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Ordinanza
sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione
(OLOGA)

del 25 novembre 1998 (Stato 8 luglio 2021)

Il Consiglio federale svizzero,

visti gli articoli 24, 43, 47, 57c capoverso 2 e 57g capoverso 1 della legge del 21 marzo 19971 sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione (LOGA);
visto l’articolo 6a capoverso 2 della legge del 24 marzo 20002 sul personale federale (LPers),3

ordina:

1 RS 172.010

2 RS 172.220.1

3 Nuovo testo giusta il n. I 1 dell’O del 25 nov. 2015 sul periodo di attesa, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 20155019).

Capitolo 1: Il Consiglio federale

Art. 1 Dibattiti

(art. 13, 16 cpv. 1 e 4, 17 LO­GA)

1 Le se­du­te del Con­si­glio fe­de­ra­le si svol­go­no di mas­si­ma una vol­ta la set­ti­ma­na.

2 Gli af­fa­ri pre­pon­de­ran­ti o di ri­le­van­za po­li­ti­ca so­no di­scus­si e de­ci­si sin­go­lar­men­te. Le que­stio­ni di am­pia im­por­tan­za pos­so­no es­se­re trat­ta­te in se­du­te spe­cia­li.

3 Se so­no in­con­te­sta­ti, gli al­tri af­fa­ri pos­so­no es­se­re eva­si glo­bal­men­te, sen­za di­bat­ti­to sin­go­lo, o sbri­ga­ti in pro­ce­du­ra scrit­ta. So­no fat­te sal­ve le de­ci­sio­ni pre­si­den­zia­li se­con­do l’ar­ti­co­lo 26 ca­po­ver­so 4 LO­GA.

4 Se le cir­co­stan­ze lo esi­go­no e non vi è tem­po per una se­du­ta, il Con­si­glio fe­de­ra­le può an­che di­bat­te­re sin­go­li af­fa­ri se­con­do il ca­po­ver­so 2 per scrit­to o con al­tri mez­zi.Que­ste de­ci­sio­ni so­no pa­ri­fi­ca­te a quel­le del­le se­du­te. So­no fat­te sal­ve le de­ci­sio­ni pre­si­den­zia­li se­con­do l’ar­ti­co­lo 26 ca­po­ver­si 1 a 3 LO­GA.

5 Le de­ci­sio­ni ven­go­no mes­se per scrit­to se­pa­ra­ta­men­te per ogni af­fa­re.

Art. 1a e 1b4

4 In­tro­dot­ti dal n. I dell’O del 30 nov. 2011 (RU 20116089). Abro­ga­ti dall’all. n. 1 dell’O del 29 nov. 2013 sull’or­ga­niz­za­zio­ne del Con­si­glio fe­de­ra­le, con ef­fet­to dal 1° gen. 2014 (RU 20134561).

Art. 2 Pianificazione degli affari

(art. 25 cpv. 2 lett. a, 32 lett. b e 33 LO­GA)

1 La pia­ni­fi­ca­zio­ne de­gli af­fa­ri ga­ran­ti­sce che il Con­si­glio fe­de­ra­le pos­sa trat­ta­re gli af­fa­ri se­con­do la lo­ro im­por­tan­za e ur­gen­za.

2 In­sie­me con la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le e i di­par­ti­men­ti, il pre­si­den­te del­la Con­fe­de­ra­zio­ne sta­bi­li­sce gli af­fa­ri più im­por­tan­ti e le prio­ri­tà per un tri­me­stre o se­me­stre.

Art. 3 Proposte, dibattiti e annotazioni su informazioni

(art. 14, 15, 17 LO­GA)

1 Di mas­si­ma, il Con­si­glio fe­de­ra­le de­ci­de in ba­se a pro­po­ste scrit­te e do­po la con­clu­sio­ne del­la pro­ce­du­ra di co­rap­por­to (art. 5).

2 Il di­rit­to di pro­po­sta spet­ta ai mem­bri del Con­si­glio fe­de­ra­le, non­ché, per gli af­fa­ri del­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le, al can­cel­lie­re.

3 Le al­tre au­to­ri­tà o or­ga­ni abi­li­ta­ti dal­la le­gi­sla­zio­ne fe­de­ra­le a sot­to­por­re af­fa­ri o pro­po­ste al Con­si­glio fe­de­ra­le de­vo­no far­lo per il tra­mi­te del­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le o del di­par­ti­men­to che ha il più stret­to le­ga­me con l’af­fa­re di cui trat­ta­si.

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­bat­te in via pre­li­mi­na­re se­gna­ta­men­te su que­stio­ni di am­pia im­por­tan­za. Se è ne­ces­sa­rio, pren­de de­ci­sio­ni in­ter­lo­cu­to­rie, sta­bi­li­sce i trat­ti es­sen­zia­li di una so­lu­zio­ne e im­par­ti­sce al di­par­ti­men­to com­pe­ten­te o al­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le di­spo­si­zio­ni per la trat­ta­zio­ne dell’af­fa­re.

5 I di­par­ti­men­ti o la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le pos­so­no tra­smet­te­re in ogni mo­men­to sen­za pro­po­sta for­ma­le al Con­si­glio fe­de­ra­le an­no­ta­zio­ni su in­for­ma­zio­ni con­cer­nen­ti im­por­tan­ti av­ve­ni­men­ti e at­ti­vi­tà re­la­ti­vi al­la lo­ro sfe­ra di com­pe­ten­za.

Art. 4 Consultazione degli uffici

1 Nel­la pre­pa­ra­zio­ne di pro­po­ste, l’uf­fi­cio re­spon­sa­bi­le in­vi­ta le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve coin­te­res­sa­te a espri­me­re un pa­re­re en­tro un ter­mi­ne ade­gua­to. In ca­si ec­ce­zio­na­li de­bi­ta­men­te mo­ti­va­ti, si può ri­nun­cia­re al­la con­sul­ta­zio­ne de­gli uf­fi­ci o li­mi­tar­la a una stret­ta cer­chia di de­sti­na­ta­ri.

1bis Per gli af­fa­ri con­fi­den­zia­li e se­gre­ti del Con­si­glio fe­de­ra­le, le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve pre­po­ste all’esa­me giu­ri­di­co pre­li­mi­na­re de­vo­no es­se­re con­sul­ta­te su que­stio­ni giu­ri­di­che im­por­tan­ti e con­tro­ver­se per quan­to pos­si­bi­le pri­ma del­la se­du­ta del Con­si­glio fe­de­ra­le.5

2 Le di­ver­gen­ze ven­go­no ap­pia­na­te nel­la mi­su­ra del pos­si­bi­le nel­la con­sul­ta­zio­ne de­gli uf­fi­ci;il di­par­ti­men­to re­spon­sa­bi­le ri­fe­ri­sce in me­ri­to al Con­si­glio fe­de­ra­le.

3 So­no con­si­de­ra­te coin­te­res­sa­te le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve che han­no un rap­por­to con l’af­fa­re dal pro­fi­lo ma­te­ria­le o so­no com­pe­ten­ti per la va­lu­ta­zio­ne di aspet­ti fi­nan­zia­ri, giu­ri­di­ci o for­ma­li.

5 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 dell’O del 29 nov. 2013 sull’or­ga­niz­za­zio­ne del Con­si­glio fe­de­ra­le, in vi­go­re dal 1° gen. 2014 (RU 20134561).

Art. 5 Procedura di corapporto

(art. 15 e 33 LO­GA)

1 La pro­ce­du­ra di co­rap­por­to ser­ve al­la pre­pa­ra­zio­ne del­la de­ci­sio­ne del Con­si­glio fe­de­ra­le. De­ve per­met­ter­gli di con­cen­tra­re le de­li­be­ra­zio­ni su­gli aspet­ti es­sen­zia­li dell’af­fa­re.

1bis La pro­ce­du­ra di co­rap­por­to ha ini­zio il gior­no in cui il Di­par­ti­men­to re­spon­sa­bi­le fir­ma la pro­po­sta.6

2 Il Di­par­ti­men­to re­spon­sa­bi­le pre­sen­ta tem­pe­sti­va­men­te al­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le la pro­po­sta fir­ma­ta per la pro­ce­du­ra di co­rap­por­to.7

6 In­tro­dot­to dall’all. 2 n. 1 dell’O del 24 mag. 2006 sul­la tra­spa­ren­za, in vi­go­re dal 1° lug. 2006 (RU 20062331).

7 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 2 n. 1 dell’O del 24 mag. 2006 sul­la tra­spa­ren­za, in vi­go­re dal 1° lug. 2006 (RU 20062331).

Capitolo 1a: Richieste di informazioni dei parlamentari e delle commissioni parlamentari8

8 Introdotto dal n. I dell’O del 19 nov. 2003, in vigore dal 1° dic. 2003 (RU 2003 4117).

Art. 5a

1 Il di­par­ti­men­to com­pe­ten­te de­ci­de in me­ri­to al­le ri­chie­ste di in­for­ma­zio­ni pre­sen­ta­te da par­la­men­ta­ri e da com­mis­sio­ni par­la­men­ta­ri se­con­do gli ar­ti­co­li 7 e 150 del­la leg­ge del 13 di­cem­bre 20029 sul Par­la­men­to (LParl). Se tra il ri­chie­den­te e il di­par­ti­men­to com­pe­ten­te non vi è una­ni­mi­tà di ve­du­te cir­ca l’esten­sio­ne dei di­rit­ti d’in­for­ma­zio­ne, de­ci­de il Con­si­glio fe­de­ra­le.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­ci­de in ogni ca­so:

a.
su pro­po­sta del­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le, quan­do si trat­ta di in­for­ma­zio­ni che ser­vo­no di­ret­ta­men­te al­la for­ma­zio­ne del­l’opi­nio­ne in se­no al Col­le­gio go­ver­na­ti­vo;
b.
su pro­po­sta del di­par­ti­men­to com­pe­ten­te, quan­do si trat­ta di in­for­ma­zio­ni che con­cer­no­no il set­to­re del­la pro­te­zio­ne del­lo Sta­to e dei ser­vi­zi di in­for­ma­zio­ne stra­te­gi­ca.

3 Le ri­chie­ste di con­sul­ta­zio­ne del­le de­ci­sio­ni del Con­si­glio fe­de­ra­le so­no esa­mi­na­te ed eva­se dal­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le d’in­te­sa con il di­par­ti­men­to com­pe­ten­te.

Capitolo 1b: Consultazione delle commissioni parlamentari competenti per la politica estera10

10 Introdotto dal n. I dell’O del 6 lug. 2016, in vigore dal 1° ago. 2016 (RU 2016 2641).

Art. 5b

1 Le com­mis­sio­ni com­pe­ten­ti per la po­li­ti­ca este­ra so­no con­sul­ta­te in ca­so di pro­get­ti es­sen­zia­li ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 152 ca­po­ver­si 3 e 4 LParl11 se­gna­ta­men­te quan­do:

a.
in se­gui­to all’at­tua­zio­ne di rac­co­man­da­zio­ni o de­ci­sio­ni di or­ga­niz­za­zio­ni in­ter­na­zio­na­li o di or­ga­ni mul­ti­la­te­ra­li è ne­ces­sa­rio ema­na­re o mo­di­fi­ca­re so­stan­zial­men­te una leg­ge fe­de­ra­le; o
b.
la ri­nun­cia all’at­tua­zio­ne di ta­li rac­co­man­da­zio­ni o de­ci­sio­ni com­por­ta il ri­schio di gra­vi svan­tag­gi eco­no­mi­ci, di san­zio­ni, di un iso­la­men­to del­la Sviz­ze­ra per la sua po­si­zio­ne di­ver­gen­te o di un dan­no al­la sua re­pu­ta­zio­ne po­li­ti­ca op­pu­re quan­do so­no pre­ve­di­bi­li al­tri se­ri svan­tag­gi per la Sviz­ze­ra.

2 Una con­sul­ta­zio­ne se­con­do il ca­po­ver­so 1 ha luo­go sul­la ba­se di un pro­get­to di man­da­to del Con­si­glio fe­de­ra­le. Nel ca­so di con­sul­ta­zio­ni ur­gen­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 152 ca­po­ver­so 4 LParl, la con­sul­ta­zio­ne può aver luo­go su po­si­zio­ni prov­vi­so­rie che la Sviz­ze­ra in­ten­de so­ste­ne­re nei ne­go­zia­ti.

Capitolo 1c: Rapporto sugli atti normativi e i trattati e risoluzioni internazionali confidenziali o segreti12

12 Introdotto dal n. I dell’O del 17 mag. 2017, in vigore dal 1° lug. 2017 (RU 2017 3275).

Art. 5c

1 I Di­par­ti­men­ti co­mu­ni­ca­no re­go­lar­men­te al­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le il ti­to­lo e l’og­get­to dei te­sti se­guen­ti che rien­tra­no nel­la lo­ro sfe­ra di com­pe­ten­ze e in quel­la dei lo­ro grup­pi o uf­fi­ci:

a.
gli at­ti nor­ma­ti­vi del­la Con­fe­de­ra­zio­ne che se­con­do l’ar­ti­co­lo 6 del­la leg­ge del 18 giu­gno 200413 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (LPubb) non so­no pub­bli­ca­ti, non­ché la lo­ro mo­di­fi­ca o abro­ga­zio­ne;
b.
i trat­ta­ti e ri­so­lu­zio­ni in­ter­na­zio­na­li con­fi­den­zia­li o se­gre­ti, non­ché la lo­ro mo­di­fi­ca o abro­ga­zio­ne.

2 La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le tie­ne un elen­co ag­gior­na­to com­pren­den­te:

a.
i te­sti se­con­do il ca­po­ver­so 1;
b.
gli at­ti nor­ma­ti­vi se­con­do l’ar­ti­co­lo 6 LPubb e i trat­ta­ti e ri­so­lu­zio­ni in­ter­na­zio­na­li con­fi­den­zia­li o se­gre­ti che rien­tra­no nel­la sfe­ra di com­pe­ten­ze del Con­si­glio fe­de­ra­le.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le tra­smet­te una vol­ta all’an­no al­la De­le­ga­zio­ne del­le Com­mis­sio­ni del­la ge­stio­ne l’elen­co di cui al ca­po­ver­so 2.

Capitolo 2: L’Amministrazione

Sezione 1: Articolazione dell’Amministrazione federale14

14 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 30 giu. 2010, in vigore dal 1° ago. 2010 (RU 2010 3175).

Art. 6 Principi

(art. 8 cpv. 1 LO­GA)

1 L’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le si com­po­ne dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne cen­tra­le e del­l’Am­mi­ni­stra­zio­ne de­cen­tra­liz­za­ta.

