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Ordinanza
sull’ammissione, il soggiorno e l’attività lucrativa
(OASA)

del 24 ottobre 2007 (Stato 12 marzo 2022)

Il Consiglio federale svizzero,

vista la legge federale del 16 dicembre 20051 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI);
visto l’articolo 119 della legge federale del 26 giugno 19982 sull’asilo (LAsi),3

ordina:

1 RS 142.20

2 RS 142.31

3 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Capitolo 1: Campo d’applicazione e definizioni 4

4 Nuovo testo giusta il n. I 3 dell’O del 22 ott. 2008 (Schengen/Dublino), in vigore dal 12 dic. 2008 (RU 2008 5421).

Art. 1 Campo d’applicazione 5  

1 La pre­sen­te or­di­nan­za si ap­pli­ca in quan­to gli Ac­cor­di di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen e Du­bli­no non pre­ve­da­no di­spo­si­zio­ni de­ro­ga­to­rie.6

2 Gli Ac­cor­di di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen so­no men­zio­na­ti nel­l’al­le­ga­to 3.

3 Gli Ac­cor­di di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Du­bli­no so­no men­zio­na­ti nell’al­le­ga­to 4.7

5 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 3 dell’O del 22 ott. 2008 (Schen­gen/Du­bli­no), in vi­go­re dal 12 dic. 2008 (RU 2008 5421).

6 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 1 dell’O del 12 giu. 2005 sull’ade­gua­men­to di or­di­nan­ze in se­gui­to a in­no­va­zio­ni con­cer­nen­ti l’ac­quis di Du­bli­no/Eu­ro­dac, in vi­go­re dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1849).

7 In­tro­dot­to dal n. I 1 dell’O del 12 giu. 2005 sull’ade­gua­men­to di or­di­nan­ze in se­gui­to a in­no­va­zio­ni con­cer­nen­ti l’ac­quis di Du­bli­no/Eu­ro­dac, in vi­go­re dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1849).

Art. 1a Attività lucrativa dipendente 8  

(art. 11 cpv. 2 LStrI9)

1 È con­si­de­ra­ta at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va di­pen­den­te qual­sia­si at­ti­vi­tà svol­ta per un da­to­re di la­vo­ro con se­de in Sviz­ze­ra o all’este­ro, in­di­pen­den­te­men­te dal fat­to che il sa­la­rio sia pa­ga­to in Sviz­ze­ra o all’este­ro e che l’at­ti­vi­tà sia eser­ci­ta­ta a ore, a gior­na­te o a ti­to­lo tem­po­ra­neo.

2 È con­si­de­ra­ta at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va di­pen­den­te in par­ti­co­la­re an­che l’at­ti­vi­tà di ap­pren­di­sta, pra­ti­can­te, vo­lon­ta­rio, spor­ti­vo, as­si­sten­te so­cia­le, mis­sio­na­rio, con­su­len­te re­li­gio­so, ar­ti­sta e im­pie­ga­to al­la pa­ri.10

8 In­tro­dot­to dal n. I 3 dell’O del 22 ott. 2008 (Schen­gen/Du­bli­no), in vi­go­re dal 12 dic. 2008 (RU 2008 5421).

9 Nuo­va espr. giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173). Di det­ta mod. é te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

10 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 12 dic. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 6273, 2009 349).

Art. 2 Attività lucrativa indipendente  

1 È con­si­de­ra­ta at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te l’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà nell’am­bi­to di un’or­ga­niz­za­zio­ne pro­pria, scel­ta li­be­ra­men­te, fi­na­liz­za­ta al con­se­gui­men­to di un red­di­to, sog­get­ta al­le pro­prie istru­zio­ni e che as­su­me es­sa stes­sa i ri­schi im­pren­di­to­ria­li. Ta­le or­ga­niz­za­zio­ne scel­ta li­be­ra­men­te si pre­sen­ta este­rior­men­te co­me un’azien­da di com­mer­cio, di fab­bri­ca­zio­ne, di ser­vi­zi, ar­ti­gia­na­le o di al­tro ti­po.

2 È con­si­de­ra­ta at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te an­che l’eser­ci­zio di una pro­fes­sio­ne li­be­ra­le co­me quel­la del me­di­co, dell’av­vo­ca­to o del fi­du­cia­rio.

Art. 3 Prestazione di servizi transfrontaliera  

È con­si­de­ra­ta pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi tran­sfron­ta­lie­ra l’eser­ci­zio li­mi­ta­to nel tem­po di una pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi in Sviz­ze­ra, nell’am­bi­to di un rap­por­to con­trat­tua­le, da par­te di una per­so­na o di una dit­ta con do­mi­ci­lio o se­de all’este­ro.

Art. 4 Decisione sulla nozione di attività lucrativa  

1 Il ser­vi­zio che se­con­do il di­rit­to can­to­na­le è com­pe­ten­te per l’am­mis­sio­ne sul mer­ca­to del la­vo­ro de­ci­de se l’at­ti­vi­tà di uno stra­nie­ro è lu­cra­ti­va ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 11 ca­po­ver­so 2 LStrI.

2 I ca­si dub­bi van­no sot­to­po­sti, per de­ci­sio­ne, al­la Se­gre­te­ria di Sta­to del­la mi­gra­zio­ne (SEM)11.

11 La de­si­gna­zio­ne dell’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va è sta­ta adat­ta­ta in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (RU 20044937), con ef­fet­to dal 1° gen. 2015. Di det­ta mod. è te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

Capitolo 2: Procedura di notificazione e procedura di permesso

Sezione 1: Disposizioni generali sulla procedura

Art. 5 Permesso d’entrata 12  

Se la do­man­da per un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o per un per­mes­so di di­mo­ra in vi­sta di svol­ge­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va è ac­col­ta e il ri­chie­den­te si tro­va an­co­ra all’este­ro, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te au­to­riz­za la rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra all’este­ro a ri­la­scia­re il vi­sto. Se il vi­sto non è ob­bli­ga­to­rio, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te ri­la­scia, su do­man­da, l’as­si­cu­ra­zio­ne di un ta­le per­mes­so.

12 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 3 dell’O del 22 ott. 2008 (Schen­gen/Du­bli­no), in vi­go­re dal 12 dic. 2008 (RU 2008 5421).

Art. 6 Procedura di permesso  

1 Le con­di­zio­ni d’am­mis­sio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 17 ca­po­ver­so 2 LStrI so­no ma­ni­fe­sta­men­te adem­pi­te in par­ti­co­la­re quan­do i do­cu­men­ti pre­sen­ta­ti giu­sti­fi­ca­no una pre­te­sa le­ga­le o di di­rit­to in­ter­na­zio­na­le pub­bli­co al ri­la­scio di un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o di un per­mes­so di di­mo­ra, quan­do non sus­si­sto­no mo­ti­vi di re­vo­ca ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 62 LStrI e quan­do lo stra­nie­ro in que­stio­ne ri­spet­ta l’ob­bli­go di col­la­bo­ra­re ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 90 LStrI.

2 Me­ri at­ti co­me l’av­vio di pro­ce­du­re di di­rit­to ma­tri­mo­nia­le e fa­mi­lia­re, la sco­la­riz­za­zio­ne dei fi­gli, l’ac­qui­sto di un im­mo­bi­le, l’af­fit­to di un’abi­ta­zio­ne, la sti­pu­la­zio­ne di un con­trat­to di la­vo­ro, la fon­da­zio­ne di un’azien­da o la par­te­ci­pa­zio­ne a un’azien­da non pos­so­no giu­sti­fi­ca­re pre­te­se in re­la­zio­ne con la pro­ce­du­ra di per­mes­so.

Art. 7 Permessi per l’esercizio di una professione  

Il per­mes­so del­la po­li­zia del com­mer­cio o quel­lo del­la po­li­zia sa­ni­ta­ria o i per­mes­si ana­lo­ghi che au­to­riz­za­no lo stra­nie­ro a eser­ci­ta­re una pro­fes­sio­ne non so­sti­tui­sco­no il ne­ces­sa­rio per­mes­so del di­rit­to in ma­te­ria di stra­nie­ri per l’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va. In man­can­za del per­mes­so del di­rit­to in ma­te­ria di stra­nie­ri, al mo­men­to di au­to­riz­za­re l’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va oc­cor­re for­mu­la­re una cor­ri­spon­den­te ri­ser­va.

Art. 8 Documenti di legittimazione esteri  

(art. 13 cpv. 1 LStrI)

1 Ai fi­ni del­la no­ti­fi­ca­zio­ne so­no ri­co­no­sciu­ti co­me do­cu­men­ti di le­git­ti­ma­zio­ne quel­li:

a.
ri­la­scia­ti da uno Sta­to ri­co­no­sciu­to dal­la Sviz­ze­ra che di­mo­stra­no l’iden­ti­tà del­lo stra­nie­ro e la sua ap­par­te­nen­za al­lo Sta­to che li ha ri­la­scia­ti e ga­ran­ti­sco­no al ti­to­la­re di po­ter rien­tra­re in qual­sia­si mo­men­to in ta­le Sta­to;
b.
che ga­ran­ti­sco­no al ti­to­la­re di po­ter rien­tra­re in qual­sia­si mo­men­to nel­lo Sta­to che li ha ri­la­scia­ti o nel­la re­gio­ne in­di­ca­ta nel do­cu­men­to;
c.
che ga­ran­ti­sco­no al ti­to­la­re di po­ter ot­te­ne­re in qual­sia­si mo­men­to un do­cu­men­to di le­git­ti­ma­zio­ne suf­fi­cien­te per rien­tra­re nel­lo Sta­to che lo ha ri­la­scia­to o nel­la re­gio­ne in­di­ca­ta nel do­cu­men­to.

2 Al mo­men­to del­la no­ti­fi­ca­zio­ne non è ne­ces­sa­rio pre­sen­ta­re un do­cu­men­to di le­git­ti­ma­zio­ne este­ro va­li­do, se:

a.
ri­sul­ta un’im­pos­si­bi­li­tà com­pro­va­ta di pro­cu­rar­si un ta­le do­cu­men­to;
b.
non si può esi­ge­re dal­la per­so­na in­te­res­sa­ta che si ri­vol­ga all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te del suo Pae­se di ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za per il ri­la­scio o il rin­no­vo di un do­cu­men­to di le­git­ti­ma­zio­ne (art. 89 e 90 lett. c LStrI);
c.13
lo stra­nie­ro è in pos­ses­so di un pas­sa­por­to per stra­nie­ri ri­la­scia­to dal­la SEM giu­sta l’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 1 o 2 let­te­ra a dell’or­di­nan­za del 14 no­vem­bre 201214 con­cer­nen­te il ri­la­scio di do­cu­men­ti di viag­gio per stra­nie­ri (ODV);
d.
lo stra­nie­ro non pos­sie­de un do­cu­men­to di le­git­ti­ma­zio­ne este­ro va­li­do e ha ri­ce­vu­to dal­la SEM un ti­to­lo di viag­gio per ri­fu­gia­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 3 ODV.

3 Nell’am­bi­to del­la pro­ce­du­ra di no­ti­fi­ca­zio­ne e di per­mes­so, le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti pos­so­no esi­ge­re la pre­sen­ta­zio­ne del do­cu­men­to di le­git­ti­ma­zio­ne ori­gi­na­le e far­ne del­le co­pie. Pos­so­no or­di­na­re il de­po­si­to dei do­cu­men­ti di le­git­ti­ma­zio­ne se vi so­no in­di­zi con­cre­ti che i do­cu­men­ti pos­sa­no es­se­re di­strut­ti o re­si in­ser­vi­bi­li.

4 Su ri­chie­sta, lo stra­nie­ro è te­nu­to a mo­stra­re il do­cu­men­to di le­git­ti­ma­zio­ne este­ro al­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti per il con­trol­lo del­le per­so­ne o, se non lo por­ta con sé, a pre­sen­tar­lo en­tro un ter­mi­ne ade­gua­to.

13 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 15 set. 2018 (RU 20183085).

14 RS 143.5

Sezione 2: Procedura di notificazione e procedura di permesso in caso di soggiorno senza attività lucrativa

Art. 9 Soggiorno senza notificazione  

(art. 10 LStrI)

1 Per un sog­gior­no non su­pe­rio­re a tre me­si in un ar­co di tem­po di sei me­si dall’en­tra­ta, lo stra­nie­ro sen­za at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in Sviz­ze­ra non è te­nu­to né ad ave­re un per­mes­so né a no­ti­fi­car­si (sog­gior­no esen­te da per­mes­so). Se del ca­so, l’in­te­res­sa­to è te­nu­to a di­mo­stra­re la da­ta dell’en­tra­ta me­dian­te do­cu­men­ti ido­nei.

2 Le con­di­zio­ni d’en­tra­ta di cui all’ar­ti­co­lo 5 LStrI de­vo­no es­se­re sod­di­sfat­te du­ran­te l’in­te­ro sog­gior­no esen­te da per­mes­so.

Art. 10 Soggiorno con notificazione  

1 Qua­lo­ra sia en­tra­to in Sviz­ze­ra per un sog­gior­no su­pe­rio­re a tre me­si sen­za at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va e gli sia sta­to ri­la­scia­to un per­mes­so d’en­tra­ta (art. 5), lo stra­nie­ro de­ve no­ti­fi­car­si pres­so il ser­vi­zio de­si­gna­to dal Can­to­ne en­tro 14 gior­ni dall’en­tra­ta al fi­ne di re­go­la­re le con­di­zio­ni di sog­gior­no.

2 Se do­po l’en­tra­ta in­ten­de cam­bia­re lo sco­po del sog­gior­no, lo stra­nie­ro de­ve no­ti­fi­car­si al più tar­di 14 gior­ni pri­ma del­la sca­den­za del sog­gior­no esen­te da per­mes­so (art. 9).

Art. 11 Proroga del visto  

Se non può la­scia­re la Sviz­ze­ra en­tro il ter­mi­ne sta­bi­li­to nel vi­sto o se in­ten­de cam­bia­re lo sco­po del sog­gior­no, lo stra­nie­ro cui è sta­to ri­la­scia­to un vi­sto per un sog­gior­no non su­pe­rio­re a tre me­si de­ve chie­der­ne la pro­ro­ga all’au­to­ri­tà can­to­na­le del­la mi­gra­zio­ne15 (art. 88 cpv. 1), al più tar­di 14 gior­ni pri­ma del­la sca­den­za del vi­sto.

15 Nuo­va espr. giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741). Di det­ta mod. é te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

Sezione 3: Procedura di notificazione e procedura di permesso in caso di soggiorno con attività lucrativa

Art. 12 Attività lucrativa di breve durata  

(art. 12 cpv. 3 e art. 14 LStrI)

1 Lo stra­nie­ro che ha ri­ce­vu­to un per­mes­so d’en­tra­ta (art. 5) per eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va o per for­ni­re una pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi tran­sfron­ta­lie­ra in Sviz­ze­ra per com­ples­si­vi quat­tro me­si in un ar­co di tem­po di 12 me­si (art. 19 cpv. 4 lett. a, 19a cpv. 2 e 19b cpv. 2 lett. a) non de­ve no­ti­fi­car­si.16

2 Lo stra­nie­ro che ha ri­ce­vu­to un per­mes­so d’en­tra­ta (art. 5) per eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in Sviz­ze­ra per un to­ta­le di più di quat­tro me­si in un ar­co di tem­po di 12 me­si può, do­po la no­ti­fi­ca­zio­ne, ini­zia­re la sua at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va, sem­pre­ché non sia sta­ta pro­nun­cia­ta una de­ci­sio­ne con­tra­ria.

3 Gli ar­ti­sti (art. 19 cpv. 4 lett. b e 19b cpv. 2 lett. b) de­vo­no no­ti­fi­car­si in­di­pen­den­te­men­te dal­la du­ra­ta del sog­gior­no in Sviz­ze­ra.17

16 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

17 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

Art. 13 Termine di notificazione per il personale di servizio  

Gli stra­nie­ri oc­cu­pa­ti co­me per­so­na­le di ser­vi­zio che ac­com­pa­gna­no il lo­ro da­to­re di la­vo­ro che, nell’am­bi­to di un sog­gior­no esen­te da per­mes­so, non eser­ci­ta un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va sot­to­stan­no al­le pre­scri­zio­ni sul­la no­ti­fi­ca­zio­ne e sul per­mes­so se­con­do l’ar­ti­co­lo 9.

Art 13a Obbligo di notificazione per frontalieri provenienti da Stati non membri dell’UE/AELS 18  

1 Do­po un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va inin­ter­rot­ta di cin­que an­ni, il fron­ta­lie­re cit­ta­di­no di uno Sta­to non mem­bro dell’Unio­ne eu­ro­pea (UE) o dell’As­so­cia­zio­ne eu­ro­pea di li­be­ro scam­bio (AELS) de­ve no­ti­fi­ca­re il cam­bia­men­to d’im­pie­go all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te nel luo­go di la­vo­ro.

2 La no­ti­fi­ca­zio­ne dev’es­se­re ef­fet­tua­ta pri­ma dell’as­sun­zio­ne d’im­pie­go.

18 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 20 set. 2019, in vi­go­re dal 1° nov. 2019 (RU 20193041).

Art. 14 Attività lucrativa transfrontaliera fino a otto giorni  

1 Lo stra­nie­ro che for­ni­sce una pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi tran­sfron­ta­lie­ra (art. 3) o che svol­ge tem­po­ra­nea­men­te un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in Sviz­ze­ra su man­da­to di un da­to­re di la­vo­ro all’este­ro ha bi­so­gno di un per­mes­so se la sua at­ti­vi­tà su­pe­ra ot­to gior­ni per an­no ci­vi­le.

2 Se l’at­ti­vi­tà si pro­trae ol­tre la du­ra­ta ori­gi­na­ria­men­te pre­vi­sta, pri­ma del­la sca­den­za del ter­mi­ne di ot­to gior­ni è ne­ces­sa­ria la no­ti­fi­ca­zio­ne. Do­po la no­ti­fi­ca­zio­ne, l’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va può con­ti­nua­re fi­no al ri­la­scio del per­mes­so, sal­vo de­ci­sio­ne con­tra­ria dell’au­to­ri­tà com­pe­ten­te.

3 In­di­pen­den­te­men­te dal­la du­ra­ta del sog­gior­no, de­ve ave­re un per­mes­so lo stra­nie­ro che svol­ge un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va tran­sfron­ta­lie­ra in uno dei se­guen­ti set­to­ri:

a.
edi­li­zia, in­ge­gne­ria e ra­mi ac­ces­so­ri dell’edi­li­zia;
b.
ri­sto­ra­zio­ne e la­vo­ri di pu­li­zia in azien­de o eco­no­mie do­me­sti­che;
c.
ser­vi­zi di sor­ve­glian­za e di si­cu­rez­za;
d.
com­mer­cio am­bu­lan­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 2 ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b del­la leg­ge fe­de­ra­le del 23 mar­zo 200119 sul com­mer­cio am­bu­lan­te;
e.
il set­to­re a lu­ci ros­se;
f.20
pae­sag­gi­sti­ca.

19 RS 943.1

20 In­tro­dot­ta dal n. II dell’O del 19 set. 2014, in vi­go­re dal 1° nov. 2014 (RU 20143175).

Sezione 4: Disposizioni generali sulla notificazione dell’arrivo e della partenza

Art. 15 Notificazioni dopo un cambiamento del luogo di residenza  

(art. 12 cpv. 3 e art. 15 LStrI)

1 Se si tra­sfe­ri­sce in un al­tro Co­mu­ne o Can­to­ne, lo stra­nie­ro de­ve no­ti­fi­car­si en­tro 14 gior­ni pres­so il ser­vi­zio com­pe­ten­te nel nuo­vo luo­go di re­si­den­za (art. 17) e no­ti­fi­ca­re, en­tro lo stes­so ter­mi­ne, la sua par­ten­za al ser­vi­zio com­pe­ten­te nel pre­ce­den­te luo­go di re­si­den­za.

2 Lo stra­nie­ro che ha tra­sfe­ri­to il suo do­mi­ci­lio all’este­ro de­ve no­ti­fi­ca­re con al­me­no 14 gior­ni di an­ti­ci­po la sua par­ten­za al ser­vi­zio com­pe­ten­te nel pre­ce­den­te luo­go di re­si­den­za.

Art. 16 Notificazioni nel caso di soggiorni settimanali  

1 Il sog­gior­nan­te set­ti­ma­na­le che, sen­za tra­sfe­ri­re il cen­tro dei suoi in­te­res­si, du­ran­te la set­ti­ma­na eser­ci­ta un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va o fre­quen­ta cor­si di for­ma­zio­ne o per­fe­zio­na­men­to in un al­tro luo­go de­ve no­ti­fi­car­si en­tro 14 gior­ni nel luo­go del sog­gior­no set­ti­ma­na­le, se il sog­gior­no set­ti­ma­na­le du­ra più di tre me­si per an­no ci­vi­le.

2 Ter­mi­na­to il sog­gior­no set­ti­ma­na­le, il sog­gior­nan­te set­ti­ma­na­le de­ve no­ti­fi­ca­re en­tro 14 gior­ni la sua par­ten­za al ser­vi­zio com­pe­ten­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 17.

Art. 17 Servizi competenti per le notificazioni  

I Can­to­ni de­si­gna­no i ser­vi­zi com­pe­ten­ti per il trat­ta­men­to del­le no­ti­fi­ca­zio­ni dell’ar­ri­vo e del­la par­ten­za.

Art. 18 Procedura di notificazione in caso di alloggio a pagamento  

(art. 16 LStrI)

1 Chi al­log­gia uno stra­nie­ro a pa­ga­men­to è te­nu­to a com­pi­la­re il mo­du­lo di no­ti­fi­ca­zio­ne con­for­me­men­te al­le in­di­ca­zio­ni del do­cu­men­to di le­git­ti­ma­zio­ne del­lo stra­nie­ro e a far­lo fir­ma­re da que­st’ul­ti­mo. Que­sti de­ve pre­sen­ta­re il do­cu­men­to di le­git­ti­ma­zio­ne. Il mo­du­lo di no­ti­fi­ca­zio­ne va tra­smes­so all’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te.

2 Nel ca­so di un grup­po, la no­ti­fi­ca­zio­ne av­vie­ne sot­to for­ma di un elen­co fir­ma­to dal­la gui­da re­spon­sa­bi­le del grup­po.

Capitolo 3: Ammissione

Sezione 1: Ammissione per un soggiorno con attività lucrativa

Art. 18a Permessi di soggiorno di breve durata e permessi di dimora 21  

1 I per­mes­si di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta di cui all’al­le­ga­to 1 pos­so­no es­se­re ri­la­scia­ti per sog­gior­ni tem­po­ra­nei fi­no a un an­no con at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va.

2 I per­mes­si di di­mo­ra di cui all’al­le­ga­to 2 pos­so­no es­se­re ri­la­scia­ti per sog­gior­ni di ol­tre un an­no con at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va.

21 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20105959).

Art. 19 Contingenti dei permessi di soggiorno di breve durata 2223  

1 I Can­to­ni pos­so­no ri­la­scia­re per­mes­si di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta agli stra­nie­ri che non rien­tra­no nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ac­cor­do del 21 giu­gno 199924 tra la Con­fe­de­ra­zio­ne Sviz­ze­ra, da una par­te, e la Co­mu­ni­tà eu­ro­pea ed i suoi Sta­ti mem­bri, dall’al­tra, sul­la li­be­ra cir­co­la­zio­ne del­le per­so­ne (ALC) e del­la Con­ven­zio­ne del 4 gen­na­io 196025 isti­tu­ti­va dell’As­so­cia­zio­ne eu­ro­pea di li­be­ro scam­bio (Con­ven­zio­ne AELS), com­pu­tan­do­li sui con­tin­gen­ti giu­sta l’al­le­ga­to 1 nu­me­ro 1 let­te­ra a.26

2 Il con­tin­gen­te a di­spo­si­zio­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne fi­gu­ra nell’al­le­ga­to 1 nu­me­ro 1 let­te­ra b. Ta­le con­tin­gen­te ser­ve a com­pen­sa­re le ne­ces­si­tà eco­no­mi­che e del mer­ca­to del la­vo­ro fra i Can­to­ni.

3 Su do­man­da, la SEM può ri­par­ti­re fra i Can­to­ni il con­tin­gen­te a di­spo­si­zio­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne. Al­lo sco­po con­si­de­ra le ne­ces­si­tà dei Can­to­ni e l’in­te­res­se eco­no­mi­co glo­ba­le du­ran­te il pe­rio­do di con­tin­gen­ta­men­to de­fi­ni­to nell’al­le­ga­to 1.

4 So­no esclu­si dai con­tin­gen­ti di cui ai ca­po­ver­si 1 e 2 gli stra­nie­ri che:

a.
in un ar­co di tem­po di 12 me­si eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in Sviz­ze­ra per com­ples­si­vi quat­tro me­si, a con­di­zio­ne che:
1.
la du­ra­ta e lo sco­po del sog­gior­no sia­no de­fi­ni­ti in an­ti­ci­po, e
2.
il nu­me­ro de­gli stra­nie­ri oc­cu­pa­ti tem­po­ra­nea­men­te su­pe­ri sol­tan­to in ca­si ec­ce­zio­na­li e mo­ti­va­ti il quar­to dell’ef­fet­ti­vo to­ta­le del per­so­na­le dell’azien­da;
b.
sog­gior­na­no in Sviz­ze­ra per ot­to me­si al mas­si­mo in un ar­co di tem­po di 12 me­si ed eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va co­me ar­ti­sti nei set­to­ri del­la mu­si­ca, del­la let­te­ra­tu­ra, del­lo spet­ta­co­lo o del­le ar­ti fi­gu­ra­ti­ve o co­me ar­ti­sti di cir­co o di tea­tro di va­rie­tà.

