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Legge federale
sulla produzione e la cultura cinematografiche
(Legge sul cinema, LCin)

del 14 dicembre 2001 (Stato 1° gennaio 2017)

L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,

visti gli articoli 71 e 93 della Costituzione federale1;
visto il messaggio del Consiglio federale del 18 settembre 20002,

decreta:

Capitolo 1: Disposizioni generali

Art. 1 Scopo  

La pre­sen­te leg­ge in­ten­de fa­vo­ri­re la plu­ra­li­tà e la qua­li­tà dell’of­fer­ta ci­ne­ma­to­gra­fi­ca, pro­muo­ve­re la crea­zio­ne e raf­for­za­re la cul­tu­ra ci­ne­ma­to­gra­fi­ca.

Art. 2 Definizioni  

1 Per film si in­ten­de una se­quen­za di im­ma­gi­ni re­gi­stra­te e strut­tu­ra­te, so­no­riz­za­te o non so­no­riz­za­te, che so­no de­sti­na­te ad es­se­re ri­pro­dot­te e che, se pro­iet­ta­te, su­sci­ta­no un’im­pres­sio­ne di mo­vi­men­to, in­di­pen­den­te­men­te dal pro­ce­di­men­to tec­ni­co di ri­pre­sa, re­gi­stra­zio­ne o ri­pro­du­zio­ne uti­liz­za­to.

2 Per film sviz­ze­ro si in­ten­de un film:

a.
rea­liz­za­to in par­te de­ter­mi­nan­te da un au­to­re sviz­ze­ro o do­mi­ci­lia­to in Sviz­ze­ra;
b.
pro­dot­to da una per­so­na fi­si­ca do­mi­ci­lia­ta in Sviz­ze­ra o da un’im­pre­sa con se­de in Sviz­ze­ra, al cui ca­pi­ta­le, pro­prio e di ter­zi, non­ché al­la cui di­re­zio­ne par­te­ci­pa­no in mag­gio­ran­za per­so­ne do­mi­ci­lia­te in Sviz­ze­ra; e
c.
rea­liz­za­to per quan­to pos­si­bi­le con in­ter­pre­ti e tec­ni­ci sviz­ze­ri o do­mi­ci­lia­ti in Sviz­ze­ra e da in­du­strie tec­ni­che con se­de in Sviz­ze­ra.

Capitolo 2: Promozione della cinematografia

Sezione 1: Settori di promozione

Art. 3 Creazione cinematografica svizzera  

La Con­fe­de­ra­zio­ne so­stie­ne l’ir­ra­dia­men­to cul­tu­ra­le, l’ef­fi­cien­za eco­no­mi­ca, la con­ti­nui­tà e le pos­si­bi­li­tà di espan­sio­ne del­la pro­du­zio­ne ci­ne­ma­to­gra­fi­ca sviz­ze­ra in­di­pen­den­te. A tal fi­ne può ac­cor­da­re aiu­ti fi­nan­zia­ri o for­ni­re un so­ste­gno sot­to al­tre for­me all’ela­bo­ra­zio­ne di pro­get­ti, al­la rea­liz­za­zio­ne e al­la com­mer­cia­liz­za­zio­ne di:

a.
film sviz­ze­ri;
b.
film co­pro­dot­ti con l’este­ro.
Art. 4 Pluralità e qualità dell’offerta cinematografica  

Per pro­muo­ve­re la plu­ra­li­tà cul­tu­ra­le e lin­gui­sti­ca non­ché la qua­li­tà dell’of­fer­ta ci­ne­ma­to­gra­fi­ca la Con­fe­de­ra­zio­ne può ac­cor­da­re aiu­ti fi­nan­zia­ri o for­ni­re un so­ste­gno sot­to al­tre for­me, se­gna­ta­men­te in fa­vo­re del­la di­stri­bu­zio­ne, del­la pro­ie­zio­ne pub­bli­ca e del­la dif­fu­sio­ne.

