­ce­du­ra am­plia­ta, fi­no all’at­tri­bu­zio­ne al Can­to­ne.

4 Il sog­gior­no nei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne du­ra al mas­si­mo 140 gior­ni. Al­la sca­den­za del­la du­ra­ta mas­si­ma del sog­gior­no il ri­chie­den­te l’asi­lo è at­tri­bui­to a un Can­to­ne.

5 La du­ra­ta mas­si­ma può es­se­re ade­gua­ta­men­te pro­lun­ga­ta se ciò con­sen­te di con­clu­de­re ra­pi­da­men­te la pro­ce­du­ra d’asi­lo o di ese­gui­re l’al­lon­ta­na­men­to. Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce i det­ta­gli re­la­ti­vi al pro­lun­ga­men­to del­la du­ra­ta mas­si­ma di sog­gior­no nei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

6 L’at­tri­bu­zio­ne a un Can­to­ne può es­se­re de­ci­sa an­che pri­ma del­lo sca­de­re del­la du­ra­ta mas­si­ma di sog­gior­no nei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, in par­ti­co­la­re in ca­so di au­men­to ra­pi­do e si­gni­fi­ca­ti­vo del­le do­man­de d’asi­lo. La ri­par­ti­zio­ne e l’at­tri­bu­zio­ne so­no ret­te dall’ar­ti­co­lo 27.

70 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 24a Centri speciali 71

1 I ri­chie­den­ti l’asi­lo che com­pro­met­to­no con­si­de­re­vol­men­te la si­cu­rez­za e l’or­di­ne pub­bli­ci o che con il lo­ro com­por­ta­men­to di­stur­ba­no con­si­de­re­vol­men­te l’eser­ci­zio e la si­cu­rez­za dei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne so­no col­lo­ca­ti in cen­tri spe­cia­li isti­tui­ti e ge­sti­ti dal­la SEM o dal­le au­to­ri­tà can­to­na­li. La col­lo­ca­zio­ne in un cen­tro spe­cia­le può es­se­re ac­com­pa­gna­ta da un’as­se­gna­zio­ne di un luo­go di sog­gior­no o da un di­vie­to di ac­ce­de­re a un da­to ter­ri­to­rio ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 74 ca­po­ver­so 1bis LStrI72; la pro­ce­du­ra è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 74 ca­po­ver­si 2 e 3 LStrI.

2 Nei cen­tri spe­cia­li pos­so­no, al­le stes­se con­di­zio­ni, es­se­re col­lo­ca­ti ri­chie­den­ti l’asi­lo at­tri­bui­ti a un Can­to­ne. La Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni par­te­ci­pa­no al­le spe­se dei cen­tri pro­por­zio­nal­men­te all’uso che ne fan­no.

3 Nei cen­tri spe­cia­li si pos­so­no ef­fet­tua­re le stes­se pro­ce­du­re svol­te nei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 24; è ec­cet­tua­to il de­po­si­to di una do­man­da d’a­si­lo.

4 Le do­man­de d’asi­lo pre­sen­ta­te da per­so­ne col­lo­ca­te nei cen­tri spe­cia­li so­no trat­ta­te prio­ri­ta­ria­men­te ed even­ta­li de­ci­sio­ni di al­lon­ta­na­men­to ese­gui­te prio­ri­ta­ria­men­te.

71 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

72 RS 142.20

Art. 24b Esercizio dei centri 73

1 La SEM può in­ca­ri­ca­re ter­zi di svol­ge­re com­pi­ti te­si a ga­ran­ti­re l’eser­ci­zio dei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne. I ter­zi in­ca­ri­ca­ti sot­to­stan­no al­lo stes­so ob­bli­go del se­gre­to che vin­co­la il per­so­na­le del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2 Il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le di giu­sti­zia e po­li­zia (DFGP) ema­na di­spo­si­zio­ni al fi­ne di as­si­cu­ra­re una pro­ce­du­ra ra­pi­da e un eser­ci­zio or­di­na­to dei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

73 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 24c Utilizzo provvisorio di edifici e infrastrutture militari della Confederazione 74

1 Se le esi­sten­ti strut­tu­re di al­log­gio non so­no suf­fi­cien­ti, gli edi­fi­ci e le in­fra­strut­tu­re mi­li­ta­ri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne pos­so­no es­se­re uti­liz­za­ti sen­za au­to­riz­za­zio­ne can­to­na­le o co­mu­na­le e sen­za pro­ce­du­ra di ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni per l’al­log­gio di ri­chie­den­ti o per lo svol­gi­men­to di pro­ce­du­re d’asi­lo per al mas­si­mo tre an­ni, se il cam­bia­men­to di de­sti­na­zio­ne non ri­chie­de prov­ve­di­men­ti edi­li­zi ri­le­van­ti e non av­vie­ne al­cu­na mo­di­fi­ca es­sen­zia­le in re­la­zio­ne all’oc­cu­pa­zio­ne dell’in­fra­strut­tu­ra o del­l’edi­fi­cio.

2 Non so­no prov­ve­di­men­ti edi­li­zi ri­le­van­ti ai sen­si del ca­po­ver­so 1 in par­ti­co­la­re:

a.
i la­vo­ri usua­li di ma­nu­ten­zio­ne agli edi­fi­ci e al­le in­fra­strut­tu­re;
b.
le tra­sfor­ma­zio­ni edi­li­zie di esi­gua en­ti­tà;
c.
le in­stal­la­zio­ni di im­por­tan­za se­con­da­ria qua­li gli im­pian­ti sa­ni­ta­ri o i rac­cor­di idrau­li­ci ed elet­tri­ci;
d.
le co­stru­zio­ni mo­bi­lia­ri.

3 Gli edi­fi­ci o le in­fra­strut­tu­re di cui al ca­po­ver­so 1 pos­so­no es­se­re riu­ti­liz­za­ti al più pre­sto do­po un’in­ter­ru­zio­ne di due an­ni, sal­vo che il Can­to­ne e il Co­mu­ne d’ubi­ca­zio­ne ac­cet­ti­no di ri­nun­cia­re a un’in­ter­ru­zio­ne; so­no fat­te sal­ve le cir­co­stan­ze ec­ce­zio­na­li di cui all’ar­ti­co­lo 55.

4 Do­po aver­li con­sul­ta­ti, la Con­fe­de­ra­zio­ne an­nun­cia il cam­bia­men­to di de­sti­na­zio­ne al Can­to­ne e al Co­mu­ne d’ubi­ca­zio­ne al più tar­di 60 gior­ni pri­ma del­la mes­sa in eser­ci­zio dell’al­log­gio.

74 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 20163101;20176171; FF2014 6917).

Art. 24d Centri d’alloggio cantonali e comunali 75

1 I ri­chie­den­ti l’asi­lo pos­so­no es­se­re al­log­gia­ti in cen­tri ge­sti­ti da un Can­to­ne o da un Co­mu­ne se non so­no di­spo­ni­bi­li po­sti suf­fi­cien­ti nei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 24. Per l’al­log­gio nei cen­tri co­mu­na­li è ne­ces­sa­rio il con­sen­so del Can­to­ne d’ubi­ca­zio­ne.

2 Il Can­to­ne o il Co­mu­ne d’ubi­ca­zio­ne:

a.
ga­ran­ti­sce un al­log­gio, un’as­si­sten­za e un’oc­cu­pa­zio­ne ade­gua­ti;
b.
con­ce­de l’aiu­to so­cia­le o il soc­cor­so d’emer­gen­za;
c.
ga­ran­ti­sce l’as­si­sten­za me­di­ca e l’istru­zio­ne sco­la­sti­ca di ba­se per i bam­bi­ni;
d.
adot­ta i prov­ve­di­men­ti di si­cu­rez­za ne­ces­sa­ri per ga­ran­ti­re un eser­ci­zio or­di­na­to.

3 Il Can­to­ne o il Co­mu­ne d’ubi­ca­zio­ne può de­le­ga­re a ter­zi l’adem­pi­men­to di tut­ti o par­te dei com­pi­ti di cui al ca­po­ver­so 2.

4 La con­ces­sio­ne dell’aiu­to so­cia­le e del soc­cor­so d’emer­gen­za è ret­ta dal di­rit­to can­to­na­le.

5 Sul­la ba­se di un ac­cor­do, la Con­fe­de­ra­zio­ne ver­sa al Can­to­ne o al Co­mu­ne d’ubi­ca­zio­ne sus­si­di fe­de­ra­li per l’in­den­niz­zo del­le spe­se am­mi­ni­stra­ti­ve, del­le spe­se per il per­so­na­le e di al­tre spe­se so­ste­nu­te nell’adem­pi­men­to dei com­pi­ti di cui al ca­po­ver­so 2. L’in­den­niz­zo è fis­sa­to a ti­to­lo for­fet­ta­rio. Ec­ce­zio­nal­men­te, i sus­si­di pos­so­no es­se­re fis­sa­ti in fun­zio­ne del­le spe­se ef­fet­ti­ve, in par­ti­co­la­re per l’in­den­niz­zo di spe­se uni­che.

6 Le ri­ma­nen­ti di­spo­si­zio­ni vi­gen­ti per i cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia an­che ai cen­tri can­to­na­li e co­mu­na­li. Nei cen­tri di cui al ca­po­ver­so 1 si pos­so­no ef­fet­tua­re le stes­se pro­ce­du­re svol­te nei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 24.

75 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 24e Misure complementari 76

La Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni pren­do­no prov­ve­di­men­ti al fi­ne di po­ter rea­gi­re tem­pe­sti­va­men­te al­le flut­tua­zio­ni del nu­me­ro del­le do­man­de d’asi­lo con le ne­ces­sa­rie ri­sor­se, in par­ti­co­la­re per quan­to con­cer­ne l’al­log­gio, il per­so­na­le e il fi­nan­zia­men­to, o con al­tre mi­su­re.

76 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Sezione 3: Procedura di prima istanza

Art. 2577

77 Abro­ga­to dal n. I del­la L del 16 dic. 2005, con ef­fet­to dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

Art. 25a78

78 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012 (RU 2013 4375; FF 2010 3889; 20116503). Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, con ef­fet­to dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 26 Fase preparatoria 79

1 Con la pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da d’asi­lo ini­zia la fa­se pre­pa­ra­to­ria. Que­sta du­ra al mas­si­mo die­ci gior­ni nel­la pro­ce­du­ra Du­bli­no e al mas­si­mo 21 gior­ni nel­le al­tre pro­ce­du­re.

2 Du­ran­te la fa­se pre­pa­ra­to­ria la SEM ri­le­va le ge­ne­ra­li­tà del ri­chie­den­te e di nor­ma al­le­sti­sce sche­de dat­ti­lo­sco­pi­che e fo­to­gra­fie. Può ri­le­va­re al­tri da­ti bio­me­tri­ci, di­spor­re una pe­ri­zia vol­ta ad ac­cer­ta­re l’età (art. 17 cpv. 3bis), ve­ri­fi­ca­re mez­zi di pro­va, do­cu­men­ti di viag­gio e d’iden­ti­tà, non­ché svol­ge­re ac­cer­ta­men­ti spe­ci­fi­ci sul­la pro­ve­nien­za e sull’iden­ti­tà del ri­chie­den­te.

3 La SEM in­for­ma il ri­chie­den­te dei suoi di­rit­ti e do­ve­ri nel­la pro­ce­du­ra d’asi­lo. Può in­ter­ro­gar­lo sul­la sua iden­ti­tà, sull’iti­ne­ra­rio se­gui­to e som­ma­ria­men­te sui mo­ti­vi che lo han­no in­dot­to a la­scia­re il suo Pae­se. La SEM può in­ter­ro­ga­re il ri­chie­den­te su un even­tua­le traf­fi­co di mi­gran­ti a sco­po di lu­cro. Ac­cer­ta con il ri­chie­den­te se la do­man­da d’asi­lo è suf­fi­cien­te­men­te mo­ti­va­ta. Se que­sta con­di­zio­ne non è adem­piu­ta e il ri­chie­den­te ri­ti­ra la do­man­da, que­sta è stral­cia­ta sen­za for­ma­li­tà ed è av­via­ta la pro­ce­du­ra per il ri­tor­no.

4 Du­ran­te la fa­se pre­pa­ra­to­ria so­no ef­fet­tua­ti il con­fron­to dei da­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 102abis ca­po­ver­si 2–3 e la ve­ri­fi­ca del­le im­pron­te di­gi­ta­li se­con­do l’ar­ti­co­lo 102ater ca­po­ver­so 1 ed è pre­sen­ta­ta la do­man­da di pre­sa o ri­pre­sa in ca­ri­co al com­pe­ten­te Sta­to vin­co­la­to da un Ac­cor­do di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Du­bli­no.

5 La SEM può in­ca­ri­ca­re ter­zi di svol­ge­re i com­pi­ti di cui al ca­po­ver­so 2. I ter­zi in­ca­ri­ca­ti sot­to­stan­no al­lo stes­so ob­bli­go del se­gre­to che vin­co­la il per­so­na­le del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

79 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art.26a Accertamento medico 80

1 I ri­chie­den­ti l’asi­lo de­vo­no far va­le­re i pro­ble­mi di sa­lu­te ri­le­van­ti per la pro­ce­du­ra d’asi­lo e di al­lon­ta­na­men­to, a lo­ro già no­ti al mo­men­to del­la pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da d’asi­lo, im­me­dia­ta­men­te do­po la pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da, ma al più tar­di du­ran­te l’au­di­zio­ne sui mo­ti­vi d’asi­lo se­con­do l’ar­ti­co­lo 36 ca­po­ver­so 2 o al mo­men­to del­la con­ces­sio­ne del di­rit­to di es­se­re sen­ti­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 36 ca­po­ver­so 1.

2 Per le al­le­ga­zio­ni di cui al ca­po­ver­so 1 la SEM de­si­gna lo spe­cia­li­sta com­pe­ten­te per l’esa­me me­di­co. L’ar­ti­co­lo 82a si ap­pli­ca per ana­lo­gia. La SEM può de­le­ga­re a ter­zi i com­pi­ti me­di­ci ne­ces­sa­ri.

3 I pro­ble­mi di sa­lu­te fat­ti va­le­re suc­ces­si­va­men­te o ri­scon­tra­ti da un al­tro spe­cia­li­sta pos­so­no es­se­re pre­si in con­si­de­ra­zio­ne nel­la pro­ce­du­ra d’asi­lo e d’al­lon­ta­na­men­to se so­no pro­va­ti. In via ec­ce­zio­na­le può es­se­re suf­fi­cien­te che sia­no re­si ve­ro­si­mi­li se il ri­tar­do è giu­sti­fi­ca­to da mo­ti­vi scu­sa­bi­li o se in un ca­so spe­ci­fi­co non può es­se­re for­ni­ta una pro­va per mo­ti­vi me­di­ci. La SEM può far ca­po a un me­di­co di fi­du­cia.

80 Ori­gi­na­rio art. 26bis.In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503). Ve­di an­che la di­sp. trans. di det­ta mod. al­la fi­ne del te­sto.

Art. 26b Procedura Dublino 81

La pro­ce­du­ra in vi­sta di una de­ci­sio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 31aca­po­ver­so 1 let­te­ra b ha ini­zio con la pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da a uno Sta­to Du­bli­no di pren­de­re o ri­pren­de­re in ca­ri­co il ri­chie­den­te l’asi­lo. Du­ra fi­no al tra­sfe­ri­men­to nel­lo Sta­to Du­bli­no com­pe­ten­te o fi­no al­la sua in­ter­ru­zio­ne e al­la de­ci­sio­ne re­la­ti­va al­lo svol­gi­men­to di una pro­ce­du­ra ce­le­re o am­plia­ta.

81 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 26c Procedura celere 82

Al ter­mi­ne del­la fa­se pre­pa­ra­to­ria ini­zia im­me­dia­ta­men­te la pro­ce­du­ra ce­le­re con l’au­di­zio­ne sui mo­ti­vi d’asi­lo o la con­ces­sio­ne del di­rit­to di es­se­re sen­ti­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 36. Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce le sin­go­le fa­si pro­ce­du­ra­li.

82 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 26d Procedura ampliata 83

Se dall’au­di­zio­ne del ri­chie­den­te sui mo­ti­vi d’asi­lo ri­sul­ta che non è pos­si­bi­le pro­nun­cia­re una de­ci­sio­ne nel qua­dro del­la pro­ce­du­ra ce­le­re, se­gna­ta­men­te per­ché so­no ne­ces­sa­ri ac­cer­ta­men­ti sup­ple­men­ta­ri, la do­man­da d’asi­lo è trat­ta­ta nel qua­dro del­la pro­ce­du­ra am­plia­ta e il ri­chie­den­te at­tri­bui­to a un Can­to­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 27.

83 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 27 Ripartizione e attribuzione ai Cantoni 84

1 I Can­to­ni s’in­ten­do­no cir­ca la ri­par­ti­zio­ne dei ri­chie­den­ti.

1bis Nel­la ri­par­ti­zio­ne dei ri­chie­den­ti l’asi­lo si tie­ne con­to in mo­do ade­gua­to del­le pre­sta­zio­ni par­ti­co­la­ri for­ni­te dai Can­to­ni in cui è ubi­ca­to un cen­tro del­la Con­fe­de­ra­zio­ne o un ae­ro­por­to.85

2 Se i Can­to­ni non rie­sco­no a in­ten­der­si, il Con­si­glio fe­de­ra­le, do­po aver­li con­sul­ta­ti, sta­bi­li­sce con un’or­di­nan­za i cri­te­ri di ri­par­ti­zio­ne.

3 La SEM ri­par­ti­sce i ri­chie­den­ti fra i Can­to­ni (Can­to­ni d’at­tri­bu­zio­ne).86 Tie­ne con­to de­gli in­te­res­si de­gni di pro­te­zio­ne dei Can­to­ni e dei ri­chie­den­ti. La de­ci­sio­ne d’at­tri­bu­zio­ne può es­se­re im­pu­gna­ta sol­tan­to per vio­la­zio­ne del prin­ci­pio dell’uni­tà del­la fa­mi­glia.

4 Non so­no at­tri­bui­te ai Can­to­ni le per­so­ne per le qua­li è sta­ta or­di­na­ta l’ese­cu­zio­ne dell’al­lon­ta­na­men­to e per le qua­li la de­ci­sio­ne sull’asi­lo è pas­sa­ta in giu­di­ca­to in un cen­tro del­la Con­fe­de­ra­zio­ne o la cui do­man­da d’asi­lo è sta­ta stral­cia­ta in un cen­tro del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.87

84 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

85 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

86 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 2 del­la LF del 19 dic. 2003 sul pro­gram­ma di sgra­vio 2003, in vi­go­re dal 1° apr. 2004 (RU 2004 1633; FF 2003 4857).

87 In­tro­dot­to dal n. I 2 del­la LF del 19 dic. 2003 sul pro­gram­ma di sgra­vio 2003 (RU 2004 1633; FF 2003 4857). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 28 Assegnazione di un luogo di soggiorno e di un alloggio

1 La SEM o le au­to­ri­tà can­to­na­li pos­so­no as­se­gna­re al ri­chie­den­te un luo­go di sog­gior­no.

2 Es­si pos­so­no as­se­gnar­gli un al­log­gio e, in par­ti­co­la­re, col­lo­car­lo in un al­log­gio col­let­ti­vo. I Can­to­ni ne ga­ran­ti­sco­no un eser­ci­zio or­di­na­to; pos­so­no ema­na­re per­ti­nen­ti di­spo­si­zio­ni e pren­de­re prov­ve­di­men­ti.88

88 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

Art. 29 Audizione sui motivi d’asilo 89

1 La SEM pro­ce­de all’au­di­zio­ne del ri­chie­den­te sui mo­ti­vi d’asi­lo; l’au­di­zio­ne si svol­ge nei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

1bis Se ne­ces­sa­rio, la SEM fa ca­po a un in­ter­pre­te.

2 Il ri­chie­den­te può inol­tre far­si ac­com­pa­gna­re, a sue spe­se, da una per­so­na e da un in­ter­pre­te di sua scel­ta che non sia­no es­si stes­si ri­chie­den­ti l’asi­lo.

3 L’au­di­zio­ne è mes­sa a ver­ba­le. Il ver­ba­le de­ve es­se­re fir­ma­to dai par­te­ci­pan­ti.

89 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 29a Collaborazione all’accertamento dei fatti 90

Il Con­si­glio fe­de­ra­le può con­clu­de­re con Sta­ti ter­zi e or­ga­niz­za­zio­ni in­ter­na­zio­na­li ac­cor­di con­cer­nen­ti la col­la­bo­ra­zio­ne all’ac­cer­ta­men­to dei fat­ti. Può in par­ti­co­la­re con­clu­de­re ac­cor­di con­cer­nen­ti lo scam­bio re­ci­pro­co di in­for­ma­zio­ni per ac­cer­ta­re nel­lo Sta­to d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za i mo­ti­vi di fu­ga di un ri­chie­den­te, l’iti­ne­ra­rio se­gui­to e il sog­gior­no in uno Sta­to ter­zo.

90 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Art. 3091

91 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, con ef­fet­to dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 31 Preparazione delle decisioni da parte dei Cantoni 92

D’in­te­sa con i Can­to­ni, il DFGP può de­ci­de­re che gli im­pie­ga­ti del­le au­to­ri­tà can­to­na­li pre­pa­ri­no de­ci­sio­ni sot­to la di­re­zio­ne del­la SEM e a sua de­sti­na­zio­ne.

92 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Art. 31a Decisioni della SEM 93

1 Di nor­ma la SEM non en­tra nel me­ri­to del­la do­man­da d’asi­lo se il ri­chie­den­te:

a.
può ri­tor­na­re in uno Sta­to ter­zo si­cu­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 6a ca­po­ver­so 2 let­te­ra b nel qua­le ave­va sog­gior­na­to pre­ce­den­te­men­te;
b.
può par­ti­re al­la vol­ta di uno Sta­to ter­zo cui com­pe­te, in vir­tù di un trat­ta­to in­ter­na­zio­na­le, l’ese­cu­zio­ne del­la pro­ce­du­ra d’asi­lo e d’al­lon­ta­na­men­to;
c.
può ri­tor­na­re in uno Sta­to ter­zo nel qua­le ave­va sog­gior­na­to pre­ce­den­te­men­te;
d.
può re­car­si in uno Sta­to ter­zo per il qua­le pos­sie­de un vi­sto e in cui può chie­de­re pro­te­zio­ne;
e.
può re­car­si in uno Sta­to ter­zo nel qua­le vi­vo­no suoi pa­ren­ti pros­si­mi o per­so­ne con cui in­trat­tie­ne rap­por­ti stret­ti;
f.94
può es­se­re al­lon­ta­na­to nel suo Sta­to d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za se­con­do l’ar­ti­co­lo 31b.

2 Il ca­po­ver­so 1 let­te­re c–e non si ap­pli­ca se vi so­no in­di­zi che, nel sin­go­lo ca­so, nel­lo Sta­to ter­zo non vi sia una pro­te­zio­ne ef­fet­ti­va dal re­spin­gi­men­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 5 ca­po­ver­so 1.

3 La SEM non en­tra nel me­ri­to del­la do­man­da se non so­no sod­di­sfat­te le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 18. Que­sta di­spo­si­zio­ne si ap­pli­ca se­gna­ta­men­te se la do­man­da d’asi­lo è pre­sen­ta­ta esclu­si­va­men­te per mo­ti­vi eco­no­mi­ci o me­di­ci.

4 Ne­gli al­tri ca­si, la SEM re­spin­ge la do­man­da d’asi­lo se non è sta­ta di­mo­stra­ta o re­sa ve­ro­si­mi­le la qua­li­tà di ri­fu­gia­to o se sus­si­ste un mo­ti­vo d’esclu­sio­ne ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 53 e 54.95

93 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

94 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF del 26 set. 2014, in vi­go­re dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1871; FF 2014 2935).

95 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101, 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 31b Riconoscimento delle decisioni in materia di asilo e di allontanamento degli Stati Dublino 96

1 Il ri­chie­den­te og­get­to di una de­ci­sio­ne ne­ga­ti­va in ma­te­ria di asi­lo e di una de­ci­sio­ne di al­lon­ta­na­men­to pas­sa­ta in giu­di­ca­to, pre­se da uno Sta­to vin­co­la­to da un ac­cor­do di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Du­bli­no (Sta­to Du­bli­no), può es­se­re al­lon­ta­na­to di­ret­ta­men­te nel suo Sta­to d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za, con­for­me­men­te al­le con­di­zio­ni del­la di­ret­ti­va 2001/40/CE97, se:

a.
lo Sta­to Du­bli­no com­pe­ten­te non ese­gue per lun­go tem­po al­lon­ta­na­men­ti ver­so lo Sta­to d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za del ri­chie­den­te; e
b.
ve­ro­si­mil­men­te l’al­lon­ta­na­men­to dal­la Sviz­ze­ra può es­se­re ese­gui­to ce­ler­men­te.

2 Il CEM sol­le­ci­ta pres­so le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti del­lo Sta­to Du­bli­no in­te­res­sa­to le in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie per l’ese­cu­zio­ne dell’al­lon­ta­na­men­to e pren­de gli ac­cor­di del ca­so.

96 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 26 set. 2014, in vi­go­re dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1871; FF 2014 2935).

97 Di­ret­ti­va 2001/40/CE del Con­si­glio, del 28 mag. 2001, re­la­ti­va al ri­co­no­sci­men­to re­ci­pro­co del­le de­ci­sio­ni di al­lon­ta­na­men­to dei cit­ta­di­ni di pae­si ter­zi, GU L 149 del 2.6.2001, pag. 34.

Art. 32 a 3598

98 Abro­ga­ti dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, con ef­fet­to dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Art. 35a Ripresa della procedura d’asilo nell’ambito della procedura Dublino 99

Se in vir­tù del re­go­la­men­to (UE) n. 604/2013100 l’esa­me del­la do­man­da d’asi­lo spet­ta al­la Sviz­ze­ra, la pro­ce­du­ra d’asi­lo è ri­pre­sa, an­che se la do­man­da è sta­ta pre­ce­den­te­men­te stral­cia­ta.

99 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 16 dic. 2005 (RU 2006 4745; FF 2002 6087). Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. I 2 del DF del 26 set. 2014 (Re­ce­pi­men­to del re­go­la­men­to [UE] n. 604/2013 che sta­bi­li­sce i cri­te­ri e i mec­ca­ni­smi di de­ter­mi­na­zio­ne del­lo Sta­to mem­bro com­pe­ten­te per l’esa­me di una do­man­da di pro­te­zio­ne in­ter­na­zio­na­le), in vi­go­re dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1841; FF 2014 2411).

100 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 22 cpv. 1ter.

Art. 36 Procedura prima delle decisioni 101

1 In ca­so di de­ci­sio­ne di non en­tra­ta nel me­ri­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 31a ca­po­ver­so 1, al ri­chie­den­te è con­ces­so il di­rit­to di es­se­re sen­ti­to. Lo stes­so va­le se il ri­chie­den­te:

a.
in­gan­na le au­to­ri­tà sul­la pro­pria iden­ti­tà e l’in­gan­no è sta­bi­li­to dai ri­sul­ta­ti dell’esa­me dat­ti­lo­sco­pi­co o da al­tri mez­zi di pro­va;
b.
ba­sa la sua do­man­da in mo­do de­ter­mi­nan­te su mez­zi di pro­va fal­si o fal­si­fi­ca­ti;
c.
si ren­de col­pe­vo­le di un’al­tra vio­la­zio­ne gra­ve del suo ob­bli­go di col­la­bo­ra­re.

2 Ne­gli al­tri ca­si ha luo­go un’au­di­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 29.

101 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Art. 37 Termini procedurali di prima istanza 102

1 Nel­la pro­ce­du­ra Du­bli­no (art. 26b) le de­ci­sio­ni de­vo­no es­se­re no­ti­fi­ca­te en­tro tre gior­ni la­vo­ra­ti­vi dall’ap­pro­va­zio­ne da par­te del­lo Sta­to Du­bli­no in­te­res­sa­to dal­la do­man­da di tra­sfe­ri­men­to se­con­do gli ar­ti­co­li 21 e 23 del re­go­la­men­to (UE) n. 604/2013103.

2 Nel­la pro­ce­du­ra ce­le­re (art. 26c) le de­ci­sio­ni de­vo­no es­se­re no­ti­fi­ca­te en­tro ot­to gior­ni la­vo­ra­ti­vi dal­la con­clu­sio­ne del­la fa­se pre­pa­ra­to­ria.

3 Se sus­si­sto­no mo­ti­vi va­li­di e qua­lo­ra si pos­sa pre­ve­de­re che la de­ci­sio­ne sa­rà pre­sa nel cen­tro del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, i ter­mi­ni di cui ai ca­po­ver­si 1 e 2 pos­so­no es­se­re su­pe­ra­ti di al­cu­ni gior­ni.

4 Nel­la pro­ce­du­ra am­plia­ta (art. 26d) le de­ci­sio­ni de­vo­no es­se­re pre­se en­tro due me­si dal­la con­clu­sio­ne del­la fa­se pre­pa­ra­to­ria.

