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Legge federale
sulla protezione dei dati personali nell’ambito dell’applicazione dell’acquis di Schengen in materia penale
(Legge sulla protezione dei dati in ambito Schengen, LPDS)

del 28 settembre 2018 (Stato 1° marzo 2019)

L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,

visti gli articoli 54 capoverso 1, 123 e 173 capoverso 2 della Costituzione federale1;
in esecuzione della direttiva (UE) 2016/6802;
visto il messaggio del Consiglio federale del 15 settembre 20173,

decreta:

1 RS 101

2 Direttiva (UE) 2016/680 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 27 aprile 2016, relativa alla protezione delle persone fisiche con riguardo al trattamento dei dati personali da parte delle autorità competenti a fini di prevenzione, indagine, accertamento e perseguimento di reati o esecuzione di sanzioni penali, nonché alla libera circolazione di tali dati e che abroga la decisione quadro 2008/977/GAI del Consiglio; GU L 119 del 4.5.2016, pag. 89.

3 FF 2017 5939

Sezione 1: Disposizioni generali

Art. 1 Oggetto  

1 La pre­sen­te leg­ge di­sci­pli­na il trat­ta­men­to di da­ti per­so­na­li da par­te de­gli or­ga­ni fe­de­ra­li ai fi­ni del­la pre­ven­zio­ne, del chia­ri­men­to o del per­se­gui­men­to di rea­ti o dell’ese­cu­zio­ne di san­zio­ni pe­na­li, com­pre­se la pro­te­zio­ne con­tro le mi­nac­ce al­la si­cu­rez­za pub­bli­ca e la pre­ven­zio­ne del­le stes­se:

a.
nell’am­bi­to dell’ap­pli­ca­zio­ne dell’ac­quis di Schen­gen;
b.
nell’am­bi­to dell’ap­pli­ca­zio­ne de­gli ac­cor­di in­ter­na­zio­na­li con­clu­si con l’Unio­ne eu­ro­pea o con Sta­ti vin­co­la­ti da un ac­cor­do di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen (Sta­ti Schen­gen) e che in ma­te­ria di pro­te­zio­ne dei da­ti ri­man­da­no al­la di­ret­ti­va (UE) 2016/680.

2 Gli ac­cor­di di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen so­no elen­ca­ti nell’al­le­ga­to.

Art. 2 Rapporto con altre leggi  

1 La pre­sen­te leg­ge non si ap­pli­ca ai di­rit­ti del­le per­so­ne in­te­res­sa­te nei pro­ce­di­men­ti pen­den­ti da­van­ti ai tri­bu­na­li del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e nei pro­ce­di­men­ti pen­den­ti se­con­do il Co­di­ce di pro­ce­du­ra pe­na­le4 o se­con­do la leg­ge fe­de­ra­le del 20 mar­zo 19815 sull’as­si­sten­za in­ter­na­zio­na­le in ma­te­ria pe­na­le; ta­li di­rit­ti so­no di­sci­pli­na­ti dal di­rit­to pro­ces­sua­le ap­pli­ca­bi­le.

2 In quan­to la pre­sen­te leg­ge non pre­ve­da di­spo­si­zio­ni par­ti­co­la­ri, si ap­pli­ca la leg­ge fe­de­ra­le del 19 giu­gno 19926 sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti (LPD); è fat­ta sal­va l’ap­pli­ca­zio­ne di al­tre leg­gi fe­de­ra­li.

4 RS 312.0

5 RS 351.1

6 RS 235.1

Art. 3 Definizioni  

1 Nel­la pre­sen­te leg­ge s’in­ten­de per:

a.
da­ti per­so­na­li de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne:
1.
i da­ti con­cer­nen­ti le opi­nio­ni o at­ti­vi­tà re­li­gio­se, fi­lo­so­fi­che o po­li­ti­che,
2.
i da­ti con­cer­nen­ti la sa­lu­te, la sfe­ra in­ti­ma o l’ap­par­te­nen­za a una raz­za o a un’et­nia,
3.
i da­ti ge­ne­ti­ci,
4.
i da­ti bio­me­tri­ci che iden­ti­fi­ca­no in mo­do uni­vo­co una per­so­na fi­si­ca,
5.
i da­ti con­cer­nen­ti le mi­su­re d’as­si­sten­za so­cia­le,
6.
i da­ti con­cer­nen­ti pro­ce­di­men­ti e san­zio­ni am­mi­ni­stra­ti­vi e pe­na­li;
b.
pro­fi­la­zio­ne: ogni trat­ta­men­to au­to­ma­tiz­za­to di da­ti per­so­na­li con­si­sten­te nell’uti­liz­za­zio­ne de­gli stes­si per va­lu­ta­re de­ter­mi­na­ti aspet­ti del­la per­so­na­li­tà di una per­so­na fi­si­ca, in par­ti­co­la­re per ana­liz­za­re o pre­ve­de­re ele­men­ti con­cer­nen­ti il ren­di­men­to pro­fes­sio­na­le, la si­tua­zio­ne eco­no­mi­ca, la sa­lu­te, le pre­fe­ren­ze, gli in­te­res­si, l’af­fi­da­bi­li­tà, il com­por­ta­men­to, il luo­go di sog­gior­no e gli spo­sta­men­ti di ta­le per­so­na;
c.
vio­la­zio­ne del­la si­cu­rez­za dei da­ti: ogni vio­la­zio­ne del­la si­cu­rez­za, a pre­scin­de­re dal fat­to che sia in­ten­zio­na­le o il­le­ci­ta, in se­gui­to al­la qua­le da­ti per­so­na­li ven­go­no per­si, can­cel­la­ti, di­strut­ti, mo­di­fi­ca­ti op­pu­re di­vul­ga­ti o re­si ac­ces­si­bi­li a per­so­ne non au­to­riz­za­te;
d.
de­ci­sio­ne in­di­vi­dua­le au­to­ma­tiz­za­ta: ogni de­ci­sio­ne ba­sa­ta esclu­si­va­men­te su un trat­ta­men­to au­to­ma­tiz­za­to di da­ti per­so­na­li, com­pre­sa la pro­fi­la­zio­ne, che ab­bia per la per­so­na in­te­res­sa­ta ef­fet­ti giu­ri­di­ci o ri­per­cus­sio­ni si­gni­fi­ca­ti­ve;
e.
re­spon­sa­bi­le del trat­ta­men­to: la per­so­na pri­va­ta o l’or­ga­no fe­de­ra­le che trat­ta da­ti per­so­na­li per con­to dell’or­ga­no fe­de­ra­le re­spon­sa­bi­le.