Art. 5 Cultura cinematografica  

La Con­fe­de­ra­zio­ne può ac­cor­da­re aiu­ti fi­nan­zia­ri o for­ni­re un so­ste­gno sot­to al­tre for­me per fa­vo­ri­re:

a.
la dif­fu­sio­ne del­la cul­tu­ra ci­ne­ma­to­gra­fi­ca e la sen­si­bi­liz­za­zio­ne nei con­fron­ti del ci­ne­ma;
b.
i fe­sti­val ci­ne­ma­to­gra­fi­ci che for­ni­sco­no un con­tri­bu­to im­por­tan­te al­la cul­tu­ra ci­ne­ma­to­gra­fi­ca na­zio­na­le o in­ter­na­zio­na­le;
c.
l’ar­chi­via­zio­ne e il re­stau­ro di film;
d.
la col­la­bo­ra­zio­ne fra i va­ri set­to­ri del­la ci­ne­ma­to­gra­fia;
e.
al­tre isti­tu­zio­ni e ini­zia­ti­ve che con­tri­bui­sco­no in mo­do im­por­tan­te a man­te­ne­re e a svi­lup­pa­re la pro­du­zio­ne, la cul­tu­ra e l’in­no­va­zio­ne ci­ne­ma­to­gra­fi­che in Sviz­ze­ra;
f.
la coo­pe­ra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le nel set­to­re ci­ne­ma­to­gra­fi­co.
Art. 6 Formazione continua 3  

La Con­fe­de­ra­zio­ne può ac­cor­da­re aiu­ti fi­nan­zia­ri o for­ni­re un so­ste­gno sot­to al­tre for­me al­la for­ma­zio­ne con­ti­nua del­le per­so­ne oc­cu­pa­te nel­la ci­ne­ma­to­gra­fia.

3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 17 dell’all. al­la LF del 20 giu. 2014 sul­la for­ma­zio­ne con­ti­nua, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 689; FF 2013 3085).

Sezione 2: Strumenti di promozione

Art. 7 Riconoscimenti  

La Con­fe­de­ra­zio­ne può as­se­gna­re pre­mi o al­tre di­stin­zio­ni per con­tri­bu­ti ec­ce­zio­na­li al­la pro­du­zio­ne e al­la cul­tu­ra ci­ne­ma­to­gra­fi­che.

Art. 8 Promozione cinematografica legata alla qualità, al successo e alla sede 4  

1 Gli aiu­ti fi­nan­zia­ri so­no ac­cor­da­ti sul­la ba­se di cri­te­ri le­ga­ti al­la qua­li­tà (pro­mo­zio­ne se­let­ti­va), al suc­ces­so (pro­mo­zio­ne le­ga­ta al suc­ces­so) o al­la se­de (pro­mo­zio­ne le­ga­ta al­la se­de di pro­du­zio­ne).

2 Il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’in­ter­no (DFI) de­fi­ni­sce le con­di­zio­ni, se­gna­ta­men­te quel­le re­la­ti­ve all’ob­bli­go di rein­ve­sti­re, e la pro­ce­du­ra.

4 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2015, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2015 5637; FF 2015 447).

Art. 9 Delega della promozione della cinematografia  

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne può de­le­ga­re a un’isti­tu­zio­ne di di­rit­to pri­va­to un set­to­re del­la pro­mo­zio­ne del­la ci­ne­ma­to­gra­fia se ter­zi for­ni­sco­no a ta­le pro­mo­zio­ne un con­tri­bu­to im­por­tan­te.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­ci­de nel sin­go­lo ca­so sul prin­ci­pio del­la de­le­ga. Il DFI5 sta­bi­li­sce le con­di­zio­ni qua­dro e de­si­gna i rap­pre­sen­tan­ti del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

3 La Con­fe­de­ra­zio­ne con­clu­de con l’isti­tu­zio­ne un con­trat­to di pre­sta­zio­ni che di­sci­pli­na gli ob­bli­ghi del­le par­ti. Il con­trat­to di pre­sta­zio­ni pre­ve­de un tri­bu­na­le ar­bi­tra­le che de­ci­de in via de­fi­ni­ti­va le con­tro­ver­sie fra l’or­ga­niz­za­zio­ne e gli aven­ti di­rit­to.

5 Nuo­va espr. giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2015, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (RU 2015 5637; FF 2015 447). Di det­ta mod. é te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

Art. 10 Contratti di prestazioni  

La Con­fe­de­ra­zio­ne può con­clu­de­re un con­trat­to di pre­sta­zio­ni con per­so­ne giu­ri­di­che che ri­ce­vo­no re­go­lar­men­te aiu­ti fi­nan­zia­ri.