5 Nei ca­si ri­ma­nen­ti le de­ci­sio­ni di non en­tra­ta nel me­ri­to de­vo­no es­se­re pre­se en­tro cin­que gior­ni la­vo­ra­ti­vi e le al­tre de­ci­sio­ni en­tro die­ci gior­ni la­vo­ra­ti­vi dal de­po­si­to del­la do­man­da.

6 Se il ri­chie­den­te è in­car­ce­ra­to in vi­sta d’estra­di­zio­ne su ri­chie­sta del­lo Sta­to da cui cer­ca pro­te­zio­ne in Sviz­ze­ra, la SEM de­ci­de sen­za in­du­gio e in via prio­ri­ta­ria. Lo stes­so va­le an­che se nei suoi con­fron­ti è sta­ta pro­nun­cia­ta l’espul­sio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 66a o 66abis del Co­di­ce pe­na­le (CP)104, l’ar­ti­co­lo 49a o 49abis del Co­di­ce pe­na­le mi­li­ta­re del 13 giu­gno 1927105 (CPM) o l’ar­ti­co­lo 68 LStrI106.107

102 Nuo­vo te­sto giu­sta i n. I e IV 2 per i cpv. 4 e 6del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

103 Re­go­la­men­to (UE) n. 604/2013 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, del 26 giu­gno 2013, che sta­bi­li­sce i cri­te­ri e i mec­ca­ni­smi di de­ter­mi­na­zio­ne del­lo Sta­to mem­bro com­pe­ten­te per l’esa­me di una do­man­da di pro­te­zio­ne in­ter­na­zio­na­le pre­sen­ta­ta in uno de­gli Sta­ti mem­bri da un cit­ta­di­no di un pae­se ter­zo o da un apo­li­de (ri­fu­sio­ne), GU L 180 del 29.6.2013, pag. 31.

104 RS 311.0

105 RS 321.0

106 RS 142.20

107 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 3 del­la LF del 25 set. 2020 sul­le mi­su­re di po­li­zia per la lot­ta al ter­ro­ri­smo, in vi­go­re dal 1° giu. 2022 (RU 2021 565; 2022 300; FF 2019 3935).

Art. 37a Motivazione 108

La de­ci­sio­ne di non en­tra­ta nel me­ri­to è mo­ti­va­ta som­ma­ria­men­te.

108 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Art. 37b Strategia della SEM per il trattamento delle domande 109

La SEM sta­bi­li­sce in una stra­te­gia qua­li do­man­de d’asi­lo so­no trat­ta­te prio­ri­ta­ria­men­te. Al ri­guar­do tie­ne con­to in par­ti­co­la­re dei ter­mi­ni le­ga­li di trat­ta­men­to, del­la si­tua­zio­ne ne­gli Sta­ti di pro­ve­nien­za, del­la fon­da­tez­za o del­la non fon­da­tez­za ma­ni­fe­sta del­le do­man­de, non­ché del com­por­ta­men­to del ri­chie­den­te.

109 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Art. 38110

110 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, con ef­fet­to dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Art. 39 Concessione della protezione provvisoria 111

Se dal­le in­for­ma­zio­ni rac­col­te nel cen­tro del­la Con­fe­de­ra­zio­ne o dal­l’au­di­zio­ne sui mo­ti­vi d’asi­lo emer­ge ma­ni­fe­sta­men­te che il ri­chie­den­te fa par­te di un grup­po di per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 66, gli è ac­cor­da­ta la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria.

111 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Art. 40 Rigetto senza ulteriori chiarimenti

1 Se in ba­se all’au­di­zio­ne sui mo­ti­vi d’asi­lo ri­sul­ta evi­den­te che il ri­chie­den­te non è in gra­do di pro­va­re o di ren­de­re ve­ro­si­mi­le di pos­se­de­re qua­li­tà di ri­fu­gia­to e se nes­sun mo­ti­vo si op­po­ne all’al­lon­ta­na­men­to dal­la Sviz­ze­ra, la do­man­da è re­spin­ta sen­za pro­ce­de­re a ul­te­rio­ri chia­ri­men­ti.

2 La de­ci­sio­ne dev’es­se­re mo­ti­va­ta al­me­no som­ma­ria­men­te.112

112 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

Art. 41113

113 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, con ef­fet­to dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Art. 41a Coordinamento con la procedura d’estradizione 114

Se con­tro il ri­chie­den­te è pen­den­te una do­man­da d’estra­di­zio­ne ai sen­si del­la leg­ge del 20 mar­zo 1981115 sull’as­si­sten­za in ma­te­ria pe­na­le, la SEM de­ci­de sul­la do­man­da d’asi­lo te­nen­do con­to de­gli at­ti del­la pro­ce­du­ra d’estra­di­zio­ne.

114 In­tro­dot­to dal n. I 1 del­la LF del 1° ott. 2010 sul coor­di­na­men­to tra la pro­ce­du­ra d’asi­lo e la pro­ce­du­ra d’estra­di­zio­ne, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 925; FF 2010 1295).

115 RS 351.1

Sezione 4: Statuto del richiedente durante la procedura d’asilo

Art. 42 Soggiorno durante la procedura d’asilo 116

Chi ha pre­sen­ta­to una do­man­da d’asi­lo in Sviz­ze­ra è au­to­riz­za­to a sog­gior­nar­vi fi­no a con­clu­sio­ne del­la pro­ce­du­ra.

116 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

Art. 43 Autorizzazione d’esercitare un’attività lucrativa

1 Du­ran­te il sog­gior­no nei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne i ri­chie­den­ti non han­no il di­rit­to di eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va.117

1bis Le ul­te­rio­ri con­di­zio­ni d’am­mis­sio­ne per eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va so­no ret­te dal­la LStrI118.119

2 L’au­to­riz­za­zio­ne d’eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va si estin­gue con lo spi­ra­re del ter­mi­ne di par­ten­za fis­sa­to al­lor­quan­do la pro­ce­du­ra d’asi­lo ter­mi­na con una de­ci­sio­ne ne­ga­ti­va pas­sa­ta in giu­di­ca­to, an­che se il ri­chie­den­te si è av­val­so di un mez­zo d’im­pu­gna­zio­ne straor­di­na­rio e l’ese­cu­zio­ne dell’al­lon­ta­na­men­to è sta­ta so­spe­sa. Se la SEM pro­lun­ga il ter­mi­ne di par­ten­za nell’am­bi­to del­la pro­ce­du­ra or­di­na­ria, può con­ti­nua­re a es­se­re au­to­riz­za­ta un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va. Du­ran­te una pro­ce­du­ra di cui all’ar­ti­co­lo 111c non so­no ri­la­scia­te au­to­riz­za­zio­ni d’eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va.120

3 D’in­te­sa con il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’eco­no­mia, del­la for­ma­zio­ne e del­la ri­cer­ca, il DFGP può au­to­riz­za­re i Can­to­ni a pro­ro­ga­re l’au­to­riz­za­zio­ne d’eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va per de­ter­mi­na­te ca­te­go­rie di per­so­ne ol­tre lo sca­de­re del ter­mi­ne di par­ten­za, sem­pre che cir­co­stan­ze spe­cia­li lo giu­sti­fi­chi­no. Que­sta di­spo­si­zio­ne si ap­pli­ca per ana­lo­gia an­che al­la pro­ce­du­ra d’asi­lo di cui all’ar­ti­co­lo 111c.121

3bis Per de­ter­mi­na­ti grup­pi di ri­chie­den­ti, il Con­si­glio fe­de­ra­le può ema­na­re un di­vie­to tem­po­ra­neo di la­vo­ro.122

4 I ri­chie­den­ti au­to­riz­za­ti a eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni di po­li­zia de­gli stra­nie­ri o che par­te­ci­pa­no a pro­gram­mi d’oc­cu­pa­zio­ne non sot­to­stan­no al di­vie­to di la­vo­ra­re.123

117 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

118 RS 142.20

119 In­tro­dot­to dall’all. n. II 1 del­la LF del 16 dic. 2005 su­gli stra­nie­ri, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5437; 2008 5405; FF 2002 3327).

120 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503). Ve­di an­che la di­sp. trans. di det­ta mod. al­la fi­ne del te­sto.

121 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

122 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

123 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Sezione 5: Esecuzione dell’allontanamento e misure sostitutive 124

124 Nuovo testo giusta il n. I della L del 16 dic. 2005, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

Art. 44 Allontanamento e ammissione provvisoria 125

Se re­spin­ge la do­man­da d’asi­lo o non en­tra nel me­ri­to, la SEM pro­nun­cia, di nor­ma, l’al­lon­ta­na­men­to dal­la Sviz­ze­ra e ne or­di­na l’ese­cu­zio­ne; tie­ne pe­rò con­to del prin­ci­pio dell’uni­tà del­la fa­mi­glia. All’ese­cu­zio­ne dell’al­lon­ta­na­men­to si ap­pli­ca­no inol­tre gli ar­ti­co­li 83 e 84 LStrI126.

125 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

126 RS 142.20

Art. 44a127

127 In­tro­dot­to dal n. I 2 del­la LF del 19 dic. 2003 sul pro­gram­ma di sgra­vio 2003 (RU 2004 1633; FF 2003 4857). Abro­ga­to dal n. I del­la L del 16 dic. 2005, con ef­fet­to dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

Art. 45 Decisione d’allontanamento 128

1 La de­ci­sio­ne d’al­lon­ta­na­men­to in­di­ca:

a.129
fat­ti sal­vi ac­cor­di in­ter­na­zio­na­li, in par­ti­co­la­re gli Ac­cor­di di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Du­bli­no130, l’ob­bli­go del ri­chie­den­te di la­scia­re la Sviz­ze­ra e lo spa­zio Schen­gen non­ché l’ob­bli­go di re­car­si nel­lo Sta­to di pro­ve­nien­za o in un al­tro Sta­to fuo­ri dal­lo spa­zio Schen­gen che ne am­met­te l’en­tra­ta;
b.131
fat­ti sal­vi ac­cor­di in­ter­na­zio­na­li, in par­ti­co­la­re gli Ac­cor­di di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Du­bli­no, la da­ta en­tro la qua­le il ri­chie­den­te de­ve la­scia­re la Sviz­ze­ra e lo spa­zio Schen­gen; se è sta­ta or­di­na­ta l’am­mis­sio­ne prov­vi­so­ria, il ter­mi­ne di par­ten­za è fis­sa­to al mo­men­to del­la re­vo­ca di ta­le mi­su­ra;
c.132
i mez­zi coer­ci­ti­vi;
d.
se del ca­so, i Pae­si ver­so i qua­li il ri­chie­den­te non può es­se­re al­lon­ta­na­to;
e.
se del ca­so, la mi­su­ra so­sti­tu­ti­va dell’ese­cu­zio­ne;
f.
il Can­to­ne com­pe­ten­te per l’ese­cu­zio­ne dell’al­lon­ta­na­men­to o del­la mi­su­ra so­sti­tu­ti­va.

2 Con la de­ci­sio­ne d’al­lon­ta­na­men­to è im­par­ti­to un ter­mi­ne di par­ten­za ade­gua­to, com­pre­so tra set­te e 30 gior­ni. Nel ca­so di de­ci­sio­ni pre­se nel­la pro­ce­du­ra ce­le­re, il ter­mi­ne di par­ten­za è di set­te gior­ni. Nel­la pro­ce­du­ra am­plia­ta il ter­mi­ne è com­pre­so tra set­te e 30 gior­ni.133

2bis Se cir­co­stan­ze par­ti­co­la­ri qua­li la si­tua­zio­ne fa­mi­lia­re, pro­ble­mi di sa­lu­te o la lun­ga du­ra­ta del sog­gior­no lo esi­go­no, è im­par­ti­to un ter­mi­ne di par­ten­za più lun­go o è pro­ro­ga­to il ter­mi­ne di par­ten­za ini­zial­men­te im­par­ti­to.134

3 Se il ri­chie­den­te è al­lon­ta­na­to in ba­se agli Ac­cor­di di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Du­bli­no, l’al­lon­ta­na­men­to è im­me­dia­ta­men­te ese­cu­ti­vo o può es­se­re im­par­ti­to un ter­mi­ne di par­ten­za in­fe­rio­re a set­te gior­ni.135

4 Al ri­chie­den­te è con­se­gna­to un fo­glio in­for­ma­ti­vo con­te­nen­te spie­ga­zio­ni cir­ca la de­ci­sio­ne di al­lon­ta­na­men­to.136

128 Nuo­vo te­sto giu­sta l’art. 2 n. 2 del DF del 18 giu. 2010 che ap­pro­va e tra­spo­ne nel di­rit­to sviz­ze­ro lo scam­bio di no­te tra la Sviz­ze­ra e la CE con­cer­nen­te il re­ce­pi­men­to del­la di­ret­ti­va CE sul rim­pa­trio (di­ret­ti­va 2008/115/CE), in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 2010 5925; FF 2009 7737).

129 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 1° ott. 2021, in vi­go­re dal 1° set. 2022 (RU 2022 459; FF 2020 6219).

130 Ta­li Ac­cor­di so­no elen­ca­ti nell’al­le­ga­to 1.

131 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 1° ott. 2021, in vi­go­re dal 1° set. 2022 (RU 2022 459; FF 2020 6219).

132 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

133 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

134 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

135 In­tro­dot­to dall’art. 2 n. 2 del DF del 18 giu. 2010 che ap­pro­va e tra­spo­ne nel di­rit­to sviz­ze­ro lo scam­bio di no­te tra la Sviz­ze­ra e la CE con­cer­nen­te il re­ce­pi­men­to del­la di­ret­ti­va CE sul rim­pa­trio (di­ret­ti­va 2008/115/CE) (RU 2010 5925; FF 2009 7737). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 1° ott. 2021, in vi­go­re dal 1° set. 2022 (RU 2022 459; FF 2020 6219).

136 In­tro­dot­to dall’art. 2 n. 2 del DF del 18 giu. 2010 che ap­pro­va e tra­spo­ne nel di­rit­to sviz­ze­ro lo scam­bio di no­te tra la Sviz­ze­ra e la CE con­cer­nen­te il re­ce­pi­men­to del­la di­ret­ti­va CE sul rim­pa­trio (di­ret­ti­va 2008/115/CE), in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 2010 5925; FF 2009 7737).

Art. 45a Segnalazione nel sistema d’informazione Schengen 137

1 I da­ti dei cit­ta­di­ni di Sta­ti ter­zi nei con­fron­ti dei qua­li in vir­tù de­gli ar­ti­co­li 44 e 45 del­la pre­sen­te leg­ge è sta­ta pro­nun­cia­ta una de­ci­sio­ne di rim­pa­trio ai sen­si del­la di­ret­ti­va 2008/115/CE138 so­no in­se­ri­ti dal­la SEM nel si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne Schen­gen (SIS).

2 Gli al­lon­ta­na­men­ti di ri­fu­gia­ti so­no in­se­ri­ti nel SIS dall’au­to­ri­tà com­pe­ten­te che ha ema­na­to la de­ci­sio­ne di al­lon­ta­na­men­to o di espul­sio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 64 o 68 LStrI139.

3 Gli ar­ti­co­li 68b–68eLStrI si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia.

137 In­tro­dot­to dall’all. 1 n. 2 del DF del 18 dic. 2020 che ap­pro­va e tra­spo­ne nel di­rit­to sviz­ze­ro gli scam­bi di no­te tra la Sviz­ze­ra e l’UE con­cer­nen­ti il re­ce­pi­men­to del­le ba­si le­ga­li dell’isti­tu­zio­ne, dell’eser­ci­zio e dell’uso del si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne Schen­gen (SIS), in vi­go­re dal 22 nov. 2022 (RU 2021 365; FF 2020 3117).

138 Di­ret­ti­va 2008/115/CE del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, del 16 di­cem­bre 2008, re­can­te nor­me e pro­ce­du­re co­mu­ni ap­pli­ca­bi­li ne­gli Sta­ti mem­bri al rim­pa­trio di cit­ta­di­ni di pae­si ter­zi il cui sog­gior­no è ir­re­go­la­re, ver­sio­ne del­la GU L 348 del 24.12.2008, pag. 98.

139 RS 142.20

Art. 46 Esecuzione da parte dei Cantoni

1 Il Can­to­ne di at­tri­bu­zio­ne è te­nu­to a ese­gui­re la de­ci­sio­ne di al­lon­ta­na­men­to.140

1bis Du­ran­te il sog­gior­no di un ri­chie­den­te l’asi­lo in un cen­tro del­la Con­fe­de­ra­zio­ne l’ese­cu­zio­ne dell’al­lon­ta­na­men­to com­pe­te al Can­to­ne d’ubi­ca­zio­ne. Per le per­so­ne di cui all’ar­ti­co­lo 27 ca­po­ver­so 4 l’ese­cu­zio­ne dell’al­lon­ta­na­men­to com­pe­te al Can­to­ne d’ubi­ca­zio­ne an­che do­po il lo­ro sog­gior­no in un cen­tro del­la Con­fe­de­ra­zio­ne. Il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ve­de­re che a cau­sa di cir­co­stan­ze par­ti­co­la­ri sia com­pe­ten­te un Can­to­ne di­ver­so da quel­lo d’ubi­ca­zio­ne.141

1ter In ca­so di do­man­da mul­ti­pla ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 111c, l’ese­cu­zio­ne dell’al­lon­ta­na­men­to e la con­ces­sio­ne del soc­cor­so d’emer­gen­za spet­ta­no al Can­to­ne com­pe­ten­te per la pre­ce­den­te pro­ce­du­ra d’asi­lo e d’al­lon­ta­na­men­to.142

2 Se per ra­gio­ni tec­ni­che l’al­lon­ta­na­men­to non può es­se­re ese­gui­to, il Can­to­ne do­man­da al­la SEM di or­di­na­re l’am­mis­sio­ne prov­vi­so­ria.143

3 La SEM vi­gi­la sull’ese­cu­zio­ne e al­le­sti­sce con­giun­ta­men­te ai Can­to­ni un mo­ni­to­rag­gio dell’ese­cu­zio­ne dell’al­lon­ta­na­men­to.144

140 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 2 del­la LF del 19 dic. 2003 sul pro­gram­ma di sgra­vio 2003, in vi­go­re dal 1° apr. 2004 (RU 2004 1633; FF 2003 4857).

141 In­tro­dot­to dal n. I 2 del­la LF del 19 dic. 2003 sul pro­gram­ma di sgra­vio 2003 (RU 2004 1633; FF 2003 4857). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

142 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

143 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

144 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° ott. 2016 (RU 2016 3101; FF 2014 6917).

Art. 47 Luogo di soggiorno sconosciuto

Se il ri­chie­den­te al­lon­ta­na­to si sot­trae all’ese­cu­zio­ne dell’al­lon­ta­na­men­to dis­si­mu­lan­do il luo­go di sog­gior­no, il Can­to­ne o la SEM pos­so­no or­di­nar­ne l’iscri­zio­ne nel si­ste­ma di ri­cer­ca del­la po­li­zia.

Art. 48 Collaborazione tra i Cantoni

Se il ri­chie­den­te al­lon­ta­na­to non si tro­va nel Can­to­ne in­ca­ri­ca­to dell’ese­cu­zio­ne dell’al­lon­ta­na­men­to, il Can­to­ne di sog­gior­no de­ve, a ri­chie­sta, for­ni­re as­si­sten­za am­mi­ni­stra­ti­va. Ta­le as­si­sten­za con­si­ste se­gna­ta­men­te nel­la con­se­gna del ri­chie­den­te al Can­to­ne com­pe­ten­te per ese­gui­re l’al­lon­ta­na­men­to o nell’ese­cu­zio­ne di­ret­ta dell’al­lon­ta­na­men­to.

Capitolo 3: Concessione dell’asilo e statuto dei rifugiati

Sezione 1: Concessione dell’asilo

Art. 49 Principio

L’asi­lo è ac­cor­da­to al­le per­so­ne che han­no qua­li­tà di ri­fu­gia­to e se non vi so­no mo­ti­vi d’esclu­sio­ne.

Art. 50 Secondo asilo

L’asi­lo può es­se­re ac­cor­da­to a un ri­fu­gia­to che è sta­to am­mes­so in un al­tro Sta­to, se sog­gior­na in Sviz­ze­ra le­gal­men­te e sen­za in­ter­ru­zio­ne da al­me­no due an­ni.

Art. 51 Asilo accordato a famiglie

1 I co­niu­gi di ri­fu­gia­ti e i lo­ro fi­gli mi­no­ren­ni so­no ri­co­no­sciu­ti co­me ri­fu­gia­ti e ot­ten­go­no l’asi­lo, sem­pre che non vi si op­pon­ga­no cir­co­stan­ze par­ti­co­la­ri.145

1bis Se nell’am­bi­to del­la pro­ce­du­ra d’asi­lo ri­le­va in­di­zi di una cau­sa di nul­li­tà con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 105 nu­me­ro 5 o 6 del Co­di­ce ci­vi­le146 (CC), la SEM ne in­for­ma l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 106 CC. La pro­ce­du­ra è so­spe­sa fi­no al­la de­ci­sio­ne di que­st’au­to­ri­tà. Se l’au­to­ri­tà pro­muo­ve un’azio­ne, la pro­ce­du­ra è so­spe­sa si­no al pas­sag­gio in giu­di­ca­to del­la re­la­ti­va sen­ten­za.147

2 ...148

3 I fi­gli na­ti in Sviz­ze­ra da ge­ni­to­ri ri­fu­gia­ti so­no an­ch’es­si ri­co­no­sciu­ti co­me ri­fu­gia­ti sem­pre­ché non vi si op­pon­ga­no cir­co­stan­ze par­ti­co­la­ri.149

4 Se gli aven­ti di­rit­to di cui al ca­po­ver­so 1 so­no sta­ti se­pa­ra­ti in se­gui­to al­la fu­ga e si tro­va­no all’este­ro, oc­cor­re au­to­riz­zar­ne, su do­man­da, l’en­tra­ta in Sviz­ze­ra.150

5 ...151

145 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 2 del­la LF del 15 giu. 2012 sul­le mi­su­re con­tro i ma­tri­mo­ni for­za­ti, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1035; FF 2011 1987).

146 RS 210

147 In­tro­dot­to dal n. I 2 del­la LF del 15 giu. 2012 sul­le mi­su­re con­tro i ma­tri­mo­ni for­za­ti, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1035; FF 2011 1987).

148 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, con ef­fet­to dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

149 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

150 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

151 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 16 dic. 2005, con ef­fet­to dal 1° gen. 2007 (RU 2006 4745; FF 2002 6087).

Art. 52 ...

1 ...152

2 ...153

152 Abro­ga­to dal n. I del­la L del 16 dic. 2005, con ef­fet­to dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

153 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, con ef­fet­to dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 53 Indegnità 154

Non è con­ces­so asi­lo al ri­fu­gia­to:

a.
che ne sem­bri in­de­gno per ave­re com­mes­so at­ti ri­pren­si­bi­li;
b.
che ab­bia at­ten­ta­to al­la si­cu­rez­za in­ter­na o ester­na del­la Sviz­ze­ra o la com­pro­met­ta; o
c.
nei con­fron­ti del qua­le sia sta­ta or­di­na­ta l’espul­sio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 66a o66abis CP155 o dell’ar­ti­co­lo 49a o 49abis CPM156.

154 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 2 del­la LF del 20 mar. 2015 (At­tua­zio­ne dell’art. 121 cpv. 3–6 Co­st. sull’espul­sio­ne di stra­nie­ri che com­met­to­no rea­ti), in vi­go­re dal 1° ott. 2016 (RU 2016 2329; FF 2013 5163).

155 RS 311.0

156 RS 321.0

Art. 54 Motivi soggettivi insorti dopo la fuga

Non è con­ces­so asi­lo al ri­chie­den­te che è di­ve­nu­to ri­fu­gia­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 3 sol­tan­to con la par­ten­za dal Pae­se d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za op­pu­re in ra­gio­ne del com­por­ta­men­to do­po la par­ten­za.

Art. 55 Circostanze eccezionali

1 In pe­rio­do di gra­ve ten­sio­ne in­ter­na­zio­na­le, in ca­so di con­flit­to ar­ma­to nel qua­le la Sviz­ze­ra non è coin­vol­ta o in ca­so di af­flus­so straor­di­na­rio, in tem­po di pa­ce, di per­so­ne in cer­ca di asi­lo, la Sviz­ze­ra ac­cor­da asi­lo ai ri­fu­gia­ti fin quan­do le cir­co­stan­ze lo con­sen­to­no.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le pren­de le mi­su­re ne­ces­sa­rie. Può, de­ro­gan­do al­la leg­ge, di­sci­pli­na­re re­strit­ti­va­men­te le con­di­zio­ni per la con­ces­sio­ne dell’asi­lo e lo sta­tu­to dei ri­fu­gia­ti ed ema­na­re spe­cia­li di­spo­si­zio­ni pro­ce­du­ra­li. Es­so ri­fe­ri­sce im­me­dia­ta­men­te all’As­sem­blea fe­de­ra­le.

3 Se l’ac­co­gli­men­to du­ra­tu­ro di ri­fu­gia­ti su­pe­ra le pos­si­bi­li­tà del­la Sviz­ze­ra, l’asi­lo può es­se­re con­ces­so an­che so­lo a ti­to­lo tem­po­ra­neo, fin quan­do le per­so­ne ac­col­te pos­so­no re­car­si in un al­tro Pae­se.

4 Se si an­nun­cia un flus­so im­por­tan­te di ri­fu­gia­ti ver­so la Sviz­ze­ra, il Con­si­glio fe­de­ra­le ri­cer­ca una col­la­bo­ra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le ra­pi­da ed ef­fi­ca­ce in me­ri­to al­la lo­ro ri­par­ti­zio­ne.

Sezione 2: Asilo per gruppi di rifugiati

Art. 56 Decisione

1 L’asi­lo è ac­cor­da­to a grup­pi im­por­tan­ti di ri­fu­gia­ti con una de­ci­sio­ne del Con­si­glio fe­de­ra­le. Qua­lo­ra si trat­ti di pic­co­li grup­pi, la de­ci­sio­ne spet­ta al DFGP.

2 La SEM de­si­gna i ri­fu­gia­ti che fan­no par­te di un ta­le grup­po.

Art. 57 Ripartizione e prima integrazione

1 La ri­par­ti­zio­ne dei ri­fu­gia­ti tra i Can­to­ni è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 27.

2 Nell’am­bi­to del­la lo­ro pri­ma in­te­gra­zio­ne, la Con­fe­de­ra­zio­ne può as­se­gna­re a grup­pi di ri­fu­gia­ti un al­log­gio tem­po­ra­neo, in par­ti­co­la­re col­lo­can­do­li in un cen­tro di pri­ma in­te­gra­zio­ne.

Sezione 3: Statuto dei rifugiati

Art. 58 Principio

Lo sta­tu­to dei ri­fu­gia­ti in Sviz­ze­ra è ret­to dal­la le­gi­sla­zio­ne su­gli stra­nie­ri, in quan­to non sia­no ap­pli­ca­bi­li di­spo­si­zio­ni par­ti­co­la­ri, se­gna­ta­men­te quel­le del­la pre­sen­te leg­ge o del­la con­ven­zio­ne del 28 lu­glio 1951157 sul­lo sta­tu­to dei ri­fu­gia­ti.

Art. 59 Effetti 158

Le per­so­ne cui la Sviz­ze­ra ha ac­cor­da­to asi­lo o che adem­pio­no la qua­li­tà di ri­fu­gia­to so­no, ri­guar­do a tut­te le au­to­ri­tà fe­de­ra­li e can­to­na­li, con­si­de­ra­te ri­fu­gia­ti ai sen­si del­la pre­sen­te leg­ge e del­la Con­ven­zio­ne del 28 lu­glio 1951159 sul­lo sta­tu­to dei ri­fu­gia­ti.

158 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 2 del­la LF del 20 mar. 2015 (At­tua­zio­ne dell’art. 121 cpv. 3–6 Co­st. sull’espul­sio­ne di stra­nie­ri che com­met­to­no rea­ti), in vi­go­re dal 1° ott. 2016 (RU 2016 2329; FF 2013 5163).

159 RS 0.142.30

Art. 60 Disciplinamento delle condizioni di residenza

1 Le per­so­ne a cui la Sviz­ze­ra ha ac­cor­da­to asi­lo han­no di­rit­to a un per­mes­so di di­mo­ra nel Can­to­ne in cui ri­sie­do­no le­gal­men­te.

2 Il ri­la­scio del per­mes­so di do­mi­ci­lio è ret­to dall’ar­ti­co­lo 34 LStrI160.161

160 RS 142.20

161 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Art. 61 Attività lucrativa 162

6 Se il ri­chie­den­te è in­car­ce­ra­to in vi­sta d’estra­di­zio­ne su ri­chie­sta del­lo Sta­to da cui cer­ca pro­te­zio­ne in Sviz­ze­ra, la SEM de­ci­de sen­za in­du­gio e in via prio­ri­ta­ria. Lo stes­so va­le an­che se nei suoi con­fron­ti è sta­ta pro­nun­cia­ta l’espul­sio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 66a o 66abis del Co­di­ce pe­na­le (CP)163, l’ar­ti­co­lo 49a o 49abis del Co­di­ce pe­na­le mi­li­ta­re del 13 giu­gno 1927164 (CPM) o l’ar­ti­co­lo 68 LStrI165.166

2 Il da­to­re di la­vo­ro no­ti­fi­ca pre­via­men­te all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per il luo­go di la­vo­ro de­si­gna­ta dal Can­to­ne l’ini­zio e la fi­ne dell’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va co­me pu­re il cam­bia­men­to d’im­pie­go. La pro­ce­du­ra di no­ti­fi­ca è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 85a ca­po­ver­si 2–6 LStrI.

