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Legge federale
sulla protezione dei marchi e delle indicazioni
di provenienza
(Legge sulla protezione dei marchi, LPM)

del 28 agosto 1992 (Stato 1° luglio 2023)

L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,

visto l’articolo 122 della Costituzione federale1;2
visto il messaggio del Consiglio federale del 21 novembre 19903,

decreta:

1 RS 101

2 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 21 giu. 2013, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

3FF 1991 I 1

Titolo primo: Marchi

Capitolo 1: Disposizioni generali

Sezione 1: Protezione del marchio

Art. 1 Definizione  

1 Il mar­chio è un se­gno at­to a di­stin­gue­re i pro­dot­ti o i ser­vi­zi di un’azien­da da quel­li di un’al­tra azien­da.

2 Pa­ro­le, let­te­re, ci­fre, rap­pre­sen­ta­zio­ni gra­fi­che, for­me tri­di­men­sio­na­li, so­le o com­bi­na­te tra lo­ro op­pu­re con co­lo­ri, pos­so­no in par­ti­co­la­re co­sti­tui­re mar­chi.

Art. 2 Motivi assoluti d’esclusione  

So­no esclu­si dal­la pro­te­zio­ne co­me mar­chi:

a.
i se­gni che so­no di do­mi­nio pub­bli­co, sal­vo che si sia­no im­po­sti co­me mar­chi per i pro­dot­ti o i ser­vi­zi ai qua­li si ri­fe­ri­sco­no;
b.
le for­me che co­sti­tui­sco­no la na­tu­ra stes­sa del pro­dot­to e le for­me del pro­dot­to o dell’im­bal­lag­gio im­po­ste dal­la tec­ni­ca;
c.
i se­gni che pos­so­no in­dur­re in er­ro­re;
d.
i se­gni in con­tra­sto con l’or­di­ne pub­bli­co, i buo­ni co­stu­mi o il di­rit­to vi­gen­te.
Art. 3 Motivi relativi d’esclusione  

1 So­no inol­tre esclu­si dal­la pro­te­zio­ne co­me mar­chio:

a.
i se­gni iden­ti­ci a un mar­chio an­te­rio­re e de­sti­na­ti a pro­dot­ti o ser­vi­zi iden­ti­ci;
b.
i se­gni iden­ti­ci a un mar­chio an­te­rio­re e de­sti­na­ti a pro­dot­ti o ser­vi­zi si­mi­li, se ne ri­sul­ta un ri­schio di con­fu­sio­ne;
c.
i se­gni si­mi­li a un mar­chio an­te­rio­re e de­sti­na­ti a pro­dot­ti o ser­vi­zi iden­ti­ci o si­mi­li, se ne ri­sul­ta un ri­schio di con­fu­sio­ne.

2 So­no con­si­de­ra­ti mar­chi an­te­rio­ri:

a.
i mar­chi de­po­si­ta­ti o re­gi­stra­ti che go­do­no di una prio­ri­tà se­con­do la pre­sen­te leg­ge (art. 6 a 8);
b.
i mar­chi che, al mo­men­to del de­po­si­to del se­gno con­si­de­ra­to dal ca­po­ver­so 1, so­no no­to­ria­men­te co­no­sciu­ti in Sviz­ze­ra ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 6bis del­la Con­ven­zio­ne di Pa­ri­gi del 20 mar­zo 18834 per la pro­te­zio­ne del­la pro­prie­tà in­du­stria­le (Con­ven­zio­ne di Pa­ri­gi).

3 Sol­tan­to il ti­to­la­re del mar­chio an­te­rio­re può in­vo­ca­re i mo­ti­vi di esclu­sio­ne giu­sta il pre­sen­te ar­ti­co­lo.

Art. 4 Registrazione a favore di un utente autorizzato  

È pa­ri­men­ti esclu­so dal­la pro­te­zio­ne il mar­chio re­gi­stra­to sen­za il con­sen­so del ti­to­la­re a no­me di un agen­te, di un rap­pre­sen­tan­te o di un al­tro uten­te au­to­riz­za­to o la cui re­gi­stra­zio­ne è man­te­nu­ta no­no­stan­te la re­vo­ca del con­sen­so.

Sezione 2: Insorgenza del diritto al marchio; priorità

Art. 5 Insorgenza del diritto al marchio  

Il di­rit­to al mar­chio in­sor­ge con la re­gi­stra­zio­ne.

Art. 6 Priorità derivante dal deposito  

Il di­rit­to al mar­chio ap­par­tie­ne a chi de­po­si­ta il mar­chio per pri­mo.

Art. 7 Priorità in virtù della Convenzione di Parigi  

1 Se un mar­chio, con­for­me­men­te al­le pre­scri­zio­ni, è sta­to og­get­to di un pri­mo de­po­si­to che ha avu­to luo­go o ha ef­fet­to in un al­tro Sta­to mem­bro del­la Con­ven­zio­ne di Pa­ri­gi5 , il de­po­si­ta­rio o il suo aven­te cau­sa può ri­ven­di­ca­re la da­ta del pri­mo de­po­si­to per de­po­si­ta­re lo stes­so mar­chio in Sviz­ze­ra, a con­di­zio­ne che il de­po­si­to in Sviz­ze­ra ab­bia luo­go en­tro sei me­si dal pri­mo de­po­si­to.

2 Il pri­mo de­po­si­to in uno Sta­to che ac­cor­da al­la Sviz­ze­ra la re­ci­pro­ci­tà ha gli stes­si ef­fet­ti del pri­mo de­po­si­to in uno Sta­to mem­bro del­la Con­ven­zio­ne di Pa­ri­gi.

Art. 8 Priorità risultante da un’esposizione  

Chi pre­sen­ta un pro­dot­to o ser­vi­zi con­trad­di­stin­ti con un mar­chio in un’espo­si­zio­ne uf­fi­cia­le o uf­fi­cial­men­te ri­co­no­sciu­ta ai sen­si del­la Con­ven­zio­ne del 22 no­vem­bre 19286 con­cer­nen­te le espo­si­zio­ni in­ter­na­zio­na­li, or­ga­niz­za­ta in uno Sta­to mem­bro del­la Con­ven­zio­ne di Pa­ri­gi7, può ri­ven­di­ca­re per il de­po­si­to la da­ta dell’aper­tu­ra dell’espo­si­zio­ne, a con­di­zio­ne che il mar­chio sia de­po­si­ta­to en­tro sei me­si da ta­le da­ta.

Art. 9 Dichiarazione di priorità  

1 Chi ri­ven­di­ca il di­rit­to di prio­ri­tà ri­sul­tan­te dal­la Con­ven­zio­ne di Pa­ri­gi8 o da un’espo­si­zio­ne de­ve pre­sen­ta­re all’Isti­tu­to fe­de­ra­le del­la pro­prie­tà in­tel­let­tua­le (IPI) una di­chia­ra­zio­ne di prio­ri­tà. L’IPI può chie­de­re di pro­dur­re un do­cu­men­to di prio­ri­tà.9

2 Il di­rit­to di prio­ri­tà de­ca­de se non so­no ri­spet­ta­ti i ter­mi­ni e le for­ma­li­tà fis­sa­ti nell’or­di­nan­za.

3 L’iscri­zio­ne di una prio­ri­tà co­sti­tui­sce uni­ca­men­te una pre­sun­zio­ne a fa­vo­re del ti­to­la­re del mar­chio.

8 RS 0.232.01,0.232.02,0.232.03,0.232.04

9 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Sezione 3: Esistenza del diritto al marchio

Art. 10 Durata di validità e proroga della registrazione  

1 La re­gi­stra­zio­ne è va­li­da du­ran­te die­ci an­ni a con­ta­re dal­la da­ta del de­po­si­to.

2 La re­gi­stra­zio­ne è pro­ro­ga­ta di die­ci an­ni se è sta­ta pre­sen­ta­ta una ri­chie­sta in que­sto sen­so e le tas­se pre­vi­ste nell’or­di­nan­za so­no sta­te pa­ga­te.10

3 La ri­chie­sta di pro­ro­ga dev’es­se­re pre­sen­ta­ta all’IPI en­tro i do­di­ci me­si che pre­ce­do­no la sca­den­za del­la re­gi­stra­zio­ne, ma al più tar­di nei sei me­si che la se­guo­no.11

412

10Nuo­vo te­sto giu­sta l’ap­pen­di­ce n. 2 del­la LF del 24 mar. 1995 sul­lo sta­tu­to e sui com­pi­ti dell’Isti­tu­to fe­de­ra­le del­la pro­prie­tà in­tel­let­tua­le, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1995 5050; FF 1994 III 873).

11Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

12Abro­ga­to dall’ap­pen­di­ce n. 2 del­la LF del 24 mar. 1995 sul­lo sta­tu­to e sui com­pi­ti dell’Isti­tu­to fe­de­ra­le del­la pro­prie­tà in­tel­let­tua­le, con ef­fet­to dal 1° gen. 1996 (RU 1995 5050; FF 1994 III 873).

Art. 11 Uso del marchio  

1 Il mar­chio è pro­tet­to sem­pre che sia usa­to in re­la­zio­ne ai pro­dot­ti o ser­vi­zi per i qua­li es­so è ri­ven­di­ca­to.

2 L’uso di una for­ma del mar­chio che non di­ver­ga in ma­nie­ra es­sen­zia­le dal mar­chio re­gi­stra­to non­ché l’uso per l’espor­ta­zio­ne so­no as­si­mi­la­ti all’uso del mar­chio.

3 L’uso del mar­chio con il con­sen­so del ti­to­la­re è as­si­mi­la­to all’uso da par­te del ti­to­la­re.

Art. 12 Conseguenze del mancato uso  

1 Il ti­to­la­re che, per un pe­rio­do inin­ter­rot­to di cin­que an­ni dal­la sca­den­za inu­ti­liz­za­ta del ter­mi­ne di op­po­si­zio­ne o dal­la fi­ne del­la pro­ce­du­ra di op­po­si­zio­ne, non ha usa­to il mar­chio in re­la­zio­ne ai pro­dot­ti o ai ser­vi­zi per i qua­li es­so è ri­ven­di­ca­to non può più far va­le­re il di­rit­to al mar­chio, sal­vo che gra­vi mo­ti­vi giu­sti­fi­chi­no il man­ca­to uso.

2 Se l’uso o la ri­pre­sa dell’uso del mar­chio av­vie­ne do­po ol­tre cin­que an­ni, il di­rit­to al mar­chio è ri­pri­sti­na­to con l’ef­fet­to del­la prio­ri­tà ori­gi­na­ria, a con­di­zio­ne che nes­su­no ab­bia in­vo­ca­to il man­ca­to uso ai sen­si del ca­po­ver­so 1 pri­ma di ta­le da­ta.

3 Chi in­vo­ca il man­ca­to uso del mar­chio lo de­ve ren­de­re ve­ro­si­mi­le; la pro­va dell’uso in­com­be al­lo­ra al ti­to­la­re del mar­chio.

Sezione 4: Contenuto del diritto al marchio

Art. 13 Diritto esclusivo  

1 Il di­rit­to al mar­chio con­fe­ri­sce al ti­to­la­re il di­rit­to esclu­si­vo di far­ne uso per con­trad­di­stin­gue­re i pro­dot­ti o i ser­vi­zi per i qua­li il mar­chio è ri­ven­di­ca­to e di di­spor­ne.

2 Il ti­to­la­re del mar­chio può vie­ta­re a ter­zi l’uso di un se­gno esclu­so dal­la pro­te­zio­ne co­me mar­chio giu­sta l’ar­ti­co­lo 3 ca­po­ver­so 1; può in par­ti­co­la­re vie­ta­re che il se­gno:

a.
sia ap­po­sto su pro­dot­ti o sul lo­ro im­bal­lag­gio;
b.
sia usa­to per of­fri­re pro­dot­ti, met­ter­li in com­mer­cio o de­te­ner­li a ta­le sco­po;
c.
sia usa­to per of­fri­re o for­ni­re ser­vi­zi;
d.13
sia usa­to per im­por­ta­re, espor­ta­re o far tran­si­ta­re pro­dot­ti;
e.
sia ap­po­sto su do­cu­men­ti com­mer­cia­li, usa­to a sco­pi pub­bli­ci­ta­ri o in qual­sia­si al­tra ma­nie­ra ne­gli af­fa­ri.

2bis Il ti­to­la­re del mar­chio go­de dei di­rit­ti se­con­do il ca­po­ver­so 2 let­te­ra d an­che quan­do l’im­por­ta­zio­ne, l’espor­ta­zio­ne o il tran­si­to di pro­dot­ti fab­bri­ca­ti a ti­to­lo com­mer­cia­le av­vie­ne per sco­pi pri­va­ti.14

3 Il ti­to­la­re del mar­chio go­de dei di­rit­ti se­con­do il pre­sen­te ar­ti­co­lo an­che nei con­fron­ti de­gli uten­ti au­to­riz­za­ti ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 4.15

13 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

14 In­tro­dot­to dall’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007 (RU 2008 2551; FF 2006 1). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

15 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

Art. 14 Restrizione concernente i segni utilizzati anteriormente  

1 Il ti­to­la­re del mar­chio non può vie­ta­re a un ter­zo di con­ti­nua­re a usa­re, nel­la stes­sa mi­su­ra, un se­gno che que­sti ave­va già usa­to pri­ma del de­po­si­to.

2 Ta­le di­rit­to di pro­se­gui­re l’uso può es­se­re tra­smes­so sol­tan­to con l’azien­da.

Art. 15 Marchi famosi  

1 Il ti­to­la­re di un mar­chio fa­mo­so può vie­tar­ne a ter­zi l’uso per tut­ti i pro­dot­ti o ser­vi­zi se un ta­le uso mi­nac­cia il ca­rat­te­re di­stin­ti­vo del mar­chio o ne sfrut­ta o met­te in pe­ri­co­lo la ri­no­man­za.

