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Capitolo 1: Casse di disoccupazione

Art. 103 Obbligo delle casse di annunciare  

(art. 79 cpv. 1 LA­DI)

Le cas­se an­nun­cia­no all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne i no­mi ed ogni mu­ta­men­to del­le per­so­ne re­spon­sa­bi­li del­la lo­ro ge­stio­ne.

Art. 104 Forma dei pagamenti  

(art. 79 cpv. 3 LA­DI)

Le cas­se ver­sa­no le pre­sta­zio­ni dell’as­si­cu­ra­zio­ne-di­soc­cu­pa­zio­ne per quan­to pos­si­bi­le non in con­tan­ti.

Art. 105 Amministrazione del capitale d’esercizio  

(art. 81 cpv. 1 lett. d LA­DI)

1 Le cas­se uti­liz­za­no il ca­pi­ta­le d’eser­ci­zio per i pa­ga­men­ti cor­ren­ti. Prov­ve­do­no per una li­qui­di­tà suf­fi­cien­te e per una si­cu­ra con­ser­va­zio­ne dei va­lo­ri pa­tri­mo­nia­li.

2 ...277

277Abro­ga­to dal n. I dell’O dell’11 mar. 2011, con ef­fet­to dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 106278  

278Abro­ga­to dal n. I dell’O del 22 nov. 2000, con ef­fet­to dal 1° gen. 2001 (RU 2000 2921).

Art. 107 Conto d’esercizio mensile 279  

(art. 81 cpv. 1 lett. c LA­DI)

Al­la fi­ne di ogni me­se, le cas­se com­pi­la­no, con­for­me­men­te al­le istru­zio­ni dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne, un con­to d’eser­ci­zio com­pren­si­vo dei da­ti sta­ti­sti­ci ne­ces­sa­ri. Lo pre­sen­ta­no a det­to uf­fi­cio il più tar­di en­tro il 10 del me­se se­guen­te.

279Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

Art. 108 Tenuta e chiusura dei conti 280  

(art. 81 cpv. 1 lett. e LA­DI)

1 Le cas­se ten­go­no i lo­ro li­bri con­ta­bi­li se­con­do le istru­zio­ni dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne.

2L’an­no con­ta­bi­le cor­ri­spon­de all’an­no ci­vi­le. Le cas­se pre­sen­ta­no all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne il con­to d’eser­ci­zio e il bi­lan­cio dell’an­no con­ta­bi­le en­tro la fi­ne di gen­na­io.281

280Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 ago. 1991, in vi­go­re dal 1° gen. 1992 (RU 1991 2132).

281Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2001 (RU 2000 3097).

Capitolo 2: Altri organi esecutivi

Sezione 1: Ufficio di compensazione dell’assicurazione-disoccupazione

Art. 109 Controllo della gestione degli uffici di esecuzione dell’assicurazione contro la disoccupazione 282  

(art. 83 e 92 LA­DI)

1 Il con­trol­lo del­la ge­stio­ne de­gli uf­fi­ci di ese­cu­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne com­pren­de:

a.
il con­trol­lo del­la te­nu­ta dei con­ti e dell’in­ven­ta­rio (art. 109a);
b.
il con­trol­lo del­le ap­pli­ca­zio­ni in­for­ma­ti­che (art. 109b);
c.
la re­vi­sio­ne dei pa­ga­men­ti e i con­trol­li pres­so i da­to­ri di la­vo­ro (art. 110);
d.283
il con­trol­lo del mo­do in cui i ser­vi­zi com­pe­ten­ti ese­guo­no la leg­ge.

2 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne può in­ca­ri­ca­re un uf­fi­cio fi­du­cia­rio del con­trol­lo.

3 ...284

282Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

283In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 15 nov. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2001 (RU 2000 3097).

284Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2000, con ef­fet­to dal 1° gen. 2001 (RU 2000 3097).

Art. 109a Controllo della tenuta dei conti e dell’inventario 285  

(art. 83 cpv. 1 lett. c LA­DI)

1 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne e gli uf­fi­ci fi­du­cia­ri da es­so in­ca­ri­ca­ti con­trol­la­no an­nual­men­te la te­nu­ta dei con­ti non­ché, pe­rio­di­ca­men­te e per son­dag­gio, l’in­ven­ta­rio dei col­lo­ca­men­ti fi­nan­zia­ti dal fon­do di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne.

2 Se il re­spon­sa­bi­le di una cas­sa ha già in­ca­ri­ca­to un uf­fi­cio fi­du­cia­rio del­la re­vi­sio­ne di al­tre isti­tu­zio­ni di cui è ti­to­la­re o del­la sua pro­pria cas­sa, l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne può, a sua do­man­da, in­ca­ri­ca­re lo stes­so uf­fi­cio an­che del con­trol­lo con­ta­bi­le del­la cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne. La do­man­da è ac­col­ta se l’uf­fi­cio fi­du­cia­rio adem­pie le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 109 ca­po­ver­so 3 e se co­mun­que la scel­ta di sif­fat­to uf­fi­cio non com­por­ta in­con­ve­nien­ti. Man­dan­te nei con­fron­ti dell’uf­fi­cio fi­du­cia­rio è in ogni ca­so l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne. L’uf­fi­cio fi­du­cia­rio in­ca­ri­ca­to è vin­co­la­to al­le istru­zio­ni dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne.

285In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

Art. 109b Controllo delle applicazioni informatiche 286  

(art. 83 cpv. 1bis LA­DI)287

L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne e gli uf­fi­ci fi­du­cia­ri da es­so in­ca­ri­ca­ti con­trol­la­no pe­rio­di­ca­men­te e per son­dag­gio le ap­pli­ca­zio­ni in­for­ma­ti­che non­ché le mi­su­re tec­ni­che e di si­cu­rez­za. Il con­trol­lo si esten­de se­gna­ta­men­te al si­ste­ma dei pa­ga­men­ti del­la cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne e al­le ap­pli­ca­zio­ni con­ta­bi­li e fi­nan­zia­rie.

286In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

287 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 110 Revisione dei pagamenti e controlli presso i datori di lavoro 288  

(art. 28, 46 LP­GA, 83 cpv. 1 lett. d e 83a cpv. 3 LA­DI)289

1 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne ve­ri­fi­ca ad in­ter­val­li re­go­la­ri, sia in mo­do ap­pro­fon­di­to che per son­dag­gio, la le­git­ti­mi­tà dei pa­ga­men­ti ese­gui­ti dal­le cas­se.290

2 Le cas­se con­ser­va­no, in­te­gral­men­te e in buon or­di­ne, gli at­ti sui ca­si as­si­cu­ra­ti­vi. L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne può con­sul­tar­li in ogni mo­men­to.

3 La re­vi­sio­ne del­le cas­se si esten­de ai fat­ti ac­ca­du­ti dall’ul­ti­ma re­vi­sio­ne. Se dall’ul­ti­ma re­vi­sio­ne è tra­scor­so me­no di un an­no, il con­trol­lo può con­cer­ne­re tut­ti i fat­ti de­gli ul­ti­mi 12 me­si. Se un pa­ga­men­to è sta­to ot­te­nu­to me­dian­te un rea­to, è de­ter­mi­nan­te il ter­mi­ne del­la pre­scri­zio­ne pe­na­le.291

4 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne e gli uf­fi­ci fi­du­cia­ri da es­so in­ca­ri­ca­ti con­trol­la­no per son­dag­gio pres­so i da­to­ri di la­vo­ro le in­den­ni­tà pa­ga­te per la­vo­ro ri­dot­to e per in­tem­pe­rie.292

288Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

289Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

290Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 ago. 1991, in vi­go­re dal 1° gen. 1992 (RU 1991 2132).

291Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

292In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

Art. 111 Rapporto e decisione di revisione 293  

(art. 83 cpv. 1 lett. d, 83a cpv. 3 e 95 cpv. 2 e 3 LA­DI)294

1 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne an­no­ta il ri­sul­ta­to del­la re­vi­sio­ne dei pa­ga­men­ti in un rap­por­to scrit­to che co­mu­ni­ca al­la cas­sa e al ti­to­la­re, di re­go­la en­tro 60 gior­ni.

2 Es­so co­mu­ni­ca al da­to­re di la­vo­ro, me­dian­te de­ci­sio­ne for­ma­le, il ri­sul­ta­to del con­trol­lo ef­fet­tua­to pres­so que­st’ul­ti­mo. La cas­sa si oc­cu­pa del­la ri­scos­sio­ne de­gli even­tua­li im­por­ti da rim­bor­sa­re ba­san­do­si sul­la de­ci­sio­ne dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne.295

293Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

294Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

295In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995 (RU 1996 295). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 111a Spese supplementari nell’ambito del controllo dei datori di lavoro in caso di riscossione indebita di prestazioni 296  

(art. 88 cpv. 2bis LA­DI)

1 So­no con­si­de­ra­te spe­se sup­ple­men­ta­ri nell’am­bi­to del con­trol­lo dei da­to­ri di la­vo­ro in ca­so di ri­scos­sio­ne in­de­bi­ta di pre­sta­zio­ni le spe­se che su­pe­ra­no il co­sto me­dio di un con­trol­lo or­di­na­rio del da­to­re di la­vo­ro.

2 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne fis­sa le spe­se com­pu­ta­bi­li nel­la de­ci­sio­ne di re­sti­tu­zio­ne.

296In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 111b Sanzione inflitta al datore di lavoro che riscuote indebitamente l’indennità per lavoro ridotto o per intemperie 297  

(art. 88 cpv. 2ter LA­DI)

Il da­to­re di la­vo­ro che ri­scuo­te in­de­bi­ta­men­te l’in­den­ni­tà per la­vo­ro ri­dot­to o per in­tem­pe­rie de­ve pa­ga­re una pe­na­li­tà equi­va­len­te all’im­por­to dell’in­den­ni­tà per­ce­pi­ta abu­si­va­men­te mol­ti­pli­ca­to per il dop­pio del rap­por­to tra le ore di­chia­ra­te in­de­bi­ta­men­te e il nu­me­ro to­ta­le di ore an­nun­cia­te al­la cas­sa.

297In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 112 Obiezioni e completamento degli atti  

(art. 83 cpv. 1 lett. d LA­DI)

1 La cas­sa, en­tro un ter­mi­ne di 30 gior­ni dal­la con­se­gna del rap­por­to di re­vi­sio­ne, può sol­le­va­re obie­zio­ni con­tro le con­te­sta­zio­ni prov­vi­so­rie e pre­sen­ta­re o com­ple­ta­re i do­cu­men­ti giu­sti­fi­ca­ti­vi man­can­ti o in­com­ple­ti.

2 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne può pro­ro­ga­re que­sto ter­mi­ne se la cas­sa pre­sen­ta per scrit­to, pri­ma del­la sca­den­za, una do­man­da mo­ti­va­ta.

3 Può re­spin­ge­re il com­ple­ta­men­to tar­di­vo de­gli at­ti, se la cas­sa ha pre­sen­ta­to rei­te­ra­ta­men­te at­ti gra­ve­men­te in­com­ple­ti.

Art. 113 Istruzioni e decisioni dell’ufficio di compensazione  

(art. 83 cpv. 1 lett. d LA­DI)

1 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne, tra­scor­so il ter­mi­ne di obie­zio­ne, dà al­la cas­sa le istru­zio­ni ne­ces­sa­rie.

2 De­si­gna i pa­ga­men­ti con­te­sta­ti, di cui al be­ne­fi­cia­rio dev’es­se­re chie­sta la re­sti­tu­zio­ne, e ad­de­bi­ta si­mul­ta­nea­men­te al­la cas­sa gli im­por­ti cor­ri­spon­den­ti.

3 Per i pa­ga­men­ti con­te­sta­ti, di cui la re­sti­tu­zio­ne non può es­se­re chie­sta, l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne fa va­le­re ver­so il ti­to­la­re le sue even­tua­li pre­te­se di ri­sar­ci­men­to.

Art. 114 Obbligo di risarcimento dei danni da parte del titolare della cassa o del Cantone 298  

(art. 82, 83 cpv. 1 lett. f e 85g LA­DI)

1 Se non è pos­si­bi­le ot­te­ne­re il rim­bor­so di un ver­sa­men­to in­de­bi­to, il ti­to­la­re del­la cas­sa o il Can­to­ne re­spon­sa­bi­le de­ve ri­sar­ci­re i dan­ni.

2 Il ti­to­la­re del­la cas­sa o il Can­to­ne re­spon­sa­bi­le si as­su­me per ogni ca­so al mas­si­mo 10 000 fran­chi, sal­vo se il dan­no è sta­to cau­sa­to in­ten­zio­nal­men­te, per inos­ser­van­za di un’istru­zio­ne dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne in re­la­zio­ne a un ca­so spe­ci­fi­co o me­dian­te rea­ti.

3 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne an­nul­la la de­ci­sio­ne quan­do, su ri­cor­so del be­ne­fi­cia­rio di pre­sta­zio­ni, è sta­to sta­bi­li­to con de­ci­sio­ne pas­sa­ta in giu­di­ca­to che il ver­sa­men­to era le­ga­le o non era in­du­bi­ta­bil­men­te er­ra­to.

298Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 ad ec­ce­zio­ne del cpv. 2 che en­tra in vi­go­re il 1° apr. 2011 (RU 2010 5529).

Art. 114a Indennità per il rischio di responsabilità ai titolari delle casse e ai Cantoni 299  

(art. 82 cpv. 5, 83 e 85g cpv. 5 LA­DI)

Il DE­FR de­ter­mi­na la ba­se di cal­co­lo dell’in­den­ni­tà per il ri­schio di re­spon­sa­bi­li­tà ai ti­to­la­ri del­le cas­se e ai Can­to­ni ap­pli­ca­ta dall’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne, non­ché l’am­mon­ta­re del­la stes­sa e le mo­da­li­tà del ver­sa­men­to.

299In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2000 (RU 2000 3097). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 2010 5529).

Art. 115 Liberazione dall’obbligo di risarcimento 300  

(art. 82, 83 cpv. 1 lett. f e 85d LA­DI)301

1 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne può li­be­ra­re il ti­to­la­re, su do­man­da del­lo stes­so, dall’ob­bli­go di ri­sar­ci­men­to qua­lo­ra egli ren­da plau­si­bi­le che il ver­sa­men­to er­ra­to è do­vu­to sol­tan­to a col­pa lie­ve del­la cas­sa.

