Drucken
Artikel, Notizen und Markierungen werden geladen... Bitte um etwas Geduld.

Ordinanza
concernente l’esame dell’impatto sull’ambiente
(OEIA)

del 19 ottobre 1988 (Stato 1° agosto 2022)

Il Consiglio federale svizzero,

visti gli articoli 10a capoverso 3, 10c e 39 capoverso 1 della legge del
7 ottobre 19831 sulla protezione dell’ambiente (LPAmb);
in esecuzione della Convenzione del 25 febbraio 19912 sulla valutazione dell’impatto ambientale in un contesto transfrontaliero (Convenzione di Espoo)
e della Convenzione del 25 giugno 19983 sull’accesso alle informazioni,
la partecipazione del pubblico ai processi decisionali e l’accesso alla giustizia in materia ambientale (Convenzione di Aarhus),4

ordina:

1 RS 814.01

2 RS 0.814.06

3 RS 0.814.07

4 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 12 ago. 2015, in vigore dal 1° ott. 2015 (RU 2015 2903).

Capitolo 1: Disposizioni generali

Sezione 1: Oggetto e contenuto dell’esame

Art. 1 Costruzione di nuovi impianti 5

Gli im­pian­ti che fi­gu­ra­no nell’al­le­ga­to del­la pre­sen­te or­di­nan­za so­no sot­to­po­sti all’esa­me dell’im­pat­to sull’am­bien­te ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 10a LPAmb (esa­me).

5 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 set. 2008, in vi­go­re dal 1° dic. 2008 (RU 2008 4621).

Art. 2 Modificazione di impianti esistenti

1 La mo­di­fi­ca­zio­ne di un im­pian­to esi­sten­te che fi­gu­ra nell’al­le­ga­to è sot­to­po­sta all’esa­me se:

a.
la mo­di­fi­ca­zio­ne con­cer­ne tra­sfor­ma­zio­ni, in­gran­di­men­ti o cam­bia­men­ti d’eser­ci­zio so­stan­zia­li; e
b.
oc­cor­re de­ci­de­re sul­la mo­di­fi­ca­zio­ne in una pro­ce­du­ra che sa­reb­be de­ci­si­va per l’esa­me di un nuo­vo im­pian­to (art. 5).

2 La mo­di­fi­ca­zio­ne di un im­pian­to esi­sten­te che non fi­gu­ra nell’al­le­ga­to è sot­to­po­sta all’esa­me se:

a.
l’im­pian­to, do­po la mo­di­fi­ca­zio­ne, cor­ri­spon­de a un im­pian­to che fi­gu­ra nell’al­le­ga­to; e
b.
oc­cor­re de­ci­de­re sul­la mo­di­fi­ca­zio­ne in una pro­ce­du­ra che sa­reb­be de­ci­si­va per l’esa­me di un nuo­vo im­pian­to (art. 5).

Art. 3 Contenuto e scopo dell’esame

1 Nell’esa­me si ac­cer­ta se il pro­get­to è con­for­me al­le pre­scri­zio­ni in ma­te­ria di pro­te­zio­ne dell’am­bien­te. Vi rien­tra­no la LPAmb e le pre­scri­zio­ni con­cer­nen­ti la pro­te­zio­ne del­la na­tu­ra e del pae­sag­gio, la pro­te­zio­ne del­le ac­que, la sal­va­guar­dia del­le fo­re­ste, la cac­cia, la pe­sca e l’in­ge­gne­ria ge­ne­ti­ca.6

2 Le con­clu­sio­ni dell’esa­me co­sti­tui­sco­no una ba­se per la de­ci­sio­ne d’au­to­riz­za­zio­ne, ap­pro­va­zio­ne o con­ces­sio­ne nel­la pro­ce­du­ra de­ci­si­va (art. 5) non­ché per ul­te­rio­ri au­to­riz­za­zio­ni in ma­te­ria di pro­te­zio­ne dell’am­bien­te (art. 21).

6 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 set. 2008, in vi­go­re dal 1° dic. 2008 (RU 2008 4621).

Art. 4 Altri impianti

Nel ca­so di im­pian­ti che non sot­to­stan­no all’ob­bli­go dell’esa­me so­no ap­pli­ca­te le pre­scri­zio­ni in ma­te­ria di pro­te­zio­ne dell’am­bien­te (art. 3), sen­za che ven­ga ste­so un rap­por­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 7.

Sezione 2: Principi procedurali

Art. 5 Autorità decisionale e procedura decisiva

1 L’esa­me è con­dot­to dall’au­to­ri­tà che, nel qua­dro del­la pro­ce­du­ra d’au­to­riz­za­zio­ne, ap­pro­va­zio­ne o con­ces­sio­ne, de­ci­de cir­ca il pro­get­to (au­to­ri­tà de­ci­sio­na­le).

