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Regolamento di previdenza
della Cassa di previdenza del Settore dei PF
per i collaboratori del Settore dei PF
(RP-PF 1)

del 9 novembre 2007 (Stato 28 gennaio 2020)

L’organo paritetico della Cassa di previdenza del Settore dei PF (OP PF),

visto l’articolo 32c capoverso 3 della legge del 24 marzo 20001
sul personale federale,

decreta:

Capitolo 1: Disposizioni generali

Art. 1 Oggetto  

1 Il pre­sen­te re­go­la­men­to è par­te in­te­gran­te del con­trat­to di af­fi­lia­zio­ne del 19 ot­to­bre 20072 al­la Cas­sa di pre­vi­den­za del Set­to­re dei PF.

2 Es­so di­sci­pli­na l’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro le con­se­guen­ze eco­no­mi­che del­la vec­chia­ia, del de­ces­so e dell’in­va­li­di­tà nel qua­dro del­la Cas­sa di pre­vi­den­za del Set­to­re dei PF.

Art. 2 Campo di applicazione 3  

1 Il pre­sen­te re­go­la­men­to si ap­pli­ca al­la Cas­sa di pre­vi­den­za del Set­to­re dei PF (da­to­re di la­vo­ro del Con­si­glio dei PF, PFZ, PFL, IPS, FNP, LPMR, IFAD­PA), ai col­la­bo­ra­to­ri ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 1 ca­po­ver­so 1 dell’or­di­nan­za sul per­so­na­le del Set­to­re dei PF (OPers PF) e ai be­ne­fi­cia­ri di ren­di­ta di que­sta ca­te­go­ria di col­la­bo­ra­to­ri.

2 Si ap­pli­ca an­che al­le per­so­ne a cui PU­BLI­CA ero­ga pre­sta­zio­ni in se­gui­to a di­vor­zio.

3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

Art. 3 Piani previdenziali  

1 So­no pre­vi­sti tre pia­ni pre­vi­den­zia­li che, a se­con­da del li­vel­lo di fun­zio­ne ri­spet­ti­va­men­te del con­trat­to di la­vo­ro, so­no as­se­gna­ti in ma­nie­ra uni­vo­ca a ogni per­so­na im­pie­ga­ta:

a.
pia­no stan­dard: per l’as­si­cu­ra­zio­ne del­le per­so­ne im­pie­ga­te fi­no a e com­pre­so il li­vel­lo di fun­zio­ne 9 e per le per­so­ne con com­pen­so for­fet­ta­rio;
b.
pia­no per i qua­dri 1: per l’as­si­cu­ra­zio­ne del­le per­so­ne im­pie­ga­te del li­vel­lo di fun­zio­ne 10–12;
c.
pia­no per i qua­dri 2: per l’as­si­cu­ra­zio­ne del­le per­so­ne im­pie­ga­te a par­ti­re dal li­vel­lo di fun­zio­ne 13.

2 Per ognu­no di que­sti pia­ni pre­vi­den­zia­li la per­so­na as­si­cu­ra­ta può inol­tre sce­glie­re tra due pia­ni di pre­vi­den­za com­ple­men­ta­ri (art. 25), in cui ver­sa­re con­tri­bu­ti di ri­spar­mio più ele­va­ti.

Art. 4 Obiettivo di prestazioni  

I mo­del­li di cal­co­lo al­la ba­se del pre­sen­te re­go­la­men­to si fon­da­no su un’età di pen­sio­na­men­to di 65 an­ni.

Art. 5 Abbreviazioni  

Le ab­bre­via­zio­ni uti­liz­za­te nel pre­sen­te re­go­la­men­to fi­gu­ra­no nell’al­le­ga­to 8.

Art. 6 Unione domestica registrata  

L’unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta ai sen­si del­la LUD è equi­pa­ra­ta al ma­tri­mo­nio. Le ri­per­cus­sio­ni del­lo scio­gli­men­to giu­di­zia­le dell’unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta so­no equi­pa­ra­te a quel­le del di­vor­zio.

Art. 7 Cessione e costituzione in pegno dei diritti alle prestazioni  

I di­rit­ti fon­da­ti sul pre­sen­te re­go­la­men­to non pos­so­no es­se­re ce­du­ti o co­sti­tui­ti in pe­gno pri­ma del­la lo­ro sca­den­za né tan­to me­no so­no pi­gno­ra­bi­li. So­no fat­te sal­ve le di­spo­si­zio­ni del ca­pi­to­lo 10 (pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni).

Art. 8 Interesse, interesse di mora  

Nel­la mi­su­ra in cui il pre­sen­te re­go­la­men­to non pre­ve­da al­tri­men­ti, i tas­si di in­te­res­se ap­pli­ca­bi­li so­no sta­bi­li­ti ogni an­no dal­la Com­mis­sio­ne del­la cas­sa. I tas­si di in­te­res­se fi­gu­ra­no nell’al­le­ga­to 1.

Art. 9 Spese amministrative, emolumenti dell’autorità di vigilanza e contributi al Fondo di garanzia LPP  

Il fi­nan­zia­men­to del­le spe­se am­mi­ni­stra­ti­ve, de­gli emo­lu­men­ti dell’au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za e dei con­tri­bu­ti al Fon­do di ga­ran­zia LPP è og­get­to di una con­ven­zio­ne di af­fi­lia­zio­ne se­pa­ra­ta tra il da­to­re di la­vo­ro e PU­BLI­CA.

Art. 10 Obbligo di informazione e di comunicazione degli assicurati, dei beneficiari di rendite e dei superstiti  

1 Le per­so­ne im­pie­ga­te da as­si­cu­ra­re per la pri­ma vol­ta non­ché gli as­si­cu­ra­ti, i be­ne­fi­cia­ri di ren­di­te e i lo­ro su­per­sti­ti han­no l’ob­bli­go di in­for­ma­re in ma­nie­ra ve­ri­tie­ra su tut­ti i fat­ti con­cer­nen­ti le re­la­zio­ni con PU­BLI­CA e di pre­sen­ta­re tut­ti i do­cu­men­ti ne­ces­sa­ri.4

2 Gli as­si­cu­ra­ti e i be­ne­fi­cia­ri di ren­di­te che han­no di­rit­to a pre­sta­zio­ni di PU­BLI­CA o i lo­ro su­per­sti­ti de­vo­no in par­ti­co­la­re co­mu­ni­ca­re per scrit­to, sen­za in­du­gio:

a.
il ma­tri­mo­nio o il nuo­vo ma­tri­mo­nio, la re­gi­stra­zio­ne di un’unio­ne do­me­sti­ca ai sen­si del­la LUD op­pu­re l’ini­zio di una con­vi­ven­za, nel ca­so del di­rit­to a una ren­di­ta per co­niu­gi o con­vi­ven­ti;
b.
la con­clu­sio­ne del­la for­ma­zio­ne o il rag­giun­gi­men­to dell’abi­li­tà al la­vo­ro di un fi­glio per il qua­le sus­si­ste il di­rit­to al­la ren­di­ta per fi­gli ri­spet­ti­va­men­te per or­fa­ni ol­tre il 18° an­no di età;
c.
il de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta o del be­ne­fi­cia­rio di ren­di­ta.

3 Gli as­si­cu­ra­ti e i be­ne­fi­cia­ri di ren­di­te aven­ti di­rit­to a pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà di PU­BLI­CA de­vo­no inol­tre co­mu­ni­ca­re spon­ta­nea­men­te per scrit­to e sen­za in­du­gio le pre­sta­zio­ni e i pro­ven­ti com­pu­ta­bi­li ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 77 ca­po­ver­so 1, le lo­ro mo­di­fi­che, non­ché i cam­bia­men­ti del gra­do di in­va­li­di­tà e dell’en­ti­tà del­la ren­di­ta.5

4 I di­rit­ti nei con­fron­ti di al­tre as­si­cu­ra­zio­ni o di al­tri re­spon­sa­bi­li de­vo­no es­se­re co­mu­ni­ca­ti spon­ta­nea­men­te per scrit­to e sen­za in­du­gio a PU­BLI­CA.

4 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 21 mar. e 16 ott. 2019, ap­pro­va­ta dal CF il 6 dic. 2019 (RU 2019 4735). Cor­re­zio­ne del 28 gen. 2020 (RU 2020 351).

5 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 13 e 14dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° mag. 2018 (RU 2018 2465).

Art. 11 Conseguenze della violazione degli obblighi di informazione e di comunicazione  

1 Le per­so­ne im­pie­ga­te da as­si­cu­ra­re per la pri­ma vol­ta non­ché gli as­si­cu­ra­ti, i be­ne­fi­cia­ri di ren­di­te e i lo­ro su­per­sti­ti de­vo­no com­pen­sa­re a PU­BLI­CA i co­sti del mag­gior di­spen­dio che ri­sul­ta a PU­BLI­CA da in­di­ca­zio­ni omes­se, ine­sat­te o tar­di­ve. I det­ta­gli so­no sta­bi­li­ti nel re­go­la­men­to del­le spe­se.

2 Si con­si­de­ra che gli ob­bli­ghi di in­for­ma­zio­ne e di co­mu­ni­ca­zio­ne so­no vio­la­ti quan­do l’in­for­ma­zio­ne o la co­mu­ni­ca­zio­ne non so­no for­ni­te tem­pe­sti­va­men­te o nel ca­so di un ri­fiu­to di for­ni­re in­for­ma­zio­ni o co­mu­ni­ca­zio­ni.

3 Se la per­so­na as­si­cu­ra­ta che ha pre­sen­ta­to a PU­BLI­CA una ri­chie­sta di ver­sa­men­to di pre­sta­zio­ni vio­la gli ob­bli­ghi di in­for­ma­zio­ne e di co­mu­ni­ca­zio­ne che le in­com­bo­no, PU­BLI­CA so­spen­de gli ac­cer­ta­men­ti con­cer­nen­ti il di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni e de­ci­de in me­ri­to a ta­le di­rit­to sol­tan­to ad av­ve­nu­ta ri­ce­zio­ne del­le in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie.

4 Se la per­so­na as­si­cu­ra­ta o il be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta che ha di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di PU­BLI­CA vio­la gli ob­bli­ghi di in­for­ma­zio­ne e di co­mu­ni­ca­zio­ne che gli in­com­bo­no, PU­BLI­CA so­spen­de il pa­ga­men­to del­le pre­sta­zio­ni fi­no ad av­ve­nu­ta ri­ce­zio­ne del­le in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie.

5 Le pre­sta­zio­ni so­no in ogni ca­so pa­ga­te sol­tan­to se l’aven­te di­rit­to ha for­ni­to tut­ti i do­cu­men­ti ne­ces­sa­ri al­la va­lu­ta­zio­ne del di­rit­to al­la pre­sta­zio­ne. In ca­so di pre­sen­ta­zio­ne tar­di­va di que­sti do­cu­men­ti le pre­sta­zio­ni so­no pa­ga­te sen­za in­te­res­se.

Art. 12 Obbligo di informazione di PUBLICA, certificato di previdenza 6  

1 All’at­to del­la sua am­mis­sio­ne a PU­BLI­CA la per­so­na as­si­cu­ra­ta ri­ce­ve un cer­ti­fi­ca­to di pre­vi­den­za, nel qua­le fi­gu­ra­no le in­di­ca­zio­ni de­ter­mi­nan­ti per la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le dell’as­si­cu­ra­to. Que­st’ul­ti­mo ri­ce­ve al­me­no una vol­ta all’an­no un cer­ti­fi­ca­to di pre­vi­den­za.7

2PU­BLI­CA in­for­ma ade­gua­ta­men­te al­me­no una vol­ta all’an­no le per­so­ne as­si­cu­ra­te in me­ri­to al­la pro­pria or­ga­niz­za­zio­ne e al pro­prio fi­nan­zia­men­to non­ché sul­la com­po­si­zio­ne dell’or­ga­no pa­ri­te­ti­co.

6 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 set. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 30 nov. 2018, in vi­go­re il 1° gen. 2019 (RU 2018 4751).

7 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 set. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 30 nov. 2018, in vi­go­re il 1° gen. 2019 (RU 2018 4751).

Art. 13 Obbligo di comunicazione del datore di lavoro  

1 Il da­to­re di la­vo­ro co­mu­ni­ca a PU­BLI­CA, en­tro i ter­mi­ni pre­scrit­ti, le per­so­ne im­pie­ga­te da as­si­cu­ra­re non­ché i da­ti in­di­spen­sa­bi­li per la ge­stio­ne del­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le, in par­ti­co­la­re lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te, il gra­do di oc­cu­pa­zio­ne, lo sta­to ci­vi­le, la da­ta del ma­tri­mo­nio co­me pu­re i da­ti ri­le­van­ti con­cer­nen­ti i fi­gli per i qua­li sus­si­ste un di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di cui agli ar­ti­co­li 41, 47 e 58. Il da­to­re di la­vo­ro è re­spon­sa­bi­le del­la com­ple­tez­za e dell’esat­tez­za del­le in­di­ca­zio­ni.

2 In ca­so di co­mu­ni­ca­zio­ne tar­di­va di una mo­di­fi­ca, il rap­por­to di as­si­cu­ra­zio­ne del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta è ret­ti­fi­ca­to in fun­zio­ne del mo­men­to in cui la mo­di­fi­ca si è ef­fet­ti­va­men­te ve­ri­fi­ca­ta.

Capitolo 2: Persone assicurate

Art. 14 Condizioni di ammissione nell’assicurazione  

Le per­so­ne im­pie­ga­te so­no as­si­cu­ra­te con­tro i ri­schi di de­ces­so e di in­va­li­di­tà a con­ta­re dal 1° gen­na­io suc­ces­si­vo al com­pi­men­to del 17° an­no di età. Es­se so­no an­che as­si­cu­ra­te per la vec­chia­ia a con­ta­re dal 1° gen­na­io suc­ces­si­vo al com­pi­men­to del 21° an­no di età.

Art. 15 e 168  

8 Abro­ga­ti dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 21 mar. e 16 ott. 2019, ap­pro­va­ta dal CF il 6 dic. 2019, con ef­fet­to dal 1° gen. 2020 (RU 2019 4735).

Art. 17 Persone non ammesse nell’assicurazione  

Non so­no am­mes­se nell’as­si­cu­ra­zio­ne di PU­BLI­CA le per­so­ne im­pie­ga­te:

a.
per le qua­li è sta­to co­sti­tui­to un rap­por­to di la­vo­ro a tem­po de­ter­mi­na­to di tre me­si al mas­si­mo; se il con­trat­to di la­vo­ro è pro­ro­ga­to, l’ob­bli­go di as­si­cu­ra­zio­ne ini­zia nel mo­men­to in cui è sta­ta con­ve­nu­ta la pro­ro­ga;
b.
oc­cu­pa­te sol­tan­to a ti­to­lo ac­ces­so­rio dal da­to­re di la­vo­ro del­la Cas­sa di pre­vi­den­za del Set­to­re dei PF e già as­si­cu­ra­te ob­bli­ga­to­ria­men­te per un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va prin­ci­pa­le op­pu­re che eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà in­di­pen­den­te a ti­to­lo di pro­fes­sio­ne prin­ci­pa­le;
c.
in­va­li­de ai sen­si del­la LAI nel­la mi­su­ra di al­me­no il 70 per cen­to;
cbis.9
che con­ti­nua­no ad es­se­re af­fi­lia­te prov­vi­so­ria­men­te all’isti­tu­to di pre­vi­den­za te­nu­to a ver­sa­re lo­ro pre­sta­zio­ni d’in­va­li­di­tà ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 26a LPP;
d.
i cui sti­pen­di an­nui so­no in­fe­rio­ri all’im­por­to mi­ni­mo con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 7 LPP;
e.
che han­no com­piu­to il 65° an­no di età; op­pu­re
f.
non at­ti­ve in Sviz­ze­ra o la cui at­ti­vi­tà nel no­stro Pae­se non pre­sen­ta pro­ba­bil­men­te un ca­rat­te­re du­re­vo­le e che so­no già suf­fi­cien­te­men­te as­si­cu­ra­te all’este­ro, se ne fan­no do­man­da.

9 In­tro­dot­ta dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 mar. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 993).

Art. 18 Fine dell’assicurazione  

1 L’as­si­cu­ra­zio­ne ter­mi­na:

a.
con la ces­sa­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro, sem­pre­ché a quel mo­men­to non sia ma­tu­ra­to un di­rit­to a pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia o di in­va­li­di­tà;
b.10
con il com­pi­men­to del 65° an­no di età, fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 18b;
c.11
...

2 Per quan­to con­cer­ne i ri­schi di de­ces­so e di in­va­li­di­tà la per­so­na in­te­res­sa­ta ri­ma­ne as­si­cu­ra­ta pres­so PU­BLI­CA per la du­ra­ta di un me­se dal­la ces­sa­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro. Le pre­sta­zio­ni cor­ri­spon­do­no a quel­le che era­no as­si­cu­ra­te al mo­men­to del­la ces­sa­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro. Se en­tro que­sto pe­rio­do vie­ne co­sti­tui­to un nuo­vo rap­por­to di pre­vi­den­za, la com­pe­ten­za spet­ta al nuo­vo isti­tu­to di pre­vi­den­za.

10 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar. e 10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6 e 7lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

11 Abro­ga­ta dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 31 mar. e 10 mag. 2011, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 6 e 7lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, con ef­fet­to dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

Art. 18a Mantenimento della protezione previdenziale in caso di congedo non pagato 12  

Du­ran­te un con­ge­do non pa­ga­to o par­zial­men­te pa­ga­to, la per­so­na as­si­cu­ra­ta può man­te­ne­re in tut­to o in par­te la co­per­tu­ra as­si­cu­ra­ti­va avu­ta fi­no­ra te­nen­do con­to dell’ar­ti­co­lo 29 e con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni del di­rit­to del la­vo­ro.

12 In­tro­dot­to dal n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar. e 10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6 e 7lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

Art. 18b Mantenimento della previdenza per la vecchiaia dopo il compimento del 65° anno di età 13  

Se il rap­por­to di la­vo­ro con­ti­nua do­po il com­pi­men­to del 65° an­no di età, la pre­vi­den­za per la vec­chia­ia del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta è pro­trat­ta fi­no al­la ces­sa­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro, ma al mas­si­mo fi­no al com­pi­men­to dei 70 an­ni. Su ri­chie­sta del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta è pos­si­bi­le ri­nun­cia­re al man­te­ni­men­to del­la pre­vi­den­za per la vec­chia­ia.

13 In­tro­dot­to dal n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar. e 10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6 e 7lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

Art. 18c Mantenimento della previdenza in caso di riduzione dello stipendio annuo determinante 14  

1 Le per­so­ne as­si­cu­ra­te che han­no com­piu­to i 58 an­ni il cui sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te di­mi­nui­sce al mas­si­mo del­la me­tà han­no la pos­si­bi­li­tà di chie­de­re il man­te­ni­men­to to­ta­le o par­zia­le del­la lo­ro pre­vi­den­za al li­vel­lo del pre­ce­den­te gua­da­gno as­si­cu­ra­to.

2 La pre­vi­den­za può es­se­re man­te­nu­ta al li­vel­lo del pre­ce­den­te gua­da­gno as­si­cu­ra­to al mas­si­mo fi­no al­la fi­ne del rap­por­to di la­vo­ro. Es­sa ter­mi­na in ogni ca­so al più tar­di con il com­pi­men­to del 65° an­no di età.

14 In­tro­dot­to dal n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar. e 10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6 e 7lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

Capitolo 3: Basi di calcolo

Art. 19 Stipendio annuo determinante  

1 Il da­to­re di la­vo­ro sta­bi­li­sce lo sti­pen­dio an­nuo del­le per­so­ne as­si­cu­ra­te de­ter­mi­nan­te per l’as­si­cu­ra­zio­ne e lo co­mu­ni­ca a PU­BLI­CA.

2 I cri­te­ri de­ci­si­vi per sta­bi­li­re lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te so­no de­fi­ni­ti dal da­to­re di la­vo­ro se­con­do prin­ci­pi uni­for­mi per ogni ca­te­go­ria di per­so­ne as­si­cu­ra­te e nell’os­ser­van­za del­le di­spo­si­zio­ni del­la LPP e del­le sue di­spo­si­zio­ni di ese­cu­zio­ne.

3 Lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te non può su­pe­ra­re il red­di­to sog­get­to ai con­tri­bu­ti AVS del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta. So­no fat­ti sal­vi gli ar­ti­co­li 18a e 18c.15

4 Il da­to­re di la­vo­ro può sta­bi­li­re an­ti­ci­pa­ta­men­te lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te sul­la ba­se de­gli ul­ti­mi sti­pen­di an­nui co­no­sciu­ti. In que­sto ca­so de­vo­no es­se­re pre­se in con­si­de­ra­zio­ne le mo­di­fi­che già con­ve­nu­te per l’an­no in cor­so. In ca­so di for­ti flut­tua­zio­ni del gra­do di oc­cu­pa­zio­ne o dell’en­ti­tà del­lo sti­pen­dio, lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te è sta­bi­li­to for­fe­ta­ria­men­te in ba­se al­lo sti­pen­dio me­dio del per­ti­nen­te grup­po pro­fes­sio­na­le.

5 In ca­so di for­ti flut­tua­zio­ni de­gli sti­pen­di, l’ob­bli­go con­tri­bu­ti­vo è sta­bi­li­to in ba­se al­lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te se­con­do il cer­ti­fi­ca­to di sa­la­rio AVS. Fi­no al mo­men­to del con­teg­gio de­fi­ni­ti­vo il da­to­re di la­vo­ro de­ve ver­sa­re ac­con­ti di con­tri­bu­ti a PU­BLI­CA.

6 Se la per­so­na as­si­cu­ra­ta è im­pie­ga­ta da me­no di un an­no, è con­si­de­ra­to sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te lo sti­pen­dio che rea­liz­ze­reb­be in ca­so di oc­cu­pa­zio­ne du­ran­te l’an­no in­te­ro.

15 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

Art. 20 Guadagno assicurato  

1 Il gua­da­gno as­si­cu­ra­to cor­ri­spon­de al­lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te di­mi­nui­to dell’im­por­to di coor­di­na­men­to.

2 L’im­por­to di coor­di­na­men­to cor­ri­spon­de al 30 per cen­to del­lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te, ma al mas­si­mo all’im­por­to li­mi­te in­fe­rio­re di cui all’ar­ti­co­lo 8 ca­po­ver­so 1 LPP.

3 Nel ca­so del­le per­so­ne as­si­cu­ra­te par­zial­men­te in­va­li­de per il cal­co­lo del gua­da­gno as­si­cu­ra­to si ap­pli­ca per ana­lo­gia l’ar­ti­co­lo 21.16

4 Il gua­da­gno as­si­cu­ra­to ga­ran­ti­to im­me­dia­ta­men­te pri­ma del­la ri­du­zio­ne fun­ge da ba­se di cal­co­lo per il man­te­ni­men­to del li­vel­lo mas­si­mo di gua­da­gno as­si­cu­ra­to.17

16 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

17 In­tro­dot­to dal n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

Art. 21 Occupazione a tempo parziale 18  

Nel ca­so del­le per­so­ne as­si­cu­ra­te oc­cu­pa­te a tem­po par­zia­le lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te cor­ri­spon­de al­lo sti­pen­dio che sa­reb­be rea­liz­za­to in ca­so di oc­cu­pa­zio­ne al 100 per cen­to. Il gua­da­gno as­si­cu­ra­to cor­ri­spon­de al­lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te di­mi­nui­to dell’im­por­to di coor­di­na­men­to e con­ver­ti­to nel gra­do di oc­cu­pa­zio­ne de­ter­mi­nan­te per l’as­si­cu­ra­zio­ne.

18 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 mar. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 993).

Art. 22 Guadagno non assicurabile  

Il red­di­to con­se­gui­to pres­so un da­to­re di la­vo­ro che non fa par­te del Set­to­re dei PF o rea­liz­za­to tra­mi­te un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te non può es­se­re as­si­cu­ra­to pres­so PU­BLI­CA.

Capitolo 4: Contributi di risparmio, premio di rischio, prestazioni di uscita apportate e riscatto

Art. 23 Contributi di risparmio e premio di rischio  

Per il cal­co­lo dei con­tri­bu­ti di ri­spar­mio e del pre­mio di ri­schio il gua­da­gno as­si­cu­ra­to è de­ter­mi­nan­te.

Art. 24 Contributi di risparmio  

1 I con­tri­bu­ti di ri­spar­mio so­no pre­le­va­ti a con­ta­re dal 1° gen­na­io suc­ces­si­vo al com­pi­men­to del 21° an­no di età. So­no gra­dua­ti in fun­zio­ne dell’età. La som­ma dei con­tri­bu­ti di ri­spar­mio di cui al ca­po­ver­so 2 co­sti­tui­sce i ri­spet­ti­vi ac­cre­di­ti di vec­chia­ia.

2 Ai sin­go­li pia­ni pre­vi­den­zia­li si ap­pli­ca­no i se­guen­ti con­tri­bu­ti di ri­spar­mio:

a.
pia­no stan­dard per le per­so­ne im­pie­ga­te fi­no al li­vel­lo di fun­zio­ne 9 e per le per­so­ne con com­pen­so for­fet­ta­rio:

Gra­dua­zio­ne del­le età (clas­se di con­tri­bu­to)

Con­tri­bu­to di ri­spar­mio del­la per­so­na im­pie­ga­ta (%)

Con­tri­bu­to di ri­spar­mio del da­to­re di la­vo­ro (%)

To­ta­le de­gli ac­cre­di­ti di vec­chia­ia (%)

22–34

4,80

8,45

13,25

35–44

6,05

10,70

16,75

45–54

9,45

16,75

26,20

55–70

12,15

21,60

33,75

b.
pia­no per i qua­dri 1 per le per­so­ne im­pie­ga­te del li­vel­lo di fun­zio­ne 10–12:

Gra­dua­zio­ne del­le età (clas­se di con­tri­bu­to)

Con­tri­bu­to di ri­spar­mio del­la per­so­na im­pie­ga­ta (%)

Con­tri­bu­to di ri­spar­mio del da­to­re di la­vo­ro (%)

To­ta­le de­gli ac­cre­di­ti di vec­chia­ia ( )

22–34

4,80

8,45

13,25

35–44

6,05

10,70

16,75

45–54

10,50

18,60

29,10

55–70

13,15

23,45

36,60

c.
pia­no per i qua­dri 2 per le per­so­ne im­pie­ga­te a par­ti­re dal li­vel­lo di fun­zio­ne 13:

Gra­dua­zio­ne del­le età (clas­se di con­tri­bu­to)

Con­tri­bu­to di ri­spar­mio del­la per­so­na im­pie­ga­ta (%)

Con­tri­bu­to di ri­spar­mio del da­to­re di la­vo­ro (%)

To­ta­le de­gli ac­cre­di­ti di vec­chia­ia (%)

22–34

5,80

10,30

16,10

35–44

7,05

12,50

19,55

45–54

11,50

20,50

32,00

55–70

14,25

25,30

39,55.19

3 L’età per de­ter­mi­na­re i con­tri­bu­ti di ri­spar­mio e quin­di gli ac­cre­di­ti di vec­chia­ia cor­ri­spon­de al­la dif­fe­ren­za tra l’an­no ci­vi­le cor­ren­te e l’an­no di na­sci­ta del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta.

4 Il cam­bia­men­to del­la clas­se di con­tri­bu­to ai sen­si del ca­po­ver­so 1 è ef­fet­tua­to il 1° gen­na­io dell’an­no in cui vie­ne rag­giun­ta la clas­se di età cor­ri­spon­den­te.