Sezione 3: Principi della promozione e valutazione

Art. 11 Principi della promozione  

1 Il DFI di­sci­pli­na la pro­mo­zio­ne del­la ci­ne­ma­to­gra­fia de­fi­nen­do­ne i prin­ci­pi.

2 I prin­ci­pi so­no de­fi­ni­ti per ogni sin­go­lo set­to­re del­la pro­mo­zio­ne con­for­me­men­te agli ar­ti­co­li 3–6 e, per i ri­co­no­sci­men­ti, con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 7. Es­si in­di­ca­no gli obiet­ti­vi pre­fis­sa­ti, gli stru­men­ti di pro­mo­zio­ne e i cri­te­ri de­ter­mi­nan­ti.

3 I prin­ci­pi del­la pro­mo­zio­ne so­no sta­bi­li­ti per un pe­rio­do tra i tre e i cin­que an­ni.

Art. 12 Valutazione  

1 L’ade­gua­tez­za e l’ef­fi­ca­cia dei prin­ci­pi e de­gli stru­men­ti del­la pro­mo­zio­ne so­no ve­ri­fi­ca­te re­go­lar­men­te.

2 I ri­sul­ta­ti del­la va­lu­ta­zio­ne so­no pub­bli­ca­ti.

3 Il DFI di­sci­pli­na la pro­ce­du­ra di va­lu­ta­zio­ne.

Sezione 4: Aiuti finanziari e altre forme di sostegno

Art. 13 Forma degli aiuti finanziari 6  

1 Gli aiu­ti fi­nan­zia­ri so­no ver­sa­ti, nei li­mi­ti dei cre­di­ti stan­zia­ti, in for­ma di con­tri­bu­ti a fon­do per­so, ga­ran­zie di de­fi­cit, con­tri­bu­ti in con­to in­te­res­si, fi­de­ius­sio­ni, pre­sta­zio­ni in na­tu­ra o mu­tui rim­bor­sa­bi­li con­di­zio­na­ta­men­te.

2 Un so­ste­gno può es­se­re ac­cor­da­to an­che in for­ma di con­su­len­za o di rac­co­man­da­zio­ni, non­ché me­dian­te l’as­sun­zio­ne di pa­tro­na­ti o me­dian­te al­tre pre­sta­zio­ni non fi­nan­zia­rie.

6 Nuo­vo te­sto giu­sta n. II 3 dell’all. al­la LF dell’11 dic. 2009 sul­la pro­mo­zio­ne del­la cul­tu­ra, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 20116127; FF 2007 44214459).

Art. 14 Decisioni sugli aiuti finanziari e sulle altre forme di sostegno  

1 Le de­ci­sio­ni in me­ri­to all’as­se­gna­zio­ne di aiu­ti fi­nan­zia­ri e di al­tre for­me di so­ste­gno so­no pre­se dall’Uf­fi­cio fe­de­ra­le com­pe­ten­te7 (Uf­fi­cio).

2 Nei set­to­ri in cui non di­spo­ne del­le ne­ces­sa­rie co­no­scen­ze tec­ni­che, l’Uf­fi­cio fa esa­mi­na­re le do­man­de da com­mis­sio­ni d’esper­ti o da esper­ti in­ca­ri­ca­ti.

3 ...8

7 At­tual­men­te l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­la cul­tu­ra.

8 Abro­ga­to dal n. 43 dell’all. al­la L del 17 giu. 2005 sul Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le, con ef­fet­to dal 1° gen. 2007 (RU 200621971069; FF 20013764).

Art. 15 Concessione e ripartizione dei mezzi  

1 Il fi­nan­zia­men­to del­la pro­mo­zio­ne del­la ci­ne­ma­to­gra­fia è ret­to dall’ar­ti­co­lo 27 del­la leg­ge dell’11 di­cem­bre 20099 sul­la pro­mo­zio­ne del­la cul­tu­ra.10

2 Gli in­troi­ti ri­sul­tan­ti dal­la tas­sa de­sti­na­ta al­la pro­mo­zio­ne del­la plu­ra­li­tà dell’of­fer­ta, i con­tri­bu­ti de­gli en­ti te­le­vi­si­vi ed even­tua­li con­tri­bu­ti e do­na­zio­ni di ter­zi so­no iscrit­ti nel con­to fi­nan­zia­rio e im­pie­ga­ti a de­sti­na­zio­ne vin­co­la­ta per la pro­mo­zio­ne del­la ci­ne­ma­to­gra­fia.

