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Ordinanza
sui diritti politici
(ODP)1

del 24 maggio 1978 (Stato 1° luglio 2019)

1 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2013, in vigore dal 15 gen. 2014 (RU2013 5365).

Il Consiglio federale svizzero,

visto l’articolo 91 capoverso 1 della legge federale del 17 dicembre 19762
sui diritti politici (LDP),3

ordina:

2 RS 161.1

3 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 13 dic. 2013, in vigore dal 15 gen. 2014 (RU2013 5365).

Sezione 1: Diritto di voto e espressione del voto

Art. 1 Domicilio politico

Pos­so­no ave­re un do­mi­ci­lio po­li­ti­co che non cor­ri­spon­de a quel­lo del di­rit­to ci­vi­le, in par­ti­co­la­re:

a.
i tu­te­la­ti;
b.
i di­mo­ran­ti in­fra­set­ti­ma­na­li, se­gna­ta­men­te gli stu­den­ti;
c.4
il co­niu­ge che d’in­te­sa con l’al­tro, su di­spo­si­zio­ne giu­di­zia­le o per espli­ci­ta au­to­riz­za­zio­ne le­ga­le, vi­ve e in­ten­de per­ma­ne­re fuo­ri del­la co­mu­nio­ne do­me­s­ti­ca.

4Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 31 ago. 1992, in vi­go­re dal 1° ott. 1992 (RU 1992 1658).

Art. 2 Cambiamento del domicilio politico 5

Chi cam­bia il do­mi­ci­lio po­li­ti­co nel­le quat­tro set­ti­ma­ne pre­ce­den­ti una vo­ta­zio­ne o un’ele­zio­ne fe­de­ra­le ri­ce­ve al nuo­vo do­mi­ci­lio il ma­te­ria­le di vo­to per ta­le scru­ti­nio so­lo se pro­va di non ave­re già eser­ci­ta­to il di­rit­to di vo­to nel do­mi­ci­lio po­li­ti­co pre­ce­den­te.

5Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 feb. 1997, in vi­go­re dal 1° apr. 1997 (RU 1997 761).

Art. 2a Date delle votazioni 6

1 Per le vo­ta­zio­ni po­po­la­ri fe­de­ra­li so­no ri­ser­va­te le do­me­ni­che se­guen­ti:

a.
ne­gli an­ni in cui la do­me­ni­ca di Pa­squa ca­de in una da­ta suc­ces­si­va al 10 apri­le, la se­con­da do­me­ni­ca di feb­bra­io; ne­gli al­tri an­ni, la quar­tul­ti­ma do­me­ni­ca pri­ma di Pa­squa;
b.
ne­gli an­ni in cui la do­me­ni­ca di Pen­te­co­ste ca­de in una da­ta suc­ces­si­va al 28 mag­gio, la ter­za do­me­ni­ca di mag­gio; ne­gli al­tri an­ni, la ter­za do­me­ni­ca do­po Pen­te­co­ste;
c.
la do­me­ni­ca suc­ces­si­va al Di­giu­no fe­de­ra­le;
d.
l’ul­ti­ma do­me­ni­ca di no­vem­bre.

2 Se lo ri­chie­do­no mo­ti­vi pre­pon­de­ran­ti, la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le, pre­via con­sul­ta­zio­ne dei Can­to­ni, pro­po­ne al Con­si­glio fe­de­ra­le di an­ti­ci­pa­re o dif­fe­ri­re sin­go­le vo­ta­zio­ni o di sta­bi­li­re ul­te­rio­ri da­te per le stes­se.

3 Per il me­se di set­tem­bre dell’an­no in cui si svol­go­no le ele­zio­ni per il rin­no­vo in­te­gra­le del Con­si­glio na­zio­na­le non è in­det­ta al­cu­na vo­ta­zio­ne po­po­la­re.

4 La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le ren­de no­te le da­te ri­ser­va­te per le vo­ta­zio­ni al più tar­di nel me­se di giu­gno dell’an­no pre­ce­den­te le stes­se.

6 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 14 giu. 2002, in vi­go­re dal 1° ago. 2002 (RU 2002 1755).

Art. 2b Consegna anticipata del materiale di voto 7

I Can­to­ni prov­ve­do­no af­fin­ché le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti se­con­do il di­rit­to can­to­na­le pos­sa­no far per­ve­ni­re il ma­te­ria­le di vo­to agli Sviz­ze­ri all’este­ro e, su ap­po­si­ta ri­chie­sta, ad al­tri aven­ti di­rit­to di vo­to che si tro­va­no all’este­ro al più pre­sto una set­ti­ma­na pri­ma del­la spe­di­zio­ne uf­fi­cia­le.

7 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 14 giu. 2002, in vi­go­re dal 1° ago. 2002 (RU 2002 1755).

Sezione 2: Votazioni

Art. 3 Preparazione

1 La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le pren­de, con­for­me­men­te al­le pre­scri­zio­ni le­ga­li, i prov­ve­di­men­ti ne­ces­sa­ri per lo svol­gi­men­to del­la vo­ta­zio­ne.

2 Ela­bo­ra, di con­cer­to con il di­par­ti­men­to com­pe­ten­te, le spie­ga­zio­ni de­sti­na­te ai vo­tan­ti e le sot­to­po­ne, per de­ci­sio­ne, al Con­si­glio fe­de­ra­le.

Art. 4 Processo verbale

1 Il pro­ces­so ver­ba­le dev’es­se­re con­for­me al­lo sche­ma di cui all’al­le­ga­to 1a (ca­so nor­ma­le) o 1b (ini­zia­ti­va con con­tro­pro­get­to).

2 I Can­to­ni pos­so­no ot­te­ne­re i mo­du­li al prez­zo di co­sto dal­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le.

3 La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le de­ter­mi­na quan­do i pro­ces­si ver­ba­li de­vo­no es­se­re di­strut­ti.

Art. 5 Trasmissione e annuncio dei risultati provvisori della votazione 8

1 Il Go­ver­no can­to­na­le in­ca­ri­ca i ser­vi­zi uf­fi­cia­li com­pe­ten­ti se­con­do il di­rit­to can­to­na­le di tra­smet­te­re im­me­dia­ta­men­te e nel­la for­ma ade­gua­ta i ri­sul­ta­ti del­la vo­ta­zio­ne al ser­vi­zio cen­tra­le del Can­to­ne.

2 Il ser­vi­zio cen­tra­le del Can­to­ne tra­smet­te im­me­dia­ta­men­te in for­ma elet­tro­ni­ca il ri­sul­ta­to prov­vi­so­rio del­la vo­ta­zio­ne al ser­vi­zio fe­de­ra­le de­si­gna­to dal Con­si­glio fe­de­ra­le.

3 Il ri­sul­ta­to prov­vi­so­rio del­la vo­ta­zio­ne nei Co­mu­ni e nel Can­to­ne tra­smes­so dal ser­vi­zio cen­tra­le del Can­to­ne com­pren­de:

a.
il nu­me­ro de­gli aven­ti di­rit­to di vo­to;
b.
il nu­me­ro dei sì e dei no e del­le sche­de in bian­co o nul­le;
c.
nel ca­so d’ini­zia­ti­va po­po­la­re con con­tro­pro­get­to, an­che il nu­me­ro dei vo­ti iscrit­ti per le tre do­man­de nel­la fin­ca «sen­za ri­spo­sta» del pro­ces­so ver­ba­le e quel­lo dei vo­ti ot­te­nu­ti nel­la do­man­da ri­so­lu­ti­va dall’ini­zia­ti­va po­po­la­re e dal con­tro­pro­get­to.