3 Il ca­po­ver­so 2 non si ap­pli­ca ai ri­fu­gia­ti ri­co­no­sciu­ti ti­to­la­ri di un per­mes­so di do­mi­ci­lio.

162 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 1 del­la LF del 16 dic. 2016 (In­te­gra­zio­ne), in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2017 6521; 2018 3171; FF2013 2045; 2016 2471).

163 RS 311.0

164 RS 321.0

165 RS 142.20

166 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 3 del­la LF del 25 set. 2020 sul­le mi­su­re di po­li­zia per la lot­ta al ter­ro­ri­smo, in vi­go­re dal 1° giu. 2022 (RU 2021 565; 2022 300; FF 2019 3935).

Art. 62 Esami per le professioni mediche

Le per­so­ne a cui la Sviz­ze­ra ha ac­cor­da­to asi­lo so­no am­mes­se agli esa­mi fe­de­ra­li per le pro­fes­sio­ni me­di­che; il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’in­ter­no de­ter­mi­na le con­di­zio­ni.

Sezione 4: Fine dell’asilo

Art. 63 Revoca

1 La SEM re­vo­ca l’asi­lo o di­sco­no­sce la qua­li­tà di ri­fu­gia­to:

a.
se lo stra­nie­ro ha ot­te­nu­to l’asi­lo o gli è sta­ta ri­co­no­sciu­ta la qua­li­tà di ri­fu­gia­to gra­zie a di­chia­ra­zio­ni fal­se o al­la dis­si­mu­la­zio­ne di fat­ti es­sen­zia­li;
b.
per i mo­ti­vi men­zio­na­ti nell’ar­ti­co­lo 1 se­zio­ne C nu­me­ri 1–6 del­la con­ven­zio­ne del 28 lu­glio 1951167 sul­lo sta­tu­to dei ri­fu­gia­ti.

1bisLa SEM di­sco­no­sce la qua­li­tà di ri­fu­gia­to a chi si re­ca nel pro­prio Sta­to d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za. Il di­sco­no­sci­men­to non è pro­nun­cia­to se il ri­fu­gia­to ren­de ve­ro­si­mi­le che si è vi­sto co­stret­to a re­car­si nel pro­prio Sta­to d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za.168

2 La SEM re­vo­ca l’asi­lo se il ri­fu­gia­to:

a.
ha at­ten­ta­to al­la si­cu­rez­za in­ter­na o ester­na del­la Sviz­ze­ra, la com­pro­met­te o ha com­mes­so rea­ti par­ti­co­lar­men­te ri­pren­si­bi­li;
b.
non ha ri­spet­ta­to il di­vie­to di viag­gia­re di cui all’ar­ti­co­lo 59c ca­po­ver­so 1, se­con­do pe­rio­do LStrI169.170

3 La re­vo­ca dell’asi­lo o del ri­co­no­sci­men­to del­la qua­li­tà di ri­fu­gia­to è ef­fi­ca­ce ri­spet­to a tut­te le au­to­ri­tà fe­de­ra­li e can­to­na­li.

4 La re­vo­ca dell’asi­lo o del ri­co­no­sci­men­to del­la qua­li­tà di ri­fu­gia­to non si esten­de né al co­niu­ge né ai fi­gli.171

167 RS 0.142.30

168 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 del­la LF del 14 dic. 2018 (Nor­me pro­ce­du­ra­li e si­ste­mi d’in­for­ma­zio­ne), in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1413; FF 2018 1381).

169 RS 142.20

170 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 1 del­la LF del 14 dic. 2018 (Nor­me pro­ce­du­ra­li e si­ste­mi d’in­for­ma­zio­ne), in vi­go­re dal 1° apr. 2020 (RU 2019 1413; 2020 881; FF 2018 1381).

171 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 2 del­la LF del 15 giu. 2012 sul­le mi­su­re con­tro i ma­tri­mo­ni for­za­ti, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1035; FF 2011 1987).

Art. 64 Termine dell’asilo

1 L’asi­lo in Sviz­ze­ra ha ter­mi­ne se:

a.172
il ri­fu­gia­to ha sog­gior­na­to per più di un an­no all’este­ro;
b.
il ri­fu­gia­to ha ot­te­nu­to asi­lo in un al­tro Pae­se o l’au­to­riz­za­zio­ne di ri­sie­der­vi du­re­vol­men­te;
c.
il ri­fu­gia­to vi ri­nun­cia;
d.173
è sta­to ese­gui­to l’al­lon­ta­na­men­to o l’espul­sio­ne;
e.174
è pas­sa­ta in giu­di­ca­to l’espul­sio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 66a o 66abis CP175 o dell’ar­ti­co­lo 49a o 49abis CPM176.

2 In cir­co­stan­ze spe­cia­li la SEM può pro­ro­ga­re il ter­mi­ne pre­vi­sto nel ca­po­ver­so 1 let­te­ra a.

3 Lo sta­tu­to di ri­fu­gia­to e l’asi­lo han­no ter­mi­ne se lo stra­nie­ro ac­qui­sta la cit­ta­di­nan­za sviz­ze­ra con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 1 se­zio­ne C nu­me­ro 3 del­la con­ven­zio­ne del 28 lu­glio 1951177 sul­lo sta­tu­to dei ri­fu­gia­ti.178

172 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

173 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

174 In­tro­dot­ta dall’all. n. 2 del­la LF del 20 mar. 2015 (At­tua­zio­ne dell’art. 121 cpv. 3–6 Co­st. sull’espul­sio­ne di stra­nie­ri che com­met­to­no rea­ti), in vi­go­re dal 1° ott. 2016 (RU 2016 2329; FF 2013 5163).

175 RS 311.0

176 RS 321.0

177 RS 0.142.30

178 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

Art. 65 Allontanamento o espulsione 179

L’al­lon­ta­na­men­to o l’espul­sio­ne di ri­fu­gia­ti so­no ret­ti dall’ar­ti­co­lo 64 LStrI180 in com­bi­na­to di­spo­sto con l’ar­ti­co­lo 63 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b e l’ar­ti­co­lo 68 LStrI. È fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 5.

179 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

180 RS 142.20

Capitolo 4: Protezione provvisoria e statuto delle persone bisognose di protezione

Sezione 1: Disposizioni generali

Art. 66 Decisione di principio del Consiglio federale

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­ci­de se e se­con­do qua­li cri­te­ri la Sviz­ze­ra ac­cor­da pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria a grup­pi di per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 4.

2 Pri­ma di de­ci­de­re, con­sul­ta rap­pre­sen­tan­ti dei Can­to­ni, del­le isti­tu­zio­ni di soc­cor­so e, se del ca­so, di al­tre or­ga­niz­za­zio­ni non go­ver­na­ti­ve, non­ché l’Al­to Com­mis­sa­ria­to del­le Na­zio­ni Uni­te per i ri­fu­gia­ti.

Art. 67 Misure di politica estera

1La pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria, le mi­su­re e l’as­si­sten­za nel­lo Sta­to d’ori­gi­ne o nel­lo Sta­to o re­gio­ne di pro­ve­nien­za del­le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne de­vo­no, per quan­to pos­si­bi­le, com­ple­tar­si re­ci­pro­ca­men­te.

2 La Con­fe­de­ra­zio­ne col­la­bo­ra con lo Sta­to d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za, con al­tri Pae­si d’ac­co­glien­za e con or­ga­niz­za­zio­ni in­ter­na­zio­na­li, al­lo sco­po di crea­re con­di­zio­ni pro­pi­zie a un ri­tor­no si­cu­ro.

Sezione 2: Procedura

Art. 68 Persone bisognose di protezione che si trovano all’estero

1 La SEM de­fi­ni­sce più pre­ci­sa­men­te il grup­po del­le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne e de­ci­de chi può be­ne­fi­cia­re del­la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria in Sviz­ze­ra. Tie­ne con­to del prin­ci­pio dell’uni­tà del­la fa­mi­glia.

2 La de­ci­sio­ne re­la­ti­va al­la con­ces­sio­ne del­la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria può es­se­re im­pu­gna­ta sol­tan­to per vio­la­zio­ne del prin­ci­pio dell’uni­tà del­la fa­mi­glia.

3... 181

181 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, con ef­fet­to dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 69 Persone bisognose di protezione che si trovano alla frontiera o in Svizzera

1 Gli ar­ti­co­li 18, 19 e 21–23 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia al­le do­man­de pre­sen­ta­te da per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne che si tro­va­no al­la fron­tie­ra o in Sviz­ze­ra.182

2 Se non vi è espo­si­zio­ne ma­ni­fe­sta a una per­se­cu­zio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 3, la SEM de­ter­mi­na, espe­ri­to l’in­ter­ro­ga­to­rio pres­so il cen­tro del­la Con­fe­de­ra­zio­ne con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 26, chi ap­par­tie­ne a un grup­po di per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne e chi può be­ne­fi­cia­re del­la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria in Sviz­ze­ra. La con­ces­sio­ne del­la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria non può es­se­re im­pu­gna­ta.

3 Se è ac­cor­da­ta la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria, la pro­ce­du­ra d’esa­me di un’even­tua­le do­man­da di ri­co­no­sci­men­to del­la qua­li­tà di ri­fu­gia­to è so­spe­sa.

4 Se in­ten­de ri­fiu­ta­re la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria, la SEM pro­se­gue sen­za in­du­gio la pro­ce­du­ra di ri­co­no­sci­men­to del­la qua­li­tà di ri­fu­gia­to o la pro­ce­du­ra di al­lon­ta­na­men­to.

182 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 70 Riapertura della procedura per il riconoscimento della qualità di rifugiato

Le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne che han­no pre­sen­ta­to una do­man­da per il ri­co­no­sci­men­to del­la qua­li­tà di ri­fu­gia­to pos­so­no chie­de­re al più pre­sto cin­que an­ni do­po la de­ci­sio­ne di so­spen­sio­ne con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 69 ca­po­ver­so 3 la ria­per­tu­ra del­la pro­ce­du­ra per il ri­co­no­sci­men­to del­la qua­li­tà di ri­fu­gia­to. Al mo­men­to del­la ria­per­tu­ra di que­sta pro­ce­du­ra la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria è re­vo­ca­ta.

Art. 71 Concessione della protezione provvisoria alle famiglie

1 La pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria è ac­cor­da­ta an­che ai co­niu­gi del­le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne e ai fi­gli mi­no­ren­ni se:183

a.
chie­do­no in­sie­me la pro­te­zio­ne e non vi so­no mo­ti­vi d’esclu­sio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 73;
b.
la fa­mi­glia è sta­ta se­pa­ra­ta da av­ve­ni­men­ti ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 4 e in­ten­de riu­nir­si in Sviz­ze­ra, sem­pre che non si op­pon­ga­no cir­co­stan­ze par­ti­co­la­ri.

1bis Se nell’am­bi­to del­la pro­ce­du­ra per la con­ces­sio­ne del­la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria ri­le­va in­di­zi di una cau­sa di nul­li­tà con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 105 nu­me­ro 5 o 6 CC184, la SEM ne in­for­ma l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 106 CC. La do­man­da di ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re è so­spe­sa fi­no al­la de­ci­sio­ne di que­st’au­to­ri­tà. Se l’au­to­ri­tà pro­muo­ve un’azio­ne, la do­man­da è so­spe­sa si­no al pas­sag­gio in giu­di­ca­to del­la re­la­ti­va sen­ten­za.185

2 La pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria è ac­cor­da­ta an­che ai fi­gli na­ti in Sviz­ze­ra.

3 De­ve es­se­re au­to­riz­za­ta l’en­tra­ta in Sviz­ze­ra de­gli aven­ti di­rit­to che si tro­va­no all’este­ro.

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na per al­tri ca­si le con­di­zio­ni per il ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re.

183 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 2 del­la LF del 15 giu. 2012 sul­le mi­su­re con­tro i ma­tri­mo­ni for­za­ti, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1035; FF 2011 1987).

184 RS 210

185 In­tro­dot­to dal n. I 2 del­la LF del 15 giu. 2012 sul­le mi­su­re con­tro i ma­tri­mo­ni for­za­ti, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1035; FF 2011 1987).

Art. 72 Procedura 186

Per il ri­ma­nen­te, al­le pro­ce­du­re se­con­do gli ar­ti­co­li 68, 69 e 71 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia le di­spo­si­zio­ni del­le se­zio­ni 1, 2a e 3 del ca­pi­to­lo 2. Al­le pro­ce­du­re se­con­do gli ar­ti­co­li 69 e 71 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia le di­spo­si­zio­ni del ca­pi­to­lo 8.

186 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 73 Motivi d’esclusione 187

La pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria non è ac­cor­da­ta se la per­so­na bi­so­gno­sa di pro­te­zio­ne:

a.
adem­pie una del­le fat­ti­spe­cie di cui all’ar­ti­co­lo 53;
b.
ha at­ten­ta­to all’or­di­ne o al­la si­cu­rez­za pub­bli­ci op­pu­re li com­pro­met­te gra­ve­men­te; o
c.
è og­get­to di una de­ci­sio­ne d’espul­sio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 66a o 66abis CP188 o dell’ar­ti­co­lo 49a o 49abis CPM189 pas­sa­ta in giu­di­ca­to.

187 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 2 del­la LF del 20 mar. 2015 (At­tua­zio­ne dell’art. 121 cpv. 3–6 Co­st. sull’espul­sio­ne di stra­nie­ri che com­met­to­no rea­ti), in vi­go­re dal 1° ott. 2016 (RU 2016 2329; FF 2013 5163).

188 RS 311.0

189 RS 321.0

Sezione 3: Statuto

Art. 74 Disciplinamento delle condizioni di residenza

1 Le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne ri­sie­do­no nel Can­to­ne al qua­le so­no sta­te at­tri­bui­te.

2 Se do­po cin­que an­ni il Con­si­glio fe­de­ra­le non ha an­co­ra abro­ga­to la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria, le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne ot­ten­go­no dal Can­to­ne un per­mes­so di di­mo­ra va­li­do fi­no all’abro­ga­zio­ne del­la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria.

3 Die­ci an­ni do­po la con­ces­sio­ne del­la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria, il Can­to­ne può ac­cor­da­re lo­ro il per­mes­so di do­mi­ci­lio.

Art. 75 Autorizzazione d’esercitare un’attività lucrativa

1 Du­ran­te i pri­mi tre me­si che se­guo­no l’en­tra­ta in Sviz­ze­ra, le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne non han­no di­rit­to d’eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va. Tra­scor­so ta­le ter­mi­ne so­no ap­pli­ca­bi­li le con­di­zio­ni di am­mis­sio­ne per l’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va pre­vi­ste dal­la LStrI190.191

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può sta­bi­li­re con­di­zio­ni più fa­vo­re­vo­li per l’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va.

3 Le au­to­riz­za­zio­ni pre­e­si­sten­ti so­no man­te­nu­te.

4 Le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne au­to­riz­za­te a eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni del­la po­li­zia de­gli stra­nie­ri o che par­te­ci­pa­no a pro­gram­mi di oc­cu­pa­zio­ne non sog­giac­cio­no al di­vie­to di la­vo­ra­re.192

190 RS 142.20

191 Nuo­vo te­sto del per. giu­sta l’all. n. II 1 del­la LF del 16 dic. 2005 su­gli stra­nie­ri, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5437; 2008 5405; FF 2002 3327).

192 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Sezione 4: Fine della protezione provvisoria e ritorno

Art. 76 Abrogazione della protezione provvisoria e allontanamento

1 Do­po aver con­sul­ta­to rap­pre­sen­tan­ti dei Can­to­ni, del­le isti­tu­zio­ni di soc­cor­so e, se del ca­so, di al­tre or­ga­niz­za­zio­ni non go­ver­na­ti­ve, l’Al­to Com­mis­sa­ria­to del­le Na­zio­ni Uni­te per i ri­fu­gia­ti e or­ga­niz­za­zio­ni in­ter­na­zio­na­li, il Con­si­glio fe­de­ra­le fis­sa la da­ta dell’abro­ga­zio­ne del­la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria ac­cor­da­ta a cer­ti grup­pi di per­so­ne; es­so sta­tui­sce con una de­ci­sio­ne di por­ta­ta ge­ne­ra­le.

2 La SEM ac­cor­da il di­rit­to d’es­se­re sen­ti­ti al­le per­so­ne toc­ca­te dal­la de­ci­sio­ne giu­sta il ca­po­ver­so 1.

3 Se l’eser­ci­zio del di­rit­to d’es­se­re sen­ti­ti fa ap­pa­ri­re in­di­zi di per­se­cu­zio­ne, si pro­ce­de a un’au­di­zio­ne in ap­pli­ca­zio­ne dell’ar­ti­co­lo 29.193

4 La SEM di­spo­ne l’al­lon­ta­na­men­to del­le per­so­ne toc­ca­te dal­la de­ci­sio­ne che, aven­do il di­rit­to di es­se­re sen­ti­te, non si espri­mo­no. Per l’ese­cu­zio­ne dell’al­lon­ta­na­men­to so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia gli ar­ti­co­li 10 ca­po­ver­so 4 e 46–48 del­la pre­sen­te leg­ge non­ché l’ar­ti­co­lo 71 LStrI194.195

5 Ai ca­po­ver­si 2–4 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia le di­spo­si­zio­ni del­la se­zio­ne 1a del ca­pi­to­lo 8.196

193 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

194 RS 142.20

195 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 1 del­la LF del 16 dic. 2005 su­gli stra­nie­ri, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5437; 2008 5405; FF 2002 3327).

196 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 77 Ritorno

La Con­fe­de­ra­zio­ne so­stie­ne gli sfor­zi in­ter­na­zio­na­li vol­ti a or­ga­niz­za­re il ri­tor­no.

Art. 78 Revoca

1 La SEM può re­vo­ca­re la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria se:

a.
è sta­ta ot­te­nu­ta fa­cen­do fal­se di­chia­ra­zio­ni o dis­si­mu­lan­do fat­ti es­sen­zia­li;
b.
la per­so­na pro­tet­ta ha at­ten­ta­to al­la si­cu­rez­za in­ter­na o ester­na del­la Sviz­ze­ra, la com­pro­met­te gra­ve­men­te o ha com­mes­so at­ti ri­pren­si­bi­li;
c.
la per­so­na pro­tet­ta ha sog­gior­na­to a lun­go o ri­pe­tu­ta­men­te nel­lo Sta­to d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za, do­po che le è sta­ta ac­cor­da­ta la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria;
d.
la per­so­na pro­tet­ta è ti­to­la­re di un’au­to­riz­za­zio­ne di sog­gior­no re­go­la­re, ri­la­scia­ta da uno Sta­to ter­zo nel qua­le può ri­tor­na­re.

2 La pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria non è re­vo­ca­ta se la per­so­na pro­tet­ta si re­ca nel suo Sta­to d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za con l’ac­cor­do del­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti.

3 La re­vo­ca del­la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria non si esten­de né al co­niu­ge né ai fi­gli, sal­vo se emer­ga che non sia­no bi­so­gno­si di pro­te­zio­ne.197

4 Pri­ma di re­vo­ca­re la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria, si pro­ce­de a un’au­di­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 29. Si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia le di­spo­si­zio­ni del­la se­zio­ne 1a del ca­pi­to­lo 8.198

197 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 2 del­la LF del 15 giu. 2012 sul­le mi­su­re con­tro i ma­tri­mo­ni for­za­ti, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1035; FF 2011 1987).

198 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 79 Termine della protezione provvisoria 199

La pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria ha ter­mi­ne se la per­so­na pro­tet­ta:

a.
tra­sfe­ri­sce il cen­tro del­la sua vi­ta in un al­tro Pae­se;
b.
ri­nun­cia al­la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria;
c.
ha ot­te­nu­to un per­mes­so di do­mi­ci­lio sul­la ba­se del­la LStrI200; o
d.201
è og­get­to di una de­ci­sio­ne d’espul­sio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 66a o 66abis CP202, dell’ar­ti­co­lo 49ao 49abis CPM203 o dell’ar­ti­co­lo 68 LStrI204, pas­sa­ta in giu­di­ca­to.

199 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 2 del­la LF del 20 mar. 2015 (At­tua­zio­ne dell’art. 121 cpv. 3–6 Co­st. sull’espul­sio­ne di stra­nie­ri che com­met­to­no rea­ti), in vi­go­re dal 1° ott. 2016 (RU 2016 2329; FF 2013 5163).

200 RS 142.20

201 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 3 del­la LF del 25 set. 2020 sul­le mi­su­re di po­li­zia per la lot­ta al ter­ro­ri­smo, in vi­go­re dal 1° giu. 2022 (RU 2021 565; 2022 300; FF 2019 3935).

202 RS 311.0

203 RS 321.0

204 RS 142.20

Art. 79a Unione domestica registrata 205

Le di­spo­si­zio­ni dei ca­pi­to­li 3 e 4 con­cer­nen­ti i co­niu­gi si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia in ca­so di unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta di cop­pie omo­ses­sua­li.

205 In­tro­dot­to dal n. I 2 del­la LF del 15 giu. 2012 sul­le mi­su­re con­tro i ma­tri­mo­ni for­za­ti, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1035; FF 2011 1987).

Capitolo 5: Aiuto sociale e soccorso d’emergenza 206

206 Nuovo testo giusta il n. I della L del 16 dic. 2005, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

Sezione 1: Concessione dell’aiuto sociale, del soccorso d’emergenza e degli assegni per figli, nonché istruzione scolastica di base 207

207 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 25 set. 2015, in vigore dal 1° ott. 2016 (RU 2016 3101; FF 2014 6917).

Art. 80 Competenza nei centri della Confederazione 208

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne ga­ran­ti­sce aiu­to so­cia­le o soc­cor­so d’emer­gen­za al­le per­so­ne che sog­gior­na­no in Sviz­ze­ra in vir­tù del­la pre­sen­te leg­ge e so­no al­log­gia­te in un cen­tro del­la Con­fe­de­ra­zio­ne o in un cen­tro di pri­ma in­te­gra­zio­ne per grup­pi di ri­fu­gia­ti. As­si­cu­ra, in col­la­bo­ra­zio­ne con il Can­to­ne d’ubi­ca­zio­ne, l’as­si­sten­za sa­ni­ta­ria e l’istru­zio­ne sco­la­sti­ca di ba­se. Può de­le­ga­re a ter­zi l’adem­pi­men­to di tut­ti o par­te di que­sti com­pi­ti. Gli ar­ti­co­li 81–83a si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia.

2 La SEM in­den­niz­za i ter­zi in­ca­ri­ca­ti, sul­la ba­se di un con­trat­to, per le spe­se am­mi­ni­stra­ti­ve e di per­so­na­le, non­ché per le al­tre spe­se so­ste­nu­te nell’adem­pi­men­to dei com­pi­ti di cui al ca­po­ver­so 1. L’in­den­niz­zo è fis­sa­to a ti­to­lo for­fet­ta­rio. Ec­ce­zio­nal­men­te l’in­den­niz­zo può es­se­re fis­sa­to in fun­zio­ne del­le spe­se ef­fet­ti­ve, in par­ti­co­la­re l’in­den­niz­zo di spe­se uni­che.

3 La SEM può con­ve­ni­re con il Can­to­ne d’ubi­ca­zio­ne che que­st’ul­ti­mo sti­pu­li l’as­si­cu­ra­zio­ne ma­lat­tie ob­bli­ga­to­ria. La SEM rim­bor­sa a ti­to­lo for­fet­ta­rio le spe­se per i pre­mi, le ali­quo­te per­cen­tua­li e la fran­chi­gia dell’as­si­cu­ra­zio­ne ma­lat­tie.

4 Il Can­to­ne d’ubi­ca­zio­ne or­ga­niz­za l’istru­zio­ne sco­la­sti­ca di ba­se per i ri­chie­den­ti l’asi­lo in età di scuo­la dell’ob­bli­go che sog­gior­na­no in un cen­tro del­la Con­fe­de­ra­zio­ne. Se ne­ces­sa­rio, l’istru­zio­ne è im­par­ti­ta nel cen­tro stes­so. La Con­fe­de­ra­zio­ne può ver­sa­re sus­si­di per l’istru­zio­ne sco­la­sti­ca di ba­se. L’in­den­niz­zo è fis­sa­to a ti­to­lo for­fet­ta­rio. Ec­ce­zio­nal­men­te l’in­den­niz­zo può es­se­re fis­sa­to in fun­zio­ne del­le spe­se ef­fet­ti­ve, in par­ti­co­la­re per l’in­den­niz­zo di spe­se uni­che.

208 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° ott. 2016 (RU 2016 3101; FF 2014 6917).

Art. 80a Competenza nei Cantoni 209

I Can­to­ni d’at­tri­bu­zio­ne ga­ran­ti­sco­no aiu­to so­cia­le o soc­cor­so d’emer­gen­za al­le per­so­ne che sog­gior­na­no in Sviz­ze­ra in vir­tù del­la pre­sen­te leg­ge. Ri­guar­do al­le per­so­ne che non so­no sta­te at­tri­bui­te ad al­cun Can­to­ne, il soc­cor­so d’emer­gen­za è pre­sta­to dal Can­to­ne de­si­gna­to com­pe­ten­te per l’ese­cu­zio­ne dell’al­lon­ta­na­men­to. I Can­to­ni pos­so­no af­fi­da­re tut­ti o par­te di que­sti com­pi­ti a ter­zi.

209 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° ott. 2016 (RU 2016 3101; FF 2014 6917).

Art. 81 Diritto all’aiuto sociale o al soccorso d’emergenza 210

Le per­so­ne che sog­gior­na­no in Sviz­ze­ra in vir­tù del­la pre­sen­te leg­ge e non so­no in gra­do di prov­ve­de­re al pro­prio man­te­ni­men­to ri­ce­vo­no le ne­ces­sa­rie pre­sta­zio­ni d’aiu­to so­cia­le, sem­pre­ché nes­sun ter­zo sia te­nu­to a soc­cor­rer­le in vir­tù di un ob­bli­go le­ga­le o con­trat­tua­le, non­ché, su ri­chie­sta, un soc­cor­so d’emer­gen­za.

210 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

Art. 82 Prestazioni d’aiuto sociale e soccorso d’emergenza 211

1 La con­ces­sio­ne di pre­sta­zio­ni d’aiu­to so­cia­le e del soc­cor­so d’emer­gen­za è ret­ta dal di­rit­to can­to­na­le. Le per­so­ne col­pi­te da una de­ci­sio­ne d’al­lon­ta­na­men­to pas­sa­ta in giu­di­ca­to e cui è sta­to im­po­sto un ter­mi­ne di par­ten­za so­no esclu­se dall’aiu­to so­cia­le.212

2 Per la du­ra­ta di una pro­ce­du­ra straor­di­na­ria di ri­cor­so o di una pro­ce­du­ra d’asi­lo se­con­do l’ar­ti­co­lo 111c le per­so­ne di cui al ca­po­ver­so 1 e i ri­chie­den­ti l’asi­lo ri­ce­vo­no, su ri­chie­sta, un soc­cor­so d’emer­gen­za. Que­sta di­spo­si­zio­ne si ap­pli­ca an­che se l’ese­cu­zio­ne dell’al­lon­ta­na­men­to è so­spe­sa.213

2bis Du­ran­te una mo­ra­to­ria ge­ne­ra­le del­le de­ci­sio­ni e del­le ese­cu­zio­ni e se il DFGP lo pre­ve­de, i Can­to­ni pos­so­no con­ce­de­re aiu­to so­cia­le al­le per­so­ne di cui ai ca­po­ver­si 1 e 2. L’in­den­niz­zo è ret­to dall’ar­ti­co­lo 88 ca­po­ver­so 2.214

3 Il so­ste­gno ai ri­chie­den­ti l’asi­lo e al­le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne non ti­to­la­ri di un per­mes­so di di­mo­ra de­ve con­si­ste­re, per quan­to pos­si­bi­le, in pre­sta­zio­ni in na­tu­ra. L’en­ti­tà del so­ste­gno è in­fe­rio­re a quan­to pre­vi­sto per le per­so­ne re­si­den­ti in Sviz­ze­ra.215

3bis Nel col­lo­ca­re ri­chie­den­ti l’asi­lo mi­no­ren­ni non ac­com­pa­gna­ti, fa­mi­glie con fi­gli e per­so­ne che ne­ces­si­ta­no di as­si­sten­za oc­cor­re te­ner con­to, per quan­to pos­si­bi­le, dei lo­ro bi­so­gni par­ti­co­la­ri.216

4 Il soc­cor­so d’emer­gen­za è ver­sa­to per quan­to pos­si­bi­le sot­to for­ma di pre­sta­zio­ni in na­tu­ra nei luo­ghi de­si­gna­ti dai Can­to­ni o dal­la Con­fe­de­ra­zio­ne. L’en­ti­tà del so­ste­gno è in­fe­rio­re all’aiu­to so­cia­le ver­sa­to ai ri­chie­den­ti l’asi­lo e al­le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne non ti­to­la­ri di un per­mes­so di di­mo­ra.217

5 Nel so­ste­gno ai ri­fu­gia­ti e al­le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne che han­no di­rit­to a un per­mes­so di di­mo­ra oc­cor­re te­ne­re con­to del­la lo­ro si­tua­zio­ne par­ti­co­la­re; se­gna­ta­men­te se ne fa­ci­li­te­rà l’in­te­gra­zio­ne pro­fes­sio­na­le, so­cia­le e cul­tu­ra­le.