3 L’Uf­fi­cio ri­par­ti­sce ogni an­no i mez­zi a di­spo­si­zio­ne tra i set­to­ri di pro­mo­zio­ne con­for­me­men­te agli ar­ti­co­li 3–6. Nel fa­re ciò tie­ne con­to dei prin­ci­pi del­la pro­mo­zio­ne e fis­sa per ogni set­to­re gli im­por­ti mas­si­mi che pos­so­no es­se­re as­se­gna­ti per i sin­go­li pro­get­ti.

9 RS 442.1

10 Nuo­vo te­sto giu­sta n. II 3 dell’all. al­la LF dell’11 dic. 2009 sul­la pro­mo­zio­ne del­la cul­tu­ra, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 20116127; FF 2007 44214459).

Sezione 5: Esclusione dalla promozione cinematografica

Art. 16  

1 Non ri­ce­vo­no al­cun aiu­to fi­nan­zia­rio i film rea­liz­za­ti:

a.
a sco­po pub­bli­ci­ta­rio;
b.
con una fi­na­li­tà es­sen­zial­men­te di­dat­ti­ca;
c.
su or­di­na­zio­ne.

2 So­no esclu­si da qual­sia­si for­ma di pro­mo­zio­ne se­gna­ta­men­te i film che:

a.
le­do­no la di­gni­tà uma­na;
b.
pro­pon­go­no un’im­ma­gi­ne av­vi­len­te dell’uo­mo o del­la don­na o di per­so­ne ap­par­te­nen­ti a un grup­po de­ter­mi­na­to;
c.
esal­ta­no o mi­ni­miz­za­no la vio­len­za;
d.
han­no un ca­rat­te­re por­no­gra­fi­co.

Capitolo 3: Prescrizioni sulla promozione della pluralità dei film proiettati in pubblico

Sezione 1: Provvedimenti a favore della pluralità dell’offerta

Art. 17 Principio  

1 Le im­pre­se di di­stri­bu­zio­ne e di pro­ie­zio­ne so­no te­nu­te a da­re il pro­prio con­tri­bu­to al­la plu­ra­li­tà dell’of­fer­ta nell’am­bi­to del­la lo­ro at­ti­vi­tà per mez­zo:

a.
del­la lo­ro po­li­ti­ca azien­da­le;
b.
dei prov­ve­di­men­ti del set­to­re.

2 Tra i prov­ve­di­men­ti con­cer­ta­ti dal set­to­re fi­gu­ra­no se­gna­ta­men­te gli ac­cor­di con i qua­li le im­pre­se di di­stri­bu­zio­ne e di pro­ie­zio­ne, ri­spet­ti­va­men­te le lo­ro as­so­cia­zio­ni, si im­pe­gna­no a strut­tu­ra­re la pro­gram­ma­zio­ne in una de­ter­mi­na­ta re­gio­ne, cu­ran­do per quan­to pos­si­bi­le la plu­ra­li­tà e la qua­li­tà dell’of­fer­ta ci­ne­ma­to­gra­fi­ca.

3 Pri­ma di con­cor­da­re un prov­ve­di­men­to vol­to a mi­glio­ra­re la plu­ra­li­tà dell’of­fer­ta o il plu­ra­li­smo lin­gui­sti­co le as­so­cia­zio­ni coin­vol­te dan­no al DFI la pos­si­bi­li­tà di espri­me­re un pa­re­re.

Art. 18 Pluralità dell’offerta  

La plu­ra­li­tà dell’of­fer­ta in una re­gio­ne è ga­ran­ti­ta se, te­nen­do con­to del nu­me­ro del­le sa­le di pro­ie­zio­ne e del­la gran­dez­za del­la re­gio­ne, i film pro­iet­ta­ti pro­ven­go­no in quan­ti­tà suf­fi­cien­te da Pae­si di­ver­si e ap­par­ten­go­no a ge­ne­ri e sti­li di­ver­si.

