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Ordinanza
sull’assicurazione obbligatoria contro
la disoccupazione e l’indennità per insolvenza
(Ordinanza sull’assicurazione contro la disoccupazione, OADI1)

del 31 agosto 1983 (Stato 7 febbraio 2023)

1 Nuova abbreviazione giusta il n. I dell’O del 28 ago. 1991 in vigore dal 1° gen. 1992 (RU 1991 2132). Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.

Il Consiglio federale svizzero,

visto l’articolo 81 della legge federale del 6 ottobre 20002 sulla parte generale
del diritto delle assicurazioni sociali (LPGA);
visto l’articolo 109 della legge del 25 giugno 19823 sull’assicurazione contro
la disoccupazione (LADI);
in esecuzione dell’allegato II dell’Accordo del 21 giugno 19994 tra
la Confederazione svizzera, da una parte, e la Comunità europea
ed i suoi Stati membri, dall’altra, sulla libera circolazione delle persone,5

ordina:

2 RS 830.1

3 RS 837.0

4 RS 0.142.112.681

5 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 2 mar. 2012, in vigore dal 1° apr. 2012 (RU 2012 1203).

Titolo 1: Applicabilità della LPGA 67

6 Introdotto dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vigore dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

7 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vigore dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 1 Relazioni elettroniche con le autorità 8

(art. 55 cpv. 1bis LP­GA; art. 1 LA­DI)

1 In ap­pli­ca­zio­ne dell’ar­ti­co­lo 55 ca­po­ver­so 1bis LP­GA si ap­pli­ca­no le di­spo­si­zio­ni del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 19689 sul­la pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va con­cer­nen­ti le re­la­zio­ni elet­tro­ni­che con le au­to­ri­tà.

2 Le re­la­zio­ni elet­tro­ni­che av­ven­go­no, fi­no al­la de­ci­sio­ne su op­po­si­zio­ne, tra­mi­te la piat­ta­for­ma di ac­ces­so ai ser­vi­zi on­li­ne (art. 83 cpv. 1bis lett. d LA­DI).

8 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

9 RS 172.021

Art. 1a Provvedimenti collettivi inerenti al mercato del lavoro 10

(art. 1 cpv. 3 LA­DI)11

So­no con­si­de­ra­ti prov­ve­di­men­ti col­let­ti­vi ine­ren­ti al mer­ca­to del la­vo­ro ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 1 ca­po­ver­so 3 LA­DI:

a.
i prov­ve­di­men­ti col­let­ti­vi di for­ma­zio­ne (art. 60 cpv. 1 LA­DI);
b.
i prov­ve­di­men­ti col­let­ti­vi di oc­cu­pa­zio­ne (art. 64a cpv. 1 LA­DI);
c.
i prov­ve­di­men­ti col­let­ti­vi spe­cia­li che, in ba­se al­la le­gi­sla­zio­ne fe­de­ra­le sull’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne, i Can­to­ni o l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne pren­do­no a fa­vo­re del­le per­so­ne di­soc­cu­pa­te o mi­nac­cia­te dal­la di­soc­cu­pa­zio­ne.

10 Ori­gi­na­rio art. 1.

11 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Titolo 1a: Contributi12

12 Originario Titolo 1.

Art. 2 Limitazione del salario soggetto a contribuzione 13

(art. 3 LA­DI)

Qua­lo­ra la du­ra­ta dell’oc­cu­pa­zio­ne sia in­fe­rio­re ad un an­no, il li­mi­te mas­si­mo del sa­la­rio sog­get­to a con­tri­bu­zio­ne è cal­co­la­to mol­ti­pli­can­do la 360a par­te dell’im­por­to an­nuo mas­si­mo per il nu­me­ro di gior­ni di du­ra­ta dell’oc­cu­pa­zio­ne.

13Ori­gi­na­rio art. 1 e 1a.Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

Art. 2a Quota per le spese amministrative 14

(art. 6 e 92 cpv. 1 LA­DI)

I da­to­ri di la­vo­ro ed i la­vo­ra­to­ri non de­vo­no pa­ga­re sui lo­ro con­tri­bu­ti all’as­si­cu­ra­zio­ne-di­soc­cu­pa­zio­ne al­cu­na quo­ta per le spe­se am­mi­ni­stra­ti­ve al­la cas­sa di com­pen­sa­zio­ne AVS.

14 Ori­gi­na­rio art. 2.

Titolo 2: Prestazioni

Capitolo 1: Indennità di disoccupazione

Sezione 1: Diritto

Art. 3 Lavoratori a domicilio

(art. 8 cpv. 2 LA­DI)

1 So­no con­si­de­ra­ti la­vo­ra­to­ri a do­mi­ci­lio, giu­sta la pre­sen­te or­di­nan­za, le per­so­ne che la­vo­ra­no a do­mi­ci­lio in ba­se a un con­trat­to di la­vo­ro a do­mi­ci­lio se­con­do l’ar­ti­co­lo 351 del Co­di­ce del­le ob­bli­ga­zio­ni15.

2 Le pre­scri­zio­ni spe­cia­li con­cer­nen­ti i la­vo­ra­to­ri a do­mi­ci­lio so­no ap­pli­ca­te qua­lo­ra l’as­si­cu­ra­to ab­bia ot­te­nu­to, me­dian­te la­vo­ro a do­mi­ci­lio, l’ul­ti­mo gua­da­gno pri­ma dell’ini­zio del ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne.

Art. 3a Termini quadro dopo l’avvio di un’attività indipendente senza l’aiuto dell’assicurazione contro la disoccupazione 16

(art. 9a cpv. 1 e 2 LA­DI)

1 I ter­mi­ni qua­dro per il pe­rio­do di con­tri­bu­zio­ne e per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne non so­no pro­lun­ga­ti se l’at­ti­vi­tà svol­ta era sog­get­ta a con­tri­bu­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 13 LA­DI.

2 L’as­si­cu­ra­to che ha ri­ce­vu­to pre­sta­zio­ni dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne du­ran­te l’eser­ci­zio del­la pro­pria at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te non può be­ne­fi­cia­re del pro­lun­ga­men­to del ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne.

3 Il ter­mi­ne qua­dro pro­lun­ga­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 9a ca­po­ver­so 1 LA­DI è so­sti­tui­to da un nuo­vo ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne non ap­pe­na l’as­si­cu­ra­to che ha esau­ri­to il suo di­rit­to all’in­den­ni­tà adem­pie i pre­sup­po­sti per l’aper­tu­ra del me­de­si­mo.

16 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 3b Termini quadro in caso di periodo educativo 17

(art. 9b LA­DI)

1 I ter­mi­ni qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne e per il pe­rio­do di con­tri­bu­zio­ne so­no pro­lun­ga­ti do­po un pe­rio­do edu­ca­ti­vo se, al mo­men­to del rian­nun­cio (art. 9b cpv. 1 lett. a e b LA­DI) o dell’an­nun­cio al­la di­soc­cu­pa­zio­ne (art. 9b cpv. 2 LA­DI), il fi­glio dell’as­si­cu­ra­to ha un’età in­fe­rio­re ai die­ci an­ni.

2 L’as­si­cu­ra­to non può far va­le­re più di una vol­ta per lo stes­so fi­glio il di­rit­to al pro­lun­ga­men­to dei ter­mi­ni qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne e per il pe­rio­do di con­tri­bu­zio­ne in ca­so di pe­rio­do edu­ca­ti­vo.

3 I pe­rio­di di con­tri­bu­zio­ne dell’as­si­cu­ra­to pre­si in con­si­de­ra­zio­ne per l’aper­tu­ra di un ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne non pos­so­no es­se­re com­pu­ta­ti una se­con­da vol­ta do­po un pe­rio­do edu­ca­ti­vo.

4 Per la na­sci­ta di un nuo­vo fi­glio, il ter­mi­ne qua­dro per il pe­rio­do di con­tri­bu­zio­ne di quat­tro an­ni pre­vi­sto all’ar­ti­co­lo 9bca­po­ver­so 2 LA­DI è pro­lun­ga­to di un pe­rio­do equi­va­len­te al­la du­ra­ta in­ter­cor­sa tra le due na­sci­te, ma al mas­si­mo di due an­ni.

5 Il ter­mi­ne qua­dro pro­lun­ga­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 9a ca­po­ver­so 1 LA­DI è so­sti­tui­to da un nuo­vo ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne non ap­pe­na l’as­si­cu­ra­to che ha esau­ri­to il suo di­rit­to all’in­den­ni­tà adem­pie i pre­sup­po­sti per l’aper­tu­ra del me­de­si­mo.

6 I ca­po­ver­si 1–5 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia se il fan­ciul­lo è col­lo­ca­to in vi­sta dell’ado­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 264 del Co­di­ce ci­vi­le18 o se il pe­rio­do edu­ca­ti­vo è de­di­ca­to al fi­glio del co­niu­ge.

17 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

18 RS 210

Art. 4 Giorno lavorativo intero

(art. 11 cpv. 1 LA­DI)

1 È con­si­de­ra­to gior­no la­vo­ra­ti­vo in­te­ro la quin­ta par­te del­la du­ra­ta set­ti­ma­na­le del la­vo­ro, che l’as­si­cu­ra­to ha nor­mal­men­te com­piu­to du­ran­te il suo ul­ti­mo rap­por­to di la­vo­ro.

2 Se l’as­si­cu­ra­to ha eser­ci­ta­to da ul­ti­mo un’oc­cu­pa­zio­ne a tem­po pie­no, è con­si­de­ra­to gior­no la­vo­ra­ti­vo in­te­ro per­so ogni gior­no du­ran­te il qua­le l’as­si­cu­ra­to è to­tal­men­te di­soc­cu­pa­to.19

19 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 5 Perdita di lavoro computabile di persone parzialmente disoccupate

(art. 11 cpv. 1 LA­DI)

La per­di­ta di la­vo­ro di per­so­ne par­zial­men­te di­soc­cu­pa­te (art. 10 cpv. 2 lett. b LA­DI) è com­pu­ta­bi­le se am­mon­ta al­me­no a due gior­ni la­vo­ra­ti­vi in­te­ri nel pe­rio­do di due set­ti­ma­ne.

Art. 6 Periodi di attesa speciali 20

(art. 14 cpv. 1 e 18 cpv. 2 e 3 LA­DI)21

1 Gli as­si­cu­ra­ti eso­ne­ra­ti dall’adem­pi­men­to del pe­rio­do di con­tri­bu­zio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 14 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a LA­DI in con­nes­sio­ne, se del ca­so, con un mo­ti­vo di cui all’ar­ti­co­lo 14 ca­po­ver­so 1 let­te­re b o c LA­DI, de­vo­no com­pie­re un pe­rio­do di at­te­sa di 120 gior­ni.22

1bis Gli as­si­cu­ra­ti di cui al ca­po­ver­so 1 che, do­po aver ter­mi­na­to la scuo­la dell’ob­bli­go, si met­to­no a di­spo­si­zio­ne dell’uf­fi­cio di col­lo­ca­men­to pos­so­no par­te­ci­pa­re a un se­me­stre di mo­ti­va­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 64a ca­po­ver­so 1 let­te­ra c LA­DI du­ran­te il pe­rio­do di at­te­sa di cui al ca­po­ver­so 1.23

1ter Gli as­si­cu­ra­ti di cui al ca­po­ver­so 1 pos­so­no par­te­ci­pa­re a un pe­rio­do di pra­ti­ca pro­fes­sio­na­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 64a ca­po­ver­so 1 let­te­ra b LA­DI du­ran­te il pe­rio­do di at­te­sa se il tas­so di di­soc­cu­pa­zio­ne me­dio de­gli ul­ti­mi sei me­si in Sviz­ze­ra su­pe­ra il 3,3 per cen­to.24

2 Gli al­tri as­si­cu­ra­ti eso­ne­ra­ti dall’adem­pi­men­to del pe­rio­do di con­tri­bu­zio­ne de­vo­no com­pie­re un pe­rio­do di at­te­sa di cin­que gior­ni.

3 ...25

4 Do­po un’at­ti­vi­tà sta­gio­na­le (art. 7) o un’at­ti­vi­tà nell’am­bi­to di una pro­fes­sio­ne in cui so­no usua­li fre­quen­ti cam­bia­men­ti di da­to­re di la­vo­ro o rap­por­ti di im­pie­go di du­ra­ta li­mi­ta­ta (art. 8), il pe­rio­do di at­te­sa è di 1 gior­no. Dev’es­se­re com­piu­to una so­la vol­ta du­ran­te un pe­rio­do di con­trol­lo.

5 Il pe­rio­do di at­te­sa ai sen­si del ca­po­ver­so 4 non dev’es­se­re com­piu­to:

a.
se so­no tra­scor­si due me­si dal­la fi­ne del rap­por­to di la­vo­ro che lo de­ter­mi­na;
b.
se il rap­por­to di la­vo­ro è du­ra­to inin­ter­rot­ta­men­te al­me­no un an­no;
c.
se il rap­por­to di la­vo­ro se­con­do il ca­po­ver­so 4 vie­ne sciol­to pre­ma­tu­ra­men­te per mo­ti­vi eco­no­mi­ci;
d.
se, per un pe­rio­do di con­trol­lo, l’as­si­cu­ra­to non com­pro­va più di cin­que gior­ni di la­vo­ro.

6 Il pe­rio­do di at­te­sa dev’es­se­re com­piu­to ul­te­rior­men­te al pe­rio­do di at­te­sa ge­ne­ra­le di cui all’ar­ti­co­lo 18 ca­po­ver­so 1 LA­DI. So­no con­si­de­ra­ti pe­rio­di di at­te­sa sol­tan­to i gior­ni per i qua­li l’as­si­cu­ra­to adem­pie le con­di­zio­ni che dan­no di­rit­to all’in­den­ni­tà (art. 8 cpv. 1 LA­DI).

20Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

21 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

22 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

23 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003 (RU 2003 1828). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

24 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003 (RU 2003 1828). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

25 Abro­ga­to dal n. I dell’O dell’11 mar. 2011, con ef­fet­to dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 6a Periodo di attesa generale 26

(art. 18 cpv. 1 e 1bis LA­DI)

1 Il pe­rio­do di at­te­sa ge­ne­ra­le de­ve es­se­re com­piu­to una so­la vol­ta nel ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne. So­no con­si­de­ra­ti pe­rio­di di at­te­sa sol­tan­to i gior­ni per i qua­li l’as­si­cu­ra­to adem­pie le con­di­zio­ni che dan­no di­rit­to all’in­den­ni­tà (art. 8 cpv. 1 LA­DI).

2 Il pe­rio­do di at­te­sa ge­ne­ra­le non si ap­pli­ca agli as­si­cu­ra­ti il cui gua­da­gno as­si­cu­ra­to non su­pe­ra 36 000 fran­chi all’an­no.

3 Gli as­si­cu­ra­ti il cui gua­da­gno as­si­cu­ra­to è com­pre­so tra 36 001 e 60 000 fran­chi all’an­no che han­no ob­bli­ghi di man­te­ni­men­to nei con­fron­ti di fi­gli mi­no­ri di 25 an­ni non de­vo­no com­pie­re il pe­rio­do di at­te­sa ge­ne­ra­le.

26In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995 (RU 1996 295). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 7 Attività stagionale

(art. 18 cpv. 3 LA­DI)27

Un’at­ti­vi­tà è con­si­de­ra­ta sta­gio­na­le se:

a.
l’as­si­cu­ra­to è sta­to espli­ci­ta­men­te as­sun­to in ba­se a un rap­por­to di la­vo­ro li­mi­ta­to a una sta­gio­ne, op­pu­re
b.
il rap­por­to di la­vo­ro equi­va­le, per la sua na­tu­ra e la sua du­ra­ta, ad un im­pie­go sta­gio­na­le.

27 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 8 Professioni in cui sono usuali frequenti cambiamenti di datore di lavoro o rapporti d’impiego di durata limitata

(art. 18 cpv. 3 LA­DI)28

1 So­no con­si­de­ra­te pro­fes­sio­ni in cui so­no usua­li fre­quen­ti cam­bia­men­ti di da­to­re di la­vo­ro o rap­por­ti d’im­pie­go di du­ra­ta li­mi­ta­ta, in par­ti­co­la­re le se­guen­ti:

a.
mu­si­ci­sta;
b.
at­to­re;
c.
ar­ti­sta;
d.
col­la­bo­ra­to­re ar­ti­sti­co del­la ra­dio, del­la te­le­vi­sio­ne o del ci­ne­ma;
e.
tec­ni­co del film;
f.
gior­na­li­sta.

2 ...29

28 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

29Abro­ga­to dal n. I dell’O del 6 nov. 1996, con ef­fet­to dal 1° gen. 1997 (RU 1996 3071).

Art. 9 Indennità di vacanze in casi speciali 30

(art. 11 cpv. 4 LA­DI)

1 Se l’as­si­cu­ra­to ha ri­scos­so un’in­den­ni­tà di va­can­ze, co­sti­tuen­te al­me­no il 20 per cen­to del sa­la­rio sot­to­po­sto all’AVS, il ri­spet­ti­vo nu­me­ro di gior­ni di va­can­za dev’es­se­re de­dot­to dal­la per­di­ta di la­vo­ro com­pu­ta­bi­le nel­la mi­su­ra in cui:

a.
nel ri­spet­ti­vo ra­mo pro­fes­sio­na­le i pe­rio­di di va­can­za so­no pre­sta­bi­li­ti, e
b.
la per­di­ta di la­vo­ro ca­de in un si­mi­le pe­rio­do di va­can­ze.

2 Vie­ne de­dot­to sol­tan­to quel nu­me­ro di gior­ni di va­can­za cui l’as­si­cu­ra­to ha di­rit­to a par­ti­re dal­le ul­ti­me va­can­ze, ma che non ha an­co­ra fat­to va­le­re.

30Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 ago. 1991, in vi­go­re dal 1° gen. 1992 (RU 1991 2132).

Art. 10 Perdita di lavoro computabile in caso di scioglimento contestato di un rapporto di servizio di diritto pubblico

(art. 11 cpv. 5 LA­DI)

1 Se l’as­si­cu­ra­to ha in­ter­po­sto ri­cor­so con­tro la so­spen­sio­ne del pa­ga­men­to di sa­la­rio nel qua­dro di un pro­ce­di­men­to in­te­so al­lo scio­gli­men­to del suo rap­por­to di ser­vi­zio di di­rit­to pub­bli­co, la per­di­ta di la­vo­ro su­bi­ta dall’as­si­cu­ra­to si­no al ter­mi­ne del pro­ce­di­men­to prin­ci­pa­le è com­pu­ta­ta prov­vi­so­ria­men­te. La cas­sa pa­ga l’in­den­ni­tà qua­lo­ra l’as­si­cu­ra­to adem­pia tut­te le al­tre con­di­zio­ni da cui di­pen­de il di­rit­to all’in­den­ni­tà ed in par­ti­co­la­re sia ido­neo al col­lo­ca­men­to.

2 Con il pa­ga­men­to, i di­rit­ti dell’as­si­cu­ra­to al sa­la­rio o al ri­sar­ci­men­to, ac­cer­ta­ti nel pro­ce­di­men­to o ri­co­no­sciu­ti dal da­to­re di la­vo­ro, so­no tra­sfe­ri­ti al­la cas­sa si­no a con­cor­ren­za dell’im­por­to dell’in­den­ni­tà; la cas­sa de­ve far va­le­re sen­za in­du­gio i di­rit­ti pres­so il da­to­re di la­vo­ro.

3 Se il pro­ce­di­men­to ri­cor­sua­le ri­ve­la che l’as­si­cu­ra­to, me­dian­te il suo com­por­ta­men­to, in par­ti­co­la­re la vio­la­zio­ne di ob­bli­ghi in­com­ben­ti­gli in vir­tù del suo con­trat­to di la­vo­ro, ha for­ni­to al da­to­re di la­vo­ro il mo­ti­vo per lo scio­gli­men­to del rap­por­to di la­vo­ro, la cas­sa lo so­spen­de nell’eser­ci­zio del suo di­rit­to ed esi­ge da lui la re­sti­tu­zio­ne del­le in­den­ni­tà gior­na­lie­re pa­ga­te in più.

Art. 10a Prestazioni volontarie del datore di lavoro in caso di scioglimento del rapporto di lavoro 31

(art. 11a LA­DI)

So­no con­si­de­ra­te pre­sta­zio­ni vo­lon­ta­rie del da­to­re di la­vo­ro le pre­sta­zio­ni ac­cor­da­te in ca­so di scio­gli­men­to di un rap­por­to di la­vo­ro di di­rit­to pri­va­to o di di­rit­to pub­bli­co che non co­sti­tui­sco­no pre­te­se di sa­la­rio o di ri­sar­ci­men­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 11 ca­po­ver­so 3 LA­DI.

31 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 10b Prestazioni volontarie destinate alla previdenza professionale 32

(art. 11a cpv. 3 LA­DI)

Gli im­por­ti de­sti­na­ti al­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le so­no de­dot­ti dal­le pre­sta­zio­ni vo­lon­ta­rie da con­si­de­ra­re se­con­do l’ar­ti­co­lo 11a ca­po­ver­so 2 LA­DI si­no a con­cor­ren­za dell’im­por­to li­mi­te su­pe­rio­re di cui all’ar­ti­co­lo 8 ca­po­ver­so 1 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 25 giu­gno 198233 sul­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le per la vec­chia­ia, i su­per­sti­ti e l’in­va­li­di­tà.

32 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003 (RU 2003 1828). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

33 RS 831.40

Art. 10c Periodo durante il quale la perdita di lavoro non è computabile 34

(art. 11a LA­DI)

1 Il pe­rio­do du­ran­te il qua­le la per­di­ta di la­vo­ro non è com­pu­ta­bi­le de­cor­re dal pri­mo gior­no suc­ces­si­vo al­la ces­sa­zio­ne dei rap­por­ti di la­vo­ro per i qua­li so­no sta­te ver­sa­te le pre­sta­zio­ni vo­lon­ta­rie, in­di­pen­den­te­men­te dal­la da­ta in cui l’as­si­cu­ra­to si an­nun­cia al­la di­soc­cu­pa­zio­ne.

2 La du­ra­ta di ta­le pe­rio­do è de­ter­mi­na­ta di­vi­den­do l’im­por­to del­le pre­sta­zio­ni vo­lon­ta­rie con­si­de­ra­te per il sa­la­rio per­ce­pi­to nell’am­bi­to dell’at­ti­vi­tà per cui so­no sta­te ver­sa­te, a pre­scin­de­re dal fat­to che l’as­si­cu­ra­to ab­bia o me­no eser­ci­ta­to un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va du­ran­te que­sto pe­rio­do.

34 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 10d Prestazioni volontarie mensili 35

(art. 11a e 13 LA­DI)

1 Se so­no sta­te con­ve­nu­te pre­sta­zio­ni vo­lon­ta­rie sot­to for­ma di ver­sa­men­ti men­si­li per un pe­rio­do de­ter­mi­na­to, la som­ma di ta­li pre­sta­zio­ni men­si­li è de­cur­ta­ta dell’im­por­to an­nuo mas­si­mo di cui all’ar­ti­co­lo 3 ca­po­ver­so 2 LA­DI e di­vi­sa per il nu­me­ro di me­si con­ve­nu­to. L’im­por­to ri­sul­tan­te è de­dot­to dall’in­den­ni­tà di di­soc­cu­pa­zio­ne.

2 Se non è sta­to sta­bi­li­to al­cun pe­rio­do, il cal­co­lo di cui al ca­po­ver­so 1 è ef­fet­tua­to sul­la ba­se del nu­me­ro di me­si che pre­ce­do­no il rag­giun­gi­men­to dell’età or­di­na­ria che dà di­rit­to al­la ren­di­ta AVS.

35 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 10e Termine quadro per la riscossione della prestazione 36

(art. 11 cpv. 1 LA­DI)

Il ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne di un as­si­cu­ra­to che ha per­ce­pi­to pre­sta­zio­ni vo­lon­ta­rie dal da­to­re di la­vo­ro de­cor­re dal pri­mo gior­no in cui la per­di­ta di la­vo­ro è com­pu­ta­bi­le e tut­ti i pre­sup­po­sti del di­rit­to all’in­den­ni­tà di di­soc­cu­pa­zio­ne so­no adem­piu­ti (art. 9 cpv. 2 LA­DI).

36 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 10f Periodi parificati a periodi di contribuzione 37

(art. 11a cpv. 2 e 13 LA­DI)

I pe­rio­di du­ran­te i qua­li la per­di­ta di la­vo­ro non è com­pu­ta­bi­le in se­gui­to al ver­sa­men­to di pre­sta­zio­ni vo­lon­ta­rie da par­te del da­to­re di la­vo­ro so­no pa­ri­fi­ca­ti a pe­rio­di di con­tri­bu­zio­ne. Le pre­sta­zio­ni vo­lon­ta­rie non con­si­de­ra­te so­no esclu­se dal com­pu­to del pe­rio­do di con­tri­bu­zio­ne.

37 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 10g Guadagno assicurato 38

(art. 11a cpv. 2 e 23 cpv. 1 LA­DI)

Le pre­sta­zio­ni vo­lon­ta­rie con­si­de­ra­te so­no in­clu­se nel cal­co­lo del gua­da­gno as­si­cu­ra­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 37. Se l’as­si­cu­ra­to ha eser­ci­ta­to un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va di­pen­den­te du­ran­te il pe­rio­do di cui all’ar­ti­co­lo 10c, il cal­co­lo del gua­da­gno as­si­cu­ra­to si ba­sa sul sa­la­rio per­ce­pi­to nel­la mi­su­ra in cui si ri­ve­la fa­vo­re­vo­le per l’as­si­cu­ra­to.

38 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 10h Perdita di lavoro computabile in caso di scioglimento anticipato consensuale del rapporto di lavoro 39

(art. 11 cpv. 3 e 11a LA­DI)

1 Se il rap­por­to di la­vo­ro è sciol­to an­ti­ci­pa­ta­men­te di co­mu­ne in­te­sa, la per­di­ta di la­vo­ro, du­ran­te il pe­rio­do cor­ri­spon­den­te al ter­mi­ne di di­sdet­ta o fi­no al­la sca­den­za del ter­mi­ne con­trat­tua­le per i con­trat­ti di du­ra­ta de­ter­mi­na­ta, non è com­pu­ta­ta fin­ché le pre­sta­zio­ni del da­to­re di la­vo­ro co­pro­no la per­di­ta di red­di­to per ta­le pe­rio­do.

2 Se le pre­sta­zio­ni del da­to­re di la­vo­ro su­pe­ra­no l’im­por­to del sa­la­rio do­vu­to all’as­si­cu­ra­to fi­no al­la ces­sa­zio­ne or­di­na­ria del rap­por­to di la­vo­ro, so­no ap­pli­ca­bi­li le di­spo­si­zio­ni re­la­ti­ve al­le pre­sta­zio­ni vo­lon­ta­rie del da­to­re di la­vo­ro di cui all’ar­ti­co­lo 11a LA­DI.

39 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 11 Calcolo del periodo di contribuzione

(art. 13 cpv. 1 LA­DI)

1 È con­si­de­ra­to me­se di con­tri­bu­zio­ne ogni me­se ci­vi­le in­te­ro, du­ran­te il qua­le l’as­si­cu­ra­to è sog­get­to a con­tri­bu­zio­ne.

2 I pe­rio­di di con­tri­bu­zio­ne in­fe­rio­ri ad un me­se ci­vi­le in­te­ro so­no ad­di­zio­na­ti. 30 gior­ni ci­vi­li so­no re­pu­ta­ti un me­se di con­tri­bu­zio­ne.

3 I pe­rio­di pa­ri­fi­ca­ti ai pe­rio­di di con­tri­bu­zio­ne (art. 13 cpv. 2 LA­DI) e quel­li du­ran­te i qua­li l’as­si­cu­ra­to ri­scuo­te un’in­den­ni­tà di va­can­ze so­no cal­co­la­ti al­lo stes­so mo­do.

4 Il pe­rio­do di con­tri­bu­zio­ne del­le per­so­ne oc­cu­pa­te a tem­po par­zia­le è cal­co­la­to se­con­do le nor­me ap­pli­ca­bi­li ai la­vo­ra­to­ri oc­cu­pa­ti a tem­po pie­no. Se l’as­si­cu­ra­to eser­ci­ta si­mul­ta­nea­men­te pa­rec­chie at­ti­vi­tà a tem­po par­zia­le, il pe­rio­do di con­tri­bu­zio­ne con­ta un’uni­ca vol­ta.

5 ...40

40 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2000 (RU 2002 1094). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 2 mar. 2012, con ef­fet­to dal 1° apr. 2012 (RU 2012 1203).

Art. 11a e 11b41

41In­tro­dot­ti dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995 (RU 1996 295). Abro­ga­ti dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, con ef­fet­to dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 12 Periodo di contribuzione degli assicurati pensionati anticipatamente

(art. 13 cpv. 3 LA­DI)

1 Per gli as­si­cu­ra­ti che so­no sta­ti pen­sio­na­ti pri­ma del rag­giun­gi­men­to dell’età del­la ren­di­ta AVS, è com­pu­ta­ta, co­me pe­rio­do di con­tri­bu­zio­ne, sol­tan­to l’at­ti­vi­tà con­tri­bu­ti­va eser­ci­ta­ta do­po il pen­sio­na­men­to.