2 Il ti­to­la­re de­ve pre­sen­ta­re la do­man­da di li­be­ra­zio­ne dall’ob­bli­go di ri­sar­ci­men­to en­tro 90 gior­ni do­po che la cas­sa ha avu­to co­no­scen­za dell’ine­si­gi­bi­li­tà del rim­bor­so.

3 La li­be­ra­zio­ne dall’ob­bli­go di ri­sar­ci­men­to è esclu­sa se, con­tra­ria­men­te al­le istru­zio­ni dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne, la cas­sa non ha ri­chie­sto al de­sti­na­ta­rio il rim­bor­so del­le pre­sta­zio­ni in­de­bi­te.

4 L’ar­ti­co­lo 114 non­ché i ca­po­ver­si 1 e 2 del pre­sen­te ar­ti­co­lo si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia se la cas­sa re­cla­ma di mo­to pro­prio il rim­bor­so di un ver­sa­men­to er­ra­to.

300Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2001 (RU 2000 3097).

301 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 115a302  

Gli ar­ti­co­li 109–115 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia an­che ai Can­to­ni per quan­to con­cer­ne i lo­ro ser­vi­zi com­pe­ten­ti.

302In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2001 (RU 2000 3097).

Art. 116 Delega della revisione  

(art. 83 cpv. 1 lett. d LA­DI)

1 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne, se de­le­ga la re­vi­sio­ne dei pa­ga­men­ti al Can­to­ne o a un al­tro en­te, par­te­ci­pa equa­men­te al­le spe­se.

2 L’uf­fi­cio di re­vi­sio­ne an­no­ta il ri­sul­ta­to del­la re­vi­sio­ne dei pa­ga­men­ti in un rap­por­to scrit­to che co­mu­ni­ca al­la cas­sa, al ti­to­la­re e all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne, di re­go­la en­tro un ter­mi­ne di 60 gior­ni. La pro­ce­du­ra suc­ces­si­va è di­sci­pli­na­ta se­con­do gli ar­ti­co­li 113 a 115.

Art. 117 Assegnazione dei mezzi alle casse  

(art. 83 cpv. 1 lett. g LA­DI)

L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne, as­se­gnan­do i mez­zi al­le cas­se, tie­ne con­to del­lo sta­to del ca­pi­ta­le d’eser­ci­zio e del pro­ba­bi­le fab­bi­so­gno.

Art. 117a Impiego di personale a carico del fondo di compensazione 303  

(art. 92 cpv. 3 LA­DI)

L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne de­ci­de de­fi­ni­ti­va­men­te cir­ca l’im­pe­gno del pro­prio per­so­na­le a ca­ri­co del fon­do di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne.

303In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2001 (RU 2000 3097).

Sezione 2: Fondo di compensazione

Art. 118 Revisione  

(art. 84 LA­DI)

1 Il con­trol­lo fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze è l’or­ga­no di con­trol­lo del fon­do di com­pen­sa­zio­ne.

2 Esa­mi­na il con­to an­nua­le del fon­do di com­pen­sa­zio­ne e co­mu­ni­ca i ri­sul­ta­ti al Con­si­glio fe­de­ra­le. Non è au­to­riz­za­to a ve­ri­fi­ca­re le de­ci­sio­ni del­la com­mis­sio­ne di sor­ve­glian­za.

Sezione 3: Servizi cantonali

Art. 119 Competenza locale  

(art. 85 LA­DI)

1 La com­pe­ten­za lo­ca­le del ser­vi­zio can­to­na­le è de­ter­mi­na­ta:

a.
se­con­do il luo­go in cui l’as­si­cu­ra­to adem­pie l’ob­bli­go di con­trol­lo, ri­guar­do all’in­den­ni­tà di di­soc­cu­pa­zio­ne (art. 18);
b.
se­con­do il luo­go dell’azien­da, ri­guar­do all’in­den­ni­tà per la­vo­ro ri­dot­to;
c.
se­con­do il luo­go dell’azien­da, ri­guar­do all’in­den­ni­tà per in­tem­pe­rie;
d.
se­con­do la se­de dell’isti­tu­zio­ne ri­chie­den­te, ri­guar­do ai sus­si­di per i cor­si di ri­qua­li­fi­ca­zio­ne e di per­fe­zio­na­men­to o per i pro­gram­mi di oc­cu­pa­zio­ne tem­po­ra­nea;
e.
se­con­do il luo­go di do­mi­ci­lio dell’as­si­cu­ra­to, in tut­ti gli al­tri ca­si.304

2 De­ter­mi­nan­te è il mo­men­to in cui è pre­sa la de­ci­sio­ne.

3 Com­pe­ten­te a de­ci­de­re su una do­man­da di con­do­no è il ser­vi­zio can­to­na­le del Can­to­ne in cui l’as­si­cu­ra­to era do­mi­ci­lia­to al mo­men­to in cui gli è sta­ta no­ti­fi­ca­ta la de­ci­sio­ne di re­sti­tu­zio­ne.305

4 Un ser­vi­zio, se ha dub­bi ri­guar­do al­la sua com­pe­ten­za, si ac­cor­da con il ser­vi­zio che po­treb­be es­se­re pa­ri­men­ti com­pe­ten­te. Se non giun­go­no a un ac­cor­do, ta­li ser­vi­zi si ri­vol­go­no all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne; que­sti de­si­gna il ser­vi­zio com­pe­ten­te.306

304 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

305 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 24 nov. 1999, in vi­go­re dal 1° gen. 2000 (RU 2000 174).

306 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 24 nov. 1999, in vi­go­re dal 1° gen. 2000 (RU 2000 174).

Art. 119a Istituzione e gestione degli uffici regionali di collocamento (URC) e dei servizi logistici per l’approntamento di provvedimenti inerenti al mercato del lavoro (LPML) 307308  

(art. 85b, 85c e 85e LA­DI)309

1 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne ema­na istru­zio­ni con­cer­nen­ti l’isti­tu­zio­ne e l’eser­ci­zio de­gli URC. Es­so prov­ve­de al coor­di­na­men­to sul pia­no na­zio­na­le non­ché all’adem­pi­men­to di al­tri com­pi­ti di im­por­tan­za na­zio­na­le.

2 La pia­ni­fi­ca­zio­ne, l’isti­tu­zio­ne e il coor­di­na­men­to de­gli URC com­pe­to­no al ser­vi­zio can­to­na­le. Lo stes­so vi­gi­la sul­la ge­stio­ne de­gli URC.

3 Di­ver­si Can­to­ni pos­so­no ac­cor­dar­si per isti­tui­re e ge­sti­re con­giun­ta­men­te URC e ser­vi­zi LPML o sta­bi­li­re il lo­ro rag­gio d’at­ti­vi­tà ol­tre i con­fi­ni can­to­na­li. L’ac­cor­do di­sci­pli­na se­gna­ta­men­te:

a.
la se­de dell’URC o del ser­vi­zio LPML;
b.
la sua or­ga­niz­za­zio­ne in­ter­na;
c.
lo sta­tu­to giu­ri­di­co del suo di­ret­to­re e dei suoi col­la­bo­ra­to­ri;
d.
la per­so­na che rap­pre­sen­ta l’URC o il ser­vi­zio LPML pres­so l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne.310

4 ...311

307In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995, in vi­go­re dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

308 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

309 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 nov. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 4861).

