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Ordinanza
sul personale del Tribunale federale
(OPersTF)

del 27 agosto 2001 (Stato 1° gennaio 2021)

Il Tribunale federale svizzero,

visto l’articolo 37 capoverso 2 della legge federale del 24 marzo 20001 sul personale federale (LPers),

ordina:

Sezione 1: Disposizioni generali

(art. 2 LPers)

Art. 1  

1 La pre­sen­te or­di­nan­za di­sci­pli­na i rap­por­ti di la­vo­ro del per­so­na­le2 del Tri­bu­na­le fe­de­ra­le. Cir­co­la­ri e di­ret­ti­ve la com­ple­ta­no.3

2 L’or­di­nan­za del 3 lu­glio 20014 sul per­so­na­le fe­de­ra­le è ap­pli­ca­bi­le nel­la mi­su­ra in cui la pre­sen­te or­di­nan­za vi si ri­fe­ri­sce.

3 La pre­sen­te or­di­nan­za non si ap­pli­ca:

a.
al per­so­na­le as­sog­get­ta­to al co­di­ce del­le ob­bli­ga­zio­ni (CO)5 (art. 6 cpv. 5 e 6 LPers);
b.
agli ap­pren­di­sti as­sog­get­ta­ti al­la leg­ge fe­de­ra­le del 19 apri­le 19786 sul­la for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le.

2 Le de­si­gna­zio­ni del­le fun­zio­ni con­te­nu­te in que­sta O val­go­no in­di­stin­ta­men­te per le per­so­ne dei due ses­si.

3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 20 nov. 2006, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 5627).

4 RS 172.220.111.3

5 RS 220

6 [RU 1979 1687, 1985660n. I 21, 1987600art. 17 n. 3, 1991857all. n. 4, 1992288n. 17 2521 art. 55 n. 1, 19962588all. n. 1 e art. 25 cpv. 2, 19981822art. 2, 19992374n. I 2. RU 20034557all. n. I 1]. Ora: la LF del 13 dic. 2002 (RS 412.10).

Sezione 2: Politica del personale

Art. 2 Sviluppo e formazione del personale  

(art. 4 cpv. 2 lett. b LPers)

1 La po­li­ti­ca del per­so­na­le e dei qua­dri è in­te­sa ad am­plia­re e raf­for­za­re le com­pe­ten­ze di tut­ti gli im­pie­ga­ti e a ga­ran­ti­re la mo­bi­li­tà pro­fes­sio­na­le. Gli im­pie­ga­ti so­no mes­si in gra­do di par­te­ci­pa­re at­ti­va­men­te ai cam­bia­men­ti ne­ces­sa­ri e di con­di­vi­der­li.

2 Gli im­pie­ga­ti so­no te­nu­ti ad ac­qui­si­re una for­ma­zio­ne con­for­me al­le lo­ro ca­pa­ci­tà e al­le esi­gen­ze del pro­prio com­pi­to, co­me pu­re ad ade­guar­si ai cam­bia­men­ti.

3 Il da­to­re di la­vo­ro sop­por­ta i co­sti per la for­ma­zio­ne se­gui­ta da­gli im­pie­ga­ti nel suo in­te­res­se e met­te a di­spo­si­zio­ne il tem­po ne­ces­sa­rio.

4 Il da­to­re di la­vo­ro può im­por­re agli im­pie­ga­ti di sop­por­ta­re, to­tal­men­te o in par­te, i co­sti del­la for­ma­zio­ne ac­qui­si­ta nel lo­ro in­te­res­se e di pren­de­re a lo­ro ca­ri­co, to­tal­men­te o in par­te, il tem­po ne­ces­sa­rio.

5 Il da­to­re di la­vo­ro può chie­de­re agli im­pie­ga­ti di rim­bor­sa­re i co­sti di for­ma­zio­ne so­ste­nu­ti se:

a.
in­ter­rom­po­no la for­ma­zio­ne; o
b.
sciol­go­no il rap­por­to di la­vo­ro nei due an­ni suc­ces­si­vi al­la con­clu­sio­ne del­la for­ma­zio­ne e non ri­man­go­no al­le di­pen­den­ze del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.7

6 Il se­gre­ta­ria­to ge­ne­ra­le pro­po­ne cor­si o sta­ges di for­ma­zio­ne. Ai can­cel­lie­ri, con la lo­ro par­te­ci­pa­zio­ne, è pro­po­sto un pro­gram­ma spe­ci­fi­co di for­ma­zio­ne con­ti­nua.

7 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 22 giu. 2012, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 3775).

Art. 3 Parità di trattamento fra uomo e donna; protezione della personalità  

(art. 4 cpv. 2 lett. d e g LPers)

1 Gli im­pie­ga­ti non pos­so­no es­se­re av­van­tag­gia­ti né svan­tag­gia­ti a cau­sa del lo­ro ses­so o del lo­ro mo­do di vi­ta.

2 I qua­dri tu­te­la­no la di­gni­tà del­la don­na e dell’uo­mo sul po­sto di la­vo­ro e pren­do­no mi­su­re ade­gua­te per pre­ve­ni­re ogni for­ma di mo­le­stia ses­sua­le e di le­sio­ne del­la per­so­na­li­tà.

3 Il Ser­vi­zio del per­so­na­le prov­ve­de a un’in­for­ma­zio­ne ade­gua­ta del per­so­na­le in me­ri­to al­la leg­ge fe­de­ra­le del 24 mar­zo 19958 sul­la pa­ri­tà dei ses­si. Le per­so­ne in­te­res­sa­te si ri­vol­go­no al Ser­vi­zio del per­so­na­le in ca­so di pro­ble­mi in que­st’am­bi­to.

Art. 4 Servizio medico e provvedimenti d’integrazione 9  

(art. 4 cpv. 2 lett. g LPers)

1Per ac­cer­ta­men­ti me­di­ci e mi­su­re di me­di­ci­na del la­vo­ro, il Tri­bu­na­le fe­de­ra­le ri­cor­re al­le pre­sta­zio­ni del ser­vi­zio me­di­co de­si­gna­to dal Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze (DFF).10

2 Nel ca­so di im­pe­di­men­to al la­vo­ro do­vu­to a ma­lat­tia o in­for­tu­nio dell’im­pie­ga­to, si ri­cor­re­rà a tut­te le pos­si­bi­li­tà sen­sa­te e op­por­tu­ne per rein­te­gra­re la per­so­na in­te­res­sa­ta nel mon­do del la­vo­ro (prov­ve­di­men­ti d’in­te­gra­zio­ne). Nell’ef­fet­tua­re gli ac­cer­ta­men­ti pos­so­no es­se­re coin­vol­ti ser­vi­zi spe­cia­liz­za­ti ido­nei.11

3 L’im­pie­ga­to può es­se­re ob­bli­ga­to a par­te­ci­pa­re ai prov­ve­di­men­ti d’in­te­gra­zio­ne.12

9 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 21 ago. 2008, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 4299).

10 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

11 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 21 ago. 2008, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 4299).

12 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

Art. 5 Responsabilità familiari e impegni sociali  

(art. 4 cpv. 2 lett. i LPers)

1 Nel­la mi­su­ra con­sen­ti­ta dal­le esi­gen­ze di ser­vi­zio, le con­di­zio­ni di la­vo­ro so­no di­sci­pli­na­te in mo­do da con­sen­ti­re agli im­pie­ga­ti di as­su­me­re le pro­prie re­spon­sa­bi­li­tà fa­mi­lia­ri e i pro­pri im­pe­gni so­cia­li.

2 Il Tri­bu­na­le fe­de­ra­le of­fre po­sti di la­vo­ro a tem­po par­zia­le.

Art. 6 Informazione  

(art. 4 cpv. 2 lett. k LPers)

1 I su­pe­rio­ri e i col­la­bo­ra­to­ri si scam­bia­no le in­for­ma­zio­ni sui lo­ro ri­spet­ti­vi com­pi­ti in mo­do tem­pe­sti­vo e adat­to ai bi­so­gni.

2 Il se­gre­ta­ria­to ge­ne­ra­le in­for­ma il per­so­na­le in mo­do esau­sti­vo e tem­pe­sti­vo sul­le que­stio­ni di por­ta­ta ge­ne­ra­le.

Sezione 3: Colloquio con il collaboratore e valutazione del personale

Art. 7 Scopo  

(art. 4 cpv. 3 LPers)

1 Il col­lo­quio con­tri­bui­sce al­lo svi­lup­po del­le at­ti­tu­di­ni del col­la­bo­ra­to­re; es­so con­sen­te di co­mu­ni­car­gli il ri­co­no­sci­men­to e la cri­ti­ca e di ve­ri­fi­ca­re la sua si­tua­zio­ne la­vo­ra­ti­va. Du­ran­te il col­lo­quio il col­la­bo­ra­to­re for­ni­sce al su­pe­rio­re ri­scon­tri sul suo mo­do di ge­sti­re.

2 La va­lu­ta­zio­ne del per­so­na­le co­sti­tui­sce la ba­se per l’evo­lu­zio­ne del­lo sti­pen­dio, at­tua­ta in fun­zio­ne de­gli obiet­ti­vi con­ve­nu­ti in ma­te­ria di pre­sta­zio­ne e com­por­ta­men­to.

Art. 8 Principi  

(art. 4 cpv. 3 LPers)

1 Ogni an­no i su­pe­rio­ri ef­fet­tua­no un col­lo­quio con ogni col­la­bo­ra­to­re e una va­lu­ta­zio­ne del per­so­na­le.

2 I col­la­bo­ra­to­ri so­no in­for­ma­ti sui prin­ci­pi de­ter­mi­nan­ti per il col­lo­quio, la va­lu­ta­zio­ne e lo sti­pen­dio.

3 Il se­gre­ta­ria­to ge­ne­ra­le svi­lup­pa gli stru­men­ti ap­pro­pria­ti.

Art. 9 Livelli di valutazione 13  

(art. 4 cpv. 3 LPers)

Le pre­sta­zio­ni del per­so­na­le so­no va­lu­ta­te se­con­do i se­guen­ti quat­tro li­vel­li:

A+: mol­to buo­no: su­pe­ra chia­ra­men­te le aspet­ta­ti­ve;

A: buo­no: ri­spon­de pie­na­men­te al­le aspet­ta­ti­ve;

B:14 suf­fi­cien­te: ri­spon­de in lar­ga mi­su­ra al­le aspet­ta­ti­ve;

C: in­suf­fi­cien­te: non ri­spon­de al­le aspet­ta­ti­ve.

13 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 3 ago. 2009, in vi­go­re dal 1° set. 2009 (RU 2009 3961).

14 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 29 giu. 2015, in vi­go­re dal 1° ago. 2015 (RU2015 2339).

Sezione 4: Resoconto

(art. 5 LPers)

Art. 10  

Il Ser­vi­zio del per­so­na­le rac­co­glie pe­rio­di­ca­men­te, all’in­ten­zio­ne de­gli or­ga­ni su­pe­rio­ri e dell’As­sem­blea fe­de­ra­le, i da­ti spe­ci­fi­ci sull’adem­pi­men­to de­gli obiet­ti­vi del­la LPers e ne as­si­cu­ra il re­so­con­to.

Sezione 5: Costituzione, modifica e risoluzione del rapporto di lavoro

Art. 11 Messa a concorso  

(art. 7 LPers)

1 In ge­ne­ra­le, i po­sti va­can­ti so­no mes­si a con­cor­so. Co­me mes­sa a pub­bli­co con­cor­so va­le la pub­bli­ca­zio­ne nel bol­let­ti­no dei po­sti va­can­ti del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2 Il da­to­re di la­vo­ro può ri­nun­cia­re al pub­bli­co con­cor­so:

a.
per po­sti di du­ra­ta de­ter­mi­na­ta fi­no a un an­no;
b.
per po­sti che sa­ran­no oc­cu­pa­ti in­ter­na­men­te;
c.
per mo­ti­vi im­por­tan­ti;
d.15
per po­sti che sa­ran­no oc­cu­pa­ti nel qua­dro del­la rein­te­gra­zio­ne pro­fes­sio­na­le di col­la­bo­ra­to­ri am­ma­la­ti o in­for­tu­na­ti e nel qua­dro dell’in­te­gra­zio­ne di per­so­ne di­sa­bi­li.

3 In via ec­ce­zio­na­le può es­se­re pre­vi­sto un al­tro ti­po di mes­sa a con­cor­so.

15 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

Art. 12 Accesso ai posti  

(art. 8 cpv. 3 LPers)

Le fun­zio­ni del se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le e del suo so­sti­tu­to so­no ri­ser­va­te al­le per­so­ne di cit­ta­di­nan­za sviz­ze­ra.

Art. 13 Contratto di lavoro  

(art. 8 LPers)

1 Il rap­por­to di la­vo­ro è co­sti­tui­to me­dian­te con­trat­to scrit­to.

2 Il con­trat­to con­tie­ne al­me­no:

a.
i no­mi del­le par­ti con­traen­ti;
b.
l’ini­zio e la du­ra­ta del rap­por­to di la­vo­ro;
c.
la fun­zio­ne o il set­to­re d’at­ti­vi­tà;
d.
il luo­go di la­vo­ro e le con­di­zio­ni di tra­sfe­ri­men­to;
e.
il pe­rio­do di pro­va;
f.
il tas­so d’oc­cu­pa­zio­ne;
g.16
la clas­se di sti­pen­dio e lo sti­pen­dio;
h.
l’isti­tu­to e il pia­no di pre­vi­den­za;
i.
even­tua­li ob­bli­ghi di ga­ran­ti­re re­go­lar­men­te il la­vo­ro nel fi­ne set­ti­ma­na, di not­te o un ser­vi­zio di pic­chet­to.

3 Il da­to­re di la­vo­ro può mo­di­fi­ca­re il set­to­re di at­ti­vi­tà e il luo­go di la­vo­ro sen­za di­sdi­re il con­trat­to di la­vo­ro, se ta­li mi­su­re so­no ne­ces­sa­rie per ra­gio­ni di ser­vi­zio e ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­li. La di­sdet­ta non è ne­ces­sa­ria nep­pu­re se, nel qua­dro di una rior­ga­niz­za­zio­ne, l’im­pie­ga­to è in­te­gra­to in un’al­tra uni­tà.

16 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

Art. 14 Periodo di prova  

(art. 8 LPers)

1 Se il con­trat­to non di­spo­ne al­tri­men­ti, i pri­mi tre me­si so­no con­si­de­ra­ti pe­rio­do di pro­va. In ca­si giu­sti­fi­ca­ti es­so può es­se­re fis­sa­to o pro­lun­ga­to a sei me­si al mas­si­mo.

2 Il pe­rio­do di pro­va è fis­sa­to a sei me­si per i can­cel­lie­ri, gli al­tri col­la­bo­ra­to­ri scien­ti­fi­ci e i re­spon­sa­bi­li dei ser­vi­zi.

3 Per i rap­por­ti di la­vo­ro di du­ra­ta de­ter­mi­na­ta o in ca­so di mu­ta­zio­ni in­ter­ne, il da­to­re di la­vo­ro può ri­nun­cia­re, to­tal­men­te o in par­te, al pe­rio­do di pro­va.

Art. 15 Rapporti di lavoro di durata determinata  

(art. 9 cpv. 1 e 2 LPers)

1 Non pos­so­no es­se­re co­sti­tui­ti rap­por­ti di la­vo­ro di du­ra­ta de­ter­mi­na­ta al­lo sco­po di elu­de­re la pro­te­zio­ne dai li­cen­zia­men­ti ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 10 LPers o l’ob­bli­go di ef­fet­tua­re una mes­sa a pub­bli­co con­cor­so.17

2 e 3 ...18

17 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

18 Abro­ga­ti dal n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, con ef­fet­to dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453). Ve­di an­che la di­sp. trans. di det­ta mod. all’art. 89a.

