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Costituzione federale della Confederazione Svizzera

del 18 aprile 1999 (Stato 1° gennaio 2021)

Il Popolo svizzero e i Cantoni,

Consci della loro responsabilità di fronte al creato,

Risoluti a rinnovare l’alleanza confederale e a consolidarne la coesione interna, al fine di rafforzare la libertà e la democrazia, l’indipendenza e la pace, in uno spirito di solidarietà e di apertura al mondo,

Determinati a vivere la loro molteplicità nell’unità, nella considerazione e nel rispetto reciproci,

Coscienti delle acquisizioni comuni nonché delle loro responsabilità verso le generazioni future,

Consci che libero è soltanto chi usa della sua libertà e che la forza di un popolo si commisura al benessere dei più deboli dei suoi membri,

si sono dati la presente Costituzione1:

Titolo primo: Disposizioni generali

Art. 1 Confederazione Svizzera  

Il Po­po­lo sviz­ze­ro e i Can­to­ni di Zu­ri­go, Ber­na, Lu­cer­na, Uri, Svit­to, Ob­val­do e Nid­val­do, Gla­ro­na, Zu­go, Fri­bur­go, So­let­ta, Ba­si­lea Cit­tà e Ba­si­lea Cam­pa­gna, Sciaf­fu­sa, Ap­pen­zel­lo Ester­no e Ap­pen­zel­lo In­ter­no, San Gal­lo, Gri­gio­ni, Ar­go­via, Tur­go­via, Ti­ci­no, Vaud, Val­le­se, Neu­châ­tel, Gi­ne­vra e Giu­ra co­sti­tui­sco­no la Con­fe­de­ra­zio­ne Sviz­ze­ra.

Art. 2 Scopo  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne Sviz­ze­ra tu­te­la la li­ber­tà e i di­rit­ti del Po­po­lo e sal­va­guar­da l’in­di­pen­den­za e la si­cu­rez­za del Pae­se.

2Pro­muo­ve in mo­do so­ste­ni­bi­le la co­mu­ne pro­spe­ri­tà, la coe­sio­ne in­ter­na e la plu­ra­li­tà cul­tu­ra­le del Pae­se.

3Prov­ve­de ad as­si­cu­ra­re quan­to pos­si­bi­le pa­ri op­por­tu­ni­tà ai cit­ta­di­ni.

4Si im­pe­gna per la con­ser­va­zio­ne du­ra­tu­ra del­le ba­si na­tu­ra­li del­la vi­ta e per un or­di­ne in­ter­na­zio­na­le giu­sto e pa­ci­fi­co.

Art. 3 Federalismo  

I Can­to­ni so­no so­vra­ni per quan­to la lo­ro so­vra­ni­tà non sia li­mi­ta­ta dal­la Co­sti­tu­zio­ne fe­de­ra­le ed eser­ci­ta­no tut­ti i di­rit­ti non de­le­ga­ti al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

Art. 4 Lingue nazionali  

Le lin­gue na­zio­na­li so­no il te­de­sco, il fran­ce­se, l’ita­lia­no e il ro­man­cio.

Art. 5 Stato di diritto  

1Il di­rit­to è fon­da­men­to e li­mi­te dell’at­ti­vi­tà del­lo Sta­to.

2L’at­ti­vi­tà del­lo Sta­to de­ve ri­spon­de­re al pub­bli­co in­te­res­se ed es­se­re pro­por­zio­na­ta al­lo sco­po.

3Or­ga­ni del­lo Sta­to, au­to­ri­tà e pri­va­ti agi­sco­no se­con­do il prin­ci­pio del­la buo­na fe­de.

4La Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni ri­spet­ta­no il di­rit­to in­ter­na­zio­na­le.

Art. 5a Sussidiarietà  

Nell’as­se­gna­zio­ne e nell’adem­pi­men­to dei com­pi­ti sta­ta­li va os­ser­va­to il prin­ci­pio del­la sus­si­dia­rie­tà.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).

Art. 6 Responsabilità individuale e sociale  

Ognu­no as­su­me le pro­prie re­spon­sa­bi­li­tà e con­tri­bui­sce se­con­do le pro­prie for­ze al­la rea­liz­za­zio­ne dei com­pi­ti del­lo Sta­to e del­la So­cie­tà.

1

Titolo secondo: Diritti fondamentali, diritti civici e obiettivi sociali

Capitolo 1: Diritti fondamentali

Art. 7 Dignità umana  

La di­gni­tà del­la per­so­na va ri­spet­ta­ta e pro­tet­ta.

Art. 8 Uguaglianza giuridica  

1Tut­ti so­no ugua­li da­van­ti al­la leg­ge.

2Nes­su­no può es­se­re di­scri­mi­na­to, in par­ti­co­la­re a cau­sa dell’ori­gi­ne, del­la raz­za, del ses­so, dell’età, del­la lin­gua, del­la po­si­zio­ne so­cia­le, del mo­do di vi­ta, del­le con­vin­zio­ni re­li­gio­se, fi­lo­so­fi­che o po­li­ti­che, e di me­no­ma­zio­ni fi­si­che, men­ta­li o psi­chi­che.

3Uo­mo e don­na han­no ugua­li di­rit­ti. La leg­ge ne as­si­cu­ra l’ugua­glian­za, di di­rit­to e di fat­to, in par­ti­co­la­re per quan­to con­cer­ne la fa­mi­glia, l’istru­zio­ne e il la­vo­ro. Uo­mo e don­na han­no di­rit­to a un sa­la­rio ugua­le per un la­vo­ro di ugua­le va­lo­re.

4La leg­ge pre­ve­de prov­ve­di­men­ti per eli­mi­na­re svan­tag­gi esi­sten­ti nei con­fron­ti dei di­sa­bi­li.

Art. 9 Protezione dall’arbitrio e tutela della buona fede  

Ognu­no ha di­rit­to d’es­se­re trat­ta­to sen­za ar­bi­trio e se­con­do il prin­ci­pio del­la buo­na fe­de da par­te de­gli or­ga­ni del­lo Sta­to.

Art. 10 Diritto alla vita e alla libertà personale  

1Ognu­no ha di­rit­to al­la vi­ta. La pe­na di mor­te è vie­ta­ta.

2Ognu­no ha di­rit­to al­la li­ber­tà per­so­na­le, in par­ti­co­la­re all’in­te­gri­tà fi­si­ca e psi­chi­ca e al­la li­ber­tà di mo­vi­men­to.

3La tor­tu­ra non­ché ogni al­tro ge­ne­re di trat­ta­men­to o pu­ni­zio­ne cru­de­le, inu­ma­no o de­gra­dan­te so­no vie­ta­ti.

Art. 11 Protezione dei fanciulli e degli adolescenti  

1I fan­ciul­li e gli ado­le­scen­ti han­no di­rit­to a par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne del­la lo­ro in­co­lu­mi­tà e del lo­ro svi­lup­po.

2Nei li­mi­ti del­le lo­ro ca­pa­ci­tà, eser­ci­ta­no au­to­no­ma­men­te i lo­ro di­rit­ti.

Art. 12 Diritto all’aiuto in situazioni di bisogno  

Chi è nel bi­so­gno e non è in gra­do di prov­ve­de­re a sé stes­so ha di­rit­to d’es­se­re aiu­ta­to e as­si­sti­to e di ri­ce­ve­re i mez­zi in­di­spen­sa­bi­li per un’esi­sten­za di­gni­to­sa.

Art. 13 Protezione della sfera privata  

1Ognu­no ha di­rit­to al ri­spet­to del­la sua vi­ta pri­va­ta e fa­mi­lia­re, del­la sua abi­ta­zio­ne, del­la sua cor­ri­spon­den­za epi­sto­la­re non­ché del­le sue re­la­zio­ni via po­sta e te­le­co­mu­ni­ca­zio­ni.

2Ognu­no ha di­rit­to d’es­se­re pro­tet­to da un im­pie­go abu­si­vo dei suoi da­ti per­so­na­li.

Art. 14 Diritto al matrimonio e alla famiglia  

Il di­rit­to al ma­tri­mo­nio e al­la fa­mi­glia è ga­ran­ti­to.

Art. 15 Libertà di credo e di coscienza  

1La li­ber­tà di cre­do e di co­scien­za è ga­ran­ti­ta.

2Ognu­no ha il di­rit­to di sce­glie­re li­be­ra­men­te la pro­pria re­li­gio­ne e le pro­prie con­vin­zio­ni fi­lo­so­fi­che e di pro­fes­sar­le in­di­vi­dual­men­te o in co­mu­ni­tà.

3Ognu­no ha il di­rit­to di ade­ri­re a una co­mu­ni­tà re­li­gio­sa, di far­ne par­te e di se­gui­re un in­se­gna­men­to re­li­gio­so.

4Nes­su­no può es­se­re co­stret­to ad ade­ri­re a una co­mu­ni­tà re­li­gio­sa o a far­ne par­te, non­ché a com­pie­re un at­to re­li­gio­so o a se­gui­re un in­se­gna­men­to re­li­gio­so.

Art. 16 Libertà d’opinione e d’informazione  

1La li­ber­tà d’opi­nio­ne e d’in­for­ma­zio­ne è ga­ran­ti­ta.

2Ognu­no ha il di­rit­to di for­mar­si li­be­ra­men­te la pro­pria opi­nio­ne, di espri­mer­la e dif­fon­der­la sen­za im­pe­di­men­ti.

3Ognu­no ha il di­rit­to di ri­ce­ve­re li­be­ra­men­te in­for­ma­zio­ni, non­ché di pro­cu­rar­se­le pres­so fon­ti ac­ces­si­bi­li a tut­ti e di dif­fon­der­le.

Art. 17 Libertà dei media  

1La li­ber­tà del­la stam­pa, del­la ra­dio e del­la te­le­vi­sio­ne non­ché di al­tre for­me di te­le­dif­fu­sio­ne pub­bli­ca di pro­du­zio­ni e in­for­ma­zio­ni è ga­ran­ti­ta.

2La cen­su­ra è vie­ta­ta.

3Il se­gre­to re­da­zio­na­le è ga­ran­ti­to.

Art. 18 Libertà di lingua  

La li­ber­tà di lin­gua è ga­ran­ti­ta.

Art. 19 Diritto all’istruzione scolastica di base  

Il di­rit­to a un’istru­zio­ne sco­la­sti­ca di ba­se suf­fi­cien­te e gra­tui­ta è ga­ran­ti­to.

Art. 20 Libertà della scienza  

La li­ber­tà del­la ri­cer­ca e dell’in­se­gna­men­to scien­ti­fi­ci è ga­ran­ti­ta.

Art. 21 Libertà artistica  

La li­ber­tà dell’ar­te è ga­ran­ti­ta.

Art. 22 Libertà di riunione  

1La li­ber­tà di riu­nio­ne è ga­ran­ti­ta.

2Ognu­no ha il di­rit­to di or­ga­niz­za­re riu­nio­ni, non­ché di par­te­ci­par­vi o no.

Art. 23 Libertà d’associazione  

1La li­ber­tà d’as­so­cia­zio­ne è ga­ran­ti­ta.

2Ognu­no ha il di­rit­to di co­sti­tui­re as­so­cia­zio­ni, di ade­rir­vi o di far­ne par­te e di par­te­ci­pa­re al­le at­ti­vi­tà as­so­cia­ti­ve.

3Nes­su­no può es­se­re co­stret­to ad ade­ri­re a un’as­so­cia­zio­ne o a far­ne par­te.

Art. 24 Libertà di domicilio  

1Ogni per­so­na di cit­ta­di­nan­za sviz­ze­ra può sta­bi­lir­si in qual­sia­si luo­go del Pae­se.

2Ha il di­rit­to di la­scia­re la Sviz­ze­ra e di en­trar­vi.

Art. 25 Protezione dall’espulsione, dall’estradizione e dal rinvio forzato  

1Le per­so­ne di cit­ta­di­nan­za sviz­ze­ra non pos­so­no es­se­re espul­se dal Pae­se; pos­so­no es­se­re estra­da­te a un’au­to­ri­tà este­ra sol­tan­to se vi ac­con­sen­to­no.

2I ri­fu­gia­ti non pos­so­no es­se­re rin­via­ti né estra­da­ti in uno Sta­to in cui so­no per­se­gui­ta­ti.

3Nes­su­no può es­se­re rin­via­to in uno Sta­to in cui ri­schia la tor­tu­ra o un al­tro ge­ne­re di trat­ta­men­to o pu­ni­zio­ne cru­de­le o inu­ma­no.

Art. 26 Garanzia della proprietà  

1La pro­prie­tà è ga­ran­ti­ta.

2In ca­so d’espro­pria­zio­ne o di re­stri­zio­ne equi­va­len­te del­la pro­prie­tà è do­vu­ta pie­na in­den­ni­tà.

Art. 27 Libertà economica  

1La li­ber­tà eco­no­mi­ca è ga­ran­ti­ta.

2Es­sa in­clu­de in par­ti­co­la­re la li­be­ra scel­ta del­la pro­fes­sio­ne, il li­be­ro ac­ces­so a un’at­ti­vi­tà eco­no­mi­ca pri­va­ta e il suo li­be­ro eser­ci­zio.

Art. 28 Libertà sindacale  

1I la­vo­ra­to­ri e i da­to­ri di la­vo­ro non­ché le lo­ro or­ga­niz­za­zio­ni han­no il di­rit­to di unir­si e di co­sti­tui­re as­so­cia­zio­ni a tu­te­la dei lo­ro in­te­res­si, non­ché il di­rit­to di ade­rir­vi o no.

2I con­flit­ti van­no per quan­to pos­si­bi­le com­po­sti in via ne­go­zia­le o con­ci­lia­ti­va.

3Lo scio­pe­ro e la ser­ra­ta so­no le­ci­ti sol­tan­to se si ri­fe­ri­sco­no ai rap­por­ti di la­vo­ro e non con­tra­sta­no con im­pe­gni di pre­ser­va­re la pa­ce del la­vo­ro o di con­dur­re trat­ta­ti­ve di con­ci­lia­zio­ne.

4La leg­ge può vie­ta­re lo scio­pe­ro a de­ter­mi­na­te ca­te­go­rie di per­so­ne.

Art. 29 Garanzie procedurali generali  

1In pro­ce­di­men­ti di­nan­zi ad au­to­ri­tà giu­di­zia­rie o am­mi­ni­stra­ti­ve, ognu­no ha di­rit­to al­la pa­ri­tà ed equi­tà di trat­ta­men­to, non­ché ad es­se­re giu­di­ca­to en­tro un ter­mi­ne ra­gio­ne­vo­le.

2Le par­ti han­no di­rit­to d’es­se­re sen­ti­te.

3Chi non di­spo­ne dei mez­zi ne­ces­sa­ri ha di­rit­to al­la gra­tui­tà del­la pro­ce­du­ra se la sua cau­sa non sem­bra pri­va di pro­ba­bi­li­tà di suc­ces­so. Ha inol­tre di­rit­to al pa­tro­ci­nio gra­tui­to qua­lo­ra la pre­sen­za di un le­ga­le sia ne­ces­sa­ria per tu­te­la­re i suoi di­rit­ti.

Art. 29a Garanzia della via giudiziaria  

Nel­le con­tro­ver­sie giu­ri­di­che ognu­no ha di­rit­to al giu­di­zio da par­te di un’au­to­ri­tà giu­di­zia­ria. In ca­si ec­ce­zio­na­li, la Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni pos­so­no esclu­de­re per leg­ge la via giu­di­zia­ria.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 12 mar. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (DF dell’8 ott. 1999, DCF del 17 mag. 2000, DF del 8 mar. 2005 – RU 2002 3148, 2006 1059; FF 1997 I 1, 1999 7454, 2000 2656, 2001 3764).

Art. 30 Procedura giudiziaria  

1Nel­le cau­se giu­di­zia­rie ognu­no ha di­rit­to d’es­se­re giu­di­ca­to da un tri­bu­na­le fon­da­to sul­la leg­ge, com­pe­ten­te nel me­ri­to, in­di­pen­den­te e im­par­zia­le. I tri­bu­na­li d’ec­ce­zio­ne so­no vie­ta­ti.

2Nel­le azio­ni ci­vi­li il con­ve­nu­to ha di­rit­to che la cau­sa sia giu­di­ca­ta dal tri­bu­na­le del suo do­mi­ci­lio. La leg­ge può pre­ve­de­re un al­tro fo­ro.

3L’udien­za e la pro­nun­cia del­la sen­ten­za so­no pub­bli­che. La leg­ge può pre­ve­de­re ec­ce­zio­ni.

Art. 31 Privazione della libertà  

1Nes­su­no può es­se­re pri­va­to del­la li­ber­tà se non nei ca­si pre­vi­sti dal­la leg­ge e se­con­do le mo­da­li­tà da que­sta pre­scrit­te.

2Chi è pri­va­to del­la li­ber­tà ha di­rit­to di es­se­re in­for­ma­to im­me­dia­ta­men­te, in una lin­gua a lui com­pren­si­bi­le, sui mo­ti­vi di ta­le pri­va­zio­ne e sui di­rit­ti che gli spet­ta­no. De­ve es­ser­gli da­ta la pos­si­bi­li­tà di far va­le­re i pro­pri di­rit­ti. Ha in par­ti­co­la­re il di­rit­to di far av­vi­sa­re i suoi stret­ti con­giun­ti.

3Chi vie­ne in­car­ce­ra­to a ti­to­lo pre­ven­ti­vo ha di­rit­to di es­se­re pron­ta­men­te tra­dot­to da­van­ti al giu­di­ce. Il giu­di­ce de­ci­de la con­ti­nua­zio­ne del­la car­ce­ra­zio­ne o la li­be­ra­zio­ne. Ogni per­so­na in car­ce­ra­zio­ne pre­ven­ti­va ha di­rit­to di es­se­re giu­di­ca­ta en­tro un ter­mi­ne ra­gio­ne­vo­le.

4Chi è pri­va­to del­la li­ber­tà in via ex­tra­giu­di­zia­ria ha il di­rit­to di ri­vol­ger­si in ogni tem­po al giu­di­ce. Que­sti de­ci­de il più pre­sto pos­si­bi­le sul­la le­ga­li­tà del prov­ve­di­men­to.

Art. 32 Procedura penale  

1Ognu­no è pre­sun­to in­no­cen­te fin­tan­to che non sia con­dan­na­to con sen­ten­za pas­sa­ta in giu­di­ca­to.

2L’ac­cu­sa­to ha di­rit­to di es­se­re in­for­ma­to il più pre­sto pos­si­bi­le e com­piu­ta­men­te sul­le im­pu­ta­zio­ni con­te­sta­te­gli. De­ve es­ser­gli da­ta la pos­si­bi­li­tà di far va­le­re i di­rit­ti di di­fe­sa che gli spet­ta­no.

3Il con­dan­na­to ha il di­rit­to di far esa­mi­na­re la sen­ten­za da un tri­bu­na­le su­pe­rio­re. So­no ec­cet­tua­ti i ca­si in cui il Tri­bu­na­le fe­de­ra­le giu­di­ca co­me istan­za uni­ca.

Art. 33 Diritto di petizione  

1Ognu­no ha il di­rit­to di ri­vol­ge­re pe­ti­zio­ni al­le au­to­ri­tà, sen­za su­bir­ne pre­giu­di­zi.

2Le au­to­ri­tà de­vo­no pren­de­re at­to del­le pe­ti­zio­ni.

Art. 34 Diritti politici  

1I di­rit­ti po­li­ti­ci so­no ga­ran­ti­ti.

2La ga­ran­zia dei di­rit­ti po­li­ti­ci pro­teg­ge la li­be­ra for­ma­zio­ne del­la vo­lon­tà e l’espres­sio­ne fe­de­le del vo­to.

Art. 35 Attuazione dei diritti fondamentali  

1I di­rit­ti fon­da­men­ta­li de­vo­no im­pron­ta­re l’in­te­ro or­di­na­men­to giu­ri­di­co.

2Chi svol­ge un com­pi­to sta­ta­le de­ve ri­spet­ta­re i di­rit­ti fon­da­men­ta­li e con­tri­bui­re ad at­tuar­li.

3Le au­to­ri­tà prov­ve­do­no af­fin­ché i di­rit­ti fon­da­men­ta­li, per quan­to vi si pre­sti­no, sia­no rea­liz­za­ti an­che nel­le re­la­zio­ni tra pri­va­ti.

Art. 36 Limiti dei diritti fondamentali  

1Le re­stri­zio­ni dei di­rit­ti fon­da­men­ta­li de­vo­no ave­re una ba­se le­ga­le. Se gra­vi, de­vo­no es­se­re pre­vi­ste dal­la leg­ge me­de­si­ma. So­no ec­cet­tua­te le re­stri­zio­ni or­di­na­te in ca­so di pe­ri­co­lo gra­ve, im­me­dia­to e non al­tri­men­ti evi­ta­bi­le.

