Drucken
Artikel, Notizen und Markierungen werden geladen... Bitte um etwas Geduld.

Legge federale
sullo scambio di informazioni tra le autorità
di perseguimento penale della Confederazione e
quelle degli altri Stati Schengen
(Legge sullo scambio di informazioni con gli Stati Schengen, LSIS)

del 12 giugno 2009 (Stato 1° marzo 2019)

L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,

visti gli articoli 54 capoverso 1 e 123 capoverso 1 della Costituzione federale1;
in esecuzione della decisione quadro 2006/960/GAI del Consiglio,
del 18 dicembre 20062, relativa alla semplificazione dello scambio di informazioni e intelligence tra le autorità degli Stati membri dell’Unione europea incaricate dell’applicazione della legge (decisione quadro);
visto il messaggio del Consiglio federale del 19 novembre 20083,

decreta:

1 RS 101

2 GU L 386 del 29.12.2006, pag. 89

3 FF 2008 7809

Sezione 1: Disposizioni generali

Art. 1 Oggetto

1 Per la tra­spo­si­zio­ne del­la de­ci­sio­ne qua­dro la pre­sen­te leg­ge di­sci­pli­na:

a.
le mo­da­li­tà del­lo scam­bio di in­for­ma­zio­ni, su ri­chie­sta, tra le au­to­ri­tà di per­se­gui­men­to pe­na­le del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e quel­le de­gli Sta­ti vin­co­la­ti a un ac­cor­do di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen (Sta­ti Schen­gen), per sco­pi di pre­ven­zio­ne e di per­se­gui­men­to di rea­ti, a con­di­zio­ne che una leg­ge spe­cia­le o un ac­cor­do pre­ve­da che i da­ti pos­sa­no es­se­re scam­bia­ti tra le au­to­ri­tà suc­ci­ta­te e per gli sco­pi sum­men­zio­na­ti;
b.
le con­di­zio­ni e le mo­da­li­tà ap­pli­ca­bi­li al­lo scam­bio spon­ta­neo di in­for­ma­zio­ni tra le au­to­ri­tà di per­se­gui­men­to pe­na­le del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e quel­le de­gli al­tri Sta­ti Schen­gen, ai fi­ni del­la pre­ven­zio­ne e del per­se­gui­men­to di rea­ti.

2 Gli ac­cor­di di as­so­cia­zio­ne al­la nor­ma­ti­va di Schen­gen so­no elen­ca­ti nell’al­le­ga­to 2.

3 So­no fat­te sal­ve:

a.
la leg­ge fe­de­ra­le del 20 mar­zo 19814 sull’as­si­sten­za in­ter­na­zio­na­le in ma­te­ria pe­na­le;
b.
le con­ven­zio­ni in­ter­na­zio­na­li sull’as­si­sten­za am­mi­ni­stra­ti­va e giu­di­zia­ria in ma­te­ria pe­na­le.

4 La pre­sen­te leg­ge non pre­giu­di­ca gli ob­bli­ghi più ri­go­ro­si in ma­te­ria di as­si­sten­za am­mi­ni­stra­ti­va né le di­spo­si­zio­ni più fa­vo­re­vo­li di ac­cor­di bi­la­te­ra­li o mul­ti­la­te­ra­li di coo­pe­ra­zio­ne esi­sten­ti tra la Sviz­ze­ra e uno o più Sta­ti Schen­gen.

4 RS 351.1

Art. 2 Informazioni e protezione dei dati

1 Per in­for­ma­zio­ni ai sen­si del­la pre­sen­te leg­ge s’in­ten­de qual­sia­si ti­po di in­for­ma­zio­ni de­te­nu­te da au­to­ri­tà di per­se­gui­men­to pe­na­le.

2 So­no esclu­se le ri­chie­ste di in­for­ma­zio­ni che im­pli­ca­no l’ap­pli­ca­zio­ne del­la coer­ci­zio­ne pro­ces­sua­le o che con­cer­no­no in­for­ma­zio­ni pro­tet­te dal di­rit­to na­zio­na­le. Per coer­ci­zio­ne pro­ces­sua­le s’in­ten­do­no in par­ti­co­la­re le mi­su­re coer­ci­ti­ve con­sen­ti­te dal di­rit­to sviz­ze­ro di po­li­zia e dal di­rit­to pro­ces­sua­le pe­na­le sviz­ze­ro.

