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Ordinanza
sul servizio civile
(OSCi)

dell’11 settembre 1996 (Stato 1° settembre 2023)

Il Consiglio federale svizzero,

visto l’articolo 79 capoverso 1 della legge federale del 6 ottobre 19951
sul servizio civile sostitutivo (LSC);
visto l’articolo 46a della legge federale del 21 marzo 19972 sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione (LOGA);
visto l’articolo 81 capoversi 3 a 5 del Codice penale militare3 (CPM);
visti gli articoli 9 capoverso 2 e 27 capoverso 2 della legge militare del
3 febbraio 19954 (LM);
visto l’articolo 13 della legge federale del 24 giugno 19775 sulla competenza ad assistere le persone nel bisogno (LAS),6

ordina:

1RS 824.0

2 RS 172.010

3RS 321.0

4RS 510.10

5 RS 851.1

6 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 16 giu. 2006, in vigore dal 1° ago. 2006 (RU 2006 2687).

Capitolo 1: Organizzazione

Art. 1 Autorità competenti

(art. 6 e 63 LSC)

1 L’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne per il ser­vi­zio ci­vi­le è l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del ser­vi­zio ci­vi­le (CI­VI)7 in se­no al­la Se­gre­te­ria ge­ne­ra­le del Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’eco­no­mia, del­la for­ma­zio­ne e del­la ri­cer­ca (DE­FR).8

2 ...9

7 La de­si­gna­zio­ne dell’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va è sta­ta adat­ta­ta in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 20 cpv. 2 dell’O del 7 ott. 2015 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (RS 170.512.1), con ef­fet­to dal 1° gen. 2019. Di det­ta mod. è te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

8 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

9 Abro­ga­to dal n. II 88 dell’O dell’8 nov. 2006 con­cer­nen­te l’ade­gua­men­to di or­di­nan­ze del Con­si­glio fe­de­ra­le al­la re­vi­sio­ne to­ta­le dell’or­ga­niz­za­zio­ne giu­di­zia­ria fe­de­ra­le, con ef­fet­to dal 1° gen. 2007 (RU 2006 4705).

Art. 2 Struttura 10

Il CI­VI è co­sti­tui­to da un or­ga­no cen­tra­le e da cen­tri re­gio­na­li.

10 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 2a11

11 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 set. 1998 (RU 1998 2519). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Capitolo 2: Istituti d’impiego e ambiti d’attività

Sezione 1: Limitazioni relative al riconoscimento e all’impiego

Art. 3 Riconoscimento di enti quali istituti d’impiego

(art. 3, 6 e 43 cpv. 2 LSC)

1 Il CI­VI ri­co­no­sce qua­li isti­tu­ti d’im­pie­go so­lo en­ti aven­ti una se­de in Sviz­ze­ra.

2 Il ri­co­no­sci­men­to qua­li isti­tu­ti d’im­pie­go è esclu­so, in par­ti­co­la­re, per:

a.12
gli en­ti di di­rit­to pub­bli­co con fi­ne di lu­cro;
b.
le im­pre­se ad eco­no­mia mi­sta che non eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà di uti­li­tà pub­bli­ca;
c.13
le dit­te in­di­vi­dua­li e i pri­va­ti che non svol­go­no la lo­ro at­ti­vi­tà nell’agri­col­tu­ra o che non so­no ri­co­no­sciu­ti dal­lo Sta­to qua­li isti­tu­zio­ni so­cia­li eser­ci­tan­ti un’at­ti­vi­tà di pub­bli­co in­te­res­se.

3 Non so­no di uti­li­tà pub­bli­ca gli en­ti:

a.
le cui at­ti­vi­tà prin­ci­pa­li so­no a fi­ne lu­cra­ti­vo;
b.14
le cui at­ti­vi­tà pro­fit­ta­no sol­tan­to a me­no di tre per­so­ne;
c.
che su­bor­di­na­no l’am­mis­sio­ne nel­la cer­chia dei be­ne­fi­cia­ri a con­di­zio­ni estra­nee al­la ma­te­ria;
d.15
la cui at­ti­vi­tà ser­ve uni­ca­men­te al pro­prio in­te­res­se o al­la pro­pria fa­mi­glia.

4 Gli en­ti con fi­ne di lu­cro che svol­go­no la pro­pria at­ti­vi­tà nell’am­bi­to sa­ni­ta­rio e so­cia­le pos­so­no es­se­re ri­co­no­sciu­ti qua­li isti­tu­ti d’im­pie­go se si trat­ta di en­ti di di­rit­to pub­bli­co o di di­rit­to pri­va­to nei qua­li i po­te­ri pub­bli­ci han­no la mag­gio­ran­za del ca­pi­ta­le e dei vo­ti.16

12 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

13 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 set. 1998, in vi­go­re dal 1° nov. 1998 (RU 1998 2519).

14 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

15 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

16 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 4 Attività non ammesse 17

(art. 4–6 e 43 cpv. 2 LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le non può eser­ci­ta­re nell’isti­tu­to d’im­pie­go un’at­ti­vi­tà che ser­va di­ret­ta­men­te al­la rea­liz­za­zio­ne di obiet­ti­vi di po­li­ti­ca quo­ti­dia­na dell’isti­tu­to d’im­pie­go o che sia su­scet­ti­bi­le di in­flui­re sull’eser­ci­zio dei di­rit­ti po­li­ti­ci de­gli Sviz­ze­ri.

2 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le non può svol­ge­re nell’isti­tu­to d’im­pie­go al­cu­na at­ti­vi­tà di av­vo­ca­to che po­treb­be es­se­re di­ret­ta con­tro le au­to­ri­tà.

2bis La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le non può as­su­me­re, nel cor­so di un pe­rio­do d’im­pie­go nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «scuo­la, dal li­vel­lo pre­sco­la­sti­co al li­vel­lo se­con­da­rio II», la re­spon­sa­bi­li­tà di in­se­gnan­te.18

3 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le può uti­liz­za­re, nel cor­so di un pe­rio­do d’im­pie­go, al mas­si­mo la me­tà del suo tem­po per la­vo­ri di so­ste­gno am­mi­ni­stra­ti­vo o at­ti­vi­tà ma­nua­li qua­li­fi­ca­te.

4 La li­mi­ta­zio­ne dei la­vo­ri di so­ste­gno am­mi­ni­stra­ti­vo non si ap­pli­ca:

a.
se lo sta­to di sa­lu­te del­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le lo ri­chie­de;
b.19
nel qua­dro di im­pie­ghi spe­cia­li e di im­pie­ghi per la pre­ven­zio­ne o l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe o di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za o per la ri­ge­ne­ra­zio­ne do­po si­mi­li even­ti;
bbis.20
...
c.
nel qua­dro di im­pie­ghi pres­so il CI­VI.

17 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

18 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

19 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

20 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 3 giu. 2016 (RU 2016 1897). Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 15 nov. 2017, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

Art. 4a Influenza da parte di persone vicine alla persona soggetta al servizio civile 21

(art. 4a lett. a n. 3 non­ché lett. b LSC)

1 Non so­no per­mes­si im­pie­ghi pres­so un en­te in cui per­so­ne vi­ci­ne al­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le pos­so­no in­flui­re sul suo im­pie­go.

2 So­no con­si­de­ra­te per­so­ne vi­ci­ne al­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le in par­ti­co­la­re:

a.
la o il co­niu­ge;
b.
i ge­ni­to­ri;
c.
i non­ni;
d.
i fra­tel­li e le so­rel­le;
e.
gli ami­ci.

3 Pos­so­no in­flui­re sull’im­pie­go:

a.
le per­so­ne di cui al ca­po­ver­so 2 con com­pe­ten­ze in ma­te­ria di istru­zio­ne, con­trol­lo o coor­di­na­men­to ri­le­van­ti ai fi­ni dell’im­pie­go, in par­ti­co­la­re per quan­to ri­guar­da il ri­spet­to del man­sio­na­rio o de­gli ora­ri di la­vo­ro non­ché il com­pu­to dei gior­ni di ser­vi­zio o il rim­bor­so del­le spe­se;
b.
le per­so­ne di cui al ca­po­ver­so 2 che eser­ci­ta­no una fun­zio­ne di­ri­gen­zia­le o nel set­to­re del per­so­na­le che per­met­te lo­ro di in­flui­re sul­le per­so­ne di cui al­la let­te­ra a.

21 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003 (RU 2003 5215). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Sezione 2: Impieghi nell’agricoltura

Art. 5 Riconoscimento di aziende agricole quali istituti d’impiego 22

(art. 4 cpv. 2 LSC)

1 Le azien­de agri­co­le pos­so­no es­se­re ri­co­no­sciu­te qua­li isti­tu­ti d’im­pie­go se i ge­sto­ri ri­ce­vo­no pa­ga­men­ti di­ret­ti se­con­do gli ar­ti­co­li 43, 44, 47 o 55 dell’or­di­nan­za del 23 ot­to­bre 201323 sui pa­ga­men­ti di­ret­ti (OPD), aiu­ti fi­nan­zia­ri se­con­do l’or­di­nan­za del 2 no­vem­bre 202224 sui mi­glio­ra­men­ti strut­tu­ra­li (OM­St) o con­tri­bu­ti del Can­to­ne se­con­do gli ar­ti­co­li 63 e 64 OPD.25

2 Le co­mu­ni­tà azien­da­li de­vo­no es­se­re ri­co­no­sciu­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 29a dell’or­di­nan­za del 7 di­cem­bre 199826 sul­la ter­mi­no­lo­gia agri­co­la (OTerm) e tut­ti i mem­bri de­vo­no adem­pie­re le con­di­zio­ni di cui al ca­po­ver­so 1.

3 Le azien­de con pa­sco­li co­mu­ni­ta­ri e le azien­de d’esti­va­zio­ne de­vo­no es­se­re ri­co­no­sciu­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 29a OTerm e ave­re una di­men­sio­ne mi­ni­ma di die­ci ca­ri­chi nor­ma­li. Que­sta di­men­sio­ne mi­ni­ma non è ri­chie­sta per i pro­get­ti di cui all’ar­ti­co­lo 6 ca­po­ver­so 1 let­te­ra c.27

22 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

23 RS 910.13

24 RS 913.1

25 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 9 n. 3 dell’O del 2 nov. 2022 sui mi­glio­ra­men­ti strut­tu­ra­li nell’agri­col­tu­ra, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022754).

26 RS 910.91

27 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

Art. 6 Progetti e programmi 28

(art. 4 cpv. 2 e 2bis LSC)

1 Il CI­VI im­pie­ga le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le:

a.
in azien­de agri­co­le nel qua­dro di pro­get­ti o pro­gram­mi:
1.
per la­vo­ri di si­ste­ma­zio­ne e ma­nu­ten­zio­ne di su­per­fi­ci per la pro­mo­zio­ne del­la bio­di­ver­si­tà di cui all’ar­ti­co­lo 55 OPD29, per i qua­li ven­go­no con­ces­si con­tri­bu­ti,
2.
per la­vo­ri di ge­stio­ne di su­per­fi­ci in zo­ne de­cli­ve e in for­te pen­den­za di cui agli ar­ti­co­li 43 e 44 OPD,
3.
per la­vo­ri di pro­te­zio­ne e cu­ra dei pa­sco­li e del­le su­per­fi­ci che rien­tra­no nel­la pro­te­zio­ne del­la na­tu­ra di cui all’ar­ti­co­lo 29 OPD,
4.
per la lot­ta con­tro le pian­te pro­ble­ma­ti­che di cui all’ar­ti­co­lo 32 ca­po­ver­so 1 OPD,
5.
per la­vo­ri le­ga­ti a pro­get­ti per il man­te­ni­men­to, la pro­mo­zio­ne e lo svi­lup­po di pae­sag­gi ru­ra­li va­ria­ti di cui all’ar­ti­co­lo 63 OPD;
b.
in azien­de agri­co­le che rea­liz­za­no pro­get­ti o pro­gram­mi di cui al­la let­te­ra a per la­vo­ri nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «pro­te­zio­ne dell’am­bien­te e del­la na­tu­ra, sal­va­guar­dia del pae­sag­gio e fo­re­ste»;
c.30
in azien­de agri­co­le che ri­ce­vo­no aiu­ti fi­nan­zia­ri per mi­glio­ra­men­ti strut­tu­ra­li nel qua­dro di pro­get­ti di cui all’ar­ti­co­lo 1 ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b OM­St31.

2 Il DE­FR di­sci­pli­na il nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio du­ran­te i qua­li una per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le può es­se­re im­pie­ga­ta ogni an­no in azien­de agri­co­le. Es­so tie­ne con­to in par­ti­co­la­re del­le di­men­sio­ni del­le su­per­fi­ci di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra a nu­me­ri 1 e 2 e dell’im­por­to dei con­tri­bu­ti per le mi­su­re di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra a nu­me­ro 5.32

3 In azien­de con pa­sco­li co­mu­ni­ta­ri e in azien­de d’esti­va­zio­ne le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le pos­so­no es­se­re im­pie­ga­te sol­tan­to du­ran­te il pe­rio­do d’esti­va­zio­ne non­ché per al­tri 14 gior­ni di ser­vi­zio im­me­dia­ta­men­te pri­ma e do­po. È con­si­de­ra­to pe­rio­do d’esti­va­zio­ne il pe­rio­do in cui l’azien­da con pa­sco­li co­mu­ni­ta­ri o l’azien­da d’esti­va­zio­ne in que­stio­ne vie­ne ca­ri­ca­ta con gli ani­ma­li.33

28 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

29 RS 910.13

30 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 9 n. 3 dell’O del 2 nov. 2022 sui mi­glio­ra­men­ti strut­tu­ra­li nell’agri­col­tu­ra, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022754).

31 RS 913.1

32 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

33 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

Art. 7 Collaborazione nella produzione agricola e dell’economia forestale 34

(art. 4 cpv. 2 e 2bis LSC)

1 Nel­la pro­du­zio­ne agri­co­la la col­la­bo­ra­zio­ne da par­te del­le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le è am­mes­sa:

a.
nel qua­dro di pro­get­ti di mi­glio­ra­men­ti strut­tu­ra­li;
b.
nel qua­dro di pro­get­ti e pro­gram­mi in­te­si a mi­glio­ra­re le con­di­zio­ni di vi­ta o di pro­du­zio­ne:
1.
se le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le so­no sta­te con­vo­ca­te d’uf­fi­cio se­con­do l’ar­ti­co­lo 31a ca­po­ver­so 4,
2.
per ov­via­re a un so­vrac­ca­ri­co tem­po­ra­neo di la­vo­ro a cui de­ve far fron­te l’azien­da agri­co­la o du­ran­te un’in­ter­ru­zio­ne dei la­vo­ri do­vu­ta a fat­to­ri me­teo­ro­lo­gi­ci.35

2 Nel­la pro­du­zio­ne nell’am­bi­to dell’eco­no­mia fo­re­sta­le è am­mes­sa la col­la­bo­ra­zio­ne da par­te del­le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le che so­no sta­te con­vo­ca­te d’uf­fi­cio se­con­do l’ar­ti­co­lo 31a ca­po­ver­so 4.

34 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 6 mar. 2009, in vi­go­re dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

35 Nuo­vo te­sto giu­sta dell’all. 9 n. 8 dell’O del 23 ott. 2013 sui pa­ga­men­ti di­ret­ti, in vi­go­re dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4145).

Art. 7a Attività pericolose nell’agricoltura e nell’economia forestale 36

(art. 4 cpv. 2 e 2bis LSC)

1 In ca­so di im­pie­ghi nell’agri­col­tu­ra e nell’eco­no­mia fo­re­sta­le, le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le pos­so­no gui­da­re vei­co­li non­ché uti­liz­za­re in­stal­la­zio­ni e ap­pa­rec­chi pe­ri­co­lo­si se so­no sta­te istrui­te in pre­ce­den­za a ta­le sco­po e se in­dos­sa­no l’equi­pag­gia­men­to di pro­te­zio­ne ri­chie­sto.

2 In par­ti­co­la­re es­se non pos­so­no es­se­re im­pie­ga­te, sen­za una for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le, in la­vo­ri di esbo­sco non­ché in la­vo­ri di ab­bat­ti­men­to e di de­pez­za­tu­ra ef­fet­tua­ti con una mo­to­se­ga.

3 All’ini­zio del pe­rio­do d’im­pie­go, l’isti­tu­to d’im­pie­go con­trol­la le ca­pa­ci­tà del­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le e sor­ve­glia le sue at­ti­vi­tà nel­la fa­se d’in­tro­du­zio­ne.

36 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 6 mar. 2009, in vi­go­re dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Sezione 3: Programmi prioritari, impieghi speciali nonché impieghi in relazione a catastrofi e a situazioni d’emergenza 3738

37 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

38 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vigore dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 8 Criteri concernenti la concentrazione degli impieghi

(art. 4 e 7a LSC)

Il CI­VI de­ter­mi­na, se­con­do i cri­te­ri se­guen­ti, in qua­li am­bi­ti de­vo­no es­se­re con­cen­tra­ti gli ef­fet­ti de­gli im­pie­ghi del ser­vi­zio ci­vi­le e in qua­li te­ma­ti­che, ca­te­go­rie di isti­tu­ti d’im­pie­go e man­sio­na­ri le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le de­vo­no es­se­re an­zi­tut­to at­ti­ve:

a.39
gli or­ga­ni spe­cia­liz­za­ti del­la Con­fe­de­ra­zio­ne o dei Can­to­ni op­pu­re le as­so­cia­zio­ni pro­fes­sio­na­li con­fer­ma­no la ne­ces­si­tà di agi­re e la man­can­za di ri­sor­se;
b.
l’uti­li­tà de­gli im­pie­ghi è mi­su­ra­bi­le e il rag­giun­gi­men­to de­gli obiet­ti­vi pre­fis­sa­ti è con­trol­la­bi­le;
c.
può es­se­re im­pie­ga­to un nu­me­ro ele­va­to di per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le;
d.
gli im­pie­ghi pro­muo­vo­no le com­pe­ten­ze per­so­na­li e pro­fes­sio­na­li del­le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le.

39 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

Art. 8a Programmi prioritari

(art. 7a LSC)

1 Il CI­VI or­ga­niz­za pro­gram­mi prio­ri­ta­ri se, nell’am­bi­to dell’ar­ti­co­lo 8, è op­por­tu­no o ne­ces­sa­rio un in­ter­ven­to del ser­vi­zio ci­vi­le sull’ar­co di più an­ni.

2 Il CI­VI con­vo­ca a pro­gram­mi prio­ri­ta­ri le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le che de­vo­no com­pie­re un lun­go pe­rio­do d’im­pie­go se­con­do l’ar­ti­co­lo 37 ca­po­ver­so 5. Es­so può li­mi­ta­re ul­te­rior­men­te l’ob­bli­go di ri­cer­ca­re pos­si­bi­li­tà d’im­pie­go (art. 31a) e con­vo­ca­re a pro­gram­mi prio­ri­ta­ri an­che al­tre per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le.

3 Il CI­VI de­si­gna al­tre pos­si­bi­li­tà d’im­pie­go cor­re­la­te con i pro­gram­mi prio­ri­ta­ri sot­to il pro­fi­lo del con­te­nu­to se nei pro­gram­mi prio­ri­ta­ri non vi so­no suf­fi­cien­ti pos­si­bi­li­tà d’im­pie­go.

Art. 8b Impieghi speciali

(art. 7a LSC)

1 Il CI­VI or­ga­niz­za im­pie­ghi spe­cia­li se, nell’am­bi­to dell’ar­ti­co­lo 8, è ne­ces­sa­rio un in­ter­ven­to in­gen­te da par­te del per­so­na­le del ser­vi­zio ci­vi­le per un pe­rio­do li­mi­ta­to.

2 Gli im­pie­ghi spe­cia­li so­no pro­gram­mi prio­ri­ta­ri par­ti­co­la­ri. Ser­vo­no, in par­ti­co­la­re, al so­ste­gno di ma­ni­fe­sta­zio­ni im­por­tan­ti per la Con­fe­de­ra­zio­ne e ai la­vo­ri di ri­pri­sti­no e di co­stru­zio­ne in se­gui­to a even­ti che han­no cau­sa­to dan­ni im­por­tan­ti.

3 Il CI­VI può li­mi­ta­re l’ob­bli­go del­la ri­cer­ca di pos­si­bi­li­tà d’im­pie­go (art. 31a) e con­vo­ca­re a im­pie­ghi spe­cia­li la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le.

4 Il CI­VI può con­vo­ca­re a im­pie­ghi spe­cia­li, in par­ti­co­la­re, le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le:

a.
che ri­schia­no di non po­ter adem­pie­re il lo­ro ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio ci­vi­le pri­ma del rag­giun­gi­men­to del li­mi­te d’età;
b.
che de­vo­no com­pie­re un pe­rio­do d’im­pie­go ogni an­no;
c.
il cui pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta è di du­ra­ta pa­ri o in­fe­rio­re a quel­la dell’im­pie­go spe­cia­le.

Art. 8c Impieghi per la prevenzione e l’aiuto in caso di catastrofe e di situazioni d’emergenza nonché per la rigenerazione dopo simili eventi 40

(art. 4 cpv. 1 lett. h e 7a LSC)

1 Il CI­VI, d’in­te­sa con gli or­ga­ni di con­dot­ta in­te­res­sa­ti e con gli or­ga­ni fe­de­ra­li re­spon­sa­bi­li emet­te:

a.
con­vo­ca­zio­ni a im­pie­ghi per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za non­ché per la ri­ge­ne­ra­zio­ne do­po si­mi­li even­ti;
b.
con­vo­ca­zio­ni a im­pie­ghi per la pre­ven­zio­ne di ca­ta­stro­fi e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za se le mi­su­re pre­vi­ste si ri­fe­ri­sco­no a un even­to im­mi­nen­te.

2 Es­so può li­mi­ta­re l’ob­bli­go di ri­cer­ca­re pos­si­bi­li­tà d’im­pie­go e con­vo­ca­re la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le a un im­pie­go per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe o di una si­tua­zio­ne d’emer­gen­za op­pu­re a un im­pie­go per la ri­ge­ne­ra­zio­ne.

3 Una per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le non può es­se­re su­bor­di­na­ta a un co­man­do mi­li­ta­re né in­te­gra­ta nel­lo svol­gi­men­to del ser­vi­zio mi­li­ta­re, ec­cet­to che es­sa vi ac­con­sen­ta.

4 L’isti­tu­to d’im­pie­go può tut­ta­via, in ca­si ec­ce­zio­na­li, de­le­ga­re a un co­man­do mi­li­ta­re il di­rit­to di im­par­ti­re istru­zio­ni a chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le, in mo­do li­mi­ta­to nel tem­po, nel­lo spa­zio e per quan­to ri­guar­da la ma­te­ria.

40 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 8d Il CIVI quale istituto d’impiego

(art. 7a, 49 e 50 LSC)

1 Il CI­VI può as­su­me­re i di­rit­ti e gli ob­bli­ghi di un isti­tu­to d’im­pie­go:

a.
in ca­so di im­pie­ghi spe­cia­li ur­gen­ti o se non vi è al­cun en­te at­to ad as­su­me­re il ruo­lo dell’isti­tu­to d’im­pie­go;
b.41
in ca­so di im­pie­ghi per la pre­ven­zio­ne o l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe o di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za o per la ri­ge­ne­ra­zio­ne che du­ra­no al mas­si­mo 33 gior­ni e che non pos­so­no es­se­re ef­fet­tua­ti in un isti­tu­to d’im­pie­go ri­co­no­sciu­to;
c.42
in ca­so di im­pie­ghi or­di­na­ti d’uf­fi­cio se­con­do l’ar­ti­co­lo 31aca­po­ver­so 4, ef­fet­tua­ti nell’am­bi­to di un pro­gram­ma prio­ri­ta­rio.

1bis Il CI­VI ap­pli­ca il ca­po­ver­so 1 let­te­ra b per sei me­si al mas­si­mo dal mo­men­to in cui si è ve­ri­fi­ca­ta la ca­ta­stro­fe o la si­tua­zio­ne d’emer­gen­za.43

2 Il CI­VI può de­le­ga­re l’eser­ci­zio del di­rit­to di im­par­ti­re istru­zio­ni e gli ob­bli­ghi di cui all’ar­ti­co­lo 29 LSC a ter­zi che es­so so­stie­ne in vir­tù del ca­po­ver­so 1.

41 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

42 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

43 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 8e Assunzione delle spese da parte della Confederazione

(art. 7a cpv. 3 e 50 LSC)

1 Il CI­VI fat­tu­ra ai be­ne­fi­cia­ri de­gli im­pie­ghi di cui all’ar­ti­co­lo 8d le spe­se sup­ple­men­ta­ri cau­sa­te da­gli im­pie­ghi.

