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Regolamento di previdenza
per gli impiegati e i beneficiari di rendite della
Cassa di previdenza della Confederazione
(RPIC)

L’organo paritetico della Cassa di previdenza della Confederazione (OPC),

visto l’articolo 32c capoverso 3 della legge del 24 marzo 20001
sul personale federale,

decreta:

Capitolo 1: Disposizioni generali

Art. 1 Oggetto  

1 Il pre­sen­te re­go­la­men­to è par­te in­te­gran­te del con­trat­to di af­fi­lia­zio­ne del 15 giu­gno 20072 al­la Cas­sa di pre­vi­den­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2 Es­so di­sci­pli­na l’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro le con­se­guen­ze eco­no­mi­che del­la vec­chia­ia, del de­ces­so e dell’in­va­li­di­tà nel qua­dro del­la Cas­sa di pre­vi­den­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

Art. 2 Campo di applicazione 3  

Il pre­sen­te re­go­la­men­to si ap­pli­ca ai da­to­ri di la­vo­ro af­fi­lia­ti al­la Cas­sa di pre­vi­den­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, ai lo­ro im­pie­ga­ti e be­ne­fi­cia­ri di ren­di­te, al­le per­so­ne che so­no as­si­cu­ra­te se­con­do il pre­sen­te re­go­la­men­to sul­la ba­se dell’ar­ti­co­lo 3 ca­po­ver­so 3 del re­go­la­men­to di pre­vi­den­za del 6 di­cem­bre 20114 per i be­ne­fi­cia­ri di ono­ra­ri del­la Cas­sa di pre­vi­den­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, al­le per­so­ne che con­ti­nua­no a es­se­re af­fi­lia­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 18d e al­le per­so­ne a cui PU­BLI­CA ero­ga pre­sta­zio­ni in se­gui­to a di­vor­zio.

3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

4 RS 172.220.141.2

Art. 3 Piani previdenziali 5  

1 Per i con­tri­bu­ti di ri­spar­mio (art. 24), i con­tri­bu­ti vo­lon­ta­ri di ri­spar­mio (art. 25) e i ri­scat­ti (art. 32) so­no pre­vi­sti i se­guen­ti pia­ni pre­vi­den­zia­li:

a.
pia­no stan­dard: per l’as­si­cu­ra­zio­ne del­le per­so­ne im­pie­ga­te fi­no al­la clas­se di sti­pen­dio 23 com­pre­sa;
b.
pia­no per i qua­dri: per l’as­si­cu­ra­zio­ne del­le per­so­ne im­pie­ga­te a par­ti­re dal­la clas­se di sti­pen­dio 24.

2 Gli im­pie­ga­ti di da­to­ri di la­vo­ro che non di­sci­pli­na­no lo sti­pen­dio se­con­do l’OPers so­no as­si­cu­ra­ti nel pia­no stan­dard o nel pia­no per i qua­dri se­con­do l’or­di­nan­za sul per­so­na­le del da­to­re di la­vo­ro.6

5 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 25 nov. 2015, ap­pro­va­ta dal CF il 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 1789).

6 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 19 giu. e dell’8 ott. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 30 nov. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4749).

Art. 3a Piani previdenziali per le persone appartenenti a particolari categorie di personale 7  

1 Fin­tan­to che per­ce­pi­sco­no con­tri­bu­ti sup­ple­men­ta­ri di ri­spar­mio dal da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 3 OP­P­C­Pers, le per­so­ne ap­par­te­nen­ti a par­ti­co­la­ri ca­te­go­rie di per­so­na­le so­no as­si­cu­ra­te in un pia­no di pre­vi­den­za ai sen­si dell’al­le­ga­to 6a.

2 Il ver­sa­men­to dei con­tri­bu­ti di ri­spar­mio è ret­to dall’al­le­ga­to 6a ci­fra I, in de­ro­ga all’ar­ti­co­lo 24 ca­po­ver­so 2.

3 Il ver­sa­men­to dei con­tri­bu­ti vo­lon­ta­ri di ri­spar­mio è ret­to dall’al­le­ga­to 6a ci­fra II, in de­ro­ga all’ar­ti­co­lo 25 ca­po­ver­si 1 e 2.8

3bis Le per­so­ne ap­par­te­nen­ti a par­ti­re dal 1° mag­gio 2019 a par­ti­co­la­ri ca­te­go­rie di per­so­na­le ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 2 let­te­ra a nu­me­ri 1 e 2 non­ché let­te­ra b nu­me­ri 1, 2 e 4 OP­P­C­Pers non pos­so­no ver­sa­re con­tri­bu­ti vo­lon­ta­ri di ri­spar­mio. Le al­tre per­so­ne ap­par­te­nen­ti a que­ste ca­te­go­rie che non han­no né com­piu­to il 50° an­no di età né pre­sta­to 23 an­ni di ser­vi­zio pri­ma del 1° gen­na­io 2020, a par­ti­re da ta­le da­ta non pos­so­no ver­sa­re con­tri­bu­ti vo­lon­ta­ri di ri­spar­mio.9

3ter Le per­so­ne ap­par­te­nen­ti a par­ti­co­la­ri ca­te­go­rie di per­so­na­le ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 2 let­te­ra a nu­me­ro 3 OP­P­C­Pers non pos­so­no ver­sa­re con­tri­bu­ti vo­lon­ta­ri di ri­spar­mio.10

4 Al ri­scat­to si ap­pli­ca l’al­le­ga­to 6a ci­fra III.

7 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 21 mag. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1783).

8 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 25 nov. 2015, ap­pro­va­ta dal CF il 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 1789).

9 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 21 mar. 2019, ap­pro­va­ta dal CF il 10 apr. 2019, in vi­go­re dal 1° mag. 2019 (RU 2019 1241).

10 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 21 mar. 2019, ap­pro­va­ta dal CF il 10 apr. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2020 (RU 2019 1241).

Art. 4 Obiettivo di prestazioni ed età di riferimento 11  

I mo­del­li di cal­co­lo al­la ba­se del pre­sen­te re­go­la­men­to si fon­da­no sull’età di ri­fe­ri­men­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 13 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 25 giu­gno 198212 sul­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le per la vec­chia­ia, i su­per­sti­ti e l’in­va­li­di­tà (LPP).

11 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

12 RS 831.40

Art. 5 Abbreviazioni  

Le ab­bre­via­zio­ni uti­liz­za­te nel pre­sen­te re­go­la­men­to fi­gu­ra­no nell’al­le­ga­to 7.

Art. 6 Unione domestica registrata  

L’unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta ai sen­si del­la LUD è equi­pa­ra­ta al ma­tri­mo­nio. Le ri­per­cus­sio­ni del­lo scio­gli­men­to giu­di­zia­le dell’unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta so­no equi­pa­ra­te a quel­le del di­vor­zio.

Art. 7 Cessione e costituzione in pegno dei diritti alle prestazioni  

I di­rit­ti fon­da­ti sul pre­sen­te re­go­la­men­to non pos­so­no es­se­re ce­du­ti o co­sti­tu­ti in pe­gno pri­ma del­la lo­ro sca­den­za né tan­to me­no so­no pi­gno­ra­bi­li. So­no fat­te sal­ve le di­spo­si­zio­ni del ca­pi­to­lo 10 (pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni).

Art. 8 Interesse, interesse di mora  

Nel­la mi­su­ra in cui il pre­sen­te re­go­la­men­to non pre­ve­da al­tri­men­ti, i tas­si di in­te­res­se ap­pli­ca­bi­li so­no sta­bi­li­ti ogni an­no dal­la Com­mis­sio­ne del­la cas­sa. I tas­si di in­te­res­se fi­gu­ra­no nell’al­le­ga­to 1.

Art. 9 Spese amministrative, emolumenti dell’autorità di vigilanza e contributi al Fondo di garanzia LPP  

Il fi­nan­zia­men­to del­le spe­se am­mi­ni­stra­ti­ve, de­gli emo­lu­men­ti dell’au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za e dei con­tri­bu­ti al Fon­do di ga­ran­zia LPP è og­get­to di una con­ven­zio­ne di af­fi­lia­zio­ne se­pa­ra­ta tra i da­to­ri di la­vo­ro e PU­BLI­CA.

Art. 10 Obbligo di informazione e di comunicazione degli assicurati, dei beneficiari di rendite e dei superstiti  

1 Le per­so­ne im­pie­ga­te da as­si­cu­ra­re per la pri­ma vol­ta non­ché gli as­si­cu­ra­ti, i be­ne­fi­cia­ri di ren­di­te e i lo­ro su­per­sti­ti han­no l’ob­bli­go di in­for­ma­re in ma­nie­ra ve­ri­tie­ra su tut­ti i fat­ti con­cer­nen­ti le re­la­zio­ni con PU­BLI­CA e di pre­sen­ta­re tut­ti i do­cu­men­ti ne­ces­sa­ri.13

2 Gli as­si­cu­ra­ti e i be­ne­fi­cia­ri di ren­di­te che han­no di­rit­to a pre­sta­zio­ni di PU­BLI­CA o i lo­ro su­per­sti­ti de­vo­no in par­ti­co­la­re co­mu­ni­ca­re per scrit­to, sen­za in­du­gio:

a.
il ma­tri­mo­nio o il nuo­vo ma­tri­mo­nio non­ché l’ini­zio di una con­vi­ven­za ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 45, nel ca­so del di­rit­to a una ren­di­ta per co­niu­gi o con­vi­ven­ti;
b.14
...
c.
la con­clu­sio­ne del­la for­ma­zio­ne o il rag­giun­gi­men­to dell’abi­li­tà al la­vo­ro di un fi­glio per il qua­le sus­si­ste il di­rit­to al­la ren­di­ta per fi­gli ri­spet­ti­va­men­te per or­fa­ni ol­tre il 18° an­no di età;
d.
il de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta o del be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta.

3 Gli as­si­cu­ra­ti e i be­ne­fi­cia­ri di ren­di­te aven­ti di­rit­to a pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà di PU­BLI­CA de­vo­no inol­tre co­mu­ni­ca­re spon­ta­nea­men­te per scrit­to e sen­za in­du­gio le pre­sta­zio­ni e i pro­ven­ti com­pu­ta­bi­li ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 77 ca­po­ver­so 1, le lo­ro mo­di­fi­che, non­ché i cam­bia­men­ti del gra­do di in­va­li­di­tà e dell’en­ti­tà del­la ren­di­ta.15

4 I di­rit­ti nei con­fron­ti di al­tre as­si­cu­ra­zio­ni o di al­tri re­spon­sa­bi­li de­vo­no es­se­re co­mu­ni­ca­ti spon­ta­nea­men­te per scrit­to e sen­za in­du­gio a PU­BLI­CA.

13 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 21 mar., 7 mag. e 30 set. 2019, ap­pro­va­ta dal CF il 30 ott. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3447).

14 Abro­ga­ta dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 13 set. 2022, ap­pro­va­ta dal CF il 23 nov. 2022, con ef­fet­to dal 1° lug. 2022 (RU 2022 748).

15 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 15 feb. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° mag. 2018 (RU 2018 2431).

Art. 11 Conseguenze della violazione degli obblighi di informazione e di comunicazione  

1 Le per­so­ne im­pie­ga­te da as­si­cu­ra­re per la pri­ma vol­ta non­ché gli as­si­cu­ra­ti, i be­ne­fi­cia­ri di ren­di­te e i lo­ro su­per­sti­ti de­vo­no com­pen­sa­re a PU­BLI­CA i co­sti del mag­gior di­spen­dio che ri­sul­ta a PU­BLI­CA da in­di­ca­zio­ni omes­se, ine­sat­te o tar­di­ve. I det­ta­gli so­no sta­bi­li­ti nel re­go­la­men­to dei co­sti.

2 Si con­si­de­ra che gli ob­bli­ghi di in­for­ma­zio­ne e di co­mu­ni­ca­zio­ne so­no vio­la­ti quan­do l’in­for­ma­zio­ne o la co­mu­ni­ca­zio­ne non so­no for­ni­te tem­pe­sti­va­men­te o nel ca­so di un ri­fiu­to di for­ni­re in­for­ma­zio­ni o co­mu­ni­ca­zio­ni.

3 Se la per­so­na as­si­cu­ra­ta che ha pre­sen­ta­to a PU­BLI­CA una ri­chie­sta di ver­sa­men­to di pre­sta­zio­ni vio­la gli ob­bli­ghi di in­for­ma­zio­ne e di co­mu­ni­ca­zio­ne che le in­com­bo­no, PU­BLI­CA so­spen­de gli ac­cer­ta­men­ti con­cer­nen­ti il di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni e de­ci­de in me­ri­to a ta­le di­rit­to sol­tan­to ad av­ve­nu­ta ri­ce­zio­ne del­le in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie.

4 Se la per­so­na as­si­cu­ra­ta o il be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta che ha di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di PU­BLI­CA vio­la gli ob­bli­ghi di in­for­ma­zio­ne e di co­mu­ni­ca­zio­ne che gli in­com­bo­no, PU­BLI­CA so­spen­de il pa­ga­men­to del­le pre­sta­zio­ni fi­no ad av­ve­nu­ta ri­ce­zio­ne del­le in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie.

5 Le pre­sta­zio­ni so­no in ogni ca­so pa­ga­te sol­tan­to se l’aven­te di­rit­to ha for­ni­to tut­ti i do­cu­men­ti ne­ces­sa­ri al­la va­lu­ta­zio­ne del di­rit­to al­la pre­sta­zio­ne. In ca­so di pre­sen­ta­zio­ne tar­di­va di que­sti do­cu­men­ti le pre­sta­zio­ni so­no pa­ga­te sen­za in­te­res­se.

Art. 12 Obbligo di informazione di PUBLICA, certificato di previdenza 16  

1 All’at­to del­la sua am­mis­sio­ne a PU­BLI­CA la per­so­na as­si­cu­ra­ta ri­ce­ve un cer­ti­fi­ca­to di pre­vi­den­za, nel qua­le fi­gu­ra­no le in­di­ca­zio­ni de­ter­mi­nan­ti per la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le dell’as­si­cu­ra­to. Que­st’ul­ti­mo ri­ce­ve al­me­no una vol­ta all’an­no un cer­ti­fi­ca­to di pre­vi­den­za.17

2 PU­BLI­CA in­for­ma ade­gua­ta­men­te al­me­no una vol­ta all’an­no le per­so­ne as­si­cu­ra­te in me­ri­to al­la pro­pria or­ga­niz­za­zio­ne e al pro­prio fi­nan­zia­men­to non­ché sul­la com­po­si­zio­ne dell’or­ga­no pa­ri­te­ti­co.

16 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 19 giu. e dell’8 ott. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 30 nov. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4749).

17 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 19 giu. e dell’8 ott. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 30 nov. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4749).

Art. 13 Obbligo di comunicazione del datore di lavoro  

1 Il da­to­re di la­vo­ro co­mu­ni­ca a PU­BLI­CA, en­tro i ter­mi­ni pre­scrit­ti, le per­so­ne im­pie­ga­te da as­si­cu­ra­re non­ché i da­ti in­di­spen­sa­bi­li per la ge­stio­ne del­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le, in par­ti­co­la­re lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te, il gra­do di oc­cu­pa­zio­ne, lo sta­to ci­vi­le, la da­ta del ma­tri­mo­nio co­me pu­re i da­ti ri­le­van­ti con­cer­nen­ti i fi­gli per i qua­li sus­si­ste un di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di cui agli ar­ti­co­li 41, 47 e 58. Il da­to­re di la­vo­ro è re­spon­sa­bi­le del­la com­ple­tez­za e dell’esat­tez­za del­le in­di­ca­zio­ni.

2 In ca­so di co­mu­ni­ca­zio­ne tar­di­va di una mo­di­fi­ca, il rap­por­to di as­si­cu­ra­zio­ne del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta è ret­ti­fi­ca­to in fun­zio­ne del mo­men­to in cui la mo­di­fi­ca si è ef­fet­ti­va­men­te ve­ri­fi­ca­ta.

Capitolo 2: Persone assicurate

Art. 14 Condizioni di ammissione nell’assicurazione  

1 Le per­so­ne im­pie­ga­te so­no as­si­cu­ra­te con­tro i ri­schi di de­ces­so e di in­va­li­di­tà a con­ta­re dal 1° gen­na­io suc­ces­si­vo al com­pi­men­to del 17° an­no di età. Es­se so­no an­che as­si­cu­ra­te per la vec­chia­ia a con­ta­re dal 1° gen­na­io suc­ces­si­vo al com­pi­men­to del 21° an­no di età.

2 So­no as­si­cu­ra­te an­che le per­so­ne oc­cu­pa­te a ti­to­lo ac­ces­so­rio pres­so un da­to­re di la­vo­ro af­fi­lia­to al­la Cas­sa di pre­vi­den­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e già as­si­cu­ra­te ob­bli­ga­to­ria­men­te per l’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va prin­ci­pa­le.18

18 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

Art. 15 e 1619  

19 Abro­ga­ti dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 21 mar., 7 mag. e 30 set. 2019, ap­pro­va­ta dal CF il 30 ott. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3447).

Art. 17 Persone non ammesse nell’assicurazione 20  

Non so­no am­mes­se nell’as­si­cu­ra­zio­ne di PU­BLI­CA le per­so­ne im­pie­ga­te:

a.
per le qua­li è sta­to co­sti­tui­to un con­trat­to di la­vo­ro a tem­po de­ter­mi­na­to di tre me­si al mas­si­mo; è fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 1k dell’or­di­nan­za del 18 apri­le 198421 sul­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le per la vec­chia­ia, i su­per­sti­ti e l’in­va­li­di­tà (OPP 2);
b.
oc­cu­pa­te sol­tan­to a ti­to­lo ac­ces­so­rio da un da­to­re di la­vo­ro af­fi­lia­to al­la Cas­sa di pre­vi­den­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e che eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà in­di­pen­den­te a ti­to­lo di pro­fes­sio­ne prin­ci­pa­le;
c.
in­va­li­de nel­la mi­su­ra di al­me­no il 70 per cen­to ai sen­si del­la leg­ge fe­de­ra­le del 19 giu­gno 195922 sull’as­si­cu­ra­zio­ne per l’in­va­li­di­tà (LAI);
d.
che con­ti­nua­no ad es­se­re af­fi­lia­te prov­vi­so­ria­men­te all’isti­tu­to di pre­vi­den­za te­nu­to a ver­sa­re lo­ro pre­sta­zio­ni d’in­va­li­di­tà ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 26a LPP23;
e.
che in quan­to per­so­na­le lo­ca­le all’este­ro ope­ra­no co­me per­so­na­le non tra­sfe­ri­bi­le del DFAE e per le qua­li il DFAE non è te­nu­to a ver­sa­re con­tri­bu­ti all’AVS;
f.
che han­no rag­giun­to l’età di ri­fe­ri­men­to; op­pu­re
g.
che eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà ac­ces­so­ria pres­so un da­to­re di la­vo­ro qua­le or­ga­no di di­re­zio­ne no­mi­na­to o pres­so una com­mis­sio­ne ex­tra­par­la­men­ta­re, se so­no già ob­bli­ga­to­ria­men­te as­si­cu­ra­te per l’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va prin­ci­pa­le op­pu­re se eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te a ti­to­lo di pro­fes­sio­ne prin­ci­pa­le.

20 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

21 RS 831.411.1

22 RS 831.20

23 RS 831.40

Art. 18 Fine dell’assicurazione  

1 L’as­si­cu­ra­zio­ne ter­mi­na:

a.24
con la ces­sa­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro, sem­pre­ché in quel mo­men­to non sia ma­tu­ra­to un di­rit­to a pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia o di in­va­li­di­tà e l’as­si­cu­ra­zio­ne non sia man­te­nu­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 18d;
b.25
al rag­giun­gi­men­to dell’età di ri­fe­ri­men­to26, fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 18b;
c.27
...

2 Per quan­to con­cer­ne i ri­schi di de­ces­so e di in­va­li­di­tà l’in­te­res­sa­to ri­ma­ne as­si­cu­ra­to pres­so PU­BLI­CA per la du­ra­ta di:

a.
un me­se dal­la ces­sa­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro;
b.
al mas­si­mo die­ci me­si dal­la fi­ne del­la con­ti­nua­zio­ne del ver­sa­men­to del­lo sti­pen­dio con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni del di­rit­to del la­vo­ro se il rap­por­to di la­vo­ro si pro­trae; in ca­so di scio­gli­men­to con­te­sta­to del rap­por­to di la­vo­ro è fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 10 dell’or­di­nan­za del 31 ago­sto 198328 sull’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne (OA­DI).29

3 Nei ca­si di cui al ca­po­ver­so 2 le pre­sta­zio­ni cor­ri­spon­do­no a quel­le che era­no as­si­cu­ra­te al mo­men­to del­la ces­sa­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro. Se en­tro la sca­den­za pre­vi­sta al ca­po­ver­so 2 let­te­ra a op­pu­re b vie­ne co­sti­tui­to un nuo­vo rap­por­to di pre­vi­den­za, la com­pe­ten­za spet­ta al nuo­vo isti­tu­to di pre­vi­den­za.30

24 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 17 e 26nov. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 4 dic. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205903).

25 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

26 Nuo­va espres­sio­ne giu­sta il n. I cpv. 1 del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774). Di det­ta mod. é te­nu­to con­to uni­ca­men­te nel­le di­sp. men­zio­na­te nel­la RU.

27 Abro­ga­ta dal­la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, con ef­fet­to dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

28 RS 837.02

29 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 13 set. 2022, ap­pro­va­ta dal CF il 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 748).

30 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 13 set. 2022, ap­pro­va­ta dal CF il 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 748).

Art. 18a Mantenimento della protezione previdenziale in caso di congedo non pagato 31  

Su ri­chie­sta del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, du­ran­te un con­ge­do non pa­ga­to o un con­ge­do par­zial­men­te pa­ga­to, la co­per­tu­ra as­si­cu­ra­ti­va esi­sten­te è man­te­nu­ta in­te­ra­men­te o par­zial­men­te con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni del di­rit­to del la­vo­ro.

31 In­tro­dot­to dal­la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

Art. 18b Mantenimento dell’assicurazione dopo il raggiungimento dell’età di riferimento 32  

1 Se do­po il rag­giun­gi­men­to dell’età di ri­fe­ri­men­to il rap­por­to di la­vo­ro pro­se­gue, su ri­chie­sta del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta la pre­vi­den­za per la vec­chia­ia è man­te­nu­ta op­pu­re la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 13b LPP33 è dif­fe­ri­ta, in en­tram­bi i ca­si fi­no al­la fi­ne del rap­por­to di la­vo­ro, ma al mas­si­mo fi­no al com­pi­men­to del 70° an­no di età.

2 Se la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne di vec­chia­ia è dif­fe­ri­ta, l’ave­re di vec­chia­ia è ri­mu­ne­ra­to con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 36b ca­po­ver­so 2.

32 In­tro­dot­to dal­la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010 (FF 2010 8025). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

33 RS 831.40

Art. 18c Mantenimento della previdenza in caso di riduzione dello stipendio annuo determinante 34  

1 Se do­po il com­pi­men­to del 58° an­no di età lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te di un as­si­cu­ra­to è ri­dot­to al mas­si­mo del­la me­tà, su ri­chie­sta del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta la pre­vi­den­za è man­te­nu­ta in­te­ra­men­te o par­zial­men­te al li­vel­lo del pre­ce­den­te gua­da­gno as­si­cu­ra­to.

2 La pre­vi­den­za è man­te­nu­ta al li­vel­lo del pre­ce­den­te gua­da­gno as­si­cu­ra­to al mas­si­mo fi­no al­la fi­ne del rap­por­to di la­vo­ro. Ta­le co­per­tu­ra pre­vi­den­zia­le ces­sa in ogni ca­so al rag­giun­gi­men­to dell’età di ri­fe­ri­men­to.35

34 In­tro­dot­to dal­la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

35 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

Art. 18d Mantenimento dell’assicurazione in caso di risoluzione del rapporto di lavoro da parte del datore di lavoro o di comune intesa 36  

1 Se, do­po il com­pi­men­to del 58° an­no di età e pri­ma del rag­giun­gi­men­to dell’età di ri­fe­ri­men­to, il rap­por­to di la­vo­ro di una per­so­na as­si­cu­ra­ta è ri­sol­to dal da­to­re di la­vo­ro o di co­mu­ne in­te­sa, su ri­chie­sta del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta l’as­si­cu­ra­zio­ne è man­te­nu­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 47a ca­po­ver­si 2–6 LPP. La co­mu­ni­ca­zio­ne re­la­ti­va al man­te­ni­men­to dell’as­si­cu­ra­zio­ne de­ve per­ve­ni­re per scrit­to a PU­BLI­CA en­tro tre me­si dal­la ri­so­lu­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro.

2La per­so­na as­si­cu­ra­ta de­ve pa­ga­re le spe­se am­mi­ni­stra­ti­ve con­for­me­men­te al re­go­la­men­to del­le spe­se e il pre­mio di ri­schio per l’as­si­cu­ra­zio­ne dei ri­schi di de­ces­so e di in­va­li­di­tà. Se man­tie­ne an­che la pre­vi­den­za, la per­so­na as­si­cu­ra­ta de­ve pa­ga­re, ol­tre ai pro­pri con­tri­bu­ti di ri­spar­mio, i con­tri­bu­ti di ri­spar­mio del da­to­re di la­vo­ro; può ver­sa­re con­tri­bu­ti di ri­spar­mio vo­lon­ta­ri.

3 Per il cal­co­lo dei con­tri­bu­ti di ri­spar­mio e del pre­mio di ri­schio è de­ter­mi­nan­te il gua­da­gno as­si­cu­ra­to nel mo­men­to del­la ri­so­lu­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro. Se man­tie­ne la pre­vi­den­za, la per­so­na as­si­cu­ra­ta può chie­de­re che per il cal­co­lo dei con­tri­bu­ti di ri­spar­mio e del pre­mio di ri­schio sia de­ter­mi­nan­te la me­tà del pre­ce­den­te gua­da­gno as­si­cu­ra­to.

4 Per il ri­ma­nen­te la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha gli stes­si di­rit­ti di chi è as­si­cu­ra­to sul­la ba­se di un rap­por­to di la­vo­ro in es­se­re.

5 Il man­te­ni­men­to dell’as­si­cu­ra­zio­ne ter­mi­na al ve­ri­fi­car­si dei ri­schi di de­ces­so o di in­va­li­di­tà op­pu­re al rag­giun­gi­men­to dell’età di ri­fe­ri­men­to. In ca­so di in­va­li­di­tà par­zia­le, il gua­da­gno as­si­cu­ra­to è ri­dot­to in mi­su­ra cor­ri­spon­den­te al di­rit­to al­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà.

6 Se la per­so­na as­si­cu­ra­ta en­tra in un nuo­vo isti­tu­to di pre­vi­den­za pri­ma del rag­giun­gi­men­to dell’età di ri­fe­ri­men­to, la pre­sta­zio­ne di usci­ta è tra­sfe­ri­ta al­me­no fi­no a con­cor­ren­za dell’im­por­to che può es­se­re uti­liz­za­to per il ri­scat­to di tut­te le pre­sta­zio­ni re­go­la­men­ta­ri nel nuo­vo isti­tu­to di pre­vi­den­za.

7 Se do­po ta­le tra­sfe­ri­men­to al­me­no un ter­zo del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta re­sta pres­so PU­BLI­CA, l’as­si­cu­ra­zio­ne è man­te­nu­ta. Il gua­da­gno as­si­cu­ra­to è ri­dot­to in mi­su­ra cor­ri­spon­den­te al­la pre­sta­zio­ne di usci­ta tra­sfe­ri­ta.

8 Se, do­po il tra­sfe­ri­men­to, pres­so PU­BLI­CA re­sta me­no di un ter­zo del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta, l’as­si­cu­ra­zio­ne ter­mi­na. La par­te re­stan­te del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta è:

a.
ver­sa­ta co­me pre­sta­zio­ne di vec­chia­ia al­la per­so­na as­si­cu­ra­ta se que­st’ul­ti­ma ha com­piu­to il 60° an­no di età;
b.
tra­sfe­ri­ta a un isti­tu­to di li­be­ro pas­sag­gio se la per­so­na as­si­cu­ra­ta non ha an­co­ra com­piu­to il 60° an­no di età.

9 Se l’as­si­cu­ra­zio­ne ter­mi­na a se­gui­to del­la di­sdet­ta da par­te del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta o da par­te di PU­BLI­CA per il man­ca­to pa­ga­men­to di con­tri­bu­ti, la pre­sta­zio­ne di usci­ta è:

a.
ver­sa­ta co­me pre­sta­zio­ne di vec­chia­ia al­la per­so­na as­si­cu­ra­ta se que­st’ul­ti­ma ha com­piu­to il 60° an­no di età;
b.
tra­sfe­ri­ta a un isti­tu­to di li­be­ro pas­sag­gio se la per­so­na as­si­cu­ra­ta non ha an­co­ra com­piu­to il 60° an­no di età.

36 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 17 e 26nov. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 4 dic. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205903).

Capitolo 3: Basi di calcolo

Art. 19 Stipendio annuo determinante  

1 Il da­to­re di la­vo­ro sta­bi­li­sce lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te per l’as­si­cu­ra­zio­ne e lo co­mu­ni­ca a PU­BLI­CA.

2 I cri­te­ri de­ci­si­vi per sta­bi­li­re lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te so­no de­fi­ni­ti dal da­to­re di la­vo­ro se­con­do prin­ci­pi uni­for­mi per ogni ca­te­go­ria di as­si­cu­ra­ti e nell’os­ser­van­za del­le di­spo­si­zio­ni del­la LPP e del­le sue di­spo­si­zio­ni di ese­cu­zio­ne.

3 Lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te non può su­pe­ra­re il red­di­to sog­get­to ai con­tri­bu­ti AVS del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta. So­no fat­ti sal­vi gli ar­ti­co­li 18a e 18c.37

4 Il da­to­re di la­vo­ro può sta­bi­li­re an­ti­ci­pa­ta­men­te lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te sul­la ba­se de­gli ul­ti­mi sti­pen­di an­nui co­no­sciu­ti. In que­sto ca­so de­vo­no es­se­re pre­se in con­si­de­ra­zio­ne le mo­di­fi­che già con­ve­nu­te per l’an­no in cor­so. In ca­so di for­ti flut­tua­zio­ni del gra­do di oc­cu­pa­zio­ne o dell’en­ti­tà del­lo sti­pen­dio, lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te è sta­bi­li­to for­fe­ta­ria­men­te in ba­se al­lo sti­pen­dio me­dio del per­ti­nen­te grup­po pro­fes­sio­na­le.

5 In ca­so di for­ti flut­tua­zio­ni de­gli sti­pen­di, l’ob­bli­go con­tri­bu­ti­vo è sta­bi­li­to in ba­se al­lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­na­te se­con­do il cer­ti­fi­ca­to di sa­la­rio AVS. Fi­no al mo­men­to del con­teg­gio de­fi­ni­ti­vo il da­to­re di la­vo­ro de­ve ver­sa­re ac­con­ti di con­tri­bu­ti a PU­BLI­CA.

6 Se la per­so­na as­si­cu­ra­ta è im­pie­ga­ta da me­no di un an­no, è con­si­de­ra­to sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te lo sti­pen­dio che rea­liz­ze­reb­be in ca­so di oc­cu­pa­zio­ne du­ran­te l’an­no in­te­ro.

7 Se la per­so­na as­si­cu­ra­ta eser­ci­ta più at­ti­vi­tà pres­so lo stes­so da­to­re di la­vo­ro af­fi­lia­to al­la Cas­sa di pre­vi­den­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, per sta­bi­li­re lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te si con­si­de­ra l’in­te­ro sti­pen­dio rea­liz­za­to.38

37 Nuo­vo te­sto del per. giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

38 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

Art. 20 Guadagno assicurato  

1 Il gua­da­gno as­si­cu­ra­to cor­ri­spon­de al­lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te di­mi­nui­to dell’im­por­to di coor­di­na­men­to.

2 L’im­por­to di coor­di­na­men­to cor­ri­spon­de al 30 per cen­to del­lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te, ma al mas­si­mo all’im­por­to li­mi­te in­fe­rio­re di cui all’ar­ti­co­lo 8 ca­po­ver­so 1 LPP.