2 Pe­ral­tro si ap­pli­ca­no le de­fi­ni­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 3 LPD7.

Art. 4 Principi  

1 I da­ti per­so­na­li van­no trat­ta­ti in mo­do le­ci­to.

2 Il trat­ta­men­to de­ve es­se­re con­for­me al prin­ci­pio del­la buo­na fe­de e del­la pro­por­zio­na­li­tà.

3 I da­ti per­so­na­li pos­so­no es­se­re rac­col­ti sol­tan­to per uno sco­po de­ter­mi­na­to e ri­co­no­sci­bi­le da par­te del­la per­so­na in­te­res­sa­ta; pos­so­no es­se­re trat­ta­ti sol­tan­to in mo­do com­pa­ti­bi­le con ta­le sco­po.

4 I da­ti per­so­na­li so­no di­strut­ti o re­si ano­ni­mi non ap­pe­na non so­no più ne­ces­sa­ri per lo sco­po del trat­ta­men­to.

5 Chi trat­ta da­ti per­so­na­li de­ve ac­cer­tar­si del­la lo­ro esat­tez­za. De­ve pren­de­re tut­ti i prov­ve­di­men­ti ade­gua­ti e ne­ces­sa­ri per ret­ti­fi­ca­re, can­cel­la­re o di­strug­ge­re i da­ti ine­sat­ti o in­com­ple­ti in con­si­de­ra­zio­ne del­lo sco­po per cui so­no sta­ti rac­col­ti o trat­ta­ti.

Art. 5 Protezione dei dati sin dalla progettazione e per impostazione predefinita  

1 Gli or­ga­ni fe­de­ra­li so­no te­nu­ti ad adot­ta­re, sin dal­la pro­get­ta­zio­ne, i prov­ve­di­men­ti tec­ni­ci e or­ga­niz­za­ti­vi ne­ces­sa­ri af­fin­ché il trat­ta­men­to dei da­ti sia con­for­me al­le di­spo­si­zio­ni sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti, in par­ti­co­la­re ai prin­ci­pi di cui all’ar­ti­co­lo 4.

2 I prov­ve­di­men­ti tec­ni­ci e or­ga­niz­za­ti­vi de­vo­no es­se­re ade­gua­ti in par­ti­co­la­re al­lo sta­to del­la tec­ni­ca, al­la na­tu­ra e all’esten­sio­ne del trat­ta­men­to dei da­ti co­me pu­re al ri­schio che il trat­ta­men­to com­por­ta per i di­rit­ti fon­da­men­ta­li del­le per­so­ne in­te­res­sa­te.

3 Gli or­ga­ni fe­de­ra­li so­no te­nu­ti a ga­ran­ti­re, me­dian­te ap­pro­pria­te im­po­sta­zio­ni pre­de­fi­ni­te, che il trat­ta­men­to di da­ti per­so­na­li sia cir­co­scrit­to al mi­ni­mo in­di­spen­sa­bi­le per lo sco­po per­se­gui­to.

Art. 6 Basi legali per il trattamento di dati personali  

1 Gli or­ga­ni fe­de­ra­li pos­so­no trat­ta­re da­ti per­so­na­li sol­tan­to se esi­ste una per­ti­nen­te ba­se le­ga­le.

2 La ba­se le­ga­le de­ve es­se­re pre­vi­sta in una leg­ge in sen­so for­ma­le nei ca­si se­guen­ti:

a.
so­no trat­ta­ti da­ti per­so­na­li de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne;
b.
so­no trat­ta­ti pro­fi­li del­la per­so­na­li­tà;
c.
è ef­fet­tua­ta una pro­fi­la­zio­ne;
d.
il ti­po di trat­ta­men­to può com­por­ta­re una gra­ve in­ge­ren­za nei di­rit­ti fon­da­men­ta­li del­la per­so­na in­te­res­sa­ta.