2 Il CI­VI può ri­nun­cia­re a fat­tu­ra­re le spe­se par­zial­men­te o in­te­ra­men­te. Es­so con­si­de­ra:

a.
gli in­troi­ti dei be­ne­fi­cia­ri in re­la­zio­ne con la ma­ni­fe­sta­zio­ne (in par­ti­co­la­re i bi­gliet­ti d’in­gres­so, la spon­so­riz­za­zio­ne, la ga­ran­zia di de­fi­cit, i di­rit­ti di va­lo­riz­za­zio­ne) o con l’even­to dan­no­so (in par­ti­co­la­re le pre­sta­zio­ni as­si­cu­ra­ti­ve e al­tre in­den­ni­tà);
b.
la fat­tu­ra­zio­ne dei co­sti da par­te di ter­zi che han­no for­ni­to pre­sta­zio­ni di as­si­sten­za; es­so fat­tu­ra nel­le stes­se pro­por­zio­ni;
c.
la si­tua­zio­ne fi­nan­zia­ria dei be­ne­fi­cia­ri;
d.
le pre­sta­zio­ni del­la Con­fe­de­ra­zio­ne in re­la­zio­ne con la ma­ni­fe­sta­zio­ne o l’even­to dan­no­so; es­so si con­cer­ta con gli or­ga­ni fe­de­ra­li re­spon­sa­bi­li;
e.
le pre­sta­zio­ni dei be­ne­fi­cia­ri nei con­fron­ti di chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le.

Sezione 4: Incidenza sul mercato del lavoro

Art. 945

1 Il CI­VI de­ter­mi­na nel­la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to il nu­me­ro mas­si­mo del­le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le am­mes­se a es­se­re oc­cu­pa­te si­mul­ta­nea­men­te nell’isti­tu­to d’im­pie­go o in uno dei suoi set­to­ri, con­for­me­men­te ai li­mi­ti mas­si­mi sta­bi­li­ti nell’Ap­pen­di­ce 1.

2 Il CI­VI non ap­pli­ca l’Ap­pen­di­ce 1 quan­do l’isti­tu­to d’im­pie­go rea­liz­za un pro­get­to con­ce­pi­to spe­cial­men­te per l’im­pie­go di per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le, quan­do l’isti­tu­to d’im­pie­go av­via la pro­pria at­ti­vi­tà in un am­bi­to nel qua­le non esi­ste­va­no an­co­ra po­sti di la­vo­ro, quan­do pre­ce­den­te­men­te per ta­le at­ti­vi­tà im­pie­ga­va so­lo vo­lon­ta­ri o quan­do i pe­rio­di d’im­pie­go so­no ef­fet­tua­ti all’este­ro.

3 Il CI­VI può de­ro­ga­re all’Ap­pen­di­ce 1 nei se­guen­ti ca­si:

a.
pro­gram­mi prio­ri­ta­ri;
b.
im­pie­ghi spe­cia­li;
c.46
im­pie­ghi per la pre­ven­zio­ne o l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe o di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za o per la ri­ge­ne­ra­zio­ne;
d.47
...
e.48
se nel qua­dro di cor­si di for­ma­zio­ne o di con­vo­ca­zio­ni d’uf­fi­cio è es­so stes­so un isti­tu­to d’im­pie­go.49

4 Il nu­me­ro mas­si­mo di per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le, in­di­ca­to nell’ Ap­pen­di­ce 1, può es­se­re su­pe­ra­to di una per­so­na se que­sta è con­vo­ca­ta d’uf­fi­cio se­con­do l’ar­ti­co­lo 31a ca­po­ver­so 4 e se l’isti­tu­to d’im­pie­go ga­ran­ti­sce l’as­si­sten­za a tut­te le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le.50

5 Per lo svol­gi­men­to di im­pie­ghi di grup­po spe­cia­li in azien­de con pa­sco­li co­mu­ni­ta­ri e in azien­de d’esti­va­zio­ne, il nu­me­ro mas­si­mo di per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le di cui all’Ap­pen­di­ce 1 nu­me­ro 2 let­te­ra b può es­se­re au­men­ta­to con­for­me­men­te all’Ap­pen­di­ce 1 nu­me­ro 3. Per ta­le au­men­to il CI­VI tie­ne con­to del­la ca­pa­ci­tà dell’isti­tu­to d’im­pie­go di for­ni­re a tut­te le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio con­tem­po­ra­nea­men­te un’as­si­sten­za ade­gua­ta, un al­log­gio ac­cet­ta­bi­le e una quan­ti­tà di la­vo­ro suf­fi­cien­te e con­for­me al man­sio­na­rio. Il nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio sen­za au­men­to cui ha di­rit­to l’isti­tu­to d’im­pie­go si ap­pli­ca an­che agli im­pie­ghi di grup­po.51

45 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

46 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

47 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 15 nov. 2017, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

48 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

49 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 giu. 2010, in vi­go­re dal 1° ago. 2010 (RU 2010 3113).

50 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

51 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

Sezione 5: Impieghi all’estero

Art. 10 Competenze e idoneità 52

(art. 7 cpv. 4 non­ché 19 cpv. 2 e 8 LSC)

1 Per pe­rio­di d’im­pie­go all’este­ro, il CI­VI con­vo­ca sol­tan­to le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le che di­spon­ga­no, con ri­fe­ri­men­to all’at­ti­vi­tà pre­vi­sta, di una for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le com­ple­ta di al­me­no due an­ni di stu­dio o di un’espe­rien­za pro­fes­sio­na­le qua­li­fi­ca­ta plu­rien­na­le.

2 Una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che in­ten­de svol­ge­re un im­pie­go all’este­ro nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «coo­pe­ra­zio­ne al­lo svi­lup­po e aiu­to uma­ni­ta­rio» de­ve pre­ven­ti­va­men­te ef­fet­tua­re un pe­rio­do d’im­pie­go a ti­to­lo di pro­va o su­pe­ra­re un te­st at­ti­tu­di­na­le.

52 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 11 Riconoscimento di enti che eseguono impieghi all’estero quali istituti d’impiego 53

(art. 7 cpv. 3 e 4 LSC)

1 Un en­te che pro­po­ne im­pie­ghi all’este­ro nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «coo­pe­ra­zio­ne al­lo svi­lup­po e aiu­to uma­ni­ta­rio» può es­se­re ri­co­no­sciu­to qua­le isti­tu­to d’im­pie­go se adem­pie i re­qui­si­ti se­guen­ti:

a.
i suoi sco­pi so­no con­for­mi agli sco­pi del­la Sviz­ze­ra in ma­te­ria di coo­pe­ra­zio­ne al­lo svi­lup­po, di aiu­to uma­ni­ta­rio o di pro­mo­zio­ne ci­vi­le del­la pa­ce;
b.
i man­sio­na­ri pre­ve­do­no at­ti­vi­tà che ri­chie­do­no co­no­scen­ze spe­ci­fi­che man­can­ti nel Pae­se d’im­pie­go;
c.
van­ta un’espe­rien­za plu­rien­na­le nel cam­po del­la coo­pe­ra­zio­ne al­lo svi­lup­po, dell’aiu­to uma­ni­ta­rio o del­la pro­mo­zio­ne ci­vi­le del­la pa­ce;
d.
in­trat­tie­ne con­tat­ti con or­ga­niz­za­zio­ni part­ner sviz­ze­re o lo­ca­li all’este­ro;
e.
può ga­ran­ti­re la si­cu­rez­za del­le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le.

2 Nell’esa­mi­na­re le do­man­de il CI­VI è as­si­sti­to da or­ga­ni uf­fi­cia­li sviz­ze­ri. Può coin­vol­ge­re, all’oc­cor­ren­za, al­tre isti­tu­zio­ni spe­cia­liz­za­te.

3 Pos­so­no es­se­re svol­ti im­pie­ghi all’este­ro ne­gli am­bi­ti d’at­ti­vi­tà di cui ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 1 LSC an­che nei ca­si se­guen­ti:

a.
col­la­bo­ra­zio­ne a pro­get­ti so­cia­li e ac­com­pa­gna­men­to du­ran­te cam­pi e viag­gi per be­ne­fi­cia­ri pro­ve­nien­ti dal­la Sviz­ze­ra;
b.
col­la­bo­ra­zio­ne al­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te tran­sfron­ta­lie­ra;
c.
bre­vi sog­gior­ni all’este­ro nel qua­dro di pro­get­ti.

4 ...54

5 Gli isti­tu­ti le­ga­ti in quan­to part­ner di pro­gram­mi a strut­tu­re che pre­sen­ta­no una com­po­nen­te mi­li­ta­re non pos­so­no es­se­re ri­co­no­sciu­ti.

53 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

54 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2017, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

Art. 12 Obblighi dell’istituto d’impiego 55

(art. 7 cpv. 4 lett. a e b non­ché 39 LSC)

1 In col­la­bo­ra­zio­ne con la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le, l’isti­tu­to d’im­pie­go pro­cu­ra i do­cu­men­ti di viag­gio per l’im­pie­go all’este­ro.

2 L’isti­tu­to d’im­pie­go pren­de a pro­prio ca­ri­co:

a.
le spe­se di viag­gio e di tra­spor­to dei ba­ga­gli a par­ti­re dal­la fron­tie­ra sviz­ze­ra, an­che se il viag­gio di an­da­ta o di ri­tor­no ha luo­go pri­ma o do­po il pe­rio­do d’im­pie­go;
b.
le spe­se per i vi­sti e l’an­nun­cio pres­so la rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra com­pe­ten­te.

3 L’isti­tu­to d’im­pie­go ga­ran­ti­sce per tut­to il pe­rio­do d’im­pie­go la si­cu­rez­za del­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le:

a.
in­for­man­do ac­cu­ra­ta­men­te e det­ta­glia­ta­men­te nel luo­go d’im­pie­go, ver­bal­men­te o nel qua­dro di una for­ma­zio­ne, la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le sul­le que­stio­ni ri­guar­dan­ti la si­cu­rez­za;
b.
prov­ve­den­do af­fin­ché la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le os­ser­vi tut­te le pre­scri­zio­ni del CI­VI ed ef­fet­tuan­do re­go­lar­men­te gli op­por­tu­ni con­trol­li;
c.
se ne­ces­sa­rio, ema­nan­do a sua vol­ta pre­scri­zio­ni in ma­te­ria di si­cu­rez­za.

4 Es­so ri­spet­ta le con­di­zio­ni sta­bi­li­te dal CI­VI vol­te a ga­ran­ti­re la si­cu­rez­za e in si­tua­zio­ni di cri­si, in par­ti­co­la­re in ca­so di eva­cua­zio­ne, se­gue le rac­co­man­da­zio­ni del Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le de­gli af­fa­ri este­ri (DFAE) in ma­te­ria di si­cu­rez­za non­ché le istru­zio­ni del­la rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra com­pe­ten­te.

5 Es­so in­for­ma im­me­dia­ta­men­te i ser­vi­zi se­guen­ti:

a.
in ca­so di in­for­tu­nio o di ma­lat­tia se­con­do l’ar­ti­co­lo 12a ca­po­ver­so 6, se la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le non è più in gra­do di far­lo: l’as­si­cu­ra­zio­ne mi­li­ta­re e il CI­VI;
b.
in ca­so di mor­te o di pe­ri­co­lo per la vi­ta o l’in­te­gri­tà fi­si­ca del­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le o in ca­so di una sua de­ten­zio­ne: la rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra com­pe­ten­te, la hel­pli­ne del DFAE non­ché il CI­VI;
c.
in ca­so di peg­gio­ra­men­to del­la si­tua­zio­ne del­la si­cu­rez­za: il CI­VI.

55 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 12a Obblighi della persona che presta servizio civile 56

(art. 4a lett. c e 7 cpv. 4 LSC)

1 La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le si an­nun­cia pres­so la rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra com­pe­ten­te en­tro la set­ti­ma­na suc­ces­si­va al suo ar­ri­vo nel Pae­se d’im­pie­go. Può an­nun­ciar­si per via elet­tro­ni­ca se:

a.
nel Pae­se d’im­pie­go non esi­ste una rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra;
b.
il viag­gio per re­car­si al­la rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra non è ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­le.

2 Il ca­po­ver­so 1 si ap­pli­ca an­che se du­ran­te l’im­pie­go la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le vie­ne di­stac­ca­ta in un al­tro Pae­se.

3 Nel qua­dro del suo im­pie­go all’este­ro, la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le non è au­to­riz­za­ta a dif­fon­de­re o ap­pro­fon­di­re cor­ren­ti di pen­sie­ro re­li­gio­se o ideo­lo­gi­che o a par­te­ci­pa­re ad at­ti­vi­tà vol­te al­la dif­fu­sio­ne di si­mi­li cor­ren­ti di pen­sie­ro né du­ran­te l’ora­rio di la­vo­ro né du­ran­te il suo tem­po li­be­ro.

4 Du­ran­te l’ora­rio di la­vo­ro e nel tem­po li­be­ro si at­tie­ne al­le pre­scri­zio­ni del CI­VI e dell’isti­tu­to d’im­pie­go, in par­ti­co­la­re a quel­le in ma­te­ria di si­cu­rez­za.

5 Nel­le si­tua­zio­ni di cri­si, in par­ti­co­la­re in ca­so di eva­cua­zio­ne, se­gue le rac­co­man­da­zio­ni del DFAE in ma­te­ria di si­cu­rez­za non­ché le istru­zio­ni del­la rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra com­pe­ten­te.

6 In ca­so di ma­lat­tia o di in­for­tu­nio, in­for­ma sen­za in­du­gio il CI­VI e l’as­si­cu­ra­zio­ne mi­li­ta­re:

a.
se il suo sta­to ri­chie­de cu­re me­di­che di lun­ga du­ra­ta;
b.
se è ne­ces­sa­rio de­ci­de­re in me­ri­to a un even­tua­le rim­pa­trio.

7 Es­sa in­for­ma il CI­VI sul suo im­pie­go se­con­do le mo­da­li­tà pre­vi­ste da que­st’ul­ti­mo.

56 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 12b Valutazione della situazione della sicurezza 57

(art. 7 cpv. 4 lett. b e c LSC)

1 Per va­lu­ta­re la si­tua­zio­ne del­la si­cu­rez­za nel luo­go d’im­pie­go, il CI­VI ri­chie­de le in­for­ma­zio­ni ri­le­van­ti in ma­te­ria. Tie­ne con­to del­la va­lu­ta­zio­ne de­gli or­ga­ni uf­fi­cia­li sviz­ze­ri qua­li­fi­ca­ti.

2 Il CI­VI non con­vo­ca una per­so­na sog­get­ta all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio ci­vi­le o ne in­ter­rom­pe l’im­pie­go se ri­tie­ne che sus­si­sta­no con­si­de­re­vo­li ri­schi per la sua si­cu­rez­za o in­te­gri­tà.

57 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 13 Fine del periodo d’impiego all’estero 58

(art. 7 cpv. 3 LSC)

Il pe­rio­do d’im­pie­go all’este­ro pren­de fi­ne con il rien­tro in Sviz­ze­ra di chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le, sem­pre­ché il rien­tro av­ven­ga su­bi­to do­po l’ul­ti­mo gior­no di la­vo­ro. In ca­so con­tra­rio, il pe­rio­do d’im­pie­go ter­mi­na l’ul­ti­mo gior­no di la­vo­ro all’este­ro.

58 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 14 Computo

(art. 7 cpv. 3 e art. 24 LSC)

Il CI­VI com­pu­ta i pe­rio­di d’im­pie­go ef­fet­tua­ti all’este­ro sul­la du­ra­ta del ser­vi­zio ci­vi­le or­di­na­rio nel­lo stes­so mo­do con cui com­pu­ta i pe­rio­di d’im­pie­go ef­fet­tua­ti in Sviz­ze­ra.

Capitolo 3: Prolungamento e fine del servizio civile 59

59 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 15 Prolungamento del servizio civile e licenziamento posticipato 60

(art. 8 cpv. 2 e 11 cpv. 2bis LSC)

1 Una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che in­ten­de ef­fet­tua­re un im­pie­go all’este­ro do­po il rag­giun­gi­men­to del li­mi­te d’età or­di­na­rio può con­clu­de­re, se­con­do l’ar­ti­co­lo 11 ca­po­ver­so 2bis LSC, una con­ven­zio­ne con il CI­VI so­lo se ha pre­sta­to al­me­no 145 gior­ni di ser­vi­zio nell’eser­ci­to o nel ser­vi­zio ci­vi­le.61

2 Es­sa può re­vo­ca­re il suo con­sen­so a ef­fet­tua­re un im­pie­go all’este­ro, ma non il suo con­sen­so al li­cen­zia­men­to po­sti­ci­pa­to dal ser­vi­zio ci­vi­le.

3 Es­sa può re­vo­ca­re in qual­sia­si mo­men­to il suo con­sen­so a ef­fet­tua­re gior­ni sup­ple­men­ta­ri di ser­vi­zio ci­vi­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 8 ca­po­ver­so 2 LSC.

3bis Una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le cui ri­man­go­no an­co­ra tre an­ni al mas­si­mo fi­no al­la fi­ne dell’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio ci­vi­le che ren­de cre­di­bi­le che il fat­to di es­se­re ob­bli­ga­ta a pre­sta­re i gior­ni di ser­vi­zio ri­ma­nen­ti fi­no al li­cen­zia­men­to or­di­na­rio dal ser­vi­zio ci­vi­le met­te­reb­be se stes­sa, i suoi pa­ren­ti stret­ti o il suo da­to­re di la­vo­ro in una si­tua­zio­ne estre­ma­men­te gra­ve, può con­clu­de­re una con­ven­zio­ne con il CI­VI, in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 11 ca­po­ver­so 2bis LSC, per po­sti­ci­pa­re il suo li­cen­zia­men­to dal ser­vi­zio ci­vi­le. Es­sa non può re­scin­de­re la con­ven­zio­ne.62

4 Il CI­VI li­cen­zia dal ser­vi­zio ci­vi­le una per­so­na as­sog­get­ta­ta se­con­do il ca­po­ver­so 1 al più tar­di al­la fi­ne dell’an­no in cui ha com­piu­to 49 an­ni.63

60 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

61 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

62 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 10 dic. 2010 (RU 2011 151). Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

63 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

Art. 16 Licenziamento ed esclusione 64

(art. 11 e 12 LSC)

1 Il CI­VI pro­nun­cia il li­cen­zia­men­to dal ser­vi­zio ci­vi­le del­le per­so­ne as­sog­get­ta­te e la lo­ro esclu­sio­ne dal ser­vi­zio ci­vi­le o da pre­sta­zio­ni di ser­vi­zio ci­vi­le.

2 Il li­cen­zia­men­to e l’esclu­sio­ne dal ser­vi­zio ci­vi­le so­no de­fi­ni­ti­vi.

3 Le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le che era­no in­cor­po­ra­te nell’eser­ci­to qua­li mi­li­ta­ri in fer­ma con­ti­nua­ta, ven­go­no li­cen­zia­te al­la fi­ne dell’an­no nel qua­le sa­reb­be­ro sta­te pro­sciol­te se­con­do la le­gi­sla­zio­ne mi­li­ta­re qua­lo­ra non aves­se­ro pre­sta­to il lo­ro ser­vi­zio mi­li­ta­re in qua­li­tà di mi­li­ta­ri in fer­ma con­ti­nua­ta.65

4 Nel­la sua de­ci­sio­ne ri­guar­dan­te l’esclu­sio­ne dal ser­vi­zio ci­vi­le o da pre­sta­zio­ni di ser­vi­zio ci­vi­le, il CI­VI con­si­de­ra in par­ti­co­la­re:

a.
gli at­ti com­mes­si dal­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le o di cui è ac­cu­sa­ta;
b.
la re­pu­ta­zio­ne del­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le;
c.
i di­rit­ti di ter­zi;
d.
se può es­se­re ra­gio­ne­vol­men­te pre­te­so che l’isti­tu­to d’im­pie­go e le al­tre per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le svol­ga­no un im­pie­go in­sie­me a ta­le per­so­na;
e.
se la cor­ret­ta ese­cu­zio­ne è a ri­schio;
f.
l’im­ma­gi­ne del ser­vi­zio ci­vi­le pres­so l’opi­nio­ne pub­bli­ca.

64 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

65 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

Art. 1766

66 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 18 Incapacità al lavoro e problemi di salute 67

(art. 11 cpv. 3 lett. a e b non­ché art. 33 LSC)

1 Il CI­VI può far esa­mi­na­re da un me­di­co di fi­du­cia la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che pre­sen­ta una ri­chie­sta di li­cen­zia­men­to an­ti­ci­pa­to mo­ti­va­ta e cor­re­da­ta del­la ne­ces­sa­ria do­cu­men­ta­zio­ne su do­man­da del­la stes­sa op­pu­re d’uf­fi­cio.

2 Du­ran­te la vi­si­ta il me­di­co di fi­du­cia va­lu­ta:

a.
il gra­do di ca­pa­ci­tà la­vo­ra­ti­va del­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le;
b.
la gra­vi­tà dei suoi pro­ble­mi di sa­lu­te;
c.
se le pos­si­bi­li­tà d’im­pie­go pro­po­ste dal CI­VI so­no com­pa­ti­bi­li con i pro­ble­mi di sa­lu­te che la per­so­na so­stie­ne di ave­re.
3 Il me­di­co di fi­du­cia espo­ne le mi­su­re che ri­tie­ne ne­ces­sa­rie.

4 Se in ba­se agli esa­mi ef­fet­tua­ti o al­la do­cu­men­ta­zio­ne in suo pos­ses­so il me­di­co di fi­du­cia non è in gra­do di giun­ge­re a una va­lu­ta­zio­ne de­fi­ni­ti­va, il CI­VI di­spo­ne i ne­ces­sa­ri ac­cer­ta­men­ti sup­ple­men­ta­ri.

5 Se il me­di­co di fi­du­cia è in gra­do di ef­fet­tua­re la va­lu­ta­zio­ne di cui al ca­po­ver­so 2 let­te­ra a in ba­se al­la do­cu­men­ta­zio­ne in suo pos­ses­so, la vi­si­ta me­di­ca non è ne­ces­sa­ria.

6 Il me­di­co di fi­du­cia può es­se­re un me­di­co dell’uf­fi­cio com­pe­ten­te del Ser­vi­zio sa­ni­ta­rio dell’eser­ci­to.

7 In par­ti­co­la­re, pre­sen­ta un’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro du­ra­tu­ra una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le al­la qua­le è sta­to ri­co­no­sciu­to da­gli or­ga­ni com­pe­ten­ti un gra­do di in­va­li­di­tà di al­me­no il 70 per cen­to. In que­sti ca­si, il CI­VI non con­sul­ta al­cun me­di­co di fi­du­cia.

8 Il CI­VI può di­chia­ra­re du­re­vol­men­te in­ca­pa­ce al la­vo­ro una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che sof­fre di una ma­lat­tia gra­ve con de­cor­so evo­lu­ti­vo o con ma­ni­fe­sta­zio­ni pe­rio­di­che che com­por­ta­no ri­pe­tu­ta­men­te pe­rio­di di in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro. Es­so con­sul­ta a que­sto sco­po un me­di­co di fi­du­cia.

67 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 19 Reincorporazione nell’esercito

(art. 11 cpv. 3 lett. d e 18 LSC; art. 81 cpv. 3 CPM)68

1 Chi è sog­get­to al ser­vi­zio ci­vi­le può es­se­re rein­cor­po­ra­to nell’eser­ci­to:

a.
su pro­pria do­man­da;
b.
ove la de­ci­sio­ne di am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le sia sta­ta re­vo­ca­ta.

2 La do­man­da di rein­cor­po­ra­zio­ne de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta al CI­VI.69

3 Il CI­VI tra­smet­te gli at­ti per­ti­nen­ti al Co­man­do Istru­zio­ne. Que­st’ul­ti­mo de­ci­de sul­la rein­cor­po­ra­zio­ne nell’eser­ci­to.70

4 Il Co­man­do Istru­zio­ne co­mu­ni­ca la pro­pria de­ci­sio­ne al CI­VI.71

5 Il CI­VI tra­smet­te gli at­ti per­ti­nen­ti all’Uf­fi­cio dell’udi­to­re in ca­po dell’eser­ci­to se la do­man­da di rein­cor­po­ra­zio­ne è pre­sen­ta­ta da una per­so­na astret­ta a una pre­sta­zio­ne di la­vo­ro di pub­bli­co in­te­res­se ed esclu­sa dall’eser­ci­to.72

68 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

69 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

70 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

71 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

72 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Capitolo 4: Esonero dal servizio

Art. 20 Diritto applicabile 73

(art. 13 LSC)

Il CI­VI ap­pli­ca gli ar­ti­co­li 25–31 dell’or­di­nan­za del 22 no­vem­bre 201774 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re (OOP­SM), con le ec­ce­zio­ni se­guen­ti:

a.
le com­pe­ten­ze del Co­man­do Istru­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 26 OOP­SM, per quan­to si trat­ti di eso­ne­ri dal ser­vi­zio ci­vi­le, so­no as­sun­te dal CI­VI;
b.
nei ca­si pre­vi­sti all’ar­ti­co­lo 27 let­te­ra d nu­me­ro 1 OOP­SM il CI­VI tie­ne con­to del nu­me­ro di co­lo­ro che so­no già sta­ti esen­ta­ti dall’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re.

73 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

74 RS 512.21

Art. 21 Esonero dal servizio dopo l’adempimento della scuola reclute 75

(art. 13 LSC)

Le per­so­ne men­zio­na­te nell’ar­ti­co­lo 18 ca­po­ver­so 1 let­te­ra c LM76 so­no eso­ne­ra­te dal ser­vi­zio ci­vi­le do­po aver pre­sta­to ser­vi­zio ci­vi­le per una du­ra­ta cor­ri­spon­den­te a 1,5 vol­te la du­ra­ta del­la scuo­la re­clu­te. È pre­so in con­si­de­ra­zio­ne l’adem­pi­men­to par­zia­le del­la scuo­la re­clu­te.

75 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. 3 dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 820).