310 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

311 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 26 mag. 2021, con ef­fet­to dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 119b Requisiti professionali delle persone incaricate del servizio pubblico di collocamento 312  

(art. 85b cpv. 4 LA­DI)

1 Le per­so­ne in­ca­ri­ca­te del ser­vi­zio pub­bli­co di col­lo­ca­men­to de­vo­no, en­tro cin­que an­ni dal­la lo­ro en­tra­ta in fun­zio­ne, di­spor­re del ti­to­lo di «Spe­cia­li­sta in ri­sor­se uma­ne con at­te­sta­to pro­fes­sio­na­le fe­de­ra­le, op­zio­ne Ser­vi­zi pub­bli­ci di col­lo­ca­men­to e con­su­len­za al per­so­na­le» op­pu­re pos­se­de­re un’espe­rien­za pro­fes­sio­na­le o una for­ma­zio­ne ri­te­nu­te equi­va­len­ti dall’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne.313

2 I Can­to­ni prov­ve­do­no af­fin­ché le per­so­ne in­ca­ri­ca­te del ser­vi­zio pub­bli­co di col­lo­ca­men­to pos­sie­da­no le qua­li­fi­che ri­chie­ste. Inol­tre, prov­ve­do­no af­fin­ché es­se di­spon­ga­no di una for­ma­zio­ne ini­zia­le spe­ci­fi­ca e di una for­ma­zio­ne con­ti­nua ade­gua­ta.

3 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne for­ni­sce gli stru­men­ti in­for­ma­ti­ci at­ti a ga­ran­ti­re la tra­spa­ren­za del­la for­ma­zio­ne. In ca­si par­ti­co­la­ri può di­chia­ra­re ob­bli­ga­to­ri i cor­si o or­ga­niz­zar­li di pro­pria ini­zia­ti­va.

312In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995 (RU 1996 295). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

313 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 119c Commissioni tripartite 314  

(art. 85de 113 cpv. 2 lett. d LA­DI)

1 Il Can­to­ne ela­bo­ra per le sue com­mis­sio­ni tri­par­ti­te un re­go­la­men­to con­cer­nen­te i com­pi­ti, le com­pe­ten­ze e l’or­ga­niz­za­zio­ne del­le stes­se. Det­to re­go­la­men­to dev’es­se­re tra­smes­so all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne per in­for­ma­zio­ne.

2 ...315

3 I rap­pre­sen­tan­ti dei da­to­ri di la­vo­ro e dei la­vo­ra­to­ri ri­ce­vo­no get­to­ni di pre­sen­za e in­den­ni­tà di viag­gio. L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne sta­bi­li­sce le ta­rif­fe. Le in­den­ni­tà so­no rim­bor­sa­te ai Can­to­ni nel qua­dro del fi­nan­zia­men­to de­gli URC.

314In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995 (RU 1996 295). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

315 Abro­ga­to dal n. I dell’O dell’11 mar. 2011, con ef­fet­to dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 119cbis Collaborazione con gli uffici di collocamento privati 316  

(art. 85 cpv. 1 lett. a e 85b cpv. 2 LA­DI)

1 Agli uf­fi­ci di col­lo­ca­men­to pri­va­ti chia­ma­ti a svol­ge­re com­pi­ti di con­su­len­za e di col­lo­ca­men­to non pos­so­no es­se­re de­le­ga­ti com­pi­ti so­vra­ni qua­li la ve­ri­fi­ca dell’ido­nei­tà al col­lo­ca­men­to o la de­ci­sio­ne di san­zio­ni.

2 Il ser­vi­zio can­to­na­le com­pe­ten­te di­sci­pli­na la col­la­bo­ra­zio­ne tra gli uf­fi­ci di col­lo­ca­men­to pri­va­ti e gli URC me­dian­te un con­trat­to scrit­to. Ta­le con­trat­to im­pe­gna gli uf­fi­ci di col­lo­ca­men­to pri­va­ti:

a.
a in­for­ma­re l’URC su­gli sfor­zi in­tra­pre­si in vi­sta del col­lo­ca­men­to e a no­ti­fi­car­gli i ca­si di com­por­ta­men­ti er­ra­ti de­gli as­si­cu­ra­ti;
b.317
a for­ni­re all’URC le in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie a que­st’ul­ti­mo per svol­ge­re il suo com­pi­to di os­ser­va­zio­ne del mer­ca­to di la­vo­ro me­dian­te il si­ste­mad’in­for­ma­zio­ne per il col­lo­ca­men­to pub­bli­co (art. 83 cpv. 1bis lett. b LA­DI).

2 Gli uf­fi­ci di col­lo­ca­men­to pri­va­ti pos­so­no es­se­re in­den­niz­za­ti me­dian­te il fon­do di com­pen­sa­zio­ne per le pre­sta­zio­ni for­ni­te. L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne de­ter­mi­na le pre­sta­zio­ni che dan­no di­rit­to a un’in­den­ni­tà e l’im­por­to del­la stes­sa.

4 I da­ti con­cer­nen­ti gli as­si­cu­ra­ti o gli im­pie­ghi li­be­ri pos­so­no es­se­re tra­smes­si agli uf­fi­ci di col­lo­ca­men­to pri­va­ti o a ter­zi sol­tan­to pre­vio con­sen­so de­gli as­si­cu­ra­ti e dei da­to­ri di la­vo­ro in­te­res­sa­ti.

316 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 nov. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 4861).

317 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 119d Collaborazione interistituzionale 318  

(art. 85f e 92 cpv. 7 LA­DI)

1 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne ap­pro­va le do­man­de di par­te­ci­pa­zio­ne tem­po­ra­nea al­la co­per­tu­ra dei co­sti per mi­glio­ra­re la col­la­bo­ra­zio­ne in­te­ri­sti­tu­zio­na­le a con­di­zio­ne che:

a.
tut­te le isti­tu­zio­ni che as­se­gna­no per­so­ne par­te­ci­pi­no ai co­sti dei prov­ve­di­men­ti se­con­do le lo­ro ba­si le­ga­li;
b.
ta­li prov­ve­di­men­ti au­men­ti­no le pro­spet­ti­ve di col­lo­ca­men­to dei par­te­ci­pan­ti.

2 Lo scam­bio di ser­vi­zi tra le isti­tu­zio­ni è di­sci­pli­na­to da una con­ven­zio­ne sul­le pre­sta­zio­ni.

3 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne fa an­nual­men­te rap­por­to al­la Com­mis­sio­ne di sor­ve­glian­za sul­le at­ti­vi­tà e sul­le de­ci­sio­ni re­la­ti­ve al­la col­la­bo­ra­zio­ne in­te­ri­sti­tu­zio­na­le.

318In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 6 nov. 1996 (RU 1996 3071). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Sezione 4: Ufficio centrale di compensazione dell’AVS

Art. 120 Conteggio dei contributi  

(art. 87 LA­DI)

1 L’uf­fi­cio cen­tra­le di com­pen­sa­zio­ne dell’AVS ver­sa ogni me­se i con­tri­bu­ti di­spo­ni­bi­li all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne-di­soc­cu­pa­zio­ne.

2 Tra­smet­te all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne-di­soc­cu­pa­zio­ne, en­tro il 30 apri­le dell’an­no se­guen­te, un con­teg­gio da cui ri­sul­ti­no gli in­troi­ti in con­tri­bu­ti dell’eser­ci­zio an­nuo, ar­ti­co­la­ti se­con­do le sin­go­le cas­se di com­pen­sa­zio­ne AVS.