3 Nel ca­so del­le per­so­ne as­si­cu­ra­te par­zial­men­te in­va­li­de per il cal­co­lo del gua­da­gno as­si­cu­ra­to si ap­pli­ca per ana­lo­gia l’ar­ti­co­lo 21.39

4 Il gua­da­gno as­si­cu­ra­to va­li­do im­me­dia­ta­men­te pri­ma del­la ri­du­zio­ne fun­ge da ba­se per il cal­co­lo del gua­da­gno as­si­cu­ra­to mas­si­mo man­te­nu­to.40

39 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

40 In­tro­dot­to dal­la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

Art. 21 Occupazione a tempo parziale 41  

Nel ca­so del­le per­so­ne as­si­cu­ra­te oc­cu­pa­te a tem­po par­zia­le lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te cor­ri­spon­de al­lo sti­pen­dio che sa­reb­be rea­liz­za­to in ca­so di oc­cu­pa­zio­ne al 100 per cen­to. Il gua­da­gno as­si­cu­ra­to cor­ri­spon­de al­lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te di­mi­nui­to dell’im­por­to di coor­di­na­men­to e con­ver­ti­to nel gra­do di oc­cu­pa­zio­ne de­ter­mi­nan­te per l’as­si­cu­ra­zio­ne.

41 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

Art. 22 Guadagno non assicurabile  

Il red­di­to con­se­gui­to pres­so un da­to­re di la­vo­ro non af­fi­lia­to al­la Cas­sa di pre­vi­den­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne o rea­liz­za­to tra­mi­te un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te non può es­se­re as­si­cu­ra­to pres­so PU­BLI­CA.

Capitolo 4: Contributi di risparmio, premio di rischio, prestazioni di uscita apportate e riscatto

Art. 23 Contributi di risparmio e premio di rischio  

Per il cal­co­lo dei con­tri­bui­ti di ri­spar­mio e del pre­mio di ri­schio il gua­da­gno as­si­cu­ra­to è de­ter­mi­nan­te.

Art. 24 Contributi di risparmio  

1 I con­tri­bu­ti di ri­spar­mio so­no pre­le­va­ti a con­ta­re dal 1° gen­na­io suc­ces­si­vo al com­pi­men­to del 21° an­no di età. So­no gra­dua­ti in fun­zio­ne dell’età e co­sti­tui­sco­no gli ac­cre­di­ti di vec­chia­ia.

2 Ai sin­go­li pia­ni pre­vi­den­zia­li si ap­pli­ca­no i se­guen­ti con­tri­bu­ti di ri­spar­mio:

a.
pia­no stan­dard, per gli im­pie­ga­ti fi­no al­la clas­se di sti­pen­dio 23:

Gra­dua­zio­ne del­le età (clas­se di con­tri­bu­to)

Con­tri­bu­to di ri­spar­mio dell’im­pie­ga­to
(%)

Con­tri­bu­to di ri­spar­mio del da­to­re di la­vo­ro
(%)

To­ta­le de­gli ac­cre­di­ti di vec­chia­ia
(%)

22–34

5,85

6,90

12,75

35–44

7,25

9,00

16,25

45–54

9,40

16,60

26,00

55–65

12,50

21,75

34,25

66–70

5,85

5,85

11,70

b.
pia­no per i qua­dri, per gli im­pie­ga­ti a par­ti­re dal­la clas­se di sti­pen­dio 24:

Gra­dua­zio­ne del­le età (clas­se di con­tri­bu­to)

Con­tri­bu­to di ri­spar­mio dell’im­pie­ga­to
(%)

Con­tri­bu­to di ri­spar­mio del da­to­re di la­vo­ro
(%)

To­ta­le de­gli ac­cre­di­ti di vec­chia­ia
(%)

22–34

5,95

6,80

12,75

35–44

7,25

9,00

16,25

45–54

9,70

19,20

28,90

55–65

12,80

24,30

37,10

66–70

5,95

5,95

11,90.42

3 L’età per de­ter­mi­na­re i con­tri­bu­ti di ri­spar­mio e quin­di gli ac­cre­di­ti di vec­chia­ia cor­ri­spon­de al­la dif­fe­ren­za tra l’an­no ci­vi­le cor­ren­te e l’an­no di na­sci­ta del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta.

4 Il cam­bia­men­to del­la clas­se di con­tri­bu­to ai sen­si del ca­po­ver­so 1 è ef­fet­tua­to il 1° gen­na­io dell’an­no in cui vie­ne rag­giun­ta la clas­se di età cor­ri­spon­den­te.

5 ...43

42 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 21 mar., 7 mag. e 30 set. 2019, ap­pro­va­ta dal CF il 30 ott. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3447).

43 Abro­ga­to dal­la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, con ef­fet­to dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

Art. 25 Contributo volontario di risparmio  

1 La per­so­na as­si­cu­ra­ta può ver­sa­re con­tri­bu­ti vo­lon­ta­ri di ri­spar­mio a ti­to­lo di com­ple­men­to ai con­tri­bu­ti di ri­spar­mio di cui all’ar­ti­co­lo 24.

2 Nel ca­so di un’as­si­cu­ra­zio­ne nel pia­no stan­dard è pos­si­bi­le op­ta­re tra i se­guen­ti con­tri­bu­ti vo­lon­ta­ri di ri­spar­mio:

Gra­dua­zio­ne del­le età (clas­se di con­tri­bu­to)

Con­tri­bu­to vo­lon­ta­rio di ri­spar­mio (%)

Va­rian­te 1

Con­tri­bu­to vo­lon­ta­rio di ri­spar­mio (%)

Va­rian­te 2

22–44

1,0

2,0

45–70

2,0

5,0.44

2bis Nel ca­so di un’as­si­cu­ra­zio­ne nel pia­no per i qua­dri è pos­si­bi­le op­ta­re tra i se­guen­ti con­tri­bu­ti vo­lon­ta­ri di ri­spar­mio:

Gra­dua­zio­ne del­le età (clas­se di con­tri­bu­to)

Con­tri­bu­to vo­lon­ta­rio di ri­spar­mio (%)

Va­rian­te 1

Con­tri­bu­to vo­lon­ta­rio di ri­spar­mio (%)

Va­rian­te 2

22–44

1,0

2,0

45–70

3,0

6,0.45

3 ...46

4 Il gua­da­gno as­si­cu­ra­to del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta co­sti­tui­sce la ba­se per de­ter­mi­na­re il con­tri­bu­to vo­lon­ta­rio di ri­spar­mio.47

5 La per­so­na as­si­cu­ra­ta co­mu­ni­ca al da­to­re di la­vo­ro la de­ci­sio­ne ri­guar­dan­te il ver­sa­men­to di con­tri­bu­ti vo­lon­ta­ri di ri­spar­mio, la mo­di­fi­ca del­la lo­ro en­ti­tà o la ri­nun­cia com­ple­ta a ta­le ver­sa­men­to. Il da­to­re di la­vo­ro co­mu­ni­ca sen­za in­du­gio a PU­BLI­CA la de­ci­sio­ne del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta.48

6 La mu­ta­zio­ne ha di vol­ta in vol­ta ef­fet­to dal pri­mo gior­no del me­se suc­ces­si­vo al­la co­mu­ni­ca­zio­ne.49

7 I con­tri­bu­ti vo­lon­ta­ri di ri­spar­mio so­no ac­cre­di­ta­ti all’ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le50 (art. 36a).51

44 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 15 feb. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2431).

45 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 15 feb. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2431).

46 Abro­ga­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 25 nov. 2015, ap­pro­va­ta dal CF il 3 giu. 2016, con ef­fet­to dal 1° gen. 2017 (RU 2016 1789).

47 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

48 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

49 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

50 Nuo­va espr. giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 21 mag. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1783). Di det­ta mod. é te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

51 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

Art. 26 Premio di rischio  

1 Per l’as­si­cu­ra­zio­ne dei ri­schi di de­ces­so e di in­va­li­di­tà è ri­scos­so un pre­mio di ri­schio.

2 Il pre­mio di ri­schio è pa­ga­to dal da­to­re di la­vo­ro.

3 L’ob­bli­go del pa­ga­men­to del pre­mio in­sor­ge con l’am­mis­sio­ne nell’as­si­cu­ra­zio­ne. Es­so ter­mi­na:

a.
con il de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta;
b.
con la ces­sa­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro;
c.
con il rag­giun­gi­men­to dell’età di ri­fe­ri­men­to del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta;
d.
in ca­so di in­va­li­di­tà ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 53.

4 Il pre­mio di ri­schio non è pa­ga­to dal da­to­re di la­vo­ro:

a.
in ca­so di per­di­ta di la­vo­ro com­pu­ta­bi­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 10 OA­DI52 in com­bi­na­to di­spo­sto con l’ar­ti­co­lo 18 ca­po­ver­so 2 let­te­ra b del pre­sen­te re­go­la­men­to;
b.
in ca­so di man­te­ni­men­to dell’as­si­cu­ra­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 18d ca­po­ver­so 2.53

52 RS 837.02

53 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 17 e 26nov. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 4 dic. 2020 (RU 20205903). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 13 set. 2022, ap­pro­va­ta dal CF il 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 748).

Art. 27 Pagamento dei contributi di risparmio e del premio di rischio  

1 I con­tri­bu­ti di ri­spar­mio e il pre­mio di ri­schio so­no do­vu­ti per in­te­ro dal da­to­re di la­vo­ro. Es­si de­vo­no es­se­re tra­sfe­ri­ti ogni me­se a PU­BLI­CA. Il con­tri­bu­to di ri­spar­mio (art. 24 e 25) del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta è de­dot­to ogni me­se dal suo sti­pen­dio.

2 In ca­so di man­te­ni­men­to dell’as­si­cu­ra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 18d,i con­tri­bu­ti di ri­spar­mio e il pre­mio di ri­schio so­no do­vu­ti per in­te­ro dal­la per­so­na as­si­cu­ra­ta. So­no fat­tu­ra­ti a que­st’ul­ti­ma men­sil­men­te.54

54 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 17 e 26nov. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 4 dic. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205903).

Art. 28 Obbligo di pagare i contributi e i premi in caso di entrata o uscita nel corso del mese, di congedo non pagato, di riduzione dello stipendio annuo determinante e di decesso 55  

1 È do­vu­to l’in­te­ro con­tri­bu­to men­si­le se l’am­mis­sio­ne del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta nell’as­si­cu­ra­zio­ne av­vie­ne pri­ma del 15 del me­se. Se l’am­mis­sio­ne del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta av­vie­ne il 15 del me­se o do­po, i con­tri­bu­ti so­no do­vu­ti a con­ta­re dal 1° gior­no del me­se suc­ces­si­vo.

2 Non è do­vu­to al­cun con­tri­bu­to per il me­se cor­ren­te se la per­so­na as­si­cu­ra­ta esce pri­ma del 15 del me­se. Se l’usci­ta del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta av­vie­ne il 15 del me­se o do­po, è do­vu­to l’in­te­ro con­tri­bu­to men­si­le.

3 La nor­ma­ti­va ai sen­si dei ca­po­ver­si 1 e 2 si ap­pli­ca per ana­lo­gia al con­ge­do non pa­ga­to (art. 29) e al man­te­ni­men­to del­la pre­vi­den­za in ca­so di ri­du­zio­ne del­lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te (art. 29a).56

4 In ca­so di de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta è do­vu­to il con­tri­bu­to per tut­to il me­se.

55 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

56 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

Art. 29 Congedo  

1 Sen­za av­vi­so con­tra­rio del da­to­re di la­vo­ro, du­ran­te un con­ge­do non pa­ga­to o un con­ge­do par­zial­men­te pa­ga­to l’as­si­cu­ra­zio­ne ri­ma­ne im­mu­ta­ta al­me­no per due me­si.

2 La per­so­na as­si­cu­ra­ta può man­te­ne­re l’as­si­cu­ra­zio­ne a con­ta­re dal ter­zo me­se di con­ge­do an­che per i so­li ri­schi di de­ces­so e di in­va­li­di­tà. In que­sto ca­so l’ave­re di vec­chia­ia e un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le so­no ri­mu­ne­ra­ti si­no al­la fi­ne del con­ge­do (art. 36b).57

57 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

Art. 29a Contributi di risparmio e premio di rischio per il mantenimento della previdenza in caso di riduzione dello stipendio annuo determinante 58  

1 Se in ca­so di ri­du­zio­ne del­lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te la pre­vi­den­za è man­te­nu­ta con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 18c, la per­so­na as­si­cu­ra­ta de­ve pa­ga­re, ol­tre ai pro­pri con­tri­bu­ti di ri­spar­mio, i con­tri­bu­ti di ri­spar­mio del da­to­re di la­vo­ro e il pre­mio di ri­schio (art. 24 e 26) ai fi­ni del man­te­ni­men­to del­la pre­vi­den­za al li­vel­lo del pre­ce­den­te gua­da­gno as­si­cu­ra­to.

2 Un’even­tua­le par­te­ci­pa­zio­ne fi­nan­zia­ria del da­to­re di la­vo­ro al man­te­ni­men­to del­la pre­vi­den­za av­vie­ne con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni del di­rit­to del la­vo­ro.

58 In­tro­dot­to dal­la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

Art. 30 Prestazioni di uscita apportate  

Le pre­sta­zio­ni di usci­ta di al­tri isti­tu­ti di pre­vi­den­za e gli ave­ri di isti­tu­ti di li­be­ro pas­sag­gio de­vo­no es­se­re tra­sfe­ri­ti in ca­so di am­mis­sio­ne a PU­BLI­CA. Es­si so­no in­te­gral­men­te ac­cre­di­ta­ti all’ave­re di vec­chia­ia del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta.

Art. 3159  

59 Abro­ga­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, con ef­fet­to dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

Art. 32 Riscatto  

1 Fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 4, il ri­scat­to è pos­si­bi­le en­tro i li­mi­ti sta­bi­li­ti dal­la LPP, con­for­me­men­te all’al­le­ga­to 2. So­no de­ter­mi­nan­ti l’età e il gua­da­gno as­si­cu­ra­to al mo­men­to del ri­scat­to. Nel ca­so del­le per­so­ne as­si­cu­ra­te ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 19 ca­po­ver­so 4 (sti­pen­dio an­nuo) è de­ter­mi­nan­te il gua­da­gno as­si­cu­ra­to me­dio men­si­le mol­ti­pli­ca­to per do­di­ci, cal­co­la­to al mas­si­mo su­gli ul­ti­mi do­di­ci me­si.

2 Nel qua­dro del ca­po­ver­so 1 l’as­si­cu­ra­to può li­be­ra­men­te sta­bi­li­re, en­tro 90 gior­ni dall’am­mis­sio­ne nell’as­si­cu­ra­zio­ne, l’en­ti­tà del pri­mo ri­scat­to. Tra­scor­so que­sto ter­mi­ne l’im­por­to mi­ni­mo del ri­scat­to am­mon­ta a 2000 fran­chi. Se la som­ma re­si­dua pos­si­bi­le di ri­scat­to è in­fe­rio­re a 2000 fran­chi l’in­te­ro im­por­to de­ve es­se­re pa­ga­to in un so­lo ver­sa­men­to.60

2bis I ri­scat­ti so­no ac­cre­di­ta­ti all’ave­re di vec­chia­ia (art. 36) fi­no al ri­spet­ti­vo im­por­to mas­si­mo. I ri­scat­ti su­pe­rio­ri a ta­le im­por­to so­no in­ve­ce ac­cre­di­ta­ti a un ave­re di vec­chia­ia pro­ve­nien­te da con­tri­bu­ti vo­lon­ta­ri di ri­spar­mio (art. 36a) fi­no al ri­spet­ti­vo im­por­to mas­si­mo. Ogni im­por­to ec­ce­den­te vie­ne rim­bor­sa­to.61

3 I be­ne­fi­cia­ri di pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia che non han­no an­co­ra rag­giun­to l’età di ri­fe­ri­men­to e as­su­mo­no un’at­ti­vi­tà pres­so un da­to­re di la­vo­ro af­fi­lia­to al­la Cas­sa di pre­vi­den­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne pos­so­no ri­scat­ta­re le pre­sta­zio­ni re­go­la­men­ta­ri sol­tan­to nel­la mi­su­ra in cui que­ste su­pe­ra­no la pro­te­zio­ne pre­vi­den­zia­le esi­sten­te pri­ma dell’in­sor­ge­re dell’even­to di pre­vi­den­za vec­chia­ia.62

4 I ri­scat­ti ef­fet­tua­ti do­po l’in­sor­ge­re dell’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro che ha de­ter­mi­na­to l’in­va­li­di­tà so­no rim­bor­sa­ti (art. 57 cpv. 3).

5 Se si so­no ot­te­nu­ti pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti per la pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni, i ri­scat­ti pos­so­no es­se­re ef­fet­tua­ti sol­tan­to do­po il rim­bor­so di ta­li pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti.63

60 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 21 giu. 2011, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2069).

61 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

62 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

63 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 17 e 26nov. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 4 dic. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205903).

Art. 32a Riscatto per l’aumento della rendita di vecchiaia in caso di pensionamento prima del raggiungimento dell’età di riferimento 6465  

1 Al più pre­sto quan­do pre­sen­ta la do­man­da per per­ce­pi­re una ren­di­ta pri­ma del rag­giun­gi­men­to dell’età di ri­fe­ri­men­to, la per­so­na as­si­cu­ra­ta può au­men­ta­re me­dian­te un ri­scat­to la pro­pria ren­di­ta di vec­chia­ia al mas­si­mo fi­no all’am­mon­ta­re del­la pro­pria ren­di­ta di in­va­li­di­tà as­si­cu­ra­ta. Per il cal­co­lo del­la ren­di­ta di vec­chia­ia non si tie­ne con­to di un even­tua­le ave­re pro­ve­nien­te dai con­tri­bu­ti vo­lon­ta­ri di ri­spar­mio. Se la co­mu­ni­ca­zio­ne di que­sto ri­scat­to av­vie­ne me­no di tre me­si pri­ma del pen­sio­na­men­to, i co­sti am­mi­ni­stra­ti­vi so­no fat­tu­ra­ti al­la per­so­na as­si­cu­ra­ta con­for­me­men­te al re­go­la­men­to dei co­sti.

2 L’au­men­to del­la ren­di­ta di vec­chia­ia può es­se­re ef­fet­tua­to so­lo me­dian­te un pa­ga­men­to di­ret­to uni­co.

3 Se per­vie­ne a PU­BLI­CA do­po il pen­sio­na­men­to del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, l’im­por­to pa­ga­to per fi­nan­zia­re l’au­men­to del­la ren­di­ta di vec­chia­ia è rim­bor­sa­to.

64 In­tro­dot­to dal­la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

65 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 21 mar., 7 mag. e 30 set. 2019, ap­pro­va­ta dal CF il 30 ott. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3447).

Art. 32b Riscatto dopo il raggiungimento dell’età di riferimento 66  

1 Un ri­scat­to do­po il rag­giun­gi­men­to dell’età di ri­fe­ri­men­to è con­sen­ti­to se la per­so­na as­si­cu­ra­ta:67

a.
non ha ef­fet­tua­to il ri­scat­to mas­si­mo pos­si­bi­le fi­no al rag­giun­gi­men­to dell’età di ri­fe­ri­men­to; e
b.68
al rag­giun­gi­men­to dell’età di ri­fe­ri­men­to ha man­te­nu­to la pre­vi­den­za per la vec­chia­ia o ha dif­fe­ri­to la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne di vec­chia­ia, in en­tram­bi i ca­si ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 18b.

2 Per il cal­co­lo del­la som­ma di ri­scat­to è de­ter­mi­nan­te:

a.
il gua­da­gno as­si­cu­ra­to al rag­giun­gi­men­to dell’età di ri­fe­ri­men­to;
b.
i fat­to­ri ap­pli­ca­bi­li se­con­do l’al­le­ga­to 2; e
c.
l’ave­re di vec­chia­ia di­spo­ni­bi­le al mo­men­to del ri­scat­to.

66 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 21 mar., 7 mag. e 30 set. 2019, ap­pro­va­ta dal CF il 30 ott. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3447).

67 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

68 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

Art. 33 Comunicazione dei riscatti alle autorità fiscali  

1 Nel ca­so dei pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti ef­fet­tua­ti nel cor­so dei tre an­ni suc­ces­si­vi al ri­scat­to, PU­BLI­CA co­mu­ni­ca al­le au­to­ri­tà fi­sca­li, si­mul­ta­nea­men­te ai pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti, an­che i ri­scat­ti ope­ra­ti nel cor­so dei tre an­ni pre­ce­den­ti.69

2 Se la per­so­na as­si­cu­ra­ta esce da PU­BLI­CA nel cor­so dei tre an­ni suc­ces­si­vi al ri­scat­to e sus­si­ste il di­rit­to al pa­ga­men­to in con­tan­ti del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 83, PU­BLI­CA co­mu­ni­ca al­le au­to­ri­tà fi­sca­li, si­mul­ta­nea­men­te al pa­ga­men­to in con­tan­ti, an­che i ri­scat­ti ope­ra­ti nel cor­so dei tre an­ni pre­ce­den­ti.70

69 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

70 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

Capitolo 5: Misure di risanamento

Art. 34 Misure in caso di copertura insufficiente  

1 Se dal­la ve­ri­fi­ca at­tua­ria­le ri­sul­ta una co­per­tu­ra in­suf­fi­cien­te ai sen­si del­la LPP, l’or­ga­no pa­ri­te­ti­co at­tua mi­su­re di ri­sa­na­men­to nell’os­ser­van­za del­le di­spo­si­zio­ni le­ga­li.71

2 L’or­ga­no pa­ri­te­ti­co può pre­le­va­re dai da­to­ri di la­vo­ro, dal­la per­so­na as­si­cu­ra­ta e, en­tro i li­mi­ti dell’ar­ti­co­lo 65d ca­po­ver­so 3 let­te­ra b LPP, dai be­ne­fi­cia­ri di ren­di­te un con­tri­bu­to di ri­sa­na­men­to li­mi­ta­to, sem­pre­ché al­tre mi­su­re non con­sen­ta­no di rag­giun­ge­re l’obiet­ti­vo. Il con­tri­bu­to del da­to­re di la­vo­ro de­ve es­se­re al­me­no pa­ri al­la som­ma dei con­tri­bu­ti del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta.

3 Il con­tri­bu­to di ri­sa­na­men­to può es­se­re pre­le­va­to sol­tan­to con il con­sen­so del da­to­re di la­vo­ro nel­la mi­su­ra in cui ser­ve a fi­nan­zia­re pre­sta­zio­ni so­vraob­bli­ga­to­rie.

4 Il con­tri­bu­to di ri­sa­na­men­to non è pre­so in con­si­de­ra­zio­ne per il cal­co­lo del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta, del­le pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia, di in­va­li­di­tà e di de­ces­so.

5 In ca­so di pre­lie­vo di un con­tri­bu­to di ri­sa­na­men­to l’or­ga­no pa­ri­te­ti­co del­la Cas­sa di pre­vi­den­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne in­for­ma le per­so­ne as­si­cu­ra­te e i be­ne­fi­cia­ri di ren­di­te in me­ri­to:

a.
all’ali­quo­ta o all’im­por­to;
b.
al­la du­ra­ta pre­vi­sta;
c.
al­la ri­par­ti­zio­ne tra da­to­re di la­vo­ro e as­si­cu­ra­ti;
d.
al­le mo­da­li­tà di pa­ga­men­to.

6 Se il pre­lie­vo di con­tri­bu­ti di ri­sa­na­men­to si ri­ve­la in­suf­fi­cien­te, il tas­so di in­te­res­se mi­ni­mo su­gli ave­ri di vec­chia­ia LPP può es­se­re ri­dot­to al mas­si­mo del­lo 0,5 per cen­to per la du­ra­ta del­la co­per­tu­ra in­suf­fi­cien­te, ma al mas­si­mo per cin­que an­ni.

7 In ca­so di co­per­tu­ra in­suf­fi­cien­te il da­to­re di la­vo­ro può ef­fet­tua­re ver­sa­men­ti su un con­to se­pa­ra­to di ri­ser­va dei con­tri­bu­ti del da­to­re di la­vo­ro con ri­nun­cia di uti­liz­za­zio­ne, op­pu­re tra­sfe­ri­re a que­sto con­to ri­sor­se pro­ve­nien­ti dal­la ri­ser­va or­di­na­ria dei con­tri­bu­ti del da­to­re di la­vo­ro.

8 In ca­so di co­per­tu­ra in­suf­fi­cien­te il ver­sa­men­to di un pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to può es­se­re li­mi­ta­to nel tem­po e nell’im­por­to op­pu­re to­tal­men­te ri­fiu­ta­to se il pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to è de­sti­na­to al rim­bor­so di mu­tui ipo­te­ca­ri. La li­mi­ta­zio­ne o il ri­fiu­to del pa­ga­men­to è pos­si­bi­le sol­tan­to per la du­ra­ta del­la co­per­tu­ra in­suf­fi­cien­te. L’or­ga­no pa­ri­te­ti­co de­ve co­mu­ni­ca­re la du­ra­ta e l’en­ti­tà del­la mi­su­ra all’as­si­cu­ra­to al qua­le vie­ne li­mi­ta­to o ri­fiu­ta­to il ver­sa­men­to.

71 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC del 5 nov. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 14 gen. 2009, in vi­go­re dal 1° feb. 2009 (FF 2009 2287).

Art. 35 Pagamento dei contributi di risanamento  

1 I con­tri­bu­ti di ri­sa­na­men­to che de­vo­no es­se­re pre­sta­ti dal da­to­re di la­vo­ro e dal­le per­so­ne as­si­cu­ra­te so­no do­vu­ti per in­te­ro dal da­to­re di la­vo­ro.

1bis In ca­so di dif­fe­ri­men­to del­la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne di vec­chia­ia di cui all’ar­ti­co­lo 18b o di man­te­ni­men­to dell’as­si­cu­ra­zio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 18d, la per­so­na as­si­cu­ra­ta de­ve pa­ga­re il pro­prio con­tri­bu­to di ri­sa­na­men­to. Que­st’ul­ti­mo è fat­tu­ra­to al­la per­so­na as­si­cu­ra­ta.72

2 La de­du­zio­ne del­la quo­ta di con­tri­bu­to è ef­fet­tua­ta:

a.
men­sil­men­te dal­lo sti­pen­dio del­le per­so­ne as­si­cu­ra­te;
b.
men­sil­men­te dal­la ren­di­ta dei be­ne­fi­cia­ri di ren­di­te.

72 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 17 e 26nov. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 4 dic. 2020 (RU 20205903). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

Capitolo 6: Prestazioni

Sezione 1: Prestazioni di vecchiaia

Art. 36 Avere di vecchiaia  

1 Per ogni per­so­na as­si­cu­ra­ta è co­sti­tui­to un ave­re in­di­vi­dua­le di vec­chia­ia.

2 L’ave­re di vec­chia­ia è com­po­sto:

a.73
da­gli ac­cre­di­ti di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 24 e dell’al­le­ga­to 6a ci­fra I;
b.
dal­le pre­sta­zio­ni di usci­ta ap­por­ta­te ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 30;
c.74
da­gli im­por­ti che so­no sta­ti ac­cre­di­ta­ti ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 100 ca­po­ver­so 1 in se­gui­to a di­vor­zio;
d.75
dai ri­scat­ti ac­cre­di­ta­ti ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 32 ca­po­ver­so 2bis;
dbis.76
dai riac­qui­sti do­po un di­vor­zio ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 100 ca­po­ver­so 2 ter­zo pe­rio­do;
e.77
dai rim­bor­si dei pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti per la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni o dai ver­sa­men­ti pro­ve­nien­ti dal ri­ca­vo del­la rea­liz­za­zio­ne di pe­gni su ave­ri di pre­vi­den­za;
f.
da even­tua­li ac­cre­di­ti com­ple­men­ta­ri;
g.
da ri­scat­ti even­tual­men­te ef­fet­tua­ti dal da­to­re di la­vo­ro;
h.
da­gli in­te­res­si ai sen­si dell’al­le­ga­to 1.

3 So­no de­dot­ti dall’ave­re di vec­chia­ia:

a.78
i pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti nel qua­dro del­la pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni o pro­ve­nien­ti dal ri­ca­vo del­la rea­liz­za­zio­ne di pe­gni su ave­ri di pre­vi­den­za, nel­la mi­su­ra in cui que­sti non pos­sa­no es­se­re de­dot­ti da un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le (art. 97 cpv. 1);
b.79
la quo­ta di pre­sta­zio­ne di usci­ta tra­sfe­ri­ta a fa­vo­re del co­niu­ge aven­te di­rit­to in se­gui­to a di­vor­zio, sem­pre­ché que­sta non pos­sa es­se­re de­dot­ta da un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le (art. 100 cpv. 2 pri­mo pe­rio­do);
c.80
la quo­ta dell’ave­re di vec­chia­ia con­ver­ti­ta in una pre­sta­zio­ne di vec­chia­ia a se­gui­to di pen­sio­na­men­to par­zia­le (art. 38).

4–8 ...81

73 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 21 mag. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1783).

74 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

75 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

76 In­tro­dot­ta dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

77 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

78 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

79 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

80 In­tro­dot­ta dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 21 giu. 2011, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2069).

81 Abro­ga­ti dal­la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, con ef­fet­to dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

Art. 36a Avere di risparmio speciale 82  

1 Per ogni per­so­na as­si­cu­ra­ta che ver­sa con­tri­bu­ti vo­lon­ta­ri di ri­spar­mio ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 25 o il cui da­to­re di la­vo­ro ver­sa un con­tri­bu­to sup­ple­men­ta­re di ri­spar­mio se­con­do l’al­le­ga­to 6a ci­fra I, è co­sti­tui­to un ave­re in­di­vi­dua­le di ri­spar­mio spe­cia­le.83

2 L’ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le è com­po­sto:

a.
dai con­tri­bu­ti vo­lon­ta­ri di ri­spar­mio ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 25;
abis.84 dai con­tri­bu­ti sup­ple­men­ta­ri di ri­spar­mio del da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’al­le­ga­to 6a ci­fra I;
ater.85 dall’ac­cre­di­to uni­co ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 9 OP­P­C­Pers;
b.
dai ri­scat­ti ac­cre­di­ta­ti ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 32 ca­po­ver­so 2bis;
bbis.86
dai riac­qui­sti do­po un di­vor­zio, ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 100 ca­po­ver­so 2 ter­zo pe­rio­do, sem­pre­ché non sia­no ac­cre­di­ta­ti all’ave­re di vec­chia­ia;
c.
dai rim­bor­si dei pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti per la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni e dai ver­sa­men­ti pro­ve­nien­ti dal ri­ca­vo del­la rea­liz­za­zio­ne di pe­gni su ave­ri di pre­vi­den­za, se non so­no ac­cre­di­ta­ti all’ave­re di vec­chia­ia;
d.
da­gli in­te­res­si ai sen­si dell’al­le­ga­to 1.

3 So­no de­dot­ti dall’ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le:

a.
i pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti nel qua­dro del­la pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni e pro­ve­nien­ti dal ri­ca­vo del­la rea­liz­za­zio­ne di pe­gni su ave­ri di pre­vi­den­za (art. 97 cpv. 1);
b.87
la quo­ta di pre­sta­zio­ne di usci­ta tra­sfe­ri­ta a fa­vo­re del co­niu­ge aven­te di­rit­to in se­gui­to a di­vor­zio (art. 100 cpv. 2 pri­mo pe­rio­do);
c.
la quo­ta dell’ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le con­ver­ti­ta in una pre­sta­zio­ne di vec­chia­ia a se­gui­to di pen­sio­na­men­to par­zia­le (art. 38 cpv. 3);
d.88
la quo­ta dell’ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le ri­scos­sa co­me li­qui­da­zio­ne in ca­pi­ta­le in se­gui­to a in­va­li­di­tà par­zia­le (art. 55 cpv. 1 lett. b).

82 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

83 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 21 mag. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1783).

84 In­tro­dot­ta dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 21 mag. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1783).

85 In­tro­dot­ta dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 21 mag. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1783).

86 In­tro­dot­ta dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

87 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

88 In­tro­dot­ta dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 21 mag. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 14 giu. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1783).

Art. 36b Rimunerazione 89  

1 Per l’an­no in cor­so gli ac­cre­di­ti di vec­chia­ia so­no con­teg­gia­ti sen­za in­te­res­se nell’ave­re di vec­chia­ia.

2 A fi­ne an­no l’ave­re di vec­chia­ia ri­le­va­to al­la fi­ne dell’an­no pre­ce­den­te è ri­mu­ne­ra­to con il tas­so di in­te­res­se di cui all’al­le­ga­to 1 nu­me­ro 1. Even­tua­li ac­cre­di­ti sull’ave­re di vec­chia­ia di cui all’ar­ti­co­lo 36 ca­po­ver­so 2 let­te­re b–g so­no ri­mu­ne­ra­ti pro ra­ta tem­po­ris con l’iden­ti­co tas­so di in­te­res­se.