Art. 19 Pluralismo linguistico  

1 I film so­ste­nu­ti dal­la Con­fe­de­ra­zio­ne de­vo­no es­se­re di­spo­ni­bi­li in più di una lin­gua na­zio­na­le.

2 Un’im­pre­sa può com­mer­cia­liz­za­re un film in pri­ma vi­sio­ne nel­le sa­le o ad al­tri fi­ni sol­tan­to se pos­sie­de per tut­to il ter­ri­to­rio sviz­ze­ro i di­rit­ti per tut­te le ver­sio­ni lin­gui­sti­che com­mer­cia­liz­za­te in Sviz­ze­ra.11

3 È esclu­sa la com­mer­cia­liz­za­zio­ne da par­te di emit­ten­ti te­le­vi­si­ve in pro­gram­mi di cui all’ar­ti­co­lo 2 let­te­ra a del­la leg­ge fe­de­ra­le del 24 mar­zo 200612 sul­la ra­dio­te­le­vi­sio­ne.13

11 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2015, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (RU 2015 5637; FF 2015 447).

12 RS 784.40

13 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2015, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (RU 2015 5637; FF 2015 447).

Art. 20 Valutazione e miglioramenti  

1 Pe­rio­di­ca­men­te, sul­la scor­ta dei da­ti for­ni­ti con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 24, l’Uf­fi­cio va­lu­ta l’ef­fi­ca­cia del­le at­ti­vi­tà e dei prov­ve­di­men­ti di cui all’ar­ti­co­lo 17. Pub­bli­ca i ri­sul­ta­ti del­la va­lu­ta­zio­ne e dà al set­to­re, in par­ti­co­la­re al­le as­so­cia­zio­ni che han­no con­cer­ta­to ac­cor­di se­con­do l’ar­ti­co­lo 17 ca­po­ver­so 3, la pos­si­bi­li­tà di espri­me­re un pa­re­re.

2 Se nell’am­bi­to del­la va­lu­ta­zio­ne con­sta­ta che in una de­ter­mi­na­ta re­gio­ne non vi è plu­ra­li­tà d’of­fer­ta, l’Uf­fi­cio in­vi­ta le im­pre­se di di­stri­bu­zio­ne e di pro­ie­zio­ne in­te­res­sa­te a pren­de­re i prov­ve­di­men­ti ne­ces­sa­ri per ri­pri­sti­na­re la plu­ra­li­tà dell’of­fer­ta, im­par­ten­do lo­ro un ter­mi­ne ade­gua­to.

3 L’at­tua­zio­ne dei man­da­ti di cui all’ar­ti­co­lo 17 ca­po­ver­so 3 af­fi­da­ti al­le im­pre­se di di­stri­bu­zio­ne e di pro­ie­zio­ne com­pe­te all’as­so­cia­zio­ne re­spon­sa­bi­le. Que­st’ul­ti­ma pren­de di pro­pria ini­zia­ti­va i prov­ve­di­men­ti ne­ces­sa­ri per ri­pri­sti­na­re la plu­ra­li­tà dell’of­fer­ta en­tro un ter­mi­ne ade­gua­to.

Sezione 2: Tassa volta a promuovere la pluralità dell’offerta

Art. 21 Tassa  

1 Se en­tro un ter­mi­ne ade­gua­to non vie­ne ri­pri­sti­na­ta una si­tua­zio­ne con­for­me al­la leg­ge, la Con­fe­de­ra­zio­ne può ri­scuo­te­re una tas­sa. Il DFI de­ci­de in me­ri­to al­la sua ri­scos­sio­ne do­po aver con­sul­ta­to le cer­chie in­te­res­sa­te e la Com­mis­sio­ne del ci­ne­ma (art. 25).

2 L’im­por­to del­la tas­sa am­mon­ta al mas­si­mo a 2 fran­chi per in­gres­so; es­sa è ri­fe­ri­ta agli in­gres­si rea­liz­za­ti in una de­ter­mi­na­ta re­gio­ne dal­le im­pre­se di di­stri­bu­zio­ne e di pro­ie­zio­ne in­te­res­sa­te. Fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 22, que­st’ul­ti­me si as­su­mo­no la tas­sa cia­scu­na per me­tà.

3 I pro­ven­ti del­la tas­sa, do­po de­du­zio­ne dei co­sti d’ese­cu­zio­ne, so­no de­sti­na­ti al­la pro­mo­zio­ne del­la plu­ra­li­tà dell’of­fer­ta nel­la di­stri­bu­zio­ne e nel­la pro­ie­zio­ne pub­bli­ca nel­la re­gio­ne in cui la tas­sa è sta­ta per­ce­pi­ta.