Art. 16 Passaggi all’amministrazione federale  

(art. 12 LPers)

1 Gli im­pie­ga­ti che pas­sa­no a un’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va del­la Con­fe­de­ra­zio­ne de­vo­no di­sdi­re il con­trat­to di la­vo­ro con il Tri­bu­na­le fe­de­ra­le.

2 Le par­ti con­cor­da­no il ter­mi­ne di tra­sfe­ri­men­to. In ca­so di di­sac­cor­do so­no de­ter­mi­nan­ti i ter­mi­ni di di­sdet­ta dell’ar­ti­co­lo 12 ca­po­ver­si 2 e 3 LPers.

3 Se il nuo­vo con­trat­to di la­vo­ro suc­ce­de inin­ter­rot­ta­men­te a quel­lo pre­ce­den­te, le di­spo­si­zio­ni di pro­te­zio­ne dal­la di­sdet­ta dell’ar­ti­co­lo 336c CO19 so­no ap­pli­ca­bi­li an­che du­ran­te il pe­rio­do di pro­va con­ve­nu­to.

4 Se il pas­sag­gio a un’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va del­la Con­fe­de­ra­zio­ne è tem­po­ra­neo, il con­trat­to di la­vo­ro non de­ve es­se­re di­sdet­to. Le par­ti con­cor­da­no le mo­da­li­tà del tra­sfe­ri­men­to tem­po­ra­neo.

Art. 17 Modifica del contratto di lavoro  

(art. 8 cpv. 1 e art. 13 LPers)

1 Ogni mo­di­fi­ca del con­trat­to ri­chie­de la for­ma scrit­ta.

2 In di­fet­to di un ac­cor­do sul­la mo­di­fi­ca del con­trat­to que­st’ul­ti­mo de­ve es­se­re di­sdet­to se­con­do le di­spo­si­zio­ni dell’ar­ti­co­lo 10 LPers, fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 13 ca­po­ver­so 3 LPers.20

20 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

Art. 17a Termini di disdetta 21  

(art. 12 cpv. 2 LPers)

1 Nel pe­rio­do di pro­va il rap­por­to di la­vo­ro può es­se­re di­sdet­to or­di­na­ria­men­te:

a.
du­ran­te i pri­mi tre me­si con un pre­av­vi­so di set­te gior­ni;
b.
a par­ti­re dal quar­to me­se per la fi­ne del me­se che se­gue la di­sdet­ta.

2 Do­po il pe­rio­do di pro­va il rap­por­to di la­vo­ro può es­se­re di­sdet­to or­di­na­ria­men­te per la fi­ne del me­se. Oc­cor­re ri­spet­ta­re i se­guen­ti ter­mi­ni mi­ni­mi di pre­av­vi­so:

a.
due me­si nel pri­mo an­no di ser­vi­zio;
b.
tre me­si a par­ti­re dal se­con­do fi­no al no­no an­no di ser­vi­zio com­pre­so;
c.
quat­tro me­si a par­ti­re dal de­ci­mo an­no di ser­vi­zio.

3 A se­con­da dei sin­go­li ca­si, il da­to­re di la­vo­ro può ac­cor­da­re all’im­pie­ga­to un ter­mi­ne di di­sdet­ta più bre­ve se nes­sun in­te­res­se es­sen­zia­le vi si op­po­ne.

21 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

Art. 18 Risoluzione del rapporto di lavoro per colpa  

(art. 19 cpv. 1 e 2 LPers)

1 La ri­so­lu­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro è con­si­de­ra­ta co­me do­vu­ta a una col­pa se:

a.
il con­trat­to è sciol­to dal da­to­re di la­vo­ro:
1.
per vio­la­zio­ne di im­por­tan­ti ob­bli­ghi le­ga­li o con­trat­tua­li,
2.
per con­ti­nue o ri­pe­tu­te gra­vi man­can­ze nel­le pre­sta­zio­ni o nel com­por­ta­men­to, no­no­stan­te un av­ver­ti­men­to scrit­to,
3.
per man­can­za di di­spo­ni­bi­li­tà ad ese­gui­re un al­tro la­vo­ro ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­le;
b.
l’im­pie­ga­to ri­fiu­ta un la­vo­ro equi­va­len­te e ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­le pres­so un da­to­re di la­vo­ro ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 3 LPers.

2 La ri­so­lu­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro è an­che con­si­de­ra­ta co­me do­vu­ta a una col­pa se il con­trat­to è sciol­to dal da­to­re di la­vo­ro:

a.
per in­ca­pa­ci­tà o man­can­za di di­spo­ni­bi­li­tà nell’ef­fet­tua­re il la­vo­ro con­ve­nu­to nel con­trat­to di la­vo­ro;
b.
per cir­co­stan­ze, da­te le qua­li non si può pre­ten­de­re in buo­na fe­de la con­ti­nua­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro.

3 Per ra­gio­ni im­por­tan­ti il da­to­re di la­vo­ro può sta­bi­li­re che, nei ca­si pre­vi­sti al ca­po­ver­so 2, la di­sdet­ta è con­si­de­ra­ta non do­vu­ta a una col­pa.

Art. 18a Disdetta in caso d’impedimento al lavoro per malattia o infortunio 22  

(art. 10 cpv. 3 e 12 cpv. 2 LPers)

1 In ca­so d’im­pe­di­men­to al la­vo­ro per ma­lat­tia o in­for­tu­nio, una vol­ta de­cor­so il pe­rio­do di pro­va il da­to­re di la­vo­ro può di­sdi­re il rap­por­to di la­vo­ro in via or­di­na­ria al più pre­sto per la fi­ne di un pe­rio­do di im­pe­di­men­to al la­vo­ro di al­me­no due an­ni.23

2 Se un mo­ti­vo di di­sdet­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 10 ca­po­ver­si 3 e 4 LPers esi­ste­va già pri­ma dell’ini­zio dell’im­pe­di­men­to al la­vo­ro per ma­lat­tia o in­for­tu­nio, il da­to­re di la­vo­ro può di­sdi­re il rap­por­to di la­vo­ro pri­ma del ter­mi­ne del pe­rio­do di cui al ca­po­ver­so 1 in­vo­can­do sif­fat­to mo­ti­vo, a con­di­zio­ne che il mo­ti­vo di di­sdet­ta sia sta­to co­mu­ni­ca­to all’im­pie­ga­to pri­ma dell’ini­zio dell’im­pe­di­men­to al la­vo­ro. È fat­ta sal­va la di­sdet­ta fon­da­ta sull’ar­ti­co­lo 10 ca­po­ver­so 3 let­te­ra c LPers, a con­di­zio­ne che l’in­ca­pa­ci­tà o l’inat­ti­tu­di­ne sia do­vu­ta a mo­ti­vi di sa­lu­te.

3 Se l’im­pie­ga­to si ri­fiu­ta di col­la­bo­ra­re ai prov­ve­di­men­ti d’in­te­gra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 3 op­pu­re non se­gue le pre­scri­zio­ni me­di­che se­con­do l’ar­ti­co­lo 67 ca­po­ver­so 4, il da­to­re di la­vo­ro può di­sdi­re il rap­por­to di la­vo­ro pri­ma del ter­mi­ne del pe­rio­do di cui al ca­po­ver­so 1, a con­di­zio­ne che esi­sta un mo­ti­vo di di­sdet­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 10 ca­po­ver­si 3 e 4 LPers.

4 Il da­to­re di la­vo­ro può di­sdi­re per inat­ti­tu­di­ne, pri­ma del ter­mi­ne del pe­rio­do di cui al ca­po­ver­so 1, il rap­por­to di la­vo­ro di un im­pie­ga­to nei con­fron­ti del qua­le l’as­si­cu­ra­zio­ne per l’in­va­li­di­tà ha ri­co­no­sciu­to una per­ma­nen­te in­ca­pa­ci­tà par­zia­le al la­vo­ro, a con­di­zio­ne che gli sia of­fer­to un la­vo­ro ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­le. La di­sdet­ta può es­se­re da­ta al più pre­sto con ef­fet­to dall’ini­zio del ver­sa­men­to del­la ren­di­ta d’in­va­li­di­tà.

22 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453). Ve­di an­che la di­sp. trans. di det­ta mod. all’art. 89a.

23 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 18 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2019 619).

Art. 19 Nomina per la durata dalla funzione 24  

(art. 14 LPers; art. 26 LTF)

1 Il rin­no­vo del­la no­mi­na del se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le e del suo so­sti­tu­to in­ter­vie­ne al più tar­di sei me­si pri­ma del­la fi­ne del­la du­ra­ta del­la fun­zio­ne. Il Tri­bu­na­le fe­de­ra­le de­ci­de li­be­ra­men­te sul rin­no­vo del­la no­mi­na.

2 Il se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le e il suo so­sti­tu­to pos­so­no di­sdi­re or­di­na­ria­men­te il rap­por­to di la­vo­ro con un pre­av­vi­so di sei me­si.

3 Per mo­ti­vi gra­vi, il con­trat­to di la­vo­ro può es­se­re di­sdet­to im­me­dia­ta­men­te.

24 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

Art. 20 Limite d’età 25  

(art. 10 cpv. 2 LPers)26

In sin­go­li ca­si e d’in­te­sa con la per­so­na in­te­res­sa­ta, il rap­por­to di la­vo­ro può es­se­re pro­lun­ga­to ol­tre l’età or­di­na­ria di pen­sio­na­men­to fi­no al 70° an­no d’età al mas­si­mo.

25 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 17 gen. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 2011639).

26 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 18 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2019 619).

Art. 21 Carriera dei cancellieri  

Le con­di­zio­ni d’as­sun­zio­ne e la car­rie­ra dei can­cel­lie­ri so­no di­sci­pli­na­te me­dian­te di­ret­ti­va.

Sezione 6: Stipendio

Art. 22 Classi di stipendio  

(art. 15 LPers)

Lo sti­pen­dio è fis­sa­to nell’am­bi­to del­le clas­si di sti­pen­dio ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 36 dell’or­di­nan­za del 3 lu­glio 200127 sul per­so­na­le fe­de­ra­le (li­vel­lo di va­lu­ta­zio­ne A).

Art. 23 Stipendio iniziale  

(art. 15 LPers)

1 Lo sti­pen­dio ini­zia­le è sta­bi­li­to in ba­se al­la for­ma­zio­ne, all’espe­rien­za e al­la si­tua­zio­ne sul mer­ca­to del la­vo­ro.

2 In ca­so di cam­bia­men­to di fun­zio­ne so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia le di­ret­ti­ve del Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze con­cer­nen­ti la fis­sa­zio­ne de­gli sti­pen­di.

Art. 24 Stipendio in caso di occupazione a tempo parziale  

(art. 15 LPers)

1 Lo sti­pen­dio, l’in­den­ni­tà di re­si­den­za e gli as­se­gni de­gli im­pie­ga­ti a tem­po par­zia­le cor­ri­spon­do­no al lo­ro tas­so d’oc­cu­pa­zio­ne. So­no fat­ti sal­vi gli ar­ti­co­li 36 e 36a.28

2 Se l’im­pie­go è ir­re­go­la­re, si può con­ve­ni­re con gli im­pie­ga­ti un sa­la­rio gior­na­lie­ro, me­dio op­pu­re ora­rio.

28 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 20 nov. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 5957).

Art. 24a Stipendio in caso di capacità di rendimento ridotta 29  

(art. 15 LPers)

1 Qua­lo­ra la ca­pa­ci­tà di ren­di­men­to dell’im­pie­ga­to sia ri­dot­ta a cau­sa di pro­ble­mi di sa­lu­te, le par­ti pos­so­no con­ve­ni­re una mo­di­fi­ca del con­trat­to di la­vo­ro, se­con­do cui:

a.
è ap­pli­ca­to un tas­so di oc­cu­pa­zio­ne più ele­va­to ri­spet­to a quel­lo fis­sa­to nel con­trat­to di la­vo­ro per l’adem­pi­men­to dei com­pi­ti; lo sti­pen­dio e l’in­den­ni­tà di re­si­den­za re­sta­no in­va­ria­ti;
b.
per il me­de­si­mo tas­so di oc­cu­pa­zio­ne, so­no ver­sa­ti uno sti­pen­dio e un’in­den­ni­tà di re­si­den­za me­no ele­va­ti, cor­ri­spon­den­ti al­la ca­pa­ci­tà di ren­di­men­to.

2 Il da­to­re di la­vo­ro ve­ri­fi­ca pe­rio­di­ca­men­te la mo­di­fi­ca del con­trat­to di la­vo­ro. Que­st’ul­ti­ma de­ve es­se­re an­nul­la­ta non ap­pe­na l’im­pie­ga­to rag­giun­ge nuo­va­men­te la ca­pa­ci­tà di ren­di­men­to ri­chie­sta per l’adem­pi­men­to dei com­pi­ti.

29 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

Art. 25 Evoluzione dello stipendio 30  

(art. 15 LPers)

1 L’im­por­to mas­si­mo del­la clas­se di sti­pen­dio fun­ge da ba­se di cal­co­lo per l’evo­lu­zio­ne del­lo sti­pen­dio in fun­zio­ne del­la pre­sta­zio­ne e dell’espe­rien­za.

2 Si­no all’im­por­to mas­si­mo del­la clas­se di sti­pen­dio 26, lo sti­pen­dio vie­ne au­men­ta­to an­nual­men­te co­me se­gue:

a.
0,5 per cen­to in ca­so di pre­sta­zio­ni suf­fi­cien­ti;
b.31
3 per cen­to in ca­so di buo­ne pre­sta­zio­ni;
c.
4 per cen­to in ca­so di pre­sta­zio­ni mol­to buo­ne.32

3 Al di so­pra dell’im­por­to mas­si­mo del­la clas­se di sti­pen­dio 26 lo sti­pen­dio vie­ne au­men­ta­to an­nual­men­te si­no all’im­por­to mas­si­mo del­la clas­se di sti­pen­dio co­me se­gue:33

a.34
2 per cen­to in ca­so di buo­ne pre­sta­zio­ni;
b.
3 per cen­to in ca­so di pre­sta­zio­ni mol­to buo­ne.35

4 Se i cre­di­ti at­tri­bui­ti al da­to­re di la­vo­ro non so­no suf­fi­cien­ti, gli au­men­ti pre­vi­sti so­no ri­dot­ti in mo­do cor­ri­spon­den­te, prin­ci­pal­men­te per gli sti­pen­di più al­ti.36

5 e 6 ... 37

30 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 3 ago. 2009, in vi­go­re dal 1° set. 2009 (RU 2009 3961).

31 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 18 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2019 619).

32 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 19 ott. 2015, in vi­go­re dal 1° dic. 2015 (RU 2015 4105).

33 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 18 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2019 619).

34 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 18 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2019 619).

35 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 19 ott. 2015, in vi­go­re dal 1° dic. 2015 (RU 2015 4105).

36 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 18 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2019 619).

37 Abro­ga­ti dal n. I dell’O del TF del 18 dic. 2018, con ef­fet­to dal 1° mar. 2019 (RU 2019 619).

Art. 26 Adeguamento straordinario dello stipendio in caso di nuovi compiti o di nuova valutazione della funzione  

(art. 15 LPers)

1 Se lo sti­pen­dio ec­ce­de la clas­se al­la qua­le la fun­zio­ne è at­tri­bui­ta, può es­se­re ri­dot­to all’im­por­to mas­si­mo di que­sta clas­se di sti­pen­dio do­po due an­ni.

2 In ve­ce di una ri­du­zio­ne del­lo sti­pen­dio e d’in­te­sa con l’im­pie­ga­to, la com­pen­sa­zio­ne del rin­ca­ro può es­se­re sop­pres­sa fin­ché lo sti­pen­dio non ec­ce­de più l’im­por­to mas­si­mo del­la clas­se di sti­pen­dio giu­sti­fi­ca­ta in ba­se al­la va­lu­ta­zio­ne del­la fun­zio­ne.