2 Il ca­po­ver­so 1 non è ap­pli­ca­bi­le qua­lo­ra l’as­si­cu­ra­to:

a.
sia sta­to pen­sio­na­to an­ti­ci­pa­ta­men­te per mo­ti­vi eco­no­mi­ci o in ba­se a re­go­la­men­ta­zio­ni im­pe­ra­ti­ve nell’am­bi­to del­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le, e
b.42
pos­sa pre­ten­de­re pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia in­fe­rio­ri all’in­den­ni­tà di di­soc­cu­pa­zio­ne che gli spet­ta con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 22 LA­DI.43

3 So­no con­si­de­ra­te pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia le pre­sta­zio­ni del­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le ob­bli­ga­to­ria e di quel­la più este­sa, non­ché le pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia di un’as­si­cu­ra­zio­ne per la vec­chia­ia este­ra ob­bli­ga­to­ria o fa­col­ta­ti­va, in­di­pen­den­te­men­te dal fat­to che si trat­ti di una ren­di­ta di vec­chia­ia or­di­na­ria o di una pre­sta­zio­ne di pre­pen­sio­na­men­to.44

42Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

43Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 ago. 1991, in vi­go­re dal 1° gen. 1992 (RU 1991 2132).

44Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2000, in vi­go­re dal 1° giu. 2002 (RU 2002 1094).

Art. 12a Periodo di contribuzione nelle professioni in cui sono usuali frequenti cambiamenti di datore di lavoro o rapporti d’impiego di durata limitata 45

(art. 13 cpv. 4 e 5 LA­DI)

Nel­le pro­fes­sio­ni in cui so­no usua­li fre­quen­ti cam­bia­men­ti di da­to­re di la­vo­ro o rap­por­ti d’im­pie­go di du­ra­ta li­mi­ta­ta (art. 8), il pe­rio­do di con­tri­bu­zio­ne cal­co­la­to in ba­se all’ar­ti­co­lo 13 ca­po­ver­so 1 LA­DI è mol­ti­pli­ca­to per due per i pri­mi 60 gior­ni ci­vi­li di un con­trat­to di du­ra­ta de­ter­mi­na­ta.

45 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003 (RU 2003 1828). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 13 Esenzione dall’adempimento del periodo di contribuzione

(art. 14 LA­DI)46

1 So­no con­si­de­ra­te ma­ter­ni­tà ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 14 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b LA­DI la du­ra­ta del­la gra­vi­dan­za e le 16 set­ti­ma­ne suc­ces­si­ve al par­to.47

1bis Vi è mo­ti­vo ana­lo­go ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 14 ca­po­ver­so 2 LA­DI se­gna­ta­men­te se le per­so­ne so­no co­stret­te ad as­su­me­re o a esten­de­re un’at­ti­vi­tà di­pen­den­te in quan­to non de­vo­no più far­si ca­ri­co di com­pi­ti as­si­sten­zia­li nei con­fron­ti di per­so­ne bi­so­gno­se di cu­re a con­di­zio­ne che:

a.
le per­so­ne bi­so­gno­se di cu­re ne­ces­si­ta­va­no di un aiu­to per­ma­nen­te;
b.
ta­li per­so­ne vi­ve­va­no in co­mu­nio­ne do­me­sti­ca con l’as­si­cu­ra­to e
c.
la du­ra­ta dell’as­si­sten­za era su­pe­rio­re ad un an­no.48

2 L’at­ti­vi­tà sog­get­ta a con­tri­bu­zio­ne svol­ta per al­me­no sei me­si ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 14 ca­po­ver­so 3 LA­DI pri­mo e se­con­do pe­rio­do de­ve es­se­re sta­ta eser­ci­ta­ta en­tro il ter­mi­ne qua­dro per il pe­rio­do di con­tri­bu­zio­ne49

3 Gli stra­nie­ri do­mi­ci­lia­ti che non so­no cit­ta­di­ni di uno Sta­to mem­bro dell’Unio­ne eu­ro­pea o dell’As­so­cia­zio­ne eu­ro­pea di li­be­ro scam­bio e che rien­tra­no in Sviz­ze­ra do­po un sog­gior­no di ol­tre un an­no all’este­ro so­no eso­ne­ra­ti per un an­no dall’adem­pi­men­to del pe­rio­do di con­tri­bu­zio­ne, pur­ché pos­sa­no cer­ti­fi­ca­re di ave­re svol­to un’at­ti­vi­tà di­pen­den­te all’este­ro e ab­bia­no svol­to in Sviz­ze­ra per al­me­no sei me­si un’at­ti­vi­tà sog­get­ta a con­tri­bu­zio­ne. Il ca­po­ver­so 2 si ap­pli­ca per ana­lo­gia.50

46 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018 845).

47Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 ago. 1991, in vi­go­re dal 1° gen. 1992 (RU 1991 2132).

48 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

49 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018 845).

50 In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018 845).

Art. 14 Idoneità al collocamento dei lavoratori a domicilio e dei lavoratori temporanei 51

(art. 15 cpv. 1 LA­DI)

1 ...52

2 Gli as­si­cu­ra­ti, che pri­ma del­la di­soc­cu­pa­zio­ne era­no oc­cu­pa­ti co­me la­vo­ra­to­ri a do­mi­ci­lio, so­no con­si­de­ra­ti ido­nei al col­lo­ca­men­to sol­tan­to se so­no di­spo­sti ad as­su­me­re pa­ri­men­te la­vo­ro fuo­ri do­mi­ci­lio, a me­no che pro­vi­no di non es­ser­ne ca­pa­ci a ca­gio­ne del­la lo­ro si­tua­zio­ne per­so­na­le.

3 Gli as­si­cu­ra­ti, che pri­ma del­la di­soc­cu­pa­zio­ne era­no la­vo­ra­to­ri tem­po­ra­nei, so­no con­si­de­ra­ti ido­nei al col­lo­ca­men­to sol­tan­to se so­no di­spo­sti e ca­pa­ci ad as­su­me­re un im­pie­go du­re­vo­le.

51Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 ago. 1991, in vi­go­re dal 1° gen. 1992 (RU 1991 2132).

52Abro­ga­to dal n. I dell’O del 28 ago. 1991, con ef­fet­to dal 1° gen. 1992 (RU 1991 2132).

Art. 15 Esame dell’idoneità al collocamento degli impediti fisici o psichici 53

(art. 32 cpv. 2 LP­GA, art. 15 cpv. 2 e 96b LA­DI)54

1 Per sta­bi­li­re l’ido­nei­tà al col­lo­ca­men­to de­gli im­pe­di­ti fi­si­ci o psi­chi­ci, i ser­vi­zi can­to­na­li e le cas­se coo­pe­ra­no con gli or­ga­ni com­pe­ten­ti dell’as­si­cu­ra­zio­ne-in­va­li­di­tà. Il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’eco­no­mia, del­la for­ma­zio­ne e del­la ri­cer­ca (DE­FR)55 di­sci­pli­na i par­ti­co­la­ri d’in­te­sa con il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’in­ter­no.56

2 Il ca­po­ver­so 1 è pa­ri­men­te ap­pli­ca­bi­le, qua­lo­ra all’esa­me del di­rit­to all’in­den­ni­tà o al col­lo­ca­men­to de­gli im­pe­di­ti fi­si­ci o psi­chi­ci par­te­ci­pi­no or­ga­ni dell’as­si­cu­ra­zio­ne-in­for­tu­ni ob­bli­ga­to­ria, dell’as­si­cu­ra­zio­ne-ma­lat­tie, dell’as­si­cu­ra­zio­ne mi­li­ta­re o del­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le.

3 Un im­pe­di­to fi­si­co o psi­chi­co, che, in ca­so di con­di­zio­ni equi­li­bra­te del mer­ca­to del la­vo­ro, non sia ma­ni­fe­sta­men­te ini­do­neo al col­lo­ca­men­to e si sia an­nun­cia­to all’as­si­cu­ra­zio­ne-in­va­li­di­tà o a un’al­tra as­si­cu­ra­zio­ne se­con­do il ca­po­ver­so 2, è con­si­de­ra­to ido­neo al col­lo­ca­men­to si­no al­la de­ci­sio­ne dell’al­tra as­si­cu­ra­zio­ne. Ta­le con­si­de­ra­zio­ne non in­ci­de af­fat­to sul­la va­lu­ta­zio­ne, da par­te del­le al­tre as­si­cu­ra­zio­ni, del­la sua ca­pa­ci­tà al la­vo­ro o al gua­da­gno.

53 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 nov. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2001 (RU 2000 2921).

54 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 set. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2003 (RU 2002 3945).

55 La de­si­gna­zio­ne dell’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va è sta­ta adat­ta­ta in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (RU 20044937), con ef­fet­to dal 1° gen. 2013. Di det­ta mod. è te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

56 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 nov. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2001 (RU 2000 2921).

Art. 1657

57Abro­ga­to dal n. I dell’O dell’11 mar. 2011, con ef­fet­to dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 17 Eccezioni all’idoneità finanziaria 58

(art. 16 cpv. 2 lett. i LA­DI)

Vi è si­tua­zio­ne ec­ce­zio­na­le ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 16 ca­po­ver­so 2 let­te­ra i LA­DI se­gna­ta­men­te se il gua­da­gno as­si­cu­ra­to pro­vie­ne da un’at­ti­vi­tà:

a.
per la qua­le l’as­si­cu­ra­to non ha né il li­vel­lo di for­ma­zio­ne né l’espe­rien­za ri­chie­sti;
b.
la cui ri­mu­ne­ra­zio­ne è sen­si­bil­men­te su­pe­rio­re al­le con­di­zio­ni usua­li;
c.
al­ta­men­te ri­mu­ne­ra­ta e se pre­su­mi­bil­men­te l’as­si­cu­ra­to non può più eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà equi­va­len­te cor­ri­spon­den­te­men­te re­tri­bui­ta.

58Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

Sezione 2: Annuncio, consulenza e controllo 59

59Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vigore dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 18 Competenza locale 60

(art. 17 cpv. 2 e 2bis LA­DI)61

1 L’an­nun­cio per il col­lo­ca­men­to non­ché i suc­ces­si­vi col­lo­qui di con­su­len­za e di con­trol­lo com­pe­to­no al ser­vi­zio del luo­go di do­mi­ci­lio dell’as­si­cu­ra­to.62

2 È con­si­de­ra­to luo­go di do­mi­ci­lio dell’as­si­cu­ra­to il suo do­mi­ci­lio se­con­do gli ar­ti­co­li 23 e 25 del Co­di­ce ci­vi­le63.64

3 Le per­so­ne che be­ne­fi­cia­no di una mi­su­ra di pro­te­zio­ne de­gli adul­ti e che non sog­gior­na­no abi­tual­men­te nel luo­go in cui ha se­de l’au­to­ri­tà di pro­te­zio­ne de­gli adul­ti pos­so­no, con l’au­to­riz­za­zio­ne scrit­ta di ta­le au­to­ri­tà, par­te­ci­pa­re ai col­lo­qui di con­su­len­za e di con­trol­lo con il ser­vi­zio com­pe­ten­te del luo­go di sog­gior­no.65

4 I sog­gior­nan­ti set­ti­ma­na­li par­te­ci­pa­no ai col­lo­qui di con­su­len­za e di con­trol­lo con il ser­vi­zio com­pe­ten­te del lo­ro do­mi­ci­lio o del lo­ro luo­go di sog­gior­no set­ti­ma­na­le.

5 L’an­nun­cio del­le per­so­ne che sog­gior­na­no tem­po­ra­nea­men­te in Sviz­ze­ra per cer­car­vi la­vo­ro (art. 64 del re­go­la­men­to [CE] n. 883/200466) non­ché i suc­ces­si­vi col­lo­qui di con­su­len­za e di con­trol­lo com­pe­to­no al ser­vi­zio del luo­go di sog­gior­no. Per la du­ra­ta del­la ri­cer­ca di la­vo­ro in Sviz­ze­ra non pos­so­no cam­bia­re det­to ser­vi­zio.67

60Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 6 nov. 1996, in vi­go­re dal 1° gen. 1997 (RU 1996 3071).

61Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

62Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

63RS 210

64Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

65Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

66 Re­go­la­men­to (CE) n. 883/2004 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio del 29 apri­le 2004 re­la­ti­vo al coor­di­na­men­to dei si­ste­mi di si­cu­rez­za so­cia­le, nel­la ver­sio­ne che vin­co­la la Sviz­ze­ra in vir­tù dell’Al­le­ga­to II all’Ac­cor­do del 21 giu­gno 1999 tra la Con­fe­de­ra­zio­ne Sviz­ze­ra, da una par­te, e la Co­mu­ni­tà eu­ro­pea ed i suoi Sta­ti mem­bri, dall’al­tra, sul­la li­be­ra cir­co­la­zio­ne del­le per­so­ne (RS 0.142.112.681) (una ver­sio­ne con­so­li­da­ta non vin­co­lan­te di que­sto re­go­la­men­to è pub­bli­ca­ta in RS 0.831.109.268.1) non­ché nel­la ver­sio­ne che vin­co­la la Sviz­ze­ra in vir­tù dell’ap­pen­di­ce 2 dell’al­le­ga­to K del­la Con­ven­zio­ne del 4 gen­na­io 1960 isti­tu­ti­va dell’As­so­cia­zio­ne eu­ro­pea di li­be­ro scam­bio (AELS) (RS 0.632.31).

67Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 19 Annuncio personale per il collocamento 68

(art. 29 LP­GA; art. 10 cpv. 3 e 17 cpv. 2 LA­DI)

1 L’as­si­cu­ra­to de­ve an­nun­ciar­si per­so­nal­men­te per il col­lo­ca­men­to. L’an­nun­cio può es­se­re ef­fet­tua­to tra­mi­te la piat­ta­for­ma di ac­ces­so ai ser­vi­zi on­li­ne (art. 83 cpv. 1bis lett. d LA­DI) o pre­sen­tan­do­si pres­so il ser­vi­zio com­pe­ten­te (art. 18).

2 Al mo­men­to dell’an­nun­cio, l’as­si­cu­ra­to de­ve for­ni­re il suo nu­me­ro AVS69.

3 La da­ta dell’an­nun­cio è con­fer­ma­ta all’as­si­cu­ra­to per scrit­to.

68 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

69 Nuo­va espr. giu­sta l’all. n. II 41 dell’O del 17 nov. 2021, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2021 800). Di det­ta mod. è te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

Art. 19a70

70 In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 set. 2002 (RU 2002 3945). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 26 mag. 2021, con ef­fet­to dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 20 Verifica e registrazione dei dati dell’annuncio 71

(art. 17 cpv. 2bis LA­DI)

1 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te ve­ri­fi­ca la va­li­di­tà del nu­me­ro AVS.

2 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te ve­ri­fi­ca i da­ti dell’an­nun­cio e li re­gi­stra nel si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne per il col­lo­ca­men­to pub­bli­co (art. 83 cpv. 1bis lett. b LA­DI).

71Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 20a Primo colloquio di consulenza e di controllo 72

(art. 17 LA­DI)

1 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te svol­ge il pri­mo col­lo­quio di con­su­len­za e di con­trol­lo con l’as­si­cu­ra­to nei 15 gior­ni suc­ces­si­vi al­la da­ta dell’an­nun­cio (art. 19 cpv. 3).

2 Du­ran­te que­sto col­lo­quio vie­ne ve­ri­fi­ca­ta l’iden­ti­tà dell’as­si­cu­ra­to.

3 Du­ran­te que­sto col­lo­quio l’as­si­cu­ra­to pre­sen­ta le in­for­ma­zio­ni ri­chie­ste dal ser­vi­zio com­pe­ten­te, se­gna­ta­men­te la pro­va del­le ri­cer­che di la­vo­ro.

72In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2000 (RU 2002 1094). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 21 Colloqui di consulenza e di controllo 73

(art. 17 LA­DI)

1 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te svol­ge un col­lo­quio di con­su­len­za e di con­trol­lo con l’as­si­cu­ra­to a in­ter­val­li ade­gua­ti, ma al­me­no ogni due me­si. Du­ran­te il col­lo­quio esa­mi­na l’ido­nei­tà al col­lo­ca­men­to dell’as­si­cu­ra­to e l’en­ti­tà del­la per­di­ta di la­vo­ro com­pu­ta­bi­le.

2 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te re­gi­stra per l’as­si­cu­ra­to le da­te in cui si è svol­to un col­lo­quio di con­su­len­za e di con­trol­lo e re­di­ge un ver­ba­le dei col­lo­qui.

3 L’as­si­cu­ra­to de­ve ga­ran­ti­re di po­ter es­se­re con­tat­ta­to dal ser­vi­zio com­pe­ten­te en­tro un gior­no la­vo­ra­ti­vo.

73 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 22 Informazione sui diritti e sugli obblighi 74

(art. 27 LP­GA)

1 Gli or­ga­ni ese­cu­ti­vi di cui all’ar­ti­co­lo 76 ca­po­ver­so 1 let­te­re a–d LA­DI in­for­ma­no gli as­si­cu­ra­ti sui lo­ro di­rit­ti e ob­bli­ghi, in par­ti­co­la­re sul­la pro­ce­du­ra di an­nun­cio e sull’ob­bli­go di evi­ta­re o ab­bre­via­re la di­soc­cu­pa­zio­ne.

2 Le cas­se di di­soc­cu­pa­zio­ne in­for­ma­no gli as­si­cu­ra­ti sui di­rit­ti e su­gli ob­bli­ghi de­ri­van­ti dai pro­pri com­pi­ti (art. 81 LA­DI).

3 I ser­vi­zi com­pe­ten­ti in­for­ma­no gli as­si­cu­ra­ti sui di­rit­ti e su­gli ob­bli­ghi de­ri­van­ti dai pro­pri com­pi­ti (art. 85 e 85b LA­DI).

74 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 23 Dati di controllo per l’esercizio del diritto all’indennità 75

(art. 17 cpv. 2 LA­DI)

1 L’as­si­cu­ra­to tra­smet­te i da­ti di con­trol­lo tra­mi­te il mo­du­lo «In­di­ca­zio­ni del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta».76

2 Ta­li da­ti for­ni­sco­no in­for­ma­zio­ni su:

a.
i gior­ni la­vo­ra­ti­vi per i qua­li l’as­si­cu­ra­to ren­de ve­ro­si­mi­le di es­se­re sta­to di­soc­cu­pa­to e ido­neo al col­lo­ca­men­to;
b.
tut­ti i fat­ti im­por­tan­ti per va­lu­ta­re il di­rit­to dell’as­si­cu­ra­to, co­me ma­lat­tia, ser­vi­zio mi­li­ta­re, as­sen­ze per va­can­ze, par­te­ci­pa­zio­ne a un prov­ve­di­men­to ine­ren­te al mer­ca­to del la­vo­ro, gua­da­gno in­ter­me­dio ed en­ti­tà del­la per­di­ta di la­vo­ro com­pu­ta­bi­le.77

3 ...78

4 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te prov­ve­de af­fin­ché al­la fi­ne del me­se l’as­si­cu­ra­to di­spon­ga del mo­du­lo «In­di­ca­zio­ni del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta».79

5 ...80

75 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 24 nov. 1999, in vi­go­re dal 1° gen. 2000 (RU 2000 174).

76 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

77 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

78 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 26 mag. 2021, con ef­fet­to dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

79 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

80In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2000 (RU 2002 1094). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 2 mar. 2012, con ef­fet­to dal 1° apr. 2012 (RU 2012 1203).

Art. 24 Esame dell’idoneità al collocamento e dell’entità della perdita di lavoro computabile 81

(art. 49 LP­GA; art. 11 e 15 LA­DI)

1 Se con­si­de­ra l’as­si­cu­ra­to non ido­neo al col­lo­ca­men­to o se l’en­ti­tà del­la per­di­ta di la­vo­ro com­pu­ta­bi­le è mu­ta­ta, il ser­vi­zio com­pe­ten­te ne in­for­ma la cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne.

2 Il ser­vi­zio ema­na una de­ci­sio­ne al ri­guar­do.

81Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 25 Attenuazione dell’obbligo di presentarsi ai colloqui di consulenza e di controllo e temporanea esenzione dall’obbligo dell’idoneità al collocamento 82

(art. 15 cpv. 1 e 17 cpv. 2 LA­DI)

Su ri­chie­sta dell’as­si­cu­ra­to, il ser­vi­zio com­pe­ten­te de­ci­de di:

a.
eso­ne­ra­re que­st’ul­ti­mo, per una set­ti­ma­na al mas­si­mo, dall’ob­bli­go dell’ido­nei­tà al col­lo­ca­men­to per con­sen­tir­gli di re­car­si all’este­ro on­de par­te­ci­pa­re a un’ele­zio­ne o a una vo­ta­zio­ne d’im­por­tan­za na­zio­na­le, op­pu­re au­to­riz­zar­lo a po­sti­ci­pa­re la da­ta del suo col­lo­quio di con­su­len­za e di con­trol­lo nel ca­so in cui que­sto sia pre­vi­sto nei tre gior­ni che pre­ce­do­no o che se­guo­no il gior­no dell’ele­zio­ne o del­la vo­ta­zio­ne;
b.
eso­ne­ra­re l’as­si­cu­ra­to af­fet­to da un gra­ve im­pe­di­men­to fi­si­co o psi­chi­co dall’ob­bli­go di pre­sen­tar­si ai col­lo­qui di con­su­len­za e di con­trol­lo pres­so il ser­vi­zio com­pe­ten­te, se le cir­co­stan­ze lo esi­go­no e la con­su­len­za e il con­trol­lo pos­so­no es­se­re as­si­cu­ra­ti al­tri­men­ti;
c.
eso­ne­ra­re l’as­si­cu­ra­to, per tre set­ti­ma­ne al mas­si­mo, dai col­lo­qui di con­su­len­za e di con­trol­lo se que­sti de­ve re­car­si all’este­ro per un col­lo­quio di la­vo­ro, se svol­ge uno sta­ge d’orien­ta­men­to pro­fes­sio­na­le o se si sot­to­po­ne a un te­st d’ido­nei­tà pro­fes­sio­na­le nel luo­go di la­vo­ro;
d.
au­to­riz­za­re l’as­si­cu­ra­to a po­sti­ci­pa­re il suo col­lo­quio di con­su­len­za e di con­trol­lo se que­sti di­mo­stra di non po­ter es­se­re pre­sen­te il gior­no sta­bi­li­to a cau­sa di un im­pe­gno in­de­ro­ga­bi­le, in par­ti­co­la­re se de­ve pre­sen­zia­re a un col­lo­quio di la­vo­ro;
e.
eso­ne­ra­re l’as­si­cu­ra­to, per tre gior­ni al mas­si­mo, dall’ob­bli­go dell’ido­nei­tà al col­lo­ca­men­to se que­sti è di­ret­ta­men­te toc­ca­to da un par­ti­co­la­re even­to fa­mi­lia­re, se­gna­ta­men­te un ma­tri­mo­nio, una na­sci­ta, un de­ces­so o la ne­ces­si­tà di cu­ra­re un fi­glio ma­la­to o un pa­ren­te pros­si­mo. Se la da­ta di un ta­le even­to coin­ci­de con quel­la pre­vi­sta per il col­lo­quio di con­su­len­za e di con­trol­lo, vie­ne fis­sa­ta una nuo­va da­ta.

82 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 25a83

83In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2000 (RU 2002 1094). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 2 mar. 2012, con ef­fet­to dal 1° apr. 2012 (RU 2012 1203).

Art. 26 Ricerche personali di lavoro dell’assicurato 84

(art. 40 e 43 LP­GA, 17 cpv. 1 e 30 cpv. 1 lett. c LA­DI)85

1 L’as­si­cu­ra­to de­ve fi­na­liz­za­re i pro­pri sfor­zi di ri­cer­ca di la­vo­ro, di re­go­la sot­to for­ma di do­man­de d’im­pie­go or­di­na­rie.

2 L’as­si­cu­ra­to de­ve inol­tra­re la pro­va del­le ri­cer­che di la­vo­ro per ogni pe­rio­do di con­trol­lo al più tar­di il quin­to gior­no del me­se se­guen­te o il pri­mo gior­no la­vo­ra­ti­vo suc­ces­si­vo a ta­le da­ta. Se l’as­si­cu­ra­to la­scia sca­de­re il ter­mi­ne sen­za va­li­do mo­ti­vo, le ri­cer­che di la­vo­ro non po­tran­no più es­se­re pre­se in con­si­de­ra­zio­ne.86

3 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te ve­ri­fi­ca ogni me­se le ri­cer­che di la­vo­ro dell’as­si­cu­ra­to.87

84Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 6 nov. 1996, in vi­go­re dal 1° gen. 1997 (RU 1996 3071).

85 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

86 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

87 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 24 nov. 1999, in vi­go­re dal 1° gen. 2000 (RU 2000 174).

Art. 27 Giorni esenti dall’obbligo di controllo 88

(art. 17 cpv. 2 LA­DI)

1 Do­po 60 gior­ni di di­soc­cu­pa­zio­ne con­trol­la­ta du­ran­te il ter­mi­ne qua­dro, l’as­si­cu­ra­to ha di­rit­to a cin­que gior­ni con­se­cu­ti­vi sen­za con­trol­lo, che può sce­glie­re li­be­ra­men­te. Du­ran­te i gior­ni esen­ti dall’ob­bli­go di con­trol­lo non de­ve ne­ces­sa­ria­men­te es­se­re ido­neo al col­lo­ca­men­to, ma de­ve adem­pie­re gli al­tri pre­sup­po­sti da cui di­pen­de il di­rit­to all’in­den­ni­tà (art. 8 LA­DI).

2 So­no con­si­de­ra­ti gior­ni di di­soc­cu­pa­zio­ne con­trol­la­ta quel­li du­ran­te i qua­li l’as­si­cu­ra­to adem­pie i pre­sup­po­sti da cui di­pen­de il di­rit­to all’in­den­ni­tà.

3 L’as­si­cu­ra­to de­ve in­for­ma­re con al­me­no 14 gior­ni di an­ti­ci­po il ser­vi­zio com­pe­ten­te del­la sua in­ten­zio­ne di pren­de­re i gior­ni esen­ti dall’ob­bli­go di con­trol­lo cui ha di­rit­to. Se poi ri­nun­cia ad av­va­ler­se­ne sen­za mo­ti­vo scu­sa­bi­le, ta­li gior­ni so­no non­di­me­no con­si­de­ra­ti pre­si. I gior­ni esen­ti dall’ob­bli­go di con­trol­lo pos­so­no es­se­re pre­si sol­tan­to in bloc­chi set­ti­ma­na­li.

4 L’as­si­cu­ra­to che, du­ran­te un gua­da­gno in­ter­me­dio, pren­de le va­can­ze cui ha di­rit­to in vir­tù del con­trat­to di la­vo­ro con­ser­va an­che per que­sto pe­rio­do il di­rit­to a pa­ga­men­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 41a. I gior­ni di va­can­za pre­si du­ran­te il gua­da­gno in­ter­me­dio so­no de­dot­ti dai gior­ni esen­ti dall’ob­bli­go di con­trol­lo ac­cu­mu­la­ti si­no all’ini­zio del­le va­can­ze.

5 L’as­si­cu­ra­to che par­te­ci­pa a un prov­ve­di­men­to ine­ren­te al mer­ca­to del la­vo­ro può di­spor­re, du­ran­te que­sto pe­rio­do, di un nu­me­ro di gior­ni esen­ti dall’ob­bli­go di con­trol­lo non su­pe­rio­re a quel­lo cui dà di­rit­to la du­ra­ta com­ples­si­va del prov­ve­di­men­to. I gior­ni esen­ti dall’ob­bli­go di con­trol­lo pos­so­no es­se­re pre­si sol­tan­to d’in­te­sa con il re­spon­sa­bi­le del pro­gram­ma.

6 L’as­si­cu­ra­to non può pren­de­re gior­ni esen­ti dall’ob­bli­go di con­trol­lo né im­me­dia­ta­men­te pri­ma né du­ran­te né im­me­dia­ta­men­te do­po il suo sog­gior­no all’este­ro (art. 64 del re­go­la­men­to [CE] n. 883/200489). Al suo ri­tor­no, de­ve pre­sen­tar­si per­so­nal­men­te al ser­vi­zio com­pe­ten­te e far­vi va­le­re il pro­prio di­rit­to ai gior­ni esen­ti dall’ob­bli­go di con­trol­lo.90

88 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 24 nov. 1999, in vi­go­re dal 1° gen. 2000 (RU 2000 174).

89 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 18 cpv. 5.

90 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003 (RU 2003 1828). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 27a Periodo di controllo 91

(art. 18a LA­DI)92

È con­si­de­ra­to pe­rio­do di con­trol­lo ogni me­se ci­vi­le.

91In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

92 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 27b93

93In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 6 nov. 1996 (RU 1996 3071). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 24 nov. 1999, con ef­fet­to dal 1° gen. 2000 (RU 2000 174).

Sezione 3: Indennità

Art. 28 Scelta e mutamento della cassa 94

(art. 20 cpv. 1 LA­DI)

1 L’as­si­cu­ra­to è in­for­ma­to in me­ri­to al­le cas­se di di­soc­cu­pa­zio­ne di­spo­ni­bi­li e ne sce­glie una al più tar­di du­ran­te il pri­mo col­lo­quio di con­su­len­za e di con­trol­lo (art. 20a).

2 L’as­si­cu­ra­to può mu­ta­re cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne, du­ran­te il ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne, sol­tan­to se ab­ban­do­na il cam­po d’at­ti­vi­tà di det­ta cas­sa. Sal­vo al­la sca­den­za di un ter­mi­ne qua­dro, il mu­ta­men­to de­ve aver luo­go all’ini­zio di un pe­rio­do di con­trol­lo.