3 In de­ro­ga ai ca­po­ver­si 1 e 2, gli or­ga­ni fe­de­ra­li pos­so­no trat­ta­re da­ti per­so­na­li se:

a.
il trat­ta­men­to è ne­ces­sa­rio per pro­teg­ge­re la vi­ta o l’in­te­gri­tà fi­si­ca del­la per­so­na in­te­res­sa­ta o di un ter­zo; o
b.
la per­so­na in­te­res­sa­ta ha re­so i suoi da­ti per­so­na­li ac­ces­si­bi­li a chiun­que e non si è op­po­sta espres­sa­men­te al trat­ta­men­to.
Art. 7 Basi legali per la comunicazione di dati personali  

1 Gli or­ga­ni fe­de­ra­li pos­so­no co­mu­ni­ca­re da­ti per­so­na­li sol­tan­to se lo pre­ve­de una ba­se le­ga­le ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 6 ca­po­ver­si 1 e 2.

2 In de­ro­ga al ca­po­ver­so 1, gli or­ga­ni fe­de­ra­li pos­so­no co­mu­ni­ca­re da­ti per­so­na­li se nel ca­so spe­ci­fi­co:

a.
la co­mu­ni­ca­zio­ne è in­di­spen­sa­bi­le af­fin­ché l’or­ga­no fe­de­ra­le o il de­sti­na­ta­rio pos­sa adem­pie­re un com­pi­to de­fi­ni­to dal­la leg­ge;
b.
la co­mu­ni­ca­zio­ne è ne­ces­sa­ria per pro­teg­ge­re la vi­ta o l’in­te­gri­tà fi­si­ca del­la per­so­na in­te­res­sa­ta o di un ter­zo; o
c.
la per­so­na in­te­res­sa­ta ha re­so i suoi da­ti per­so­na­li ac­ces­si­bi­li a chiun­que e non si è op­po­sta espres­sa­men­te al­la co­mu­ni­ca­zio­ne.

3 Pe­ral­tro è ap­pli­ca­bi­le l’ar­ti­co­lo 19 ca­po­ver­si 1bis–4 LDP8.

Art. 8 Comunicazione di dati personali all’estero  

1 La co­mu­ni­ca­zio­ne di da­ti per­so­na­li al­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti de­gli Sta­ti Schen­gen non può es­se­re sog­get­ta a re­go­le di pro­te­zio­ne dei da­ti per­so­na­li più se­ve­re di quel­le ap­pli­ca­bi­li al­la co­mu­ni­ca­zio­ne al­le au­to­ri­tà pe­na­li sviz­ze­re.

2 La co­mu­ni­ca­zio­ne di da­ti per­so­na­li a uno Sta­to ter­zo o a un or­ga­no in­ter­na­zio­na­le è ret­ta dal­le di­spo­si­zio­ni spe­cia­li del di­rit­to fe­de­ra­le ap­pli­ca­bi­le.

Art. 9 Organo federale responsabile e controllo  

1 L’or­ga­no fe­de­ra­le che nell’adem­pi­men­to dei suoi com­pi­ti trat­ta o fa trat­ta­re da­ti per­so­na­li è re­spon­sa­bi­le del­la pro­te­zio­ne dei da­ti.

2 Se un or­ga­no fe­de­ra­le trat­ta da­ti per­so­na­li con­giun­ta­men­te ad al­tri or­ga­ni fe­de­ra­li, a or­ga­ni can­to­na­li o a pri­va­ti, il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na le pro­ce­du­re di con­trol­lo e la re­spon­sa­bi­li­tà in ma­te­ria di pro­te­zio­ne dei da­ti.

Art. 10 Trattamento dei dati da parte di un responsabile del trattamento  

1 Il trat­ta­men­to di da­ti per­so­na­li può es­se­re af­fi­da­to a un re­spon­sa­bi­le del trat­ta­men­to se so­no adem­piu­te le con­di­zio­ni pre­vi­ste dall’ar­ti­co­lo 10a LPD9.

2 Il re­spon­sa­bi­le del trat­ta­men­to può af­fi­da­re il trat­ta­men­to a un ter­zo sol­tan­to pre­via au­to­riz­za­zio­ne scrit­ta dell’or­ga­no fe­de­ra­le.

Sezione 2: Obblighi degli organi federali e dei responsabili del trattamento

Art. 11 Decisione individuale automatizzata  

1 L’or­ga­no fe­de­ra­le in­for­ma la per­so­na in­te­res­sa­ta in me­ri­to a ogni de­ci­sio­ne in­di­vi­dua­le au­to­ma­tiz­za­ta (art. 3 cpv. 1 lett. d) che la con­cer­ne; que­ste de­ci­sio­ni so­no de­si­gna­te co­me ta­li.

2 L’or­ga­no fe­de­ra­le dà la pos­si­bi­li­tà al­la per­so­na in­te­res­sa­ta che lo ri­chie­de di espri­me­re il suo pa­re­re. La per­so­na in­te­res­sa­ta può esi­ge­re che le sia co­mu­ni­ca­ta la pro­ce­du­ra ap­pli­ca­ta e che la de­ci­sio­ne sia rie­sa­mi­na­ta da una per­so­na fi­si­ca.

3 Il ca­po­ver­so 2 non si ap­pli­ca se la per­so­na in­te­res­sa­ta di­spo­ne di un ri­me­dio giu­ri­di­co con­tro la de­ci­sio­ne.