2 Le per­so­ne e le or­ga­niz­za­zio­ni di di­rit­to pub­bli­co o pri­va­to che so­no isti­tui­te dal­la leg­ge e for­ni­sco­no pre­va­len­te­men­te pre­sta­zio­ni a ca­rat­te­re mo­no­po­li­sti­co o adem­pio­no com­pi­ti di vi­gi­lan­za sull’eco­no­mia e sul­la si­cu­rez­za fan­no par­te dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le de­cen­tra­liz­za­ta.

3 Gli en­ti ester­ni in­ca­ri­ca­ti di com­pi­ti am­mi­ni­stra­ti­vi in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 2 ca­po­ver­so 4 LO­GA che for­ni­sco­no pre­va­len­te­men­te pre­sta­zio­ni sul mer­ca­to non fan­no par­te dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le. Ciò va­le an­che per le or­ga­niz­za­zio­ni e le per­so­ne di di­rit­to pri­va­to che la Con­fe­de­ra­zio­ne so­stie­ne con aiu­ti fi­nan­zia­ri o in­den­ni­tà se­con­do l’ar­ti­co­lo 3 del­la leg­ge del 5 ot­to­bre 199015 sui sus­si­di o in cui de­tie­ne una par­te­ci­pa­zio­ne mi­no­ri­ta­ria.

Art. 7 Amministrazione federale centrale

(art. 2 cpv. 1 e 2; art. 43 e 44 LO­GA)

1 Fan­no par­te dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le cen­tra­le:

a.
i di­par­ti­men­ti e la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le;
b.
le se­gre­te­rie ge­ne­ra­li dei di­par­ti­men­ti, non­ché le lo­ro ul­te­rio­ri sud­di­vi­sio­ni;
c.
i grup­pi;
d.16
gli uf­fi­ci fe­de­ra­li non­ché le lo­ro ul­te­rio­ri sud­di­vi­sio­ni.

2 Le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­re c e d pos­so­no re­ca­re an­che un’al­tra de­no­mi­na­zio­ne.

3 Le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­re b–d so­no su­bor­di­na­te a un di­par­ti­men­to. So­no vin­co­la­te al­le istru­zio­ni del di­par­ti­men­to.

4 Gli uf­fi­ci fe­de­ra­li pos­so­no es­se­re riu­ni­ti in grup­pi, se la ge­stio­ne del di­par­ti­men­to ne può ri­sul­ta­re age­vo­la­ta.

16 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 1 dell’O del 14 ott. 2015 (Ot­ti­miz­za­zio­ne del Nuo­vo mo­del­lo con­ta­bi­le e del Nuo­vo mo­del­lo di ge­stio­ne dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le), in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4019).

Art. 7a Amministrazione federale decentralizzata

(art. 2 cpv. 3 LO­GA)

1 L’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le de­cen­tra­liz­za­ta si com­po­ne del­le se­guen­ti quat­tro ca­te­go­rie di uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve:

a.
le com­mis­sio­ni ex­tra­par­la­men­ta­ri di cui all’ar­ti­co­lo 57a LO­GA;
b.
le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve sen­za per­so­na­li­tà giu­ri­di­ca che la leg­ge ha re­so au­to­no­me sul pia­no or­ga­niz­za­ti­vo;
c.
gli en­ti, gli isti­tu­ti e le fon­da­zio­ni di di­rit­to pub­bli­co isti­tui­ti dal­la leg­ge che so­no au­to­no­mi sul pia­no giu­ri­di­co, sem­pre che non for­ni­sca­no pre­va­len­te­men­te pre­sta­zio­ni sul mer­ca­to;
d.
le so­cie­tà ano­ni­me in cui la Con­fe­de­ra­zio­ne de­tie­ne la mag­gio­ran­za del ca­pi­ta­le e dei vo­ti, sem­pre che non for­ni­sca­no pre­va­len­te­men­te pre­sta­zio­ni sul mer­ca­to.

2 Le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b non so­no vin­co­la­te a istru­zio­ni per lo svol­gi­men­to dei lo­ro com­pi­ti, sem­pre che la leg­ge non di­spon­ga al­tri­men­ti.

Art. 7b Attribuzione delle unità amministrative decentralizzate

En­tro i li­mi­ti fis­sa­ti dal­la leg­ge, le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le de­cen­tra­liz­za­ta so­no at­tri­bui­te co­me se­gue:

a.
al­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le o a un di­par­ti­men­to; e
b.
a una del­le ca­te­go­rie di cui all’ar­ti­co­lo 7a ca­po­ver­so 1.

Art. 8 Elenco delle unità

1 Nell’al­le­ga­to 1 so­no elen­ca­te in mo­do esau­sti­vo con la re­la­ti­va at­tri­bu­zio­ne a un di­par­ti­men­to le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve:

a.
dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le cen­tra­le, sen­za l’ul­te­rio­re sud­di­vi­sio­ne de­gli uf­fi­ci fe­de­ra­li;
b.
dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le de­cen­tra­liz­za­ta, a ec­ce­zio­ne del­le com­mis­sio­ni ex­tra­par­la­men­ta­ri.

2 Nell’al­le­ga­to 2 so­no elen­ca­te in mo­do esau­sti­vo con la re­la­ti­va at­tri­bu­zio­ne a un di­par­ti­men­to le com­mis­sio­ni ex­tra­par­la­men­ta­ri.

Sezione 1a: Commissioni extraparlamentari17

17 Introdotta dal n. I dell’O del 26 nov. 2008, in vigore dal 1° gen. 2009 (RU 20085949).

Art. 8a Commissioni consultive e commissioni decisionali

1 Se­con­do le lo­ro fun­zio­ni, le com­mis­sio­ni ex­tra­par­la­men­ta­ri so­no com­mis­sio­ni con­sul­ti­ve o com­mis­sio­ni de­ci­sio­na­li.

2 Le com­mis­sio­ni con­sul­ti­ve dan­no pa­re­ri e pre­pa­ra­no pro­get­ti.

3 Le com­mis­sio­ni de­ci­sio­na­li di­spon­go­no di un po­te­re de­ci­sio­na­le.

Art. 8b Eleggibilità

1 Può di­ve­ni­re mem­bro di una com­mis­sio­ne ex­tra­par­la­men­ta­re qual­sia­si per­so­na che adem­pie le con­di­zio­ni d’im­pie­go nell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le.

2 Non so­no pre­vi­sti li­mi­ti di età per la no­mi­na.18

18 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vi­go­re dal 1° ago. 2012 (RU 20123819).

Art. 8c Rappresentanza dei sessi

1 La rap­pre­sen­tan­za dell’uno o dell’al­tro ses­so in una com­mis­sio­ne ex­tra­par­la­men­ta­re non può es­se­re in­fe­rio­re al 30 per cen­to. Oc­cor­re per­se­gui­re a lun­go ter­mi­ne una rap­pre­sen­tan­za pa­ri­te­ti­ca dei due ses­si.

2 Se la pro­por­zio­ne di uo­mi­ni o di don­ne è in­fe­rio­re al 30 per cen­to, la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le esi­ge dal di­par­ti­men­to in­te­res­sa­to una mo­ti­va­zio­ne scrit­ta.

Art. 8cbis Rappresentanza delle comunità linguistiche 19

1 Nel­le com­mis­sio­ni ex­tra­par­la­men­ta­ri de­vo­no es­se­re rap­pre­sen­ta­te, per quan­to pos­si­bi­le, le co­mu­ni­tà lin­gui­sti­che te­de­sca, fran­ce­se e ita­lia­na. Oc­cor­re ado­pe­rar­si af­fin­ché vi sia una per­so­na di lin­gua ro­man­cia.

2 Se una del­le co­mu­ni­tà lin­gui­sti­che te­de­sca, fran­ce­se o ita­lia­na non è rap­pre­sen­ta­ta da al­me­no una per­so­na, la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le esi­ge dal di­par­ti­men­to in­te­res­sa­to una mo­ti­va­zio­ne scrit­ta.

19 In­tro­dot­to dall’all. n. II 1 dell’O sul­le lin­gue del 4 giu. 2010, in vi­go­re dal 1° lug. 2010 (RU 2010 2653).

Art. 8d Superamento del numero massimo di membri previsto dalla legge

1 Il su­pe­ra­men­to del nu­me­ro mas­si­mo di mem­bri di una com­mis­sio­ne ex­tra­par­la­men­ta­re pre­vi­sto dal­la leg­ge è per­mes­so so­lo ec­ce­zio­nal­men­te e de­ve es­se­re mo­ti­va­to.

2 Un su­pe­ra­men­to è giu­sti­fi­ca­to in par­ti­co­la­re se:

a.
so­no riu­ni­te di­ver­se com­mis­sio­ni;
b.
so­lo un nu­me­ro su­pe­rio­re di mem­bri per­met­te una com­po­si­zio­ne equi­li­bra­ta;
c.
l’im­por­tan­za dell’am­bi­to po­li­ti­co di com­pe­ten­za del­la com­mis­sio­ne esi­ge che sia rap­pre­sen­ta­to un più am­pio ven­ta­glio di in­te­res­si.

Art. 8e Decisione istitutiva

1 Le com­mis­sio­ni ex­tra­par­la­men­ta­ri so­no isti­tui­te me­dian­te de­ci­sio­ne del Con­si­glio fe­de­ra­le.

2 La de­ci­sio­ne isti­tu­ti­va de­ve in par­ti­co­la­re:

a.
mo­ti­va­re la ne­ces­si­tà del­la com­mis­sio­ne e de­fi­nir­ne in mo­do det­ta­glia­to i com­pi­ti;
b.20
...
c.21
ci­ta­re il nu­me­ro dei mem­bri e mo­ti­va­re, se del ca­so, un su­pe­ra­men­to del nu­me­ro mas­si­mo di mem­bri pre­vi­sto dal­la leg­ge;
d.22
...
e.
di­sci­pli­na­re l’or­ga­niz­za­zio­ne del­la com­mis­sio­ne;
f.
di­sci­pli­na­re il mo­do in cui la com­mis­sio­ne ri­fe­ri­sce sul­le sue at­ti­vi­tà e in­for­ma il pub­bli­co;
g.
di­sci­pli­na­re l’ob­bli­go di man­te­ne­re il se­gre­to;
gbis.23
sta­bi­li­re la ca­te­go­ria di in­den­niz­zo cui la com­mis­sio­ne è at­tri­bui­ta se­con­do gli ar­ti­co­li 8n e 8p, non­ché se­con­do l’al­le­ga­to 2;
h.
fis­sa­re i di­rit­ti del­la Con­fe­de­ra­zio­ne in ma­te­ria d’uti­liz­za­zio­ne dei do­cu­men­ti e del­le pro­ce­du­re even­tual­men­te ela­bo­ra­ti dal­la com­mis­sio­ne e pro­tet­ti dai di­rit­ti d’au­to­re;
i.
di­sci­pli­na­re, se ne­ces­sa­rio, i rap­por­ti del­la com­mis­sio­ne con i Can­to­ni, i par­ti­ti e le al­tre or­ga­niz­za­zio­ni;
j.24
at­tri­bui­re la com­mis­sio­ne all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te (di­par­ti­men­to o Can­cel­le­ria fe­de­ra­le) e de­si­gna­re il ser­vi­zio am­mi­ni­stra­ti­vo che as­su­me il la­vo­ro di se­gre­te­ria per la com­mis­sio­ne;
k.25
in­di­ca­re il ser­vi­zio am­mi­ni­stra­ti­vo re­spon­sa­bi­le per il fi­nan­zia­men­to del­la com­mis­sio­ne ex­tra­par­la­men­ta­re;
l.26
di­sci­pli­na­re il di­rit­to d’in­for­ma­zio­ne del­la com­mis­sio­ne nei con­fron­ti dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne;
m.27
con­te­ne­re, per le com­mis­sio­ni ex­tra­par­la­men­ta­ri che svol­go­no com­pi­ti di vi­gi­lan­za e re­go­la­men­ta­zio­ne, il pro­fi­lo dei re­qui­si­ti dei re­la­ti­vi mem­bri.

20 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, con ef­fet­to dal 1° ago. 2012 (RU 20123819).

21 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vi­go­re dal 1° ago. 2012 (RU 20123819).

22 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, con ef­fet­to dal 1° ago. 2012 (RU 20123819).

23 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 30 giu. 2010, in vi­go­re dal 1° ago. 2010 (RU 2010 3175).

24 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 27 nov. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 20096137).

25 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vi­go­re dal 1° ago. 2012 (RU 20123819).

26 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vi­go­re dal 1° ago. 2012 (RU 20123819).

27 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 14 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° feb. 2019 (RU 2019 155).

Art. 8ebis Nomina dei membri 28

Il Con­si­glio fe­de­ra­le no­mi­na i mem­bri. De­ter­mi­na la lo­ro fun­zio­ne, sem­pre che que­sta non ri­sul­ti da di­spo­si­zio­ni spe­cia­li sull’or­ga­niz­za­zio­ne del­la com­mis­sio­ne in­te­res­sa­ta.

28 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vi­go­re dal 1° ago. 2012 (RU 20123819).

Art. 8eter Periodo di attesa per i membri di commissioni che svolgono compiti di vigilanza e regolamentazione 29

1 Per i mem­bri di com­mis­sio­ni che svol­go­no com­pi­ti di vi­gi­lan­za e re­go­la­men­ta­zio­ne, il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ve­de­re nel­la de­ci­sio­ne di no­mi­na un pe­rio­do di at­te­sa qua­lo­ra si pre­su­ma che, do­po l’usci­ta dal­la com­mis­sio­ne, l’ini­zio im­me­dia­to di un’at­ti­vi­tà pres­so un da­to­re di la­vo­ro o un man­dan­te del set­to­re sot­to­po­sto a vi­gi­lan­za o re­go­la­men­ta­to ge­ne­ri un con­flit­to di in­te­res­se.

2 Un con­flit­to d’in­te­res­se può sus­si­ste­re in par­ti­co­la­re se:

a.
que­sta at­ti­vi­tà può com­pro­met­te­re la cre­di­bi­li­tà e la re­pu­ta­zio­ne del­la com­mis­sio­ne o del­la Con­fe­de­ra­zio­ne;
b.
l’in­fluen­za di un mem­bro del­la com­mis­sio­ne su sin­go­le de­ci­sio­ni o il suo ac­ces­so a in­for­ma­zio­ni pos­sa in qual­che mo­do far pen­sa­re che la sua im­par­zia­li­tà non sia più ga­ran­ti­ta con il pas­sag­gio a un da­to­re di la­vo­ro o a un man­dan­te del set­to­re sot­to­po­sto a vi­gi­lan­za o a re­go­la­men­ta­zio­ne.

3 La du­ra­ta del pe­rio­do di at­te­sa va da un mi­ni­mo di sei me­si a un mas­si­mo di 12 me­si.

4 Per il pe­rio­do di at­te­sa può es­se­re fis­sa­ta un’in­den­ni­tà. A se­con­da del dan­no eco­no­mi­co at­te­so nel sin­go­lo ca­so, cor­ri­spon­de al mas­si­mo all’in­den­ni­tà at­tua­le, da cui so­no de­dot­ti tut­ti i pro­ven­ti, le in­den­ni­tà e le pre­sta­zio­ni pre­vi­den­zia­li per­ce­pi­ti du­ran­te que­sto pe­rio­do.