76 RS 510.10

Art. 22 Prestazione del servizio civile al termine dell’esonero 77

(art. 13 LSC)

1 Ter­mi­na­to l’eso­ne­ro, il nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio ci­vi­le che una per­so­na eso­ne­ra­ta de­ve an­co­ra pre­sta­re è ri­dot­to di un de­ci­mo per ogni an­no d’eso­ne­ro.

2 È com­pu­ta­ta la du­ra­ta di un’esen­zio­ne dal ser­vi­zio mi­li­ta­re im­me­dia­ta­men­te pre­ce­den­te.

77 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Capitolo 5: Ammissione al servizio civile78

78 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 mar. 2009, in vigore dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 23 Presentazione della domanda 79

(art. 16a cpv. 2 e 16b cpv. 3 LSC)

La do­man­da di am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta per via elet­tro­ni­ca o uti­liz­zan­do il mo­du­lo uf­fi­cia­le.

79 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 24 Effetto della presentazione di una domanda

(art. 17 cpv. 1 e 2 LSC)

1 Chi pre­sen­ta una do­man­da di am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le è pro­sciol­to dal ti­ro ob­bli­ga­to­rio fin­tan­to che sul­la do­man­da non sia sta­ta pre­sa una de­ci­sio­ne pas­sa­ta in giu­di­ca­to.

2 Le se­guen­ti per­so­ne che pre­sen­ta­no una do­man­da di am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le pri­ma dell’en­tra­ta in ser­vi­zio non so­no più te­nu­te a en­tra­re in ser­vi­zio:

a.
gli Sviz­ze­ri all’este­ro con­vo­ca­ti a pre­sta­re ser­vi­zio at­ti­vo;
b.
le per­so­ne la cui do­man­da di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re non ar­ma­to è sta­ta re­spin­ta me­dian­te una de­ci­sio­ne pas­sa­ta in giu­di­ca­to me­no di tre me­si pri­ma del suc­ces­si­vo ser­vi­zio mi­li­ta­re;
c.80
le per­so­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 12 ca­po­ver­so 3 OOP­SM81 che so­no sta­te re­clu­ta­te im­me­dia­ta­men­te pri­ma del­la scuo­la re­clu­te.

3 Una per­so­na che pre­sen­ta una do­man­da di am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le al più tar­di due me­si pri­ma del­la scuo­la re­clu­te non è te­nu­ta a en­tra­re in ser­vi­zio:

a.
fin­tan­to che non sia sta­ta pre­sa una de­ci­sio­ne pas­sa­ta in giu­di­ca­to in me­ri­to al­la sua do­man­da; e
b.
se è sta­ta re­clu­ta­ta me­no di quat­tro me­si pri­ma del­la scuo­la re­clu­te.82

80 In­tro­dot­ta dall’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re (RU 2017 7405). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. III dell’O del 21 nov. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4925).

81 RS 512.21

82 In­tro­dot­to dall’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

Art. 2583

83 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, con ef­fet­to dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 26 Trattazione della domanda 84

(art. 17a e 18 LSC)

1 Il ri­chie­den­te può par­te­ci­pa­re al­la gior­na­ta d’in­tro­du­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 17a LSC a con­di­zio­ne che ab­bia pre­sen­ta­to una do­man­da com­ple­ta di am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le.

2 Il CI­VI gli in­di­ca il ter­mi­ne en­tro il qua­le de­ve iscri­ver­si al­la gior­na­ta d’in­tro­du­zio­ne. Le do­man­de del­le per­so­ne che non par­te­ci­pa­no al­la gior­na­ta d’in­tro­du­zio­ne en­tro tre me­si ven­go­no stral­cia­te.

3 Il co­man­do mi­li­ta­re com­pe­ten­te può ri­fiu­ta­re la do­man­da di con­ge­do pre­sen­ta­ta dal ri­chie­den­te per par­te­ci­pa­re al­la gior­na­ta d’in­tro­du­zio­ne se il ser­vi­zio mi­li­ta­re in cor­so non du­ra più di quat­tro set­ti­ma­ne.

4 Il ri­chie­den­te de­ve con­fer­ma­re la sua do­man­da per via elet­tro­ni­ca o in for­ma car­ta­cea en­tro le due set­ti­ma­ne suc­ces­si­ve al­la par­te­ci­pa­zio­ne all’in­te­ra gior­na­ta d’in­tro­du­zio­ne.

84 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 26a Giornata d’introduzione del CIVI 85

(art. 17a LSC)

1 Du­ran­te la gior­na­ta d’in­tro­du­zio­ne, il CI­VI in­for­ma i ri­chie­den­ti sul­le mo­da­li­tà di am­mis­sio­ne, sui lo­ro di­rit­ti e ob­bli­ghi e sull’ese­cu­zio­ne del ser­vi­zio ci­vi­le.

2 Es­so può for­ni­re al­tre in­for­ma­zio­ni stret­ta­men­te le­ga­te al ser­vi­zio ci­vi­le se l’ese­cu­zio­ne del ser­vi­zio ci­vi­le lo ri­chie­de.

3 Es­so in­via al ri­chie­den­te il ti­to­lo di tra­spor­to per re­car­si al­la gior­na­ta d’in­tro­du­zio­ne e gli ver­sa un’in­den­ni­tà di 9 fran­chi per il pran­zo.

85 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 26b Domande multiple 86

(art. 18 LSC)

1 Chi pre­sen­ta una nuo­va do­man­da di am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le en­tro sei me­si dal­la par­te­ci­pa­zio­ne al­la gior­na­ta d’in­tro­du­zio­ne non de­ve pren­der­vi par­te una se­con­da vol­ta.

2 Il ri­chie­den­te de­ve con­fer­ma­re la do­man­da per via elet­tro­ni­ca o in for­ma car­ta­cea al più tar­di due set­ti­ma­ne do­po aver­la pre­sen­ta­ta.

86 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 27 Calcolo della durata del servizio civile ordinario

(art. 8 cpv. 1 LSC)

1 Per cal­co­la­re la du­ra­ta del ser­vi­zio ci­vi­le or­di­na­rio, il CI­VI ri­pren­de i da­ti del si­ste­ma di ge­stio­ne del per­so­na­le dell’eser­ci­to re­la­ti­vi al­la du­ra­ta com­ples­si­va dei ser­vi­zi d’istru­zio­ne non an­co­ra pre­sta­ti ai sen­si del­la le­gi­sla­zio­ne mi­li­ta­re.

2 ...87

3 Es­so tie­ne con­to del­le mo­di­fi­che del­la du­ra­ta com­ples­si­va dei ser­vi­zi d’istru­zio­ne pre­vi­sti dal­la le­gi­sla­zio­ne mi­li­ta­re.

4 Per le per­so­ne che in pre­ce­den­za so­no sta­te uf­fi­cia­li spe­cia­li­sti, la du­ra­ta com­ples­si­va dei ser­vi­zi d’istru­zio­ne non an­co­ra pre­sta­ti è mol­ti­pli­ca­ta per i fat­to­ri se­guen­ti:

a.
me­no di 160 gior­ni di ser­vi­zio mi­li­ta­re pre­sta­ti: 1,5
b.
da 160 a 189 gior­ni di ser­vi­zio mi­li­ta­re pre­sta­ti: 1,4
c.
da 190 a 219 gior­ni di ser­vi­zio mi­li­ta­re pre­sta­ti: 1,3
d.
da 220 a 249 gior­ni di ser­vi­zio mi­li­ta­re pre­sta­ti: 1,2
e.
da 250 o più gior­ni di ser­vi­zio mi­li­ta­re pre­sta­ti: 1,1

5 Per le per­so­ne che in pre­ce­den­za so­no sta­te sot­tuf­fi­cia­li o uf­fi­cia­li e che non han­no pre­sta­to al­me­no la me­tà del ser­vi­zio pra­ti­co per l’ot­te­ni­men­to del lo­ro gra­do, la du­ra­ta com­ples­si­va dei ser­vi­zi d’istru­zio­ne non an­co­ra pre­sta­ti è mol­ti­pli­ca­ta per 1,2.

6 A par­ti­re da cin­que de­ci­mi, la du­ra­ta è ar­ro­ton­da­ta al gior­no in­te­ro suc­ces­si­vo.

87 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 10 dic. 2010, con ef­fet­to dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

Art. 28 Decisione

(art. 18 LSC)

Il CI­VI può fir­ma­re le pro­prie de­ci­sio­ni con fir­me ap­po­ste da mac­chi­ne.

Capitolo 6: Prestazione del servizio civile

Sezione 1: Nozioni88

88 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 29 Impiego

1 Per im­pie­go si in­ten­do­no le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zio ci­vi­le ef­fet­tua­te nel qua­dro di una con­vo­ca­zio­ne.

2 Un im­pie­go ef­fet­tua­to a ti­to­lo so­sti­tu­ti­vo (art. 43 cpv. 4) è con­si­de­ra­to as­sie­me a quel­lo in­ter­rot­to co­me un uni­co im­pie­go.

Art. 29a Impiego nel servizio di picchetto

1 Per im­pie­go nel ser­vi­zio di pic­chet­to si in­ten­de l’im­pie­go di un grup­po di pic­chet­to del CI­VI.

2 Il CI­VI può co­sti­tui­re grup­pi di pic­chet­to se so­no ne­ces­sa­ri im­pie­ghi del ser­vi­zio ci­vi­le con tem­pi di rea­zio­ne ra­pi­di e un’ele­va­ta pron­tez­za d’in­ter­ven­to.

3 A ta­le sco­po, il CI­VI pren­de in con­si­de­ra­zio­ne le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le che so­no pron­te a ri­spon­de­re a con­vo­ca­zio­ni a bre­ve ter­mi­ne, e so­no in gra­do di far­lo, e le for­ma per ta­li im­pie­ghi.

Art. 29b Periodo d’impiego a titolo di prova

Il pe­rio­do d’im­pie­go a ti­to­lo di pro­va ser­ve a ve­ri­fi­ca­re in ma­nie­ra ap­pro­fon­di­ta l’at­ti­tu­di­ne di una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le per un im­pie­go de­ter­mi­na­to.

Art. 29c Test attitudinale 89

Il te­st at­ti­tu­di­na­le è il pro­ces­so du­ran­te il qua­le una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le è va­lu­ta­ta; ser­ve a de­ter­mi­nar­ne l’ido­nei­tà a un de­ter­mi­na­to im­pie­go all’este­ro.

89 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Sezione 2: Preparazione degli impieghi

Art. 3090

90 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 31 Dati sulla persona soggetta al servizio civile 91

(art. 19 e 80 cpv. 1bis lett. c LSC)92

Il CI­VI può pro­cu­rar­si dal­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le da­ti sup­ple­men­ta­ri con­cer­nen­ti in par­ti­co­la­re:

a.
le sue at­ti­tu­di­ni e pre­fe­ren­ze;
b.
il suo sta­to di sa­lu­te;
c.
i luo­ghi, gli isti­tu­ti d’im­pie­go e le da­te pos­si­bi­li;
d.
la for­ma­zio­ne e il per­fe­zio­na­men­to ef­fet­tua­ti e pia­ni­fi­ca­ti;
e.
la pro­fes­sio­ne.

91 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

92 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 6 mar. 2009, in vi­go­re dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 31a Ricerca di possibilità d’impiego 93

(art. 19 LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le cer­ca gli isti­tu­ti d’im­pie­go e con­cor­da con es­si i pe­rio­di d’im­pie­go. So­no fat­ti sal­vi gli ar­ti­co­li 8aca­po­ver­so 2, 8bca­po­ver­so 3 e 8cca­po­ver­so 2.94

2 Il CI­VI for­ni­sce al­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le le in­for­ma­zio­ni di cui ne­ces­si­ta per la ri­cer­ca e, su do­man­da, la as­si­ste.95

3 ...96

4 Se i ri­sul­ta­ti del­la ri­cer­ca non con­sen­to­no di emet­te­re una con­vo­ca­zio­ne, il CI­VI stes­so de­ter­mi­na in una con­vo­ca­zio­ne do­ve e quan­do è com­piu­to il pe­rio­do d’im­pie­go (con­vo­ca­zio­ne d’uf­fi­cio). Es­so pren­de in con­si­de­ra­zio­ne l’at­ti­tu­di­ne del­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le e gli in­te­res­si di un’ese­cu­zio­ne cor­ret­ta. Con­cor­da i pe­rio­di d’im­pie­go con gli isti­tu­ti d’im­pie­go pre­vi­sti. Può de­ro­ga­re agli ar­ti­co­li 38 ca­po­ver­so 3 e 39a se non vi so­no a di­spo­si­zio­ne isti­tu­ti d’im­pie­go.97

5 ...98

93 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 set. 1998, in vi­go­re dal 1° nov. 1998 (RU 1998 2519).

94 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

95 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

96 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

97 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

98 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 10 dic. 2010, con ef­fet­to dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

Art. 32 Collaborazione dell’istituto d’impiego 99

(art. 19 LSC)

1 Se la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le è in­vi­ta­ta a pre­sen­tar­si per un col­lo­quio pres­so l’isti­tu­to d’im­pie­go, que­st’ul­ti­mo ne co­mu­ni­ca l’esi­to al CI­VI.

2 L’isti­tu­to d’im­pie­go può ri­fiu­ta­re una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le ina­de­gua­ta a svol­ge­re l’im­pie­go pre­vi­sto..

99 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 32a Verifica del comportamento 100

(art. 19 cpv. 3 lett. b LSC)

Il CI­VI ve­ri­fi­ca in par­ti­co­la­re se il com­por­ta­men­to del­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le ha cau­sa­to l’in­ter­ru­zio­ne di im­pie­ghi pre­ce­den­ti e se so­no sta­te adot­ta­te mi­su­re di­sci­pli­na­ri.

100 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 6 mar. 2009 (RU 2009 1101). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 33 Periodi d’impiego a titolo di prova 101

(art. 7 cpv. 4 lett. a e 19 LSC)

1 Il CI­VI può au­to­riz­za­re un im­pie­go a ti­to­lo di pro­va di cin­que gior­ni al mas­si­mo qua­lo­ra:

a.
il col­lo­quio non sia suf­fi­cien­te per de­ter­mi­na­re l’ido­nei­tà del­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le;
b.
il col­lo­ca­men­to del­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le com­por­ti dif­fi­col­tà; o
c.
deb­ba es­se­re ap­pu­ra­ta l’ido­nei­tà a un im­pie­go all’este­ro.

2 Il CI­VI ri­fiu­ta l’im­pie­go a ti­to­lo di pro­va qua­lo­ra:

a.
la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le non sod­di­sfi ma­ni­fe­sta­men­te i re­qui­si­ti con­te­nu­ti nel man­sio­na­rio; o
b.
sia già sta­to au­to­riz­za­to un te­st at­ti­tu­di­na­le.

101 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 34 Test attitudinale 102

(art. 7 cpv. 4 lett. a LSC)

1 Il CI­VI può au­to­riz­za­re un te­st at­ti­tu­di­na­le del­la du­ra­ta mas­si­ma di due gior­ni per ve­ri­fi­ca­re l’ido­nei­tà a un im­pie­go all’este­ro di una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le.

2 Il CI­VI non au­to­riz­za il te­st at­ti­tu­di­na­le qua­lo­ra:

a.
la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le non sod­di­sfi ma­ni­fe­sta­men­te i re­qui­si­ti con­te­nu­ti nel man­sio­na­rio; o
b.
sia già sta­to au­to­riz­za­to un pe­rio­do d’im­pie­go a ti­to­lo di pro­va.

3 L’isti­tu­to d’im­pie­go può in­ca­ri­ca­re ter­zi dell’ese­cu­zio­ne del te­st at­ti­tu­di­na­le.

4 Le spe­se so­no a ca­ri­co dell’isti­tu­to d’im­pie­go.

102 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Sezione 3: Durata minima e successione nel tempo dei singoli impieghi

Art. 35 Principi 103

(art. 20 LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le pia­ni­fi­ca e pre­sta i suoi pe­rio­di d’im­pie­go in mo­do ta­le da aver ef­fet­tua­to la to­ta­li­tà dei gior­ni di ser­vi­zio ci­vi­le or­di­na­rio, de­ci­si se­con­do l’ar­ti­co­lo 8 LSC, pri­ma del li­cen­zia­men­to dal ser­vi­zio ci­vi­le.104

2 Il CI­VI con­vo­ca di con­se­guen­za la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le.

3 Il CI­VI con­vo­ca la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le in mo­do ta­le che, di re­go­la, l’im­pie­go ini­zi un lu­ne­dì e fi­ni­sca un ve­ner­dì.

4 La pre­sta­zio­ne del ser­vi­zio ci­vi­le a tem­po par­zia­le è esclu­sa. È fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 53 ca­po­ver­so 5.

103 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

104 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

Art. 36105

105 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2017, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

Art. 36a106

106 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 10 dic. 2010 (RU 2011 151). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, con ef­fet­to dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 37 Periodo d’impiego di lunga durata 107

(art. 20 LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che non ha adem­piu­to la scuo­la re­clu­te com­pie un pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta di al­me­no 180 gior­ni.108

2 La scuo­la re­clu­te è con­si­de­ra­ta adem­piu­ta, se la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le:

a.109
ha svol­to una scuo­la re­clu­te se­con­do l’al­le­ga­to 2 nu­me­ro 1.0 OOP­SM110 e la con­di­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 57 ca­po­ver­so 2 OOP­SM è adem­piu­ta;
b.
pri­ma di aver com­ple­ta­to la scuo­la re­clu­te ha ini­zia­to un’ul­te­rio­re for­ma­zio­ne mi­li­ta­re e ha pre­sta­to com­ples­si­va­men­te al­me­no un nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio mi­li­ta­re equi­va­len­te all’even­tua­le du­ra­ta del­la scuo­la re­clu­te. La som­ma dei gior­ni di ser­vi­zio mi­li­ta­re com­pu­ta­bi­li de­ve am­mon­ta­re ad al­me­no l’80 per cen­to dell’in­te­ra du­ra­ta del­la scuo­la re­clu­te.111

3 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le può com­pie­re il pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta in due par­ti sull’ar­co di due an­ni ci­vi­li.

4 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le com­pie il pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta in un uni­co isti­tu­to d’im­pie­go, in­di­pen­den­te­men­te dal fat­to che lo ef­fet­tui in una o due par­ti.

5 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che pre­sta il pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta è im­pie­ga­ta pri­ma­ria­men­te in un pro­gram­ma prio­ri­ta­rio, all’este­ro o pres­so il CI­VI.112

5bis ...113

6 Se pre­sta il pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «pro­te­zio­ne dell’am­bien­te e del­la na­tu­ra, sal­va­guar­dia del pae­sag­gio e fo­re­ste» o «agri­col­tu­ra», il CI­VI può au­to­riz­za­re un cam­bia­men­to dell’isti­tu­to d’im­pie­go se la du­ra­ta del pe­rio­do d’im­pie­go è li­mi­ta­ta per mo­ti­vi sta­gio­na­li o le­ga­ti al vo­lu­me di la­vo­ro.114

7 ...115

107 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

108 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

109 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

110 RS 512.21

111 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

112 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

113 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 10 dic. 2010 (RU 2011 151). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2017, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

114 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

115 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 27 giu. 2007, con ef­fet­to dal 1° ago. 2007 (RU 2007 3461).

Art. 38 Durata minima 116

(art. 20 e 21 LSC)

1 La du­ra­ta mi­ni­ma di un pe­rio­do d’im­pie­go è di 26 gior­ni.

2 I pe­rio­di d’im­pie­go se­guen­ti pos­so­no es­se­re più bre­vi:

a.
cor­si di for­ma­zio­ne;
b.
pe­rio­di d’im­pie­go a ti­to­lo di pro­va;
c.117
im­pie­ghi per la pre­ven­zio­ne o l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe o di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za o per la ri­ge­ne­ra­zio­ne
d.118
...
e.
im­pie­ghi nel ser­vi­zio di pic­chet­to;
f.
im­pie­ghi spe­cia­li;
g.
im­pie­ghi di as­si­sten­za nei cam­pi;
h.
l’ul­ti­mo pe­rio­do d’im­pie­go;
i.
il te­st at­ti­tu­di­na­le.

3 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che ha adem­piu­to una scuo­la re­clu­te ini­zia, al più tar­di nel cor­so dell’an­no suc­ces­si­vo a quel­lo in cui la de­ci­sio­ne di am­mis­sio­ne che la con­cer­ne è pas­sa­ta in giu­di­ca­to:119

a.
un pri­mo pe­rio­do d’im­pie­go che du­ra al­me­no 54 gior­ni; o
b.120
un pe­rio­do d’im­pie­go che com­pren­de tut­ti i gior­ni di ser­vi­zio ri­ma­nen­ti, se la du­ra­ta com­ples­si­va del suo ser­vi­zio ci­vi­le or­di­na­rio am­mon­ta a me­no di 54 gior­ni.

116 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

117 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

118 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 15 nov. 2017, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

119 Cor­re­zio­ne del 1° mag. 2018 (RU 2018 1757).

120 Cor­re­zio­ne del 1° mag. 2018 (RU 2018 1757).

Art. 38a121

121 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003 (RU 2003 5215). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 ott. 2008, con ef­fet­to dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

Art. 39 Inizio del primo impiego 122

(art. 21 LSC)

La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le ini­zia il suo pri­mo pe­rio­do d’im­pie­go do­po la sca­den­za del ter­mi­ne sta­bi­li­to nell’ar­ti­co­lo 21 LSC qua­lo­ra il CI­VI:

a.123
...
b.
ab­bia ac­col­to una cor­ri­spon­den­te do­man­da di dif­fe­ri­men­to (art. 44–47);
c.
non pos­sa im­pie­gar­la in un isti­tu­to d’im­pie­go ap­pro­pria­to.

122 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

123 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 15 ott. 2008, con ef­fet­to dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

Art. 39a Successione dei periodi d’impiego 124

(art. 20 LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le ef­fet­tua ogni an­no pre­sta­zio­ni di ser­vi­zio ci­vi­le di al­me­no 26 gior­ni, al più tar­di a par­ti­re dal se­con­do an­no ci­vi­le suc­ces­si­vo a quel­lo in cui l’am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le pas­sa in giu­di­ca­to e fi­no al rag­giun­gi­men­to del­la du­ra­ta com­ples­si­va del ser­vi­zio se­con­do l’ar­ti­co­lo 8 LSC.

2 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che non ha adem­piu­to al­cu­na scuo­la re­clu­te com­pie il pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta (art. 37) al più tar­di en­tro la fi­ne del ter­zo an­no ci­vi­le suc­ces­si­vo a quel­lo in cui l’am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le pas­sa in giu­di­ca­to.

3 Es­sa pre­sta nel cor­so dell’an­no ci­vi­le suc­ces­si­vo al ri­tor­no da un con­ge­do all’este­ro o suc­ces­si­vo al­la fi­ne dell’eso­ne­ro dal ser­vi­zio:

a.
il pri­mo pe­rio­do d’im­pie­go di al­me­no 26 e al mas­si­mo 54 gior­ni op­pu­re tut­ti i gior­ni di ser­vi­zio ri­ma­nen­ti, se la du­ra­ta com­ples­si­va del suo ser­vi­zio ci­vi­le or­di­na­rio am­mon­ta a me­no di 54 gior­ni;
b.
il pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta, se la da­ta del ri­tor­no o del­la fi­ne si si­tua nell’ul­ti­mo an­no ci­vi­le pri­ma del­la sca­den­za del ter­mi­ne se­con­do il ca­po­ver­so 2 o più tar­di;
c.
al­me­no un nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio ci­vi­le ta­le che, nel cor­so de­gli an­ni suc­ces­si­vi, le re­sta­no in me­dia 26 gior­ni di ser­vi­zio al mas­si­mo da pre­sta­re ogni an­no fi­no al rag­giun­gi­men­to del li­mi­te d’età or­di­na­rio pre­vi­sto all’ar­ti­co­lo 11 LSC.

4 Es­sa può an­ti­ci­pa­re o re­cu­pe­ra­re una pre­sta­zio­ne di ser­vi­zio ci­vi­le an­nua­le se­con­do il ca­po­ver­so 1 se ha con­clu­so con un isti­tu­to d’im­pie­go una con­ven­zio­ne d’im­pie­go con­cer­nen­te il cor­ri­spon­den­te nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio. Non è pos­si­bi­le un re­cu­pe­ro nell’an­no del li­cen­zia­men­to dal ser­vi­zio ci­vi­le.

124 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 set. 1998 (RU 1998 2519). Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

Sezione 4: Convocazione e tessera d’identità del servizio civile

Art. 40 Convocazione 125

(art. 22 cpv. 1 e 3 LSC)

1 La con­vo­ca­zio­ne è no­ti­fi­ca­ta per iscrit­to. Il CI­VI può vin­co­lar­la a one­ri.

2 La con­vo­ca­zio­ne a un col­lo­quio pres­so l’isti­tu­to d’im­pie­go e il CI­VI può es­se­re fat­ta oral­men­te. Su ri­chie­sta del­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le, il CI­VI con­fer­ma la con­vo­ca­zio­ne per scrit­to.

3 Il CI­VI in­via la con­vo­ca­zio­ne a un cor­so di for­ma­zio­ne, a un pe­rio­do d’im­pie­go a ti­to­lo di pro­va o a un te­st at­ti­tu­di­na­le al più tar­di 30 gior­ni pri­ma. Per i cor­si di du­ra­ta su­pe­rio­re a cin­que gior­ni, il ter­mi­ne di con­vo­ca­zio­ne è di 60 gior­ni.