3 Se è ne­ces­sa­rio un cal­co­lo del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta, in par­ti­co­la­re in ca­so di un even­to di pre­vi­den­za o di usci­ta, l’ave­re di vec­chia­ia ri­le­va­to al­la fi­ne dell’an­no pre­ce­den­te è ri­mu­ne­ra­to pro ra­ta tem­po­ris con il tas­so di in­te­res­se di cui all’al­le­ga­to 1 nu­me­ro 2.

4 L’or­ga­no pa­ri­te­ti­co sta­bi­li­sce al­la fi­ne di ogni an­no i tas­si di in­te­res­se per:

a.
la ri­mu­ne­ra­zio­ne dell’ave­re di vec­chia­ia nell’an­no in cor­so (all. 1 n. 1);
b.
la ri­mu­ne­ra­zio­ne ap­pli­ca­bi­le al cal­co­lo del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta nell’an­no suc­ces­si­vo (all. 1 n. 2).

5 I ca­po­ver­si 1–4 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia all’ave­re pro­ve­nien­te dai con­tri­bu­ti vo­lon­ta­ri di ri­spar­mio.

89 Ori­gi­na­rio art. 36a. In­tro­dot­to dal­la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

Art. 37 Nascita ed estinzione del diritto a una prestazione di vecchiaia  

1 Il di­rit­to a una pre­sta­zio­ne di vec­chia­ia na­sce al più pre­sto il 1° del me­se suc­ces­si­vo al com­pi­men­to del 60° an­no di età del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, con la fi­ne del rap­por­to di la­vo­ro, e al più tar­di il 1° del me­se suc­ces­si­vo al com­pi­men­to del 70° an­no di età.

2 Es­so si estin­gue al­la fi­ne del me­se nel cor­so del qua­le il be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta de­ce­de.

3 Se ha di­rit­to a una ren­di­ta di vec­chia­ia al­la fi­ne del rap­por­to di la­vo­ro e non ha an­co­ra com­piu­to il 70° an­no di età, la per­so­na as­si­cu­ra­ta può esi­ge­re al po­sto del­la ren­di­ta di vec­chia­ia il tra­sfe­ri­men­to del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta all’isti­tu­to di pre­vi­den­za del nuo­vo da­to­re di la­vo­ro. Se non ha an­co­ra rag­giun­to l’età di ri­fe­ri­men­to ed è an­nun­cia­ta all’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne, può esi­ge­re al po­sto del­la ren­di­ta di vec­chia­ia il tra­sfe­ri­men­to del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta a un isti­tu­to di li­be­ro pas­sag­gio (art. 84).90

4 La per­so­na as­si­cu­ra­ta de­ve chie­de­re per scrit­to a PU­BLI­CA il tra­sfe­ri­men­to del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta al più tar­di 30 gior­ni pri­ma del­la fi­ne del rap­por­to di la­vo­ro91. Se la do­man­da è ef­fet­tua­ta me­no di 30 gior­ni pri­ma del­la fi­ne del rap­por­to di la­vo­ro o do­po ta­le fi­ne, i re­la­ti­vi co­sti am­mi­ni­stra­ti­vi pos­so­no es­se­re fat­tu­ra­ti al­la per­so­na as­si­cu­ra­ta sem­pre­ché il re­go­la­men­to dei co­sti lo pre­ve­da.

90 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

91 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

Art. 38 Pensionamento parziale  

1 Se il suo sti­pen­dio vie­ne ri­dot­to, in una vol­ta so­la o in più vol­te, do­po il com­pi­men­to del 60° an­no di età, per ogni ri­du­zio­ne la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha di­rit­to a una pre­sta­zio­ne di vec­chia­ia. La quo­ta del­la pre­sta­zio­ne di vec­chia­ia an­ti­ci­pa­ta non può su­pe­ra­re di vol­ta in vol­ta la quo­ta del­la ri­du­zio­ne del­lo sti­pen­dio.92

2 ...93

3 In ca­so di pen­sio­na­men­to par­zia­le, l’ave­re di vec­chia­ia (art. 36) e un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le (art. 36a) so­no con­ver­ti­ti pro­por­zio­nal­men­te in una pre­sta­zio­ne par­zia­le di vec­chia­ia se­con­do l’ar­ti­co­lo 39. Le quo­te re­si­due dell’ave­re di vec­chia­ia e di un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le con­ti­nua­no a es­se­re ge­sti­te. Il gua­da­gno as­si­cu­ra­to re­si­duo è cal­co­la­to con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni sull’oc­cu­pa­zio­ne a tem­po par­zia­le (art. 21).94

4 L’ar­ti­co­lo 37 ca­po­ver­si 3 e 4 si ap­pli­ca per ana­lo­gia se al­la fi­ne del rap­por­to di la­vo­ro la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha di­rit­to a una ren­di­ta par­zia­le di vec­chia­ia e non ha an­co­ra com­piu­to il 70° an­no di età. È fat­to sal­vo il man­te­ni­men­to del­la pre­vi­den­za di cui all’ar­ti­co­lo 18c.95

92 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

93 Abro­ga­to dal­la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

94 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

95 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

Art. 39 Rendita di vecchiaia  

1 Fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 40, la pre­sta­zio­ne di vec­chia­ia è ver­sa­ta co­me ren­di­ta.

2 L’im­por­to del­la ren­di­ta an­nua­le di vec­chia­ia è sta­bi­li­to in fun­zio­ne dell’ave­re di vec­chia­ia esi­sten­te al mo­men­to del pen­sio­na­men­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 36, au­men­ta­to di un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le (art. 36a) e mol­ti­pli­ca­to per il tas­so di con­ver­sio­ne de­ter­mi­nan­te per l’età di pen­sio­na­men­to se­con­do l’al­le­ga­to 3; in ca­so di di­vor­zio è fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 100 ca­po­ver­si 4 e 5.96

3 Il tas­so di con­ver­sio­ne è sta­bi­li­to con pre­ci­sio­ne men­si­le.

96 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

Art. 40 Prelievo di capitale  

1 All’at­to del pen­sio­na­men­to, la per­so­na as­si­cu­ra­ta può pre­le­va­re, sot­to for­ma di li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le, fi­no al 100 per cen­to del­la som­ma dell’ave­re di vec­chia­ia se­con­do l’ar­ti­co­lo 36 non­ché del­la som­ma di un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le (art. 36a) di­spo­ni­bi­le in quel mo­men­to per la cor­ri­spon­den­te pre­sta­zio­ne di vec­chia­ia. Se la per­so­na as­si­cu­ra­ta co­mu­ni­ca il pre­lie­vo di ca­pi­ta­le me­no di tre me­si pri­ma del pen­sio­na­men­to, le ven­go­no fat­tu­ra­te le spe­se am­mi­ni­stra­ti­ve con­for­me­men­te al re­go­la­men­to del­le spe­se; la li­qui­da­zio­ne in ca­pi­ta­le è ver­sa­ta ad av­ve­nu­to pa­ga­men­to del­le spe­se am­mi­ni­stra­ti­ve.97

1bis Se la pre­sta­zio­ne di vec­chia­ia è ri­scos­sa sot­to for­ma di ca­pi­ta­le, so­no am­mes­se fi­no a tre ri­scos­sio­ni par­zia­li. Una ri­scos­sio­ne par­zia­le com­pren­de tut­ti i ver­sa­men­ti di pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia sot­to for­ma di ca­pi­ta­le nel cor­so di un an­no ci­vi­le.98

2 ...99

3 ...100

4 Nel ca­so de­gli as­si­cu­ra­ti co­niu­ga­ti il pre­lie­vo di una li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le pre­sup­po­ne il con­sen­so scrit­to del co­niu­ge, con fir­ma au­ten­ti­ca­ta. In­ve­ce di fa­re au­ten­ti­ca­re la fir­ma, il co­niu­ge può fir­ma­re per­so­nal­men­te pres­so PU­BLI­CA la di­chia­ra­zio­ne di con­sen­so, pre­sen­tan­do un do­cu­men­to uf­fi­cia­le di iden­ti­tà.

5 Fat­ta sal­va la ren­di­ta tran­si­to­ria, la ren­di­ta di vec­chia­ia e le re­la­ti­ve al­tre pre­sta­zio­ni as­si­cu­ra­te so­no ri­dot­te in mi­su­ra cor­ri­spon­den­te al­la li­qui­da­zio­ne in ca­pi­ta­le ot­te­nu­ta.

5bis Le quo­te dell’ave­re di vec­chia­ia che il da­to­re di la­vo­ro ha fi­nan­zia­to all’as­si­cu­ra­to al mo­men­to del pen­sio­na­men­to so­no esclu­si dal pre­lie­vo di ca­pi­ta­le con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni del di­rit­to del la­vo­ro.101

6 Se so­no sta­ti ef­fet­tua­ti ri­scat­ti (art. 32), nel cor­so dei tre an­ni suc­ces­si­vi le pre­sta­zio­ni che ne ri­sul­ta­no non pos­so­no es­se­re ri­ti­ra­te dal­la pre­vi­den­za sot­to for­ma di ca­pi­ta­le. So­no esclu­si da que­sta li­mi­ta­zio­ne i riac­qui­sti in ca­so di di­vor­zio se­con­do l’ar­ti­co­lo 22d LFLP.102

7 Il pre­lie­vo di ca­pi­ta­le è esclu­so se il man­te­ni­men­to dell’as­si­cu­ra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 18d si è pro­trat­to per ol­tre due an­ni.103

97 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 17 e 26nov. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 4 dic. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205903).

98 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

99 Abro­ga­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 17 e 26nov. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 4 dic. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2021 (RU 20205903).

100 Abro­ga­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, con ef­fet­to dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

101 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 21 giu. 2011, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2069).

102 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

103 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 17 e 26nov. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 4 dic. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205903).

Art. 41 Diritto alla rendita per figli del beneficiario di una rendita di vecchiaia  

1 I be­ne­fi­cia­ri di ren­di­te di vec­chia­ia han­no di­rit­to a una ren­di­ta per ogni fi­glio che avreb­be di­rit­to a una ren­di­ta per or­fa­ni nel ca­so del lo­ro de­ces­so.

2 Per i fi­gli in for­ma­zio­ne do­po il com­pi­men­to del 18° an­no di età de­ve es­se­re for­ni­ta spon­ta­nea­men­te ogni an­no la pro­va del­la for­ma­zio­ne. In as­sen­za di que­sta pro­va il ver­sa­men­to del­la ren­di­ta per fi­gli del be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di vec­chia­ia è so­spe­so.

Art. 42 Entità della rendita per figli del beneficiario di una rendita di vecchiaia 104  

La ren­di­ta per fi­gli del be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di vec­chia­ia am­mon­ta a un se­sto del­la ren­di­ta di vec­chia­ia cor­ren­te; in ca­so di di­vor­zio è fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 100 ca­po­ver­so 6 pri­mo pe­rio­do.

104 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

Sezione 2: Prestazioni per superstiti

Art. 43 Principio  

1 Il di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni per su­per­sti­ti sus­si­ste se la per­so­na de­fun­ta:

a.105
era as­si­cu­ra­ta pres­so PU­BLI­CA quan­do si ve­ri­fi­cò il de­ces­so o al­lor­ché in­sor­se l’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro la cui cau­sa ha por­ta­to al­la mor­te (art. 18 lett. a LPP);
b.
in se­gui­to a un’in­fer­mi­tà con­ge­ni­ta pre­sen­ta­va un’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro com­pre­sa fra il 20 e il 40 per cen­to all’ini­zio dell’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va ed era as­si­cu­ra­ta al­lor­ché l’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro la cui cau­sa ha por­ta­to al­la mor­te si è ag­gra­va­ta rag­giun­gen­do al­me­no il 40 per cen­to (art. 18 lett. b LPP);
c.
è di­ven­ta­ta in­va­li­da quan­do era an­co­ra mi­no­ren­ne (art. 8 cpv. 2 LP­GA), pre­sen­ta­va un’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro com­pre­sa fra il 20 e il 40 per cen­to all’ini­zio dell’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va ed era as­si­cu­ra­ta al­lor­ché l’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro la cui cau­sa ha por­ta­to al­la mor­te si è ag­gra­va­ta rag­giun­gen­do al­me­no il 40 per cen­to (art. 18 lett. c LPP); op­pu­re
d.
ri­ce­ve­va una ren­di­ta di vec­chia­ia o di in­va­li­di­tà da PU­BLI­CA quan­do si ve­ri­fi­cò il de­ces­so (art. 18 lett. d LPP).

2 Un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le (art. 36a) è in ogni ca­so ver­sa­to co­me li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le se­con­do l’or­di­ne se­guen­te:106

a.
al co­niu­ge su­per­sti­te non­ché ai fi­gli che han­no di­rit­to al­la ren­di­ta per or­fa­ni;
b.107
al­le per­so­ne fi­si­che che era­no as­si­sti­te in mi­su­ra con­si­de­re­vo­le dal­la per­so­na de­fun­ta o al­la per­so­na che ha inin­ter­rot­ta­men­te con­vis­su­to con lui ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 45 ca­po­ver­so 3 ne­gli ul­ti­mi cin­que an­ni pri­ma del de­ces­so o che de­ve prov­ve­de­re al man­te­ni­men­to di uno o più fi­gli co­mu­ni;
c.
ai fi­gli che non han­no di­rit­to al­la ren­di­ta per or­fa­ni;
d.
ai ge­ni­to­ri;
e.
ai fra­tel­li e so­rel­le;
f.
agli ere­di le­git­ti­mi, esclu­si gli en­ti pub­bli­ci.108

3 La li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le spet­ta in par­ti ugua­li a più aven­ti di­rit­to del­lo stes­so grup­po di be­ne­fi­cia­ri.109

105 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

106 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

107 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC del 2 e 15set. 2009, non­ché del 20 ott. 2009, ap­pro­va­te dal CF l’11 nov. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (FF 2009 7381).

108 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC del 5 nov. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 14 gen. 2009, in vi­go­re dal 1° feb. 2009 (FF 2009 2287).

109 In­tro­dot­to dal­la Dec. dell’OPC del 5 nov. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 14 gen. 2009, in vi­go­re dal 1° feb. 2009 (FF 2009 2287).

Art. 44 Diritto alla rendita per coniugi  

1 Al de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta o del be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta il co­niu­ge su­per­sti­te ha di­rit­to a una ren­di­ta per co­niu­gi se:

a.
de­ve prov­ve­de­re al man­te­ni­men­to di al­me­no un fi­glio;
b.110
ha com­piu­to il 40° an­no di età ed era co­niu­ga­to da al­me­no due an­ni con la per­so­na de­fun­ta; op­pu­re
c.
per­ce­pi­sce una ren­di­ta in­te­ra ai sen­si del­la LAI o avrà di­rit­to a una ta­le ren­di­ta en­tro due an­ni dal de­ces­so del co­niu­ge.

2 Se non adem­pie nes­su­na di que­ste con­di­zio­ni, il co­niu­ge su­per­sti­te ha di­rit­to:

a.
in ca­so di de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, a una li­qui­da­zio­ne uni­ca pa­ri all’en­ti­tà del ca­pi­ta­le ga­ran­ti­to in ca­so di de­ces­so di cui all’ar­ti­co­lo 50;
b.
in ca­so di de­ces­so del­la per­so­na be­ne­fi­cia­ria del­la ren­di­ta, a una li­qui­da­zio­ne uni­ca pa­ri a tre ren­di­te an­nue per co­niu­gi se­con­do la LPP.111

2bis Se, in un ca­so di cui al ca­po­ver­so 2, na­sce un di­rit­to al­la ren­di­ta per co­niu­gi do­po che il co­niu­ge su­per­sti­te ha ri­ce­vu­to la li­qui­da­zio­ne, que­st’ul­ti­ma è com­pu­ta­ta nel­la ren­di­ta per co­niu­gi.112

3 Il di­rit­to al­la ren­di­ta per co­niu­gi na­sce con il de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta o del be­ne­fi­cia­rio di ren­di­ta, ma al più pre­sto il gior­no suc­ces­si­vo a quel­lo in cui ces­sa il di­rit­to del­la per­so­na de­fun­ta al­lo sti­pen­dio, al go­di­men­to ul­te­rio­re del­lo sti­pen­dio, al­la ren­di­ta di vec­chia­ia o di in­va­li­di­tà.

4 Il di­rit­to si estin­gue in ca­so di ma­tri­mo­nio, nuo­vo ma­tri­mo­nio o de­ces­so.

5 Il co­niu­ge di­vor­zia­to ha di­rit­to a una ren­di­ta per co­niu­gi se il ma­tri­mo­nio è du­ra­to al­me­no die­ci an­ni e se gli è sta­ta as­se­gna­ta una ren­di­ta in se­gui­to a di­vor­zio ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 124e ca­po­ver­so 1 op­pu­re 126 ca­po­ver­so 1 CC. Il di­rit­to sus­si­ste fin­tan­to che sa­reb­be do­vu­ta la ren­di­ta.113

110 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC del 5 nov. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 14 gen. 2009, in vi­go­re dal 1° feb. 2009 (FF 2009 2287).

111 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

112 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

113 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

Art. 45 Diritto alla rendita per conviventi  

1 Al de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta o del be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta, il con­vi­ven­te su­per­sti­te ha di­rit­to a una cor­ri­spon­den­te ren­di­ta se non per­ce­pi­sce nes­su­na ren­di­ta per co­niu­gi o nes­su­na ren­di­ta cor­ren­te per con­vi­ven­ti da un isti­tu­to del se­con­do pi­la­stro in vir­tù di un al­tro ca­so di pre­vi­den­za e se:

a.114
ha com­piu­to il 40° an­no di età e ha inin­ter­rot­ta­men­te con­vis­su­to con la per­so­na de­fun­ta al­me­no ne­gli ul­ti­mi cin­que an­ni pri­ma del de­ces­so; op­pu­re
b.
de­ve prov­ve­de­re al man­te­ni­men­to di uno o più fi­gli co­mu­ni aven­ti di­rit­to al­la ren­di­ta per or­fa­ni con­for­me­men­te al pre­sen­te re­go­la­men­to.

2 Il di­rit­to al­la ren­di­ta per con­vi­ven­ti sus­si­ste sol­tan­to se la con­vi­ven­za è sta­ta co­mu­ni­ca­ta per scrit­to a PU­BLI­CA sot­to for­ma di con­trat­to di con­vi­ven­za. Ta­le con­trat­to, de­bi­ta­men­te fir­ma­to da en­tram­bi i con­vi­ven­ti, de­ve es­se­re inol­tra­to a PU­BLI­CA in ori­gi­na­le quan­do en­tram­bi so­no an­co­ra in vi­ta.

3 La con­vi­ven­za ai sen­si del­la pre­sen­te di­spo­si­zio­ne è un’unio­ne do­me­sti­ca ana­lo­ga al ma­tri­mo­nio di per­so­ne non co­niu­ga­te, di ses­so di­ver­so o iden­ti­co, sen­za le­ga­mi di pa­ren­te­la, la cui unio­ne non è re­gi­stra­ta se­con­do la LUD. Per con­vi­ven­za si in­ten­de an­che un’unio­ne do­me­sti­ca ana­lo­ga al ma­tri­mo­nio di per­so­ne af­fi­ni, tra le qua­li non sus­si­ste al­cun im­pe­di­men­to al ma­tri­mo­nio.

4 Il di­rit­to al­la ren­di­ta per con­vi­ven­ti na­sce con il de­ces­so del­la per­so­naas­si­cu­ra­ta o del be­ne­fi­cia­rio di ren­di­ta, al più pre­sto il gior­no suc­ces­si­vo a quel­lo in cui ces­sa il di­rit­to dell’as­si­cu­ra­to de­fun­to al­lo sti­pen­dio, al go­di­men­to ul­te­rio­re del­lo sti­pen­dio, al­la ren­di­ta di vec­chia­ia o di in­va­li­di­tà. Il di­rit­to de­ve es­se­re fat­to va­le­re al più tar­di en­tro sei me­si dal de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta o del be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta.

5 La du­ra­ta del­la con­vi­ven­za è com­pu­ta­ta in quel­la del ma­tri­mo­nio suc­ces­si­vo con­for­me­men­te al­le con­di­zio­ni del di­rit­to al­la ren­di­ta per co­niu­gi di cui all’ar­ti­co­lo 44 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b, pur­ché il con­trat­to di con­vi­ven­za, de­bi­ta­men­te fir­ma­to da en­tram­bi i con­vi­ven­ti, sia inol­tra­to a PU­BLI­CA in ori­gi­na­le quan­do en­tram­bi so­no an­co­ra in vi­ta.

6 La le­git­ti­ma­zio­ne al di­rit­to è ve­ri­fi­ca­ta sol­tan­to al mo­men­to in cui es­so vie­ne fat­to va­le­re. Su ri­chie­sta di PU­BLI­CA il con­vi­ven­te su­per­sti­te de­ve for­ni­re le in­di­ca­zio­ni ne­ces­sa­rie. Ne fan­no se­gna­ta­men­te par­te:

a.
la pro­va del Co­mu­ne di do­mi­ci­lio con la qua­le si at­te­sta il do­mi­ci­lio co­mu­ne nel cor­so de­gli ul­ti­mi cin­que an­ni pre­ce­den­ti il de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta o del be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta op­pu­re la pro­va che ne­gli ul­ti­mi cin­que an­ni pre­ce­den­ti il de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta o del be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta sus­si­ste­va un’eco­no­mia do­me­sti­ca co­mu­ne;
b.
la con­fer­ma del­lo sta­to ci­vi­le di en­tram­bi i con­vi­ven­ti;
c.
in­for­ma­zio­ni con­cer­nen­ti i fi­gli co­mu­ni;
d.
ul­te­rio­ri do­cu­men­ti co­me sen­ten­ze di di­vor­zio o de­ci­sio­ni in ma­te­ria di ren­di­ta.

7 Il di­rit­to si estin­gue:

a.
in ca­so di ma­tri­mo­nio, di ini­zio di una con­vi­ven­za ai sen­si del pre­sen­te ar­ti­co­lo o di de­ces­so del con­vi­ven­te su­per­sti­te;
b.
se il con­vi­ven­te su­per­sti­te ha di­rit­to a una ren­di­ta per co­niu­gi in se­gui­to al de­ces­so del suo co­niu­ge di­vor­zia­to.

8 Se l’ac­cer­ta­men­to del­le con­di­zio­ni al di­rit­to su­sci­ta dub­bi, se­gna­ta­men­te se ven­go­no fat­ti va­le­re si­mul­ta­nea­men­te di­rit­ti in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 49 (ca­pi­ta­le ga­ran­ti­to in ca­so di de­ces­so), PU­BLI­CA può ero­ga­re le pre­sta­zio­ni sol­tan­to quan­do gli ac­cer­ta­men­ti so­no ul­ti­ma­ti. Non è do­vu­to un in­te­res­se per l’ero­ga­zio­ne po­sti­ci­pa­ta del­le pre­sta­zio­ni.

114 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC del 5 nov. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 14 gen. 2009, in vi­go­re dal 1° feb. 2009 (FF 2009 2287).

Art. 46 Entità della rendita per coniugi o conviventi  

1 Le ren­di­te an­nua­li per co­niu­gi o con­vi­ven­ti am­mon­ta­no:

a.
al de­ces­so di una per­so­na as­si­cu­ra­ta che non ha an­co­ra rag­giun­to l’età di ri­fe­ri­men­to: a due ter­zi del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà as­si­cu­ra­ta;
b.
al de­ces­so del be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di vec­chia­ia o di in­va­li­di­tà: a due ter­zi del­la ren­di­ta cor­ren­te;
c.
al de­ces­so di una per­so­na as­si­cu­ra­ta che ha rag­giun­to l’età di ri­fe­ri­men­to: a due ter­zi del­la ren­di­ta di vec­chia­ia ac­qui­si­ta al mo­men­to del de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, cal­co­la­ta in ba­se all’ave­re di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 36.115

2 Se il co­niu­ge o il con­vi­ven­te su­per­sti­te è più gio­va­ne del­la per­so­na de­fun­ta di ol­tre 15 an­ni e se il ma­tri­mo­nio o la con­vi­ven­za so­no du­ra­ti me­no di 5 an­ni e se il su­per­sti­te non de­ve prov­ve­de­re al so­sten­ta­men­to di al­me­no un fi­glio, la ren­di­ta è ri­dot­ta del due per cen­to per ogni an­no in­te­ro o ini­zia­to ri­spet­to al qua­le il su­per­sti­te aven­te di­rit­to è più gio­va­ne del­la per­so­na de­fun­ta di ol­tre 15 an­ni.

3 La ren­di­ta per co­niu­gi se­con­do l’ar­ti­co­lo 44 ca­po­ver­so 5 cor­ri­spon­de al mas­si­mo all’im­por­to del­la ren­di­ta per co­niu­gi ai sen­si del­la LPP. ...116

4 La ren­di­ta è ri­dot­ta nel­la mi­su­ra in cui, som­ma­ta al­le pre­sta­zio­ni per su­per­sti­ti dell’AVS, su­pe­ra l’im­por­to del­le pre­te­se de­ri­van­ti dal­la sen­ten­za di di­vor­zio. Le ren­di­te per su­per­sti­ti dell’AVS so­no con­teg­gia­te sol­tan­to nel­la mi­su­ra in cui que­ste su­pe­ra­no un pro­prio di­rit­to a una ren­di­ta di in­va­li­di­tà dell’AI o una ren­di­ta di vec­chia­ia dell’AVS.117

115 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

116 Per. abro­ga­to dal­la Dec. dell’OPC del 5 nov. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 14 gen. 2009, con ef­fet­to dal 1° feb. 2009 (FF 2009 2287).

117 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

Art. 46a Prelievo di capitale al posto di una rendita per coniugi o conviventi 118  

1 Le ren­di­te per co­niu­gi o con­vi­ven­ti di cui all’ar­ti­co­lo 46 ca­po­ver­so 1 let­te­re a e c pos­so­no es­se­re per­ce­pi­te in­te­ra­men­te o par­zial­men­te sot­to for­ma di li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le. Que­sto si ap­pli­ca an­che al­le ren­di­te per co­niu­gi o con­vi­ven­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 46 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b, sem­pre­ché la per­so­na de­fun­ta be­ne­fi­cia­va di una ren­di­ta di in­va­li­di­tà.

2 Se de­si­de­ra per­ce­pi­re la ren­di­ta per co­niu­gi o con­vi­ven­ti in­te­ra­men­te o par­zial­men­te sot­to for­ma di li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le, l’aven­te di­rit­to de­ve tra­smet­te­re a PU­BLI­CA una cor­ri­spon­den­te di­chia­ra­zio­ne scrit­ta e fir­ma­ta di pro­prio pu­gno. Que­sta di­chia­ra­zio­ne de­ve per­ve­ni­re a PU­BLI­CA al più tar­di en­tro tre me­si dal de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta o del be­ne­fi­cia­rio di ren­di­ta. Even­tua­li pa­ga­men­ti del­la ren­di­ta so­no de­dot­ti dal­la li­qui­da­zio­ne in ca­pi­ta­le.119

3 La li­qui­da­zio­ne in ca­pi­ta­le cor­ri­spon­de al va­lo­re in con­tan­ti del­la ren­di­ta per­ce­pi­ta co­me li­qui­da­zio­ne in ca­pi­ta­le.

4 Le ren­di­te per co­niu­gi o con­vi­ven­ti so­no ri­dot­te in mi­su­ra cor­ri­spon­den­te al­la li­qui­da­zio­ne in ca­pi­ta­le ot­te­nu­ta.

5 Se il co­niu­ge o il con­vi­ven­te su­per­sti­te non ha an­co­ra com­piu­to il 45° an­no di età, la li­qui­da­zio­ne in ca­pi­ta­le è ri­dot­ta del due per cen­to per ogni an­no in­te­ro o ini­zia­to a par­ti­re dall’età dell’aven­te di­rit­to al mo­men­to del de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta o del be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di in­va­li­di­tà fi­no a rag­giun­ge­re 45 an­ni. L’in­te­ra li­qui­da­zio­ne in ca­pi­ta­le cor­ri­spon­de pe­rò al­me­no al ca­pi­ta­le ga­ran­ti­to in ca­so di de­ces­so di cui all’ar­ti­co­lo 50.120

118 In­tro­dot­to dal­la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

119 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

120 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 15 feb. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° mag. 2018 (RU 2018 2431).

Art. 46b Capitale supplementare garantito in caso di decesso 121  

Se il ca­pi­ta­le ga­ran­ti­to in ca­so di de­ces­so di cui all’ar­ti­co­lo 50 su­pe­ra il ca­pi­ta­le di co­per­tu­ra ne­ces­sa­rio per la ren­di­ta di cui all’ar­ti­co­lo 46 ca­po­ver­so 1, la par­te ec­ce­den­te è ver­sa­ta all’aven­te di­rit­to sot­to for­ma di li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 44 o 45.

121 In­tro­dot­to dal­la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

Art. 47 Diritto alla rendita per orfani  

1 I fi­gli di un as­si­cu­ra­to o di un be­ne­fi­cia­rio di ren­di­ta de­fun­to han­no di­rit­to a una ren­di­ta per or­fa­ni.

2 Il di­rit­to al­la ren­di­ta per or­fa­ni na­sce il gior­no suc­ces­si­vo a quel­lo in cui ces­sa il di­rit­to del­la per­so­na de­fun­ta al­lo sti­pen­dio, al go­di­men­to ul­te­rio­re del­lo sti­pen­dio, al­la ren­di­ta di vec­chia­ia o di in­va­li­di­tà.

3 Il di­rit­to al­la ren­di­ta per or­fa­ni sus­si­ste fin­ché il fi­glio ha com­piu­to il 18° an­no di età. Es­so sus­si­ste inol­tre fi­no al com­pi­men­to del 25° an­no di età se è com­pro­va­to che il fi­glio si tro­va an­co­ra in for­ma­zio­ne o è in­va­li­do nel­la mi­su­ra di al­me­no il 70 per cen­to ai sen­si del­la LAI.

4 Per i fi­gli in for­ma­zio­ne do­po il com­pi­men­to del 18° an­no di età de­ve es­se­re for­ni­ta spon­ta­nea­men­te ogni an­no la pro­va del­la for­ma­zio­ne. In as­sen­za di que­sta pro­va il ver­sa­men­to del­la ren­di­ta per or­fa­ni è so­spe­so.

5 Il di­rit­to al­la ren­di­ta per or­fa­ni com­pe­te an­che ai fi­gli in af­fi­da­men­to e ai fi­glia­stri al cui so­sten­ta­men­to la per­so­na as­si­cu­ra­ta o il be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta do­ve­va prov­ve­de­re.

Art. 48 Entità della rendita per orfani  

1 La ren­di­ta per or­fa­ni am­mon­ta:

a.
al de­ces­so di una per­so­na as­si­cu­ra­ta che non ha an­co­ra rag­giun­to l’età di ri­fe­ri­men­to: a un se­sto del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà as­si­cu­ra­ta;
b.
al de­ces­so del be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di vec­chia­ia o di in­va­li­di­tà: a un se­sto del­la ren­di­ta cor­ren­te; in ca­so di di­vor­zio è fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 100 ca­po­ver­so 6 se­con­do pe­rio­do;
c.
al de­ces­so di una per­so­na as­si­cu­ra­ta che ha rag­giun­to l’età di ri­fe­ri­men­to: a un se­sto del­la ren­di­ta di vec­chia­ia ac­qui­si­ta al mo­men­to del de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, cal­co­la­ta in ba­se all’ave­re di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 36.122

2 Gli or­fa­ni di pa­dre e ma­dre han­no di­rit­to a una dop­pia ren­di­ta per or­fa­ni.

122 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

Art. 49 Diritto al capitale garantito in caso di decesso  

1 Qua­lo­ra al de­ces­so di una per­so­na as­si­cu­ra­ta non sus­si­sta al­cun di­rit­to ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 44 ca­po­ver­si 1 e 2 e 45, PU­BLI­CA ver­sa un ca­pi­ta­le ga­ran­ti­to in ca­so di de­ces­so. Il di­rit­to al ca­pi­ta­le ga­ran­ti­to in ca­so di de­ces­so non è esclu­so in ca­so di ver­sa­men­to di una ren­di­ta per co­niu­gi al co­niu­ge di­vor­zia­to (art. 44 cpv. 5). A pre­scin­de­re dal di­rit­to suc­ces­so­rio so­no aven­ti di­rit­to, nell’or­di­ne se­guen­te:123

a.
le per­so­ne fi­si­che che era­no as­si­sti­te in mi­su­ra con­si­de­re­vo­le dal­la per­so­na as­si­cu­ra­ta;
b.124
la per­so­na che ha inin­ter­rot­ta­men­te con­vis­su­to con la per­so­na as­si­cu­ra­ta ne­gli ul­ti­mi cin­que an­ni pri­ma del de­ces­so o che de­ve prov­ve­de­re al man­te­ni­men­to di uno o più fi­gli co­mu­ni, sem­pre­ché adem­pia le con­di­zio­ni del di­rit­to di cui all’ar­ti­co­lo 45 ca­po­ver­si 2 e 3;
c.
i fi­gli del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta;
d.
i ge­ni­to­ri;
e.125
i fra­tel­li e le so­rel­le.