4 I ri­sul­ta­ti prov­vi­so­ri del­la vo­ta­zio­ne non pos­so­no es­se­re re­si pub­bli­ci pri­ma del­le ore 12:00 del gior­no del­la vo­ta­zio­ne.

8 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 mag. 2019, in vi­go­re dal 1° lug. 2019 (RU 2019 1653).

Art. 6 Pubblicazione del risultato cantonale

Il Go­ver­no can­to­na­le pub­bli­ca im­me­dia­ta­men­te nel fo­glio uf­fi­cia­le can­to­na­le il con­te­nu­to del pro­ces­so ver­ba­le del­la vo­ta­zio­ne, sen­za qual­sia­si os­ser­va­zio­ne o de­ci­sio­ne. In­di­ca le pos­si­bi­li­tà di ri­cor­so se­con­do l’ar­ti­co­lo 77 del­la LDP9.

9 Nuo­vo ter­mi­ne giu­sta il n. I dell’O del 13 dic. 2013, in vi­go­re dal 15 gen. 2014 (RU2013 5365). Di det­ta mod. é te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

Sezione 3: Elezione del Consiglio nazionale

Art. 6a Ripartizione dei seggi del Consiglio nazionale 10

La ri­par­ti­zio­ne tra i Can­to­ni dei seg­gi del Con­si­glio na­zio­na­le è sta­bi­li­ta in ba­se al­la lo­ro quo­ta sul­la po­po­la­zio­ne re­si­den­te per­ma­nen­te in Sviz­ze­ra ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 19 let­te­ra a dell’or­di­nan­za del 19 di­cem­bre 200811 sul cen­si­men­to.

10 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 dell’O del 19 dic. 2008 sul cen­si­men­to fe­de­ra­le del­la po­po­la­zio­ne, in vi­go­re dal 1° feb. 2009 (RU 2009 241).

11 RS 431.112.1

Art. 7 Schede prestampate 12

Sul­le sche­de pre­stam­pa­te gli elet­to­ri de­vo­no po­ter di­spor­re del­lo spa­zio suf­fi­cien­te per pro­ce­de­re al pa­na­cha­ge e al cu­mu­lo in mo­do ben leg­gi­bi­le.

12Ori­gi­na­rio art. 6a. In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 14 giu. 2002, in vi­go­re dal 1° ago. 2002 (RU 2002 1755).

Art. 7a Ufficio elettorale del Cantone 13

Il Go­ver­no can­to­na­le ema­na le di­spo­si­zio­ni ne­ces­sa­rie per l’or­ga­niz­za­zio­ne e l’ese­cu­zio­ne del­le ele­zio­ni del Con­si­glio na­zio­na­le. De­si­gna il ser­vi­zio in­ca­ri­ca­to di di­ri­ge­re e sor­ve­glia­re le ope­ra­zio­ni elet­to­ra­li, di ri­ce­ve­re e sta­bi­li­re de­fi­ni­ti­va­men­te le pro­po­ste di can­di­da­tu­ra e di com­pi­la­re i ri­sul­ta­ti dell’ele­zio­ne (Uf­fi­cio elet­to­ra­le del Can­to­ne).

13Ori­gi­na­rio art. 7.

Art. 8 Moduli

1 Il Go­ver­no can­to­na­le di­sci­pli­na la com­po­si­zio­ne de­gli uf­fi­ci elet­to­ra­li dei Co­mu­ni, im­par­ti­sce lo­ro le ne­ces­sa­rie istru­zio­ni e tra­smet­te lo­ro i mo­du­li per lo spo­glio. Que­sti de­vo­no es­se­re con­for­mi ai mo­du­li 1 a 5 dell’al­le­ga­to 2.

2 I Can­to­ni pos­so­no ot­te­ne­re i mo­du­li per lo spo­glio, a prez­zo di co­sto, dal­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può au­to­riz­za­re un Can­to­ne, su do­man­da giu­sti­fi­ca­ta, a mo­di­fi­ca­re i mo­du­li. La do­man­da dev’es­se­re pre­sen­ta­ta en­tro il 1° gen­na­io dell’an­no dell’ele­zio­ne. Le mo­di­fi­ca­zio­ni au­to­riz­za­te non de­vo­no più es­se­re ap­pro­va­te.14

14Nuo­vo te­sto giu­sta il n. IV 3 dell’O del 22 ago. 2007 con­cer­nen­te l’ag­gior­na­men­to for­ma­le del di­rit­to fe­de­ra­le, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2007 4477).

Art. 8a Termine per la presentazione delle proposte 15

1 Ogni Can­to­ne co­mu­ni­ca al­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le, en­tro il 1° mar­zo dell’an­no del­le ele­zio­ni, il lu­ne­dì che ha de­si­gna­to, tra il 1° ago­sto e il 30 set­tem­bre, co­me ter­mi­ne per la pre­sen­ta­zio­ne del­le pro­po­ste di can­di­da­tu­ra e se ha li­mi­ta­to a set­te op­pu­re a 14 gior­ni il ter­mi­ne per le mo­di­fi­che.

2 I Can­to­ni che han­no di­rit­to a un so­lo seg­gio al Con­si­glio na­zio­na­le e i cui or­di­na­men­ti non con­tem­pla­no ele­zio­ni ta­ci­te non so­no te­nu­ti a ef­fet­tua­re al­cu­na co­mu­ni­ca­zio­ne.16

15In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 ott. 1994, in vi­go­re dal 15 nov. 1994 (RU 1994 2423).

16In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 26 feb. 1997, in vi­go­re dal 1° apr. 1997 (RU 1997 761).

Art. 8b Contenuto e firma della proposta di candidatura 17

1 Le pro­po­ste di can­di­da­tu­ra de­vo­no al­me­no con­te­ne­re le in­di­ca­zio­ni cor­ri­spon­den­ti a quel­le del mo­du­lo mo­del­lo (al­le­ga­to 3a).

2 Fir­man­do la pro­po­sta di can­di­da­tu­ra (art. 24 cpv. 1 LDP), i can­di­da­ti aven­ti do­mi­ci­lio po­li­ti­co nel cir­con­da­rio elet­to­ra­le di­chia­ra­no di ac­cet­ta­re la pro­po­sta (art. 22 cpv. 3 LDP).

3 Il Can­to­ne stral­cia sen­za in­du­gio da tut­te le pro­po­ste il no­me dell’elet­to­re che ha fir­ma­to più di una pro­po­sta.18

17In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 ott. 1994, in vi­go­re dal 15 nov. 1994 (RU 1994 2423).

18 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 20 set. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2003 (RU20023200).

Art. 8c Liste omonime 19

1 Un grup­po può inol­tra­re, sot­to de­no­mi­na­zio­ne ugua­le, pa­rec­chie pro­po­ste che de­vo­no uni­ca­men­te dif­fe­ren­ziar­si me­dian­te un’ag­giun­ta.

