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Legge federale
sull’esercito e sull’amministrazione militare
(Legge militare, LM)

del 3 febbraio 1995 (Stato 1° gennaio 2021)

L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,

visti gli articoli 40 capoverso 2, 54 capoverso 1, 58 capoverso 2 e 60 capoverso 1 della Costituzione federale1;
visto il messaggio del Consiglio federale dell’8 settembre 19932,3

decreta:

1 RS 101

2 FF 1993 IV 1

3 Nuovo testo giusta il n. I della LF 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Titolo primo: Compiti dell’esercito 4

4 Nuovo testo giusta il n. I della LF 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 1  

1 L’eser­ci­to:

a.
ser­ve a pre­ve­ni­re la guer­ra e con­tri­bui­sce a pre­ser­va­re la pa­ce;
b.
di­fen­de il Pae­se e la sua po­po­la­zio­ne;
c.
sal­va­guar­da la so­vra­ni­tà sul­lo spa­zio ae­reo sviz­ze­ro.

2 Quan­do i lo­ro mez­zi non so­no più suf­fi­cien­ti, ap­pog­gia le au­to­ri­tà ci­vi­li in Sviz­ze­ra:

a.
nel far fron­te a gra­vi mi­nac­ce per la si­cu­rez­za in­ter­na;
b.
nel far fron­te a ca­ta­stro­fi e ad al­tre si­tua­zio­ni straor­di­na­rie;
c.
nel­la pro­te­zio­ne di per­so­ne e di og­get­ti de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne, in par­ti­co­la­re di in­fra­strut­tu­re in­di­spen­sa­bi­li per la so­cie­tà, l’eco­no­mia e lo Sta­to (in­fra­strut­tu­re cri­ti­che);
d.
nell’adem­pi­men­to di com­pi­ti nel qua­dro del­la Re­te in­te­gra­ta Sviz­ze­ra per la si­cu­rez­za e dei ser­vi­zi coor­di­na­ti;
e.
nel far fron­te a si­tua­zio­ni di acu­to so­vrac­ca­ri­co o a com­pi­ti che le au­to­ri­tà non so­no in gra­do di adem­pie­re per man­can­za di per­so­na­le o mez­zi ade­gua­ti;
f.
nell’adem­pi­men­to di al­tri com­pi­ti di im­por­tan­za na­zio­na­le o in­ter­na­zio­na­le.

3 Ap­pog­gia le au­to­ri­tà ci­vi­li all’este­ro:

a.
nel­la pro­te­zio­ne di per­so­ne e di og­get­ti de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne;
b.
nell’as­si­sten­za uma­ni­ta­ria.

4 For­ni­sce con­tri­bu­ti per il pro­mo­vi­men­to del­la pa­ce in am­bi­to in­ter­na­zio­na­le.

5 L’eser­ci­to può:

a.
met­te­re a di­spo­si­zio­ne di au­to­ri­tà ci­vi­li o di ter­zi mez­zi mi­li­ta­ri a fa­vo­re di at­ti­vi­tà ci­vi­li in Sviz­ze­ra o at­ti­vi­tà fuo­ri del ser­vi­zio in Sviz­ze­ra;
b.
pre­sta­re, me­dian­te trup­pe in ser­vi­zio d’istru­zio­ne o for­ma­zio­ni di pro­fes­sio­ni­sti, aiu­to spon­ta­neo ad au­to­ri­tà ci­vi­li o a ter­zi per la ge­stio­ne di even­ti im­pre­vi­sti.

Titolo secondo: Obbligo di prestare servizio militare 5

5 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 19 mar. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Capitolo 1: Disposizioni generali

Art. 2 Principio 6  

1 Ogni Sviz­ze­ro è sog­get­to all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re.

2 Il ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le, il ser­vi­zio ci­vi­le so­sti­tu­ti­vo e l’as­sog­get­ta­men­to al­la tas­sa d’esen­zio­ne so­no di­sci­pli­na­ti in leg­gi fe­de­ra­li spe­cia­li.

6 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Art. 3 Servizio militare della cittadina svizzera  

1 Ogni Sviz­ze­ra può an­nun­ciar­si vo­lon­ta­ria­men­te per il ser­vi­zio mi­li­ta­re.

2 Se il suo an­nun­cio è ac­col­to, di­ven­ta sog­get­ta all’ob­bli­go di le­va. Se al re­clu­ta­men­to è di­chia­ra­ta ido­nea al ser­vi­zio mi­li­ta­re e si im­pe­gna ad as­su­me­re la fun­zio­ne mi­li­ta­re che le è as­se­gna­ta, di­ven­ta sog­get­ta all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re.7

3 Ha i me­de­si­mi di­rit­ti e ob­bli­ghi de­gli Sviz­ze­ri sog­get­ti all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re. Il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ve­de­re ec­ce­zio­ni, in par­ti­co­la­re per quan­to con­cer­ne il pro­scio­gli­men­to del ser­vi­zio mi­li­ta­re, la du­ra­ta dei ser­vi­zi, l’im­pie­go e la pro­mo­zio­ne.

7 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Art. 4 Svizzeri all’estero  

1 In tem­po di pa­ce gli Sviz­ze­ri all’este­ro so­no esen­ta­ti dal re­clu­ta­men­to e dall’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re. Il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ve­de­re ec­ce­zio­ni, se­gna­ta­men­te per gli Sviz­ze­ri all’este­ro che si tro­va­no in Sta­ti li­mi­tro­fi.

2 Gli Sviz­ze­ri all’este­ro pos­so­no an­nun­ciar­si vo­lon­ta­ria­men­te per il ser­vi­zio mi­li­ta­re. Se il lo­ro an­nun­cio è ac­col­to, di­ven­ta­no sog­get­ti all’ob­bli­go di le­va. Se al re­clu­ta­men­to so­no di­chia­ra­ti ido­nei al ser­vi­zio mi­li­ta­re e si im­pe­gna­no ad as­su­me­re la fun­zio­ne mi­li­ta­re lo­ro as­se­gna­ta, di­ven­ta­no sog­get­ti all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re.8

3 Per il ser­vi­zio di di­fe­sa na­zio­na­le (art. 76) pos­so­no es­se­re chia­ma­ti in ser­vi­zio an­che gli al­tri Sviz­ze­ri all’este­ro.9

4 Le per­so­ne che rien­tra­no in Sviz­ze­ra do­po aver di­mo­ra­to per più di sei an­ni inin­ter­rot­ta­men­te all’este­ro e di cui l’eser­ci­to non ha bi­so­gno ven­go­no in­cor­po­ra­te nell’eser­ci­to sol­tan­to su ri­chie­sta.

5 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i par­ti­co­la­ri, se­gna­ta­men­te:

a.
gli ob­bli­ghi fuo­ri del ser­vi­zio;
b.
l’ob­bli­go di en­tra­re in ser­vi­zio e l’im­pie­go nel ser­vi­zio at­ti­vo.

8 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

9 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Art. 5 Persone con doppia cittadinanza  

1 Gli Sviz­ze­ri che pos­seg­go­no la cit­ta­di­nan­za di un al­tro Sta­to e che vi han­no adem­pi­to i lo­ro ob­bli­ghi mi­li­ta­ri o vi han­no for­ni­to pre­sta­zio­ni so­sti­tu­ti­ve non so­no sog­get­ti all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re in Sviz­ze­ra. Il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ve­de­re ec­ce­zio­ni.

2 Ri­man­go­no sal­vi l’ob­bli­go di no­ti­fi­ca­zio­ne e l’ob­bli­go di pa­ga­re la tas­sa d’esen­zio­ne.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i par­ti­co­la­ri. Può sti­pu­la­re ac­cor­di con al­tri Sta­ti sul re­ci­pro­co ri­co­no­sci­men­to dell’adem­pi­men­to dell’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re da par­te di per­so­ne con dop­pia cit­ta­di­nan­za.10

10 Nuo­vo te­sto del per. giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 6 Attribuzione e assegnazione di altre persone  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può or­di­na­re che sia­no at­tri­bui­ti o as­se­gna­ti all’eser­ci­to:

a.
gli Sviz­ze­ri e le Sviz­ze­re che non so­no sog­get­ti all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le e che si pon­go­no vo­lon­ta­ria­men­te a di­spo­si­zio­ne dell’e­ser­ci­to;
b.
per il ser­vi­zio at­ti­vo, le per­so­ne che so­no sta­te esclu­se dal ser­vi­zio mi­li­ta­re giu­sta gli ar­ti­co­li 21 a 23;
c.11
le per­so­ne as­sog­get­ta­te al­la tas­sa d’esen­zio­ne dall’ob­bli­go mi­li­ta­re, con un gra­do di in­va­li­di­tà in­fe­rio­re al 40 per cen­to, di­chia­ra­te ini­do­nee al ser­vi­zio mi­li­ta­re e al ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le per mo­ti­vi me­di­ci e che pre­sen­ta­no la do­man­da di pre­sta­re ser­vi­zio an­zi­ché pa­ga­re la tas­sa d’esen­zio­ne dal­l’ob­bli­go mi­li­ta­re.

2 Le per­so­ne at­tri­bui­te o as­se­gna­te all’eser­ci­to han­no i me­de­si­mi di­rit­ti e ob­bli­ghi de­gli al­tri mi­li­ta­ri. Il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ve­de­re ec­ce­zio­ni.

11 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 6a Attestato di adempimento dell’obbligo di prestare servizio militare 12  

1 Le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re ri­ce­vo­no un at­te­sta­to di adem­pi­men­to del lo­ro ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re.

2 L’at­te­sta­to è ag­gior­na­to pe­rio­di­ca­men­te.

12 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Capitolo 2: Contenuto dell’obbligo di prestare servizio militare 13

13 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 19 mar. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Sezione 1: Obbligo di leva e reclutamento 14

14 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 19 mar. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Art. 7 Obbligo di leva 15  

1 Le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re so­no sog­get­te all’ob­bli­go di le­va dall’ini­zio dell’an­no in cui com­pio­no 18 an­ni.

