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Ordinanza
sulla coercizione di polizia e le misure di polizia
negli ambiti di competenza della Confederazione
(Ordinanza sulla coercizione, OCoe)

del 12 novembre 2008 (Stato 1° marzo 2017)

Il Consiglio federale svizzero,

visti gli articoli 14, 16, 17 capoverso 1, 26 e 29 della legge del 20 marzo 20081
sulla coercizione,

ordina:

Capitolo 1: Oggetto e campo d’applicazione

Art. 1  

1 La pre­sen­te or­di­nan­za di­sci­pli­na la coer­ci­zio­ne di po­li­zia e le mi­su­re di po­li­zia se­con­do la leg­ge del 20 mar­zo 2008 sul­la coer­ci­zio­ne.

2 Se una per­so­na è estra­da­ta a un’au­to­ri­tà este­ra di per­se­gui­men­to pe­na­le o è da que­st’ul­ti­ma con­se­gna­ta al­la Sviz­ze­ra a ti­to­lo di estra­di­zio­ne, il tra­spor­to via ter­ra ne­gli am­bi­ti di com­pe­ten­za del­le au­to­ri­tà fe­de­ra­li è ret­to dal­la pre­sen­te or­di­nan­za. Ai tra­spor­ti per via ae­rea si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia gli ar­ti­co­li 25–29 e 30 ca­po­ver­so 1 se le per­so­ne estra­da­te o da estra­da­re so­no ac­com­pa­gna­te da or­ga­ni di po­li­zia sviz­ze­ri.

Capitolo 2: Mezzi coercitivi

Sezione 1: Impiego dei mezzi coercitivi in funzione dei compiti

Art. 2 Principio  

1 Per la coer­ci­zio­ne di po­li­zia, le au­to­ri­tà e le per­so­ne che svol­go­no com­pi­ti di po­li­zia ne­gli am­bi­ti di com­pe­ten­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne (or­ga­ni di po­li­zia) pos­so­no im­pie­ga­re uni­ca­men­te mez­zi coer­ci­ti­vi che l’or­ga­no spe­cia­le di cui all’ar­ti­co­lo 13 ha di­chia­ra­to ido­nei e di cui ha rac­co­man­da­to l’im­pie­go per com­pi­ti di po­li­zia.

2 Per mez­zi coer­ci­ti­vi ai sen­si del ca­po­ver­so 1 si in­ten­do­no ar­mi, mez­zi au­si­lia­ri e mu­ni­zio­ni.

Art. 3 Compiti generali di polizia  

Per l’adem­pi­men­to di com­pi­ti ge­ne­ra­li di po­li­zia, in par­ti­co­la­re mis­sio­ni di pro­te­zio­ne e fer­mi, pos­so­no es­se­re im­pie­ga­ti tut­ti i mez­zi coer­ci­ti­vi di cui agli ar­ti­­­­co­li 6–10.

Art. 4 Protezione a bordo di aeromobili  

Per la pro­te­zio­ne a bor­do di ae­ro­mo­bi­li so­no am­mes­si i mez­zi coer­ci­ti­vi se­guen­ti:

a.
mez­zi d’im­mo­bi­liz­za­zio­ne;
b.
man­ga­nel­li e ba­sto­ni di di­fe­sa;
c.
ar­mi da fuo­co por­ta­ti­li ca­ri­ca­te con pro­iet­ti­li a espan­sio­ne con­trol­la­ta;
d.
di­spo­si­ti­vi ina­bi­li­tan­ti non le­ta­li (di­spo­si­ti­vi ina­bi­li­tan­ti).
Art. 5 Trasporti per via aerea  

Nei tra­spor­ti per via ae­rea di per­so­ne sot­to­po­ste a re­stri­zio­ni del­la li­ber­tà so­no am­mes­si i mez­zi coer­ci­ti­vi se­guen­ti:

a.
mez­zi d’im­mo­bi­liz­za­zio­ne, ad ec­ce­zio­ne di quel­li in me­tal­lo;
b.
man­ga­nel­li e ba­sto­ni di di­fe­sa.

Sezione 2: Mezzi ausiliari

Art. 6  

Per la coer­ci­zio­ne di po­li­zia, pos­so­no es­se­re im­pie­ga­ti di­ret­ta­men­te con­tro per­so­ne i mez­zi au­si­lia­ri se­guen­ti:

a.
mez­zi d’im­mo­bi­liz­za­zio­ne;
b.
idran­ti;
c.
pre­pa­ra­ti na­tu­ra­li o sin­te­ti­ci a ba­se di pe­pe;
d.
ca­ni di ser­vi­zio.