4 La tas­sa può es­se­re per­ce­pi­ta fi­no a che sa­rà ri­pri­sti­na­ta una si­tua­zio­ne con­for­me al­la leg­ge.

Art. 22 Esenzione dalla tassa  

1 Le im­pre­se di di­stri­bu­zio­ne e di pro­ie­zio­ne pos­so­no far­si esen­ta­re dal ver­sa­men­to del­la tas­sa im­pe­gnan­do­si for­mal­men­te nei con­fron­ti del­la Con­fe­de­ra­zio­ne a for­ni­re un con­tri­bu­to spe­cia­le a fa­vo­re del­la plu­ra­li­tà e del­la qua­li­tà dell’of­fer­ta ci­ne­ma­to­gra­fi­ca in una de­ter­mi­na­ta re­gio­ne.

2 In ca­so di ina­dem­pi­men­to col­pe­vo­le dell’ob­bli­go di cui al ca­po­ver­so 1 la tas­sa è sem­pre do­vu­ta.

Sezione 3: Obbligo di registrazione e di notifica

Art. 23 Obbligo di registrazione  

1 Chiun­que, a ti­to­lo pro­fes­sio­na­le, pro­iet­ta in pub­bli­co o di­stri­bui­sce film per la pro­ie­zio­ne in pub­bli­co, de­ve, pri­ma di in­tra­pren­de­re l’at­ti­vi­tà, iscri­ver­si in un re­gi­stro pub­bli­co del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2 Può fi­gu­ra­re nel re­gi­stro sol­tan­to chi ha il do­mi­ci­lio o la se­de in Sviz­ze­ra.

3 Se l’im­pre­sa è una per­so­na giu­ri­di­ca, i mem­bri del­la sua di­re­zio­ne de­vo­no es­se­re do­mi­ci­lia­ti in Sviz­ze­ra. I cam­bia­men­ti del per­so­na­le di­ret­ti­vo de­vo­no es­se­re co­mu­ni­ca­ti all’Uf­fi­cio.

Art. 24 Obbligo di notifica  

1 Le im­pre­se di pro­du­zio­ne so­ste­nu­te no­ti­fi­ca­no ogni an­no i ti­to­li e i da­ti tec­ni­ci dei film da es­se pro­dot­ti, non­ché i ri­sul­ta­ti ot­te­nu­ti in Sviz­ze­ra e all’este­ro con la lo­ro com­mer­cia­liz­za­zio­ne.

2 Le im­pre­se di di­stri­bu­zio­ne no­ti­fi­ca­no men­sil­men­te i ti­to­li dei film di­stri­bui­ti, i luo­ghi di pro­ie­zio­ne, gli scher­mi sui qua­li ven­go­no pro­iet­ta­ti, non­ché, per ogni film e per ogni scher­mo, il nu­me­ro di in­gres­si rea­liz­za­ti.

3 Le im­pre­se di pro­ie­zio­ne del­le cit­tà chia­ve no­ti­fi­ca­no set­ti­ma­nal­men­te – le al­tre im­pre­se di pro­ie­zio­ne, men­sil­men­te – i ti­to­li dei film pro­iet­ta­ti, gli scher­mi sui qua­li ven­go­no pro­iet­ta­ti, non­ché, per ogni film e per ogni scher­mo, il nu­me­ro di in­gres­si rea­liz­za­ti.

3bis Le im­pre­se che com­mer­cia­liz­za­no film ad al­tri fi­ni al di fuo­ri del­le sa­le no­ti­fi­ca­no an­nual­men­te i ri­sul­ta­ti del­la com­mer­cia­liz­za­zio­ne dei film sud­di­vi­si per ver­sio­ne lin­gui­sti­ca.14

4 Le co­mu­ni­ca­zio­ni so­no ri­vol­te al­la Con­fe­de­ra­zio­ne o ad un’or­ga­niz­za­zio­ne da lei ri­co­no­sciu­ta.

5 I da­ti di cui ai ca­po­ver­si 2, 3 e 3bis so­no pub­bli­ca­ti pe­rio­di­ca­men­te.15

14 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 giu. 2015, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (RU 2015 5637; FF 2015 447).

15 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 giu. 2015, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (RU 2015 5637; FF 2015 447).