2 La pro­ce­du­ra de­ci­si­va per l’esa­me è de­ter­mi­na­ta nell’al­le­ga­to. Se du­ran­te l’ap­pro­va­zio­ne a po­ste­rio­ri dei pia­ni di det­ta­glio, ec­ce­zio­nal­men­te è pre­sa una de­ci­sio­ne ri­guar­do agli ef­fet­ti con­si­de­re­vo­li sull’am­bien­te di un im­pian­to sot­to­po­sto all’EIA, un esa­me ver­rà ef­fet­tua­to an­che in que­sta fa­se.7

3 Se non è de­ter­mi­na­ta nell’al­le­ga­to, la pro­ce­du­ra de­ci­si­va è de­si­gna­ta dal di­rit­to can­to­na­le. I Can­to­ni scel­go­no una pro­ce­du­ra che per­met­ta un esa­me tem­pe­sti­vo e cir­co­stan­zia­to. Se per de­ter­mi­na­ti im­pian­ti i Can­to­ni pre­ve­do­no un pia­no par­ti­co­la­reg­gia­to che per­met­ta un esa­me cir­co­stan­zia­to (pia­no re­go­la­to­re di det­ta­glio), que­sta pro­ce­du­ra pia­ni­fi­ca­to­ria va­le co­me pro­ce­du­ra de­ci­si­va.

7 Per. in­tro­dot­to dal n. II 7 dell’O del 2 feb. 2000 re­la­ti­va al­la LF sul coor­di­na­men­to e la sem­pli­fi­ca­zio­ne del­le pro­ce­du­re d’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni, in vi­go­re dal 1° mar. 2000 (RU 2000 703).

Art. 6 Esame plurifase

Se l’al­le­ga­to o il di­rit­to can­to­na­le pre­ve­de un esa­me ri­par­ti­to in di­ver­se fa­si pro­ce­du­ra­li, in ogni sin­go­la fa­se l’esa­me si pro­trae fin­tan­to che l’im­pat­to sull’am­bien­te non sia ac­cer­ta­to nel­la mi­su­ra ne­ces­sa­ria per la de­ci­sio­ne cor­ri­spon­den­te.

Sezione 3: OEIA in un contesto transfrontaliero8

8 Introdotta dal n. I dell’O del 19 set. 2008, in vigore dal 1° dic. 2008 (RU 2008 4621).

Art. 6a

1 Se è ac­cer­ta­to o pre­ve­di­bi­le che la Sviz­ze­ra sia in­te­res­sa­ta da ef­fet­ti tran­sfron­ta­lie­ri no­te­vo­li di un pro­get­to este­ro, per l’eser­ci­zio dei di­rit­ti e de­gli ob­bli­ghi del­la Sviz­ze­ra se­con­do la Con­ven­zio­ne di Espoo so­no com­pe­ten­ti:

a.
l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dell’am­bien­te (UFAM):
1.
per il ri­ce­vi­men­to del­la no­ti­fi­ca dal­la Par­te di ori­gi­ne, e
2.
per l’inol­tro dei pa­re­ri al­la Par­te di ori­gi­ne per i pro­get­ti per i qua­li in Sviz­ze­ra do­vreb­be de­ci­de­re un’au­to­ri­tà can­to­na­le;
b.
l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 5 ca­po­ver­so 1, che in Sviz­ze­ra do­vreb­be de­ci­de­re sul pro­get­to, per l’eser­ci­zio de­gli al­tri di­rit­ti e ob­bli­ghi; se l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 5 ca­po­ver­so 1 è un’au­to­ri­tà can­to­na­le, i Can­to­ni pos­so­no at­tri­bui­re di­ver­sa­men­te le com­pe­ten­ze.

2 L’au­to­ri­tà, che se­con­do l’ar­ti­co­lo 5 ca­po­ver­so 1 de­ci­de su un pro­get­to per il qua­le è ac­cer­ta­to o pre­ve­di­bi­le che ab­bia ef­fet­ti tran­sfron­ta­lie­ri no­te­vo­li, eser­ci­ta an­che i di­rit­ti e gli ob­bli­ghi del­la Sviz­ze­ra qua­le Par­te di ori­gi­ne se­con­do la Con­ven­zio­ne di Espoo; i Can­to­ni pos­so­no at­tri­bui­re di­ver­sa­men­te le com­pe­ten­ze per i pro­get­ti can­to­na­li. L’au­to­ri­tà in­for­ma l’UFAM del­la no­ti­fi­ca al­la par­te in­te­res­sa­ta.