Sezione 3: Armi e munizioni

Art. 7 Manganelli e bastoni di difesa  

Per la coer­ci­zio­ne di po­li­zia è am­mes­so l’uso di man­ga­nel­li e ba­sto­ni di di­fe­sa a pro­va di rot­tu­ra e pri­vi di spi­go­li o pun­te.

Art. 8 Sostanze irritanti  

Le so­stan­ze ir­ri­tan­ti elen­ca­te nell’al­le­ga­to 2 dell’or­di­nan­za del 2 lu­glio 20082 sul­le ar­mi, gli ac­ces­so­ri di ar­mi e le mu­ni­zio­ni pos­so­no es­se­re im­pie­ga­te in ca­so di di­sor­di­ni o di mis­sio­ni spe­cia­li.

Art. 9 Dispositivi inabilitanti  

Per la coer­ci­zio­ne di po­li­zia, i di­spo­si­ti­vi ina­bi­li­tan­ti pos­so­no es­se­re im­pie­ga­ti al­le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 11.

Art. 10 Armi da fuoco  

Per la coer­ci­zio­ne di po­li­zia è am­mes­so l’uso del­le se­guen­ti ar­mi da fuo­co:

a.
ar­mi por­ta­ti­li;
b.
ar­mi per il ti­ro a raf­fi­ca;
c.
ar­mi e fu­ci­li po­li­va­len­ti.
Art. 11 Impiego di dispositivi inabilitanti e di armi da fuoco  

1 I di­spo­si­ti­vi ina­bi­li­tan­ti e le ar­mi da fuo­co pos­so­no es­se­re im­pie­ga­ti con­tro per­so­ne che han­no com­mes­so o so­no se­ria­men­te so­spet­ta­te di aver com­mes­so un rea­to gra­ve.

2 I di­spo­si­ti­vi ina­bi­li­tan­ti so­no am­mes­si an­che per im­pe­di­re un rea­to gra­ve.

3 So­no con­si­de­ra­ti gra­vi i rea­ti con­tro la vi­ta, l’in­te­gri­tà del­la per­so­na, la li­ber­tà, l’in­te­gri­tà ses­sua­le o la si­cu­rez­za pub­bli­ca.

4 L’im­pie­go di ar­mi da fuo­co e di di­spo­si­ti­vi ina­bi­li­tan­ti è esclu­so in ca­so di rin­vii per via ae­rea.

Art. 12 Munizioni  

1 Per la coer­ci­zio­ne di po­li­zia è am­mes­so l’uso di:

a.
pro­iet­ti­li ca­mi­cia­ti;
b.
pro­iet­ti­li a espan­sio­ne con­trol­la­ta;
c.
mu­ni­zio­ni au­si­lia­rie.

2 Pos­so­no es­se­re usa­ti uni­ca­men­te pro­iet­ti­li che al mo­men­to dell’im­pat­to si de­for­ma­no ma non si fram­men­ta­no.

Sezione 4: Esame dell’idoneità e acquisto di mezzi coercitivi

Art. 13 Organi speciali preposti all’esame dell’idoneità  

1 Gli or­ga­ni spe­cia­li se­guen­ti va­lu­ta­no l’ido­nei­tà dei mez­zi coer­ci­ti­vi per l’im­pie­go di po­li­zia e for­mu­la­no rac­co­man­da­zio­ni:

a.
un grup­po di la­vo­ro in­ter­di­par­ti­men­ta­le isti­tui­to dal Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le di giu­sti­zia e po­li­zia (DFGP), dal Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le del­la di­fe­sa, del­la pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne e del­lo sport (DPPS) e dal Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le del­le fi­nan­ze (DFF) e com­po­sto di un rap­pre­sen­tan­te di ogni di­par­ti­men­to in­te­res­sa­to, di due rap­pre­sen­tan­ti dei Can­to­ni e al mas­si­mo di tre ul­te­rio­ri esper­ti;
b.
per la va­lu­ta­zio­ne dell’ido­nei­tà dei ca­ni di ser­vi­zio, gli esper­ti ri­co­no­sciu­ti dal­la Fe­de­ra­zio­ne sviz­ze­ra dei con­du­cen­ti di ca­ni di po­li­zia non­ché gli esper­ti in ma­te­ria del Cor­po del­le guar­die di con­fi­ne e dell’eser­ci­to.