22 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20105959).

23 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 nov. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4441).

24 RS 0.142.112.681

25 RS 0.632.31

26 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 nov. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4441).

Art. 19a Contingenti dei permessi di soggiorno di breve durata per le prestazioni di servizi fornite nel quadro dell’ALC e della Convenzione AELS 2728  

1 I Can­to­ni pos­so­no ri­la­scia­re per­mes­si di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta, com­pu­tan­do­li sui con­tin­gen­ti giu­sta l’al­le­ga­to 1 nu­me­ri 4 e 5, agli stra­nie­ri che for­ni­sco­no pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi tran­sfron­ta­lie­re se:

a.
le pre­sta­zio­ni so­no for­ni­te nel qua­dro dell’ALC29 o del­la Con­ven­zio­ne AELS30; e
b.
il sog­gior­no su­pe­ra i 90 gior­ni o, qua­lo­ra sia­no adem­pi­ti i pre­sup­po­sti del ca­po­ver­so 2, i 120 gior­ni.31

2 So­no esclu­si dai con­tin­gen­ti dei per­mes­si di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta di cui al ca­po­ver­so 1 gli stra­nie­ri che in un ar­co di tem­po di 12 me­si eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in Sviz­ze­ra per com­ples­si­vi quat­tro me­si, a con­di­zio­ne che:

a.
la du­ra­ta e lo sco­po del sog­gior­no sia­no de­fi­ni­ti in an­ti­ci­po; e
b.
il nu­me­ro de­gli stra­nie­ri oc­cu­pa­ti tem­po­ra­nea­men­te su­pe­ri sol­tan­to in ca­si ec­ce­zio­na­li e mo­ti­va­ti il quar­to dell’ef­fet­ti­vo to­ta­le del per­so­na­le del­l’azien­da.

27 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20105959).

28 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 nov. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4441).

29 RS 0.142.112.681

30 RS 0.632.31

31 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 nov. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4441).

Art. 19b Contingenti dei permessi di soggiorno di breve durata per cittadini del Regno Unito 32  

1 I Can­to­ni pos­so­no ri­la­scia­re per­mes­si di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta, com­pu­tan­do­li sui con­tin­gen­ti giu­sta l’al­le­ga­to 1 nu­me­ri 7 e 8, ai cit­ta­di­ni del Re­gno Uni­to che esu­la­no dal cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ac­cor­do del 25 feb­bra­io 201933 tra la Con­fe­de­ra­zio­ne Sviz­ze­ra e il Re­gno Uni­to di Gran Bre­ta­gna e d’Ir­lan­da del Nord sui di­rit­ti dei cit­ta­di­ni in se­gui­to al re­ces­so del Re­gno Uni­to dall’Unio­ne eu­ro­pea e dall’ac­cor­do sul­la li­be­ra cir­co­la­zio­ne del­le per­so­ne (ac­cor­do sui di­rit­ti ac­qui­si­ti).

2 So­no esclu­si dai con­tin­gen­ti di cui al ca­po­ver­so 1 gli stra­nie­ri che:

a.
in un ar­co di tem­po di 12 me­si eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in Sviz­ze­ra per com­ples­si­vi quat­tro me­si, a con­di­zio­ne che:
1.
la du­ra­ta e lo sco­po del sog­gior­no sia­no de­fi­ni­ti in an­ti­ci­po, e
2.
il nu­me­ro de­gli stra­nie­ri oc­cu­pa­ti tem­po­ra­nea­men­te su­pe­ri sol­tan­to in ca­si ec­ce­zio­na­li e mo­ti­va­ti il quar­to dell’ef­fet­ti­vo to­ta­le del per­so­na­le dell’azien­da;
b.
sog­gior­na­no in Sviz­ze­ra per ot­to me­si al mas­si­mo in un ar­co di tem­po di 12 me­si ed eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va co­me ar­ti­sti nei set­to­ri del­la mu­si­ca, del­la let­te­ra­tu­ra, del­lo spet­ta­co­lo o del­le ar­ti fi­gu­ra­ti­ve o co­me ar­ti­sti di cir­co o di tea­tro di va­rie­tà.

32 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

33 RS 0.142.113.672

Art. 20 Contingenti dei permessi di dimora 3435  

1 I Can­to­ni pos­so­no ri­la­scia­re per­mes­si di di­mo­ra agli stra­nie­ri che non rien­tra­no nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ALC36 o del­la Con­ven­zio­ne AELS37 com­pu­tan­do­li sui con­tin­gen­ti giu­sta l’al­le­ga­to 2 nu­me­ro 1 let­te­ra a.38

2 Il con­tin­gen­te a di­spo­si­zio­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne fi­gu­ra nell’al­le­ga­to 2 nu­me­ro 1 let­te­ra b. Ta­le con­tin­gen­te ser­ve a com­pen­sa­re le ne­ces­si­tà eco­no­mi­che e del mer­ca­to del la­vo­ro fra i Can­to­ni.

3 Su do­man­da, la SEM può ri­par­ti­re fra i Can­to­ni il con­tin­gen­te a di­spo­si­zio­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne. Al­lo sco­po con­si­de­ra le ne­ces­si­tà dei Can­to­ni e l’in­te­res­se eco­no­mi­co glo­ba­le du­ran­te il pe­rio­do di con­tin­gen­ta­men­to de­fi­ni­to nell’al­le­ga­to 2.

34 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20105959).

35 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 nov. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4441).

36 RS 0.142.112.681

37 RS 0.632.31

38 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 nov. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4441).

Art. 20a Contingenti dei permessi di dimora per le prestazioni di servizi fornite nel quadro dell’ALC o della Convenzione AELS 39  

I Can­to­ni pos­so­no ri­la­scia­re per­mes­si di di­mo­ra, com­pu­tan­do­li sui con­tin­gen­ti giu­sta l’al­le­ga­to 2 nu­me­ri 4 e 5, agli stra­nie­ri che for­ni­sco­no pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi tran­sfron­ta­lie­re se:

a.
le pre­sta­zio­ni so­no for­ni­te nel qua­dro dell’ALC40 o del­la Con­ven­zio­ne AELS41; e
b.
il sog­gior­no su­pe­ra i 90 gior­ni o, qua­lo­ra sia­no adem­pi­ti i pre­sup­po­sti de l’ar­ti­co­lo 19a ca­po­ver­so 2, i 120 gior­ni.

39 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 dic. 2010 (RU 20105959). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 nov. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4441).

40 RS 0.142.112.681

41 RS 0.632.31

Art. 20b Contingenti dei permessi di dimora per cittadini del Regno Unito 42  

I Can­to­ni pos­so­no ri­la­scia­re per­mes­si di di­mo­ra, com­pu­tan­do­li sui con­tin­gen­ti giu­sta l’al­le­ga­to 2 nu­me­ri 7 e 8, ai cit­ta­di­ni del Re­gno Uni­to che esu­la­no dal cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ac­cor­do sui di­rit­ti ac­qui­si­ti43.

42 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

43 RS 0.142.113.672

Art. 21 Senza computo sui contingenti  

(art. 20 LStrI)

Non v’è com­pu­to sui con­tin­gen­ti (art. 19–20b) se lo stra­nie­ro:44

a.
ri­nun­cia all’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va au­to­riz­za­ta in Sviz­ze­ra;
b.
la­scia la Sviz­ze­ra en­tro 90 gior­ni dall’ini­zio dell’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va.

44 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

Art. 22 Condizioni di salario e di lavoro  

(art. 22 LStrI)

1 Le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro usua­li per il luo­go e la pro­fes­sio­ne so­no de­ter­mi­na­te in ba­se al­le pre­scri­zio­ni le­ga­li, ai con­trat­ti col­let­ti­vi e ai con­trat­ti nor­ma­li di la­vo­ro non­ché ai sa­la­ri e al­le con­di­zio­ni vi­gen­ti per un la­vo­ro ana­lo­go nel­la stes­sa azien­da e ra­mo. Van­no inol­tre con­si­de­ra­ti i ri­sul­ta­ti dei ri­le­va­men­ti sta­ti­sti­ci sui sa­la­ri.

2 Il da­to­re di la­vo­ro de­ve pre­sen­ta­re un con­trat­to di la­vo­ro o una con­fer­ma del man­da­to al ser­vi­zio cui com­pe­te se­con­do il di­rit­to can­to­na­le l’am­mis­sio­ne sul mer­ca­to del la­vo­ro. Nel ca­so di pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi tran­sfron­ta­lie­ra van­no pre­sen­ta­ti la con­fer­ma del di­stac­ca­men­to e il con­trat­to re­la­ti­vo al­la pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi. Ta­li do­cu­men­ti de­vo­no con­te­ne­re in­di­ca­zio­ni sul­la du­ra­ta dell’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va, sul­le con­di­zio­ni d’as­sun­zio­ne e sul sa­la­rio.

Art.22a Durata dell’obbligo di rimborso in caso di lavoro distaccato di lunga durata 45  

(art. 22 cpv. 3 LStrI)

1 L’ob­bli­go del da­to­re di la­vo­ro di rim­bor­sa­re al la­vo­ra­to­re di­stac­ca­to le spe­se so­ste­nu­te nell’am­bi­to di una pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi tran­sfron­ta­lie­ra o di un tra­sfe­ri­men­to per mo­ti­vi azien­da­li de­ca­de do­po un sog­gior­no inin­ter­rot­to in Sviz­ze­ra del la­vo­ra­to­re di­stac­ca­to su­pe­rio­re a 12 me­si.

2 Il ca­po­ver­so 1 non si ap­pli­ca se al la­vo­ra­to­re di­stac­ca­to o al pre­sta­to­re di ser­vi­zi tran­sfron­ta­lie­ri è ga­ran­ti­to un sa­la­rio mi­ni­mo sul­la ba­se di un con­trat­to col­let­ti­vo di la­vo­ro di ob­bli­ga­to­rie­tà ge­ne­ra­le o di un con­trat­to nor­ma­le di la­vo­ro ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 360a del Co­di­ce del­le ob­bli­ga­zio­ni46.

45 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 feb. 2020, in vi­go­re dal 1° apr. 2020 (RU 2020 883).

46 RS 220

Art. 22b Condizioni di ammissione per consulenti e insegnanti 47  

(art. 26a LStrI)

1 Nel va­lu­ta­re se i con­su­len­ti o gli in­se­gnan­ti re­li­gio­si op­pu­re gli in­se­gnan­ti di lin­gua e cul­tu­ra del Pae­se d’ori­gi­ne han­no di­me­sti­chez­za con il si­ste­ma di va­lo­ri so­cia­le e giu­ri­di­co del­la Sviz­ze­ra si ap­pli­ca per ana­lo­gia l’ar­ti­co­lo 58a ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b LStrI.

2 Ai fi­ni del ri­la­scio di un per­mes­so di di­mo­ra, il con­su­len­te o in­se­gnan­te de­ve di­mo­stra­re di pos­se­de­re, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze ora­li del­la lin­gua na­zio­na­le par­la­ta nel luo­go di la­vo­ro, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to B1 e, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze scrit­te, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A1 del qua­dro di ri­fe­ri­men­to per le lin­gue ge­ne­ral­men­te ri­co­no­sciu­to in Eu­ro­pa (qua­dro di ri­fe­ri­men­to).

47 Ori­gi­na­rio art. 22a. In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Sezione 2: Formazione e formazione continua 48

48 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vigore dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

Art. 23 Condizioni per la formazione e la formazione continua  

(art. 27 LStrI)49

1 L’esi­sten­za dei mez­zi fi­nan­zia­ri ne­ces­sa­ri per una for­ma­zio­ne o una for­ma­zio­ne con­ti­nua può in par­ti­co­la­re es­se­re com­pro­va­ta me­dian­te:50

a.
una di­chia­ra­zio­ne d’im­pe­gno non­ché una pro­va di red­di­to o di pa­tri­mo­nio di una per­so­na sol­vi­bi­le con do­mi­ci­lio in Sviz­ze­ra; gli stra­nie­ri de­vo­no es­se­re ti­to­la­ri di un per­mes­so di di­mo­ra o di do­mi­ci­lio;
b.
la con­fer­ma di una ban­ca am­mes­sa in Sviz­ze­ra con­cer­nen­te l’esi­sten­za di suf­fi­cien­ti va­lo­ri pa­tri­mo­nia­li del ri­chie­den­te;
c.
l’as­si­cu­ra­zio­ne vin­co­lan­te di una con­grua bor­sa di stu­dio o di un con­gruo pre­sti­to per la for­ma­zio­ne.

2 Le con­di­zio­ni per­so­na­li (art. 27 cpv. 1 lett. d LStrI) so­no in par­ti­co­la­re adem­pi­te se non vi so­no pre­ce­den­ti sog­gior­ni e pro­ce­du­re di do­man­da op­pu­re al­tre cir­co­stan­ze che la­sci­no pre­sa­gi­re che la pre­vi­sta for­ma­zio­ne o for­ma­zio­ne con­ti­nua ser­va esclu­si­va­men­te a elu­de­re le di­spo­si­zio­ni in ma­te­ria di am­mis­sio­ne e di sog­gior­no de­gli stra­nie­ri.51

3 I cor­si di for­ma­zio­ne o di for­ma­zio­ne con­ti­nua so­no au­to­riz­za­ti di re­go­la per una du­ra­ta mas­si­ma di ot­to an­ni. So­no pos­si­bi­li de­ro­ghe per cor­si di for­ma­zio­ne o di for­ma­zio­ne con­ti­nua mi­ra­ti.52

4 L’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va è ret­to da­gli ar­ti­co­li 38–40.

49 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 20105959).

50 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

51 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

52 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

Art. 24 Requisiti delle scuole  

(art. 27 LStrI)

1 Le scuo­le che of­fro­no cor­si di for­ma­zio­ne o di for­ma­zio­ne con­ti­nua per stra­nie­ri de­vo­no ga­ran­ti­re una for­ma­zio­ne o una for­ma­zio­ne con­ti­nua con­fa­cen­ti e il ri­spet­to del pro­gram­ma d’in­se­gna­men­to. Le com­pe­ten­ti au­to­ri­tà pos­so­no li­mi­ta­re a scuo­le ri­co­no­sciu­te l’am­mis­sio­ne in vi­sta di una for­ma­zio­ne o di una for­ma­zio­ne con­ti­nua.53

2 Il pro­gram­ma d’in­se­gna­men­to e la du­ra­ta del­la for­ma­zio­ne o del­la for­ma­zio­ne con­ti­nua de­vo­no es­se­re sta­bi­li­ti.54

3 La di­re­zio­ne del­la scuo­la de­ve con­fer­ma­re che il can­di­da­to pos­sie­de la for­ma­zio­ne e le co­no­scen­ze lin­gui­sti­che ne­ces­sa­rie per se­gui­re la for­ma­zio­ne o la for­ma­zio­ne con­ti­nua pre­vi­sta.55

4 In ca­si mo­ti­va­ti, le com­pe­ten­ti au­to­ri­tà pos­so­no an­che esi­ge­re un esa­me lin­gui­sti­co.

53 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

54 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

55 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

Sezione 3: Redditieri

(art. 28 LStrI)

Art. 25  

1 L’età mi­ni­ma per l’am­mis­sio­ne di red­di­tie­ri è di 55 an­ni.

2 Vi so­no le­ga­mi per­so­na­li par­ti­co­la­ri con la Sviz­ze­ra, in par­ti­co­la­re se:

a.
so­no di­mo­stra­ti pre­ce­den­ti sog­gior­ni in Sviz­ze­ra di una cer­ta du­ra­ta, se­gna­ta­men­te per va­can­ze, for­ma­zio­ne o at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va;
b.
vi so­no le­ga­mi stret­ti con pa­ren­ti pros­si­mi in Sviz­ze­ra (ge­ni­to­ri, fi­gli, ni­po­ti o fra­tel­li).

3 Sal­vo la ge­stio­ne del pro­prio pa­tri­mo­nio, in Sviz­ze­ra o all’este­ro non può es­se­re eser­ci­ta­ta al­cu­na at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va.

4 I mez­zi fi­nan­zia­ri so­no con­si­de­ra­ti suf­fi­cien­ti se su­pe­ra­no l’im­por­to che au­to­riz­ze­reb­be un ri­chie­den­te sviz­ze­ro e se del ca­so i suoi fa­mi­lia­ri a per­ce­pi­re le pre­sta­zio­ni com­ple­men­ta­ri giu­sta la leg­ge fe­de­ra­le del 6 ot­to­bre 200656 sul­le pre­sta­zio­ni com­ple­men­ta­ri all’as­si­cu­ra­zio­ne per la vec­chia­ia, i su­per­sti­ti e l’in­va­li­di­tà (LPC).57

56 RS 831.30

57 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 29 nov. 2013 (RU 20134371). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

Sezione 4: Deroghe alle condizioni d’ammissione

Art. 26 Attività lucrativa dei familiari stranieri di uno straniero titolare di un permesso di soggiorno di breve durata  

(art. 30 cpv. 1 lett. a e 45 LStrI)

1 Il co­niu­ge stra­nie­ro e i fi­gli stra­nie­ri di uno stra­nie­ro ti­to­la­re di un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta pos­so­no es­se­re au­to­riz­za­ti a eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va di­pen­den­te, se:

a.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
b.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
c.
so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni per­so­na­li se­con­do l’ar­ti­co­lo 23 LStrI.

2 L’au­to­riz­za­zio­ne del co­niu­ge e dei fi­gli a svol­ge­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va se­con­do il ca­po­ver­so 1 è li­mi­ta­ta al­la du­ra­ta di va­li­di­tà del per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta del­lo stra­nie­ro che ha be­ne­fi­cia­to del ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re.

Art. 27 Familiari stranieri con diritto di esercitare un’attività lucrativa  

(art. 46 LStrI)

Il co­niu­ge stra­nie­ro e i fi­gli stra­nie­ri con di­rit­to di eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va so­no au­to­riz­za­ti a eser­ci­ta­re una ta­le at­ti­vi­tà sen­za ul­te­rio­re pro­ce­du­ra d’au­to­riz­za­zio­ne.

Art. 2858  

58 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 4 dic. 2009, con ef­fet­to dal 1° gen. 2010 (RU 2009 6413).

Art. 29 Figli stranieri di cittadini svizzeri  

(art. 30 cpv. 1 lett. b LStrI)

1 I fi­gli stra­nie­ri di un cit­ta­di­no sviz­ze­ro che non pos­so­no in­vo­ca­re le di­spo­si­zio­ni sul ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re se­con­do l’ar­ti­co­lo 42 LStrI pos­so­no ot­te­ne­re un per­mes­so di di­mo­ra se sus­si­ste la pos­si­bi­li­tà di una rein­te­gra­zio­ne o di una na­tu­ra­liz­za­zio­ne age­vo­la­ta ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 27 ca­po­ver­so 2 e 51 ca­po­ver­si 1 e 2 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 giu­gno 201459 sul­la cit­ta­di­nan­za (LCit).60

2 L’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va può es­se­re au­to­riz­za­to se so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 31 ca­po­ver­so 3 o 4.

59 RS 141.0

60 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 2 dell’O del 17 giu. 2016 sul­la cit­ta­di­nan­za, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 2577).

Art. 30 Svizzeri svincolati dalla loro cittadinanza  

(art. 30 cpv. 1 lett. b LStrI)

1 Una per­so­na che è sta­ta svin­co­la­ta dal­la cit­ta­di­nan­za sviz­ze­ra (art. 37 LCit61) può ot­te­ne­re un per­mes­so di di­mo­ra se ha le­ga­mi stret­ti con la Sviz­ze­ra.62

2 L’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va può es­se­re au­to­riz­za­to se so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 31 ca­po­ver­so 3 o 4.

3 Le per­so­ne la cui cit­ta­di­nan­za sviz­ze­ra è sta­ta an­nul­la­ta in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 36 LCit o re­vo­ca­ta in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 42 LCit sot­to­stan­no al­le con­di­zio­ni ge­ne­ra­li d’am­mis­sio­ne del­la LStrI.63

61 RS 141.0

62 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 2 dell’O del 17 giu. 2016 sul­la cit­ta­di­nan­za, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 2577).

63 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 2 dell’O del 17 giu. 2016 sul­la cit­ta­di­nan­za, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 2577).

Art. 30a Formazione professionale di base 64  

(art. 30 cpv. 1 lett. b LStrI; art. 14 LA­si)

1 Per con­sen­ti­re a uno stra­nie­ro sen­za sta­tu­to di sog­gior­no re­go­la­re di ac­qui­si­re una for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le di ba­se è pos­si­bi­le ri­la­sciar­gli un per­mes­so di di­mo­ra per la du­ra­ta del­la for­ma­zio­ne, se:

a.
il ri­chie­den­te ha fre­quen­ta­to la scuo­la dell’ob­bli­go inin­ter­rot­ta­men­te per al­me­no cin­que an­ni in Sviz­ze­ra e ha suc­ces­si­va­men­te pre­sen­ta­to una do­man­da en­tro do­di­ci me­si; la par­te­ci­pa­zio­ne a of­fer­te di for­ma­zio­ne tran­si­to­ria sen­za at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va è con­ta­bi­liz­za­ta co­me pe­rio­do di scuo­la dell’ob­bli­go;
b.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro del ri­chie­den­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
c.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
d.65
il ri­chie­den­te sod­di­sfa i cri­te­ri d’in­te­gra­zio­ne con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 58a ca­po­ver­so 1 LStrI;
e.66
...
f.
ri­ve­la la sua iden­ti­tà.

2 Al ter­mi­ne del­la for­ma­zio­ne il per­mes­so può es­se­re pro­ro­ga­to se so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 31.

3 I ge­ni­to­ri, i fra­tel­li e le so­rel­le del­la per­so­na in­te­res­sa­ta pos­so­no ot­te­ne­re un per­mes­so di di­mo­ra se sod­di­sfa­no le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 31.

64 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2013 (RU 20127267).

65 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

66 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, con ef­fet­to dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 31 Casi personali particolarmente gravi  

(art. 30 cpv. 1 lett. b, 50 cpv. 1 lett. b e 84 cpv. 5 LStrI; art. 14 LA­si)

1 Se sus­si­ste un ca­so per­so­na­le par­ti­co­lar­men­te gra­ve, può es­se­re ri­la­scia­to un per­mes­so di di­mo­ra. Nel­la va­lu­ta­zio­ne oc­cor­re con­si­de­ra­re in par­ti­co­la­re:

a.67
l’in­te­gra­zio­ne del ri­chie­den­te con­for­me­men­te ai cri­te­ri di cui all’ar­ti­co­lo 58a ca­po­ver­so 1 LStrI;
b.68
...
c.
la si­tua­zio­ne fa­mi­lia­re, in par­ti­co­la­re il mo­men­to e la du­ra­ta del­la sco­la­riz­za­zio­ne dei fi­gli;
d.69
la si­tua­zio­ne fi­nan­zia­ria;
e.
la du­ra­ta del­la pre­sen­za in Sviz­ze­ra;
f.
lo sta­to di sa­lu­te;
g.
la pos­si­bi­li­tà di un rein­se­ri­men­to nel Pae­se d’ori­gi­ne.

2 Il ri­chie­den­te de­ve ri­ve­la­re la sua iden­ti­tà.

3 L’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va di­pen­den­te può es­se­re au­to­riz­za­to se:

a.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
b.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
c.
il ri­chie­den­te di­spo­ne di un’abi­ta­zio­ne con­for­me ai suoi bi­so­gni se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 LStrI.

4 L’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te può es­se­re au­to­riz­za­to se:

a.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni ne­ces­sa­rie al fi­nan­zia­men­to e all’eser­ci­zio di ta­le at­ti­vi­tà se­con­do l’ar­ti­co­lo 19 let­te­ra b LStrI;
b.
il ri­chie­den­te di­spo­ne di un’abi­ta­zio­ne con­for­me ai suoi bi­so­gni se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 LStrI.

5 Se il ri­chie­den­te non ha po­tu­to par­te­ci­pa­re al­la vi­ta eco­no­mi­ca o ac­qui­si­re una for­ma­zio­ne (art. 58a cpv. 1 lett. d LStrI) a cau­sa dell’età, del­lo sta­to di sa­lu­te o del di­vie­to di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 43 LA­si, oc­cor­re te­ner­ne con­to nel­la va­lu­ta­zio­ne del­la si­tua­zio­ne fi­nan­zia­ria.70

6 Nel­la va­lu­ta­zio­ne di una do­man­da di ri­la­scio di un per­mes­so di di­mo­ra se­con­do l’ar­ti­co­lo 84 ca­po­ver­so 5 LStrI, va pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne la par­te­ci­pa­zio­ne con suc­ces­so a un pro­gram­ma d’in­te­gra­zio­ne o d’oc­cu­pa­zio­ne.71

67 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

68 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, con ef­fet­to dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

69 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

70 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

71 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 32 Importanti interessi pubblici  

(art. 30 cpv. 1 lett. b LStrI)

1 Per la tu­te­la di im­por­tan­ti in­te­res­si pub­bli­ci può es­se­re ri­la­scia­to un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o di di­mo­ra. Nel­la va­lu­ta­zio­ne oc­cor­re con­si­de­ra­re in par­ti­co­la­re:

a.
aspet­ti cul­tu­ra­li si­gni­fi­ca­ti­vi;
b.
ra­gio­ni po­li­ti­che;
c.
no­te­vo­li in­te­res­si fi­sca­li can­to­na­li e
d.
se la pre­sen­za del­la per­so­na stra­nie­ra è ne­ces­sa­ria nell’am­bi­to di un pro­ce­di­men­to pe­na­le.