Art. 12 Registro delle attività di trattamento  

1 Gli or­ga­ni fe­de­ra­li e i re­spon­sa­bi­li del trat­ta­men­to ten­go­no un re­gi­stro del­le lo­ro at­ti­vi­tà di trat­ta­men­to.

2 I re­gi­stri de­gli or­ga­ni fe­de­ra­li con­ten­go­no al­me­no le in­di­ca­zio­ni se­guen­ti:

a.
la de­no­mi­na­zio­ne dell’or­ga­no fe­de­ra­le;
b.
lo sco­po del trat­ta­men­to;
c.
una de­scri­zio­ne del­le ca­te­go­rie di per­so­ne in­te­res­sa­te e del­le ca­te­go­rie di da­ti per­so­na­li trat­ta­ti;
d.
le ca­te­go­rie di de­sti­na­ta­ri;
e.
la du­ra­ta di con­ser­va­zio­ne dei da­ti o, se ciò non è pos­si­bi­le, i cri­te­ri per sta­bi­li­re ta­le du­ra­ta;
f.
se pos­si­bi­le, una de­scri­zio­ne ge­ne­ra­le dei prov­ve­di­men­ti te­si a ga­ran­ti­re la si­cu­rez­za dei da­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 7 LPD10;
g.
lo Sta­to ter­zo o l’or­ga­no in­ter­na­zio­na­le cui so­no co­mu­ni­ca­ti da­ti per­so­na­li, co­me pu­re le ga­ran­zie pre­vi­ste per la pro­te­zio­ne de­gli stes­si.

3 Il re­gi­stro del re­spon­sa­bi­le del trat­ta­men­to con­tie­ne in­di­ca­zio­ni in me­ri­to al­la sua iden­ti­tà e a quel­la dell’or­ga­no fe­de­ra­le, al­le ca­te­go­rie dei trat­ta­men­ti ese­gui­ti su in­ca­ri­co dell’or­ga­no fe­de­ra­le, co­me pu­re le in­di­ca­zio­ni di cui al ca­po­ver­so 2 let­te­ra f.

Art. 13 Valutazione d’impatto sulla protezione dei dati  

1 Quan­do il trat­ta­men­to può com­por­ta­re un ri­schio ele­va­to per i di­rit­ti fon­da­men­ta­li del­la per­so­na in­te­res­sa­ta, l’or­ga­no fe­de­ra­le ef­fet­tua pre­via­men­te una va­lu­ta­zio­ne d’im­pat­to sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti. Se pre­ve­de più ope­ra­zio­ni di trat­ta­men­to si­mi­li può pro­ce­de­re a una va­lu­ta­zio­ne d’im­pat­to co­mu­ne.

2 Il ri­schio ele­va­to, in par­ti­co­la­re in ca­so di ap­pli­ca­zio­ne di nuo­ve tec­no­lo­gie, ri­sul­ta dal ti­po, dall’esten­sio­ne, dal­le cir­co­stan­ze e dal­lo sco­po del trat­ta­men­to. Sus­si­ste se­gna­ta­men­te nel ca­so di:

a.
un trat­ta­men­to su gran­de sca­la di da­ti per­so­na­li de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne o di pro­fi­li del­la per­so­na­li­tà;
b.
una pro­fi­la­zio­ne.

3 La va­lu­ta­zio­ne d’im­pat­to sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti con­tie­ne una de­scri­zio­ne del trat­ta­men­to pre­vi­sto, una va­lu­ta­zio­ne dei ri­schi per i di­rit­ti fon­da­men­ta­li del­la per­so­na in­te­res­sa­ta non­ché i prov­ve­di­men­ti a lo­ro tu­te­la.

Art. 14 Consultazione dell’Incaricato federale della protezione dei dati e della trasparenza  

1 L’or­ga­no fe­de­ra­le sen­te pre­via­men­te il pa­re­re dell’In­ca­ri­ca­to fe­de­ra­le del­la pro­te­zio­ne dei da­ti e del­la tra­spa­ren­za (In­ca­ri­ca­to), se dal­la va­lu­ta­zio­ne d’im­pat­to sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti emer­ge che sen­za al­cun prov­ve­di­men­to dell’or­ga­no fe­de­ra­le il trat­ta­men­to pre­vi­sto pre­sen­te­reb­be un ri­schio ele­va­to per i di­rit­ti fon­da­men­ta­li del­la per­so­na in­te­res­sa­ta.

2 L’In­ca­ri­ca­to co­mu­ni­ca en­tro due me­si all’or­ga­no fe­de­ra­le le sue obie­zio­ni con­tro il trat­ta­men­to pre­vi­sto. Il ter­mi­ne può es­se­re pro­ro­ga­to di un me­se se si trat­ta di un trat­ta­men­to di da­ti com­ples­so.

3 Se ha obie­zio­ni con­tro il trat­ta­men­to pre­vi­sto, l’In­ca­ri­ca­to pro­po­ne all’or­ga­no fe­de­ra­le prov­ve­di­men­ti ap­pro­pria­ti.

Art. 15 Comunicazione di violazioni della sicurezza dei dati  

1 L’or­ga­no fe­de­ra­le co­mu­ni­ca quan­to pri­ma all’In­ca­ri­ca­to ogni vio­la­zio­ne del­la si­cu­rez­za dei da­ti che com­por­ta ve­ro­si­mil­men­te un gra­ve ri­schio per i di­rit­ti fon­da­men­ta­li del­la per­so­na in­te­res­sa­ta.