2 Il grup­po di la­vo­ro in­ter­di­par­ti­men­ta­le di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra a tie­ne con­to del­le rac­co­man­da­zio­ni del­la Com­mis­sio­ne tec­ni­ca del­le po­li­zie sviz­ze­re (CTPS); può an­che de­le­gar­le i pro­pri com­pi­ti op­pu­re rin­via­re al­le rac­co­man­da­zio­ni da es­sa ema­na­te.

Art. 14 Acquisto  

1 I di­par­ti­men­ti so­no com­pe­ten­ti per l’ac­qui­sto dei mez­zi coer­ci­ti­vi de­sti­na­ti agli or­ga­ni di po­li­zia a lo­ro sot­to­po­sti; so­no ap­pli­ca­bi­li le di­spo­si­zio­ni fe­de­ra­li su­gli ac­qui­sti pub­bli­ci.

2 I di­par­ti­men­ti coor­di­na­no gli ac­qui­sti tra lo­ro e, se ne­ces­sa­rio, con i Can­to­ni.

Capitolo 3: Trasporto di persone sottoposte a restrizioni della libertà

Sezione 1: Disposizioni generali

Art. 15 Ordine di trasporto  

1 L’au­to­ri­tà che di­spo­ne il tra­spor­to tra­smet­te un or­di­ne all’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne in­ca­ri­ca­to del tra­spor­to.

2 L’or­di­ne è tra­smes­so per scrit­to me­dian­te un ap­po­si­to mo­du­lo.

Art. 16 Modulo di trasporto  

1 Il DFGP pre­pa­ra un mo­del­lo di mo­du­lo con­te­nen­te le ru­bri­che se­guen­ti:

a.
or­di­ne di tra­spor­to;
b.
in­di­ca­zio­ni e con­di­zio­ni ri­guar­dan­ti il tra­spor­to;
c.
ver­ba­le del tra­spor­to;
d.
in­ven­ta­rio de­gli ef­fet­ti per­so­na­li del­le per­so­ne da tra­spor­ta­re.
Art. 17 Verbale del trasporto  

Se un tra­spor­to du­ra più di quat­tro ore o se nel cor­so del tra­spor­to ac­ca­do­no fat­ti par­ti­co­la­ri, l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne ne fa men­zio­ne nel mo­du­lo di tra­spor­to o al­le­sti­sce un ver­ba­le se­pa­ra­to.

Art. 18 Idoneità al trasporto  

1 L’au­to­ri­tà che ha or­di­na­to il tra­spor­to e l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne si ac­cer­ta­no che la per­so­na da tra­sfe­ri­re sia ido­nea al tra­spor­to. In ca­so di dub­bio or­di­na­no un esa­me me­di­co.

2 Il me­di­co può su­bor­di­na­re il tra­spor­to a de­ter­mi­na­te con­di­zio­ni. Ta­li con­di­zio­ni so­no men­zio­na­te nel mo­du­lo di tra­spor­to.

Art. 19 Informazione  

1 Pri­ma dell’ini­zio del tra­spor­to al­la per­so­na da tra­spor­ta­re so­no co­mu­ni­ca­ti la de­sti­na­zio­ne, il mo­ti­vo e la pro­ba­bi­le du­ra­ta del tra­sfe­ri­men­to.

2 L’in­for­ma­zio­ne è for­ni­ta in una lin­gua com­pren­si­bi­le al­la per­so­na da tra­spor­ta­re.

Art. 20 Preparazione del trasporto  

1 L’au­to­ri­tà che ha or­di­na­to il tra­spor­to e l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne si ac­cer­ta­no che la per­so­na da tra­spor­ta­re pos­sa sce­glie­re un ab­bi­glia­men­to ade­gua­to al­la du­ra­ta, al­la de­sti­na­zio­ne e al­le con­di­zio­ni del tra­spor­to.

2 Se ne­ces­sa­rio, la per­so­na da tra­spor­ta­re può por­ta­re con sé do­cu­men­ti ed ef­fet­ti per­so­na­li. I do­cu­men­ti e gli ef­fet­ti per­so­na­li so­no in­di­ca­ti nel mo­du­lo di tra­spor­to o in al­le­ga­to a que­st’ul­ti­mo.

