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Accordo europeo
relativo alle prestazioni lavorative degli equipaggi
dei veicoli addetti ai trasporti internazionali su strada
(AETR)

RU 2003 1765; FF 19995052

Traduzione

Concluso a Ginevra il 1° luglio 1970

Approvato dall’Assemblea federale l’8 ottobre 1999 1

Ratificato con strumenti depositati dalla Svizzera il 7 aprile 2000

Entrato in vigore per la Svizzera il 4 ottobre 2000

(Stato 8 gennaio 2020)

Le parti contraenti,

desiderose di favorire lo sviluppo e il miglioramento dei trasporti internazionali su strada di viaggiatori e di merci, convintedella necessità di accrescere la sicurezza della circolazione stradale, di regolamentare alcune condizioni delle prestazioni lavorative nel trasporti internazionali su strada conformemente ai principi dell’Orga­nizzazione internazionale del lavoro e di concordare alcune misure per assicurare il rispetto di una tale regolamentazione,

hanno convenuto quanto segue:

1

Art. 1 Definizioni  

Ai sen­si del pre­sen­te ac­cor­do, si in­ten­de:

a)
per «vei­co­lo», ogni au­to­mo­bi­le o ri­mor­chio; ta­le ter­mi­ne com­pren­de ogni com­ples­so di vei­co­li;
b)
per «au­to­mo­bi­le», ogni vei­co­lo prov­vi­sto di un mo­to­re a pro­pul­sio­ne, cir­co­lan­te su stra­da per pro­prio mez­zo e che ser­ve nor­mal­men­te al tra­spor­to su stra­da di per­so­ne o di mer­ci o al­la tra­zio­ne su stra­da di vei­co­li uti­liz­za­ti per il tra­spor­to di per­so­ne o di mer­ci; ta­le ter­mi­ne non com­pren­de i trat­to­ri agri­co­li;
c)
per «ri­mor­chio», ogni vei­co­lo de­sti­na­to ad es­se­re ag­gan­cia­to a un’au­to­mo­bi­le; ta­le ter­mi­ne com­pren­de i se­mi-ri­mor­chi;
d)
per «se­mi-ri­mor­chio», ogni ri­mor­chio de­sti­na­to ad es­se­re ag­gan­cia­to a un’au­to­mo­bi­le in mo­do ta­le che in par­te pog­gi su di es­sa e che una par­te con­si­de­re­vo­le del suo pe­so e del pe­so del suo ca­ri­co sia sop­por­ta­to da det­ta au­to­mo­bi­le;
e)
per «com­ples­so di vei­co­li», i vei­co­li ag­gan­cia­ti che cir­co­la­no su stra­da co­me una so­la uni­tà;
f)2
per «mas­sa mas­si­ma am­mis­si­bi­le», la mas­sa mas­si­ma del vei­co­lo ca­ri­co, di­chia­ra­to am­mis­si­bi­le dall’au­to­ri­tà com­pe­ten­te del­lo Sta­to nel qua­le il vei­co­lo è im­ma­tri­co­la­to;
g)3
per «tra­spor­ti su stra­da», qual­sia­si spo­sta­men­to, in­te­ra­men­te o in par­te su stra­de aper­te ad uso pub­bli­co, a vuo­to o a ca­ri­co, di un vei­co­lo adi­bi­to al tra­spor­to di pas­seg­ge­ri o di mer­ci;
h)
per «tra­spor­to in­ter­na­zio­na­le su stra­da», ogni tra­spor­to su stra­da che com­por­ta l’at­tra­ver­sa­men­to di al­me­no una fron­tie­ra;
i)
per «ser­vi­zi re­go­la­ri», i ser­vi­zi che as­si­cu­ra­no il tra­spor­to di per­so­ne ef­fet­tua­to in ba­se a una fre­quen­za e a un rap­por­to de­ter­mi­na­to, in quan­to ta­li ser­vi­zi pos­sa­no pren­de­re e de­po­si­ta­re per­so­ne a fer­ma­te pre­ven­ti­va­men­te fis­sa­te. Un re­go­la­men­to di eser­ci­zio op­pu­re do­cu­men­ti so­sti­tu­ti­vi, ap­pro­va­ti dal­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti del­le par­ti con­traen­ti e pub­bli­ca­ti dal tra­spor­ta­to­re pri­ma del­la lo­ro ap­pli­ca­zio­ne, de­fi­ni­sco­no le con­di­zio­ni di tra­spor­to, in par­ti­co­la­re la fre­quen­za, gli ora­ri, le ta­rif­fe e l’ob­bli­go di tra­spor­ta­re, nel­la mi­su­ra in cui ta­li con­di­zio­ni non sia­no pre­ci­sa­te da un te­sto le­ga­le o da un re­go­la­men­to. Chiun­que sia l’or­ga­niz­za­to­re dei tra­spor­ti, ven­go­no ugual­men­te con­si­de­ra­ti co­me ser­vi­zi re­go­la­ri quei ser­vi­zi che as­si­cu­ra­no il tra­spor­to di ca­te­go­rie de­ter­mi­na­te di per­so­ne esclu­den­do al­tri viag­gia­to­ri, nel­la mi­su­ra in cui ta­li ser­vi­zi ven­ga­no ef­fet­tua­ti al­le con­di­zio­ni in­di­ca­te nel pri­mo com­ma del­la pre­sen­te de­fi­ni­zio­ne. I ser­vi­zi di que­sta ca­te­go­ria, in par­ti­co­la­re quel­li che as­si­cu­ra­no il tra­spor­to dei viag­gia­to­ri al luo­go di la­vo­ro e da que­st’ul­ti­mo al lo­ro do­mi­ci­lio op­pu­re il tra­spor­to de­gli sco­la­ri agli isti­tu­ti di in­se­gna­men­to e da que­sti ul­ti­mi al lo­ro do­mi­ci­lio, so­no det­ti qui di se­gui­to «ser­vi­zi re­go­la­ri spe­cia­li»;
j)4
per «con­du­cen­te», ogni per­so­na, sa­la­ria­ta o no, che con­du­ce il vei­co­lo, an­che per un pe­rio­do bre­ve, op­pu­re che, nel qua­dro del­le sue fun­zio­ni, si tro­va a bor­do del vei­co­lo per po­ter­lo con­dur­re, se del ca­so;
k)
per «mem­bro dell’equi­pag­gio» op­pu­re «mem­bro di equi­pag­gio», il con­du­cen­te o una del­le per­so­ne se­guen­ti, sia che il con­du­cen­te o det­te per­so­ne sia­no sa­la­ria­ti o no:
i)
l’as­si­sten­te al­la gui­da, cioè co­lui che ac­com­pa­gna il con­du­cen­te al fi­ne di as­si­ster­lo in al­cu­ne ma­no­vre e che pren­de abi­tual­men­te par­te ef­fet­ti­va al­le ope­ra­zio­ni di tra­spor­to, sen­za es­se­re un con­du­cen­te ai sen­si del pa­ra­gra­fo j) del pre­sen­te ar­ti­co­lo;
ii)
un fat­to­ri­no, cioè co­lui che ac­com­pa­gna il con­du­cen­te di un vei­co­lo che tra­spor­ta per­so­ne e che di so­li­to è in­ca­ri­ca­to di ri­la­scia­re o di con­trol­la­re i bi­gliet­ti o al­tri do­cu­men­ti che dia­no di­rit­to ai pas­seg­ge­ri di viag­gia­re sul vei­co­lo;
l)
per «set­ti­ma­na», il pe­rio­do com­pre­so tra le ore 00.00 di lu­ne­dì e le ore 24.00 di do­me­ni­ca;
m)5
per «ri­po­so», qual­sia­si pe­rio­do inin­ter­rot­to du­ran­te il qua­le il con­du­cen­te può di­spor­re li­be­ra­men­te del suo tem­po;
n)6
per «in­ter­ru­zio­ne», ogni pe­rio­do in cui il con­du­cen­te non può gui­da­re o svol­ge­re al­tre man­sio­ni e che ser­ve uni­ca­men­te al suo ri­po­so;
o)7
per «pe­rio­do di ri­po­so gior­na­lie­ro», il pe­rio­do gior­na­lie­ro du­ran­te il qua­le il con­du­cen­te può di­spor­re li­be­ra­men­te del suo tem­po e com­pren­de sia il «pe­rio­do di ri­po­so gior­na­lie­ro re­go­la­re» sia il «pe­rio­do di ri­po­so gior­na­lie­ro ri­dot­to»:
«pe­rio­do di ri­po­so gior­na­lie­ro re­go­la­re»: ogni tem­po di ri­po­so inin­ter­rot­to di al­me­no 11 ore; in al­ter­na­ti­va, il ri­po­so gior­na­lie­ro re­go­la­re può es­se­re pre­so in due pe­rio­di, il pri­mo dei qua­li de­ve es­se­re di al­me­no tre ore sen­za in­ter­ru­zio­ne e il se­con­do di al­me­no no­ve ore sen­za in­ter­ru­zio­ne,
«pe­rio­do di ri­po­so gior­na­lie­ro ri­dot­to»: ogni tem­po di ri­po­so inin­ter­rot­to di al­me­no no­ve ore, ma in­fe­rio­re a 11 ore;
p)8
per «pe­rio­do di ri­po­so set­ti­ma­na­le», il pe­rio­do set­ti­ma­na­le du­ran­te il qua­le il con­du­cen­te può di­spor­re li­be­ra­men­te del suo tem­po e de­si­gna sia il «pe­rio­do di ri­po­so set­ti­ma­na­le re­go­la­re» sia il «pe­rio­do di ri­po­so set­ti­ma­na­le ri­dot­to»:
«pe­rio­do di ri­po­so set­ti­ma­na­le re­go­la­re»: ogni pe­rio­do di ri­po­so di al­me­no 45 ore,
«pe­rio­do di ri­po­so set­ti­ma­na­le ri­dot­to»: ogni pe­rio­do di ri­po­so in­fe­rio­re a 45 ore, che può es­se­re ri­dot­to, nel ri­spet­to di quan­to sta­bi­li­to all’ar­ti­co­lo 8 pa­ra­gra­fo 6 dell’ac­cor­do, a una du­ra­ta mi­ni­ma di 24 ore con­ti­nua­ti­ve;
q)9
per «al­tre man­sio­ni», le at­ti­vi­tà com­pre­se nel­la de­fi­ni­zio­ne di ora­rio di la­vo­ro di­ver­se dal­la «gui­da» non­ché qual­sia­si ope­ra­zio­ne svol­ta per il me­de­si­mo o per un al­tro da­to­re di la­vo­ro, nell’am­bi­to o al di fuo­ri del set­to­re dei tra­spor­ti. Il tem­po di at­te­sa e il tem­po non de­di­ca­to al­la gui­da tra­scor­so in un vei­co­lo in mo­vi­men­to, una na­ve tra­ghet­to o un tre­no non so­no con­si­de­ra­ti «al­tre man­sio­ni»;
r)10
per «du­ra­ta di gui­da», la du­ra­ta di gui­da re­gi­stra­ta au­to­ma­ti­ca­men­te o se­miau­to­ma­ti­ca­men­te op­pu­re ma­nual­men­te nel­le con­di­zio­ni de­fi­ni­te nel pre­sen­te ac­cor­do;
s)11
per «pe­rio­do di gui­da gior­na­lie­ro», il pe­rio­do com­ples­si­vo di gui­da tra il ter­mi­ne di un pe­rio­do di ri­po­so gior­na­lie­ro e l’ini­zio del pe­rio­do di ri­po­so gior­na­lie­ro se­guen­te o tra un pe­rio­do di ri­po­so gior­na­lie­ro e un pe­rio­do di ri­po­so set­ti­ma­na­le;
t)12
per «pe­rio­do di gui­da set­ti­ma­na­le», il pe­rio­do tra­scor­so com­ples­si­va­men­te al­la gui­da nel cor­so di una set­ti­ma­na;
u)13
per «pe­rio­do di gui­da», il pe­rio­do com­ples­si­vo di gui­da che in­ter­cor­re tra il mo­men­to in cui un con­du­cen­te co­min­cia a gui­da­re do­po un pe­rio­do di ri­po­so o un’in­ter­ru­zio­ne fi­no al pe­rio­do di ri­po­so o in­ter­ru­zio­ne suc­ces­si­vi. Il pe­rio­do di gui­da può es­se­re inin­ter­rot­to o fram­men­ta­to;
v)14
per «mul­ti­pre­sen­za»: si par­la di mul­ti­pre­sen­za quan­do, du­ran­te un pe­rio­do di gui­da com­pre­so fra due pe­rio­di di ri­po­so gior­na­lie­ro con­se­cu­ti­vi o fra un pe­rio­do di ri­po­so gior­na­lie­ro e un pe­rio­do di ri­po­so set­ti­ma­na­le, ci so­no a bor­do del vei­co­lo al­me­no due con­du­cen­ti. Per la pri­ma ora di mul­ti­pre­sen­za la pre­sen­za di un se­con­do con­du­cen­te è fa­col­ta­ti­va, ma per il re­sto del pe­rio­do è ob­bli­ga­to­ria;
w)15
per «im­pre­sa di tra­spor­to», per­so­na fi­si­ca o giu­ri­di­ca, as­so­cia­zio­ne o grup­po di per­so­ne sen­za per­so­na­li­tà giu­ri­di­ca, con o sen­za sco­po di lu­cro, o al­tro or­ga­ni­smo uf­fi­cia­le, do­ta­to di pro­pria per­so­na­li­tà giu­ri­di­ca o fa­cen­te ca­po ad un or­ga­ni­smo che ne è do­ta­to, che ef­fet­tua tra­spor­ti su stra­da, sia per con­to di ter­zi che per con­to pro­prio.

2 Nuo­vo te­sto giu­sta la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

3 Nuo­vo te­sto giu­sta la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

4 Nuo­vo te­sto giu­sta la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

5 Nuo­vo te­sto giu­sta la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

6 In­tro­dot­ta dal­la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

7 In­tro­dot­ta dal­la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

8 In­tro­dot­ta dal­la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

9 In­tro­dot­ta dal­la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

10 In­tro­dot­ta dal­la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

11 In­tro­dot­ta dal­la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

12 In­tro­dot­ta dal­la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

13 In­tro­dot­ta dal­la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

14 In­tro­dot­ta dal­la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

15 In­tro­dot­ta dal­la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

Art. 2 Campo di applicazione 16  

1. Il pre­sen­te ac­cor­do si ap­pli­ca sul ter­ri­to­rio di cia­scu­na par­te con­traen­te a qual­sia­si tra­spor­to in­ter­na­zio­na­le su stra­da ef­fet­tua­to da qual­sia­si vei­co­lo im­ma­tri­co­la­to sul ter­ri­to­rio di det­ta par­te con­traen­te o sul ter­ri­to­rio di qual­sia­si al­tra par­te con­traen­te.

2. Tut­ta­via, sal­vo ac­cor­do con­tra­rio in­ter­cor­so fra le par­ti con­traen­ti sul cui ter­ri­to­rio av­vie­ne il tran­si­to, il pre­sen­te ac­cor­do non si ap­pli­ca ai tra­spor­ti in­ter­na­zio­na­li su stra­da ef­fet­tua­ti a mez­zo di:

a)
vei­co­li adi­bi­ti al tra­spor­to di mer­ci se la mas­sa mas­si­ma au­to­riz­za­ta del vei­co­lo, com­pre­si even­tua­li ri­mor­chi o se­mi­ri­mor­chi, non su­pe­ra 3,5 ton­nel­la­te;
b)
vei­co­li adi­bi­ti al tra­spor­to di viag­gia­to­ri che, in ba­se al lo­ro ti­po di co­stru­zio­ne e al­la lo­ro at­trez­za­tu­ra, so­no at­ti a tra­spor­ta­re no­ve per­so­ne al mas­si­mo, con­du­cen­te com­pre­so, e so­no de­sti­na­ti a tal fi­ne;
c)
vei­co­li adi­bi­ti ai tra­spor­ti di viag­gia­to­ri in ser­vi­zio re­go­la­re di li­nea, il cui per­cor­so non su­pe­ra i 50 chi­lo­me­tri;
d)
vei­co­li la cui ve­lo­ci­tà mas­si­ma au­to­riz­za­ta non su­pe­ra i 40 chi­lo­me­tri ora­ri;
e)
vei­co­li di pro­prie­tà del­le for­ze ar­ma­te, del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le, dei vi­gi­li del fuo­co e del­le for­ze re­spon­sa­bi­li del man­te­ni­men­to dell’or­di­ne pub­bli­co o da que­sti no­leg­gia­ti sen­za con­du­cen­te, nel ca­so in cui il tra­spor­to ven­ga ef­fet­tua­to nell’am­bi­to del­le fun­zio­ni pro­prie di que­sti ser­vi­zi e sot­to la lo­ro re­spon­sa­bi­li­tà;
f)
vei­co­li uti­liz­za­ti per emer­gen­ze tem­po­ra­nee o nel cor­so di ope­ra­zio­ni di sal­va­tag­gio, com­pre­se ope­ra­zio­ni di tra­spor­to non com­mer­cia­le di aiu­to uma­ni­ta­rio;
g)
vei­co­li spe­cia­li adi­bi­ti ad usi me­di­ci;
h)
car­ri at­trez­zi spe­cia­liz­za­ti che ope­ra­no en­tro un rag­gio di 100 km dal­la pro­pria ba­se ope­ra­ti­va;
i)
vei­co­li sot­to­po­sti a pro­ve su stra­da a fi­ni di mi­glio­ra­men­to tec­ni­co, ri­pa­ra­zio­ne o ma­nu­ten­zio­ne, e vei­co­li nuo­vi o tra­sfor­ma­ti non an­co­ra mes­si in cir­co­la­zio­ne;
j)
vei­co­li di mas­sa mas­si­ma am­mis­si­bi­le non su­pe­rio­re a 7,5 ton­nel­la­te, adi­bi­ti al tra­spor­to non com­mer­cia­le di mer­ci;
k)
vei­co­li com­mer­cia­li che rien­tra­no nel­la ca­te­go­ria dei vei­co­li sto­ri­ci a nor­ma del­la le­gi­sla­zio­ne del­la par­te con­traen­te nel­la qua­le cir­co­la­no e so­no uti­liz­za­ti per il tra­spor­to non com­mer­cia­le di pas­seg­ge­ri o di mer­ci.

16 Nuo­vo te­sto giu­sta la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

Art. 3 Applicazione di alcune disposizioni dell’accordo ai trasportisu strada effettuati da veicoli provenienti da Stati non parti contraenti  

1. Cia­scu­na par­te con­traen­te ap­pli­che­rà sul suo ter­ri­to­rio, nei con­fron­ti dei tra­spor­ti in­ter­na­zio­na­li su stra­da ef­fet­tua­ti da qual­sia­si vei­co­lo im­ma­tri­co­la­to sul ter­ri­to­rio di uno Sta­to non par­te con­traen­te del pre­sen­te ac­cor­do, di­spo­si­zio­ni per lo me­no al­tret­tan­to ri­gi­de di quel­le pre­vi­ste da­gli ar­ti­co­li 5–10 del pre­sen­te ac­cor­do.

2. a) Tut­ta­via, ogni par­te con­traen­te po­trà, nel ca­so di un vei­co­lo im­ma­tri­co­la­to in uno Sta­to non par­te con­traen­te del pre­sen­te ac­cor­do, esi­ge­re, in­ve­ce dell’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo con­for­me al­le spe­ci­fi­ca­zio­ni dell’al­le­ga­to al pre­sen­te ac­cor­do, so­lo fo­gli di re­gi­stra­zio­ne quo­ti­dia­na com­pi­la­ti a ma­no da ogni mem­bro dell’equi­pag­gio per il pe­rio­do di tem­po tra­scor­so a par­ti­re dall’en­tra­ta sul ter­ri­to­rio del­la pri­ma par­te con­traen­te.

b)
A tal fi­ne, ogni mem­bro dell’equi­pag­gio iscri­ve­rà sul fo­glio di re­gi­stra­zio­ne le in­di­ca­zio­ni re­la­ti­ve ai suoi pe­rio­di di at­ti­vi­tà pro­fes­sio­na­le e di ri­po­so uti­liz­zan­do i cor­ri­spon­den­ti sim­bo­li gra­fi­ci de­fi­ni­ti all’ar­ti­co­lo 12 dell’al­le­ga­to al pre­sen­te ac­cor­do.17

17 Nuo­vo te­sto giu­sta la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

Art. 4 Principi generali  

Ogni par­te con­traen­te può ap­pli­ca­re mi­ni­mi più ele­va­ti o mas­si­mi più bas­si di quel­li pre­vi­sti ne­gli ar­ti­co­li 5–8. Le di­spo­si­zio­ni del pre­sen­te ac­cor­do ri­man­go­no tut­ta­via ap­pli­ca­bi­li ai con­du­cen­ti che ef­fet­tua­no ope­ra­zio­ni di tra­spor­to in­ter­na­zio­na­li su vei­co­li im­ma­tri­co­la­ti in un al­tro Sta­to con­traen­te o non con­traen­te.

Art. 5 Equipaggi  

1. L’età mi­ni­ma dei con­du­cen­ti ad­det­ti ai tra­spor­ti di mer­ci è fis­sa­ta co­me se­gue:

a)
per i vei­co­li, ivi com­pre­si even­tual­men­te i ri­mor­chi e i se­mi­ri­mor­chi, il cui pe­so mas­si­mo au­to­riz­za­to è pa­ri o in­fe­rio­re a 7,5 ton­nel­la­te, 18 an­ni com­piu­ti;
b)
per gli al­tri vei­co­li:
21 an­ni com­piu­ti, o
18 an­ni com­piu­ti a con­di­zio­ne che l’in­te­res­sa­to sia mu­ni­to di un cer­ti­fi­ca­to di ido­nei­tà pro­fes­sio­na­le, ri­co­no­sciu­to da una del­le par­ti con­traen­ti, che ne at­te­sti la com­piu­ta for­ma­zio­ne di con­du­cen­te per tra­spor­ti di mer­ci su stra­da. Le par­ti con­traen­ti si ter­ran­no in­for­ma­te sul li­vel­lo mi­ni­mo na­zio­na­le di for­ma­zio­ne ri­chie­sta e su al­tre con­di­zio­ni per­ti­nen­ti ap­pli­ca­bi­li ai con­du­cen­ti adi­bi­ti ai tra­spor­ti di mer­ci con­for­me­men­te al pre­sen­te ac­cor­do.

2. I con­du­cen­ti adi­bi­ti ai tra­spor­ti di viag­gia­to­ri de­vo­no ave­re al­me­no 21 an­ni di età.

I con­du­cen­ti adi­bi­ti ai tra­spor­ti di viag­gia­to­ri su per­cor­si che su­pe­ra­no un rag­gio di 50 chi­lo­me­tri dal luo­go di sta­zio­na­men­to abi­tua­le del vei­co­lo de­vo­no sod­di­sfa­re an­che una del­le se­guen­ti con­di­zio­ni:

a)
ave­re eser­ci­ta­to per al­me­no un an­no l’at­ti­vi­tà di con­du­cen­te adi­bi­to al tra­spor­to di mer­ci me­dian­te vei­co­li il cui pe­so mas­si­mo au­to­riz­za­to sia su­pe­rio­re a 3,5 ton­nel­la­te;
b)
aver eser­ci­ta­to per al­me­no un an­no l’at­ti­vi­tà di con­du­cen­te adi­bi­to al tra­spor­to di viag­gia­to­ri su per­cor­si che non su­pe­ra­no un rag­gio di 50 chi­lo­me­tri dal luo­go di sta­zio­na­men­to abi­tua­le del vei­co­lo o ad al­tri ti­pi di tra­spor­to di viag­gia­to­ri che non so­no sog­get­ti al pre­sen­te ac­cor­do, sem­pre­ché l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te ri­ten­ga che es­si ab­bia­no in tal mo­do ac­qui­si­to l’espe­rien­za ne­ces­sa­ria;
c)
es­se­re mu­ni­ti di un cer­ti­fi­ca­to di ido­nei­tà pro­fes­sio­na­le, ri­co­no­sciu­to da una del­le par­ti con­traen­ti, che ne at­te­sti la com­piu­ta for­ma­zio­ne di con­du­cen­te per tra­spor­ti di viag­gia­to­ri su stra­da.
Art. 6 Periodi di guida 18  

1. Il pe­rio­do di gui­da gior­na­lie­ro di cui all’ar­ti­co­lo 1 let­te­ra s) del pre­sen­te ac­cor­do non de­ve su­pe­ra­re no­ve ore. Può es­se­re este­so fi­no a die­ci ore, ma non più di due vol­te nell’ar­co del­la set­ti­ma­na.

2. Il pe­rio­do di gui­da set­ti­ma­na­le di cui all’ar­ti­co­lo 1 let­te­ra t) del pre­sen­te ac­cor­do non può su­pe­ra­re 56 ore.