211 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

212 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

213 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503). Ve­di an­che la di­sp. trans. di det­ta mod. al­la fi­ne del te­sto.

214 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° ott. 2016 (RU 2016 3101; FF 2014 6917).

215 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

216 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

217 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Art. 82a Assicurazione malattie per richiedenti l’asilo e persone bisognose di protezione non titolari di un permesso di dimora 218

1 Fat­te sal­ve le di­spo­si­zio­ni se­guen­ti, l’as­si­cu­ra­zio­ne ma­lat­tie per ri­chie­den­ti l’asi­lo e per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne non ti­to­la­ri di un per­mes­so di di­mo­ra si con­for­ma ai prin­ci­pi del­la leg­ge fe­de­ra­le del 18 mar­zo 1994219 sull’as­si­cu­ra­zio­ne ma­lat­tie (LA­Mal).

2 Per i ri­chie­den­ti l’asi­lo e le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne non ti­to­la­ri di un per­mes­so di di­mo­ra i Can­to­ni pos­so­no li­mi­ta­re la scel­ta dell’as­si­cu­ra­to­re e de­si­gna­re uno o più as­si­cu­ra­to­ri che of­fra­no una for­ma as­si­cu­ra­ti­va par­ti­co­la­re se­con­do l’ar­ti­co­lo 41 ca­po­ver­so 4 LA­Mal.

3 Per i ri­chie­den­ti l’asi­lo e le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne non ti­to­la­ri di un per­mes­so di di­mo­ra i Can­to­ni pos­so­no li­mi­ta­re la scel­ta dei for­ni­to­ri di pre­sta­zio­ni di cui agli ar­ti­co­li 36–40 LA­Mal. Pos­so­no ope­ra­re ta­le li­mi­ta­zio­ne pri­ma di de­si­gna­re un as­si­cu­ra­to­re ai sen­si del ca­po­ver­so 2.

4 I Can­to­ni pos­so­no de­si­gna­re uno o più as­si­cu­ra­to­ri che of­fra­no, esclu­si­va­men­te per ri­chie­den­ti l’asi­lo e per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne non ti­to­la­ri di un per­mes­so di di­mo­ra, un’as­si­cu­ra­zio­ne con scel­ta li­mi­ta­ta dei for­ni­to­ri di pre­sta­zio­ni ai sen­si del­l’ar­ti­co­lo 41 ca­po­ver­so 4 LA­Mal.

5 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i det­ta­gli re­la­ti­vi al­la li­mi­ta­zio­ne del­la scel­ta dei for­ni­to­ri di pre­sta­zio­ni.

6 I Can­to­ni e gli as­si­cu­ra­to­ri pos­so­no con­cor­da­re la sop­pres­sio­ne del­la par­te­ci­pa­zio­ne ai co­sti de­fi­ni­ta nell’ar­ti­co­lo 64 ca­po­ver­so 2 LA­Mal.

7 Il di­rit­to dei ri­chie­den­ti l’asi­lo e del­le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne non ti­to­la­ri di un per­mes­so di di­mo­ra al­la ri­du­zio­ne dei pre­mi di cui all’ar­ti­co­lo 65 LA­Mal è so­spe­so fin­tan­to che es­si per­ce­pi­sco­no, in­te­ra­men­te o in par­te, pre­sta­zio­ni di aiu­to so­cia­le. Il di­rit­to ri­na­sce nel mo­men­to in cui ta­li per­so­ne so­no ri­co­no­sciu­te co­me ri­fu­gia­ti, han­no di­rit­to a un per­mes­so di di­mo­ra in quan­to per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne o non per­ce­pi­sco­no più pre­sta­zio­ni di aiu­to so­cia­le.

218 In­tro­dot­to dal n. II del­la LF del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4823; 2007 5575; FF 20026087).

219 RS 832.10

Art. 83 Limitazioni delle prestazioni di aiuto sociale 220

1 Le pre­sta­zio­ni di aiu­to so­cia­le o le pre­sta­zio­ni ri­dot­te di cui all’ar­ti­co­lo 82 ca­po­ver­so 3 so­no ri­fiu­ta­te, ri­dot­te o sop­pres­se to­tal­men­te o par­zial­men­te se il be­ne­fi­cia­rio:221

a.
le ha ot­te­nu­te o ha ten­ta­to di ot­te­ner­le fa­cen­do di­chia­ra­zio­ni ine­sat­te o in­com­ple­te;
b.
ri­fiu­ta di in­for­ma­re il ser­vi­zio com­pe­ten­te sul­la pro­pria si­tua­zio­ne eco­no­mi­ca o non l’au­to­riz­za a chie­de­re in­for­ma­zio­ni;
c.
non co­mu­ni­ca mo­di­fi­che es­sen­zia­li del­la pro­pria si­tua­zio­ne;
d.
ma­ni­fe­sta­men­te non si ado­pe­ra per mi­glio­ra­re la sua si­tua­zio­ne ri­fiu­tan­do se­gna­ta­men­te un la­vo­ro o un al­log­gio con­ve­nien­ti che gli so­no sta­ti at­tri­bui­ti;
e.
sen­za con­sul­ta­re il ser­vi­zio com­pe­ten­te, scio­glie il rap­por­to di la­vo­ro o di lo­ca­zio­ne o pro­vo­ca per sua col­pa ta­le scio­gli­men­to ag­gra­van­do co­sì la sua si­tua­zio­ne;
f.
uti­liz­za abu­si­va­men­te le pre­sta­zio­ni di aiu­to so­cia­le;
g.
non si con­for­ma agli or­di­ni del ser­vi­zio com­pe­ten­te, pur sot­to mi­nac­cia di sop­pres­sio­ne del­le pre­sta­zio­ni di aiu­to so­cia­le;
h.222
espo­ne a pe­ri­co­lo la si­cu­rez­za e l’or­di­ne pub­bli­ci;
i.223
è per­se­gui­to pe­nal­men­te o è sta­to og­get­to di una con­dan­na pe­na­le;
j.224
si ren­de col­pe­vo­le di una gra­ve vio­la­zio­ne del suo ob­bli­go di col­la­bo­ra­re, in par­ti­co­la­re non ri­ve­la la sua iden­ti­tà;
k.225
espo­ne a pe­ri­co­lo la si­cu­rez­za e l’or­di­ne non dan­do se­gui­to agli or­di­ni dei col­la­bo­ra­to­ri del­la pro­ce­du­ra o del­le isti­tu­zio­ni re­spon­sa­bi­li dell’al­log­gio.

1bis Il ca­po­ver­so 1 si ap­pli­ca ai ri­fu­gia­ti so­lo se la pa­ri­tà di trat­ta­men­to con le per­so­ne re­si­den­ti in Sviz­ze­ra è as­si­cu­ra­ta.226

2 Le pre­sta­zio­ni di aiu­to so­cia­le ot­te­nu­te in­de­bi­ta­men­te de­vo­no es­se­re re­sti­tui­te in­te­gral­men­te. L’im­por­to da re­sti­tui­re può se­gna­ta­men­te es­se­re de­trat­to da fu­tu­re pre­sta­zio­ni di aiu­to so­cia­le. Il Can­to­ne fa va­le­re la pre­te­sa di re­sti­tu­zio­ne. L’ar­ti­co­lo 85 ca­po­ver­so 3 è ap­pli­ca­bi­le.227

220 Nuo­va espres­sio­ne giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087). Di det­ta mod. è te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

221 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

222 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

223 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

224 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

225 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889v20116503).

226 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889v20116503).

227 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745, 2007 5573; FF 2002 6087).

Art. 83a Presupposti per il versamento del soccorso d’emergenza 228

Lo stra­nie­ro è te­nu­to a col­la­bo­ra­re sia all’ese­cu­zio­ne di una de­ci­sio­ne d’al­lon­ta­na­men­to pas­sa­ta in giu­di­ca­to che ri­sul­ti am­mis­si­bi­le, ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­le e pos­si­bi­le, sia al­le in­da­gi­ni vol­te a chia­ri­re se i pre­sup­po­sti del soc­cor­so d’emer­gen­za so­no adem­piu­ti.

228 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745, 2007 5573; FF 2002 6087).

Art. 84 Assegni per i figli 229

Gli as­se­gni per i fi­gli che vi­vo­no all’este­ro so­no trat­te­nu­ti du­ran­te la pro­ce­du­ra d’asi­lo. Es­si so­no ver­sa­ti se al ri­chie­den­te è ri­co­no­sciu­ta la qua­li­tà di ri­fu­gia­to o con­ces­sa l’am­mis­sio­ne prov­vi­so­ria se­con­do l’ar­ti­co­lo 83 ca­po­ver­si 3 e 4 LStrI230.

229 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. IV 1 del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

230 RS 142.20

Sezione 2: Obbligo di rimborso e contributo speciale prelevato sui valori patrimoniali231

231 Nuovo testo giusta l’all. n. 1 della LF del 16 dic. 2016 (Integrazione), in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6521; FF 2016 2471; 2013 2045).

Art. 85 Obbligo di rimborso

1 In quan­to ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­le, le spe­se di aiu­to so­cia­le, di soc­cor­so d’emer­gen­za, di par­ten­za e di ese­cu­zio­ne non­ché i co­sti del­la pro­ce­du­ra di ri­cor­so de­vo­no es­se­re rim­bor­sa­ti.

2 La Con­fe­de­ra­zio­ne fa va­le­re il di­rit­to al rim­bor­so pre­le­van­do un con­tri­bu­to spe­cia­le sui va­lo­ri pa­tri­mo­nia­li (art. 86).

3 Il di­rit­to al rim­bor­so del­la Con­fe­de­ra­zio­ne si pre­scri­ve in tre an­ni a con­ta­re dal gior­no in cui l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te ne ha avu­to co­no­scen­za, ma in ogni ca­so die­ci an­ni do­po la sua in­sor­gen­za.232 Ta­li cre­di­ti non frut­ta­no in­te­res­se.

4 Il di­rit­to al rim­bor­so dei Can­to­ni è ret­to dal di­rit­to can­to­na­le.

232 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 1 del­la LF del 15 giu. 2018 (Re­vi­sio­ne del­la di­sci­pli­na del­la pre­scri­zio­ne), in vi­go­re dal 1° gen. 2020 (RU 20185343; FF 2014 211).

Art. 86 Contributo speciale prelevato sui valori patrimoniali 233

1 So­no sog­get­ti al con­tri­bu­to spe­cia­le i ri­chie­den­ti l’asi­lo, le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne non ti­to­la­ri di un per­mes­so di di­mo­ra e le per­so­ne og­get­to di una de­ci­sio­ne d’al­lon­ta­na­men­to pas­sa­ta in giu­di­ca­to che di­spon­go­no di va­lo­ri pa­tri­mo­nia­li. Il con­tri­bu­to spe­cia­le ser­ve a co­pri­re le spe­se di cui all’ar­ti­co­lo 85 ca­po­ver­so 1 cau­sa­te da tut­te que­ste per­so­ne e dai con­giun­ti da es­se so­ste­nu­ti.

2 Il con­tri­bu­to spe­cia­le è pre­le­va­to sui va­lo­ri pa­tri­mo­nia­li.

3 Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti pos­so­no ri­scuo­te­re il con­tri­bu­to spe­cia­le sol­tan­to se l’in­te­res­sa­to:

a.
non può di­mo­stra­re che i va­lo­ri pa­tri­mo­nia­li pro­ven­go­no da red­di­ti del­l’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va o da in­den­ni­tà per per­di­ta di gua­da­gno op­pu­re da pre­sta­zio­ni pub­bli­che di aiu­to so­cia­le;
b.
non può di­mo­stra­re la pro­ve­nien­za dei va­lo­ri pa­tri­mo­nia­li; o
c.
può di­mo­stra­re la pro­ve­nien­za dei va­lo­ri pa­tri­mo­nia­li, ma que­sti ul­ti­mi su­pe­ra­no l’im­por­to fis­sa­to dal Con­si­glio fe­de­ra­le.

4 L’ob­bli­go del con­tri­bu­to spe­cia­le sus­si­ste al mas­si­mo per die­ci an­ni dal de­po­si­to del­la do­man­da d’asi­lo o del­la do­man­da di con­ces­sio­ne del­la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria.

5 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce l’am­mon­ta­re del con­tri­bu­to spe­cia­le e la du­ra­ta dell’ob­bli­go di ver­sar­lo.

233 Ve­di an­che la di­sp. trans. del­la mod. del 16 dic. 2016 al­la fi­ne del te­sto.

Art. 87 Dichiarazione dei valori patrimoniali e procedura in caso di partenza 234

1 I ri­chie­den­ti l’asi­lo, le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne non ti­to­la­ri di un per­mes­so di di­mo­ra e le per­so­ne og­get­to di una de­ci­sio­ne di al­lon­ta­na­men­to pas­sa­ta in giu­di­ca­to so­no te­nu­ti a di­chia­ra­re i va­lo­ri pa­tri­mo­nia­li che non pro­ven­go­no dal red­di­to del­la lo­ro at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va.

2 I va­lo­ri pa­tri­mo­nia­li mes­si al si­cu­ro so­no re­sti­tui­ti in­te­gral­men­te, su do­man­da, se la per­so­na in que­stio­ne la­scia, sot­to con­trol­lo, la Sviz­ze­ra en­tro set­te me­si dal de­po­si­to del­la do­man­da d’asi­lo o del­la do­man­da di con­ces­sio­ne del­la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria. La do­man­da di re­sti­tu­zio­ne de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta pri­ma del­la par­ten­za.

234 Ve­di an­che la di­sp. trans. del­la mod. del 16 dic. 2016 al­la fi­ne del te­sto.

Capitolo 6: Sussidi federali

Art. 88 Indennizzo a titolo forfettario 235

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne in­den­niz­za i Can­to­ni per le spe­se de­ri­van­ti dall’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge ver­san­do lo­ro som­me for­fet­ta­rie. Que­ste non com­pren­do­no i sus­si­di di cui agli ar­ti­co­li 91–93b.236

2 Ri­guar­do ai ri­chie­den­ti l’asi­lo e al­le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne non ti­to­la­ri di un per­mes­so di di­mo­ra, le som­me for­fet­ta­rie co­pro­no se­gna­ta­men­te le spe­se di aiu­to so­cia­le e l’as­si­cu­ra­zio­ne ob­bli­ga­to­ria del­le cu­re me­di­co-sa­ni­ta­rie e com­pren­do­no inol­tre un con­tri­bu­to al­le spe­se d’as­si­sten­za.

3 Ri­guar­do ai ri­fu­gia­ti e al­le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne ti­to­la­ri di un per­mes­so di di­mo­ra e ai ri­fu­gia­ti nei con­fron­ti dei qua­li è sta­ta or­di­na­ta, con sen­ten­za pas­sa­ta in giu­di­ca­to, l’espul­sio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 66a o 66abis CP237 o dell’ar­ti­co­lo 49ao 49abis CPM238 o, con de­ci­sio­ne pas­sa­ta in giu­di­ca­to, dell’ar­ti­co­lo 68 LStrI239, le som­me for­fet­ta­rie co­pro­no se­gna­ta­men­te le spe­se di aiu­to so­cia­le e com­pren­do­no inol­tre un con­tri­bu­to al­le spe­se d’as­si­sten­za e am­mi­ni­stra­ti­ve.240 Ta­li som­me so­no ver­sa­te per al mas­si­mo cin­que an­ni a par­ti­re dal de­po­si­to del­la do­man­da d’asi­lo.241

3bis Per le per­so­ne ac­col­te in Sviz­ze­ra nell’am­bi­to del­la con­ces­sio­ne dell’asi­lo a grup­pi di ri­fu­gia­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 56, la Con­fe­de­ra­zio­ne può ver­sa­re per più di cin­que an­ni la som­ma for­fet­ta­ria di cui al ca­po­ver­so 3, se­gna­ta­men­te se al lo­ro ar­ri­vo in Sviz­ze­ra ta­li per­so­ne so­no di­sa­bi­li o an­zia­ne.242

4 Ri­guar­do al­le per­so­ne aven­ti di­rit­to uni­ca­men­te al soc­cor­so d’emer­gen­za se­con­do l’ar­ti­co­lo 82, le som­me for­fet­ta­rie con­si­sto­no in un’in­den­ni­tà per la con­ces­sio­ne del soc­cor­so d’emer­gen­za.243

5...244

235 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087). Ve­di an­che la di­sp. trans. del­la mod. del 16 dic. 2016 al­la fi­ne del te­sto.

236 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

237 RS 311.0

238 RS 321.0

239 RS 142.20

240 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 3 del­la LF del 25 set. 2020 sul­le mi­su­re di po­li­zia per la lot­ta al ter­ro­ri­smo, in vi­go­re dal 1° giu. 2022 (RU 2021 565; 2022 300; FF 2019 3935).

241 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 2 del­la LF del 20 mar. 2015 (At­tua­zio­ne dell’art. 121 cpv. 3–6 Co­st. sull’espul­sio­ne di stra­nie­ri che com­met­to­no rea­ti), in vi­go­re dal 1° ott. 2016 (RU 2016 2329; FF 2013 5163).

242 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

243 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

244 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, con ef­fet­to dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Art. 89 Fissazione delle somme forfettarie 245

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le fis­sa le som­me for­fet­ta­rie sul­la ba­se del­le spe­se pre­ve­di­bi­li se­con­do so­lu­zio­ni fi­nan­zia­ria­men­te van­tag­gio­se.

2 De­fi­ni­sce l’as­set­to del­le som­me for­fet­ta­rie, non­ché la du­ra­ta e le con­di­zio­ni per il ver­sa­men­to. Può se­gna­ta­men­te:

a.
fis­sa­re le som­me for­fet­ta­rie in fun­zio­ne del­lo sta­tu­to e del­la du­ra­ta del­la di­mo­ra;
b.
gra­dua­re le som­me for­fet­ta­rie te­nen­do con­to dei mi­no­ri o mag­gio­ri co­sti in un Can­to­ne o nell’al­tro.

3 La SEM può su­bor­di­na­re il ver­sa­men­to di sin­go­le com­po­nen­ti del­le som­me for­fet­ta­rie al rag­giun­gi­men­to di obiet­ti­vi di po­li­ti­ca so­cia­le.

4 Le som­me for­fet­ta­rie so­no ade­gua­te pe­rio­di­ca­men­te al rin­ca­ro e, se ne­ces­sa­rio, rie­sa­mi­na­te.

245 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

Art. 89a Obbligo di collaborare dei beneficiari di sussidi 246

1 La SEM può ob­bli­ga­re i Can­to­ni a ri­le­va­re e met­te­re a sua di­spo­si­zio­ne i da­ti ne­ces­sa­ri per la vi­gi­lan­za fi­nan­zia­ria, non­ché per la fis­sa­zio­ne e l’ade­gua­men­to del­le in­den­ni­tà fi­nan­zia­rie del­la Con­fe­de­ra­zio­ne se­con­do gli ar­ti­co­li 88 e 91 ca­po­ver­so 2bis del­la pre­sen­te leg­ge e gli ar­ti­co­li 58 e 87 LStrI247 op­pu­re a re­gi­strar­li nel Si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne cen­tra­le sul­la mi­gra­zio­ne (SI­MIC) del­la SEM.248

2 Se un Can­to­ne non adem­pie ta­le ob­bli­go, la SEM può ri­dur­re le in­den­ni­tà fi­nan­zia­rie de­sti­na­te a ta­le Can­to­ne o fis­sar­le in fun­zio­ne dei da­ti di­spo­ni­bi­li.

246 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

247 RS 142.20

248 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 1 n. 2 del DF del 18 dic. 2020 che ap­pro­va e tra­spo­ne nel di­rit­to sviz­ze­ro gli scam­bi di no­te tra la Sviz­ze­ra e l’UE con­cer­nen­ti il re­ce­pi­men­to del­le ba­si le­ga­li dell’isti­tu­zio­ne, dell’eser­ci­zio e dell’uso del si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne Schen­gen (SIS), in vi­go­re dal 22 nov. 2022 (RU 2021 365; FF 2020 3117).

Art. 89b Rimborso e rinuncia al versamento degli indennizzi a titolo forfettario 249

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne può chie­de­re il rim­bor­so de­gli in­den­niz­zi a ti­to­lo for­fet­ta­rio già ver­sa­ti di cui all’ar­ti­co­lo 88 del­la pre­sen­te leg­ge e agli ar­ti­co­li 58 e 87 LStrI250 se un Can­to­ne non adem­pie gli ob­bli­ghi in ma­te­ria d’ese­cu­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 46 del­la pre­sen­te leg­ge o li adem­pie so­lo par­zial­men­te e nien­te giu­sti­fi­ca ta­le ina­dem­pien­za.

2 Se l’ina­dem­pi­men­to o l’adem­pi­men­to par­zia­le de­gli ob­bli­ghi in ma­te­ria d’ese­cu­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 46 de­ter­mi­na un pro­lun­ga­men­to del­la du­ra­ta del sog­gior­no in Sviz­ze­ra dell’in­te­res­sa­to, la Con­fe­de­ra­zio­ne può ri­nun­cia­re a ver­sa­re al Can­to­ne gli in­den­niz­zi a ti­to­lo for­fet­ta­rio di cui all’ar­ti­co­lo 88 del­la pre­sen­te leg­ge e agli ar­ti­co­li 58 e 87 LStrI de­sti­na­ti a co­pri­re le spe­se cor­ri­spon­den­ti.

249 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015 (RU 2016 3101; FF 2014 6917). Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 1 n. 2 del DF del 18 dic. 2020 che ap­pro­va e tra­spo­ne nel di­rit­to sviz­ze­ro gli scam­bi di no­te tra la Sviz­ze­ra e l’UE con­cer­nen­ti il re­ce­pi­men­to del­le ba­si le­ga­li dell’isti­tu­zio­ne, dell’eser­ci­zio e dell’uso del si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne Schen­gen (SIS), in vi­go­re dal 22 nov. 2022 (RU 2021 365; FF 2020 3117).

250 RS 142.20

Art. 90 Finanziamento di alloggi collettivi

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne può fi­nan­zia­re in tut­to o in par­te la co­stru­zio­ne, la tra­sfor­ma­zio­ne o l’equi­pag­gia­men­to di al­log­gi col­let­ti­vi nei qua­li le au­to­ri­tà col­lo­ca­no per­so­ne che sog­gior­na­no in Sviz­ze­ra sul­la ba­se del­la pre­sen­te leg­ge.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na la pro­ce­du­ra e de­fi­ni­sce i det­ta­gli in ma­te­ria di pro­prie­tà e di sal­va­guar­dia del­la de­sti­na­zio­ne vin­co­la­ta de­gli edi­fi­ci.

3 De­ter­mi­na in qua­le mi­su­ra il fi­nan­zia­men­to di­ret­to de­gli al­log­gi da par­te del­la Con­fe­de­ra­zio­ne può es­se­re com­pu­ta­to sul­le som­me for­fet­ta­rie.

Art. 91 Altri sussidi

1 e 2 ...251

2bis La Con­fe­de­ra­zio­ne pa­ga ai Can­to­ni un con­tri­bu­to for­fet­ta­rio al­le spe­se am­mi­ni­stra­ti­ve per i ri­chie­den­ti l’asi­lo e le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne non ti­to­la­ri di un per­mes­so di di­mo­ra.252

2ter La Con­fe­de­ra­zio­ne può ver­sa­re ai Can­to­ni in cui è ubi­ca­to un cen­tro del­la Con­fe­de­ra­zio­ne un con­tri­bu­to for­fet­ta­rio al­le spe­se per la si­cu­rez­za.253

3 Può ver­sa­re sus­si­di a isti­tu­zio­ni che pren­do­no a ca­ri­co per­so­ne trau­ma­tiz­za­te che sog­gior­na­no in Sviz­ze­ra sul­la ba­se del­la pre­sen­te leg­ge.

4 ...254

4bis Può ver­sa­re sus­si­di per lo svol­gi­men­to di pro­gram­mi d’oc­cu­pa­zio­ne de­sti­na­ti a per­so­ne che sog­gior­na­no nei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne. A tal fi­ne con­clu­de con­ven­zio­ni di pre­sta­zio­ni con i Can­to­ni e i Co­mu­ni d’ubi­ca­zio­ne o con ter­zi in­ca­ri­ca­ti.255

5 ...256

6 La Con­fe­de­ra­zio­ne rim­bor­sa ai Can­to­ni le spe­se di per­so­na­le nel­le qua­li in­cor­ro­no in oc­ca­sio­ne del­la pre­pa­ra­zio­ne del­le de­ci­sio­ni giu­sta l’ar­ti­co­lo 31.

7 Può, nell’am­bi­to del­la col­la­bo­ra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le de­fi­ni­ta dall’ar­ti­co­lo 113, ver­sa­re sus­si­di a or­ga­ni­smi che at­tua­no pro­get­ti di por­ta­ta in­ter­na­zio­na­le o a or­ga­niz­za­zio­ni in­ter­na­zio­na­li.

8 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na con­di­zio­ni e pro­ce­du­ra di ver­sa­men­to e di con­teg­gio dei sus­si­di.

251 Abro­ga­ti dal n. I del­la L del 16 dic. 2005, con ef­fet­to dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

252 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

253 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 28 set. 2012 (Mo­di­fi­che ur­gen­ti del­la leg­ge sull’asi­lo) (RU 2012 5359; FF 2010 3889; 2011 6503). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

254 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, con ef­fet­to dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

255 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 28 set. 2012 (Mo­di­fi­che ur­gen­ti del­la leg­ge sull’asi­lo) (RU 2012 5359; FF 2010 3889, 2011 6503). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

256 Abro­ga­to dal n. I del­la L del 16 dic. 2005, con ef­fet­to dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

Art. 92 Spese d’entrata e partenza

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne può as­su­mer­si le spe­se oc­ca­sio­na­te dall’en­tra­ta e dal­la par­ten­za dei ri­fu­gia­ti e del­le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne.

2Es­sa si as­su­me le spe­se di par­ten­za dei ri­chie­den­ti l’asi­lo, del­le per­so­ne che han­no ri­ti­ra­to la pro­pria do­man­da d’asi­lo o la cui do­man­da d’asi­lo è sta­ta re­spin­ta o di­chia­ra­ta ir­ri­ce­vi­bi­le e del­le per­so­ne da al­lon­ta­na­re do­po la re­vo­ca del­la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria, se ta­li per­so­ne so­no in­di­gen­ti.257

3 Es­sa può ver­sa­re ai Can­to­ni con­tri­bu­ti per le spe­se in rap­por­to di­ret­to con l’or­ga­niz­za­zio­ne del­la par­ten­za.

3bis Nell’am­bi­to dell’ap­pli­ca­zio­ne de­gli Ac­cor­di di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Du­bli­no258, es­sa può ver­sa­re ai Can­to­ni con­tri­bu­ti per le spe­se in rap­por­to di­ret­to con il tra­sfe­ri­men­to di per­so­ne in Sviz­ze­ra.259

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na con­di­zio­ni e pro­ce­du­ra di ver­sa­men­to e di con­teg­gio dei con­tri­bu­ti. Nel­la mi­su­ra del pos­si­bi­le, fis­sa som­me for­fet­ta­rie.

257 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

258 Ta­li Acc. so­no elen­ca­ti nell’all. 1.

259 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 del­la LF del 20 giu. 2014 (Vio­la­zio­ni dell’ob­bli­go di di­li­gen­za e di co­mu­ni­ca­zio­ne del­le im­pre­se di tra­spor­to ae­reo; si­ste­mi d’in­for­ma­zio­ne), in vi­go­re dal 1° ott. 2015 (RU 2015 3023; FF 20132195).

Art. 93 Aiuto al ritorno e prevenzione della migrazione irregolare 260

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne for­ni­sce un aiu­to al ri­tor­no. A ta­le sco­po può pre­ve­de­re le mi­su­re se­guen­ti:

a.
il fi­nan­zia­men­to in­te­gra­le o par­zia­le di con­sul­to­ri per il ri­tor­no;
b.
il fi­nan­zia­men­to in­te­gra­le o par­zia­le di pro­get­ti in Sviz­ze­ra per il man­te­ni­men­to del­la ca­pa­ci­tà al ri­tor­no;
c.
il fi­nan­zia­men­to in­te­gra­le o par­zia­le di pro­gram­mi nel Pae­se d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za o in uno Sta­to ter­zo per fa­ci­li­ta­re ed ese­gui­re il ri­tor­no, il rin­vio e la rein­te­gra­zio­ne (pro­gram­mi all’este­ro);
d.
in sin­go­li ca­si, un so­ste­gno fi­nan­zia­rio per fa­ci­li­ta­re l’in­te­gra­zio­ne o as­si­cu­ra­re l’as­si­sten­za me­di­ca per un pe­rio­do li­mi­ta­to nel Pae­se d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za o in uno Sta­to ter­zo.