Art. 21 Misure di sicurezza  

1 L’au­to­ri­tà che ha or­di­na­to il tra­spor­to e l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne men­zio­na­no even­tua­li ri­schi par­ti­co­la­ri nel mo­du­lo di tra­spor­to.

2 Si ac­cer­ta­no che la per­so­na da tra­spor­ta­re non por­ti con sé ar­mi od og­get­ti pe­ri­co­lo­si per se stes­sa o per ter­zi.

Art. 22 Bisogni personali  

1 Se l’ora o la du­ra­ta del tra­spor­to o al­tre cir­co­stan­ze lo esi­go­no, l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne met­te be­van­de e ci­bo a di­spo­si­zio­ne del­la per­so­na da tra­spor­ta­re.

2 La per­so­na da tra­spor­ta­re de­ve ave­re la pos­si­bi­li­tà di ac­ce­de­re ai ser­vi­zi igie­ni­ci pri­ma dell’ini­zio del tra­spor­to e a in­ter­val­li re­go­la­ri du­ran­te il tra­spor­to.

Art. 23 Immobilizzazione  

1 L’im­mo­bi­liz­za­zio­ne du­ran­te il tra­spor­to è am­mes­sa uni­ca­men­te per:

a.
im­pe­di­re la fu­ga;
b.
im­pe­di­re at­ti vio­len­ti;
c.
im­pe­di­re at­ti di au­to­le­sio­ni­smo.

2 L’im­pie­go e la du­ra­ta dell’im­mo­bi­liz­za­zio­ne di­pen­do­no dal­le cir­co­stan­ze del ca­so, in par­ti­co­la­re dal pe­ri­co­lo con­cre­to rap­pre­sen­ta­to dal­la per­so­na in que­stio­ne. Se ne­ces­sa­rio, la per­so­na da tra­spor­ta­re può es­se­re im­mo­bi­liz­za­ta su una se­dia a ro­tel­le o su una ba­rel­la.

3 L’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne ve­ri­fi­ca re­go­lar­men­te che la per­so­na im­mo­bi­liz­za­ta non su­bi­sca le­sio­ni, con­ge­stio­ni san­gui­gne o dan­ni al­le vie re­spi­ra­to­rie.

4 In li­nea di mas­si­ma, le per­so­ne im­mo­bi­liz­za­te so­no tra­spor­ta­te al ri­pa­ro da­gli sguar­di di ter­zi.

Art. 24 Disposizioni particolari applicabili al trasporto di donne e bambini  

1 I bam­bi­ni so­no tra­spor­ta­ti in mo­do ade­gua­to al­la lo­ro età, ai lo­ro bi­so­gni e all’in­sie­me del­le cir­co­stan­ze.

2 Per quan­to pos­si­bi­le, le don­ne so­no scor­ta­te da una per­so­na del­lo stes­so ses­so. Nei vei­co­li mu­ni­ti di cel­le, don­ne e uo­mi­ni non pos­so­no es­se­re tra­spor­ta­ti nel­la stes­sa cel­la. È fat­to sal­vo il tra­spor­to di mem­bri del­la stes­sa fa­mi­glia.

Sezione 2: Disposizioni particolari applicabili ai trasporti in Svizzera

Art. 25 Trasporti senza ordine formale  

Una per­so­na può es­se­re tra­spor­ta­ta sen­za or­di­ne for­ma­le e, se ne­ces­sa­rio, in de­ro­ga agli ar­ti­co­li 18 e 22:

a.
in ca­so di fer­mi di bre­ve du­ra­ta da par­te di or­ga­ni di po­li­zia con suc­ces­si­vo tra­spor­to im­me­dia­to ver­so il luo­go in cui si tro­va l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te;
b.
in ca­so di tra­spor­ti di bre­ve du­ra­ta, se­gna­ta­men­te a fi­ni giu­di­zia­ri.
Art. 26 Veicoli adibiti al trasporto  

1 I vei­co­li uti­liz­za­ti per il tra­spor­to di per­so­ne de­vo­no di­spor­re di un’ae­ra­zio­ne suf­fi­cien­te e di un’ade­gua­ta pro­te­zio­ne dal­le in­tem­pe­rie.

2 Nei vei­co­li mu­ni­ti di cel­le, le per­so­ne tra­spor­ta­te de­vo­no ave­re la pos­si­bi­li­tà di con­tat­ta­re l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne.