4 Per i col­lo­qui pres­so l’isti­tu­to d’im­pie­go e il CI­VI non­ché per le vi­si­te me­di­che in vi­sta di un im­pie­go all’este­ro va­le un ter­mi­ne di con­vo­ca­zio­ne di die­ci gior­ni.

5 Il CI­VI non con­vo­ca la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le a un pe­rio­do d’im­pie­go che avreb­be luo­go nei tre me­si che pre­ce­do­no un esa­me im­por­tan­te.

125 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 40a Convocazioni a impieghi speciali nonché a impieghi in relazione a catastrofi e situazioni d’emergenza 126

(art. 7a, 21 cpv. 2 e 22 cpv. 3 LSC)

1 Il CI­VI può con­vo­ca­re la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le a im­pie­ghi spe­cia­li, a im­pie­ghi per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za non­ché a im­pie­ghi per la ri­ge­ne­ra­zio­ne non ap­pe­na la de­ci­sio­ne con­cer­nen­te l’am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le è pas­sa­ta in giu­di­ca­to. Ciò va­le an­che per gli im­pie­ghi per la pre­ven­zio­ne di ca­ta­stro­fi e si­tua­zio­ni d’emer­gen­za se le mi­su­re pre­vi­ste si ri­fe­ri­sco­no a un even­to im­mi­nen­te.

2 La con­vo­ca­zio­ne a im­pie­ghi per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za non­ché per la ri­ge­ne­ra­zio­ne de­ve av­ve­ni­re en­tro i sei me­si suc­ces­si­vi al mo­men­to in cui si è ve­ri­fi­ca­ta la ca­ta­stro­fe o la si­tua­zio­ne d’emer­gen­za.

3 Il ter­mi­ne di con­vo­ca­zio­ne è di:

a.
30 gior­ni per gli im­pie­ghi spe­cia­li ur­gen­ti di una du­ra­ta mas­si­ma di 26 gior­ni;
b.
14 gior­ni per gli im­pie­ghi nel qua­dro dell’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za non­ché del­la ri­ge­ne­ra­zio­ne;
c.
14 gior­ni per gli im­pie­ghi nel qua­dro del­la pre­ven­zio­ne di ca­ta­stro­fi e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za se le mi­su­re pre­vi­ste si ri­fe­ri­sco­no a un even­to im­mi­nen­te;
d.
30 gior­ni per gli im­pie­ghi di cui al­le let­te­re b e c di du­ra­ta su­pe­rio­re a 26 gior­ni.

126 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003 (RU 2003 5215). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 40b Decisione di trasferimento 127

(art. 7a, 21 e 22 cpv. 3 LSC)

1 Il CI­VI può re­vo­ca­re pri­ma dell’ini­zio dell’im­pie­go una con­vo­ca­zio­ne emes­sa per un al­tro im­pie­go nel ser­vi­zio ci­vi­le o in­ter­rom­pe­re an­zi­tem­po un im­pie­go in cor­so e con­vo­ca­re la per­so­na in­te­res­sa­ta, con una de­ci­sio­ne di tra­sfe­ri­men­to, a un im­pie­go spe­cia­le, a un im­pie­go per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za o a un im­pie­go per la ri­ge­ne­ra­zio­ne.

2 Il ca­po­ver­so 1 si ap­pli­ca an­che per gli im­pie­ghi per la pre­ven­zio­ne di ca­ta­stro­fi e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za se le mi­su­re pre­vi­ste si ri­fe­ri­sco­no a un even­to im­mi­nen­te.

3 Le de­ci­sio­ni di tra­sfe­ri­men­to per im­pie­ghi per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za non­ché per la ri­ge­ne­ra­zio­ne de­vo­no es­se­re emes­se en­tro i sei me­si suc­ces­si­vi al mo­men­to in cui si è ve­ri­fi­ca­ta la ca­ta­stro­fe o la si­tua­zio­ne d’emer­gen­za.

4 Il CI­VI no­ti­fi­ca la de­ci­sio­ne di tra­sfe­ri­men­to per un im­pie­go del­la du­ra­ta mas­si­ma di 26 gior­ni al più tar­di set­te gior­ni pri­ma dell’ini­zio dell’im­pie­go e, per un im­pie­go di du­ra­ta più lun­ga, al più tar­di 14 gior­ni pri­ma del suo ini­zio.

5 Il CI­VI può con­vo­ca­re la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le per una da­ta o per una du­ra­ta di­ver­sa da quel­la de­ci­sa ini­zial­men­te.

6 In ca­si par­ti­co­lar­men­te ur­gen­ti, il CI­VI dà la prio­ri­tà al­le de­ci­sio­ni di tra­sfe­ri­men­to ri­spet­to al­le con­vo­ca­zio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 40a.

7 D’in­te­sa con la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le e con l’isti­tu­to d’im­pie­go ini­zia­le, il CI­VI de­ter­mi­na pri­ma del­la fi­ne del tra­sfe­ri­men­to se l’im­pie­go ini­zia­le deb­ba es­se­re ef­fet­tua­to o pro­se­gui­to.

8 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le, l’isti­tu­to d’im­pie­go ini­zia­le e i ter­zi non pos­so­no far va­le­re al­cu­na pre­te­sa ri­sar­ci­to­ria se l’im­pie­go ini­zia­le non è ef­fet­tua­to o pro­se­gui­to.

127 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003 (RU 2003 5215). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 41 Assenza di convocazione 128

(art. 22 cpv. 2 LSC)

La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che non ab­bia an­co­ra ri­ce­vu­to una con­vo­ca­zio­ne 14 gior­ni pri­ma dell’ini­zio del pe­rio­do d’im­pie­go pia­ni­fi­ca­to ne in­for­ma im­me­dia­ta­men­te il CI­VI.

128 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 42 Tessera d’identità del servizio civile

(art. 22 cpv. 1 LSC)

1 Pri­ma di ogni im­pie­go, il CI­VI ri­la­scia al­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le una tes­se­ra d’iden­ti­tà del ser­vi­zio ci­vi­le.129

2 Es­so di­sci­pli­na l’uso, l’ag­gior­na­men­to e la re­sti­tu­zio­ne del­la tes­se­ra, co­me pu­re le con­se­guen­ze di una sua per­di­ta.

129 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Sezione 5: Interruzione del periodo d’impiego

Art. 43

1 Il CI­VI esa­mi­na, d’uf­fi­cio o su ri­chie­sta scrit­ta di chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le o di un isti­tu­to d’im­pie­go, se un pe­rio­do d’im­pie­go deb­ba es­se­re in­ter­rot­to.130

2 Il CI­VI può de­ci­de­re l’in­ter­ru­zio­ne di un pe­rio­do d’im­pie­go in cor­so per tra­sfe­ri­re la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le a uno dei se­guen­ti im­pie­ghi:

a.
im­pie­go spe­cia­le;
b.
im­pie­go nel ser­vi­zio di pic­chet­to;
c.
im­pie­go per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe o di si­tua­zio­ne d’emer­gen­za o per la ri­ge­ne­ra­zio­ne;
d.
im­pie­go per la pre­ven­zio­ne di una ca­ta­stro­fe o di una si­tua­zio­ne d’emer­gen­za se le mi­su­re pre­vi­ste si ri­fe­ri­sco­no a un even­to im­mi­nen­te.131

3 Nell’in­ter­rom­pe­re il pe­rio­do d’im­pie­go, il CI­VI de­ci­de la da­ta in cui l’in­ter­ru­zio­ne di­vie­ne ef­fet­ti­va. Può de­ci­de­re che l’in­ter­ru­zio­ne re­troa­gi­sca al mo­men­to in cui la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le o l’isti­tu­to d’im­pie­go sia ve­nu­to a tro­var­si in ri­tar­do.

3bis Nel ca­so di im­pie­ghi all’este­ro è de­ter­mi­nan­te il mo­men­to del rien­tro in Sviz­ze­ra. Se la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le non si at­tie­ne all’or­di­ne di rien­tro in Sviz­ze­ra im­par­ti­to dal CI­VI o dal­la rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra, è de­ter­mi­nan­te la da­ta dell’or­di­ne di rien­tro.132

4 Qua­lo­ra l’in­ter­ru­zio­ne non sia im­pu­ta­bi­le a col­pa del­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le, il CI­VI le pro­cu­ra su­bi­to un nuo­vo im­pie­go, sal­vo che si trat­ti dell’in­ter­ru­zio­ne di un pe­rio­do d’im­pie­go a ti­to­lo di pro­va.

4bis In ca­so di in­ter­ru­zio­ne di un pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta o di una par­te di es­so, la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le ef­fet­tua i gior­ni re­stan­ti nel cor­so dei due an­ni ci­vi­li du­ran­te i qua­li il pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta de­ve es­se­re ef­fet­tua­to.133

5 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le, l’isti­tu­to d’im­pie­go e i ter­zi non pos­so­no far va­le­re al­cu­na pre­te­sa ri­sar­ci­to­ria fon­da­ta sull’in­ter­ru­zio­ne del pe­rio­do d’im­pie­go.

130 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

131 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

132 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

133 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Sezione 6: Differimento del servizio

Art. 44 Presentazione di una domanda 134

(art. 24 LSC)

1 Oc­cor­re pre­sen­ta­re una do­man­da di dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio se non si può adem­pie­re un ob­bli­go le­ga­le o una con­vo­ca­zio­ne.135

2 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le e l’isti­tu­to d’im­pie­go pre­sen­ta­no per scrit­to al CI­VI la do­man­da di dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio.

3 Le do­man­de de­vo­no es­se­re mo­ti­va­te e con­te­ne­re i mez­zi di pro­va ne­ces­sa­ri co­me pu­re l’in­di­ca­zio­ne del las­so di tem­po in cui il pe­rio­do d’im­pie­go in que­stio­ne do­vreb­be ave­re luo­go.

134 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

135 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

Art. 45 Effetti della domanda 136

(art. 24 LSC)

Gli ob­bli­ghi le­ga­li, l’ob­bli­go di cer­ca­re pos­si­bi­li­tà d’im­pie­go e la con­vo­ca­zio­ne so­no va­li­di fin­tan­to­ché il dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio non è sta­to au­to­riz­za­to.

136 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

Art. 46 Motivi

(art. 24 LSC)

1 Il CI­VI può or­di­na­re d’uf­fi­cio un dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio, in par­ti­co­la­re quan­do:

a.
l’im­pie­go pre­vi­sto ri­sul­ta inef­fet­tua­bi­le o la con­vo­ca­zio­ne non può es­se­re adem­piu­ta;
b.
la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le è con­vo­ca­ta a un im­pie­go per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe o di si­tua­zio­ne d’emer­gen­za, a un im­pie­go per la ri­ge­ne­ra­zio­ne, a un im­pie­go spe­cia­le o a un im­pie­go nel ser­vi­zio di pic­chet­to;
c.
la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le è con­vo­ca­ta a un im­pie­go per la pre­ven­zio­ne di una ca­ta­stro­fe o di una si­tua­zio­ne d’emer­gen­za se le mi­su­re pre­vi­ste si ri­fe­ri­sco­no a un even­to im­mi­nen­te.137

2 Es­so può ac­co­glie­re una do­man­da di dif­fe­ri­men­to pre­sen­ta­ta da un isti­tu­to d’im­pie­go ove sia fon­da­ta su mo­ti­vi gra­vi.

3 Es­so può ac­co­glie­re la do­man­da di dif­fe­ri­men­to pre­sen­ta­ta da una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le, quan­do que­sta:138

a.
deb­ba su­pe­ra­re un esa­me im­por­tan­te du­ran­te il pe­rio­do d’im­pie­go o nei tre me­si suc­ces­si­vi;
b.
se­gua una for­ma­zio­ne sco­la­sti­ca o pro­fes­sio­na­le la cui in­ter­ru­zio­ne ne com­por­te­reb­be un pre­giu­di­zio ec­ces­si­vo;
c.
per­de­reb­be al­tri­men­ti il suo po­sto di la­vo­ro;
cbis.139
...
d.
per ra­gio­ni di sa­lu­te, non sia tem­po­ra­nea­men­te in gra­do di adem­pie­re il pe­rio­do d’im­pie­go pre­vi­sto; il CI­VI può or­di­na­re al pro­po­si­to un esa­me da par­te di un me­di­co di fi­du­cia;
e.140
ren­de cre­di­bi­le il fat­to che, in ca­so di ri­fiu­to del­la do­man­da, es­sa, i suoi pa­ren­ti stret­ti o il suo da­to­re di la­vo­ro ver­reb­be­ro a tro­var­si in una si­tua­zio­ne estre­ma­men­te gra­ve.

4 Il CI­VI re­spin­ge una do­man­da:

a.
quan­do non vi so­no mo­ti­vi se­con­do i ca­po­ver­si 2 e 3;
b.
quan­do, me­dian­te la con­ces­sio­ne di un con­ge­do, si può te­ne­re con­to in am­pia mi­su­ra del­le ri­chie­ste del­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le; op­pu­re
c.
quan­do non vi è la ga­ran­zia che la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le com­pia la du­ra­ta com­ples­si­va del ser­vi­zio ci­vi­le or­di­na­rio pri­ma del suo li­cen­zia­men­to dal ser­vi­zio, a me­no che la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le con­clu­da una con­ven­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 15 ca­po­ver­so 3bis.141

5 ...142

137 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

138 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

139 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 10 dic. 2010 (RU 2011 151). Abro­ga­ta dall’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

140 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 5 dic. 2003 (RU 2003 5215). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

141 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

142 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 10 dic. 2010, con ef­fet­to dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

Art. 46a Impieghi all’estero pianificati 143

(art. 7, 11 cpv. 2bis e 24 LSC)

1 Il CI­VI può au­to­riz­za­re d’uf­fi­cio un dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio per le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le che de­vo­no ac­qui­si­re le qua­li­fi­che tec­ni­che pri­ma dell’im­pie­go all’este­ro. È pos­si­bi­le dif­fe­ri­re il ser­vi­zio per un mas­si­mo di sei an­ni pri­ma del li­cen­zia­men­to dall’ob­bli­go del ser­vi­zio ci­vi­le.

2 Le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le che in­ten­do­no chie­de­re il dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio ci­vi­le pre­sen­ta­no al CI­VI una ri­chie­sta scrit­ta e la do­cu­men­ta­zio­ne se­guen­te:

a.
la di­chia­ra­zio­ne, con­fer­ma­ta dall’isti­tu­to d’im­pie­go, di vo­ler ef­fet­tua­re un im­pie­go all’este­ro do­po aver ac­qui­si­to le qua­li­fi­che tec­ni­che ri­chie­ste; e
b.
l’at­te­sta­zio­ne di un isti­tu­to di for­ma­zio­ne che cer­ti­fi­ca la fre­quen­za o l’iscri­zio­ne av­ve­nu­ta al­la for­ma­zio­ne.

3 Se ven­go­no me­no le con­di­zio­ni per un dif­fe­ri­men­to d’uf­fi­cio del ser­vi­zio at­te­sta­te dai do­cu­men­ti di cui al ca­po­ver­so 2, il CI­VI re­vo­ca il dif­fe­ri­men­to e la per­so­na in­te­res­sa­ta adem­pie il suo ob­bli­go di pre­sta­re il ser­vi­zio ci­vi­le con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 39a.

143 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003 (RU 2003 5215). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 47 Conseguenze della decisione 144

(art. 24 LSC)

1 Nell’ac­co­glie­re la do­man­da, il CI­VI re­vo­ca una con­vo­ca­zio­ne già no­ti­fi­ca­ta. La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le rin­via la con­vo­ca­zio­ne con i suoi al­le­ga­ti al CI­VI.

2 Il CI­VI può emet­te­re una nuo­va con­vo­ca­zio­ne in­sie­me con la de­ci­sio­ne con cui ac­co­glie la do­man­da di dif­fe­ri­men­to. Es­so non è vin­co­la­to ai ter­mi­ni di cui all’ar­ti­co­lo 22 LSC.

3 Nel­la de­ci­sio­ne con cui ac­co­glie la do­man­da di dif­fe­ri­men­to, il CI­VI sta­bi­li­sce quan­do i gior­ni di ser­vi­zio del pe­rio­do d’im­pie­go dif­fe­ri­to de­vo­no es­se­re re­cu­pe­ra­ti. Al ri­guar­do con­si­de­ra se sus­si­sto­no an­ni di ri­ser­va.145

4 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le, l’isti­tu­to d’im­pie­go e i ter­zi non pos­so­no far va­le­re al­cu­na pre­te­sa ri­sar­ci­to­ria fon­da­ta sull’ac­co­gli­men­to di una do­man­da di dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio.

144 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

145 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

Sezione 7: Congedo per l’estero

Art. 48 Domanda

(art. 24 LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che in­ten­de sog­gior­na­re all’este­ro per più di do­di­ci me­si sen­za in­ter­ru­zio­ne o che, do­mi­ci­lia­ta in Sviz­ze­ra, ap­par­tie­ne all’equi­pag­gio di una na­ve d’al­to ma­re o di un bat­tel­lo del Re­no, de­ve chie­de­re un’au­to­riz­za­zio­ne di con­ge­do per l’este­ro.

1bis Pos­so­no pre­sen­ta­re una do­man­da di con­ge­do all’este­ro an­che le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le che, pur es­sen­do no­ti­fi­ca­te in Sviz­ze­ra con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni di di­rit­to ci­vi­le, han­no il luo­go di la­vo­ro ef­fet­ti­vo all’este­ro pres­so un da­to­re di la­vo­ro sen­za se­de in Sviz­ze­ra e al cui con­trat­to di la­vo­ro non è ap­pli­ca­bi­le al­cu­na re­go­la­men­ta­zio­ne per­lo­me­no equi­va­len­te a quan­to di­spo­sto agli ar­ti­co­li 324a e 324b del Co­di­ce del­le ob­bli­ga­zio­ni146 in ma­te­ria di con­ti­nua­zio­ne del pa­ga­men­to del­lo sti­pen­dio in ca­so di adem­pi­men­to di ob­bli­ghi le­ga­li.147

2 Es­sa pre­sen­ta per scrit­to la sua do­man­da di con­ge­do al CI­VI con suf­fi­cien­te an­ti­ci­po ri­spet­to al­la par­ten­za. Il CI­VI può esi­ge­re ul­te­rio­ri do­cu­men­ti.148

3 Il ser­vi­zio ci­vi­le pre­sta­to all’este­ro (art. 7 LSC) non ren­de ne­ces­sa­rio un con­ge­do ai sen­si del ca­po­ver­so 1.

4 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che ri­sie­de all’este­ro nel­la zo­na fron­ta­lie­ra ma la­vo­ra o as­sol­ve una for­ma­zio­ne in Sviz­ze­ra non ne­ces­si­ta di un con­ge­do per l’este­ro. Es­sa co­mu­ni­ca al CI­VI il suo luo­go di la­vo­ro o di for­ma­zio­ne in Sviz­ze­ra, co­me pu­re i re­la­ti­vi cam­bia­men­ti o la ces­sa­zio­ne di ta­le sua at­ti­vi­tà. Quan­do ter­mi­na la sua at­ti­vi­tà in Sviz­ze­ra, de­ve pre­sen­ta­re una do­man­da di con­ge­do per l’este­ro.149

5 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che si sia re­ca­ta all’este­ro sen­za un con­ge­do e in­ten­da ri­ma­ner­vi più di do­di­ci me­si pre­sen­ta al CI­VI una do­man­da per­ché le sia ac­cor­da­ta re­troat­ti­va­men­te un’au­to­riz­za­zio­ne di con­ge­do. Fi­no al­la no­ti­fi­ca dell’au­to­riz­za­zio­ne, il con­ge­do chie­sto re­troat­ti­va­men­te è con­si­de­ra­to co­me non ac­cor­da­to.

146 RS 220

147 In­tro­dot­to dall’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

148 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

149 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 49 Autorizzazione

(art. 24 LSC)

1 Il con­ge­do per l’este­ro è ac­cor­da­to se la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le ha adem­piu­to gli ob­bli­ghi im­po­sti­le dal­la leg­ge fe­de­ra­le del 12 giu­gno 1959150 sul­la tas­sa d’esen­zio­ne dall’ob­bli­go mi­li­ta­re.151

2 Al­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le, con­vo­ca­ta per un pe­rio­do d’im­pie­go, il con­ge­do per l’este­ro è di re­go­la ac­cor­da­to so­lo quan­do ta­le pe­rio­do d’im­pie­go è sta­to adem­piu­to o il CI­VI ha ac­col­to una do­man­da di dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio.152

3 Il CI­VI può li­mi­ta­re la du­ra­ta del con­ge­do per l’este­ro e no­ti­fi­ca­re in­sie­me con l’au­to­riz­za­zio­ne del con­ge­do la con­vo­ca­zio­ne per il pros­si­mo pe­rio­do d’im­pie­go.

4 Non è ac­cor­da­to al­cun con­ge­do per l’este­ro al­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le nei con­fron­ti del­la qua­le sia sta­to aper­to un pro­ce­di­men­to pe­na­le per un’in­fra­zio­ne agli ar­ti­co­li 72 a 76 LSC o che non ab­bia an­co­ra scon­ta­to una pe­na fon­da­ta su ta­li di­spo­si­zio­ni.

5 A chi fa par­te dell’equi­pag­gio di una na­ve d’al­to ma­re o di un bat­tel­lo del Re­no, il con­ge­do per l’este­ro è ac­cor­da­to sol­tan­to pre­vio adem­pi­men­to del ser­vi­zio ci­vi­le du­ran­te un pe­rio­do di tem­po cor­ri­spon­den­te a 1,5 vol­te quel­lo del­la scuo­la re­clu­te che avreb­be do­vu­to ef­fet­tua­re. Vie­ne te­nu­to con­to di un adem­pi­men­to par­zia­le del­la scuo­la re­clu­te.

6 Il CI­VI in­for­ma la per­so­na in que­stio­ne in me­ri­to agli ob­bli­ghi ine­ren­ti al con­ge­do per l’este­ro e co­mu­ni­ca, ove oc­cor­ra, l’au­to­riz­za­zio­ne del con­ge­do per l’este­ro al­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti in ma­te­ria di tas­sa d’esen­zio­ne del Can­to­ne di do­mi­ci­lio.153

150 RS 661

151 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

152 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

153 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

Art. 50 Obblighi di comunicazione

(art. 32 LSC)154

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le av­vi­sa il CI­VI qua­lo­ra ri­nun­ci al con­ge­do per l’este­ro o in­ten­da pren­der­lo più tar­di. Il CI­VI an­nul­la il con­ge­do per l’este­ro ove es­so non sia pre­so en­tro due me­si dall’ini­zio del con­ge­do au­to­riz­za­to.155

2 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che si tro­va in con­ge­do all’este­ro co­mu­ni­ca al CI­VI un re­ca­pi­to in Sviz­ze­ra.156

154 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

155 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

156 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

Art. 51 Rientro in Svizzera

(art. 24 LSC)

1 En­tro 14 gior­ni la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le av­vi­sa il CI­VI di aver pre­so do­mi­ci­lio in Sviz­ze­ra.157

2 Il CI­VI an­nul­la il con­ge­do per l’este­ro. Ne in­for­ma, ove oc­cor­ra, le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti in ma­te­ria di tas­sa d’esen­zio­ne del Can­to­ne di ul­ti­mo do­mi­ci­lio.158

3 Al suo rien­tro, la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le ef­fet­tua la to­ta­li­tà dei gior­ni di ser­vi­zio ci­vi­le or­di­na­rio non pre­sta­to. Se il sog­gior­no all’este­ro è du­ra­to più di sei an­ni, il nu­me­ro com­ples­si­vo dei gior­ni di ser­vi­zio non pre­sta­to è ri­dot­to di un de­ci­mo per ogni an­no in più.

4 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che ha ot­te­nu­to un con­ge­do per l’este­ro e di­mo­ra tem­po­ra­nea­men­te in Sviz­ze­ra non è te­nu­ta ad an­nun­ciar­si e la sua au­to­riz­za­zio­ne di con­ge­do per l’este­ro non è an­nul­la­ta se la du­ra­ta del suo sog­gior­no in Sviz­ze­ra non ec­ce­de tre me­si. In ca­si mo­ti­va­ti, il CI­VI può, su do­man­da, pro­ro­ga­re ta­le ter­mi­ne fi­no a sei me­si. Es­so co­mu­ni­ca la pro­ro­ga al­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti in ma­te­ria di tas­sa d’esen­zio­ne del Can­to­ne di ul­ti­mo do­mi­ci­lio.159

157 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

158 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

159 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Sezione 8: Servizio civile ordinario delle persone residenti all’estero

Art. 52

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le re­si­den­te all’este­ro in con­ge­do au­to­riz­za­to non è te­nu­ta a pre­sta­re ser­vi­zio ci­vi­le or­di­na­rio in Sviz­ze­ra.

2 So­no in­ve­ce te­nu­te a pre­sta­re ser­vi­zio ci­vi­le or­di­na­rio le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le che:

a.
so­no fron­ta­lie­re (art. 48 cpv. 4); o
b.
ri­sie­do­no all’este­ro sen­za il pre­scrit­to con­ge­do (art. 48 cpv. 5).