3. Il pe­rio­do di gui­da com­ples­si­va­men­te ac­cu­mu­la­to in un pe­rio­do di due set­ti­ma­ne con­se­cu­ti­ve non de­ve su­pe­ra­re 90 ore.

4. Il pe­rio­do di gui­da com­pren­de tut­ti i pe­rio­di tra­scor­si al­la gui­da sul ter­ri­to­rio sia del­le par­ti con­traen­ti che de­gli Sta­ti non par­ti con­traen­ti.

5. Il con­du­cen­te re­gi­stra fra le «al­tre man­sio­ni» i pe­rio­di di cui all’ar­ti­co­lo 1 let­te­ra q) e quel­li tra­scor­si al­la gui­da di un vei­co­lo usa­to per ope­ra­zio­ni com­mer­cia­li che esu­la­no dal cam­po di ap­pli­ca­zio­ne del pre­sen­te ac­cor­do e re­gi­stra i tem­pi di «di­spo­ni­bi­li­tà», di cui all’ar­ti­co­lo 12 pa­ra­gra­fo 3 let­te­ra c) dell’al­le­ga­to al pre­sen­te ac­cor­do. Ta­li da­ti so­no in­se­ri­ti ma­nual­men­te sul fo­glio di re­gi­stra­zio­ne o sul ta­bu­la­to, op­pu­re gra­zie al di­spo­si­ti­vo di in­se­ri­men­to da­ti ma­nua­le dell’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo.

18 Nuo­vo te­sto giu­sta la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

Art. 7 Interruzioni  

1. Do­po un pe­rio­do di gui­da di quat­tro ore e mez­za, il con­du­cen­te de­ve os­ser­va­re un’in­ter­ru­zio­ne di al­me­no 45 mi­nu­ti con­se­cu­ti­vi, a me­no che non ini­zi un pe­rio­do di ri­po­so.19

2. Que­sta in­ter­ru­zio­ne con­for­me all’ar­ti­co­lo 1 let­te­ra n) del pre­sen­te ac­cor­do può es­se­re sud­di­vi­sa in un’in­ter­ru­zio­ne di 15 mi­nu­ti, se­gui­ta da un’in­ter­ru­zio­ne di al­me­no 30 mi­nu­ti, in­ter­ca­la­te nel pe­rio­do di gui­da o im­me­dia­ta­men­te do­po ta­le pe­rio­do, in mo­do da as­si­cu­ra­re l’os­ser­van­za del pa­ra­gra­fo 1.20

3. A nor­ma del pre­sen­te ar­ti­co­lo, il tem­po di at­te­sa e il tem­po non de­di­ca­to al­la gui­da tra­scor­so in un vei­co­lo in mo­vi­men­to, una na­ve tra­ghet­to o un tre­no non so­no con­si­de­ra­ti «al­tre man­sio­ni» ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 1 let­te­ra q) del pre­sen­te ac­cor­do e po­tran­no es­se­re con­si­de­ra­te «in­ter­ru­zio­ni».21

4. Le in­ter­ru­zio­ni os­ser­va­te a nor­ma del pre­sen­te ar­ti­co­lo non pos­so­no es­se­re con­si­de­ra­te co­me ri­po­so gior­na­lie­ro.

19 Nuo­vo te­sto giu­sta la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

20 Nuo­vo te­sto giu­sta la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

21 Nuo­vo te­sto giu­sta la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

Art. 8 Periodi di riposo 22  

1. I con­du­cen­ti ri­spet­ta­no i pe­rio­di di ri­po­so gior­na­lie­ri e set­ti­ma­na­li di cui ai pa­ra­gra­fi o) e p) dell’ar­ti­co­lo 1.

2. I con­du­cen­ti de­vo­no aver ef­fet­tua­to un nuo­vo pe­rio­do di ri­po­so gior­na­lie­ro nell’ar­co di 24 ore dal ter­mi­ne del pre­ce­den­te pe­rio­do di ri­po­so gior­na­lie­ro o set­ti­ma­na­le.

Se la par­te di pe­rio­do di ri­po­so gior­na­lie­ro ef­fet­tua­ta en­tro le pre­vi­ste 24 ore è di al­me­no no­ve ore ma in­fe­rio­re a 11, ta­le pe­rio­do di ri­po­so è con­si­de­ra­to un ri­po­so gior­na­lie­ro ri­dot­to.

3. In de­ro­ga al­le di­spo­si­zio­ni del pa­ra­gra­fo 2, in ca­so di mul­ti­pre­sen­za i con­du­cen­ti de­vo­no aver ef­fet­tua­to un nuo­vo pe­rio­do di ri­po­so gior­na­lie­ro di al­me­no no­ve ore nell’ar­co di 30 ore dal ter­mi­ne di un pe­rio­do di ri­po­so gior­na­lie­ro o set­ti­ma­na­le.

4. Un pe­rio­do di ri­po­so gior­na­lie­ro può es­se­re pro­lun­ga­to in mo­do da far ri­sul­ta­re un pe­rio­do di ri­po­so set­ti­ma­na­le re­go­la­re o un pe­rio­do di ri­spo­so set­ti­ma­na­le ri­dot­to.

5. Un con­du­cen­te non può ef­fet­tua­re più di tre pe­rio­di di ri­po­so gior­na­lie­ro ri­dot­to tra due pe­rio­di di ri­po­so set­ti­ma­na­le.

6. a) Nel cor­so di due set­ti­ma­ne con­se­cu­ti­ve i con­du­cen­ti ef­fet­tua­no al­me­no:

i)
due pe­rio­di di ri­po­so set­ti­ma­na­le re­go­la­re; op­pu­re
ii)
un pe­rio­do di ri­po­so set­ti­ma­na­le re­go­la­re ed un pe­rio­do di ri­po­so set­ti­ma­na­le ri­dot­to di al­me­no 24 ore. La ri­du­zio­ne è tut­ta­via com­pen­sa­ta da un tem­po di ri­po­so equi­va­len­te e inin­ter­rot­to en­tro la fi­ne del­la ter­za set­ti­ma­na suc­ces­si­va al­la set­ti­ma­na in que­stio­ne.
Il pe­rio­do di ri­po­so set­ti­ma­na­le co­min­cia al più tar­di do­po sei pe­rio­di di 24 ore dal ter­mi­ne del pre­ce­den­te pe­rio­do di ri­po­so set­ti­ma­na­le.
b)
In de­ro­ga al­le di­spo­si­zio­ni del pa­ra­gra­fo 6 a), un con­du­cen­te che ef­fet­tua un sin­go­lo ser­vi­zio di tra­spor­to in­ter­na­zio­na­le di pas­seg­ge­ri, al di fuo­ri dal ser­vi­zio re­go­la­re, può rin­via­re il suo pe­rio­do di ri­po­so set­ti­ma­na­le fi­no al più tar­di al­la fi­ne di 12 pe­rio­di di 24 ore a par­ti­re dal pre­ce­den­te pe­rio­do di ri­po­so set­ti­ma­na­le re­go­la­re, a con­di­zio­ne che:
i)
il ser­vi­zio du­ri al­me­no 24 ore con­se­cu­ti­ve in una par­te con­traen­te o in un Pae­se ter­zo di­ver­so da quel­lo in cui il ser­vi­zio ha avu­to ini­zio; e
ii)
do­po il ri­cor­so al­la de­ro­ga il con­du­cen­te usu­frui­sca di:
a.
due pe­rio­di di ri­po­so set­ti­ma­na­le re­go­la­ri, op­pu­re
b.
un pe­rio­do di ri­po­so set­ti­ma­na­le re­go­la­re e un pe­rio­do di ri­po­so set­ti­ma­na­le ri­dot­to di al­me­no 24 ore. In ogni ca­so la ri­du­zio­ne de­ve es­se­re com­pen­sa­ta da un pe­rio­do di ri­po­sto equi­va­len­te e inin­ter­rot­to en­tro la fi­ne del­la ter­za set­ti­ma­na suc­ces­si­va al­la fi­ne del pe­rio­do di de­ro­ga, e
iii)
quat­tro an­ni do­po che il Pae­se d’im­ma­tri­co­la­zio­ne ha in­tro­dot­to il ta­chi­gra­fo di­gi­ta­le, il vei­co­lo sia mu­ni­to di un ap­pa­rec­chio di con­trol­lo con­for­me all’ap­pen­di­ce 1B dell’al­le­ga­to al pre­sen­te ac­cor­do; e
iv)
do­po il 1° gen­na­io 2014, in ca­so di gui­da tra le 22.00 e le 6.00, il vei­co­lo sia gui­da­to in mul­ti­pre­sen­za op­pu­re il pe­rio­do di gui­da men­zio­na­to all’ar­ti­co­lo 7 sia ri­dot­to a tre ore.
c)
In de­ro­ga al­le di­spo­si­zio­ni del pa­ra­gra­fo 6 a), in ca­so di mul­ti­pre­sen­za ogni con­du­cen­te de­ve pren­de­re un pe­rio­do di ri­po­so set­ti­ma­na­le di al­me­no 45 ore. Ta­le pe­rio­do può es­se­re ri­dot­to a un mi­ni­mo di 24 ore (ri­spo­so set­ti­ma­na­le ri­dot­to). In ogni ca­so ogni ri­du­zio­ne de­ve es­se­re com­pen­sa­ta da un pe­rio­do di ri­po­so equi­va­len­te e inin­ter­rot­to al più tar­di nel cor­so del­la ter­za set­ti­ma­na suc­ces­si­va al­la set­ti­ma­na in cui è sta­ta pre­sa la ri­du­zio­ne.
Un pe­rio­do di ri­po­so set­ti­ma­na­le de­ve co­min­cia­re al più tar­di do­po sei pe­rio­di di 24 ore dal­la fi­ne del pre­ce­den­te pe­rio­do di ri­po­so set­ti­ma­na­le.

7. Qual­sia­si ri­po­so pre­so a com­pen­sa­zio­ne di un pe­rio­do di ri­po­so set­ti­ma­na­le ri­dot­to è at­tac­ca­to a un al­tro pe­rio­do di ri­po­so di al­me­no no­ve ore.

8. Se il con­du­cen­te lo de­si­de­ra, in tra­sfer­ta i pe­rio­di di ri­po­so gior­na­lie­ro e quel­li set­ti­ma­na­li ri­dot­ti pos­so­no es­se­re ef­fet­tua­ti nel vei­co­lo, pur­ché que­sto sia do­ta­to, per ogni con­du­cen­te, del­le op­por­tu­ne at­trez­za­tu­re per il ri­po­so co­me pre­vi­sto dal co­strut­to­re al mo­men­to del­la con­ce­zio­ne del vei­co­lo e sia in so­sta.

9. Un pe­rio­do di ri­po­so set­ti­ma­na­le che ca­de in due set­ti­ma­ne può es­se­re con­teg­gia­to in una del­le due, ma non in en­tram­be.

22 Nuo­vo te­sto giu­sta la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

Art. 8bis Deroghe alle disposizioni dell’articolo 8 23  

1. In de­ro­ga al­le di­spo­si­zio­ni dell’ar­ti­co­lo 8, il con­du­cen­te che ac­com­pa­gna un vei­co­lo tra­spor­ta­to da una na­ve tra­ghet­to o da un con­vo­glio fer­ro­via­rio e che ef­fet­tua un pe­rio­do di ri­po­so gior­na­lie­ro re­go­la­re può, du­ran­te ta­le pe­rio­do di ri­po­so, ef­fet­tua­re al­tre at­ti­vi­tà al mas­si­mo in due oc­ca­sio­ni, pur­ché ri­cor­ra­no le se­guen­ti con­di­zio­ni:

a)
la par­te di ri­po­so gior­na­lie­ro frui­ta a ter­ra de­ve po­ter es­se­re an­te­ce­den­te o suc­ces­si­va al­la par­te di ri­po­so gior­na­lie­ro frui­ta a bor­do del­la na­ve tra­ghet­to o del con­vo­glio fer­ro­via­rio;
b)
il pe­rio­do com­pre­so tra le par­ti di ri­po­so gior­na­lie­ro de­ve es­se­re quan­to più pos­si­bi­le bre­ve e non può in al­cun ca­so ec­ce­de­re un’ora pri­ma dell’im­bar­co o do­po lo sbar­co; le for­ma­li­tà do­ga­na­li so­no com­pre­se nel­le ope­ra­zio­ni di im­bar­co o di sbar­co.

Du­ran­te tut­te le par­ti del ri­po­so gior­na­lie­ro il con­du­cen­te de­ve po­ter di­spor­re di una cuc­cet­ta.

2. Il tem­po im­pie­ga­to per re­car­si in un luo­go per pren­de­re in con­se­gna un vei­co­lo rien­tran­te nel cam­po di ap­pli­ca­zio­ne del pre­sen­te ac­cor­do, o per tor­na­re, se ta­le vei­co­lo non si tro­va nel luo­go di do­mi­ci­lio del con­du­cen­te né nel cen­tro ope­ra­ti­vo del da­to­re di la­vo­ro a cui fa nor­mal­men­te ca­po il con­du­cen­te non sa­rà con­teg­gia­to co­me ri­po­so o in­ter­ru­zio­ne, a me­no che il con­du­cen­te si tro­vi su una na­ve tra­ghet­to o un tre­no e di­spon­ga di op­por­tu­ne at­trez­za­tu­re per il ri­po­so.

3. Il tem­po im­pie­ga­to dal con­du­cen­te al­la gui­da di un vei­co­lo non rien­tran­te nel cam­po di ap­pli­ca­zio­ne del pre­sen­te ac­cor­do per rag­giun­ge­re un vei­co­lo rien­tran­te nel cam­po di ap­pli­ca­zio­ne del pre­sen­te ac­cor­do, o per tor­na­re, se ta­le vei­co­lo non si tro­va nel luo­go di do­mi­ci­lio del con­du­cen­te né nel cen­tro ope­ra­ti­vo del da­to­re di la­vo­ro a cui fa nor­mal­men­te ca­po il con­du­cen­te sa­rà con­ta­bi­liz­za­to co­me «al­tra man­sio­ne».

23 In­tro­dot­to dal­la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

Art. 9 Deroghe  

A con­di­zio­ne di non com­pro­met­te­re la si­cu­rez­za del­la cir­co­la­zio­ne stra­da­le e per po­ter rag­giun­ge­re un pun­to di ar­re­sto ap­pro­pria­to, il con­du­cen­te può de­ro­ga­re al pre­sen­te ac­cor­do nei li­mi­ti ne­ces­sa­ri al­la pro­te­zio­ne del­la si­cu­rez­za del­le per­so­ne, del vei­co­lo o del suo ca­ri­co. Il con­du­cen­te de­ve men­zio­na­re sul fo­glio di re­gi­stra­zio­ne dell’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo o nel ta­bu­la­to dell’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo o nel re­gi­stro di ser­vi­zio il ge­ne­re e il mo­ti­vo del­la de­ro­ga a det­te di­spo­si­zio­ni al più tar­di nel mo­men­to in cui rag­giun­ge il pun­to di so­sta ap­pro­pria­to.24

24 Nuo­vo te­sto del per. giu­sta la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

Art. 10 Apparecchio di controllo 25  

1. Le par­ti con­traen­ti de­vo­no pre­scri­ve­re, sui vei­co­li im­ma­tri­co­la­ti sul lo­ro ter­ri­to­rio, il mon­tag­gio e l’uti­liz­za­zio­ne di un ap­pa­rec­chio di con­trol­lo con­for­me­men­te al­le pre­scri­zio­ni del pre­sen­te ac­cor­do, com­pre­si il suo al­le­ga­to e le re­la­ti­ve ap­pen­di­ci.

2. L’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo ai sen­si del pre­sen­te ac­cor­do de­ve ri­spon­de­re, per quan­to con­cer­ne le sue con­di­zio­ni di co­stru­zio­ne, di mon­tag­gio, di uti­liz­za­zio­ne e di con­trol­lo, al­le pre­scri­zio­ni del pre­sen­te ac­cor­do, com­pre­si il suo al­le­ga­to e le re­la­ti­ve ap­pen­di­ci.

3. Un ap­pa­rec­chio di con­trol­lo le cui con­di­zio­ni di co­stru­zio­ne, mon­tag­gio, uti­liz­za­zio­ne e con­trol­lo so­no con­for­mi al re­go­la­men­to (CEE) n. 3821/85 del Con­si­glio del 20 di­cem­bre 1985 è con­si­de­ra­to con­for­me al­le pre­scri­zio­ni del pre­sen­te ac­cor­do, com­pre­si il suo al­le­ga­to e le re­la­ti­ve ap­pen­di­ci.

25 Nuo­vo te­sto giu­sta le mod. dei 27 feb. 2004/16 giu. 2006, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 16 giu. 2014 (RU 2007 2209).

Art. 11 Controlli effettuati dall’impresa  

1. L’im­pre­sa de­ve or­ga­niz­za­re il ser­vi­zio di tra­spor­to su stra­da e da­re op­por­tu­ne istru­zio­ni ai mem­bri dell’equi­pag­gio in mo­do ta­le che que­sti ul­ti­mi pos­sa­no con­for­mar­si al­le di­spo­si­zio­ni del pre­sen­te ac­cor­do.26

2. Es­sa de­ve sor­ve­glia­re re­go­lar­men­te i pe­rio­di di gui­da e di al­tri la­vo­ri, non­ché le ore di ri­po­so, ser­ven­do­si di tut­ti i do­cu­men­ti di cui di­spo­ne, co­me ad esem­pio i li­bret­ti in­di­vi­dua­li di con­trol­lo. Se es­sa con­sta­ta in­fra­zio­ni al pre­sen­te ac­cor­do, de­ve por­vi fi­ne sen­za in­du­gio e adot­ta­re mi­su­re per evi­ta­re che si ri­pe­ta­no, ad esem­pio mo­di­fi­can­do gli ora­ri e gli iti­ne­ra­ri.

3. È vie­ta­to re­tri­bui­re i con­du­cen­ti sa­la­ria­ti an­che me­dian­te la con­ces­sio­ne di pre­mi o mag­gio­ra­zio­ni di sa­la­rio, in ba­se al­le di­stan­ze per­cor­se e/o al vo­lu­me del­le mer­ci tra­spor­ta­te, a me­no che que­ste re­tri­bu­zio­ni non sia­no ta­li da com­pro­met­te­re la si­cu­rez­za del­la cir­co­la­zio­ne stra­da­le o da in­ci­ta­re a com­met­te­re in­fra­zio­ni al pre­sen­te ac­cor­do.27

4. Le im­pre­se di tra­spor­to so­no re­spon­sa­bi­li per le in­fra­zio­ni com­mes­se dai ri­spet­ti­vi con­du­cen­ti, an­che qua­lo­ra l’in­fra­zio­ne sia sta­ta com­mes­sa sul ter­ri­to­rio di un’al­tra par­te con­traen­te o di uno Sta­to non par­te con­traen­te.

Fat­to sal­vo il di­rit­to del­le par­ti con­traen­ti di con­si­de­ra­re le im­pre­se di tra­spor­to pie­na­men­te re­spon­sa­bi­li, det­te par­ti con­traen­ti pos­so­no su­bor­di­na­re ta­le re­spon­sa­bi­li­tà all’in­fra­zio­ne dei pa­ra­gra­fi 1 e 2 da par­te dell’im­pre­sa. Le par­ti con­traen­ti pos­so­no te­ner con­to di ogni pro­va per di­mo­stra­re che l’im­pre­sa di tra­spor­to non può es­se­re ra­gio­ne­vol­men­te con­si­de­ra­ta re­spon­sa­bi­le dell’in­fra­zio­ne com­mes­sa.28

5. Le im­pre­se, i ca­ri­ca­to­ri, gli spe­di­zio­nie­ri, gli ope­ra­to­ri tu­ri­sti­ci, i ca­pi­fi­la, i su­bap­pal­ta­to­ri e le agen­zie di col­lo­ca­men­to di con­du­cen­ti si as­si­cu­ra­no che gli ora­ri di la­vo­ro con­cor­da­ti con­trat­tual­men­te sia­no con­for­mi al pre­sen­te ac­cor­do.29

26 Nuo­vo te­sto giu­sta la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

27 Ul­ti­ma par­te del per. in­tro­dot­ta dal­la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

28 In­tro­dot­to dal­la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

29 In­tro­dot­to dal­la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

Art. 12 Misure per assicurare l’applicazione dell’accordo 30  

1. Ogni par­te con­traen­te pren­de tut­te le mi­su­re ne­ces­sa­rie per ga­ran­ti­re il ri­spet­to del­le di­spo­si­zio­ni del pre­sen­te ac­cor­do, in par­ti­co­la­re me­dian­te ade­gua­ti con­trol­li ef­fet­tua­ti nei lo­ca­li del­le im­pre­se e sul­le stra­de, che co­pra­no an­nual­men­te una par­te im­por­tan­te e rap­pre­sen­ta­ti­va dei con­du­cen­ti, del­le im­pre­se e dei vei­co­li di tut­te le ca­te­go­rie di tra­spor­to com­pre­si nel cam­po di ap­pli­ca­zio­ne del pre­sen­te ac­cor­do.

a)31
Le am­mi­ni­stra­zio­ni com­pe­ten­ti del­le par­ti con­traen­ti de­vo­no or­ga­niz­za­re i con­trol­li in mo­do che:
i)
nel cor­so di un an­no ci­vi­le sia con­trol­la­to al­me­no l’1 per cen­to dei gior­ni la­vo­ra­ti­vi ef­fet­tua­ti dai con­du­cen­ti di vei­co­li ai qua­li si ap­pli­ca il pre­sen­te ac­cor­do; a par­ti­re dal 1° gen­na­io 2010 ta­le per­cen­tua­le sa­rà di al­me­no il 2 per cen­to e a par­ti­re dal 1° gen­na­io 2012 di al­me­no il 3 per cen­to;
ii)
al­me­no il 15 per cen­to del to­ta­le dei gior­ni la­vo­ra­ti­vi con­trol­la­ti lo sia sul­le stra­de e al­me­no il 25 per cen­to nei lo­ca­li del­le im­pre­se. A par­ti­re dal 1° gen­na­io 2010, la per­cen­tua­le dei gior­ni la­vo­ra­ti­vi con­trol­la­ti sul­le stra­de sa­rà di al­me­no il 30 per cen­to e quel­la nei lo­ca­li del­le im­pre­se di al­me­no il 50 per cen­to.
b)32
I con­trol­li ef­fet­tua­ti sul­le stra­de de­vo­no mi­ra­re agli ele­men­ti se­guen­ti:
i)
i pe­rio­di di gui­da gior­na­lie­ri e set­ti­ma­na­li, le in­ter­ru­zio­ni e i pe­rio­di di ri­po­so gior­na­lie­ri e set­ti­ma­na­li;
ii)
i fo­gli di re­gi­stra­zio­ne dei gior­ni pre­ce­den­ti, che de­vo­no tro­var­si a bor­do del vei­co­lo e/o i da­ti me­mo­riz­za­ti per lo stes­so pe­rio­do nel­la car­ta del con­du­cen­te e/o nel­la me­mo­ria dell’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo e/o sui ta­bu­la­ti stam­pa­ti, se del ca­so;
iii)
il cor­ret­to fun­zio­na­men­to dell’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo.
Que­sti con­trol­li so­no ef­fet­tua­ti sen­za di­scri­mi­na­zio­ne dei vei­co­li, del­le im­pre­se e dei con­du­cen­ti re­si­den­ti o non re­si­den­ti e in­di­pen­den­te­men­te dal pun­to di par­ten­za e di ar­ri­vo del per­cor­so o dal ti­po di ta­chi­gra­fo.
c)33
Nei lo­ca­li del­le im­pre­se, ol­tre agli ele­men­ti sot­to­po­sti ai con­trol­li sul­le stra­de e ol­tre al ri­spet­to del­le di­spo­si­zio­ni dell’ar­ti­co­lo 11 pa­ra­gra­fo 2 dell’al­le­ga­to, de­vo­no es­se­re con­trol­la­ti gli ele­men­ti se­guen­ti:
i)
i pe­rio­di di ri­po­so set­ti­ma­na­li e i pe­rio­di di gui­da tra que­sti pe­rio­di di ri­po­so;
ii)
la li­mi­ta­zio­ne su due set­ti­ma­ne del­le ore di gui­da;
iii)
la com­pen­sa­zio­ne per la ri­du­zio­ne dei pe­rio­di di ri­po­so set­ti­ma­na­li in ap­pli­ca­zio­ne dell’ar­ti­co­lo 8 pa­ra­gra­fo 6;
iv)
l’uti­liz­za­zio­ne dei fo­gli di re­gi­stra­zio­ne e/o dei da­ti e dei ta­bu­la­ti dell’uni­tà di bor­do e del­la car­ta del con­du­cen­te e/o l’or­ga­niz­za­zio­ne del tem­po di la­vo­ro dei con­du­cen­ti.