2 Le li­ste di un me­de­si­mo grup­po pos­so­no for­ma­re sot­to-con­giun­zio­ni sol­tan­to quan­do l’ag­giun­ta dif­fe­ren­zia­tri­ce è in­te­sa a spe­ci­fi­ca­re il ses­so, l’età, l’ap­par­te­nen­za di un grup­po o la re­gio­ne dei can­di­da­ti.

3 Per quan­to l’ag­giun­ta dif­fe­ren­zia­tri­ce non fa ri­fe­ri­men­to a una de­li­mi­ta­zio­ne re­gio­na­le del­le li­ste, il grup­po de­si­gna una del­le pro­po­ste co­me li­sta pri­vi­le­gia­ta. …20

19In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 ott. 1994, in vi­go­re dal 15 nov. 1994 (RU 1994 2423).

20 Per. abro­ga­to dal n. IV 3 dell’O del 22 ago. 2007 con­cer­nen­te l’ag­gior­na­men­to for­ma­le del di­rit­to fe­de­ra­le, con ef­fet­to dal 1° gen. 2008 (RU 2007 4477).

Art. 8d Appuramento delle proposte 21

1 Gli uf­fi­ci com­pe­ten­ti dei Can­to­ni sog­get­ti all’ob­bli­go di co­mu­ni­ca­zio­ne in­via­no al­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le un esem­pla­re di ogni pro­po­sta, al più tar­di il gior­no suc­ces­si­vo al ter­mi­ne per la lo­ro pre­sen­ta­zio­ne.22

2 Nel ca­so di can­di­da­tu­re plu­ri­me, la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le con­si­de­ra quel­la del­la pri­ma pro­po­sta ri­ce­vu­ta. …23

3 La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le no­ti­fi­ca gli stral­ci al Can­to­ne, per via elet­tro­ni­ca o me­dian­te te­le­fax, en­tro 72 ore dal re­ca­pi­to del­le pro­po­ste.24

4 Il Can­to­ne tra­smet­te al­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le una co­pia di cia­scu­na li­sta, en­tro 24 ore dal­la sca­den­za del ter­mi­ne di ap­pu­ra­men­to. Spe­ci­fi­ca che la li­sta è ap­pu­ra­ta.

21In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 ott. 1994, in vi­go­re dal 15 nov. 1994 (RU 1994 2423).

22Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 feb. 1997, in vi­go­re dal 1° apr. 1997 (RU 1997 761).

23 Per. abro­ga­to dal n. IV 3 dell’O del 22 ago. 2007 con­cer­nen­te l’ag­gior­na­men­to for­ma­le del di­rit­to fe­de­ra­le, con ef­fet­to dal 1° gen. 2008 (RU 2007 4477).

24 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 20 set. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2003 (RU 20023200).

Art. 8e Dichiarazioni concernenti congiunzioni e sotto-congiunzioni di liste 25

1 Le di­chia­ra­zio­ni con­cer­nen­ti con­giun­zio­ni e sot­to-con­giun­zio­ni di li­ste de­vo­no con­te­ne­re al­me­no le in­di­ca­zio­ni di cui nel mo­du­lo mo­del­lo (al­le­ga­to 3b).

2 Per la va­li­di­tà di con­giun­zio­ni e sot­to-con­giun­zio­ni di li­ste è de­ter­mi­nan­te il mo­men­to del re­ca­pi­to del­la per­ti­nen­te di­chia­ra­zio­ne pres­so l’uf­fi­cio can­to­na­le com­pe­ten­te.

25In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 ott. 1994, in vi­go­re dal 15 nov. 1994 (RU 1994 2423).

Art. 9 Trasmissione all’ufficio elettorale del Cantone

1 Gli uf­fi­ci elet­to­ra­li dei Co­mu­ni tra­smet­to­no all’uf­fi­cio elet­to­ra­le del Can­to­ne, im­me­dia­ta­men­te do­po la com­pi­la­zio­ne dei ri­sul­ta­ti, i pro­ces­si ver­ba­li dell’ele­zio­ne con i mo­du­li com­ple­men­ta­ri e le sche­de.

2 Le sche­de de­vo­no es­se­re im­bal­la­te e si­gil­la­te te­nu­to con­to dell’or­di­ne se­con­do il qua­le è av­ve­nu­to lo spo­glio.

Art. 10 Ripartizione dei seggi

L’uf­fi­cio elet­to­ra­le del Can­to­ne de­ter­mi­na im­me­dia­ta­men­te i ri­sul­ta­ti del cir­con­da­rio elet­to­ra­le e la ri­par­ti­zio­ne dei seg­gi.

Art. 11 Riconteggio

Se vi è so­spet­to ri­guar­do all’esat­tez­za del ri­sul­ta­to di un Co­mu­ne, l’uf­fi­cio elet­to­ra­le del Can­to­ne pro­ce­de di­ret­ta­men­te a un nuo­vo con­teg­gio o ne in­ca­ri­ca l’uf­fi­cio elet­to­ra­le del Co­mu­ne.

Art. 12 Compilazione dei risultati elettorali del Cantone

1 L’uf­fi­cio elet­to­ra­le del Can­to­ne sten­de in dop­pio un pro­ces­so ver­ba­le sui ri­sul­ta­ti dell’ele­zio­ne. Que­sto dev’es­se­re con­for­me, per tut­ti i cir­con­da­ri in cui l’ele­zio­ne ha avu­to luo­go se­con­do il si­ste­ma pro­por­zio­na­le, al mo­du­lo 5 dell’al­le­ga­to 2, quan­to al con­te­nu­to e al­la di­spo­si­zio­ne.

2 Il pro­ces­so ver­ba­le in­di­ca i no­mi dei can­di­da­ti elet­ti e non elet­ti di ogni li­sta di par­ti­to, nell’or­di­ne dei suf­fra­gi ot­te­nu­ti. I can­di­da­ti so­no de­si­gna­ti con il no­me, co­gno­me, an­no di na­sci­ta, luo­go d’ori­gi­ne, do­mi­ci­lio e pro­fes­sio­ne.

Art. 13 Pubblicazione dei risultati

1 Il Go­ver­no can­to­na­le pub­bli­ca im­me­dia­ta­men­te nel Fo­glio uf­fi­cia­le del can­to­ne il con­te­nu­to del pro­ces­so ver­ba­le dell’ele­zio­ne, sen­za qual­sia­si os­ser­va­zio­ne e de­ci­sio­ne. In­di­ca le pos­si­bi­li­tà di ri­cor­so se­con­do l’ar­ti­co­lo 77 del­la LDP.

2 Es­so in­for­ma per scrit­to gli elet­ti e il Con­si­glio fe­de­ra­le sui ri­sul­ta­ti prov­vi­so­ri dell’ele­zio­ne.

3 Es­so in­via sen­za in­du­gio al­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le una co­pia non fir­ma­ta del pro­ces­so ver­ba­le dell’ele­zio­ne.26

26In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 ott. 1994, in vi­go­re dal 15 nov. 1994 (RU 1994 2423).