Sezione 3: Disposizioni particolari applicabili ai rinvii per via aerea

Art. 27 Preparazione del trasporto  

1 Il rin­vio sot­to scor­ta per via ae­rea vie­ne in li­nea di prin­ci­pio ese­gui­to da­gli or­ga­ni di po­li­zia del Can­to­ne in­ca­ri­ca­to del rin­vio o che ha or­di­na­to il rin­vio.

2 Il rin­vio è ese­gui­to sot­to la di­re­zio­ne del ca­po­squa­dra in col­la­bo­ra­zio­ne con gli or­ga­ni del­la po­li­zia ae­ro­por­tua­le.

3 La po­li­zia ae­ro­por­tua­le pre­pa­ra il tra­spor­to sull’area dell’ae­ro­por­to.

4 Il Can­to­ne co­mu­ni­ca al­la Se­gre­te­ria di Sta­to del­la mi­gra­zio­ne (SEM)3 il nu­me­ro di per­so­ne da rim­pa­tria­re e il nu­me­ro di agen­ti di scor­ta che può met­te­re a di­spo­si­zio­ne.

5 L’aiu­to all’ese­cu­zio­ne for­ni­to dal­la SEM, in par­ti­co­la­re l’or­ga­niz­za­zio­ne del rin­vio per via ae­rea, si fon­da sull’or­di­nan­za dell’11 ago­sto 19994 con­cer­nen­te l’ese­cu­zio­ne dell’al­lon­ta­na­men­to e dell’espul­sio­ne di stra­nie­ri.5

3 La de­si­gna­zio­ne dell’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va è sta­ta adat­ta­ta in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (RU 2004 4937), con ef­fet­to dal 1° gen. 2015. Di det­ta mod. é te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

4 RS 142.281

5 La mod. giu­sta il n. I 14 dell’O del 1° feb. 2017 sull’at­tua­zio­ne dell’espul­sio­ne giu­di­zia­ria, in vi­go­re dal 1° mar. 2017, con­cer­ne sol­tan­to il te­sto te­de­sco (RU 2017 563).

Art. 28 Livelli d’esecuzione dei rinvii  

1 L’au­to­ri­tà di­spo­ne le mo­da­li­tà del rin­vio in fun­zio­ne del pro­ba­bi­le com­por­ta­men­to del­la per­so­na da tra­spor­ta­re e del­le cir­co­stan­ze del ca­so; so­no pre­vi­sti i se­guen­ti li­vel­li d’ese­cu­zio­ne:

a.
li­vel­lo 1: la per­so­na da rim­pa­tria­re ac­cet­ta il ri­tor­no vo­lon­ta­rio; la po­li­zia la scor­ta fin sull’ae­reo; il viag­gio pro­se­gue sen­za scor­ta;
b.
li­vel­lo 2: la per­so­na da rim­pa­tria­re ri­fiu­ta il ri­tor­no vo­lon­ta­rio; di re­go­la la per­so­na è scor­ta­ta da due agen­ti di po­li­zia in ci­vi­le; se ne­ces­sa­rio, la per­so­na da rim­pa­tria­re può es­se­re am­ma­net­ta­ta;
c.
li­vel­lo 3: la per­so­na da rim­pa­tria­re po­treb­be op­por­re re­si­sten­za fi­si­ca, ma il viag­gio su un ae­reo di li­nea re­sta pos­si­bi­le. Di re­go­la la per­so­na è scor­ta­ta da due agen­ti di po­li­zia in ci­vi­le; all’oc­cor­ren­za è am­mes­so l’uso di ma­net­te o di al­tri mez­zi d’im­mo­bi­liz­za­zio­ne non­ché del­la for­za fi­si­ca;
d.
li­vel­lo 4: la per­so­na da rim­pa­tria­re po­treb­be op­por­re gran­de re­si­sten­za fi­si­ca e va rim­pa­tria­ta con un vo­lo spe­cia­le. La per­so­na è scor­ta­ta da al­me­no due agen­ti di po­li­zia. È am­mes­so l’im­pie­go dei mez­zi coer­ci­ti­vi pre­vi­sti per il li­vel­lo 3.

2 Per ogni rin­vio di li­vel­lo 4 la SEM de­si­gna, su pro­po­sta dei Can­to­ni, un ca­po­squa­dra ap­po­si­ta­men­te istrui­to.