2 I pro­gram­mi all’este­ro pos­so­no an­che per­se­gui­re obiet­ti­vi vol­ti a con­tri­bui­re al­la pre­ven­zio­ne del­la mi­gra­zio­ne ir­re­go­la­re. So­no pro­gram­mi di pre­ven­zio­ne del­la mi­gra­zio­ne ir­re­go­la­re quel­li che con­tri­bui­sco­no a bre­ve ter­mi­ne a ri­dur­re il ri­schio di una mi­gra­zio­ne pri­ma­ria o se­con­da­ria ver­so la Sviz­ze­ra.

3 Nell’am­bi­to dell’at­tua­zio­ne dell’aiu­to al ri­tor­no, la Con­fe­de­ra­zio­ne può col­la­bo­ra­re con or­ga­niz­za­zio­ni in­ter­na­zio­na­li e isti­tui­re un uf­fi­cio di coor­di­na­men­to.

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na con­di­zio­ni e pro­ce­du­ra di ver­sa­men­to e di con­teg­gio dei sus­si­di.

260 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

Art. 93a Consulenza per il ritorno 261

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne pro­muo­ve il ri­tor­no vo­lon­ta­rio for­nen­do una con­su­len­za per il ri­tor­no. Que­st’ul­ti­ma si svol­ge nei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e nei Can­to­ni.

2 La SEM prov­ve­de a or­ga­niz­za­re con­su­len­ze re­go­la­ri nei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne. Può af­fi­da­re que­sti com­pi­ti ai con­sul­to­ri can­to­na­li per il ri­tor­no o a ter­zi.

261 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 93b Sussidi per la consulenza per il ritorno 262

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne ver­sa, sul­la ba­se di un ac­cor­do, sus­si­di ai for­ni­to­ri del­la con­su­len­za per il ri­tor­no nei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne al fi­ne di in­den­niz­zar­ne le spe­se am­mi­ni­stra­ti­ve e di per­so­na­le per l’in­for­ma­zio­ne e la con­su­len­za dei ri­chie­den­ti l’asi­lo e del­le per­so­ne al­lon­ta­na­te. L’in­den­niz­zo è fis­sa­to a ti­to­lo for­fet­ta­rio. Ec­ce­zio­nal­men­te l’in­den­niz­zo può es­se­re fis­sa­to in fun­zio­ne del­le spe­se ef­fet­ti­ve, in par­ti­co­la­re l’in­den­niz­zo di spe­se uni­che.

2 Per la con­su­len­za per il ri­tor­no of­fer­ta nei Can­to­ni il ver­sa­men­to dei sus­si­di è ret­to dall’ar­ti­co­lo 93 ca­po­ver­so 4.

262 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 94263

263 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, con ef­fet­to dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 95 Vigilanza 264

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne ve­ri­fi­ca che i sus­si­di fe­de­ra­li sia­no uti­liz­za­ti con­for­me­men­te al di­rit­to in ma­te­ria e sia­no ef­fi­ca­ci e che i con­teg­gi sia­no al­le­sti­ti se­con­do le pre­scri­zio­ni. Può af­fi­da­re ta­li com­pi­ti an­che a ter­zi e av­va­ler­si del so­ste­gno dei ser­vi­zi can­to­na­li di con­trol­lo del­le fi­nan­ze.

2 Chi ri­ce­ve sus­si­di fe­de­ra­li è te­nu­to a ri­ve­la­re la pro­pria or­ga­niz­za­zio­ne, non­ché i da­ti e le ci­fre con­cer­nen­ti spe­se e pro­ven­ti nel set­to­re dell’asi­lo.

3 Il Con­trol­lo fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze, la SEM e i ser­vi­zi can­to­na­li di con­trol­lo del­le fi­nan­ze vi­gi­la­no sul­le at­ti­vi­tà fi­nan­zia­rie con­for­me­men­te al­le lo­ro pre­scri­zio­ni. Sta­bi­li­sco­no il mo­do di pro­ce­de­re ap­pro­pria­to, coor­di­na­no le lo­ro at­ti­vi­tà e si in­for­ma­no vi­cen­de­vol­men­te in me­ri­to ai ri­sul­ta­ti.

264 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

Capitolo 6a: Approvazione dei piani per edifici e infrastrutture della Confederazione265

265 Introdotto dal n. I della LF del 25 set. 2015, in vigore dal 1° gen. 2018, art. 95a cpv. 1 lett. a ha effetto fino al 31 dic. 2027 (RU 20163101;20176171; FF2014 6917).

Sezione 1: Disposizioni generali

Art. 95a Principio

1 Gli edi­fi­ci e le in­fra­strut­tu­re che ser­vo­no al­la Con­fe­de­ra­zio­ne per al­log­gia­re ri­chie­den­ti l’asi­lo o per esple­ta­re pro­ce­du­re d’asi­lo ne­ces­si­ta­no dell’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni da par­te del DFGP (au­to­ri­tà d’au­to­riz­za­zio­ne) se so­no:

a.
edi­fi­ca­ti ex no­vo;
b.
mo­di­fi­ca­ti o de­sti­na­ti a ta­le nuo­vo sco­po.

2 Con l’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni so­no ri­la­scia­te tut­te le au­to­riz­za­zio­ni ne­ces­sa­rie se­con­do il di­rit­to fe­de­ra­le.

3 Non è ne­ces­sa­ria al­cu­na au­to­riz­za­zio­ne o pia­no del di­rit­to can­to­na­le. Nel­la pro­ce­du­ra di ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni e nel­la pon­de­ra­zio­ne de­gli in­te­res­si va con­si­de­ra­to il di­rit­to can­to­na­le.

4 L’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni per pro­get­ti che han­no un im­pat­to no­te­vo­le sul ter­ri­to­rio e sull’am­bien­te pre­sup­po­ne fon­da­men­tal­men­te un pia­no set­to­ria­le se­con­do la leg­ge fe­de­ra­le del 22 giu­gno 1979266 sul­la pia­ni­fi­ca­zio­ne del ter­ri­to­rio.

Art. 95b Diritto d’espropriazione e diritto applicabile

1 L’ac­qui­sto di fon­di per edi­fi­ci e in­fra­strut­tu­re de­sti­na­ti all’al­log­gio di ri­chie­den­ti l’asi­lo o all’esple­ta­men­to di pro­ce­du­re d’asi­lo e la co­sti­tu­zio­ne di di­rit­ti rea­li su ta­li fon­di com­pe­to­no al DFGP. Se ne­ces­sa­rio, il DFGP è au­to­riz­za­to a pro­ce­de­re all’espro­pria­zio­ne.

2 La pro­ce­du­ra di ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni è ret­ta dal­la pre­sen­te leg­ge.267

3 Se so­no ne­ces­sa­rie espro­pria­zio­ni, si ap­pli­ca­no inol­tre le di­spo­si­zio­ni del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 giu­gno 1930268 sull’espro­pria­zio­ne (LE­spr).269

267 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 1 del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 4085; FF 2018 4031).

268 RS 711

269 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 4085; FF 2018 4031).

Sezione 2: Procedura di approvazione dei piani

Art. 95c Avvio della procedura ordinaria di approvazione dei piani

La do­man­da di ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te cor­re­da­ta del­la do­cu­men­ta­zio­ne ne­ces­sa­ria. Que­sta esa­mi­na la do­cu­men­ta­zio­ne e, se del ca­so, chie­de di com­ple­tar­la.

Art. 95d Picchettamento

1 Pri­ma del de­po­si­to pub­bli­co del­la do­man­da, il ri­chie­den­te de­ve ren­de­re vi­si­bi­li me­dian­te pic­chet­ta­men­to e, per gli edi­fi­ci, me­dian­te l’in­di­ca­zio­ne dei pro­fi­li, le mo­di­fi­che del ter­re­no cau­sa­te da­gli edi­fi­ci e dal­le in­fra­strut­tu­re pre­vi­ste.

2 Le obie­zio­ni con­tro il pic­chet­ta­men­to o l’in­di­ca­zio­ne dei pro­fi­li de­vo­no es­se­re pre­sen­ta­te im­me­dia­ta­men­te all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per l’ap­pro­va­zio­ne, in ogni ca­so pri­ma del­la sca­den­za del ter­mi­ne di de­po­si­to dei pia­ni.

Art. 95e Consultazione, pubblicazione e deposito dei piani

1 L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per l’ap­pro­va­zio­ne tra­smet­te la do­man­da per pa­re­re ai Can­to­ni e ai Co­mu­ni in­te­res­sa­ti. L’in­te­ra pro­ce­du­ra di con­sul­ta­zio­ne du­ra tre me­si. In ca­si mo­ti­va­ti, ta­le ter­mi­ne può ec­ce­zio­nal­men­te es­se­re pro­ro­ga­to.

2 La do­man­da è pub­bli­ca­ta ne­gli or­ga­ni uf­fi­cia­li di pub­bli­ca­zio­ne dei Can­to­ni e dei Co­mu­ni in­te­res­sa­ti, non­ché nel Fo­glio fe­de­ra­le e de­po­si­ta­ta pub­bli­ca­men­te du­ran­te 30 gior­ni.

3 ...270

270 Abro­ga­to dall’all. n. 1 del­la LF del 19 giu. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2021 (RU 2020 4085; FF 2018 4031).

Art. 95f271

271 Abro­ga­to dall’all. n. 1 del­la LF del 19 giu. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2021 (RU 2020 4085; FF 2018 4031).

Art. 95g Opposizione

1 Du­ran­te il ter­mi­ne di de­po­si­to dei pia­ni, chiun­que è par­te in vir­tù del­la PA272 può fa­re op­po­si­zio­ne pres­so l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per l’ap­pro­va­zio­ne.273 Chi non fa op­po­si­zio­ne è esclu­so dal se­gui­to del­la pro­ce­du­ra.

2 Du­ran­te il ter­mi­ne di de­po­si­to dei pia­ni, chiun­que è par­te in vir­tù del­la LE­spr274 può far va­le­re tut­te le istan­ze di cui all’ar­ti­co­lo 33 LE­spr.275

3 I Co­mu­ni in­te­res­sa­ti tu­te­la­no i pro­pri in­te­res­si me­dian­te op­po­si­zio­ne.

272 RS 172.021

273 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 1 del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 4085; FF 2018 4031).

274 RS 711

275 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 1 del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 4085; FF 2018 4031).

Art. 95h Procedura di eliminazione delle divergenze nell’Amministrazione federale

La pro­ce­du­ra di eli­mi­na­zio­ne del­le di­ver­gen­ze nell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 62b del­la leg­ge del 21 mar­zo 1997276 sull’or­ga­niz­za­zio­ne del Go­ver­no e dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne.

Art. 95i Durata di validità

1 Con l’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te de­ci­de si­mul­ta­nea­men­te an­che cir­ca le op­po­si­zio­ni re­la­ti­ve al di­rit­to d’espro­pria­zio­ne.

2 L’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni de­ca­de se en­tro cin­que an­ni dal pas­sag­gio in giu­di­ca­to del­la de­ci­sio­ne non è sta­to da­to ini­zio all’ese­cu­zio­ne del pro­get­to di co­stru­zio­ne.

3Per gra­vi mo­ti­vi, l’au­to­ri­tà d’ap­pro­va­zio­ne può pro­ro­ga­re di tre an­ni al mas­si­mo la du­ra­ta di va­li­di­tà dell’ap­pro­va­zio­ne. La pro­ro­ga è esclu­sa se la si­tua­zio­ne de­ter­mi­nan­te di fat­to o di di­rit­to si è so­stan­zial­men­te mo­di­fi­ca­ta dal pas­sag­gio in giu­di­ca­to dell’ap­pro­va­zio­ne.

Art. 95j Procedura semplificata di approvazione dei piani

1 La pro­ce­du­ra sem­pli­fi­ca­ta di ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni è ap­pli­ca­ta a:

a.
pro­get­ti li­mi­ta­ti lo­cal­men­te e che con­cer­no­no po­chi in­te­res­sa­ti chia­ra­men­te in­di­vi­dua­bi­li;
b.
edi­fi­ci e in­fra­strut­tu­re la cui mo­di­fi­ca o il cui cam­bia­men­to di de­sti­na­zio­ne non al­te­ra in ma­nie­ra so­stan­zia­le l’aspet­to ester­no, non le­de in­te­res­si de­gni di pro­te­zio­ne di ter­zi e ha sol­tan­to ri­per­cus­sio­ni in­si­gni­fi­can­ti sul ter­ri­to­rio e sull’am­bien­te;
c.
edi­fi­ci e in­fra­strut­tu­re che so­no ri­mos­si en­tro tre an­ni al più tar­di.

2 Ai pia­ni par­ti­co­la­reg­gia­ti ba­sa­ti su un pro­get­to già ap­pro­va­to si ap­pli­ca la pro­ce­du­ra sem­pli­fi­ca­ta.

3 L’au­to­ri­tà d’ap­pro­va­zio­ne può or­di­na­re il pic­chet­ta­men­to. La do­man­da non è né pub­bli­ca­ta né de­po­si­ta­ta pub­bli­ca­men­te. L’au­to­ri­tà d’ap­pro­va­zio­ne sot­to­po­ne il pro­get­to agli in­te­res­sa­ti, sem­pre­ché non ab­bia­no da­to pre­ce­den­te­men­te il lo­ro con­sen­so scrit­to; que­sti pos­so­no fa­re op­po­si­zio­ne en­tro 30 gior­ni. L’au­to­ri­tà d’ap­pro­va­zio­ne può chie­de­re un pa­re­re a Can­to­ni e Co­mu­ni. Im­par­ti­sce un ter­mi­ne ade­gua­to a tal fi­ne.

4 Per il ri­ma­nen­te si ap­pli­ca­no le di­spo­si­zio­ni sul­la pro­ce­du­ra or­di­na­ria. In ca­so di dub­bio è ese­gui­ta la pro­ce­du­ra or­di­na­ria.

Sezione 3: Procedura di conciliazione e di stima; immissione in possesso anticipata 277

277 Nuovo testo giusta l’all. n. 1 della LF del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 4085; FF 2018 4031).

Art. 95k

1 Do­po la con­clu­sio­ne del­la pro­ce­du­ra di ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni è ese­gui­ta, se ne­ces­sa­rio, la pro­ce­du­ra di con­ci­lia­zio­ne e di sti­ma di­nan­zi al­la Com­mis­sio­ne fe­de­ra­le di sti­ma (Com­mis­sio­ne di sti­ma) se­con­do le di­spo­si­zio­ni del­la LE­spr278.279

2 ...280

3 Il pre­si­den­te del­la Com­mis­sio­ne di sti­ma può, sul­la ba­se di una de­ci­sio­ne ese­cu­ti­va di ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni, au­to­riz­za­re l’im­mis­sio­ne in pos­ses­so an­ti­ci­pa­ta. Si pre­su­me che, sen­za l’im­mis­sio­ne in pos­ses­so an­ti­ci­pa­ta, l’espro­prian­te su­bi­reb­be un si­gni­fi­ca­ti­vo pre­giu­di­zio. Per il ri­ma­nen­te si ap­pli­ca l’ar­ti­co­lo 76 LE­spr.

278 RS 711

279 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 1 del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 4085; FF 2018 4031).

280 Abro­ga­to dall’all. n. 1 del­la LF del 19 giu. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2021 (RU 2020 4085; FF 2018 4031).

Sezione 4: Procedura di ricorso

Art. 95l

1 La pro­ce­du­ra di ri­cor­so è ret­ta dal­le di­spo­si­zio­ni ge­ne­ra­li sull’am­mi­ni­stra­zio­ne del­la giu­sti­zia fe­de­ra­le.

2 I Can­to­ni e i Co­mu­ni in­te­res­sa­ti so­no le­git­ti­ma­ti a ri­cor­re­re.

Capitolo 7: Trattamento di dati personali

Sezione 1: Principi 281

281 Introdotta dall’art. 3 n. 2 del DF del 17 dic. 2004 che approva e traspone nel diritto svizzero gli Acc. bilaterali con l’UE per l’associazione della Svizzera alla normativa di Schengen e Dublino, in vigore dal 12 dic. 2008 (RU 2008 447, 5405art. 1 lett. a; FF 2004 5273).

Art. 96 Trattamento di dati personali 282

1 Nel­la mi­su­ra in cui lo esi­ge il com­pi­men­to del man­da­to le­ga­le, la SEM, le au­to­ri­tà di ri­cor­so e le or­ga­niz­za­zio­ni pri­va­te in­ca­ri­ca­te di com­pi­ti in vir­tù del­la pre­sen­te leg­ge pos­so­no trat­ta­re o fa­re trat­ta­re da­ti per­so­na­li re­la­ti­vi a un ri­chie­den­te l’asi­lo o una per­so­na da pro­teg­ge­re e ai lo­ro con­giun­ti, com­pre­si da­ti de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne o pro­fi­li del­la per­so­na­li­tà con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 3 let­te­re c e d del­la leg­ge fe­de­ra­le del 19 giu­gno 1992283 sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti (LPD).

2 Le au­to­ri­tà di cui al ca­po­ver­so 1 pos­so­no co­mu­ni­ca­re i da­ti ne­ces­sa­ri per la lot­ta con­tro il la­vo­ro ne­ro con­for­me­men­te agli ar­ti­co­li 11 e 12 del­la leg­ge del 17 giu­gno 2005284 con­tro il la­vo­ro ne­ro.285

282 Nuo­vo te­sto giu­sta l’art. 3 n. 2 del DF del 17 dic. 2004 che ap­pro­va e tra­spo­ne nel di­rit­to sviz­ze­ro gli Acc. bi­la­te­ra­li con l’UE per l’as­so­cia­zio­ne del­la Sviz­ze­ra al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen e Du­bli­no, in vi­go­re dal 12 dic. 2008 (RU 2008 447, 5405art. 1 lett. a; FF 2004 5273).

283 RS 235.1

284 RS 822.41

285 In­tro­dot­to dall’all. n. 2 del­la L del 17 giu. 2005 con­tro il la­vo­ro ne­ro, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2007 359; FF 20023243).

Art. 97 Comunicazione di dati personali allo Stato d’origine o di provenienza

1 È vie­ta­to co­mu­ni­ca­re al­lo Sta­to d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za da­ti per­so­na­li re­la­ti­vi a un ri­chie­den­te l’asi­lo, a un ri­fu­gia­to ri­co­no­sciu­to o a una per­so­na bi­so­gno­sa di pro­te­zio­ne, qua­lo­ra una ta­le co­mu­ni­ca­zio­ne met­ta in pe­ri­co­lo la per­so­na in­te­res­sa­ta o i suoi con­giun­ti. È vie­ta­to co­mu­ni­ca­re da­ti re­la­ti­vi a una do­man­da d’asi­lo.286

2 L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per l’or­ga­niz­za­zio­ne del­la par­ten­za può, al­lo sco­po di pro­cu­rar­si i do­cu­men­ti di viag­gio ne­ces­sa­ri all’ese­cu­zio­ne del­la de­ci­sio­ne d’al­lon­ta­na­men­to, pren­de­re con­tat­to con le au­to­ri­tà del­lo Sta­to d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za se in pri­ma istan­za è sta­ta ne­ga­ta la qua­li­tà di ri­fu­gia­to.287

3 In vi­sta dell’ese­cu­zio­ne di un al­lon­ta­na­men­to ver­so lo Sta­to d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per l’or­ga­niz­za­zio­ne del­la par­ten­za può co­mu­ni­ca­re al­le au­to­ri­tà este­re i da­ti se­guen­ti:

a.
ge­ne­ra­li­tà (co­gno­me, no­me, pseu­do­ni­mi, da­ta di na­sci­ta, luo­go di na­sci­ta, ses­so, cit­ta­di­nan­za, ul­ti­mo in­di­riz­zo nel­lo Sta­to d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za) del­la per­so­na in­te­res­sa­ta e, se ne­ces­sa­rio per iden­ti­fi­car­la, dei suoi con­giun­ti;
b.
in­di­ca­zio­ni re­la­ti­ve al pas­sa­por­to o ad al­tri do­cu­men­ti d’iden­ti­tà;
c.
im­pron­te di­gi­ta­li, fo­to­gra­fie e se del ca­so al­tri da­ti bio­me­tri­ci;
d.
al­tri da­ti di do­cu­men­ti, ne­ces­sa­ri per iden­ti­fi­ca­re una per­so­na;
e.
in­di­ca­zio­ni sul­lo sta­to di sa­lu­te, in quan­to nell’in­te­res­se del­la per­so­na in­te­res­sa­ta;
f.
i da­ti ne­ces­sa­ri per ga­ran­ti­re l’en­tra­ta nel Pae­se di de­sti­na­zio­ne e per la si­cu­rez­za del per­so­na­le di scor­ta;
g.
in­di­ca­zio­ni su pro­ce­di­men­ti pe­na­li, se ne­ces­sa­rio nel ca­so con­cre­to per as­si­cu­ra­re la riam­mis­sio­ne e per sal­va­guar­da­re la si­cu­rez­za e l’or­di­ne pub­bli­ci nel­lo Sta­to d’ori­gi­ne e sem­pre­ché non ne ri­sul­ti un pe­ri­co­lo per la per­so­na in­te­res­sa­ta; l’ar­ti­co­lo 2 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 mar­zo 1981288 sull’as­si­sten­za in­ter­na­zio­na­le in ma­te­ria pe­na­le si ap­pli­ca per ana­lo­gia.289

286 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 4745; FF 2002 6087).

287 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 4745; FF 2002 6087).

288 RS 351.1

289 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

Art. 98 Comunicazione di dati personali a Stati terzi e a organizzazioni internazionali

1 In vi­sta dell’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge, la SEM e le au­to­ri­tà di ri­cor­so so­no au­to­riz­za­te a co­mu­ni­ca­re da­ti per­so­na­li al­le au­to­ri­tà este­re e al­le or­ga­niz­za­zio­ni in­ter­na­zio­na­li in­ca­ri­ca­te di com­pi­ti in ta­le am­bi­to, sem­pre che lo Sta­to o l’or­ga­niz­za­zio­ne in­ter­na­zio­na­le in que­stio­ne ga­ran­ti­sca una pro­te­zio­ne equi­va­len­te dei da­ti tra­smes­si.

2 Pos­so­no es­se­re co­mu­ni­ca­ti i da­ti se­guen­ti:

a.
ge­ne­ra­li­tà (co­gno­me, no­me, pseu­do­ni­mi, da­ta di na­sci­ta, luo­go di na­sci­ta, ses­so, cit­ta­di­nan­za, ul­ti­mo in­di­riz­zo nel­lo Sta­to d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za) del­la per­so­na in­te­res­sa­ta e, se ne­ces­sa­rio per iden­ti­fi­car­la, dei suoi con­giun­ti;
b.
in­di­ca­zio­ni re­la­ti­ve al pas­sa­por­to o ad al­tri do­cu­men­ti d’iden­ti­tà;
c.
im­pron­te di­gi­ta­li, fo­to­gra­fie e se del ca­so al­tri da­ti bio­me­tri­ci;
d.
al­tri da­ti di do­cu­men­ti, ne­ces­sa­ri per iden­ti­fi­ca­re una per­so­na;
e.
in­di­ca­zio­ni sul­lo sta­to di sa­lu­te, in quan­to nell’in­te­res­se del­la per­so­na in­te­res­sa­ta;
f.
i da­ti ne­ces­sa­ri per ga­ran­ti­re l’en­tra­ta nel Pae­se di de­sti­na­zio­ne e per la si­cu­rez­za del per­so­na­le di scor­ta;
g.
in­di­ca­zio­ni sui luo­ghi di sog­gior­no e gli iti­ne­ra­ri;
h.
in­di­ca­zio­ni sul­le au­to­riz­za­zio­ni di re­si­den­za e sui vi­sti ac­cor­da­ti;
i.
in­di­ca­zio­ni su una do­man­da d’asi­lo (luo­go e da­ta del de­po­si­to, sta­dio del­la pro­ce­du­ra, da­ti som­ma­ri sul te­no­re di una de­ci­sio­ne pre­sa).290

290 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

Art. 98a Collaborazione con le autorità preposte al perseguimento penale 291

La SEM o il Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le co­mu­ni­ca al­le com­pe­ten­ti au­to­ri­tà pre­po­ste al per­se­gui­men­to pe­na­le le in­for­ma­zio­ni e i mez­zi di pro­va con­cer­nen­ti ri­chie­den­ti l’asi­lo se­ria­men­te so­spet­ta­ti di aver com­mes­so un cri­mi­ne con­tro il di­rit­to in­ter­na­zio­na­le, in par­ti­co­la­re un cri­mi­ne con­tro la pa­ce, un cri­mi­ne di guer­ra, un cri­mi­ne con­tro l’uma­ni­tà, ge­no­ci­dio o tor­tu­ra.

291 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

Art. 98b Dati biometrici 292

1 Per ac­cer­ta­re l’iden­ti­tà di ri­chie­den­ti l’asi­lo e per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti pos­so­no trat­ta­re da­ti bio­me­tri­ci.

1bis La SEM può in­ca­ri­ca­re ter­zi del­la ri­le­va­zio­ne e va­lu­ta­zio­ne dei da­ti bio­me­tri­ci. Es­sa con­trol­la che i ter­zi in­ca­ri­ca­ti os­ser­vi­no le pre­scri­zio­ni re­la­ti­ve al­la pro­te­zio­ne dei da­ti e al­la si­cu­rez­za in­for­ma­ti­ca.293

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce qua­li da­ti bio­me­tri­ci pos­so­no es­se­re ri­le­va­ti e ne di­sci­pli­na l’ac­ces­so.

292 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

293 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 del­la LF del 13 giu. 2008 (Com­ple­men­ti nel qua­dro del­la tra­spo­si­zio­ne de­gli Acc. d’as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen e Du­bli­no), in vi­go­re dal 12 dic. 2008 (RU 20085407, 5405art. 2 lett. c; FF 2007 7149).

Art. 99 Esame dattiloscopico

1 Ai ri­chie­den­ti l’asi­lo e al­le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne so­no ri­le­va­te le im­pron­te di tut­te le di­ta e scat­ta­te fo­to­gra­fie. Il Con­si­glio fe­de­ra­le può sta­bi­li­re ec­ce­zio­ni per mi­no­ri di età in­fe­rio­re ai 14 an­ni.294

2 Le im­pron­te di­gi­ta­li e le fo­to­gra­fie so­no re­gi­stra­te, sen­za le cor­ri­spon­den­ti ge­ne­ra­li­tà, in una ban­ca da­ti ge­sti­ta dall’Uf­fi­cio fe­de­ra­le di po­li­zia e dal­la SEM.295

3 Le nuo­ve im­pron­te di­gi­ta­li so­no con­fron­ta­te con quel­le del­la ban­ca da­ti ge­sti­ta dall’Uf­fi­cio fe­de­ra­le di po­li­zia.296

4 Se con­sta­ta una con­cor­dan­za con un’im­pron­ta di­gi­ta­le già re­gi­stra­ta, l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le di po­li­zia ne in­for­ma la SEM, non­ché le au­to­ri­tà can­to­na­li di po­li­zia in­te­res­sa­te e il Cor­po del­le guar­die di con­fi­ne, in­di­can­do le ge­ne­ra­li­tà del­la per­so­na in­te­res­sa­ta (co­gno­me, no­me, pseu­do­ni­mi, da­ta di na­sci­ta, ses­so, nu­me­ro di ri­fe­ri­men­to, nu­me­ro per­so­na­le, cit­ta­di­nan­za, nu­me­ro di con­trol­lo del pro­ces­so e Can­to­ne di at­tri­bu­zio­ne). Per i ri­le­va­men­ti fat­ti dal­la po­li­zia si co­mu­ni­ca­no inol­tre, in for­ma ci­fra­ta, la da­ta, il luo­go e il mo­ti­vo del ri­le­va­men­to del­le im­pron­te di­gi­ta­li.297

5 La SEM uti­liz­za que­ste in­di­ca­zio­ni per:

a.
ve­ri­fi­ca­re l’iden­ti­tà del­la per­so­na in­te­res­sa­ta;
b.
ve­ri­fi­ca­re se la per­so­na in­te­res­sa­ta ha già do­man­da­to asi­lo;
c.
ve­ri­fi­ca­re se esi­sto­no da­ti che con­fer­ma­no o con­trad­di­co­no le di­chia­ra­zio­ni del­la per­so­na in­te­res­sa­ta;
d.
ve­ri­fi­ca­re se esi­sto­no da­ti che in­di­ca­no che la per­so­na in­te­res­sa­ta non è de­gna di ot­te­ne­re asi­lo;
e.
fa­ci­li­ta­re l’as­si­sten­za am­mi­ni­stra­ti­va al­le au­to­ri­tà di po­li­zia.

6 I da­ti per­so­na­li co­mu­ni­ca­ti se­con­do il ca­po­ver­so 4 non pos­so­no es­se­re re­si no­ti all’este­ro sen­za il con­sen­so del ti­to­la­re del­la col­le­zio­ne di da­ti. È ap­pli­ca­bi­le per ana­lo­gia l’ar­ti­co­lo 6 ca­po­ver­so 1 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 19 giu­gno 1992298 sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti.