2. Nell’am­bi­to di que­sto aiu­to re­ci­pro­co, le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti del­le par­ti con­traen­ti si co­mu­ni­ca­no re­go­lar­men­te tut­te le in­for­ma­zio­ni di­spo­ni­bi­li con­cer­nen­ti:

le in­fra­zio­ni al pre­sen­te ac­cor­do com­mes­se dai non re­si­den­ti e ogni san­zio­ne ap­pli­ca­ta per ta­li in­fra­zio­ni;
le san­zio­ni ap­pli­ca­te da una par­te con­traen­te ai suoi re­si­den­ti per in­fra­zio­ni di que­sto ge­ne­re com­mes­se sul ter­ri­to­rio di al­tre par­ti con­traen­ti.

Nel ca­so di in­fra­zio­ni gra­vi, ta­le in­for­ma­zio­ne de­ve in­clu­de­re le san­zio­ni ap­pli­ca­te.

3. Se, in oc­ca­sio­ne di un con­trol­lo su stra­da del con­du­cen­te di un vei­co­lo im­ma­tri­co­la­to in un’al­tra par­te con­traen­te, gli ac­cer­ta­men­ti ef­fet­tua­ti dan­no mo­ti­vo di cre­de­re che so­no sta­te com­mes­se in­fra­zio­ni non ri­le­va­bi­li nel cor­so di ta­le con­trol­lo per man­can­za de­gli ele­men­ti ne­ces­sa­ri, le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti del­le par­ti con­traen­ti in­te­res­sa­te si for­ni­sco­no re­ci­pro­co aiu­to per chia­ri­re la si­tua­zio­ne. Nel ca­so in cui, a ta­le sco­po, la par­te con­traen­te com­pe­ten­te pro­ce­da a un con­trol­lo nei lo­ca­li dell’im­pre­sa, i ri­sul­ta­ti di ta­le con­trol­lo so­no co­mu­ni­ca­ti all’al­tra par­te con­traen­te in­te­res­sa­ta.

4. Le par­ti con­traen­ti coo­pe­ra­no al­lo sco­po di or­ga­niz­za­re con­trol­li con­cer­ta­ti sul­le stra­de.

5. Ogni due an­ni, la Com­mis­sio­ne eco­no­mi­ca per l’Eu­ro­pa del­le Na­zio­ni Uni­te pub­bli­ca un rap­por­to con­cer­nen­te l’ap­pli­ca­zio­ne, nel­le par­ti con­traen­ti, del pa­ra­gra­fo 1 del pre­sen­te ar­ti­co­lo.

6. a) Ogni par­te con­traen­te au­to­riz­za le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti a in­flig­ge­re una san­zio­ne a un con­du­cen­te per un’in­fra­zio­ne al pre­sen­te ac­cor­do ri­le­va­ta sul suo ter­ri­to­rio e per la qua­le non sia già sta­ta im­po­sta una san­zio­ne, an­che qua­lo­ra det­ta in­fra­zio­ne sia sta­ta com­mes­sa sul ter­ri­to­rio di un’al­tra par­te con­traen­te o di uno Sta­to non par­te con­traen­te.

b)
Ogni par­te con­traen­te au­to­riz­za le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti a in­flig­ge­re una san­zio­ne a un’im­pre­sa per un’in­fra­zio­ne al pre­sen­te ac­cor­do ri­le­va­ta sul suo ter­ri­to­rio e per la qua­le non sia già sta­ta im­po­sta una san­zio­ne, an­che qua­lo­ra det­ta in­fra­zio­ne sia sta­ta com­mes­sa sul ter­ri­to­rio di un’al­tra par­te con­traen­te o di uno Sta­to non par­te con­traen­te.

A ti­to­lo ec­ce­zio­na­le, se è con­sta­ta­ta un’in­fra­zio­ne com­mes­sa da un’im­pre­sa con se­de in un’al­tra par­te con­traen­te o in uno Sta­to non par­te con­traen­te, sa­rà ap­pli­ca­ta una san­zio­ne sul­la ba­se del­la pro­ce­du­ra pre­vi­sta nell’ac­cor­do bi­la­te­ra­le sul tra­spor­to su stra­da con­clu­so tra le par­ti in que­stio­ne.

Le par­ti con­traen­ti esa­mi­ne­ran­no, a par­ti­re dal 2011, l’even­tua­li­tà di sop­pri­me­re la de­ro­ga pre­vi­sta al pa­ra­gra­fo 6 b), a con­di­zio­ne che lo au­spi­chi­no tut­te.34

7. La par­te con­traen­te che av­via pro­ce­di­men­ti o in­flig­ge una san­zio­ne per una par­ti­co­la­re in­fra­zio­ne for­ni­sce per iscrit­to al con­du­cen­te le de­bi­te pro­ve.35

8. Le par­ti con­traen­ti prov­ve­do­no af­fin­ché un si­ste­ma di san­zio­ni pro­por­zio­na­te, che pos­so­no in­clu­de­re san­zio­ni pe­cu­nia­rie, si ap­pli­chi nei ca­si di inos­ser­van­za del pre­sen­te ac­cor­do da par­te del­le im­pre­se o dei ca­ri­ca­to­ri, spe­di­zio­nie­ri, ope­ra­to­ri tu­ri­sti­ci, ca­pi­fi­la, su­bap­pal­ta­to­ri e agen­zie di col­lo­ca­men­to con­du­cen­ti ad es­se as­so­cia­ti.36

30 Nuo­vo te­sto giu­sta le mod. dei 27 feb. 2004/16 giu. 2006, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 16 giu. 2014 (RU 2007 2209).

31 Nuo­vo te­sto giu­sta la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

32 Nuo­vo te­sto giu­sta la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

33 Nuo­vo te­sto giu­sta la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

34 In­tro­dot­to dal­la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

35 In­tro­dot­to dal­la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

36 In­tro­dot­to dal­la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

Art. 12bis Formulari tipo 37  

1. Per fa­ci­li­ta­re i con­trol­li sul­le stra­de a li­vel­lo in­ter­na­zio­na­le, nell’al­le­ga­to al pre­sen­te ac­cor­do, com­ple­ta­to a tal fi­ne con una nuo­va ap­pen­di­ce 3, sa­ran­no in­se­ri­ti for­mu­la­ri ti­po, se ne­ces­sa­rio. Ta­li for­mu­la­ri sa­ran­no in­se­ri­ti o mo­di­fi­ca­ti con­for­me­men­te al­la pro­ce­du­ra de­fi­ni­ta all’ar­ti­co­lo 22ter.

2. I for­mu­la­ri che fi­gu­ra­no nell’ap­pen­di­ce 3 non han­no ca­rat­te­re ob­bli­ga­to­rio. Se sa­ran­no uti­liz­za­ti, do­vran­no tut­ta­via ri­spet­ta­re il con­te­nu­to de­fi­ni­to, se­gna­ta­men­te per quan­to ri­guar­da la nu­me­ra­zio­ne, l’or­di­ne e la de­si­gna­zio­ne del­le ru­bri­che.

3. Le par­ti con­traen­ti pos­so­no com­ple­ta­re ta­li da­ti con al­tre in­for­ma­zio­ni al­lo sco­po di ri­spon­de­re a esi­gen­ze na­zio­na­li o re­gio­na­li. Que­ste in­for­ma­zio­ni sup­ple­men­ta­ri non po­tran­no in al­cun ca­so es­se­re pre­te­se per i tra­spor­ti pro­ve­nien­ti da un’al­tra par­te con­traen­te o da un Pae­se ter­zo. A tal fi­ne, sul for­mu­la­rio do­vran­no fi­gu­ra­re in mo­do com­ple­ta­men­te se­pa­ra­to dai da­ti de­fi­ni­ti per la cir­co­la­zio­ne in­ter­na­zio­na­le.

4. Ta­li for­mu­la­ri do­vran­no es­se­re ac­cet­ta­ti in ca­so di pre­sen­ta­zio­ne du­ran­te i con­trol­li stra­da­li ef­fet­tua­ti sul ter­ri­to­rio del­le par­ti con­traen­ti al pre­sen­te ac­cor­do.

37 In­tro­dot­to dal­la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

Art. 13 Disposizioni transitorie 38  

1. Tut­te le nuo­ve di­spo­si­zio­ni del pre­sen­te ac­cor­do, com­pre­si il suo al­le­ga­to e le ap­pen­di­ci 1B e 2 re­la­ti­ve all’in­tro­du­zio­ne di un ap­pa­rec­chio di con­trol­lo di­gi­ta­le, di­ven­te­ran­no ob­bli­ga­to­rie nei Pae­si che so­no par­ti con­traen­ti di ta­le ac­cor­do al più tar­di en­tro quat­tro an­ni dall’en­tra­ta in vi­go­re de­gli emen­da­men­ti ri­sul­tan­ti dall’ap­pli­ca­zio­ne del­la pro­ce­du­ra di cui all’ar­ti­co­lo 21. Di con­se­guen­za, tut­ti i vei­co­li toc­ca­ti dal pre­sen­te ac­cor­do mes­si in cir­co­la­zio­ne per la pri­ma vol­ta do­po la sca­den­za di que­sto ter­mi­ne do­vran­no es­se­re mu­ni­ti di un ap­pa­rec­chio di con­trol­lo con­for­me al­le nuo­ve pre­scri­zio­ni. Du­ran­te il pe­rio­do tran­si­to­rio di quat­tro an­ni le par­ti con­traen­ti che non avran­no an­co­ra ap­pli­ca­to ta­li di­spo­si­zio­ni do­vran­no ac­cet­ta­re e con­trol­la­re sul lo­ro ter­ri­to­rio i vei­co­li im­ma­tri­co­la­ti in un’al­tra par­te con­traen­te già mu­ni­ti dell’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo di­gi­ta­le in que­stio­ne.

2. a)Le par­ti con­traen­ti pren­do­no le mi­su­re ne­ces­sa­rie per po­ter ri­la­scia­re le car­te del con­du­cen­te di cui all’al­le­ga­to del pre­sen­te ac­cor­do, nel­la sua ver­sio­ne emen­da­ta, al più tar­di tre me­si pri­ma del­la sca­den­za del ter­mi­ne di quat­tro an­ni di cui al pa­ra­gra­fo 1. Que­sto ter­mi­ne mi­ni­mo di tre me­si de­ve es­se­re ri­spet­ta­to an­che nel ca­so in cui una par­te con­traen­te ap­pli­chi le di­spo­si­zio­ni re­la­ti­ve all’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo di­gi­ta­le, con­for­me­men­te all’ap­pen­di­ce 1B dell’al­le­ga­to al pre­sen­te ac­cor­do, pri­ma del­la sca­den­za del ter­mi­ne di quat­tro an­ni. La par­te con­traen­te de­ve in que­sto ca­so in­for­ma­re il Se­gre­ta­ria­to del Sot­to­co­mi­ta­to dei tra­spor­ti stra­da­li del­la Com­mis­sio­ne eco­no­mi­ca per l’Eu­ro­pa del mo­do in cui pro­ce­de, sul suo ter­ri­to­rio, l’in­tro­du­zio­ne dell’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo di­gi­ta­le con­for­me­men­te all’ap­pen­di­ce 1B dell’al­le­ga­to al pre­sen­te ac­cor­do.

b) Nell’at­te­sa che le par­ti con­traen­ti ri­la­sci­no le car­te di cui al com­ma a), le di­spo­si­zio­ni dell’ar­ti­co­lo 14 dell’al­le­ga­to al pre­sen­te ac­cor­do so­no ap­pli­ca­bi­li ai con­du­cen­ti che po­treb­be­ro tro­var­si a con­dur­re vei­co­li mu­ni­ti di un ap­pa­rec­chio di con­trol­lo di­gi­ta­le con­for­me all’ap­pen­di­ce 1B del pre­sen­te al­le­ga­to.

3. Ogni stru­men­to di ra­ti­fi­ca o d’ade­sio­ne de­po­si­ta­to da uno Sta­to do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te emen­da­men­to sa­rà con­si­de­ra­to ap­pli­ca­bi­le all’ac­cor­do nel­la sua for­ma emen­da­ta, com­pre­so il ter­mi­ne di ap­pli­ca­zio­ne di cui al pa­ra­gra­fo 1.

Se ta­le ade­sio­ne av­vie­ne me­no di due an­ni pri­ma del­la sca­den­za del ter­mi­ne di cui al pa­ra­gra­fo 1, lo Sta­to, al mo­men­to di de­po­si­ta­re il suo stru­men­to di ra­ti­fi­ca o d’ade­sio­ne, in­for­me­rà il de­po­si­ta­rio in me­ri­to al­la da­ta a par­ti­re dal­la qua­le l’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo di­gi­ta­le en­tre­rà in vi­go­re sul suo ter­ri­to­rio. Que­sto Sta­to può av­va­ler­si di un pe­rio­do tran­si­to­rio che non de­ve su­pe­ra­re due an­ni a par­ti­re dall’en­tra­ta in vi­go­re dell’ac­cor­do nei suoi con­fron­ti. Il De­po­si­ta­rio ne in­for­me­rà al­lo­ra tut­te le par­ti con­traen­ti.

Le di­spo­si­zio­ni del com­ma pre­ce­den­te si ap­pli­ca­no ugual­men­te in ca­so di ade­sio­ne di uno Sta­to do­po la sca­den­za del ter­mi­ne di ap­pli­ca­zio­ne di quat­tro an­ni di cui al pa­ra­gra­fo 1.

38 Nuo­vo te­sto giu­sta le mod. dei 27 feb. 2004/16 giu. 2006, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 16 giu. 2014 (RU 2007 2209).

Art. 13bis Disposizioni transitorie 39  

Le di­spo­si­zio­ni pre­vi­ste al­la fi­ne dell’ar­ti­co­lo 12 pa­ra­gra­fi 7 a) e 7 b) dell’al­le­ga­to al pre­sen­te ac­cor­do si ap­pli­che­ran­no tre me­si do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te emen­da­men­to.

39 In­tro­dot­to dal­la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

Art. 14 Disposizioni finali  

1. Il pre­sen­te ac­cor­do è aper­to al­la fir­ma fi­no al 31 mar­zo 1971 e, do­po ta­le da­ta, all’ade­sio­ne de­gli Sta­ti mem­bri del­la Com­mis­sio­ne eco­no­mi­ca per l’Eu­ro­pa e de­gli Sta­ti am­mes­si al­la Com­mis­sio­ne a ti­to­lo con­sul­ti­vo con­for­me­men­te al pa­ra­gra­fo 8 o 11 del man­da­to di det­ta Com­mis­sio­ne. L’ade­sio­ne in vir­tù del pa­ra­gra­fo 11 del man­da­to del­la Com­mis­sio­ne è li­mi­ta­ta ai se­guen­ti Sta­ti: Al­ge­ria, Gior­da­nia, Li­ba­no, Ma­roc­co e Tu­ni­sia.40

2. Il pre­sen­te ac­cor­do sa­rà ra­ti­fi­ca­to.

3. Gli stru­men­ti di ra­ti­fi­ca o d’ade­sio­ne sa­ran­no de­po­si­ta­ti pres­so il se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le dell’Or­ga­niz­za­zio­ne del­le Na­zio­ni Uni­te.

4. Il pre­sen­te ac­cor­do en­tre­rà in vi­go­re il cen­tot­tan­te­si­mo gior­no do­po il de­po­si­to dell’ot­ta­vo stru­men­to di ra­ti­fi­ca o d’ade­sio­ne.

5. Per cia­scu­no Sta­to che ra­ti­fi­che­rà il pre­sen­te ac­cor­do o vi ade­ri­rà do­po il de­po­si­to dell’ot­ta­vo stru­men­to di ra­ti­fi­ca o d’ade­sio­ne di cui al pa­ra­gra­fo 4 del pre­sen­te ar­ti­co­lo, il pre­sen­te ac­cor­do en­tre­rà in vi­go­re cen­tot­tan­ta gior­ni do­po la da­ta del de­po­si­to, da par­te di det­to Sta­to, del pro­prio stru­men­to di ra­ti­fi­ca o d’ade­sio­ne.

40 Nuo­vo te­sto giu­sta la mod. del 18 ott. 2017, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dall’8 gen. 2020 (RU 2020 349).

Art. 15  

1. Qual­sia­si par­te con­traen­te po­trà de­nun­cia­re il pre­sen­te ac­cor­do con no­ti­fi­ca in­di­riz­za­ta al se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le dell’Or­ga­niz­za­zio­ne del­le Na­zio­ni Uni­te.

2. La de­nun­cia avrà ef­fet­to sei me­si do­po la da­ta in cui il se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le ne avrà ri­ce­vu­to la no­ti­fi­ca.

Art. 16  

Il pre­sen­te ac­cor­do ces­se­rà di ave­re ef­fet­to se, do­po la sua en­tra­ta in vi­go­re, il nu­me­ro del­le par­ti con­traen­ti sa­rà in­fe­rio­re a tre du­ran­te un qual­sia­si pe­rio­do di do­di­ci me­si con­se­cu­ti­vi.

Art. 17  

1. Ogni Sta­to po­trà, al­lor­ché fir­me­rà il pre­sen­te ac­cor­do o al mo­men­to del de­po­si­to del pro­prio stru­men­to di ra­ti­fi­ca o d’ade­sio­ne op­pu­re in qual­sia­si mo­men­to suc­ces­si­vo, di­chia­ra­re, a mez­zo di no­ti­fi­ca in­di­riz­za­ta al se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le dell’Or­ga­niz­za­zio­ne del­le Na­zio­ni Uni­te, che la va­li­di­tà del pre­sen­te ac­cor­do sa­rà este­sa a tut­ti o a par­te dei ter­ri­to­ri che es­so rap­pre­sen­ta sul pia­no in­ter­na­zio­na­le. Il pre­sen­te ac­cor­do si ap­pli­che­rà al ter­ri­to­rio o ai ter­ri­to­ri men­zio­na­ti nel­la no­ti­fi­ca a de­cor­re­re dal cen­tot­tan­te­si­mo gior­no do­po la ri­ce­zio­ne di det­ta no­ti­fi­ca da par­te del se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le o, qua­lo­ra a ta­le da­ta il pre­sen­te ac­cor­do non sia an­co­ra en­tra­to in vi­go­re, a de­cor­re­re dal­la sua en­tra­ta in vi­go­re.

2. Qual­sia­si Sta­to che avrà fat­to, con­for­me­men­te al pa­ra­gra­fo pre­ce­den­te, una di­chia­ra­zio­ne aven­te lo sco­po di ren­de­re il pre­sen­te ac­cor­do ap­pli­ca­bi­le a un ter­ri­to­rio che es­so rap­pre­sen­ta sul pia­no in­ter­na­zio­na­le po­trà, con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 15 del pre­sen­te ac­cor­do, de­nun­cia­re il pre­sen­te ac­cor­do per quel che con­cer­ne det­to ter­ri­to­rio.

Art. 18  

1. Qual­sia­si con­tro­ver­sia fra due o più par­ti con­traen­ti che ri­guar­di l’in­ter­pre­ta­zio­ne o l’ap­pli­ca­zio­ne del pre­sen­te ac­cor­do sa­rà, per quan­to pos­si­bi­le, re­go­la­ta me­dian­te ne­go­zia­to fra le par­ti in li­te.

2. Qual­sia­si con­tro­ver­sia che non sia sta­ta re­go­la­ta me­dian­te ne­go­zia­to sa­rà sot­to­po­sta ad ar­bi­trag­gio se lo do­man­de­rà una del­le par­ti con­traen­ti in li­te e sa­rà, di con­se­guen­za, de­vo­lu­ta a uno o più ar­bi­tri scel­ti di co­mu­ne ac­cor­do dal­le par­ti in li­te. Se, en­tro tre me­si a de­cor­re­re dal­la ri­chie­sta di ar­bi­trag­gio, le par­ti in li­te non riu­sci­ran­no a met­ter­si d’ac­cor­do sul­la scel­ta di un ar­bi­tro o de­gli ar­bi­tri, una qual­sia­si di que­ste par­ti po­trà do­man­da­re al se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le dell’Or­ga­niz­za­zio­ne del­le Na­zio­ni Uni­te di de­si­gna­re un ar­bi­tro uni­co al qua­le sa­rà de­vo­lu­ta la con­tro­ver­sia per una de­ci­sio­ne.

3. La sen­ten­za dell’ar­bi­tro o de­gli ar­bi­tri de­si­gna­ti con­for­me­men­te al pa­ra­gra­fo pre­ce­den­te sa­rà vin­co­lan­te per le par­ti con­traen­ti in li­te.

Art. 19  

1. Ogni Sta­to po­trà, al mo­men­to in cui fir­me­rà o ra­ti­fi­che­rà il pre­sen­te ac­cor­do o vi ade­ri­rà, di­chia­ra­re che es­so non si con­si­de­ra le­ga­to dai pa­ra­gra­fi 2 e 3 dell’ar­ti­co­lo 18 del pre­sen­te ac­cor­do. Le al­tre par­ti con­traen­ti non sa­ran­no le­ga­te da det­ti pa­ra­gra­fi nei con­fron­ti di qual­sia­si par­te con­traen­te che avrà for­mu­la­to una ta­le ri­ser­va.

2. Qua­lo­ra, al mo­men­to del de­po­si­to del pro­prio stru­men­to di ra­ti­fi­ca o d’ade­sio­ne, uno Sta­to for­mu­li una ri­ser­va di­ver­sa da quel­la pre­vi­sta nel pa­ra­gra­fo 1 del pre­sen­te ar­ti­co­lo, il se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le dell’Or­ga­niz­za­zio­ne del­le Na­zio­ni Uni­te co­mu­ni­che­rà ta­le ri­ser­va agli Sta­ti che han­no già de­po­si­ta­to il lo­ro stru­men­to di ra­ti­fi­ca o d’ade­sio­ne e non ab­bia­no suc­ces­si­va­men­te de­nun­cia­to il pre­sen­te ac­cor­do. La ri­ser­va sa­rà ri­te­nu­ta ac­cet­ta­ta se, en­tro un ter­mi­ne di sei me­si a de­cor­re­re da det­ta co­mu­ni­ca­zio­ne, nes­su­no di ta­li Sta­ti si sia op­po­sto al­la sua am­mis­sio­ne. In ca­so con­tra­rio, la ri­ser­va non sa­rà am­mes­sa e, se lo Sta­to che l’ha for­mu­la­ta non la ri­ti­ra, il de­po­si­to del­lo stru­men­to di ra­ti­fi­ca o d’ade­sio­ne di ta­le Sta­to non avrà ef­fet­to. Per l’ap­pli­ca­zio­ne del pre­sen­te pa­ra­gra­fo non si ter­rà con­to dell’op­po­si­zio­ne di Sta­ti la cui ade­sio­ne o ra­ti­fi­ca sia sen­za ef­fet­to, in vir­tù del pre­sen­te pa­ra­gra­fo, per il fat­to che han­no for­mu­la­to del­le ri­ser­ve.

3. Qual­sia­si par­te con­traen­te la cui ri­ser­va sia sta­ta adot­ta­ta nel pro­to­col­lo di fir­ma del pre­sen­te ac­cor­do o che ab­bia for­mu­la­to una ri­ser­va con­for­me­men­te al pa­ra­gra­fo 1 del pre­sen­te ar­ti­co­lo o fat­to una ri­ser­va che sia sta­ta ac­cet­ta­ta con­for­me­men­te al pa­ra­gra­fo 2 del pre­sen­te ar­ti­co­lo, po­trà, in qual­sia­si mo­men­to, ri­ti­ra­re ta­le ri­ser­va me­dian­te una no­ti­fi­ca in­di­riz­za­ta al se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le.

Art. 20  

1. Tra­scor­si tre an­ni dal­la da­ta di en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te ac­cor­do, qual­sia­si par­te con­traen­te po­trà, me­dian­te no­ti­fi­ca in­di­riz­za­ta al se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le dell’Or­ga­niz­za­zio­ne del­le Na­zio­ni Uni­te, ri­chie­de­re la con­vo­ca­zio­ne di una con­fe­ren­za al fi­ne di re­vi­sio­na­re l’ac­cor­do. Il se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le no­ti­fi­che­rà ta­le ri­chie­sta a tut­te le par­ti con­traen­ti e con­vo­che­rà una con­fe­ren­za di re­vi­sio­ne se, en­tro un ter­mi­ne di quat­tro me­si a de­cor­re­re dal­la no­ti­fi­ca da lui in­via­ta, al­me­no un ter­zo del­le par­ti con­traen­ti gli avran­no co­mu­ni­ca­to il lo­ro con­sen­so a ta­le ri­chie­sta.

2. Qua­lo­ra sia con­vo­ca­ta una con­fe­ren­za con­for­me­men­te al pa­ra­gra­fo che pre­ce­de, il se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le ne in­for­me­rà tut­te le par­ti con­traen­ti e le in­vi­te­rà a pre­sen­ta­re, en­tro un ter­mi­ne di tre me­si, le pro­po­ste che es­se de­si­de­ri­no ve­de­re esa­mi­na­te da par­te del­la con­fe­ren­za. Il se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le co­mu­ni­che­rà a tut­te le par­ti con­traen­ti l’or­di­ne del gior­no prov­vi­so­rio del­la con­fe­ren­za, non­ché il te­sto di ta­li pro­po­ste, al­me­no tre me­si pri­ma del­la da­ta d’ini­zio del­la con­fe­ren­za.

