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Ordinanza
concernente l’entrata e il rilascio del visto
(OEV)

del 15 agosto 2018 (Stato 1° gennaio 2021)

Il Consiglio federale svizzero,

vista la legge federale del 16 dicembre 20051 sugli stranieri e la loro integrazione (LStrI)2,

ordina:

1 RS 142.20

2 Il titolo è stato adattato in applicazione dell’art. 12 cpv. 2 della LF del 18 giu. 2004 sulle pubblicazioni ufficiali (RS 170.512), con effetto dal 1° gen. 2019. Di detta mod. è tenuto conto in tutto il presente testo.

Sezione 1: Oggetto, campo d’applicazione e definizioni

Art. 1 Oggetto e campo d’applicazione  

1 La pre­sen­te or­di­nan­za di­sci­pli­na l’en­tra­ta, il tran­si­to ae­ro­por­tua­le e il ri­la­scio del vi­sto agli stra­nie­ri.

2 La pre­sen­te or­di­nan­za si ap­pli­ca in quan­to gli Ac­cor­di di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen (AAS) non pre­ve­da­no di­spo­si­zio­ni de­ro­ga­to­rie.

3 Gli AAS so­no men­zio­na­ti nell’al­le­ga­to 1.

4 La pre­sen­te or­di­nan­za di­sci­pli­na pa­ri­men­ti la com­pe­ten­za di con­clu­de­re trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li di por­ta­ta li­mi­ta­ta in re­la­zio­ne con i re­go­la­men­ti UE se­guen­ti:

a.
re­go­la­men­to (UE) n. 514/20143;
b.
re­go­la­men­to (UE) n. 515/20144;
c.
re­go­la­men­to (CE) n. 810/20095 (co­di­ce dei vi­sti);
d.6
re­go­la­men­to (UE) 2019/8177;
e.8
re­go­la­men­to (UE) 2019/8189;
f.10
re­go­la­men­to (CE) n. 1683/9511;
g.12
re­go­la­men­to (CE) n. 1030/200213.14

3 Re­go­la­men­to (UE) n. 514/2014 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, del 16 apr. 2014, re­can­te di­spo­si­zio­ni ge­ne­ra­li sul Fon­do asi­lo, mi­gra­zio­ne e in­te­gra­zio­ne e sul­lo stru­men­to di so­ste­gno fi­nan­zia­rio per la coo­pe­ra­zio­ne di po­li­zia, la pre­ven­zio­ne e la lot­ta al­la cri­mi­na­li­tà e la ge­stio­ne del­le cri­si, ver­sio­ne del­la GU L 150 del 20.5.2014, pag. 112.

4 Re­go­la­men­to (UE) n. 515/2014 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, del 16 apr. 2014, che isti­tui­sce, nell’am­bi­to del Fon­do si­cu­rez­za in­ter­na, lo stru­men­to di so­ste­gno fi­nan­zia­rio per le fron­tie­re ester­ne e i vi­sti e che abro­ga la de­ci­sio­ne n. 574/2007/CE, ver­sio­ne del­la GU L 150 del 20.5.2014, pag. 143.

5 Re­go­la­men­to (CE) n. 810/2009 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, del 13 lug. 2009, che isti­tui­sce un co­di­ce co­mu­ni­ta­rio dei vi­sti (co­di­ce dei vi­sti), GU L 243 del 15.9.2009, pag. 1; mo­di­fi­ca­to da ul­ti­mo dal re­go­la­men­to (UE) 2019/1155, GU L 188 del 12.7.2019, pag. 25.

6 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 13 mag. 2020, in vi­go­re dal 15 giu. 2020 (RU 2020 1837).

7 Re­go­la­men­to (UE) 2019/817 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, del 20 mag­gio 2019, che isti­tui­sce un qua­dro per l’in­te­ro­pe­ra­bi­li­tà tra i si­ste­mi di in­for­ma­zio­ne dell’UE nel set­to­re del­le fron­tie­re e dei vi­sti e che mo­di­fi­ca i re­go­la­men­ti (CE) n. 767/2008, (UE) n. 2016/399, (UE) 2017/2226, (UE) 2018/1240, (UE) 2018/1726 e (UE) 2018/1861 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio e le de­ci­sio­ni 2004/512/CE e 2008/633/GAI del Con­si­glio, ver­sio­ne del­la GU L 135 del 22.5.2019, pag. 27.

8 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 13 mag. 2020, in vi­go­re dal 15 giu. 2020 (RU 2020 1837).

9 Re­go­la­men­to (UE) 2019/818 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, del 20 mag­gio 2019, che isti­tui­sce un qua­dro per l’in­te­ro­pe­ra­bi­li­tà tra i si­ste­mi d’in­for­ma­zio­ne dell’UE nel set­to­re del­la coo­pe­ra­zio­ne di po­li­zia e giu­di­zia­ria, asi­lo e mi­gra­zio­ne, e che mo­di­fi­ca i re­go­la­men­ti (UE) 2018/1726, (UE) 2018/1862 e (UE) 2019/816, ver­sio­ne del­la GU L 135 del 22.5.2019, pag. 85.

10 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 13 mag. 2020, in vi­go­re dal 15 giu. 2020 (RU 2020 1837).

11 Re­go­la­men­to (CE) n. 1683/95 del Con­si­glio, del 29 mag­gio 1995, che isti­tui­sce un mo­del­lo uni­for­me per i vi­sti, GU L 164 del 14.7.1995, pag. 1; mo­di­fi­ca­to da ul­ti­mo dal re­go­la­men­to (UE) 2017/1370, GU L 198 del 28.7.2017, pag. 24.

12 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 13 mag. 2020, in vi­go­re dal 15 giu. 2020 (RU 2020 1837).

13 Re­go­la­men­to (CE) n. 1030/2002 del Con­si­glio, del 13 giu­gno 2002, che isti­tui­sce un mo­del­lo uni­for­me per i per­mes­si di sog­gior­no ri­la­scia­ti a cit­ta­di­ni di pae­si ter­zi, GU L 157 del 15.6.2002, pag. 1; da ul­ti­mo mo­di­fi­ca­to dal re­go­la­men­to (UE) 2017/1954, GU L 286 dell’1.11.2017, pag. 9.

14 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 14 ago. 2019, in vi­go­re dal 2 feb. 2020 (RU 2019 2633).

Art. 2 Definizioni  

Ai sen­si del­la pre­sen­te or­di­nan­za s’in­ten­de per:

a.
sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta: sog­gior­no nel­lo spa­zio Schen­gen non su­pe­rio­re a 90 gior­ni su un pe­rio­do di 180 gior­ni;
b.
sog­gior­no di lun­ga du­ra­ta:sog­gior­no nel­lo spa­zio Schen­gen su­pe­rio­re a 90 gior­ni su un pe­rio­do di 180 gior­ni;
c.
tran­si­to ae­ro­por­tua­le:tran­si­to nel­le zo­ne di tran­si­to in­ter­na­zio­na­li de­gli ae­ro­por­ti de­gli Sta­ti vin­co­la­ti da uno de­gli AAS15;
d.
vi­sto per sog­gior­ni di bre­ve du­ra­ta (vi­sto Schen­gen, ti­po C):do­cu­men­to sot­to for­ma di vi­gnet­ta ri­la­scia­to da uno Sta­to Schen­gen che at­te­sti che il suo ti­to­la­re sod­di­sfa le con­di­zio­ni per un sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta; il vi­sto per sog­gior­ni di bre­ve du­ra­ta può es­se­re:
1.
uni­for­me: va­li­do per il ter­ri­to­rio di tut­ti gli Sta­ti Schen­gen,
2.
con va­li­di­tà ter­ri­to­ria­le li­mi­ta­ta: va­li­do uni­ca­men­te per il ter­ri­to­rio di uno o più Sta­ti Schen­gen;
e.
vi­sto di tran­si­to ae­ro­por­tua­le (vi­sto Schen­gen, ti­po A):do­cu­men­to sot­to for­ma di vi­gnet­ta ri­la­scia­to da uno Sta­to Schen­gen che at­te­sti che il suo ti­to­la­re sod­di­sfa le con­di­zio­ni per un tran­si­to ae­ro­por­tua­le; il vi­sto di tran­si­to ae­ro­por­tua­le può es­se­re:
1.
uni­for­me:va­li­do per il tran­si­to nel­le zo­ne di tran­si­to in­ter­na­zio­na­li de­gli ae­ro­por­ti di tut­ti gli Sta­ti Schen­gen,
2.
con va­li­di­tà ter­ri­to­ria­le li­mi­ta­ta:va­li­do uni­ca­men­te per il tran­si­to nel­le zo­ne di tran­si­to in­ter­na­zio­na­li de­gli ae­ro­por­ti di uno o più Sta­ti Schen­gen;
f.
vi­sto per sog­gior­ni di lun­ga du­ra­ta (vi­sto na­zio­na­le, ti­po D): do­cu­men­to sot­to for­ma di vi­gnet­ta ri­la­scia­to da uno Sta­to Schen­gen che at­te­sti che il suo ti­to­la­re sod­di­sfa le con­di­zio­ni per un sog­gior­no di lun­ga du­ra­ta.

15 Gli Acc. di as­so­cia­zio­ne a Schen­gen so­no men­zio­na­ti nell’all. 1.

Sezione 2: Disposizioni concernenti l’entrata e il transito aeroportuale

Art. 3 Condizioni d’entrata per un soggiorno di breve durata  

1 Le con­di­zio­ni d’en­tra­ta per un sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta so­no ret­te dall’ar­ti­co­lo 6 del co­di­ce fron­tie­re Schen­gen16.

2 I mez­zi di sus­si­sten­za di cui all’ar­ti­co­lo 6 pa­ra­gra­fo 1 let­te­ra c del co­di­ce fron­tie­re Schen­gen so­no con­si­de­ra­ti suf­fi­cien­ti se­gna­ta­men­te se è ga­ran­ti­to che du­ran­te il sog­gior­no nel­lo spa­zio Schen­gen non ven­go­no per­ce­pi­te pre­sta­zio­ni di aiu­to so­cia­le.

3 A di­mo­stra­zio­ne del­la di­spo­ni­bi­li­tà di mez­zi di sus­si­sten­za suf­fi­cien­ti so­no am­mes­si (art. 14–18):

a.
de­na­ro con­tan­te;
b.
de­po­si­ti in ban­ca;
c.
una di­chia­ra­zio­ne di ga­ran­zia; o
d.
al­tre ga­ran­zie.

4 Nei li­mi­ti del­le lo­ro com­pe­ten­ze, il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le de­gli af­fa­ri este­ri (DFAE) e la Se­gre­te­ria di Sta­to del­la mi­gra­zio­ne (SEM) pos­so­no, per mo­ti­vi uma­ni­ta­ri o di in­te­res­se na­zio­na­le op­pu­re in vir­tù di ob­bli­ghi in­ter­na­zio­na­li (art. 25 del co­di­ce dei vi­sti17), au­to­riz­za­re l’en­tra­ta in Sviz­ze­ra per un sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta ai cit­ta­di­ni di Pae­si ter­zi che:

a.
non sod­di­sfa­no una o più con­di­zio­ni d’en­tra­ta (art. 6 par. 5 lett. a e c del co­di­ce fron­tie­re Schen­gen); o
b.
so­no sta­ti og­get­to di un’op­po­si­zio­ne di uno o più Sta­ti Schen­gen nel qua­dro del­la con­sul­ta­zio­ne Schen­gen (art. 22 del co­di­ce dei vi­sti).

5 Le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go del vi­sto au­to­riz­za­te a en­tra­re in Sviz­ze­ra in vir­tù del ca­po­ver­so 4 ot­ten­go­no un vi­sto con va­li­di­tà ter­ri­to­ria­le li­mi­ta­ta al­la Sviz­ze­ra.

16 Re­go­la­men­to (UE) 2016/399 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, del 9 mar. 2016, che isti­tui­sce un co­di­ce unio­na­le re­la­ti­vo al re­gi­me di at­tra­ver­sa­men­to del­le fron­tie­re da par­te del­le per­so­ne (co­di­ce fron­tie­re Schen­gen), ver­sio­ne del­la GU L 77 del 23.3.2016, pag. 1.

17 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 1 cpv. 4 lett. c.

Art. 4 Condizioni d’entrata per un soggiorno di lunga durata  

1 Per un sog­gior­no di lun­ga du­ra­ta gli stra­nie­ri de­vo­no sod­di­sfa­re, ol­tre al­le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 6 pa­ra­gra­fo 1 let­te­re a, d ed e del co­di­ce fron­tie­re Schen­gen18, an­che le se­guen­ti con­di­zio­ni d’en­tra­ta:

a.
de­vo­no, all’oc­cor­ren­za, es­se­re in pos­ses­so di un vi­sto per sog­gior­ni di lun­ga du­ra­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 9;
b.
de­vo­no adem­pie­re le con­di­zio­ni d’am­mis­sio­ne per lo sco­po di­chia­ra­to del sog­gior­no.

2 In ca­si mo­ti­va­ti, le per­so­ne che non sod­di­sfa­no le con­di­zio­ni di cui al ca­po­ver­so 1 pos­so­no es­se­re au­to­riz­za­te per mo­ti­vi uma­ni­ta­ri a en­tra­re in Sviz­ze­ra in vi­sta di un sog­gior­no di lun­ga du­ra­ta. Ciò è il ca­so in par­ti­co­la­re se la lo­ro vi­ta o in­te­gri­tà fi­si­ca è di­ret­ta­men­te, se­ria­men­te e con­cre­ta­men­te mi­nac­cia­ta nel Pae­se di pro­ve­nien­za.

18 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 3 cpv. 1.

Art. 5 Condizioni per il transito aeroportuale  

Per un tran­si­to ae­ro­por­tua­le, gli stra­nie­ri de­vo­no sod­di­sfa­re le se­guen­ti con­di­zio­ni:

a.
es­se­re ti­to­la­ri di un do­cu­men­to di viag­gio va­li­do e ri­co­no­sciu­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 6;
b.
all’oc­cor­ren­za, aver ot­te­nu­to un vi­sto di tran­si­to ae­ro­por­tua­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 10;
c.
di­spor­re dei do­cu­men­ti di viag­gio e dei vi­sti ne­ces­sa­ri per en­tra­re nel Pae­se di de­sti­na­zio­ne;
d.
pos­se­de­re un bi­gliet­to d’ae­reo per il viag­gio fi­no al luo­go di de­sti­na­zio­ne e aver fat­to le ne­ces­sa­rie pre­no­ta­zio­ni;
e.
non es­se­re se­gna­la­ti nel Si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne Schen­gen (SIS) o nel­le ban­che da­ti na­zio­na­li sviz­ze­re ai fi­ni del­la non am­mis­sio­ne;
f.
non es­se­re con­si­de­ra­ti una mi­nac­cia per l’or­di­ne pub­bli­co, la si­cu­rez­za in­ter­na, la sa­ni­tà pub­bli­ca o le re­la­zio­ni in­ter­na­zio­na­li del­la Sviz­ze­ra.
Art. 6 Documento di viaggio  

1 Per un sog­gior­no di bre­ve o lun­ga du­ra­ta o per un tran­si­to ae­ro­por­tua­le, gli stra­nie­ri de­vo­no es­se­re prov­vi­sti di un do­cu­men­to di viag­gio va­li­do e ri­co­no­sciu­to dal­la Sviz­ze­ra. So­no fat­te sal­ve le de­ro­ghe pre­vi­ste da ac­cor­di bi­la­te­ra­li o mul­ti­la­te­ra­li.

2 Il do­cu­men­to di viag­gio de­ve sod­di­sfa­re i re­qui­si­ti se­guen­ti:

a.
la sua va­li­di­tà è di al­me­no tre me­si ol­tre la da­ta pre­vi­sta per la par­ten­za dal ter­ri­to­rio de­gli Sta­ti mem­bri;
b.
è sta­to ri­la­scia­to nel cor­so dei die­ci an­ni pre­ce­den­ti.
c.
al mo­men­to del de­po­si­to del­la do­man­da di vi­sto, ove il ti­to­la­re sog­giac­cia all’ob­bli­go del vi­sto, con­tie­ne al­me­no due pa­gi­ne in bian­co.