2 Nel ca­so di am­mis­sio­ne se­con­do il ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b, l’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va può es­se­re au­to­riz­za­to se so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni dell’ar­ti­co­lo 31 ca­po­ver­so 3 o 4.

Art. 33 Minori affiliati 72  

(art. 30 cpv. 1 lett. c LStrI)

Il mi­no­re af­fi­lia­to può ot­te­ne­re un per­mes­so di di­mo­ra se le con­di­zio­ni di di­rit­to ci­vi­le per l’ac­co­gli­men­to di un af­fi­lian­do stra­nie­ro so­no adem­pi­te.

72 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 feb. 2020, in vi­go­re dal 1° apr. 2020 (RU 2020 883).

Art. 3473  

73 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 22 ott. 2014, con ef­fet­to dal 1° gen. 2016 (RU 20143541).

Art. 35 Periodo di recupero e di riflessione per le vittime e i testimoni della tratta di esseri umani 74  

(art. 30 cpv. 1 lett. e LStrI)

1 Se vi so­no in­di­zi fon­da­ti che fan­no sup­por­re che uno stra­nie­ro sen­za re­go­la­re ti­to­lo di sog­gior­no sia una vit­ti­ma o un te­sti­mo­ne del­la trat­ta di es­se­ri uma­ni, le au­to­ri­tà can­to­na­li del­la mi­gra­zio­ne (art. 88 cpv. 1) ac­cor­da­no un pe­rio­do di re­cu­pe­ro e di ri­fles­sio­ne du­ran­te il qua­le la per­so­na in­te­res­sa­ta può ri­sta­bi­lir­si e de­ve de­ci­de­re se con­ti­nua­re a col­la­bo­ra­re con le au­to­ri­tà. Du­ran­te ta­le pe­rio­do i prov­ve­di­men­ti d’ese­cu­zio­ne se­con­do il di­rit­to in ma­te­ria di stra­nie­ri so­no so­spe­si. Le au­to­ri­tà can­to­na­li fis­sa­no la du­ra­ta del pe­rio­do di re­cu­pe­ro e di ri­fles­sio­ne ca­so per ca­so a se­con­da del­le ne­ces­si­tà; ta­le du­ra­ta è al­me­no di 30 gior­ni.75

2 Il pe­rio­do di re­cu­pe­ro e di ri­fles­sio­ne fi­ni­sce pri­ma del ter­mi­ne fis­sa­to se lo stra­nie­ro in que­stio­ne an­nun­cia la pro­pria di­spo­ni­bi­li­tà a col­la­bo­ra­re con le au­to­ri­tà e con­fer­ma di aver rot­to ogni rap­por­to con i pre­sun­ti au­to­ri.76

3 Il pe­rio­do di re­cu­pe­ro e di ri­fles­sio­ne fi­ni­sce inol­tre se lo stra­nie­ro in que­stio­ne:77

a.
di­chia­ra di non es­se­re di­spo­sto a col­la­bo­ra­re con le au­to­ri­tà;
b.
ha li­be­ra­men­te ri­pre­so i con­tat­ti con i pre­sun­ti au­to­ri;
c.
in ba­se a nuo­vi ele­men­ti ri­sul­ta non es­se­re né una vit­ti­ma né un te­sti­mo­ne del­la trat­ta di es­se­ri uma­ni; o
d.
vio­la gra­ve­men­te la si­cu­rez­za e l’or­di­ne pub­bli­ci.

74 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 2 dell’O del 7 nov. 2012 sul­la pro­te­zio­ne ex­tra­pro­ces­sua­le dei te­sti­mo­ni, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6731).

75 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 2 dell’O del 7 nov. 2012 sul­la pro­te­zio­ne ex­tra­pro­ces­sua­le dei te­sti­mo­ni, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6731).

76 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 2 dell’O del 7 nov. 2012 sul­la pro­te­zio­ne ex­tra­pro­ces­sua­le dei te­sti­mo­ni, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6731).

77 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 2 dell’O del 7 nov. 2012 sul­la pro­te­zio­ne ex­tra­pro­ces­sua­le dei te­sti­mo­ni, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6731).

Art. 36 Soggiorno delle vittime e dei testimoni della tratta di esseri umani  

(art. 30 cpv. 1 lett. e LStrI)

1 Pri­ma del­la fi­ne del tem­po di ri­fles­sio­ne (art. 35) l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per le in­da­gi­ni di po­li­zia o per la pro­ce­du­ra giu­di­zia­ria co­mu­ni­ca al­le au­to­ri­tà can­to­na­li del­la mi­gra­zio­ne (art. 88 cpv. 1) se e per quan­to tem­po è ne­ces­sa­ria un’ul­te­rio­re pre­sen­za del­lo stra­nie­ro in que­stio­ne.

2 L’au­to­ri­tà del­la mi­gra­zio­ne del Can­to­ne in cui è sta­to com­mes­so il rea­to ri­la­scia un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta va­li­do per la pre­su­mi­bi­le du­ra­ta del­le in­da­gi­ni di po­li­zia o del­la pro­ce­du­ra giu­di­zia­ria. Se le in­da­gi­ni di po­li­zia so­no svol­te in di­ver­si Can­to­ni, il per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta è ri­la­scia­to dal Can­to­ne in cui lo stra­nie­ro ha sog­gior­na­to per ul­ti­mo.78

3 Per i mo­ti­vi di cui all’ar­ti­co­lo 35 ca­po­ver­so 3, il per­mes­so può es­se­re re­vo­ca­to o non pro­ro­ga­to.

4 L’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va può es­se­re au­to­riz­za­to, se:

a.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
b.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
c.
il ri­chie­den­te di­spo­ne di un’abi­ta­zio­ne con­for­me ai suoi bi­so­gni se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 LStrI.

5 Se il tem­po di ri­fles­sio­ne fi­ni­sce o se non sus­si­ste più la ne­ces­si­tà di un ul­te­rio­re sog­gior­no nell’am­bi­to del­le in­da­gi­ni di po­li­zia o del­la pro­ce­du­ra giu­di­zia­ria, lo stra­nie­ro in que­stio­ne de­ve la­scia­re la Sviz­ze­ra.

6Può es­se­re au­to­riz­za­to un ul­te­rio­re sog­gior­no in pre­sen­za di ca­si per­so­na­li par­ti­co­lar­men­te gra­vi (art. 31). Oc­cor­re con­si­de­ra­re la si­tua­zio­ne par­ti­co­la­re del­le vit­ti­me non­ché dei te­sti­mo­ni del­la trat­ta di es­se­ri uma­ni. È fat­ta sal­va la di­spo­si­zio­ne sull’am­mis­sio­ne prov­vi­so­ria (art. 83 LStrI).

78 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 2 dell’O del 7 nov. 2012 sul­la pro­te­zio­ne ex­tra­pro­ces­sua­le dei te­sti­mo­ni, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6731).

Art. 36a Soggiorno di stranieri nell’ambito della protezione extraprocessuale dei testimoni 79  

(art. 30 cpv. 1 lett. e LStrI)

1 Nell’am­bi­to del­la pro­te­zio­ne ex­tra­pro­ces­sua­le dei te­sti­mo­ni al­lo stra­nie­ro è ri­la­scia­to un per­mes­so di di­mo­ra:

a.
se è sta­ta ema­na­ta una de­ci­sio­ne pas­sa­ta in giu­di­ca­to sull’at­tua­zio­ne di un pro­gram­ma di pro­te­zio­ne dei te­sti­mo­ni ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 8 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 23 di­cem­bre 201180 sul­la pro­te­zio­ne ex­tra­pro­ces­sua­le dei te­sti­mo­ni (LP­Tes); o
b.
se è sta­to con­clu­so un ac­cor­do ri­guar­do all’ac­co­glien­za di una per­so­na da pro­teg­ge­re pro­ve­nien­te dall’este­ro ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 28 LP­Tes.

2 Il per­mes­so di di­mo­ra per stra­nie­ri nell’am­bi­to del­la pro­te­zio­ne ex­tra­pro­ces­sua­le dei te­sti­mo­ni è ri­la­scia­to dall’au­to­ri­tà del­la mi­gra­zio­ne del Can­to­ne in cui è col­lo­ca­to lo stra­nie­ro. Il ri­la­scio av­vie­ne pre­via con­sul­ta­zio­ne del Ser­vi­zio di pro­te­zio­ne dei te­sti­mo­ni.

3 L’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va può es­se­re au­to­riz­za­to se so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 31 ca­po­ver­si 3 o 4.

79 In­tro­dot­to dall’all. n. II 2 dell’O del 7 nov. 2012 sul­la pro­te­zio­ne ex­tra­pro­ces­sua­le dei te­sti­mo­ni, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6731).

80 RS 312.2

Art. 37 Programmi di aiuto e di sviluppo  

(art. 30 cpv. 1 lett. f LStrI)

Per un sog­gior­no nell’am­bi­to di pro­gram­mi di aiu­to e di svi­lup­po in ma­te­ria di coo­pe­ra­zio­ne eco­no­mi­ca e tec­ni­ca pos­so­no es­se­re ri­la­scia­ti per­mes­si di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta e per­mes­si di di­mo­ra se:

a.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
b.
so­no ri­spet­ta­ti i con­tin­gen­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 20 LStrI;
c.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
d.
il ri­chie­den­te di­spo­ne di un’abi­ta­zio­ne con­for­me ai suoi bi­so­gni se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 LStrI.
Art. 38 Formazione e formazione continua con attività accessoria  

(art. 30 cpv. 1 lett. g LStrI)81

Lo stra­nie­ro che as­sol­ve una for­ma­zio­ne o una for­ma­zio­ne con­ti­nua pres­so un’uni­ver­si­tà o una scuo­la uni­ver­si­ta­ria pro­fes­sio­na­le in Sviz­ze­ra può es­se­re au­to­riz­za­to al più pre­sto do­po sei me­si dall’ini­zio del­la for­ma­zio­ne a eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà ac­ces­so­ria se:82

a.
la di­re­zio­ne del­la scuo­la at­te­sta che ta­le at­ti­vi­tà è com­pa­ti­bi­le con il pro­gram­ma d’in­se­gna­men­to e non pro­lun­ga gli stu­di;
b.
l’ora­rio di la­vo­ro non su­pe­ra 15 ore set­ti­ma­na­li, fat­ta ec­ce­zio­ne per il pe­rio­do del­le va­can­ze sco­la­sti­che;
c.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
d.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI.

81 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

82 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

Art. 39 Formazione con periodo di pratica obbligatoria  

(art. 30 cpv. 1 lett. g LStrI)

Lo stra­nie­ro che as­sol­ve una for­ma­zio­ne a tem­po pie­no in Sviz­ze­ra può es­se­re au­to­riz­za­to nell’am­bi­to del pe­rio­do di pra­ti­ca ob­bli­ga­to­ria a eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va se:

a.
ta­le at­ti­vi­tà non su­pe­ra la me­tà del­la du­ra­ta com­ples­si­va del­la for­ma­zio­ne;
b.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
c.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
d.
il ri­chie­den­te di­spo­ne di un’abi­ta­zio­ne con­for­me ai suoi bi­so­gni se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 LStrI.
Art. 40 Attività lucrativa durante il perfezionamento presso un’università o una scuola universitaria professionale  

(art. 30 cpv. 1 lett. g LStrI)

1 Lo stra­nie­ro che as­sol­ve un per­fe­zio­na­men­to pres­so un’uni­ver­si­tà o una scuo­la uni­ver­si­ta­ria pro­fes­sio­na­le in Sviz­ze­ra può es­se­re au­to­riz­za­to a eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va nel suo spe­ci­fi­co cam­po scien­ti­fi­co se:

a.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
b.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI.

2 L’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va non de­ve pre­giu­di­ca­re il per­fe­zio­na­men­to.

Art. 41 Scambi internazionali  

(art. 30 cpv. 1 lett. g LStrI)

Per age­vo­la­re gli scam­bi in­ter­na­zio­na­li nel set­to­re eco­no­mi­co, scien­ti­fi­co e cul­tu­ra­le pos­so­no es­se­re ri­la­scia­ti per­mes­si di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o per­mes­si di di­mo­ra­se:

a.
esi­ste un in­te­res­se dell’eco­no­mia sviz­ze­ra se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra a LStrI;
b.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
c.
so­no ri­spet­ta­ti i con­tin­gen­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 20 LStrI;
d.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
e.
so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni per­so­na­li se­con­do l’ar­ti­co­lo 23 LStrI;
f.
il ri­chie­den­te di­spo­ne di un’abi­ta­zio­ne con­for­me ai suoi bi­so­gni se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 LStrI.
Art. 42 Praticanti  

(art. 30 cpv. 1 lett. g e 100 cpv. 2 lett. e LStrI)

1 La pro­ce­du­ra e il ri­la­scio di per­mes­si so­no ret­ti da­gli ac­cor­di sui pra­ti­can­ti e dal­le con­ven­zio­ni am­mi­ni­stra­ti­ve bi­la­te­ra­li.

2 La SEM può, com­pu­tan­do­li sul con­tin­gen­te de­fi­ni­to ne­gli ac­cor­di sui pra­ti­can­ti, de­ci­de­re di far ri­la­scia­re per­mes­si a pra­ti­can­ti per sog­gior­ni di 18 me­si al mas­si­mo.

3 La SEM può de­ci­de­re di pro­ro­ga­re i per­mes­si dei pra­ti­can­ti, nell’am­bi­to del sog­gior­no mas­si­mo di 18 me­si.

Art. 43 Ammissione di stranieri che rivestono particolari funzioni internazionali  

(art. 30 cpv. 1 lett. g e 98 cpv. 2 LStrI)

1 Le con­di­zio­ni d’am­mis­sio­ne del­la LStrI non so­no ap­pli­ca­bi­li ai se­guen­ti stra­nie­ri fin­tan­to che eser­ci­ta­no la lo­ro fun­zio­ne:

a.
i mem­bri di mis­sio­ni di­plo­ma­ti­che e per­ma­nen­ti co­me an­che di po­sti con­so­la­ri, ti­to­la­ri di una car­ta di le­git­ti­ma­zio­ne ri­la­scia­ta dal Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le de­gli af­fa­ri este­ri (DFAE);
b.
i fun­zio­na­ri di or­ga­niz­za­zio­ni in­ter­na­zio­na­li con se­de in Sviz­ze­ra, ti­to­la­ri di una car­ta di le­git­ti­ma­zio­ne ri­la­scia­ta dal DFAE;
c.
le al­tre per­so­ne che la­vo­ra­no per que­ste or­ga­niz­za­zio­ni, ti­to­la­ri di una car­ta di le­git­ti­ma­zio­ne ri­la­scia­ta dal DFAE;
d.
il per­so­na­le al ser­vi­zio di per­so­ne de­si­gna­te nel­le let­te­re a–c, ti­to­la­re di una car­ta di le­git­ti­ma­zio­ne ri­la­scia­ta dal DFAE;
e.
i fun­zio­na­ri di am­mi­ni­stra­zio­ni stra­nie­re o gli im­pie­ga­ti di im­pre­se che, nel qua­dro dell’eser­ci­zio di un man­da­to pub­bli­co, han­no il lo­ro luo­go di ser­vi­zio o di la­vo­ro in Sviz­ze­ra;
f.
i cor­ri­spon­den­ti di gior­na­li, di pe­rio­di­ci, di agen­zie di stam­pa e d’in­for­ma­zio­ne, di ra­dio e di te­le­vi­sio­ne, con se­de all’este­ro, se eser­ci­ta­no esclu­si­va­men­te ta­le at­ti­vi­tà e so­no ac­cre­di­ta­ti pres­so il DFAE o pres­so l’Uf­fi­cio del­le Na­zio­ni Uni­te a Gi­ne­vra;
g.
le per­so­ne qua­li­fi­ca­te al ser­vi­zio di or­ga­ni uf­fi­cia­li este­ri che, in vir­tù de­gli ac­cor­di bi­la­te­ra­li, svol­go­no de­ter­mi­na­ti com­pi­ti in fa­vo­re dei la­vo­ra­to­ri stra­nie­ri;
h.
i col­la­bo­ra­to­ri di or­ga­niz­za­zio­ni con se­de in Sviz­ze­ra cui il Con­si­glio fe­de­ra­le con­ce­de cor­ri­spon­den­ti age­vo­la­zio­ni.

2 Il co­niu­ge, o il part­ner, e i fi­gli al di sot­to dei 25 an­ni del­le per­so­ne di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b so­no am­mes­si nell’am­bi­to del ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re per la du­ra­ta del­le fun­zio­ni di det­te per­so­ne, se coa­bi­ta­no con lo­ro. Ri­ce­vo­no una car­ta di le­git­ti­ma­zio­ne ri­la­scia­ta dal DFAE.

3 Il co­niu­ge, o il part­ner, e i fi­gli al di sot­to dei 21 an­ni del­le per­so­ne di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra c so­no am­mes­si nell’am­bi­to del ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re per la du­ra­ta del­le fun­zio­ni di det­te per­so­ne, se coa­bi­ta­no con lo­ro. Ri­ce­vo­no una car­ta di le­git­ti­ma­zio­ne ri­la­scia­ta dal DFAE.

Art. 44 Attività lucrativa accessoria di stranieri con particolari funzioni internazionali  

(art. 30 cpv. 1 lett. g e 98 cpv. 2 LStrI)

Se pre­sen­ta­no un con­trat­to di la­vo­ro o un’of­fer­ta vin­co­lan­te, i se­guen­ti stra­nie­ri, fin­tan­to che eser­ci­ta­no la lo­ro fun­zio­ne, pos­so­no es­se­re au­to­riz­za­ti a eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va ac­ces­so­ria:

a.
i mem­bri di mis­sio­ni di­plo­ma­ti­che e per­ma­nen­ti co­me an­che di po­sti con­so­la­ri, ti­to­la­ri di una car­ta di le­git­ti­ma­zio­ne ri­la­scia­ta dal DFAE;
b.
i fun­zio­na­ri di or­ga­niz­za­zio­ni in­ter­na­zio­na­li con se­de in Sviz­ze­ra, ti­to­la­ri di una car­ta di le­git­ti­ma­zio­ne ri­la­scia­ta dal DFAE;
c.
le al­tre per­so­ne che la­vo­ra­no per que­ste or­ga­niz­za­zio­ni, ti­to­la­ri di una car­ta di le­git­ti­ma­zio­ne ri­la­scia­ta dal DFAE.
Art. 45 Attività lucrativa dei familiari di stranieri con particolari funzioni internazionali  

(art. 30 cpv. 1 lett. g e 98 cpv. 2 LStrI)

1 Il co­niu­ge, o il part­ner (art. 43 cpv. 2), e i fi­gli al di sot­to dei 21 an­ni, am­mes­si nell’am­bi­to del ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re de­gli stra­nie­ri di cui all’ar­ti­co­lo 43 ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b, so­no au­to­riz­za­ti a eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va, se pre­sen­ta­no un con­trat­to di la­vo­ro o un’of­fer­ta vin­co­lan­te. Ri­ce­vo­no una spe­cia­le car­ta di sog­gior­no per stra­nie­ri.

2 Il co­niu­ge, o il part­ner (art. 43 cpv. 3), e i fi­gli al di sot­to dei 21 an­ni, am­mes­si nell’am­bi­to del ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re de­gli stra­nie­ri di cui all’ar­ti­co­lo 43 ca­po­ver­so 1 let­te­ra c, pos­so­no es­se­re au­to­riz­za­ti a eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va, se pre­sen­ta­no un con­trat­to di la­vo­ro o un’of­fer­ta vin­co­lan­te e se so­no ri­spet­ta­te le di­spo­si­zio­ni sul­le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro di cui all’ar­ti­co­lo 22 LStrI.

Art. 46 Trasferimento per motivi aziendali in imprese internazionali  

(art. 30 cpv. 1 lett. h LStrI)

Per sem­pli­fi­ca­re il tra­sfe­ri­men­to, per mo­ti­vi azien­da­li, di qua­dri su­pe­rio­ri e spe­cia­li­sti in­di­spen­sa­bi­li in im­pre­se che ope­ra­no su sca­la in­ter­na­zio­na­le pos­so­no es­se­re ri­la­scia­ti per­mes­si di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta e per­mes­si di di­mo­ra se:

a.
esi­ste un in­te­res­se dell’eco­no­mia sviz­ze­ra se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra a LStrI;
b.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
c.
so­no ri­spet­ta­ti i con­tin­gen­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 20 LStrI;
d.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
e.
il ri­chie­den­te di­spo­ne di un’abi­ta­zio­ne con­for­me ai suoi bi­so­gni se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 LStrI.
Art. 4783  

83 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 3 dic. 2010, con ef­fet­to dal 1° gen. 2011 (RU 20105959).

Art. 48 Impiegati alla pari  

(art. 30 cpv. 1 lett. j LStrI)

1 L’im­pie­ga­to al­la pa­ri stra­nie­ro può ot­te­ne­re un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta se:

a.
il suo col­lo­ca­men­to av­vie­ne gra­zie a un’or­ga­niz­za­zio­ne au­to­riz­za­ta in vir­tù del­la leg­ge del 6 ot­to­bre 198984 sul col­lo­ca­men­to;
b.85
so­no ri­spet­ta­ti i con­tin­gen­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 20 LStrI;
c.
la sua età è com­pre­sa fra 18 e 25 an­ni;
d.
fre­quen­ta un cor­so sul­la lin­gua na­zio­na­le par­la­ta nel luo­go di sog­gior­no;
e.
la sua at­ti­vi­tà du­ra al mas­si­mo 30 ore la set­ti­ma­na con un’in­te­ra gior­na­ta li­be­ra la set­ti­ma­na;
f.
la sua at­ti­vi­tà com­pren­de la­vo­ri do­me­sti­ci leg­ge­ri e la cu­sto­dia di bam­bi­ni e per ta­li at­ti­vi­tà gli è ver­sa­to un con­gruo com­pen­so;
g.
al­log­gia pres­so la fa­mi­glia ospi­te e di­spo­ne di una ca­me­ra pro­pria.

2 I per­mes­si per gli im­pie­ga­ti al­la pa­ri so­no ri­la­scia­ti per 12 me­si al mas­si­mo e non pos­so­no es­se­re pro­ro­ga­ti.

84 RS 823.11

85 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

Art. 49 Riammissione di stranieri  

(art. 30 cpv. 1 lett. k LStrI)

1 Lo stra­nie­ro che era già sta­to ti­to­la­re di un per­mes­so di di­mo­ra o di do­mi­ci­lio può ot­te­ne­re un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o un per­mes­so di di­mo­ra se:

a.
il suo pre­ce­den­te sog­gior­no in Sviz­ze­ra è du­ra­to al­me­no cin­que an­ni e non era uni­ca­men­te di na­tu­ra tem­po­ra­nea (art. 34 cpv. 5 LStrI); e
b.
la sua par­ten­za vo­lon­ta­ria dal­la Sviz­ze­ra non ri­sa­le a più di due an­ni.86

2 L’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va di­pen­den­te può es­se­re au­to­riz­za­to se:

a.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
b.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
c.
il ri­chie­den­te di­spo­ne di un’abi­ta­zio­ne con­for­me ai suoi bi­so­gni se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 LStrI.

86 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 12 dic. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 6273).

Art. 50 Riammissione in Svizzera dopo un soggiorno all’estero a scopo di lavoro o di formazione continua 87  

(art. 30 cpv. 1 lett. k LStrI)

Lo stra­nie­ro che ha sog­gior­na­to prov­vi­so­ria­men­te all’este­ro per con­to del suo da­to­re di la­vo­ro o al­lo sco­po di se­gui­re una for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le con­ti­nua per una du­ra­ta mas­si­ma di quat­tro an­ni può ot­te­ne­re un per­mes­so di di­mo­ra se:88

a.
l’au­to­ri­tà can­to­na­le del­la mi­gra­zio­ne (art. 88 cpv. 1) ha ri­la­scia­to, pri­ma del­la par­ten­za, una ga­ran­zia per il rien­tro in Sviz­ze­ra;
b.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
c.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
d.
il ri­chie­den­te di­spo­ne di un’abi­ta­zio­ne con­for­me ai suoi bi­so­gni se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 LStrI.