Capitolo 2: Rapporto concernente l’impatto dell’impianto sull’ambiente

Art. 7 Obbligo di stendere il rapporto concernente l’impatto sull’ambiente 9

Chi in­ten­de co­strui­re o mo­di­fi­ca­re un im­pian­to che de­ve es­se­re esa­mi­na­to se­con­do la pre­sen­te or­di­nan­za de­ve, al mo­men­to del­la pro­get­ta­zio­ne, sten­de­re un rap­por­to con­cer­nen­te l’im­pat­to dell’im­pian­to sull’am­bien­te (rap­por­to).

9 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 set. 2008, in vi­go­re dal 1° dic. 2008 (RU 2008 4621).

Art. 8 Indagine preliminare e capitolato d’oneri 10

1 Il ri­chie­den­te ela­bo­ra:

a.
un’in­da­gi­ne pre­li­mi­na­re che mo­stra qua­li ef­fet­ti dell’im­pian­to po­treb­be­ro pre­su­mi­bil­men­te gra­va­re l’am­bien­te;
b.
un ca­pi­to­la­to d’one­ri che de­si­gna gli ef­fet­ti dell’im­pian­to sull’am­bien­te che do­vran­no es­se­re ana­liz­za­ti nel rap­por­to e fis­sa i me­to­di pre­vi­sti e i li­mi­ti di spa­zio e tem­po per le in­da­gi­ni.

2 Il ri­chie­den­te pre­sen­ta all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te l’in­da­gi­ne pre­li­mi­na­re e il ca­pi­to­la­to d’one­ri. L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te tra­smet­te i do­cu­men­ti al ser­vi­zio del­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te (art. 12), il qua­le si pro­nun­cia in me­ri­to e con­si­glia il ri­chie­den­te.

10 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 set. 2008, in vi­go­re dal 1° dic. 2008 (RU 2008 4621).

Art. 8a Indagine preliminare considerata come rapporto 11

1 Se, nel cor­so dell’in­da­gi­ne pre­li­mi­na­re, gli ef­fet­ti del pro­get­to sull’am­bien­te e le mi­su­re di pro­te­zio­ne am­bien­ta­le so­no ac­cer­ta­ti ed espo­sti in mo­do com­ple­to, l’in­da­gi­ne pre­li­mi­na­re va­le co­me rap­por­to.

2 Per il con­te­nu­to del rap­por­to si ap­pli­ca­no gli ar­ti­co­li 9 e 10. I ter­mi­ni di trat­ta­zio­ne so­no di­sci­pli­na­ti dall’ar­ti­co­lo 12b.

11 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 set. 2008, in vi­go­re dal 1° dic. 2008 (RU 2008 4621).

Art. 9 Contenuto del rapporto

1 Il rap­por­to de­ve es­se­re con­for­me ai re­qui­si­ti di cui all’ar­ti­co­lo 10b ca­po­ver­so 2 LPAmb.12

2 In par­ti­co­la­re, de­ve con­te­ne­re tut­ti i da­ti che ser­vo­no all’au­to­ri­tà de­ci­sio­na­le per esa­mi­na­re il pro­get­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 3.

3 Il rap­por­to de­ve de­ter­mi­na­re e va­lu­ta­re non so­lo sin­go­lar­men­te, ma an­che glo­bal­men­te e se­con­do la lo­ro azio­ne con­giun­ta gli ef­fet­ti sull’am­bien­te im­pu­ta­bi­li all’im­pian­to pro­get­ta­to.

4 Es­so de­ve pu­re de­scri­ve­re in che mo­do si è te­nu­to con­to del­le in­da­gi­ni am­bien­ta­li ef­fet­tua­te nel qua­dro del­la pia­ni­fi­ca­zio­ne del ter­ri­to­rio.13

12 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 set. 2008, in vi­go­re dal 1° dic. 2008 (RU 2008 4621).

13 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 set. 2008, in vi­go­re dal 1° dic. 2008 (RU 2008 4621).

Art. 10 Direttive dei servizi della protezione dell’ambiente

1 Per l’in­da­gi­ne pre­li­mi­na­re, il ca­pi­to­la­to d’one­ri e il rap­por­to so­no de­ter­mi­nan­ti, qua­le aiu­to all’ese­cu­zio­ne, le di­ret­ti­ve dell’UFAM se:14

a.
l’esa­me è con­dot­to da un’au­to­ri­tà fe­de­ra­le;
b.15
il rap­por­to con­cer­ne un im­pian­to per il qua­le, se­con­do l’al­le­ga­to, va sen­ti­to l’UFAM; op­pu­re
c.
il ser­vi­zio can­to­na­le del­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te non ha ema­na­to pro­prie di­ret­ti­ve.