3 Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti pos­so­no de­ro­ga­re:

a.
al re­qui­si­to di cui al ca­po­ver­so 2 let­te­ra a, in ca­si di emer­gen­za mo­ti­va­ti ove lo stra­nie­ro en­tri per un sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta;
b.
ai re­qui­si­ti di cui al ca­po­ver­so 2, in ca­si di emer­gen­za mo­ti­va­ti ove lo stra­nie­ro en­tri per un sog­gior­no di lun­ga du­ra­ta.

4 Un do­cu­men­to di viag­gio è ri­co­no­sciu­to dal­la SEM se sod­di­sfa i re­qui­si­ti se­guen­ti:

a.
at­te­sta l’iden­ti­tà del ti­to­la­re e la sua ap­par­te­nen­za al­lo Sta­to o all’en­ti­tà o au­to­ri­tà ter­ri­to­ria­le che l’ha ri­la­scia­to;
b.
è sta­to ri­la­scia­to da uno Sta­to ri­co­no­sciu­to dal­la Sviz­ze­ra, da un’en­ti­tà o au­to­ri­tà ter­ri­to­ria­le o da un’or­ga­niz­za­zio­ne in­ter­na­zio­na­le ri­co­no­sciu­ta dal­la Sviz­ze­ra;
c.
lo Sta­to op­pu­re l’en­ti­tà o au­to­ri­tà ter­ri­to­ria­le che l’ha ri­la­scia­to ga­ran­ti­sce in qual­sia­si mo­men­to il ri­tor­no dei suoi cit­ta­di­ni;
d.
re­ca gli ele­men­ti di si­cu­rez­za ri­chie­sti con­for­me­men­te al­le spe­ci­fi­che in­ter­na­zio­na­li; è in par­ti­co­la­re ap­pli­ca­bi­le l’al­le­ga­to 9 del­la Con­ven­zio­ne del 7 di­cem­bre 194419 re­la­ti­va all’avia­zio­ne ci­vi­le in­ter­na­zio­na­le.

5 In ca­si mo­ti­va­ti la SEM può ri­co­no­sce­re do­cu­men­ti di viag­gio che non sod­di­sfa­no i re­qui­si­ti di cui al ca­po­ver­so 4. Ta­le è il ca­so in par­ti­co­la­re dei do­cu­men­ti di viag­gio ri­la­scia­ti a per­so­ne che non pos­sie­do­no la cit­ta­di­nan­za del­lo Sta­to di ri­la­scio, ma che han­no di­rit­to di sog­gior­na­re le­gal­men­te sul suo ter­ri­to­rio.

Art. 7 Deroghe all’obbligo di possedere un documento di viaggio  

In ca­si mo­ti­va­ti, in par­ti­co­la­re per mo­ti­vi uma­ni­ta­ri o per sal­va­guar­da­re in­te­res­si na­zio­na­li, la SEM può au­to­riz­za­re de­ro­ghe all’ob­bli­go di pos­se­de­re un do­cu­men­to di viag­gio.

Art. 8 Obbligo del visto per soggiorni di breve durata  

1 I cit­ta­di­ni di uno de­gli Sta­ti di cui all’al­le­ga­to I del re­go­la­men­to (UE) 2018/180620 so­no sog­get­ti all’ob­bli­go del vi­sto per sog­gior­ni di bre­ve du­ra­ta.21

2 In de­ro­ga al ca­po­ver­so 1, so­no esen­ta­te dall’ob­bli­go del vi­sto per sog­gior­ni di bre­ve du­ra­ta le per­so­ne se­guen­ti:

a.
i ti­to­la­ri di un do­cu­men­to di viag­gio va­li­do e ri­co­no­sciu­to, cor­re­da­to da un vi­sto per sog­gior­ni di lun­ga du­ra­ta o di un ti­to­lo di sog­gior­no va­li­do ri­la­scia­to da uno Sta­to Schen­gen (art. 6 par. 1 lett. b e 39 par. 1 lett. a del co­di­ce fron­tie­re Schen­gen22);
b.
i ti­to­la­ri di un pas­sa­por­to di­plo­ma­ti­co, di ser­vi­zio, spe­cia­le o uf­fi­cia­le va­li­do del­la Bo­li­via, del Ma­roc­co e de­gli al­tri Sta­ti con cui la Sviz­ze­ra ha con­clu­so ac­cor­di bi­la­te­ra­li o mul­ti­la­te­ra­li in ma­te­ria;
c.
i pi­lo­ti di ae­ro­mo­bi­li e al­tri mem­bri dell’equi­pag­gio con­for­me­men­te all’al­le­ga­to VII nu­me­ro 2 del co­di­ce fron­tie­re Schen­gen;
d.
i ti­to­la­ri di un la­scia­pas­sa­re del­le Na­zio­ni Uni­te va­li­do;
e.
gli sco­la­ri di uno Sta­to non mem­bro dell’Unio­ne eu­ro­pea (UE) o dell’As­so­cia­zio­ne eu­ro­pea di li­be­ro scam­bio (AELS) do­mi­ci­lia­ti in uno Sta­to mem­bro dell’UE o dell’AELS, pur­ché i lo­ro no­mi fi­gu­ri­no sull’elen­co de­gli sco­la­ri ri­la­scia­to o au­ten­ti­ca­to dall’au­to­ri­tà com­pe­ten­te del­lo Sta­to in­te­res­sa­to con­for­me­men­te al­la de­ci­sio­ne 94/795/GAI23;
f.24
i ti­to­la­ri di un do­cu­men­to di viag­gio per ri­fu­gia­ti va­li­do ri­la­scia­to da uno Sta­to mem­bro dell’UE o dell’AELS o dal Re­gno Uni­to con­for­me­men­te all’Ac­cor­do del 15 ot­to­bre 194625 con­cer­nen­te il ri­la­scio di un ti­to­lo di viag­gio ai ri­fu­gia­ti che so­no sot­to­po­sti al­la com­pe­ten­za del Co­mi­ta­to in­ter­go­ver­na­men­ta­le per i ri­fu­gia­ti o con­for­me­men­te al­la Con­ven­zio­ne del 28 lu­glio 195126 sul­lo sta­tu­to dei ri­fu­gia­ti, pur­ché sog­gior­ni­no in det­to Sta­to;
g.27
i ti­to­la­ri di un do­cu­men­to di viag­gio per apo­li­di va­li­do ri­la­scia­to da uno Sta­to mem­bro dell’UE o dell’AELS o dal Re­gno Uni­to con­for­me­men­te al­la Con­ven­zio­ne del 28 set­tem­bre 195428 re­la­ti­va al­lo sta­tus de­gli apo­li­di, pur­ché sog­gior­ni­no in det­to Sta­to.

3 I cit­ta­di­ni di uno de­gli Sta­ti o una del­le en­ti­tà o au­to­ri­tà ter­ri­to­ria­li di cui all’al­le­ga­to II del re­go­la­men­to (UE) 2018/1806 non so­no sog­get­ti all’ob­bli­go del vi­sto per sog­gior­ni di bre­ve du­ra­ta.29

4 In de­ro­ga al ca­po­ver­so 3, ai sog­gior­ni con at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va si ap­pli­ca­no le re­go­le se­guen­ti:

a.
i cit­ta­di­ni de­gli Sta­ti e del­le col­let­ti­vi­tà ter­ri­to­ria­li elen­ca­ti nell’al­le­ga­to 2 so­no sog­get­ti all’ob­bli­go del vi­sto per sog­gior­ni di bre­ve du­ra­ta sin dal pri­mo gior­no di eser­ci­zio dell’at­ti­vi­tà;
b.
i cit­ta­di­ni de­gli Sta­ti e del­le en­ti­tà o au­to­ri­tà ter­ri­to­ria­li elen­ca­ti nell’al­le­ga­to 3 so­no sog­get­ti all’ob­bli­go del vi­sto per sog­gior­ni di bre­ve du­ra­ta se svol­go­no un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va di ol­tre ot­to gior­ni per an­no ci­vi­le; se svol­go­no un’at­ti­vi­tà nell’edi­li­zia, ivi com­pre­si il ge­nio ci­vi­le o i ra­mi edi­li­zi ac­ces­so­ri, nel set­to­re al­ber­ghie­ro o nel­la ri­sto­ra­zio­ne, nei la­vo­ri di pu­li­zia in azien­de o a do­mi­ci­lio, nei ser­vi­zi di sor­ve­glian­za e di si­cu­rez­za, nel com­mer­cio am­bu­lan­te, nel set­to­re a lu­ci ros­se op­pu­re nel giar­di­nag­gio o nel­la pae­sag­gi­sti­ca, que­ste per­so­ne so­no sog­get­te all’ob­bli­go del vi­sto sin dal pri­mo gior­no di eser­ci­zio dell’at­ti­vi­tà;
c.
i cit­ta­di­ni bri­tan­ni­ci che non sia­no cit­ta­di­ni del Re­gno Uni­to di Gran Bre­ta­gna e Ir­lan­da del Nord (Bri­ti­sh Over­seas Ter­ri­to­ries Ci­ti­zens, Bri­ti­sh Over­seas Ci­ti­zens, Bri­ti­sh Su­b­jec­ts e Bri­ti­sh Pro­tec­ted Per­sons) so­no sog­get­ti all’ob­bli­go del vi­sto per sog­gior­ni di bre­ve du­ra­ta se svol­go­no un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va di ol­tre ot­to gior­ni per an­no ci­vi­le. Se svol­go­no un’at­ti­vi­tà nell’edi­li­zia, ivi com­pre­si il ge­nio ci­vi­le o i ra­mi edi­li­zi ac­ces­so­ri, nel set­to­re al­ber­ghie­ro o nel­la ri­sto­ra­zio­ne, nei la­vo­ri di pu­li­zia in azien­de o a do­mi­ci­lio, nei ser­vi­zi di sor­ve­glian­za e di si­cu­rez­za, nel com­mer­cio am­bu­lan­te, nel set­to­re a lu­ci ros­se op­pu­re nel giar­di­nag­gio o nel­la pae­sag­gi­sti­ca, so­no sog­get­ti all’ob­bli­go del vi­sto sin dal pri­mo gior­no di eser­ci­zio dell’at­ti­vi­tà.

5 Il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le di giu­sti­zia e po­li­zia (DFGP) ade­gua l’al­le­ga­to 3 non ap­pe­na la Sviz­ze­ra è in­for­ma­ta in me­ri­to al­la con­clu­sio­ne di un ac­cor­do in ma­te­ria di esen­zio­ne dall’ob­bli­go del vi­sto tra l’UE e uno de­gli Sta­ti o una del­le en­ti­tà o au­to­ri­tà ter­ri­to­ria­li di cui all’al­le­ga­to II del re­go­la­men­to (UE) 2018/1806.30

20 Re­go­la­men­to (UE) 2018/1806 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, del 14 no­vem­bre 2018, che adot­ta l’elen­co dei pae­si ter­zi i cui cit­ta­di­ni de­vo­no es­se­re in pos­ses­so del vi­sto all’at­to dell’at­tra­ver­sa­men­to del­le fron­tie­re ester­ne e l’elen­co dei pae­si ter­zi i cui cit­ta­di­ni so­no esen­ti da ta­le ob­bli­go, GU L 303 del 28.11.2018, pag. 39; mo­di­fi­ca­to da ul­ti­mo da il re­go­la­men­to (UE) 2019/592, GU L 103l del 12.4.2019, pag. 1.

21 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20206415).

22 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 3 cpv. 1.

23 De­ci­sio­ne del Con­si­glio, del 30 nov. 1994, re­la­ti­va a un’azio­ne co­mu­ne adot­ta­ta dal Con­si­glio sul­la ba­se dell’art. K.3, par. 2, lett. b) del trat­ta­to sull’Unio­ne eu­ro­pea in ma­te­ria di age­vo­la­zio­ni per i viag­gi com­piu­ti da sco­la­ri di pae­si ter­zi re­si­den­ti in uno Sta­to mem­bro (94/795/GAI), ver­sio­ne del­la GU L 327 del 19.12.1994, pag. 1.

24 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20206415).

25 RS 0.142.37

26 RS 0.142.30

27 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20206415).

28 RS 0.142.40

29 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20206415).

30 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 16 gen. 2019, in vi­go­re dal 15 feb. 2019 (RU 2019 431).

Art. 9 Obbligo del visto per soggiorni di lunga durata  

1 Per un sog­gior­no di lun­ga du­ra­ta in Sviz­ze­ra i cit­ta­di­ni di uno Sta­to non mem­bro dell’UE o dell’AELS so­no sog­get­ti all’ob­bli­go del vi­sto per­ti­nen­te.

2 In de­ro­ga al ca­po­ver­so 1, i cit­ta­di­ni dei se­guen­ti Sta­ti so­no esen­ta­ti dall’ob­bli­go del vi­sto per sog­gior­ni di lun­ga du­ra­ta: An­dor­ra, Bru­nei Da­rus­sa­lam, Cit­tà del Va­ti­ca­no, Giap­po­ne, Ma­lay­sia, Mo­na­co, Nuo­va Ze­lan­da, Re­gno Uni­to, San Ma­ri­no e Sin­ga­po­re.31

31 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 22 mar. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20206415).

Art. 10 Obbligo del visto di transito aeroportuale  

1 I pas­seg­ge­ri di ae­ro­mo­bi­li sog­get­ti all’ob­bli­go del vi­sto in vir­tù de­gli ar­ti­co­li 8 e 9 so­no esen­ta­ti dall’ob­bli­go del vi­sto di tran­si­to ae­ro­por­tua­le se sod­di­sfa­no le con­di­zio­ni dell’ar­ti­co­lo 5 let­te­re a, c–f.

2 In de­ro­ga al ca­po­ver­so 1, so­no sog­get­ti all’ob­bli­go del vi­sto di tran­si­to ae­ro­por­tua­le:

a.
i cit­ta­di­ni de­gli Sta­ti elen­ca­ti nell’al­le­ga­to IV del co­di­ce dei vi­sti32 (art. 3 par. 1 del co­di­ce dei vi­sti);
b.
i cit­ta­di­ni de­gli Sta­ti elen­ca­ti nell’al­le­ga­to 4 per i qua­li il DFGP ha in­tro­dot­to un ob­bli­go di vi­sto di tran­si­to ae­ro­por­tua­le a cau­sa di un for­te nu­me­ro di en­tra­te il­le­ga­li in Sviz­ze­ra di pas­seg­ge­ri di ae­ro­mo­bi­li in tran­si­to (art. 3 par. 2 del co­di­ce dei vi­sti).

3 Il DFGP ha la fa­col­tà di ade­gua­re pe­rio­di­ca­men­te l’al­le­ga­to 4 pre­vio esa­me del­la si­tua­zio­ne mi­gra­to­ria.