Sezione 9: Computo del servizio civile

Art. 53 Giorni di servizio computabili

(art. 24 LSC)

1 Per l’adem­pi­men­to del ser­vi­zio ci­vi­le or­di­na­rio so­no com­pu­ta­bi­li:

a.160
...
b.161
i gior­ni dei cor­si di for­ma­zio­ne e i gior­ni non la­vo­ra­ti­vi ac­cor­da­ti nor­mal­men­te da­gli or­ga­niz­za­to­ri dei cor­si;
c.
i pe­rio­di d’im­pie­go a ti­to­lo di pro­va;
d.162
i gior­ni di la­vo­ro e i gior­ni non la­vo­ra­ti­vi ac­cor­da­ti nor­mal­men­te nell’isti­tu­to d’im­pie­go;
e.163
i gior­ni di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 56 ca­po­ver­so 1 let­te­re d ed f, sem­pre­ché la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le svol­ga in un sif­fat­to gior­no la pro­pria at­ti­vi­tà per l’isti­tu­to d’im­pie­go du­ran­te al­me­no cin­que ore;
f.
i gior­ni di viag­gio all’ini­zio e al­la fi­ne del pe­rio­do d’im­pie­go;
g.
i gior­ni di la­vo­ro du­ran­te i qua­li la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le sia tem­po­ra­nea­men­te in­ca­pa­ce di la­vo­ra­re se­con­do l’ar­ti­co­lo 54 per cau­sa di ma­lat­tia o di in­for­tu­nio;
h.
i gior­ni di la­vo­ro du­ran­te i qua­li la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le com­pen­si ore sup­ple­men­ta­ri;
i.164
i gior­ni di la­vo­ro du­ran­te i qua­li la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le sia sen­za sua col­pa in­ca­pa­ce di la­vo­ra­re per cau­sa di­ver­sa da ma­lat­tia o in­for­tu­nio;
j.
i gior­ni di va­can­za se­con­do l’ar­ti­co­lo 72;
k.165
la par­te­ci­pa­zio­ne a vi­si­te me­di­che di cui all’ar­ti­co­lo 76b ca­po­ver­so 1 let­te­ra a nel qua­dro di im­pie­ghi all’este­ro;
l.166
la par­te­ci­pa­zio­ne a un te­st at­ti­tu­di­na­le.167

2 Il CI­VI com­pu­ta que­ste pre­sta­zio­ni so­lo se so­no sta­te ef­fet­tua­te nel qua­dro di un pe­rio­do d’im­pie­go per il qua­le la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le sia sta­ta con­vo­ca­ta.

3 Per i pe­rio­di d’im­pie­go di una du­ra­ta com­ples­si­va in­fe­rio­re a 26 gior­ni o il cui re­si­duo sia in­fe­rio­re a 26 gior­ni, il CI­VI com­pu­ta al mas­si­mo il nu­me­ro di gior­ni non la­vo­ra­ti­vi in­di­ca­to nell’Ap­pen­di­ce 2 nu­me­ro 1, in­di­pen­den­te­men­te dal fat­to che i gior­ni fe­sti­vi non la­vo­ra­ti­vi sia­no ca­du­ti du­ran­te il pe­rio­do d’im­pie­go.168

4 Il com­pu­to dei gior­ni di ser­vi­zio ha luo­go per gior­ni in­te­ri.

5 Se la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le se­gue, in vir­tù di una con­vo­ca­zio­ne del CI­VI, un cor­so in­tro­dut­ti­vo che ha luo­go per ore, ma non par­te­ci­pa a un im­pie­go del ser­vi­zio ci­vi­le al di fuo­ri del­le ore del cor­so, il CI­VI com­pu­ta, ai fi­ni dell’adem­pi­men­to del ser­vi­zio ci­vi­le, un gior­no per ogni ot­to ore di cor­so se­gui­te.

160 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 6 mar. 2009, con ef­fet­to dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

161 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

162 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

163 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

164 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

165 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

166 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

167 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

168 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 54 Giorni computabili d’assenza per malattia o infortunio

(art. 24 LSC)

1 Per 30 gior­ni d’im­pie­go, il CI­VI com­pu­ta qua­li gior­ni di ser­vi­zio ci­vi­le adem­piu­to non ol­tre sei gior­ni di as­sen­za do­vu­ta a ma­lat­tia o in­for­tu­nio.

2 Per pe­rio­di d’im­pie­go più bre­vi e per fra­zio­ni in­fe­rio­ri a 30 gior­ni, il CI­VI com­pu­ta al mas­si­mo il nu­me­ro di gior­ni di as­sen­za in­di­ca­to nell’Ap­pen­di­ce 2 nu­me­ro 2.169

3 I gior­ni in cui la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le è so­lo par­zial­men­te ca­pa­ce di la­vo­ra­re non val­go­no qua­li gior­ni di as­sen­za.

169 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 55 Diritto di usufruire di giorni d’assenza e di vacanze

(art. 24 LSC)

1 La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le può pren­de­re il nu­me­ro di gior­ni d’as­sen­za per ma­lat­tia o in­for­tu­nio o di gior­ni di va­can­ze cor­ri­spon­den­te al­la du­ra­ta pia­ni­fi­ca­ta del suo pe­rio­do d’im­pie­go.

2 Se il CI­VI in­ter­rom­pe an­ti­ci­pa­ta­men­te il pe­rio­do d’im­pie­go, es­so com­pu­ta sul­la du­ra­ta del ser­vi­zio ci­vi­le adem­piu­to so­lo il nu­me­ro dei gior­ni di as­sen­za o di va­can­ze cor­ri­spon­den­te al­la du­ra­ta ef­fet­ti­va dell’im­pie­go.

Art. 56 Giorni di servizio non computabili

(art. 24 LSC)

1 Non so­no com­pu­ta­bi­li co­me ser­vi­zio ci­vi­le adem­piu­to:

a.170
...
b.
i col­lo­qui per­so­na­li pres­so isti­tu­ti d’im­pie­go po­ten­zia­li;
c.
i col­lo­qui pres­so il CI­VI;
d.171
i gior­ni di la­vo­ro du­ran­te i qua­li la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le si tro­va in con­ge­do;
e.172
...
f.173
i gior­ni di la­vo­ro nei qua­li la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le sia as­sen­te in mo­do in­giu­sti­fi­ca­to;
g.
i gior­ni du­ran­te i qua­li il pe­rio­do d’im­pie­go è in­ter­rot­to da un pro­ce­di­men­to di­sci­pli­na­re con­clu­so­si con la pro­nun­cia di un prov­ve­di­men­to di­sci­pli­na­re;
h.
i gior­ni in cui la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le ha con­ti­nua­to a la­vo­ra­re nell’isti­tu­to d’im­pie­go ben­ché fos­se di­ve­nu­ta ope­ran­te un’in­ter­ru­zio­ne del pe­rio­do d’im­pie­go (art. 43);
i.
l’ese­cu­zio­ne di una pe­na pri­va­ti­va del­la li­ber­tà fon­da­ta su­gli ar­ti­co­li 72 a 76 LSC;
k.
la par­te­ci­pa­zio­ne ad at­ti d’istru­zio­ne con­cer­nen­ti un pro­ce­di­men­to di­sci­pli­na­re o un ca­so di re­spon­sa­bi­li­tà ci­vi­le, che ab­bia­no luo­go fuo­ri di un pe­rio­do d’im­pie­go;
l.
le vi­si­te me­di­che in­ter­ve­nu­te su con­vo­ca­zio­ne del CI­VI fuo­ri di un pe­rio­do d’im­pie­go;
m.174 ap­pun­ta­men­ti le­ga­ti al­le mi­su­re pre­ven­ti­ve di cui all’ar­ti­co­lo 76b ca­po­ver­so 1 let­te­ra b;
n.175 la gior­na­ta d’in­tro­du­zio­ne.

2 Se la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le di­vie­ne, du­ran­te un con­ge­do, tem­po­ra­nea­men­te in­ca­pa­ce di la­vo­ra­re a cau­sa di ma­lat­tia o in­for­tu­nio, il CI­VI com­pu­ta co­me ser­vi­zio ci­vi­le adem­piu­to i gior­ni d’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro nel qua­dro dei gior­ni d’as­sen­za ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 54.

170 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

171 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

172 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 28 set. 1998, con ef­fet­to dal 1° nov. 1998 (RU 1998 2519).

173 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

174 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

175 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 56a Vacanze aziendali 176

(art. 24 LSC)

I gior­ni la­vo­ra­ti­vi che ca­do­no du­ran­te le va­can­ze azien­da­li dell’isti­tu­to d’im­pie­go non so­no com­pu­ta­ti co­me gior­ni com­piu­ti di ser­vi­zio ci­vi­le, a me­no che la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le pren­da al­lo­ra le pro­prie va­can­ze.

176 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 set. 1998 (RU 1998 2519). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

Art. 57 Comunicazione dei giorni computati

(art. 24 LSC)

Il CI­VI co­mu­ni­ca al­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le e all’isti­tu­to d’im­pie­go qua­li so­no i gior­ni da es­so non com­pu­ta­ti. La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le può esi­ge­re nel ter­mi­ne di 30 gior­ni una de­ci­sio­ne im­pu­gna­bi­le con ri­cor­so.

Sezione 10: ...

Art. 58177

177 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, con ef­fet­to dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Capitolo 7: Statuto della persona soggetta al servizio civile

Sezione 1: Diritti e doveri in generale

Art. 59 Consulenza

(art. 26 cpv. 1 LSC; art. 13 LAS)178

1 Se ne­ces­sa­rio, il CI­VI in­di­ca al­le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le bi­so­gno­se di aiu­to i ser­vi­zi pub­bli­ci o pri­va­ti spe­cia­liz­za­ti.179

2 Con­si­glia, se co­sì ri­chie­sto, le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le nel­le que­stio­ni giu­ri­di­che re­la­ti­ve all’adem­pi­men­to del ser­vi­zio ci­vi­le.

3 ...180

4 Le au­to­ri­tà d’as­si­sten­za so­cia­le del Can­to­ne di di­mo­ra so­no com­pe­ten­ti per la con­su­len­za e il so­ste­gno so­cia­le di una per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le ed ef­fet­tua il suo pe­rio­do d’im­pie­go fuo­ri del Can­to­ne di do­mi­ci­lio quan­do es­sa, per pre­sen­tar­si al­le au­to­ri­tà d’as­si­sten­za so­cia­le di que­st’ul­ti­mo Can­to­ne, sa­reb­be pre­su­mi­bil­men­te as­sen­te dall’isti­tu­to d’im­pie­go per più di una gior­na­ta di la­vo­ro.181

178 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

179 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

180 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, con ef­fet­to dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

181 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 6 mar. 2009, in vi­go­re dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 59a182

182 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 27 giu. 2007 (RU 2007 3461). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 6 mar. 2009, con ef­fet­to dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 60183

183 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 6 mar. 2009, con ef­fet­to dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 60a184

184 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 set. 1998 (RU 1998 2519). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 27 nov. 2000, con ef­fet­to dal 1° gen. 2001 (RU 2000 3083).

Art. 61 Propaganda politica e proselitismo religioso 185

(art. 27 LSC)

La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le de­ve aste­ner­si da qual­sia­si for­ma di pro­pa­gan­da po­li­ti­ca o ideo­lo­gi­ca e di pro­se­li­ti­smo re­li­gio­so du­ran­te le ore di la­vo­ro co­me pu­re nei lo­ca­li dell’isti­tu­to d’im­pie­go e ne­gli al­log­gi co­mu­ni.

185 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 62 Obblighi particolari derivanti da impieghi collettivi

(art. 27 cpv. 5 LSC)

1 La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le as­su­me i com­pi­ti sup­ple­men­ta­ri ri­sul­tan­ti dall’al­log­gio e dal vit­to in co­mu­ne, an­che se es­si de­vo­no es­se­re adem­piu­ti fuo­ri dal­le ore di la­vo­ro.

2 L’ese­cu­zio­ne di ta­li com­pi­ti non va­le co­me ef­fet­tua­zio­ne di ore sup­ple­men­ta­ri.

3 L’isti­tu­to d’im­pie­go prov­ve­de af­fin­ché i com­pi­ti sup­ple­men­ta­ri sia­no ri­par­ti­ti nel mo­do più equo pos­si­bi­le tra i mem­bri del grup­po.

4 Nel fis­sa­re l’ora­rio di la­vo­ro di ogni mem­bro del grup­po, l’isti­tu­to d’im­pie­go tie­ne con­to dell’one­re ad­di­zio­na­le ri­sul­tan­te dall’adem­pi­men­to dei com­pi­ti sup­ple­men­ta­ri.

Sezione 2: Diritti nei confronti dell’istituto d’impiego

Art. 63 Considerazione di obblighi religiosi

(art. 28 cpv. 1 LSC)

Nel fis­sa­re il tem­po di la­vo­ro e di ri­po­so, l’isti­tu­to d’im­pie­go tie­ne con­to de­gli ob­bli­ghi re­li­gio­si del­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le, al pa­ri di quan­to fa per i pro­pri la­vo­ra­to­ri.

Art. 64 Compensazione delle ore supplementari

(art. 28 cpv. 4 LSC)

1 Le ore sup­ple­men­ta­ri ef­fet­tua­te con­fe­ri­sco­no al­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le il di­rit­to di di­spor­re di un tem­po li­be­ro d’ugua­le du­ra­ta, sal­vo che l’isti­tu­to d’im­pie­go non ac­cor­di al­cu­na com­pen­sa­zio­ne, o ac­cor­di una com­pen­sa­zio­ne mi­no­re, ai pro­pri la­vo­ra­to­ri.

2 Le ore sup­ple­men­ta­ri de­ca­do­no sen­za dar luo­go ad in­den­ni­tà se non so­no sta­te com­pen­sa­te pri­ma del­la fi­ne del pe­rio­do d’im­pie­go.

3 Un pe­rio­do d’im­pie­go non può es­se­re pro­lun­ga­to per per­met­te­re la com­pen­sa­zio­ne di ore sup­ple­men­ta­ri.

Art. 65 Prestazioni a favore di chi presta servizio civile; in generale

(art. 29 LSC)

1 Il DE­FR186 de­ter­mi­na le pre­sta­zio­ni in de­na­ro pre­vi­ste dall’ar­ti­co­lo 29 LSC.187

2 La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le e non ac­cet­ta le pre­sta­zio­ni in na­tu­ra of­fer­te dall’isti­tu­to d’im­pie­go non può esi­ge­re pre­sta­zio­ni in de­na­ro cor­ri­spon­den­ti, sal­vo in ca­si in cui non pos­sa es­se­re ra­gio­ne­vol­men­te pre­te­so che es­sa ac­cet­ti le pre­sta­zio­ni in na­tu­ra.188

186 La de­si­gna­zio­ne dell’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va è sta­ta adat­ta­ta in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (RU 20044937), con ef­fet­to dal 1° gen. 2013. Di det­ta mod. è te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

187 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

188 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

Art. 66 Alloggio 189

(art. 29 cpv. 1 lett. d e 2 LSC)

Se l’isti­tu­to d’im­pie­go non è in gra­do al­log­gia­re la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le, le pro­po­ne un al­log­gio ester­no ac­cet­ta­bi­le, as­su­men­do­ne le spe­se ef­fet­ti­ve com­pro­va­te.

189 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 67 Indennità per spese di trasferta 190

(art. 29 cpv. 1 lett. e non­ché 2 LSC)

1 L’isti­tu­to d’im­pie­go rim­bor­sa al­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le le spe­se ef­fet­ti­ve e com­pro­va­te so­ste­nu­te per com­pie­re il tra­git­to quo­ti­dia­no di an­da­ta e ri­tor­no dall’al­log­gio al luo­go di la­vo­ro. Il rim­bor­so di­pen­de dal­le spe­se ri­sul­tan­ti dall’uti­liz­zo dei mez­zi di tra­spor­to pub­bli­ci sul­la ba­se dell’of­fer­ta più con­ve­nien­te.

2 La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le non ha di­rit­to al rim­bor­so se uti­liz­za il pro­prio al­log­gio pri­va­to, ben­ché l’isti­tu­to d’im­pie­go le ab­bia of­fer­to un al­log­gio ac­cet­ta­bi­le più vi­ci­no al luo­go d’im­pie­go. L’isti­tu­to d’im­pie­go rim­bor­sa tut­ta­via al­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le le spe­se ef­fet­ti­ve e com­pro­va­te so­ste­nu­te per com­pie­re il tra­git­to quo­ti­dia­no di an­da­ta e ri­tor­no dall’al­log­gio pri­va­to al luo­go di la­vo­ro se l’al­log­gio of­fer­to si tro­va a una di­stan­za net­ta­men­te mag­gio­re di quel­la dell’al­log­gio pri­va­to.

3 Se la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le uti­liz­za un ab­bo­na­men­to, l’isti­tu­to d’im­pie­go rim­bor­sa le spe­se pro ra­ta per i gior­ni com­pu­ta­bi­li dell’im­pie­go, pur­ché ciò rap­pre­sen­ti per es­so la so­lu­zio­ne più con­ve­nien­te. Al­tri­men­ti, l’isti­tu­to d’im­pie­go si ac­col­la le spe­se che do­vreb­be as­su­mer­si ai sen­si del ca­po­ver­so 1.

4 Se la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le uti­liz­za un vei­co­lo a mo­to­re pri­va­to an­zi­ché i mez­zi di tra­spor­to pub­bli­ci, non ha di­rit­to a un’in­den­ni­tà di tra­sfer­ta, sal­vo che il tra­git­to quo­ti­dia­no di an­da­ta e ri­tor­no non ec­ce­da le tre ore.

5 Se l’uti­liz­za­zio­ne di un vei­co­lo a mo­to­re pri­va­to per l’in­te­ro tra­git­to o per una par­te di es­so è in­di­spen­sa­bi­le, l’isti­tu­to d’im­pie­go ver­sa un rim­bor­so al­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le.

190 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 68 Spese supplementari relative al servizio civile prestato all’estero

(art. 29 cpv. 1 lett. f LSC)

In ca­so di im­pie­go all’este­ro, l’isti­tu­to d’im­pie­go as­su­me a pro­prio ca­ri­co i co­sti con­nes­si ne­ces­sa­ria­men­te con l’adem­pi­men­to dei com­pi­ti co­me pu­re quel­li usual­men­te rim­bor­sa­ti ai pro­pri la­vo­ra­to­ri. Il CI­VI re­go­la i par­ti­co­la­ri.

Art. 69 Esclusione di altre prestazioni 191

(art. 29 LSC)

1 È nul­lo ogni ac­cor­do tra l’isti­tu­to d’im­pie­go e chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le che pre­ve­de un’esten­sio­ne o una ri­du­zio­ne del­le pre­sta­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 29 LSC.192

2 L’isti­tu­to d’im­pie­go non è au­to­riz­za­to a for­ni­re a chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le né a per­so­ne a lui vi­ci­ne pre­sta­zio­ni di va­lo­re pe­cu­nia­rio ec­ce­den­ti il qua­dro dell’ar­ti­co­lo 29 LSC, a me­no che si trat­ti di pre­sta­zio­ni in de­na­ro che so­sti­tui­sco­no pre­sta­zio­ni in na­tu­ra non ac­cet­ta­te (art. 65 cpv. 2).193

3 La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le rim­bor­sa all’isti­tu­to d’im­pie­go, a nor­ma dell’ar­ti­co­lo 64 del Co­di­ce del­le ob­bli­ga­zio­ni194, le pre­sta­zio­ni che le so­no sta­te ver­sa­te in vio­la­zio­ne del ca­po­ver­so 2.

4 Le pre­sta­zio­ni in de­na­ro che chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le ha ver­sa­to all’isti­tu­to d’im­pie­go sot­to for­ma di do­ni o di pre­sta­zio­ni ana­lo­ghe du­ran­te un pe­rio­do d’im­pie­go de­vo­no es­ser­gli rim­bor­sa­te com­ple­ta­men­te. È nul­la qual­sia­si pro­mes­sa di do­ni o di pre­sta­zio­ni ana­lo­ghe fat­ta dal­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le all’isti­tu­to d’im­pie­go nell’am­bi­to del­la pia­ni­fi­ca­zio­ne dei suoi pe­rio­di d’im­pie­go o du­ran­te un pe­rio­do d’im­pie­go.195

191 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 27 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° ago. 2007 (RU 2007 3461).

192 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 27 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° ago. 2007 (RU 2007 3461).

193 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 set. 1998, in vi­go­re dal 1° nov. 1998 (RU 1998 2519).

194 RS 220

195 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 27 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° ago. 2007 (RU 2007 3461).

Art. 70 Congedo:
a. procedura


(art. 30 LSC)196

1 Il con­ge­do è ac­cor­da­to su do­man­da di chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le, dall’isti­tu­to d’im­pie­go o dal CI­VI nel­la sua con­vo­ca­zio­ne.

2 Chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le pre­sen­ta la do­man­da di con­ge­do per scrit­to e le ac­clu­de gli even­tua­li mez­zi di pro­va.

3 ...197

4 Non è più au­to­riz­za­ta a pren­de­re o a con­ti­nua­re un con­ge­do quan­do ne sia ve­nu­to me­no il mo­ti­vo.198

5 L’isti­tu­to d’im­pie­go ac­clu­de al­la co­mu­ni­ca­zio­ne dei gior­ni di ser­vi­zio de­sti­na­ta al CI­VI la do­man­da di con­ge­do ap­pro­va­ta.199

196 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

197 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 ott. 2008, con ef­fet­to dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

198 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 set. 1998, in vi­go­re dal 1° nov. 1998 (RU 1998 2519).

199 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 set. 1998, in vi­go­re dal 1° nov. 1998 (RU 1998 2519).

Art. 71 b. direttive per la decisione

(art. 30 LSC)

1 Nei ca­si se­guen­ti l’isti­tu­to d’im­pie­go ac­cor­da tre gior­ni di con­ge­do al mas­si­mo a chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le:

a.
de­ces­so o ma­lat­tia gra­ve di un con­giun­to pros­si­mo;
b.
ma­tri­mo­nio;
c.
na­sci­ta di un fi­glio;
d.200
esa­me di for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le da so­ste­ne­re che non pos­sa es­se­re dif­fe­ri­to.

2 Es­so ac­cor­da inol­tre un gior­no di con­ge­do al mas­si­mo per:

a.201
...
b.
iscri­ver­si a una scuo­la o in­for­mar­si pre­via­men­te al ri­guar­do, ove la pre­sen­za per­so­na­le di chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le sia as­so­lu­ta­men­te ne­ces­sa­ria;
c.
par­te­ci­pa­re a se­du­te di au­to­ri­tà, quan­do chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le di­spon­ga di un per­ti­nen­te man­da­to.

3 L’isti­tu­to d’im­pie­go può, se le con­di­zio­ni azien­da­li lo con­sen­to­no, ac­cor­da­re un gior­no di con­ge­do al mas­si­mo:

a.
per pra­ti­che ur­gen­ti che la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le non è in gra­do di svol­ge­re du­ran­te il tem­po li­be­ro o nel qua­dro dell’ora­rio li­be­ro;
b.202
per al­tri sco­pi im­por­tan­ti, ove il ri­get­to del­la do­man­da com­por­te­reb­be per il ri­chie­den­te o per il suo da­to­re di la­vo­ro dif­fi­col­tà ec­ces­si­ve.

4 Se vuo­le ac­cor­da­re un con­ge­do più lun­go, l’isti­tu­to d’im­pie­go chie­de al CI­VI l’au­to­riz­za­zio­ne ad ac­cor­dar­lo.203

5 In quan­to le con­di­zio­ni azien­da­li lo con­sen­ta­no, l’isti­tu­to d’im­pie­go può ac­cor­da­re al­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio un con­ge­do per la for­ma­zio­ne o il per­fe­zio­na­men­to pro­fes­sio­na­li, a con­di­zio­ne che es­sa ri­cu­pe­ri l’as­sen­za ec­ce­den­te due ore set­ti­ma­na­li. L’isti­tu­to d’im­pie­go de­ve tut­ta­via chie­de­re il pa­re­re del CI­VI quan­do si trat­ta di una for­ma­zio­ne o per­fe­zio­na­men­to che ha luo­go re­go­lar­men­te.

200 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

201 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

202 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

203 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 72 Giorni di vacanza

(art. 24 LSC)204

1 In un pe­rio­do d’im­pie­go inin­ter­rot­to di al­me­no 180 gior­ni, la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le ha di­rit­to a ot­to gior­ni di va­can­za per i pri­mi 180 gior­ni e ad al­tri due per ogni pe­rio­do di 30 gior­ni sup­ple­men­ta­re.205

2 ...206

3 I gior­ni di va­can­za non pre­si de­ca­do­no sen­za dar luo­go a in­den­ni­tà.

4 La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le che com­pie un pe­rio­do d’im­pie­go inin­ter­rot­to in più isti­tu­ti d’im­pie­go ri­ce­ve i gior­ni di va­can­za pro­por­zio­na­ta­men­te per ogni isti­tu­to d’im­pie­go.207

5 Se una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le vuo­le pro­lun­ga­re un im­pie­go di una du­ra­ta in­fe­rio­re a 180 gior­ni in mo­do ta­le da ave­re di­rit­to di ri­ce­ve­re gior­ni di va­can­za e se, con­tem­po­ra­nea­men­te, vuo­le cam­bia­re isti­tu­to d’im­pie­go, il CI­VI ac­cor­da il pro­lun­ga­men­to so­lo se gli isti­tu­ti d’im­pie­go si ac­cor­da­no sul­la ri­par­ti­zio­ne dei gior­ni di va­can­za.208

204 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

205 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

206 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 ott. 2008, con ef­fet­to dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

207 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

208 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 73 Vacanze aziendali

(art. 79 LSC)

1 Chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le pren­de, se pos­si­bi­le, i suoi gior­ni di va­can­za du­ran­te le va­can­ze an­nua­li dell’isti­tu­to d’im­pie­go.

