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Ordinanza
del Consiglio dei PF sul personale del settore
dei politecnici federali
(Ordinanza sul personale del settore dei PF, OPers PF)1

del 15 marzo (Stato 1° settembre 2023)

Approvata dal Consiglio federale il 25 aprile 2001

1 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del Consiglio dei PF del 24 mar. 2004, approvata dal CF il 23 giu. 2004, in vigore dal 1° lug. 2004 (RU 2004 3301).

Il Consiglio dei PF,

visto l’articolo 37 capoverso 3 della legge del 24 marzo 20002 sul personale federale (LPers);
visto l’articolo 2 capoverso 2 dell’ordinanza quadro del 20 dicembre 20003 relativa alla legge sul personale federale (ordinanza quadro LPers),

ordina:

Capitolo 1: Disposizioni generali

Art. 1 Oggetto e campo d’applicazione

(art. 2 LPers)

1 La pre­sen­te or­di­nan­za di­sci­pli­na i rap­por­ti di la­vo­ro dei col­la­bo­ra­to­ri del set­to­re dei po­li­tec­ni­ci fe­de­ra­li (set­to­re dei PF).

2 La pre­sen­te or­di­nan­za non si ap­pli­ca:

a.4
ai rap­por­ti di la­vo­ro di cui all’ar­ti­co­lo 16b ca­po­ver­so 15 del­la leg­ge del 4 ot­to­bre 19916 sui PF;
abis.7
ai rap­por­ti di la­vo­ro dei pro­fes­so­ri or­di­na­ri, straor­di­na­ri e as­si­sten­ti dei due PF, sal­vo che l’or­di­nan­za del 18 set­tem­bre 20038 sul cor­po pro­fes­so­ra­le non ri­man­di espres­sa­men­te al­la pre­sen­te or­di­nan­za;
b.
agli ap­pren­di­sti che sot­to­stan­no al­la leg­ge fe­de­ra­le del 19 apri­le 19789 sul­la for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le.

4 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 24 mar. 2004, ap­pro­va­ta dal CF il 23 giu. 2004, in vi­go­re dal 1° lug. 2004 (RU 2004 3301).

5 Il ri­man­do è sta­to ade­gua­to in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 12 cpv. 2 del­la L del 18 giu. 2004 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (RS 170.512), con ef­fet­to dal 1° nov. 2021.

6 RS 414.110

7 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 24 mar. 2004, ap­pro­va­ta dal CF il 23 giu. 2004, in vi­go­re dal 1° lug. 2004 (RU 2004 3301).

8 RS 172.220.113.40

9 [RU 1979 1687; 1985 660n. I 21; 1987 600art. 17 n. 3; 1991 857all. n. 4; 1992 288all. n. 17, 2521art. 55 n. 1; 1996 2588art. 25 cpv. 2 ed all. n. 1; 1998 1822art. 2; 1999 2374n. I 2; 2003 187all. n. II 2. RU 2003 4557all. n. I 1]. At­tual­men­te la LF del 13 dic. 2002 (RS 412.10).

Art. 2 Competenze

(art. 3 LPers)

1 Il Con­si­glio dei PF è com­pe­ten­te per l’av­vio, la mo­di­fi­ca e la ces­sa­zio­ne dei rap­por­ti di la­vo­ro, co­me pu­re per tut­te le de­ci­sio­ni at­ti­nen­ti ai rap­por­ti di la­vo­ro con­cer­nen­ti:

a.10
i mem­bri del­le di­re­zio­ni de­gli isti­tu­ti, esclu­si i pre­si­den­ti del­le scuo­le e i di­ret­to­ri de­gli isti­tu­ti di ri­cer­ca (al­tri mem­bri del­le di­re­zio­ni de­gli isti­tu­ti);
b.
i col­la­bo­ra­to­ri del Con­si­glio dei PF;
c.11
i col­la­bo­ra­to­ri del­la se­gre­te­ria del­la Com­mis­sio­ne di ri­cor­so dei PF; le de­ci­sio­ni so­no pre­se d’in­te­sa con il pre­si­den­te del­la Com­mis­sio­ne.

2 Il Con­si­glio dei PF può de­le­ga­re le com­pe­ten­ze di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­re b e c al suo pre­si­den­te o al suo se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le.12

3 Le di­re­zio­ni dei PF e i di­ret­to­ri de­gli isti­tu­ti di ri­cer­ca so­no com­pe­ten­ti per l’av­vio, la mo­di­fi­ca e la ces­sa­zio­ne dei rap­por­ti di la­vo­ro dei lo­ro col­la­bo­ra­to­ri, non­ché per tut­te le de­ci­sio­ni at­ti­nen­ti a ta­li rap­por­ti di la­vo­ro.13

4 Il Con­si­glio dei PF è com­pe­ten­te per l’ap­pli­ca­zio­ne del­la pre­sen­te or­di­nan­za ai suoi col­la­bo­ra­to­ri.

5 ...14

10 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 6 mar. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1777).

11 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 24 mar. 2004, ap­pro­va­ta dal CF il 23 giu. 2004, in vi­go­re dal 1° lug. 2004 (RU 2004 3301).

12 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 24 mar. 2004, ap­pro­va­ta dal CF il 23 giu. 2004, in vi­go­re dal 1° lug. 2004 (RU 2004 3301).

13 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 24 mar. 2004, ap­pro­va­ta dal CF il 23 giu. 2004, in vi­go­re dal 1° lug. 2004 (RU 2004 3301).

14 Abro­ga­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 24 mar. 2004, ap­pro­va­ta dal CF il 23 giu. 2004, con ef­fet­to dal 1° lug. 2004 (RU 2004 3301).

Art. 3 Disciplinamento delle questioni di dettaglio

1 I due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca di­sci­pli­na­no, ove ne­ces­sa­rio, i det­ta­gli re­la­ti­vi al pro­prio per­so­na­le per quan­to non vi sia un al­tro ser­vi­zio pre­po­sto a ta­le sco­po.

2 In­for­ma­no ade­gua­ta­men­te i col­la­bo­ra­to­ri sul di­sci­pli­na­men­to del­le que­stio­ni di det­ta­glio.

Capitolo 2: Politica del personale

Sezione 1: Principio

Art. 4

1 Il Con­si­glio dei PF, i due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca si ado­pe­ra­no per:

a.
una po­li­ti­ca del per­so­na­le pro­gres­si­sta e so­cia­le;
b.
con­di­zio­ni di la­vo­ro al­let­tan­ti e com­pe­ti­ti­ve a li­vel­lo na­zio­na­le e in­ter­na­zio­na­le;
c.
un im­pie­go ade­gua­to, eco­no­mi­co e so­cial­men­te re­spon­sa­bi­le dei lo­ro col­la­bo­ra­to­ri;
d.
l’as­sun­zio­ne e il pro­mo­vi­men­to di col­la­bo­ra­to­ri ade­gua­ti.

2 La po­li­ti­ca del per­so­na­le tie­ne con­to de­gli obiet­ti­vi dell’in­se­gna­men­to, del­la ri­cer­ca e dei ser­vi­zi co­sì co­me de­fi­ni­ti nel­la le­gi­sla­zio­ne sui PF. Si ispi­ra al­la po­li­ti­ca del per­so­na­le del Con­si­glio fe­de­ra­le, non­ché al­la con­ven­zio­ne con­clu­sa con le par­ti so­cia­li.

3 I due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca so­no re­spon­sa­bi­li dell’ap­pli­ca­zio­ne del­la po­li­ti­ca del per­so­na­le. Adot­ta­no nel pro­prio set­to­re le ne­ces­sa­rie mi­su­re or­ga­niz­za­ti­ve e del per­so­na­le.

Sezione 2: Sviluppo del personale

Art. 5 Competenza

(art. 4 cpv. 2 lett. b LPers)

1 I due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca pro­muo­vo­no lo svi­lup­po di tut­to il per­so­na­le. Ac­cre­sco­no in que­sto mo­do la qua­li­tà del­le lo­ro pre­sta­zio­ni, am­plia­no la com­pe­ten­za tec­ni­ca dei col­la­bo­ra­to­ri e ne mi­glio­ra­no la com­pe­ti­ti­vi­tà sul mer­ca­to del la­vo­ro.

2 I col­la­bo­ra­to­ri so­no te­nu­ti a per­fe­zio­nar­si in ba­se al­le lo­ro at­ti­tu­di­ni e al­le esi­gen­ze del mer­ca­to del la­vo­ro e ad aprir­si ai cam­bia­men­ti.

3 I due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca par­te­ci­pa­no in mo­do com­mi­su­ra­to al­le spe­se di per­fe­zio­na­men­to del per­so­na­le. I di­rit­ti e gli ob­bli­ghi re­ci­pro­ci pos­so­no es­se­re sta­bi­li­ti in con­ven­zio­ni sul per­fe­zio­na­men­to.

Art. 6 Promovimento del corpo accademico intermedio

(art. 4 cpv. 2 lett. b LPers)

I due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca sti­la­no pia­ni di car­rie­ra per gli as­si­sten­ti, gli as­si­sten­ti in ca­po e i col­la­bo­ra­to­ri scien­ti­fi­ci.

Art. 7 Colloquio di valutazione e di promozione 15

(art. 4 cpv. 3 LPers)

1 I su­pe­rio­ri svol­go­no al­me­no una vol­ta all’an­no un col­lo­quio di va­lu­ta­zio­ne con i pro­pri col­la­bo­ra­to­ri. Que­st’ul­ti­mo ser­ve a trac­cia­re un bi­lan­cio e a fa­vo­ri­re il pro­mo­vi­men­to dei col­la­bo­ra­to­ri, a va­lu­ta­re le lo­ro pre­sta­zio­ni e a dar lo­ro l’oc­ca­sio­ne di espri­mer­si cir­ca il mo­do di agi­re dei su­pe­rio­ri.

2 So­no in par­ti­co­la­re og­get­to del col­lo­quio:

a.
la de­fi­ni­zio­ne di obiet­ti­vi e la lo­ro ve­ri­fi­ca;
b.
la si­tua­zio­ne la­vo­ra­ti­va;
c.
le pos­si­bi­li­tà e le mi­su­re di svi­lup­po;
d.16
l’av­vio di mi­su­re ap­pro­pria­te con­cer­nen­ti la fun­zio­ne o il rap­por­to di la­vo­ro.

3 La pre­sta­zio­ne dei col­la­bo­ra­to­ri è va­lu­ta­ta se­con­do cri­te­ri sta­bi­li­ti.

4 I col­la­bo­ra­to­ri si espri­mo­no sul mo­do di agi­re dei su­pe­rio­ri. I lo­ro ri­scon­tri ser­vo­no ai su­pe­rio­ri per lo svi­lup­po dell’uni­tà or­ga­niz­za­ti­va.

5 Con i col­la­bo­ra­to­ri che so­no im­pie­ga­ti a tem­po de­ter­mi­na­to da più di cin­que an­ni ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 17b del­la leg­ge del 4 ot­to­bre 199117 sui PF de­ve es­se­re re­dat­ta al mas­si­mo en­tro quat­tro an­ni una pia­ni­fi­ca­zio­ne scrit­ta del­la car­rie­ra. Il do­cu­men­to de­ve es­se­re rie­la­bo­ra­to al mas­si­mo do­po tre an­ni.18

15 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 6 mar. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1777).

16 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 29 giu. 2005, ap­pro­va­ta dal CF il 23 set. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2006 (RU 2005 4795).

17 RS 414.110

18 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 6 mar. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1777).

Art. 8 Sviluppo delle capacità gestionali

(art. 4 cpv. 2 lett. c LPers)

I due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca ela­bo­ra­no pro­gram­mi mi­ra­ti al­lo svi­lup­po del­le ca­pa­ci­tà ge­stio­na­li. Que­sti ul­ti­mi han­no per sco­po di per­met­te­re ai col­la­bo­ra­to­ri ido­nei l’ac­ces­so a fun­zio­ni di­ret­ti­ve e di pro­muo­ve­re le ca­pa­ci­tà ge­stio­na­li a tut­ti i li­vel­li, in par­ti­co­la­re nei set­to­ri dell’in­se­gna­men­to, del­la ri­cer­ca e dei ser­vi­zi.

Art. 9 Protezione della personalità

(art. 4 cpv. 2 lett. g LPers)

1 I due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca prov­ve­do­no a crea­re un cli­ma di ri­spet­to e di fi­du­cia sce­vro da qual­sia­si di­scri­mi­na­zio­ne.

2 Me­dian­te mi­su­re ade­gua­te e in­di­pen­den­te­men­te dal­le per­so­ne da cui que­ste ema­ni­no, im­pe­di­sco­no at­ten­ta­ti inam­mis­si­bi­li al­la per­so­na­li­tà dei sin­go­li col­la­bo­ra­to­ri, qua­li in par­ti­co­la­re:

a.
il ri­le­va­men­to si­ste­ma­ti­co di da­ti ri­guar­dan­ti le pre­sta­zio­ni in­di­vi­dua­li all’in­sa­pu­ta de­gli in­te­res­sa­ti;
b.
la per­pe­tra­zio­ne o la tol­le­ran­za di ag­gres­sio­ni o at­ti le­si­vi del­la di­gni­tà per­so­na­le e pro­fes­sio­na­le.

3 I due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca de­si­gna­no un ser­vi­zio in­ca­ri­ca­to di of­fri­re con­su­len­za e so­ste­gno ai col­la­bo­ra­to­ri che si sen­to­no sfa­vo­ri­ti o di­scri­mi­na­ti. Nell’adem­pi­men­to dei pro­pri com­pi­ti, ta­le ser­vi­zio non è vin­co­la­to da di­ret­ti­ve.

Art. 10 Parità di trattamento

(art. 4 cpv. 2 lett. d LPers)

1 I due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca pren­do­no mi­su­re mi­ra­te per ga­ran­ti­re pa­ri op­por­tu­ni­tà e la pa­ri­tà di trat­ta­men­to tra uo­mi­ni e don­ne.

2 Tu­te­la­no la di­gni­tà del­le don­ne e dell’uo­mo sul po­sto di la­vo­ro e pren­do­no mi­su­re in­te­se a far ri­spet­ta­re il di­vie­to di di­scri­mi­na­zio­ne.

Art. 11 Altre misure

(art. 4 cpv. 2 lett. e, f, h-k, 32 lett. d LPers)

I due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca pren­do­no, cia­scu­no per il pro­prio set­to­re, mi­su­re per:

a.
pro­muo­ve­re il plu­ri­lin­gui­smo, l’equa rap­pre­sen­tan­za del­le co­mu­ni­tà lin­gui­sti­che e la com­pren­sio­ne tra le stes­se;
b.
ga­ran­ti­re pa­ri op­por­tu­ni­tà ai di­sa­bi­li, se­gna­ta­men­te in ma­te­ria di im­pie­go e di in­te­gra­zio­ne;
c.
pro­muo­ve­re pres­so i col­la­bo­ra­to­ri un com­por­ta­men­to ri­spet­to­so dell’am­bien­te, del­la sa­lu­te e del­la si­cu­rez­za sul po­sto di la­vo­ro;
d.
crea­re po­sti di ti­ro­ci­nio e di per­fe­zio­na­men­to;
e.
crea­re con­di­zio­ni di la­vo­ro che con­sen­ta­no ai col­la­bo­ra­to­ri di adem­pie­re al­le pro­prie re­spon­sa­bi­li­tà in am­bi­to fa­mi­lia­re e so­cia­le;
f.
for­ni­re un’in­for­ma­zio­ne esau­sti­va e tem­pe­sti­va ai col­la­bo­ra­to­ri.

Sezione 3: Coordinamento e rapporti

Art. 12

(art. 5 LPers)

1 Il Con­si­glio dei PF coor­di­na, nel qua­dro dei prin­ci­pi for­mu­la­ti nell’ar­ti­co­lo 4, la po­li­ti­ca del per­so­na­le ela­bo­ra­ta dai due PF e da­gli isti­tu­ti di ri­cer­ca.

2 I due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca ve­ri­fi­ca­no pe­rio­di­ca­men­te il con­se­gui­men­to de­gli obiet­ti­vi fis­sa­ti nel­la LPers e nel­la pre­sen­te or­di­nan­za e ne fan­no rap­por­to al Con­si­glio dei PF.

3 Il rap­por­to con­tie­ne in par­ti­co­la­re in­di­ca­zio­ni cir­ca:

a.
la com­po­si­zio­ne del per­so­na­le;
b.
i co­sti del per­so­na­le;
c.
il gra­do di sod­di­sfa­zio­ne nel la­vo­ro;
d.
l’esi­to dei col­lo­qui di va­lu­ta­zio­ne;
e.19
l’ap­pli­ca­zio­ne del si­ste­ma sa­la­ria­le.