87 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

88 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

Art. 51 Riammissione in Svizzera dopo il servizio militare all’estero  

(art. 30 cpv. 1 lett. k LStrI)

Lo stra­nie­ro che ha in­ter­rot­to la sua at­ti­vi­tà pro­fes­sio­na­le per as­sol­ve­re il ser­vi­zio mi­li­ta­re all’este­ro può ot­te­ne­re un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o un per­mes­so di di­mo­ra se:

a.
non par­te pri­ma dei due me­si che pre­ce­do­no l’ini­zio del ser­vi­zio e se ri­tor­na in Sviz­ze­ra en­tro tre me­si dal­la fi­ne del ser­vi­zio;
b.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
c.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
d.
il ri­chie­den­te di­spo­ne di un’abi­ta­zio­ne con­for­me ai suoi bi­so­gni se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 LStrI.
Art. 52 Richiedenti l’asilo  

(art. 30 cpv. 1 lett. l LStrI e art. 43 LA­si)

1 Sem­pre­ché le con­di­zio­ni se­con­do il di­rit­to in ma­te­ria d’asi­lo (art. 43 cpv. 1–3 LA­si) sia­no adem­pi­te, il ri­chie­den­te l’asi­lo può es­se­re au­to­riz­za­to a eser­ci­ta­re tem­po­ra­nea­men­te un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va se:

a.
la si­tua­zio­ne dell’eco­no­mia e del mer­ca­to del la­vo­ro lo con­sen­te;
b.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
c.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
d.
è ri­spet­ta­ta la prio­ri­tà se­con­do l’ar­ti­co­lo 21 LStrI.
e.89
non è og­get­to di un’espul­sio­ne giu­di­zia­ria ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 66a o 66abis del Co­di­ce pe­na­le90 op­pu­re dell’ar­ti­co­lo 49a o 49abis del Co­di­ce pe­na­le mi­li­ta­re del 13 giu­gno 192791 pas­sa­ta in giu­di­ca­to.

2 ...92

89 In­tro­dot­ta dal n. I 1 dell’O del 1° feb. 2017 sull’at­tua­zio­ne dell’espul­sio­ne giu­di­zia­ria (RU 2017 563). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

90 RS 311.0

91 RS 321.0

92 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, con ef­fet­to dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 53 Persone bisognose di protezione 93  

(art. 30 cpv. 1 lett. l LStrI e art. 75 cpv. 2 LA­si)

1 Una vol­ta ot­te­nu­ta la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria, la per­so­na bi­so­gno­sa di pro­te­zio­ne può es­se­re au­to­riz­za­ta a eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va di­pen­den­te tem­po­ra­nea se:

a.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
b.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI.

2 Una vol­ta ot­te­nu­ta la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria, la per­so­na bi­so­gno­sa di pro­te­zio­ne può es­se­re au­to­riz­za­ta a eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te tem­po­ra­nea se so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 19 let­te­re b e c LStrI.

93 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2022, in vi­go­re dal 12 mar. 2022 (RU 2022 167).

Art. 53a Programmi d’occupazione 94  

(art. 85 LStrI e art. 43 LA­si)

Il ri­chie­den­te l’asi­lo, lo stra­nie­ro am­mes­so prov­vi­so­ria­men­te o la per­so­na bi­so­gno­sa di pro­te­zio­ne che par­te­ci­pa a un pro­gram­ma d’oc­cu­pa­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 43 ca­po­ver­so 4 LA­si sot­to­stà al­le con­di­zio­ni sta­bi­li­te in ta­le pro­gram­ma.

94 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Sezione 5: Cambiamento dello scopo del soggiorno

Art. 54  

Se un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o un per­mes­so di di­mo­ra è ri­la­scia­to in ba­se a una di­spo­si­zio­ne d’am­mis­sio­ne per un de­ter­mi­na­to sco­po di sog­gior­no, in ca­so di cam­bia­men­to di ta­le sco­po è ri­chie­sto un nuo­vo per­mes­so.

Capitolo 4: Regolamentazione del soggiorno

Sezione 1: Permesso di soggiorno di breve durata

Art. 55 Cambiamento d’impiego  

(art. 32 cpv. 3 LStrI)

Lo stra­nie­ro ti­to­la­re di un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta può es­se­re au­to­riz­za­to a cam­bia­re im­pie­go all’in­ter­no del­lo stes­so set­to­re e del­la stes­sa pro­fes­sio­ne se un’al­tra at­ti­vi­tà pres­so l’at­tua­le da­to­re di la­vo­ro non è pos­si­bi­le o non è esi­gi­bi­le e se il cam­bia­men­to d’im­pie­go non è do­vu­to al com­por­ta­men­to te­nu­to dal la­vo­ra­to­re.

Art. 56 Rinnovo  

1 Il per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta può es­se­re ri­la­scia­to un’al­tra vol­ta uni­ca­men­te do­po un’in­ter­ru­zio­ne del sog­gior­no di al­me­no un an­no (art. 32 cpv. 4 LStrI). So­no am­mes­se de­ro­ghe in sin­go­li ca­si mo­ti­va­ti, co­me nel ca­so di at­ti­vi­tà che ri­cor­ro­no ogni an­no. È fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 2.

2 Fra due per­mes­si di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta di al mas­si­mo quat­tro me­si ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 19 ca­po­ver­so 4 let­te­ra a o 19b ca­po­ver­so 2 let­te­ra a, lo stra­nie­ro de­ve sog­gior­na­re all’este­ro per al­me­no due me­si.95

3 Uno stra­nie­ro può ot­te­ne­re una so­la vol­ta il per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta per una for­ma­zio­ne o una for­ma­zio­ne con­ti­nua (art. 23 e 24), per un sog­gior­no co­me im­pie­ga­to al­la pa­ri (art. 48) op­pu­re co­me pra­ti­can­te (art. 42). So­no am­mes­se de­ro­ghe in sin­go­li ca­si mo­ti­va­ti.96

95 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

96 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

Art. 57 Permessi successivi  

1 I se­guen­ti per­mes­si non pos­so­no es­se­re ri­la­scia­ti im­me­dia­ta­men­te uno do­po l’al­tro:

a.
il per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta con va­li­di­tà non su­pe­rio­re a quat­tro me­si (art. 19 cpv. 4 lett. a e 19b cpv. 2 lett. a);
b.
il per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta con va­li­di­tà su­pe­rio­re a quat­tro me­si (art. 19 cpv. 1 e 19b cpv. 1);
c.
il per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta con va­li­di­tà non su­pe­rio­re a ot­to me­si (art. 19 cpv. 4 lett. b e 19b cpv. 2 lett. b);
d.
il per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta per pra­ti­can­ti (art. 42).97

2 Fra un per­mes­so e l’al­tro, lo stra­nie­ro in que­stio­ne de­ve sog­gior­na­re all’este­ro per al­me­no due me­si e for­nir­ne la pro­va.

97 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

Sezione 2: Permesso di dimora

Art. 58 Validità del permesso di dimora  

1 La va­li­di­tà del per­mes­so di di­mo­ra ri­la­scia­to per la pri­ma vol­ta è di un an­no; il per­mes­so può es­se­re pro­ro­ga­to di due an­ni. So­no am­mes­se de­ro­ghe in sin­go­li ca­si mo­ti­va­ti.

2 Do­po la sca­den­za del­la va­li­di­tà del per­mes­so di di­mo­ra, il do­cu­men­to di le­git­ti­ma­zio­ne este­ro (art. 8) de­ve es­se­re va­li­do per al­tri sei me­si. So­no am­mes­se de­ro­ghe in sin­go­li ca­si mo­ti­va­ti.

Art. 59 Domanda di proroga del permesso di dimora  

1 La do­man­da di pro­ro­ga del per­mes­so di di­mo­ra (art. 33 cpv. 3 LStrI) va pre­sen­ta­ta al­me­no 14 gior­ni pri­ma del­la sca­den­za del­la va­li­di­tà. La pro­ro­ga è pos­si­bi­le al più pre­sto tre me­si pri­ma del­la sca­den­za del­la va­li­di­tà. So­no am­mes­se de­ro­ghe in sin­go­li ca­si mo­ti­va­ti.

2 Se la do­man­da di pro­ro­ga è sta­ta pre­sen­ta­ta, lo stra­nie­ro in que­stio­ne può sog­gior­na­re in Sviz­ze­ra du­ran­te la pro­ce­du­ra, sem­pre­ché non sia sta­ta pro­nun­cia­ta una de­ci­sio­ne con­tra­ria.

Sezione 3: Permesso di domicilio

Art. 60 Rilascio del permesso di domicilio 98  

(art. 34 cpv. 2, 42 cpv. 3, 43 cpv. 5, 58a cpv. 1 e 96 LStrI)

1 Per il ri­la­scio del per­mes­so di do­mi­ci­lio de­vo­no es­se­re sod­di­sfat­ti i cri­te­ri d’in­te­gra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 58a ca­po­ver­so 1 LStrI.

2 Lo stra­nie­ro de­ve di­mo­stra­re di pos­se­de­re, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze ora­li del­la lin­gua na­zio­na­le par­la­ta nel luo­go di do­mi­ci­lio, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A2 e, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze scrit­te, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A1 del qua­dro di ri­fe­ri­men­to.

98 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 61 Nuovo rilascio del permesso di domicilio dopo un soggiorno all’estero 99  

(art. 34 cpv. 3 LStrI)

1 Il per­mes­so di do­mi­ci­lio può es­se­re ri­la­scia­to nuo­va­men­te do­po un sog­gior­no all’este­ro se lo stra­nie­ro è sta­to in pre­ce­den­za ti­to­la­re di un ta­le per­mes­so per al­me­no die­ci an­ni e se il sog­gior­no all’este­ro non è du­ra­to più di sei an­ni.

2 Lo stra­nie­ro de­ve di­mo­stra­re di pos­se­de­re, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze ora­li del­la lin­gua na­zio­na­le par­la­ta nel luo­go di do­mi­ci­lio, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A2 e, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze scrit­te, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A1 del qua­dro di ri­fe­ri­men­to.

99 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 61a Nuovo rilascio del permesso di domicilio dopo commutazione 100  

(art. 34 cpv. 6, 58a cpv. 1 e 63 cpv. 2 LStrI)

1 Il pe­rio­do d’at­te­sa di cin­que an­ni (art. 34 cpv. 6 LStrI) ini­zia a de­cor­re­re il gior­no se­guen­te il pas­sag­gio in giu­di­ca­to del­la re­vo­ca del per­mes­so di do­mi­ci­lio con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 63 ca­po­ver­so 2 LStrI e del­la sua so­sti­tu­zio­ne me­dian­te un per­mes­so di di­mo­ra (com­mu­ta­zio­ne).

2 Il per­mes­so di do­mi­ci­lio può es­se­re ri­la­scia­to nuo­va­men­te se:

a.
non vi so­no mo­ti­vi di re­vo­ca con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 62 o 63 ca­po­ver­so 2 LStrI; e
b.
so­no sod­di­sfat­ti i cri­te­ri d’in­te­gra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 58a ca­po­ver­so 1 LStrI.

3 Lo stra­nie­ro de­ve di­mo­stra­re di pos­se­de­re, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze ora­li del­la lin­gua na­zio­na­le par­la­ta nel luo­go di do­mi­ci­lio, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A2 e, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze scrit­te, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A1 del qua­dro di ri­fe­ri­men­to.

100 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 62 Rilascio anticipato del permesso di domicilio  

(art. 34 cpv. 4 e 58a cpv. 1 LStrI)101

1 Il ri­la­scio an­ti­ci­pa­to del per­mes­so di do­mi­ci­lio pre­sup­po­ne che sia­no sod­di­sfat­ti i cri­te­ri d’in­te­gra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 58a ca­po­ver­so 1 LStrI.102

1bis Lo stra­nie­ro de­ve di­mo­stra­re di pos­se­de­re, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze ora­li del­la lin­gua na­zio­na­le par­la­ta nel luo­go di do­mi­ci­lio, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to B1 e, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze scrit­te, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A1 del qua­dro di ri­fe­ri­men­to.103

2 Nell’esa­me del­la do­man­da di ri­la­scio an­ti­ci­pa­to del per­mes­so di do­mi­ci­lio è te­nu­to con­to del gra­do d’in­te­gra­zio­ne dei mem­bri del­la fa­mi­glia di età su­pe­rio­re a 12 an­ni.

101 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

102 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

103 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 62a Commutazione 104  

(art. 63 cpv. 2 LStrI)

1 La de­ci­sio­ne di re­vo­ca del per­mes­so di do­mi­ci­lio e di so­sti­tu­zio­ne me­dian­te un per­mes­so di di­mo­ra (com­mu­ta­zio­ne) può es­se­re vin­co­la­ta a un ac­cor­do d’in­te­gra­zio­ne o a una rac­co­man­da­zio­ne per l’in­te­gra­zio­ne con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 58b LStrI.

2 Se non vie­ne vin­co­la­ta a un ac­cor­do d’in­te­gra­zio­ne o a una rac­co­man­da­zio­ne per l’in­te­gra­zio­ne, la de­ci­sio­ne di com­mu­ta­zio­ne de­ve con­te­ne­re al­me­no gli ele­men­ti se­guen­ti:

a.
i cri­te­ri d’in­te­gra­zio­ne (art. 58a cpv. 1 LStrI) che lo stra­nie­ro non sod­di­sfa;
b.
la du­ra­ta di va­li­di­tà del per­mes­so di di­mo­ra;
c.
le con­di­zio­ni per po­ter ri­ma­ne­re in Sviz­ze­ra (art. 33 cpv. 2 LStrI);
d.
le con­se­guen­ze per il sog­gior­no in Sviz­ze­ra in ca­so d’ina­dem­pi­men­to del­le con­di­zio­ni di cui al­la let­te­ra c (art. 62 cpv. 1 lett. d LStrI).

104 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 63 Domanda di proroga della durata di validità della carta di soggiorno per il permesso di domicilio 105  

(art. 41 cpv. 3 LStrI)

Lo stra­nie­ro ti­to­la­re del per­mes­so di do­mi­ci­lio de­ve pre­sen­ta­re o con­se­gna­re, per la pro­ro­ga, la car­ta di sog­gior­no al­le au­to­ri­tà can­to­na­li del­la mi­gra­zio­ne (art. 88 cpv. 1) al­me­no 14 gior­ni pri­ma del­la sca­den­za del­la va­li­di­tà. La pro­ro­ga av­vie­ne al più pre­sto tre me­si pri­ma del­la sca­den­za del­la va­li­di­tà; so­no am­mes­se de­ro­ghe in sin­go­li ca­si mo­ti­va­ti.

105 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 12 dic. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 6273).

Sezione 4: Richiedenti l’asilo, persone bisognose di protezione, stranieri ammessi provvisoriamente, rifugiati e apolidi esercitanti un’attività lucrativa 106

106 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vigore dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

Art. 64 Cambiamento d’impiego 107  

(art. 30 cpv. 1 lett. l, 31 cpv. 3 e 85a cpv. 2 LStrI; art. 43 e 61 LA­si)108

1 Il ri­chie­den­te l’asi­lo può es­se­re au­to­riz­za­to a cam­bia­re im­pie­go se so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni del di­rit­to in ma­te­ria d’asi­lo (art. 43 cpv. 1–3 LA­si) e le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 52.

2 La per­so­na bi­so­gno­sa di pro­te­zio­ne può es­se­re au­to­riz­za­ta a cam­bia­re im­pie­go se so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 53 ca­po­ver­so 1.109

3 Al cam­bia­men­to d’im­pie­go di stra­nie­ri, ri­fu­gia­ti o apo­li­di am­mes­si prov­vi­so­ria­men­te in Sviz­ze­ra, di ri­fu­gia­ti che vi han­no ot­te­nu­to asi­lo e apo­li­di che vi so­no ri­co­no­sciu­ti non­ché di ri­fu­gia­ti o di apo­li­di og­get­to di un’espul­sio­ne giu­di­zia­ria pas­sa­ta in giu­di­ca­to si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia gli ar­ti­co­li 65–65c.110

107 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

108 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

109 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2022, in vi­go­re dal 12 mar. 2022 (RU 2022 167).

110 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

Art. 65 Notifica dell’inizio di un’attività lucrativa di stranieri ammessi provvisoriamente, rifugiati o apolidi 111  

(art. 31 cpv. 3 e 85a LStrI; art. 61 LA­si)112

1 Gli stra­nie­ri, i ri­fu­gia­ti e gli apo­li­di am­mes­si prov­vi­so­ria­men­te in Sviz­ze­ra, i ri­fu­gia­ti che vi han­no ot­te­nu­to asi­lo e gli apo­li­di che vi so­no ri­co­no­sciu­ti pos­so­no svol­ge­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va pre­via no­ti­fi­ca del­la stes­sa.113

1bis An­che i ri­fu­gia­ti e gli apo­li­di og­get­to di un’espul­sio­ne giu­di­zia­ria pas­sa­ta in giu­di­ca­to pos­so­no svol­ge­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va pre­via no­ti­fi­ca del­la stes­sa.114

2 Nel ca­so di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va di­pen­den­te, la no­ti­fi­ca de­ve es­se­re ef­fet­tua­ta dal da­to­re di la­vo­ro. Con­tie­ne i da­ti se­guen­ti:

a.
l’iden­ti­tà del­la per­so­na eser­ci­tan­te at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va: co­gno­me, no­mi, da­ta di na­sci­ta, ses­so, na­zio­na­li­tà, nu­me­ro te­le­fo­ni­co e nu­me­ro per­so­na­le nel si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne cen­tra­le sul­la mi­gra­zio­ne (SI­MIC);
b.
l’iden­ti­tà del da­to­re di la­vo­ro: no­me o ra­gio­ne so­cia­le, in­di­riz­zo, nu­me­ro d’iden­ti­fi­ca­zio­ne dell’azien­da, set­to­re eco­no­mi­co non­ché coor­di­na­te, nu­me­ro te­le­fo­ni­co e in­di­riz­zo e-mail di una per­so­na di con­tat­to;
c.
l’at­ti­vi­tà eser­ci­ta­ta: ti­po di at­ti­vi­tà, tas­so di oc­cu­pa­zio­ne, du­ra­ta set­ti­ma­na­le del la­vo­ro;
d.
il luo­go di la­vo­ro e lo sti­pen­dio;
e.
la da­ta d’ini­zio dell’at­ti­vi­tà.

3 Nel ca­so di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te, la no­ti­fi­ca de­ve es­se­re ef­fet­tua­ta dall’in­te­res­sa­to. Con­tie­ne i da­ti di cui al ca­po­ver­so 2 let­te­re a e c–e.

4 La no­ti­fi­ca dei da­ti di cui al ca­po­ver­so 2 può es­se­re ef­fet­tua­ta da un ter­zo se que­sti:

a.
è in­ca­ri­ca­to nel qua­dro di un pro­gram­ma can­to­na­le d’in­te­gra­zio­ne (art. 14 dell’or­di­nan­za del 15 ago­sto 2018115 sull’in­te­gra­zio­ne de­gli stra­nie­ri; OIn­tS); o
b.
ha il con­sen­so di prin­ci­pio dell’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te nel luo­go di la­vo­ro.

5 Tra­smet­ten­do la no­ti­fi­ca, il da­to­re di la­vo­ro o il ter­zo con­fer­ma di co­no­sce­re e si im­pe­gna a ri­spet­ta­re le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro usua­li nel­la lo­ca­li­tà, nel­la pro­fes­sio­ne e nel set­to­re non­ché le con­di­zio­ni par­ti­co­la­ri do­vu­te al ti­po di at­ti­vi­tà o le mi­su­re d’in­te­gra­zio­ne.

6 La no­ti­fi­ca va inol­tra­ta elet­tro­ni­ca­men­te all’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te per il luo­go di la­vo­ro.

111 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

112 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

113 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

114 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

115 RS 142.205

Art. 65a Notifica della fine di un’attività lucrativa di stranieri ammessi provvisoriamente, rifugiati o apolidi 116  

(art. 31 cpv. 3 e 85a LStrI; art. 61 LA­si)117

Al­la no­ti­fi­ca del­la fi­ne di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va si ap­pli­ca per ana­lo­gia l’ar­ti­co­lo 65 ca­po­ver­si 2–4 e 6.

116 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

117 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

Art. 65b Registrazione e trasmissione dei dati notificati 118  

(art. 31 cpv. 3 e 85a LStrI; art. 61 LA­si)119

1 Al­la no­ti­fi­ca dell’ini­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te re­gi­stra in SI­MIC i se­guen­ti da­ti:

a.
l’iden­ti­tà del da­to­re di la­vo­ro;
b.
l’at­ti­vi­tà eser­ci­ta­ta e il luo­go di la­vo­ro;
c.
la da­ta di ini­zio dell’at­ti­vi­tà.

2 Im­me­dia­ta­men­te do­po aver ri­ce­vu­to la no­ti­fi­ca, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te ne inol­tra una co­pia all’au­to­ri­tà can­to­na­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 83. Se lo stra­nie­ro ri­sie­de in un al­tro Can­to­ne, es­sa ne tra­smet­te una co­pia an­che all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per il Can­to­ne di do­mi­ci­lio.

3 Al­la no­ti­fi­ca del­la fi­ne di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te ne re­gi­stra la da­ta in SI­MIC.

118 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

119 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

Art. 65c Controllo delle condizioni di salario e di lavoro 120  

(art. 31 cpv. 3 e 85a LStrI; art. 61 LA­si)121

1 In ca­so di no­ti­fi­ca di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va, l’au­to­ri­tà can­to­na­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 83 può ve­ri­fi­ca­re il ri­spet­to del­le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro (art. 22 LStrI).

2 Può al­tre­sì inol­tra­re una co­pia del­la no­ti­fi­ca ad al­tri or­ga­ni di con­trol­lo, per esem­pio al­le com­mis­sio­ni tri­par­ti­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 360b del Co­di­ce del­le ob­bli­ga­zio­ni122 o al­le com­mis­sio­ni pa­ri­te­ti­che in­ca­ri­ca­te dell’ese­cu­zio­ne del con­trat­to col­let­ti­vo di la­vo­ro del per­ti­nen­te set­to­re.

120 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

121 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

122 RS 220

Sezione 5: Validità territoriale dei permessi

Art. 66 Validità cantonale  

Uno stra­nie­ro può di­spor­re di un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta, di un per­mes­so di di­mo­ra o di un per­mes­so di do­mi­ci­lio sol­tan­to in un Can­to­ne. Il per­mes­so va­le sul ter­ri­to­rio del Can­to­ne che l’ha ri­la­scia­to.

Art. 67 Cambiamento di Cantone  

(art. 37 LStrI)

1 Il tra­sfe­ri­men­to del cen­tro di pro­pri in­te­res­si in un al­tro Can­to­ne im­pli­ca l’ob­bli­go di un nuo­vo per­mes­so nel nuo­vo Can­to­ne.

2 Per sog­gior­ni tem­po­ra­nei in un al­tro Can­to­ne, di du­ra­ta in­fe­rio­re a tre me­si nell’ar­co di un an­no ci­vi­le, lo stra­nie­ro ti­to­la­re di un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta, di di­mo­ra o di do­mi­ci­lio va­li­di non ha bi­so­gno né di al­tri per­mes­si né di no­ti­fi­car­si (art. 37 cpv. 4 LStrI). La re­go­la­men­ta­zio­ne del sog­gior­no set­ti­ma­na­le è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 16.

Art. 68 Soggiorno senza cambiamento di Cantone 123  

1 In­di­pen­den­te­men­te dal­la sua du­ra­ta, il sog­gior­no per un trat­ta­men­to o una cu­ra me­di­ca (p.es. in un ospe­da­le, in una ca­sa di cu­ra o in un sa­na­to­rio) fuo­ri dal Can­to­ne che ha ri­la­scia­to il per­mes­so non co­sti­tui­sce cam­bia­men­to di Can­to­ne.

2 Lo stes­so va­le per gli stra­nie­ri ai qua­li, in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 36 ca­po­ver­so 2, è sta­to ri­la­scia­to un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta va­li­do per la pre­su­mi­bi­le du­ra­ta del­le in­da­gi­ni di po­li­zia o del­la pro­ce­du­ra giu­di­zia­ria e che sog­gior­na­no fuo­ri dal Can­to­ne che ha ri­la­scia­to il per­mes­so.124

123 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 2 dell’O del 7 nov. 2012 sul­la pro­te­zio­ne ex­tra­pro­ces­sua­le dei te­sti­mo­ni, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6731).

124 In­tro­dot­to dall’all. n. II 2 dell’O del 7 nov. 2012 sul­la pro­te­zio­ne ex­tra­pro­ces­sua­le dei te­sti­mo­ni, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6731).

Art. 69 Competenza in caso di minorenni sotto tutela e di curatele generali 125  

Nel ca­so di mi­no­ren­ni stra­nie­ri sot­to tu­te­la (art. 327a–327c del Co­di­ce ci­vi­le126, CC) e di stra­nie­ri sot­to cu­ra­te­la ge­ne­ra­le (art. 398 CC), il Can­to­ne com­pe­ten­te per la re­go­la­men­ta­zio­ne del sog­gior­no se­con­do il di­rit­to in ma­te­ria di stra­nie­ri è quel­lo in cui si tro­va la se­de dell’au­to­ri­tà di pro­te­zio­ne dei mi­no­ri e de­gli adul­ti (AP­MA) com­pe­ten­te.