2 e 3 ... 209

209 Abro­ga­ti dal n. I dell’O del 10 dic. 2010, con ef­fet­to dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

Art. 74210

210 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, con ef­fet­to dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Sezione 3: Obblighi nei confronti delle autorità e dell’istituto d’impiego

Art. 75 Obbligo di notificazione
a. dati destinati al controllo
211


(art. 32 LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le no­ti­fi­ca sen­za in­du­gio al CI­VI, in par­ti­co­la­re:

a.
il cam­bia­men­to di in­di­riz­zo del do­mi­ci­lio e del luo­go di sog­gior­no;
b.
la mo­di­fi­ca dei suoi da­ti per­so­na­li;
c.
la sua pro­fes­sio­ne ed even­tua­li cam­bia­men­ti del­la stes­sa;
d.212.
...

2 ...213

3 Le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le che non so­no rag­giun­gi­bi­li per più di sei me­si all’in­di­riz­zo no­ti­fi­ca­to co­mu­ni­ca­no al CI­VI un re­ca­pi­to in Sviz­ze­ra.

4 Il CI­VI può pren­de­re le mi­su­re ne­ces­sa­rie per ac­cer­ta­re il do­mi­ci­lio e il luo­go di sog­gior­no di una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le.

5Il CI­VI tra­smet­te le mo­di­fi­che dei da­ti per­so­na­li al Co­man­do Istru­zio­ne.214

6 I ca­po­ver­si 1 let­te­re a e b, 3 e 4 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia al­le per­so­ne esclu­se dal ser­vi­zio ci­vi­le in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 12 LSC fi­no al­la fi­ne dell’an­no in cui ven­go­no li­cen­zia­te dal ser­vi­zio ci­vi­le.215

211 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

212 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 15 ott. 2008, con ef­fet­to dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

213 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 ott. 2008, con ef­fet­to dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

214 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

215 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

Art. 76 b. Incapacità al lavoro

(art. 32 LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le no­ti­fi­ca sen­za in­du­gio al CI­VI la sua im­pos­si­bi­li­tà, per ra­gio­ni di sa­lu­te, di dar se­gui­to a una con­vo­ca­zio­ne. Es­sa ac­clu­de al­la no­ti­fi­ca­zio­ne un cer­ti­fi­ca­to me­di­co.

2 Chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le co­mu­ni­ca sen­za in­du­gio all’isti­tu­to d’im­pie­go ogni li­mi­ta­zio­ne del­la sua ca­pa­ci­tà al la­vo­ro do­vu­ta a ma­lat­tia o in­for­tu­nio.

3 La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le si pro­cu­ra un cer­ti­fi­ca­to me­di­co e lo pre­sen­ta all’isti­tu­to d’im­pie­go en­tro tre gior­ni. La scel­ta del me­di­co è li­be­ra. Se il pe­rio­do d’im­pie­go du­ra più di un gior­no, es­sa de­ve pre­sen­ta­re un cer­ti­fi­ca­to me­di­co sol­tan­to se la li­mi­ta­zio­ne del­la ca­pa­ci­tà al la­vo­ro du­ra più di un gior­no.216

4 L’isti­tu­to d’im­pie­go av­vi­sa sen­za in­du­gio il CI­VI se la du­ra­ta pre­ve­di­bi­le dell’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro ec­ce­de cin­que gior­ni.217

5 Es­so ac­clu­de il cer­ti­fi­ca­to me­di­co al­la pros­si­ma co­mu­ni­ca­zio­ne dei gior­ni di ser­vi­zio de­sti­na­ta al CI­VI.

216 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

217 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 76a c. pregiudizio alla salute delle persone soggette al servizio civile 218

(art. 32 LSC)

All’ini­zio di ogni pe­rio­do d’im­pie­go, la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le no­ti­fi­ca al CI­VI qual­sia­si pre­giu­di­zio al­la sua sa­lu­te e al­la sua ca­pa­ci­tà al la­vo­ro. Es­sa ac­clu­de al­la no­ti­fi­ca­zio­ne un cer­ti­fi­ca­to me­di­co.

218 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 set. 1998 (RU 1998 2519). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 76b Misure mediche precedenti agli impieghi all’estero 219

(art. 7 cpv. 4 lett. a LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che in­ten­de svol­ge­re un im­pie­go all’este­ro nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «coo­pe­ra­zio­ne al­lo svi­lup­po e aiu­to uma­ni­ta­rio»:

a.
si sot­to­po­ne a una vi­si­ta me­di­ca vol­ta a de­ter­mi­na­re la sua ido­nei­tà fi­si­ca e psi­chi­ca all’im­pie­go;
b.
ap­pli­ca le mi­su­re pre­ven­ti­ve pre­scrit­te dal ser­vi­zio spe­cia­liz­za­to, tra cui le vac­ci­na­zio­ni e l’as­sun­zio­ne di far­ma­ci.

2 Il CI­VI de­ter­mi­na il ser­vi­zio spe­cia­liz­za­to in­ca­ri­ca­to del­la vi­si­ta me­di­ca e del­la pre­scri­zio­ne del­le mi­su­re pre­ven­ti­ve.

3 Il CI­VI può di­spor­re le mi­su­re di cui al ca­po­ver­so 1 an­che nei con­fron­ti del­le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le che in­ten­do­no pre­sta­re un ser­vi­zio all’este­ro in un al­tro am­bi­to d’at­ti­vi­tà.

219 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 77 Obbligo d’informazione 220

(art. 32 LSC)

La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le col­la­bo­ra ai ri­le­va­men­ti sta­ti­sti­ci del CI­VI non­ché al­le mi­su­re di con­trol­lo dei ri­sul­ta­ti. Le per­so­ne che han­no pre­sen­ta­to una do­man­da di am­mis­sio­ne so­no sog­get­te a que­st’ob­bli­go nel qua­dro del­la gior­na­ta d’in­tro­du­zio­ne.

220 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Sezione 4: Introduzione e formazione221

221 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 77a222

222 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, con ef­fet­to dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 78 Introduzione da parte dell’istituto d’impiego

(art. 48 cpv. 2 LSC)223

L’isti­tu­to d’im­pie­go tra­smet­te al­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le, fon­dan­do­si su un pro­gram­ma d’in­tro­du­zio­ne, le co­no­scen­ze di ba­se pra­ti­che e le ca­pa­ci­tà ne­ces­sa­rie per svol­ge­re cor­ret­ta­men­te, in ma­nie­ra eco­no­mi­ca e sen­za cau­sa­re dan­ni l’at­ti­vi­tà pre­vi­sta nel­la con­vo­ca­zio­ne.

223 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 79 Spese d’introduzione a carico dell’istituto d’impiego

(art. 37 cpv. 2 e 48 cpv. 2 LSC)224

1 L’isti­tu­to d’im­pie­go as­su­me di re­go­la a pro­prio ca­ri­co le spe­se ine­ren­ti ai cor­si d’in­tro­du­zio­ne ne­ces­sa­ri per le per­so­ne che vi pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le.

2 La Con­fe­de­ra­zio­ne può as­su­me­re fi­no a un ter­zo del­le spe­se ine­ren­ti ai cor­si d’in­tro­du­zio­ne, ma al mas­si­mo 833 fran­chi per ogni per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le, quan­do l’isti­tu­to d’im­pie­go non è in gra­do di tra­smet­te­re di­ret­ta­men­te le co­no­scen­ze ma­te­ria­li ne­ces­sa­rie.

3 L’isti­tu­to d’im­pie­go che de­si­de­ri ot­te­ne­re un aiu­to del­la Con­fe­de­ra­zio­ne pre­sen­ta una do­man­da mo­ti­va­ta al CI­VI con suf­fi­cien­te an­ti­ci­po ri­spet­to all’emis­sio­ne del­la con­vo­ca­zio­ne. Se, pur non esi­sten­do al ri­guar­do ra­gio­ni par­ti­co­la­ri, la do­man­da per­vie­ne al CI­VI so­lo do­po l’ini­zio dell’in­tro­du­zio­ne, la Con­fe­de­ra­zio­ne non as­su­me a pro­prio ca­ri­co le spe­se d’in­tro­du­zio­ne già in­cor­se.

4 Il CI­VI può su­bor­di­na­re a one­ri e con­di­zio­ni la sua ga­ran­zia per le spe­se.

224 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 80 Corsi di formazione predisposti dal CIVI 225

(art. 36 cpv. 2 lett. a e 3 non­ché 37 cpv. 1 LSC)

1 Il CI­VI or­ga­niz­za cor­si di for­ma­zio­ne spe­ci­fi­ci in fun­zio­ne dell’im­pie­go sui te­mi se­guen­ti:

a.
co­mu­ni­ca­zio­ne e as­si­sten­za;
b.
as­si­sten­za ai ma­la­ti;
c.
as­si­sten­za al­le per­so­ne di­sa­bi­li;
d.
as­si­sten­za al­le per­so­ne an­zia­ne;
e.
as­si­sten­za ai bam­bi­ni;
f.
as­si­sten­za ai gio­va­ni;
g.
pro­te­zio­ne dell’am­bien­te e del­la na­tu­ra;
h.
uso del­la mo­to­se­ga;
i.
si­cu­rez­za du­ran­te l’im­pie­go all’este­ro.

2 Il CI­VI può or­ga­niz­za­re al­tri cor­si di for­ma­zio­ne:

a.
se es­si so­no di mi­glio­re qua­li­tà o me­no one­ro­si dei cor­si d’in­tro­du­zio­ne de­gli isti­tu­ti d’im­pie­go;
b.
se gli isti­tu­ti d’im­pie­go non han­no la pos­si­bi­li­tà di as­si­cu­ra­re l’in­tro­du­zio­ne e ciò ri­guar­da un nu­me­ro con­si­sten­te di per­so­ne;
c.
per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za non­ché per la ri­ge­ne­ra­zio­ne.

3 Il CI­VI può in­ca­ri­ca­re ter­zi di or­ga­niz­za­re i cor­si di for­ma­zio­ne e può con­sul­ta­re spe­cia­li­sti ester­ni.

4 Es­so as­si­cu­ra un si­ste­ma com­ple­to di ge­stio­ne del­la qua­li­tà del­la for­ma­zio­ne.

5 I cor­si di for­ma­zio­ne pre­di­spo­sti dal CI­VI non di­spen­sa­no l’isti­tu­to d’im­pie­go dall’ob­bli­go d’in­tro­du­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 78.

6 La Con­fe­de­ra­zio­ne ver­sa fi­no a 3000 fran­chi per ogni par­te­ci­pan­te e per ogni cor­so.

225 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 81 Partecipazione ai corsi 226

(art. 36 cpv. 1 e 2 lett. a ed e LSC)

1 Chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le se­gue i cor­si di for­ma­zio­ne pre­vi­sti dai man­sio­na­ri, pur­ché sia­no sod­di­sfat­te le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 81a.

2 Il CI­VI può di­spen­sa­re la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le dal­la fre­quen­za del cor­so di for­ma­zio­ne:

a.
su ri­chie­sta del­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le, se può di­mo­stra­re di pos­se­de­re una for­ma­zio­ne ana­lo­ga;
b.
se per mo­ti­vi di sa­lu­te la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le non può se­gui­re o por­ta­re a ter­mi­ne il cor­so di for­ma­zio­ne e non è pos­si­bi­le tro­va­re un cor­so al­ter­na­ti­vo.

3 Chi ha se­gui­to un cor­so di for­ma­zio­ne non de­ve se­guir­lo nuo­va­men­te per al­tri im­pie­ghi.

226 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 81a Momento e durata dei corsi di formazione e dei periodi d’impiego successivi 227

(art. 36 cpv. 1 e 2 lett. a–d LSC)

1 Chi ef­fet­tua un pe­rio­do d’im­pie­go di al­me­no 54 gior­ni nell’am­bi­to del­le cu­re e dell’as­si­sten­za se­gue i cor­si se­guen­ti:

a.
pri­ma o all’ini­zio dell’im­pie­go, un cor­so di cin­que gior­ni di cui all’ar­ti­co­lo 80 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a; e
b.
du­ran­te le pri­me quat­tro set­ti­ma­ne d’im­pie­go, un cor­so di cin­que gior­ni su uno dei te­mi di cui all’ar­ti­co­lo 80 ca­po­ver­so 1 let­te­re b–f, sta­bi­li­to in ba­se al man­sio­na­rio.

2 Se l’im­pie­go du­ra al­me­no 180 gior­ni, la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le de­ve inol­tre se­gui­re un cor­so di ap­pro­fon­di­men­to di cin­que gior­ni su un te­ma di cui all’ar­ti­co­lo 80 ca­po­ver­so 1 let­te­re b–f, sta­bi­li­to in ba­se al man­sio­na­rio. Il cor­so di ap­pro­fon­di­men­to de­ve es­se­re se­gui­to al­me­no un me­se do­po la fre­quen­za del cor­so di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra b, ma al più tar­di due me­si pri­ma del­la fi­ne dell’im­pie­go.

3 Chi ef­fet­tua un pe­rio­do d’im­pie­go di al­me­no 54 gior­ni nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «pro­te­zio­ne dell’am­bien­te e del­la na­tu­ra, sal­va­guar­dia del pae­sag­gio e fo­re­ste» se­gue un cor­so di cin­que gior­ni di cui all’ar­ti­co­lo 80 ca­po­ver­so 1 let­te­ra g nel­le pri­me quat­tro set­ti­ma­ne dell’im­pie­go.

4 Se il CI­VI non può of­fri­re un nu­me­ro suf­fi­cien­te di po­sti nel cor­so di for­ma­zio­ne du­ran­te il pe­rio­do ot­ti­ma­le, il cor­so può es­se­re se­gui­to in un mo­men­to pre­ce­den­te o suc­ces­si­vo.

5 L’uso del­la mo­to­se­ga è con­sen­ti­to sol­tan­to a chi ha in pre­ce­den­za se­gui­to il re­la­ti­vo cor­so di due gior­ni di cui all’ar­ti­co­lo 80 ca­po­ver­so 1 let­te­ra h.

6 Chi in­ten­de ef­fet­tua­re un pe­rio­do d’im­pie­go nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «coo­pe­ra­zio­ne al­lo svi­lup­po e aiu­to uma­ni­ta­rio» se­gue pre­ce­den­te­men­te un cor­so di cui all’ar­ti­co­lo 80 ca­po­ver­so 1 let­te­ra i del­la du­ra­ta com­pre­sa tra i due e i cin­que gior­ni qua­lo­ra la si­tua­zio­ne del­la si­cu­rez­za nel luo­go d’im­pie­go do­ves­se ri­chie­der­lo.

7 Il CI­VI può au­to­riz­za­re la fre­quen­za del cor­so di as­si­sten­te di cu­ra del­la Cro­ce Ros­sa Sviz­ze­ra:

a.
se l’isti­tu­to d’im­pie­go lo ri­chie­de espres­sa­men­te e l’im­pie­go du­ra al­me­no 180 gior­ni;
b.228
in vi­sta di im­pie­ghi per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe o di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za o per la ri­ge­ne­ra­zio­ne.

227 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 6 mar. 2009 (RU 2009 1101). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

228 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

Art. 82 Spese per l’elaborazione dei programmi 229

(art. 37 cpv. 2 lett. a LSC)

1 Se il CI­VI di­chia­ra che il pro­gram­ma di cor­si ela­bo­ra­to da un isti­tu­to d’im­pie­go o da un ter­zo è de­ter­mi­nan­te per cor­si di for­ma­zio­ne di­ver­si da quel­li of­fer­ti dal CI­VI, la Con­fe­de­ra­zio­ne può as­su­me­re a pro­prio ca­ri­co fi­no al 75 per cen­to del­le spe­se con­cer­nen­ti i la­vo­ri di ela­bo­ra­zio­ne ef­fet­tua­ti sen­za man­da­to del CI­VI.

2 Il CI­VI può con­fe­ri­re di­ret­ta­men­te l’in­ca­ri­co di ela­bo­ra­re un pro­gram­ma di cor­si de­sti­na­to a ser­vi­re co­me ba­se per i cor­si d’in­tro­du­zio­ne im­par­ti­ti da­gli isti­tu­ti d’im­pie­go o per i cor­si di for­ma­zio­ne spe­ci­fi­ci in fun­zio­ne dell’im­pie­go. La Con­fe­de­ra­zio­ne ne as­su­me le spe­se.

229 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Sezione 5: Spese di viaggio e di trasporto dei bagagli

Art. 83 Viaggi non a carico della persona soggetta al servizio civile

(art. 39 LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le, quan­do dà se­gui­to a una con­vo­ca­zio­ne e quan­do è li­cen­zia­ta dal ser­vi­zio, viag­gia dal do­mi­ci­lio o dal luo­go di sog­gior­no a quel­lo d’im­pie­go e vi­ce­ver­sa sen­za do­ver sop­por­ta­re le spe­se re­la­ti­ve se si ser­ve dei mez­zi di tra­spor­to pub­bli­ci.230

2 ...231

3 La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le e non uti­liz­za il suo al­log­gio pri­va­to du­ran­te il pe­rio­do d’im­pie­go ha inol­tre di­rit­to una vol­ta al­la set­ti­ma­na a un viag­gio gra­tui­to con i mez­zi di tra­spor­to pub­bli­ci dal luo­go d’im­pie­go al do­mi­ci­lio o al luo­go di sog­gior­no e vi­ce­ver­sa.232

4 Il CI­VI sta­bi­li­sce il nu­me­ro dei viag­gi se­con­do il ca­po­ver­so 3 in pro­por­zio­ne al­la du­ra­ta dell’im­pie­go.233

5 La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le ri­ce­ve, su ri­chie­sta, i ti­to­li di tra­spor­to ne­ces­sa­ri.234

230 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

231 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 ott. 2008, con ef­fet­to dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

232 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

233 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

234 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

Art. 84 Notificazione e conteggio 235

(art. 39 LSC)

1 Il CI­VI ri­le­va pe­rio­di­ca­men­te pres­so le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le i viag­gi da es­se ef­fet­tua­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 83.

2 La Con­fe­de­ra­zio­ne rim­bor­sa al­le im­pre­se dei tra­spor­ti pub­bli­ci le spe­se di ta­li viag­gi. È ap­pli­ca­ta una ta­rif­fa ri­dot­ta.

235 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 85 Viaggi a tariffa ridotta 236

(art. 39 LSC)

Du­ran­te il pe­rio­do d’im­pie­go, chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le viag­gia a ta­rif­fa ri­dot­ta sui mez­zi di tra­spor­to pub­bli­ci se mu­ni­to di tes­se­ra d’iden­ti­tà del ser­vi­zio ci­vi­le.

236 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

Art. 86 Spese per il trasporto dei bagagli

(art. 39 LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le pa­ga di­ret­ta­men­te le spe­se del tra­spor­to dei ba­ga­gli quan­do dà se­gui­to a una con­vo­ca­zio­ne e quan­do è li­cen­zia­ta dal ser­vi­zio.

2 Il CI­VI rim­bor­sa al­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le, die­tro pre­sen­ta­zio­ne del­le ri­ce­vu­te, le spe­se di ta­li tra­spor­ti ef­fet­tua­ti me­dian­te mez­zi di tra­spor­to pub­bli­ci, se det­ti tra­spor­ti era­no ne­ces­sa­ri. Es­so non as­su­me a pro­prio ca­ri­co le spe­se di tra­slo­co.237

237 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Sezione 6: Equipaggiamento a scopo d’identificazione238

238 Introdotta dal n. I dell’O del 27 giu. 2007, in vigore dal 1° ago. 2007 (RU 2007 3461).

Art. 86a239

(art. 40a LSC)

1 Il CI­VI sta­bi­li­sce qua­li equi­pag­gia­men­ti pos­so­no es­se­re con­se­gna­ti al­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le, a sco­po d’iden­ti­fi­ca­zio­ne, gra­tui­ta­men­te in pro­prie­tà.

2 L’en­ti­tà de­gli equi­pag­gia­men­ti con­se­gna­ti gra­tui­ta­men­te di­pen­de dal nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio ci­vi­le che re­sta­no da pre­sta­re.

3 Equi­pag­gia­men­ti sup­ple­men­ta­ri pos­so­no es­se­re con­se­gna­ti al­le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le die­tro pa­ga­men­to di un emo­lu­men­to.

4 Il CI­VI ema­na istru­zio­ni con­cer­nen­ti l’uti­liz­za­zio­ne e il trat­ta­men­to de­gli equi­pag­gia­men­ti.

239 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 6 mar. 2009, in vi­go­re dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 86b Identificazione degli istituti d’impiego e degli impieghi di gruppo

(art. 15a LSC)

1 Il CI­VI può so­ste­ne­re le isti­tu­zio­ni che in­ten­do­no ren­de­re vi­si­bi­le il lo­ro ri­co­no­sci­men­to qua­le isti­tu­to d’im­pie­go met­ten­do a lo­ro di­spo­si­zio­ne sup­por­ti scrit­ti ade­gua­ti.

2 Il CI­VI prov­ve­de af­fin­ché gli im­pie­ghi di grup­po pos­sa­no es­se­re iden­ti­fi­ca­ti qua­li im­pie­ghi di ser­vi­zio ci­vi­le.

Capitolo 8: Procedura per il riconoscimento quale istituto d’impiego240

240 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 87 Domanda 241

(art. 41 cpv. 1 e 43 cpv. 1 LSC)

1 Nel­la sua do­man­da, l’isti­tu­to ri­chie­den­te de­ve di­mo­stra­re di adem­pie­re le con­di­zio­ni di cui agli ar­ti­co­li 2–6 LSC.

2 Se sod­di­sfa tut­ti i re­qui­si­ti ad ec­ce­zio­ne dell’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 1 LSC, de­ve inol­tre di­mo­stra­re che i man­sio­na­ri del­le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le con­ten­go­no esclu­si­va­men­te com­pi­ti cor­ri­spon­den­ti agli am­bi­ti d’at­ti­vi­tà di cui all’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 1 LSC (art. 42 cpv. 2bis LSC).

3 Inol­tre, l’isti­tu­to ri­chie­den­te ac­clu­de al­la do­man­da la do­cu­men­ta­zio­ne se­guen­te:

a.
il rap­por­to di at­ti­vi­tà e di ge­stio­ne de­gli ul­ti­mi due an­ni;
b.
lo sta­tu­to e le ba­si giu­ri­di­che;
c.
l’or­ga­ni­gram­ma dell’in­te­ro isti­tu­to e il pia­no dei po­sti di la­vo­ro del set­to­re par­zia­le in­te­res­sa­to;
d.
i man­sio­na­ri del­le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le;
e.
una pro­va del­la sua uti­li­tà pub­bli­ca; il CI­VI può esen­ta­re da ta­le pro­va le isti­tu­zio­ni di di­rit­to pub­bli­co.

4 Gli isti­tu­ti che pro­pon­go­no im­pie­ghi all’este­ro nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «coo­pe­ra­zio­ne al­lo svi­lup­po e aiu­to uma­ni­ta­rio» de­vo­no inol­tre al­le­ga­re la do­cu­men­ta­zio­ne se­guen­te:

a.
l’elen­co del­le or­ga­niz­za­zio­ni part­ner;
b.
la de­scri­zio­ne del­le mi­su­re di si­cu­rez­za pre­vi­ste, com­pre­so il pro­gram­ma d’in­tro­du­zio­ne del­le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le al­le que­stio­ni ri­guar­dan­ti la si­cu­rez­za;
c.
la de­scri­zio­ne dei pro­get­ti in cor­so e la do­cu­men­ta­zio­ne com­pro­van­te i pro­get­ti con­clu­si po­si­ti­va­men­te;
d.
la do­cu­men­ta­zio­ne com­pro­van­te le mo­da­li­tà di fi­nan­zia­men­to e di va­lu­ta­zio­ne dei pro­get­ti.

5 Le azien­de agri­co­le non so­no te­nu­te a pre­sen­ta­re i do­cu­men­ti di cui al ca­po­ver­so 3. Es­se com­pro­va­no di adem­pie­re le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 5 o 6.

6 Chi in­ten­de far ca­po a per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za non­ché per la ri­ge­ne­ra­zio­ne al­le­ga al­la pro­pria do­man­da una con­fer­ma del­le au­to­ri­tà lo­ca­li o dell’or­ga­no di con­dot­ta com­pe­ten­te. La con­fer­ma con­tie­ne in par­ti­co­la­re in­di­ca­zio­ni sull’even­to e sul coor­di­na­men­to tra l’im­pie­go del ser­vi­zio ci­vi­le e di al­tre for­ze d’in­ter­ven­to non­ché una sti­ma del­le spe­se.

7 Il ca­po­ver­so 6 si ap­pli­ca an­che a im­pie­ghi per la pre­ven­zio­ne di ca­ta­stro­fi e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za se le mi­su­re pre­vi­ste si ri­fe­ri­sco­no a un even­to im­mi­nen­te.