2 Non so­no aven­ti di­rit­to le per­so­ne di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b che per­ce­pi­sco­no una ren­di­ta per co­niu­gi o con­vi­ven­ti da un al­tro isti­tu­to di pre­vi­den­za.126

3 Il ca­pi­ta­le ga­ran­ti­to in ca­so di de­ces­so spet­ta in par­ti ugua­li a più aven­ti di­rit­to del­lo stes­so grup­po di be­ne­fi­cia­ri.

4 Se en­tro il ter­mi­ne di un an­no dal de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta non è fat­to va­le­re al­cun di­rit­to, il ca­pi­ta­le ga­ran­ti­to in ca­so di de­ces­so è de­vo­lu­to al­la Cas­sa di pre­vi­den­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.127

123 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

124 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 21 giu. 2011, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2069).

125 In­tro­dot­ta dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

126 Nuo­vo te­sto giu­sta giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

127 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC del 5 nov. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 14 gen. 2009, in vi­go­re dal 1° feb. 2009 (FF 2009 2287).

Art. 50 Entità del capitale garantito in caso di decesso 128  

Il ca­pi­ta­le ga­ran­ti­to in ca­so di de­ces­so cor­ri­spon­de a una li­qui­da­zio­ne in ca­pi­ta­le pa­ri al 100 per cen­to dell’ave­re di vec­chia­ia al mo­men­to del de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta. Ta­le ca­pi­ta­le è di­mi­nui­to del va­lo­re in con­tan­ti di un’even­tua­le ren­di­ta per or­fa­ni (art. 47 e art. 48) o per un co­niu­ge di­vor­zia­to (art. 44 cpv. 5).

128 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

Sezione 3: Prestazioni di invalidità

Art. 51 Invalidità  

1 ...129

2 Ha di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà la per­so­na as­si­cu­ra­ta che:

a.
ai sen­si dell’AI, è in­va­li­da per al­me­no il 40 per cen­to ed era as­si­cu­ra­ta pres­so PU­BLI­CA al mo­men­to in cui è sor­ta l’in­ca­pa­ci­tà di la­vo­ro la cui cau­sa ha por­ta­to all’in­va­li­di­tà (art. 23 lett. a LPP);
b.
in se­gui­to a un’in­fer­mi­tà con­ge­ni­ta pre­sen­ta­va un’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro com­pre­sa fra il 20 e il 40 per cen­to all’ini­zio dell’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va ed era as­si­cu­ra­ta al­lor­ché l’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro la cui cau­sa ha por­ta­to all’in­va­li­di­tà si è ag­gra­va­ta rag­giun­gen­do al­me­no il 40 per cen­to (art. 23 lett. b LPP); op­pu­re
c.
è di­ven­ta­ta in­va­li­da quan­do era mi­no­ren­ne (art. 8 cpv. 2 LP­GA), pre­sen­ta­va un’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro com­pre­sa fra il 20 e il 40 per cen­to all’ini­zio dell’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va ed era as­si­cu­ra­ta al­lor­ché l’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro la cui cau­sa ha por­ta­to all’in­va­li­di­tà si è ag­gra­va­ta rag­giun­gen­do al­me­no il 40 per cen­to (art. 23 lett. c LPP).

3 È con­si­de­ra­ta in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro qual­sia­si in­ca­pa­ci­tà, to­ta­le o par­zia­le, de­ri­van­te da un dan­no al­la sa­lu­te fi­si­ca, men­ta­le o psi­chi­ca, di com­pie­re un la­vo­ro ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­le nel­la pro­fes­sio­ne o nel cam­po d’at­ti­vi­tà abi­tua­le. In ca­so d’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro di lun­ga du­ra­ta pos­so­no es­se­re pre­se in con­si­de­ra­zio­ne an­che le man­sio­ni esi­gi­bi­li in un’al­tra pro­fes­sio­ne o cam­po d’at­ti­vi­tà (art. 6 LP­GA).

4 In ca­so di pen­sio­na­men­to pri­ma del rag­giun­gi­men­to dell’età di ri­fe­ri­men­to il di­rit­to al­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà è da­to uni­ca­men­te se l’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro che ha por­ta­to all’in­va­li­di­tà è in­sor­ta pri­ma del pen­sio­na­men­to.130

129 Abro­ga­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, con ef­fet­to dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

130 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

Art. 52 Nascita del diritto e inizio del pagamento 131  

1 Per la na­sci­ta del di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia le per­ti­nen­ti di­spo­si­zio­ni del­la LAI (art. 26 cpv. 1 LPP).

2 Il pa­ga­men­to del­le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà pre­sup­po­ne una de­ci­sio­ne dell’AI pas­sa­ta in giu­di­ca­to. Es­so ini­zia il pri­mo gior­no do­po l’estin­zio­ne del di­rit­to del­la per­so­na in­va­li­da al­la con­ti­nua­zio­ne del ver­sa­men­to del­lo sti­pen­dio da par­te del da­to­re di la­vo­ro.

131 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

Art. 52a Estinzione del diritto 132  

1 Il di­rit­to del be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta al­le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà si estin­gue:

a.
in ca­so di de­ces­so;
b.
nel­la mi­su­ra in cui egli re­cu­pe­ra la ca­pa­ci­tà al gua­da­gno, fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 52b ca­po­ver­si 1 e 2; op­pu­re
c.
al rag­giun­gi­men­to dell’età di ri­fe­ri­men­to.

2 Do­po il rag­giun­gi­men­to dell’età di ri­fe­ri­men­to è ero­ga­ta una ren­di­ta di vec­chia­ia al po­sto del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà. Ta­le ren­di­ta di vec­chia­ia non può es­se­re pre­le­va­ta sot­to for­ma di ca­pi­ta­le.

132 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

Art. 52b Diritto in caso di riduzione o soppressione della rendita AI 133  

1 Se la ren­di­ta AI è ri­dot­ta o sop­pres­sa in se­gui­to all’ab­bas­sa­men­to del gra­do di in­va­li­di­tà, il be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta con­ti­nua per tre an­ni ad es­se­re as­si­cu­ra­to, al­le stes­se con­di­zio­ni, sem­pre che pri­ma del­la ri­du­zio­ne o del­la sop­pres­sio­ne del­la ren­di­ta AI egli ab­bia par­te­ci­pa­to ai prov­ve­di­men­ti di rein­te­gra­zio­ne o che la ren­di­ta AI gli sia sta­ta ri­dot­ta o sop­pres­sa in se­gui­to al­la ri­pre­sa dell’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va o dell’au­men­to del gra­do di oc­cu­pa­zio­ne (art. 26a cpv. 1 LPP).

2 La pro­te­zio­ne as­si­cu­ra­ti­va e il di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni con­ti­nua­no a sus­si­ste­re, fin­tan­to che il be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta per­ce­pi­sce una pre­sta­zio­ne tran­si­to­ria se­con­do l’ar­ti­co­lo 32 LAI, an­che se il ter­mi­ne di tre an­ni di cui al ca­po­ver­so 1 non è an­co­ra tra­scor­so (art. 26a cpv. 2 LPP).

3 Per il pe­rio­do in cui il rap­por­to di as­si­cu­ra­zio­ne e il di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni con­ti­nua­no a sus­si­ste­re, la ren­di­ta di in­va­li­di­tà vie­ne ri­dot­ta fi­no a con­cor­ren­za dell’im­por­to cor­ri­spon­den­te al gra­do di in­va­li­di­tà ri­dot­to, tut­ta­via so­lo nel­la mi­su­ra in cui ta­le ri­du­zio­ne è com­pen­sa­ta da un red­di­to sup­ple­men­ta­re del be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta (art. 26a cpv. 3 LPP).

4 Se una ren­di­ta dell’AI è ri­dot­ta o sop­pres­sa sul­la ba­se di un rie­sa­me ai sen­si del­la let­te­ra a del­le di­spo­si­zio­ni fi­na­li del­la mo­di­fi­ca del 18 mar­zo 2011 del­la LAI, il di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà si ri­du­ce o estin­gue nel mo­men­to in cui il be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta non per­ce­pi­sce al­cu­na ren­di­ta dell’AI o ta­le ren­di­ta è ri­dot­ta.

133 In­tro­dot­to dal n. I dal­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

Art. 53 Esenzione dal pagamento dei contributi di risparmio e del premio di rischio  

1 Fin­tan­to che il di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà sus­si­ste, la per­so­na as­si­cu­ra­ta e il da­to­re di la­vo­ro so­no esen­ta­ti dal pa­ga­men­to dei con­tri­bu­ti di ri­spar­mio se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 e del pre­mio di ri­schio se­con­do l’ar­ti­co­lo 26 in mi­su­ra cor­ri­spon­den­te al di­rit­to al­la ren­di­ta.134

2 L’esen­zio­ne:

a.
è da­ta a pre­scin­de­re dal fat­to che l’in­va­li­di­tà sia do­vu­ta a in­for­tu­nio o ma­lat­tia;
b.
com­pren­de an­che gli au­men­ti fu­tu­ri de­gli ac­cre­di­ti di vec­chia­ia do­vu­ti all’età.

134 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

Art. 54 Avere di vecchiaia di una persona invalida  

1 L’ave­re di vec­chia­ia di una per­so­na in­va­li­da è ri­par­ti­to in una par­te at­ti­va e in una par­te pas­si­va cor­ri­spon­den­ti al di­rit­to al­la ren­di­ta.

2 Nel­la mi­su­ra in cui la per­so­na as­si­cu­ra­ta per­ce­pi­sce una ren­di­ta di in­va­li­di­tà, la par­te pas­si­va del suo ave­re di vec­chia­ia è au­men­ta­ta in ra­gio­ne de­gli ac­cre­di­ti an­nui di vec­chia­ia che le sa­reb­be­ro sta­ti ac­cor­da­ti se non fos­se di­ve­nu­ta in­va­li­da; è de­ter­mi­nan­te in que­sto ca­so il gua­da­gno as­si­cu­ra­to al mo­men­to in cui è su­ben­tra­ta l’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro che ha por­ta­to all’in­va­li­di­tà. Even­tua­li com­pen­sa­zio­ni del rin­ca­ro fi­no al­la na­sci­ta del di­rit­to al­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà non so­no pre­se in con­si­de­ra­zio­ne.135

3 Per il cal­co­lo del­la ren­di­ta di vec­chia­ia è ap­pli­ca­bi­le per ana­lo­gia l’ar­ti­co­lo 39.

4 In ca­so di rein­se­ri­men­to la pre­sta­zio­ne di usci­ta cor­ri­spon­de al­la par­te dell’ave­re di vec­chia­ia co­sti­tui­to se­con­do il ca­po­ver­so 2 che di­vie­ne nuo­va­men­te at­ti­va con la fi­ne del di­rit­to al­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà; in ca­so di di­vor­zio è fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 100 ca­po­ver­so 3 pri­mo pe­rio­do.136

135 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

136 In­tro­dot­to dal­la Dec. dell’OPC del 5 nov. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 14 gen. 2009 (FF 2009 2287). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

Art. 55 Trattamento di un avere proveniente da contributi volontari di risparmio in caso di invalidità 137  

1 In ca­so di in­va­li­di­tà par­zia­le l’aven­te di­rit­to può di­spor­re di un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le (art. 36a) nei se­guen­ti mo­di:

a.
con­ser­var­lo a fa­vo­re di un suc­ces­si­vo au­men­to del­la ren­di­ta di vec­chia­ia (art. 39 cpv. 2); op­pu­re
b.
ri­scuo­te­re la par­te cor­ri­spon­den­te al di­rit­to al­la ren­di­ta par­zia­le co­me li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le.

2 In ca­so di in­va­li­di­tà to­ta­le un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le è ver­sa­to co­me li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le.

3 In ca­so di de­ces­so un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le è ver­sa­to con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 43 ca­po­ver­so 2.

Art. 56138 Entità del diritto a una rendita di invalidità

1 L’en­ti­tà del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà di­pen­de dal gra­do d’in­va­li­di­tà ai sen­si del­la LAI139 e cor­ri­spon­de a una quo­ta per­cen­tua­le dell’in­te­ra ren­di­ta di in­va­li­di­tà:

Gra­do d’in­va­li­di­tà ai sen­si del­la LAI

En­ti­tà del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà

0–39 %

0,0 %

40 %

25,0 %

41 %

27,5 %

42 %

30,0 %

43 %

32,5 %

44 %

35,0 %

45 %

37,5 %

46 %

40,0 %

47 %

42,5 %

48 %

45,0 %

49 %

47,5 %

50–69 %

cor­ri­spon­de al gra­do d’in­va­li­di­tà del 50–69 %

70–100 %

100 %

2 L’ade­gua­men­to dell’en­ti­tà del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà pre­sup­po­ne una mo­di­fi­ca­zio­ne del gra­do d’in­va­li­di­tà ai sen­si del­la LAI di al­me­no cin­que pun­ti per­cen­tua­li (art. 17 cpv. 1 lett. a LP­GA140); è fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 52b ca­po­ver­si 1 e 2.

137 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

138 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

139 RS 831.20

140 RS 830.1

Art. 57 Calcolo della rendita di invalidità  

1 Le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà so­no cal­co­la­te se­con­do il tas­so di con­ver­sio­ne ap­pli­ca­bi­le all’età di ri­fe­ri­men­to141 (all. 3). Fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 100 ca­po­ver­so 3 in ca­so di di­vor­zio, so­no com­pu­ta­ti co­me ave­re di vec­chia­ia:142

a.
l’ave­re di vec­chia­ia se­con­do l’ar­ti­co­lo 36 che la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha ac­qui­si­to fi­no al­la na­sci­ta del di­rit­to al­la pre­sta­zio­ne di in­va­li­di­tà; e
b.
la som­ma de­gli ac­cre­di­ti di vec­chia­ia se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 a con­ta­re dal­la na­sci­ta del di­rit­to al­la pre­sta­zio­ne di in­va­li­di­tà fi­no al rag­giun­gi­men­to dell’età di ri­fe­ri­men­to. È de­ter­mi­nan­te ai fi­ni dell’en­ti­tà de­gli ac­cre­di­ti di vec­chia­ia il gua­da­gno as­si­cu­ra­to al mo­men­to dell’in­sor­ge­re dell’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro che ha por­ta­to all’in­va­li­di­tà. Even­tua­li com­pen­sa­zio­ni del rin­ca­ro fi­no al­la na­sci­ta del di­rit­to al­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà non so­no pre­se in con­si­de­ra­zio­ne.143

2 L’ave­re di vec­chia­ia e gli ac­cre­di­ti di vec­chia­ia so­no ri­mu­ne­ra­ti con un in­te­res­se del due per cen­to. Si ap­pli­ca l’ar­ti­co­lo 36b ca­po­ver­si 1 e 2.144

3 Nel cal­co­lo dell’ave­re di vec­chia­ia se­con­do il ca­po­ver­so 1 non so­no pre­si in con­si­de­ra­zio­ne i ri­scat­ti ef­fet­tua­ti do­po l’in­sor­ge­re dell’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro che ha por­ta­to all’in­va­li­di­tà. Ta­li ri­scat­ti so­no rim­bor­sa­ti.145

4 La pre­sta­zio­ne di in­va­li­di­tà non de­ve su­pe­ra­re il 60 per cen­to del gua­da­gno as­si­cu­ra­to al mo­men­to dell’in­sor­ge­re dell’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro che ha por­ta­to all’in­va­li­di­tà. Even­tua­li com­pen­sa­zio­ni del rin­ca­ro fi­no al­la na­sci­ta del di­rit­to al­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà non so­no pre­se in con­si­de­ra­zio­ne.146

5 Se il di­rit­to a una ren­di­ta di in­va­li­di­tà na­sce nel cor­so di un con­ge­do non pa­ga­to o di un con­ge­do par­zial­men­te pa­ga­to, l’ul­ti­mo gua­da­gno as­si­cu­ra­to pri­ma dell’ini­zio del con­ge­do è de­ter­mi­nan­te per il cal­co­lo del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà.

6 Per il cal­co­lo del­le ren­di­te per su­per­sti­ti se­con­do gli ar­ti­co­li 46 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a e 48 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a so­no de­ter­mi­nan­ti il gua­da­gno as­si­cu­ra­to e l’ave­re di vec­chia­ia al mo­men­to del de­ces­so.

141 Nuo­va espres­sio­ne giu­sta il n. I cpv. 2 del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774). Cor­re­zio­ne del 7 feb. 2024 (RU 2024 59). Di det­ta mod. é te­nu­to con­to uni­ca­men­te nel­le di­sp. men­zio­na­te nel­la RU.

142 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

143 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

144 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

145 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 19 giu. e dell’8 ott. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 30 nov. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4749).

146 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

Art. 58 Diritto alla rendita per figli del beneficiario di una rendita di invalidità  

1 I be­ne­fi­cia­ri di una ren­di­ta di in­va­li­di­tà han­no di­rit­to a una ren­di­ta per ogni fi­glio che avreb­be di­rit­to a una ren­di­ta per or­fa­ni nel ca­so del lo­ro de­ces­so.

2 Per i fi­gli in for­ma­zio­ne do­po il com­pi­men­to del 18° an­no di età de­ve es­se­re for­ni­ta spon­ta­nea­men­te ogni an­no la pro­va del­la for­ma­zio­ne. In as­sen­za di que­sta pro­va il ver­sa­men­to del­la ren­di­ta per fi­gli del be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di in­va­li­di­tà è so­spe­so.

Art. 59 Entità della rendita per figli del beneficiario di una rendita di invalidità 147  

La ren­di­ta per fi­gli del be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di in­va­li­di­tà am­mon­ta a un se­sto del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà; in ca­so di di­vor­zio è fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 100 ca­po­ver­so 6 pri­mo pe­rio­do.

147 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

Capitolo 7: Rendita transitoria e piano sociale 148

148 Nuovo testo giusta il n. I della Dec. dell’OPC del 17 e 26nov. 2020, approvata dal CF il 4 dic. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 20205903).

Art. 60 Diritto  

1 I be­ne­fi­cia­ri di una ren­di­ta di vec­chia­ia han­no di­rit­to a una ren­di­ta tran­si­to­ria, cor­ri­spon­den­te al gra­do di pen­sio­na­men­to, dall’ini­zio del­la ren­di­ta di vec­chia­ia fi­no all’età di ri­fe­ri­men­to.149

2 La per­so­na as­si­cu­ra­ta de­ve co­mu­ni­ca­re a PU­BLI­CA, al più tar­di tre me­si pri­ma dell’ini­zio del­la ri­scos­sio­ne del­la ren­di­ta di vec­chia­ia, se in­ten­de per­ce­pi­re una mez­za ren­di­ta tran­si­to­ria, una ren­di­ta tran­si­to­ria in­te­ra o nes­su­na ren­di­ta tran­si­to­ria.

3 Il da­to­re di la­vo­ro e la per­so­na as­si­cu­ra­ta de­vo­no ac­cre­di­ta­re a PU­BLI­CA, al più tar­di pri­ma dell’ini­zio del di­rit­to al­la ren­di­ta, le lo­ro quo­te di fi­nan­zia­men­to del­la ren­di­ta tran­si­to­ria ef­fet­ti­va­men­te ri­chie­sta, sta­bi­li­te dal­le di­spo­si­zio­ni del di­rit­to del la­vo­ro.

4 La per­so­na as­si­cu­ra­ta co­mu­ni­ca a PU­BLI­CA, al più tar­di tre me­si pri­ma del­la ri­scos­sio­ne del­la ren­di­ta tran­si­to­ria, se­con­do qua­li dei prin­ci­pi di cal­co­lo se­guen­ti in­ten­de fi­nan­zia­re la pro­pria quo­ta:150

a.151
con una ri­du­zio­ne a vi­ta im­me­dia­ta del­la ren­di­ta di vec­chia­ia al­la qua­le ha di­rit­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 39 (all. 4, ci­fra I);
b.
con il ri­scat­to del­la ri­du­zio­ne ai sen­si del­la let­te­ra a (all. 4 ci­fra II); op­pu­re
c.152
con una ri­du­zio­ne a vi­ta, a con­ta­re dal rag­giun­gi­men­to dell’età di ri­fe­ri­men­to, del­la ren­di­ta di vec­chia­ia e del­le pre­sta­zio­ni ad es­sa con­nes­se, al­le qua­li ha di­rit­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 39 (all. 5, ci­fra I).153

4bis Se la co­mu­ni­ca­zio­ne del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta per­vie­ne a PU­BLI­CA me­no di tre me­si pri­ma del­la ri­scos­sio­ne del­la ren­di­ta tran­si­to­ria, i co­sti am­mi­ni­stra­ti­vi so­no fat­tu­ra­ti al­la per­so­na as­si­cu­ra­ta con­for­me­men­te al re­go­la­men­to del­le spe­se.154

5 In ca­so di de­ces­so pri­ma del rag­giun­gi­men­to dell’età di ri­fe­ri­men­to155 di un be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta che ha op­ta­to a fa­vo­re del fi­nan­zia­men­to se­con­do il ca­po­ver­so 4 let­te­ra c, le pre­sta­zio­ni per su­per­sti­ti so­no ri­dot­te sot­to il pro­fi­lo at­tua­ria­le (all. 5 ci­fra II).156

6 Chi per­ce­pi­sce la ren­di­ta di vec­chia­ia co­me ca­pi­ta­le può esi­ge­re la ren­di­ta tran­si­to­ria sol­tan­to se ri­scat­ta la ri­du­zio­ne ai sen­si del ca­po­ver­so 4 let­te­ra b.157

149 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

150 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

151 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

152 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

153 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC del 5 nov. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 14 gen. 2009, in vi­go­re dal 1° feb. 2009 (FF 2009 2287).

154 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

155 Nuo­va espres­sio­ne giu­sta il n. I cpv. 3 del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774). Cor­re­zio­ne del 7 feb. 2024 (RU 2024 59). Di det­ta mod. é te­nu­to con­to uni­ca­men­te nel­le di­sp. men­zio­na­te nel­la RU.

156 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC del 5 nov. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 14 gen. 2009, in vi­go­re dal 1° feb. 2009 (FF 2009 2287).

157 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC del 5 nov. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 14 gen. 2009, in vi­go­re dal 1° feb. 2009 (FF 2009 2287).

Art. 61 Entità della rendita transitoria  

1 La ren­di­ta tran­si­to­ria cor­ri­spon­de all’im­por­to mas­si­mo del­la mez­za ren­di­ta o del­la ren­di­ta in­te­ra AVS, pon­de­ra­ta in fun­zio­ne del gra­do me­dio di oc­cu­pa­zio­ne.

2 I da­to­ri di la­vo­ro co­mu­ni­ca­no a PU­BLI­CA il gra­do me­dio di oc­cu­pa­zio­ne tre me­si pri­ma dell’usci­ta per mo­ti­vi di età del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta.

Art. 62 e 63158  

158 Abro­ga­ti dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 17 e 26nov. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 4 dic. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2021 (RU 20205903).

Art.64 Prestazioni del piano sociale 159160  

1 Se il rap­por­to di la­vo­ro con una per­so­na as­si­cu­ra­ta ces­sa con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni di di­rit­to del la­vo­ro se­con­do il pia­no so­cia­le, na­sce il di­rit­to a una ren­di­ta di vec­chia­ia vi­ta­li­zia e a una ren­di­ta tran­si­to­ria ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 61 fi­nan­zia­ta in­te­gral­men­te dal da­to­re di la­vo­ro.

2 Se al mo­men­to del­la na­sci­ta del di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia ha com­piu­to il 60° an­no di età, ma non an­co­ra il 63°, la per­so­na as­si­cu­ra­ta ri­ce­ve la ren­di­ta di vec­chia­ia che le spet­te­reb­be in ca­so di pen­sio­na­men­to al com­pi­men­to del 63° an­no di età. So­no com­pu­ta­ti co­me ave­re di vec­chia­ia:

a.
l’ave­re di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 36 che la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha ac­qui­si­to fi­no al­la na­sci­ta del di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia;
b.
la som­ma de­gli ac­cre­di­ti di vec­chia­ia se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 a con­ta­re dal­la na­sci­ta del di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia fi­no al com­pi­men­to del 63° an­no di età. Ai fi­ni dell’en­ti­tà de­gli ac­cre­di­ti di vec­chia­ia è de­ter­mi­nan­te il gua­da­gno as­si­cu­ra­to im­me­dia­ta­men­te pri­ma del­la na­sci­ta del di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia; e
c.161
l’in­te­res­se an­nuo del due per cen­to dal­la na­sci­ta del di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia fi­no al com­pi­men­to del 63° an­no di età; l’ar­ti­co­lo 36b ca­po­ver­si 1 e 2 si ap­pli­ca per ana­lo­gia.

3 Se ha com­piu­to il 63° an­no di età nel mo­men­to in cui è na­to il di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia, la per­so­na as­si­cu­ra­ta per­ce­pi­sce una ren­di­ta di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 39.

4 Un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le può es­se­re im­pie­ga­to per au­men­ta­re la ren­di­ta di vec­chia­ia sta­bi­li­ta nei ca­po­ver­si 2 e 3. L’ave­re di vec­chia­ia e un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le pos­so­no es­se­re pre­le­va­ti sot­to for­ma di li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le in ap­pli­ca­zio­ne dell’ar­ti­co­lo 40.

5 Il da­to­re di la­vo­ro tra­sfe­ri­sce a PU­BLI­CA il ca­pi­ta­le di co­per­tu­ra ne­ces­sa­rio per il fi­nan­zia­men­to del­la ren­di­ta di vec­chia­ia di cui al ca­po­ver­so 2 e del­la ren­di­ta tran­si­to­ria.162

159 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 21 ott. 2014, ap­pro­va­ta dal CF il 5 dic. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 4569).

160 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 17 e 26nov. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 4 dic. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205903).

161 In­tro­dot­ta dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

162 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 17 e 26nov. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 4 dic. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205903).

Capitolo 8: Disposizioni comuni concernenti le prestazioni

Art. 65 Limitazione dei diritti  

1 I di­rit­ti che van­no ol­tre il pre­sen­te re­go­la­men­to, in par­ti­co­la­re i di­rit­ti a ri­sor­se non vin­co­la­te del­la Cas­sa di pre­vi­den­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne o di PU­BLI­CA, non pos­so­no es­se­re fat­ti va­le­re nell’am­bi­to dell’as­si­cu­ra­zio­ne se­con­do il pre­sen­te re­go­la­men­to. So­no fat­te sal­ve le di­spo­si­zio­ni sul­la li­qui­da­zio­ne par­zia­le.

2 In ca­so di usci­ta di un da­to­re di la­vo­ro o di un’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va da PU­BLI­CA o da una cas­sa di pre­vi­den­za op­pu­re in ca­so di cam­bia­men­to di sta­tu­to (art. 32f LPers) la pro­ce­du­ra non­ché i di­rit­ti del­le per­so­ne as­si­cu­ra­te e dei be­ne­fi­cia­ri di ren­di­te so­no ret­ti dal­le di­spo­si­zio­ni le­ga­li e dal re­go­la­men­to di li­qui­da­zio­ne par­zia­le.

Art. 66 Erogazione delle prestazioni come liquidazione in capitale  

1 Al po­sto del­le ren­di­te PU­BLI­CA ero­ga una li­qui­da­zio­ne in ca­pi­ta­le sta­bi­li­ta se­con­do le ba­si at­tua­ria­li di PU­BLI­CA ogni vol­ta che:

a.
la ren­di­ta di vec­chia­ia è in­fe­rio­re al 10 per cen­to o la ren­di­ta per fi­gli del be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di vec­chia­ia è in­fe­rio­re al due per cen­to dell’im­por­to mi­ni­mo del­la ren­di­ta di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 34 LA­VS;
b.
la ren­di­ta per co­niu­gi o la ren­di­ta per con­vi­ven­ti è in­fe­rio­re al 6 per cen­to o la ren­di­ta per or­fa­ni è in­fe­rio­re al due per cen­to dell’im­por­to mi­ni­mo del­la ren­di­ta di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 34 LA­VS;
c.163
la ren­di­ta di in­va­li­di­tà è in­fe­rio­re al die­ci per cen­to o la ren­di­ta per fi­gli del be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di in­va­li­di­tà è in­fe­rio­re al due per cen­to dell’im­por­to mi­ni­mo del­la ren­di­ta di vec­chia­ia se­con­do l’ar­ti­co­lo 34 LA­VS.

2 Con il pa­ga­men­to del ca­pi­ta­le si estin­guo­no tut­ti gli al­tri di­rit­ti del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta o dei suoi su­per­sti­ti nei con­fron­ti di PU­BLI­CA, in par­ti­co­la­re i di­rit­ti a even­tua­li fu­tu­ri ade­gua­men­ti le­ga­li o vo­lon­ta­ri all’evo­lu­zio­ne dei prez­zi non­ché al­la ren­di­ta per fi­gli del be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di vec­chia­ia o di in­va­li­di­tà.

163 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 17 e 26nov. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 4 dic. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205903).

Art. 67 Rapporto con le prestazioni legali  

Se per la per­so­na as­si­cu­ra­ta ob­bli­ga­to­ria­men­te in vir­tù del­la LPP le pre­sta­zio­ni se­con­do il pre­sen­te re­go­la­men­to so­no in­fe­rio­ri al­le pre­sta­zio­ni se­con­do la LPP, so­no ver­sa­te que­ste ul­ti­me pre­sta­zio­ni.

Art. 68 Prestazioni dopo l’uscita da PUBLICA  

1 Se PU­BLI­CA ri­ma­ne com­pe­ten­te per il ca­so di pre­vi­den­za do­po l’usci­ta dal­la stes­sa, le pre­sta­zio­ni so­no ret­te dal­le di­spo­si­zio­ni re­go­la­men­ta­ri va­li­de al mo­men­to del­la na­sci­ta del di­rit­to.

2 Se le con­di­zio­ni del­la pre­sta­zio­ne mu­ta­no do­po la pri­ma as­se­gna­zio­ne del­la stes­sa, i di­rit­ti al­le pre­sta­zio­ni so­no va­lu­ta­ti in fun­zio­ne del­le di­spo­si­zio­ni va­li­de al mo­men­to del­la nuo­va va­lu­ta­zio­ne del di­rit­to.

Art. 69 Obbligo di prestazione anticipata di PUBLICA  

Se PU­BLI­CA è te­nu­ta a for­ni­re una pre­sta­zio­ne an­ti­ci­pa­ta per­ché l’isti­tu­to di pre­vi­den­za al qua­le com­pe­te la for­ni­tu­ra del­la pre­sta­zio­ne non è an­co­ra sta­to de­si­gna­to e per­ché l’aven­te di­rit­to era as­si­cu­ra­to da ul­ti­mo pres­so PU­BLI­CA (art. 26 cpv. 4 LPP), il di­rit­to è li­mi­ta­to al­le pre­sta­zio­ni mi­ni­me LPP. Se ri­sul­ta a po­ste­rio­ri che PU­BLI­CA non era te­nu­ta a for­ni­re la pre­sta­zio­ne, gli im­por­ti an­ti­ci­pa­ti so­no re­cla­ma­ti con in­te­res­se all’isti­tu­to di pre­vi­den­za te­nu­to a for­ni­re la pre­sta­zio­ne.

Art. 70 Pagamento delle prestazioni  

1 Le pre­sta­zio­ni di PU­BLI­CA so­no ver­sa­te sul con­to ban­ca­rio o po­sta­le de­si­gna­to dall’aven­te di­rit­to. Tut­ti i ver­sa­men­ti so­no ef­fet­tua­ti esclu­si­va­men­te su un uni­co con­to. I co­sti do­vu­ti al ver­sa­men­to su un con­to este­ro pos­so­no es­se­re ad­dos­sa­ti al­la per­so­na as­si­cu­ra­ta. Il ver­sa­men­to vie­ne ef­fet­tua­to in ogni ca­so in fran­chi sviz­ze­ri.

2 Le pre­sta­zio­ni ri­cor­ren­ti di PU­BLI­CA so­no tra­sfe­ri­te nel cor­so dei pri­mi die­ci gior­ni del me­se.

3 Le pre­sta­zio­ni sot­to for­ma di li­qui­da­zio­ne in ca­pi­ta­le so­no pa­ga­te en­tro 30 gior­ni dal­la na­sci­ta del di­rit­to al­la pre­sta­zio­ne.