5 Chi ri­ce­ve un’in­den­ni­tà per il pe­rio­do di at­te­sa è te­nu­to a co­mu­ni­ca­re al di­par­ti­men­to com­pe­ten­te i pro­ven­ti, le in­den­ni­tà e le pre­sta­zio­ni pre­vi­den­zia­li per­ce­pi­ti du­ran­te que­sto pe­rio­do.

6 Le in­den­ni­tà per­ce­pi­te in­de­bi­ta­men­te du­ran­te il pe­rio­do di at­te­sa de­vo­no es­se­re re­sti­tui­te.

29 In­tro­dot­to dal n. I 1 dell’O del 25 nov. 2015 sul pe­rio­do di at­te­sa, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (RU 20155019).

Art. 8f Indicazione delle relazioni d’interesse 30

1 Ogni mem­bro di una com­mis­sio­ne in­for­ma su:

a.
le sue at­ti­vi­tà pro­fes­sio­na­li;
b.
le sue at­ti­vi­tà in or­ga­ni di di­re­zio­ne e di sor­ve­glian­za, non­ché in or­ga­ni di con­su­len­za e si­mi­li, di en­ti, isti­tu­ti e fon­da­zio­ni sviz­ze­ri ed este­ri, di di­rit­to pub­bli­co e pri­va­to;
c.
le sue at­ti­vi­tà di con­su­len­za o pe­ri­zia per ser­vi­zi fe­de­ra­li;
d.
le sue at­ti­vi­tà di di­re­zio­ne o con­su­len­za per grup­pi di in­te­res­se sviz­ze­ri ed este­ri;
e.
la sua par­te­ci­pa­zio­ne ad al­tri or­ga­ni del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2 È fat­to sal­vo il se­gre­to pro­fes­sio­na­le ai sen­si del Co­di­ce pe­na­le31.

3 Il mem­bro del­la com­mis­sio­ne an­nun­cia sen­za in­du­gio ogni mo­di­fi­ca del­le re­la­zio­ni d’in­te­res­se in­ter­ve­nu­ta du­ran­te il man­da­to al di­par­ti­men­to com­pe­ten­te. Que­st’ul­ti­mo ag­gior­na l’elen­co di cui all’ar­ti­co­lo 8k.32

4 Può es­se­re re­vo­ca­to il mem­bro del­la com­mis­sio­ne che in oc­ca­sio­ne del­la no­mi­na ha omes­so di in­di­ca­re tut­te le sue re­la­zio­ni d’in­te­res­se op­pu­re ha omes­so di an­nun­ciar­ne la mo­di­fi­ca du­ran­te il suo man­da­to, no­no­stan­te la ri­chie­sta in tal sen­so dell’au­to­ri­tà com­pe­ten­te.33

30 Ve­di an­che le di­sp. trans. del­la mod. del 26 nov. 2008 al­la fi­ne del pre­sen­te te­sto.

31 RS 311.0

32 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 8.1dell’O del 9 nov. 2011 (ve­ri­fi­ca del­le com­mis­sio­ni ex­tra­par­la­men­ta­ri), in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5227).

33 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vi­go­re dal 1° ago. 2012 (RU 20123819).

Art. 8fbis Utilizzazione delle informazioni interne 34

1 I mem­bri del­le com­mis­sio­ni pos­so­no uti­liz­za­re le in­for­ma­zio­ni non pub­bli­che, ac­qui­si­te nell’am­bi­to del­la lo­ro at­ti­vi­tà in se­no al­la com­mis­sio­ne, sol­tan­to nell’am­bi­to di ta­le at­ti­vi­tà.

2 In par­ti­co­la­re, non pos­so­no uti­liz­za­re le in­for­ma­zio­ni di cui al ca­po­ver­so 1 per pro­cu­ra­re van­tag­gi a sé o a ter­zi.

34 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2013 (RU 2013205).

Art. 8g Durata del mandato

1 La du­ra­ta del man­da­to dei mem­bri del­le com­mis­sio­ni ex­tra­par­la­men­ta­ri è di quat­tro an­ni. Es­sa coin­ci­de con la le­gi­sla­tu­ra del Con­si­glio na­zio­na­le. Il man­da­to ini­zia il 1° gen­na­io e ter­mi­na il 31 di­cem­bre.35

2 Il man­da­to dei mem­bri no­mi­na­ti nel cor­so del­la le­gi­sla­tu­ra ter­mi­na al­la fi­ne di que­st’ul­ti­ma.

35 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vi­go­re dal 1° ago. 2012 (RU 20123819).

Art. 8h Rinnovo integrale

1 Per ogni nuo­vo pe­rio­do am­mi­ni­stra­ti­vo, il Con­si­glio fe­de­ra­le pro­ce­de al rin­no­vo in­te­gra­le del­le com­mis­sio­ni ex­tra­par­la­men­ta­ri.

2 La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le coor­di­na il rin­no­vo in­te­gra­le del­le com­mis­sio­ni. Al ri­guar­do ema­na le cor­ri­spon­den­ti istru­zio­ni e le co­mu­ni­ca al­le Com­mis­sio­ni del­la ge­stio­ne del­le Ca­me­re fe­de­ra­li.

3 Do­po ogni rin­no­vo in­te­gra­le, la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le con­se­gna al Con­si­glio fe­de­ra­le un rap­por­to per le Ca­me­re fe­de­ra­li sul­la com­po­si­zio­ne del­le com­mis­sio­ni ex­tra­par­la­men­ta­ri.

Art. 8i Limitazione della durata della funzione

1 La du­ra­ta del­la fun­zio­ne dei mem­bri del­le com­mis­sio­ni ex­tra­par­la­men­ta­ri è li­mi­ta­ta a 12 an­ni al mas­si­mo; il man­da­to fi­ni­sce al ter­mi­ne dell’an­no ci­vi­le cor­ri­spon­den­te.

2 In ca­si de­bi­ta­men­te mo­ti­va­ti, il Con­si­glio fe­de­ra­le può pro­lun­ga­re si­no a 16 an­ni al mas­si­mo la du­ra­ta del­la fun­zio­ne.

3 La li­mi­ta­zio­ne del­la du­ra­ta del­la fun­zio­ne non si ap­pli­ca agli im­pie­ga­ti del­la Con­fe­de­ra­zio­ne che so­no in­di­spen­sa­bi­li al buon fun­zio­na­men­to del­le com­mis­sio­ni ex­tra­par­la­men­ta­ri o la cui qua­li­tà di mem­bro è pre­vi­sta d’uf­fi­cio da un al­tro at­to nor­ma­ti­vo.

Art. 8ibis Segreterie delle commissioni 36

1 Ogni com­mis­sio­ne ex­tra­par­la­men­ta­re di­spo­ne di una se­gre­te­ria, che è ge­sti­ta da un ser­vi­zio dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le cen­tra­le.

2 Il re­spon­sa­bi­le e gli al­tri col­la­bo­ra­to­ri del­la se­gre­te­ria sot­to­stan­no al di­rit­to in ma­te­ria di per­so­na­le fe­de­ra­le ap­pli­ca­bi­le all’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le cen­tra­le.

3 So­no fat­te sal­ve le di­spo­si­zio­ni de­ro­ga­to­rie di di­rit­to spe­cia­le o con­te­nu­te nel­la de­ci­sio­ne isti­tu­ti­va.

36 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2013 (RU 2013205).

Art. 8iter Informazione del pubblico 37

Le com­mis­sio­ni che sul­la ba­se del­la lo­ro de­ci­sio­ne isti­tu­ti­va co­mu­ni­ca­no sen­za con­sul­ta­re l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te man­ten­go­no il ne­ces­sa­rio ri­ser­bo quan­do in­for­ma­no il pub­bli­co su que­stio­ni po­li­ti­che.

37 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 20144445).

Sezione 1b: Organi di direzione di organizzazioni della Confederazione e rappresentanti della Confederazione in organizzazioni di diritto pubblico o privato 3839

38 Introdotta dal n. I dell’O del 26 nov. 2008, in vigore dal 1° gen. 2009 (RU 20085949).

39 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 14 dic. 2018, in vigore dal 1° feb. 2019 (RU 2019 155).

Art. 8j Poteri del Consiglio federale 40

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le no­mi­na i mem­bri de­gli or­ga­ni di di­re­zio­ne di or­ga­niz­za­zio­ni di di­rit­to pub­bli­co del­la Con­fe­de­ra­zio­ne con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni or­ga­niz­za­ti­ve, in par­ti­co­la­re i mem­bri del con­si­glio d’am­mi­ni­stra­zio­ne o del con­si­glio d’isti­tu­to de­gli sta­bi­li­men­ti del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.41

1bis Se la no­mi­na in­com­be a un al­tro or­ga­no op­pu­re se una di­spo­si­zio­ne or­ga­niz­za­ti­va di di­rit­to pub­bli­co o pri­va­to pre­ve­de la rap­pre­sen­tan­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne in un or­ga­no di di­re­zio­ne, il Con­si­glio fe­de­ra­le de­si­gna o no­mi­na i mem­bri del ri­spet­ti­vo or­ga­no di di­re­zio­ne, in par­ti­co­la­re i rap­pre­sen­tan­ti che l’as­sem­blea ge­ne­ra­le de­ve eleg­ge­re e i rap­pre­sen­tan­ti che la Con­fe­de­ra­zio­ne ha il di­rit­to di de­le­ga­re in or­ga­niz­za­zio­ni di di­rit­to pri­va­to in vir­tù de­gli ar­ti­co­li 762 e 926 del Co­di­ce del­le ob­bli­ga­zio­ni42.43

2 Per ogni or­ga­niz­za­zio­ne il Con­si­glio fe­de­ra­le ela­bo­ra un pro­fi­lo dei re­qui­si­ti tec­ni­ci e per­so­na­li che un rap­pre­sen­tan­te de­ve sod­di­sfa­re. Eser­ci­ta il suo di­rit­to di no­mi­na e di de­si­gna­zio­ne sul­la ba­se di ta­le pro­fi­lo.

40 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 14 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° feb. 2019 (RU 2019 155).

41 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 14 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° feb. 2019 (RU 2019 155).

42 RS 220

43 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 14 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° feb. 2019 (RU 2019 155

Art. 8jbis Periodo di attesa per i membri di consigli di amministrazione e d’istituto degli stabilimenti della Confederazione che svolgono compiti di vigilanza e regolamentazione 44

1 Per i mem­bri di con­si­gli di am­mi­ni­stra­zio­ne e d’isti­tu­to de­gli sta­bi­li­men­ti del­la Con­fe­de­ra­zio­ne che svol­go­no com­pi­ti di vi­gi­lan­za e re­go­la­men­ta­zio­ne, il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ve­de­re nel­la de­ci­sio­ne di no­mi­na un pe­rio­do di at­te­sa qua­lo­ra si pre­su­ma che, do­po l’usci­ta dal con­si­glio di am­mi­ni­stra­zio­ne o d’isti­tu­to, l’ini­zio im­me­dia­to di un’at­ti­vi­tà pres­so un da­to­re di la­vo­ro o un man­dan­te del set­to­re sot­to­po­sto a vi­gi­lan­za o a re­go­la­men­ta­zio­ne pos­sa ge­ne­ra­re un con­flit­to d’in­te­res­se.

2 Un con­flit­to d’in­te­res­se può sus­si­ste­re in par­ti­co­la­re se:

a.
que­sta at­ti­vi­tà può com­pro­met­te­re la cre­di­bi­li­tà e la re­pu­ta­zio­ne del­lo sta­bi­li­men­to del­la Con­fe­de­ra­zio­ne;
b.
l’in­fluen­za di un mem­bro del con­si­glio su sin­go­le de­ci­sio­ni o il suo ac­ces­so a in­for­ma­zio­ni pos­sa in qual­che mo­do far pen­sa­re che la sua in­di­pen­den­za non sia più ga­ran­ti­ta con il pas­sag­gio a un da­to­re di la­vo­ro o a un man­dan­te del set­to­re sot­to­po­sto a vi­gi­lan­za o a re­go­la­men­ta­zio­ne.

3 L’ar­ti­co­lo 8eter ca­po­ver­si 3–6 si ap­pli­ca per ana­lo­gia.

44 In­tro­dot­to dal n. I 1 dell’O del 25 nov. 2015 sul pe­rio­do di at­te­sa, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (RU 20155019).

Sezione 1c: Elenco dei membri delle commissioni extraparlamentari, degli organi di direzione e dei rappresentanti della Confederazione45

45 Introdotta dal n. I dell’O del 26 nov. 2008, in vigore dal 1° gen. 2009 (RU 20085949).

Art. 8k

1 In col­la­bo­ra­zio­ne con i di­par­ti­men­ti, la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le pub­bli­ca in for­ma elet­tro­ni­ca un elen­co dei mem­bri del­le com­mis­sio­ni ex­tra­par­la­men­ta­ri, dei mem­bri de­gli or­ga­ni di di­re­zio­ne di or­ga­niz­za­zio­ni del­la Con­fe­de­ra­zio­ne non­ché dei rap­pre­sen­tan­ti del­la Con­fe­de­ra­zio­ne in or­ga­niz­za­zio­ni di di­rit­to pub­bli­co o pri­va­to.46

2 L’elen­co con­tie­ne i se­guen­ti da­ti sul­le per­so­ne di cui al ca­po­ver­so 1:

a.
co­gno­me e no­me;
b.
ses­so;
c.
lin­gua ma­dre;
d.
an­no di na­sci­ta;
e.
ti­to­lo;
f.47
re­la­zio­ni d’in­te­res­se;
g.48
Can­to­ne se­con­do l’in­di­riz­zo di cor­ri­spon­den­za.

3 ...49

4 I da­ti pos­so­no es­se­re con­sul­ta­ti in li­nea dal­la no­mi­na a mem­bro si­no al­le di­mis­sio­ni del­la per­so­na in­te­res­sa­ta.

5 I da­ti pos­so­no es­se­re ar­chi­via­ti per sco­pi sta­ti­sti­ci.

46 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 14 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° feb. 2019 (RU 2019 155).

47 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 9 dic. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4813).

48 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 9 dic. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4813).

49 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 9 dic. 2016, con ef­fet­to dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4813).

Sezione 1d: Indennizzo dei membri delle commissioni extraparlamentari50

50 Introdotta dal n. I dell’O del 27 nov. 2009, in vigore dal 1° gen. 2010 (RU 20096137).

Art. 8l Aventi diritto 51

Ha di­rit­to a un in­den­niz­zo con­for­me­men­te al­la pre­sen­te se­zio­ne chi è sta­to no­mi­na­to mem­bro o mem­bro sup­plen­te di una com­mis­sio­ne ex­tra­par­la­men­ta­re ed è at­ti­vo in se­no a que­sta com­mis­sio­ne.

