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Ordinanza
sull’ammissione, il soggiorno e l’attività lucrativa
(OASA)

Il Consiglio federale svizzero,

vista la legge federale del 16 dicembre 20051 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI);
visto l’articolo 119 della legge federale del 26 giugno 19982 sull’asilo (LAsi),3

ordina:

1 RS 142.20

2 RS 142.31

3 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Capitolo 1: Campo d’applicazione e definizioni 4

4 Nuovo testo giusta il n. I 3 dell’O del 22 ott. 2008 (Schengen/Dublino), in vigore dal 12 dic. 2008 (RU 2008 5421).

Art. 1 Campo d’applicazione 5  

1 La pre­sen­te or­di­nan­za si ap­pli­ca in quan­to gli Ac­cor­di di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen e Du­bli­no non pre­ve­da­no di­spo­si­zio­ni de­ro­ga­to­rie.6

2 Gli Ac­cor­di di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen so­no men­zio­na­ti nell’al­le­ga­to 3.

3 Gli Ac­cor­di di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Du­bli­no so­no men­zio­na­ti nell’al­le­ga­to 4.7

5 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 3 dell’O del 22 ott. 2008 (Schen­gen/Du­bli­no), in vi­go­re dal 12 dic. 2008 (RU 2008 5421).

6 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 1 dell’O del 12 giu. 2005 sull’ade­gua­men­to di or­di­nan­ze in se­gui­to a in­no­va­zio­ni con­cer­nen­ti l’ac­quis di Du­bli­no/Eu­ro­dac, in vi­go­re dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1849).

7 In­tro­dot­to dal n. I 1 dell’O del 12 giu. 2005 sull’ade­gua­men­to di or­di­nan­ze in se­gui­to a in­no­va­zio­ni con­cer­nen­ti l’ac­quis di Du­bli­no/Eu­ro­dac, in vi­go­re dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1849).

Art. 1a Attività lucrativa dipendente 8  

(art. 11 cpv. 2 LStrI9)

1 È con­si­de­ra­ta at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va di­pen­den­te qual­sia­si at­ti­vi­tà svol­ta per un da­to­re di la­vo­ro con se­de in Sviz­ze­ra o all’este­ro, in­di­pen­den­te­men­te dal fat­to che il sa­la­rio sia pa­ga­to in Sviz­ze­ra o all’este­ro e che l’at­ti­vi­tà sia eser­ci­ta­ta a ore, a gior­na­te o a ti­to­lo tem­po­ra­neo.

2 È con­si­de­ra­ta at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va di­pen­den­te in par­ti­co­la­re an­che l’at­ti­vi­tà di ap­pren­di­sta, pra­ti­can­te, vo­lon­ta­rio, spor­ti­vo, as­si­sten­te so­cia­le, mis­sio­na­rio, con­su­len­te re­li­gio­so, ar­ti­sta e im­pie­ga­to al­la pa­ri.10

8 In­tro­dot­to dal n. I 3 dell’O del 22 ott. 2008 (Schen­gen/Du­bli­no), in vi­go­re dal 12 dic. 2008 (RU 2008 5421).

9 Nuo­va espres­sio­ne giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173). Di det­ta mod. é te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

10 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 12 dic. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 6273, 2009 349).

Art. 2 Attività lucrativa indipendente  

1 È con­si­de­ra­ta at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te l’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà nell’am­bi­to di un’or­ga­niz­za­zio­ne pro­pria, scel­ta li­be­ra­men­te, fi­na­liz­za­ta al con­se­gui­men­to di un red­di­to, sog­get­ta al­le pro­prie istru­zio­ni e che as­su­me es­sa stes­sa i ri­schi im­pren­di­to­ria­li. Ta­le or­ga­niz­za­zio­ne scel­ta li­be­ra­men­te si pre­sen­ta este­rior­men­te co­me un’azien­da di com­mer­cio, di fab­bri­ca­zio­ne, di ser­vi­zi, ar­ti­gia­na­le o di al­tro ti­po.

2 È con­si­de­ra­ta at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te an­che l’eser­ci­zio di una pro­fes­sio­ne li­be­ra­le co­me quel­la del me­di­co, dell’av­vo­ca­to o del fi­du­cia­rio.

Art. 3 Prestazione di servizi transfrontaliera  

È con­si­de­ra­ta pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi tran­sfron­ta­lie­ra l’eser­ci­zio li­mi­ta­to nel tem­po di una pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi in Sviz­ze­ra, nell’am­bi­to di un rap­por­to con­trat­tua­le, da par­te di una per­so­na o di una dit­ta con do­mi­ci­lio o se­de all’este­ro.

Art. 4 Decisione sulla nozione di attività lucrativa  

1 Il ser­vi­zio che se­con­do il di­rit­to can­to­na­le è com­pe­ten­te per l’am­mis­sio­ne sul mer­ca­to del la­vo­ro de­ci­de se l’at­ti­vi­tà di uno stra­nie­ro è lu­cra­ti­va ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 11 ca­po­ver­so 2 LStrI.

2 I ca­si dub­bi van­no sot­to­po­sti, per de­ci­sio­ne, al­la Se­gre­te­ria di Sta­to del­la mi­gra­zio­ne (SEM)11.

11 La de­si­gna­zio­ne dell’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va è sta­ta adat­ta­ta in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (RU 20044937), con ef­fet­to dal 1° gen. 2015. Di det­ta mod. è te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

Capitolo 2: Procedura di notificazione e procedura di permesso

Sezione 1: Disposizioni generali sulla procedura

Art. 5 Permesso d’entrata 12  

Se la do­man­da per un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o per un per­mes­so di di­mo­ra in vi­sta di svol­ge­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va è ac­col­ta e il ri­chie­den­te si tro­va an­co­ra all’este­ro, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te au­to­riz­za la rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra all’este­ro a ri­la­scia­re il vi­sto. Se il vi­sto non è ob­bli­ga­to­rio, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te ri­la­scia, su do­man­da, l’as­si­cu­ra­zio­ne di un ta­le per­mes­so.

12 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 3 dell’O del 22 ott. 2008 (Schen­gen/Du­bli­no), in vi­go­re dal 12 dic. 2008 (RU 2008 5421).

Art. 6 Procedura di permesso  

1 Le con­di­zio­ni d’am­mis­sio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 17 ca­po­ver­so 2 LStrI so­no ma­ni­fe­sta­men­te adem­pi­te in par­ti­co­la­re quan­do i do­cu­men­ti pre­sen­ta­ti giu­sti­fi­ca­no una pre­te­sa le­ga­le o di di­rit­to in­ter­na­zio­na­le pub­bli­co al ri­la­scio di un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o di un per­mes­so di di­mo­ra, quan­do non sus­si­sto­no mo­ti­vi di re­vo­ca ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 62 LStrI e quan­do lo stra­nie­ro in que­stio­ne ri­spet­ta l’ob­bli­go di col­la­bo­ra­re ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 90 LStrI.

2 Me­ri at­ti co­me l’av­vio di pro­ce­du­re di di­rit­to ma­tri­mo­nia­le e fa­mi­lia­re, la sco­la­riz­za­zio­ne dei fi­gli, l’ac­qui­sto di un im­mo­bi­le, l’af­fit­to di un’abi­ta­zio­ne, la sti­pu­la­zio­ne di un con­trat­to di la­vo­ro, la fon­da­zio­ne di un’azien­da o la par­te­ci­pa­zio­ne a un’azien­da non pos­so­no giu­sti­fi­ca­re pre­te­se in re­la­zio­ne con la pro­ce­du­ra di per­mes­so.

Art. 7 Permessi per l’esercizio di una professione  

Il per­mes­so del­la po­li­zia del com­mer­cio o quel­lo del­la po­li­zia sa­ni­ta­ria o i per­mes­si ana­lo­ghi che au­to­riz­za­no lo stra­nie­ro a eser­ci­ta­re una pro­fes­sio­ne non so­sti­tui­sco­no il ne­ces­sa­rio per­mes­so del di­rit­to in ma­te­ria di stra­nie­ri per l’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va. In man­can­za del per­mes­so del di­rit­to in ma­te­ria di stra­nie­ri, al mo­men­to di au­to­riz­za­re l’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va oc­cor­re for­mu­la­re una cor­ri­spon­den­te ri­ser­va.

Art. 8 Documenti di legittimazione esteri  

(art. 13 cpv. 1 LStrI)

1 Ai fi­ni del­la no­ti­fi­ca­zio­ne so­no ri­co­no­sciu­ti co­me do­cu­men­ti di le­git­ti­ma­zio­ne quel­li:

a.
ri­la­scia­ti da uno Sta­to ri­co­no­sciu­to dal­la Sviz­ze­ra che di­mo­stra­no l’iden­ti­tà del­lo stra­nie­ro e la sua ap­par­te­nen­za al­lo Sta­to che li ha ri­la­scia­ti e ga­ran­ti­sco­no al ti­to­la­re di po­ter rien­tra­re in qual­sia­si mo­men­to in ta­le Sta­to;
b.
che ga­ran­ti­sco­no al ti­to­la­re di po­ter rien­tra­re in qual­sia­si mo­men­to nel­lo Sta­to che li ha ri­la­scia­ti o nel­la re­gio­ne in­di­ca­ta nel do­cu­men­to;
c.
che ga­ran­ti­sco­no al ti­to­la­re di po­ter ot­te­ne­re in qual­sia­si mo­men­to un do­cu­men­to di le­git­ti­ma­zio­ne suf­fi­cien­te per rien­tra­re nel­lo Sta­to che lo ha ri­la­scia­to o nel­la re­gio­ne in­di­ca­ta nel do­cu­men­to.

2 Al mo­men­to del­la no­ti­fi­ca­zio­ne non è ne­ces­sa­rio pre­sen­ta­re un do­cu­men­to di le­git­ti­ma­zio­ne este­ro va­li­do, se:

a.
ri­sul­ta un’im­pos­si­bi­li­tà com­pro­va­ta di pro­cu­rar­si un ta­le do­cu­men­to;
b.
non si può esi­ge­re dal­la per­so­na in­te­res­sa­ta che si ri­vol­ga all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te del suo Pae­se di ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za per il ri­la­scio o il rin­no­vo di un do­cu­men­to di le­git­ti­ma­zio­ne (art. 89 e 90 lett. c LStrI);
c.13
lo stra­nie­ro è in pos­ses­so di un pas­sa­por­to per stra­nie­ri ri­la­scia­to dal­la SEM giu­sta l’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 1 o 2 let­te­ra a dell’or­di­nan­za del 14 no­vem­bre 201214 con­cer­nen­te il ri­la­scio di do­cu­men­ti di viag­gio per stra­nie­ri (ODV);
d.
lo stra­nie­ro non pos­sie­de un do­cu­men­to di le­git­ti­ma­zio­ne este­ro va­li­do e ha ri­ce­vu­to dal­la SEM un ti­to­lo di viag­gio per ri­fu­gia­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 3 ODV.

3 Nell’am­bi­to del­la pro­ce­du­ra di no­ti­fi­ca­zio­ne e di per­mes­so, le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti pos­so­no esi­ge­re la pre­sen­ta­zio­ne del do­cu­men­to di le­git­ti­ma­zio­ne ori­gi­na­le e far­ne del­le co­pie. Pos­so­no or­di­na­re il de­po­si­to dei do­cu­men­ti di le­git­ti­ma­zio­ne se vi so­no in­di­zi con­cre­ti che i do­cu­men­ti pos­sa­no es­se­re di­strut­ti o re­si in­ser­vi­bi­li.

4 Su ri­chie­sta, lo stra­nie­ro è te­nu­to a mo­stra­re il do­cu­men­to di le­git­ti­ma­zio­ne este­ro al­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti per il con­trol­lo del­le per­so­ne o, se non lo por­ta con sé, a pre­sen­tar­lo en­tro un ter­mi­ne ade­gua­to.

13 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 15 set. 2018 (RU 20183085).

14 RS 143.5

Sezione 2: Procedura di notificazione e procedura di permesso in caso di soggiorno senza attività lucrativa

Art. 9 Soggiorno senza notificazione  

(art. 10 LStrI)

1 Per un sog­gior­no non su­pe­rio­re a tre me­si in un ar­co di tem­po di sei me­si dall’en­tra­ta, lo stra­nie­ro sen­za at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in Sviz­ze­ra non è te­nu­to né ad ave­re un per­mes­so né a no­ti­fi­car­si (sog­gior­no esen­te da per­mes­so). Se del ca­so, l’in­te­res­sa­to è te­nu­to a di­mo­stra­re la da­ta dell’en­tra­ta me­dian­te do­cu­men­ti ido­nei.

2 Le con­di­zio­ni d’en­tra­ta di cui all’ar­ti­co­lo 5 LStrI de­vo­no es­se­re sod­di­sfat­te du­ran­te l’in­te­ro sog­gior­no esen­te da per­mes­so.

Art. 10 Soggiorno con notificazione  

1 Qua­lo­ra sia en­tra­to in Sviz­ze­ra per un sog­gior­no su­pe­rio­re a tre me­si sen­za at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va e gli sia sta­to ri­la­scia­to un per­mes­so d’en­tra­ta (art. 5), lo stra­nie­ro de­ve no­ti­fi­car­si pres­so il ser­vi­zio de­si­gna­to dal Can­to­ne en­tro 14 gior­ni dall’en­tra­ta al fi­ne di re­go­la­re le con­di­zio­ni di sog­gior­no.

2 Se do­po l’en­tra­ta in­ten­de cam­bia­re lo sco­po del sog­gior­no, lo stra­nie­ro de­ve no­ti­fi­car­si al più tar­di 14 gior­ni pri­ma del­la sca­den­za del sog­gior­no esen­te da per­mes­so (art. 9).

Art. 11 Proroga del visto  

Se non può la­scia­re la Sviz­ze­ra en­tro il ter­mi­ne sta­bi­li­to nel vi­sto o se in­ten­de cam­bia­re lo sco­po del sog­gior­no, lo stra­nie­ro cui è sta­to ri­la­scia­to un vi­sto per un sog­gior­no non su­pe­rio­re a tre me­si de­ve chie­der­ne la pro­ro­ga all’au­to­ri­tà can­to­na­le del­la mi­gra­zio­ne15 (art. 88 cpv. 1), al più tar­di 14 gior­ni pri­ma del­la sca­den­za del vi­sto.

15 Nuo­va espr. giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741). Di det­ta mod. é te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

Sezione 3: Procedura di notificazione e procedura di permesso in caso di soggiorno con attività lucrativa

Art. 12 Attività lucrativa di breve durata  

(art. 12 cpv. 3 e art. 14 LStrI)

1 Lo stra­nie­ro che ha ri­ce­vu­to un per­mes­so d’en­tra­ta (art. 5) per eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va o per for­ni­re una pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi tran­sfron­ta­lie­ra in Sviz­ze­ra per com­ples­si­vi quat­tro me­si in un ar­co di tem­po di 12 me­si (art. 19 cpv. 4 lett. a, 19a cpv. 2 e 19b cpv. 2 lett. a) non de­ve no­ti­fi­car­si.16

2 Lo stra­nie­ro che ha ri­ce­vu­to un per­mes­so d’en­tra­ta (art. 5) per eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in Sviz­ze­ra per un to­ta­le di più di quat­tro me­si in un ar­co di tem­po di 12 me­si può, do­po la no­ti­fi­ca­zio­ne, ini­zia­re la sua at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va, sem­pre­ché non sia sta­ta pro­nun­cia­ta una de­ci­sio­ne con­tra­ria.

3 Gli ar­ti­sti (art. 19 cpv. 4 lett. b e 19b cpv. 2 lett. b) de­vo­no no­ti­fi­car­si in­di­pen­den­te­men­te dal­la du­ra­ta del sog­gior­no in Sviz­ze­ra.17

16 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

17 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

Art. 13 Termine di notificazione per il personale di servizio  

Gli stra­nie­ri oc­cu­pa­ti co­me per­so­na­le di ser­vi­zio che ac­com­pa­gna­no il lo­ro da­to­re di la­vo­ro che, nell’am­bi­to di un sog­gior­no esen­te da per­mes­so, non eser­ci­ta un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va sot­to­stan­no al­le pre­scri­zio­ni sul­la no­ti­fi­ca­zio­ne e sul per­mes­so se­con­do l’ar­ti­co­lo 9.

Art 13a Obbligo di notificazione per frontalieri provenienti da Stati non membri dell’UE/AELS 18  

1 Do­po un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va inin­ter­rot­ta di cin­que an­ni, il fron­ta­lie­re cit­ta­di­no di uno Sta­to non mem­bro dell’Unio­ne eu­ro­pea (UE) o dell’As­so­cia­zio­ne eu­ro­pea di li­be­ro scam­bio (AELS) de­ve no­ti­fi­ca­re il cam­bia­men­to d’im­pie­go all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te nel luo­go di la­vo­ro.

2 La no­ti­fi­ca­zio­ne dev’es­se­re ef­fet­tua­ta pri­ma dell’as­sun­zio­ne d’im­pie­go.

18 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 20 set. 2019, in vi­go­re dal 1° nov. 2019 (RU 20193041).

Art. 14 Attività lucrativa transfrontaliera fino a otto giorni  

1 Lo stra­nie­ro che for­ni­sce una pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi tran­sfron­ta­lie­ra (art. 3) o che svol­ge tem­po­ra­nea­men­te un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in Sviz­ze­ra su man­da­to di un da­to­re di la­vo­ro all’este­ro ha bi­so­gno di un per­mes­so se la sua at­ti­vi­tà su­pe­ra ot­to gior­ni per an­no ci­vi­le.

2 Se l’at­ti­vi­tà si pro­trae ol­tre la du­ra­ta ori­gi­na­ria­men­te pre­vi­sta, pri­ma del­la sca­den­za del ter­mi­ne di ot­to gior­ni è ne­ces­sa­ria la no­ti­fi­ca­zio­ne. Do­po la no­ti­fi­ca­zio­ne, l’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va può con­ti­nua­re fi­no al ri­la­scio del per­mes­so, sal­vo de­ci­sio­ne con­tra­ria dell’au­to­ri­tà com­pe­ten­te.

3 In­di­pen­den­te­men­te dal­la du­ra­ta del sog­gior­no, de­ve ave­re un per­mes­so lo stra­nie­ro che svol­ge un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va tran­sfron­ta­lie­ra in uno dei se­guen­ti set­to­ri:

a.
edi­li­zia, in­ge­gne­ria e ra­mi ac­ces­so­ri dell’edi­li­zia;
b.
ri­sto­ra­zio­ne e la­vo­ri di pu­li­zia in azien­de o eco­no­mie do­me­sti­che;
c.
ser­vi­zi di sor­ve­glian­za e di si­cu­rez­za;
d.
com­mer­cio am­bu­lan­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 2 ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b del­la leg­ge fe­de­ra­le del 23 mar­zo 200119 sul com­mer­cio am­bu­lan­te;
e.
il set­to­re a lu­ci ros­se;
f.20
pae­sag­gi­sti­ca.

19 RS 943.1

20 In­tro­dot­ta dal n. II dell’O del 19 set. 2014, in vi­go­re dal 1° nov. 2014 (RU 20143175).

Sezione 4: Disposizioni generali sulla notificazione dell’arrivo e della partenza

Art. 15 Notificazioni dopo un cambiamento del luogo di residenza  

(art. 12 cpv. 3 e art. 15 LStrI)

1 Se si tra­sfe­ri­sce in un al­tro Co­mu­ne o Can­to­ne, lo stra­nie­ro de­ve no­ti­fi­car­si en­tro 14 gior­ni pres­so il ser­vi­zio com­pe­ten­te nel nuo­vo luo­go di re­si­den­za (art. 17) e no­ti­fi­ca­re, en­tro lo stes­so ter­mi­ne, la sua par­ten­za al ser­vi­zio com­pe­ten­te nel pre­ce­den­te luo­go di re­si­den­za.

2 Lo stra­nie­ro che ha tra­sfe­ri­to il suo do­mi­ci­lio all’este­ro de­ve no­ti­fi­ca­re con al­me­no 14 gior­ni di an­ti­ci­po la sua par­ten­za al ser­vi­zio com­pe­ten­te nel pre­ce­den­te luo­go di re­si­den­za.

Art. 16 Notificazioni nel caso di soggiorni settimanali  

1 Il sog­gior­nan­te set­ti­ma­na­le che, sen­za tra­sfe­ri­re il cen­tro dei suoi in­te­res­si, du­ran­te la set­ti­ma­na eser­ci­ta un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va o fre­quen­ta cor­si di for­ma­zio­ne o per­fe­zio­na­men­to in un al­tro luo­go de­ve no­ti­fi­car­si en­tro 14 gior­ni nel luo­go del sog­gior­no set­ti­ma­na­le, se il sog­gior­no set­ti­ma­na­le du­ra più di tre me­si per an­no ci­vi­le.

2 Ter­mi­na­to il sog­gior­no set­ti­ma­na­le, il sog­gior­nan­te set­ti­ma­na­le de­ve no­ti­fi­ca­re en­tro 14 gior­ni la sua par­ten­za al ser­vi­zio com­pe­ten­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 17.

Art. 17 Servizi competenti per le notificazioni  

I Can­to­ni de­si­gna­no i ser­vi­zi com­pe­ten­ti per il trat­ta­men­to del­le no­ti­fi­ca­zio­ni dell’ar­ri­vo e del­la par­ten­za.

Art. 18 Procedura di notificazione in caso di alloggio a pagamento  

(art. 16 LStrI)

1 Chi al­log­gia uno stra­nie­ro a pa­ga­men­to è te­nu­to a com­pi­la­re il mo­du­lo di no­ti­fi­ca­zio­ne con­for­me­men­te al­le in­di­ca­zio­ni del do­cu­men­to di le­git­ti­ma­zio­ne del­lo stra­nie­ro e a far­lo fir­ma­re da que­st’ul­ti­mo. Que­sti de­ve pre­sen­ta­re il do­cu­men­to di le­git­ti­ma­zio­ne. Il mo­du­lo di no­ti­fi­ca­zio­ne va tra­smes­so all’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te.

2 Nel ca­so di un grup­po, la no­ti­fi­ca­zio­ne av­vie­ne sot­to for­ma di un elen­co fir­ma­to dal­la gui­da re­spon­sa­bi­le del grup­po.

Capitolo 3: Ammissione

Sezione 1: Ammissione per un soggiorno con attività lucrativa

Art. 18a Permessi di soggiorno di breve durata e permessi di dimora 21  

1 I per­mes­si di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta di cui all’al­le­ga­to 1 pos­so­no es­se­re ri­la­scia­ti per sog­gior­ni tem­po­ra­nei fi­no a un an­no con at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va.

2 I per­mes­si di di­mo­ra di cui all’al­le­ga­to 2 pos­so­no es­se­re ri­la­scia­ti per sog­gior­ni di ol­tre un an­no con at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va.

21 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20105959).

Art. 19 Contingenti dei permessi di soggiorno di breve durata 2223  

1 I Can­to­ni pos­so­no ri­la­scia­re per­mes­si di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta agli stra­nie­ri che non rien­tra­no nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ac­cor­do del 21 giu­gno 199924 tra la Con­fe­de­ra­zio­ne Sviz­ze­ra, da una par­te, e la Co­mu­ni­tà eu­ro­pea ed i suoi Sta­ti mem­bri, dall’al­tra, sul­la li­be­ra cir­co­la­zio­ne del­le per­so­ne (ALC) e del­la Con­ven­zio­ne del 4 gen­na­io 196025 isti­tu­ti­va dell’As­so­cia­zio­ne eu­ro­pea di li­be­ro scam­bio (Con­ven­zio­ne AELS), com­pu­tan­do­li sui con­tin­gen­ti giu­sta l’al­le­ga­to 1 nu­me­ro 1 let­te­ra a.26

2 Il con­tin­gen­te a di­spo­si­zio­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne fi­gu­ra nell’al­le­ga­to 1 nu­me­ro 1 let­te­ra b. Ta­le con­tin­gen­te ser­ve a com­pen­sa­re le ne­ces­si­tà eco­no­mi­che e del mer­ca­to del la­vo­ro fra i Can­to­ni.

3 Su do­man­da, la SEM può ri­par­ti­re fra i Can­to­ni il con­tin­gen­te a di­spo­si­zio­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne. Al­lo sco­po con­si­de­ra le ne­ces­si­tà dei Can­to­ni e l’in­te­res­se eco­no­mi­co glo­ba­le du­ran­te il pe­rio­do di con­tin­gen­ta­men­to de­fi­ni­to nell’al­le­ga­to 1.

4 So­no esclu­si dai con­tin­gen­ti di cui ai ca­po­ver­si 1 e 2 gli stra­nie­ri che:

a.
in un ar­co di tem­po di 12 me­si eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in Sviz­ze­ra per com­ples­si­vi quat­tro me­si, a con­di­zio­ne che:
1.
la du­ra­ta e lo sco­po del sog­gior­no sia­no de­fi­ni­ti in an­ti­ci­po, e
2.
il nu­me­ro de­gli stra­nie­ri oc­cu­pa­ti tem­po­ra­nea­men­te su­pe­ri sol­tan­to in ca­si ec­ce­zio­na­li e mo­ti­va­ti il quar­to dell’ef­fet­ti­vo to­ta­le del per­so­na­le dell’azien­da;
b.
sog­gior­na­no in Sviz­ze­ra per ot­to me­si al mas­si­mo in un ar­co di tem­po di 12 me­si ed eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va co­me ar­ti­sti nei set­to­ri del­la mu­si­ca, del­la let­te­ra­tu­ra, del­lo spet­ta­co­lo o del­le ar­ti fi­gu­ra­ti­ve o co­me ar­ti­sti di cir­co o di tea­tro di va­rie­tà.

22 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20105959).

23 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 nov. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4441).

24 RS 0.142.112.681

25 RS 0.632.31

26 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 nov. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4441).