19 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2465).

Art. 25 Piani di previdenza complementari  

1 La per­so­na as­si­cu­ra­ta può ver­sa­re con­tri­bu­ti vo­lon­ta­ri di ri­spar­mio a ti­to­lo di com­ple­men­to ai con­tri­bu­ti di ri­spar­mio di cui all’ar­ti­co­lo 24, sce­glien­do il pia­no di pre­vi­den­za com­ple­men­ta­re 1 o 2.

2 Gli as­si­cu­ra­ti nel pia­no stan­dard pos­so­no op­ta­re tra i se­guen­ti pia­ni di pre­vi­den­za com­ple­men­ta­ri:

Gra­dua­zio­ne del­le età (clas­se di con­tri­bu­to)

Pia­no di pre­vi­den­za com­ple­men­ta­re 1 Con­tri­bu­to vo­lon­ta­rio di ri­spar­mio (%)

Pia­no di pre­vi­den­za com­ple­men­ta­re 2 Con­tri­bu­to vo­lon­ta­rio di ri­spar­mio (%)

22–44

2,00

4,00

45–70

3,00

6,00.20

2bis Gli as­si­cu­ra­ti nel pia­no per i qua­dri 1 pos­so­no op­ta­re tra i se­guen­ti pia­ni di pre­vi­den­za com­ple­men­ta­ri:

Gra­dua­zio­ne del­le età (clas­se di con­tri­bu­to)

Pia­no di pre­vi­den­za com­ple­men­ta­re 1 Con­tri­bu­to vo­lon­ta­rio di ri­spar­mio (%)

Pia­no di pre­vi­den­za com­ple­men­ta­re 2 Con­tri­bu­to vo­lon­ta­rio di ri­spar­mio (%)

22–44

2,00

4,00

45–70

3,00

5,00.21

3 Gli as­si­cu­ra­ti nel pia­no per i qua­dri 2 pos­so­no op­ta­re tra i se­guen­ti pia­ni di pre­vi­den­za com­ple­men­ta­ri:

Gra­dua­zio­ne del­le età (clas­se di con­tri­bu­to)

Pia­no di pre­vi­den­za com­ple­men­ta­re 1 Con­tri­bu­to vo­lon­ta­rio di ri­spar­mio (%)

Pia­no di pre­vi­den­za com­ple­men­ta­re 2 Con­tri­bu­to vo­lon­ta­rio di ri­spar­mio (%)

22–44

2,00

1,50

45–70

2,00

3,50.22

4 Il da­to­re di la­vo­ro co­mu­ni­ca a PU­BLI­CA, se e qua­le pia­no di pre­vi­den­za com­ple­men­ta­re ha scel­to la per­so­na as­si­cu­ra­ta, la mo­di­fi­ca del­la sua en­ti­tà o la ri­nun­cia com­ple­ta. La mu­ta­zio­ne ha di vol­ta in vol­ta ef­fet­to dal pri­mo gior­no del me­se suc­ces­si­vo al­la co­mu­ni­ca­zio­ne.23

5 ...24

6 Il gua­da­gno as­si­cu­ra­to del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta co­sti­tui­sce la ba­se di cal­co­lo per de­ter­mi­na­re il con­tri­bu­to vo­lon­ta­rio di ri­spar­mio.

7 I con­tri­bu­ti vo­lon­ta­ri di ri­spar­mio non so­no ac­cre­di­ta­ti all’ave­re di vec­chia­ia, ma su un con­to di ri­spar­mio se­pa­ra­to (con­to del pia­no com­ple­men­ta­re). I pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti nel qua­dro del­la pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni (art. 92) o i tra­sfe­ri­men­ti in se­gui­to a di­vor­zio (art. 99 cpv. 2 pri­mo pe­rio­do) ri­du­co­no in mi­su­ra pro­por­zio­na­le il con­to del pia­no com­ple­men­ta­re (con­to del PC). Per la ge­stio­ne del con­to del PC si ap­pli­ca­no le stes­se re­go­le co­me per la ge­stio­ne dell’ave­re di vec­chia­ia (art. 36). Il tas­so di in­te­res­se per i con­tri­bu­ti vo­lon­ta­ri di ri­spar­mio ri­spet­ti­va­men­te per il con­to del PC è sta­bi­li­to nell’al­le­ga­to 1.25

20 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2465).

21 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2465).

22 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2465).

23 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 mar. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 993).

24 Abro­ga­to dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 mar. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, con ef­fet­to dal 1° gen. 2013 (RU 2013 993).

25 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

Art. 26 Premio di rischio  

1 Per l’as­si­cu­ra­zio­ne dei ri­schi di de­ces­so e di in­va­li­di­tà è ri­scos­so un pre­mio di ri­schio, cal­co­la­to in per­cen­to del gua­da­gno as­si­cu­ra­to. La per­cen­tua­le è ugua­le per tut­te le età.

2 Il pre­mio di ri­schio è pa­ga­to dal­la per­so­na as­si­cu­ra­ta e dal da­to­re di la­vo­ro. La quo­ta del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta al pre­mio di ri­schio am­mon­ta, in­di­pen­den­te­men­te dal pia­no in cui è as­si­cu­ra­ta, al­lo 0,55 per cen­to del gua­da­gno as­si­cu­ra­to. Il pre­mio di ri­schio pa­ga­to dal da­to­re di la­vo­ro am­mon­ta al­me­no al­lo 0,55 per cen­to.26

26 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2465).

Art. 27 Pagamento dei contributi di risparmio e del premio di rischio  

1 I con­tri­bu­ti di ri­spar­mio e il pre­mio di ri­schio so­no do­vu­ti per in­te­ro dal da­to­re di la­vo­ro. Es­si de­vo­no es­se­re tra­sfe­ri­ti ogni me­se a PU­BLI­CA.

2 Il con­tri­bu­to di ri­spar­mio (art. 24 e 25) e il pre­mio di ri­schio (art. 26) del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta so­no de­dot­ti ogni me­se dal suo sti­pen­dio. Il con­tri­bu­to di ri­spar­mio ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 24 e il pre­mio di ri­schio ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 26, en­tram­bi pa­ga­ti dal­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, non­ché il con­tri­bu­to di ri­spar­mio pre­sta­to dal da­to­re di la­vo­ro fi­gu­ra­no nel­la ta­bel­la dell’al­le­ga­to 2.

3 L’ob­bli­go di pa­ga­re i con­tri­bu­ti e i pre­mi in­sor­ge con l’am­mis­sio­ne nell’as­si­cu­ra­zio­ne.

4 Es­so ter­mi­na:

a.
con il de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta;
b.
in ca­so di in­va­li­di­tà ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 53;
c.
con la ces­sa­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro;
d.
tut­ta­via, al più tar­di al com­pi­men­to del 65° an­no di età del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta per il pre­mio di ri­schio e del 70° an­no di età per i con­tri­bu­ti di ri­spar­mio (art. 24 e art. 25);

5 È fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 28.

Art. 28 Obbligo di pagare i contributi e i premi in caso di entrata o uscita nel corso del mese, di congedo non pagato, di mantenimento della previdenza in caso di riduzione dello stipendio annuo determinante e di decesso 27  

1 È do­vu­to l’in­te­ro con­tri­bu­to men­si­le se l’am­mis­sio­ne del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta nell’as­si­cu­ra­zio­ne av­vie­ne pri­ma del 15 del me­se. Se l’am­mis­sio­ne del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta av­vie­ne il 15 del me­se o do­po, i con­tri­bu­ti so­no do­vu­ti a con­ta­re dal 1° gior­no del me­se suc­ces­si­vo.

2 Non è do­vu­to al­cun con­tri­bu­to per il me­se cor­ren­te se la per­so­na as­si­cu­ra­ta esce (ul­ti­mo gior­no del rap­por­to di la­vo­ro) pri­ma del 15 del me­se. Se l’usci­ta del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta av­vie­ne il 15 del me­se o do­po, è do­vu­to l’in­te­ro con­tri­bu­to men­si­le.

3 La nor­ma­ti­va ai sen­si dei ca­po­ver­si 1 e 2 si ap­pli­ca per ana­lo­gia in ca­so di con­ge­do non pa­ga­to (art. 29) e di man­te­ni­men­to del­la pre­vi­den­za in ca­so di ri­du­zio­ne del­lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te (art. 29a).28

4 In ca­so di de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta è do­vu­to il con­tri­bu­to per tut­to il me­se.

27 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

28 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

Art. 29 Congedo  

1 Du­ran­te un con­ge­do non pa­ga­to o un con­ge­do par­zial­men­te pa­ga­to l’as­si­cu­ra­zio­ne ri­ma­ne im­mu­ta­ta al­me­no per un me­se.

2 La per­so­na as­si­cu­ra­ta può con­ti­nua­re l’as­si­cu­ra­zio­ne a con­ta­re dal se­con­do me­se di con­ge­do, pa­gan­do ol­tre ai pro­pri con­tri­bu­ti di ri­spar­mio e al pre­mio di ri­schio, an­che la par­te di con­tri­bu­ti di ri­spar­mio e pre­mio di ri­schio a ca­ri­co del da­to­re di la­vo­ro. Se man­tie­ne l’as­si­cu­ra­zio­ne so­lo per i ri­schi di de­ces­so e di in­va­li­di­tà, l’ave­re di vec­chia­ia e il con­to del PC so­no ri­mu­ne­ra­ti fi­no al­la fi­ne del con­ge­do (ve­di al­le­ga­to 1).

Art. 29a Contributi di risparmio e premio di rischio per il mantenimento della previdenza in caso di riduzione dello stipendio annuo determinante 29  

1 Se in ca­so di ri­du­zio­ne del­lo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te la per­so­na as­si­cu­ra­ta man­tie­ne la pre­vi­den­za di cui all’ar­ti­co­lo 18c, de­ve pa­ga­re ol­tre ai pro­pri con­tri­bu­ti di ri­spar­mio e al pre­mio di ri­schio an­che i con­tri­bu­ti di ri­spar­mio e il pre­mio di ri­schio del da­to­re di la­vo­ro per il man­te­ni­men­to del­la pre­vi­den­za al li­vel­lo del pre­ce­den­te gua­da­gno as­si­cu­ra­to (art. 24 e 26).

2Un’even­tua­le par­te­ci­pa­zio­ne fi­nan­zia­ria del da­to­re di la­vo­ro al man­te­ni­men­to del­la pre­vi­den­za av­vie­ne ai sen­si del­le di­spo­si­zio­ni del di­rit­to del la­vo­ro.

29 In­tro­dot­to dal n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

Art. 30 Prestazioni di uscita apportate  

Le pre­sta­zio­ni di usci­ta di al­tri isti­tu­ti di pre­vi­den­za e gli ave­ri di isti­tu­ti di li­be­ro pas­sag­gio de­vo­no es­se­re tra­sfe­ri­ti in ca­so di am­mis­sio­ne a PU­BLI­CA. Es­si so­no in­te­gral­men­te ac­cre­di­ta­ti all’ave­re di vec­chia­ia del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta.

Art. 3130  

30 Abro­ga­to dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, con ef­fet­to il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

Art. 32 Riscatto – disposizioni generali 31  

1 Fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 4, il ri­scat­to del­le pre­sta­zio­ni re­go­la­men­ta­ri è pos­si­bi­le en­tro i li­mi­ti sta­bi­li­ti dal­la LPP, con­for­me­men­te all’al­le­ga­to 3. Fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 32b ca­po­ver­so 2, so­no de­ter­mi­nan­ti l’età e il gua­da­gno as­si­cu­ra­to al mo­men­to del ri­scat­to. Per le per­so­ne as­si­cu­ra­te il cui sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te è sta­bi­li­to in ba­se all’ar­ti­co­lo 19 ca­po­ver­so 4 è de­ter­mi­nan­te il gua­da­gno as­si­cu­ra­to me­dio men­si­le mol­ti­pli­ca­to per 12, cal­co­la­to al mas­si­mo su­gli ul­ti­mi 12 me­si.32

2 ...33

3 I be­ne­fi­cia­ri di pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia pos­so­no ri­scat­ta­re le pre­sta­zio­ni re­go­la­men­ta­ri sol­tan­to nel­la mi­su­ra in cui que­ste su­pe­ra­no la pro­te­zio­ne pre­vi­den­zia­le esi­sten­te pri­ma dell’in­sor­ge­re dell’even­to di pre­vi­den­za vec­chia­ia.34

4 I ri­scat­ti ef­fet­tua­ti do­po l’in­sor­ge­re dell’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro che ha de­ter­mi­na­to l’in­va­li­di­tà so­no rim­bor­sa­ti (art. 57 cpv. 3).

5 Se so­no sta­ti ef­fet­tua­ti pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti per la pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni, i ri­scat­ti pos­so­no es­se­re ef­fet­tua­ti sol­tan­to do­po il rim­bor­so di ta­li pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti. Se l’im­por­to an­ti­ci­pa­to non può es­se­re rim­bor­sa­to con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 93 ca­po­ver­so 2 let­te­ra a, i ri­scat­ti pos­so­no es­se­re ef­fet­tua­ti nel­la mi­su­ra in cui, uni­ta­men­te ai pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti, non su­pe­ri­no le pre­sta­zio­ni mas­si­me ai sen­si del pre­sen­te re­go­la­men­to.

31 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

32 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

33 Abro­ga­to dal n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, con ef­fet­to dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

34 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° mag. 2018 (RU 2018 2465).

Art. 32a Riscatto mediante conferimento unico fino al compimento del 65° anno di età 35  

Nel qua­dro dell’ar­ti­co­lo 32 la per­so­na as­si­cu­ra­ta può li­be­ra­men­te sta­bi­li­re, en­tro 90 gior­ni dall’am­mis­sio­ne nell’as­si­cu­ra­zio­ne, l’en­ti­tà del pri­mo ri­scat­to. Tra­scor­so que­sto ter­mi­ne l’im­por­to mi­ni­mo del ri­scat­to am­mon­ta a 5000 fran­chi. Se la som­ma re­si­dua pos­si­bi­le di ri­scat­to è in­fe­rio­re a 5000 fran­chi l’in­te­ro im­por­to de­ve es­se­re pa­ga­to in un so­lo ver­sa­men­to.

35 In­tro­dot­to dal n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

Art. 32b Riscatto mediante conferimento unico dopo il compimento del 65° anno di età 36  

1Un ri­scat­to do­po il com­pi­men­to del 65° an­no di età en­tro i li­mi­ti dell’ar­ti­co­lo 32 è con­sen­ti­to, se la per­so­na as­si­cu­ra­ta:

a.
non ha ef­fet­tua­to il ri­scat­to mas­si­mo pos­si­bi­le fi­no al com­pi­men­to del 65° an­no di età; e
b.
ha man­te­nu­to la pre­vi­den­za per la vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 18bdal com­pi­men­to del 65° an­no di età.

2 Per il cal­co­lo del­la som­ma di ri­scat­to è de­ter­mi­nan­te:

a.
il gua­da­gno as­si­cu­ra­to al com­pi­men­to del 65° an­no di età;
b.
il fat­to­re (in per cen­to del gua­da­gno as­si­cu­ra­to) per l’età di 65 an­ni se­con­do l’al­le­ga­to 3; e
c.
l’ave­re di vec­chia­ia di­spo­ni­bi­le al mo­men­to del ri­scat­to.

36 In­tro­dot­to dal n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

Art. 32c37  

37 In­tro­dot­to dal n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011 (RU 2012 2091). Abro­ga­to dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, con ef­fet­to dal 1° mag. 2018 (RU 2018 2465).

Art. 33 Aumento della rendita di vecchiaia in caso di pensionamento prima del compimento del 65° anno di età  

1 Al più pre­sto con la ri­chie­sta di pen­sio­na­men­to pri­ma del com­pi­men­to del 65° an­no di età la per­so­na as­si­cu­ra­ta può au­men­ta­re, me­dian­te ri­scat­to, la sua ren­di­ta di vec­chia­ia al mas­si­mo fi­no all’am­mon­ta­re del­la sua ren­di­ta di in­va­li­di­tà as­si­cu­ra­ta. Nel cal­co­lo del­la ren­di­ta di vec­chia­ia non vie­ne te­nu­to con­to di un even­tua­le con­to del PC. Se la no­ti­fi­ca del ri­scat­to è ef­fet­tua­ta me­no di tre me­si pri­ma del pen­sio­na­men­to, i co­sti am­mi­ni­stra­ti­vi so­no fat­tu­ra­ti al­la per­so­na as­si­cu­ra­ta con­for­me­men­te al re­go­la­men­to dei co­sti.

2 Ta­le au­men­to del­la ren­di­ta di vec­chia­ia può av­ve­ni­re uni­ca­men­te me­dian­te un uni­co pa­ga­men­to di­ret­to.

3 Se l’im­por­to per il fi­nan­zia­men­to dell’au­men­to del­la ren­di­ta di vec­chia­ia per­vie­ne a PU­BLI­CA do­po il pen­sio­na­men­to del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, es­so vie­ne rim­bor­sa­to.

Capitolo 5: Misure di risanamento

Art. 34 Misure in caso di copertura insufficiente  

1 Se dal­la ve­ri­fi­ca at­tua­ria­le ri­sul­ta una co­per­tu­ra in­suf­fi­cien­te ai sen­si del­la LPP, l’or­ga­no pa­ri­te­ti­co at­tua mi­su­re di ri­sa­na­men­to nell’os­ser­van­za del­le di­spo­si­zio­ni le­ga­li.

2 L’or­ga­no pa­ri­te­ti­co può pre­le­va­re dal da­to­re di la­vo­ro, da­gli as­si­cu­ra­ti e, en­tro i li­mi­ti dell’ar­ti­co­lo 65d ca­po­ver­so 3 let­te­ra b LPP, dai be­ne­fi­cia­ri di ren­di­te un con­tri­bu­to di ri­sa­na­men­to li­mi­ta­to, sem­pre­ché al­tre mi­su­re non con­sen­ta­no di rag­giun­ge­re l’obiet­ti­vo. Il con­tri­bu­to del da­to­re di la­vo­ro de­ve es­se­re al­me­no pa­ri al­la som­ma dei con­tri­bu­ti de­gli as­si­cu­ra­ti.

3 Il con­tri­bu­to di ri­sa­na­men­to può es­se­re pre­le­va­to sol­tan­to con il con­sen­so del da­to­re di la­vo­ro nel­la mi­su­ra in cui ser­ve a fi­nan­zia­re pre­sta­zio­ni so­vraob­bli­ga­to­rie.

4 Il con­tri­bu­to di ri­sa­na­men­to non è pre­so in con­si­de­ra­zio­ne per il cal­co­lo del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta, del­le pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia, di in­va­li­di­tà e di de­ces­so.

5 In ca­so di pre­lie­vo di un con­tri­bu­to di ri­sa­na­men­to l’or­ga­no pa­ri­te­ti­co del­la Cas­sa di pre­vi­den­za del Set­to­re dei PF in­for­ma le per­so­ne as­si­cu­ra­te e i be­ne­fi­cia­ri di ren­di­te in me­ri­to:

a.
all’ali­quo­ta o all’im­por­to;
b.
al­la du­ra­ta pre­vi­sta;
c.
al­la ri­par­ti­zio­ne tra da­to­re di la­vo­ro e as­si­cu­ra­ti;
d.
al­le mo­da­li­tà di pa­ga­men­to.

6 Se il pre­lie­vo di con­tri­bu­ti di ri­sa­na­men­to si ri­ve­la in­suf­fi­cien­te, il tas­so di in­te­res­se mi­ni­mo su­gli ave­ri di vec­chia­ia LPP può es­se­re ri­dot­to al mas­si­mo del­lo 0,5 per cen­to per la du­ra­ta del­la co­per­tu­ra in­suf­fi­cien­te, ma al mas­si­mo per cin­que an­ni.

7 In ca­so di co­per­tu­ra in­suf­fi­cien­te il da­to­re di la­vo­ro può ef­fet­tua­re ver­sa­men­ti su un con­to se­pa­ra­to di ri­ser­va dei con­tri­bu­ti del da­to­re di la­vo­ro con ri­nun­cia di uti­liz­za­zio­ne, op­pu­re tra­sfe­ri­re a que­sto con­to ri­sor­se pro­ve­nien­ti dal­la ri­ser­va or­di­na­ria dei con­tri­bu­ti del da­to­re di la­vo­ro.

8 In ca­so di co­per­tu­ra in­suf­fi­cien­te il ver­sa­men­to di un pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to può es­se­re li­mi­ta­to nel tem­po e nell’im­por­to op­pu­re to­tal­men­te ri­fiu­ta­to se il pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to è de­sti­na­to al rim­bor­so di mu­tui ipo­te­ca­ri. La li­mi­ta­zio­ne o il ri­fiu­to del pa­ga­men­to è pos­si­bi­le sol­tan­to per la du­ra­ta del­la co­per­tu­ra in­suf­fi­cien­te. L’or­ga­no pa­ri­te­ti­co de­ve co­mu­ni­ca­re la du­ra­ta e l’en­ti­tà del­la mi­su­ra al­la per­so­na as­si­cu­ra­ta al­la qua­le vie­ne li­mi­ta­to o ri­fiu­ta­to il ver­sa­men­to.

Art. 35 Pagamento dei contributi di risanamento  

1 I con­tri­bu­ti di ri­sa­na­men­to che de­vo­no es­se­re pre­sta­ti dal da­to­re di la­vo­ro e dal­le per­so­ne as­si­cu­ra­te so­no do­vu­ti per in­te­ro dal da­to­re di la­vo­ro.

2 La de­du­zio­ne del­la quo­ta di con­tri­bu­to è ef­fet­tua­ta:

a.
men­sil­men­te dal­lo sti­pen­dio del­le per­so­ne as­si­cu­ra­te;
b.
men­sil­men­te dal­la ren­di­ta dei be­ne­fi­cia­ri di ren­di­te.

Capitolo 6: Prestazioni

Sezione 1: Prestazioni di vecchiaia

Art. 36 Avere di vecchiaia  

1 Per ogni per­so­na as­si­cu­ra­ta è co­sti­tui­to un ave­re in­di­vi­dua­le di vec­chia­ia.

2 L’ave­re di vec­chia­ia è com­po­sto:

a.
da­gli ac­cre­di­ti di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 24;
b.
dal­le pre­sta­zio­ni di usci­ta ap­por­ta­te ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 30;
c.38
da­gli im­por­ti che so­no sta­ti ac­cre­di­ta­ti ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 99 ca­po­ver­so 1 in se­gui­to a di­vor­zio;
d.39
dai ri­scat­ti ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 32a e 32b;
dbis.40
...
dter.41
dai riac­qui­sti do­po un di­vor­zio, ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 99 ca­po­ver­so 2 ter­zo pe­rio­do;
e.
dai rim­bor­si dei pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti per la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni o dai ver­sa­men­ti pro­ve­nien­ti dal ri­ca­vo del­la rea­liz­za­zio­ne di pe­gni su ave­ri di pre­vi­den­za;
f.
da even­tua­li ac­cre­di­ti com­ple­men­ta­ri;
g.
da ri­scat­ti even­tual­men­te ef­fet­tua­ti dal da­to­re di la­vo­ro;
h.
da­gli in­te­res­si ai sen­si dell’al­le­ga­to 1.

3 So­no de­dot­ti dall’ave­re di vec­chia­ia:

a.
i pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti nel qua­dro del­la pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni o pro­ve­nien­ti dal ri­ca­vo del­la rea­liz­za­zio­ne di pe­gni su ave­ri di pre­vi­den­za (art. 91);
b.42
la quo­ta di pre­sta­zio­ne di usci­ta tra­sfe­ri­ta a fa­vo­re del co­niu­ge aven­te di­rit­to in se­gui­to a di­vor­zio (art. 99 cpv. 2 pri­mo pe­rio­do );
c.43
...

4 Per l’an­no in cor­so gli ac­cre­di­ti di vec­chia­ia so­no con­teg­gia­ti sen­za in­te­res­se nell’ave­re di vec­chia­ia.

5 L’in­te­res­se ai sen­si dell’al­le­ga­to 1 è cal­co­la­to in fun­zio­ne del­lo sta­to dell’ave­re di vec­chia­ia al­la fi­ne dell’an­no pre­ce­den­te e ac­cre­di­ta­to all’ave­re di vec­chia­ia al­la fi­ne dell’an­no ci­vi­le in cor­so.

6 Le pre­sta­zio­ni di usci­ta ap­por­ta­te e i ri­scat­ti so­no ri­mu­ne­ra­ti pro ra­ta tem­po­ris per l’an­no in cor­so (al­le­ga­to 1). I pa­ga­men­ti di cui al ca­po­ver­so 3 so­no ri­mu­ne­ra­ti pro ra­ta tem­po­ris per l’an­no in cor­so e ri­du­co­no l’ave­re di vec­chia­ia in mi­su­ra cor­ri­spet­ti­va.

7 Se in­sor­ge il ca­so di pre­vi­den­za o la per­so­na as­si­cu­ra­ta esce dal­la cas­sa di pre­vi­den­za du­ran­te l’an­no in cor­so, l’in­te­res­se per lo stes­so an­no se­con­do l’al­le­ga­to 1 è cal­co­la­to pro ra­ta tem­po­ris in fun­zio­ne del­lo sta­to dell’ave­re di vec­chia­ia al­la fi­ne dell’an­no pre­ce­den­te.

8 Al­la fi­ne di ogni an­no l’or­ga­no pa­ri­te­ti­co sta­bi­li­sce il tas­so di in­te­res­se per la ri­mu­ne­ra­zio­ne dell’ave­re di vec­chia­ia per l’an­no suc­ces­si­vo sul­la ba­se del ri­sul­ta­to an­nua­le prov­vi­so­rio non­ché del­la si­tua­zio­ne pa­tri­mo­nia­le e di red­di­to del­la Cas­sa di pre­vi­den­za del Set­to­re dei PF.

38 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

39 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

40 In­tro­dot­ta dal n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011 (RU 2012 2091). Abro­ga­ta dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, con ef­fet­to dal 1° mag. 2018 (RU 2018 2465).

41 In­tro­dot­ta dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

42 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

43 In­tro­dot­ta dal n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011 (RU 2012 2091). Abro­ga­ta dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, con ef­fet­to dal 1° mag. 2018 (RU 2018 2465).

Art. 37 Nascita ed estinzione del diritto a una prestazione di vecchiaia  

1 Il di­rit­to a una pre­sta­zio­ne di vec­chia­ia na­sce al più pre­sto il 1° del me­se suc­ces­si­vo al com­pi­men­to del 60° an­no di età del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, con la fi­ne del rap­por­to di la­vo­ro, e al più tar­di il 1° del me­se suc­ces­si­vo al com­pi­men­to del 70° an­no di età.

2 Es­so si estin­gue al­la fi­ne del me­se nel cor­so del qua­le il be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta de­ce­de.