51 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2013 (RU 2013205).

Art. 8m Commissioni politico-sociali e commissioni di vigilanza sul mercato

Per quan­to con­cer­ne l’in­den­niz­zo dei lo­ro mem­bri, le com­mis­sio­ni con­sul­ti­ve e le com­mis­sio­ni de­ci­sio­na­li so­no sud­di­vi­se in due grup­pi:

a.
le com­mis­sio­ni po­li­ti­co-so­cia­li, os­sia le com­mis­sio­ni che so­sten­go­no l’As­sem­blea fe­de­ra­le, il Con­si­glio fe­de­ra­le e l’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le e trat­ta­no prin­ci­pal­men­te que­stio­ni po­li­ti­co-so­cia­li;
b.
le com­mis­sio­ni di vi­gi­lan­za sul mer­ca­to, os­sia le com­mis­sio­ni che vi­gi­la­no sul fun­zio­na­men­to di un mer­ca­to o lo so­sten­go­no in mo­do de­ter­mi­nan­te.

Art. 8n Categorie di commissioni politico-sociali

1 Per quan­to con­cer­ne l’in­den­niz­zo dei lo­ro mem­bri, le com­mis­sio­ni po­li­ti­co-so­cia­li so­no sud­di­vi­se nel­le se­guen­ti ca­te­go­rie in ba­se al­le co­no­scen­ze ri­chie­ste ai lo­ro mem­bri e ai com­pi­ti da es­se svol­ti:

a.
ca­te­go­ria S3: le com­mis­sio­ni la cui at­ti­vi­tà ri­chie­de ele­va­te co­no­scen­ze spe­cia­li­sti­che spe­ci­fi­che, se­gna­ta­men­te i cui mem­bri de­vo­no es­se­re au­to­ri­tà ri­co­no­sciu­te nel set­to­re di com­pe­ten­za del­la com­mis­sio­ne e pos­se­de­re co­no­scen­ze che non pos­so­no es­se­re ac­qui­si­te in tem­po bre­ve;
b.
ca­te­go­ria S2: le com­mis­sio­ni la cui at­ti­vi­tà ri­chie­de ele­va­te co­no­scen­ze spe­cia­li­sti­che ge­ne­ra­li e che di­spon­go­no di po­te­ri de­ci­sio­na­li so­vra­ni;
c.
ca­te­go­ria S1: le com­mis­sio­ni la cui at­ti­vi­tà ri­chie­de ele­va­te co­no­scen­ze spe­cia­li­sti­che ge­ne­ra­li e che han­no com­pi­ti con­sul­ti­vi.

2 L’at­tri­bu­zio­ne del­le com­mis­sio­ni po­li­ti­co-so­cia­li al­le ca­te­go­rie di in­den­niz­zo è di­sci­pli­na­ta nell’al­le­ga­to 2 nu­me­ro 1.52

52 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 30 giu. 2010, in vi­go­re dal 1° ago. 2010 (RU 2010 3175).

Art. 8o Indennizzo dei membri delle commissioni politico-sociali

1 I mem­bri e i mem­bri sup­plen­ti del­le com­mis­sio­ni po­li­ti­co-so­cia­li han­no di­rit­to a una dia­ria per l’at­ti­vi­tà svol­ta in se­no al­la com­mis­sio­ne.

2 Gli im­por­ti so­no ri­por­ta­ti nell’al­le­ga­to 2 nu­me­ro 1. Es­si si ap­pli­ca­no per il vi­ce­pre­si­den­te e per gli al­tri mem­bri.53

3 La dia­ria del pre­si­den­te è mag­gio­ra­ta del 25 per cen­to. In ca­si ec­ce­zio­na­li mo­ti­va­ti, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te può ac­cor­da­re al pre­si­den­te al mas­si­mo una dia­ria dop­pia.

3bis Se la le­gi­sla­zio­ne spe­cia­le o la de­ci­sio­ne isti­tu­ti­va del­la com­mis­sio­ne pre­ve­de che mem­bri del­la com­mis­sio­ne deb­ba­no es­se­re in­di­pen­den­ti da un set­to­re le cui at­ti­vi­tà rien­tra­no nel­la sfe­ra di com­pe­ten­za del­la stes­sa e se i mem­bri so­no in tal mo­do li­mi­ta­ti nell’eser­ci­zio del­la lo­ro at­ti­vi­tà pro­fes­sio­na­le, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te può:

a.
ac­cor­da­re un au­men­to del­la dia­ria del 50 per cen­to al mas­si­mo; se il mem­bro in­te­res­sa­to è il pre­si­den­te, es­sa tie­ne con­to del­la dia­ria mag­gio­ra­ta di cui al ca­po­ver­so 3; e
b.
ver­sa­re al mem­bro, ol­tre al­la dia­ria, un im­por­to for­fe­ta­rio di 30 000 fran­chi all’an­no al mas­si­mo; gli im­por­ti for­fe­ta­ri ver­sa­ti de­vo­no es­se­re in­di­ca­ti e mo­ti­va­ti nel rap­por­to sul rin­no­vo in­te­gra­le del­le com­mis­sio­ni ex­tra­par­la­men­ta­ri se­con­do l’ar­ti­co­lo 8h ca­po­ver­so 3.54

4 L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te può ac­cor­da­re al mas­si­mo 16 dia­rie sup­ple­men­ta­ri all’an­no al mem­bro che, al di fuo­ri del­le se­du­te e del­le ispe­zio­ni, ri­sul­ta im­pe­gna­to con­si­de­re­vol­men­te nel­lo stu­dio di at­ti o rap­por­ti o nel­la pre­pa­ra­zio­ne di re­la­zio­ni. Se un man­da­to sta­bi­li­to nel­la le­gi­sla­zio­ne spe­cia­le ri­chie­de un im­pe­gno an­co­ra mag­gio­re, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te può au­to­riz­za­re, se­con­do il ca­so, la con­ces­sio­ne di più di 16 dia­rie. Le dia­rie ac­cor­da­te ol­tre al­le 16 dia­rie sup­ple­men­ta­ri de­vo­no es­se­re in­di­ca­te e mo­ti­va­te nel rap­por­to sul rin­no­vo in­te­gra­le del­le com­mis­sio­ni ex­tra­par­la­men­ta­ri se­con­do l’ar­ti­co­lo 8h ca­po­ver­so 3.55

5 L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te ac­cor­da, per il gior­no di viag­gio, una mez­za dia­ria al mem­bro di una com­mis­sio­ne che de­ve la­scia­re il do­mi­ci­lio già la vi­gi­lia del­la se­du­ta op­pu­re che può far­vi ri­tor­no sol­tan­to l’in­do­ma­ni.

6 Nes­su­no può per­ce­pi­re più di una dia­ria per lo stes­so gior­no, an­che se ha svol­to com­pi­ti di­ver­si o da con­teg­gia­re se­pa­ra­ta­men­te.

7 Gli im­por­ti non so­no adat­ta­ti al rin­ca­ro.

53 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 30 giu. 2010, in vi­go­re dal 1° ago. 2010 (RU 2010 3175).

54 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 27 giu. 2012 (RU 20123819). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 9 dic. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4813).

55 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 19 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2013 (RU 20137427).

Art. 8p Categorie di commissioni di vigilanza sul mercato

1 Per quan­to con­cer­ne l’in­den­niz­zo dei lo­ro mem­bri, le com­mis­sio­ni di vi­gi­lan­za sul mer­ca­to so­no sud­di­vi­se nel­le se­guen­ti ca­te­go­rie in ba­se al­la por­ta­ta dei lo­ro la­vo­ri:

a.
ca­te­go­ria M3: com­mis­sio­ni i cui la­vo­ri han­no un in­flus­so sull’in­te­ra eco­no­mia;
b.
ca­te­go­ria M2/A: com­mis­sio­ni i cui la­vo­ri han­no un in­flus­so su un in­te­ro set­to­re;
c.
ca­te­go­ria M2/B: com­mis­sio­ni i cui la­vo­ri han­no un in­flus­so su un in­te­ro set­to­re e che so­sten­go­no il fun­zio­na­men­to di un mer­ca­to, ma non si oc­cu­pa­no del­la sua vi­gi­lan­za;
d.
ca­te­go­ria M1: com­mis­sio­ni i cui la­vo­ri han­no un in­flus­so su una par­te di un set­to­re o che eser­ci­ta­no fun­zio­ni d’ar­bi­tra­to.

2 L’at­tri­bu­zio­ne del­le com­mis­sio­ni di vi­gi­lan­za sul mer­ca­to al­le ca­te­go­rie di in­den­niz­zo è di­sci­pli­na­ta nell’al­le­ga­to 2 nu­me­ro 2.56

56 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 30 giu. 2010, in vi­go­re dal 1° ago. 2010 (RU 2010 3175).

Art. 8q Indennizzo dei membri delle commissioni di vigilanza sul mercato

1 I mem­bri del­le com­mis­sio­ni di vi­gi­lan­za sul mer­ca­to han­no di­rit­to a un’in­den­ni­tà for­fe­ta­ria per l’at­ti­vi­tà svol­ta in se­no al­la com­mis­sio­ne.

2 Gli im­por­ti so­no ri­por­ta­ti nell’al­le­ga­to 2 nu­me­ro 2. Nei li­mi­ti di ta­li im­por­ti e del­le di­spo­si­zio­ni se­guen­ti del pre­sen­te ar­ti­co­lo, il DE­FR57 può di­sci­pli­na­re in ma­nie­ra dif­fe­ren­zia­ta le in­den­ni­tà per la Com­mis­sio­ne per la tec­no­lo­gia e l’in­no­va­zio­ne.58

3 Gli im­por­ti com­pren­do­no tut­te le spe­se, ec­cet­to quel­le rim­bor­sa­te.

4 Gli im­por­ti so­no cal­co­la­ti per un po­sto a tem­po pie­no, sul­la ba­se di 220 gior­ni la­vo­ra­ti­vi all’an­no. Nel ca­so di po­sti a tem­po par­zia­le, il gra­do d’oc­cu­pa­zio­ne è ri­por­ta­to nel­la de­ci­sio­ne di no­mi­na se non ri­sul­ta dal­le pre­scri­zio­ni con­cer­nen­ti l’or­ga­niz­za­zio­ne del­la com­mis­sio­ne in­te­res­sa­ta.59

5 Gli im­por­ti non so­no adat­ta­ti al rin­ca­ro.

57 La de­si­gna­zio­ne dell’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va è adat­ta­ta in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (RU 20044937), con ef­fet­to dal 1° gen. 2013.

58 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. IV dell’O del 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 2010 5461).

59 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 27 giu. 2012, in vi­go­re dal 1° ago. 2012 (RU 20123819).

Art. 8r Rimborso delle spese

1 Il rim­bor­so del­le spe­se so­ste­nu­te dai mem­bri e dai mem­bri sup­plen­ti del­le com­mis­sio­ni ex­tra­par­la­men­ta­ri è di­sci­pli­na­to dal­le cor­ri­spon­den­ti di­spo­si­zio­ni ap­pli­ca­bi­li al per­so­na­le fe­de­ra­le.

2 Se la par­te­ci­pa­zio­ne ai la­vo­ri del­la com­mis­sio­ne com­por­ta un one­re con­si­de­re­vo­le per un suo mem­bro, in quan­to è te­nu­to a or­ga­niz­za­re l’as­si­sten­za di fi­gli o con­giun­ti bi­so­gno­si di cu­re, que­sti può chie­de­re il rim­bor­so del­le re­la­ti­ve spe­se all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te.60

60 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 19 dic. 2012, in vi­go­re dal 1° feb. 2013 (RU 2013205).

Art. 8s Membri di una commissione al servizio della Confederazione

1 I mem­bri e i mem­bri sup­plen­ti del­le com­mis­sio­ni ex­tra­par­la­men­ta­ri im­pie­ga­ti pres­so l’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le cen­tra­le o de­cen­tra­liz­za­ta non han­no di­rit­to a un in­den­niz­zo.

2 Ec­ce­zio­ni so­no am­mes­se con l’ac­cor­do dell’au­to­ri­tà com­pe­ten­te se la qua­li­tà di mem­bro del­la com­mis­sio­ne non è in rap­por­to con l’im­pie­go pres­so l’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le cen­tra­le o de­cen­tra­liz­za­ta.

3 Le in­den­ni­tà per i viag­gi di ser­vi­zio, i pa­sti e i per­not­ta­men­ti so­no di­sci­pli­na­te dal­le di­spo­si­zio­ni ap­pli­ca­bi­li al per­so­na­le fe­de­ra­le.

Art. 8t Esclusione del doppio indennizzo

I mem­bri del­le com­mis­sio­ni ex­tra­par­la­men­ta­ri pos­so­no es­se­re in­den­niz­za­ti sol­tan­to in ba­se agli im­por­ti ap­pli­ca­bi­li al­la lo­ro com­mis­sio­ne. Un ul­te­rio­re in­den­niz­zo per le at­ti­vi­tà svol­te in re­la­zio­ne con il man­da­to del­la com­mis­sio­ne è esclu­so.

Sezione 2: ...

Art. 9a10c61

61 Abro­ga­ti dall’all. n. 1 dell’O del 14 ott. 2015 (Ot­ti­miz­za­zio­ne del Nuo­vo mo­del­lo con­ta­bi­le e del Nuo­vo mo­del­lo di ge­stio­ne dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le), con ef­fet­to dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4019).

Capitolo 3: Direzione dell’attività del Governo e dell’Amministrazione

Sezione 1: Principi

Art. 11 Principi dell’attività amministrativa

(art. 3 LO­GA)

L’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le ope­ra nel qua­dro del di­rit­to fe­de­ra­le e de­gli obiet­ti­vi e prio­ri­tà fis­sa­ti dal Con­si­glio fe­de­ra­le. Es­sa os­ser­va in par­ti­co­la­re i se­guen­ti prin­ci­pi:

a.
ri­co­no­sce tem­pe­sti­va­men­te il nuo­vo fab­bi­so­gno ope­ra­ti­vo e ne de­du­ce obiet­ti­vi, stra­te­gie e prov­ve­di­men­ti;
b.
or­di­na le sue at­ti­vi­tà cor­ri­spon­den­te­men­te all’im­por­tan­za e all’ur­gen­za;
c.
for­ni­sce le sue pre­sta­zio­ni te­nen­do con­to del­le aspet­ta­ti­ve dei cit­ta­di­ni, in mo­do so­ste­ni­bi­le, ef­fi­ca­ce e eco­no­mi­co.