2Le re­stri­zio­ni dei di­rit­ti fon­da­men­ta­li de­vo­no es­se­re giu­sti­fi­ca­te da un in­te­res­se pub­bli­co o dal­la pro­te­zio­ne di di­rit­ti fon­da­men­ta­li al­trui.

3Es­se de­vo­no es­se­re pro­por­zio­na­te al­lo sco­po.

4I di­rit­ti fon­da­men­ta­li so­no in­tan­gi­bi­li nel­la lo­ro es­sen­za.

Capitolo 2: Cittadinanza e diritti politici

Art. 37 Diritti di cittadinanza  

1Ha la cit­ta­di­nan­za sviz­ze­ra chi pos­sie­de una cit­ta­di­nan­za co­mu­na­le e la cit­ta­di­nan­za di un Can­to­ne.

2Nes­su­no dev’es­se­re fa­vo­ri­to o sfa­vo­ri­to a cau­sa del­la sua cit­ta­di­nan­za. So­no ec­cet­tua­te le pre­scri­zio­ni sui di­rit­ti po­li­ti­ci nei pa­tri­zia­ti e nel­le cor­po­ra­zio­ni, non­ché sul­le quo­te di par­te­ci­pa­zio­ne al lo­ro pa­tri­mo­nio, sal­vo di­ver­sa di­spo­si­zio­ne del­la le­gi­sla­zio­ne can­to­na­le.

Art. 38 Acquisizione e perdita della cittadinanza  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne di­sci­pli­na l’ac­qui­si­zio­ne e la per­di­ta del­la cit­ta­di­nan­za per ori­gi­ne, ma­tri­mo­nio e ado­zio­ne. Di­sci­pli­na inol­tre la per­di­ta del­la cit­ta­di­nan­za sviz­ze­ra per al­tri mo­ti­vi e la rein­te­gra­zio­ne nel­la me­de­si­ma.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni mi­ni­me sul­la na­tu­ra­liz­za­zio­ne de­gli stra­nie­ri da par­te dei Can­to­ni e ri­la­scia il re­la­ti­vo per­mes­so.

3Es­sa age­vo­la la na­tu­ra­liz­za­zio­ne:

a.
de­gli stra­nie­ri del­la ter­za ge­ne­ra­zio­ne;
b.
dei fan­ciul­li apo­li­di.1

1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 12 feb. 2017, in vi­go­re dal 12 feb. 2017 (DF del 30 set. 2016, DCF del 13 apr. 2017– RU 2017 2643; FF 2015 717 1201, 2017 2821).

Art. 39 Esercizio dei diritti politici  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne di­sci­pli­na l’eser­ci­zio dei di­rit­ti po­li­ti­ci in ma­te­ria fe­de­ra­le e i Can­to­ni in ma­te­ria can­to­na­le e co­mu­na­le.

2I di­rit­ti po­li­ti­ci si eser­ci­ta­no nel luo­go di do­mi­ci­lio. La Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni pos­so­no pre­ve­de­re ec­ce­zio­ni.

3Nes­su­no può eser­ci­ta­re i di­rit­ti po­li­ti­ci in più di un Can­to­ne.

4I Can­to­ni pos­so­no pre­ve­de­re che i neo­do­mi­ci­lia­ti eser­ci­ti­no il di­rit­to di vo­to in ma­te­ria can­to­na­le e co­mu­na­le sol­tan­to do­po un ter­mi­ne d’at­te­sa che non può su­pe­ra­re tre me­si.

Art. 40 Svizzeri all’estero  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne pro­muo­ve le re­la­zio­ni de­gli Sviz­ze­ri all’este­ro tra lo­ro e con la Sviz­ze­ra. Può so­ste­ne­re le or­ga­niz­za­zio­ni che per­se­guo­no que­sto sco­po.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni sui di­rit­ti e do­ve­ri de­gli Sviz­ze­ri all’este­ro, in par­ti­co­la­re sull’eser­ci­zio dei di­rit­ti po­li­ti­ci nel­la Con­fe­de­ra­zio­ne, sull’adem­pi­men­to dell’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re o so­sti­tu­ti­vo e sull’as­si­sten­za, co­me pu­re nell’am­bi­to del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li.

Capitolo 3: Obiettivi sociali

Art. 41  

1A com­ple­men­to del­la re­spon­sa­bi­li­tà e dell’ini­zia­ti­va pri­va­te, la Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni si ado­pe­ra­no af­fin­ché:

a.
ognu­no sia par­te­ci­pe del­la si­cu­rez­za so­cia­le;
b.
ognu­no frui­sca del­le cu­re ne­ces­sa­rie al­la sua sa­lu­te;
c.
la fa­mi­glia sia pro­mos­sa e pro­tet­ta qua­le co­mu­ni­tà di adul­ti e bam­bi­ni;
d.
le per­so­ne abi­li al la­vo­ro pos­sa­no prov­ve­de­re al pro­prio so­sten­ta­men­to con un la­vo­ro a con­di­zio­ni ade­gua­te;
e.
ognu­no pos­sa tro­va­re, per sé stes­so e per la sua fa­mi­glia, un’abi­ta­zio­ne ade­gua­ta e a con­di­zio­ni sop­por­ta­bi­li;
f.
i fan­ciul­li e gli ado­le­scen­ti non­ché le per­so­ne in età la­vo­ra­ti­va pos­sa­no istruir­si e per­fe­zio­nar­si se­con­do le lo­ro ca­pa­ci­tà;
g.
i fan­ciul­li e gli ado­le­scen­ti sia­no aiu­ta­ti nel lo­ro svi­lup­po, co­sic­ché di­ven­ti­no per­so­ne in­di­pen­den­ti e so­cial­men­te re­spon­sa­bi­li, e so­ste­nu­ti nel­la lo­ro in­te­gra­zio­ne so­cia­le, cul­tu­ra­le e po­li­ti­ca.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni si ado­pe­ra­no af­fin­ché ognu­no sia as­si­cu­ra­to con­tro le con­se­guen­ze eco­no­mi­che del­la vec­chia­ia, dell’in­va­li­di­tà, del­la ma­lat­tia, dell’in­for­tu­nio, del­la di­soc­cu­pa­zio­ne, del­la ma­ter­ni­tà, dell’or­fa­ni­tà e del­la ve­do­van­za.

3La Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni per­se­guo­no gli obiet­ti­vi so­cia­li nell’am­bi­to del­le lo­ro com­pe­ten­ze co­sti­tu­zio­na­li e dei mez­zi di­spo­ni­bi­li.

4Da­gli obiet­ti­vi so­cia­li non si pos­so­no de­su­me­re pre­te­se vol­te a ot­te­ne­re di­ret­ta­men­te pre­sta­zio­ni del­lo Sta­to.

Titolo terzo: Confederazione, Cantoni e Comuni

Capitolo 1: Relazioni tra Confederazione e Cantoni

Sezione 1: Compiti di Confederazione e Cantoni

Art. 42 Compiti della Confederazione  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne adem­pie i com­pi­ti che le so­no as­se­gna­ti dal­la Co­sti­tu­zio­ne.

21


1 Abro­ga­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, con ef­fet­to dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).

Art. 43 Compiti dei Cantoni  

I Can­to­ni de­ter­mi­na­no qua­li com­pi­ti es­si adem­pio­no nell’am­bi­to del­le lo­ro com­pe­ten­ze.

Art. 43a Principi per l’assegnazione e l’esecuzione dei compiti statali  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne as­su­me uni­ca­men­te i com­pi­ti che su­pe­ra­no la ca­pa­ci­tà dei Can­to­ni o che esi­go­no un di­sci­pli­na­men­to uni­for­me da par­te sua.

2La col­let­ti­vi­tà che frui­sce di una pre­sta­zio­ne sta­ta­le ne as­su­me i co­sti.

3La col­let­ti­vi­tà che as­su­me i co­sti di una pre­sta­zio­ne sta­ta­le può de­ci­de­re in me­ri­to a que­sta pre­sta­zio­ne.

4Le pre­sta­zio­ni di ba­se de­vo­no es­se­re ac­ces­si­bi­li a ognu­no in mi­su­ra com­pa­ra­bi­le.

5I com­pi­ti sta­ta­li de­vo­no es­se­re ese­gui­ti in mo­do eco­no­mi­ca­men­te ra­zio­na­le e ade­gua­to ai bi­so­gni.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).

Sezione 2: Collaborazione fra Confederazione e Cantoni

Art. 44 Principi  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni col­la­bo­ra­no e si aiu­ta­no re­ci­pro­ca­men­te nell’adem­pi­men­to dei lo­ro com­pi­ti.

2Si de­vo­no ri­spet­to e so­ste­gno. Si pre­sta­no as­si­sten­za am­mi­ni­stra­ti­va e giu­di­zia­ria.

3Le con­tro­ver­sie tra i Can­to­ni o tra i Co­mu­ni1 e la Con­fe­de­ra­zio­ne van­no com­po­ste per quan­to pos­si­bi­le con il ne­go­zia­to e la me­dia­zio­ne.


1 Nel te­sto fran­ce­se «can­tons» e nel te­sto te­de­sco «Kan­to­nen».

Art. 45 Partecipazione al processo decisionale della Confederazione  

1I Can­to­ni par­te­ci­pa­no al pro­ces­so de­ci­sio­na­le del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, in par­ti­co­la­re all’ela­bo­ra­zio­ne del di­rit­to, se­con­do quan­to pre­vi­sto dal­la Co­sti­tu­zio­ne fe­de­ra­le.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne in­for­ma tem­pe­sti­va­men­te e com­piu­ta­men­te i Can­to­ni sui suoi pro­get­ti; li in­ter­pel­la nel­le que­stio­ni che toc­ca­no i lo­ro in­te­res­si.

Art. 46 Attuazione e esecuzione del diritto federale  

1I Can­to­ni at­tua­no il di­rit­to fe­de­ra­le se­con­do quan­to pre­vi­sto dal­la Co­sti­tu­zio­ne e dal­la leg­ge.

2Per l’at­tua­zio­ne del di­rit­to fe­de­ra­le la Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni pos­so­no con­cor­da­re de­ter­mi­na­ti obiet­ti­vi, non­ché pro­gram­mi can­to­na­li so­ste­nu­ti fi­nan­zia­ria­men­te dal­la Con­fe­de­ra­zio­ne.1

3La Con­fe­de­ra­zio­ne la­scia ai Can­to­ni la mas­si­ma li­ber­tà d’azio­ne pos­si­bi­le e tie­ne con­to del­le lo­ro par­ti­co­la­ri­tà.2


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).
2 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).

Art. 47 Autonomia dei Cantoni  

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne sal­va­guar­da l’au­to­no­mia dei Can­to­ni.

2La­scia ai Can­to­ni suf­fi­cien­ti com­pi­ti pro­pri e ri­spet­ta la lo­ro au­to­no­mia or­ga­niz­za­ti­va. La­scia ai Can­to­ni an­che suf­fi­cien­ti fon­ti di fi­nan­zia­men­to e con­tri­bui­sce a fa­re in mo­do ch’es­si di­spon­ga­no dei mez­zi fi­nan­zia­ri ne­ces­sa­ri per adem­pie­re i lo­ro com­pi­ti.1


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).

Art. 48 Trattati intercantonali  

1I Can­to­ni pos­so­no con­clu­de­re trat­ta­ti in­ter­can­to­na­li non­ché crea­re or­ga­niz­za­zio­ni e isti­tu­zio­ni in co­mu­ne. In par­ti­co­la­re pos­so­no adem­pie­re in­sie­me com­pi­ti d’in­te­res­se re­gio­na­le.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne può par­te­ci­par­vi nei li­mi­ti del­le sue com­pe­ten­ze.

3I trat­ta­ti in­ter­can­to­na­li non de­vo­no con­trad­di­re al di­rit­to e agli in­te­res­si del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, né ai di­rit­ti di al­tri Can­to­ni. De­vo­no es­se­re por­ta­ti a co­no­scen­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

4Me­dian­te trat­ta­to in­ter­can­to­na­le i Can­to­ni pos­so­no au­to­riz­za­re or­ga­ni in­ter­can­to­na­li a ema­na­re di­spo­si­zio­ni con­te­nen­ti nor­me di di­rit­to per l’at­tua­zio­ne di un trat­ta­to in­ter­can­to­na­le, a con­di­zio­ne che il trat­ta­to au­to­riz­zan­te:

a.
sia sta­to ap­pro­va­to se­con­do la stes­sa pro­ce­du­ra ap­pli­ca­bi­le al­le leg­gi;
b.
sta­bi­li­sca le li­nee di­ret­tri­ci di que­ste di­spo­si­zio­ni.1

5I Can­to­ni ri­spet­ta­no il di­rit­to in­ter­can­to­na­le.2


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).
2 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).

Art. 48a Obbligatorietà generale e obbligo di partecipazione  

1Su do­man­da dei Can­to­ni in­te­res­sa­ti, la Con­fe­de­ra­zio­ne può di­chia­ra­re di ob­bli­ga­to­rie­tà ge­ne­ra­le i trat­ta­ti in­ter­can­to­na­li con­clu­si nei set­to­ri se­guen­ti o ob­bli­ga­re de­ter­mi­na­ti Can­to­ni a par­te­ci­par­vi:

a.
ese­cu­zio­ne di pe­ne e mi­su­re;
b.2
scuo­la, re­la­ti­va­men­te agli am­bi­ti di cui all’ar­ti­co­lo 62 ca­po­ver­so 4;
c.3
scuo­le uni­ver­si­ta­rie can­to­na­li;
d.
isti­tu­zio­ni cul­tu­ra­li d’im­por­tan­za so­vra­re­gio­na­le;
e.
ge­stio­ne dei ri­fiu­ti;
f.
de­pu­ra­zio­ne del­le ac­que;
g.
tra­spor­ti ne­gli ag­glo­me­ra­ti;
h.
me­di­ci­na di pun­ta e cli­ni­che spe­cia­li;
i.
isti­tu­zio­ni d’in­te­gra­zio­ne e as­si­sten­za per gli in­va­li­di.

2L’ob­bli­ga­to­rie­tà ge­ne­ra­le è con­fe­ri­ta me­dian­te de­cre­to fe­de­ra­le.

3La leg­ge de­fi­ni­sce le con­di­zio­ni per il con­fe­ri­men­to dell’ob­bli­ga­to­rie­tà ge­ne­ra­le e per l’ob­bli­go di par­te­ci­pa­zio­ne e di­sci­pli­na la pro­ce­du­ra.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).
2 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 21 mag. 2006, in vi­go­re dal 21 mag. 2006 (DF del 16 dic. 2005, DCF del 27 lug. 2006 – RU 2006 3033; FF 2005 4893 4957 6457, 2006 6177).
3 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 21 mag. 2006, in vi­go­re dal 21 mag. 2006 (DF del 16 dic. 2005, DCF del 27 lug. 2006 – RU 2006 3033; FF 2005 4893 4957 6457, 2006 6177).

Art. 49 Preminenza e rispetto del diritto federale  

1Il di­rit­to fe­de­ra­le pre­va­le su quel­lo can­to­na­le con­tra­rio.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne vi­gi­la sul ri­spet­to del di­rit­to fe­de­ra­le da par­te dei Can­to­ni.

Sezione 3: Comuni

Art. 50  

1L’au­to­no­mia co­mu­na­le è ga­ran­ti­ta nel­la mi­su­ra pre­vi­sta dal di­rit­to can­to­na­le.

2Nell’am­bi­to del suo agi­re, la Con­fe­de­ra­zio­ne tie­ne con­to del­le pos­si­bi­li con­se­guen­ze per i Co­mu­ni.

3La Con­fe­de­ra­zio­ne pren­de in con­si­de­ra­zio­ne la par­ti­co­la­re si­tua­zio­ne del­le cit­tà, de­gli ag­glo­me­ra­ti e del­le re­gio­ni di mon­ta­gna.

Sezione 4: Garanzie federali

Art. 51 Costituzioni cantonali  

1Ogni Can­to­ne si dà una co­sti­tu­zio­ne de­mo­cra­ti­ca. La co­sti­tu­zio­ne can­to­na­le ri­chie­de l’ap­pro­va­zio­ne del Po­po­lo e de­ve po­ter es­se­re ri­ve­du­ta qua­lo­ra la mag­gio­ran­za del Po­po­lo lo ri­chie­da.

2Le co­sti­tu­zio­ni can­to­na­li de­vo­no ot­te­ne­re la ga­ran­zia fe­de­ra­le. La Con­fe­de­ra­zio­ne con­fe­ri­sce ta­le ga­ran­zia se la co­sti­tu­zio­ne can­to­na­le non con­trad­di­ce al di­rit­to fe­de­ra­le.

Art. 52 Ordine costituzionale  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne tu­te­la l’or­di­ne co­sti­tu­zio­na­le dei Can­to­ni.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne in­ter­vie­ne se l’or­di­ne in­ter­no di un Can­to­ne è tur­ba­to o mi­nac­cia­to e il Can­to­ne in­te­res­sa­to non è in gra­do di prov­ve­der­vi da sé o con l’aiu­to di al­tri Can­to­ni.

Art. 53 Esistenza e territorio dei Cantoni  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne pro­teg­ge l’esi­sten­za e il ter­ri­to­rio dei Can­to­ni.

2Qual­sia­si mo­di­fi­ca del nu­me­ro dei Can­to­ni ri­chie­de il con­sen­so del Po­po­lo e dei Can­to­ni in­te­res­sa­ti, non­ché quel­lo del Po­po­lo sviz­ze­ro e dei Can­to­ni.

3Le mo­di­fi­che ter­ri­to­ria­li tra Can­to­ni ri­chie­do­no il con­sen­so del Po­po­lo e dei Can­to­ni in­te­res­sa­ti, non­ché un de­cre­to d’ap­pro­va­zio­ne dell’As­sem­blea fe­de­ra­le.

4Le ret­ti­fi­che di con­fi­ne pos­so­no es­se­re con­ve­nu­te di­ret­ta­men­te tra i Can­to­ni.

Capitolo 2: Competenze

Sezione 1: Relazioni con l’estero

Art. 54 Affari esteri  

1Gli af­fa­ri este­ri com­pe­to­no al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne si ado­pe­ra per sal­va­guar­da­re l’in­di­pen­den­za e il be­nes­se­re del Pae­se; con­tri­bui­sce in par­ti­co­la­re ad aiu­ta­re le po­po­la­zio­ni nel bi­so­gno e a lot­ta­re con­tro la po­ver­tà nel mon­do, con­tri­bui­sce a far ri­spet­ta­re i di­rit­ti uma­ni e a pro­muo­ve­re la de­mo­cra­zia, ad as­si­cu­ra­re la con­vi­ven­za pa­ci­fi­ca dei po­po­li non­ché a sal­va­guar­da­re le ba­si na­tu­ra­li del­la vi­ta.

3La Con­fe­de­ra­zio­ne tie­ne con­to del­le com­pe­ten­ze dei Can­to­ni e ne sal­va­guar­da gli in­te­res­si.

Art. 55 Collaborazione dei Cantoni alle decisioni di politica estera  

1I Can­to­ni col­la­bo­ra­no al­la pre­pa­ra­zio­ne del­le de­ci­sio­ni di po­li­ti­ca este­ra che toc­ca­no le lo­ro com­pe­ten­ze o lo­ro in­te­res­si es­sen­zia­li.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne in­for­ma tem­pe­sti­va­men­te e com­piu­ta­men­te i Can­to­ni e li con­sul­ta.

3Ai pa­re­ri dei Can­to­ni è da­to par­ti­co­la­re ri­lie­vo nei set­to­ri che toc­ca­no lo­ro com­pe­ten­ze. In que­sti ca­si i Can­to­ni col­la­bo­ra­no in mo­do ap­pro­pria­to ai ne­go­zia­ti in­ter­na­zio­na­li.

Art. 56 Relazioni dei Cantoni con l’estero  

1I Can­to­ni pos­so­no con­clu­de­re con l’este­ro trat­ta­ti nei set­to­ri di lo­ro com­pe­ten­za.

2Ta­li trat­ta­ti non de­vo­no con­trad­di­re al di­rit­to fe­de­ra­le e agli in­te­res­si del­la Con­fe­de­ra­zio­ne né ai di­rit­ti di al­tri Can­to­ni. Pri­ma di con­clu­der­li, i Can­to­ni de­vo­no in­for­ma­re la Con­fe­de­ra­zio­ne.