3 Se ha di­rit­to a una ren­di­ta di vec­chia­ia al­la fi­ne del rap­por­to di la­vo­ro e non ha an­co­ra com­piu­to il 70° an­no di età, la per­so­na as­si­cu­ra­ta può esi­ge­re al po­sto del­la ren­di­ta di vec­chia­ia il tra­sfe­ri­men­to del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta all’isti­tu­to di pre­vi­den­za del nuo­vo da­to­re di la­vo­ro. Se non ha an­co­ra com­piu­to il 65° an­no di età ed è an­nun­cia­ta all’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne o ini­zia un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te, può esi­ge­re al po­sto del­la ren­di­ta di vec­chia­ia il tra­sfe­ri­men­to del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta a un isti­tu­to di li­be­ro pas­sag­gio (art. 84).44

4 La per­so­na as­si­cu­ra­ta de­ve chie­de­re per scrit­to a PU­BLI­CA il tra­sfe­ri­men­to del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta al più tar­di 30 gior­ni pri­ma del­la fi­ne del rap­por­to di la­vo­ro. Se la do­man­da è ef­fet­tua­ta me­no di 30 gior­ni pri­ma del­la fi­ne del rap­por­to di la­vo­ro o do­po ta­le fi­ne, i re­la­ti­vi co­sti am­mi­ni­stra­ti­vi pos­so­no es­se­re fat­tu­ra­ti al­la per­so­na as­si­cu­ra­ta sem­pre­ché il re­go­la­men­to del­le spe­se lo pre­ve­da.

44 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

Art. 38 Pensionamento parziale  

1 Se ri­du­ce il suo gra­do di oc­cu­pa­zio­ne do­po il com­pi­men­to del 60° an­no di età, la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha di­rit­to a una pre­sta­zio­ne par­zia­le di vec­chia­ia cor­ri­spon­den­te al­la ri­du­zio­ne del gra­do di oc­cu­pa­zio­ne. Il gra­do di pen­sio­na­men­to par­zia­le cor­ri­spon­de al­la ri­du­zio­ne del gra­do di oc­cu­pa­zio­ne.

2 Do­po il com­pi­men­to del 60° an­no di età la per­so­na as­si­cu­ra­ta può chie­de­re a una o più ri­pre­se una pre­sta­zio­ne par­zia­le di vec­chia­ia.45

3 In ca­so di pen­sio­na­men­to par­zia­le, l’ave­re di vec­chia­ia non­ché un even­tua­le ave­re su un con­to del pia­no com­ple­men­ta­re (art. 25) so­no con­ver­ti­ti pro­por­zio­nal­men­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 39 in una pre­sta­zio­ne par­zia­le di vec­chia­ia. Le quo­te re­si­due dell’ave­re di vec­chia­ia e dell’ave­re sul con­to del pia­no com­ple­men­ta­re con­ti­nua­no ad es­se­re ge­sti­te. Il gua­da­gno as­si­cu­ra­to re­si­duo è cal­co­la­to con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni sull’oc­cu­pa­zio­ne a tem­po par­zia­le (art. 21).46

4 L’ar­ti­co­lo 37 ca­po­ver­si 3 e 4 si ap­pli­ca per ana­lo­gia se al­la fi­ne del rap­por­to di la­vo­ro la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha di­rit­to a una ren­di­ta par­zia­le di vec­chia­ia e non ha an­co­ra com­piu­to il 70° an­no di età. È fat­to sal­vo il man­te­ni­men­to del­la pre­vi­den­za di cui all’ar­ti­co­lo 18c.47

45 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

46 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

47 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

Art. 39 Rendita di vecchiaia  

1 Fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 40, la pre­sta­zio­ne di vec­chia­ia è ver­sa­ta co­me ren­di­ta.

2 L’im­por­to del­la ren­di­ta an­nua­le di vec­chia­ia è sta­bi­li­to in fun­zio­ne dell’ave­re di vec­chia­ia esi­sten­te al mo­men­to del pen­sio­na­men­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 36, au­men­ta­to di un even­tua­le ave­re pro­ve­nien­te dal con­to del PC (art. 25) e mol­ti­pli­ca­to per il tas­so di con­ver­sio­ne de­ter­mi­nan­te per l’età di pen­sio­na­men­to al mo­men­to del pen­sio­na­men­to se­con­do l’al­le­ga­to 4; in ca­so di di­vor­zio è fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 99 ca­po­ver­si 4 e 5.48

3 Il tas­so di con­ver­sio­ne è sta­bi­li­to con pre­ci­sio­ne men­si­le.

48 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

Art. 40 Prelievo di capitale  

1 All’at­to del pen­sio­na­men­to, la per­so­na as­si­cu­ra­ta può pre­le­va­re, sot­to for­ma di li­qui­da­zio­ne in ca­pi­ta­le uni­ca, fi­no al 50 per cen­to del­la som­ma dell’ave­re di vec­chia­ia se­con­do l’ar­ti­co­lo 36 non­ché del­la som­ma di un even­tua­le ave­re de­ri­van­te dal con­to del PC (art. 25). Se la co­mu­ni­ca­zio­ne del pre­lie­vo di ca­pi­ta­le è ef­fet­tua­ta me­no di tre me­si pri­ma del pen­sio­na­men­to, i co­sti am­mi­ni­stra­ti­vi so­no fat­tu­ra­ti al­la per­so­na as­si­cu­ra­ta con­for­me­men­te al re­go­la­men­to del­le spe­se. La li­qui­da­zio­ne in ca­pi­ta­le è ver­sa­ta ad av­ve­nu­to pa­ga­men­to dei co­sti am­mi­ni­stra­ti­vi.

2 Se al mo­men­to del pen­sio­na­men­to la per­so­na as­si­cu­ra­ta de­si­de­ra pre­le­va­re, sot­to for­ma di li­qui­da­zio­ne in ca­pi­ta­le uni­ca, più del 50 per cen­to di cui al ca­po­ver­so 1, la co­mu­ni­ca­zio­ne di ta­le pre­lie­vo di ca­pi­ta­le de­ve per­ve­ni­re per scrit­to a PU­BLI­CA al più tar­di un an­no pri­ma del pen­sio­na­men­to. L’im­por­to mas­si­mo pos­si­bi­le del­la li­qui­da­zio­ne in ca­pi­ta­le è pa­ri al 100 per cen­to dell’ave­re esi­sten­te se­con­do il ca­po­ver­so 1 al mo­men­to del pen­sio­na­men­to. La co­mu­ni­ca­zio­ne del pre­lie­vo di ca­pi­ta­le può es­se­re re­vo­ca­ta fi­no a un an­no pri­ma del pen­sio­na­men­to.49

2bis Se il rap­por­to di la­vo­ro di una per­so­na as­si­cu­ra­ta che può per­ce­pi­re una li­qui­da­zio­ne in ca­pi­ta­le è sciol­to dal da­to­re di la­vo­ro, sen­za che que­sta ne ab­bia col­pa, la stes­sa può co­mu­ni­ca­re il pre­lie­vo di ca­pi­ta­le o l’uni­ca mo­di­fi­ca di un pre­lie­vo di ca­pi­ta­le già co­mu­ni­ca­to fi­no al pen­sio­na­men­to. Per il pa­ga­men­to dei co­sti am­mi­ni­stra­ti­vi si ap­pli­ca per ana­lo­gia il ca­po­ver­so 1.50

3 Nel ca­so de­gli as­si­cu­ra­ti co­niu­ga­ti il pre­lie­vo di una li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le pre­sup­po­ne il con­sen­so scrit­to del co­niu­ge, con fir­ma au­ten­ti­ca­ta. In­ve­ce di fa­re au­ten­ti­ca­re la fir­ma, il co­niu­ge può fir­ma­re per­so­nal­men­te pres­so PU­BLI­CA la di­chia­ra­zio­ne di con­sen­so, pre­sen­tan­do un do­cu­men­to uf­fi­cia­le di iden­ti­tà.

4 Fat­ta sal­va la ren­di­ta tran­si­to­ria, la ren­di­ta di vec­chia­ia e le re­la­ti­ve al­tre pre­sta­zio­ni as­si­cu­ra­te so­no ri­dot­te in mi­su­ra cor­ri­spon­den­te al­la li­qui­da­zio­ne in ca­pi­ta­le ot­te­nu­ta.

5 Se so­no sta­ti ef­fet­tua­ti ri­scat­ti (art. 32, 32a, 32b e 33), nel cor­so dei tre an­ni suc­ces­si­vi le pre­sta­zio­ni che ne ri­sul­ta­no non pos­so­no es­se­re ri­ti­ra­te dal­la pre­vi­den­za sot­to for­ma di ca­pi­ta­le. So­no esclu­si da que­sta li­mi­ta­zio­ne i riac­qui­sti in ca­so di di­vor­zio se­con­do l’ar­ti­co­lo 22d LFLP.51

49 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 mar. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 993).

50 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 mar. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 993).

51 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° mag. 2018 (RU 2018 2465).

Art. 41 Diritto alla rendita per figli del beneficiario di una rendita di vecchiaia  

1 I be­ne­fi­cia­ri di ren­di­te di vec­chia­ia han­no di­rit­to a una ren­di­ta per ogni fi­glio che avreb­be di­rit­to a una ren­di­ta per or­fa­ni nel ca­so del lo­ro de­ces­so.

2 Per i fi­gli in for­ma­zio­ne do­po il com­pi­men­to del 18° an­no di età de­ve es­se­re for­ni­ta spon­ta­nea­men­te ogni an­no la pro­va del­la for­ma­zio­ne. In as­sen­za di que­sta pro­va il ver­sa­men­to del­la ren­di­ta per fi­gli del be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di vec­chia­ia è so­spe­so.

Art. 42 Entità della rendita per figli del beneficiario di una rendita di vecchiaia 52  

La ren­di­ta per fi­gli del be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di vec­chia­ia am­mon­ta a un se­sto del­la ren­di­ta di vec­chia­ia cor­ren­te; in ca­so di di­vor­zio è fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 99 ca­po­ver­so 6 pri­mo pe­rio­do .

52 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

Sezione 2: Prestazioni per superstiti

Art. 43 Principio  

1 Il di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni per su­per­sti­ti sus­si­ste se la per­so­na de­fun­ta:

a.
era as­si­cu­ra­ta pres­so PU­BLI­CA quan­do si ve­ri­fi­cò il de­ces­so o al­lor­ché in­sor­se l’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro la cui cau­sa ha por­ta­to al­la mor­te (art 18 lett. a LPP);
b.
in se­gui­to a un’in­fer­mi­tà con­ge­ni­ta pre­sen­ta­va un’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro com­pre­sa fra il 20 e il 40 per cen­to all’ini­zio dell’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va ed era as­si­cu­ra­ta al­lor­ché l’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro la cui cau­sa ha por­ta­to al­la mor­te si è ag­gra­va­ta rag­giun­gen­do al­me­no il 40 per cen­to (art. 18 lett. b LPP);
c.
è di­ven­ta­ta in­va­li­da quan­do era an­co­ra mi­no­ren­ne (art. 8 cpv. 2 LP­GA), pre­sen­ta­va un’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro com­pre­sa fra il 20 e il 40 per cen­to all’ini­zio dell’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va ed era as­si­cu­ra­ta al­lor­ché l’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro la cui cau­sa ha por­ta­to al­la mor­te si è ag­gra­va­ta rag­giun­gen­do al­me­no il 40 per cen­to (art. 18 lett. c LPP); op­pu­re
d.
ri­ce­ve­va una ren­di­ta di vec­chia­ia o di in­va­li­di­tà da PU­BLI­CA quan­do si ve­ri­fi­cò il de­ces­so (art. 18 lett. d LPP).

2 Un even­tua­le ave­re an­co­ra di­spo­ni­bi­le pro­ve­nien­te dal con­to del PC (art. 25) è in ogni ca­so ver­sa­to co­me li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le se­con­do l’or­di­ne se­guen­te:

a.
al co­niu­ge su­per­sti­te;
b.
ai fi­gli che han­no di­rit­to al­la ren­di­ta per or­fa­ni;
c.
al­le per­so­ne fi­si­che che era­no as­si­sti­te in mi­su­ra con­si­de­re­vo­le dal­la per­so­na de­fun­ta o al­la per­so­na che ha inin­ter­rot­ta­men­te con­vis­su­to con lei ne­gli ul­ti­mi cin­que an­ni pri­ma del de­ces­so o che de­ve prov­ve­de­re al man­te­ni­men­to di uno o più fi­gli co­mu­ni;
d.
ai fi­gli che non han­no di­rit­to al­la ren­di­ta per or­fa­ni;
e.
ai ge­ni­to­ri;
f.
ai fra­tel­li e so­rel­le;
g.
agli ere­di le­git­ti­mi, esclu­si gli en­ti pub­bli­ci.

3 La li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le spet­ta in par­ti ugua­li a più aven­ti di­rit­to del­lo stes­so grup­po di be­ne­fi­cia­ri.

Art. 44 Diritto alla rendita per coniugi  

1 Al de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta o del be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di vec­chia­ia o di in­va­li­di­tà il co­niu­ge su­per­sti­te ha di­rit­to a una ren­di­ta per co­niu­gi se:

a.
de­ve prov­ve­de­re al man­te­ni­men­to di al­me­no un fi­glio;
b.
ha com­piu­to il 40° an­no di età ed era co­niu­ga­to da al­me­no due an­ni con la per­so­na de­fun­ta; op­pu­re
c.
per­ce­pi­sce una ren­di­ta in­te­ra ai sen­si del­la LAI o avrà di­rit­to a una ta­le ren­di­ta en­tro due an­ni dal de­ces­so del co­niu­ge.

2 Se non adem­pie nes­su­na di que­ste con­di­zio­ni, il co­niu­ge su­per­sti­te ha di­rit­to a una li­qui­da­zio­ne uni­ca pa­ri a tre ren­di­te an­nue per co­niu­gi, ma al­me­no all’en­ti­tà del ca­pi­ta­le ga­ran­ti­to in ca­so di de­ces­so di cui all’ar­ti­co­lo 50. Se na­sce un di­rit­to al­la ren­di­ta per co­niu­gi do­po che il co­niu­ge su­per­sti­te ha ri­ce­vu­to la li­qui­da­zio­ne, ta­le li­qui­da­zio­ne è com­pu­ta­ta nel­la ren­di­ta per co­niu­gi.

3 Il di­rit­to al­la ren­di­ta per co­niu­gi na­sce con il de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, ma al più pre­sto il gior­no suc­ces­si­vo a quel­lo in cui ces­sa il di­rit­to del­la per­so­na de­fun­ta al­lo sti­pen­dio, al go­di­men­to ul­te­rio­re del­lo sti­pen­dio, al­la ren­di­ta di vec­chia­ia o di in­va­li­di­tà.

4 Il di­rit­to si estin­gue in ca­so di nuo­vo ma­tri­mo­nio o di de­ces­so.

5 Il co­niu­ge di­vor­zia­to è equi­pa­ra­to al ve­do­vo per quan­to ri­guar­da il di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di cui al ca­po­ver­so 1 se:

a.
il ma­tri­mo­nio è du­ra­to al­me­no die­ci an­ni; e
b.53
in se­gui­to a di­vor­zio gli è sta­ta as­se­gna­ta una ren­di­ta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 124e ca­po­ver­so 1 op­pu­re 126 ca­po­ver­so 1 CC.

5bis Il di­rit­to del co­niu­ge di­vor­zia­to di cui al ca­po­ver­so 5 sus­si­ste fin­tan­to­ché sa­reb­be do­vu­ta la ren­di­ta as­se­gna­ta in se­gui­to a di­vor­zio.54

6 L’en­ti­tà del­la ren­di­ta per co­niu­gi per il co­niu­ge di­vor­zia­to è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 46 ca­po­ver­so 3.

7 Il co­niu­ge di­vor­zia­to non ha di­rit­to a una li­qui­da­zio­ne uni­ca di cui al ca­po­ver­so 2.

53 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

54 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

Art. 45 Diritto alla rendita per conviventi  

1 Al de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta o del be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di vec­chia­ia o di in­va­li­di­tà, il con­vi­ven­te su­per­sti­te ha di­rit­to a una cor­ri­spon­den­te ren­di­ta se non per­ce­pi­sce nes­su­na ren­di­ta per co­niu­gi o nes­su­na ren­di­ta cor­ren­te per con­vi­ven­ti da un isti­tu­to del se­con­do pi­la­stro in vir­tù di un al­tro ca­so di pre­vi­den­za e se:

a.
ha com­piu­to il 40° an­no di età e ha inin­ter­rot­ta­men­te con­vis­su­to con la per­so­na as­si­cu­ra­ta al­me­no ne­gli ul­ti­mi cin­que an­ni pri­ma del de­ces­so; op­pu­re
b.
de­ve prov­ve­de­re al man­te­ni­men­to di uno o più fi­gli co­mu­ni aven­ti di­rit­to al­la ren­di­ta per or­fa­ni con­for­me­men­te al pre­sen­te re­go­la­men­to.

2 Il di­rit­to al­la ren­di­ta per con­vi­ven­ti sus­si­ste sol­tan­to se la con­vi­ven­za è sta­ta co­mu­ni­ca­ta per scrit­to a PU­BLI­CA sot­to for­ma di con­trat­to di con­vi­ven­za. Ta­le con­trat­to, de­bi­ta­men­te fir­ma­to da en­tram­bi i con­vi­ven­ti, de­ve es­se­re inol­tra­to a PU­BLI­CA in ori­gi­na­le quan­do en­tram­bi so­no an­co­ra in vi­ta.

3 La con­vi­ven­za ai sen­si del­la pre­sen­te di­spo­si­zio­ne è un’unio­ne do­me­sti­ca ana­lo­ga al ma­tri­mo­nio di per­so­ne non co­niu­ga­te, di ses­so di­ver­so o iden­ti­co, sen­za le­ga­mi di pa­ren­te­la, la cui unio­ne non è re­gi­stra­ta se­con­do la leg­ge sull’unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta. Per con­vi­ven­za si in­ten­de an­che un’unio­ne do­me­sti­ca ana­lo­ga al ma­tri­mo­nio di per­so­ne af­fi­ni, tra le qua­li non sus­si­ste al­cun im­pe­di­men­to al ma­tri­mo­nio.

4 Il di­rit­to al­la ren­di­ta per con­vi­ven­ti na­sce con il de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, al più pre­sto il gior­no suc­ces­si­vo a quel­lo in cui ces­sa il di­rit­to dell’as­si­cu­ra­to de­fun­to al­lo sti­pen­dio, al go­di­men­to ul­te­rio­re del­lo sti­pen­dio, al­la ren­di­ta di vec­chia­ia o di in­va­li­di­tà. Il di­rit­to de­ve es­se­re fat­to va­le­re al più tar­di en­tro sei me­si dal de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta.

5 La du­ra­ta del­la con­vi­ven­za è com­pu­ta­ta in quel­la del ma­tri­mo­nio suc­ces­si­vo con­for­me­men­te al­le con­di­zio­ni del di­rit­to al­la ren­di­ta per co­niu­gi di cui all’ar­ti­co­lo 44 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b, pur­ché il con­trat­to, de­bi­ta­men­te fir­ma­to da en­tram­bi i con­vi­ven­ti, sia inol­tra­to a PU­BLI­CA in ori­gi­na­le quan­do en­tram­bi so­no an­co­ra in vi­ta.

6 La le­git­ti­ma­zio­ne al di­rit­to è ve­ri­fi­ca­ta sol­tan­to al mo­men­to in cui es­so vie­ne fat­to va­le­re. Su ri­chie­sta di PU­BLI­CA il con­vi­ven­te su­per­sti­te de­ve for­ni­re le in­di­ca­zio­ni ne­ces­sa­rie. Ne fan­no se­gna­ta­men­te par­te:

a.
la pro­va del Co­mu­ne di do­mi­ci­lio con la qua­le si at­te­sta il do­mi­ci­lio co­mu­ne nel cor­so de­gli ul­ti­mi cin­que an­ni pre­ce­den­ti il de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta op­pu­re la pro­va che ne­gli ul­ti­mi cin­que an­ni pre­ce­den­ti il de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta sus­si­ste­va un’eco­no­mia do­me­sti­ca co­mu­ne;
b.
la con­fer­ma del­lo sta­to ci­vi­le di en­tram­bi i con­vi­ven­ti;
c.
in­for­ma­zio­ni con­cer­nen­ti i fi­gli co­mu­ni;
d.
ul­te­rio­ri do­cu­men­ti co­me sen­ten­ze di di­vor­zio o de­ci­sio­ni in ma­te­ria di ren­di­ta.

7 Il di­rit­to si estin­gue:

a.
in ca­so di ma­tri­mo­nio, di ini­zio di una con­vi­ven­za ai sen­si del pre­sen­te ar­ti­co­lo o di de­ces­so del con­vi­ven­te su­per­sti­te;
b.
se il con­vi­ven­te su­per­sti­te ha di­rit­to a una ren­di­ta per co­niu­gi in se­gui­to al de­ces­so del suo co­niu­ge di­vor­zia­to.

8 Se l’ac­cer­ta­men­to del­le con­di­zio­ni al di­rit­to su­sci­ta dub­bi, se­gna­ta­men­te se ven­go­no fat­ti va­le­re si­mul­ta­nea­men­te di­rit­ti in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 49 (ca­pi­ta­le ga­ran­ti­to in ca­so di de­ces­so), PU­BLI­CA può ero­ga­re le pre­sta­zio­ni sol­tan­to quan­do gli ac­cer­ta­men­ti so­no ul­ti­ma­ti. Non è do­vu­to un in­te­res­se per l’ero­ga­zio­ne po­sti­ci­pa­ta del­le pre­sta­zio­ni.

Art. 46 Entità della rendita per coniugi o conviventi  

1 Le ren­di­te per co­niu­gi o con­vi­ven­ti am­mon­ta­no:

a.
al de­ces­so di una per­so­na as­si­cu­ra­ta che non ha an­co­ra com­piu­to i 65 an­ni di età: a due ter­zi del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà as­si­cu­ra­ta;
b.
al de­ces­so di un be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di vec­chia­ia o di in­va­li­di­tà: a due ter­zi del­la ren­di­ta di vec­chia­ia cor­ren­te o del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà as­si­cu­ra­ta;
c.
al de­ces­so di una per­so­na as­si­cu­ra­ta che ha com­piu­to i 65 an­ni di età: a due ter­zi del­la ren­di­ta di vec­chia­ia ac­qui­si­ta al mo­men­to del de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, cal­co­la­ta in ba­se all’ave­re di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 36.

2 Se il co­niu­ge ri­spet­ti­va­men­te il con­vi­ven­te su­per­sti­te è più gio­va­ne del­la per­so­na de­fun­ta di ol­tre 15 an­ni e se il ma­tri­mo­nio o la con­vi­ven­za è du­ra­to me­no di 5 an­ni e se il su­per­sti­te non de­ve prov­ve­de­re al so­sten­ta­men­to di al­me­no un fi­glio, la ren­di­ta è ri­dot­ta del due per cen­to per ogni an­no in­te­ro o ini­zia­to ri­spet­to al qua­le il su­per­sti­te aven­te di­rit­to è più gio­va­ne del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta di ol­tre 15 an­ni.

3 La ren­di­ta per co­niu­gi se­con­do l’ar­ti­co­lo 44 ca­po­ver­so 5 cor­ri­spon­de all’im­por­to del­la ren­di­ta per co­niu­gi ai sen­si del­la LPP (pre­sta­zio­ne mi­ni­ma LPP).

4 La ren­di­ta è ri­dot­ta nel­la mi­su­ra in cui, som­ma­ta al­le pre­sta­zio­ni per su­per­sti­ti dell’AVS, su­pe­ra l’im­por­to del­le pre­te­se de­ri­van­ti dal­la sen­ten­za di di­vor­zio. Le ren­di­te per su­per­sti­ti dell’AVS so­no con­teg­gia­te sol­tan­to nel­la mi­su­ra in cui que­ste su­pe­ra­no un pro­prio di­rit­to a una ren­di­ta di in­va­li­di­tà dell’AI o una ren­di­ta di vec­chia­ia dell’AVS.55

55 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

Art. 47 Diritto alla rendita per orfani  

1 I fi­gli di un as­si­cu­ra­to de­fun­to o di un be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di vec­chia­ia o di in­va­li­di­tà de­fun­to han­no di­rit­to a una ren­di­ta per or­fa­ni.

2 Il di­rit­to al­la ren­di­ta per or­fa­ni na­sce il gior­no suc­ces­si­vo a quel­lo in cui ces­sa il di­rit­to dell’as­si­cu­ra­to de­fun­to al­lo sti­pen­dio, al go­di­men­to ul­te­rio­re del­lo sti­pen­dio, al­la ren­di­ta di vec­chia­ia o di in­va­li­di­tà.

3 Il di­rit­to al­la ren­di­ta per or­fa­ni si estin­gue quan­do l’or­fa­no muo­re o com­pie il 18° an­no di età. Es­so sus­si­ste tut­ta­via, ma al mas­si­mo si­no al com­pi­men­to del 25° an­no di età, fin­tan­to che l’or­fa­no:

a.
è a ti­ro­ci­nio o agli stu­di;
b.
è in­ca­pa­ce di gua­da­gna­re per­ché in­va­li­do per al­me­no il 70 per cen­to.

4 Per i fi­gli in for­ma­zio­ne do­po il com­pi­men­to del 18° an­no di età de­ve es­se­re for­ni­ta spon­ta­nea­men­te ogni an­no la pro­va del­la for­ma­zio­ne. In as­sen­za di que­sta pro­va il ver­sa­men­to del­la ren­di­ta per or­fa­ni è so­spe­so.

5 Il di­rit­to al­la ren­di­ta per or­fa­ni com­pe­te an­che ai fi­gli in af­fi­da­men­to e ai fi­glia­stri al cui so­sten­ta­men­to la per­so­na as­si­cu­ra­ta do­ve­va prov­ve­de­re.

Art. 48 Entità della rendita per orfani  

1 La ren­di­ta per or­fa­ni am­mon­ta:

a.
al de­ces­so di una per­so­na as­si­cu­ra­ta che non ha an­co­ra com­piu­to i 65 an­ni di età: a un se­sto del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà as­si­cu­ra­ta;
b.56
al de­ces­so di un be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di vec­chia­ia o di in­va­li­di­tà: a un se­sto del­la ren­di­ta di vec­chia­ia cor­ren­te o del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà as­si­cu­ra­ta; in ca­so di di­vor­zio è fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 99 ca­po­ver­so 6 se­con­do pe­rio­do;
c.
al de­ces­so di una per­so­na as­si­cu­ra­ta che ha com­piu­to i 65 an­ni di età: a un se­sto del­la ren­di­ta di vec­chia­ia ac­qui­si­ta al mo­men­to del de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, cal­co­la­ta in ba­se all’ave­re di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 36.

2 Gli or­fa­ni di pa­dre e ma­dre han­no di­rit­to a una dop­pia ren­di­ta per or­fa­ni.

56 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

Art. 49 Diritto al capitale garantito in caso di decesso  

1 Qua­lo­ra al de­ces­so di una per­so­na as­si­cu­ra­ta non sus­si­sta al­cun di­rit­to ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 44 e 45, PU­BLI­CA ver­sa un ca­pi­ta­le ga­ran­ti­to in ca­so di de­ces­so. A pre­scin­de­re dal di­rit­to del­le suc­ces­sio­ni, so­no aven­ti di­rit­to nell’or­di­ne se­guen­te:

a.
le per­so­ne fi­si­che che era­no as­si­sti­te in mi­su­ra con­si­de­re­vo­le dal­la per­so­na as­si­cu­ra­ta;
b.57
la per­so­na che ha inin­ter­rot­ta­men­te con­vis­su­to con la per­so­na as­si­cu­ra­ta ne­gli ul­ti­mi cin­que an­ni pri­ma del de­ces­so o che de­ve prov­ve­de­re al man­te­ni­men­to di uno o più fi­gli co­mu­ni, sem­pre­ché adem­pia le con­di­zio­ni del di­rit­to di cui all’ar­ti­co­lo 45 ca­po­ver­si 2 e 3;
c.
i fi­gli del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta;
d.
i ge­ni­to­ri.