2 Nel­la co­mu­ni­ca­zio­ne l’or­ga­no fe­de­ra­le men­zio­na al­me­no il ti­po di vio­la­zio­ne del­la si­cu­rez­za dei da­ti, le sue con­se­guen­ze e i prov­ve­di­men­ti di­spo­sti o pre­vi­sti per ri­me­diar­vi.

3 Il re­spon­sa­bi­le del trat­ta­men­to co­mu­ni­ca quan­to pri­ma all’or­ga­no fe­de­ra­le ogni vio­la­zio­ne del­la si­cu­rez­za dei da­ti.

4 L’or­ga­no fe­de­ra­le in­for­ma la per­so­na in­te­res­sa­ta se ciò è ne­ces­sa­rio per pro­teg­ger­la o se lo esi­ge l’In­ca­ri­ca­to.

5 Può li­mi­ta­re o dif­fe­ri­re l’in­for­ma­zio­ne del­la per­so­na in­te­res­sa­ta o ri­nun­ciar­vi se:

a.
lo esi­go­no in­te­res­si pre­pon­de­ran­ti di ter­zi;
b.
lo esi­ge un in­te­res­se pub­bli­co pre­pon­de­ran­te, in par­ti­co­la­re la sal­va­guar­dia del­la si­cu­rez­za in­ter­na o ester­na del­la Sviz­ze­ra;
c.
l’in­for­ma­zio­ne del­la per­so­na in­te­res­sa­ta ri­schia di com­pro­met­te­re un’in­da­gi­ne, un’istru­zio­ne o un pro­ce­di­men­to giu­di­zia­rio o am­mi­ni­stra­ti­vo;
d.
l’in­for­ma­zio­ne del­la per­so­na in­te­res­sa­ta è im­pos­si­bi­le o esi­ge mez­zi spro­por­zio­na­ti; o
e.
l’in­for­ma­zio­ne del­la per­so­na in­te­res­sa­ta è ga­ran­ti­ta in mo­do equi­va­len­te con una co­mu­ni­ca­zio­ne pub­bli­ca.
Art. 16 Responsabile della protezione dei dati  

1 Ogni or­ga­no fe­de­ra­le de­si­gna un re­spon­sa­bi­le del­la pro­te­zio­ne dei da­ti. Più or­ga­ni fe­de­ra­li pos­so­no de­si­gnar­ne uno co­mu­ne.

2 Il re­spon­sa­bi­le del­la pro­te­zio­ne dei da­ti:

a.
di­spo­ne del­le co­no­scen­ze tec­ni­che ne­ces­sa­rie; e
b.
non eser­ci­ta at­ti­vi­tà in­con­ci­lia­bi­li con i suoi com­pi­ti di re­spon­sa­bi­le del­la pro­te­zio­ne dei da­ti.

3 Il re­spon­sa­bi­le del­la pro­te­zio­ne dei da­ti ha in par­ti­co­la­re i com­pi­ti se­guen­ti:

a.
so­stie­ne gli or­ga­ni fe­de­ra­li;
b.
pro­muo­ve l’in­for­ma­zio­ne e la for­ma­zio­ne dei col­la­bo­ra­to­ri;
c.
col­la­bo­ra all’ese­cu­zio­ne del­le di­spo­si­zio­ni sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti e pro­po­ne prov­ve­di­men­ti se ri­sul­ta che so­no sta­te vio­la­te pre­scri­zio­ni sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti.

Sezione 3: Diritti delle persone interessate

Art. 17 Diritto d’accesso  

1 Il di­rit­to d’ac­ces­so è ret­to dall’ar­ti­co­lo 8 LPD11. L’or­ga­no fe­de­ra­le co­mu­ni­ca inol­tre al­la per­so­na in­te­res­sa­ta:

a.
le in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie af­fin­ché pos­sa far va­le­re i suoi di­rit­ti se­con­do la pre­sen­te leg­ge;
b.
la du­ra­ta di con­ser­va­zio­ne dei da­ti o, se ciò non è pos­si­bi­le, i cri­te­ri per sta­bi­li­re la du­ra­ta.

2 So­no fat­te sal­ve le nor­me spe­cia­li di al­tre leg­gi fe­de­ra­li.

Art. 18 Restrizione del diritto d’accesso  

1 La re­stri­zio­ne del di­rit­to d’ac­ces­so è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 9 ca­po­ver­si 1–3 e 5 LPD12. L’or­ga­no fe­de­ra­le può inol­tre ri­fiu­ta­re, li­mi­ta­re o dif­fe­ri­re la co­mu­ni­ca­zio­ne del­le in­for­ma­zio­ni se la do­man­da d’ac­ces­so è ma­ni­fe­sta­men­te in­fon­da­ta o que­ru­lo­sa.

2 So­no fat­te sal­ve le nor­me spe­cia­li di al­tre leg­gi fe­de­ra­li.

Art. 19 Altre pretese e procedura  

1 Chi ha un in­te­res­se de­gno di pro­te­zio­ne può esi­ge­re che l’or­ga­no fe­de­ra­le re­spon­sa­bi­le:

a.
si asten­ga dal trat­ta­men­to il­le­ci­to;
b.
eli­mi­ni le con­se­guen­ze di un trat­ta­men­to il­le­ci­to;
c.
ac­cer­ti il ca­rat­te­re il­le­ci­to del trat­ta­men­to.