2 Ne­gli al­tri ca­si, per l’in­da­gi­ne pre­li­mi­na­re, il ca­pi­to­la­to d’one­ri e il rap­por­to so­no de­ter­mi­nan­ti, qua­le aiu­to all’ese­cu­zio­ne, le di­ret­ti­ve del ser­vi­zio can­to­na­le del­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te.16

14 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 set. 2008, in vi­go­re dal 1° dic. 2008 (RU 2008 4621).

15 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 set. 2008, in vi­go­re dal 1° dic. 2008 (RU 2008 4621).

16 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 set. 2008, in vi­go­re dal 1° dic. 2008 (RU 2008 4621).

Art. 11 Presentazione del rapporto

Il ri­chie­den­te de­ve pre­sen­ta­re il rap­por­to, in­sie­me con i do­cu­men­ti, all’au­to­ri­tà de­ci­sio­na­le, all’ini­zio del­la pro­ce­du­ra de­ci­si­va.

Capitolo 3: Compiti del servizio della protezione dell’ambiente 17

17 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 19 set. 2008, in vigore dal 1° dic. 2008 (RU 2008 4621).

Art. 12 Competenza 18

1 Il ser­vi­zio can­to­na­le del­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te va­lu­ta l’in­da­gi­ne pre­li­mi­na­re, il ca­pi­to­la­to d’one­ri e il rap­por­to con­cer­nen­ti i pro­get­ti esa­mi­na­ti da un’au­to­ri­tà can­to­na­le.

2 L’UFAM va­lu­ta l’in­da­gi­ne pre­li­mi­na­re, il ca­pi­to­la­to d’one­ri e il rap­por­to con­cer­nen­ti i pro­get­ti esa­mi­na­ti da un’au­to­ri­tà fe­de­ra­le. In ta­le am­bi­to tie­ne con­to del pa­re­re del Can­to­ne.

3 Per i pro­get­ti per i qua­li, se­con­do l’al­le­ga­to, va sen­ti­to l’UFAM, que­st’ul­ti­mo espri­me un pa­re­re som­ma­rio in me­ri­to all’in­da­gi­ne pre­li­mi­na­re, al ca­pi­to­la­to d’one­ri e al rap­por­to fon­dan­do­si sul pa­re­re espres­so dal ser­vi­zio can­to­na­le del­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te.

18 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 set. 2008, in vi­go­re dal 1° dic. 2008 (RU 2008 4621).

Art. 12a Termini di trattazione per l’indagine preliminare e il capitolato d’oneri 19

1 Per i pro­get­ti esa­mi­na­ti da un’au­to­ri­tà can­to­na­le, il di­rit­to can­to­na­le fis­sa il ter­mi­ne en­tro il qua­le il ser­vi­zio can­to­na­le del­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te de­ve espri­me­re il pro­prio pa­re­re in me­ri­to all’in­da­gi­ne pre­li­mi­na­re e al ca­pi­to­la­to d’one­ri.

2 Per i pro­get­ti esa­mi­na­ti da un’au­to­ri­tà fe­de­ra­le, l’UFAM si espri­me en­tro due me­si in me­ri­to all’in­da­gi­ne pre­li­mi­na­re e al ca­pi­to­la­to d’one­ri. Do­po che i Can­to­ni han­no da­to il lo­ro pa­re­re, oc­cor­re ac­cor­da­re all’UFAM al­me­no un me­se per espri­me­re a sua vol­ta il pro­prio pa­re­re.

3 Per i pro­get­ti per i qua­li, se­con­do l’al­le­ga­to, va sen­ti­to l’UFAM, que­st’ul­ti­mo espri­me il pro­prio pa­re­re en­tro due me­si in me­ri­to all’in­da­gi­ne pre­li­mi­na­re e al ca­pi­to­la­to d’one­ri.

19 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 set. 2008, in vi­go­re dal 1° dic. 2008 (RU 2008 4621).

Art. 12b Termini di trattazione per il rapporto 20

1 Per i pro­get­ti esa­mi­na­ti da un’au­to­ri­tà can­to­na­le, il di­rit­to can­to­na­le fis­sa il ter­mi­ne en­tro il qua­le il ser­vi­zio can­to­na­le del­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te de­ve espri­me­re il pro­prio pa­re­re in me­ri­to al rap­por­to.

2 L’UFAM va­lu­ta en­tro cin­que me­si i rap­por­ti con­cer­nen­ti i pro­get­ti esa­mi­na­ti da un’au­to­ri­tà fe­de­ra­le. Do­po che i Can­to­ni han­no da­to il lo­ro pa­re­re, oc­cor­re ac­cor­da­re all’UFAM al­me­no due me­si per espri­me­re a sua vol­ta il pro­prio pa­re­re e un me­se per i pro­get­ti di cui al n. 22.2 dell’al­le­ga­to.21

3 Per i pro­get­ti per i qua­li, se­con­do l’al­le­ga­to, va sen­ti­to l’UFAM, que­st’ul­ti­mo va­lu­ta en­tro due me­si se l’im­pian­to pro­get­ta­to è con­for­me al­le pre­scri­zio­ni sul­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te.