125 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

126 RS 210

Art. 70 Esecuzione della pena, esecuzione di misure e collocamento secondo il diritto civile  

1 Se, sul ter­ri­to­rio del Can­to­ne che ha ri­la­scia­to il per­mes­so o su quel­lo di un al­tro Can­to­ne, lo stra­nie­ro scon­ta il car­ce­re pre­ven­ti­vo o è col­lo­ca­to in uno sta­bi­li­men­to pe­ni­ten­zia­rio o vi si tro­va in ese­cu­zio­ne sta­zio­na­ria o am­bu­lan­te di mi­su­re se­con­do gli ar­ti­co­li 59‑61, 63 o 64 del Co­di­ce pe­na­le127, op­pu­re è in­ter­na­to in un isti­tu­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 426 CC128, il suo at­tua­le per­mes­so ri­ma­ne va­li­do fi­no al­la sua li­be­ra­zio­ne.129

2 Le con­di­zio­ni di sog­gior­no van­no di nuo­vo di­sci­pli­na­te al più tar­di al mo­men­to del­la li­be­ra­zio­ne con­di­zio­na­ta o in­con­di­zio­na­ta dall’ese­cu­zio­ne del­la pe­na, dall’ese­cu­zio­ne di mi­su­re o dal col­lo­ca­men­to. Se per l’ese­cu­zio­ne di una sen­ten­za pe­na­le vi è la pos­si­bi­li­tà di tra­sfe­ri­re lo stra­nie­ro in que­stio­ne nel suo Pae­se d’ori­gi­ne, oc­cor­re de­ci­de­re su­bi­to sul­le con­di­zio­ni di sog­gior­no.

127 RS 311.0

128 RS 210

129 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Capitolo 5: Carta di soggiorno130

130 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 dic. 2010, in vigore dal 24 gen. 2011 (RU2011 99).

Art. 71 Carte di soggiorno secondo l’articolo 41 capoverso 1 LStrI  

1 Lo stra­nie­ro as­sog­get­ta­to all’ob­bli­go del per­mes­so ri­ce­ve una car­ta di sog­gior­no se­con­do l’ar­ti­co­lo 41 ca­po­ver­so 1 LStrI. La car­ta di sog­gior­no at­te­sta un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta (per­mes­so L), un per­mes­so di di­mo­ra (per­mes­so B) o un per­mes­so di do­mi­ci­lio (per­mes­so C).

2 Lo stra­nie­ro as­sog­get­ta­to all’ob­bli­go del per­mes­so che eser­ci­ta un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va non su­pe­rio­re a quat­tro me­si in un ar­co di tem­po di do­di­ci me­si (art. 12 cpv. 1) ri­ce­ve un per­mes­so d’en­tra­ta an­zi­ché una car­ta di sog­gior­no.

3 Per re­go­la­re il lo­ro sog­gior­no, gli ar­ti­sti e i mu­si­ci­sti con in­gag­gio men­si­le (art. 19 cpv. 4 lett. b e 19b cpv. 2 lett. b) ri­ce­vo­no, in­di­pen­den­te­men­te dal­la du­ra­ta del sog­gior­no, un at­te­sta­to di la­vo­ro e, se l’in­gag­gio è su­pe­rio­re a tre me­si, una car­ta di sog­gior­no.131

131 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

Art. 71a Altre carte di soggiorno  

1 Le per­so­ne se­guen­ti ri­ce­vo­no un per­mes­so spe­ci­fi­co re­la­ti­vo al lo­ro sta­tu­to par­ti­co­la­re:

a.132
fron­ta­lie­ri con un’au­to­riz­za­zio­ne per l’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va en­tro una zo­na di fron­tie­ra del­la Sviz­ze­ra se­con­do l’ar­ti­co­lo 35 LStr (per­mes­so G);
b.133
il ri­chie­den­te l’asi­lo per la du­ra­ta del­la pro­ce­du­ra d’asi­lo (per­mes­so N) se­con­do l’ar­ti­co­lo 42 LA­si, qua­lo­ra sia at­tri­bui­to a un Can­to­ne;
c.
la per­so­na am­mes­sa prov­vi­so­ria­men­te fi­no al­la re­vo­ca dell’am­mis­sio­ne prov­vi­so­ria (per­mes­so F) se­con­do l’ar­ti­co­lo 41 ca­po­ver­so 2 LStrI;
d.
la per­so­na bi­so­gno­sa di pro­te­zio­ne per la du­ra­ta del­la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria (per­mes­so S) se­con­do l’ar­ti­co­lo 74 LA­si;
e.
la per­so­na che ac­com­pa­gna la per­so­na di cui al ca­po­ver­so 2 e che:
1.
be­ne­fi­cia di pri­vi­le­gi, di im­mu­ni­tà e di fa­ci­li­ta­zio­ni,
2.
go­de di un ac­ces­so fa­ci­li­ta­to al mer­ca­to del la­vo­ro in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 22 dell’or­di­nan­za del 7 di­cem­bre 2007134 sul­lo Sta­to ospi­te (OSO­sp), e
3.
svol­ge un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va sul mer­ca­to del la­vo­ro sviz­ze­ro (per­mes­so Ci).

2 La per­so­na be­ne­fi­cia­ria di pri­vi­le­gi, im­mu­ni­tà e fa­ci­li­ta­zio­ni ot­tie­ne una car­ta di le­git­ti­ma­zio­ne ri­la­scia­ta dal DFAE con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 17 ca­po­ver­so 1 OSO­sp.

3 Il ri­chie­den­te l’asi­lo che non è sta­to at­tri­bui­to a un Can­to­ne ri­ce­ve una con­fer­ma per la du­ra­ta del­la pro­ce­du­ra d’asi­lo se­con­do l’ar­ti­co­lo 42 LA­si.135

132 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 25 nov. 2020 (Con­tin­gen­ti per cit­ta­di­ni del Re­gno Uni­to), in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5861).

133 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 20 set. 2019, in vi­go­re dal 1° nov. 2019 (RU 20193041).

134 RS 192.121

135 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 20 set. 2019, in vi­go­re dal 1° nov. 2019 (RU 20193041).

Art. 71b Carta di soggiorno non biometrica  

1 Con­for­me­men­te al­le istru­zio­ni del­la SEM, i Can­to­ni ri­la­scia­no una car­ta di sog­gior­no non bio­me­tri­ca al­le se­guen­ti per­so­ne:

a.
ai cit­ta­di­ni de­gli Sta­ti mem­bri dell’AELS e ai cit­ta­di­ni de­gli Sta­ti par­te dell’ALC136;
b.
ai la­vo­ra­to­ri di­stac­ca­ti da un’im­pre­sa con se­de in uno Sta­to mem­bro dell’AELS o in uno Sta­to par­te dell’ALC che sog­gior­na­no in Sviz­ze­ra per ol­tre 90 gior­ni la­vo­ra­ti­vi nell’ar­co di un an­no ci­vi­le;
c.
al­le per­so­ne di cui all’ar­ti­co­lo 71a ca­po­ver­so 1;
d.137
ai fron­ta­lie­ri che so­no cit­ta­di­ni del Re­gno Uni­to, che so­no do­mi­ci­lia­ti in uno Sta­to vin­co­la­to da un ac­cor­do di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen se­con­do l’al­le­ga­to 3 (Sta­to Schen­gen) e che rien­tra­no nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ac­cor­do del 25 feb­bra­io 2019138 sui di­rit­ti ac­qui­si­ti.139

2 La car­ta di le­git­ti­ma­zio­ne ri­la­scia­ta dal DFAE al­le per­so­ne che be­ne­fi­cia­no di pri­vi­le­gi, im­mu­ni­tà e fa­ci­li­ta­zio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 17 ca­po­ver­so 1 OSO­sp140 è una car­ta di sog­gior­no non bio­me­tri­ca.

3 La car­ta di sog­gior­no non bio­me­tri­ca può es­se­re ri­la­scia­ta:

a.141
sot­to for­ma di car­ta sen­za mi­cro­chip;
b.
in for­ma car­ta­cea.

4 Il ti­to­lo di sog­gior­no per fron­ta­lie­ri che so­no cit­ta­di­ni del Re­gno Uni­to, che so­no do­mi­ci­lia­ti in uno Sta­to Schen­gen e che rien­tra­no nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ac­cor­do del 25 feb­bra­io 2019 sui di­rit­ti ac­qui­si­ti con­tie­ne la men­zio­ne che il ti­to­lo di sog­gior­no è ri­la­scia­to con­for­me­men­te a que­sto ac­cor­do.142

136 RS 0.142.112.681

137 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 25 nov. 2020 (Con­tin­gen­ti per cit­ta­di­ni del Re­gno Uni­to), in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5861).

138 RS 0.142.113.672

139 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 nov. 2013, in vi­go­re dal 1° dic. 2013 (RU 20133683).

140 RS 192.121

141 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 20 set. 2019, in vi­go­re dal 1° nov. 2019 (RU 20193041).

142 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 22 mar. 2019 (RU 20205853). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 25 nov. 2020 (Con­tin­gen­ti per cit­ta­di­ni del Re­gno Uni­to), in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5861).

Art. 71c Carta di soggiorno biometrica  

Con­for­me­men­te al­le esi­gen­ze del re­go­la­men­to (CE) n. 1030/2002143, la car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca è do­ta­ta di un mi­cro­chip in cui so­no re­gi­stra­ti l’im­ma­gi­ne del vol­to, due im­pron­te di­gi­ta­li e i da­ti del ti­to­la­re iscrit­ti nel­la zo­na a let­tu­ra ot­ti­ca.

143 R (CE) n. 1030/2002 del Con­si­glio del 13 giu. 2002 che isti­tui­sce un mo­del­lo uni­for­me per i per­mes­si di sog­gior­no ri­la­scia­ti a cit­ta­di­ni di pae­si ter­zi, GU L 157 del 15.6.2002, pag. 1; da ul­ti­mo mo­di­fi­ca­to dal R (CE) n. 380/2008, GU L 115 del 29.4.2008, pag. 1.

Art. 71d Destinatari della carta di soggiorno biometrica 144  

1 Il cit­ta­di­no di uno Sta­to non mem­bro dell’UE o dell’AELS ot­tie­ne una car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca pur­ché non sia un la­vo­ra­to­re di­stac­ca­to da un’im­pre­sa con se­de in uno Sta­to mem­bro dell’AELS o in uno Sta­to par­te dell’ALC145 che sog­gior­na in Sviz­ze­ra per ol­tre 90 gior­ni la­vo­ra­ti­vi nell’ar­co di un an­no ci­vi­le o una per­so­na di cui all’ar­ti­co­lo 71a ca­po­ver­so 1.

1bis Il cit­ta­di­no del Re­gno Uni­to rien­tran­te nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ac­cor­do sui di­rit­ti ac­qui­si­ti146 ot­tie­ne una car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca re­can­te la men­zio­ne che la car­ta di sog­gior­no è ri­la­scia­ta con­for­me­men­te a que­sto ac­cor­do.147

1ter Il fron­ta­lie­ro che è cit­ta­di­no del Re­gno Uni­to, che non è do­mi­ci­lia­to in uno Sta­to Schen­gen, ma che rien­tra nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ac­cor­do del 25 feb­bra­io 2019148 sui di­rit­ti ac­qui­si­ti ot­tie­ne una car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca re­can­te la men­zio­ne che la car­ta di sog­gior­no è ri­la­scia­ta con­for­me­men­te a que­sto ac­cor­do.149

2 Il cit­ta­di­no di uno Sta­to mem­bro dell’UE che non è par­te dell’ALC ot­tie­ne una car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca re­can­te la men­zio­ne «Sta­to mem­bro UE (ALC non ap­pli­ca­bi­le)».

3 Il cit­ta­di­no di cui al ca­po­ver­so 1 mem­bro del­la fa­mi­glia di un cit­ta­di­no sviz­ze­ro ot­tie­ne una car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca re­can­te la men­zio­ne «mem­bro del­la fa­mi­glia».

4 Il cit­ta­di­no di cui al ca­po­ver­so 1 mem­bro del­la fa­mi­glia di un cit­ta­di­no di uno Sta­to mem­bro dell’UE o dell’AELS e che eser­ci­ta il di­rit­to al­la li­be­ra cir­co­la­zio­ne ot­tie­ne una car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca re­can­te la men­zio­ne «mem­bro di fa­mi­glia di un cit­ta­di­no UE/AELS».

5 Il cit­ta­di­no di cui al ca­po­ver­so 4 che ot­tie­ne un di­rit­to di ri­ma­ne­re in vir­tù dell’al­le­ga­to I ar­ti­co­lo 4 ALC o dell’al­le­ga­to K ap­pen­di­ce 1 ar­ti­co­lo 4 del­la Con­ven­zio­ne del 4 gen­na­io 1960150 isti­tu­ti­va dell’As­so­cia­zio­ne eu­ro­pea di li­be­ro scam­bio (AELS) ri­ce­ve una car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca re­can­te la men­zio­ne «di­rit­to per­so­na­le di ri­ma­ne­re» ol­tre al­la men­zio­ne «mem­bro di fa­mi­glia di un cit­ta­di­no UE/AELS». In ca­so di de­ces­so del cit­ta­di­no di uno Sta­to mem­bro dell’UE o dell’AELS, ri­ce­ve una car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca re­can­te la so­la men­zio­ne «di­rit­to per­so­na­le di ri­ma­ne­re».

5bis Il cit­ta­di­no di cui al ca­po­ver­so 1 mem­bro del­la fa­mi­glia di un cit­ta­di­no del Re­gno Uni­to rien­tran­te nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ac­cor­do sui di­rit­ti ac­qui­si­ti ot­tie­ne una car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca re­can­te la men­zio­ne che la car­ta di sog­gior­no è ri­la­scia­ta con­for­me­men­te a que­sto ac­cor­do.151

5ter Il cit­ta­di­no di cui al ca­po­ver­so 5bis che ot­tie­ne un di­rit­to di ri­ma­ne­re in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 12 dell’ac­cor­do sui di­rit­ti ac­qui­si­ti ri­ce­ve una car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca re­can­te la men­zio­ne «di­rit­to per­so­na­le di ri­ma­ne­re» ol­tre al­la men­zio­ne che la car­ta di sog­gior­no è sta­ta ri­la­scia­ta con­for­me­men­te a que­sto ac­cor­do. In ca­so di de­ces­so del cit­ta­di­no del Re­gno Uni­to, ri­ce­ve una car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca re­can­te la so­la men­zio­ne «di­rit­to per­so­na­le di ri­ma­ne­re».152

6 Il cit­ta­di­no di cui ai ca­po­ver­si 1 e 4 ti­to­la­re di una car­ta non bio­me­tri­ca, ri­la­scia­ta do­po il 12 di­cem­bre 2008 se­con­do le di­spo­si­zio­ni del re­go­la­men­to (CE) n. 1030/2002153, o di un al­tro do­cu­men­to car­ta­ceo può con­ser­var­li fi­no al­la sca­den­za del­la lo­ro du­ra­ta di va­li­di­tà.154

144 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 nov. 2013, in vi­go­re dal 1° dic. 2013 (RU 20133683).

145 RS 0.142.112.681

146 RS 0.142.113.672

147 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

148 RS 0.142.113.672

149 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 25 nov. 2020 (Con­tin­gen­ti per cit­ta­di­ni del Re­gno Uni­to), in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5861).

150 RS 0.632.31

151 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

152 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

153 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 71c.

154 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. II dell’O del 7 lug. 2016, in vi­go­re dal 1° ago. 2016 (RU 2016 2637).

Art. 71e Registrazione della fotografia, delle impronte digitali e della firma  

1 Pri­ma di ogni re­gi­stra­zio­ne del­la fo­to­gra­fia, del­le im­pron­te di­gi­ta­li e del­la fir­ma, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te ef­fet­tua un con­trol­lo iden­ti­ta­rio del fu­tu­ro ti­to­la­re del­la car­ta di sog­gior­no.

2 L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per il ri­la­scio del­la car­ta di sog­gior­no o le au­to­ri­tà de­si­gna­te dal Can­to­ne scat­ta­no una fo­to­gra­fia di­gi­ta­le del ri­chie­den­te e ne re­gi­stra­no la fir­ma. Per il ri­la­scio del pri­mo per­mes­so N per ri­chie­den­ti l’asi­lo, l’ope­ra­zio­ne è ef­fet­tua­ta dal­la SEM.155

3 I Can­to­ni de­ci­do­no se au­to­riz­za­re il ri­chie­den­te a for­ni­re una fo­to­gra­fia di­gi­ta­le. L’au­to­ri­tà di ri­la­scio ve­ri­fi­ca che la fo­to­gra­fia sod­di­sfi i cri­te­ri di qua­li­tà ri­chie­sti. La SEM sta­bi­li­sce i cri­te­ri che la fo­to­gra­fia de­ve sod­di­sfa­re.

4 Per la car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca l’au­to­ri­tà di ri­la­scio ri­le­va due im­pron­te del ri­chie­den­te, pre­se a di­ta piat­te dell’in­di­ce si­ni­stro e dell’in­di­ce de­stro. In as­sen­za di un in­di­ce, in ca­so di qua­li­tà in­suf­fi­cien­te dell’im­pron­ta o di fe­ri­ta al pol­pa­strel­lo è ri­le­va­ta l’im­pron­ta del di­to me­dio, dell’anu­la­re o del pol­li­ce. Se il ri­le­va­men­to del­le im­pron­te di­gi­ta­li di una ma­no non è pos­si­bi­le, so­no ri­le­va­te le im­pron­te di due di­ta dell’al­tra ma­no.156

5 Le im­pron­te di­gi­ta­li so­no re­gi­stra­te a par­ti­re dai sei an­ni di età.

6 La fo­to­gra­fia è scat­ta­ta sin dal­la na­sci­ta.

7 La fir­ma di un bam­bi­no può es­se­re ri­chie­sta a par­ti­re dai set­te an­ni d’età.

8 Le per­so­ne di cui, per ra­gio­ni fi­si­che, è im­pos­si­bi­le ri­le­va­re le im­pron­te di­gi­ta­li so­no esen­ta­te dall’ob­bli­go di dar­le.

155 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 20 set. 2019, in vi­go­re dal 1° nov. 2019 (RU 20193041).

156 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 20 set. 2019, in vi­go­re dal 1° nov. 2019 (RU 20193041).

Art. 71f Presentazione di persona dinanzi all’autorità  

1 In oc­ca­sio­ne del ri­la­scio del­la pri­ma car­ta di sog­gior­no lo stra­nie­ro è te­nu­to a pre­sen­tar­si all’au­to­ri­tà di ri­la­scio. I Can­to­ni pos­so­no pre­ve­de­re che le do­man­de di ri­la­scio del­la car­ta di sog­gior­no sia­no pre­sen­ta­te pres­so il Co­mu­ne di do­mi­ci­lio. In que­sto ca­so il ri­chie­den­te de­ve pre­sen­tar­si per­so­nal­men­te al Co­mu­ne.

2 L’au­to­ri­tà di ri­la­scio può di­spen­sa­re il ri­chie­den­te af­fet­to da gra­vi in­fer­mi­tà fi­si­che o psi­chi­che dall’ob­bli­go di pre­sen­tar­si per­so­nal­men­te se la sua iden­ti­tà può es­se­re sta­bi­li­ta ine­qui­vo­ca­bil­men­te in al­tro mo­do e se i da­ti ne­ces­sa­ri pos­so­no es­se­re ot­te­nu­ti al­tri­men­ti.

3 L’au­to­ri­tà di ri­la­scio può esi­ge­re che il ri­chie­den­te si pre­sen­ti per­so­nal­men­te in oc­ca­sio­ne del rin­no­vo del­la car­ta di sog­gior­no.

Art. 71g Attualizzazione della carta di soggiorno 157158  

Le au­to­ri­tà can­to­na­li pos­so­no esi­ge­re da­gli adul­ti e dai mi­no­ri una re­gi­stra­zio­ne dei da­ti bio­me­tri­ci pri­ma del­lo sca­de­re del ter­mi­ne di cin­que an­ni pre­vi­sto dall’ar­ti­co­lo 102a ca­po­ver­so 4 LStrI qua­lo­ra sia­no con­sta­ta­te im­por­tan­ti mo­di­fi­che del­la fi­sio­no­mia ta­li da im­pe­di­re l’iden­ti­fi­ca­zio­ne del ti­to­la­re del­la car­ta di sog­gior­no.

157 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

158 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 20 set. 2019, in vi­go­re dal 1° nov. 2019 (RU 20193041).

Art. 71h Obbligo dei Cantoni  

I Can­to­ni ri­pren­do­no la car­ta di sog­gior­no e la per­ti­nen­te pro­ce­du­ra di al­le­sti­men­to al­le con­di­zio­ni che la Con­fe­de­ra­zio­ne ha con­ve­nu­to con i ter­zi in­ca­ri­ca­ti di con­fe­zio­na­re la car­ta di sog­gior­no.

Art. 71i Rilascio di una nuova carta di soggiorno in un’altra lingua ufficiale 159  

Se lo stra­nie­ro tra­sfe­ri­sce il pro­prio do­mi­ci­lio in un Co­mu­ne o in un Can­to­ne con un’al­tra lin­gua uf­fi­cia­le, il Can­to­ne può ri­la­scia­re una nuo­va car­ta di sog­gior­no in quel­la lin­gua.

159 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 20 set. 2019, in vi­go­re dal 1° nov. 2019 (RU 20193041).

Art. 72 Presentazione e ritiro della carta di soggiorno  

1 Su ri­chie­sta, lo stra­nie­ro è te­nu­to a esi­bi­re o a con­se­gna­re sen­za in­du­gio la car­ta di sog­gior­no al­le au­to­ri­tà. Se ciò non è pos­si­bi­le, è fis­sa­to a tal fi­ne un ter­mi­ne ade­gua­to.

2 L’au­to­ri­tà del­la mi­gra­zio­ne160 può ri­ti­ra­re la car­ta di sog­gior­no se non so­no più adem­pi­te le con­di­zio­ni del sog­gior­no.

160 Nuo­va espr. giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

Art. 72a Lettura delle impronte digitali 161  

1 Il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le di giu­sti­zia e po­li­zia (DFGP) de­ter­mi­na le im­pre­se di tra­spor­to ae­reo e gli eser­cen­ti ae­ro­por­tua­li abi­li­ta­ti, al mo­men­to del con­trol­lo dei pas­seg­ge­ri pre­ce­den­te l’im­bar­co, a leg­ge­re le im­pron­te di­gi­ta­li re­gi­stra­te nel mi­cro­chip sul­la ba­se dei se­guen­ti cri­te­ri:

a.
il ri­schio di mi­gra­zio­ne il­le­ga­le con­sta­ta­to per de­ter­mi­na­ti vo­li o de­ter­mi­na­te pro­ve­nien­ze;
b.
il nu­me­ro di per­so­ne che, all’ar­ri­vo in Sviz­ze­ra me­dian­te un vo­lo pre­ce­den­te, non di­spo­ne­va dei ne­ces­sa­ri do­cu­men­ti di viag­gio, vi­sti o car­te di sog­gior­no;
c.
l’af­fi­da­bi­li­tà dei do­cu­men­ti di viag­gio e d’iden­ti­tà emes­si da­gli Sta­ti non mem­bri dell’UE o dell’AELS;
d.
la con­sta­ta­zio­ne di com­por­ta­men­ti frau­do­len­ti o di nuo­ve mo­da­li­tà che ri­chie­do­no una let­tu­ra del­le im­pron­te di­gi­ta­li.

2 Il DFGP de­ter­mi­na i luo­ghi e la du­ra­ta di ta­li con­trol­li.

3 Può con­clu­de­re con gli Sta­ti che si con­for­ma­no al re­go­la­men­to (CE) n. 1030/2002162 e al­le di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne ema­na­te in vir­tù del­lo stes­so trat­ta­ti con­cer­nen­ti la let­tu­ra del­le im­pron­te di­gi­ta­li re­gi­stra­te nel mi­cro­chip.

4 La SEM è au­to­riz­za­ta a co­mu­ni­ca­re i di­rit­ti di let­tu­ra per le im­pron­te di­gi­ta­li re­gi­stra­ti nel mi­cro­chip:

a.
agli Sta­ti con cui il DFGP ha con­clu­so un ac­cor­do ai sen­si del ca­po­ver­so 3;
b.
al­le au­to­ri­tà sviz­ze­re au­to­riz­za­te a pro­ce­de­re al­la let­tu­ra del­le im­pron­te di­gi­ta­li ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 102b LStrI;
c.
al­le im­pre­se e agli eser­cen­ti di cui al ca­po­ver­so 1.

161 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. II dell’O del 7 lug. 2016, in vi­go­re dal 1° ago. 2016 (RU 2016 2637).

162 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 71c.

Capitolo 5a: Centro incaricato di confezionare la carta di soggiorno biometrica163

163 Introdotto dal n. I dell’O del 17 dic. 2010, in vigore dal 24 gen. 2011 (RU2011 99).

Art. 72b Prova della buona reputazione  

1 Co­me pro­va del­la buo­na re­pu­ta­zio­ne del cen­tro in­ca­ri­ca­to di con­fe­zio­na­re la car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca, la SEM può esi­ge­re, ol­tre al con­trol­lo di si­cu­rez­za del­le per­so­ne, che le per­so­ne fi­si­che o giu­ri­di­che o i lo­ro or­ga­ni for­ni­sca­no, con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 41b LStrI, se­gna­ta­men­te i do­cu­men­ti se­guen­ti:

a.
l’estrat­to del ca­sel­la­rio giu­di­zia­le cen­tra­le;
b.
l’estrat­to del re­gi­stro di com­mer­cio;
c.
gli estrat­ti de­gli ul­ti­mi die­ci an­ni del re­gi­stro ese­cu­zio­ni e fal­li­men­ti;
d.
il cur­ri­cu­lum vi­tae, com­pre­si tut­ti gli im­pe­gni d’af­fa­ri;
e.
una ri­ca­pi­to­la­zio­ne del­le par­te­ci­pa­zio­ni fi­nan­zia­rie de­gli ul­ti­mi die­ci an­ni;
f.
l’elen­co di tut­te le in­da­gi­ni pe­na­li e di tut­ti i pro­ce­di­men­ti pe­na­li e ci­vi­li de­gli ul­ti­mi die­ci an­ni.