Art. 120a Procedura per il conteggio con l’assicurazione invalidità 319  

(art. 94a LA­DI, art. 68­sep­ties LAI)

1 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne pre­sen­ta all’Uf­fi­cio cen­tra­le di com­pen­sa­zio­ne dell’AVS, en­tro la fi­ne di gen­na­io dell’an­no suc­ces­si­vo, un con­teg­gio an­nua­le a ca­ri­co del Fon­do di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne in­va­li­di­tà

2 Que­sto con­teg­gio de­ve con­te­ne­re al­me­no i da­ti se­guen­ti:

a.
in­di­ca­zio­ni cir­ca l’im­por­to in fran­chi da rim­bor­sa­re;
b.320
nu­me­ro AVS de­gli as­si­cu­ra­ti;
c.
nu­me­ro del­le in­den­ni­tà gior­na­lie­re pa­ga­te;
d.
con­tri­bu­ti al­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li; e
e.
spe­se per i prov­ve­di­men­ti svol­ti ine­ren­ti al mer­ca­to del la­vo­ro.

2 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne tra­smet­te una co­pia del con­teg­gio all’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li.

4 L’Uf­fi­cio cen­tra­le di com­pen­sa­zio­ne dell’AVS ve­ri­fi­ca il con­teg­gio e rim­bor­sa le pre­sta­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 94a LA­DI.

319 In­tro­dot­to dall’all. n. 6 dell’O del 3 nov. 2021, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2021 706).

320 Cor­re­zio­ne del 7 feb. 2023 (RU 2023 53).

Sezione 5: Commissione di sorveglianza

Art. 121321  

321Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2000, con ef­fet­to dal 1° gen. 2001 (RU 2000 3097).

Art. 121a Comitato della Commissione di sorveglianza 322  

(art. 89 LA­DI)

La Com­mis­sio­ne di sor­ve­glian­za può de­le­ga­re a un co­mi­ta­to i com­pi­ti di cui all’ar­ti­co­lo 89 LA­DI.

322In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 ago. 1991 (RU 1991 2132). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 121b Collocamento del patrimonio del fondo di compensazione 323  

(art. 89 cpv. 1 LA­DI)

1 La Com­mis­sio­ne di sor­ve­glian­za de­ci­de in me­ri­to ai col­lo­ca­men­ti del pa­tri­mo­nio.

2 L’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze col­lo­ca il pa­tri­mo­nio del fon­do di com­pen­sa­zio­ne se­con­do la stra­te­gia di col­lo­ca­men­to fis­sa­ta dal­la Com­mis­sio­ne di sor­ve­glian­za e se­con­do le nor­me di col­lo­ca­men­to. Es­sa in­for­ma re­go­lar­men­te la Com­mis­sio­ne di sor­ve­glian­za sui col­lo­ca­men­ti ef­fet­tua­ti.

323 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Capitolo 3: Finanziamento

Art. 122 Spese amministrative di casse di compensazione AVS  

(art. 92 cpv. 1 LA­DI)

1 Le spe­se di ri­scos­sio­ne dei con­tri­bu­ti so­no rim­bor­sa­te al­le cas­se di com­pen­sa­zio­ne AVS in for­ma di una in­den­ni­tà glo­ba­le.

2 L’in­den­ni­tà al­la cas­sa di com­pen­sa­zio­ne è cal­co­la­ta se­con­do il nu­me­ro dei da­to­ri di la­vo­ro af­fi­lia­ti e l’im­por­to me­dio dei con­tri­bu­ti AVS/AI/IPG per da­to­re di la­vo­ro. L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li sta­bi­li­sce le ali­quo­te di ri­sar­ci­men­to d’in­te­sa con l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne.

3 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li de­ter­mi­na gli an­ni di ri­fe­ri­men­to per il cal­co­lo, for­ni­sce gli ele­men­ti di cal­co­lo e sta­bi­li­sce i sin­go­li ri­sar­ci­men­ti.

4 Le cas­se di com­pen­sa­zio­ne AVS, le qua­li pro­vi­no che il ri­sar­ci­men­to non co­pre ma­ni­fe­sta­men­te le lo­ro spe­se di ri­scos­sio­ne dei con­tri­bu­ti, pos­so­no esi­ge­re dall’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li un’ade­gua­ta in­den­ni­tà com­ple­men­ta­re. L’Uf­fi­cio ri­sol­ve d’in­te­sa con l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne.

Art. 122a Costi computabili risultanti dalla gestione degli URC, del servizio LPML e del servizio cantonale 324  

(art. 92 cpv. 7 LA­DI)

1 So­no pre­si in con­si­de­ra­zio­ne i co­sti d’eser­ci­zio e i co­sti d’in­ve­sti­men­to.

2 Il DE­FR può fis­sa­re un’in­den­ni­tà for­fe­ta­ria o un tet­to per de­ter­mi­na­te spe­se. In ca­so di dub­bio, l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne de­ci­de ca­so per ca­so cir­ca la com­pu­ta­bi­li­tà dei co­sti.

3 Il DE­FR de­fi­ni­sce la strut­tu­ra mi­ni­ma ne­ces­sa­ria per ga­ran­ti­re la di­spo­ni­bi­li­tà a in­ter­ve­ni­re de­gli URC, del ser­vi­zio LPML e del ser­vi­zio can­to­na­le. Fis­sa i co­sti del­la di­spo­ni­bi­li­tà a in­ter­ve­ni­re, te­nu­to con­to del­la ne­ces­si­tà di pre­ser­va­re il li­vel­lo di qua­li­fi­ca del per­so­na­le e di ga­ran­ti­re un in­gran­di­men­to ra­pi­do del­le strut­tu­re nel ca­so di nuo­vo au­men­to del nu­me­ro di per­so­ne in cer­ca di un im­pie­go.

4 Il Can­to­ne pre­sen­ta all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne un pre­ven­ti­vo ge­ne­ra­le del­le spe­se pre­vi­ste per gli URC, il ser­vi­zio LPML e l’au­to­ri­tà can­to­na­le. L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne de­ter­mi­na la da­ta di pre­sen­ta­zio­ne e la for­ma del pre­ven­ti­vo.

5 Do­po l’esa­me del pre­ven­ti­vo, l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne ema­na una de­ci­sio­ne di prin­ci­pio (de­ci­sio­ne di as­se­gna­zio­ne).

6 Gli an­ti­ci­pi non pos­so­no rap­pre­sen­ta­re più dell’80 per cen­to dei co­sti pre­ven­ti­va­ti. Un pri­mo ac­con­to del 30 per cen­to al mas­si­mo è ver­sa­to all’ini­zio dell’an­no e gli ac­con­ti se­guen­ti so­no ver­sa­ti a in­ter­val­li re­go­la­ri.

7 Al­la fi­ne di gen­na­io al più tar­di, il Can­to­ne pre­sen­ta all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne un con­teg­gio det­ta­glia­to dei co­sti ef­fet­ti­vi dell’an­no pre­ce­den­te.