3 Al mu­ta­men­to di cas­sa, la nuo­va cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne ac­qui­si­sce i di­rit­ti di ac­ces­so ai da­ti del per­ti­nen­te ca­so as­si­cu­ra­ti­vo dall’ini­zio del pe­rio­do di con­trol­lo suc­ces­si­vo. La cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne pre­ce­den­te man­tie­ne i di­rit­ti di ac­ces­so al ca­so as­si­cu­ra­ti­vo per le pro­ce­du­re in cor­so.

94Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 29 Esercizio del diritto all’indennità 95

(art. 40 LP­GA; art. 20 cpv. 1 e 2 LA­DI)

1 Per il pri­mo pe­rio­do di con­trol­lo du­ran­te il ter­mi­ne qua­dro e in oc­ca­sio­ne di ogni nuo­va di­soc­cu­pa­zio­ne do­po un’in­ter­ru­zio­ne di al­me­no sei me­si, l’as­si­cu­ra­to fa va­le­re il suo di­rit­to con­se­gnan­do al­la cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne:

a.
la do­man­da d’in­den­ni­tà di di­soc­cu­pa­zio­ne;
b.
gli at­te­sta­ti del da­to­re di la­vo­ro de­gli ul­ti­mi due an­ni;
c.
il mo­du­lo «In­di­ca­zio­ni del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta»;
d.
le al­tre in­for­ma­zio­ni chie­ste dal­la cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne per va­lu­ta­re il di­rit­to all’in­den­ni­tà.

2 Al fi­ne di far va­le­re il suo di­rit­to all’in­den­ni­tà per gli ul­te­rio­ri pe­rio­di di con­trol­lo, l’as­si­cu­ra­to pre­sen­ta al­la cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne:

a.
il mo­du­lo «In­di­ca­zio­ni del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta»;
b.
gli at­te­sta­ti di gua­da­gno in­ter­me­dio;
c.
le al­tre in­for­ma­zio­ni chie­ste dal­la cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne per va­lu­ta­re il di­rit­to all’in­den­ni­tà.

3 Se ne­ces­sa­rio, la cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne fis­sa all’as­si­cu­ra­to un ter­mi­ne ade­gua­to per com­ple­ta­re il dos­sier e lo av­ver­te ri­guar­do al­le con­se­guen­ze dell’omis­sio­ne.

4 Se l’as­si­cu­ra­to non può pro­va­re, me­dian­te at­te­sta­ti, fat­ti ri­le­van­ti per va­lu­ta­re il di­rit­to all’in­den­ni­tà, la cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne può ec­ce­zio­nal­men­te te­ner con­to di una di­chia­ra­zio­ne fir­ma­ta dall’as­si­cu­ra­to, se que­sta ap­pa­re ve­ro­si­mi­le.

95Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 30 Pagamento delle indennità e attestato per le autorità fiscali 96

(art. 19 LP­GA; art. 20, 96b e 97a LA­DI)

1 La cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne pa­ga l’in­den­ni­tà per il pe­rio­do di con­trol­lo tra­scor­so di re­go­la nel cor­so del me­se se­guen­te.

2 L’as­si­cu­ra­to ri­ce­ve un con­teg­gio scrit­to.

3 La cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne con­se­gna all’as­si­cu­ra­to, a de­sti­na­zio­ne del­le au­to­ri­tà fi­sca­li, un at­te­sta­to con­cer­nen­te le pre­sta­zio­ni ri­ce­vu­te. Nei Can­to­ni che ne pre­ve­do­no la pos­si­bi­li­tà, l’at­te­sta­to è tra­smes­so al­le au­to­ri­tà fi­sca­li can­to­na­li di­ret­ta­men­te per via elet­tro­ni­ca (art. 97acpv. 1 lett. cbis e cpv. 8 LA­DI).

96Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 31 Anticipazione 97

(art. 19 LP­GA e 20 LA­DI)98

L’as­si­cu­ra­to ha di­rit­to a un’ade­gua­ta an­ti­ci­pa­zio­ne per i gior­ni con­trol­la­ti, se ren­de cre­di­bi­le il pro­prio di­rit­to al­le in­den­ni­tà.

97Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 nov. 1992, in vi­go­re dal 1° gen. 1993 (RU 1992 2409).

98 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 32 Indennità degli assicurati pensionati anticipatamente 99

(art. 18 cpv. 1 e 22 LA­DI)100

So­no con­si­de­ra­te pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia le pre­sta­zio­ni del­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le ob­bli­ga­to­ria e com­ple­men­ta­re al­le qua­li l’as­si­cu­ra­to ave­va di­rit­to quan­do ha rag­giun­to il li­mi­te d’età re­go­la­men­ta­re per il pen­sio­na­men­to an­ti­ci­pa­to.

99Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 6 dell’O dell’11 ago. 1999 sul pro­gram­ma di sta­bi­liz­za­zio­ne 1998, in vi­go­re dal 1° set. 1999 (RU 1999 2387).

100 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 33 Aliquota dell’indennità giornaliera 101

(art. 22 cpv. 2 e 3 LA­DI)102

1 Un ob­bli­go di man­te­ni­men­to nei con­fron­ti di fi­gli di età in­fe­rio­re ai 25 an­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 ca­po­ver­so 2 LA­DI è da­to qua­lo­ra l’as­si­cu­ra­to ab­bia un ob­bli­go di man­te­ni­men­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 277 del Co­di­ce ci­vi­le103.104

2 Il DE­FR pro­ce­de all’ade­gua­men­to dell’im­por­to mi­ni­mo se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 ca­po­ver­so 3 LA­DI ba­san­do­si su­gli ade­gua­men­ti all’evo­lu­zio­ne dei prez­zi e dei sa­la­ri nel qua­dro dell’AVS e dell’AI (art. 33ter LF del 20 dic. 1946105 sull’as­si­cu­ra­zio­ne per la vec­chia­ia e per i su­per­sti­ti). Il ri­sul­ta­to del cal­co­lo ef­fet­tua­to è ar­ro­ton­da­to all’uni­tà più vi­ci­na.106

3 So­no pre­se in con­si­de­ra­zio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 22 ca­po­ver­so 2 let­te­ra c LA­DI le ren­di­te di in­va­li­di­tà:

a.
dell’as­si­cu­ra­zio­ne in­va­li­di­tà;
b.
dell’as­si­cu­ra­zio­ne ob­bli­ga­to­ria con­tro gli in­for­tu­ni;
c.
dell’as­si­cu­ra­zio­ne mi­li­ta­re;
d.
del­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le;
e.
con­for­me­men­te al­la le­gi­sla­zio­ne di uno Sta­to mem­bro dell’Unio­ne eu­ro­pea;
f.
con­for­me­men­te al­la le­gi­sla­zio­ne di uno Sta­to mem­bro dell’AELS (Nor­ve­gia, Islan­da o Lie­ch­ten­stein).107

101Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

102 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

103 RS 210

104 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 2 mar. 2012, in vi­go­re dal 1° apr. 2012 (RU 2012 1203).

105 RS 831.10

106 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

107 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 34 Supplemento corrispondente agli assegni legali per i figli e la formazione

(art. 22 cpv. 1 LA­DI)

1 Il sup­ple­men­to cor­ri­spon­den­te agli as­se­gni le­ga­li per fi­gli e la for­ma­zio­ne è cal­co­la­to se­con­do la leg­ge di­sci­pli­nan­te gli as­se­gni fa­mi­lia­ri del Can­to­ne do­ve ri­sie­de l’as­si­cu­ra­to.108

2 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne co­mu­ni­ca an­nual­men­te agli or­ga­ni ese­cu­ti­vi, d’in­te­sa con l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li, le ali­quo­te e i prin­ci­pa­li pre­sup­po­sti del di­rit­to agli as­se­gni.109

108 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 2 mar. 2012, in vi­go­re dal 1° apr. 2012 (RU 2012 1203).

109 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 35 Conteggio AVS per le indennità di disoccupazione

(art. 32 LP­GA e 22a cpv. 2 LA­DI)110

1 La cas­sa de­du­ce la par­te del con­tri­bu­to AVS/AI/IPG del la­vo­ra­to­re dal­le in­den­ni­tà gior­na­lie­re se­con­do gli ar­ti­co­li 18 e se­guen­ti e 59cbis ca­po­ver­so 1 LA­DI.111

2 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li di­sci­pli­na, d’in­te­sa con l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne112, il con­teg­gio dei con­tri­bu­ti con l’AVS/AI/IPG, l’an­nun­cio dei red­di­ti che de­vo­no es­se­re iscrit­ti nei con­ti in­di­vi­dua­li dell’AVS e la co­per­tu­ra dei co­sti ri­sul­tan­ti.

3 L’Uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne-di­soc­cu­pa­zio­ne ve­ri­fi­ca, all’at­to dei suoi con­trol­li pe­rio­di­ci (art. 109 e 110), le de­du­zio­ni dei con­tri­bu­ti AVS da par­te del­la cas­sa e le no­ti­fi­ca­zio­ni al si­ste­ma di in­for­ma­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne-di­soc­cu­pa­zio­ne. Di­spo­ne le ne­ces­sa­rie ret­ti­fi­ca­zio­ni e co­mu­ni­ca le cor­ri­spon­den­ti os­ser­va­zio­ni all’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li.

4 Il con­trol­lo fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze esa­mi­na il con­teg­gio AVS com­pi­la­to dall’Uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne-di­soc­cu­pa­zio­ne per l’Uf­fi­cio cen­tra­le di com­pen­sa­zio­ne dell’AVS, non­ché i ver­sa­men­ti dei con­tri­bu­ti. Con­trol­la inol­tre i da­ti for­ni­ti dall’Uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne-di­soc­cu­pa­zio­ne all’Uf­fi­cio cen­tra­le di com­pen­sa­zio­ne dell’AVS per la te­nu­ta dei con­ti in­di­vi­dua­li.

110 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

111 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

112 Nuo­va espr. giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339). Di det­ta mod. è te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

Art. 36 Assicurazione obbligatoria degli infortuni non professionali 113

(art. 22acpv. 4 LA­DI)114

1 I det­ta­gli e la pro­ce­du­ra so­no ret­ti dal­la le­gi­sla­zio­ne sull’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro gli in­for­tu­ni115.116

2 Il con­tri­bu­to del fon­do di com­pen­sa­zio­ne am­mon­ta a un ter­zo del pre­mio dell’as­si­cu­ra­zio­ne ob­bli­ga­to­ria con­tro gli in­for­tu­ni non pro­fes­sio­na­li.117

113Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

114 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

115 RS 832.2

116 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 4 dell’O del 9 nov. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4393).

117 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 37 Periodo di calcolo per il guadagno assicurato

(art. 23 cpv. 1 LA­DI)118

1 Il gua­da­gno as­si­cu­ra­to è cal­co­la­to in ba­se al sa­la­rio me­dio de­gli ul­ti­mi sei me­si di con­tri­bu­zio­ne (art. 11) che pre­ce­do­no il ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne.119

2 Il gua­da­gno as­si­cu­ra­to è cal­co­la­to in ba­se al sa­la­rio me­dio de­gli ul­ti­mi 12 me­si di con­tri­bu­zio­ne che pre­ce­do­no il ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne se ta­le sa­la­rio è più ele­va­to del sa­la­rio me­dio di cui al ca­po­ver­so 1.120

3 Il pe­rio­do di cal­co­lo de­cor­re dal gior­no che pre­ce­de l’ini­zio del­la per­di­ta di gua­da­gno com­pu­ta­bi­le, in­di­pen­den­te­men­te dal­la da­ta dell’an­nun­cio al­la di­soc­cu­pa­zio­ne. A quel mo­men­to, l’as­si­cu­ra­to de­ve aver ver­sa­to con­tri­bu­ti per al­me­no 12 me­si du­ran­te il ter­mi­ne qua­dro per il pe­rio­do di con­tri­bu­zio­ne.121

3bis Se il sa­la­rio va­ria in se­gui­to all’ora­rio di la­vo­ro usua­le nel ra­mo, il gua­da­gno as­si­cu­ra­to è cal­co­la­to con­for­me­men­te ai ca­po­ver­si 1–3, al mas­si­mo tut­ta­via in ba­se all’ora­rio an­nuo me­dio con­ve­nu­to con­trat­tual­men­te.122

3ter ...123

4 Il gua­da­gno as­si­cu­ra­to è ri­de­fi­ni­to se, du­ran­te il ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne:124

a.
l’as­si­cu­ra­to ha eser­ci­ta­to inin­ter­rot­ta­men­te du­ran­te al­me­no sei me­si un’at­ti­vi­tà sog­get­ta a con­tri­bu­zio­ne per la qua­le ha ot­te­nu­to un sa­la­rio su­pe­rio­re al gua­da­gno as­si­cu­ra­to, e se è nuo­va­men­te di­soc­cu­pa­to;
b.125
l’en­ti­tà del­la per­di­ta di la­vo­ro com­pu­ta­bi­le dell’as­si­cu­ra­to è mu­ta­ta.126

5 ...127

118 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

119 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

120 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

121 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

122In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 ago. 1991 (RU 1991 2132). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

123In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995 (RU 1996 295). Abro­ga­to dal n. I dell’O dell’11 mar. 2011, con ef­fet­to dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

124 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

125 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

126Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

127 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2000 (RU 2002 1094). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 2 mar. 2012, con ef­fet­to dal 1° apr. 2012 (RU 2012 1203).

Art. 38 Provvedimenti finanziati dall’ente pubblico 128

(art. 23 cpv. 3bis LA­DI)

1 Per prov­ve­di­men­ti ine­ren­ti al mer­ca­to del la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 23 ca­po­ver­so 3bis pri­mo pe­rio­do LA­DI si in­ten­do­no tut­ti i prov­ve­di­men­ti di in­te­gra­zio­ne com­ple­ta­men­te o par­zial­men­te fi­nan­zia­ti dall’en­te pub­bli­co.

2 Per i prov­ve­di­men­ti di cui al ca­po­ver­so 1, il Can­to­ne prov­ve­de af­fin­ché non ven­ga at­te­sta­to all’at­ten­zio­ne del­le cas­se di di­soc­cu­pa­zio­ne al­cun gua­da­gno as­si­cu­ra­to.

128Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 39 Salario determinante in caso di computo di periodi assimilati a periodi di contribuzione

(art. 23 cpv. 1 LA­DI)

Per pe­rio­di che, se­con­do l’ar­ti­co­lo 13 ca­po­ver­so 2 let­te­re b-d LA­DI, so­no com­pu­ta­ti co­me pe­rio­di di con­tri­bu­zio­ne, è de­ter­mi­nan­te il sa­la­rio che l’as­si­cu­ra­to avreb­be nor­mal­men­te ot­te­nu­to.

Art. 40 Limite minimo del guadagno assicurato 129

(art. 23 cpv. 1 LA­DI)

Il gua­da­gno non è as­si­cu­ra­to qua­lo­ra, du­ran­te il pe­rio­do di cal­co­lo, non rag­giun­ga men­sil­men­te 500 fran­chi. I gua­da­gni ri­sul­tan­ti da più rap­por­ti di la­vo­ro so­no cu­mu­la­ti.

129 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 40a Conversione del guadagno mensile in guadagno giornaliero 130

(art. 23 cpv. 1 LA­DI)

Il gua­da­gno gior­na­lie­ro è de­ter­mi­na­to di­vi­den­do il gua­da­gno men­si­le per 21,7.

130Ori­gi­na­rio art. 40b.In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 25 apr. 1985, in vi­go­re dal 1° lug. 1985 (RU 1985 648).

Art. 40b Guadagno assicurato degli impediti fisici o psichici 131

(art. 23 cpv. 1 LA­DI)

Nel ca­so di as­si­cu­ra­ti che su­bi­sco­no, a ca­gio­ne del lo­ro sta­to di sa­lu­te, una me­no­ma­zio­ne del­la lo­ro ca­pa­ci­tà lu­cra­ti­va du­ran­te la di­soc­cu­pa­zio­ne o im­me­dia­ta­men­te pri­ma, è de­ter­mi­nan­te il gua­da­gno che cor­ri­spon­de al­la ca­pa­ci­tà lu­cra­ti­va ri­ma­nen­te.

131Ori­gi­na­rio art. 40c. In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 25 apr. 1985, in vi­go­re dal 1° lug. 1985 (RU 1985 648).

Art. 40c Concomitanza dell’adempimento del periodo di contribuzione e di un motivo di esenzione dai relativi obblighi 132

(art. 14 cpv. 1 e 23 cpv. 2bis LA­DI)

Se l’as­si­cu­ra­to com­pro­va un pe­rio­do di con­tri­bu­zio­ne suf­fi­cien­te e nel con­tem­po be­ne­fi­cia di un mo­ti­vo di esen­zio­ne dall’adem­pi­men­to del pe­rio­do di con­tri­bu­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 14 ca­po­ver­so 1 LA­DI, il suo gua­da­gno as­si­cu­ra­to è cal­co­la­to in ba­se al sa­la­rio per­ce­pi­to e al­la quo­ta glo­ba­le de­ter­mi­nan­te pro­por­zio­na­le al tas­so di inat­ti­vi­tà cau­sa­to dall’im­pe­di­men­to al la­vo­ro, a con­di­zio­ne che il tas­so di oc­cu­pa­zio­ne che l’as­si­cu­ra­to ave­va fi­no­ra avu­to som­ma­to al suo tas­so d’inat­ti­vi­tà cor­ri­spon­da­no ad un’at­ti­vi­tà a tem­po pie­no.

132 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 41 Quote globali per il guadagno assicurato 133

(art. 23 cpv. 2 LA­DI)134

1 Per il gua­da­gno as­si­cu­ra­to del­le per­so­ne che so­no eso­ne­ra­te dall’adem­pi­men­to del pe­rio­do di con­tri­bu­zio­ne o che ri­scuo­to­no un’in­den­ni­tà di di­soc­cu­pa­zio­ne al ter­mi­ne di una for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le di ba­se val­go­no le se­guen­ti quo­te glo­ba­li:135

a.136
153 fran­chi al gior­no per le per­so­ne in pos­ses­so di un ti­to­lo di li­vel­lo ter­zia­rio (ti­to­lo di scuo­la uni­ver­si­ta­ria, di for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le su­pe­rio­re o di for­ma­zio­ne equi­va­len­te);
b.137
127 fran­chi al gior­no per le per­so­ne in pos­ses­so di un ti­to­lo di li­vel­lo se­con­da­rio II (ti­to­lo di for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le di ba­se);
c.
102 fran­chi per gior­no per tut­te le al­tre per­so­ne di 20 an­ni o più e 40 fran­chi per gior­no per quel­le di età in­fe­rio­re a 20 an­ni.

2 Le quo­te glo­ba­li so­no ri­dot­te del 50 per cen­to per gli as­si­cu­ra­ti che:

a.138
so­no eso­ne­ra­ti dall’adem­pi­men­to del pe­rio­do di con­tri­bu­zio­ne in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 14 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a LA­DI even­tual­men­te in com­bi­na­zio­ne con uno dei mo­ti­vi di cui all’ar­ti­co­lo 14 ca­po­ver­so 1 let­te­re b o c LA­DI op­pu­re ri­scuo­to­no l’in­den­ni­tà di di­soc­cu­pa­zio­ne al ter­mi­ne di un ti­ro­ci­nio;
b.
so­no d’età in­fe­rio­re a 25 an­ni e
c.
non han­no ob­bli­ghi di man­te­ni­men­to nei con­fron­ti di fi­gli ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 33.

3 I ca­po­ver­si 1 e 2 non so­no ap­pli­ca­bi­li al­le per­so­ne il cui sa­la­rio di ap­pren­di­sta su­pe­ra la quo­ta glo­ba­le cor­ri­spon­den­te.

4 Mu­tan­do le cir­co­stan­ze per la de­ter­mi­na­zio­ne del­le quo­te glo­ba­li du­ran­te la ri­scos­sio­ne dell’in­den­ni­tà gior­na­lie­ra, è ap­pli­ca­bi­le la nuo­va quo­ta glo­ba­le a par­ti­re dal pe­rio­do di con­trol­lo cor­ri­spon­den­te.

5 Con­sul­ta­ta la com­mis­sio­ne di vi­gi­lan­za, il DE­FR può, con ef­fet­to dall’ini­zio dell’an­no ci­vi­le, ade­gua­re le quo­te glo­ba­li all’evo­lu­zio­ne sa­la­ria­le.

133Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

134 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

135 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

136 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

137 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

138Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 41a Indennità compensative 139

(art. 16 cpv. 2 lett. h e i non­ché 24 LA­DI)140

1 Se il red­di­to è in­fe­rio­re all’in­den­ni­tà di di­soc­cu­pa­zio­ne, l’as­si­cu­ra­to ha di­rit­to, nell’am­bi­to del ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne, a in­den­ni­tà com­pen­sa­ti­ve.141

2 Se non sus­si­ste il di­rit­to a in­den­ni­tà com­pen­sa­ti­ve se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 ca­po­ver­so 4 LA­DI, si ri­tie­ne ade­gua­to un red­di­to a par­ti­re dal 70 per cen­to del gua­da­gno as­si­cu­ra­to.142

3 Nel ca­so in cui le due par­ti ri­pren­da­no i rap­por­ti di la­vo­ro en­tro un an­no o li pro­se­gua­no do­po una di­sdet­ta cau­sa­ta da una mo­di­fi­ca del con­trat­to, il gua­da­gno in­ter­me­dio non è com­pu­ta­bi­le e l’as­si­cu­ra­to non ha di­rit­to ad al­cu­na in­den­ni­tà se:

a.
il tem­po di la­vo­ro è sta­to ri­dot­to e la ri­spet­ti­va di­mi­nu­zio­ne del sa­la­rio è ec­ces­si­va;
b.
il tem­po di la­vo­ro è man­te­nu­to, ma il sa­la­rio ri­dot­to.143

4 Se l’as­si­cu­ra­to non ha più di­rit­to a pa­ga­men­ti com­pen­sa­ti­vi ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 24 ca­po­ver­so 4 LA­DI, il red­di­to con­se­gui­to da un’at­ti­vi­tà non ido­nea du­ran­te un pe­rio­do di con­trol­lo è de­dot­to dall’in­den­ni­tà di di­soc­cu­pa­zio­ne cui ha di­rit­to.

5 Il red­di­to pro­ve­nien­te da un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te è com­pu­ta­to nel pe­rio­do di con­trol­lo du­ran­te il qua­le il la­vo­ro è sta­to for­ni­to. Le spe­se com­pro­va­te per il ma­te­ria­le e la mer­ce so­no de­dot­te dal red­di­to lor­do. Una quo­ta for­fet­ta­ria del 20 per cen­to è de­dot­ta dall’im­por­to re­stan­te per le al­tre spe­se pro­fes­sio­na­li.144

139In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

140 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

141Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 6 nov. 1996, in vi­go­re dal 1° gen. 1997 (RU 1996 3071).

142Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 12 nov. 1997, in vi­go­re dal 1° dic. 1997 (RU 1997 2446).

143 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

144 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 41b Termine quadro e numero di indennità giornaliere per gli assicurati prossimi all’età che dà diritto alla rendita AVS 145

(art. 27 cpv. 3 LA­DI)

1 L’as­si­cu­ra­to che ha aper­to un ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne in ba­se all’ar­ti­co­lo 13 LA­DI du­ran­te gli ul­ti­mi quat­tro an­ni pre­ce­den­ti il rag­giun­gi­men­to dell’età or­di­na­ria che dà di­rit­to al­la ren­di­ta AVS ha di­rit­to a 120 in­den­ni­tà gior­na­lie­re sup­ple­men­ta­ri.

2 Il ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne è pro­lun­ga­to fi­no al­la fi­ne del me­se che pre­ce­de quel­lo del ver­sa­men­to del­la ren­di­ta AVS.

3 Se il di­rit­to all’in­den­ni­tà è esau­ri­to, un nuo­vo ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne vie­ne aper­to qua­lo­ra i re­la­ti­vi pre­sup­po­sti sia­no adem­piu­ti.

145In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995 (RU 1996 295). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011(RU 2011 1179).

Art. 41c146

146 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003 (RU 2003 1828). Abro­ga­to dal n. I dell’O dell’11 mar. 2011, con ef­fet­to dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 42 Diritto all’indennità giornaliera in caso di incapacità al lavoro temporanea 147

(art. 28 LA­DI)

1 L’as­si­cu­ra­to che si tro­va tem­po­ra­nea­men­te in una si­tua­zio­ne di in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro to­ta­le o par­zia­le e in­ten­de far va­le­re il di­rit­to all’in­den­ni­tà gior­na­lie­ra de­ve an­nun­cia­re la sua in­ca­pa­ci­tà la­vo­ra­ti­va all’uf­fi­cio re­gio­na­le di col­lo­ca­men­to (URC) en­tro una set­ti­ma­na dall’ini­zio del­la me­de­si­ma.148

2 L’as­si­cu­ra­to che an­nun­cia l’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro tar­di­va­men­te sen­za va­li­do mo­ti­vo e che non ha in­di­ca­to ta­le in­ca­pa­ci­tà nep­pu­re nel mo­du­lo «In­di­ca­zio­ni del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta» per­de il di­rit­to all’in­den­ni­tà gior­na­lie­ra per i gior­ni di in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro pre­ce­den­ti l’an­nun­cio.

147 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

148 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 43149

149Abro­ga­to dal n. I dell’O del 28 ago. 1991, con ef­fet­to dal 1° gen. 1992 (RU 1991 2132).

Sezione 4: Sospensione del diritto all’indennità

Art. 44 Disoccupazione imputabile all’assicurato 150151

(art. 30 cpv. 1 lett. a LA­DI)152

1 La di­soc­cu­pa­zio­ne è se­gna­ta­men­te im­pu­ta­bi­le all’as­si­cu­ra­to che:

a.
con il suo com­por­ta­men­to, in par­ti­co­la­re con la vio­la­zio­ne dei suoi ob­bli­ghi con­trat­tua­li di la­vo­ro, ha for­ni­to al da­to­re di la­vo­ro un mo­ti­vo di di­sdet­ta del rap­por­to di la­vo­ro;
b.
ha di­sdet­to egli stes­so il rap­por­to di la­vo­ro, sen­za pre­via­men­te as­si­cu­rar­si un al­tro im­pie­go, a me­no che non si po­tes­se ra­gio­ne­vol­men­te esi­ge­re da lui di con­ser­va­re il vec­chio im­pie­go;
c.
ha di­sdet­to egli stes­so un rap­por­to di la­vo­ro di pre­su­mi­bi­le lun­ga du­ra­ta e ne ha con­clu­so un al­tro, di cui sa­pe­va o avreb­be do­vu­to sa­pe­re che sa­reb­be sta­to sol­tan­to di bre­ve du­ra­ta, a me­no che non si po­tes­se ra­gio­ne­vol­men­te esi­ge­re da lui di con­ser­va­re il vec­chio im­pie­go;
d.
ha ri­fiu­ta­to un’oc­cu­pa­zio­ne ade­gua­ta di du­ra­ta in­de­ter­mi­na­ta e ha con­clu­so un rap­por­to di la­vo­ro, di cui sa­pe­va o avreb­be do­vu­to sa­pe­re che sa­reb­be sta­to sol­tan­to di bre­ve du­ra­ta.

2 ...153

150Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 6 nov. 1996, in vi­go­re dal 1° gen. 1997 (RU 1996 3071).

151 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

152 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

153 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, con ef­fet­to dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 45 Inizio del termine di sospensione e durata della sospensione 154

(art. 30 cpv. 3 e 3bis LA­DI)

1 Il ter­mi­ne di so­spen­sio­ne del di­rit­to all’in­den­ni­tà de­cor­re dal pri­mo gior­no do­po:

a.
la ces­sa­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro, qua­lo­ra la di­soc­cu­pa­zio­ne sia im­pu­ta­bi­le all’as­si­cu­ra­to;
b.
l’at­to o l’omis­sio­ne per cui è sta­ta de­ci­sa la so­spen­sio­ne.

2 La so­spen­sio­ne è ese­gui­ta al ter­mi­ne del pe­rio­do di at­te­sa o di una so­spen­sio­ne già in cor­so.

3 La so­spen­sio­ne è di:

a.
1–15 gior­ni in ca­so di col­pa lie­ve;
b.
16–30 gior­ni in ca­so di col­pa me­dia­men­te gra­ve;
c.
31–60 gior­ni in ca­so di col­pa gra­ve.

4 Vi è col­pa gra­ve se l’as­si­cu­ra­to, sen­za va­li­do mo­ti­vo:

a.
ha ab­ban­do­na­to un’oc­cu­pa­zio­ne ade­gua­ta sen­za ga­ran­zia di una nuo­va; op­pu­re
b.
ha ri­fiu­ta­to un’oc­cu­pa­zio­ne ade­gua­ta.

5 Se l’as­si­cu­ra­to è ri­pe­tu­ta­men­te so­spe­so dal di­rit­to all’in­den­ni­tà, la du­ra­ta del­la so­spen­sio­ne è pro­lun­ga­ta in mo­do ade­gua­to. Per de­ter­mi­na­re il pro­lun­ga­men­to so­no pre­se in con­si­de­ra­zio­ne le so­spen­sio­ni de­gli ul­ti­mi due an­ni.