4 In vir­tù dell’ar­ti­co­lo 3 pa­ra­gra­fo 5 del co­di­ce dei vi­sti, le se­guen­ti per­so­ne so­no esen­ta­te dall’ob­bli­go del vi­sto di tran­si­to ae­ro­por­tua­le:

a.
i ti­to­la­ri di un ti­to­lo di sog­gior­no va­li­do ri­la­scia­to da uno Sta­to mem­bro dell’UE o dell’AELS;
b.33
i cit­ta­di­ni di uno Sta­to non mem­bro dell’UE o dell’AELS in pos­ses­so di uno dei se­guen­ti ti­to­li di sog­gior­no:
1.
ti­to­lo di sog­gior­no va­li­do ri­la­scia­to da An­dor­ra, Ca­na­da, Giap­po­ne, San Ma­ri­no o Sta­ti Uni­ti d’Ame­ri­ca, se­con­do l’al­le­ga­to V del co­di­ce dei vi­sti, che ga­ran­ti­sca la riam­mis­sio­ne in­con­di­zio­na­ta del ti­to­la­re,
2.
ti­to­lo di sog­gior­no va­li­do per un Pae­se o ter­ri­to­rio d’ol­tre­ma­re dei Pae­si Bas­si: Aru­ba, Cu­raçao, Sint Maar­ten, Bo­nai­re, Sint Eu­sta­tius e Sa­ba;
c.34
i cit­ta­di­ni di uno Sta­to non mem­bro dell’UE o dell’AELS in pos­ses­so di un vi­sto va­li­do per uno de­gli Sta­ti se­guen­ti:
1.
uno Sta­to mem­bro dell’UE che non ha re­ce­pi­to il co­di­ce dei vi­sti o non lo ap­pli­ca an­co­ra in­te­gral­men­te,
2.
Ca­na­da, Giap­po­ne o Sta­ti Uni­ti d’Ame­ri­ca,
3.
un Pae­se o ter­ri­to­rio d’ol­tre­ma­re dei Pae­si Bas­si: Aru­ba, Cu­raçao, Sint Maar­ten, Bo­nai­re, Sint Eu­sta­tius e Sa­ba;
d.
i fa­mi­lia­ri di cit­ta­di­ni di uno Sta­to mem­bro dell’UE di cui all’ar­ti­co­lo 3 dell’al­le­ga­to I dell’Ac­cor­do del 21 giu­gno 199935 tra la Con­fe­de­ra­zio­ne Sviz­ze­ra, da una par­te, e la Co­mu­ni­tà eu­ro­pea ed i suoi Sta­ti mem­bri, dall’al­tra, sul­la li­be­ra cir­co­la­zio­ne del­le per­so­ne (Ac­cor­do sul­la li­be­ra cir­co­la­zio­ne del­le per­so­ne);
e.
i ti­to­la­ri di un pas­sa­por­to di­plo­ma­ti­co ri­co­no­sciu­to e va­li­do ri­la­scia­to da uno de­gli Sta­ti men­zio­na­ti nel ca­po­ver­so 2;
f.
i mem­bri dell’equi­pag­gio di ae­rei che so­no cit­ta­di­ni di una par­te con­traen­te al­la con­ven­zio­ne del 7 di­cem­bre 194436 re­la­ti­va all’avia­zio­ne ci­vi­le in­ter­na­zio­na­le.

4bis Per i cit­ta­di­ni di cui al ca­po­ver­so 4 let­te­ra c che ef­fet­tua­no il viag­gio di ri­tor­no do­po la sca­den­za del vi­sto, l’esen­zio­ne dall’ob­bli­go del vi­sto è ap­pli­ca­bi­le sol­tan­to se es­si rien­tra­no nel lo­ro Pae­se par­ten­do dal­lo Sta­to che ha ri­la­scia­to il vi­sto.37

5 I pas­seg­ge­ri di ae­ro­mo­bi­li esen­ta­ti dall’ob­bli­go del vi­sto in vir­tù de­gli ar­ti­co­li 8 e 9 so­no pa­ri­men­ti esen­ta­ti dall’ob­bli­go del vi­sto di tran­si­to ae­ro­por­tua­le.

32 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 1 cpv. 4 lett. c.

33 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 14 ago. 2019, in vi­go­re dal 2 feb. 2020 (RU 2019 2633).

34 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 14 ago. 2019, in vi­go­re dal 2 feb. 2020 (RU 2019 2633).

35 RS 0.142.112.681

36 RS 0.748.0

37 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 14 ago. 2019, in vi­go­re dal 2 feb. 2020 (RU 2019 2633).

Sezione 3: Visto per soggiorni di breve durata e visto di transito aeroportuale

Art. 11 Rilascio di un visto per soggiorni di breve durata  

Un vi­sto per sog­gior­ni di bre­ve du­ra­ta è ri­la­scia­to nei ca­si se­guen­ti:

a.
sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta con o sen­za per­mes­so di la­vo­ro in Sviz­ze­ra;
b.
en­tra­ta in Sviz­ze­ra se­con­do l’ar­ti­co­lo 3 ca­po­ver­so 4.
Art. 12 Applicazione delle disposizioni del codice dei visti  

1 Le pro­ce­du­re e le con­di­zio­ni per il ri­la­scio dei vi­sti per sog­gior­ni di bre­ve du­ra­ta e dei vi­sti di tran­si­to ae­ro­por­tua­le so­no ret­te dal­le di­spo­si­zio­ni del ti­to­lo III (art. 4–36) del co­di­ce dei vi­sti38.

2 Ta­li di­spo­si­zio­ni so­no com­ple­ta­te da­gli ar­ti­co­li 13–19.

38 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 1 cpv. 4 lett. c.

Art. 13 Impronte digitali  

1 Le im­pron­te di­gi­ta­li dei ri­chie­den­ti un vi­sto per sog­gior­ni di bre­ve du­ra­ta so­no ri­le­va­te se­con­do l’or­di­nan­za VIS del 18 di­cem­bre 201339.

2 Pos­so­no inol­tre es­se­re uti­liz­za­te per sta­bi­li­re l’iden­ti­tà del ri­chie­den­te con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 102 ca­po­ver­so 1 LStrI.

Art. 14 Dichiarazione di garanzia  

1 L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per il ri­la­scio dei per­mes­si può chie­de­re al­lo stra­nie­ro di pro­dur­re una di­chia­ra­zio­ne di ga­ran­zia fir­ma­ta da una per­so­na fi­si­ca o giu­ri­di­ca sol­vi­bi­le che ab­bia il pro­prio do­mi­ci­lio o la pro­pria se­de in Sviz­ze­ra per di­mo­stra­re la di­spo­ni­bi­li­tà di mez­zi di sus­si­sten­za suf­fi­cien­ti (art. 3 cpv. 2). Se la per­so­na fi­si­ca è co­niu­ga­ta, oc­cor­re il con­sen­so scrit­to del co­niu­ge. La pre­sen­te di­spo­si­zio­ne si ap­pli­ca an­che ai par­te­na­ria­ti re­gi­stra­ti.

2 Per gli stra­nie­ri che non pos­so­no ap­pel­lar­si all’Ac­cor­do sul­la li­be­ra cir­co­la­zio­ne del­le per­so­ne40, la di­chia­ra­zio­ne di ga­ran­zia può es­se­re ri­chie­sta dai com­pe­ten­ti or­ga­ni di con­trol­lo al­la fron­tie­ra.

3 Pos­so­no far­si ga­ran­ti:

a.
i cit­ta­di­ni sviz­ze­ri;
b.
gli stra­nie­ri ti­to­la­ri di un per­mes­so di di­mo­ra (art. 33 LStrI) o di do­mi­ci­lio (art. 34 LStrI);
c.
le per­so­ne giu­ri­di­che iscrit­te al re­gi­stro del com­mer­cio.
Art. 15 Portata della garanzia  

1 La di­chia­ra­zio­ne di ga­ran­zia co­pre le spe­se che il sog­gior­no del­lo stra­nie­ro nel­lo spa­zio Schen­gen ca­gio­na al­la co­mu­ni­tà e ai for­ni­to­ri pri­va­ti di pre­sta­zio­ni me­di­che, os­sia:

a.
le spe­se di so­sten­ta­men­to (vit­to e al­log­gio);
b.
le spe­se per ma­lat­tia e in­for­tu­nio;
c.
le spe­se per il ri­tor­no.

2 La di­chia­ra­zio­ne di ga­ran­zia è ir­re­vo­ca­bi­le.

3 L’ob­bli­go ha ef­fet­to a de­cor­re­re dal­la da­ta d’en­tra­ta nel­lo spa­zio Schen­gen e si estin­gue do­di­ci me­si do­po ta­le da­ta.

4 Le spe­se sco­per­te oc­ca­sio­na­te nel pe­rio­do in cui vi­ge ta­le ob­bli­go pos­so­no es­se­re fat­te va­le­re per i cin­que an­ni suc­ces­si­vi.

5 L’im­por­to del­la ga­ran­zia am­mon­ta a 30 000 fran­chi per per­so­na e per ogni grup­po o fa­mi­glia di die­ci per­so­ne al mas­si­mo.

Art. 16 Procedura di dichiarazione di garanzia  

1 L’au­to­ri­tà can­to­na­le o co­mu­na­le com­pe­ten­te con­trol­la la di­chia­ra­zio­ne di ga­ran­zia.

2 Può, in sin­go­li ca­si mo­ti­va­ti, for­ni­re in­for­ma­zio­ni re­la­ti­ve al­la di­chia­ra­zio­ne di ga­ran­zia al­le au­to­ri­tà in­te­res­sa­te, se­gna­ta­men­te al­le au­to­ri­tà di aiu­to so­cia­le.

Art. 17 Assicurazione sanitaria di viaggio  

1 Chiun­que sol­le­ci­ta un vi­sto per sog­gior­ni di bre­ve du­ra­ta de­ve di­mo­stra­re di pos­se­de­re un’as­si­cu­ra­zio­ne sa­ni­ta­ria di viag­gio ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 15 del co­di­ce dei vi­sti41.

2 So­no esen­ta­ti dall’ob­bli­go di sti­pu­la­re un’as­si­cu­ra­zio­ne sa­ni­ta­ria di viag­gio:

a.
le per­so­ne la cui si­tua­zio­ne pro­fes­sio­na­le la­scia pre­su­me­re una co­per­tu­ra as­si­cu­ra­ti­va ade­gua­ta (art. 15 par. 6 del co­di­ce dei vi­sti);
b.
i ti­to­la­ri di un pas­sa­por­to di­plo­ma­ti­co (art. 15 par. 7 del co­di­ce dei vi­sti).

3 Per le do­man­de di vi­sto pre­sen­ta­te al­la fron­tie­ra non è ri­chie­sta un’as­si­cu­ra­zio­ne sa­ni­ta­ria. In de­ter­mi­na­ti ca­si ec­ce­zio­na­li la SEM può rein­tro­dur­re ta­le ob­bli­go.

41 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 1 cpv. 4 lett. c.

Art. 18 Altre garanzie  

Gli stra­nie­ri pos­so­no, d’in­te­sa con l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per il ri­la­scio dei per­mes­si, pro­dur­re una ga­ran­zia ban­ca­ria di una ban­ca sviz­ze­ra o al­tre ga­ran­zie equi­va­len­ti per di­mo­stra­re la di­spo­ni­bi­li­tà di mez­zi di sus­si­sten­za suf­fi­cien­ti (art. 3 cpv. 2).

Art. 19 Emolumento di visto  

Per il trat­ta­men­to di una do­man­da di vi­sto per sog­gior­ni di bre­ve du­ra­ta o di vi­sto di tran­si­to ae­ro­por­tua­le è per­ce­pi­to un emo­lu­men­to con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 16 del co­di­ce dei vi­sti42 e all’or­di­nan­za del 24 ot­to­bre 200743 su­gli emo­lu­men­ti LStrI (OE­mol‑LStrI).

42 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 1 cpv. 4 lett. c.

43 RS 142.209

Art. 20 Delega di compiti nel quadro della procedura del visto  

1 Il DFAE e la SEM si ac­cer­ta­no che la de­le­ga di com­pi­ti in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 98b LStrI sia li­mi­ta­ta a pre­sta­to­ri di ser­vi­zi ester­ni che ga­ran­ti­sco­no un li­vel­lo ade­gua­to di pro­te­zio­ne dei da­ti.

2 Il DFAE con­clu­de una con­ven­zio­ne con i pre­sta­to­ri di ser­vi­zi in­ca­ri­ca­ti di svol­ge­re ta­lu­ni com­pi­ti nel qua­dro del­la pro­ce­du­ra del vi­sto, con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 43 pa­ra­gra­fo 2 e all’al­le­ga­to X del co­di­ce dei vi­sti44.

3 Spet­ta al DFAE:

a.
ve­ri­fi­ca­re la sol­ven­za e l’af­fi­da­bi­li­tà dei pre­sta­to­ri di ser­vi­zi in­ca­ri­ca­ti;
b.
ve­ri­fi­ca­re che i pre­sta­to­ri di ser­vi­zi ri­spet­ti­no le con­di­zio­ni e mo­da­li­tà sta­bi­li­te nel­la con­ven­zio­ne di cui al ca­po­ver­so 2;
c.
con­trol­la­re l’at­tua­zio­ne del­la con­ven­zio­ne di cui al ca­po­ver­so 2, con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 43 pa­ra­gra­fo 11 del co­di­ce dei vi­sti;
d.
for­ma­re il pre­sta­to­re di ser­vi­zi ester­no af­fin­ché ab­bia le co­no­scen­ze ne­ces­sa­rie per for­ni­re un ser­vi­zio ade­gua­to e co­mu­ni­ca­re in­for­ma­zio­ni suf­fi­cien­ti ai ri­chie­den­ti;
e.
ga­ran­ti­re che i da­ti tra­sfe­ri­ti al­le rap­pre­sen­tan­ze sviz­ze­re sia­no re­si si­cu­ri ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 44 del co­di­ce dei vi­sti.

4 Le rap­pre­sen­tan­ze sviz­ze­re pos­so­no, in col­la­bo­ra­zio­ne con al­tre rap­pre­sen­tan­ze di Sta­ti Schen­gen, con­di­vi­de­re il me­de­si­mo pre­sta­to­re di ser­vi­zi. In tal ca­so, i com­pi­ti di cui al ca­po­ver­so 3 so­no svol­ti in col­la­bo­ra­zio­ne.

5 Per i lo­ro ser­vi­zi i pre­sta­to­ri di ser­vi­zi ester­ni, ol­tre agli emo­lu­men­ti usua­li per­ce­pi­ti per il ri­la­scio del vi­sto, pos­so­no fat­tu­ra­re gli emo­lu­men­ti di cui all’ar­ti­co­lo 17 pa­ra­gra­fi 4, 4bis e 4ter del co­di­ce dei vi­sti, se­con­do il prin­ci­pio del­la co­per­tu­ra del­le spe­se ef­fet­ti­ve.45

6 Con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 42 del co­di­ce dei vi­sti, i con­so­li ono­ra­ri pos­so­no al­tre­sì es­se­re au­to­riz­za­ti a svol­ge­re al­cu­ni o tut­ti i com­pi­ti di cui all’ar­ti­co­lo 43 pa­ra­gra­fo 6 del co­di­ce dei vi­sti.

44 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 1 cpv. 4 lett. c.

45 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 14 ago. 2019, in vi­go­re dal 2 feb. 2020 (RU 2019 2633).

Sezione 4: Visto per soggiorni di lunga durata

Art. 21 Rilascio di un visto per soggiorni di lunga durata  

1 Un vi­sto per sog­gior­ni di lun­ga du­ra­ta è ri­la­scia­to nei ca­si se­guen­ti:

a.
ri­tor­no in Sviz­ze­ra do­po un viag­gio all’este­ro (vi­sto di ri­tor­no ai sen­si del ca­po­ver­so 2);
b.
sog­gior­no in Sviz­ze­ra se­con­do gli ar­ti­co­li 10 ca­po­ver­so 2 e 11 ca­po­ver­so 1 LStrI;
c.
en­tra­ta in Sviz­ze­ra se­con­do l’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 2.

2 È ri­la­scia­to un vi­sto di ri­tor­no se:

a.
lo stra­nie­ro adem­pie le con­di­zio­ni di sog­gior­no in Sviz­ze­ra, ma non di­spo­ne an­co­ra di un per­mes­so di di­mo­ra o di do­mi­ci­lio;
b.
il sog­gior­no del­lo stra­nie­ro è sta­to au­to­riz­za­to nel qua­dro del­la pro­ce­du­ra di cui all’ar­ti­co­lo 17 ca­po­ver­so 2 LStrI; op­pu­re
c.
so­no adem­piu­te le con­di­zio­ni di cui agli ar­ti­co­li 7 e 9 dell’or­di­nan­za del 14 no­vem­bre 201246 con­cer­nen­te il ri­la­scio di do­cu­men­ti di viag­gio per stra­nie­ri.
Art. 22 Competenza territoriale delle rappresentanze svizzere all’estero  

1 Gli stra­nie­ri de­vo­no in li­nea di prin­ci­pio pre­sen­ta­re le lo­ro do­man­de di vi­sto per sog­gior­ni di lun­ga du­ra­ta pres­so la rap­pre­sen­tan­za com­pe­ten­te per il pro­prio luo­go di do­mi­ci­lio all’este­ro.