3. Il se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le in­vi­te­rà a ogni con­fe­ren­za con­vo­ca­ta con­for­me­men­te al pre­sen­te ar­ti­co­lo tut­ti gli Sta­ti di cui al pa­ra­gra­fo 1 dell’ar­ti­co­lo 14 del pre­sen­te ac­cor­do.

Art. 21  

1. Qual­sia­si par­te con­traen­te po­trà pro­por­re uno o più emen­da­men­ti al pre­sen­te ac­cor­do. Il te­sto di ogni pro­get­to di emen­da­men­to sa­rà co­mu­ni­ca­to al se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le dell’Or­ga­niz­za­zio­ne del­le Na­zio­ni Uni­te che lo co­mu­ni­che­rà a tut­te le par­ti con­traen­ti e lo por­te­rà a co­no­scen­za de­gli al­tri Sta­ti di cui al pa­ra­gra­fo 1 dell’ar­ti­co­lo 14 del pre­sen­te ac­cor­do.

2. En­tro un ter­mi­ne di sei me­si a de­cor­re­re dal­la da­ta del­la co­mu­ni­ca­zio­ne da par­te del se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le del pro­get­to di emen­da­men­to, qual­sia­si par­te con­traen­te po­trà far co­no­sce­re al se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le:

a)
che ha un’obie­zio­ne cir­ca l’emen­da­men­to pro­po­sto; o
b)
che, pur in­ten­den­do ac­cet­ta­re il pro­get­to di emen­da­men­to, le con­di­zio­ni ne­ces­sa­rie a ta­le ac­cet­ta­zio­ne non sia­no sta­te an­co­ra sod­di­sfat­te nel pro­prio Sta­to.

3. Fin­tan­to­ché una par­te con­traen­te che ha in­via­to la co­mu­ni­ca­zio­ne pre­vi­sta nel pa­ra­gra­fo 2b) del pre­sen­te ar­ti­co­lo non avrà no­ti­fi­ca­to la pro­pria ac­cet­ta­zio­ne al se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le, es­sa po­trà, en­tro un ter­mi­ne di no­ve me­si a de­cor­re­re dal­la fi­ne del ter­mi­ne di sei me­si pre­vi­sto per l’in­vio del­la co­mu­ni­ca­zio­ne, pre­sen­ta­re un’obie­zio­ne all’emen­da­men­to pro­po­sto.

4. Se vie­ne for­mu­la­ta un’obie­zio­ne al pro­get­to di emen­da­men­to se­con­do le con­di­zio­ni pre­vi­ste dai pa­ra­gra­fi 2 e 3 del pre­sen­te ar­ti­co­lo, l’emen­da­men­to sa­rà con­si­de­ra­to co­me non ac­cet­ta­to e non avrà ef­fet­to.

5. Se non vie­ne for­mu­la­ta al­cu­na obie­zio­ne al pro­get­to di emen­da­men­to se­con­do le con­di­zio­ni pre­vi­ste dai pa­ra­gra­fi 2 e 3 del pre­sen­te ar­ti­co­lo, l’emen­da­men­to sa­rà con­si­de­ra­to ac­cet­ta­to al­la da­ta se­guen­te:

a)
se nes­su­na par­te con­traen­te ha in­via­to co­mu­ni­ca­zio­ni in ap­pli­ca­zio­ne del pa­ra­gra­fo 2b) del pre­sen­te ar­ti­co­lo, al­la fi­ne del ter­mi­ne di sei me­si pre­vi­sto dal­lo stes­so pa­ra­gra­fo 2 del pre­sen­te ar­ti­co­lo;
b)
se al­me­no una par­te con­traen­te ha in­via­to una co­mu­ni­ca­zio­ne in ap­pli­ca­zio­ne del pa­ra­gra­fo 2b) del pre­sen­te ar­ti­co­lo, al­la da­ta più vi­ci­na del­le due da­te se­guen­ti:
da­ta al­la qua­le tut­te le par­ti con­traen­ti che han­no in­via­to ta­le co­mu­ni­ca­zio­ne avran­no no­ti­fi­ca­to al se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le la lo­ro ac­cet­ta­zio­ne del pro­get­to, da­ta che sa­rà tut­ta­via dif­fe­ri­ta al­la sca­den­za del ter­mi­ne di sei me­si pre­vi­sto dal pa­ra­gra­fo 2 del pre­sen­te ar­ti­co­lo, qua­lo­ra tut­te le ac­cet­ta­zio­ni sia­no sta­te no­ti­fi­ca­te pri­ma del­la sca­den­za di det­to ter­mi­ne,
sca­den­za del ter­mi­ne di no­ve me­si pre­vi­sto dal pa­ra­gra­fo 3 del pre­sen­te ar­ti­co­lo.

5bis. Se un Pae­se di­ven­ta par­te con­traen­te del pre­sen­te ac­cor­do tra il mo­men­to del­la no­ti­fi­ca di un pro­get­to di emen­da­men­to e il mo­men­to in cui es­so è ac­cet­ta­to, il Se­gre­ta­ria­to del Sot­to­co­mi­ta­to dei tra­spor­ti stra­da­li del­la Com­mis­sio­ne eco­no­mi­ca per l’Eu­ro­pa no­ti­fi­ca al più pre­sto l’emen­da­men­to pro­po­sto al nuo­vo Sta­to par­te. Que­st’ul­ti­mo può co­mu­ni­ca­re la sua even­tua­le obie­zio­ne al Se­gre­ta­ria­to ge­ne­ra­le, en­tro un ter­mi­ne di sei me­si a par­ti­re dal mo­men­to in cui la co­mu­ni­ca­zio­ne di emen­da­men­to ori­gi­na­le è sta­ta mes­sa in cir­co­la­zio­ne tra tut­te le par­ti con­traen­ti.41

6. Ogni emen­da­men­to giu­di­ca­to ac­cet­ta­to en­tre­rà in vi­go­re tre me­si do­po la da­ta in cui sa­rà sta­to giu­di­ca­to ac­cet­ta­to.

7. Il se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le in­vie­rà il più pre­sto pos­si­bi­le una no­ti­fi­ca a tut­te le par­ti con­traen­ti per far lo­ro co­no­sce­re se è sta­ta for­mu­la­ta un’obie­zio­ne con­tro il pro­get­to di emen­da­men­to con­for­me­men­te al pa­ra­gra­fo 2a) del pre­sen­te ar­ti­co­lo e se una o più par­ti con­traen­ti gli han­no in­via­to una co­mu­ni­ca­zio­ne con­for­me­men­te al pa­ra­gra­fo 2b) del pre­sen­te ar­ti­co­lo. Nel ca­so in cui una o più par­ti con­traen­ti ab­bia­no in­via­to ta­le co­mu­ni­ca­zio­ne, egli no­ti­fi­che­rà ul­te­rior­men­te a tut­te le par­ti con­traen­ti se la o le par­ti con­traen­ti che han­no in­via­to ta­le co­mu­ni­ca­zio­ne muo­vo­no un’obie­zio­ne con­tro il pro­get­to di emen­da­men­to o l’ac­cet­ta­no.

8. In­di­pen­den­te­men­te dal­la pro­ce­du­ra re­la­ti­va all’emen­da­men­to di cui ai pa­ra­gra­fi da 1 a 6 del pre­sen­te ar­ti­co­lo, l’al­le­ga­to al pre­sen­te ac­cor­do po­trà es­se­re mo­di­fi­ca­to in se­gui­to ad ac­cor­do fra le am­mi­ni­stra­zio­ni com­pe­ten­ti di tut­te le par­ti con­traen­ti; qua­lo­ra l’am­mi­ni­stra­zio­ne com­pe­ten­te di una par­te con­traen­te ab­bia di­chia­ra­to che il pro­prio di­rit­to na­zio­na­le la ob­bli­ga a su­bor­di­na­re il pro­prio ac­cor­do all’ot­te­ni­men­to di un’au­to­riz­za­zio­ne spe­cia­le a tal fi­ne o all’ap­pro­va­zio­ne di un or­ga­no le­gi­sla­ti­vo, il con­sen­so al­la mo­di­fi­ca dell’al­le­ga­to dell’am­mi­ni­stra­zio­ne com­pe­ten­te del­la par­te con­traen­te in que­stio­ne non sa­rà con­si­de­ra­to co­me da­to se non al mo­men­to in cui det­ta am­mi­ni­stra­zio­ne com­pe­ten­te avrà di­chia­ra­to al se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le che so­no sta­te ot­te­nu­te le au­to­riz­za­zio­ni o le ap­pro­va­zio­ni ri­chie­ste. L’ac­cor­do fra le am­mi­ni­stra­zio­ni com­pe­ten­ti sta­bi­li­rà la da­ta di en­tra­ta in vi­go­re dell’al­le­ga­to mo­di­fi­ca­to e po­trà pre­ve­de­re che, du­ran­te un pe­rio­do tran­si­to­rio, re­ste­rà in vi­go­re il pre­ce­den­te al­le­ga­to, in tut­to o in par­te, con­tem­po­ra­nea­men­te all’al­le­ga­to mo­di­fi­ca­to.

41 In­tro­dot­to dal­le mod. dei 27 feb. 2004/16 giu. 2006, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 16 giu. 2014 (RU 2007 2209).

Art. 22  

1. Le ap­pen­di­ci 1 e 2 dell’al­le­ga­to del pre­sen­te ac­cor­do po­tran­no es­se­re emen­da­te se­con­do la pro­ce­du­ra de­fi­ni­ta nel pre­sen­te ar­ti­co­lo.

2. A ri­chie­sta di una par­te con­traen­te, ogni emen­da­men­to al­le ap­pen­di­ci 1 e 2 dell’al­le­ga­to del pre­sen­te ac­cor­do pro­po­sto da que­sta par­te sa­rà esa­mi­na­to dal grup­po di la­vo­ro prin­ci­pa­le dei tra­spor­ti stra­da­li del­la Com­mis­sio­ne eco­no­mi­ca per l’Eu­ro­pa.

3. Se è adot­ta­to dal­la mag­gio­ran­za dei mem­bri pre­sen­ti e vo­tan­ti e se que­sta mag­gio­ran­za com­pren­de la mag­gio­ran­za del­le par­ti con­traen­ti e vo­tan­ti, l’emen­da­men­to sa­rà co­mu­ni­ca­to per ap­pro­va­zio­ne al­le am­mi­ni­stra­zio­ni com­pe­ten­ti di tut­te le par­ti con­traen­ti dal se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le.

4. L’emen­da­men­to sa­rà ac­cet­ta­to se, en­tro sei me­si dal­la da­ta di que­sta co­mu­ni­ca­zio­ne, me­no di un ter­zo del­le am­mi­ni­stra­zio­ni com­pe­ten­ti del­le par­ti con­traen­ti no­ti­fi­ca al se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le la sua obie­zio­ne all’emen­da­men­to.

4bis. Se un Pae­se di­ven­ta par­te con­traen­te del pre­sen­te ac­cor­do tra il mo­men­to del­la no­ti­fi­ca di un pro­get­to di emen­da­men­to e il mo­men­to in cui es­so è ac­cet­ta­to, il Se­gre­ta­ria­to del Sot­to­co­mi­ta­to dei tra­spor­ti stra­da­li del­la Com­mis­sio­ne eco­no­mi­ca per l’Eu­ro­pa no­ti­fi­ca al più pre­sto l’emen­da­men­to pro­po­sto al nuo­vo Sta­to par­te. Que­st’ul­ti­mo può co­mu­ni­ca­re la sua even­tua­le obie­zio­ne al Se­gre­ta­ria­to ge­ne­ra­le, en­tro un ter­mi­ne di sei me­si a par­ti­re dal mo­men­to in cui la co­mu­ni­ca­zio­ne di emen­da­men­to ori­gi­na­le è sta­ta mes­sa in cir­co­la­zio­ne tra tut­te le par­ti con­traen­ti.42

5. Ogni emen­da­men­to ac­cet­ta­to sa­rà co­mu­ni­ca­to dal se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le a tut­te le par­ti con­traen­ti ed en­tre­rà in vi­go­re tre me­si do­po la da­ta di que­sta no­ti­fi­ca.

42 In­tro­dot­to dal­le mod. dei 27 feb. 2004/16 giu. 2006, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 16 giu. 2014 (RU 2007 2209).).

Art. 22bis Procedura di emendamento dell’appendice 1B 43  

1. L’ap­pen­di­ce 1B dell’al­le­ga­to al pre­sen­te ac­cor­do sa­rà emen­da­ta sul­la ba­se del­la pro­ce­du­ra de­fi­ni­ta nel pre­sen­te ar­ti­co­lo.

2. Ogni pro­po­sta di emen­da­men­to agli ar­ti­co­li in­tro­dut­ti­vi dell’ap­pen­di­ce 1B sa­rà adot­ta­ta dal Sot­to­co­mi­ta­to dei tra­spor­ti stra­da­li del­la Com­mis­sio­ne eco­no­mi­ca per l’Eu­ro­pa al­la mag­gio­ran­za del­le par­ti con­traen­ti pre­sen­ti e vo­tan­ti. L’emen­da­men­to co­sì adot­ta­to sa­rà tra­smes­so dal Se­gre­ta­ria­to del Sot­to­co­mi­ta­to sum­men­zio­na­to al Se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le per la no­ti­fi­ca a tut­te le par­ti con­traen­ti ed en­tre­rà in vi­go­re tre me­si do­po la da­ta di ta­le no­ti­fi­ca.

3. L’ap­pen­di­ce 1B co­sti­tui­sce l’adat­ta­men­to al pre­sen­te ac­cor­do dell’al­le­ga­to 1B44 del re­go­la­men­to (CEE) n. 3821/85 di cui dall’ar­ti­co­lo 10. Poi­ché es­sa di­pen­de per­tan­to di­ret­ta­men­te dal­le evo­lu­zio­ni in­tro­dot­te dal­le istan­ze dell’Unio­ne eu­ro­pea in ta­le al­le­ga­to, ogni emen­da­men­to a que­st’ul­ti­mo le sa­rà ap­pli­ca­bi­le al­le con­di­zio­ni se­guen­ti:

il Se­gre­ta­ria­to del Sot­to­co­mi­ta­to dei tra­spor­ti stra­da­li del­la Com­mis­sio­ne eco­no­mi­ca per l’Eu­ro­pa in­for­me­rà uf­fi­cial­men­te le am­mi­ni­stra­zio­ni com­pe­ten­ti di tut­te le par­ti con­traen­ti che la Gaz­zet­ta uf­fi­cia­le del­le Co­mu­ni­tà eu­ro­pee ha pub­bli­ca­to emen­da­men­ti all'al­le­ga­to 1B del re­go­la­men­to co­mu­ni­ta­rio e, nel con­tem­po, co­mu­ni­che­rà que­sta in­for­ma­zio­ne al Se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le, for­nen­do una co­pia dei te­sti in que­stio­ne;
ta­li emen­da­men­ti en­tre­ran­no di­ret­ta­men­te in vi­go­re a li­vel­lo di ap­pen­di­ce 1B tre me­si do­po la da­ta in cui l’in­for­ma­zio­ne è sta­ta co­mu­ni­ca­ta al­le par­ti con­traen­ti.

4. Se una pro­po­sta di emen­da­men­to con­cer­nen­te l’al­le­ga­to del pre­sen­te ac­cor­do im­pli­ca un emen­da­men­to dell’ap­pen­di­ce 1B, gli emen­da­men­ti re­la­ti­vi a ta­le ap­pen­di­ce non po­tran­no en­tra­re in vi­go­re pri­ma di quel­li re­la­ti­vi all’al­le­ga­to. Nel ca­so in cui, in ta­le con­te­sto, gli emen­da­men­ti all’ap­pen­di­ce 1B sa­ran­no pre­sen­ta­ti con­tem­po­ra­nea­men­te a quel­li con­cer­nen­ti l’al­le­ga­to, la lo­ro en­tra­ta in vi­go­re sa­rà de­ter­mi­na­ta dal­la da­ta ri­sul­tan­te dall’ap­pli­ca­zio­ne del­la pro­ce­du­ra di cui all’ar­ti­co­lo 21.

43 In­tro­dot­to dal­le mod. dei 27 feb. 2004/16 giu. 2006, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 16 giu. 2014 (RU 2007 2209).

44 Mo­di­fi­ca­ta in ul­ti­ma istan­za dai re­go­la­men­ti del­la Com­mis­sio­ne (CE) n. 1360/2002 del 13 giu. 2002 (GU L 207 del 5 ago. 2002, ret­ti­fi­ca GU L 77 del 13 mar. 2004) e n. 432/2004 del 5 mar. 2004 (GU L 71 del 10 mar. 2004).

Art. 22ter Procedura di emendamento dell’appendice 3 45  

1. L’ap­pen­di­ce 3 dell’al­le­ga­to al pre­sen­te ac­cor­do sa­rà emen­da­ta sul­la ba­se del­la pro­ce­du­ra de­fi­ni­ta qui di se­gui­to.

2. Ogni pro­po­sta vol­ta a in­se­ri­re for­mu­la­ri ti­po nell’ap­pen­di­ce 3 con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 12bis del pre­sen­te ac­cor­do o a mo­di­fi­ca­re i for­mu­la­ri esi­sten­ti sa­rà sot­to­po­sta all’ado­zio­ne del Sot­to­co­mi­ta­to dei tra­spor­ti stra­da­li del­la Com­mis­sio­ne eco­no­mi­ca per l’Eu­ro­pa del­le Na­zio­ni Uni­te. La pro­po­sta sa­rà ri­te­nu­ta ac­cet­ta­ta se sa­rà adot­ta­ta dal­la mag­gio­ran­za del­le par­ti con­traen­ti pre­sen­ti e vo­tan­ti.

Il Se­gre­ta­ria­to del­la Com­mis­sio­ne eco­no­mi­ca per l’Eu­ro­pa del­le Na­zio­ni Uni­te in­for­me­rà uf­fi­cial­men­te le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti di tut­te le par­ti con­traen­ti dell’ac­cor­do dell’ado­zio­ne di ta­li emen­da­men­ti e, nel con­tem­po, co­mu­ni­che­rà que­sta in­for­ma­zio­ne al Se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le, for­nen­do una co­pia del te­sto in que­stio­ne.

3. Ogni for­mu­la­rio ti­po co­sì adot­ta­to po­trà es­se­re uti­liz­za­to tre me­si do­po la da­ta in cui l’in­for­ma­zio­ne è sta­ta co­mu­ni­ca­ta al­le par­ti con­traen­ti dell’ac­cor­do.

45 In­tro­dot­to dal­la mod. del 20 set. 2010, in vi­go­re per la Sviz­ze­ra dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

Art. 23  

Ol­tre al­le no­ti­fi­che pre­vi­ste da­gli ar­ti­co­li 20 e 21 del pre­sen­te ac­cor­do, il se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le dell’Or­ga­niz­za­zio­ne del­le Na­zio­ni Uni­te no­ti­fi­che­rà agli Sta­ti di cui al pa­ra­gra­fo 1 dell’ar­ti­co­lo 14 del pre­sen­te ac­cor­do:

a)
le ra­ti­fi­che e le ade­sio­ni ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 14 del pre­sen­te ac­cor­do;
b)
le da­te in cui en­tre­rà in vi­go­re il pre­sen­te ac­cor­do con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 14 del pre­sen­te ac­cor­do;
c)
le de­nun­ce ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 15 del pre­sen­te ac­cor­do;
d)
l’abro­ga­zio­ne del pre­sen­te ac­cor­do con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 16 del pre­sen­te ac­cor­do;
e)
le no­ti­fi­che ri­ce­vu­te con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 17 del pre­sen­te ac­cor­do;
f)
le di­chia­ra­zio­ni e no­ti­fi­che ri­ce­vu­te con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 19 del pre­sen­te ac­cor­do;
g)
l’en­tra­ta in vi­go­re di qual­sia­si emen­da­men­to con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 21 del pre­sen­te ac­cor­do.
Art. 24  

Il pro­to­col­lo di fir­ma del pre­sen­te ac­cor­do avrà la stes­sa ef­fi­ca­cia, va­lo­re e du­ra­ta del pre­sen­te ac­cor­do di cui sa­rà con­si­de­ra­to co­me fa­cen­te par­te in­te­gran­te.

Art. 25  

Do­po il 31 mar­zo 1971, l’ori­gi­na­le del pre­sen­te ac­cor­do sa­rà de­po­si­ta­to pres­so il se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le dell’Or­ga­niz­za­zio­ne del­le Na­zio­ni Uni­te, che ne tra­smet­te­rà co­pie cer­ti­fi­ca­te con­for­mi a cia­scu­no de­gli Sta­ti di cui al pa­ra­gra­fo 1 dell’ar­ti­co­lo 14 del pre­sen­te ac­cor­do.

Firme

In fede di che, i sottoscritti, debitamente autorizzati a tale scopo, hanno firmato il presente accordo.

Fatto a Ginevra, il 1° luglio 1970, in un solo esemplare, in lingua inglese e in lingua francese, i due testi facenti ugualmente fede.

(Seguono le firme)

Allegato 46

46 Nuovo testo giusta le mod. dei 27 feb. 2004/16 giu. 2006 (RU 2007 2209). Aggiornato dalla mod. del 20 set. 2010, in vigore per la Svizzera dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

Apparecchio di controllo Disposizioni generali

I. Omologazione

Art. 1  

Ai sen­si del pre­sen­te ca­pi­to­lo, il ter­mi­ne «ap­pa­rec­chio di con­trol­lo» in­di­ca «l’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo o i suoi com­po­nen­ti».

Le do­man­de di omo­lo­ga­zio­ne per un mo­del­lo di ap­pa­rec­chio di con­trol­lo, di fo­glio di re­gi­stra­zio­ne o di car­ta in­tel­li­gen­te, so­no pre­sen­ta­te a una par­te con­traen­te, cor­re­da­te de­gli op­por­tu­ni do­cu­men­ti de­scrit­ti­vi, dal fab­bri­can­te o dal suo man­da­ta­rio. Per un me­de­si­mo mo­del­lo di ap­pa­rec­chio di con­trol­lo, di fo­glio di re­gi­stra­zio­ne o di car­ta in­tel­li­gen­te, la do­man­da può es­se­re pre­sen­ta­ta a una so­la par­te con­traen­te.

Art. 2  

Ogni par­te con­traen­te ac­cor­da l’omo­lo­ga­zio­ne a ogni mo­del­lo di ap­pa­rec­chio di con­trol­lo, di fo­glio di re­gi­stra­zio­ne o di car­ta in­tel­li­gen­te, se es­si so­no con­for­mi al­le pre­scri­zio­ni del­le ap­pen­di­ci 1 o 1B e se la stes­sa par­te con­traen­te è in gra­do di sor­ve­glia­re la con­for­mi­tà del­la fab­bri­ca­zio­ne al mo­del­lo omo­lo­ga­to.

L’omo­lo­ga­zio­ne del si­ste­ma di cui all’ap­pen­di­ce 1B può es­se­re ac­cor­da­ta all’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo so­lo se tut­to il si­ste­ma (l’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo stes­so, la car­ta in­tel­li­gen­te e i con­net­to­ri elet­tri­ci al cam­bio) si sia di­mo­stra­to re­si­sten­te a tut­ti i ten­ta­ti­vi di ma­no­met­te­re o al­te­ra­re i da­ti re­la­ti­vi al­le ore di gui­da. I te­st ne­ces­sa­ri a que­sto sco­po so­no ef­fet­tua­ti da pe­ri­ti a co­no­scen­za del­le tec­ni­che più re­cen­ti in ma­te­ria di ma­no­mis­sio­ne.

Le mo­di­fi­che o le ag­giun­te a un mo­del­lo omo­lo­ga­to de­vo­no es­se­re og­get­to di un’omo­lo­ga­zio­ne di mo­del­lo com­ple­men­ta­re da par­te del­la par­te con­traen­te che ha ac­cor­da­to l’omo­lo­ga­zio­ne ini­zia­le.

Art. 3  

Le par­ti con­traen­ti as­se­gna­no al ri­chie­den­te un mar­chio di omo­lo­ga­zio­ne con­for­me al mo­del­lo, fis­sa­to nell’ap­pen­di­ce 2, per ogni mo­del­lo di ap­pa­rec­chio di con­trol­lo, di fo­glio di re­gi­stra­zio­ne o di car­ta in­tel­li­gen­te da es­se omo­lo­ga­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 2.