Art. 29 Colloquio di preparazione  

1 Qual­che gior­no pri­ma del rin­vio, l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne svol­ge un col­lo­quio di pre­pa­ra­zio­ne con la per­so­na da rim­pa­tria­re. Se si trat­ta di un rin­vio di li­vel­lo 4, il ca­po­squa­dra o un al­tro mem­bro del­la squa­dra di scor­ta par­te­ci­pa al col­lo­quio.

2 Se vi so­no in­di­zi che la per­so­na da rim­pa­tria­re op­por­rà re­si­sten­za fi­si­ca, la si in­for­ma del­le con­se­guen­ze di un si­mi­le com­por­ta­men­to, in par­ti­co­la­re per quel che con­cer­ne l’uso di mez­zi coer­ci­ti­vi.

3 Ec­ce­zio­nal­men­te si può ri­nun­cia­re al col­lo­quio di pre­pa­ra­zio­ne, in par­ti­co­la­re se un ta­le col­lo­quio ha già avu­to luo­go, ma il ten­ta­ti­vo di rin­vio ha do­vu­to es­se­re in­ter­rot­to.

4 Sul col­lo­quio di pre­pa­ra­zio­ne vie­ne re­dat­to un bre­ve ver­ba­le.

Art. 30 Bisogni personali  

1 Ec­ce­zio­nal­men­te, l’ac­ces­so ai ser­vi­zi igie­ni­ci può es­se­re so­sti­tui­to da al­tri mez­zi ap­pro­pria­ti. L’im­pie­go di pan­no­lo­ni è am­mes­so sol­tan­to con il con­sen­so del­la per­so­na in que­stio­ne.

2 L’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne si ac­cer­ta che la per­so­na da rim­pa­tria­re ab­bia a di­spo­si­zio­ne abi­ti di ri­cam­bio.

Art. 31 Effetti personali  

1 Gli ef­fet­ti per­so­na­li so­no tra­spor­ta­ti nel ba­ga­glio.

2 L’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne si ac­cer­ta che tra gli ef­fet­ti per­so­na­li non vi sia­no do­cu­men­ti con­cer­nen­ti la pro­ce­du­ra d’asi­lo o even­tua­li pro­ce­du­re pe­na­li.

Capitolo 4: Formazione

Art. 32 Competenza e coordinamento  

1 I di­par­ti­men­ti prov­ve­do­no af­fin­ché gli or­ga­ni di po­li­zia a lo­ro sot­to­po­sti se­gua­no una for­ma­zio­ne con­for­me­men­te al­le esi­gen­ze le­ga­li. Ela­bo­ra­no il pro­gram­ma di for­ma­zio­ne te­nen­do con­to dei re­go­la­men­ti con­cer­nen­ti le pro­fes­sio­ni di po­li­zia ap­pro­va­ti dal Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’in­ter­no, dei cor­si di istru­zio­ne dell’Isti­tu­to sviz­ze­ro di po­li­zia (ISP) e del­le rac­co­man­da­zio­ni de­gli or­ga­ni di coor­di­na­men­to can­to­na­li.

2 Per il coor­di­na­men­to del­la for­ma­zio­ne di or­ga­ni di po­li­zia del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, il DFGP, il DDPS e il DFF isti­tui­sco­no un grup­po di la­vo­ro in­ter­di­par­ti­men­ta­le com­po­sto di due rap­pre­sen­tan­ti per ogni di­par­ti­men­to in­te­res­sa­to, di due rap­pre­sen­tan­ti dei Can­to­ni e di un rap­pre­sen­tan­te dell’ISP.

3 Il grup­po di la­vo­ro in­ter­di­par­ti­men­ta­le di cui al ca­po­ver­so 2 di­sci­pli­na la pro­pria or­ga­niz­za­zio­ne. For­mu­la all’in­di­riz­zo dei di­par­ti­men­ti rac­co­man­da­zio­ni sul con­te­nu­to e l’or­ga­niz­za­zio­ne del­la for­ma­zio­ne.

Art. 33 Formazione speciale per i rinvii per via aerea  

1 Il DFGP di­sci­pli­na la for­ma­zio­ne del­le per­so­ne in­ca­ri­ca­te dei rin­vii per via ae­rea. Per la for­ma­zio­ne può far ca­po all’ISP.