2 Il ri­chie­den­te può in par­ti­co­la­re esi­ge­re che l’or­ga­no fe­de­ra­le:

a.
ret­ti­fi­chi, can­cel­li o di­strug­ga i da­ti per­so­na­li cor­ri­spon­den­ti;
b.
pub­bli­chi o co­mu­ni­chi a ter­zi la sua de­ci­sio­ne, in par­ti­co­la­re in me­ri­to al­la ret­ti­fi­ca, al­la can­cel­la­zio­ne o al­la di­stru­zio­ne dei da­ti, l’op­po­si­zio­ne al­la co­mu­ni­ca­zio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 20 LPD13 o la men­zio­ne che ri­le­va il ca­rat­te­re con­te­sta­to dei da­ti se­con­do il ca­po­ver­so 4.

3 In­ve­ce di can­cel­la­re o di­strug­ge­re i da­ti per­so­na­li, l’or­ga­no fe­de­ra­le ne li­mi­ta il trat­ta­men­to se:

a.
la per­so­na in­te­res­sa­ta con­te­sta l’esat­tez­za dei da­ti per­so­na­li ma né la lo­ro esat­tez­za né la lo­ro ine­sat­tez­za pos­so­no es­se­re di­mo­stra­te;
b.
lo esi­go­no in­te­res­si pre­pon­de­ran­ti di ter­zi;
c.
lo esi­ge un in­te­res­se pub­bli­co pre­pon­de­ran­te, se­gna­ta­men­te la sal­va­guar­dia del­la si­cu­rez­za in­ter­na o ester­na del­la Sviz­ze­ra;
d.
la can­cel­la­zio­ne o la di­stru­zio­ne dei da­ti ri­schia di com­pro­met­te­re un’in­da­gi­ne, un’istru­zio­ne o un pro­ce­di­men­to giu­di­zia­rio o am­mi­ni­stra­ti­vo.

4 Se non pos­so­no es­se­re di­mo­stra­te né l’esat­tez­za né l’ine­sat­tez­za dei da­ti per­so­na­li, l’or­ga­no fe­de­ra­le ag­giun­ge agli stes­si una men­zio­ne che ne ri­le­va il ca­rat­te­re con­te­sta­to.

5 La pro­ce­du­ra è ret­ta dal­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 196814 sul­la pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va (PA). Le ec­ce­zio­ni pre­vi­ste da­gli ar­ti­co­li 2 e 3 PA non so­no ap­pli­ca­bi­li.

6 So­no fat­te sal­ve le nor­me spe­cia­li di al­tre leg­gi fe­de­ra­li.

Art. 20 Procedura in caso di comunicazione di documenti ufficiali che contengono dati personali  

Se è in cor­so una pro­ce­du­ra con­cer­nen­te l’ac­ces­so a do­cu­men­ti uf­fi­cia­li ai sen­si del­la leg­ge del 17 di­cem­bre 200415 sul­la tra­spa­ren­za che con­ten­go­no da­ti per­so­na­li, la per­so­na in­te­res­sa­ta può, in ta­le pro­ce­du­ra, far va­le­re i di­rit­ti che le spet­ta­no in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 19 del­la pre­sen­te leg­ge in ri­fe­ri­men­to ai do­cu­men­ti og­get­to del­la pro­ce­du­ra di ac­ces­so.

Sezione 4: Sorveglianza

Art. 21 Incaricato  

1 L’In­ca­ri­ca­to sor­ve­glia l’ap­pli­ca­zio­ne del­le di­spo­si­zio­ni fe­de­ra­li sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti.

2 Non so­no sog­get­ti al­la sor­ve­glian­za dell’In­ca­ri­ca­to:

a.
i tri­bu­na­li del­la Con­fe­de­ra­zio­ne;
b.
il Mi­ni­ste­ro pub­bli­co del­la Con­fe­de­ra­zio­ne per quan­to ri­guar­da il trat­ta­men­to di da­ti per­so­na­li nell’am­bi­to di un pro­ce­di­men­to pe­na­le;
c.
le au­to­ri­tà fe­de­ra­li per quan­to ri­guar­da il trat­ta­men­to di da­ti per­so­na­li nel­l’am­bi­to di pro­ce­du­re di as­si­sten­za giu­di­zia­ria in­ter­na­zio­na­le in ma­te­ria pe­na­le.
Art. 22 Inchiesta  

1 L’In­ca­ri­ca­to apre, d’uf­fi­cio o su de­nun­cia, un’in­chie­sta nei con­fron­ti di un or­ga­no fe­de­ra­le o di un re­spon­sa­bi­le del trat­ta­men­to se in­di­zi la­scia­no pre­su­me­re che un trat­ta­men­to di da­ti po­treb­be vio­la­re le di­spo­si­zio­ni sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti.

2 Può ri­nun­cia­re ad apri­re un’in­chie­sta se la vio­la­zio­ne del­le di­spo­si­zio­ni sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti è di po­ca im­por­tan­za.