154 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Capitolo 2: Indennità per lavoro ridotto

Art. 46 Tempo di lavoro normale e ridotto 155

(art. 31 cpv. 1 e 35 cpv. 1 LA­DI)

1 Per tem­po di la­vo­ro nor­ma­le s’in­ten­de la du­ra­ta con­trat­tua­le del la­vo­ro svol­to dal la­vo­ra­to­re, ma al mas­si­mo la du­ra­ta se­con­do l’uso lo­ca­le nel ra­mo eco­no­mi­co in­te­res­sa­to. Per i la­vo­ra­to­ri oc­cu­pa­ti con il si­ste­ma del la­vo­ro fles­si­bi­le, l’ora­rio an­nuo me­dio con­ve­nu­to con­trat­tual­men­te è con­si­de­ra­to tem­po di la­vo­ro nor­ma­le.

2 Il tem­po di la­vo­ro è con­si­de­ra­to ri­dot­to sol­tan­to se, con­giun­ta­men­te al­le ore in esu­be­ro ef­fet­tua­te dal la­vo­ra­to­re, non rag­giun­ge il tem­po di la­vo­ro nor­ma­le. Per ore in esu­be­ro s’in­ten­do­no le ore pa­ga­te o non pa­ga­te che su­pe­ra­no il tem­po di la­vo­ro con­ve­nu­to con­trat­tual­men­te. Il sal­do di tem­po si­no a 20 ore ri­sul­tan­te dall’ora­rio di la­vo­ro fles­si­bi­le dell’azien­da e le ore pre­vi­ste dal­la stes­sa per com­pen­sa­re o re­cu­pe­ra­re pon­ti tra gior­ni fe­sti­vi non so­no con­si­de­ra­ti ore in esu­be­ro.

3 Dal pri­mo gior­no del pri­mo pe­rio­do di con­teg­gio per cui è ver­sa­ta un’in­den­ni­tà per la­vo­ro ri­dot­to o per in­tem­pe­rie de­cor­re un ter­mi­ne qua­dro di due an­ni per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne.

4 Se al mo­men­to dell’in­tro­du­zio­ne del la­vo­ro ri­dot­to au­to­riz­za­to per l’azien­da o per il set­to­re d’eser­ci­zio non de­cor­re al­cun ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne, le ore in esu­be­ro ef­fet­tua­te dai sin­go­li la­vo­ra­to­ri nei sei me­si pre­ce­den­ti so­no de­dot­te dal­la lo­ro per­di­ta di la­vo­ro.

5 Du­ran­te il ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne, le ore in esu­be­ro ef­fet­tua­te dai sin­go­li la­vo­ra­to­ri si­no a una nuo­va per­di­ta di la­vo­ro, ma al mas­si­mo ne­gli ul­ti­mi do­di­ci me­si, so­no de­dot­te dal­la lo­ro per­di­ta di la­vo­ro.

155 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 24 nov. 1999, in vi­go­re dal 1° gen. 2000 (RU 2000 174).

Art. 46a156

156 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 25 apr. 1985 (RU 1985 648). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 24 nov. 1999, con ef­fet­to dal 1° gen. 2000 (RU 2000 174).

Art. 46b Perdita di lavoro controllabile 157

(art. 31 cpv. 3 lett. a LA­DI)

1 La per­di­ta di la­vo­ro può es­se­re suf­fi­cien­te­men­te con­trol­la­bi­le so­lo se le ore di la­vo­ro so­no con­trol­la­te dall’azien­da.

2 Il da­to­re di la­vo­ro con­ser­va du­ran­te cin­que an­ni i do­cu­men­ti re­la­ti­vi al con­trol­lo del­le ore di la­vo­ro.

157In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 6 nov. 1996, in vi­go­re dal 1° gen. 1997 (RU 1996 3071).

Art. 47 Perfezionamento professionale nell’azienda

(art. 31 LA­DI)

1 Il di­rit­to all’in­den­ni­tà per la­vo­ro ri­dot­to sus­si­ste an­che quan­do il da­to­re di la­vo­ro, con il con­sen­so del ser­vi­zio can­to­na­le, uti­liz­za com­ple­ta­men­te o par­zial­men­te il tem­po di la­vo­ro sop­pres­so per il per­fe­zio­na­men­to pro­fes­sio­na­le dei la­vo­ra­to­ri col­pi­ti.

2 Il ser­vi­zio can­to­na­le può da­re il suo con­sen­so sol­tan­to se il per­fe­zio­na­men­to pro­fes­sio­na­le:

a.
pro­cu­ra ca­pa­ci­tà o co­no­scen­ze di cui il la­vo­ra­to­re può be­ne­fi­cia­re an­che nel ca­so di mu­ta­men­to d’im­pie­go o che gli so­no in­di­spen­sa­bi­li per man­te­ne­re il po­sto di la­vo­ro at­tua­le;
b.
è or­ga­niz­za­to da per­so­ne com­pe­ten­ti se­con­do un pro­gram­ma pre­sta­bi­li­to;
c.
e ri­go­ro­sa­men­te se­pa­ra­to dall’at­ti­vi­tà usua­le dell’azien­da; e
d.
non gio­va esclu­si­va­men­te o pre­pon­de­ran­te­men­te agli in­te­res­si del da­to­re di la­vo­ro.

Art. 48 Perdita di lavoro computabile per i lavoratori a domicilio

(art. 32 cpv. 1 LA­DI)

1 La per­di­ta di la­vo­ro dei la­vo­ra­to­ri a do­mi­ci­lio non è com­pu­ta­ta all’at­to del cal­co­lo del­la per­di­ta di la­vo­ro dell’azien­da.

2 La per­di­ta di la­vo­ro di un la­vo­ra­to­re a do­mi­ci­lio è com­pu­ta­ta sol­tan­to nel­la mi­su­ra in cui il suo sa­la­rio, per un pe­rio­do di con­teg­gio, sia in­fe­rio­re del 20 per cen­to o più al sa­la­rio me­dio che det­to la­vo­ra­to­re ha ot­te­nu­to in­nan­zi il pri­mo pe­rio­do di con­teg­gio, ma al mas­si­mo du­ran­te gli ul­ti­mi 12 me­si.

Art. 48a Perdita di almeno il 10 per cento delle ore di lavoro 158

(art. 32 cpv. 1 lett. b LA­DI)

1 La per­di­ta di al­me­no il 10 per cen­to è cal­co­la­ta sul­le ore nor­ma­li di la­vo­ro a con­ta­re dall’ini­zio del la­vo­ro ri­dot­to, se l’in­tro­du­zio­ne di que­st’ul­ti­mo non coin­ci­de con l’ini­zio di un pe­rio­do di con­teg­gio e se in quel­lo pre­ce­den­te il la­vo­ro non è sta­to ri­dot­to.

2 La per­di­ta di al­me­no il 10 per cen­to è cal­co­la­ta sul­le ore nor­ma­li di la­vo­ro si­no al­la fi­ne del la­vo­ro ri­dot­to, se il la­vo­ro è ri­pre­so a pie­no tem­po pri­ma del­la fi­ne di un pe­rio­do di con­teg­gio e se in quel­lo se­guen­te il la­vo­ro non è ri­dot­to.

3 I pe­rio­di di con­teg­gio, nei qua­li il la­vo­ro è sta­to ri­dot­to so­lo par­zial­men­te nel sen­so dei ca­po­ver­si 1 e 2, so­no com­pu­ta­ti in­te­gral­men­te per de­ter­mi­na­re la du­ra­ta mas­si­ma dell’in­den­ni­tà (art. 35 LA­DI).

158In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 25 apr. 1985, in vi­go­re dal 1° lug. 1985 (RU 1985 648).

Art. 48b Analisi aziendale 159

(art. 31 cpv. 1bis e 83 cpv. 1 lett. s LA­DI)

1 Se ha se­ri mo­ti­vi di du­bi­ta­re che la di­mi­nu­zio­ne del la­vo­ro sia tem­po­ra­nea e per­met­ta di con­ser­va­re i po­sti di la­vo­ro in que­stio­ne (art. 31 cpv. 1 lett. d LA­DI), il ser­vi­zio can­to­na­le può chie­de­re all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne di af­fi­da­re l’ana­li­si azien­da­le a un ter­zo.

2 Es­so ne in­for­ma il da­to­re di la­vo­ro e lo av­ver­te che, se l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne ac­co­glie ta­le do­man­da, la de­ci­sio­ne re­la­ti­va al pre­an­nun­cio di la­vo­ro ri­dot­to sa­rà rin­via­ta al ter­mi­ne dell’ana­li­si.

159 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 49 Giorno di lavoro intero

(art. 32 cpv. 2 LA­DI)

È con­si­de­ra­to gior­no di la­vo­ro in­te­ro il quin­to del­la du­ra­ta nor­ma­le del la­vo­ro set­ti­ma­na­le com­piu­to dal la­vo­ra­to­re (art. 46).

Art. 50 Periodo di attesa 160

(art. 32 cpv. 2 LA­DI)

1 Per de­ter­mi­na­re il pe­rio­do di at­te­sa si som­ma­no i pe­rio­di di con­teg­gio per cui so­no sta­te per­ce­pi­te in­den­ni­tà per la­vo­ro ri­dot­to ai pe­rio­di di con­teg­gio per cui so­no sta­te per­ce­pi­te in­den­ni­tà per in­tem­pe­rie.

2 Per ogni pe­rio­do di con­teg­gio, dal­la per­di­ta di la­vo­ro com­pu­ta­bi­le è de­dot­to un pe­rio­do d’at­te­sa di un gior­no.161

3 ...162

160Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

161 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° lug. 2020, in vi­go­re dal 1° set. 2020 (RU 2020 2875).

162 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 set. 2003 (RU 20033491). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 gen. 2016, in vi­go­re dal 1° feb. 2016 al 31 lug. 2017 (RU 2016351).

Art. 51 Perdite di lavoro dovute a provvedimenti delle autorità o ad altre circostanze non imputabili al datore di lavoro

(art. 32 cpv. 3 LA­DI)

1 Le per­di­te di la­vo­ro do­vu­te a prov­ve­di­men­ti del­le au­to­ri­tà o ad al­tre cir­co­stan­ze non im­pu­ta­bi­li al da­to­re di la­vo­ro so­no com­pu­ta­bi­li se il da­to­re di la­vo­ro non può evi­tar­le me­dian­te prov­ve­di­men­ti ade­gua­ti ed eco­no­mi­ca­men­te sop­por­ta­bi­li o ren­de­re un ter­zo re­spon­sa­bi­le del dan­no.

2 La per­di­ta di la­vo­ro è se­gna­ta­men­te com­pu­ta­bi­le se è sta­ta ca­gio­na­ta da:

a.
il di­vie­to di im­por­ta­re o di espor­ta­re ma­te­rie pri­me o mer­ci;
b.
il con­tin­gen­ta­men­to del­le ma­te­rie pri­me o dei ma­te­ria­li d’eser­ci­zio, com­pre­si i com­bu­sti­bi­li;
c.
re­stri­zio­ni di tra­spor­to o chiu­su­ra del­le vie d’ac­ces­so;
d.
in­ter­ru­zio­ni di lun­ga du­ra­ta o re­stri­zio­ni no­te­vo­li dell’ap­prov­vi­gio­na­men­to ener­ge­ti­co;
e.
dan­ni cau­sa­ti da for­ze na­tu­ra­li.

3 La per­di­ta di la­vo­ro non è com­pu­ta­bi­le se i prov­ve­di­men­ti del­le au­to­ri­tà so­no do­vu­ti a cir­co­stan­ze del­le qua­li il da­to­re di la­vo­ro è re­spon­sa­bi­le.

4 La per­di­ta di la­vo­ro do­vu­ta a un dan­no non è com­pu­ta­ta nel­la mi­su­ra in cui sia co­per­ta da un’as­si­cu­ra­zio­ne pri­va­ta. Se il da­to­re di la­vo­ro non è as­si­cu­ra­to con­tro una ta­le per­di­ta, an­cor­ché l’as­si­cu­ra­zio­ne sia pos­si­bi­le, la per­di­ta di la­vo­ro è com­pu­ta­ta il più pre­sto do­po la fi­ne del pe­rio­do di di­sdet­ta ap­pli­ca­bi­le al con­trat­to di la­vo­ro in­di­vi­dua­le.

Art. 51a Perdite di lavoro in seguito a perdite di clientela dovute a condizioni meteorologiche 163

(art. 32 cpv. 3 LA­DI)

1 Una per­di­ta di la­vo­ro è com­pu­ta­bi­le quan­do è ri­con­du­ci­bi­le a con­di­zio­ni me­teo­ro­lo­gi­che ec­ce­zio­na­li che im­mo­bi­liz­za­no l’azien­da o li­mi­ta­no no­te­vol­men­te la sua at­ti­vi­tà.

2 Per un’azien­da so­no se­gna­ta­men­te con­si­de­ra­te con­di­zio­ni me­teo­ro­lo­gi­che ec­ce­zio­na­li la man­can­za di ne­ve in una re­gio­ne di sport in­ver­na­li, se si ma­ni­fe­sta in un pe­rio­do in cui è pro­va­to che l’azien­da è ri­ma­sta aper­ta in tre de­gli ul­ti­mi cin­que an­ni pre­ce­den­ti.

3 L’at­ti­vi­tà dell’azien­da è con­si­de­ra­ta no­te­vol­men­te li­mi­ta­ta se la ci­fra d’af­fa­ri con­se­gui­ta nel cor­ri­spon­den­te pe­rio­do di con­teg­gio non su­pe­ra il 25 per cen­to del­la me­dia del­le ci­fre d’af­fa­ri rea­liz­za­te nel cor­so de­gli ul­ti­mi cin­que an­ni du­ran­te il me­de­si­mo pe­rio­do.

4 Per ogni pe­rio­do di con­teg­gio vie­ne de­dot­to dal­la du­ra­ta del­la per­di­ta di la­vo­ro com­pu­ta­bi­le un ter­mi­ne d’at­te­sa di tre gior­ni in­te­ri di la­vo­ro. Nel­le azien­de la cui at­ti­vi­tà è esclu­si­va­men­te sta­gio­na­le, il ter­mi­ne d’at­te­sa è, per la pri­ma per­di­ta di la­vo­ro del­la sta­gio­ne, di due set­ti­ma­ne.

5 So­no con­si­de­ra­ti gior­ni d’at­te­sa com­piu­ti sol­tan­to i gior­ni di la­vo­ro per­si du­ran­te i qua­li il la­vo­ra­to­re era vin­co­la­to da un rap­por­to di la­vo­ro e per il qua­le ha ri­ce­vu­to dal da­to­re di la­vo­ro un com­pen­so al­me­no equi­va­len­te all’in­den­ni­tà per la­vo­ro ri­dot­to.

6 Le di­spo­si­zio­ni del pre­sen­te ar­ti­co­lo so­no ap­pli­ca­bi­li an­che ai la­vo­ra­to­ri il cui rap­por­to di la­vo­ro è di du­ra­ta de­ter­mi­na­ta.

163In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 ago. 1991, in vi­go­re dal 1° gen. 1992 (RU 1991 2132). Giu­sta il n. II di det­ta mod. il ter­mi­ne di at­te­sa di due set­ti­ma­ne a nor­ma del cpv. 4 può co­min­cia­re a de­cor­re­re già pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te mo­di­fi­ca, nel­la mi­su­ra in cui è sta­to pre­an­nun­cia­to il la­vo­ro ri­dot­to.

Art. 52 Settore d’esercizio

(art. 32 cpv. 4 LA­DI)

1 Un set­to­re d’eser­ci­zio è pa­ri­fi­ca­to ad un’azien­da se co­sti­tui­sce un’uni­tà or­ga­ni­ca prov­vi­sta di per­so­na­le e di mez­zi tec­ni­ci pro­pri la qua­le:

a.
di­pen­de da una di­re­zio­ne au­to­no­ma in se­no all’azien­da, op­pu­re
b.
for­ni­sce pre­sta­zio­ni che po­treb­be­ro es­se­re for­ni­te ed of­fer­te sul mer­ca­to da azien­de au­to­no­me.

2 Il da­to­re di la­vo­ro, con il pre­an­nun­cio di la­vo­ro ri­dot­to in un set­to­re d’eser­ci­zio, de­ve pre­sen­ta­re un or­ga­ni­gram­ma del com­ples­so dell’azien­da.

Art. 53 Periodo di conteggio

(art. 32 cpv. 5 LA­DI)

1 È con­si­de­ra­to pe­rio­do di con­teg­gio un pe­rio­do di tem­po di quat­tro set­ti­ma­ne se i sa­la­ri so­no pa­ga­ti ad in­ter­val­li di una, due o quat­tro set­ti­ma­ne. In tut­ti gli al­tri ca­si, il pe­rio­do di con­teg­gio è di un me­se.

2 Se un’azien­da pre­ve­de di­ver­si pe­rio­di di sa­la­rio, all’in­den­ni­tà per la­vo­ro ri­dot­to è ap­pli­ca­bi­le il pe­rio­do di con­teg­gio cor­ri­spon­den­te a un me­se o a quat­tro set­ti­ma­ne.

Art. 54 Perdita di lavoro computabile in caso di lavoro ridotto prima o dopo giorni festivi o vacanze aziendali

(art. 33 cpv. 1 lett. c LA­DI)

1 La per­di­ta di la­vo­ro non è com­pu­ta­bi­le:

a.
du­ran­te i due gior­ni di la­vo­ro im­me­dia­ta­men­te pre­ce­den­ti o se­guen­ti gior­ni fe­sti­vi che non ca­do­no di sa­ba­to o di do­me­ni­ca;
b.
du­ran­te cin­que gior­ni di la­vo­ro im­me­dia­ta­men­te pre­ce­den­ti e se­guen­ti le va­can­ze azien­da­li.

2 Nei ca­si di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra b, l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne può, su do­man­da del da­to­re di la­vo­ro, ac­cor­da­re de­ro­ghe, se cir­co­stan­ze par­ti­co­la­ri con­sen­to­no di esclu­de­re qual­sia­si abu­so. Il da­to­re di la­vo­ro de­ve pre­sen­ta­re la do­man­da al ser­vi­zio can­to­na­le, che la tra­smet­te all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne con il suo pre­av­vi­so.164

164Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 6 nov. 1996, in vi­go­re dal 1° gen. 1997 (RU 1996 3071).

Art. 54a Oscillazioni stagionali del grado di occupazione 165

(art. 33 cpv. 1 lett. be 3 LA­DI)

Le oscil­la­zio­ni del gra­do di oc­cu­pa­zio­ne so­no con­si­de­ra­te sta­gio­na­li se la per­di­ta di la­vo­ro non su­pe­ra la per­di­ta di la­vo­ro me­dia ve­ri­fi­ca­ta­si du­ran­te lo stes­so pe­rio­do nei due an­ni pre­ce­den­ti.

165 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 24 nov. 1999, in vi­go­re dal 1° gen. 2000 (RU 2000 174).

Art. 55 Calcolo dell’indennità in caso di lavoro ridotto per lavoratori a domicilio

(art. 34 cpv. 2 LA­DI)

L’in­den­ni­tà in ca­so di la­vo­ro ri­dot­to per la­vo­ra­to­ri a do­mi­ci­lio è cal­co­la­ta se­con­do il sa­la­rio me­dio del pe­rio­do di ri­fe­ri­men­to (art. 48 cpv. 2).

Art. 56 Calcolo dell’indennità per lavoro ridotto ai beneficiari di assegni per il periodo di introduzione

(art. 34 cpv. 2 LA­DI)

1 L’in­den­ni­tà per la­vo­ro ri­dot­to a gli as­si­cu­ra­ti be­ne­fi­cia­ri di as­se­gni per il pe­rio­do d’in­tro­du­zio­ne (art. 65 LA­DI) è cal­co­la­ta se­con­do il sa­la­rio con­ve­nu­to con­trat­tual­men­te per il pe­rio­do di in­tro­du­zio­ne; non è te­nu­to con­to de­gli as­se­gni per il pe­rio­do di in­tro­du­zio­ne.

2 L’in­den­ni­tà per la­vo­ro ri­dot­to, se la ri­du­zio­ne rag­giun­ge il 100 per cen­to, e cal­co­la­ta se­con­do il sa­la­rio con­ve­nu­to con­trat­tual­men­te per il pe­rio­do se­guen­te quel­lo d’in­tro­du­zio­ne.

Art. 57 Basi di calcolo nel caso di oscillazioni rilevanti del salario 166

(art. 34 cpv. 3 LA­DI)

Se il sa­la­rio dell’ul­ti­mo me­se di con­tri­bu­zio­ne si sco­sta di al­me­no il 10 per cen­to dal sa­la­rio me­dio de­gli ul­ti­mi 12 me­si, l’in­den­ni­tà per la­vo­ro ri­dot­to è cal­co­la­ta in ba­se a que­sto sa­la­rio me­dio.

166 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 57a Perdita di lavoro massima 167

(art. 35 cpv. 1bis LA­DI)

1 Se, du­ran­te il ter­mi­ne qua­dro, la per­di­ta di la­vo­ro su­pe­ra l’85 per cen­to dell’ora­rio nor­ma­le di la­vo­ro dell’azien­da per più di quat­tro pe­rio­di di con­teg­gio con­se­cu­ti­vi o sin­go­li, il di­rit­to all’in­den­ni­tà per la­vo­ro ri­dot­to è da­to sol­tan­to per i pri­mi quat­tro pe­rio­di di con­teg­gio.

2 L’ora­rio nor­ma­le di la­vo­ro dell’azien­da è de­fi­ni­to nell’ar­ti­co­lo 46.

167In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

Art. 57b168

168 In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 feb. 2009 (RU 20091027). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° lug. 2020, in vi­go­re dal 1° set. 2020 al 30 giu. 2021 (RU 2020 2875, 2021 382).

Art. 58 Termine di preannuncio 169

(art. 36 cpv. 1 LA­DI)

1 Il ter­mi­ne di pre­an­nun­cio per la­vo­ro ri­dot­to è ec­ce­zio­nal­men­te di tre gior­ni se il da­to­re di la­vo­ro pro­va che il la­vo­ro ri­dot­to ha do­vu­to es­se­re in­tro­dot­to per cir­co­stan­ze im­prov­vi­se e im­pre­ve­di­bi­li.

2 Il la­vo­ro ri­dot­to può es­se­re pre­an­nun­cia­to im­me­dia­ta­men­te pri­ma del suo ini­zio, se ne­ces­sa­rio per te­le­fo­no, qua­lo­ra in un’azien­da le pos­si­bi­li­tà di la­vo­ro di­pen­da­no dall’en­tra­ta gior­na­lie­ra del­le or­di­na­zio­ni e non si pos­sa la­vo­ra­re per la co­sti­tu­zio­ne di ri­ser­ve. Il da­to­re di la­vo­ro de­ve con­fer­ma­re il pre­an­nun­cio te­le­fo­ni­co sen­za in­du­gio e per iscrit­to.

3 Il ca­po­ver­so 2 si ap­pli­ca an­che se il da­to­re di la­vo­ro non ha po­tu­to da­re il pre­an­nun­cio nel ter­mi­ne pre­scrit­to.

4 Se il da­to­re di la­vo­ro non ha pre­an­nun­cia­to il la­vo­ro ri­dot­to nel ter­mi­ne pre­scrit­to sen­za va­li­do mo­ti­vo, la per­di­ta di la­vo­ro è com­pu­ta­bi­le sol­tan­to a con­ta­re dal mo­men­to in cui sca­de il ter­mi­ne im­par­ti­to per il pre­an­nun­cio.

5 In ca­so di per­di­te di la­vo­ro in se­gui­to a per­di­te di clien­te­la do­vu­te a con­di­zio­ni me­teo­ro­lo­gi­che si ap­pli­ca l’ar­ti­co­lo 69 ca­po­ver­si 1 e 2.

169 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 59 Documenti da presentare

(art. 36 cpv. 2, 3 e 5 LA­DI)170

1 Con il pre­an­nun­cio di la­vo­ro ri­dot­to, il da­to­re di la­vo­ro de­ve, in più del­le in­di­ca­zio­ni pre­scrit­te nell’ar­ti­co­lo 36 ca­po­ver­so 2 LA­DI, pre­sen­ta­re:

a.
una de­scri­zio­ne del­le cir­co­stan­ze che han­no re­so ne­ces­sa­ria l’in­tro­du­zio­ne del la­vo­ro ri­dot­to e una va­lu­ta­zio­ne del­le pro­spet­ti­ve eco­no­mi­che dell’azien­da a bre­ve ter­mi­ne;
b.
un do­cu­men­to in­di­can­te il nu­me­ro dei la­vo­ra­to­ri dei qua­li il rap­por­to di la­vo­ro è sta­to di­sdet­to o ver­rà di­sdet­to pros­si­ma­men­te;
c.
tut­ti gli al­tri do­cu­men­ti chie­sti dal ser­vi­zio can­to­na­le.

2 Il da­to­re di la­vo­ro de­ve an­nun­cia­re il la­vo­ro ri­dot­to al ser­vi­zio can­to­na­le tra­mi­te il mo­du­lo dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne.171

3 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne può pre­ve­de­re una pro­ce­du­ra sem­pli­fi­ca­ta nel ca­so in cui, in cir­co­stan­ze im­mu­ta­te, un’azien­da an­nun­cia rei­te­ra­ta­men­te la­vo­ro ri­dot­to in un pe­rio­do di due an­ni (art. 35 cpv. 1 LA­DI).

170 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

171 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 60 Scelta e mutamento della cassa

(art. 36 cpv. 2 lett. ce 38 cpv. 1 LA­DI)

1 Il da­to­re di la­vo­ro può sce­glie­re una cas­sa per ognu­no dei set­to­ri d’eser­ci­zio (art. 52).

2 Il da­to­re di la­vo­ro, se ha an­nun­cia­to il la­vo­ro ri­dot­to e scel­to una cas­sa, può cam­biar­la en­tro un pe­rio­do di due an­ni (art. 35 cpv. 1 LA­DI) sol­tan­to se:

a.
la cas­sa re­spin­ge la sua do­man­da di in­den­ni­tà es­sen­do in­com­pe­ten­te;
b.
l’azien­da non ap­par­tie­ne più al cam­po d’at­ti­vi­tà lo­ca­le o ma­te­ria­le del­la cas­sa (art. 78 cpv. 2 LA­DI).

3 Il da­to­re di la­vo­ro, se ha fat­to va­le­re in­den­ni­tà per in­tem­pe­rie nel cor­so dell’ul­ti­mo bien­nio, può far va­le­re in­den­ni­tà per la­vo­ro ri­dot­to pres­so un’al­tra cas­sa sol­tan­to se sod­di­sfa una del­le con­di­zio­ni di cui al ca­po­ver­so 2.

4 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne può au­to­riz­za­re un mu­ta­men­to di cas­sa se il da­to­re di la­vo­ro pro­va che la cas­sa pre­ce­den­te non è in gra­do di sbri­ga­re il ca­so con­for­me­men­te al­le pre­scri­zio­ni o ha com­mes­so gra­vi er­ro­ri nel di­sbri­go di un ca­so an­te­ce­den­te.

5 Al mu­ta­men­to di cas­sa, la nuo­va cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne ac­qui­si­sce i di­rit­ti di ac­ces­so ai da­ti del per­ti­nen­te ca­so as­si­cu­ra­ti­vo per ana­lo­gia all’ar­ti­co­lo 28 ca­po­ver­so 3.172

172 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 61 Esercizio del diritto alle indennità

(art. 38 cpv. 1 LA­DI)

Il ter­mi­ne per l’eser­ci­zio del di­rit­to all’in­den­ni­tà de­cor­re con il pri­mo gior­no se­guen­te la fi­ne del pe­rio­do di con­teg­gio.

Art. 61a Rifusione dei contributi padronali 173

(art. 39 cpv. 2 LA­DI)

I con­tri­bu­ti pa­dro­na­li all’AVS/AI/IPG/AD per i pe­rio­di di per­di­ta di la­vo­ro so­no ver­sa­ti al da­to­re di la­vo­ro uni­ta­men­te all’in­den­ni­tà per la­vo­ro ri­dot­to.

173In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 ago. 1991, in vi­go­re dal 1° gen. 1992 (RU 1991 2132).

Art. 62174

174Abro­ga­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995, con ef­fet­to dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

Art. 63 Computo del reddito conseguito con un’occupazione provvisoria

(art. 41 cpv. 4 LA­DI)

L’in­den­ni­tà per la­vo­ro ri­dot­to è di­mi­nui­ta nel­la mi­su­ra in cui, ag­giun­ta al red­di­to con­se­gui­to con un’oc­cu­pa­zio­ne prov­vi­so­ria, su­pe­ra la per­di­ta di gua­da­gno com­pu­ta­bi­le.

Art. 64175

175 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 26 mag. 2021, con ef­fet­to dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Capitolo 3: Indennità per intemperie

Art. 65 Rami d’attività aventi diritto all’indennità per intemperie

(art. 42 cpv. 1 e 2 LA­DI)

1 L’in­den­ni­tà per in­tem­pe­rie può es­se­re pa­ga­ta nei ra­mi se­guen­ti:

a.
edi­li­zia e ge­nio ci­vi­le, car­pen­te­ria, ta­glio del­la pie­tra e ca­ve;
b.
estra­zio­ne di sab­bia e di ghia­ia;
c.
po­sa di bi­na­ri e di con­dot­te ae­ree;
d.
si­ste­ma­zio­ni ester­ne (giar­di­ni);
e.176
sel­vi­col­tu­ra, vi­vai ed estra­zio­ne del­la tor­ba, nel­la mi­su­ra in cui ta­li at­ti­vi­tà non sia­no eser­ci­ta­te a ti­to­lo ac­ces­so­rio da un’azien­da agri­co­la;
f.
estra­zio­ne d’ar­gil­la e in­du­stria la­te­ri­zia;
g.
pe­sca pro­fes­sio­na­le;
h.177
tra­spor­ti, nel­la mi­su­ra in cui i vei­co­li sia­no esclu­si­va­men­te uti­liz­za­ti per il tra­spor­to di ma­te­ria­le di sca­vo e di co­stru­zio­ne ver­so e da i can­tie­ri o il tra­spor­to di sab­bia e ghia­ia dai luo­ghi di estra­zio­ne;
i.178
se­ghe­rie.