3 Se lo sti­pen­dio è trop­po bas­so ri­spet­to agli al­tri sti­pen­di, può es­se­re adat­ta­to. L’im­por­to mas­si­mo del­la clas­se di sti­pen­dio cor­ri­spon­den­te non può es­se­re su­pe­ra­to.

Art. 27 Versamento  

(art. 15 LPers)

Lo sti­pen­dio è ver­sa­to in tre­di­ci par­ti.

Art. 28 Indennità di residenza 38  

(art. 15 LPers)

È ver­sa­ta l’in­den­ni­tà di re­si­den­za cor­ri­spon­den­te a quel­la sta­bi­li­ta dal Con­si­glio fe­de­ra­le per i ri­spet­ti­vi luo­ghi di ser­vi­zio.

38 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 21 ago. 2008, in vi­go­re dal 1° lug. 2008 (RU 2008 4299).

Art. 29 Compensazione del rincaro e aumento reale dello stipendio 39  

(art. 16 LPers)

1 Il Tri­bu­na­le fe­de­ra­le ver­sa una com­pen­sa­zio­ne del rin­ca­ro e un au­men­to rea­le del­lo sti­pen­dio cor­ri­spon­den­ti a quel­li sta­bi­li­ti dal Con­si­glio fe­de­ra­le per il per­so­na­le dell’am­mi­ni­stra­zio­ne ge­ne­ra­le del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2 L’in­den­ni­tà di re­si­den­za e gli as­se­gni fa­mi­lia­ri so­no adat­ta­ti in mo­do cor­ri­spon­den­te a quel­li dell’am­mi­ni­stra­zio­ne ge­ne­ra­le del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.40

39 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 2 giu. 2008, in vi­go­re dal 2 giu. 2008 (RU 2008 2921).

40 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 20 nov. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 5957).

Art. 30 Indennità  

(art. 15 LPers)

1 Pos­so­no es­se­re ver­sa­te in­den­ni­tà per:

a.
il la­vo­ro do­me­ni­ca­le e not­tur­no or­di­na­to;
b.
il ser­vi­zio di pic­chet­to.

2 I prin­ci­pi del Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze so­no ap­pli­ca­ti per ana­lo­gia.41

41 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 20 nov. 2006, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 5627).

Art. 31 Misure particolari  

(art. 15 LPers)

1 Pre­sta­zio­ni cor­ri­spon­den­ti ri­pe­tu­ta­men­te al li­vel­lo di va­lu­ta­zio­ne C com­por­ta­no mi­su­re di svi­lup­po del­le at­ti­tu­di­ni, l’at­tri­bu­zio­ne a un po­sto me­no esi­gen­te o al­tre mi­su­re ap­pro­pria­te. I ca­si so­cia­li gra­vi so­no te­nu­ti ade­gua­ta­men­te in con­si­de­ra­zio­ne.

2 Qua­lo­ra la va­lu­ta­zio­ne glo­ba­le ri­sul­ti in­suf­fi­cien­te, a par­ti­re dal­la clas­se di sti­pen­dio 29 lo sti­pen­dio vie­ne ri­dot­to. La ri­du­zio­ne è dell’1 per cen­to per il pri­mo an­no e del 2 per cen­to dal se­con­do an­no.42

3 Se no­no­stan­te le mi­su­re adot­ta­te le pre­sta­zio­ni non mi­glio­ra­no, il rap­por­to di la­vo­ro è di­sdet­to.43

42 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 20 nov. 2006, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 5627).

43 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 20 nov. 2006, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 5627).

Sezione 7: Retribuzioni speciali

Art. 32 Indennità di funzione  

(art. 15 LPers)

1 Un’in­den­ni­tà di fun­zio­ne può es­se­re ver­sa­ta per com­pi­ti par­ti­co­lar­men­te esi­gen­ti ma che non giu­sti­fi­ca­no un’at­tri­bu­zio­ne du­ra­tu­ra a una clas­se di sti­pen­dio su­pe­rio­re.

2 L’in­den­ni­tà di fun­zio­ne non de­ve su­pe­ra­re la dif­fe­ren­za tra l’im­por­to mas­si­mo pre­vi­sto dal con­trat­to di la­vo­ro e l’im­por­to mas­si­mo del­la clas­se di sti­pen­dio del­la fun­zio­ne su­pe­rio­re.

3 Le ba­si di cal­co­lo del Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze so­no ap­pli­ca­te per ana­lo­gia.

Art. 33 Premi di risultato sotto forma di premi per prestazioni 44  

(art. 15 LPers)

1 Pre­sta­zio­ni par­ti­co­la­ri pos­so­no es­se­re ono­ra­te con pre­mi di ri­sul­ta­to sot­to for­ma di pre­mi uni­ci per pre­sta­zio­ni fi­no al 6 per cen­to dell’im­por­to mas­si­mo del­la clas­se di sti­pen­dio.

2 Qua­le ri­com­pen­sa per pre­sta­zio­ni par­ti­co­la­ri pos­so­no es­se­re cor­ri­spo­sti pic­co­li pre­mi in na­tu­ra.

3 I pre­mi pos­so­no es­se­re as­se­gna­ti an­che a grup­pi di im­pie­ga­ti.

44 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 3 ago. 2009, in vi­go­re dal 1° set. 2009 (RU 2009 3961).

Art. 34 Premi di risultato sotto forma di premi di riconoscimento 45  

(art. 15 LPers)

1 Qua­lo­ra lo sti­pen­dio ab­bia rag­giun­to l’im­por­to mas­si­mo del­la clas­se di sti­pen­dio, può es­se­re cor­ri­spo­sto un pre­mio di ri­sul­ta­to sot­to for­ma di pre­mio di ri­co­no­sci­men­to, a con­di­zio­ne che le pre­sta­zio­ni cor­ri­spon­da­no al li­vel­lo di va­lu­ta­zio­ne A+.

2 Il pre­mio di ri­co­no­sci­men­to am­mon­ta al mas­si­mo al 5 per cen­to dell’im­por­to mas­si­mo del­la clas­se di sti­pen­dio.

3 Non sus­si­ste al­cun di­rit­to al pre­mio di ri­co­no­sci­men­to. Ogni an­no, es­so è og­get­to di una nuo­va de­ci­sio­ne.

4 I pre­mi di ri­co­no­sci­men­to pos­so­no es­se­re as­se­gna­ti, al mas­si­mo, al 18 per cen­to dei can­cel­lie­ri e al 18 per cen­to de­gli al­tri im­pie­ga­ti.

45 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 3 ago. 2009, in vi­go­re dal 1° set. 2009 (RU 2009 3961).

Art. 35 Indennità in funzione del mercato del lavoro  

(art. 15 LPers)

Per ac­qui­si­re e man­te­ne­re per­so­na­le par­ti­co­lar­men­te qua­li­fi­ca­to e in­dur­lo a ri­ma­ne­re, può es­se­re ver­sa­ta un’in­den­ni­tà in fun­zio­ne del mer­ca­to del la­vo­ro fi­no al 20 per cen­to dell’im­por­to mas­si­mo del­la clas­se di sti­pen­dio.

Art. 36 Diritto all’assegno familiare 46  

(art. 31 cpv. 1 e 2 LPers)

L’as­se­gno fa­mi­lia­re è ver­sa­to fi­no a che il fi­glio ha com­piu­to i 18 an­ni d’età. Per i fi­gli in for­ma­zio­ne e i fi­gli in­ca­pa­ci al gua­da­gno (art. 7 del­la LF del 6 ot­to­bre 200047 sul­la par­te ge­ne­ra­le del di­rit­to del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li), l’as­se­gno fa­mi­lia­re è ver­sa­to al mas­si­mo fi­no al com­pi­men­to del 25° an­no d’età.

46 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 20 nov. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 5957).

47 RS 830.1

Art. 36a Prestazioni complementari all’assegno familiare 48  

Il Tri­bu­na­le fe­de­ra­le ver­sa pre­sta­zio­ni com­ple­men­ta­ri all’as­se­gno fa­mi­lia­re di im­por­to ugua­le a quel­le ver­sa­te nell’am­mi­ni­stra­zio­ne ge­ne­ra­le del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

48 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 20 nov. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 5957).

Art. 36b Assegno per l’assistenza a congiunti 49  

La me­tà dell’im­por­to dell’as­se­gno pre­vi­sto per ogni ul­te­rio­re fi­glio fi­no al com­pi­men­to del 16° an­no d’età può es­se­re ver­sa­to all’im­pie­ga­to:

a.
il cui co­niu­ge o part­ner in unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta è im­pe­di­to du­re­vol­men­te di eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va a cau­sa di gra­ve ma­lat­tia;
b.
che prov­ve­de al so­ste­gno di pa­ren­ti pros­si­mi su or­di­ne dell’au­to­ri­tà.

49 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 20 nov. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 5957).

Sezione 8: Valutazione

Art. 37 Valutazione della funzione  

(art. 15 LPers)

1 Ogni fun­zio­ne è va­lu­ta­ta e at­tri­bui­ta a una clas­se di sti­pen­dio.

2 I cri­te­ri de­ter­mi­nan­ti per la va­lu­ta­zio­ne so­no la for­ma­zio­ne pre­li­mi­na­re chie­sta, l’en­ti­tà dei com­pi­ti e del­le esi­gen­ze, co­me pu­re le re­spon­sa­bi­li­tà e i ri­schi ine­ren­ti al­la fun­zio­ne.

3 Il ca­po del per­so­na­le pre­pa­ra la va­lu­ta­zio­ne. Egli ap­pli­ca le di­ret­ti­ve del Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze per ana­lo­gia e può chie­de­re il pa­re­re dell’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del per­so­na­le.

Sezione 9: Tempo di lavoro, vacanze, congedi

Art. 38 Tempo di lavoro  

(art. 17 LPers)

1 Per gli im­pie­ga­ti a tem­po pie­no la du­ra­ta set­ti­ma­na­le del la­vo­ro è, in me­dia, di 42 ore. Per gli im­pie­ga­ti a tem­po par­zia­le es­sa si ri­du­ce in fun­zio­ne del tas­so d’oc­cu­pa­zio­ne. So­no fat­te sal­ve le de­ro­ghe al di­sci­pli­na­men­to ap­pli­ca­bi­li ai qua­dri.

2 Se l’eser­ci­zio lo per­met­te, agli im­pie­ga­ti sot­to­po­sti al­la re­gi­stra­zio­ne del tem­po di la­vo­ro so­no of­fer­te dif­fe­ren­ti for­me di du­ra­ta del la­vo­ro. Es­se si ba­sa­no di nor­ma sull’ora­rio di la­vo­ro mo­bi­le.

3 Agli im­pie­ga­ti sot­to­po­sti al­la re­gi­stra­zio­ne del tem­po di la­vo­ro, il da­to­re di la­vo­ro of­fre un tem­po di la­vo­ro tra le 40 e le 44 ore set­ti­ma­na­li con com­pen­sa­zio­ne del­le ore in più o in me­no me­dian­te sup­ple­men­to o ri­du­zio­ne di gior­ni di va­can­za o di sti­pen­dio. Ai can­cel­lie­ri so­no of­fer­ti cor­ri­spon­den­ti mo­del­li di la­vo­ro che pre­ve­do­no gior­ni di va­can­za sup­ple­men­ta­ri con­tro ri­du­zio­ne del­lo sti­pen­dio.

4 Agli im­pie­ga­ti che han­no con­ve­nu­to l’ora­rio di la­vo­ro ba­sa­to sul­la fi­du­cia e che si di­chia­ra­no di­spo­sti a for­ni­re ore sup­ple­men­ta­ri sen­za com­pen­sa­zio­ne del tem­po di la­vo­ro può es­se­re con­ces­sa la stes­sa in­den­ni­tà ri­co­no­sciu­ta al per­so­na­le dell’am­mi­ni­stra­zio­ne ge­ne­ra­le del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.50

5 D’in­te­sa con il da­to­re di la­vo­ro gli im­pie­ga­ti pos­so­no svol­ge­re una par­te del lo­ro la­vo­ro in te­le­la­vo­ro (la­vo­ro mo­bi­le e la­vo­ro a do­mi­ci­lio).51

50 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 23 dic. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2009 353).

51 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 12 ott. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 4965).

Art. 39 Lavoro aggiuntivo e lavoro supplementare  

(art. 17 LPers)

1 Su pro­po­sta dei qua­dri e per un pe­rio­do li­mi­ta­to, pos­so­no es­se­re or­di­na­ti un la­vo­ro ag­giun­ti­vo e un la­vo­ro sup­ple­men­ta­re in ca­so di so­vrac­ca­ri­co ec­ce­zio­na­le di la­vo­ro o di la­vo­ro ur­gen­te.

2 In ge­ne­ra­le, il la­vo­ro ag­giun­ti­vo e il la­vo­ro sup­ple­men­ta­re de­vo­no es­se­re com­pen­sa­ti con un pe­rio­do di tem­po li­be­ro del­la stes­sa du­ra­ta.

3 Se non è pos­si­bi­le ef­fet­tua­re la com­pen­sa­zio­ne con un pe­rio­do di tem­po li­be­ro, i gior­ni di com­pen­sa­zio­ne pos­so­no es­se­re ri­por­ta­ti sul pros­si­mo an­no ci­vi­le op­pu­re, in ca­si giu­sti­fi­ca­ti, so­sti­tui­ti me­dian­te ver­sa­men­to di un’in­den­ni­tà in con­tan­ti.

4 L’in­den­ni­tà am­mon­ta:

a.
al 100 per cen­to del­lo sti­pen­dio con­ver­ti­to in sa­la­rio ora­rio, per la­vo­ro ag­giun­ti­vo che non ec­ce­de la du­ra­ta set­ti­ma­na­le mas­si­ma del la­vo­ro di 45 ore;
b.
al 125 per cen­to del­lo sti­pen­dio con­ver­ti­to in sa­la­rio ora­rio, per la­vo­ro sup­ple­men­ta­re che ec­ce­de la du­ra­ta set­ti­ma­na­le mas­si­ma del la­vo­ro di 45 ore.

5 Ogni an­no ci­vi­le pos­so­no es­se­re so­sti­tui­te me­dian­te in­den­ni­tà in con­tan­ti com­ples­si­va­men­te non più di 150 ore di la­vo­ro ag­giun­ti­vo e sup­ple­men­ta­re.

6 Sul pros­si­mo an­no ci­vi­le pos­so­no es­se­re ri­por­ta­te com­ples­si­va­men­te non più di 100 ore di la­vo­ro ag­giun­ti­vo e sup­ple­men­ta­re.

7 Per gli im­pie­ga­ti a tem­po par­zia­le i ca­po­ver­si 4–6 si ap­pli­ca­no pro­por­zio­nal­men­te al tas­so d’oc­cu­pa­zio­ne.

Art. 40 Giorni di libero  

(art. 17 LPers)

1 Se l’an­no ci­vi­le com­pren­de:

a.
me­no di 63 do­me­ni­che e gior­ni fe­sti­vi, i gior­ni di li­be­ro man­can­ti ven­go­no com­pen­sa­ti;
b.
più di 63 do­me­ni­che e gior­ni fe­sti­vi, i gior­ni sup­ple­men­ta­ri so­no com­pu­ta­ti sul­le va­can­ze.