Art. 19a Contingenti dei permessi di soggiorno di breve durata per le prestazioni di servizi fornite nel quadro dell’ALC e della Convenzione AELS 2728  

1 I Can­to­ni pos­so­no ri­la­scia­re per­mes­si di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta, com­pu­tan­do­li sui con­tin­gen­ti giu­sta l’al­le­ga­to 1 nu­me­ri 4 e 5, agli stra­nie­ri che for­ni­sco­no pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi tran­sfron­ta­lie­re se:

a.
le pre­sta­zio­ni so­no for­ni­te nel qua­dro dell’ALC29 o del­la Con­ven­zio­ne AELS30; e
b.
il sog­gior­no su­pe­ra i 90 gior­ni o, qua­lo­ra sia­no adem­pi­ti i pre­sup­po­sti del ca­po­ver­so 2, i 120 gior­ni.31

2 So­no esclu­si dai con­tin­gen­ti dei per­mes­si di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta di cui al ca­po­ver­so 1 gli stra­nie­ri che in un ar­co di tem­po di 12 me­si eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in Sviz­ze­ra per com­ples­si­vi quat­tro me­si, a con­di­zio­ne che:

a.
la du­ra­ta e lo sco­po del sog­gior­no sia­no de­fi­ni­ti in an­ti­ci­po; e
b.
il nu­me­ro de­gli stra­nie­ri oc­cu­pa­ti tem­po­ra­nea­men­te su­pe­ri sol­tan­to in ca­si ec­ce­zio­na­li e mo­ti­va­ti il quar­to dell’ef­fet­ti­vo to­ta­le del per­so­na­le dell’azien­da.

27 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20105959).

28 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 nov. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4441).

29 RS 0.142.112.681

30 RS 0.632.31

31 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 nov. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4441).

Art. 19b Contingenti dei permessi di soggiorno di breve durata per cittadini del Regno Unito 32  

1 I Can­to­ni pos­so­no ri­la­scia­re per­mes­si di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta, com­pu­tan­do­li sui con­tin­gen­ti giu­sta l’al­le­ga­to 1 nu­me­ri 7 e 8, ai cit­ta­di­ni del Re­gno Uni­to che esu­la­no dal cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ac­cor­do del 25 feb­bra­io 201933 tra la Con­fe­de­ra­zio­ne Sviz­ze­ra e il Re­gno Uni­to di Gran Bre­ta­gna e d’Ir­lan­da del Nord sui di­rit­ti dei cit­ta­di­ni in se­gui­to al re­ces­so del Re­gno Uni­to dall’Unio­ne eu­ro­pea e dall’ac­cor­do sul­la li­be­ra cir­co­la­zio­ne del­le per­so­ne (ac­cor­do sui di­rit­ti ac­qui­si­ti).

2 So­no esclu­si dai con­tin­gen­ti di cui al ca­po­ver­so 1 gli stra­nie­ri che:

a.
in un ar­co di tem­po di 12 me­si eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in Sviz­ze­ra per com­ples­si­vi quat­tro me­si, a con­di­zio­ne che:
1.
la du­ra­ta e lo sco­po del sog­gior­no sia­no de­fi­ni­ti in an­ti­ci­po, e
2.
il nu­me­ro de­gli stra­nie­ri oc­cu­pa­ti tem­po­ra­nea­men­te su­pe­ri sol­tan­to in ca­si ec­ce­zio­na­li e mo­ti­va­ti il quar­to dell’ef­fet­ti­vo to­ta­le del per­so­na­le dell’azien­da;
b.
sog­gior­na­no in Sviz­ze­ra per ot­to me­si al mas­si­mo in un ar­co di tem­po di 12 me­si ed eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va co­me ar­ti­sti nei set­to­ri del­la mu­si­ca, del­la let­te­ra­tu­ra, del­lo spet­ta­co­lo o del­le ar­ti fi­gu­ra­ti­ve o co­me ar­ti­sti di cir­co o di tea­tro di va­rie­tà.

32 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

33 RS 0.142.113.672

Art. 20 Contingenti dei permessi di dimora 3435  

1 I Can­to­ni pos­so­no ri­la­scia­re per­mes­si di di­mo­ra agli stra­nie­ri che non rien­tra­no nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ALC36 o del­la Con­ven­zio­ne AELS37 com­pu­tan­do­li sui con­tin­gen­ti giu­sta l’al­le­ga­to 2 nu­me­ro 1 let­te­ra a.38

2 Il con­tin­gen­te a di­spo­si­zio­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne fi­gu­ra nell’al­le­ga­to 2 nu­me­ro 1 let­te­ra b. Ta­le con­tin­gen­te ser­ve a com­pen­sa­re le ne­ces­si­tà eco­no­mi­che e del mer­ca­to del la­vo­ro fra i Can­to­ni.

3 Su do­man­da, la SEM può ri­par­ti­re fra i Can­to­ni il con­tin­gen­te a di­spo­si­zio­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne. Al­lo sco­po con­si­de­ra le ne­ces­si­tà dei Can­to­ni e l’in­te­res­se eco­no­mi­co glo­ba­le du­ran­te il pe­rio­do di con­tin­gen­ta­men­to de­fi­ni­to nell’al­le­ga­to 2.

34 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20105959).

35 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 nov. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4441).

36 RS 0.142.112.681

37 RS 0.632.31

38 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 nov. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4441).

Art. 20a Contingenti dei permessi di dimora per le prestazioni di servizi fornite nel quadro dell’ALC o della Convenzione AELS 39  

I Can­to­ni pos­so­no ri­la­scia­re per­mes­si di di­mo­ra, com­pu­tan­do­li sui con­tin­gen­ti giu­sta l’al­le­ga­to 2 nu­me­ri 4 e 5, agli stra­nie­ri che for­ni­sco­no pre­sta­zio­ni di ser­vi­zi tran­sfron­ta­lie­re se:

a.
le pre­sta­zio­ni so­no for­ni­te nel qua­dro dell’ALC40 o del­la Con­ven­zio­ne AELS41; e
b.
il sog­gior­no su­pe­ra i 90 gior­ni o, qua­lo­ra sia­no adem­pi­ti i pre­sup­po­sti de l’ar­ti­co­lo 19a ca­po­ver­so 2, i 120 gior­ni.

39 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 dic. 2010 (RU 20105959). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 nov. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4441).

40 RS 0.142.112.681

41 RS 0.632.31

Art. 20b Contingenti dei permessi di dimora per cittadini del Regno Unito 42  

I Can­to­ni pos­so­no ri­la­scia­re per­mes­si di di­mo­ra, com­pu­tan­do­li sui con­tin­gen­ti giu­sta l’al­le­ga­to 2 nu­me­ri 7 e 8, ai cit­ta­di­ni del Re­gno Uni­to che esu­la­no dal cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ac­cor­do sui di­rit­ti ac­qui­si­ti43.

42 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

43 RS 0.142.113.672

Art. 21 Senza computo sui contingenti  

(art. 20 LStrI)

Non v’è com­pu­to sui con­tin­gen­ti (art. 19–20b) se lo stra­nie­ro:44

a.
ri­nun­cia all’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va au­to­riz­za­ta in Sviz­ze­ra;
b.
la­scia la Sviz­ze­ra en­tro 90 gior­ni dall’ini­zio dell’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va.

44 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

Art. 22 Condizioni di salario e di lavoro  

(art. 22 LStrI)

1 Le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro usua­li per il luo­go e la pro­fes­sio­ne so­no de­ter­mi­na­te in ba­se al­le pre­scri­zio­ni le­ga­li, ai con­trat­ti col­let­ti­vi e ai con­trat­ti nor­ma­li di la­vo­ro non­ché ai sa­la­ri e al­le con­di­zio­ni vi­gen­ti per un la­vo­ro ana­lo­go nel­la stes­sa azien­da e ra­mo. Van­no inol­tre con­si­de­ra­ti i ri­sul­ta­ti dei ri­le­va­men­ti sta­ti­sti­ci sui sa­la­ri.

2 Il da­to­re di la­vo­ro de­ve pre­sen­ta­re un con­trat­to di la­vo­ro o una con­fer­ma del man­da­to al ser­vi­zio cui com­pe­te se­con­do il di­rit­to can­to­na­le l’am­mis­sio­ne sul mer­ca­to del la­vo­ro. Nel ca­so di pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi tran­sfron­ta­lie­ra van­no pre­sen­ta­ti la con­fer­ma del di­stac­ca­men­to e il con­trat­to re­la­ti­vo al­la pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi. Ta­li do­cu­men­ti de­vo­no con­te­ne­re in­di­ca­zio­ni sul­la du­ra­ta dell’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va, sul­le con­di­zio­ni d’as­sun­zio­ne e sul sa­la­rio.

Art.22a Durata dell’obbligo di rimborso in caso di lavoro distaccato di lunga durata 45  

(art. 22 cpv. 3 LStrI)

1 L’ob­bli­go del da­to­re di la­vo­ro di rim­bor­sa­re al la­vo­ra­to­re di­stac­ca­to le spe­se so­ste­nu­te nell’am­bi­to di una pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi tran­sfron­ta­lie­ra o di un tra­sfe­ri­men­to per mo­ti­vi azien­da­li de­ca­de do­po un sog­gior­no inin­ter­rot­to in Sviz­ze­ra del la­vo­ra­to­re di­stac­ca­to su­pe­rio­re a 12 me­si.

2 Il ca­po­ver­so 1 non si ap­pli­ca se al la­vo­ra­to­re di­stac­ca­to o al pre­sta­to­re di ser­vi­zi tran­sfron­ta­lie­ri è ga­ran­ti­to un sa­la­rio mi­ni­mo sul­la ba­se di un con­trat­to col­let­ti­vo di la­vo­ro di ob­bli­ga­to­rie­tà ge­ne­ra­le o di un con­trat­to nor­ma­le di la­vo­ro ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 360a del Co­di­ce del­le ob­bli­ga­zio­ni46.

45 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 feb. 2020, in vi­go­re dal 1° apr. 2020 (RU 2020 883).

46 RS 220

Art. 22b Condizioni di ammissione per consulenti e insegnanti 47  

(art. 26a LStrI)

1 Nel va­lu­ta­re se i con­su­len­ti o gli in­se­gnan­ti re­li­gio­si op­pu­re gli in­se­gnan­ti di lin­gua e cul­tu­ra del Pae­se d’ori­gi­ne han­no di­me­sti­chez­za con il si­ste­ma di va­lo­ri so­cia­le e giu­ri­di­co del­la Sviz­ze­ra si ap­pli­ca per ana­lo­gia l’ar­ti­co­lo 58a ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b LStrI.

2 Ai fi­ni del ri­la­scio di un per­mes­so di di­mo­ra, il con­su­len­te o in­se­gnan­te de­ve di­mo­stra­re di pos­se­de­re, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze ora­li del­la lin­gua na­zio­na­le par­la­ta nel luo­go di la­vo­ro, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to B1 e, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze scrit­te, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A1 del qua­dro di ri­fe­ri­men­to per le lin­gue ge­ne­ral­men­te ri­co­no­sciu­to in Eu­ro­pa (qua­dro di ri­fe­ri­men­to).

47 Ori­gi­na­rio art. 22a. In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Sezione 2: Formazione e formazione continua 48

48 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vigore dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

Art. 23 Condizioni per la formazione e la formazione continua  

(art. 27 LStrI)49

1 L’esi­sten­za dei mez­zi fi­nan­zia­ri ne­ces­sa­ri per una for­ma­zio­ne o una for­ma­zio­ne con­ti­nua può in par­ti­co­la­re es­se­re com­pro­va­ta me­dian­te:50

a.
una di­chia­ra­zio­ne d’im­pe­gno non­ché una pro­va di red­di­to o di pa­tri­mo­nio di una per­so­na sol­vi­bi­le con do­mi­ci­lio in Sviz­ze­ra; gli stra­nie­ri de­vo­no es­se­re ti­to­la­ri di un per­mes­so di di­mo­ra o di do­mi­ci­lio;
b.
la con­fer­ma di una ban­ca am­mes­sa in Sviz­ze­ra con­cer­nen­te l’esi­sten­za di suf­fi­cien­ti va­lo­ri pa­tri­mo­nia­li del ri­chie­den­te;
c.
l’as­si­cu­ra­zio­ne vin­co­lan­te di una con­grua bor­sa di stu­dio o di un con­gruo pre­sti­to per la for­ma­zio­ne.

2 Le con­di­zio­ni per­so­na­li (art. 27 cpv. 1 lett. d LStrI) so­no in par­ti­co­la­re adem­pi­te se non vi so­no pre­ce­den­ti sog­gior­ni e pro­ce­du­re di do­man­da op­pu­re al­tre cir­co­stan­ze che la­sci­no pre­sa­gi­re che la pre­vi­sta for­ma­zio­ne o for­ma­zio­ne con­ti­nua ser­va esclu­si­va­men­te a elu­de­re le di­spo­si­zio­ni in ma­te­ria di am­mis­sio­ne e di sog­gior­no de­gli stra­nie­ri.51

3 I cor­si di for­ma­zio­ne o di for­ma­zio­ne con­ti­nua so­no au­to­riz­za­ti di re­go­la per una du­ra­ta mas­si­ma di ot­to an­ni. So­no pos­si­bi­li de­ro­ghe per cor­si di for­ma­zio­ne o di for­ma­zio­ne con­ti­nua mi­ra­ti.52

4 L’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va è ret­to da­gli ar­ti­co­li 38–40.

49 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 20105959).

50 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

51 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

52 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

Art. 24 Requisiti delle scuole  

(art. 27 LStrI)

1 Le scuo­le che of­fro­no cor­si di for­ma­zio­ne o di for­ma­zio­ne con­ti­nua per stra­nie­ri de­vo­no ga­ran­ti­re una for­ma­zio­ne o una for­ma­zio­ne con­ti­nua con­fa­cen­ti e il ri­spet­to del pro­gram­ma d’in­se­gna­men­to. Le com­pe­ten­ti au­to­ri­tà pos­so­no li­mi­ta­re a scuo­le ri­co­no­sciu­te l’am­mis­sio­ne in vi­sta di una for­ma­zio­ne o di una for­ma­zio­ne con­ti­nua.53

2 Il pro­gram­ma d’in­se­gna­men­to e la du­ra­ta del­la for­ma­zio­ne o del­la for­ma­zio­ne con­ti­nua de­vo­no es­se­re sta­bi­li­ti.54

3 La di­re­zio­ne del­la scuo­la de­ve con­fer­ma­re che il can­di­da­to pos­sie­de la for­ma­zio­ne e le co­no­scen­ze lin­gui­sti­che ne­ces­sa­rie per se­gui­re la for­ma­zio­ne o la for­ma­zio­ne con­ti­nua pre­vi­sta.55

4 In ca­si mo­ti­va­ti, le com­pe­ten­ti au­to­ri­tà pos­so­no an­che esi­ge­re un esa­me lin­gui­sti­co.

53 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

54 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

55 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

Sezione 3: Redditieri

(art. 28 LStrI)

Art. 25  

1 L’età mi­ni­ma per l’am­mis­sio­ne di red­di­tie­ri è di 55 an­ni.

2 Vi so­no le­ga­mi per­so­na­li par­ti­co­la­ri con la Sviz­ze­ra, in par­ti­co­la­re se:

a.
so­no di­mo­stra­ti pre­ce­den­ti sog­gior­ni in Sviz­ze­ra di una cer­ta du­ra­ta, se­gna­ta­men­te per va­can­ze, for­ma­zio­ne o at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va;
b.
vi so­no le­ga­mi stret­ti con pa­ren­ti pros­si­mi in Sviz­ze­ra (ge­ni­to­ri, fi­gli, ni­po­ti o fra­tel­li).

3 Sal­vo la ge­stio­ne del pro­prio pa­tri­mo­nio, in Sviz­ze­ra o all’este­ro non può es­se­re eser­ci­ta­ta al­cu­na at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va.

4 I mez­zi fi­nan­zia­ri so­no con­si­de­ra­ti suf­fi­cien­ti se su­pe­ra­no l’im­por­to che au­to­riz­ze­reb­be un ri­chie­den­te sviz­ze­ro e se del ca­so i suoi fa­mi­lia­ri a per­ce­pi­re le pre­sta­zio­ni com­ple­men­ta­ri giu­sta la leg­ge fe­de­ra­le del 6 ot­to­bre 200656 sul­le pre­sta­zio­ni com­ple­men­ta­ri all’as­si­cu­ra­zio­ne per la vec­chia­ia, i su­per­sti­ti e l’in­va­li­di­tà (LPC).57

56 RS 831.30

57 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 29 nov. 2013 (RU 20134371). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

Sezione 4: Deroghe alle condizioni d’ammissione

Art. 26 Attività lucrativa dei familiari stranieri di uno straniero titolare di un permesso di soggiorno di breve durata  

(art. 30 cpv. 1 lett. a e 45 LStrI)

1 Il co­niu­ge stra­nie­ro e i fi­gli stra­nie­ri di uno stra­nie­ro ti­to­la­re di un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta pos­so­no es­se­re au­to­riz­za­ti a eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va di­pen­den­te, se:

a.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
b.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
c.
so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni per­so­na­li se­con­do l’ar­ti­co­lo 23 LStrI.

2 L’au­to­riz­za­zio­ne del co­niu­ge e dei fi­gli a svol­ge­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va se­con­do il ca­po­ver­so 1 è li­mi­ta­ta al­la du­ra­ta di va­li­di­tà del per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta del­lo stra­nie­ro che ha be­ne­fi­cia­to del ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re.

Art. 27 Familiari stranieri con diritto di esercitare un’attività lucrativa  

(art. 46 LStrI)

Il co­niu­ge stra­nie­ro e i fi­gli stra­nie­ri con di­rit­to di eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va so­no au­to­riz­za­ti a eser­ci­ta­re una ta­le at­ti­vi­tà sen­za ul­te­rio­re pro­ce­du­ra d’au­to­riz­za­zio­ne.

Art. 2858  

58 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 4 dic. 2009, con ef­fet­to dal 1° gen. 2010 (RU 2009 6413).

Art. 29 Figli stranieri di cittadini svizzeri  

(art. 30 cpv. 1 lett. b LStrI)

1 I fi­gli stra­nie­ri di un cit­ta­di­no sviz­ze­ro che non pos­so­no in­vo­ca­re le di­spo­si­zio­ni sul ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re se­con­do l’ar­ti­co­lo 42 LStrI pos­so­no ot­te­ne­re un per­mes­so di di­mo­ra se sus­si­ste la pos­si­bi­li­tà di una rein­te­gra­zio­ne o di una na­tu­ra­liz­za­zio­ne age­vo­la­ta ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 27 ca­po­ver­so 2 e 51 ca­po­ver­si 1 e 2 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 giu­gno 201459 sul­la cit­ta­di­nan­za (LCit).60

2 L’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va di­pen­den­te può es­se­re au­to­riz­za­to se:

a.
un da­to­re di la­vo­ro ne ha fat­to do­man­da se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
b.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
c.
il ri­chie­den­te di­spo­ne di un’abi­ta­zio­ne con­for­me ai suoi bi­so­gni se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 LStrI.61

3 L’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te può es­se­re au­to­riz­za­to se:

a.
so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni ne­ces­sa­rie al fi­nan­zia­men­to e all’eser­ci­zio di ta­le at­ti­vi­tà (art. 19 lett. b LStrI);
b.
il ri­chie­den­te di­spo­ne di un’abi­ta­zio­ne con­for­me ai suoi bi­so­gni se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 LStrI.62

59 RS 141.0

60 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 2 dell’O del 17 giu. 2016 sul­la cit­ta­di­nan­za, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 2577).

61 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2024, in vi­go­re dal 1° giu. 2024 (RU 2024190).

62 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 1° mag. 2024, in vi­go­re dal 1° giu. 2024 (RU 2024190).

Art. 30 Svizzeri svincolati dalla loro cittadinanza  

(art. 30 cpv. 1 lett. b LStrI)

1 Una per­so­na che è sta­ta svin­co­la­ta dal­la cit­ta­di­nan­za sviz­ze­ra (art. 37 LCit63) può ot­te­ne­re un per­mes­so di di­mo­ra se ha le­ga­mi stret­ti con la Sviz­ze­ra.64

2 L’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va può es­se­re au­to­riz­za­to se so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 29 ca­po­ver­so 2 o 3.65

3 Le per­so­ne la cui cit­ta­di­nan­za sviz­ze­ra è sta­ta an­nul­la­ta in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 36 LCit o re­vo­ca­ta in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 42 LCit sot­to­stan­no al­le con­di­zio­ni ge­ne­ra­li d’am­mis­sio­ne del­la LStrI.66

63 RS 141.0

64 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 2 dell’O del 17 giu. 2016 sul­la cit­ta­di­nan­za, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 2577).

65 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2024, in vi­go­re dal 1° giu. 2024 (RU 2024190).

66 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 2 dell’O del 17 giu. 2016 sul­la cit­ta­di­nan­za, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 2577).

Art. 30a Formazione professionale di base 67  

(art. 30 cpv. 1 lett. b LStrI; art. 14 LA­si)

1 Per con­sen­ti­re a uno stra­nie­ro sen­za sta­tu­to di sog­gior­no re­go­la­re di ac­qui­si­re una for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le di ba­se è pos­si­bi­le ri­la­sciar­gli un per­mes­so di di­mo­ra per la du­ra­ta del­la for­ma­zio­ne, se:

a.68
il ri­chie­den­te ha fre­quen­ta­to la scuo­la dell’ob­bli­go inin­ter­rot­ta­men­te per al­me­no due an­ni in Sviz­ze­ra e ha suc­ces­si­va­men­te pre­sen­ta­to una do­man­da en­tro due an­ni; la par­te­ci­pa­zio­ne a of­fer­te di for­ma­zio­ne tran­si­to­ria sen­za at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va è con­ta­bi­liz­za­ta co­me pe­rio­do di scuo­la dell’ob­bli­go;
b.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro del ri­chie­den­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
c.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
d.69
il ri­chie­den­te sod­di­sfa i cri­te­ri d’in­te­gra­zio­ne con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 58a ca­po­ver­so 1 LStrI;
e.70
...
f.
ri­ve­la la sua iden­ti­tà.

2 Al ter­mi­ne del­la for­ma­zio­ne il per­mes­so può es­se­re pro­ro­ga­to se so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 31.

3 I ge­ni­to­ri, i fra­tel­li e le so­rel­le del­la per­so­na in­te­res­sa­ta pos­so­no ot­te­ne­re un per­mes­so di di­mo­ra se sod­di­sfa­no le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 31.

67 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 7 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2013 (RU 20127267).

68 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2024, in vi­go­re dal 1° giu. 2024 (RU 2024206).

69 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

70 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, con ef­fet­to dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 31 Casi personali particolarmente gravi  

(art. 30 cpv. 1 lett. b, 50 cpv. 1 lett. b e 84 cpv. 5 LStrI; art. 14 LA­si)

1 Se sus­si­ste un ca­so per­so­na­le par­ti­co­lar­men­te gra­ve, può es­se­re ri­la­scia­to un per­mes­so di di­mo­ra. Nel­la va­lu­ta­zio­ne oc­cor­re con­si­de­ra­re in par­ti­co­la­re:

a.71
l’in­te­gra­zio­ne del ri­chie­den­te con­for­me­men­te ai cri­te­ri di cui all’ar­ti­co­lo 58a ca­po­ver­so 1 LStrI;
b.72
...
c.
la si­tua­zio­ne fa­mi­lia­re, in par­ti­co­la­re il mo­men­to e la du­ra­ta del­la sco­la­riz­za­zio­ne dei fi­gli;
d.73
la si­tua­zio­ne fi­nan­zia­ria;
e.
la du­ra­ta del­la pre­sen­za in Sviz­ze­ra;
f.
lo sta­to di sa­lu­te;
g.
la pos­si­bi­li­tà di un rein­se­ri­men­to nel Pae­se d’ori­gi­ne.

2 Il ri­chie­den­te de­ve ri­ve­la­re la sua iden­ti­tà.

3 L’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va di­pen­den­te o in­di­pen­den­te non è sog­get­to ad au­to­riz­za­zio­ne.74

4 ...75

5 Se il ri­chie­den­te non ha po­tu­to par­te­ci­pa­re al­la vi­ta eco­no­mi­ca o ac­qui­si­re una for­ma­zio­ne (art. 58a cpv. 1 lett. d LStrI) a cau­sa dell’età, del­lo sta­to di sa­lu­te o del di­vie­to di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 43 LA­si, oc­cor­re te­ner­ne con­to nel­la va­lu­ta­zio­ne del­la si­tua­zio­ne fi­nan­zia­ria.76

6 Nel­la va­lu­ta­zio­ne di una do­man­da di ri­la­scio di un per­mes­so di di­mo­ra se­con­do l’ar­ti­co­lo 84 ca­po­ver­so 5 LStrI, va pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne la par­te­ci­pa­zio­ne con suc­ces­so a un pro­gram­ma d’in­te­gra­zio­ne o d’oc­cu­pa­zio­ne.77

71 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

72 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, con ef­fet­to dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

73 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

74 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2024, in vi­go­re dal 1° giu. 2024 (RU 2024190).

75 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 1° mag. 2024, con ef­fet­to dal 1° giu. 2024 (RU 2024190).

76 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

77 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 32 Importanti interessi pubblici  

(art. 30 cpv. 1 lett. b LStrI)

1 Per la tu­te­la di im­por­tan­ti in­te­res­si pub­bli­ci può es­se­re ri­la­scia­to un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o di di­mo­ra. Nel­la va­lu­ta­zio­ne oc­cor­re con­si­de­ra­re in par­ti­co­la­re:

a.
aspet­ti cul­tu­ra­li si­gni­fi­ca­ti­vi;
b.
ra­gio­ni po­li­ti­che;
c.
no­te­vo­li in­te­res­si fi­sca­li can­to­na­li e
d.
se la pre­sen­za del­la per­so­na stra­nie­ra è ne­ces­sa­ria nell’am­bi­to di un pro­ce­di­men­to pe­na­le.

2 Nel ca­so di am­mis­sio­ne se­con­do il ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b, l’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va può es­se­re au­to­riz­za­to se so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni dell’ar­ti­co­lo 29 ca­po­ver­so 2 o 3.78

78 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2024, in vi­go­re dal 1° giu. 2024 (RU 2024190).

Art. 33 Minori affiliati 79  

(art. 30 cpv. 1 lett. c LStrI)

Il mi­no­re af­fi­lia­to può ot­te­ne­re un per­mes­so di di­mo­ra se le con­di­zio­ni di di­rit­to ci­vi­le per l’ac­co­gli­men­to di un af­fi­lian­do stra­nie­ro so­no adem­pi­te.

79 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 feb. 2020, in vi­go­re dal 1° apr. 2020 (RU 2020 883).

Art. 3480  

80 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 22 ott. 2014, con ef­fet­to dal 1° gen. 2016 (RU 20143541).