3 Il trat­ta­men­to di in­for­ma­zio­ni è ret­to da­gli ar­ti­co­li 349a–349h del Co­di­ce pe­na­le5.6

5 RS 311.0

6 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. II 9 del­la LF del 28 set. 2018 che at­tua la di­ret­ti­va (UE) 2016/680 re­la­ti­va al­la pro­te­zio­ne del­le per­so­ne fi­si­che con ri­guar­do al trat­ta­men­to dei da­ti per­so­na­li a fi­ni di pre­ven­zio­ne, in­da­gi­ne, ac­cer­ta­men­to e per­se­gui­men­to di rea­ti o ese­cu­zio­ne di san­zio­ni pe­na­li, in vi­go­re dal 1° mar. 2019 (RU 2019 625; FF 2017 5939).

Art. 3 Autorità di perseguimento penale della Confederazione

1 So­no au­to­ri­tà di per­se­gui­men­to pe­na­le del­la Con­fe­de­ra­zio­ne ai sen­si del­la pre­sen­te leg­ge le au­to­ri­tà che il di­rit­to fe­de­ra­le au­to­riz­za ad eser­ci­ta­re po­te­ri pub­bli­ci e ad adot­ta­re mi­su­re coer­ci­ti­ve per per­se­gui­re e pre­ve­ni­re rea­ti.

2 Le au­to­ri­tà in­ca­ri­ca­te dell’ese­cu­zio­ne di pro­ce­di­men­ti pe­na­li am­mi­ni­stra­ti­vi so­no esclu­se dal cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge.

Art. 4 Autorità di perseguimento penale degli altri Stati Schengen

So­no au­to­ri­tà di per­se­gui­men­to pe­na­le de­gli al­tri Sta­ti Schen­gen ai sen­si del­la pre­sen­te leg­ge le au­to­ri­tà de­fi­ni­te all’ar­ti­co­lo 2 let­te­ra a del­la de­ci­sio­ne qua­dro.

Art. 5 Canali di comunicazione e punti di contatto

1 Lo scam­bio di in­for­ma­zio­ni tra le au­to­ri­tà di per­se­gui­men­to pe­na­le del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e quel­le de­gli al­tri Sta­ti Schen­gen ha luo­go tra­mi­te qual­sia­si ca­na­le esi­sten­te ai fi­ni del­la coo­pe­ra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le in ma­te­ria di per­se­gui­men­to pe­na­le.

2 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le di po­li­zia può fun­ge­re da pun­to cen­tra­le di con­tat­to per le al­tre au­to­ri­tà di per­se­gui­men­to pe­na­le.

Art. 6 Parità di trattamento

1 La co­mu­ni­ca­zio­ne di in­for­ma­zio­ni al­le com­pe­ten­ti au­to­ri­tà di per­se­gui­men­to pe­na­le de­gli al­tri Sta­ti Schen­gen non può es­se­re sog­get­ta a re­go­le più se­ve­re di quel­le ap­pli­ca­bi­li al­la co­mu­ni­ca­zio­ne al­le au­to­ri­tà di per­se­gui­men­to pe­na­le sviz­ze­re.

2 Le leg­gi spe­cia­li che pre­ve­do­no con­di­zio­ni più se­ve­re per la co­mu­ni­ca­zio­ne di in­for­ma­zio­ni al­le au­to­ri­tà di per­se­gui­men­to pe­na­le este­re non si ap­pli­ca­no al­la co­mu­ni­ca­zio­ne al­le au­to­ri­tà di per­se­gui­men­to pe­na­le de­gli al­tri Sta­ti Schen­gen.

Art. 6aa6c 7

7 In­tro­dot­ti dal n. 5 del­la LF del 19 mar. 2010 che tra­spo­ne nel di­rit­to sviz­ze­ro la de­ci­sio­ne qua­dro 2008/977/GAI sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti per­so­na­li trat­ta­ti nell’am­bi­to del­la coo­pe­ra­zio­ne giu­di­zia­ria e di po­li­zia in ma­te­ria pe­na­le (RU 2010 3387; FF 2009 5873). Abro­ga­ti dal n. II 9 del­la LF del 28 set. 2018 che at­tua la di­ret­ti­va (UE) 2016/680 re­la­ti­va al­la pro­te­zio­ne del­le per­so­ne fi­si­che con ri­guar­do al trat­ta­men­to dei da­ti per­so­na­li a fi­ni di pre­ven­zio­ne, in­da­gi­ne, ac­cer­ta­men­to e per­se­gui­men­to di rea­ti o ese­cu­zio­ne di san­zio­ni pe­na­li, con ef­fet­to dal 1° mar. 2019 (RU 2019 625; FF 2017 5939).