3 L’or­ga­no fe­de­ra­le o il re­spon­sa­bi­le del trat­ta­men­to for­ni­sce all’In­ca­ri­ca­to tut­te le in­for­ma­zio­ni e i do­cu­men­ti ne­ces­sa­ri per l’in­chie­sta. Il di­rit­to di ri­fiu­ta­re di for­ni­re in­for­ma­zio­ni è ret­to da­gli ar­ti­co­li 16 e 17 PA16.

4 Se la per­so­na in­te­res­sa­ta ha spor­to de­nun­cia, l’In­ca­ri­ca­to la in­for­ma sul se­gui­to da­to al­la de­nun­cia e sull’esi­to di un’even­tua­le in­chie­sta.

Art. 23 Attribuzioni  

1 Se l’or­ga­no fe­de­ra­le o il re­spon­sa­bi­le del trat­ta­men­to non ot­tem­pe­ra all’ob­bli­go di col­la­bo­ra­re, l’In­ca­ri­ca­to può, nell’am­bi­to dell’in­chie­sta, or­di­na­re in par­ti­co­la­re:

a.
l’ac­ces­so al­le in­for­ma­zio­ni, ai do­cu­men­ti, ai re­gi­stri del­le at­ti­vi­tà di trat­ta­men­to e ai da­ti per­so­na­li ne­ces­sa­ri per l’in­chie­sta;
b.
l’ac­ces­so ai lo­ca­li e agli im­pian­ti;
c.
l’in­ter­ro­ga­to­rio di te­sti­mo­ni;
d.
pe­ri­zie di esper­ti.

2 L’In­ca­ri­ca­to può inol­tre or­di­na­re prov­ve­di­men­ti cau­te­la­ri per la du­ra­ta del­l’in­chie­sta.

Art. 24 Provvedimenti amministrativi  

1 Se so­no sta­te vio­la­te le di­spo­si­zio­ni sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti, l’In­ca­ri­ca­to può or­di­na­re di ade­gua­re, so­spen­de­re o ces­sa­re del tut­to o in par­te il trat­ta­men­to non­ché di can­cel­la­re o di­strug­ge­re del tut­to o in par­te i da­ti per­so­na­li.

2 L’In­ca­ri­ca­to può so­spen­de­re o vie­ta­re la co­mu­ni­ca­zio­ne dei da­ti all’este­ro se que­sta è con­tra­ria al­le di­spo­si­zio­ni le­ga­li ri­guar­dan­ti la co­mu­ni­ca­zio­ne di da­ti per­so­na­li a uno Sta­to ter­zo o a un or­ga­no in­ter­na­zio­na­le.

3 Se du­ran­te l’in­chie­sta l’or­ga­no fe­de­ra­le o il re­spon­sa­bi­le del trat­ta­men­to ha adot­ta­to i prov­ve­di­men­ti ne­ces­sa­ri per ri­sta­bi­li­re il ri­spet­to del­le di­spo­si­zio­ni sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti, l’In­ca­ri­ca­to può li­mi­tar­si a pro­nun­cia­re un am­mo­ni­men­to.

Art. 25 Procedura  

1 La pro­ce­du­ra d’in­chie­sta e le de­ci­sio­ni con­cer­nen­ti i prov­ve­di­men­ti di cui agli ar­ti­co­li 23 e 24 so­no ret­ti dal­la PA17.

2 Fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 349h del Co­di­ce pe­na­le18, è par­te sol­tan­to l’or­ga­no fe­de­ra­le o il re­spon­sa­bi­le del trat­ta­men­to og­get­to dell’in­chie­sta.

3 L’In­ca­ri­ca­to può im­pu­gna­re le de­ci­sio­ni su ri­cor­so pro­nun­cia­te dal Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le.

Sezione 5: Assistenza amministrativa tra l’Incaricato e le autorità estere

Art. 26  

1 Ai fi­ni dell’adem­pi­men­to dei ri­spet­ti­vi com­pi­ti le­ga­li in ma­te­ria di pro­te­zio­ne dei da­ti l’In­ca­ri­ca­to può scam­bia­re in­for­ma­zio­ni o da­ti per­so­na­li con le au­to­ri­tà di uno Sta­to Schen­gen in­ca­ri­ca­te del­la pro­te­zio­ne dei da­ti se:

a.
la re­ci­pro­ci­tà dell’as­si­sten­za am­mi­ni­stra­ti­va è ga­ran­ti­ta;
b.
le in­for­ma­zio­ni e i da­ti per­so­na­li so­no uti­liz­za­ti sol­tan­to nell’am­bi­to del­la pro­ce­du­ra con­cer­nen­te la pro­te­zio­ne dei da­ti per­so­na­li su cui si fon­da la do­man­da di as­si­sten­za am­mi­ni­stra­ti­va;
c.
l’au­to­ri­tà de­sti­na­ta­ria s’im­pe­gna a sal­va­guar­da­re i se­gre­ti pro­fes­sio­na­li, d’af­fa­ri e di fab­bri­ca­zio­ne;
d.
le in­for­ma­zio­ni e i da­ti per­so­na­li so­no co­mu­ni­ca­ti a ter­zi sol­tan­to pre­vio con­sen­so dell’au­to­ri­tà che li ha tra­smes­si; e
e.
l’au­to­ri­tà de­sti­na­ta­ria s’im­pe­gna a ri­spet­ta­re gli one­ri e le li­mi­ta­zio­ni d’uso ri­chie­sti dall’au­to­ri­tà che ha tra­smes­so le in­for­ma­zio­ni e i da­ti per­so­na­li.