2 So­no fat­ti sal­vi i di­rit­ti ac­qui­si­ti pri­ma che il mar­chio sia di­ve­nu­to fa­mo­so.

Art. 16 Riproduzione di marchi nei dizionari e in altre opere di riferimento  

Se un mar­chio è ri­pro­dot­to in un di­zio­na­rio, in un’al­tra ope­ra di ri­fe­ri­men­to o in un’ope­ra si­mi­le sen­za l’in­di­ca­zio­ne che si trat­ta di un mar­chio re­gi­stra­to, il ti­to­la­re può esi­ge­re dall’edi­to­re, dal cu­ra­to­re del­la pub­bli­ca­zio­ne o dal di­stri­bu­to­re che la ri­pro­du­zio­ne del mar­chio sia com­ple­ta­ta con una ta­le in­di­ca­zio­ne, il più tar­di in oc­ca­sio­ne di una nuo­va stam­pa.

Sezione 5: Modificazioni del diritto al marchio

Art. 17 Trasferimento  

1 Il ti­to­la­re del mar­chio può tra­sfe­ri­re, in­te­ra­men­te o in par­te, il di­rit­to al mar­chio per i pro­dot­ti o i ser­vi­zi per i qua­li es­so è ri­ven­di­ca­to.

2 Il tra­sfe­ri­men­to è va­li­do sol­tan­to nel­la for­ma scrit­ta. Es­so è op­po­ni­bi­le ai ter­zi di buo­na fe­de sol­tan­to do­po la re­gi­stra­zio­ne.

3 Le azio­ni pre­vi­ste dal­la pre­sen­te leg­ge pos­so­no es­se­re in­ten­ta­te con­tro il pre­ce­den­te ti­to­la­re fi­no al­la re­gi­stra­zio­ne del tra­sfe­ri­men­to.

4 Sal­vo con­ven­zio­ne con­tra­ria, il tra­sfe­ri­men­to dell’azien­da im­pli­ca il tra­sfe­ri­men­to del re­la­ti­vo di­rit­to al mar­chio.

Art. 17a Divisione della domanda o della registrazione 16  

1 Il ti­to­la­re del mar­chio può chie­de­re in qual­sia­si mo­men­to la di­vi­sio­ne del­la re­gi-stra­zio­ne o del­la do­man­da di re­gi­stra­zio­ne.17

2 I pro­dot­ti e i ser­vi­zi so­no ri­par­ti­ti tra le do­man­de o le re­gi­stra­zio­ni di­vi­sio­na­rie.

3 Le do­man­de o re­gi­stra­zio­ni di­vi­sio­na­rie man­ten­go­no la da­ta del de­po­si­to e la da­ta di prio­ri­tà del­la do­man­da o re­gi­stra­zio­ne ini­zia­le.

16In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 4 ott. 1996, in vi­go­re dal 1° mag. 1997 (RU 1997 1028; FF 1996 II 1273).

17 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Art. 18 Licenza  

1 Il ti­to­la­re del mar­chio può au­to­riz­za­re ter­ze per­so­ne a usa­re il mar­chio per l’in­sie­me o per una par­te del ter­ri­to­rio sviz­ze­ro per tut­ti o una par­te dei pro­dot­ti o dei ser­vi­zi per i qua­li il mar­chio è ri­ven­di­ca­to.

2 La li­cen­za è iscrit­ta nel re­gi­stro su ri­chie­sta di par­te. Es­sa di­vie­ne per­tan­to op­po­ni­bi­le ad ogni di­rit­to al mar­chio ac­qui­si­to po­ste­rior­men­te.

Art. 19 Usufrutto e diritto di pegno; esecuzione forzata  

1 Il mar­chio può es­se­re og­get­to di un usu­frut­to, di un di­rit­to di pe­gno e di mi­su­re di ese­cu­zio­ne for­za­ta.

2 L’usu­frut­to e il di­rit­to di pe­gno so­no op­po­ni­bi­li ai ter­zi di buo­na fe­de sol­tan­to do­po l’iscri­zio­ne nel re­gi­stro.

Sezione 6: Trattati internazionali

Art. 20  

118

2 I trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li dei qua­li la Sviz­ze­ra è par­te e che ac­cor­da­no di­rit­ti più este­si di quel­li pre­vi­sti dal­la pre­sen­te leg­ge si ap­pli­ca­no an­che ai cit­ta­di­ni sviz­ze­ri.

18 Abro­ga­to dal n. II 11 del­la LF del 20 mar. 2008 con­cer­nen­te l’ag­gior­na­men­to for­ma­le del di­rit­to fe­de­ra­le, con ef­fet­to dal 1° ago. 2008 (RU 2008 3437; FF 2007 5575).

Capitolo 2: Marchio di garanzia e marchio collettivo

Art. 21 Marchio di garanzia  

1 Il mar­chio di ga­ran­zia è un se­gno usa­to da più azien­de, sot­to il con­trol­lo del ti­to­la­re del mar­chio, che ser­ve a ga­ran­ti­re la qua­li­tà, la pro­ve­nien­za geo­gra­fi­ca, il ti­po di fab­bri­ca­zio­ne o al­tre ca­rat­te­ri­sti­che co­mu­ni di pro­dot­ti o ser­vi­zi di ta­li azien­de.

2 Il mar­chio di ga­ran­zia non può es­se­re usa­to per i pro­dot­ti e i ser­vi­zi del ti­to­la­re o di un’azien­da che gli è stret­ta­men­te con­nes­sa sul pia­no eco­no­mi­co.

3 Il ti­to­la­re de­ve au­to­riz­za­re con­tro con­gruo com­pen­so l’uso del mar­chio di ga­ran­zia per i pro­dot­ti e i ser­vi­zi che pre­sen­ta­no le ca­rat­te­ri­sti­che co­mu­ni ga­ran­ti­te dal re­go­la­men­to del mar­chio.

Art. 22 Marchio collettivo  

Il mar­chio col­let­ti­vo è il se­gno di un grup­po d’azien­de di pro­du­zio­ne, di com­mer­cio o di ser­vi­zi che ser­ve a di­stin­gue­re i pro­dot­ti o i ser­vi­zi dei mem­bri del grup­po da quel­li di al­tre azien­de.

Art. 23 Regolamento del marchio  

1 Il de­po­si­tan­te di un mar­chio di ga­ran­zia o di un mar­chio col­let­ti­vo de­ve ri­met­te­re all’IPI19 un re­go­la­men­to con­cer­nen­te l’uso del mar­chio.

2 Il re­go­la­men­to del mar­chio di ga­ran­zia men­zio­na le ca­rat­te­ri­sti­che co­mu­ni dei pro­dot­ti o ser­vi­zi che que­sto de­ve ga­ran­ti­re; es­so pre­ve­de inol­tre un con­trol­lo ef­fi­ca­ce dell’uso del mar­chio e san­zio­ni ade­gua­te.

3 Il re­go­la­men­to del mar­chio col­let­ti­vo de­si­gna la cer­chia del­le azien­de au­to­riz­za­te a usa­re ta­le mar­chio.

4 Il re­go­la­men­to non de­ve vio­la­re l’or­di­ne pub­bli­co, i buo­ni co­stu­mi o il di­rit­to vi­gen­te.

19 Nuo­va espr giu­sta il n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425). Di det­ta mod. è te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

Art. 24 Approvazione del regolamento  

Il re­go­la­men­to de­ve es­se­re ap­pro­va­to dall’IPI. L’ap­pro­va­zio­ne è con­ces­sa se so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni dell’ar­ti­co­lo 23.

Art. 25 Regolamento illecito  

Se il re­go­la­men­to non sod­di­sfa o non sod­di­sfa più le con­di­zio­ni pre­vi­ste dall’ar­ti­co­lo 23 e se il ti­to­la­re del mar­chio non ri­me­dia a que­sto sta­to di fat­to en­tro il ter­mi­ne fis­sa­to dal giu­di­ce, la re­gi­stra­zio­ne del mar­chio è nul­la al­lo sca­de­re di ta­le ter­mi­ne.

Art. 26 Uso contrario al regolamento  

Se il ti­to­la­re tol­le­ra che il mar­chio di ga­ran­zia o il mar­chio col­let­ti­vo sia ri­pe­tu­ta­men­te usa­to in mo­do con­tra­rio al­le di­spo­si­zio­ni es­sen­zia­li del re­go­la­men­to e non po­ne ri­me­dio a que­sto sta­to di co­se en­tro il ter­mi­ne fis­sa­to dal giu­di­ce, la re­gi­stra­zio­ne del mar­chio è nul­la al­lo sca­de­re di ta­le ter­mi­ne.

Art. 27 Trasferimento e licenza  

Per es­se­re va­li­di, il tra­sfe­ri­men­to del mar­chio di ga­ran­zia o del mar­chio col­let­ti­vo e la con­ces­sio­ne di li­cen­ze su mar­chi col­let­ti­vi de­vo­no es­se­re iscrit­ti nel re­gi­stro.

Capitolo 2a: Marchio geografico20

20 Introdotto dal n. I della LF del 21 giu. 2013, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Art. 27a Oggetto  

In de­ro­ga all’ar­ti­co­lo 2 let­te­ra a, un mar­chio geo­gra­fi­co può es­se­re re­gi­stra­to per:

a.21 una de­no­mi­na­zio­ne d’ori­gi­ne re­gi­stra­ta o un’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca re­gi­stra­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 16 del­la leg­ge del 29 apri­le 19986 sull’agri­col­tu­ra (LA­gr) op­pu­re un’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca re­gi­stra­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 50b del­la pre­sen­te leg­ge;
b.
una de­no­mi­na­zio­ne d’ori­gi­ne con­trol­la­ta pro­tet­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 63 LA­gr o una de­no­mi­na­zio­ne vi­ni­co­la este­ra con­for­me ai re­qui­si­ti di cui all’ar­ti­co­lo 63 LA­gr;
c.
un’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za og­get­to di un’or­di­nan­za del Con­si­glio fe­de­ra­le ema­na­ta in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 50 ca­po­ver­so 2 o un’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za este­ra che si fon­da su una nor­ma­ti­va este­ra equi­va­len­te.

21 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. del DF del 19 mar. 2021 ap­pro­va l’At­to di Gi­ne­vra dell’Ac­cor­do di Li­sbo­na sul­le de­no­mi­na­zio­ni d’ori­gi­ne e le in­di­ca­zio­ni geo­gra­fi­che e lo tra­spo­ne nel di­rit­to sviz­ze­ro, in vi­go­re dal 1° dic. 2021 (RU 2021 742; FF 2020 5215).

Art. 27b Depositanti  

La re­gi­stra­zio­ne di un mar­chio geo­gra­fi­co può es­se­re chie­sta:

a.
dal grup­po che ha ot­te­nu­to la re­gi­stra­zio­ne di una de­no­mi­na­zio­ne d’ori­gi­ne o di un’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca op­pu­re, se ta­le grup­po non esi­ste più, dal grup­po rap­pre­sen­ta­ti­vo che si oc­cu­pa del­la pro­te­zio­ne di ta­le de­no­mi­na­zio­ne d’ori­gi­ne o in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca;
b.
dal Can­to­ne sviz­ze­ro che pro­teg­ge una de­no­mi­na­zio­ne d’ori­gi­ne con­trol­la­ta, dall’au­to­ri­tà este­ra com­pe­ten­te per la re­go­la­men­ta­zio­ne del­le de­no­mi­na­zio­ni vi­ni­co­le con­for­mi ai re­qui­si­ti di cui all’ar­ti­co­lo 63 LA­gr22 o dal grup­po che ha ot­te­nu­to la pro­te­zio­ne di una de­no­mi­na­zio­ne vi­ni­co­la este­ra;
c.
dall’or­ga­niz­za­zio­ne man­tel­lo del set­to­re eco­no­mi­co, se il Con­si­glio fe­de­ra­le ha ema­na­to un’or­di­nan­za in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 50 ca­po­ver­so 2, o se, per la do­man­da, det­ta or­ga­niz­za­zio­ne si fon­da su una nor­ma­ti­va este­ra equi­va­len­te.
Art. 27c Regolamento  

1 Chi de­po­si­ta un mar­chio geo­gra­fi­co de­ve pre­sen­ta­re all’IPI un re­go­la­men­to sull’uso del mar­chio.

2 Il re­go­la­men­to de­ve cor­ri­spon­de­re all’elen­co de­gli ob­bli­ghi o al­la nor­ma­ti­va ap­pli­ca­bi­le; non può pre­ve­de­re una re­mu­ne­ra­zio­ne per l’uso del mar­chio geo­gra­fi­co.

Art. 27d Diritti  

1 Un mar­chio geo­gra­fi­co può es­se­re usa­to da chiun­que adem­pia le con­di­zio­ni pre­vi­ste dal re­go­la­men­to.

2 Il ti­to­la­re di un mar­chio geo­gra­fi­co può vie­ta­re a ter­zi di usar­lo nel com­mer­cio per pro­dot­ti iden­ti­ci o com­pa­ra­bi­li, se l’uso non è con­for­me al re­go­la­men­to.

Art. 27e Disposizioni non applicabili  

1 In de­ro­ga agli ar­ti­co­li 17 e 18, il mar­chio geo­gra­fi­co non può né es­se­re tra­sfe­ri­to né di­ven­ta­re og­get­to di li­cen­za.

2 In de­ro­ga all’ar­ti­co­lo 31, il ti­to­la­re di un mar­chio geo­gra­fi­co non può pre­sen­ta­re op­po­si­zio­ne con­tro la re­gi­stra­zio­ne di un mar­chio.

3 Le di­spo­si­zio­ni de­gli ar­ti­co­li 11 e 12 con­cer­nen­ti l’uso del mar­chio e le con­se­guen­ze del man­ca­to uso non so­no ap­pli­ca­bi­li.

Capitolo 3: Registrazione dei marchi

Sezione 1: Procedura di registrazione

Art. 28 Deposito  

1 Chiun­que può de­po­si­ta­re un mar­chio.

2 Per il de­po­si­to si de­ve in­via­re all’IPI:

a.
la do­man­da di re­gi­stra­zio­ne con l’in­di­ca­zio­ne del no­me o del­la ra­gio­ne com­mer­cia­le del de­po­si­tan­te;
b.
la ri­pro­du­zio­ne del mar­chio;
c.
la li­sta dei pro­dot­ti o dei ser­vi­zi per i qua­li il mar­chio è ri­ven­di­ca­to.