4 Il Con­si­glio dei PF va­lu­ta i rap­por­ti e ne ren­de con­to al Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’eco­no­mia, del­la for­ma­zio­ne e del­la ri­cer­ca20.

19 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 29 giu. 2005, ap­pro­va­ta dal CF il 23 set. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2006 (RU 2005 4795).

20 La de­si­gna­zio­ne dell’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va è sta­ta adat­ta­ta in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (RU 20044937), con ef­fet­to dal 1° gen. 2013.

Sezione 4: Partecipazione e collaborazione con le parti sociali

Art. 13

(art. 33 LPers)

1 Il Con­si­glio dei PF, i due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca pren­do­no tut­te le mi­su­re at­te a ga­ran­ti­re la pie­na col­la­bo­ra­zio­ne con le par­ti so­cia­li.

2 Il Con­si­glio dei PF, i due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca con­clu­do­no pe­rio­di­ca­men­te con le par­ti so­cia­li una con­ven­zio­ne in me­ri­to al­la re­ci­pro­ca coo­pe­ra­zio­ne e agli obiet­ti­vi di po­li­ti­ca del per­so­na­le.

3 Le par­ti so­cia­li pos­so­no chie­de­re, in vir­tù di ta­le con­ven­zio­ne, una re­vi­sio­ne del­la pre­sen­te or­di­nan­za.

4 Pres­so i due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca pos­so­no es­se­re co­sti­tui­te com­mis­sio­ni del per­so­na­le qua­lo­ra ciò ri­spon­da al de­si­de­rio del­la mag­gio­ran­za dei col­la­bo­ra­to­ri.

Capitolo 3: Rapporto di lavoro

Sezione 1: Formazione, modifica e risoluzione

Art. 14 Messa a concorso 21

(art. 7 LPers)

1 I po­sti va­can­ti so­no mes­si a con­cor­so me­dian­te pub­bli­ca­zio­ne in ade­gua­ti mez­zi di co­mu­ni­ca­zio­ne.

2 Ec­ce­zio­nal­men­te, si può fa­re a me­no di un con­cor­so pub­bli­co nei se­guen­ti ca­si:

a.
per po­sti di du­ra­ta de­ter­mi­na­ta fi­no a un an­no;
b.
per po­sti che sa­ran­no oc­cu­pa­ti in­ter­na­men­te ne­gli isti­tu­ti del set­to­re dei PF, in par­ti­co­la­re in ca­so di am­plia­men­to del­le man­sio­ni o di pro­mo­zio­ne a una fun­zio­ne su­pe­rio­re, ad ec­ce­zio­ne dei qua­dri su­pe­rio­ri;
c.
per po­sti de­sti­na­ti al­la ro­ta­zio­ne in­ter­na (job ro­ta­tion);
d.
per po­sti che sa­ran­no oc­cu­pa­ti nel qua­dro del­la rein­te­gra­zio­ne pro­fes­sio­na­le da col­la­bo­ra­to­ri am­ma­la­ti o in­for­tu­na­ti e nel qua­dro dell’in­te­gra­zio­ne di per­so­ne di­sa­bi­li.

3 Le di­re­zio­ni dei due PF e de­gli isti­tu­ti di ri­cer­ca di­sci­pli­na­no nel lo­ro set­to­re i det­ta­gli e la ri­par­ti­zio­ne del­le com­pe­ten­ze.

4 I po­sti va­can­ti nei ge­ne­ri di pro­fes­sio­ni con un tas­so di di­soc­cu­pa­zio­ne su­pe­rio­re al­la me­dia con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 53a dell’or­di­nan­za del 16 gen­na­io 199122 sul col­lo­ca­men­to de­vo­no es­se­re an­nun­cia­ti al ser­vi­zio pub­bli­co di col­lo­ca­men­to.

21 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

22 RS 823.111

Art. 15 Condizioni di assunzione

L’as­sun­zio­ne è su­bor­di­na­ta al­le esi­gen­ze con­for­mi al set­to­re d’at­ti­vi­tà.

Art. 16 Contratto di lavoro

(art. 8 LPers)

1 Il rap­por­to di la­vo­ro na­sce al mo­men­to del­la fir­ma del con­trat­to di la­vo­ro da par­te del ser­vi­zio com­pe­ten­te e del­la per­so­na che si in­ten­de as­su­me­re.

2 Il con­trat­to di la­vo­ro di­sci­pli­na al­me­no i se­guen­ti pun­ti:

a.
l’ini­zio e la du­ra­ta del rap­por­to di la­vo­ro;
b.
il set­to­re la­vo­ra­ti­vo;
c.
il pe­rio­do di pro­va;
d.
il gra­do d’oc­cu­pa­zio­ne;
e.
lo sti­pen­dio e la for­ma di ver­sa­men­to del­lo sti­pen­dio;
f.
la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le;
g.
i ter­mi­ni di di­sdet­ta.

3 Ol­tre al con­trat­to di la­vo­ro i col­la­bo­ra­to­ri ri­ce­vo­no un elen­co de­gli ob­bli­ghi.

Art. 17 Modifica del contratto di lavoro

(art. 13 LPers)

1 Ogni mo­di­fi­ca del con­trat­to di la­vo­ro ne­ces­si­ta del­la for­ma scrit­ta.

2 In ca­so di mo­di­fi­che del con­trat­to, si cer­ca di tro­va­re so­lu­zio­ni con­sen­sua­li. Se il col­la­bo­ra­to­re ri­fiu­ta la mo­di­fi­ca del con­trat­to, que­st’ul­ti­ma può es­se­re at­tua­ta so­lo tra­mi­te di­sdet­ta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 20a.23

23 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 6 mar. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1777).

Art. 18 Periodo di prova

(art. 8 cpv. 2 LPers)

1 Il pe­rio­do di pro­va du­ra di re­go­la tre me­si. Per il per­so­na­le scien­ti­fi­co e il per­so­na­le con fun­zio­ni spe­cia­li di sup­por­to es­so può du­ra­re fi­no a un mas­si­mo di sei me­si.24

2 In ca­so di cam­bia­men­to di po­sto all’in­ter­no del set­to­re dei PF o di rap­por­ti di la­vo­ro di du­ra­ta de­ter­mi­na­ta, il pe­rio­do di pro­va può es­se­re ri­dot­to o sop­pres­so.

24 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 6 mar. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1777).

Art. 19 Rapporti di lavoro di durata determinata

(art. 9 LPers)

1 Il rap­por­to di la­vo­ro è, di re­go­la, di du­ra­ta in­de­ter­mi­na­ta.

2 ... 25

3 I rap­por­ti di la­vo­ro di du­ra­ta de­ter­mi­na­ta non pos­so­no es­se­re con­clu­si al­lo sco­po di elu­de­re le di­spo­si­zio­ni re­la­ti­ve al­la pro­te­zio­ne con­tro la di­sdet­ta di cui all’ar­ti­co­lo 10 LPers.26

25 Abro­ga­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 6 mar. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, con ef­fet­to dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1777).

26 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 6 mar. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1777).

Art. 20 Risoluzione del rapporto di lavoro senza disdetta 27

1 Di co­mu­ne ac­cor­do le par­ti pos­so­no por­re ter­mi­ne al rap­por­to di la­vo­ro in qual­sia­si mo­men­to.

2 Il rap­por­to di la­vo­ro ter­mi­na sen­za di­sdet­ta:

a.
per i con­trat­ti di du­ra­ta de­ter­mi­na­ta al­la sca­den­za del­la du­ra­ta del con­trat­to;
b.
al rag­giun­gi­men­to del li­mi­te d’età di cui all’ar­ti­co­lo 21 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 194628 sull’as­si­cu­ra­zio­ne per la vec­chia­ia e per i su­per­sti­ti (LA­VS);
c.
in ca­so di de­ces­so del col­la­bo­ra­to­re.

27 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

28 RS 831.10

Art. 20a Termini di disdetta 29

1 Du­ran­te il pe­rio­do di pro­va il rap­por­to di la­vo­ro può es­se­re di­sdet­to re­go­lar­men­te:

a.
nei pri­mi due me­si con un ter­mi­ne di di­sdet­ta di set­te gior­ni;
b.
a par­ti­re dal ter­zo me­se con un ter­mi­ne di di­sdet­ta di un me­se, en­tro la fi­ne del me­se suc­ces­si­vo al­la di­sdet­ta.

2 Al ter­mi­ne del pe­rio­do di pro­va il rap­por­to di la­vo­ro può es­se­re di­sdet­to re­go­lar­men­te en­tro la fi­ne di ogni me­se. Si ap­pli­ca­no i se­guen­ti ter­mi­ni di di­sdet­ta:

a.
un me­se nel pri­mo an­no di ser­vi­zio;
b.
tre me­si a par­ti­re dal se­con­do an­no di ser­vi­zio.

3 In sin­go­li ca­si è pos­si­bi­le con­cor­da­re un ter­mi­ne di di­sdet­ta più lun­go. Ta­le ter­mi­ne non de­ve es­se­re su­pe­rio­re a sei me­si.

4 In sin­go­li ca­si il da­to­re di la­vo­ro può con­ce­de­re agli im­pie­ga­ti un ter­mi­ne di di­sdet­ta più bre­ve se non vi si op­pon­go­no in­te­res­si fon­da­men­ta­li.

29 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 6 mar. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1777).

Art. 20b Risoluzione del rapporto di lavoro in caso di incapacità al lavoro dovuta a malattia o infortunio 30

1 In ca­so di in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro per­ma­nen­te, to­ta­le o par­zia­le, un rap­por­to di la­vo­ro di du­ra­ta in­de­ter­mi­na­ta può es­se­re di­sdet­to re­go­lar­men­te per in­ca­pa­ci­tà o inat­ti­tu­di­ne. La di­sdet­ta av­vie­ne al più pre­sto:

a.
in ca­so di in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro nei pri­mi due an­ni di ser­vi­zio: al­la fi­ne di un’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro del­la du­ra­ta mi­ni­ma di 365 gior­ni;
b.
in ca­so di in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro a par­ti­re dal ter­zo an­no di ser­vi­zio: al­la fi­ne di un’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro del­la du­ra­ta mi­ni­ma di 730 gior­ni.

2 In de­ro­ga al ca­po­ver­so 1 il rap­por­to di la­vo­ro può es­se­re ri­sol­to:

a.
se la di­sdet­ta av­vie­ne du­ran­te il pe­rio­do di pro­va;
b.
se la per­so­na in­te­res­sa­ta vio­la ri­pe­tu­ta­men­te gli ob­bli­ghi di col­la­bo­ra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 36a;
c.
do­po la sca­den­za dei pe­rio­di di cui all’ar­ti­co­lo 336c ca­po­ver­so 1 let­te­ra b del Co­di­ce del­le ob­bli­ga­zio­ni31, pur­ché pri­ma dell’ini­zio dell’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro vi fos­se già un mo­ti­vo di di­sdet­ta di­ver­so dall’in­ca­pa­ci­tà o dall’inat­ti­tu­di­ne do­vu­ta a mo­ti­vi di sa­lu­te e l’in­ten­zio­ne di di­sdi­re il rap­por­to di la­vo­ro sia sta­ta co­mu­ni­ca­ta al­la per­so­na in­te­res­sa­ta pri­ma dell’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro; op­pu­re
d.
se l’as­si­cu­ra­zio­ne per l’in­va­li­di­tà ha ri­co­no­sciu­to una per­ma­nen­te in­ca­pa­ci­tà par­zia­le al la­vo­ro, pur­ché al­la per­so­na in­te­res­sa­ta sia of­fer­to un la­vo­ro ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­le; in que­sto ca­so la di­sdet­ta può av­ve­ni­re al più pre­sto con ef­fet­to dall’ini­zio del ver­sa­men­to del­la ren­di­ta d’in­va­li­di­tà.

3 La di­sdet­ta av­vie­ne nel ri­spet­to dei ter­mi­ni di cui all’ar­ti­co­lo 20a.

30 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

31 RS 220

Art. 20c Impiego oltre l’età ordinaria di pensionamento 32

(art. 10 cpv. 2 LPers)

1 Do­po la fi­ne del rap­por­to di la­vo­ro a se­gui­to del rag­giun­gi­men­to del li­mi­te d’età se­con­do l’ar­ti­co­lo 21 LA­VS33, il ser­vi­zio com­pe­ten­te di cui all’ar­ti­co­lo 2 può, d’in­te­sa con la per­so­na in­te­res­sa­ta, pro­ro­ga­re il rap­por­to di la­vo­ro.

2 Do­po la fi­ne del rap­por­to di la­vo­ro a se­gui­to del rag­giun­gi­men­to del li­mi­te d’età se­con­do l’ar­ti­co­lo 21 LA­VS, le col­la­bo­ra­tri­ci han­no di­rit­to a pro­ro­ga­re il rap­por­to di la­vo­ro al­le stes­se con­di­zio­ni di as­sun­zio­ne fi­no al com­pi­men­to del 65° an­no d’età al mas­si­mo. La do­man­da de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta al ser­vi­zio com­pe­ten­te al più tar­di sei me­si pri­ma del com­pi­men­to del 64° an­no d’età.

3 Il rap­por­to di la­vo­ro di cui al ca­po­ver­so 1 ter­mi­na sen­za di­sdet­ta al più tar­di al­la fi­ne del me­se in cui il col­la­bo­ra­to­re com­pie il 70° an­no d’età.

32 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 22 set. 2021, ap­pro­va­ta dal CF il 3 dic. 2021, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2021 845).

33 RS 831.10

Sezione 2: Ristrutturazioni

Art. 21 Misure in caso di ristrutturazioni

(art. 10, 19, 31 e 33 LPers)34

1 I due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca pro­ce­do­no a ri­strut­tu­ra­zio­ni so­cial­men­te so­ste­ni­bi­li. I col­la­bo­ra­to­ri con­tri­bui­sco­no al­la rea­liz­za­zio­ne e al­la buo­na riu­sci­ta del­le ri­strut­tu­ra­zio­ni, se­gna­ta­men­te me­dian­te la col­la­bo­ra­zio­ne at­ti­va al­le mi­su­re e lo svi­lup­po dell’ini­zia­ti­va in­di­vi­dua­le.

2 Han­no prio­ri­tà ri­spet­to al li­cen­zia­men­to:

a.35
...
b.
la mu­ta­zio­ne dei col­la­bo­ra­to­ri a un al­tro po­sto ade­gua­to all’in­ter­no del set­to­re dei PF;
c.36
il so­ste­gno in ca­so di rio­rien­ta­men­to pro­fes­sio­na­le o ri­cer­ca di un al­tro po­sto ri­te­nu­to ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­le all'ester­no del set­to­re dei PF;
d.37
il so­ste­gno in ca­so di for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le con­ti­nua;
e.
il pen­sio­na­men­to an­ti­ci­pa­to.

3 I due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca in­for­ma­no i lo­ro col­la­bo­ra­to­ri e le par­ti so­cia­li in mo­do tra­spa­ren­te, esau­sti­vo e tem­pe­sti­vo.

4 Il Con­si­glio dei PF è com­pe­ten­te per l’ela­bo­ra­zio­ne e la fir­ma del pia­no so­cia­le con le as­so­cia­zio­ni del per­so­na­le.

34 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 6 mar. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1777).

35 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 6 mar. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, con ef­fet­to dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1777).

36 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 6 mar. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1777).

37 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 6 mar. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1777).

Art. 22 Pensionamento anticipato a seguito di ristrutturazioni 38

(art. 31 cpv. 5 LPers)

1 In ca­so di ri­strut­tu­ra­zio­ni il pen­sio­na­men­to an­ti­ci­pa­to par­zia­le o in­te­gra­le è pos­si­bi­le se il col­la­bo­ra­to­re:

a.
ha com­piu­to il 60° an­no d’età;
b.
ha la­vo­ra­to inin­ter­rot­ta­men­te per al­me­no die­ci an­ni in un isti­tu­to del set­to­re dei PF;
c.
non può es­se­re col­lo­ca­to in un al­tro po­sto ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­le con lo stes­so tas­so di oc­cu­pa­zio­ne;
d.
non ha ri­fiu­ta­to al­tri po­sti ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­li;
e.
non è ma­la­to e non è in­te­res­sa­to da una pro­ce­du­ra di ac­cer­ta­men­to dell’in­va­li­di­tà in cor­so o im­mi­nen­te.