8 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne esa­mi­na il con­teg­gio con­for­me­men­te all’or­di­nan­za del 29 giu­gno 2001325 sull’in­den­niz­zo del­le spe­se d’ese­cu­zio­ne del­la LA­DI.326

9 Il ser­vi­zio can­to­na­le tie­ne un in­ven­ta­rio de­gli og­get­ti ac­qui­sta­ti con i sus­si­di dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne. Sif­fat­ti og­get­ti pos­so­no es­se­re alie­na­ti o de­sti­na­ti a un al­tro uso sol­tan­to con l’ap­pro­va­zio­ne dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne. Il lo­ro va­lo­re re­si­duo de­ve es­se­re de­dot­to dal con­teg­gio.

324In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995 (RU 1996 295). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2001 (RU 2000 3097).

325 RS 837.023.3

326 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 122b Convenzione sulle prestazioni con i titolari delle casse 327  

(art. 92 cpv. 6 LA­DI)

1 La con­ven­zio­ne sul­le pre­sta­zio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 92 ca­po­ver­so 6 LA­DI di­sci­pli­na la coo­pe­ra­zio­ne tra la Con­fe­de­ra­zio­ne e il ti­to­la­re del­la cas­sa nell’ese­cu­zio­ne dell’ar­ti­co­lo 81 LA­DI. Con in­cen­ti­vi im­per­nia­ti sul­le pre­sta­zio­ni, es­sa in­du­ce i ti­to­la­ri a ef­fet­tua­re un’ese­cu­zio­ne ef­fi­cien­te. Di­sci­pli­na in par­ti­co­la­re:

a.
l’at­tua­zio­ne de­gli obiet­ti­vi dell’ese­cu­zio­ne del­la leg­ge;
b.
gli in­di­ca­to­ri con­cer­nen­ti la va­lu­ta­zio­ne de­gli ef­fet­ti;
c.
le con­di­zio­ni qua­dro per l’eser­ci­zio del­le cas­se di di­soc­cu­pa­zio­ne;
d.
le pre­sta­zio­ni dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne e del­le cas­se di di­soc­cu­pa­zio­ne;
e.
il fi­nan­zia­men­to;
f.
il «re­por­ting»;
g.
la du­ra­ta del­la con­ven­zio­ne e la de­nun­cia.

2 Il DE­FR può af­fi­da­re l’ela­bo­ra­zio­ne del­la con­ven­zio­ne e la va­lu­ta­zio­ne dei ri­sul­ta­ti ot­te­nu­ti a una com­mis­sio­ne di­ret­ta dall’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne, nel­la qua­le so­no rap­pre­sen­ta­te le cas­se.

3 Se un ti­to­la­re non ha fir­ma­to la con­ven­zio­ne in un an­no ci­vi­le, i co­sti com­pu­ta­bi­li so­no rim­bor­sa­ti in ba­se al­la pre­sta­zio­ne. La va­lu­ta­zio­ne de­gli in­di­ca­to­ri con­cer­nen­ti la pre­sta­zio­ne è ef­fet­tua­ta ana­lo­ga­men­te al­la con­ven­zio­ne sul­le pre­sta­zio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 92 ca­po­ver­so 6 LA­DI, con­clu­sa tra il DE­FR e gli al­tri ti­to­la­ri di cas­se. Se la pre­sta­zio­ne di una cas­sa si si­tua nel­la zo­na neu­tra o nel­la zo­na del bo­nus, i co­sti com­pu­ta­bi­li se­con­do l’or­di­nan­za del 12 feb­bra­io 1986328 con­cer­nen­te il rim­bor­so del­le spe­se am­mi­ni­stra­ti­ve del­le cas­se di di­soc­cu­pa­zio­ne so­no in­te­ra­men­te rim­bor­sa­ti al ti­to­la­re. Se la pre­sta­zio­ne si tro­va nel­la zo­na del ma­lus, è ap­pli­ca­to il di­sci­pli­na­men­to del ma­lus del­la con­ven­zio­ne sul­le pre­sta­zio­ni con­clu­sa con gli al­tri ti­to­la­ri.

4 Il DE­FR de­fi­ni­sce la strut­tu­ra mi­ni­ma ne­ces­sa­ria per ga­ran­ti­re la di­spo­ni­bi­li­tà a in­ter­ve­ni­re del­le cas­se di di­soc­cu­pa­zio­ne. Sta­bi­li­sce il co­sto di que­sta di­spo­ni­bi­li­tà a in­ter­ve­ni­re, te­nu­to con­to del­la ne­ces­si­tà di pre­ser­va­re il li­vel­lo del­la qua­li­fi­ca del per­so­na­le e di ga­ran­ti­re un ra­pi­do in­gran­di­men­to del­le strut­tu­re nel ca­so di un nuo­vo au­men­to del nu­me­ro dei di­soc­cu­pa­ti.

327In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995 (RU 1996 295). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

328 RS 837.12

Art. 122c Convenzione sulle prestazioni con gli URC, con il servizio LPML e con il servizio cantonale 329  

(art. 92 cpv. 7 LA­DI)

1 La con­ven­zio­ne sul­le pre­sta­zio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 92 ca­po­ver­so 7 LA­DI di­sci­pli­na la coo­pe­ra­zio­ne tra la Con­fe­de­ra­zio­ne e il Can­to­ne nell’ese­cu­zio­ne de­gli ar­ti­co­li 85 ca­po­ver­so 1 e 85b LA­DI. Con in­cen­ti­vi, es­sa in­du­ce il Can­to­ne a ef­fet­tua­re un’ese­cu­zio­ne ef­fi­ca­ce e ef­fi­cien­te. Di­sci­pli­na in par­ti­co­la­re:

a.
l’at­tua­zio­ne de­gli obiet­ti­vi dell’ese­cu­zio­ne del­la leg­ge;
b.
gli in­di­ca­to­ri con­cer­nen­ti la va­lu­ta­zio­ne de­gli ef­fet­ti;
c.
le con­di­zio­ni qua­dro per l’eser­ci­zio de­gli or­ga­ni d’ese­cu­zio­ne;
d.
le pre­sta­zio­ni dell’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne e dei Can­to­ni;
e.
il «re­por­ting»;
f.
la du­ra­ta del­la con­ven­zio­ne e la de­nun­cia.

2 Il DE­FR può af­fi­da­re l’ela­bo­ra­zio­ne del­la con­ven­zio­ne e la va­lu­ta­zio­ne dei ri­sul­ta­ti ot­te­nu­ti a una com­mis­sio­ne di­ret­ta dall’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne, nel­la qua­le so­no rap­pre­sen­ta­ti i Can­to­ni.

3 Per per­met­te­re di pa­ra­go­na­re gli ef­fet­ti ot­te­nu­ti dai Can­to­ni, la con­ven­zio­ne può pre­ve­de­re l’ap­pli­ca­zio­ne di un mo­del­lo eco­no­me­tri­co.

4 Il Can­to­ne e il DE­FR di­sci­pli­na­no nel­la con­ven­zio­ne le mo­da­li­tà del si­ste­ma d’in­cen­ti­va­zio­ne in fun­zio­ne de­gli ef­fet­ti ot­te­nu­ti.

5 Se un Can­to­ne non ha fir­ma­to la con­ven­zio­ne, il DE­FR de­ter­mi­na, me­dian­te de­ci­sio­ne for­ma­le, in che mi­su­ra la con­ven­zio­ne deb­ba es­se­re ap­pli­ca­ta.

329In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2000 (RU 2000 3097). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 123330  

330Abro­ga­to dal n. I dell’O dell’11 dic. 1995, con ef­fet­to dal 1° gen. 1996 (RU 1996 295).