Sezione 2: Scambio di informazioni

Art. 7 Scambio spontaneo di informazioni

1 Le au­to­ri­tà di per­se­gui­men­to pe­na­le del­la Con­fe­de­ra­zio­ne met­to­no spon­ta­nea­men­te a di­spo­si­zio­ne del­le com­pe­ten­ti au­to­ri­tà di per­se­gui­men­to pe­na­le de­gli al­tri Sta­ti Schen­gen le in­for­ma­zio­ni de­fi­ni­te all’ar­ti­co­lo 2 che po­treb­be­ro es­se­re ri­le­van­ti per la pre­ven­zio­ne e il per­se­gui­men­to dei rea­ti elen­ca­ti nell’al­le­ga­to 1.

2 Que­ste in­for­ma­zio­ni so­no tra­smes­se me­dian­te il for­mu­la­rio di cui all’ar­ti­co­lo 10 let­te­ra b.

3 Sull’ap­pli­ca­zio­ne del­lo scam­bio spon­ta­neo di in­for­ma­zio­ni è al­le­sti­to un rap­por­to an­nua­le.

Art. 8 Contenuto e forma delle richieste

1 Le ri­chie­ste di in­for­ma­zio­ni de­vo­no con­te­ne­re in par­ti­co­la­re le se­guen­ti in­di­ca­zio­ni:

a.
il ser­vi­zio ri­chie­den­te;
b.
le in­for­ma­zio­ni ri­chie­ste;
c.
lo sco­po per cui so­no ri­chie­ste le in­for­ma­zio­ni;
d.
una bre­ve de­scri­zio­ne dei fat­ti prin­ci­pa­li;
e.
le even­tua­li re­stri­zio­ni di uti­liz­za­zio­ne del­le in­for­ma­zio­ni ri­chie­ste;
f.
l’even­tua­le in­di­ca­zio­ne dell’ur­gen­za del­la ri­chie­sta.

2 Per le ri­chie­ste di in­for­ma­zio­ni oc­cor­re uti­liz­za­re il for­mu­la­rio di cui all’ar­ti­co­lo 10 let­te­ra a.

Art. 9 Risposta

1 Per ri­spon­de­re al­le ri­chie­ste di in­for­ma­zio­ni oc­cor­re uti­liz­za­re il for­mu­la­rio di cui all’ar­ti­co­lo 10 let­te­ra b.

2 Se non è com­pe­ten­te, l’au­to­ri­tà cui è ri­vol­ta la ri­chie­sta la inol­tra d’uf­fi­cio all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te.

3 L’inol­tro di ri­chie­ste, il ri­fiu­to di for­ni­re in­for­ma­zio­ni e il ri­tar­do nel­la ri­spo­sta de­vo­no es­se­re mo­ti­va­ti me­dian­te il for­mu­la­rio di cui al ca­po­ver­so 1.

4 Se oc­cor­re l’au­to­riz­za­zio­ne di un’au­to­ri­tà giu­di­zia­ria, l’au­to­ri­tà di per­se­gui­men­to pe­na­le ri­chie­sta la chie­de d’uf­fi­cio.

5 L’au­to­ri­tà che co­mu­ni­ca in­for­ma­zio­ni de­ve men­zio­na­re le re­stri­zio­ni di uti­liz­za­zio­ne, a con­di­zio­ne che ta­le pos­si­bi­li­tà sia pre­vi­sta da una leg­ge spe­cia­le.

Art. 10 Formulari

Il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le di giu­sti­zia e po­li­zia pre­di­spo­ne il for­mu­la­rio da uti­liz­za­re per:

a.
la ri­chie­sta di in­for­ma­zio­ni;
b.
la ri­spo­sta al­la ri­chie­sta di in­for­ma­zio­ni, com­pre­si i mo­ti­vi con­cer­nen­ti l’inol­tro di una ri­chie­sta, il ri­fiu­to di for­ni­re in­for­ma­zio­ni e il ri­tar­do nel­la ri­spo­sta.