Art.4  

Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti del­la par­te con­traen­te al­la qua­le è sta­ta pre­sen­ta­ta la do­man­da di omo­lo­ga­zio­ne tra­smet­to­no a quel­le del­le al­tre par­ti con­traen­ti, en­tro il ter­mi­ne di un me­se, una co­pia del­la sche­da di omo­lo­ga­zio­ne cor­re­da­ta da una co­pia dei do­cu­men­ti de­scrit­ti­vi ne­ces­sa­ri, o co­mu­ni­ca­no al­le stes­se il ri­fiu­to di omo­lo­ga­zio­ne per ogni mo­del­lo di ap­pa­rec­chio di con­trol­lo, di fo­glio di re­gi­stra­zio­ne o di car­ta in­tel­li­gen­te che es­se ri­spet­ti­va­men­te omo­lo­ga­no o ri­fiu­ta­no di omo­lo­ga­re; in ca­so di ri­fiu­to co­mu­ni­ca­no la mo­ti­va­zio­ne del­la de­ci­sio­ne.

Art. 5  

1. Se con­sta­ta che ap­pa­rec­chi di con­trol­lo, fo­gli di re­gi­stra­zio­ne o car­te in­tel­li­gen­ti re­can­ti il mar­chio di omo­lo­ga­zio­ne da es­sa as­se­gna­to non so­no con­for­mi al mo­del­lo che ha omo­lo­ga­to, la par­te con­traen­te che ha ac­cor­da­to l'omo­lo­ga­zio­ne di cui all'ar­ti­co­lo 2 adot­ta le mi­su­re ne­ces­sa­rie per as­si­cu­ra­re la con­for­mi­tà del­la fab­bri­ca­zio­ne al mo­del­lo omo­lo­ga­to. Que­ste mi­su­re pos­so­no giun­ge­re, se ne­ces­sa­rio, al ri­ti­ro dell’omo­lo­ga­zio­ne.

2. La par­te con­traen­te che ha ac­cor­da­to l’omo­lo­ga­zio­ne de­ve re­vo­car­la se gli ap­pa­rec­chi di con­trol­lo, i fo­gli di re­gi­stra­zio­ne o le car­te in­tel­li­gen­ti che so­no sta­ti omo­lo­ga­ti so­no con­si­de­ra­ti non con­for­mi al pre­sen­te al­le­ga­to, com­pre­se le sue ap­pen­di­ci, o pre­sen­ta­no, nell’uso, un di­fet­to di or­di­ne ge­ne­ra­le che li ren­de ina­dat­ti al­la lo­ro de­sti­na­zio­ne.

3. Se è in­for­ma­ta da un’al­tra par­te con­traen­te dell’esi­sten­za di uno dei ca­si pre­vi­sti ai pa­ra­gra­fi 1 e 2, la par­te con­traen­te che ha ac­cor­da­to l'omo­lo­ga­zio­ne adot­ta, do­po aver con­sul­ta­to l’al­tra par­te, le mi­su­re pre­vi­ste nei sud­det­ti pa­ra­gra­fi, fat­to sal­vo il pa­ra­gra­fo 5.

4. La par­te con­traen­te che ha con­sta­ta­to l’esi­sten­za di uno dei ca­si pre­vi­sti dal pa­ra­gra­fo 2 può so­spen­de­re l’im­mis­sio­ne sul mer­ca­to e la mes­sa in ser­vi­zio de­gli ap­pa­rec­chi di con­trol­lo, dei fo­gli di re­gi­stra­zio­ne o del­le car­te in­tel­li­gen­ti fi­no a nuo­vo av­vi­so. Lo stes­so av­vie­ne nei ca­si pre­vi­sti dal pa­ra­gra­fo 1 per gli ap­pa­rec­chi di con­trol­lo, per i fo­gli di re­gi­stra­zio­ne o per le car­te in­tel­li­gen­ti di­spen­sa­ti dal­la pri­ma ve­ri­fi­ca, se il fab­bri­can­te, do­po es­se­re sta­to av­ver­ti­to, non li ren­de con­for­mi al mo­del­lo ap­pro­va­to o ai re­qui­si­ti pre­vi­sti dal pre­sen­te al­le­ga­to.

In ogni ca­so, le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti del­le par­ti con­traen­ti si in­for­ma­no re­ci­pro­ca­men­te, en­tro un me­se, del­la re­vo­ca di un’omo­lo­ga­zio­ne pre­ce­den­te­men­te ac­cor­da­ta o di al­tre mi­su­re pre­se in con­for­mi­tà dei pa­ra­gra­fi 1, 2 e 3, non­ché dei mo­ti­vi che la giu­sti­fi­ca­no.

5. Se la par­te con­traen­te che ha ac­cor­da­to l’omo­lo­ga­zio­ne con­te­sta l’esi­sten­za dei ca­si pre­vi­sti dai pa­ra­gra­fi 1 e 2 di cui è sta­ta in­for­ma­ta, le par­ti con­traen­ti in­te­res­sa­te si ado­pe­ra­no per com­por­re la ver­ten­za.

Art.6  

1. Chi ri­chie­de l’omo­lo­ga­zio­ne per un mo­del­lo di fo­glio di re­gi­stra­zio­ne de­ve pre­ci­sa­re nel­la do­man­da il/i mo­del­lo/i di ap­pa­rec­chio di con­trol­lo sui qua­li ta­le fo­glio è de­sti­na­to a es­se­re uti­liz­za­to e de­ve for­ni­re, per il col­lau­do del fo­glio, un ap­pa­rec­chio ade­gua­to del ti­po ap­pro­pria­to.

2. Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti di ogni par­te con­traen­te in­di­ca­no, sul­la sche­da di omo­lo­ga­zio­ne del mo­del­lo del fo­glio di re­gi­stra­zio­ne, il/i mo­del­lo/i di ap­pa­rec­chio di con­trol­lo sui qua­li il mo­del­lo di fo­glio può es­se­re uti­liz­za­to.

Art.7  

Le par­ti con­traen­ti non pos­so­no ri­fiu­ta­re l’im­ma­tri­co­la­zio­ne né vie­ta­re la mes­sa in cir­co­la­zio­ne o l’uso di vei­co­li mu­ni­ti di un ap­pa­rec­chio di con­trol­lo per mo­ti­vi ri­guar­dan­ti ta­le ap­pa­rec­chio, se que­st’ul­ti­mo è mu­ni­to del mar­chio di omo­lo­ga­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 3 e del­la tar­ghet­ta di mon­tag­gio di cui all’ar­ti­co­lo 9.

Art. 8  

Ogni de­ci­sio­ne di ri­fiu­to o di re­vo­ca dell’omo­lo­ga­zio­ne di un mo­del­lo di ap­pa­rec­chio di con­trol­lo, di fo­glio di re­gi­stra­zio­ne o di car­ta in­tel­li­gen­te, adot­ta­ta in ba­se al pre­sen­te al­le­ga­to, è mo­ti­va­ta con pre­ci­sio­ne. Es­sa è no­ti­fi­ca­ta all’in­te­res­sa­to con l’in­di­ca­zio­ne del­le vie di ri­cor­so of­fer­te dal­la le­gi­sla­zio­ne in vi­go­re nel­le par­ti con­traen­ti e dei ter­mi­ni per la pre­sen­ta­zio­ne del ri­cor­so.

II. Montaggio e controllo

Art. 9  

1. So­no au­to­riz­za­ti a ef­fet­tua­re le ope­ra­zio­ni di mon­tag­gio e di ri­pa­ra­zio­ne dell’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo sol­tan­to i mon­ta­to­ri o le of­fi­ci­ne au­to­riz­za­ti a ta­le fi­ne dal­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti del­le par­ti con­traen­ti, do­po aver sen­ti­to, se es­se lo de­si­de­ra­no, il pa­re­re dei fab­bri­can­ti in­te­res­sa­ti.

La du­ra­ta di va­li­di­tà am­mi­ni­stra­ti­va del­le car­te dei mon­ta­to­ri e del­le of­fi­ci­ne au­to­riz­za­ti non può su­pe­ra­re un an­no.

In ca­so di rin­no­vo, di de­te­rio­ra­men­to, di cat­ti­vo fun­zio­na­men­to, di per­di­ta o di fur­to del­la car­ta ri­la­scia­ta al­le of­fi­ci­ne e ai mon­ta­to­ri au­to­riz­za­ti, l’au­to­ri­tà ri­la­scia una car­ta di so­sti­tu­zio­ne en­tro cin­que gior­ni la­vo­ra­ti­vi dal mo­men­to in cui ha ri­ce­vu­to una do­man­da cir­co­stan­zia­ta in tal sen­so.

Se una nuo­va car­ta è ri­la­scia­ta in so­sti­tu­zio­ne di una car­ta pre­ce­den­te, es­sa re­ca lo stes­so nu­me­ro d’in­for­ma­zio­ne «of­fi­ci­na»; l’in­di­ce è tut­ta­via au­men­ta­to di un’uni­tà. L’au­to­ri­tà che ri­la­scia la car­ta tie­ne un re­gi­stro del­le car­te per­du­te, ru­ba­te o di­fet­to­se.

Le par­ti con­traen­ti pren­do­no tut­te le mi­su­re ne­ces­sa­rie per evi­ta­re qual­sia­si ri­schio di fal­si­fi­ca­zio­ne del­le car­te ri­la­scia­te ai mon­ta­to­ri e al­le of­fi­ci­ne au­to­riz­za­ti.

2. Il mon­ta­to­re au­to­riz­za­to o l’of­fi­ci­na au­to­riz­za­ta ap­po­ne un mar­chio par­ti­co­la­re sui si­gil­li che ef­fet­tua; inol­tre, per gli ap­pa­rec­chi di con­trol­lo con­for­mi all’ap­pen­di­ce 1B, in­tro­du­ce i da­ti elet­tro­ni­ci di si­cu­rez­za che con­sen­to­no, in par­ti­co­la­re, i con­trol­li di au­ten­ti­ca­zio­ne. Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti di ogni par­te con­traen­te ten­go­no un re­gi­stro dei mar­chi e dei da­ti elet­tro­ni­ci di si­cu­rez­za uti­liz­za­ti, co­me pu­re del­le car­te ri­la­scia­te al­le of­fi­ci­ne e ai mon­ta­to­ri au­to­riz­za­ti.

3. Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti del­le par­ti con­traen­ti si co­mu­ni­ca­no re­ci­pro­ca­men­te l’elen­co dei mon­ta­to­ri o del­le of­fi­ci­ne au­to­riz­za­ti, co­me pu­re del­le car­te lo­ro ri­la­scia­te, e si tra­smet­to­no co­pia dei mar­chi e del­le ne­ces­sa­rie in­for­ma­zio­ni con­cer­nen­ti i da­ti elet­tro­ni­ci di si­cu­rez­za uti­liz­za­ti.

4. La tar­ghet­ta di mon­tag­gio ap­po­sta se­con­do le mo­da­li­tà pre­vi­ste nel­le ap­pen­di­ci 1 o 1B at­te­sta la con­for­mi­tà del mon­tag­gio dell’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo al­le pre­scri­zio­ni del pre­sen­te al­le­ga­to.

5. I si­gil­li pos­so­no es­se­re tol­ti dai mon­ta­to­ri o dal­le of­fi­ci­ne au­to­riz­za­ti dal­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni del pa­ra­gra­fo 1 del pre­sen­te ar­ti­co­lo, op­pu­re se­guen­do le mo­da­li­tà pre­vi­ste nel­le ap­pen­di­ci 1 o 1B del pre­sen­te al­le­ga­to.

III. Disposizioni di utilizzazione

Art. 10  

Il da­to­re di la­vo­ro e i con­du­cen­ti prov­ve­do­no al buon fun­zio­na­men­to e al buon uso tan­to dell’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo quan­to del­la car­ta del con­du­cen­te, nel ca­so in cui que­sti si tro­vi a con­dur­re un vei­co­lo mu­ni­to di un ap­pa­rec­chio di con­trol­lo con­for­me all’ap­pen­di­ce 1B.

Art. 11  

1. Il da­to­re di la­vo­ro ri­la­scia ai con­du­cen­ti di vei­co­li mu­ni­ti di un ap­pa­rec­chio di con­trol­lo con­for­me all’ap­pen­di­ce 1 un nu­me­ro suf­fi­cien­te di fo­gli di re­gi­stra­zio­ne, te­nen­do con­to del ca­rat­te­re in­di­vi­dua­le di que­sti fo­gli, del­la du­ra­ta di ser­vi­zio e dell’ob­bli­go di so­sti­tui­re i fo­gli even­tual­men­te de­te­rio­ra­ti o ri­ti­ra­ti da un agen­te in­ca­ri­ca­to del con­trol­lo. Il da­to­re di la­vo­ro con­se­gna al con­du­cen­te sol­tan­to fo­gli di un mo­del­lo omo­lo­ga­ti ad es­se­re uti­liz­za­ti nell’ap­pa­rec­chio mon­ta­to a bor­do del vei­co­lo.

Qua­lo­ra il vei­co­lo sia mu­ni­to di un ap­pa­rec­chio di con­trol­lo con­for­me all’ap­pen­di­ce 1B, il da­to­re di la­vo­ro e il con­du­cen­te fan­no in mo­do che, te­nu­to con­to del­la du­ra­ta di ser­vi­zio, la stam­pa su ri­chie­sta di cui all’ap­pen­di­ce 1B pos­sa in ca­so di con­trol­lo ef­fet­tuar­si cor­ret­ta­men­te.

2. a) L’im­pre­sa con­ser­va i fo­gli di re­gi­stra­zio­ne e i ta­bu­la­ti, ogni­qual­vol­ta sia­no sta­ti pre­di­spo­sti i ta­bu­la­ti per con­for­mar­si all’ar­ti­co­lo 12, pa­ra­gra­fo 1, in or­di­ne cro­no­lo­gi­co e in for­ma leg­gi­bi­le per un pe­rio­do di al­me­no un an­no dal­la da­ta di uti­liz­za­zio­ne e ne ri­la­scia una co­pia ai con­du­cen­ti in­te­res­sa­ti che ne fac­cia­no ri­chie­sta. L’im­pre­sa for­ni­sce al­tre­sì co­pie dei da­ti tra­sfe­ri­ti dal­le car­te del con­du­cen­te ai con­du­cen­ti in­te­res­sa­ti che le ri­chie­do­no e gli stam­pa­ti di det­te co­pie. I fo­gli, i ta­bu­la­ti e i da­ti tra­sfe­ri­ti so­no esi­bi­ti o con­se­gna­ti a ri­chie­sta de­gli agen­ti in­ca­ri­ca­ti del con­trol­lo.

b) Le im­pre­se di tra­spor­to che uti­liz­za­no vei­co­li do­ta­ti di ap­pa­rec­chi di con­trol­lo in con­for­mi­tà dell’ap­pen­di­ce 1B del pre­sen­te ac­cor­do e che rien­tra­no nel cam­po di ap­pli­ca­zio­ne del pre­sen­te re­go­la­men­to:
i)
ga­ran­ti­sco­no che tut­ti i da­ti per­ti­nen­ti sia­no tra­sfe­ri­ti dall’uni­tà di bor­do e dal­la car­ta del con­du­cen­te se­con­do la fre­quen­za sta­bi­li­ta dal­la par­te con­traen­te e che i da­ti per­ti­nen­ti sia­no tra­sfe­ri­ti con mag­gio­re fre­quen­za af­fin­ché tut­ti i da­ti re­la­ti­vi al­le at­ti­vi­tà in­tra­pre­se dall’im­pre­sa, o per con­to del­la stes­sa, sia­no tra­sfe­ri­ti;
ii)
ga­ran­ti­sco­no che tut­ti i da­ti tra­sfe­ri­ti tan­to dall’uni­tà di bor­do quan­to dal­la car­ta del con­du­cen­te sia­no con­ser­va­ti per al­me­no 12 me­si suc­ces­si­va­men­te al­la re­gi­stra­zio­ne e, se un ad­det­to ai con­trol­li do­ves­se ri­chie­der­lo, ta­li da­ti sia­no ac­ces­si­bi­li, di­ret­ta­men­te o a di­stan­za, pres­so i lo­ca­li dell’im­pre­sa;

Ai fi­ni del pre­sen­te pa­ra­gra­fo, il ter­mi­ne «tra­sfe­ri­ti» è in­ter­pre­ta­to con­for­me­men­te al­la de­fi­ni­zio­ne che fi­gu­ra al pun­to s) del ca­pi­to­lo I dell’ap­pen­di­ce 1B.

3. La car­ta del con­du­cen­te di cui all’ap­pen­di­ce 1B è ri­la­scia­ta, su do­man­da del con­du­cen­te, dall’au­to­ri­tà com­pe­ten­te del­la par­te con­traen­te nel­la qua­le egli ha re­si­den­za con­sue­ta.

Una par­te con­traen­te può esi­ge­re che ogni con­du­cen­te sot­to­po­sto al­le di­spo­si­zio­ni del pre­sen­te ac­cor­do e che ha re­si­den­za con­sue­ta sul suo ter­ri­to­rio sia de­ten­to­re del­la car­ta del con­du­cen­te:

a)
ai fi­ni del pre­sen­te ac­cor­do, si con­si­de­ra re­si­den­za con­sue­ta il luo­go in cui la per­so­na di­mo­ra abi­tual­men­te, os­sia du­ran­te al­me­no 185 gior­ni per an­no ci­vi­le, a cau­sa di le­ga­mi per­so­na­li e pro­fes­sio­na­li op­pu­re, nel ca­so di una per­so­na sen­za le­ga­mi pro­fes­sio­na­li, a cau­sa di le­ga­mi per­so­na­li stret­ti;
tut­ta­via, la re­si­den­za con­sue­ta di una per­so­na i cui le­ga­mi pro­fes­sio­na­li so­no si­tua­ti in un luo­go di­ver­so dai suoi le­ga­mi per­so­na­li e che, di con­se­guen­za, si tro­va a sog­gior­na­re al­ter­na­ti­va­men­te in luo­ghi di­ver­si di due o più par­ti con­traen­ti, de­ve tro­var­si nel luo­go dei suoi le­ga­mi per­so­na­li, a con­di­zio­ne che la per­so­na vi fac­cia re­go­lar­men­te ri­tor­no. Que­st’ul­ti­ma con­di­zio­ne non è ri­chie­sta nel ca­so in cui la per­so­na ef­fet­tui un sog­gior­no in una par­te con­traen­te per ese­gui­re una mis­sio­ne di du­ra­ta de­ter­mi­na­ta;
b)
i con­du­cen­ti com­pro­va­no il luo­go del­la lo­ro re­si­den­za con­sue­ta me­dian­te, in par­ti­co­la­re, la car­ta d’iden­ti­tà, o qual­sia­si al­tro do­cu­men­to va­li­do;
c)
le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti del­la par­te con­traen­te che ri­la­scia la car­ta di con­du­cen­te pos­so­no chie­de­re ele­men­ti di in­for­ma­zio­ne o pro­ve sup­ple­men­ta­ri se nu­tro­no dub­bi sul­la va­li­di­tà del­la di­chia­ra­zio­ne di re­si­den­za con­sue­ta ef­fet­tua­ta con­for­me­men­te al pun­to b), op­pu­re al fi­ne di de­ter­mi­na­ti con­trol­li spe­ci­fi­ci;
d)
le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti del­la par­te con­traen­te si as­si­cu­ra­no, nel­la mi­su­ra del pos­si­bi­le, che il ri­chie­den­te non sia già ti­to­la­re di una car­ta di con­du­cen­te va­li­da.

4. a) L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te del­la par­te con­traen­te per­so­na­liz­za la car­ta di con­du­cen­te con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni dell’ap­pen­di­ce 1B,

la du­ra­ta di va­li­di­tà am­mi­ni­stra­ti­va del­la car­ta di con­du­cen­te non può su­pe­ra­re cin­que an­ni,
il con­du­cen­te può es­se­re ti­to­la­re di una so­la car­ta va­li­da. È au­to­riz­za­to ad uti­liz­za­re so­lo la sua car­ta per­so­na­liz­za­ta. Non de­ve uti­liz­za­re una car­ta di­fet­to­sa o sca­du­ta,
se al con­du­cen­te è ri­la­scia­ta una nuo­va car­ta in so­sti­tu­zio­ne di una car­ta pre­ce­den­te, es­sa re­ca lo stes­so nu­me­ro di se­rie di car­ta del con­du­cen­te: l’in­di­ce è tut­ta­via au­men­ta­to di un’uni­ta. L’au­to­ri­tà che ri­la­scia la car­ta tie­ne un re­gi­stro del­le car­te emes­se, ru­ba­te, per­du­te o di­fet­to­se du­ran­te un pe­rio­do cor­ri­spon­den­te al­me­no al­la du­ra­ta di va­li­di­tà,
in ca­so di de­te­rio­ra­men­to, di cat­ti­vo fun­zio­na­men­to, di per­di­ta o di fur­to del­la car­ta del con­du­cen­te, l’au­to­ri­tà ri­la­scia una car­ta di so­sti­tu­zio­ne en­tro cin­que gior­ni la­vo­ra­ti­vi dal mo­men­to che ha ri­ce­vu­to una do­man­da cir­co­stan­zia­ta in tal sen­so,
in ca­so di do­man­da di rin­no­vo di una car­ta la cui va­li­di­tà giun­ga a ter­mi­ne, l’au­to­ri­tà ri­la­scia una nuo­va car­ta pri­ma del­la da­ta di sca­den­za, pur­ché la do­man­da le sia sta­ta ri­vol­ta nei ter­mi­ni di cui all’ar­ti­co­lo 12 pa­ra­gra­fo 1) com­ma 4;
b)
le car­te del con­du­cen­te so­no ri­la­scia­te so­lo ai ri­chie­den­ti che so­no sog­get­ti al­le di­spo­si­zio­ni del pre­sen­te ac­cor­do;
c)
la car­ta del con­du­cen­te è per­so­na­le. Du­ran­te la sua du­ra­ta di va­li­di­tà am­mi­ni­stra­ti­va, es­sa non può es­se­re re­vo­ca­ta o so­spe­sa per al­cun mo­ti­vo, sal­vo nel ca­so in cui l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te di una par­te con­traen­te con­sta­ti che la car­ta sia sta­ta fal­si­fi­ca­ta, che il con­du­cen­te uti­liz­zi una car­ta di cui non è ti­to­la­re, op­pu­re che la car­ta sia sta­ta ot­te­nu­ta sul­la ba­se di di­chia­ra­zio­ni fal­se e/o di do­cu­men­ti fal­si­fi­ca­ti. Se le mi­su­re di so­spen­sio­ne o di re­vo­ca sum­men­zio­na­te so­no pre­se da una par­te con­traen­te di­ver­sa da quel­la che ha ri­la­scia­to la car­ta, ta­le par­te con­traen­te rin­via la car­ta al­le au­to­ri­tà del­la par­te con­traen­te che l’han­no ri­la­scia­ta, in­di­can­do le ra­gio­ni del­la re­sti­tu­zio­ne;
d)
le car­te del con­du­cen­te ri­la­scia­te dal­le par­ti con­traen­ti so­no ri­co­no­sciu­te re­ci­pro­ca­men­te;
il ti­to­la­re di una car­ta del con­du­cen­te an­co­ra va­li­da ri­la­scia­ta da una par­te con­traen­te che ha sta­bi­li­to la sua re­si­den­za con­sue­ta in un’al­tra par­te con­traen­te può chie­de­re lo scam­bio del­la sua car­ta con una car­ta del con­du­cen­te equi­va­len­te; spet­ta al­la par­te con­traen­te che ef­fet­tua lo scam­bio ve­ri­fi­ca­re, all’oc­cor­ren­za, se la car­ta pre­sen­ta­ta sia ef­fet­ti­va­men­te an­co­ra va­li­da;
le par­ti con­traen­ti che ef­fet­tua­no lo scam­bio rin­via­no la car­ta pre­ce­den­te al­le au­to­ri­tà del­la par­te con­traen­te che l’han­no ri­la­scia­ta e in­di­ca­no le ra­gio­ni di que­sta re­sti­tu­zio­ne;
e)
quan­do una par­te con­traen­te so­sti­tui­sce o scam­bia una car­ta del con­du­cen­te, que­sta so­sti­tu­zio­ne o que­sto scam­bio, co­me pu­re qual­sia­si so­sti­tu­zio­ne o scam­bio ul­te­rio­ri, è re­gi­stra­ta in ta­le par­te con­traen­te;
f)
le par­ti con­traen­ti pren­do­no tut­te le mi­su­re ne­ces­sa­rie per evi­ta­re qual­sia­si ri­schio di fal­si­fi­ca­zio­ne di car­te del con­du­cen­te.

5. Le par­ti con­traen­ti vi­gi­la­no af­fin­ché i da­ti ne­ces­sa­ri al con­trol­lo del ri­spet­to del pre­sen­te ac­cor­do, re­gi­stra­ti e me­mo­riz­za­ti da­gli ap­pa­rec­chi di con­trol­lo con­for­me­men­te all’ap­pen­di­ce 1B del pre­sen­te al­le­ga­to, sia­no con­ser­va­ti in me­mo­ria du­ran­te al­me­no 365 gior­ni do­po la da­ta del­la lo­ro re­gi­stra­zio­ne e pos­sa­no es­se­re mes­si a di­spo­si­zio­ne in con­di­zio­ni che ne ga­ran­ti­sca­no la si­cu­rez­za e l’esat­tez­za.