2 Le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di le­va de­vo­no an­nun­ciar­si pres­so le au­to­ri­tà mi­li­ta­ri com­pe­ten­ti per la re­gi­stra­zio­ne nel con­trol­lo mi­li­ta­re e for­ni­re i da­ti di cui all’ar­ti­co­lo 27. L’ob­bli­go di an­nun­ciar­si si estin­gue al­la fi­ne dell’an­no in cui le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di le­va com­pio­no 29 an­ni.

15 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Art. 8 Obbligo di partecipare alla manifestazione informativa 16  

1 Le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di le­va de­vo­no par­te­ci­pa­re a una ma­ni­fe­sta­zio­ne in­for­ma­ti­va e:

a.
con­se­gna­re, all’at­ten­zio­ne dei me­di­ci com­pe­ten­ti, un que­stio­na­rio me­di­co sul­lo sta­to di sa­lu­te ge­ne­ra­le pre­ce­den­te­men­te com­pi­la­to;
b.
in­di­ca­re, all’at­ten­zio­ne de­gli or­ga­ni di re­clu­ta­men­to, la da­ta a par­ti­re dal­la qua­le de­si­de­ra­no as­sol­ve­re la scuo­la re­clu­te.

2 La ma­ni­fe­sta­zio­ne in­for­ma­ti­va non è com­pu­ta­ta sul to­ta­le ob­bli­ga­to­rio di gior­ni di ser­vi­zio d’istru­zio­ne (art. 42).

3 Le Sviz­ze­re non sog­get­te all’ob­bli­go di le­va e gli Sviz­ze­ri all’este­ro non sog­get­ti all’ob­bli­go di le­va pos­so­no par­te­ci­pa­re al­la ma­ni­fe­sta­zio­ne in­for­ma­ti­va.

16 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Art. 9 Obbligo di partecipare al reclutamento 17  

1 Le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di le­va de­vo­no par­te­ci­pa­re al re­clu­ta­men­to. Il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ve­de­re ec­ce­zio­ni per i ca­si di ma­ni­fe­sta ini­do­nei­tà al ser­vi­zio.

2 Il re­clu­ta­men­to è as­sol­to al più pre­sto dall’ini­zio del 19° an­no di età e al più tar­di en­tro la fi­ne dell’an­no in cui è com­piu­to il 24° an­no di età.18

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ve­de­re che il re­clu­ta­men­to pos­sa es­se­re as­sol­to an­che do­po sud­det­to ter­mi­ne, sem­pre che il to­ta­le ob­bli­ga­to­rio di gior­ni di ser­vi­zio d’istru­zio­ne (art. 42) pos­sa an­co­ra es­se­re adem­piu­to en­tro i li­mi­ti d’età dell’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re (art. 13). L’as­sol­vi­men­to po­sti­ci­pa­to ne­ces­si­ta del con­sen­so de­gli in­te­res­sa­ti.19

4 Le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di le­va pos­so­no es­se­re chia­ma­te in ser­vi­zio dal gior­no in cui so­no te­nu­te ad as­sol­ve­re la scuo­la re­clu­te (art. 49 cpv. 1).20

17 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

18 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939). Cor­re­zio­ne del­la Com­mis­sio­ne di re­da­zio­ne dell’AF del 16 ago. 2018, pub­bli­ca­ta il 28 ago. 2018 (RU 2018 3079).

19 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

20 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 10 Contenuto del reclutamento 21  

1 Nell’am­bi­to del re­clu­ta­men­to del­le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di le­va so­no trat­ta­ti me­dian­te esa­mi, te­st e col­lo­qui i da­ti ne­ces­sa­ri per:

a.
l’ac­cer­ta­men­to del pro­fi­lo at­ti­tu­di­na­le;
b.
l’ap­prez­za­men­to dell’ido­nei­tà al ser­vi­zio mi­li­ta­re o al ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le;
c.
l’esa­me di mo­ti­vi di im­pe­di­men­to per la ces­sio­ne dell’ar­ma per­so­na­le;
d.
l’at­tri­bu­zio­ne a una fun­zio­ne mi­li­ta­re.22

2 Le gior­na­te di re­clu­ta­men­to so­no com­pu­ta­te sul to­ta­le ob­bli­ga­to­rio di gior­ni di ser­vi­zio d’istru­zio­ne (art. 42).

21 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

22 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 11 Competenza e ripartizione dei costi  

1 I Co­mu­ni di do­mi­ci­lio no­ti­fi­ca­no gra­tui­ta­men­te ogni an­no al­le au­to­ri­tà mi­li­ta­ri can­to­na­li co­gno­me, no­me, in­di­riz­zo e nu­me­ro d’as­si­cu­ra­to dell’AVS del­le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di le­va se­con­do il lo­ro re­gi­stro de­gli abi­tan­ti.23

2 I Can­to­ni han­no i com­pi­ti se­guen­ti:

a.
re­gi­stra­no nel con­trol­lo mi­li­ta­re le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di le­va;
b.24
or­ga­niz­za­no la ma­ni­fe­sta­zio­ne in­for­ma­ti­va;
c.25
con­se­gna­no du­ran­te la ma­ni­fe­sta­zio­ne in­for­ma­ti­va l’at­te­sta­to di adem­pi­men­to dell’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re.
d.
col­la­bo­ra­no al re­clu­ta­men­to;
e.26
in­vi­ta­no le don­ne al­la ma­ni­fe­sta­zio­ne in­for­ma­ti­va.

2bis Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce gli obiet­ti­vi del­la ma­ni­fe­sta­zio­ne in­for­ma­ti­va, le in­for­ma­zio­ni da co­mu­ni­ca­re e i da­ti da ri­le­va­re. Il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le del­la di­fe­sa, del­la pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne e del­lo sport (DDPS) di­sci­pli­na i det­ta­gli.27

3 La Con­fe­de­ra­zio­ne ese­gue il re­clu­ta­men­to. As­si­ste i Can­to­ni nel­la ri­le­va­zio­ne de­gli Sviz­ze­ri all’este­ro sog­get­ti all’ob­bli­go di le­va.

4 La Con­fe­de­ra­zio­ne as­su­me i co­sti del re­clu­ta­men­to. I Can­to­ni as­su­mo­no i co­sti del­la ma­ni­fe­sta­zio­ne in­for­ma­ti­va.28

23 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

24 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

25 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

26 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

27 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

28 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Sezione 2: Servizio militare 29

29 Nuovo testo giusta il n. I della LF 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 12 Principio 30  

Le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re di­chia­ra­te ido­nee al ser­vi­zio mi­li­ta­re de­vo­no pre­sta­re i se­guen­ti ser­vi­zi:

a.
i ser­vi­zi d’istru­zio­ne (art. 41–61);
b.
il ser­vi­zio di pro­mo­vi­men­to del­la pa­ce per il qua­le si so­no an­nun­cia­ti (art. 66);
c.
il ser­vi­zio d’ap­pog­gio (art. 67–75);
d.
il ser­vi­zio at­ti­vo (art. 76–91).
e.
ob­bli­ghi ge­ne­ra­li fuo­ri del ser­vi­zio (art. 25).

30 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Art. 13 Limiti d’età dell’obbligo di prestare servizio militare 31  

1 L’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re du­ra:

a.
per i mi­li­ta­ri di trup­pa e per i sot­tuf­fi­cia­li, si­no al­la fi­ne del do­di­ce­si­mo an­no dal­la con­clu­sio­ne del­la scuo­la re­clu­te;
b.
per i sot­tuf­fi­cia­li su­pe­rio­ri:
1.
non in­cor­po­ra­ti in sta­ti mag­gio­ri di cor­pi di trup­pa o in sta­ti mag­gio­ri di Gran­di Uni­tà, si­no al­la fi­ne dell’an­no in cui com­pio­no 36 an­ni,
2.
in­cor­po­ra­ti in sta­ti mag­gio­ri di cor­pi di trup­pa, si­no al­la fi­ne dell’an­no in cui com­pio­no 42 an­ni,
3.
in­cor­po­ra­ti in sta­ti mag­gio­ri di Gran­di Uni­tà, si­no al­la fi­ne dell’an­no in cui com­pio­no 50 an­ni;
c.
per gli uf­fi­cia­li su­bal­ter­ni, si­no al­la fi­ne dell’an­no in cui com­pio­no 40 an­ni;
d.
per i ca­pi­ta­ni, si­no al­la fi­ne dell’an­no in cui com­pio­no 42 an­ni;
e.
per gli uf­fi­cia­li su­pe­rio­ri, si­no al­la fi­ne dell’an­no in cui com­pio­no 50 an­ni;
f.
per gli al­ti uf­fi­cia­li su­pe­rio­ri, si­no al­la fi­ne dell’an­no in cui com­pio­no 65 an­ni;
g.
per gli spe­cia­li­sti, si­no al­la fi­ne dell’an­no in cui com­pio­no 50 an­ni;
h.
per il per­so­na­le mi­li­ta­re, si­no al­la fi­ne del rap­por­to di la­vo­ro; è fat­ta sal­va una du­ra­ta mag­gio­re se­con­do le let­te­re a–g.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può:

a.
di­mi­nui­re di cin­que an­ni al mas­si­mo i li­mi­ti d’età per ge­sti­re l’ef­fet­ti­vo dell’eser­ci­to;
b.
au­men­ta­re di cin­que an­ni al mas­si­mo i li­mi­ti d’età per un ser­vi­zio at­ti­vo o un ser­vi­zio d’ap­pog­gio;
c.
pre­ve­de­re che i sot­tuf­fi­cia­li su­pe­rio­ri, gli uf­fi­cia­li su­pe­rio­ri e gli spe­cia­li­sti pos­sa­no, se ne­ces­sa­rio per l’eser­ci­to, pro­lun­ga­re la du­ra­ta dell’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, tut­ta­via al mas­si­mo si­no al­la fi­ne dell’an­no in cui com­pio­no 65 an­ni.