2 Inol­tre, al­me­no una del­le se­guen­ti con­di­zio­ni de­ve es­se­re adem­piu­ta:

a.
il po­sto è sop­pres­so;
b.
il cam­po di at­ti­vi­tà del col­la­bo­ra­to­re su­bi­sce sen­si­bi­li mo­di­fi­che e per mo­ti­vi og­get­ti­vi e per­so­na­li l’in­tro­du­zio­ne a una nuo­va tec­ni­ca, in una nuo­va or­ga­niz­za­zio­ne o in un nuo­vo pro­ces­so non è più ri­te­nu­ta eco­no­mi­ca;
c.
il po­sto di un al­tro im­pie­ga­to più gio­va­ne non de­ve es­se­re sop­pres­so a se­gui­to del suo pen­sio­na­men­to an­ti­ci­pa­to;
d.
de­ve es­se­re in­tro­dot­ta una re­go­la­men­ta­zio­ne so­ste­ni­bi­le per la suc­ces­sio­ne del col­la­bo­ra­to­re.

38 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 22 set. 2021, ap­pro­va­ta dal CF il 3 dic. 2021, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2021 845).

Art. 22a Prestazioni in caso di pensionamento anticipato a seguito di ristrutturazioni 39


(art. 31 cpv. 5 LPers)

1 Se al mo­men­to del pen­sio­na­men­to an­ti­ci­pa­to ha un’età com­pre­sa tra 60 e 62 an­ni, l’im­pie­ga­to per­ce­pi­sce la ren­di­ta di vec­chia­ia che gli sa­reb­be spet­ta­ta in ca­so di pen­sio­na­men­to al com­pi­men­to del 63° an­no d’età, non­ché una ren­di­ta tran­si­to­ria in­te­ra­men­te fi­nan­zia­ta dal da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 64 del re­go­la­men­to di pre­vi­den­za del 3 di­cem­bre 200740 del­la Cas­sa di pre­vi­den­za del Set­to­re dei PF per i col­la­bo­ra­to­ri del Set­to­re dei PF (RP-PF 1).

2 Se al mo­men­to del pen­sio­na­men­to an­ti­ci­pa­to ha al­me­no 63 an­ni, ol­tre al­la ren­di­ta di vec­chia­ia re­go­la­men­ta­re, l’im­pie­ga­to per­ce­pi­sce la ren­di­ta tran­si­to­ria in­te­ra­men­te fi­nan­zia­ta dal da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 64 RP-PF 1.

3 Per mo­ti­vi va­li­di, in ag­giun­ta al pen­sio­na­men­to an­ti­ci­pa­to par­zia­le o in­te­gra­le, il ser­vi­zio com­pe­ten­te di cui all’ar­ti­co­lo 2 può for­ni­re le pre­sta­zio­ni se­guen­ti:

a.
una par­te­ci­pa­zio­ne mas­si­ma del 50 per cen­to ai co­sti per il man­te­ni­men­to del­la pre­vi­den­za al li­vel­lo del pre­ce­den­te gua­da­gno as­si­cu­ra­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 33a LPP;
b.
una par­te­ci­pa­zio­ne al ri­scat­to fi­na­liz­za­to all’au­men­to del­la ren­di­ta di vec­chia­ia se­con­do l’ar­ti­co­lo 33 RP-PF 1;
c.
l’as­sun­zio­ne com­ple­ta o par­zia­le dei con­tri­bu­ti do­vu­ti sul red­di­to in for­ma di ren­di­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 28 dell’or­di­nan­za del 31 ot­to­bre 194741 sull’as­si­cu­ra­zio­ne per la vec­chia­ia e per i su­per­sti­ti, ma al mas­si­mo fi­no al rag­giun­gi­men­to del li­mi­te d’età se­con­do l’ar­ti­co­lo 21 LA­VS42.

39 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 22 set. 2021, ap­pro­va­ta dal CF il 3 dic. 2021, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2021 845).

40 RS 172.220.142.1

41 RS 831.101

42 RS 831.10

Art. 22b Prestazioni in caso di risoluzione del rapporto di lavoro di comune intesa 43

(art. 19 cpv. 4 LPers)

1 Il da­to­re di la­vo­ro può for­ni­re le pre­sta­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 22a ca­po­ver­so 3 non­ché una par­te­ci­pa­zio­ne più ele­va­ta al fi­nan­zia­men­to del­la ren­di­ta tran­si­to­ria ri­spet­to a quan­to pre­vi­sto nell’al­le­ga­to 5 all’im­pie­ga­to che ha com­piu­to il 60° an­no d’età se:

a.
il rap­por­to di la­vo­ro è sciol­to di co­mu­ne in­te­sa per mo­ti­vi di po­li­ti­ca azien­da­le o del per­so­na­le; e
b.
non sus­si­ste al­cun mo­ti­vo di di­sdet­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 10 ca­po­ver­so 3 let­te­re a–d ed f o ca­po­ver­so 4 LPers.

2 Sus­si­sto­no mo­ti­vi di po­li­ti­ca azien­da­le o del per­so­na­le in par­ti­co­la­re se:

a.
si pre­ve­de di sop­pri­me­re il po­sto;
b.
de­ve es­se­re in­tro­dot­ta una re­go­la­men­ta­zio­ne so­ste­ni­bi­le per la suc­ces­sio­ne del col­la­bo­ra­to­re;
c.
per mo­ti­vi og­get­ti­vi e per­so­na­li l’in­tro­du­zio­ne a una nuo­va tec­ni­ca, in una nuo­va or­ga­niz­za­zio­ne o in un nuo­vo pro­ces­so non è più ri­te­nu­ta eco­no­mi­ca.

3 Nel com­ples­so le pre­sta­zio­ni non pos­so­no su­pe­ra­re uno sti­pen­dio an­nuo.

43 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 22 set. 2021, ap­pro­va­ta dal CF il 3 dic. 2021, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2021 845).

Art. 23 Prestazioni supplementari del datore di lavoro

(art. 31 cpv. 3 e 5 LPers)

Per evi­ta­re si­tua­zio­ni dif­fi­ci­li, i due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca pos­so­no for­ni­re al­tre pre­sta­zio­ni.

Capitolo 4: Prestazioni

Sezione 1: Stipendio e supplementi

Art. 24 Categorie di collaboratori 44

1 La clas­si­fi­ca­zio­ne del­la fun­zio­ne, la re­tri­bu­zio­ne e l’evo­lu­zio­ne del­lo sti­pen­dio dei col­la­bo­ra­to­ri so­no ge­sti­ti in ma­nie­ra uni­for­me se­con­do le di­spo­si­zio­ni de­gli ar­ti­co­li 25–34.

2 Qua­lo­ra non fos­se pos­si­bi­le de­fi­ni­re il li­vel­lo di una fun­zio­ne con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 25, i PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca pos­so­no, d’in­te­sa con il Con­si­glio dei PF, sta­bi­li­re la re­tri­bu­zio­ne e l’evo­lu­zio­ne del­lo sti­pen­dio in ma­nie­ra for­fet­ta­ria per le se­guen­ti ca­te­go­rie di col­la­bo­ra­to­ri:

a.
po­sti a tem­po de­ter­mi­na­to il cui sco­po prin­ci­pa­le con­si­ste nel­la for­ma­zio­ne de­gli in­te­res­sa­ti o nel lo­ro ac­ces­so al­la car­rie­ra scien­ti­fi­ca se­con­do l’ar­ti­co­lo 17b ca­po­ver­so 2 let­te­re b o c del­la leg­ge del 4 ot­to­bre 199145 sui PF;
b.
po­sti in pro­get­ti di ri­cer­ca di du­ra­ta de­ter­mi­na­ta con fi­nan­zia­to­ri ester­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 17b ca­po­ver­so 2 let­te­ra c del­la leg­ge sui PF che fan­no se­gui­to al­la for­ma­zio­ne;
c.
po­sti per com­pi­ti in­fra­strut­tu­ra­li di du­ra­ta de­ter­mi­na­ta.

3 Per le ca­te­go­rie di cui al ca­po­ver­so 2 l’am­mon­ta­re del­lo sti­pen­dio si ba­sa sui re­qui­si­ti dell’at­ti­vi­tà, sul­le nor­me dei fi­nan­zia­to­ri e sul­la per­cen­tua­le del tem­po di la­vo­ro ef­fet­ti­va­men­te de­di­ca­to all’isti­tu­to. Non è con­sen­ti­to scen­de­re al di sot­to de­gli sti­pen­di mi­ni­mi di cui all’al­le­ga­to 3 e de­ve es­se­re pre­vi­sta un’evo­lu­zio­ne del­lo sti­pen­dio.

4 In ca­so di oc­cu­pa­zio­ne ir­re­go­la­re è pos­si­bi­le sta­bi­li­re sti­pen­di gior­na­lie­ri o ora­ri.

44 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

45 RS 414.110

Art. 25 Classificazione della funzione 46

1 Al mo­men­to del­la co­sti­tu­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro o in ca­so di cam­bia­men­to del­la fun­zio­ne, il ser­vi­zio com­pe­ten­te di cui all’ar­ti­co­lo 2 ca­po­ver­si 1–3 de­fi­ni­sce in qua­le li­vel­lo del­la gri­glia del­le fun­zio­ni ri­por­ta­ta nell’al­le­ga­to 1 rien­tra il po­sto del col­la­bo­ra­to­re. Per la clas­si­fi­ca­zio­ne tie­ne con­to del pro­fi­lo dei re­qui­si­ti del­la fun­zio­ne. È fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 24 ca­po­ver­so 2.47

2 I col­la­bo­ra­to­ri che non so­no d’ac­cor­do con la clas­si­fi­ca­zio­ne pos­so­no adi­re la com­mis­sio­ne pa­ri­te­ti­ca di rie­sa­me del­le va­lu­ta­zio­ni del­le fun­zio­ni nel set­to­re dei PF.

46 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 29 giu. 2005, ap­pro­va­ta dal CF il 23 set. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2006 (RU 2005 4795).

47 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

Art. 26 Stipendio iniziale 48

(art. 15 LPers)

1 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te di cui all’ar­ti­co­lo 2 ca­po­ver­si 1–3 fis­sa lo sti­pen­dio ini­zia­le in ba­se al­la sca­la sa­la­ria­le ri­por­ta­ta nell’al­le­ga­to 2 en­tro l’im­por­to mi­ni­mo e quel­lo mas­si­mo pre­vi­sto per il re­la­ti­vo li­vel­lo di fun­zio­ne.

2 Nel­la fis­sa­zio­ne del­lo sti­pen­dio ini­zia­le si tie­ne ade­gua­ta­men­te con­to dell’espe­rien­za e del mer­ca­to del la­vo­ro.

3 D’in­te­sa con il Con­si­glio dei PF, in sin­go­li ca­si è pos­si­bi­le con­ce­de­re sti­pen­di fi­no al 10 per cen­to su­pe­rio­ri all’im­por­to mas­si­mo del re­la­ti­vo li­vel­lo di fun­zio­ne per re­clu­ta­re o man­te­ne­re in ser­vi­zio col­la­bo­ra­to­ri par­ti­co­lar­men­te qua­li­fi­ca­ti.49

4 I ca­po­ver­si 1–3 non con­tem­pla­no le ca­te­go­rie di col­la­bo­ra­to­ri di cui all’ar­ti­co­lo 24 ca­po­ver­so 2. In que­sto ca­so lo sti­pen­dio ini­zia­le è fis­sa­to in ba­se all’ar­ti­co­lo 24 ca­po­ver­so 3.50

48 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 29 giu. 2005, ap­pro­va­ta dal CF il 23 set. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2006 (RU 2005 4795).

49 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

50 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

Art. 27 Evoluzione dello stipendio 51

(art. 4 cpv. 3 e art. 15 LPers)

1 L’evo­lu­zio­ne del­lo sti­pen­dio pog­gia, nei li­mi­ti con­sen­ti­ti dal­le ri­sor­se di­spo­ni­bi­li, su una va­lu­ta­zio­ne an­nua­le del­le pre­sta­zio­ni e sull’espe­rien­za.

2 Le pre­sta­zio­ni dei col­la­bo­ra­to­ri so­no va­lu­ta­te nel mo­do se­guen­te:

a.
su­pe­ra net­ta­men­te le esi­gen­ze;
b.
su­pe­ra le esi­gen­ze;
c.
adem­pie le esi­gen­ze;
d.
adem­pie gran par­te del­le esi­gen­ze;
e.
adem­pie par­te del­le esi­gen­ze;
f.
non adem­pie le esi­gen­ze.52

3 Se è in­fe­rio­re al­lo sti­pen­dio cor­ri­spon­den­te al­la pre­sta­zio­ne at­tua­le del col­la­bo­ra­to­re, lo sti­pen­dio in­di­vi­dua­le è au­men­ta­to nei li­mi­ti con­sen­ti­ti dal­le ri­sor­se di­spo­ni­bi­li. Se è su­pe­rio­re, ri­ma­ne in­va­ria­to.

4 Se un col­la­bo­ra­to­re non adem­pie le esi­gen­ze, il su­pe­rio­re av­via mi­su­re ap­pro­pria­te con­cer­nen­ti la fun­zio­ne o il rap­por­to di la­vo­ro.53

5 Su pro­po­sta del PF o dell’isti­tu­to di ri­cer­ca com­pe­ten­te, per de­ter­mi­na­ti grup­pi di fun­zio­ni il Con­si­glio dei PF può pre­ve­de­re un si­ste­ma di bo­nus ba­sa­to sul­la va­lu­ta­zio­ne del­le pre­sta­zio­ni. L’im­por­to mas­si­mo del ri­spet­ti­vo li­vel­lo di fun­zio­ne non può es­se­re su­pe­ra­to.54

6 I due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca de­si­gna­no un ser­vi­zio in­ter­no al qua­le i di­pen­den­ti pos­so­no ri­vol­ger­si in ca­so di di­ver­gen­ze sul­la va­lu­ta­zio­ne del­le pre­sta­zio­ni.55

7 I ca­po­ver­si 1–3 non si ap­pli­ca­no al­le ca­te­go­rie di col­la­bo­ra­to­ri di cui all’ar­ti­co­lo 24 ca­po­ver­so 2. In que­sto ca­so l’evo­lu­zio­ne del­lo sti­pen­dio è fis­sa­ta in ba­se all’ar­ti­co­lo 24 ca­po­ver­so 3.56

51 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 29 giu. 2005, ap­pro­va­ta dal CF il 23 set. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2006 (RU 2005 4795).

52 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF dell’11 dic. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 18 feb. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2009 809).

53 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF dell’11 dic. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 18 feb. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2009 809).

54 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

55 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

56 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

Art. 28 Adeguamento della scala salariale 57

(art. 16 LPers)

1 Do­po aver ne­go­zia­to con le par­ti so­cia­li il Con­si­glio dei PF de­ci­de ogni an­no, nei li­mi­ti con­sen­ti­ti dal­le ri­sor­se di­spo­ni­bi­li, se e co­me ac­cor­da­re una com­pen­sa­zio­ne del rin­ca­ro o un au­men­to del­lo sti­pen­dio rea­le ri­spet­to al­la sca­la sa­la­ria­le di cui all’al­le­ga­to 2.

2 Per l’ade­gua­men­to del­la sca­la sa­la­ria­le si tie­ne con­to, in par­ti­co­la­re, del mer­ca­to del la­vo­ro e del rin­ca­ro.

3 Se le mi­su­re sa­la­ria­li de­ci­se dal Con­si­glio dei PF cor­ri­spon­do­no al mas­si­mo a quel­le adot­ta­te dal Con­si­glio fe­de­ra­le per il per­so­na­le fe­de­ra­le è pos­si­bi­le ri­nun­cia­re al­la re­vi­sio­ne par­zia­le del­la pre­sen­te or­di­nan­za.

57 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 22 set. 2021, ap­pro­va­ta dal CF il 3 dic. 2021, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2021 845).

Art. 28a Compensazione del rincaro 58

(art. 16 LPers)

1 La com­pen­sa­zio­ne del rin­ca­ro è ver­sa­ta su:

a.
lo sti­pen­dio;
b.
le pre­sta­zio­ni che in­te­gra­no l’as­se­gno fa­mi­lia­re.

2 Se il rin­ca­ro re­gi­stra­to do­po l’ul­ti­mo ade­gua­men­to lo giu­sti­fi­ca, gli isti­tu­ti ade­gua­no le se­guen­ti in­den­ni­tà:

a.
le in­den­ni­tà per il la­vo­ro do­me­ni­ca­le e not­tur­no;
b.
le in­den­ni­tà per il ser­vi­zio di pic­chet­to;
c.
le in­den­ni­tà di fun­zio­ne;
d.
le in­den­ni­tà spe­cia­li.