Art. 14 Trasmissione del processo verbale al Consiglio federale

1 De­cor­so il ter­mi­ne di ri­cor­so, il Go­ver­no can­to­na­le tra­smet­te al Con­si­glio fe­de­ra­le il pro­ces­so ver­ba­le dell’uf­fi­cio elet­to­ra­le del Can­to­ne, uni­ta­men­te al Fo­glio uf­fi­cia­le e a even­tua­li ri­cor­si cor­re­da­ti del suo pa­re­re.

2 En­tro die­ci gior­ni dal­la sca­den­za del ter­mi­ne di ri­cor­so, es­so tra­smet­te all’Uf­fi­cio fe­de­ra­le di sta­ti­sti­ca, i mo­du­li 1 a 4 dell’al­le­ga­to 2 e tut­te le sche­de.27 Que­ste van­no im­bal­la­te se­pa­ra­ta­men­te per Co­mu­ne.

27Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 ott. 1994, in vi­go­re dal 15 nov. 1994 (RU 1994 2423).

Art. 15 Dimissioni e subentro 28

1 La Se­gre­te­ria ge­ne­ra­le dell’As­sem­blea fe­de­ra­le in­for­ma i Go­ver­ni can­to­na­li del­le di­chia­ra­zio­ni di di­mis­sio­ni.

2 Il Go­ver­no can­to­na­le co­mu­ni­ca sen­za in­du­gio al­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le non­ché al­la Se­gre­te­ria ge­ne­ra­le dell’As­sem­blea fe­de­ra­le, all’at­ten­zio­ne del pre­si­den­te del Con­si­glio na­zio­na­le, i no­mi dei su­ben­tran­ti di­chia­ra­ti elet­ti e li pub­bli­ca nel Fo­glio uf­fi­cia­le del Can­to­ne.

28Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 feb. 1997, in vi­go­re dal 1° apr. 1997 (RU 1997 761).

Art. 16 Elezione complementare 29

Nel ca­so di ele­zio­ni com­ple­men­ta­ri (art. 56 cpv. 1 del­la LDP), il Go­ver­no can­to­na­le in­vi­ta il rap­pre­sen­tan­te dei fir­ma­ta­ri del­la li­sta a pre­sen­ta­re en­tro tren­ta gior­ni una pro­po­sta di can­di­da­tu­ra. A tal fi­ne, gli con­se­gna una co­pia del­la pro­po­sta di can­di­da­tu­ra ini­zia­le con il no­me e l’in­di­riz­zo di tut­ti i fir­ma­ta­ri.

29Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 feb. 1997, in vi­go­re dal 1° apr. 1997 (RU 1997 761).

Art. 17 Istruzioni completive 30

Pri­ma di ogni rin­no­va­zio­ne in­te­gra­le, il Con­si­glio fe­de­ra­le ema­na me­dian­te cir­co­la­re istru­zio­ni com­ple­ti­ve, in par­ti­co­la­re sul­le co­mu­ni­ca­zio­ni, la di­spo­si­zio­ne, lo spo­glio e il con­trol­lo del­le sche­de, la com­pi­la­zio­ne dei mo­du­li e la de­ter­mi­na­zio­ne dei ri­sul­ta­ti per Co­mu­ne.

30Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 feb. 1997, in vi­go­re dal 1° apr. 1997 (RU 1997 761).

Sezione 4: Referendum

Art. 18 Modello

I mo­del­li per le li­ste del­le fir­me pos­so­no es­se­re ot­te­nu­ti gra­tui­ta­men­te, in ogni lin­gua uf­fi­cia­le, dal­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le.

Art. 18a Firma per gli aventi diritto di voto incapaci di scrivere 31

L’aven­te di­rit­to di vo­to che fir­ma una do­man­da di re­fe­ren­dum in no­me di un aven­te di­rit­to di vo­to in­ca­pa­ce di scri­ve­re ne iscri­ve le ge­ne­ra­li­tà com­ple­te nel­la li­sta del­le fir­me. Nel­la co­lon­na «fir­ma au­to­gra­fa», iscri­ve in stam­pa­tel­lo il pro­prio no­me con l’in­di­ca­zio­ne «per or­di­ne/p.o.» e ap­po­ne la pro­pria fir­ma.

31In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 26 feb. 1997, in vi­go­re dal 1° apr. 1997 (RU 1997 761).

Art. 19 Attestazione del diritto di voto

1 L’at­te­sta­zio­ne del di­rit­to di vo­to è ri­la­scia­ta se il fir­ma­ta­rio è iscrit­to nel ca­ta­lo­go elet­to­ra­le nel gior­no in cui la li­sta del­le fir­me è pre­sen­ta­ta per l’at­te­sta­zio­ne.

2 Il ser­vi­zio, se ne­ga l’at­te­sta­zio­ne, de­ve in­di­car­ne il mo­ti­vo con una del­le for­mu­le se­guen­ti:

a.
il­leg­gi­bi­le;
b.
non iden­ti­fi­ca­bi­le;
c.
ri­pe­tu­ta;
d.
di stes­sa ma­no;
e.
non ma­no­scrit­ta;
f.
non fi­gu­ra nel ca­ta­lo­go;
g.32
man­ca la fir­ma au­to­gra­fa;
h.33
da­ta di na­sci­ta er­ra­ta.

3 Il ser­vi­zio in­di­ca su ogni li­sta o nell’at­te­sta­zio­ne col­let­ti­va il nu­me­ro del­le fir­me va­li­de e di quel­le non va­li­de.

434

5 La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le ema­na istru­zio­ni sull’at­te­sta­zio­ne col­let­ti­va, giu­sta l’ar­ti­­co­lo 62 ca­po­ver­so 4 del­la LDP.

6 Il ser­vi­zio tu­te­la la se­gre­tez­za del vo­to.35

32In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 26 feb. 1997, in vi­go­re dal 1° apr. 1997 (RU 1997 761).

33In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 26 feb. 1997, in vi­go­re dal 1° apr. 1997 (RU 1997 761).

34Abro­ga­to dal n. I dell’O del 26 feb. 1997, con ef­fet­to dal 1° apr. 1997 (RU 1997 761).

35In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 2 set. 1987, in vi­go­re dal 15 set. 1987 (RU 1987 1126).

Art. 20 Deposito

1 Le li­ste del­le fir­me so­no de­po­si­ta­te pres­so la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le, se­pa­ra­te per Can­to­ne.

2 Se il ter­mi­ne per la rac­col­ta del­le fir­me sca­de di sa­ba­to, do­me­ni­ca o in un gior­no fe­sti­vo ri­co­no­sciu­to, il re­fe­ren­dum può es­se­re an­co­ra de­po­si­ta­to du­ran­te le ore d’uf­fi­cio del gior­no fe­ria­le se­guen­te.

Art. 21 Esame della riuscita

Per ac­cer­ta­re la riu­sci­ta, la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le esa­mi­na se­gna­ta­men­te se le li­ste del­le fir­me de­po­si­ta­te sod­di­sfa­no le esi­gen­ze le­ga­li e se il di­rit­to di vo­to è sta­to at­te­sta­to in buo­na e de­bi­ta for­ma.

Art. 2236

36Abro­ga­to dal n. I dell’O del 26 feb. 1997, con ef­fet­to dal 1° apr. 1997 (RU 1997 761).