Art. 12 Principi della direzione dell’Amministrazione

(art. 8, 35, 36 LO­GA)

1 A tut­ti i li­vel­li, i re­spon­sa­bi­li del­la di­re­zio­ne ope­ra­no fon­dan­do­si sui prin­ci­pi se­guen­ti:

a.
di­ri­go­no ne­go­zian­do gli obiet­ti­vi e i ri­sul­ta­ti da con­se­gui­re;
b.
va­lu­ta­no pe­rio­di­ca­men­te le pre­sta­zio­ni del­le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve edei col­la­bo­ra­to­ri;
c.
ade­gua­no tem­pe­sti­va­men­te le pro­ce­du­re e l’or­ga­niz­za­zio­ne ai nuo­vi bi­so­gni;
d.
uti­liz­za­no il mar­gi­ne di ma­no­vra di cui di­spon­go­no, eser­ci­ta­no le lo­ro com­pe­ten­ze de­ci­sio­na­li e per­met­to­no ai lo­ro col­la­bo­ra­to­ri di fa­re al­tret­tan­to nel lo­ro cam­po;
e.
pro­muo­vo­no una cul­tu­ra del­la di­spo­ni­bi­li­tà all’ap­pren­di­men­to e al cam­bia­men­to;
f.
ga­ran­ti­sco­no un’at­ti­vi­tà im­per­nia­ta suiri­sul­ta­ti e in­ter­di­sci­pli­na­re.

2 Per il re­sto, so­no ap­pli­ca­bi­li se­gna­ta­men­te la le­gi­sla­zio­ne con­cer­nen­te il per­so­na­le e il Con­cet­to di­ret­ti­vo del Con­si­glio fe­de­ra­le in ma­te­ria di po­li­ti­ca del per­so­na­le.

Art. 13 Attribuzione di competenze ai vari livelli dell’Amministrazione federale centrale

(art. 47 cpv. 1 LO­GA)

1 La com­pe­ten­za de­ci­sio­na­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 47 ca­po­ver­so 1 LO­GA è at­tri­bui­ta in fun­zio­ne dell’im­por­tan­za dell’af­fa­re.

2 Di mas­si­ma, l’at­tri­bu­zio­ne è ef­fet­tua­ta all’uni­tà pres­so cui è con­cen­tra­ta la ne­ces­sa­ria com­pe­ten­za po­li­ti­ca e ma­te­ria­le. L’at­tri­bu­zio­ne a uni­tà al di sot­to del li­vel­lo dell’uf­fi­cio è ef­fet­tua­ta sol­tan­to in ca­si ec­ce­zio­na­li, de­bi­ta­men­te mo­ti­va­ti.

3 Ec­ce­zio­nal­men­te, un af­fa­re vie­ne sot­to­po­sto all’uni­tà su­pe­rio­re per de­ci­sio­ne o per ot­te­ne­re istru­zio­ni se la sua im­por­tan­za o la sua com­ples­si­tà par­ti­co­la­re lo ri­chie­de.

Sezione 2: Collaborazione

Art. 14 Collaborazione tra le unità amministrative

1 Le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve so­no te­nu­te a col­la­bo­ra­re. Si so­sten­go­no e si in­for­ma­no a vi­cen­da.

2 Coor­di­na­no la lo­ro at­ti­vi­tà e l’ar­mo­niz­za­no con la po­li­ti­ca glo­ba­le del Con­si­glio fe­de­ra­le.

3 Dan­no ad al­tre uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve le in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie per l’adem­pi­men­to dei lo­ro com­pi­ti le­ga­li.

Art. 15 Partecipazione di unità amministrative cointeressate

1 Per la pre­pa­ra­zio­ne del­le lo­ro de­ci­sio­ni le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve ga­ran­ti­sco­no la par­te­ci­pa­zio­ne di tut­te le uni­tà coin­te­res­sa­te.62

2 A tal fi­ne in­vi­ta­no le uni­tà coin­te­res­sa­te a espri­mer­si per scrit­to, sem­pre che un al­tro at­to nor­ma­ti­vo non pre­ve­da una for­ma di­ver­sa di par­te­ci­pa­zio­ne.63

2bis Al­la par­te­ci­pa­zio­ne nel­la pre­pa­ra­zio­ne di te­sti che con­ten­go­no nor­me di di­rit­to si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia le di­spo­si­zio­ni su­gli af­fa­ri del Con­si­glio fe­de­ra­le (art. 4).64

3 Se è ne­ces­sa­ria l’ap­pro­va­zio­ne, le di­ver­gen­ze ven­go­no ap­pia­na­te dal­le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve in­te­res­sa­te. In ca­si ec­ce­zio­na­li, que­ste ul­ti­me pos­so­no do­man­da­re un ap­pia­na­men­to del­le di­ver­gen­ze al li­vel­lo im­me­dia­ta­men­te su­pe­rio­re.

62 Nuo­vo te­sto giu­sta l’art. 53 cpv. 2 dell’O del 7 ott. 2015 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (RU 2015 3989).

63 Nuo­vo te­sto giu­sta l’art. 53 cpv. 2 dell’O del 7 ott. 2015 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (RU 2015 3989).

64 In­tro­dot­to dall’art. 53 cpv. 2 dell’O del 7 ott. 2015 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (RU 2015 3989).

Art. 15a Collaborazione con i Cantoni e altri organi preposti all’esecuzione 65

1 Se un pro­get­to del­la Con­fe­de­ra­zio­ne toc­ca in­te­res­si can­to­na­li o co­mu­na­li es­sen­zia­li, il di­par­ti­men­to com­pe­ten­te o la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le coin­vol­ge in mo­do ade­gua­to gli or­ga­ni can­to­na­li com­pe­ten­ti e, se op­por­tu­no, le as­so­cia­zio­ni man­tel­lo na­zio­na­li dei Co­mu­ni, del­le cit­tà e del­le re­gio­ni di mon­ta­gna.

2 Gli in­te­res­si es­sen­zia­li se­con­do il ca­po­ver­so 1 so­no toc­ca­ti in par­ti­co­la­re se:

a.
il pro­get­to de­ve es­se­re at­tua­to in­te­ra­men­te o in par­te da or­ga­ni can­to­na­li o co­mu­na­li e l’at­tua­zio­ne ri­chie­de l’im­pie­go di con­si­de­re­vo­li ri­sor­se per­so­na­li o fi­nan­zia­rie di ta­li or­ga­ni;
b.
gli or­ga­ni can­to­na­li o co­mu­na­li de­vo­no es­se­re rior­ga­niz­za­ti; o
c.
gli or­ga­ni can­to­na­li o co­mu­na­li de­vo­no prov­ve­de­re a mo­di­fi­che es­sen­zia­li del di­rit­to.

65 In­tro­dot­to dal n. II dell’O dell’11 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° apr. 2016 (RU 2016 929).

Art. 16 Conferenza dei segretari generali

(art. 53 LO­GA)

1 La Con­fe­ren­za dei se­gre­ta­ri ge­ne­ra­li è l’or­ga­no su­pre­mo di coor­di­na­men­to. Con­tri­bui­sce a un’at­ti­vi­tà am­mi­ni­stra­ti­va pre­vi­den­te, ef­fi­ca­ce e coe­ren­te. Può far ca­po a ter­zi o ad al­tri ser­vi­zi.

2 Coo­pe­ra al­la pia­ni­fi­ca­zio­ne, al­la pre­pa­ra­zio­ne e al di­sbri­go de­gli af­fa­ri del Con­si­glio fe­de­ra­le, non­ché all’ap­pia­na­men­to del­le di­ver­gen­ze.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le ema­na il re­go­la­men­to in­ter­no del­la Con­fe­ren­za dei se­gre­ta­ri ge­ne­ra­li.66

66 In­tro­dot­to dall’all. n. 5 dell’O del 25 nov. 2020 sul­la tra­sfor­ma­zio­ne di­gi­ta­le e l’in­for­ma­ti­ca, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5871)

Sezione 3: Pianificazione e supervisione

Art. 17 Pianificazione

(art. 6 cpv. 1, 25 cpv. 2 lett. a, 32 lett. a, 36 cpv. 1, 51, 52 LO­GA)

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce le prio­ri­tà, gli obiet­ti­vi e i mez­zi del­le pia­ni­fi­ca­zio­ni.

2 Le pia­ni­fi­ca­zio­ni del Con­si­glio fe­de­ra­le con­sta­no di:

a.
pia­ni­fi­ca­zio­ni glo­ba­li che com­pren­do­no tut­ti gli am­bi­ti del­la po­li­ti­ca del­la Con­fe­de­ra­zio­ne; ne fan­no par­te le li­nee di­ret­ti­ve del­la po­li­ti­ca di go­ver­no se­con­do l’ar­ti­co­lo 18 e gli obiet­ti­vi an­nui del Con­si­glio fe­de­ra­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 19 co­me pia­ni­fi­ca­zio­ni ma­te­ria­li, non­ché le pia­ni­fi­ca­zio­ni fi­nan­zia­rie pre­vi­ste dal­la leg­ge fe­de­ra­le del 6 ot­to­bre 198967 sul­le fi­nan­ze del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e dal­la re­la­ti­va or­di­nan­za dell’11 giu­gno 199068;
b.
pia­ni­fi­ca­zio­ni spe­ci­fi­che re­la­ti­ve a sin­go­li am­bi­ti del­la po­li­ti­ca del­la Con­fe­de­ra­zio­ne o a set­to­ri di que­sti am­bi­ti;
c.
se ne­ces­sa­rio, ul­te­rio­ri pia­ni­fi­ca­zio­ni.

3 Le pia­ni­fi­ca­zio­ni ma­te­ria­li e le pia­ni­fi­ca­zio­ni fi­nan­zia­rie ven­go­no ar­mo­niz­za­te nel­la mi­su­ra del pos­si­bi­le dal pun­to di vi­sta tem­po­ra­le e ma­te­ria­le. Le sin­go­le sfe­re di com­pe­ten­za so­no rag­grup­pa­te in am­bi­ti po­li­ti­ci.

4 La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le pre­pa­ra i pia­ni ma­te­ria­li se­con­do il ca­po­ver­so 2 let­te­ra a. L’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze pre­pa­ra il pre­ven­ti­vo e il pia­no fi­nan­zia­rio. A tal fi­ne, col­la­bo­ra­no con i di­par­ti­men­ti.

5 Per le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve su­bor­di­na­te so­no vin­co­lan­ti le pia­ni­fi­ca­zio­ni del Con­si­glio fe­de­ra­le, ri­spet­ti­va­men­te dei Di­par­ti­men­ti.

67 [RU 1990 985, 1995 836n. II, 1996 3042, 1997 2022all. n. 2 2465 all. n. 11, 1998 1202art. 7 n. 3 2847 all. n. 5, 1999 3131, 2000 273all. n. 7, 2001 707art. 31 n. 2, 2002 2471, 2003 42655191535, 2004 1633n. I 6 1985 all. n. II 3 2143. RU 2006 1275art. 64]. Ve­di ora la LF del 7 ott. 2005 sul­le fi­nan­ze del­la Con­fe­de­ra­zio­ne (RS 611.0).

68 [RU 1990 996, 1993 820all. n. 4, 1995 3204, 1996 2243I 423043, 1999 1167all. n. 5, 2000 198art. 32 n. 1, 2001 267art. 33 n. 2, 2003 537, 2004 4471art. 15. RU 2006 1295art. 76]. Ve­di ora l’O del 5 apr. 2006 sul­le fi­nan­ze del­la Con­fe­de­ra­zio­ne (RS 611.01).

Art. 18 Linee direttive della politica di Governo

(art. 45bis LRC69)

1 Le li­nee di­ret­ti­ve del­la po­li­ti­ca di Go­ver­no dan­no un orien­ta­men­to po­li­ti­co glo­ba­le per l’at­ti­vi­tà go­ver­na­ti­va nel­la le­gi­sla­tu­ra.

2 Fan­no un bi­lan­cio del­la le­gi­sla­tu­ra tra­scor­sa.

3 Sta­bi­li­sco­no gli obiet­ti­vi, i ri­sul­ta­ti per­se­gui­ti, non­ché i prov­ve­di­men­ti prio­ri­ta­ri e de­si­gna­no gli am­bi­ti in cui l’of­fer­ta sta­ta­le di pre­sta­zio­ni de­ve es­se­re og­get­to di un rie­sa­me o sman­tel­la­ta.

69 [RU 1962 831, 1966 13631753, 1970 1249, 1972 2451686, 1974 1051II n. 1, 1978 570688art. 88 n. 2, 1979 114art. 66 679 1318, 1984 768, 1985 452, 1986 1712, 1987 600art. 16 n. 3, 1989 257, 1990 15301642, 1991 857all. n. 1, 1992 6412344, 1994 3602147, 1995 4840, 1996 1725all. n. 1 2868, 1997 753760art. 1 2022 all. n. 4, 1998 64614182847all. n. 8, 1999 468, 2000 2732093, 2001 114n. I 1,2002 3371all. n. 1, 2003 2119. RU 2003 3543all. n. I 3]. Ve­di ora la L del 13 dic. 2002 sul Par­la­men­to (RS 171.10).

Art. 19 Obiettivi annui del Consiglio federale

(art. 51 LO­GA)

1 Gli obiet­ti­vi an­nui del Con­si­glio fe­de­ra­le de­fi­ni­sco­no le li­nee fon­da­men­ta­li del­l’at­ti­vi­tà go­ver­na­ti­va per l’an­no suc­ces­si­vo, de­ter­mi­na­no gli obiet­ti­vi e i prov­ve­di­men­ti e de­si­gna­no gli af­fa­ri da li­cen­zia­re a de­sti­na­zio­ne del­le Ca­me­re fe­de­ra­li.

2 Gli obiet­ti­vi an­nui co­sti­tui­sco­no la ba­se per la pia­ni­fi­ca­zio­ne de­gli af­fa­ri del Con­si­glio fe­de­ra­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 2, per la su­per­vi­sio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 21, per la vi­gi­lan­za se­con­do la se­zio­ne 5, non­ché per la pre­sen­ta­zio­ne del rap­por­to an­nuo di ge­stio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 45 del­la leg­ge del 23 mar­zo 196270 sui rap­por­ti fra i Con­si­gli (LRC).

70 Ve­di ora la L del 13 dic. 2002 sul Par­la­men­to (RS 171.10).

Art. 20 Obiettivi annui dei dipartimenti e della Cancelleria federale

(art. 51 LO­GA)

1 I di­par­ti­men­ti e la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le ar­mo­niz­za­no i lo­ro obiet­ti­vi an­nui con le pia­ni­fi­ca­zio­ni del Con­si­glio fe­de­ra­le e glie­li sot­to­pon­go­no per co­no­scen­za.

2 Ri­fe­ri­sco­no sul­la lo­ro at­ti­vi­tà nel qua­dro del­la pre­sen­ta­zio­ne del rap­por­to an­nuo di ge­stio­ne del Con­si­glio fe­de­ra­le in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 45 LRC71.