3 Per il de­po­si­to de­vo­no es­se­re pa­ga­te le tas­se pre­vi­ste a ta­le sco­po nell’or­di­nan­za.23

424

23Nuo­vo te­sto giu­sta l’ap­pen­di­ce n. 2 del­la LF del 24 mar. 1995 sul­lo sta­tu­to e sui com­pi­ti dell’Isti­tu­to fe­de­ra­le del­la pro­prie­tà in­tel­let­tua­le, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1995 5050; FF 1994 III 873).

24Abro­ga­to dall’ap­pen­di­ce n. 2 del­la LF del 24 mar. 1995 sul­lo sta­tu­to e sui com­pi­ti dell’Isti­tu­to fe­de­ra­le del­la pro­prie­tà in­tel­let­tua­le, con ef­fet­to dal 1° ott. 1996 (RU 1995 5050; FF 1994 III 873).

Art. 29 Data del deposito  

1 Il mar­chio è de­po­si­ta­to non ap­pe­na so­no sta­ti inol­tra­ti i do­cu­men­ti men­zio­na­ti all’ar­ti­co­lo 28 ca­po­ver­so 2.

2 Se, do­po il de­po­si­to, il mar­chio è so­sti­tui­to o mo­di­fi­ca­to in par­ti es­sen­zia­li o se la li­sta dei pro­dot­ti o dei ser­vi­zi vie­ne este­sa, la da­ta del de­po­si­to è quel­la del gior­no del de­po­si­to di ta­li mo­di­fi­ca­zio­ni.

Art. 30 Decisione e registrazione  

1 L’IPI di­chia­ra la do­man­da ir­ri­ce­vi­bi­le se le con­di­zio­ni del de­po­si­to pre­vi­ste dall’ar­ti­co­lo 28 ca­po­ver­so 2 non so­no sod­di­sfat­te.

2 Re­spin­ge la do­man­da di re­gi­stra­zio­ne se:

a.
il de­po­si­to non sod­di­sfa le con­di­zio­ni for­ma­li fis­sa­te dal­la pre­sen­te leg­ge o dall’or­di­nan­za;
b.
le tas­se pre­scrit­te non so­no sta­te pa­ga­te;
c.
vi so­no mo­ti­vi as­so­lu­ti d’esclu­sio­ne;
d.
il mar­chio di ga­ran­zia o il mar­chio col­let­ti­vo non sod­di­sfan­no le esi­gen­ze pre­vi­ste da­gli ar­ti­co­li 21 a 23;
e.25
il mar­chio geo­gra­fi­co non sod­di­sfa le esi­gen­ze di cui agli ar­ti­co­li 27a–27c.

3 Se non vi è mo­ti­vo di ri­get­to, re­gi­stra il mar­chio.

25 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Sezione 2: Procedura di opposizione

Art. 31 Opposizione  

1 Il ti­to­la­re di un mar­chio an­te­rio­re può op­por­si ad una nuo­va re­gi­stra­zio­ne in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 3 ca­po­ver­so 1.

1bis Non può op­por­si al­la re­gi­stra­zio­ne di un mar­chio geo­gra­fi­co.26

2 L’op­po­si­zio­ne de­ve es­se­re mo­ti­va­ta e in­via­ta per scrit­to all’IPI en­tro tre me­si dal­la pub­bli­ca­zio­ne del­la re­gi­stra­zio­ne. La tas­sa di op­po­si­zio­ne de­ve es­se­re pa­ga­ta du­ran­te que­sto me­de­si­mo ter­mi­ne.

26 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Art. 32 Plausibilità dell’uso  

Se il re­si­sten­te in­vo­ca il man­ca­to uso del mar­chio an­te­rio­re con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 12 ca­po­ver­so 1, l’op­po­nen­te de­ve ren­de­re ve­ro­si­mi­le l’uso del mar­chio o il man­ca­to uso per gra­vi mo­ti­vi.

Art. 33 Decisione su opposizione  

Se l’op­po­si­zio­ne è fon­da­ta, la re­gi­stra­zio­ne è par­zial­men­te o to­tal­men­te re­vo­ca­ta; in ca­so con­tra­rio l’op­po­si­zio­ne è re­spin­ta.

Art. 34 Indennità di parte  

Nel­la de­ci­sio­ne su op­po­si­zio­ne l’IPI sta­tui­sce se ed in qua­le mi­su­ra le spe­se del­la par­te vin­cen­te so­no ad­dos­sa­te al­la par­te soc­com­ben­te.

Sezione 3: Cancellazione della registrazione

Art. 35 Condizioni 27  

L’IPI can­cel­la in tut­to o in par­te la re­gi­stra­zio­ne del mar­chio se:

a.
il ti­to­la­re do­man­da la can­cel­la­zio­ne;
b.
la re­gi­stra­zio­ne non è pro­ro­ga­ta;
c.
la re­gi­stra­zio­ne è di­chia­ra­ta nul­la con de­ci­sio­ne giu­di­zia­le cre­sciu­ta in giu­di­ca­to;
d.28
è can­cel­la­ta la de­no­mi­na­zio­ne d’ori­gi­ne pro­tet­ta o l’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca pro­tet­ta su cui si ba­sa un mar­chio geo­gra­fi­co;
e.29
è ap­pro­va­ta una do­man­da di can­cel­la­zio­ne.

27 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

28 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

29 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Art. 35a Domanda di cancellazione 30  

1 Chiun­que può pre­sen­ta­re all’IPI una do­man­da di can­cel­la­zio­ne del mar­chio per man­ca­to uso ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 12 ca­po­ver­so 1.

2 La do­man­da può es­se­re pre­sen­ta­ta:

a.
in as­sen­za di op­po­si­zio­ne, al più pre­sto cin­que an­ni do­po la sca­den­za del ter­mi­ne di op­po­si­zio­ne;
b.
in ca­so di op­po­si­zio­ne, al più pre­sto cin­que an­ni dal­la fi­ne del­la pro­ce­du­ra di op­po­si­zio­ne.

3 La do­man­da è con­si­de­ra­ta pre­sen­ta­ta al mo­men­to del pa­ga­men­to del cor­ri­spon­den­te emo­lu­men­to.

30 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Art. 35b Decisione 31  

1 L’IPI re­spin­ge la do­man­da di can­cel­la­zio­ne se:

a.
il ri­chie­den­te non ren­de ve­ro­si­mi­le il man­ca­to uso del mar­chio; o
b.
il ti­to­la­re del mar­chio ren­de ve­ro­si­mi­li l’uso del mar­chio o gra­vi mo­ti­vi per il suo man­ca­to uso.

2 Se il ri­chie­den­te ren­de ve­ro­si­mi­le il man­ca­to uso per una par­te dei pro­dot­ti e ser­vi­zi, l’IPI ac­co­glie la do­man­da di can­cel­la­zio­ne sol­tan­to per ta­le par­te.

3 Nel­la de­ci­sio­ne sul­la do­man­da di can­cel­la­zio­ne l’IPI sta­tui­sce se e in qua­le mi­su­ra le spe­se del­la par­te vin­cen­te so­no ad­dos­sa­te al­la par­te soc­com­ben­te.

31 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Art. 35c Procedura 32  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na le mo­da­li­tà del­la pro­ce­du­ra.

32 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Sezione 4: …

Art. 3633  

33 Abro­ga­to dall’all. n. 21 del­la L del 17 giu. 2005 sul Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le, con ef­fet­to dal 1° gen. 2007 (RU 2006 2197; FF 2001 3764).

Sezione 5: Registro, pubblicazioni e comunicazione elettronica con le autorità 34

34 Nuovo testo giusta l’all. n. 4 della LF del 19 dic. 2003 sulla firma elettronica, in vigore dal 1° gen. 2005 (RU 2004 5085; FF 2001 5109).

Art. 37 Tenuta del registro  

L’IPI tie­ne il re­gi­stro dei mar­chi.

Art. 38 Pubblicazioni  

1 L’IPI pub­bli­ca:

a.
la re­gi­stra­zio­ne del mar­chio (art. 30 cpv. 3);
b.
la pro­ro­ga del­la re­gi­stra­zio­ne del mar­chio (art. 10 cpv. 2);
c.
la re­vo­ca del­la re­gi­stra­zio­ne del mar­chio (art. 33);
d.
la can­cel­la­zio­ne del­la re­gi­stra­zio­ne del mar­chio (art. 35).

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le fis­sa qua­li al­tre iscri­zio­ni deb­ba­no es­se­re pub­bli­ca­te.

3 L’IPI de­si­gna l’or­ga­no di pub­bli­ca­zio­ne.35

35 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 3 del­la L del 5 ott. 2001 sul de­si­gn, in vi­go­re dal 1° lug. 2002 (RU 2002 1456; FF FF 2000 2432).

Art. 39 Pubblicità del registro, consultazione degli atti  

1 Chiun­que può con­sul­ta­re il re­gi­stro, chie­de­re in­for­ma­zio­ni sul suo con­te­nu­to e ot­te­ne­re estrat­ti.

2 Chiun­que ha inol­tre il di­rit­to di con­sul­ta­re il fa­sci­co­lo dei mar­chi re­gi­stra­ti.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le fis­sa i ca­si nei qua­li il fa­sci­co­lo può es­se­re con­sul­ta­to pri­ma del­la re­gi­stra­zio­ne del mar­chio.

Art. 40 Comunicazione elettronica con le autorità 36  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può au­to­riz­za­re l’IPI a di­sci­pli­na­re le co­mu­ni­ca­zio­ni per via elet­tro­ni­ca nel qua­dro del­le di­spo­si­zio­ni ge­ne­ra­li sull’am­mi­ni­stra­zio­ne del­la giu­sti­zia fe­de­ra­le.

2 I fa­sci­co­li e gli at­ti pos­so­no es­se­re te­nu­ti e con­ser­va­ti in for­ma elet­tro­ni­ca.

3 Il re­gi­stro dei mar­chi può es­se­re te­nu­to in for­ma elet­tro­ni­ca.

4 L’IPI può ren­de­re i suoi da­ti ac­ces­si­bi­li a ter­zi in par­ti­co­la­re at­tra­ver­so la pro­ce­du­ra elet­tro­ni­ca di ri­chia­mo; es­so può esi­ge­re una ri­mu­ne­ra­zio­ne per que­sto ser­vi­zio.

5 Le pub­bli­ca­zio­ni dell’IPI pos­so­no es­se­re fat­te in for­ma elet­tro­ni­ca; la ver­sio­ne elet­tro­ni­ca è tut­ta­via de­ter­mi­nan­te sol­tan­to se i da­ti so­no pub­bli­ca­ti esclu­si­va­men­te in for­ma elet­tro­ni­ca.

36Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 4 del­la LF del 19 dic. 2003 sul­la fir­ma elet­tro­ni­ca, in vi­go­re dal 1° gen. 2005 (RU 2004 5085; FF 2001 5109).

Sezione 6: Proseguimento della procedura in caso d’inosservanza dei termini

Art. 41  

1 Se non os­ser­va un ter­mi­ne che va ri­spet­ta­to nei con­fron­ti dell’IPI, il de­po­si­tan­te o il ti­to­la­re del di­rit­to può chie­de­re all’IPI il pro­se­gui­men­to del­la pro­ce­du­ra. È fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 24 ca­po­ver­so 1 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 196837 sul­la pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va.38

2 La do­man­da dev’es­se­re pre­sen­ta­ta en­tro due me­si a con­ta­re dal mo­men­to in cui il ri­chie­den­te ha avu­to co­no­scen­za dell’inos­ser­van­za del ter­mi­ne, ma al più tar­di sei me­si do­po lo sca­de­re del ter­mi­ne inos­ser­va­to; en­tro lo stes­so ter­mi­ne dev’es­se­re com­piu­to in­te­gral­men­te l’at­to omes­so e de­vo­no es­se­re ver­sa­te le tas­se pre­vi­ste nell’or­di­nan­za.39

3 L’ac­cet­ta­zio­ne del­la ri­chie­sta rein­te­gra la si­tua­zio­ne che sa­reb­be ri­sul­ta­ta dal com­pi­men­to tem­pe­sti­vo dell’at­to.

4 Il pro­se­gui­men­to del­la pro­ce­du­ra è esclu­so in ca­so d’inos­ser­van­za:

a.
dei ter­mi­ni per inol­tra­re ri­chie­sta di pro­se­gui­men­to del­la pro­ce­du­ra (cpv. 2);
b.
dei ter­mi­ni per ri­ven­di­ca­re una prio­ri­tà ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 7 e 8;
c.
del ter­mi­ne per pre­sen­ta­re l’op­po­si­zio­ne giu­sta l’ar­ti­co­lo 31 ca­po­ver­so 2;
d.40
del ter­mi­ne per pre­sen­ta­re la ri­chie­sta di pro­ro­ga ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 10 ca­po­ver­so 3;
e.41
dei ter­mi­ni del­la pro­ce­du­ra di can­cel­la­zio­ne di cui agli ar­ti­co­li 35a–35c.

37 RS 172.021

38 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

39Nuo­vo te­sto giu­sta l’ap­pen­di­ce n. 2 del­la LF del 24 mar. 1995 sul­lo sta­tu­to e sui com­pi­ti dell’Isti­tu­to fe­de­ra­le del­la pro­prie­tà in­tel­let­tua­le, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1995 5050; FF 1994 III 873).

40 In­tro­dot­ta dall’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

41 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Sezione 7: Rappresentanza

Art. 4242  

1 Chi è par­te in una pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va se­con­do la pre­sen­te leg­ge e non ha né do­mi­ci­lio né se­de in Sviz­ze­ra de­ve de­si­gna­re un re­ca­pi­to in Sviz­ze­ra, tran­ne nel ca­so in cui il di­rit­to in­ter­na­zio­na­le o le au­to­ri­tà este­re com­pe­ten­ti au­to­riz­zi­no l’au­to­ri­tà a no­ti­fi­ca­re do­cu­men­ti di­ret­ta­men­te nel­lo Sta­to in que­stio­ne.