Sezione 5: Iniziativa popolare

Art. 23 Esame preliminare

1 I pro­mo­to­ri dell’ini­zia­ti­va, se sot­to­pon­go­no a esa­me pre­li­mi­na­re un te­sto re­dat­to in più lin­gue uf­fi­cia­li, de­vo­no in­di­ca­re al­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le qua­le te­sto è de­ter­mi­nan­te per even­tua­li ade­gua­men­ti.

2 Se pre­sen­ta­no il te­sto dell’ini­zia­ti­va in un’uni­ca lin­gua uf­fi­cia­le, la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le prov­ve­de al­la tra­du­zio­ne non ap­pe­na i pro­mo­to­ri l’han­no di­chia­ra­to de­fi­ni­ti­vo.

3 Tut­ti i pro­mo­to­ri dell’ini­zia­ti­va cer­ti­fi­ca­no con fir­ma au­to­gra­fa al­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le la lo­ro ap­par­te­nen­za al co­mi­ta­to d’ini­zia­ti­va. I re­la­ti­vi mo­du­li pos­so­no es­se­re ot­te­nu­ti gra­tui­ta­men­te pres­so la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le.37

3bis Se il pro­get­to di li­sta del­le fir­me con­tie­ne un nu­me­ro di no­mi su­pe­rio­re a quel­lo dei mem­bri che può com­pren­de­re il co­mi­ta­to, la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le stral­cia gli ul­ti­mi no­mi­na­ti­vi.38

4 La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le pub­bli­ca nel Fo­glio fe­de­ra­le la de­ci­sio­ne ine­ren­te all’esa­me pre­li­mi­na­re, in­di­can­do an­che il no­me e l’in­di­riz­zo di tut­ti i pro­mo­to­ri del­l’ini­zia­ti­va. Se i pro­mo­to­ri de­si­de­ra­no che l’ini­zia­ti­va sia tra­dot­ta in lin­gua ro­man­cia, ta­le ver­sio­ne è pub­bli­ca­ta nell’edi­zio­ne te­de­sca del Fo­glio fe­de­ra­le.39 40

37In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 27 set. 1982, in vi­go­re dal 15 ott. 1982 (RU 1982 1787).

38In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 26 feb. 1997, in vi­go­re dal 1° apr. 1997 (RU 1997 761).

39Per. in­tro­dot­to dal n. I dell’O del 26 feb. 1997, in vi­go­re dal 1° apr. 1997 (RU 1997 761).

40In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 27 set. 1982, in vi­go­re dal 15 ott. 1982 (RU 1982 1787).

Art. 2441

41Abro­ga­to dal n. I dell’O del 26 feb. 1997, con ef­fet­to dal 1° apr. 1997 (RU 1997 761).

Art. 25 Ritiro 42

1 Pri­ma che il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sca la vo­ta­zio­ne po­po­la­re, la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le in­via al co­mi­ta­to d’ini­zia­ti­va un mo­du­lo con­te­nen­te un pro­get­to di di­chia­ra­zio­ne di ri­ti­ro e una co­lon­na per le fir­me.43

1bis Il mo­du­lo cor­ri­spon­de:

a.
all’al­le­ga­to 4a, per il ri­ti­ro in­con­di­zio­na­to nel ca­so in cui non sia sta­to adot­ta­to al­cun con­tro­pro­get­to in­di­ret­to;
b.
all’al­le­ga­to 4b, per il ri­ti­ro con­di­zio­na­to o in­con­di­zio­na­to nel ca­so in cui sia sta­to adot­ta­to un con­tro­pro­get­to in­di­ret­to.44

1ter La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le in­vi­ta il co­mi­ta­to d’ini­zia­ti­va a de­ci­de­re su un even­tua­le ri­ti­ro, im­par­ten­do­gli un ter­mi­ne di die­ci gior­ni per rac­co­glie­re le fir­me ne­ces­sa­rie dei suoi mem­bri.45

1qua­ter È nul­la la di­chia­ra­zio­ne di ri­ti­ro che po­ne al­tre con­di­zio­ni ol­tre al ri­ti­ro a fa­vo­re del con­tro­pro­get­to in­di­ret­to.46

2 La di­chia­ra­zio­ne di ri­ti­ro e le fir­me van­no tra­smes­se al­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le nel ter­mi­ne pre­scrit­to.

3 Il ri­ti­ro è pub­bli­ca­to nel Fo­glio fe­de­ra­le.

42Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 26 feb. 1997, in vi­go­re dal 1° apr. 1997 (RU 1997 761).

43 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 gen. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2010 (RU 2010 275).

44 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 13 gen. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2010 (RU 2010 275).

45 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 13 gen. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2010 (RU 2010 275).

46 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 13 gen. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2010 (RU 2010 275).

Art. 26 Disposizioni completive

La se­zio­ne 4 del­la pre­sen­te or­di­nan­za si ap­pli­ca per ana­lo­gia all’ini­zia­ti­va po­po­la­re.

Sezione 6: …

Art. 2747

47 Abro­ga­to dal n. IV 3 dell’O del 22 ago. 2007 con­cer­nen­te l’ag­gior­na­men­to for­ma­le del di­rit­to fe­de­ra­le, con ef­fet­to dal 1° gen. 2008 (RU 2007 4477).

Sezione 6a: Prove del voto elettronico4849

48 Introdotta dal n. I dell’O del 20 set. 2002, in vigore dal 1° gen. 2003 (RU 20023200).

49 Nuova espr. giusta il n. IV 3 dell’O del 22 ago. 2007 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 4477). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo.

Art. 27a Autorizzazione di principio del Consiglio federale 50

1 Le pro­ve del vo­to elet­tro­ni­co nell’am­bi­to di vo­ta­zio­ni po­po­la­ri fe­de­ra­li ne­ces­si­ta­no dell’au­to­riz­za­zio­ne di prin­ci­pio del Con­si­glio fe­de­ra­le.

2 Se un Can­to­ne chie­de per la pri­ma vol­ta un’au­to­riz­za­zio­ne di prin­ci­pio, que­sta può es­se­re ac­cor­da­ta al mas­si­mo per cin­que scru­ti­ni.

3 Per una de­ter­mi­na­ta du­ra­ta mas­si­ma, il Con­si­glio fe­de­ra­le può au­to­riz­za­re il Can­to­ne nel qua­le si so­no svol­te sen­za ir­re­go­la­ri­tà al­me­no cin­que sin­go­le pro­ve con­se­cu­ti­ve in scru­ti­ni fe­de­ra­li a im­pie­ga­re il vo­to elet­tro­ni­co nell’am­bi­to di vo­ta­zio­ni po­po­la­ri fe­de­ra­li li­mi­tan­do­lo sot­to il pro­fi­lo ter­ri­to­ria­le, tem­po­ra­le e ma­te­ria­le.

4 Le pro­ve del vo­to elet­tro­ni­co nell’am­bi­to del­le ele­zio­ni del Con­si­glio na­zio­na­le ne­ces­si­ta­no in ogni ca­so di una spe­cia­le au­to­riz­za­zio­ne di prin­ci­pio del Con­si­glio fe­de­ra­le.

5 Se il Con­si­glio fe­de­ra­le ha ac­cor­da­to l’au­to­riz­za­zio­ne di prin­ci­pio, può es­se­re de­ro­ga­to per quan­to ne­ces­sa­rio al­le di­spo­si­zio­ni del­la leg­ge con­cer­nen­ti il vo­to al­le ur­ne e il vo­to per cor­ri­spon­den­za.