Le par­ti con­traen­ti pren­do­no tut­te le mi­su­re ne­ces­sa­rie per as­si­cu­rar­si che le ope­ra­zio­ni vol­te a ri­ven­de­re o met­te­re fuo­ri ser­vi­zio gli ap­pa­rec­chi di con­trol­lo non nuoc­cia­no al­la cor­ret­ta ap­pli­ca­zio­ne del pre­sen­te pa­ra­gra­fo.

Art. 12  

1. I con­du­cen­ti non uti­liz­za­no fo­gli di re­gi­stra­zio­ne o car­te del con­du­cen­te spor­chi o de­te­rio­ra­ti. A que­sto sco­po, i fo­gli e le car­te del con­du­cen­te de­vo­no es­se­re ade­gua­ta­men­te pro­tet­ti.

In ca­so di de­te­rio­ra­men­to di un fo­glio o di una car­ta del con­du­cen­te con­te­nen­te re­gi­stra­zio­ni, i con­du­cen­ti de­vo­no ac­clu­de­re il fo­glio de­te­rio­ra­to o la car­ta del con­du­cen­te de­te­rio­ra­ta al fo­glio di ri­ser­va o all’ap­pro­pria­to fo­glio uti­liz­za­to per so­sti­tuir­lo.

In ca­so di de­te­rio­ra­men­to, di cat­ti­vo fun­zio­na­men­to, di per­di­ta o di fur­to del­la car­ta del con­du­cen­te, i con­du­cen­ti de­vo­no chie­der­ne, en­tro set­te gior­ni di ca­len­da­rio, la so­sti­tu­zio­ne pres­so le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti del­la par­te con­traen­te nel­la qua­le han­no re­si­den­za con­sue­ta.

I con­du­cen­ti che de­si­de­ra­no rin­no­va­re la car­ta del con­du­cen­te de­vo­no pre­sen­ta­re do­man­da al­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti del­la par­te con­traen­te nel­la qua­le han­no re­si­den­za con­sue­ta, al più tar­di en­tro 15 gior­ni la­vo­ra­ti­vi dal­la da­ta di sca­den­za del­la car­ta.

2. a) I con­du­cen­ti uti­liz­za­no i fo­gli di re­gi­stra­zio­ne o la car­ta del con­du­cen­te per ogni gior­no in cui gui­da­no, a par­ti­re dal mo­men­to in cui pren­do­no in con­se­gna il vei­co­lo. Il fo­glio di re­gi­stra­zio­ne o la car­ta del con­du­cen­te è ri­ti­ra­to so­lo al­la fi­ne del pe­rio­do di la­vo­ro gior­na­lie­ro, a me­no che il suo ri­ti­ro sia au­to­riz­za­to di­ver­sa­men­te. Nes­sun fo­glio di re­gi­stra­zio­ne o car­ta del con­du­cen­te può es­se­re uti­liz­za­to per un pe­rio­do più lun­go di quel­lo per il qua­le era de­sti­na­to.

Se vi è più di un con­du­cen­te a bor­do di un vei­co­lo mu­ni­to di ap­pa­rec­chio di con­trol­lo in con­for­mi­tà dell’ap­pen­di­ce 1B, i con­du­cen­ti prov­ve­do­no a in­se­ri­re le lo­ro car­te di con­du­cen­te nel­la fes­su­ra giu­sta del ta­chi­gra­fo.

b)
Quan­do i con­du­cen­ti si al­lon­ta­na­no dal vei­co­lo e non so­no per­tan­to in gra­do di uti­liz­za­re l’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo mon­ta­to sul vei­co­lo stes­so, i grup­pi di tem­pi in­di­ca­ti al pa­ra­gra­fo 3 se­con­do trat­ti­no, pun­ti b), c) e d) so­no:
i)
se il vei­co­lo è mu­ni­to di ap­pa­rec­chio di con­trol­lo in con­for­mi­tà dell’ap­pen­di­ce 1, in­se­ri­ti sul fo­glio di re­gi­stra­zio­ne, a ma­no o me­dian­te re­gi­stra­zio­ne au­to­ma­ti­ca o in al­tro mo­do, in ma­nie­ra leg­gi­bi­le ed evi­tan­do l’in­su­di­cia­men­to del fo­glio; op­pu­re
ii)
se il vei­co­lo è mu­ni­to di un ap­pa­rec­chio di con­trol­lo con­for­me all’ap­pen­di­ce 1B, in­se­ri­ti sul­la car­ta del con­du­cen­te me­dian­te le fun­zio­ne di re­gi­stra­zio­ne ma­nua­le di cui di­spo­ne l’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo
c)
I con­du­cen­ti ap­por­ta­no ai fo­gli di re­gi­stra­zio­ne le mo­di­fi­che ne­ces­sa­rie nel ca­so in cui più di uno di lo­ro si tro­vi a bor­do del vei­co­lo, in mo­do che le in­for­ma­zio­ni di cui al pa­ra­gra­fo 3 se­con­do trat­ti­no, pun­ti b), c) e d) del pre­sen­te ar­ti­co­lo sia­no re­gi­stra­te sul fo­glio del con­du­cen­te che si tro­va ef­fet­ti­va­men­te al vo­lan­te.

3. I con­du­cen­ti:

prov­ve­do­no al­la con­cor­dan­za tra la re­gi­stra­zio­ne dell’ora sul fo­glio e l’ora le­ga­le nel pae­se di im­ma­tri­co­la­zio­ne del vei­co­lo;
azio­na­no i di­spo­si­ti­vi di com­mu­ta­zio­ne che con­sen­to­no di re­gi­stra­re se­pa­ra­ta­men­te e di­stin­ta­men­te i se­guen­ti pe­rio­di di tem­po:

a)
sot­to il sim­bo­lo

o

*:

il tem­po di gui­da;

b)
sot­to il sim­bo­lo

o

*:

tut­ti gli al­tri tem­pi di la­vo­ro;

c)
sot­to il sim­bo­lo

o

*:

il tem­po di di­spo­ni­bi­li­tà, ov­ve­ro:

il tem­po d’at­te­sa, os­sia il pe­rio­do du­ran­te il qua­le ai con­du­cen­ti è ri­chie­sta la per­ma­nen­za sul po­sto di la­vo­ro sol­tan­to per ri­spon­de­re a even­tua­li chia­ma­te al fi­ne di ri­pren­de­re la gui­da o di ese­gui­re al­tri la­vo­ri;
il tem­po tra­scor­so al fian­co di un con­du­cen­te du­ran­te la mar­cia del vei­co­lo;
il tem­po tra­scor­so in cuc­cet­ta du­ran­te la mar­cia del vei­co­lo;

d)
sot­to il sim­bo­lo

o

*:

le in­ter­ru­zio­ni di gui­da e i pe­rio­di di ri­po­so gior­na­lie­ro.

* Sim­bo­li uti­liz­za­ti per il ta­chi­gra­fo di­gi­ta­le.

4. Ogni par­te con­traen­te può per­met­te­re, per i fo­gli di re­gi­stra­zio­ne uti­liz­za­ti sui vei­co­li im­ma­tri­co­la­ti nel suo ter­ri­to­rio, che i pe­rio­di di tem­po di cui al pa­ra­gra­fo 3 se­con­do trat­ti­no, pun­ti b) e c) del pre­sen­te ar­ti­co­lo sia­no tut­ti re­gi­stra­ti sot­to il sim­bo­lo .

5. Ogni mem­bro dell’equi­pag­gio de­ve iscri­ve­re sul fo­glio di re­gi­stra­zio­ne le in­di­ca­zio­ni se­guen­ti:

a)
co­gno­me e no­me all’ini­zio dell’uti­liz­za­zio­ne del fo­glio;
b)
da­ta e luo­go all’ini­zio e al­la fi­ne dell’uti­liz­za­zio­ne del fo­glio;
c)
nu­me­ro di im­ma­tri­co­la­zio­ne del vei­co­lo al qua­le è as­se­gna­to pri­ma del pri­mo viag­gio re­gi­stra­to sul fo­glio e, in se­gui­to, in ca­so di cam­bia­men­to di vei­co­lo, nel cor­so dell’uti­liz­za­zio­ne del fo­glio;
d)
la let­tu­ra del ta­chi­me­tro:
pri­ma del pri­mo viag­gio re­gi­stra­to sul fo­glio,
al­la fi­ne dell’ul­ti­mo viag­gio re­gi­stra­to sul fo­glio,
in ca­so di cam­bia­men­to di vei­co­lo du­ran­te la gior­na­ta di ser­vi­zio (con­ta­to­re del vei­co­lo al qua­le è sta­to as­se­gna­to e con­ta­to­re del vei­co­lo al qua­le sa­rà as­se­gna­to);
e)
se del ca­so, l’ora del cam­bio di vei­co­lo.

5bis. Il con­du­cen­te in­tro­du­ce nell’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo con­for­me all’ap­pen­di­ce 1B il sim­bo­lo del Pae­se in cui ini­zia e quel­lo del Pae­se in cui ter­mi­na il suo pe­rio­do di la­vo­ro gior­na­lie­ro.

L’im­mis­sio­ne dei da­ti sum­men­zio­na­ti è at­ti­va­ta dal con­du­cen­te; es­sa può es­se­re in­te­ra­men­te ma­nua­le, ma an­che au­to­ma­ti­ca nel ca­so in cui l’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo sia col­le­ga­to a un si­ste­ma di po­si­zio­na­men­to sa­tel­li­ta­re.

6. L’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo de­fi­ni­to nell’ap­pen­di­ce 1de­ve es­se­re con­ce­pi­to in mo­do da con­sen­ti­re agli agen­ti in­ca­ri­ca­ti del con­trol­lo di leg­ge­re, pre­via even­tua­le aper­tu­ra dell’ap­pa­rec­chio, sen­za de­for­ma­re in mo­do per­ma­nen­te, dan­neg­gia­re o in­su­di­cia­re il fo­glio, le re­gi­stra­zio­ni re­la­ti­ve al­le no­ve ore che pre­ce­do­no l’ora di con­trol­lo.

Gli ap­pa­rec­chi de­vo­no inol­tre es­se­re con­ce­pi­ti in mo­do ta­le da con­sen­ti­re di ve­ri­fi­ca­re, sen­za aper­tu­ra del­la cu­sto­dia, che le re­gi­stra­zio­ni ven­go­no ef­fet­tua­te.

7. a) Il con­du­cen­te al vo­lan­te di un vei­co­lo mu­ni­to di un ap­pa­rec­chio di con­trol­lo con­for­me all’ap­pen­di­ce 1 de­ve es­se­re in gra­do di pre­sen­ta­re ogni qual­vol­ta gli agen­ti di con­trol­lo lo ri­chie­da­no:

i)
i fo­gli di re­gi­stra­zio­ne del­la set­ti­ma­na in cor­so e quel­li uti­liz­za­ti dal con­du­cen­te stes­so nei quin­di­ci gior­ni pre­ce­den­ti;
ii)
la car­ta del con­du­cen­te se è ti­to­la­re di una sif­fat­ta car­ta; e
iii)
ogni re­gi­stra­zio­ne ma­nua­le e ta­bu­la­to fat­ti nel­la set­ti­ma­na in cor­so e nei quin­di­ci gior­ni pre­ce­den­ti, co­me ri­chie­sto dal pre­sen­te ac­cor­do.

A par­ti­re dal­la da­ta di ap­pli­ca­zio­ne de­fi­ni­ta all’ar­ti­co­lo 13­bis del pre­sen­te ac­cor­do, le du­ra­te di cui ai pun­ti i) e iii) com­pren­de­ran­no la gior­na­ta in cor­so e i 28 gior­ni pre­ce­den­ti.

b)
Il con­du­cen­te al vo­lan­te di un vei­co­lo mu­ni­to di un ap­pa­rec­chio di con­trol­lo con­for­me all’ap­pen­di­ce 1B de­ve es­se­re in gra­do di pre­sen­ta­re ogni qual­vol­ta un agen­te di con­trol­lo lo ri­chie­da:
i)
la car­ta di con­du­cen­te di cui è ti­to­la­re;
ii)
ogni re­gi­stra­zio­ne ma­nua­le e ta­bu­la­to fat­ti du­ran­te la set­ti­ma­na in cor­so e nei quin­di­ci gior­ni pre­ce­den­ti, co­me sta­bi­li­to dal pre­sen­te ac­cor­do;
iii)
i fo­gli di re­gi­stra­zio­ne cor­ri­spon­den­ti al­lo stes­so pe­rio­do di cui al pun­to pre­ce­den­te du­ran­te il qua­le ha gui­da­to un vei­co­lo mu­ni­to di un ap­pa­rec­chio di con­trol­lo con­for­me all’ap­pen­di­ce 1.
A par­ti­re dal­la da­ta di ap­pli­ca­zio­ne de­fi­ni­ta all’ar­ti­co­lo 13bis del pre­sen­te ac­cor­do, le du­ra­te di cui al pun­to ii) com­pren­de­ran­no la gior­na­ta in cor­so e i 28 gior­ni pre­ce­den­ti.

c) Un agen­te au­to­riz­za­to può con­trol­la­re il ri­spet­to del pre­sen­te ac­cor­do esa­mi­nan­do i fo­gli di re­gi­stra­zio­ne, i da­ti in­di­ca­ti o stam­pa­ti che so­no sta­ti re­gi­stra­ti dall’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo o dal­la car­ta del con­du­cen­te e, se que­sti man­ca­no, esa­mi­nan­do qual­sia­si al­tro do­cu­men­to pro­ban­te che con­sen­ta di giu­sti­fi­ca­re il man­ca­to ri­spet­to di una di­spo­si­zio­ne qua­le quel­le pre­vi­ste dall’ar­ti­co­lo 13 pa­ra­gra­fi 2 e 3.

8. È vie­ta­to fal­si­fi­ca­re, can­cel­la­re o di­strug­ge­re le re­gi­stra­zio­ni ef­fet­tua­te sul fo­glio di re­gi­stra­zio­ne, i da­ti rac­col­ti nell’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo o la car­ta del con­du­cen­te, co­me pu­re i do­cu­men­ti stam­pa­ti dall’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo de­fi­ni­to all’ap­pen­di­ce 1B. È pa­ri­men­ti vie­ta­to ma­no­met­te­re l’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo, il fo­glio di re­gi­stra­zio­ne o la car­ta del con­du­cen­te e/o i do­cu­men­ti stam­pa­ti al­lo sco­po di fal­si­fi­ca­re le re­gi­stra­zio­ni, di ren­der­le inac­ces­si­bi­li o di di­strug­ger­le. Nes­sun di­spo­si­ti­vo che con­sen­ta di ef­fet­tua­re le ma­no­mis­sio­ni men­zio­na­te so­pra de­ve tro­var­si a bor­do del vei­co­lo.

Art.13  

1. Se l’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo è gua­sto o di­fet­to­so, il da­to­re di la­vo­ro de­ve far­lo ri­pa­ra­re da un mon­ta­to­re o da un’of­fi­ci­na au­to­riz­za­ti, non ap­pe­na le cir­co­stan­ze lo con­sen­ta­no.

Se il ri­tor­no al­la se­de può av­ve­ni­re so­lo do­po un pe­rio­do su­pe­rio­re a una set­ti­ma­na dal gior­no in cui è sta­to con­sta­ta­to il gua­sto o il di­fet­to di fun­zio­na­men­to, la ri­pa­ra­zio­ne de­ve es­se­re ef­fet­tua­ta stra­da fa­cen­do.

Le par­ti con­traen­ti pos­so­no ri­ser­var­si la pos­si­bi­li­tà di at­tri­bui­re al­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti la fa­col­tà di vie­ta­re l’uti­liz­za­zio­ne del vei­co­lo nel ca­so in cui il gua­sto o il di­fet­to non sia­no sta­ti ri­pa­ra­ti nel ri­spet­to del­le con­di­zio­ni sta­bi­li­te so­pra.

2. a) Du­ran­te il pe­rio­do in cui l’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo è gua­sto o di­fet­to­so, se le in­di­ca­zio­ni re­la­ti­ve ai grup­pi di tem­po non so­no più re­gi­stra­te o stam­pa­te cor­ret­ta­men­te dall’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo, il con­du­cen­te le ri­por­ta sul (sui) fo­glio (fo­gli) di re­gi­stra­zio­ne o su un fo­glio ap­pro­pria­to, da al­le­ga­re al fo­glio di re­gi­stra­zio­ne o al­la car­ta del con­du­cen­te, sul qua­le è te­nu­to inol­tre a ri­por­ta­re gli ele­men­ti che con­sen­to­no di iden­ti­fi­car­lo (co­gno­me e nu­me­ro del­la sua pa­ten­te di gui­da op­pu­re co­gno­me e nu­me­ro del­la sua car­ta del con­du­cen­te), com­pre­sa la sua fir­ma.

b)
Se la car­ta del con­du­cen­te è de­te­rio­ra­ta, non fun­zio­na, è an­da­ta per­sa o non è in pos­ses­so del con­du­cen­te, que­st’ul­ti­mo de­ve:
i)
all’ini­zio del viag­gio, stam­pa­re le in­di­ca­zio­ni del vei­co­lo gui­da­to dal con­du­cen­te, in­se­ren­do su ta­le ta­bu­la­to:
in­for­ma­zio­ni det­ta­glia­te che con­sen­to­no di iden­ti­fi­ca­re il con­du­cen­te (no­me, nu­me­ro del­la car­ta del con­du­cen­te o del­la pa­ten­te di gui­da), com­pre­sa la fir­ma,
i pe­rio­di di cui al pa­ra­gra­fo 3, se­con­do trat­ti­no, let­te­re b), c) e d) dell’ar­ti­co­lo 12;
ii)
al ter­mi­ne del viag­gio, stam­pa­re le in­for­ma­zio­ni re­la­ti­ve ai pe­rio­di di tem­po re­gi­stra­ti dall’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo, re­gi­stra­re i pe­rio­di di al­tre man­sio­ni, di­spo­ni­bi­li­tà e ri­po­so ri­spet­to al ta­bu­la­to pre­di­spo­sto all’ini­zio del viag­gio, se non re­gi­stra­ti dal ta­chi­gra­fo, e ri­por­ta­re su ta­le do­cu­men­to gli ele­men­ti che con­sen­ta­no di iden­ti­fi­ca­re il con­du­cen­te (no­me, nu­me­ro del­la car­ta del con­du­cen­te o del­la pa­ten­te di gui­da), com­pre­sa la fir­ma del con­du­cen­te.

3. In ca­so di de­te­rio­ra­men­to o cat­ti­vo fun­zio­na­men­to del­la sua car­ta, il con­du­cen­te la re­sti­tui­sce all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te del­la par­te con­traen­te in cui egli ha re­si­den­za con­sue­ta. Il fur­to del­la car­ta del con­du­cen­te de­ve es­se­re di­chia­ra­to in de­bi­ta for­ma al­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti del­la par­te con­traen­te do­ve il fur­to ha avu­to luo­go.

La per­di­ta del­la car­ta del con­du­cen­te de­ve es­se­re di­chia­ra­ta in de­bi­ta for­ma pres­so le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti del­la par­te con­traen­te che l’ha ri­la­scia­ta e pres­so le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti del­la par­te con­traen­te in cui il con­du­cen­te ha re­si­den­za con­sue­ta, nel ca­so in cui ta­li au­to­ri­tà fos­se­ro di­ver­se.

Il con­du­cen­te può con­ti­nua­re a con­dur­re il suo vei­co­lo sen­za la sua car­ta del con­du­cen­te du­ran­te un pe­rio­do mas­si­mo di 15 gior­ni di ca­len­da­rio, o du­ran­te un pe­rio­do più lun­go se ciò sia ne­ces­sa­rio per ri­con­dur­re il vei­co­lo al­la se­de dell’azien­da, a con­di­zio­ne che egli pos­sa giu­sti­fi­ca­re l’im­pos­si­bi­li­tà di pre­sen­ta­re o di uti­liz­za­re la sua car­ta du­ran­te ta­le pe­rio­do.

Se le au­to­ri­tà del­la par­te con­traen­te in cui il con­du­cen­te ha re­si­den­za con­sue­ta so­no di­ver­se da quel­le che gli han­no ri­la­scia­to la car­ta del con­du­cen­te e se so­no chia­ma­te a rin­no­var­la, so­sti­tuir­la o cam­biar­la, es­se in­for­ma­no le au­to­ri­tà che han­no ri­la­scia­to la car­ta pre­ce­den­te dei mo­ti­vi esat­ti del rin­no­vo, del­la so­sti­tu­zio­ne o del­lo scam­bio.

Art. 14  

1. In ap­pli­ca­zio­ne dell’ar­ti­co­lo 13 pa­ra­gra­fo 2 com­ma b) dell’ac­cor­do, i con­du­cen­ti che, du­ran­te il pe­rio­do tran­si­to­rio di quat­tro an­ni di cui al pa­ra­gra­fo 1 del­lo stes­so ar­ti­co­lo, si tro­va­no al vo­lan­te, in cir­co­la­zio­ne in­ter­na­zio­na­le, di un vei­co­lo mu­ni­to di un ap­pa­rec­chio di con­trol­lo di­gi­ta­le con­for­me all’ap­pen­di­ce 1B del pre­sen­te al­le­ga­to e ai qua­li le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti non han­no an­co­ra po­tu­to ri­la­scia­re la car­ta del con­du­cen­te de­vo­no es­se­re in gra­do di pre­sen­ta­re, in ca­so di re­qui­si­zio­ne, gli scon­tri­ni stam­pa­ti o i ri­le­va­men­ti che in­di­ca­no i lo­ro ora­ri du­ran­te la set­ti­ma­na in cor­so e, ad ogni mo­do, lo scon­tri­no e/o il ri­le­va­men­to cor­ri­spon­den­te al lo­ro ul­ti­mo gior­no di gui­da du­ran­te la set­ti­ma­na pre­ce­den­te.

2. Il pa­ra­gra­fo 1 non si ap­pli­ca ai con­du­cen­ti di vei­co­li im­ma­tri­co­la­ti in un Pae­se in cui la car­ta del con­du­cen­te è ob­bli­ga­to­ria. I con­du­cen­ti so­no tut­ta­via te­nu­ti a pre­sen­ta­re gli scon­tri­ni stam­pa­ti in ca­so di re­qui­si­zio­ne.

3. Gli scon­tri­ni stam­pa­ti di cui al pa­ra­gra­fo 1 del pre­sen­te ar­ti­co­lo de­vo­no con­te­ne­re tut­ti gli ele­men­ti di in­for­ma­zio­ne che con­sen­ta­no di iden­ti­fi­ca­re il con­du­cen­te (co­gno­me e nu­me­ro del­la sua pa­ten­te di gui­da), ivi com­pre­sa la sua fir­ma.

Appendice 1

Condizioni di costruzione, di prova, di montaggio e di controllo

I. Definizioni

Ai sensi del presente allegato, s’intende per:

a) apparecchio di controllo:

apparecchio destinato ad essere montato a bordo di veicoli stradali per indicare e registrare in modo automatico o semiautomatico dati sulla marcia di questi veicoli e su certi tempi di lavoro dei loro conducenti;

b) foglio di registrazione:

foglio concepito per ricevere e fissare registrazioni, da collocare nell’appa­recchio di controllo e sul quale i dispositivi scriventi dell’apparecchio tracciano in modo continuo i diagrammi dei dati da registrare;

c) costante dell’apparecchio di controllo:

caratteristica numerica che esprime il valore del segnale di entrata necessario per ottenere l’indicazione e la registrazione della distanza percorsa di 1 km; questa costante deve essere espressa in giri per chilometro (k = … giri/km) o in impulsi per chilometro (k = … imp/km);

d) coefficiente caratteristico del veicolo:

caratteristica numerica che esprime il valore del segnale d’uscita emesso dal pezzo previsto sul veicolo per il raccordo dell’apparecchio di controllo (presa di uscita del cambio in certi casi, ruota del veicolo in altri), quando il veicolo percorre la distanza di un chilometro misurata in condizioni normali di prova (vedi capitolo VI punto 4 della presente appendice). Il coefficiente caratteristico viene espresso in giri per chilometro (w = … giri/km) o impulsi per chilometro (w = … imp/km);

e) circonferenza effettiva dei pneumatici delle ruote:

media delle distanze percorse da ciascuna delle ruote che imprimono il movimento al veicolo (ruote motrici) durante una rotazione completa. La misurazione di queste distanze deve essere effettuata in condizioni normali di impiego (vedi capitolo VI punto 4 della presente appendice) e viene espressa con: 1 = … mm.

II. Caratteristiche generali e funzioni dell’apparecchio di controllo

L’apparecchio deve fornire la registrazione dei seguenti elementi:

1.
distanza percorsa dal veicolo;
2.
velocità del veicolo;
3.
tempo di guida;
4.
altri tempi di lavoro e tempo di disponibilità;
5.
interruzioni di lavoro e tempi di riposo giornaliero;
6.
apertura della custodia contenente il foglio di registrazione;
7.
per gli apparecchi elettronici funzionanti sulla base di segnali trasmessi elettricamente dal sensore di distanza e di velocità, ogni taglio d’alimentazione superiore a 100 millisecondi dell’apparecchio (esclusa l’illuminazione), del­l’alimentazione del sensore di distanza e di velocità e ogni tagli del segnale del sensore di distanza e di velocità.