Art. 35 Periodo di recupero e di riflessione per le vittime e i testimoni della tratta di esseri umani 81  

(art. 30 cpv. 1 lett. e LStrI)

1 Se vi so­no in­di­zi fon­da­ti che fan­no sup­por­re che uno stra­nie­ro sen­za re­go­la­re ti­to­lo di sog­gior­no sia una vit­ti­ma o un te­sti­mo­ne del­la trat­ta di es­se­ri uma­ni, le au­to­ri­tà can­to­na­li del­la mi­gra­zio­ne (art. 88 cpv. 1) ac­cor­da­no un pe­rio­do di re­cu­pe­ro e di ri­fles­sio­ne du­ran­te il qua­le la per­so­na in­te­res­sa­ta può ri­sta­bi­lir­si e de­ve de­ci­de­re se con­ti­nua­re a col­la­bo­ra­re con le au­to­ri­tà. Du­ran­te ta­le pe­rio­do i prov­ve­di­men­ti d’ese­cu­zio­ne se­con­do il di­rit­to in ma­te­ria di stra­nie­ri so­no so­spe­si. Le au­to­ri­tà can­to­na­li fis­sa­no la du­ra­ta del pe­rio­do di re­cu­pe­ro e di ri­fles­sio­ne ca­so per ca­so a se­con­da del­le ne­ces­si­tà; ta­le du­ra­ta è al­me­no di 30 gior­ni.82

2 Il pe­rio­do di re­cu­pe­ro e di ri­fles­sio­ne fi­ni­sce pri­ma del ter­mi­ne fis­sa­to se lo stra­nie­ro in que­stio­ne an­nun­cia la pro­pria di­spo­ni­bi­li­tà a col­la­bo­ra­re con le au­to­ri­tà e con­fer­ma di aver rot­to ogni rap­por­to con i pre­sun­ti au­to­ri.83

3 Il pe­rio­do di re­cu­pe­ro e di ri­fles­sio­ne fi­ni­sce inol­tre se lo stra­nie­ro in que­stio­ne:84

a.
di­chia­ra di non es­se­re di­spo­sto a col­la­bo­ra­re con le au­to­ri­tà;
b.
ha li­be­ra­men­te ri­pre­so i con­tat­ti con i pre­sun­ti au­to­ri;
c.
in ba­se a nuo­vi ele­men­ti ri­sul­ta non es­se­re né una vit­ti­ma né un te­sti­mo­ne del­la trat­ta di es­se­ri uma­ni; o
d.
vio­la gra­ve­men­te la si­cu­rez­za e l’or­di­ne pub­bli­ci.

81 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 2 dell’O del 7 nov. 2012 sul­la pro­te­zio­ne ex­tra­pro­ces­sua­le dei te­sti­mo­ni, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6731).

82 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 2 dell’O del 7 nov. 2012 sul­la pro­te­zio­ne ex­tra­pro­ces­sua­le dei te­sti­mo­ni, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6731).

83 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 2 dell’O del 7 nov. 2012 sul­la pro­te­zio­ne ex­tra­pro­ces­sua­le dei te­sti­mo­ni, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6731).

84 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 2 dell’O del 7 nov. 2012 sul­la pro­te­zio­ne ex­tra­pro­ces­sua­le dei te­sti­mo­ni, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6731).

Art. 36 Soggiorno delle vittime e dei testimoni della tratta di esseri umani  

(art. 30 cpv. 1 lett. e LStrI)

1 Pri­ma del­la fi­ne del tem­po di ri­fles­sio­ne (art. 35) l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per le in­da­gi­ni di po­li­zia o per la pro­ce­du­ra giu­di­zia­ria co­mu­ni­ca al­le au­to­ri­tà can­to­na­li del­la mi­gra­zio­ne (art. 88 cpv. 1) se e per quan­to tem­po è ne­ces­sa­ria un’ul­te­rio­re pre­sen­za del­lo stra­nie­ro in que­stio­ne.

2 L’au­to­ri­tà del­la mi­gra­zio­ne del Can­to­ne in cui è sta­to com­mes­so il rea­to ri­la­scia un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta va­li­do per la pre­su­mi­bi­le du­ra­ta del­le in­da­gi­ni di po­li­zia o del­la pro­ce­du­ra giu­di­zia­ria. Se le in­da­gi­ni di po­li­zia so­no svol­te in di­ver­si Can­to­ni, il per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta è ri­la­scia­to dal Can­to­ne in cui lo stra­nie­ro ha sog­gior­na­to per ul­ti­mo.85

3 Per i mo­ti­vi di cui all’ar­ti­co­lo 35 ca­po­ver­so 3, il per­mes­so può es­se­re re­vo­ca­to o non pro­ro­ga­to.

4 L’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va può es­se­re au­to­riz­za­to, se:

a.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
b.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
c.
il ri­chie­den­te di­spo­ne di un’abi­ta­zio­ne con­for­me ai suoi bi­so­gni se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 LStrI.

5 Se il tem­po di ri­fles­sio­ne fi­ni­sce o se non sus­si­ste più la ne­ces­si­tà di un ul­te­rio­re sog­gior­no nell’am­bi­to del­le in­da­gi­ni di po­li­zia o del­la pro­ce­du­ra giu­di­zia­ria, lo stra­nie­ro in que­stio­ne de­ve la­scia­re la Sviz­ze­ra.

6Può es­se­re au­to­riz­za­to un ul­te­rio­re sog­gior­no in pre­sen­za di ca­si per­so­na­li par­ti­co­lar­men­te gra­vi (art. 31). Oc­cor­re con­si­de­ra­re la si­tua­zio­ne par­ti­co­la­re del­le vit­ti­me non­ché dei te­sti­mo­ni del­la trat­ta di es­se­ri uma­ni. È fat­ta sal­va la di­spo­si­zio­ne sull’am­mis­sio­ne prov­vi­so­ria (art. 83 LStrI).

85 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 2 dell’O del 7 nov. 2012 sul­la pro­te­zio­ne ex­tra­pro­ces­sua­le dei te­sti­mo­ni, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6731).

Art. 36a Soggiorno di stranieri nell’ambito della protezione extraprocessuale dei testimoni 86  

(art. 30 cpv. 1 lett. e LStrI)

1 Nell’am­bi­to del­la pro­te­zio­ne ex­tra­pro­ces­sua­le dei te­sti­mo­ni al­lo stra­nie­ro è ri­la­scia­to un per­mes­so di di­mo­ra:

a.
se è sta­ta ema­na­ta una de­ci­sio­ne pas­sa­ta in giu­di­ca­to sull’at­tua­zio­ne di un pro­gram­ma di pro­te­zio­ne dei te­sti­mo­ni ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 8 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 23 di­cem­bre 201187 sul­la pro­te­zio­ne ex­tra­pro­ces­sua­le dei te­sti­mo­ni (LP­Tes); o
b.
se è sta­to con­clu­so un ac­cor­do ri­guar­do all’ac­co­glien­za di una per­so­na da pro­teg­ge­re pro­ve­nien­te dall’este­ro ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 28 LP­Tes.

2 Il per­mes­so di di­mo­ra per stra­nie­ri nell’am­bi­to del­la pro­te­zio­ne ex­tra­pro­ces­sua­le dei te­sti­mo­ni è ri­la­scia­to dall’au­to­ri­tà del­la mi­gra­zio­ne del Can­to­ne in cui è col­lo­ca­to lo stra­nie­ro. Il ri­la­scio av­vie­ne pre­via con­sul­ta­zio­ne del Ser­vi­zio di pro­te­zio­ne dei te­sti­mo­ni.

3 L’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va può es­se­re au­to­riz­za­to se so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 29 ca­po­ver­so 2 o 3.88

86 In­tro­dot­to dall’all. n. II 2 dell’O del 7 nov. 2012 sul­la pro­te­zio­ne ex­tra­pro­ces­sua­le dei te­sti­mo­ni, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6731).

87 RS 312.2

88 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2024, in vi­go­re dal 1° giu. 2024 (RU 2024190).

Art. 37 Programmi di aiuto e di sviluppo  

(art. 30 cpv. 1 lett. f LStrI)

Per un sog­gior­no nell’am­bi­to di pro­gram­mi di aiu­to e di svi­lup­po in ma­te­ria di coo­pe­ra­zio­ne eco­no­mi­ca e tec­ni­ca pos­so­no es­se­re ri­la­scia­ti per­mes­si di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta e per­mes­si di di­mo­ra se:

a.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
b.
so­no ri­spet­ta­ti i con­tin­gen­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 20 LStrI;
c.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
d.
il ri­chie­den­te di­spo­ne di un’abi­ta­zio­ne con­for­me ai suoi bi­so­gni se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 LStrI.
Art. 38 Formazione e formazione continua con attività accessoria  

(art. 30 cpv. 1 lett. g LStrI)89

Lo stra­nie­ro che as­sol­ve una for­ma­zio­ne o una for­ma­zio­ne con­ti­nua pres­so un’uni­ver­si­tà o una scuo­la uni­ver­si­ta­ria pro­fes­sio­na­le in Sviz­ze­ra può es­se­re au­to­riz­za­to al più pre­sto do­po sei me­si dall’ini­zio del­la for­ma­zio­ne a eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà ac­ces­so­ria se:90

a.
la di­re­zio­ne del­la scuo­la at­te­sta che ta­le at­ti­vi­tà è com­pa­ti­bi­le con il pro­gram­ma d’in­se­gna­men­to e non pro­lun­ga gli stu­di;
b.
l’ora­rio di la­vo­ro non su­pe­ra 15 ore set­ti­ma­na­li, fat­ta ec­ce­zio­ne per il pe­rio­do del­le va­can­ze sco­la­sti­che;
c.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
d.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI.

89 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

90 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

Art. 39 Formazione con periodo di pratica obbligatoria  

(art. 30 cpv. 1 lett. g LStrI)

Lo stra­nie­ro che as­sol­ve una for­ma­zio­ne a tem­po pie­no in Sviz­ze­ra può es­se­re au­to­riz­za­to nell’am­bi­to del pe­rio­do di pra­ti­ca ob­bli­ga­to­ria a eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va se:

a.
ta­le at­ti­vi­tà non su­pe­ra la me­tà del­la du­ra­ta com­ples­si­va del­la for­ma­zio­ne;
b.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
c.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
d.
il ri­chie­den­te di­spo­ne di un’abi­ta­zio­ne con­for­me ai suoi bi­so­gni se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 LStrI.
Art. 40 Attività lucrativa durante il perfezionamento presso un’università o una scuola universitaria professionale  

(art. 30 cpv. 1 lett. g LStrI)

1 Lo stra­nie­ro che as­sol­ve un per­fe­zio­na­men­to pres­so un’uni­ver­si­tà o una scuo­la uni­ver­si­ta­ria pro­fes­sio­na­le in Sviz­ze­ra può es­se­re au­to­riz­za­to a eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va nel suo spe­ci­fi­co cam­po scien­ti­fi­co se:

a.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
b.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI.

2 L’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va non de­ve pre­giu­di­ca­re il per­fe­zio­na­men­to.

Art. 41 Scambi internazionali  

(art. 30 cpv. 1 lett. g LStrI)

Per age­vo­la­re gli scam­bi in­ter­na­zio­na­li nel set­to­re eco­no­mi­co, scien­ti­fi­co e cul­tu­ra­le pos­so­no es­se­re ri­la­scia­ti per­mes­si di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o per­mes­si di di­mo­ra­se:

a.
esi­ste un in­te­res­se dell’eco­no­mia sviz­ze­ra se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra a LStrI;
b.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
c.
so­no ri­spet­ta­ti i con­tin­gen­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 20 LStrI;
d.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
e.
so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni per­so­na­li se­con­do l’ar­ti­co­lo 23 LStrI;
f.
il ri­chie­den­te di­spo­ne di un’abi­ta­zio­ne con­for­me ai suoi bi­so­gni se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 LStrI.
Art. 42 Praticanti  

(art. 30 cpv. 1 lett. g e 100 cpv. 2 lett. e LStrI)

1 La pro­ce­du­ra e il ri­la­scio di per­mes­si so­no ret­ti da­gli ac­cor­di sui pra­ti­can­ti e dal­le con­ven­zio­ni am­mi­ni­stra­ti­ve bi­la­te­ra­li.

2 La SEM può, com­pu­tan­do­li sul con­tin­gen­te de­fi­ni­to ne­gli ac­cor­di sui pra­ti­can­ti, de­ci­de­re di far ri­la­scia­re per­mes­si a pra­ti­can­ti per sog­gior­ni di 18 me­si al mas­si­mo.

3 La SEM può de­ci­de­re di pro­ro­ga­re i per­mes­si dei pra­ti­can­ti, nell’am­bi­to del sog­gior­no mas­si­mo di 18 me­si.

Art. 43 Ammissione di stranieri che rivestono particolari funzioni internazionali  

(art. 30 cpv. 1 lett. g e 98 cpv. 2 LStrI)

1 Le con­di­zio­ni d’am­mis­sio­ne del­la LStrI non so­no ap­pli­ca­bi­li ai se­guen­ti stra­nie­ri fin­tan­to che eser­ci­ta­no la lo­ro fun­zio­ne:

a.
i mem­bri di mis­sio­ni di­plo­ma­ti­che e per­ma­nen­ti co­me an­che di po­sti con­so­la­ri, ti­to­la­ri di una car­ta di le­git­ti­ma­zio­ne ri­la­scia­ta dal Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le de­gli af­fa­ri este­ri (DFAE);
b.
i fun­zio­na­ri di or­ga­niz­za­zio­ni in­ter­na­zio­na­li con se­de in Sviz­ze­ra, ti­to­la­ri di una car­ta di le­git­ti­ma­zio­ne ri­la­scia­ta dal DFAE;
c.
le al­tre per­so­ne che la­vo­ra­no per que­ste or­ga­niz­za­zio­ni, ti­to­la­ri di una car­ta di le­git­ti­ma­zio­ne ri­la­scia­ta dal DFAE;
d.
il per­so­na­le al ser­vi­zio di per­so­ne de­si­gna­te nel­le let­te­re a–c, ti­to­la­re di una car­ta di le­git­ti­ma­zio­ne ri­la­scia­ta dal DFAE;
e.
i fun­zio­na­ri di am­mi­ni­stra­zio­ni stra­nie­re o gli im­pie­ga­ti di im­pre­se che, nel qua­dro dell’eser­ci­zio di un man­da­to pub­bli­co, han­no il lo­ro luo­go di ser­vi­zio o di la­vo­ro in Sviz­ze­ra;
f.
i cor­ri­spon­den­ti di gior­na­li, di pe­rio­di­ci, di agen­zie di stam­pa e d’in­for­ma­zio­ne, di ra­dio e di te­le­vi­sio­ne, con se­de all’este­ro, se eser­ci­ta­no esclu­si­va­men­te ta­le at­ti­vi­tà e so­no ac­cre­di­ta­ti pres­so il DFAE o pres­so l’Uf­fi­cio del­le Na­zio­ni Uni­te a Gi­ne­vra;
g.
le per­so­ne qua­li­fi­ca­te al ser­vi­zio di or­ga­ni uf­fi­cia­li este­ri che, in vir­tù de­gli ac­cor­di bi­la­te­ra­li, svol­go­no de­ter­mi­na­ti com­pi­ti in fa­vo­re dei la­vo­ra­to­ri stra­nie­ri;
h.
i col­la­bo­ra­to­ri di or­ga­niz­za­zio­ni con se­de in Sviz­ze­ra cui il Con­si­glio fe­de­ra­le con­ce­de cor­ri­spon­den­ti age­vo­la­zio­ni.

2 Il co­niu­ge, o il part­ner, e i fi­gli al di sot­to dei 25 an­ni del­le per­so­ne di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b so­no am­mes­si nell’am­bi­to del ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re per la du­ra­ta del­le fun­zio­ni di det­te per­so­ne, se coa­bi­ta­no con lo­ro. Ri­ce­vo­no una car­ta di le­git­ti­ma­zio­ne ri­la­scia­ta dal DFAE.

3 Il co­niu­ge, o il part­ner, e i fi­gli al di sot­to dei 21 an­ni del­le per­so­ne di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra c so­no am­mes­si nell’am­bi­to del ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re per la du­ra­ta del­le fun­zio­ni di det­te per­so­ne, se coa­bi­ta­no con lo­ro. Ri­ce­vo­no una car­ta di le­git­ti­ma­zio­ne ri­la­scia­ta dal DFAE.

Art. 44 Attività lucrativa accessoria di stranieri con particolari funzioni internazionali  

(art. 30 cpv. 1 lett. g e 98 cpv. 2 LStrI)

Se pre­sen­ta­no un con­trat­to di la­vo­ro o un’of­fer­ta vin­co­lan­te, i se­guen­ti stra­nie­ri, fin­tan­to che eser­ci­ta­no la lo­ro fun­zio­ne, pos­so­no es­se­re au­to­riz­za­ti a eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va ac­ces­so­ria:

a.
i mem­bri di mis­sio­ni di­plo­ma­ti­che e per­ma­nen­ti co­me an­che di po­sti con­so­la­ri, ti­to­la­ri di una car­ta di le­git­ti­ma­zio­ne ri­la­scia­ta dal DFAE;
b.
i fun­zio­na­ri di or­ga­niz­za­zio­ni in­ter­na­zio­na­li con se­de in Sviz­ze­ra, ti­to­la­ri di una car­ta di le­git­ti­ma­zio­ne ri­la­scia­ta dal DFAE;
c.
le al­tre per­so­ne che la­vo­ra­no per que­ste or­ga­niz­za­zio­ni, ti­to­la­ri di una car­ta di le­git­ti­ma­zio­ne ri­la­scia­ta dal DFAE.
Art. 45 Attività lucrativa dei familiari di stranieri con particolari funzioni internazionali  

(art. 30 cpv. 1 lett. g e 98 cpv. 2 LStrI)

1 Il co­niu­ge, o il part­ner (art. 43 cpv. 2), e i fi­gli al di sot­to dei 21 an­ni, am­mes­si nell’am­bi­to del ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re de­gli stra­nie­ri di cui all’ar­ti­co­lo 43 ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b, so­no au­to­riz­za­ti a eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va, se pre­sen­ta­no un con­trat­to di la­vo­ro o un’of­fer­ta vin­co­lan­te. Ri­ce­vo­no una spe­cia­le car­ta di sog­gior­no per stra­nie­ri.

2 Il co­niu­ge, o il part­ner (art. 43 cpv. 3), e i fi­gli al di sot­to dei 21 an­ni, am­mes­si nell’am­bi­to del ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re de­gli stra­nie­ri di cui all’ar­ti­co­lo 43 ca­po­ver­so 1 let­te­ra c, pos­so­no es­se­re au­to­riz­za­ti a eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va, se pre­sen­ta­no un con­trat­to di la­vo­ro o un’of­fer­ta vin­co­lan­te e se so­no ri­spet­ta­te le di­spo­si­zio­ni sul­le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro di cui all’ar­ti­co­lo 22 LStrI.

Art. 46 Trasferimento per motivi aziendali in imprese internazionali  

(art. 30 cpv. 1 lett. h LStrI)

Per sem­pli­fi­ca­re il tra­sfe­ri­men­to, per mo­ti­vi azien­da­li, di qua­dri su­pe­rio­ri e spe­cia­li­sti in­di­spen­sa­bi­li in im­pre­se che ope­ra­no su sca­la in­ter­na­zio­na­le pos­so­no es­se­re ri­la­scia­ti per­mes­si di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta e per­mes­si di di­mo­ra se:

a.
esi­ste un in­te­res­se dell’eco­no­mia sviz­ze­ra se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra a LStrI;
b.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
c.
so­no ri­spet­ta­ti i con­tin­gen­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 20 LStrI;
d.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
e.
il ri­chie­den­te di­spo­ne di un’abi­ta­zio­ne con­for­me ai suoi bi­so­gni se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 LStrI.
Art. 4791  

91 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 3 dic. 2010, con ef­fet­to dal 1° gen. 2011 (RU 20105959).

Art. 48 Impiegati alla pari  

(art. 30 cpv. 1 lett. j LStrI)

1 L’im­pie­ga­to al­la pa­ri stra­nie­ro può ot­te­ne­re un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta se:

a.
il suo col­lo­ca­men­to av­vie­ne gra­zie a un’or­ga­niz­za­zio­ne au­to­riz­za­ta in vir­tù del­la leg­ge del 6 ot­to­bre 198992 sul col­lo­ca­men­to;
b.93
so­no ri­spet­ta­ti i con­tin­gen­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 20 LStrI;
c.
la sua età è com­pre­sa fra 18 e 25 an­ni;
d.
fre­quen­ta un cor­so sul­la lin­gua na­zio­na­le par­la­ta nel luo­go di sog­gior­no;
e.
la sua at­ti­vi­tà du­ra al mas­si­mo 30 ore la set­ti­ma­na con un’in­te­ra gior­na­ta li­be­ra la set­ti­ma­na;
f.
la sua at­ti­vi­tà com­pren­de la­vo­ri do­me­sti­ci leg­ge­ri e la cu­sto­dia di bam­bi­ni e per ta­li at­ti­vi­tà gli è ver­sa­to un con­gruo com­pen­so;
g.
al­log­gia pres­so la fa­mi­glia ospi­te e di­spo­ne di una ca­me­ra pro­pria.

2 I per­mes­si per gli im­pie­ga­ti al­la pa­ri so­no ri­la­scia­ti per 12 me­si al mas­si­mo e non pos­so­no es­se­re pro­ro­ga­ti.

92 RS 823.11

93 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

Art. 49 Riammissione di stranieri  

(art. 30 cpv. 1 lett. k LStrI)

1 Lo stra­nie­ro che era già sta­to ti­to­la­re di un per­mes­so di di­mo­ra o di do­mi­ci­lio può ot­te­ne­re un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o un per­mes­so di di­mo­ra se:

a.
il suo pre­ce­den­te sog­gior­no in Sviz­ze­ra è du­ra­to al­me­no cin­que an­ni e non era uni­ca­men­te di na­tu­ra tem­po­ra­nea (art. 34 cpv. 5 LStrI); e
b.
la sua par­ten­za vo­lon­ta­ria dal­la Sviz­ze­ra non ri­sa­le a più di due an­ni.94

2 L’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va di­pen­den­te può es­se­re au­to­riz­za­to se:

a.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
b.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
c.
il ri­chie­den­te di­spo­ne di un’abi­ta­zio­ne con­for­me ai suoi bi­so­gni se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 LStrI.

94 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 12 dic. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 6273).

Art. 50 Riammissione in Svizzera dopo un soggiorno all’estero a scopo di lavoro o di formazione continua 95  

(art. 30 cpv. 1 lett. k LStrI)

Lo stra­nie­ro che ha sog­gior­na­to prov­vi­so­ria­men­te all’este­ro per con­to del suo da­to­re di la­vo­ro o al­lo sco­po di se­gui­re una for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le con­ti­nua per una du­ra­ta mas­si­ma di quat­tro an­ni può ot­te­ne­re un per­mes­so di di­mo­ra se:96

a.
l’au­to­ri­tà can­to­na­le del­la mi­gra­zio­ne (art. 88 cpv. 1) ha ri­la­scia­to, pri­ma del­la par­ten­za, una ga­ran­zia per il rien­tro in Sviz­ze­ra;
b.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
c.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
d.
il ri­chie­den­te di­spo­ne di un’abi­ta­zio­ne con­for­me ai suoi bi­so­gni se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 LStrI.

95 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

96 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

Art. 51 Riammissione in Svizzera dopo il servizio militare all’estero  

(art. 30 cpv. 1 lett. k LStrI)

Lo stra­nie­ro che ha in­ter­rot­to la sua at­ti­vi­tà pro­fes­sio­na­le per as­sol­ve­re il ser­vi­zio mi­li­ta­re all’este­ro può ot­te­ne­re un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o un per­mes­so di di­mo­ra se:

a.
non par­te pri­ma dei due me­si che pre­ce­do­no l’ini­zio del ser­vi­zio e se ri­tor­na in Sviz­ze­ra en­tro tre me­si dal­la fi­ne del ser­vi­zio;
b.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
c.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
d.
il ri­chie­den­te di­spo­ne di un’abi­ta­zio­ne con­for­me ai suoi bi­so­gni se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 LStrI.
Art. 52 Richiedenti l’asilo  

(art. 30 cpv. 1 lett. l LStrI e art. 43 LA­si)

1 Sem­pre­ché le con­di­zio­ni se­con­do il di­rit­to in ma­te­ria d’asi­lo (art. 43 cpv. 1–3 LA­si) sia­no adem­pi­te, il ri­chie­den­te l’asi­lo può es­se­re au­to­riz­za­to a eser­ci­ta­re tem­po­ra­nea­men­te un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va se:

a.
la si­tua­zio­ne dell’eco­no­mia e del mer­ca­to del la­vo­ro lo con­sen­te;
b.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
c.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI;
d.
è ri­spet­ta­ta la prio­ri­tà se­con­do l’ar­ti­co­lo 21 LStrI.
e.97
non è og­get­to di un’espul­sio­ne giu­di­zia­ria ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 66a o 66abis del Co­di­ce pe­na­le98 op­pu­re dell’ar­ti­co­lo 49a o 49abis del Co­di­ce pe­na­le mi­li­ta­re del 13 giu­gno 192799 pas­sa­ta in giu­di­ca­to.

2 ...100

97 In­tro­dot­ta dal n. I 1 dell’O del 1° feb. 2017 sull’at­tua­zio­ne dell’espul­sio­ne giu­di­zia­ria (RU 2017 563). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

98 RS 311.0

99 RS 321.0

100 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, con ef­fet­to dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 53 Persone bisognose di protezione 101  

(art. 30 cpv. 1 lett. l LStrI e art. 75 cpv. 2 LA­si)

1 Una vol­ta ot­te­nu­ta la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria, la per­so­na bi­so­gno­sa di pro­te­zio­ne può es­se­re au­to­riz­za­ta a eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va di­pen­den­te tem­po­ra­nea se:

a.
vi è la do­man­da di un da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 let­te­ra b LStrI;
b.
so­no ri­spet­ta­te le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 LStrI.

2 Una vol­ta ot­te­nu­ta la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria, la per­so­na bi­so­gno­sa di pro­te­zio­ne può es­se­re au­to­riz­za­ta a eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te tem­po­ra­nea se so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 19 let­te­re b e c LStrI.