Capitolo 4: Commissioni

Art. 25 Commissione federale della cinematografia  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le isti­tui­sce una Com­mis­sio­ne fe­de­ra­le del­la ci­ne­ma­to­gra­fia (Com­mis­sio­ne del ci­ne­ma) che of­fre con­su­len­za al­le au­to­ri­tà in tut­te le que­stio­ni im­por­tan­ti ri­guar­dan­ti la cul­tu­ra e la po­li­ti­ca ci­ne­ma­to­gra­fi­che non­ché l’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge.

2 La Com­mis­sio­ne del ci­ne­ma dev’es­se­re con­sul­ta­ta se­gna­ta­men­te in me­ri­to:

a.
al­le di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge, ai prin­ci­pi del­la pro­mo­zio­ne e ai pia­ni di ri­par­ti­zio­ne;
b.
al­la va­lu­ta­zio­ne dei prin­ci­pi e de­gli stru­men­ti di pro­mo­zio­ne;
c.
ai ri­sul­ta­ti del­le va­lu­ta­zio­ni sul­la plu­ra­li­tà dell’of­fer­ta e la plu­ra­li­tà lin­gui­sti­ca.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­ter­mi­na la com­po­si­zio­ne del­la Com­mis­sio­ne del ci­ne­ma. Ne no­mi­na il pre­si­den­te e i mem­bri.

4 Il DFI di­sci­pli­na l’or­ga­niz­za­zio­ne e la pro­ce­du­ra. Può isti­tui­re co­mi­ta­ti, com­po­sti da mem­bri del­la Com­mis­sio­ne del ci­ne­ma, e af­fi­da­re lo­ro com­pi­ti par­ti­co­la­ri.

Art. 26 Commissioni di esperti 16  

1 So­no isti­tui­te com­mis­sio­ni di esper­ti in­ca­ri­ca­te di esa­mi­na­re le do­man­de di aiu­ti fi­nan­zia­ri.

2 Il DFI ne di­sci­pli­na l’or­ga­niz­za­zio­ne e la pro­ce­du­ra.

16 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 2.3dell’O del 9 nov. 2011 (ve­ri­fi­ca del­le com­mis­sio­ni ex­tra­par­la­men­ta­ri), in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5227).

Capitolo 5: Disposizioni penali

Art. 27 Infrazioni all’obbligo di registrazione  

1 Chiun­que, in­ten­zio­nal­men­te, non adem­pie l’ob­bli­go di re­gi­stra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 23, è pu­ni­to con la mul­ta.

2 In ca­so di in­fra­zio­ne con­ti­nua­ta, la pe­na è la mul­ta fi­no a 20 000 fran­chi.

Art. 28 Infrazione all’obbligo di notifica  

1 Chiun­que, co­me mem­bro del­la di­re­zio­ne di un’im­pre­sa sog­get­ta all’ob­bli­go di no­ti­fi­ca, omet­te di no­ti­fi­ca­re i da­ti che egli ha l’ob­bli­go di no­ti­fi­ca­re con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 24 op­pu­re for­ni­sce in­ten­zio­nal­men­te fal­se in­for­ma­zio­ni in pro­po­si­to, no­no­stan­te sia sta­to dif­fi­da­to, è pu­ni­to con la mul­ta.

2 In ca­so di in­fra­zio­ne con­ti­nua­ta, la pe­na è la mul­ta fi­no a 20 000 fran­chi.

Art. 29 Infrazioni alla prescrizione sul pluralismo linguistico  

1 Chiun­que, in­ten­zio­nal­men­te, di­stri­bui­sce in pri­ma vi­sio­ne com­mer­cia­le un film per il qua­le un’im­pre­sa re­gi­stra­ta ha già ac­qui­si­to i di­rit­ti nel­lo stes­so set­to­re di com­mer­cia­liz­za­zio­ne (art. 19 cpv. 2), è pu­ni­to con la mul­ta.

2 In ca­so di in­fra­zio­ne con­ti­nua­ta, la pe­na è la mul­ta fi­no a 100 000 fran­chi.

Art. 30 Infrazioni alle prescrizioni sulle tasse  

1 Chiun­que, in­ten­zio­nal­men­te, sot­trae una tas­sa se­con­do l’ar­ti­co­lo 21 o pro­cu­ra a sé o a un ter­zo un van­tag­gio fi­sca­le il­le­ci­to, è pu­ni­to con la mul­ta fi­no al tri­plo dell’im­por­to in que­stio­ne.