2 La for­ma­zio­ne com­pren­de se­gna­ta­men­te gli am­bi­ti se­guen­ti:

a.
pre­pa­ra­zio­ne del vo­lo e ope­ra­zio­ni all’ae­ro­por­to;
b.
co­mu­ni­ca­zio­ne e ge­stio­ne dei con­flit­ti;
c.
pro­te­zio­ne dei da­ti in ma­te­ria d’asi­lo;
d.
dif­fe­ren­ze cul­tu­ra­li;
e.
eti­ca pro­fes­sio­na­le;
f.
im­pie­go di mez­zi coer­ci­ti­vi;
g.
re­la­zio­ni tra l’equi­pag­gio e la scor­ta;
h.
iden­ti­fi­ca­zio­ne del­le si­tua­zio­ni di gra­ve pe­ri­co­lo e pri­mi soc­cor­si.

3 Pri­ma di de­fi­ni­re il pro­gram­ma di for­ma­zio­ne, il DFGP con­sul­ta il grup­po di la­vo­ro in­ter­di­par­ti­men­ta­le di cui all’ar­ti­co­lo 32 ca­po­ver­so 2.

Art. 34 Promovimento della formazione  

Per la for­ma­zio­ne di agen­ti di scor­ta e ca­pi­squa­dra nell’am­bi­to dei rin­vii per via ae­rea, la Con­fe­de­ra­zio­ne ver­sa ai Can­to­ni un im­por­to for­fet­ta­rio gior­na­lie­ro di 180 fran­chi per par­te­ci­pan­te.

Art. 35 Formazione del personale delle imprese di sicurezza private 6  

1 Se la le­gi­sla­zio­ne pre­ve­de la pos­si­bi­li­tà di af­fi­da­re com­pi­ti di po­li­zia a im­pre­se di si­cu­rez­za pri­va­te, la for­ma­zio­ne dei lo­ro agen­ti di si­cu­rez­za de­ve ri­spet­ta­re le di­spo­si­zio­ni dell’or­di­nan­za del 24 giu­gno 20157 sull’im­pie­go di im­pre­se di si­cu­rez­za.8

2 So­no fat­te sal­ve le di­spo­si­zio­ni ap­pli­ca­bi­li al per­so­na­le ad­det­to al­la si­cu­rez­za del­le im­pre­se di tra­spor­to.

6 Nuo­vo te­sto giu­sta l’art. 14 cpv. 2 dell’O del 24 giu. 2015 sull’im­pie­go di im­pre­se di si­cu­rez­za, in vi­go­re dal 1° set. 2015 (RU 2015 2333).

7 RS 124

8 Nuo­vo te­sto giu­sta l’art. 14 cpv. 2 dell’O del 24 giu. 2015 sull’im­pie­go di im­pre­se di si­cu­rez­za, in vi­go­re dal 1° set. 2015 (RU 2015 2333).

Capitolo 5: Disposizioni finali

Art. 36 Modifica del diritto vigente  

La mo­di­fi­ca del di­rit­to vi­gen­te è di­sci­pli­na­ta nell’al­le­ga­to.

Art. 37 Disposizioni transitorie  

1 I grup­pi di la­vo­ro in­ter­di­par­ti­men­ta­li di cui agli ar­ti­co­li 13 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a e 32 ca­po­ver­so 2 en­tra­no in fun­zio­ne al più tar­di tre me­si do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te or­di­nan­za.

2 Du­ran­te un an­no dall’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te or­di­nan­za, l’ido­nei­tà dell’im­pie­go dei mez­zi coer­ci­ti­vi va va­lu­ta­ta al­la lu­ce del­le rac­co­man­da­zio­ni del­la CTPS.

3 I di­par­ti­men­ti in­te­res­sa­ti ade­gua­no al nuo­vo di­rit­to i lo­ro re­go­la­men­ti e le di­ret­ti­ve sul­la for­ma­zio­ne en­tro un an­no dall’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te or­di­nan­za.

Art. 38 Rapporto di valutazione sull’impiego dei dispositivi inabilitanti  

1 Due an­ni do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te or­di­nan­za, il DFGP sot­to­po­ne al Con­si­glio fe­de­ra­le un rap­por­to sull’im­pie­go dei di­spo­si­ti­vi ina­bi­li­tan­ti.

2 Il rap­por­to è tra­smes­so al­le com­mis­sio­ni com­pe­ten­ti dell’As­sem­blea fe­de­ra­le.

Art. 39 Entrata in vigore  

La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° gen­na­io 2009.

Allegato

(art. 36)

Modifica del diritto vigente

...9

9 Le mod. possono essere consultate alla RU 2008 5475.

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