2 A Lo­san­na so­no con­si­de­ra­ti gior­ni fe­sti­vi il Ca­po­dan­no, il 2 gen­na­io, il Ve­ner­dì San­to, il Lu­ne­dì di Pa­squa, l’Ascen­sio­ne, il Lu­ne­dì di Pen­te­co­ste, il 1° ago­sto (gior­no del­la Fe­sta na­zio­na­le), il Lu­ne­dì del­la Fe­sta fe­de­ra­le di rin­gra­zia­men­to, il Na­ta­le e il gior­no di San­to Ste­fa­no. Il per­so­na­le ha li­be­ro an­che il po­me­rig­gio del­la vi­gi­lia di Na­ta­le e il po­me­rig­gio di san Sil­ve­stro.52

3 A Lu­cer­na so­no con­si­de­ra­ti gior­ni fe­sti­vi il Ca­po­dan­no, il 2 gen­na­io, il Ve­ner­dì San­to, il Lu­ne­dì di Pa­squa, l’Ascen­sio­ne, il Lu­ne­dì di Pen­te­co­ste, il Cor­pus Do­mi­ni, il 1° ago­sto (gior­no del­la Fe­sta na­zio­na­le), l’As­sun­zio­ne di Ma­ria, il 2 ot­to­bre, Ognis­san­ti, l’Im­ma­co­la­ta Con­ce­zio­ne, il Na­ta­le e il gior­no di San­to Ste­fa­no. Il per­so­na­le ha li­be­ro an­che una mez­za gior­na­ta in oc­ca­sio­ne del gio­ve­dì gras­so e del lu­ne­dì gras­so, co­me pu­re il po­me­rig­gio del­la vi­gi­lia di Na­ta­le e il po­me­rig­gio di san Sil­ve­stro.53

4 Per gli im­pie­ga­ti del Tri­bu­na­le fe­de­ra­le che la­vo­ra­no al­tro­ve val­go­no le pre­scri­zio­ni fe­de­ra­li in vi­go­re per le re­la­ti­ve se­di.54

52 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 20 nov. 2006, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 5627).

53 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 20 nov. 2006, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 5627).

54 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 20 nov. 2006, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 5627).

Art. 41 Vacanze  

(art. 17 LPers)

1 Ogni an­no ci­vi­le gli im­pie­ga­ti han­no di­rit­to a:

a.
sei set­ti­ma­ne di va­can­za fi­no all’an­no ci­vi­le in­clu­so in cui com­pio­no il 20° an­no d’età;
b.
cin­que set­ti­ma­ne di va­can­za a par­ti­re dall’an­no ci­vi­le in cui com­pio­no il 21° an­no d’età;
c.
sei set­ti­ma­ne di va­can­za a par­ti­re dall’an­no ci­vi­le in cui com­pio­no il 50° an­no d’età;
d.
set­te set­ti­ma­ne di va­can­za a par­ti­re dall’an­no ci­vi­le in cui com­pio­no il 60° an­no d’età.

2 Le va­can­ze de­vo­no es­se­re sta­bi­li­te in mo­do da non pre­giu­di­ca­re l’an­da­men­to del la­vo­ro e da con­sen­ti­re all’im­pie­ga­to di ri­po­sa­re.

3 Di prin­ci­pio, le va­can­ze de­vo­no es­se­re pre­se nel cor­so dell’an­no ci­vi­le in cui na­sce il di­rit­to. Se ciò non è pos­si­bi­le, es­se de­vo­no es­se­re pre­se l’an­no suc­ces­si­vo.

4 Le va­can­ze so­no ri­dot­te in pro­por­zio­ne al­la du­ra­ta del­le as­sen­ze se du­ran­te un an­no ci­vi­le l’im­pie­ga­to è as­sen­te dal la­vo­ro più di:

a.55
90 gior­ni com­ples­si­vi di ca­len­da­rio per ma­lat­tia, in­for­tu­nio o ser­vi­zio ob­bli­ga­to­rio; nel cal­co­lo del­la ri­du­zio­ne non è te­nu­to con­to dei pri­mi 90 gior­ni di as­sen­za. So­no con­si­de­ra­ti gior­ni di as­sen­za i gior­ni in cui l’im­pie­ga­to non ha la­vo­ra­to se­con­do il pro­prio tas­so di oc­cu­pa­zio­ne;
b.
30 gior­ni per con­ge­do non pa­ga­to.56

55 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 18 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2019 619).

56 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

Art. 42 Congedi  

(art. 17 LPers)

1 Gli im­pie­ga­ti che de­vo­no o vo­glio­no so­spen­de­re in ca­si par­ti­co­la­ri il la­vo­ro, de­vo­no pre­sen­ta­re una do­man­da di con­ge­do pa­ga­to, par­zial­men­te pa­ga­to o non pa­ga­to.

2 Nell’esa­me del­la do­man­da ven­go­no con­si­de­ra­ti in mo­do ade­gua­to il mo­ti­vo e la si­tua­zio­ne sul mer­ca­to del la­vo­ro. An­che le pre­sta­zio­ni e il com­por­ta­men­to pos­so­no es­se­re pre­si in con­si­de­ra­zio­ne.

3 Inol­tre, le di­ret­ti­ve del Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia.

Sezione 10: Altre prestazioni del datore di lavoro

Art. 43 Apparecchi di lavoro, materiale  

(art. 18 cpv. 1 LPers)

1 Gli im­pie­ga­ti ri­ce­vo­no gli ap­pa­rec­chi di la­vo­ro e il ma­te­ria­le ne­ces­sa­ri.

2 Può es­se­re cor­ri­spo­sta un’in­den­ni­tà agli im­pie­ga­ti che, d’in­te­sa con il da­to­re di la­vo­ro, uti­liz­za­no ap­pa­rec­chi di la­vo­ro e ma­te­ria­le pro­pri.

Art. 44 Indumenti da lavoro  

(art. 18 cpv. 1 e art. 21 cpv. 1 lett. c LPers)

Gli uscie­ri e i col­la­bo­ra­to­ri del­la so­prin­ten­den­za dell’im­mo­bi­le por­ta­no un in­du­men­to da la­vo­ro. Es­so è for­ni­to lo­ro gra­tui­ta­men­te.

Art. 45 Spese  

(art. 18 cpv. 2 LPers)

1 Agli im­pie­ga­ti so­no rim­bor­sa­te le spe­se sup­ple­men­ta­ri so­ste­nu­te nell’eser­ci­zio del­la lo­ro pro­fes­sio­ne.

2 I tas­si sta­bi­li­ti dal Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze so­no ana­lo­gi­ca­men­te ap­pli­ca­bi­li per:

a.
i pa­sti, l’al­log­gio e i viag­gi;
b.
i viag­gi di ser­vi­zio all’este­ro;
c.
la par­te­ci­pa­zio­ne a con­fe­ren­ze in­ter­na­zio­na­li;
d.
il tra­slo­co per mo­ti­vi di ser­vi­zio;
e.
le spe­se di rap­pre­sen­tan­za.
Art. 46 Premi di fedeltà 57  

(art. 32 lett. b LPers)

1 Un pre­mio di fe­del­tà può es­se­re at­tri­bui­to do­po die­ci an­ni d’im­pie­go e, in se­gui­to, do­po ogni ul­te­rio­re 5° an­no d’im­pie­go.58

2 Il pre­mio di fe­del­tà con­si­ste in:

a.
me­tà di uno sti­pen­dio men­si­le do­po il 10° e il 15° an­no d’im­pie­go;
b.
uno sti­pen­dio men­si­le do­po il 20° an­no e in se­gui­to do­po ogni 5° an­no d’im­pie­go.59

3 Il pre­mio di fe­del­tà vie­ne in li­nea di prin­ci­pio cor­ri­spo­sto in con­tan­ti. D’in­te­sa con il su­pe­rio­re e a ti­to­lo ec­ce­zio­na­le gli im­pie­ga­ti lo pos­so­no pren­de­re sot­to for­ma di con­ge­do pa­ga­to.

4 Il pre­mio può es­se­re ri­fiu­ta­to to­tal­men­te o in par­te agli im­pie­ga­ti le cui pre­sta­zio­ni o il cui com­por­ta­men­to so­no sol­tan­to par­zial­men­te sod­di­sfa­cen­ti.

5 Per de­ter­mi­na­re il nu­me­ro de­gli an­ni d’im­pie­go so­no pre­si in con­si­de­ra­zio­ne, in­di­pen­den­te­men­te dal tas­so d’oc­cu­pa­zio­ne, i rap­por­ti di la­vo­ro inin­ter­rot­ti pres­so uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve del­la Con­fe­de­ra­zio­ne. Il pe­rio­do di ti­ro­ci­nio se­con­do la leg­ge del 13 di­cem­bre 200260 sul­la for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le non è pre­so in con­si­de­ra­zio­ne.61

57 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 3 ago. 2009, in vi­go­re dal 1° set. 2009 (RU 2009 3961).

58 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 19 ott. 2015, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4105).

59 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 19 ott. 2015, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (RU 2015 4105).

60 RS 412.10

61 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453). Ve­di an­che la di­sp. trans. di det­ta mod. all’art. 89a.

Art. 47 Proposte di miglioramento  

(art. 32 lett. c LPers)

1 Me­dian­te mi­su­re ap­pro­pria­te, i qua­dri so­sten­go­no un com­por­ta­men­to in­no­va­ti­vo e pro­muo­vo­no l’at­tua­zio­ne di pro­po­ste di mi­glio­ra­men­to.

2 Le pro­po­ste at­tua­te pos­so­no es­se­re ri­com­pen­sa­te con un pre­mio in con­tan­ti o con al­tre pre­sta­zio­ni di ugua­le con­tro­va­lo­re.

Art. 48 Sostegno di infrastrutture a favore del personale  

(art. 32 lett. e LPers)62

1 Per age­vo­la­re le con­di­zio­ni o l’or­ga­niz­za­zio­ne in­di­vi­dua­le del la­vo­ro, il da­to­re di la­vo­ro può so­ste­ne­re in­fra­strut­tu­re a fa­vo­re del per­so­na­le, co­me:

a.
la cu­sto­dia dei bam­bi­ni, com­ple­men­ta­re al­la cu­sto­dia as­si­cu­ra­ta dal­la fa­mi­glia;
b.
ri­sto­ran­ti per il per­so­na­le, lo­ca­li ri­crea­ti­vi e al­tre strut­tu­re in­te­se a man­te­ne­re e mi­glio­ra­re le pre­sta­zio­ni de­gli im­pie­ga­ti.

2 Le con­di­zio­ni fa­vo­re­vo­li ac­cor­da­te sui ca­pi­ta­li a ri­spar­mio de­po­si­ta­ti pres­so la Cas­sa di ri­spar­mio del per­so­na­le fe­de­ra­le so­no ret­te dal­le di­spo­si­zio­ni dei re­la­ti­vi isti­tu­ti.63

3 Il da­to­re di la­vo­ro può so­ste­ne­re le ini­zia­ti­ve de­sti­na­te a pro­muo­ve­re i con­tat­ti tra gli im­pie­ga­ti at­ti­vi e pen­sio­na­ti.

62 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

63 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

Art. 49 Spese di procedura e ripetibili  

(art. 18 cpv. 2 LPers)

1 Il da­to­re di la­vo­ro rim­bor­sa le spe­se di pro­ce­du­ra e le ri­pe­ti­bi­li agli im­pie­ga­ti coin­vol­ti in un pro­ce­di­men­to ci­vi­le o pe­na­le in se­gui­to all’eser­ci­zio del­la lo­ro at­ti­vi­tà di ser­vi­zio, se:

a.
il pro­ce­di­men­to è in re­la­zio­ne con l’at­ti­vi­tà di ser­vi­zio;
b.
l’at­to non è sta­to com­mes­so né per ne­gli­gen­za gra­ve né in­ten­zio­nal­men­te; e
c.
la Con­fe­de­ra­zio­ne ha un in­te­res­se al­lo svol­gi­men­to del pro­ces­so.

2 Fin­tan­to che la de­ci­sio­ne non sia cre­sciu­ta in giu­di­ca­to, so­no for­ni­te uni­ca­men­te ga­ran­zie di pa­ga­men­to. Per mo­ti­vi im­por­tan­ti le spe­se pos­so­no es­se­re ec­ce­zio­nal­men­te rim­bor­sa­te pri­ma del­la cre­sci­ta in giu­di­ca­to del­la de­ci­sio­ne.

Art. 50 Versamento di indennità  

(art. 19 LPers)

1 Se il da­to­re di la­vo­ro di­sdi­ce i rap­por­ti di la­vo­ro sen­za che agli im­pie­ga­ti sia im­pu­ta­ta una col­pa, han­no di­rit­to a un’in­den­ni­tà, fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 4:

a.
gli im­pie­ga­ti che ri­ve­sto­no una fun­zio­ne al­ta­men­te spe­cia­liz­za­ta, per la qua­le la do­man­da è ine­si­sten­te o mol­to de­bo­le;
b.
gli im­pie­ga­ti il cui rap­por­to di la­vo­ro pres­so un da­to­re di la­vo­ro ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 3 LPers è du­ra­to inin­ter­rot­ta­men­te per 20 an­ni;
c.
gli im­pie­ga­ti con al­me­no 50 an­ni d’età.

2 Se al se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le o al suo sup­plen­te non è rin­no­va­ta la no­mi­na, sen­za che gli sia im­pu­ta­ta una col­pa, egli ha di­rit­to a un’in­den­ni­tà con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 51 ca­po­ver­so 1.

3 Han­no di­rit­to ad al­tre in­den­ni­tà ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 19 ca­po­ver­so 4 LPers in ca­so di ri­so­lu­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro, fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 4:64

a.
in sin­go­li ca­si i qua­dri su­pe­rio­ri;
b.
gli im­pie­ga­ti ai qua­li si ap­pli­ca un pia­no so­cia­le.

4 Non è cor­ri­spo­sta al­cu­na in­den­ni­tà se:

a.
i rap­por­ti di la­vo­ro pro­se­guo­no pres­so un da­to­re di la­vo­ro ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 3 LPers;
b.65
...
c.
il rap­por­to di la­vo­ro è ri­sol­to per col­pa del­la per­so­na in­te­res­sa­ta (art. 18).

5 Le per­so­ne as­sun­te pres­so un da­to­re di la­vo­ro ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 3 LPers en­tro un an­no dal­la ri­so­lu­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro de­vo­no re­sti­tui­re to­tal­men­te o in par­te l’in­den­ni­tà di cui ai ca­po­ver­si 1 e 2.66

64 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

65 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, con ef­fet­to dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

66 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

Art. 51 Importo delle indennità  

(art. 19 cpv. 5 LPers)67

1 L’in­den­ni­tà di cui all’ar­ti­co­lo 50 ca­po­ver­si 1, 2 e 3 cor­ri­spon­de al­me­no a uno sti­pen­dio men­si­le e al mas­si­mo a uno sti­pen­dio an­nua­le.68

2 ...69

67 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

68 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

69 Abro­ga­to dal n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, con ef­fet­to dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

Art. 52 Prestazioni in caso d’impegno in organizzazioni internazionali  

(art. 17 e 18 cpv. 2 Lpers)

Per pro­muo­ve­re l’im­pe­gno de­gli im­pie­ga­ti pres­so or­ga­niz­za­zio­ni in­ter­na­zio­na­li, pos­so­no es­se­re ac­cor­da­te, in par­ti­co­la­re, le se­guen­ti pre­sta­zio­ni:

a.
un con­ge­do pa­ga­to, par­zial­men­te pa­ga­to o non pa­ga­to del­la du­ra­ta mas­si­ma di cin­que an­ni;
b.
l’as­sun­zio­ne di co­sti straor­di­na­ri con­nes­si all’im­pie­go, nel­la mi­su­ra in cui non so­no sop­por­ta­ti, con pre­sta­zio­ni cor­ri­spon­den­ti, dall’or­ga­niz­za­zio­ne in­ter­na­zio­na­le.

Sezione 10a: Previdenza professionale70

70 Introdotta dal n. I dell’O del TF del 21 ago. 2008, in vigore dal 1° lug. 2008 (RU 2008 4299).

Art. 52a Salario assicurabile  

(art. 32g cpv. 5 LPers)

1 So­no as­si­cu­ra­ti pres­so PU­BLI­CA, nel qua­dro del­le di­spo­si­zio­ni re­go­la­men­ta­ri, lo sti­pen­dio e le com­po­nen­ti del­lo sti­pen­dio di cui all’al­le­ga­to 2 dell’or­di­nan­za del 3 lu­glio 200171 sul per­so­na­le fe­de­ra­le.