2 Le au­to­ri­tà can­to­na­li di mi­gra­zio­ne pos­so­no con­sen­ti­re de­ro­ghe a fa­vo­re de­gli stra­nie­ri te­nu­ti a spo­star­si di fre­quen­te e a bre­vis­si­mo ter­mi­ne, co­me gli im­pie­ga­ti di so­cie­tà in­ter­na­zio­na­li, gli ar­ti­sti, gli spor­ti­vi o al­tri pro­fes­sio­ni­sti.

3 La rap­pre­sen­tan­za può ac­cet­ta­re la do­man­da di uno stra­nie­ro che non è do­mi­ci­lia­to nel pro­prio cir­con­da­rio con­so­la­re se re­pu­ta per­ti­nen­ti i mo­ti­vi per i qua­li lo stra­nie­ro non ha po­tu­to pre­sen­ta­re la sua do­man­da pres­so la rap­pre­sen­tan­za com­pe­ten­te per il pro­prio luo­go di do­mi­ci­lio.

Art. 23 Comparizione personale  

1 Gli stra­nie­ri non so­no in li­nea di prin­ci­pio te­nu­ti a pre­sen­tar­si di per­so­na al­la rap­pre­sen­tan­za per pre­sen­ta­re le pro­prie do­man­de.

2 La SEM può esi­ge­re la com­pa­ri­zio­ne per­so­na­le dei ri­chie­den­ti a sco­po di iden­ti­fi­ca­zio­ne o per al­tre ve­ri­fi­che.

3 Nei ca­si di cui all’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 2, la com­pa­ri­zio­ne per­so­na­le è in li­nea di prin­ci­pio ob­bli­ga­to­ria. In cir­co­stan­ze ec­ce­zio­na­li la SEM può tut­ta­via de­ro­ga­re a ta­le ob­bli­go.

Art. 24 Documenti da allegare alla domanda di visto per soggiorni di lunga durata  

La SEM de­fi­ni­sce la li­sta dei do­cu­men­ti ne­ces­sa­ri per di­mo­stra­re che so­no sod­dis­fat­te le con­di­zio­ni per il ri­la­scio di un vi­sto per sog­gior­ni di lun­ga du­ra­ta.

Art. 25 Emolumento di visto  

Per il trat­ta­men­to di una do­man­da di vi­sto per sog­gior­ni di lun­ga du­ra­ta è per­ce­pi­to un emo­lu­men­to con­for­me­men­te all’OE­mol-LStrI47.

Art. 26 Impronte digitali  

1 Le im­pron­te di­gi­ta­li dei ri­chie­den­ti di un vi­sto per sog­gior­ni di lun­ga du­ra­ta non so­no ri­le­va­te.

2 In de­ro­ga al ca­po­ver­so 1, le im­pron­te di­gi­ta­li pos­so­no es­se­re ri­le­va­te per ac­cer­ta­re l’iden­ti­tà del ri­chie­den­te con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 102 ca­po­ver­so 1 LStrI.

3 Nei ca­si di cui all’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 2, le im­pron­te di­gi­ta­li so­no ri­le­va­te si­ste­ma­ti­ca­men­te.

Art. 27 Periodo di validità dei visti per soggiorni di lunga durata  

1 I vi­sti per sog­gior­ni di lun­ga du­ra­ta han­no un pe­rio­do di va­li­di­tà mas­si­mo di 90 gior­ni.

2 In de­ro­ga al ca­po­ver­so 1 e con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 18 pa­ra­gra­fo 2 del­la Con­ven­zio­ne di ap­pli­ca­zio­ne dell’Ac­cor­do di Schen­gen48, un vi­sto per sog­gior­ni di lun­ga du­ra­ta con un pe­rio­do di va­li­di­tà di 120 gior­ni può es­se­re ri­la­scia­to agli stra­nie­ri che in un ar­co di tem­po di 12 me­si eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in Sviz­ze­ra per com­ples­si­vi quat­tro me­si (art. 19 cpv. 4 lett. a dell’or­di­nan­za del 24 ot­to­bre 200749 sull’am­mis­sio­ne, il sog­gior­no e l’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va).

48 Con­ven­zio­ne, del 14 giu. 1985, di ap­pli­ca­zio­ne dell’Ac­cor­do di Schen­gen tra i go­ver­ni de­gli Sta­ti dell’Unio­ne eco­no­mi­ca Be­ne­lux, del­la Re­pub­bli­ca fe­de­ra­le di Ger­ma­nia e del­la Re­pub­bli­ca fran­ce­se re­la­ti­vo all’eli­mi­na­zio­ne gra­dua­le dei con­trol­li al­le fron­tie­re co­mu­ni; GU L 239 del 22.09.2000 pag. 19.

49 RS 142.201

Sezione 5: Procedura alla frontiera

Art. 28 Attraversamento della frontiera  

Le en­tra­te e le par­ten­ze so­no ret­te dal co­di­ce fron­tie­re Schen­gen50. So­no fat­te sal­ve le di­spo­si­zio­ni del­la leg­ge del 18 mar­zo 200551 sul­le do­ga­ne e le per­ti­nen­ti di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne.

50 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 3 cpv. 1.

51 RS 631.0

Art. 29 Frontiere esterne Schengen  

1 La SEM sta­bi­li­sce le fron­tie­re ester­ne Schen­gen del­la Sviz­ze­ra d’in­te­sa con l’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le del­le do­ga­ne, le au­to­ri­tà fe­de­ra­li e can­to­na­li com­pe­ten­ti per i con­trol­li del­le per­so­ne e l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dell’avia­zio­ne ci­vi­le.

2 I con­trol­li del­le per­so­ne al­le fron­tie­re ester­ne Schen­gen al mo­men­to dell’en­tra­ta e del­la par­ten­za per via ter­re­stre e ae­rea so­no ret­te dall’ar­ti­co­lo 8 e dall’al­le­ga­to VI nu­me­ri 1 e 2 del co­di­ce fron­tie­re Schen­gen52.

3 L’en­tra­ta at­tra­ver­so ae­ro­por­ti che non so­no de­si­gna­ti co­me fron­tie­re ester­ne Schen­gen ri­chie­de la pre­via au­to­riz­za­zio­ne del­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti per i con­trol­li del­le per­so­ne nell’area d’at­ter­rag­gio.

52 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 3 cpv. 1.

Art. 30 Reintroduzione dei controlli alle frontiere interne  

1 Se so­no adem­piu­te le con­di­zio­ni pre­vi­ste all’ar­ti­co­lo 25 pa­ra­gra­fo 1 del co­di­ce fron­tie­re Schen­gen53, il Con­si­glio fe­de­ra­le de­ci­de in me­ri­to al­la rein­tro­du­zio­ne dei con­trol­li al­le fron­tie­re in­ter­ne.

2 In ca­si ur­gen­ti il DFGP or­di­na le mi­su­re im­me­dia­te ne­ces­sa­rie per rein­tro­dur­re i con­trol­li al­le fron­tie­re. Ne in­for­ma sen­za in­du­gio il Con­si­glio fe­de­ra­le.

3 Il Cor­po del­le guar­die di con­fi­ne (Cgcf) pro­ce­de ai con­trol­li al­le fron­tie­re in­ter­ne d’in­te­sa con i Can­to­ni di con­fi­ne.

53 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 3 cpv. 1.

Art. 31 Competenza per il controllo delle persone  

1 Il DFGP di­sci­pli­na l’ese­cu­zio­ne dei con­trol­li del­le per­so­ne al­le fron­tie­re in­ter­ne ed ester­ne.

2 I Can­to­ni e il Cgcf svol­go­no il con­trol­lo del­le per­so­ne al­la fron­tie­ra. Il Cgcf eser­ci­ta ta­le at­ti­vi­tà nel qua­dro del­le sue man­sio­ni or­di­na­rie o in vir­tù di un ac­cor­do tra il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze e i Can­to­ni (art. 9 cpv. 2 LStrI e art. 97 del­la L del 18 mar. 200554 sul­le do­ga­ne).

3 ...55

4 I Can­to­ni pos­so­no abi­li­ta­re il Cgcf a ema­na­re e no­ti­fi­ca­re la de­ci­sio­ne di al­lon­ta­na­men­to di cui all’ar­ti­co­lo 64 ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b LStrI.

54 RS 631.0

55 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 1° mag. 2019, con ef­fet­to dal 1° giu. 2019 (RU 2019 1435).

Sezione 6: Obbligo di diligenza e di assistenza delle imprese di trasporto aereo

Art. 32 Portata dell’obbligo di diligenza  

1 So­no con­si­de­ra­ti prov­ve­di­men­ti ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­li dal­le im­pre­se di tra­spor­to ae­reo se­con­do l’ar­ti­co­lo 92 ca­po­ver­so 1 LStrI:

a.
la de­bi­ta ocu­la­tez­za nel se­le­zio­na­re, for­ma­re e sor­ve­glia­re il per­so­na­le;
b.
l’or­ga­niz­za­zio­ne ri­chie­sta per i con­trol­li di re­gi­stra­zio­ne e d’im­bar­co e l’ap­pron­ta­men­to dell’in­fra­strut­tu­ra tec­ni­ca ri­chie­sta.

2 I prov­ve­di­men­ti di cui al ca­po­ver­so 1 mi­ra­no a ga­ran­ti­re l’ese­cu­zio­ne del­le ope­ra­zio­ni se­guen­ti:

a.
con­trol­la­re pri­ma del­la par­ten­za se i do­cu­men­ti di viag­gio, i vi­sti e i ti­to­li di sog­gior­no ne­ces­sa­ri per l’en­tra­ta nel­lo spa­zio Schen­gen o il tran­si­to ae­ro­por­tua­le so­no va­li­di e ri­co­no­sciu­ti;
b.
iden­ti­fi­ca­re i do­cu­men­ti di viag­gio, i vi­sti e i ti­to­li di sog­gior­no la cui con­traf­fa­zio­ne o fal­si­fi­ca­zio­ne può es­se­re ri­co­no­sciu­ta da una per­so­na che ha ri­ce­vu­to una for­ma­zio­ne ade­gua­ta e do­ta­ta di una fa­col­tà vi­si­va me­dia;
c.
iden­ti­fi­ca­re un do­cu­men­to di viag­gio, vi­sto o ti­to­lo di sog­gior­no ma­ni­fe­sta­men­te non ap­par­te­nen­te al pas­seg­ge­ro;
d.
de­ter­mi­na­re i gior­ni di sog­gior­no o gli in­gres­si au­to­riz­za­ti in ba­se al tim­bro sul do­cu­men­to di viag­gio.

3 La SEM può esi­ge­re dall’im­pre­sa di tra­spor­to ae­reo ul­te­rio­ri prov­ve­di­men­ti se:

a.
de­ter­mi­na­ti col­le­ga­men­ti so­no a for­te ri­schio di mi­gra­zio­ne; o
b.
è in for­te au­men­to il nu­me­ro del­le per­so­ne sprov­vi­ste dei do­cu­men­ti di viag­gio, dei vi­sti o dei ti­to­li di sog­gior­no ne­ces­sa­ri per l’en­tra­ta nel­lo spa­zio Schen­gen o il tran­si­to ae­ro­por­tua­le.

4 Per ul­te­rio­re prov­ve­di­men­to si in­ten­de in par­ti­co­la­re la pro­du­zio­ne di co­pie di do­cu­men­ti di viag­gio, di vi­sti o di ti­to­li di sog­gior­no pri­ma del­la par­ten­za.

Art. 33 Modalità di cooperazione  

1 Le mo­da­li­tà di coo­pe­ra­zio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 94 ca­po­ver­so 1 LStrI com­pren­do­no se­gna­ta­men­te:

a.
la col­la­bo­ra­zio­ne del­la SEM al­la for­ma­zio­ne e al per­fe­zio­na­men­to pro­fes­sio­na­li nell’am­bi­to del­le per­ti­nen­ti pre­scri­zio­ni di di­rit­to e dei me­to­di te­si a im­pe­di­re l’en­tra­ta di per­so­ne sprov­vi­ste dei do­cu­men­ti di viag­gio, dei vi­sti e dei ti­to­li di viag­gio ri­chie­sti;
b.
la con­su­len­za del­la SEM al fi­ne di pre­ve­ni­re e sco­pri­re do­cu­men­ti e vi­sti con­traf­fat­ti;
c.
l’ese­cu­zio­ne del­la pro­ce­du­ra di re­spin­gi­men­to non­ché l’adem­pi­men­to da par­te dell’im­pre­sa di tra­spor­to ae­reo dei pro­pri ob­bli­ghi di as­si­sten­za e di rim­pa­trio nei con­fron­ti dei pas­seg­ge­ri cui è ne­ga­to l’in­gres­so o il tran­si­to;
d.
la col­la­bo­ra­zio­ne tra le im­pre­se di tra­spor­to ae­reo e le au­to­ri­tà in ma­te­ria di rin­vio coat­to di per­so­ne nel lo­ro Pae­se d’ori­gi­ne o di pro­ve­nien­za o in uno Sta­to ter­zo.

2 Se so­no sta­ti con­ve­nu­ti im­por­ti for­fe­ta­ri a co­per­tu­ra del­le spe­se di cui all’ar­ti­co­lo 94 ca­po­ver­so 2 let­te­ra b LStrI, la SEM si as­su­me le spe­se di man­te­ni­men­to e di as­si­sten­za dei pas­seg­ge­ri se­con­do l’ar­ti­co­lo 93 LStrI.

Sezione 7: Autorità competenti

Art. 34 Conclusione di trattati internazionali legati al sistema di ingressi/uscite e al Fondo per la sicurezza interna 56  

1 La SEM ha la com­pe­ten­za di con­clu­de­re trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li in vi­sta del re­ce­pi­men­to di at­ti di ese­cu­zio­ne che la Com­mis­sio­ne eu­ro­pea ha ero­ga­to ai fi­ni del­lo svi­lup­po e dell’at­tua­zio­ne tec­ni­ca del si­ste­ma di in­gres­si/usci­te con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 36 del re­go­la­men­to (UE) 2017/222657, sem­pre­ché que­sti trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li sia­no di por­ta­ta li­mi­ta­ta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 7a del­la leg­ge del 21 mar­zo 199758 sull’or­ga­niz­za­zio­ne del Go­ver­no e dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne (LO­GA).59

2 Ha la com­pe­ten­za di con­clu­de­re trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li in vi­sta del re­ce­pi­men­to di at­ti di ese­cu­zio­ne del­la Com­mis­sio­ne eu­ro­pea ri­guar­dan­ti le pro­ce­du­re di ren­di­con­ta­zio­ne in me­ri­to al so­ste­gno ope­ra­ti­vo nell’am­bi­to dei pro­gram­mi na­zio­na­li de­gli Sta­ti Schen­gen e ero­ga­ti in vir­tù de­gli ar­ti­co­li 10 pa­ra­gra­fo 6 e 11 pa­ra­gra­fo 6 del re­go­la­men­to (UE) n. 515/201460, sem­pre­ché que­sti trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li sia­no di por­ta­ta li­mi­ta­ta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 7a LO­GA.