4 La pre­sta­zio­ne è ver­sa­ta in­te­gral­men­te per il me­se in cui na­sce o si estin­gue il di­rit­to.

Art. 71 Rettifica di prestazioni  

1 PU­BLI­CA prov­ve­de al­la ret­ti­fi­ca se ri­sul­ta a po­ste­rio­ri che una pre­sta­zio­ne è sta­ta fis­sa­ta in ma­nie­ra ine­sat­ta.

2 Se ha for­ni­to una pre­sta­zio­ne di ren­di­ta trop­po bas­sa, PU­BLI­CA pro­ce­de im­me­dia­ta­men­te al pa­ga­men­to del­le pre­sta­zio­ni ar­re­tra­te in se­gui­to al­la ret­ti­fi­ca sen­za in­te­res­se. Se PU­BLI­CA è po­sta in mo­ra, pa­ga gli in­te­res­si di mo­ra se­con­do l’al­le­ga­to 1.164

164 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

Art. 72 Restituzione delle prestazioni ricevute indebitamente  

1 Chiun­que ac­cet­ta da PU­BLI­CA una pre­sta­zio­ne al­la qua­le non ha di­rit­to de­ve re­sti­tuir­la con in­te­res­se (all. 1 n. 4).165

2 Nei ca­si di ri­go­re o per mo­ti­vi di eco­no­mia am­mi­ni­stra­ti­va PU­BLI­CA può ri­nun­cia­re in tut­to o in par­te a chie­de­re la re­sti­tu­zio­ne. La Com­mis­sio­ne del­la Cas­sa di­sci­pli­na i det­ta­gli in un re­go­la­men­to per i ca­si di ri­go­re.

165 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

Art. 73 Prescrizione  

1 La pre­scri­zio­ne dei di­rit­ti al­le pre­sta­zio­ni è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 41 LPP.

2 La pre­scri­zio­ne dei di­rit­ti di re­sti­tu­zio­ne è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 35a LPP.

Art. 74 Certificato di vita  

1 PU­BLI­CA può vin­co­la­re il pa­ga­men­to del­la pre­sta­zio­ne di ren­di­ta a un cer­ti­fi­ca­to di vi­ta.

2 Gli aven­ti di­rit­to con do­mi­ci­lio all’este­ro ri­ce­vo­no ogni an­no un for­mu­la­rio cor­ri­spon­den­te. Se que­sto non è rin­via­to in­te­ra­men­te com­pi­la­to a PU­BLI­CA en­tro il ter­mi­ne im­par­ti­to, il pa­ga­men­to del­la ren­di­ta è so­spe­so sen­za al­tra co­mu­ni­ca­zio­ne.

Art. 75 Adeguamento all’evoluzione dei prezzi  

Le ren­di­te di vec­chia­ia, per i su­per­sti­ti e di in­va­li­di­tà so­no ade­gua­te all’evo­lu­zio­ne dei prez­zi en­tro i li­mi­ti del­le pos­si­bi­li­tà fi­nan­zia­rie del­la Cas­sa di pre­vi­den­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne. L’or­ga­no pa­ri­te­ti­co de­ci­de ogni an­no se e in qua­le mi­su­ra le ren­di­te so­no ade­gua­te. La de­ci­sio­ne è spie­ga­ta nel rap­por­to an­nua­le. È fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 36 ca­po­ver­so 1 LPP.

Art. 76 Riduzione, revoca, rifiuto di prestazioni di rischio  

1 PU­BLI­CA può ri­dur­re le sue pre­sta­zio­ni in ma­nie­ra cor­ri­spon­den­te se l’AVS/AI ri­du­ce, re­vo­ca o ri­fiu­ta una pre­sta­zio­ne per­ché l’aven­te di­rit­to ha pro­vo­ca­to il de­ces­so o l’in­va­li­di­tà per col­pa gra­ve o si è op­po­sto a un prov­ve­di­men­to d’in­te­gra­zio­ne dell’AI.

2 Nei ca­si di ri­go­re si può ri­nun­cia­re in tut­to o in par­te al­la ri­du­zio­ne del­le pre­sta­zio­ni. La Com­mis­sio­ne del­la Cas­sa di­sci­pli­na i det­ta­gli in un re­go­la­men­to per i ca­si di ri­go­re.

Art. 77 Sovraindennizzo 166  

1 Per il cal­co­lo del so­vrain­den­niz­zo si ap­pli­ca­no gli ar­ti­co­li 34a LPP, 24, 24a e 25 OPP 2. In de­ro­ga all’ar­ti­co­lo 34a ca­po­ver­so 1 LPP, le pre­sta­zio­ni per su­per­sti­ti, di in­va­li­di­tà e di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le di PU­BLI­CA uni­ta­men­te al­le al­tre pre­sta­zio­ni di me­de­si­mo ge­ne­re e de­sti­na­zio­ne non­ché a ul­te­rio­ri pro­ven­ti com­pu­ta­bi­li non pos­so­no su­pe­ra­re il 100 per cen­to del gua­da­gno pre­su­mi­bil­men­te per­so.

2 Se do­po il rag­giun­gi­men­to dell’età di ri­fe­ri­men­to vie­ne ver­sa­ta una ren­di­ta di vec­chia­ia in luo­go di una ren­di­ta di in­va­li­di­tà o di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le, es­sa è trat­ta­ta co­me una ren­di­ta di in­va­li­di­tà o di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le.

3 Nei pro­ven­ti com­pu­ta­bi­li di cui al ca­po­ver­so 1 rien­tra an­che la par­te dell’ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le ri­scos­sa co­me li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 43 ca­po­ver­so 2 op­pu­re ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 55 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b o ca­po­ver­so 2 che cor­ri­spon­de ai con­tri­bu­ti sup­ple­men­ta­ri di ri­spar­mio del da­to­re di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 36a ca­po­ver­so 2 let­te­ra abis e all’ac­cre­di­to uni­co se­con­do l’ar­ti­co­lo 36a ca­po­ver­so 2 let­te­ra ater.

4 Si tie­ne con­to glo­bal­men­te del­le pre­sta­zio­ni per su­per­sti­ti di PU­BLI­CA e de­gli al­tri pro­ven­ti dei su­per­sti­ti com­pu­ta­bi­li a ti­to­lo com­ple­men­ta­re ai sen­si del ca­po­ver­so 3 e dell’ar­ti­co­lo 24 OPP 2. Le li­qui­da­zio­ni uni­che in ca­pi­ta­le so­no con­ver­ti­te in ren­di­te equi­va­len­ti dal pro­fi­lo at­tua­ria­le. La ri­du­zio­ne è ef­fet­tua­ta in ma­nie­ra pro­por­zio­na­le sul­le sin­go­le ren­di­te.

5 La quo­ta di pre­sta­zio­ni non pa­ga­te a mo­ti­vo del so­vrain­den­niz­zo è de­vo­lu­ta al­la Cas­sa di pre­vi­den­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

6 Nei ca­si di ri­go­re PU­BLI­CA può ri­nun­cia­re in tut­to o in par­te al­la ri­du­zio­ne del­le pre­sta­zio­ni. La Com­mis­sio­ne del­la Cas­sa di­sci­pli­na i det­ta­gli in un re­go­la­men­to per i ca­si di ri­go­re.

166 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 15 feb. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° mag. 2018 (RU 2018 2431).

Art. 78 Diritti nei confronti di terzi responsabili  

Al mo­men­to dell’even­to as­si­cu­ra­to PU­BLI­CA su­ben­tra, fi­no a con­cor­ren­za del­le pre­sta­zio­ni re­go­la­men­ta­ri, nei di­rit­ti del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, dei suoi su­per­sti­ti o di al­tri be­ne­fi­cia­ri ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 49 nei con­fron­ti di ter­zi re­spon­sa­bi­li di det­to even­to.

Art. 79 Prestazioni volontarie nei casi di rigore  

1 In spe­cia­li ca­si di ri­go­re la Com­mis­sio­ne del­la cas­sa può, su ri­chie­sta mo­ti­va­ta del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta e del be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta, ac­cor­da­re l’ero­ga­zio­ne di una pre­sta­zio­ne non espres­sa­men­te pre­vi­sta dal pre­sen­te re­go­la­men­to, ma cor­ri­spon­den­te al­lo sco­po pre­vi­den­zia­le di PU­BLI­CA.

2 La Com­mis­sio­ne del­la Cas­sa di­sci­pli­na in un re­go­la­men­to per i ca­si di ri­go­re i det­ta­gli con­cer­nen­ti la de­fi­ni­zio­ne del ca­so di ri­go­re, l’en­ti­tà e la du­ra­ta del­la pre­sta­zio­ne.

Capitolo 9: Prestazioni di uscita

Art. 80 Diritto in caso di cessazione del rapporto di lavoro prima del 1° gennaio successivo al compimento del 21° anno di età  

Non è da­to di­rit­to a una pre­sta­zio­ne di usci­ta se il rap­por­to di la­vo­ro di una per­so­na as­si­cu­ra­ta ces­sa pri­ma del 1° gen­na­io suc­ces­si­vo al com­pi­men­to del 21° an­no di età, sal­vo se la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha ap­por­ta­to una pre­sta­zio­ne di usci­ta a PU­BLI­CA. In que­sto ca­so la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha di­rit­to al­la pre­sta­zio­ne di usci­ta ap­por­ta­ta, com­pre­so l’in­te­res­se (all. 1 n. 5).167

167 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

Art. 81 Diritto in caso di cessazione completa del rapporto di lavoro prima del compimento del 60° anno di età  

1 La per­so­na as­si­cu­ra­ta ha di­rit­to a una pre­sta­zio­ne di usci­ta se ces­sa com­ple­ta­men­te il rap­por­to di la­vo­ro pri­ma del com­pi­men­to del 60° an­no di età, sen­za che su­ben­tri un even­to di pre­vi­den­za.

2 Nel ca­so di una per­so­na par­zial­men­te in­va­li­da il di­rit­to è li­mi­ta­to al­la pre­sta­zio­ne di usci­ta sul­la par­te at­ti­va dell’as­si­cu­ra­zio­ne.

Art. 81a Diritto in caso di termine dell’assicurazione secondo l’articolo 18d 168  

Se l’as­si­cu­ra­zio­ne ter­mi­na sen­za che su­ben­tri un even­to di pre­vi­den­za, il di­rit­to al­la pre­sta­zio­ne di usci­ta è ret­to dall’ar­ti­co­lo 18d ca­po­ver­si 8 e 9.

168 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 17 e 26nov. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 4 dic. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205903).

Art. 82 Forma di ottenimento della protezione previdenziale  

1 La pre­sta­zio­ne di usci­ta del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta è tra­sfe­ri­ta all’isti­tu­to di pre­vi­den­za del nuo­vo da­to­re di la­vo­ro se la per­so­na as­si­cu­ra­ta con­clu­de un nuo­vo rap­por­to di la­vo­ro pri­ma del com­pi­men­to del 60° an­no di età.

2 Non ap­pe­na è a co­no­scen­za dell’usci­ta del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, PU­BLI­CA lo in­vi­ta a for­nir­le le in­di­ca­zio­ni ne­ces­sa­rie al tra­sfe­ri­men­to del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta.

3 PU­BLI­CA in­for­ma gli as­si­cu­ra­ti che non con­clu­do­no un nuo­vo rap­por­to di la­vo­ro in me­ri­to al­le pos­si­bi­li­tà di con­ser­va­re la pro­te­zio­ne pre­vi­den­zia­le ed esi­ge da par­te lo­ro le in­for­ma­zio­ni cor­ri­spon­den­ti. Gli as­si­cu­ra­ti de­vo­no co­mu­ni­ca­re a PU­BLI­CA in qua­le for­ma am­mes­sa (po­liz­za di li­be­ro pas­sag­gio o con­to di li­be­ro pas­sag­gio) in­ten­do­no con­ser­va­re la lo­ro pro­te­zio­ne pre­vi­den­zia­le. La lo­ro pre­sta­zio­ne di usci­ta può es­se­re tra­sfe­ri­ta al mas­si­mo a due isti­tu­ti di li­be­ro pas­sag­gio.

4 In as­sen­za di co­mu­ni­ca­zio­ne da par­te del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, PU­BLI­CA tra­sfe­ri­sce la pre­sta­zio­ne di usci­ta al­la fon­da­zio­ne dell’isti­tu­to col­let­to­re, al più pre­sto do­po un ter­mi­ne di sei me­si e al più tar­di do­po due an­ni.

5 La ri­mu­ne­ra­zio­ne del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 2 ca­po­ver­si 3 e 4 LFLP (all. 1 n. 6).169

6 Se la per­so­na as­si­cu­ra­ta ri­du­ce il suo gra­do di oc­cu­pa­zio­ne sen­za che su­ben­tri un even­to di pre­vi­den­za, la to­ta­li­tà dell’ave­re di vec­chia­ia ri­spar­mia­to fi­no a quel mo­men­to ri­ma­ne pres­so PU­BLI­CA. En­tro il ter­mi­ne di tre me­si dal­la ri­du­zio­ne del gra­do di oc­cu­pa­zio­ne la per­so­na as­si­cu­ra­ta può non­di­me­no fa­re va­le­re per scrit­to il tra­sfe­ri­men­to del­la quo­ta di ave­re di vec­chia­ia cor­ri­spon­den­te a ta­le ri­du­zio­ne. Al tra­sfe­ri­men­to di que­sta quo­ta si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia i ca­po­ver­si 1 e 3. È fat­to sal­vo il man­te­ni­men­to del­la pre­vi­den­za di cui all’ar­ti­co­lo 18c per gli as­si­cu­ra­ti che han­no com­piu­to il 58° an­no di età ma che non han­no an­co­ra com­piu­to il 60° an­no di età. Nel ca­so di ri­du­zio­ni del gra­do di oc­cu­pa­zio­ne do­po il com­pi­men­to del 60° an­no di età si ap­pli­ca l’ar­ti­co­lo 84°a.170

169 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

170 Quar­to e quin­to per. in­tro­dot­ti dal­la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

Art. 83 Pagamento in contanti  

1 La per­so­na as­si­cu­ra­ta può esi­ge­re il pa­ga­men­to in con­tan­ti del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta se:

a.
la­scia de­fi­ni­ti­va­men­te la Sviz­ze­ra e non si sta­bi­li­sce nel Prin­ci­pa­to del Lie­ch­ten­stein; è fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 4;
b.171
ini­zia un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te in Sviz­ze­ra e non sot­to­stà più al­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le ob­bli­ga­to­ria; op­pu­re
c.
la pre­sta­zio­ne di usci­ta è in­fe­rio­re al con­tri­bu­to an­nuo che ha ver­sa­to.

2 La per­so­na as­si­cu­ra­ta de­ve for­ni­re la pro­va dell’esi­sten­za di un mo­ti­vo di pa­ga­men­to in con­tan­ti. De­ve in par­ti­co­la­re esi­bi­re:

a.
una con­fer­ma del con­trol­lo de­gli abi­tan­ti in ca­so di par­ten­za de­fi­ni­ti­va dal­la Sviz­ze­ra;
b.
una con­fer­ma del­la cas­sa di com­pen­sa­zio­ne AVS in ca­so di ini­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te.

3 In ca­so di dub­bio PU­BLI­CA può esi­ge­re ul­te­rio­ri pro­ve.

4 La per­so­na as­si­cu­ra­ta non può esi­ge­re un pa­ga­men­to in con­tan­ti pa­ri all’ave­re di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 15 LPP, ac­qui­si­to fi­no al mo­men­to dell’usci­ta da PU­BLI­CA, se tra­sfe­ri­sce il pro­prio do­mi­ci­lio in uno Sta­to mem­bro dell’Unio­ne eu­ro­pea, in Islan­da o in Nor­ve­gia e sot­to­stà ul­te­rior­men­te in det­to Sta­to all’as­si­cu­ra­zio­ne ob­bli­ga­to­ria per la vec­chia­ia e dei ri­schi di de­ces­so e di in­va­li­di­tà.

5 ...172

6 Nel ca­so de­gli as­si­cu­ra­ti co­niu­ga­ti il pa­ga­men­to in con­tan­ti del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta pre­sup­po­ne il con­sen­so scrit­to del co­niu­ge, con fir­ma au­ten­ti­ca­ta. In­ve­ce di fa­re au­ten­ti­ca­re la fir­ma, il co­niu­ge può fir­ma­re per­so­nal­men­te pres­so PU­BLI­CA la di­chia­ra­zio­ne di con­sen­so, pre­sen­tan­do un do­cu­men­to uf­fi­cia­le di iden­ti­tà.

7 So­no fat­te sal­ve even­tua­li li­mi­ta­zio­ni le­ga­li di pa­ga­men­to se ne­gli ul­ti­mi tre an­ni pre­ce­den­ti il pa­ga­men­to in con­tan­ti la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha ef­fet­tua­to un ri­scat­to per mi­glio­ra­re la pro­pria pro­te­zio­ne pre­vi­den­zia­le.

171 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 17 e 26nov. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 4 dic. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205903).

172 Abro­ga­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 17 e 26nov. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 4 dic. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2021 (RU 20205903).

Art. 84 Diritto in caso di cessazione intera o parziale del rapporto di lavoro dopo il compimento del 60° anno di età 173  

1 Se per mo­ti­vi di­ver­si dal de­ces­so e dall’in­va­li­di­tà il rap­por­to di la­vo­ro di una per­so­na as­si­cu­ra­ta ces­sa in­te­ra­men­te o par­zial­men­te do­po il com­pi­men­to del 60° an­no di età (art. 37 cpv. 3 e art. 38 cpv. 4), la per­so­na as­si­cu­ra­ta può op­ta­re tra:

a.
il tra­sfe­ri­men­to del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta all’isti­tu­to di pre­vi­den­za del nuo­vo da­to­re di la­vo­ro;
b.
il pre­lie­vo del­le pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia; op­pu­re
c.174
il tra­sfe­ri­men­to del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta a un isti­tu­to di li­be­ro pas­sag­gio, se è an­nun­cia­to all’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne.

2 Gli as­si­cu­ra­ti che han­no rag­giun­to l’età di ri­fe­ri­men­to pos­so­no chie­de­re il tra­sfe­ri­men­to del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra a so­lo se so­no am­mes­si nell’as­si­cu­ra­zio­ne se­con­do il re­go­la­men­to dell’isti­tu­to di pre­vi­den­za del nuo­vo da­to­re di la­vo­ro e la lo­ro pre­vi­den­za è pro­trat­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 33b LPP175 o dif­fe­ri­sco­no la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 13b LPP. 176

173 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

174 In­tro­dot­ta dal­la Dec. dell’OPC del 2 e 15set. 2009, non­ché del 20 ott. 2009, ap­pro­va­te dal CF l’11 nov. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (FF 2009 7381).

175 RS 831.40

176 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

Art. 84a Diritto in caso di riduzione dello stipendio annuo determinante dopo il compimento del 60° anno di età 177  

Se per mo­ti­vi di­ver­si dall’in­va­li­di­tà il suo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te si ri­du­ce do­po il com­pi­men­to del 60° an­no di età, la per­so­na as­si­cu­ra­ta può op­ta­re, ol­tre al­le pos­si­bi­li­tà di cui all’ar­ti­co­lo 84, tra:178

a.
il man­te­ni­men­to pres­so PU­BLI­CA dell’ave­re di vec­chia­ia ri­spar­mia­to fi­no a quel mo­men­to;
b.179
il man­te­ni­men­to del­la pre­vi­den­za se­con­do le con­di­zio­ni dell’ar­ti­co­lo 18c.

177 In­tro­dot­to dal­la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

178 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

179 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

Art. 85 Calcolo  

1 La pre­sta­zio­ne di usci­ta è cal­co­la­ta in ba­se all’ar­ti­co­lo 15 LFLP (di­rit­ti nel pri­ma­to dei con­tri­bu­ti) e cor­ri­spon­de al­la som­ma dell’ave­re di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 36 di­spo­ni­bi­le al mo­men­to del­la ces­sa­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro e dell’even­tua­le ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 36a. In ogni ca­so sus­si­ste al­me­no il di­rit­to al­la pre­sta­zio­ne di usci­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 17 LFLP o all’ave­re di vec­chia­ia se­con­do l’ar­ti­co­lo 15 LPP, qua­lo­ra que­st’ul­ti­mo su­pe­ri la pre­sta­zio­ne di usci­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 17 LFLP.180

2 De­du­zio­ne fat­ta dei pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti per la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni, del ri­ca­vo del­la rea­liz­za­zio­ne di pe­gni su ave­ri di pre­vi­den­za e dei pa­ga­men­ti in se­gui­to a di­vor­zio, l’im­por­to mi­ni­mo di cui all’ar­ti­co­lo 17 LFLP si com­po­ne del­la som­ma:

a.
del­le pre­sta­zio­ni di usci­ta ap­por­ta­te e dei ri­scat­ti ef­fet­tua­ti dal­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, en­tram­bi con in­te­res­se;
b.
dei con­tri­bu­ti di ri­spar­mio ver­sa­ti du­ran­te il pe­rio­do di con­tri­bu­zio­ne dal­la per­so­na as­si­cu­ra­ta (art. 24 e 25) e au­men­ta­ti del quat­tro per cen­to per an­no di età a con­ta­re dal 20° an­no di età, ma al mas­si­mo del 100 per cen­to; è fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 5;
c.
de­gli even­tua­li ri­scat­ti ef­fet­tua­ti dal da­to­re di la­vo­ro ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 87, con in­te­res­se.181

3 Il tas­so di in­te­res­se per la ri­mu­ne­ra­zio­ne se­con­do il ca­po­ver­so 2 si ba­sa sul­la LFLP. Du­ran­te un pe­rio­do di co­per­tu­ra in­suf­fi­cien­te es­so può es­se­re ri­dot­to al tas­so con cui vie­ne ri­mu­ne­ra­to l’ave­re di vec­chia­ia.182

4 Non so­no com­pu­ta­ti (art. 17 cpv. 2 lett. f LFLP) i con­tri­bu­ti even­tual­men­te pre­le­va­ti per col­ma­re la co­per­tu­ra in­suf­fi­cien­te (art. 34). ...183

5 Per i con­tri­bu­ti di ri­spar­mio che la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha ver­sa­to al po­sto del da­to­re di la­vo­ro in ca­so di con­ge­do non pa­ga­to di cui all’ar­ti­co­lo 18a, di man­te­ni­men­to del­la pre­vi­den­za di cui all’ar­ti­co­lo 18c o di man­te­ni­men­to dell’as­si­cu­ra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 18d, non vie­ne cal­co­la­to il sup­ple­men­to ai sen­si del ca­po­ver­so 2 let­te­ra b.184

6 ...185

180 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 19 giu. e dell’8 ott. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 30 nov. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4749).

181 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 19 giu. e dell’8 ott. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 30 nov. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4749).

182 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

183 In­tro­dot­to dal­la Dec. dell’OPC del 2 e 15set. 2009, ap­pro­va­te dal CF l’11 nov. 2009 (FF 2009 7381). Abro­ga­to dal­la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, con ef­fet­to dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

184 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 17 e 26nov. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 4 dic. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205903).

185 In­tro­dot­to dal­la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010 (FF 2010 8025). Abro­ga­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 19 giu. e dell’8 ott. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 30 nov. 2018, con ef­fet­to dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4749).

Art. 86 Rettifica delle prestazioni di uscita  

Se PU­BLI­CA ha for­ni­to una pre­sta­zio­ne di usci­ta trop­po bas­sa, l’in­te­res­se su­gli ar­re­tra­ti è ret­to dall’ar­ti­co­lo 7 LFLP (all. 1 n. 7).186

186 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

Art. 87 Partecipazione del datore di lavoro al riscatto  

1 Se il da­to­re di la­vo­ro ha par­te­ci­pa­to al ri­scat­to del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, l’im­por­to cor­ri­spon­den­te è de­dot­to dal­la pre­sta­zio­ne di usci­ta.

2 La de­du­zio­ne si ri­du­ce per ogni an­no di con­tri­bu­zio­ne a con­ta­re dal pa­ga­men­to del­la par­te­ci­pa­zio­ne del da­to­re di la­vo­ro nel­la mi­su­ra di un de­ci­mo dell’im­por­to as­sun­to dal da­to­re di la­vo­ro. La par­te non uti­liz­za­ta è de­vo­lu­ta a un con­to di ri­ser­ve di con­tri­bu­ti del da­to­re di la­vo­ro.

Art. 88 Informazioni in caso di libero passaggio  

In ca­so di li­be­ro pas­sag­gio la per­so­na as­si­cu­ra­ta e il nuo­vo isti­tu­to di pre­vi­den­za o di li­be­ro pas­sag­gio o la fon­da­zio­ne dell’isti­tu­to col­let­to­re ri­ce­vo­no le se­guen­ti in­for­ma­zio­ni da PU­BLI­CA:

a.
l’en­ti­tà dell’ave­re di vec­chia­ia se­con­do l’ar­ti­co­lo 36;
b.187
l’en­ti­tà dell’im­por­to mi­ni­mo se­con­do l’ar­ti­co­lo 85 ca­po­ver­so 2 (art. 17 LFLP188);
c.
l’en­ti­tà dell’ave­re di vec­chia­ia se­con­do l’ar­ti­co­lo 15 LPP;
d.189
...
e.190
in­for­ma­zio­ni con­cer­nen­ti i pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti per la pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni se­con­do gli ar­ti­co­li 91–98;
f.
in­for­ma­zio­ni con­cer­nen­ti la co­sti­tu­zio­ne in pe­gno del di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di pre­vi­den­za ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 91 e 94;
g.191
se del ca­so l’en­ti­tà dell’ave­re di vec­chia­ia al com­pi­men­to del 50° an­no di età;
h.
se del ca­so l’en­ti­tà dell’ave­re di vec­chia­ia in ca­so di ma­tri­mo­nio o al 1° gen­na­io 1995;
i.192
in­for­ma­zio­ni con­cer­nen­ti i con­tri­bu­ti che so­no sta­ti tra­sfe­ri­ti in se­gui­to a di­vor­zio se­con­do l’ar­ti­co­lo 100 ca­po­ver­so 2;
j.193
in­for­ma­zio­ni con­cer­nen­ti la ri­scos­sio­ne del­la pre­sta­zio­ne di vec­chia­ia o d’in­va­li­di­tà, se la per­so­na as­si­cu­ra­ta ri­ce­ve o ha ri­ce­vu­to una pre­sta­zio­ne di vec­chia­ia op­pu­re ri­ce­ve una ren­di­ta in se­gui­to a in­va­li­di­tà par­zia­le, ne­ces­sa­rie per:
1.
cal­co­la­re la pos­si­bi­li­tà di ri­scat­to,
2.
cal­co­la­re il gua­da­gno da as­si­cu­ra­re ob­bli­ga­to­ria­men­te,
3.
ga­ran­ti­re il ri­spet­to del nu­me­ro mas­si­mo di tre ri­scos­sio­ni in ca­so di ri­scos­sio­ne sot­to for­ma di ca­pi­ta­le.

187 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

188 RS 831.42

189 Abro­ga­ta dal­la Dec. dell’OPC del 5 nov. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 14 gen. 2009, con ef­fet­to dal 1° feb. 2009 (FF 2009 2287).

190 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

191 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

192 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

193 In­tro­dot­ta dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

Art. 89 Conservazione della protezione previdenziale in casi particolari  

PU­BLI­CA ef­fet­tua in ogni ca­so il con­teg­gio co­me nel ca­so del li­be­ro pas­sag­gio se la per­so­na as­si­cu­ra­ta pas­sa dal­la Cas­sa di pre­vi­den­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne a un’al­tra cas­sa di pre­vi­den­za di PU­BLI­CA.

Art. 90 Restituzione della prestazione di uscita a PUBLICA  

1 Se PU­BLI­CA de­ve for­ni­re pre­sta­zio­ni ai su­per­sti­ti o pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà do­po ave­re tra­sfe­ri­to la pre­sta­zio­ne di usci­ta a un nuo­vo isti­tu­to di pre­vi­den­za o a un isti­tu­to di li­be­ro pas­sag­gio, ta­le pre­sta­zio­ne di usci­ta le de­ve es­se­re re­sti­tui­ta con in­te­res­se (all. 1 n. 8) nel­la mi­su­ra in cui è ne­ces­sa­ria al pa­ga­men­to del­le pre­sta­zio­ni ai su­per­sti­ti o del­le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà.194

2 Se la pre­sta­zio­ne di usci­ta è sta­ta pa­ga­ta a un in­va­li­do o ai suoi su­per­sti­ti, l’en­ti­tà del­le pre­sta­zio­ni ai su­per­sti­ti o del­le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà è cal­co­la­ta in ba­se al­la pre­sta­zio­ne di usci­ta re­sti­tui­ta.

194 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

Capitolo 10: Promozione della proprietà d’abitazioni

Art. 91 Prelievo anticipato e costituzione in pegno  

1 Per fi­nan­zia­re la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni ad uso pro­prio ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 1–4 OP­PA, la per­so­na as­si­cu­ra­ta può ef­fet­tua­re il pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to di pre­sta­zio­ni di PU­BLI­CA pri­ma del­la lo­ro sca­den­za op­pu­re co­sti­tui­re in pe­gno il di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di pre­vi­den­za o an­co­ra co­sti­tui­re in pe­gno un im­por­to pa­ri all’en­ti­tà del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta.

1bis Se il man­te­ni­men­to dell’as­si­cu­ra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 18d si è pro­trat­to per ol­tre due an­ni, non si ha di­rit­to al pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to né al­la co­sti­tu­zio­ne in pe­gno.195

2 PU­BLI­CA può pre­le­va­re emo­lu­men­ti am­mi­ni­stra­ti­vi sui pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti e la co­sti­tu­zio­ne in pe­gno per il fi­nan­zia­men­to del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni. Es­si so­no sta­bi­li­ti nel re­go­la­men­to dei co­sti e co­mu­ni­ca­ti pre­li­mi­nar­men­te al­la per­so­na as­si­cu­ra­ta su sua ri­chie­sta.196

195 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 17 e 26nov. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 4 dic. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205903).

196 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

Art. 92 Prelievo anticipato  

1 Le ri­chie­ste di pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to per il fi­nan­zia­men­to del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni ad uso pro­prio so­no trat­ta­te nell’or­di­ne del­la lo­ro ri­ce­zio­ne.

2 L’im­por­to mi­ni­mo del pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to am­mon­ta a 20 000 fran­chi. Ta­le im­por­to mi­ni­mo non si ap­pli­ca all’ac­qui­sto di quo­te di par­te­ci­pa­zio­ne a coo­pe­ra­ti­ve di co­stru­zio­ne e di par­te­ci­pa­zio­ni ana­lo­ghe.

3 Il pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to può es­se­re fat­to va­le­re ogni cin­que an­ni fi­no al com­pi­men­to del 62° an­no di età.197 Se pri­ma dell’am­mis­sio­ne a PU­BLI­CA la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha ef­fet­tua­to un pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to pres­so un al­tro isti­tu­to di pre­vi­den­za, gli an­ni tra­scor­si da quel mo­men­to de­vo­no es­se­re pre­si in con­si­de­ra­zio­ne.

4 La per­so­na as­si­cu­ra­ta può ef­fet­tua­re fi­no al 50° an­no di età un pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to pa­ri all’en­ti­tà del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta.

5 La per­so­na as­si­cu­ra­ta che ha su­pe­ra­to l’età di 50 an­ni può ef­fet­tua­re al mas­si­mo un pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to pa­ri al mag­gio­re di en­tram­bi gli im­por­ti se­guen­ti:

a.
l’im­por­to del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta at­te­sta­ta al com­pi­men­to del 50° an­no di età, au­men­ta­to dei rim­bor­si ef­fet­tua­ti dal com­pi­men­to del 50° an­no di età e di­mi­nui­to dell’im­por­to dei pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti o del­le rea­liz­za­zio­ni di pe­gni de­sti­na­ti al­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni dal com­pi­men­to del 50° an­no di età;
b.
la me­tà del­la dif­fe­ren­za tra la pre­sta­zio­ne di usci­ta al mo­men­to del pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to e la pre­sta­zio­ne di li­be­ro pas­sag­gio già de­sti­na­ta a quel mo­men­to al­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni.

6 Nel ca­so del­le per­so­ne as­si­cu­ra­te co­niu­ga­te il pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to pre­sup­po­ne il con­sen­so scrit­to del co­niu­ge. PU­BLI­CA può esi­ge­re l’au­ten­ti­ca­zio­ne del­la fir­ma. In­ve­ce di fa­re au­ten­ti­ca­re la fir­ma, il co­niu­ge può fir­ma­re per­so­nal­men­te pres­so PU­BLI­CA la di­chia­ra­zio­ne di con­sen­so, pre­sen­tan­do un do­cu­men­to uf­fi­cia­le di iden­ti­tà.

7 Per il ri­ma­nen­te si ap­pli­ca­no le cor­ri­spon­den­ti di­spo­si­zio­ni le­ga­li sul­la pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni me­dian­te i fon­di del­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le.