71 Ve­di ora la L del 13 dic. 2002 sul Par­la­men­to (RS 171.10).

Art. 21 Supervisione

1 La su­per­vi­sio­ne (con­trol­ling) è uno stru­men­to di di­re­zio­ne che con­sen­te di in­ci­de­re con­ti­nua­ti­va­men­te sui pro­ces­si di con­se­gui­men­to de­gli obiet­ti­vi a tut­ti i li­vel­li.

2 Nel­la sua at­ti­vi­tà di su­per­vi­sio­ne, il Con­si­glio fe­de­ra­le è as­si­sti­to dal­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le e dal Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze. A tal fi­ne, la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le e il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze col­la­bo­ra­no con i di­par­ti­men­ti.

3 I di­par­ti­men­ti so­no com­pe­ten­ti per la su­per­vi­sio­ne nel lo­ro am­bi­to. Ar­mo­niz­za­no il lo­ro ope­ra­to con quel­lo del Con­si­glio fe­de­ra­le.

Art. 22 Documentazione dell’attività amministrativa 72

1 Le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve do­cu­men­ta­no le lo­ro at­ti­vi­tà con una ge­stio­ne de­gli af­fa­ri si­ste­ma­ti­ca.

2 A ta­le sco­po es­se im­pie­ga­no si­ste­mi di ge­stio­ne elet­tro­ni­ca de­gli af­fa­ri se­con­do l’or­di­nan­za GE­VER del 3 apri­le 201973, sem­pre che la le­gi­sla­zio­ne non pre­ve­da un al­tro mo­do di ge­sti­re gli af­fa­ri.

72 Nuo­vo te­sto giu­sta l’art. 20 n. 3 dell’O GE­VER del 3 apr. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2020 (RU 2019 1311).

73 RS 170.010.441

Sezione 3a: Convenzioni sulle prestazioni74

74 Introdotta dall’all. n. 1 dell’O del 14 ott. 2015 (Ottimizzazione del Nuovo modello contabile e del Nuovo modello di gestione dell’Amministrazione federale), in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4019).

Art. 22a Gestione mediante convenzioni sulle prestazioni

(art. 38a LO­GA)

1 I di­par­ti­men­ti o i ser­vi­zi da es­si de­si­gna­ti con­clu­do­no con le lo­ro uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve con­ven­zio­ni sul­le pre­sta­zio­ni. Que­ste in­di­ca­no per­lo­me­no:

a.
gli obiet­ti­vi an­nui del Con­si­glio fe­de­ra­le e dei di­par­ti­men­ti se­con­do gli ar­ti­co­li 19 e 20;
b.
al­tri im­por­tan­ti pro­get­ti, com­pre­se le tap­pe e le sca­den­ze;
c.
gli obiet­ti­vi in ma­te­ria di pre­sta­zio­ni e ri­sul­ta­ti dei grup­pi di pre­sta­zio­ni, di re­go­la cor­re­da­ti da pa­ra­me­tri e va­lo­ri di ri­fe­ri­men­to.
2 Non è ne­ces­sa­rio con­clu­de­re con­ven­zio­ni sul­le pre­sta­zio­ni con:
a.
la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le;
b.
l’In­ca­ri­ca­to fe­de­ra­le del­la pro­te­zio­ne dei da­ti e del­la tra­spa­ren­za;
c.
la Com­mis­sio­ne fe­de­ra­le del­le ca­se da gio­co;
d.
il Con­trol­lo fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze;
e.
il Sor­ve­glian­te dei prez­zi;
f.
la Com­mis­sio­ne del­la con­cor­ren­za;
g.
il Ser­vi­zio d’in­chie­sta sviz­ze­ro su­gli in­for­tu­ni;
h.
la Com­mis­sio­ne fe­de­ra­le del­le po­ste;
i.75
la Com­mis­sio­ne del tra­spor­to fer­ro­via­rio;
j.
la Com­mis­sio­ne fe­de­ra­le dell’ener­gia elet­tri­ca;
k.
la Com­mis­sio­ne fe­de­ra­le del­le co­mu­ni­ca­zio­ni;
l.
l’Au­to­ri­tà in­di­pen­den­te di ri­cor­so in ma­te­ria ra­dio­te­le­vi­si­va.

75 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 1 dell’O del 13 mag. 2020 sull’or­ga­niz­za­zio­ne dell’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria, in vi­go­re dal 1° lug. 2020 (RU 2020 1915).

Art. 22b Rapporto e gestione

(art. 38a cpv. 5 LO­GA)

1 I di­par­ti­men­ti o i ser­vi­zi da es­si de­si­gna­ti sta­bi­li­sco­no quan­do e in qua­le for­ma le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve pre­sen­ta­no un rap­por­to sul con­se­gui­men­to de­gli obiet­ti­vi e su even­tua­li mi­su­re cor­ret­ti­ve.

2 L’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze ema­na istru­zio­ni sul­la ve­ri­fi­ca del­la strut­tu­ra e de­gli obiet­ti­vi dei grup­pi di pre­sta­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 38a ca­po­ver­so 5 LO­GA.

Sezione 3b: Deroghe all’obbligo della doppia firma76

76 Introdotta dal n. III dell’O del 22 nov. 2017, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6747).

Art. 22c

De­ro­ga­no dall’ob­bli­go del­la dop­pia fir­ma:

a.
i con­trat­ti, le de­ci­sio­ni e al­tri im­pe­gni for­ma­li del­la Con­fe­de­ra­zio­ne con­cer­nen­ti il set­to­re del per­so­na­le;
b.
i trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li;
c.
i con­trat­ti, le de­ci­sio­ni e al­tri im­pe­gni for­ma­li dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le del­le con­tri­bu­zio­ni che:
1.
si fon­da­no sul­la leg­ge del 12 giu­gno 200977 sull’IVA, sul­la leg­ge fe­de­ra­le del 13 ot­to­bre 196578 sull’im­po­sta pre­ven­ti­va o sul­la leg­ge fe­de­ra­le del 27 giu­gno 197379 sul­le tas­se di bol­lo, e
2.
in ra­gio­ne del lo­ro ele­va­to nu­me­ro non so­no fir­ma­ti sin­go­lar­men­te da un rap­pre­sen­tan­te dell’au­to­ri­tà (pro­ce­du­ra col­let­ti­va).

Sezione 4: Informazione e comunicazione

Art. 23

1 La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le è com­pe­ten­te, in col­la­bo­ra­zio­ne con i di­par­ti­men­ti, per l’in­for­ma­zio­ne dell’As­sem­blea fe­de­ra­le, dei Can­to­ni e del pub­bli­co su de­ci­sio­ni, in­ten­zio­ni e prov­ve­di­men­ti del Con­si­glio fe­de­ra­le. Prov­ve­de al­la ne­ces­sa­ria pia­ni­fi­ca­zio­ne ed ela­bo­ra i prin­ci­pi per una po­li­ti­ca di co­mu­ni­ca­zio­ne del Con­si­glio fe­de­ra­le.

2 I di­par­ti­men­ti e la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le so­no re­spon­sa­bi­li dell’in­for­ma­zio­ne e del­la co­mu­ni­ca­zio­ne in­ter­na ed ester­na re­la­ti­va ai lo­ro af­fa­ri. Vi prov­ve­do­no te­nen­do con­to del con­te­sto glo­ba­le del­la po­li­ti­ca di co­mu­ni­ca­zio­ne del Con­si­glio fe­de­ra­le. Re­go­la­no i com­pi­ti d’in­for­ma­zio­ne del­le uni­tà lo­ro su­bor­di­na­te.

3 La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le è com­pe­ten­te per il coor­di­na­men­to dell’in­for­ma­zio­ne e del­la co­mu­ni­ca­zio­ne in col­la­bo­ra­zio­ne con la Con­fe­ren­za dei ser­vi­zi d’in­for­ma­zio­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e a que­sto sco­po può ema­na­re istru­zio­ni.

4 In ca­so di ne­ces­si­tà, il Con­si­glio fe­de­ra­le può cen­tra­liz­za­re l’in­for­ma­zio­ne e la co­mu­ni­ca­zio­ne pres­so il pre­si­den­te del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, pres­so la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le, pres­so un di­par­ti­men­to o pres­so un al­tro en­te de­si­gna­to. L’en­te de­si­gna­to ha cor­ri­spon­den­ti com­pe­ten­ze di ema­na­re istru­zio­ni.

Sezione 5: Vigilanza

Art. 24 Vigilanza sull’Amministrazione

(art. 8 cpv. 3 e 4, 36 cpv. 3 LO­GA)

1 Me­dian­te la vi­gi­lan­za, il Con­si­glio fe­de­ra­le, i di­par­ti­men­ti e la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le ga­ran­ti­sco­no l’adem­pi­men­to dei com­pi­ti co­sti­tu­zio­na­li e le­ga­li.

2 La vi­gi­lan­za sull’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le cen­tra­le è glo­ba­le. È ret­ta dai prin­ci­pi di cui ne­gli ar­ti­co­li 11 e 12.

3 La vi­gi­lan­za sull’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le de­cen­tra­liz­za­ta, non­ché sull’or­ga­niz­za­zio­ne e sul­le per­so­ne con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 2 ca­po­ver­so 4 LO­GA è di­sci­pli­na­ta, quan­to all’og­get­to, all’esten­sio­ne e ai prin­ci­pi, dal­la le­gi­sla­zio­ne spe­cia­le e ri­spet­ta il cor­ri­spon­den­te gra­do di au­to­no­mia.

Art. 25 Controllo

(art. 8 cpv. 3 e 4 LO­GA)

1 Il con­trol­lo, co­me stru­men­to del­la vi­gi­lan­za, ser­ve:

a.
al­la chia­ri­fi­ca­zio­ne ap­pro­fon­di­ta di par­ti­co­la­ri in­ter­ro­ga­ti­vi ri­sul­tan­ti da av­ve­ni­men­ti at­tua­li o da di­sfun­zio­ni con­sta­ta­te;
b.
all’esa­me pe­rio­di­co di par­ti­co­la­ri set­to­ri.

2 I con­trol­li so­no af­fi­da­ti di mas­si­ma a spe­cia­li ser­vi­zi in­di­pen­den­ti dal­le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve con­trol­la­te.

Art. 26 Controllo da parte del Consiglio federale 81

(art. 8 cpv. 3 e 4, 25 cpv. 2 lett. c e d, 32 lett. e LO­GA)

Nell’eser­ci­zio dei com­pi­ti le­ga­li di con­trol­lo, il Con­si­glio fe­de­ra­le e il pre­si­den­te del­la Con­fe­de­ra­zio­ne so­no as­si­sti­ti dal­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le. Per chia­ri­re que­stio­ni in­ter­di­par­ti­men­ta­li è pos­si­bi­le ri­cor­re­re a grup­pi di la­vo­ro giu­sta l’ar­ti­co­lo 56 LO­GA o a una con­su­len­za ester­na ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 57 LO­GA.

81 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 21 ago. 2002, in vi­go­re dal 1° ott. 2002 (RU 2002 2827).

Art. 27 Controllo dei compiti della Confederazione 82

(art. 5 LO­GA)

1 Le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve con­trol­la­no pe­rio­di­ca­men­te e si­ste­ma­ti­ca­men­te i lo­ro com­pi­ti, le lo­ro pre­sta­zio­ni, le lo­ro pro­ce­du­re e la lo­ro or­ga­niz­za­zio­ne in fun­zio­ne del­le ne­ces­si­tà e del­la con­for­mi­tà ai prin­ci­pi de­gli ar­ti­co­li 11 e 12; prov­ve­do­no af­fin­ché ven­ga­no pre­se le cor­ri­spon­den­ti mi­su­re di ade­gua­men­to e di ri­nun­cia.

2 La Con­fe­ren­za dei Se­gre­ta­ri ge­ne­ra­li as­su­me un ruo­lo di coor­di­na­men­to.

3 L’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze coor­di­na, in col­la­bo­ra­zio­ne con la Con­fe­ren­za dei se­gre­ta­ri ge­ne­ra­li, il con­trol­lo di cui al ca­po­ver­so 1 con il rie­sa­me di cui all’ar­ti­co­lo 5 del­la leg­ge del 5 ot­to­bre 199083 sui sus­si­di.84

82 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 21 ago. 2002, in vi­go­re dal 1° ott. 2002 (RU 2002 2827).

83 RS 616.1

84 In­tro­dot­to dall’all. n. 1 dell’O del 14 ott. 2015 (Ot­ti­miz­za­zio­ne del Nuo­vo mo­del­lo con­ta­bi­le e del Nuo­vo mo­del­lo di ge­stio­ne dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le), in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4019).

Sezione 6: Inchiesta amministrativa85

85 Introdotta dal n. I dell’O del 10 dic. 2004, in vigore dal 1° gen. 2005 (RU 2004 5251).

Art. 27a Scopo

1 L’in­chie­sta am­mi­ni­stra­ti­va è una pro­ce­du­ra spe­cia­le del con­trol­lo ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 25 e 26 vol­ta ad ac­cer­ta­re se sus­si­ste un fat­to che esi­ge un in­ter­ven­to d’uf­fi­cio per sal­va­guar­da­re l’in­te­res­se pub­bli­co.

2 L’in­chie­sta am­mi­ni­stra­ti­va non è di­ret­ta con­tro una per­so­na de­ter­mi­na­ta. So­no fat­ti sal­vi l’in­chie­sta di­sci­pli­na­re ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 98 dell’or­di­nan­za del 3 lu­glio 200186 sul per­so­na­le fe­de­ra­le non­ché i pro­ce­di­men­ti pe­na­li.

Art. 27b Procedimenti parallelamente in corso

1 Un’in­chie­sta am­mi­ni­stra­ti­va non può osta­co­la­re né in­chie­ste pe­na­li né in­chie­ste de­gli or­ga­ni di vi­gi­lan­za par­la­men­ta­ri.

2 Se si può pre­ve­de­re un con­flit­to di pro­ce­du­ra, l’au­to­ri­tà che ha or­di­na­to l’in­chie­sta so­spen­de o in­ter­rom­pe l’in­chie­sta am­mi­ni­stra­ti­va.

Art. 27c Autorità competente a ordinare un’inchiesta amministrativa

1 Il ca­po del Di­par­ti­men­to o il can­cel­lie­re del­la Con­fe­de­ra­zio­ne or­di­na un’in­chie­sta am­mi­ni­stra­ti­va nel­le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve che gli so­no su­bor­di­na­te. Può de­le­ga­re det­ta com­pe­ten­za al­le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve che gli so­no su­bor­di­na­te.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le or­di­na l’in­chie­sta se un’in­chie­sta am­mi­ni­stra­ti­va in­te­res­sa più di un Di­par­ti­men­to o un Di­par­ti­men­to e la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le.