2bis Ha la com­pe­ten­za di con­clu­de­re trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li in vi­sta del re­ce­pi­men­to di at­ti de­le­ga­ti del­la Com­mis­sio­ne eu­ro­pea ri­guar­dan­ti la de­fi­ni­zio­ne di un pro­gram­ma per lo svi­lup­po di si­ste­mi in­for­ma­ti­ci a so­ste­gno del­la ge­stio­ne dei flus­si mi­gra­to­ri at­tra­ver­so le fron­tie­re ester­ne ed ero­ga­ti in vir­tù de­gli ar­ti­co­li 5 pa­ra­gra­fo 5 let­te­ra b, 15 e 17 del re­go­la­men­to (UE) n. 515/2014, sem­pre­ché que­sti trat­ta­ti sia­no di por­ta­ta li­mi­ta­ta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 7a LO­GA.61

3 Ha la com­pe­ten­za di con­clu­de­re trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li in vi­sta del re­ce­pi­men­to di at­ti de­le­ga­ti e di ese­cu­zio­ne del­la Com­mis­sio­ne eu­ro­pea re­la­ti­vi al re­go­la­men­to (UE) n. 514/201462, sem­pre­ché que­sti trat­ta­ti sia­no di por­ta­ta li­mi­ta­ta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 7a LO­GA, e ri­guar­di­no:63

a.
la co­mu­ni­ca­zio­ne di ir­re­go­la­ri­tà fi­nan­zia­rie e sia­no ema­na­ti in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 5 pa­ra­gra­fo 6 del re­go­la­men­to (UE) n. 514/2014;
b.
il pro­gram­ma di la­vo­ro e l’as­si­sten­za emer­gen­zia­le e sia­no ema­na­ti in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 6 pa­ra­gra­fo 2 del re­go­la­men­to (UE) n. 514/2014;
c.
il mo­del­lo con­for­me­men­te al qua­le so­no re­dat­ti i pro­gram­mi na­zio­na­li e sia­no ema­na­ti in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 14 pa­ra­gra­fo 4 del re­go­la­men­to (UE) n. 514/2014;
d.
le con­di­zio­ni e le mo­da­li­tà del si­ste­ma di scam­bio elet­tro­ni­co dei da­ti e sia­no ema­na­ti i vir­tù dell’ar­ti­co­lo 24 pa­ra­gra­fo 5 del re­go­la­men­to (UE) n. 514/2014;
dbis.64
le con­di­zio­ni mi­ni­me per la de­si­gna­zio­ne del­le au­to­ri­tà re­spon­sa­bi­li con ri­guar­do all’am­bien­te in­ter­no, al­le at­ti­vi­tà di con­trol­lo, in­for­ma­zio­ne e co­mu­ni­ca­zio­ne, e al mo­ni­to­rag­gio, ol­tre al­le nor­me sul­la pro­ce­du­ra per pro­ce­de­re e por­re fi­ne al­la de­si­gna­zio­ne, e sia­no sta­ti ero­ga­ti in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 26 pa­ra­gra­fo 4 let­te­ra a del re­go­la­men­to (UE) n. 514/2014;
dter.65
le nor­me re­la­ti­ve al­la vi­gi­lan­za del­le au­to­ri­tà re­spon­sa­bi­li e la pro­ce­du­ra per il rie­sa­me del­la lo­ro de­si­gna­zio­ne e sia­no sta­ti ero­ga­ti in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 26 pa­ra­gra­fo 4 let­te­ra b del re­go­la­men­to (UE) n. 514/2014;
dqua­ter.66 gli ob­bli­ghi del­le au­to­ri­tà re­spon­sa­bi­li in ma­te­ria di in­ter­ven­to pub­bli­co e di con­te­nu­to del­le lo­ro re­spon­sa­bi­li­tà di ge­stio­ne e di con­trol­lo e sia­no sta­ti ero­ga­ti in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 26 pa­ra­gra­fo 4 let­te­ra c del re­go­la­men­to (UE) n. 514/2014;
e.
le pro­ce­du­re e le pre­scri­zio­ni ne­ces­sa­rie in vi­sta di uni­fi­ca­re i con­trol­li svol­ti dal­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti e sia­no ema­na­ti in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 27 pa­ra­gra­fo 5 del re­go­la­men­to (UE) n. 514/2014;
f.
i mo­del­li da uti­liz­za­re per pre­sen­ta­re la ri­chie­sta di pa­ga­men­to del sal­do an­nua­le e sia­no ema­na­ti in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 44 pa­ra­gra­fo 3 del re­go­la­men­to (UE) n. 514/2014;
g.
le mo­da­li­tà del­la pro­ce­du­ra di li­qui­da­zio­ne an­nua­le dei con­ti e sia­no ema­na­ti in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 45 pa­ra­gra­fo 2 del re­go­la­men­to (UE) n. 514/2014;
h.
le mo­da­li­tà per l’ese­cu­zio­ne del­la ve­ri­fi­ca di con­for­mi­tà e sia­no ema­na­ti in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 47 pa­ra­gra­fo 6 del re­go­la­men­to (UE) n. 514/2014;
i.
le ca­rat­te­ri­sti­che tec­ni­che del­le mi­su­re di in­for­ma­zio­ne e pub­bli­ci­tà e sia­no ema­na­ti in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 53 pa­ra­gra­fo 5 del re­go­la­men­to (UE) n. 514/2014;
j.
i mo­del­li per le re­la­zio­ni an­nua­le e fi­na­le di ese­cu­zio­ne e sia­no ema­na­ti in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 54 pa­ra­gra­fo 8 del re­go­la­men­to (UE) n. 514/2014.

56 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 feb. 2019, in vi­go­re dal 1° apr. 2019 (RU 2019 907).

57 Re­go­la­men­to (UE) n. 2017/2226 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio del 30 nov. 2017 che isti­tui­sce un si­ste­ma di in­gres­si/usci­te per la re­gi­stra­zio­ne dei da­ti di in­gres­so e di usci­ta e dei da­ti re­la­ti­vi al re­spin­gi­men­to dei cit­ta­di­ni di pae­si ter­zi che at­tra­ver­sa­no le fron­tie­re ester­ne de­gli Sta­ti mem­bri e che de­ter­mi­na le con­di­zio­ni di ac­ces­so al si­ste­ma di in­gres­si/usci­te a fi­ni di con­tra­sto e che mo­di­fi­ca la Con­ven­zio­ne di ap­pli­ca­zio­ne dell’Ac­cor­do di Schen­gen e i re­go­la­men­ti (CE) n. 767/2008 e (UE) n. 1077/2011, GU L 327 del 9.12.2017, pag. 20.

58 RS 172.010

59 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 feb. 2019, in vi­go­re dal 1° apr. 2019 (RU 2019 907).

60 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 1 cpv. 4 lett. b.

61 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° feb. 2019 (RU 2019 153).

62 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 1 cpv. 4 lett. a.

63 Nuo­vo te­sto gi­su­ta il n. I dell’O del 19 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° feb. 2019 (RU 2019 153).

64 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 19 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° feb. 2019 (RU 2019 153).

65 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 19 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° feb. 2019 (RU 2019 153).

66 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 19 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° feb. 2019 (RU 2019 153).

Art. 34a Conclusione di trattati internazionali legati al sistema europeo di informazione e autorizzazione ai viaggi 67  

1 La SEM ha la com­pe­ten­za di con­clu­de­re trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li in vi­sta del re­ce­pi­men­to di at­ti di ese­cu­zio­ne del­la Com­mis­sio­ne eu­ro­pea re­la­ti­vi al re­go­la­men­to (UE) 2018/124068, sem­pre­ché gli at­ti di ese­cu­zio­ne sia­no ema­na­ti sul­la ba­se de­gli ar­ti­co­li e pa­ra­gra­fi se­guen­ti del re­go­la­men­to (UE) 2018/1240, que­sti trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li sia­no di por­ta­ta li­mi­ta­ta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 7a LO­GA69 e ri­guar­di­no gli am­bi­ti se­guen­ti:

a.
un mo­du­lo che con­sen­ta la se­gna­la­zio­ne di abu­si com­mes­si da un in­ter­me­dia­rio com­mer­cia­le (art. 15 par. 5);
b.
il fun­zio­na­men­to del si­to web pub­bli­co e dell’ap­pli­ca­zio­ne per di­spo­si­ti­vi mo­bi­li, non­ché nor­me det­ta­glia­te sul­la pro­te­zio­ne e la si­cu­rez­za dei da­ti (art. 16 par. 10);
c.
i re­qui­si­ti con­cer­nen­ti il for­ma­to dei da­ti per­so­na­li da in­se­ri­re nel mo­du­lo di do­man­da non­ché i pa­ra­me­tri e le ve­ri­fi­che da ap­pli­ca­re per ga­ran­ti­re la com­ple­tez­za del­la do­man­da e la coe­ren­za di ta­li da­ti (art. 17 par. 9);
d.
i re­qui­si­ti dei mez­zi di co­mu­ni­ca­zio­ne au­dio e vi­deo non­ché il lo­ro fun­zio­na­men­to (art. 27 par. 5);
e.
i re­qui­si­ti con­cer­nen­ti i ri­schi (art. 33 par. 3);
f.
le spe­ci­fi­che tec­ni­che dell’elen­co di con­trol­lo del si­ste­ma eu­ro­peo di in­for­ma­zio­ne e au­to­riz­za­zio­ne ai viag­gi (ETIAS) e lo stru­men­to di va­lu­ta­zio­ne dell’elen­co (art. 35 par. 7);
g.
il mo­du­lo stan­dard per il ri­fiu­to, l’an­nul­la­men­to o la re­vo­ca di un’au­to­riz­za­zio­ne ai viag­gi ETIAS (art. 38 par. 3);
h.
le con­di­zio­ni per il fun­zio­na­men­to del por­ta­le per i vet­to­ri e le nor­me ap­pli­ca­bi­li con­cer­nen­ti la pro­te­zio­ne dei da­ti e la si­cu­rez­za (art. 45 par. 2);
i.
il me­to­do di au­ten­ti­ca­zio­ne, ri­ser­va­to esclu­si­va­men­te ai vet­to­ri (art. 45 par. 3);
j.
i det­ta­gli del­le pro­ce­du­re so­sti­tu­ti­ve (art. 46 par. 4);
k.
i pia­ni d’emer­gen­za ti­po in ca­so di im­pos­si­bi­li­tà tec­ni­ca di ac­ce­de­re ai da­ti al­le fron­tie­re ester­ne del­lo spa­zio Schen­gen (art. 48 par. 4);
l.
il pia­no di si­cu­rez­za ti­po e un pia­no di con­ti­nui­tà ope­ra­ti­va e di ri­pri­sti­no in ca­so di di­sa­stro ti­po (art. 59 par. 4);
m.
le mi­su­re ne­ces­sa­rie per lo svi­lup­po e la rea­liz­za­zio­ne tec­ni­ca del si­ste­ma cen­tra­le ETIAS, del­le in­ter­fac­ce uni­for­mi na­zio­na­li, dell’in­fra­strut­tu­ra di co­mu­ni­ca­zio­ne e del por­ta­le per i vet­to­ri (art. 73 par. 3 lett. b);
n.
il mec­ca­ni­smo e le pro­ce­du­re per lo svol­gi­men­to di con­trol­li di qua­li­tà sui da­ti con­te­nu­ti nel si­ste­ma cen­tra­le ETIAS e i re­qui­si­ti ap­pro­pria­ti re­la­ti­vi al­la con­for­mi­tà qua­li­ta­ti­va dei da­ti (art. 74 par. 5);
o.
gli opu­sco­li di­stri­bui­ti ai viag­gia­to­ri du­ran­te il pe­rio­do tran­si­to­rio (art. 83 par. 4);
p.
il fun­zio­na­men­to dell’ar­chi­vio cen­tra­le e le nor­me sul­la pro­te­zio­ne e la si­cu­rez­za dei da­ti ap­pli­ca­bi­li all’ar­chi­vio (art. 84 par. 2);
q.
le spe­ci­fi­che del­la so­lu­zio­ne tec­ni­ca ai fi­ni dell’ela­bo­ra­zio­ne del­le sta­ti­sti­che (art. 92 par. 8).

2 La SEM ha la com­pe­ten­za di con­clu­de­re trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li in vi­sta del re­ce­pi­men­to di at­ti de­le­ga­ti del­la Com­mis­sio­ne eu­ro­pea re­la­ti­vi al re­go­la­men­to (UE) 2018/1240, sem­pre­ché gli at­ti de­le­ga­ti sia­no ema­na­ti sul­la ba­se de­gli ar­ti­co­li e pa­ra­gra­fi se­guen­ti del re­go­la­men­to (UE) 2018/1240, que­sti trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li sia­no di por­ta­ta li­mi­ta­ta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 7a LO­GA e ri­guar­di­no gli am­bi­ti se­guen­ti:

a.
i re­qui­si­ti del ser­vi­zio di ac­count si­cu­ro che con­sen­te ai ri­chie­den­ti di for­ni­re all’oc­cor­ren­za i do­cu­men­ti o le in­for­ma­zio­ni sup­ple­men­ta­ri ri­chie­sti (art. 6 par. 4);
b.
l’ela­bo­ra­zio­ne dell’elen­co dei grup­pi di po­si­zio­ni la­vo­ra­ti­ve (art. 17 par. 3 e 5);
c.
il con­te­nu­to e il for­ma­to del­le do­man­de po­ste ai ri­chie­den­ti (art. 17 par. 5);
d.
il con­te­nu­to e il for­ma­to del­le do­man­de ag­giun­ti­ve e l’elen­co pre­de­fi­ni­to di ri­spo­ste a ta­li do­man­de (art. 17 par. 6);
e.
i me­to­di e pro­ces­si di pa­ga­men­to dei di­rit­ti per l’au­to­riz­za­zio­ne ai viag­gi e le va­ria­zio­ni dell’im­por­to di que­sti di­rit­ti (art. 18 par. 4);
f.
il con­te­nu­to e il for­ma­to dell’elen­co pre­de­fi­ni­to di op­zio­ni re­la­ti­ve al­la tra­smis­sio­ne di in­for­ma­zio­ni o do­cu­men­ti ag­giun­ti­vi all’uni­tà na­zio­na­le ETIAS (art. 27 par. 3);
g.
la de­fi­ni­zio­ne del­lo stru­men­to di ve­ri­fi­ca per con­sen­ti­re ai ri­chie­den­ti di ve­ri­fi­ca­re lo sta­tus del­le lo­ro do­man­de non­ché la du­ra­ta del­la va­li­di­tà e lo sta­tus del­le lo­ro au­to­riz­za­zio­ni ai viag­gi (art. 31);
h.
la de­fi­ni­zio­ne ul­te­rio­re dei ri­schi per la si­cu­rez­za, dei ri­schi di im­mi­gra­zio­ne il­le­ga­le o dell’al­to ri­schio epi­de­mi­co (art. 33 par. 2);
i.
le sal­va­guar­die per mez­zo di re­go­le e pro­ce­du­re de­sti­na­te a evi­ta­re con­flit­ti con le se­gna­la­zio­ni in al­tri si­ste­mi d’in­for­ma­zio­ne e per de­fi­ni­re le con­di­zio­ni dell’ap­po­si­zio­ne di un in­di­ca­to­re sull’au­to­riz­za­zio­ne al viag­gio (art. 36 par. 4);
j.
il ti­po, la lin­gua e il for­ma­to del­le in­for­ma­zio­ni ag­giun­ti­ve che pos­so­no es­se­re ag­giun­te, non­ché i mo­ti­vi dell’ap­po­si­zio­ne di un in­di­ca­to­re (art. 39 par. 2);
k.
lo stru­men­to per con­sen­ti­re ai ri­chie­den­ti di pre­sta­re e re­vo­ca­re il lo­ro con­sen­so (art. 54 par. 2);
l.
la pro­ro­ga del pe­rio­do du­ran­te il qua­le l’uti­liz­zo dell’ETIAS è fa­col­ta­ti­vo (art. 83 par. 1);
m.
la pro­ro­ga del pe­rio­do di tol­le­ran­za (art. 83 par. 3);
n.
la de­fi­ni­zio­ne ul­te­rio­re del so­ste­gno fi­nan­zia­rio de­sti­na­to agli Sta­ti Schen­gen per le spe­se so­ste­nu­te ai fi­ni dell’adat­ta­men­to e dell’au­to­ma­tiz­za­zio­ne del­le ve­ri­fi­che di fron­tie­ra per at­tua­re l’ETIAS (art. 85 par. 3).