2 L’IPI è au­to­riz­za­to a di­chia­ra­re al­le au­to­ri­tà este­re com­pe­ten­ti che, in ma­te­ria di pro­prie­tà in­tel­let­tua­le, in Sviz­ze­ra è am­mes­sa la no­ti­fi­ca­zio­ne di­ret­ta, sem­pre che al­la Sviz­ze­ra sia con­ces­sa la re­ci­pro­ci­tà.

42 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 2 del DF del 28 set. 2018 con­cer­nen­te l’ap­pro­va­zio­ne e l’at­tua­zio­ne del­la Conv. n. 94 del Con­si­glio d’Eu­ro­pa sul­la no­ti­fi­ca­zio­ne all’este­ro dei do­cu­men­ti in ma­te­ria am­mi­ni­stra­ti­va, in vi­go­re dal 1° apr. 2019 (RU 2019 975; FF 2017 5061).

Sezione 8: Tasse

Art. 43  

1 Ol­tre al­le tas­se pre­vi­ste dal­la pre­sen­te leg­ge, de­vo­no es­se­re ver­sa­te tas­se per le pre­sta­zio­ni com­piu­te dall’IPI in se­gui­to a una do­man­da spe­cia­le.

243

43Abro­ga­to dall’ap­pen­di­ce n. 2 del­la LF del 24 mar. 1995 sul­lo sta­tu­to e sui com­pi­ti dell’Isti­tu­to fe­de­ra­le del­la pro­prie­tà in­tel­let­tua­le, con ef­fet­to dal 1° gen. 1996 (RU 1995 5050; FF 1994 III 873).

Capitolo 4: Registrazione internazionale dei marchi

Art. 44 Diritto applicabile 44  

1 Il pre­sen­te ca­pi­to­lo si ap­pli­ca al­le re­gi­stra­zio­ni in­ter­na­zio­na­li ai sen­si dell’Ac­cor­do di Ma­drid del 14 lu­glio 196745 per la re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le dei mar­chi (Ac­cor­do di Ma­drid) e del Pro­to­col­lo re­la­ti­vo all’Ac­cor­do di Ma­drid per la re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le dei mar­chi del 27 giu­gno 198946 (Pro­to­col­lo di Ma­drid) ef­fet­tua­te tra­mi­te l’IPI o che espli­ca­no ef­fet­to in Sviz­ze­ra.

2 Le al­tre di­spo­si­zio­ni del­la pre­sen­te leg­ge so­no ap­pli­ca­bi­li, sal­vo che l’Ac­cor­do di Ma­drid o il Pro­to­col­lo di Ma­drid o il pre­sen­te ca­pi­to­lo non di­spon­ga­no al­tri­men­ti.

44Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 1996, in vi­go­re dal 1° mag. 1997 (RU 1997 1028; FF 1996 II 1273).

45RS 0.232.112.3

46RS 0.232.112.4

Art. 45 Domande di registrazione nel registro internazionale 47  

1 Tra­mi­te l’IPI è pos­si­bi­le ri­chie­de­re:

a.
la re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le di un mar­chio, se la Sviz­ze­ra è il Pae­se d’ori­gi­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 1 ca­po­ver­so 3 dell’Ac­cor­do di Ma­drid48 op­pu­re dell’ar­ti­co­lo 2 ca­po­ver­so 1 del Pro­to­col­lo di Ma­drid49;
b.
la mo­di­fi­ca di una re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le, se la Sviz­ze­ra è il Pae­se del ti­to­la­re del mar­chio ai sen­si dell’Ac­cor­do di Ma­drid o del Pro­to­col­lo di Ma­drid;
c.
la re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le di una do­man­da, se la Sviz­ze­ra è il Pae­se d’ori­gi­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 2 ca­po­ver­so 1 del Pro­to­col­lo di Ma­drid.

2 Per la re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le di un mar­chio o di una do­man­da di re­gi­stra­zio­ne o di mo­di­fi­ca di una re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le de­vo­no es­se­re pa­ga­te le tas­se pre­vi­ste nell’Ac­cor­do di Ma­drid, nel Pro­to­col­lo di Ma­drid e nell’or­di­nan­za per­ti­nen­te.

47Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 1996, in vi­go­re dal 1° mag. 1997 (RU 1997 1028; FF 1996 II 1273).

48RS 0.232.112.3

49RS 0.232.112.4

Art. 46 Effetto della registrazione internazionale in Svizzera  

1 Una re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le con ef­fet­to di pro­te­zio­ne per la Sviz­ze­ra ha lo stes­so ef­fet­to del de­po­si­to pres­so l’IPI e dell’iscri­zio­ne nel re­gi­stro sviz­ze­ro.50

2 Ta­le ef­fet­to è con­si­de­ra­to non in­ter­ve­nu­to se e nel­la mi­su­ra in cui al mar­chio og­get­to di re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le è ne­ga­ta la pro­te­zio­ne per la Sviz­ze­ra.

50Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 1996, in vi­go­re dal 1° mag­gio 1997 (RU 1997 1028; FF 1996 II 1273).

Art. 46a Trasformazione di una registrazione internazionale in una domanda di registrazione nazionale 51  

1 Una re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le può es­se­re tra­sfor­ma­ta in una do­man­da di re­gi­stra­zio­ne na­zio­na­le se:

a.
la do­man­da è de­po­si­ta­ta pres­so l’IPI en­tro tre me­si dal­la da­ta del­la ra­dia­zio­ne dal re­gi­stro in­ter­na­zio­na­le;
b.
la re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le e la do­man­da di re­gi­stra­zio­ne na­zio­na­le con­cer­no­no il me­de­si­mo mar­chio;
c.
i pro­dot­ti e ser­vi­zi men­zio­na­ti nel­la do­man­da so­no ef­fet­ti­va­men­te co­per­ti dal­la re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le con ef­fet­to in Sviz­ze­ra;
d.
la do­man­da di re­gi­stra­zio­ne na­zio­na­le è con­for­me al­le al­tre pre­scri­zio­ni del­la pre­sen­te leg­ge.

2 Non so­no am­mes­se op­po­si­zio­ni con­tro la re­gi­stra­zio­ne di mar­chi de­po­si­ta­ti se­con­do il ca­po­ver­so 1.

51In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 4 ott. 1996, in vi­go­re dal 1° mag. 1997 (RU 1997 1028; FF 1996 II 1273).

Titolo 2: Indicazioni di provenienza e indicazioni geografiche 52

52 Nuovo testo giusta l’all. del DF del 19 mar. 2021 che approva l’Atto di Ginevra dell’Accordo di Lisbona sulle denominazioni d’origine e le indicazioni geografiche e lo traspone nel diritto svizzero, in vigore dal 1° dic. 2021 (RU 2021 742; FF 2020 5215).

Capitolo 1: Disposizioni generali 53

53 Introdotto dall’all. del DF del 19 mar. 2021 che approva l’Atto di Ginevra dell’Accordo di Lisbona sulle denominazioni d’origine e le indicazioni geografiche e lo traspone nel diritto svizzero, in vigore dal 1° dic. 2021 (RU 2021 742; FF 2020 5215).

Art. 47 Principio  

1 Le in­di­ca­zio­ni di pro­ve­nien­za so­no ri­fe­ri­men­ti di­ret­ti o in­di­ret­ti al­la pro­ve­nien­za geo­gra­fi­ca dei pro­dot­ti o dei ser­vi­zi, com­pre­si i ri­fe­ri­men­ti al­le ca­rat­te­ri­sti­che o al­le qua­li­tà in rap­por­to con la pro­ve­nien­za.

2 Non so­no in­di­ca­zio­ni di pro­ve­nien­za ai sen­si del ca­po­ver­so 1 i no­mi o se­gni geo­gra­fi­ci che non so­no con­si­de­ra­ti dal­le cer­chie in­te­res­sa­te un ri­fe­ri­men­to al­la pro­ve­nien­za dei pro­dot­ti o ser­vi­zi.

3 È vie­ta­to l’uso di:

a.
in­di­ca­zio­ni di pro­ve­nien­za non per­ti­nen­ti;
b.
de­si­gna­zio­ni che pos­so­no es­se­re con­fu­se con un’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za non per­ti­nen­te;
c.54
un no­me, una dit­ta, un in­di­riz­zo o un mar­chio in rap­por­to con pro­dot­ti o ser­vi­zi di al­tra pro­ve­nien­za, se ne ri­sul­ta un ri­schio di in­gan­no.

3bis Le in­di­ca­zio­ni di pro­ve­nien­za usa­te con espres­sio­ni qua­li «ge­ne­re», «ti­po», «sti­le» o «imi­ta­zio­ne» de­vo­no sod­di­sfa­re le con­di­zio­ni ap­pli­ca­bi­li al­le in­di­ca­zio­ni di pro­ve­nien­za usa­te sen­za ta­li espres­sio­ni.55

3ter Le in­di­ca­zio­ni con­cer­nen­ti la ri­cer­ca, il de­si­gn o al­tre at­ti­vi­tà spe­ci­fi­che le­ga­te al pro­dot­to pos­so­no es­se­re usa­te sol­tan­to se l’in­te­ra at­ti­vi­tà in que­stio­ne si svol­ge nel luo­go in­di­ca­to.56

4 Le in­di­ca­zio­ni di pro­ve­nien­za re­gio­na­li o lo­ca­li che si ap­pli­ca­no a ser­vi­zi so­no con­si­de­ra­te per­ti­nen­ti se ta­li ser­vi­zi sod­di­sfan­no i cri­te­ri di pro­ve­nien­za pro­pri all’in­sie­me del Pae­se.

54 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

55 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

56 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Art. 48 Indicazione di provenienza dei prodotti 57  

1 L’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za di un pro­dot­to è per­ti­nen­te se so­no sod­di­sfat­te le con­di­zio­ni di cui agli ar­ti­co­li 48a–48c.

2 De­vo­no es­se­re sod­di­sfat­te an­che even­tua­li con­di­zio­ni sup­ple­men­ta­ri, qua­le il ri­spet­to dei prin­ci­pi di fab­bri­ca­zio­ne o di tra­sfor­ma­zio­ne o dei cri­te­ri di qua­li­tà usua­li o pre­scrit­ti nel luo­go di pro­ve­nien­za.

3 Tut­te le con­di­zio­ni de­vo­no es­se­re de­fi­ni­te ca­so per ca­so, in fun­zio­ne del­la per­ce­zio­ne del­le cer­chie in­te­res­sa­te e, se del ca­so, in fun­zio­ne dell’in­fluen­za che eser­ci­ta­no sul­la ri­no­man­za dei pro­dot­ti.

4 Nel ca­so di pro­dot­ti na­tu­ra­li e der­ra­te ali­men­ta­ri, so­no con­si­de­ra­ti luo­go di pro­ve­nien­za o di tra­sfor­ma­zio­ne per in­di­ca­zio­ni di pro­ve­nien­za sviz­ze­re il ter­ri­to­rio sviz­ze­ro e le en­cla­vi do­ga­na­li este­re. Il Con­si­glio fe­de­ra­le può de­fi­ni­re le zo­ne di fron­tie­ra che a ti­to­lo ec­ce­zio­na­le pos­so­no pa­ri­men­ti es­se­re con­si­de­ra­te co­me luo­go di pro­ve­nien­za o di tra­sfor­ma­zio­ne per le in­di­ca­zio­ni di pro­ve­nien­za sviz­ze­re.

5 Un’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za este­ra è per­ti­nen­te se sod­di­sfa le con­di­zio­ni pre­vi­ste dal­la le­gi­sla­zio­ne del Pae­se in que­stio­ne. È fat­to sal­vo un even­tua­le in­gan­no dei con­su­ma­to­ri in Sviz­ze­ra.

57 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Art. 48a Prodotti naturali 58  

La pro­ve­nien­za di un pro­dot­to na­tu­ra­le cor­ri­spon­de:

a.
per i pro­dot­ti mi­ne­ra­li, al luo­go d’estra­zio­ne;
b.
per i pro­dot­ti ve­ge­ta­li, al luo­go del­la rac­col­ta;
c.
per la car­ne, al luo­go in cui gli ani­ma­li han­no pas­sa­to la mag­gior par­te del­la lo­ro vi­ta;
d.
per gli al­tri pro­dot­ti ani­ma­li, al luo­go di de­ten­zio­ne de­gli ani­ma­li;
e.
per la cac­cia­gio­ne e i pro­dot­ti del­la pe­sca, al luo­go del­la cac­cia e del­la pe­sca;
f.
per i pe­sci d’al­le­va­men­to, al luo­go d’al­le­va­men­to.

58 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Art. 48b Derrate alimentari 59  

1 La pre­sen­te di­spo­si­zio­ne si ap­pli­ca al­le der­ra­te ali­men­ta­ri ai sen­si del­la leg­ge del 9 ot­to­bre 199260 sul­le der­ra­te ali­men­ta­ri (LDerr), esclu­si i pro­dot­ti na­tu­ra­li di cui all’ar­ti­co­lo 48adel­la pre­sen­te leg­ge. Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na in det­ta­glio ta­le di­stin­zio­ne.

2 La pro­ve­nien­za di una der­ra­ta ali­men­ta­re cor­ri­spon­de al luo­go da cui pro­vie­ne al­me­no l’80 per cen­to del pe­so del­le ma­te­rie pri­me di cui è com­po­sta la der­ra­ta ali­men­ta­re. Per il lat­te e i lat­ti­ci­ni la pro­por­zio­ne ne­ces­sa­ria è del 100 per cen­to del pe­so del lat­te di cui è com­po­sta la der­ra­ta ali­men­ta­re.

3 Dal cal­co­lo di cui al ca­po­ver­so 2 so­no esclu­si i pro­dot­ti na­tu­ra­li:

a.
che non si pos­so­no pro­dur­re nel luo­go di pro­ve­nien­za a cau­sa del­le con­di­zio­ni na­tu­ra­li;
b.
tem­po­ra­nea­men­te non di­spo­ni­bi­li in quan­ti­tà suf­fi­cien­te nel luo­go di pro­ve­nien­za.