2 Per mo­ti­va­re la pro­pria do­man­da di as­si­sten­za am­mi­ni­stra­ti­va o per da­re se­gui­to a una sif­fat­ta do­man­da di un’au­to­ri­tà, l’In­ca­ri­ca­to può for­ni­re in par­ti­co­la­re le se­guen­ti in­for­ma­zio­ni:

a.
la de­no­mi­na­zio­ne dell’or­ga­no fe­de­ra­le re­spon­sa­bi­le e il no­me del re­spon­sa­bi­le del trat­ta­men­to o di qual­sia­si al­tra per­so­na che par­te­ci­pa al trat­ta­men­to;
b.
le ca­te­go­rie di per­so­ne in­te­res­sa­te;
c.
l’iden­ti­tà del­le per­so­ne in­te­res­sa­te, se la co­mu­ni­ca­zio­ne di ta­le iden­ti­tà è in­di­spen­sa­bi­le per l’adem­pi­men­to dei com­pi­ti le­ga­li dell’In­ca­ri­ca­to o dell’au­to­ri­tà del­lo Sta­to Schen­gen in­ca­ri­ca­ta del­la pro­te­zio­ne dei da­ti;
d.
i da­ti per­so­na­li o le ca­te­go­rie di da­ti per­so­na­li trat­ta­ti;
e.
lo sco­po del trat­ta­men­to;
f.
i de­sti­na­ta­ri o le ca­te­go­rie di de­sti­na­ta­ri;
g.
i prov­ve­di­men­ti tec­ni­ci e or­ga­niz­za­ti­vi.

3 Pri­ma di tra­smet­te­re all’au­to­ri­tà del­lo Sta­to Schen­gen in­ca­ri­ca­ta del­la pro­te­zio­ne dei da­ti in­for­ma­zio­ni che po­treb­be­ro con­te­ne­re se­gre­ti pro­fes­sio­na­li, d’af­fa­ri o di fab­bri­ca­zio­ne, l’In­ca­ri­ca­to in­for­ma le per­so­ne ti­to­la­ri di ta­li se­gre­ti e le in­vi­ta a espri­me­re un pa­re­re, sal­vo che ciò sia im­pos­si­bi­le o esi­ga mez­zi spro­por­zio­na­ti.

Sezione 6: Disposizione transitoria relativa alle procedure pendenti

Art. 27  

La pre­sen­te leg­ge non si ap­pli­ca al­le in­chie­ste dell’In­ca­ri­ca­to pen­den­ti al mo­men­to del­la sua en­tra­ta in vi­go­re; non si ap­pli­ca nep­pu­re ai ri­cor­si pen­den­ti con­tro de­ci­sio­ni di pri­ma istan­za ema­na­te pri­ma del­la sua en­tra­ta in vi­go­re. A que­sti ca­si si ap­pli­ca il di­rit­to an­te­rio­re.

Da­ta dell’en­tra­ta in vi­go­re: 1° mar­zo 201919

19 DCF del 30 gen­na­io 2019 (RU 2019 625, in par­ti­co­la­re 638).

Allegato

(art. 1 cpv. 2)

Accordi di associazione alla normativa di Schengen

Gli Accordi di associazione alla normativa di Schengen comprendono:

a.
l’Accordo del 26 ottobre 200420 tra la Confederazione Svizzera, l’Unione europea e la Comunità europea, riguardante l’associazione della Svizzera all’attuazione, all’applicazione e allo sviluppo dell’acquis di Schengen;
b.
l’Accordo del 26 ottobre 200421 sotto forma di scambio di lettere tra la Confederazione Svizzera e il Consiglio dell’Unione europea concernente i comitati che assistono la Commissione europea nell’esercizio dei suoi poteri esecutivi;
c.
la Convenzione del 22 settembre 201122 tra l’Unione europea e la Repubblica d’Islanda, il Principato del Liechtenstein, il Regno di Norvegia e la Confederazione Svizzera sulla partecipazione di tali Stati ai lavori dei comitati che assistono la Commissione europea nell’esercizio dei suoi poteri esecutivi per quanto riguarda l’attuazione, l’applicazione e lo sviluppo dell’acquis di Schengen;
d.
l’Accordo del 17 dicembre 200423 tra la Confederazione Svizzera, la Repubblica d’Islanda e il Regno di Norvegia sull’attuazione, l’applicazione e lo sviluppo dell’acquis di Schengen nonché sui criteri e i meccanismi per determinare lo Stato competente per l’esame di una domanda di asilo presentata in Svizzera, in Islanda o in Norvegia;
e.
l’Accordo del 28 aprile 200524 tra la Confederazione Svizzera e il Regno di Danimarca sull’attuazione, l’applicazione e lo sviluppo delle parti del­l’acquis di Schengen basate sulle disposizioni del titolo IV del Trattato che istituisce la Comunità europea;
f.
il Protocollo del 28 febbraio 200825 tra la Confederazione Svizzera, l’Unione europea, la Comunità europea e il Principato del Liechtenstein sull’adesione del Principato del Liechtenstein all’accordo tra la Confederazione Svizzera, l’Unione europea e la Comunità europea, riguardante l’associazione della Confederazione Svizzera all’attuazione, all’applicazione e allo sviluppo dell’acquis di Schengen.

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