7 I da­ti so­no di­strut­ti:

a.
se l’asi­lo è ac­cor­da­to;
b.
die­ci an­ni al più tar­di do­po il ri­fiu­to, il ri­ti­ro o lo stral­cio pas­sa­ti in giu­di­ca­to di una do­man­da d’asi­lo o do­po una de­ci­sio­ne di non en­tra­ta nel me­ri­to;
c.299
per le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne, al più tar­di die­ci an­ni do­po la sop­pres­sio­ne del­la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria.

294 Nuo­vo te­sto giu­sta l’art. 3 n. 2 del DF del 17 dic. 2004 che ap­pro­va e tra­spo­ne nel di­rit­to sviz­ze­ro gli Acc. bi­la­te­ra­li con l’UE per l’as­so­cia­zio­ne del­la Sviz­ze­ra al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen e Du­bli­no, in vi­go­re dal 12 dic. 2008 (RU 2008 447, 5405art. 1 lett. a; FF 2004 5273).

295 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

296 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

297 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

298 RS 235.1

299 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

Sezione 1a: Sistema d’informazione per i centri della Confederazione e gli alloggi negli aeroporti 300301

300 Introdotto dall’all. della LF del 18 giu. 2010 (Controllo di confine automatizzato, consulenti in materia di documenti, sistema d’informazione MIDES), in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 20105755; FF 2009 7737).

301 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 25 set. 2015, in vigore dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 99a Principi

1 La SEM ge­sti­sce un si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne per i cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e per gli al­log­gi ne­gli ae­ro­por­ti (MI­DES).

2 MI­DES ser­ve:

a.
al trat­ta­men­to dei da­ti per­so­na­li re­la­ti­vi ai ri­chie­den­ti l’asi­lo e al­le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne, com­pre­si i da­ti per­so­na­li de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne e i pro­fi­li del­la per­so­na­li­tà se­con­do l’ar­ti­co­lo 3 let­te­re c e d del­la leg­ge fe­de­ra­le del 19 giu­gno 1992302 sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti; e
b.
al con­trol­lo del­le pra­ti­che, al­lo svol­gi­men­to del­la pro­ce­du­ra d’asi­lo non­ché al­la pia­ni­fi­ca­zio­ne e all’or­ga­niz­za­zio­ne dell’al­log­gio.

3 MI­DES con­tie­ne i da­ti per­so­na­li se­guen­ti:

a.
da­ti re­la­ti­vi all’iden­ti­tà del­la per­so­na re­gi­stra­ta, os­sia co­gno­me, no­me, ses­so, da­ta e luo­go di na­sci­ta, cit­ta­di­nan­za, et­nia, re­li­gio­ne, sta­to ci­vi­le, in­di­riz­zo, no­mi dei ge­ni­to­ri;
b.303
ver­ba­li de­gli in­ter­ro­ga­to­ri som­ma­ri ef­fet­tua­ti nei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e ne­gli ae­ro­por­ti se­con­do gli ar­ti­co­li 22 ca­po­ver­so 1 e 26 ca­po­ver­so 3;
c.
da­ti bio­me­tri­ci;
d.
in­di­ca­zio­ni re­la­ti­ve all’al­log­gio;
e.
sta­dio del­la pro­ce­du­ra;
f.304
l’an­no­ta­zio­ne «ca­so me­di­co», in vi­sta del­la ri­par­ti­zio­ne dei ri­chie­den­ti l’asi­lo tra i Can­to­ni.

4 I da­ti per­so­na­li di cui al ca­po­ver­so 3 let­te­re a, c, e e f so­no ri­pre­si nel SI­MIC.305

5 I ri­chie­den­ti l’asi­lo e le per­so­ne bi­so­gno­se di pro­te­zio­ne de­vo­no es­se­re se­gna­ta­men­te in­for­ma­ti in me­ri­to al­le fi­na­li­tà del trat­ta­men­to dei da­ti e al­le ca­te­go­rie di de­sti­na­ta­ri dei da­ti.

302 RS 235.1

303 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

304 In­tro­dot­ta dall’all. n. 1 del­la LF del 14 dic. 2018 (Nor­me pro­ce­du­ra­li e si­ste­mi d’in­for­ma­zio­ne), in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1413; FF 2018 1381).

305 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 1 del­la LF del 14 dic. 2018 (Nor­me pro­ce­du­ra­li e si­ste­mi d’in­for­ma­zio­ne), in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1413; FF 2018 1381).

Art. 99b Trattamento dei dati in MIDES

Han­no ac­ces­so a MI­DES, in quan­to ne­ces­sa­rio all’adem­pi­men­to dei lo­ro com­pi­ti:

a.
i col­la­bo­ra­to­ri del­la SEM;
b.
le au­to­ri­tà di cui all’ar­ti­co­lo 22 ca­po­ver­so 1;
c.
i ter­zi in­ca­ri­ca­ti di cui all’ar­ti­co­lo 99c;
d.306
i col­la­bo­ra­to­ri dei cen­tri can­to­na­li o co­mu­na­li di cui all’ar­ti­co­lo 24d re­spon­sa­bi­li dell’al­log­gio e dell’as­si­sten­za ai ri­chie­den­ti l’asi­lo.

306 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 99c Terzi incaricati

1 La SEM può au­to­riz­za­re i ter­zi in­ca­ri­ca­ti di ri­le­va­re da­ti bio­me­tri­ci, di man­te­ne­re la si­cu­rez­za o di as­si­cu­ra­re l’am­mi­ni­stra­zio­ne e l’as­si­sten­za nei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e ne­gli al­log­gi de­gli ae­ro­por­ti a trat­ta­re in MI­DES i da­ti per­so­na­li di cui all’ar­ti­co­lo 99a ca­po­ver­so 3 let­te­re a, c e d.

2 La SEM prov­ve­de af­fin­ché i ter­zi in­ca­ri­ca­ti os­ser­vi­no le pre­scri­zio­ni ap­pli­ca­bi­li in ma­te­ria di pro­te­zio­ne dei da­ti e di si­cu­rez­za in­for­ma­ti­ca.

Art. 99d Vigilanza ed esecuzione

1 La SEM è re­spon­sa­bi­le del­la si­cu­rez­za di MI­DES e del­la le­ga­li­tà del trat­ta­men­to dei da­ti per­so­na­li.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na:

a.
l’or­ga­niz­za­zio­ne e l’eser­ci­zio di MI­DES;
b.
il ca­ta­lo­go dei da­ti per­so­na­li da trat­ta­re;
c.
i di­rit­ti d’ac­ces­so;
d.
le mi­su­re pro­tet­ti­ve tec­ni­che e or­ga­niz­za­ti­ve con­tro il trat­ta­men­to non au­to­riz­za­to;
e.
la du­ra­ta di con­ser­va­zio­ne dei da­ti;
f.
l’ar­chi­via­zio­ne e la di­stru­zio­ne dei da­ti al­lo sca­de­re del ter­mi­ne di con­ser­va­zio­ne.

Sezione 1b: Altri sistemi d’informazione 307

307 Introdotto dall’all. della LF del 18 giu. 2010 (Controllo di confine automatizzato, consulenti in materia di documenti, sistema d’informazione MIDES), in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 20105755; FF 2009 7737).

Art. 100 Sistema d’informazione delle autorità di ricorso 308309

1 Le au­to­ri­tà di ri­cor­so ge­sti­sco­no un si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne per la re­gi­stra­zio­ne dei ri­cor­si, il con­trol­lo del­le pra­ti­che e l’al­le­sti­men­to di sta­ti­sti­che.

2 Ta­li si­ste­mi pos­so­no con­te­ne­re da­ti de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne e pro­fi­li del­la per­so­na­li­tà nel­la mi­su­ra ne­ces­sa­ria all’adem­pi­men­to del com­pi­to le­ga­le.

2bis I da­ti ine­sat­ti so­no ret­ti­fi­ca­ti d’uf­fi­cio. I co­sti del­la ret­ti­fi­ca pos­so­no es­se­re fat­tu­ra­ti al­la per­so­na che, vio­lan­do l’ob­bli­go di col­la­bo­ra­re, ha pro­vo­ca­to la re­gi­stra­zio­ne ine­sat­ta dei da­ti.310

308 Nuo­vo te­sto giu­sta l’art. 18 n. 2 del­la LF del 20 giu. 2003 sul si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne per il set­to­re de­gli stra­nie­ri e dell’asi­lo, in vi­go­re dal 29 mag. 2006 (RU 2006 1931; FF 2002 4181).

309 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. del­la LF del 18 giu. 2010 (Con­trol­lo di con­fi­ne au­to­ma­tiz­za­to, con­su­len­ti in ma­te­ria di do­cu­men­ti, si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne MI­DES), in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20105755; FF 2009 7737).

310 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

Art. 101311

311 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, con ef­fet­to dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375; 5357; FF 2010 3889, 20116503).

Art. 102 Sistema di informazione e di documentazione

1 La SEM ge­sti­sce, in col­la­bo­ra­zio­ne con il Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le, un si­ste­ma di in­for­ma­zio­ne e di do­cu­men­ta­zio­ne au­to­ma­tiz­za­to. Ta­le si­ste­ma con­tie­ne in­for­ma­zio­ni e do­cu­men­ti tec­ni­ci me­mo­riz­za­ti in di­ver­se ban­che da­ti e con­cer­nen­ti i com­pi­ti del­la SEM e del Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le. Se ne­ces­sa­rio, è pos­si­bi­le me­mo­riz­za­re an­che da­ti per­so­na­li che fi­gu­ra­no nei te­sti, se­gna­ta­men­te le ge­ne­ra­li­tà, non­ché da­ti de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne e pro­fi­li del­la per­so­na­li­tà.312

2 Sol­tan­to i col­la­bo­ra­to­ri del­la SEM e del Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le han­no ac­ces­so al­le ban­che da­ti che con­ten­go­no da­ti de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne e pro­fi­li del­la per­so­na­li­tà.313

3 L’ac­ces­so me­dian­te pro­ce­du­ra di ri­chia­mo al­le ban­che da­ti che con­ten­go­no so­prat­tut­to in­for­ma­zio­ni tec­ni­che pro­ve­nien­ti da fon­ti pub­bli­che può es­se­re ac­cor­da­to die­tro ri­chie­sta a uten­ti ester­ni.

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i det­ta­gli, se­gna­ta­men­te l’ac­ces­so al si­ste­ma e la pro­te­zio­ne dei da­ti per­so­na­li che vi so­no re­gi­stra­ti.

312 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 4 del­la L del 17 giu. 2005 sul Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 2197, 1069; FF 2001 3764).

313 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 4 del­la L del 17 giu. 2005 sul Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 2197, 1069; FF 2001 3764).

Art. 102a Statistica dei beneficiari dell’aiuto sociale 314

Ai fi­ni del­la ge­stio­ne del­le in­den­ni­tà da ver­sa­re ai Can­to­ni, l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le di sta­ti­sti­ca co­mu­ni­ca pe­rio­di­ca­men­te al­la SEM, in for­ma ano­ni­miz­za­ta e ag­gre­ga­ta, i da­ti con­cer­nen­ti le per­so­ne sog­get­te al­la le­gi­sla­zio­ne sull’asi­lo che ri­ce­vo­no pre­sta­zio­ni dell’aiu­to so­cia­le pub­bli­co.

314 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

Sezione 2: Trattamento dei dati nell’ambito degli accordi di associazione alla normativa di Dublino315

315 Introdotta dall’art. 3 n. 2 del DF del 17 dic. 2004 che approva e traspone nel diritto svizzero gli Acc. bilaterali con l’UE per l’associazione della Svizzera alla normativa di Schengen e Dublino, in vigore dal 12 dic. 2008 (RU 2008 447, 5405art. 1 lett. a; FF 2004 5273).

Art. 102abis Eurodac

1 La SEM, in­sie­me all’uni­tà cen­tra­le del si­ste­ma Eu­ro­dac, è com­pe­ten­te nel­l’am­bi­to dell’ap­pli­ca­zio­ne de­gli ac­cor­di di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Du­bli­no316.

2 La SEM tra­smet­te i se­guen­ti da­ti all’uni­tà cen­tra­le en­tro 72 ore dal­la pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da:

a.
il luo­go e la da­ta del­la pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da in Sviz­ze­ra;
b.
il ses­so del­la per­so­na ri­chie­den­te;
c.
le im­pron­te di­gi­ta­li ri­le­va­te con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 99 ca­po­ver­so 1;
d.
la da­ta del ri­le­va­men­to del­le im­pron­te di­gi­ta­li;
e.
il nu­me­ro d’iden­ti­fi­ca­zio­ne sviz­ze­ro del­le im­pron­te di­gi­ta­li;
f.
la da­ta del­la tra­smis­sio­ne dei da­ti all’uni­tà cen­tra­le;
g.
il co­di­ce d’iden­ti­fi­ca­zio­ne dell’ope­ra­to­re.317

2bis Se lo sta­to del­le di­ta dell’in­te­res­sa­to im­pe­di­sce il ri­le­va­men­to dat­ti­lo­sco­pi­co, le im­pron­te di­gi­ta­li de­vo­no es­se­re tra­smes­se all’uni­tà cen­tra­le en­tro 48 ore do­po che il ri­le­va­men­to sia nuo­va­men­te pos­si­bi­le con la qua­li­tà ri­chie­sta. Se lo sta­to di sa­lu­te dell’in­te­res­sa­to o mi­su­re adot­ta­te per mo­ti­vi di sa­lu­te pub­bli­ca im­pe­di­sco­no il ri­le­va­men­to dat­ti­lo­sco­pi­co, le im­pron­te di­gi­ta­li de­vo­no es­se­re tra­smes­se all’uni­tà cen­tra­le en­tro 48 ore do­po che il mo­ti­vo dell’im­pe­di­men­to sia ces­sa­to.318

2ter Se gra­vi pro­ble­mi tec­ni­ci im­pe­di­sco­no la tra­smis­sio­ne dei da­ti, è ac­cor­da­to un ter­mi­ne sup­ple­men­ta­re di 48 ore per adot­ta­re le mi­su­re ne­ces­sa­rie al fi­ne di ga­ran­ti­re il fun­zio­na­men­to del si­ste­ma.319

2qua­ter La SEM tra­smet­te pa­ri­men­ti i se­guen­ti da­ti all’uni­tà cen­tra­le:

a.
se il ri­chie­den­te è pre­so in ca­ri­co con­for­me­men­te al re­go­la­men­to (UE) n. 604/2013320, la da­ta dell’ar­ri­vo in Sviz­ze­ra;
b.
se il ri­chie­den­te è ri­pre­so in ca­ri­co con­for­me­men­te al re­go­la­men­to (UE) n. 604/2013, la da­ta dell’ar­ri­vo in Sviz­ze­ra;
c.
se vi è la pro­va che un ri­chie­den­te di cui la Sviz­ze­ra è te­nu­ta a trat­ta­re la do­man­da d’asi­lo in vir­tù del re­go­la­men­to (UE) n. 604/2013 ha la­scia­to per al­me­no tre me­si il ter­ri­to­rio de­gli Sta­ti Du­bli­no, la da­ta del­la par­ten­za;
d.
se l’al­lon­ta­na­men­to è ese­gui­to con suc­ces­so, la da­ta dell’espul­sio­ne o del­la par­ten­za del ri­chie­den­te dal ter­ri­to­rio de­gli Sta­ti Du­bli­no;
e.
se in vir­tù del­la clau­so­la di so­vra­ni­tà del re­go­la­men­to (UE) n. 604/2013 la Sviz­ze­ra di­ven­ta vo­lon­ta­ria­men­te lo Sta­to Du­bli­no com­pe­ten­te per l’esa­me del­la do­man­da, la da­ta di ta­le de­ci­sio­ne.321

3 I da­ti tra­smes­si so­no re­gi­stra­ti nel­la ban­ca da­ti Eu­ro­dac e con­fron­ta­ti au­to­ma­ti­ca­men­te con i da­ti che già vi si tro­va­no. Il ri­sul­ta­to del con­fron­to è co­mu­ni­ca­to al­la SEM.322

4 I da­ti tra­smes­si all’uni­tà cen­tra­le so­no di­strut­ti au­to­ma­ti­ca­men­te die­ci an­ni do­po il ri­le­va­men­to del­le im­pron­te di­gi­ta­li. La SEM chie­de all’uni­tà cen­tra­le di di­strug­ger­li an­zi­tem­po non ap­pe­na vie­ne a co­no­scen­za del fat­to che uno Sta­to vin­co­la­to da un ac­cor­do di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Du­bli­no ha nel frat­tem­po con­ces­so la cit­ta­di­nan­za a una per­so­na i cui da­ti so­no sta­ti tra­smes­si dal­la Sviz­ze­ra al­la ban­ca da­ti Eu­ro­dac.

316 Acc. del 26 ott. 2004 tra la Con­fe­de­ra­zio­ne Sviz­ze­ra e la Co­mu­ni­tà eu­ro­pea sui cri­te­ri e i mec­ca­ni­smi per de­ter­mi­na­re lo Sta­to com­pe­ten­te per l’esa­me di una do­man­da di asi­lo pre­sen­ta­ta in uno de­gli Sta­ti mem­bri o in Sviz­ze­ra (RS 0.142.392.68); Prot. del 28 feb. 2008 sul­la par­te­ci­pa­zio­ne del Re­gno di Da­ni­mar­ca all’Acc. di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Du­bli­no (RS 0.142.393.141); Acc. del 17 dic. 2004 tra la Con­fe­de­ra­zio­ne Sviz­ze­ra, la Re­pub­bli­ca d’Islan­da e il Re­gno di Nor­ve­gia sull’at­tua­zio­ne, l’ap­pli­ca­zio­ne e lo svi­lup­po dell’ac­quis di Schen­gen non­ché sui cri­te­ri e i mec­ca­ni­smi per de­ter­mi­na­re lo Sta­to com­pe­ten­te per l’esa­me di una do­man­da di asi­lo pre­sen­ta­ta in Sviz­ze­ra, in Islan­da o in Nor­ve­gia (RS 0.362.32).

317 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 2 del DF del 26 set. 2014 (re­ce­pi­men­to del R [UE] n. 603/2013 che isti­tui­sce l’«Eu­ro­dac» e che mo­di­fi­ca il R [UE] n. 1077/2011 che isti­tui­sce l’agen­zia IT), in vi­go­re dal 20 lug. 2015 (RU 2015 2323; FF 2014 2411).

318 In­tro­dot­to dall’all. n. 2 del DF del 26 set. 2014 (re­ce­pi­men­to del R [UE] n. 603/2013 che isti­tui­sce l’«Eu­ro­dac» e che mo­di­fi­ca il R [UE] n. 1077/2011 che isti­tui­sce l’agen­zia IT), in vi­go­re dal 20 lug. 2015 (RU 2015 2323; FF 2014 2411).

319 In­tro­dot­to dall’all. n. 2 del DF del 26 set. 2014 (re­ce­pi­men­to del R [UE] n. 603/2013 che isti­tui­sce l’«Eu­ro­dac» e che mo­di­fi­ca il R [UE] n. 1077/2011 che isti­tui­sce l’agen­zia IT), in vi­go­re dal 20 lug. 2015 (RU 2015 2323; FF 2014 2411).

320 Re­go­la­men­to (UE) n. 604/2013 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, del 26 giu­gno 2013, che sta­bi­li­sce i cri­te­ri e i mec­ca­ni­smi di de­ter­mi­na­zio­ne del­lo Sta­to mem­bro com­pe­ten­te per l’esa­me di una do­man­da di pro­te­zio­ne in­ter­na­zio­na­le pre­sen­ta­ta in uno de­gli Sta­ti mem­bri da un cit­ta­di­no di un pae­se ter­zo o da un apo­li­de (ri­fu­sio­ne), ver­sio­ne del­la GU L 180 del 29.6.2013, pag. 31.

321 In­tro­dot­to dall’all. n. 2 del DF del 26 set. 2014 (re­ce­pi­men­to del R [UE] n. 603/2013 che isti­tui­sce l’«Eu­ro­dac» e che mo­di­fi­ca il R [UE] n. 1077/2011 che isti­tui­sce l’agen­zia IT), in vi­go­re dal 20 lug. 2015 (RU 2015 2323; FF 2014 2411).

322 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 2 del DF del 26 set. 2014 (re­ce­pi­men­to del R [UE] n. 603/2013 che isti­tui­sce l’«Eu­ro­dac» e che mo­di­fi­ca il R [UE] n. 1077/2011 che isti­tui­sce l’agen­zia IT), in vi­go­re dal 20 lug. 2015 (RU 2015 2323; FF 2014 2411).

Art. 102ater Verifica delle impronte digitali Eurodac 323

1 Un esper­to in dat­ti­lo­sco­pia con­trol­la le im­pron­te di­gi­ta­li in ca­so di ri­sul­ta­to po­si­ti­vo del­la con­sul­ta­zio­ne Eu­ro­dac.

2 La SEM de­fi­ni­sce le qua­li­fi­che di cui de­ve di­spor­re l’esper­to in dat­ti­lo­sco­pia.

323 In­tro­dot­to dall’all. n. 2 del DF del 26 set. 2014 (re­ce­pi­men­to del R [UE] n. 603/2013 che isti­tui­sce l’«Eu­ro­dac» e che mo­di­fi­ca il R [UE] n. 1077/2011 che isti­tui­sce l’agen­zia IT), in vi­go­re dal 20 lug. 2015 (RU 2015 2323; FF 2014 2411).

Art. 102b Comunicazione di dati personali a uno Stato vincolato da un accordo di associazione alla normativa di Dublino

La co­mu­ni­ca­zio­ne di da­ti per­so­na­li al­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti di Sta­ti vin­co­la­ti da un ac­cor­do di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Du­bli­no è pa­ri­fi­ca­ta al­la co­mu­ni­ca­zio­ne di da­ti per­so­na­li tra or­ga­ni fe­de­ra­li.

Art. 102c Comunicazione di dati personali a uno Stato non vincolato da un accordo di associazione a Dublino

1 Da­ti per­so­na­li pos­so­no es­se­re co­mu­ni­ca­ti a Sta­ti ter­zi sol­tan­to se que­sti ga­ran­ti­sco­no un ade­gua­to li­vel­lo di pro­te­zio­ne.

2 Qua­lo­ra non ga­ran­ti­sca un ade­gua­to li­vel­lo di pro­te­zio­ne, al­lo Sta­to ter­zo pos­so­no, nel ca­so spe­ci­fi­co, es­se­re co­mu­ni­ca­ti da­ti per­so­na­li se:

a.
la per­so­na in­te­res­sa­ta ha, sen­za om­bra di dub­bio, da­to il suo con­sen­so; trat­tan­do­si di da­ti per­so­na­li de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne o di pro­fi­li del­la per­so­na­li­tà, il con­sen­so de­ve es­se­re espli­ci­to;
b.
la co­mu­ni­ca­zio­ne è ne­ces­sa­ria per pro­teg­ge­re la vi­ta o l’in­co­lu­mi­tà fi­si­ca del­la per­so­na in­te­res­sa­ta; o
c.
la co­mu­ni­ca­zio­ne è ne­ces­sa­ria per tu­te­la­re un in­te­res­se pub­bli­co pre­pon­de­ran­te o per ac­cer­ta­re, eser­ci­ta­re o far va­le­re un di­rit­to in giu­sti­zia.

3 Ol­tre che nei ca­si in­di­ca­ti nel ca­po­ver­so 2, pos­so­no es­se­re co­mu­ni­ca­ti da­ti per­so­na­li an­che quan­do, nel ca­so spe­ci­fi­co, ga­ran­zie suf­fi­cien­ti as­si­cu­ra­no una pro­te­zio­ne ade­gua­ta del­la per­so­na in­te­res­sa­ta.

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­fi­ni­sce la por­ta­ta del­le ga­ran­zie da pre­sta­re e le re­la­ti­ve mo­da­li­tà.

5 I da­ti pro­ve­nien­ti dal­la ban­ca da­ti Eu­ro­dac non pos­so­no in nes­sun ca­so es­se­re tra­smes­si a:

a.
uno Sta­to non vin­co­la­to da un ac­cor­do di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Du­bli­no;
b.
or­ga­niz­za­zio­ni in­ter­na­zio­na­li;
c.
sog­get­ti di di­rit­to pri­va­to.324

324 In­tro­dot­to dall’all. n. 2 del DF del 26 set. 2014 (re­ce­pi­men­to del R [UE] n. 603/2013 che isti­tui­sce l’«Eu­ro­dac» e che mo­di­fi­ca il R [UE] n. 1077/2011 che isti­tui­sce l’agen­zia IT), in vi­go­re dal 20 lug. 2015 (RU 2015 2323; FF 2014 2411).

Art. 102d Vigilanza sul trattamento dei dati nell’ambito della cooperazione Dublino 325

1 Le au­to­ri­tà can­to­na­li di pro­te­zio­ne dei da­ti e l’In­ca­ri­ca­to fe­de­ra­le del­la pro­te­zio­ne dei da­ti e del­la tra­spa­ren­za (IFPDT) coo­pe­ra­no nell’am­bi­to del­le ri­spet­ti­ve com­pe­ten­ze.

2 L’IFPDT eser­ci­ta la vi­gi­lan­za sul trat­ta­men­to dei da­ti per­so­na­li nell’am­bi­to del­la coo­pe­ra­zio­ne Du­bli­no. Coor­di­na l’at­ti­vi­tà di vi­gi­lan­za con le au­to­ri­tà can­to­na­li di pro­te­zio­ne dei da­ti.

3 Per l’ese­cu­zio­ne dei suoi com­pi­ti coo­pe­ra con il Re­spon­sa­bi­le eu­ro­peo del­la pro­te­zio­ne dei da­ti, per il qua­le fun­ge da au­to­ri­tà na­zio­na­le di vi­gi­lan­za.

325 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 1 n. 2 del DF del 18 dic. 2020 che ap­pro­va e tra­spo­ne nel di­rit­to sviz­ze­ro gli scam­bi di no­te tra la Sviz­ze­ra e l’UE con­cer­nen­ti il re­ce­pi­men­to del­le ba­si le­ga­li dell’isti­tu­zio­ne, dell’eser­ci­zio e dell’uso del si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne Schen­gen (SIS), in vi­go­re dal 22 nov. 2022 (RU 2021 365; FF 2020 3117).

Art. 102e Diritto d’accesso

Il di­rit­to d’ac­ces­so è ret­to dal­le di­spo­si­zio­ni fe­de­ra­li o can­to­na­li in ma­te­ria di pro­te­zio­ne dei da­ti.326 Il de­ten­to­re del­la col­le­zio­ne di da­ti for­ni­sce inol­tre le in­for­ma­zio­ni di cui di­spo­ne sull’ori­gi­ne dei da­ti.

326 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 2 del­la LF del 19 mar. 2010 che tra­spo­ne nel di­rit­to sviz­ze­ro la de­ci­sio­ne qua­dro 2008/977/GAI sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti per­so­na­li trat­ta­ti nell’am­bi­to del­la coo­pe­ra­zio­ne giu­di­zia­ria e di po­li­zia in ma­te­ria pe­na­le, in vi­go­re dal 1° dic. 2010 (RU 2010 3387, 3417; FF 2009 5873).

Sezione 3: Videosorveglianza327

327 Introdotta dall’all. n. 1 della LF del 14 dic. 2018 (Norme procedurali e sistemi d’informazione), in vigore dal 1° apr. 2020 (RU 2019 1413; 2020 881; FF 2018 1381).

Art. 102ebis

1 Per pro­teg­ge­re i be­ni e le per­so­ne, se­gna­ta­men­te i ri­chie­den­ti l’asi­lo, i col­la­bo­ra­to­ri del­la SEM, gli ad­det­ti all’as­si­sten­za e gli ad­det­ti al­la si­cu­rez­za, la SEM può im­pie­ga­re ap­pa­rec­chi e im­pian­ti di vi­deo­sor­ve­glian­za all’in­ter­no e all’ester­no de­gli edi­fi­ci che ge­sti­sce nel qua­dro del­la pro­ce­du­ra d’asi­lo ed ef­fet­tua­re re­gi­stra­zio­ni au­dio­vi­si­ve.

2 Le re­gi­stra­zio­ni au­dio­vi­si­ve so­no con­ser­va­te per quat­tro me­si pri­ma di es­se­re au­to­ma­ti­ca­men­te di­strut­te, sal­vo che sia­no ne­ces­sa­rie per un pro­ce­di­men­to pe­na­le o un’in­chie­sta am­mi­ni­stra­ti­va con­dot­ta dal­la SEM.

3 Le re­gi­stra­zio­ni au­dio­vi­si­ve pos­so­no es­se­re tra­smes­se sol­tan­to al­le au­to­ri­tà di per­se­gui­men­to pe­na­le.

4 In ca­so d’in­chie­sta am­mi­ni­stra­ti­va o pe­na­le, i re­spon­sa­bi­li del­la si­cu­rez­za del­la SEM e i lo­ro su­pe­rio­ri pos­so­no con­sul­ta­re le re­gi­stra­zio­ni.