4 Nel cal­co­lo di cui al ca­po­ver­so 2 van­no com­pu­ta­te tut­te le ma­te­rie pri­me per le qua­li il tas­so di au­toap­prov­vi­gio­na­men­to del­la Sviz­ze­ra è di al­me­no il 50 per cen­to. Le ma­te­rie pri­me per le qua­li il tas­so di au­toap­prov­vi­gio­na­men­to si si­tua tra il 20 e il 49,9 per cen­to so­no com­pu­ta­te sol­tan­to per me­tà. Le ma­te­rie pri­me per le qua­li il tas­so di au­toap­prov­vi­gio­na­men­to è in­fe­rio­re al 20 per cen­to pos­so­no es­se­re esclu­se dal cal­co­lo. Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i det­ta­gli.

5 L’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za de­ve inol­tre cor­ri­spon­de­re al luo­go in cui si è svol­ta la tra­sfor­ma­zio­ne che ha con­fe­ri­to al­la der­ra­ta ali­men­ta­re le sue ca­rat­te­ri­sti­che es­sen­zia­li.

59 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

60 [RU 1995 1469; 1996 1725all. n. 3; 1998 3033all. n. 5; 2001 2790all. n. 5; 2002 775; 2003 4803all. n. 6; 2004 3553; 2005 971; 2006 2197all. n. 94, 2363n. II; 2008 785; 2011 5227n. I 2.8; 2013 3095all. 1 n. 3. RU 2017 249all. n. I]. Ve­di ora la LF del 20 giu. 2014 (RS 817.0).

Art. 48c Altri prodotti,in particolare industriali 61  

1 La pro­ve­nien­za di un al­tro pro­dot­to, in par­ti­co­la­re di un pro­dot­to in­du­stria­le, cor­ri­spon­de al luo­go in cui è rea­liz­za­to al­me­no il 60 per cen­to dei co­sti di pro­du­zio­ne.

2 Nel cal­co­lo di cui al ca­po­ver­so 1 so­no com­pre­si:

a.
i co­sti di fab­bri­ca­zio­ne e as­sem­blag­gio;
b.
i co­sti di ri­cer­ca e svi­lup­po;
c.
i co­sti con­nes­si al­la ga­ran­zia del­la qua­li­tà e al­la cer­ti­fi­ca­zio­ne pre­scrit­te per leg­ge o di­sci­pli­na­te in mo­do uni­for­me all’in­ter­no di un set­to­re.

3 So­no esclu­si dal cal­co­lo di cui al ca­po­ver­so 1:

a.
i co­sti dei pro­dot­ti na­tu­ra­li che non si pos­so­no pro­dur­re nel luo­go di pro­ve­nien­za a cau­sa del­le con­di­zio­ni na­tu­ra­li;
b.
i co­sti del­le ma­te­rie pri­me che, con­for­me­men­te a un’or­di­nan­za ema­na­ta in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 50 ca­po­ver­so 2, per ra­gio­ni og­get­ti­ve non so­no di­spo­ni­bi­li in quan­ti­tà suf­fi­cien­te nel luo­go di pro­ve­nien­za;
c.
i co­sti d’im­bal­lag­gio;
d.
le spe­se di tra­spor­to;
e.
le spe­se di com­mer­cia­liz­za­zio­ne, qua­li le spe­se di mar­ke­ting e i co­sti del ser­vi­zio ai clien­ti.

4 L’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za de­ve inol­tre cor­ri­spon­de­re al luo­go in cui si è svol­ta l’at­ti­vi­tà che ha con­fe­ri­to al pro­dot­to le sue ca­rat­te­ri­sti­che es­sen­zia­li. In ogni ca­so una tap­pa si­gni­fi­ca­ti­va del­la pro­du­zio­ne de­ve es­ser­si svol­ta in ta­le luo­go.

61 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Art. 48d Eccezioni 62  

Le con­di­zio­ni di cui agli ar­ti­co­li 48a–48c non si ap­pli­ca­no se:

a.
un’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca è sta­ta re­gi­stra­ta con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 16 LA­gr63 pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te di­spo­si­zio­ne; o
b.
un pro­dut­to­re di­mo­stra che l’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za cor­ri­spon­de al­la per­ce­zio­ne del­le cer­chie in­te­res­sa­te.

62 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

63 RS 910.1

Art. 49 Indicazione di provenienza dei servizi 64  

1 L’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za di un ser­vi­zio è per­ti­nen­te se:

a.
cor­ri­spon­de al­la se­de so­cia­le del for­ni­to­re del ser­vi­zio; e
b.
un si­to am­mi­ni­stra­ti­vo del for­ni­to­re del ser­vi­zio si tro­va ef­fet­ti­va­men­te nel­lo stes­so Pae­se.

2 Se una so­cie­tà ma­dre adem­pie le con­di­zio­ni di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra a ed es­sa stes­sa o una sua fi­lia­le che es­sa con­trol­la ef­fet­ti­va­men­te e do­mi­ci­lia­ta nel­lo stes­so Pae­se adem­pie le con­di­zio­ni di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra b, l’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za è per­ti­nen­te an­che per i ser­vi­zi del me­de­si­mo ge­ne­re for­ni­ti dal­le fi­lia­li e dal­le suc­cur­sa­li este­re del­la so­cie­tà ma­dre.

3 De­vo­no es­se­re sod­di­sfat­te an­che even­tua­li con­di­zio­ni sup­ple­men­ta­ri, qua­le il ri­spet­to dei prin­ci­pi usua­li o pre­scrit­ti per la pre­sta­zio­ne del ser­vi­zio o il le­ga­me tra­di­zio­na­le del for­ni­to­re del ser­vi­zio con il Pae­se di pro­ve­nien­za.

4 Un’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za este­ra è per­ti­nen­te se sod­di­sfa le con­di­zio­ni pre­vi­ste dal­la le­gi­sla­zio­ne del Pae­se in que­stio­ne. È fat­to sal­vo un even­tua­le in­gan­no dei con­su­ma­to­ri in Sviz­ze­ra.

64 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Art. 49a Indicazione di provenienza nella pubblicità 65  

Nel­la pub­bli­ci­tà l’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za è per­ti­nen­te se tut­ti i pro­dot­ti e ser­vi­zi pub­bli­ciz­za­ti sod­di­sfa­no le con­di­zio­ni di cui agli ar­ti­co­li 48–49.

65 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Art. 50 Disposizioni particolari 66  

1 Nell’in­te­res­se dei con­su­ma­to­ri, dell’eco­no­mia in ge­ne­ra­le o di sin­go­li set­to­ri, il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ci­sa­re le con­di­zio­ni di cui agli ar­ti­co­li 48 ca­po­ver­so 2 e 48a–49.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può, in par­ti­co­la­re in ca­so di do­man­da pre­sen­ta­ta da un set­to­re eco­no­mi­co sul­la ba­se di un avam­pro­get­to, pre­ci­sa­re le con­di­zio­ni al­le qua­li un’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za sviz­ze­ra può es­se­re usa­ta per de­ter­mi­na­ti pro­dot­ti o ser­vi­zi.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sen­te dap­pri­ma i Can­to­ni, le as­so­cia­zio­ni pro­fes­sio­na­li o eco­no­mi­che e le or­ga­niz­za­zio­ni dei con­su­ma­to­ri in­te­res­sa­ti.

66 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Art.50a Segno d’identificazione del produttore 67  

Se lo esi­go­no gli in­te­res­si di un set­to­re eco­no­mi­co, il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­scri­ve­re l’ob­bli­go d’ap­por­re un se­gno d’iden­ti­fi­ca­zio­ne del pro­dut­to­re sui pro­dot­ti di ta­le set­to­re.

67 Ori­gi­na­rio art. 51.

Capitolo 2: Registrazione delle indicazioni geografiche 68

68 Introdotto dall’all. del DF del 19 mar. 2021 che approva l’Atto di Ginevra dell’Accordo di Lisbona sulle denominazioni d’origine e le indicazioni geografiche e lo traspone nel diritto svizzero, in vigore dal 1° dic. 2021 (RU 2021 742; FF 2020 5215).

Art. 50b 69  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le isti­tui­sce un re­gi­stro del­le in­di­ca­zio­ni geo­gra­fi­che per i pro­dot­ti, ec­cet­tua­ti i pro­dot­ti agri­co­li, i pro­dot­ti agri­co­li tra­sfor­ma­ti, i vi­ni, i pro­dot­ti di sel­vi­col­tu­ra e i pro­dot­ti di sel­vi­col­tu­ra tra­sfor­ma­ti.

2 Di­sci­pli­na in par­ti­co­la­re:

a.
i re­qui­si­ti di le­git­ti­ma­zio­ne a chie­de­re la re­gi­stra­zio­ne;
b.
le con­di­zio­ni per la re­gi­stra­zio­ne, in par­ti­co­la­re i re­qui­si­ti re­la­ti­vi all’elen­co de­gli ob­bli­ghi;
c.
la pro­ce­du­ra di re­gi­stra­zio­ne e la pro­ce­du­ra d’op­po­si­zio­ne;
d.
il con­trol­lo.

3 Per le de­ci­sio­ni e le pre­sta­zio­ni le­ga­te al re­gi­stro so­no ri­scos­si emo­lu­men­ti.

4 Le in­di­ca­zio­ni geo­gra­fi­che re­gi­stra­te non pos­so­no fun­ge­re da de­no­mi­na­zio­ni di ca­te­go­ria. Le de­no­mi­na­zio­ni di ca­te­go­ria non pos­so­no es­se­re re­gi­stra­te co­me in­di­ca­zio­ni geo­gra­fi­che.

5 Chi usa un’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca re­gi­stra­ta per pro­dot­ti iden­ti­ci o com­pa­ra­bi­li de­ve sod­di­sfa­re le con­di­zio­ni dell’elen­co de­gli ob­bli­ghi. Ta­le ob­bli­go non si ap­pli­ca all’uso di mar­chi iden­ti­ci o si­mi­li a un’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca re­gi­stra­ta de­po­si­ta­ti o re­gi­stra­ti in buo­na fe­de o ac­qui­si­ti me­dian­te l’uso in buo­na fe­de:

a.
pri­ma del 1° gen­na­io 1996; o
b.
pri­ma che la de­no­mi­na­zio­ne dell’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca re­gi­stra­ta fos­se pro­tet­ta nel Pae­se d’ori­gi­ne, sem­pre­ché il mar­chio non sia in­fi­cia­to dai mo­ti­vi di nul­li­tà o di estin­zio­ne pre­vi­sti dal­la pre­sen­te leg­ge.

6 Se è sta­ta pre­sen­ta­ta una do­man­da di re­gi­stra­zio­ne di un’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca e per un pro­dot­to iden­ti­co o com­pa­ra­bi­le è de­po­si­ta­to un mar­chio con­te­nen­te un’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca iden­ti­ca o si­mi­le, la pro­ce­du­ra d’esa­me del mar­chio è so­spe­sa fi­no al pas­sag­gio in giu­di­ca­to del­la de­ci­sio­ne re­la­ti­va al­la do­man­da di re­gi­stra­zio­ne dell’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca.

7 Do­po la re­gi­stra­zio­ne dell’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca, il mar­chio può es­se­re re­gi­stra­to sol­tan­to per pro­dot­ti iden­ti­ci o com­pa­ra­bi­li. La pro­ve­nien­za di que­sti ul­ti­mi de­ve es­se­re cir­co­scrit­ta all’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca de­fi­ni­ta nell’elen­co de­gli ob­bli­ghi.

8 Le in­di­ca­zio­ni geo­gra­fi­che re­gi­stra­te so­no pro­tet­te in par­ti­co­la­re con­tro:

a.
qual­sia­si uso com­mer­cia­le per al­tri pro­dot­ti che sfrut­ti la re­pu­ta­zio­ne del­le de­si­gna­zio­ni pro­tet­te;
b.
qual­sia­si usur­pa­zio­ne, con­traf­fa­zio­ne o imi­ta­zio­ne.

69 Ori­gi­na­rio art. 50a(sen­za ru­bri­ca). In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Capitolo 3: Registrazione internazionale delle indicazioni geografiche70

70 Introdotto dall’all. del DF del 19 mar. 2021 che approva l’Atto di Ginevra dell’Accordo di Lisbona sulle denominazioni d’origine e le indicazioni geografiche e lo traspone nel diritto svizzero, in vigore dal 1° dic. 2021 (RU 2021 742; FF 2020 5215).

Art. 50c Registro internazionale delle denominazioni d’origine e delle indicazioni geografiche  

1 La re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le del­le de­no­mi­na­zio­ni d’ori­gi­ne e del­le in­di­ca­zio­ni geo­gra­fi­che è di­sci­pli­na­ta dall’At­to di Gi­ne­vra del 20 mag­gio 201571 dell’Ac­cor­do di Li­sbo­na sul­le de­no­mi­na­zio­ni d’ori­gi­ne e le in­di­ca­zio­ni geo­gra­fi­che (At­to di Gi­ne­vra) e dal­le di­spo­si­zio­ni del pre­sen­te ca­pi­to­lo.