2 Non so­no aven­ti di­rit­to le per­so­ne ai sen­si del ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b che per­ce­pi­sco­no una ren­di­ta per co­niu­gi o con­vi­ven­ti da un al­tro isti­tu­to di pre­vi­den­za.

3 Il ca­pi­ta­le ga­ran­ti­to in ca­so di de­ces­so spet­ta in par­ti ugua­li a più aven­ti di­rit­to del­lo stes­so grup­po di be­ne­fi­cia­ri.

4 Se en­tro il ter­mi­ne di un an­no dal de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta non è fat­to va­le­re al­cun di­rit­to, il ca­pi­ta­le ga­ran­ti­to in ca­so di de­ces­so è de­vo­lu­to a PU­BLI­CA.

57 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

Art. 50 Entità del capitale garantito in caso di decesso  

Il ca­pi­ta­le ga­ran­ti­to in ca­so di de­ces­so de­sti­na­to agli aven­ti di­rit­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 49 ca­po­ver­so 1 cor­ri­spon­de al­la me­tà dell’ave­re di vec­chia­ia al mo­men­to del de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, ma al mi­ni­mo all’im­por­to di due ren­di­te an­nua­li per co­niu­gi con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 46 ca­po­ver­so 1. Il ca­pi­ta­le ga­ran­ti­to in ca­so di de­ces­so è di­mi­nui­to del va­lo­re in con­tan­ti di un’even­tua­le ren­di­ta per or­fa­ni (art. 47 segg.).

Sezione 3: Prestazioni di invalidità

Art. 51 Invalidità  

1 ...58

2 Ha di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà la per­so­na as­si­cu­ra­ta che:

a.
ai sen­si dell’AI, è in­va­li­da per al­me­no il 40 per cen­to ed era as­si­cu­ra­ta pres­so PU­BLI­CA al mo­men­to in cui è sor­ta l’in­ca­pa­ci­tà di la­vo­ro la cui cau­sa ha por­ta­to all’in­va­li­di­tà (art. 23 lett. a LPP);
b.
in se­gui­to a un’in­fer­mi­tà con­ge­ni­ta pre­sen­ta­va un’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro com­pre­sa fra il 20 e il 40 per cen­to all’ini­zio dell’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va ed era as­si­cu­ra­ta al­lor­ché l’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro la cui cau­sa ha por­ta­to all’in­va­li­di­tà si è ag­gra­va­ta rag­giun­gen­do al­me­no il 40 per cen­to (art. 23 lett. b LPP); op­pu­re
c.
è di­ven­ta­ta in­va­li­da quan­do era mi­no­ren­ne (art. 8 cpv. 2 LP­GA), pre­sen­ta­va un’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro com­pre­sa fra il 20 e il 40 per cen­to all’ini­zio dell’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va ed era as­si­cu­ra­ta al­lor­ché l’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro la cui cau­sa ha por­ta­to all’in­va­li­di­tà si è ag­gra­va­ta rag­giun­gen­do al­me­no il 40 per cen­to (art. 23 lett. c LPP).

3 È con­si­de­ra­ta in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro qual­sia­si in­ca­pa­ci­tà, to­ta­le o par­zia­le, de­ri­van­te da un dan­no al­la sa­lu­te fi­si­ca, men­ta­le o psi­chi­ca, di com­pie­re un la­vo­ro ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­le nel­la pro­fes­sio­ne o nel cam­po di at­ti­vi­tà abi­tua­le. In ca­so di in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro di lun­ga du­ra­ta pos­so­no es­se­re pre­se in con­si­de­ra­zio­ne an­che le man­sio­ni esi­gi­bi­li in un’al­tra pro­fes­sio­ne o cam­po di at­ti­vi­tà (art. 6 LP­GA).

4 In ca­so di pen­sio­na­men­to pri­ma del com­pi­men­to del 65° an­no di età il di­rit­to al­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà è da­to uni­ca­men­te se l’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro che ha por­ta­to all’in­va­li­di­tà è in­sor­ta pri­ma del pen­sio­na­men­to.

58 Abro­ga­to dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 mar. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, con ef­fet­to dal 1° gen. 2013 (RU 2013 993).

Art. 52 Nascita del diritto e inizio del pagamento 59  

1 Per la na­sci­ta del di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia le per­ti­nen­ti di­spo­si­zio­ni del­la LAI (art. 26 cpv. 1 LPP).

2 Il pa­ga­men­to del­le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà pre­sup­po­ne una de­ci­sio­ne dell’AI pas­sa­ta in giu­di­ca­to. Es­so ini­zia al­la ces­sa­zio­ne del di­rit­to del­la per­so­na in­va­li­da al­la con­ti­nua­zio­ne del ver­sa­men­to del­lo sti­pen­dio da par­te del da­to­re di la­vo­ro.

59 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 mar. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 993).

Art. 52a Estinzione del diritto 60  

Il di­rit­to del be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta al­le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà si estin­gue:

a.
in ca­so di de­ces­so; op­pu­re
b.
nel­la mi­su­ra in cui egli re­cu­pe­ra la ca­pa­ci­tà al gua­da­gno, fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 52b ca­po­ver­si 1 e 2.

60 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 mar. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 993).

Art. 52b Diritto in caso di riduzione o soppressione della rendita AI 61  

1 Se la ren­di­ta AI è ri­dot­ta o sop­pres­sa in se­gui­to all’ab­bas­sa­men­to del gra­do di in­va­li­di­tà, il be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta con­ti­nua per tre an­ni ad es­se­re as­si­cu­ra­to, al­le stes­se con­di­zio­ni, sem­pre che pri­ma del­la ri­du­zio­ne o del­la sop­pres­sio­ne del­la ren­di­ta AI egli ab­bia par­te­ci­pa­to ai prov­ve­di­men­ti di rein­te­gra­zio­ne o che la ren­di­ta AI gli sia sta­ta ri­dot­ta o sop­pres­sa in se­gui­to al­la ri­pre­sa dell’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va o dell’au­men­to del gra­do di oc­cu­pa­zio­ne (art. 26a cpv. 1 LPP).

2 La pro­te­zio­ne as­si­cu­ra­ti­va e il di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni con­ti­nua­no a sus­si­ste­re, fin­tan­to che il be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta per­ce­pi­sce una pre­sta­zio­ne tran­si­to­ria se­con­do l’ar­ti­co­lo 32 LAI, an­che se il ter­mi­ne di tre an­ni di cui al ca­po­ver­so 1 non è an­co­ra tra­scor­so (art. 26a cpv. 2 LPP).

3 Per il pe­rio­do in cui il rap­por­to di as­si­cu­ra­zio­ne e il di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni con­ti­nua­no a sus­si­ste­re, la ren­di­ta di in­va­li­di­tà vie­ne ri­dot­ta fi­no a con­cor­ren­za dell’im­por­to cor­ri­spon­den­te al gra­do di in­va­li­di­tà ri­dot­to, tut­ta­via so­lo nel­la mi­su­ra in cui ta­le ri­du­zio­ne è com­pen­sa­ta da un red­di­to sup­ple­men­ta­re del be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta (art. 26a cpv. 3 LPP).

4 Se una ren­di­ta dell’AI è ri­dot­ta o sop­pres­sa sul­la ba­se di un rie­sa­me ai sen­si del­la let­te­ra a del­le di­spo­si­zio­ni fi­na­li del­la mo­di­fi­ca del 18 mar­zo 2011 del­la LAI, il di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà si ri­du­ce o estin­gue nel mo­men­to in cui il be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta non per­ce­pi­sce al­cu­na ren­di­ta dell’AI o ta­le ren­di­ta è ri­dot­ta.

61 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 mar. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 993).

Art. 53 Esenzione dal pagamento dei contributi di risparmio e del premio di rischio 62  

Fin­tan­to che il di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà sus­si­ste, la per­so­na as­si­cu­ra­ta e il da­to­re di la­vo­ro so­no esen­ta­ti dal pa­ga­men­to dei con­tri­bu­ti di ri­spar­mio se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 e del pre­mio di ri­schio se­con­do l’ar­ti­co­lo 26 in mi­su­ra cor­ri­spon­den­te al di­rit­to al­la ren­di­ta. L’esen­zio­ne dal pa­ga­men­to dei con­tri­bu­ti di ri­spar­mio è da­ta so­la­men­te in con­si­de­ra­zio­ne dell’ar­ti­co­lo 54.

62 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 mar. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 993).

Art. 54 Avere di vecchiaia di una persona invalida  

1 L’ave­re di vec­chia­ia di una per­so­na in­va­li­da è ri­par­ti­to in una par­te at­ti­va e in una par­te pas­si­va cor­ri­spon­den­ti al di­rit­to al­la ren­di­ta.

2 In vi­sta di un rein­se­ri­men­to la par­te pas­si­va dell’ave­re di vec­chia­ia del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta è au­men­ta­ta in ra­gio­ne de­gli ac­cre­di­ti di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 24 che le sa­reb­be­ro sta­ti ac­cor­da­ti se non fos­se di­ve­nu­ta in­va­li­da; è de­ter­mi­nan­te in que­sto ca­so il gua­da­gno as­si­cu­ra­to al mo­men­to in cui è su­ben­tra­ta l’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro che ha por­ta­to all’in­va­li­di­tà. Even­tua­li com­pen­sa­zio­ni del rin­ca­ro fi­no al­la na­sci­ta del di­rit­to al­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà so­no pre­se in con­si­de­ra­zio­ne.

3 In ca­so di rein­se­ri­men­to la pre­sta­zio­ne di usci­ta cor­ri­spon­de al­la par­te dell’ave­re di vec­chia­ia co­sti­tui­to se­con­do il ca­po­ver­so 2 che di­vie­ne nuo­va­men­te at­ti­va con l’estin­zio­ne del di­rit­to al­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà; in ca­so di di­vor­zio è fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 99 ca­po­ver­so 3 pri­mo pe­rio­do.63

63 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

Art. 55 Trattamento dell’avere proveniente dal conto del PC (art. 25) in caso di invalidità  

1 In ca­so di in­va­li­di­tà par­zia­le l’aven­te di­rit­to può di­spor­re nei se­guen­ti mo­di dell’ave­re ac­cu­mu­la­to con il con­to del PC (art. 25):

a.
con­ser­var­lo a fa­vo­re di un suc­ces­si­vo au­men­to del­la ren­di­ta di vec­chia­ia (art. 39 cpv. 2); op­pu­re
b.
ri­scuo­te­re la par­te cor­ri­spon­den­te al di­rit­to al­la ren­di­ta par­zia­le co­me li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le.

2 In ca­so di in­va­li­di­tà to­ta­le l’ave­re ac­cu­mu­la­to è ver­sa­to co­me li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le.

3 In ca­so di de­ces­so l’ave­re ac­cu­mu­la­to è ver­sa­to con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 43 ca­po­ver­so 2.

Art. 56 Entità del diritto a una rendita di invalidità  

La per­so­na in­va­li­da ha di­rit­to:

a.
a un quar­to del­la ren­di­ta nel ca­so di un’in­va­li­di­tà di al­me­no il 40 per cen­to ai sen­si del­la LAI;
b.
al­la me­tà del­la ren­di­ta nel ca­so di un’in­va­li­di­tà di al­me­no il 50 per cen­to ai sen­si del­la LAI;
c.
ai tre quar­ti del­la ren­di­ta nel ca­so di un’in­va­li­di­tà di al­me­no il 60 per cen­to ai sen­si del­la LAI;
d.
all’in­te­ra ren­di­ta di in­va­li­di­tà nel ca­so di un’in­va­li­di­tà di al­me­no il 70 per cen­to ai sen­si del­la LAI.
Art. 57 Calcolo della rendita di invalidità  

1 L’in­te­ra ren­di­ta di in­va­li­di­tà è cal­co­la­ta se­con­do il tas­so di con­ver­sio­ne ap­pli­ca­bi­le all’età or­di­na­ria di pen­sio­na­men­to AVS (al­le­ga­to 4). Fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 99 ca­po­ver­so 3 in ca­so di di­vor­zio, so­no com­pu­ta­ti co­me ave­re di vec­chia­ia:64

a.
l’ave­re di vec­chia­ia se­con­do l’ar­ti­co­lo 36 che la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha ac­qui­si­to fi­no al­la na­sci­ta del di­rit­to al­la pre­sta­zio­ne di in­va­li­di­tà;
b.65
la som­ma de­gli ac­cre­di­ti di vec­chia­ia se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 a con­ta­re dal­la na­sci­ta del di­rit­to al­la pre­sta­zio­ne di in­va­li­di­tà fi­no al com­pi­men­to del 65° an­no di età; è de­ter­mi­nan­te ai fi­ni dell’en­ti­tà de­gli ac­cre­di­ti di vec­chia­ia il gua­da­gno as­si­cu­ra­to al mo­men­to dell’in­sor­ge­re dell’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro che ha por­ta­to all’in­va­li­di­tà. Even­tua­li com­pen­sa­zio­ni del rin­ca­ro fi­no al­la na­sci­ta del di­rit­to al­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà non so­no pre­se in con­si­de­ra­zio­ne; e
c.
l’in­te­res­se del due per cen­to per an­no a par­ti­re dall’età di 53 an­ni sui ri­spet­ti­vi con­tri­bu­ti con­for­me­men­te al­le let­te­re a e b a con­ta­re dal­la na­sci­ta del di­rit­to al­la pre­sta­zio­ne di in­va­li­di­tà fi­no al­la fi­ne dell’an­no ci­vi­le in cui la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha com­piu­to il 64° an­no di età.

2 In ba­se al­la sti­ma (pro­ie­zio­ne) di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra c, l’età per de­ter­mi­na­re la ri­mu­ne­ra­zio­ne cor­ri­spon­de al­la dif­fe­ren­za tra l’an­no ci­vi­le cor­ren­te e l’an­no di na­sci­ta del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta. Si ap­pli­ca l’ar­ti­co­lo 36 ca­po­ver­si 4 e 5.

3 Nel cal­co­lo dell’ave­re di vec­chia­ia se­con­do il ca­po­ver­so 1 non so­no pre­si in con­si­de­ra­zio­ne i ri­scat­ti ef­fet­tua­ti e gli ave­ri tra­sfe­ri­ti da con­ti o po­liz­ze esi­sten­ti di li­be­ro pas­sag­gio do­po l’in­sor­ge­re dell’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro che ha por­ta­to all’in­va­li­di­tà. Ta­li ri­scat­ti e ver­sa­men­ti so­no rim­bor­sa­ti.66

4 Se il di­rit­to a una ren­di­ta di in­va­li­di­tà na­sce nel cor­so di un con­ge­do non pa­ga­to o di un con­ge­do par­zial­men­te pa­ga­to, l’ul­ti­mo gua­da­gno as­si­cu­ra­to pri­ma dell’ini­zio del con­ge­do è de­ter­mi­nan­te per il cal­co­lo del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà.

5 Per il cal­co­lo del­le ren­di­te per su­per­sti­ti se­con­do gli ar­ti­co­li 46 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a e 48 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a so­no de­ter­mi­nan­ti il gua­da­gno as­si­cu­ra­to e l’ave­re di vec­chia­ia al mo­men­to del de­ces­so op­pu­re dell’in­sor­ge­re dell’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro la cui cau­sa ha por­ta­to al­la mor­te.

64 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

65 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 set. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 30 nov. 2018, in vi­go­re il 1° gen. 2019 (RU 2018 4751).

66 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 set. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 30 nov. 2018, in vi­go­re il 1° gen. 2019 (RU 2018 4751).

Art. 58 Diritto alla rendita per figli del beneficiario di una rendita di invalidità  

1 I be­ne­fi­cia­ri di una ren­di­ta di in­va­li­di­tà han­no di­rit­to a una ren­di­ta per ogni fi­glio che avreb­be di­rit­to a una ren­di­ta per or­fa­ni nel ca­so del lo­ro de­ces­so.

2 Per i fi­gli in for­ma­zio­ne do­po il com­pi­men­to del 18° an­no di età de­ve es­se­re for­ni­ta spon­ta­nea­men­te ogni an­no la pro­va del­la for­ma­zio­ne. In as­sen­za di que­sta pro­va il ver­sa­men­to del­la ren­di­ta per fi­gli del be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di in­va­li­di­tà è so­spe­so.

Art. 59 Entità della rendita per figli del beneficiario di una rendita di invalidità 67  

La ren­di­ta per fi­gli del be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di in­va­li­di­tà am­mon­ta a un se­sto del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà; in ca­so di di­vor­zio è fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 99 ca­po­ver­so 6 pri­mo pe­rio­do.

67 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

Capitolo 7: Rendita transitoria, invalidità professionale e piano sociale

Sezione 1: Rendita transitoria

Art. 60 Diritto  

1 I be­ne­fi­cia­ri di una ren­di­ta di vec­chia­ia han­no di­rit­to a una ren­di­ta tran­si­to­ria dall’ini­zio del­la ren­di­ta di vec­chia­ia fi­no all’età or­di­na­ria di pen­sio­na­men­to AVS.

2 La per­so­na as­si­cu­ra­ta de­ve co­mu­ni­ca­re a PU­BLI­CA, al più tar­di tre me­si pri­ma dell’ini­zio del­la ri­scos­sio­ne del­la ren­di­ta di vec­chia­ia, se in­ten­de per­ce­pi­re una ren­di­ta tran­si­to­ria in­te­ra, una mez­za ren­di­ta tran­si­to­ria o nes­su­na ren­di­ta tran­si­to­ria.

3 Il da­to­re di la­vo­ro e la per­so­na as­si­cu­ra­ta de­vo­no ac­cre­di­ta­re a PU­BLI­CA, al più tar­di pri­ma dell’ini­zio del di­rit­to al­la ren­di­ta, le lo­ro quo­te di fi­nan­zia­men­to del­la ren­di­ta tran­si­to­ria ef­fet­ti­va­men­te ri­chie­sta, sta­bi­li­te dal­le di­spo­si­zio­ni del di­rit­to del la­vo­ro.

4 La per­so­na as­si­cu­ra­ta co­mu­ni­ca a PU­BLI­CA, al più tar­di tre me­si pri­ma del­la ri­scos­sio­ne del­la ren­di­ta tran­si­to­ria, se­con­do qua­li dei prin­ci­pi di cal­co­lo se­guen­ti in­ten­de fi­nan­zia­re la pro­pria quo­ta:68

a.
con una ri­du­zio­ne a vi­ta im­me­dia­ta del­la ren­di­ta di vec­chia­ia al­la qua­le ha di­rit­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 39 (al­le­ga­to 5, ta­bel­la 1); op­pu­re
b.
con una ri­du­zio­ne a vi­ta, a con­ta­re dal rag­giun­gi­men­to dell’età AVS, del­la ren­di­ta di vec­chia­ia e del­le pre­sta­zio­ni ad es­sa con­nes­se, al­le qua­li ha di­rit­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 39 (al­le­ga­to 6, ci­fra I, ta­bel­la 1); op­pu­re
c.
con il ri­scat­to del­la ri­du­zio­ne (al­le­ga­to 5, ta­bel­la 2).

4bis Se la co­mu­ni­ca­zio­ne del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta per­vie­ne a PU­BLI­CA me­no di tre me­si pri­ma del­la ri­scos­sio­ne del­la ren­di­ta tran­si­to­ria, i co­sti am­mi­ni­stra­ti­vi so­no fat­tu­ra­ti al­la per­so­na as­si­cu­ra­ta con­for­me­men­te al re­go­la­men­to del­le spe­se.69

5 In ca­so di de­ces­so pri­ma del rag­giun­gi­men­to dell’età AVS di un be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta che ha op­ta­to a fa­vo­re del fi­nan­zia­men­to se­con­do il ca­po­ver­so 4 let­te­ra b, le pre­sta­zio­ni per su­per­sti­ti so­no ri­dot­te sot­to il pro­fi­lo at­tua­ria­le (al­le­ga­to 6, nu­me­ro II).

6 Chi per­ce­pi­sce la ren­di­ta di vec­chia­ia co­me ca­pi­ta­le può esi­ge­re la ren­di­ta tran­si­to­ria sol­tan­to se ri­scat­ta la ri­du­zio­ne ai sen­si del ca­po­ver­so 4 let­te­ra c.

68 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 mar. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 993).

69 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 mar. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 993).

Art. 61 Entità della rendita transitoria  

1 La ren­di­ta tran­si­to­ria cor­ri­spon­de all’im­por­to mas­si­mo del­la mez­za ren­di­ta o del­la ren­di­ta in­te­ra AVS, pon­de­ra­ta in fun­zio­ne del gra­do me­dio di oc­cu­pa­zio­ne.

2 Il da­to­re di la­vo­ro co­mu­ni­ca a PU­BLI­CA il gra­do me­dio di oc­cu­pa­zio­ne tre me­si pri­ma dell’usci­ta per mo­ti­vi di età del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta.

Sezione 2: Prestazione di invalidità professionale

Art. 62 Diritto  

1 In ca­so di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha di­rit­to a una pre­sta­zio­ne di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le se:

a.
ha com­piu­to il 50° an­no di età;
b.
una de­ci­sio­ne dell’AI che esclu­de il di­rit­to a una ren­di­ta o che pre­ve­de sol­tan­to una ren­di­ta par­zia­le pas­sa in giu­di­ca­to; e
c.
i prov­ve­di­men­ti di in­te­gra­zio­ne so­no sta­ti in­frut­tuo­si sen­za che vi fos­se col­pa del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta.

2 È da­ta in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le in­te­gra­le se per mo­ti­vi di sa­lu­te una per­so­na as­si­cu­ra­ta non è più in gra­do di eser­ci­ta­re l’at­ti­vi­tà eser­ci­ta­ta fi­no­ra o un’al­tra at­ti­vi­tà ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­le e se in vir­tù del­la de­ci­sio­ne dell’AI non ha di­rit­to a una ren­di­ta.

3 È da­ta in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le par­zia­le se per mo­ti­vi di sa­lu­te una per­so­na as­si­cu­ra­ta:

a.
non è più in gra­do di eser­ci­ta­re l’at­ti­vi­tà eser­ci­ta­ta fi­no­ra o un’al­tra at­ti­vi­tà ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­le e se in vir­tù del­la de­ci­sio­ne dell’AI ha di­rit­to a una ren­di­ta par­zia­le; op­pu­re
b.
è so­lo par­zial­men­te in gra­do di eser­ci­ta­re l’at­ti­vi­tà eser­ci­ta­ta fi­no­ra o un’al­tra at­ti­vi­tà ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­le e se in vir­tù del­la de­ci­sio­ne dell’AI non ha al­cun di­rit­to a una ren­di­ta, op­pu­re sol­tan­to il di­rit­to a una ren­di­ta par­zia­le che non su­pe­ri il gra­do di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 63 ca­po­ver­so 6.

4 La pre­sen­za di un’in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le è con­sta­ta­ta dal ser­vi­zio me­di­co ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 47 OPers PF su ri­chie­sta del da­to­re di la­vo­ro.

5 Il ser­vi­zio me­di­co si espri­me in me­ri­to al mo­men­to in cui è su­ben­tra­ta l’in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le in­te­gra­le o par­zia­le. La sua de­ci­sio­ne è de­ter­mi­nan­te per la fis­sa­zio­ne del­la na­sci­ta del di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni in se­gui­to a in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le.

6 Il di­rit­to al­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le si estin­gue con il de­ces­so del be­ne­fi­cia­rio di ren­di­ta, ma al più tar­di e nel­la mi­su­ra in cui la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha di­rit­to a una ren­di­ta dell’AI o nel­la mi­su­ra in cui, se­con­do le con­sta­ta­zio­ni del ser­vi­zio me­di­co, non sus­si­ste più al­cu­na in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le.

7 Il di­rit­to al­la ren­di­ta AI di so­sti­tu­zio­ne si estin­gue con il de­ces­so del be­ne­fi­cia­rio di ren­di­ta, ma al più tar­di e nel­la mi­su­ra in cui ha di­rit­to a una ren­di­ta AI o AVS o nel­la mi­su­ra in cui, se­con­do le con­sta­ta­zio­ni del ser­vi­zio me­di­co, non sus­si­ste più al­cu­na in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le. Se l’AI ver­sa re­troat­ti­va­men­te le sue ren­di­te, le ren­di­te AI di so­sti­tu­zio­ne ver­sa­te in ec­ces­so de­vo­no es­se­re re­sti­tui­te a PU­BLI­CA (art. 63 cpv. 1 lett. b).

8 I be­ne­fi­cia­ri di pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le han­no di­rit­to a una ren­di­ta per fi­gli com­ple­men­ta­re al­la ren­di­ta per in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le per ogni fi­glio che avreb­be di­rit­to a una ren­di­ta per or­fa­ni nel ca­so del lo­ro de­ces­so (art. 47). Il di­rit­to a una ren­di­ta per fi­gli na­sce si­mul­ta­nea­men­te al di­rit­to al­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le. Es­so si estin­gue con la sop­pres­sio­ne del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le o se le con­di­zio­ni ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 47 ca­po­ver­so 3 non so­no più adem­piu­te. L’ar­ti­co­lo 47 ca­po­ver­so 4 si ap­pli­ca an­che al­le ren­di­te per fi­gli com­ple­men­ta­ri al­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le.

9 Gli ar­ti­co­li 53 e 54 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia al di­rit­to all’esen­zio­ne dai con­tri­bu­ti e dal pre­mio in fun­zio­ne del gra­do di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le (art. 63 cpv. 6) e al­la co­sti­tu­zio­ne dell’ave­re di vec­chia­ia del­la per­so­na con in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le.

10Il da­to­re di la­vo­ro tra­sfe­ri­sce a PU­BLI­CA il ca­pi­ta­le di co­per­tu­ra ne­ces­sa­rio per il fi­nan­zia­men­to del­le pre­sta­zio­ni in se­gui­to a in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le.

Art. 63 Genere e entità delle prestazioni di invalidità professionale  

1 La pre­sta­zio­ne di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le si com­po­ne di:

a.
una ren­di­ta di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le;
b.
una ren­di­ta AI di so­sti­tu­zio­ne.

2 La ren­di­ta an­nua­le in­te­ra di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le cor­ri­spon­de al­la ren­di­ta an­nua­le in­te­ra di in­va­li­di­tà ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 56.

3 La ren­di­ta an­nua­le in­te­ra AI di so­sti­tu­zio­ne cor­ri­spon­de all’im­por­to mas­si­mo del­la ren­di­ta in­te­ra AVS, pon­de­ra­to in fun­zio­ne del gra­do me­dio di oc­cu­pa­zio­ne. I da­to­ri di la­vo­ro co­mu­ni­ca­no a PU­BLI­CA il gra­do me­dio di oc­cu­pa­zio­ne.

4 La ren­di­ta in­te­ra per fi­gli com­ple­men­ta­re al­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le cor­ri­spon­de a un se­sto del­la ren­di­ta in­te­ra di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le; in ca­so di di­vor­zio è fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 99 ca­po­ver­so 6 pri­mo pe­rio­do.70

5 Il di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le sus­si­ste in mi­su­ra pa­ri al gra­do di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le.

6 Il gra­do di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le cor­ri­spon­de al­la dif­fe­ren­za tra il gua­da­gno as­si­cu­ra­to pri­ma e il gua­da­gno as­si­cu­ra­to do­po che è su­ben­tra­to il dan­no al­la sa­lu­te e so­no sta­te ese­gui­te mi­su­re me­di­che o prov­ve­di­men­ti di in­te­gra­zio­ne pro­fes­sio­na­le; si tie­ne con­to di un’even­tua­le ren­di­ta par­zia­le as­se­gna­ta dall’AI.