197 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

Art. 93 Rimborso  

1 L’im­por­to pre­le­va­to an­ti­ci­pa­ta­men­te de­ve es­se­re rim­bor­sa­to se:

a.
la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni è alie­na­ta;
b.
sul­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni so­no con­ces­si di­rit­ti eco­no­mi­ca­men­te equi­va­len­ti a un’alie­na­zio­ne; op­pu­re
c.
al de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta non è esi­gi­bi­le nes­su­na pre­sta­zio­ne di pre­vi­den­za.

2 L’im­por­to pre­le­va­to an­ti­ci­pa­ta­men­te può es­se­re rim­bor­sa­to fi­no:

a.198
al rag­giun­gi­men­to dell’età di ri­fe­ri­men­to;
b.
al ve­ri­fi­car­si di un al­tro ca­so di pre­vi­den­za; op­pu­re
c.
al pa­ga­men­to in con­tan­ti del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta.

3 Se la per­so­na as­si­cu­ra­ta rim­bor­sa il pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to, l’im­por­to cor­ri­spon­den­te è ac­cre­di­ta­to con va­lu­ta esat­ta all’ave­re di vec­chia­ia se­con­do l’ar­ti­co­lo 36 ca­po­ver­so 2 let­te­ra e. L’im­por­to mi­ni­mo del rim­bor­so è di 10 000 fran­chi. Se il sal­do del pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to non an­co­ra re­sti­tui­to è in­fe­rio­re all’im­por­to mi­ni­mo, il rim­bor­so de­ve es­se­re ef­fet­tua­to in una ra­ta uni­ca.199

198 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 17 e 26nov. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 4 dic. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205903).

199 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 15 feb. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° mag. 2018 (RU 2018 2431).

Art. 94 Costituzione in pegno  

1 La co­sti­tu­zio­ne in pe­gno de­ve es­se­re co­mu­ni­ca­ta per scrit­to a PU­BLI­CA.

2 L’im­por­to mas­si­mo co­sti­tui­bi­le in pe­gno cor­ri­spon­de all’im­por­to mas­si­mo che può es­se­re pre­le­va­to an­ti­ci­pa­ta­men­te.

3 Il con­sen­so scrit­to del cre­di­to­re pi­gno­ra­ti­zio è ne­ces­sa­rio, sem­pre che sia in­te­res­sa­ta la som­ma co­sti­tui­ta in pe­gno, per:

a.
il pa­ga­men­to in con­tan­ti del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta;
b.
il pa­ga­men­to del­la pre­sta­zio­ne di pre­vi­den­za;
c.
il tra­sfe­ri­men­to, in se­gui­to a di­vor­zio, di una par­te del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta all’isti­tu­to di pre­vi­den­za del co­niu­ge dell’a per­so­na as­si­cu­ra­ta.

4 Se il cre­di­to­re pi­gno­ra­ti­zio ri­fiu­ta il suo con­sen­so PU­BLI­CA de­ve ga­ran­ti­re l’im­por­to cor­ri­spon­den­te.

5 Se la per­so­na as­si­cu­ra­ta cam­bia isti­tu­to di pre­vi­den­za PU­BLI­CA de­ve co­mu­ni­ca­re al cre­di­to­re pi­gno­ra­ti­zio il de­sti­na­ta­rio e l’en­ti­tà del tra­sfe­ri­men­to del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta.

6 Per il ri­ma­nen­te si ap­pli­ca­no le cor­ri­spon­den­ti di­spo­si­zio­ni le­ga­li sul­la pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni me­dian­te i fon­di del­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le.

Art. 95 Documenti da presentare  

Se in­ten­de ot­te­ne­re un pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to o ef­fet­tua­re una co­sti­tu­zio­ne in pe­gno, la per­so­na as­si­cu­ra­ta de­ve pre­sen­ta­re a PU­BLI­CA i do­cu­men­ti con­trat­tua­li re­la­ti­vi all’ac­qui­sto o al­la co­stru­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni o all’am­mor­ta­men­to dei mu­tui ipo­te­ca­ri, il re­go­la­men­to ri­spet­ti­va­men­te il con­trat­to di lo­ca­zio­ne o di mu­tuo in ca­so di ac­qui­sto di quo­te di par­te­ci­pa­zio­ne a coo­pe­ra­ti­ve di co­stru­zio­ne e i do­cu­men­ti cor­ri­spon­den­ti nel ca­so di par­te­ci­pa­zio­ni ana­lo­ghe.

Art. 96 Pagamento  

1 PU­BLI­CA pa­ga l’im­por­to del pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to en­tro sei me­si dal mo­men­to in cui la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha fat­to va­le­re la sua pre­te­sa.

2 PU­BLI­CA pa­ga l’im­por­to del pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to die­tro pre­sen­ta­zio­ne dei do­cu­men­ti cor­ri­spon­den­ti e d’in­te­sa con la per­so­na as­si­cu­ra­ta, di­ret­ta­men­te al ven­di­to­re, al co­strut­to­re, al mu­tuan­te o agli aven­ti di­rit­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 1 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b OP­PA.

3 Il ca­po­ver­so 2 si ap­pli­ca per ana­lo­gia al pa­ga­men­to in se­gui­to al­la rea­liz­za­zio­ne del pe­gno co­sti­tui­to sul­la pre­sta­zio­ne di pre­vi­den­za.

4 Se, per mo­ti­vi di li­qui­di­tà, il pa­ga­men­to non è pos­si­bi­le o non può es­se­re ra­gio­ne­vol­men­te pre­te­so en­tro sei me­si, PU­BLI­CA sta­bi­li­sce un or­di­ne di prio­ri­tà che de­ve es­se­re re­so no­to all’au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za.

Art. 97 Effetti sul diritto previdenziale 200  

1 In ca­so di pa­ga­men­to di un pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to o di rea­liz­za­zio­ne di un pe­gno, un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le e, se ne­ces­sa­rio, l’ave­re di vec­chia­ia so­no di­mi­nui­ti dell’im­por­to cor­ri­spon­den­te. L’ave­re di vec­chia­ia ai sen­si del­la LPP è ri­dot­to nel­la stes­sa pro­por­zio­ne co­me la som­ma dell’ave­re di vec­chia­ia e di un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le. Le pre­sta­zio­ni as­si­cu­ra­te so­no ri­dot­te in ma­nie­ra cor­ri­spon­den­te.201

2 Per evi­ta­re di­mi­nu­zio­ni del­la pro­te­zio­ne pre­vi­den­zia­le con­se­cu­ti­ve a una ri­du­zio­ne del­le pre­sta­zio­ni in ca­so di de­ces­so e di in­va­li­di­tà, PU­BLI­CA in­for­ma la per­so­na as­si­cu­ra­ta in me­ri­to al­le pos­si­bi­li­tà di con­clu­de­re un’as­si­cu­ra­zio­ne di ri­schio pres­so un’as­si­cu­ra­zio­ne pri­va­ta.

3 Se la per­so­na as­si­cu­ra­ta rim­bor­sa il pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to o il pa­ga­men­to do­vu­to al­la rea­liz­za­zio­ne di un pe­gno, l’im­por­to cor­ri­spon­den­te è ac­cre­di­ta­to con va­lu­ta esat­ta in ma­nie­ra cor­ri­spon­den­te al­la ri­du­zio­ne di cui al ca­po­ver­so 1. L’ave­re di vec­chia­ia ai sen­si del­la LPP vie­ne in­cre­men­ta­to nel­la stes­sa pro­por­zio­ne del­la ri­du­zio­ne di cui al ca­po­ver­so 1.202

200 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

201 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 15 feb. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° mag. 2018 (RU 2018 2431).

202 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

Art. 98 Rimborso di imposte pagate  

Il di­rit­to al rim­bor­so del­le im­po­ste pa­ga­te de­ca­de do­po tre an­ni dal rim­bor­so del pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to o del ri­ca­vo del­la rea­liz­za­zio­ne del pe­gno a un isti­tu­to del­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le. Il rim­bor­so non può es­se­re de­dot­to dal red­di­to im­po­ni­bi­le.

Capitolo 11: Divorzio

Art. 99 Conguaglio della previdenza 203  

Le per­ti­nen­ti di­spo­si­zio­ni del CC, del CPC, del­la LPP, del­la LFLP e le re­la­ti­ve di­spo­si­zio­ni di ese­cu­zio­ne si ap­pli­ca­no al con­gua­glio del­la pre­vi­den­za in ca­so di di­vor­zio.

203 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

Art. 100 Effetti sul diritto previdenziale 204  

1 In se­gui­to a di­vor­zio, la quo­ta del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta o la par­te di ren­di­ta con­ver­ti­ta in una ren­di­ta vi­ta­li­zia o in ca­pi­ta­le tra­sfe­ri­ta a fa­vo­re di una per­so­na as­si­cu­ra­ta è ac­cre­di­ta­ta all’ave­re di vec­chia­ia ai sen­si del­la LPP e all’ave­re di vec­chia­ia se­con­do il pre­sen­te re­go­la­men­to pro­por­zio­nal­men­te al­la quo­ta pre­le­va­ta dal­la pre­vi­den­za del co­niu­ge de­bi­to­re.

2 In se­gui­to a di­vor­zio, la quo­ta di pre­sta­zio­ne di usci­ta tra­sfe­ri­ta a ca­ri­co di una per­so­na as­si­cu­ra­ta è de­dot­ta da un even­tua­le ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le e, se ne­ces­sa­rio, dall’ave­re di vec­chia­ia. L’ave­re di vec­chia­ia ai sen­si del­la LPP è ri­dot­to nel­la me­de­si­ma pro­por­zio­ne co­me la som­ma dell’ave­re di vec­chia­ia e di un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le. La per­so­na as­si­cu­ra­ta può ef­fet­tua­re un riac­qui­sto nel­la mi­su­ra del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta tra­sfe­ri­ta; in ca­so di riac­qui­sto l’ave­re di vec­chia­ia se­con­do la LPP vie­ne au­men­ta­to nel­la me­de­si­ma pro­por­zio­ne del­la ri­du­zio­ne ef­fet­tua­ta. È ap­pli­ca­bi­le l’ar­ti­co­lo 32 ca­po­ver­so 4.205

3 Se in se­gui­to a di­vor­zio una quo­ta di pre­sta­zio­ne di usci­ta di una per­so­na as­si­cu­ra­ta e in­va­li­da è tra­sfe­ri­ta a fa­vo­re del co­niu­ge aven­te di­rit­to, ta­le tra­sfe­ri­men­to com­por­ta una ri­du­zio­ne del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta. Que­sta ri­du­zio­ne è cal­co­la­ta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 54 ca­po­ver­so 4. La ri­du­zio­ne del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà del­la per­so­na de­bi­tri­ce è cal­co­la­ta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 19 ca­po­ver­si 2 e 3 OPP 2. Il pre­sen­te ca­po­ver­so si ap­pli­ca per ana­lo­gia al­le per­so­ne con in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le.

4 Se in se­gui­to a di­vor­zio una par­te di ren­di­ta con­ver­ti­ta in una ren­di­ta vi­ta­li­zia o in ca­pi­ta­le è tra­sfe­ri­ta a fa­vo­re del co­niu­ge aven­te di­rit­to, ta­le tra­sfe­ri­men­to com­por­ta una ri­du­zio­ne del­le pre­sta­zio­ni di PU­BLI­CA dell’ob­bli­ga­to. La quo­ta di ren­di­ta tra­sfe­ri­ta non rien­tra nel­la ren­di­ta cor­ren­te dell’ob­bli­ga­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 46 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b o dell’ar­ti­co­lo 48 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b. Non dà inol­tre di­rit­to al­la per­so­na aven­te di­rit­to a ul­te­rio­ri pre­sta­zio­ni di PU­BLI­CA. Pri­ma del pri­mo tra­sfe­ri­men­to del­la ren­di­ta an­nua a un isti­tu­to di pre­vi­den­za o di li­be­ro pas­sag­gio, la per­so­na aven­te di­rit­to può con­ve­ni­re con PU­BLI­CA che la par­te di ren­di­ta sia ver­sa­ta sot­to for­ma di ca­pi­ta­le.

5 Se du­ran­te la pro­ce­du­ra di di­vor­zio si ve­ri­fi­ca il ca­so di pre­vi­den­za vec­chia­ia op­pu­re se una per­so­na con in­va­li­di­tà o in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le rag­giun­ge l’età di ri­fe­ri­men­to, PU­BLI­CA ri­du­ce le pre­sta­zio­ni ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 19g OLP206.207

6 Il di­rit­to a una ren­di­ta per fi­gli del­la per­so­na be­ne­fi­cia­ria di una ren­di­ta di vec­chia­ia o in­va­li­di­tà op­pu­re a una ren­di­ta per fi­gli com­ple­men­ta­re al­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le che sus­si­ste al mo­men­to del pro­mo­vi­men­to del­la pro­ce­du­ra di di­vor­zio non è pre­giu­di­ca­to dal con­gua­glio del­la pre­vi­den­za. Se una ren­di­ta per fi­gli è ri­ma­sta in­tat­ta, la ren­di­ta per or­fa­ni è cal­co­la­ta sul­le stes­se ba­si.

204 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

205 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 15 feb. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° mag. 2018 (RU 2018 2431).

206 RS 831.425

207 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

Capitolo 12: Contenzioso

Art. 101  

1 Il giu­di­zio del­le con­tro­ver­sie tra PU­BLI­CA, i da­to­ri di la­vo­ro e gli aven­ti di­rit­to com­pe­te ai tri­bu­na­li de­si­gna­ti dai Can­to­ni ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 73 LPP. Ta­li tri­bu­na­li so­no pu­re com­pe­ten­ti per giu­di­ca­re le con­tro­ver­sie se­con­do l’ar­ti­co­lo 73 ca­po­ver­so 1 let­te­re a–d LPP.

2 Il fo­ro è nel­la se­de o nel do­mi­ci­lio sviz­ze­ri del con­ve­nu­to o nel luo­go dell’azien­da pres­so la qua­le la per­so­na as­si­cu­ra­ta era im­pie­ga­ta.

3 Le de­ci­sio­ni dei tri­bu­na­li can­to­na­li pos­so­no es­se­re im­pu­gna­te con ri­cor­so al Tri­bu­na­le fe­de­ra­le (art. 86 cpv. 1 lett. d LTF).

Capitolo 13: Disposizioni finali

Sezione 1: Disposizioni transitorie

Art. 102208  

208 Abro­ga­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, con ef­fet­to dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

Art. 103 Prestazioni assicurative secondo il diritto previgente 209  

1 Tut­te le ren­di­te, i sup­ple­men­ti fis­si, le ren­di­te tran­si­to­rie e le ren­di­te AI di so­sti­tu­zio­ne, fon­da­ti sul di­rit­to pre­vi­gen­te, so­no tra­sfe­ri­ti per lo stes­so im­por­to.

2 La ri­du­zio­ne del­le ren­di­te di vec­chia­ia con­se­cu­ti­ve all’ot­te­ni­men­to di una ren­di­ta tran­si­to­ria se­con­do il di­rit­to pre­vi­gen­te è ret­ta dal di­rit­to pre­vi­gen­te (all. 6).

3 Le ren­di­te as­se­gna­te in se­gui­to a scio­gli­men­to am­mi­ni­stra­ti­vo del rap­por­to di ser­vi­zio ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 32 de­gli Sta­tu­ti del­la CFA e dell’ar­ti­co­lo 43 de­gli Sta­tu­ti del­la CPC so­no con­ver­ti­te in ren­di­te di vec­chia­ia di ugua­le en­ti­tà al rag­giun­gi­men­to dell’età or­di­na­ria AVS.

4 Il pre­sen­te re­go­la­men­to si ap­pli­ca al­le ren­di­te fon­da­te sul di­rit­to pre­vi­gen­te e tra­sfe­ri­te ai sen­si del ca­po­ver­so 1 per quan­to con­cer­ne:

a.
l’ade­gua­men­to del­le ren­di­te all’evo­lu­zio­ne dei prez­zi (art. 75);
b.
le ren­di­te per su­per­sti­ti in­sor­te do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to, ma che si ri­fe­ri­sco­no a pre­sta­zio­ni fon­da­te sul di­rit­to pre­vi­gen­te (art. 43–48);
c.
la fi­ne del di­rit­to al­le ren­di­te per su­per­sti­ti (art. 44 cpv. 4, art. 45 cpv. 7 e art. 47 cpv. 3 e 4);
d.
la ri­scos­sio­ne di even­tua­li con­tri­bu­ti di ri­sa­na­men­to (art. 34 e 35);
e.
il cal­co­lo del so­vrain­den­niz­zo (art. 77):
1.
in ca­so di de­ces­so del be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta,
2.
al rag­giun­gi­men­to dell’età or­di­na­ria AVS da par­te del be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta, op­pu­re
3.
in ca­so di nuo­vo cal­co­lo del di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni da par­te dell’as­si­cu­ra­zio­ne mi­li­ta­re, dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro gli in­for­tu­ni o di un’al­tra as­si­cu­ra­zio­ne so­cia­le.

209 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC del 5 nov. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 14 gen. 2009, in vi­go­re dal 1° feb. 2009 (FF 2009 2287).

Art. 104 Supplemento fisso, rendita transitoria e rendita AI di sostituzione secondo il diritto previgente 210  

1 Il di­rit­to al sup­ple­men­to fis­so e al­la ren­di­ta tran­si­to­ria fon­da­to sul di­rit­to pre­vi­gen­te si estin­gue:

a.
quan­do il be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta de­ce­de, ma al più tar­di quan­do rag­giun­ge l’età or­di­na­ria AVS;
b.
quan­do il co­niu­ge del be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta de­ce­de, ma al più tar­di quan­do rag­giun­ge l’età di ri­fe­ri­men­to op­pu­re in ca­so di di­vor­zio, sem­pre­ché il be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta per­ce­pi­sca un sup­ple­men­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 29 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b nu­me­ro 3 de­gli Sta­tu­ti del­la CFA o ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 40 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b nu­me­ro 3 de­gli Sta­tu­ti del­la CPC; op­pu­re
c.
quan­do, con ef­fet­to a con­ta­re dall’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to, è as­se­gna­ta per la pri­ma vol­ta una ren­di­ta AI, il di­rit­to a una ren­di­ta AI è mo­di­fi­ca­to op­pu­re il gra­do di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le è au­men­ta­to o ri­dot­to in ba­se al­le con­sta­ta­zio­ni del ser­vi­zio me­di­co.

2 Se il di­rit­to a un sup­ple­men­to fis­so si estin­gue se­con­do il ca­po­ver­so 1 let­te­ra c, la per­so­na che per­ce­pi­sce una ren­di­ta di in­va­li­di­tà in­sor­ta pri­ma del 1° giu­gno 2003 ha di­rit­to a una ren­di­ta AI di so­sti­tu­zio­ne ai sen­si del pre­sen­te re­go­la­men­to, cor­ri­spon­den­te al gra­do di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le an­co­ra esi­sten­te. Ciò si ap­pli­ca an­che quan­do la per­so­na non ave­va al­cun di­rit­to a un sup­ple­men­to fis­so e il di­rit­to a una ren­di­ta AI è sta­to ri­dot­to per la pri­ma vol­ta con ef­fet­to a con­ta­re dall’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to.

3 Se il gra­do di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le è ri­dot­to in se­gui­to a una de­ci­sio­ne dell’AI o del ser­vi­zio me­di­co, con ef­fet­to a con­ta­re dall’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to, l’en­ti­tà del­la ren­di­ta AI di so­sti­tu­zio­ne fon­da­ta sul di­rit­to pre­vi­gen­te è ri­dot­ta in ma­nie­ra cor­ri­spon­den­te al­la ri­du­zio­ne del gra­do di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le.

4 Il di­rit­to al­la ren­di­ta AI di so­sti­tu­zio­ne fon­da­to sul di­rit­to pre­vi­gen­te si estin­gue quan­do il be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta de­ce­de, ma al più tar­di quan­do rag­giun­ge l’età or­di­na­ria AVS.

210 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC del 5 nov. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 14 gen. 2009, in vi­go­re dal 1° feb. 2009 (FF 2009 2287).

Art. 105 Trasferimento di rendite di invalidità 211  

1 Le ren­di­te di in­va­li­di­tà in­sor­te pri­ma del 1° giu­gno 2003 e le ren­di­te di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le di PU­BLI­CA in­sor­te pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to so­no tra­sfe­ri­te a ren­di­te di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le di pa­ri im­por­to.

2 Le ren­di­te di in­va­li­di­tà di PU­BLI­CA in­sor­te pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to so­no tra­sfe­ri­te a ren­di­te di in­va­li­di­tà di pa­ri im­por­to.

3 Il pre­sen­te re­go­la­men­to si ap­pli­ca al­le esi­gen­ze (art. 62 e 51) e all’en­ti­tà (art. 62 e 56) del di­rit­to al­la ren­di­ta nel ca­so del­le ren­di­te di in­va­li­di­tà e di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le ai sen­si dei ca­po­ver­si 1 e 2. Es­so si ap­pli­ca pa­ri­men­ti all’ini­zio (art. 62 e 52) e al cal­co­lo (art. 63 e 57) del di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni in se­gui­to ad au­men­to del gra­do di in­va­li­di­tà o di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le, sem­pre­ché ta­le au­men­to ab­bia ef­fet­to do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to.

4 L’ar­ti­co­lo 62 ca­po­ver­so 6 si ap­pli­ca al­la fi­ne del di­rit­to nel ca­so del­le ren­di­te di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le ai sen­si del ca­po­ver­so 1; è fat­to sal­vo il ca­so del­la per­so­na aven­te di­rit­to a una ren­di­ta di vec­chia­ia AVS. L’ar­ti­co­lo 52a ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b si ap­pli­ca al­la fi­ne del di­rit­to nel ca­so del­le ren­di­te di in­va­li­di­tà ai sen­si del ca­po­ver­so 2.212

5 Se il di­rit­to a una ren­di­ta di in­va­li­di­tà o di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le ai sen­si dei ca­po­ver­si 1 e 2 è ri­dot­to in se­gui­to a una de­ci­sio­ne dell’AI o del ser­vi­zio me­di­co con ef­fet­to a con­ta­re dall’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to, l’en­ti­tà del­la ren­di­ta è ri­dot­ta in ma­nie­ra cor­ri­spon­den­te al­la ri­du­zio­ne del di­rit­to al­la ren­di­ta. L’en­ti­tà del­le ren­di­te di in­va­li­di­tà in­sor­ta pri­ma del 1° giu­gno 2003 ri­ma­ne im­mu­ta­ta se, con ef­fet­to a con­ta­re dall’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to, è as­se­gna­ta per la pri­ma vol­ta una ren­di­ta AI o vie­ne mo­di­fi­ca­to per la pri­ma vol­ta il di­rit­to a una ren­di­ta AI.

211 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC del 5 nov. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 14 gen. 2009, in vi­go­re dal 1° feb. 2009 (FF 2009 2287).

212 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

Art. 106 Reinserimento di beneficiari di rendite di invalidità trasferite 213214  

Se il be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di in­va­li­di­tà il cui di­rit­to è na­to pri­ma del 1° giu­gno 2003 op­pu­re di una ren­di­ta di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le di PU­BLI­CA o di una ren­di­ta di in­va­li­di­tà di PU­BLI­CA (art. 105 cpv. 1 o 2) il cui di­rit­to è na­to pri­ma del 1° lu­glio 2008 è rein­se­ri­to con ef­fet­to a par­ti­re dall’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to, una pre­sta­zio­ne di usci­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 46 OC­PC 1 o l’ar­ti­co­lo 27 ca­po­ver­so 3 OC­PC 2 vie­ne cal­co­la­ta per il gior­no pre­ce­den­te l’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to.215 Per il cal­co­lo del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta (art. 54 cpv. 4) que­sto im­por­to è pre­so in con­si­de­ra­zio­ne nell’ave­re di vec­chia­ia ac­cu­mu­la­to dall’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 54 ca­po­ver­so 2.

213 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC del 5 nov. 2008, ap­pro­va­ta dal CF il 14 gen. 2009, in vi­go­re dal 1° feb. 2009 (FF 2009 2287).

214 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

215 Nuo­vo te­sto giu­sta la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

Art. 107216  

216 Abro­ga­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 19 giu. e dell’8 ott. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 30 nov. 2018, con ef­fet­to dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4749).

Art. 108 Garanzia secondo l’articolo 25 della legge su PUBLICA  

1 La ga­ran­zia pre­sup­po­ne che en­tro la na­sci­ta del di­rit­to al­la ren­di­ta i con­tri­bu­ti re­go­la­men­ta­ri di ri­spar­mio del da­to­re di la­vo­ro e dell’im­pie­ga­to sia­no sta­ti ver­sa­ti per in­te­ro e cor­ri­spon­den­te­men­te al gra­do di oc­cu­pa­zio­ne il gior­no pre­ce­den­te l’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to.

2 ...217

3 I ri­scat­ti, i rim­bor­si di pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti per la pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni o i con­fe­ri­men­ti in se­gui­to a di­vor­zio ef­fet­tua­ti do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to non in­fluen­za­no il di­rit­to al­la ga­ran­zia.

4 I pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti per la pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d'abi­ta­zio­ni, i ri­ca­vi pro­ve­nien­ti dal­la rea­liz­za­zio­ne di pe­gni su­gli ave­ri di pre­vi­den­za e i pa­ga­men­ti in se­gui­to a di­vor­zio, ot­te­nu­ti do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to, de­ter­mi­na­no una ri­du­zio­ne at­tua­ria­le del di­rit­to al­la ga­ran­zia.

55 In ca­so di ri­du­zio­ne dell’ave­re di vec­chia­ia del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta per i mo­ti­vi di cui al ca­po­ver­so 4 e di re­sti­tu­zio­ne o di riac­qui­sto in­te­gra­li pri­ma del pen­sio­na­men­to, il di­rit­to ini­zia­le al­la ga­ran­zia è ri­pri­sti­na­to. Nel ca­so con­tra­rio è ef­fet­tua­ta una ri­du­zio­ne at­tua­ria­le del di­rit­to ori­gi­na­le al­la ga­ran­zia in mi­su­ra pa­ri al­la man­ca­ta re­sti­tu­zio­ne o al man­ca­to riac­qui­sto.218

217 Abro­ga­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 19 giu. e dell’8 ott. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 30 nov. 2018, con ef­fet­to dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4749).

218 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

Art. 108a Disposizioni transitorie relative alla modifica dell’8 settembre 2010 219  

1 Per gli as­si­cu­ra­ti che al mo­men­to del­la ri­du­zio­ne del gra­do di oc­cu­pa­zio­ne han­no man­te­nu­to la pro­te­zio­ne pre­vi­den­zia­le se­con­do il di­rit­to pre­vi­gen­te, do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te mo­di­fi­ca si ap­pli­ca­no le di­spo­si­zio­ni con­cer­nen­ti il man­te­ni­men­to del­la pre­vi­den­za di cui all’ar­ti­co­lo 18c (art. 29a e art. 85 cpv. 5).

2 La ri­mu­ne­ra­zio­ne ap­pli­ca­bi­le al cal­co­lo del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta (art. 36bcpv. 4 lett. b) nel 2011 è ret­ta dal tas­so di in­te­res­se sta­bi­li­to al­la fi­ne del 2010.220

219 In­tro­dot­to dal­la Dec. dell’OPC dell’8 set. 2010, ap­pro­va­ta dal CF il 24 nov. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (FF 2010 8025).

220 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 26 giu. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 979).

Art. 108b Disposizioni transitorie relative alla modifica del 21 giugno 2011 221  

1 La ri­du­zio­ne a vi­ta a par­ti­re dal rag­giun­gi­men­to dell’età AVS del­le ren­di­te di vec­chia­ia in­sor­te tra il 1° lu­glio 2008 e l’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 21 giu­gno 2011, do­vu­ta all’ot­te­ni­men­to di una ren­di­ta tran­si­to­ria, è ret­ta per ana­lo­gia dall’ar­ti­co­lo 103 ca­po­ver­so 2.

2 La ri­du­zio­ne del­le ren­di­te per su­per­sti­ti in­sor­te do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 21 giu­gno 2011 è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 103 ca­po­ver­so 4 let­te­ra b, se la per­so­na che be­ne­fi­cia di una ren­di­ta di vec­chia­ia in­sor­ta tra il 1° lu­glio 2008 e l’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te mo­di­fi­ca de­ce­de pri­ma del rag­giun­gi­men­to dell’età AVS.

221 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 21 giu. 2011, ap­pro­va­ta dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2069).

Art. 108c Disposizioni transitorie della modifica del 15 ottobre 2013 222  

1 La ri­du­zio­ne a vi­ta a par­ti­re rag­giun­gi­men­to dell’età AVS del­le ren­di­te di vec­chia­ia in­sor­te tra il 1° lu­glio 2012 e l’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 15 ot­to­bre 2013, do­vu­ta all’ot­te­ni­men­to di una ren­di­ta tran­si­to­ria, è ret­ta per ana­lo­gia dall’ar­ti­co­lo 103 ca­po­ver­so 2.

2 La ri­du­zio­ne del­le ren­di­te per su­per­sti­ti in­sor­te do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 15 ot­to­bre 2013 è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 103 ca­po­ver­so 4 let­te­ra b, se la per­so­na che be­ne­fi­cia di una ren­di­ta di vec­chia­ia in­sor­ta tra il 1° lu­glio 2012 e l’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te mo­di­fi­ca de­ce­de pri­ma del rag­giun­gi­men­to dell’età AVS.

222 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 15 ott. 2013, ap­pro­va­ta dal CF il 20 ago. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 2947).

Art. 108d Disposizione transitoria della modifica del 25 novembre 2015 223  

1 Il 1° gen­na­io 2017 le per­so­ne che in da­ta 31 di­cem­bre 2016 so­no as­si­cu­ra­te nel pia­no per i qua­dri 2 ven­go­no tra­sfe­ri­te nel pia­no per i qua­dri (pre­ce­den­te­men­te pia­no per i qua­dri 1).

2 Le per­so­ne che il 1° lu­glio 2008 so­no pas­sa­te al pri­ma­to dei con­tri­bu­ti e so­no sta­te tra­sfe­ri­te nel pia­no per i qua­dri 2 e che en­tro il 31 di­cem­bre 2016 com­pio­no il 60° an­no di età so­no sog­get­te al­le di­spo­si­zio­ni del pia­no per i qua­dri 2 an­co­ra fi­no al 31 di­cem­bre 2017 con­for­me­men­te al di­rit­to pre­vi­gen­te.

223 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 25 nov. 2015, ap­pro­va­ta dal CF il 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 1789).

Art. 108e Disposizioni transitorie della modifica del 6 settembre 2016 224  

1 I co­niu­gi di­vor­zia­ti a cui è sta­ta as­se­gna­ta pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 6 set­tem­bre 2016 una ren­di­ta o una li­qui­da­zio­ne in ca­pi­ta­le in­ve­ce di una ren­di­ta vi­ta­li­zia in se­gui­to a di­vor­zio han­no di­rit­to a una ren­di­ta per su­per­sti­ti se­con­do il di­rit­to pre­vi­gen­te.

2 In se­gui­to a di­vor­zio, la quo­ta del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta o la par­te di ren­di­ta con­ver­ti­ta in una ren­di­ta vi­ta­li­zia o in ca­pi­ta­le tra­sfe­ri­ta a fa­vo­re di una per­so­na as­si­cu­ra­ta do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te mo­di­fi­ca non in­fluen­za il di­rit­to al­la ga­ran­zia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 108.

3 In se­gui­to a di­vor­zio, la quo­ta del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta tra­sfe­ri­ta do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te mo­di­fi­ca a fa­vo­re del co­niu­ge aven­te di­rit­to de­ter­mi­na una ri­du­zio­ne at­tua­ria­le del di­rit­to al­la ga­ran­zia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 108.

4 Per le ren­di­te in­sor­te pri­ma del 1° lu­glio 2008 e tra­sfe­ri­te per lo stes­so im­por­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 103 ca­po­ver­so 1, al­la ri­du­zio­ne del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta e del­le pre­sta­zio­ni in se­gui­to a di­vor­zio si ap­pli­ca l’ar­ti­co­lo 100 ca­po­ver­si 3–5. La ri­du­zio­ne di ta­li ren­di­te si cal­co­la in fun­zio­ne del­le ba­si tec­ni­che vi­gen­ti al mo­men­to del pas­sag­gio in giu­di­ca­to del­la sen­ten­za di di­vor­zio.225

224 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, ap­pro­va­ta dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

225 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OPC del 15 feb. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° mag. 2018 (RU 2018 2431).