31 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 1432  

32 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 4 ott. 2002, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Art. 15 Obbligo di accettare un grado e di assumere una funzione  

Ogni mi­li­ta­re può es­se­re ob­bli­ga­to a ri­ve­sti­re un gra­do e ad as­su­me­re un co­man­do o una fun­zio­ne. È te­nu­to a pre­sta­re il ser­vi­zio cor­ri­spon­den­te e ad adem­pie­re i re­la­ti­vi com­pi­ti fuo­ri del ser­vi­zio.

Art. 16 Servizio militare non armato  

1 La per­so­na ob­bli­ga­ta a pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re che non può con­ci­lia­re con la pro­pria co­scien­za il ser­vi­zio mi­li­ta­re ar­ma­to pre­sta ser­vi­zio mi­li­ta­re senz’ar­ma.33

2 In me­ri­to al­le do­man­de d’am­mis­sio­ne al ser­vi­zio mi­li­ta­re non ar­ma­to de­ci­do­no spe­cia­li istan­ze d’au­to­riz­za­zio­ne. Il Con­si­glio fe­de­ra­le ne di­sci­pli­na la com­pe­ten­za e l’or­ga­niz­za­zio­ne.

33Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 6 del­la L del 6 ott. 1995 sul ser­vi­zio ci­vi­le, in vi­go­re dal 1° ott. 1996 (RU 1996 1445; FF 1994 III 1445).

Art. 17 Esenzione dei parlamentari  

1 I mem­bri dell’As­sem­blea fe­de­ra­le so­no esen­ta­ti, du­ran­te le ses­sio­ni e le se­du­te del­le com­mis­sio­ni e dei grup­pi del­le Ca­me­re fe­de­ra­li, dal ser­vi­zio d’istru­zio­ne e dal ser­vi­zio d’ap­pog­gio.

2 De­vo­no ri­cu­pe­ra­re sol­tan­to il ser­vi­zio d’istru­zio­ne per con­se­gui­re un gra­do su­pe­rio­re o per svol­ge­re una nuo­va fun­zio­ne.

Art. 18 Esenzione dal servizio per attività indispensabili  

1 So­no esen­ta­ti dall’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, fin­ché du­ra­no le lo­ro fun­zio­ni o il lo­ro im­pie­go:

a.
i mem­bri del Con­si­glio fe­de­ra­le, il can­cel­lie­re del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e i vi­ce­can­cel­lie­ri;
b.
gli ec­cle­sia­sti­ci che non fan­no par­te dell’as­si­sten­za spi­ri­tua­le dell’eser­ci­to;
c.34
il per­so­na­le me­di­co ne­ces­sa­rio per ga­ran­ti­re il fun­zio­na­men­to del­le in­stal­la­zio­ni me­di­che del­la sa­ni­tà pub­bli­ca ci­vi­le nell’am­bi­to del ser­vi­zio sa­ni­ta­rio, nel­la mi­su­ra in cui non è stret­ta­men­te in­di­spen­sa­bi­le all’eser­ci­to per com­pi­ti nell’am­bi­to del ser­vi­zio sa­ni­ta­rio;
d.
i mem­bri pro­fes­sio­ni­sti di ser­vi­zi di sal­va­tag­gio, nel­la mi­su­ra in cui non so­no as­so­lu­ta­men­te in­di­spen­sa­bi­li all’eser­ci­to per i suoi pro­pri ser­vi­zi di sal­va­tag­gio;
e.
i di­ret­to­ri e il per­so­na­le di sor­ve­glian­za di isti­tu­ti, car­ce­ri o ri­for­ma­to­ri, nei qua­li si ese­guo­no car­ce­ra­zio­ni pre­ven­ti­ve, pe­ne o mi­su­re;
f.
i mem­bri di ser­vi­zi di po­li­zia or­ga­niz­za­ti che non so­no as­so­lu­ta­men­te in­di­spen­sa­bi­li all’eser­ci­to per lo svol­gi­men­to di com­pi­ti di po­li­zia;
g.
i mem­bri del Cor­po del­le guar­die di con­fi­ne;
h.35
gli im­pie­ga­ti dei ser­vi­zi po­sta­li, del­le im­pre­se di tra­spor­to ti­to­la­ri di una con­ces­sio­ne fe­de­ra­le, non­ché dell’am­mi­ni­stra­zio­ne, che in si­tua­zio­ni straor­di­na­rie so­no in­di­spen­sa­bi­li al­la Re­te in­te­gra­ta Sviz­ze­ra per la si­cu­rez­za;
i.
i mem­bri pro­fes­sio­ni­sti dei cor­pi di pom­pie­ri e dei ser­vi­zi di di­fe­sa ri­co­no­sciu­ti dal­lo Sta­to;
j.36
il per­so­na­le in­di­spen­sa­bi­le per ga­ran­ti­re il fun­zio­na­men­to dei ser­vi­zi del­la si­cu­rez­za ae­rea ci­vi­le, nel­la mi­su­ra in cui non è stret­ta­men­te in­di­spen­sa­bi­le per la si­cu­rez­za ae­rea mi­li­ta­re.

2 In ca­si ec­ce­zio­na­li de­bi­ta­men­te mo­ti­va­ti, il DDPS37 può esen­ta­re al­tri mem­bri pro­fes­sio­ni­sti di isti­tu­zio­ni e di ser­vi­zi pub­bli­ci e pri­va­ti che svol­go­no at­ti­vi­tà vi­ta­li o in­di­spen­sa­bi­li per il soc­cor­so ur­gen­te o in ca­so di ca­ta­stro­fi, nel­la mi­su­ra in cui non so­no as­so­lu­ta­men­te in­di­spen­sa­bi­li all’eser­ci­to per com­pi­ti ana­lo­ghi.

3 I mem­bri del Con­si­glio fe­de­ra­le, il can­cel­lie­re del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e i vi­ce­can­cel­lie­ri so­no esen­ta­ti d’uf­fi­cio; le al­tre per­so­ne su ri­chie­sta. La ri­chie­sta è pre­sen­ta­ta con­giun­ta­men­te dall’in­te­res­sa­to e dal suo da­to­re di la­vo­ro o dall’uf­fi­cio al qua­le è su­bor­di­na­to.

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i par­ti­co­la­ri, se­gna­ta­men­te per quan­to con­cer­ne le isti­tu­zio­ni, le per­so­ne e le at­ti­vi­tà non­ché la com­pe­ten­za de­ci­sio­na­le.

5 Le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re giu­sta il ca­po­ver­so 1 let­te­re c a i ne so­no esen­ta­te sol­tan­to do­po aver as­sol­to la scuo­la re­clu­te.

34 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

35 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

36 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

37 Nuo­va espres­sio­ne giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137). Di det­ta mod. è te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

Art. 19 Reincorporazione 38  

Le per­so­ne esen­ta­te dal ser­vi­zio mi­li­ta­re giu­sta l’ar­ti­co­lo 18 so­no rein­cor­po­ra­te nell’eser­ci­to al ve­nir me­no del mo­ti­vo dell’esen­zio­ne, se l’eser­ci­to ha an­co­ra bi­so­gno di lo­ro.

38 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Art. 20 Nuovo esame dell’idoneità al servizio; nuova incorporazione 39  

1 Il Ser­vi­zio me­di­co mi­li­ta­re può or­di­na­re d’uf­fi­cio un rie­sa­me dell’ido­nei­tà al ser­vi­zio mi­li­ta­re.40

1bis Pos­so­no pre­sen­ta­re una do­man­da scrit­ta e mo­ti­va­ta di rie­sa­me:

a.
la per­so­na in­te­res­sa­ta;
b.
i me­di­ci dell’eser­ci­to e dell’am­mi­ni­stra­zio­ne mi­li­ta­re;
c.
i me­di­ci ci­vi­li cu­ran­ti e i me­di­ci ci­vi­li in­ca­ri­ca­ti di una pe­ri­zia;
d.
le au­to­ri­tà dell’am­mi­ni­stra­zio­ne mi­li­ta­re e l’as­si­cu­ra­zio­ne mi­li­ta­re;
e.
le au­to­ri­tà pe­na­li mi­li­ta­ri;
f.
l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del ser­vi­zio ci­vi­le41, che nell’am­bi­to del re­clu­ta­men­to può an­che pre­sen­ta­re la do­man­da oral­men­te.42

1ter Le per­so­ne che in re­la­zio­ne ai lo­ro ob­bli­ghi di ser­vi­zio so­no par­zial­men­te o com­ple­ta­men­te in­ca­pa­ci di di­scer­ni­men­to so­no ini­do­nei al ser­vi­zio. Le au­to­ri­tà tu­to­rie co­mu­ni­ca­no sen­za in­du­gio al­lo Sta­to mag­gio­re di con­dot­ta dell’eser­ci­to tut­te le de­ci­sio­ni pas­sa­te in giu­di­ca­to re­la­ti­ve al­la no­mi­na di tu­to­ri o cu­ra­to­ri di per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di le­va e di mi­li­ta­ri, non­ché il lo­ro an­nul­la­men­to. Lo Sta­to mag­gio­re di con­dot­ta dell’eser­ci­to tra­smet­te gli an­nun­ci agli or­ga­ni di re­clu­ta­men­to e ai co­man­dan­ti di cir­con­da­rio.43

2 L’in­cor­po­ra­zio­ne e l’at­tri­bu­zio­ne di un mi­li­ta­re pos­so­no es­se­re mo­di­fi­ca­te in qual­sia­si mo­men­to.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i pre­sup­po­sti e la pro­ce­du­ra.

39 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

40 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

41 La de­si­gna­zio­ne dell’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va è sta­ta adat­ta­ta in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 20 cpv. 2 dell’O del 7 ott. 2015 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (RS 170.512.1), con ef­fet­to dal 1° gen. 2019.