70 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

Sezione 3: Prestazioni del piano sociale

Art.64  

Se il da­to­re di la­vo­ro scio­glie il rap­por­to di la­vo­ro con una per­so­na as­si­cu­ra­ta che ha com­piu­to il 58° an­no di età, sen­za che que­sta ne ab­bia col­pa, è da­to di­rit­to a una ren­di­ta di vec­chia­ia a vi­ta e a una ren­di­ta tran­si­to­ria ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 61, fi­nan­zia­ta dal da­to­re di la­vo­ro. L’en­ti­tà del­la ren­di­ta di vec­chia­ia è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 63 ca­po­ver­so 2. L’ar­ti­co­lo 62 ca­po­ver­so 10 si ap­pli­ca per ana­lo­gia al fi­nan­zia­men­to del­la ren­di­ta di vec­chia­ia e del­la ren­di­ta tran­si­to­ria.

Capitolo 8: Disposizioni comuni concernenti le prestazioni

Art. 65 Limitazione dei diritti  

1 I di­rit­ti che van­no ol­tre il pre­sen­te re­go­la­men­to, in par­ti­co­la­re i di­rit­ti a ri­sor­se non vin­co­la­te del­la Cas­sa di pre­vi­den­za del Set­to­re dei PF o di PU­BLI­CA, non pos­so­no es­se­re fat­ti va­le­re nell’am­bi­to dell’as­si­cu­ra­zio­ne se­con­do il pre­sen­te re­go­la­men­to. So­no fat­te sal­ve le di­spo­si­zio­ni sul­la li­qui­da­zio­ne par­zia­le.

2 In ca­so di usci­ta di una par­te dei de­sti­na­ta­ri dal­la Cas­sa di pre­vi­den­za del Set­to­re dei PF (art. 32f LPers) la pro­ce­du­ra non­ché i di­rit­ti del­le per­so­ne as­si­cu­ra­te e dei be­ne­fi­cia­ri di ren­di­te so­no ret­ti dal­le di­spo­si­zio­ni le­ga­li e dal re­go­la­men­to di li­qui­da­zio­ne par­zia­le.

Art. 66 Erogazione delle prestazioni come liquidazione in capitale  

1 Al po­sto del­le ren­di­te PU­BLI­CA ero­ga una li­qui­da­zio­ne in ca­pi­ta­le sta­bi­li­ta se­con­do le ba­si at­tua­ria­li di PU­BLI­CA ogni vol­ta che:

a.
la ren­di­ta di vec­chia­ia è in­fe­rio­re al 10 per cen­to o la ren­di­ta per fi­gli del be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di vec­chia­ia è in­fe­rio­re al 2 per cen­to dell’im­por­to mi­ni­mo del­la ren­di­ta di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 34 LA­VS;
b.
la ren­di­ta per co­niu­gi o la ren­di­ta per con­vi­ven­ti è in­fe­rio­re al 6 per cen­to o la ren­di­ta per or­fa­ni è in­fe­rio­re al 2 per cen­to dell’im­por­to mi­ni­mo del­la ren­di­ta di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 34 LA­VS;
c.
la ren­di­ta di in­va­li­di­tà o la ren­di­ta di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le è in­fe­rio­re al 10 per cen­to o la ren­di­ta per fi­gli del be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di in­va­li­di­tà è in­fe­rio­re al 2 per cen­to dell’im­por­to mi­ni­mo del­la ren­di­ta di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 34 LA­VS.

2 Con il pa­ga­men­to del ca­pi­ta­le si estin­guo­no tut­ti gli al­tri di­rit­ti del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta o dei suoi su­per­sti­ti nei con­fron­ti di PU­BLI­CA, in par­ti­co­la­re i di­rit­ti a even­tua­li fu­tu­ri ade­gua­men­ti le­ga­li o vo­lon­ta­ri all’evo­lu­zio­ne dei prez­zi non­ché al­la ren­di­ta per fi­gli del be­ne­fi­cia­rio di una ren­di­ta di vec­chia­ia o di in­va­li­di­tà.

Art. 67 Rapporto con le prestazioni legali  

Se per la per­so­na as­si­cu­ra­ta ob­bli­ga­to­ria­men­te in vir­tù del­la LPP le pre­sta­zio­ni se­con­do il pre­sen­te re­go­la­men­to so­no in­fe­rio­ri al­le pre­sta­zio­ni se­con­do la LPP, so­no ver­sa­te que­ste ul­ti­me pre­sta­zio­ni.

Art. 68 Prestazioni dopo l’uscita da PUBLICA  

1 Se PU­BLI­CA ri­ma­ne com­pe­ten­te per il ca­so di pre­vi­den­za do­po l’usci­ta dal­la stes­sa, le pre­sta­zio­ni so­no ret­te dal­le di­spo­si­zio­ni re­go­la­men­ta­ri va­li­de al mo­men­to del­la na­sci­ta del di­rit­to.

2 Se le con­di­zio­ni del­la pre­sta­zio­ne mu­ta­no do­po la pri­ma as­se­gna­zio­ne del­la stes­sa, i di­rit­ti al­le pre­sta­zio­ni so­no va­lu­ta­ti in fun­zio­ne del­le di­spo­si­zio­ni va­li­de al mo­men­to del­la nuo­va va­lu­ta­zio­ne del di­rit­to.

Art. 69 Obbligo di prestazione anticipata di PUBLICA  

Se PU­BLI­CA è te­nu­ta a for­ni­re una pre­sta­zio­ne an­ti­ci­pa­ta per­ché l’isti­tu­to di pre­vi­den­za al qua­le com­pe­te la for­ni­tu­ra del­la pre­sta­zio­ne non è an­co­ra sta­to de­si­gna­to e per­ché l’aven­te di­rit­to era as­si­cu­ra­to da ul­ti­mo pres­so PU­BLI­CA (art. 26 cpv. 4 LPP), il di­rit­to è li­mi­ta­to al­le pre­sta­zio­ni mi­ni­me LPP. Se ri­sul­ta a po­ste­rio­ri che PU­BLI­CA non era te­nu­ta a for­ni­re la pre­sta­zio­ne, gli im­por­ti an­ti­ci­pa­ti so­no re­cla­ma­ti con in­te­res­se all’isti­tu­to di pre­vi­den­za te­nu­to a for­ni­re la pre­sta­zio­ne.

Art. 70 Pagamento delle prestazioni  

1 Le pre­sta­zio­ni di PU­BLI­CA so­no ver­sa­te sul con­to ban­ca­rio o po­sta­le de­si­gna­to dall’aven­te di­rit­to. Tut­ti i ver­sa­men­ti so­no ef­fet­tua­ti esclu­si­va­men­te su un uni­co con­to. I co­sti do­vu­ti al ver­sa­men­to del­le pre­sta­zio­ni su un con­to este­ro pos­so­no es­se­re ad­dos­sa­ti al­la per­so­na as­si­cu­ra­ta. Il ver­sa­men­to vie­ne ef­fet­tua­to in ogni ca­so in fran­chi sviz­ze­ri.

2 Le pre­sta­zio­ni ri­cor­ren­ti di PU­BLI­CA so­no tra­sfe­ri­te nel cor­so dei pri­mi die­ci gior­ni del me­se.

3 Le pre­sta­zio­ni sot­to for­ma di li­qui­da­zio­ne in ca­pi­ta­le so­no pa­ga­te en­tro 30 gior­ni dal­la na­sci­ta del di­rit­to al­la pre­sta­zio­ne.

4 La pre­sta­zio­ne è ver­sa­ta in­te­gral­men­te per il me­se in cui na­sce o si estin­gue il di­rit­to.

Art. 71 Rettifica di prestazioni  

1 PU­BLI­CA prov­ve­de al­la ret­ti­fi­ca se ri­sul­ta a po­ste­rio­ri che una pre­sta­zio­ne è sta­ta fis­sa­ta in ma­nie­ra ine­sat­ta.

2 Se ha for­ni­to una pre­sta­zio­ne di ren­di­ta trop­po bas­sa, PU­BLI­CA pro­ce­de im­me­dia­ta­men­te al pa­ga­men­to del­le pre­sta­zio­ni ar­re­tra­te in se­gui­to al­la ret­ti­fi­ca sen­za in­te­res­se. Se PU­BLI­CA è po­sta in mo­ra, pa­ga gli in­te­res­si di mo­ra se­con­do l’al­le­ga­to 1.71

71 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 mar. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 993).

Art. 72 Restituzione delle prestazioni ricevute indebitamente  

1 Chiun­que ac­cet­ta da PU­BLI­CA una pre­sta­zio­ne al­la qua­le non ha di­rit­to de­ve re­sti­tuir­la con in­te­res­se (al­le­ga­to 1).

2 Nei ca­si di ri­go­re o per mo­ti­vi di eco­no­mia am­mi­ni­stra­ti­va PU­BLI­CA può ri­nun­cia­re in tut­to o in par­te a chie­de­re la re­sti­tu­zio­ne. La Com­mis­sio­ne del­la Cas­sa di­sci­pli­na i det­ta­gli in un re­go­la­men­to per i ca­si di ri­go­re.

Art. 73 Prescrizione  

1 La pre­scri­zio­ne dei di­rit­ti al­le pre­sta­zio­ni è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 41 LPP.

2 La pre­scri­zio­ne dei di­rit­ti di re­sti­tu­zio­ne è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 35a LPP.

Art. 74 Certificato di vita  

1 PU­BLI­CA può vin­co­la­re il pa­ga­men­to del­la pre­sta­zio­ne di ren­di­ta a un cer­ti­fi­ca­to di vi­ta.

2 Gli aven­ti di­rit­to con do­mi­ci­lio all’este­ro ri­ce­vo­no ogni an­no un for­mu­la­rio cor­ri­spon­den­te. Se que­sto non è rin­via­to in­te­ra­men­te com­pi­la­to a PU­BLI­CA en­tro il ter­mi­ne im­par­ti­to, il pa­ga­men­to del­la ren­di­ta è so­spe­so sen­za al­tra co­mu­ni­ca­zio­ne.

Art. 75 Adeguamento all’evoluzione dei prezzi  

Le ren­di­te di vec­chia­ia, per su­per­sti­ti e di in­va­li­di­tà so­no ade­gua­te all’evo­lu­zio­ne dei prez­zi en­tro i li­mi­ti del­le pos­si­bi­li­tà fi­nan­zia­rie del­la Cas­sa di pre­vi­den­za del Set­to­re dei PF. L’or­ga­no pa­ri­te­ti­co de­ci­de ogni an­no se e in qua­le mi­su­ra le ren­di­te so­no ade­gua­te. La de­ci­sio­ne è spie­ga­ta nel rap­por­to an­nua­le.

Art. 76 Riduzione, revoca, rifiuto di prestazioni di rischio  

1 PU­BLI­CA può ri­dur­re le sue pre­sta­zio­ni in ma­nie­ra cor­ri­spon­den­te se l’AVS/AI ri­du­ce, re­vo­ca o ri­fiu­ta una pre­sta­zio­ne per­ché l’aven­te di­rit­to ha pro­vo­ca­to il de­ces­so o l’in­va­li­di­tà per col­pa gra­ve o si è op­po­sta a un prov­ve­di­men­to di in­te­gra­zio­ne dell’AI.

2 Nei ca­si di ri­go­re si può ri­nun­cia­re in tut­to o in par­te al­la ri­du­zio­ne del­le pre­sta­zio­ni. La Com­mis­sio­ne del­la Cas­sa di­sci­pli­na i det­ta­gli in un re­go­la­men­to per i ca­si di ri­go­re.

Art. 77 Sovraindennizzo 72  

1 Per il cal­co­lo del so­vrain­den­niz­zo si ap­pli­ca­no gli ar­ti­co­li 34a LPP, 24, 24a e 25 OPP 2. In de­ro­ga all’ar­ti­co­lo 34a ca­po­ver­so 1 LPP, le pre­sta­zio­ni per su­per­sti­ti, di in­va­li­di­tà e di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le di PU­BLI­CA uni­ta­men­te al­le al­tre pre­sta­zio­ni di me­de­si­mo ge­ne­re e de­sti­na­zio­ne non­ché a ul­te­rio­ri pro­ven­ti com­pu­ta­bi­li non pos­so­no su­pe­ra­re il 100 per cen­to del gua­da­gno pre­su­mi­bil­men­te per­so.

2 Si tie­ne con­to glo­bal­men­te del­le pre­sta­zio­ni per su­per­sti­ti di PU­BLI­CA e de­gli al­tri pro­ven­ti dei su­per­sti­ti com­pu­ta­bi­li a ti­to­lo com­ple­men­ta­re ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 24 OPP 2. Le li­qui­da­zio­ni uni­che in ca­pi­ta­le so­no con­ver­ti­te in ren­di­te equi­va­len­ti dal pro­fi­lo at­tua­ria­le. La ri­du­zio­ne è ef­fet­tua­ta in ma­nie­ra pro­por­zio­na­le sul­le sin­go­le ren­di­te.

3 La quo­ta di pre­sta­zio­ni non pa­ga­te a mo­ti­vo del so­vrain­den­niz­zo è de­vo­lu­ta al­la Cas­sa di pre­vi­den­za del Set­to­re dei PF.

4 Nei ca­si di ri­go­re PU­BLI­CA può ri­nun­cia­re in tut­to o in par­te al­la ri­du­zio­ne del­le pre­sta­zio­ni. La Com­mis­sio­ne del­la Cas­sa di­sci­pli­na i det­ta­gli in un re­go­la­men­to per i ca­si di ri­go­re.

72 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° mag. 2018 (RU 2018 2465).

Art. 78 Diritti nei confronti di terzi responsabili  

Al mo­men­to dell’even­to as­si­cu­ra­to PU­BLI­CA su­ben­tra, fi­no a con­cor­ren­za del­le pre­sta­zio­ni re­go­la­men­ta­ri, nei di­rit­ti del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, dei suoi su­per­sti­ti o di al­tri be­ne­fi­cia­ri ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 49 nei con­fron­ti di ter­zi re­spon­sa­bi­li di det­to even­to.

Art. 79 Prestazioni volontarie nei casi di rigore  

1 In spe­cia­li ca­si di ri­go­re la Com­mis­sio­ne del­la cas­sa può, su ri­chie­sta mo­ti­va­ta del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta e dei be­ne­fi­cia­ri di ren­di­ta, ac­cor­da­re l’ero­ga­zio­ne di una pre­sta­zio­ne non espres­sa­men­te pre­vi­sta dal pre­sen­te re­go­la­men­to, ma cor­ri­spon­den­te al­lo sco­po pre­vi­den­zia­le di PU­BLI­CA.

2 La Com­mis­sio­ne del­la Cas­sa di­sci­pli­na in un re­go­la­men­to per i ca­si di ri­go­re i det­ta­gli con­cer­nen­ti la de­fi­ni­zio­ne del ca­so di ri­go­re, l’en­ti­tà e la du­ra­ta del­la pre­sta­zio­ne.

Capitolo 9: Prestazioni di uscita

Art. 80 Diritto in caso di cessazione del rapporto di lavoro prima del 1° gennaio successivo al compimento del 21° anno di età  

Non è da­to di­rit­to a una pre­sta­zio­ne di usci­ta se il rap­por­to di la­vo­ro di una per­so­na as­si­cu­ra­ta ces­sa pri­ma del 1° gen­na­io suc­ces­si­vo al com­pi­men­to del 21° an­no di età, sal­vo se la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha ap­por­ta­to una pre­sta­zio­ne di usci­ta a PU­BLI­CA. In que­sto ca­so la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha di­rit­to al­la pre­sta­zio­ne di usci­ta ap­por­ta­ta, com­pre­so l’in­te­res­se (al­le­ga­to 1).

Art. 81 Diritto in caso di cessazione completa del rapporto di lavoro prima del compimento del 60° anno di età  

1 La per­so­na as­si­cu­ra­ta ha di­rit­to a una pre­sta­zio­ne di usci­ta se ces­sa com­ple­ta­men­te il rap­por­to di la­vo­ro pri­ma del com­pi­men­to del 60° an­no di età, sen­za che su­ben­tri un even­to di pre­vi­den­za.

2 Nel ca­so di una per­so­na par­zial­men­te in­va­li­da il di­rit­to è li­mi­ta­to al­la pre­sta­zio­ne di usci­ta sul­la par­te at­ti­va dell’as­si­cu­ra­zio­ne.

Art. 82 Forma di conservazione della protezione previdenziale  

1 La pre­sta­zio­ne di usci­ta del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta è tra­sfe­ri­ta all’isti­tu­to di pre­vi­den­za del nuo­vo da­to­re di la­vo­ro se la per­so­na as­si­cu­ra­ta con­clu­de un nuo­vo rap­por­to di la­vo­ro pri­ma del com­pi­men­to del 60° an­no di età.

2 Non ap­pe­na è a co­no­scen­za dell’usci­ta del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, PU­BLI­CA la in­vi­ta a for­nir­le le in­di­ca­zio­ni ne­ces­sa­rie al tra­sfe­ri­men­to del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta.

3 PU­BLI­CA in­for­ma gli as­si­cu­ra­ti che non con­clu­do­no un nuo­vo rap­por­to di la­vo­ro in me­ri­to al­le pos­si­bi­li­tà di con­ser­va­re la pro­te­zio­ne pre­vi­den­zia­le ed esi­ge da par­te lo­ro le in­for­ma­zio­ni cor­ri­spon­den­ti. Gli as­si­cu­ra­ti de­vo­no co­mu­ni­ca­re a PU­BLI­CA in qua­le for­ma am­mes­sa (po­liz­za di li­be­ro pas­sag­gio o con­to di li­be­ro pas­sag­gio) in­ten­do­no con­ser­va­re la lo­ro pro­te­zio­ne pre­vi­den­zia­le. La lo­ro pre­sta­zio­ne di usci­ta può es­se­re tra­sfe­ri­ta al mas­si­mo a due isti­tu­ti di li­be­ro pas­sag­gio.

4 In as­sen­za di co­mu­ni­ca­zio­ne da par­te del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, PU­BLI­CA tra­sfe­ri­sce la pre­sta­zio­ne di usci­ta al­la fon­da­zio­ne dell’isti­tu­to col­let­to­re, al più pre­sto do­po un ter­mi­ne di sei me­si e al più tar­di do­po due an­ni.

5 La ri­mu­ne­ra­zio­ne del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 2 ca­po­ver­si 3 e 4 LFLP (al­le­ga­to 1).

6 Se la per­so­na as­si­cu­ra­ta ri­du­ce il suo gra­do di oc­cu­pa­zio­ne sen­za che su­ben­tri un even­to di pre­vi­den­za, la to­ta­li­tà dell’ave­re di vec­chia­ia ri­spar­mia­to fi­no a quel mo­men­to ri­ma­ne pres­so PU­BLI­CA. Tut­ta­via, se la per­so­na as­si­cu­ra­ta av­via un nuo­vo rap­por­to di la­vo­ro, en­tro il ter­mi­ne di tre me­si dal­la ri­du­zio­ne del gra­do di oc­cu­pa­zio­ne può fa­re va­le­re per scrit­to il tra­sfe­ri­men­to del­la quo­ta di ave­re di vec­chia­ia cor­ri­spon­den­te a ta­le ri­du­zio­ne all’isti­tu­to di pre­vi­den­za del nuo­vo da­to­re di la­vo­ro.

Art. 83 Pagamento in contanti  

1 La per­so­na as­si­cu­ra­ta può esi­ge­re il pa­ga­men­to in con­tan­ti del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta se:

a.
la­scia de­fi­ni­ti­va­men­te la Sviz­ze­ra e non si sta­bi­li­sce nel Prin­ci­pa­to del Lie­ch­ten­stein; è fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 4;
b.
ini­zia un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te e non sot­to­stà più al­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le ob­bli­ga­to­ria; op­pu­re
c.
la pre­sta­zio­ne di usci­ta è in­fe­rio­re al con­tri­bu­to an­nuo che ha ver­sa­to.

2 La per­so­na uscen­te da PU­BLI­CA de­ve for­ni­re la pro­va dell’esi­sten­za di un mo­ti­vo di pa­ga­men­to in con­tan­ti. De­ve in par­ti­co­la­re esi­bi­re:

a.
una con­fer­ma del con­trol­lo de­gli abi­tan­ti in ca­so di par­ten­za de­fi­ni­ti­va dal­la Sviz­ze­ra;
b.
una con­fer­ma del­la cas­sa di com­pen­sa­zio­ne AVS in ca­so di ini­zio di un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te.

3 In ca­so di dub­bio PU­BLI­CA può esi­ge­re ul­te­rio­ri pro­ve.

4 La per­so­na as­si­cu­ra­ta non può esi­ge­re un pa­ga­men­to in con­tan­ti pa­ri all’ave­re di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 15 LPP, ac­qui­si­to fi­no al mo­men­to dell’usci­ta da PU­BLI­CA, se tra­sfe­ri­sce il pro­prio do­mi­ci­lio in uno Sta­to mem­bro dell’Unio­ne eu­ro­pea, in Islan­da o in Nor­ve­gia e sot­to­stà ul­te­rior­men­te in det­to Sta­to all’as­si­cu­ra­zio­ne ob­bli­ga­to­ria per la vec­chia­ia e dei ri­schi di de­ces­so e di in­va­li­di­tà.

5 La per­so­na as­si­cu­ra­ta non può esi­ge­re il pa­ga­men­to in con­tan­ti pa­ri all’ave­re di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 15 LPP, ac­qui­si­to fi­no al mo­men­to dell’usci­ta da PU­BLI­CA, se tra­sfe­ri­sce il pro­prio do­mi­ci­lio nel Prin­ci­pa­to del Lie­ch­ten­stein e vi ini­zia un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te.

6 Nel ca­so de­gli as­si­cu­ra­ti co­niu­ga­ti il pa­ga­men­to in con­tan­ti del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta pre­sup­po­ne il con­sen­so scrit­to del co­niu­ge, con fir­ma au­ten­ti­ca­ta. In­ve­ce di fa­re au­ten­ti­ca­re la fir­ma, il co­niu­ge può fir­ma­re per­so­nal­men­te pres­so PU­BLI­CA la di­chia­ra­zio­ne di con­sen­so, pre­stan­do un do­cu­men­to uf­fi­cia­le di iden­ti­tà.

7 So­no fat­te sal­ve even­tua­li li­mi­ta­zio­ni le­ga­li di pa­ga­men­to se ne­gli ul­ti­mi tre an­ni pre­ce­den­ti il pa­ga­men­to in con­tan­ti la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha ef­fet­tua­to un ri­scat­to per mi­glio­ra­re la pro­pria pro­te­zio­ne pre­vi­den­zia­le.

Art. 84 Diritto in caso di cessazione intera o parziale del rapporto di lavoro dopo il compimento del 60° anno di età 73  

1 Se, per mo­ti­vi di­ver­si dal de­ces­so e dall’in­va­li­di­tà, il rap­por­to di la­vo­ro di una per­so­na as­si­cu­ra­ta ces­sa in­te­ra­men­te o par­zial­men­te do­po il com­pi­men­to del 60° an­no di età e pri­ma del com­pi­men­to del 65° an­no di età (art. 37 cpv. 3 e 38 cpv. 4), la per­so­na as­si­cu­ra­ta può op­ta­re tra:

a.
il tra­sfe­ri­men­to del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta all’isti­tu­to di pre­vi­den­za del nuo­vo da­to­re di la­vo­ro;
abis.74
il tra­sfe­ri­men­to del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta a un isti­tu­to di li­be­ro pas­sag­gio, se è an­nun­cia­ta all’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne o ini­zia un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in­di­pen­den­te; op­pu­re
b.
il pre­lie­vo del­le pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia.

2Le per­so­ne as­si­cu­ra­te che han­no com­piu­to il 65° an­no di età pos­so­no chie­de­re il tra­sfe­ri­men­to del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra a so­lo se so­no am­mes­se nell’as­si­cu­ra­zio­ne se­con­do il re­go­la­men­to dell’isti­tu­to di pre­vi­den­za del nuo­vo da­to­re di la­vo­ro e se man­ten­go­no la pre­vi­den­za ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 33b LPP.75

73 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

74 In­tro­dot­ta dal n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

75 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

Art. 84a Diritto in caso di riduzione dello stipendio annuo determinante dopo il compimento del 60° anno di età 76  

Se per mo­ti­vi di­ver­si dall’in­va­li­di­tà il suo sti­pen­dio an­nuo de­ter­mi­nan­te si ri­du­ce do­po il com­pi­men­to del 60° an­no di età, la per­so­na as­si­cu­ra­ta può op­ta­re, ol­tre al­le pos­si­bi­li­tà di cui all’ar­ti­co­lo 84, tra:

a.
il man­te­ni­men­to pres­so PU­BLI­CA dell’ave­re di vec­chia­ia ri­spar­mia­to fi­no a quel mo­men­to;
b.
il man­te­ni­men­to del­la pre­vi­den­za se­con­do le con­di­zio­ni dell’ar­ti­co­lo 18c.

76 In­tro­dot­to dall’all. del­la Dec. dell’OP PF del 25 nov. 2013, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 26 set. 2013 e dal CF l’8 ott. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 3407).

Art. 85 Calcolo  

1 La pre­sta­zio­ne di usci­ta è cal­co­la­ta in ba­se all’ar­ti­co­lo 15 LFLP (di­rit­ti nel pri­ma­to dei con­tri­bu­ti) e cor­ri­spon­de all’im­por­to dell’ave­re di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 36 esi­sten­te al mo­men­to del­la ces­sa­zio­ne del rap­por­to di la­vo­ro più un even­tua­le ave­re pro­ve­nien­te dal con­to del PC (art. 25). In ogni ca­so è da­to al­me­no di­rit­to al­la pre­sta­zio­ne di usci­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 17 LFLP o all’ave­re di vec­chia­ia se­con­do l’ar­ti­co­lo 15 LPP, qua­lo­ra que­st’ul­ti­mo su­pe­ri la pre­sta­zio­ne di usci­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 17 LFLP.

2 De­du­zio­ne fat­ta dei pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti per la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni, del ri­ca­vo del­la rea­liz­za­zio­ne di pe­gni su ave­ri di pre­vi­den­za e dei pa­ga­men­ti in se­gui­to a di­vor­zio, l’im­por­to mi­ni­mo ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 17 LFLP si com­po­ne del­la som­ma:77

a.
del­le pre­sta­zio­ni di usci­ta por­ta­te con sé e dei ri­scat­ti ef­fet­tua­ti dal­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, en­tram­bi con in­te­res­se;
b.78
dei con­tri­bu­ti di ri­spar­mio ver­sa­ti du­ran­te il pe­rio­do di con­tri­bu­zio­ne dal­la per­so­na as­si­cu­ra­ta (art. 24 e 25) con in­te­res­se e au­men­ta­ti del quat­tro per cen­to per an­no di età a con­ta­re dal 20° an­no di età, ma al mas­si­mo del 100 per cen­to; è fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 5;
c.
gli even­tua­li ri­scat­ti ef­fet­tua­ti dal da­to­re di la­vo­ro ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 87, con in­te­res­se.