101 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2022, in vi­go­re dal 12 mar. 2022 (RU 2022 167).

Art. 53a Programmi d’occupazione 102  

(art. 30 cpv. 1 lett. l LStrI; art. 43 cpv. 4 e 75 cpv. 4 LA­si)

Il ri­chie­den­te l’asi­lo, lo stra­nie­ro am­mes­so prov­vi­so­ria­men­te o la per­so­na bi­so­gno­sa di pro­te­zio­ne che par­te­ci­pa a un pro­gram­ma d’oc­cu­pa­zio­ne sot­to­stà al­le con­di­zio­ni sta­bi­li­te in ta­le pro­gram­ma.

102 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018 (RU 2018 3173). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2024, in vi­go­re dal 1° giu. 2024 (RU 2024190).

Sezione 5: Cambiamento dello scopo del soggiorno

Art. 54  

Se un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o un per­mes­so di di­mo­ra è ri­la­scia­to in ba­se a una di­spo­si­zio­ne d’am­mis­sio­ne per un de­ter­mi­na­to sco­po di sog­gior­no, in ca­so di cam­bia­men­to di ta­le sco­po è ri­chie­sto un nuo­vo per­mes­so.

Capitolo 4: Regolamentazione del soggiorno

Sezione 1: Permesso di soggiorno di breve durata

Art. 55 Cambiamento d’impiego  

(art. 32 cpv. 3 LStrI)

Lo stra­nie­ro ti­to­la­re di un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta può es­se­re au­to­riz­za­to a cam­bia­re im­pie­go all’in­ter­no del­lo stes­so set­to­re e del­la stes­sa pro­fes­sio­ne se un’al­tra at­ti­vi­tà pres­so l’at­tua­le da­to­re di la­vo­ro non è pos­si­bi­le o non è esi­gi­bi­le e se il cam­bia­men­to d’im­pie­go non è do­vu­to al com­por­ta­men­to te­nu­to dal la­vo­ra­to­re.

Art. 56 Rinnovo  

1 Il per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta può es­se­re ri­la­scia­to un’al­tra vol­ta uni­ca­men­te do­po un’in­ter­ru­zio­ne del sog­gior­no di al­me­no un an­no (art. 32 cpv. 4 LStrI). So­no am­mes­se de­ro­ghe in sin­go­li ca­si mo­ti­va­ti, co­me nel ca­so di at­ti­vi­tà che ri­cor­ro­no ogni an­no. È fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 2.

2 Fra due per­mes­si di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta di al mas­si­mo quat­tro me­si ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 19 ca­po­ver­so 4 let­te­ra a o 19b ca­po­ver­so 2 let­te­ra a, lo stra­nie­ro de­ve sog­gior­na­re all’este­ro per al­me­no due me­si.103

3 Uno stra­nie­ro può ot­te­ne­re una so­la vol­ta il per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta per una for­ma­zio­ne o una for­ma­zio­ne con­ti­nua (art. 23 e 24), per un sog­gior­no co­me im­pie­ga­to al­la pa­ri (art. 48) op­pu­re co­me pra­ti­can­te (art. 42). So­no am­mes­se de­ro­ghe in sin­go­li ca­si mo­ti­va­ti.104

103 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

104 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

Art. 57 Permessi successivi  

1 I se­guen­ti per­mes­si non pos­so­no es­se­re ri­la­scia­ti im­me­dia­ta­men­te uno do­po l’al­tro:

a.
il per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta con va­li­di­tà non su­pe­rio­re a quat­tro me­si (art. 19 cpv. 4 lett. a e 19b cpv. 2 lett. a);
b.
il per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta con va­li­di­tà su­pe­rio­re a quat­tro me­si (art. 19 cpv. 1 e 19b cpv. 1);
c.
il per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta con va­li­di­tà non su­pe­rio­re a ot­to me­si (art. 19 cpv. 4 lett. b e 19b cpv. 2 lett. b);
d.
il per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta per pra­ti­can­ti (art. 42).105

2 Fra un per­mes­so e l’al­tro, lo stra­nie­ro in que­stio­ne de­ve sog­gior­na­re all’este­ro per al­me­no due me­si e for­nir­ne la pro­va.

105 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

Sezione 2: Permesso di dimora

Art. 58 Validità del permesso di dimora  

1 La va­li­di­tà del per­mes­so di di­mo­ra ri­la­scia­to per la pri­ma vol­ta è di un an­no; il per­mes­so può es­se­re pro­ro­ga­to di due an­ni. So­no am­mes­se de­ro­ghe in sin­go­li ca­si mo­ti­va­ti.

2 Do­po la sca­den­za del­la va­li­di­tà del per­mes­so di di­mo­ra, il do­cu­men­to di le­git­ti­ma­zio­ne este­ro (art. 8) de­ve es­se­re va­li­do per al­tri sei me­si. So­no am­mes­se de­ro­ghe in sin­go­li ca­si mo­ti­va­ti.

Art. 59 Domanda di proroga del permesso di dimora  

1 La do­man­da di pro­ro­ga del per­mes­so di di­mo­ra (art. 33 cpv. 3 LStrI) va pre­sen­ta­ta al­me­no 14 gior­ni pri­ma del­la sca­den­za del­la va­li­di­tà. La pro­ro­ga è pos­si­bi­le al più pre­sto tre me­si pri­ma del­la sca­den­za del­la va­li­di­tà. So­no am­mes­se de­ro­ghe in sin­go­li ca­si mo­ti­va­ti.

2 Se la do­man­da di pro­ro­ga è sta­ta pre­sen­ta­ta, lo stra­nie­ro in que­stio­ne può sog­gior­na­re in Sviz­ze­ra du­ran­te la pro­ce­du­ra, sem­pre­ché non sia sta­ta pro­nun­cia­ta una de­ci­sio­ne con­tra­ria.

Sezione 3: Permesso di domicilio

Art. 60 Rilascio del permesso di domicilio 106  

(art. 34 cpv. 2, 42 cpv. 3, 43 cpv. 5, 58a cpv. 1 e 96 LStrI)

1 Per il ri­la­scio del per­mes­so di do­mi­ci­lio de­vo­no es­se­re sod­di­sfat­ti i cri­te­ri d’in­te­gra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 58a ca­po­ver­so 1 LStrI.

2 Lo stra­nie­ro de­ve di­mo­stra­re di pos­se­de­re, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze ora­li del­la lin­gua na­zio­na­le par­la­ta nel luo­go di do­mi­ci­lio, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A2 e, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze scrit­te, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A1 del qua­dro di ri­fe­ri­men­to.

106 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 61 Nuovo rilascio del permesso di domicilio dopo un soggiorno all’estero 107  

(art. 34 cpv. 3 LStrI)

1 Il per­mes­so di do­mi­ci­lio può es­se­re ri­la­scia­to nuo­va­men­te do­po un sog­gior­no all’este­ro se lo stra­nie­ro è sta­to in pre­ce­den­za ti­to­la­re di un ta­le per­mes­so per al­me­no die­ci an­ni e se il sog­gior­no all’este­ro non è du­ra­to più di sei an­ni.

2 Lo stra­nie­ro de­ve di­mo­stra­re di pos­se­de­re, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze ora­li del­la lin­gua na­zio­na­le par­la­ta nel luo­go di do­mi­ci­lio, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A2 e, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze scrit­te, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A1 del qua­dro di ri­fe­ri­men­to.

107 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 61a Nuovo rilascio del permesso di domicilio dopo commutazione 108  

(art. 34 cpv. 6, 58a cpv. 1 e 63 cpv. 2 LStrI)

1 Il pe­rio­do d’at­te­sa di cin­que an­ni (art. 34 cpv. 6 LStrI) ini­zia a de­cor­re­re il gior­no se­guen­te il pas­sag­gio in giu­di­ca­to del­la re­vo­ca del per­mes­so di do­mi­ci­lio con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 63 ca­po­ver­so 2 LStrI e del­la sua so­sti­tu­zio­ne me­dian­te un per­mes­so di di­mo­ra (com­mu­ta­zio­ne).

2 Il per­mes­so di do­mi­ci­lio può es­se­re ri­la­scia­to nuo­va­men­te se:

a.
non vi so­no mo­ti­vi di re­vo­ca con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 62 o 63 ca­po­ver­so 2 LStrI; e
b.
so­no sod­di­sfat­ti i cri­te­ri d’in­te­gra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 58a ca­po­ver­so 1 LStrI.

3 Lo stra­nie­ro de­ve di­mo­stra­re di pos­se­de­re, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze ora­li del­la lin­gua na­zio­na­le par­la­ta nel luo­go di do­mi­ci­lio, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A2 e, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze scrit­te, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A1 del qua­dro di ri­fe­ri­men­to.

108 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 62 Rilascio anticipato del permesso di domicilio  

(art. 34 cpv. 4 e 58a cpv. 1 LStrI)109

1 Il ri­la­scio an­ti­ci­pa­to del per­mes­so di do­mi­ci­lio pre­sup­po­ne che sia­no sod­di­sfat­ti i cri­te­ri d’in­te­gra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 58a ca­po­ver­so 1 LStrI.110

1bis Lo stra­nie­ro de­ve di­mo­stra­re di pos­se­de­re, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze ora­li del­la lin­gua na­zio­na­le par­la­ta nel luo­go di do­mi­ci­lio, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to B1 e, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze scrit­te, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A1 del qua­dro di ri­fe­ri­men­to.111

2 Nell’esa­me del­la do­man­da di ri­la­scio an­ti­ci­pa­to del per­mes­so di do­mi­ci­lio è te­nu­to con­to del gra­do d’in­te­gra­zio­ne dei mem­bri del­la fa­mi­glia di età su­pe­rio­re a 12 an­ni.

109 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

110 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

111 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 62a Commutazione 112  

(art. 63 cpv. 2 LStrI)

1 La de­ci­sio­ne di re­vo­ca del per­mes­so di do­mi­ci­lio e di so­sti­tu­zio­ne me­dian­te un per­mes­so di di­mo­ra (com­mu­ta­zio­ne) può es­se­re vin­co­la­ta a un ac­cor­do d’in­te­gra­zio­ne o a una rac­co­man­da­zio­ne per l’in­te­gra­zio­ne con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 58b LStrI.

2 Se non vie­ne vin­co­la­ta a un ac­cor­do d’in­te­gra­zio­ne o a una rac­co­man­da­zio­ne per l’in­te­gra­zio­ne, la de­ci­sio­ne di com­mu­ta­zio­ne de­ve con­te­ne­re al­me­no gli ele­men­ti se­guen­ti:

a.
i cri­te­ri d’in­te­gra­zio­ne (art. 58a cpv. 1 LStrI) che lo stra­nie­ro non sod­di­sfa;
b.
la du­ra­ta di va­li­di­tà del per­mes­so di di­mo­ra;
c.
le con­di­zio­ni per po­ter ri­ma­ne­re in Sviz­ze­ra (art. 33 cpv. 2 LStrI);
d.
le con­se­guen­ze per il sog­gior­no in Sviz­ze­ra in ca­so d’ina­dem­pi­men­to del­le con­di­zio­ni di cui al­la let­te­ra c (art. 62 cpv. 1 lett. d LStrI).

112 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 63 Domanda di proroga della durata di validità della carta di soggiorno per il permesso di domicilio 113  

(art. 41 cpv. 3 LStrI)

Lo stra­nie­ro ti­to­la­re del per­mes­so di do­mi­ci­lio de­ve pre­sen­ta­re o con­se­gna­re, per la pro­ro­ga, la car­ta di sog­gior­no al­le au­to­ri­tà can­to­na­li del­la mi­gra­zio­ne (art. 88 cpv. 1) al­me­no 14 gior­ni pri­ma del­la sca­den­za del­la va­li­di­tà. La pro­ro­ga av­vie­ne al più pre­sto tre me­si pri­ma del­la sca­den­za del­la va­li­di­tà; so­no am­mes­se de­ro­ghe in sin­go­li ca­si mo­ti­va­ti.

113 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 12 dic. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 6273).

Sezione 4: Richiedenti l’asilo, persone bisognose di protezione, stranieri ammessi provvisoriamente, rifugiati e apolidi esercitanti un’attività lucrativa 114

114 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vigore dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

Art. 64 Cambiamento d’impiego 115  

(art. 30 cpv. 1 lett. l, 31 cpv. 3 e 85a cpv. 2 LStrI; art. 43 e 61 LA­si)116

1 Il ri­chie­den­te l’asi­lo può es­se­re au­to­riz­za­to a cam­bia­re im­pie­go se so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni del di­rit­to in ma­te­ria d’asi­lo (art. 43 cpv. 1–3 LA­si) e le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 52.

2 La per­so­na bi­so­gno­sa di pro­te­zio­ne può es­se­re au­to­riz­za­ta a cam­bia­re im­pie­go se so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 53 ca­po­ver­so 1.117

3 Al cam­bia­men­to d’im­pie­go di stra­nie­ri, ri­fu­gia­ti o apo­li­di am­mes­si prov­vi­so­ria­men­te in Sviz­ze­ra, di ri­fu­gia­ti che vi han­no ot­te­nu­to asi­lo e apo­li­di che vi so­no ri­co­no­sciu­ti non­ché di ri­fu­gia­ti o di apo­li­di og­get­to di un’espul­sio­ne giu­di­zia­ria pas­sa­ta in giu­di­ca­to si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia gli ar­ti­co­li 65–65c.118

115 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

116 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

117 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mar. 2022, in vi­go­re dal 12 mar. 2022 (RU 2022 167).

118 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

Art. 65 Notifica dell’inizio di un’attività lucrativa di stranieri ammessi provvisoriamente, rifugiati o apolidi 119  

(art. 31 cpv. 3 e 85a LStrI; art. 61 LA­si)120

1 Gli stra­nie­ri, i ri­fu­gia­ti e gli apo­li­di am­mes­si prov­vi­so­ria­men­te in Sviz­ze­ra, i ri­fu­gia­ti che vi han­no ot­te­nu­to asi­lo e gli apo­li­di che vi so­no ri­co­no­sciu­ti pos­so­no svol­ge­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va pre­via no­ti­fi­ca del­la stes­sa.121

1bis An­che i ri­fu­gia­ti e gli apo­li­di og­get­to di un’espul­sio­ne giu­di­zia­ria pas­sa­ta in giu­di­ca­to pos­so­no svol­ge­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va pre­via no­ti­fi­ca del­la stes­sa.122

2 Nel ca­so di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va di­pen­den­te, la no­ti­fi­ca de­ve es­se­re ef­fet­tua­ta dal da­to­re di la­vo­ro. Con­tie­ne i da­ti se­guen­ti:

a.
l’iden­ti­tà del­la per­so­na eser­ci­tan­te at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va: co­gno­me, no­mi, da­ta di na­sci­ta, ses­so, na­zio­na­li­tà, nu­me­ro te­le­fo­ni­co e nu­me­ro per­so­na­le nel si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne cen­tra­le sul­la mi­gra­zio­ne (SI­MIC);
b.
l’iden­ti­tà del da­to­re di la­vo­ro: no­me o ra­gio­ne so­cia­le, in­di­riz­zo, nu­me­ro d’iden­ti­fi­ca­zio­ne dell’azien­da, set­to­re eco­no­mi­co non­ché coor­di­na­te, nu­me­ro te­le­fo­ni­co e in­di­riz­zo e-mail di una per­so­na di con­tat­to;
c.
l’at­ti­vi­tà eser­ci­ta­ta: ti­po di at­ti­vi­tà, tas­so di oc­cu­pa­zio­ne, du­ra­ta set­ti­ma­na­le del la­vo­ro;
d.
il luo­go di la­vo­ro e lo sti­pen­dio;
e.
la da­ta d’ini­zio dell’at­ti­vi­tà.

3 Nel ca­so di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te, la no­ti­fi­ca de­ve es­se­re ef­fet­tua­ta dall’in­te­res­sa­to. Con­tie­ne i da­ti di cui al ca­po­ver­so 2 let­te­re a e c–e.

4 La no­ti­fi­ca dei da­ti di cui al ca­po­ver­so 2 può es­se­re ef­fet­tua­ta da un ter­zo se que­sti:

a.123
so­stie­ne l’in­te­gra­zio­ne o la rein­te­gra­zio­ne pro­fes­sio­na­le pres­so un for­ni­to­re di prov­ve­di­men­ti in­ca­ri­ca­to da un’au­to­ri­tà; o
b.
ha il con­sen­so di prin­ci­pio dell’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te nel luo­go di la­vo­ro.

5 Tra­smet­ten­do la no­ti­fi­ca, il da­to­re di la­vo­ro o il ter­zo con­fer­ma di co­no­sce­re e si im­pe­gna a ri­spet­ta­re le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro usua­li nel­la lo­ca­li­tà, nel­la pro­fes­sio­ne e nel set­to­re non­ché le con­di­zio­ni par­ti­co­la­ri do­vu­te al ti­po di at­ti­vi­tà o le mi­su­re d’in­te­gra­zio­ne o rein­te­gra­zio­ne pro­fes­sio­na­le.124

6 La no­ti­fi­ca va inol­tra­ta elet­tro­ni­ca­men­te all’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te per il luo­go di la­vo­ro.

7 L’ini­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va non sog­gia­ce all’ob­bli­go di no­ti­fi­ca se:

a.
la per­so­na in que­stio­ne è sta­ta col­lo­ca­ta da un for­ni­to­re di prov­ve­di­men­ti fi­na­liz­za­ti all’in­te­gra­zio­ne o al­la rein­te­gra­zio­ne pro­fes­sio­na­le in­ca­ri­ca­to da un’au­to­ri­tà;
b.
l’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te nel luo­go di la­vo­ro ha espres­so il pro­prio con­sen­so di prin­ci­pio; e
c.
il com­pen­so è in­fe­rio­re al sa­la­rio men­si­le lor­do di 600 fran­chi de­ter­mi­nan­te per il cal­co­lo del­la som­ma for­fet­ta­ria glo­ba­le ver­sa­ta dal­la Con­fe­de­ra­zio­ne se­con­do gli ar­ti­co­li 23 e 27 dell’or­di­nan­za 2 dell’11 ago­sto 1999125 sull’asi­lo op­pu­re si trat­ta di un prov­ve­di­men­to in vi­sta di una for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le di ba­se se­con­do l’ar­ti­co­lo 12 del­la leg­ge del 13 di­cem­bre 2002126 sul­la for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le.127

8 I ca­po­ver­si 4 e 7 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia al­le au­to­ri­tà che at­tua­no di­ret­ta­men­te prov­ve­di­men­ti d’in­te­gra­zio­ne e di rein­te­gra­zio­ne pro­fes­sio­na­le.128

119 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

120 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

121 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

122 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

123 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2024, in vi­go­re dal 1° giu. 2024 (RU 2024190).

124 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2024, in vi­go­re dal 1° giu. 2024 (RU 2024190).

125 RS 142.312

126 RS 412.10

127 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 1° mag. 2024, in vi­go­re dal 1° giu. 2024 (RU 2024190).

128 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 1° mag. 2024, in vi­go­re dal 1° giu. 2024 (RU 2024190).

Art. 65a Notifica della fine di un’attività lucrativa di stranieri ammessi provvisoriamente, rifugiati o apolidi 129  

(art. 31 cpv. 3 e 85a LStrI; art. 61 LA­si)130

Al­la no­ti­fi­ca del­la fi­ne di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va si ap­pli­ca per ana­lo­gia l’ar­ti­co­lo 65 ca­po­ver­si 2–4 e 6.

129 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

130 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

Art. 65b Registrazione e trasmissione dei dati notificati 131  

(art. 31 cpv. 3 e 85a LStrI; art. 61 LA­si)132

1 Al­la no­ti­fi­ca dell’ini­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te re­gi­stra in SI­MIC i se­guen­ti da­ti:

a.
l’iden­ti­tà del da­to­re di la­vo­ro;
b.
l’at­ti­vi­tà eser­ci­ta­ta e il luo­go di la­vo­ro;
c.
la da­ta di ini­zio dell’at­ti­vi­tà.

2 Im­me­dia­ta­men­te do­po aver ri­ce­vu­to la no­ti­fi­ca, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te ne inol­tra una co­pia all’au­to­ri­tà can­to­na­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 83. Se lo stra­nie­ro ri­sie­de in un al­tro Can­to­ne, es­sa ne tra­smet­te una co­pia an­che all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per il Can­to­ne di do­mi­ci­lio.

3 Al­la no­ti­fi­ca del­la fi­ne di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te ne re­gi­stra la da­ta in SI­MIC.

131 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

132 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

Art. 65c Controllo delle condizioni di salario e di lavoro 133  

(art. 31 cpv. 3 e 85a LStrI; art. 61 LA­si)134

1 In ca­so di no­ti­fi­ca di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va, l’au­to­ri­tà can­to­na­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 83 può ve­ri­fi­ca­re il ri­spet­to del­le con­di­zio­ni di sa­la­rio e di la­vo­ro (art. 22 LStrI).

2 Può al­tre­sì inol­tra­re una co­pia del­la no­ti­fi­ca ad al­tri or­ga­ni di con­trol­lo, per esem­pio al­le com­mis­sio­ni tri­par­ti­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 360b del Co­di­ce del­le ob­bli­ga­zio­ni135 o al­le com­mis­sio­ni pa­ri­te­ti­che in­ca­ri­ca­te dell’ese­cu­zio­ne del con­trat­to col­let­ti­vo di la­vo­ro del per­ti­nen­te set­to­re.

133 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

134 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

135 RS 220

Sezione 5: Validità territoriale dei permessi e cambiamento di Cantone di persone ammesse provvisoriamente 136

136 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 1° mag. 2024, in vigore dal 1° giu. 2024 (RU 2024190).

Art. 66 Validità cantonale  

Uno stra­nie­ro può di­spor­re di un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta, di un per­mes­so di di­mo­ra o di un per­mes­so di do­mi­ci­lio sol­tan­to in un Can­to­ne. Il per­mes­so va­le sul ter­ri­to­rio del Can­to­ne che l’ha ri­la­scia­to.

Art. 67 Cambiamento di Cantone  

(art. 37 LStrI)

1 Il tra­sfe­ri­men­to del cen­tro di pro­pri in­te­res­si in un al­tro Can­to­ne im­pli­ca l’ob­bli­go di un nuo­vo per­mes­so nel nuo­vo Can­to­ne.

2 Per sog­gior­ni tem­po­ra­nei in un al­tro Can­to­ne, di du­ra­ta in­fe­rio­re a tre me­si nell’ar­co di un an­no ci­vi­le, lo stra­nie­ro ti­to­la­re di un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta, di di­mo­ra o di do­mi­ci­lio va­li­di non ha bi­so­gno né di al­tri per­mes­si né di no­ti­fi­car­si (art. 37 cpv. 4 LStrI). La re­go­la­men­ta­zio­ne del sog­gior­no set­ti­ma­na­le è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 16.

Art. 67a Cambiamento di Cantone di persone ammesse provvisoriamente 137  

(art. 85b LStrI)

1 Un cam­bia­men­to di Can­to­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 85b ca­po­ver­so 2 let­te­ra b LStrI è au­to­riz­za­to se­gna­ta­men­te se è ne­ces­sa­rio per pro­teg­ge­re la sa­lu­te del­la vit­ti­ma o di al­tre per­so­ne in ca­so di vio­len­za do­me­sti­ca.

2 Con­si­de­ra­to il tra­git­to per re­car­si al la­vo­ro, non è ra­gio­ne­vo­le esi­ge­re la per­ma­nen­za nel Can­to­ne di re­si­den­za se­gna­ta­men­te se:

a.
il tra­git­to su­pe­ra i 90 mi­nu­ti sia per l’an­da­ta sia per il ri­tor­no; o
b.
per re­car­si al la­vo­ro la per­so­na am­mes­sa prov­vi­so­ria­men­te de­ve uti­liz­za­re i tra­spor­ti pub­bli­ci, e con i tra­spor­ti pub­bli­ci il luo­go di la­vo­ro non è rag­giun­gi­bi­le o è rag­giun­gi­bi­le so­lo dif­fi­cil­men­te.

3 Con­si­de­ra­to l’ora­rio di la­vo­ro, non è ra­gio­ne­vo­le esi­ge­re la per­ma­nen­za nel Can­to­ne di re­si­den­za se­gna­ta­men­te se:

a.
per re­car­si al la­vo­ro la per­so­na am­mes­sa prov­vi­so­ria­men­te de­ve uti­liz­za­re i tra­spor­ti pub­bli­ci, e i tra­spor­ti pub­bli­ci non cir­co­la­no all’ini­zio o al­la fi­ne dell’ora­rio di la­vo­ro;
b.
de­vo­no es­se­re svol­ti in­ca­ri­chi di la­vo­ro con bre­ve pre­av­vi­so, per esem­pio ser­vi­zi di pic­chet­to.

4 Per va­lu­ta­re la di­pen­den­za dall’aiu­to so­cia­le è de­ter­mi­nan­te la si­tua­zio­ne fu­tu­ra nel nuo­vo Can­to­ne.

5 La SEM può inol­tre di­spor­re un cam­bia­men­to di Can­to­ne se en­tram­bi i Can­to­ni in que­stio­ne so­no d’ac­cor­do.

137 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 1° mag. 2024, in vi­go­re dal 1° giu. 2024 (RU 2024190).

Art. 68 Soggiorno senza cambiamento di Cantone 138  

1 In­di­pen­den­te­men­te dal­la sua du­ra­ta, il sog­gior­no per un trat­ta­men­to o una cu­ra me­di­ca (p.es. in un ospe­da­le, in una ca­sa di cu­ra o in un sa­na­to­rio) fuo­ri dal Can­to­ne che ha ri­la­scia­to il per­mes­so non co­sti­tui­sce cam­bia­men­to di Can­to­ne.

2 Lo stes­so va­le per gli stra­nie­ri ai qua­li, in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 36 ca­po­ver­so 2, è sta­to ri­la­scia­to un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta va­li­do per la pre­su­mi­bi­le du­ra­ta del­le in­da­gi­ni di po­li­zia o del­la pro­ce­du­ra giu­di­zia­ria e che sog­gior­na­no fuo­ri dal Can­to­ne che ha ri­la­scia­to il per­mes­so.139

138 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 2 dell’O del 7 nov. 2012 sul­la pro­te­zio­ne ex­tra­pro­ces­sua­le dei te­sti­mo­ni, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6731).