2 L’IPI è l’au­to­ri­tà in­ca­ri­ca­ta dell’ap­pli­ca­zio­ne dell’At­to di Gi­ne­vra per la Sviz­ze­ra per quan­to con­cer­ne:

a.
la re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le del­le de­no­mi­na­zio­ni d’ori­gi­ne e del­le in­di­ca­zio­ni geo­gra­fi­che la cui area geo­gra­fi­ca d’ori­gi­ne è si­tua­ta sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro (art. 50d);
b.
gli ef­fet­ti del­la re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le del­le de­no­mi­na­zio­ni d’ori­gi­ne e del­le in­di­ca­zio­ni geo­gra­fi­che per cui è ri­chie­sta la pro­te­zio­ne sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro (art. 50e).
Art. 50d Registrazione internazionale di una denominazione d’origine o di un’indicazione geografica la cui area geografica d’origine è situata sul territorio svizzero  


1 La re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le e la mo­di­fi­ca del­la re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le di una de­no­mi­na­zio­ne d’ori­gi­ne o di un’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca la cui area geo­gra­fi­ca d’ori­gi­ne è si­tua­ta sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro pos­so­no es­se­re chie­ste pres­so l’IPI:

a.
dal grup­po che ha ot­te­nu­to la re­gi­stra­zio­ne di una de­no­mi­na­zio­ne d’ori­gi­ne o di un’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca se­con­do l’ar­ti­co­lo 16 LA­gr72 o l’ar­ti­co­lo 50b del­la pre­sen­te leg­ge op­pu­re, se ta­le grup­po non esi­ste più, da un grup­po rap­pre­sen­ta­ti­vo che si oc­cu­pa del­la pro­te­zio­ne di ta­le de­no­mi­na­zio­ne d’ori­gi­ne o in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca;
b.
dal Can­to­ne che tu­te­la una de­no­mi­na­zio­ne d’ori­gi­ne con­trol­la­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 63 LA­gr;
c.
dall’or­ga­niz­za­zio­ne man­tel­lo del set­to­re eco­no­mi­co, se il Con­si­glio fe­de­ra­le ha ema­na­to un’or­di­nan­za in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 50 ca­po­ver­so 2;
d.
dal ti­to­la­re di un mar­chio che co­sti­tui­sce una de­no­mi­na­zio­ne d’ori­gi­ne o un’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 2 dell’At­to di Gi­ne­vra73, a con­di­zio­ne che ta­le de­no­mi­na­zio­ne d’ori­gi­ne o in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca non sia pro­tet­ta in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 16 o 63 LA­gr o dell’ar­ti­co­lo 50 ca­po­ver­so 2 o 50b del­la pre­sen­te leg­ge.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na le mo­da­li­tà del­la pro­ce­du­ra.

Art. 50e Effetti della registrazione internazionale di una denominazione d’origine o di un’indicazione geografica per cui è richiesta la protezione sul territorio svizzero  

1 Gli ef­fet­ti del­la re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le di una de­no­mi­na­zio­ne d’ori­gi­ne o di un’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca per cui è ri­chie­sta la pro­te­zio­ne sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro pos­so­no es­se­re ri­fiu­ta­ti se­gna­ta­men­te per i se­guen­ti mo­ti­vi:

a.
la de­no­mi­na­zio­ne d’ori­gi­ne o l’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca non è con­for­me al­le de­fi­ni­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 2 dell’At­to di Gi­ne­vra74;
b.
la pro­te­zio­ne ri­sul­tan­te dal­la re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le è in con­tra­sto con il di­rit­to, l’or­di­ne pub­bli­co o i buo­ni co­stu­mi;
c.
la pro­te­zio­ne ri­sul­tan­te dal­la re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le vio­la un mar­chio an­te­rio­re re­gi­stra­to in buo­na fe­de per un pro­dot­to iden­ti­co o com­pa­ra­bi­le.

2 L’IPI de­ci­de d’uf­fi­cio in me­ri­to al­la sus­si­sten­za dei mo­ti­vi di esclu­sio­ne di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b.

3 I ter­zi pos­so­no in­vo­ca­re di­nan­zi all’IPI tut­ti i mo­ti­vi di cui al ca­po­ver­so 1.

4 Pos­so­no inol­tre chie­de­re che sia lo­ro ac­cor­da­to un pe­rio­do di tran­si­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 17 dell’At­to di Gi­ne­vra en­tro il qua­le por­re fi­ne a un uso an­te­rio­re e in buo­na fe­de di una de­no­mi­na­zio­ne d’ori­gi­ne o di un’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca og­get­to di una re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le.

5 Un mar­chio de­po­si­ta­to o re­gi­stra­to in buo­na fe­de pri­ma che la de­no­mi­na­zio­ne d’ori­gi­ne o l’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca og­get­to del­la re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le fos­se pro­tet­ta sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro e il cui uso per un pro­dot­to iden­ti­co o com­pa­ra­bi­le ri­sul­te­reb­be in con­tra­sto con l’ar­ti­co­lo 11 dell’At­to di Gi­ne­vra può con­ti­nua­re a es­se­re uti­liz­za­to, sem­pre­ché il mar­chio non sia in­fi­cia­to dai mo­ti­vi di nul­li­tà o di estin­zio­ne pre­vi­sti dal­la pre­sen­te leg­ge. La sua re­gi­stra­zio­ne può es­se­re pro­ro­ga­ta al­le stes­se con­di­zio­ni.

6 L’ar­ti­co­lo 50b ca­po­ver­si 6 e 7 si ap­pli­ca per ana­lo­gia.

7 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na le mo­da­li­tà del­la pro­ce­du­ra.

Art. 50f Tasse  

In un’or­di­nan­za, l’IPI può pre­ve­de­re che il ri­chie­den­te sia te­nu­to a pa­ga­re una tas­sa per:

a.
il trat­ta­men­to di una do­man­da di re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le di una de­no­mi­na­zio­ne d’ori­gi­ne o di un’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca la cui area geo­gra­fi­ca d’ori­gi­ne è si­tua­ta sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro o di una do­man­da di mo­di­fi­ca­zio­ne di ta­le re­gi­stra­zio­ne (art. 50d cpv. 1);
b.
l’esa­me ma­te­ria­le del­la re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le di una de­no­mi­na­zio­ne d’ori­gi­ne o di un’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca per cui è ri­chie­sta la pro­te­zio­ne sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro (art. 50ecpv. 2);
c.
il trat­ta­men­to di una do­man­da di ri­fiu­to de­gli ef­fet­ti del­la re­gi­stra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le di una de­no­mi­na­zio­ne d’ori­gi­ne o di un’in­di­ca­zio­ne geo­gra­fi­ca sul ter­ri­to­rio sviz­ze­ro (art. 50ecpv. 3);
d.
il trat­ta­men­to di una do­man­da di con­ces­sio­ne di un pe­rio­do di tran­si­zio­ne (art. 50e cpv. 4).
Art. 51  

Abro­ga­to

Titolo 3: Protezione giuridica

Capitolo 1: Protezione di diritto civile

Art. 51a Inversione dell’onere della prova 75  

Chi usa un’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za de­ve di­mo­stra­re che es­sa è per­ti­nen­te.

75 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Art. 52 Azione d’accertamento  

Chi di­mo­stra un in­te­res­se giu­ri­di­co può pre­ten­de­re che il giu­di­ce ac­cer­ti l’esi­sten­za o me­no di un di­rit­to o di un rap­por­to giu­ri­di­co pre­vi­sto dal­la pre­sen­te leg­ge.

Art. 53 Azione di cessione del diritto al marchio  

1 In­ve­ce di fa­re ac­cer­ta­re la nul­li­tà del­la re­gi­stra­zio­ne, l’at­to­re può chie­de­re al giu­di­ce che gli sia ce­du­to il di­rit­to al mar­chio che il con­ve­nu­to ab­bia usur­pa­to.

2 L’azio­ne dev’es­se­re pro­po­sta en­tro due an­ni dal­la pub­bli­ca­zio­ne del­la re­gi­stra­zio­ne o dal­la re­vo­ca del con­sen­so del ti­to­la­re giu­sta l’ar­ti­co­lo 4.

3 Se è or­di­na­ta la ces­sio­ne, le li­cen­ze o gli al­tri di­rit­ti con­ces­si nel frat­tem­po a ter­zi si estin­guo­no; det­ti ter­zi han­no tut­ta­via di­rit­to al ri­la­scio di una li­cen­za non esclu­si­va qua­lo­ra, in buo­na fe­de, ab­bia­no usa­to com­mer­cial­men­te il mar­chio in Sviz­ze­ra o ab­bia­no ef­fet­tua­to a ta­le sco­po spe­cia­li pre­pa­ra­ti­vi.76

4 So­no fat­te sal­ve le pre­te­se di ri­sar­ci­men­to dei dan­ni.77

76 In­tro­dot­to dall’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

77 In­tro­dot­to dall’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

Art. 54 Comunicazione delle decisioni 78  

L’au­to­ri­tà giu­di­can­te tra­smet­te all’IPI sen­za in­du­gio, in ver­sio­ne in­te­gra­le e gra­tui­ta­men­te, le de­ci­sio­ni, com­pre­se quel­le in­ci­den­ta­li e le de­ci­sio­ni di stral­cia­re la cau­sa dal ruo­lo.

78 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Art. 55 Azione d’esecuzione di una prestazione  

1 La per­so­na che su­bi­sce o ri­schia di su­bi­re una vio­la­zio­ne del di­rit­to al mar­chio o a un’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za può chie­de­re al giu­di­ce:

a.
di proi­bi­re una vio­la­zio­ne im­mi­nen­te;
b.
di fa­re ces­sa­re una vio­la­zio­ne at­tua­le;
c.79
di in­giun­ge­re al con­ve­nu­to d’in­di­ca­re la pro­ve­nien­za e la quan­ti­tà de­gli og­get­ti in suo pos­ses­so mu­ni­ti il­le­ci­ta­men­te di un mar­chio o di un’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za, non­ché i de­sti­na­ta­ri e l’en­ti­tà del­le lo­ro ul­te­rio­ri for­ni­tu­re ad ac­qui­ren­ti com­mer­cia­li.

2 So­no fat­te sal­ve le azio­ni se­con­do il Co­di­ce del­le ob­bli­ga­zio­ni80 vol­te a ot­te­ne­re il ri­sar­ci­men­to, la ri­pa­ra­zio­ne del tor­to mo­ra­le o la re­sti­tu­zio­ne di un uti­le, giu­sta le di­spo­si­zio­ni sul­la ge­stio­ne d’af­fa­ri sen­za man­da­to.

2bis L’azio­ne d’ese­cu­zio­ne di una pre­sta­zio­ne può es­se­re pro­mos­sa sol­tan­to do­po che il mar­chio è sta­to re­gi­stra­to. Un dan­no può es­se­re fat­to va­le­re con ef­fet­to re­troat­ti­vo al mo­men­to in cui il con­ve­nu­to è ve­nu­to a co­no­scen­za del con­te­nu­to del­la do­man­da di re­gi­stra­zio­ne.81

3 L’uso, con­tra­rio al re­go­la­men­to, di un mar­chio di ga­ran­zia o di un mar­chio col­let­ti­vo co­sti­tui­sce pu­re una vio­la­zio­ne del di­rit­to al mar­chio.

4 Chi di­spo­ne di una li­cen­za esclu­si­va è le­git­ti­ma­to in pro­prio all’azio­ne in­di­pen­den­te­men­te dal fat­to che la li­cen­za sia iscrit­ta nel re­gi­stro, sem­pre che il con­trat­to di li­cen­za non lo esclu­da espres­sa­men­te. Tut­ti i ti­to­la­ri di una li­cen­za pos­so­no in­ter­ve­ni­re nell’azio­ne per far va­le­re il pro­prio dan­no.82

79 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

80RS 220

81 In­tro­dot­to dall’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

82 In­tro­dot­to dall’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

Art. 56 Legittimazione attiva delle associazioni, delle organizzazioni di consumatori e delle autorità 83  

1 Le azio­ni d’ac­cer­ta­men­to (art. 52) e le azio­ni d’ese­cu­zio­ne di una pre­sta­zio­ne (art. 55 cpv. 1) pos­so­no inol­tre es­se­re pro­po­ste in ma­te­ria di pro­te­zio­ne del­le in­di­ca­zio­ni di pro­ve­nien­za da par­te:

a.
del­le as­so­cia­zio­ni pro­fes­sio­na­li o eco­no­mi­che au­to­riz­za­te da­gli sta­tu­ti a di­fen­de­re gli in­te­res­si eco­no­mi­ci dei lo­ro mem­bri;
b.
del­le or­ga­niz­za­zio­ni d’im­por­tan­za na­zio­na­le o re­gio­na­le che se­con­do gli sta­tu­ti si de­di­ca­no al­la pro­te­zio­ne dei con­su­ma­to­ri;
c.
dell’IPI, con­tro l’uso di de­si­gna­zio­ni qua­li «Sviz­ze­ra», «sviz­ze­ro» op­pu­re al­tre de­si­gna­zio­ni o sim­bo­li che si ri­fe­ri­sco­no al ter­ri­to­rio geo­gra­fi­co del­la Con­fe­de­ra­zio­ne Sviz­ze­ra ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 48 ca­po­ver­so 4;
d.
del Can­to­ne in­te­res­sa­to, con­tro l’uso del suo no­me op­pu­re di al­tre de­si­gna­zio­ni o sim­bo­li che si ri­fe­ri­sco­no al suo ter­ri­to­rio geo­gra­fi­co.

2 Le as­so­cia­zio­ni e le or­ga­niz­za­zio­ni di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b so­no le­git­ti­ma­te a pro­por­re l’azio­ne pre­vi­sta all’ar­ti­co­lo 52 qua­lo­ra que­sta ri­guar­di un mar­chio di ga­ran­zia (art. 21 cpv. 1) o un mar­chio col­let­ti­vo (art. 22).

3 I Can­to­ni de­si­gna­no l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per le azio­ni di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra d.

83 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Art. 57 Confisca nella procedura civile  

1 Il giu­di­ce può or­di­na­re la con­fi­sca de­gli og­get­ti mu­ni­ti il­le­ci­ta­men­te di un mar­chio o di un’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za op­pu­re del­le in­stal­la­zio­ni, de­gli ap­pa­rec­chi e de­gli al­tri mez­zi che ser­vo­no pre­va­len­te­men­te al­la lo­ro fab­bri­ca­zio­ne.84

2 Il giu­di­ce de­ci­de se il mar­chio o l’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za deb­ba­no es­se­re re­si ir­ri­co­no­sci­bi­li o se gli og­get­ti deb­ba­no es­se­re re­si inu­ti­liz­za­bi­li, di­strut­ti o uti­liz­za­ti in un de­ter­mi­na­ta ma­nie­ra.

84 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

Art. 5885  

85 Abro­ga­to dall’all. 1 n. II 9 del Co­di­ce di pro­ce­du­ra ci­vi­le del 19 dic. 2008, con ef­fet­to dal 1° gen. 2011 (RU 2010 1739; FF 2006 6593).