2bis ...79

3 Il tas­so di in­te­res­se per la ri­mu­ne­ra­zio­ne se­con­do il ca­po­ver­so 2 è ret­to dal­la LFLP. Per la du­ra­ta di una co­per­tu­ra in­suf­fi­cien­te es­so può es­se­re ri­dot­to al tas­so con cui vie­ne ri­mu­ne­ra­to l’ave­re di vec­chia­ia.80

4Non so­no com­pu­ta­ti (art. 17 cpv. 2 lett. f LFLP) i con­tri­bu­ti even­tual­men­te pre­le­va­ti per col­ma­re la co­per­tu­ra in­suf­fi­cien­te (art. 34).81

5 Per i con­tri­bu­ti di ri­spar­mio che la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha pa­ga­to al po­sto del da­to­re di la­vo­ro in ca­so di con­ge­do non pa­ga­to di cui all’ar­ti­co­lo 18a o di man­te­ni­men­to del­la pre­vi­den­za di cui all’ar­ti­co­lo 18c, non vie­ne cal­co­la­to un sup­ple­men­to ai sen­si del ca­po­ver­so 2 let­te­ra b.82

77 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 set. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 30 nov. 2018, in vi­go­re il 1° gen. 2019 (RU 2018 4751).

78 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 set. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 30 nov. 2018, in vi­go­re il 1° gen. 2019 (RU 2018 4751).

79 In­tro­dot­to dal n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011 (RU 2012 2091). Abro­ga­to dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, con ef­fet­to dal 1° mag. 2018 (RU 2018 2465).

80 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

81 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

82 In­tro­dot­to dal n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011 (RU 2012 2091). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 set. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 30 nov. 2018, in vi­go­re il 1° gen. 2019 (RU 2018 4751).

Art. 86 Rettifica delle prestazioni di uscita  

Se PU­BLI­CA ha for­ni­to una pre­sta­zio­ne di usci­ta trop­po bas­sa, l’in­te­res­se su­gli ar­re­tra­ti è ret­to dall’ar­ti­co­lo 7 LFLP (al­le­ga­to 1).

Art. 87 Partecipazione del datore di lavoro al riscatto  

1 Se il da­to­re di la­vo­ro ha par­te­ci­pa­to al ri­scat­to del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta, l’im­por­to cor­ri­spon­den­te è de­dot­to dal­la pre­sta­zio­ne di usci­ta.

2 La de­du­zio­ne si ri­du­ce per ogni an­no di con­tri­bu­zio­ne a con­ta­re dal pa­ga­men­to del­la par­te­ci­pa­zio­ne del da­to­re di la­vo­ro nel­la mi­su­ra di un de­ci­mo dell’im­por­to as­sun­to dal da­to­re di la­vo­ro. La par­te non uti­liz­za­ta è de­vo­lu­ta a un con­to di ri­ser­ve di con­tri­bu­ti del da­to­re di la­vo­ro.

Art. 88 Informazioni in caso di libero passaggio  

In ca­so di li­be­ro pas­sag­gio la per­so­na as­si­cu­ra­ta e il nuo­vo isti­tu­to di pre­vi­den­za o di li­be­ro pas­sag­gio o la fon­da­zio­ne dell’isti­tu­to col­let­to­re ri­ce­vo­no le se­guen­ti in­for­ma­zio­ni da PU­BLI­CA:

a.
l’en­ti­tà dell’ave­re di vec­chia­ia se­con­do l’ar­ti­co­lo 36;
b.
l’en­ti­tà dell’im­por­to mi­ni­mo se­con­do l’ar­ti­co­lo 85 ca­po­ver­so 2 (art. 17 LFLP);
c.
l’en­ti­tà dell’ave­re di vec­chia­ia se­con­do l’ar­ti­co­lo 15 LPP;
d.83
in­for­ma­zio­ni con­cer­nen­ti i pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti per la pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni se­con­do gli ar­ti­co­li 91–97;
e.
in­for­ma­zio­ni con­cer­nen­ti la co­sti­tu­zio­ne in pe­gno del di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di pre­vi­den­za ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 91 e 94;
f.84
se del ca­so l’en­ti­tà dell’ave­re di vec­chia­ia al com­pi­men­to del 50° an­no di età;
g.
se del ca­so l’en­ti­tà dell’ave­re di vec­chia­ia in ca­so di ma­tri­mo­nio o al 1° gen­na­io 1995;
h.85
in­for­ma­zio­ni con­cer­nen­ti i con­tri­bu­ti che so­no sta­ti tra­sfe­ri­ti in se­gui­to a di­vor­zio se­con­do l’ar­ti­co­lo 99 ca­po­ver­so 1.

83 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

84 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

85 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

Art. 89 Conservazione della protezione previdenziale in casi particolari  

PU­BLI­CA ef­fet­tua in ogni ca­so il con­teg­gio co­me nel ca­so del li­be­ro pas­sag­gio se la per­so­na as­si­cu­ra­ta pas­sa dal­la Cas­sa di pre­vi­den­za del Set­to­re dei PF a un’al­tra cas­sa di pre­vi­den­za di PU­BLI­CA.

Art. 90 Restituzione della prestazione di uscita a PUBLICA  

1 Se PU­BLI­CA de­ve for­ni­re pre­sta­zio­ni ai su­per­sti­ti o pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà do­po ave­re tra­sfe­ri­to la pre­sta­zio­ne di usci­ta a un nuo­vo isti­tu­to di pre­vi­den­za o a un isti­tu­to di li­be­ro pas­sag­gio, ta­le pre­sta­zio­ne di usci­ta le de­ve es­se­re re­sti­tui­ta con in­te­res­se nel­la mi­su­ra in cui è ne­ces­sa­ria al pa­ga­men­to del­le pre­sta­zio­ni ai su­per­sti­ti o del­le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà.

2 Se la pre­sta­zio­ne di usci­ta è sta­ta pa­ga­ta a una per­so­na in­va­li­da o ai suoi su­per­sti­ti, l’en­ti­tà del­le pre­sta­zio­ni ai su­per­sti­ti o del­le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà è cal­co­la­ta in ba­se al­la pre­sta­zio­ne di usci­ta re­sti­tui­ta.

Capitolo 10: Promozione della proprietà d’abitazioni

Art. 91 Prelievo anticipato e costituzione in pegno  

1 Per fi­nan­zia­re la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni ad uso pro­prio ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 1–4 OP­PA, la per­so­na as­si­cu­ra­ta può ef­fet­tua­re il pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to di pre­sta­zio­ni di PU­BLI­CA pri­ma del­la lo­ro sca­den­za op­pu­re co­sti­tui­re in pe­gno il di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni di pre­vi­den­za o an­co­ra co­sti­tui­re in pe­gno un im­por­to pa­ri all’en­ti­tà del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta.

2 PU­BLI­CA può pre­le­va­re emo­lu­men­ti am­mi­ni­stra­ti­vi sui pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti e la co­sti­tu­zio­ne in pe­gno per il fi­nan­zia­men­to del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni. Es­si so­no sta­bi­li­ti nel re­go­la­men­to dei co­sti e co­mu­ni­ca­ti pre­li­mi­nar­men­te al­la per­so­na as­si­cu­ra­ta su sua ri­chie­sta.

Art. 92 Prelievo anticipato  

1 Le ri­chie­ste di pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to per il fi­nan­zia­men­to del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni ad uso pro­prio so­no trat­ta­te nell’or­di­ne del­la lo­ro ri­ce­zio­ne.

2 L’im­por­to mi­ni­mo del pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to am­mon­ta a 20 000 fran­chi. Ta­le im­por­to mi­ni­mo non si ap­pli­ca all’ac­qui­sto di quo­te di par­te­ci­pa­zio­ne a coo­pe­ra­ti­ve di co­stru­zio­ne e di par­te­ci­pa­zio­ni ana­lo­ghe.

3 Il pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to può es­se­re fat­to va­le­re ogni cin­que an­ni fi­no al com­pi­men­to del 62° an­no di età. Se pri­ma dell’am­mis­sio­ne a PU­BLI­CA la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha ef­fet­tua­to un pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to pres­so un al­tro isti­tu­to di pre­vi­den­za, gli an­ni tra­scor­si da quel mo­men­to de­vo­no es­se­re pre­si in con­si­de­ra­zio­ne.86

4 La per­so­na as­si­cu­ra­ta può ef­fet­tua­re fi­no al 50° an­no di età un pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to pa­ri all’en­ti­tà del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta.

5 La per­so­na as­si­cu­ra­ta che ha su­pe­ra­to l’età di 50 an­ni può ef­fet­tua­re al mas­si­mo un pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to pa­ri al mag­gio­re di en­tram­bi gli im­por­ti se­guen­ti:

a.
l’im­por­to del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta at­te­sta­ta al com­pi­men­to del 50° an­no di età, au­men­ta­to dei rim­bor­si ef­fet­tua­ti dal com­pi­men­to del 50° an­no di età e di­mi­nui­to dell’im­por­to dei pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti o del­le rea­liz­za­zio­ni di pe­gni de­sti­na­ti al­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni dal com­pi­men­to del 50° an­no di età;
b.
la me­tà del­la dif­fe­ren­za tra la pre­sta­zio­ne di usci­ta al mo­men­to del pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to e la pre­sta­zio­ne di li­be­ro pas­sag­gio già de­sti­na­ta a quel mo­men­to al­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni.

6 Nel ca­so del­le per­so­ne as­si­cu­ra­te co­niu­ga­te il pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to pre­sup­po­ne il con­sen­so scrit­to del co­niu­ge. PU­BLI­CA può esi­ge­re l’au­ten­ti­ca­zio­ne del­la fir­ma. In­ve­ce di fa­re au­ten­ti­ca­re la fir­ma, il co­niu­ge può fir­ma­re per­so­nal­men­te pres­so PU­BLI­CA la di­chia­ra­zio­ne di con­sen­so, pre­sen­tan­do un do­cu­men­to uf­fi­cia­le di iden­ti­tà.

7 Per il ri­ma­nen­te si ap­pli­ca­no le cor­ri­spon­den­ti di­spo­si­zio­ni le­ga­li sul­la pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni me­dian­te i fon­di del­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le.

86 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

Art. 93 Rimborso  

1 L’im­por­to pre­le­va­to an­ti­ci­pa­ta­men­te de­ve es­se­re rim­bor­sa­to se:

a.
la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni è alie­na­ta;
b.
sul­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni so­no con­ces­si di­rit­ti eco­no­mi­ca­men­te equi­va­len­ti a un’alie­na­zio­ne; op­pu­re
c.
al de­ces­so del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta non è esi­gi­bi­le nes­su­na pre­sta­zio­ne di pre­vi­den­za.

2 L’im­por­to pre­le­va­to an­ti­ci­pa­ta­men­te può es­se­re rim­bor­sa­to fi­no:

a.87
al com­pi­men­to del 62° an­no di età;
b.
al ve­ri­fi­car­si di un al­tro ca­so di pre­vi­den­za; op­pu­re
c.
al pa­ga­men­to in con­tan­ti del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta.

3 Se la per­so­na as­si­cu­ra­ta rim­bor­sa il pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to, l’im­por­to cor­ri­spon­den­te è ac­cre­di­ta­to con va­lu­ta esat­ta all’ave­re di vec­chia­ia se­con­do l’ar­ti­co­lo 36 ca­po­ver­so 2 let­te­ra e. L’im­por­to mi­ni­mo del rim­bor­so è di 10 000 fran­chi. Se il sal­do del pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to non an­co­ra re­sti­tui­to è in­fe­rio­re all’im­por­to mi­ni­mo, il rim­bor­so de­ve es­se­re ef­fet­tua­to in una ra­ta uni­ca.88

87 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

88 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° mag. 2018 (RU 2018 2465).

Art. 94 Costituzione in pegno  

1 La co­sti­tu­zio­ne in pe­gno de­ve es­se­re co­mu­ni­ca­ta per scrit­to a PU­BLI­CA.

2 L’im­por­to mas­si­mo co­sti­tui­bi­le in pe­gno cor­ri­spon­de all’im­por­to mas­si­mo che può es­se­re pre­le­va­to an­ti­ci­pa­ta­men­te.

3 Il con­sen­so scrit­to del cre­di­to­re pi­gno­ra­ti­zio è ne­ces­sa­rio, sem­pre che sia in­te­res­sa­ta la som­ma co­sti­tui­ta in pe­gno, per:

a.
il pa­ga­men­to in con­tan­ti del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta;
b.
il pa­ga­men­to del­la pre­sta­zio­ne di pre­vi­den­za;
c.
il tra­sfe­ri­men­to, in se­gui­to a di­vor­zio, di una par­te del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta all’isti­tu­to di pre­vi­den­za del co­niu­ge del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta.

4 Se il cre­di­to­re pi­gno­ra­ti­zio ri­fiu­ta il suo con­sen­so PU­BLI­CA de­ve ga­ran­ti­re l’im­por­to cor­ri­spon­den­te.

5 Se la per­so­na as­si­cu­ra­ta cam­bia isti­tu­to di pre­vi­den­za PU­BLI­CA de­ve co­mu­ni­ca­re al cre­di­to­re pi­gno­ra­ti­zio il de­sti­na­ta­rio e l’en­ti­tà del tra­sfe­ri­men­to del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta.

6 Per il ri­ma­nen­te si ap­pli­ca­no le cor­ri­spon­den­ti di­spo­si­zio­ni le­ga­li sul­la pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni me­dian­te i fon­di del­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le.

Art. 95 Documenti da presentare  

Se in­ten­de ot­te­ne­re un pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to o ef­fet­tua­re una co­sti­tu­zio­ne in pe­gno, la per­so­na as­si­cu­ra­ta de­ve pre­sen­ta­re a PU­BLI­CA i do­cu­men­ti con­trat­tua­li re­la­ti­vi all’ac­qui­sto o al­la co­stru­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni o all’am­mor­ta­men­to dei mu­tui ipo­te­ca­ri, il re­go­la­men­to ri­spet­ti­va­men­te il con­trat­to di lo­ca­zio­ne o di mu­tuo in ca­so di ac­qui­sto di quo­te di par­te­ci­pa­zio­ne a coo­pe­ra­ti­ve di co­stru­zio­ne e i do­cu­men­ti cor­ri­spon­den­ti nel ca­so di par­te­ci­pa­zio­ni ana­lo­ghe.

Art. 96 Pagamento  

1 PU­BLI­CA pa­ga l’im­por­to del pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to en­tro sei me­si dal mo­men­to in cui la per­so­na as­si­cu­ra­ta ha fat­to va­le­re la sua pre­te­sa.

2 PU­BLI­CA pa­ga l’im­por­to del pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to die­tro pre­sen­ta­zio­ne dei do­cu­men­ti cor­ri­spon­den­ti e d’in­te­sa con la per­so­na as­si­cu­ra­ta, di­ret­ta­men­te al ven­di­to­re, al co­strut­to­re, al mu­tuan­te o agli aven­ti di­rit­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 1 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b OP­PA.

3 Il ca­po­ver­so 2 si ap­pli­ca per ana­lo­gia al pa­ga­men­to in se­gui­to al­la rea­liz­za­zio­ne del pe­gno co­sti­tui­to sul­la pre­sta­zio­ne di pre­vi­den­za.

4 Se, per mo­ti­vi di li­qui­di­tà, il pa­ga­men­to non è pos­si­bi­le o non può es­se­re ra­gio­ne­vol­men­te pre­te­so en­tro sei me­si, PU­BLI­CA sta­bi­li­sce un or­di­ne di prio­ri­tà che de­ve es­se­re re­so no­to all’au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za.

Art. 97 Effetti sul diritto previdenziale 89  

1 In ca­so di pa­ga­men­to di un pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to o di rea­liz­za­zio­ne di un pe­gno, un ave­re pro­ve­nien­te dal con­to del PC e, se ne­ces­sa­rio, l’ave­re di vec­chia­ia so­no di­mi­nui­ti nel­la mi­su­ra dell’im­por­to in que­stio­ne e le pre­sta­zio­ni as­si­cu­ra­te so­no ri­dot­te in ma­nie­ra cor­ri­spon­den­te. L’ave­re di vec­chia­ia ai sen­si del­la LPP è ri­dot­to nel­la me­de­si­ma pro­por­zio­ne co­me la som­ma dell’ave­re di vec­chia­ia e di un ave­re pro­ve­nien­te dal con­to del PC.90

2 Per evi­ta­re di­mi­nu­zio­ni del­la pro­te­zio­ne pre­vi­den­zia­le con­se­cu­ti­ve a una ri­du­zio­ne del­le pre­sta­zio­ni in ca­so di de­ces­so e di in­va­li­di­tà, PU­BLI­CA in­for­ma la per­so­na as­si­cu­ra­ta in me­ri­to al­le pos­si­bi­li­tà di con­clu­de­re un’as­si­cu­ra­zio­ne di ri­schio pres­so un’as­si­cu­ra­zio­ne pri­va­ta.

3 Se la per­so­na as­si­cu­ra­ta rim­bor­sa il pre­lie­vo an­ti­ci­pa­to o il pa­ga­men­to do­vu­to al­la rea­liz­za­zio­ne di un pe­gno, l’im­por­to cor­ri­spon­den­te è ac­cre­di­ta­to con va­lu­ta esat­ta in ma­nie­ra cor­ri­spon­den­te al­la ri­du­zio­ne di cui al ca­po­ver­so 1. L’ave­re di vec­chia­ia ai sen­si del­la LPP vie­ne au­men­ta­to nel­la stes­sa pro­por­zio­ne del­la ri­du­zio­ne di cui al ca­po­ver­so 1.91

89 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

90 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° mag. 2018 (RU 2018 2465).

91 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

Capitolo 11: Divorzio

Art. 98 Conguaglio della previdenza 92  

Le per­ti­nen­ti di­spo­si­zio­ni del CC, del CPC, del­la LPP, del­la LFLP e le re­la­ti­ve di­spo­si­zio­ni di ese­cu­zio­ne si ap­pli­ca­no al con­gua­glio del­la pre­vi­den­za in ca­so di di­vor­zio.

92 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

Art. 99 Effetti sul diritto previdenziale 93  

1 In se­gui­to a di­vor­zio, la quo­ta del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta o la par­te di ren­di­ta con­ver­ti­ta in una ren­di­ta vi­ta­li­zia o in ca­pi­ta­le tra­sfe­ri­ta a fa­vo­re di una per­so­na as­si­cu­ra­ta è ac­cre­di­ta­ta all’ave­re di vec­chia­ia ai sen­si del­la LPP e all’ave­re di vec­chia­ia se­con­do il pre­sen­te re­go­la­men­to, pro­por­zio­nal­men­te al­la quo­ta pre­le­va­ta dal­la pre­vi­den­za del co­niu­ge de­bi­to­re.

2 In se­gui­to a di­vor­zio, la quo­ta di pre­sta­zio­ne di usci­ta tra­sfe­ri­ta a ca­ri­co di una per­so­na as­si­cu­ra­ta è de­dot­ta da un ave­re pro­ve­nien­te dal con­to del PC e, se ne­ces­sa­rio, dall’ave­re di vec­chia­ia. L’ave­re di vec­chia­ia ai sen­si del­la LPP è ri­dot­to nel­la me­de­si­ma pro­por­zio­ne co­me la som­ma dell’ave­re di vec­chia­ia e di un ave­re pro­ve­nien­te dal con­to del PC. La per­so­na as­si­cu­ra­ta può ef­fet­tua­re un riac­qui­sto nel­la mi­su­ra del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta tra­sfe­ri­ta; in ca­so di riac­qui­sto l’ave­re di vec­chia­ia se­con­do la LPP vie­ne au­men­ta­to nel­la me­de­si­ma pro­por­zio­ne del­la ri­du­zio­ne ef­fet­tua­ta. È ap­pli­ca­bi­le l’ar­ti­co­lo 32 ca­po­ver­so 4.94

3 Se in se­gui­to a di­vor­zio una quo­ta di pre­sta­zio­ne di usci­ta di una per­so­na as­si­cu­ra­ta e in­va­li­da è tra­sfe­ri­ta a fa­vo­re del co­niu­ge aven­te di­rit­to, ta­le tra­sfe­ri­men­to com­por­ta una ri­du­zio­ne del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta. Que­sta ri­du­zio­ne è cal­co­la­ta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 54 ca­po­ver­so 3. La ri­du­zio­ne del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà del­la per­so­na de­bi­tri­ce è cal­co­la­ta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 19 ca­po­ver­si 2 e 3 OPP 2. Il pre­sen­te ca­po­ver­so si ap­pli­ca per ana­lo­gia al­le per­so­ne con in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le.

4 Se in se­gui­to a di­vor­zio una par­te di ren­di­ta con­ver­ti­ta in una ren­di­ta vi­ta­li­zia o in ca­pi­ta­le è tra­sfe­ri­ta a fa­vo­re del co­niu­ge aven­te di­rit­to, ta­le tra­sfe­ri­men­to com­por­ta una ri­du­zio­ne del­le pre­sta­zio­ni di PU­BLI­CA dell’ob­bli­ga­to. La quo­ta di ren­di­ta tra­sfe­ri­ta non rien­tra nel­la ren­di­ta di vec­chia­ia cor­ren­te op­pu­re è de­dot­ta dal­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà as­si­cu­ra­ta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 46 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b o dell’ar­ti­co­lo 48 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b. Non dà inol­tre di­rit­to al­la per­so­na aven­te di­rit­to a ul­te­rio­ri pre­sta­zio­ni di PU­BLI­CA. Pri­ma del pri­mo tra­sfe­ri­men­to del­la ren­di­ta an­nua a un isti­tu­to di pre­vi­den­za o di li­be­ro pas­sag­gio, la per­so­na aven­te di­rit­to può con­ve­ni­re con PU­BLI­CA che la par­te di ren­di­ta sia ver­sa­ta sot­to for­ma di ca­pi­ta­le.

5 Se du­ran­te la pro­ce­du­ra di di­vor­zio si ve­ri­fi­ca il ca­so di pre­vi­den­za vec­chia­ia, PU­BLI­CA ri­du­ce le pre­sta­zio­ni ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 90 OLP.

6 Il di­rit­to a una ren­di­ta per fi­gli del­la per­so­na be­ne­fi­cia­ria di una ren­di­ta di vec­chia­ia o in­va­li­di­tà op­pu­re a una ren­di­ta per fi­gli com­ple­men­ta­re al­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le che sus­si­ste al mo­men­to del pro­mo­vi­men­to del­la pro­ce­du­ra di di­vor­zio non è pre­giu­di­ca­to dal con­gua­glio del­la pre­vi­den­za. Se una ren­di­ta per i fi­gli è ri­ma­sta in­tat­ta, la ren­di­ta per or­fa­ni è cal­co­la­ta sul­le stes­se ba­si.

93 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

94 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° mag. 2018 (RU 2018 2465).

Capitolo 12: Contenzioso

Art. 100  

1 Il giu­di­zio del­le con­tro­ver­sie tra PU­BLI­CA, i da­to­ri di la­vo­ro e gli aven­ti di­rit­to com­pe­te ai tri­bu­na­li de­si­gna­ti dai Can­to­ni ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 73 LPP. Ta­li tri­bu­na­li so­no pu­re com­pe­ten­ti per giu­di­ca­re le con­tro­ver­sie se­con­do l’ar­ti­co­lo 73 ca­po­ver­so 1 let­te­re a–d LPP.

2 Il fo­ro è nel­la se­de o nel do­mi­ci­lio sviz­ze­ri del con­ve­nu­to o nel luo­go dell’azien­da pres­so la qua­le la per­so­na as­si­cu­ra­ta era im­pie­ga­ta.

3 Le de­ci­sio­ni dei tri­bu­na­li can­to­na­li pos­so­no es­se­re im­pu­gna­te con ri­cor­so al Tri­bu­na­le fe­de­ra­le (art. 86 cpv. 1 lett. d LTF).

Capitolo 13: Disposizioni finali

Sezione 1: Disposizioni transitorie

Art. 10195  

95 Abro­ga­to dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, con ef­fet­to dal 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

Art. 102 Prestazioni assicurative secondo il diritto previgente  

1 Tut­te le ren­di­te, i sup­ple­men­ti fis­si, le ren­di­te tran­si­to­rie e le ren­di­te AI di so­sti­tu­zio­ne, fon­da­ti sul di­rit­to pre­vi­gen­te, so­no tra­sfe­ri­ti per lo stes­so im­por­to.96

2 La ri­du­zio­ne del­le ren­di­te di vec­chia­ia con­se­cu­ti­ve all’ot­te­ni­men­to di una ren­di­ta tran­si­to­ria se­con­do il di­rit­to pre­vi­gen­te è ret­ta dal di­rit­to pre­vi­gen­te (al­le­ga­to 7).

3 Le ren­di­te as­se­gna­te in se­gui­to al­la ces­sa­zio­ne am­mi­ni­stra­ti­va ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 32 de­gli Sta­tu­ti del­la CFA e dell’ar­ti­co­lo 43 de­gli Sta­tu­ti del­la CPC so­no con­ver­ti­te in ren­di­te di vec­chia­ia di ugua­le en­ti­tà al rag­giun­gi­men­to dell’età or­di­na­ria dell’AVS.97

4 Il pre­sen­te re­go­la­men­to si ap­pli­ca al­le ren­di­te fon­da­te sul di­rit­to pre­vi­gen­te e tra­sfe­ri­te ai sen­si del ca­po­ver­so 1 per quan­to con­cer­ne:

a.
l’ade­gua­men­to del­le ren­di­te all’evo­lu­zio­ne dei prez­zi (art. 75);
b.
le ren­di­te per su­per­sti­ti in­sor­te do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to, ma che si ri­fe­ri­sco­no a pre­sta­zio­ni fon­da­te sul di­rit­to pre­vi­gen­te (art. 43–48);
c.
la fi­ne del di­rit­to al­le ren­di­te per su­per­sti­ti (art. 44 cpv. 4, 45 cpv. 7 e 47 cpv. 3 e 4);
d.
la ri­scos­sio­ne di even­tua­li con­tri­bu­ti di ri­sa­na­men­to (art. 34 e 35);
e.
il cal­co­lo del so­vrain­den­niz­zo (art. 77):
1.
in ca­so di de­ces­so del be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta,
2.
al rag­giun­gi­men­to dell’età or­di­na­ria AVS da par­te del be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta, op­pu­re
3.
in ca­so di nuo­vo cal­co­lo del di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni da par­te dell’as­si­cu­ra­zio­ne mi­li­ta­re, dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro gli in­for­tu­ni o di un’al­tra as­si­cu­ra­zio­ne so­cia­le.98

96 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

97 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

98 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

Art. 103 Supplemento fisso, rendita transitoria e rendita AI di sostituzione secondo il diritto previgente  

1 Il di­rit­to al sup­ple­men­to fis­so e al­la ren­di­ta tran­si­to­ria fon­da­to sul di­rit­to pre­vi­gen­te si estin­gue:

a.
quan­do il be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta de­ce­de, ma al più tar­di quan­do rag­giun­ge l’età or­di­na­ria AVS;
b.
quan­do il co­niu­ge del be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta de­ce­de, ma al più tar­di quan­do rag­giun­ge l’età or­di­na­ria AVS op­pu­re in ca­so di di­vor­zio, sem­pre­ché il be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta per­ce­pi­sca un sup­ple­men­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 29 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b nu­me­ro 3 de­gli Sta­tu­ti del­la CFA o ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 40 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b nu­me­ro 3 de­gli Sta­tu­ti del­la CPC; op­pu­re
c.
quan­do, con ef­fet­to a con­ta­re dall’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to, è as­se­gna­ta per la pri­ma vol­ta una ren­di­ta AI o il di­rit­to a una ren­di­ta AI è mo­di­fi­ca­to op­pu­re il gra­do di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le è au­men­ta­to o ri­dot­to in ba­se al­le con­sta­ta­zio­ni del ser­vi­zio me­di­co.