Art. 108f Disposizioni transitorie della modifica del 15 febbraio 2018: garanzia nominale dei diritti acquisiti sulla rendita di vecchiaia per la generazione di transizione 226  

1 Gli as­si­cu­ra­ti che in da­ta 31 di­cem­bre 2018 han­no al­me­no 60 an­ni han­no di­rit­to in ca­so di pen­sio­na­men­to a una ga­ran­zia no­mi­na­le dei di­rit­ti ac­qui­si­ti cor­ri­spon­den­te al­la ren­di­ta di vec­chia­ia al­la qua­le avreb­be­ro avu­to di­rit­to se fos­se­ro an­da­ti in pen­sio­ne il 31 di­cem­bre 2018 ap­pli­can­do i pa­ra­me­tri tec­ni­ci vi­gen­ti in quel mo­men­to.

2 Il di­rit­to si estin­gue, se a par­ti­re dal 1° gen­na­io 2019:

a.
l’ave­re di vec­chia­ia o un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta è ri­dot­to;
b.
ha luo­go un pen­sio­na­men­to par­zia­le; op­pu­re
c.
la per­so­na as­si­cu­ra­ta esce dal­la Cas­sa di pre­vi­den­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

226 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 15 feb. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2431).

Art. 108g Disposizioni transitorie della modifica del 15 febbraio 2018: rivalutazione della rendita di vecchiaia, di invalidità o per superstiti per la generazione di transizione 227  

1 Gli ave­ri di vec­chia­ia e gli ave­ri di ri­spar­mio spe­cia­li del­le per­so­ne che il 31 di­cem­bre 2018 han­no al­me­no 60 an­ni e che tra il 1° gen­na­io 2018 e il 31 di­cem­bre 2018 so­no as­si­cu­ra­te inin­ter­rot­ta­men­te nel­la Cas­sa di pre­vi­den­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne ven­go­no ri­va­lu­ta­ti.

2 La ri­va­lu­ta­zio­ne av­vie­ne sol­tan­to al mo­men­to del pen­sio­na­men­to e sol­tan­to nel­la mi­su­ra in cui vie­ne per­ce­pi­ta una ren­di­ta di vec­chia­ia.

3 Per la ri­va­lu­ta­zio­ne so­no de­ter­mi­nan­ti:

a.
l’età del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta in da­ta 31 di­cem­bre 2018; e
b.
l’ave­re di vec­chia­ia e un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta in da­ta 31 di­cem­bre 2018, de­dot­ti:
1.
i ri­scat­ti,
2.
i riac­qui­sti in se­gui­to a di­vor­zio,
3.
i rim­bor­si dei pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti per la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni o i ver­sa­men­ti pro­ve­nien­ti dal ri­ca­vo del­la rea­liz­za­zio­ne di pe­gni su ave­ri di pre­vi­den­za,
ef­fet­tua­ti dal 1° gen­na­io 2016.

4 La se­guen­te ta­bel­la co­sti­tui­sce la ba­se per la ri­va­lu­ta­zio­ne (in­ter­po­la­zio­ne li­nea­re men­si­le):

Età in da­ta 31 di­cem­bre 2018

Ri­va­lu­ta­zio­ne

Uo­mi­ni

Don­ne

70

10,07 %

10,07 %

69

10,24 %

10,24 %

68

10,39 %

10,39 %

67

10,74 %

10,74 %

66

11,07 %

11,07 %

65

11,00 %

11,00 %

64

11,00 %

11,00 %

63

10,41 %

11,00 %

62

9,63 %

10,41 %

61

8,64 %

9,63 %

60

7,07 %

8,06 %

5 La ri­va­lu­ta­zio­ne è ri­dot­ta pro­por­zio­nal­men­te, se l’ave­re di vec­chia­ia o un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le vie­ne ri­dot­to do­po il 31 di­cem­bre 2018 a cau­sa:

a.
del­la ri­scos­sio­ne dell’ave­re di vec­chia­ia o ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le sot­to for­ma di li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le;
b.
dei pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti nel qua­dro del­la pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni o in se­gui­to al ri­ca­vo del­la rea­liz­za­zio­ne di pe­gni su ave­ri di pre­vi­den­za;
c.
del tra­sfe­ri­men­to di una par­te del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta in se­gui­to a di­vor­zio;
d.
del ver­sa­men­to di un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le sot­to for­ma di li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 55 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b.

6 Se il di­rit­to a una ren­di­ta di in­va­li­di­tà o di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le sor­ge do­po il 31 di­cem­bre 2018, la ri­va­lu­ta­zio­ne vie­ne ef­fet­tua­ta al mo­men­to in cui na­sce il di­rit­to sul­la par­te dell’ave­re di vec­chia­ia di­spo­ni­bi­le al 31 di­cem­bre 2018 de­ter­mi­nan­te per il cal­co­lo del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà o di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le. Se il di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà si estin­gue al com­pi­men­to del 65° an­no di età o se il di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le de­ca­de al rag­giun­gi­men­to dell’età AVS, la ri­va­lu­ta­zio­ne vie­ne pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne nel cal­co­lo del­la ren­di­ta di vec­chia­ia ver­sa­ta in luo­go del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà o di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le. In ca­so di un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le di­spo­ni­bi­le al 31 di­cem­bre 2018, la ri­va­lu­ta­zio­ne vie­ne ef­fet­tua­ta a con­di­zio­ne che ta­le ave­re sia con­ser­va­to a fa­vo­re di un fu­tu­ro au­men­to del­la ren­di­ta di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 55 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a.

7 Se il di­rit­to a una ren­di­ta di in­va­li­di­tà o di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le na­sce pri­ma del 1° gen­na­io 2019, vie­ne ef­fet­tua­ta una ri­va­lu­ta­zio­ne an­che per il cal­co­lo del­la ren­di­ta di vec­chia­ia ana­lo­ga­men­te all’ap­pli­ca­zio­ne dei ca­po­ver­si 3 e 4 in ca­so di estin­zio­ne:

a.
del di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà al com­pi­men­to del 65° an­no di età;
b.
del di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le al rag­giun­gi­men­to dell’età AVS.

8 Se una per­so­na as­si­cu­ra­ta de­ce­de do­po il 31 di­cem­bre 2018, la ri­va­lu­ta­zio­ne vie­ne ef­fet­tua­ta sull’ave­re di vec­chia­ia di­spo­ni­bi­le in da­ta 31 di­cem­bre 2018 per il cal­co­lo del­la ren­di­ta per su­per­sti­ti. Se la ren­di­ta per co­niu­gi o la ren­di­ta per con­vi­ven­ti è per­ce­pi­ta in­te­ra­men­te o par­zial­men­te sot­to for­ma di li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le, la ri­va­lu­ta­zio­ne è ri­dot­ta pro­por­zio­nal­men­te.

227 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 15 feb. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2431).

Art. 108h Disposizioni transitorie della modifica del 15 febbraio 2018: versamento unico della Cassa di previdenza della Confederazione 228  

1 La Cas­sa di pre­vi­den­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne au­men­ta me­dian­te un ver­sa­men­to uni­co gli ave­ri di vec­chia­ia e gli ave­ri di ri­spar­mio spe­cia­li del­le per­so­ne che il 31 di­cem­bre 2018 han­no com­piu­to il 45° an­no di età, ma non an­co­ra il 60° e che tra il 1° gen­na­io 2018 e il 31 di­cem­bre 2018 era­no as­si­cu­ra­te inin­ter­rot­ta­men­te nel­la Cas­sa di pre­vi­den­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne. Ta­le in­cre­men­to è ac­qui­si­to gra­dual­men­te sull’ar­co di tre an­ni in im­por­ti equi par­zia­li men­si­li.

2 La quo­ta non an­co­ra ac­qui­si­ta del ver­sa­men­to uni­co è ri­dot­ta pro­por­zio­nal­men­te se l’ave­re di vec­chia­ia o un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le è ri­dot­to du­ran­te gli an­ni 2019–2021 in se­gui­to a:

a.
usci­ta dal­la Cas­sa di pre­vi­den­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne;
b.
ri­scos­sio­ne dell’ave­re di vec­chia­ia o ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le sot­to for­ma di li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le;
c.
pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti nel qua­dro del­la pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni o ri­ca­vo del­la rea­liz­za­zio­ne di pe­gni su ave­ri di pre­vi­den­za;
d.
tra­sfe­ri­men­to di una quo­ta del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta in se­gui­to a di­vor­zio;
e.
ver­sa­men­to di un ave­re di ri­spar­mio spe­cia­le ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 43 ca­po­ver­so 2 o dell’ar­ti­co­lo 55 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b.

3 Se è na­to un di­rit­to al­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà o di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le pri­ma del 1° gen­na­io 2019, è ac­qui­si­to un ver­sa­men­to uni­co per il cal­co­lo del­la ren­di­ta di vec­chia­ia a con­di­zio­ne che do­po il 31 di­cem­bre 2018:

a.
si estin­gui il di­rit­to a pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà al com­pi­men­to del 65° an­no di età;
b.
si estin­gui il di­rit­to a pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le al rag­giun­gi­men­to dell’età AVS.

228 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 15 feb. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2431).

Art. 108i Disposizioni transitorie della modifica del 15 febbraio 2018: riduzione delle rendite di vecchiaia e per superstiti dovuta all’ottenimento di una rendita transitoria 229  

1 La ri­du­zio­ne a vi­ta a par­ti­re dal rag­giun­gi­men­to dell’età AVS del­le ren­di­te di vec­chia­ia in­sor­te tra il 1° gen­na­io 2015 e il 31 di­cem­bre 2018, do­vu­ta all’ot­te­ni­men­to di una ren­di­ta tran­si­to­ria, è ret­ta per ana­lo­gia dall’ar­ti­co­lo 103 ca­po­ver­so 2.

2 La ri­du­zio­ne del­le ren­di­te per su­per­sti­ti in­sor­te do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 15 feb­bra­io 2018 è ret­ta per ana­lo­gia dall’ar­ti­co­lo 103 ca­po­ver­so 4 let­te­ra b, se la per­so­na che be­ne­fi­cia di una ren­di­ta di vec­chia­ia in­sor­ta tra il 1° gen­na­io 2015 e il 31 di­cem­bre 2018 de­ce­de pri­ma del rag­giun­gi­men­to dell’età AVS.

229 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 15 feb. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2431).

Art. 108j Disposizioni transitorie della modifica del 21 marzo 2019 230  

1 Per le per­so­ne ap­par­te­nen­ti al più tar­di dal 30 apri­le 2019 a par­ti­co­la­ri ca­te­go­rie di per­so­na­le ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 2 let­te­ra a nu­me­ri 1 e 2 non­ché let­te­ra b nu­me­ri 1, 2 e 4 OP­P­C­Pers e che han­no com­piu­to il 50° an­no di età o pre­sta­to 23 an­ni di ser­vi­zio pri­ma del 1° gen­na­io 2020, i con­tri­bu­ti di ri­spar­mio, il ver­sa­men­to dei con­tri­bu­ti vo­lon­ta­ri di ri­spar­mio e il ri­scat­to so­no ret­ti dall’al­le­ga­to 6a nel­la ver­sio­ne del 15 feb­bra­io 2018231. Per le per­so­ne ap­par­te­nen­ti a par­ti­co­la­ri ca­te­go­rie di per­so­na­le ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 2 let­te­ra a nu­me­ri 1 e 2 OP­P­C­Pers è fat­to sal­vo l’as­sog­get­ta­men­to al nuo­vo di­rit­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 9a ca­po­ver­so 3 OP­P­C­Pers.

2 Per le per­so­ne ap­par­te­nen­ti al più tar­di dal 30 apri­le 2019 al­le sud­det­te par­ti­co­la­ri ca­te­go­rie di per­so­na­le e che non han­no né com­piu­to il 50° an­no di età né pre­sta­to 23 an­ni di ser­vi­zio pri­ma del 1° gen­na­io 2020, fi­no al 31 di­cem­bre 2019 i con­tri­bu­ti di ri­spar­mio, il ver­sa­men­to dei con­tri­bu­ti vo­lon­ta­ri di ri­spar­mio e il ri­scat­to so­no ret­ti dall’al­le­ga­to 6a nel­la ver­sio­ne del 15 feb­bra­io 2018.

230 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 21 mar. 2019, ap­pro­va­ta dal CF il 10 apr. 2019, in vi­go­re dal 1° mag. 2019 (RU 2019 1241).

231 RU 2018 2431

Art. 108k Disposizione transitoria della modifica del 30 settembre 2019 232  

Con l’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 30 set­tem­bre 2019 le ri­ser­ve re­la­ti­ve al­lo sta­to di sa­lu­te esi­sten­ti de­ca­do­no.

232 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 21 mar., 7 mag. e 30 set. 2019, ap­pro­va­ta dal CF il 30 ott. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3447).

Art. 108l Disposizione transitoria della modifica del 17 e del 26 novembre 2020 233  

Gli as­si­cu­ra­ti che han­no com­piu­to il 62° an­no di età pri­ma del 1° di­cem­bre 2020 e che il 1° gen­na­io 2021 non han­no an­co­ra rim­bor­sa­to i pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti per la pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni:

a.
non pos­so­no più rim­bor­sa­re i pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti; gli ob­bli­ghi se­con­do l’ar­ti­co­lo 93 ca­po­ver­so 1 de­ca­do­no;
b.
pos­so­no ef­fet­tua­re ri­scat­ti se que­sti ul­ti­mi, uni­ta­men­te ai pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti, non su­pe­ra­no le pre­sta­zio­ni mas­si­me ai sen­si del pre­sen­te re­go­la­men­to.

233 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 17 e 26nov. 2020, ap­pro­va­ta dal CF il 4 dic. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 20205903).

Art. 108m Disposizione transitoria della modifica del 7 agosto 2023: Sistema di rendite lineare 234  

1 Per le per­so­ne na­te nel 1966 o an­te­rior­men­te, il cui di­rit­to a una ren­di­ta di in­va­li­di­tà è sor­to pri­ma del 1° gen­na­io 2022, il di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni è di­sci­pli­na­to dal­le di­spo­si­zio­ni re­go­la­men­ta­ri in vi­go­re fi­no al 31 di­cem­bre 2023.

2 Per le per­so­ne na­te nel 1967 o suc­ces­si­va­men­te, il cui di­rit­to a una ren­di­ta di in­va­li­di­tà è sor­to pri­ma del 1° gen­na­io 2022, fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 4 e l’ar­ti­co­lo 52b ca­po­ver­si 1 e 2, il di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni è di­sci­pli­na­to se­con­do le di­spo­si­zio­ni re­go­la­men­ta­ri in vi­go­re fi­no al 31 di­cem­bre 2023 se so­no sod­di­sfat­te le se­guen­ti con­di­zio­ni:

a.
il gra­do d’in­va­li­di­tà ai sen­si del­la LAI235 su­bi­sce una mo­di­fi­ca­zio­ne in­fe­rio­re ai cin­que pun­ti per­cen­tua­li (art. 17 cpv. 1 lett. a LP­GA236);
b.
il gra­do d’in­va­li­di­tà ai sen­si del­la LAI su­bi­sce una mo­di­fi­ca­zio­ne di al­me­no cin­que pun­ti per­cen­tua­li che, in ba­se al cal­co­lo se­con­do il nuo­vo di­rit­to, por­ta:
1.
in ca­so di un au­men­to, a una ri­du­zio­ne dell’en­ti­tà del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà,
2.
in ca­so di una ri­du­zio­ne, a un au­men­to dell’en­ti­tà del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà.

3 Il ca­po­ver­so 2 si ap­pli­ca an­che al­le per­so­ne, il cui di­rit­to a una ren­di­ta di in­va­li­di­tà è sor­to tra il 1° gen­na­io 2022 e il 31 di­cem­bre 2023.

4 L’en­ti­tà del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà di per­so­ne na­te nel 1992 o suc­ces­si­va­men­te, il cui di­rit­to a una ren­di­ta di in­va­li­di­tà è sor­to pri­ma del 1° gen­na­io 2024, è di­sci­pli­na­ta dal­le di­spo­si­zio­ni re­go­la­men­ta­ri vi­gen­ti fi­no al 31 di­cem­bre 2023 al più tar­di fi­no al 31 di­cem­bre 2031. Se in ba­se al cal­co­lo se­con­do il nuo­vo di­rit­to l’en­ti­tà del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà di­mi­nui­sce, l’en­ti­tà fi­no­ra sta­tui­ta ri­ma­ne in­va­ria­ta fi­no a che il gra­do d’in­va­li­di­tà ai sen­si del­la LAI non su­bi­sce una mo­di­fi­ca­zio­ne di al­me­no cin­que pun­ti per­cen­tua­li (art. 17 cpv. 1 lett. a LP­GA); è fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 52b ca­po­ver­si 1 e 2.

234 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

235 RS 831.20

236 RS 830.1

Art. 108n Disposizione transitoria della modifica del 7 agosto 2023: Età di riferimento della generazione di transizione 237  

1 Per le don­ne del­la ge­ne­ra­zio­ne di tran­si­zio­ne, l’età di ri­fe­ri­men­to per sta­bi­li­re il di­rit­to al­la ren­di­ta tran­si­to­ria ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 60 e il re­la­ti­vo cal­co­lo è la se­guen­te:

a.
64 an­ni per le don­ne na­te nel 1960 o an­te­rior­men­te;
b.
64 an­ni e tre me­si per le don­ne na­te nel 1961;
c.
64 an­ni e sei me­si per le don­ne na­te nel 1962;
d.
64 an­ni e no­ve me­si per le don­ne na­te nel 1963;
e.
65 an­ni per le don­ne na­te nel 1964 o suc­ces­si­va­men­te.
2 Al­le di­spo­si­zio­ni ri­ma­nen­ti si ap­pli­ca l’età di 65 an­ni qua­le età di ri­fe­ri­men­to per le don­ne.

237 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, ap­pro­va­ta dal CF il 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

Sezione 2: Entrata in vigore

Art.109  

1 Il pre­sen­te re­go­la­men­to di pre­vi­den­za en­tra in vi­go­re uni­ta­men­te al con­trat­to di af­fi­lia­zio­ne.

2 Le mo­di­fi­che del re­go­la­men­to di pre­vi­den­za co­sti­tui­sco­no una mo­di­fi­ca del con­trat­to di af­fi­lia­zio­ne. La lo­ro va­li­di­tà è su­bor­di­na­ta al con­sen­so del­la par­te con­traen­te al con­trat­to di af­fi­lia­zio­ne e dell’or­ga­no pa­ri­te­ti­co.

Allegati 238

238 Nuovo testo giusta il n. II della Dec. dell’OPC del 15 feb. 2018, approvata dal CF il 25 apr. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2431).

Allegato 1 Interessi

Allegato 2 Riscatto

Allegato 3 Tassi di conversione

Allegato 4 Rendita transitoria

I. Riduzione a vita immediata della rendita mensile di vecchiaia all’inizio dell’ottenimento di una rendita transitoria

II. Riscatto della riduzione della rendita mensile di vecchiaia in caso di riduzione a vita immediata

Allegato 5 Rendita transitoria

I. Riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia a partire dal raggiungimento dell’età di riferimento in caso di ottenimento della rendita transitoria

II. Riduzione della rendita per superstiti

Allegato 6 Rendita transitoria

I. Riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia insorta tra il 1° luglio 2008 e il 30 giugno 2012 a partire dal raggiungimento dell’età di riferimento a causa dell’ottenimento di una rendita transitoria

II. Riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia insorta tra il 1° luglio 2012 e il 31 dicembre 2014 a partire dal raggiungimento dell’età di riferimento a causa dell’ottenimento di una rendita transitoria

III. Riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia insorta tra il 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2018 a partire dal raggiungimento dell’età di riferimento a causa dell’ottenimento di una rendita transitoria

Allegato 6a Piani previdenziali per le persone appartenenti a particolari categorie di personale

Allegato 7 Elenco delle abbreviazioni

Allegato 1 239

239 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 1 della Dec. dell’OPC del 6 set. 2016, approvata dal CF il 10 mag. 2017, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

(art. 8)

Interessi

Stato
1° gennaio 2017240

1.
Art. 36b

Rimunerazione dell’avere di vecchiaia nell’anno in corso

da definire

2.
Art. 36b

Rimunerazione applicabile al calcolo della prestazione di uscita nell’anno in corso

1,00 %

3.
Art. 71

Interesse di mora in caso di pagamento di prestazioni arretrate

2,00 %

4.
Art. 72

Interesse in caso di restituzione

1,00 %

Interesse di mora in caso di restituzione

2,00 %

5.
Art. 80

Rimunerazione delle prestazioni di uscita apportate in caso di cessazione del rapporto di lavoro prima del 1° gennaio successivo al compimento del 21° anno di età

1,00 %

6.
Art. 82 e

Rimunerazione di prestazioni di uscita

1,00 %

Art. 85

Interesse di mora sulle prestazioni di uscita

2,00 %

7.
Art. 86

Interesse di mora sul pagamento di prestazioni di uscita arretrate

2,00 %

8.
Art. 90

Interesse in caso di restituzione di prestazioni di uscita

1,00 %

Dal 1° gennaio 2017 l’interesse minimo LPP ammonta a: 1,00 %.

Remunerazione dell’avere di vecchiaia nell’anno precedente: 1,25 %.

240 Gli interessi attuali sono disponibili sul sito di PUBLICA.

Allegato 2 241

241 Nuovo testo giusta il n. II della Dec. dell’OPC del 15 feb. 2018, approvata dal CF il 25 apr. 2018 (RU 2018 2431). Aggiornato dal n. II della Dec. dell’OPC del 21 mar., 7 mag. e 30 set. 2019, approvata dal CF il 30 ott. 2019, in vigore dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3447).

(art. 32 cpv. 1 e 32b)

Riscatto

AV max. = importo massimo dell’avere di vecchiaia secondo l’articolo 36

ARS max. = importo massimo dell’avere di risparmio speciale ai sensi dell’articolo 36a

Standard

Standard (var. 1)

Standard (var. 2)

Quadri

Quadri (var. 1)

Quadri (var. 2)

Età

AV max. (in % GA)

Età

ARS max. (in % GA)

Età

ARS max. (in % GA)

Età

AV max.
(in % GA)

Età

ARS max. (in % GA)

Età

ARS max. (in % GA)

22

0,00 %

22

0,00 %

22

0,00 %

22

0,00 %

22

0,00 %

22

0,00 %

23

12,75 %

23

1,00 %

23

2,00 %

23

12,75 %

23

1,00 %

23

2,00 %

24

25,50 %

24

2,00 %

24

4,00 %

24

25,50 %

24

2,00 %

24

4,00 %

25

38,25 %

25

3,00 %

25

6,00 %

25

38,25 %

25

3,00 %

25

6,00 %

26

51,00 %

26

4,00 %

26

8,00 %

26

51,00 %

26

4,00 %

26

8,00 %

27

63,75 %

27

5,00 %

27

10,00 %

27

63,75 %

27

5,00 %

27

10,00 %

28

76,50 %

28

6,00 %

28

12,00 %

28

76,50 %

28

6,00 %

28

12,00 %

29

89,25 %

29

7,00 %

29

14,00 %

29

89,25 %

29

7,00 %

29

14,00 %

30

102,00 %

30

8,00 %

30

16,00 %

30

102,00 %

30

8,00 %

30

16,00 %

31

114,75 %

31

9,00 %

31

18,00 %

31

114,75 %

31

9,00 %

31

18,00 %

32

127,50 %

32

10,00 %

32

20,00 %

32

127,50 %

32

10,00 %

32

20,00 %

33

140,25 %

33

11,00 %

33

22,00 %

33

140,25 %

33

11,00 %

33

22,00 %

34

153,00 %

34

12,00 %

34

24,00 %

34

153,00 %

34

12,00 %

34

24,00 %

35

165,75 %

35

13,00 %

35

26,00 %

35

165,75 %

35

13,00 %

35

26,00 %

36

182,00 %

36

14,00 %

36

28,00 %

36

182,00 %

36

14,00 %

36

28,00 %

37

198,25 %

37

15,00 %

37

30,00 %

37

198,25 %

37

15,00 %

37

30,00 %

38

214,50 %

38

16,00 %

38

32,00 %

38

214,50 %

38

16,00 %

38

32,00 %

39

230,75 %

39

17,00 %

39

34,00 %

39

230,75 %

39

17,00 %

39

34,00 %

40

247,00 %

40

18,00 %

40

36,00 %

40

247,00 %

40

18,00 %

40

36,00 %

41

263,25 %

41

19,00 %

41

38,00 %

41

263,25 %

41

19,00 %

41

38,00 %

42

279,50 %

42

20,00 %

42

40,00 %

42

279,50 %

42

20,00 %

42

40,00 %

43

301,34 %

43

21,40 %

43

42,80 %

43

295,75 %

43

21,00 %

43

42,00 %

44

323,62 %

44

22,82 %

44

45,65 %

44

312,00 %

44

22,00 %

44

44,00 %

45

346,34 %

45

24,28 %

45

48,57 %

45

328,25 %

45

23,00 %

45

46,00 %

46

379,27 %

46

26,77 %

46

54,54 %

46

357,15 %

46

26,00 %

46

52,00 %

47

412,85 %

47

29,31 %

47

60,63 %

47

386,05 %

47

29,00 %

47

58,00 %

48

447,11 %

48

31,89 %

48

66,84 %

48

414,95 %

48

32,00 %

48

64,00 %

49

482,05 %

49

34,53 %

49

73,18 %

49

443,85 %

49

35,00 %

49

70,00 %

50

517,69 %

50

37,22 %

50

79,65 %

50

472,75 %

50

38,00 %

50

76,00 %

51

554,05 %

51

39,96 %

51

86,23 %

51

511,11 %

51

41,76 %

51

83,52 %

52

591,13 %

52

42,76 %

52

92,96 %

52

550,23 %

52

45,59 %

52

91,19 %

53

628,95 %

53

45,62 %

53

99,82 %

53

590,13 %

53

49,51 %

53

99,02 %

54

667,53 %

54

48,53 %

54

106,82 %

54

630,83 %

54

53,50 %

54

107,00 %

55

706,88 %

55

51,50 %

55

113,95 %

55

672,35 %

55

57,57 %

55

115,14 %

56

755,27 %

56

54,53 %

56

121,23 %

56

722,90 %

56

61,72 %

56

123,44 %

57

804,62 %

57

57,62 %

57

128,66 %

57

774,46 %

57

65,95 %

57

131,90 %

58

854,96 %

58

60,78 %

58

136,23 %

58

827,05 %

58

70,27 %

58

140,54 %

59

906,31 %

59

63,99 %

59

143,96 %

59

880,69 %

59

74,67 %

59

149,35 %

60

958,69 %

60

67,27 %

60

151,83 %

60

935,40 %

60

79,17 %

60

158,34 %

61

1012,11 %

61

70,62 %

61

159,87 %

61

991,21 %

61

83,75 %

61

167,51 %

62

1066,61 %

62

74,02 %

62

168,06 %

62

1048,13 %

62

88,43 %

62

176,86 %

63

1122,19 %

63

77,51 %

63

176,43 %

63

1106,19 %

63

93,20 %

63

186,40 %

64

1178,88 %

64

81,06 %

64

184,96 %

64

1165,42 %

64

98,06 %

64

196,12 %

65

1236,71 %

65

84,68 %

65

193,66 %

65

1225,83 %

65

103,02 %

65

206,04 %

66

1295,69 %

66

88,38 %

66

202,53 %

66

1287,44 %

66

108,09 %

66

216,17 %

Esempio:

Età

Avere di vecchiaia

Guadagno assicurato:

Standard (0 %)

Standard (var.1)

Standard (var. 2)

AV max.

ARS max.*

ARS max.*

50

fr. 350 000.00

fr. 100 000.00

517,69 %

37,22 %**

79,65 %**

AV max.=

importo massimo dell’avere di vecchiaia ai sensi dell’articolo 36

ARS max.* =

importo massimo dell’avere di risparmio speciale ai sensi dell’articolo 36a

ARS max.** =

importo supplementare massimo dell’avere di risparmio speciale del 2 % o del 5 % (piano standard) rispetto all’importo massimo dell’avere di vecchiaia (senza contributi volontari di risparmio)

AV max. piano standard
(senza contributi volontari di risparmio) all’età di 50 anni:


fr. 517 690.00

(fr. 100 000.00 × 517,69 %)

Avere di vecchiaia accumulato all’età di 50 anni:

– fr. 350 000.00

Differenza:

fr. 167 690.00

Riscatto massimo all’età di 50 anni, standard (0 %):

fr. 167 690.00

AV max. piano standard
(senza contributi volontari di risparmio) all’età di 50 anni:


fr. 517 690.00

ARS max. piano standard (var. 1) all’età di 50 anni:

fr. 37 220.00

(fr. 100 000.00 × 37,22 %)

Avere di vecchiaia accumulato all’età di 50 anni:

– fr. 350 000.00

Differenza:

fr. 204 910.00

Riscatto massimo all’età di 50 anni, standard (var. 1):

fr. 204 910.00

ARS max. supplementare piano standard (var. 1) rispetto all’importomassimo dell’AVpiano standard (senza contributi volontari di risparmio)



fr. 37 220.00

AV max. piano standard
(senza contributi volontari di risparmio) all’età di 50 anni:


fr. 517 690.00

ARS max. piano standard (var. 2) all’età di 50 anni:

fr. 79 650.00

(fr. 100 000.00 × 79,65 %)

Avere di vecchiaia accumulato all’età di 50 anni:

– fr. 350 000.00

Differenza:

fr. 247 340.00

Riscatto massimo all’età di 50 anni, standard (var. 2):

fr. 247 340.00

ARS max. supplementare piano standard (var. 2) rispetto all’importo massimo dell’AV piano standard (senza contributi volontari di risparmio)



fr. 79 650.00

Allegato 3 242

242 Nuovo testo giusta il n. II della Dec. dell’OPC del 15 feb. 2018, approvata dal CF il 25 apr. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2431).

(art. 39 cpv. 2 e 57 cpv. 1)

Tassi di conversione

Età

Tasso di conversione

60

4,47 %

61

4,58 %

62

4,70 %

63 uomini

63 donne

4,83 %

4,90 %

64 uomini

64 donne

4,96 %

5,09 %

65

5,09 %

66

5,24 %

67

5,40 %

68

5,58 %

69

5,76 %

70

5,96 %

Allegato 4 243

243 Nuovo testo giusta il n. II della Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, approvata dal CF il 29 nov. 2023, in vigore dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

(art. 60 cpv. 4 lett. a e b)

Rendita transitoria

I. Riduzione a vita immediata della rendita mensile di vecchiaia in caso di ottenimento della rendita transitoria (art. 60 cpv. 4 lett. a)

Tabella 1: uomini

Età all’inizio dell’ottenimento della rendita

60

208.55

61

172.65

62

134.20

63

92.80

64

48.20

65

0.00

Tabella 2: donne (in base all’anno di nascita)

1960 e anni precedenti

1961

1962

1963

1964
e anni successivi

Età all’inizio dell’ottenimento della rendita

60

179.20

189.80

200.35

210.90

221.45

61

139.45

150.50

161.60

172.65

183.75

62

96.55

108.20

119.85

131.45

143.10

63

50.20

62.45

74.70

86.95

99.20

64

0.00

12.90

25.85

38.75

51.65

65

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

La riduzione è stabilita considerando gli anni e i mesi compiuti.

Spiegazione:

1. Gli importi che figurano nelle tabelle 1 e 2 corrispondono alla riduzione della rendita per 1000 franchi di rendita transitoria percepita, se la persona beneficiaria della rendita transitoria la finanzia personalmente per intero.

2. Se è prevista una partecipazione del datore di lavoro al finanziamento conformemente alle disposizioni dell’OPers244, gli importi nelle tabelle 1 e 2 devono essere ponderati in funzione della quota percentuale dell’assicurato al finanziamento.

Esempio 1:

La rendita transitoria ammonta a fr. 27 840.– all’anno (fr. 2320.– al mese). È ottenuta dall’età di 62 anni e 3 mesi (ad es. anno di nascita 1962). Il datore di lavoro finanzia il 50 per cento dei costi.

Calcolo:

Importo secondo la tabella 1 o 2 × quota del lavoratore × (RT al mese/1000) = riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia.

a.
Uomini:
riduzione all’età di 62 anni e 3 mesi:
134.20 + (92.80 – 134.20) / 12 × 3 = 123.85
123.85 × 0,5 × 2.32 = fr. 143.65
b.
Donne (anno di nascita 1962):
riduzione all’età di 62 anni e 3 mesi:
119.85 + (74.70 – 119.85) / 12 × 3 = 108.55
108.55 × 0,5 × 2.32 = fr. 125.95

II. Riscatto della riduzione della rendita mensile di vecchiaia in caso di riduzione a vita immediata (art. 60 cpv. 4 lett. b)

Valori in contanti per il riscatto della riduzione della rendita

Età

Uomini

Donne

60

22 571

21 346

61

22 060

20 807

62

21 543

20 261

63

21 019

19 707

64

20 490

19 147

65

19 954

18 581

Esempio 2:

La persona assicurata (anno di nascita 1962) va in pensione all’età di 62 anni e 3 mesi e percepisce la rendita transitoria.