20 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 set. 2008, in vi­go­re dal 1° dic. 2008 (RU 2008 4621).

21 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 6 all’O del 9 ott. 2013, in vi­go­re dal 1° dic. 2013 (RU 2013 3509).

Art. 13 Oggetto della valutazione

1 Il ser­vi­zio del­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te ve­ri­fi­ca in ba­se al­le di­ret­ti­ve se tut­ti i da­ti ne­ces­sa­ri per l’esa­me so­no con­te­nu­ti nel rap­por­to e so­no cor­ret­ti.

2 Se ri­le­va la­cu­ne o er­ro­ri, pro­po­ne all’au­to­ri­tà de­ci­sio­na­le di chie­de­re chia­ri­men­ti sup­ple­men­ta­ri al ri­chie­den­te o di ri­cor­re­re a pe­ri­ti.

3 Il ser­vi­zio del­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te va­lu­ta se l’im­pian­to pro­get­ta­to è con­for­me al­le pre­scri­zio­ni con­cer­nen­ti la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te (art. 3). Per i pro­get­ti per i qua­li, se­con­do l’al­le­ga­to, va sen­ti­to l’UFAM, que­st’ul­ti­mo ef­fet­tua una va­lu­ta­zio­ne som­ma­ria.22

4 Il ser­vi­zio del­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te co­mu­ni­ca all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te le con­clu­sio­ni del­la sua va­lu­ta­zio­ne; se ne­ces­sa­rio, pro­po­ne one­ri e con­di­zio­ni.23

22 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 set. 2008, in vi­go­re dal 1° dic. 2008 (RU 2008 4621).

23 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 set. 2008, in vi­go­re dal 1° dic. 2008 (RU 2008 4621).

Art. 13a24

24 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 set. 1995 (RU 1995 4261). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 19 set. 2008, con ef­fet­to dal 1° dic. 2008 (RU 2008 4621).

Capitolo 4: Compiti dell’autorità decisionale

Sezione 1: Preparazione dell’esame

Art. 14 Coordinazione

1 L’au­to­ri­tà de­ci­sio­na­le prov­ve­de al­la coor­di­na­zio­ne dei la­vo­ri pre­li­mi­na­ri, in par­ti­co­la­re dei com­pi­ti del ri­chie­den­te e del ser­vi­zio del­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te.

2 Prov­ve­de af­fin­ché il ser­vi­zio del­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te di­spon­ga del rap­por­to del ri­chie­den­te e de­gli al­tri at­ti del­la pro­ce­du­ra de­ci­si­va che ser­vo­no per va­lu­ta­re l’im­pat­to del pro­get­to sull’am­bien­te. Se il pro­get­to vie­ne esa­mi­na­to da un’au­to­ri­tà fe­de­ra­le, fan­no par­te di ta­li at­ti an­che i pa­re­ri che i Can­to­ni for­mu­la­no nel­la pro­ce­du­ra de­ci­si­va.25

3 I Can­to­ni pos­so­no af­fi­da­re ad un’al­tra au­to­ri­tà i com­pi­ti dell’au­to­ri­tà de­ci­sio­na­le ai sen­si dei ca­po­ver­si 1 e 2.

4 Per i pro­get­ti per i qua­li, se­con­do l’al­le­ga­to, va sen­ti­to l’UFAM, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te prov­ve­de af­fin­ché l’UFAM di­spon­ga dell’in­da­gi­ne pre­li­mi­na­re, del ca­pi­to­la­to d’one­ri e del rap­por­to, non­ché del­la va­lu­ta­zio­ne del ser­vi­zio can­to­na­le del­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te.26

25 Per. in­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 set. 1995, in vi­go­re dal 1° ott. 1995 (RU 1995 4261).

26 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 set. 2008, in vi­go­re dal 1° dic. 2008 (RU 2008 4621).

Art. 15 Accessibilità del rapporto

1 L’au­to­ri­tà de­ci­sio­na­le prov­ve­de af­fin­ché il rap­por­to sia ac­ces­si­bi­le al pub­bli­co. Re­sta­no sal­vi gli ob­bli­ghi le­ga­li di tu­te­la del se­gre­to.

2 Se la do­man­da per l’im­pian­to de­ve es­se­re pub­bli­ca­ta, nel­la pub­bli­ca­zio­ne si men­zio­na che an­che il rap­por­to può es­se­re con­sul­ta­to.