2 Se il di­rit­to a un sup­ple­men­to fis­so si estin­gue se­con­do il ca­po­ver­so 1 let­te­ra c, la per­so­na che per­ce­pi­sce una ren­di­ta di in­va­li­di­tà in­sor­ta pri­ma del 1° giu­gno 2003 ha di­rit­to a una ren­di­ta AI di so­sti­tu­zio­ne ai sen­si del pre­sen­te re­go­la­men­to, cor­ri­spon­den­te al gra­do di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le an­co­ra esi­sten­te. Ciò si ap­pli­ca an­che quan­do la per­so­na non ave­va al­cun di­rit­to a un sup­ple­men­to fis­so e il di­rit­to a una ren­di­ta AI è sta­to ri­dot­to per la pri­ma vol­ta con ef­fet­to a con­ta­re dall’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to.99

3 Se il gra­do di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le è ri­dot­to in se­gui­to a una de­ci­sio­ne dell’AI o del ser­vi­zio me­di­co100, con ef­fet­to a con­ta­re dall’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to, l’en­ti­tà del­la ren­di­ta AI di so­sti­tu­zio­ne fon­da­ta sul di­rit­to pre­vi­gen­te è ri­dot­ta in ma­nie­ra cor­ri­spon­den­te al­la ri­du­zio­ne del gra­do di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le.101

4 Il di­rit­to al­la ren­di­ta AI di so­sti­tu­zio­ne fon­da­to sul di­rit­to pre­vi­gen­te si estin­gue quan­do il be­ne­fi­cia­rio del­la ren­di­ta de­ce­de, ma al più tar­di quan­do rag­giun­ge l’età or­di­na­ria AVS.

99 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

100 Nuo­va espr. gius il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291). Di det­ta mod. é te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

101 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

Art. 104 Trasferimento di rendite di invalidità  

1 Le ren­di­te di in­va­li­di­tà il cui di­rit­to è sor­to pri­ma del 1° giu­gno 2003 e le ren­di­te di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le di PU­BLI­CA il cui di­rit­to è sor­to pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to so­no tra­sfe­ri­te a ren­di­te di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le di pa­ri im­por­to.

2 Le ren­di­te di in­va­li­di­tà di PU­BLI­CA il cui di­rit­to è sor­to pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to so­no tra­sfe­ri­te a ren­di­te di in­va­li­di­tà di pa­ri im­por­to.

3 Il pre­sen­te re­go­la­men­to si ap­pli­ca al­le esi­gen­ze (art. 62 e 51) e all’en­ti­tà (art. 62 e 56) del di­rit­to al­la ren­di­ta nel ca­so del­le ren­di­te di in­va­li­di­tà e di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le ai sen­si dei ca­po­ver­si 1 e 2. Es­so si ap­pli­ca pa­ri­men­ti all’ini­zio (art. 62 e 52) e al cal­co­lo (art. 63 e 57) del di­rit­to al­le pre­sta­zio­ni in se­gui­to all’au­men­to del gra­do di in­va­li­di­tà o di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le, sem­pre­ché ta­le au­men­to ab­bia ef­fet­to do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to.102

4 Per le ren­di­te di in­va­li­di­tà o di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le ai sen­si dei ca­po­ver­si 1 e 2 si ap­pli­ca il pre­sen­te re­go­la­men­to all’estin­zio­ne del di­rit­to al­la ren­di­ta (art. 62 cpv. 6 e 52a).103

5 Se il di­rit­to a una ren­di­ta di in­va­li­di­tà o di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le ai sen­si dei ca­po­ver­si 1 e 2 è ri­dot­to in se­gui­to a una de­ci­sio­ne dell’AI o del ser­vi­zio me­di­co con ef­fet­to a con­ta­re dall’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to, l’en­ti­tà del­la ren­di­ta è ri­dot­ta in ma­nie­ra cor­ri­spon­den­te al­la ri­du­zio­ne del di­rit­to al­la ren­di­ta. L’en­ti­tà del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà in­sor­ta pri­ma del 1° giu­gno 2003 ri­ma­ne im­mu­ta­ta se, con ef­fet­to a con­ta­re dall’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to, l’AI as­se­gna per la pri­ma vol­ta una ren­di­ta o vie­ne mo­di­fi­ca­to per la pri­ma vol­ta il di­rit­to al­la ren­di­ta.104

102 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

103 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 mar. 2012, ap­pro­va­ta dal CF il 15 mar. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2013 (RU 2013 993).

104 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

Art. 105 Reinserimento di beneficiari di rendite di invalidità trasferite 105  

Se una per­so­na be­ne­fi­cia­ria di una ren­di­ta di in­va­li­di­tà in­sor­ta pri­ma del 1° giu­gno 2003 o di una ren­di­ta di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le di PU­BLI­CA o di una ren­di­ta di in­va­li­di­tà di PU­BLI­CA (art. 104 cpv. 1 o 2) in­sor­ta pri­ma del 1° lu­glio 2008 è rein­se­ri­ta con ef­fet­to a par­ti­re dall’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to, una pre­sta­zio­ne di usci­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 46 OC­PC 1 o l’ar­ti­co­lo 27 ca­po­ver­so 3 OC­PC 2 vie­ne cal­co­la­ta per il gior­no pre­ce­den­te l’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to. Per il cal­co­lo del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta (art. 54 cpv. 3) que­sto im­por­to è pre­so in con­si­de­ra­zio­ne nell’ave­re di vec­chia­ia ac­cu­mu­la­to dall’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 54 ca­po­ver­so 2.

105 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

Art. 106106  

106 Abro­ga­to dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 set. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 30 nov. 2018, con ef­fet­to dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4751).

Art. 107 Garanzia secondo l’articolo 25 della legge su PUBLICA  

1 La ga­ran­zia pre­sup­po­ne che en­tro la na­sci­ta del di­rit­to al­la ren­di­ta i con­tri­bu­ti re­go­la­men­ta­ri di ri­spar­mio del da­to­re di la­vo­ro e del­la per­so­na im­pie­ga­ta sia­no sta­ti ver­sa­ti per in­te­ro e cor­ri­spon­den­te­men­te al gra­do di oc­cu­pa­zio­ne il gior­no pre­ce­den­te l’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to.

2 ...107

3 I ri­scat­ti, i rim­bor­si di pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti per la pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni o i con­fe­ri­men­ti in se­gui­to a di­vor­zio ef­fet­tua­ti do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to non in­fluen­za­no il di­rit­to al­la ga­ran­zia.

4 I pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti per la pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d'abi­ta­zio­ni, i ri­ca­vi pro­ve­nien­ti dal­la rea­liz­za­zio­ne di pe­gni su­gli ave­ri di pre­vi­den­za e i pa­ga­men­ti in se­gui­to a di­vor­zio, ot­te­nu­ti do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del pre­sen­te re­go­la­men­to, de­ter­mi­na­no una ri­du­zio­ne at­tua­ria­le del di­rit­to al­la ga­ran­zia.

5 In ca­so di ri­du­zio­ne dell’ave­re di vec­chia­ia del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta per i mo­ti­vi di cui al ca­po­ver­so 4 e di re­sti­tu­zio­ne o di riac­qui­sto in­te­gra­li pri­ma del pen­sio­na­men­to, il di­rit­to ini­zia­le al­la ga­ran­zia è ri­pri­sti­na­to. Nel ca­so con­tra­rio è ef­fet­tua­ta una ri­du­zio­ne at­tua­ria­le del di­rit­to ori­gi­na­le al­la ga­ran­zia in mi­su­ra pa­ri al­la man­ca­ta re­sti­tu­zio­ne o al man­ca­to riac­qui­sto.108

107 Abro­ga­to dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 24 set. 2018, ap­pro­va­ta dal CF il 30 nov. 2018, con ef­fet­to dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4751).

108 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

Art. 107a Disposizioni transitorie relative alle modifiche del 31 marzo 2011 e del 10 maggio 2011 109  

1 La ri­du­zio­ne a vi­ta a par­ti­re dal rag­giun­gi­men­to dell’età AVS del­le ren­di­te di vec­chia­ia in­sor­te tra il 1° lu­glio 2008 e l’en­tra­ta in vi­go­re del­le mo­di­fi­che del 31 mar­zo 2011 e del 10 mag­gio 2011, do­vu­ta all’ot­te­ni­men­to di una ren­di­ta tran­si­to­ria, è ret­ta per ana­lo­gia dall’ar­ti­co­lo 102 ca­po­ver­so 2.

2 La ri­du­zio­ne del­le ren­di­te per su­per­sti­ti in­sor­te do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del­le mo­di­fi­che del 31 mar­zo 2011 e del 10 mag­gio 2011 è ret­ta per ana­lo­gia dall’ar­ti­co­lo 102 ca­po­ver­so 4 let­te­ra b, se la per­so­na che be­ne­fi­cia di una ren­di­ta di vec­chia­ia in­sor­ta tra il 1° lu­glio 2008 e l’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te mo­di­fi­ca de­ce­de pri­ma del rag­giun­gi­men­to dell’età AVS.

109 In­tro­dot­to dal n. I del­le Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, ap­pro­va­te dal Con­si­glio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011, in vi­go­re dal 1° lug. 2012 (RU 2012 2091).

Art. 107b Disposizioni transitorie della modifica del 25 novembre 2013 110  

1 La ri­du­zio­ne a vi­ta a par­ti­re dal rag­giun­gi­men­to dell’età AVS del­le ren­di­te di vec­chia­ia in­sor­te tra il 1° lu­glio 2012 e l’en­tra­ta in vi­go­re del­le mo­di­fi­che del 25 no­vem­bre 2013, do­vu­ta all’ot­te­ni­men­to di una ren­di­ta tran­si­to­ria, è ret­ta per ana­lo­gia dall’ar­ti­co­lo 102 ca­po­ver­so 2.

2 La ri­du­zio­ne del­le ren­di­te per su­per­sti­ti in­sor­te do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del­le mo­di­fi­che del 25 no­vem­bre 2013 è ret­ta per ana­lo­gia dall’ar­ti­co­lo 102 ca­po­ver­so 4 let­te­ra b, se la per­so­na che be­ne­fi­cia di una ren­di­ta di vec­chia­ia in­sor­ta tra il 1° lu­glio 2012 e l’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te mo­di­fi­ca de­ce­de pri­ma del rag­giun­gi­men­to dell’età AVS.

110 In­tro­dot­to dall’all. al­la Dec. dell’OP PF del 25 nov. 2013, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 26 set. 2013 e dal CF l’8 ott. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 3407).

Art. 107c Disposizioni transitorie della modifica del 1° dicembre 2016 111  

1 I co­niu­gi di­vor­zia­ti a cui è sta­ta as­se­gna­ta pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 1° di­cem­bre 2016 una ren­di­ta o una li­qui­da­zio­ne in ca­pi­ta­le in­ve­ce di una ren­di­ta vi­ta­li­zia in se­gui­to a di­vor­zio han­no di­rit­to a una ren­di­ta per su­per­sti­ti se­con­do il di­rit­to pre­vi­gen­te.

2 In se­gui­to a di­vor­zio, la quo­ta del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta o la par­te di ren­di­ta con­ver­ti­ta in una ren­di­ta vi­ta­li­zia o in ca­pi­ta­le tra­sfe­ri­ta a fa­vo­re di una per­so­na as­si­cu­ra­ta do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te mo­di­fi­ca non in­fluen­za il di­rit­to al­la ga­ran­zia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 107.

3 In se­gui­to a di­vor­zio, la quo­ta del­la pre­sta­zio­ne di usci­ta tra­sfe­ri­ta do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te mo­di­fi­ca a fa­vo­re del co­niu­ge aven­te di­rit­to de­ter­mi­na una ri­du­zio­ne at­tua­ria­le del di­rit­to al­la ga­ran­zia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 107.

4 Per le ren­di­te in­sor­te pri­ma del 1° lu­glio 2008 e tra­sfe­ri­te per lo stes­so im­por­to ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 102 ca­po­ver­so 1, al­la ri­du­zio­ne del­la pre­sta­zio­ne d’usci­ta e del­le pre­sta­zio­ni in se­gui­to a di­vor­zio si ap­pli­ca l’ar­ti­co­lo 99 ca­po­ver­si 3–5. La ri­du­zio­ne di ta­li ren­di­te si cal­co­la in fun­zio­ne del­le ba­si tec­ni­che vi­gen­ti al mo­men­to del pas­sag­gio in giu­di­ca­to del­la sen­ten­za di di­vor­zio.112

111 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vi­go­re il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

112 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° mag. 2018 (RU 2018 2465).

Art.107d Disposizioni transitorie della modifica del 30 novembre 2017: adeguamento dei parametri tecnici con effetto dal 1° gennaio 2019 – Garanzia nominale dei diritti acquisiti sulla rendita di vecchiaia 113  

1 Le per­so­ne as­si­cu­ra­te che in da­ta 31 di­cem­bre 2018 han­no al­me­no 60 an­ni han­no di­rit­to in ca­so di pen­sio­na­men­to a una ren­di­ta di vec­chia­ia cor­ri­spon­den­te al­me­no al­la ren­di­ta di vec­chia­ia al­la qua­le avreb­be­ro avu­to di­rit­to se fos­se­ro an­da­ti in pen­sio­ne il 31 di­cem­bre 2018, sen­za ade­gua­men­to dei pa­ra­me­tri tec­ni­ci.

2 Se a par­ti­re dal 1° gen­na­io 2019 l’ave­re di vec­chia­ia o un ave­re pro­ve­nien­te dal con­to del PC è ri­dot­to, in par­ti­co­la­re in ca­so di ri­scos­sio­ne del­le pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia sot­to for­ma di li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le, di pen­sio­na­men­to par­zia­le di vec­chia­ia, di ri­scos­sio­ne del­le pre­sta­zio­ni di in­va­li­di­tà par­zia­le o in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le par­zia­le, o in ca­so di pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti e di ver­sa­men­ti pro­ve­nien­ti dal ri­ca­vo del­la rea­liz­za­zio­ne di pe­gni op­pu­re in se­gui­to a di­vor­zio o scio­gli­men­to giu­di­zia­le dell’unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta, la ga­ran­zia di cui al ca­po­ver­so 1 vie­ne me­no. La ga­ran­zia de­ca­de al­tre­sì in ca­so di usci­ta dal­la cas­sa di pre­vi­den­za do­po il 1° gen­na­io 2019.

113 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2465).

Art.107e Disposizioni transitorie della modifica del 30 novembre 2017: adeguamento dei parametri tecnici con effetto dal 1° gennaio 2019 – Rivalutazione della rendita di vecchiaia, di invalidità o per superstiti 114  

1 Per at­te­nua­re le con­se­guen­ze dell’en­tra­ta in vi­go­re il 1° gen­na­io 2019 dei nuo­vi pa­ra­me­tri tec­ni­ci, gli ave­ri di vec­chia­ia e gli ave­ri pro­ve­nien­ti dal con­to del PC del­le per­so­ne che so­no as­si­cu­ra­te inin­ter­rot­ta­men­te dal 1° gen­na­io 2018 al 31 di­cem­bre 2018 nel­la Cas­sa di pre­vi­den­za del Set­to­re dei PF e che il 31 di­cem­bre 2018 han­no al­me­no 60 an­ni ven­go­no ri­va­lu­ta­ti con­for­me­men­te ai ca­po­ver­si 2-5.

2 La ri­va­lu­ta­zio­ne av­vie­ne sol­tan­to al mo­men­to del pen­sio­na­men­to e sol­tan­to nel­la mi­su­ra in cui vie­ne per­ce­pi­ta una ren­di­ta di vec­chia­ia.

3 Per la ri­va­lu­ta­zio­ne so­no de­ter­mi­nan­ti:

a.
l’ave­re di vec­chia­ia e un ave­re pro­ve­nien­te dal con­to del PC, di­spo­ni­bi­li il 31 di­cem­bre 2018 in se­no al­la Cas­sa di pre­vi­den­za del Set­to­re dei PF, de­dot­ti i ri­scat­ti, i riac­qui­sti in se­gui­to a di­vor­zio o scio­gli­men­to giu­di­zia­le dell’unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta non­ché i rim­bor­si di pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti ef­fet­tua­ti nel qua­dro del­la pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni e i ver­sa­men­ti de­ri­van­ti dal­la rea­liz­za­zio­ne di pe­gni ef­fet­tua­ti dal 1° gen­na­io 2016; e
b.
l’età del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta in da­ta 31 di­cem­bre 2018.

4 La se­guen­te ta­bel­la co­sti­tui­sce la ba­se per la ri­va­lu­ta­zio­ne (in­ter­po­la­zio­ne men­si­le):

Età in da­ta 31 di­cem­bre 2018

Ri­va­lu­ta­zio­ne in %

Uo­mi­ni

Don­ne

70

10,07 %

10,07 %

69

10,24 %

10,24 %

68

10,39 %

10,39 %

67

10,74 %

10,74 %

66

11,07 %

11,07 %

65

11,00 %

11,00 %

64

11,00 %

11,00 %

63

10,41 %

11,00 %

62

9,63 %

10,41 %

61

8,64 %

9,63 %

60

7,07 %

8,06 %

5 Se l’ave­re di vec­chia­ia o un ave­re pro­ve­nien­te dal con­to del PC vie­ne ri­dot­to do­po il 31 di­cem­bre 2018 a cau­sa dell’ot­te­ni­men­to del­le pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia sot­to for­ma di li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le, in se­gui­to a pre­lie­vi an­ti­ci­pa­ti e ver­sa­men­ti de­ri­van­ti dal­la rea­liz­za­zio­ne di pe­gni nel qua­dro del­la pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni op­pu­re a cau­sa di pa­ga­men­ti in se­gui­to a di­vor­zio o scio­gli­men­to giu­di­zia­le dell’unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta op­pu­re se il ver­sa­men­to di un ave­re pro­ve­nien­te dal con­to del PC av­vie­ne sot­to for­ma di li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 55 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b, la ri­va­lu­ta­zio­ne è ri­dot­ta pro­por­zio­nal­men­te.

6 Se il di­rit­to a una ren­di­ta di in­va­li­di­tà o di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le sor­ge do­po il 31 di­cem­bre 2018, la ri­va­lu­ta­zio­ne vie­ne ef­fet­tua­ta con­for­me­men­te ai ca­po­ver­si 1 e 3–5 sul­la par­te dell’ave­re di vec­chia­ia di­spo­ni­bi­le al 31 di­cem­bre 2018 e de­ter­mi­nan­te per il cal­co­lo del­la ren­di­ta di in­va­li­di­tà o di in­va­li­di­tà pro­fes­sio­na­le. In ca­so di un ave­re pro­ve­nien­te dal con­to del PC di­spo­ni­bi­le al 31 di­cem­bre 2018, la ri­va­lu­ta­zio­ne vie­ne ef­fet­tua­ta ai sen­si dei ca­po­ver­si 1 e 3–5, se ta­le ave­re è con­ser­va­to a fa­vo­re di un fu­tu­ro au­men­to del­la ren­di­ta di vec­chia­ia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 55 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a.

7 Se una per­so­na as­si­cu­ra­ta de­ce­de do­po il 31 di­cem­bre 2018, la ri­va­lu­ta­zio­ne vie­ne ef­fet­tua­ta con­for­me­men­te ai ca­po­ver­si 1 e 3–5 sull’ave­re di vec­chia­ia di­spo­ni­bi­le in da­ta 31 di­cem­bre 2018 per il cal­co­lo del­la ren­di­ta per su­per­sti­ti. Se la ren­di­ta per co­niu­gi o la ren­di­ta per con­vi­ven­ti è per­ce­pi­ta in­te­ra­men­te o par­zial­men­te sot­to for­ma di li­qui­da­zio­ne uni­ca in ca­pi­ta­le, la ri­va­lu­ta­zio­ne è ri­dot­ta pro­por­zio­nal­men­te.

114 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2465).

Art.107f Disposizioni transitorie della modifica del 30 novembre 2017 115  

1 La ri­du­zio­ne a vi­ta a par­ti­re dal rag­giun­gi­men­to dell’età AVS del­le ren­di­te di vec­chia­ia in­sor­te tra il 1° gen­na­io 2015 e l’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 30 no­vem­bre 2017, do­vu­ta all’ot­te­ni­men­to di una ren­di­ta tran­si­to­ria, è ret­ta per ana­lo­gia dall’ar­ti­co­lo 102 ca­po­ver­so 2.

2 La ri­du­zio­ne del­le ren­di­te per su­per­sti­ti in­sor­te do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 30 no­vem­bre 2017 è ret­ta per ana­lo­gia dall’ar­ti­co­lo 102 ca­po­ver­so 4 let­te­ra b, se la per­so­na che be­ne­fi­cia di una ren­di­ta di vec­chia­ia in­sor­ta tra il 1° gen­na­io 2015 e l’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te mo­di­fi­ca de­ce­de pri­ma del rag­giun­gi­men­to dell’età AVS.

115 In­tro­dot­to dal n. I del­la Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, ap­pro­va­ta dal Con­si­glio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2465).

Art. 107g Disposizione transitoria della modifica del 16 ottobre 2019 116  

Con l’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 16 ot­to­bre 2019 le ri­ser­ve re­la­ti­ve al­lo sta­to di sa­lu­te esi­sten­ti de­ca­do­no.

116 In­tro­dot­to dal n. I del­le Dec. dell’OP PF del 21 mar./16 ott. 2019, ap­pro­va­te dal CF il 6 dic. 2019 e in vi­go­re dal 1° gen. 2020 (RU 2019 4735).

Sezione 2: Entrata in vigore

Art.108  

1 Il pre­sen­te re­go­la­men­to di pre­vi­den­za en­tra in vi­go­re uni­ta­men­te al con­trat­to di af­fi­lia­zio­ne.

2 Le mo­di­fi­che del re­go­la­men­to di pre­vi­den­za co­sti­tui­sco­no una mo­di­fi­ca del con­trat­to di af­fi­lia­zio­ne. La lo­ro va­li­di­tà è su­bor­di­na­ta al con­sen­so del­la par­te con­traen­te al con­trat­to di af­fi­lia­zio­ne e dell’or­ga­no pa­ri­te­ti­co non­ché all’ap­pro­va­zio­ne del Con­si­glio fe­de­ra­le.

Allegato 1 117

117 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 2 della Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, approvata dal Consiglio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vigore dal 1° mag. 2018 (RU 2018 2465).

(art. 8)

Interessi

Stato 2017118

Art. 24 e 36

Rimunerazione degli accrediti di vecchiaia e dell’avere di vecchiaia

1,00 %

Art. 25

Rimunerazione dei contributi volontari di risparmio (conto del PC)

1,00 %

Art. 29

Rimunerazione dell’avere di vecchiaia in caso di congedo non pagato

1,00 %

Art. 71

Interesse di mora in caso di pagamenti di prestazioni arretrate

2,00 %

Art. 72

Interesse in caso di restituzione,

1,00 %

Interesse di mora in caso di restituzione

2,00 %

Art. 80

Rimunerazione delle prestazioni di uscita apportate in caso di cessazione del rapporto di lavoro prima del 1° gennaio successivo al compimento del 21° anno di età

1,00 %

Art. 82 e 85

Rimunerazione di prestazioni di uscita

1,00 %, in caso di pagamento tardivo +1,00 %

Art. 85

Rimunerazione ai sensi dell’articolo 17 LFLP

1,00 % (fatto salvo l’art. 85 cpv. 3)

Art. 86

Pagamento di prestazioni di uscita arretrate

2,00 %

Art. 90

Interesse in caso di restituzione di prestazioni di uscita

1,00 %

Nel 2017 l’interesse minimo LPP ammonta a: 1,00 %.

118 Gli interessi attuali sono disponibili sul sito di PUBLICA.

Allegato 1a 119

119 Introdotto dal n. II cpv. 3 delle Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, approvate dal Consiglio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011 (RU 2012 2091). Abrogato dal n. II cpv. 1 della Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, approvata dal Consiglio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, con effetto dal 1° mag. 2018 (RU 2018 2465).

Allegato 2 120

120 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 2 della Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, approvata dal Consiglio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2465).

(art. 27 cpv. 2)

Quota della persona assicurata al contributo di risparmio (art. 24) e al premio di rischio (art. 26)

a.
Piano standard per le persone impiegate fino al livello di funzione 9 e per le persone con compenso forfettario:

Graduazione delle età (classe di contributo)

Contributo di risparmio (art. 24) della persona impiegata (%)

Premio di rischio (art. 26) della persona impiegata (%)

Totale

Contributo di risparmio (art. 24) del datore di lavoro (%)

più il premio di rischio del datore di lavoro (%)

22–34

4,80

0,55

5,35

8,45

(almeno 0,55 %)

35–44

6,05

0,55

6,60

10,70

45–54

9,45

0,55

10,00

16,75

55–70

12,15

0,55

12,70

21,60

b.
Piano per i quadri 1 per le persone impiegate del livello di funzione 10–12:

Graduazione delle età (classe di contributo)

Contributo di risparmio (art. 24) della persona impiegata (%)

Premio di rischio (art. 26) della persona impiegata (%)

Totale

Contributo di risparmio (art. 24) del datore di lavoro (%)

più il premio di rischio del datore di lavoro (%)

22–34

4,80

0,55

5,35

8,45

(almeno 0,55 %)

35–44

6,05

0,55

6,60

10,70

45–54

10,50

0,55

11,05

18,60

55–70

13,15

0,55

13,70

23,45

c.
Piano per i quadri 2 per le persone impiegate a partire dal livello di fun­zione 13:

Graduazione delle età (classe di contributo)

Contributo di risparmio (art. 24) della persona impiegata (%)

Premio di rischio (art. 26) della persona impiegata (%)

Totale

Contributo di risparmio (art. 24) del datore di lavoro (%)

più il premio di rischio del datore di lavoro (%)

22–34

5,80

0,55

6,35

10,30

(almeno 0,55 %)

35–44

7,05

0,55

7,60

12,50

45–54

11,50

0,55

12,05

20,50

55–70

14,25

0,55

14,80

25,30

Allegato 3 121

121 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 2 della Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, approvata dal Consiglio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2465).