2 Se, se­con­do l’ar­ti­co­lo 26 ca­po­ver­so 2, a un im­pie­ga­to non vie­ne ver­sa­ta al­cu­na in­den­ni­tà di rin­ca­ro, op­pu­re se, se­con­do l’ar­ti­co­lo 67 ca­po­ver­so 2 o 3, il sa­la­rio di un im­pie­ga­to vie­ne ri­dot­to, il sa­la­rio as­si­cu­ra­bi­le pre­ce­den­te re­sta in­va­ria­to fin­tan­to che l’in­den­ni­tà di rin­ca­ro è di nuo­vo ver­sa­ta o il di­rit­to al sa­la­rio in ca­so di ma­lat­tia o di in­for­tu­nio si estin­gue.

3 ...72

4 Nel ca­so di mi­su­re le­ga­te a ri­strut­tu­ra­zio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 77, il sa­la­rio as­si­cu­ra­bi­le è de­ter­mi­na­to in fun­zio­ne del pia­no so­cia­le.

71 RS 172.220.111.3

72 Abro­ga­to dal n. I dell’O del TF del 29 giu. 2015, con ef­fet­to dal 1° ago. 2015 (RU2015 2339).

Art. 52b Comunicazione  

Il sa­la­rio as­si­cu­ra­bi­le è co­mu­ni­ca­to a PU­BLI­CA qua­le sti­pen­dio de­ter­mi­nan­te dal ser­vi­zio del per­so­na­le del Tri­bu­na­le fe­de­ra­le.

Art. 52c Partecipazione al riscatto  

(art. 32 lett. a LPers)

Il da­to­re di la­vo­ro può par­te­ci­pa­re al ri­scat­to re­go­la­men­ta­re fi­nan­zian­do­lo me­dian­te i pro­pri cre­di­ti per il per­so­na­le se, in oc­ca­sio­ne di una nuo­va as­sun­zio­ne, la pre­vi­den­za sem­bra ina­de­gua­ta ri­spet­to all’im­por­tan­za del­la fun­zio­ne e del­le qua­li­fi­che del­la per­so­na da as­su­me­re.

Art. 52d Congedo  

(art. 17 e 31 cpv. 5 LPers)

1 In ca­so di con­ge­do non pa­ga­to o par­zial­men­te pa­ga­to la co­per­tu­ra as­si­cu­ra­ti­va ri­ma­ne im­mu­ta­ta per al­me­no due me­si.

2 Se il da­to­re di la­vo­ro ac­cor­da un con­ge­do non pa­ga­to o par­zial­men­te pa­ga­to di più di due me­si, pri­ma dell’ini­zio di ta­le con­ge­do con­vie­ne con l’im­pie­ga­to se e co­me con­ti­nue­ran­no a sus­si­ste­re l’as­si­cu­ra­zio­ne e l’ob­bli­go di pa­ga­re i con­tri­bu­ti a par­ti­re dal ter­zo me­se di con­ge­do.

3 Se dal ter­zo me­se di con­ge­do non as­su­me più i suoi con­tri­bu­ti o i pre­mi di ri­schio, il da­to­re di la­vo­ro co­mu­ni­ca il con­ge­do a PU­BLI­CA. La per­so­na as­si­cu­ra­ta può man­te­ne­re la co­per­tu­ra as­si­cu­ra­ti­va avu­ta fi­no­ra pa­gan­do, ol­tre ai con­tri­bu­ti di ri­spar­mio, an­che i con­tri­bu­ti di ri­spar­mio del da­to­re di la­vo­ro e i pre­mi di ri­schio, o li­mi­ta­re l’as­si­cu­ra­zio­ne al­la co­per­tu­ra dei ri­schi di mor­te e in­va­li­di­tà.

4 I con­tri­bu­ti do­vu­ti dall’im­pie­ga­to du­ran­te il suo con­ge­do so­no de­dot­ti dal suo sa­la­rio al­la ri­pre­sa del la­vo­ro.

Art. 52dbis Continuazione della previdenza in seguito alla riduzione dello stipendio 73  

1 Se lo sti­pen­dio as­si­cu­ra­bi­le di un im­pie­ga­to che ha com­piu­to il 58° an­no d’età è di­mi­nui­to al mas­si­mo del­la me­tà, l’im­pie­ga­to può man­te­ne­re, die­tro sua ri­chie­sta, la pre­vi­den­za per la co­per­tu­ra as­si­cu­ra­ti­va pre­ce­den­te (art. 33a del­la LF del 25 giu­gno 198274 sul­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le per la vec­chia­ia, i su­per­sti­ti e l’in­va­li­di­tà, LPP) pa­gan­do, ol­tre ai pro­pri con­tri­bu­ti di ri­spar­mio, an­che i con­tri­bu­ti di ri­spar­mio del da­to­re di la­vo­ro e il pre­mio di ri­schio sul­la quo­ta del gua­da­gno fi­no­ra as­si­cu­ra­to cor­ri­spon­den­te al­la ri­du­zio­ne del­lo sti­pen­dio.

2 In ca­so di ade­gua­men­ti ge­ne­ra­li del­lo sti­pen­dio, se­gna­ta­men­te di au­men­ti rea­li del­lo sti­pen­dio e cor­re­zio­ni ge­ne­ra­li di clas­si­fi­ca­zio­ne, i con­tri­bu­ti ver­sa­ti non so­no ade­gua­ti al­la quo­ta cor­ri­spon­den­te al­la ri­du­zio­ne del­lo sti­pen­dio.

3 Se la ri­du­zio­ne del­lo sti­pen­dio as­si­cu­ra­to è ef­fet­tua­ta nell’in­te­res­se del da­to­re di la­vo­ro, que­sto può fi­nan­zia­re a ca­ri­co dei cre­di­ti per il per­so­na­le i con­tri­bu­ti di ri­spar­mio e il pre­mio di ri­schio per la con­ti­nua­zio­ne del­la pre­vi­den­za, al mas­si­mo in ra­gio­ne del 50 per cen­to. La par­te­ci­pa­zio­ne ai co­sti può es­se­re li­mi­ta­ta nel tem­po.

73 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 17 gen. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 2011639).

74 RS 831.40

Art. 52dter Continuazione della previdenza dopo il compimento del 65° anno d’età 75  

Se il da­to­re di la­vo­ro e l’im­pie­ga­to con­ven­go­no il pro­se­gui­men­to del rap­por­to di la­vo­ro ol­tre il 65° an­no d’età, l’im­pie­ga­to può ri­chie­de­re la con­ti­nua­zio­ne del­la pre­vi­den­za per la vec­chia­ia fi­no al­la ces­sa­zio­ne dell’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va, ma al mas­si­mo fi­no al com­pi­men­to del 70° an­no d’età (art. 33b LPP76). In que­sto ca­so il da­to­re di la­vo­ro fi­nan­zia i con­tri­bu­ti di ri­spar­mio del da­to­re di la­vo­ro.

75 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 17 gen. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 2011639).

76 RS 831.40

Art. 52e Invalidità professionale  

(art. 32j cpv. 2 LPers)

1 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te chie­de a PU­BLI­CA il ver­sa­men­to di una pre­sta­zio­ne d’in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le per un im­pie­ga­to, se:77

a.
ha rag­giun­to il 50° an­no d’età;
b.
il ser­vi­zio me­di­co con­sta­ta, su ri­chie­sta del da­to­re di la­vo­ro, che per mo­ti­vi di sa­lu­te l’im­pie­ga­to è in­ca­pa­ce di eser­ci­ta­re o può eser­ci­ta­re sol­tan­to par­zial­men­te l’at­ti­vi­tà eser­ci­ta­ta fi­no­ra o un’al­tra at­ti­vi­tà ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­le da lui;
c.
vi è una de­ci­sio­ne pas­sa­ta in giu­di­ca­to dell’uf­fi­cio AI com­pe­ten­te che esclu­de il di­rit­to a una ren­di­ta o che pre­ve­de sol­tan­to una ren­di­ta par­zia­le; e
d.
i prov­ve­di­men­ti d’in­te­gra­zio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 2 so­no sta­ti in­frut­tuo­si sen­za che vi fos­se col­pa dell’im­pie­ga­to.

2 Le mo­da­li­tà del di­rit­to al­la pre­sta­zio­ne di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le non­ché il ge­ne­re e l’im­por­to del­la stes­sa so­no di­sci­pli­na­ti nel Re­go­la­men­to di pre­vi­den­za per gli im­pie­ga­ti e i be­ne­fi­cia­ri di ren­di­te del­la Cas­sa di pre­vi­den­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne (RPIC).

77 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

Art. 52f Rendita transitoria  

(art. 32k cpv. 2 LPers)

1 Se una per­so­na per­ce­pi­sce una ren­di­ta tran­si­to­ria in­te­ra o una mez­za ren­di­ta tran­si­to­ria se­con­do il RPIC, il da­to­re di la­vo­ro as­su­me una par­te dei co­sti per il fi­nan­zia­men­to del­la ren­di­ta tran­si­to­ria ef­fet­ti­va­men­te per­ce­pi­ta. L’im­por­to del­la par­te­ci­pa­zio­ne del da­to­re di la­vo­ro è di­sci­pli­na­to nell’al­le­ga­to 1 dell’or­di­nan­za del 3 lu­glio 200178 sul per­so­na­le fe­de­ra­le.

2 Il di­rit­to al­la par­te­ci­pa­zio­ne del da­to­re di la­vo­ro non sus­si­ste se la du­ra­ta del rap­por­to di la­vo­ro che pre­ce­de im­me­dia­ta­men­te il pen­sio­na­men­to è in­fe­rio­re a cin­que an­ni.

Sezione 11: Altri obblighi del personale

Art. 53 Luogo di residenza  

(art. 21 cpv. 1 lett. a e art. 24 cpv. 2 lett. a LPers)

1 Gli im­pie­ga­ti de­vo­no po­ter rag­giun­ge­re il Tri­bu­na­le in un tem­po ra­gio­ne­vo­le.

2 Il re­spon­sa­bi­le del­la so­prin­ten­den­za dell’im­mo­bi­le e il suo so­sti­tu­to so­no te­nu­ti a ri­sie­de­re nell’al­log­gio di ser­vi­zio a lo­ro at­tri­bui­to.

Art. 54 Alloggio di servizio  

(art. 21 cpv. 1 lett. b LPers)

I prin­ci­pi del Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze con­cer­nen­ti l’uti­liz­za­zio­ne di al­log­gi di ser­vi­zio e la re­la­ti­va in­den­ni­tà so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia.

Art. 55 Occupazioni accessorie  

(art. 23 LPers)

1 Per eser­ci­ta­re ca­ri­che pub­bli­che e al­tre at­ti­vi­tà fuo­ri del rap­por­to di la­vo­ro con la Con­fe­de­ra­zio­ne è ne­ces­sa­ria un’au­to­riz­za­zio­ne se:

a.
l’at­ti­vi­tà è re­tri­bui­ta, op­pu­re
b.
l’at­ti­vi­tà im­pe­gna gli im­pie­ga­ti in mi­su­ra ta­le da di­mi­nui­re le lo­ro pre­sta­zio­ni nel qua­dro dei ri­spet­ti­vi rap­por­ti di la­vo­ro con la Con­fe­de­ra­zio­ne, op­pu­re
c.
il ti­po di at­ti­vi­tà ri­schia di ge­ne­ra­re un con­flit­to con gli in­te­res­si di ser­vi­zio.

2 Per eser­ci­ta­re ca­ri­che pub­bli­che co­me pu­re at­ti­vi­tà nell’in­te­res­se del Tri­bu­na­le fe­de­ra­le può es­se­re ac­cor­da­to un con­ge­do pa­ga­to fi­no a 15 gior­ni.

3 Per gli im­pie­ga­ti a tem­po par­zia­le è ne­ces­sa­ria un’au­to­riz­za­zio­ne so­lo per i mo­ti­vi di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­re b e c.

4 Gli im­pie­ga­ti in­for­ma­no l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te sui fat­ti che pos­so­no far sor­ge­re l’ob­bli­go di au­to­riz­za­zio­ne.

Art. 56 Obbligo di fornire tutto o parte del reddito ricavato da attività a favore di terzi  

(art. 21 cpv. 2 LPers)

1 L’au­to­riz­za­zio­ne di eser­ci­ta­re un’at­ti­vi­tà ac­ces­so­ria può es­se­re gra­va­ta dell’ob­bli­go di for­ni­re al da­to­re di la­vo­ro una par­te del red­di­to cor­ri­spon­den­te.

2 Se l’at­ti­vi­tà eser­ci­ta­ta a fa­vo­re di ter­zi ri­ve­ste un no­te­vo­le in­te­res­se per la Con­fe­de­ra­zio­ne, gli im­pie­ga­ti pos­so­no es­se­re esen­ta­ti to­tal­men­te o in par­te dall’ob­bli­go di for­ni­re il red­di­to cor­ri­spon­den­te.

Art. 57 Accettazione di vantaggi  

(art. 21 cpv. 3 LPers)

1 Van­tag­gi esi­gui, con­for­mi agli usi so­cia­li, in par­ti­co­la­re ri­ce­vu­ti nell’am­bi­to di vi­si­te uf­fi­cia­li, non so­no con­si­de­ra­ti omag­gi o al­tri van­tag­gi ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 21 ca­po­ver­so 3 LPers.

2 In ca­so di dub­bio gli im­pie­ga­ti chia­ri­fi­ca­no con i pro­pri su­pe­rio­ri la li­cei­tà dell’ac­cet­ta­zio­ne di un van­tag­gio.

Art. 58 Segreto professionale e d’ufficio  

(art. 22 LPers)

1 Gli im­pie­ga­ti so­no te­nu­ti a non di­vul­ga­re le que­stio­ni pro­fes­sio­na­li o giu­di­zia­rie che de­vo­no es­se­re man­te­nu­te se­gre­te per la lo­ro na­tu­ra o in vir­tù di di­spo­si­zio­ni le­ga­li spe­cia­li.

2 L’ob­bli­go di man­te­ne­re il se­gre­to pro­fes­sio­na­le e d’uf­fi­cio con­ti­nua a sus­si­ste­re an­che do­po la ces­sa­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro.

3 Gli im­pie­ga­ti pos­so­no de­por­re in giu­di­zio co­me par­ti, te­sti­mo­ni, per­so­ne in­for­ma­te sui fat­ti o pe­ri­ti giu­di­zia­ri in­tor­no a con­sta­ta­zio­ni at­ti­nen­ti ai lo­ro com­pi­ti fat­te in vir­tù di que­sti ul­ti­mi o nell’eser­ci­zio del­le lo­ro fun­zio­ni so­lo pre­via au­to­riz­za­zio­ne scrit­ta dell’au­to­ri­tà com­pe­ten­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 84 e 85. L’au­to­riz­za­zio­ne non è ne­ces­sa­ria se le de­po­si­zio­ni con­cer­no­no fat­ti che giu­sti­fi­ca­no un ob­bli­go di de­nun­cia o di se­gna­la­zio­ne de­gli im­pie­ga­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 302 del Co­di­ce di pro­ce­du­ra pe­na­le79 o l’ar­ti­co­lo 22a ca­po­ver­si 1 e 2 LPers.80

4 Re­sta­no ri­ser­va­ti gli ar­ti­co­li 150–156 in re­la­zio­ne con l’ar­ti­co­lo 162 ca­po­ver­so 1 let­te­ra c del­la leg­ge fe­de­ra­le del 13 di­cem­bre 200281 sull’As­sem­blea fe­de­ra­le.82

79 RS 312.0

80 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 18 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2019 619).

81 RS 171.10

82 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 20 nov. 2006, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 5627).

Art. 5983  

83 Abro­ga­to dal n. I dell’O del TF del 20 nov. 2006, con ef­fet­to dal 1° gen. 2007 (RU 2006 5627).

Sezione 12: Violazione degli obblighi professionali

Art. 60 Inchiesta amministrativa  

(art. 25 LPers)

1 L’in­chie­sta am­mi­ni­stra­ti­va è in­te­sa ad ac­cer­ta­re se sus­si­ste una si­tua­zio­ne che ri­chie­de, nell’in­te­res­se pub­bli­co, un in­ter­ven­to d’uf­fi­cio.