2 So­no con­si­de­ra­ti aven­ti di­rit­to eco­no­mi­co e ti­to­la­ri di quo­te che han­no un’in­flu­en­za de­ter­mi­nan­te sull’im­pre­sa le per­so­ne che di­spon­go­no di una par­te­ci­pa­zio­ne di­ret­ta o in­di­ret­ta su­pe­rio­re al 10 per cen­to del ca­pi­ta­le o dei di­rit­ti di vo­to. Se lo ri­tie­ne ne­ces­sa­rio, la SEM può esi­ge­re an­che i do­cu­men­ti del­le per­so­ne la cui par­te­ci­pa­zio­ne di­ret­ta o in­di­ret­ta è in­fe­rio­re al 10 per cen­to del ca­pi­ta­le o dei di­rit­ti di vo­to.

3 Se una del­le per­so­ne men­zio­na­te nei ca­po­ver­si 1 e 2 ave­va la pro­pria se­de o il pro­prio do­mi­ci­lio all’este­ro du­ran­te i pre­ce­den­ti die­ci an­ni, es­sa de­ve for­ni­re i do­cu­men­ti este­ri cor­ri­spon­den­ti.

4 La SEM può chie­de­re al cen­tro in­ca­ri­ca­to di con­fe­zio­na­re la car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca di cui all’ar­ti­co­lo 41b LStrI di ve­ri­fi­ca­re re­go­lar­men­te in mo­do au­to­no­mo la buo­na re­pu­ta­zio­ne del­le per­so­ne in­te­res­sa­te e di con­fer­ma­re che go­do­no di una buo­na re­pu­ta­zio­ne.

Art. 72c Obbligo di produzione e di controllo  

1 La SEM può chie­de­re al cen­tro di cui all’ar­ti­co­lo 41b LStrI e, se ne­ces­sa­rio, ai mem­bri del grup­po d’im­pre­se, di for­nir­gli se­gna­ta­men­te i do­cu­men­ti se­guen­ti:

a.
i con­ti an­nua­li con­trol­la­ti;
b.
l’elen­co di tut­ti gli aven­ti di­rit­to eco­no­mi­co e di tut­ti i ti­to­la­ri di quo­te;
c.
in­for­ma­zio­ni sull’or­ga­niz­za­zio­ne dell’im­pre­sa e sul­le re­spon­sa­bi­li­tà del­le sin­go­le per­so­ne;
d.
il si­ste­ma di ge­stio­ne del­la qua­li­tà cer­ti­fi­ca­to e ade­gua­to per con­fe­zio­na­re car­te di sog­gior­no;
e.
il pia­no del­le mi­su­re di si­cu­rez­za che il­lu­stra in par­ti­co­la­re quel­le vol­te a ga­ran­ti­re la pro­te­zio­ne dei da­ti e la si­cu­rez­za del­le car­te di sog­gior­no da pro­dur­re non­ché del­le lo­ro com­po­nen­ti;
f.
la de­scri­zio­ne del­le mi­su­re adot­ta­te per ac­qui­si­re, man­te­ne­re e svi­lup­pa­re le co­no­scen­ze spe­ci­fi­che e le ca­pa­ci­tà nel set­to­re del­le car­te di sog­gior­no.

2 I con­ti an­nua­li de­vo­no es­se­re con­trol­la­ti ogni an­no nell’am­bi­to di una re­vi­sio­ne or­di­na­ria da un or­ga­no di re­vi­sio­ne eco­no­mi­ca­men­te e giu­ri­di­ca­men­te in­di­pen­den­te. Le im­pre­se abi­li­ta­te co­me pe­ri­ti re­vi­so­ri ai sen­si dell’or­di­nan­za del 22 ago­sto 2007164 sull’abi­li­ta­zio­ne e la sor­ve­glian­za dei re­vi­so­ri pos­so­no eser­ci­ta­re la fun­zio­ne di or­ga­no di re­vi­sio­ne. Al­le im­pre­se con se­de all’este­ro so­no ap­pli­ca­bi­li le esi­gen­ze este­re cor­ri­spon­den­ti.

3 Il cen­tro in­ca­ri­ca­to di con­fe­zio­na­re la car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca di cui all’ar­ti­co­lo 41b LStrI de­ve for­ni­re re­go­lar­men­te la pro­va che ri­spet­ta e man­tie­ne ag­gior­na­to il si­ste­ma di ge­stio­ne del­la qua­li­tà e il pia­no del­le mi­su­re di si­cu­rez­za.

Capitolo 6: Ricongiungimento familiare

Art. 73 Termine per il ricongiungimento familiare di stranieri titolari del permesso di dimora  

1 La do­man­da per il ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re con il co­niu­ge stra­nie­ro e i fi­gli stra­nie­ri del­lo stra­nie­ro ti­to­la­re del per­mes­so di di­mo­ra va pre­sen­ta­ta en­tro cin­que an­ni. La do­man­da per il ri­con­giun­gi­men­to dei fi­gli in età su­pe­rio­re ai 12 an­ni va pre­sen­ta­ta en­tro 12 me­si.

2 I ter­mi­ni di cui al ca­po­ver­so 1 de­cor­ro­no dal ri­la­scio del per­mes­so di di­mo­ra o dall’in­sor­ge­re del le­ga­me fa­mi­lia­re.

3 Il ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re dif­fe­ri­to è au­to­riz­za­to uni­ca­men­te se pos­so­no es­se­re fat­ti va­le­re gra­vi mo­ti­vi fa­mi­lia­ri. Se ne­ces­sa­rio, i fi­gli con più di 14 an­ni so­no sen­ti­ti in me­ri­to al ri­con­giun­gi­men­to. Di re­go­la, l’au­di­zio­ne av­vie­ne pres­so la rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra nel luo­go di re­si­den­za.

4 Le di­spo­si­zio­ni dei ca­po­ver­si 1–3 so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia all’unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta di cop­pie omo­ses­sua­li.

Art. 73a Competenze linguistiche per il rilascio o la proroga del permesso di dimora in caso di ricongiungimento familiare 165  

(art. 43 cpv. 1 lett. d e 44 cpv. 1 lett. d LStrI)

1 L’of­fer­ta di pro­mo­zio­ne lin­gui­sti­ca per il ri­la­scio del per­mes­so di di­mo­ra con­for­me­men­te agli ar­ti­co­li 43 ca­po­ver­so 2 e 44 ca­po­ver­so 2 LStrI de­ve con­sen­ti­re di rag­giun­ge­re al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A1 del qua­dro di ri­fe­ri­men­to.

2 Ai fi­ni del­la pro­ro­ga del per­mes­so di di­mo­ra con­for­me­men­te agli ar­ti­co­li 43 o 44 LStrI, il co­niu­ge di uno stra­nie­ro ti­to­la­re del per­mes­so di do­mi­ci­lio o di di­mo­ra de­ve di­mo­stra­re di pos­se­de­re, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze ora­li del­la lin­gua na­zio­na­le par­la­ta nel luo­go di do­mi­ci­lio, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A1 del qua­dro di ri­fe­ri­men­to.

165 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 73b Competenze linguistiche per il rilascio del permesso di domicilio in caso di ricongiungimento familiare 166  

(art. 42 cpv. 3 e 43 cpv. 5 LStrI)

Ai fi­ni del ri­la­scio del per­mes­so di do­mi­ci­lio con­for­me­men­te agli ar­ti­co­li 42 o 43 LStrI, il co­niu­ge di uno sviz­ze­ro o di uno stra­nie­ro ti­to­la­re del per­mes­so di do­mi­ci­lio de­ve di­mo­stra­re di pos­se­de­re, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze ora­li del­la lin­gua na­zio­na­le par­la­ta nel luo­go di do­mi­ci­lio, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A2 e, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze scrit­te, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A1 del qua­dro di ri­fe­ri­men­to.

166 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 74 Ricongiungimento familiare per gli stranieri ammessi provvisoriamente  

(art. 85 cpv. 7, 7bis e 7ter LStrI)167

1 La do­man­da di in­clu­de­re fa­mi­lia­ri nell’am­mis­sio­ne prov­vi­so­ria va pre­sen­ta­ta al­la com­pe­ten­te au­to­ri­tà can­to­na­le del­la mi­gra­zio­ne (art. 88 cpv. 1).

2 L’au­to­ri­tà can­to­na­le del­la mi­gra­zio­ne tra­smet­te la do­man­da, con il suo pa­re­re, al­la SEM. Nel pa­re­re è in­di­ca­to se le con­di­zio­ni le­ga­li per il ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re so­no da­te.

3 Se le con­di­zio­ni tem­po­ra­li per il ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re di cui all’ar­ti­co­lo 85 ca­po­ver­so 7 LStrI so­no adem­pi­te, la do­man­da d’in­clu­sio­ne nell’am­mis­sio­ne prov­vi­so­ria va pre­sen­ta­ta en­tro cin­que an­ni. La do­man­da per il ri­con­giun­gi­men­to dei fi­gli in età su­pe­rio­re ai 12 an­ni va pre­sen­ta­ta en­tro 12 me­si. Se il le­ga­me fa­mi­lia­re in­sor­ge do­po la sca­den­za del ter­mi­ne di cui all’ar­ti­co­lo 85 ca­po­ver­so 7 LStrI, ta­le ter­mi­ne de­cor­re da det­to mo­men­to.

4 Il ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re dif­fe­ri­to è au­to­riz­za­to uni­ca­men­te se pos­so­no es­se­re fat­ti va­le­re gra­vi mo­ti­vi fa­mi­lia­ri. Se ne­ces­sa­rio, i fi­gli con più di 14 an­ni so­no sen­ti­ti in me­ri­to al ri­con­giun­gi­men­to. Di re­go­la, l’au­di­zio­ne av­vie­ne pres­so la rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra nel luo­go di re­si­den­za.

5 Nel de­ci­de­re se ac­cor­da­re il ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re oc­cor­re con­si­de­ra­re la si­tua­zio­ne par­ti­co­la­re dei ri­fu­gia­ti am­mes­si prov­vi­so­ria­men­te. Ai fa­mi­lia­ri di ri­fu­gia­ti am­mes­si prov­vi­so­ria­men­te è ap­pli­ca­bi­le per ana­lo­gia l’ar­ti­co­lo 37 dell’or­di­nan­za 1 sull’asi­lo dell’11 ago­sto 1999168 re­la­ti­va a que­stio­ni pro­ce­du­ra­li.

6 Le di­spo­si­zio­ni dei ca­po­ver­si 1–5 so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia all’unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta di cop­pie omo­ses­sua­li.

167 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

168 RS 142.311

Art. 74a Competenze linguistiche per l’inclusione nell’ammissione provvisoria in caso di ricongiungimento familiare 169  

(art. 85 cpv. 7 lett. d e cpv. 7bis LStrI)

1 Ai fi­ni del ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re e dell’in­clu­sio­ne nell’am­mis­sio­ne prov­vi­so­ria, il co­niu­ge di uno stra­nie­ro am­mes­so prov­vi­so­ria­men­te o di un ri­fu­gia­to am­mes­so prov­vi­so­ria­men­te de­ve di­mo­stra­re di pos­se­de­re, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze ora­li del­la lin­gua na­zio­na­le par­la­ta nel luo­go di do­mi­ci­lio, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A1 del qua­dro di ri­fe­ri­men­to.

2 Se la con­di­zio­ne di cui al ca­po­ver­so 1 non è adem­pi­ta, è suf­fi­cien­te l’iscri­zio­ne a un’of­fer­ta di pro­mo­zio­ne lin­gui­sti­ca che con­sen­ta di rag­giun­ge­re al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A1 del qua­dro di ri­fe­ri­men­to, con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 85 ca­po­ver­so 7bis LStrI.

169 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 75 Gravi motivi familiari per un ricongiungimento differito dei figli  

(art. 47 cpv. 4 LStrI)

Sus­si­sto­no gra­vi mo­ti­vi fa­mi­lia­ri se­con­do l’ar­ti­co­lo 47 ca­po­ver­so 4 LStrI e gli ar­ti­co­li 73 ca­po­ver­so 3 e 74 ca­po­ver­so 4 se il be­nes­se­re del fi­glio può es­se­re as­si­cu­ra­to uni­ca­men­te dal ri­con­giun­gi­men­to in Sviz­ze­ra.

Art. 76 Deroghe all’esigenza della coabitazione  

(art. 49 LStrI)

So­no con­si­de­ra­ti mo­ti­vi gra­vi per una de­ro­ga all’esi­gen­za del­la coa­bi­ta­zio­ne in par­ti­co­la­re gli ob­bli­ghi pro­fes­sio­na­li o una se­pa­ra­zio­ne tem­po­ra­nea a cau­sa di no­te­vo­li pro­ble­mi fa­mi­lia­ri.

Art. 77 Scioglimento della comunità familiare  

(art. 44 e 50 cpv. 1 lett. a e b LStrI)

1 Do­po lo scio­gli­men­to del ma­tri­mo­nio o del­la co­mu­ni­tà fa­mi­lia­re, il per­mes­so di di­mo­ra del co­niu­ge e dei fi­gli ri­la­scia­to nell’am­bi­to del ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re se­con­do l’ar­ti­co­lo 44 LStrI può es­se­re pro­ro­ga­to se:170

a.171
l’unio­ne co­niu­ga­le è du­ra­ta al­me­no tre an­ni e so­no sod­di­sfat­ti i cri­te­ri d’in­te­gra­zio­ne con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 58a ca­po­ver­so 1 LStrI; o
b.
gra­vi mo­ti­vi per­so­na­li ren­do­no ne­ces­sa­rio un ul­te­rio­re sog­gior­no in Sviz­ze­ra.

2 Sus­si­sto­no gra­vi mo­ti­vi per­so­na­li se­con­do il ca­po­ver­so 1 let­te­ra b se­gna­ta­men­te se il co­niu­ge è sta­to vit­ti­ma di vio­len­za nel ma­tri­mo­nio, se il ma­tri­mo­nio con­trat­to non è espres­sio­ne del­la li­be­ra vo­lon­tà di uno de­gli spo­si o se il rein­se­ri­men­to so­cia­le nel Pae­se d’ori­gi­ne ap­pa­re for­te­men­te com­pro­mes­so.172

3 Il ter­mi­ne per il ri­la­scio del per­mes­so di do­mi­ci­lio è ret­to dall’ar­ti­co­lo 34 LStrI.

4 Ai fi­ni del­la pro­ro­ga del per­mes­so di di­mo­ra con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 50 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a LStrI e al ca­po­ver­so 1 let­te­ra a del pre­sen­te ar­ti­co­lo, il ri­chie­den­te de­ve di­mo­stra­re di pos­se­de­re, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze ora­li del­la lin­gua na­zio­na­le par­la­ta nel luo­go di do­mi­ci­lio, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A1 del qua­dro di ri­fe­ri­men­to.173

5 Se è fat­ta va­le­re l’esi­sten­za di vio­len­za nel ma­tri­mo­nio se­con­do il ca­po­ver­so 1 let­te­ra b non­ché l’ar­ti­co­lo 50 ca­po­ver­so 2 LStrI, le com­pe­ten­ti au­to­ri­tà pos­so­no esi­ge­re una pro­va.

6 Co­me in­di­zi di vio­len­za co­niu­ga­le val­go­no in par­ti­co­la­re:

a.
i cer­ti­fi­ca­ti me­di­ci;
b.
i rap­por­ti di po­li­zia;
c.
le de­nun­ce pe­na­li;
d.174
i prov­ve­di­men­ti ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 28b CC175; o
e.
le cor­ri­spon­den­ti con­dan­ne pe­na­li.

6bis Nell’esa­me dei gra­vi mo­ti­vi per­so­na­li se­con­do il ca­po­ver­so 1 let­te­ra b e se­con­do l’ar­ti­co­lo 50 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b LStrI è te­nu­to con­to del­le in­di­ca­zio­ni e del­le in­for­ma­zio­ni di ser­vi­zi spe­cia­liz­za­ti.176

7 Le di­spo­si­zio­ni dei ca­po­ver­si 1–6bis so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia all’unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta di cop­pie omo­ses­sua­li.177

170 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

171 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

172 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 27 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 20131041).

173 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

174 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

175 RS 210

176 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 23 nov. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 20115855).

177 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 20115855).

Capitolo 6a: Criteri d’integrazione178

178 Introdotto dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 77a Inosservanza della sicurezza e dell’ordine pubblici  

(art. 58a cpv. 1 lett. a, 62 cpv. 1 lett. c e 63 cpv. 1 lett. b LStrI)

1 Vi è inos­ser­van­za del­la si­cu­rez­za e dell’or­di­ne pub­bli­ci in par­ti­co­la­re se l’in­te­res­sa­to:

a.
non ri­spet­ta di­spo­si­zio­ni di leg­ge e de­ci­sio­ni del­le au­to­ri­tà;
b.
te­me­ra­ria­men­te non adem­pie do­ve­ri di di­rit­to pub­bli­co o pri­va­to;
c.
ap­pro­va o in­co­rag­gia pub­bli­ca­men­te un cri­mi­ne con­tro la tran­quil­li­tà pub­bli­ca, un ge­no­ci­dio, un cri­mi­ne con­tro l’uma­ni­tà o un cri­mi­ne di guer­ra.

2 Vi è espo­si­zio­ne del­la si­cu­rez­za e dell’or­di­ne pub­bli­ci a pe­ri­co­lo, se sus­si­sto­no in­di­zi con­cre­ti che il sog­gior­no in Sviz­ze­ra dell’in­te­res­sa­to por­ti con no­te­vo­le pro­ba­bi­li­tà a un’inos­ser­van­za del­la si­cu­rez­za e dell’or­di­ne pub­bli­ci.

Art. 77b Minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera  

(art. 62 cpv. 1 lett. c e 63 cpv. 1 lett. b LStrI)

Una mi­nac­cia con­cre­ta per la si­cu­rez­za in­ter­na o ester­na del­la Sviz­ze­ra sus­si­ste quan­do è a re­pen­ta­glio un be­ne giu­ri­di­co im­por­tan­te, qua­le la vi­ta, l’in­te­gri­tà fi­si­ca o la li­ber­tà del­le per­so­ne op­pu­re l’esi­sten­za e il fun­zio­na­men­to del­lo Sta­to, poi­ché l’in­te­res­sa­to par­te­ci­pa, so­stie­ne, in­co­rag­gia o isti­ga ad at­ti­vi­tà nei set­to­ri di cui all’ar­ti­co­lo 6 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a nu­me­ri 1–5 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 25 set­tem­bre 2015179 sul­le at­ti­vi­tà in­for­ma­ti­ve o ad at­ti­vi­tà di cri­mi­na­li­tà or­ga­niz­za­ta.

179 RS 121

Art. 77c Rispetto dei valori della Costituzione federale  

(art. 58a cpv. 1 lett. b LStrI)

So­no con­si­de­ra­ti va­lo­ri del­la Co­sti­tu­zio­ne fe­de­ra­le se­gna­ta­men­te i se­guen­ti prin­ci­pi fon­da­men­ta­li, di­rit­ti fon­da­men­ta­li e ob­bli­ghi:

a.
i prin­ci­pi del­lo Sta­to di di­rit­to e l’or­di­na­men­to fon­da­to sul­la li­ber­tà e sul­la de­mo­cra­zia del­la Sviz­ze­ra;
b.
i di­rit­ti fon­da­men­ta­li qua­li la pa­ri­tà tra uo­mo e don­na, il di­rit­to al­la vi­ta e al­la li­ber­tà per­so­na­le, la li­ber­tà di cre­do e di co­scien­za e la li­ber­tà di espres­sio­ne;
c.
l’ob­bli­go di fre­quen­ta­re la scuo­la dell’ob­bli­go.
Art. 77d Competenze linguistiche e loro dimostrazione  

(art. 58a cpv. 1 lett. c LStrI)

1 Le com­pe­ten­ze lin­gui­sti­che in una lin­gua na­zio­na­le so­no con­si­de­ra­te di­mo­stra­te se lo stra­nie­ro:

a.
par­la e scri­ve det­ta lin­gua na­zio­na­le in quan­to lin­gua ma­dre;
b.
ha fre­quen­ta­to al­me­no tre an­ni la scuo­la dell’ob­bli­go in det­ta lin­gua na­zio­na­le;
c.
ha fre­quen­ta­to una for­ma­zio­ne di li­vel­lo se­con­da­rio II o ter­zia­rio in det­ta lin­gua na­zio­na­le; op­pu­re
d.
di­spo­ne di un cer­ti­fi­ca­to at­te­stan­te le per­ti­nen­ti com­pe­ten­ze lin­gui­sti­che in det­ta lin­gua na­zio­na­le, ba­sa­to su una pro­ce­du­ra di cer­ti­fi­ca­zio­ne lin­gui­sti­ca con­for­me agli stan­dard qua­li­ta­ti­vi ge­ne­ral­men­te ri­co­no­sciu­ti per i te­st lin­gui­sti­ci.

2 La SEM sup­por­ta i Can­to­ni nel ve­ri­fi­ca­re la di­mo­stra­zio­ne del­le com­pe­ten­ze lin­gui­sti­che se­con­do il ca­po­ver­so 2 let­te­ra d. Può de­man­da­re que­sto com­pi­to a ter­zi.

Art. 77e Partecipazione alla vita economica o acquisizione di una formazione  

(art. 58a cpv. 1 lett. d LStrI)

1 Par­te­ci­pa al­la vi­ta eco­no­mi­ca chi è in gra­do di man­te­ne­re sé stes­so e la sua fa­mi­glia e di os­se­quia­re le pro­prie ob­bli­ga­zio­ni ali­men­ta­ri con il suo red­di­to, il suo pa­tri­mo­nio o le pre­sta­zio­ni di ter­zi cui ha di­rit­to.

2 Ac­qui­si­sce una for­ma­zio­ne chi sta se­guen­do una for­ma­zio­ne o una for­ma­zio­ne con­ti­nua.

Art. 77f Considerazione delle circostanze personali  

(art. 58a cpv. 2 LStrI)

Nel va­lu­ta­re i cri­te­ri d’in­te­gra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 58a ca­po­ver­so 1 let­te­re c e d LStrI, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te con­si­de­ra de­bi­ta­men­te le cir­co­stan­ze per­so­na­li del­lo stra­nie­ro. È pos­si­bi­le de­ro­ga­re a det­ti cri­te­ri se lo stra­nie­ro non li può adem­pie­re o può far­lo so­lo con gran­di dif­fi­col­tà a cau­sa di:

a.
una di­sa­bi­li­tà fi­si­ca, men­ta­le o psi­chi­ca;
b.
una ma­lat­tia gra­ve o cro­ni­ca;
c.
al­tre gra­vi cir­co­stan­ze per­so­na­li, se­gna­ta­men­te per­ché:
1.
ha gran­di dif­fi­col­tà a im­pa­ra­re, leg­ge­re o scri­ve­re,
2.
è un la­vo­ra­to­re po­ve­ro,
3.
adem­pie ob­bli­ghi di as­si­sten­za.
Art. 77g Accordi d’integrazione e raccomandazioni per l’integrazione  

(art. 55a e 58b LStrI)

1 L’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne esa­mi­na ca­so per ca­so se, a fron­te di un bi­so­gno d’in­te­gra­zio­ne par­ti­co­la­re, si deb­ba sti­pu­la­re un ac­cor­do d’in­te­gra­zio­ne o for­mu­la­re una rac­co­man­da­zio­ne per l’in­te­gra­zio­ne. L’esi­sten­za di una co­mu­ni­ca­zio­ne con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 97 ca­po­ver­so 3 LstrI può es­se­re se­gno di un bi­so­gno d’in­te­gra­zio­ne par­ti­co­la­re.

2 Gli obiet­ti­vi e le mi­su­re og­get­to dell’ac­cor­do d’in­te­gra­zio­ne si fon­da­no sui cri­te­ri d’in­te­gra­zio­ne con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 58a ca­po­ver­so 1 LStrI. In que­sto con­te­sto oc­cor­re te­ne­re de­bi­to con­to del­le si­tua­zio­ni par­ti­co­la­ri (art. 58a cpv. 2 LStrI).

3 All’oc­cor­ren­za le au­to­ri­tà can­to­na­li com­pe­ten­ti as­si­cu­ra­no una con­su­len­za per l’at­tua­zio­ne dell’ac­cor­do d’in­te­gra­zio­ne. In que­sto con­te­sto col­la­bo­ra­no con i ser­vi­zi che fun­go­no da in­ter­lo­cu­to­ri can­to­na­li per le que­stio­ni ine­ren­ti all’in­te­gra­zio­ne (art. 4 OIn­tS180).

4 Se le au­to­ri­tà can­to­na­li com­pe­ten­ti nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne vin­co­la­no il ri­la­scio del per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o del per­mes­so di di­mo­ra op­pu­re la com­mu­ta­zio­ne (art. 62a) al­la sti­pu­la di un ac­cor­do d’in­te­gra­zio­ne, gli obiet­ti­vi e le mi­su­re ivi con­te­nu­ti so­no con­si­de­ra­ti con­di­zio­ni vin­co­lan­ti.