139 In­tro­dot­to dall’all. n. II 2 dell’O del 7 nov. 2012 sul­la pro­te­zio­ne ex­tra­pro­ces­sua­le dei te­sti­mo­ni, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2012 6731).

Art. 69 Competenza in caso di minorenni sotto tutela e di curatele generali 140  

Nel ca­so di mi­no­ren­ni stra­nie­ri sot­to tu­te­la (art. 327a–327c del Co­di­ce ci­vi­le141, CC) e di stra­nie­ri sot­to cu­ra­te­la ge­ne­ra­le (art. 398 CC), il Can­to­ne com­pe­ten­te per la re­go­la­men­ta­zio­ne del sog­gior­no se­con­do il di­rit­to in ma­te­ria di stra­nie­ri è quel­lo in cui si tro­va la se­de dell’au­to­ri­tà di pro­te­zio­ne dei mi­no­ri e de­gli adul­ti (AP­MA) com­pe­ten­te.

140 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

141 RS 210

Art. 70 Esecuzione della pena, esecuzione di misure e collocamento secondo il diritto civile  

1 Se, sul ter­ri­to­rio del Can­to­ne che ha ri­la­scia­to il per­mes­so o su quel­lo di un al­tro Can­to­ne, lo stra­nie­ro scon­ta il car­ce­re pre­ven­ti­vo o è col­lo­ca­to in uno sta­bi­li­men­to pe­ni­ten­zia­rio o vi si tro­va in ese­cu­zio­ne sta­zio­na­ria o am­bu­lan­te di mi­su­re se­con­do gli ar­ti­co­li 59‑61, 63 o 64 del Co­di­ce pe­na­le142, op­pu­re è in­ter­na­to in un isti­tu­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 426 CC143, il suo at­tua­le per­mes­so ri­ma­ne va­li­do fi­no al­la sua li­be­ra­zio­ne.144

2 Le con­di­zio­ni di sog­gior­no van­no di nuo­vo di­sci­pli­na­te al più tar­di al mo­men­to del­la li­be­ra­zio­ne con­di­zio­na­ta o in­con­di­zio­na­ta dall’ese­cu­zio­ne del­la pe­na, dall’ese­cu­zio­ne di mi­su­re o dal col­lo­ca­men­to. Se per l’ese­cu­zio­ne di una sen­ten­za pe­na­le vi è la pos­si­bi­li­tà di tra­sfe­ri­re lo stra­nie­ro in que­stio­ne nel suo Pae­se d’ori­gi­ne, oc­cor­re de­ci­de­re su­bi­to sul­le con­di­zio­ni di sog­gior­no.

142 RS 311.0

143 RS 210

144 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Capitolo 5: Carta di soggiorno145

145 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 17 dic. 2010, in vigore dal 24 gen. 2011 (RU2011 99).

Art. 71 Carte di soggiorno secondo l’articolo 41 capoverso 1 LStrI  

1 Lo stra­nie­ro as­sog­get­ta­to all’ob­bli­go del per­mes­so ri­ce­ve una car­ta di sog­gior­no se­con­do l’ar­ti­co­lo 41 ca­po­ver­so 1 LStrI. La car­ta di sog­gior­no at­te­sta un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta (per­mes­so L), un per­mes­so di di­mo­ra (per­mes­so B) o un per­mes­so di do­mi­ci­lio (per­mes­so C).

2 Lo stra­nie­ro as­sog­get­ta­to all’ob­bli­go del per­mes­so che eser­ci­ta un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va non su­pe­rio­re a quat­tro me­si in un ar­co di tem­po di do­di­ci me­si (art. 12 cpv. 1) ri­ce­ve un per­mes­so d’en­tra­ta an­zi­ché una car­ta di sog­gior­no.

3 Per re­go­la­re il lo­ro sog­gior­no, gli ar­ti­sti e i mu­si­ci­sti con in­gag­gio men­si­le (art. 19 cpv. 4 lett. b e 19b cpv. 2 lett. b) ri­ce­vo­no, in­di­pen­den­te­men­te dal­la du­ra­ta del sog­gior­no, un at­te­sta­to di la­vo­ro e, se l’in­gag­gio è su­pe­rio­re a tre me­si, una car­ta di sog­gior­no.146

146 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

Art. 71a Altre carte di soggiorno  

1 Le per­so­ne se­guen­ti ri­ce­vo­no un per­mes­so spe­ci­fi­co re­la­ti­vo al lo­ro sta­tu­to par­ti­co­la­re:

a.147
fron­ta­lie­ri con un’au­to­riz­za­zio­ne per l’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va en­tro una zo­na di fron­tie­ra del­la Sviz­ze­ra se­con­do l’ar­ti­co­lo 35 LStr (per­mes­so G);
b.148
il ri­chie­den­te l’asi­lo per la du­ra­ta del­la pro­ce­du­ra d’asi­lo (per­mes­so N) se­con­do l’ar­ti­co­lo 42 LA­si, qua­lo­ra sia at­tri­bui­to a un Can­to­ne;
c.
la per­so­na am­mes­sa prov­vi­so­ria­men­te fi­no al­la re­vo­ca dell’am­mis­sio­ne prov­vi­so­ria (per­mes­so F) se­con­do l’ar­ti­co­lo 41 ca­po­ver­so 2 LStrI;
d.
la per­so­na bi­so­gno­sa di pro­te­zio­ne per la du­ra­ta del­la pro­te­zio­ne prov­vi­so­ria (per­mes­so S) se­con­do l’ar­ti­co­lo 74 LA­si;
e.
la per­so­na che ac­com­pa­gna la per­so­na di cui al ca­po­ver­so 2 e che:
1.
be­ne­fi­cia di pri­vi­le­gi, di im­mu­ni­tà e di fa­ci­li­ta­zio­ni,
2.
go­de di un ac­ces­so fa­ci­li­ta­to al mer­ca­to del la­vo­ro in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 22 dell’or­di­nan­za del 7 di­cem­bre 2007149 sul­lo Sta­to ospi­te (OSO­sp), e
3.
svol­ge un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va sul mer­ca­to del la­vo­ro sviz­ze­ro (per­mes­so Ci).

2 La per­so­na be­ne­fi­cia­ria di pri­vi­le­gi, im­mu­ni­tà e fa­ci­li­ta­zio­ni ot­tie­ne una car­ta di le­git­ti­ma­zio­ne ri­la­scia­ta dal DFAE con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 17 ca­po­ver­so 1 OSO­sp.

3 Il ri­chie­den­te l’asi­lo che non è sta­to at­tri­bui­to a un Can­to­ne ri­ce­ve una con­fer­ma per la du­ra­ta del­la pro­ce­du­ra d’asi­lo se­con­do l’ar­ti­co­lo 42 LA­si.150

147 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 25 nov. 2020 (Con­tin­gen­ti per cit­ta­di­ni del Re­gno Uni­to), in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5861).

148 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 20 set. 2019, in vi­go­re dal 1° nov. 2019 (RU 20193041).

149 RS 192.121

150 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 20 set. 2019, in vi­go­re dal 1° nov. 2019 (RU 20193041).

Art. 71b Carta di soggiorno non biometrica  

1 Con­for­me­men­te al­le istru­zio­ni del­la SEM, i Can­to­ni ri­la­scia­no una car­ta di sog­gior­no non bio­me­tri­ca al­le se­guen­ti per­so­ne:

a.
ai cit­ta­di­ni de­gli Sta­ti mem­bri dell’AELS e ai cit­ta­di­ni de­gli Sta­ti par­te dell’ALC151;
b.
ai la­vo­ra­to­ri di­stac­ca­ti da un’im­pre­sa con se­de in uno Sta­to mem­bro dell’AELS o in uno Sta­to par­te dell’ALC che sog­gior­na­no in Sviz­ze­ra per ol­tre 90 gior­ni la­vo­ra­ti­vi nell’ar­co di un an­no ci­vi­le;
c.
al­le per­so­ne di cui all’ar­ti­co­lo 71a ca­po­ver­so 1;
d.152
ai fron­ta­lie­ri che so­no cit­ta­di­ni del Re­gno Uni­to, che so­no do­mi­ci­lia­ti in uno Sta­to vin­co­la­to da un ac­cor­do di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen se­con­do l’al­le­ga­to 3 (Sta­to Schen­gen) e che rien­tra­no nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ac­cor­do del 25 feb­bra­io 2019153 sui di­rit­ti ac­qui­si­ti.154

2 La car­ta di le­git­ti­ma­zio­ne ri­la­scia­ta dal DFAE al­le per­so­ne che be­ne­fi­cia­no di pri­vi­le­gi, im­mu­ni­tà e fa­ci­li­ta­zio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 17 ca­po­ver­so 1 OSO­sp155 è una car­ta di sog­gior­no non bio­me­tri­ca.

3 La car­ta di sog­gior­no non bio­me­tri­ca può es­se­re ri­la­scia­ta:

a.156
sot­to for­ma di car­ta sen­za mi­cro­chip;
b.
in for­ma car­ta­cea.

4 Il ti­to­lo di sog­gior­no per fron­ta­lie­ri che so­no cit­ta­di­ni del Re­gno Uni­to, che so­no do­mi­ci­lia­ti in uno Sta­to Schen­gen e che rien­tra­no nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ac­cor­do del 25 feb­bra­io 2019 sui di­rit­ti ac­qui­si­ti con­tie­ne la men­zio­ne che il ti­to­lo di sog­gior­no è ri­la­scia­to con­for­me­men­te a que­sto ac­cor­do.157

151 RS 0.142.112.681

152 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 25 nov. 2020 (Con­tin­gen­ti per cit­ta­di­ni del Re­gno Uni­to), in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5861).

153 RS 0.142.113.672

154 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 nov. 2013, in vi­go­re dal 1° dic. 2013 (RU 20133683).

155 RS 192.121

156 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 20 set. 2019, in vi­go­re dal 1° nov. 2019 (RU 20193041).

157 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 22 mar. 2019 (RU 20205853). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 25 nov. 2020 (Con­tin­gen­ti per cit­ta­di­ni del Re­gno Uni­to), in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5861).

Art. 71c Carta di soggiorno biometrica  

Con­for­me­men­te al­le esi­gen­ze del re­go­la­men­to (CE) n. 1030/2002158, la car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca è do­ta­ta di un mi­cro­chip in cui so­no re­gi­stra­ti l’im­ma­gi­ne del vol­to, due im­pron­te di­gi­ta­li e i da­ti del ti­to­la­re iscrit­ti nel­la zo­na a let­tu­ra ot­ti­ca.

158 R (CE) n. 1030/2002 del Con­si­glio del 13 giu. 2002 che isti­tui­sce un mo­del­lo uni­for­me per i per­mes­si di sog­gior­no ri­la­scia­ti a cit­ta­di­ni di pae­si ter­zi, GU L 157 del 15.6.2002, pag. 1; da ul­ti­mo mo­di­fi­ca­to dal R (CE) n. 380/2008, GU L 115 del 29.4.2008, pag. 1.

Art. 71d Destinatari della carta di soggiorno biometrica 159  

1 Il cit­ta­di­no di uno Sta­to non mem­bro dell’UE o dell’AELS ot­tie­ne una car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca pur­ché non sia un la­vo­ra­to­re di­stac­ca­to da un’im­pre­sa con se­de in uno Sta­to mem­bro dell’AELS o in uno Sta­to par­te dell’ALC160 che sog­gior­na in Sviz­ze­ra per ol­tre 90 gior­ni la­vo­ra­ti­vi nell’ar­co di un an­no ci­vi­le o una per­so­na di cui all’ar­ti­co­lo 71a ca­po­ver­so 1.

1bis Il cit­ta­di­no del Re­gno Uni­to rien­tran­te nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ac­cor­do sui di­rit­ti ac­qui­si­ti161 ot­tie­ne una car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca re­can­te la men­zio­ne che la car­ta di sog­gior­no è ri­la­scia­ta con­for­me­men­te a que­sto ac­cor­do.162

1ter Il fron­ta­lie­ro che è cit­ta­di­no del Re­gno Uni­to, che non è do­mi­ci­lia­to in uno Sta­to Schen­gen, ma che rien­tra nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ac­cor­do del 25 feb­bra­io 2019163 sui di­rit­ti ac­qui­si­ti ot­tie­ne una car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca re­can­te la men­zio­ne che la car­ta di sog­gior­no è ri­la­scia­ta con­for­me­men­te a que­sto ac­cor­do.164

2 Il cit­ta­di­no di uno Sta­to mem­bro dell’UE che non è par­te dell’ALC ot­tie­ne una car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca re­can­te la men­zio­ne «Sta­to mem­bro UE (ALC non ap­pli­ca­bi­le)».

3 Il cit­ta­di­no di cui al ca­po­ver­so 1 mem­bro del­la fa­mi­glia di un cit­ta­di­no sviz­ze­ro ot­tie­ne una car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca re­can­te la men­zio­ne «mem­bro del­la fa­mi­glia».

4 Il cit­ta­di­no di cui al ca­po­ver­so 1 mem­bro del­la fa­mi­glia di un cit­ta­di­no di uno Sta­to mem­bro dell’UE o dell’AELS e che eser­ci­ta il di­rit­to al­la li­be­ra cir­co­la­zio­ne ot­tie­ne una car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca re­can­te la men­zio­ne «mem­bro di fa­mi­glia di un cit­ta­di­no UE/AELS».

5 Il cit­ta­di­no di cui al ca­po­ver­so 4 che ot­tie­ne un di­rit­to di ri­ma­ne­re in vir­tù dell’al­le­ga­to I ar­ti­co­lo 4 ALC o dell’al­le­ga­to K ap­pen­di­ce 1 ar­ti­co­lo 4 del­la Con­ven­zio­ne del 4 gen­na­io 1960165 isti­tu­ti­va dell’As­so­cia­zio­ne eu­ro­pea di li­be­ro scam­bio (AELS) ri­ce­ve una car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca re­can­te la men­zio­ne «di­rit­to per­so­na­le di ri­ma­ne­re» ol­tre al­la men­zio­ne «mem­bro di fa­mi­glia di un cit­ta­di­no UE/AELS». In ca­so di de­ces­so del cit­ta­di­no di uno Sta­to mem­bro dell’UE o dell’AELS, ri­ce­ve una car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca re­can­te la so­la men­zio­ne «di­rit­to per­so­na­le di ri­ma­ne­re».

5bis Il cit­ta­di­no di cui al ca­po­ver­so 1 mem­bro del­la fa­mi­glia di un cit­ta­di­no del Re­gno Uni­to rien­tran­te nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ac­cor­do sui di­rit­ti ac­qui­si­ti ot­tie­ne una car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca re­can­te la men­zio­ne che la car­ta di sog­gior­no è ri­la­scia­ta con­for­me­men­te a que­sto ac­cor­do.166

5ter Il cit­ta­di­no di cui al ca­po­ver­so 5bis che ot­tie­ne un di­rit­to di ri­ma­ne­re in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 12 dell’ac­cor­do sui di­rit­ti ac­qui­si­ti ri­ce­ve una car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca re­can­te la men­zio­ne «di­rit­to per­so­na­le di ri­ma­ne­re» ol­tre al­la men­zio­ne che la car­ta di sog­gior­no è sta­ta ri­la­scia­ta con­for­me­men­te a que­sto ac­cor­do. In ca­so di de­ces­so del cit­ta­di­no del Re­gno Uni­to, ri­ce­ve una car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca re­can­te la so­la men­zio­ne «di­rit­to per­so­na­le di ri­ma­ne­re».167

6 Il cit­ta­di­no di cui ai ca­po­ver­si 1 e 4 ti­to­la­re di una car­ta non bio­me­tri­ca, ri­la­scia­ta do­po il 12 di­cem­bre 2008 se­con­do le di­spo­si­zio­ni del re­go­la­men­to (CE) n. 1030/2002168, o di un al­tro do­cu­men­to car­ta­ceo può con­ser­var­li fi­no al­la sca­den­za del­la lo­ro du­ra­ta di va­li­di­tà.169

159 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 nov. 2013, in vi­go­re dal 1° dic. 2013 (RU 20133683).

160 RS 0.142.112.681

161 RS 0.142.113.672

162 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

163 RS 0.142.113.672

164 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 25 nov. 2020 (Con­tin­gen­ti per cit­ta­di­ni del Re­gno Uni­to), in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5861).

165 RS 0.632.31

166 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

167 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

168 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 71c.

169 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. II dell’O del 7 lug. 2016, in vi­go­re dal 1° ago. 2016 (RU 2016 2637).

Art. 71e Registrazione della fotografia, delle impronte digitali e della firma  

1 Pri­ma di ogni re­gi­stra­zio­ne del­la fo­to­gra­fia, del­le im­pron­te di­gi­ta­li e del­la fir­ma, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te ef­fet­tua un con­trol­lo iden­ti­ta­rio del fu­tu­ro ti­to­la­re del­la car­ta di sog­gior­no.

2 L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per il ri­la­scio del­la car­ta di sog­gior­no o le au­to­ri­tà de­si­gna­te dal Can­to­ne scat­ta­no una fo­to­gra­fia di­gi­ta­le del ri­chie­den­te e ne re­gi­stra­no la fir­ma. Per il ri­la­scio del pri­mo per­mes­so N per ri­chie­den­ti l’asi­lo, l’ope­ra­zio­ne è ef­fet­tua­ta dal­la SEM.170

3 I Can­to­ni de­ci­do­no se au­to­riz­za­re il ri­chie­den­te a for­ni­re una fo­to­gra­fia di­gi­ta­le. L’au­to­ri­tà di ri­la­scio ve­ri­fi­ca che la fo­to­gra­fia sod­di­sfi i cri­te­ri di qua­li­tà ri­chie­sti. La SEM sta­bi­li­sce i cri­te­ri che la fo­to­gra­fia de­ve sod­di­sfa­re.

4 Per la car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca l’au­to­ri­tà di ri­la­scio ri­le­va due im­pron­te del ri­chie­den­te, pre­se a di­ta piat­te dell’in­di­ce si­ni­stro e dell’in­di­ce de­stro. In as­sen­za di un in­di­ce, in ca­so di qua­li­tà in­suf­fi­cien­te dell’im­pron­ta o di fe­ri­ta al pol­pa­strel­lo è ri­le­va­ta l’im­pron­ta del di­to me­dio, dell’anu­la­re o del pol­li­ce. Se il ri­le­va­men­to del­le im­pron­te di­gi­ta­li di una ma­no non è pos­si­bi­le, so­no ri­le­va­te le im­pron­te di due di­ta dell’al­tra ma­no.171

5 Le im­pron­te di­gi­ta­li so­no re­gi­stra­te a par­ti­re dai sei an­ni di età.

6 La fo­to­gra­fia è scat­ta­ta sin dal­la na­sci­ta.

7 La fir­ma di un bam­bi­no può es­se­re ri­chie­sta a par­ti­re dai set­te an­ni d’età.

8 Le per­so­ne di cui, per ra­gio­ni fi­si­che, è im­pos­si­bi­le ri­le­va­re le im­pron­te di­gi­ta­li so­no esen­ta­te dall’ob­bli­go di dar­le.

170 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 20 set. 2019, in vi­go­re dal 1° nov. 2019 (RU 20193041).

171 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 20 set. 2019, in vi­go­re dal 1° nov. 2019 (RU 20193041).

Art. 71f Presentazione di persona dinanzi all’autorità  

1 In oc­ca­sio­ne del ri­la­scio del­la pri­ma car­ta di sog­gior­no lo stra­nie­ro è te­nu­to a pre­sen­tar­si all’au­to­ri­tà di ri­la­scio. I Can­to­ni pos­so­no pre­ve­de­re che le do­man­de di ri­la­scio del­la car­ta di sog­gior­no sia­no pre­sen­ta­te pres­so il Co­mu­ne di do­mi­ci­lio. In que­sto ca­so il ri­chie­den­te de­ve pre­sen­tar­si per­so­nal­men­te al Co­mu­ne.

2 L’au­to­ri­tà di ri­la­scio può di­spen­sa­re il ri­chie­den­te af­fet­to da gra­vi in­fer­mi­tà fi­si­che o psi­chi­che dall’ob­bli­go di pre­sen­tar­si per­so­nal­men­te se la sua iden­ti­tà può es­se­re sta­bi­li­ta ine­qui­vo­ca­bil­men­te in al­tro mo­do e se i da­ti ne­ces­sa­ri pos­so­no es­se­re ot­te­nu­ti al­tri­men­ti.

3 L’au­to­ri­tà di ri­la­scio può esi­ge­re che il ri­chie­den­te si pre­sen­ti per­so­nal­men­te in oc­ca­sio­ne del rin­no­vo del­la car­ta di sog­gior­no.

Art. 71g Attualizzazione della carta di soggiorno 172173  

Le au­to­ri­tà can­to­na­li pos­so­no esi­ge­re da­gli adul­ti e dai mi­no­ri una re­gi­stra­zio­ne dei da­ti bio­me­tri­ci pri­ma del­lo sca­de­re del ter­mi­ne di cin­que an­ni pre­vi­sto dall’ar­ti­co­lo 102a ca­po­ver­so 4 LStrI qua­lo­ra sia­no con­sta­ta­te im­por­tan­ti mo­di­fi­che del­la fi­sio­no­mia ta­li da im­pe­di­re l’iden­ti­fi­ca­zio­ne del ti­to­la­re del­la car­ta di sog­gior­no.

172 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

173 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 20 set. 2019, in vi­go­re dal 1° nov. 2019 (RU 20193041).

Art. 71h Obbligo dei Cantoni  

I Can­to­ni ri­pren­do­no la car­ta di sog­gior­no e la per­ti­nen­te pro­ce­du­ra di al­le­sti­men­to al­le con­di­zio­ni che la Con­fe­de­ra­zio­ne ha con­ve­nu­to con i ter­zi in­ca­ri­ca­ti di con­fe­zio­na­re la car­ta di sog­gior­no.

Art. 71i Rilascio di una nuova carta di soggiorno in un’altra lingua ufficiale 174  

Se lo stra­nie­ro tra­sfe­ri­sce il pro­prio do­mi­ci­lio in un Co­mu­ne o in un Can­to­ne con un’al­tra lin­gua uf­fi­cia­le, il Can­to­ne può ri­la­scia­re una nuo­va car­ta di sog­gior­no in quel­la lin­gua.

174 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 20 set. 2019, in vi­go­re dal 1° nov. 2019 (RU 20193041).

Art. 72 Presentazione e ritiro della carta di soggiorno  

1 Su ri­chie­sta, lo stra­nie­ro è te­nu­to a esi­bi­re o a con­se­gna­re sen­za in­du­gio la car­ta di sog­gior­no al­le au­to­ri­tà. Se ciò non è pos­si­bi­le, è fis­sa­to a tal fi­ne un ter­mi­ne ade­gua­to.

2 L’au­to­ri­tà del­la mi­gra­zio­ne175 può ri­ti­ra­re la car­ta di sog­gior­no se non so­no più adem­pi­te le con­di­zio­ni del sog­gior­no.

175 Nuo­va espr. giu­sta il n. I dell’O dell’8 dic. 2017, in vi­go­re dal 1° lug. 2018 (RU 2018741).

Art. 72a Lettura delle impronte digitali 176  

1 Il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le di giu­sti­zia e po­li­zia (DFGP) de­ter­mi­na le im­pre­se di tra­spor­to ae­reo e gli eser­cen­ti ae­ro­por­tua­li abi­li­ta­ti, al mo­men­to del con­trol­lo dei pas­seg­ge­ri pre­ce­den­te l’im­bar­co, a leg­ge­re le im­pron­te di­gi­ta­li re­gi­stra­te nel mi­cro­chip sul­la ba­se dei se­guen­ti cri­te­ri:

a.
il ri­schio di mi­gra­zio­ne il­le­ga­le con­sta­ta­to per de­ter­mi­na­ti vo­li o de­ter­mi­na­te pro­ve­nien­ze;
b.
il nu­me­ro di per­so­ne che, all’ar­ri­vo in Sviz­ze­ra me­dian­te un vo­lo pre­ce­den­te, non di­spo­ne­va dei ne­ces­sa­ri do­cu­men­ti di viag­gio, vi­sti o car­te di sog­gior­no;
c.
l’af­fi­da­bi­li­tà dei do­cu­men­ti di viag­gio e d’iden­ti­tà emes­si da­gli Sta­ti non mem­bri dell’UE o dell’AELS;
d.
la con­sta­ta­zio­ne di com­por­ta­men­ti frau­do­len­ti o di nuo­ve mo­da­li­tà che ri­chie­do­no una let­tu­ra del­le im­pron­te di­gi­ta­li.

2 Il DFGP de­ter­mi­na i luo­ghi e la du­ra­ta di ta­li con­trol­li.

3 Può con­clu­de­re con gli Sta­ti che si con­for­ma­no al re­go­la­men­to (CE) n. 1030/2002177 e al­le di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne ema­na­te in vir­tù del­lo stes­so trat­ta­ti con­cer­nen­ti la let­tu­ra del­le im­pron­te di­gi­ta­li re­gi­stra­te nel mi­cro­chip.

4 La SEM è au­to­riz­za­ta a co­mu­ni­ca­re i di­rit­ti di let­tu­ra per le im­pron­te di­gi­ta­li re­gi­stra­ti nel mi­cro­chip:

a.
agli Sta­ti con cui il DFGP ha con­clu­so un ac­cor­do ai sen­si del ca­po­ver­so 3;
b.
al­le au­to­ri­tà sviz­ze­re au­to­riz­za­te a pro­ce­de­re al­la let­tu­ra del­le im­pron­te di­gi­ta­li ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 102b LStrI;
c.
al­le im­pre­se e agli eser­cen­ti di cui al ca­po­ver­so 1.

176 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. II dell’O del 7 lug. 2016, in vi­go­re dal 1° ago. 2016 (RU 2016 2637).

177Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 71c.