8 L’isti­tu­to ri­chie­den­te il­lu­stra:

a.
il ti­po d’in­tro­du­zio­ne di cui han­no bi­so­gno le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le e il mo­do in cui es­so può co­pri­re ta­le bi­so­gno d’in­tro­du­zio­ne;
b.
qua­li im­pie­ghi ri­chie­do­no re­qui­si­ti par­ti­co­la­ri per quan­to con­cer­ne la re­pu­ta­zio­ne del­le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le;
c.
qua­li re­qui­si­ti par­ti­co­la­ri ri­chie­sti al­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le dall’im­pie­go se­con­do il man­sio­na­rio de­vo­no es­se­re ve­ri­fi­ca­ti dal CI­VI;
d.
i com­pi­ti del­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le che de­vo­no es­se­re pre­vi­sti dal man­sio­na­rio.

9 Se l’isti­tu­to ri­chie­den­te sod­di­sfa i re­qui­si­ti di cui all’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 1 LSC, il man­sio­na­rio può con­te­ne­re com­pi­ti che non cor­ri­spon­do­no agli am­bi­ti d’at­ti­vi­tà di cui all’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 1 LSC.

10 L’isti­tu­to ri­chie­den­te di­chia­ra, qua­le isti­tu­to d’im­pie­go, di vo­le­re ri­spet­ta­re i di­rit­ti e gli ob­bli­ghi se­con­do la LSC e le sue or­di­nan­ze d’ese­cu­zio­ne.

11 Il CI­VI può esi­ge­re ul­te­rio­ri do­cu­men­ti e in­for­ma­zio­ni.

12 Le per­so­ne com­pe­ten­ti del CI­VI pos­so­no vi­si­ta­re gli isti­tu­ti d’im­pie­go.

241 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 87a Domanda presentata per via elettronica

(art. 41 cpv. 1 LSC)

1 L’isti­tu­to ri­chie­den­te può pre­sen­ta­re per via elet­tro­ni­ca la sua do­man­da di ri­co­no­sci­men­to qua­le isti­tu­to d’im­pie­go. Con­fer­ma la pre­sen­ta­zio­ne del­la stes­sa in­vian­do suc­ces­si­va­men­te una di­chia­ra­zio­ne ori­gi­na­le, fir­ma­ta a ma­no, se­con­do l’ar­ti­co­lo 87 ca­po­ver­so 10.242

2 Le pro­po­ste di mo­di­fi­ca del ri­co­no­sci­men­to non ne­ces­si­ta­no del­la di­chia­ra­zio­ne di cui al ca­po­ver­so 1.

242 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 88 Reiezione in seguito a domanda sufficiente di impieghi possibili

(art. 42 cpv. 3 lett. a LSC)

1 Il CI­VI va­lu­ta la do­man­da di im­pie­ghi pos­si­bi­li in fun­zio­ne dei sin­go­li spa­zi eco­no­mi­ci del ba­ci­no di ri­fe­ri­men­to di un cen­tro re­gio­na­le.

2 Per la va­lu­ta­zio­ne del­la do­man­da di im­pie­ghi pos­si­bi­li, il CI­VI si ba­sa sul gra­do d’oc­cu­pa­zio­ne di man­sio­na­ri di ana­lo­go orien­ta­men­to in isti­tu­ti d’im­pie­go pa­ra­go­na­bi­li.

3 Se isti­tui­sce un pro­gram­ma prio­ri­ta­rio, il CI­VI può pre­scin­de­re dall’ap­pli­ca­zio­ne del ca­po­ver­so 2.

Art. 89 Riconoscimento

(art. 42 e 43 cpv. 1 LSC)

1 La de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to con­tie­ne in par­ti­co­la­re:

a.243
man­sio­na­ri con in­di­ca­zio­ne dei re­qui­si­ti;
b.
il nu­me­ro dei po­sti di la­vo­ro au­to­riz­za­ti per cia­scun man­sio­na­rio;
c.
il nu­me­ro mas­si­mo di per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le oc­cu­pa­te si­mul­ta­nea­men­te nell’isti­tu­to d’im­pie­go (art. 9);
d.
un’in­di­ca­zio­ne cir­ca l’ob­bli­go di pa­ga­re tri­bu­ti e il lo­ro am­mon­ta­re;
e.
la de­si­gna­zio­ne dell’or­ga­no au­to­riz­za­to a im­par­ti­re istru­zio­ni al­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le.

2 Il CI­VI li­mi­ta la du­ra­ta del­la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to se si trat­ta di im­pie­ghi per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe o di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za o di im­pie­ghi per la ri­ge­ne­ra­zio­ne.244

2bis Es­so li­mi­ta inol­tre la du­ra­ta del­la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to in ca­so di im­pie­go per la pre­ven­zio­ne di una ca­ta­stro­fe o di una si­tua­zio­ne d’emer­gen­za se le mi­su­re pre­vi­ste si ri­fe­ri­sco­no a un even­to im­mi­nen­te.245

3 Nel­la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to, il CI­VI può pro­spet­ta­re all’isti­tu­to d’im­pie­go una par­te­ci­pa­zio­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne al­le spe­se d’in­tro­du­zio­ne (art. 37 LSC) e aiu­ti fi­nan­zia­ri (art. 47 LSC).

4 Se la do­man­da si ri­fe­ri­va a più isti­tu­ti, ognu­no di es­si ri­ce­ve una pro­pria de­ci­sio­ne.

243 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

244 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

245 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 90 Riconoscimento di un ente della Confederazione

(art. 42 LSC)

1 Il ri­co­no­sci­men­to di un en­te del­la Con­fe­de­ra­zio­ne qua­le isti­tu­to d’im­pie­go è for­ma­liz­za­to me­dian­te un ac­cor­do scrit­to con il CI­VI.

2 Ta­le ri­co­no­sci­men­to può es­se­re ade­gua­to o re­vo­ca­to di co­mu­ne ac­cor­do.

Art. 91 Verifica della decisione di riconoscimento

(art. 42 LSC)246

1 Il CI­VI può ve­ri­fi­ca­re in qual­sia­si mo­men­to la con­for­mi­tà del­la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to al­le con­di­zio­ni le­ga­li.

2 Il CI­VI può esi­ge­re do­cu­men­ti e in­for­ma­zio­ni dall’isti­tu­to d’im­pie­go.

246 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 92 Adeguamento e revoca della decisione di riconoscimento

(art. 23 cpv. 1 e 42 LSC)247

1 Il CI­VI può ade­gua­re la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to se l’isti­tu­to d’im­pie­go ne fa do­man­da, se lo ri­chie­do­no i ri­sul­ta­ti di un’ispe­zio­ne o se un man­sio­na­rio è di­ve­nu­to ob­so­le­to.

2 Il CI­VI ade­gua la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to se lo ri­chie­de la sua ve­ri­fi­ca se­con­do l’ar­ti­co­lo 91 o se cam­bia la cer­chia de­gli isti­tu­ti d’im­pie­go sog­get­ti al pa­ga­men­to di tri­bu­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 46 LSC.

3 Il CI­VI può re­vo­ca­re la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to se, per tre an­ni con­se­cu­ti­vi, nell’isti­tu­to d’im­pie­go non han­no avu­to luo­go im­pie­ghi o vi han­no avu­to luo­go sol­tan­to im­pie­ghi a ti­to­lo di pro­va.

4 Il CI­VI re­vo­ca la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to se l’isti­tu­to d’im­pie­go:

a.248
non adem­pie più una del­le con­di­zio­ni di ri­co­no­sci­men­to di cui agli ar­ti­co­li 2–6 ed even­tual­men­te 42 ca­po­ver­so 2bis LSC;
b.
vio­la ri­pe­tu­ta­men­te sin­go­li ob­bli­ghi im­po­sti dal­la leg­ge o dal­le re­la­ti­ve or­di­nan­ze op­pu­re dal­la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to; o
c.
non ga­ran­ti­sce più, per al­tri mo­ti­vi, l’ese­cu­zio­ne nor­ma­le del ser­vi­zio ci­vi­le.249

4bis Se il CI­VI vie­ne a co­no­scen­za di cir­co­stan­ze che po­treb­be­ro cau­sa­re la re­vo­ca del ri­co­no­sci­men­to, es­so può re­vo­ca­re le con­vo­ca­zio­ni a im­pie­ghi già or­di­na­te, ma la cui en­tra­ta in ser­vi­zio non ha an­co­ra avu­to luo­go.250

4ter Il CI­VI pro­cu­ra im­me­dia­ta­men­te un nuo­vo im­pie­go al­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le in­te­res­sa­ta da una re­vo­ca del­la con­vo­ca­zio­ne.251

5 La re­vo­ca è de­ci­sa per una da­ta in cui tut­ti i pe­rio­di d’im­pie­go in cor­so sia­no ter­mi­na­ti.

6 Il CI­VI può chie­de­re in­for­ma­zio­ni all’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te pre­po­sta al mer­ca­to del la­vo­ro e ad al­tri en­ti spe­cia­liz­za­ti.

7 Un’isti­tu­zio­ne la cui de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to è sta­ta re­vo­ca­ta se­con­do il ca­po­ver­so 4 let­te­re b o c può pre­sen­ta­re una nuo­va do­man­da di ri­co­no­sci­men­to qua­le isti­tu­to d’im­pie­go al più pre­sto cin­que an­ni do­po che la de­ci­sio­ne di re­vo­ca è pas­sa­ta in giu­di­ca­to.252

247 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

248 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

249 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 27 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° ago. 2007 (RU 2007 3461).

250 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 27 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° ago. 2007 (RU 2007 3461).

251 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 27 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° ago. 2007 (RU 2007 3461).

252 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 27 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° ago. 2007 (RU 2007 3461).

Capitolo 9: Statuto dell’istituto d’impiego

Sezione 1: Rapporti con le autorità

Art. 93 Ispezioni; contatti 253254

(art. 44 LSC)

1 Il CI­VI ef­fet­tua ispe­zio­ni nell’isti­tu­to d’im­pie­go e può in­ca­ri­car­ne ter­zi spe­cia­liz­za­ti.255

2 Il CI­VI co­mu­ni­ca i ri­sul­ta­ti agli in­te­res­sa­ti in fun­zio­ne del lo­ro coin­vol­gi­men­to.

3 Il CI­VI in­trat­tie­ne con­tat­ti re­go­la­ri con l’isti­tu­to d’im­pie­go.256

253 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

254 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

255 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

256 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

Art. 94 Obbligo d’informare; notificazione dei giorni di servizio effettuati

(art. 45 LSC)

1 Su ri­chie­sta del CI­VI, l’isti­tu­to d’im­pie­go for­ni­sce a que­st’ul­ti­mo tut­te le in­for­ma­zio­ni uti­li re­la­ti­ve al ser­vi­zio ci­vi­le e gli con­se­gna i do­cu­men­ti ne­ces­sa­ri. Gli co­mu­ni­ca sen­za in­du­gio av­ve­ni­men­ti par­ti­co­la­ri im­por­tan­ti.

2 L’isti­tu­to d’im­pie­go in­via al CI­VI, en­tro cin­que gior­ni dal­la fi­ne del pe­rio­do di con­teg­gio, la no­ti­fi­ca­zio­ne dei gior­ni di ser­vi­zio.257

257 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 95 Ammontare dei tributi dell’istituto d’impiego 258

(art. 46 cpv. 1 LSC)

1 Il tri­bu­to di un isti­tu­to d’im­pie­go se­gue la ta­rif­fa pro­gres­si­va se­con­do l’Ap­pen­di­ce 2a. Il cal­co­lo si ba­sa sul re­la­ti­vo im­por­to gior­na­lie­ro se­con­do l’Ap­pen­di­ce 2a ap­pli­ca­bi­le all’ini­zio di un pe­rio­do di no­ti­fi­ca.

2 Du­ran­te i pri­mi 26 gior­ni del pe­rio­do d’im­pie­go, l’isti­tu­to d’im­pie­go de­ve sol­tan­to la me­tà dei tri­bu­ti.

258 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 6 mar. 2009, in vi­go­re dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 96 Rinuncia alla riscossione di tributi 259

(art. 46 cpv. 1bis, 2 e 3 LSC)

1 Il CI­VI può ri­nun­cia­re, in­te­gral­men­te o in par­te, a ri­scuo­te­re i tri­bu­ti se:

a.
in un set­to­re d’at­ti­vi­tà in una re­gio­ne, l’of­fer­ta di po­sti d’im­pie­go au­to­riz­za­ti co­pre me­no del 50 per cen­to del­la do­man­da di pos­si­bi­li­tà d’im­pie­go cor­ri­spon­den­ti;
b.
l’isti­tu­to d’im­pie­go è un’azien­da agri­co­la il cui red­di­to non su­pe­ra i 25 000 fran­chi all’an­no;
c.
ha pro­ce­du­to a una con­vo­ca­zio­ne d’uf­fi­cio (art. 31a cpv. 4) per­ché la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le non ha coo­pe­ra­to in ma­nie­ra suf­fi­cien­te per con­clu­de­re una con­ven­zio­ne d’im­pie­go; il CI­VI de­ve es­se­re giun­to al­la con­clu­sio­ne, sul­la ba­se del com­por­ta­men­to te­nu­to in pre­ce­den­za dal­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le, che que­st’ul­ti­ma ne­ces­si­ta di un’as­si­sten­za spe­cia­le e che l’one­re sup­ple­men­ta­re che ciò com­por­ta è par­ti­co­lar­men­te ele­va­to;
d.
la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le con­vo­ca­ta è af­fet­ta da una ma­lat­tia, pur­ché pre­ce­den­te­men­te:
1.
ab­bia svol­to un col­lo­quio pres­so il CI­VI, e
2.
il CI­VI sia giun­to al­la con­clu­sio­ne, do­po aver con­sul­ta­to l’isti­tu­to d’im­pie­go, che la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le ne­ces­si­ta di un’as­si­sten­za spe­cia­le e che l’one­re sup­ple­men­ta­re che ciò com­por­ta è par­ti­co­lar­men­te ele­va­to;
e.260
si trat­ta di un im­pie­go per la pre­ven­zio­ne o l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe o di una si­tua­zio­ne d’emer­gen­za o per la ri­ge­ne­ra­zio­ne.

2 Il CI­VI ri­scuo­te tut­ta­via i tri­bu­ti:

a.
se si trat­ta di co­mu­ni­tà azien­da­li, an­che se com­po­ste di azien­de agri­co­le il cui red­di­to in­di­vi­dua­le non su­pe­ra i 25 000 fran­chi an­nui;
b.
se si trat­ta di azien­de con pa­sco­li co­mu­ni­ta­ri e di azien­de d’esti­va­zio­ne for­ma­te da di­ver­si ge­sto­ri pri­va­ti in­di­pen­den­ti.

3 Per cal­co­la­re il red­di­to di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra b e al ca­po­ver­so 2 let­te­ra a il CI­VI si ba­sa sul red­di­to im­po­ni­bi­le tas­sa­to se­con­do la leg­ge fe­de­ra­le del 14 di­cem­bre 1990261 sull’im­po­sta fe­de­ra­le di­ret­ta, de­dot­ti 50 000 fran­chi per i ge­sto­ri co­niu­ga­ti, e mag­gio­ra­to di 500 fran­chi per ogni 10 000 fran­chi di so­stan­za im­po­ni­bi­le se­con­do l’ul­ti­ma tas­sa­zio­ne de­fi­ni­ti­va. Fan­no sta­to i va­lo­ri de­gli ul­ti­mi due an­ni fi­sca­li che so­no sta­ti og­get­to di una tas­sa­zio­ne de­fi­ni­ti­va pas­sa­ta in giu­di­ca­to fi­no al mo­men­to del­la pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da di ri­co­no­sci­men­to qua­le isti­tu­to d’im­pie­go. Se que­sti ri­sal­go­no a più di quat­tro an­ni pri­ma, si pren­de in con­si­de­ra­zio­ne la tas­sa­zio­ne prov­vi­so­ria. Se que­sta è di­ve­nu­ta de­fi­ni­ti­va, si ve­ri­fi­ca l’as­sog­get­ta­men­to.

259 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

260 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

261 RS 642.11

Art. 97 Aiuto finanziario a favore dell’istituto d’impiego

(art. 47 LSC)

1 Il CI­VI può ac­cor­da­re un aiu­to fi­nan­zia­rio se l’isti­tu­to d’im­pie­go, mal­gra­do com­pro­va­ti sfor­zi di ri­spar­mio, non è in gra­do di ga­ran­ti­re in­te­gral­men­te il fi­nan­zia­men­to di un pro­get­to, l’at­tua­zio­ne del­lo stes­so ri­sul­ta pre­giu­di­ca­ta sen­za un aiu­to fi­nan­zia­rio e il CI­VI è par­ti­co­lar­men­te in­te­res­sa­to al­la sua rea­liz­za­zio­ne. Pos­so­no es­se­re con­ces­si aiu­ti fi­nan­zia­ri sol­tan­to a fa­vo­re di:

a.
pro­get­ti com­pren­den­ti la­vo­ri pra­ti­ci nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «pro­te­zio­ne dell’am­bien­te e del­la na­tu­ra, sal­va­guar­dia del pae­sag­gio e fo­re­ste»;
b.
pro­get­ti nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «con­ser­va­zio­ne dei be­ni cul­tu­ra­li».262

2 L’isti­tu­to d’im­pie­go pre­sen­ta la do­man­da al CI­VI con un an­ti­ci­po suf­fi­cien­te ri­spet­to all’ini­zio del pro­get­to in par­ti­co­la­re con le in­di­ca­zio­ni se­guen­ti:263

a.
una de­scri­zio­ne com­ple­ta del pro­get­to;
b.
un pre­ven­ti­vo;
c.
la di­mo­stra­zio­ne che so­no sta­te pre­se tut­te le mi­su­re ra­gio­ne­vo­li per li­mi­ta­re i co­sti;
d.264
la pro­va che so­no sta­te va­lu­ta­te ed esau­ri­te tut­te le al­tre fon­ti di fi­nan­zia­men­to;
e.265
un pia­no di fi­nan­zia­men­to com­ple­to che in­for­mi an­che sul fab­bi­so­gno fi­nan­zia­rio an­co­ra sco­per­to.

3 Il CI­VI sot­to­po­ne per pa­re­re la do­man­da al ser­vi­zio com­pe­ten­te del­la Con­fe­de­ra­zio­ne o del Can­to­ne in­te­res­sa­to. Ta­le ser­vi­zio va­lu­ta, all’at­ten­zio­ne del CI­VI, la ne­ces­si­tà, l’op­por­tu­ni­tà e l’eco­no­mi­ci­tà del pro­get­to pro­po­sto.

4 L’aiu­to fi­nan­zia­rio del­la Con­fe­de­ra­zio­ne con­tri­bui­sce a col­ma­re lo sco­per­to del fab­bi­so­gno fi­nan­zia­rio del pro­get­to. L’aiu­to è ac­cor­da­to so­lo fi­no a con­cor­ren­za dell’am­mon­ta­re del­le spe­se cau­sa­te dal­la par­te­ci­pa­zio­ne al pro­get­to di per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le.

5 Il con­tri­bu­to fe­de­ra­le è de­ter­mi­na­to sul­la ba­se del pre­ven­ti­vo ap­pro­va­to del pro­get­to, in for­ma for­fet­ta­ria per gior­no di ser­vi­zio e fis­san­do un im­por­to mas­si­mo dei co­sti. L’aiu­to fi­nan­zia­rio non de­ve ec­ce­de­re la me­tà dei co­sti pre­ven­ti­va­ti com­pu­ta­bi­li del pro­get­to. Non so­no com­pu­ta­bi­li i co­sti del pro­get­to sor­ti pri­ma del­la pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da.266

6 Il pa­ga­men­to av­vie­ne sul­la ba­se dei gior­ni di ser­vi­zio pre­sta­ti.267

7 L’isti­tu­to d’im­pie­go ri­fe­ri­sce re­go­lar­men­te al CI­VI in me­ri­to al­lo svol­gi­men­to del pro­get­to. Al ter­mi­ne del pro­get­to, gli pre­sen­ta un rap­por­to e un con­to fi­na­le.268

262 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

263 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

264 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

265 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

266 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

267 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

268 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003 (RU 2003 5215). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 97a Materiale in prestito per l’identificazione degli istituti d’impiego 269

(art. 40aLSC)

1 Il CI­VI può da­re in pre­sti­to a tut­ti gli isti­tu­ti d’im­pie­go tar­ghe se­gna­le­ti­che a sco­po d’iden­ti­fi­ca­zio­ne.

2 Es­so può da­re in pre­sti­to agli isti­tu­ti d’im­pie­go, a sco­po d’iden­ti­fi­ca­zio­ne in ca­so di im­pie­ghi di grup­po, il se­guen­te ma­te­ria­le:

a.
ve­sti­ti im­per­mea­bi­li;
b.
co­lon­ne in­for­ma­ti­ve;
c.
al­tri og­get­ti ade­gua­ti per iden­ti­fi­ca­re gli isti­tu­ti d’im­pie­go.

3 L’isti­tu­to d’im­pie­go as­su­me i co­sti ri­sul­tan­ti dall’ap­po­si­zio­ne di in­for­ma­zio­ni re­la­ti­ve all’isti­tu­to d’im­pie­go sul­le tar­ghe se­gna­le­ti­che e sul­le co­lon­ne in­for­ma­ti­ve.

4 Il ma­te­ria­le da­to in pre­sti­to ri­ma­ne di pro­prie­tà del­la Con­fe­de­ra­zio­ne. Gli isti­tu­ti d’im­pie­go prov­ve­do­no al­la sua ma­nu­ten­zio­ne. Se ne­ces­sa­rio, il CI­VI può for­ni­re il ma­te­ria­le so­sti­tu­ti­vo.

5 Gli isti­tu­ti d’im­pie­go dan­no in pre­sti­to al­le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le i ve­sti­ti im­per­mea­bi­li e li ri­ti­ra­no al­la fi­ne del pe­rio­do d’im­pie­go.

6 Gli isti­tu­ti d’im­pie­go e le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le pos­so­no uti­liz­za­re il ma­te­ria­le in pre­sti­to sol­tan­to per at­ti­vi­tà svol­te nell’am­bi­to del ser­vi­zio ci­vi­le e non pos­so­no ven­der­lo né dar­lo in pe­gno.

7 Il CI­VI ema­na istru­zio­ni con­cer­nen­ti la re­sti­tu­zio­ne del ma­te­ria­le da­to in pre­sti­to.

269 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 6 mar. 2009, in vi­go­re dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 98 Enti della Confederazione quali istituti d’impiego 270

(art. 44–47 LSC)

1 L’ar­ti­co­lo 47 LSC non si ap­pli­ca agli isti­tu­ti d’im­pie­go che so­no en­ti del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2 Il CI­VI può for­mu­la­re rac­co­man­da­zio­ni a ta­li isti­tu­ti d’im­pie­go e in­for­ma­re gli or­ga­ni lo­ro pre­po­sti.

270 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Sezione 2: Rapporti con le persone che prestano servizio civile

Art. 99 Delega a terzi del diritto d’impartire istruzioni

(art. 49 cpv. 2 lett. b LSC)

1 La de­le­ga a ter­zi del di­rit­to d’im­par­ti­re istru­zio­ni è con­sen­ti­ta so­lo se l’im­pie­go a fa­vo­re di ter­zi del­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le è pre­vi­sto nel man­sio­na­rio.271

2 L’isti­tu­to d’im­pie­go li­mi­ta il di­rit­to de­le­ga­to d’im­par­ti­re istru­zio­ni nel tem­po, nel­lo spa­zio e nel­la ma­te­ria e per quan­to con­cer­ne i ter­zi be­ne­fi­cia­ri. Non è con­sen­ti­ta una ces­sio­ne in­te­gra­le a ter­zi del di­rit­to d’im­par­ti­re istru­zio­ni.272

3 La de­le­ga del di­rit­to d’im­par­ti­re istru­zio­ni non di­spen­sa l’isti­tu­to d’im­pie­go dai pro­pri ob­bli­ghi.

4 L’isti­tu­to d’im­pie­go è re­spon­sa­bi­le del mo­do con cui i ter­zi fan­no uso del di­rit­to d’im­par­ti­re istru­zio­ni, co­me pu­re dei lo­ro at­ti e omis­sio­ni nei con­fron­ti di chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le.273

5 L’isti­tu­to d’im­pie­go in­for­ma la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le cir­ca il di­rit­to di ter­zi d’im­par­tir­le istru­zio­ni.274

6 I ter­zi cui è sta­to de­le­ga­to il di­rit­to d’im­par­ti­re istru­zio­ni non pos­so­no sub­de­le­ga­re ta­le di­rit­to ad al­tre per­so­ne o isti­tu­zio­ni.275

271 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

272 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

273 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

274 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

275 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 99a Diritto d’impartire istruzioni in caso d’impieghi di gruppo 276

(art. 27 cpv. 5 e 49 LSC)

1 In ca­so d’im­pie­ghi di grup­po, l’isti­tu­to d’im­pie­go può de­le­ga­re a per­so­ne qua­li­fi­ca­te che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le il di­rit­to d’im­par­ti­re istru­zio­ni.

2 L’isti­tu­to d’im­pie­go li­mi­ta nel tem­po, nel­lo spa­zio e nel­la ma­te­ria il di­rit­to de­le­ga­to d’im­par­ti­re istru­zio­ni.

276 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 100 Cessione di diritti e obblighi

(art. 50 cpv. 1 LSC)277

1 L’isti­tu­to d’im­pie­go che in­ten­da ce­de­re i suoi di­rit­ti e ob­bli­ghi ad al­tri isti­tu­ti pre­sen­ta al CI­VI una do­man­da che, per ognu­no de­gli isti­tu­ti in­te­res­sa­ti, adem­pia i re­qui­si­ti di cui all’ar­ti­co­lo 87 ca­po­ver­si 2–4 e 6.278

1bis Il CI­VI può sot­to­por­re la do­man­da, per pa­re­re, all’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te pre­po­sta al mer­ca­to del la­vo­ro e ad al­tri en­ti spe­cia­liz­za­ti.279

2 Il CI­VI de­ci­de sul­la do­man­da nel qua­dro del­la pro­ce­du­ra di ri­co­no­sci­men­to, nel­la con­vo­ca­zio­ne o con de­ci­sio­ne se­pa­ra­ta.