3 Se la do­man­da non de­ve es­se­re pub­bli­ca­ta, i Can­to­ni ren­do­no no­to il rap­por­to se­con­do le mo­da­li­tà pre­vi­ste dal lo­ro di­rit­to. L’au­to­ri­tà fe­de­ra­le in­di­ca nel Fo­glio fe­de­ra­le o in un’al­tra pub­bli­ca­zio­ne ido­nea do­ve il rap­por­to può es­se­re con­sul­ta­to.

4 Il rap­por­to può es­se­re con­sul­ta­to du­ran­te 30 gior­ni; re­sta­no sal­vi i ter­mi­ni de­ro­ga­to­ri pre­vi­sti dal­la pro­ce­du­ra de­ci­si­va.

Art. 16 Disposizioni dell’autorità decisionale

1 L’au­to­ri­tà de­ci­sio­na­le pren­de le di­spo­si­zio­ni ne­ces­sa­rie all’ese­cu­zio­ne dell’esa­me.

2 In par­ti­co­la­re de­ci­de:

a.
sul­le pro­po­ste del ser­vi­zio del­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te;
b.
sul­la ri­chie­sta di chia­ri­men­ti sup­ple­men­ta­ri e sul ri­cor­so a pe­ri­ti;
c.
sul­la do­man­da del ri­chie­den­te di te­ne­re se­gre­te par­ti del suo rap­por­to.

3 La de­ci­sio­ne di te­ne­re o me­no se­gre­te par­ti del rap­por­to è no­ti­fi­ca­ta al ri­chie­den­te pri­ma che il rap­por­to sia re­so ac­ces­si­bi­le al pub­bli­co.

Sezione 2: Esecuzione dell’esame e decisione sull’impianto

Art. 17 Basi per l’esame

L’au­to­ri­tà de­ci­sio­na­le svol­ge l’esa­me fon­dan­do­si sui se­guen­ti at­ti:

a.27
il rap­por­to;
b.28
i pa­re­ri del­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti a ri­la­scia­re un’au­to­riz­za­zio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 21 o ad as­se­gna­re un sus­si­dio ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 22;
c.
la va­lu­ta­zio­ne del rap­por­to da par­te del ser­vi­zio del­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te;
d.
le pro­po­ste del ser­vi­zio del­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te;
e.
il ri­sul­ta­to di even­tua­li chia­ri­men­ti ese­gui­ti da lei stes­sa o da pe­ri­ti;
f.
even­tua­li pa­re­ri di al­tre per­so­ne, com­mis­sio­ni, or­ga­niz­za­zio­ni o au­to­ri­tà, nel­la mi­su­ra in cui ser­va­no all’esa­me.

27 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 set. 2008, in vi­go­re dal 1° dic. 2008 (RU 2008 4621).

28 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 set. 1995, in vi­go­re dal 1° ott. 1995 (RU 1995 4261).

Art. 17a Appianamentodelle divergenze nella procedura federale 29

Se l’au­to­ri­tà fe­de­ra­le com­pe­ten­te è in di­sac­cor­do con la va­lu­ta­zio­ne dell’UFAM nell’am­bi­to del­la pro­ce­du­ra de­ci­si­va, per ap­pia­na­re le di­ver­gen­ze si ap­pli­ca l’ar­ti­co­lo 62b del­la leg­ge del 21 mar­zo 199730 sull’or­ga­niz­za­zio­ne del Go­ver­no e dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne.

29 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 set. 2008, in vi­go­re dal 1° dic. 2008 (RU 2008 4621).

30 RS 172.010

Art. 18 Oggetto dell’esame

1 L’au­to­ri­tà de­ci­sio­na­le esa­mi­na se il pro­get­to è con­for­me al­le pre­scri­zio­ni con­cer­nen­ti la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te (art. 3).

2 Se il pro­get­to non è con­for­me a ta­li pre­scri­zio­ni, l’au­to­ri­tà de­ci­sio­na­le chia­ri­sce se lo si pos­sa au­to­riz­za­re con one­ri o con­di­zio­ni.

Art. 19 Considerazione delle conclusioni dell’esame

L’au­to­ri­tà de­ci­sio­na­le tie­ne con­to del­le con­clu­sio­ni dell’esa­me per de­ci­de­re sul­la do­man­da nel­la pro­ce­du­ra de­ci­si­va.