Capitolo 5a: Centro incaricato di confezionare la carta di soggiorno biometrica178

178 Introdotto dal n. I dell’O del 17 dic. 2010, in vigore dal 24 gen. 2011 (RU2011 99).

Art. 72b Prova della buona reputazione  

1 Co­me pro­va del­la buo­na re­pu­ta­zio­ne del cen­tro in­ca­ri­ca­to di con­fe­zio­na­re la car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca, la SEM può esi­ge­re, ol­tre al con­trol­lo di si­cu­rez­za del­le per­so­ne, che le per­so­ne fi­si­che o giu­ri­di­che o i lo­ro or­ga­ni for­ni­sca­no, con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 41b LStrI, se­gna­ta­men­te i do­cu­men­ti se­guen­ti:

a.179
l’estrat­to per pri­va­ti del ca­sel­la­rio giu­di­zia­le in­for­ma­tiz­za­to VO­STRA;
b.
l’estrat­to del re­gi­stro di com­mer­cio;
c.
gli estrat­ti de­gli ul­ti­mi die­ci an­ni del re­gi­stro ese­cu­zio­ni e fal­li­men­ti;
d.
il cur­ri­cu­lum vi­tae, com­pre­si tut­ti gli im­pe­gni d’af­fa­ri;
e.
una ri­ca­pi­to­la­zio­ne del­le par­te­ci­pa­zio­ni fi­nan­zia­rie de­gli ul­ti­mi die­ci an­ni;
f.
l’elen­co di tut­te le in­da­gi­ni pe­na­li e di tut­ti i pro­ce­di­men­ti pe­na­li e ci­vi­li de­gli ul­ti­mi die­ci an­ni.

2 So­no con­si­de­ra­ti aven­ti di­rit­to eco­no­mi­co e ti­to­la­ri di quo­te che han­no un’in­fluen­za de­ter­mi­nan­te sull’im­pre­sa le per­so­ne che di­spon­go­no di una par­te­ci­pa­zio­ne di­ret­ta o in­di­ret­ta su­pe­rio­re al 10 per cen­to del ca­pi­ta­le o dei di­rit­ti di vo­to. Se lo ri­tie­ne ne­ces­sa­rio, la SEM può esi­ge­re an­che i do­cu­men­ti del­le per­so­ne la cui par­te­ci­pa­zio­ne di­ret­ta o in­di­ret­ta è in­fe­rio­re al 10 per cen­to del ca­pi­ta­le o dei di­rit­ti di vo­to.

3 Se una del­le per­so­ne men­zio­na­te nei ca­po­ver­si 1 e 2 ave­va la pro­pria se­de o il pro­prio do­mi­ci­lio all’este­ro du­ran­te i pre­ce­den­ti die­ci an­ni, es­sa de­ve for­ni­re i do­cu­men­ti este­ri cor­ri­spon­den­ti.

4 La SEM può chie­de­re al cen­tro in­ca­ri­ca­to di con­fe­zio­na­re la car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca di cui all’ar­ti­co­lo 41b LStrI di ve­ri­fi­ca­re re­go­lar­men­te in mo­do au­to­no­mo la buo­na re­pu­ta­zio­ne del­le per­so­ne in­te­res­sa­te e di con­fer­ma­re che go­do­no di una buo­na re­pu­ta­zio­ne.

179 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 10 n. II 4 dell’O del 19 ott. 2022 sul ca­sel­la­rio giu­di­zia­le, in vi­go­re dal 23 gen. 2023 (RU 2022 698).

Art. 72c Obbligo di produzione e di controllo  

1 La SEM può chie­de­re al cen­tro di cui all’ar­ti­co­lo 41b LStrI e, se ne­ces­sa­rio, ai mem­bri del grup­po d’im­pre­se, di for­nir­gli se­gna­ta­men­te i do­cu­men­ti se­guen­ti:

a.
i con­ti an­nua­li con­trol­la­ti;
b.
l’elen­co di tut­ti gli aven­ti di­rit­to eco­no­mi­co e di tut­ti i ti­to­la­ri di quo­te;
c.
in­for­ma­zio­ni sull’or­ga­niz­za­zio­ne dell’im­pre­sa e sul­le re­spon­sa­bi­li­tà del­le sin­go­le per­so­ne;
d.
il si­ste­ma di ge­stio­ne del­la qua­li­tà cer­ti­fi­ca­to e ade­gua­to per con­fe­zio­na­re car­te di sog­gior­no;
e.
il pia­no del­le mi­su­re di si­cu­rez­za che il­lu­stra in par­ti­co­la­re quel­le vol­te a ga­ran­ti­re la pro­te­zio­ne dei da­ti e la si­cu­rez­za del­le car­te di sog­gior­no da pro­dur­re non­ché del­le lo­ro com­po­nen­ti;
f.
la de­scri­zio­ne del­le mi­su­re adot­ta­te per ac­qui­si­re, man­te­ne­re e svi­lup­pa­re le co­no­scen­ze spe­ci­fi­che e le ca­pa­ci­tà nel set­to­re del­le car­te di sog­gior­no.

2 I con­ti an­nua­li de­vo­no es­se­re con­trol­la­ti ogni an­no nell’am­bi­to di una re­vi­sio­ne or­di­na­ria da un or­ga­no di re­vi­sio­ne eco­no­mi­ca­men­te e giu­ri­di­ca­men­te in­di­pen­den­te. Le im­pre­se abi­li­ta­te co­me pe­ri­ti re­vi­so­ri ai sen­si dell’or­di­nan­za del 22 ago­sto 2007180 sull’abi­li­ta­zio­ne e la sor­ve­glian­za dei re­vi­so­ri pos­so­no eser­ci­ta­re la fun­zio­ne di or­ga­no di re­vi­sio­ne. Al­le im­pre­se con se­de all’este­ro so­no ap­pli­ca­bi­li le esi­gen­ze este­re cor­ri­spon­den­ti.

3 Il cen­tro in­ca­ri­ca­to di con­fe­zio­na­re la car­ta di sog­gior­no bio­me­tri­ca di cui all’ar­ti­co­lo 41b LStrI de­ve for­ni­re re­go­lar­men­te la pro­va che ri­spet­ta e man­tie­ne ag­gior­na­to il si­ste­ma di ge­stio­ne del­la qua­li­tà e il pia­no del­le mi­su­re di si­cu­rez­za.

Capitolo 6: Ricongiungimento familiare

Art. 73 Termine per il ricongiungimento familiare di stranieri titolari del permesso di dimora  

1 La do­man­da per il ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re con il co­niu­ge stra­nie­ro e i fi­gli stra­nie­ri del­lo stra­nie­ro ti­to­la­re del per­mes­so di di­mo­ra va pre­sen­ta­ta en­tro cin­que an­ni. La do­man­da per il ri­con­giun­gi­men­to dei fi­gli in età su­pe­rio­re ai 12 an­ni va pre­sen­ta­ta en­tro 12 me­si.

2 I ter­mi­ni di cui al ca­po­ver­so 1 de­cor­ro­no dal ri­la­scio del per­mes­so di di­mo­ra o dall’in­sor­ge­re del le­ga­me fa­mi­lia­re.

3 Il ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re dif­fe­ri­to è au­to­riz­za­to uni­ca­men­te se pos­so­no es­se­re fat­ti va­le­re gra­vi mo­ti­vi fa­mi­lia­ri. Se ne­ces­sa­rio, i fi­gli con più di 14 an­ni so­no sen­ti­ti in me­ri­to al ri­con­giun­gi­men­to. Di re­go­la, l’au­di­zio­ne av­vie­ne pres­so la rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra nel luo­go di re­si­den­za.

4 Le di­spo­si­zio­ni dei ca­po­ver­si 1–3 so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia all’unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta di cop­pie omo­ses­sua­li.

Art. 73a Competenze linguistiche per il rilascio o la proroga del permesso di dimora in caso di ricongiungimento familiare 181  

(art. 43 cpv. 1 lett. d e 44 cpv. 1 lett. d LStrI)

1 L’of­fer­ta di pro­mo­zio­ne lin­gui­sti­ca per il ri­la­scio del per­mes­so di di­mo­ra con­for­me­men­te agli ar­ti­co­li 43 ca­po­ver­so 2 e 44 ca­po­ver­so 2 LStrI de­ve con­sen­ti­re di rag­giun­ge­re al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A1 del qua­dro di ri­fe­ri­men­to.

2 Ai fi­ni del­la pro­ro­ga del per­mes­so di di­mo­ra con­for­me­men­te agli ar­ti­co­li 43 o 44 LStrI, il co­niu­ge di uno stra­nie­ro ti­to­la­re del per­mes­so di do­mi­ci­lio o di di­mo­ra de­ve di­mo­stra­re di pos­se­de­re, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze ora­li del­la lin­gua na­zio­na­le par­la­ta nel luo­go di do­mi­ci­lio, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A1 del qua­dro di ri­fe­ri­men­to.

181 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 73b Competenze linguistiche per il rilascio del permesso di domicilio in caso di ricongiungimento familiare 182  

(art. 42 cpv. 3 e 43 cpv. 5 LStrI)

Ai fi­ni del ri­la­scio del per­mes­so di do­mi­ci­lio con­for­me­men­te agli ar­ti­co­li 42 o 43 LStrI, il co­niu­ge di uno sviz­ze­ro o di uno stra­nie­ro ti­to­la­re del per­mes­so di do­mi­ci­lio de­ve di­mo­stra­re di pos­se­de­re, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze ora­li del­la lin­gua na­zio­na­le par­la­ta nel luo­go di do­mi­ci­lio, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A2 e, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze scrit­te, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A1 del qua­dro di ri­fe­ri­men­to.

182 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 74 Ricongiungimento familiare per gli stranieri ammessi provvisoriamente  

(art. 85c cpv. 1 e 2 LStrI)183

1 La do­man­da di in­clu­de­re fa­mi­lia­ri nell’am­mis­sio­ne prov­vi­so­ria va pre­sen­ta­ta al­la com­pe­ten­te au­to­ri­tà can­to­na­le del­la mi­gra­zio­ne (art. 88 cpv. 1).

2 L’au­to­ri­tà can­to­na­le del­la mi­gra­zio­ne tra­smet­te la do­man­da, con il suo pa­re­re, al­la SEM. Nel pa­re­re è in­di­ca­to se le con­di­zio­ni le­ga­li per il ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re so­no da­te.

3 Se le con­di­zio­ni tem­po­ra­li per il ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re di cui all’ar­ti­co­lo 85c ca­po­ver­so 1 LStrI so­no adem­pi­te, la do­man­da d’in­clu­sio­ne nell’am­mis­sio­ne prov­vi­so­ria va pre­sen­ta­ta en­tro cin­que an­ni. La do­man­da per il ri­con­giun­gi­men­to dei fi­gli in età su­pe­rio­re ai 12 an­ni va pre­sen­ta­ta en­tro 12 me­si. Se il le­ga­me fa­mi­lia­re in­sor­ge do­po la sca­den­za del ter­mi­ne di cui all’ar­ti­co­lo 85c ca­po­ver­so 1 LStrI, ta­le ter­mi­ne de­cor­re da det­to mo­men­to.184

4 Il ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re dif­fe­ri­to è au­to­riz­za­to uni­ca­men­te se pos­so­no es­se­re fat­ti va­le­re gra­vi mo­ti­vi fa­mi­lia­ri. Se ne­ces­sa­rio, i fi­gli con più di 14 an­ni so­no sen­ti­ti in me­ri­to al ri­con­giun­gi­men­to. Di re­go­la, l’au­di­zio­ne av­vie­ne pres­so la rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra nel luo­go di re­si­den­za.

5 Nel de­ci­de­re se ac­cor­da­re il ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re oc­cor­re con­si­de­ra­re la si­tua­zio­ne par­ti­co­la­re dei ri­fu­gia­ti am­mes­si prov­vi­so­ria­men­te. Ai fa­mi­lia­ri di ri­fu­gia­ti am­mes­si prov­vi­so­ria­men­te è ap­pli­ca­bi­le per ana­lo­gia l’ar­ti­co­lo 37 dell’or­di­nan­za 1 sull’asi­lo dell’11 ago­sto 1999185 re­la­ti­va a que­stio­ni pro­ce­du­ra­li.

6 Le di­spo­si­zio­ni dei ca­po­ver­si 1–5 so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia all’unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta di cop­pie omo­ses­sua­li.

183 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2024, in vi­go­re dal 1° giu. 2024 (RU 2024190).

184 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2024, in vi­go­re dal 1° giu. 2024 (RU 2024190).

185 RS 142.311

Art. 74a Competenze linguistiche per l’inclusione nell’ammissione provvisoria in caso di ricongiungimento familiare 186  

(art. 85c cpv. 1 lett. d LStrI)187

1 Ai fi­ni del ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re e dell’in­clu­sio­ne nell’am­mis­sio­ne prov­vi­so­ria, il co­niu­ge di uno stra­nie­ro am­mes­so prov­vi­so­ria­men­te o di un ri­fu­gia­to am­mes­so prov­vi­so­ria­men­te de­ve di­mo­stra­re di pos­se­de­re, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze ora­li del­la lin­gua na­zio­na­le par­la­ta nel luo­go di do­mi­ci­lio, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A1 del qua­dro di ri­fe­ri­men­to.

2 Se la con­di­zio­ne di cui al ca­po­ver­so 1 non è adem­pi­ta, è suf­fi­cien­te l’iscri­zio­ne a un’of­fer­ta di pro­mo­zio­ne lin­gui­sti­ca che con­sen­ta di rag­giun­ge­re al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A1 del qua­dro di ri­fe­ri­men­to.188

186 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

187 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2024, in vi­go­re dal 1° giu. 2024 (RU 2024190).

188 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2024, in vi­go­re dal 1° giu. 2024 (RU 2024190).

Art. 75 Gravi motivi familiari per un ricongiungimento differito dei figli  

(art. 47 cpv. 4 LStrI)

Sus­si­sto­no gra­vi mo­ti­vi fa­mi­lia­ri se­con­do l’ar­ti­co­lo 47 ca­po­ver­so 4 LStrI e gli ar­ti­co­li 73 ca­po­ver­so 3 e 74 ca­po­ver­so 4 se il be­nes­se­re del fi­glio può es­se­re as­si­cu­ra­to uni­ca­men­te dal ri­con­giun­gi­men­to in Sviz­ze­ra.

Art. 76 Deroghe all’esigenza della coabitazione  

(art. 49 LStrI)

So­no con­si­de­ra­ti mo­ti­vi gra­vi per una de­ro­ga all’esi­gen­za del­la coa­bi­ta­zio­ne in par­ti­co­la­re gli ob­bli­ghi pro­fes­sio­na­li o una se­pa­ra­zio­ne tem­po­ra­nea a cau­sa di no­te­vo­li pro­ble­mi fa­mi­lia­ri.

Art. 77 Scioglimento della comunità familiare  

(art. 44 e 50 cpv. 1 lett. a e b LStrI)

1 Do­po lo scio­gli­men­to del ma­tri­mo­nio o del­la co­mu­ni­tà fa­mi­lia­re, il per­mes­so di di­mo­ra del co­niu­ge e dei fi­gli ri­la­scia­to nell’am­bi­to del ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re se­con­do l’ar­ti­co­lo 44 LStrI può es­se­re pro­ro­ga­to se:189

a.190
l’unio­ne co­niu­ga­le è du­ra­ta al­me­no tre an­ni e so­no sod­di­sfat­ti i cri­te­ri d’in­te­gra­zio­ne con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 58a ca­po­ver­so 1 LStrI; o
b.
gra­vi mo­ti­vi per­so­na­li ren­do­no ne­ces­sa­rio un ul­te­rio­re sog­gior­no in Sviz­ze­ra.

2 Sus­si­sto­no gra­vi mo­ti­vi per­so­na­li se­con­do il ca­po­ver­so 1 let­te­ra b se­gna­ta­men­te se il co­niu­ge è sta­to vit­ti­ma di vio­len­za nel ma­tri­mo­nio, se il ma­tri­mo­nio con­trat­to non è espres­sio­ne del­la li­be­ra vo­lon­tà di uno de­gli spo­si o se il rein­se­ri­men­to so­cia­le nel Pae­se d’ori­gi­ne ap­pa­re for­te­men­te com­pro­mes­so.191

3 Il ter­mi­ne per il ri­la­scio del per­mes­so di do­mi­ci­lio è ret­to dall’ar­ti­co­lo 34 LStrI.

4 Ai fi­ni del­la pro­ro­ga del per­mes­so di di­mo­ra con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 50 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a LStrI e al ca­po­ver­so 1 let­te­ra a del pre­sen­te ar­ti­co­lo, il ri­chie­den­te de­ve di­mo­stra­re di pos­se­de­re, per quan­to ri­guar­da le com­pe­ten­ze ora­li del­la lin­gua na­zio­na­le par­la­ta nel luo­go di do­mi­ci­lio, al­me­no il li­vel­lo di ri­fe­ri­men­to A1 del qua­dro di ri­fe­ri­men­to.192

5 Se è fat­ta va­le­re l’esi­sten­za di vio­len­za nel ma­tri­mo­nio se­con­do il ca­po­ver­so 1 let­te­ra b non­ché l’ar­ti­co­lo 50 ca­po­ver­so 2 LStrI, le com­pe­ten­ti au­to­ri­tà pos­so­no esi­ge­re una pro­va.

6 Co­me in­di­zi di vio­len­za co­niu­ga­le val­go­no in par­ti­co­la­re:

a.
i cer­ti­fi­ca­ti me­di­ci;
b.
i rap­por­ti di po­li­zia;
c.
le de­nun­ce pe­na­li;
d.193
i prov­ve­di­men­ti ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 28b CC194; o
e.
le cor­ri­spon­den­ti con­dan­ne pe­na­li.

6bis Nell’esa­me dei gra­vi mo­ti­vi per­so­na­li se­con­do il ca­po­ver­so 1 let­te­ra b e se­con­do l’ar­ti­co­lo 50 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b LStrI è te­nu­to con­to del­le in­di­ca­zio­ni e del­le in­for­ma­zio­ni di ser­vi­zi spe­cia­liz­za­ti.195

7 Le di­spo­si­zio­ni dei ca­po­ver­si 1–6bis so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia all’unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta di cop­pie omo­ses­sua­li.196

189 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

190 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

191 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 27 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 20131041).

192 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

193 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

194 RS 210

195 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 23 nov. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 20115855).

196 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 20115855).

Capitolo 6a: Criteri d’integrazione197

197 Introdotto dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 77a Inosservanza della sicurezza e dell’ordine pubblici  

(art. 58a cpv. 1 lett. a, 62 cpv. 1 lett. c e 63 cpv. 1 lett. b LStrI)

1 Vi è inos­ser­van­za del­la si­cu­rez­za e dell’or­di­ne pub­bli­ci in par­ti­co­la­re se l’in­te­res­sa­to:

a.
non ri­spet­ta di­spo­si­zio­ni di leg­ge e de­ci­sio­ni del­le au­to­ri­tà;
b.
te­me­ra­ria­men­te non adem­pie do­ve­ri di di­rit­to pub­bli­co o pri­va­to;
c.
ap­pro­va o in­co­rag­gia pub­bli­ca­men­te un cri­mi­ne con­tro la tran­quil­li­tà pub­bli­ca, un ge­no­ci­dio, un cri­mi­ne con­tro l’uma­ni­tà o un cri­mi­ne di guer­ra.

2 Vi è espo­si­zio­ne del­la si­cu­rez­za e dell’or­di­ne pub­bli­ci a pe­ri­co­lo, se sus­si­sto­no in­di­zi con­cre­ti che il sog­gior­no in Sviz­ze­ra dell’in­te­res­sa­to por­ti con no­te­vo­le pro­ba­bi­li­tà a un’inos­ser­van­za del­la si­cu­rez­za e dell’or­di­ne pub­bli­ci.

Art. 77b Minaccia per la sicurezza interna o esterna della Svizzera  

(art. 62 cpv. 1 lett. c e 63 cpv. 1 lett. b LStrI)

Una mi­nac­cia con­cre­ta per la si­cu­rez­za in­ter­na o ester­na del­la Sviz­ze­ra sus­si­ste quan­do è a re­pen­ta­glio un be­ne giu­ri­di­co im­por­tan­te, qua­le la vi­ta, l’in­te­gri­tà fi­si­ca o la li­ber­tà del­le per­so­ne op­pu­re l’esi­sten­za e il fun­zio­na­men­to del­lo Sta­to, poi­ché l’in­te­res­sa­to par­te­ci­pa, so­stie­ne, in­co­rag­gia o isti­ga ad at­ti­vi­tà nei set­to­ri di cui all’ar­ti­co­lo 6 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a nu­me­ri 1–5 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 25 set­tem­bre 2015198 sul­le at­ti­vi­tà in­for­ma­ti­ve o ad at­ti­vi­tà di cri­mi­na­li­tà or­ga­niz­za­ta.

Art. 77c Rispetto dei valori della Costituzione federale  

(art. 58a cpv. 1 lett. b LStrI)

So­no con­si­de­ra­ti va­lo­ri del­la Co­sti­tu­zio­ne fe­de­ra­le se­gna­ta­men­te i se­guen­ti prin­ci­pi fon­da­men­ta­li, di­rit­ti fon­da­men­ta­li e ob­bli­ghi:

a.
i prin­ci­pi del­lo Sta­to di di­rit­to e l’or­di­na­men­to fon­da­to sul­la li­ber­tà e sul­la de­mo­cra­zia del­la Sviz­ze­ra;
b.
i di­rit­ti fon­da­men­ta­li qua­li la pa­ri­tà tra uo­mo e don­na, il di­rit­to al­la vi­ta e al­la li­ber­tà per­so­na­le, la li­ber­tà di cre­do e di co­scien­za e la li­ber­tà di espres­sio­ne;
c.
l’ob­bli­go di fre­quen­ta­re la scuo­la dell’ob­bli­go.
Art. 77d Competenze linguistiche e loro dimostrazione  

(art. 58a cpv. 1 lett. c LStrI)

1 Le com­pe­ten­ze lin­gui­sti­che in una lin­gua na­zio­na­le so­no con­si­de­ra­te di­mo­stra­te se lo stra­nie­ro:

a.
par­la e scri­ve det­ta lin­gua na­zio­na­le in quan­to lin­gua ma­dre;
b.
ha fre­quen­ta­to al­me­no tre an­ni la scuo­la dell’ob­bli­go in det­ta lin­gua na­zio­na­le;
c.
ha fre­quen­ta­to una for­ma­zio­ne di li­vel­lo se­con­da­rio II o ter­zia­rio in det­ta lin­gua na­zio­na­le; op­pu­re
d.
di­spo­ne di un cer­ti­fi­ca­to at­te­stan­te le per­ti­nen­ti com­pe­ten­ze lin­gui­sti­che in det­ta lin­gua na­zio­na­le, ba­sa­to su una pro­ce­du­ra di cer­ti­fi­ca­zio­ne lin­gui­sti­ca con­for­me agli stan­dard qua­li­ta­ti­vi ge­ne­ral­men­te ri­co­no­sciu­ti per i te­st lin­gui­sti­ci.

2 La SEM sup­por­ta i Can­to­ni nel ve­ri­fi­ca­re la di­mo­stra­zio­ne del­le com­pe­ten­ze lin­gui­sti­che se­con­do il ca­po­ver­so 2 let­te­ra d. Può de­man­da­re que­sto com­pi­to a ter­zi.

Art. 77e Partecipazione alla vita economica o acquisizione di una formazione  

(art. 58a cpv. 1 lett. d LStrI)

1 Par­te­ci­pa al­la vi­ta eco­no­mi­ca chi è in gra­do di man­te­ne­re sé stes­so e la sua fa­mi­glia e di os­se­quia­re le pro­prie ob­bli­ga­zio­ni ali­men­ta­ri con il suo red­di­to, il suo pa­tri­mo­nio o le pre­sta­zio­ni di ter­zi cui ha di­rit­to.

2 Ac­qui­si­sce una for­ma­zio­ne chi sta se­guen­do una for­ma­zio­ne o una for­ma­zio­ne con­ti­nua.

Art. 77f Considerazione delle circostanze personali  

(art. 58a cpv. 2 LStrI)

Nel va­lu­ta­re i cri­te­ri d’in­te­gra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 58a ca­po­ver­so 1 let­te­re c e d LStrI, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te con­si­de­ra de­bi­ta­men­te le cir­co­stan­ze per­so­na­li del­lo stra­nie­ro. È pos­si­bi­le de­ro­ga­re a det­ti cri­te­ri se lo stra­nie­ro non li può adem­pie­re o può far­lo so­lo con gran­di dif­fi­col­tà a cau­sa di:

a.
una di­sa­bi­li­tà fi­si­ca, men­ta­le o psi­chi­ca;
b.
una ma­lat­tia gra­ve o cro­ni­ca;
c.
al­tre gra­vi cir­co­stan­ze per­so­na­li, se­gna­ta­men­te per­ché:
1.
ha gran­di dif­fi­col­tà a im­pa­ra­re, leg­ge­re o scri­ve­re,
2.
è un la­vo­ra­to­re po­ve­ro,
3.
adem­pie ob­bli­ghi di as­si­sten­za.
Art. 77g Accordi d’integrazione e raccomandazioni per l’integrazione  

(art. 55a e 58b LStrI)

1 L’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne esa­mi­na ca­so per ca­so se, a fron­te di un bi­so­gno d’in­te­gra­zio­ne par­ti­co­la­re, si deb­ba sti­pu­la­re un ac­cor­do d’in­te­gra­zio­ne o for­mu­la­re una rac­co­man­da­zio­ne per l’in­te­gra­zio­ne. L’esi­sten­za di una co­mu­ni­ca­zio­ne con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 97 ca­po­ver­so 3 LstrI può es­se­re se­gno di un bi­so­gno d’in­te­gra­zio­ne par­ti­co­la­re.

2 Gli obiet­ti­vi e le mi­su­re og­get­to dell’ac­cor­do d’in­te­gra­zio­ne si fon­da­no sui cri­te­ri d’in­te­gra­zio­ne con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 58a ca­po­ver­so 1 LStrI. In que­sto con­te­sto oc­cor­re te­ne­re de­bi­to con­to del­le si­tua­zio­ni par­ti­co­la­ri (art. 58a cpv. 2 LStrI).

3 All’oc­cor­ren­za le au­to­ri­tà can­to­na­li com­pe­ten­ti as­si­cu­ra­no una con­su­len­za per l’at­tua­zio­ne dell’ac­cor­do d’in­te­gra­zio­ne. In que­sto con­te­sto col­la­bo­ra­no con i ser­vi­zi che fun­go­no da in­ter­lo­cu­to­ri can­to­na­li per le que­stio­ni ine­ren­ti all’in­te­gra­zio­ne (art. 4 OIn­tS199).