42 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

43 Ori­gi­na­rio cpv. 1bis. In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Sezione 3: Non reclutamento, esclusione dall’esercito, degradazione 44

44 Introdotto dal n. I della LF del 19 mar. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Art. 21 Non reclutamento 4546  

1 Le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di le­va non so­no re­clu­ta­te se:

a.
ri­sul­ta­no in­tol­le­ra­bi­li per l’eser­ci­to per­ché:
1.
so­no sta­te con­dan­na­te con sen­ten­za pas­sa­ta in giu­di­ca­to per un cri­mi­ne o un de­lit­to,
2.
è sta­ta or­di­na­ta nei lo­ro con­fron­ti, con de­ci­sio­ne pas­sa­ta in giu­di­ca­to, una mi­su­ra pri­va­ti­va del­la li­ber­tà;
b.
non può es­se­re lo­ro ce­du­ta un’ar­ma per­so­na­le (art. 113 cpv. 1).47

2 Le per­so­ne di cui al ca­po­ver­so 1 pos­so­no, su lo­ro do­man­da, es­se­re am­mes­se al re­clu­ta­men­to se sus­si­ste una ne­ces­si­tà per l’eser­ci­to e:

a.
nei ca­si di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra a, se han­no su­pe­ra­to con suc­ces­so il pe­rio­do di pro­va in ca­so di so­spen­sio­ne con­di­zio­na­le o so­spen­sio­ne con­di­zio­na­le par­zia­le del­la pe­na op­pu­re in ca­so di li­be­ra­zio­ne con­di­zio­na­le dall’ese­cu­zio­ne del­la pe­na;
b.
nei ca­si di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra b, se non sus­si­sto­no più mo­ti­vi di im­pe­di­men­to per la ces­sio­ne dell’ar­ma per­so­na­le.48

3 L’am­mis­sio­ne può es­se­re re­vo­ca­ta se a po­ste­rio­ri ri­sul­ta che le re­la­ti­ve con­di­zio­ni non era­no adem­piu­te.

45 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

46 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

47 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

48 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 22 Esclusione dall’esercito 4950  

1 I mi­li­ta­ri so­no esclu­si dall’eser­ci­to se:

a.
ri­sul­ta­no in­tol­le­ra­bi­li per l’eser­ci­to per­ché:
1.
so­no sta­ti con­dan­na­ti con sen­ten­za pas­sa­ta in giu­di­ca­to per un cri­mi­ne o un de­lit­to,
2.
è sta­ta or­di­na­ta nei lo­ro con­fron­ti, con de­ci­sio­ne pas­sa­ta in giu­di­ca­to, una mi­su­ra pri­va­ti­va del­la li­ber­tà;
b.
non può es­se­re lo­ro ce­du­ta un’ar­ma per­so­na­le (art. 113 cpv. 1).51

2 Le per­so­ne di cui al ca­po­ver­so 1 pos­so­no, su lo­ro do­man­da, es­se­re riam­mes­se nell’eser­ci­to se sus­si­ste una ne­ces­si­tà per l’eser­ci­to e:

a.
nei ca­si di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra a, se han­no su­pe­ra­to con suc­ces­so il pe­rio­do di pro­va in ca­so di so­spen­sio­ne con­di­zio­na­le o so­spen­sio­ne con­di­zio­na­le par­zia­le del­la pe­na op­pu­re in ca­so di li­be­ra­zio­ne con­di­zio­na­le dall’ese­cu­zio­ne del­la pe­na;
b.
nei ca­si di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra b, se non sus­si­sto­no più mo­ti­vi di im­pe­di­men­to per la ces­sio­ne dell’ar­ma per­so­na­le.52

3 La riam­mis­sio­ne può es­se­re re­vo­ca­ta se a po­ste­rio­ri ri­sul­ta che le re­la­ti­ve con­di­zio­ni non era­no adem­piu­te.

49 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

50 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

51 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

52 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 22a Degradazione a causa di una sentenza penale 53  

1 I mi­li­ta­ri che si so­no re­si in­de­gni del lo­ro gra­do a cau­sa di una sen­ten­za pe­na­le per un cri­mi­ne o un de­lit­to so­no de­gra­da­ti.

2 L’au­to­ri­tà che pro­nun­cia la de­gra­da­zio­ne de­ci­de nel con­tem­po se il mi­li­ta­re in­te­res­sa­to sa­rà an­co­ra chia­ma­to a pre­sta­re ser­vi­zio.

53 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Art. 23 Competenza e accesso ai dati 54  

1 Lo Sta­to mag­gio­re di con­dot­ta dell’eser­ci­to è com­pe­ten­te per le de­ci­sio­ni di cui agli ar­ti­co­li 21–22a.

2 Per la de­ci­sio­ne, es­so può:

a.
chie­de­re rap­por­ti di po­li­zia e rap­por­ti di con­dot­ta mi­li­ta­ri;
b.
con­sul­ta­re il ca­sel­la­rio giu­di­zia­le, at­ti di cau­sa e at­ti re­la­ti­vi all’ese­cu­zio­ne del­le pe­ne;
c.
chie­de­re estrat­ti del re­gi­stro ese­cu­zio­ni e fal­li­men­ti, non­ché con­sul­ta­re at­ti re­la­ti­vi a ese­cu­zio­ni e fal­li­men­ti;
d.
esi­ge­re l’ese­cu­zio­ne di un con­trol­lo di si­cu­rez­za re­la­ti­vo al­le per­so­ne.

3 Se un tri­bu­na­le mi­li­ta­re ha espres­sa­men­te ri­nun­cia­to all’esclu­sio­ne dall’eser­ci­to o al­la de­gra­da­zio­ne, lo Sta­to mag­gio­re di con­dot­ta dell’eser­ci­to è vin­co­la­to a ta­le de­ci­sio­ne.

54 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Art. 24 Cambiamento di funzione 55  

1 Ai mi­li­ta­ri che si di­mo­stra­no in­ca­pa­ci di eser­ci­ta­re la lo­ro fun­zio­ne è as­se­gna­ta sen­za in­du­gio una fun­zio­ne che so­no in gra­do di as­sol­ve­re.56

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na la com­pe­ten­za e la pro­ce­du­ra.

55 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

56 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Sezione 4: Obblighi fuori del servizio 57

57 Introdotto dal n. I della LF del 19 mar. 2010, in vigore dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Art. 25 Obblighi generali 58  

1 Fuo­ri del ser­vi­zio le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re de­vo­no:

a.
cu­sto­di­re al si­cu­ro l’equi­pag­gia­men­to per­so­na­le e prov­ve­de­re al­la sua ma­nu­ten­zio­ne (art. 112);
b.59
adem­pie­re l’ob­bli­go di no­ti­fi­ca­zio­ne (art. 27);
c.
as­sol­ve­re il ti­ro ob­bli­ga­to­rio (art. 63);
d.
at­te­ner­si al­le al­tre pre­scri­zio­ni sul com­por­ta­men­to fuo­ri del ser­vi­zio.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può ema­na­re pre­scri­zio­ni at­te a ga­ran­ti­re che i mi­li­ta­ri ap­par­te­nen­ti a de­ter­mi­na­te for­ma­zio­ni e i mi­li­ta­ri con de­ter­mi­na­te fun­zio­ni sia­no rag­giun­gi­bi­li fuo­ri del ser­vi­zio.

58 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

59 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Art. 2660  

60 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 19 mar. 2010, con ef­fet­to dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Art. 27 Obbligo di notificazione 61  

1 Le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di le­va e le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re de­vo­no co­mu­ni­ca­re spon­ta­nea­men­te al co­man­dan­te di cir­con­da­rio del lo­ro Can­to­ne di do­mi­ci­lio i se­guen­ti da­ti per­so­na­li e i re­la­ti­vi cam­bia­men­ti:

a.
co­gno­me, no­mi, da­ta di na­sci­ta;
b.
in­di­riz­zo di re­si­den­za e re­ca­pi­to po­sta­le;
c.
lin­gua ma­ter­na, Co­mu­ne e Can­to­ne d’ori­gi­ne;
d.
pro­fes­sio­ne ap­pre­sa e at­ti­vi­tà pro­fes­sio­na­le.62

1bis Es­se de­vo­no co­mu­ni­ca­re spon­ta­nea­men­te al­lo Sta­to mag­gio­re di con­dot­ta del­l’eser­ci­to i se­guen­ti da­ti e i re­la­ti­vi cam­bia­men­ti:

a.
le sen­ten­ze pe­na­li per un cri­mi­ne o un de­lit­to pas­sa­te in giu­di­ca­to, non­ché le sen­ten­ze pe­na­li pas­sa­te in giu­di­ca­to che or­di­na­no una mi­su­ra pri­va­ti­va del­la li­ber­tà;
b.
i pi­gno­ra­men­ti in­frut­tuo­si e le di­chia­ra­zio­ni di fal­li­men­to.63

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na l’ob­bli­go di no­ti­fi­ca­zio­ne de­gli Sviz­ze­ri all’este­ro, del­le per­so­ne che pre­sta­no un ser­vi­zio ci­vi­le e del­le per­so­ne che be­ne­fi­cia­no di un con­ge­do all’este­ro.

61 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

62 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

63 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Titolo terzo: Diritti e obblighi dei militari

Capitolo 1: Diritti generali

Art. 28 Diritti costituzionali e previsti dalla legge  

1 I di­rit­ti san­ci­ti dal­la Co­sti­tu­zio­ne e dal­la leg­ge com­pe­to­no ai mi­li­ta­ri an­che in ser­vi­zio mi­li­ta­re.

2 So­no con­sen­ti­te re­stri­zio­ni sol­tan­to nel­la mi­su­ra in cui l’istru­zio­ne o l’im­pie­go spe­ci­fi­co lo esi­ga­no.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le ema­na le di­spo­si­zio­ni ne­ces­sa­rie con­cer­nen­ti i di­rit­ti e gli ob­bli­ghi dei mi­li­ta­ri.64

64 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Art. 29 Sostentamento  

1 I mi­li­ta­ri in ser­vi­zio ri­ce­vo­no dal­lo Sta­to il sol­do e la sus­si­sten­za. Lo Sta­to prov­ve­de al lo­ro al­log­gio e as­su­me le spe­se per i viag­gi di ser­vi­zio.