Art. 59 Provvedimenti cautelari 86  

Chi chie­de al giu­di­ce di or­di­na­re prov­ve­di­men­ti cau­te­la­ri può in par­ti­co­la­re esi­ge­re che il giu­di­ce pren­da prov­ve­di­men­ti per:

a.
as­si­cu­ra­re le pro­ve;
b.
ac­cer­ta­re la pro­ve­nien­za de­gli og­get­ti mu­ni­ti il­le­ci­ta­men­te del mar­chio o dell’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za;
c.
sal­va­guar­da­re lo sta­to di fat­to; o
d.
at­tua­re a ti­to­lo prov­vi­so­rio le pre­te­se di omis­sio­ne o di ces­sa­zio­ne del­la tur­ba­ti­va.

86 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 1 n. II 9 del Co­di­ce di pro­ce­du­ra ci­vi­le del 19 dic. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 2010 1739; FF 2006 6593).

Art. 60 Pubblicazione della decisione  

Su ri­chie­sta del­la par­te vin­cen­te, il giu­di­ce può or­di­na­re la pub­bli­ca­zio­ne del­la de­ci­sio­ne a spe­se dell’al­tra par­te. Egli de­ter­mi­na ti­po e por­ta­ta del­la pub­bli­ca­zio­ne.

Capitolo 2: Disposizioni penali

Art. 61 Violazione del diritto al marchio 87  

1 A que­re­la del­la par­te le­sa è pu­ni­to con una pe­na de­ten­ti­va fi­no a un an­no o con una pe­na pe­cu­nia­ria chiun­que in­ten­zio­nal­men­te vio­la il di­rit­to al mar­chio di un ter­zo, nel sen­so che:88

a.
usur­pa, con­traf­fà o imi­ta il mar­chio al­trui;
b.89
usa il mar­chio usur­pa­to, con­traf­fat­to o imi­ta­to per im­met­te­re in com­mer­cio pro­dot­ti o for­ni­re ser­vi­zi op­pu­re per of­fri­re pro­dot­ti, im­por­tar­li, espor­tar­li o far­li tran­si­ta­re, im­ma­gaz­zi­nar­li per im­met­ter­li in com­mer­cio o per far lo­ro pub­bli­ci­tà op­pu­re per of­fri­re ser­vi­zi o per far lo­ro pub­bli­ci­tà.

2 È pu­ni­to con la stes­sa pe­na, su que­re­la del­la par­te le­sa, chiun­que ri­fiu­ta d’in­di­ca­re la pro­ve­nien­za e la quan­ti­tà de­gli og­get­ti in suo pos­ses­so mu­ni­ti il­le­ci­ta­men­te di un mar­chio, non­ché i de­sti­na­ta­ri e l’en­ti­tà del­le lo­ro ul­te­rio­ri for­ni­tu­re ad ac­qui­ren­ti com­mer­cia­li.

3 Se agi­sce per me­stie­re, l’au­to­re del rea­to è per­se­gui­to d’uf­fi­cio. È pu­ni­to con una pe­na de­ten­ti­va fi­no a cin­que an­ni o con una pe­na pe­cu­nia­ria. ...90

87 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

88 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

89 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

90 Ter­zo per. abro­ga­to dal n. I 6 del­la LF del 17 dic. 2021 sull’ar­mo­niz­za­zio­ne del­le pe­ne, con ef­fet­to dal 1° lug. 2023 (RU 2023 259; FF 2018 2345).

Art. 62 Uso fraudolento del marchio  

1 Su que­re­la del­la par­te le­sa è pu­ni­to con una pe­na de­ten­ti­va fi­no a un an­no o con una pe­na pe­cu­nia­ria chiun­que:91

a.
con­tras­se­gna il­le­ci­ta­men­te pro­dot­ti o ser­vi­zi con il mar­chio di un ter­zo a sco­po di in­gan­no, fa­cen­do cre­de­re che si trat­ta di pro­dot­ti o di ser­vi­zi ori­gi­na­li;
b.
of­fre o im­met­te in com­mer­cio co­me ori­gi­na­li pro­dot­ti mu­ni­ti il­le­ci­ta­men­te del mar­chio di un ter­zo op­pu­re of­fre o for­ni­sce co­me ori­gi­na­li ser­vi­zi con­tras­se­gna­ti con il mar­chio di un ter­zo.

2 Se agi­sce per me­stie­re, l’au­to­re del rea­to è per­se­gui­to d’uf­fi­cio. È pu­ni­to con una pe­na de­ten­ti­va fi­no a cin­que an­ni o con una pe­na pe­cu­nia­ria ....92 93

394

91 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

92 Per. abro­ga­to dal n. I 6 del­la LF del 17 dic. 2021 sull’ar­mo­niz­za­zio­ne del­le pe­ne, con ef­fet­to dal 1° lug. 2023 (RU 2023 259; FF 2018 2345).

93 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

94 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 21 giu. 2013, con ef­fet­to dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Art. 63 Uso, contrario al regolamento, di un marchio di garanzia o di un marchio collettivo  

1 Su que­re­la del­la par­te le­sa è pu­ni­to con una pe­na de­ten­ti­va fi­no a un an­no o con una pe­na pe­cu­nia­ria chiun­que in­ten­zio­nal­men­te usa un mar­chio di ga­ran­zia o un mar­chio col­let­ti­vo in mo­do con­tra­rio al re­go­la­men­to.95

2 È pa­ri­men­ti pu­ni­to su que­re­la del­la par­te le­sa chiun­que ri­fiu­ta d’in­di­ca­re la pro­ve­nien­za de­gli og­get­ti mu­ni­ti di un mar­chio di ga­ran­zia o di un mar­chio col­let­ti­vo ap­po­sti in mo­do con­tra­rio al re­go­la­men­to e che so­no in suo pos­ses­so.

3 Se so­no toc­ca­te di­spo­si­zio­ni po­co im­por­tan­ti del re­go­la­men­to, il giu­di­ce può ri­nun­cia­re a qual­sia­si pe­na.

4 Se agi­sce per me­stie­re, l’au­to­re del rea­to è per­se­gui­to d’uf­fi­cio. È pu­ni­to con una pe­na de­ten­ti­va fi­no a cin­que an­ni o con una pe­na pe­cu­nia­ria.96 ...97

95 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

96 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

97 Ter­zo per. abro­ga­to dal n. I 6 del­la LF del 17 dic. 2021 sull’ar­mo­niz­za­zio­ne del­le pe­ne, con ef­fet­to dal 1° lug. 2023 (RU 2023 259; FF 2018 2345).

Art. 64 Uso di indicazioni di provenienza non pertinenti 98  

1 È pu­ni­to con una pe­na de­ten­ti­va fi­no a un an­no o con una pe­na pe­cu­nia­ria chiun­que in­ten­zio­nal­men­te:

a.
usa un’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za non per­ti­nen­te;
b.
usa una de­si­gna­zio­ne che può es­se­re con­fu­sa con un’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za non per­ti­nen­te;
c.
crea un ri­schio di in­gan­no usan­do un no­me, una dit­ta, un in­di­riz­zo o un mar­chio in rap­por­to con pro­dot­ti o ser­vi­zi d’al­tra pro­ve­nien­za.

2 Se agi­sce per me­stie­re, l’au­to­re del rea­to è pu­ni­to con una pe­na de­ten­ti­va fi­no a cin­que an­ni o con una pe­na pe­cu­nia­ria. ...99

3 L’IPI può spor­ge­re de­nun­cia all’au­to­ri­tà di per­se­gui­men­to pe­na­le com­pe­ten­te e av­va­ler­si nel pro­ce­di­men­to dei di­rit­ti dell’ac­cu­sa­to­re pri­va­to.

98 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

99 Per. abro­ga­to dal n. I 6 del­la LF del 17 dic. 2021 sull’ar­mo­niz­za­zio­ne del­le pe­ne, con ef­fet­to dal 1° lug. 2023 (RU 2023 259; FF 2018 2345).

Art. 65 Infrazioni relative al segno d’identificazione del produttore  

È pu­ni­to con la mul­ta fi­no a 20 000 fran­chi chiun­que in­ten­zio­nal­men­te vio­la le pre­scri­zio­ni re­la­ti­ve al se­gno d’iden­ti­fi­ca­zio­ne del pro­dut­to­re.

Art. 65a Atti esenti da pena 100  

Gli at­ti di cui all’ar­ti­co­lo 13 ca­po­ver­so 2bis so­no esen­ti da pe­na.

100 In­tro­dot­to dall’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

Art. 66 Sospensione della procedura  

1 Il giu­di­ce può so­spen­de­re il pro­ce­di­men­to pe­na­le se il pre­ve­nu­to in­vo­ca la nul­li­tà del­la re­gi­stra­zio­ne in un pro­ce­di­men­to ci­vi­le.

2 Se il pre­ve­nu­to sol­le­va l’ec­ce­zio­ne di nul­li­tà del­la re­gi­stra­zio­ne nel pro­ce­di­men­to pe­na­le, il giu­di­ce gli può im­par­ti­re un ter­mi­ne ra­gio­ne­vo­le per fa­re ac­cer­ta­re ta­le nul­li­tà in un pro­ce­di­men­to ci­vi­le.

3 La pre­scri­zio­ne è in­ter­rot­ta du­ran­te la so­spen­sio­ne del pro­ce­di­men­to.

Art. 67 Infrazioni commesse nell’azienda  

Gli ar­ti­co­li 6 e 7 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 22 mar­zo 1974101 sul di­rit­to pe­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo si ap­pli­ca­no al­le in­fra­zio­ni com­mes­se nel­la ge­stio­ne di un’azien­da, da un su­bor­di­na­to, da un man­da­ta­rio o da un rap­pre­sen­tan­te.

Art. 68 Confisca nel procedimento penale 102  

L’ar­ti­co­lo 69 del Co­di­ce pe­na­le103 è ap­pli­ca­bi­le; il giu­di­ce può or­di­na­re che un og­get­to mu­ni­to il­le­ci­ta­men­te di un mar­chio o di un’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za sia con­fi­sca­to in quan­to ta­le.

102 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

103 RS 311.0

Art. 69 Competenze delle autorità cantonali  

Il per­se­gui­men­to pe­na­le spet­ta ai Can­to­ni.

Capitolo 3: Intervento dell’Ufficio federale della dogana e della sicurezza dei confini 104

104 Nuovo testo giusta il n. I 3 dell’O del 12 giu. 2020 sull’adeguamento di leggi in seguito al cambiamento della designazione dell’Amministrazione federale delle dogane nel quadro del suo ulteriore sviluppo, in vigore il 1° gen. 2022 (RU 2020 2743).

Art. 70 Denuncia di merci sospette 105  

1 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­la do­ga­na e del­la si­cu­rez­za dei con­fi­ni (UD­SC) è au­to­riz­za­to ad av­vi­sa­re il ti­to­la­re di un mar­chio, l’aven­te di­rit­to a un’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za o una par­te le­git­ti­ma­ta ad agi­re in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 56 qua­lo­ra vi sia il so­spet­to dell’im­mi­nen­te in­tro­du­zio­ne nel ter­ri­to­rio do­ga­na­le sviz­ze­ro o dell’im­mi­nen­te aspor­ta­zio­ne dal ter­ri­to­rio do­ga­na­le sviz­ze­ro di mer­ci mu­ni­te il­le­ci­ta­men­te di un mar­chio o di un’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za.106

2 In ta­li ca­si, l’UD­SC107 è au­to­riz­za­ta a trat­te­ne­re la mer­ce per tre gior­ni fe­ria­li, af­fin­ché il ti­to­la­re del mar­chio, l’aven­te di­rit­to a un’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za op­pu­re un’as­so­cia­zio­ne pro­fes­sio­na­le o eco­no­mi­ca le­git­ti­ma­ta ad agi­re in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 56 pos­sa pre­sen­ta­re una do­man­da se­con­do l’ar­ti­co­lo 71

105 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

106 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 3 dell’O del 12 giu. 2020 sull’ade­gua­men­to di leg­gi in se­gui­to al cam­bia­men­to del­la de­si­gna­zio­ne dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le del­le do­ga­ne nel qua­dro del suo ul­te­rio­re svi­lup­po, in vi­go­re il 1° gen. 2022 (RU 2020 2743).

107 Nuo­va espr. giu­sta il n. I 3 dell’O del 12 giu. 2020 sull’ade­gua­men­to di leg­gi in se­gui­to al cam­bia­men­to del­la de­si­gna­zio­ne dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le del­le do­ga­ne nel qua­dro del suo ul­te­rio­re svi­lup­po, in vi­go­re il 1° gen. 2022 (RU 2020 2743). Di det­ta mod. é te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

Art. 71 Domanda d’intervento  

1 Se di­spo­ne di in­di­zi con­cre­ti per ri­te­ne­re im­mi­nen­te l’in­tro­du­zio­ne nel ter­ri­to­rio do­ga­na­le sviz­ze­ro o l’aspor­ta­zio­ne dal ter­ri­to­rio do­ga­na­le sviz­ze­ro di mer­ci mu­ni­te il­le­ci­ta­men­te di un mar­chio o di un’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za, il ti­to­la­re di un mar­chio, il ti­to­la­re di una li­cen­za le­git­ti­ma­to ad agi­re, l’aven­te di­rit­to a un’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za o una par­te le­git­ti­ma­ta ad agi­re in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 56 può chie­de­re per scrit­to all’Am­mi­ni­stra­zio­ne del­le do­ga­ne di ne­ga­re lo svin­co­lo di ta­li mer­ci.108

2 Il ri­chie­den­te de­ve for­ni­re tut­te le in­for­ma­zio­ni uti­li di cui di­spo­ne e che so­no ne­ces­sa­rie all’Am­mi­ni­stra­zio­ne del­le do­ga­ne per de­ci­de­re in me­ri­to al­la sua do­man­da; le ri­met­te in par­ti­co­la­re una de­scri­zio­ne esat­ta del­le mer­ci.109

3 L’Am­mi­ni­stra­zio­ne del­le do­ga­ne de­ci­de de­fi­ni­ti­va­men­te. Può ri­scuo­te­re una tas­sa per co­pri­re le spe­se am­mi­ni­stra­ti­ve.