67 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 13 feb. 2019, in vi­go­re dal 1° apr. 2019 (RU 2019 907).

68 Re­go­la­men­to (UE) 2018/1240 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, del 12 set. 2018, che isti­tui­sce un si­ste­ma eu­ro­peo di in­for­ma­zio­ne e au­to­riz­za­zio­ne ai viag­gi (ETIAS) e che mo­di­fi­ca i re­go­la­men­ti (UE) n. 1077/2011, (UE) n. 515/2014, (UE) 2016/399, (UE) 2016/1624 e (UE) 2017/2226, ver­sio­ne del­la GU L 236 del 19.9.2018, pag. 1.

69 RS 172.010

Art. 34b Conclusione di trattati internazionali legati codice dei visti 70  

La SEM ha la com­pe­ten­za di con­clu­de­re trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li in vi­sta del re­ce­pi­men­to di at­ti di ese­cu­zio­ne del­la Com­mis­sio­ne eu­ro­pea re­la­ti­vi al co­di­ce dei vi­sti71, sem­pre­ché que­sti trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li sia­no di por­ta­ta li­mi­ta­ta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 7a LO­GA72 e gli at­ti di ese­cu­zio­ne sia­no ema­na­ti sul­la ba­se de­gli ar­ti­co­li e pa­ra­gra­fi se­guen­ti del co­di­ce dei vi­sti e ri­guar­di­no gli am­bi­ti se­guen­ti:

a.
l’ado­zio­ne di un elen­co ar­mo­niz­za­to di do­cu­men­ti giu­sti­fi­ca­ti­vi da usa­re in cia­scu­na giu­ri­sdi­zio­ne (art. 14 par. 5bis);
b.
le con­di­zio­ni per il ri­la­scio dei vi­sti per in­gres­si mul­ti­pli da ap­pli­ca­re in cia­scu­na giu­ri­sdi­zio­ne (art. 24 par. 2quin­quies);
c.
la com­pi­la­zio­ne del vi­sto ade­si­vo (art. 27 par. 1);
d.
l’ap­po­si­zio­ne del vi­sto ade­si­vo sul do­cu­men­to di viag­gio (art. 29 par. 1bis);
e.
le istru­zio­ni ope­ra­ti­ve per il ri­la­scio di vi­sti ai ma­rit­ti­mi al­la fron­tie­ra ester­na Schen­gen (art. 36 par. 2bis);
f.
le istru­zio­ni ope­ra­ti­ve re­la­ti­ve all’ap­pli­ca­zio­ne pra­ti­ca del co­di­ce dei vi­sti (art. 51).

70 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 14 ago. 2019, in vi­go­re dal 2 feb. 2020 (RU 2019 2633).

71 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 1 cpv. 4 lett. c.

72 RS 172.010

Art. 34c Conclusione di trattati internazionali legati all’interoperabilità tra i sistemi d’informazione Schengen/Dublino 73  

1 La SEM ha la com­pe­ten­za di con­clu­de­re trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li in vi­sta del re­ce­pi­men­to di at­ti di ese­cu­zio­ne del­la Com­mis­sio­ne eu­ro­pea re­la­ti­vi ai re­go­la­men­ti (UE) 2019/81774 e (UE) 2019/81875, sem­pre­ché que­sti trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li sia­no di por­ta­ta li­mi­ta­ta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 7a LO­GA76 e gli at­ti di ese­cu­zio­ne sia­no ema­na­ti sul­la ba­se de­gli ar­ti­co­li e pa­ra­gra­fi se­guen­ti dei re­go­la­men­ti (UE) 2019/817 e (UE) 2019/818 e ri­guar­di­no gli am­bi­ti se­guen­ti:

a.
un mo­du­lo vol­to a in­for­ma­re la per­so­na in­te­res­sa­ta del­la pre­sen­za di un col­le­ga­men­to ros­so tra due o più si­ste­mi d’in­for­ma­zio­ne Schen­gen/Du­bli­no (art. 32 par. 5 dei re­go­la­men­ti [UE] 2019/817 e [UE] 2019/818);
b.
un mo­du­lo vol­to a in­for­ma­re la per­so­na in­te­res­sa­ta del­la pre­sen­za di un col­le­ga­men­to bian­co tra due o più si­ste­mi d’in­for­ma­zio­ne Schen­gen/Du­bli­no (art. 33 par. 6 dei re­go­la­men­ti [UE] 2019/817 e [UE] 2019/818.

2La SEM ha la com­pe­ten­za di con­clu­de­re trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li in vi­sta del re­ce­pi­men­to di at­ti de­le­ga­ti del­la Com­mis­sio­ne eu­ro­pea re­la­ti­vi ai re­go­la­men­ti (UE) 2019/817 e (UE) 2019/818, sem­pre­ché que­sti trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li sia­no di por­ta­ta li­mi­ta­ta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 7a LO­GA e gli at­ti de­le­ga­ti sia­no ema­na­ti sul­la ba­se de­gli ar­ti­co­li e pa­ra­gra­fi se­guen­ti dei re­go­la­men­ti (UE) 2019/817 e (UE) 2019/818 e ri­guar­di­no gli am­bi­ti se­guen­ti:

a.
le pro­ce­du­re per de­ter­mi­na­re i ca­si in cui è pos­si­bi­le con­si­de­ra­re che i da­ti di iden­ti­tà so­no iden­ti­ci o si­mi­li (art. 28 par. 5 dei re­go­la­men­ti [UE] 2019/817 e [UE] 2019/818);
b.
i det­ta­gli re­la­ti­vi al por­ta­le web per l’eser­ci­zio dei di­rit­ti di ac­ces­so ai da­ti per­so­na­li, non­ché di ret­ti­fi­ca, can­cel­la­zio­ne o li­mi­ta­zio­ne del trat­ta­men­to di ta­li da­ti (art. 49 par. 6 dei re­go­la­men­ti [UE] 2019/817 e [UE] 2019/818).

73 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 13 mag. 2020, in vi­go­re dal 15 giu. 2020 (RU 2020 1837).

74 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 1 cpv. 4 lett. d.

75 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 1 cpv. 4 lett. e.

76 RS 172.010

Art. 34d Conclusione di trattati internazionali legati al modello uniforme dei visti e dei permessi di soggiorno per cittadini di Stati terzi 77  

1 La SEM ha la com­pe­ten­za di con­clu­de­re trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li in vi­sta del re­ce­pi­men­to di at­ti di ese­cu­zio­ne del­la Com­mis­sio­ne eu­ro­pea re­la­ti­vi al re­go­la­men­to (CE) n. 1683/9578, sem­pre­ché que­sti trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li sia­no di por­ta­ta li­mi­ta­ta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 7a LO­GA79 e sem­pre­ché gli at­ti di ese­cu­zio­ne sia­no ema­na­ti sul­la ba­se dell’ar­ti­co­lo 2 del re­go­la­men­to (CE) n. 1683/95 e sta­bi­li­sca­no pre­scri­zio­ni tec­ni­che per il mo­del­lo uni­for­me dei vi­sti.

2 La SEM ha la com­pe­ten­za di con­clu­de­re trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li in vi­sta del re­ce­pi­men­to di at­ti di ese­cu­zio­ne del­la Com­mis­sio­ne eu­ro­pea re­la­ti­vi al re­go­la­men­to (CE) n. 1030/200280, sem­pre­ché que­sti trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li sia­no di por­ta­ta li­mi­ta­ta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 7a LO­GA e sem­pre­ché gli at­ti di ese­cu­zio­ne sia­no ema­na­ti sul­la ba­se de­gli ar­ti­co­li se­guen­ti del re­go­la­men­to (CE) n. 1030/2002 e ri­guar­di­no gli am­bi­ti se­guen­ti:

a.
pre­scri­zio­ni tec­ni­che per il mo­del­lo uni­for­me dei per­mes­si di sog­gior­no per cit­ta­di­ni di Pae­si ter­zi (art. 2 e 3);
b.
pre­scri­zio­ni tec­ni­che per il ri­le­va­men­to dei da­ti bio­me­tri­ci (art. 4b).

77 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 13 mag. 2020, in vi­go­re dal 15 giu. 2020 (RU 2020 1837).

78 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 1 cpv. 4 lett. f.

79 RS 172.010

80 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 1 cpv. 4 lett. g.

Art. 35 Segreteria di Stato della migrazione  

1 La SEM ha la com­pe­ten­za di au­to­riz­za­re o ri­fiu­ta­re l’en­tra­ta in Sviz­ze­ra. So­no fat­te sal­ve le com­pe­ten­ze del DFAE se­con­do l’ar­ti­co­lo 38, co­me pu­re quel­le del­le au­to­ri­tà can­to­na­li in ma­te­ria di mi­gra­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 39.

2 Ha la com­pe­ten­za di au­to­riz­za­re l’en­tra­ta in Sviz­ze­ra del­le per­so­ne di cui all’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 2.

3 È com­pe­ten­te per tut­te le man­sio­ni non at­tri­bui­te ad al­tre au­to­ri­tà fe­de­ra­li, se­gna­ta­men­te:

a.
ema­na­re di­ret­ti­ve in ma­te­ria di vi­sti e di con­trol­lo al­le fron­tie­re, sem­pre­ché non rien­tri­no nel­la re­go­la­men­ta­zio­ne eu­ro­pea;
b.
ema­na­re di­ret­ti­ve sul ri­ti­ro di do­cu­men­ti di viag­gio, do­cu­men­ti d’iden­ti­tà e do­cu­men­ti giu­sti­fi­ca­ti­vi fal­si o fal­si­fi­ca­ti o per i qua­li sus­si­sto­no in­di­zi con­cre­ti di un uti­liz­zo abu­si­vo;
c.
al­le­sti­re rap­por­ti sull’im­mi­gra­zio­ne clan­de­sti­na per la pras­si in ma­te­ria di vi­sti, il con­trol­lo al­le fron­tie­re ester­ne Schen­gen e le mi­su­re so­sti­tu­ti­ve na­zio­na­li al­le fron­tie­re in­ter­ne, col­la­bo­ran­do a tal fi­ne con le au­to­ri­tà e le or­ga­niz­za­zio­ni na­zio­na­li e in­ter­na­zio­na­li in­te­res­sa­te;
d.
col­la­bo­ra­re al­la for­ma­zio­ne e al per­fe­zio­na­men­to pro­fes­sio­na­li del­le au­to­ri­tà in­ca­ri­ca­te dell’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te or­di­nan­za;
e.
al­le­sti­re rap­por­ti sui vi­sti ri­la­scia­ti e ri­fiu­ta­ti non­ché sta­ti­sti­che in ma­te­ria di vi­sti;
f.
svi­lup­pa­re la stra­te­gia sviz­ze­ra per una ge­stio­ne in­te­gra­ta del­le fron­tie­re in col­la­bo­ra­zio­ne con le au­to­ri­tà fe­de­ra­li e can­to­na­li in­te­res­sa­te.
Art. 36 Rappresentanze all’estero  

Le rap­pre­sen­tan­ze all’este­ro ri­la­scia­no, ri­fiu­ta­no, an­nul­la­no e re­vo­ca­no i vi­sti per sog­gior­ni di bre­ve e lun­ga du­ra­ta o di tran­si­to ae­ro­por­tua­le a no­me del­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti, os­sia la SEM, il DFAE e i Can­to­ni.

Art. 37 Autorità competenti per il controllo delle condizioni d’entrata alle frontiere esterne e delle condizioni di transito aeroportuale  

Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti per il con­trol­lo del­le con­di­zio­ni d’en­tra­ta al­le fron­tie­re ester­ne e del­le con­di­zio­ni di tran­si­to ae­ro­por­tua­le ri­la­scia­no, ri­fiu­ta­no, an­nul­la­no e re­vo­ca­no i vi­sti per sog­gior­ni di bre­ve e lun­ga du­ra­ta o i vi­sti di tran­si­to ae­ro­por­tua­le a no­me del­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti, os­sia la SEM, il DFAE e i Can­to­ni.

Art. 38 Dipartimento federale degli affari esteri  

1 Il DFAE ha la com­pe­ten­za di au­to­riz­za­re o ri­fiu­ta­re l’en­tra­ta in Sviz­ze­ra del­le per­so­ne se­guen­ti:

a.
per­so­ne che, in ra­gio­ne del­la lo­ro po­si­zio­ne po­li­ti­ca, so­no su­scet­ti­bi­li di in­flui­re sul­le re­la­zio­ni in­ter­na­zio­na­li del­la Sviz­ze­ra;
b.
ti­to­la­ri di un pas­sa­por­to di­plo­ma­ti­co, di ser­vi­zio o spe­cia­le che en­tra­no o tran­si­ta­no in Sviz­ze­ra;
c.
per­so­ne che go­do­no di pri­vi­le­gi e im­mu­ni­tà in vir­tù del di­rit­to in­ter­na­zio­na­le o con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 2 ca­po­ver­so 2 del­la leg­ge del 22 giu­gno 200781 sul­lo Sta­to ospi­te.

2 È com­pe­ten­te per le pro­ro­ghe dei vi­sti per sog­gior­ni di bre­ve du­ra­ta e di tran­si­to ae­ro­por­tua­le ri­la­scia­ti in vir­tù del ca­po­ver­so 1. Que­sta com­pe­ten­za può es­se­re de­le­ga­ta ai Can­to­ni.

3 Il DFAE ema­na istru­zio­ni in ma­te­ria di vi­sti rien­tran­ti nel pro­prio am­bi­to di com­pe­ten­za.

Art. 39 Autorità cantonali di migrazione  

1 Le au­to­ri­tà can­to­na­li di mi­gra­zio­ne so­no com­pe­ten­ti in ma­te­ria di ri­la­scio dei vi­sti quan­do il sog­gior­no è sog­get­to a per­mes­so can­to­na­le.

2 Al­le au­to­ri­tà can­to­na­li di mi­gra­zio­ne com­pe­te:

a.
ri­la­scia­re un vi­sto per un sog­gior­no di bre­ve du­ra­ta suc­ces­si­vo a un sog­gior­no di lun­ga du­ra­ta in Sviz­ze­ra; e
b.
pro­ro­ga­re i vi­sti per sog­gior­ni di bre­ve du­ra­ta a no­me del­la SEM e del DFAE.
Art. 40 Sorveglianza  

1 Il DFAE e il DFGP sor­ve­glia­no l’ese­cu­zio­ne del­le di­spo­si­zio­ni sul vi­sto.

2 Il DFGP sor­ve­glia l’ese­cu­zio­ne del­le al­tre di­spo­si­zio­ni in ma­te­ria d’en­tra­ta.

Sezione 8: Collaborazione tra le autorità

Art. 41 Consultazione e informazione nella procedura di rilascio del visto  

1 Il DFAE e la SEM sot­to­pon­go­no per pa­re­re la do­man­da di per­so­ne che pos­so­no pre­giu­di­ca­re la si­cu­rez­za e l’or­di­ne pub­bli­ci o le re­la­zio­ni in­ter­na­zio­na­li del­la Sviz­ze­ra al­le au­to­ri­tà se­guen­ti, se­gna­ta­men­te:

a.
all’Uf­fi­cio fe­de­ra­le di po­li­zia;
b.
al­la Se­gre­te­ria di Sta­to dell’eco­no­mia;
c.
all’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze;
d.
al­le au­to­ri­tà can­to­na­li in ma­te­ria di mi­gra­zio­ne;
e.
al Ser­vi­zio del­le at­ti­vi­tà in­for­ma­ti­ve del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2 Se uno Sta­to Schen­gen ri­chie­de una con­sul­ta­zio­ne (art. 22 del co­di­ce dei vi­sti82), la com­pe­ten­te rap­pre­sen­tan­za all’este­ro tra­smet­te la do­man­da di vi­sto al­la SEM. Que­sta prov­ve­de al­la tra­smis­sio­ne all’au­to­ri­tà este­ra com­pe­ten­te. La pro­ce­du­ra è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 22 del co­di­ce dei vi­sti.