5 In ca­so di inos­ser­van­za dell’ac­cor­do d’in­te­gra­zio­ne, nel de­ci­de­re se pro­ro­ga­re o re­vo­ca­re il per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o il per­mes­so di di­mo­ra, oc­cor­re esa­mi­na­re se sus­si­ste un mo­ti­vo va­li­do per l’inos­ser­van­za. In as­sen­za di un mo­ti­vo va­li­do oc­cor­re pon­de­ra­re gli in­te­res­si pub­bli­ci e la si­tua­zio­ne per­so­na­le (art. 96 cpv. 1 LStrI).

Capitolo 7: Fine del soggiorno

Art. 78 Aiuto al ritorno e alla reintegrazione  

(art. 60 LStrI)

1 Lo sco­po dell’aiu­to al ri­tor­no e al­la rein­te­gra­zio­ne è la pro­mo­zio­ne del­le par­ten­ze vo­lon­ta­rie e ob­bli­ga­to­rie ver­so il Pae­se d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za o ver­so uno Sta­to ter­zo.

2 Gli ar­ti­co­li 62–78 dell’or­di­nan­za 2 sull’asi­lo dell’11 ago­sto 1999181 so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia.

Art. 79 Decadenza dei permessi  

(art. 61 LStrI)

1 I sog­gior­ni tem­po­ra­nei a sco­po di vi­si­ta, tu­ri­smo o af­fa­ri non in­ter­rom­po­no i ter­mi­ni di cui all’ar­ti­co­lo 61 ca­po­ver­so 2 LStrI.

2La do­man­da di man­te­ni­men­to del per­mes­so di do­mi­ci­lio dev’es­se­re pre­sen­ta­ta pri­ma del­lo sca­de­re del ter­mi­ne di sei me­si (art. 61 cpv. 2 LStrI).

Art. 80182  

182 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, con ef­fet­to dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 81 Divieto d’entrare in Svizzera  

(art. 67 LStrI)

Le au­to­ri­tà can­to­na­li pos­so­no chie­de­re al­la SEM di pro­nun­cia­re un di­vie­to d’en­tra­re in Sviz­ze­ra.

Capitolo 8: Obblighi di comunicare, assistenza amministrativa e trasmissione dei dati 183

183 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 82 Obblighi di comunicare in relazione a inchieste penali e sentenze di diritto civile e penale 184  

(art. 97 cpv. 3 lett. a e b LStrI)

1 Le au­to­ri­tà di po­li­zia, quel­le giu­di­zia­rie e quel­le pre­po­ste al­le in­chie­ste pe­na­li co­mu­ni­ca­no spon­ta­nea­men­te al­le au­to­ri­tà can­to­na­li del­la mi­gra­zio­ne l’av­vio e la so­spen­sio­ne di in­chie­ste pe­na­li, la car­ce­ra­zio­ne o la li­be­ra­zio­ne e le cor­ri­spon­den­ti sen­ten­ze di di­rit­to pe­na­le ri­guar­dan­ti gli stra­nie­ri.

2 Co­mu­ni­ca­no pa­ri­men­ti se uno stra­nie­ro con­trol­la­to sog­gior­na il­le­gal­men­te in Sviz­ze­ra.

184 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 82a Obblighi di comunicare in relazione allo stato civile 185  

(art. 97 cpv. 3 lett. c LStrI)

1 Le au­to­ri­tà di sta­to ci­vi­le e quel­le giu­di­zia­rie co­mu­ni­ca­no spon­ta­nea­men­te e in ogni ca­so al­le au­to­ri­tà can­to­na­li com­pe­ten­ti nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne i ma­tri­mo­ni, i di­nie­ghi a con­trar­re ma­tri­mo­nio, le di­chia­ra­zio­ni di nul­li­tà, le se­pa­ra­zio­ni e i di­vor­zi di stra­nie­ri.

2 Nel qua­dro di una co­mu­ni­ca­zio­ne se­con­do il ca­po­ver­so 1, le au­to­ri­tà coin­vol­te in­for­ma­no le au­to­ri­tà can­to­na­li com­pe­ten­ti nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne su fat­ti che pos­so­no in­di­ca­re un ma­tri­mo­nio con­trat­to abu­si­va­men­te per elu­de­re le pre­scri­zio­ni d’am­mis­sio­ne con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 51 LStrI. Ta­le ob­bli­go si ap­pli­ca an­che al­le rap­pre­sen­tan­ze sviz­ze­re all’este­ro.

3 I ca­po­ver­si 1 e 2 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia al­le unio­ni do­me­sti­che re­gi­stra­te di cop­pie omos­ses­sua­li.

185 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 82b Obblighi di comunicare in relazione al versamento di prestazioni dell’aiuto sociale 186  

(art. 97 cpv. 3 lett. d LStrI)

Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti per l’ero­ga­zio­ne di pre­sta­zio­ni dell’aiu­to so­cia­le co­mu­ni­ca­no spon­ta­nea­men­te al­le au­to­ri­tà can­to­na­li com­pe­ten­ti nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne il ver­sa­men­to di ta­li pre­sta­zio­ni a stra­nie­ri.

186 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 82c Obblighi di comunicare in relazione al servizio pubblico di collocamento e all’assicurazione contro la disoccupazione 187  

(art. 97 cpv. 3 lett. dbis LStrI)

1 Gli or­ga­ni d’ese­cu­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne co­mu­ni­ca­no spon­ta­nea­men­te al­le au­to­ri­tà can­to­na­li com­pe­ten­ti nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne il co­gno­me, i no­mi, la da­ta di na­sci­ta, la na­zio­na­li­tà e l’in­di­riz­zo de­gli stra­nie­ri men­zio­na­ti nel ca­po­ver­so 1bis:188

a.
che s’iscri­vo­no a un uf­fi­cio del la­vo­ro ai fi­ni del col­lo­ca­men­to du­ran­te il pri­mo an­no di sog­gior­no in Sviz­ze­ra;
b.
cui è ne­ga­to il di­rit­to al­le in­den­ni­tà di di­soc­cu­pa­zio­ne;
c.
per i qua­li non è ri­co­no­sciu­ta l’ido­nei­tà al col­lo­ca­men­to;
d.
il cui ver­sa­men­to del­le in­den­ni­tà di di­soc­cu­pa­zio­ne ter­mi­na.

1bis De­vo­no es­se­re co­mu­ni­ca­ti i da­ti di:

a.
cit­ta­di­ni di Sta­ti mem­bri dell’UE o dell’AELS;
b.
cit­ta­di­ni del Re­gno Uni­to rien­tran­ti nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ac­cor­do sui di­rit­ti ac­qui­si­ti189.190

2 Il ca­po­ver­so 1 non si ap­pli­ca se gli in­te­res­sa­ti pos­sie­do­no un per­mes­so di do­mi­ci­lio.

187 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

188 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

189 RS 0.142.113.672

190 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

Art. 82d Obblighi di comunicare in relazione al versamento di prestazioni complementari 191  

(art. 97 cpv. 3 lett. dter LStrI)

1 Gli or­ga­ni com­pe­ten­ti per la de­ter­mi­na­zio­ne e il ver­sa­men­to del­le pre­sta­zio­ni com­ple­men­ta­ri co­mu­ni­ca­no spon­ta­nea­men­te al­le au­to­ri­tà can­to­na­li com­pe­ten­ti nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne il ver­sa­men­to a uno stra­nie­ro del­le se­guen­ti pre­sta­zio­ni com­ple­men­ta­ri se­con­do l’ar­ti­co­lo 3 ca­po­ver­so 1 LPC192:

a.
le pre­sta­zio­ni com­ple­men­ta­ri an­nue;
b.
il rim­bor­so del­le spe­se di ma­lat­tia e d’in­va­li­di­tà nei ca­si di cui all’ar­ti­co­lo 14 ca­po­ver­so 6 LPC, se la som­ma to­ta­le rim­bor­sa­ta su­pe­ra i 6000 fran­chi per an­no ci­vi­le.

2 Oc­cor­re co­mu­ni­ca­re il co­gno­me, i no­mi, la da­ta di na­sci­ta, la na­zio­na­li­tà e l’in­di­riz­zo del­lo stra­nie­ro non­ché l’im­por­to del­la pre­sta­zio­ne com­ple­men­ta­re.

3 La co­mu­ni­ca­zio­ne de­ve av­ve­ni­re en­tro 20 gior­ni:

a.
dal pri­mo ver­sa­men­to men­si­le del­la pre­sta­zio­ne com­ple­men­ta­re an­nua;
b.
dal mo­men­to in cui vie­ne su­pe­ra­ta la som­ma to­ta­le rim­bor­sa­ta per le spe­se di ma­lat­tia e d’in­va­li­di­tà di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra b.

4 L’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne che sul­la ba­se dei da­ti ot­te­nu­ti de­ci­de di non pro­ro­ga­re o di re­vo­ca­re un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o un per­mes­so di di­mo­ra è te­nu­ta a in­for­mar­ne l’or­ga­no com­pe­ten­te per la de­ter­mi­na­zio­ne e il ver­sa­men­to del­la pre­sta­zio­ne com­ple­men­ta­re en­tro 20 gior­ni dal pas­sag­gio in giu­di­ca­to.

191 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

192 RS 831.30

Art. 82e Obblighi di comunicare in relazione a misure disciplinari di autorità scolastiche 193  

(art. 97 cpv. 3 lett. dqua­ter LStrI)

1 Le au­to­ri­tà sco­la­sti­che co­mu­ni­ca­no spon­ta­nea­men­te all’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne le de­ci­sio­ni con­cer­nen­ti so­spen­sio­ni de­fi­ni­ti­ve di stra­nie­ri dal­la fre­quen­za sco­la­sti­ca.

2 Il ca­po­ver­so 1 non si ap­pli­ca se l’al­lie­vo non sog­gior­na le­gal­men­te in Sviz­ze­ra.

193 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 82f Obblighi di comunicare in relazione a misure di protezione del figlio e dell’adulto 194  

(art. 97 cpv. 3 lett. dquin­quies LStrI)

1 Le AP­MA co­mu­ni­ca­no spon­ta­nea­men­te al­le au­to­ri­tà can­to­na­li com­pe­ten­ti nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne le mi­su­re di pro­te­zio­ne del fi­glio e dell’adul­to con­cer­nen­ti stra­nie­ri di cui le au­to­ri­tà can­to­na­li com­pe­ten­ti nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne ne­ces­si­ta­no per le lo­ro de­ci­sio­ni. Tra que­ste mi­su­re rien­tra­no in par­ti­co­la­re:

a.
le mi­su­re di pro­te­zio­ne del fi­glio di cui all’ar­ti­co­lo 308 CC195, se ri­guar­da­no le re­la­zio­ni per­so­na­li;
b.
le mi­su­re di pro­te­zio­ne del fi­glio di cui agli ar­ti­co­li 310–312 e 327a CC;
c.
le mi­su­re di pro­te­zio­ne dell’adul­to di cui agli ar­ti­co­li 394 ca­po­ver­so 2 e 398 CC.

2 Le au­to­ri­tà giu­di­zia­rie co­mu­ni­ca­no spon­ta­nea­men­te all’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne le mi­su­re di pro­te­zio­ne del fi­glio di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b da lo­ro or­di­na­te in una pro­ce­du­ra del di­rit­to di fa­mi­glia.

194 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

195 RS 210

Art. 82g Comunicazione di dati a uno Stato Dublino 196  

1 Nel qua­dro dell’ap­pli­ca­zio­ne de­gli Ac­cor­di di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Du­bli­no197, pri­ma del tra­sfe­ri­men­to di uno stra­nie­ro nel com­pe­ten­te Sta­to vin­co­la­to da uno di ta­li ac­cor­di (Sta­to Du­bli­no), la SEM tra­smet­te a det­to Sta­to i se­guen­ti da­ti:

a.
i da­ti per­so­na­li di cui all’al­le­ga­to VI del re­go­la­men­to (CE) n. 1560/2003198; e
b.
le in­for­ma­zio­ni ri­guar­dan­ti lo sta­to di sa­lu­te fi­si­ca e men­ta­le del­la per­so­na in­te­res­sa­ta con­for­me­men­te all’al­le­ga­to IX del re­go­la­men­to (CE) n. 1560/2003, qua­lo­ra ta­li in­for­ma­zio­ni sia­no ne­ces­sa­rie ai fi­ni dell’as­si­sten­za me­di­ca o del trat­ta­men­to me­di­co.

2 Le in­for­ma­zio­ni di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra b pos­so­no es­se­re tra­smes­se sol­tan­to tra pro­fes­sio­ni­sti sa­ni­ta­ri o per­so­ne sog­get­te a un cor­ri­spon­den­te se­gre­to pro­fes­sio­na­le e sol­tan­to con il con­sen­so espli­ci­to del­la per­so­na in­te­res­sa­ta o del suo rap­pre­sen­tan­te. Se, per mo­ti­vi fi­si­ci o giu­ri­di­ci, la per­so­na in­te­res­sa­ta non è in gra­do di da­re il pro­prio con­sen­so, le in­for­ma­zio­ni pos­so­no es­se­re tra­smes­se ec­ce­zio­nal­men­te sen­za con­sen­so espli­ci­to, qua­lo­ra la tu­te­la di in­te­res­si vi­ta­li del­la per­so­na in­te­res­sa­ta o di una ter­za per­so­na lo ri­chie­da.

3 La pro­ce­du­ra è ret­ta da­gli ar­ti­co­li 31 e 32 del re­go­la­men­to (UE) n. 604/2013199 e da­gli ar­ti­co­li 8 pa­ra­gra­fo 3 e 15a del re­go­la­men­to (CE) n. 1560/2003.

196 Ori­gi­na­rio art. 82a. In­tro­dot­to dal n. I 1 dell’O del 12 giu. 2005 sull’ade­gua­men­to di or­di­nan­ze in se­gui­to a in­no­va­zio­ni con­cer­nen­ti l’ac­quis di Du­bli­no/Eu­ro­dac, in vi­go­re dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1849).

197 Gli Acc. di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Du­bli­no so­no men­zio­na­ti nell’all. 4.

198 Re­go­la­men­to (CE) 1560/2003 del­la Com­mis­sio­ne, del 2 set. 2003, re­can­te mo­da­li­tà di ap­pli­ca­zio­ne del re­go­la­men­to (CE) n. 343/2003 del Con­si­glio che sta­bi­li­sce i cri­te­ri e i mec­ca­ni­smi di de­ter­mi­na­zio­ne del­lo Sta­to mem­bro com­pe­ten­te per l’esa­me di una do­man­da d’asi­lo pre­sen­ta­ta in uno de­gli Sta­ti mem­bri da un cit­ta­di­no di un Pae­se ter­zo, GU L 222 del 5.9.2003, pag. 3; mo­di­fi­ca­to da ul­ti­mo dal re­go­la­men­to di ese­cu­zio­ne (UE) n. 118/2014, GU L 39 dell’8.2.2014, pag. 1.

199 Re­go­la­men­to (UE) 604/2013 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, del 26 giu. 2013, che sta­bi­li­sce i cri­te­ri e i mec­ca­ni­smi di de­ter­mi­na­zio­ne del­lo Sta­to mem­bro com­pe­ten­te per l’esa­me di una do­man­da di pro­te­zio­ne in­ter­na­zio­na­le pre­sen­ta­ta in uno de­gli Sta­ti mem­bri da un cit­ta­di­no di un pae­se ter­zo o da un apo­li­de (ri­fu­sio­ne), nel­la ver­sio­ne del­la GU L 180 del 29.6.2013, pag. 31.

Capitolo 9: Decisione preliminare delle autorità cantonali preposte al mercato del lavoro e procedura d’approvazione

Art. 83 Decisione preliminare  

(art. 40 cpv. 2 LStrI)

1 Pri­ma del pri­mo ri­la­scio di un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o di un per­mes­so di di­mo­ra per l’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va, l’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te (art. 88 cpv. 1) de­ci­de se so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni:

a.
per l’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te o di­pen­den­te se­con­do gli ar­ti­co­li 18–25 LStrI;
b.
per la pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi tran­sfron­ta­lie­ra da par­te di una per­so­na o di una dit­ta con do­mi­ci­lio o se­de all’este­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 26 LStrI;
c.
per il pas­sag­gio a un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te da par­te di uno stra­nie­ro ti­to­la­re del per­mes­so di di­mo­ra se­con­do l’ar­ti­co­lo 38 ca­po­ver­so 3 LStrI.

2 Ta­le au­to­ri­tà de­ci­de pa­ri­men­ti se il per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta può es­se­re pro­ro­ga­to o rin­no­va­to non­ché, nel ca­so di uno stra­nie­ro ti­to­la­re del per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o di un ri­chie­den­te l’asi­lo, se la per­so­na in que­stio­ne può es­se­re au­to­riz­za­ta a cam­bia­re im­pie­go.200

3 La de­ci­sio­ne pre­li­mi­na­re del­le au­to­ri­tà can­to­na­li pre­po­ste al mer­ca­to del la­vo­ro può es­se­re vin­co­la­ta a con­di­zio­ni e one­ri, in par­ti­co­la­re per quan­to con­cer­ne il ti­po e la du­ra­ta di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va tem­po­ra­nea in Sviz­ze­ra.

4 D’in­te­sa con la SEM, in­ve­ce di de­ci­sio­ni nel sin­go­lo ca­so se­con­do il ca­po­ver­so 1 let­te­ra c e il ca­po­ver­so 2 può es­se­re con­ces­sa un’ap­pro­va­zio­ne ge­ne­ra­le per de­ter­mi­na­te ca­te­go­rie di stra­nie­ri e di do­man­de.

200 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 83a Riconoscimento delle decisioni di allontanamento estere 201  

1 Le au­to­ri­tà can­to­na­li del­la mi­gra­zio­ne im­pon­go­no sen­za for­ma­li­tà, in ba­se al­la di­ret­ti­va 2001/40/CE202, la par­ten­za dal­la Sviz­ze­ra, e se ne­ces­sa­rio il rin­vio coat­to, agli stra­nie­ri che so­no già sta­ti al­lon­ta­na­ti da uno Sta­to vin­co­la­to da­gli Ac­cor­di di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen203 per­ché non adem­pie­va­no le con­di­zio­ni d’en­tra­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 6 pa­ra­gra­fo 1 del co­di­ce fron­tie­re Schen­gen204.205

2 I Can­to­ni ve­ri­fi­ca­no se l’ese­cu­zio­ne dell’al­lon­ta­na­men­to nel­lo Sta­to d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za è an­co­ra am­mis­si­bi­le, ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­le e pos­si­bi­le ed ema­na­no una de­ci­sio­ne.

3 Le spe­se di ese­cu­zio­ne dell’al­lon­ta­na­men­to so­no rim­bor­sa­te con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 7 del­la di­ret­ti­va 2001/40/CE e al­la de­ci­sio­ne 2004/191/CE206. La SEM è l’or­ga­no di con­tat­to ai sen­si di det­ta de­ci­sio­ne.

201 In­tro­dot­to dal n. I 3 dell’O del 22 ott. 2008 (Schen­gen/Du­bli­no (RU 2008 5421). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 1 dell’O del 12 giu. 2005 sull’ade­gua­men­to di or­di­nan­ze in se­gui­to a in­no­va­zio­ni con­cer­nen­ti l’ac­quis di Du­bli­no/Eu­ro­dac, in vi­go­re dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1849).

202 Di­ret­ti­va 2001/40/CE del Con­si­glio, del 28 mag­gio 2001, re­la­ti­va al ri­co­no­sci­men­to re­ci­pro­co del­le de­ci­sio­ni di al­lon­ta­na­men­to dei cit­ta­di­ni di pae­si ter­zi, ver­sio­ne del­la GU L 149 del 2.6.2001, pag. 34.

203 Gli Acc. di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen so­no men­zio­na­ti nell’all. 3.

204 Re­go­la­men­to (UE) 2016/399 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, del 9 mar­zo 2016, che isti­tui­sce un co­di­ce co­mu­ni­ta­rio re­la­ti­vo al re­gi­me di at­tra­ver­sa­men­to del­le fron­tie­re da par­te del­le per­so­ne (co­di­ce fron­tie­re Schen­gen), ver­sio­ne del­la GU L 77 del 23.3.2016, pag. 1; mo­di­fi­ca­to dal re­go­la­men­to (UE) 2017/458, GU L 74 del 18.3.2017, pag. 1.

205 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. II dell’O del 5 apr. 2017, in vi­go­re dal 1° mag. 2017 (RU 2017 2549).

206 De­ci­sio­ne 2004/191/CE del Con­si­glio, del 23 feb. 2004, che de­fi­ni­sce i cri­te­ri e le mo­da­li­tà pra­ti­che per la com­pen­sa­zio­ne de­gli squi­li­bri fi­nan­zia­ri ri­sul­tan­ti dall’ap­pli­ca­zio­ne del­la di­ret­ti­va 2001/40/CE del Con­si­glio re­la­ti­va al ri­co­no­sci­men­to re­ci­pro­co del­le de­ci­sio­ni di al­lon­ta­na­men­to dei cit­ta­di­ni di pae­si ter­zi, ver­sio­ne del­la GU L 60 del 27.2.2004, pag. 55.

Art. 84 Validità della decisione preliminare  

La va­li­di­tà del­la de­ci­sio­ne pre­li­mi­na­re del­le au­to­ri­tà can­to­na­li pre­po­ste al mer­ca­to del la­vo­ro è di sei me­si. Può es­se­re pro­ro­ga­ta per mo­ti­vi im­por­tan­ti.

Art. 85 Permessi e decisioni preliminari soggetti ad approvazione 207  

(art. 30 cpv. 2 e 99 LStrI)

1 La SEM è com­pe­ten­te per l’ap­pro­va­zio­ne del ri­la­scio e del rin­no­vo dei per­mes­si di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta e di di­mo­ra, del ri­la­scio dei per­mes­si di do­mi­ci­lio non­ché del­le de­ci­sio­ni pre­li­mi­na­ri del­le au­to­ri­tà can­to­na­li pre­po­ste al mer­ca­to del la­vo­ro (art. 83).

2 Il DFGP de­ter­mi­na in un’or­di­nan­za i ca­si in cui i per­mes­si di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta, di di­mo­ra o di do­mi­ci­lio non­ché le de­ci­sio­ni pre­li­mi­na­ri del­le au­to­ri­tà pre­po­ste al mer­ca­to del la­vo­ro de­vo­no es­se­re sot­to­po­sti al­la pro­ce­du­ra d’ap­pro­va­zio­ne.208

3 L’au­to­ri­tà can­to­na­le del­la mi­gra­zio­ne (art. 88 cpv. 1) può sot­to­por­re al­la SEM per ap­pro­va­zio­ne una de­ci­sio­ne can­to­na­le af­fin­ché ve­ri­fi­chi se le con­di­zio­ni pre­vi­ste dal di­rit­to fe­de­ra­le so­no adem­piu­te.

207 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 12 ago. 2015, in vi­go­re dal 1° set. 2015 (RU 2015 2739).

208 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. II dell’O del 7 lug. 2016, in vi­go­re dal 1° ago. 2016 (RU 2016 2637).

Art. 86 Procedura d’approvazione  

1 La SEM può ne­ga­re l’ap­pro­va­zio­ne, li­mi­tar­la nel tem­po o vin­co­lar­la a con­di­zio­ni e one­ri.209

2 Ne­ga l’ap­pro­va­zio­ne:

a.
per il pri­mo ri­la­scio o per la pro­ro­ga di un per­mes­so, se le con­di­zio­ni d’am­mis­sio­ne non so­no adem­pi­te o se sus­si­ste un mo­ti­vo di re­vo­ca se­con­do l’ar­ti­co­lo 62 LStrI;
b.
per il ri­la­scio di un per­mes­so di do­mi­ci­lio, se le con­di­zio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 34 LStrI non so­no adem­pi­te;
c.
per la pro­ro­ga di un per­mes­so di di­mo­ra se:
1.
lo stra­nie­ro in que­stio­ne non ha il cen­tro dei suoi in­te­res­si in Sviz­ze­ra,
2.
le con­di­zio­ni d’am­mis­sio­ne non so­no più adem­pi­te,
3.
sus­si­ste un mo­ti­vo di re­vo­ca se­con­do l’ar­ti­co­lo 62 LStrI, o se
4.
lo stra­nie­ro in que­stio­ne non si at­tie­ne più al­lo sco­po del sog­gior­no in­di­ca­to nel­la pro­ce­du­ra d’esa­me del­la sua do­man­da, sen­za che sia sta­ta suc­ces­si­va­men­te au­to­riz­za­ta una mo­di­fi­ca di ta­le sco­po.

3 La SEM ri­la­scia un per­mes­so d’en­tra­ta (art. 5) se ha da­to l’ap­pro­va­zio­ne per il pri­mo ri­la­scio del per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o del per­mes­so di di­mo­ra. So­no fat­ti sal­vi i per­mes­si se­con­do l’ar­ti­co­lo 85 ca­po­ver­so 2.