2 L’in­chie­sta am­mi­ni­stra­ti­va non è di­ret­ta con­tro una de­ter­mi­na­ta per­so­na.

3 L’in­chie­sta am­mi­ni­stra­ti­va è con­dot­ta da or­ga­ni d’in­chie­sta non ope­ran­ti nel set­to­re in cau­sa. Es­sa può es­se­re af­fi­da­ta a per­so­ne ester­ne al Tri­bu­na­le fe­de­ra­le.

4 La pro­ce­du­ra è ret­ta dal­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 196884 sul­la pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va.

Art. 61 Inchiesta disciplinare  

(art. 25 LPers)

1 Con l’aper­tu­ra dell’in­chie­sta di­sci­pli­na­re è de­si­gna­ta la per­so­na in­ca­ri­ca­ta di svol­ger­la. L’in­chie­sta può es­se­re af­fi­da­ta a per­so­ne ester­ne al Tri­bu­na­le fe­de­ra­le.

2 La pro­ce­du­ra di­sci­pli­na­re di pri­ma istan­za è di­sci­pli­na­ta dal­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 196885 sul­la pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va.

3 L’in­chie­sta di­sci­pli­na­re ter­mi­na con la ces­sa­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro.

4 Se la vio­la­zio­ne di ob­bli­ghi pro­fes­sio­na­li con­du­ce si­mul­ta­nea­men­te a un’in­chie­sta di­sci­pli­na­re e a un pro­ce­di­men­to pe­na­le, la de­ci­sio­ne in me­ri­to a mi­su­re di­sci­pli­na­ri è rin­via­ta fi­no al ter­mi­ne del pro­ce­di­men­to pe­na­le. Per mo­ti­vi im­por­tan­ti la de­ci­sio­ne in me­ri­to a mi­su­re di­sci­pli­na­ri può es­se­re emes­sa pri­ma del­la fi­ne del pro­ce­di­men­to pe­na­le.

Art. 62 Misure disciplinari  

(art. 25 LPers)

1 Le mi­su­re di­sci­pli­na­ri pos­so­no es­se­re pro­nun­cia­te so­lo al ter­mi­ne di un’in­chie­sta.

2 Con­tro gli im­pie­ga­ti che vio­la­no i lo­ro ob­bli­ghi pro­fes­sio­na­li per col­pa pos­so­no es­se­re pro­nun­cia­te le se­guen­ti mi­su­re di­sci­pli­na­ri:

a.
av­ver­ti­men­to;
b.86
...
c.
mo­di­fi­ca dell’am­bi­to di at­ti­vi­tà.

3 Con­tro gli im­pie­ga­ti che vio­la­no i lo­ro ob­bli­ghi pro­fes­sio­na­li in­ten­zio­nal­men­te o per ne­gli­gen­za gra­ve pos­so­no inol­tre es­se­re pro­nun­cia­te le mi­su­re di­sci­pli­na­ri se­guen­ti:

a.
ri­du­zio­ne del­lo sti­pen­dio fi­no al 10 per cen­to, per un an­no al mas­si­mo;
b.
mul­ta fi­no a 1/5 del­lo sti­pen­dio men­si­le lor­do;
c.87
cam­bia­men­to del­la du­ra­ta del la­vo­ro.

86 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, con ef­fet­to dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

87 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 20 nov. 2006, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 5627).

Art. 63 Prescrizione  

(art. 25 LPers)

1 La re­spon­sa­bi­li­tà di­sci­pli­na­re de­gli im­pie­ga­ti si pre­scri­ve un an­no do­po che la vio­la­zio­ne de­gli ob­bli­ghi pro­fes­sio­na­li è sta­ta sco­per­ta e in ogni ca­so tre an­ni do­po l’ul­ti­ma vio­la­zio­ne.

2 La pre­scri­zio­ne è so­spe­sa fin­ché è in cor­so un pro­ce­di­men­to pe­na­le pro­mos­so per il me­de­si­mo fat­to op­pu­re fin­ché so­no pen­den­ti ri­cor­si pro­po­sti in una pro­ce­du­ra di­sci­pli­na­re.

Art. 64 Responsabilità civile  

(art. 25 LPers)

La re­spon­sa­bi­li­tà de­gli im­pie­ga­ti per dan­ni da lo­ro cau­sa­ti al­la Con­fe­de­ra­zio­ne o a un ter­zo, co­me pu­re la pro­ce­du­ra in­te­sa al­la ri­pa­ra­zio­ne di que­sto dan­no, so­no de­ter­mi­na­te se­con­do la leg­ge del 14 mar­zo 195888 sul­la re­spon­sa­bi­li­tà.

Art. 65 Responsabilità penale  

(art. 25 LPers)

1 Se una vio­la­zio­ne de­gli ob­bli­ghi pro­fes­sio­na­li può en­tra­re in con­si­de­ra­zio­ne an­che in quan­to in­fra­zio­ne pu­ni­bi­le se­con­do il di­rit­to pe­na­le fe­de­ra­le o can­to­na­le, gli at­ti, con i ver­ba­li d’in­ter­ro­ga­to­rio, so­no tra­smes­si al Mi­ni­ste­ro pub­bli­co del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2 L’aper­tu­ra di un pro­ce­di­men­to pe­na­le con­tro gli im­pie­ga­ti è di­sci­pli­na­ta dall’ar­ti­co­lo 7 dell’or­di­nan­za del 30 di­cem­bre 195889 con­cer­nen­te la leg­ge sul­la re­spon­sa­bi­li­tà.

Art. 66 Sospensione dal servizio  

(art. 26 LPers)

1 In via cau­te­la­re, l’im­pie­ga­to può es­se­re im­me­dia­ta­men­te so­spe­so dal­la sua at­ti­vi­tà o tra­sfe­ri­to a un’al­tra fun­zio­ne, se­gna­ta­men­te se:

a.
so­no con­sta­ta­ti o sup­po­sti fat­ti gra­vi di na­tu­ra pe­na­le o di­sci­pli­na­re, op­pu­re
b.
so­no ri­le­va­te ir­re­go­la­ri­tà ri­pe­tu­te, op­pu­re
c.
è osta­co­la­to un pro­ce­di­men­to in cor­so.

2 Si­mul­ta­nea­men­te, pos­so­no es­se­re ri­dot­ti o sop­pres­si lo sti­pen­dio e al­tre pre­sta­zio­ni.

Art. 66a Sospensione dopo disdetta 90  

(art. 25 LPers)

1 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te che ha di­sdet­to il rap­por­to di la­vo­ro può so­spen­de­re l’im­pie­ga­to dal la­vo­ro qua­lo­ra non sia più da­ta la ne­ces­sa­ria fi­du­cia.

2 L’im­pie­ga­to de­ve no­ti­fi­ca­re il red­di­to so­sti­tu­ti­vo con­se­gui­to pres­so un al­tro da­to­re di la­vo­ro o man­dan­te. Ta­le red­di­to è de­dot­to dal­lo sti­pen­dio.

90 In­trodt­to dal n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

Sezione 13: Misure a favore del personale

Art. 67 Diritto allo stipendio in caso di malattia o infortunio 91  

(art. 29 LPers)

1 In ca­so di im­pe­di­men­to al la­vo­ro per ma­lat­tia o in­for­tu­nio, il da­to­re di la­vo­ro ver­sa lo sti­pen­dio to­ta­le se­con­do gli ar­ti­co­li 15 e 16 LPers du­ran­te do­di­ci me­si.

2 Sca­du­to que­sto pe­rio­do il da­to­re di la­vo­ro pa­ga il 90 per cen­to del­lo sti­pen­dio du­ran­te do­di­ci me­si. L’im­por­to del­lo sti­pen­dio ri­dot­to non de­ve es­se­re in­fe­rio­re al­le pre­sta­zio­ni dell’as­si­cu­ra­zio­ne ob­bli­ga­to­ria con­tro gli in­for­tu­ni op­pu­re al­le pre­sta­zio­ni del­la Cas­sa pen­sio­ni del­la Con­fe­de­ra­zio­ne (PU­BLI­CA), al­le qua­li il di­pen­den­te avreb­be di­rit­to in ca­so di in­va­li­di­tà.

3 In ca­si ec­ce­zio­na­li de­bi­ta­men­te mo­ti­va­ti il pa­ga­men­to con­ti­nua­to del­lo sti­pen­dio se­con­do il ca­po­ver­so 2 può es­se­re pro­lun­ga­to fi­no al ter­mi­ne de­gli ac­cer­ta­men­ti me­di­ci o fi­no al ver­sa­men­to di una ren­di­ta, al mas­si­mo tut­ta­via du­ran­te ul­te­rio­ri do­di­ci me­si. Le pre­sta­zio­ni fi­nan­zia­rie dell’as­si­cu­ra­zio­ne per l’in­va­li­di­tà e di PU­BLI­CA so­no com­pu­ta­te al­la con­ti­nua­zio­ne del pa­ga­men­to del­lo sti­pen­dio.

4 Le pre­sta­zio­ni se­con­do i ca­po­ver­si 1–3 so­no con­ces­se die­tro pre­sen­ta­zio­ne di un cer­ti­fi­ca­to me­di­co. L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te può chie­de­re che l’im­pie­ga­to sia esa­mi­na­to da un me­di­co di fi­du­cia o dal ser­vi­zio me­di­co.

5 Se un im­pie­ga­to è im­pe­di­to al la­vo­ro per ma­lat­tia o in­for­tu­nio e nei do­di­ci me­si pri­ma dell’ini­zio dell’as­sen­za è sta­to im­pe­di­to al la­vo­ro per ma­lat­tia o in­for­tu­nio per al­me­no 30 gior­ni com­ples­si­vi, la du­ra­ta di que­st’as­sen­za è com­pu­ta­ta nel pe­rio­do di cui al ca­po­ver­so 1.

6 Se un im­pie­ga­to ri­pren­de a la­vo­ra­re tem­po­ra­nea­men­te do­po l’ini­zio dell’im­pe­di­men­to al la­vo­ro, i pe­rio­di di cui ai ca­po­ver­si 1–3 so­no pro­ro­ga­ti del nu­me­ro di gior­ni in cui è pre­sta­ta l’in­te­ra du­ra­ta gior­na­lie­ra del la­vo­ro con­ve­nu­ta e so­no sod­di­sfat­ti i re­qui­si­ti fis­sa­ti nel­la de­scri­zio­ne del po­sto.

7 Se il rap­por­to di la­vo­ro di un im­pie­ga­to è di­sdet­to in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 18a ca­po­ver­so 4, l’ob­bli­go al pa­ga­men­to del­lo sti­pen­dio se­con­do i ca­po­ver­si 1 e 2 con­ti­nua a sus­si­ste­re per la du­ra­ta pre­vi­sta dal con­trat­to di­sdet­to. In tal ca­so so­no com­pu­ta­ti lo sti­pen­dio per­ce­pi­to in vir­tù del nuo­vo rap­por­to di la­vo­ro non­ché le pre­sta­zio­ni fi­nan­zia­rie dell’as­si­cu­ra­zio­ne per l’in­va­li­di­tà e di PU­BLI­CA.

8 Al­lo sca­de­re dei pe­rio­di di cui ai ca­po­ver­si 1–3 non esi­ste più al­cun di­rit­to al­lo sti­pen­dio, in­di­pen­den­te­men­te dall’esi­sten­za del rap­por­to di la­vo­ro.

9 In ca­so di rap­por­ti di la­vo­ro di du­ra­ta de­ter­mi­na­ta, la con­ti­nua­zio­ne del pa­ga­men­to del­lo sti­pen­dio se­con­do i ca­po­ver­si 1 e 2 ter­mi­na al più tar­di con la con­clu­sio­ne del rap­por­to di la­vo­ro.

91 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 18 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2019 619).

Art. 67a Prestazioni in caso di malattia e infortunio durante i viaggi di servizio all’estero 92  

(art. 29 LPers)

In ca­so di ma­lat­tia o in­for­tu­nio du­ran­te i viag­gi di ser­vi­zio all’este­ro, il da­to­re di la­vo­ro as­su­me le spe­se non co­per­te dal­le as­si­cu­ra­zio­ni pri­va­te de­gli im­pie­ga­ti per le pre­sta­zio­ni che in Sviz­ze­ra so­no rim­bor­sa­te nel qua­dro del­la leg­ge fe­de­ra­le del 18 mar­zo 199493 sull’as­si­cu­ra­zio­ne ma­lat­tie e del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 mar­zo 198194 sull’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro gli in­for­tu­ni.

92 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 18 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2019 619).

93 RS 832.10

94 RS 832.20

Art. 68 Riduzione del diritto allo stipendio  

(art. 29 LPers)

1 Gli as­se­gni so­cia­li so­no ver­sa­ti per in­te­ro an­che du­ran­te il pa­ga­men­to con­ti­nua­to del­lo sti­pen­dio se­con­do l’ar­ti­co­lo 67 ca­po­ver­si 2 e 3; in se­gui­to, es­si so­no sop­pres­si.

2 La ri­du­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 67 non in­ter­vie­ne se l’at­ti­vi­tà de­ve es­se­re so­spe­sa a cau­sa di un in­for­tu­nio pro­fes­sio­na­le o di una ma­lat­tia pro­fes­sio­na­le equi­pa­ra­bi­le a un in­for­tu­nio pro­fes­sio­na­le.

3 Il di­rit­to al­lo sti­pen­dio è ri­dot­to o sop­pres­so se l’im­pie­ga­to ha cau­sa­to una ma­lat­tia o un in­for­tu­nio in­ten­zio­nal­men­te o per ne­gli­gen­za gra­ve op­pu­re si è espo­sto con­sa­pe­vol­men­te a un ri­schio ec­ce­zio­na­le o ha af­fron­ta­to un’im­pre­sa te­me­ra­ria.

4 Il di­rit­to al­lo sti­pen­dio può es­se­re ri­dot­to o, in ca­si gra­vi, sop­pres­so se l’im­pie­ga­to, sen­za va­li­do mo­ti­vo, si ri­fiu­ta di col­la­bo­ra­re ai prov­ve­di­men­ti d’in­te­gra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 4.95

95 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

Art. 69 Computo delle prestazioni delle assicurazioni sociali sullo stipendio  

(art. 29 cpv. 3 LPers)

1 Le pre­sta­zio­ni dell’as­si­cu­ra­zio­ne mi­li­ta­re, dell’Isti­tu­to na­zio­na­le sviz­ze­ro di as­si­cu­ra­zio­ne con­tro gli in­for­tu­ni (SU­VA) o di un’al­tra as­si­cu­ra­zio­ne ob­bli­ga­to­ria con­tro gli in­for­tu­ni so­no com­pu­ta­te sul­lo sti­pen­dio al qua­le l’im­pie­ga­to ha di­rit­to in ca­so di ma­lat­tia o in­for­tu­nio. Le ren­di­te e le in­den­ni­tà gior­na­lie­re dell’as­si­cu­ra­zio­ne per l’in­va­li­di­tà so­no com­pu­ta­te nel­la mi­su­ra in cui, ag­giun­te al­lo sti­pen­dio com­pren­si­vo del­le pre­sta­zio­ni com­pu­ta­te dell’as­si­cu­ra­zio­ne mi­li­ta­re, del­la SU­VA o di un’al­tra as­si­cu­ra­zio­ne ob­bli­ga­to­ria con­tro gli in­for­tu­ni, su­pe­ra­no lo sti­pen­dio al qua­le l’im­pie­ga­to ave­va di­rit­to pri­ma del­la ri­du­zio­ne.