3 Es­so co­mu­ni­ca la pro­pria de­ci­sio­ne:

a.
all’isti­tu­to d’im­pie­go;
b.
agli isti­tu­ti in­te­res­sa­ti;
c.280
agli en­ti se­con­do il ca­po­ver­so 1bis che han­no espres­so un pa­re­re.
d.281
...

4 L’ac­cor­do del CI­VI non va­le co­me ri­co­no­sci­men­to de­gli isti­tu­ti be­ne­fi­cia­ri.

5 L’isti­tu­to d’im­pie­go ri­ma­ne l’in­ter­lo­cu­to­re del CI­VI. Es­so è re­spon­sa­bi­le del ri­spet­to dei di­rit­ti e de­gli ob­bli­ghi da par­te de­gli isti­tu­ti be­ne­fi­cia­ri, co­me pu­re dei lo­ro at­ti e omis­sio­ni nei con­fron­ti di chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le.

6 L’isti­tu­to che ha be­ne­fi­cia­to del­la ces­sio­ne dei di­rit­ti e de­gli ob­bli­ghi non è au­to­riz­za­to a sub­de­le­gar­li ad al­tri isti­tu­ti.

277 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

278 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

279 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

280 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

281 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Capitolo 10: Disposizioni sulla responsabilità civile e disposizioni penali

Art. 101 Domanda

(art. 58 LSC)

Chiun­que in­ten­da far va­le­re un dan­no fon­da­to sul­le di­spo­si­zio­ni del­la LSC con­cer­nen­ti la re­spon­sa­bi­li­tà ci­vi­le pre­sen­ta la sua do­man­da al CI­VI.

Art. 102 Frode per eludere il servizio civile

(art. 78 LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che, al­lo sco­po di sot­trar­re se stes­sa o al­tri in mo­do du­re­vo­le o tem­po­ra­neo all’adem­pi­men­to del ser­vi­zio ci­vi­le, usa mez­zi de­sti­na­ti a trar­re in in­gan­no il CI­VI o un’al­tra au­to­ri­tà, è pu­ni­ta con la mul­ta.282

2 In ca­si di po­ca gra­vi­tà l’in­fra­zio­ne è pu­ni­ta in via di­sci­pli­na­re.

282 Nuo­vo te­sto giu­sta l’art. 333 del Co­di­ce pe­na­le, nel­la ver­sio­ne del­la LF del 13 dic. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 3459).

Capitolo 11: ...

Art. 103a108283

283 Abro­ga­ti dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, con ef­fet­to dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Capitolo 12: Esecuzione

Art. 109 Mezzi ausiliari

(art. 79 LSC)

1 Il CI­VI met­te a di­spo­si­zio­ne i mo­du­li ne­ces­sa­ri per l’ese­cu­zio­ne del ser­vi­zio ci­vi­le.

2 Può sot­to­scri­ve­re le pro­prie de­ci­sio­ni con fir­me ri­pro­dot­te mec­ca­ni­ca­men­te.

Art. 110 Banca dati del CIVI per la valutazione di giornate d’introduzione, corsi di formazione e impieghi 284

(art. 32, 36 cpv. 3 e 45 lett. c LSC)285

1 Il CI­VI ge­sti­sce una ban­ca da­ti per la va­lu­ta­zio­ne di gior­na­te d’in­tro­du­zio­ne, cor­si di for­ma­zio­ne e im­pie­ghi.286

2 La ban­ca da­ti con­tie­ne i da­ti ri­le­va­ti tra­mi­te que­stio­na­ri in oc­ca­sio­ne di ta­li gior­na­te, cor­si o im­pie­ghi da:287

a.
per­so­ne ri­chie­den­ti l’am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le o sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le;
b.
isti­tu­ti d’im­pie­go ri­co­no­sciu­ti;
c.
re­spon­sa­bi­li dei cor­si.

3 Con i que­stio­na­ri ven­go­no ri­le­va­te in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie al­la va­lu­ta­zio­ne di gior­na­te d’in­tro­du­zio­ne, cor­si di for­ma­zio­ne e im­pie­ghi, e in par­ti­co­la­re:

a.
da­ti e va­lu­ta­zio­ni con­cer­nen­ti la gior­na­ta d’in­tro­du­zio­ne, il cor­so di for­ma­zio­ne o l’im­pie­go nel suo in­sie­me;
b.
da­ti e va­lu­ta­zio­ni con­cer­nen­ti l’isti­tu­to d’im­pie­go e i re­spon­sa­bi­li dei cor­si;
c.
da­ti e va­lu­ta­zio­ni con­cer­nen­ti i ser­vi­zi for­ni­ti dal CI­VI;
d.
da­ti e va­lu­ta­zio­ni con­cer­nen­ti l’in­fra­strut­tu­ra del cen­tro di for­ma­zio­ne;
e.
al­tri da­ti e va­lu­ta­zio­ni di per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le e re­spon­sa­bi­li dei cor­si, con­cer­nen­ti ri­spet­ti­va­men­te i cor­si fre­quen­ta­ti e im­par­ti­ti.

4 I que­stio­na­ri com­pi­la­ti dal­le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le do­po gli im­pie­ghi con­ten­go­no i se­guen­ti da­ti per­so­na­li:

a.
no­me, in­di­riz­zo e nu­me­ro si­ste­ma­ti­co dell’isti­tu­to d’im­pie­go;
b.
il ser­vi­zio com­pe­ten­te per l’as­si­sten­za al­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le all’in­ter­no del CI­VI.

5 I que­stio­na­ri com­pi­la­ti dai re­spon­sa­bi­li dei cor­si do­po i cor­si di for­ma­zio­ne con­ten­go­no i lo­ro no­mi­na­ti­vi.

284 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

285 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 2 n. II 114 dell’O del 31 ago. 2022 sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti, in vi­go­re dal 1° set. 2023 (RU 2022 568).

286 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 2 n. II 114 dell’O del 31 ago. 2022 sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti, in vi­go­re dal 1° set. 2023 (RU 2022 568).

287 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 2 n. II 114 dell’O del 31 ago. 2022 sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti, in vi­go­re dal 1° set. 2023 (RU 2022 568).

Art. 110a Banca dati del CIVI per la gestione dei partner 288

(art. 15a e 79 LSC)

1 Il CI­VI ge­sti­sce una ban­ca da­ti con­te­nen­te da­ti su per­so­ne, isti­tu­zio­ni, as­so­cia­zio­ni e au­to­ri­tà che:

a.
si tro­va­no in un rap­por­to di di­rit­to am­mi­ni­stra­ti­vo con il CI­VI;
b.
so­no in­te­res­sa­ti all’at­ti­vi­tà del ser­vi­zio ci­vi­le.

2 Nel­la ban­ca da­ti so­no re­gi­stra­ti i da­ti del­le per­so­ne se­guen­ti:

a.
per le per­so­ne fi­si­che: co­gno­me e no­me; al­tri­men­ti: de­si­gna­zio­ne;
b.
fun­zio­ne pro­fes­sio­na­le;
c.
ti­to­lo ac­ca­de­mi­co;
d.
gra­do mi­li­ta­re;
e.
man­da­to po­li­ti­co;
f.
da­ti sul­la fun­zio­ne scien­ti­fi­ca;
g.
da­ti sul­la fun­zio­ne all’in­ter­no del si­ste­ma dell’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio;
h.
se si trat­ta di un pri­va­to, di un’isti­tu­zio­ne pub­bli­ca o di un’as­so­cia­zio­ne;
i.
per le as­so­cia­zio­ni e le au­to­ri­tà: li­vel­lo fe­de­ra­le;
j.
in­di­riz­zo pri­va­to o pro­fes­sio­na­le; per i me­dia spe­cia­liz­za­ti: in­di­riz­zo del­la re­da­zio­ne;
k.
nu­me­ri di te­le­fo­no;
l.
in­di­riz­zi del­la co­mu­ni­ca­zio­ne elet­tro­ni­ca;
m.
lin­gua di cor­ri­spon­den­za;
n.
am­bi­ti d’at­ti­vi­tà se­con­do l’ar­ti­co­lo 4 LSC;
o.
rin­vio a do­cu­men­ti re­dat­ti o in­via­ti;
p.
da­ti sui con­tat­ti av­ve­nu­ti;
q.
per­so­na o ser­vi­zio re­spon­sa­bi­le dei con­tat­ti all’in­ter­no del CI­VI.

3 I da­ti per­so­na­li so­no con­ser­va­ti nel­la ban­ca da­ti per cin­que an­ni do­po l’ul­ti­mo trat­ta­men­to e poi can­cel­la­ti.

288 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

Art. 111 Autorizzazione di regolamentazioni sperimentali

(art. 79 LSC)

1 Il DE­FR può, sen­za che oc­cor­ra ade­gua­re pre­via­men­te la pre­sen­te or­di­nan­za, au­to­riz­za­re il CI­VI a spe­ri­men­ta­re nell’ese­cu­zio­ne del ser­vi­zio ci­vi­le le se­guen­ti mo­di­fi­che:

a.
esten­sio­ne dell’am­bi­to di ap­pli­ca­zio­ne de­gli im­pie­ghi a ti­to­lo di pro­va (art. 33);
b.289
pro­lun­ga­men­to e ri­du­zio­ne del­la du­ra­ta mi­ni­ma dei pe­rio­di d’im­pie­go (art. 37 e 38);
c.290
esten­sio­ne del­le pos­si­bi­li­tà di ef­fet­tua­re pe­rio­di d’im­pie­go di du­ra­ta in­fe­rio­re ai 26 gior­ni (art. 38);
d.291
pos­si­bi­li­tà di sud­di­vi­de­re ul­te­rior­men­te il pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta (art. 37);
e.292
esten­sio­ne dei mo­ti­vi di con­ge­do e del­la du­ra­ta del con­ge­do (art. 71);
f.293
spe­ri­men­ta­zio­ne di pos­si­bi­li­tà al­ter­na­ti­ve di te­ne­re i da­ti de­sti­na­ti al con­trol­lo se­con­do l’ar­ti­co­lo 75.
g.294
...

2 Es­so de­li­mi­ta la du­ra­ta del­le re­go­la­men­ta­zio­ni spe­ri­men­ta­li.

289 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

290 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

291 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

292 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

293 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

294 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 111a295

295 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 27 nov. 2000 (RU 2000 3083). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 10 dic. 2010, con ef­fet­to dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

Art. 111b Tassa per le convocazioni d’ufficio 296297

(art. 46aLO­GA)

1 Per l’ema­na­zio­ne di una con­vo­ca­zio­ne d’uf­fi­cio (art. 31a cpv. 4) il CI­VI ri­scuo­te una tas­sa.298

2 La tas­sa è cal­co­la­ta in fun­zio­ne del di­spen­dio di tem­po; tut­ta­via, es­sa non può ec­ce­de­re i 540 fran­chi. Per ogni ora im­pie­ga­ta è fat­tu­ra­to un im­por­to di 90 fran­chi.299

296 In­tro­dot­to n. I dell’O del 16 giu. 2006, in vi­go­re dal 1° ago. 2006 (RU 2006 2687).

297 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

298 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

299 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

Art. 111c Applicabilità dell’ordinanza generale sugli emolumenti 300

(art. 46a LO­GA)

Per quan­to la pre­sen­te or­di­nan­za non di­spon­ga al­tri­men­ti, si ap­pli­ca­no le di­spo­si­zio­ni dell’or­di­nan­za ge­ne­ra­le dell’8 set­tem­bre 2004301 su­gli emo­lu­men­ti.

300 In­tro­dot­to n. I dell’O del 16 giu. 2006, in vi­go­re dal 1° ago. 2006 (RU 2006 2687).

301 RS 172.041.1

Capitolo 13: Disposizioni transitorie

Art. 112e113302

302 Abro­ga­ti dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, con ef­fet­to dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 114 Disposizione transitoria relativa alla modifica del 15 ottobre 2008 303

1 Chiun­que è sta­to am­mes­so al ser­vi­zio ci­vi­le me­dian­te una de­ci­sio­ne pas­sa­ta in giu­di­ca­to e ha com­piu­to 26 an­ni pri­ma del 1° gen­na­io 2009 ef­fet­tua en­tro la fi­ne del 2010 al­me­no un nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio ci­vi­le ta­le che, nel cor­so de­gli an­ni suc­ces­si­vi, gli re­sta­no in me­dia an­co­ra 26 gior­ni di ser­vi­zio al mas­si­mo da pre­sta­re ogni an­no fi­no al rag­giun­gi­men­to del li­mi­te d’età or­di­na­rio pre­vi­sto all’ar­ti­co­lo 11 LSC.

2 Le con­vo­ca­zio­ni e le pia­ni­fi­ca­zio­ni dei pe­rio­di d’im­pie­go de­ci­se pri­ma del 1° gen­na­io 2009 ri­man­go­no va­li­de. Se una pia­ni­fi­ca­zio­ne dei pe­rio­di d’im­pie­go non può es­se­re at­tua­ta, oc­cor­re pre­sen­ta­re una do­man­da di dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio. La pia­ni­fi­ca­zio­ne dei pe­rio­di d’im­pie­go è va­li­da fin­tan­to­ché il dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio non è sta­to au­to­riz­za­to.

3 Il ri­co­no­sci­men­to di isti­tu­ti d’im­pie­go at­ti­vi nel set­to­re dell’agri­col­tu­ra è va­li­do fi­no al­la sca­den­za del­la du­ra­ta di va­li­di­tà li­mi­ta­ta del­la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to, dei con­tin­gen­ti ac­cor­da­ti o dei man­sio­na­ri.

303 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 6 mar. 2009, in vi­go­re dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 115 Disposizioni transitorie relative alla modifica del 6 marzo 2009 304

1 Gli isti­tu­ti d’im­pie­go che so­no sta­ti ri­co­no­sciu­ti pri­ma del 1° apri­le 2009 no­ti­fi­ca­no al CI­VI en­tro il 30 giu­gno 2010:

a.
qua­li im­pie­ghi ri­chie­do­no esi­gen­ze par­ti­co­la­ri per quan­to con­cer­ne la buo­na re­pu­ta­zio­ne di una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le;
b.
qua­li esi­gen­ze par­ti­co­la­ri ri­chie­ste al­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le dall’im­pie­go se­con­do il man­sio­na­rio de­vo­no es­se­re ve­ri­fi­ca­te dal CI­VI.

2 Se nel­la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to di un isti­tu­to d’im­pie­go la ca­te­go­ria se­con­do l’Ap­pen­di­ce 2a de­ve es­se­re ade­gua­ta, l’isti­tu­to d’im­pie­go pa­ga il tri­bu­to fis­sa­to in ba­se al­la ca­te­go­ria sta­bi­li­ta in pre­ce­den­za fi­no al pas­sag­gio in giu­di­ca­to del­la mo­di­fi­ca.

304 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 6 mar. 2009, in vi­go­re dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 116305

305 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, con ef­fet­to dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art.117 Disposizioni transitorie della modifica del 3 giugno 2016 306

1 Le con­ven­zio­ni d’im­pie­go con­clu­se e le con­vo­ca­zio­ni de­ci­se pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 3 giu­gno 2016 ri­man­go­no va­li­de.

2 Il ri­co­no­sci­men­to di isti­tu­ti d’im­pie­go nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «agri­col­tu­ra» è va­li­do fi­no al­la sca­den­za del­la du­ra­ta di va­li­di­tà del­la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to.

3 Il CI­VI ve­ri­fi­ca en­tro tre an­ni dall’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 3 giu­gno 2016 se gli isti­tu­ti d’im­pie­go che of­fro­no im­pie­ghi all’este­ro nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «coo­pe­ra­zio­ne al­lo svi­lup­po e aiu­to uma­ni­ta­rio» sod­di­sfa­no le con­di­zio­ni di ri­co­no­sci­men­to di cui all’ar­ti­co­lo 11. Es­so può mo­di­fi­ca­re o re­vo­ca­re la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to sul­la ba­se di que­sta ve­ri­fi­ca.

4 Al­le per­so­ne che han­no pre­sen­ta­to do­man­da di am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 3 giu­gno 2016 si ap­pli­ca l’ar­ti­co­lo 26 del di­rit­to an­te­rio­re.

5 Le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le pos­so­no svol­ge­re i lo­ro suc­ces­si­vi pe­rio­di d’im­pie­go nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «scuo­la» an­che se pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 3 giu­gno 2016 han­no già svol­to o con­cor­da­to dei pe­rio­di d’im­pie­go in al­tri due am­bi­ti d’at­ti­vi­tà.

6 In ca­so di dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio se­con­do l’ar­ti­co­lo 46a ca­po­ver­so 1 del di­rit­to pre­vi­gen­te, per la ve­ri­fi­ca si ap­pli­ca l’ar­ti­co­lo 46a ca­po­ver­so 2 del di­rit­to an­te­rio­re.

7 Per gli im­pie­ghi che so­no sta­ti con­cor­da­ti pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 3 giu­gno 2016 si ap­pli­ca­no gli ar­ti­co­li 66, 67 e 81 del di­rit­to an­te­rio­re.

8 Se nel­la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to di un isti­tu­to d’im­pie­go si ren­de ne­ces­sa­ria la mo­di­fi­ca del­la ca­te­go­ria di cui all’Ap­pen­di­ce 2a, fin­ché la mo­di­fi­ca non è de­fi­ni­ti­va l’isti­tu­to d’im­pie­go ver­sa la tas­sa in ba­se al­la ca­te­go­ria pre­ce­den­te. Per gli im­pie­ghi con­cor­da­ti pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 3 giu­gno 2016 si ap­pli­ca­no le ta­rif­fe di cui all’Ap­pen­di­ce 2a del di­rit­to an­te­rio­re.

306 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 118 Disposizioni transitorie relative alla modifica del 22 novembre 2017 307

Per le per­so­ne che so­no sta­te am­mes­se al ser­vi­zio ci­vi­le pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 22 no­vem­bre 2017 si ap­pli­ca­no le se­guen­ti nor­me re­la­ti­ve al­la suc­ces­sio­ne dei pe­rio­di d’im­pie­go:

a.
la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le ef­fet­tua ogni an­no pre­sta­zio­ni di ser­vi­zio ci­vi­le del­la du­ra­ta di al­me­no 26 gior­ni a par­ti­re dall’an­no in cui com­pie 27 an­ni e fi­no al rag­giun­gi­men­to del­la du­ra­ta com­ples­si­va del ser­vi­zio se­con­do l’ar­ti­co­lo 8 LSC;
b.
la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che non ha adem­piu­to la scuo­la re­clu­te com­pie un pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta (art. 37) en­tro la fi­ne del ter­zo an­no ci­vi­le suc­ces­si­vo a quel­lo in cui l’am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le pas­sa in giu­di­ca­to, ma al più tar­di nell’an­no in cui com­pie 27 an­ni;
c.
la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che non ha an­co­ra com­piu­to 26 an­ni nel mo­men­to in cui la sua de­ci­sio­ne di am­mis­sio­ne pas­sa in giu­di­ca­to, pre­sta fi­no al­la fi­ne dell’an­no in cui com­pie 27 an­ni al­me­no un nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio ci­vi­le ta­le che, nel cor­so de­gli an­ni suc­ces­si­vi, gli re­sta­no in me­dia an­co­ra 26 gior­ni di ser­vi­zio al mas­si­mo da pre­sta­re ogni an­no fi­no al rag­giun­gi­men­to del li­mi­te d’età or­di­na­rio pre­vi­sto all’ar­ti­co­lo 11 LSC nel­la ver­sio­ne pre­ce­den­te il 1° gen­na­io 2018;
d.
la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che ha già com­piu­to 26 an­ni nel mo­men­to in cui la sua de­ci­sio­ne di am­mis­sio­ne pas­sa in giu­di­ca­to, pre­sta, du­ran­te l’an­no suc­ces­si­vo a quel­lo in cui la de­ci­sio­ne di am­mis­sio­ne che la con­cer­ne pas­sa in giu­di­ca­to, al­me­no un nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio ci­vi­le ta­le che, nel cor­so de­gli an­ni suc­ces­si­vi, le re­sta­no in me­dia an­co­ra 26 gior­ni di ser­vi­zio al mas­si­mo da pre­sta­re ogni an­no fi­no al rag­giun­gi­men­to del li­mi­te d’età or­di­na­rio pre­vi­sto all’ar­ti­co­lo 11 LSC nel­la ver­sio­ne pre­ce­den­te il 1° gen­na­io 2018;
e.
la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che ha com­piu­to 26 an­ni pre­sta, nel cor­so dell’an­no suc­ces­si­vo al ri­tor­no da un con­ge­do all’este­ro o suc­ces­si­vo al ter­mi­ne dell’eso­ne­ro dal ser­vi­zio, al­me­no un nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio ci­vi­le ta­le che, nel cor­so de­gli an­ni suc­ces­si­vi, le re­sta­no in me­dia an­co­ra 26 gior­ni di ser­vi­zio al mas­si­mo da pre­sta­re ogni an­no fi­no al rag­giun­gi­men­to del li­mi­te d’età or­di­na­rio pre­vi­sto all’ar­ti­co­lo 11 LSC nel­la ver­sio­ne pre­ce­den­te il 1° gen­na­io 2018;
f.
la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le può an­ti­ci­pa­re o re­cu­pe­ra­re una pre­sta­zio­ne di ser­vi­zio ci­vi­le an­nua­le se­con­do la let­te­ra a, se ha con­clu­so con un isti­tu­to d’im­pie­go una con­ven­zio­ne d’im­pie­go con­cer­nen­te il cor­ri­spon­den­te nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio. Non è pos­si­bi­le un re­cu­pe­ro nell’an­no del li­cen­zia­men­to dal ser­vi­zio ci­vi­le.

307 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

Art. 118a Disposizioni transitorie della modifica del 20 giugno 2018 308

1 Se per un isti­tu­to d’im­pie­go la ca­te­go­ria di cui all’Ap­pen­di­ce 2a de­ve es­se­re ri­de­fi­ni­ta in se­gui­to al­la mo­di­fi­ca del 20 giu­gno 2018, l’isti­tu­to d’im­pie­go pa­ga il tri­bu­to fis­sa­to in ba­se al­la ca­te­go­ria pre­ce­den­te fi­no al pas­sag­gio in giu­di­ca­to del­la mo­di­fi­ca del­la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to.

2 Per gli im­pie­ghi con­cor­da­ti pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca si ap­pli­ca­no le ta­rif­fe di cui all’Ap­pen­di­ce 2a del di­rit­to an­te­rio­re.

308 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 20 giu. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2563).

Art. 118bis309

309 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003 (RU 2003 5215). Abro­ga­to dal n. IV 41 dell’O del 22 ago. 2007 con­cer­nen­te l’ag­gior­na­men­to for­ma­le del di­rit­to fe­de­ra­le, con ef­fet­to dal 1° gen. 2008 (RU 2007 4477).

Art. 118ter310

310 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003 (RU 2003 5215). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 6 mar. 2009, con ef­fet­to dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 118quater311

311 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 27 giu. 2007 (RU 2007 3461). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 6 mar. 2009, con ef­fet­to dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 118quinquies312

312 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ott. 2008 (RU 2008 4877). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 6 mar. 2009, con ef­fet­to dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Capitolo 14: Entrata in vigore

Art. 119

1 Ad ec­ce­zio­ne dell’Ap­pen­di­ce 3 nu­me­ro 5, la pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° ot­to­bre 1996.

2 L’Ap­pen­di­ce 3 nu­me­ro 5 en­tra in vi­go­re il 1° gen­na­io 1997 e si ap­pli­ca la pri­ma vol­ta all’an­no d’esen­zio­ne 1997.

Appendice 1 313

313 Nuovo testo giusta il n. II dell’O del 3 giu. 2016 (RU 2016 1897). Aggiornato dal n. II dell’O del 15 nov. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

Numero massimo di persone che prestano servizio civile in un istituto d’impiego

1. Principio

2. Regole per le aziende agricole

3. Regola di calcolo del numero massimo di impieghi di gruppo speciali in aziende con pascoli comunitari e aziende d’estivazione

Appendice 2 315

315 Nuovo testo giusta il n. III cpv. 1 dell’O del 5 dic. 2003 (RU 2003 5215). Aggiornata dal n. II dell’O del 15 ott. 2008, in vigore dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

Computo dei giorni non lavorativi (art. 53 cpv. 3) e dei giorni d’assenza dovuta a malattia o infortunio (art. 54 cpv. 2)

Appendice 2a 316

316 Introdotta dal n. III cpv. 2 dell’O del 5 dic. 2003 (RU 2003 5215). Nuovo testo giusta il n. II dell’O del 20 giu. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2563).

Ammontare dei tributi in funzione del salario lordo

1. Tariffa di base

2. Supplementi

Appendice 3

Abrogazione e modifica del diritto vigente

1. L’ordinanza del 1° luglio 1992 concernente la prestazione di lavoro degli obiettori di coscienza (OPL) è abrogata.317

2. a 9. 318

318 Le mod. possono essere consultate alla RU 1996 2685.