Art. 11 Termini

1 Se le in­for­ma­zio­ni ri­chie­ste ri­guar­da­no un rea­to ai sen­si dell’al­le­ga­to 1 e so­no di­spo­ni­bi­li im­me­dia­ta­men­te tra­mi­te l’ac­ces­so a una ban­ca da­ti, oc­cor­re ri­spon­de­re al­la ri­chie­sta en­tro i ter­mi­ni se­guen­ti:

a.
ot­to ore per le ri­chie­ste ur­gen­ti;
b.
set­te gior­ni per le ri­chie­ste non ur­gen­ti.

2 Il ter­mi­ne di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra a può es­se­re pro­ro­ga­to fi­no a tre gior­ni; la pro­ro­ga de­ve es­se­re mo­ti­va­ta.

3 In tut­ti gli al­tri ca­si la ri­spo­sta de­ve es­se­re for­ni­ta en­tro 14 gior­ni.

Art. 12 Motivi di rifiuto

1 Lo scam­bio di in­for­ma­zio­ni può es­se­re ri­fiu­ta­to se:

a.
ri­schia di pre­giu­di­ca­re in­te­res­si es­sen­zia­li di si­cu­rez­za na­zio­na­le;
b.
ri­schia di com­pro­met­te­re il buon esi­to di un’in­da­gi­ne in cor­so o la si­cu­rez­za del­le per­so­ne; o
c.
le in­for­ma­zio­ni ri­chie­ste non sem­bra­no uti­li o ne­ces­sa­rie per la pre­ven­zio­ne o il per­se­gui­men­to di un rea­to.

2 Lo scam­bio di in­for­ma­zio­ni de­ve es­se­re ri­fiu­ta­to se:

a.
le in­for­ma­zio­ni sa­ran­no uti­liz­za­te co­me pro­ve di­nan­zi a un’au­to­ri­tà giu­di­zia­ria;
b.
la ri­chie­sta si ri­fe­ri­sce a un rea­to pas­si­bi­le di una pe­na de­ten­ti­va di un an­no o me­no; o
c.
l’ac­ces­so al­le in­for­ma­zio­ni e il lo­ro scam­bio de­vo­no es­se­re au­to­riz­za­ti da un’au­to­ri­tà giu­di­zia­ria e que­sta ha ne­ga­to l’au­to­riz­za­zio­ne.

Sezione 3: Disposizioni finali

Art. 13 Sviluppi dell’acquis di Schengen

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le è au­to­riz­za­to a con­clu­de­re au­to­no­ma­men­te trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li con­cer­nen­ti il re­ce­pi­men­to de­gli svi­lup­pi dell’ac­quis di Schen­gen che im­pli­ca­no una mo­di­fi­ca dei rea­ti elen­ca­ti all’al­le­ga­to 1.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le è au­to­riz­za­to ad ap­por­ta­re, nell’am­bi­to di un’or­di­nan­za, mo­di­fi­che di lie­ve en­ti­tà all’al­le­ga­to 1. Al con­tem­po sot­to­po­ne al Par­la­men­to un mes­sag­gio con­cer­nen­te la mo­di­fi­ca del­la leg­ge.

Art. 14 Esecuzione da parte dei Cantoni

In quan­to non esi­sta­no di­spo­si­zio­ni can­to­na­li con­cer­nen­ti lo scam­bio di in­for­ma­zio­ni con gli Sta­ti Schen­gen, per l’ese­cu­zio­ne del di­rit­to fe­de­ra­le i Can­to­ni ap­pli­ca­no la pre­sen­te leg­ge.

Da­ta dell’en­tra­ta in vi­go­re: 1° gen­na­io 20108

8 De­ci­sio­ne pre­si­den­zia­le del 25 nov. 2009 (RU 2009 6915).

Allegato 1

Reati considerati dalla legislazione svizzera che corrispondono o sono equivalenti a quelli definiti dalla decisione quadro 2002/584/GAI 9

9 Decisione quadro del Consiglio, del 13 giu. 2002, relativa al mandato d’arresto europeo e alle procedure di consegna tra Stati membri, GU L 190 del 18.7.2002, pag. 1.

Allegato 2

Accordi di associazione alla normativa di Schengen