Art. 27d Organi d’inchiesta

1 L’in­chie­sta am­mi­ni­stra­ti­va è af­fi­da­ta a per­so­ne:

a.
le qua­li adem­pio­no i re­qui­si­ti per­so­na­li, pro­fes­sio­na­li e tec­ni­ci ne­ces­sa­ri per lo svol­gi­men­to di sif­fat­to com­pi­to;
b.
le qua­li non la­vo­ra­no nell’am­bi­to di at­ti­vi­tà sot­to in­chie­sta; e
c.
al­le qua­li non è af­fi­da­to con­tem­po­ra­nea­men­te un pro­ce­di­men­to di­sci­pli­na­re o al­tro pro­ce­di­men­to di di­rit­to del per­so­na­le nel­lo stes­so af­fa­re.

2 L’in­chie­sta può es­se­re af­fi­da­ta a per­so­ne estra­nee all’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le. Que­ste agi­sco­no in ve­ste di man­da­ta­ri dell’au­to­ri­tà che or­di­na l’in­chie­sta.

3 L’or­ga­no d’in­chie­sta può, nei li­mi­ti del suo man­da­to, ema­na­re le ne­ces­sa­rie istru­zio­ni ma non de­ci­sio­ni for­ma­li.

4 Le di­spo­si­zio­ni con­cer­nen­ti la ri­cu­sa­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 10 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 196887 sul­la pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va (PA) so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia.

Art. 27e Mandato d’inchiesta

1 L’au­to­ri­tà che or­di­na l’in­chie­sta ri­la­scia un man­da­to d’in­chie­sta scrit­to. In es­so so­no de­scrit­ti se­gna­ta­men­te:

a.
l’og­get­to dell’in­chie­sta;
b.
la no­mi­na dell’or­ga­no d’in­chie­sta;
c.
le com­pe­ten­ze dell’or­ga­no d’in­chie­sta;
d.
l’ob­bli­go di ser­ba­re il se­gre­to d’uf­fi­cio;
e.
le in­den­ni­tà spet­tan­ti all’or­ga­no d’in­chie­sta;
f.
l’ap­pron­ta­men­to de­gli stru­men­ti au­si­lia­ri ne­ces­sa­ri;
g.
il coin­vol­gi­men­to di or­ga­ni au­si­lia­ri;
h.
la pre­sen­ta­zio­ne dei rap­por­ti;
i.
lo sca­den­za­rio.

2 Al man­da­to d’in­chie­sta so­no al­le­ga­ti even­tua­li at­ti già esi­sten­ti.

Art.27f Apertura

1 L’au­to­ri­tà che or­di­na l’in­chie­sta ne no­ti­fi­ca l’aper­tu­ra non­ché il mo­ti­vo che l’ha ori­gi­na­ta, lo sco­po e l’or­ga­no d’in­chie­sta al­le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve in­te­res­sa­te.

2 Es­sa ema­na le ne­ces­sa­rie istru­zio­ni con­cer­nen­ti i di­rit­ti d’ispe­zio­ne e di ac­ces­so de­gli or­ga­ni d’in­chie­sta non­ché l’ob­bli­go di in­for­ma­re gli im­pie­ga­ti in­te­res­sa­ti.

Art. 27g Esecuzione

1 Per ac­cer­ta­re i fat­ti, l’or­ga­no d’in­chie­sta si at­tie­ne ai mez­zi di pro­va di cui all’ar­ti­co­lo 12 PA88. Nell’am­bi­to dell’in­chie­sta am­mi­ni­stra­ti­va non si pro­ce­de pe­rò all’au­di­zio­ne di te­sti­mo­ni.

2 Le au­to­ri­tà e gli im­pie­ga­ti del­la Con­fe­de­ra­zio­ne coin­vol­ti nell’in­chie­sta am­mi­ni­stra­ti­va so­no te­nu­ti a col­la­bo­ra­re all’ac­cer­ta­men­to dei fat­ti.

3 Se, nel cor­so dell’in­chie­sta am­mi­ni­stra­ti­va, emer­ge che so­no ne­ces­sa­rie da al­tri Di­par­ti­men­ti o dal­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le in­for­ma­zio­ni sog­get­te a se­gre­to, l’or­ga­no d’in­chie­sta de­ve ot­te­ne­re il con­sen­so del ca­po del Di­par­ti­men­to in­te­res­sa­to o del Can­cel­lie­re del­la Con­fe­de­ra­zio­ne. Ne­gli al­tri ca­si si ap­pli­ca l’ar­ti­co­lo 14.

4 Le au­to­ri­tà e le per­so­ne coin­vol­te nell’in­chie­sta am­mi­ni­stra­ti­va han­no la pos­si­bi­li­tà di esa­mi­na­re gli at­ti che li con­cer­no­no e di espri­me­re il lo­ro pa­re­re (art. 26–28 PA).

5 Es­se han­no il di­rit­to di es­se­re sen­ti­te (art. 29–33 PA).

Art. 27h Interrogazioni

1 Le per­so­ne coin­vol­te nell’in­chie­sta am­mi­ni­stra­ti­va pos­so­no far­si rap­pre­sen­ta­re o pa­tro­ci­na­re.

2 L’or­ga­no d’in­chie­sta in­for­ma le per­so­ne le qua­li de­vo­no es­se­re sen­ti­te che es­se pos­so­no ri­fiu­tar­si di de­por­re qua­lo­ra la de­po­si­zio­ne ar­re­cas­se lo­ro pre­giu­di­zio in vi­sta di un pro­ce­di­men­to di­sci­pli­na­re o pe­na­le.

3 L’or­ga­no d’in­chie­sta in­for­ma le per­so­ne estra­nee all’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le che de­vo­no es­se­re sen­ti­te che non so­no ob­bli­ga­te a ri­la­scia­re in­for­ma­zio­ni.

Art. 27i Protezione dei dati personali

Ogni ser­vi­zio am­mi­ni­stra­ti­vo in­vi­ta­to dall’or­ga­no d’in­chie­sta a ren­de­re no­ti da­ti per­so­na­li è te­nu­to, nel­la pro­pria sfe­ra di com­pe­ten­za, a ga­ran­ti­re l’os­ser­van­za del­le di­spo­si­zio­ni del­la leg­ge fe­de­ra­le del 19 giu­gno 199289 sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti.

Art. 27j Risultati

1 L’or­ga­no d’in­chie­sta for­ni­sce all’au­to­ri­tà che or­di­na l’in­chie­sta gli at­ti d’in­chie­sta com­ple­ti e un rap­por­to.

2 Nel rap­por­to, ol­tre a de­scri­ve­re lo svol­gi­men­to e i ri­sul­ta­ti dell’in­chie­sta, for­mu­la pro­po­ste sul se­gui­to del pro­ce­di­men­to.

3 L’au­to­ri­tà che or­di­na l’in­chie­sta in­for­ma del ri­sul­ta­to le au­to­ri­tà e le per­so­ne coin­vol­te nell’in­chie­sta am­mi­ni­stra­ti­va.

4 L’au­to­ri­tà che or­di­na l’in­chie­sta de­ci­de in me­ri­to al­le con­se­guen­ze dell’in­chie­sta am­mi­ni­stra­ti­va.

5 I ri­sul­ta­ti di un’in­chie­sta am­mi­ni­stra­ti­va pos­so­no es­se­re mo­ti­vo per l’aper­tu­ra di al­tri pro­ce­di­men­ti, se­gna­ta­men­te di di­rit­to del per­so­na­le.

Capitolo 3a: Approvazione di atti legislativi dei Cantoni90

90 Introdotto dal n. I dell’O del 5 apr. 2006, in vigore dal 1° giu. 2006 (RU 2006 1269).

Art. 27k Presentazione

(art. 61b cpv. 1 LO­GA)

1 Le leg­gi e le or­di­nan­ze dei Can­to­ni che sot­to­stan­no all’ap­pro­va­zio­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne de­vo­no es­se­re inol­tra­te al­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le. La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le può esi­ger­ne l’inol­tro.

2 Gli at­ti le­gi­sla­ti­vi de­vo­no es­se­re inol­tra­ti non ap­pe­na l’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te li ha adot­ta­ti. Non è ne­ces­sa­rio aspet­ta­re la vo­ta­zio­ne po­po­la­re o la sca­den­za del ter­mi­ne di re­fe­ren­dum.

3 I Can­to­ni pos­so­no sot­to­por­re al pre­vio esa­me del­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le i pro­get­ti di at­ti le­gi­sla­ti­vi che sot­to­stan­no all’ap­pro­va­zio­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

Art. 27l Trasmissione al dipartimento competente

1 La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le tra­smet­te l’at­to le­gi­sla­ti­vo inol­tra­to­le al di­par­ti­men­to com­pe­ten­te in ma­te­ria.

2 Se un at­to le­gi­sla­ti­vo non rien­tra nel­la com­pe­ten­za esclu­si­va di un so­lo di­par­ti­men­to, la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le de­si­gna il di­par­ti­men­to in­ca­ri­ca­to del­la di­re­zio­ne dei la­vo­ri e in­for­ma gli al­tri di­par­ti­men­ti in­te­res­sa­ti.

Art. 27m Approvazione in casi non controversi

(art. 61b cpv. 2 LO­GA)

Se il ca­so non è con­tro­ver­so, il di­par­ti­men­to dà la sua ap­pro­va­zio­ne en­tro due me­si dall’inol­tro e la co­mu­ni­ca ai Can­to­ni e al­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le.

Art. 27n Approvazione in casi controversi

(art. 61b cpv. 3 LO­GA)

1 Se giun­ge al­la con­clu­sio­ne che l’at­to non è con­for­me al di­rit­to fe­de­ra­le e non può quin­di es­se­re ap­pro­va­to o po­treb­be es­ser­lo sol­tan­to con ri­ser­va, il di­par­ti­men­to pren­de una de­ci­sio­ne prov­vi­so­ria en­tro due me­si dall’inol­tro. Tra­smet­te la de­ci­sio­ne con una bre­ve mo­ti­va­zio­ne al Can­to­ne fis­san­do­gli un ter­mi­ne di ri­spo­sta.

2 Se la ri­spo­sta del Can­to­ne lo per­sua­de che l’at­to non è in­com­pa­ti­bi­le con il di­rit­to fe­de­ra­le, il di­par­ti­men­to dà la sua ap­pro­va­zio­ne en­tro due me­si da quan­do è giun­ta la ri­spo­sta.

3 In ca­so con­tra­rio il di­par­ti­men­to sot­to­po­ne l’og­get­to al Con­si­glio fe­de­ra­le en­tro due me­si, pro­po­nen­do­gli di ap­pro­va­re l’at­to con ri­ser­va o di ri­fiu­ta­re l’ap­pro­va­zio­ne.

Capitolo 3b: Trattati intercantonali o dei Cantoni con l’estero91

91 Introdotto dal n. I dell’O del 5 apr. 2006, in vigore dal 1° giu. 2006 (RU 2006 1269).

Art. 27o Informazione nei confronti della Confederazione

(art. 61c cpv. 1 LO­GA)

1 I Can­to­ni con­traen­ti o un ser­vi­zio di coor­di­na­men­to de­si­gna­to dai me­de­si­mi in­for­ma­no la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le sui trat­ta­ti in­ter­can­to­na­li o dei Can­to­ni con l’este­ro.

2 L’in­for­ma­zio­ne va tra­smes­sa al­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le:

a.
nel ca­so dei trat­ta­ti in­ter­can­to­na­li, do­po l’ado­zio­ne del pro­get­to da par­te dell’or­ga­no in­ter­can­to­na­le in­ca­ri­ca­to di ela­bo­rar­li o do­po l’ac­cet­ta­zio­ne di un trat­ta­to da par­te di al­me­no uno dei Can­to­ni con­traen­ti;
b.
nel ca­so dei trat­ta­ti dei Can­to­ni con l’este­ro, pri­ma del­la lo­ro con­clu­sio­ne.

3 All’in­for­ma­zio­ne è al­le­ga­to il te­sto del trat­ta­to.

Art. 27p Esame preliminare di trattati intercantonali

I Can­to­ni pos­so­no sot­to­por­re al­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le i trat­ta­ti in­ter­can­to­na­li per l’esa­me pre­li­mi­na­re.

Art. 27q Informazione nei confronti dei Cantoni terzi

(art. 62 cpv. 1 LO­GA)

1 En­tro 14 gior­ni da quan­do il trat­ta­to è sta­to de­po­si­ta­to, la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le in­for­ma, me­dian­te una co­mu­ni­ca­zio­ne nel Fo­glio fe­de­ra­le, i Can­to­ni che non par­te­ci­pa­no all’ac­cor­do (Can­to­ni ter­zi) su un trat­ta­to di cui ha pre­so at­to.

2 Nel­la co­mu­ni­ca­zio­ne es­sa in­di­ca i Can­to­ni con­traen­ti, il ti­to­lo del trat­ta­to in que­stio­ne e il ser­vi­zio pres­so cui è pos­si­bi­le pro­cu­rar­si il te­sto del trat­ta­to o pren­der­ne vi­sio­ne.

3 Ai trat­ta­ti dei Can­to­ni con l’este­ro con­clu­si per il tra­mi­te del­la Con­fe­de­ra­zio­ne si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia i ca­po­ver­si 1 e 2.

Art. 27r Trasmissione al dipartimento competente

1 La Can­cel­le­ria fe­de­ra­le tra­smet­te il trat­ta­to inol­tra­to­le al di­par­ti­men­to com­pe­ten­te in ma­te­ria.

2 Se il trat­ta­to non rien­tra nel­la com­pe­ten­za esclu­si­va di un so­lo di­par­ti­men­to, la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le de­si­gna il di­par­ti­men­to in­ca­ri­ca­to del­la di­re­zio­ne dei la­vo­ri e in­for­ma gli al­tri di­par­ti­men­ti in­te­res­sa­ti.

Art. 27s Comunicazione del risultato dell’esame; obiezione contro i trattati

(art. 62 cpv. 2 e 3 LO­GA)

1 En­tro due me­si dall’in­for­ma­zio­ne nel Fo­glio fe­de­ra­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 27q, il di­par­ti­men­to co­mu­ni­ca il ri­sul­ta­to dell’esa­me del trat­ta­to ai Can­to­ni con­traen­ti o al ser­vi­zio di coor­di­na­men­to e al­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le.

2 Se con­sta­ta che il trat­ta­to pre­giu­di­ca il di­rit­to o gli in­te­res­si del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, il di­par­ti­men­to sol­le­va obie­zio­ne nei con­fron­ti dei Can­to­ni con­traen­ti e, se del ca­so, del ser­vi­zio di coor­di­na­men­to e li in­vi­ta a pren­de­re po­si­zio­ne.

3 Il di­par­ti­men­to co­mu­ni­ca tem­pe­sti­va­men­te ai Can­to­ni con­traen­ti, al ser­vi­zio di coor­di­na­men­to e al­la Can­cel­le­ria se, in ba­se al­la pre­sa di po­si­zio­ne, l’op­po­si­zio­ne al di­rit­to o agli in­te­res­si del­la Con­fe­de­ra­zio­ne per­ma­ne op­pu­re no.