2 ...179

3 Inol­tre, l’in­den­ni­tà per in­tem­pe­rie può es­se­re pa­ga­ta ad azien­de che si de­di­ca­no uni­ca­men­te al­la vi­ti­col­tu­ra, al­la col­ti­va­zio­ne del­le pian­te, al­la frut­ti­col­tu­ra e al­la or­ti­col­tu­ra, se gli usua­li la­vo­ri sta­gio­na­li non pos­so­no es­se­re ese­gui­ti a cau­sa di sic­ci­tà o di umi­di­tà straor­di­na­rie.180

176Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

177In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 25 apr. 1985, in vi­go­re dal 1° lug. 1985 (RU 1985 648).

178In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 25 apr. 1985, in vi­go­re dal 1° lug. 1985 (RU 1985 648).

179Abro­ga­to dal n. I dell’O del 28 ago. 1991, con ef­fet­to dal 1° gen. 1992 (RU 1991 2132).

180Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 25 apr. 1985, in vi­go­re dal 1° lug. 1985 (RU 1985 648).

Art. 66 Perdita di lavoro computabile

(art. 43 cpv. 2 LA­DI)

1 La per­di­ta di la­vo­ro è com­pu­ta­ta con una mez­za gior­na­ta se du­ra un mat­ti­no o un po­me­rig­gio op­pu­re rag­giun­ge il 50 per cen­to ma è in­fe­rio­re al 100 per cen­to di un gior­no la­vo­ra­ti­vo in­te­ro.181

2 ...182

181Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 25 apr. 1985, in vi­go­re dal 1° lug. 1985 (RU 1985 648).

182 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 24 nov. 1999, con ef­fet­to dal 1° gen. 2000 (RU 2000 174).

Art. 66a Tempo di lavoro normale e ridotto 183

(art. 42 cpv. 1 e 44a cpv. 1 LA­DI)

1 Per tem­po di la­vo­ro nor­ma­le s’in­ten­de la du­ra­ta con­trat­tua­le del la­vo­ro svol­to dal la­vo­ra­to­re, ma al mas­si­mo la du­ra­ta se­con­do l’uso lo­ca­le nel ra­mo eco­no­mi­co in­te­res­sa­to. Per i la­vo­ra­to­ri oc­cu­pa­ti con il si­ste­ma del la­vo­ro fles­si­bi­le, l’ora­rio an­nuo me­dio con­ve­nu­to con­trat­tual­men­te è con­si­de­ra­to tem­po di la­vo­ro nor­ma­le.

2 Il tem­po di la­vo­ro è con­si­de­ra­to ri­dot­to sol­tan­to se, con­giun­ta­men­te al­le ore in esu­be­ro ef­fet­tua­te dal la­vo­ra­to­re, non rag­giun­ge il tem­po di la­vo­ro nor­ma­le. Per ore in esu­be­ro s’in­ten­do­no le ore pa­ga­te o non pa­ga­te che su­pe­ra­no il tem­po di la­vo­ro con­ve­nu­to con­trat­tual­men­te. Il sal­do di tem­po si­no a 20 ore ri­sul­tan­te dall’ora­rio di la­vo­ro fles­si­bi­le dell’azien­da e le ore pre­vi­ste dal­la stes­sa per com­pen­sa­re o re­cu­pe­ra­re pon­ti tra gior­ni fe­sti­vi non so­no con­si­de­ra­ti ore in esu­be­ro.

3 Dal pri­mo gior­no del pri­mo pe­rio­do di con­teg­gio per cui è ver­sa­ta un’in­den­ni­tà per la­vo­ro ri­dot­to o per in­tem­pe­rie de­cor­re un ter­mi­ne qua­dro di due an­ni per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne.

4 Se al mo­men­to in cui si ve­ri­fi­ca una per­di­ta di la­vo­ro com­pu­ta­bi­le do­vu­ta ad in­tem­pe­rie per l’azien­da o per il set­to­re d’eser­ci­zio non de­cor­re al­cun ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne, le ore in esu­be­ro ef­fet­tua­te dai sin­go­li la­vo­ra­to­ri nei sei me­si pre­ce­den­ti so­no de­dot­te dal­la lo­ro per­di­ta di la­vo­ro.

5 Du­ran­te il ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne, le ore in esu­be­ro ef­fet­tua­te dai sin­go­li la­vo­ra­to­ri si­no a una nuo­va per­di­ta di la­vo­ro, ma al mas­si­mo ne­gli ul­ti­mi 12 me­si, so­no de­dot­te dal­la lo­ro per­di­ta di la­vo­ro.

183 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 24 nov. 1999, in vi­go­re dal 1° gen. 2000 (RU 2000 174).

Art. 67 Giorno lavorativo intero

(art. 43 cpv. 3 LA­DI)

È con­si­de­ra­to gior­no la­vo­ra­ti­vo in­te­ro il quin­to del­la du­ra­ta nor­ma­le del la­vo­ro set­ti­ma­na­le com­piu­to dal la­vo­ra­to­re (art. 46).

Art. 67a Periodo di attesa 184

(art. 43 cpv. 3 LA­DI)

1 Per de­ter­mi­na­re il pe­rio­do di at­te­sa si som­ma­no i pe­rio­di di con­teg­gio per cui so­no sta­te per­ce­pi­te in­den­ni­tà per la­vo­ro ri­dot­to ai pe­rio­di di con­teg­gio per cui so­no sta­te per­ce­pi­te in­den­ni­tà per in­tem­pe­rie.

2 Per ogni pe­rio­do di con­teg­gio per cui so­no sta­te per­ce­pi­te in­den­ni­tà per la­vo­ro ri­dot­to o in­den­ni­tà per in­tem­pe­rie, dal­la per­di­ta di la­vo­ro com­pu­ta­bi­le so­no de­dot­ti:

a.
due gior­ni di at­te­sa per i pri­mi sei pe­rio­di di con­teg­gio;
b.
tre gior­ni di at­te­sa dal set­ti­mo pe­rio­do di con­teg­gio.

184 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 68 Periodo di conteggio

(art. 43 cpv. 4 LA­DI)

1 È con­si­de­ra­to pe­rio­do di con­teg­gio dell’in­den­ni­tà per in­tem­pe­rie un pe­rio­do di quat­tro set­ti­ma­ne se i sa­la­ri so­no pa­ga­ti ad in­ter­val­li di una, due o quat­tro set­ti­ma­ne. In tut­ti gli al­tri ca­si, il pe­rio­do di con­teg­gio è di un me­se.

2 Se un’azien­da pre­ve­de di­ver­si pe­rio­di di sa­la­rio, all’in­den­ni­tà per in­tem­pe­rie è ap­pli­ca­bi­le il pe­rio­do di con­teg­gio cor­ri­spon­den­te a un me­se o a quat­tro set­ti­ma­ne.

Art. 69 Annuncio 185

(art. 45 LA­DI)

1 Il da­to­re di la­vo­ro è te­nu­to ad an­nun­cia­re al ser­vi­zio can­to­na­le, tra­mi­te il mo­du­lo dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne, la per­di­ta di la­vo­ro do­vu­ta ad in­tem­pe­rie, al più tar­di il quin­to gior­no del me­se ci­vi­le suc­ces­si­vo.186

2 Se il da­to­re di la­vo­ro ha an­nun­cia­to tar­di­va­men­te, sen­za mo­ti­vo scu­sa­bi­le, la per­di­ta di la­vo­ro do­vu­ta ad in­tem­pe­rie, l’ini­zio del di­rit­to all’in­den­ni­tà su­bi­sce un dif­fe­ri­men­to ari al­la du­ra­ta del ri­tar­do.

3 Il ser­vi­zio can­to­na­le de­ter­mi­na, me­dian­te de­ci­sio­ne, i gior­ni per i qua­li può es­se­re con­ces­sa l’in­den­ni­tà per in­tem­pe­rie.

185Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 ago. 1991, in vi­go­re dal 1° gen. 1992 (RU 1991 2132).

186 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 70 Esercizio del diritto all’indennità

(art. 47 cpv. 1 LA­DI)

Il ter­mi­ne per eser­ci­ta­re il di­rit­to all’in­den­ni­tà de­cor­re dal pri­mo gior­no do­po la fi­ne del pe­rio­do di con­teg­gio.

Art. 71 Mutamento di cassa

(art. 47 cpv. 2 LA­DI)

Se per l’azien­da, in ma­te­ria di in­den­ni­tà per la­vo­ro ri­dot­to, de­cor­re un ter­mi­ne di due an­ni (art. 35 cpv. 1 LA­DI) op­pu­re se l’azien­da ha fat­to va­le­re in­den­ni­tà per in­tem­pe­rie du­ran­te i due ul­ti­mi an­ni, es­sa può far va­le­re nuo­ve in­den­ni­tà pres­so un’al­tra cas­sa sol­tan­to se sod­di­sfa una del­le con­di­zio­ni in­di­ca­te nell’ar­ti­co­lo 60 ca­po­ver­so 2.

Art. 71a Rifusione dei contributi padronali 187

(art. 48 cpv. 2 LA­DI)

I con­tri­bu­ti pa­dro­na­li all’AVS/AI/IPG/AD per i pe­rio­di di per­di­ta di la­vo­ro so­no ver­sa­ti al da­to­re di la­vo­ro uni­ta­men­te all’in­den­ni­tà per in­tem­pe­rie.

187In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 ago. 1991, in vi­go­re dal 1° gen. 1992 (RU 1991 2132).

Art. 72188

188Abro­ga­to dal n. I dell’O del 26 mag. 2021, con ef­fet­to dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Capitolo 4: Indennità per insolvenza

Art. 73 Lavoratori aventi diritto all’indennità

(art. 51 LA­DI)

I la­vo­ra­to­ri che non han­no an­co­ra rag­giun­to l’età mi­ni­ma di con­tri­bu­zio­ne all’AVS so­no pa­ri­fi­ca­ti ai la­vo­ra­to­ri sog­get­ti all’ob­bli­go con­tri­bu­ti­vo.

Art. 74 Prova della verosimiglianza del credito salariale 189

(art. 51 LA­DI)

La cas­sa può pa­ga­re l’in­den­ni­tà per in­sol­ven­za sol­tan­to se il la­vo­ra­to­re ren­de ve­ro­si­mi­le il cre­di­to sa­la­ria­le ver­so il da­to­re di la­vo­ro.

189Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 ago. 1991, in vi­go­re dal 1° gen. 1992 (RU 1991 2132).

Art. 75190

190Abro­ga­to dal n. I dell’O del 28 ago. 1991, con ef­fet­to dal 1° gen. 1992 (RU 1991 2132).

Art. 75a Stesso rapporto di lavoro 191

(art. 52 cpv. 1 LA­DI)

È con­si­de­ra­to stes­so rap­por­to di la­vo­ro ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 52 ca­po­ver­so 1 LA­DI an­che un rap­por­to di la­vo­ro che, en­tro un an­no:

a.
è ri­pre­so dal­le due par­ti; op­pu­re
b.
con­ti­nua do­po una di­sdet­ta cau­sa­ta da una mo­di­fi­ca del con­trat­to.

191 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003 (RU 2003 1828). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 76 Contributi alle assicurazioni sociali

(art. 62 cpv. 3 LA­DI)192

1 La cas­sa pre­le­va dall’in­den­ni­tà per in­sol­ven­za i con­tri­bu­ti (quo­ta del la­vo­ra­to­re e del da­to­re di la­vo­ro):

a.
all’AVS/AI/IPG e all’as­si­cu­ra­zio­ne-di­soc­cu­pa­zio­ne, per la cas­sa di com­pen­sa­zio­ne AVS del da­to­re di la­vo­ro;
b.
all’as­si­cu­ra­zio­ne-in­for­tu­ni ob­bli­ga­to­ria, per l’isti­tu­to d’as­si­cu­ra­zio­ne com­pe­ten­te;
c.
al­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le ob­bli­ga­to­ria, per l’isti­tu­to di pre­vi­den­za del da­to­re di la­vo­ro.

2 L’im­por­to dei con­tri­bu­ti al­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le ob­bli­ga­to­ria ri­sul­ta dal re­go­la­men­to dell’isti­tu­to di pre­vi­den­za; la cas­sa pre­le­va sol­tan­to i con­tri­bu­ti cor­ri­spon­den­ti al sa­la­rio coor­di­na­to.

3 La cas­sa de­du­ce la quo­ta del la­vo­ra­to­re dall’in­den­ni­tà per in­sol­ven­za.

4 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne di­sci­pli­na la pro­ce­du­ra d’in­te­sa con l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li.

5 L’ar­ti­co­lo 35 ca­po­ver­so 3 è ap­pli­ca­bi­le per ana­lo­gia al­la ve­ri­fi­ca del­le de­du­zio­ni.

192 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. IV 55 dell’O del 22 ago. 2007 con­cer­nen­te l’ag­gior­na­men­to for­ma­le del di­rit­to fe­de­ra­le, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2007 4477).

Art. 77 Esercizio del diritto all’indennità

(art. 53 LA­DI)

1 L’as­si­cu­ra­to che fa va­le­re il di­rit­to all’in­den­ni­tà per in­sol­ven­za de­ve pre­sen­ta­re al­la cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne com­pe­ten­te:

a.
la do­man­da d’in­den­ni­tà per in­sol­ven­za;
b.
il nu­me­ro AVS;
c.
se è di cit­ta­di­nan­za stra­nie­ra, il per­mes­so per stra­nie­ri;
d.
tut­te le al­tre in­for­ma­zio­ni chie­ste dal­la cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne per va­lu­ta­re il di­rit­to all’in­den­ni­tà.193

2 Se ne­ces­sa­rio, la cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne fis­sa all’as­si­cu­ra­to un ter­mi­ne ade­gua­to per com­ple­ta­re il dos­sier e lo av­ver­te ri­guar­do al­le con­se­guen­ze dell’omis­sio­ne.194

3 Se il fal­li­men­to di un da­to­re di la­vo­ro ha ri­per­cus­sio­ni per suc­cur­sa­li o sta­bi­li or­ga­niz­za­zio­ni si­tua­te in un al­tro Can­to­ne, i lo­ro la­vo­ra­to­ri pos­so­no far va­le­re il di­rit­to pres­so la cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne pub­bli­ca di det­to Can­to­ne. Il trat­ta­men­to di que­ste do­man­de com­pe­te al­la cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne pub­bli­ca in cui ha se­de il da­to­re di la­vo­ro.195

4 Se il da­to­re di la­vo­ro non è og­get­to di un’ese­cu­zio­ne for­za­ta in Sviz­ze­ra, è com­pe­ten­te la cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne pub­bli­ca del Can­to­ne in cui si tro­va il pre­ce­den­te luo­go di la­vo­ro dell’as­si­cu­ra­to. Se esi­sto­no luo­ghi di la­vo­ro in di­ver­si Can­to­ni, l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne de­si­gna la cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne com­pe­ten­te.196

5 Nel ca­so di cui all’ar­ti­co­lo 51 let­te­ra b LA­DI il la­vo­ra­to­re de­ve far va­le­re il di­rit­to all’in­den­ni­tà per in­sol­ven­za al più tar­di 60 gior­ni do­po aver pre­so at­to che il ter­mi­ne per il ver­sa­men­to dell’an­ti­ci­pa­zio­ne del­le spe­se se­con­do l’ar­ti­co­lo 169 ca­po­ver­so 2 del­la leg­ge fe­de­ra­le dell’11 apri­le 1889197 sul­la ese­cu­zio­ne e sul fal­li­men­to è tra­scor­so in­frut­tuo­so.198

193 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

194 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

195 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

196 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

197 RS 281.1

198In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 ago. 1991 (RU 1991 2132). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 78 Collaborazione delle casse

(art. 53 LA­DI)

La cas­sa com­pe­ten­te può far ca­po a cas­se pub­bli­che di al­tri Can­to­ni per il di­sbri­go dei ca­si di in­den­ni­tà.

Art. 79 Procedimenti ed azioni che possono cagionare spese

(art. 54 LA­DI)

La cas­sa può pro­por­re pro­ce­di­men­ti che le pos­so­no pro­vo­ca­re spe­se sol­tan­to con il con­sen­so dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne. Lo stes­so va­le per le azio­ni ri­sul­tan­ti dal di­rit­to sull’ese­cu­zio­ne.

Art. 80 Crediti all’estero

(art. 54 cpv. 2 LA­DI)

1 Se un cre­di­to de­ve es­se­re fat­to va­le­re all’este­ro, la cas­sa sot­to­po­ne il ca­so all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne con tut­ti gli at­ti.

2 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne può au­to­riz­za­re la cas­sa a ri­nun­cia­re all’eser­ci­zio dei suoi di­rit­ti, se l’esi­gi­bi­li­tà del cre­di­to ap­pa­re dub­bia o se so­no pre­ve­di­bi­li com­pli­ca­zio­ni op­pu­re spe­se spro­por­zio­na­te.

Capitolo 5: Provvedimenti inerenti al mercato del lavoro 199

199 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 19 nov. 2003, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 4861).

Sezione 1: Riqualificazione, perfezionamento e reintegrazione professionali

Art. 81 Partecipazione a provvedimenti di formazione o di occupazione 200

(art. 60 cpv. 1 lett. c e 2 LA­DI)201

1 Il ser­vi­zio can­to­na­le può or­di­na­re o ap­pro­va­re la par­te­ci­pa­zio­ne a un prov­ve­di­men­to di for­ma­zio­ne o di oc­cu­pa­zio­ne sol­tan­to se es­so è or­ga­niz­za­to se­con­do un pro­gram­ma pre­sta­bi­li­to e te­nu­to da per­so­ne qua­li­fi­ca­te.202

2 So­no esclu­si i prov­ve­di­men­ti usua­li nel­le pro­fes­sio­ni e nel­le azien­de per l’in­tro­du­zio­ne di nuo­vi col­la­bo­ra­to­ri.

3 L’ar­ti­co­lo 81e ca­po­ver­so 1 si ap­pli­ca per ana­lo­gia al ter­mi­ne di pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da di con­sen­so.203

200 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

201 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

202 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

203 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 81a Controllo dell’efficacia delle misure 204

(art. 59aLA­DI)

1 Il ser­vi­zio can­to­na­le tra­smet­te i da­ti ne­ces­sa­ri per il con­trol­lo dell’ef­fi­ca­cia del­le mi­su­re al si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne per il col­lo­ca­men­to pub­bli­co (art. 83 cpv. 1bis lett. b LA­DI).205

2 Le isti­tu­zio­ni e le per­so­ne che ese­guo­no mi­su­re in ma­te­ria di mer­ca­to del la­vo­ro for­ni­sco­no in­for­ma­zio­ni, par­te­ci­pa­no al­le mi­su­re di con­trol­lo e va­lu­ta­no i ri­sul­ta­ti con­se­gui­ti.

3 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne va­lu­ta i da­ti di cui al ca­po­ver­so 1. Uti­liz­za i ri­sul­ta­ti del­la va­lu­ta­zio­ne per ot­ti­miz­za­re i prov­ve­di­men­ti ine­ren­ti al mer­ca­to del la­vo­ro. A tal fi­ne tie­ne con­to in par­ti­co­la­re dei bi­so­gni del­le per­so­ne in cer­ca d’im­pie­go la cui rein­te­gra­zio­ne nel mer­ca­to del la­vo­ro ri­sul­ta dif­fi­ci­le.206

204In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

205 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

206 In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 81b Indennità giornaliera minima 207

(art. 59b cpv. 2 LA­DI)

L’in­den­ni­tà gior­na­lie­ra mi­ni­ma ver­sa­ta agli as­si­cu­ra­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 59b ca­po­ver­so 2 LA­DI è di 102 fran­chi.

207 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 81c208

208 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003 (RU 2003 1828). Abro­ga­to dal n. I dell’O dell’11 mar. 2011, con ef­fet­to dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 81d Sussidi del servizio competente agli organizzatori di provvedimenti inerenti al mercato del lavoro 209

(art. 59c LA­DI)

1 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te con­ce­de sus­si­di agli or­ga­niz­za­to­ri di prov­ve­di­men­ti ine­ren­ti al mer­ca­to del la­vo­ro me­dian­te de­ci­sio­ne o con­ven­zio­ne sul­le pre­sta­zio­ni. Può vin­co­la­re l’as­se­gna­zio­ne di sus­si­di a one­ri.

2 La de­ci­sio­ne o la con­ven­zio­ne sul­le pre­sta­zio­ni men­zio­na al­me­no le ba­si le­ga­li, il ti­po e l’im­por­to del sus­si­dio, la du­ra­ta e gli sco­pi del prov­ve­di­men­to, il man­da­to e i de­sti­na­ta­ri.

3 Se i sus­si­di so­no con­ces­si me­dian­te con­ven­zio­ne sul­le pre­sta­zio­ni, la con­ven­zio­ne in­di­ca an­che il ser­vi­zio com­pe­ten­te, l’or­ga­niz­za­to­re del prov­ve­di­men­to, i di­rit­ti e i do­ve­ri del­le par­ti, gli obiet­ti­vi e gli in­di­ca­to­ri, le mo­da­li­tà di di­sdet­ta o di mo­di­fi­ca del­la con­ven­zio­ne non­ché la pro­ce­du­ra da se­gui­re in ca­so di con­tro­ver­sie.

209 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003 (RU 2003 1828). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 81e Competenza e procedura 210

(art. 59c LA­DI)

1 Fat­ti sal­vi gli ar­ti­co­li 90a e 95b–95d, chi par­te­ci­pa a un prov­ve­di­men­to ine­ren­te al mer­ca­to del la­vo­ro de­ve pre­sen­ta­re al ser­vi­zio can­to­na­le com­pe­ten­te la do­man­da di con­sen­so al più tar­di die­ci gior­ni pri­ma dell’ini­zio del prov­ve­di­men­to. Se il par­te­ci­pan­te pre­sen­ta la do­man­da do­po l’ini­zio del prov­ve­di­men­to, sen­za mo­ti­vo scu­sa­bi­le, le pre­sta­zio­ni gli so­no pa­ga­te sol­tan­to a par­ti­re dal­la da­ta di pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da.

2 Il ser­vi­zio can­to­na­le rias­su­me i prov­ve­di­men­ti ine­ren­ti al mer­ca­to del la­vo­ro in un pro­get­to qua­dro an­nua­le. Pre­via con­sul­ta­zio­ne del­la com­pe­ten­te com­mis­sio­ne tri­par­ti­ta, lo pre­sen­ta all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne al­me­no ot­to set­ti­ma­ne pri­ma dell’ini­zio del nuo­vo an­no.

3 I re­spon­sa­bi­li dei prov­ve­di­men­ti col­let­ti­vi ine­ren­ti al mer­ca­to del la­vo­ro pre­sen­ta­no al ser­vi­zio can­to­na­le le lo­ro do­man­de di sus­si­dio al­me­no quat­tro set­ti­ma­ne pri­ma dell’ini­zio del prov­ve­di­men­to in que­stio­ne. Il ser­vi­zio can­to­na­le inol­tra le do­man­de e il suo pa­re­re all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne, tran­ne nel ca­so in cui di­spon­ga del­la com­pe­ten­za de­ci­sio­na­le di cui al ca­po­ver­so 4. Tut­te le do­man­de di sus­si­dio re­la­ti­ve a prov­ve­di­men­ti ine­ren­ti al mer­ca­to del la­vo­ro or­ga­niz­za­ti a li­vel­lo na­zio­na­le de­vo­no es­se­re pre­sen­ta­te di­ret­ta­men­te all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne en­tro lo stes­so ter­mi­ne.

4 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne può de­le­ga­re al ser­vi­zio can­to­na­le la com­pe­ten­za di de­ci­de­re in me­ri­to al­le do­man­de di sus­si­dio per prov­ve­di­men­ti col­let­ti­vi ine­ren­ti al mer­ca­to del la­vo­ro le cui spe­se di pro­get­to com­pu­ta­bi­li so­no in­fe­rio­ri a 5 mi­lio­ni di fran­chi.

5 Al­la fi­ne del ter­zo tri­me­stre al più tar­di, il Can­to­ne ri­fe­ri­sce all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne sul­le de­ci­sio­ni pre­se e sul­la pras­si per l’an­no in cor­so. L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne ri­fe­ri­sce se­con­do le me­de­si­me mo­da­li­tà al­la Com­mis­sio­ne di sor­ve­glian­za in me­ri­to al­le pro­prie de­ci­sio­ni e a quel­le dei ser­vi­zi can­to­na­li.

210 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 82 Partecipazione a provvedimenti dopo la conclusione del termine quadro per la riscossione della prestazione 211

(art. 59d cpv. 1 LA­DI)

Do­po la con­clu­sio­ne del ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne, l’as­si­cu­ra­to non può par­te­ci­pa­re a un prov­ve­di­men­to di for­ma­zio­ne o di oc­cu­pa­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 59d ca­po­ver­so 1 LA­DI per due an­ni.

211 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 83 Considerazione delle capacità e delle attitudini dell’assicurato

(art. 60 LA­DI)212

Il ser­vi­zio can­to­na­le, se or­di­na a un as­si­cu­ra­to la fre­quen­ta­zio­ne di un cor­so, de­ve te­ne­re ade­gua­ta­men­te con­to, in più del­la si­tua­zio­ne del mer­ca­to del la­vo­ro, an­che del­le sue ca­pa­ci­tà ed at­ti­tu­di­ni. D’in­te­sa con l’as­si­cu­ra­to, es­so può, se ne­ces­sa­rio, in­ca­ri­ca­re l’orien­ta­men­to pro­fes­sio­na­le pub­bli­co di chia­ri­re il ca­so.

212 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 84 Controllo dei provvedimenti inerenti al mercato del lavoro 213

(art. 59–71d, 75a, 75b, 83 cpv. 1 e 110 LA­DI)214

L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne può con­trol­la­re i prov­ve­di­men­ti ine­ren­ti al mer­ca­to del la­vo­ro pre­vi­sti dal­la LA­DI.

213Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

214 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 nov. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 4861).

Art. 85 Rimborso delle spese di partecipazione a provvedimenti di formazione e di occupazione 215

(art. 59cbis cpv. 3 LA­DI)

1 Il par­te­ci­pan­te a un prov­ve­di­men­to di for­ma­zio­ne o di oc­cu­pa­zio­ne de­ve con­se­gna­re al­la cas­sa le fat­tu­re re­la­ti­ve al­le spe­se, cor­re­dan­do­le di un’at­te­sta­zio­ne nel­la qua­le la di­re­zio­ne del prov­ve­di­men­to cer­ti­fi­ca la ne­ces­si­tà dell’ac­qui­sto.

2 Co­me spe­se di viag­gio, il ser­vi­zio can­to­na­le ac­cor­da all’as­si­cu­ra­to, te­nen­do con­to del­la du­ra­ta del prov­ve­di­men­to, un im­por­to cor­ri­spon­den­te al co­sto dei bi­gliet­ti o de­gli ab­bo­na­men­ti di se­con­da clas­se per i mez­zi di tra­spor­to pub­bli­ci all’in­ter­no del Pae­se. Ec­ce­zio­nal­men­te, l’as­si­cu­ra­to ri­ce­ve l’equi­va­len­te del­le spe­se com­pro­va­te ca­gio­na­te dall’uti­liz­za­zio­ne di un mez­zo di tra­spor­to pri­va­to, se non è di­spo­ni­bi­le un mez­zo di tra­spor­to pub­bli­co op­pu­re se l’uti­liz­za­zio­ne di que­sto non può es­se­re ra­gio­ne­vol­men­te pre­te­sa. Il ser­vi­zio can­to­na­le sta­bi­li­sce il con­tri­bu­to spet­tan­te all’as­si­cu­ra­to per le spe­se di vit­to e al­log­gio nel luo­go in cui si svol­ge il prov­ve­di­men­to di for­ma­zio­ne o di oc­cu­pa­zio­ne.

3 Il DE­FR sta­bi­li­sce:

a.
i con­tri­bu­ti al­le spe­se di vit­to e al­log­gio nel luo­go in cui si svol­ge il prov­ve­di­men­to di for­ma­zio­ne o di oc­cu­pa­zio­ne;
b.
gli im­por­ti ver­sa­ti in ca­so di uti­liz­za­zio­ne di vei­co­li pri­va­ti;
c.
le spe­se mas­si­me com­pu­ta­bi­li per i di­ver­si ti­pi di prov­ve­di­men­to.

215Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 85a Spese di esecuzione del provvedimento 216

(art. 59cbis cpv. 2 LA­DI)217

L’or­ga­niz­za­to­re del prov­ve­di­men­to non può ri­scuo­te­re dai par­te­ci­pan­ti quo­te d’iscri­zio­ne o con­tri­bu­ti per il ma­te­ria­le di­dat­ti­co.