2 Il di­rit­to è ri­dot­to se­con­do i prin­ci­pi dell’isti­tu­to as­si­cu­ra­ti­vo se la per­so­na sog­gior­na in uno sta­bi­li­men­to ospe­da­lie­ro a spe­se dell’as­si­cu­ra­zio­ne mi­li­ta­re, del­la SU­VA o di un’al­tra as­si­cu­ra­zio­ne ob­bli­ga­to­ria con­tro gli in­for­tu­ni op­pu­re dell’as­si­cu­ra­zio­ne per l’in­va­li­di­tà.

Art. 70 Servizio militare, servizio di protezione civile e servizio civile  

(art. 29 cpv. 1 LPers)

1 In ca­so di in­ter­ru­zio­ne del la­vo­ro per ser­vi­zio mi­li­ta­re e ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le sviz­ze­ri ob­bli­ga­to­ri co­me pu­re per la du­ra­ta del ser­vi­zio ci­vi­le, è ver­sa­to lo sti­pen­dio in­te­gra­le. Le in­den­ni­tà per per­di­ta di gua­da­gno pre­vi­ste dal­la leg­ge spet­ta­no al da­to­re di la­vo­ro.

2 Se du­ran­te il ser­vi­zio è per­ce­pi­to un sup­ple­men­to di sol­do, lo sti­pen­dio è ri­dot­to dell’im­por­to cor­ri­spon­den­te.

3 Per la du­ra­ta dell’istru­zio­ne di ba­se può es­se­re chie­sta la re­sti­tu­zio­ne del­lo sti­pen­dio, nel­la mi­su­ra in cui ec­ce­de l’im­por­to dell’in­den­ni­tà per per­di­ta di gua­da­gno, se il rap­por­to di la­vo­ro è du­ra­to me­no di quat­tro an­ni.

4 In ca­so di ser­vi­zio vo­lon­ta­rio lo sti­pen­dio può es­se­re ver­sa­to al mas­si­mo du­ran­te 10 gior­ni la­vo­ra­ti­vi all’an­no.

5 Gli as­se­gni so­cia­li so­no ver­sa­ti in­te­gral­men­te.

Art. 71 Pagamento continuato dello stipendio in caso di maternità  

(art. 29 cpv. 1 LPers)

1 In ca­so d’in­ter­ru­zio­ne del la­vo­ro do­vu­ta a ma­ter­ni­tà, lo sti­pen­dio in­te­gra­le e gli as­se­gni so­cia­li so­no ver­sa­ti all'im­pie­ga­ta du­ran­te quat­tro me­si.96

2 Su do­man­da, il la­vo­ro può es­se­re in­ter­rot­to al più pre­sto un me­se pri­ma del­la da­ta pre­vi­sta per il par­to.

3 D’in­te­sa con il ser­vi­zio com­pe­ten­te, l’im­pie­ga­ta può be­ne­fi­cia­re del­la me­tà del con­ge­do di ma­ter­ni­tà sot­to for­ma di una ri­du­zio­ne del tas­so d’oc­cu­pa­zio­ne. Se il pa­dre del bam­bi­no è pu­re im­pie­ga­to pres­so il Tri­bu­na­le fe­de­ra­le, i ge­ni­to­ri pos­so­no ri­par­tir­si la ri­du­zio­ne del tem­po di la­vo­ro.

96 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

Art. 71a Riduzione del tasso di occupazione dopo una nascita o un’adozione 97  

1 Do­po la na­sci­ta o l’ado­zio­ne di un fi­glio, i ge­ni­to­ri han­no di­rit­to a una ri­du­zio­ne del tas­so di oc­cu­pa­zio­ne del 20 per cen­to al mas­si­mo, sem­pre­ché ciò non ren­da ne­ces­sa­ria al­cu­na mo­di­fi­ca or­ga­niz­za­ti­va. Il nuo­vo tas­so di oc­cu­pa­zio­ne non può es­se­re tut­ta­via in­fe­rio­re al 60 per cen­to.

2 Il di­rit­to al­la ri­du­zio­ne del tas­so di oc­cu­pa­zio­ne de­ve es­se­re fat­to va­le­re en­tro 12 me­si dal­la na­sci­ta o dall’ado­zio­ne.

3 Il la­vo­ro con il tas­so di oc­cu­pa­zio­ne ri­dot­to ini­zia al più tar­di il pri­mo gior­no suc­ces­si­vo al pe­rio­do di 12 me­si di cui al ca­po­ver­so 2 e ha va­li­di­tà a tem­po in­de­ter­mi­na­to.

97 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

Art. 72 Pagamento continuato dello stipendio in caso di adozione  

(art. 17 cpv. 4 LPers)98

1 In ca­so d’in­ter­ru­zio­ne del la­vo­ro do­vu­ta ad ac­co­gli­men­to di bam­bi­ni in te­ne­ra età per la cu­ra e l’edu­ca­zio­ne in vi­sta di un’ado­zio­ne, lo sti­pen­dio è ver­sa­to du­ran­te due me­si.99

2 Se en­tram­bi i ge­ni­to­ri adot­ti­vi la­vo­ra­no pres­so l’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le, il di­rit­to al ver­sa­men­to del­lo sti­pen­dio si ap­pli­ca so­lo a uno di lo­ro. Es­si pos­so­no ri­par­tir­si li­be­ra­men­te i due me­si d’in­ter­ru­zio­ne del la­vo­ro.100

3 So­no fat­ti sal­vi i di­sci­pli­na­men­ti can­to­na­li.101

98 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

99 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

100 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

101 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

Art. 73 Pagamento continuato dello stipendio in caso di decesso  

(art. 29 cpv. 2 LPers)

1 In ca­so di de­ces­so dell’im­pie­ga­to, i su­per­sti­ti ri­ce­vo­no 1/6 del­lo sti­pen­dio an­nua­le.

2 L’as­se­gno per l’as­si­sten­za a con­giun­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 36b è ver­sa­to in ugual mi­su­ra.102

102 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 20 nov. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 5957).

Art. 74 Prestazioni in caso di infortunio professionale  

(art. 29 cpv. 1 LPers)

Le pre­sta­zio­ni in ca­so di in­for­tu­nio pro­fes­sio­na­le so­no de­ter­mi­na­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 63 dell’or­di­nan­za del 3 lu­glio 2001103 sul per­so­na­le fe­de­ra­le, ap­pli­ca­bi­le per ana­lo­gia.

Art. 75 Versamento di indennità  

(art. 18 cpv. 2 LPers)

1 Un’in­den­ni­tà può es­se­re ver­sa­ta al per­so­na­le in­ca­ri­ca­to di par­te­ci­pa­re a con­fe­ren­ze o al­tre ma­ni­fe­sta­zio­ni all’este­ro, che, sen­za pro­pria col­pa, ab­bia su­bì­to un dan­no pa­tri­mo­nia­le.

2 L’in­den­niz­zo è sta­bi­li­to d’in­te­sa con il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze.

Art. 76 Prescrizione  

(art. 34 LPers)

I ter­mi­ni di pre­scri­zio­ne per pre­te­se de­ri­van­ti dal rap­por­to di la­vo­ro so­no di­sci­pli­na­ti da­gli ar­ti­co­li 127 e 128 CO104.

104 RS 220

Sezione 14: Ristrutturazioni e riorganizzazioni 105

105 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vigore dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

Art. 77 Misure in caso di ristrutturazioni e riorganizzazioni 106  

(art. 10, 19 e 31 LPers)107

1 Le ri­strut­tu­ra­zio­ni e rior­ga­niz­za­zio­ni so­no at­tua­te in mo­do so­cial­men­te so­ste­ni­bi­le.108

2 Le se­guen­ti mi­su­re so­no prio­ri­ta­rie ri­spet­to al­la ri­so­lu­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro:

a.109
l’oc­cu­pa­zio­ne de­gli im­pie­ga­ti in un al­tro po­sto ra­gio­ne­vol­men­te ac­cet­ta­bi­le;
b.110
...
c.
la ri­con­ver­sio­ne e il per­fe­zio­na­men­to pro­fes­sio­na­li;
d.
il pen­sio­na­men­to an­ti­ci­pa­to.

3 Gli im­pie­ga­ti che pre­su­mi­bil­men­te non po­tran­no più es­se­re oc­cu­pa­ti in se­no all’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va de­vo­no es­se­re in­for­ma­ti in me­ri­to al più tar­di sei me­si pri­ma di un even­tua­le li­cen­zia­men­to.111

4 Gli im­pie­ga­ti so­sten­go­no gli sfor­zi del da­to­re di la­vo­ro. Col­la­bo­ra­no at­ti­va­men­te al­le mi­su­re in­tra­pre­se e dan­no pro­va di spi­ri­to d’ini­zia­ti­va, in par­ti­co­la­re nel­la ri­cer­ca di un nuo­vo po­sto di la­vo­ro.

5 La Com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va è com­pe­ten­te per ela­bo­ra­re e sot­to­scri­ve­re il pia­no so­cia­le con le par­ti so­cia­li.112

106 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

107 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

108 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453). La cor­re­zio­ne del 29 gen. 2019 con­cer­ne sol­tan­to il te­sto fran­ce­se (RU 2019 419).

109 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

110 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, con ef­fet­to dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

111 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 29 giu. 2015, in vi­go­re dal 1° ago. 2015 (RU2015 2339).

112 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 mag. 2004, in vi­go­re dal 1° lug. 2004 (RU 2004 2995).

Art. 78 Prestazioni in caso di pensionamento anticipato nell’ambito di ristrutturazioni e riorganizzazioni 113  

(art. 31 cpv. 5 LPers)114

1 Nell’am­bi­to di ri­strut­tu­ra­zio­ni e rior­ga­niz­za­zio­ni, gli im­pie­ga­ti pos­so­no es­se­re pen­sio­na­ti an­ti­ci­pa­ta­men­te al più pre­sto a par­ti­re dai 55 an­ni d’età com­piu­ti in quan­to non ab­bia­no ri­fiu­ta­to un’al­tra oc­cu­pa­zio­ne ade­gua­ta:115

a.
se il lo­ro po­sto è sop­pres­so, op­pu­re
b.
se il lo­ro cam­po d’at­ti­vi­tà su­bi­sce pro­fon­de mo­di­fi­che, op­pu­re
c.
se la mi­su­ra in­ter­vie­ne nel qua­dro di un’azio­ne di so­li­da­rie­tà con im­pie­ga­ti più gio­va­ni, i cui po­sti so­no sop­pres­si.

2 L’im­pie­ga­to che al mo­men­to del pen­sio­na­men­to an­ti­ci­pa­to ha un’età com­pre­sa fra i 55 e i 62 an­ni ri­ce­ve una ren­di­ta di vec­chia­ia pa­ri a quel­la cui avreb­be avu­to di­rit­to in ca­so di pen­sio­na­men­to do­po il 63° an­no d’età e una ren­di­ta tran­si­to­ria in­te­gral­men­te fi­nan­zia­ta dal da­to­re di la­vo­ro.116

2bis Se ha già com­piu­to il 63° an­no d’età, ol­tre al­la ren­di­ta re­go­la­men­ta­re di vec­chia­ia l’im­pie­ga­to ri­ce­ve an­che la ren­di­ta tran­si­to­ria in­te­gral­men­te fi­nan­zia­ta dal da­to­re di la­vo­ro.117

3 Il Tri­bu­na­le fe­de­ra­le rim­bor­sa a PU­BLI­CA la par­te non fi­nan­zia­ta, al mo­men­to del pen­sio­na­men­to an­ti­ci­pa­to, del­le pre­sta­zio­ni se­con­do i ca­po­ver­si 2 e 2bis.118

4 Al­tre pre­sta­zio­ni pos­so­no es­se­re elar­gi­te nei ca­si di ri­go­re.

113 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

114 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

115 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

116 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 29 giu. 2015, in vi­go­re dal 1° ago. 2015 (RU2015 2339).

117 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 29 giu. 2015, in vi­go­re dal 1° ago. 2015 (RU2015 2339).

118 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 29 giu. 2015, in vi­go­re dal 1° ago. 2015 (RU2015 2339).

Art. 78a Prestazioni in caso di risoluzione del rapporto di lavoro di comune intesa 119  

(art. 19 cpv. 3 e 31 cpv. 5 LPers)

Il da­to­re di la­vo­ro può for­ni­re le pre­sta­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 78 all’im­pie­ga­to che ha com­piu­to il 60° an­no d’età se:

a.
il rap­por­to di la­vo­ro è sciol­to di co­mu­ne in­te­sa per mo­ti­vi di po­li­ti­ca azien­da­le o del per­so­na­le; e
b.
non sus­si­ste al­cun mo­ti­vo di di­sdet­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 10 ca­po­ver­so 3 o 4 LPers.

119 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 29 giu. 2015, in vi­go­re dal 1° ago. 2015 (RU2015 2339).

Sezione 15: Partecipazione e collaborazione con le parti sociali

Art. 79 Parti sociali 120  

(art. 33 LPers)

1 La par­te­ci­pa­zio­ne e la col­la­bo­ra­zio­ne del­le par­ti so­cia­li in me­ri­to a que­stio­ni con­cer­nen­ti il per­so­na­le, in par­ti­co­la­re nel qua­dro di ri­strut­tu­ra­zio­ni, so­no ga­ran­ti­te prin­ci­pal­men­te me­dian­te un’in­for­ma­zio­ne tem­pe­sti­va ed esau­rien­te, la pos­si­bi­li­tà di pren­de­re po­si­zio­ne e, per quan­to ne­ces­sa­rio, me­dian­te l’in­ta­vo­la­zio­ne di trat­ta­ti­ve.

2 Le par­ti so­cia­li so­no in­for­ma­te in mo­do tem­pe­sti­vo ed esau­sti­vo in me­ri­to a tut­te le que­stio­ni im­por­tan­ti ri­guar­dan­ti il per­so­na­le. So­no per lo me­no con­sul­ta­te ne­gli am­bi­ti pre­vi­sti all’art. 33 cpv. 2 LPers.

3 Le par­ti so­cia­li del Tri­bu­na­le fe­de­ra­le so­no le as­so­cia­zio­ni del per­so­na­le del­la Con­fe­de­ra­zio­ne ri­co­no­sciu­te.

4 Nel­la mi­su­ra in cui il Tri­bu­na­le fe­de­ra­le ri­pren­de so­stan­zial­men­te un re­go­la­men­to dell’am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le, le in­for­ma­zio­ni e le con­sul­ta­zio­ni si li­mi­ta­no al­la de­le­ga­zio­ne del per­so­na­le del Tri­bu­na­le fe­de­ra­le.

120 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 24 mag. 2004, in vi­go­re dal 1° lug. 2004 (RU 2004 2995).

Art. 80 Delegazione del personale  

(art. 33 cpv. 4 LPers)

1 Per as­si­cu­ra­re la col­la­bo­ra­zio­ne è isti­tui­ta una de­le­ga­zio­ne del per­so­na­le.

2 L’at­ti­vi­tà del­la de­le­ga­zio­ne del per­so­na­le è di prin­ci­pio di na­tu­ra con­sul­ti­va. Es­sa si in­di­riz­za agli or­ga­ni am­mi­ni­stra­ti­vi com­pe­ten­ti. La de­le­ga­zio­ne del per­so­na­le si espri­me:

a.
sul­le que­stio­ni con­cer­nen­ti il per­so­na­le in ge­ne­ra­le o de­ter­mi­na­te ca­te­go­rie di im­pie­ga­ti;
b.
sul­le sem­pli­fi­ca­zio­ni o sui mi­glio­ra­men­ti dei me­to­di di la­vo­ro co­me pu­re su­gli in­ter­ven­ti edi­li­zi;
c.
sul­le que­stio­ni re­la­ti­ve al­la sa­lu­te e al­la for­ma­zio­ne.
Art. 80a Commissione di conciliazione conformemente alla legge federale sulla parità dei sessi 121  

1 La com­mis­sio­ne di con­ci­lia­zio­ne se­con­do la leg­ge fe­de­ra­le del 24 mar­zo 1995122 sul­la pa­ri­tà dei ses­si si com­po­ne di quat­tro mem­bri. Es­sa con­ta un nu­me­ro ugua­le di don­ne e di uo­mi­ni.