4 Se le au­to­ri­tà can­to­na­li com­pe­ten­ti nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne vin­co­la­no il ri­la­scio del per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o del per­mes­so di di­mo­ra op­pu­re la com­mu­ta­zio­ne (art. 62a) al­la sti­pu­la di un ac­cor­do d’in­te­gra­zio­ne, gli obiet­ti­vi e le mi­su­re ivi con­te­nu­ti so­no con­si­de­ra­ti con­di­zio­ni vin­co­lan­ti.

5 In ca­so di inos­ser­van­za dell’ac­cor­do d’in­te­gra­zio­ne, nel de­ci­de­re se pro­ro­ga­re o re­vo­ca­re il per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o il per­mes­so di di­mo­ra, oc­cor­re esa­mi­na­re se sus­si­ste un mo­ti­vo va­li­do per l’inos­ser­van­za. In as­sen­za di un mo­ti­vo va­li­do oc­cor­re pon­de­ra­re gli in­te­res­si pub­bli­ci e la si­tua­zio­ne per­so­na­le (art. 96 cpv. 1 LStrI).

Capitolo 7: Fine del soggiorno

Art. 78 Aiuto al ritorno e alla reintegrazione  

(art. 60 LStrI)

1 Lo sco­po dell’aiu­to al ri­tor­no e al­la rein­te­gra­zio­ne è la pro­mo­zio­ne del­le par­ten­ze vo­lon­ta­rie e ob­bli­ga­to­rie ver­so il Pae­se d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za o ver­so uno Sta­to ter­zo.

2 Gli ar­ti­co­li 62–78 dell’or­di­nan­za 2 sull’asi­lo dell’11 ago­sto 1999200 so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia.

Art. 79 Decadenza dei permessi  

(art. 61 LStrI)

1 I sog­gior­ni tem­po­ra­nei a sco­po di vi­si­ta, tu­ri­smo o af­fa­ri non in­ter­rom­po­no i ter­mi­ni di cui all’ar­ti­co­lo 61 ca­po­ver­so 2 LStrI.

2La do­man­da di man­te­ni­men­to del per­mes­so di do­mi­ci­lio dev’es­se­re pre­sen­ta­ta pri­ma del­lo sca­de­re del ter­mi­ne di sei me­si (art. 61 cpv. 2 LStrI).

Art. 80201  

201 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, con ef­fet­to dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 81 Divieto d’entrare in Svizzera  

(art. 67 LStrI)

Le au­to­ri­tà can­to­na­li pos­so­no chie­de­re al­la SEM di pro­nun­cia­re un di­vie­to d’en­tra­re in Sviz­ze­ra.

Capitolo 8: Obblighi di comunicare, assistenza amministrativa e trasmissione dei dati 202

202 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 82 Obblighi di comunicare in relazione a inchieste penali e sentenze di diritto civile e penale 203  

(art. 97 cpv. 3 lett. a e b LStrI)

1 Le au­to­ri­tà di po­li­zia, quel­le giu­di­zia­rie e quel­le pre­po­ste al­le in­chie­ste pe­na­li co­mu­ni­ca­no spon­ta­nea­men­te al­le au­to­ri­tà can­to­na­li del­la mi­gra­zio­ne l’av­vio e la so­spen­sio­ne di in­chie­ste pe­na­li, la car­ce­ra­zio­ne o la li­be­ra­zio­ne e le cor­ri­spon­den­ti sen­ten­ze di di­rit­to pe­na­le ri­guar­dan­ti gli stra­nie­ri.

2 Co­mu­ni­ca­no pa­ri­men­ti se uno stra­nie­ro con­trol­la­to sog­gior­na il­le­gal­men­te in Sviz­ze­ra.

203 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 82a Obblighi di comunicare in relazione allo stato civile 204  

(art. 97 cpv. 3 lett. c LStrI)

1 Le au­to­ri­tà di sta­to ci­vi­le e quel­le giu­di­zia­rie co­mu­ni­ca­no spon­ta­nea­men­te e in ogni ca­so al­le au­to­ri­tà can­to­na­li com­pe­ten­ti nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne i ma­tri­mo­ni, i di­nie­ghi a con­trar­re ma­tri­mo­nio, le di­chia­ra­zio­ni di nul­li­tà, le se­pa­ra­zio­ni e i di­vor­zi di stra­nie­ri.

2 Nel qua­dro di una co­mu­ni­ca­zio­ne se­con­do il ca­po­ver­so 1, le au­to­ri­tà coin­vol­te in­for­ma­no le au­to­ri­tà can­to­na­li com­pe­ten­ti nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne su fat­ti che pos­so­no in­di­ca­re un ma­tri­mo­nio con­trat­to abu­si­va­men­te per elu­de­re le pre­scri­zio­ni d’am­mis­sio­ne con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 51 LStrI. Ta­le ob­bli­go si ap­pli­ca an­che al­le rap­pre­sen­tan­ze sviz­ze­re all’este­ro.

3 I ca­po­ver­si 1 e 2 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia al­le unio­ni do­me­sti­che re­gi­stra­te di cop­pie omos­ses­sua­li.

204 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 82b Obblighi di comunicare in relazione al versamento di prestazioni dell’aiuto sociale 205  

(art. 97 cpv. 3 lett. d LStrI)

Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti per l’ero­ga­zio­ne di pre­sta­zio­ni dell’aiu­to so­cia­le co­mu­ni­ca­no spon­ta­nea­men­te al­le au­to­ri­tà can­to­na­li com­pe­ten­ti nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne il ver­sa­men­to di ta­li pre­sta­zio­ni a stra­nie­ri.

205 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 82c Obblighi di comunicare in relazione al servizio pubblico di collocamento e all’assicurazione contro la disoccupazione 206  

(art. 97 cpv. 3 lett. dbis LStrI)

1 Gli or­ga­ni d’ese­cu­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne co­mu­ni­ca­no spon­ta­nea­men­te al­le au­to­ri­tà can­to­na­li com­pe­ten­ti nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne il co­gno­me, i no­mi, la da­ta di na­sci­ta, la na­zio­na­li­tà e l’in­di­riz­zo de­gli stra­nie­ri men­zio­na­ti nel ca­po­ver­so 1bis:207

a.
che s’iscri­vo­no a un uf­fi­cio del la­vo­ro ai fi­ni del col­lo­ca­men­to du­ran­te il pri­mo an­no di sog­gior­no in Sviz­ze­ra;
b.
cui è ne­ga­to il di­rit­to al­le in­den­ni­tà di di­soc­cu­pa­zio­ne;
c.
per i qua­li non è ri­co­no­sciu­ta l’ido­nei­tà al col­lo­ca­men­to;
d.
il cui ver­sa­men­to del­le in­den­ni­tà di di­soc­cu­pa­zio­ne ter­mi­na.

1bis De­vo­no es­se­re co­mu­ni­ca­ti i da­ti di:

a.
cit­ta­di­ni di Sta­ti mem­bri dell’UE o dell’AELS;
b.
cit­ta­di­ni del Re­gno Uni­to rien­tran­ti nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ac­cor­do sui di­rit­ti ac­qui­si­ti208.209

2 Il ca­po­ver­so 1 non si ap­pli­ca se gli in­te­res­sa­ti pos­sie­do­no un per­mes­so di do­mi­ci­lio.

206 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

207 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

208 RS 0.142.113.672

209 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

Art. 82d Obblighi di comunicare in relazione al versamento di prestazioni complementari 210  

(art. 97 cpv. 3 lett. dter LStrI)

1 Gli or­ga­ni com­pe­ten­ti per la de­ter­mi­na­zio­ne e il ver­sa­men­to del­le pre­sta­zio­ni com­ple­men­ta­ri co­mu­ni­ca­no spon­ta­nea­men­te al­le au­to­ri­tà can­to­na­li com­pe­ten­ti nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne il ver­sa­men­to a uno stra­nie­ro del­le se­guen­ti pre­sta­zio­ni com­ple­men­ta­ri se­con­do l’ar­ti­co­lo 3 ca­po­ver­so 1 LPC211:

a.
le pre­sta­zio­ni com­ple­men­ta­ri an­nue;
b.
il rim­bor­so del­le spe­se di ma­lat­tia e d’in­va­li­di­tà nei ca­si di cui all’ar­ti­co­lo 14 ca­po­ver­so 6 LPC, se la som­ma to­ta­le rim­bor­sa­ta su­pe­ra i 6000 fran­chi per an­no ci­vi­le.

2 Oc­cor­re co­mu­ni­ca­re il co­gno­me, i no­mi, la da­ta di na­sci­ta, la na­zio­na­li­tà e l’in­di­riz­zo del­lo stra­nie­ro non­ché l’im­por­to del­la pre­sta­zio­ne com­ple­men­ta­re.

3 La co­mu­ni­ca­zio­ne de­ve av­ve­ni­re en­tro 20 gior­ni:

a.
dal pri­mo ver­sa­men­to men­si­le del­la pre­sta­zio­ne com­ple­men­ta­re an­nua;
b.
dal mo­men­to in cui vie­ne su­pe­ra­ta la som­ma to­ta­le rim­bor­sa­ta per le spe­se di ma­lat­tia e d’in­va­li­di­tà di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra b.

4 L’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne che sul­la ba­se dei da­ti ot­te­nu­ti de­ci­de di non pro­ro­ga­re o di re­vo­ca­re un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o un per­mes­so di di­mo­ra è te­nu­ta a in­for­mar­ne l’or­ga­no com­pe­ten­te per la de­ter­mi­na­zio­ne e il ver­sa­men­to del­la pre­sta­zio­ne com­ple­men­ta­re en­tro 20 gior­ni dal pas­sag­gio in giu­di­ca­to.

210 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

211 RS 831.30

Art. 82e Obblighi di comunicare in relazione a misure disciplinari di autorità scolastiche 212  

(art. 97 cpv. 3 lett. dqua­ter LStrI)

1 Le au­to­ri­tà sco­la­sti­che co­mu­ni­ca­no spon­ta­nea­men­te all’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne le de­ci­sio­ni con­cer­nen­ti so­spen­sio­ni de­fi­ni­ti­ve di stra­nie­ri dal­la fre­quen­za sco­la­sti­ca.

2 Il ca­po­ver­so 1 non si ap­pli­ca se l’al­lie­vo non sog­gior­na le­gal­men­te in Sviz­ze­ra.

212 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 82f Obblighi di comunicare in relazione a misure di protezione del figlio e dell’adulto 213  

(art. 97 cpv. 3 lett. dquin­quies LStrI)

1 Le AP­MA co­mu­ni­ca­no spon­ta­nea­men­te al­le au­to­ri­tà can­to­na­li com­pe­ten­ti nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne le mi­su­re di pro­te­zio­ne del fi­glio e dell’adul­to con­cer­nen­ti stra­nie­ri di cui le au­to­ri­tà can­to­na­li com­pe­ten­ti nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne ne­ces­si­ta­no per le lo­ro de­ci­sio­ni. Tra que­ste mi­su­re rien­tra­no in par­ti­co­la­re:

a.
le mi­su­re di pro­te­zio­ne del fi­glio di cui all’ar­ti­co­lo 308 CC214, se ri­guar­da­no le re­la­zio­ni per­so­na­li;
b.
le mi­su­re di pro­te­zio­ne del fi­glio di cui agli ar­ti­co­li 310–312 e 327a CC;
c.
le mi­su­re di pro­te­zio­ne dell’adul­to di cui agli ar­ti­co­li 394 ca­po­ver­so 2 e 398 CC.

2 Le au­to­ri­tà giu­di­zia­rie co­mu­ni­ca­no spon­ta­nea­men­te all’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te nel set­to­re del­la mi­gra­zio­ne le mi­su­re di pro­te­zio­ne del fi­glio di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b da lo­ro or­di­na­te in una pro­ce­du­ra del di­rit­to di fa­mi­glia.

213 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

214 RS 210

Art. 82g Comunicazione di dati a uno Stato Dublino 215  

1 Nel qua­dro dell’ap­pli­ca­zio­ne de­gli Ac­cor­di di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Du­bli­no216, pri­ma del tra­sfe­ri­men­to di uno stra­nie­ro nel com­pe­ten­te Sta­to vin­co­la­to da uno di ta­li ac­cor­di (Sta­to Du­bli­no), la SEM tra­smet­te a det­to Sta­to i se­guen­ti da­ti:

a.
i da­ti per­so­na­li di cui all’al­le­ga­to VI del re­go­la­men­to (CE) n. 1560/2003217; e
b.
le in­for­ma­zio­ni ri­guar­dan­ti lo sta­to di sa­lu­te fi­si­ca e men­ta­le del­la per­so­na in­te­res­sa­ta con­for­me­men­te all’al­le­ga­to IX del re­go­la­men­to (CE) n. 1560/2003, qua­lo­ra ta­li in­for­ma­zio­ni sia­no ne­ces­sa­rie ai fi­ni dell’as­si­sten­za me­di­ca o del trat­ta­men­to me­di­co.

2 Le in­for­ma­zio­ni di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra b pos­so­no es­se­re tra­smes­se sol­tan­to tra pro­fes­sio­ni­sti sa­ni­ta­ri o per­so­ne sog­get­te a un cor­ri­spon­den­te se­gre­to pro­fes­sio­na­le e sol­tan­to con il con­sen­so espli­ci­to del­la per­so­na in­te­res­sa­ta o del suo rap­pre­sen­tan­te. Se, per mo­ti­vi fi­si­ci o giu­ri­di­ci, la per­so­na in­te­res­sa­ta non è in gra­do di da­re il pro­prio con­sen­so, le in­for­ma­zio­ni pos­so­no es­se­re tra­smes­se ec­ce­zio­nal­men­te sen­za con­sen­so espli­ci­to, qua­lo­ra la tu­te­la di in­te­res­si vi­ta­li del­la per­so­na in­te­res­sa­ta o di una ter­za per­so­na lo ri­chie­da.

3 La pro­ce­du­ra è ret­ta da­gli ar­ti­co­li 31 e 32 del re­go­la­men­to (UE) n. 604/2013218 e da­gli ar­ti­co­li 8 pa­ra­gra­fo 3 e 15a del re­go­la­men­to (CE) n. 1560/2003.

215 Ori­gi­na­rio art. 82a. In­tro­dot­to dal n. I 1 dell’O del 12 giu. 2005 sull’ade­gua­men­to di or­di­nan­ze in se­gui­to a in­no­va­zio­ni con­cer­nen­ti l’ac­quis di Du­bli­no/Eu­ro­dac, in vi­go­re dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1849).

216 Gli Acc. di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Du­bli­no so­no men­zio­na­ti nell’all. 4.

217 Re­go­la­men­to (CE) 1560/2003 del­la Com­mis­sio­ne, del 2 set. 2003, re­can­te mo­da­li­tà di ap­pli­ca­zio­ne del re­go­la­men­to (CE) n. 343/2003 del Con­si­glio che sta­bi­li­sce i cri­te­ri e i mec­ca­ni­smi di de­ter­mi­na­zio­ne del­lo Sta­to mem­bro com­pe­ten­te per l’esa­me di una do­man­da d’asi­lo pre­sen­ta­ta in uno de­gli Sta­ti mem­bri da un cit­ta­di­no di un Pae­se ter­zo, GU L 222 del 5.9.2003, pag. 3; mo­di­fi­ca­to da ul­ti­mo dal re­go­la­men­to di ese­cu­zio­ne (UE) n. 118/2014, GU L 39 dell’8.2.2014, pag. 1.

218 Re­go­la­men­to (UE) 604/2013 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, del 26 giu. 2013, che sta­bi­li­sce i cri­te­ri e i mec­ca­ni­smi di de­ter­mi­na­zio­ne del­lo Sta­to mem­bro com­pe­ten­te per l’esa­me di una do­man­da di pro­te­zio­ne in­ter­na­zio­na­le pre­sen­ta­ta in uno de­gli Sta­ti mem­bri da un cit­ta­di­no di un pae­se ter­zo o da un apo­li­de (ri­fu­sio­ne), nel­la ver­sio­ne del­la GU L 180 del 29.6.2013, pag. 31.

Capitolo 9: Decisione preliminare delle autorità cantonali preposte al mercato del lavoro e procedura d’approvazione

Art. 83 Decisione preliminare  

(art. 40 cpv. 2 LStrI)

1 Pri­ma del pri­mo ri­la­scio di un per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o di un per­mes­so di di­mo­ra per l’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va, l’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te (art. 88 cpv. 1) de­ci­de se so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni:

a.
per l’eser­ci­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te o di­pen­den­te se­con­do gli ar­ti­co­li 18–25 LStrI;
b.
per la pre­sta­zio­ne di ser­vi­zi tran­sfron­ta­lie­ra da par­te di una per­so­na o di una dit­ta con do­mi­ci­lio o se­de all’este­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 26 LStrI;
c.
per il pas­sag­gio a un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te da par­te di uno stra­nie­ro ti­to­la­re del per­mes­so di di­mo­ra se­con­do l’ar­ti­co­lo 38 ca­po­ver­so 3 LStrI.

2 Ta­le au­to­ri­tà de­ci­de pa­ri­men­ti se il per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta può es­se­re pro­ro­ga­to o rin­no­va­to non­ché, nel ca­so di uno stra­nie­ro ti­to­la­re del per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o di un ri­chie­den­te l’asi­lo, se la per­so­na in que­stio­ne può es­se­re au­to­riz­za­ta a cam­bia­re im­pie­go.219

3 La de­ci­sio­ne pre­li­mi­na­re del­le au­to­ri­tà can­to­na­li pre­po­ste al mer­ca­to del la­vo­ro può es­se­re vin­co­la­ta a con­di­zio­ni e one­ri, in par­ti­co­la­re per quan­to con­cer­ne il ti­po e la du­ra­ta di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va tem­po­ra­nea in Sviz­ze­ra.

4 D’in­te­sa con la SEM, in­ve­ce di de­ci­sio­ni nel sin­go­lo ca­so se­con­do il ca­po­ver­so 1 let­te­ra c e il ca­po­ver­so 2 può es­se­re con­ces­sa un’ap­pro­va­zio­ne ge­ne­ra­le per de­ter­mi­na­te ca­te­go­rie di stra­nie­ri e di do­man­de.

219 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 83a Riconoscimento delle decisioni di allontanamento estere 220  

1 Le au­to­ri­tà can­to­na­li del­la mi­gra­zio­ne im­pon­go­no sen­za for­ma­li­tà, in ba­se al­la di­ret­ti­va 2001/40/CE221, la par­ten­za dal­la Sviz­ze­ra, e se ne­ces­sa­rio il rin­vio coat­to, agli stra­nie­ri che so­no già sta­ti al­lon­ta­na­ti da uno Sta­to vin­co­la­to da­gli Ac­cor­di di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen222 per­ché non adem­pie­va­no le con­di­zio­ni d’en­tra­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 6 pa­ra­gra­fo 1 del co­di­ce fron­tie­re Schen­gen223.224

2 I Can­to­ni ve­ri­fi­ca­no se l’ese­cu­zio­ne dell’al­lon­ta­na­men­to nel­lo Sta­to d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za è an­co­ra am­mis­si­bi­le, ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­le e pos­si­bi­le ed ema­na­no una de­ci­sio­ne.

3 Le spe­se di ese­cu­zio­ne dell’al­lon­ta­na­men­to so­no rim­bor­sa­te con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 7 del­la di­ret­ti­va 2001/40/CE e al­la de­ci­sio­ne 2004/191/CE225. La SEM è l’or­ga­no di con­tat­to ai sen­si di det­ta de­ci­sio­ne.

220 In­tro­dot­to dal n. I 3 dell’O del 22 ott. 2008 (Schen­gen/Du­bli­no (RU 2008 5421). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 1 dell’O del 12 giu. 2005 sull’ade­gua­men­to di or­di­nan­ze in se­gui­to a in­no­va­zio­ni con­cer­nen­ti l’ac­quis di Du­bli­no/Eu­ro­dac, in vi­go­re dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1849).

221 Di­ret­ti­va 2001/40/CE del Con­si­glio, del 28 mag­gio 2001, re­la­ti­va al ri­co­no­sci­men­to re­ci­pro­co del­le de­ci­sio­ni di al­lon­ta­na­men­to dei cit­ta­di­ni di pae­si ter­zi, ver­sio­ne del­la GU L 149 del 2.6.2001, pag. 34.

222 Gli Acc. di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen so­no men­zio­na­ti nell’all. 3.

223 Re­go­la­men­to (UE) 2016/399 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, del 9 mar­zo 2016, che isti­tui­sce un co­di­ce co­mu­ni­ta­rio re­la­ti­vo al re­gi­me di at­tra­ver­sa­men­to del­le fron­tie­re da par­te del­le per­so­ne (co­di­ce fron­tie­re Schen­gen), ver­sio­ne del­la GU L 77 del 23.3.2016, pag. 1; mo­di­fi­ca­to dal re­go­la­men­to (UE) 2017/458, GU L 74 del 18.3.2017, pag. 1.

224 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. II dell’O del 5 apr. 2017, in vi­go­re dal 1° mag. 2017 (RU 2017 2549).

225 De­ci­sio­ne 2004/191/CE del Con­si­glio, del 23 feb. 2004, che de­fi­ni­sce i cri­te­ri e le mo­da­li­tà pra­ti­che per la com­pen­sa­zio­ne de­gli squi­li­bri fi­nan­zia­ri ri­sul­tan­ti dall’ap­pli­ca­zio­ne del­la di­ret­ti­va 2001/40/CE del Con­si­glio re­la­ti­va al ri­co­no­sci­men­to re­ci­pro­co del­le de­ci­sio­ni di al­lon­ta­na­men­to dei cit­ta­di­ni di pae­si ter­zi, ver­sio­ne del­la GU L 60 del 27.2.2004, pag. 55.

Art. 84 Validità della decisione preliminare  

La va­li­di­tà del­la de­ci­sio­ne pre­li­mi­na­re del­le au­to­ri­tà can­to­na­li pre­po­ste al mer­ca­to del la­vo­ro è di sei me­si. Può es­se­re pro­ro­ga­ta per mo­ti­vi im­por­tan­ti.

Art. 85 Permessi e decisioni preliminari soggetti ad approvazione 226  

(art. 30 cpv. 2 e 99 LStrI)

1 La SEM è com­pe­ten­te per l’ap­pro­va­zio­ne del ri­la­scio e del rin­no­vo dei per­mes­si di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta e di di­mo­ra, del ri­la­scio dei per­mes­si di do­mi­ci­lio non­ché del­le de­ci­sio­ni pre­li­mi­na­ri del­le au­to­ri­tà can­to­na­li pre­po­ste al mer­ca­to del la­vo­ro (art. 83).

2 Il DFGP de­ter­mi­na in un’or­di­nan­za i ca­si in cui i per­mes­si di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta, di di­mo­ra o di do­mi­ci­lio non­ché le de­ci­sio­ni pre­li­mi­na­ri del­le au­to­ri­tà pre­po­ste al mer­ca­to del la­vo­ro de­vo­no es­se­re sot­to­po­sti al­la pro­ce­du­ra d’ap­pro­va­zio­ne.227

3 L’au­to­ri­tà can­to­na­le pre­po­sta al mer­ca­to del la­vo­ro (art. 83) e l’au­to­ri­tà can­to­na­le del­la mi­gra­zio­ne (art. 88 cpv. 1) pos­so­no sot­to­por­re al­la SEM per ap­pro­va­zio­ne una de­ci­sio­ne can­to­na­le af­fin­ché ve­ri­fi­chi se le con­di­zio­ni pre­vi­ste dal di­rit­to fe­de­ra­le so­no adem­piu­te.228

226 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 12 ago. 2015, in vi­go­re dal 1° set. 2015 (RU 2015 2739).

227 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. II dell’O del 7 lug. 2016, in vi­go­re dal 1° ago. 2016 (RU 2016 2637).

228 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 2 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° feb. 2023 (RU 2022 660).

Art. 86 Procedura d’approvazione  

1 La SEM può ne­ga­re l’ap­pro­va­zio­ne, li­mi­tar­la nel tem­po o vin­co­lar­la a con­di­zio­ni e one­ri.229

2 Ne­ga l’ap­pro­va­zio­ne:

a.
per il pri­mo ri­la­scio o per la pro­ro­ga di un per­mes­so, se le con­di­zio­ni d’am­mis­sio­ne non so­no adem­pi­te o se sus­si­ste un mo­ti­vo di re­vo­ca se­con­do l’ar­ti­co­lo 62 LStrI;
b.
per il ri­la­scio di un per­mes­so di do­mi­ci­lio, se le con­di­zio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 34 LStrI non so­no adem­pi­te;
c.
per la pro­ro­ga di un per­mes­so di di­mo­ra se:
1.
lo stra­nie­ro in que­stio­ne non ha il cen­tro dei suoi in­te­res­si in Sviz­ze­ra,
2.
le con­di­zio­ni d’am­mis­sio­ne non so­no più adem­pi­te,
3.
sus­si­ste un mo­ti­vo di re­vo­ca se­con­do l’ar­ti­co­lo 62 LStrI, o se
4.
lo stra­nie­ro in que­stio­ne non si at­tie­ne più al­lo sco­po del sog­gior­no in­di­ca­to nel­la pro­ce­du­ra d’esa­me del­la sua do­man­da, sen­za che sia sta­ta suc­ces­si­va­men­te au­to­riz­za­ta una mo­di­fi­ca di ta­le sco­po.

3 La SEM ri­la­scia un per­mes­so d’en­tra­ta (art. 5) se ha da­to l’ap­pro­va­zio­ne per il pri­mo ri­la­scio del per­mes­so di sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta o del per­mes­so di di­mo­ra. So­no fat­ti sal­vi i per­mes­si se­con­do l’ar­ti­co­lo 85 ca­po­ver­so 2.

4 L’ap­pro­va­zio­ne del­la SEM va­le an­che do­po un cam­bia­men­to di Can­to­ne.

5 La car­ta di sog­gior­no può es­se­re ri­la­scia­ta sol­tan­to do­po l’ap­pro­va­zio­ne da par­te del­la SEM.

229 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 1° mag. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1431).