(art. 32)

Tabella relativa al riscatto

Standard (nessun PC)

Standard (PC 1)

Standard (PC 2)

Quadri 1 (nessun PC)

Quadri 1 (PC 1)

Quadri 1 (PC 2)

Quadri 2 (nessun PC)

Quadri 2 (PC 1)

Quadri 2 (PC 2)

Età

AV max. (in % GA)

Età

AV max. (in % GA)

Età

AV max. (in % GA)

Età

AV max. (in % GA)

Età

AV max. (in % GA)

Età

AV max. (in % GA)

Età

AV max. (in % GA)

Età

AV max. (in % GA)

Età

AV max. (in % GA)

22

13,25 %

22

15,25 %

22

17,25 %

22

13,25 %

22

15,25 %

22

17,25 %

22

16,10 %

22

18,10 %

22

17,60 %

23

26,50 %

23

30,50 %

23

34,50 %

23

26,50 %

23

30,50 %

23

34,50 %

23

32,20 %

23

36,20 %

23

35,20 %

24

39,75 %

24

45,75 %

24

51,75 %

24

39,75 %

24

45,75 %

24

51,75 %

24

48,30 %

24

54,30 %

24

52,80 %

25

53,00 %

25

61,00 %

25

69,00 %

25

53,00 %

25

61,00 %

25

69,00 %

25

64,40 %

25

72,40 %

25

70,40 %

26

66,25 %

26

76,25 %

26

86,25 %

26

66,25 %

26

76,25 %

26

86,25 %

26

80,50 %

26

90,50 %

26

88,00 %

27

79,50 %

27

91,50 %

27

103,50 %

27

79,50 %

27

91,50 %

27

103,50 %

27

96,60 %

27

108,60 %

27

105,60 %

28

92,75 %

28

106,75 %

28

120,75 %

28

92,75 %

28

106,75 %

28

120,75 %

28

112,70 %

28

126,70 %

28

123,20 %

29

106,00 %

29

122,00 %

29

138,00 %

29

106,00 %

29

122,00 %

29

138,00 %

29

128,80 %

29

144,80 %

29

140,80 %

30

119,25 %

30

137,25 %

30

155,25 %

30

119,25 %

30

137,25 %

30

155,25 %

30

144,90 %

30

162,90 %

30

158,40 %

31

132,50 %

31

152,50 %

31

172,50 %

31

132,50 %

31

152,50 %

31

172,50 %

31

161,00 %

31

181,00 %

31

176,00 %

32

145,75 %

32

167,75 %

32

189,75 %

32

145,75 %

32

167,75 %

32

189,75 %

32

177,10 %

32

199,10 %

32

193,60 %

33

159,00 %

33

183,00 %

33

207,00 %

33

159,00 %

33

183,00 %

33

207,00 %

33

193,20 %

33

217,20 %

33

211,20 %

34

172,25 %

34

198,25 %

34

224,25 %

34

172,25 %

34

198,25 %

34

224,25 %

34

209,30 %

34

235,30 %

34

228,80 %

35

189,00 %

35

217,00 %

35

245,00 %

35

189,00 %

35

217,00 %

35

245,00 %

35

228,85 %

35

256,85 %

35

249,85 %

36

205,75 %

36

235,75 %

36

265,75 %

36

205,75 %

36

235,75 %

36

265,75 %

36

248,40 %

36

278,40 %

36

270,90 %

37

222,50 %

37

254,50 %

37

286,50 %

37

222,50 %

37

254,50 %

37

286,50 %

37

267,95 %

37

299,95 %

37

291,95 %

38

239,25 %

38

273,25 %

38

307,25 %

38

239,25 %

38

273,25 %

38

307,25 %

38

287,50 %

38

321,50 %

38

313,00 %

39

256,00 %

39

292,00 %

39

328,00 %

39

256,00 %

39

292,00 %

39

328,00 %

39

307,05 %

39

343,05 %

39

334,05 %

40

272,75 %

40

310,75 %

40

348,75 %

40

272,75 %

40

310,75 %

40

348,75 %

40

326,60 %

40

364,60 %

40

355,10 %

41

289,50 %

41

329,50 %

41

369,50 %

41

289,50 %

41

329,50 %

41

369,50 %

41

346,15 %

41

386,15 %

41

376,15 %

42

306,25 %

42

348,25 %

42

390,25 %

42

306,25 %

42

348,25 %

42

390,25 %

42

365,70 %

42

407,70 %

42

397,20 %

43

323,00 %

43

367,00 %

43

411,00 %

43

323,00 %

43

367,00 %

43

411,00 %

43

385,25 %

43

429,25 %

43

418,25 %

44

339,75 %

44

385,75 %

44

431,75 %

44

339,75 %

44

385,75 %

44

431,75 %

44

404,80 %

44

450,80 %

44

439,30 %

45

365,95 %

45

414,95 %

45

463,95 %

45

368,85 %

45

417,85 %

45

465,85 %

45

436,80 %

45

484,80 %

45

474,80 %

46

392,15 %

46

444,15 %

46

496,15 %

46

397,95 %

46

449,95 %

46

499,95 %

46

468,80 %

46

518,80 %

46

510,30 %

47

418,35 %

47

473,35 %

47

528,35 %

47

427,05 %

47

482,05 %

47

534,05 %

47

500,80 %

47

552,80 %

47

545,80 %

48

444,55 %

48

502,55 %

48

560,55 %

48

456,15 %

48

514,15 %

48

568,15 %

48

532,80 %

48

586,80 %

48

581,30 %

49

470,75 %

49

531,75 %

49

592,75 %

49

485,25 %

49

546,25 %

49

602,25 %

49

564,80 %

49

620,80 %

49

616,80 %

50

496,95 %

50

560,95 %

50

624,95 %

50

514,35 %

50

578,35 %

50

636,35 %

50

596,80 %

50

654,80 %

50

652,30 %

51

523,15 %

51

590,15 %

51

657,15 %

51

543,45 %

51

610,45 %

51

670,45 %

51

628,80 %

51

688,80 %

51

687,80 %

52

549,35 %

52

619,35 %

52

689,35 %

52

572,55 %

52

642,55 %

52

704,55 %

52

660,80 %

52

722,80 %

52

723,30 %

53

586,54 %

53

660,94 %

53

735,34 %

53

613,10 %

53

687,50 %

53

752,74 %

53

706,02 %

53

771,26 %

53

773,27 %

54

624,47 %

54

703,36 %

54

782,24 %

54

654,46 %

54

733,35 %

54

801,90 %

54

752,14 %

54

820,68 %

54

824,23 %

55

670,71 %

55

754,17 %

55

837,64 %

55

704,15 %

55

787,62 %

55

859,53 %

55

806,73 %

55

878,64 %

55

883,77 %

56

717,87 %

56

806,01 %

56

894,14 %

56

754,84 %

56

842,97 %

56

918,32 %

56

862,41 %

56

937,77 %

56

944,49 %

57

765,98 %

57

858,88 %

57

951,77 %

57

806,53 %

57

899,43 %

57

978,29 %

57

919,21 %

57

998,07 %

57

1006,43 %

58

815,05 %

58

912,80 %

58

1010,56 %

58

859,26 %

58

957,02 %

58

1039,46 %

58

977,15 %

58

1059,58 %

58

1069,61 %

59

865,10 %

59

967,81 %

59

1070,52 %

59

913,05 %

59

1015,76 %

59

1101,85 %

59

1036,24 %

59

1122,33 %

59

1134,05 %

60

916,15 %

60

1023,92 %

60

1131,68 %

60

967,91 %

60

1075,67 %

60

1165,48 %

60

1096,51 %

60

1186,32 %

60

1199,78 %

61

968,22 %

61

1081,14 %

61

1194,06 %

61

1023,87 %

61

1136,79 %

61

1230,39 %

61

1157,99 %

61

1251,60 %

61

1266,83 %

62

1021,34 %

62

1139,52 %

62

1257,70 %

62

1080,94 %

62

1199,12 %

62

1296,60 %

62

1220,70 %

62

1318,18 %

62

1335,22 %

63

1075,52 %

63

1199,06 %

63

1322,60 %

63

1139,16 %

63

1262,71 %

63

1364,13 %

63

1284,67 %

63

1386,09 %

63

1404,97 %

64

1130,78 %

64

1259,79 %

64

1388,80 %

64

1198,55 %

64

1327,56 %

64

1433,01 %

64

1349,91 %

64

1455,37 %

64

1476,12 %

65

1187,14 %

65

1321,73 %

65

1456,33 %

65

1259,12 %

65

1393,71 %

65

1503,28 %

65

1416,46 %

65

1526,02 %

65

1548,69 %

Esempio:

Uomo, nato il 15 maggio 1980, guadagno assicurato = fr. 50 000.–, assicurato nel piano standard, senza conto del piano complementare:

1.
Data del calcolo: 1° gennaio 2019
avere di vecchiaia acquisito fr. 20 000.– età LPP – 1 = 38 tasso = 239,25 % riscatto max. = 239,25 % × 50 000 – 20 000 = fr. 99 625.–

Allegato 4 122

122 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 2 della Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, approvata dal Consiglio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2465).

(art. 39, 46 e 57)

Tassi di conversione

Età

Tasso di conversione

60

4,47 %

61

4,58 %

62

4,70 %

63 uomini

63 donne

4,83 %

4,90 %

64 uomini

64 donne

4,96 %

5,09 %

65

5,09 %

66

5,24 %

67

5,40 %

68

5,58 %

69

5,76 %

70

5,96 %

Allegato 5 123

123 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 2 della Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, approvata dal Consiglio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2465).

(art. 60 cpv. 4 lett. a e c)

Rendita transitoria

Riduzione della rendita mensile di vecchiaia all’ottenimento della rendita transitoria (RT) e riscatto della riduzione di rendita – riduzione a vita immediata

Tabella 1:

Riduzione a vita immediata della rendita di vecchiaia

(art. 60 cpv. 4 lett. a)

a) età AVS 65

Mese

0

1

2

3

4

5

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

208.50

205.50

202.50

199.55

196.55

193.55

61

172.60

169.40

166.20

163.00

159.80

156.60

62

134.15

130.70

127.25

123.80

120.35

116.90

63

92.80

89.10

85.35

81.65

77.95

74.20

64

48.20

44.20

40.15

36.15

32.15

28.10

65

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Mese

6

7

8

9

10

11

Età all'iniziodell'ottenimento della rendita

60

190.55

187.55

184.55

181.60

178.60

175.60

61

153.40

150.15

146.95

143.75

140.55

137.35

62

113.50

110.05

106.60

103.15

99.70

96.25

63

70.50

66.80

63.05

59.35

55.65

51.90

64

24.10

20.10

16.05

12.05

8.05

4.00

65

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

b) età AVS 64

Mese

0

1

2

3

4

5

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

179.20

175.90

172.60

169.25

165.95

162.65

61

139.45

135.90

132.30

128.75

125.15

121.60

62

96.55

92.70

88.85

84.95

81.10

77.25

63

50.20

46.00

41.85

37.65

33.45

29.30

64

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Mese

6

7

8

9

10

11

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

159.35

156.00

152.70

149.40

146.10

142.75

61

118.00

114.45

110.85

107.30

103.70

100.15

62

73.40

69.50

65.65

61.80

57.95

54.05

63

25.10

20.90

16.75

12.55

8.35

4.20

64

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Spiegazione:

1. Gli importi che figurano nelle tabelle corrispondono alla riduzione della rendita per 1000 franchi di rendita transitoria ottenuta, se il beneficiario della rendita transitoria la finanzia personalmente per intero.

2. Se è prevista una partecipazione del datore di lavoro al finanziamento conformemente all’ordinanza sul personale del Settore dei PF (RS 172.220.113), gli importi nelle tabelle devono essere ponderati in funzione della quota percentuale della persona assicurata al finanziamento.

Esempio 1:

La rendita transitoria ammonta a fr. 27 840.– all’anno (fr. 2320.– al mese). È richiesta a contare dal 60° fino al 65° anno di età. Il datore di lavoro finanzia il 50 per cento dei costi complessivi.

Calcolo:

Importo secondo la tabella 1a oppure b × quota del lavoratore × (RT al mese/1000) = riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia.

a.
età AVS 65:
208.50 × 0.5 × 2.32 = fr. 241.85
b.
età AVS 64:
179.20 × 0.5 × 2.32 = fr. 207.85

Tabella 2:

Riscatto della riduzione della rendita mensile di vecchiaia in caso di riduzione a vita immediata (art. 60 cpv. 4 lett. c)

Valori in contanti per il riscatto della riduzione della rendita

Età

Uomini

Donne

60

22.579

21.346

61

22.067

20.807

62

21.550

20.261

63

21.026

19.707

64

20.497

19.147

65

19.960

18.581

Esempio 2:

La persona assicurata va in pensione all’età di 60 anni e ottiene una rendita transitoria.

Il datore di lavoro partecipa al finanziamento nella misura del 50 per cento.

La persona assicurata intende evitare la riduzione a vita della rendita di vecchiaia e riscatta tale riduzione con un conferimento unico.

Calcolo:

(Fattore secondo la tabella 2 × riduzione mensile [secondo l’esempio 1] × 12) = quota del datore di lavoro = conferimento unico

a.
età AVS 65:
22.579 × 241.85 × 12 = fr. 65 528.75
b.
età AVS 64:
21.346 × 207.85 × 12 = fr. 53 241.20

Allegato 6 124

124 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 2 della Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, approvata dal Consiglio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2465).

(art. 60 cpv. 4 lett. b e 5)

Rendita transitoria

Riduzione della rendita mensile di vecchiaia all’ottenimento della rendita transitoria (RT) e riscatto della riduzione di rendita – riduzione a vita a partire dal raggiungimento dell’età AVS

I. Riduzione a vita a partire dal raggiungimento dell’età AVS
(art. 60 cpv. 4 lett. b)

Tabella:

a) età AVS 65

Mese

0

1

2

3

4

5

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

267.65

262.95

258.30

253.60

248.90

244.20

61

211.40

206.85

202.25

197.70

193.10

188.55

62

156.55

152.10

147.65

143.15

138.70

134.25

63

103.00

98.65

94.30

89.95

85.60

81.25

64

50.85

46.60

42.40

38.15

33.90

29.65

65

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Mese

6

7

8

9

10

11

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

239.55

234.85

230.15

225.45

220.80

216.10

61

184.00

179.40

174.85

170.25

165.70

161.10

62

129.80

125.30

120.85

116.40

111.95

107.45

63

76.95

72.60

68.25

63.90

59.55

55.20

64

25.45

21.20

16.95

12.70

8.50

4.25

65

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

b) età AVS 64

Mese

0

1

2

3

4

5

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

219.20

214.50

209.75

205.05

200.30

195.60

61

162.50

157.90

153.25

148.65

144.00

139.40

62

107.05

102.55

98.05

93.50

89.00

84.50

63

52.90

48.50

44.10

39.70

35.25

30.85

64

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Mese

6

7

8

9

10

11

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

190.85

186.15

181.40

176.70

171.95

167.25

61

134.80

130.15

125.55

120.90

116.30

111.65

62

80.00

75.45

70.95

66.45

61.95

57.40

63

26.45

22.05

17.65

13.25

8.80

4.40

64

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Spiegazione:

1. Gli importi che figurano nelle tabelle corrispondono alla riduzione della rendita per 1000 franchi di rendita transitoria ottenuta, se la persona beneficiaria della rendita transitoria la finanzia personalmente per intero.

2. Se è prevista una partecipazione del datore di lavoro al finanziamento conformemente all’ordinanza sul personale del Settore dei PF (RS 172.220.113), gli importi nelle tabelle devono essere ponderati in funzione della quota percentuale della persona assicurata al finanziamento.

Esempio:

La rendita transitoria ammonta a fr. 27 840.– all’anno (fr. 2320.– al mese). È richiesta a contare dal 60° anno di età. Il datore di lavoro finanzia il 50 per cento dei costi.

Calcolo:

Importo secondo le tabelle a oppure b × quota del datore di lavoro × (RT al mese/1000) = riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia.

a.
età AVS 65:
267.65 × 0.5 × 2.32 = fr. 310.45
b.
età AVS 64:
219.20 × 0.5 × 2.32 = fr. 254.25

II. Riduzione della rendita per superstiti (art. 60 cpv. 5)

Tasso per la riduzione posticipata all’anno (per la differenza tra l’età ordinaria di pensionamento AVS e l’età di decesso)

Età all’ottenimento della rendita

a. età AVS 65

b. età AVS 64

60

4,42 %

4,56 %

61

4,59 %

4,73 %

62

4,77 %

4,90 %

63

4,95 %

5,10 %

64

5,21 %

0,0 %

65

0,0 %

Esempio di calcolo:

Una persona assicurata va in pensione all’età di 60 anni e ha diritto a una rendita di vecchiaia di fr. 6000.– al mese. Ottiene una rendita transitoria di fr. 2320.–. La persona assicurata muore all’età di 63 anni.

A. Calcolo/riduzione della rendita per coniugi/conviventi:

Il tasso per la riduzione posticipata ammonta a 2 × 4,42 % = 8,84 %. La riduzione originariamente prevista di fr. 310.45 viene ridotta di fr. 27.45 e ammonta ora a fr. 283.00; la rendita di vecchiaia ridotta ammonta pertanto a fr. 5717.00. La rendita per superstiti ammonta a vita a due terzi della rendita di vecchiaia ridotta, ovvero a fr. 3811.35.

B. Calcolo/riduzione della rendita per orfani:

La rendita per orfani ammonta a un sesto della rendita di vecchiaia ridotta, ovvero a fr. 952.85.

Allegato 7 125

125 Nuovo testo giusta l’all. alla Dec. dell’OP PF del 25 nov. 2013, approvata dal Consiglio dei PF il 26 set. 2013 e dal CF l’8 ott. 2014, (RU 2014 3407). Aggiornato dal n. II cpv. 3 della Dec. dell’OP PF del 30 nov. 2017, approvata dal Consiglio dei PF il 13/14 dic. 2017 e dal CF il 25 apr. 2018, in vigore dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2465).

(art. 102 cpv. 2, 107a cpv. 1, 107b cpv. 1 e 107f cpv. 1)

Rendita transitoria

I. ...

II. Riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia insorta tra il 1° luglio 2008 e il 30 giugno 2012 a partire dal raggiungimento dell’età AVS a causa dell’ottenimento di una rendita transitoria (art. 107a cpv. 1)

Tabella:

a) età AVS 65

Mese

0

1

2

3

4

5

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

368.20

361.50

354.80

348.15

341.45

334.75

61

287.90

281.50

275.05

268.65

262.20

255.80

62

210.85

204.70

198.60

192.45

186.35

180.20

63

137.30

131.45

125.60

119.75

113.85

108.00

64

67.00

61.40

55.85

50.25

44.65

39.10

65

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Mese

6

7

8

9

10

11

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

328.05

321.35

314.65

308.00

301.30

294.60

61

249.40

242.95

236.55

230.10

223.70

217.25

62

174.10

167.95

161.80

155.70

149.55

143.45

63

102.15

96.30

90.45

84.60

78.70

72.85

64

33.50

27.90

22.35

16.75

11.15

5.60

65

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

b) età AVS 64

Mese

0

1

2

3

4

5

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

280.30

274.05

267.85

261.60

255.35

249.15

61

205.50

199.55

193.55

187.60

181.60

175.65

62

133.85

128.15

122.45

116.75

111.05

105.35

63

65.40

59.95

54.50

49.05

43.60

38.15

64

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Mese

6

7

8

9

10

11

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

242.90

236.65

230.45

224.20

217.95

211.75

61

169.70

163.70

157.75

151.75

145.80

139.80

62

99.65

93.90

88.20

82.50

76.80

71.10

63

32.70

27.25

21.80

16.35

10.90

5.45

64

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Spiegazione:

1. Gli importi che figurano nelle tabelle corrispondono alla riduzione della rendita per 1000 franchi di rendita transitoria ottenuta, se il beneficiario della rendita transitoria la finanzia personalmente per intero.

2. Se è prevista una partecipazione del datore di lavoro al finanziamento conformemente all’ordinanza sul personale del Settore dei PF (RS 172.220.113), gli importi nelle tabelle devono essere ponderati in funzione della quota percentuale della persona assicurata al finanziamento.

Esempio:

La rendita transitoria ammonta a fr. 26 520.– all’anno (fr. 2210.– al mese). È richiesta a contare dal 60° anno di età. Il datore di lavoro finanzia il 50 per cento dei costi.

Calcolo:

Importo secondo le tabelle a oppure b × quota del lavoratore × (RT al mese/1000) = riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia.

a.
età AVS 65:
368.20 × 0.5 × 2.21 = fr. 406.85
b.
età AVS 64:
280.30 × 0.5 × 2.21 = fr. 309.75

III. Riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia insorta tra il 1° luglio 2012 e il 31 dicembre 2014 a partire dal raggiungimento dell’età AVS a causa dell’ottenimento di una rendita transitoria (art. 107b cpv. 1)

Tabella:

a) età AVS 65

Mese

0

1

2

3

4

5

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

338.25

332.15

326.05

319.95

313.85

307.75

61

265.10

259.25

253.40

247.50

241.65

235.80

62

194.75

189.10

183.50

177.85

172.20

166.60

63

127.15

121.75

116.35

110.95

105.50

100.10

64

62.25

57.05

51.90

46.70

41.50

36.30

65

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Mese

6

7

8

9

10

11

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

301.70

295.60

289.50

283.40

277.30

271.20

61

229.95

224.05

218.20

212.35

206.50

200.60

62

160.95

155.30

149.70

144.05

138.40

132.80

63

94.70

89.30

83.90

78.50

73.05

67.65

64

31.15

25.95

20.75

15.55

10.40

5.20

65

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

b) età AVS 64

Mese

0

1

2

3

4

5

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

271.95

265.95

259.95

254.00

248.00

242.00

61

200.05

194.30

188.50

182.75

176.95

171.20

62

130.80

125.25

119.70

114.15

108.60

103.05

63

64.15

58.80

53.45

48.10

42.75

37.40

64

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Mese

6

7

8

9

10

11

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

236.00

230.00

224.00

218.05

212.05

206.05

61

165.45

159.65

153.90

148.10

142.35

136.55

62

97.50

91.90

86.35

80.80

75.25

69.70

63

32.10

26.75

21.40

16.05

10.70

5.35

64

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Spiegazione:

1. Gli importi che figurano nelle tabelle corrispondono alla riduzione della rendita per 1000 franchi di rendita transitoria ottenuta, se la persona beneficiaria della rendita transitoria la finanzia personalmente per intero.

2. Se è prevista una partecipazione del datore di lavoro al finanziamento conformemente all’ordinanza sul personale del Settore dei PF (RS 172.220.113), gli importi nelle tabelle devono essere ponderati in funzione della quota percentuale della persona assicurata al finanziamento.

Esempio:

La rendita transitoria ammonta a fr. 27 840.– all’anno (fr. 2320.– al mese). È richiesta a contare dal 60° anno di età. Il datore di lavoro finanzia il 50 per cento dei costi.

Calcolo:

Importo secondo le tabelle a oppure b × quota del datore di lavoro × (RT al mese/ 1000) = riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia.

a.
età AVS 65:
338.25 × 0.5 × 2.32 = fr. 392.35
b.
età AVS 64:
271.95 × 0.5 × 2.32 = fr. 315.45

IV. Riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia insorta tra il 1° gennaio 2015 e il 31 dicembre 2018 a partire dal raggiungimento dell’età AVS a causa dell’ottenimento di una rendita transitoria (art. 107fcpv. 1)

Tabella:

a) età AVS 65

Mese

0

1

2

3

4

5

Età all'iniziodell'ottenimento della rendita

60

304.70

299.30

293.85

288.45

283.05

277.60

61

239.70

234.45

229.20

223.95

218.70

213.45

62

176.75

171.70

166.60

161.55

156.45

151.40

63

115.85

110.95

106.05

101.15

96.20

91.30

64

56.95

52.20

47.45

42.70

37.95

33.20

65

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Mese

6

7

8

9

10

11

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

272.20

266.80

261.35

255.95

250.55

245.10

61

208.25

203.00

197.75

192.50

187.25

182.00

62

146.30

141.25

136.15

131.10

126.00

120.95

63

86.40

81.50

76.60

71.70

66.75

61.85

64

28.50

23.75

19.00

14.25

9.50

4.75

65

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

b) età AVS 64

Mese

0

1

2

3

4

5

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

246.95

241.55

236.20

230.80

225.40

220.05

61

182.35

177.15

171.90

166.70

161.45

156.25

62

119.65

114.60

109.55

104.45

99.40

94.35

63

58.90

54.00

49.10

44.20

39.25

34.35

64

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Mese

6

7

8

9

10

11

Età all'inizio dell'ottenimento della rendita

60

214.65

209.25

203.90

198.50

193.10

187.75

61

151.00

145.80

140.55

135.35

130.10

124.90

62

89.30

84.20

79.15

74.10

69.05

63.95

63

29.45

24.55

19.65

14.75

9.80

4.90

64

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

0.00

Spiegazione:

Gli importi che figurano nelle tabelle corrispondono alla riduzione della rendita per 1000 franchi di rendita transitoria ottenuta secondo il diritto previgente e finanziata per metà dal beneficiario.

Esempio:

La rendita transitoria ammonta a fr. 26 520.– all’anno (fr. 2210.– al mese). È richiesta a contare dal 60° anno di età.

La riduzione della rendita di vecchiaia ammonta al mese:

a.
età AVS 65 (tabelle a): fr. 434.05
b.
età AVS 64 (tabelle b): fr. 329.95

Calcolo:

Fattore secondo le tabelle a e b x (RT al mese/1000) = riduzione a vita della rendita mensile di vecchiaia.

a.
196.40 × 2.21 = fr. 434.05
b.
149.30 × 2.21 = fr. 329.95

Allegato 8 126

126 Aggiornato dal n. II cpv. 1 delle Dec. dell’OP PF del 31 mar./10 mag. 2011, approvate dal Consiglio dei PF il 6/7 lug. 2011 e dal CF il 19 ott. 2011 (RU 2012 2091) e dal n. II cpv. 2 della Dec. dell’OP PF del 1° dic. 2016, approvata dal Consiglio dei PF il 7 dic. 2016 e dal CF il 10 mag. 2017, in vigore il 1° gen. 2017 (RU 2017 3291).

(art. 5)

Glossario ed elenco delle abbreviazioni

AI Assicurazione per l’invalidità

AInf Assicurazione contro gli infortuni

AM Assicurazione militare

AVS Assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti

CC Codice civile svizzero del 10 dicembre 1907, RS 210

Conto PC Conto del piano complementare (art. 25)

CPC Codice del 19 dicembre 2008 di diritto processuale civile svizzero, RS 272

LAI Legge federale del 19 giugno 1959 sull’assicurazione per l’invalidità, RS 831.20

LAVS Legge federale del 20 dicembre 1946 sull’assicurazione per la vecchiaia e per i superstiti, RS 831.10

Legge su PUBLICA Legge federale del 20 dicembre 2006 sulla Cassa pensioni della Confederazione, RS 172.222.1 (RU 2007 2239)

LFLP Legge federale del 17 dicembre 1993 sul libero passaggio nella previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (Legge sul libero passaggio), RS 831.42

LPers Legge del 24 marzo 2000 sul personale federale,
RS 172.220.1

LPGA Legge federale del 6 ottobre 2000 sulla parte generale del diritto delle assicurazioni sociali, RS 830.1

LPP Legge federale del 25 giugno 1982 sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità, RS 831.40

LTF Legge federale del 17 giugno 2005 sul Tribunale federale (LTF), RS 173.110

LUD Legge federale del 18 giugno 2004 sull’unione domestica registrata di coppie omosessuali (Legge sull’unione domestica registrata), RS 211.231

OCPC 1 Ordinanza del 25 aprile 2001 concernente l’assicurazione nel piano di base della Cassa pensioni della Confederazione, RU 2001 2327

OCPC 2 Ordinanza del 25 aprile 2001 concernente l’assicurazione nel piano complementare della Cassa pensioni della Confederazione, RU 2001 2358

OLP Ordinanza del 3 ottobre 1994 sul libero passaggio nella previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità (Ordinanza sul libero passaggio), RS 831.425

OLP Ordinanza del 3 ottobre 1994 sul libero passaggio nella previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l’invalidità, RS 831.411

OPers PF Ordinanza del 15 marzo 2011 sul personale del settore dei PF, RS 172.220.113

OPP 2 Ordinanza del 18 aprile 1984 sulla previdenza professionale per la vecchiaia, i superstiti e l'invalidità,
RS 831.441.1

Persona assicurata Assicurato attivo, ovvero per il quale non è ancora insorto alcun caso di previdenza (vecchiaia, decesso o invalidità)

Rendita Rendita annua

RT Rendita transitoria

Statuti della CFA Ordinanza del 2 marzo 1987 concernente la Cassa federale di assicurazione (Statuti della CFA), RU 1987 1228

Statuti della CPC Ordinanza del 24 agosto 1994 sulla Cassa pensioni della Confederazione, RU 1995 533

Valore in contanti Capitale necessario per il versamento della rendita per orfani, calcolato al momento del decesso della persona assicurata (art. 49)

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