3I Can­to­ni pos­so­no cor­ri­spon­de­re di­ret­ta­men­te con au­to­ri­tà este­re su­bor­di­na­te; ne­gli al­tri ca­si le re­la­zio­ni dei Can­to­ni con l’este­ro si svol­go­no per il tra­mi­te del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

Sezione 2: Sicurezza, difesa nazionale, protezione civile

Art. 57 Sicurezza  

1Nell’am­bi­to del­le lo­ro com­pe­ten­ze, la Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni prov­ve­do­no al­la si­cu­rez­za del Pae­se e al­la pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne.

2Coor­di­na­no i lo­ro sfor­zi nel set­to­re del­la si­cu­rez­za in­ter­na.

Art. 58 Esercito  

1La Sviz­ze­ra ha un eser­ci­to. L’eser­ci­to sviz­ze­ro è or­ga­niz­za­to fon­da­men­tal­men­te se­con­do il prin­ci­pio di mi­li­zia.

2L’eser­ci­to ser­ve a pre­ve­ni­re la guer­ra e con­tri­bui­sce a pre­ser­va­re la pa­ce; di­fen­de il Pae­se e ne pro­teg­ge la po­po­la­zio­ne. So­stie­ne le au­to­ri­tà ci­vi­li nel far fron­te a gra­vi mi­nac­ce per la si­cu­rez­za in­ter­na e ad al­tre si­tua­zio­ni straor­di­na­rie. La leg­ge può pre­ve­de­re al­tri com­pi­ti.

3Sol­tan­to la Con­fe­de­ra­zio­ne ha il po­te­re di di­spor­re dell’eser­ci­to.1


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).

Art. 59 Servizio militare e servizio sostitutivo  

1Gli uo­mi­ni sviz­ze­ri so­no ob­bli­ga­ti al ser­vi­zio mi­li­ta­re. La leg­ge pre­ve­de un ser­vi­zio ci­vi­le so­sti­tu­ti­vo.

2Per le don­ne il ser­vi­zio mi­li­ta­re è vo­lon­ta­rio.

3Chi non pre­sta il ser­vi­zio ob­bli­ga­to­rio, mi­li­ta­re o ci­vi­le è te­nu­to a pa­ga­re una tas­sa. Que­sta tas­sa è ri­scos­sa dal­la Con­fe­de­ra­zio­ne me­dian­te im­po­si­zio­ne ed esa­zio­ne da par­te dei Can­to­ni.

4La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni per un’ade­gua­ta com­pen­sa­zio­ne del­la per­di­ta di gua­da­gno.

5Chiun­que, nel pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re o ci­vi­le, pa­ti­sce dan­ni al­la sa­lu­te o pe­ri­sce ha di­rit­to per sé o per i pro­pri con­giun­ti a un ade­gua­to so­ste­gno da par­te del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

Art. 60 Organizzazione, istruzione e equipaggiamento dell’esercito  

1La le­gi­sla­zio­ne mi­li­ta­re non­ché l’or­ga­niz­za­zio­ne, l’istru­zio­ne e l’equi­pag­gia­men­to dell’eser­ci­to com­pe­to­no al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

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3La Con­fe­de­ra­zio­ne può, con­tro equa in­den­ni­tà, as­su­me­re in pro­prio in­stal­la­zio­ni mi­li­ta­ri can­to­na­li.


1 Abro­ga­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, con ef­fet­to dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).

Art. 61 Protezione civile  

1La le­gi­sla­zio­ne sul­la pro­te­zio­ne ci­vi­le di per­so­ne e be­ni dal­le con­se­guen­ze di con­flit­ti ar­ma­ti com­pe­te al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni sull’im­pie­go del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le in ca­so di ca­ta­stro­fi e in si­tua­zio­ni di emer­gen­za.

3Può di­chia­ra­re ob­bli­ga­to­rio per gli uo­mi­ni il ser­vi­zio di pro­te­zio­ne. Per le don­ne que­sto ser­vi­zio è vo­lon­ta­rio.

4La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni per un’ade­gua­ta com­pen­sa­zio­ne del­la per­di­ta di gua­da­gno.

5Chiun­que, nell’adem­pi­men­to del ser­vi­zio di pro­te­zio­ne, pa­ti­sce dan­ni al­la sa­lu­te o pe­ri­sce ha di­rit­to per sé o per i pro­pri con­giun­ti a un ade­gua­to so­ste­gno da par­te del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

Sezione 3: Formazione, ricerca e cultura

Art. 61a Spazio formativo svizzero  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni prov­ve­do­no in­sie­me nell’am­bi­to del­le ri­spet­ti­ve com­pe­ten­ze a un’ele­va­ta qua­li­tà e per­mea­bi­li­tà del­lo spa­zio for­ma­ti­vo sviz­ze­ro.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni coor­di­na­no i pro­pri sfor­zi e ga­ran­ti­sco­no la col­la­bo­ra­zio­ne re­ci­pro­ca me­dian­te or­ga­ni co­mu­ni e al­tre mi­su­re.

3Nell’adem­pi­men­to dei lo­ro com­pi­ti, la Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni s’im­pe­gna­no al­tre­sì af­fin­ché le vie del­la for­ma­zio­ne ge­ne­ra­le e quel­le del­la for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le tro­vi­no un ri­co­no­sci­men­to equi­va­len­te nel­la so­cie­tà.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 21 mag. 2006, in vi­go­re dal 21 mag. 2006 (FF del 16 dic. 2005, Dec. pre­si­den­zia­le del 27 lug. 2006 – RU 2006 3033; FF 2005 4893 4957 6457, 2006 6457).* Con di­spo­si­zio­ne tran­si­to­ria.

Art. 62 Scuola *  

1Il set­to­re sco­la­sti­co com­pe­te ai Can­to­ni.

2I Can­to­ni prov­ve­do­no a una suf­fi­cien­te istru­zio­ne sco­la­sti­ca di ba­se, ac­ces­si­bi­le a tut­ti i gio­va­ni. L’istru­zio­ne di ba­se è ob­bli­ga­to­ria e sot­to­stà al­la di­re­zio­ne o vi­gi­lan­za del­lo Sta­to. Nel­le scuo­le pub­bli­che è gra­tui­ta.1

3I Can­to­ni prov­ve­do­no al­tre­sì a una suf­fi­cien­te istru­zio­ne sco­la­sti­ca spe­cia­le per tut­ti i fan­ciul­li e gio­va­ni di­sa­bi­li, fi­no al mas­si­mo al com­pi­men­to del ven­te­si­mo an­no di età.2

4Se gli sfor­zi di coor­di­na­men­to non sfo­cia­no in un’ar­mo­niz­za­zio­ne del set­to­re sco­la­sti­co per quan­to ri­guar­da l’età d’ini­zio del­la sco­la­ri­tà e la scuo­la dell’ob­bli­go, la du­ra­ta e gli obiet­ti­vi del­le fa­si del­la for­ma­zio­ne e il pas­sag­gio dall’una all’al­tra fa­se, non­ché il ri­co­no­sci­men­to dei di­plo­mi, la Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na le nor­me ne­ces­sa­rie.3

5La Con­fe­de­ra­zio­ne di­sci­pli­na l’ini­zio dell’an­no sco­la­sti­co.4

6È at­tri­bui­ta par­ti­co­la­re im­por­tan­za al­la par­te­ci­pa­zio­ne dei Can­to­ni all’ela­bo­ra­zio­ne de­gli at­ti le­gi­sla­ti­vi fe­de­ra­li che con­cer­no­no le lo­ro com­pe­ten­ze.5


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 21 mag. 2006, in vi­go­re dal 21 mag. 2006 (DF del 16 dic. 2005, DCF del 27 lug. 2006 – RU 2006 3033; FF 2005 4893 4957 6457, 2006 6177).
2 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).
3 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 21 mag. 2006, in vi­go­re dal 21 mag. 2006 (DF del 16 dic. 2005, DCF del 27 lug. 2006 – RU 2006 3033; FF 2005 4893 4957 6457, 2006 6177).
4 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 21 mag. 2006, in vi­go­re dal 21 mag. 2006 (DF del 16 dic. 2005, DCF del 27 lug. 2006 – RU 2006 3033; FF 2005 4893 4957 6457, 2006 6177).
5 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 21 mag. 2006, in vi­go­re dal 21 mag. 2006 (DF del 16 dic. 2005, DCF del 27 lug. 2006 – RU 2006 3033; FF 2005 4893 4957 6457, 2006 6177).

Art. 63 Formazione professionale  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni in ma­te­ria di for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le.

2In que­sto set­to­re, pro­muo­ve la di­ver­si­tà e la per­mea­bi­li­tà dell’of­fer­ta.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 21 mag. 2006, in vi­go­re dal 21 mag. 2006 (DF del 16 dic. 2005, DCF del 27 lug. 2006 – RU 2006 3033; FF 2005 4893 4957 6457, 2006 6177).

Art. 63a Scuole universitarie  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne ge­sti­sce i po­li­tec­ni­ci fe­de­ra­li. Può isti­tui­re, ri­le­va­re o ge­sti­re al­tre scuo­le uni­ver­si­ta­rie e al­tri isti­tu­ti ac­ca­de­mi­ci.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne so­stie­ne le scuo­le uni­ver­si­ta­rie can­to­na­li e può sus­si­dia­re al­tri isti­tu­ti ac­ca­de­mi­ci da es­sa ri­co­no­sciu­ti.

3La Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni prov­ve­do­no in­sie­me al coor­di­na­men­to, non­ché a ga­ran­ti­re che sia as­si­cu­ra­ta la qua­li­tà nel set­to­re del­le scuo­le uni­ver­si­ta­rie. Ten­go­no con­to dell’au­to­no­mia del­le scuo­le uni­ver­si­ta­rie e dei ri­spet­ti­vi en­ti re­spon­sa­bi­li e ba­da­no al­la pa­ri­tà di trat­ta­men­to di isti­tu­ti con com­pi­ti ugua­li.

4Per adem­pie­re i lo­ro com­pi­ti, la Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni con­clu­do­no ac­cor­di e de­le­ga­no de­ter­mi­na­te com­pe­ten­ze a or­ga­ni co­mu­ni. La leg­ge de­fi­ni­sce le com­pe­ten­ze che pos­so­no es­se­re de­le­ga­te a ta­li or­ga­ni e sta­bi­li­sce i prin­ci­pi che reg­go­no l’or­ga­niz­za­zio­ne e le mo­da­li­tà del coor­di­na­men­to.

5Se la Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni non rag­giun­go­no gli obiet­ti­vi co­mu­ni me­dian­te il coor­di­na­men­to, la Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni sul­le fa­si de­gli stu­di e sul pas­sag­gio dall’una all’al­tra fa­se, sul per­fe­zio­na­men­to, non­ché sul ri­co­no­sci­men­to di isti­tu­ti e di­plo­mi. La Con­fe­de­ra­zio­ne può inol­tre vin­co­la­re il so­ste­gno al­le scuo­le uni­ver­si­ta­rie a prin­ci­pi di fi­nan­zia­men­to uni­ta­ri e su­bor­di­nar­lo al­la ri­par­ti­zio­ne dei com­pi­ti tra le scuo­le uni­ver­si­ta­rie in set­to­ri con co­sti par­ti­co­lar­men­te one­ro­si.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 21 mag. 2006, in vi­go­re dal 21 mag. 2006 (DF del 16 dic. 2005, DCF del 27 lug. 2006 – RU 2006 3033; FF 2005 4893 4957 6457, 2006 6177).

Art. 64 Ricerca  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne pro­muo­ve la ri­cer­ca scien­ti­fi­ca e l’in­no­va­zio­ne.1

2Può su­bor­di­na­re il suo so­ste­gno in par­ti­co­la­re all’as­si­cu­ra­zio­ne del­la qua­li­tà e al coor­di­na­men­to.2

3Può isti­tui­re, as­su­me­re in pro­prio o ge­sti­re cen­tri di ri­cer­ca.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 21 mag. 2006, in vi­go­re dal 21 mag. 2006 (DF del 16 dic. 2005, DCF del 27 lug. 2006 – RU 2006 3033; FF 2005 4893 4957 6457, 2006 6177).
2 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 21 mag. 2006, in vi­go­re dal 21 mag. 2006 (DF del 16 dic. 2005, DCF del 27 lug. 2006 – RU 2006 3033; FF 2005 4893 4957 6457, 2006 6177).

Art. 64a Perfezionamento  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne sta­bi­li­sce prin­ci­pi in ma­te­ria di per­fe­zio­na­men­to.

2Può pro­muo­ve­re il per­fe­zio­na­men­to.

3La leg­ge ne de­ter­mi­na i set­to­ri e i cri­te­ri.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 21 mag. 2006, in vi­go­re dal 21 mag. 2006 (DF del 16 dic. 2005, DCF del 27 lug. 2006 – RU 2006 3033; FF 2005 4893 4957 6457, 2006 6177).

Art. 65 Statistica  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne ri­le­va i da­ti sta­ti­sti­ci ne­ces­sa­ri sul­lo sta­to e l’evo­lu­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne, dell’eco­no­mia, del­la so­cie­tà, del­la for­ma­zio­ne, del­la ri­cer­ca, del ter­ri­to­rio e dell’am­bien­te in Sviz­ze­ra.1

2Può ema­na­re pre­scri­zio­ni sull’ar­mo­niz­za­zio­ne e la ge­stio­ne di re­gi­stri uf­fi­cia­li per con­te­ne­re quan­to pos­si­bi­le l’one­re dei ri­le­va­men­ti.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 21 mag. 2006, in vi­go­re dal 21 mag. 2006 (DF del 16 dic. 2005, DCF del 27 lug. 2006 – RU 2006 3033; FF 2005 4893 4957 6457, 2006 6177).

Art. 66 Sussidi all’istruzione  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne può sus­si­dia­re i Can­to­ni per le lo­ro spe­se in ma­te­ria di sus­si­di all’istru­zio­ne con­ces­si a stu­den­ti di scuo­le uni­ver­si­ta­rie e di al­tri isti­tu­ti su­pe­rio­ri. Può pro­muo­ve­re l’ar­mo­niz­za­zio­ne in­ter­can­to­na­le dei sus­si­di e sta­bi­li­re prin­ci­pi per la lo­ro con­ces­sio­ne.2

2A com­ple­men­to del­le mi­su­re can­to­na­li, nel ri­spet­to dell’au­to­no­mia can­to­na­le nel cam­po sco­la­sti­co, può inol­tre pren­de­re pro­pri prov­ve­di­men­ti per pro­muo­ve­re la for­ma­zio­ne.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 21 mag. 2006, in vi­go­re dal 21 mag. 2006 (DF del 16 dic. 2005, DCF del 27 lug. 2006 – RU 2006 3033; FF 2005 4893 4957 6457, 2006 6177).
2 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 21 mag. 2006, in vi­go­re dal 21 mag. 2006 (DF del 16 dic. 2005, DCF del 27 lug. 2006 – RU 2006 3033; FF 2005 4893 4957 6457, 2006 6177).

Art. 67 Promozione dell’infanzia e della gioventù  

1Nell’adem­pi­men­to dei lo­ro com­pi­ti, la Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni ten­go­no con­to de­gli spe­cia­li bi­so­gni di in­co­rag­gia­men­to e pro­te­zio­ne dell’in­fan­zia e del­la gio­ven­tù.

2A com­ple­men­to del­le mi­su­re can­to­na­li, la Con­fe­de­ra­zio­ne può so­ste­ne­re l’at­ti­vi­tà ex­tra­sco­la­sti­ca di fan­ciul­li e ado­le­scen­ti.2


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 21 mag. 2006, in vi­go­re dal 21 mag. 2006 (DF del 16 dic. 2005, DCF del 27 lug. 2006 – RU 2006 3033; FF 2005 4893 4957 6457, 2006 6177).
2 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 21 mag. 2006, in vi­go­re dal 21 mag. 2006 (DF del 16 dic. 2005, DCF del 27 lug. 2006 – RU 2006 3033; FF 2005 4893 4957 6457, 2006 6177).

Art. 67a Formazione musicale  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni pro­muo­vo­no la for­ma­zio­ne mu­si­ca­le, in par­ti­co­la­re dell’in­fan­zia e del­la gio­ven­tù.

2Nei li­mi­ti del­le lo­ro com­pe­ten­ze, la Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni si im­pe­gna­no a pro­muo­ve­re nel­le scuo­le un’edu­ca­zio­ne mu­si­ca­le di qua­li­tà. Se gli sfor­zi di coor­di­na­men­to dei Can­to­ni non sfo­cia­no in un’ar­mo­niz­za­zio­ne de­gli obiet­ti­vi dell’edu­ca­zio­ne mu­si­ca­le nel­le scuo­le, la Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na le nor­me ne­ces­sa­rie.

3Con la col­la­bo­ra­zio­ne dei Can­to­ni, la Con­fe­de­ra­zio­ne sta­bi­li­sce i prin­ci­pi per l’ac­ces­so dei gio­va­ni al­la pra­ti­ca mu­si­ca­le e la pro­mo­zio­ne dei ta­len­ti mu­si­ca­li.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 23 set. 2012, in vi­go­re dal 23 set. 2012 (DF del 15 mar. 2012, DCF del 29 gen. 2013 – RU 2013 435; FF 2009 419, 2010 1, 2012 3059 6177, 2013 1015).

Art. 68 Sport  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne pro­muo­ve lo sport, in par­ti­co­la­re l’edu­ca­zio­ne spor­ti­va.

2Ge­sti­sce una scuo­la di sport.

3Può ema­na­re pre­scri­zio­ni sul­lo sport gio­va­ni­le e di­chia­ra­re ob­bli­ga­to­rio l’in­se­gna­men­to del­lo sport nel­le scuo­le.

Art. 69 Cultura  

1Il set­to­re cul­tu­ra­le com­pe­te ai Can­to­ni.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne può so­ste­ne­re at­ti­vi­tà cul­tu­ra­li d’in­te­res­se na­zio­na­le e pro­muo­ve­re l’espres­sio­ne ar­ti­sti­ca e mu­si­ca­le, in par­ti­co­la­re tra­mi­te la for­ma­zio­ne.

3Nell’adem­pi­men­to dei suoi com­pi­ti, tie­ne con­to del­la plu­ra­li­tà cul­tu­ra­le e lin­gui­sti­ca del Pae­se.

Art. 70 Lingue  

1Le lin­gue uf­fi­cia­li del­la Con­fe­de­ra­zio­ne so­no il te­de­sco, il fran­ce­se e l’ita­lia­no. Il ro­man­cio è lin­gua uf­fi­cia­le nei rap­por­ti con le per­so­ne di lin­gua ro­man­cia.

2I Can­to­ni de­si­gna­no le lo­ro lin­gue uf­fi­cia­li. Per ga­ran­ti­re la pa­ce lin­gui­sti­ca ri­spet­ta­no la com­po­si­zio­ne lin­gui­sti­ca tra­di­zio­na­le del­le re­gio­ni e con­si­de­ra­no le mi­no­ran­ze lin­gui­sti­che au­toc­to­ne.

3La Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni pro­muo­vo­no la com­pren­sio­ne e gli scam­bi tra le co­mu­ni­tà lin­gui­sti­che.

4La Con­fe­de­ra­zio­ne so­stie­ne i Can­to­ni plu­ri­lin­gui nell’adem­pi­men­to dei lo­ro com­pi­ti spe­cia­li.

5La Con­fe­de­ra­zio­ne so­stie­ne i prov­ve­di­men­ti dei Can­to­ni dei Gri­gio­ni e del Ti­ci­no vol­ti a con­ser­va­re e pro­muo­ve­re le lin­gue ro­man­cia e ita­lia­na.

Art. 71 Cinematografia  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne può pro­muo­ve­re la pro­du­zio­ne ci­ne­ma­to­gra­fi­ca sviz­ze­ra e la cul­tu­ra ci­ne­ma­to­gra­fi­ca.

2Può ema­na­re pre­scri­zio­ni per pro­muo­ve­re la mol­te­pli­ci­tà e la qua­li­tà dell’of­fer­ta ci­ne­ma­to­gra­fi­ca.

Art. 72 Chiesa e Stato  

1Il di­sci­pli­na­men­to dei rap­por­ti tra Chie­sa e Sta­to com­pe­te ai Can­to­ni.

2Nell’am­bi­to del­le lo­ro com­pe­ten­ze, la Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni pos­so­no pren­de­re prov­ve­di­men­ti per pre­ser­va­re la pa­ce pub­bli­ca fra gli ade­ren­ti al­le di­ver­se co­mu­ni­tà re­li­gio­se.

3L’edi­fi­ca­zio­ne di mi­na­re­ti è vie­ta­ta.1


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 29 nov. 2009, in vi­go­re dal 29 nov. 2009 (DF del 12 giu. 2009, DCF del 5 mag. 2010 – RU 2010 2161; FF 2008 6017 6659, 2009 3763, 2010 2991).