50 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 dic. 2013, in vi­go­re dal 15 gen. 2014 (RU2013 5365).

Art. 27b Condizioni 51

L’au­to­riz­za­zio­ne di prin­ci­pio è ac­cor­da­ta se:

a.
il Can­to­ne ga­ran­ti­sce che le pro­ve si svol­ge­ran­no con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni del di­rit­to fe­de­ra­le; in par­ti­co­la­re de­ve pren­de­re tut­te le mi­su­re ef­fi­ca­ci ed ade­gua­te vol­te a ga­ran­ti­re che:
1.
pos­sa­no par­te­ci­pa­re al­lo scru­ti­nio sol­tan­to gli aven­ti di­rit­to di vo­to (con­trol­lo del­la le­git­ti­ma­zio­ne al vo­to),
2.
cia­scun aven­te di­rit­to di vo­to di­spon­ga di un so­lo vo­to e pos­sa vo­ta­re sol­tan­to una vol­ta (uni­ci­tà del vo­to),
3.
ter­zi non pos­sa­no in­ter­cet­ta­re, mo­di­fi­ca­re o de­via­re in mo­do si­ste­ma­ti­co ed ef­fi­ca­ce vo­ti espres­si per via elet­tro­ni­ca (ga­ran­zia dell’espres­sio­ne fe­de­le e si­cu­ra del­la vo­lon­tà po­po­la­re),
4.
ter­zi non pos­sa­no ve­ni­re a co­no­scen­za del con­te­nu­to di vo­ti espres­si per via elet­tro­ni­ca (se­gre­to del vo­to),
5.
pos­sa es­se­re esclu­so qual­sia­si abu­so si­ste­ma­ti­co (scru­ti­nio con­for­me al­le nor­me);
b.
la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le ha ap­pu­ra­to, sul­la ba­se dei do­cu­men­ti o dei cer­ti­fi­ca­ti pro­dot­ti, che il si­ste­ma di vo­to elet­tro­ni­co pre­scel­to dal Can­to­ne per­met­te di svol­ge­re le pro­ve con­for­me­men­te al di­rit­to fe­de­ra­le.

51 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 dic. 2013, in vi­go­re dal 15 gen. 2014 (RU2013 5365).

Art. 27c Domanda 52

1 La do­man­da di ri­la­scio dell’au­to­riz­za­zio­ne di prin­ci­pio de­ve con­te­ne­re:

a.
l’as­si­cu­ra­zio­ne che la pro­va si svol­ge­rà con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni del di­rit­to fe­de­ra­le e che so­no sta­te pre­di­spo­ste le mi­su­re fi­nan­zia­rie e or­ga­niz­za­ti­ve ne­ces­sa­rie per lo svol­gi­men­to del­le pro­ve;
b.
le di­spo­si­zio­ni can­to­na­li ema­na­te a tal fi­ne;
c.
l’in­di­ca­zio­ne del si­ste­ma di cui è pre­vi­sto l’im­pie­go e del­le mo­da­li­tà d’eser­ci­zio;
d.
la per­cen­tua­le mas­si­ma dell’elet­to­ra­to che sa­rà coin­vol­to nel­le pro­ve;
e.
se so­no pre­vi­ste più pro­ve, il nu­me­ro di scru­ti­ni o la du­ra­ta mas­si­ma per cui è ri­chie­sta l’au­to­riz­za­zio­ne di prin­ci­pio.

2 La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le sta­bi­li­sce qua­li do­cu­men­ti o cer­ti­fi­ca­ti de­vo­no es­se­re al­le­ga­ti al­la do­man­da.

52 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 dic. 2013, in vi­go­re dal 15 gen. 2014 (RU2013 5365).

Art. 27d Contenuto dell’autorizzazione di principio 53

Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce nell’au­to­riz­za­zio­ne di prin­ci­pio:

a.
per qua­li scru­ti­ni fe­de­ra­li o per qua­le du­ra­ta mas­si­ma è am­mes­so il vo­to elet­tro­ni­co;
b.
in qua­le pe­rio­do è con­sen­ti­to il vo­to elet­tro­ni­co;
c.
il ter­ri­to­rio in cui i ri­sul­ta­ti de­gli scru­ti­ni svol­ti nell’am­bi­to del­la pro­va han­no ef­fet­to giu­ri­di­ca­men­te vin­co­lan­te.

53 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 dic. 2013, in vi­go­re dal 15 gen. 2014 (RU2013 5365).

Art. 27e Nulla osta della Cancelleria federale 54

1 Il Can­to­ne cui è sta­ta ac­cor­da­ta l’au­to­riz­za­zio­ne di prin­ci­pio de­ve ot­te­ne­re il nul­la osta del­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le per ogni scru­ti­nio svol­to con il vo­to elet­tro­ni­co. La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le sta­bi­li­sce le con­di­zio­ni cui è su­bor­di­na­ta la con­ces­sio­ne del nul­la osta e il con­te­nu­to del­le re­la­ti­ve do­man­de.

2 Il nul­la osta è con­ces­so se il si­ste­ma scel­to dal Can­to­ne e le mo­da­li­tà d’eser­ci­zio sod­di­sfa­no le con­di­zio­ni sta­bi­li­te dal­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le.

3 Se, esa­mi­na­ta una do­man­da, la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le giun­ge al­la con­clu­sio­ne che le con­di­zio­ni non so­no sod­di­sfat­te, lo co­mu­ni­ca al Can­to­ne in­te­res­sa­to mo­ti­van­do le pro­prie va­lu­ta­zio­ni.

4 Se il Can­to­ne in­te­res­sa­to non con­di­vi­de le va­lu­ta­zio­ni del­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le, que­sta sot­to­po­ne la do­man­da al Con­si­glio fe­de­ra­le af­fin­ché de­ci­da.

5 Il vo­to elet­tro­ni­co nell’am­bi­to di scru­ti­ni fe­de­ra­li è am­mes­so sol­tan­to in quan­to nel ter­ri­to­rio sta­bi­li­to sia re­so pos­si­bi­le per tut­ti gli og­get­ti e le ele­zio­ni pre­vi­sti dal­lo scru­ti­nio in que­stio­ne.

54 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 dic. 2013, in vi­go­re dal 15 gen. 2014 (RU2013 5365).

Art. 27ebis55

55 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 21 set. 2007 (RU 2007 4639). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 13 dic. 2013, con ef­fet­to dal 15 gen. 2014 (RU2013 5365).

Art. 27f Limiti 56

1 La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le sta­bi­li­sce i re­qui­si­ti che il si­ste­ma di vo­to elet­tro­ni­co e il suo eser­ci­zio de­vo­no sod­di­sfa­re af­fin­ché:

a.
il 30 per cen­to al mas­si­mo dell’elet­to­ra­to can­to­na­le pos­sa es­se­re am­mes­so a vo­ta­re per via elet­tro­ni­ca; non può tut­ta­via es­se­re su­pe­ra­to il li­mi­te del 10 per cen­to dell’elet­to­ra­to sviz­ze­ro;
b.
il 50 per cen­to al mas­si­mo dell’elet­to­ra­to can­to­na­le pos­sa es­se­re am­mes­so a vo­ta­re per via elet­tro­ni­ca; non può tut­ta­via es­se­re su­pe­ra­to il li­mi­te del 30 per cen­to dell’elet­to­ra­to sviz­ze­ro;
c.
l’in­te­ro elet­to­ra­to can­to­na­le pos­sa es­se­re am­mes­so a vo­ta­re per via elet­tro­ni­ca.