5 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na le mo­da­li­tà del­la vi­deo­sor­ve­glian­za. De­ter­mi­na se­gna­ta­men­te qua­li edi­fi­ci e par­ti di edi­fi­ci pos­so­no es­se­re sot­to­po­sti a vi­deo­sor­ve­glian­za e di­sci­pli­na co­me le re­gi­stra­zio­ni de­vo­no es­se­re con­ser­va­te, pro­tet­te da­gli abu­si e tra­smes­se al­le au­to­ri­tà di per­se­gui­men­to pe­na­le.

Capitolo 8: Tutela giurisdizionale, procedura di ricorso, riesame e domande multiple 328

328 Originario avanti art. 103. Nuovo testo giusta il n. I della LF del 25 set. 2015, in vigore dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Sezione 1: Protezione giuridica nei centri della Confederazione329

329 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 25 set. 2015, in vigore dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 102f Principio

1 I ri­chie­den­ti l’asi­lo la cui do­man­da è trat­ta­ta in un cen­tro del­la Con­fe­de­ra­zio­ne han­no di­rit­to a una con­su­len­za e una rap­pre­sen­tan­za le­ga­le gra­tui­te.

2 La SEM af­fi­da l’adem­pi­men­to dei com­pi­ti di cui al ca­po­ver­so 1 a uno o più for­ni­to­ri di pre­sta­zio­ni.

Art. 102g Consulenza sulla procedura d’asilo

1 Du­ran­te il sog­gior­no in un cen­tro del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, i ri­chie­den­ti l’asi­lo be­ne­fi­cia­no del­la con­su­len­za sul­la pro­ce­du­ra d’asi­lo.

2 La con­su­len­za com­pren­de se­gna­ta­men­te l’in­for­ma­zio­ne dei ri­chie­den­ti l’asi­lo sui lo­ro di­rit­ti e ob­bli­ghi nel­la pro­ce­du­ra d’asi­lo.

3 La con­su­len­za com­pren­de inol­tre l’in­for­ma­zio­ne sul mec­ca­ni­smo di de­nun­cia di cui all’ar­ti­co­lo 111 del re­go­la­men­to (UE) 2019/1896330.331

330 Re­go­la­men­to (UE) 2019/1896 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, del 13 no­vem­bre 2019, re­la­ti­vo al­la guar­dia di fron­tie­ra e co­stie­ra eu­ro­pea e che abro­ga i re­go­la­men­ti (UE) n. 1052/2013 e (UE) 2016/1624, ver­sio­ne del­la GU L 295 del 14.11.2019, pag. 1.

331 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 1° ott. 2021, in vi­go­re dal 1° set. 2022 (RU 2022 459; FF 2020 6219).

Art. 102h Rappresentante legale

1 Dall’ini­zio del­la fa­se pre­pa­ra­to­ria e per il se­gui­to del­la pro­ce­du­ra d’asi­lo, a ogni ri­chie­den­te l’asi­lo è as­se­gna­to un rap­pre­sen­tan­te le­ga­le, sem­pre­ché il ri­chie­den­te l’asi­lo non vi ri­nun­ci espli­ci­ta­men­te.

2 Il rap­pre­sen­tan­te le­ga­le as­se­gna­to in­for­ma quan­to pri­ma il ri­chie­den­te l’asi­lo sul­le pro­ba­bi­li­tà di riu­sci­ta del­la pro­ce­du­ra d’asi­lo.

3 La rap­pre­sen­tan­za le­ga­le è as­si­cu­ra­ta fi­no al pas­sag­gio in giu­di­ca­to del­la de­ci­sio­ne ema­na­ta nel qua­dro di una pro­ce­du­ra ce­le­re e di una pro­ce­du­ra Du­bli­no, op­pu­re fi­no al­la de­ci­sio­ne in me­ri­to al­lo svol­gi­men­to di una pro­ce­du­ra am­plia­ta. È fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 102l.

4 La rap­pre­sen­tan­za le­ga­le ces­sa nel mo­men­to in cui il rap­pre­sen­tan­te le­ga­le de­si­gna­to co­mu­ni­ca al ri­chie­den­te l’asi­lo di non vo­ler in­ter­por­re ri­cor­so, in quan­to es­so non avreb­be al­cu­na pro­ba­bi­li­tà di suc­ces­so. Ta­le co­mu­ni­ca­zio­ne av­vie­ne quan­to pri­ma una vol­ta no­ti­fi­ca­ta la de­ci­sio­ne ne­ga­ti­va sull’asi­lo.

5 I com­pi­ti del rap­pre­sen­tan­te le­ga­le so­no ret­ti dall’ar­ti­co­lo 102k.

Art. 102i Compiti del fornitore di prestazioni

1 Il for­ni­to­re di pre­sta­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 102f ca­po­ver­so 2 è te­nu­to in par­ti­co­la­re a ga­ran­ti­re, or­ga­niz­za­re ed ese­gui­re la con­su­len­za e la rap­pre­sen­tan­za le­ga­le nei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne. As­si­cu­ra la qua­li­tà del­la con­su­len­za e del­la rap­pre­sen­tan­za le­ga­le.

2 Il for­ni­to­re di pre­sta­zio­ni de­si­gna le per­so­ne in­ca­ri­ca­te del­la con­su­len­za e del­la rap­pre­sen­tan­za le­ga­le. As­se­gna le per­so­ne in­ca­ri­ca­te del­la rap­pre­sen­tan­za le­ga­le ai ri­chie­den­ti l’asi­lo.

3 So­no am­mes­se a for­ni­re con­su­len­za le per­so­ne che svol­go­no per pro­fes­sio­ne at­ti­vi­tà di con­su­len­za dei ri­chie­den­ti l’asi­lo.

4 So­no am­mes­si ad as­su­me­re la rap­pre­sen­tan­za le­ga­le gli av­vo­ca­ti. So­no pu­re am­mes­si i ti­to­la­ri di un di­plo­ma uni­ver­si­ta­rio in giu­ri­spru­den­za che svol­go­no per pro­fes­sio­ne at­ti­vi­tà di con­su­len­za e rap­pre­sen­tan­za dei ri­chie­den­ti l’asi­lo.

5 Il for­ni­to­re di pre­sta­zio­ni e la SEM si scam­bia­no re­go­lar­men­te in­for­ma­zio­ni, in par­ti­co­la­re per coor­di­na­re i com­pi­ti e ga­ran­ti­re la qua­li­tà.

Art. 102j Partecipazione del rappresentante legale

1 La SEM co­mu­ni­ca al for­ni­to­re di pre­sta­zio­ni le da­te del­la pri­ma in­ter­ro­ga­zio­ne nel qua­dro del­la fa­se pre­pa­ra­to­ria, dell’au­di­zio­ne sui mo­ti­vi d’asi­lo e del­le ul­te­rio­ri fa­si del­la pro­ce­du­ra in cui è ne­ces­sa­ria la par­te­ci­pa­zio­ne del rap­pre­sen­tan­te le­ga­le. Il for­ni­to­re di pre­sta­zio­ni co­mu­ni­ca sen­za in­du­gio ta­li da­te al rap­pre­sen­tan­te le­ga­le.

2 Se la co­mu­ni­ca­zio­ne del­le da­te è tem­pe­sti­va, le azio­ni del­la SEM espli­ca­no ef­fet­to giu­ri­di­co an­che sen­za la pre­sen­za o la col­la­bo­ra­zio­ne del rap­pre­sen­tan­te le­ga­le. So­no fat­ti sal­vi im­pe­di­men­ti a bre­ve ter­mi­ne per mo­ti­vi gra­vi scu­sa­bi­li.

3 Se il rap­pre­sen­tan­te le­ga­le non pre­sen­ta o non pre­sen­ta en­tro i ter­mi­ni fis­sa­ti il pro­prio pa­re­re in me­ri­to al­la boz­za di de­ci­sio­ne ne­ga­ti­va sull’asi­lo, seb­be­ne il for­ni­to­re di pre­sta­zio­ni gliel’ab­bia tra­smes­sa in tem­po uti­le, si con­si­de­ra che ri­nun­ci a pro­nun­ciar­si.

Art. 102k Indennità per la consulenza e la rappresentanza legale

1 Sul­la ba­se di un ac­cor­do e di so­lu­zio­ni fi­nan­zia­ria­men­te van­tag­gio­se, la Con­fe­de­ra­zio­ne ver­sa al for­ni­to­re di pre­sta­zio­ni un’in­den­ni­tà per l’adem­pi­men­to se­gna­ta­men­te dei se­guen­ti com­pi­ti:

a.
l’in­for­ma­zio­ne e la con­su­len­za ai ri­chie­den­ti l’asi­lo;
b.
la par­te­ci­pa­zio­ne del rap­pre­sen­tan­te le­ga­le al­la pri­ma in­ter­ro­ga­zio­ne nel qua­dro del­la fa­se pre­pa­ra­to­ria e all’au­di­zio­ne sui mo­ti­vi d’asi­lo;
c.
la pre­sen­ta­zio­ne di un pa­re­re sul­la boz­za di de­ci­sio­ne ne­ga­ti­va sull’asi­lo nel­la pro­ce­du­ra ce­le­re;
d.
l’as­sun­zio­ne del­la rap­pre­sen­tan­za le­ga­le du­ran­te la pro­ce­du­ra di ri­cor­so, in par­ti­co­la­re la re­da­zio­ne di un at­to di ri­cor­so;
e.
la di­fe­sa, in ve­ste di per­so­na di fi­du­cia, de­gli in­te­res­si di ri­chie­den­ti l’asi­lo mi­no­ren­ni non ac­com­pa­gna­ti nei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e all’ae­ro­por­to;
f.
in ca­so di pas­sag­gio al­la pro­ce­du­ra am­plia­ta, l’in­for­ma­zio­ne del con­sul­to­rio giu­ri­di­co da par­te del rap­pre­sen­tan­te le­ga­le de­si­gna­to sul­lo sta­to del­la pro­ce­du­ra op­pu­re il pro­se­gui­men­to del­la rap­pre­sen­tan­za le­ga­le nel­le fa­si pro­ce­du­ra­li ri­le­van­ti per la de­ci­sio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 102l;
g.332
la con­su­len­za e il so­ste­gno nel qua­dro del­la pre­sen­ta­zio­ne di una de­nun­cia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 111 del re­go­la­men­to (UE) 2019/1896333.

2 L’in­den­ni­tà com­pren­de un con­tri­bu­to per le spe­se am­mi­ni­stra­ti­ve e di per­so­na­le del for­ni­to­re di pre­sta­zio­ni, in par­ti­co­la­re per l’or­ga­niz­za­zio­ne del­la con­su­len­za e del­la rap­pre­sen­tan­za le­ga­le, non­ché un con­tri­bu­to per in­ter­pre­ti in­di­pen­den­ti. L’in­den­niz­zo è fis­sa­to a ti­to­lo for­fet­ta­rio. Ec­ce­zio­nal­men­te può es­se­re fis­sa­to in fun­zio­ne del di­spen­dio ef­fet­ti­vo, in par­ti­co­la­re a ti­to­lo di in­den­niz­zo per spe­se uni­che.

332 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF del 1° ott. 2021, in vi­go­re dal 1° set. 2022 (RU 2022 459; FF 2020 6219).

333 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 102g cpv. 3.

Sezione 1a: Consulenza e rappresentanza legale nella procedura ampliata dopo l’attribuzione a un Cantone334

334 Introdotta dal n. I della LF del 25 set. 2015, in vigore dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 102l

1 Do­po l’at­tri­bu­zio­ne a un Can­to­ne, nel­le fa­si pro­ce­du­ra­li di pri­ma istan­za ri­le­van­ti per la de­ci­sio­ne, in par­ti­co­la­re se si pro­ce­de a un’au­di­zio­ne sup­ple­men­ta­re sui mo­ti­vi d’asi­lo, i ri­chie­den­ti l’asi­lo pos­so­no ri­vol­ger­si gra­tui­ta­men­te a un con­sul­to­rio giu­ri­di­co o al rap­pre­sen­tan­te le­ga­le de­si­gna­to.

1bis Do­po l’at­tri­bu­zio­ne a un Can­to­ne, i ri­chie­den­ti l’asi­lo pos­so­no ri­vol­ger­si gra­tui­ta­men­te a un con­sul­to­rio giu­ri­di­co, o al rap­pre­sen­tan­te le­ga­le de­si­gna­to, al fi­ne di ot­te­ne­re la con­su­len­za e il so­ste­gno di cui all’ar­ti­co­lo 102k ca­po­ver­so 1 let­te­ra g, sal­vo che ne ab­bia­no già be­ne­fi­cia­to in un cen­tro del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.335

2 Sul­la ba­se di un ac­cor­do e di so­lu­zio­ni fi­nan­zia­ria­men­te van­tag­gio­se, la Con­fe­de­ra­zio­ne ver­sa al con­sul­to­rio giu­ri­di­co un’in­den­ni­tà per le at­ti­vi­tà di cui ai ca­po­ver­si 1 e 1bis.336 Ec­ce­zio­nal­men­te può es­se­re fis­sa­to in fun­zio­ne del di­spen­dio ef­fet­ti­vo, in par­ti­co­la­re a ti­to­lo di in­den­niz­zo per spe­se uni­che.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce le con­di­zio­ni ne­ces­sa­rie per l’au­to­riz­za­zio­ne a eser­ci­ta­re l’at­ti­vi­tà di con­sul­to­rio giu­ri­di­co e de­fi­ni­sce le fa­si pro­ce­du­ra­li ri­le­van­ti per la de­ci­sio­ne ai sen­si del ca­po­ver­so 1.

335 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 1° ott. 2021, in vi­go­re dal 1° set. 2022 (RU 2022 459; FF 2020 6219).

336 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 1° ott. 2021, in vi­go­re dal 1° set. 2022 (RU 2022 459; FF 2020 6219).

Sezione 1b: Gratuito patrocinio337

337 Introdotta dal n. I della LF del 25 set. 2015, in vigore dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 102m

1 Su do­man­da del ri­chie­den­te l’asi­lo di­spen­sa­to dal pa­ga­men­to del­le spe­se pro­ce­du­ra­li, il Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le no­mi­na un pa­tro­ci­na­to­re d’uf­fi­cio esclu­si­va­men­te per ri­cor­si con­tro:

a.
de­ci­sio­ni di non en­tra­ta nel me­ri­to, di ri­fiu­to dell’asi­lo e di al­lon­ta­na­men­to se­con­do gli ar­ti­co­li 31a e 44 nell’am­bi­to del­la pro­ce­du­ra am­plia­ta;
b.
de­ci­sio­ni di re­vo­ca e di ter­mi­ne dell’asi­lo se­con­do gli ar­ti­co­li 63 e 64;
c.
la re­vo­ca dell’am­mis­sio­ne prov­vi­so­ria per le per­so­ne del set­to­re dell’asi­lo se­con­do l’ar­ti­co­lo 84 ca­po­ver­si 2 e 3 LStrI338;
d.
de­ci­sio­ni re­la­ti­ve al­la con­ces­sio­ne del­la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria se­con­do il ca­pi­to­lo 4.

2 Il ca­po­ver­so 1 non si ap­pli­ca ai ri­cor­si pre­sen­ta­ti nell’am­bi­to di pro­ce­du­re di rie­sa­me e di re­vi­sio­ne e di pro­ce­du­re re­la­ti­ve a do­man­de mul­ti­ple. Ai ri­cor­si di que­sto ge­ne­re e a tut­ti gli al­tri ri­cor­si, ec­cet­tua­ti quel­li di cui al ca­po­ver­so 1, si ap­pli­ca l’ar­ti­co­lo 65 ca­po­ver­so 2 PA339.

3 Per i ri­cor­si pre­sen­ta­ti in ba­se al­la pre­sen­te leg­ge il gra­tui­to pa­tro­ci­nio può es­se­re ga­ran­ti­to an­che da ti­to­la­ri di un di­plo­ma uni­ver­si­ta­rio in giu­ri­spru­den­za che svol­go­no per pro­fes­sio­ne at­ti­vi­tà di con­su­len­za e rap­pre­sen­tan­za dei ri­chie­den­ti l’asi­lo.

4 I ca­po­ver­si 1–3 si ap­pli­ca­no an­che al­le per­so­ne in me­ri­to al­la cui do­man­da si è de­ci­so in pro­ce­du­ra ce­le­re e che ri­nun­cia­no a una rap­pre­sen­tan­za le­ga­le ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 102h. Lo stes­so va­le se nel­la pro­ce­du­ra ce­le­re il rap­pre­sen­tan­te le­ga­le de­si­gna­to ri­nun­cia a in­ter­por­re ri­cor­so (art. 102h cpv. 4).

Sezione 1c: Procedura di ricorso a livello cantonale 340

340 Introdotta dal n. I della LF del 25 set. 2015, in vigore dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 103

1 I Can­to­ni pre­ve­do­no al­me­no un’istan­za di ri­cor­so con­tro le de­ci­sio­ni del­le au­to­ri­tà can­to­na­li pre­se sul­la ba­se del­la pre­sen­te leg­ge e del­le re­la­ti­ve di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne.

2 Il ri­cor­so con­tro le de­ci­sio­ni can­to­na­li di ul­ti­ma istan­za è ret­to dal­le di­spo­si­zio­ni ge­ne­ra­li del­la pro­ce­du­ra fe­de­ra­le, a me­no che la pre­sen­te leg­ge non di­spon­ga al­tri­men­ti.

Sezione 2: Procedura di ricorso a livello federale

Art. 104341

341 Abro­ga­to dall’all. n. 4 del­la L del 17 giu. 2005 sul Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le, con ef­fet­to dal 1° gen. 2007 (RU 2006 2197, 1069; FF 2001 3764).

Art. 105 Ricorsi contro le decisioni della SEM 342

Con­tro le de­ci­sio­ni del­la SEM può es­se­re in­ter­po­sto ri­cor­so se­con­do la leg­ge fe­de­ra­le del 17 giu­gno 2005343 sul Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le.

342 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 3 dell’O dell’AF del 20 dic. 2006 che ade­gua ta­lu­ni at­ti nor­ma­ti­vi al­le di­spo­si­zio­ni del­la leg­ge sul Tri­bu­na­le fe­de­ra­le e del­la leg­ge sul Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 5599; 2007 5573; FF 2006 7109).

343 RS 173.32

Art. 106 Motivi di ricorso

1 Il ri­cor­ren­te può far va­le­re:

a.
la vio­la­zio­ne del di­rit­to fe­de­ra­le, com­pre­so l’ec­ces­so o l’abu­so del po­te­re di ap­prez­za­men­to;
b.
l’ac­cer­ta­men­to ine­sat­to o in­com­ple­to dei fat­ti giu­ri­di­ca­men­te ri­le­van­ti.
c.344
...

2 Ri­man­go­no sal­vi gli ar­ti­co­li 27 ca­po­ver­so 3 e 68 ca­po­ver­so 2.345

344 Abro­ga­ta dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, con ef­fet­to dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889, 20116503).

345 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 2 dell’O dell’AF del 20 dic. 2006 che ade­gua ta­lu­ni at­ti nor­ma­ti­vi al­le di­spo­si­zio­ni del­la L sul Tri­bu­na­le fe­de­ra­le e del­la L sul Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 5599; FF 2006 7109).

Art. 107 Decisioni incidentali impugnabili

1 Le de­ci­sio­ni in­ci­den­ta­li pre­se in ap­pli­ca­zio­ne de­gli ar­ti­co­li 10 ca­po­ver­si 1–3 e 18–48 del­la pre­sen­te leg­ge non­ché dell’ar­ti­co­lo 71LStrI346 pos­so­no es­se­re im­pu­gna­te sol­tan­to con ri­cor­so con­tro la de­ci­sio­ne fi­na­le. È fat­to sal­vo il ri­cor­so con­tro le de­ci­sio­ni pre­se in ap­pli­ca­zio­ne dell’ar­ti­co­lo 27 ca­po­ver­so 3.347

2 Si pos­so­no inol­tre im­pu­gna­re con ri­cor­so di­stin­to, nel­la mi­su­ra in cui pos­so­no cau­sa­re un pre­giu­di­zio ir­re­pa­ra­bi­le:

a.
le mi­su­re cau­te­la­ri;
b.
le de­ci­sio­ni con le qua­li si so­spen­de la pro­ce­du­ra, sal­vo quel­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 69 ca­po­ver­so 3.

3 ...348

346 RS 142.20

347 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 1 del­la LF del 16 dic. 2005 su­gli stra­nie­ri, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5437; 2008 5405; FF 2002 3327).

348 Abro­ga­to dal n. I del­la L del 16 dic. 2005, con ef­fet­to dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

Art. 107a Procedura per i casi Dublino 349

1 Il ri­cor­so in­ter­po­sto con­tro la de­ci­sio­ne di non en­tra­ta nel me­ri­to del­la do­man­da pre­sen­ta­ta da un ri­chie­den­te l’asi­lo che può par­ti­re per uno Sta­to cui com­pe­te l’ese­cu­zio­ne del­la pro­ce­du­ra d’asi­lo e d’al­lon­ta­na­men­to in vir­tù di un trat­ta­to in­ter­na­zio­na­le non ha ef­fet­to so­spen­si­vo.

2 Il ri­chie­den­te l’asi­lo può, en­tro il ter­mi­ne di ri­cor­so, chie­de­re la con­ces­sio­ne dell’ef­fet­to so­spen­si­vo.

3 Il Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le de­ci­de en­tro cin­que gior­ni dal­la ri­ce­zio­ne del­la ri­chie­sta di cui al ca­po­ver­so 2. Se l’ef­fet­to so­spen­si­vo non è ac­cor­da­to en­tro ta­le ter­mi­ne, l’al­lon­ta­na­men­to può es­se­re ese­gui­to.

349 In­tro­dot­to dall’art. 3 n. 2 del DF del 17 dic. 2004 che ap­pro­va e tra­spo­ne nel di­rit­to sviz­ze­ro gli Acc. bi­la­te­ra­li con l’UE per l’as­so­cia­zio­ne del­la Sviz­ze­ra al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen e Du­bli­no (RU 2008 447; FF 2004 5273). Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. I 2 del DF del 26 set. 2014 (Re­ce­pi­men­to del re­go­la­men­to [UE] n. 604/2013 che sta­bi­li­sce i cri­te­ri e i mec­ca­ni­smi di de­ter­mi­na­zio­ne del­lo Sta­to mem­bro com­pe­ten­te per l’esa­me di una do­man­da di pro­te­zio­ne in­ter­na­zio­na­le), in vi­go­re dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1841; FF 2014 2411).

Art. 108 Termini di ricorso 350

1 Nel­la pro­ce­du­ra ce­le­re, il ri­cor­so con­tro una de­ci­sio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 31a ca­po­ver­so 4 de­ve es­se­re in­ter­po­sto en­tro set­te gior­ni la­vo­ra­ti­vi o, se si trat­ta di de­ci­sio­ni in­ci­den­ta­li, en­tro cin­que gior­ni dal­la no­ti­fi­ca­zio­ne del­la de­ci­sio­ne.

2 Nel­la pro­ce­du­ra am­plia­ta, il ri­cor­so con­tro una de­ci­sio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 31a ca­po­ver­so 4 de­ve es­se­re in­ter­po­sto en­tro 30 gior­ni o, se si trat­ta di una de­ci­sio­ne in­ci­den­ta­le, en­tro die­ci gior­ni dal­la no­ti­fi­ca­zio­ne del­la de­ci­sio­ne.

3 Il ri­cor­so con­tro le de­ci­sio­ni di non en­tra­ta nel me­ri­to e con­tro le de­ci­sio­ni di cui agli ar­ti­co­li 23 ca­po­ver­so 1 e 40 in com­bi­na­to di­spo­sto con l’ar­ti­co­lo 6a ca­po­ver­so 2 let­te­ra a de­ve es­se­re in­ter­po­sto en­tro cin­que gior­ni la­vo­ra­ti­vi dal­la no­ti­fi­ca­zio­ne del­la de­ci­sio­ne.

4 Il ri­cor­so con­tro il ri­fiu­to dell’en­tra­ta in Sviz­ze­ra se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 ca­po­ver­so 2 può es­se­re in­ter­po­sto fi­no al mo­men­to del­la no­ti­fi­ca­zio­ne di una de­ci­sio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 23 ca­po­ver­so 1.

5 La ve­ri­fi­ca del­la le­ga­li­tà e dell’ade­gua­tez­za dell’as­se­gna­zio­ne di un luo­go di sog­gior­no all’ae­ro­por­to o in un al­tro luo­go ap­pro­pria­to con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 22 ca­po­ver­si 3 e 4 può es­se­re chie­sta in qual­sia­si mo­men­to me­dian­te ri­cor­so.

6 Ne­gli al­tri ca­si il ter­mi­ne di ri­cor­so è di 30 gior­ni dal­la no­ti­fi­ca­zio­ne del­la de­ci­sio­ne.

7 Gli at­ti scrit­ti tra­smes­si per te­le­fax so­no con­si­de­ra­ti con­se­gna­ti va­li­da­men­te se per­ven­go­no tem­pe­sti­va­men­te al Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le e so­no re­go­la­riz­za­ti me­dian­te l’in­vio ul­te­rio­re dell’ori­gi­na­le fir­ma­to, con­for­me­men­te al­le nor­me dell’ar­ti­co­lo 52 ca­po­ver­si 2 e 3 PA351.

350 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

351 RS 172.021

Art. 108a Coordinamento con la procedura d’estradizione 352

Se con­tro il ri­chie­den­te è pen­den­te una do­man­da d’estra­di­zio­ne ai sen­si del­la leg­ge del 20 mar­zo 1981353 sull’as­si­sten­za in ma­te­ria pe­na­le, le au­to­ri­tà di ri­cor­so de­ci­do­no sul ri­cor­so in ma­te­ria d’asi­lo te­nen­do con­to de­gli at­ti del­la pro­ce­du­ra d’estra­di­zio­ne.

352 In­tro­dot­to dal n. I 2 del­la LF del 19 dic. 2003 sul pro­gram­ma di sgra­vio 2003 (RU 2004 1633; FF 2003 4857). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 1 del­la LF del 1° ott. 2010 sul coor­di­na­men­to tra la pro­ce­du­ra d’asi­lo e la pro­ce­du­ra d’estra­di­zio­ne, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 925; FF 2010 1295).

353 RS 351.1

Art. 109 Termini d’evasione dei ricorsi 354

1 Nel­la pro­ce­du­ra ce­le­re, il Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le de­ci­de en­tro 20 gior­ni sui ri­cor­si con­tro le de­ci­sio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 31a ca­po­ver­so 4.

2 Nel­la pro­ce­du­ra am­plia­ta, il Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le de­ci­de en­tro 30 gior­ni sui ri­cor­si con­tro le de­ci­sio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 31a ca­po­ver­so 4.

3 Il Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le de­ci­de en­tro cin­que gior­ni la­vo­ra­ti­vi sui ri­cor­si con­tro le de­ci­sio­ni di non en­tra­ta nel me­ri­to, non­ché con­tro le de­ci­sio­ni di cui agli ar­ti­co­li 23 ca­po­ver­so 1 e 40 in com­bi­na­to di­spo­sto con l’ar­ti­co­lo 6a ca­po­ver­so 2 let­te­ra a.

4 I ter­mi­ni di cui ai ca­po­ver­si 1 e 3 pos­so­no es­se­re su­pe­ra­ti di al­cu­ni gior­ni in pre­sen­za di mo­ti­vi fon­da­ti.

5 Il Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le de­ci­de sen­za in­du­gio, sul­la ba­se de­gli at­ti, sui ri­cor­si con­tro le de­ci­sio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 22 ca­po­ver­si 2–3 e 4.

6 Ne­gli al­tri ca­si, il Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le de­ci­de sui ri­cor­si en­tro 20 gior­ni.

7 Se il ri­chie­den­te è in­car­ce­ra­to in vi­sta d’estra­di­zio­ne su do­man­da del­lo Sta­to da cui cer­ca pro­te­zio­ne in Sviz­ze­ra, il Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le de­ci­de in via prio­ri­ta­ria e sen­za in­du­gio. Lo stes­so va­le an­che se nei suoi con­fron­ti è sta­ta pro­nun­cia­ta l’espul­sio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 66a o 66abis CP355, l’ar­ti­co­lo 49ao 49abis CPM356 o l’ar­ti­co­lo 68 LStrI357.358

354 Nuo­vo te­sto giu­sta i n. I e IV 2 per i cpv. 5 e 7del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

355 RS 311.0

356 RS 321.0

357 RS 142.20

358 Nuo­vo te­sto del per. giu­sta il n. I 3 del­la LF del 25 set. 2020 sul­le mi­su­re di po­li­zia per la lot­ta al ter­ro­ri­smo, in vi­go­re dal 1° giu. 2022 (RU 2021 565; 2022 300; FF 2019 3935).

Art. 109a Scambio di informazioni 359

Il DFGP e il Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le si scam­bia­no re­go­lar­men­te in­for­ma­zio­ni sul­le prio­ri­tà e l’iter am­mi­ni­stra­ti­vo del­le pro­ce­du­re di pri­ma e se­con­da istan­za.