58 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 22 set. 2021, ap­pro­va­ta dal CF il 3 dic. 2021, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2021 845).

Art. 29 Indennità di funzione 59

(art. 15 LPers)

1 In ca­so di in­ca­ri­chi prov­vi­so­ri che com­por­ta­no par­ti­co­la­ri esi­gen­ze o sol­le­ci­ta­zio­ni che non giu­sti­fi­ca­no tut­ta­via il pas­sag­gio a un li­vel­lo di fun­zio­ne su­pe­rio­re, è pos­si­bi­le cor­ri­spon­de­re un’in­den­ni­tà di fun­zio­ne.

2 L’im­por­to dell’in­den­ni­tà si con­for­ma al li­vel­lo di fun­zio­ne cui cor­ri­spon­de la par­ti­co­la­re esi­gen­za o sol­le­ci­ta­zio­ne ri­chie­sta.

3 Per l’eser­ci­zio del­la fun­zio­ne co­me al­tro mem­bro del­la di­re­zio­ne di un isti­tu­to può es­se­re ver­sa­ta un’in­den­ni­tà di fun­zio­ne.60

59 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 29 giu. 2005, ap­pro­va­ta dal CF il 23 set. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2006 (RU 2005 4795).

60 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 6 mar. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1777).

Art. 30 Premi speciali 61

(art. 15 LPers)

1 A sin­go­li col­la­bo­ra­to­ri o a grup­pi di la­vo­ro che for­ni­sco­no pre­sta­zio­ni ec­ce­zio­na­li pos­so­no es­se­re ver­sa­ti pre­mi spe­cia­li.

2 I pre­mi spe­cia­li so­no cor­ri­spo­sti in de­na­ro o in na­tu­ra.

3 Il va­lo­re dei pre­mi spe­cia­li non può es­se­re su­pe­rio­re al 10 per cen­to dell’im­por­to mas­si­mo del li­vel­lo di fun­zio­ne di cui all’al­le­ga­to 2.

61 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 29 giu. 2005, ap­pro­va­ta dal CF il 23 set. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2006 (RU 2005 4795).

Art. 31 Indennità temporanea in funzione del mercato del lavoro 62

Per te­ne­re con­to di con­di­zio­ni spe­cia­li sul mer­ca­to del la­vo­ro, il Con­si­glio dei PF può fis­sa­re, per de­ter­mi­na­te fun­zio­ni, un’in­den­ni­tà tem­po­ra­nea in fun­zio­ne del mer­ca­to del la­vo­ro non su­pe­rio­re al 10 per cen­to dell’im­por­to mas­si­mo pre­vi­sto per il re­la­ti­vo li­vel­lo di fun­zio­ne.

62 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 29 giu. 2005, ap­pro­va­ta dal CF il 23 set. 2005, in vi­go­re dal 1° gen. 2006 (RU 2005 4795).

Art. 3263

63 Abro­ga­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 29 giu. 2005, ap­pro­va­ta dal CF il 23 set. 2005, con ef­fet­to dal 1° gen. 2006 (RU 2005 4795).

Art. 33 Indennità

(art. 15 LPers)

Pos­so­no es­se­re ver­sa­te in­den­ni­tà per:

a.
la­vo­ro do­me­ni­ca­le e not­tur­no;
b.
la­vo­ro a tur­ni e ser­vi­zio di pic­chet­to.

Art. 34 Occupazione a tempo parziale 64

(art. 15 LPers)

Fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 41a, lo sti­pen­dio e le in­den­ni­tà dei col­la­bo­ra­to­ri im­pie­ga­ti a tem­po par­zia­le cor­ri­spon­do­no al tas­so di oc­cu­pa­zio­ne.

64 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF dell’11 dic. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 18 feb. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2009 809).

Art. 3565

65 Abro­ga­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, con ef­fet­to dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

Sezione 2: Prestazioni sociali

Art. 36 Diritto allo stipendio in caso di malattia o infortunio e computo delle prestazioni delle assicurazioni sociali 66

(art. 29 e 30 LPers)

1 I col­la­bo­ra­to­ri, che in se­gui­to a ma­lat­tia o in­for­tu­nio non pos­so­no la­vo­ra­re, han­no di­rit­to a per­ce­pi­re lo sti­pen­dio se­con­do le di­spo­si­zio­ni di cui agli ar­ti­co­li 36–36c.

2 Per il pa­ga­men­to del­lo sti­pen­dio in ca­so di ma­lat­tia o in­for­tu­nio è in­di­spen­sa­bi­le sod­di­sfa­re gli ob­bli­ghi di col­la­bo­ra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 36a ca­po­ver­si 2–4.

3 I due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca pos­so­no adem­pie­re l’ob­bli­go di re­tri­bui­re il la­vo­ra­to­re sti­pu­lan­do un’as­si­cu­ra­zio­ne equi­va­len­te a fa­vo­re dei col­la­bo­ra­to­ri.

4 Le pre­sta­zio­ni dell’as­si­cu­ra­zio­ne mi­li­ta­re, dell’Isti­tu­to na­zio­na­le sviz­ze­ro di as­si­cu­ra­zio­ne con­tro gli in­for­tu­ni (SU­VA) o di un’al­tra as­si­cu­ra­zio­ne ob­bli­ga­to­ria con­tro gli in­for­tu­ni so­no com­pu­ta­te sul­lo sti­pen­dio al qua­le il col­la­bo­ra­to­re ha di­rit­to in ca­so di ma­lat­tia o in­for­tu­nio. Le ren­di­te e le in­den­ni­tà gior­na­lie­re dell’as­si­cu­ra­zio­ne per l’in­va­li­di­tà so­no com­pu­ta­te nel­la mi­su­ra in cui, ag­giun­te al­lo sti­pen­dio com­pren­si­vo del­le pre­sta­zio­ni com­pu­ta­te dell’as­si­cu­ra­zio­ne mi­li­ta­re, del­la SU­VA o di un’al­tra as­si­cu­ra­zio­ne ob­bli­ga­to­ria con­tro gli in­for­tu­ni, su­pe­ra­no lo sti­pen­dio al qua­le il col­la­bo­ra­to­re ave­va di­rit­to pri­ma del­la ri­du­zio­ne.

66 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

Art. 36a Obbligo di collaborazione del collaboratore in caso di incapacità al lavoro dovuta a malattia o infortunio 67

1 In ca­so di as­sen­ze di du­ra­ta su­pe­rio­re a tre gior­ni con­se­cu­ti­vi, i col­la­bo­ra­to­ri in­via­no di pro­pria ini­zia­ti­va al ser­vi­zio com­pe­ten­te un cer­ti­fi­ca­to me­di­co.

2 In ca­si mo­ti­va­ti il ser­vi­zio com­pe­ten­te può:

a.
ri­chie­de­re un cer­ti­fi­ca­to me­di­co già dal pri­mo gior­no di as­sen­za o pro­ro­ga­re i ter­mi­ni;
b.
or­di­na­re una vi­si­ta di con­trol­lo pres­so un me­di­co di fi­du­cia per va­lu­ta­re la ca­pa­ci­tà la­vo­ra­ti­va.

3 I col­la­bo­ra­to­ri so­no te­nu­ti a col­la­bo­ra­re ai prov­ve­di­men­ti d’in­te­gra­zio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 47a. In par­ti­co­la­re de­vo­no se­gui­re le di­spo­si­zio­ni me­di­che, sot­to­por­si al­le vi­si­te di con­trol­lo del me­di­co di fi­du­cia or­di­na­te dal da­to­re di la­vo­ro e, su ri­chie­sta, au­to­riz­za­re i me­di­ci cu­ran­ti a for­ni­re in­for­ma­zio­ni al me­di­co di fi­du­cia.

4 Du­ran­te il pe­rio­do di in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro, pri­ma di re­car­si all’este­ro il col­la­bo­ra­to­re de­ve in­via­re una co­mu­ni­ca­zio­ne scrit­ta al ser­vi­zio pre­po­sto di cui all’ar­ti­co­lo 3 in­di­can­do il luo­go di sog­gior­no e al­le­gan­do un cer­ti­fi­ca­to del me­di­co cu­ran­te.

67 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF dell’11 dic. 2008 ap­pro­va­ta dal CF il 18 feb. 2009 (RU 2009 809). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

Art. 36abis Durata ed entità del pagamento dello stipendio in caso di malattia o infortunio 68

1 Il di­rit­to al­lo sti­pen­dio in ca­so di in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro do­vu­ta a ma­lat­tia o in­for­tu­nio ini­zia il pri­mo gior­no del­la ma­lat­tia o dell’in­for­tu­nio. Du­ra fi­no al ri­sta­bi­li­men­to del­la ca­pa­ci­tà la­vo­ra­ti­va, tut­ta­via al mas­si­mo:

a.
fi­no al­la fi­ne del ter­mi­ne di di­sdet­ta, se il rap­por­to di la­vo­ro è di­sdet­to du­ran­te il pe­rio­do di pro­va;
b.
365 gior­ni nei pri­mi due an­ni di ser­vi­zio do­po la fi­ne del pe­rio­do di pro­va;
c.
730 gior­ni a par­ti­re dal ter­zo an­no di ser­vi­zio.

2 I gior­ni in cui i col­la­bo­ra­to­ri so­no to­tal­men­te o par­zial­men­te in­ca­pa­ci di la­vo­ra­re so­no com­pu­ta­ti nel­lo stes­so mo­do sul­la du­ra­ta del di­rit­to al­lo sti­pen­dio.

3 In ca­so di in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro do­vu­ta a ma­lat­tia o in­for­tu­nio il col­la­bo­ra­to­re ri­ce­ve l’in­te­ro sti­pen­dio lor­do com­pre­se le in­den­ni­tà. A par­ti­re dal 366° gior­no vie­ne ver­sa­to il 90 per cen­to del­lo sti­pen­dio lor­do. Even­tua­li in­den­ni­tà le­ga­te ai com­pi­ti so­no ri­dot­te nel­la stes­sa mi­su­ra.

4 Il di­rit­to al­lo sti­pen­dio dei col­la­bo­ra­to­ri con un rap­por­to di la­vo­ro di du­ra­ta de­ter­mi­na­ta si estin­gue al­la sca­den­za del con­trat­to qua­lo­ra ta­le ter­mi­ne sia an­te­rio­re a quel­lo men­zio­na­to al ca­po­ver­so 1.

5 Per i col­la­bo­ra­to­ri re­mu­ne­ra­ti con sti­pen­dio ora­rio il di­rit­to al­lo sti­pen­dio si ba­sa sul­lo sti­pen­dio dell’ora­rio di la­vo­ro re­go­la­re di­sci­pli­na­to con­trat­tual­men­te, al­tri­men­ti si ba­sa sul­lo sti­pen­dio me­dio per­ce­pi­to nei 12 me­si pre­ce­den­ti l’ini­zio dell’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro. Se pri­ma dell’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro il col­la­bo­ra­to­re è sta­to oc­cu­pa­to per me­no di 12 me­si, si ap­pli­ca co­me ba­se lo sti­pen­dio me­dio che ha per­ce­pi­to du­ran­te il pe­rio­do in cui è sta­to oc­cu­pa­to.

68 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

Art. 36b Riduzione o soppressione delle prestazioni 69

1 Qua­lo­ra un col­la­bo­ra­to­re non adem­pia o adem­pia so­lo in par­te gli ob­bli­ghi di col­la­bo­ra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 36a ca­po­ver­si 2–4, le pre­sta­zio­ni pos­so­no es­se­re ri­dot­te o, in ca­si gra­vi, sop­pres­se.

2 Inol­tre le pre­sta­zio­ni pos­so­no es­se­re ri­dot­te qua­lo­ra un col­la­bo­ra­to­re ab­bia con­trat­to una ma­lat­tia o sia in­cor­so in un in­for­tu­nio in­ten­zio­nal­men­te o per gra­ve ne­gli­gen­za, si sia espo­sto con­sa­pe­vol­men­te a un pe­ri­co­lo fuo­ri dall’or­di­na­rio o si sia av­ven­tu­ra­to in un’im­pre­sa ri­schio­sa.

69 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

Art. 36c Interruzione e nuova decorrenza del termine per il pagamento dello stipendio in caso di malattia o infortunio 70

(art. 29 LPers)

1 Se do­po l’ini­zio dell’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro un col­la­bo­ra­to­re ri­pren­de a la­vo­ra­re tem­po­ra­nea­men­te se­con­do il pro­prio tas­so di oc­cu­pa­zio­ne, i pe­rio­di di cui all’ar­ti­co­lo 36abis ca­po­ver­so 1 so­no pro­ro­ga­ti del nu­me­ro di gior­ni in cui è pre­sta­ta l’in­te­ra du­ra­ta gior­na­lie­ra del la­vo­ro con­ve­nu­ta e so­no sod­di­sfat­ti i re­qui­si­ti fis­sa­ti nel­la de­scri­zio­ne del po­sto.

2 Una vol­ta sca­du­ti i ter­mi­ni per il pa­ga­men­to del­lo sti­pen­dio di cui all’ar­ti­co­lo 36abis ca­po­ver­so 1, in ca­so di in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro a se­gui­to di una nuo­va ma­lat­tia o di un nuo­vo in­for­tu­nio o a se­gui­to del­la ri­com­par­sa di una ma­lat­tia o di con­se­guen­ze di un in­for­tu­nio, i ter­mi­ni ri­co­min­cia­no a de­cor­re­re a con­di­zio­ne che pre­ce­den­te­men­te il col­la­bo­ra­to­re sia sta­to abi­le al la­vo­ro se­con­do il pro­prio tas­so di oc­cu­pa­zio­ne per al­me­no 12 me­si con­se­cu­ti­vi. Non so­no pre­se in con­si­de­ra­zio­ne le as­sen­ze per ma­lat­tia o in­for­tu­nio che am­mon­ta­no com­ples­si­va­men­te a me­no di 30 gior­ni ci­vi­li.

3 In ca­so di in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro a se­gui­to di una nuo­va ma­lat­tia o di un nuo­vo in­for­tu­nio do­po la sca­den­za dei ter­mi­ni per il pa­ga­men­to del­lo sti­pen­dio di cui all’ar­ti­co­lo 36abis e pri­ma che il col­la­bo­ra­to­re sia sta­to abi­le al la­vo­ro se­con­do il pro­prio tas­so di oc­cu­pa­zio­ne per al­me­no 12 me­si con­se­cu­ti­vi, fi­no al quin­to an­no di ser­vi­zio sus­si­ste il di­rit­to al pa­ga­men­to del­lo sti­pen­dio nel­la mi­su­ra del 90 per cen­to del­lo sti­pen­dio lor­do per un pe­rio­do di 90 gior­ni e a par­ti­re dal se­sto an­no di ser­vi­zio per un pe­rio­do di 180 gior­ni.

70 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

Art. 37 Diritto allo stipendio in caso di gravidanza, maternità e adozione

(art. 29 cpv. 1 LPers)

1 In ca­so di ma­ter­ni­tà, le col­la­bo­ra­tri­ci han­no di­rit­to a un con­ge­do pa­ga­to al­lo sti­pen­dio to­ta­le per un pe­rio­do di quat­tro me­si.

2 Se lo de­si­de­ra, la col­la­bo­ra­tri­ce può so­spen­de­re il la­vo­ro al più pre­sto un me­se pri­ma del­la da­ta pre­vi­sta per la na­sci­ta.

3 La me­tà del con­ge­do di ma­ter­ni­tà può, pre­vio ac­cor­do con il ser­vi­zio com­pe­ten­te, es­se­re com­pen­sa­ta con una ri­du­zio­ne au­to­no­ma­men­te scel­ta del gra­do d’oc­cu­pa­zio­ne con­ve­nu­to per con­trat­to. Se an­che il pa­dre la­vo­ra nel set­to­re dei PF, i ge­ni­to­ri pos­so­no sud­di­vi­der­si ta­le con­ge­do a lo­ro di­scre­zio­ne.

4 Per la pre­sa a ca­ri­co di bam­bi­ni fi­no a sei an­ni d’età e di bam­bi­ni di­sa­bi­li in vi­sta di un’ado­zio­ne, si ha di­rit­to ad un con­ge­do pa­ga­to al­lo sti­pen­dio to­ta­le per un pe­rio­do di due me­si. Il ca­po­ver­so 3 è ap­pli­ca­bi­le per ana­lo­gia.