Il datore di lavoro partecipa al finanziamento nella misura del 50 per cento.

La persona assicurata intende evitare la riduzione a vita della rendita di vecchiaia e riscatta tale riduzione con un conferimento unico.

Calcolo:

(Fattore secondo la cifra II × riduzione mensile [secondo l’esempio 1] × 12) = quota del lavoratore = conferimento unico)

a.
Uomini:
valore in contanti all’età di 62 anni e 3 mesi: 21 543 + (21 019 – 21 543) / 12 × 3) = 21 412
21 412 × 143.65 × 12 = fr. 36 909.75
b.
Donne (secondo l’esempio con anno di nascita 1962):
valore in contanti all’età di 62 anni e 3 mesi: 20 261 + (19 707 – 20 261) / 12 × 3) = 20 122
20 122 × 125.95 × 12 = fr. 30 412.80

Allegato 5 245

245 Nuovo testo giusta il n. II della Dec. dell’OPC del 7 ago. e 27 nov. 2023, approvata dal CF il 29 nov. 2023, in vigore dal 1° gen. 2024 (RU 2023774).

(art. 60 cpv. 4 lett. c e 5)

Rendita transitoria

I. Riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia a partire dal raggiungimento dell’età di riferimento in caso di ottenimento della rendita transitoria (art. 60 cpv. 4 lett. c)

Tabella 1: uomini

Età all’inizio dell’ottenimento della rendita

60

267.75

61

211.50

62

156.60

63

103.05

64

50.85

65

0.00

Tabella 2: donne (in base all’anno di nascita)

1960 e anni precedenti

1961

1962

1963

1964
e anni successivi

Età all’inizio dell’ottenimento della rendita

60

219.20

235.25

251.70

268.60

285.90

61

162.50

177.75

193.45

209.55

226.05

62

107.05

121.60

136.50

151.80

167.55

63

52.90

66.70

80.90

95.45

110.35

64

0.00

13.10

26.55

40.35

54.55

La riduzione è stabilita considerando gli anni e i mesi compiuti.

Spiegazione:

1. Gli importi che figurano nelle tabelle 1 e 2 corrispondono alla riduzione per 1000 franchi di rendita transitoria percepita, se la persona beneficiaria di tale rendita transitoria la finanzia personalmente per intero.

2. Se è prevista una partecipazione del datore di lavoro al finanziamento conformemente alle disposizioni dell’OPers246, gli importi nelle tabelle 1 e 2 devono essere ponderati in funzione della quota percentuale dell’assicurato al finanziamento.

Esempio 1:

La rendita transitoria ammonta a fr. 27 840.– all’anno (fr. 2320.– al mese). È ottenuta dall’età di 62 anni e 3 mesi (ad es. anno di nascita 1962). Il datore di lavoro finanzia il 50 per cento dei costi.

Calcolo:

Importo secondo la tabella 1 o 2 × quota del lavoratore × (RT al mese/1000) = riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia.

a.
Uomini:
riduzione all’età di 62 anni e 3 mesi: 156.60 + (103.05 – 156.60) / 12 × 3 = 143.20
143.20 × 0,5 × 2.32 = fr. 166.10
b.
Donne (secondo l’esempio con anno di nascita 1962):
riduzione all’età di 62 anni e 3 mesi: 136.50 + (80.90 – 136.50) / 12 × 3 = 122.60
122.60 × 0,5 × 2.32 = fr. 142.20

II. Riduzione della rendita per superstiti (art. 60 cpv. 5)

Tasso per il calcolo della riduzione a vita a contare dal raggiungimento delletà di riferimento in caso di decesso prima del raggiungimento delletà di riferimento

a. Uomini

Età all’inizio dell’ottenimento della rendita di vecchiaia

60

4,42 %

61

4,59 %

62

4,77 %

63

4,97 %

64

5,21 %

65

0,0 %

b. Donne (in base all’anno di nascita)

1960 e anni precedenti

1961

1962

1963

1964
e anni successivi

Età all’inizio dell’ottenimento della rendita

60

4,56 %

4,55 %

4,53 %

4,52 %

4,51 %

61

4,73 %

4,72 %

4,71 %

4,69 %

4,68 %

62

4,90 %

4,90 %

4,89 %

4,87 %

4,86 %

63

5,10 %

5,10 %

5,09 %

5,07 %

5,06 %

64

0,00 %

5,32 %

5,30 %

5,28 %

5,27 %

Esempio di calcolo:

Un assicurato va in pensione all’età di 62 anni e 3 mesi e ha diritto a una rendita di vecchiaia di fr. 6000.– al mese. Ottiene una rendita transitoria di fr. 2320.– al mese. L’assicurato muore all’età di 63 anni.

Calcolo/riduzione della rendita per coniugi/conviventi:

1.
L’età di pensionamento stabilisce il tasso di riduzione a vita.
🡪 Nel caso di un uomo di 62 anni e 3 mesi ammonta a 4,82 %.
2.
Questo tasso va moltiplicato per il numero di anni che intercorrono tra il decesso e l’età di riferimento.
🡪 L’assicurato è deceduto all’età di 63 anni; la differenza tra l’età al decesso e l’età di riferimento è di 2 anni.
🡪 Il tasso di riduzione per il calcolo della riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia al raggiungimento dell’età di riferimento ammonta a 2 × 4,82 % = 9,64 %.
3.
L’importo della riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia al raggiungimento dell’età di riferimento va diminuito di questo tasso.
🡪 Al raggiungimento dell’età di riferimento, la riduzione mensile in caso di pensionamento all’età di 62 anni e 3 mesi ammonta a fr. 166.10 (secondo l’all. 5 cifra I, es. 1 lett. a), importo che viene poi diminuito di fr. 16.00 (9,64 % di fr. 166.10). La riduzione definitiva ammonta pertanto a fr. 150.10.
4.
La rendita di vecchiaia ridotta ammonta quindi a fr. 5849.90 (fr. 6000 meno fr. 150.10), la rendita per superstiti a fr. 3899.95 (⅔ della rendita di vecchiaia ridotta).

Allegato 6 247

247 Nuovo testo giusta il n. II della Dec. dell’OPC del 15 feb. 2018, approvata dal CF il 25 apr. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2431).

(art. 103 cpv. 2, 108b cpv. 1, 108c cpv. 1 e 108i cpv. 1)

Rendita transitoria

I. Riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia insorta tra il 1° luglio 2008 e il 30 giugno 2012 a partire dal raggiungimento dell’età AVS a causa dell’ottenimento di una rendita transitoria (art. 108bcpv. 1)

Tabella 1: età AVS 65

Mese

0

1

2

3

4

5

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

368.20

361.50

354.80

348.15

341.45

334.75

61

287.90

281.50

275.05

268.65

262.20

255.80

62

210.85

204.70

198.60

192.45

186.35

180.20

63

137.30

131.45

125.60

119.75

113.85

108.00

64

67.00

61.40

55.85

50.25

44.65

39.10

65

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Mese

6

7

8

9

10

11

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

328.05

321.35

314.65

308.00

301.30

294.60

61

249.40

242.95

236.55

230.10

223.70

217.25

62

174.10

167.95

161.80

155.70

149.55

143.45

63

102.15

96.30

90.45

84.60

78.70

72.85

64

33.50

27.90

22.35

16.75

11.15

5.60

65

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Tabella 2: età AVS 64

Mese

0

1

2

3

4

5

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

280.30

274.05

267.85

261.60

255.35

249.15

61

205.50

199.55

193.55

187.60

181.60

175.65

62

133.85

128.15

122.45

116.75

111.05

105.35

63

65.40

59.95

54.50

49.05

43.60

38.15

64

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Mese

6

7

8

9

10

11

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

242.90

236.65

230.45

224.20

217.95

211.75

61

169.70

163.70

157.75

151.75

145.80

139.80

62

99.65

93.90

88.20

82.50

76.80

71.10

63

32.70

27.25

21.80

16.35

10.90

5.45

64

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Spiegazione:

1. Gli importi che figurano nelle tabelle 1 e 2 corrispondono alla riduzione della rendita per 1000 franchi di rendita transitoria ottenuta, se il beneficiario della rendita transitoria la finanzia personalmente per intero.

2. Se è prevista una partecipazione del datore di lavoro al finanziamento conformemente alle disposizioni dell’OPers, gli importi nelle tabelle 1 e 2 devono essere ponderati in funzione della quota percentuale dell’assicurato al finanziamento.

Esempio 1:

La rendita transitoria ammonta a fr. 26 520.– all’anno (fr. 2210.– al mese). È richiesta a contare dal 60° anno di età. Il datore di lavoro finanzia il 50 per cento dei costi.

Calcolo:

Importo secondo le tabelle 1 o 2 × quota del lavoratore × (RT al mese/1000) = riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia.

a.
età AVS 65:
368.20 × 0.5 × 2.21 = fr. 406.85
b.
età AVS 64:
280.30 × 0.5 × 2.21 = fr. 309.75

II. Riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia insorta tra il 1° luglio 2012 e il 31 dicembre 2014 a partire dal raggiungimento dell’età AVS a causa dell’ottenimento di una rendita transitoria (art. 108ccpv. 1)

Tabella 1: età AVS 65

Mese

0

1

2

3

4

5

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

338.25

332.15

326.05

319.95

313.85

307.75

61

265.10

259.25

253.40

247.50

241.65

235.80

62

194.75

189.10

183.50

177.85

172.20

166.60

63

127.15

121.75

116.35

110.95

105.50

100.10

64

62.25

57.05

51.90

46.70

41.50

36.30

65

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Mese

6

7

8

9

10

11

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

301.70

295.60

289.50

283.40

277.30

271.20

61

229.95

224.05

218.20

212.35

206.50

200.60

62

160.95

155.30

149.70

144.05

138.40

132.80

63

94.70

89.30

83.90

78.50

73.05

67.65

64

31.15

25.95

20.75

15.55

10.40

5.20

65

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Tabella 2: età AVS 64

Mese

0

1

2

3

4

5

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

271.95

265.95

259.95

254.00

248.00

242.00

61

200.05

194.30

188.50

182.75

176.95

171.20

62

130.80

125.25

119.70

114.15

108.60

103.05

63

64.15

58.80

53.45

48.10

42.75

37.40

64

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Mese

6

7

8

9

10

11

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

236.00

230.00

224.00

218.05

212.05

206.05

61

165.45

159.65

153.90

148.10

142.35

136.55

62

97.50

91.90

86.35

80.80

75.25

69.70

63

32.10

26.75

21.40

16.05

10.70

5.35

64

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Spiegazione:

1. Gli importi che figurano nelle tabelle 1 e 2 corrispondono alla riduzione della rendita per 1000 franchi di rendita transitoria ottenuta, se il beneficiario della rendita transitoria la finanzia personalmente per intero.

2. Se è prevista una partecipazione del datore di lavoro al finanziamento conformemente alle disposizioni dell’OPers, gli importi nelle tabelle 1 e 2 devono essere ponderati in funzione della quota percentuale dell’assicurato al finanziamento

Esempio 1:

La rendita transitoria ammonta a fr. 27 840.– all’anno (fr. 2320.– al mese). È richiesta a contare dal 60° anno di età. Il datore di lavoro finanzia il 50 per cento dei costi.

Calcolo:

Importo secondo le tabelle 1 o 2 × quota del lavoratore × (RT al mese/1000) = riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia.

a.
età AVS 65:
338.25 × 0.5 × 2.32 = fr. 392.35
b.
età AVS 64:
271.95 × 0.5 × 2.32 = fr. 315.45

III. Riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia insorta tra il 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2018 a partire dal raggiungimento dell’età AVS a causa dell’ottenimento di una rendita transitoria (art. 108i cpv. 1)

Tabella 1: età AVS 65

Mese

0

1

2

3

4

5

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

304.70

299.30

293.85

288.45

283.05

277.60

61

239.70

234.45

229.20

223.95

218.70

213.45

62

176.75

171.70

166.60

161.55

156.45

151.40

63

115.85

110.95

106.05

101.15

96.20

91.30

64

56.95

52.20

47.45

42.70

37.95

33.20

65

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Mese

6

7

8

9

10

11

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

272.20

266.80

261.35

255.95

250.55

245.10

61

208.25

203.00

197.75

192.50

187.25

182.00

62

146.30

141.25

136.15

131.10

126.00

120.95

63

86.40

81.50

76.60

71.70

66.75

61.85

64

28.50

23.75

19.00

14.25

9.50

4.75

65

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Tabella 2: età AVS 64

Mese

0

1

2

3

4

5

Età all’inizio dell’ottenimento della rendita

60

246.95

241.55

236.20

230.80

225.40

220.05

61

182.35

177.15

171.90

166.70

161.45

156.25

62

119.65

114.60

109.55

104.45

99.40

94.35

63

58.90

54.00

49.10

44.20

39.25

34.35

64

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Mese

6

7

8

9

10

11

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

214.65

209.25

203.90

198.50

193.10

187.75

61

151.00

145.80

140.55

135.35

130.10

124.90

62

89.30

84.20

79.15

74.10

69.05

63.95

63

29.45

24.55

19.65

14.75

9.80

4.90

64

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Spiegazione:

1. Gli importi che figurano nelle tabelle 1 e 2 corrispondono alla riduzione della rendita per 1000 franchi di rendita transitoria ottenuta, se il beneficiario della rendita transitoria la finanzia personalmente per intero.

2. Se è prevista una partecipazione del datore di lavoro al finanziamento conformemente alle disposizioni dell’OPers, gli importi nelle tabelle 1 e 2 devono essere ponderati in funzione della quota percentuale dell’assicurato al finanziamento

Esempio 1:

La rendita transitoria ammonta a fr. 27 840.– all’anno (fr. 2320.– al mese). È richiesta a contare dal 60° anno di età. Il datore di lavoro finanzia il 50 per cento dei costi.

Calcolo:

Importo secondo le tabelle 1 o 2 × quota del lavoratore × (RT al mese/1000) = riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia.

a.
età AVS 65:
304.70 × 0.5 × 2.32 = fr. 353.45
b.
età AVS 64:
246.95 × 0.5 × 2.32 = fr. 286.45

Allegato 6a 248

248 Introdotto dal n. II cpv. 1 della Dec. dell’OPC del 21 mag. 2013, approvata dal CF il 14 giu. 2013 (RU 2013 1783). Nuovo testo giusta il n. II della Dec. dell’OPC del 21 mar. 2019, approvata dal CF il 10 apr. 2019, in vigore dal 1° mag. 2019 (RU 2019 1241).

(art. 3a, 36 cpv. 2 lett. a, 36a cpv. 1 e 2 lett. abis)

Piani previdenziali per le persone appartenenti a particolari categorie di personale

Riepilogo

Fintanto che percepiscono contributi supplementari di risparmio dal datore di lavoro secondo l’articolo 3 OPPCPers, le persone appartenenti a particolari categorie di personale sono assicurate in uno dei seguenti piani previdenziali:

a.
piano standard, per l’assicurazione degli impiegati fino alla classe di stipendio 23;
b.
piano per i quadri, per l’assicurazione degli impiegati a partire dalla classe di stipendio 24.

I. Contributi di risparmio

1 Ai piani previdenziali dei militari di professione e dei membri del Corpo delle guardie di confine si applicano i seguenti contributi di risparmio:

a.
piano standard, per gli impiegati fino alla classe di stipendio 23:

Graduazione delle età (classe di contributo)

Contributo di risparmio dell’impiegato
(%)

Contributo di risparmio del datore di lavoro
(%)

Totale degli accrediti di
vecchiaia (%)

Contributo supplementare di risparmio del datore di lavoro (%)

22–34

5,85

6,90

12,75

2,00

35–44

7,25

9,00

16,25

2,00

45–54

9,40

16,60

26,00

5,00

55–65

12,50

21,75

34,25

5,00

b.
piano per i quadri, per gli impiegati a partire dalla classe di stipendio 24:

Graduazione delle età (classe di contributo)

Contributo di risparmio dell’impiegato
(%)

Contributo di risparmio del datore di lavoro
(%)

Totale degli accrediti di
vecchiaia (%)

Contributo supplementare di risparmio del datore di lavoro (%)

22–34

5,95

6,80

12,75

2,00

35–44

7,25

9,00

16,25

2,00

45–54

9,70

19,20

28,90

6,00

55–65

12,80

24,30

37,10

6,00

2 Ai piani previdenziali degli impiegati del DFAE soggetti all’obbligo del trasferimento si applicano i seguenti contributi di risparmio:

a.
piano standard, per gli impiegati fino alla classe di stipendio 23:

Graduazione delle età (classe di contributo)

Contributo di risparmio dell’impiegato
(%)

Contributo di risparmio del datore di lavoro
(%)

Totale
degli accrediti di vecchiaia (%)

Contributo supplementare di risparmio del datore di lavoro (%)

22–34

5,85

6,90

12,75

10,00

35–44

7,25

9,00

16,25

10,00

45–54

9,40

16,60

26,00

10,00

55–65

12,50

21,75

34,25

10,00

b.
piano per i quadri, per gli impiegati a partire dalla classe di stipendio 24:

Graduazione delle età (classe di contributo)

Contributo di risparmio dell’impiegato
(%)

Contributo di risparmio del datore di lavoro
(%)

Totale degli
accrediti di
vecchiaia (%)

Contributo supplementare di risparmio del datore di lavoro (%)

22–34

5,95

6,80

12,75

10,00

35–44

7,25

9,00

16,25

10,00

45–54

9,70

19,20

28,90

10,00

55–65

12,80

24,30

37,10

10,00

3 Gli accrediti di vecchiaia sono accreditati all’avere di vecchiaia (art. 36). I contributi supplementari di risparmio del datore di lavoro sono accreditati all’avere di risparmio speciale (art. 36a).

II. Contributo volontario di risparmio

Nel quadro dei piani previdenziali per gli impiegati del DFAE soggetti all’obbligo del trasferimento la persona assicurata può optare per un contributo volontario di risparmio dell’1 o del 2 per cento.

III. Riscatto

1 Nel quadro dei piani previdenziali per i militari di professione e i membri del Corpo delle guardie di confine, entro i limiti stabiliti dalla LPP la persona assicurata può effettuare un riscatto fino al raggiungimento dell’età di riferimento, secondo la seguente tabella:

Standard

Quadri

Età

AV max. (in % del GA)

ARS max. (in % del GA) CSDL

Età

AV max. (in %
del GA)

ARS max. (in % del GA)
CSDL

22

0,00

0,00

22

0,00

0,00

23

12,75

2,00

23

12,75

2,00

24

25,50

4,00

24

25,50

4,00

25

38,25

6,00

25

38,25

6,00

26

51,00

8,00

26

51,00

8,00

27

63,75

10,00

27

63,75

10,00

28

76,50

12,00

28

76,50

12,00

29

89,25

14,00

29

89,25

14,00

30

102,00

16,00

30

102,00

16,00

31

114,75

18,00

31

114,75

18,00

32

127,50

20,00

32

127,50

20,00

33

140,25

22,00

33

140,25

22,00

34

153,00

24,00

34

153,00

24,00

35

165,75

26,00

35

165,75

26,00

36

182,00

28,00

36

182,00

28,00

37

198,25

30,00

37

198,25

30,00

38

214,50

32,00

38

214,50

32,00

39

230,75

34,00

39

230,75

34,00

40

247,00

36,00

40

247,00

36,00

41

263,25

38,00

41

263,25

38,00

42

279,50

40,00

42

279,50

40,00

43

301,34

42,80

43

295,75

42,00

44

323,62

45,65

44

312,00

44,00

45

346,34

48,57

45

328,25

46,00

46

379,27

54,54

46

357,15

52,00

47

412,85

60,63

47

386,05

58,00

48

447,11

66,84

48

414,95

64,00

49

482,05

73,18

49

443,85

70,00

50

517,69

79,65

50

472,75

76,00

51

554,05

86,23

51

511,11

83,52

52

591,13

92,96

52

550,23

91,19

53

628,95

99,82

53

590,13

99,02

54

667,53

106,82

54

630,83

107,00

55

706,88

113,95

55

672,35

115,14

56

755,27

121,23

56

722,90

123,44

57

804,62

128,66

57

774,46

131,90

58

854,96

136,23

58

827,05

140,54

59

906,31

143,96

59

880,69

149,35

60

958,69

151,83

60

935,40

158,34

61

1012,11

159,87

61

991,21

167,51

62

1066,61

168,06

62

1048,13

176,86

63

1122,19

176,43

63

1106,19

186,40

64

1178,88

184,96

64

1165,42

196,12

65

1236,71

193,66

65

1225,83

206,04

66

1295,69

202,53

66

1287,44

216,17

Esempio:

Età

Avere di vecchiaia

Guadagno assicurato

AV max.

ARS max.*

50

fr. 350 000.00

fr. 100 000.00

517,69 %

79,65 %*

AV max.= importo massimo dell’avere di vecchiaia ai sensi dell’articolo 36

ARS max.* = avere supplementare massimo di risparmio speciale ai sensi dell’articolo 36acapoverso1,in seguito al versamento dei contributi supplementari di risparmio del datore di lavoro, rispetto all’importo massimo dell’avere di vecchiaia

AV max.piano standard all’età di 50 anni:

fr. 517 690.00

(fr. 100 000.00 × 517,69 %)

Avere di vecchiaia accumulato all’età di 50 anni:

– fr. 350 000.00

Differenza:

fr. 167 690.00

Riscatto massimo all’età di 50 anni, standard:

fr. 167 690.00

AV max.piano standard all’età di 50 anni:

fr. 517 690.00

ARS max.piano standard all’età di 50 anni:

fr. 79 650.00

(fr. 100 000.00 × 79,65 %)

Avere di vecchiaia accumulato all’età di 50 anni:

– fr. 350 000.00

Differenza:

fr. 247 340.00

Riscatto massimo all’età di 50 anni, standard (ARS):

fr. 247 340.00

Riscatto massimo nel piano standard se vengono versati contributi supplementari di risparmio del datore di lavoro, rispetto al riscatto massimo nel piano standard



fr. 79 650.00

2 Nel quadro dei piani previdenziali per gli impiegati del DFAE soggetti all’obbligo del trasferimento, entro i limiti stabiliti dalla LPP la persona assicurata può effettuare un riscatto fino al raggiungimento dell’età di riferimento, secondo la seguente tabella:

Standard

Quadri

Età

AV max. (in % del GA)

ARS max. (in % del GA) CSDL

ARS max. (in % del GA)
var. 1

ARS max. (in % del GA)
var. 2

Età

AV max. (in % del GA)

ARS max. (in % del GA) CSDL

ARS max. (in % del GA)
var. 1

ARS max. (in % del GA)
var. 2

22

0,00

0,00

0,00

0,00

22

0,00

0,00

0,00

0,00

23

12,75

0,00

1,00

2,00

23

12,75

0,00

1,00

2,00

24

25,50

0,00

2,00

4,00

24

25,50

0,00

2,00

4,00

25

38,25

0,00

3,00

6,00

25

38,25

0,00

3,00

6,00

26

51,00

0,00

4,00

8,00

26

51,00

0,00

4,00

8,00

27

63,75

0,00

5,00

10,00

27

63,75

0,00

5,00

10,00

28

76,50

0,00

6,00

12,00

28

76,50

0,00

6,00

12,00

29

89,25

0,00

7,00

14,00

29

89,25

0,00

7,00

14,00

30

102,00

0,00

8,00

16,00

30

102,00

0,00

8,00

16,00

31

114,75

0,00

9,00

18,00

31

114,75

0,00

9,00

18,00

32

127,50

0,00

10,00

20,00

32

127,50

0,00

10,00

20,00

33

140,25

0,00

11,00

22,00

33

140,25

0,00

11,00

22,00

34

153,00

0,00

12,00

24,00

34

153,00

0,00

12,00

24,00

35

165,75

0,00

13,00

26,00

35

165,75

0,00

13,00

26,00

36

182,00

0,00

14,00

28,00

36

182,00

0,00

14,00

28,00

37

198,25

0,00

15,00

30,00

37

198,25

0,00

15,00

30,00

38

214,50

0,00

16,00

32,00

38

214,50

0,00

16,00

32,00

39

230,75

0,00

17,00

34,00

39

230,75

0,00

17,00

34,00

40

247,00

0,00

18,00

36,00

40

247,00

0,00

18,00

36,00

41

263,25

0,00

19,00

38,00

41

263,25

0,00

19,00

38,00

42

279,50

0,00

20,00

40,00

42

279,50

0,00

20,00

40,00

43

295,75

0,00

21,00

42,00

43

295,75

0,00

21,00

42,00

44

312,00

0,00

22,00

44,00

44

312,00

0,00

22,00

44,00

45

328,25

0,00

23,00

46,00

45

328,25

0,00

23,00

46,00

46

354,25

0,00

24,00

48,00

46

357,15

0,00

24,00

48,00

47

380,25

0,00

25,00

50,00

47

386,05

0,00

25,00

50,00

48

406,25

0,00

26,00

52,00

48

414,95

0,00

26,00

52,00

49

432,25

0,00

27,00

54,00

49

443,85

0,00

27,00

54,00

50

458,25

0,00

28,00

56,00

50

472,75

0,00

28,00

56,00

51

484,25

10,00

39,00

68,00

51

501,65

10,00

39,00

68,00

52

510,25

20,00

50,00

80,00

52

530,55

20,00

50,00

80,00

53

546,46

30,40

61,99

93,59

53

559,45

30,00

61,00

92,00

54

583,38

41,01

74,24

107,48

54

588,35

40,00

72,00

104,00

55

621,05

51,83

86,73

121,62

55

617,25

50,00

83,00

116,00

56

667,72

62,87

99,46

136,06

56

654,35

60,00

94,00

128,00

57

715,33

74,12

112,45

150,77

57

704,54

71,20

106,88

142,56

58

763,88

85,61

125,70

165,79

58

755,73

82,62

120,02

157,41

59

813,41

97,32

139,21

181,11

59

807,94

94,28

133,42

172,56

60

863,93

109,26

153,00

196,73

60

861,20

106,16

147,09

188,01

61

915,46

121,45

167,05

212,66

61

915,53

118,28

161,02

203,77

62

968,02

133,87

181,39

228,91

62

970,94

130,65

175,24

219,84

63

1021,63

146,55

196,02

245,49

63

1027,45

143,27

189,76

236,25

64

1076,31

159,49

210,95

262,40

64

1085,10

156,13

204,55

252,97

65

1132,09

172,67

226,16

279,65

65

1143,91

169,25

219,64

270,02

66

1188,98

176,13

231,69

287,24

66

1203,88

172,64

225,04

277,43

Esempio:

Età

Avere di vecchiaia

Guadagno assicurato

AV max.

ARS max.*

ARS max.** (var. 1)

ARS max.** (var. 2)

50

fr. 350 000.00

fr. 100 000.00

458,25 %

0,00 %*

28,00 %**

56,00 %**

AV max.= importo massimo dell’avere di vecchiaia ai sensi dell’articolo 36

ARS max.* = avere supplementare massimo di risparmio speciale ai sensi dell’articolo 36acapoverso1,in seguito al versamento dei contributi supplementari di risparmio del datore di lavoro, rispetto all’importo massimo dell’avere di vecchiaia

ARS max.** = avere supplementare massimo di risparmio speciale in seguito al versamento dei contributi supplementari di risparmio del datore di lavoro nonché dei contributi volontari di risparmio dell’1 % o del 2 %, rispetto all’importo massimo dell’avere di vecchiaia

AV max.piano standard all’età di 50 anni:

fr. 458 250.00

(fr. 100 000.00 × 458,25 %)

Avere di vecchiaia accumulato all’età di 50 anni:

– fr. 350 000.00

Differenza:

fr. 108 250.00

Riscatto massimo all’età di 50 anni, standard:

fr. 108 250.00

AV max.piano standard all’età di 50 anni:

fr. 458 250.00

ARS max.piano standard (var. 1) all’età di 50 anni:

fr. 28 000.00

(fr. 100 000.00 × 28,00 %)

Avere di vecchiaia accumulato all’età di 50 anni:

– fr. 350 000.00

Differenza:

fr. 136 250.00

Riscatto massimo all’età di 50 anni, standard (ARS):

fr. 136 250.00

Riscatto massimo nel piano standard se vengono versati contributi supplementari di risparmio del datore di lavoro e contributi volontari di risparmio (var. 1), rispetto al riscatto massimo nel piano standard



fr. 28 000.00

AV max.piano standard all’età di 50 anni:

fr. 458 250.00

ARS max.piano standard (var. 2) all’età di 50 anni:

fr. 56 000.00

(fr. 100 000.00 × 56,00 %)

Avere di vecchiaia accumulato all’età di 50 anni:

–fr. 350 000.00

Differenza:

fr. 164 250.00

Riscatto massimo all’età di 50 anni, standard ARS (var. 2):

fr. 164 250.00

Riscatto massimo nel piano standard se vengono versati contributi supplementari di risparmio del datore di lavoro e contributi volontari di risparmio (var. 2), rispetto al riscatto massimo nel piano standard



fr. 56 000.00

Allegato 7 249

249 Nuovo testo giusta il n. II della Dec. dell’OPC del 21 giu. 2011, approvata dal CF il 19 ott. 2011 (RU 2012 2069). Aggiornato dai n. II cpv. 2 delle Dec. dell’OPC del 21 mag. 2013, approvata dal CF il 14 giu. 2013 (RU 2013 1783) e del 6 set. 2016, approvata dal CF il 10 mag. 2017, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3279).

(art. 5)

Elenco delle abbreviazioni

AI
Assicurazione per l’invalidità
AInf
Assicurazione contro gli infortuni
AM
Assicurazione militare
ARS
Avere di risparmio speciale
AV
Avere di vecchiaia
AVS
Assicurazione per la vecchiaia e i superstiti
CC
Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907, RS 210
CSDL
Contributi supplementari del datore di lavoro
CPC
Codice del 19 dicembre 2008 di diritto processuale civile svizzero, RS 272
DFAE
Dipartimento federale degli affari esteri
DSC
Direzione dello sviluppo e della cooperazione
GA
Guadagno assicurato
LAI
Legge federale del 19 giugno 1959 sull’assicurazione per l’invalidità, RS 831.20
LAINF
Legge federale del 20 marzo 1981 sull’assicurazione contro gli infortuni, RS 832.20
LAM
Legge federale del 19 giugno 1992 sull’assicurazione militare, RS 833.1
LAVS
Legge federale del 20 dicembre 1946 sull’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti, RS 831.10
Legge su PUBLICA
Legge federale del 20 dicembre 2006 sulla Cassa pensioni della Confederazione (Legge su PUBLICA), RS 172.222.1
LFLP
Legge federale del 17 dicembre 1993 sul libero passaggio nella previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (Legge sul libero passaggio), RS 831.42
LPers
Legge del 24 marzo 2000 sul personale federale, RS 172.220.1
LPGA
Legge federale del 6 ottobre 2000 sulla parte generale del diritto delle assicurazioni sociali, RS 830.1
LPP
Legge federale del 25 giugno 1982 sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità, RS 831.40
LTF
Legge federale del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale, RS 173.110
LUD
Legge federale del 18 giugno 2004 sull’unione domestica registrata di coppie omosessuali (Legge sull’unione domestica registrata), RS 211.231
Max.
Massimo
OCPC 1
Ordinanza del 25 aprile 2001 concernente l’assicurazione nel piano di base della cassa pensioni della Confederazione, RU 2001 2327
OCPC 2
Ordinanza del 25 aprile 2001 concernente l’assicurazione nel piano complementare della Cassa pensioni della Confederazione, RU 2001 2358
OLP
Ordinanza del 3 ottobre 1994 sul libero passaggio nella previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (Ordinanza sul libero passaggio), RS 831.425
OPers
Ordinanza del 3 luglio 2001 sul personale federale, RS 172.220.111.3
OPP 2
Ordinanza del 18 aprile 1984 sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità, RS 831.441.1
OPPA
Ordinanza del 3 ottobre 1994 sulla promozione della proprietà d’abitazioni mediante i fondi della previdenza professionale, RS 831.411
OPPCPers
Ordinanza del 20 febbraio 2013 concernente il pensionamento in particolari categorie di personale, RS 172.220.111.35
RT
Rendita transitoria
Statuti della CFA
Ordinanza del 2 marzo 1987 concernente la Cassa federale di assicurazione, RU 1987 1228
Statuti della CPC
Ordinanza del 24 agosto 1994 sulla Cassa pensioni della Confederazione, RU 1995 533
Var.
Variante

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