I valori limite indicati si riferiscono a ogni unità campionaria sottoposta ad analisi.
I risultati delle prove dimostrano la qualità microbiologica della partita esaminata75.
48 Per i numeri 1.1–1.25, 1.27a, 1.28 e 1.30: m = M
49 Si applica la versione più recente della norma. I testi delle norme menzionate possono essere consultati gratuitamente od ottenuti a pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, 8404Winterthur; www.snv.ch.
50 Unʼanalisi regolare relativa a questo criterio è priva di utilità in circostanze normali per le seguenti derrate alimentari pronte al consumo: – derrate alimentari sottoposte a un trattamento termico o ad altra trasformazione per eliminare la Listeria monocytogenes, se dopo il trattamento non è possibile una ricontaminazione (p. es. prodotti sottoposti a trattamento termico al momento del confezionamento finale);– frutta e verdura fresca non tagliata e non trasformata;– pane, biscotti e prodotti analoghi;– acqua, bibite analcoliche, birra, sidro, vino, bevande spiritose e prodotti analoghi imbottigliati o confezionati;– zucchero, miele e dolciumi, compresi i prodotti a base di cacao e cioccolato;– molluschi bivalvi vivi;– sale commestibile.
51 Il responsabile deve essere in grado di dimostrare, con soddisfazione della competente autorità di esecuzione, che il prodotto non supererà il valore limite di 100 UFC/g durante il periodo di conservabilità.
52 1 ml di inoculo viene posto su una piastra di Petri di 140 mm di diametro o su tre piastre di Petri di 90 mm di diametro.
53 Questo criterio si applica ai prodotti prima che non siano più sotto il controllo diretto del responsabile dellʼazienda che li produce, se questi non è in grado di dimostrare, con soddisfazione della competente autorità di esecuzione, che il prodotto non supererà il valore limite di 100 UFC/g durante il periodo di conservabilità.
54 Unʼanalisi regolare relativa a questo criterio è priva di utilità in circostanze normali per le seguenti derrate alimentari pronte al consumo: – derrate alimentari sottoposte a un trattamento termico o ad altra trasformazione per eliminare la Listeria monocytogenes, se dopo il trattamento non è possibile una ricontaminazione (p. es. prodotti sottoposti a trattamento termico al momento del confezionamento finale);– frutta e verdura fresca non tagliata e non trasformata;– pane, biscotti e prodotti analoghi;– acqua, bibite analcoliche, birra, sidro, vino, bevande spiritose e prodotti analoghi imbottigliati o confezionati;– zucchero, miele e dolciumi, compresi i prodotti a base di cacao e cioccolato;– molluschi bivalvi vivi;– sale commestibile.
55 I prodotti con pH ≤ 4,4o aw ≤ 0,92, i prodotti con pH ≤ 5,0e aw ≤ 0,94; i prodotti con un periodo di conservabilità inferiore a 5 giorni sono automaticamente considerati appartenenti a questa categoria. Anche altri tipi di prodotti possono appartenere a questa categoria, purché vi sia una giustificazione scientifica.
56 1 ml di inoculo viene posto su una piastra di Petri di 140 mm di diametro o su tre piastre di Petri di 90 mm di diametro.
57 Esclusi i prodotti per i quali il responsabile è in grado di dimostrare, con soddisfazione della competente autorità di esecuzione, che sulla base del tempo di maturazione e, ove opportuno, dellʼaw del prodotto, non vi è rischio di salmonella.
58 Soltanto i gelati contenenti ingredienti a base di latte.
59 Sono esclusi i germogli sottoposti a trattamenti efficaci per eliminare la Salmonella spp. e gli STEC.
60 Il termine «non pastorizzati» indica che il succo non è stato sottoposto a pastorizzazione ottenuta mediante combinazioni di tempo-temperatura o ad altri processi validati per conseguire un effetto battericida equivalente a quello della pastorizzazione su Salmonella
61 Deve essere eseguita un’analisi parallela per Enterobatteriaceae e Cronobacter spp., a meno che non sia stata riscontrata una correlazione tra questi microrganismi a livello delle singole aziende. Se in un’unità campionaria di un’azienda sono rilevate Enterobatteriaceae, la partita deve essere sottoposta anche all’analisi per Cronobacter spp. La persona responsabile deve accertare, con soddisfazione dell’autorità esecutiva competente, se tra Enterobatteriaceae e Cronobacter spp. esiste una tale relazione.
62 E. coli è qui utilizzato come indicatore di contaminazione fecale.
63 Ogni unità di campionamento comprende un numero minimo di singoli animali secondo la norma EN ISO 6887-3.
64 Soprattutto specie ittiche delle famiglie: Scombridae, Clupeidae, Engraulidae, Coryfenidae, Pomatomidae e Scombraesosidae.
65 Singoli campioni possono essere prelevati nel commercio al dettaglio. In questo caso non vale la supposizione, prevista dallʼarticolo 5 dellʼordinanza del … concernente lʼesecuzione della legislazione sulle derrate alimentari (RS…), secondo la quale lʼintera partita va considerata non sicura, a meno che il risultato sia superiore a M.
66 Soprattutto specie ittiche delle famiglie: Scombridae, Clupeidae, Engraulidae, Coryfenidae, Pomatomidae e Scombraesosidae.
67 Singoli campioni possono essere prelevati nel commercio al dettaglio. In questo caso non vale la supposizione, prevista dallʼarticolo 5 dellʼordinanza del … concernente lʼesecuzione della legislazione sulle derrate alimentari (RS…), secondo la quale lʼintera partita va considerata non sicura, a meno che il risultato sia superiore a M.
68 Valore limite riferito a un tenore di azoto di 20 g/l
69 Questo criterio si applica alla carne fresca di esemplari da riproduzione di Gallus gallus, galline ovaiole, polli da ingrasso e branchi di tacchini da riproduzione e da ingrasso.
70 Incluso il ceppo monofasico di Salmonella typhimurium con formula 1,4,[5],12:i:-.
71 È considerato germoglio il prodotto ottenuto dalla germinazione del seme e dalla sua crescita in acqua o in altro mezzo di coltura, raccolto prima dello sviluppo di foglie vere e proprie e destinato a essere consumato integralmente, incluso il seme.
72 Sono esclusi i germogli sottoposti a trattamenti efficaci per eliminare la Salmonella spp. e gli STEC.
73 Per la campionatura e gli esami dei germogli si applicano le disposizioni di cui alla parte 3.
74 Carne di rettili: parti commestibili, non lavorate o lavorate, di rettili d’allevamento
75 I risultati delle analisi possono essere utilizzati anche per dimostrare lʼefficacia della procedura basata sui principi HACCP o della corretta igiene del processo.