Art. 20 Accessibilità della decisione

1 L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te ren­de no­to do­ve pos­so­no es­se­re con­sul­ta­ti il rap­por­to, la va­lu­ta­zio­ne del ser­vi­zio del­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te, i ri­sul­ta­ti di un’even­tua­le con­sul­ta­zio­ne dell’UFAM, non­ché la de­ci­sio­ne, nel­la mi­su­ra in cui que­st’ul­ti­ma con­cer­na i ri­sul­ta­ti dell’esa­me. Re­sta­no sal­vi gli ob­bli­ghi le­ga­li di tu­te­la del se­gre­to, co­me pu­re il di­rit­to di con­sul­ta­re gli at­ti spet­tan­te al­le or­ga­niz­za­zio­ni le­git­ti­ma­te a ri­cor­re­re ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 55 e 55f LPAmb.31

2 I do­cu­men­ti di cui al ca­po­ver­so 1 pos­so­no es­se­re con­sul­ta­ti du­ran­te 30 gior­ni; re­sta­no sal­vi i ter­mi­ni de­ro­ga­to­ri pre­vi­sti dal­la pro­ce­du­ra de­ci­si­va.

31 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 set. 2008, in vi­go­re dal 1° dic. 2008 (RU 2008 4621).

Capitolo 5: Coordinazione con altre autorizzazioni e con decisioni in materia di sussidi

Art. 21 Coordinazione con altre autorizzazioni

1 Se ac­cer­ta che la rea­liz­za­zio­ne del pro­get­to im­pli­ca una del­le se­guen­ti au­to­riz­za­zio­ni, l’au­to­ri­tà de­ci­sio­na­le fa per­ve­ni­re all’au­to­ri­tà che ri­la­scia l’au­to­riz­za­zio­ne tut­ti i do­cu­men­ti ne­ces­sa­ri, la in­vi­ta ad espri­me­re il suo pa­re­re e tra­smet­te que­st’ul­ti­mo al ser­vi­zio del­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te:

a.32
au­to­riz­za­zio­ne per il dis­so­da­men­to se­con­do la leg­ge fo­re­sta­le del 4 ot­to­bre 199133;
b.
au­to­riz­za­zio­ne per la ri­mo­zio­ne del­la ve­ge­ta­zio­ne ri­pua­le se­con­do la leg­ge fe­de­ra­le del 1° lu­glio 196634 sul­la pro­te­zio­ne del­la na­tu­ra e del pae­sag­gio;
c.35
au­to­riz­za­zio­ne per in­ter­ven­ti tec­ni­ci sui cor­si d’ac­qua se­con­do la leg­ge fe­de­ra­le del 21 giu­gno 199136 sul­la pe­sca;
d.37
au­to­riz­za­zio­ni se­con­do la leg­ge del 24 gen­na­io 199138 sul­la pro­te­zio­ne del­le ac­que;
e.
au­to­riz­za­zio­ne per una di­sca­ri­ca se­con­do la leg­ge del 7 ot­to­bre 198339 sul­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te.

2 Se il pro­get­to dev’es­se­re sot­to­po­sto all’esa­me dell’im­pat­to sull’am­bien­te e la sua rea­liz­za­zio­ne im­pli­ca un’au­to­riz­za­zio­ne di cui al ca­po­ver­so 1, l’au­to­riz­za­zio­ne è ri­la­scia­ta so­lo do­po la con­clu­sio­ne dell’esa­me (art. 18).

3 L’au­to­ri­tà che ri­la­scia l’au­to­riz­za­zio­ne è vin­co­la­ta al pa­re­re che ha espres­so all’au­to­ri­tà de­ci­sio­na­le a me­no che, nel frat­tem­po, sia­no mu­ta­te le pre­mes­se per la va­lu­ta­zio­ne.

32 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 set. 1995, in vi­go­re dal 1° ott. 1995 (RU 1995 4261).

33 RS 921.0

34 RS 451

35 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 set. 1995, in vi­go­re dal 1° ott. 1995 (RU 1995 4261).

36 RS 923.0

37 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 set. 1995, in vi­go­re dal 1° ott. 1995 (RU 1995 4261).

38 RS 814.20

39 RS 814.01

Art. 22 Coordinazione con le decisioni in materia di sussidi 40

1 Se ac­cer­ta che un sin­go­lo pro­get­to può pro­ba­bil­men­te es­se­re rea­liz­za­to sol­tan­to gra­zie a un sus­si­dio del­la Con­fe­de­ra­zio­ne ver­sa­to nel sin­go­lo ca­so, l’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te, pri­ma di de­ci­de­re, chie­de il pre­av­vi­so dell’au­to­ri­tà fe­de­ra­le che ac­cor­da il sus­si­dio. Que­st’ul­ti­ma con­sul­ta l’UFAM e tie­ne con­to del suo pa­re­re nel pro­prio pre­av­vi­so. L’UFAM dà il suo pa­re­re en­tro tre me­si.