4 L’ap­pro­va­zio­ne del­la SEM va­le an­che do­po un cam­bia­men­to di Can­to­ne.

5 La car­ta di sog­gior­no può es­se­re ri­la­scia­ta sol­tan­to do­po l’ap­pro­va­zio­ne da par­te del­la SEM.

209 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

Capitolo 10: Protezione dei dati

Art. 87 Rilevamento di dati per stabilire l’identità  

(art. 102 cpv. 2 LStrI)

1 Al­lo sco­po di ac­cer­ta­re e as­si­cu­ra­re l’iden­ti­tà di uno stra­nie­ro, le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti pos­so­no, nel con­te­sto dell’esa­me del­le con­di­zio­ni d’en­tra­ta in Sviz­ze­ra o di una pro­ce­du­ra nell’am­bi­to del di­rit­to in ma­te­ria di stra­nie­ri, ri­le­va­re i se­guen­ti da­ti bio­me­tri­ci:

a.
im­pron­te di­gi­ta­li;
b.
fo­to­gra­fie;
c.
pro­fi­li del DNA se­con­do l’ar­ti­co­lo 33 del­la leg­ge fe­de­ra­le dell’8 ot­to­bre 2004210 su­gli esa­mi ge­ne­ti­ci sull’es­se­re uma­no.

1bis I da­ti di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b pos­so­no es­se­re ri­le­va­ti al fi­ne del­la lo­ro re­gi­stra­zio­ne nel si­ste­ma au­to­ma­ti­co d’iden­ti­fi­ca­zio­ne del­le im­pron­te di­gi­ta­li (AFIS) dell’Uf­fi­cio fe­de­ra­le di po­li­zia, se lo stra­nie­ro in que­stio­ne:211

a.
cer­ti­fi­ca la sua iden­ti­tà con un do­cu­men­to d’iden­ti­tà o di viag­gio fal­so o fal­si­fi­ca­to;
b.
è il­le­ci­ta­men­te in pos­ses­so del do­cu­men­to d’iden­ti­tà o di viag­gio esi­bi­to;
c.
ri­fiu­ta o non è in gra­do di di­mo­stra­re la pro­pria iden­ti­tà;
d.
pre­sen­ta do­cu­men­ti fal­si o fal­si­fi­ca­ti;
e.
en­tra in Sviz­ze­ra o la­scia la Sviz­ze­ra il­le­gal­men­te o sog­gior­na il­le­gal­men­te in Sviz­ze­ra;
f.212
di­chia­ra di ave­re cam­bia­to co­gno­me;
g.213
non di­mo­stra che tut­te le con­di­zio­ni di in­gres­so di cui all’ar­ti­co­lo 6 pa­ra­gra­fo 1 del co­di­ce fron­tie­re Schen­gen214 so­no sod­di­sfat­te.215

1ter Al­lo sco­po di ac­cer­ta­re e as­si­cu­ra­re l’iden­ti­tà del­lo stra­nie­ro in que­stio­ne, le au­to­ri­tà di cui all’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 1 let­te­ra e dell’or­di­nan­za del 6 di­cem­bre 2013216 sul trat­ta­men­to dei da­ti se­gna­le­ti­ci di na­tu­ra bio­me­tri­ca pos­so­no far re­gi­stra­re i da­ti se­gna­le­ti­ci di na­tu­ra bio­me­tri­ca in AFIS.217

1qua­ter La SEM può au­to­riz­za­re un’au­to­ri­tà di cui all’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 1 let­te­ra h dell’or­di­nan­za del 6 di­cem­bre 2013 sul trat­ta­men­to dei da­ti se­gna­le­ti­ci di na­tu­ra bio­me­tri­ca (au­to­ri­tà com­mit­ten­te) a ese­gui­re con­fron­ti di da­ti in AFIS. L’au­to­ri­tà com­mit­ten­te pre­sen­ta pri­ma una ri­chie­sta scrit­ta al­la SEM in cui spie­ga la ne­ces­si­tà di ese­gui­re i con­fron­ti dei da­ti per adem­pie­re le sue man­sio­ni.218

1quin­quies Il ser­vi­zio com­pe­ten­te per la ge­stio­ne di AFIS inol­tra i ri­sul­ta­ti dei con­fron­ti ai sen­si del ca­po­ver­so 1qua­ter a un or­ga­no de­si­gna­to dal­la SEM d’in­te­sa con l’au­to­ri­tà com­mit­ten­te. Det­to or­ga­no pre­pa­ra i ri­sul­ta­ti dei con­fron­ti e li inol­tra all’au­to­ri­tà com­mit­ten­te.219

1se­xies I da­ti se­gna­le­ti­ci di na­tu­ra bio­me­tri­ca ri­le­va­ti dal­le au­to­ri­tà di cui all’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 1 let­te­ra h dell’or­di­nan­za del 6 di­cem­bre 2013 sul trat­ta­men­to dei da­ti se­gna­le­ti­ci di na­tu­ra bio­me­tri­ca non so­no re­gi­stra­ti in AFIS.220

2 La tra­smis­sio­ne e la re­gi­stra­zio­ne del­le im­pron­te di­gi­ta­li, non­ché il trat­ta­men­to dei da­ti per­so­na­li cor­ri­spon­den­ti so­no ef­fet­tua­ti con­for­me­men­te all’or­di­nan­za del 6 di­cem­bre 2013 sul trat­ta­men­to dei da­ti se­gna­le­ti­ci di na­tu­ra bio­me­tri­ca. Le im­pron­te di­gi­ta­li so­no can­cel­la­te due an­ni do­po il ri­le­va­men­to se­gna­le­ti­co.221

3 Il trat­ta­men­to, la co­mu­ni­ca­zio­ne e la re­gi­stra­zio­ne dei da­ti non­ché la lo­ro si­cu­rez­za so­no ret­ti dal­le per­ti­nen­ti di­spo­si­zio­ni dell’or­di­nan­za del 12 apri­le 2006222 con­cer­nen­te il si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne cen­tra­le sul­la mi­gra­zio­ne (or­di­nan­za SI­MIC), in par­ti­co­la­re da­gli ar­ti­co­li 2, 4, 9, 11, non­ché 16–19 dell’or­di­nan­za SI­MIC.

4 L’im­ma­gi­ne del vol­to e le due im­pron­te di­gi­ta­li di cui all’ar­ti­co­lo 71c so­no uti­liz­za­te per il ri­la­scio di una car­ta di sog­gior­no con­for­me­men­te al re­go­la­men­to (CE) n. 1030/2002223. L’ac­ces­so a ta­li da­ti è di­sci­pli­na­to dall’or­di­nan­za SI­MIC (al­le­ga­to 1).224

5 I da­ti di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b pos­so­no es­se­re ri­le­va­ti si­ste­ma­ti­ca­men­te ai fi­ni del­la lo­ro re­gi­stra­zio­ne in AFIS per le ca­te­go­rie di per­so­ne se­guen­ti:

a.
i ri­chie­den­ti un vi­sto C o D ti­to­la­ri di do­cu­men­ti di viag­gio in ca­so di dub­bio fon­da­to ri­guar­do al­la lo­ro iden­ti­tà;
b.
i ri­chie­den­ti un vi­sto D che fan­no va­le­re il ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re in Sviz­ze­ra;
c.
i ri­chie­den­ti un vi­sto D per mo­ti­vi uma­ni­ta­ri ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 2 dell’or­di­nan­za del 15 ago­sto 2018225 con­cer­nen­te l’en­tra­ta e il ri­la­scio del vi­sto.226

210 RS 810.12

211 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 feb. 2020, in vi­go­re dal 1° apr. 2020 (RU 2020 883).

212 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 19 feb. 2020, in vi­go­re dal 1° apr. 2020 (RU 2020 883).

213 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 19 feb. 2020, in vi­go­re dal 1° apr. 2020 (RU 2020 883).

214 Re­go­la­men­to (UE) 2016/399 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, del 9 mar­zo 2016, che isti­tui­sce un co­di­ce unio­na­le re­la­ti­vo al re­gi­me di at­tra­ver­sa­men­to del­le fron­tie­re da par­te del­le per­so­ne (co­di­ce fron­tie­re Schen­gen), GU L 77 del 23.3.2016, pag. 1; mo­di­fi­ca­to da ul­ti­mo dal re­go­la­men­to (UE) 2017/458, GU L 74 del 18.3.2017, p. 1.

215 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 dell’O del 6 dic. 2013 sul trat­ta­men­to dei da­ti se­gna­le­ti­ci di na­tu­ra bio­me­tri­ca, in vi­go­re dal 1° set. 2014 (RU 2014 163).

216 RS 361.3

217 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 dell’O del 6 dic. 2013 sul trat­ta­men­to dei da­ti se­gna­le­ti­ci di na­tu­ra bio­me­tri­ca, in vi­go­re dal 1° set. 2014 (RU 2014 163).

218 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 dell’O del 6 dic. 2013 sul trat­ta­men­to dei da­ti se­gna­le­ti­ci di na­tu­ra bio­me­tri­ca, in vi­go­re dal 1° set. 2014 (RU 2014 163).

219 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 dell’O del 6 dic. 2013 sul trat­ta­men­to dei da­ti se­gna­le­ti­ci di na­tu­ra bio­me­tri­ca (RU 2014 163). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 15 set. 2018 (RU 20183085).

220 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 dell’O del 6 dic. 2013 sul trat­ta­men­to dei da­ti se­gna­le­ti­ci di na­tu­ra bio­me­tri­ca, in vi­go­re dal 1° set. 2014 (RU 2014 163).

221 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 nov. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4441).

222 RS 142.513

223 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 71c.

224 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 17 dic. 2010 (RU2011 99). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 1 dell’O del 12 giu. 2005 sull’ade­gua­men­to di or­di­nan­ze in se­gui­to a in­no­va­zio­ni con­cer­nen­ti l’ac­quis di Du­bli­no/Eu­ro­dac, in vi­go­re dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1849).

225 RS 142.204

226 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 feb. 2020, in vi­go­re dal 1° apr. 2020 (RU 2020 883).

Capitolo 10a: Eurodac227

227 Introdotta dal n. I 1 dell’O del 12 giu. 2015 sull’adeguamento di ordinanze in seguito a innovazioni concernenti l’acquis di Dublino/Eurodac, in vigore dal 20 lug. 2015 (RU 2015 1849).

Art. 87a Esperto in dattiloscopia  

(art. 111i LStrI)

1 Nel qua­dro del­le con­sul­ta­zio­ni Eu­ro­dac se­con­do l’ar­ti­co­lo 111i ca­po­ver­so 6 LStrI, la ve­ri­fi­ca del­le im­pron­te di­gi­ta­li è af­fi­da­ta a un esper­to dei Ser­vi­zi AFIS DNA del­l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le di po­li­zia con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 102ater LA­si.

2 La pro­ce­du­ra è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 11 dell’or­di­nan­za 3 dell’11 ago­sto 1999228 sul­l’asi­lo (OA­si 3). L’esper­to tra­smet­te il ri­sul­ta­to del­la pro­pria ve­ri­fi­ca al­la SEM, non­ché ai ser­vi­zi (Cor­po guar­die di con­fi­ne, po­li­zie can­to­na­li e co­mu­na­li) che han­no pro­ce­du­to al con­fron­to Eu­ro­dac.

Art. 87b Diritto d’accesso e diritto di rettifica o di cancellazione dei dati Eurodac  

La pro­ce­du­ra re­la­ti­va all’eser­ci­zio del di­rit­to d’ac­ces­so e del di­rit­to di ret­ti­fi­ca o di can­cel­la­zio­ne dei da­ti Eu­ro­dac è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 11a OA­si 3229.

Art. 87c Responsabilità in relazione con la gestione di Eurodac  

La re­spon­sa­bi­li­tà in ca­so di dan­ni in re­la­zio­ne con la ge­stio­ne di Eu­ro­dac è ret­ta dal­la leg­ge del 14 mar­zo 1958230 sul­la re­spon­sa­bi­li­tà, in par­ti­co­la­re da­gli ar­ti­co­li 19a–19c, che si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia.

Art. 87d Vigilanza sul trattamento dei dati Eurodac e sicurezza dei dati  

Gli ar­ti­co­li 11c e 12OA­si 3231 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia al­la vi­gi­lan­za sul trat­ta­men­to dei da­ti Eu­ro­dac e al­la si­cu­rez­za dei da­ti.

Capitolo 11: Competenze, comunicazioni e termini

Art. 88 Autorità competenti per l’esecuzione  

1 I Can­to­ni de­si­gna­no le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti per l’ese­cu­zio­ne del­la LStrI e del­le re­la­ti­ve or­di­nan­ze d’ese­cu­zio­ne nell’am­bi­to di com­pe­ten­za can­to­na­le.

2 La SEM è com­pe­ten­te per tut­ti i com­pi­ti d’ese­cu­zio­ne del­la LStrI e del­le re­la­ti­ve or­di­nan­ze d’ese­cu­zio­ne che non so­no sta­ti as­se­gna­ti né a un’au­to­ri­tà can­to­na­le né a un’al­tra au­to­ri­tà fe­de­ra­le.

Art. 88a Situazione particolare dei minorenni non accompagnati 232  

(art. 64 cpv. 4 e 5 e 64a cpv. 3bis LStrI)

1 Nel qua­dro del­la pro­ce­du­ra di al­lon­ta­na­men­to può es­se­re chia­ri­to, fa­cen­do ca­po a me­to­di scien­ti­fi­ci, se l’età in­di­ca­ta dal­la per­so­na in­te­res­sa­ta cor­ri­spon­de all’età ef­fet­ti­va.

2 Per il mi­no­ren­ne non ac­com­pa­gna­to, se non è pos­si­bi­le de­si­gna­re su­bi­to un cu­ra­to­re o un tu­to­re, l’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te no­mi­na im­me­dia­ta­men­te una per­so­na di fi­du­cia con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 64 ca­po­ver­so 4 o all’ar­ti­co­lo 64a ca­po­ver­so 3bis LStrI per la du­ra­ta del­la pro­ce­du­ra d’al­lon­ta­na­men­to, ma al mas­si­mo fi­no al­la no­mi­na di un cu­ra­to­re o di un tu­to­re op­pu­re fi­no al rag­giun­gi­men­to del­la mag­gio­re età.

3 La per­so­na di fi­du­cia de­ve di­spor­re di co­no­scen­ze del di­rit­to in ma­te­ria di stra­nie­ri e del di­rit­to con­cer­nen­te la pro­ce­du­ra Du­bli­no. Ac­com­pa­gna e so­stie­ne il mi­no­ren­ne non ac­com­pa­gna­to nel­la pro­ce­du­ra di al­lon­ta­na­men­to, com­pre­se le pro­ce­du­re con­cer­nen­ti mi­su­re coer­ci­ti­ve or­di­na­te se­con­do gli ar­ti­co­li 73–81 LStrI.

4 Es­sa adem­pie se­gna­ta­men­te i com­pi­ti se­guen­ti:

a.
con­su­len­za nel qua­dro del­la pro­ce­du­ra di al­lon­ta­na­men­to e del­la pro­ce­du­ra con­cer­nen­te l’ado­zio­ne di mi­su­re coer­ci­ti­ve;
b.
so­ste­gno nell’in­di­ca­zio­ne e ac­qui­si­zio­ne di mez­zi di pro­va;
c.
as­si­sten­za in par­ti­co­la­re nei con­tat­ti con le au­to­ri­tà e con le isti­tu­zio­ni sa­ni­ta­rie.

5 Qua­lo­ra sia no­mi­na­ta una per­so­na di fi­du­cia o sia­no or­di­na­te mi­su­re tu­to­rie, la com­pe­ten­te au­to­ri­tà can­to­na­le ne in­for­ma sen­za in­du­gio le al­tre au­to­ri­tà can­to­na­li e fe­de­ra­li che par­te­ci­pa­no al­la pro­ce­du­ra, non­ché il mi­no­ren­ne.

6Le per­so­ne in­ca­ri­ca­te dell’au­di­zio­ne di mi­no­ren­ni de­vo­no te­ne­re con­to de­gli aspet­ti spe­ci­fi­ci del­la mi­no­re età.

232 In­tro­dot­to dal n. I 1 dell’O del 12 giu. 2015 sull’ade­gua­men­to di or­di­nan­ze in se­gui­to a in­no­va­zio­ni con­cer­nen­ti l’ac­quis di Du­bli­no/Eu­ro­dac, in vi­go­re dal 20 lug. 2015 (RU 2015 1849).

Art. 89 Istruzioni della SEM  

La SEM ema­na le istru­zio­ni ne­ces­sa­rie per l’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te or­di­nan­za.

Art. 89a Comunicazione di dati personali a uno Stato non vincolato da nessuno degli Accordi di associazione alla normativa di Schengen 233  

È da­ta una pro­te­zio­ne ade­gua­ta del­lo stra­nie­ro in que­stio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 102c ca­po­ver­so 3 LA­si se so­no for­ni­te ga­ran­zie suf­fi­cien­ti, ri­sul­tan­ti se­gna­ta­men­te dal­le clau­so­le con­trat­tua­li, sui pun­ti se­guen­ti:

a.
i prin­ci­pi del­la le­git­ti­mi­tà e del­la buo­na fe­de nel trat­ta­men­to dei da­ti non­ché dell’esat­tez­za dei da­ti so­no ri­spet­ta­ti;
b.
lo sco­po del­la co­mu­ni­ca­zio­ne è chia­ra­men­te sta­bi­li­to;
c.
i da­ti so­no trat­ta­ti so­lo fin­tan­to che ne­ces­sa­rio al­lo sco­po del­la co­mu­ni­ca­zio­ne;
d.
le au­to­ri­tà au­to­riz­za­te a trat­ta­re i da­ti so­no chia­ra­men­te de­si­gna­te;
e.
la tra­smis­sio­ne dei da­ti ad al­tri Sta­ti che non ga­ran­ti­sco­no un ade­gua­to li­vel­lo di pro­te­zio­ne è vie­ta­ta;
f.
la con­ser­va­zio­ne e la can­cel­la­zio­ne dei da­ti so­no chia­ra­men­te di­sci­pli­na­te;
g.
lo stra­nie­ro in que­stio­ne ha un di­rit­to di ret­ti­fi­ca dei da­ti ine­sat­ti;
h.
lo stra­nie­ro in que­stio­ne è in­for­ma­to sul trat­ta­men­to dei suoi da­ti per­so­na­li non­ché sul­le re­la­ti­ve con­di­zio­ni;
i.
lo stra­nie­ro in que­stio­ne ha il di­rit­to di es­se­re in­for­ma­to sui da­ti che lo ri­guar­da­no;
j.
la si­cu­rez­za dei da­ti è ga­ran­ti­ta;
k.
lo stra­nie­ro in que­stio­ne ha il di­rit­to di fa­re ap­pel­lo a un’au­to­ri­tà in­di­pen­den­te se ri­tie­ne che il trat­ta­men­to dei suoi da­ti sia il­le­ci­to.

233 In­tro­dot­to dal n. I 3 dell’O del 22 ott. 2008, in vi­go­re dal 12 dic. 2008 (RU 2008 5421).

Art. 90 Calcolo dei termini  

Nel cal­co­lo dei ter­mi­ni di no­ti­fi­ca­zio­ne è com­pu­ta­to il gior­no dell’ar­ri­vo in Sviz­ze­ra.

Capitolo 11a: Disposizioni penali234

234 Introdotto dal n. I dell’O del 12 dic. 2008, in vigore dal 1° gen. 2009 (RU 2008 6273).

(art. 120 cpv. 2 LStrI)

Art. 90a235  

È pu­ni­to con la mul­ta fi­no a 1000 fran­chi chiun­que, in­ten­zio­nal­men­te o per ne­gli­gen­za, vio­la:

a.
l’ob­bli­go di no­ti­fi­ca­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 13a;
b.
l’ob­bli­go di pre­sen­ta­re o con­se­gna­re la car­ta di sog­gior­no se­con­do gli ar­ti­co­li 63 o 72.

235 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 20 set. 2019, in vi­go­re dal 1° nov. 2019 (RU 20193041).

Capitolo 12: Disposizioni finali

Art. 91 Diritto previgente: abrogazione  

Le se­guen­ti or­di­nan­ze so­no abro­ga­te:

1.
l’or­di­nan­za d’ese­cu­zio­ne del 1° mar­zo 1949236 del­la leg­ge fe­de­ra­le con­cer­nen­te la di­mo­ra e il do­mi­ci­lio de­gli stra­nie­ri;
2.
l’or­di­nan­za del 20 apri­le 1983237 con­cer­nen­te la pro­ce­du­ra di ap­pro­va­zio­ne nel di­rit­to in ma­te­ria di stra­nie­ri;
3.
l’or­di­nan­za del 20 gen­na­io 1971238 con­cer­nen­te la no­ti­fi­ca­zio­ne de­gli stra­nie­ri par­ten­ti;
4.
l’or­di­nan­za del 19 gen­na­io 1965239 con­cer­nen­te l’as­si­cu­ra­zio­ne d’un per­mes­so di di­mo­ra per l’as­sun­zio­ne d’im­pie­go;
5.
l’or­di­nan­za del 6 ot­to­bre 1986240 che li­mi­ta l’ef­fet­ti­vo de­gli stra­nie­ri.

236 [RU 1949 233, 1980 1730art. 16, 1983 534, 1986 1791art. 57 cpv. 2, 1987 1669art. 13 n. 2, 1989 2234art. 57 cpv. 2, 1996 2243n. I 31, 2006 965all. n. 2 4705 n. II 2]

237 [RU 1983 535, 1986 1482, 1996 2243n. I 32, 1998 846, 2002 1769n. III 2, 2006 1945all. 3 n.1]

238 [RU 1971 69, 1996 2243n. I 33]

239 [RU 1965 62, 1996 2243n. I 34, 2002 1741art. 35 n. 1]

240 [RU 1986 1791, 1987 5181334, 1989 2234, 1990 1720, 1991 2236, 1992 2040, 1993 14602944, 1994 2310, 1995 48695243, 1997 2410, 1998 8602726, 2002 176935714167n. II, 2004 4389 5397, 2005 4841, 2006 1945all. 3 n. 12 4705 n. II 87 4739 n. I 4 4869 n. I 6, 2007 4967]

Art. 91a241  

241 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 18 giu. 2008 (RU 2008 2737). Abro­ga­to dall’all. n. 1 dell’O del 21 dic. 2016, con ef­fet­to dal 1° gen. 2017 (RU 20165113).

Art. 91b242  

242 In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’8 dic. 2017 (RU 2018741). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, con ef­fet­to dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 91c Disposizione transitoria della modifica del 15 agosto 2018 243  

1 Fi­no al 1° gen­na­io 2020 le com­pe­ten­ze lin­gui­sti­che se­con­do l’ar­ti­co­lo 77d ca­po­ver­so 1 let­te­ra d si con­si­de­ra­no di­mo­stra­te an­che se lo stra­nie­ro di­spo­ne di un cer­ti­fi­ca­to lin­gui­sti­co ba­sa­to su una pro­ce­du­ra di cer­ti­fi­ca­zio­ne lin­gui­sti­ca non con­for­me agli stan­dard qua­li­ta­ti­vi ge­ne­ral­men­te ri­co­no­sciu­ti per i te­st lin­gui­sti­ci. Que­sto pe­rio­do tran­si­to­rio non si ap­pli­ca a con­su­len­ti e in­se­gnan­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 22a.

2 Se dal 1° gen­na­io 2020 non so­no pre­sen­ti suf­fi­cien­ti pro­ce­du­re di cer­ti­fi­ca­zio­ne lin­gui­sti­ca con­for­mi agli stan­dard qua­li­ta­ti­vi ge­ne­ral­men­te ri­co­no­sciu­ti per i te­st lin­gui­sti­ci, il DFGP può pro­lun­ga­re il pe­rio­do tran­si­to­rio per un mas­si­mo di tre an­ni mo­di­fi­can­do il pa­ra­gra­fo 1.

3 Se le pre­sta­zio­ni com­ple­men­ta­ri con­ces­se pri­ma del 1° gen­na­io 2019 che fi­no a ta­le da­ta non sot­to­sta­va­no all’ob­bli­go di co­mu­ni­ca­re con­ti­nua­no a es­se­re ero­ga­te, es­se so­no pa­ri­men­ti sog­get­te all’ob­bli­go di co­mu­ni­ca­re se­con­do l’ar­ti­co­lo 82b. La co­mu­ni­ca­zio­ne de­ve av­ve­ni­re en­tro il 1° lu­glio 2019.

4 Se le pre­sta­zio­ni com­ple­men­ta­ri con­ces­se con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 3 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a LPC244 pri­ma del 1° gen­na­io 2019 con­ti­nua­no a es­se­re ero­ga­te, es­se so­no pa­ri­men­ti sog­get­te all’ob­bli­go di co­mu­ni­ca­re se­con­do l’ar­ti­co­lo 82d. La co­mu­ni­ca­zio­ne de­ve av­ve­ni­re en­tro il 1° lu­glio 2019.

243 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

244 RS 831.30

Art. 91d Disposizione transitoria della modifica del 22 marzo 2019 245  

I cit­ta­di­ni del Re­gno Uni­to rien­tran­ti nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ac­cor­do sui di­rit­ti ac­qui­si­ti246 che all’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te mo­di­fi­ca di­spon­go­no di una car­ta di sog­gior­no non bio­me­tri­ca con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 71b pos­so­no con­ser­va­re la lo­ro car­ta di sog­gior­no fi­no al­la sca­den­za del­la sua du­ra­ta di va­li­di­tà se non si ren­de ne­ces­sa­rio il ri­la­scio di una nuo­va car­ta di sog­gior­no, se­gna­ta­men­te a cau­sa di mo­di­fi­che del­la stes­sa.

245 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

246 RS 0.142.113.672

Art. 92 Entrata in vigore  

La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° gen­na­io 2008.

Allegato 1 247

247 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 24 nov. 2021, in vigore dal 1° gen. 2022 (RU 2021841).

((art. 19−19b)

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