Titolo 4: Disposizioni diverse

Art. 124 Versamento dell’arretrato a terzi che hanno effettuato anticipi 331  

(art. 94 cpv. 3 LA­DI)

1 L’or­ga­ni­smo che ef­fet­tua un an­ti­ci­po de­ve far va­le­re il suo di­rit­to pres­so la cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne com­pe­ten­te al mo­men­to del ver­sa­men­to dell’an­ti­ci­po.

2 So­no con­si­de­ra­ti an­ti­ci­pi:

a.
le pre­sta­zio­ni vo­lon­ta­rie, nel­la mi­su­ra in cui l’as­si­cu­ra­to sia te­nu­to a rim­bor­sar­le e ab­bia ac­con­sen­ti­to per iscrit­to al pa­ga­men­to dell’ar­re­tra­to all’or­ga­ni­smo che gli ha con­ces­so l’an­ti­ci­po;
b.
le pre­sta­zio­ni ver­sa­te per leg­ge o in vir­tù di un con­trat­to, nel­la mi­su­ra in cui il di­rit­to al­la re­sti­tu­zio­ne, in ca­so di pa­ga­men­to dell’ar­re­tra­to, ri­sul­ti chia­ra­men­te dal­la leg­ge o dal con­trat­to.

331 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 124a332  

332In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 25 apr. 1985 (RU 1985 648). Abro­ga­to dal n. I dell’O dell’11 set. 2002, con ef­fet­to dal 1° gen. 2003 (RU 2002 3945).

Art. 125 Conservazione dei dati 333  

(art. 46 LP­GA; art. 96c cpv. 3 LA­DI)

1 I da­ti dei li­bri di com­mer­cio e dei do­cu­men­ti con­ta­bi­li so­no con­ser­va­ti per die­ci an­ni.

2 I da­ti sui ca­si as­si­cu­ra­ti­vi so­no con­ser­va­ti per cin­que an­ni do­po il lo­ro ul­ti­mo trat­ta­men­to.

3 L’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne sor­ve­glia l’ese­cu­zio­ne del­la con­ser­va­zio­ne dei da­ti.

333 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 126 Diritto alla protezione dei dati delle persone interessate  

(art. 96b, 96c e 97a LA­DI)334

1 Le per­so­ne in­te­res­sa­te, quan­do s’an­nun­cia­no o fan­no va­le­re i lo­ro di­rit­ti, de­vo­no es­se­re in­for­ma­te su:

a.
l’iden­ti­tà e i da­ti di con­tat­to del ti­to­la­re;
b.
lo sco­po dei si­ste­mi d’in­for­ma­zio­ne;
c.
i da­ti trat­ta­ti;
d.
se del ca­so, i de­sti­na­ta­ri o le ca­te­go­rie di de­sti­na­ta­ri i cui da­ti per­so­na­li so­no co­mu­ni­ca­ti;
e.
i lo­ro di­rit­ti.335

2 La per­so­na in­te­res­sa­ta può esi­ge­re dai ser­vi­zi d’ela­bo­ra­zio­ne dei da­ti che:

a.
l’in­for­mi­no gra­tui­ta­men­te, per scrit­to e in for­ma ge­ne­ral­men­te com­pren­si­bi­le, sui da­ti che la con­cer­no­no;
b.
ret­ti­fi­chi­no o com­ple­ti­no i da­ti ine­sat­ti o in­com­ple­ti;
c.
di­strug­ga­no i da­ti di­ve­nu­ti inu­ti­li.

3 La per­so­na in­te­res­sa­ta può esi­ge­re inol­tre che una ret­ti­fi­ca­zio­ne, un com­ple­men­to o una di­stru­zio­ne di da­ti sia­no pa­ri­men­te co­mu­ni­ca­ti ai ser­vi­zi ai qua­li i da­ti era­no sta­ti tra­smes­si.

4 ...336

5 Se di­ver­si or­ga­ni ese­cu­ti­vi par­te­ci­pa­no a un si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne co­mu­ne, uno di es­si è de­si­gna­to qua­le re­spon­sa­bi­le dell’in­te­ro si­ste­ma.337

334 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 set. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2003 (RU 2002 3945).

335 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 2 n. II 122 dell’O del 31 ago. 2022 sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti, in vi­go­re dal 1° set. 2023 (RU 2022 568).

336 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 22 nov. 2000, con ef­fet­to dal 1° gen. 2001 (RU 2000 2921).

337 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 nov. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2001 (RU 2000 2921).

Art. 126a Spese di comunicazione e di pubblicazione dei dati 338  

(art. 97a cpv. 6 LA­DI)

1 Nei ca­si di cui all’ar­ti­co­lo 97a ca­po­ver­so 4 LA­DI è ri­scos­so un emo­lu­men­to se la co­mu­ni­ca­zio­ne dei da­ti ri­chie­de nu­me­ro­se co­pie o al­tre ri­pro­du­zio­ni o ri­cer­che par­ti­co­la­ri. Si ap­pli­ca­no le di­spo­si­zio­ni dell’or­di­nan­za ge­ne­ra­le su­gli emo­lu­men­ti dell’8 set­tem­bre 2004339.340

2 Per le pub­bli­ca­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 97a ca­po­ver­so 3 LA­DI è ri­scos­so un emo­lu­men­to a co­per­tu­ra del­le spe­se.

3 L’emo­lu­men­to può es­se­re ri­dot­to o con­do­na­to in ca­so di in­di­gen­za o per al­tri gra­vi mo­ti­vi.

338 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 22 nov. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2001 (RU 2000 2921).

339 RS 172.041.1

340 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 127341  

341 Abro­ga­to dal n. I dell’O dell’11 mar. 2011, con ef­fet­to dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 128 Competenza del tribunale cantonale delle assicurazioni 342  

(art. 100 cpv. 3 LA­DI)

1 La com­pe­ten­za del tri­bu­na­le can­to­na­le del­le as­si­cu­ra­zio­ni per giu­di­ca­re i ri­cor­si con­tro le de­ci­sio­ni del­le cas­se è di­sci­pli­na­ta in ana­lo­gia con gli ar­ti­co­li 77 e 119.343

2 Il tri­bu­na­le can­to­na­le del­le as­si­cu­ra­zio­ni è com­pe­ten­te per giu­di­ca­re i ri­cor­si con­tro le de­ci­sio­ni di un ser­vi­zio del­lo stes­so Can­to­ne.

342 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 set. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2003 (RU 2002 3945).

343 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 mag. 2021, in vi­go­re dal 1° lug. 2021 (RU 2021 339).

Art. 128a Procedura 344  

(art. 34 LP­GA e 102 LA­DI)345

1 Le de­ci­sio­ni dell’ul­ti­ma istan­za can­to­na­le so­no no­ti­fi­ca­te al­le par­ti, all’istan­za pre­ce­den­te, al ser­vi­zio can­to­na­le e all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne.