2 L’As­sem­blea fe­de­ra­le ema­na le di­spo­si­zio­ni con­cer­nen­ti il sol­do, la sus­si­sten­za, l’al­log­gio e i viag­gi di ser­vi­zio (art. 149).

Art. 29a Contributo per la formazione 65  

1 Ai mi­li­ta­ri di mi­li­zia che as­sol­vo­no scuo­le per i qua­dri e il ser­vi­zio pra­ti­co nell’am­bi­to di una for­ma­zio­ne di sot­tuf­fi­cia­le, di sot­tuf­fi­cia­le su­pe­rio­re o di uf­fi­cia­le fi­no al li­vel­lo di sta­to mag­gio­re del cor­po di trup­pa, la Con­fe­de­ra­zio­ne può ac­cor­da­re un con­tri­bu­to fi­nan­zia­rio che es­si pos­so­no uti­liz­za­re per for­ma­zio­ni ci­vi­li.66

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le ema­na le di­spo­si­zio­ni con­cer­nen­ti il con­tri­bu­to per la for­ma­zio­ne.

65 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

66 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 27 set. 2019, in vi­go­re dal 1° giu. 2020 (RU 20201547; FF 2019 1867).

Art. 30 Indennità per perdita di guadagno  

1 Chi pre­sta ser­vi­zio mi­li­ta­re ha di­rit­to a un’in­den­ni­tà per per­di­ta di gua­da­gno.67

1bis L’in­ter­val­lo tra la scuo­la re­clu­te e i ser­vi­zi d’istru­zio­ne per il con­se­gui­men­to del gra­do di ser­gen­te, ser­gen­te mag­gio­re, ser­gen­te mag­gio­re ca­po, fu­rie­re o te­nen­te op­pu­re l’in­ter­val­lo tra det­ti ser­vi­zi d’istru­zio­ne dan­no di­rit­to al sol­do e all’in­den­ni­tà per per­di­ta di gua­da­gno, sem­pre che l’in­ter­val­lo tra i cor­ri­spon­den­ti ser­vi­zi non sia su­pe­rio­re a sei set­ti­ma­ne.68

2 L’in­den­ni­tà per per­di­ta di gua­da­gno è di­sci­pli­na­ta da una leg­ge fe­de­ra­le spe­cia­le.

67 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

68 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 31 Consulenza e assistenza  

1 I mi­li­ta­ri han­no a di­spo­si­zio­ne ser­vi­zi di con­su­len­za e as­si­sten­za me­di­ca, spi­ri­tua­le, psi­co­lo­gi­ca e so­cia­le nell’am­bi­to del ser­vi­zio mi­li­ta­re.

2 La Con­fe­de­ra­zio­ne prov­ve­de ai re­la­ti­vi ser­vi­zi. Es­si so­no abi­li­ta­ti a ela­bo­ra­re da­ti per­so­na­li, com­pre­si quel­li par­ti­co­lar­men­te de­gni di pro­te­zio­ne e pro­fi­li del­la per­so­na­li­tà, sem­pre­ché e fin­ché i lo­ro com­pi­ti lo esi­ga­no.

Capitolo 2: Obblighi generali

Art. 32 Ordini e obbedienza  

1 I ca­pi e gli aiu­ti di co­man­do da lo­ro abi­li­ta­ti han­no il di­rit­to di im­par­ti­re or­di­ni ai su­bor­di­na­ti in af­fa­ri di ser­vi­zio.

2 I mi­li­ta­ri de­vo­no ob­be­dien­za ai lo­ro ca­pi ne­gli af­fa­ri di ser­vi­zio.

3 I mi­li­ta­ri non de­vo­no ese­gui­re un or­di­ne se que­sto im­po­ne lo­ro un com­por­ta­men­to pu­ni­bi­le ai sen­si del­la leg­ge o del di­rit­to in­ter­na­zio­na­le pub­bli­co.

Art. 33 Obbligo di mantenere il segreto  

1 I mi­li­ta­ri so­no te­nu­ti a man­te­ne­re il se­gre­to cir­ca gli af­fa­ri di cui han­no co­no­scen­za nel­le lo­ro at­ti­vi­tà di ser­vi­zio, per quan­to ta­li af­fa­ri deb­ba­no re­sta­re se­gre­ti in vir­tù del­la lo­ro im­por­tan­za o di pre­scri­zio­ni par­ti­co­la­ri.

2 L’ob­bli­go di man­te­ne­re il se­gre­to va­le an­che do­po aver la­scia­to l’eser­ci­to.

Capitolo 3: Malattia e infortunio

Art. 34 Assicurazione 69  

L’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro le ma­lat­tie e gli in­for­tu­ni del­le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di le­va e dei mi­li­ta­ri è di­sci­pli­na­ta da una leg­ge fe­de­ra­le spe­cia­le. Per i dan­ni al­le per­so­ne la re­spon­sa­bi­li­tà del­la Con­fe­de­ra­zio­ne si fon­da esclu­si­va­men­te su ta­le leg­ge spe­cia­le.

69 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Art. 35 Lotta contro le malattie trasmissibili o gravi  

1 Per com­bat­te­re le ma­lat­tie tra­smis­si­bi­li o gra­vi, il Con­si­glio fe­de­ra­le può or­di­na­re per i mi­li­ta­ri prov­ve­di­men­ti me­di­ci ob­bli­ga­to­ri.

2 Può esi­ge­re esa­mi del san­gue e vac­ci­na­zio­ni pre­ven­ti­vi per l’eser­ci­zio di fun­zio­ni dell’eser­ci­to che pre­sen­ta­no ele­va­ti ri­schi d’in­fe­zio­ne.70

3 Può of­fri­re al­le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di le­va e ai mi­li­ta­ri la pos­si­bi­li­tà di ef­fet­tua­re esa­mi del san­gue e vac­ci­na­zio­ni.71

70 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

71 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 35a Esami medici di routine 72  

Il DDPS può pre­ve­de­re esa­mi me­di­ci di rou­ti­ne pe­rio­di­ci ef­fet­tua­ti da un me­di­co di fi­du­cia o dal Ser­vi­zio me­di­co per gli al­ti uf­fi­cia­li su­pe­rio­ri, il per­so­na­le mi­li­ta­re del­la po­li­zia mi­li­ta­re e i qua­dri di mas­si­mo li­vel­lo dell’am­mi­ni­stra­zio­ne mi­li­ta­re del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

72 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Capitolo 4: Protezione giuridica in affari non patrimoniali del servizio militare

Art. 36 Reclamo  

1 I mi­li­ta­ri han­no di­rit­to di spor­ge­re re­cla­mo qua­lo­ra sia­no con­vin­ti di aver su­bì­to un tor­to da un ca­po mi­li­ta­re, da un al­tro mi­li­ta­re o da un’au­to­ri­tà mi­li­ta­re.

2 La de­ci­sio­ne su re­cla­mo può es­se­re im­pu­gna­ta di­nan­zi all’au­to­ri­tà im­me­dia­ta­men­te su­pe­rio­re e la de­ci­sio­ne di que­st’ul­ti­ma di­nan­zi al di­par­ti­men­to fe­de­ra­le com­pe­ten­te. La de­ci­sio­ne del di­par­ti­men­to è de­fi­ni­ti­va.

3 Le de­ci­sio­ni del­le di­re­zio­ni mi­li­ta­ri can­to­na­li so­no im­pu­gna­bi­li di­ret­ta­men­te al DDPS, se il di­rit­to can­to­na­le non pre­ve­de dap­pri­ma il ri­cor­so al go­ver­no can­to­na­le.

4 Il re­cla­mo e il ri­cor­so so­no eva­si con pro­ce­du­ra sem­pli­ce, ra­pi­da e gra­tui­ta. En­tram­bi so­no pri­vi d’ef­fet­to so­spen­si­vo. In ca­si ec­ce­zio­na­li e per ra­gio­ni par­ti­co­la­ri, l’au­to­ri­tà adi­ta può tut­ta­via con­fe­rir lo­ro ta­le ef­fet­to.

5 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i par­ti­co­la­ri.

Art. 37 Affari in materia di comando  

1 So­no af­fa­ri in ma­te­ria di co­man­do ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 3 let­te­ra d del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 196873 sul­la pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va tut­ti gli or­di­ni pro­nun­cia­ti da ca­pi mi­li­ta­ri. Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce qua­li or­di­ni ema­na­ti da au­to­ri­tà mi­li­ta­ri fe­de­ra­li e can­to­na­li cir­ca l’im­pie­go di un mi­li­ta­re so­no pu­re con­si­de­ra­ti af­fa­ri in ma­te­ria di co­man­do.

2 An­che gli af­fa­ri in ma­te­ria di co­man­do so­no im­pu­gna­bi­li con re­cla­mo.

Art. 38 Domanda di revisione in casi speciali  

Con­tro chia­ma­te in ser­vi­zio, de­ci­sio­ni con­cer­nen­ti dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio, ser­vi­zio an­ti­ci­pa­to, ser­vi­zio vo­lon­ta­rio e di­spen­sa dal ser­vi­zio d’ap­pog­gio o dal ser­vi­zio at­ti­vo i mi­li­ta­ri pos­so­no pre­sen­ta­re una do­man­da di re­vi­sio­ne. In que­sti ca­si non è am­mes­so il re­cla­mo

Art. 39 Ricorso contro la valutazione dell’idoneità al servizio militare 74  

Le de­ci­sio­ni cir­ca l’ido­nei­tà al ser­vi­zio mi­li­ta­re pro­nun­cia­te dal­le Com­mis­sio­ni per la vi­si­ta sa­ni­ta­ria so­no im­pu­gna­bi­li me­dian­te ri­cor­so pres­so un’al­tra com­mis­sio­ne per la vi­si­ta sa­ni­ta­ria. La de­ci­sio­ne di que­st’ul­ti­ma è inap­pel­la­bi­le.