Per i veicoli utilizzati da due conducenti, l’apparecchio deve consentire la registrazione dei tempi di cui ai punti 3–5, simultaneamente e in modo differenziato su due fogli distinti.

III. Condizioni di costruzione dell’apparecchio di controllo

A. Prescrizioni generali

1. Per l’apparecchio di controllo sono prescritti i seguenti dispositivi:

a)
dispositivi indicatori:
della distanza percorsa (contatore totalizzatore),
della velocità (tachimetro),
del tempo (orologio);
b)
dispositivi registratori comprendenti:
un registratore della distanza percorsa,
un registratore della velocità,
uno o più registratori del tempo rispondenti alle condizioni fissate al capitolo III sezione C punto 4;
c)
un dispositivo segnalatore che indica sul foglio di registrazione
ciascuna apertura della custodia contenente tale foglio,
per gli apparecchi elettronici di cui al punto 7 del capitolo 11, ogni taglio di alimentazione superiore a 100 millisecondi dell’apparecchio (esclusa l’illuminazione), al più tardi al momento della rialimentazione,
per gli apparecchi elettronici di cui al punto 7 del capitolo 11, ogni taglio di alimentazione superiore a 100 millisecondi del sensore di distanza e di velocità e ogni taglio del segnale del sensore di distanza e di velocità.

2. L’eventuale presenza nell’apparecchio di altri dispositivi oltre a quelli sopra elencati non deve compromettere il buon funzionamento dei dispositivi obbligatori né ostacolarne la lettura. L’apparecchio deve essere presentato per l’omologazione munito degli eventuali dispositivi complementari.

3. Materiali

a)
Tutti gli elementi costitutivi dell’apparecchio di controllo devono essere realizzati con materiali dotati di stabilità e di resistenza meccanica sufficienti e con caratteristiche elettriche e magnetiche invariabili.
b)
Ogni cambiamento di un elemento dell’apparecchio o della natura dei materiali impiegati per la sua fabbricazione deve essere approvato, prima dell’uso, dall’autorità che ha omologato l’apparecchio.

4. Misurazione della distanza percorsa

Le distanze percorse possono essere totalizzate e registrate:

in marcia avanti e in marcia indietro; oppure
unicamente in marcia avanti.

L’eventuale registrazione delle manovre di marcia indietro non devono assolutamente influire sulla chiarezza e la precisione delle altre registrazioni.

5. Misurazione della velocità

a)
Il campo di misurazione dell’indicatore della velocità è stabilito dal certificato di omologazione del modello.
b)
La frequenza propria e il dispositivo di smorzamento del meccanismo di misurazione devono essere tali che i dispositivi indicatore e registratore della velocità possano, nell’ambito del campo di misurazione, seguire le accelerazioni fino a 2 m/s2, entro i limiti delle tolleranze ammesse.

6. Misurazione del tempo (orologio)

a)
Il comando del dispositivo di regolazione dell’orologio deve trovarsi all’in­terno di una custodia contenente il foglio di registrazione, di cui ciascuna apertura viene registrata automaticamente sul foglio di registrazione.
b)
Se il meccanismo di avanzamento del foglio di registrazione è comandato dall’orologio, la durata di funzionamento corretto di quest’ultimo, dopo completa ricarica, deve superare di almeno il 10 per cento la durata di registrazione corrispondente alla carica massima di fogli dell’apparecchio.

7. Illuminazione e protezione

a)
I dispositivi indicatori dell’apparecchio devono essere muniti di un’illumina­zione adeguata antiabbagliante.
b)
Per le normali condizioni di utilizzazione, tutte le parti interne dell’appa­recchio devono essere protette contro l’umidità e la polvere. Esse devono inoltre essere protette contro l’accessibilità mediante involucri che devono poter essere sigillati.

B. Dispositivi indicatori

1. Indicatore della distanza percorsa (contatore totalizzatore)

a)
Il valore della graduazione più piccola del dispositivo indicatore della distanza percorsa deve essere di 0,1 km. Le cifre che indicano gli ettometri devono essere nettamente distinguibili da quelle che indicano i numeri interi di chilometri.
b)
Le cifre del contatore totalizzatore devono essere chiaramente leggibili ed avere un’altezza apparente di almeno 4 mm.
c)
Il contatore totalizzatore deve poter indicare fino a 99 999,9 km almeno.

2. Indicatore della velocità (tachimetro)

a)
All’interno del campo di misurazione, la graduazione della velocità dev’es­sere graduata uniformemente per intervalli di 1, 2, 5 oppure 10 km/h. Il valore in velocità della scala (intervallo compreso fra due segni di riferimento successivi) non deve superare il 10 % della velocità massima che figura alla fine del campo di misurazione.
b)
Il settore di indicazione non deve essere numerato oltre il campo di misurazione.
c)
La lunghezza dell’intervallo della graduazione corrispondente ad una differenza di velocità di 10 km/h non deve essere inferiore a 10 mm.
d)
Su un indicatore a lancetta, la distanza fra la lancetta e il quadrante non deve superare 3 mm.

3. Indicatore del tempo (orologio)

L’indicatore di tempo deve essere visibile dall’esterno dell’apparecchio e la lettura deve essere sicura, facile e non ambigua.

C. Dispositivi registratori

1. Prescrizioni generali

a)
In ogni apparecchio, indipendentemente dalla forma del foglio di registrazione (nastro o disco), si deve prevedere un punto di riferimento che permetta di collocare correttamente il foglio di registrazione in modo da garantire la corrispondenza fra l’ora indicata dall’orologio e la marcatura oraria sul foglio.
b)
Il meccanismo che trascina il foglio di registrazione deve garantire che quest’ultimo scorra senza gioco e possa venire collocato e tolto liberamente.
c)
Il dispositivo di avanzamento del foglio di registrazione, nel caso in cui quest’ultimo abbia forma di disco, sarà comandato dal meccanismo dell’oro­logio. In questo caso il movimento di rotazione del foglio sarà continuo ed uniforme con una velocità minima di 7 mm/h misurata sul bordo interno della corona circolare che delimita la zona di registrazione della velocità. Negli apparecchi del tipo a nastro, se il dispositivo di avanzamento dei fogli è comandato dal meccanismo dell’orologio, la velocità di avanzamento in linea retta sarà di 10 mm/h almeno.
d)
Le registrazioni della distanza percorsa, della velocità del veicolo e dell’apertura della custodia contenente il foglio (i fogli) di registrazione devono essere automatiche.

2. Registrazioni della distanza percorsa

a)
Ogni distanza di 1 km percorsa deve essere rappresentata sul diagramma mediante una variazione di almeno 1 mm della coordinata corrispondente.
b)
Anche a velocità che raggiungono il limite superiore del campo di misurazione, il diagramma dei percorsi deve essere chiaramente leggibile.

3. Registrazioni della velocità

a)
La punta scrivente per la registrazione della velocità deve avere, in linea di massima, un movimento rettilineo perpendicolare alla direzione dello scorrimento del foglio di registrazione, indipendentemente dalla forma di quest’ultimo.
Tuttavia, si può ammettere un movimento curvilineo della punta scrivente se vengono adempiute le seguenti condizioni:
il tracciato descritto da detta punta è perpendicolare alla circonferenza media (nel caso di fogli a forma di dischi) o all’asse della zona riservata alla registrazione della velocità (nel caso di foglio a forma di nastri);
il rapporto fra il raggio di curvatura del tracciato descritto dalla punta e la larghezza della zona riservata alla registrazione della velocità non è inferiore a 2,4: 1 per qualsiasi forma di foglio di registrazione;
le varie graduazioni della scala del tempo devono attraversare la zona di registrazione secondo una curva con lo stesso raggio del tracciato descritto dalla punta scrivente. La distanza tra le gradazioni deve corrispondere al massimo a un’ora della scala del tempo.
b)
Ogni variazione di 10 km/h della velocità deve essere rappresentata sul diagramma mediante una variazione di almeno 1,5 mm della coordinata corrispondente

4. Registrazione dei tempi

a)
L’apparecchio deve registrare il tempo di guida in modo totalmente automatico. Deve inoltre registrare, eventualmente mediante la manovra di un comando adeguato, gli altri gruppi di tempi come segue:

i)
sotto il simbolo

: il tempo di guida;

ii)
sotto il simbolo

: tutti gli altri tempi di lavoro;

iii)
sotto il simbolo

: il tempo di disponibilità, ovvero:

il tempo d’attesa, ossia il periodo durante il quale ai conducenti è richiesta la permanenza sul posto di lavoro soltanto per rispondere ad eventuali chiamate al fine di iniziare o riprendere la guida o di eseguire altri lavori;
il tempo trascorso a fianco di un conducente durante la marcia del veicolo;
il tempo trascorso in cuccetta durante la marcia del veicolo;

iv)
sotto il simbolo

: le interruzioni di guida e i periodi di riposo giornaliero.

Ciascuna parte contraente può permettere, per i fogli di registrazione utilizzati sui veicoli immatricolati nel suo territorio, che i periodi di tempo di cui alle lettere ii) e iii) siano tutti registrati sotto il simbolo .
b)
Le caratteristiche dei tracciati, le loro posizioni relative ed eventualmente i segni previsti nel punto 4a) devono consentire di riconoscere chiaramente la natura dei differenti tempi. La natura dei vari gruppi di tempi è rappresentata nel diagramma mediante differenze di spessore dei tratti relativi o mediante qualsiasi altro sistema almeno altrettanto efficace per quanto concerne la leggibilità e l’interpretazione del diagramma.
c)
Nel caso di veicoli utilizzati da un equipaggio composto di più membri le registrazioni di cui al punto 4a) devono essere operate su due fogli distinti, ciascuno per un conducente. In tal caso, l’avanzamento dei vari fogli deve essere effettuato dallo stesso meccanismo o da meccanismi sincronizzati.

D. Dispositivi di chiusura

1. La custodia contenente il foglio o i fogli di registrazione e il comando del dispositivo per rimettere l’orologio deve essere munita di una serratura.

2. Ogni apertura della custodia contenente il foglio o i fogli di registrazione e il comando del dispositivo per rimettere l’orologio deve essere marcata automaticamente sul foglio o sui fogli.

E. Iscrizioni

1. Sul quadrante dell’apparecchio devono figurare le seguenti iscrizioni

in prossimità del numero indicato dal contatore totalizzatore, l’unità di misura delle distanze espressa dal simbolo «km»,
in prossimità della scala delle velocità, l’indicazione «km/h»,
il campo di misurazione del tachimetro sotto la forma «Vmin … km/h, Vmax … km/h». Questa indicazione non è necessaria se figura sulla targa segnaletica dell’apparecchio.

Queste prescrizioni non si applicano tuttavia agli apparecchi di controllo omologati prima del 10 agosto 1970.

2. Sulla targa segnaletica incorporata nell’apparecchio devono figurare le seguenti indicazioni, visibili sull’apparecchio montato:

nome e indirizzo del fabbricante dell’apparecchio,
numero di fabbricazione e anno di costruzione,
marchio di omologazione del modello dell’apparecchio,
costante dell’apparecchio, sotto la forma «k = … giri/km» o «k = … imp/km»,
eventualmente campo di misurazione della velocità sotto la forma indicata nel punto 1,
se la sensibilità dello strumento all’angolo d’inclinazione può influenzare le indicazioni fornite dall’apparecchio oltre le tolleranze ammesse, l’orienta­mento angolare ammissibile sotto la forma:

dove α rappresenta un angolo misurato a partire dalla posizione orizzontale della faccia anteriore (orientata verso l’alto) dell’apparecchio per il quale è regolato lo strumento, e β e rappresentano rispettivamente gli scarti limite ammissibili verso l’alto e verso il basso rispetto all’angolo α.

F. Tolleranze massime (dispositivi indicatori e registratori)

1. Al banco di prova del montaggio:

a)
distanza percorsa:
±1 % della distanza reale e per una distanza reale almeno pari a 1 km;
b)
velocità:
±3 km/h rispetto alla velocità reale;
c)
tempi:
±2 minuti al giorno, con un massimo di 10 minuti in 7 giorni nel caso in cui la durata di marcia dell’orologio dopo la ricarica non è inferiore a questo periodo.

2. All’atto del montaggio:

a)
distanza percorsa:
±2 % della distanza reale e per una distanza reale almeno pari a 1 km;
b)
velocità:
±4 km/h rispetto alla velocità reale;
c)
tempi:
±2 minuti al giorno, oppure
±10 minuti ogni 7 giorni.

3. In uso:

a)
distanza percorsa:
±4 % della distanza reale e per una distanza reale almeno pari a 1 km;
b)
velocità:
±6 km/h rispetto alla velocità reale;
c)
tempi:
±2 minuti al giorno, oppure
±10 minuti ogni 7 giorni.

4. Le tolleranze massime elencate ai punti 1, 2 e 3 sono valide per temperature oscillanti fra 0 e 40 °C; le temperature vengono misurate in prossimità immediata dell’apparecchio.

5. Le tolleranze massime elencate ai punti 2 e 3 si intendono misurate nelle condizioni di cui al capitolo VI.

IV. Fogli di registrazione

A. Prescrizioni generali

1. I fogli di registrazione devono essere di qualità tale che non impediscano il normale funzionamento dell’apparecchio e che le registrazioni fattevi siano indelebili, chiaramente leggibili e identificabili.

I fogli di registrazione devono conservare le loro dimensioni e le loro registrazioni in condizioni igrometriche e di temperatura normali.

Deve inoltre essere possibile iscrivere sui fogli, senza deteriorarli e senza impedire la leggibilità delle registrazioni, le seguenti indicazioni:

a)
cognome e nome all’inizio dell’utilizzazione del foglio;
b)
data e luogo all’inizio e alla fine dell’utilizzazione del foglio;
c)
numero della targa del veicolo al quale è assegnato prima del primo viaggio registrato sul foglio e, in seguito, in caso di cambiamento di veicolo, nel corso dell’utilizzazione del foglio;
d)
la lettura del contachilometri:
prima del primo viaggio registrato sul foglio,
alla fine dell’ultimo viaggio registrato sul foglio,
in caso di cambio di veicolo durante la giornata di servizio (contatore del veicolo al quale è stato assegnato e contatore del veicolo al quale sarà assegnato);
e)
se del caso, l’ora del cambio di veicolo.

In condizioni normali di conservazione, le registrazioni devono potersi leggere con precisione durante almeno un anno.

2. La capacità minima di registrazione dei fogli, indipendente dalla loro forma, deve essere di 24 ore.

Se più dischi sono collegati fra di loro allo scopo di aumentare la capacità di registrazione continua ottenibile senza intervento del personale, i raccordi fra i differenti dischi devono essere attuati in modo che le registrazioni, nel passaggio da un disco all’altro, non presentino né interruzioni né sovrapposizioni.

B. Zone delle registrazioni e loro graduazioni

1. I fogli di registrazione presentano le seguenti zone di registrazione:

una zona riservata esclusivamente alle indicazioni relative alla velocità;
una zona riservata esclusivamente alle indicazioni relative alle distanze percorse;
una zona (o delle zone) per le indicazioni relative al tempo di guida, agli altri tempi di lavoro e al tempo di disponibilità, alle interruzioni di lavoro ed al riposo dei conducenti.

2. La zona riservata alla registrazione della velocità deve essere suddivisa in intervalli non superiori a 20 km/h. Su ciascuna linea di questa suddivisione deve essere indicata in cifre la velocità corrispondente. Il simbolo km/h deve figurare almeno una volta all’interno di questa zona. L’ultima linea di questa zona deve coincidere con il limite superiore del campo di misurazione.

3. La zona riservata alla registrazione dei percorsi deve essere stampata in modo da permettere una facile lettura del numero di chilometri percorsi.

4. La zona (o le zone) riservata(e) alla registrazione dei tempi di cui al punto 1 deve (devono) recare le indicazioni necessarie per individuare senza ambiguità i vari gruppi di tempi.

C. Indicazioni stampate sui fogli di registrazione

Ciascun foglio deve recare stampate le seguenti indicazioni:

nome e indirizzo o marchio del fabbricante;
marchio di omologazione del modello del foglio;
marchio di omologazione del (o dei) modello(i) di apparecchio(i) nel quale(i) il foglio è utilizzabile;
limite superiore della velocità registrabile stampata in chilometri per ora.

Inoltre su ciascun foglio deve essere impressa almeno una linea di indicazione dei tempi graduata in modo da permettere la lettura immediata del tempo per intervalli di 15 minuti, nonché un’agevole determinazione degli intervalli di 5 minuti.

D. Spazio libero per iscrizioni manoscritte

Uno spazio libero sui fogli deve essere previsto per permettere al conducente di riportarvi almeno le seguenti indicazioni manoscritte:

cognome e nome del membro dell’equipaggio;
data e luogo dell’inizio e della fine di utilizzazione del foglio;
numero (numeri) della targa d’immatricolazione del veicolo (dei veicoli) al quale (ai quali) il conducente è assegnato durante l’utilizzazione del foglio;
rilevamenti del contatore chilometrico del veicolo (dei veicoli) al quale (ai quali) il conducente è assegnato durante l’utilizzazione del foglio;
ora del cambio del veicolo.

V. Montaggio dell’apparecchio di controllo

A. Prescrizioni generali

1. Gli apparecchi di controllo devono essere montati sui veicoli in modo che il conducente possa sorvegliare facilmente dal suo posto l’indicatore di velocità, il contatore totalizzatore e l’orologio e che tutti i loro elementi, compresi quelli di trasmissione, vengano protetti contro ogni deterioramento casuale.

2. La costante dell’apparecchio di controllo deve poter essere adattata al coefficiente caratteristico del veicolo mediante un adeguato dispositivo chiamato adatta­tore.

I veicoli con più rapporti al ponte devono essere muniti di un dispositivo di commutazione per riportare automaticamente questi diversi rapporti a quello per il quale l’adattamento dell’apparecchio al veicolo viene effettuato dall’adattatore.

3. Una targhetta di montaggio ben visibile viene fissata sul veicolo in prossimità dell’apparecchio, o sull’apparecchio stesso, dopo la verifica durante il primo montaggio. Dopo ogni intervento da parte di un montatore o di un’officina autorizzati, che richieda una modifica della regolazione dell’installazione vera e propria, deve essere apposta una nuova targhetta in sostituzione della precedente.

Sulla targhetta devono essere riportate almeno le seguenti indicazioni:

nome, indirizzo o marchio del montatore o dell’officina autorizzati;
coefficiente caratteristico del veicolo sotto forma «w = … giri/km» o «w = … imp/km»;
circonferenza effettiva dei pneumatici delle ruote sotto forma «1 = … mm»;
data del rilevamento del coefficiente caratteristico del veicolo e della misurazione della circonferenza effettiva dei pneumatici delle ruote.

B. Sigilli

I seguenti elementi devono essere sigillati:

a)
la targhetta di montaggio, a meno che sia applicata in modo da non poter essere tolta senza distruggere le indicazioni;
b)
le parti estreme del collegamento tra l’apparecchio di controllo vero e proprio e il veicolo;
c)
l’adattatore vero e proprio e il suo inserimento nel circuito;
d)
il dispositivo di commutazione per i veicoli con più rapporti al ponte;
e)
i collegamenti dell’adattatore e del dispositivo di commutazione agli elementi di montaggio;
f)
gli involucri di cui al capitolo III sezione A punto 7b).

In casi particolari possono essere previsti, in occasione dell’omologazione del modello dell’apparecchio, altri sigilli, e sulla scheda di omologazione deve essere menzionata la posizione di tali sigilli.

Soltanto i sigilli di collegamento di cui alle lettere b), c) ed e) possono essere tolti in casi d’urgenza; ogni rimozione di questi sigilli deve formare oggetto di una giustificazione per iscritto, tenuta a disposizione dell’autorità competente.

VI. Verifiche e controlli

Le parti contraenti designano gli organismi che devono effettuare le verifiche ed i controlli.

1. Certificazione degli strumenti nuovi o riparati

Di ogni singolo apparecchio, nuovo o riparato, viene certificato il corretto funzionamento e l’esattezza delle indicazioni e registrazioni, nei limiti fissati nel capitolo III sezione F punto 1, mediante il sigillo di cui al capitolo V sezione B lettera f).

A tale scopo le parti contraenti possono istituire la verifica dell’origine, che costituisce il controllo e la conferma della conformità di un apparecchio nuovo o rimesso a nuovo con il modello omologato e/o con i requisiti prescritti dal regolamento compresi i suoi allegati, o delegare la certificazione stessa ai fabbricanti o ai loro mandatari.

2. Montaggio

All’atto del montaggio a bordo di un veicolo l’apparecchio e l’installazione nel suo complesso debbono essere conformi alle disposizioni relative agli errori massimi tollerati, di cui al capitolo III sezione F punto 2.

Le relative prove di controllo sono eseguite dal montatore o dall’officina autorizzati, sotto la loro responsabilità.

3. Controlli periodici

a)
Ogni due anni almeno si procede a controlli periodici degli apparecchi montati, che possono essere effettuati in occasione delle ispezioni tecniche degli autoveicoli.
Saranno in particolare controllati:
lo stato di buon funzionamento dell’apparecchio;
la presenza del marchio di omologazione sugli apparecchi;
la presenza della targhetta di montaggio;
l’integrità dei sigilli dell’apparecchio e degli altri elementi di montaggio;
la circonferenza effettiva dei pneumatici.
b)
Il controllo dell’osservanza delle disposizioni di cui al capitolo III sezione F punto 3 relativo agli errori massimi tollerati in esercizio, verrà eseguito almeno una volta ogni sei anni, ma ciascuno stato membro ha facoltà di prescrivere un termine più breve per i veicoli immatricolati nel proprio territorio. Questo controllo comporta obbligatoriamente la sostituzione della targhetta di montaggio.

4. Determinazione degli errori

La determinazione degli errori all’atto del montaggio e durante l’uso si effettua nelle seguenti condizioni, che devono essere considerate normali condizioni di prova:

veicolo a vuoto, in normali condizioni di marcia;
pressione dei pneumatici conforme alle indicazioni fornite dal fabbricante;
usura dei pneumatici nei limiti ammessi dalle prescrizioni in vigore;
movimento del veicolo: questo deve spostarsi mosso dal proprio motore, in linea retta, su un’area piana ad una velocità di 50 ±5 km/h; il controllo, a condizione che venga eseguito con una precisione analoga, può anche essere effettuato su un appropriato banco di prova.

Appendice 1B 47

47 Introdotta dalle mod. dei 27 feb. 2004/16 giu. 2006, in vigore per la Svizzera dal 16 giu. 2014 (RU 2007 2209).

Disposizioni relative a costruzione, prova, montaggio e controllo del materiale di registrazione digitale utilizzato nei trasporti su strada

Art. 1 Preambolo  

1. Poi­ché la pre­sen­te ap­pen­di­ce è un adat­ta­men­to dell’al­le­ga­to 1B del re­go­la­men­to (CEE) n. 3821/85 del Con­si­glio del 20 di­cem­bre 1985 re­la­ti­vo all’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo nel set­to­re dei tra­spor­ti su stra­da48, il con­te­nu­to di ta­le al­le­ga­to non è ri­pro­dot­to nell’AE­TR in con­si­de­ra­zio­ne del suo vo­lu­me e del suo ca­rat­te­re estre­ma­men­te tec­ni­co. Per ot­te­ne­re il te­sto uf­fi­cia­le com­ple­to e i suoi ul­te­rio­ri emen­da­men­ti, le par­ti con­traen­ti de­vo­no ri­fe­rir­si al­la Gaz­zet­ta uf­fi­cia­le dell’Unio­ne eu­ro­pea.

Il con­te­nu­to del­la pre­sen­te ap­pen­di­ce si li­mi­ta per­tan­to a un’in­tro­du­zio­ne che rin­via ai te­sti per­ti­nen­ti dell’Unio­ne eu­ro­pea e al­le pa­gi­ne del­la Gaz­zet­ta uf­fi­cia­le sul­le qua­li es­si so­no sta­ti pub­bli­ca­ti, se­gna­lan­do, me­dian­te ri­fe­ri­men­ti in­cro­cia­ti, i pun­ti par­ti­co­la­ri do­ve ta­le al­le­ga­to de­ve es­se­re ade­gua­to al con­te­sto dell’AE­TR.

2. Per fa­ci­li­ta­re la con­sul­ta­zio­ne di ta­le al­le­ga­to uni­ta­men­te agli ade­gua­men­ti ope­ra­ti per te­ne­re con­to del con­te­sto dell’AE­TR e da­re co­sì una vi­sio­ne glo­ba­le del te­sto […], una ver­sio­ne con­so­li­da­ta dell’ap­pen­di­ce 1B sa­rà ela­bo­ra­ta dal Se­gre­ta­ria­to del­la Com­mis­sio­ne eco­no­mi­ca per l’Eu­ro­pa del­le Na­zio­ni Uni­te. Es­sa, tut­ta­via, non avrà al­cu­na for­za di leg­ge. Se ne­ces­sa­rio, que­sta ver­sio­ne, pub­bli­ca­ta nel­le lin­gue uf­fi­cia­li del­la CEE-ONU, sa­rà ag­gior­na­ta.