Capitolo 10: Protezione dei dati

Art. 87 Rilevamento di dati per stabilire l’identità  

(art. 102 cpv. 2 LStrI)

1 Al­lo sco­po di ac­cer­ta­re e as­si­cu­ra­re l’iden­ti­tà di uno stra­nie­ro, le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti pos­so­no, nel con­te­sto dell’esa­me del­le con­di­zio­ni d’en­tra­ta in Sviz­ze­ra o di una pro­ce­du­ra nell’am­bi­to del di­rit­to in ma­te­ria di stra­nie­ri, ri­le­va­re i se­guen­ti da­ti bio­me­tri­ci:

a.
im­pron­te di­gi­ta­li;
b.
fo­to­gra­fie;
c.
pro­fi­li del DNA se­con­do l’ar­ti­co­lo 50 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 15 giu­gno 2018230 su­gli esa­mi ge­ne­ti­ci sull’es­se­re uma­no.

1bis I da­ti di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b pos­so­no es­se­re ri­le­va­ti al fi­ne del­la lo­ro re­gi­stra­zio­ne nel si­ste­ma au­to­ma­ti­co d’iden­ti­fi­ca­zio­ne del­le im­pron­te di­gi­ta­li (AFIS) dell’Uf­fi­cio fe­de­ra­le di po­li­zia, se lo stra­nie­ro in que­stio­ne:231

a.
cer­ti­fi­ca la sua iden­ti­tà con un do­cu­men­to d’iden­ti­tà o di viag­gio fal­so o fal­si­fi­ca­to;
b.
è il­le­ci­ta­men­te in pos­ses­so del do­cu­men­to d’iden­ti­tà o di viag­gio esi­bi­to;
c.
ri­fiu­ta o non è in gra­do di di­mo­stra­re la pro­pria iden­ti­tà;
d.
pre­sen­ta do­cu­men­ti fal­si o fal­si­fi­ca­ti;
e.
en­tra in Sviz­ze­ra o la­scia la Sviz­ze­ra il­le­gal­men­te o sog­gior­na il­le­gal­men­te in Sviz­ze­ra;
f.232
di­chia­ra di ave­re cam­bia­to co­gno­me;
g.233
non di­mo­stra che tut­te le con­di­zio­ni di in­gres­so di cui all’ar­ti­co­lo 6 pa­ra­gra­fo 1 del co­di­ce fron­tie­re Schen­gen234 so­no sod­di­sfat­te;
h.235
è te­nu­to a la­scia­re la Sviz­ze­ra in se­gui­to a una de­ci­sio­ne di rim­pa­trio se­con­do l’ar­ti­co­lo 68a ca­po­ver­so 1 LStrI e ta­le de­ci­sio­ne si ap­pli­ca all’in­te­ro spa­zio Schen­gen, op­pu­re se è og­get­to di un di­vie­to d’en­tra­ta nel­lo spa­zio Schen­gen e le sue im­pron­te di­gi­ta­li non so­no con­te­nu­te nell’AFIS.236

1ter Al­lo sco­po di ac­cer­ta­re e as­si­cu­ra­re l’iden­ti­tà del­lo stra­nie­ro in que­stio­ne, le au­to­ri­tà di cui all’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 1 let­te­ra e dell’or­di­nan­za del 6 di­cem­bre 2013237 sul trat­ta­men­to dei da­ti se­gna­le­ti­ci di na­tu­ra bio­me­tri­ca pos­so­no far re­gi­stra­re i da­ti se­gna­le­ti­ci di na­tu­ra bio­me­tri­ca in AFIS.238

1qua­ter La SEM può au­to­riz­za­re un’au­to­ri­tà di cui all’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 1 let­te­ra h dell’or­di­nan­za del 6 di­cem­bre 2013 sul trat­ta­men­to dei da­ti se­gna­le­ti­ci di na­tu­ra bio­me­tri­ca (au­to­ri­tà com­mit­ten­te) a ese­gui­re con­fron­ti di da­ti in AFIS. L’au­to­ri­tà com­mit­ten­te pre­sen­ta pri­ma una ri­chie­sta scrit­ta al­la SEM in cui spie­ga la ne­ces­si­tà di ese­gui­re i con­fron­ti dei da­ti per adem­pie­re le sue man­sio­ni.239

1quin­quies Il ser­vi­zio com­pe­ten­te per la ge­stio­ne di AFIS inol­tra i ri­sul­ta­ti dei con­fron­ti ai sen­si del ca­po­ver­so 1qua­ter a un or­ga­no de­si­gna­to dal­la SEM d’in­te­sa con l’au­to­ri­tà com­mit­ten­te. Det­to or­ga­no pre­pa­ra i ri­sul­ta­ti dei con­fron­ti e li inol­tra all’au­to­ri­tà com­mit­ten­te.240

1se­xies I da­ti se­gna­le­ti­ci di na­tu­ra bio­me­tri­ca ri­le­va­ti dal­le au­to­ri­tà di cui all’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 1 let­te­ra h dell’or­di­nan­za del 6 di­cem­bre 2013 sul trat­ta­men­to dei da­ti se­gna­le­ti­ci di na­tu­ra bio­me­tri­ca non so­no re­gi­stra­ti in AFIS.241

2 La tra­smis­sio­ne e la re­gi­stra­zio­ne del­le im­pron­te di­gi­ta­li, non­ché il trat­ta­men­to dei da­ti per­so­na­li cor­ri­spon­den­ti so­no ef­fet­tua­ti con­for­me­men­te all’or­di­nan­za del 6 di­cem­bre 2013 sul trat­ta­men­to dei da­ti se­gna­le­ti­ci di na­tu­ra bio­me­tri­ca. Le im­pron­te di­gi­ta­li so­no can­cel­la­te due an­ni do­po il ri­le­va­men­to se­gna­le­ti­co.242

2bis Il ri­le­va­men­to dei da­ti di cui al ca­po­ver­so 1bis let­te­ra h è ef­fet­tua­to esclu­si­va­men­te al fi­ne del­la lo­ro tra­smis­sio­ne al­la par­te na­zio­na­le del Si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne Schen­gen. I da­ti so­no can­cel­la­ti do­po sei me­si. Non so­no og­get­to di con­fron­ti.243

2ter Nei ca­si se­guen­ti si ri­nun­cia al ri­le­va­men­to dei da­ti di cui al ca­po­ver­so 1bis let­te­ra h:

a.
la per­so­na è di età in­fe­rio­re ai 12 an­ni;
b.
le con­di­zio­ni fi­si­che o di sa­lu­te del­la per­so­na non per­met­to­no il ri­le­va­men­to.244

2qua­terSi può ec­ce­zio­nal­men­te ri­nun­cia­re al ri­le­va­men­to dei da­ti di cui al ca­po­ver­so 1bis let­te­ra h se, sul­la ba­se di ele­men­ti con­cre­ti, vi è la cer­tez­za che la per­so­na la­sce­rà la Sviz­ze­ra e lo spa­zio Schen­gen en­tro i ter­mi­ni pre­vi­sti e non vi è una ri­chie­sta di non am­mis­sio­ne.245

2quin­quies In ca­so di si­tua­zio­ni straor­di­na­rie, il DFGP è au­to­riz­za­to a pre­ve­de­re in un’or­di­nan­za al­tre de­ro­ghe.246

3 Il trat­ta­men­to, la co­mu­ni­ca­zio­ne e la re­gi­stra­zio­ne dei da­ti non­ché la lo­ro si­cu­rez­za so­no ret­ti dal­le per­ti­nen­ti di­spo­si­zio­ni dell’or­di­nan­za del 12 apri­le 2006247 con­cer­nen­te il si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne cen­tra­le sul­la mi­gra­zio­ne (or­di­nan­za SI­MIC), in par­ti­co­la­re da­gli ar­ti­co­li 2, 4, 9, 11, non­ché 16–19 dell’or­di­nan­za SI­MIC.

4 L’im­ma­gi­ne del vol­to e le due im­pron­te di­gi­ta­li di cui all’ar­ti­co­lo 71c so­no uti­liz­za­te per il ri­la­scio di una car­ta di sog­gior­no con­for­me­men­te al re­go­la­men­to (CE) n. 1030/2002248. L’ac­ces­so a ta­li da­ti è di­sci­pli­na­to dall’or­di­nan­za SI­MIC (al­le­ga­to 1).249

5 I da­ti di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b pos­so­no es­se­re ri­le­va­ti si­ste­ma­ti­ca­men­te ai fi­ni del­la lo­ro re­gi­stra­zio­ne in AFIS per le ca­te­go­rie di per­so­ne se­guen­ti:

a.
i ri­chie­den­ti un vi­sto C o D ti­to­la­ri di do­cu­men­ti di viag­gio in ca­so di dub­bio fon­da­to ri­guar­do al­la lo­ro iden­ti­tà;
b.
i ri­chie­den­ti un vi­sto D che fan­no va­le­re il ri­con­giun­gi­men­to fa­mi­lia­re in Sviz­ze­ra;
c.
i ri­chie­den­ti un vi­sto D per mo­ti­vi uma­ni­ta­ri ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 2 dell’or­di­nan­za del 15 ago­sto 2018250 con­cer­nen­te l’en­tra­ta e il ri­la­scio del vi­sto.251

230 RS 810.12. Il ri­man­do è sta­to ade­gua­to in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 12 cpv. 2 del­la L del 18 giu. 2004 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (RS 170.512), con ef­fet­to dal 1° dic. 2022.

231 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 feb. 2020, in vi­go­re dal 1° apr. 2020 (RU 2020 883).

232 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 19 feb. 2020, in vi­go­re dal 1° apr. 2020 (RU 2020 883).

233 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 19 feb. 2020, in vi­go­re dal 1° apr. 2020 (RU 2020 883).

234 Re­go­la­men­to (UE) 2016/399 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, del 9 mar­zo 2016, che isti­tui­sce un co­di­ce unio­na­le re­la­ti­vo al re­gi­me di at­tra­ver­sa­men­to del­le fron­tie­re da par­te del­le per­so­ne (co­di­ce fron­tie­re Schen­gen), GU L 77 del 23.3.2016, pag. 1; mo­di­fi­ca­to da ul­ti­mo dal re­go­la­men­to (UE) 2017/458, GU L 74 del 18.3.2017, p. 1.

235 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 19 ott. 2022, in vi­go­re dal 22 nov. 2022 (RU 2022 645).

236 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 dell’O del 6 dic. 2013 sul trat­ta­men­to dei da­ti se­gna­le­ti­ci di na­tu­ra bio­me­tri­ca, in vi­go­re dal 1° set. 2014 (RU 2014 163).

237 RS 361.3

238 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 dell’O del 6 dic. 2013 sul trat­ta­men­to dei da­ti se­gna­le­ti­ci di na­tu­ra bio­me­tri­ca, in vi­go­re dal 1° set. 2014 (RU 2014 163).

239 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 dell’O del 6 dic. 2013 sul trat­ta­men­to dei da­ti se­gna­le­ti­ci di na­tu­ra bio­me­tri­ca, in vi­go­re dal 1° set. 2014 (RU 2014 163).

240 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 dell’O del 6 dic. 2013 sul trat­ta­men­to dei da­ti se­gna­le­ti­ci di na­tu­ra bio­me­tri­ca (RU 2014 163). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 15 set. 2018 (RU 20183085).

241 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 dell’O del 6 dic. 2013 sul trat­ta­men­to dei da­ti se­gna­le­ti­ci di na­tu­ra bio­me­tri­ca, in vi­go­re dal 1° set. 2014 (RU 2014 163).

242 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 nov. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4441).

243 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 ott. 2022, in vi­go­re dal 22 nov. 2022 (RU 2022 645).

244 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 ott. 2022, in vi­go­re dal 22 nov. 2022 (RU 2022 645).

245 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 ott. 2022, in vi­go­re dal 22 nov. 2022 (RU 2022 645).

246 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 ott. 2022, in vi­go­re dal 22 nov. 2022 (RU 2022 645).

247 RS 142.513

248 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 71c.

249 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 17 dic. 2010 (RU2011 99). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 1 dell’O del 12 giu. 2005 sull’ade­gua­men­to di or­di­nan­ze in se­gui­to a in­no­va­zio­ni con­cer­nen­ti l’ac­quis di Du­bli­no/Eu­ro­dac, in vi­go­re dal 1° lug. 2015 (RU 2015 1849).

250 RS 142.204

251 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 feb. 2020, in vi­go­re dal 1° apr. 2020 (RU 2020 883).

Capitolo 10a: Eurodac252

252 Introdotta dal n. I 1 dell’O del 12 giu. 2015 sull’adeguamento di ordinanze in seguito a innovazioni concernenti l’acquis di Dublino/Eurodac, in vigore dal 20 lug. 2015 (RU 2015 1849).

Art. 87a Esperto in dattiloscopia  

(art. 111i LStrI)

1 Nel qua­dro del­le con­sul­ta­zio­ni Eu­ro­dac se­con­do l’ar­ti­co­lo 111i ca­po­ver­so 6 LStrI, la ve­ri­fi­ca del­le im­pron­te di­gi­ta­li è af­fi­da­ta a un esper­to dei Ser­vi­zi AFIS DNA dell’Uf­fi­cio fe­de­ra­le di po­li­zia con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 102ater LA­si.

2 La pro­ce­du­ra è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 11 dell’or­di­nan­za 3 dell’11 ago­sto 1999253 sull’asi­lo (OA­si 3). L’esper­to tra­smet­te il ri­sul­ta­to del­la pro­pria ve­ri­fi­ca al­la SEM, non­ché ai ser­vi­zi (Cor­po guar­die di con­fi­ne, po­li­zie can­to­na­li e co­mu­na­li) che han­no pro­ce­du­to al con­fron­to Eu­ro­dac.

Art. 87b Diritto d’accesso e diritto di rettifica o di cancellazione dei dati Eurodac  

La pro­ce­du­ra re­la­ti­va all’eser­ci­zio del di­rit­to d’ac­ces­so e del di­rit­to di ret­ti­fi­ca o di can­cel­la­zio­ne dei da­ti Eu­ro­dac è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 11a OA­si 3254.

Art. 87c Responsabilità in relazione con la gestione di Eurodac  

La re­spon­sa­bi­li­tà in ca­so di dan­ni in re­la­zio­ne con la ge­stio­ne di Eu­ro­dac è ret­ta dal­la leg­ge del 14 mar­zo 1958255 sul­la re­spon­sa­bi­li­tà, in par­ti­co­la­re da­gli ar­ti­co­li 19a–19c, che si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia.

Art. 87d Vigilanza sul trattamento dei dati Eurodac e sicurezza dei dati  

Gli ar­ti­co­li 11c e 12OA­si 3256 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia al­la vi­gi­lan­za sul trat­ta­men­to dei da­ti Eu­ro­dac e al­la si­cu­rez­za dei da­ti.

Capitolo 11: Competenze, comunicazioni e termini

Art. 88 Autorità competenti per l’esecuzione  

1 I Can­to­ni de­si­gna­no le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti per l’ese­cu­zio­ne del­la LStrI e del­le re­la­ti­ve or­di­nan­ze d’ese­cu­zio­ne nell’am­bi­to di com­pe­ten­za can­to­na­le.

2 La SEM è com­pe­ten­te per tut­ti i com­pi­ti d’ese­cu­zio­ne del­la LStrI e del­le re­la­ti­ve or­di­nan­ze d’ese­cu­zio­ne che non so­no sta­ti as­se­gna­ti né a un’au­to­ri­tà can­to­na­le né a un’al­tra au­to­ri­tà fe­de­ra­le.

Art. 88a Situazione particolare dei minorenni non accompagnati 257  

(art. 64 cpv. 4 e 5 e 64a cpv. 3bis LStrI)

1 Nel qua­dro del­la pro­ce­du­ra di al­lon­ta­na­men­to può es­se­re chia­ri­to, fa­cen­do ca­po a me­to­di scien­ti­fi­ci, se l’età in­di­ca­ta dal­la per­so­na in­te­res­sa­ta cor­ri­spon­de all’età ef­fet­ti­va.

2 Per il mi­no­ren­ne non ac­com­pa­gna­to, se non è pos­si­bi­le de­si­gna­re su­bi­to un cu­ra­to­re o un tu­to­re, l’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te no­mi­na im­me­dia­ta­men­te una per­so­na di fi­du­cia con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 64 ca­po­ver­so 4 o all’ar­ti­co­lo 64a ca­po­ver­so 3bis LStrI per la du­ra­ta del­la pro­ce­du­ra d’al­lon­ta­na­men­to, ma al mas­si­mo fi­no al­la no­mi­na di un cu­ra­to­re o di un tu­to­re op­pu­re fi­no al rag­giun­gi­men­to del­la mag­gio­re età.

3 La per­so­na di fi­du­cia de­ve di­spor­re di co­no­scen­ze del di­rit­to in ma­te­ria di stra­nie­ri e del di­rit­to con­cer­nen­te la pro­ce­du­ra Du­bli­no. Ac­com­pa­gna e so­stie­ne il mi­no­ren­ne non ac­com­pa­gna­to nel­la pro­ce­du­ra di al­lon­ta­na­men­to, com­pre­se le pro­ce­du­re con­cer­nen­ti mi­su­re coer­ci­ti­ve or­di­na­te se­con­do gli ar­ti­co­li 73–81 LStrI.

4 Es­sa adem­pie se­gna­ta­men­te i com­pi­ti se­guen­ti:

a.
con­su­len­za nel qua­dro del­la pro­ce­du­ra di al­lon­ta­na­men­to e del­la pro­ce­du­ra con­cer­nen­te l’ado­zio­ne di mi­su­re coer­ci­ti­ve;
b.
so­ste­gno nell’in­di­ca­zio­ne e ac­qui­si­zio­ne di mez­zi di pro­va;
c.
as­si­sten­za in par­ti­co­la­re nei con­tat­ti con le au­to­ri­tà e con le isti­tu­zio­ni sa­ni­ta­rie.

5 Qua­lo­ra sia no­mi­na­ta una per­so­na di fi­du­cia o sia­no or­di­na­te mi­su­re tu­to­rie, la com­pe­ten­te au­to­ri­tà can­to­na­le ne in­for­ma sen­za in­du­gio le al­tre au­to­ri­tà can­to­na­li e fe­de­ra­li che par­te­ci­pa­no al­la pro­ce­du­ra, non­ché il mi­no­ren­ne.

6Le per­so­ne in­ca­ri­ca­te dell’au­di­zio­ne di mi­no­ren­ni de­vo­no te­ne­re con­to de­gli aspet­ti spe­ci­fi­ci del­la mi­no­re età.

257 In­tro­dot­to dal n. I 1 dell’O del 12 giu. 2015 sull’ade­gua­men­to di or­di­nan­ze in se­gui­to a in­no­va­zio­ni con­cer­nen­ti l’ac­quis di Du­bli­no/Eu­ro­dac, in vi­go­re dal 20 lug. 2015 (RU 2015 1849).

Art. 89 Istruzioni della SEM  

La SEM ema­na le istru­zio­ni ne­ces­sa­rie per l’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te or­di­nan­za.

Art. 89a Comunicazione di dati personali a uno Stato non vincolato da alcun accordo di associazione alla normativa di Schengen 258  

È da­ta una pro­te­zio­ne ade­gua­ta dei da­ti dell’in­te­res­sa­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 111d ca­po­ver­so 3 LStrI se le ga­ran­zie ade­gua­te adem­pio­no i re­qui­si­ti de­gli ar­ti­co­li 9–12 dell’or­di­nan­za del 31 ago­sto 2022259 sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti.

258 In­tro­dot­to dal n. I 3 dell’O del 22 ott. 2008 (RU 2008 5421). Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 2 n. II 4 dell’O del 31 ago. 2022 sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti, in vi­go­re dal 1° set. 2023 (RU 2022 568).

259 RS 235.11

Art. 90 Calcolo dei termini  

Nel cal­co­lo dei ter­mi­ni di no­ti­fi­ca­zio­ne è com­pu­ta­to il gior­no dell’ar­ri­vo in Sviz­ze­ra.

Capitolo 11a: Disposizioni penali260

260 Introdotto dal n. I dell’O del 12 dic. 2008, in vigore dal 1° gen. 2009 (RU 2008 6273).

(art. 120 cpv. 2 LStrI)

Art. 90a261  

È pu­ni­to con la mul­ta fi­no a 1000 fran­chi chiun­que, in­ten­zio­nal­men­te o per ne­gli­gen­za, vio­la:

a.
l’ob­bli­go di no­ti­fi­ca­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 13a;
b.
l’ob­bli­go di pre­sen­ta­re o con­se­gna­re la car­ta di sog­gior­no se­con­do gli ar­ti­co­li 63 o 72.

261 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 20 set. 2019, in vi­go­re dal 1° nov. 2019 (RU 20193041).

Capitolo 12: Disposizioni finali

Art. 91 Diritto previgente: abrogazione  

Le se­guen­ti or­di­nan­ze so­no abro­ga­te:

1.
l’or­di­nan­za d’ese­cu­zio­ne del 1° mar­zo 1949262 del­la leg­ge fe­de­ra­le con­cer­nen­te la di­mo­ra e il do­mi­ci­lio de­gli stra­nie­ri;
2.
l’or­di­nan­za del 20 apri­le 1983263 con­cer­nen­te la pro­ce­du­ra di ap­pro­va­zio­ne nel di­rit­to in ma­te­ria di stra­nie­ri;
3.
l’or­di­nan­za del 20 gen­na­io 1971264 con­cer­nen­te la no­ti­fi­ca­zio­ne de­gli stra­nie­ri par­ten­ti;
4.
l’or­di­nan­za del 19 gen­na­io 1965265 con­cer­nen­te l’as­si­cu­ra­zio­ne d’un per­mes­so di di­mo­ra per l’as­sun­zio­ne d’im­pie­go;
5.
l’or­di­nan­za del 6 ot­to­bre 1986266 che li­mi­ta l’ef­fet­ti­vo de­gli stra­nie­ri.

262 [RU 1949 233, 1980 1730art. 16, 1983 534, 1986 1791art. 57 cpv. 2, 1987 1669art. 13 n. 2, 1989 2234art. 57 cpv. 2, 1996 2243n. I 31, 2006 965all. n. 2 4705 n. II 2]

263 [RU 1983 535, 1986 1482, 1996 2243n. I 32, 1998 846, 2002 1769n. III 2, 2006 1945all. 3 n.1]

264 [RU 1971 69, 1996 2243n. I 33]

265 [RU 1965 62, 1996 2243n. I 34, 2002 1741art. 35 n. 1]

266 [RU 1986 1791; 1987 518, 1334; 1989 2234; 1990 1720; 1991 2236; 1992 2040; 1993 1460, 2944; 1994 2310; 1995 4869, 5243; 1997 2410; 1998 860, 2726; 2002 1769, 3571, 4167n. II; 2004 4389, 5397; 2005 4841; 2006 1945all. 3 n. 12, 4705n. II 87, 4739n. I 4, 4869n. I 6; 2007 4967]

Art. 91a267  

267 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 18 giu. 2008 (RU 2008 2737). Abro­ga­to dall’all. n. 1 dell’O del 21 dic. 2016, con ef­fet­to dal 1° gen. 2017 (RU 20165113).

Art. 91b268  

268 In­tro­dot­to dal n. I dell’O dell’8 dic. 2017 (RU 2018741). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, con ef­fet­to dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

Art. 91c Disposizione transitoria della modifica del 15 agosto 2018 269  

1 Fi­no al 1° gen­na­io 2020 le com­pe­ten­ze lin­gui­sti­che se­con­do l’ar­ti­co­lo 77d ca­po­ver­so 1 let­te­ra d si con­si­de­ra­no di­mo­stra­te an­che se lo stra­nie­ro di­spo­ne di un cer­ti­fi­ca­to lin­gui­sti­co ba­sa­to su una pro­ce­du­ra di cer­ti­fi­ca­zio­ne lin­gui­sti­ca non con­for­me agli stan­dard qua­li­ta­ti­vi ge­ne­ral­men­te ri­co­no­sciu­ti per i te­st lin­gui­sti­ci. Que­sto pe­rio­do tran­si­to­rio non si ap­pli­ca a con­su­len­ti e in­se­gnan­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 22a.

2 Se dal 1° gen­na­io 2020 non so­no pre­sen­ti suf­fi­cien­ti pro­ce­du­re di cer­ti­fi­ca­zio­ne lin­gui­sti­ca con­for­mi agli stan­dard qua­li­ta­ti­vi ge­ne­ral­men­te ri­co­no­sciu­ti per i te­st lin­gui­sti­ci, il DFGP può pro­lun­ga­re il pe­rio­do tran­si­to­rio per un mas­si­mo di tre an­ni mo­di­fi­can­do il pa­ra­gra­fo 1.

3 Se le pre­sta­zio­ni com­ple­men­ta­ri con­ces­se pri­ma del 1° gen­na­io 2019 che fi­no a ta­le da­ta non sot­to­sta­va­no all’ob­bli­go di co­mu­ni­ca­re con­ti­nua­no a es­se­re ero­ga­te, es­se so­no pa­ri­men­ti sog­get­te all’ob­bli­go di co­mu­ni­ca­re se­con­do l’ar­ti­co­lo 82b. La co­mu­ni­ca­zio­ne de­ve av­ve­ni­re en­tro il 1° lu­glio 2019.

4 Se le pre­sta­zio­ni com­ple­men­ta­ri con­ces­se con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 3 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a LPC270 pri­ma del 1° gen­na­io 2019 con­ti­nua­no a es­se­re ero­ga­te, es­se so­no pa­ri­men­ti sog­get­te all’ob­bli­go di co­mu­ni­ca­re se­con­do l’ar­ti­co­lo 82d. La co­mu­ni­ca­zio­ne de­ve av­ve­ni­re en­tro il 1° lu­glio 2019.

269 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ago. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 3173).

270 RS 831.30

Art. 91d Disposizione transitoria della modifica del 22 marzo 2019 271  

I cit­ta­di­ni del Re­gno Uni­to rien­tran­ti nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ac­cor­do sui di­rit­ti ac­qui­si­ti272 che all’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te mo­di­fi­ca di­spon­go­no di una car­ta di sog­gior­no non bio­me­tri­ca con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 71b pos­so­no con­ser­va­re la lo­ro car­ta di sog­gior­no fi­no al­la sca­den­za del­la sua du­ra­ta di va­li­di­tà se non si ren­de ne­ces­sa­rio il ri­la­scio di una nuo­va car­ta di sog­gior­no, se­gna­ta­men­te a cau­sa di mo­di­fi­che del­la stes­sa.

271 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205853).

272 RS 0.142.113.672

Art. 92 Entrata in vigore  

La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° gen­na­io 2008.

Allegato 1 273

273 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 29 nov. 2023, in vigore dal 1° gen. 2024 (RU 2023 793).

(art. 19−19b)

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