74 Nuo­va espres­sio­ne giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137). Di det­ta mod. è te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

Art. 40 Protezione giuridica in altri affari non patrimoniali  

1 In al­tri af­fa­ri non pa­tri­mo­nia­li, se­gna­ta­men­te nel ca­so di de­ci­sio­ni giu­sta gli ar­ti­co­li 21 a 24 e di al­tre ana­lo­ghe san­zio­ni di di­rit­to am­mi­ni­stra­ti­vo, la pro­te­zio­ne giu­ri­di­ca è ret­ta dal­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 196875 sul­la pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va, men­tre quel­la di­nan­zi al­le au­to­ri­tà can­to­na­li dal per­ti­nen­te di­rit­to can­to­na­le.

2 Le de­ci­sio­ni del­le istan­ze d’au­to­riz­za­zio­ne per il ser­vi­zio mi­li­ta­re non ar­ma­to (art. 16 cpv. 2) pos­so­no es­se­re im­pu­gna­te con ri­cor­so al DDPS, e la de­ci­sio­ne di que­st’ul­ti­mo con ri­cor­so al Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le.76

75RS 172.021

76 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 46 del­la L del 17 giu. 2005 sul Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 21971069; FF 2001 3764).

Capitolo 5: Liberalità e onorificenze di autorità estere77

77 Introdotto dal n. I 5 della LF del 23 giu. 2000 concernente le liberalità e le onorificenze di autorità estere, in vigore dal 1° feb. 2001 (RU 2001 114; FF 1999 6784).

Art. 40a  

1 I mi­li­ta­ri non pos­so­no ac­cet­ta­re li­be­ra­li­tà e ono­ri­fi­cen­ze di au­to­ri­tà este­re.

2 I mi­li­ta­ri che pos­se­de­va­no li­be­ra­li­tà e ono­ri­fi­cen­ze pri­ma di en­tra­re a far par­te dell’eser­ci­to sviz­ze­ro non pos­so­no fre­giar­se­ne, né in Sviz­ze­ra né all’este­ro, si­no al pro­scio­gli­men­to dall’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio.

Capitolo 6: Diritti d’autore78

78 Introdotto dal n. I della LF del 4 ott. 2002, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Art. 40b  

1 Se un mi­li­ta­re crea, nell’eser­ci­zio del­le sue at­ti­vi­tà di ser­vi­zio, un’ope­ra ai sen­si del­la leg­ge del 9 ot­to­bre 199279 sul di­rit­to d’au­to­re, le fa­col­tà d’uti­liz­za­zio­ne spet­ta­no esclu­si­va­men­te al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2 Se l’ope­ra è di gran­de uti­li­tà per la Con­fe­de­ra­zio­ne, al mi­li­ta­re può es­se­re ver­sa­ta un’in­den­ni­tà ade­gua­ta.

Titolo quarto: Istruzione dell’esercito

Capitolo 1: Disposizioni generali

Art. 41 Servizi d’istruzione  

1 I ser­vi­zi d’istru­zio­ne com­pren­do­no scuo­le, cor­si, eser­ci­ta­zio­ni e rap­por­ti.

2 Uf­fi­cia­li, sot­tuf­fi­cia­li su­pe­rio­ri e sot­tuf­fi­cia­li non­ché ap­pun­ta­ti e sol­da­ti con fun­zio­ni di qua­dro so­no chia­ma­ti, pri­ma dei ser­vi­zi d’istru­zio­ne, a cor­si pre­pa­ra­to­ri dei qua­dri.80

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce i sin­go­li ser­vi­zi d’istru­zio­ne, la lo­ro du­ra­ta, i par­te­ci­pan­ti e la su­bor­di­na­zio­ne.

4 ...81

80 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

81 Abro­ga­to dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 42 Totale obbligatorio di giorni di servizio d’istruzione 82  

1 Il nu­me­ro com­ples­si­vo di gior­ni di ser­vi­zio d’istru­zio­ne da pre­sta­re si fon­da sul­le ne­ces­si­tà dell’eser­ci­to.

2 Per la trup­pa es­so am­mon­ta a 280 gior­ni al mas­si­mo.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce il nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio d’istru­zio­ne per gli al­tri mi­li­ta­ri. Det­to nu­me­ro am­mon­ta a 1700 gior­ni al mas­si­mo.

82 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 43 Computo dei servizi d’istruzione 83  

1 L’istru­zio­ne e i ser­vi­zi pre­pa­ra­to­ri per im­pie­ghi in Sviz­ze­ra o all’este­ro dan­no di­rit­to al sol­do e so­no com­pu­ta­ti sul to­ta­le ob­bli­ga­to­rio di gior­ni di ser­vi­zio d’istru­zio­ne.

2 I ser­vi­zi d’istru­zio­ne pre­sta­ti e re­tri­bui­ti nell’am­bi­to di un rap­por­to di la­vo­ro su ba­se con­trat­tua­le non dan­no di­rit­to al sol­do e non so­no com­pu­ta­ti.

83 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Art. 44 Servizi d’istruzione volontari 84  

1 Se esi­gen­ze mi­li­ta­ri lo giu­sti­fi­ca­no, i mi­li­ta­ri pos­so­no es­se­re am­mes­si a pre­sta­re ser­vi­zi d’istru­zio­ne su ba­se vo­lon­ta­ria.

2 I ser­vi­zi d’istru­zio­ne pre­sta­ti su ba­se vo­lon­ta­ria non so­no com­pu­ta­ti sul to­ta­le ob­bli­ga­to­rio di gior­ni di ser­vi­zio d’istru­zio­ne.

84 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 45 Servizi d’istruzione supplementari 85  

Se una for­ma­zio­ne è rior­ga­niz­za­ta o equi­pag­gia­ta a nuo­vo, il Con­si­glio fe­de­ra­le può or­di­na­re ser­vi­zi d’istru­zio­ne sup­ple­men­ta­ri e sta­bi­lir­ne la du­ra­ta.

85 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Art. 46 Obiettivi e condotta dell’istruzione  

1 L’istru­zio­ne è or­ga­niz­za­ta a tut­ti i li­vel­li in fun­zio­ne dei com­pi­ti dell’eser­ci­to.86

2 Il DDPS sta­bi­li­sce gli obiet­ti­vi e la con­dot­ta dell’istru­zio­ne per l’im­pie­go dell’eser­ci­to.

86 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 47 Personale militare 87  

1 Il per­so­na­le mi­li­ta­re com­pren­de i mi­li­ta­ri di pro­fes­sio­ne e i mi­li­ta­ri a con­trat­to tem­po­ra­neo.

2 I mi­li­ta­ri di pro­fes­sio­ne so­no uf­fi­cia­li di pro­fes­sio­ne, sot­tuf­fi­cia­li di pro­fes­sio­ne e sol­da­ti di pro­fes­sio­ne. So­no di re­go­la as­sun­ti sul­la ba­se di un con­trat­to di la­vo­ro di du­ra­ta in­de­ter­mi­na­ta ai sen­si del­la le­gi­sla­zio­ne sul per­so­na­le fe­de­ra­le.

3 I mi­li­ta­ri a con­trat­to tem­po­ra­neo so­no uf­fi­cia­li a con­trat­to tem­po­ra­neo, sot­tuf­fi­cia­li a con­trat­to tem­po­ra­neo e sol­da­ti a con­trat­to tem­po­ra­neo. So­no as­sun­ti sul­la ba­se di un con­trat­to di la­vo­ro di du­ra­ta de­ter­mi­na­ta ai sen­si del­la le­gi­sla­zio­ne sul per­so­na­le fe­de­ra­le.

4 Il per­so­na­le mi­li­ta­re è im­pie­ga­to nei set­to­ri dell’istru­zio­ne, del­la con­dot­ta e in tut­ti i ti­pi di im­pie­go dell’eser­ci­to.88 Può es­se­re im­pie­ga­to in Sviz­ze­ra o all’este­ro. Chi ap­par­tie­ne al per­so­na­le mi­li­ta­re è con­si­de­ra­to un mi­li­ta­re.

5 Il per­so­na­le mi­li­ta­re è spe­ci­fi­ca­men­te istrui­to per la pro­pria at­ti­vi­tà. L’istru­zio­ne può aver luo­go in col­la­bo­ra­zio­ne con uni­ver­si­tà e scuo­le uni­ver­si­ta­rie pro­fes­sio­na­li, con spe­cia­li­sti e con for­ze ar­ma­te este­re.

87 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

88 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 48 Istruzione e impiego delle truppe 89  

1 I co­man­dan­ti di trup­pa so­no re­spon­sa­bi­li dell’istru­zio­ne e dell’im­pie­go del­le trup­pe lo­ro su­bor­di­na­te.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na l’or­ga­niz­za­zio­ne dell’istru­zio­ne del­le trup­pe.

89 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Art. 48a Istruzione all’estero o con truppe straniere 90  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può, nell’am­bi­to del­la po­li­ti­ca este­ra e del­la po­li­ti­ca di si­cu­rez­za del­la Sviz­ze­ra, con­clu­de­re ac­cor­di in­ter­na­zio­na­li con­cer­nen­ti:

a.
l’istru­zio­ne di trup­pe sviz­ze­re all’este­ro;
b.
l’istru­zio­ne di trup­pe stra­nie­re in Sviz­ze­ra;
c.
l’istru­zio­ne di trup­pe stra­nie­re all’este­ro;
d.
le eser­ci­ta­zio­ni in co­mu­ne con trup­pe stra­nie­re.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può met­te­re a di­spo­si­zio­ne in­stal­la­zio­ni e ma­te­ria­le dell’eser­ci­to per sco­pi d’istru­zio­ne in am­bi­to in­ter­na­zio­na­le.