2 All’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne so­no al­tre­sì no­ti­fi­ca­te:

a.
le de­ci­sio­ni di so­spen­sio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 30 ca­po­ver­so 1 let­te­re c e d LA­DI, se non so­no ema­na­te dall’URC (art. 85b cpv. 1 LA­DI);
b.
le de­ci­sio­ni di so­spen­sio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 30 ca­po­ver­so 1 let­te­ra e LA­DI, se è sta­to vio­la­to l’ob­bli­go di in­for­ma­re il ser­vi­zio can­to­na­le o l’uf­fi­cio del la­vo­ro e le de­ci­sio­ni non so­no ema­na­te dall’URC (art. 85b cpv. 1 LA­DI);
c.
le de­ci­sio­ni di so­spen­sio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 30 ca­po­ver­so 4 LA­DI;
d.346
...
e.
le de­ci­sio­ni se­con­do gli ar­ti­co­li 36 ca­po­ver­so 4 e 45 ca­po­ver­so 4 LA­DI;
f.
le de­ci­sio­ni sui ca­si che, in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 81 ca­po­ver­so 2 LA­DI, so­no sot­to­po­sti per de­ci­sio­ne al ser­vi­zio can­to­na­le o ad un’al­tra au­to­ri­tà da es­so de­si­gna­ta;
g.
le de­ci­sio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 85 ca­po­ver­so 1 let­te­ra d LA­DI, se non so­no ema­na­te dall’URC (art. 85b cpv. 1 LA­DI);
h.
le de­ci­sio­ni su do­man­de di con­do­no se­con­do l’ar­ti­co­lo 95 LA­DI;
i.
le de­ci­sio­ni su op­po­si­zio­ne ri­guar­do de­ci­sio­ni che de­vo­no es­se­re no­ti­fi­ca­te all’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne ai ter­mi­ni del­le let­te­re a–h, co­me pu­re le de­ci­sio­ni su op­po­si­zio­ne che de­vo­no es­se­re ema­na­te da un or­ga­no dif­fe­ren­te da quel­lo che ha ema­na­to la de­ci­sio­ne (art. 100 cpv. 2 LA­DI).

344 In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’11 set. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2003 (RU 2002 3945).

345 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, in vi­go­re dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

346 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 28 mag. 2003, con ef­fet­to dal 1° lug. 2003 (RU 2003 1828).

Art. 129347  

347 Abro­ga­to dal n. II 100 dell’O dell’8 nov. 2006 con­cer­nen­te l’ade­gua­men­to di or­di­nan­ze del Con­si­glio fe­de­ra­le al­la re­vi­sio­ne to­ta­le dell’or­ga­niz­za­zio­ne giu­di­zia­ria fe­de­ra­le, con ef­fet­to dal 1° gen. 2007 (RU 2006 4705).

Art. 129a Relazione con il diritto europeo 348  

Gli Sta­ti mem­bri del­la Co­mu­ni­tà eu­ro­pea ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 14 ca­po­ver­so 3 LA­DI so­no gli Sta­ti mem­bri dell’Unio­ne eu­ro­pea ai qua­li si ap­pli­ca l’Ac­cor­do del 21 giu­gno 1999 tra la Con­fe­de­ra­zio­ne Sviz­ze­ra, da una par­te, e la Co­mu­ni­tà eu­ro­pea e i suoi Sta­ti mem­bri, dall’al­tra, sul­la li­be­ra cir­co­la­zio­ne del­le per­so­ne di cui all’ar­ti­co­lo 121 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a LA­DI.

348 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 24 mar. 2004 (RU 2004 1715). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 2 mar. 2012, in vi­go­re dal 1° apr. 2012 (RU 2012 1203).

Titolo 5: Disposizioni finali

Art. 130 Diritto previgente: abrogazione 349  

L’or­di­nan­za 25 feb­bra­io 1986350 sui ri­cor­si del­le cas­se di di­soc­cu­pa­zio­ne con­cer­nen­ti le spe­se am­mi­ni­stra­ti­ve è abro­ga­ta.

349Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2001 (RU 2000 3097).

350 [RU 1986507]

Art. 131 Modifica del diritto vigente 351  

...352

351 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2011, in vi­go­re dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

352 Le mod. pos­so­no es­se­re con­sul­ta­te al­la RU 2011 1179.

Art. 131a353  

353 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 29 giu. 2005 (RU 20053591). Abro­ga­to dal n. I dell’O dell’11 mar. 2011, con ef­fet­to dal 1° apr. 2011 (RU 2011 1179).

Art. 132 Entrata in vigore 354  

1 La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° gen­na­io 1984, ad ec­ce­zio­ne dell’ar­ti­co­lo 76 ca­po­ver­si 1 let­te­ra c e 2.

2 L’ar­ti­co­lo 76 ca­po­ver­si 1 let­te­ra c e 2 en­tra in vi­go­re il 1° gen­na­io 1985.

Disposizione finale della modifica del 25 aprile 1985 355

355RU 1985 648. Abrogata dal n. IV 55 dell’O del 22 ago. 2007 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, con effetto dal 1° gen. 2008 (RU 2007 4477).

Disposizione finale della modifica del 6 novembre 1996 356

356RU 1996 3071. Abrogata dal n. IV 55 dell’O del 22 ago. 2007 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, con effetto dal 1° gen. 2008 (RU 2007 4477).

Disposizione transitoria della modifica del 2 marzo 2012 357

Per quanto riguarda l’Islanda, il Lichtenstein e la Norvegia, fino all’entrata in vigore della modifica del 12 novembre 2015358 dell’Allegato K della Convenzione del 4 gennaio 1960359 istitutiva dell’Associazione europea di libero scambio rimane valido il diritto vigente.

Disposizioni transitorie della modifica del 30 agosto 2023 360

1 Se per il versamento mensile di prestazioni volontarie del datore di lavoro alle assicurate non è stato stabilito alcun periodo, il calcolo di cui all’articolo 10d capoverso 1 è effettuato sulla base del numero di mesi che precedono il raggiungimento dell’età di riferimento stabilita alla lettera a delle disposizioni transitorie della modifica del 17 dicembre 2021361 della LAVS362.

2 Sono considerate prestazioni di vecchiaia della previdenza professionale, che vanno dedotte dall’indennità di disoccupazione, le prestazioni della previdenza professionale obbligatoria e sovraobbligatoria versate alle assicurate prima del raggiungimento dell’età di riferimento stabilita alla lettera a delle disposizioni transitorie della modifica del 17 dicembre 2021 della LAVS.

3 Le assicurate che hanno aperto un termine quadro per la riscossione della prestazione in base all’articolo 13 LADI durante gli ultimi quattro anni precedenti il raggiungimento dell’età di riferimento stabilita alla lettera a delle disposizioni transitorie della modifica del 17 dicembre 2021 della LAVS hanno diritto a 120 indennità giornaliere supplementari.

Allegato 363

363 Introdotto dal n. I dell’O del 6 nov. 1996 (RU 1996 3071). Aggiornato dal n. I delle O del 18 ago. 2010 (RU 2010 3563), del 17 set. 2010 (RU 2010 4129), del 20 ott. 2010 (RU 2010 4799), del 17 nov. 2010 (RU 2010 5245) e del 10 dic. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 2010 6165).

(art. 41c cpv. 9)

Aumento del numero di indennità giornaliere nei Cantoni colpiti da una disoccupazione elevata

Regione

Classe d’età

Aumento

Durata di validità

Cantone Ticino Regione MS Lugano

30 anni e oltre

120

1° dicembre 2010–31 marzo 2011

Cantone di Vaud

30 anni e oltre

120

1° dicembre 2010–31 marzo 2011

Cantone di Neuchâtel

30 anni e oltre

120

1° gennaio 2011–31 marzo 2011

Cantone di Ginevra

30 anni e oltre

120

1° novembre 2010–31 marzo 2011

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