2 Il da­to­re di la­vo­ro è rap­pre­sen­ta­to da due col­la­bo­ra­to­ri scien­ti­fi­ci del Se­gre­ta­ria­to ge­ne­ra­le di ses­so di­ver­so. La de­le­ga­zio­ne del per­so­na­le de­si­gna due mem­bri di cui al­me­no uno al pro­prio in­ter­no e al­me­no un can­cel­lie­re o una can­cel­lie­ra. Il ca­po del per­so­na­le fun­ge da pre­si­den­te.

3 La pro­ce­du­ra è ret­ta per ana­lo­gia dal­le nor­me dell’or­di­nan­za del 10 di­cem­bre 2004123 sul­la com­mis­sio­ne di con­ci­lia­zio­ne se­con­do la leg­ge sul­la pa­ri­tà dei ses­si.

121 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 20 nov. 2006, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 5627).

122 RS 151.1

123 RS 172.327.1

Sezione 15a: Protezione dei dati124

124 Introdotta dal n. I dell’O del TF del 17 ago. 2012, in vigore dal 17 ago. 2012 (RU 2012 5413).

Art. 80b Protezione dei dati personali 125  

(art. 27 LPers)

Per il trat­ta­men­to dei da­ti per­so­na­li dei can­di­da­ti, de­gli im­pie­ga­ti e de­gli ex di­pen­den­ti del Tri­bu­na­le fe­de­ra­le so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia le di­spo­si­zio­ni dell’or­di­nan­za del 22 no­vem­bre 2017126 sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti per­so­na­li del per­so­na­le fe­de­ra­le, fat­te sal­ve le di­spo­si­zio­ni de­ro­ga­to­rie di cui al­la pre­sen­te se­zio­ne.

125 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 18 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2019 619).

126 RS 172.220.111.4

Art. 80c Conservazione, archiviazione e distruzione 127  

1 I dos­sier di can­di­da­tu­ra car­ta­cei so­no re­sti­tui­ti ai can­di­da­ti non as­sun­ti. Ec­ce­zio­ne fat­ta per la let­te­ra di can­di­da­tu­ra, gli al­tri da­ti so­no di­strut­ti en­tro tre an­ni dal ter­mi­ne del­la pro­ce­du­ra di can­di­da­tu­ra. So­no fat­ti sal­vi ac­cor­di par­ti­co­la­ri con i can­di­da­ti.

2 I dos­sier per­so­na­li, com­pre­se le va­lu­ta­zio­ni del­le pre­sta­zio­ni e le de­ci­sio­ni ba­sa­te su di es­se non­ché i ri­sul­ta­ti dei te­st del­la per­so­na­li­tà e dei te­st di va­lu­ta­zio­ne del­le po­ten­zia­li­tà, so­no con­ser­va­ti per die­ci an­ni do­po la ces­sa­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro. Es­si ven­go­no poi di­strut­ti se non so­no più ne­ces­sa­ri e se non so­no con­si­de­ra­ti di va­lo­re ar­chi­vi­sti­co giu­sta l’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 1 dell’or­di­nan­za del Tri­bu­na­le fe­de­ra­le del 27 set­tem­bre 1999128 re­la­ti­va all’ap­pli­ca­zio­ne del­la leg­ge sull’ar­chi­via­zio­ne.

127 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 18 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2019 619).

128 RS 152.21

Art. 80d Utilizzazione dell’infrastruttura elettronica  

(art. 25b cpv. 2 LTF129)

Per l’uti­liz­za­zio­ne dell’in­fra­strut­tu­ra elet­tro­ni­ca so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia le di­spo­si­zio­ni dell’or­di­nan­za del 22 feb­bra­io 2012130 sul trat­ta­men­to di da­ti per­so­na­li de­ri­van­ti dall’uti­liz­za­zio­ne dell’in­fra­strut­tu­ra elet­tro­ni­ca del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

129 L del 17 giu. 2005 sul Tri­bu­na­le fe­de­ra­le (RS 173.110).

130 RS 172.010.442

Art. 80e Incaricato della protezione dei dati  

(art. 11a LPD e art. 23 OLPD)

1 L’in­ca­ri­ca­to del­la pro­te­zio­ne dei da­ti del Tri­bu­na­le fe­de­ra­le è:

a.
il re­spon­sa­bi­le del­la pro­te­zio­ne dei da­ti ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 11a ca­po­ver­so 5 let­te­ra e del­la leg­ge fe­de­ra­le del 19 giu­gno 1992131 sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti (LPD) e de­gli ar­ti­co­li 12ae 12b dell’or­di­nan­za del 14 giu­gno 1993132 re­la­ti­va al­la leg­ge fe­de­ra­le sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti (OLPD);
b.
il con­su­len­te per la pro­te­zio­ne dei da­ti giu­sta l’ar­ti­co­lo 23 OLPD.

2 A li­vel­lo tec­ni­co e pro­fes­sio­na­le, egli eser­ci­ta la sua fun­zio­ne in mo­do in­di­pen­den­te.

3 Gli im­pie­ga­ti del Tri­bu­na­le fe­de­ra­le pos­so­no in ogni mo­men­to ri­cor­re­re al­la con­su­len­za dell’in­ca­ri­ca­to del­la pro­te­zio­ne dei da­ti del Tri­bu­na­le fe­de­ra­le.

Sezione 16: ...

Art. 81133  

133 Abro­ga­to dal n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, con ef­fet­to dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

Sezione 17: Competenze

Art. 82 Corte plenaria 134  

La Cor­te ple­na­ria è com­pe­ten­te per la con­clu­sio­ne, la mo­di­fi­ca e la re­scis­sio­ne dei rap­por­ti di la­vo­ro del se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le e del suo so­sti­tu­to.

134 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 20 nov. 2006, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 5627).

Art. 83135  

135 Abro­ga­to dal n. I dell’O del TF del 20 nov. 2006, con ef­fet­to dal 1° gen. 2007 (RU 2006 5627).

Art. 84 Commissione amministrativa  

1 La Com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va è com­pe­ten­te per le que­stio­ni con­cer­nen­ti i can­cel­lie­ri e i col­la­bo­ra­to­ri scien­ti­fi­ci di­ret­ta­men­te sot­to­po­sti al se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le.136 De­ci­de in par­ti­co­la­re in ma­te­ria di:

a.
as­sun­zio­ne (art. 13);
b.
mo­di­fi­ca o ri­so­lu­zio­ne dei rap­por­ti di la­vo­ro (art. 17 e 18);
c.
au­men­ti sa­la­ria­li, in­den­ni­tà di fun­zio­ne, pre­mi per pre­sta­zio­ni, pre­mi di ri­co­no­sci­men­to e in­den­ni­tà in fun­zio­ne del mer­ca­to del la­vo­ro (art. 25, 26, 32, 33, 34 e 35);
d.
va­lu­ta­zio­ne del­la fun­zio­ne (art. 37);
e.
do­man­de di con­ge­do (art. 42);
f.
ri­fiu­ti di pre­mi di fe­del­tà (art. 46);
g.
ver­sa­men­to di in­den­ni­tà (art. 50, 51 e 52);
h.
au­to­riz­za­zio­ne per eser­ci­ta­re oc­cu­pa­zio­ni ac­ces­so­rie (art. 55);
i.
li­be­ra­zio­ne dal se­gre­to pro­fes­sio­na­le e d’uf­fi­cio (art. 58);
j.
aper­tu­ra di in­chie­ste am­mi­ni­stra­ti­ve e di­sci­pli­na­ri e mi­su­re di­sci­pli­na­ri (art. 60, 61 e 62);
k.
tra­smis­sio­ne di at­ti al Mi­ni­ste­ro pub­bli­co del­la Con­fe­de­ra­zio­ne (art. 65).

2 La Com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va può de­le­ga­re com­pe­ten­ze al se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le.

136 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 20 nov. 2006, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 5627).

Art. 85 Segretario generale  

Il se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le è com­pe­ten­te per le que­stio­ni con­cer­nen­ti gli al­tri im­pie­ga­ti.

Art. 86 Diritto di proposta  

1 Nel­le que­stio­ni con­cer­nen­ti il per­so­na­le di­spon­go­no di un di­rit­to di pro­po­sta:

a.
la Com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va per la no­mi­na del se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le e del suo so­sti­tu­to;
b.137
c.138
le Cor­ti per l’as­sun­zio­ne e l’at­tri­bu­zio­ne dei lo­ro can­cel­lie­ri;
d.
i pre­si­den­ti del­le Cor­ti per i pro­pri col­la­bo­ra­to­ri;
e.139
f.
i re­spon­sa­bi­li dei ser­vi­zi per i pro­pri col­la­bo­ra­to­ri.

2140

137 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del TF del 20 nov. 2006, con ef­fet­to dal 1° gen. 2007 (RU 2006 5627).

138 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 20 nov. 2006, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 5627).

139 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del TF del 20 nov. 2006, con ef­fet­to dal 1° gen. 2007 (RU 2006 5627).

140 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del TF del 20 nov. 2006, con ef­fet­to dal 1° gen. 2007 (RU 2006 5627).

Art. 87 Disposizioni d’esecuzione  

1 La Com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va ema­na le di­ret­ti­ve con­cer­nen­ti le con­di­zio­ni di as­sun­zio­ne, lo sti­pen­dio ini­zia­le e la car­rie­ra dei can­cel­lie­ri (art. 21 e 23).141

2 La Com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va e il se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le ema­na­no, nei ri­spet­ti­vi set­to­ri di com­pe­ten­za, le cir­co­la­ri e le di­ret­ti­ve in ap­pli­ca­zio­ne del­la pre­sen­te or­di­nan­za, con­cer­nen­ti se­gna­ta­men­te:

a.
la for­ma­zio­ne con­ti­nua dei can­cel­lie­ri (art. 2 cpv. 6);
b.
i pre­mi per pre­sta­zio­ni e i pre­mi di ri­co­no­sci­men­to (art. 33 e 34);
c.
le dif­fe­ren­ti for­me di du­ra­ta del la­vo­ro e l’ora­rio di la­vo­ro mo­bi­le (art. 38);
d.
il ri­por­to del­le va­can­ze all’an­no suc­ces­si­vo (art. 41 cpv. 3);
e.
i con­ge­di (art. 42);
f.
gli in­du­men­ti da la­vo­ro (art. 44);
g.
le oc­cu­pa­zio­ni ac­ces­so­rie (art. 55);
h.
l’ob­bli­go di for­ni­re tut­to o par­te del red­di­to ri­ca­va­to da at­ti­vi­tà a fa­vo­re di ter­zi (art. 56);
i.
il ver­sa­men­to di in­den­ni­tà in re­la­zio­ne con im­pie­ghi all’este­ro (art. 75);
j.
la de­le­ga­zio­ne del per­so­na­le (art. 80).

141 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del TF del 20 nov. 2006, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 5627).

Sezione 18: Disposizioni finali

Art. 88 Modifica del diritto previgente  

142

142 Le mod. pos­so­no es­se­re con­sul­ta­te al­la RU 2001 3258.

Art. 89 Disposizioni introduttive e transitorie  

1 I rap­por­ti di ser­vi­zio vi­gen­ti so­no con­ver­ti­ti in rap­por­ti di la­vo­ro sot­to­po­sti al nuo­vo di­rit­to dal 1° gen­na­io 2002, con­for­me­men­te all’or­di­nan­za di con­ver­sio­ne OFL­Pers del 3 lu­glio 2001143, ap­pli­ca­bi­le per ana­lo­gia.

2 È fat­to sal­vo il pe­rio­do am­mi­ni­stra­ti­vo del se­gre­ta­rio ge­ne­ra­le e dei can­cel­lie­ri no­mi­na­ti fun­zio­na­ri. Que­ste per­so­ne ri­man­go­no sot­to­po­ste fi­no al ter­mi­ne dell’an­no 2002 al­le di­spo­si­zio­ni pre­ce­den­ti con­cer­nen­ti la ces­sa­zio­ne del rap­por­to di ser­vi­zio. La con­ver­sio­ne di que­sti rap­por­ti di ser­vi­zio in­ter­ver­rà il 1° gen­na­io 2003, si sen­si dell’ar­ti­co­lo 2 ca­po­ver­si 2 e 3 dell’or­di­nan­za di con­ver­sio­ne OF-LPers.

3 I cam­bia­men­ti di fun­zio­ne e le mi­su­re sa­la­ria­li per il 1° gen­na­io 2002 so­no ret­ti dal nuo­vo di­rit­to.

4 Se la clas­se di sti­pen­dio è mo­di­fi­ca­ta uni­ca­men­te in se­gui­to al pas­sag­gio dal vec­chio al nuo­vo si­ste­ma sa­la­ria­le, è ga­ran­ti­to lo sti­pen­dio at­tua­le au­men­ta­to del­la com­pen­sa­zio­ne del rin­ca­ro.

Art. 89a Disposizioni transitorie della modifica del 24 giugno 2013 144  

1 I con­trat­ti di la­vo­ro dei can­cel­lie­ri con­clu­si se­con­do l’ar­ti­co­lo 15 ca­po­ver­so 2 per una du­ra­ta di cin­que an­ni so­no man­te­nu­ti per una du­ra­ta mas­si­ma di un an­no a par­ti­re dall’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 24 giu­gno 2013. I can­cel­lie­ri che non ot­ten­go­no un con­trat­to di du­ra­ta in­de­ter­mi­na­ta pos­so­no esi­ge­re che il con­trat­to di la­vo­ro di cin­que an­ni du­ri fi­no al suo ter­mi­ne.

2 Per il cal­co­lo del pre­mio di fe­del­tà se­con­do l’ar­ti­co­lo 46 ca­po­ver­so 5, gli an­ni d’im­pie­go ri­co­no­sciu­ti pre­sta­ti pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 24 giu­gno 2013 so­no con­teg­gia­ti se­con­do il di­rit­to an­te­rio­re.

3 In ca­so di usci­ta e rein­te­gra­zio­ne di un im­pie­ga­to in un’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va di cui all’ar­ti­co­lo 2 LPers do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 24 giu­gno 2013, per il cal­co­lo del pre­mio di fe­del­tà non si tie­ne più con­to de­gli an­ni d’im­pie­go pre­sta­ti in pre­ce­den­za.

4 Se, pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 24 giu­gno 2013, l’im­pie­ga­to era im­pe­di­to al la­vo­ro per ma­lat­tia o in­for­tu­nio, la du­ra­ta dell’im­pe­di­men­to al la­vo­ro è com­pu­ta­ta nel pe­rio­do di due an­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 18a.

5 Se l’im­pie­ga­to ri­pren­de il la­vo­ro al­me­no a me­tà tem­po du­ran­te un mi­ni­mo di tre me­si se­con­do l’ar­ti­co­lo 67 ca­po­ver­so 5 del di­rit­to an­te­rio­re sol­tan­to do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 24 giu­gno 2013, l’im­pe­di­men­to al la­vo­ro non è in­ter­rot­to.

144 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 24 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 2453).

Art. 89b Disposizione transitoria della modifica del 29 giugno 2015 145  

La par­te­ci­pa­zio­ne del da­to­re di la­vo­ro al fi­nan­zia­men­to del­la ren­di­ta tran­si­to­ria de­gli im­pie­ga­ti che han­no com­piu­to il 59° an­no d’età al mo­men­to dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 29 giu­gno 2015 e che sa­ran­no pen­sio­na­ti an­ti­ci­pa­ta­men­te al più tar­di en­tro il 31 lu­glio 2017 è ret­ta dal di­rit­to an­te­rio­re.

145 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del TF del 29 giu. 2015, in vi­go­re dal 1° ago. 2015 (RU2015 2339).

Art. 90 Entrata in vigore  

La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° gen­na­io 2002.

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