216In­tro­dot­to daln. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

217 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 86 Rimborso e anticipazioni

(art. 59cbis cpv. 3 LA­DI) 218

1 La cas­sa rim­bor­sa l’as­si­cu­ra­to, di re­go­la, con il pa­ga­men­to del­le in­den­ni­tà gior­na­lie­re, se egli com­pro­va le spe­se en­tro la fi­ne del pe­rio­do di con­trol­lo (art. 18 cpv. 2 LA­DI). I par­te­ci­pan­ti a un cor­so, che non ri­scuo­to­no in­den­ni­tà gior­na­lie­re, pre­sen­ta­no i lo­ro do­cu­men­ti al­la cas­sa en­tro la fi­ne di ogni me­se. Le fat­tu­re con­cer­nen­ti le quo­te d’iscri­zio­ne e gli ac­qui­sti im­por­tan­ti di ma­te­ria­le di­dat­ti­co pos­so­no es­se­re con­se­gna­te al­la cas­sa per il pa­ga­men­to di­ret­to.

2 Il rim­bor­so non è ese­gui­to qua­lo­ra l’as­si­cu­ra­to non l’ab­bia fat­to va­le­re il più tar­di tre me­si do­po la fi­ne del me­se du­ran­te il qua­le le spe­se so­no sta­te ope­ra­te. Gli im­por­ti non re­ca­pi­ta­bi­li si pre­scri­vo­no in tre an­ni.

3 La cas­sa può ver­sa­re un’an­ti­ci­pa­zio­ne per le spe­se di viag­gio, di vit­to ed al­log­gio, se al­tri­men­ti l’as­si­cu­ra­to ca­dreb­be nel bi­so­gno.

218 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 87 Attestazione dell’organizzatore del provvedimento di formazione o di occupazione 219


(art. 59cbis LA­DI)

L’or­ga­niz­za­to­re del prov­ve­di­men­to di for­ma­zio­ne o di oc­cu­pa­zio­ne re­di­ge per ogni pe­rio­do di con­trol­lo, al più tar­di il ter­zo gior­no la­vo­ra­ti­vo del me­se se­guen­te, un’at­te­sta­zio­ne che ri­por­ta il nu­me­ro dei gior­ni du­ran­te i qua­li l’as­si­cu­ra­to ha ef­fet­ti­va­men­te par­te­ci­pa­to al prov­ve­di­men­to e le as­sen­ze.

219Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 88 Spese computabili per l’organizzazione di provvedimenti di formazione 220

(art. 59cbis cpv. 2 LA­DI)221

1 So­no con­si­de­ra­te spe­se com­pu­ta­bi­li per l’or­ga­niz­za­zio­ne di prov­ve­di­men­ti di for­ma­zio­ne:

a.
la ri­mu­ne­ra­zio­ne dei re­spon­sa­bi­li del prov­ve­di­men­to di for­ma­zio­ne e del cor­po in­se­gnan­te;
b.
le spe­se d’ac­qui­sto del ma­te­ria­le di­dat­ti­co e de­gli al­tri ma­te­ria­li ne­ces­sa­ri;
c.
i pre­mi dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro gli in­for­tu­ni pro­fes­sio­na­li e dell’as­si­cu­ra­zio­ne co­se;
d.
le spe­se ne­ces­sa­rie di vit­to e al­log­gio;
e.
le spe­se di tra­spor­to del ma­te­ria­le e del­le at­trez­za­tu­re ne­ces­sa­rie non­ché le spe­se di viag­gio dei re­spon­sa­bi­li del prov­ve­di­men­to di for­ma­zio­ne e del cor­po in­se­gnan­te si­no al luo­go in cui si svol­ge il prov­ve­di­men­to;
f.
le spe­se ne­ces­sa­rie per la pro­get­ta­zio­ne, per il ca­pi­ta­le in­ve­sti­to e per i lo­ca­li.

2 I re­spon­sa­bi­li del prov­ve­di­men­to di for­ma­zio­ne de­vo­no al­le­sti­re un in­ven­ta­rio del ma­te­ria­le di­dat­ti­co e dell’al­tro ma­te­ria­le ac­qui­sta­to me­dian­te i sus­si­di dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne. Ta­le ma­te­ria­le può es­se­re alie­na­to sol­tan­to con il con­sen­so dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne. Sul re­la­ti­vo ri­ca­vo dev’es­se­re rim­bor­sa­ta, al fon­do di com­pen­sa­zio­ne, una quo­ta cor­ri­spon­den­te al sus­si­dio.

220Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

221 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 89222

222Abro­ga­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, con ef­fet­to dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 90 Assegni per il periodo di introduzione

(art. 65 e 66 LA­DI)223

1 Un as­si­cu­ra­to è con­si­de­ra­to dif­fi­cil­men­te col­lo­ca­bi­le se, te­nu­to con­to del­la si­tua­zio­ne del mer­ca­to del la­vo­ro, ha dif­fi­col­tà par­ti­co­lar­men­te gra­vi per tro­var­si un im­pie­go poi­ché:

a.
è in età avan­za­ta;
b.224
è im­pe­di­to fi­si­ca­men­te, psi­chi­ca­men­te o men­tal­men­te;
c.225
ha re­qui­si­ti pro­fes­sio­na­li in­suf­fi­cien­ti;
d.226
ha già ri­scos­so 150 in­den­ni­tà gior­na­lie­re;
e.227
di­spo­ne di scar­sa espe­rien­za pro­fes­sio­na­le in un pe­rio­do di ele­va­ta di­soc­cu­pa­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 6 ca­po­ver­so 1ter.228

1bis Gli as­se­gni per il pe­rio­do di in­tro­du­zio­ne pos­so­no es­se­re ver­sa­ti per un pe­rio­do di 12 me­si al mas­si­mo se, in ba­se al­la si­tua­zio­ne per­so­na­le dell’as­si­cu­ra­to, si de­ve de­dur­re che lo sco­po dell’in­tro­du­zio­ne al la­vo­ro non pos­sa es­se­re rag­giun­to in sei me­si.229

2 L’ar­ti­co­lo 81e ca­po­ver­so 1 si ap­pli­ca per ana­lo­gia al ter­mi­ne di pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da di as­se­gni per il pe­rio­do di in­tro­du­zio­ne.230

3 Il ser­vi­zio can­to­na­le esa­mi­na pres­so il da­to­re di la­vo­ro se so­no adem­piu­ti i pre­sup­po­sti del­la con­ces­sio­ne dell’as­se­gno per il pe­rio­do di in­tro­du­zio­ne. Può esi­ge­re che le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 65 let­te­re b e c del­la LA­DI sia­no con­ve­nu­te per scrit­to.

4 La cas­sa pa­ga gli as­se­gni per il pe­rio­do d’in­tro­du­zio­ne al da­to­re di la­vo­ro. Que­sti li ver­sa con il sa­la­rio con­ve­nu­to all’as­si­cu­ra­to.

5 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne può ema­na­re di­ret­ti­ve per il cal­co­lo de­gli as­se­gni.

223Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

224Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

225Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

226In­tro­dot­ta dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

227 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

228 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

229In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 ago. 1991, in vi­go­re dal 1° gen. 1992 (RU 1991 2132).

230 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 90a Assegni per la formazione 231

(art. 65a e 66c LA­DI)232

1 So­no scuo­le pro­fes­sio­na­li su­pe­rio­ri le scuo­le tec­ni­che su­pe­rio­ri (STS), le scuo­le su­pe­rio­ri per i qua­dri dell’eco­no­mia e dell’am­mi­ni­stra­zio­ne (SSQEA), le scuo­le su­pe­rio­ri del­le ar­ti ap­pli­ca­te, le scuo­le su­pe­rio­ri di eco­no­mia do­me­sti­ca, al­tri cen­tri di for­ma­zio­ne ri­co­no­sciu­ti co­me scuo­le pro­fes­sio­na­li su­pe­rio­ri sviz­ze­re o este­re non­ché le scuo­le aven­ti una du­ra­ta di for­ma­zio­ne equi­va­len­te e su­bor­di­na­te al­la so­vra­ni­tà can­to­na­le.

2 Se per la for­ma­zio­ne au­spi­ca­ta è ri­la­scia­to un at­te­sta­to fe­de­ra­le di ca­pa­ci­tà (AFC), il con­trat­to di for­ma­zio­ne è con­clu­so, con­for­me­men­te al­la leg­ge fe­de­ra­le del 19 apri­le 1978233 sul­la for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le, in for­ma di con­trat­to di ti­ro­ci­nio. In ca­so di ri­la­scio di un at­te­sta­to can­to­na­le, il con­trat­to di for­ma­zio­ne è con­clu­so nel­la for­ma pre­vi­sta dal di­rit­to can­to­na­le ap­pli­ca­bi­le in ma­te­ria.234

3 Il sa­la­rio è cal­co­la­to in ba­se al sa­la­rio dell’ul­ti­mo an­no del­la for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le di ba­se se­con­do l’uso lo­ca­le nel ra­mo eco­no­mi­co in­te­res­sa­to. Se l’as­si­cu­ra­to non ha espe­rien­za nel­la pro­fes­sio­ne in que­stio­ne o in una pro­fes­sio­ne af­fi­ne, il sa­la­rio è cal­co­la­to in ba­se al sa­la­rio del cor­ri­spon­den­te an­no di for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le di ba­se se­con­do l’uso lo­ca­le nel ra­mo eco­no­mi­co in­te­res­sa­to.235

4 L’im­por­to mas­si­mo con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 66c ca­po­ver­so 2 LA­DI am­mon­ta a 3500 fran­chi men­si­li. Le bor­se di stu­dio as­se­gna­te so­no com­pu­ta­te nell’im­por­to de­gli as­se­gni per la for­ma­zio­ne, per quan­to non ser­va­no a co­pri­re le spe­se fa­mi­lia­ri di man­te­ni­men­to.

5 Per l’as­si­cu­ra­to va­le il ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 9 ca­po­ver­si 1 e 2 LA­DI. Con l’ini­zio del­la for­ma­zio­ne, det­to ter­mi­ne è pro­lun­ga­to fi­no al­la con­clu­sio­ne del­la for­ma­zio­ne per la qua­le è sta­to ac­cor­da­to l’as­se­gno. Il ter­mi­ne qua­dro pro­lun­ga­to è sop­pres­so il gior­no in cui l’as­si­cu­ra­to in­ter­rom­pe o con­clu­de la for­ma­zio­ne. Se adem­pie i pre­sup­po­sti di cui all’ar­ti­co­lo 8 LA­DI, il gior­no suc­ces­si­vo l’as­si­cu­ra­to può apri­re un nuo­vo ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne.236

6 ...237

7 Le do­man­de di as­se­gni per la for­ma­zio­ne de­vo­no es­se­re pre­sen­ta­te al ser­vi­zio can­to­na­le ot­to set­ti­ma­ne pri­ma dell’ini­zio del­la mi­su­ra.

8 Il ser­vi­zio can­to­na­le co­mu­ni­ca la sua de­ci­sio­ne all’as­si­cu­ra­to di re­go­la quat­tro set­ti­ma­ne do­po la con­se­gna del­la do­man­da.

231In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

232 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

233 [RU 1979 1687, 1985 660n. I 21, 1987 600art. 17 n. 3, 1991 857all. n. 4,1992 288all. n. 17 2521 art. 55 n. 1, 1996 2588art. 25 cpv. 2 e all. n. 1, 1998 1822art. 2, 1999 2374n. I 2, 2003 187all. n. II 2. RU 2003 4557all. n. I 1]. Ve­di ora la LF del 13 dic. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RS 412.10).

234 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

235 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

236 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

237 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, con ef­fet­to dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Sezione 2: Occupazione fuori della regione di domicilio

Art. 91 Regione di domicilio 238

(art. 68 cpv. 1 lett. a LA­DI)

Il luo­go di la­vo­ro si tro­va nel­la re­gio­ne di do­mi­ci­lio dell’as­si­cu­ra­to qua­lo­ra:

a.
esi­sta tra il luo­go di la­vo­ro e il luo­go di do­mi­ci­lio un col­le­ga­men­to me­dian­te un mez­zo di tra­spor­to pub­bli­co, la cui trat­ta non su­pe­ri 50 km; op­pu­re
b.
l’as­si­cu­ra­to può rag­giun­ger­lo dal luo­go di do­mi­ci­lio in un’ora, me­dian­te un vei­co­lo pri­va­to di cui può di­spor­re.

238 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 92 Sussidio per le spese di pendolare

(art. 69 LA­DI)

Il sus­si­dio per le spe­se di pen­do­la­re è cal­co­la­to in ana­lo­gia all’or­di­na­men­to sul rim­bor­so del­le spe­se di viag­gio nel ca­so di fre­quen­ta­zio­ne di cor­si (art. 85 cpv. 2 e 3 lett. b).

Art. 93 Sussidio per le spese di soggiornante settimanale

(art. 70 LA­DI)

1 L’in­den­ni­tà glo­ba­le per l’al­log­gio e il vit­to ester­ni del sog­gior­nan­te set­ti­ma­na­le è cal­co­la­ta se­con­do le ta­rif­fe sta­bi­li­te dal DE­FR per i par­te­ci­pan­ti ai cor­si (art. 85 cpv. 3 lett. a).

2 Il rim­bor­so del­le spe­se di viag­gio è cal­co­la­to in ana­lo­gia all’or­di­na­men­to sul rim­bor­so del­le spe­se di viag­gio nel ca­so di fre­quen­ta­zio­ne di cor­si (art. 85 cpv. 2 e 3 lett. b).

Art. 94 Perdite finanziarie rispetto all’ultima attività 239

(art. 68 cpv. 3 LA­DI)

L’as­si­cu­ra­to su­bi­sce una per­di­ta fi­nan­zia­ria qua­lo­ra, nel­la sua nuo­va at­ti­vi­tà:

a.
il gua­da­gno non rag­giun­ga, do­po de­du­zio­ne del­le spe­se ne­ces­sa­rie (spe­se di viag­gio, di vit­to e di al­log­gio), il gua­da­gno as­si­cu­ra­to ot­te­nu­to pri­ma del­la di­soc­cu­pa­zio­ne (art. 23 cpv. 1 LA­DI), de­dot­te le spe­se cor­ri­spon­den­ti; e
b.
le spe­se ne­ces­sa­rie (spe­se di viag­gio, di vit­to e di al­log­gio) sia­no più ele­va­te del­le spe­se cor­ri­spon­den­ti pri­ma del­la di­soc­cu­pa­zio­ne.

239 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 95 Versamento delle prestazioni e anticipazioni

(art. 19 LP­GA, 59c cpv. 1 e 68 LA­DI)240

1 L’ar­ti­co­lo 81e ca­po­ver­so 1 si ap­pli­ca per ana­lo­gia al ter­mi­ne di pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da di sus­si­dio per le spe­se di pen­do­la­re o di sus­si­dio per le spe­se di sog­gior­nan­te set­ti­ma­na­le.241

2 L’as­si­cu­ra­to de­ve in­di­ca­re al ser­vi­zio can­to­na­le, con la do­man­da di un sus­si­dio per le spe­se di pen­do­la­re o di un sus­si­dio per le spe­se di sog­gior­nan­te set­ti­ma­na­le, la cas­sa che ha scel­to. Può cam­bia­re cas­sa sol­tan­to se ha adem­piu­to una del­le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 28 ca­po­ver­so 2.

3 Il ser­vi­zio can­to­na­le co­mu­ni­ca la sua de­ci­sio­ne all’as­si­cu­ra­to e al­la cas­sa.

4 I sus­si­di per le spe­se di pen­do­la­re ed i sus­si­di per le spe­se di sog­gior­nan­te set­ti­ma­na­le so­no pa­ga­ti men­sil­men­te do­po che l’as­si­cu­ra­to ab­bia con­se­gna­to al­la cas­sa i ne­ces­sa­ri do­cu­men­ti giu­sti­fi­ca­ti­vi. La cas­sa può ver­sa­re un’an­ti­ci­pa­zio­ne pa­ri al mas­si­mo ai due ter­zi del sus­si­dio men­si­le pre­sun­to, se al­tri­men­ti l’as­si­cu­ra­to ca­dreb­be nel bi­so­gno.

5 Le pre­sta­zio­ni non so­no pa­ga­te se l’as­si­cu­ra­to non fa va­le­re il suo di­rit­to il più tar­di tre me­si do­po la fi­ne del me­se nel cor­so del qua­le le spe­se so­no sta­te ca­gio­na­te. I sus­si­di non re­ca­pi­ta­bi­li si pre­scri­vo­no in tre an­ni.

240 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

241 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 95a Fase di progettazione 242

(art. 71a cpv. 1 LA­DI)

Per fa­se di pro­get­ta­zio­ne si in­ten­de il las­so di tem­po ne­ces­sa­rio all’as­si­cu­ra­to per pia­ni­fi­ca­re e pre­pa­ra­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te. Det­ta fa­se di pro­get­ta­zio­ne ini­zia con l’au­to­riz­za­zio­ne del­la do­man­da e ter­mi­na do­po la ri­scos­sio­ne del­le in­den­ni­tà gior­na­lie­re ac­cor­da­te in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 95b.

242In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995 (RU 1996 295). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 95b Domanda di indennità giornaliere 243244

(art. 71bcpv. 1 LA­DI)245

1 La do­man­da de­ve con­te­ne­re al­me­no:

a.
in­di­ca­zio­ni con­cer­nen­ti le co­no­scen­ze pro­fes­sio­na­li;
b.
la pro­va di co­no­scen­ze ade­gua­te in ma­te­ria di ge­stio­ne azien­da­le o un at­te­sta­to che con­fer­mi l’ac­qui­si­zio­ne di det­te co­no­scen­ze in un cor­so cor­ri­spon­den­te; e
c.
in­di­ca­zio­ni con­cer­nen­ti il pro­get­to sche­ma­ti­co, se­gna­ta­men­te:
1.
la con­fi­gu­ra­zio­ne dell’at­ti­vi­tà com­mer­cia­le in­di­pen­den­te con in­di­ca­zio­ni re­la­ti­ve all’of­fer­ta di pro­dot­ti e di ser­vi­zi pre­vi­sta non­ché ai pos­si­bi­li mer­ca­ti di sboc­co e al­la cer­chia di clien­ti,
2.
i co­sti e il fi­nan­zia­men­to del pro­get­to,
3.
la fa­se del pro­get­to.

2 Il ser­vi­zio can­to­na­le esa­mi­na le con­di­zio­ni che dan­no di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni e sot­to­po­ne la do­man­da ad un esa­me for­ma­le e ma­te­ria­le som­ma­rio.

3 Es­so de­ci­de in me­ri­to al ver­sa­men­to di in­den­ni­tà gior­na­lie­re en­tro quat­tro set­ti­ma­ne dal ri­ce­vi­men­to del­la do­man­da e ne sta­bi­li­sce il nu­me­ro.246

4 Le in­den­ni­tà gior­na­lie­re so­no ver­sa­te so­lo una vol­ta per ter­mi­ne qua­dro.247

243In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

244 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

245 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

246 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

247 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 95c Domanda di presa a carico del rischio di perdita senza indennità giornaliere 248

(art. 71b cpv. 2 LA­DI)

1 La do­man­da de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta al ser­vi­zio can­to­na­le en­tro le pri­me 35 set­ti­ma­ne di di­soc­cu­pa­zio­ne con­trol­la­ta. Es­sa de­ve con­te­ne­re un pro­get­to ela­bo­ra­to con do­cu­men­ti det­ta­glia­ti con­cer­nen­ti il fab­bi­so­gno in ca­pi­ta­le non­ché il fi­nan­zia­men­to du­ran­te il pri­mo an­no d’eser­ci­zio.

2 Il ser­vi­zio can­to­na­le esa­mi­na se so­no adem­piu­te le con­di­zio­ni che dan­no di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 71b ca­po­ver­so 1 let­te­re a–c LA­DI e le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 95b ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b e sot­to­po­ne i do­cu­men­ti pre­sen­ta­ti a un esa­me for­ma­le. L’esa­me de­ve es­se­re ef­fet­tua­to en­tro quat­tro set­ti­ma­ne dal­la con­se­gna del­la do­man­da. Se i re­qui­si­ti so­no adem­piu­ti, il ser­vi­zio can­to­na­le inol­tra la do­man­da con una co­pia del­la cor­ri­spon­den­te de­ci­sio­ne all’or­ga­niz­za­zio­ne di fi­de­ius­sio­ne com­pe­ten­te, per esa­me ma­te­ria­le.

3 L’or­ga­niz­za­zio­ne di fi­de­ius­sio­ne com­pe­ten­te de­ci­de en­tro quat­tro set­ti­ma­ne dal­la con­se­gna del­la do­man­da e in­via una co­pia del­la sua de­ci­sio­ne al ser­vi­zio can­to­na­le.

4 Se è con­ces­sa una fi­de­ius­sio­ne in vir­tù del­la leg­ge fe­de­ra­le del 6 ot­to­bre 2006249 su­gli aiu­ti fi­nan­zia­ri al­le or­ga­niz­za­zio­ni che con­ce­do­no fi­de­ius­sio­ni al­le pic­co­le e me­die im­pre­se, il fon­do di com­pen­sa­zio­ne pren­de ul­te­rior­men­te a ca­ri­co il 20 per cen­to dei ri­schi di per­di­ta a be­ne­fi­cio dell’or­ga­niz­za­zio­ne di fi­de­ius­sio­ne. Il ser­vi­zio can­to­na­le ema­na una de­ci­sio­ne con­cer­nen­te l’im­por­to ga­ran­ti­to dal fon­do di com­pen­sa­zio­ne.

248In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995 (RU 1996 295). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011(RU 2011 1179).

249 RS 951.25

Art. 95d Domanda di presa a carico del rischio di perdita con indennità giornaliere 250

(art. 71b cpv. 2 LA­DI)

1 La do­man­da dev’es­se­re pre­sen­ta­ta al ser­vi­zio can­to­na­le en­tro le pri­me 19 set­ti­ma­ne di di­soc­cu­pa­zio­ne con­trol­la­ta. Es­sa de­ve in­di­ca­re il pro­get­to sche­ma­ti­co dell’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te.

2 En­tro quat­tro set­ti­ma­ne dal­la con­se­gna del­la do­man­da, il ser­vi­zio can­to­na­le esa­mi­na le con­di­zio­ni che dan­no di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni e sot­to­po­ne la do­man­da a un esa­me for­ma­le. In se­gui­to de­ci­de in me­ri­to al ver­sa­men­to di in­den­ni­tà gior­na­lie­re e ne sta­bi­li­sce il nu­me­ro. Se la do­man­da è ac­cet­ta­ta, in­di­riz­za l’as­si­cu­ra­to all’or­ga­niz­za­zio­ne di fi­de­ius­sio­ne com­pe­ten­te e in­via al­la stes­sa una co­pia del­la de­ci­sio­ne cor­ri­spon­den­te. Il ser­vi­zio can­to­na­le av­ver­te l’as­si­cu­ra­to che, sul­la ba­se del suo pro­get­to sche­ma­ti­co, de­ve rea­liz­za­re un pro­get­to ela­bo­ra­to che sa­rà sot­to­po­sto all’or­ga­niz­za­zio­ne di fi­de­ius­sio­ne.251

3 L’as­si­cu­ra­to de­ve sot­to­por­re il pro­get­to ela­bo­ra­to all’or­ga­niz­za­zio­ne di fi­de­ius­sio­ne com­pe­ten­te, per esa­me ma­te­ria­le, en­tro le pri­me 35 set­ti­ma­ne di di­soc­cu­pa­zio­ne con­trol­la­ta.252

4 Il se­gui­to del­la pro­ce­du­ra è di­sci­pli­na­to dall’ar­ti­co­lo 95c ca­po­ver­si 3 e 4.

250In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995 (RU 1996 295). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

251 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

252 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 95e Fine della fase di progettazione e termine quadro 253

(art. 71d LA­DI)

1 La rea­liz­za­zio­ne o la non rea­liz­za­zio­ne del pro­get­to è co­mu­ni­ca­ta per scrit­to al ser­vi­zio can­to­na­le.

2 ...254

3 Il ter­mi­ne qua­dro pro­lun­ga­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 71d ca­po­ver­so 2 LA­DI è so­sti­tui­to da un nuo­vo ter­mi­ne qua­dro per la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne dal mo­men­to in cui l’as­si­cu­ra­to che ha esau­ri­to il suo di­rit­to all’in­den­ni­tà adem­pie i pre­sup­po­sti per l’aper­tu­ra del me­de­si­mo.255

253In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

254 Abro­ga­to dal n. I dell’O dell’11 mar. 2011, con ef­fet­to dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

255 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003 (RU 2003 1828). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Sezione 3: Altri provvedimenti

Art. 96256

256 Abro­ga­to dal n. I dell’O dell’11 mar. 2011, con ef­fet­to dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 96a257

257 In­tro­dot­to dal n. I 6 dell’O dell’11 ago. 1999 sul pro­gram­ma di sta­bi­liz­za­zio­ne 1998 (RU 1999 2387). Abro­ga­to dal n. I dell’O dell’11 mar. 2011, con ef­fet­to dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 97 Spese computabili per l’esecuzione di provvedimenti di occupazione 258

(art. 59cbis cpv. 2 LA­DI)259

1 So­no con­si­de­ra­te spe­se com­pu­ta­bi­li per l’ese­cu­zio­ne di prov­ve­di­men­ti di oc­cu­pa­zio­ne:

a.
la ri­mu­ne­ra­zio­ne de­gli or­ga­niz­za­to­ri e dei re­spon­sa­bi­li del­la di­re­zio­ne;
b.
le spe­se d’ac­qui­sto del­le at­trez­za­tu­re, del ma­te­ria­le di­dat­ti­co e de­gli al­tri ma­te­ria­li ne­ces­sa­ri;
c.
i pre­mi dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro gli in­for­tu­ni pro­fes­sio­na­li e dell’as­si­cu­ra­zio­ne co­se;
d.
le spe­se ne­ces­sa­rie di vit­to e al­log­gio;
e.
le ne­ces­sa­rie spe­se di tra­spor­to del ma­te­ria­le e di viag­gio al luo­go d’ese­cu­zio­ne del pro­gram­ma;
f.
le spe­se ne­ces­sa­rie per la pro­get­ta­zio­ne, per il ca­pi­ta­le in­ve­sti­to e per i lo­ca­li.

2 La quo­ta di for­ma­zio­ne e la quo­ta di oc­cu­pa­zio­ne in un prov­ve­di­men­to di oc­cu­pa­zio­ne so­no de­ter­mi­nan­ti per l’ap­pli­ca­zio­ne ri­spet­ti­va del ca­po­ver­so 1 del pre­sen­te ar­ti­co­lo e dell’ar­ti­co­lo 88 ca­po­ver­so 1 ai fi­ni del cal­co­lo del­le spe­se di ese­cu­zio­ne ne­ces­sa­rie.

3 L’or­ga­niz­za­to­re del prov­ve­di­men­to di oc­cu­pa­zio­ne pre­sen­ta il con­teg­gio all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne. Que­st’ul­ti­mo può esi­ge­re un con­teg­gio pe­rio­di­co.

4 I re­spon­sa­bi­li del prov­ve­di­men­to di oc­cu­pa­zio­ne al­le­sti­sco­no un in­ven­ta­rio del­le at­trez­za­tu­re e del ma­te­ria­le ac­qui­sta­to me­dian­te i sus­si­di dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne. Ta­li ac­qui­sti pos­so­no es­se­re alie­na­ti sol­tan­to con il con­sen­so dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne. Sul re­la­ti­vo ri­ca­vo dev’es­se­re rim­bor­sa­ta, al fon­do di com­pen­sa­zio­ne, una quo­ta cor­ri­spon­den­te al sus­si­dio.

5 L’as­se­gna­zio­ne di sus­si­di per prov­ve­di­men­ti ine­ren­ti al mer­ca­to del la­vo­ro può es­se­re vin­co­la­ta a one­ri.

258 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

259 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 97a Partecipazione finanziaria del datore di lavoro ai periodi di pratica professionale 260

(art. 64b cpv. 2 LA­DI)

Il da­to­re di la­vo­ro pren­de a ca­ri­co il 25 per cen­to dell’in­den­ni­tà gior­na­lie­ra lor­da per il pe­rio­do di pra­ti­ca pro­fes­sio­na­le o del con­tri­bu­to men­si­le di cui all’ar­ti­co­lo 98, ma al mi­ni­mo 500 fran­chi al me­se. In ca­so di la­vo­ro a tem­po par­zia­le, l’im­por­to mi­ni­mo è ri­dot­to pro­por­zio­nal­men­te. Il ser­vi­zio can­to­na­le può fis­sa­re una per­cen­tua­le più ele­va­ta. La cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­to ef­fet­tua un con­teg­gio a de­sti­na­zio­ne del da­to­re di la­vo­ro al­la fi­ne del prov­ve­di­men­to.

260In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995 (RU 1996 295). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 97b Semestri di motivazione 261

(art. 59cbis cpv. 2, 59d, 64a cpv. 1 lett. c e 5 LA­DI)

Le per­so­ne che par­te­ci­pa­no a un se­me­stre di mo­ti­va­zio­ne du­ran­te il pe­rio­do di at­te­sa han­no di­rit­to a un con­tri­bu­to men­si­le net­to pa­ri in me­dia a 450 fran­chi.

261In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995 (RU 1996 295). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 98 Periodo di pratica professionale 262

(art. 64a cpv. 1 lett. b LA­DI)

Gli as­si­cu­ra­ti di cui all’ar­ti­co­lo 6 ca­po­ver­so 1ter che par­te­ci­pa­no a un pe­rio­do di pra­ti­ca pro­fes­sio­na­le han­no di­rit­to a un con­tri­bu­to cor­ri­spon­den­te all’in­den­ni­tà gior­na­lie­ra mi­ni­ma di cui all’ar­ti­co­lo 81b du­ran­te il pe­rio­do di at­te­sa.

262Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 98a Provvedimenti a favore di persone minacciate da disoccupazione 263

(art. 59 cpv. 1 LA­DI)

I da­to­ri di la­vo­ro che in­ten­do­no ese­gui­re i prov­ve­di­men­ti ine­ren­ti al mer­ca­to del la­vo­ro di cui all’ar­ti­co­lo 59 ca­po­ver­so 1 LA­DI de­vo­no con­sul­ta­re il ser­vi­zio can­to­na­le già nel­la fa­se di pro­get­ta­zio­ne e pre­sen­ta­re in se­gui­to una do­man­da scrit­ta. Ta­le do­man­da va­le per tut­te le per­so­ne mi­nac­cia­te da di­soc­cu­pa­zio­ne all’in­ter­no dell’azien­da. En­tro due set­ti­ma­ne dal­la con­se­gna, il ser­vi­zio can­to­na­le inol­tra la do­man­da, con il suo pa­re­re, all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne. Que­st’ul­ti­mo de­ci­de en­tro il ter­mi­ne di una set­ti­ma­na. È fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 59c ca­po­ver­so 4 LA­DI.

263In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 ago. 1991 (RU 1991 2132). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 98b264

264In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 6 nov. 1996 (RU 1996 3071). Abro­ga­to dall’art. 13 dell’O del 19 nov. 2003 sul fi­nan­zia­men­to dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne, con ef­fet­to dal 1° lug. 2003 (RU 20034863).

Art. 99265

265Abro­ga­to dal n. I dell’O del 27 nov. 2000, con ef­fet­to dal 1° gen. 2001 (RU 2000 3097).

Art. 99a266

266In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 6 nov. 1996 (RU 1996 3071). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 27 nov. 2000, con ef­fet­to dal 1° gen. 2001 (RU 2000 3097).

Art. 100 Sussidi per il promovimento della ricerca sul mercato del lavoro

(art. 73 LA­DI)267

1 So­no di re­go­la con­si­de­ra­te spe­se com­pu­ta­bi­li:

a.
la ri­mu­ne­ra­zio­ne del­le per­so­ne che ela­bo­ra­no il pro­gram­ma e del per­so­na­le au­si­lia­rio ne­ces­sa­rio;
b.
le spe­se in­di­spen­sa­bi­li per la com­pi­la­zio­ne dei rap­por­ti;
c.
le spe­se per l’ac­qui­sto del­le at­trez­za­tu­re e dei ma­te­ria­li ne­ces­sa­ri.

2 La com­mis­sio­ne di sor­ve­glian­za sta­bi­li­sce, nel­la sua de­ci­sio­ne, l’ali­quo­ta di sus­si­dio ap­pli­ca­bi­le, tra il 20 e il 50 per cen­to del­le spe­se com­pu­ta­bi­li. Al ri­guar­do tie­ne con­to del­le al­tre fon­ti di fi­nan­zia­men­to e dell’im­por­tan­za del pro­get­to per l’as­si­cu­ra­zio­ne-di­soc­cu­pa­zio­ne.

3 L’as­se­gna­zio­ne di sus­si­di può es­se­re vin­co­la­ta a one­ri.

4 Le do­man­de di sus­si­dio de­vo­no di re­go­la es­se­re pre­sen­ta­te all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne al­me­no tre me­si pri­ma dell’ini­zio dell’ese­cu­zio­ne del pro­gram­ma.268

5 Il be­ne­fi­cia­rio dei sus­si­di pre­sen­ta un rap­por­to sui ri­sul­ta­ti del­la ri­cer­ca all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne, a de­sti­na­zio­ne del­la Com­mis­sio­ne di sor­ve­glian­za.269

267Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

268In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 25 apr. 1985, in vi­go­re dal 1° lug. 1985 (RU 1985 648).

269In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 101a102270

270 Abro­ga­ti dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, con ef­fet­to dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 102a a 102b271

271In­tro­dot­ti dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995 (RU 1996 295). Abro­ga­ti dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, con ef­fet­to dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 102c272

272 In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’29 giu. 2005 (RU 20053591). Abro­ga­to dal n. I dell’O dell’11 mar. 2011, con ef­fet­to dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Titolo 3: Organizzazione e finanziamento

Capitolo 1: Casse di disoccupazione

Art. 103 Obbligo delle casse di annunciare

(art. 79 cpv. 1 LA­DI)

Le cas­se an­nun­cia­no all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne i no­mi ed ogni mu­ta­men­to del­le per­so­ne re­spon­sa­bi­li del­la lo­ro ge­stio­ne.

Art. 104 Forma dei pagamenti

(art. 79 cpv. 3 LA­DI)

Le cas­se ver­sa­no le pre­sta­zio­ni dell’as­si­cu­ra­zio­ne-di­soc­cu­pa­zio­ne per quan­to pos­si­bi­le non in con­tan­ti.

Art. 105 Amministrazione del capitale d’esercizio

(art. 81 cpv. 1 lett. d LA­DI)

1 Le cas­se uti­liz­za­no il ca­pi­ta­le d’eser­ci­zio per i pa­ga­men­ti cor­ren­ti. Prov­ve­do­no per una li­qui­di­tà suf­fi­cien­te e per una si­cu­ra con­ser­va­zio­ne dei va­lo­ri pa­tri­mo­nia­li.

2 ...273

273Abro­ga­to dal n. I dell’O dell’11 mar. 2011, con ef­fet­to dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 106274

274Abro­ga­to dal n. I dell’O del 22 nov. 2000, con ef­fet­to dal 1° gen. 2001 (RU 2000 2921).

Art. 107 Conto d’esercizio mensile 275

(art. 81 cpv. 1 lett. c LA­DI)

Al­la fi­ne di ogni me­se, le cas­se com­pi­la­no, con­for­me­men­te al­le istru­zio­ni dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne, un con­to d’eser­ci­zio com­pren­si­vo dei da­ti sta­ti­sti­ci ne­ces­sa­ri. Lo pre­sen­ta­no a det­to uf­fi­cio il più tar­di en­tro il 10 del me­se se­guen­te.

275Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

Art. 108 Tenuta e chiusura dei conti 276

(art. 81 cpv. 1 lett. e LA­DI)

1 Le cas­se ten­go­no i lo­ro li­bri con­ta­bi­li se­con­do le istru­zio­ni dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne.

2L’an­no con­ta­bi­le cor­ri­spon­de all’an­no ci­vi­le. Le cas­se pre­sen­ta­no all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne il con­to d’eser­ci­zio e il bi­lan­cio dell’an­no con­ta­bi­le en­tro la fi­ne di gen­na­io.277

276Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 ago. 1991, in vi­go­re dal 1° gen. 1992 (RU 1991 2132).

277Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2001 (RU 2000 3097).

Capitolo 2: Altri organi esecutivi

Sezione 1: Ufficio di compensazione dell’assicurazione-disoccupazione

Art. 109 Controllo della gestione degli uffici di esecuzione dell’assicurazione contro la disoccupazione 278

(art. 83 e 92 LA­DI)

1 Il con­trol­lo del­la ge­stio­ne de­gli uf­fi­ci di ese­cu­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne com­pren­de:

a.
il con­trol­lo del­la te­nu­ta dei con­ti e dell’in­ven­ta­rio (art. 109a);
b.
il con­trol­lo del­le ap­pli­ca­zio­ni in­for­ma­ti­che (art. 109b);
c.
la re­vi­sio­ne dei pa­ga­men­ti e i con­trol­li pres­so i da­to­ri di la­vo­ro (art. 110);
d.279
il con­trol­lo del mo­do in cui i ser­vi­zi com­pe­ten­ti ese­guo­no la leg­ge.

2 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne può in­ca­ri­ca­re un uf­fi­cio fi­du­cia­rio del con­trol­lo.

3 ...280

278Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

279In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 15 nov. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2001 (RU 2000 3097).

280Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2000, con ef­fet­to dal 1° gen. 2001 (RU 2000 3097).

Art. 109a Controllo della tenuta dei conti e dell’inventario 281

(art. 83 cpv. 1 lett. c LA­DI)

1 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne e gli uf­fi­ci fi­du­cia­ri da es­so in­ca­ri­ca­ti con­trol­la­no an­nual­men­te la te­nu­ta dei con­ti non­ché, pe­rio­di­ca­men­te e per son­dag­gio, l’in­ven­ta­rio dei col­lo­ca­men­ti fi­nan­zia­ti dal fon­do di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne.

2 Se il re­spon­sa­bi­le di una cas­sa ha già in­ca­ri­ca­to un uf­fi­cio fi­du­cia­rio del­la re­vi­sio­ne di al­tre isti­tu­zio­ni di cui è ti­to­la­re o del­la sua pro­pria cas­sa, l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne può, a sua do­man­da, in­ca­ri­ca­re lo stes­so uf­fi­cio an­che del con­trol­lo con­ta­bi­le del­la cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne. La do­man­da è ac­col­ta se l’uf­fi­cio fi­du­cia­rio adem­pie le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 109 ca­po­ver­so 3 e se co­mun­que la scel­ta di sif­fat­to uf­fi­cio non com­por­ta in­con­ve­nien­ti. Man­dan­te nei con­fron­ti dell’uf­fi­cio fi­du­cia­rio è in ogni ca­so l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne. L’uf­fi­cio fi­du­cia­rio in­ca­ri­ca­to è vin­co­la­to al­le istru­zio­ni dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne.

281In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

Art. 109b Controllo delle applicazioni informatiche 282

(art. 83 cpv. 1bis LA­DI)283

L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne e gli uf­fi­ci fi­du­cia­ri da es­so in­ca­ri­ca­ti con­trol­la­no pe­rio­di­ca­men­te e per son­dag­gio le ap­pli­ca­zio­ni in­for­ma­ti­che non­ché le mi­su­re tec­ni­che e di si­cu­rez­za. Il con­trol­lo si esten­de se­gna­ta­men­te al si­ste­ma dei pa­ga­men­ti del­la cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne e al­le ap­pli­ca­zio­ni con­ta­bi­li e fi­nan­zia­rie.

282In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

283 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 110 Revisione dei pagamenti e controlli presso i datori di lavoro 284

(art. 28, 46 LP­GA, 83 cpv. 1 lett. d e 83a cpv. 3 LA­DI)285

1 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne ve­ri­fi­ca ad in­ter­val­li re­go­la­ri, sia in mo­do ap­pro­fon­di­to che per son­dag­gio, la le­git­ti­mi­tà dei pa­ga­men­ti ese­gui­ti dal­le cas­se.286

2 Le cas­se con­ser­va­no, in­te­gral­men­te e in buon or­di­ne, gli at­ti sui ca­si as­si­cu­ra­ti­vi. L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne può con­sul­tar­li in ogni mo­men­to.

3 La re­vi­sio­ne del­le cas­se si esten­de ai fat­ti ac­ca­du­ti dall’ul­ti­ma re­vi­sio­ne. Se dall’ul­ti­ma re­vi­sio­ne è tra­scor­so me­no di un an­no, il con­trol­lo può con­cer­ne­re tut­ti i fat­ti de­gli ul­ti­mi 12 me­si. Se un pa­ga­men­to è sta­to ot­te­nu­to me­dian­te un rea­to, è de­ter­mi­nan­te il ter­mi­ne del­la pre­scri­zio­ne pe­na­le.287

4 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne e gli uf­fi­ci fi­du­cia­ri da es­so in­ca­ri­ca­ti con­trol­la­no per son­dag­gio pres­so i da­to­ri di la­vo­ro le in­den­ni­tà pa­ga­te per la­vo­ro ri­dot­to e per in­tem­pe­rie.288

284Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

285Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

286Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 ago. 1991, in vi­go­re dal 1° gen. 1992 (RU 1991 2132).

287Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

288In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

Art. 111 Rapporto e decisione di revisione 289

(art. 83 cpv. 1 lett. d, 83a cpv. 3 e 95 cpv. 2 e 3 LA­DI)290

1 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne an­no­ta il ri­sul­ta­to del­la re­vi­sio­ne dei pa­ga­men­ti in un rap­por­to scrit­to che co­mu­ni­ca al­la cas­sa e al ti­to­la­re, di re­go­la en­tro 60 gior­ni.

2 Es­so co­mu­ni­ca al da­to­re di la­vo­ro, me­dian­te de­ci­sio­ne for­ma­le, il ri­sul­ta­to del con­trol­lo ef­fet­tua­to pres­so que­st’ul­ti­mo. La cas­sa si oc­cu­pa del­la ri­scos­sio­ne de­gli even­tua­li im­por­ti da rim­bor­sa­re ba­san­do­si sul­la de­ci­sio­ne dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne.291

289Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

290Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

291In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995 (RU 1996 295). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 111a Spese supplementari nell’ambito del controllo dei datori di lavoro in caso di riscossione indebita di prestazioni 292

(art. 88 cpv. 2bis LA­DI)

1 So­no con­si­de­ra­te spe­se sup­ple­men­ta­ri nell’am­bi­to del con­trol­lo dei da­to­ri di la­vo­ro in ca­so di ri­scos­sio­ne in­de­bi­ta di pre­sta­zio­ni le spe­se che su­pe­ra­no il co­sto me­dio di un con­trol­lo or­di­na­rio del da­to­re di la­vo­ro.

2 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne fis­sa le spe­se com­pu­ta­bi­li nel­la de­ci­sio­ne di re­sti­tu­zio­ne.

292In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 111b Sanzione inflitta al datore di lavoro che riscuote indebitamente l’indennità per lavoro ridotto o per intemperie 293

(art. 88 cpv. 2ter LA­DI)

Il da­to­re di la­vo­ro che ri­scuo­te in­de­bi­ta­men­te l’in­den­ni­tà per la­vo­ro ri­dot­to o per in­tem­pe­rie de­ve pa­ga­re una pe­na­li­tà equi­va­len­te all’im­por­to dell’in­den­ni­tà per­ce­pi­ta abu­si­va­men­te mol­ti­pli­ca­to per il dop­pio del rap­por­to tra le ore di­chia­ra­te in­de­bi­ta­men­te e il nu­me­ro to­ta­le di ore an­nun­cia­te al­la cas­sa.

293In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 112 Obiezioni e completamento degli atti

(art. 83 cpv. 1 lett. d LA­DI)

1 La cas­sa, en­tro un ter­mi­ne di 30 gior­ni dal­la con­se­gna del rap­por­to di re­vi­sio­ne, può sol­le­va­re obie­zio­ni con­tro le con­te­sta­zio­ni prov­vi­so­rie e pre­sen­ta­re o com­ple­ta­re i do­cu­men­ti giu­sti­fi­ca­ti­vi man­can­ti o in­com­ple­ti.

2 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne può pro­ro­ga­re que­sto ter­mi­ne se la cas­sa pre­sen­ta per scrit­to, pri­ma del­la sca­den­za, una do­man­da mo­ti­va­ta.

3 Può re­spin­ge­re il com­ple­ta­men­to tar­di­vo de­gli at­ti, se la cas­sa ha pre­sen­ta­to rei­te­ra­ta­men­te at­ti gra­ve­men­te in­com­ple­ti.

Art. 113 Istruzioni e decisioni dell’ufficio di compensazione

(art. 83 cpv. 1 lett. d LA­DI)

1 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne, tra­scor­so il ter­mi­ne di obie­zio­ne, dà al­la cas­sa le istru­zio­ni ne­ces­sa­rie.

2 De­si­gna i pa­ga­men­ti con­te­sta­ti, di cui al be­ne­fi­cia­rio dev’es­se­re chie­sta la re­sti­tu­zio­ne, e ad­de­bi­ta si­mul­ta­nea­men­te al­la cas­sa gli im­por­ti cor­ri­spon­den­ti.

3 Per i pa­ga­men­ti con­te­sta­ti, di cui la re­sti­tu­zio­ne non può es­se­re chie­sta, l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne fa va­le­re ver­so il ti­to­la­re le sue even­tua­li pre­te­se di ri­sar­ci­men­to.

Art. 114 Obbligo di risarcimento dei danni da parte del titolare della cassa o del Cantone 294

(art. 82, 83 cpv. 1 lett. f e 85g LA­DI)

1 Se non è pos­si­bi­le ot­te­ne­re il rim­bor­so di un ver­sa­men­to in­de­bi­to, il ti­to­la­re del­la cas­sa o il Can­to­ne re­spon­sa­bi­le de­ve ri­sar­ci­re i dan­ni.

2 Il ti­to­la­re del­la cas­sa o il Can­to­ne re­spon­sa­bi­le si as­su­me per ogni ca­so al mas­si­mo 10 000 fran­chi, sal­vo se il dan­no è sta­to cau­sa­to in­ten­zio­nal­men­te, per inos­ser­van­za di un’istru­zio­ne dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne in re­la­zio­ne a un ca­so spe­ci­fi­co o me­dian­te rea­ti.

3 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne an­nul­la la de­ci­sio­ne quan­do, su ri­cor­so del be­ne­fi­cia­rio di pre­sta­zio­ni, è sta­to sta­bi­li­to con de­ci­sio­ne pas­sa­ta in giu­di­ca­to che il ver­sa­men­to era le­ga­le o non era in­du­bi­ta­bil­men­te er­ra­to.

294Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 ad ec­ce­zio­ne del cpv. 2 che en­tra in vi­go­re il 1° apr. 2011 (RU 2010 5529).

Art. 114a Indennità per il rischio di responsabilità ai titolari delle casse e ai Cantoni 295

(art. 82 cpv. 5, 83 e 85g cpv. 5 LA­DI)

Il DE­FR de­ter­mi­na la ba­se di cal­co­lo dell’in­den­ni­tà per il ri­schio di re­spon­sa­bi­li­tà ai ti­to­la­ri del­le cas­se e ai Can­to­ni ap­pli­ca­ta dall’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne, non­ché l’am­mon­ta­re del­la stes­sa e le mo­da­li­tà del ver­sa­men­to.

295In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2000 (RU 2000 3097). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 2010 5529).

Art. 115 Liberazione dall’obbligo di risarcimento 296

(art. 82, 83 cpv. 1 lett. f e 85d LA­DI)297

1 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne può li­be­ra­re il ti­to­la­re, su do­man­da del­lo stes­so, dall’ob­bli­go di ri­sar­ci­men­to qua­lo­ra egli ren­da plau­si­bi­le che il ver­sa­men­to er­ra­to è do­vu­to sol­tan­to a col­pa lie­ve del­la cas­sa.

2 Il ti­to­la­re de­ve pre­sen­ta­re la do­man­da di li­be­ra­zio­ne dall’ob­bli­go di ri­sar­ci­men­to en­tro 90 gior­ni do­po che la cas­sa ha avu­to co­no­scen­za dell’ine­si­gi­bi­li­tà del rim­bor­so.

3 La li­be­ra­zio­ne dall’ob­bli­go di ri­sar­ci­men­to è esclu­sa se, con­tra­ria­men­te al­le istru­zio­ni dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne, la cas­sa non ha ri­chie­sto al de­sti­na­ta­rio il rim­bor­so del­le pre­sta­zio­ni in­de­bi­te.

4 L’ar­ti­co­lo 114 non­ché i ca­po­ver­si 1 e 2 del pre­sen­te ar­ti­co­lo si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia se la cas­sa re­cla­ma di mo­to pro­prio il rim­bor­so di un ver­sa­men­to er­ra­to.

296Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2001 (RU 2000 3097).

297 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 115a298

Gli ar­ti­co­li 109–115 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia an­che ai Can­to­ni per quan­to con­cer­ne i lo­ro ser­vi­zi com­pe­ten­ti.

298In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2001 (RU 2000 3097).

Art. 116 Delega della revisione

(art. 83 cpv. 1 lett. d LA­DI)

1 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne, se de­le­ga la re­vi­sio­ne dei pa­ga­men­ti al Can­to­ne o a un al­tro en­te, par­te­ci­pa equa­men­te al­le spe­se.

2 L’uf­fi­cio di re­vi­sio­ne an­no­ta il ri­sul­ta­to del­la re­vi­sio­ne dei pa­ga­men­ti in un rap­por­to scrit­to che co­mu­ni­ca al­la cas­sa, al ti­to­la­re e all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne, di re­go­la en­tro un ter­mi­ne di 60 gior­ni. La pro­ce­du­ra suc­ces­si­va è di­sci­pli­na­ta se­con­do gli ar­ti­co­li 113 a 115.

Art. 117 Assegnazione dei mezzi alle casse

(art. 83 cpv. 1 lett. g LA­DI)

L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne, as­se­gnan­do i mez­zi al­le cas­se, tie­ne con­to del­lo sta­to del ca­pi­ta­le d’eser­ci­zio e del pro­ba­bi­le fab­bi­so­gno.

Art. 117a Impiego di personale a carico del fondo di compensazione 299

(art. 92 cpv. 3 LA­DI)

L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne de­ci­de de­fi­ni­ti­va­men­te cir­ca l’im­pe­gno del pro­prio per­so­na­le a ca­ri­co del fon­do di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne.

299In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2001 (RU 2000 3097).

Sezione 2: Fondo di compensazione

Art. 118 Revisione

(art. 84 LA­DI)

1 Il con­trol­lo fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze è l’or­ga­no di con­trol­lo del fon­do di com­pen­sa­zio­ne.

2 Esa­mi­na il con­to an­nua­le del fon­do di com­pen­sa­zio­ne e co­mu­ni­ca i ri­sul­ta­ti al Con­si­glio fe­de­ra­le. Non è au­to­riz­za­to a ve­ri­fi­ca­re le de­ci­sio­ni del­la com­mis­sio­ne di sor­ve­glian­za.

Sezione 3: Servizi cantonali

Art. 119 Competenza locale

(art. 85 LA­DI)

1 La com­pe­ten­za lo­ca­le del ser­vi­zio can­to­na­le è de­ter­mi­na­ta:

a.
se­con­do il luo­go in cui l’as­si­cu­ra­to adem­pie l’ob­bli­go di con­trol­lo, ri­guar­do all’in­den­ni­tà di di­soc­cu­pa­zio­ne (art. 18);
b.
se­con­do il luo­go dell’azien­da, ri­guar­do all’in­den­ni­tà per la­vo­ro ri­dot­to;
c.
se­con­do il luo­go dell’azien­da, ri­guar­do all’in­den­ni­tà per in­tem­pe­rie;
d.
se­con­do la se­de dell’isti­tu­zio­ne ri­chie­den­te, ri­guar­do ai sus­si­di per i cor­si di ri­qua­li­fi­ca­zio­ne e di per­fe­zio­na­men­to o per i pro­gram­mi di oc­cu­pa­zio­ne tem­po­ra­nea;
e.
se­con­do il luo­go di do­mi­ci­lio dell’as­si­cu­ra­to, in tut­ti gli al­tri ca­si.300

2 De­ter­mi­nan­te è il mo­men­to in cui è pre­sa la de­ci­sio­ne.

3 Com­pe­ten­te a de­ci­de­re su una do­man­da di con­do­no è il ser­vi­zio can­to­na­le del Can­to­ne in cui l’as­si­cu­ra­to era do­mi­ci­lia­to al mo­men­to in cui gli è sta­ta no­ti­fi­ca­ta la de­ci­sio­ne di re­sti­tu­zio­ne.301

4 Un ser­vi­zio, se ha dub­bi ri­guar­do al­la sua com­pe­ten­za, si ac­cor­da con il ser­vi­zio che po­treb­be es­se­re pa­ri­men­ti com­pe­ten­te. Se non giun­go­no a un ac­cor­do, ta­li ser­vi­zi si ri­vol­go­no all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne; que­sti de­si­gna il ser­vi­zio com­pe­ten­te.302

300 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

301 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 24 nov. 1999, in vi­go­re dal 1° gen. 2000 (RU 2000 174).

302 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 24 nov. 1999, in vi­go­re dal 1° gen. 2000 (RU 2000 174).

Art. 119a Istituzione e gestione degli uffici regionali di collocamento (URC) e dei servizi logistici per l’approntamento di provvedimenti inerenti al mercato del lavoro (LPML) 303304

(art. 85b, 85c e 85e LA­DI)305

1 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne ema­na istru­zio­ni con­cer­nen­ti l’isti­tu­zio­ne e l’eser­ci­zio de­gli URC. Es­so prov­ve­de al coor­di­na­men­to sul pia­no na­zio­na­le non­ché all’adem­pi­men­to di al­tri com­pi­ti di im­por­tan­za na­zio­na­le.

2 La pia­ni­fi­ca­zio­ne, l’isti­tu­zio­ne e il coor­di­na­men­to de­gli URC com­pe­to­no al ser­vi­zio can­to­na­le. Lo stes­so vi­gi­la sul­la ge­stio­ne de­gli URC.

3 Di­ver­si Can­to­ni pos­so­no ac­cor­dar­si per isti­tui­re e ge­sti­re con­giun­ta­men­te URC e ser­vi­zi LPML o sta­bi­li­re il lo­ro rag­gio d’at­ti­vi­tà ol­tre i con­fi­ni can­to­na­li. L’ac­cor­do di­sci­pli­na se­gna­ta­men­te:

a.
la se­de dell’URC o del ser­vi­zio LPML;
b.
la sua or­ga­niz­za­zio­ne in­ter­na;
c.
lo sta­tu­to giu­ri­di­co del suo di­ret­to­re e dei suoi col­la­bo­ra­to­ri;
d.
la per­so­na che rap­pre­sen­ta l’URC o il ser­vi­zio LPML pres­so l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne.306

4 ...307

303In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

304 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

305 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 nov. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 4861).

306 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

307 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 26 mag. 2021, con ef­fet­to dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 119b Requisiti professionali delle persone incaricate del servizio pubblico di collocamento 308

(art. 85b cpv. 4 LA­DI)

1 Le per­so­ne in­ca­ri­ca­te del ser­vi­zio pub­bli­co di col­lo­ca­men­to de­vo­no, en­tro cin­que an­ni dal­la lo­ro en­tra­ta in fun­zio­ne, di­spor­re del ti­to­lo di «Spe­cia­li­sta in ri­sor­se uma­ne con at­te­sta­to pro­fes­sio­na­le fe­de­ra­le, op­zio­ne Ser­vi­zi pub­bli­ci di col­lo­ca­men­to e con­su­len­za al per­so­na­le» op­pu­re pos­se­de­re un’espe­rien­za pro­fes­sio­na­le o una for­ma­zio­ne ri­te­nu­te equi­va­len­ti dall’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne.309

2 I Can­to­ni prov­ve­do­no af­fin­ché le per­so­ne in­ca­ri­ca­te del ser­vi­zio pub­bli­co di col­lo­ca­men­to pos­sie­da­no le qua­li­fi­che ri­chie­ste. Inol­tre, prov­ve­do­no af­fin­ché es­se di­spon­ga­no di una for­ma­zio­ne ini­zia­le spe­ci­fi­ca e di una for­ma­zio­ne con­ti­nua ade­gua­ta.

3 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne for­ni­sce gli stru­men­ti in­for­ma­ti­ci at­ti a ga­ran­ti­re la tra­spa­ren­za del­la for­ma­zio­ne. In ca­si par­ti­co­la­ri può di­chia­ra­re ob­bli­ga­to­ri i cor­si o or­ga­niz­zar­li di pro­pria ini­zia­ti­va.

308In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995 (RU 1996 295). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

309 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 119c Commissioni tripartite 310

(art. 85de 113 cpv. 2 lett. d LA­DI)

1 Il Can­to­ne ela­bo­ra per le sue com­mis­sio­ni tri­par­ti­te un re­go­la­men­to con­cer­nen­te i com­pi­ti, le com­pe­ten­ze e l’or­ga­niz­za­zio­ne del­le stes­se. Det­to re­go­la­men­to dev’es­se­re tra­smes­so all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne per in­for­ma­zio­ne.

2 ...311

3 I rap­pre­sen­tan­ti dei da­to­ri di la­vo­ro e dei la­vo­ra­to­ri ri­ce­vo­no get­to­ni di pre­sen­za e in­den­ni­tà di viag­gio. L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne sta­bi­li­sce le ta­rif­fe. Le in­den­ni­tà so­no rim­bor­sa­te ai Can­to­ni nel qua­dro del fi­nan­zia­men­to de­gli URC.

310In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995 (RU 1996 295). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

311 Abro­ga­to dal n. I dell’O dell’11 mar. 2011, con ef­fet­to dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 119cbis Collaborazione con gli uffici di collocamento privati 312

(art. 85 cpv. 1 lett. a e 85b cpv. 2 LA­DI)

1 Agli uf­fi­ci di col­lo­ca­men­to pri­va­ti chia­ma­ti a svol­ge­re com­pi­ti di con­su­len­za e di col­lo­ca­men­to non pos­so­no es­se­re de­le­ga­ti com­pi­ti so­vra­ni qua­li la ve­ri­fi­ca dell’ido­nei­tà al col­lo­ca­men­to o la de­ci­sio­ne di san­zio­ni.