48 Co­sì co­me emen­da­to dal re­go­la­men­to (CE) n. 2135/98 del Con­si­glio il 24 set. 1998 (GU L 274 del 9 ott. 1998), e dai re­go­la­men­ti del­la Com­mis­sio­ne (CE) n. 1360/2002 del 13 giu. 2002 (GU L 207 del 5 ago. 2002, ret­ti­fi­ca GU L 77 del 13 mar. 2004) e n. 432/2004 del 5 mar. 2004 (GU L 71 del 10 mar. 2004).

Art. 2 Disposizioni introduttive all’appendice 1B  

1. Con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 1 pa­ra­gra­fo 1, le par­ti con­traen­ti so­no in­vi­ta­te a ri­fe­rir­si, per con­sul­ta­re l’al­le­ga­to 1B, ai re­go­la­men­ti del­la Com­mis­sio­ne (CE) n. 1360/2002 del 13 giu­gno 2002 e n. 432/2004 del 5 mar­zo 2004 (si ve­da il rin­vio qui di se­gui­to per le da­te del­la lo­ro pub­bli­ca­zio­ne sul­la Gaz­zet­ta uf­fi­cia­le dell’Unio­ne eu­ro­pea) che ade­gua­no per la set­ti­ma e per l’ot­ta­va vol­ta al pro­gres­so tec­ni­co il re­go­la­men­to (CEE) n. 3821/85 re­la­ti­vo all’ap­pa­rec­chio di con­trol­lo nel set­to­re dei tra­spor­ti su stra­da.

2. Ai fi­ni del­la pre­sen­te ap­pen­di­ce:

2.1 I ter­mi­ni che fi­gu­ra­no nel­la co­lon­na di si­ni­stra de­vo­no es­se­re so­sti­tui­ti con i ter­mi­ni cor­ri­spon­den­ti che fi­gu­ra­no nel­la co­lon­na di de­stra:

Ter­mi­ni uti­liz­za­ti nell’al­le­ga­to 1B

Ter­mi­ni uti­liz­za­ti nell’AE­TR

Sta­to mem­bro

so­sti­tui­to con:

par­te con­traen­te

SM

PC

al­le­ga­to (1B)

ap­pen­di­ce (1B)

ap­pen­di­ce

sot­to-ap­pen­di­ce

Re­go­la­men­to

ac­cor­do o AE­TR

Co­mu­ni­tà

CEE‑ONU

2.2 I ri­fe­ri­men­ti ai te­sti giu­ri­di­ci che fi­gu­ra­no nel­la co­lon­na di si­ni­stra de­vo­no es­se­re so­sti­tui­ti con i ri­fe­ri­men­ti che fi­gu­ra­no nel­la co­lon­na di de­stra:

Te­sti giu­ri­di­ci del­la
Co­mu­ni­tà eu­ro­pea

Te­sti giu­ri­di­ci di com­pe­ten­za del­la Com­mis­sio­ne eco­no­mi­ca per l’Eu­ro­pa

Re­go­la­men­to
n. 3820/85/CEE
del Con­si­glio

so­sti­tui­to con:

AE­TR

Di­ret­ti­va
n. 92/23/CEE
del Con­si­glio

Re­go­la­men­to CEE n. 54

Di­ret­ti­va n. 95/54/CE
del­la Com­mis­sio­ne che
ade­gua al pro­gres­so tec­ni­co
la di­ret­ti­va n. 72/245/CEE
del Con­si­glio

Re­go­la­men­to CEE n. 10

2.3 Qui di se­gui­to si for­ni­sce la li­sta di te­sti o di di­spo­si­zio­ni per i qua­li non esi­ste un equi­va­len­te CEE-ONU o che ne­ces­si­ta­no un com­ple­men­to d’in­for­ma­zio­ne. Que­sti te­sti o in­for­ma­zio­ni so­no ci­ta­ti so­lo pro me­mo­ria.

2.3.1 Il li­mi­te per la re­go­la­zio­ne del li­mi­ta­to­re di ve­lo­ci­tà, co­me sta­bi­li­to dall’al­le­ga­to 1B/dall’ap­pen­di­ce 1B pun­to I (De­fi­ni­zio­ni) let­te­ra bb) è con­for­me al­le di­spo­si­zio­ni del­la di­ret­ti­va n. 92/6/CEE del 10 feb­bra­io 1992 (GU L 57 del 02/03/1992).

2.3.2 La mi­su­ra­zio­ne del­le di­stan­ze, co­me sta­bi­li­ta dall’al­le­ga­to 1B/dall’ap­pen­di­ce 1B pun­to I (De­fi­ni­zio­ni) let­te­ra u), è con­for­me al­le di­spo­si­zio­ni del­la di­ret­ti­va n. 97/27/CE del Con­si­glio del 22 lu­glio 1997, co­sì co­me emen­da­ta nell’ul­ti­ma ver­sio­ne (GU L 233 del 25/08/1997).

2.3.3 L’iden­ti­fi­ca­zio­ne del vei­co­lo, co­me sta­bi­li­ta dall’al­le­ga­to 1B/dall’ap­pen­di­ce 1B pun­to I (De­fi­ni­zio­ni) let­te­ra nn), è con­for­me al­le di­spo­si­zio­ni del­la di­ret­ti­va n. 76/114/CEE del Con­si­glio del 18 di­cem­bre 1975 (GU L 24 del 30/01/1976).

2.3.4 Le pre­scri­zio­ni in ma­te­ria di si­cu­rez­za de­vo­no es­se­re con­for­mi al­le di­spo­si­zio­ni pre­vi­ste dal­la rac­co­man­da­zio­ne n. 95/144/CE del Con­si­glio, del 7 apri­le 1995, su cri­te­ri co­mu­ni per la va­lu­ta­zio­ne del­la si­cu­rez­za del­le tec­no­lo­gie d’in­for­ma­zio­ne (GU L 93 del 26/04/1995).

2.3.5 La pro­te­zio­ne del­le per­so­ne fi­si­che per quan­to con­cer­ne il trat­ta­men­to di da­ti a ca­rat­te­re per­so­na­le e la li­be­ra cir­co­la­zio­ne di que­sti da­ti de­vo­no es­se­re con­for­mi al­le di­spo­si­zio­ni del­la di­ret­ti­va n. 95/46/CE del Con­si­glio, del 24 ot­to­bre 1995, co­sì co­me emen­da­ta nell’ul­ti­ma ver­sio­ne (GU L 281 del 23/11/1995).

2.4 Al­tre di­spo­si­zio­ni che de­vo­no es­se­re mo­di­fi­ca­te o abro­ga­te:

2.4.1 il te­no­re del­la di­spo­si­zio­ne 172 è abro­ga­to e so­sti­tui­to dal­la men­zio­ne «ri­ser­va­to»;

2.4.2 la di­spo­si­zio­ne 174 è mo­di­fi­ca­ta co­me se­gue:

«il se­gno di­stin­ti­vo del­la par­te con­traen­te che ha ri­la­scia­to la car­ta. I se­gni di­stin­ti­vi del­le par­ti con­traen­ti che non so­no mem­bro dell’Unio­ne eu­ro­pea so­no quel­li de­fi­ni­ti dal­la con­ven­zio­ne di Vien­na del 196849 sul­la cir­co­la­zio­ne stra­da­le e dal­la con­ven­zio­ne di Gi­ne­vra del 1949 sul­la cir­co­la­zio­ne stra­da­le.»;

2.4.3 il rin­vio al­la ban­die­ra dell’Unio­ne eu­ro­pea, se­gui­to dal­la si­gla SM («Sta­to mem­bro») nel­la di­spo­si­zio­ne 178 è so­sti­tui­to dal­la si­gla «PC» («par­ti con­traen­ti»); l’in­di­ca­zio­ne del­la ban­die­ra del­le par­ti con­traen­ti che non so­no mem­bro dell’Unio­ne eu­ro­pea è fa­col­ta­ti­vo;

2.4.4 la di­spo­si­zio­ne 181 è mo­di­fi­ca­ta co­me se­gue:

«D’ac­cor­do con il se­gre­ta­ria­to del­la CEE-ONU, le par­ti con­traen­ti pos­so­no ag­giun­ge­re co­lo­ri o mar­chi, ad esem­pio mar­chi di si­cu­rez­za, che non de­vo­no tut­ta­via pre­giu­di­ca­re l’ap­pli­ca­zio­ne del­le al­tre di­spo­si­zio­ni del­la pre­sen­te ap­pen­di­ce.»;

2.4.5 la di­spo­si­zio­ne 278 è mo­di­fi­ca­ta co­me se­gue:

«Un so­lo e me­de­si­mo or­ga­no com­pe­ten­te ef­fet­tua le pro­ve di in­te­ro­pe­ra­bi­li­tà.»;

2.4.6 le di­spo­si­zio­ni 291–295 so­no abro­ga­te e so­sti­tui­te dal­la men­zio­ne «ri­ser­va­to»;

2.4.7 nell’ap­pen­di­ce 9/nel­la sot­to-ap­pen­di­ce 9 dell’AE­TR (Omo­lo­ga­zio­ne per ti­po – Li­sta dei te­st mi­ni­mi pre­scrit­ti), 1, 1-1, il pe­rio­do in­tro­dut­ti­vo è mo­di­fi­ca­to co­me se­gue:

«L’omo­lo­ga­zio­ne per ti­po del ma­te­ria­le (o di un ele­men­to) di re­gi­stra­zio­ne o del­la car­ta del ta­chi­gra­fo si fon­da su:».

Appendice 2 50

50 Aggiornata dalle mod. dei 27 feb. 2004/16 giu. 2006 (RU 2007 2209) e del 20 set. 2010, in vigore per la Svizzera dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

Marchio e schede di omologazione

I. Marchio di omologazione

1. Il marchio di omologazione è composto:

di un rettangolo, all’interno del quale si trova la lettera «e» minuscola seguita da un numero distintivo o del Paese che ha rilasciato l’omologa­zione, come segue:

Germania

– 1

Danimarca

– 18

Bulgaria

– 34

Francia

– 2

Romania

– 19

Kazakistan

– 35

Italia

– 3

Polonia

– 20

Lituania

– 36

Paesi Bassi

– 4

Portogallo

– 21

Turchia

– 37

Svezia

– 5

Federazione
Russa

– 22

Turkmenistan

– 38

Belgio

– 6

Grecia

– 23

Azerbaigian

– 39

Ungheria

– 7

Irlanda

– 24

Ex Repubblica jugoslava di Macedonia

– 40

Repubblica
Ceca

– 8

Croazia

– 25

Andorra

– 41

Spagna

– 9

Slovenia

– 26

Uzbekistan

– 44

Serbia

– 10

Slovacchia

– 27

Cipro

– 49

Gran Bretagna

– 11

Bielorussia

– 28

Malta

– 50

Austria

– 12

Estonia

– 29

Albania

– 54

Lussemburgo

– 13

Moldavia

– 30

Armenia

– 55

Svizzera

– 14

Bosnia-
Erzegovina

– 31

Montenegro

– 56

Norvegia

– 16

Lettonia

– 32

San Marino

– 57

Finlandia

– 17

Liechtenstein

– 33

Monaco

– 59

Sistema di attribuzione dei numeri:

i)
ai Paesi che sono parti contraenti dell’accordo del 1958 relativo all’ado­zione di condizioni uniformi di omologazione ed al riconoscimento reciproco dell’omologazione degli accessori e parti di veicoli a motore, gli stessi numeri attribuiti a tali Paesi nel presente accordo;
ii)
ai Paesi che non sono parti contraenti dell’accordo del 1958, secondo l’ordine cronologico nel quale ratificano il presente accordo o vi aderiscono;
e
un numero di omologazione corrispondente al numero della scheda di omologazione stabilita per il prototipo dell’apparecchio di controllo o del foglio di registrazione, posto in una posizione qualsiasi in prossimità del rettangolo.

Nota: Affinché in futuro vi sia conformità tra i segni convenzionali dell’accordo del 1958 e quelli definiti nell’AETR, bisognerà attribuire lo stesso numero alle nuove parti contraenti per i due accordi.

2. Il marchio di omologazione viene apposto sulla targhetta segnaletica di ciascun apparecchio e su ciascun foglio di registrazione. Esso deve essere indelebile e rimanere sempre ben leggibile.

3. Le dimensioni del marchio di omologazione disegnate qui di seguito sono espresse in millimetri; queste dimensioni rappresentano dei minimi. Si devono rispettare i rapporti fra queste dimensioni.

(1) Queste cifre sono state scelte unicamente a titolo di esempio.

II. Scheda di omologazione per i prodotti conformi all’appendice 1

La parte contraente che ha effettuato l’omologazione rilascia al richiedente una scheda di omologazione di cui viene riprodotto un modello qui di seguito. Per la comunicazione alle altre parti contraenti delle omologazioni accordate o degli even­tuali ritiri, ciascuna parte contraente utilizza copie di questo documento.

Scheda di omologazione

Nome dell’amministrazione competente

Comunicazione concernente*

l’omologazione di un modello di apparecchio di controllo;

il ritiro di omologazione di un modello di apparecchio di controllo;

l’omologazione del foglio di registrazione;

il ritiro dell’omologazione del foglio di registrazione.

N. di omologazione

1.

Marchio di fabbrica o di commercio

2.

Denominazione del modello

3.

Nome del fabbricante

4.

Indirizzo del fabbricante

5.

Presentato all’omologazione il

6.

Laboratorio di prova

7.

Data e numero del verbale di laboratorio

8.

Data dell’omologazione

9.

Data del ritiro dell’omologazione

10.

Modello (i) di apparecchio(i) di controllo sul(i) quale (i) il foglio è destinato ad essere utilizzato

11.

Luogo

12.

Data

13.

In allegato documenti illustrativi

14.

Osservazioni

(Firma)

*

Cancellare le menzioni inutili.

III. Scheda di omologazione per i prodotti conformi all’appendice 1B

La parte contraente che ha effettuato l’omologazione rilascia al richiedente una scheda di omologazione di cui viene riprodotto un modello qui di seguito. Per la comunicazione alle altre parti contraenti delle omologazioni accordate o degli even­tuali ritiri, ciascuna parte contraente utilizza copie di questo documento.

Scheda di omologazione per i prodotti conformi all’appendice 1B

Nome dell’amministrazione competente

Comunicazione concernente (1):

l’omologazione di

il ritiro dell’omologazione di

un modello di apparecchio di controllo

un componente di apparecchio di controllo (2)

una carta del conducente

una carta dell’officina

una carta dell’azienda

una carta di controllo

N. di omologazione

1.

Marchio di fabbrica o di commercio

2.

Denominazione del modello

3.

Nome del fabbricante

4.

Indirizzo del fabbricante

5.

Presentato all’omologazione il

6.

Laboratorio(i) di prova

7.

Data e numero dei verbali di laboratorio

8.

Data dell’omologazione

9.

Data del ritiro dell’omologazione

10.

Modello(i) di componente(i) di apparecchio(i) di controllo con il(i) quale(i) il componente è destinato a essere utilizzato

11.

Luogo

12.

Data

13.

In allegato i documenti illustrativi

14.

Osservazioni (compresa l’ubicazione dei sigilli, se del caso)

(Firma)

(1)

Apporre una croce a ciò che fa al caso.

(2)

Precisare il componente cui si riferisce la comunicazione.

Appendice 3 51

51 Introdotta dalla mod. del 20 set. 2010, in vigore per la Svizzera dal 20 set. 2010 (RU 2010 5727).

Formulari tipo

Conformemente all’articolo 12bis del presente accordo, i trasportatori stradali possono utilizzare i seguenti formulari tipo per facilitare i controlli sulle strade:

1. Il FORMULARIO DI ATTESTAZIONE DI ATTIVITÀ va utilizzato quando un conducente è stato assente per malattia o vacanza o quando è stato alla guida di un veicolo escluso dal campo d’applicazione dell’AETR ai sensi dell’articolo 2 del presente accordo.

Istruzioni per l’utilizzazione (da riportare sul retro formulario, se possibile)

a)
Tutti i campi del presente formulario devono essere compilati, prima dell’operazione di trasporto, dall’impresa di trasporto e dal conducente.
b)
Il testo del formulario non può essere modificato.
c)
Per essere valido, il formulario deve essere firmato sia dal rappresentante abilitato dell’impresa di trasporto che dal conducente stesso. Per le imprese individuali, il conducente firmerà una volta a nome dell’impresa e una volta in qualità di conducente. È valido unicamente il documento originale fir­mato.
d)
Il formulario può essere stampato con il logo dell’impresa. Le rubriche 1–5 possono essere prestampate. Il timbro dell’impresa non può sostituire la firma del sottoscritto, ma la firma può essere accompagnata dal timbro.
e)
Le informazioni supplementari nazionali o regionali dovranno figurare sul retro del formulario.
f)
Se il formulario è redatto in una lingua diversa dall’inglese o dal francese, il titolo nella lingua nazionale dovrà figurare sotto i titoli in inglese e in francese, che vanno mantenuti. I titoli delle rubriche all’interno del formulario dovranno essere ripetuti in inglese se il documento originale è redatto in una lingua diversa dall’inglese (vedi il modello allegato).

2. (Spazio riservato a un eventuale altro formulario)

Appendice 3 dell’allegato all’AETR

Formulaire d’attestation d’activités*/Attestation of activities*

Formulario di attestazione di attività*
(règlement [CE] N° 561/2006 ou l’AETR**)/(Regulation [EC] 561/2006 or the AETR**)
(regolamento [CE] N. 561/2006 o dell’AETR**)

Il presente modulo deve essere riempito a macchina in caratteri latini e firmato prima dell’operazione di trasporto/
To be filled in bytyping in Latin charactersandsigned before a journey.

Il modulo va custodito assieme alle registrazioni dell’apparecchio di controllo da conservare/
To be kept with the original control device records wherever they are required to be kept.

Le dichiarazioni false costituiscono reato/
False attestations constitute an infringement.

Parte da compilarsi a cura dell’impresa (Part to be filled in by the undertaking)

1

Nome dell’impresa/Name of the undertaking:

2

Indirizzo, codice postale, città/Street address, postal code, city: , ,

Paese/Country:

3

Numero di telefono (compreso il prefisso internazionale/Telephone number (including international prefix):

4

Numero di fax (compreso il prefisso internazionale)/Fax number (including international prefix):

5

Indirizzo e-mail:/E-mail address

Il sottoscritto(I, the undersigned):

6

Cognome e nome/Name and first name:

7

Posizione all’interno dell’impresa/Position in the undertaking:

dichiara che il conducente/declare that the driver:

8

Cognome e nome/Name and first name:

9

Data di nascita (giorno/mese/anno)/Date of birth (day/month/year): / /

10

Numero della licenza di condurre, della carta d’identità o del passaporto/

Driving licence or identity card or passport number:

11

che ha iniziato a lavorare nell’impresa il (giorno/mese/anno)/

who has started to work at the undertaking on (day/month/year): / /

durante il periodo/for the period:

12

dal (ora/giorno/mese/anno)/from (hour/day/month/year): / / /

13

al (ora/giorno/mese/anno)/to (hour/day/month/year): / / /

14

era assente per malattia***/was on sick leave

15

era in vacanza***/was on annual leave

16

era in congedo o in recupero***/was on leave or rest

17

era alla guida di un veicolo non rientrante nel campo d’applicazione del regolamento (CE)
n. 561/2006 o dell’AETR******/
drove a vehicle exempted from the scope of Regulation (EC) 561/2006 or the AETR

18

eseguiva un altro lavoro diverso dalla guida***/performed other work than driving

19

era disponibile***/was available

20

Luogo/place: Data/date:

Firma/signature:

21

Il sottoscritto conducente conferma di non essere stato alla guida di un veicolo rientrante nel campo d’applica­zione del regolamento (CE) n. 561/2006 o dell’AETR durante il periodo indicato sopra/I,the driver. confirm that I have not been driving a vehicle falling under the scope of Regulation (EC) 561/2006 or the AETR during the period mentioned above.

22

Luogo/place: Data/date:

Firma del conducente (signature of the driver):

*

Il presente formulario è disponibile in formato elettronico e stampabile al seguente indirizzo/
This Form is available in electronic and printable versions at the following address:
http://www.unece.org/trans/main/sc1/aetr.html.

**

Accordo europeo relativo alle prestazioni lavorative degli equipaggi dei veicoli addetti ai trasporti internazionali su strada/European Agreement concerning the Work of Crews of Vehicles engaged in International Road Transport.

***

Contrassegnare una sola casella/Choose only one box.

Campo d’applicazione il 7 ottobre 2014 52

52 RU 2003 1765, 2007 2059, 2011 1611e 2014 3287. Una versione aggiornata del campo d’applicazione è pubblicata sul sito Internet del DFAE (www.dfae.admin.ch/trattati).

Stati partecipanti

Ratifica

Adesione (A)

Dichiarazione di successione (S)

Entrata in vigore

Albania

20 luglio

2006 A

16 gennaio

2007

Andorra

13 febbraio

1997 A

12 agosto

1997

Armenia

9 giugno

2006 A

6 dicembre

2006

Austria

11 giugno

1975

5 gennaio

1976

Azerbaigian

16 agosto

1996 A

12 febbraio

1997

Belarus

5 aprile

1993 A

2 ottobre

1993

Belgio*

30 dicembre

1977

16 agosto

1978

Bosnia e Erzegovina

12 gennaio

1994 S

6 marzo

1992

Bulgaria

12 maggio

1995 A

8 novembre

1995

Ceca, Repubblica*

2 giugno

1993 S

1° gennaio

1993

Cipro

5 settembre

2003 A

3 marzo

2004

Croazia

3 agosto

1992 S

8 ottobre

1991

Danimarca*

30 dicembre

1977 A

16 agosto

1978

Estonia

3 maggio

1993 A

30 ottobre

1993

Finlandia*

16 febbraio

1999 A

15 agosto

1999

Francia*

9 gennaio

1978

18 agosto

1978

Georgia*

19 maggio

2011 A

20 novembre

2011

Germania*

9 luglio

1975

5 gennaio

1976

Grecia

11 gennaio

1974 A

5 gennaio

1976

Irlanda*

28 agosto

1979 A

1° marzo

1980

Italia

28 dicembre

1978

26 giugno

1979

Kazakstan

17 luglio

1995 A

13 gennaio

1996

Lettonia

14 gennaio

1994 A

13 luglio

1994

Liechtenstein

6 novembre

1996 A

5 maggio

1997

Lituania

3 giugno

1998 A

30 novembre

1998

Lussemburgo*

30 dicembre

1977

16 agosto

1978

Macedonia del Nord

10 novembre

1999 S

17 novembre

1991

Malta*

24 settembre

2004 A

23 marzo

2005

Moldova

26 maggio

1993 A

22 novembre

1993

Monaco*

16 giugno

2008 A

14 dicembre

2008

Montenegro

23 ottobre

2006 S

3 giugno

2006

Norvegia

28 ottobre

1971

5 gennaio

1976

Paesi Bassi*

30 dicembre

1977

16 agosto

1978

Polonia

14 luglio

1992

10 gennaio

1993

Portogallo

20 settembre

1973

5 gennaio

1976

Regno Unito*

4 gennaio

1978

18 agosto

1978

Romania

8 dicembre

1994 A

6 giugno

1995

Russia*

31 luglio

1978 A

27 gennaio

1979

San Marino

25 aprile

2007 A

21 ottobre

2007

Serbia

12 marzo

2001 S

27 aprile

1992

Slovacchia*

28 maggio

1993 S

1° gennaio

1993

Slovenia

6 agosto

1993 S

25 giugno

1991

Spagna*

3 gennaio

1973 A

5 gennaio

1975

Svezia

24 agosto

1973

5 gennaio

1976

Svizzera

7 aprile

2000

4 ottobre

2000

Tagikistan

28 dicembre

2011 A

25 giugno

2012

Turchia

16 gennaio

2001 A

16 luglio

2001

Turkmenistan

18 settembre

1996 A

17 marzo

1997

Ucraina

3 febbraio

2006

2 agosto

2006

Ungheria

22 ottobre

1999 A

19 aprile

2000

Uzbekistan

22 ottobre

1998 A

19 aprile

1999

*
Riserve e dichiarazioni.
Le riserve e le dichiarazioni non sono pubblicate nella RU.

Il testo, francese ed inglese, può essere consultato sul sito Internet dell'Organizzazione delle Nazioni Unite: http://treaties.un.org/ > Enregistrement et Publication > Recueil des Traités des Nations Unies, oppure ottenuto presso la Direzione del diritto internazionale pubblico (DDIP), Sezione Trattati internazionali, 3003 Berna.

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