Sezione 4: Ambiente e pianificazione del territorio

Art. 73 Sviluppo sostenibile  

La Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni ope­ra­no a fa­vo­re di un rap­por­to du­re­vol­men­te equi­li­bra­to tra la na­tu­ra, la sua ca­pa­ci­tà di rin­no­va­men­to e la sua uti­liz­za­zio­ne da par­te dell’uo­mo.

Art. 74 Protezione dell’ambiente  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni sul­la pro­te­zio­ne dell’uo­mo e del suo am­bien­te na­tu­ra­le da ef­fet­ti no­ci­vi o mo­le­sti.

2Si ado­pe­ra per im­pe­di­re ta­li ef­fet­ti. I co­sti del­le mi­su­re di pre­ven­zio­ne e ri­mo­zio­ne so­no a ca­ri­co di chi li ha cau­sa­ti.

3L’ese­cu­zio­ne del­le pre­scri­zio­ni com­pe­te ai Can­to­ni, per quan­to la leg­ge non la ri­ser­vi al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

Art. 75 Pianificazione del territorio  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne sta­bi­li­sce i prin­ci­pi del­la pia­ni­fi­ca­zio­ne ter­ri­to­ria­le. Que­sta spet­ta ai Can­to­ni ed è vol­ta a un’ap­pro­pria­ta e par­si­mo­nio­sa uti­liz­za­zio­ne del suo­lo e a un or­di­na­to in­se­dia­men­to del ter­ri­to­rio.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne pro­muo­ve e coor­di­na gli sfor­zi dei Can­to­ni e col­la­bo­ra con lo­ro.

3Nell’adem­pi­men­to dei lo­ro com­pi­ti, la Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni con­si­de­ra­no le esi­gen­ze del­la pia­ni­fi­ca­zio­ne ter­ri­to­ria­le.

Art. 75a Misurazione  

1La mi­su­ra­zio­ne na­zio­na­le com­pe­te al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni sul­la mi­su­ra­zio­ne uf­fi­cia­le.

3Può ema­na­re pre­scri­zio­ni sull’ar­mo­niz­za­zio­ne del­le in­for­ma­zio­ni fon­dia­rie uf­fi­cia­li.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).

Art. 75b Abitazioni secondarie*  

1La quo­ta di abi­ta­zio­ni se­con­da­rie ri­spet­to al to­ta­le del­le uni­tà abi­ta­ti­ve e del­la su­per­fi­cie lor­da per pia­no uti­liz­za­ta a sco­po abi­ta­ti­vo di un Co­mu­ne non può ec­ce­de­re il 20 per cen­to.

2La leg­ge ob­bli­ga i Co­mu­ni a pub­bli­ca­re ogni an­no il lo­ro pia­no del­le quo­te di abi­ta­zio­ni prin­ci­pa­li uni­ta­men­te al­lo sta­to det­ta­glia­to del­la sua ese­cu­zio­ne.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re dell’11 mar. 2012, in vi­go­re dall’11 mar. 2012 (DF del 17 giu. 2011, DCF del 20 giu. 2012 – RU 2012 3627; FF 2008 955 7597, 2011 4317, 2012 5909).
2* Con di­spo­si­zio­ne tran­si­to­ria.

Art. 76 Acque  

1Nell’am­bi­to del­le sue com­pe­ten­ze, la Con­fe­de­ra­zio­ne prov­ve­de all’uti­liz­za­zio­ne par­si­mo­nio­sa e al­la pro­te­zio­ne del­le ri­sor­se idri­che non­ché al­la di­fe­sa da­gli ef­fet­ti dan­no­si del­le ac­que.

2Ema­na prin­ci­pi sul­la con­ser­va­zio­ne e lo sfrut­ta­men­to del­le ri­ser­ve idri­che, sull’uti­liz­za­zio­ne del­le ac­que a sco­pi di pro­du­zio­ne ener­ge­ti­ca e di raf­fred­da­men­to e su al­tri in­ter­ven­ti nel ci­clo idro­lo­gi­co.

3Ema­na pre­scri­zio­ni sul­la pro­te­zio­ne del­le ac­que, sul­la ga­ran­zia di ade­gua­ti de­flus­si mi­ni­mi, sul­le ope­re idrau­li­che, sul­la si­cu­rez­za dei ba­ci­ni di ac­cu­mu­la­zio­ne e sul mo­do di in­flui­re sul­le pre­ci­pi­ta­zio­ni at­mo­sfe­ri­che.

4I Can­to­ni di­spon­go­no del­le ri­sor­se idri­che. En­tro i li­mi­ti del­la le­gi­sla­zio­ne fe­de­ra­le pos­so­no ri­scuo­te­re ca­no­ni per l’uti­liz­za­zio­ne del­le ac­que. La Con­fe­de­ra­zio­ne ha il di­rit­to di uti­liz­za­re le ac­que per le sue azien­de di tra­spor­to; in cor­ri­spet­ti­vo ver­sa un ca­no­ne e un’in­den­ni­tà.

5Per quan­to ri­guar­da i di­rit­ti e i ca­no­ni re­la­ti­vi a ri­sor­se idri­che in­ter­na­zio­na­li, la Con­fe­de­ra­zio­ne de­ci­de d’in­te­sa con i Can­to­ni in­te­res­sa­ti. De­ci­de pu­re nel ca­so in cui i Can­to­ni non rie­sca­no ad ac­cor­dar­si in me­ri­to ai di­rit­ti con­cer­nen­ti ri­ser­ve idri­che in­ter­can­to­na­li.

6Nell’adem­pi­men­to dei suoi com­pi­ti, la Con­fe­de­ra­zio­ne pren­de in con­si­de­ra­zio­ne gli in­te­res­si dei Can­to­ni da cui le ac­que pro­ven­go­no.

Art. 77 Foreste  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne prov­ve­de af­fin­ché le fo­re­ste pos­sa­no adem­pie­re le lo­ro fun­zio­ni pro­tet­ti­ve, eco­no­mi­che e ri­crea­ti­ve.

2Ema­na prin­ci­pi sul­la pro­te­zio­ne del­le fo­re­ste.

3Pro­muo­ve prov­ve­di­men­ti per la con­ser­va­zio­ne del­le fo­re­ste.

Art. 78 Protezione della natura e del paesaggio  

1La pro­te­zio­ne del­la na­tu­ra e del pae­sag­gio com­pe­te ai Can­to­ni.

2Nell’adem­pi­men­to dei suoi com­pi­ti, la Con­fe­de­ra­zio­ne pren­de in con­si­de­ra­zio­ne gli obiet­ti­vi del­la pro­te­zio­ne del­la na­tu­ra e del pae­sag­gio. Ha cu­ra dei pae­sag­gi, dei si­ti ca­rat­te­ri­sti­ci, dei luo­ghi sto­ri­ci non­ché dei mo­nu­men­ti na­tu­ra­li e cul­tu­ra­li; quan­do l’in­te­res­se pub­bli­co lo ri­chie­da, li con­ser­va in­te­gri.

3Può so­ste­ne­re gli sfor­zi vol­ti a pro­teg­ge­re la na­tu­ra e il pae­sag­gio non­ché, per con­trat­to o per espro­pria­zio­ne, ac­qui­sta­re o sal­va­guar­da­re ope­re d’im­por­tan­za na­zio­na­le.

4Ema­na pre­scri­zio­ni a tu­te­la del­la fau­na e del­la flo­ra e a sal­va­guar­dia dei lo­ro spa­zi vi­ta­li nel­la lo­ro mol­te­pli­ci­tà na­tu­ra­le. Pro­teg­ge le spe­cie mi­nac­cia­te di estin­zio­ne.

5Le pa­lu­di e i pae­sag­gi pa­lu­stri di par­ti­co­la­re bel­lez­za e im­por­tan­za na­zio­na­le so­no pro­tet­ti. Non vi si pos­so­no co­strui­re im­pian­ti né pro­ce­de­re a mo­di­fi­che del suo­lo. So­no ec­cet­tua­te le in­stal­la­zio­ni che ser­vo­no a pre­ser­va­re lo sco­po pro­tet­ti­vo o l’uti­liz­za­zio­ne agri­co­la già esi­sten­te.

Art. 79 Pesca e caccia  

La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na prin­ci­pi sull’eser­ci­zio del­la pe­sca e del­la cac­cia, in par­ti­co­la­re per con­ser­va­re la mol­te­pli­ci­tà del­le spe­cie dei pe­sci, dei mam­mi­fe­ri sel­va­ti­ci e de­gli uc­cel­li.

Art. 80 Protezione degli animali  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni sul­la pro­te­zio­ne de­gli ani­ma­li.

2Di­sci­pli­na in par­ti­co­la­re:

a.
la de­ten­zio­ne e la cu­ra di ani­ma­li;
b.
gli espe­ri­men­ti e gli in­ter­ven­ti su ani­ma­li vi­vi;
c.
l’uti­liz­za­zio­ne di ani­ma­li;
d.
l’im­por­ta­zio­ne di ani­ma­li e di pro­dot­ti ani­ma­li;
e.
il com­mer­cio e il tra­spor­to di ani­ma­li;
f.
l’uc­ci­sio­ne di ani­ma­li.

3L’ese­cu­zio­ne del­le pre­scri­zio­ni com­pe­te ai Can­to­ni, per quan­to la leg­ge non la ri­ser­vi al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

Sezione 5: Opere pubbliche e trasporti

Art. 81 Opere pubbliche  

Nell’in­te­res­se del Pae­se o di una sua gran par­te, la Con­fe­de­ra­zio­ne può rea­liz­za­re e ge­sti­re ope­re pub­bli­che o so­ste­ner­ne la rea­liz­za­zio­ne.

Art. 81a Trasporti pubblici  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni prov­ve­do­no a un’of­fer­ta suf­fi­cien­te in ma­te­ria di tra­spor­ti pub­bli­ci su stra­da, per fer­ro­via, vie d’ac­qua e fi­lo­via in tut­te le re­gio­ni del Pae­se. Al ri­guar­do va te­nu­to con­to in mi­su­ra ade­gua­ta del tra­spor­to di mer­ci per fer­ro­via.

2I co­sti dei tra­spor­ti pub­bli­ci so­no co­per­ti in mi­su­ra ade­gua­ta dai prez­zi pa­ga­ti da­gli uten­ti dei tra­spor­ti pub­bli­ci.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 9 feb. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (DF del 20 giu. 2013, DCF 13 mag. 2014, DCF 2 giu. 2014, DCF 6 giu. 2014 – RU 2015 645; FF 2010 5843, 2012 1283, 2013 4003 5646, 2014 3507 3511).

Art. 82 Circolazione stradale  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni sul­la cir­co­la­zio­ne stra­da­le.

2Eser­ci­ta l’al­ta vi­gi­lan­za sul­le stra­de d’im­por­tan­za na­zio­na­le; può sta­bi­li­re qua­li stra­de di tran­si­to deb­ba­no ri­ma­ne­re aper­te al­la cir­co­la­zio­ne.

3L’uti­liz­za­zio­ne del­le stra­de pub­bli­che è esen­te da tas­se. L’As­sem­blea fe­de­ra­le può con­sen­ti­re ec­ce­zio­ni.

Art. 83 Infrastruttura stradale  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni prov­ve­do­no af­fin­ché sia ga­ran­ti­ta un’in­fra­strut­tu­ra stra­da­le suf­fi­cien­te in tut­te le re­gio­ni del Pae­se.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne as­si­cu­ra la rea­liz­za­zio­ne e la via­bi­li­tà di una re­te di stra­de na­zio­na­li. Co­strui­sce e ge­sti­sce le stra­de na­zio­na­li e prov­ve­de al­la lo­ro ma­nu­ten­zio­ne. Ne as­su­me es­sa stes­sa le spe­se. Può af­fi­da­re ta­li com­pi­ti, in tut­to o in par­te, a isti­tu­zio­ni pub­bli­che, pri­va­te o mi­ste.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 12 feb. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (DF del 18 feb. 2015, DF del 30 set. 2016, DCF del 10 nov. 2016, DCF 13 apr. 2017; RU20176731; FF2015 1717, 2016 6825 7467, 2017 2961).

Art. 84 Transito alpino *  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne pro­teg­ge la re­gio­ne al­pi­na dal­le ri­per­cus­sio­ni ne­ga­ti­ve del traf­fi­co di tran­si­to. Li­mi­ta il ca­ri­co in­qui­nan­te del traf­fi­co di tran­si­to a una mi­su­ra inof­fen­si­va per l’uo­mo, la fau­na, la flo­ra e i lo­ro spa­zi vi­ta­li.

2Il traf­fi­co tran­sal­pi­no per il tra­spor­to di mer­ci at­tra­ver­so la Sviz­ze­ra av­vie­ne tra­mi­te fer­ro­via. Il Con­si­glio fe­de­ra­le pren­de le mi­su­re ne­ces­sa­rie. Ec­ce­zio­ni so­no am­mis­si­bi­li sol­tan­to se in­di­spen­sa­bi­li. Es­se de­vo­no es­se­re pre­ci­sa­te dal­la leg­ge.

3La ca­pa­ci­tà del­le stra­de di tran­si­to nel­la re­gio­ne al­pi­na non può es­se­re au­men­ta­ta. So­no ec­cet­tua­te le stra­de di cir­con­val­la­zio­ne che sgra­va­no gli abi­ta­ti dal traf­fi­co di tran­si­to.


1* Con di­spo­si­zio­ne tran­si­to­ria.

Art. 85 Tassa sul traffico pesante *  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne può ri­scuo­te­re sul traf­fi­co pe­san­te una tas­sa com­mi­su­ra­ta al­le pre­sta­zio­ni o al con­su­mo, per quan­to ta­le traf­fi­co cau­si al­la col­let­ti­vi­tà co­sti che non pos­so­no es­se­re co­per­ti con al­tre pre­sta­zio­ni o tas­se.

2Il pro­dot­to net­to del­la tas­sa è im­pie­ga­to per co­pri­re le spe­se con­nes­se ai tra­spor­ti ter­re­stri.2

3Una par­te del pro­dot­to net­to è de­vo­lu­ta ai Can­to­ni. Per il cal­co­lo del­le quo­te can­to­na­li si con­si­de­ra­no le par­ti­co­la­ri ri­per­cus­sio­ni del­la tas­sa nel­le re­gio­ni di mon­ta­gna e pe­ri­fe­ri­che.


1* Con di­spo­si­zio­ne tran­si­to­ria.
2 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 9 feb. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (DF del 20 giu. 2013, DCF 13 mag. 2014, DCF 2 giu. 2014, DCF 6 giu. 2014 – RU 2015 645; FF 2010 5843, 2012 1283, 2013 4003 5646, 2014 3507 3511).

Art. 85a Tassa per l’utilizzazione delle strade nazionali  

La Con­fe­de­ra­zio­ne ri­scuo­te una tas­sa per l’uti­liz­za­zio­ne del­le stra­de na­zio­na­li con vei­co­li a mo­to­re e ri­mor­chi non sot­to­stan­ti al­la tas­sa sul traf­fi­co pe­san­te


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 12 feb. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (DF del 18 feb. 2015, DF del 30 set. 2016, DCF del 10 nov. 2016, DCF 13 apr. 2017; RU20176731; FF2015 1717, 2016 6825 7467, 2017 2961).

Art. 86 Impiego di tasse per compiti e spese connessi alla circolazione stradale*  

1Le stra­de na­zio­na­li e i con­tri­bu­ti ai prov­ve­di­men­ti vol­ti a mi­glio­ra­re, nell’am­bi­to del­la cir­co­la­zio­ne stra­da­le, l’in­fra­strut­tu­ra dei tra­spor­ti nel­le cit­tà e ne­gli ag­glo­me­ra­ti so­no fi­nan­zia­ti me­dian­te un fon­do.

2A ta­le fon­do so­no as­se­gna­ti i mez­zi se­guen­ti:

a.
il pro­dot­to net­to del­la tas­sa per l’uti­liz­za­zio­ne del­le stra­de na­zio­na­li di cui all’ar­ti­co­lo 85a;
b.
il pro­dot­to net­to dell’im­po­sta spe­cia­le di con­su­mo di cui all’ar­ti­co­lo 131 ca­po­ver­so 1 let­te­ra d;
c.
il pro­dot­to net­to del sup­ple­men­to di cui all’ar­ti­co­lo 131 ca­po­ver­so 2 let­te­ra a;
d.
il pro­dot­to net­to dell’im­po­sta di cui all’ar­ti­co­lo 131 ca­po­ver­so 2 let­te­ra b;
e.
una quo­ta del pro­dot­to net­to dell’im­po­sta di con­su­mo sui car­bu­ran­ti, ec­cet­to i car­bu­ran­ti per l’avia­zio­ne, di cui all’ar­ti­co­lo 131 ca­po­ver­so 1 let­te­ra e; ta­le quo­ta am­mon­ta al 9 per cen­to dei mez­zi di cui al­la let­te­ra c e al 9 per cen­to del­la me­tà del pro­dot­to net­to dell’im­po­sta di con­su­mo sui car­bu­ran­ti, ec­cet­to i car­bu­ran­ti per l’avia­zio­ne, ma al mas­si­mo a 310 mi­lio­ni di fran­chi all’an­no; la leg­ge di­sci­pli­na l’in­di­ciz­za­zio­ne di que­sto im­por­to;
f.
di nor­ma, il 10 per cen­to del pro­dot­to net­to dell’im­po­sta di con­su­mo sui car­bu­ran­ti, ec­cet­to i car­bu­ran­ti per l’avia­zio­ne, di cui all’ar­ti­co­lo 131 ca­po­ver­so 1 let­te­ra e;
g.
il pro­dot­to, pre­le­va­to dal fi­nan­zia­men­to spe­cia­le di cui al ca­po­ver­so 3 let­te­ra g e dai con­tri­bu­ti dei Can­to­ni, de­sti­na­to a com­pen­sa­re le spe­se sup­ple­men­ta­ri de­ri­van­ti dall’in­te­gra­zio­ne di nuo­ve trat­te nel­la re­te del­le stra­de na­zio­na­li;
h.
al­tri mez­zi as­se­gna­ti per leg­ge e con­nes­si al­la cir­co­la­zio­ne stra­da­le.

3È isti­tui­to un fi­nan­zia­men­to spe­cia­le per i se­guen­ti com­pi­ti e spe­se con­nes­si al­la cir­co­la­zio­ne stra­da­le:

a.
con­tri­bu­ti a prov­ve­di­men­ti vol­ti a pro­muo­ve­re il traf­fi­co com­bi­na­to e il tra­spor­to di vei­co­li a mo­to­re ac­com­pa­gna­ti;
b.
con­tri­bu­ti ai co­sti del­le stra­de prin­ci­pa­li;
c.
con­tri­bu­ti a ope­re di pro­te­zio­ne con­tro le for­ze del­la na­tu­ra e a prov­ve­di­men­ti di pro­te­zio­ne dell’am­bien­te e del pae­sag­gio re­si ne­ces­sa­ri dal traf­fi­co stra­da­le;
d.
con­tri­bu­ti ge­ne­ra­li al­le spe­se can­to­na­li per le stra­de aper­te ai vei­co­li a mo­to­re;
e.
con­tri­bu­ti ai Can­to­ni sen­za stra­de na­zio­na­li;
f.
ri­cer­ca e am­mi­ni­stra­zio­ne;
g.
i con­tri­bu­ti al fon­do di cui al ca­po­ver­so 2 let­te­ra g.

4Al fi­nan­zia­men­to spe­cia­le è ac­cre­di­ta­ta la me­tà del pro­dot­to net­to dell’im­po­sta di con­su­mo sui car­bu­ran­ti, ec­cet­to i car­bu­ran­ti per l’avia­zio­ne, di cui all’ar­ti­co­lo 131 ca­po­ver­so 1 let­te­ra e, al net­to dei mez­zi di cui al ca­po­ver­so 2 let­te­ra e.

5Se ne è com­pro­va­ta la ne­ces­si­tà per il fi­nan­zia­men­to spe­cia­le o per la co­sti­tu­zio­ne di ri­ser­ve ade­gua­te nell’am­bi­to di ta­le fi­nan­zia­men­to, il pro­dot­to dell’im­po­sta di con­su­mo di cui all’ar­ti­co­lo 131 ca­po­ver­so 1 let­te­ra d è ac­cre­di­ta­to al fi­nan­zia­men­to spe­cia­le an­zi­ché al fon­do.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 12 feb. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018, i cpv. 2 lett. g e 3 lett. g en­tra­no in vi­go­re il 1° gen. 2020 (DF del 18 feb. 2015, DF del 30 set. 2016, DCF del 10 nov. 2016, DCF 13 apr. 2017; RU20176731; FF2015 1717, 2016 6825 7467, 2017 2961).
2* Con di­spo­si­zio­ne tran­si­to­ria.