2 Il ser­vi­zio can­to­na­le com­pe­ten­te di­sci­pli­na la col­la­bo­ra­zio­ne tra gli uf­fi­ci di col­lo­ca­men­to pri­va­ti e gli URC me­dian­te un con­trat­to scrit­to. Ta­le con­trat­to im­pe­gna gli uf­fi­ci di col­lo­ca­men­to pri­va­ti:

a.
a in­for­ma­re l’URC su­gli sfor­zi in­tra­pre­si in vi­sta del col­lo­ca­men­to e a no­ti­fi­car­gli i ca­si di com­por­ta­men­ti er­ra­ti de­gli as­si­cu­ra­ti;
b.313
a for­ni­re all’URC le in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie a que­st’ul­ti­mo per svol­ge­re il suo com­pi­to di os­ser­va­zio­ne del mer­ca­to di la­vo­ro me­dian­te il si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne per il col­lo­ca­men­to pub­bli­co (art. 83 cpv. 1bis lett. b LA­DI).

2 Gli uf­fi­ci di col­lo­ca­men­to pri­va­ti pos­so­no es­se­re in­den­niz­za­ti me­dian­te il fon­do di com­pen­sa­zio­ne per le pre­sta­zio­ni for­ni­te. L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne de­ter­mi­na le pre­sta­zio­ni che dan­no di­rit­to a un’in­den­ni­tà e l’im­por­to del­la stes­sa.

4 I da­ti con­cer­nen­ti gli as­si­cu­ra­ti o gli im­pie­ghi li­be­ri pos­so­no es­se­re tra­smes­si agli uf­fi­ci di col­lo­ca­men­to pri­va­ti o a ter­zi sol­tan­to pre­vio con­sen­so de­gli as­si­cu­ra­ti e dei da­to­ri di la­vo­ro in­te­res­sa­ti.

312 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 nov. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 4861).

313 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 119d Collaborazione interistituzionale 314

(art. 85f e 92 cpv. 7 LA­DI)

1 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne ap­pro­va le do­man­de di par­te­ci­pa­zio­ne tem­po­ra­nea al­la co­per­tu­ra dei co­sti per mi­glio­ra­re la col­la­bo­ra­zio­ne in­te­ri­sti­tu­zio­na­le a con­di­zio­ne che:

a.
tut­te le isti­tu­zio­ni che as­se­gna­no per­so­ne par­te­ci­pi­no ai co­sti dei prov­ve­di­men­ti se­con­do le lo­ro ba­si le­ga­li;
b.
ta­li prov­ve­di­men­ti au­men­ti­no le pro­spet­ti­ve di col­lo­ca­men­to dei par­te­ci­pan­ti.

2 Lo scam­bio di ser­vi­zi tra le isti­tu­zio­ni è di­sci­pli­na­to da una con­ven­zio­ne sul­le pre­sta­zio­ni.

3 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne fa an­nual­men­te rap­por­to al­la Com­mis­sio­ne di sor­ve­glian­za sul­le at­ti­vi­tà e sul­le de­ci­sio­ni re­la­ti­ve al­la col­la­bo­ra­zio­ne in­te­ri­sti­tu­zio­na­le.

314In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 6 nov. 1996 (RU 1996 3071). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Sezione 4: Ufficio centrale di compensazione dell’AVS

Art. 120 Conteggio dei contributi

(art. 87 LA­DI)

1 L’uf­fi­cio cen­tra­le di com­pen­sa­zio­ne dell’AVS ver­sa ogni me­se i con­tri­bu­ti di­spo­ni­bi­li all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne-di­soc­cu­pa­zio­ne.

2 Tra­smet­te all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne-di­soc­cu­pa­zio­ne, en­tro il 30 apri­le dell’an­no se­guen­te, un con­teg­gio da cui ri­sul­ti­no gli in­troi­ti in con­tri­bu­ti dell’eser­ci­zio an­nuo, ar­ti­co­la­ti se­con­do le sin­go­le cas­se di com­pen­sa­zio­ne AVS.

Art. 120a Procedura per il conteggio con l’assicurazione invalidità 315

(art. 94a LA­DI, art. 68­sep­ties LAI)

1 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne pre­sen­ta all’Uf­fi­cio cen­tra­le di com­pen­sa­zio­ne dell’AVS, en­tro la fi­ne di gen­na­io dell’an­no suc­ces­si­vo, un con­teg­gio an­nua­le a ca­ri­co del Fon­do di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne in­va­li­di­tà

2 Que­sto con­teg­gio de­ve con­te­ne­re al­me­no i da­ti se­guen­ti:

a.
in­di­ca­zio­ni cir­ca l’im­por­to in fran­chi da rim­bor­sa­re;
b.316
nu­me­ro AVS de­gli as­si­cu­ra­ti;
c.
nu­me­ro del­le in­den­ni­tà gior­na­lie­re pa­ga­te;
d.
con­tri­bu­ti al­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li; e
e.
spe­se per i prov­ve­di­men­ti svol­ti ine­ren­ti al mer­ca­to del la­vo­ro.

2 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne tra­smet­te una co­pia del con­teg­gio all’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li.

4 L’Uf­fi­cio cen­tra­le di com­pen­sa­zio­ne dell’AVS ve­ri­fi­ca il con­teg­gio e rim­bor­sa le pre­sta­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 94a LA­DI.

315 In­tro­dot­to dall’all. n. 6 dell’O del 3 nov. 2021, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2021 706).

316 Cor­re­zio­ne del 7 feb. 2023 (RU 2023 53).

Sezione 5: Commissione di sorveglianza

Art. 121317

317Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2000, con ef­fet­to dal 1° gen. 2001 (RU 2000 3097).

Art. 121a Comitato della Commissione di sorveglianza 318

(art. 89 LA­DI)

La Com­mis­sio­ne di sor­ve­glian­za può de­le­ga­re a un co­mi­ta­to i com­pi­ti di cui all’ar­ti­co­lo 89 LA­DI.

318In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 ago. 1991 (RU 1991 2132). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 121b Collocamento del patrimonio del fondo di compensazione 319

(art. 89 cpv. 1 LA­DI)

1 La Com­mis­sio­ne di sor­ve­glian­za de­ci­de in me­ri­to ai col­lo­ca­men­ti del pa­tri­mo­nio.

2 L’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze col­lo­ca il pa­tri­mo­nio del fon­do di com­pen­sa­zio­ne se­con­do la stra­te­gia di col­lo­ca­men­to fis­sa­ta dal­la Com­mis­sio­ne di sor­ve­glian­za e se­con­do le nor­me di col­lo­ca­men­to. Es­sa in­for­ma re­go­lar­men­te la Com­mis­sio­ne di sor­ve­glian­za sui col­lo­ca­men­ti ef­fet­tua­ti.

319 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Capitolo 3: Finanziamento

Art. 122 Spese amministrative di casse di compensazione AVS

(art. 92 cpv. 1 LA­DI)

1 Le spe­se di ri­scos­sio­ne dei con­tri­bu­ti so­no rim­bor­sa­te al­le cas­se di com­pen­sa­zio­ne AVS in for­ma di una in­den­ni­tà glo­ba­le.

2 L’in­den­ni­tà al­la cas­sa di com­pen­sa­zio­ne è cal­co­la­ta se­con­do il nu­me­ro dei da­to­ri di la­vo­ro af­fi­lia­ti e l’im­por­to me­dio dei con­tri­bu­ti AVS/AI/IPG per da­to­re di la­vo­ro. L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li sta­bi­li­sce le ali­quo­te di ri­sar­ci­men­to d’in­te­sa con l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne.

3 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li de­ter­mi­na gli an­ni di ri­fe­ri­men­to per il cal­co­lo, for­ni­sce gli ele­men­ti di cal­co­lo e sta­bi­li­sce i sin­go­li ri­sar­ci­men­ti.

4 Le cas­se di com­pen­sa­zio­ne AVS, le qua­li pro­vi­no che il ri­sar­ci­men­to non co­pre ma­ni­fe­sta­men­te le lo­ro spe­se di ri­scos­sio­ne dei con­tri­bu­ti, pos­so­no esi­ge­re dall’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li un’ade­gua­ta in­den­ni­tà com­ple­men­ta­re. L’Uf­fi­cio ri­sol­ve d’in­te­sa con l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne.

Art. 122a Costi computabili risultanti dalla gestione degli URC, del servizio LPML e del servizio cantonale 320

(art. 92 cpv. 7 LA­DI)

1 So­no pre­si in con­si­de­ra­zio­ne i co­sti d’eser­ci­zio e i co­sti d’in­ve­sti­men­to.

2 Il DE­FR può fis­sa­re un’in­den­ni­tà for­fe­ta­ria o un tet­to per de­ter­mi­na­te spe­se. In ca­so di dub­bio, l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne de­ci­de ca­so per ca­so cir­ca la com­pu­ta­bi­li­tà dei co­sti.

3 Il DE­FR de­fi­ni­sce la strut­tu­ra mi­ni­ma ne­ces­sa­ria per ga­ran­ti­re la di­spo­ni­bi­li­tà a in­ter­ve­ni­re de­gli URC, del ser­vi­zio LPML e del ser­vi­zio can­to­na­le. Fis­sa i co­sti del­la di­spo­ni­bi­li­tà a in­ter­ve­ni­re, te­nu­to con­to del­la ne­ces­si­tà di pre­ser­va­re il li­vel­lo di qua­li­fi­ca del per­so­na­le e di ga­ran­ti­re un in­gran­di­men­to ra­pi­do del­le strut­tu­re nel ca­so di nuo­vo au­men­to del nu­me­ro di per­so­ne in cer­ca di un im­pie­go.

4 Il Can­to­ne pre­sen­ta all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne un pre­ven­ti­vo ge­ne­ra­le del­le spe­se pre­vi­ste per gli URC, il ser­vi­zio LPML e l’au­to­ri­tà can­to­na­le. L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne de­ter­mi­na la da­ta di pre­sen­ta­zio­ne e la for­ma del pre­ven­ti­vo.

5 Do­po l’esa­me del pre­ven­ti­vo, l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne ema­na una de­ci­sio­ne di prin­ci­pio (de­ci­sio­ne di as­se­gna­zio­ne).

6 Gli an­ti­ci­pi non pos­so­no rap­pre­sen­ta­re più dell’80 per cen­to dei co­sti pre­ven­ti­va­ti. Un pri­mo ac­con­to del 30 per cen­to al mas­si­mo è ver­sa­to all’ini­zio dell’an­no e gli ac­con­ti se­guen­ti so­no ver­sa­ti a in­ter­val­li re­go­la­ri.

7 Al­la fi­ne di gen­na­io al più tar­di, il Can­to­ne pre­sen­ta all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne un con­teg­gio det­ta­glia­to dei co­sti ef­fet­ti­vi dell’an­no pre­ce­den­te.

8 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne esa­mi­na il con­teg­gio con­for­me­men­te all’or­di­nan­za del 29 giu­gno 2001321 sull’in­den­niz­zo del­le spe­se d’ese­cu­zio­ne del­la LA­DI.322

9 Il ser­vi­zio can­to­na­le tie­ne un in­ven­ta­rio de­gli og­get­ti ac­qui­sta­ti con i sus­si­di dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne. Sif­fat­ti og­get­ti pos­so­no es­se­re alie­na­ti o de­sti­na­ti a un al­tro uso sol­tan­to con l’ap­pro­va­zio­ne dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne. Il lo­ro va­lo­re re­si­duo de­ve es­se­re de­dot­to dal con­teg­gio.

320In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995 (RU 1996 295). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2001 (RU 2000 3097).

321 RS 837.023.3

322 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 122b Convenzione sulle prestazioni con i titolari delle casse 323

(art. 92 cpv. 6 LA­DI)

1 La con­ven­zio­ne sul­le pre­sta­zio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 92 ca­po­ver­so 6 LA­DI di­sci­pli­na la coo­pe­ra­zio­ne tra la Con­fe­de­ra­zio­ne e il ti­to­la­re del­la cas­sa nell’ese­cu­zio­ne dell’ar­ti­co­lo 81 LA­DI. Con in­cen­ti­vi im­per­nia­ti sul­le pre­sta­zio­ni, es­sa in­du­ce i ti­to­la­ri a ef­fet­tua­re un’ese­cu­zio­ne ef­fi­cien­te. Di­sci­pli­na in par­ti­co­la­re:

a.
l’at­tua­zio­ne de­gli obiet­ti­vi dell’ese­cu­zio­ne del­la leg­ge;
b.
gli in­di­ca­to­ri con­cer­nen­ti la va­lu­ta­zio­ne de­gli ef­fet­ti;
c.
le con­di­zio­ni qua­dro per l’eser­ci­zio del­le cas­se di di­soc­cu­pa­zio­ne;
d.
le pre­sta­zio­ni dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne e del­le cas­se di di­soc­cu­pa­zio­ne;
e.
il fi­nan­zia­men­to;
f.
il «re­por­ting»;
g.
la du­ra­ta del­la con­ven­zio­ne e la de­nun­cia.

2 Il DE­FR può af­fi­da­re l’ela­bo­ra­zio­ne del­la con­ven­zio­ne e la va­lu­ta­zio­ne dei ri­sul­ta­ti ot­te­nu­ti a una com­mis­sio­ne di­ret­ta dall’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne, nel­la qua­le so­no rap­pre­sen­ta­te le cas­se.

3 Se un ti­to­la­re non ha fir­ma­to la con­ven­zio­ne in un an­no ci­vi­le, i co­sti com­pu­ta­bi­li so­no rim­bor­sa­ti in ba­se al­la pre­sta­zio­ne. La va­lu­ta­zio­ne de­gli in­di­ca­to­ri con­cer­nen­ti la pre­sta­zio­ne è ef­fet­tua­ta ana­lo­ga­men­te al­la con­ven­zio­ne sul­le pre­sta­zio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 92 ca­po­ver­so 6 LA­DI, con­clu­sa tra il DE­FR e gli al­tri ti­to­la­ri di cas­se. Se la pre­sta­zio­ne di una cas­sa si si­tua nel­la zo­na neu­tra o nel­la zo­na del bo­nus, i co­sti com­pu­ta­bi­li se­con­do l’or­di­nan­za del 12 feb­bra­io 1986324 con­cer­nen­te il rim­bor­so del­le spe­se am­mi­ni­stra­ti­ve del­le cas­se di di­soc­cu­pa­zio­ne so­no in­te­ra­men­te rim­bor­sa­ti al ti­to­la­re. Se la pre­sta­zio­ne si tro­va nel­la zo­na del ma­lus, è ap­pli­ca­to il di­sci­pli­na­men­to del ma­lus del­la con­ven­zio­ne sul­le pre­sta­zio­ni con­clu­sa con gli al­tri ti­to­la­ri.

4 Il DE­FR de­fi­ni­sce la strut­tu­ra mi­ni­ma ne­ces­sa­ria per ga­ran­ti­re la di­spo­ni­bi­li­tà a in­ter­ve­ni­re del­le cas­se di di­soc­cu­pa­zio­ne. Sta­bi­li­sce il co­sto di que­sta di­spo­ni­bi­li­tà a in­ter­ve­ni­re, te­nu­to con­to del­la ne­ces­si­tà di pre­ser­va­re il li­vel­lo del­la qua­li­fi­ca del per­so­na­le e di ga­ran­ti­re un ra­pi­do in­gran­di­men­to del­le strut­tu­re nel ca­so di un nuo­vo au­men­to del nu­me­ro dei di­soc­cu­pa­ti.

323In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995 (RU 1996 295). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

324 RS 837.12

Art. 122c Convenzione sulle prestazioni con gli URC, con il servizio LPML e con il servizio cantonale 325

(art. 92 cpv. 7 LA­DI)

1 La con­ven­zio­ne sul­le pre­sta­zio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 92 ca­po­ver­so 7 LA­DI di­sci­pli­na la coo­pe­ra­zio­ne tra la Con­fe­de­ra­zio­ne e il Can­to­ne nell’ese­cu­zio­ne de­gli ar­ti­co­li 85 ca­po­ver­so 1 e 85b LA­DI. Con in­cen­ti­vi, es­sa in­du­ce il Can­to­ne a ef­fet­tua­re un’ese­cu­zio­ne ef­fi­ca­ce e ef­fi­cien­te. Di­sci­pli­na in par­ti­co­la­re:

a.
l’at­tua­zio­ne de­gli obiet­ti­vi dell’ese­cu­zio­ne del­la leg­ge;
b.
gli in­di­ca­to­ri con­cer­nen­ti la va­lu­ta­zio­ne de­gli ef­fet­ti;
c.
le con­di­zio­ni qua­dro per l’eser­ci­zio de­gli or­ga­ni d’ese­cu­zio­ne;
d.
le pre­sta­zio­ni dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne e dei Can­to­ni;
e.
il «re­por­ting»;
f.
la du­ra­ta del­la con­ven­zio­ne e la de­nun­cia.

2 Il DE­FR può af­fi­da­re l’ela­bo­ra­zio­ne del­la con­ven­zio­ne e la va­lu­ta­zio­ne dei ri­sul­ta­ti ot­te­nu­ti a una com­mis­sio­ne di­ret­ta dall’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne, nel­la qua­le so­no rap­pre­sen­ta­ti i Can­to­ni.

3 Per per­met­te­re di pa­ra­go­na­re gli ef­fet­ti ot­te­nu­ti dai Can­to­ni, la con­ven­zio­ne può pre­ve­de­re l’ap­pli­ca­zio­ne di un mo­del­lo eco­no­me­tri­co.

4 Il Can­to­ne e il DE­FR di­sci­pli­na­no nel­la con­ven­zio­ne le mo­da­li­tà del si­ste­ma d’in­cen­ti­va­zio­ne in fun­zio­ne de­gli ef­fet­ti ot­te­nu­ti.

5 Se un Can­to­ne non ha fir­ma­to la con­ven­zio­ne, il DE­FR de­ter­mi­na, me­dian­te de­ci­sio­ne for­ma­le, in che mi­su­ra la con­ven­zio­ne deb­ba es­se­re ap­pli­ca­ta.

325In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2000 (RU 2000 3097). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 123326

326Abro­ga­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995, con ef­fet­to dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

Titolo 4: Disposizioni diverse

Art. 124 Versamento dell’arretrato a terzi che hanno effettuato anticipi 327

(art. 94 cpv. 3 LA­DI)

1 L’or­ga­ni­smo che ef­fet­tua un an­ti­ci­po de­ve far va­le­re il suo di­rit­to pres­so la cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne com­pe­ten­te al mo­men­to del ver­sa­men­to dell’an­ti­ci­po.

2 So­no con­si­de­ra­ti an­ti­ci­pi:

a.
le pre­sta­zio­ni vo­lon­ta­rie, nel­la mi­su­ra in cui l’as­si­cu­ra­to sia te­nu­to a rim­bor­sar­le e ab­bia ac­con­sen­ti­to per iscrit­to al pa­ga­men­to dell’ar­re­tra­to all’or­ga­ni­smo che gli ha con­ces­so l’an­ti­ci­po;
b.
le pre­sta­zio­ni ver­sa­te per leg­ge o in vir­tù di un con­trat­to, nel­la mi­su­ra in cui il di­rit­to al­la re­sti­tu­zio­ne, in ca­so di pa­ga­men­to dell’ar­re­tra­to, ri­sul­ti chia­ra­men­te dal­la leg­ge o dal con­trat­to.

327 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 124a328

328In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 25 apr. 1985 (RU 1985 648). Abro­ga­to dal n. I dell’O dell’11 set. 2002, con ef­fet­to dal 1° gen. 2003 (RU 2002 3945).

Art. 125 Conservazione dei dati 329

(art. 46 LP­GA; art. 96c cpv. 3 LA­DI)

1 I da­ti dei li­bri di com­mer­cio e dei do­cu­men­ti con­ta­bi­li so­no con­ser­va­ti per die­ci an­ni.

2 I da­ti sui ca­si as­si­cu­ra­ti­vi so­no con­ser­va­ti per cin­que an­ni do­po il lo­ro ul­ti­mo trat­ta­men­to.

3 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne sor­ve­glia l’ese­cu­zio­ne del­la con­ser­va­zio­ne dei da­ti.

329 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 126 Diritto alla protezione dei dati delle persone interessate

(art. 96b, 96c e 97a LA­DI)330

1 Le per­so­ne in­te­res­sa­te, quan­do s’an­nun­cia­no o fan­no va­le­re i lo­ro di­rit­ti, de­vo­no es­se­re in­for­ma­te su:

a.331
lo sco­po dei si­ste­mi d’in­for­ma­zio­ne;
b.
i da­ti trat­ta­ti e i de­sti­na­ta­ri re­go­la­ri;
c.
i lo­ro di­rit­ti.

2 La per­so­na in­te­res­sa­ta può esi­ge­re dai ser­vi­zi d’ela­bo­ra­zio­ne dei da­ti che:

a.
l’in­for­mi­no gra­tui­ta­men­te, per scrit­to e in for­ma ge­ne­ral­men­te com­pren­si­bi­le, sui da­ti che la con­cer­no­no;
b.
ret­ti­fi­chi­no o com­ple­ti­no i da­ti ine­sat­ti o in­com­ple­ti;
c.
di­strug­ga­no i da­ti di­ve­nu­ti inu­ti­li.

3 La per­so­na in­te­res­sa­ta può esi­ge­re inol­tre che una ret­ti­fi­ca­zio­ne, un com­ple­men­to o una di­stru­zio­ne di da­ti sia­no pa­ri­men­te co­mu­ni­ca­ti ai ser­vi­zi ai qua­li i da­ti era­no sta­ti tra­smes­si.

4 ...332

5 Se di­ver­si or­ga­ni ese­cu­ti­vi par­te­ci­pa­no a un si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne co­mu­ne, uno di es­si è de­si­gna­to qua­le re­spon­sa­bi­le dell’in­te­ro si­ste­ma.333

330 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 set. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2003 (RU 2002 3945).

331 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 nov. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2001 (RU 2000 2921).

332 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 22 nov. 2000, con ef­fet­to dal 1° gen. 2001 (RU 2000 2921).

333 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 nov. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2001 (RU 2000 2921).

Art. 126a Spese di comunicazione e di pubblicazione dei dati 334

(art. 97a cpv. 6 LA­DI)

1 Nei ca­si di cui all’ar­ti­co­lo 97a ca­po­ver­so 4 LA­DI è ri­scos­so un emo­lu­men­to se la co­mu­ni­ca­zio­ne dei da­ti ri­chie­de nu­me­ro­se co­pie o al­tre ri­pro­du­zio­ni o ri­cer­che par­ti­co­la­ri. Si ap­pli­ca­no le di­spo­si­zio­ni dell’or­di­nan­za ge­ne­ra­le su­gli emo­lu­men­ti dell’8 set­tem­bre 2004335.336

2 Per le pub­bli­ca­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 97a ca­po­ver­so 3 LA­DI è ri­scos­so un emo­lu­men­to a co­per­tu­ra del­le spe­se.

3 L’emo­lu­men­to può es­se­re ri­dot­to o con­do­na­to in ca­so di in­di­gen­za o per al­tri gra­vi mo­ti­vi.

334 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 22 nov. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2001 (RU 2000 2921).

335 RS 172.041.1

336 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 127337

337 Abro­ga­to dal n. I dell’O dell’11 mar. 2011, con ef­fet­to dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 128 Competenza del tribunale cantonale delle assicurazioni 338

(art. 100 cpv. 3 LA­DI)

1 La com­pe­ten­za del tri­bu­na­le can­to­na­le del­le as­si­cu­ra­zio­ni per giu­di­ca­re i ri­cor­si con­tro le de­ci­sio­ni del­le cas­se è di­sci­pli­na­ta in ana­lo­gia con gli ar­ti­co­li 77 e 119.339

2 Il tri­bu­na­le can­to­na­le del­le as­si­cu­ra­zio­ni è com­pe­ten­te per giu­di­ca­re i ri­cor­si con­tro le de­ci­sio­ni di un ser­vi­zio del­lo stes­so Can­to­ne.

338 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 set. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2003 (RU 2002 3945).

339 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 128a Procedura 340

(art. 34 LP­GA e 102 LA­DI)341

1 Le de­ci­sio­ni dell’ul­ti­ma istan­za can­to­na­le so­no no­ti­fi­ca­te al­le par­ti, all’istan­za pre­ce­den­te, al ser­vi­zio can­to­na­le e all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne.

2 All’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne so­no al­tre­sì no­ti­fi­ca­te:

a.
le de­ci­sio­ni di so­spen­sio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 30 ca­po­ver­so 1 let­te­re c e d LA­DI, se non so­no ema­na­te dall’URC (art. 85b cpv. 1 LA­DI);
b.
le de­ci­sio­ni di so­spen­sio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 30 ca­po­ver­so 1 let­te­ra e LA­DI, se è sta­to vio­la­to l’ob­bli­go di in­for­ma­re il ser­vi­zio can­to­na­le o l’uf­fi­cio del la­vo­ro e le de­ci­sio­ni non so­no ema­na­te dall’URC (art. 85b cpv. 1 LA­DI);
c.
le de­ci­sio­ni di so­spen­sio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 30 ca­po­ver­so 4 LA­DI;
d.342
...
e.
le de­ci­sio­ni se­con­do gli ar­ti­co­li 36 ca­po­ver­so 4 e 45 ca­po­ver­so 4 LA­DI;
f.
le de­ci­sio­ni sui ca­si che, in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 81 ca­po­ver­so 2 LA­DI, so­no sot­to­po­sti per de­ci­sio­ne al ser­vi­zio can­to­na­le o ad un’al­tra au­to­ri­tà da es­so de­si­gna­ta;
g.
le de­ci­sio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 85 ca­po­ver­so 1 let­te­ra d LA­DI, se non so­no ema­na­te dall’URC (art. 85b cpv. 1 LA­DI);
h.
le de­ci­sio­ni su do­man­de di con­do­no se­con­do l’ar­ti­co­lo 95 LA­DI;
i.
le de­ci­sio­ni su op­po­si­zio­ne ri­guar­do de­ci­sio­ni che de­vo­no es­se­re no­ti­fi­ca­te all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne ai ter­mi­ni del­le let­te­re a–h, co­me pu­re le de­ci­sio­ni su op­po­si­zio­ne che de­vo­no es­se­re ema­na­te da un or­ga­no dif­fe­ren­te da quel­lo che ha ema­na­to la de­ci­sio­ne (art. 100 cpv. 2 LA­DI).

340 In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 set. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2003 (RU 2002 3945).

341 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

342 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, con ef­fet­to dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 129343

343 Abro­ga­to dal n. II 100 dell’O dell’8 nov. 2006 con­cer­nen­te l’ade­gua­men­to di or­di­nan­ze del Con­si­glio fe­de­ra­le al­la re­vi­sio­ne to­ta­le dell’or­ga­niz­za­zio­ne giu­di­zia­ria fe­de­ra­le, con ef­fet­to dal 1° gen. 2007 (RU 2006 4705).

Art. 129a Relazione con il diritto europeo 344

Gli Sta­ti mem­bri del­la Co­mu­ni­tà eu­ro­pea ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 14 ca­po­ver­so 3 LA­DI so­no gli Sta­ti mem­bri dell’Unio­ne eu­ro­pea ai qua­li si ap­pli­ca l’Ac­cor­do del 21 giu­gno 1999 tra la Con­fe­de­ra­zio­ne Sviz­ze­ra, da una par­te, e la Co­mu­ni­tà eu­ro­pea e i suoi Sta­ti mem­bri, dall’al­tra, sul­la li­be­ra cir­co­la­zio­ne del­le per­so­ne di cui all’ar­ti­co­lo 121 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a LA­DI.

344 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 24 mar. 2004 (RU 2004 1715). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 2 mar. 2012, in vi­go­re dal 1° apr. 2012 (RU 2012 1203).

Titolo 5: Disposizioni finali

Art. 130 Diritto previgente: abrogazione 345

L’or­di­nan­za 25 feb­bra­io 1986346 sui ri­cor­si del­le cas­se di di­soc­cu­pa­zio­ne con­cer­nen­ti le spe­se am­mi­ni­stra­ti­ve è abro­ga­ta.

345Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2001 (RU 2000 3097).

346 [RU 1986507]

Art. 131 Modifica del diritto vigente 347

...348

347 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

348 Le mod. pos­so­no es­se­re con­sul­ta­te al­la RU 2011 1179.

Art. 131a349

349 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 29 giu. 2005 (RU 20053591). Abro­ga­to dal n. I dell’O dell’11 mar. 2011, con ef­fet­to dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 132 Entrata in vigore 350

1 La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° gen­na­io 1984, ad ec­ce­zio­ne dell’ar­ti­co­lo 76 ca­po­ver­si 1 let­te­ra c e 2.

2 L’ar­ti­co­lo 76 ca­po­ver­si 1 let­te­ra c e 2 en­tra in vi­go­re il 1° gen­na­io 1985.

Disposizione finale della modifica del 25 aprile 1985 351

351RU 1985 648. Abrogata dal n. IV 55 dell’O del 22 ago. 2007 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, con effetto dal 1° gen. 2008 (RU 2007 4477).

Disposizione finale della modifica del 6 novembre 1996 352

352RU 1996 3071. Abrogata dal n. IV 55 dell’O del 22 ago. 2007 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, con effetto dal 1° gen. 2008 (RU 2007 4477).

Disposizione transitoria della modifica del 2 marzo 2012 353

Allegato 356

356 Introdotto dal n. I dell’O del 6 nov. 1996 (RU 1996 3071). Aggiornato dai n. I delle O del 18 ago. 2010 (RU 2010 3563), del 17 set. 2010 (RU 2010 4129), del 20 ott. 2010 (RU 2010 4799), del 17 nov. 2010 (RU 2010 5245) e del 10 dic. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 2010 6165).

Aumento del numero di indennità giornaliere nei Cantoni colpiti da una disoccupazione elevata