Art. 37a Congedo di paternità, congedo del partner registrato e congedo per adozione 71


(art. 17a LPers)

1 È ac­cor­da­to un con­ge­do di ven­ti gior­ni la­vo­ra­ti­vi du­ran­te il qua­le è ver­sa­to l’in­te­ro sti­pen­dio:

a.
al pa­dre giu­ri­di­co in ca­so di na­sci­ta di uno o più fi­gli pro­pri;
b.
al part­ner re­gi­stra­to in ca­so di na­sci­ta di uno o più fi­gli dell’al­tro part­ner;
c.
al pa­dre adot­ti­vo in ca­so di ado­zio­ne di uno o più fi­gli se­con­do l’ar­ti­co­lo 37 ca­po­ver­so 4.

2 Die­ci gior­ni di con­ge­do de­vo­no es­se­re pre­si nei pri­mi sei me­si do­po la na­sci­ta o l’ado­zio­ne, men­tre i re­stan­ti die­ci gior­ni de­vo­no es­se­re pre­si en­tro do­di­ci me­si. Il con­ge­do può es­se­re pre­so in bloc­co o a gior­ni.

71 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 22 set. 2021, ap­pro­va­ta dal CF il 3 dic. 2021, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2021 845).

Art. 37b Congedo di assistenza a un figlio con gravi problemi di salute 72

(art. 17a LPers)

1 In ca­so di in­ter­ru­zio­ne del la­vo­ro per as­si­ste­re un fi­glio con gra­vi pro­ble­mi di sa­lu­te do­vu­ti a ma­lat­tia o in­for­tu­nio, lo sti­pen­dio in­te­gra­le e gli as­se­gni so­cia­li so­no ver­sa­ti al col­la­bo­ra­to­re du­ran­te 14 set­ti­ma­ne al mas­si­mo.

2 Un fi­glio ha gra­vi pro­ble­mi di sa­lu­te, se:

a.
si è ve­ri­fi­ca­to un cam­bia­men­to ra­di­ca­le del suo sta­to di sa­lu­te fi­si­ca o psi­chi­ca;
b.
il de­cor­so o l’esi­to di que­sto cam­bia­men­to è dif­fi­cil­men­te pre­ve­di­bi­le op­pu­re va con­si­de­ra­ta l’even­tua­li­tà di un dan­no per­ma­nen­te o cre­scen­te op­pu­re del de­ces­so;
c.
sus­si­ste un bi­so­gno par­ti­co­lar­men­te ele­va­to di as­si­sten­za da par­te dei ge­ni­to­ri; e
d.
al­me­no un ge­ni­to­re de­ve in­ter­rom­pe­re l’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va per as­si­ste­re il fi­glio.

3 Il con­ge­do di as­si­sten­za de­ve es­se­re frui­to en­tro 18 me­si dal pri­mo gior­no dell’in­ter­ru­zio­ne del la­vo­ro di cui al ca­po­ver­so 1.

4 Per ogni ca­so di ma­lat­tia o in­for­tu­nio sus­si­ste un so­lo di­rit­to. Una ri­ca­du­ta che si ve­ri­fi­ca do­po al­me­no 12 me­si sen­za di­stur­bi è con­si­de­ra­ta un nuo­vo even­to.

72 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 22 set. 2021, ap­pro­va­ta dal CF il 3 dic. 2021, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2021 845).

Art. 38 Diritto allo stipendio in caso di servizio militare, servizio di protezione civile e servizio civile sostitutivo

(art. 29 cpv. 1 LPers)

1 In ca­so di con­ge­do per ser­vi­zio mi­li­ta­re e ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le sviz­ze­ri ob­bli­ga­to­ri e per la du­ra­ta del ser­vi­zio ci­vi­le so­sti­tu­ti­vo, gli astret­ti al ser­vi­zio han­no di­rit­to al­la to­ta­li­tà del­lo sti­pen­dio.

2 In ca­so di ser­vi­zio vo­lon­ta­rio lo sti­pen­dio può es­se­re pa­ga­to per al mas­si­mo 10 gior­ni di la­vo­ro all’an­no.

3 Le in­den­ni­tà per per­di­ta di gua­da­gno pre­vi­ste dal­la leg­ge in ca­so di ser­vi­zi di cui ai ca­po­ver­si 1 e 2 spet­ta­no ai due PF e agli isti­tu­ti di ri­cer­ca.

4 Gli as­se­gni so­cia­li so­no ver­sa­ti sen­za ri­du­zio­ni.

Art. 39 Prestazioni in caso di infortunio professionale

(art. 29 cpv. 1 LPers)

1 In ca­so di in­va­li­di­tà do­vu­ta a in­for­tu­nio pro­fes­sio­na­le o ad al­tra ma­lat­tia pro­fes­sio­na­le equi­va­len­te si ha di­rit­to:73

a.74
al 100 per cen­to del­lo sti­pen­dio de­ter­mi­nan­te in ca­so di in­ca­pa­ci­tà la­vo­ra­ti­va to­ta­le fi­no al rag­giun­gi­men­to del li­mi­te d’età di cui all’ar­ti­co­lo 21 LA­VS75;
b.
al­la quo­ta cor­ri­spon­den­te al gra­do di in­va­li­di­tà ai sen­si del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 mar­zo 198176 sull’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro gli in­for­tu­ni in ca­so di in­ca­pa­ci­tà la­vo­ra­ti­va par­zia­le.

2 ...77

3 So­no com­pu­ta­te le pre­sta­zio­ni as­si­cu­ra­ti­ve.

73 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 24 mar. 2004, ap­pro­va­ta dal CF il 23 giu. 2004, in vi­go­re dal 1° lug. 2004 (RU 2004 3301).

74 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

75 RS 831.10

76 RS 832.20

77 Abro­ga­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 24 mar. 2004, ap­pro­va­ta dal CF il 23 giu. 2004, con ef­fet­to dal 1° lug. 2004 (RU 2004 3301).

Art. 39a78

78 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 2 ott. 2007, ap­pro­va­ta dal CF il 14 mag. 2008 (RU 2008 2293). Abro­ga­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 22 set. 2021, ap­pro­va­ta dal CF il 3 dic. 2021, con ef­fet­to dal 1° gen. 2022 (RU 2021 845).

Art. 40 Diritto allo stipendio in caso di decesso 79

(art. 29 cpv. 2 LPers)

1 In ca­so di de­ces­so di un col­la­bo­ra­to­re, i su­per­sti­ti ri­ce­vo­no un im­por­to com­ples­si­vo pa­ri a un se­sto del­lo sti­pen­dio an­nuo più even­tua­li as­se­gni ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 41–41b.

2 So­no con­si­de­ra­ti su­per­sti­ti il co­niu­ge, il part­ner re­gi­stra­to, i fi­gli mi­no­ren­ni o una per­so­na con cui la per­so­na de­fun­ta ha con­vis­su­to pri­ma del de­ces­so. In as­sen­za di ta­li su­per­sti­ti, so­no con­si­de­ra­ti su­per­sti­ti al­tre per­so­ne ver­so le qua­li la per­so­na de­fun­ta ha adem­piu­to un ob­bli­go di as­si­sten­za.

79 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

Art. 41 Diritto all’assegno familiare 80

(art. 31 cpv. 1−3 LPers)

Il di­rit­to all’as­se­gno fa­mi­lia­re è di­sci­pli­na­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 3 del­la leg­ge del 24 mar­zo 200681 su­gli as­se­gni fa­mi­lia­ri (LA­Fam).

80 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 22 set. 2021, ap­pro­va­ta dal CF il 3 dic. 2021, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2021 845).

81 RS 836.2

Art. 41a Prestazioni che integrano l’assegno familiare 82

(art. 31 cpv. 1−3 LPers)

1 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te di cui all’ar­ti­co­lo 2 ver­sa ai col­la­bo­ra­to­ri pre­sta­zio­ni che in­te­gra­no l’as­se­gno fa­mi­lia­re. La som­ma de­gli as­se­gni fa­mi­lia­ri se­con­do la LA­Fam83, de­gli as­se­gni fa­mi­lia­ri can­to­na­li e del­la pre­sta­zio­ne che in­te­gra l’as­se­gno fa­mi­lia­re am­mon­ta an­nual­men­te al mas­si­mo a:

a.
4519 fran­chi per il pri­mo fi­glio che ha di­rit­to all’as­se­gno;
b.
2919 fran­chi per ogni ul­te­rio­re fi­glio che ha di­rit­to all’as­se­gno di cui all’ar­ti­co­lo 3 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a LA­Fam;
c.
3298 fran­chi per ogni ul­te­rio­re fi­glio che ha di­rit­to all’as­se­gno di cui all’ar­ti­co­lo 3 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b LA­Fam.

2 Se la som­ma de­gli as­se­gni fa­mi­lia­ri se­con­do la LA­Fam e de­gli as­se­gni fa­mi­lia­ri can­to­na­li su­pe­ra l’im­por­to di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­re a–c, il col­la­bo­ra­to­re non ha di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni che in­te­gra­no l’as­se­gno fa­mi­lia­re.

3 Dal­le pre­sta­zio­ni che in­te­gra­no l’as­se­gno fa­mi­lia­re so­no de­dot­ti i se­guen­ti as­se­gni fa­mi­lia­ri:

a.
gli as­se­gni fa­mi­lia­ri per­ce­pi­ti da al­tre per­so­ne per lo stes­so fi­glio se­con­do la LA­Fam e gli or­di­na­men­ti can­to­na­li su­gli as­se­gni fa­mi­lia­ri;
b.
gli as­se­gni fa­mi­lia­ri, gli as­se­gni per i fi­gli, gli as­se­gni di for­ma­zio­ne e gli as­se­gni di cu­sto­dia ob­bli­ga­to­ri o so­vraob­bli­ga­to­ri per­ce­pi­ti dal col­la­bo­ra­to­re o da al­tre per­so­ne pres­so al­tri da­to­ri di la­vo­ro o un’al­tra au­to­ri­tà per lo stes­so fi­glio.

4 I col­la­bo­ra­to­ri che han­no un tas­so di oc­cu­pa­zio­ne in­fe­rio­re al 50 per cen­to o che non con­se­guo­no lo sti­pen­dio mi­ni­mo pre­vi­sto per gli as­se­gni per i fi­gli (art. 13 cpv. 3 LA­Fam) ri­ce­vo­no le pre­sta­zio­ni in­te­gra­ti­ve sol­tan­to se si trat­ta di ca­si di ri­go­re. Se più im­pie­ga­ti han­no di­rit­to ad as­se­gni fa­mi­lia­ri per il me­de­si­mo fi­glio, le pre­sta­zio­ni in­te­gra­ti­ve so­no ver­sa­te lo­ro a con­di­zio­ne che il tas­so di oc­cu­pa­zio­ne com­ples­si­vo am­mon­ti al­me­no al 50 per cen­to.

5 Le pre­sta­zio­ni che in­te­gra­no l’as­se­gno fa­mi­lia­re so­no ade­gua­te al rin­ca­ro.

82 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF dell’11 dic. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 18 feb. 2009 (RU 2009 809). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 22 set. 2021, ap­pro­va­ta dal CF il 3 dic. 2021, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2021 845).

83 RS 836.2

Art. 41b Assegno per il sostegno a congiunti 84

(art. 31 cpv. 1–3 LPers)

1 L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 2 può ver­sa­re la me­tà dell’im­por­to dell’as­se­gno di cui all’ar­ti­co­lo 41a ca­po­ver­so 1 let­te­ra a ai col­la­bo­ra­to­ri il cui co­niu­ge o part­ner re­gi­stra­to è im­pos­si­bi­li­ta­to du­re­vol­men­te a eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va a cau­sa di una ma­lat­tia gra­ve.

2 L’as­se­gno per il so­ste­gno a con­giun­ti è ade­gua­to al rin­ca­ro.

84 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF dell’11 dic. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 18 feb. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2009 809).

Art. 42 Previdenza professionale 85

(art. 32g cpv. 5 LPers)

1 I col­la­bo­ra­to­ri del set­to­re dei PF so­no as­si­cu­ra­ti pres­so PU­BLI­CA con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni sul­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le del­la LPers e del­la leg­ge del 20 di­cem­bre 200686 su PU­BLI­CA.

2 So­no con­si­de­ra­ti sti­pen­dio de­ter­mi­nan­te e as­si­cu­ra­ti pres­so PU­BLI­CA, nel qua­dro del­le di­spo­si­zio­ni re­go­la­men­ta­ri, lo sti­pen­dio e le com­po­nen­ti del­lo sti­pen­dio di cui agli ar­ti­co­li 24, 26, 27, 29 e 31.87

3 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te di cui all’ar­ti­co­lo 2 può par­te­ci­pa­re al ri­scat­to re­go­la­men­ta­re se, in oc­ca­sio­ne di una nuo­va as­sun­zio­ne, la pre­vi­den­za sem­bra ina­de­gua­ta ri­spet­to all’im­por­tan­za del­la fun­zio­ne e del­le qua­li­fi­che del­la per­so­na da as­su­me­re.

4 Per il re­sto si ap­pli­ca­no le di­spo­si­zio­ni del RP-PF 188.

85 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 2 ott. 2007, ap­pro­va­ta dal CF il 14 mag. 2008, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2293).

86 RS 172.222.1

87 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

88 RS 172.220.142.1

Art. 42a Partecipazione del datore di lavoro al finanziamento della rendita transitoria 89


(art. 32k cpv. 2 LPers)

1 Le per­so­ne che van­no in pen­sio­ne pri­ma di rag­giun­ge­re l’età di pen­sio­na­men­to di cui all’ar­ti­co­lo 21 LA­VS90 pos­so­no ot­te­ne­re una ren­di­ta tran­si­to­ria re­go­la­men­ta­re.

2 Il da­to­re di la­vo­ro par­te­ci­pa al fi­nan­zia­men­to del­la ren­di­ta tran­si­to­ria, se l’im­pie­ga­to:

a.
chie­de il pen­sio­na­men­to par­zia­le o in­te­gra­le;
b.
ha com­piu­to 62 an­ni;
c.
nel pe­rio­do im­me­dia­ta­men­te pre­ce­den­te al pen­sio­na­men­to ha la­vo­ra­to per al­me­no cin­que an­ni in un isti­tu­to del set­to­re dei PF;
d.
ha eser­ci­ta­to una fun­zio­ne che per al­me­no cin­que an­ni ha com­por­ta­to un per­si­sten­te ele­va­to ca­ri­co fi­si­co o psi­chi­co; e
e.
chie­de il ver­sa­men­to di una ren­di­ta tran­si­to­ria in­te­ra o di una mez­za ren­di­ta tran­si­to­ria.

3 Le at­ti­vi­tà di cui al ca­po­ver­so 2 let­te­ra d si pre­sen­ta­no nei ca­si se­guen­ti:

a.
at­ti­vi­tà con espo­si­zio­ne ad agen­ti fi­si­ci, chi­mi­ci o bio­lo­gi­ci che pos­so­no met­te­re in pe­ri­co­lo la sa­lu­te;
b.
at­ti­vi­tà eser­ci­ta­te in un am­bien­te di la­vo­ro dif­fi­ci­le, se­gna­ta­men­te in pre­sen­za di tem­pe­ra­tu­re estre­me, con­di­zio­ni cli­ma­ti­che ri­gi­de o scar­sa il­lu­mi­na­zio­ne;
c.
at­ti­vi­tà con ele­va­ti ca­ri­chi per l’ap­pa­ra­to lo­co­mo­to­re;
d.
at­ti­vi­tà con un ele­va­to ri­schio d’in­for­tu­nio;
e.
at­ti­vi­tà mol­to ri­pe­ti­ti­ve, mo­no­to­ne o emo­ti­va­men­te gra­vo­se che pos­so­no pro­vo­ca­re un ele­va­to ca­ri­co psi­chi­co;
f.
at­ti­vi­tà che, per lo­ro na­tu­ra, com­por­ta­no un for­te ca­ri­co psi­chi­co do­vu­to al­la pres­sio­ne eser­ci­ta­ta sul pia­no dei ri­sul­ta­ti, del­le aspet­ta­ti­ve o dell’in­no­va­zio­ne op­pu­re al­la con­ti­nua ne­ces­si­tà di ade­guar­si a tec­ni­che e tec­no­lo­gie mol­to re­cen­ti e scar­sa­men­te spe­ri­men­ta­te;
g.
at­ti­vi­tà con ora­ri di la­vo­ro co­strit­ti­vi co­me im­pie­ghi nel qua­dro di pia­ni di ser­vi­zio fis­si o il la­vo­ro not­tur­no.