Art. 87 Ferrovie e altri mezzi di trasporto *  

La le­gi­sla­zio­ne sui tra­spor­ti fer­ro­via­ri, sul­le fi­lo­vie, sul­la na­vi­ga­zio­ne non­ché sull’avia­zio­ne e l’astro­nau­ti­ca com­pe­te al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.


1* Con di­spo­si­zio­ne tran­si­to­ria.

Art. 87a Infrastruttura ferroviaria *  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne as­su­me l’one­re mag­gio­re del fi­nan­zia­men­to dell’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria.

2L’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria è fi­nan­zia­ta me­dian­te un fon­do. A ta­le fon­do so­no as­se­gna­ti i mez­zi se­guen­ti:

a.
al mas­si­mo due ter­zi del pro­dot­to del­la tas­sa sul traf­fi­co pe­san­te di cui all’ar­ti­co­lo 85;
b.
il pro­dot­to dell’au­men­to dell’im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to di cui all’ar­ti­co­lo 130 ca­po­ver­so 3bis;
c.
il 2 per cen­to del­le en­tra­te pro­ve­nien­ti dall’im­po­sta fe­de­ra­le di­ret­ta sul red­di­to del­le per­so­ne fi­si­che;
d.
2300 mi­lio­ni di fran­chi all’an­no dal bi­lan­cio ge­ne­ra­le del­la Con­fe­de­ra­zio­ne; la leg­ge di­sci­pli­na l’in­di­ciz­za­zio­ne di que­sto im­por­to.

3I Can­to­ni par­te­ci­pa­no in mi­su­ra ade­gua­ta al fi­nan­zia­men­to dell’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria. La leg­ge di­sci­pli­na i det­ta­gli.

4La leg­ge può pre­ve­de­re un fi­nan­zia­men­to com­ple­men­ta­re da par­te di ter­zi.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 9 feb. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (DF del 20 giu. 2013, DCF 13 mag. 2014, DCF 2 giu. 2014, DCF 6 giu. 2014 – RU 2015 645; FF 2010 5843, 2012 1283, 2013 4003 5646, 2014 3507 3511).
2* Con di­spo­si­zio­ne tran­si­to­ria.

Art. 87b Impiego di tasse per compiti e spese connessi al traffico aereo  

La me­tà del pro­dot­to net­to dell’im­po­sta di con­su­mo sui car­bu­ran­ti per l’avia­zio­ne e il sup­ple­men­to dell’im­po­sta di con­su­mo sui car­bu­ran­ti per l’avia­zio­ne so­no im­pie­ga­ti per fi­nan­zia­re i se­guen­ti com­pi­ti e spe­se con­nes­si al traf­fi­co ae­reo:

a.
con­tri­bu­ti a prov­ve­di­men­ti di pro­te­zio­ne dell’am­bien­te re­si ne­ces­sa­ri dal traf­fi­co ae­reo;
b.
con­tri­bu­ti a prov­ve­di­men­ti di si­cu­rez­za vol­ti a pre­ve­ni­re at­ti il­le­ci­ti com­piu­ti con­tro il traf­fi­co ae­reo, se­gna­ta­men­te at­tac­chi ter­ro­ri­sti­ci e di­rot­ta­men­ti ae­rei, pur­ché l’ado­zio­ne di ta­li prov­ve­di­men­ti non spet­ti al­le au­to­ri­tà pub­bli­che;
c.
con­tri­bu­ti a prov­ve­di­men­ti vol­ti a pro­muo­ve­re un ele­va­to li­vel­lo di si­cu­rez­za tec­ni­ca nel traf­fi­co ae­reo.

1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 12 feb. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (DF del 30 set. 2016, DCF del 10 nov. 2016; RU20176731; FF2015 1717, 2016 6825, 2017 2961).

Art. 88 Sentieri, percorsi pedonali e vie ciclabili  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na prin­ci­pi sul­le re­ti di sen­tie­ri, per­cor­si pe­do­na­li e vie ci­cla­bi­li.

2Può so­ste­ne­re e coor­di­na­re i prov­ve­di­men­ti dei Can­to­ni e di ter­zi per la rea­liz­za­zio­ne e la ma­nu­ten­zio­ne di ta­li re­ti, non­ché per in­for­ma­re sul­le me­de­si­me. In ta­le con­te­sto ri­spet­ta le com­pe­ten­ze dei Can­to­ni.

3Nell’adem­pi­men­to dei suoi com­pi­ti, pren­de in con­si­de­ra­zio­ne ta­li re­ti. So­sti­tui­sce i sen­tie­ri, i per­cor­si pe­do­na­li o le vie ci­cla­bi­li che de­ve sop­pri­me­re.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 23 set. 2018, in vi­go­re dal 23 set. 2018 (DF del 13 mar. 2018, DCF del 21 gen. 2019; RU 2019 525; FF 2016 1493, 2017 5033, 2018 1549, 2019 1181).

Sezione 6: Energia e comunicazioni

Art. 89 Politica energetica  

1Nell’am­bi­to del­le lo­ro com­pe­ten­ze, la Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni si ado­pe­ra­no per un ap­prov­vi­gio­na­men­to ener­ge­ti­co suf­fi­cien­te, di­ver­si­fi­ca­to, si­cu­ro, eco­no­mi­co ed eco­lo­gi­co, non­ché per un con­su­mo ener­ge­ti­co par­si­mo­nio­so e ra­zio­na­le.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na prin­ci­pi per l’uti­liz­za­zio­ne del­le ener­gie in­di­ge­ne e di quel­le rin­no­va­bi­li e per un con­su­mo ener­ge­ti­co par­si­mo­nio­so e ra­zio­na­le.

3Ema­na pre­scri­zio­ni sul con­su­mo ener­ge­ti­co d’im­pian­ti, vei­co­li e ap­pa­rec­chi. Pro­muo­ve lo svi­lup­po di tec­ni­che ener­ge­ti­che, in par­ti­co­la­re nel set­to­re del ri­spar­mio ener­ge­ti­co e del­le ener­gie rin­no­va­bi­li.

4Le mi­su­re con­cer­nen­ti il con­su­mo di ener­gia ne­gli edi­fi­ci com­pe­to­no in pri­mo luo­go ai Can­to­ni.

5Nel­la sua po­li­ti­ca ener­ge­ti­ca, la Con­fe­de­ra­zio­ne tie­ne con­to di quan­to in­tra­pre­so dai Can­to­ni e dai Co­mu­ni non­ché dall’eco­no­mia; pren­de in con­si­de­ra­zio­ne le con­di­zio­ni nel­le sin­go­le re­gio­ni del Pae­se e la so­ste­ni­bi­li­tà eco­no­mi­ca.

Art. 90 Energia nucleare *  

La le­gi­sla­zio­ne nel cam­po dell’ener­gia nu­clea­re com­pe­te al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.


1* Con di­spo­si­zio­ne tran­si­to­ria.

Art. 91 Trasporto di energia  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni sul tra­spor­to e l’ero­ga­zio­ne di ener­gia elet­tri­ca.

2La le­gi­sla­zio­ne su­gli im­pian­ti di tra­spor­to in con­dot­ta di car­bu­ran­ti o com­bu­sti­bi­li li­qui­di o gas­so­si com­pe­te al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

Art. 92 Poste e telecomunicazioni  

1Il set­to­re del­le po­ste e del­le te­le­co­mu­ni­ca­zio­ni com­pe­te al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne prov­ve­de af­fin­ché in tut­te le re­gio­ni del Pae­se vi sia­no ser­vi­zi po­sta­li e di te­le­co­mu­ni­ca­zio­ne di ba­se suf­fi­cien­ti e a prez­zo ra­gio­ne­vo­le. Le ta­rif­fe so­no sta­bi­li­te se­con­do prin­ci­pi uni­ta­ri.

Art. 93 Radiotelevisione  

1La le­gi­sla­zio­ne sul­la ra­dio­te­le­vi­sio­ne non­ché su al­tre for­me di te­le­dif­fu­sio­ne pub­bli­ca di pro­du­zio­ni e in­for­ma­zio­ni com­pe­te al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2La ra­dio e la te­le­vi­sio­ne con­tri­bui­sco­no all’istru­zio­ne e al­lo svi­lup­po cul­tu­ra­le, al­la li­be­ra for­ma­zio­ne del­le opi­nio­ni e all’in­trat­te­ni­men­to. Con­si­de­ra­no le par­ti­co­la­ri­tà del Pae­se e i bi­so­gni dei Can­to­ni. Pre­sen­ta­no gli av­ve­ni­men­ti in mo­do cor­ret­to e ri­flet­to­no ade­gua­ta­men­te la plu­ra­li­tà del­le opi­nio­ni.

3L’in­di­pen­den­za del­la ra­dio e del­la te­le­vi­sio­ne non­ché l’au­to­no­mia nel­la con­ce­zio­ne dei pro­gram­mi so­no ga­ran­ti­te.

4De­vo­no es­se­re con­si­de­ra­ti la si­tua­zio­ne e i com­pi­ti di al­tri mez­zi di co­mu­ni­ca­zio­ne so­cia­le, so­prat­tut­to del­la stam­pa.

5I ri­cor­si in ma­te­ria di pro­gram­mi pos­so­no es­se­re de­fe­ri­ti a un’au­to­ri­tà in­di­pen­den­te di ri­cor­so.

Sezione 7: Economia

Art. 94 Principi dell’ordinamento economico  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni si at­ten­go­no al prin­ci­pio del­la li­ber­tà eco­no­mi­ca.

2Tu­te­la­no gli in­te­res­si dell’eco­no­mia na­zio­na­le e con­tri­bui­sco­no con l’eco­no­mia pri­va­ta al be­nes­se­re e al­la si­cu­rez­za eco­no­mi­ca del­la po­po­la­zio­ne.

3Nell’am­bi­to del­le lo­ro com­pe­ten­ze prov­ve­do­no per con­di­zio­ni qua­dro fa­vo­re­vo­li all’eco­no­mia pri­va­ta.

4So­no am­mis­si­bi­li de­ro­ghe al prin­ci­pio del­la li­ber­tà eco­no­mi­ca, in par­ti­co­la­re an­che i prov­ve­di­men­ti di­ret­ti con­tro la con­cor­ren­za, sol­tan­to se pre­vi­ste dal­la pre­sen­te Co­sti­tu­zio­ne o fon­da­te su re­ga­lie can­to­na­li.

Art. 95 Attività economica privata *  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne può ema­na­re pre­scri­zio­ni sull’eser­ci­zio dell’at­ti­vi­tà eco­no­mi­ca pri­va­ta.

2Prov­ve­de al­la crea­zio­ne di uno spa­zio eco­no­mi­co sviz­ze­ro non di­scri­mi­nan­te. Ga­ran­ti­sce al­le per­so­ne con for­ma­zio­ne ac­ca­de­mi­ca o ti­to­la­ri di un di­plo­ma fe­de­ra­le, can­to­na­le o ri­co­no­sciu­to da un Can­to­ne la pos­si­bi­li­tà di eser­ci­ta­re la pro­fes­sio­ne in tut­ta la Sviz­ze­ra.

3Per tu­te­la­re l’eco­no­mia, la pro­prie­tà pri­va­ta e gli azio­ni­sti e per ga­ran­ti­re una con­du­zio­ne so­ste­ni­bi­le del­le im­pre­se, la leg­ge di­sci­pli­na le so­cie­tà ano­ni­me sviz­ze­re quo­ta­te in bor­sa in Sviz­ze­ra o all’este­ro se­con­do i se­guen­ti prin­ci­pi:

a.
l’as­sem­blea ge­ne­ra­le vo­ta an­nual­men­te l’im­por­to glo­ba­le del­le re­tri­bu­zio­ni (pre­sta­zio­ni in de­na­ro e va­lo­re del­le pre­sta­zio­ni in na­tu­ra) del con­si­glio di am­mi­ni­stra­zio­ne, del­la di­re­zio­ne e dell’or­ga­no con­sul­ti­vo. Eleg­ge an­nual­men­te il pre­si­den­te del con­si­glio di am­mi­ni­stra­zio­ne, i sin­go­li mem­bri del con­si­glio di am­mi­ni­stra­zio­ne e del co­mi­ta­to di re­tri­bu­zio­ne (Com­pen­sa­tion Com­mit­tee) e il rap­pre­sen­tan­te in­di­pen­den­te de­gli aven­ti di­rit­to di vo­to. Le cas­se pen­sio­ni vo­ta­no nell’in­te­res­se dei lo­ro as­si­cu­ra­ti e ren­do­no pub­bli­co il lo­ro vo­to. Gli azio­ni­sti pos­so­no vo­ta­re elet­tro­ni­ca­men­te a di­stan­za; la rap­pre­sen­tan­za del di­rit­to di vo­to da par­te de­gli or­ga­ni e per i ti­to­li in de­po­si­to è vie­ta­ta;
b.
i mem­bri dei va­ri or­ga­ni non ri­ce­vo­no li­qui­da­zio­ni, al­tre in­den­ni­tà, re­tri­bu­zio­ni an­ti­ci­pa­te, pre­mi per ac­qui­si­zio­ni e ven­di­te di dit­te e con­trat­ti sup­ple­men­ta­ri di con­su­len­za o di la­vo­ro da par­te di so­cie­tà del grup­po. La di­re­zio­ne del­la so­cie­tà non può es­se­re de­le­ga­ta a una per­so­na giu­ri­di­ca;
c.
gli sta­tu­ti di­sci­pli­na­no l’am­mon­ta­re dei cre­di­ti, dei pre­sti­ti e del­le ren­di­te ai mem­bri de­gli or­ga­ni, il pia­no eco­no­mi­co, il pia­no di par­te­ci­pa­zio­ne e il nu­me­ro di man­da­ti ester­ni di que­sti ul­ti­mi, non­ché la du­ra­ta dei con­trat­ti di la­vo­ro dei mem­bri di di­re­zio­ne;
d.
l’in­fra­zio­ne del­le di­spo­si­zio­ni di cui al­le let­te­re a–c è pu­ni­ta con la pe­na de­ten­ti­va fi­no a tre an­ni e con la pe­na pe­cu­nia­ria fi­no a sei re­tri­bu­zio­ni an­nua­li.2

1* Con di­spo­si­zio­ne tran­si­to­ria.
2 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 3 mar. 2013, in vi­go­re dal 3 mar. 2013 (DCF del 15 nov. 2012 e 30 apr. 2013 – RU 2013 1303; FF 2006 8055, 2008 2225, 2009 265, 2012 8099, 2013 2619).

Art. 96 Politica di concorrenza  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni con­tro gli ef­fet­ti eco­no­mi­ca­men­te o so­cial­men­te no­ci­vi di car­tel­li e di al­tre for­me di li­mi­ta­zio­ne del­la con­cor­ren­za.

2Pren­de prov­ve­di­men­ti:

a.
per im­pe­di­re abu­si nel­la for­ma­zio­ne dei prez­zi da par­te di im­pre­se e or­ga­niz­za­zio­ni di di­rit­to pub­bli­co e pri­va­to che han­no una po­si­zio­ne do­mi­nan­te sul mer­ca­to;
b.
con­tro la con­cor­ren­za slea­le.
Art. 97 Protezione dei consumatori  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne pren­de prov­ve­di­men­ti a tu­te­la dei con­su­ma­to­ri.

2Ema­na pre­scri­zio­ni sui mez­zi giu­ri­di­ci di cui pos­so­no av­va­ler­si le or­ga­niz­za­zio­ni dei con­su­ma­to­ri. Nel set­to­re del­la le­gi­sla­zio­ne fe­de­ra­le sul­la con­cor­ren­za slea­le, que­ste or­ga­niz­za­zio­ni di­spon­go­no de­gli stes­si di­rit­ti che spet­ta­no al­le as­so­cia­zio­ni pro­fes­sio­na­li e eco­no­mi­che.

3I Can­to­ni pre­ve­do­no una pro­ce­du­ra di con­ci­lia­zio­ne o una pro­ce­du­ra giu­di­zia­ria sem­pli­ce e ra­pi­da per le con­tro­ver­sie fi­no a un da­to va­lo­re li­ti­gio­so. Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce ta­le li­mi­te.

Art. 98 Banche e assicurazioni  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni sul­le ban­che e sul­le bor­se; in ta­le am­bi­to, tie­ne con­to del ruo­lo par­ti­co­la­re e del­lo sta­tu­to del­le ban­che can­to­na­li.

2Può ema­na­re pre­scri­zio­ni sui ser­vi­zi fi­nan­zia­ri in al­tri set­to­ri.

3Ema­na pre­scri­zio­ni sul set­to­re del­le as­si­cu­ra­zio­ni pri­va­te.

Art. 99 Politica monetaria  

1Il set­to­re mo­ne­ta­rio com­pe­te al­la Con­fe­de­ra­zio­ne; es­sa sol­tan­to ha il di­rit­to di bat­te­re mo­ne­ta e di emet­te­re ban­co­no­te.

2La Ban­ca na­zio­na­le sviz­ze­ra, in quan­to ban­ca cen­tra­le in­di­pen­den­te, con­du­ce una po­li­ti­ca mo­ne­ta­ria nell’in­te­res­se ge­ne­ra­le del Pae­se; è am­mi­ni­stra­ta con la col­la­bo­ra­zio­ne e sot­to la vi­gi­lan­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

3La Ban­ca na­zio­na­le co­sti­tui­sce suf­fi­cien­ti ri­ser­ve mo­ne­ta­rie at­tin­gen­do ai suoi pro­ven­ti; par­te di ta­li ri­ser­ve è co­sti­tui­ta in oro.

4L’uti­le net­to del­la Ban­ca na­zio­na­le spet­ta per al­me­no due ter­zi ai Can­to­ni.

Art. 100 Politica congiunturale  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne pren­de prov­ve­di­men­ti per un’equi­li­bra­ta evo­lu­zio­ne con­giun­tu­ra­le, in par­ti­co­la­re per pre­ve­ni­re e com­bat­te­re la di­soc­cu­pa­zio­ne e il rin­ca­ro.

2Pren­de in con­si­de­ra­zio­ne lo svi­lup­po eco­no­mi­co del­le sin­go­le re­gio­ni del Pae­se. Col­la­bo­ra con i Can­to­ni e l’eco­no­mia.

3Nei set­to­ri fi­nan­zia­rio e cre­di­ti­zio, nel com­mer­cio este­ro e del­le fi­nan­ze pub­bli­che può de­ro­ga­re se ne­ces­sa­rio al prin­ci­pio del­la li­ber­tà eco­no­mi­ca.

4Nel­la lo­ro po­li­ti­ca in ma­te­ria di en­tra­te e usci­te, la Con­fe­de­ra­zio­ne, i Can­to­ni e i Co­mu­ni pren­do­no in con­si­de­ra­zio­ne la si­tua­zio­ne con­giun­tu­ra­le.

5Per sta­bi­liz­za­re la con­giun­tu­ra, la Con­fe­de­ra­zio­ne può, a ti­to­lo tran­si­to­rio, ri­scuo­te­re sup­ple­men­ti o con­ce­de­re ri­bas­si su tri­bu­ti pre­vi­sti dal di­rit­to fe­de­ra­le. I mez­zi co­sì pre­le­va­ti van­no con­ge­la­ti; li­be­ra­ti che sia­no, i tri­bu­ti di­ret­ti so­no re­sti­tui­ti in­di­vi­dual­men­te e quel­li in­di­ret­ti im­pie­ga­ti per la con­ces­sio­ne di ri­bas­si o per crea­re oc­ca­sio­ni di la­vo­ro.

6La Con­fe­de­ra­zio­ne può ob­bli­ga­re le im­pre­se a co­sti­tui­re ri­ser­ve di cri­si per pro­cu­ra­re la­vo­ro; con­ce­de a tal fi­ne age­vo­la­zio­ni fi­sca­li e può ob­bli­ga­re i Can­to­ni a fa­re al­tret­tan­to. Li­be­ra­te le ri­ser­ve, le im­pre­se ne de­ci­do­no au­to­no­ma­men­te l’im­pie­go nei li­mi­ti del­le de­sti­na­zio­ni fis­sa­te dal­la leg­ge.

Art. 101 Politica economica esterna  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne sal­va­guar­da gli in­te­res­si dell’eco­no­mia sviz­ze­ra all’este­ro.

2In ca­si spe­cia­li può pren­de­re prov­ve­di­men­ti a tu­te­la dell’eco­no­mia in­di­ge­na. Se ne­ces­sa­rio può de­ro­ga­re al prin­ci­pio del­la li­ber­tà eco­no­mi­ca.