2 Nel ve­ri­fi­ca­re il ri­spet­to dei li­mi­ti non si tie­ne con­to de­gli Sviz­ze­ri all’este­ro aven­ti di­rit­to di vo­to.

56 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 dic. 2013, in vi­go­re dal 15 gen. 2014 (RU2013 5365).

Art. 27g Aventi diritto di voto con disabilità 57

1 La pro­ce­du­ra di vo­to elet­tro­ni­co dev’es­se­re con­ce­pi­ta in mo­do ta­le da te­ne­re con­to del­le esi­gen­ze de­gli aven­ti di­rit­to di vo­to che a cau­sa del­la lo­ro di­sa­bi­li­tà non pos­so­no espri­me­re il pro­prio vo­to au­to­no­ma­men­te.

2 Nel de­fi­ni­re i re­qui­si­ti del vo­to elet­tro­ni­co la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le può au­to­riz­za­re age­vo­la­zio­ni per que­sti aven­ti di­rit­to di vo­to, sem­pre­ché la si­cu­rez­za non ne ri­sul­ti so­stan­zial­men­te pe­na­liz­za­ta.

57 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 dic. 2013, in vi­go­re dal 15 gen. 2014 (RU2013 5365).

Art. 27h Protezione dalle manipolazioni 58

1 I si­ste­mi di vo­to elet­tro­ni­co de­vo­no es­se­re con­ce­pi­ti e ge­sti­ti in mo­do ta­le da im­pe­di­re qual­si­vo­glia ma­ni­po­la­zio­ne del­la vo­lon­tà dei vo­tan­ti. Du­ran­te l’ope­ra­zio­ne di vo­to de­vo­no in par­ti­co­la­re po­ter es­se­re esclu­se so­vrim­pres­sio­ni ma­ni­po­la­tri­ci di ti­po si­ste­ma­ti­co nell’ap­pa­rec­chio uti­liz­za­to per vo­ta­re.

2 Il vo­to per rap­pre­sen­tan­za è vie­ta­to.

58 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 dic. 2013, in vi­go­re dal 15 gen. 2014 (RU2013 5365).

Art. 27i Controllo della plausibilità e verificabilità del voto elettronico 59

1 I Can­to­ni che coin­vol­go­no sol­tan­to una par­te dell’elet­to­ra­to in una pro­va de­vo­no po­ter con­trol­la­re la plau­si­bi­li­tà dei ri­sul­ta­ti.

2 I Can­to­ni che coin­vol­go­no l’in­te­ro elet­to­ra­to in una pro­va de­vo­no ga­ran­ti­re che il re­go­la­re svol­gi­men­to del vo­to per via elet­tro­ni­ca e la cor­ret­tez­za del suo ri­sul­ta­to pos­sa­no es­se­re ve­ri­fi­ca­ti.

3 La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le di­sci­pli­na la ve­ri­fi­ca­bi­li­tà e il con­trol­lo del­la plau­si­bi­li­tà del vo­to.

4 Se in se­de di ve­ri­fi­ca o di con­trol­lo del­la plau­si­bi­li­tà si ri­le­va­no ir­re­go­la­ri­tà, de­ve es­se­re pos­si­bi­le de­ter­mi­na­re il nu­me­ro dei vo­ti vi­zia­ti o quan­to­me­no sti­ma­re l’in­ci­den­za di ta­li ir­re­go­la­ri­tà sul ri­sul­ta­to del vo­to.

59 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 dic. 2013, in vi­go­re dal 15 gen. 2014 (RU2013 5365).

Art. 27j Affidabilità del voto elettronico 60

1 I Can­to­ni de­vo­no pren­de­re tut­te le mi­su­re ef­fi­ca­ci e ade­gua­te vol­te a ga­ran­ti­re che lo scru­ti­nio pos­sa svol­ger­si e con­clu­der­si cor­ret­ta­men­te.

2 De­vo­no ga­ran­ti­re in par­ti­co­la­re che nes­sun vo­to va­da ir­ri­me­dia­bil­men­te per­so si­no al mo­men­to dell’omo­lo­ga­zio­ne del ri­sul­ta­to del­lo scru­ti­nio.

60 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 dic. 2013, in vi­go­re dal 15 gen. 2014 (RU2013 5365).

Art. 27k61

61 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 13 dic. 2013, con ef­fet­to dal 15 gen. 2014 (RU2013 5365).

Art. 27kbis Impiego di un sistema gestito da terzi 62

1 Un Can­to­ne pri­vo di un pro­prio si­ste­ma di vo­to elet­tro­ni­co può:

a.
con­sen­ti­re al pro­prio elet­to­ra­to di par­te­ci­pa­re per via elet­tro­ni­ca al­le vo­ta­zio­ni e al­le ele­zio­ni tra­mi­te un si­ste­ma ge­sti­to da un al­tro Can­to­ne;
b.
far ca­po a un’im­pre­sa pri­va­ta per lo svol­gi­men­to del vo­to elet­tro­ni­co.

2 In ta­li ca­si i Can­to­ni in­te­res­sa­ti, la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le ed even­tual­men­te l’im­pre­sa in que­stio­ne di­sci­pli­na­no i det­ta­gli in un con­trat­to.

62 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 13 gen. 2010 (RU 2010 275). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 dic. 2013, in vi­go­re dal 15 gen. 2014 (RU2013 5365).

Art. 27l Valutazione dei sistemi e delle modalità d’esercizio 63

1 Un en­te ester­no in­di­pen­den­te, ri­co­no­sciu­to dal­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le, de­ve:

a.
con­fer­ma­re che i re­qui­si­ti in ma­te­ria di si­cu­rez­za del­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le so­no sod­di­sfat­ti;
b.
ve­ri­fi­ca­re che le mi­su­re di si­cu­rez­za e il si­ste­ma di vo­to elet­tro­ni­co sia­no con­for­mi al­lo sta­to del­la tec­ni­ca.

2 Ogni mo­di­fi­ca so­stan­zia­le del si­ste­ma o del­le mo­da­li­tà d’eser­ci­zio va sot­to­po­sta al­la me­de­si­ma pro­ce­du­ra.

3 La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le sta­bi­li­sce le con­di­zio­ni per il ri­co­no­sci­men­to e di­sci­pli­na i det­ta­gli del­la va­lu­ta­zio­ne.

63 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 dic. 2013, in vi­go­re dal 15 gen. 2014 (RU2013 5365).

Art. 27m Informazione degli aventi diritto di voto 64

1 I Can­to­ni che svol­go­no pro­ve in­for­ma­no in mo­do com­pren­si­bi­le gli aven­ti di­rit­to di vo­to sull’or­ga­niz­za­zio­ne, la tec­ni­ca e la pro­ce­du­ra del vo­to elet­tro­ni­co. Spie­ga­no co­me af­fron­ta­re even­tua­li pro­ble­mi e co­me è as­si­cu­ra­ta la ve­ri­fi­ca­bi­li­tà.