3 Nei ca­si pre­vi­sti da­gli ar­ti­co­li 31 e 34 del co­di­ce dei vi­sti, la SEM in­for­ma gli al­tri Sta­ti Schen­gen.

82 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 1 cpv. 4 lett. c.

Art. 42 Rappresentanza nella procedura di rilascio del visto  

1 La rap­pre­sen­tan­za nel­la pro­ce­du­ra di ri­la­scio del vi­sto fra le rap­pre­sen­tan­ze all’este­ro de­gli Sta­ti Schen­gen è ret­ta da­gli ar­ti­co­li 5 pa­ra­gra­fo 4 e 8 del co­di­ce dei vi­sti83. So­no fat­ti sal­vi ac­cor­di bi­la­te­ra­li spe­ci­fi­ci.

2 D’in­te­sa con il DFGP, il DFAE può con­clu­de­re con gli Sta­ti Schen­gen ac­cor­di di rap­pre­sen­tan­za per la pro­ce­du­ra di ri­la­scio del vi­sto. Al ri­guar­do tie­ne con­to de­gli im­pe­gni in­ter­na­zio­na­li, non­ché del com­ples­so del­le re­la­zio­ni del­la Sviz­ze­ra con gli Sta­ti in que­stio­ne.

83 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 1 cpv. 4 lett. c.

Art. 43 Collaborazione consolare in loco  

La col­la­bo­ra­zio­ne fra le rap­pre­sen­tan­ze all’este­ro de­gli Sta­ti Schen­gen nel­la pro­ce­du­ra di ri­la­scio del vi­sto è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 48 del co­di­ce dei vi­sti84.

84 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 1 cpv. 4 lett. c.

Art. 44 Collaborazione fra le autorità svizzere  

Le au­to­ri­tà fe­de­ra­li e can­to­na­li pre­po­ste all’ese­cu­zio­ne del­le di­spo­si­zio­ni sull’en­tra­ta la­vo­ra­no in stret­to con­tat­to tra di lo­ro.

Sezione 9: Controllo automatizzato alle frontiere esterne Schengen negli aeroporti

Art. 45 Controllo di frontiera automatizzato  

1 Per sem­pli­fi­ca­re il con­trol­lo del­le per­so­ne al­le fron­tie­re ester­ne Schen­gen ne­gli ae­ro­por­ti, le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti per il con­trol­lo al­la fron­tie­ra pos­so­no ap­pli­ca­re una pro­ce­du­ra au­to­ma­tiz­za­ta per il con­trol­lo al­la fron­tie­ra.

2 In ca­so di con­trol­lo di fron­tie­ra au­to­ma­tiz­za­to:

a.
i da­ti bio­me­tri­ci dei par­te­ci­pan­ti re­gi­stra­ti nel pas­sa­por­to bio­me­tri­co o su una car­ta per par­te­ci­pan­ti so­no con­fron­ta­ti con le ca­rat­te­ri­sti­che bio­me­tri­che dell’in­te­res­sa­to al mo­men­to dell’en­tra­ta in Sviz­ze­ra e del­la par­ten­za dal­la Sviz­ze­ra;
b.
i da­ti per­so­na­li dei par­te­ci­pan­ti so­no con­trol­la­ti me­dian­te il si­ste­ma in­for­ma­tiz­za­to di ri­cer­ca (RI­POL) di cui all’ar­ti­co­lo 1 dell’or­di­nan­za RI­POL del 26 ot­to­bre 201685 non­ché me­dian­te il SIS con­for­me­men­te all’or­di­nan­za N‑SIS dell’8 mar­zo 201386.

3 Se la per­so­na in­te­res­sa­ta è iscrit­ta nel RI­POL o nel SIS, l’en­tra­ta o la par­ten­za nel pun­to di con­trol­lo au­to­ma­tiz­za­to non è au­to­riz­za­ta. Le iscri­zio­ni nel RI­POL o nel SIS de­vo­no es­se­re no­ti­fi­ca­te al­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti per il con­trol­lo al­la fron­tie­ra tra­mi­te mi­su­re tec­ni­che ade­gua­te.

Art. 46 Partecipazione al controllo di frontiera automatizzato  

1 Pos­so­no par­te­ci­pa­re al con­trol­lo di fron­tie­ra au­to­ma­tiz­za­to esclu­si­va­men­te le per­so­ne che:

a.
pos­sie­do­no la cit­ta­di­nan­za sviz­ze­ra o che pos­so­no ap­pel­lar­si all’Ac­cor­do sul­la li­be­ra cir­co­la­zio­ne del­le per­so­ne87;
b.
so­no mag­gio­ren­ni;
c.
pos­sie­do­no un pas­sa­por­to va­li­do che non è iscrit­to né nel RI­POL né nel SIS; e
d.
non so­no se­gna­la­te né nel RI­POL né nel SIS e non so­no og­get­to di una mi­su­ra di re­spin­gi­men­to né di un’espul­sio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 66ao 66abis del Co­di­ce pe­na­le88 op­pu­re dell’ar­ti­co­lo 49ao 49abis del Co­di­ce pe­na­le mi­li­ta­re del 13 giu­gno 192789.

2 La par­te­ci­pa­zio­ne al con­trol­lo di fron­tie­ra au­to­ma­tiz­za­to ri­chie­de una pre­via re­gi­stra­zio­ne nel si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 48; i ti­to­la­ri di un pas­sa­por­to bio­me­tri­co so­no esen­ta­ti da det­to ob­bli­go.

3 Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti per il con­trol­lo al­la fron­tie­ra co­mu­ni­ca­no le mo­da­li­tà di par­te­ci­pa­zio­ne al­le per­so­ne de­si­de­ro­se di pren­de­re par­te al con­trol­lo di fron­tie­ra au­to­ma­tiz­za­to.

Art. 47 Carta per partecipanti  

1 Le per­so­ne re­gi­stra­te nel si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 48 ri­ce­vo­no una car­ta per par­te­ci­pan­ti al con­trol­lo di fron­tie­ra au­to­ma­tiz­za­to.

2 Ai fi­ni del ri­la­scio del­la car­ta per par­te­ci­pan­ti, le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti per il con­trol­lo al­la fron­tie­ra pos­so­no ri­le­va­re i da­ti bio­me­tri­ci se­guen­ti:

a.
im­pron­te di­gi­ta­li;
b.
im­ma­gi­ni fac­cia­li.

3 Nes­sun da­to bio­me­tri­co è con­ser­va­to una vol­ta che i da­ti so­no sta­ti re­gi­stra­ti sul­la car­ta.

4 Il con­te­nu­to del mi­cro­chip dev’es­se­re re­so si­cu­ro con mi­su­re ap­pro­pria­te.

Art. 48 Sistema d’informazione  

1 Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti per il con­trol­lo al­la fron­tie­ra ge­sti­sco­no un si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne per l’ela­bo­ra­zio­ne dei da­ti per­so­na­li re­gi­stra­ti in vi­sta del con­trol­lo di fron­tie­ra au­to­ma­tiz­za­to.

2 I da­ti se­guen­ti pos­so­no es­se­re trat­ta­ti nel si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne:

a.
co­gno­me;
b.
co­gno­me d’af­fi­ni­tà;
c.
no­me;
d.
ses­so;
e.
da­ta e luo­go di na­sci­ta;
f.
cit­ta­di­nan­za;
g.
sta­to ci­vi­le;
h.
in­di­riz­zo;
i.
ti­po, nu­me­ro e da­ta di sca­den­za del pas­sa­por­to;
j.
da­ta di re­gi­stra­zio­ne;
k.
abi­li­ta­zio­ne a par­te­ci­pa­re al con­trol­lo di fron­tie­ra au­to­ma­tiz­za­to.

3 Il si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne com­pren­de an­che un ver­ba­le con i ri­sul­ta­ti dell’esa­me del­le con­di­zio­ni di par­te­ci­pa­zio­ne ef­fet­tua­to al mo­men­to del­la re­gi­stra­zio­ne.

4 Le per­so­ne che si fan­no re­gi­stra­re per par­te­ci­pa­re al con­trol­lo di fron­tie­ra au­to­ma­tiz­za­to de­vo­no da­re il lo­ro ac­cor­do scrit­to af­fin­ché i lo­ro da­ti per­so­na­li pos­sa­no es­se­re trat­ta­ti. Pri­ma del­la re­gi­stra­zio­ne de­vo­no es­se­re in­for­ma­te in me­ri­to al de­ten­to­re del si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne, al­la fi­na­li­tà del trat­ta­men­to dei da­ti e al­le di­ver­se ca­te­go­rie di de­sti­na­ta­ri di ta­li da­ti.

Art. 49 Comunicazione di dati  

1 I da­ti re­gi­stra­ti nel si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne ri­guar­dan­ti una per­so­na iscrit­ta o il cui pas­sa­por­to è iscrit­to nel RI­POL o nel SIS pos­so­no es­se­re co­mu­ni­ca­ti all’au­to­ri­tà che ha fat­to la se­gna­la­zio­ne.

2 Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti per il con­trol­lo al­la fron­tie­ra pos­so­no in­for­ma­re la so­cie­tà ae­ro­por­tua­le o un ter­zo da es­sa in­ca­ri­ca­to sul­le per­so­ne re­gi­stra­te nel si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 48.

Art. 50 Responsabilità e cancellazione dei dati  

1 Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti per il con­trol­lo al­la fron­tie­ra so­no re­spon­sa­bi­li del si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne e del trat­ta­men­to dei da­ti per­so­na­li.

2 I da­ti per­so­na­li re­gi­stra­ti nel si­ste­ma so­no can­cel­la­ti im­me­dia­ta­men­te se:

a.
l’in­te­res­sa­to ri­ti­ra la pro­pria par­te­ci­pa­zio­ne al con­trol­lo di fron­tie­ra au­to­ma­tiz­za­to;
b.
ri­sul­ta a po­ste­rio­ri che le con­di­zio­ni di par­te­ci­pa­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 46 ca­po­ver­so 1 non so­no più adem­piu­te.

3 I da­ti ine­sat­ti de­vo­no es­se­re ret­ti­fi­ca­ti d’uf­fi­cio.

Art. 51 Diritti degli interessati  

1 Se il si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne è ge­sti­to da un’au­to­ri­tà can­to­na­le, i di­rit­ti de­gli in­te­res­sa­ti, se­gna­ta­men­te quel­li d’ac­ces­so, di ret­ti­fi­ca e di can­cel­la­zio­ne, so­no ret­ti dal­la leg­ge can­to­na­le sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti ap­pli­ca­bi­le all’ae­ro­por­to.

2 Se le di­spo­si­zio­ni can­to­na­li di pro­te­zio­ne dei da­ti non ga­ran­ti­sco­no un li­vel­lo di pro­te­zio­ne ade­gua­to, è ap­pli­ca­bi­le la leg­ge fe­de­ra­le del 19 giu­gno 199290 sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti (LPD).

3 Una per­so­na in­te­res­sa­ta che in­ten­da far va­le­re i pro­pri di­rit­ti de­ve com­pro­va­re la pro­pria iden­ti­tà e pre­sen­ta­re istan­za scrit­ta al­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti per il con­trol­lo al­la fron­tie­ra.

Art. 52 Sicurezza dei dati  

1 Se il si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne è ge­sti­to da un’au­to­ri­tà can­to­na­le, la si­cu­rez­za dei da­ti è ret­ta dal­la leg­ge can­to­na­le sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti ap­pli­ca­bi­le all’ae­ro­por­to.

2 Se le di­spo­si­zio­ni can­to­na­li di pro­te­zio­ne dei da­ti non ga­ran­ti­sco­no un li­vel­lo di pro­te­zio­ne ade­gua­to, la si­cu­rez­za dei da­ti è ret­ta dall’or­di­nan­za del 14 giu­gno 199391 re­la­ti­va al­la leg­ge fe­de­ra­le sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti e dall’or­di­nan­za del 27 mag­gio 202092 sui ci­ber-ri­schi.93

3 Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti adot­ta­no, nei lo­ro ri­spet­ti­vi am­bi­ti, le mi­su­re or­ga­niz­za­ti­ve e tec­ni­che at­te a sal­va­guar­da­re la si­cu­rez­za dei da­ti per­so­na­li.

91 RS 235.11

92 RS 120.73

93 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 2 dell’O del 25 nov. 2020 sul­la tra­sfor­ma­zio­ne di­gi­ta­le e l’in­for­ma­ti­ca, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5871).

Art. 53 Statistica e analisi  

1 Se il si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne è ge­sti­to da un’au­to­ri­tà can­to­na­le, il trat­ta­men­to dei da­ti con­te­nu­ti nel si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne è ret­to dal­la leg­ge can­to­na­le sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti ap­pli­ca­bi­le all’ae­ro­por­to.

2 Se le di­spo­si­zio­ni can­to­na­li di pro­te­zio­ne dei da­ti non ga­ran­ti­sco­no un li­vel­lo di pro­te­zio­ne ade­gua­to, è ap­pli­ca­bi­le la LPD94.

3 I da­ti de­vo­no es­se­re trat­ta­ti in mo­do da im­pe­di­re l’iden­ti­fi­ca­zio­ne dell’in­te­res­sa­to.

Sezione 10: Sorveglianza dell’arrivo all’aeroporto

Art. 54 Sistema di riconoscimento facciale  

Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti per il con­trol­lo al­la fron­tie­ra pos­so­no uti­liz­za­re un si­ste­ma di ri­co­no­sci­men­to fac­cia­le co­me tec­ni­ca di in­di­vi­dua­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 103 ca­po­ver­so 1 LStrI. Il si­ste­ma fun­zio­na se­con­do un prin­ci­pio bio­me­tri­co che con­sen­te di mi­su­ra­re i li­nea­men­ti del­le per­so­ne che ar­ri­va­no all’ae­ro­por­to.

Art. 55 Dati contenuti nel sistema  

1 Il si­ste­ma di ri­co­no­sci­men­to fac­cia­le ri­le­va e me­mo­riz­za i da­ti se­guen­ti:

a.
un’im­ma­gi­ne sta­ti­ca del vi­so (im­ma­gi­ne pri­ma­ria);
b.
co­gno­me, no­mi e pseu­do­ni­mi del­la per­so­na in que­stio­ne;
c.
da­ta di na­sci­ta;
d.
ses­so;
e.
cit­ta­di­nan­za;
f.
ae­ro­por­to di par­ten­za;
g.
ri­pre­se vi­si­ve dei do­cu­men­ti di viag­gio, di al­tri do­cu­men­ti per­so­na­li e dei do­cu­men­ti di vo­lo;
h.
luo­go, da­ta e ora del ri­le­va­men­to.

2 Il si­ste­ma di ri­co­no­sci­men­to fac­cia­le mi­su­ra l’im­ma­gi­ne sta­ti­ca del vi­so e me­mo­riz­za i da­ti bio­me­tri­ci ot­te­nu­ti.

3 I da­ti di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­re a–f ven­go­no ri­ca­va­ti dai do­cu­men­ti di viag­gio e di vo­lo. I da­ti che non fi­gu­ra­no nei do­cu­men­ti ver­ran­no trat­ti dal­le di­chia­ra­zio­ni del­la per­so­na in que­stio­ne.

Art. 56 Condizioni per il rilevamento dei dati  

Il si­ste­ma di ri­co­no­sci­men­to fac­cia­le può es­se­re uti­liz­za­to quan­do una per­so­na che giun­ge in Sviz­ze­ra per via ae­rea è so­spet­ta­ta di im­mi­gra­re il­le­gal­men­te o di co­sti­tui­re una mi­nac­cia con­cre­ta per la si­cu­rez­za in­ter­na o ester­na del­la Sviz­ze­ra.