Art. 102 Approvvigionamento del Paese *  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne as­si­cu­ra l’ap­prov­vi­gio­na­men­to del Pae­se in be­ni e ser­vi­zi vi­ta­li in ca­so di mi­nac­ce d’or­di­ne ege­mo­ni­co o bel­li­co non­ché in ca­so di gra­vi si­tua­zio­ni di pe­nu­ria cui l’eco­no­mia non è in gra­do di ri­me­dia­re da sé. Pren­de mi­su­re pre­ven­ti­ve.

2Se ne­ces­sa­rio, può de­ro­ga­re al prin­ci­pio del­la li­ber­tà eco­no­mi­ca.


1* Con di­spo­si­zio­ne tran­si­to­ria.

Art. 103 Politica strutturale *  

La Con­fe­de­ra­zio­ne può so­ste­ne­re le re­gio­ni del Pae­se eco­no­mi­ca­men­te mi­nac­cia­te non­ché pro­muo­ve­re ra­mi eco­no­mi­ci e pro­fes­sio­ni che, no­no­stan­te le mi­su­re di so­li­da­rie­tà che si pos­so­no ra­gio­ne­vol­men­te esi­ge­re da lo­ro, non rie­sco­no ad as­si­cu­ra­re la pro­pria esi­sten­za. Se ne­ces­sa­rio, può de­ro­ga­re al prin­ci­pio del­la li­ber­tà eco­no­mi­ca.


1* Con di­spo­si­zio­ne tran­si­to­ria.

Art. 104 Agricoltura  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne prov­ve­de af­fin­ché l’agri­col­tu­ra, tra­mi­te una pro­du­zio­ne eco­lo­gi­ca­men­te so­ste­ni­bi­le e orien­ta­ta ver­so il mer­ca­to, con­tri­bui­sca ef­fi­ca­ce­men­te a:

a.
ga­ran­ti­re l’ap­prov­vi­gio­na­men­to del­la po­po­la­zio­ne;
b.
sal­va­guar­da­re le ba­si vi­ta­li na­tu­ra­li e il pae­sag­gio ru­ra­le;
c.
ga­ran­ti­re un’oc­cu­pa­zio­ne de­cen­tra­ta del ter­ri­to­rio.

2A com­ple­men­to del­le mi­su­re di so­li­da­rie­tà che si pos­so­no ra­gio­ne­vol­men­te esi­ge­re dal set­to­re agri­co­lo e de­ro­gan­do se ne­ces­sa­rio al prin­ci­pio del­la li­ber­tà eco­no­mi­ca, la Con­fe­de­ra­zio­ne pro­muo­ve le azien­de con­ta­di­ne che col­ti­va­no il suo­lo.

3La Con­fe­de­ra­zio­ne im­po­sta i prov­ve­di­men­ti in mo­do che l’agri­col­tu­ra pos­sa svol­ge­re i suoi com­pi­ti mul­ti­fun­zio­na­li. Le com­pe­ten­ze e i com­pi­ti del­la Con­fe­de­ra­zio­ne so­no in par­ti­co­la­re i se­guen­ti:

a.
com­ple­ta il red­di­to con­ta­di­no con pa­ga­men­ti di­ret­ti al fi­ne di re­mu­ne­ra­re in mo­do equo le pre­sta­zio­ni for­ni­te, a con­di­zio­ne che sia for­ni­ta la pro­va che le esi­gen­ze eco­lo­gi­che so­no ri­spet­ta­te;
b.
pro­muo­ve me­dian­te in­cen­ti­vi eco­no­mi­ca­men­te red­di­ti­zi le for­me di pro­du­zio­ne par­ti­co­lar­men­te in sin­to­nia con la na­tu­ra e ri­spet­to­se dell’am­bien­te e de­gli ani­ma­li;
c.
ema­na pre­scri­zio­ni con­cer­nen­ti la di­chia­ra­zio­ne re­la­ti­va al­la pro­ve­nien­za, la qua­li­tà, i me­to­di di pro­du­zio­ne e i pro­ce­di­men­ti di tra­sfor­ma­zio­ne del­le der­ra­te ali­men­ta­ri;
d.
pro­teg­ge l’am­bien­te dai dan­ni do­vu­ti all’uti­liz­za­zio­ne ec­ces­si­va di fer­ti­liz­zan­ti, pro­dot­ti chi­mi­ci e al­tre so­stan­ze au­si­lia­rie;
e.
può pro­muo­ve­re la ri­cer­ca, la con­su­len­za e la for­ma­zio­ne agri­co­le e ver­sa­re con­tri­bu­ti d’in­ve­sti­men­to;
f.
può ema­na­re pre­scri­zio­ni per con­so­li­da­re la pro­prie­tà fon­dia­ria ru­ra­le.

4Im­pie­ga a ta­li sco­pi mez­zi fi­nan­zia­ri a de­sti­na­zio­ne vin­co­la­ta del set­to­re agri­co­lo e pro­prie ri­sor­se ge­ne­ra­li.

Art. 104a Sicurezza alimentare  

Al fi­ne di ga­ran­ti­re l’ap­prov­vi­gio­na­men­to del­la po­po­la­zio­ne con der­ra­te ali­men­ta­ri la Con­fe­de­ra­zio­ne crea pre­sup­po­sti per:

a.
pre­ser­va­re le ba­si del­la pro­du­zio­ne agri­co­la, in par­ti­co­la­re le ter­re col­ti­ve;
b.
una pro­du­zio­ne di der­ra­te ali­men­ta­ri ade­gua­ta al­le con­di­zio­ni lo­ca­li ed ef­fi­cien­te sot­to il pro­fi­lo del­lo sfrut­ta­men­to del­le ri­sor­se;
c.
un’agri­col­tu­ra e una fi­lie­ra ali­men­ta­re orien­ta­te ver­so il mer­ca­to;
d.
re­la­zio­ni com­mer­cia­li tran­sfron­ta­lie­re che con­cor­ra­no al­lo svi­lup­po eco­lo­gi­ca­men­te so­ste­ni­bi­le dell’agri­col­tu­ra e del­la fi­lie­ra ali­men­ta­re;
e.
un im­pie­go di der­ra­te ali­men­ta­ri ri­spet­to­so del­le ri­sor­se.

1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 24 set. 2017, in vi­go­re dal 24 set. 2017 (DF del 14 mar. 2017, DCF del 30 nov. 2017 – RU 2017 6735; FF 2014 5289, 2015 4749, 2017 2177 6715).

Art. 105 Alcol  

La le­gi­sla­zio­ne sul­la fab­bri­ca­zio­ne, l’im­por­ta­zio­ne, la ret­ti­fi­ca­zio­ne e la ven­di­ta di di­stil­la­ti com­pe­te al­la Con­fe­de­ra­zio­ne. La Con­fe­de­ra­zio­ne tie­ne con­to in par­ti­co­la­re de­gli ef­fet­ti no­ci­vi del con­su­mo di al­col.

Art. 106 Giochi in denaro  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni sui gio­chi in de­na­ro; al ri­guar­do tie­ne con­to de­gli in­te­res­si dei Can­to­ni.

2Per apri­re e ge­sti­re una ca­sa da gio­co oc­cor­re una con­ces­sio­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne. Nel ri­la­scia­re la con­ces­sio­ne la Con­fe­de­ra­zio­ne tie­ne con­to del­le con­di­zio­ni re­gio­na­li. Es­sa ri­scuo­te dal­le ca­se da gio­co una tas­sa com­mi­su­ra­ta ai lo­ro in­troi­ti; que­sta non può ec­ce­de­re l’80 per cen­to del pro­dot­to lor­do dei gio­chi. La tas­sa è de­sti­na­ta all’as­si­cu­ra­zio­ne per la vec­chia­ia, i su­per­sti­ti e l’in­va­li­di­tà.

3I Can­to­ni so­no com­pe­ten­ti per l’au­to­riz­za­zio­ne e la sor­ve­glian­za:

a.
dei gio­chi in de­na­ro ac­ces­si­bi­li a un nu­me­ro il­li­mi­ta­to di per­so­ne in di­ver­si luo­ghi e il cui ri­sul­ta­to è de­ter­mi­na­to da un’estra­zio­ne a sor­te co­mu­ne o da un pro­ce­di­men­to ana­lo­go, fat­ti sal­vi i si­ste­mi di jac­k­pot del­le ca­se da gio­co;
b.
del­le scom­mes­se spor­ti­ve;
c.
dei gio­chi di de­strez­za.

4I ca­po­ver­si 2 e 3 si ap­pli­ca­no an­che ai gio­chi in de­na­ro of­fer­ti at­tra­ver­so re­ti elet­tro­ni­che di te­le­co­mu­ni­ca­zio­ne.

5La Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni ten­go­no con­to dei pe­ri­co­li in­si­ti nei gio­chi in de­na­ro. Adot­ta­no di­spo­si­zio­ni le­gi­sla­ti­ve e mi­su­re di vi­gi­lan­za at­te a ga­ran­ti­re una pro­te­zio­ne com­mi­su­ra­ta al­le spe­ci­fi­ci­tà dei gio­chi, non­ché al luo­go e al­la mo­da­li­tà di ge­stio­ne dell’of­fer­ta.

6I Can­to­ni as­si­cu­ra­no che gli uti­li net­ti dei gio­chi di cui al ca­po­ver­so 3 let­te­re a e b sia­no uti­liz­za­ti in­te­gral­men­te per sco­pi d’uti­li­tà pub­bli­ca, se­gna­ta­men­te in am­bi­to cul­tu­ra­le, so­cia­le e spor­ti­vo.

7La Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni si coor­di­na­no nell’adem­pi­men­to dei ri­spet­ti­vi com­pi­ti. A ta­le sco­po la leg­ge isti­tui­sce un or­ga­no co­mu­ne com­po­sto in par­ti ugua­li da mem­bri del­le au­to­ri­tà ese­cu­ti­ve del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e dei Can­to­ni.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re dell’11 mar. 2012, in vi­go­re dall’11 mar. 2012 (DF del 29 set. 2011, DCF del 20 giu. 2012 – RU 2012 3629; FF 2009 6125, 2010 7023, 2012 5909).

Art. 107 Armi e materiale bellico  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni con­tro l’abu­so di ar­mi, ac­ces­so­ri di ar­mi e mu­ni­zio­ni.

2Ema­na pre­scri­zio­ni sul­la fab­bri­ca­zio­ne, l’ac­qui­sto e lo smer­cio non­ché sull’im­por­ta­zio­ne, l’espor­ta­zio­ne e il tran­si­to di ma­te­ria­le bel­li­co.

Sezione 8: Alloggio, lavoro, sicurezza sociale e sanità

Art. 108 Promozione della costruzione d’abitazioni e dell’accesso alla proprietà  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne pro­muo­ve la co­stru­zio­ne d’abi­ta­zio­ni e l’ac­qui­sto in pro­prie­tà di ap­par­ta­men­ti e ca­se per il fab­bi­so­gno pri­va­to per­so­na­le, non­ché l’at­ti­vi­tà di en­ti e or­ga­niz­za­zio­ni de­di­ti al­la co­stru­zio­ne d’abi­ta­zio­ni a sco­pi d’uti­li­tà pub­bli­ca.

2Pro­muo­ve in par­ti­co­la­re l’ac­qui­sto e l’at­trez­za­tu­ra di ter­re­ni per la co­stru­zio­ne d’abi­ta­zio­ni, la ra­zio­na­liz­za­zio­ne dell’edi­li­zia abi­ta­ti­va, la ri­du­zio­ne del prez­zo del­la co­stru­zio­ne d’abi­ta­zio­ni e la ri­du­zio­ne dei co­sti abi­ta­ti­vi.

3Può ema­na­re pre­scri­zio­ni sull’at­trez­za­tu­ra dei ter­re­ni per la co­stru­zio­ne d’abi­ta­zio­ni e sul­la ra­zio­na­liz­za­zio­ne edi­li­zia.

4In ta­le am­bi­to, pren­de in con­si­de­ra­zio­ne in par­ti­co­la­re gli in­te­res­si del­le fa­mi­glie, de­gli an­zia­ni, de­gli in­di­gen­ti e dei di­sa­bi­li.

Art. 109 Settore locativo  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni con­tro gli abu­si nel set­to­re lo­ca­ti­vo, in par­ti­co­la­re con­tro le pi­gio­ni abu­si­ve, non­ché sull’im­pu­gna­bi­li­tà di di­sdet­te abu­si­ve e sul­la pro­tra­zio­ne tem­po­ra­nea dei rap­por­ti di lo­ca­zio­ne.

2Può ema­na­re pre­scri­zio­ni sul con­fe­ri­men­to dell’ob­bli­ga­to­rie­tà ge­ne­ra­le a con­trat­ti qua­dro di lo­ca­zio­ne. I con­trat­ti qua­dro pos­so­no es­se­re di­chia­ra­ti di ob­bli­ga­to­rie­tà ge­ne­ra­le sol­tan­to se ten­go­no ade­gua­ta­men­te con­to di le­git­ti­mi in­te­res­si mi­no­ri­ta­ri e del­le di­ver­si­tà re­gio­na­li e non pre­giu­di­ca­no l’ugua­glian­za giu­ri­di­ca.

Art. 110 Lavoro *  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne può ema­na­re pre­scri­zio­ni su:

a.
la pro­te­zio­ne dei la­vo­ra­to­ri e del­le la­vo­ra­tri­ci;
b.
i rap­por­ti tra i da­to­ri di la­vo­ro e i la­vo­ra­to­ri e le la­vo­ra­tri­ci, in par­ti­co­la­re la re­go­la­men­ta­zio­ne in co­mu­ne di que­stio­ni azien­da­li e pro­fes­sio­na­li;
c.
il ser­vi­zio di col­lo­ca­men­to;
d.
il con­fe­ri­men­to dell’ob­bli­ga­to­rie­tà ge­ne­ra­le a con­trat­ti col­let­ti­vi di la­vo­ro.

2I con­trat­ti col­let­ti­vi di la­vo­ro pos­so­no es­se­re di­chia­ra­ti di ob­bli­ga­to­rie­tà ge­ne­ra­le sol­tan­to se ten­go­no con­to ade­gua­ta­men­te di le­git­ti­mi in­te­res­si mi­no­ri­ta­ri e del­le di­ver­si­tà re­gio­na­li e non pre­giu­di­ca­no né l’ugua­glian­za giu­ri­di­ca né la li­ber­tà sin­da­ca­le.

3Il 1° ago­sto è il gior­no del­la fe­sta na­zio­na­le. Per il di­rit­to del la­vo­ro, è equi­pa­ra­to a una do­me­ni­ca ed è ri­mu­ne­ra­to.


1* Con di­spo­si­zio­ne tran­si­to­ria.

Art. 111 Previdenza vecchiaia, superstiti e invalidità  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne pren­de prov­ve­di­men­ti per una pre­vi­den­za suf­fi­cien­te in ma­te­ria di vec­chia­ia, su­per­sti­ti e in­va­li­di­tà. Que­sta pre­vi­den­za pog­gia su tre pi­la­stri, l’as­si­cu­ra­zio­ne fe­de­ra­le vec­chia­ia, su­per­sti­ti e in­va­li­di­tà, la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le e la pre­vi­den­za in­di­vi­dua­le.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne prov­ve­de af­fin­ché sia l’as­si­cu­ra­zio­ne fe­de­ra­le vec­chia­ia, su­per­sti­ti e in­va­li­di­tà sia la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le pos­sa­no adem­pie­re du­re­vol­men­te la lo­ro fun­zio­ne.

3Può ob­bli­ga­re i Can­to­ni a esen­ta­re dall’ob­bli­go fi­sca­le le isti­tu­zio­ni dell’as­si­cu­ra­zio­ne fe­de­ra­le vec­chia­ia, su­per­sti­ti e in­va­li­di­tà e del­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le non­ché a con­ce­de­re agli as­si­cu­ra­ti e ai lo­ro da­to­ri di la­vo­ro age­vo­la­zio­ni fi­sca­li su con­tri­bu­ti e aspet­ta­ti­ve.

4In col­la­bo­ra­zio­ne con i Can­to­ni, pro­muo­ve la pre­vi­den­za in­di­vi­dua­le, in par­ti­co­la­re me­dian­te prov­ve­di­men­ti di po­li­ti­ca fi­sca­le e di po­li­ti­ca del­la pro­prie­tà.

Art. 112 Assicurazione vecchiaia, superstiti e invalidità  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni sull’as­si­cu­ra­zio­ne vec­chia­ia, su­per­sti­ti e in­va­li­di­tà.

2In ta­le am­bi­to si at­tie­ne ai prin­ci­pi se­guen­ti:

a.
l’as­si­cu­ra­zio­ne è ob­bli­ga­to­ria;
abis.1
ver­sa pre­sta­zio­ni in de­na­ro e in na­tu­ra;
b.
le ren­di­te de­vo­no co­pri­re ade­gua­ta­men­te il fab­bi­so­gno vi­ta­le;
c.
la ren­di­ta mas­si­ma non può su­pe­ra­re il dop­pio di quel­la mi­ni­ma;
d.
le ren­di­te van­no adat­ta­te al­me­no all’evo­lu­zio­ne dei prez­zi.

3L’as­si­cu­ra­zio­ne è fi­nan­zia­ta:

a.
con i con­tri­bu­ti de­gli as­si­cu­ra­ti; la me­tà dei con­tri­bu­ti dei di­pen­den­ti è a ca­ri­co del da­to­re di la­vo­ro;
b.2con pre­sta­zio­ni fi­nan­zia­rie del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

4Le pre­sta­zio­ni del­la Con­fe­de­ra­zio­ne as­som­ma­no a non ol­tre la me­tà del­le spe­se.3

5Le pre­sta­zio­ni del­la Con­fe­de­ra­zio­ne so­no co­per­te an­zi­tut­to con il pro­dot­to net­to dell’im­po­sta sul ta­bac­co, dell’im­po­sta sul­le be­van­de di­stil­la­te e del­la tas­sa sui ca­si­nò.

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1 Ac­cet­ta­ta nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).
2 Ac­cet­ta­ta nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).
3 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).
4 Abro­ga­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, con ef­fet­to dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).

Art. 112a Prestazioni complementari  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni ver­sa­no pre­sta­zio­ni com­ple­men­ta­ri a per­so­ne il cui fab­bi­so­gno vi­ta­le non è co­per­to dall’as­si­cu­ra­zio­ne vec­chia­ia, su­per­sti­ti e in­va­li­di­tà.

2La leg­ge sta­bi­li­sce l’en­ti­tà del­le pre­sta­zio­ni com­ple­men­ta­ri non­ché i com­pi­ti e le com­pe­ten­ze di Con­fe­de­ra­zio­ne e Can­to­ni.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).

Art. 112b Promozione dell’integrazione degli invalidi*  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne pro­muo­ve l’in­te­gra­zio­ne de­gli in­va­li­di ver­san­do pre­sta­zio­ni in de­na­ro e in na­tu­ra. A que­sto sco­po può uti­liz­za­re fon­di dell’as­si­cu­ra­zio­ne in­va­li­di­tà.

2I Can­to­ni pro­muo­vo­no l’in­te­gra­zio­ne de­gli in­va­li­di, in par­ti­co­la­re me­dian­te con­tri­bu­ti al­la co­stru­zio­ne e al­la ge­stio­ne di isti­tu­zio­ni a sco­po abi­ta­ti­vo e la­vo­ra­ti­vo.

3La leg­ge sta­bi­li­sce gli obiet­ti­vi, i prin­ci­pi e i cri­te­ri dell’in­te­gra­zio­ne de­gli in­va­li­di.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).
2* Con di­spo­si­zio­ne tran­si­to­ria.

Art. 112c Aiuto agli anziani e ai disabili*  

1I Can­to­ni prov­ve­do­no all’aiu­to e al­le cu­re a do­mi­ci­lio per gli an­zia­ni e i di­sa­bi­li.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne so­stie­ne sfor­zi a li­vel­lo na­zio­na­le a fa­vo­re de­gli an­zia­ni e dei di­sa­bi­li. A que­sto sco­po può uti­liz­za­re fon­di dell’as­si­cu­ra­zio­ne vec­chia­ia, su­per­sti­ti e in­va­li­di­tà.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).
2* Con di­spo­si­zio­ne tran­si­to­ria.

Art. 113 Previdenza professionale *  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni sul­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le.