4 Il Con­si­glio dei PF de­ter­mi­na d’in­te­sa con i due po­li­tec­ni­ci fe­de­ra­li e con gli isti­tu­ti di ri­cer­ca le fun­zio­ni il cui eser­ci­zio im­pli­ca la par­te­ci­pa­zio­ne del da­to­re di la­vo­ro al fi­nan­zia­men­to del­la ren­di­ta tran­si­to­ria.

5 La par­te­ci­pa­zio­ne per­cen­tua­le del da­to­re di la­vo­ro al fi­nan­zia­men­to del­la ren­di­ta tran­si­to­ria è di­sci­pli­na­ta nell’al­le­ga­to 5.

6 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te per i rap­por­ti di la­vo­ro di cui all’ar­ti­co­lo 2 ve­ri­fi­ca le con­di­zio­ni del di­rit­to al­la ren­di­ta e cal­co­la il tas­so di oc­cu­pa­zio­ne me­dio del col­la­bo­ra­to­re.

89 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 2 ott. 2007, ap­pro­va­ta dal CF il 14 mag. 2008 (RU 2008 2293). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 22 set. 2021, ap­pro­va­ta dal CF il 3 dic. 2021, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2021 845).

90 RS 831.10

Sezione 3: Altre prestazioni

Art. 43 Equipaggiamento

(art. 18 cpv. 1 LPers)

1 I ser­vi­zi com­pe­ten­ti do­ta­no i col­la­bo­ra­to­ri non­ché gli ap­pren­di­sti e i ti­ro­ci­nan­ti del ma­te­ria­le e de­gli in­du­men­ti pro­tet­ti­vi ne­ces­sa­ri.

2 D’in­te­sa con il ser­vi­zio com­pe­ten­te, i col­la­bo­ra­to­ri pos­so­no usa­re ap­pa­rec­chi, ma­te­ria­le e in­du­men­ti pro­tet­ti­vi pro­pri. Può es­se­re con­cor­da­ta a ta­le ef­fet­to un’ap­po­si­ta in­den­ni­tà.

3 ...91

91 Abro­ga­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, con ef­fet­to dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

Art. 44 Spese

(art. 18 cpv. 2 LPers)

1 I col­la­bo­ra­to­ri han­no di­rit­to al rim­bor­so del­le spe­se ca­gio­na­te dal­la lo­ro at­ti­vi­tà pro­fes­sio­na­le.

2 Il Con­si­glio dei PF sta­bi­li­sce i prin­ci­pi re­la­ti­vi al rim­bor­so di pa­sti, per­not­ta­men­ti, tra­spor­ti, ac­co­glien­za di ospi­ti e al­tre spe­se.

3 Le spe­se so­no rim­bor­sa­te se­con­do i cri­te­ri dell’ade­gua­tez­za, dell’eco­no­mi­ci­tà, del tem­po im­pie­ga­to e dell’eco­lo­gia.

Art. 45 Premi di fedeltà

(art. 32 lett. b LPers)

1 Do­po il 10° e il 15° an­no di im­pie­go è cor­ri­spo­sto un pre­mio di fe­del­tà con­si­sten­te in me­tà me­se di con­ge­do pa­ga­to o in me­tà me­se di sti­pen­dio. Do­po il 20° an­no di im­pie­go è cor­ri­spo­sto un pre­mio di fe­del­tà con­si­sten­te in un me­se di con­ge­do pa­ga­to o in un me­se di sti­pen­dio.

2 ...92

3 Il con­ge­do pa­ga­to de­ve es­se­re pre­so en­tro cin­que an­ni, in se­gui­to il di­rit­to de­ca­de.93

92 Abro­ga­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 22 set. 2021, ap­pro­va­ta dal CF il 3 dic. 2021, con ef­fet­to dal 1° gen. 2022 (RU 2021 845).

93 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF dell’11 dic. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 18 feb. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2009 809).

Art. 46 Servizi particolari

(art. 32 lett. e e g LPers)

Per man­te­ner­si at­trat­ti­vi sul mer­ca­to del la­vo­ro, i due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca pos­so­no of­fri­re ser­vi­zi par­ti­co­la­ri qua­li:

a.
of­fer­te in ma­te­ria di cu­sto­dia dei fi­gli a com­ple­men­to di quel­la as­sun­ta dal­la fa­mi­glia;
b.
la ge­stio­ne di ri­sto­ran­ti per il per­so­na­le, di lo­ca­li di ri­sto­ro e di al­tre in­fra­strut­tu­re ri­crea­ti­ve;
c.
ri­du­zio­ni di prez­zo su pre­sta­zio­ni e pro­dot­ti.

Art. 47 Verifica di un medico di fiducia 94

Per chia­ri­men­ti d’or­di­ne me­di­co e mi­su­re di me­di­ci­na del la­vo­ro il Con­si­glio dei PF, i due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca ri­cor­ro­no al­la ve­ri­fi­ca di un me­di­co di fi­du­cia.

94 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

Art. 47a Provvedimenti d’integrazione 95

(art. 4 cpv. 2 lett. g LPers)

1 Il Con­si­glio dei PF, i due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca pro­muo­vo­no la rein­te­gra­zio­ne nel pro­ces­so la­vo­ra­ti­vo. Nel ca­so di in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro do­vu­ta a ma­lat­tia o in­for­tu­nio del col­la­bo­ra­to­re, il ser­vi­zio com­pe­ten­te di cui all’ar­ti­co­lo 2 ri­cor­re a tut­te le pos­si­bi­li­tà sen­sa­te e ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­li per rein­te­gra­re il col­la­bo­ra­to­re nel mon­do del la­vo­ro (prov­ve­di­men­ti d’in­te­gra­zio­ne). Nell’ef­fet­tua­re i suoi ac­cer­ta­men­ti es­so coin­vol­ge ser­vi­zi spe­cia­liz­za­ti.

2 In ca­so di per­ma­nen­te in­ca­pa­ci­tà par­zia­le al la­vo­ro oc­cor­re ve­ri­fi­ca­re se è pos­si­bi­le pro­se­gui­re il rap­por­to di la­vo­ro con un tas­so di oc­cu­pa­zio­ne ri­dot­to o in un al­tro po­sto con­for­me al­la ca­pa­ci­tà la­vo­ra­ti­va re­si­dua del col­la­bo­ra­to­re.

95 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 2 ott. 2007, ap­pro­va­ta dal CF il 14 mag. 2008 (RU 2008 2293). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

Art. 48 Spese processuali e ripetibili

(art. 18 cpv. 2 LPers)

1 Il Con­si­glio dei PF, i due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca rim­bor­sa­no le spe­se pro­ces­sua­li e le spe­se ri­pe­ti­bi­li ai col­la­bo­ra­to­ri che in vir­tù del­la lo­ro at­ti­vi­tà pro­fes­sio­na­le so­no coin­vol­ti o in­ten­ta­no le­git­ti­ma­men­te un pro­ce­di­men­to ci­vi­le, am­mi­ni­stra­ti­vo o pe­na­le se:

a.
il set­to­re dei PF ha un in­te­res­se nel pro­ce­di­men­to; o
b.
i col­la­bo­ra­to­ri non han­no com­mes­so l’at­to per gra­ve ne­gli­gen­za o in­ten­zio­nal­men­te.

2 Fin­tan­to che la sen­ten­za non è pro­nun­cia­ta ven­go­no for­ni­te uni­ca­men­te ga­ran­zie re­la­ti­ve ai co­sti.

Art. 49 Indennità 96

(art. 19 cpv. 3 e 5 LPers)

1 In ca­so di di­sdet­ta del rap­por­to di la­vo­ro sen­za col­pa da par­te del col­la­bo­ra­to­re in­te­res­sa­to, que­st’ul­ti­mo per­ce­pi­sce un’in­den­ni­tà se è sod­di­sfat­ta una del­le con­di­zio­ni se­guen­ti:

a.
il rap­por­to di la­vo­ro pres­so un da­to­re di la­vo­ro di cui all’ar­ti­co­lo 3 LPers è du­ra­to inin­ter­rot­ta­men­te al­me­no 20 an­ni;
b.
il col­la­bo­ra­to­re ha com­piu­to il 50° an­no di età;
c.
il col­la­bo­ra­to­re eser­ci­ta una pro­fes­sio­ne per la qua­le la do­man­da è scar­sa o ine­si­sten­te;

2 In ca­so di ces­sa­zio­ne con­sen­sua­le del rap­por­to di la­vo­ro può es­se­re ver­sa­ta un’in­den­ni­tà.

3 L’in­den­ni­tà è pa­ri ad al­me­no uno sti­pen­dio men­si­le e al mas­si­mo a uno sti­pen­dio an­nuo.

4 Per il cal­co­lo dell’in­den­ni­tà oc­cor­re con­si­de­ra­re in par­ti­co­la­re:

a.
i mo­ti­vi del­la con­clu­sio­ne del rap­por­to di la­vo­ro;
b.
l’età;
c.
la si­tua­zio­ne per­so­na­le e la­vo­ra­ti­va;
d.
la du­ra­ta dell’im­pie­go.

5 Non è cor­ri­spo­sta al­cu­na in­den­ni­tà in ca­so di reim­pie­go im­me­dia­ta­men­te suc­ces­si­vo all’at­tua­le rap­por­to pres­so un da­to­re di la­vo­ro ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 3 LPers. È fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 34c ca­po­ver­so 2 LPers.

6 I col­la­bo­ra­to­ri che en­tro un an­no ven­go­no reim­pie­ga­ti da un da­to­re di la­vo­ro di cui all’ar­ti­co­lo 3 LPers so­no te­nu­ti a ri­fon­de­re l’in­den­ni­tà in mi­su­ra pro­por­zio­na­le.

7 La ri­so­lu­zio­ne sen­za col­pa e la ces­sa­zio­ne con­sen­sua­le del con­trat­to di la­vo­ro de­gli al­tri mem­bri del­le di­re­zio­ni de­gli isti­tu­ti so­no ret­te dall’ar­ti­co­lo 7 ca­po­ver­so 4 dell’or­di­nan­za del 19 no­vem­bre 200397 sul set­to­re dei PF.

96 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 6 mar. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1777).

97 RS 414.110.3

Sezione 4: Vacanze e congedi

Art. 50 Giorni festivi

Du­ran­te i gior­ni fe­sti­vi abi­tua­li nel luo­go di ser­vi­zio non si la­vo­ra.

Art. 51 Vacanze

(art. 17 LPers)

1 I col­la­bo­ra­to­ri han­no di­rit­to a cin­que set­ti­ma­ne di va­can­za per an­no ci­vi­le.

2 Il di­rit­to al­le va­can­ze è di sei set­ti­ma­ne al com­pi­men­to del 50° an­no di età.

3 I gio­va­ni han­no di­rit­to a sei set­ti­ma­ne di va­can­za fi­no all’an­no ci­vi­le in­clu­so in cui com­pio­no il 20° an­no d’età.98

4 I su­pe­rio­ri con­cor­da­no con i col­la­bo­ra­to­ri il pe­rio­do del­le va­can­ze in ba­se al­le esi­gen­ze di ser­vi­zio.

5 In li­nea di mas­si­ma le va­can­ze de­vo­no es­se­re pre­se nell’an­no ci­vi­le in cui sor­ge il di­rit­to al­le stes­se. In con­si­de­ra­zio­ne de­gli in­te­res­si del ser­vi­zio e d’in­te­sa con il su­pe­rio­re è pos­si­bi­le con­cor­da­re una de­ro­ga.99

6 Le va­can­ze non ef­fet­tua­te pos­so­no es­se­re pa­ga­te in con­tan­ti so­lo al ter­mi­ne del rap­por­to di la­vo­ro.

7 In ca­so di as­sen­ze per ser­vi­zio mi­li­ta­re, ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le, ser­vi­zio ci­vi­le, in­for­tu­nio o ma­lat­tia di du­ra­ta su­pe­rio­re a tre me­si en­tro uno stes­so an­no ci­vi­le, il di­rit­to an­nua­le al­le va­can­ze è ri­dot­to di 1/12 per ogni me­se di as­sen­za sup­ple­men­ta­re. In ca­so di as­sen­za pro­lun­ga­ta a cau­sa di ma­lat­tia o in­for­tu­nio, il di­rit­to an­nua­le al­le va­can­ze è ri­dot­to di 1/12 per ogni me­se di as­sen­za a par­ti­re dal se­con­do an­no ci­vi­le. In ca­so di con­ge­do non pa­ga­to, il di­rit­to al­le va­can­ze è ri­dot­to a par­ti­re dal se­con­do me­se.100

8 Per gli im­pie­ga­ti a tem­po par­zia­le, il di­rit­to al­le va­can­ze è com­mi­su­ra­to al gra­do d’oc­cu­pa­zio­ne.

98 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

99 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

100 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF dell’11 dic. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 18 feb. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2009 809).

Art. 52 Congedi

(art. 17 e 17a cpv. 4 LPers)101

1 In ca­si par­ti­co­la­ri e die­tro ri­chie­sta mo­ti­va­ta, è pos­si­bi­le ac­cor­da­re ai col­la­bo­ra­to­ri un con­ge­do pa­ga­to, par­zial­men­te pa­ga­to o non pa­ga­to a con­di­zio­ne che ciò non pre­giu­di­chi ol­tre il do­vu­to il nor­ma­le an­da­men­to del la­vo­ro. Il tem­po di la­vo­ro pa­ga­to è com­mi­su­ra­to al per­ti­nen­te gra­do d’oc­cu­pa­zio­ne.

2 So­no com­pu­ta­ti co­me tem­po di la­vo­ro:

a.
per il pro­prio ma­tri­mo­nio

6 gior­ni

b.
per il ma­tri­mo­nio di pa­ren­ti

1 gior­no

c.102
...

d.103
per le pri­me cu­re e l’or­ga­niz­za­zio­ne del­le cu­re suc­ces­si­ve di ma­la­ti all’in­ter­no del­la pro­pria eco­no­mia do­me­sti­ca o dei pro­pri ge­ni­to­ri, a con­di­zio­ne che non vi sia­no al­tre pos­si­bi­li­tà di cu­sto­dia

il tem­po ne­ces­sa­rio fi­no a 3 gior­ni
per ogni even­to

e.
per il di­sbri­go di que­stio­ni sco­la­sti­che im­por­tan­ti e di con­sul­ta­zio­ni me­di­che che ri­guar­da­no mi­no­ri sot­to i 16 an­ni da par­te di adul­ti con com­pi­ti edu­ca­ti­vi

fi­no a 5 gior­ni per an­no ci­vi­le

f.
per tra­slo­co

1 gior­no per an­no ci­vi­le

g.104
per la con­du­zio­ne e l’ac­com­pa­gna­men­to di cor­si di Gio­ven­tù e Sport o cor­si di sport per di­sa­bi­li

fi­no a 5 gior­ni per an­no ci­vi­le

h.105
per il re­clu­ta­men­to, l’ispe­zio­ne e la con­se­gna dell’equi­pag­gia­men­to

il tem­po ne­ces­sa­rio con­for­me­men­te all’or­di­ne di mar­cia

i.
per in­ter­ven­ti ed eser­ci­ta­zio­ni del cor­po pom­pie­ri

il tem­po ne­ces­sa­rio

j.106
per il de­ces­so di un fa­mi­lia­re stret­to o di una per­so­na ap­par­te­nen­te al­la pro­pria eco­no­mia do­me­sti­ca

5 gior­ni

k.107per il de­ces­so di un fa­mi­lia­re o di un pa­ren­te non ap­par­te­nen­te al­la pro­pria eco­no­mia do­me­sti­ca

1–3 gior­ni se­con­do l’im­pe­gno

l.108
per la par­te­ci­pa­zio­ne al­le ese­quie di una per­so­na vi­ci­na o di un col­le­ga di la­vo­ro

il tem­po ne­ces­sa­rio, ma al mas­si­mo ½ gior­na­ta

m.
per la par­te­ci­pa­zio­ne a ma­ni­fe­sta­zio­ni cul­tu­ra­li or­ga­niz­za­te da sin­da­ca­ti

6 gior­ni su 2 an­ni ci­vi­li

n.109
per at­ti­vi­tà in as­so­cia­zio­ni del per­so­na­le

fi­no a 30 gior­ni pre­via in­te­sa con le par­ti so­cia­li

o. per l’eser­ci­zio di in­ca­ri­chi pub­bli­ci

fi­no a 15 gior­ni per an­no ci­vi­le.

3 Le as­sen­ze pia­ni­fi­ca­bi­li so­no con­si­de­ra­te tem­po di la­vo­ro so­lo se l’at­ti­vi­tà in que­stio­ne non può es­se­re svol­ta nel tem­po non la­vo­ra­ti­vo o nel qua­dro del tem­po fles­si­bi­le. Fra que­ste rien­tra­no le vi­si­te me­di­che, le te­ra­pie, la ci­ta­zio­ne da par­te di un’au­to­ri­tà per fac­cen­de non pri­va­te.