2 Se l’in­fra­zio­ne è com­mes­sa per ne­gli­gen­za, la pe­na è la mul­ta fi­no all’im­por­to in que­stio­ne.

3 Se non è pos­si­bi­le sta­bi­lir­lo pre­ci­sa­men­te, l’im­por­to del­la tas­sa vie­ne sti­ma­to.

4 Il ten­ta­ti­vo di pro­cac­cia­re a sé o a un ter­zo un van­tag­gio fi­sca­le il­le­ci­to re­la­ti­vo al pa­ga­men­to del­la tas­sa è pu­ni­bi­le.

Art. 31 Competenza in materia penale  

1 Il per­se­gui­men­to e il giu­di­zio dei rea­ti so­no di­sci­pli­na­ti dal­la leg­ge fe­de­ra­le del 22 mar­zo 197417 sul di­rit­to pe­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo.

2 L’au­to­ri­tà am­mi­ni­stra­ti­va in­ca­ri­ca­ta del per­se­gui­men­to e del giu­di­zio è il DFI.

Capitolo 6: Procedura e cooperazione internazionale

Art. 32 Procedura e protezione giuridica 18  

1 Le pro­ce­du­re e i ri­me­di giu­ri­di­ci so­no ret­ti dal­le di­spo­si­zio­ni ge­ne­ra­li sull’am­mi­ni­stra­zio­ne del­la giu­sti­zia fe­de­ra­le.

2 ...19

3 Nel­le pro­ce­du­re di ri­cor­so con­tro le de­ci­sio­ni in ma­te­ria di aiu­ti fi­nan­zia­ri non può es­se­re in­vo­ca­ta l’ina­de­gua­tez­za.

18 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 43 dell’all. al­la L del 17 giu. 2005 sul Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 200621971069; FF 20013764).

19 Abro­ga­ta dal n. II 3 dell’all. al­la LF dell’11 dic. 2009 sul­la pro­mo­zio­ne del­la cul­tu­ra, con ef­fet­to dal 1° gen. 2012 (RU 20116127; FF 2007 44214459).

Art. 33 Cooperazione internazionale  

Per pro­muo­ve­re le re­la­zio­ni in­ter­na­zio­na­li nel set­to­re ci­ne­ma­to­gra­fi­co, il Con­si­glio fe­de­ra­le può sti­pu­la­re ac­cor­di di di­rit­to in­ter­na­zio­na­le o con­trat­ti di di­rit­to pri­va­to ri­guar­dan­ti in par­ti­co­la­re:

a.
le co­pro­du­zio­ni;
b.
la par­te­ci­pa­zio­ne fi­nan­zia­ria a pro­du­zio­ni in­ter­na­zio­na­li;
c.
la pro­mo­zio­ne di film;
d.
ini­zia­ti­ve cul­tu­ra­li nel set­to­re ci­ne­ma­to­gra­fi­co;
e.
la par­te­ci­pa­zio­ne fi­nan­zia­ria a prov­ve­di­men­ti di pro­mo­zio­ne in­ter­na­zio­na­li.

Capitolo 7: Disposizioni finali

Art. 34 Esecuzione  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le ema­na le pre­scri­zio­ni d’ese­cu­zio­ne, sem­pre che la pre­sen­te leg­ge non in­di­chi un’al­tra istan­za.

2 Può de­le­ga­re ta­lu­ni com­pi­ti a or­ga­niz­za­zio­ni pri­va­te.

Art. 35 Diritto previgente: abrogazione  

La leg­ge fe­de­ra­le del 28 set­tem­bre 196220 sul­la ci­ne­ma­to­gra­fia è abro­ga­ta.

20 [RU 19621789, 1969 784II cpv. 1 n. 6, 1970 509, 1974 1857all. n. 4, 1975 1801, 1987 1579, 1991 857all. n. 7, 1992 288all. n. 18]

Art. 36 Modifica del diritto vigente  

I se­guen­ti te­sti di leg­ge so­no mo­di­fi­ca­ti co­me se­gue:

21

21 Le mod. pos­so­no es­se­re con­sul­ta­te al­la RU 2002 1904.

Art. 37 Referendum ed entrata in vigore  

1 La pre­sen­te leg­ge sot­to­stà al re­fe­ren­dum fa­col­ta­ti­vo.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le ne de­ter­mi­na l’en­tra­ta in vi­go­re.

Da­ta dell’en­tra­ta in vi­go­re: 1° ago­sto 200222

22 DCF del 3 lug. 2002.

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