2In ta­le am­bi­to si at­tie­ne ai prin­ci­pi se­guen­ti:

a.
la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le, in­sie­me con l’as­si­cu­ra­zio­ne vec­chia­ia, su­per­sti­ti e in­va­li­di­tà, de­ve ren­de­re pos­si­bi­le l’ade­gua­ta con­ti­nua­zio­ne del te­no­re di vi­ta abi­tua­le;
b.
la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le è ob­bli­ga­to­ria per i di­pen­den­ti; la leg­ge può pre­ve­de­re ec­ce­zio­ni;
c.
i da­to­ri di la­vo­ro as­si­cu­ra­no i di­pen­den­ti pres­so un isti­tu­to pre­vi­den­zia­le; per quan­to ne­ces­sa­rio, la Con­fe­de­ra­zio­ne of­fre lo­ro la pos­si­bi­li­tà di as­si­cu­ra­re i la­vo­ra­to­ri pres­so un isti­tu­to di pre­vi­den­za fe­de­ra­le;
d.
chi eser­ci­ta un’at­ti­vi­tà in­di­pen­den­te può as­si­cu­rar­si fa­col­ta­ti­va­men­te pres­so un isti­tu­to di pre­vi­den­za;
e.
per da­ti grup­pi d’in­di­pen­den­ti, la Con­fe­de­ra­zio­ne può di­chia­ra­re ob­bli­ga­to­ria la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le, in ge­ne­ra­le o per sin­go­li ri­schi.

3La pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le è fi­nan­zia­ta con i con­tri­bu­ti de­gli as­si­cu­ra­ti; al­me­no la me­tà dei con­tri­bu­ti dei di­pen­den­ti è a ca­ri­co del da­to­re di la­vo­ro.

4Gli isti­tu­ti di pre­vi­den­za de­vo­no sod­di­sfa­re al­le esi­gen­ze mi­ni­me pre­scrit­te dal di­rit­to fe­de­ra­le; per ri­sol­ve­re com­pi­ti spe­cia­li la Con­fe­de­ra­zio­ne può pre­ve­de­re mi­su­re a li­vel­lo na­zio­na­le.


1* Con di­spo­si­zio­ne tran­si­to­ria.

Art. 114 Assicurazione contro la disoccupazione  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni sull’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne.

2In ta­le am­bi­to si at­tie­ne ai prin­ci­pi se­guen­ti:

a.
l’as­si­cu­ra­zio­ne ga­ran­ti­sce un’ade­gua­ta com­pen­sa­zio­ne del­la per­di­ta di gua­da­gno e so­stie­ne mi­su­re vol­te a pre­ve­ni­re e a com­bat­te­re la di­soc­cu­pa­zio­ne;
b.
l’af­fi­lia­zio­ne è ob­bli­ga­to­ria per i di­pen­den­ti; la leg­ge può pre­ve­de­re ec­ce­zio­ni;
c.
chi eser­ci­ta un’at­ti­vi­tà in­di­pen­den­te può as­si­cu­rar­si fa­col­ta­ti­va­men­te.

3L’as­si­cu­ra­zio­ne è fi­nan­zia­ta con i con­tri­bu­ti de­gli as­si­cu­ra­ti; la me­tà dei con­tri­bu­ti dei di­pen­den­ti è a ca­ri­co del da­to­re di la­vo­ro.

4La Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni for­ni­sco­no pre­sta­zio­ni fi­nan­zia­rie in ca­so di cir­co­stan­ze straor­di­na­rie.

5La Con­fe­de­ra­zio­ne può ema­na­re pre­scri­zio­ni in ma­te­ria di as­si­sten­za ai di­soc­cu­pa­ti.

Art. 115 Assistenza agli indigenti  

Gli in­di­gen­ti so­no as­si­sti­ti dal lo­ro Can­to­ne di do­mi­ci­lio. La Con­fe­de­ra­zio­ne di­sci­pli­na le ec­ce­zio­ni e le com­pe­ten­ze.

Art. 116 Assegni familiari e assicurazione per la maternità  

1Nell’adem­pi­men­to dei suoi com­pi­ti la Con­fe­de­ra­zio­ne pren­de in con­si­de­ra­zio­ne i bi­so­gni del­la fa­mi­glia. Può so­ste­ne­re prov­ve­di­men­ti a tu­te­la del­la fa­mi­glia.

2Può ema­na­re pre­scri­zio­ni su­gli as­se­gni fa­mi­lia­ri e ge­sti­re una cas­sa fe­de­ra­le di com­pen­sa­zio­ne fa­mi­lia­re.

3La Con­fe­de­ra­zio­ne isti­tui­sce un’as­si­cu­ra­zio­ne per la ma­ter­ni­tà. Può es­se­re ob­bli­ga­to a ver­sa­re con­tri­bu­ti an­che chi non può frui­re del­le pre­sta­zio­ni as­si­cu­ra­ti­ve.

4La Con­fe­de­ra­zio­ne può di­chia­ra­re ob­bli­ga­to­ria l’af­fi­lia­zio­ne a cas­se di com­pen­sa­zio­ne fa­mi­lia­ri e all’as­si­cu­ra­zio­ne per la ma­ter­ni­tà, in ge­ne­ra­le o per sin­go­li grup­pi del­la po­po­la­zio­ne, e su­bor­di­na­re le sue pre­sta­zio­ni ad ade­gua­te pre­sta­zio­ni dei Can­to­ni.

Art. 117 Assicurazione contro le malattie e gli infortuni  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni sull’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro le ma­lat­tie e gli in­for­tu­ni.

2Può di­chia­rar­ne ob­bli­ga­to­ria l’af­fi­lia­zio­ne, in ge­ne­ra­le o per sin­go­li grup­pi del­la po­po­la­zio­ne.

Art. 117a Cure mediche di base  

1Nell’am­bi­to del­le lo­ro com­pe­ten­ze, la Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni prov­ve­do­no af­fin­ché tut­ti ab­bia­no ac­ces­so a cu­re me­di­che di ba­se suf­fi­cien­ti e di qua­li­tà. En­tram­bi ri­co­no­sco­no e pro­muo­vo­no la me­di­ci­na di fa­mi­glia co­me com­po­nen­te fon­da­men­ta­le di ta­li cu­re.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni con­cer­nen­ti:

a.
la for­ma­zio­ne e il per­fe­zio­na­men­to per le pro­fes­sio­ni del­le cu­re me­di­che di ba­se, non­ché i re­qui­si­ti per l’eser­ci­zio del­le stes­se;
b.
l’ade­gua­ta re­mu­ne­ra­zio­ne del­le pre­sta­zio­ni del­la me­di­ci­na di fa­mi­glia.

1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 18 mag. 2014, in vi­go­re il 18 mag. 2014 (DF del 19 set. 2013, DCF del 18 ago. 2014 – RU 2014 2769; FF 2010 2581, 2011 6713, 2013 6299, 2014 5431).

Art. 118 Protezione della salute  

1Nell’am­bi­to del­le sue com­pe­ten­ze la Con­fe­de­ra­zio­ne pren­de prov­ve­di­men­ti a tu­te­la del­la sa­lu­te.

2Ema­na pre­scri­zio­ni su:

a.
l’im­pie­go di ali­men­ti, non­ché di far­ma­ci, stu­pe­fa­cen­ti, or­ga­ni­smi, so­stan­ze chi­mi­che e og­get­ti che pos­so­no met­te­re in pe­ri­co­lo la sa­lu­te;
b.
la lot­ta con­tro ma­lat­tie tra­smis­si­bi­li, for­te­men­te dif­fu­se o ma­li­gne dell’uo­mo e de­gli ani­ma­li;
c.
la pro­te­zio­ne dal­le ra­dia­zio­ni io­niz­zan­ti.
Art. 118a Medicina complementare  

Nell’am­bi­to del­le lo­ro com­pe­ten­ze, la Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni prov­ve­do­no al­la con­si­de­ra­zio­ne del­la me­di­ci­na com­ple­men­ta­re.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 17 mag. 2009, in vi­go­re dal 17 mag. 2009 (DF del 3 ott. 2008, DCF del 21 ott. 2009 – RU 2009 5325; FF 2005 5341, 2006 6953, 2008 7191, 2009 6571).

Art. 118b Ricerca sull’essere umano  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni in ma­te­ria di ri­cer­ca sull’es­se­re uma­no, per quan­to la tu­te­la del­la di­gni­tà uma­na e del­la per­so­na­li­tà lo ri­chie­da. In ta­le am­bi­to sal­va­guar­da la li­ber­tà del­la ri­cer­ca e tie­ne con­to dell’im­por­tan­za del­la ri­cer­ca per la sa­lu­te e la so­cie­tà.

2Ri­guar­do al­la ri­cer­ca bio­lo­gi­ca e me­di­ca sul­le per­so­ne, la Con­fe­de­ra­zio­ne si at­tie­ne ai prin­ci­pi se­guen­ti:

a.
ogni pro­get­to di ri­cer­ca pre­sup­po­ne che la per­so­na che vi par­te­ci­pa o la per­so­na au­to­riz­za­ta dal­la leg­ge ab­bia da­to il pro­prio con­sen­so do­po es­se­re sta­ta suf­fi­cien­te­men­te in­for­ma­ta; la leg­ge può pre­ve­de­re ec­ce­zio­ni; un ri­fiu­to è in ogni ca­so vin­co­lan­te;
b.
i ri­schi e gli in­co­mo­di per le per­so­ne che par­te­ci­pa­no a un pro­get­to di ri­cer­ca non de­vo­no es­se­re spro­por­zio­na­ti ri­spet­to al be­ne­fi­cio che ne ri­sul­ta;
c.
un pro­get­to di ri­cer­ca può es­se­re ef­fet­tua­to con per­so­ne in­ca­pa­ci di di­scer­ni­men­to sol­tan­to se non si pos­so­no ot­te­ne­re ri­sul­ta­ti equi­va­len­ti con per­so­ne ca­pa­ci di di­scer­ni­men­to; se il pro­get­to di ri­cer­ca non la­scia spe­ra­re in un be1­mo­di de­vo­no es­se­re ri­dot­ti al mi­ni­mo;
d.
un esa­me in­di­pen­den­te del pro­get­to di ri­cer­ca de­ve aver ac­cer­ta­to che è ga­ran­ti­ta la tu­te­la del­le per­so­ne che vi par­te­ci­pa­no.

1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 7 mar. 2010, in vi­go­re dal 7 mar. 2010 (DF del 25 set. 2009, DCF del 15 apr. 2010 – RU 2010 1569; FF 2007 6099, 2009 5789, 2010 2317).

Art. 119 Medicina riproduttiva e ingegneria genetica in ambito umano  

1L’es­se­re uma­no va pro­tet­to da­gli abu­si del­la me­di­ci­na ri­pro­dut­ti­va e dell’in­ge­gne­ria ge­ne­ti­ca.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni sull’im­pie­go del pa­tri­mo­nio ger­mi­na­le e ge­ne­ti­co uma­no. In ta­le am­bi­to prov­ve­de a tu­te­la­re la di­gni­tà uma­na, la per­so­na­li­tà e la fa­mi­glia e si at­tie­ne in par­ti­co­la­re ai prin­ci­pi se­guen­ti:

a.
tut­ti i ti­pi di clo­na­zio­ne e gli in­ter­ven­ti nel pa­tri­mo­nio ge­ne­ti­co di cel­lu­le ger­mi­na­li e em­brio­ni uma­ni so­no inam­mis­si­bi­li;
b.
il pa­tri­mo­nio ger­mi­na­le e ge­ne­ti­co non uma­no non può es­se­re tra­sfe­ri­to nel pa­tri­mo­nio ge­ne­ti­co uma­no né fu­so con que­st’ul­ti­mo;
c.1
le tec­ni­che di pro­crea­zio­ne as­si­sti­ta pos­so­no es­se­re ap­pli­ca­te so­lo quan­do non vi so­no al­tri mo­di per cu­ra­re l’in­fe­con­di­tà o per ov­via­re al pe­ri­co­lo di tra­smis­sio­ne di ma­lat­tie gra­vi, non pe­rò per pre­for­ma­re de­ter­mi­na­ti ca­rat­te­ri nel na­sci­tu­ro o a fi­ni di ri­cer­ca; la fe­con­da­zio­ne di oo­ci­ti uma­ni fuo­ri del cor­po del­la don­na è per­mes­sa so­lo al­le con­di­zio­ni sta­bi­li­te dal­la leg­ge; fuo­ri del cor­po del­la don­na può es­se­re svi­lup­pa­to in em­brio­ni sol­tan­to il nu­me­ro di oo­ci­ti uma­ni ne­ces­sa­rio ai fi­ni del­la pro­crea­zio­ne as­si­sti­ta;
d.
la do­na­zio­ne di em­brio­ni e ogni al­tra for­ma di ma­ter­ni­tà so­sti­tu­ti­va so­no inam­mis­si­bi­li;
e.
non può es­se­re fat­to com­mer­cio di pa­tri­mo­nio ger­mi­na­le uma­no né di pro­dot­ti da em­brio­ni;
f.
il pa­tri­mo­nio ge­ne­ti­co di una per­so­na può es­se­re ana­liz­za­to, re­gi­stra­to o ri­ve­la­to sol­tan­to con il suo con­sen­so o in ba­se a una pre­scri­zio­ne le­ga­le;
g.
ognu­no ha ac­ces­so ai suoi da­ti ge­ne­ti­ci.

1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 14 giu. 2015, in vi­go­re dal 14 giu. 2015 (DF del 12 dic. 2014, DCF del 21 ago. 2015 – RU 2015 2887; FF 2013 5041, 2014 8363, 2015 5163).

Art. 119a Medicina dei trapianti  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni in ma­te­ria di tra­pian­to di or­ga­ni, tes­su­ti e cel­lu­le. Prov­ve­de in ta­le am­bi­to al­la pro­te­zio­ne del­la di­gni­tà uma­na, del­la per­so­na­li­tà e del­la sa­lu­te.

2Sta­bi­li­sce in par­ti­co­la­re cri­te­ri af­fin­ché l’at­tri­bu­zio­ne de­gli or­ga­ni sia equa.

3La do­na­zio­ne di or­ga­ni, tes­su­ti e cel­lu­le uma­ne è gra­tui­ta. Il com­mer­cio di or­ga­ni uma­ni è vie­ta­to.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 7 feb. 1999, in vi­go­re dal 1° gen. 2000 (DF del 26 giu. 1998, DCF del 23 mar. 1999 – RU 1999 1341; FF 1997 III 557, 1998 2741, 1999 2511 7589).

Art. 120 Ingegneria genetica in ambito non umano *  

1L’es­se­re uma­no e il suo am­bien­te van­no pro­tet­ti da­gli abu­si dell’in­ge­gne­ria ge­ne­ti­ca.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni sull’im­pie­go del pa­tri­mo­nio ger­mi­na­le e ge­ne­ti­co di ani­ma­li, pian­te e al­tri or­ga­ni­smi. In ta­le am­bi­to tie­ne con­to del­la di­gni­tà del­la crea­tu­ra non­ché del­la si­cu­rez­za dell’es­se­re uma­no, de­gli ani­ma­li e dell’am­bien­te e pro­teg­ge la va­rie­tà ge­ne­ti­ca del­le spe­cie ani­ma­li e ve­ge­ta­li.


1* Con di­spo­si­zio­ne tran­si­to­ria.

Sezione 9: Dimora e domicilio degli stranieri

Art. 121 Legislazione sugli stranieri e sull’asilo *  

1La le­gi­sla­zio­ne sull’en­tra­ta, l’usci­ta, la di­mo­ra e il do­mi­ci­lio de­gli stra­nie­ri non­ché sul­la con­ces­sio­ne dell’asi­lo com­pe­te al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2Gli stra­nie­ri che com­pro­met­to­no la si­cu­rez­za del Pae­se pos­so­no es­se­re espul­si.

3A pre­scin­de­re dal­lo sta­tu­to lo­ro ri­co­no­sciu­to in ba­se al­la le­gi­sla­zio­ne su­gli stra­nie­ri, gli stra­nie­ri per­do­no il di­rit­to di di­mo­ra in Sviz­ze­ra e ogni di­rit­to di sog­gior­no se:

a.
so­no sta­ti con­dan­na­ti con sen­ten­za pas­sa­ta in giu­di­ca­to per omi­ci­dio in­ten­zio­na­le, vio­len­za car­na­le o un al­tro gra­ve rea­to ses­sua­le, per un rea­to vio­len­to qua­le ad esem­pio la ra­pi­na, per trat­ta di es­se­ri uma­ni, traf­fi­co di stu­pe­fa­cen­ti o ef­fra­zio­ne; o
b.
han­no per­ce­pi­to abu­si­va­men­te pre­sta­zio­ni del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li o dell’aiu­to so­cia­le.3

4Il le­gi­sla­to­re de­fi­ni­sce le fat­ti­spe­cie di cui al ca­po­ver­so 3. Può ag­giun­ger­vi al­tre fat­ti­spe­cie.4

5L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te espel­le gli stra­nie­ri che per­do­no il di­rit­to di di­mo­ra e ogni di­rit­to di sog­gior­no se­con­do i ca­po­ver­si 3 e 4 e pro­nun­cia nei lo­ro con­fron­ti un di­vie­to d’en­tra­ta di du­ra­ta com­pre­sa tra 5 e 15 an­ni. In ca­so di re­ci­di­va, la du­ra­ta del di­vie­to d’en­tra­ta è di 20 an­ni.5

6Chi tra­sgre­di­sce il di­vie­to d’en­tra­ta o en­tra in Sviz­ze­ra in mo­do al­tri­men­ti il­le­ga­le è pu­ni­bi­le. Il le­gi­sla­to­re ema­na le re­la­ti­ve di­spo­si­zio­ni.6


1* Con di­spo­si­zio­ne tran­si­to­ria.
2 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 9 feb. 2014, in vi­go­re dal 9 feb. 2014 (DF del 27 set. 2013, DCF del 13 mag. 2014 – RU 2014 1391; FF 2011 5663, 2012 3451, 2013 275 6303, 2014 3511).
3 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2010, in vi­go­re dal 28 nov. 2010 (DF del 18 giu. 2010, DCF del 17 mag. 2011 – RU 2011 1199; FF 2008 1649, 2009 4427, 2010 3171, 2011 2529).
4 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2010, in vi­go­re dal 28 nov. 2010 (DF del 18 giu. 2010, DCF del 17 mag. 2011 – RU 2011 1199; FF 2008 1649, 2009 4427, 2010 3171, 2011 2529).
5 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2010, in vi­go­re dal 28 nov. 2010 (DF del 18 giu. 2010, DCF del 17 mag. 2011 – RU 2011 1199; FF 2008 1649, 2009 4427, 2010 3171, 2011 2529).
6 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2010, in vi­go­re dal 28 nov. 2010 (DF del 18 giu. 2010, DCF del 17 mag. 2011 – RU 2011 1199; FF 2008 1649, 2009 4427, 2010 3171, 2011 2529).

Art. 121a Regolazione dell’immigrazione*  

1La Sviz­ze­ra ge­sti­sce au­to­no­ma­men­te l’im­mi­gra­zio­ne de­gli stra­nie­ri.

2Il nu­me­ro di per­mes­si di di­mo­ra per stra­nie­ri in Sviz­ze­ra è li­mi­ta­to da tet­ti mas­si­mi an­nua­li e con­tin­gen­ti an­nua­li. I tet­ti mas­si­mi val­go­no per tut­ti i per­mes­si ri­la­scia­ti in vir­tù del di­rit­to de­gli stra­nie­ri, set­to­re dell’asi­lo in­clu­so. Il di­rit­to al sog­gior­no du­ra­tu­ro, al ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re e al­le pre­sta­zio­ni so­cia­li può es­se­re li­mi­ta­to.

3I tet­ti mas­si­mi an­nua­li e i con­tin­gen­ti an­nua­li per gli stra­nie­ri che eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va de­vo­no es­se­re sta­bi­li­ti in fun­zio­ne de­gli in­te­res­si glo­ba­li dell’eco­no­mia sviz­ze­ra e nel ri­spet­to del prin­ci­pio di pre­fe­ren­za agli Sviz­ze­ri; es­si de­vo­no com­pren­de­re an­che i fron­ta­lie­ri. Cri­te­ri de­ter­mi­nan­ti per il ri­la­scio del per­mes­so di di­mo­ra so­no in par­ti­co­la­re la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro, la ca­pa­ci­tà d’in­te­gra­zio­ne e una ba­se esi­sten­zia­le suf­fi­cien­te e au­to­no­ma.

4Non pos­so­no es­se­re con­clu­si trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li che con­trad­di­co­no al pre­sen­te ar­ti­co­lo.

5La leg­ge di­sci­pli­na i par­ti­co­la­ri.


1* Con di­spo­si­zio­ne tran­si­to­ria. Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 9 feb. 2014, in vi­go­re dal 9 feb. 2014 (DF del 27 set. 2013, DCF del 13 mag. 2014 – RU 2014 1391; FF 2011 5663, 2012 3451, 2013 275 6303, 2014 3511).
2* Con di­spo­si­zio­ne tran­si­to­ria.