4 Per il di­sbri­go di fac­cen­de pri­va­te non è ac­cor­da­to al­cun con­ge­do pa­ga­to.

5 ...110

101 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 6 mar. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1777).

102 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 22 set. 2021, ap­pro­va­ta dal CF il 3 dic. 2021, con ef­fet­to dal 1° gen. 2022 (RU 2021 845).

103 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

104 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF dell’11 dic. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 18 feb. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2009 809).

105 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF dell’11 dic. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 18 feb. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2009 809).

106 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF dell’11 dic. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 18 feb. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2009 809).

107 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF dell’11 dic. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 18 feb. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2009 809).

108 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF dell’11 dic. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 18 feb. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2009 809).

109 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF dell’11 dic. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 18 feb. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2009 809).

110 Abro­ga­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 2 ott. 2007, ap­pro­va­ta dal CF il 14 mag. 2008, con ef­fet­to dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2293).

Art. 52a Congedo non pagato o parzialmente pagato 111

(art. 17 e 31 cpv. 5 LPers)

1 Pos­so­no es­se­re ac­cor­da­ti con­ge­di non pa­ga­ti o par­zial­men­te pa­ga­ti nel qua­dro del­le pos­si­bi­li­tà azien­da­li e or­ga­niz­za­ti­ve. La lo­ro du­ra­ta non de­ve di nor­ma su­pe­ra­re un an­no.

2 In ca­so di con­ge­do non pa­ga­to o par­zial­men­te pa­ga­to la co­per­tu­ra as­si­cu­ra­ti­va ri­ma­ne im­mu­ta­ta per un me­se.

3 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te di cui all’ar­ti­co­lo 2 che ac­cor­da un con­ge­do non pa­ga­to o par­zial­men­te pa­ga­to di più di un me­se con­vie­ne con il col­la­bo­ra­to­re, pri­ma dell’ini­zio di ta­le con­ge­do, se e co­me con­ti­nue­ran­no a sus­si­ste­re l’as­si­cu­ra­zio­ne e l’ob­bli­go di pa­ga­re i con­tri­bu­ti a par­ti­re dal se­con­do me­se di con­ge­do.

4 Se dal se­con­do me­se di con­ge­do non as­su­me più i con­tri­bu­ti del da­to­re di la­vo­ro o i pre­mi di ri­schio, il ser­vi­zio com­pe­ten­te di cui all’ar­ti­co­lo 2 co­mu­ni­ca il con­ge­do a PU­BLI­CA. Il col­la­bo­ra­to­re può man­te­ne­re la co­per­tu­ra as­si­cu­ra­ti­va avu­ta fi­no­ra pa­gan­do, ol­tre ai con­tri­bu­ti di ri­spar­mio, an­che i con­tri­bu­ti di ri­spar­mio del da­to­re di la­vo­ro e i pre­mi di ri­schio, o li­mi­ta­re l’as­si­cu­ra­zio­ne al­la co­per­tu­ra dei ri­schi di mor­te e in­va­li­di­tà.

5 I con­tri­bu­ti do­vu­ti dal col­la­bo­ra­to­re du­ran­te il suo con­ge­do so­no de­dot­ti dal suo sti­pen­dio al­la ri­pre­sa del la­vo­ro.

111 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 2 ott. 2007, ap­pro­va­ta dal CF il 14 mag. 2008, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2293).

Capitolo 5: Obblighi

Art. 53 Adempimento dei compiti

I col­la­bo­ra­to­ri so­no te­nu­ti ad adem­pie­re in mo­do com­pe­ten­te e re­spon­sa­bi­le i com­pi­ti sta­bi­li­ti nel con­trat­to di la­vo­ro, ad at­te­ner­si al­le di­ret­ti­ve del ser­vi­zio e agli or­di­ni dei su­pe­rio­ri e a com­por­tar­si in mo­do coo­pe­ra­ti­vo e lea­le nei con­fron­ti dei col­le­ghi.

Art. 53a Tutela degli interessi della Confederazione, del Consiglio dei PF, dei due PF e degli istituti di ricerca 112

1 I col­la­bo­ra­to­ri adem­pio­no i com­pi­ti in­di­pen­den­te­men­te da­gli in­te­res­si per­so­na­li ed evi­ta­no con­flit­ti tra i lo­ro in­te­res­si pri­va­ti e quel­li del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, del Con­si­glio dei PF, dei due PF e de­gli isti­tu­ti di ri­cer­ca.

2 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te di cui all’ar­ti­co­lo 2 ga­ran­ti­sce che i col­la­bo­ra­to­ri uni­ti in ma­tri­mo­nio, con­vi­ven­ti, im­pa­ren­ta­ti o af­fi­ni sia­no im­pie­ga­ti in mo­do ta­le che non col­la­bo­ri­no di­ret­ta­men­te o che non sia­no di­ret­ta­men­te su­bor­di­na­ti l’uno all’al­tro. I col­la­bo­ra­to­ri che in­trat­ten­go­no re­la­zio­ni di que­sto ti­po de­vo­no co­mu­ni­car­lo ai pro­pri su­pe­rio­ri.

112 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

Art. 53b Ricusazione 113

1 I col­la­bo­ra­to­ri de­vo­no ri­cu­sar­si quan­do la lo­ro im­par­zia­li­tà ri­schia di es­se­re mes­sa in dub­bio a cau­sa di un in­te­res­se per­so­na­le in una de­ter­mi­na­ta que­stio­ne op­pu­re per al­tri mo­ti­vi. L’im­pres­sio­ne di par­zia­li­tà è mo­ti­vo suf­fi­cien­te di ri­cu­sa­zio­ne.

2 So­no con­si­de­ra­ti mo­ti­vi di par­zia­li­tà se­gna­ta­men­te:

a.
le re­la­zio­ni par­ti­co­lar­men­te stret­te op­pu­re le ami­ci­zie o ini­mi­ci­zie per­so­na­li nei con­fron­ti di una per­so­na fi­si­ca o giu­ri­di­ca che par­te­ci­pa a un af­fa­re o a un pro­ces­so de­ci­sio­na­le op­pu­re che è in­te­res­sa­ta da que­sti ul­ti­mi;
b.
la par­te­ci­pa­zio­ne fi­nan­zia­ria a una per­so­na giu­ri­di­ca che par­te­ci­pa a un af­fa­re o a un pro­ces­so de­ci­sio­na­le op­pu­re che è in­te­res­sa­ta da que­sti ul­ti­mi;
c.
l’esi­sten­za di un’of­fer­ta per un po­sto di la­vo­ro da par­te di una per­so­na fi­si­ca o giu­ri­di­ca che par­te­ci­pa a un af­fa­re o a un pro­ces­so de­ci­sio­na­le op­pu­re che è in­te­res­sa­ta da que­sti ul­ti­mi.

3 I col­la­bo­ra­to­ri pre­sen­ta­no tem­pe­sti­va­men­te ai pro­pri su­pe­rio­ri i mo­ti­vi di par­zia­li­tà ine­vi­ta­bi­li. In ca­so di dub­bio, la de­ci­sio­ne in me­ri­to al­la ri­cu­sa­zio­ne spet­ta ai su­pe­rio­ri.

113 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

Art. 54 Tempo di lavoro

(art. 17 LPers)

1 Il tem­po di la­vo­ro set­ti­ma­na­le me­dio è di 41 ore per i col­la­bo­ra­to­ri im­pie­ga­ti a tem­po pie­no. Per i col­la­bo­ra­to­ri im­pie­ga­ti a tem­po par­zia­le è pa­ri al gra­do d’oc­cu­pa­zio­ne con­ve­nu­to.

2 I ser­vi­zi re­spon­sa­bi­li pos­so­no con­cor­da­re con i col­la­bo­ra­to­ri o i rap­pre­sen­tan­ti del per­so­na­le una spe­ci­fi­ca or­ga­niz­za­zio­ne del tem­po di la­vo­ro.

2bis D’in­te­sa con il ser­vi­zio com­pe­ten­te pos­so­no es­se­re con­cor­da­te for­me di la­vo­ro fles­si­bi­li, co­me la for­ni­tu­ra del­la pre­sta­zio­ne la­vo­ra­ti­va al di fuo­ri del po­sto di la­vo­ro, pur­ché il ti­po di at­ti­vi­tà e le esi­gen­ze di ser­vi­zio lo con­sen­ta­no. I due PF, gli isti­tu­ti di ri­cer­ca e il Con­si­glio dei PF pos­so­no di­sci­pli­na­re le for­me di la­vo­ro fles­si­bi­li per il lo­ro per­so­na­le; se del ca­so con­ven­go­no con i col­la­bo­ra­to­ri il luo­go in cui è for­ni­ta la pre­sta­zio­ne la­vo­ra­ti­va.114

3 In ca­so di viag­gi di ser­vi­zio in Sviz­ze­ra, i tem­pi di tra­sfer­ta con­ta­no co­me tem­po di la­vo­ro. In ca­so di viag­gi di ser­vi­zio all’este­ro è com­pu­ta­to il tem­po di la­vo­ro con­ve­nu­to.115

4 Du­ran­te la pau­sa di mez­zo­gior­no il la­vo­ro de­ve es­se­re in­ter­rot­to per al­me­no 30 mi­nu­ti. Val­go­no per con­tro co­me tem­po di la­vo­ro una pau­sa di 15 mi­nu­ti cia­scu­na nel cor­so del­la mat­ti­na­ta e nel cor­so del po­me­rig­gio.

5 I due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca di­sci­pli­na­no il la­vo­ro a tur­ni e il ser­vi­zio di pic­chet­to d’in­te­sa con i rap­pre­sen­tan­ti del per­so­na­le.

114 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020 (RU 2020 3653). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 22 set. 2021, ap­pro­va­ta dal CF il 3 dic. 2021, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2021 845).

115 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

Art. 54a Documentazione del tempo di lavoro e delle assenze 116

(art. 17a LPers)

1 Tut­ti i col­la­bo­ra­to­ri so­no te­nu­ti a do­cu­men­ta­re le as­sen­ze per va­can­ze, con­ge­di, ma­ter­ni­tà, ma­lat­tia, in­for­tu­nio, ser­vi­zio mi­li­ta­re, ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le e ser­vi­zio ci­vi­le non­ché i con­ge­di pa­ga­ti con­ces­si in ba­se ai pre­mi di fe­del­tà.

2 Per il re­sto il Con­si­glio dei PF, i due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca di­sci­pli­na­no, nel lo­ro set­to­re e in ba­se al di­rit­to vi­gen­te, la do­cu­men­ta­zio­ne del tem­po di la­vo­ro e del­le as­sen­ze, non­ché i det­ta­gli re­la­ti­vi ai mo­del­li di ora­rio di la­vo­ro, al ser­vi­zio a tur­ni e di pic­chet­to e al ri­por­to, al­la com­pen­sa­zio­ne e al pa­ga­men­to dei sal­di per va­can­ze, con­ge­di, ore sup­ple­men­ta­ri e la­vo­ro straor­di­na­rio.

116 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

Art. 55 Ore supplementari e lavoro straordinario

(art. 17 LPers)

1 In ca­so di ca­ri­co di la­vo­ro in­con­sue­to o di la­vo­ro ur­gen­te, il ser­vi­zio com­pe­ten­te può, en­tro un las­so di tem­po ade­gua­to, or­di­na­re o con­sen­ti­re di ef­fet­tua­re ore sup­ple­men­ta­ri o la­vo­ro straor­di­na­rio. Il ser­vi­zio com­pe­ten­te pia­ni­fi­ca con i col­la­bo­ra­to­ri la sop­pres­sio­ne del­le ore sup­ple­men­ta­ri o del la­vo­ro straor­di­na­rio or­di­na­ti o con­sen­ti­ti.

2 So­no ore sup­ple­men­ta­ri le ore di la­vo­ro pre­sta­te che su­pe­ra­no il tem­po di la­vo­ro set­ti­ma­na­le sta­bi­li­to per gli im­pie­ga­ti a tem­po pie­no o a tem­po par­zia­le, ma che non ol­tre­pas­sa­no il tem­po mas­si­mo di la­vo­ro di 45 ore al­la set­ti­ma­na pre­vi­sto per leg­ge. È con­si­de­ra­to straor­di­na­rio il tem­po di la­vo­ro che su­pe­ra il tem­po mas­si­mo di la­vo­ro di 45 ore al­la set­ti­ma­na pre­vi­sto per leg­ge. All’an­no pos­so­no es­se­re pre­sta­te al mas­si­mo 170 ore di la­vo­ro straor­di­na­rio.

3 Le ore sup­ple­men­ta­ri van­no com­pen­sa­te con tem­po li­be­ro del­la me­de­si­ma du­ra­ta.117

4 Se le ore sup­ple­men­ta­ri non pos­so­no es­se­re com­pen­sa­te, il da­to­re di la­vo­ro ver­sa lo sti­pen­dio nor­ma­le sen­za sup­ple­men­to.118

4bis Per la com­pen­sa­zio­ne e la re­tri­bu­zio­ne del la­vo­ro straor­di­na­rio dei col­la­bo­ra­to­ri che rien­tra­no nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne per­so­na­le del­la leg­ge fe­de­ra­le del 13 mar­zo 1964119 sul la­vo­ro si ap­pli­ca­no le di­spo­si­zio­ni di ta­le leg­ge. Nel­la mi­su­ra del pos­si­bi­le oc­cor­re tro­va­re un ac­cor­do per com­pen­sa­re con pe­rio­di di tem­po li­be­ro il la­vo­ro straor­di­na­rio pre­sta­to.120

5 I due PF e gli isti­tu­ti di ri­cer­ca prov­ve­do­no af­fin­ché sia­no pa­ga­te al mas­si­mo 100 ore sup­ple­men­ta­ri per an­no ci­vi­le e ven­ga­no ri­por­ta­te all’an­no ci­vi­le se­guen­te al mas­si­mo 100 ore.121

6 Il pa­ga­men­to del­le ore sup­ple­men­ta­ri può es­se­re esclu­so dal con­trat­to di la­vo­ro dei qua­dri.122

7 Se il col­la­bo­ra­to­re ha pre­sta­to tem­po di la­vo­ro che il ser­vi­zio com­pe­ten­te di cui all’ar­ti­co­lo 2 non ha or­di­na­to e di cui non era a co­no­scen­za, que­sto tem­po di la­vo­ro può es­se­re ri­co­no­sciu­to co­me ore sup­ple­men­ta­ri e la­vo­ro straor­di­na­rio sol­tan­to se il col­la­bo­ra­to­re lo fa va­le­re en­tro un ter­mi­ne di sei me­si e se è for­ni­ta una pro­va cor­ri­spon­den­te.123

117 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

118 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

119 RS 822.11

120 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020 (RU 2020 3653). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 22 set. 2021, ap­pro­va­ta dal CF il 3 dic. 2021, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2021 845).

121 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

122 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

123 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 22 set. 2021, ap­pro­va­ta dal CF il 3 dic. 2021, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2021 845).

Art. 56 Occupazioni accessorie dei collaboratori 124

1 I col­la­bo­ra­to­ri co­mu­ni­ca­no ai lo­ro su­pe­rio­ri ge­rar­chi­ci tut­te le ca­ri­che pub­bli­che e le at­ti­vi­tà svol­te die­tro pa­ga­men­to che eser­ci­ta­no al di fuo­ri del lo­ro rap­por­to di la­vo­ro, in par­ti­co­la­re gli ob­bli­ghi d’in­se­gna­men­to ester­ni, le at­ti­vi­tà di con­su­len­za, i man­da­ti in con­si­gli d’am­mi­ni­stra­zio­ne e al­tre pre­sta­zio­ni.

2 Le at­ti­vi­tà svol­te gra­tui­ta­men­te de­vo­no es­se­re co­mu­ni­ca­te se non pos­so­no es­se­re esclu­si con­flit­ti di in­te­res­se o se po­treb­be­ro dan­neg­gia­re la re­pu­ta­zio­ne del Con­si­glio dei PF, dei due PF o de­gli isti­tu­ti di ri­cer­ca.