Art. 27t Reclamo all’Assemblea federale

(art. 62 cpv. 4 LO­GA)

Se l’op­po­si­zio­ne al di­rit­to o agli in­te­res­si del­la Con­fe­de­ra­zio­ne per­ma­ne, il di­par­ti­men­to chie­de al Con­si­glio fe­de­ra­le di sol­le­va­re re­cla­mo all’As­sem­blea fe­de­ra­le con­tro il trat­ta­to in­te­res­sa­to.

Capitolo 4: Disposizioni finali

Sezione 1: Altre disposizioni d’esecuzione

Art. 28 Ordinanze del Consiglio federale sull’organizzazione dei dipartimenti e della Cancelleria federale

(art. 31 cpv. 3, 43 e 47 LO­GA)

Il Con­si­glio fe­de­ra­le ema­na un’or­di­nan­za sull’or­ga­niz­za­zio­ne di ogni di­par­ti­men­to e del­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le. Vi di­sci­pli­na in par­ti­co­la­re:

a.
gli obiet­ti­vi, i prin­ci­pi e le com­pe­ten­ze dei di­par­ti­men­ti, ri­spet­ti­va­men­te del­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le;
b.
gli obiet­ti­vi, i com­pi­ti e le com­pe­ten­ze dei grup­pi e de­gli uf­fi­ci;
c.92
l’at­tri­bu­zio­ne in­ter­na ai di­par­ti­men­ti del­le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve de­cen­tra­liz­za­te, non­ché, nel­la mi­su­ra in cui non sia­no di­sci­pli­na­ti in al­tro mo­do, i lo­ro obiet­ti­vi, com­pi­ti e com­pe­ten­ze.

92 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 30 giu. 2010, in vi­go­re dal 1° ago. 2010 (RU 2010 3175).

Art. 29 Regolamenti interni dei dipartimenti e della Cancelleria federale

(art. 37 e 43 cpv. 4 LO­GA)

1 I di­par­ti­men­ti e la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le ema­na­no pro­pri re­go­la­men­ti in­ter­ni. Vi pos­so­no di­sci­pli­na­re in par­ti­co­la­re:

a.
i prin­ci­pi di di­re­zio­ne del di­par­ti­men­to, ri­spet­ti­va­men­te del­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le;
b.
i prin­ci­pi d’or­ga­niz­za­zio­ne del di­par­ti­men­to, ri­spet­ti­va­men­te del­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le, nel­la mi­su­ra in cui non sia­no di­sci­pli­na­ti da al­tre pre­scri­zio­ni;
c.
la pro­cu­ra a fir­ma­re;
d.93
il ri­cor­so a con­su­len­ti ester­ni da par­te di grup­pi e uf­fi­ci.

2 Per i com­pi­ti in­ter­di­par­ti­men­ta­li, i di­par­ti­men­ti com­pe­ten­ti, ri­spet­ti­va­men­te la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le pos­so­no ema­na­re un re­go­la­men­to in­ter­no co­mu­ne.

3 I re­go­la­men­ti in­ter­ni so­no ac­ces­si­bi­li al pub­bli­co; non so­no pe­rò pub­bli­ca­ti nel­la Rac­col­ta uf­fi­cia­le del­le leg­gi fe­de­ra­li.

93 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 21 ago. 2002, in vi­go­re dal 1° ott. 2002 (RU 2002 2827).

Art. 30 Istruzioni e documenti ausiliari

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le, ri­spet­ti­va­men­te la Con­fe­ren­za dei se­gre­ta­ri ge­ne­ra­li, i di­par­ti­men­ti o la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le prov­ve­do­no con istru­zio­ni e do­cu­men­ti au­si­lia­ri al buon fun­zio­na­men­to dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne.

2 Le istru­zio­ni e i do­cu­men­ti au­si­lia­ri di­sci­pli­na­no se­gna­ta­men­te:

a.
la pre­pa­ra­zio­ne de­gli af­fa­ri del Con­si­glio fe­de­ra­le;
b.94
...
c.
la strut­tu­ra di mes­sag­gi e rap­por­ti del Con­si­glio fe­de­ra­le al­le Ca­me­re fe­de­ra­li;
d.
l’ela­bo­ra­zio­ne e l’im­po­sta­zio­ne di at­ti le­gi­sla­ti­vi del­la Con­fe­de­ra­zio­ne;
e.
i prin­ci­pi dell’at­tri­bu­zio­ne del­le com­pe­ten­ze al li­vel­lo ade­gua­to;
f.
la pro­ce­du­ra le­gi­sla­ti­va pre­li­mi­na­re, nel­la mi­su­ra in cui non sia di­sci­pli­na­ta nell’or­di­nan­za del 17 giu­gno 199195 sul­la pro­ce­du­ra di con­sul­ta­zio­ne;
g.
l’im­pie­go del­le ri­sor­se, se­gna­ta­men­te nei set­to­ri del per­so­na­le, del­le fi­nan­ze, dell’in­for­ma­ti­ca e del­la lo­gi­sti­ca;
h.
la com­po­si­zio­ne e la no­mi­na, i man­da­ti, la pro­ce­du­ra de­gli or­ga­ni di sta­to mag­gio­re, di pia­ni­fi­ca­zio­ne e di coor­di­na­men­to, non­ché i lo­ro rap­por­ti con il re­sto dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne;
i.
la cu­ra dei rap­por­ti in­ter­na­zio­na­li dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le;
j.
l’at­ti­vi­tà com­mer­cia­le ac­ces­so­ria del­le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve;
k.
l’ob­bli­go di ge­stio­ne de­gli at­ti;
l.
le abi­li­ta­zio­ni del pre­si­den­te del­la Con­fe­de­ra­zio­ne in ap­pli­ca­zio­ne dell’ar­ti­co­lo 26 ca­po­ver­so 4 LO­GA;
m.
il coor­di­na­men­to dell’in­for­ma­zio­ne e del­la co­mu­ni­ca­zio­ne.

94 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 21 ago. 2002, con ef­fet­to dal 1° ott. 2002 (RU 2002 2827).

95 [RU 1991 1632, 1996 1651art. 22. RU 2005 4103art. 22]. Ve­di ora l’O del 17 ago. 2005 sul­la con­sul­ta­zio­ne (RS 172.061.1).

Sezione 2: Autorizzazione a compiere atti per conto di uno Stato estero e di tribunali internazionali 96

96 Nuovo testo giusta l’all. n. 2 dell’O del 19 dic. 2003, in vigore dal 1° feb. 2004 (RU 2004 433).

Art. 31

1 Nel lo­ro am­bi­to, i di­par­ti­men­ti e la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le de­ci­do­no in me­ri­to al­le au­to­riz­za­zio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 271 nu­me­ro 1 del Co­di­ce pe­na­le97 a com­pie­re at­ti per con­to di uno Sta­to este­ro.

1bis L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le di giu­sti­zia è com­pe­ten­te per ac­cor­da­re le au­to­riz­za­zio­ni ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 22 del De­cre­to fe­de­ra­le del 21 di­cem­bre 199598 con­cer­nen­te la coo­pe­ra­zio­ne con i tri­bu­na­li in­ter­na­zio­na­li in­ca­ri­ca­ti del per­se­gui­men­to pe­na­le del­le vio­la­zio­ni gra­vi del di­rit­to in­ter­na­zio­na­le uma­ni­ta­rio.99

2 Ca­si di im­por­tan­za fon­da­men­ta­le, po­li­ti­ca o di al­tro ge­ne­re van­no sot­to­po­sti al Con­si­glio fe­de­ra­le.

3 Le de­ci­sio­ni so­no co­mu­ni­ca­te al Mi­ni­ste­ro pub­bli­co del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e ai di­par­ti­men­ti coin­te­res­sa­ti.100

97 RS 311.0

98 RS 351.20. Ora: LF.

99 In­tro­dot­to dall’all. n. 2 dell’O del 19 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° feb. 2004 (RU 2004 433).

100 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 2 dell’O del 19 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° feb. 2004 (RU 2004 433).

Sezione 3: ...

Art. 32101

101 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 21 ago. 2002, con ef­fet­to dal 1° ott. 2002 (RU 2002 2827).

Sezione 4: ...

Art. 33102

102 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 16 gen. 2008, con ef­fet­to dal 1° feb. 2008 (RU 2008 191).

Sezione 5: Diritto previgente: abrogazione

Art. 34

Il de­cre­to del Con­si­glio fe­de­ra­le del 7 lu­glio 1971103 che dà fa­col­tà ai Di­par­ti­men­ti e al­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le di ac­cor­da­re l’au­to­riz­za­zio­ne pre­vi­sta dall’ar­ti­co­lo 271 nu­me­ro 1 del Co­di­ce pe­na­le sviz­ze­ro è abro­ga­to.

Sezione 6: Entrata in vigore

Art. 35

1 Fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 2, la pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° gen­na­io 1999.

2 Gli ar­ti­co­li 26 e 27 en­tra­no in vi­go­re si­mul­ta­nea­men­te all’or­di­nan­za del 5 mag­gio 1999104 sull’or­ga­niz­za­zio­ne del­la Can­cel­le­ria fe­de­ra­le.

104 [RU 1999 1757, 2002 2827n. III, 2004 4521, 2007 3494477n. IV 7. RU 2008 5153art. 11]. In vi­go­re dal 1° giu. 1999.

Disposizione transitoria relativa alla modifica del 26 novembre 2008 105

Disposizione transitoria della modifica del 27 novembre 2009 106

Disposizioni transitorie della modifica del 30 giugno 2010 107

Allegato 1 108

108 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 1 dell’O del 30 giu. 2010 (RU 2010 3175). Aggiornato dal n. I dell’O del 27 ott. 2010 (RU 2010 5047), dall’art. 15 dell’O del 20 apr. 2011 sull’organizzazione del DFAE (RU 2011 1631), dal n. II dell’O del 17 ago. 2011 (RU 2011 3787), dall’all. n. 1 dell’O del 23 mar. 2011 sull’organizzazione del SISI (RU 2011 4589), dal n. I dell’O del 30 nov. 2011 (RU 2011 6091), dall’all. n. 1 dell’O del 9 dic. 2011 sull’informatica nell’Amministrazione federale (RU 2011 6093), dall’all. n. 2 dell’O del 21 nov. 2012 sull’Istituto federale di metrologia (RU 2012 6887), dal n. I 2 cpv. 1 dell’O del 15 giu. 2012 (Riorganizzazione dei dipartimenti (RU 2012 3631), dalla correzione del 28 dic. 2012 (RU 2012 7499), dalla correzione del 15 gen. 2013 (RU 2013 199), dai n. II delle O dell’8 mag. 2013 (RU 2013 1447), del 28 nov. 2014 (RU 2014 4451), del 28 gen. 2015 (RU 2015 423), dal n. Idell’O del 7 ott. 2015 (RU 2015 4043), dall’all. 2 n. II 1 dell’O del 29 mar. 2017 sulle strutture dell’esercito (RU 2017 2307), dall’all. n. 2 dell’O del 16 ago. 2017 concernente la vigilanza sulle attività informative (RU 2017 4231), dall’all. 2 n. II 2 dell’O del 15 set. 2017 sull’alcol (RU 2017 5161), dall’all. n. 1 dell’O del 15 nov. 2017 (RU 2017 6607), dall’all. 6 n. II 1 dell’O del 21 set. 2018 sui medicamenti (RU 2018 3577), dal n. II dell’O del 7 nov. 2018 (RU 2018 4573), dal n. I dell’O del 30 nov. 2018 (RU 2018 4737), dal n. I 1 dell’O del 13 mag. 2020 sull’organizzazione dell’infrastruttura ferroviaria (RU 2020 1915),e dall’all. n. 2 dell’O del 25 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5893) e dalla correzione dell’8 lug. 2021 (RU 2021 429).

Elenco delle unità amministrative dell’Amministrazione federale

Allegato 2 109

109 Introdotto dall’O del 27 nov. 2009 (RU 2009 6137). Nuovo testo giusta il n. I 2 cpv. 2 dell’O del 15 giu. 2012 (Riorganizzazione dei dipartimenti) (RU 2012 3631). Aggiornato dai n. I delle O del 21 nov. 2012 (RU 2012 6959), del 30 nov. 2012 (RU 2012 6961) e dalla correzione del 5 feb. 2013 (RU 2013 425), dall’art. 12 dell’O del 1° mag. 2013 concernente l’organizzazione del Punto di contatto nazionale per le Linee guida dell’OCSE destinate alle imprese multinazionali e la sua commissione consultiva (RU 2013 1313), dall’art. 16 n. 1 dell’O del 26 giu. 2013 sulla commissione peritale federale incaricata di valutare l’idoneità alla terapia dei criminali internati a vita (RU 2013 2109), dal n. I dell’O del 23 ott. 2013 (RU 2013 3697), dall’art. 62 cpv. 2 n. 1 dell’O del 29 nov. 2013 sulla promozione della ricerca e dell’innovazione (RU 2013 4593), dall’all. n. 1 dell’O del 12 nov. 2014 (promozione e coordinamento del settore universitario svizzero) (RU 2014 4137), dall’art. 24 cpv. 2 dell’O del 28 nov. 2014 sulle scuole svizzere all’estero (RU 2014 4605), dal n. II dell’O del 5 dic. 2014 (RU 20144445), dal n. I dell’O del 1° lug. 2015 (RU 2015 2239), dal n. II dell’O del 9 dic. 2016 (RU 2016 4813), dall’all. n. 1 dell’O del 15 nov. 2017 (RU 2017 6607), dal n. I dell’O del 21 set. 2018 (RU 2018 3475), dai n. II delle O del 17 ott. 2018 (RU 2018 3843), del 14 dic. 2018 (RU 2019 155), dal n. I 1 dell’O del 13 mag. 2020 sull’organizzazione dell’infrastruttura ferroviaria (RU 2020 1915), dall’art. 117 n. 2 dell’O del 27 mag. 2020 sull’esecuzione della legislazione sulle derrate alimentari (RU 2020 2465), dal n. II delle O del 18 nov. 2020 (RU 2020 5405) e dell’O del 24 feb. 2021, in vigore dal 1° apr. 2021 (RU 2021 152).

Commissioni extraparlamentari

1. Commissioni politico-sociali: categoria di indennizzo, importo della diaria e attribuzione ai dipartimenti

1.1 Categoria S3, diaria 500 franchi

1.2 Categoria S2, diaria 400 franchi

1.3 Categoria S1, diaria 300 franchi

2. Commissioni di vigilanza sul mercato: categoria di indennizzo, importo forfetario e attribuzione ai dipartimenti

Allegato 3 110

110 Introdotto dall’O del 27 nov. 2009 (RU 2009 6137). Abrogato dal n. II cpv. 2 dell’O del 30 giu. 2010, con effetto dal 1° ago. 2010 (RU 2010 3175).