Sezione 10: Diritto civile, diritto penale, metrologia

Art. 122 Diritto civile  

1La le­gi­sla­zio­ne nel cam­po del di­rit­to ci­vi­le e del­la pro­ce­du­ra ci­vi­le com­pe­te al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2L’or­ga­niz­za­zio­ne dei tri­bu­na­li e l’am­mi­ni­stra­zio­ne del­la giu­sti­zia in ma­te­ria ci­vi­le com­pe­to­no ai Can­to­ni, sal­vo di­ver­sa di­spo­si­zio­ne del­la leg­ge.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 12 mar. 2000, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (DF dell’8 ott. 1999, DCF del 17 mag. 2000, DF del 8 mar. 2005 – RU 2002 3148, 2006 1059; FF 1997 I 1, 1999 7454, 2000 2656, 2001 3764).

Art. 123 Diritto penale  

1La le­gi­sla­zio­ne nel cam­po del di­rit­to pe­na­le e del­la pro­ce­du­ra pe­na­le com­pe­te al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2L’or­ga­niz­za­zio­ne dei tri­bu­na­li e l’am­mi­ni­stra­zio­ne del­la giu­sti­zia in ma­te­ria pe­na­le, non­ché l’ese­cu­zio­ne del­le pe­ne e del­le mi­su­re com­pe­to­no ai Can­to­ni, sal­vo di­ver­sa di­spo­si­zio­ne del­la leg­ge.

3La Con­fe­de­ra­zio­ne può ema­na­re pre­scri­zio­ni con­cer­nen­ti l’ese­cu­zio­ne del­le pe­ne e del­le mi­su­re. Può con­ce­de­re con­tri­bu­ti ai Can­to­ni:

a.
per la co­stru­zio­ne di sta­bi­li­men­ti;
b.
per mi­glio­rie nell’ese­cu­zio­ne del­le pe­ne e del­le mi­su­re;
c.
per isti­tu­zio­ni do­ve ven­go­no ese­gui­te mi­su­re edu­ca­ti­ve nei con­fron­ti di fan­ciul­li, ado­le­scen­ti e gio­va­ni adul­ti.2

1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 12 mar. 2000, in vi­go­re dal 1° apr. 2003 (DF dell’8 ott. 1999, DCF del 17 mag. 2000, DF del 24 set. 2002 – RU 2002 3148; FF 1997 I 1, 1999 7454, 2000 2656, 2001 3764).
2 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).

Art. 123a  

1Con­si­de­ra­to il for­te ri­schio di ri­ca­du­ta, il cri­mi­na­le ses­suo­ma­ne o vio­len­to che nel­le pe­ri­zie ne­ces­sa­rie al­la for­mu­la­zio­ne del­la sen­ten­za è sta­to de­fi­ni­to estre­ma­men­te pe­ri­co­lo­so e clas­si­fi­ca­to co­me re­frat­ta­rio al­la te­ra­pia de­ve es­se­re in­ter­na­to a vi­ta. Li­be­ra­zio­ni an­ti­ci­pa­te e per­mes­si di li­be­ra usci­ta so­no esclu­si.

2È pos­si­bi­le re­di­ge­re nuo­ve pe­ri­zie so­lo qua­lo­ra nuo­ve co­no­scen­ze scien­ti­fi­che per­met­ta­no di di­mo­stra­re che il cri­mi­na­le può es­se­re cu­ra­to e dun­que non rap­pre­sen­ta più al­cun pe­ri­co­lo per la col­let­ti­vi­tà. Se sul­la ba­se di que­ste nuo­ve pe­ri­zie è po­sta fi­ne all’in­ter­na­men­to, la re­spon­sa­bi­li­tà per una ri­ca­du­ta è as­sun­ta dall’au­to­ri­tà che ha po­sto fi­ne all’in­ter­na­men­to.

3Tut­te le pe­ri­zie ne­ces­sa­rie al giu­di­zio del cri­mi­na­le ses­suo­ma­ne o vio­len­to de­vo­no es­se­re re­dat­te da al­me­no due pe­ri­ti esper­ti re­ci­pro­ca­men­te in­di­pen­den­ti e te­nen­do con­to di tut­ti gli ele­men­ti im­por­tan­ti per il giu­di­zio.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re dell’8 feb. 2004, in vi­go­re dall’8 feb. 2004 (DF del 20 giu. 2003, DCF del 21 apr. 2004 – RU 2004 2341; FF 2000 2947, 2001 3063, 2003 3833, 2004 1935).

Art. 123b Imprescrittibilità dell’azione penale e della pena per gli autori di reati sessuali o di pornografia commessi su fanciulli impuberi  

L’azio­ne pe­na­le e la pe­na per i rea­ti ses­sua­li o di por­no­gra­fia com­mes­si su fan­ciul­li im­pu­be­ri so­no im­pre­scrit­ti­bi­li.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 30 nov. 2008, in vi­go­re dal 30 nov. 2008 (DF del 13 giu. 2008, DCF del 23 gen. 2009 – RU 2009 471; FF 2006 3529, 2007 4931, 2008 4577, 2009 483).

Art. 123c Misura conseguente ai reati sessuali commessi su fanciulli o su persone inette a resistere o incapaci di discernimento  

Chi è con­dan­na­to per aver le­so l’in­te­gri­tà ses­sua­le di un fan­ciul­lo o di una per­so­na di­pen­den­te è de­fi­ni­ti­va­men­te pri­va­to del di­rit­to di eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà pro­fes­sio­na­le od ono­ri­fi­ca a con­tat­to con mi­no­ren­ni o per­so­ne di­pen­den­ti.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 18 mag. 2014, in vi­go­re dal 18 mag. 2014 (DCF del 20 feb. 2014 – RU 2014 2771; FF 2009 6127, 2011 3995, 2012 7765, 2014 1611 5431).

Art. 124 Aiuto alle vittime di reati  

La Con­fe­de­ra­zio­ne e i Can­to­ni prov­ve­do­no af­fin­ché chi sia sta­to le­so nel­la sua in­te­gri­tà fi­si­ca, psi­chi­ca o ses­sua­le in se­gui­to a un rea­to ri­ce­va aiu­to, non­ché un’equa in­den­ni­tà qua­lo­ra glie­ne sia­no de­ri­va­te dif­fi­col­tà eco­no­mi­che.

Art. 125 Metrologia  

La le­gi­sla­zio­ne sul­la me­tro­lo­gia com­pe­te al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

Capitolo 3: Ordinamento finanziario

Art. 126 Gestione finanziaria  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne equi­li­bra a lun­go ter­mi­ne le sue usci­te ed en­tra­te.

2L’im­por­to mas­si­mo del­le usci­te to­ta­li da stan­zia­re nel pre­ven­ti­vo di­pen­de dal­le en­tra­te to­ta­li sti­ma­te, te­nu­to con­to del­la si­tua­zio­ne eco­no­mi­ca.

3In ca­so di fab­bi­so­gno fi­nan­zia­rio ec­ce­zio­na­le l’im­por­to mas­si­mo di cui al ca­po­ver­so 2 può es­se­re au­men­ta­to ade­gua­ta­men­te. L’As­sem­blea fe­de­ra­le de­ci­de in me­ri­to all’au­men­to con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 159 ca­po­ver­so 3 let­te­ra c.

4Se le usci­te to­ta­li ri­sul­tan­ti dal con­to di Sta­to su­pe­ra­no l’im­por­to mas­si­mo di cui ai ca­po­ver­si 2 o 3, le usci­te che ec­ce­do­no ta­le im­por­to so­no da com­pen­sa­re ne­gli an­ni suc­ces­si­vi.

5La leg­ge di­sci­pli­na i par­ti­co­la­ri.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 2 dic. 2001, in vi­go­re dal 2 dic. 2001 (DF del 22 giu. 2001, DCF del 4 feb. 2002 – RU 2002 241; FF 2000 4047, 2001 2093 2565, 2002 1101).

Art. 127 Principi dell’imposizione fiscale  

1Il re­gi­me fi­sca­le, in par­ti­co­la­re la cer­chia dei con­tri­buen­ti, l’im­po­ni­bi­le e il suo cal­co­lo, è, nel­le li­nee es­sen­zia­li, di­sci­pli­na­to dal­la leg­ge me­de­si­ma.

2Per quan­to com­pa­ti­bi­le con il ti­po di im­po­sta, in ta­le am­bi­to van­no os­ser­va­ti in par­ti­co­la­re i prin­ci­pi del­la ge­ne­ra­li­tà e dell’uni­for­mi­tà dell’im­po­si­zio­ne, co­me pu­re il prin­ci­pio dell’im­po­si­zio­ne se­con­do la ca­pa­ci­tà eco­no­mi­ca.

3La dop­pia im­po­si­zio­ne in­ter­can­to­na­le è vie­ta­ta. La Con­fe­de­ra­zio­ne pren­de i prov­ve­di­men­ti ne­ces­sa­ri.

Art. 128 Imposte dirette *  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne può ri­scuo­te­re un’im­po­sta di­ret­ta:

a.
sul red­di­to del­le per­so­ne fi­si­che, con un’ali­quo­ta mas­si­ma dell’11,5 per cen­to;
b.2
sul red­di­to net­to del­le per­so­ne giu­ri­di­che, con un’ali­quo­ta mas­si­ma dell’8,5 per cen­to;
c.3

2Nel­la de­ter­mi­na­zio­ne del­le ali­quo­te la Con­fe­de­ra­zio­ne pren­de in con­si­de­ra­zio­ne l’one­re cau­sa­to dal­le im­po­ste di­ret­te can­to­na­li e co­mu­na­li.

3Le con­se­guen­ze del­la pro­gres­sio­ne a fred­do per l’im­po­sta sul red­di­to del­le per­so­ne fi­si­che so­no com­pen­sa­te pe­rio­di­ca­men­te.

4I Can­to­ni prov­ve­do­no all’im­po­si­zio­ne e all’esa­zio­ne. Ad es­si spet­ta al­me­no il 17 per cen­to del get­ti­to fi­sca­le lor­do. Que­sta quo­ta può es­se­re ri­dot­ta si­no al 15 per cen­to qua­lo­ra lo esi­ga­no gli ef­fet­ti del­la pe­re­qua­zio­ne fi­nan­zia­ria.4


1* Con di­spo­si­zio­ne tran­si­to­ria.
2 Ac­cet­ta­ta nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (DF del del 19 mar. 2004, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 2 feb. 2006 – RU 2006 1057; FF 2003 1361, 2004 1175, 2005 849).
3 Abro­ga­ta nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, con ef­fet­to dal 1° gen. 2007 (DF del del 19 mar. 2004, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 2 feb. 2006 – RU 2006 1057; FF 2003 1361, 2004 1175, 2005 849).
4 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).

Art. 129 Armonizzazione fiscale  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na prin­ci­pi per ar­mo­niz­za­re le im­po­ste di­ret­te fe­de­ra­li, can­to­na­li e co­mu­na­li; pren­de in con­si­de­ra­zio­ne gli sfor­zi d’ar­mo­niz­za­zio­ne dei Can­to­ni.

2L’ar­mo­niz­za­zio­ne si esten­de all’as­sog­get­ta­men­to, all’og­get­to e al pe­rio­do di cal­co­lo del­le im­po­ste, al­la pro­ce­du­ra e al­le di­spo­si­zio­ni pe­na­li. Ri­man­go­no esclu­se dall’ar­mo­niz­za­zio­ne in par­ti­co­la­re le ta­rif­fe e ali­quo­te fi­sca­li e gli im­por­ti esen­ti da im­po­sta.

3La Con­fe­de­ra­zio­ne può ema­na­re pre­scri­zio­ni con­tro il con­fe­ri­men­to di age­vo­la­zio­ni fi­sca­li in­giu­sti­fi­ca­te.

Art. 130 Imposta sul valore aggiunto*  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne può ri­scuo­te­re un’im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to, con un’ali­quo­ta nor­ma­le mas­si­ma del 6,5 per cen­to e un’ali­quo­ta ri­dot­ta non in­fe­rio­re al 2,0 per cen­to, sul­le for­ni­tu­re di be­ni e sul­le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi, com­pre­so il con­su­mo pro­prio, non­ché sul­le im­por­ta­zio­ni.

2Per l’im­po­si­zio­ne del­le pre­sta­zio­ni del set­to­re al­ber­ghie­ro la leg­ge può sta­bi­li­re un’ali­quo­ta su­pe­rio­re a quel­la ri­dot­ta e in­fe­rio­re a quel­la nor­ma­le.3

3Se, a cau­sa dell’evol­ver­si del­la pi­ra­mi­de del­le età, il fi­nan­zia­men­to dell’as­si­cu­ra­zio­ne vec­chia­ia, su­per­sti­ti e in­va­li­di­tà non fos­se più ga­ran­ti­to, l’ali­quo­ta nor­ma­le può es­se­re mag­gio­ra­ta di 1 pun­to per­cen­tua­le al mas­si­mo e l’ali­quo­ta ri­dot­ta di 0,3 pun­ti per­cen­tua­li al mas­si­mo me­dian­te leg­ge fe­de­ra­le.4

3bisPer fi­nan­zia­re l’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria le ali­quo­te so­no au­men­ta­te di 0,1 pun­ti per­cen­tua­li.5

4Il 5 per cen­to del get­ti­to d’im­po­sta la cui de­sti­na­zio­ne non è vin­co­la­ta è im­pie­ga­to per la ri­du­zio­ne dei pre­mi dell’as­si­cu­ra­zio­ne ma­lat­tie a fa­vo­re del­le clas­si di red­di­to in­fe­rio­ri, per quan­to non si sta­bi­li­sca per leg­ge un’al­tra uti­liz­za­zio­ne vol­ta a sgra­va­re que­ste clas­si di red­di­to.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (DF del del 19 mar. 2004, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 2 feb. 2006 – RU 2006 1057; FF 2003 1361, 2004 1175, 2005 849).
2* Con di­spo­si­zio­ne tran­si­to­ria.
3 Dal 1° gen. 2018 fi­no al mas­si­mo il 31 dic. 2027 l’ali­quo­ta spe­cia­le per le pre­sta­zio­ni del set­to­re al­ber­ghie­ro am­mon­ta al 3,7 % (art. 25 cpv. 4 del­la L del 12 giu. 2009 sull’IVA; RS 641.20).
4 Dal 1° gen. 2018 fi­no al mas­si­mo il 31 dic. 2030 l’ali­quo­ta nor­ma­le am­mon­ta al 7,7 % e l’ali­quo­ta ri­dot­ta al 2,5 % (art. 25 cpv. 1 e 2 del­la L del 12 giu. 2009 sull’IVA; RS 641.20).
5 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 9 feb. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (DF del 20 giu. 2013, DCF 13 mag. 2014, DCF 2 giu. 2014, DCF 6 giu. 2014 – RU 2015 645; FF 2010 5843, 2012 1283, 2013 4003 5646, 2014 3507 3511).

Art. 131 Imposte speciali di consumo *  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne può ri­scuo­te­re im­po­ste spe­cia­li di con­su­mo su:

a.
il ta­bac­co greg­gio e ma­nu­fat­to;
b.
le be­van­de di­stil­la­te;
c.
la bir­ra;
d.
le au­to­mo­bi­li e le lo­ro par­ti co­sti­tu­ti­ve;
e.
il pe­tro­lio, al­tri oli mi­ne­ra­li, il gas na­tu­ra­le e i pro­dot­ti ot­te­nu­ti dal­la lo­ro la­vo­ra­zio­ne non­ché i car­bu­ran­ti.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne può inol­tre ri­scuo­te­re:

a.
un sup­ple­men­to sull’im­po­sta di con­su­mo sui car­bu­ran­ti, ec­cet­to i car­bu­ran­ti per l’avia­zio­ne;
b.
un’im­po­sta in ca­so di im­pie­go, nei vei­co­li a mo­to­re, di mez­zi di pro­pul­sio­ne di­ver­si dai car­bu­ran­ti di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra e.2

2bisSe i mez­zi non so­no suf­fi­cien­ti ai fi­ni dell’adem­pi­men­to dei com­pi­ti con­nes­si al traf­fi­co ae­reo di cui all’ar­ti­co­lo 87b, la Con­fe­de­ra­zio­ne ri­scuo­te un sup­ple­men­to sull’im­po­sta di con­su­mo sui car­bu­ran­ti per l’avia­zio­ne.3

3Il 10 per cen­to del pro­dot­to net­to dell’im­po­si­zio­ne del­le be­van­de di­stil­la­te è de­vo­lu­to ai Can­to­ni. È im­pie­ga­to per com­bat­te­re, nel­le sue cau­se e nei suoi ef­fet­ti, l’abu­so di so­stan­ze che ge­ne­ra­no di­pen­den­za.


1* Con di­spo­si­zio­ne tran­si­to­ria.
2 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 12 feb. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (DF del 30 set. 2016, DCF del 10 nov. 2016; RU20176731; FF2015 1717, 2016 6825, 2017 2961).
3 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 12 feb. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (DF del 30 set. 2016, DCF del 10 nov. 2016; RU20176731; FF2015 1717, 2016 6825, 2017 2961).

Art. 132 Tassa di bollo e imposta preventiva  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne può ri­scuo­te­re una tas­sa di bol­lo sui ti­to­li, sul­le quie­tan­ze di pre­mi d’as­si­cu­ra­zio­ne e su al­tri do­cu­men­ti del­le ope­ra­zio­ni com­mer­cia­li; ne so­no ec­cet­tua­ti i do­cu­men­ti del­le ope­ra­zio­ni fon­dia­rie e ipo­te­ca­rie.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne può ri­scuo­te­re un’im­po­sta pre­ven­ti­va sul red­di­to dei ca­pi­ta­li mo­bi­li, sul­le vin­ci­te al­le lot­te­rie e sul­le pre­sta­zio­ni as­si­cu­ra­ti­ve. Il 10 per cen­to del get­ti­to dell’im­po­sta spet­ta ai Can­to­ni.1


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).

Art. 133 Dazi  

La le­gi­sla­zio­ne sui da­zi e su al­tri tri­bu­ti ri­scos­si sul traf­fi­co tran­sfron­ta­lie­ro del­le mer­ci com­pe­te al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

Art. 134 Esclusione dell’imposizione cantonale e comunale  

Ciò che la le­gi­sla­zio­ne fe­de­ra­le sot­to­met­te all’im­po­sta sul va­lo­re ag­giun­to, al­le im­po­ste spe­cia­li di con­su­mo, al­la tas­sa di bol­lo e all’im­po­sta pre­ven­ti­va, o che di­chia­ra esen­te da que­ste im­po­ste, non può es­se­re gra­va­to da im­po­ste del­lo stes­so ge­ne­re da par­te dei Can­to­ni e dei Co­mu­ni.

Art. 135 Perequazione finanziaria e degli oneri  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne ema­na pre­scri­zio­ni su un’ade­gua­ta pe­re­qua­zio­ne fi­nan­zia­ria e de­gli one­ri tra Con­fe­de­ra­zio­ne e Can­to­ni e tra i Can­to­ni.

2La pe­re­qua­zio­ne fi­nan­zia­ria e de­gli one­ri ha se­gna­ta­men­te lo sco­po di:

a.
ri­dur­re le dif­fe­ren­ze tra i Can­to­ni per quan­to ri­guar­da la ca­pa­ci­tà fi­nan­zia­ria;
b.
ga­ran­ti­re ai Can­to­ni ri­sor­se fi­nan­zia­rie mi­ni­me;
c.
com­pen­sa­re gli one­ri fi­nan­zia­ri ec­ces­si­vi dei Can­to­ni do­vu­ti al­le lo­ro con­di­zio­ni geo­to­po­gra­fi­che o so­cio­de­mo­gra­fi­che;
d.
pro­muo­ve­re la col­la­bo­ra­zio­ne in­ter­can­to­na­le con pe­re­qua­zio­ne de­gli one­ri;
e.
man­te­ne­re la con­cor­ren­zia­li­tà fi­sca­le dei Can­to­ni nel con­te­sto na­zio­na­le e in­ter­na­zio­na­le.

3La pe­re­qua­zio­ne fi­nan­zia­ria del­le ri­sor­se è fi­nan­zia­ta dai Can­to­ni fi­nan­zia­ria­men­te for­ti e dal­la Con­fe­de­ra­zio­ne. Le pre­sta­zio­ni dei Can­to­ni fi­nan­zia­ria­men­te for­ti am­mon­ta­no al mi­ni­mo a due ter­zi e al mas­si­mo all’80 per cen­to del­le pre­sta­zio­ni del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.


1 Ac­cet­ta­to nel­la vo­ta­zio­ne po­po­la­re del 28 nov. 2004, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (DF del 3 ott. 2003, DCF del 26 gen. 2005, DCF del 7 nov. 2007 – RU 2007 5765; FF 2002 2065, 2003 5745, 2005 849).

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