2 Tut­ti gli at­ti im­por­tan­ti com­piu­ti dal­le au­to­ri­tà in re­la­zio­ne al vo­to elet­tro­ni­co e la re­la­ti­va do­cu­men­ta­zio­ne de­vo­no es­se­re ac­ces­si­bi­li a rap­pre­sen­tan­ti de­gli aven­ti di­rit­to di vo­to. È fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 7 del­la leg­ge del 17 di­cem­bre 200465 sul­la tra­spa­ren­za.

64 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 dic. 2013, in vi­go­re dal 15 gen. 2014 (RU2013 5365).

65 RS 152.3

Art. 27n66

66 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 13 dic. 2013, con ef­fet­to dal 15 gen. 2014 (RU2013 5365).

Art. 27nbis67

67 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 21 set. 2007 (RU 2007 4639). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 13 dic. 2013, con ef­fet­to dal 15 gen. 2014 (RU2013 5365).

Art. 27o Consulenza scientifica 68

1 La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le può ri­le­va­re da­ti con­cer­nen­ti l’uti­liz­za­zio­ne del vo­to elet­tro­ni­co o far­li ri­le­va­re dai Can­to­ni e di­spor­re che ta­lu­ne pro­ve sia­no sor­ret­te da una con­su­len­za scien­ti­fi­ca.

2 La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le prov­ve­de in par­ti­co­la­re a ve­ri­fi­ca­re l’ef­fi­ca­cia del­le pro­ve del vo­to elet­tro­ni­co, se­gna­ta­men­te l’evo­lu­zio­ne del­la par­te­ci­pa­zio­ne al vo­to e l’in­ci­den­za sul­le abi­tu­di­ni di vo­to, e as­si­cu­ra la coe­ren­za del­le ve­ri­fi­che.

3 Do­po ogni pro­va, il Can­to­ne tra­smet­te al­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le da­ti sta­ti­sti­ci ano­ni­mi con­cer­nen­ti l’uti­liz­za­zio­ne del vo­to elet­tro­ni­co. Se ri­le­va ul­te­rio­ri da­ti, in­for­ma la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le sul­le ri­sul­tan­ze di ta­li da­ti.

68 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 dic. 2013, in vi­go­re dal 15 gen. 2014 (RU2013 5365).

Art. 27p69

69 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 21 set. 2007, con ef­fet­to dal 1° gen. 2008 (RU 2007 4639).

Art. 27q Firma per via elettronica di domande di referendum e iniziative popolari federali 70

Il Con­si­glio fe­de­ra­le può au­to­riz­za­re pro­ve di fir­ma per via elet­tro­ni­ca di do­man­de di re­fe­ren­dum e ini­zia­ti­ve po­po­la­ri fe­de­ra­li se so­no sta­te pre­se tut­te le mi­su­re ef­fi­ca­ci e ade­gua­te vol­te a ga­ran­ti­re il con­trol­lo del­la le­git­ti­ma­zio­ne al vo­to, il se­gre­to del vo­to e la cor­ret­ta at­tri­bu­zio­ne di tut­te le fir­me non­ché a esclu­de­re il pe­ri­co­lo di abu­si mi­ra­ti o si­ste­ma­ti­ci.

70 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 dic. 2013, in vi­go­re dal 15 gen. 2014 (RU2013 5365).

Sezione 7: Disposizioni finali

Art. 28 Approvazione delle disposizioni esecutive cantonali 71

1 Le di­spo­si­zio­ni ese­cu­ti­ve can­to­na­li del­la le­gi­sla­zio­ne fe­de­ra­le sog­get­te a re­fe­ren­dum ven­go­no inol­tra­te al­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le do­po una vo­ta­zio­ne po­po­la­re o do­po la sca­den­za del ter­mi­ne di re­fe­ren­dum; quel­le che non so­no sog­get­te a re­fe­ren­dum, do­po la lo­ro ac­cet­ta­zio­ne da par­te dell’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te.

2 Nei ca­si non con­ten­zio­si es­se so­no ap­pro­va­te dal­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le.

71In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 26 feb. 1997 (RU 1997 761). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. III dell’O del 5 apr. 2006, in vi­go­re dal 1° giu. 2006 (RU 2006 1269).

Art. 28a Modificazione 72

73

72Ori­gi­na­rio art. 28.

73 La mod. può es­se­re con­sul­ta­ta al­la RU 1978 712.

Art. 29 Abrogazione

So­no abro­ga­ti:

1.
Il re­go­la­men­to del 2 mag­gio 187974 per le do­man­de di vo­ta­zio­ne po­po­la­re su le leg­gi e le ri­so­lu­zio­ni fe­de­ra­li e di re­vi­sio­ne del­la Co­sti­tu­zio­ne fe­de­ra­le;
2.
L’or­di­nan­za d’ese­cu­zio­ne dell’8 lu­glio 191975 del­la leg­ge fe­de­ra­le cir­ca l’ele­zio­ne del Con­si­glio na­zio­na­le;
3.
Il de­cre­to del Con­si­glio fe­de­ra­le del 10 di­cem­bre 194576 con­cer­nen­te la par­te­ci­pa­zio­ne dei mi­li­ta­ri al­le vo­ta­zio­ni ed ele­zio­ni fe­de­ra­li, can­to­na­li e co­mu­na­li.

74[CS 1 171]

75[CS 1 181; RU 1971 912, 1975 9011297]

76[CS 1 160; RU 1976 1809art. 16]

Art. 30 Entrata in vigore

La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° lu­glio 1978.

Disposizioni finali della modifica del 27 febbraio 1997 77

77RU 1997 761. Abrogate dal n. IV 3 dell’O del 22 ago. 2007 concernente l’aggiornamento formale del diritto federale, con effetto dal 1° gen. 2008 (RU 2007 4477).

Allegato 1a

Allegato 1b 78

78 Nuovo testo giusta il n. II dell’O del 26 feb. 2003, in vigore dal 1° apr. 1997 (RU 1997761).

Allegato 2 79

79 Aggiornato dal n. I delle O del 27 set. 1982 (RU 1982 1787), del 9 giu. 1986 (RU 1986 1059) e dal n. II dell’O del 14 giu. 2002, in vigore dal 1° ago. 2002 (RU 2002 1755).

Allegato 3a 80

80 Introdotto dal n. I dell’O del 19 ott. 1994 (RU 19942423). Aggiornato giusta il n. II dell’O del 20 set. 2002, in vigore dal 1° gen. 2003 (RU 20023200, 2003234).

Allegato 3b 82

82 Introdotto dal n. I dell’O del 19 ott. 1994, in vigore dal 15 nov. 1994 (RU 1994 2423).

Allegato 4a 83

83 Originario all. 4. Introdotto dal n. II dell’O de 26 feb. 1997 (RU 1997 761). Nuovo testo giusta il n. II dell’O del 13 gen. 2010, in vigore dal 1° feb. 2010 (RU 2010 275).

Allegato 4b 84

84 Originario all. 4. Introdotto dal n. II dell’O de 26 feb. 1997 (RU 1997 761). Nuovo testo giusta il n. II dell’O del 13 gen. 2010, in vigore dal 1° feb. 2010 (RU 2010 275).