Art. 57 Condizioni per interrogare il sistema  

I da­ti me­mo­riz­za­ti nel si­ste­ma di ri­co­no­sci­men­to fac­cia­le pos­so­no es­se­re ri­chia­ma­ti per sta­bi­li­re l’iden­ti­tà o la pro­ve­nien­za di una per­so­na che:

a.
nel­la zo­na di tran­si­to dell’ae­ro­por­to, vie­ne con­trol­la­ta dal­la po­li­zia, pre­sen­ta una do­man­da d’asi­lo o in­ten­de pas­sa­re il con­trol­lo dei pas­sa­por­ti; e
b.
non pro­du­ce né do­cu­men­ti di viag­gio va­li­di o a lui in­te­sta­ti né do­cu­men­ti di vo­lo.
Art. 58 Procedura per interrogare il sistema  

1 Se so­no adem­piu­te le con­di­zio­ni di cui agli ar­ti­co­li 56 e 57, vie­ne ac­qui­si­ta un’im­ma­gi­ne sta­ti­ca del vi­so del­la per­so­na. Il si­ste­ma di ri­co­no­sci­men­to fac­cia­le mi­su­ra l’im­ma­gi­ne sta­ti­ca e con­fron­ta i da­ti ot­te­nu­ti con quel­li bio­me­tri­ci me­mo­riz­za­ti nel si­ste­ma di ri­co­no­sci­men­to fac­cia­le.

2 Se i da­ti bio­me­tri­ci coin­ci­do­no, il si­ste­ma di ri­co­no­sci­men­to fac­cia­le vi­sua­liz­za i da­ti di cui all’ar­ti­co­lo 55 ca­po­ver­so 1.

Art. 59 Comunicazione dei dati ad altri enti  

I da­ti di cui all’ar­ti­co­lo 55 ca­po­ver­so 1 pos­so­no, in de­ter­mi­na­ti ca­si, es­se­re tra­smes­si ai se­guen­ti ser­vi­zi am­mi­ni­stra­ti­vi che ne ne­ces­si­ta­no per una pro­ce­du­ra d’asi­lo o d’al­lon­ta­na­men­to:

a.
SEM;
b.
au­to­ri­tà can­to­na­li in ma­te­ria di mi­gra­zio­ne;
c.
rap­pre­sen­tan­ze all’este­ro.
Art. 60 Cancellazione dei dati  

1 I da­ti me­mo­riz­za­ti nel si­ste­ma di ri­co­no­sci­men­to fac­cia­le van­no can­cel­la­ti en­tro 30 gior­ni.

2 I da­ti ne­ces­sa­ri nel qua­dro di una pro­ce­du­ra pen­den­te in ma­te­ria di di­rit­to pe­na­le o di una pro­ce­du­ra pen­den­te in ma­te­ria di di­rit­to d’asi­lo o di stra­nie­ri so­no can­cel­la­ti sol­tan­to al pas­sag­gio in giu­di­ca­to del­la de­ci­sio­ne o in ca­so di non luo­go a pro­ce­de­re.

3 L’im­ma­gi­ne sta­ti­ca e i da­ti bio­me­tri­ci de­sti­na­ti al con­fron­to con l’im­ma­gi­ne pri­ma­ria van­no di­strut­ti im­me­dia­ta­men­te do­po la con­sul­ta­zio­ne dei da­ti.

Art. 61 Responsabilità  

Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti per il con­trol­lo al­la fron­tie­ra so­no re­spon­sa­bi­li del­la si­cu­rez­za del si­ste­ma di ri­co­no­sci­men­to fac­cia­le e del­la le­ga­li­tà del trat­ta­men­to dei da­ti per­so­na­li.

Art. 62 Diritti degli interessati, sicurezza dei dati, statistiche e analisi  

Gli ar­ti­co­li 50 ca­po­ver­so 3 e 51–53 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia ai di­rit­ti de­gli in­te­res­sa­ti, al­la si­cu­rez­za dei da­ti, al­le sta­ti­sti­che e all’ana­li­si dei da­ti.

Sezione 11: Consulenti in materia di documenti

Art. 63 Accordi sull’impiego di consulenti in materia di documenti  

1 Il DFGP, d’in­te­sa con il DFAE, con il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze e con le com­pe­ten­ti au­to­ri­tà di con­trol­lo al­la fron­tie­ra, può con­clu­de­re con al­tri Sta­ti ac­cor­di con­cer­nen­ti l’im­pie­go di con­su­len­ti in ma­te­ria di do­cu­men­ti (art. 100acpv. 3 LStrI).

2 Ne­gli ac­cor­di di cui al ca­po­ver­so 1 si do­vran­no sta­bi­li­re se­gna­ta­men­te il ti­po di at­ti­vi­tà che i con­su­len­ti in ma­te­ria di do­cu­men­ti so­no au­to­riz­za­ti a svol­ge­re sul ter­ri­to­rio dell’al­tro Sta­to, le mo­da­li­tà di no­ti­fi­ca­zio­ne e il lo­ro sta­tu­to.

Art. 64 Collaborazione  

La SEM, le au­to­ri­tà di con­trol­lo al­la fron­tie­ra che di­stac­ca­no i con­su­len­ti e la Di­re­zio­ne con­so­la­re del DFAE (DC) di­sci­pli­na­no la lo­ro mu­tua col­la­bo­ra­zio­ne e in par­ti­co­la­re:

a.
le mo­da­li­tà per il di­stac­co dei con­su­len­ti sviz­ze­ri in ma­te­ria di do­cu­men­ti;
b.
la ri­par­ti­zio­ne del­le spe­se per l’im­pie­go dei con­su­len­ti sviz­ze­ri in ma­te­ria di do­cu­men­ti;
c.
le mo­da­li­tà dell’im­pie­go in Sviz­ze­ra di con­su­len­ti stra­nie­ri in ma­te­ria di do­cu­men­ti.
Art. 65 Impiego all’estero di consulenti svizzeri in materia di documenti  

1 D’in­te­sa con le com­pe­ten­ti au­to­ri­tà di con­trol­lo al­la fron­tie­ra che di­stac­ca­no i con­su­len­ti e con la DC, la SEM sta­bi­li­sce i luo­ghi d’im­pie­go e la du­ra­ta d’im­pie­go dei con­su­len­ti sviz­ze­ri in ma­te­ria di do­cu­men­ti.

2 D’in­te­sa con la SEM e con l’au­to­ri­tà di con­trol­lo al­la fron­tie­ra che di­stac­ca i con­su­len­ti, la DC può con­clu­de­re con au­to­ri­tà stra­nie­re com­pe­ten­ti per il di­stac­co ac­cor­di sul­la col­la­bo­ra­zio­ne ope­ra­ti­va nel luo­go d’im­pie­go. Gli ac­cor­di pos­so­no con­tem­pla­re se­gna­ta­men­te:

a.
la de­fi­ni­zio­ne di obiet­ti­vi co­mu­ni;
b.
la di­sci­pli­na del­lo scam­bio d’in­for­ma­zio­ni tra con­su­len­ti in ma­te­ria di do­cu­men­ti;
c.
la di­sci­pli­na del­la mu­tua for­ma­zio­ne nel luo­go d’im­pie­go.

3 L’at­tua­zio­ne ope­ra­ti­va de­gli im­pie­ghi di con­su­len­ti in ma­te­ria di do­cu­men­ti com­pe­te al­le au­to­ri­tà di con­trol­lo al­la fron­tie­ra che di­stac­ca­no i con­su­len­ti.

Art. 66 Impiego in Svizzera di consulenti stranieri in materia di documenti  

1 D’in­te­sa con le au­to­ri­tà stra­nie­re che di­stac­ca­no i con­su­len­ti, con le com­pe­ten­ti au­to­ri­tà di con­trol­lo al­la fron­tie­ra sviz­ze­re e con il DFAE, la SEM sta­bi­li­sce i luo­ghi d’im­pie­go e la du­ra­ta d’im­pie­go dei con­su­len­ti stra­nie­ri in ma­te­ria di do­cu­men­ti.

2 D’in­te­sa con le au­to­ri­tà sviz­ze­re di con­trol­lo al­la fron­tie­ra, può con­clu­de­re con le au­to­ri­tà stra­nie­re com­pe­ten­ti per il di­stac­co ac­cor­di sul­la col­la­bo­ra­zio­ne ope­ra­ti­va nel luo­go d’im­pie­go. Gli ac­cor­di pos­so­no con­tem­pla­re in par­ti­co­la­re:

a.
la de­fi­ni­zio­ne di obiet­ti­vi co­mu­ni;
b.
la di­sci­pli­na del com­por­ta­men­to, de­gli im­pie­ghi e del­le com­pe­ten­ze;
c.
la di­sci­pli­na del­la mu­tua for­ma­zio­ne nel luo­go d’im­pie­go.

3 L’at­tua­zio­ne ope­ra­ti­va dell’im­pie­go in Sviz­ze­ra di con­su­len­ti stra­nie­ri in ma­te­ria di do­cu­men­ti com­pe­te al­le au­to­ri­tà di con­trol­lo al­la fron­tie­ra del luo­go d’im­pie­go.

Sezione 12: Rifiuto d’entrata e rimedi giuridici

Art. 67 Soggiorno di breve durata e transito aeroportuale  

1 Le de­ci­sio­ni di ri­fiu­to, an­nul­la­men­to e re­vo­ca di un vi­sto per sog­gior­ni di bre­ve du­ra­ta o di tran­si­to ae­ro­por­tua­le so­no ema­na­te a no­me del­la SEM (art. 35) o del DFAE (art. 38) me­dian­te il mo­du­lo stan­dard di cui all’al­le­ga­to VI del co­di­ce dei vi­sti95.

2 Se a uno stra­nie­ro vie­ne ne­ga­ta l’en­tra­ta in Sviz­ze­ra all’ae­ro­por­to, la SEM ema­na una de­ci­sio­ne im­pu­gna­bi­le con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 65 ca­po­ver­so 2 LStrI.

3 Le de­ci­sio­ni pro­nun­cia­te dal­le au­to­ri­tà can­to­na­li in ma­te­ria di mi­gra­zio­ne in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 39pos­so­no es­se­re im­pu­gna­te me­dian­te i ri­me­di giu­ri­di­ci can­to­na­li.

95 Cfr. no­ta a piè di pa­gi­na re­la­ti­va all’art. 1 cpv. 4 lett. c.

Art. 68 Soggiorno di lunga durata  

1 Le de­ci­sio­ni pro­nun­cia­te dal­le au­to­ri­tà can­to­na­li in ma­te­ria di mi­gra­zio­ne in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 39pos­so­no es­se­re im­pu­gna­te me­dian­te i ri­me­di giu­ri­di­ci can­to­na­li.

2 Le de­ci­sio­ni di ri­fiu­to, an­nul­la­men­to o re­vo­ca di un vi­sto se­con­do l’ar­ti­co­lo 21 ca­po­ver­so 1 let­te­ra c so­no ema­na­te a no­me del­la SEM me­dian­te un mo­du­lo.

Sezione 13: Disposizioni finali

Art. 69 Abrogazione e modifica di altri atti normativi  

1 L’or­di­nan­za del 22 ot­to­bre 200896 con­cer­nen­te l’en­tra­ta e il ri­la­scio del vi­sto è abro­ga­ta.

2 Gli at­ti nor­ma­ti­vi qui ap­pres­so so­no mo­di­fi­ca­ti co­me se­gue:

...97

96 [RU 2008 54416273n. III, 2009 5097 6937 all. 4 n. II 6, 2010 120557635767, 2011 3317, 2012 38174891, 2013 2733, 2014 1393, 2015 1849n. I 2 1867 3035 3723 4237 n. III, 2016 1283 3721, 2017 563n. I 2 1683 2549 3273]

97 Le mod. pos­so­no es­se­re con­sul­ta­te al­la RU 2018 3087.

Art. 70 Disposizione transitoria  

Il nuo­vo di­rit­to si ap­pli­ca al­le pro­ce­du­re pen­den­ti al­la da­ta dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te or­di­nan­za.

Art. 71 Entrata in vigore  

La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 15 set­tem­bre 2018.

Allegato 1

(art. 1 cpv. 3)

Accordi d’associazione a Schengen

Gli accordi di associazione a Schengen comprendono gli accordi seguenti:

a.
Accordo del 26 ottobre 200498 tra la Confederazione Svizzera, l’Unione europea e la Comunità europea, riguardante l’associazione della Svizzera all’attuazione, all’applicazione e allo sviluppo dell’acquis di Schengen;
b.
Accordo del 26 ottobre 200499 sotto forma di scambio di lettere tra il Consiglio dell’Unione europea e la Confederazione Svizzera concernente i comi­tati che assistono la Commissione europea nell’esercizio dei suoi poteri esecutivi;
c.
Convenzione del 22 settembre 2011100 tra l’Unione europea e la Repubblica d’Islanda, il Principato del Liechtenstein, il Regno di Norvegia e la Confederazione Svizzera sulla partecipazione di tali Stati ai lavori dei comitati che assistono la Commissione europea nell’esercizio dei suoi poteri esecutivi per quanto riguarda l’attuazione, l’applicazione e lo sviluppo dell’acquis di Schengen;
d.
Accordo del 17 dicembre 2004101 tra la Confederazione Svizzera, la Repubblica d’Islanda e il Regno di Norvegia sull’attuazione, l’applicazione e lo sviluppo dell’acquis di Schengen nonché sui criteri e i meccanismi per determinare lo Stato competente per l’esame di una domanda di asilo presentata in Svizzera, in Islanda o in Norvegia;
e.
Accordo del 28 aprile 2005102 tra la Confederazione Svizzera e il Regno di Danimarca sull’attuazione, l’applicazione e lo sviluppo delle parti dell’acquis di Schengen basate sulle disposizioni del titolo IV del Trattato che istituisce la Comunità europea;
f.
Protocollo del 28 febbraio 2008103 tra la Confederazione Svizzera, l’Unione europea, la Comunità europea e il Principato del Liechtenstein sull’adesione del Principato del Liechtenstein all’accordo tra la Confederazione Svizzera, l’Unione europea e la Comunità europea, riguardante l’associazione della Confederazione Svizzera all’attuazione, all’applicazione e allo sviluppo dell’acquis di Schengen.

Allegato 2 104

104 Aggiornato dalla correzione del 4 dic. 2018 (RU 2018 4559).

(art. 8 cpv. 4 lett. a)

Stati e collettività territoriali i cui cittadini sono soggetti all’obbligo del visto per un soggiorno di breve durata sin dal primo giorno di esercizio dell’attività

Albania

Bosnia ed Erzegovina

Georgia

Macedonia del Nord

Moldova

Montenegro

Serbia

Taiwan (Taipei cinese)

Ucraina

Allegato 3

(art. 8 cpv. 4 lett. b)

Stati e collettività territoriali i cui cittadini sono soggetti all’obbligo del visto per un soggiorno di breve durata dal nono giorno di attività oppure dal primo giorno di attività se svolgono un’attività nell’edilizia, ivi compresi il genio civile o i rami edilizi accessori, nel settore alberghiero o nella ristorazione, nei lavori di pulizia in aziende o a domicilio, nei servizi di sorveglianza e di sicurezza, nel commercio ambulante, nel settore a luci rosse oppure nel giardinaggio o nella paesaggistica

Antigua e Barbuda Maurizio

Argentina Messico

Australia Micronesia

Bahamas Nicaragua

Barbados Palau

Brasile Panama

Canada Paraguay

Cile Perù

Colombia Repubblica di Corea

Costa Rica Saint Kitts e Nevis

Dominica Saint Lucia

El Salvador Saint Vincent e Grenadine

Emirati Arabi Uniti Samoa

Grenada Seicelle

Guatemala Stati Uniti d’America

Honduras Timor-Leste

Hongkong Tonga

Isole Marshall Trinidad e Tobago

Isole Salomon Tuvalu

Israele Uruguay

Kiribati Vanuatu

Macao Venezuela

Allegato 4

(art. 10 cpv. 2 lett. b)

Stati per i quali il DFGP ha introdotto un obbligo di visto di transito aeroportuale a causa di un forte numero di entrate illegali in Svizzera di passeggeri di aeromobili in transito (art. 3 par. 2 del codice dei visti)

Siria

Turchia

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