2 In ca­so di pro­get­ti che de­vo­no es­se­re sot­to­po­sti all’esa­me dell’im­pat­to sull’am­bien­te, l’au­to­ri­tà fe­de­ra­le che ac­cor­da il sus­si­dio con­ce­de un sus­si­dio nel sin­go­lo ca­so so­lo do­po la con­clu­sio­ne dell’esa­me (art. 18).

3 Se ha espres­so un pa­re­re all’at­ten­zio­ne dell’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te, l’au­to­ri­tà che ac­cor­da il sus­si­dio è te­nu­ta ad at­te­ner­vi­si nel­la pro­ce­du­ra di sus­si­dio, a me­no che nel frat­tem­po non sia­no mu­ta­te le pre­mes­se per la va­lu­ta­zio­ne.

4 In ca­so di pro­get­ti per i qua­li la Con­fe­de­ra­zio­ne ver­sa con­tri­bu­ti glo­ba­li in ba­se ad ac­cor­di pro­gram­ma­ti­ci, la coor­di­na­zio­ne con le de­ci­sio­ni del Can­to­ne con­cer­nen­ti i sus­si­di è di­sci­pli­na­ta dal di­rit­to can­to­na­le.

40 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 12 dell’O del 7 nov. 2007 sul­la nuo­va im­po­sta­zio­ne del­la pe­re­qua­zio­ne fi­nan­zia­ria e del­la ri­par­ti­zio­ne dei com­pi­ti tra Con­fe­de­ra­zio­ne e Can­to­ni, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5823).

Capitolo 6: Disposizioni finali

Art. 23 Modificazione del diritto vigente

..41

41 Le mod. pos­so­no es­se­re con­sul­ta­te al­la RU 1988 1931.

Art. 24 Disposizione transitoria della modifica del 17 agosto 2016 42

Le do­man­de pen­den­ti al mo­men­to dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te mo­di­fi­ca so­no va­lu­ta­te se­con­do il nuo­vo di­rit­to. I ri­cor­si pen­den­ti so­no va­lu­ta­ti se­con­do il di­rit­to che era in vi­go­re al mo­men­to dell’ema­na­zio­ne del­la de­ci­sio­ne im­pu­gna­ta.

42 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 2 all’O del 17 ago. 2016, in vi­go­re dal 1° ott. 2016 (RU 2016 3215).

Art. 25 Entrata in vigore

La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° gen­na­io 1989.

Allegato 43

43 Aggiornato dall’art. 47 n. 3 dell’O tecnica del 10 dic. 1990 sui rifiuti (RU 1991169), dall’art. 74 dell’O del 23 nov. 1994 sull’infrastruttura aeronautica (RU 19943050), dal n. I dell’O del 5 set. 1995 (RU 1995 4261), dall’art. 32 dell’O del 25 set. 1995 conc. la procedura d’autorizzazione per costruzioni e impianti militari (RU 1995 4784), dal n. II 28 dell’O del 25 nov. 1998 (RU 1999 704), dal n. 1 dell’all. 5 dell’O del 25 ago. 1999 sull’impiego confinato (RU 19992783), dal n. II 7 dell’O del 2 feb. 2000 relativa alla legge federale sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani (RU 2000 703), dal n. 2 dell’all. 7 all’O del 10 dic. 2004 sull’energia nucleare (RU 2005601), dall’art. 71 n. 2 dell’O sugli impianti a fune del 21 dic. 2006 (RU 200739), dal n. II dell’O del 19 set. 2008 (RU 2008 4621), dal n. III 1 dell’O del 13 mag. 2009 (RU 2009 2525), dal n. 6 all’all. 5 all’O del 9 mag. 2012 sull’impiego confinato (RU 2012 2777), dal n. III 1 dell’O del 29 apr. 2015 (RU 2015 1337), dal n. II dell’O del 12 ago. 2015 (RU 2015 2903), dal n. 5 dell’all. 6 all’O del 4 dic. 2015 sui rifiuti (RU 2015 5699), dall’art. 43 cpv. 1 lett. a dell’O del 25 nov. 2015 sugli impianti di telecomunicazione (RU 2016 179), dal n. II 2 dell’all. all’O del 17 ago. 2016 (RU 2016 3215) e dal n. II dell’O del 22 giu. 2022, in vigore dal 1° ago. 2022 (RU 2022 395).

Impianti sottoposti all’esame e procedura decisiva

1 Trasporti

11 Circolazione stradale

12 Ferrovie

13 Navigazione

14 Navigazione aerea

15 Sistemi di trasporto merci sotterranei

2 Energia

21 Produzione d’energia

22 Trasporto e deposito d’energia

3 Costruzioni idrauliche

4 Smaltimento dei rifiuti

5 Costruzioni e impianti militari

6 Sport, turismo e tempo libero

7 Industria

8 Altri impianti