359 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Art. 109b Strategia del Tribunale amministrativo federale in materia di evasione dei ricorsi 360

Il Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le sta­bi­li­sce una stra­te­gia di eva­sio­ne dei ri­cor­si; al ri­guar­do tie­ne con­to:

a.
del­la stra­te­gia del­la SEM per il trat­ta­men­to del­le do­man­de di cui all’ar­ti­co­lo 37b;
b.
dei ter­mi­ni le­ga­li di ri­cor­so e di eva­sio­ne dei ri­cor­si.

360 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Art. 110 Termini di procedura

1 Il ter­mi­ne sup­ple­men­ta­re per re­go­la­riz­za­re un ri­cor­so è di set­te gior­ni; è di tre gior­ni per i ri­cor­si con­tro le de­ci­sio­ni di non en­tra­ta nel me­ri­to, con­tro le de­ci­sio­ni di cui agli ar­ti­co­li 23 ca­po­ver­so 1 e 40 in com­bi­na­to di­spo­sto con l’ar­ti­co­lo 6a ca­po­ver­so 2 let­te­ra a e con­tro le de­ci­sio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 111b.361

2 Il ter­mi­ne per pro­dur­re le pro­ve è di set­te gior­ni se si trat­ta di mez­zi di pro­va che si tro­va­no in Sviz­ze­ra e di 30 gior­ni se si trat­ta di mez­zi di pro­va che si tro­va­no all’este­ro. Le pe­ri­zie de­vo­no es­se­re for­ni­te en­tro 30 gior­ni.

3 Il ter­mi­ne di cui al ca­po­ver­so 2 può es­se­re pro­ro­ga­to se il ri­cor­ren­te o il suo rap­pre­sen­tan­te ha un im­pe­di­men­to ad agi­re en­tro ta­le ter­mi­ne, se­gna­ta­men­te per ra­gio­ni di sa­lu­te o in­for­tu­nio.362

4 I ter­mi­ni so­no al mas­si­mo di due gior­ni la­vo­ra­ti­vi per le pro­ce­du­re con­cer­nen­ti il ri­fiu­to dell’en­tra­ta in Sviz­ze­ra e l’as­se­gna­zio­ne di un luo­go di sog­gior­no all’ae­ro­por­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 ca­po­ver­si 2–3 e 4.363

361 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

362 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

363 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 110a364

364 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012 (RU 2013 4375; FF 2010 3889; 20116503). Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, con ef­fet­to dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 111 Competenza del giudice unico 365

I giu­di­ci de­ci­do­no in qua­li­tà di giu­di­ce uni­co in ca­so di:

a.
stral­cio di ri­cor­si in quan­to pri­vi di og­get­to;
b.
non en­tra­ta nel me­ri­to su ri­cor­si ma­ni­fe­sta­men­te ir­ri­ce­vi­bi­li;
c.
de­ci­sio­ne re­la­ti­va al ri­fiu­to prov­vi­so­rio dell’en­tra­ta in Sviz­ze­ra all’ae­ro­por­to e all’as­se­gna­zio­ne di un luo­go di sog­gior­no pres­so l’ae­ro­por­to;
d.366
...
e.
ri­cor­si ma­ni­fe­sta­men­te fon­da­ti o ma­ni­fe­sta­men­te in­fon­da­ti, con l’ap­pro­va­zio­ne di un se­con­do giu­di­ce.

365 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I e IV 1 del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

366 Abro­ga­ta dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, con ef­fet­to dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 111a Procedura e decisione 367

1 Il Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le può ri­nun­cia­re al­lo scam­bio di scrit­ti.368

2 Le de­ci­sio­ni su ri­cor­so se­con­do l’ar­ti­co­lo 111 so­no mo­ti­va­te so­lo som­ma­ria­men­te.

367 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

368 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 3 dell’O dell’AF del 20 dic. 2006 che ade­gua ta­lu­ni at­ti nor­ma­ti­vi al­le di­spo­si­zio­ni del­la leg­ge sul Tri­bu­na­le fe­de­ra­le e del­la leg­ge sul Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 5599; 2007 5573; FF 2006 7109).

Art.111abis Misure istruttorie e notificazione orale delle sentenze 369

1 Nel­la pro­ce­du­ra di ri­cor­so con­tro de­ci­sio­ni in ma­te­ria d’asi­lo se­con­do l’ar­ti­co­lo 31a del­la pre­sen­te leg­ge pro­nun­cia­te nel­la pro­ce­du­ra ce­le­re o nel­la pro­ce­du­ra Du­bli­no, il Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le può at­tua­re, nei cen­tri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, le mi­su­re istrut­to­rie di cui all’ar­ti­co­lo 39 ca­po­ver­so 2 del­la leg­ge del 17 giu­gno 2005370 sul Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le, se ciò per­met­te di ema­na­re una de­ci­sio­ne sul ri­cor­so in tem­pi più bre­vi.

2 La sen­ten­za può es­se­re no­ti­fi­ca­ta oral­men­te. La no­ti­fi­ca­zio­ne ora­le e la mo­ti­va­zio­ne som­ma­ria de­vo­no es­se­re mes­se a ver­ba­le.

3 Le par­ti pos­so­no ri­chie­de­re il te­sto in­te­gra­le del­la sen­ten­za en­tro cin­que gior­ni dal­la sua no­ti­fi­ca­zio­ne ora­le. Ciò non ne so­spen­de la for­za ese­cu­ti­va.

369 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

370 RS 173.32

Art.111ater Indennità alle parti 371

Nel­la pro­ce­du­ra di ri­cor­so con­tro de­ci­sio­ni in ma­te­ria d’asi­lo se­con­do l’ar­ti­co­lo 31a pro­nun­cia­te nel­la pro­ce­du­ra ce­le­re o nel­la pro­ce­du­ra Du­bli­no non è ri­co­no­sciu­ta al­cu­na in­den­ni­tà al­le par­ti. Se il ri­chie­den­te l’asi­lo ha ri­nun­cia­to al­la rap­pre­sen­tan­za le­ga­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 102h o se il rap­pre­sen­tan­te le­ga­le de­si­gna­to ha ri­nun­cia­to a in­ter­por­re ri­cor­so (art. 102h cpv. 4) si ap­pli­ca­no le di­spo­si­zio­ni ge­ne­ra­li sull’am­mi­ni­stra­zio­ne del­la giu­sti­zia fe­de­ra­le.

371 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Sezione 3: Riesame e domande multiple 372

372 Introdotto dal n. I della LF del 14 dic. 2012, in vigore dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Art. 111b Riesame 373

1 La do­man­da di rie­sa­me de­bi­ta­men­te mo­ti­va­ta de­ve es­se­re in­di­riz­za­ta per scrit­to al­la SEM en­tro 30 gior­ni dal­la sco­per­ta del mo­ti­vo di rie­sa­me. Non si svol­ge al­cu­na fa­se pre­pa­ra­to­ria.374

2 Di nor­ma, la de­ci­sio­ne di non en­tra­ta nel me­ri­to è pre­sa en­tro cin­que gior­ni la­vo­ra­ti­vi dal de­po­si­to del­la do­man­da di rie­sa­me. Ne­gli al­tri ca­si la de­ci­sio­ne è pre­sa di nor­ma en­tro die­ci gior­ni la­vo­ra­ti­vi dal de­po­si­to del­la do­man­da.

3 La pre­sen­ta­zio­ne di una do­man­da di rie­sa­me non so­spen­de l’ese­cu­zio­ne. L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per il di­sbri­go può, su ri­chie­sta, con­ce­de­re l’ef­fet­to so­spen­si­vo se il ri­chie­den­te è espo­sto a un pe­ri­co­lo con­cre­to nel­lo Sta­to d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za.

4 Le do­man­de di rie­sa­me in­fon­da­te o pre­sen­ta­te ri­pe­tu­ta­men­te con gli stes­si mo­ti­vi so­no stral­cia­te sen­za for­ma­li­tà.

373 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

374 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 111c Domande multiple 375

1 Le do­man­de d’asi­lo pre­sen­ta­te en­tro cin­que an­ni dal pas­sag­gio in giu­di­ca­to del­la de­ci­sio­ne in ma­te­ria d’asi­lo e di al­lon­ta­na­men­to de­vo­no es­se­re mo­ti­va­te e pre­sen­ta­te per scrit­to. Non si svol­ge al­cu­na fa­se pre­pa­ra­to­ria. Si ap­pli­ca­no i mo­ti­vi di non en­tra­ta nel me­ri­to di cui all’ar­ti­co­lo 31a ca­po­ver­si 1–3.376

2 Le do­man­de mul­ti­ple in­fon­da­te o pre­sen­ta­te ri­pe­tu­ta­men­te con gli stes­si mo­ti­vi so­no stral­cia­te sen­za for­ma­li­tà.

375 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

376 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 25 set. 2015, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2016 3101; 2018 2855; FF 2014 6917).

Art. 111d Emolumenti 377

1 Se re­spin­ge la do­man­da di rie­sa­me o la do­man­da mul­ti­pla o non en­tra nel me­ri­to, la SEM ri­scuo­te un emo­lu­men­to. Se la do­man­da è par­zial­men­te ac­col­ta, l’emo­lu­men­to è ri­dot­to. Non so­no as­se­gna­te in­den­ni­tà.

2 Su ri­chie­sta, la SEM eso­ne­ra dal pa­ga­men­to del­le spe­se pro­ce­du­ra­li il ri­chie­den­te in­di­gen­te la cui do­man­da di rie­sa­me o mul­ti­pla non sem­bri a prio­ri pri­va di pro­ba­bi­li­tà di suc­ces­so.

3 La SEM può esi­ge­re dal ri­chie­den­te un an­ti­ci­po dell’emo­lu­men­to equi­va­len­te all’im­por­to pre­su­mi­bi­le del­le spe­se pro­ce­du­ra­li. Gli as­se­gna a tal fi­ne un con­gruo ter­mi­ne, pe­na la non en­tra­ta nel me­ri­to. Si ri­nun­cia a un an­ti­ci­po se:

a.
so­no da­te le pre­mes­se di cui al ca­po­ver­so 2; o
b.
nel­la pro­ce­du­ra ri­guar­dan­te mi­no­ri non ac­com­pa­gna­ti, la do­man­da di rie­sa­me o la do­man­da mul­ti­pla non sem­bri a prio­ri pri­va di pro­ba­bi­li­tà di suc­ces­so.

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na il cal­co­lo dell’emo­lu­men­to e l’am­mon­ta­re dell’an­ti­ci­po.

377 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Art. 112378

378 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, con ef­fet­to dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Sezione 4: Sospensione della prescrizione 379

379 Introdotto dal n. I della LF del 14 dic. 2012, in vigore dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889, 20116503).

Art. 112a380

Du­ran­te la pro­ce­du­ra di ri­cor­so, la pre­scri­zio­ne del­le pre­te­se fi­nan­zia­rie del­la Con­fe­de­ra­zio­ne nei con­fron­ti di be­ne­fi­cia­ri di sus­si­di o dell’aiu­to so­cia­le non co­min­cia, o, se co­min­cia­ta, è so­spe­sa.

380 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Capitolo 8a: Procedura d’asilo nell’ambito di fasi di test 381

381 Introdotto dal n. I della LF del 14 dic. 2012, in vigore dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Art. 112b ... 382383

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ve­de­re fa­si di te­st per va­lu­ta­re le nuo­ve pro­ce­du­re che com­por­tan­do mi­su­re or­ga­niz­za­ti­ve e tec­ni­che one­ro­se ri­chie­do­no lo svol­gi­men­to di una fa­se di te­st pri­ma di va­ra­re una mo­di­fi­ca di leg­ge.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i det­ta­gli del­le fa­si di te­st me­dian­te or­di­nan­za. A tal fi­ne, nel de­fi­ni­re la pro­ce­du­ra d’asi­lo di pri­ma istan­za e la pro­ce­du­ra di al­lon­ta­na­men­to co­me pu­re le que­stio­ni fi­nan­zia­rie con­nes­se può de­ro­ga­re al­la pre­sen­te leg­ge e al­la LStrI384.

3 Du­ran­te le fa­si di te­st, il Con­si­glio fe­de­ra­le può ri­dur­re a die­ci gior­ni il ter­mi­ne di ri­cor­so di 30 gior­ni pre­vi­sto dall’ar­ti­co­lo 108 ca­po­ver­so 1 se ai ri­chie­den­ti l’asi­lo in­te­res­sa­ti è ga­ran­ti­ta una tu­te­la giu­ri­sdi­zio­na­le ef­fi­ca­ce me­dian­te prov­ve­di­men­ti ade­gua­ti.

4 L’or­di­nan­za elen­ca tut­ti le di­spo­si­zio­ni di leg­ge a cui de­ro­ga.

5 La du­ra­ta del­le fa­si di te­st è di due an­ni al mas­si­mo.

382 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 28 set. 2012 (Mo­di­fi­che ur­gen­ti del­la leg­ge sull’asi­lo), in vi­go­re dal 29 set. 2012 si­no al 28 set. 2015 (RU 2012 5359; FF 2010 3889, 2011 6503) e pro­ro­ga­to fi­no al 28 set. 2019 giu­sta il n. II del­la LF del 26 set. 2014 (RU 2015 2047; FF 2014 1869). Ve­di an­che la di­sp. trans. di det­ta mod. al­la fi­ne del te­sto.

383 Abro­ga­ta dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, con ef­fet­to dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

384 RS 142.20

Capitolo 9: Collaborazione internazionale 385

385 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 14 dic. 2012, in vigore dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Art. 113 Principi 386

La Con­fe­de­ra­zio­ne par­te­ci­pa all’ar­mo­niz­za­zio­ne a li­vel­lo in­ter­na­zio­na­le del­la po­li­ti­ca eu­ro­pea in ma­te­ria di ri­fu­gia­ti e al­la so­lu­zio­ne dei pro­ble­mi dei ri­fu­gia­ti all’este­ro. Es­sa so­stie­ne l’at­ti­vi­tà del­le isti­tu­zio­ni in­ter­na­zio­na­li di soc­cor­so. Col­la­bo­ra se­gna­ta­men­te con l’Al­to Com­mis­sa­ria­to del­le Na­zio­ni Uni­te per i ri­fu­gia­ti.

386 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 20 dic. 2019, in vi­go­re dal 1° nov. 2020 (RU 2020 3989; FF 2018 5563).

Art 114 Trattati internazionali 387

Al fi­ne di im­ple­men­ta­re un cre­di­to qua­dro per la mi­gra­zio­ne, ap­pro­va­to in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 91 ca­po­ver­so 7 in com­bi­na­to di­spo­sto con l’ar­ti­co­lo 113 o dell’ar­ti­co­lo 93 ca­po­ver­so 1 let­te­ra c e ca­po­ver­so 2, il Con­si­glio fe­de­ra­le può con­clu­de­re trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li sul ver­sa­men­to di sus­si­di ad al­cu­ni Sta­ti mem­bri dell’UE o a or­ga­niz­za­zio­ni in­ter­na­zio­na­li. Con­sul­ta pre­via­men­te le Com­mis­sio­ni com­pe­ten­ti.

387 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 20 dic. 2019, in vi­go­re dal 1° nov. 2020 (RU 2020 3989; FF 2018 5563).

Capitolo 10: Disposizioni penali 388

388 Nuovo testo giusta l’art. 3 n. 2 del DF del 17 dic. 2004 che approva e traspone nel diritto svizzero gli Acc. bilaterali con l’UE per l’associazione della Svizzera alla normativa di Schengen e Dublino, in vigore dal 12 dic. 2008 (RU 2008 447, 5405art. 1 lett. a; FF 2004 5273).

Sezione 1: Disposizioni penali concernenti il capitolo 5 sezione 2 389

389 Introdotta dall’art. 3 n. 2 del DF del 17 dic. 2004 che approva e traspone nel diritto svizzero gli Acc. bilaterali con l’UE per l’associazione della Svizzera alla normativa di Schengen e Dublino, in vigore dal 12 dic. 2008 (RU 2008 447, 5405art. 1 lett. a; FF 2004 5273).

Art. 115 Delitti

È pu­ni­to con una pe­na pe­cu­nia­ria fi­no a 180 ali­quo­te gior­na­lie­re, se non si trat­ta di un cri­mi­ne o di un de­lit­to per il qua­le il CP390 com­mi­na una pe­na più gra­ve, chiun­que:391

a.
ot­tie­ne abu­si­va­men­te un van­tag­gio pe­cu­nia­rio per sé o al­tri, sul­la ba­se del­la pre­sen­te leg­ge, fa­cen­do di­chia­ra­zio­ni in­ve­ri­tie­re o in­com­ple­te o in qual­sia­si al­tro mo­do;
b.392
si sot­trae to­tal­men­te o in par­te all’ob­bli­go di ver­sa­re il con­tri­bu­to spe­cia­le di cui all’ar­ti­co­lo 86 fa­cen­do di­chia­ra­zio­ni in­ve­ri­tie­re o in­com­ple­te o in qual­sia­si al­tro mo­do;
c.393...
d.394
con l’in­ten­zio­ne di ar­ric­chir­si, ha aiu­ta­to al­tri al­la com­mis­sio­ne di un rea­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 116 let­te­ra c, in par­ti­co­la­re al­la sua pia­ni­fi­ca­zio­ne o or­ga­niz­za­zio­ne.

390 RS 311.0. Nuo­vo ter­mi­ne giu­sta l’all. n. 2 del­la LF del 20 mar. 2015 (At­tua­zio­ne dell’art. 121 cpv. 3–6 Co­st. sull’espul­sio­ne di stra­nie­ri che com­met­to­no rea­ti), in vi­go­re dal 1° ott. 2016 (RU 2016 2329; FF 2013 5163).

391 Nuo­vo te­sto giu­sta l’art. 334 del Co­di­ce pe­na­le (RS 311.0) nel­la ver­sio­ne del DF del 13 dic. 2002 , in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 3459; FF 1999 1669).

392 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la L del 16 dic. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087).

393 Abro­ga­to dall’all. n. 1 del­la LF del 16 dic. 2016 (In­te­gra­zio­ne), con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6521; FF 2016 2471; 2013 2045).

394 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Art. 116 Contravvenzioni

È pu­ni­to con la mul­ta, a me­no che il fat­to non rien­tri nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ar­ti­co­lo 115, chiun­que:

a.
vio­la l’ob­bli­go d’in­for­ma­re, fa­cen­do scien­te­men­te di­chia­ra­zio­ni in­ve­ri­tie­re o ri­fiu­tan­do di for­ni­re un’in­for­ma­zio­ne;
b.
si op­po­ne a un con­trol­lo or­di­na­to dall’au­to­ri­tà com­pe­ten­te o lo ren­de im­pos­si­bi­le in qual­sia­si al­tro mo­do;
c.395
qua­le ri­chie­den­te l’asi­lo svol­ge pub­bli­ca­men­te at­ti­vi­tà po­li­ti­che in Sviz­ze­ra al so­lo sco­po di crea­re mo­ti­vi sog­get­ti­vi in­sor­ti do­po la fu­ga ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 54;
d.396
ha aiu­ta­to al­tri al­la com­mis­sio­ne di un rea­to ai sen­si del­la let­te­ra c, in par­ti­co­la­re al­la sua pia­ni­fi­ca­zio­ne o or­ga­niz­za­zio­ne.

395 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

396 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF del 14 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2014 (RU 2013 4375, 5357; FF 2010 3889; 20116503).

Art. 116a397

397 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 16 dic. 2005 (RU 2006 4745; FF 2002 6087). Abro­ga­to dall’all. n. 1 del­la LF del 16 dic. 2016 (In­te­gra­zio­ne), con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6521; FF 2016 2471; 2013 2045).

Art. 117398

398 Abro­ga­to dall’all. n. 1 del­la LF del 16 dic. 2016 (In­te­gra­zio­ne), con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6521; FF 2016 2471; 2013 2045).

Sezione 2: Disposizioni penali concernenti il capitolo 7 sezione 2399

399 Introdotta dall’art. 3 n. 2 del DF del 17 dic. 2004 che approva e traspone nel diritto svizzero gli Acc. bilaterali con l’UE per l’associazione della Svizzera alla normativa di Schengen e Dublino, in vigore dal 12 dic. 2008 (RU 2008 447, 5405art. 1 lett. a; FF 2004 5273).

Art. 117a Trattamento indebito di dati personali

Chi, per uno sco­po che non sia quel­lo di de­ter­mi­na­re lo Sta­to com­pe­ten­te per l’esa­me di una do­man­da d’asi­lo pre­sen­ta­ta da un cit­ta­di­no di uno Sta­to ter­zo in uno Sta­to cui si ap­pli­ca­no gli ac­cor­di di as­so­cia­zio­ne a Du­bli­no, trat­ta da­ti per­so­na­li re­gi­stra­ti in Eu­ro­dac è pu­ni­to con la mul­ta.

Sezione 3: Perseguimento penale 400

400 Introdotta dall’art. 3 n. 2 del DF del 17 dic. 2004 che approva e traspone nel diritto svizzero gli Acc. bilaterali con l’UE per l’associazione della Svizzera alla normativa di Schengen e Dublino, in vigore dal 12 dic. 2008 (RU 2008 447, 5405art. 1 lett. a; FF 2004 5273).

Art. 118 ... 401

Il per­se­gui­men­to pe­na­le in­com­be ai Can­to­ni.

401 Abro­ga­ta dall’art. 3 n. 2 del DF del 17 dic. 2004 che ap­pro­va e tra­spo­ne nel di­rit­to sviz­ze­ro gli Acc. bi­la­te­ra­li con l’UE per l’as­so­cia­zio­ne del­la Sviz­ze­ra al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen e Du­bli­no, con ef­fet­to dal 12 dic. 2008 (RU 2008 447, 5405art. 1 lett. a; FF 2004 5273).

Capitolo 11: Disposizioni finali

Art. 119 Esecuzione

Il Con­si­glio fe­de­ra­le è in­ca­ri­ca­to dell’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge. Es­so ema­na le di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne.

Art. 120 Diritto previgente: abrogazione

So­no abro­ga­ti:

a.
la leg­ge sull’asi­lo del 5 ot­to­bre 1979402;
b.
il de­cre­to fe­de­ra­le del 16 di­cem­bre 1994403 con­cer­nen­te prov­ve­di­men­ti di ri­spar­mio nel set­to­re dell’asi­lo e de­gli stra­nie­ri.

402 [RU 19801718; 19862062; 19871674; 1990938, 1587art. 3 cpv.1; 19941634n. I 8.1, 2876; 1995146n. II 1126 n. II, 14356; 19972373,2394; 19981582]

403 [RU 19942876]

Art. 121 Disposizioni transitorie

1 Le pro­ce­du­re pen­den­ti all’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge so­no ret­te dal nuo­vo di­rit­to.

2 Le pro­ce­du­re pen­den­ti vol­te a ot­te­ne­re il per­mes­so di di­mo­ra di po­li­zia de­gli stra­nie­ri ai sen­si dell’at­tua­le ar­ti­co­lo 17 ca­po­ver­so 2 di­ven­ta­no pri­ve di og­get­to.

3 La Com­mis­sio­ne sviz­ze­ra di ri­cor­so in ma­te­ria d’asi­lo e il DFGP re­sta­no com­pe­ten­ti in me­ri­to al­le pro­ce­du­re di ri­cor­so pen­den­ti da­van­ti ai lo­ro ser­vi­zi all’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge. È fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 2.

4 Con l’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge, gli stra­nie­ri am­mes­si prov­vi­so­ria­men­te in grup­po in vir­tù dell’at­tua­le ar­ti­co­lo 14aca­po­ver­so 5 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 26 mar­zo 1931404 con­cer­nen­te la di­mo­ra e il do­mi­ci­lio de­gli stra­nie­ri sot­to­stan­no al­le di­spo­si­zio­ni del ca­pi­to­lo 4. La du­ra­ta del­la pre­sen­za del­le per­so­ne am­mes­se prov­vi­so­ria­men­te in grup­po è com­pu­ta­ta per il cal­co­lo dei ter­mi­ni pre­vi­sti dall’ar­ti­co­lo 74 ca­po­ver­si 2 e 3.

5 Il ver­sa­men­to del­le pre­sta­zio­ni as­si­sten­zia­li a ri­fu­gia­ti ti­to­la­ri di un per­mes­so di di­mo­ra è ret­to dal di­rit­to pre­vi­gen­te du­ran­te due an­ni a con­ta­re dall’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge.

404 [CS 1 117; RU 1949 225; 19871665; 1988332; 19901587art. 3 cpv. 2; 1991362n. II 11, 1034n. III; 1995146; 19991111, 2253, 2262all. n. 1; 20001891n. IV 2; 2002 685n. I 1, 701n. I 1, 3988all. n. 3; 2003 4557all. n. II 2; 2004 1633n. I 1, 4655n. I 1; 2005 5685all. n. 2; 2006 979art. 2 n. 1, 1931art. 18 n. 1, 2197all. n. 3, 3459all. n. 1, 4745all. n. 1; 2007 359all. n. 1. RU 2007 5437all. n. I]. Ve­di ora: la LF del 16 dic. 2005 su­gli stra­nie­ri e la lo­ro in­te­gra­zio­ne (RS 142.20).

Art. 122 Rapporto con il decreto federale del 26 giugno 1998 concernente misure urgenti nel settore dell’asilo e degli stranieri 405

Se il de­cre­to fe­de­ra­le del 26 giu­gno 1998 con­cer­nen­te mi­su­re ur­gen­ti nel set­to­re dell’asi­lo e de­gli stra­nie­ri vie­ne im­pu­gna­to con re­fe­ren­dum e re­spin­to in vo­ta­zio­ne po­po­la­re, le se­guen­ti di­spo­si­zio­ni de­ca­do­no:

a.
ar­ti­co­lo 8 ca­po­ver­so 4 (ob­bli­go di col­la­bo­ra­re all’ot­te­ni­men­to di do­cu­men­ti di viag­gio va­li­di);
b.
ar­ti­co­lo 32 ca­po­ver­so 2 let­te­ra a (non en­tra­ta nel me­ri­to in ca­so di man­ca­ta con­se­gna di do­cu­men­ti di viag­gio o d’iden­ti­tà);
c.
ar­ti­co­lo 33 (non en­tra­ta nel me­ri­to in ca­so di de­po­si­to ul­te­rio­re abu­si­vo di una do­man­da d’asi­lo);
d.
ar­ti­co­lo 32 ca­po­ver­so 2 let­te­ra b (non en­tra­ta nel me­ri­to in ca­so di in­gan­no sull’iden­ti­tà);
in que­sto ca­so il te­sto dell’ar­ti­co­lo 16 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b nel­la ver­sio­ne con­for­me al nu­me­ro I del de­cre­to fe­de­ra­le del 22 giu­gno 1990406 con­cer­nen­te la pro­ce­du­ra d’asi­lo so­sti­tui­sce la di­spo­si­zio­ne pre­vi­sta dall’ar­ti­co­lo 32 ca­po­ver­so 2 let­te­ra b; e
e.
ar­ti­co­lo 45 ca­po­ver­so 2 (ese­cu­zio­ne im­me­dia­ta in ca­so di de­ci­sio­ne di non en­tra­ta nel me­ri­to);
in que­sto ca­so il te­sto dell’ar­ti­co­lo 17a ca­po­ver­so 2 nel­la ver­sio­ne con­for­me al nu­me­ro II del­la leg­ge fe­de­ra­le del 18 mar­zo 1994407 con­cer­nen­te mi­su­re coer­ci­ti­ve in ma­te­ria di di­rit­to de­gli stra­nie­ri so­sti­tui­sce l’ar­ti­co­lo 45 ca­po­ver­so 2, pre­vio ade­gua­men­to dei rin­vii agli ar­ti­co­li ivi ci­ta­ti.

405 RU 19981582n. III. Que­sto art. è sen­za og­get­to a cau­sa dell’ac­cet­ta­zio­ne di que­sto DF nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 13 giu. 1999.

406 RU 1990938

407 RU 1995146, 151

Art. 123 Referendum ed entrata in vigore

1 La pre­sen­te leg­ge sot­to­stà al re­fe­ren­dum fa­col­ta­ti­vo.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le ne de­ter­mi­na l’en­tra­ta in vi­go­re.

Da­ta dell’en­tra­ta in vi­go­re: 1° ot­to­bre 1999408

408 DCF dell’11 ago. 1999.

Disposizioni finali della modifica del 19 dicembre 2003 409

Disposizioni transitorie della modifica del 16 dicembre 2005 411

411 RU 2006 4745; 2007 5573; FF 2002 6087. Il cpv. 1 è in vigore dal 1° gen. 2007, i cpv. 2–4 dal 1° gen. 2008.

Disposizione transitoria della modifica del 28 settembre 2012 413

Disposizioni transitorie della modifica del 14 dicembre 2012 414

Disposizioni transitorie della modifica del 26 settembre 2014 416

Disposizioni transitorie della modifica del 25 settembre 2015 417

Disposizione transitoria della modifica del 16 dicembre 2016 419

Allegato 1 421

421 Introdotto dall’all. n. 1 della LF del 13 giu. 2008 (Complementi nel quadro della trasposizione degli Acc. d’associazione alla normativa di Schengen e Dublino), in vigore dal 12 dic. 2008 (RU 20085407, 5405art. 2 lett. c; FF 2007 7149).

Accordi di associazione alla normativa di Dublino

Allegato 2 426

426 Originario all.

Modifica del diritto in vigore