108 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

109 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Art. 72 Ritenzione della merce 110  

1 Se, in se­gui­to a una do­man­da d’in­ter­ven­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 71 ca­po­ver­so 1, ha mo­ti­vi fon­da­ti di so­spet­ta­re che una de­ter­mi­na­ta mer­ce de­sti­na­ta all’in­tro­du­zio­ne nel ter­ri­to­rio do­ga­na­le sviz­ze­ro o all’aspor­ta­zio­ne dal ter­ri­to­rio do­ga­na­le sviz­ze­ro sia mu­ni­ta il­le­ci­ta­men­te di un mar­chio o di un’in­di­ca­zio­ne di pro­ve­nien­za, l’Am­mi­ni­stra­zio­ne del­le do­ga­ne lo co­mu­ni­ca al ri­chie­den­te, non­ché al di­chia­ran­te, al de­ten­to­re o al pro­prie­ta­rio del­la mer­ce.111

2 L’Am­mi­ni­stra­zio­ne del­le do­ga­ne trat­tie­ne la mer­ce al mas­si­mo per die­ci gior­ni fe­ria­li a de­cor­re­re dal mo­men­to del­la co­mu­ni­ca­zio­ne se­con­do il ca­po­ver­so 1, per con­sen­ti­re al ri­chie­den­te di chie­de­re prov­ve­di­men­ti cau­te­la­ri.

3 In ca­si mo­ti­va­ti, l’Am­mi­ni­stra­zio­ne del­le do­ga­ne può trat­te­ne­re la mer­ce per al­tri die­ci gior­ni fe­ria­li al mas­si­mo.

110 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

111 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 21 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 3631; FF 2009 7425).

Art. 72a Campioni 112  

1 Du­ran­te la ri­ten­zio­ne del­la mer­ce, l’Am­mi­ni­stra­zio­ne del­le do­ga­ne è abi­li­ta­ta, su do­man­da, a con­se­gna­re o in­via­re, per esa­me, cam­pio­ni del­la mer­ce al ri­chie­den­te o a con­sen­tir­gli di ispe­zio­na­re la mer­ce ri­te­nu­ta.

2 Le spe­se per il pre­lie­vo e l’in­vio dei cam­pio­ni so­no a ca­ri­co del ri­chie­den­te.

3 Do­po l’esa­me, i cam­pio­ni, sem­pre che ciò sia op­por­tu­no, de­vo­no es­se­re re­sti­tui­ti. Se ri­man­go­no pres­so il ri­chie­den­te, i cam­pio­ni sot­to­stan­no al­le di­spo­si­zio­ni del­la le­gi­sla­zio­ne do­ga­na­le.

112 In­tro­dot­to dall’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

Art. 72b Tutela dei segreti di fabbricazione e d’affari 113  

1 Con­tem­po­ra­nea­men­te al­la co­mu­ni­ca­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 72 ca­po­ver­so 1, l’Am­mi­ni­stra­zio­ne del­le do­ga­ne in­for­ma il di­chia­ran­te, de­ten­to­re o pro­prie­ta­rio del­la mer­ce del­la pos­si­bi­le con­se­gna di cam­pio­ni o del­la pos­si­bi­li­tà di ispe­zio­nar­li se­con­do l’ar­ti­co­lo 72a ca­po­ver­so 1.

2 Il di­chia­ran­te, de­ten­to­re o pro­prie­ta­rio può chie­de­re di es­se­re pre­sen­te du­ran­te l’ispe­zio­ne al fi­ne di tu­te­la­re i pro­pri se­gre­ti di fab­bri­ca­zio­ne o d’af­fa­ri.

3 L’Am­mi­ni­stra­zio­ne del­le do­ga­ne può, su ri­chie­sta mo­ti­va­ta del di­chia­ran­te, de­ten­to­re o pro­prie­ta­rio, ri­fiu­ta­re la con­se­gna di cam­pio­ni.

113 In­tro­dot­to dall’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

Art. 72c Domanda di distruzione della merce 114  

1 In­sie­me con la do­man­da se­con­do l’ar­ti­co­lo 71 ca­po­ver­so 1, il ri­chie­den­te può chie­de­re per scrit­to all’Am­mi­ni­stra­zio­ne del­le do­ga­ne di di­strug­ge­re la mer­ce.

2 Se è pre­sen­ta­ta una do­man­da di di­stru­zio­ne del­la mer­ce, l’Am­mi­ni­stra­zio­ne del­le do­ga­ne ne av­vi­sa il di­chia­ran­te, de­ten­to­re o pro­prie­ta­rio del­la mer­ce nel­la co­mu­ni­ca­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 72 ca­po­ver­so 1.

3 La do­man­da di di­stru­zio­ne del­la mer­ce non im­pli­ca un pro­lun­ga­men­to dei ter­mi­ni per chie­de­re prov­ve­di­men­ti cau­te­la­ri se­con­do l’ar­ti­co­lo 72 ca­po­ver­si 2 e 3.

114 In­tro­dot­to dall’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

Art. 72d Consenso 115  

1 Per la di­stru­zio­ne del­la mer­ce è ne­ces­sa­rio il con­sen­so del di­chia­ran­te, de­ten­to­re o pro­prie­ta­rio.

2 Il con­sen­so è con­si­de­ra­to da­to se il di­chia­ran­te, de­ten­to­re o pro­prie­ta­rio non si op­po­ne espres­sa­men­te al­la di­stru­zio­ne del­la mer­ce en­tro i ter­mi­ni di cui all’ar­ti­co­lo 72 ca­po­ver­si 2 e 3.

115 In­tro­dot­to dall’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

Art. 72e Mezzi probatori 116  

Pri­ma del­la di­stru­zio­ne del­la mer­ce, l’Am­mi­ni­stra­zio­ne del­le do­ga­ne pre­le­va cam­pio­ni e li con­ser­va co­me pro­va per un’even­tua­le azio­ne per ri­sar­ci­men­to dei dan­ni.

116 In­tro­dot­to dall’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

Art. 72f Risarcimento 117  

1 Se la di­stru­zio­ne del­la mer­ce si ri­ve­la in­giu­sti­fi­ca­ta, sol­tan­to il ri­chie­den­te ri­spon­de del dan­no.

2 Se il di­chia­ran­te, de­ten­to­re o pro­prie­ta­rio ha ac­con­sen­ti­to per scrit­to al­la di­stru­zio­ne del­la mer­ce, il ri­chie­den­te non può es­se­re chia­ma­to a ri­spon­de­re del dan­no nem­me­no se suc­ces­si­va­men­te la di­stru­zio­ne si ri­ve­la in­giu­sti­fi­ca­ta.

117 In­tro­dot­to dall’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

Art.72g Spese 118  

1 Le spe­se per la di­stru­zio­ne del­la mer­ce so­no a ca­ri­co del ri­chie­den­te.

2 Sul­le spe­se per il pre­lie­vo e la con­ser­va­zio­ne di cam­pio­ni ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 72e de­ci­de il giu­di­ce nell’am­bi­to del giu­di­zio re­la­ti­vo al­le pre­te­se di ri­sar­ci­men­to dei dan­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 72f ca­po­ver­so 1.

118 In­tro­dot­to dall’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

Art. 72h Dichiarazione di responsabilità e risarcimento 119  

1 Se vi è da te­me­re un dan­no do­vu­to al­la ri­ten­zio­ne del­la mer­ce, l’Am­mi­ni­stra­zio­ne del­le do­ga­ne può su­bor­di­na­re la ri­ten­zio­ne a una di­chia­ra­zio­ne di re­spon­sa­bi­li­tà da par­te del ri­chie­den­te. Al po­sto di ta­le di­chia­ra­zio­ne, l’Am­mi­ni­stra­zio­ne del­le do­ga­ne può, in ca­si mo­ti­va­ti, chie­de­re al ri­chie­den­te un’ade­gua­ta ga­ran­zia.

2 Se non ven­go­no or­di­na­ti prov­ve­di­men­ti cau­te­la­ri o se i prov­ve­di­men­ti pre­si si ri­ve­la­no in­fon­da­ti, il ri­chie­den­te de­ve ri­sar­ci­re il dan­no cau­sa­to dal­la ri­ten­zio­ne del­la mer­ce e dal pre­lie­vo dei cam­pio­ni.

119 In­tro­dot­to dall’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

Titolo 4: Disposizioni finali

Capitolo 1: Esecuzione

Art. 73  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le ema­na le di­spo­si­zio­ni ese­cu­ti­ve.

Capitolo 2: Abrogazione e modificazione di leggi federali

Art. 74 Diritto previgente: abrogazione  

La leg­ge fe­de­ra­le del 26 set­tem­bre 1890120 con­cer­nen­te la pro­te­zio­ne del­le mar­che di fab­bri­ca e di com­mer­cio, del­le in­di­ca­zio­ni di pro­ve­nien­za di mer­ci e del­le di­stin­zio­ni in­du­stria­li è abro­ga­ta. L’ar­ti­co­lo 16bis ca­po­ver­so 2 ri­ma­ne tut­ta­via ap­pli­ca­bi­le si­no all’en­tra­ta in vi­go­re dell’ar­ti­co­lo 36 del­la pre­sen­te leg­ge.

120[CS 2 829; RU 1951 931art. 1, 1971 1617, 1988 1776all. n. I lett. e]

Art. 75 Modificazione del diritto in vigore  

1. e 2. …121

3. In tut­ti gli at­ti le­gi­sla­ti­vi, l’espres­sio­ne «mar­chio di fab­bri­ca e di com­mer­cio» è so­sti­tui­ta con il ter­mi­ne «mar­chio», fat­ti sal­vi gli ar­ti­co­li 1 e 2 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 5 giu­gno 1931122 per la pro­te­zio­ne de­gli stem­mi pub­bli­ci e di al­tri se­gni pub­bli­ci. Gli at­ti le­gi­sla­ti­vi ri­spet­ti­vi sa­ran­no adat­ta­ti al­la pros­si­ma oc­ca­sio­ne.

121 Que­ste mo­di­fi­che pos­so­no es­se­re con­sul­ta­te al­la RU 1993 274.

122[CS 2 919; RU 2006 2197all. n. 25, 2008 3437II 13. RU 2015 3679all. 3 n. I 1] . Ve­di ora la LF del 21 giu. 2013 (RS 232.21).

Capitolo 3: Disposizioni transitorie

Art. 76 Marchi depositati o registrati  

1 I mar­chi già de­po­si­ta­ti o an­co­ra re­gi­stra­ti al mo­men­to dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge so­no ret­ti a par­ti­re da ta­le da­ta dal nuo­vo di­rit­to.

2 In de­ro­ga al ca­po­ver­so 1, so­no tut­ta­via ap­pli­ca­bi­li le di­spo­si­zio­ni se­guen­ti:

a.
la prio­ri­tà è ret­ta dal di­rit­to an­te­rio­re;
b.
i mo­ti­vi che giu­sti­fi­ca­no il ri­get­to del­le do­man­de di re­gi­stra­zio­ne, ad ec­ce­zio­ne dei mo­ti­vi as­so­lu­ti d’esclu­sio­ne, so­no ret­ti dal di­rit­to an­te­rio­re;
c.
le op­po­si­zio­ni al­la re­gi­stra­zio­ne di mar­chi già de­po­si­ta­ti al mo­men­to dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge so­no ir­ri­ce­vi­bi­li;
d.
la va­li­di­tà del­la re­gi­stra­zio­ne pren­de fi­ne con lo sca­de­re del ter­mi­ne pre­vi­sto dal di­rit­to an­te­rio­re; fi­no al­lo­ra, la re­gi­stra­zio­ne può es­se­re pro­ro­ga­ta in ogni mo­men­to;
e.
la pri­ma pro­ro­ga del­la re­gi­stra­zio­ne di un mar­chio col­let­ti­vo sot­to­stà, quan­to al­la for­ma, al­le stes­se pre­scri­zio­ni del de­po­si­to.
Art. 77 Marchi che finora non potevano essere registrati  

Se le do­man­de di re­gi­stra­zio­ne con­cer­nen­ti mar­chi esclu­si dal­la re­gi­stra­zio­ne dal di­rit­to an­te­rio­re, ma non dal nuo­vo di­rit­to, so­no pen­den­ti al mo­men­to dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge, il gior­no dell’en­tra­ta in vi­go­re è ri­te­nu­to da­ta del de­po­si­to.

Art. 78 Priorità d’uso  

1 Chi, pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge, ha usa­to per pri­mo un mar­chio su pro­dot­ti o sul lo­ro im­bal­lag­gio o per de­si­gna­re ser­vi­zi, go­de di un di­rit­to prio­ri­ta­rio ri­spet­to a quel­lo del pri­mo de­po­si­tan­te, a con­di­zio­ne di de­po­si­ta­re il mar­chio en­tro due an­ni a par­ti­re dall’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge e di in­di­ca­re il mo­men­to a par­ti­re dal qua­le il mar­chio è sta­to usa­to.

2123

123 Abro­ga­to dal n. II 11 del­la LF del 20 mar. 2008 con­cer­nen­te l’ag­gior­na­men­to for­ma­le del di­rit­to fe­de­ra­le, con ef­fet­to dal 1° ago. 2008 (RU 2008 3437; FF 2007 5575).

Art. 78a Legittimazione all’azione dei titolari di licenza 124  

Gli ar­ti­co­li 55 ca­po­ver­so 4 e 59 ca­po­ver­so 5 so­no ap­pli­ca­bi­li uni­ca­men­te ai con­trat­ti di li­cen­za con­clu­si o con­fer­ma­ti do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 22 giu­gno 2007del­la pre­sen­te leg­ge.

124 In­tro­dot­to dall’all. n. 3 del­la LF del 22 giu. 2007 sui bre­vet­ti, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 2551; FF 2006 1).

Capitolo 4: Referendum ed entrata in vigore

Art. 79  

1 La pre­sen­te leg­ge sot­to­stà al re­fe­ren­dum fa­col­ta­ti­vo.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le ne de­ter­mi­na l’en­tra­ta in vi­go­re.

Da­ta dell’en­tra­ta in vi­go­re: 1° apri­le 1993125

Art. 36: 1° gen­na­io 1994126

125DCF del 23 dic. 1992.

126O del 26 apr. 1993 (RU 1993 1839).

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