3 L’eser­ci­zio del­le ca­ri­che e del­le at­ti­vi­tà di cui ai ca­po­ver­si 1 e 2 ne­ces­si­ta dell’au­to­riz­za­zio­ne se:

a.
es­se oc­cu­pa­no i col­la­bo­ra­to­ri in una mi­su­ra ta­le da di­mi­nui­re le lo­ro pre­sta­zio­ni nell’am­bi­to del rap­por­to di la­vo­ro con il Con­si­glio dei PF, i due PF o gli isti­tu­ti di ri­cer­ca, in par­ti­co­la­re se il tem­po com­ples­si­va­men­te de­di­ca­to all’at­ti­vi­tà prin­ci­pa­le e a quel­la ac­ces­so­ria su­pe­ra di al­me­no il 10 per cen­to il tem­po pie­no;
b.
il ti­po di at­ti­vi­tà ri­schia di ge­ne­ra­re un con­flit­to con gli in­te­res­si de­ri­van­ti dal rap­por­to di la­vo­ro o con gli in­te­res­si del Con­si­glio dei PF, dei due PF o de­gli isti­tu­ti di ri­cer­ca;
c.
il col­la­bo­ra­to­re in­ten­de uti­liz­za­re l’in­fra­strut­tu­ra di­spo­ni­bi­le sul po­sto di la­vo­ro.

4 Se nel sin­go­lo ca­so non è pos­si­bi­le esclu­de­re con­flit­ti di in­te­res­se, l’au­to­riz­za­zio­ne è vin­co­la­ta al ri­spet­to di con­di­zio­ni o re­qui­si­ti ade­gua­ti op­pu­re ne­ga­ta. Pos­so­no sus­si­ste­re con­flit­ti di in­te­res­se in par­ti­co­la­re per le at­ti­vi­tà se­guen­ti:

a.
con­su­len­za o rap­pre­sen­tan­za di ter­zi in que­stio­ni che rien­tra­no nei com­pi­ti pre­vi­sti dal rap­por­to di la­vo­ro;
b.
at­ti­vi­tà col­le­ga­te a man­da­ti svol­ti per con­to del Con­si­glio dei PF, dei due PF o de­gli isti­tu­ti di ri­cer­ca o che que­sti ul­ti­mi de­vo­no at­tri­bui­re in un pros­si­mo fu­tu­ro.

5 La co­mu­ni­ca­zio­ne o la do­man­da di au­to­riz­za­zio­ne de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta al su­pe­rio­re ge­rar­chi­co in tem­po uti­le pri­ma dell’ini­zio dell’oc­cu­pa­zio­ne. In en­tram­bi i do­cu­men­ti è pre­ci­sa­to:

a.
il ti­po di oc­cu­pa­zio­ne ac­ces­so­ria e la du­ra­ta;
b.
l’one­re tem­po­ra­le pre­vi­sto;
c.
il ti­po e l’esten­sio­ne dell’uti­liz­zo dell’in­fra­strut­tu­ra;
d.
even­tua­li con­flit­ti di in­te­res­se.

124 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

Art. 56a Occupazioni accessorie degli altri membri delle direzioni degli istituti 125

1 Per l’eser­ci­zio del­le oc­cu­pa­zio­ni ac­ces­so­rie da par­te de­gli al­tri mem­bri del­le di­re­zio­ni de­gli isti­tu­ti si ap­pli­ca l’ar­ti­co­lo 7a dell’or­di­nan­za del 19 no­vem­bre 2003126 sul set­to­re dei PF.

2 Su ri­chie­sta il Con­si­glio dei PF de­ci­de in me­ri­to al­la ri­nun­cia to­ta­le o par­zia­le al­la con­se­gna del­la par­te di red­di­to da oc­cu­pa­zio­ni ac­ces­so­rie se­con­do l’ar­ti­co­lo 11 ca­po­ver­so 5 dell’or­di­nan­za del 19 di­cem­bre 2003127 sul­la re­tri­bu­zio­ne dei qua­dri.

125 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 6 mar. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1777).

126 RS 414.110.3

127 RS 172.220.12

Art. 56b Accettazione di vantaggi 128

(art. 21 cpv. 3 LPers)

1Nell’eser­ci­zio del­la lo­ro at­ti­vi­tà pro­fes­sio­na­le, i col­la­bo­ra­to­ri non pos­so­no ac­cet­ta­re né per sé né per i lo­ro fa­mi­lia­ri re­ga­li di ter­zi o al­tri van­tag­gi che ol­tre­pas­sa­no ge­sti esi­gui con­for­mi agli usi so­cia­li o che po­treb­be­ro con­dur­re a un rap­por­to di di­pen­den­za. So­no con­si­de­ra­ti van­tag­gi esi­gui gli omag­gi in na­tu­ra il cui va­lo­re di mer­ca­to non su­pe­ra i 200 fran­chi.129

2In ca­so di dub­bio de­ci­de il su­pe­rio­re ge­rar­chi­co.130

128 Ori­gi­na­rio art. 56a. In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF dell’11 dic. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 18 feb. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2009 809).

129 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

130 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

Art. 57 Segreto professionale, di affari e d’ufficio

(art. 22 LPers)

1 I col­la­bo­ra­to­ri so­no te­nu­ti a man­te­ne­re il più stret­to ri­ser­bo su que­stio­ni pro­fes­sio­na­le e di af­fa­ri che per lo­ro na­tu­ra o per pre­scri­zio­ne par­ti­co­la­re de­vo­no es­se­re man­te­nu­te se­gre­te.

2 L’ob­bli­go di ser­ba­re il se­gre­to per­ma­ne an­che do­po la ces­sa­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro.

3 Se chia­ma­ti a ri­spon­de­re in qua­li­tà di par­ti, te­sti­mo­ni o pe­ri­ti in in­ter­ro­ga­to­ri o pro­ce­di­men­ti giu­di­zia­ri su con­sta­ta­zio­ni fat­te nell’eser­ci­zio del lo­ro man­da­to o nell’adem­pi­men­to del­la pro­pria fun­zio­ne e che si ri­fe­ri­sco­no a com­pi­ti la­vo­ra­ti­vi, i col­la­bo­ra­to­ri pos­so­no espri­mer­si so­lo se ne han­no ri­ce­vu­to l’au­to­riz­za­zio­ne del ser­vi­zio com­pe­ten­te.

Capitolo 5a: Violazione degli obblighi professionali 131

131 Introdotto dal n. I dell’O del Consiglio dei PF del 24 mar. 2004, approvata dal CF il 23 giu. 2004, in vigore dal 1° lug. 2004 (RU 2004 3301).

Art. 58 Inchiesta amministrativa 132

(art. 25 LPers)

Un’in­chie­sta am­mi­ni­stra­ti­va è av­via­ta dall’au­to­ri­tà com­pe­ten­te ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 2 quan­do oc­cor­re ac­cer­ta­re se sus­si­ste un fat­to che esi­ge un in­ter­ven­to d’uf­fi­cio per sal­va­guar­da­re l’in­te­res­se pub­bli­co. Gli ar­ti­co­li 27a–27j dell’or­di­nan­za del 25 no­vem­bre 1998133 sull’or­ga­niz­za­zio­ne del Go­ver­no e dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia.

132 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF dell’11 dic. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 18 feb. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2009 809).

133 RS 172.010.1

Art. 58a Inchiesta disciplinare 134

(art. 25 LPers)

1 L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 2 apre l’in­chie­sta di­sci­pli­na­re. Inol­tre de­si­gna la per­so­na in­ca­ri­ca­ta di svol­ger­la. L’in­chie­sta può es­se­re af­fi­da­ta a per­so­ne ester­ne al set­to­re dei PF.

2 Con la ces­sa­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro ter­mi­na an­che l’in­chie­sta di­sci­pli­na­re.

3Se non sus­si­ste al­cun mo­ti­vo di di­sdet­ta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 10 ca­po­ver­si 3 e 4 LPers, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 2 può, sul­la ba­se dell’esi­to dell’in­chie­sta, di­spor­re le se­guen­ti mi­su­re:135

a.136
in ca­so di vio­la­zio­ne de­gli ob­bli­ghi per ne­gli­gen­za: am­mo­ni­zio­ne o mo­di­fi­ca dell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà;
b.
in ca­so di vio­la­zio­ne de­gli ob­bli­ghi in­ten­zio­na­le o per ne­gli­gen­za gra­ve: ol­tre al­le mi­su­re di cui al­la let­te­ra a, la ri­du­zio­ne del­lo sti­pen­dio fi­no al 10 per cen­to du­ran­te un an­no al mas­si­mo, la mo­di­fi­ca del­la du­ra­ta del la­vo­ro o il cam­bia­men­to del luo­go di la­vo­ro.

4 Se lo stes­so fat­to con­du­ce a un’in­chie­sta di­sci­pli­na­re e a un pro­ce­di­men­to pe­na­le, la de­ci­sio­ne in me­ri­to a mi­su­re può es­se­re rin­via­ta fi­no al ter­mi­ne del pro­ce­di­men­to pe­na­le.

5 Tra­scor­so un an­no dal­la sco­per­ta del­la vio­la­zio­ne de­gli ob­bli­ghi pro­fes­sio­na­li e al mas­si­mo tre an­ni do­po l’ul­ti­ma vio­la­zio­ne de­gli ob­bli­ghi, non è più con­sen­ti­to or­di­na­re al­cu­na mi­su­ra. La pre­scri­zio­ne è so­spe­sa fin­ché du­ra il pro­ce­di­men­to pe­na­le pro­mos­so per il me­de­si­mo fat­to op­pu­re fin­ché non è sta­to de­ci­so su ri­me­di di di­rit­to eser­ci­ta­ti in un’in­chie­sta di­sci­pli­na­re.

134 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 24 mar. 2004, ap­pro­va­ta dal CF il 23 giu. 2004, in vi­go­re dal 1° lug. 2004 (RU 2004 3301).

135 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

136 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF dell’11 dic. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 18 feb. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2009 809).

Art. 58b Trasmissione degli atti al Ministero pubblico della Confederazione 137

(art. 25 LPers)

Se una vio­la­zio­ne de­gli ob­bli­ghi pro­fes­sio­na­li adem­pie in pa­ri tem­po la fat­ti­spe­cie di un rea­to se­con­do il di­rit­to pe­na­le fe­de­ra­le o can­to­na­le, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 2 tra­smet­te gli at­ti, con i ver­ba­li de­gli in­ter­ro­ga­to­ri, al Mi­ni­ste­ro pub­bli­co del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

137 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 24 mar. 2004, ap­pro­va­ta dal CF il 23 giu. 2004, in vi­go­re dal 1° lug. 2004 (RU 2004 3301).

Capitolo 6: Disposizioni finali

Sezione 1: ...

Art. 59 a 61138

138 Abro­ga­ti dall’art. 49 n. 1 dell’O dell’8 dic. 2022 sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti per­so­na­li nel set­to­re dei PF, ap­pro­va­ta dal CF il 22 feb. 2023, con ef­fet­to dal 1° set. 2023 (RU 2023 124).

Sezione 2: Ricorsi

Art. 62 Autorità interna di ricorso e procedura 139

(art. 37 cpv. 3 leg­ge sui PF)140

1L’au­to­ri­tà in­ter­na di ri­cor­so con­tro de­ci­sio­ni in pri­ma istan­za dei due PF e de­gli isti­tu­ti di ri­cer­ca è la Com­mis­sio­ne di ri­cor­so dei PF.

2 Con­tro le de­ci­sio­ni del Con­si­glio dei PF e del­la Com­mis­sio­ne di ri­cor­so dei PF può es­se­re in­ter­po­sto ri­cor­so al Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le.141

139 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 24 mar. 2004, ap­pro­va­ta dal CF il 23 giu. 2004, in vi­go­re dal 1° lug. 2004 (RU 2004 3301).

140 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

141 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF dell’11 dic. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 18 feb. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2009 809).

Art. 63 Prescrizione

(art. 34 LPers)

I ter­mi­ni di pre­scri­zio­ne per pre­te­se de­ri­van­ti dal (rap­por­to di la­vo­ro si con­for­ma­no agli ar­ti­co­li 127 e 128 del Co­di­ce del­le ob­bli­ga­zio­ni142.

Sezione 3: Modifica e abrogazione di testi normativi

Art. 64 Abrogazione del diritto vigente

So­no abro­ga­ti:

1.
l’or­di­nan­za del 25 feb­bra­io 1987143 sui rap­por­ti di ser­vi­zio spe­cia­li nei Po­li­tec­ni­ci fe­de­ra­li e ne­gli isti­tu­ti an­nes­si;
2.
l’or­di­nan­za su­gli as­si­sten­ti dei PF del 23 gen­na­io 1991144 sui rap­por­ti di ser­vi­zio de­gli as­si­sten­ti dei Po­li­tec­ni­ci fe­de­ra­li;
3.
il re­go­la­men­to del 14 no­vem­bre 1969145 sull’as­sun­zio­ne di as­si­sten­ti au­si­lia­ri pres­so i po­li­tec­ni­ci fe­de­ra­li;
4.
l’or­di­nan­za del 31 mar­zo 1993146 sul­la no­mi­na de­gli agen­ti nel set­to­re dei PF;
5.147
l’or­di­nan­za del 19 set­tem­bre 2002148 sull’as­si­cu­ra­zio­ne del per­so­na­le del set­to­re dei po­li­tec­ni­ci fe­de­ra­li nel­la Cas­sa pen­sio­ni del­la Con­fe­de­ra­zio­ne PU­BLI­CA.

143 [RU 1987 812]

144 [RU 1991 806]

145 Non pub­bli­ca­to nel­la RU (ve­di FF 2008 5254).

146 [RU 1994 2262]

147 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 2 ott. 2007, ap­pro­va­ta dal CF il 14 mag. 2008, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2293).

148 [RU 2002 4153; 2005 11, 4795; 2007 463art. 6 n. 3]

Art. 65 Modifica del diritto vigente

...149

149 Le mod. pos­so­no es­se­re con­sul­ta­te al­la RU 2001 1789.

Art. 65a Disposizione transitoria della modifica del 5 marzo 2020 150

I di­rit­ti al­lo sti­pen­dio in ca­so di ma­lat­tia o in­for­tu­nio ma­tu­ra­ti pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 5 mar­zo 2020 si ba­sa­no sul di­rit­to pre­vi­gen­te.

150 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 29 giu. 2005, ap­pro­va­to dal CF il 23 set. 2005 (RU 2005 4795). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 5 mar. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ago. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

Art. 65b Disposizione transitoria concernente la modifica del 22 settembre 2021 151


I col­la­bo­ra­to­ri che han­no com­piu­to il 59° an­no d’età pri­ma del 1° gen­na­io 2022 e che van­no in pen­sio­ne an­ti­ci­pa­ta al più tar­di en­tro il 1° gen­na­io 2025 pos­so­no far va­le­re il di­rit­to al­la ren­di­ta tran­si­to­ria se­con­do il di­rit­to pre­vi­gen­te.

151 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del Con­si­glio dei PF del 22 set. 2021, ap­pro­va­ta dal CF il 3 dic. 2021, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2021 845).

Sezione 4: Entrata in vigore

Art. 66

La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° gen­na­io 2002.

Allegato 1 152

152 Nuovo testo giusta il n. II dell’O del Consiglio dei PF del 5 mar. 2020, approvata dal CF il 19 ago. 2020, in vigore dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

Griglia delle funzioni del settore dei PF

Allegato 2 153

153 Nuovo testo giusta il n. II dell’O del Consiglio dei PF del 12 dic. 2019, approvata dal CF il 19 ago. 2020, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2020 3617).

Scala salariale del settore dei PF 2020

Linea di valutazione «a.»

Linea di valutazione «c.»

Linea di valutazione «d.»

Linea di valutazione «e.»

Allegato 3 154

154 Introdotto dal n. I dell’O del Consiglio dei PF del 29 giu. 2005, approvato dal CF il 23 set. 2005 (RU 2005 4795). Nuovo testo giusta il n. II dell’O del Consiglio dei PF del 5 mar. 2020, approvata dal CF il 19 ago. 2020, in vigore dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3653).

Retribuzioni forfettarie del settore dei PF

Allegato 4 156

156 Introdotto dal n. I dell’O del Consiglio dei PF del 29 giu. 2005, approvata dal CF il 23 set. 2005 (RU 2005 4795). Abrogato dal n. II cpv. 2 dell’O del Consiglio dei PF dell’11 dic. 2008, approvata dal CF il 18 feb. 2009, con effetto dal 1° gen. 2009 (RU 2009 809).

Allegato 5 157

157 Introdotto dal n. I dell’O del Consiglio dei PF del 2 ott. 2007, approvata dal CF il 14 mag. 2008 (RU 2008 2293). Nuovo testo giusta il n. II dell’O del Consiglio dei PF del 22 set. 2021, approvata dal CF il 3 dic. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021 845).

Partecipazione del datore di lavoro al finanziamento della rendita transitoria