90 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 6 ott. 2000 (RU 2001 2264; FF 2000 414). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Art. 48b Istruzione e formazione continua del personale medico militare 91  

1 L’istru­zio­ne e la for­ma­zio­ne con­ti­nua del per­so­na­le me­di­co mi­li­ta­re in­com­bo­no al­la Con­fe­de­ra­zio­ne per quan­to non si svol­ga­no pres­so una scuo­la uni­ver­si­ta­ria.

2 La Con­fe­de­ra­zio­ne as­si­cu­ra e coor­di­na, nel set­to­re del­la me­di­ci­na mi­li­ta­re e del­la me­di­ci­na in ca­so di ca­ta­stro­fe, l’istru­zio­ne e la for­ma­zio­ne con­ti­nua dei me­di­ci mi­li­ta­ri e de­gli al­tri qua­dri del­le pro­fes­sio­ni sa­ni­ta­rie.

3 A ta­le sco­po la Con­fe­de­ra­zio­ne ge­sti­sce un cen­tro di com­pe­ten­za per la me­di­ci­na mi­li­ta­re e la me­di­ci­na in ca­so di ca­ta­stro­fe. Il cen­tro di com­pe­ten­za è un’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va del DDPS. Es­so può in­ca­ri­ca­re ter­zi dell’ese­cu­zio­ne di mi­su­re di istru­zio­ne e di for­ma­zio­ne con­ti­nua.

91 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 mar. 2010 (RU 20106015; FF 2009 5137). Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 21 del­la LF del 20 giu. 2014 sul­la for­ma­zio­ne con­ti­nua, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 689; FF 2013 3085).

Capitolo 2: Istruzione di base

Art. 49 Scuola reclute 92  

1 Le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re as­sol­vo­no la scuo­la re­clu­te al più pre­sto dall’ini­zio dell’an­no in cui com­pio­no 19 an­ni e al più tar­di nell’an­no in cui com­pio­no 25 an­ni. Il mo­men­to è sta­bi­li­to sul­la ba­se del­le ne­ces­si­tà dell’eser­ci­to. I de­si­de­ri del­le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di le­va so­no con­si­de­ra­ti per quan­to pos­si­bi­le.

2 I re­clu­ta­ti che al­la fi­ne dell’an­no in cui com­pio­no 25 an­ni non han­no an­co­ra as­sol­to la scuo­la re­clu­te so­no pro­sciol­ti dall’eser­ci­to.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ve­de­re che la scuo­la re­clu­te pos­sa es­se­re as­sol­ta an­che do­po sud­det­to ter­mi­ne, sem­pre che il to­ta­le ob­bli­ga­to­rio di gior­ni di ser­vi­zio d’istru­zio­ne (art. 42) pos­sa an­co­ra es­se­re adem­piu­to en­tro i li­mi­ti d’età dell’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re (art. 13).

4 La scuo­la re­clu­te du­ra 18 set­ti­ma­ne. Il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ve­de­re che la du­ra­ta del­la scuo­la re­clu­te pos­sa es­se­re ri­dot­ta o au­men­ta­ta di sei set­ti­ma­ne al mas­si­mo nel ca­so di for­ma­zio­ni con par­ti­co­la­ri esi­gen­ze in ma­te­ria di istru­zio­ne.

92 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 50 Corsi speciali 93  

Do­po aver as­sol­to la scuo­la re­clu­te gli spe­cia­li­sti pos­so­no com­ple­ta­re la lo­ro istru­zio­ne in cor­si spe­cia­li94.

93Ter­mi­ne ret­ti­fi­ca­to dal­la CdR dell’AF (art. 33 LRC – RU 1974 1051).

94Ter­mi­ne ret­ti­fi­ca­to dal­la CdR dell’AF (art. 33 LRC – RU 1974 1051).

Capitolo 3: Servizi d’istruzione delle formazioni

Art. 51 Corsi di ripetizione 95  

1 Le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re as­sol­vo­no cor­si di ri­pe­ti­zio­ne an­nua­li. Que­sti ven­go­no di re­go­la pre­sta­ti nel­la for­ma­zio­ne in cui gli in­te­res­sa­ti so­no in­cor­po­ra­ti.

2 La trup­pa pre­sta sei cor­si di ri­pe­ti­zio­ne di tre set­ti­ma­ne.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce il nu­me­ro e la du­ra­ta dei cor­si di ri­pe­ti­zio­ne per le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re con fun­zio­ni chia­ve, i sot­tuf­fi­cia­li, i sot­tuf­fi­cia­li su­pe­rio­ri e gli uf­fi­cia­li. Tie­ne con­to in par­ti­co­la­re del­le esi­gen­ze in ma­te­ria di istru­zio­ne, del­la pron­tez­za di im­pie­go e del­le ri­sor­se di­spo­ni­bi­li.

4 Se par­ti­co­la­ri esi­gen­ze in ma­te­ria di istru­zio­ne lo im­pon­go­no, il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ve­de­re cor­si di ri­pe­ti­zio­ne più bre­vi o cor­si di ri­pe­ti­zio­ne a gior­na­ta.

95 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 52 Mezzi militari a disposizione di attività civili o di attività fuori del servizio in Svizzera 96  

1 L’eser­ci­to e l’am­mi­ni­stra­zio­ne mi­li­ta­re del­la Con­fe­de­ra­zio­ne pos­so­no met­te­re a di­spo­si­zio­ne di au­to­ri­tà ci­vi­li o di ter­zi che ne fan­no ri­chie­sta per­so­ne e ma­te­ria­le nell’am­bi­to del­le at­ti­vi­tà se­guen­ti:

a.
at­ti­vi­tà di in­te­res­se pub­bli­co, ci­vi­li o fuo­ri del ser­vi­zio;
b.
av­ve­ni­men­ti o ma­ni­fe­sta­zio­ni ci­vi­li di im­por­tan­za na­zio­na­le o in­ter­na­zio­na­le.

2 Le au­to­ri­tà ci­vi­li han­no la prio­ri­tà ri­spet­to ad al­tri ri­chie­den­ti.

3 I mez­zi mi­li­ta­ri pos­so­no es­se­re mes­si a di­spo­si­zio­ne sol­tan­to se:

a.
è di­mo­stra­to che i ri­chie­den­ti non so­no in gra­do di svol­ge­re le at­ti­vi­tà né con mez­zi pro­pri né con l’ap­pog­gio di so­cie­tà o as­so­cia­zio­ni mi­li­ta­ri ri­co­no­sciu­teop­pu­re del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le;
b.
le per­so­ne pre­vi­ste a tal fi­ne di­spon­go­no di un’istru­zio­ne e di un equi­pag­gia­men­to che le ren­do­no ido­nee a for­ni­re la pre­sta­zio­ne ri­chie­sta; e
c.
è ga­ran­ti­ta la si­cu­rez­za ne­ces­sa­ria.

4 Pos­so­no es­se­re mes­si a di­spo­si­zio­ne:

a.
trup­pe in ser­vi­zio d’istru­zio­ne;
b.
for­ma­zio­ni di pro­fes­sio­ni­sti;
c.
gli eser­ci­zi lo­gi­sti­ci dell’am­mi­ni­stra­zio­ne mi­li­ta­re del­la Con­fe­de­ra­zio­ne;
d.
il ma­te­ria­le mi­li­ta­re di­spo­ni­bi­le pres­so le trup­pe, le for­ma­zio­ni e gli eser­ci­zi di cui al­le let­te­re a–c.

5 Le trup­pe in ser­vi­zio d’istru­zio­ne e le for­ma­zio­ni di pro­fes­sio­ni­sti pos­so­no es­se­re mes­se a di­spo­si­zio­ne sol­tan­to non ar­ma­te e uni­ca­men­te se:

a.
le pre­sta­zio­ni ri­chie­ste pre­sen­ta­no una so­stan­zia­le uti­li­tà per l’istru­zio­ne o l’eser­ci­ta­zio­ne dei mi­li­ta­ri nell’am­bi­to del­le ri­spet­ti­ve fun­zio­ni;
b.
non de­vo­no es­se­re adem­piu­ti com­pi­ti che pre­sup­pon­go­no po­te­ri di po­li­zia se­con­do l’ar­ti­co­lo 92;
c.
non so­no com­pro­mes­se la ca­pa­ci­tà d’im­pie­go del­le trup­pe e del­le for­ma­zio­ni di pro­fes­sio­ni­sti non­ché la pron­tez­za dell’eser­ci­to; e
d.
il con­se­gui­men­to de­gli obiet­ti­vi del ser­vi­zio d’istru­zio­ne non è con­si­de­re­vol­men­te pre­giu­di­ca­to.

6 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na la pro­ce­du­ra e l’as­sun­zio­ne dei co­sti. Può:

a.
pre­ve­de­re un con­do­no dei co­sti per de­ter­mi­na­ti ca­si ec­ce­zio­na­li;
b.
ob­bli­ga­re i ri­chie­den­ti che con­se­guo­no un co­spi­cuo in­troi­to con la ma­ni­fe­sta­zio­ne a fa­vo­re del­la qua­le è pre­sta­to l’aiu­to a ver­sa­re una par­te ade­gua­ta dell’in­troi­to al fon­do di com­pen­sa­zio­ne dell’or­di­na­men­to del­le in­den­ni­tà per per­di­ta di gua­da­gno;
c.
au­to­riz­za­re il DDPS a con­clu­de­re ac­cor­di di pre­sta­zio­ne.

7 Le trup­pe in ser­vi­zio d’istru­zio­ne pos­so­no pre­sta­re, non ar­ma­te, aiu­to spon­ta­neo per la ge­stio­ne di even­ti im­pre­vi­sti.

96Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 53 Lavori di preparazione e di licenziamento  

1 I mi­li­ta­ri pos­so­no es­se­re chia­ma­ti in ser­vi­zio per pre­pa­ra­re ser­vi­zi d’istru­zio­ne e per la­vo­ri di li­cen­zia­men­to.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce la du­ra­ta dei ser­vi­zi cor­ri­spon­den­ti.

Art. 54 Servizio al di fuori della formazione  

Per mi­li­ta­ri con de­ter­mi­na­te fun­zio­ni il Con­si­glio fe­de­ra­le può or­di­na­re ser­vi­zi d’istru­zio­ne spe­cia­li al di fuo­ri del­la for­ma­zio­ne.

Capitolo 3a: Adempimento senza interruzioni del totale obbligatorio di giorni di servizio d’istruzione97

97 Introdotto dal n. I della LF del 4 ott. 2002, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Art. 54a  

1 Le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re pos­so­no, su ba­se vo­lon­ta­ria, adem­pie­re sen­za in­ter­ru­zio­ni il to­ta­le ob­bli­ga­to­rio di gior­ni di ser­vi­zio d’istru­zio­ne. Il nu­me­ro del­le per­so­ne con­si­de­ra­te si fon­da sul­le ne­ces­si­tà dell’eser­ci­to.

2 Chi ef­fet­tua il ser­vi­zio d’istru­zio­ne ob­bli­ga­to­rio sen­za in­ter­ru­zio­ni (mi­li­ta­re in fer­ma con­ti­nua­ta) as­sol­ve la scuo­la re­clu­te e as­sol­ve im­me­dia­ta­men­te i gior­ni di ser­vi­zio ri­ma­nen­ti sen­za in­ter­ru­zio­ne.98

3 La pro­por­zio­ne an­nua di re­clu­te che ef­fet­tua­no il ser­vi­zio qua­li mi­li­ta­ri in fer­ma con­ti­nua­ta non può ec­ce­de­re il 15 per cen­to.99

4 I mi­li­ta­ri in fer­ma con­ti­nua­ta che han­no as­sol­to in­te­ra­men­te il ser­vi­zio d’istru­zio­ne ob­bli­ga­to­rio re­sta­no in­cor­po­ra­ti nell’eser­ci­to per quat­tro an­ni. In ca­so di ne­ces­si­tà pos­so­no es­se­re chia­ma­ti in ser­vi­zio per im­pie­ghi dell’eser­ci­to.100

98 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

99 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

100 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Capitolo 4: Istruzione dei sottufficiali, dei sottufficiali superiori e degli ufficiali 101

101 Nuovo testo giusta il n. I della LF 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 55102  

1 I fu­tu­ri ser­gen­ti e te­nen­ti as­sol­vo­no un’istru­zio­ne per qua­dri ade­gua­ta al lo­ro com­pi­to.

2 I ser­gen­ti e i te­nen­ti di nuo­va no­mi­na as­sol­vo­no un ser­vi­zio d’istru­zio­ne in una scuo­la re­clu­te. As­su­mo­no la re­spon­sa­bi­li­tà dell’istru­zio­ne e del­la con­dot­ta al lo­ro li­vel­lo.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na:

a.
gli al­tri ser­vi­zi d’istru­zio­ne che de­vo­no es­se­re as­sol­ti per con­se­gui­re un gra­do su­pe­rio­re, per eser­ci­ta­re una nuo­va fun­zio­ne o per un nuo­vo ad­de­stra­men­to;
b.103
i ser­vi­zi spe­cia­li che i sot­tuf­fi­cia­li, i sot­tuf­fi­cia­li su­pe­rio­ri e gli uf­fi­cia­li de­vo­no pre­sta­re;
c.
la du­ra­ta mas­si­ma dell’istru­zio­ne dei qua­dri e dei ser­vi­zi d’istru­zio­ne.

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può au­to­riz­za­re il DDPS a di­sci­pli­na­re i det­ta­gli re­la­ti­vi ai ser­vi­zi d’istru­zio­ne, qua­li il fra­zio­na­men­to, i par­te­ci­pan­ti e le con­di­zio­ni d’am­mis­sio­ne.

102 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

103 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 56a58104  

104 Abro­ga­ti dal n. I del­la LF del 19 mar. 2010, con ef­fet­to dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Capitolo 5: Servizio nelle scuole, nei corsi e nell’amministrazione militare

Art. 59  

1 Per quan­to ne­ces­sa­rio, le au­to­ri­tà mi­li­ta­ri pos­so­no con­vo­ca­re mi­li­ta­ri per l’or­ga­niz­za­zio­ne di scuo­le e cor­si.

2 In ca­so di bi­so­gno im­pe­ra­ti­vo, le au­to­ri­tà mi­li­ta­ri pos­so­no con­vo­ca­re mi­li­ta­ri per pre­sta­re ser­vi­zio nell’am­mi­ni­stra­zio­ne mi­li­ta­re e nel­le sue azien­de.

3 Vi è bi­so­gno im­pe­ra­ti­vo quan­do:

a.
l’am­mi­ni­stra­zio­ne mi­li­ta­re o le sue azien­de de­vo­no far fron­te ad un so­vrac­ca­ri­co di la­vo­ro straor­di­na­rio;
b.
i la­vo­ri ri­chie­do­no co­no­scen­ze tec­ni­che par­ti­co­la­ri.

4 I ser­vi­zi pre­sta­ti nell’am­mi­ni­stra­zio­ne mi­li­ta­re del­la Con­fe­de­ra­zio­ne o dei Can­to­ni da per­so­na­le mi­li­ta­re o da im­pie­ga­ti del­la cor­ri­spon­den­te am­mi­ni­stra­zio­ne mi­li­ta­re nel qua­dro del ri­spet­ti­vo rap­por­to di la­vo­ro non dan­no di­rit­to al sol­do e non so­no com­pu­ta­ti.105

105 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Capitolo 6: Impiego dei militari al di fuori della truppa

Art. 60 Militari non incorporati 106  

1 I mi­li­ta­ri che non so­no sta­ti in­cor­po­ra­ti in una for­ma­zio­ne, ec­cet­tua­te le re­clu­te, so­no a di­spo­si­zio­ne del DDPS.107 Di re­go­la, ciò va­le an­che per i mi­li­ta­ri di­spen­sa­ti dal ser­vi­zio d’ap­pog­gio o dal ser­vi­zio at­ti­vo.

2 Pos­so­no es­se­re chia­ma­ti a pre­sta­re ser­vi­zio in scuo­le, cor­si e nell’am­mi­ni­stra­zio­ne mi­li­ta­re; so­no esclu­si gli Sviz­ze­ri all’este­ro.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­si­gna i mi­li­ta­ri che non ven­go­no in­cor­po­ra­ti in una for­ma­zio­ne.

106 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

107 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Art. 61 Impiego nel quadro della Rete integrata Svizzera per la sicurezza 108  

1 In ca­so di ne­ces­si­tà, i mi­li­ta­ri pos­so­no es­se­re mes­si a di­spo­si­zio­ne, in una fun­zio­ne di con­dot­ta o di spe­cia­li­sta, del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le, de­gli or­ga­ni di con­dot­ta ci­vi­li del­la Re­te in­te­gra­ta Sviz­ze­ra per la si­cu­rez­za o del­le ba­si di pom­pie­ri, per quan­to le esi­gen­ze dell’eser­ci­to lo con­sen­ta­no.109

2 Fin­tan­to che du­ra sif­fat­to im­pie­go, es­si non pre­sta­no ser­vi­zio mi­li­ta­re.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può met­te­re du­re­vol­men­te a di­spo­si­zio­ne del­le au­to­ri­tà ci­vi­li mi­li­ta­ri in­ca­ri­ca­ti del coor­di­na­men­to per con­sen­ti­re all’eser­ci­to di adem­pie­re ra­pi­da­men­te ed ef­fi­ca­ce­men­te com­pi­ti d’ap­pog­gio.110

108 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

109 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

110 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Capitolo 7: Attività fuori del servizio

Art. 62 Sussidi della Confederazione  

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne so­stie­ne le at­ti­vi­tà del­le as­so­cia­zio­ni e so­cie­tà mi­li­ta­ri ri­co­no­sciu­te a fa­vo­re dell’istru­zio­ne e del per­fe­zio­na­men­to pre­mi­li­ta­ri e fuo­ri del ser­vi­zio svol­te a be­ne­fi­cio dell’eser­ci­to.111

2 Sus­si­dia le as­so­cia­zio­ni di ti­ro ri­co­no­sciu­te nell’or­ga­niz­za­zio­ne de­gli eser­ci­zi di ti­ro con ar­mi e mu­ni­zio­ne di or­di­nan­za.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na le con­di­zio­ni per il ri­co­no­sci­men­to di cui ai ca­po­ver­si 1 e 2. Es­so de­si­gna ul­te­rio­ri at­ti­vi­tà so­ste­nu­te dal­la Con­fe­de­ra­zio­ne.112

4 La Con­fe­de­ra­zio­ne or­ga­niz­za cor­si d’istru­zio­ne.

111 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

112 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 63 Tiro obbligatorio  

1 Fin­ché sog­giac­cio­no all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, i se­guen­ti mi­li­ta­ri de­vo­no as­sol­ve­re an­nual­men­te gli eser­ci­zi di ti­ro ob­bli­ga­to­rio fuo­ri del ser­vi­zio:

a.113
sot­tuf­fi­cia­li su­pe­rio­ri, sot­tuf­fi­cia­li, ap­pun­ta­ti e sol­da­ti equi­pag­gia­ti con il fu­ci­le d’as­sal­to;
b.
uf­fi­cia­li su­bal­ter­ni che fan­no par­te di un’Ar­ma o di un ser­vi­zio au­si­lia­rio equi­pag­gia­ti con il fu­ci­le d’as­sal­to.

2 Que­sti eser­ci­zi di ti­ro ven­go­no or­ga­niz­za­ti da so­cie­tà di ti­ro e so­no gra­tui­ti per i ti­ra­to­ri.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ve­de­re che uf­fi­cia­li su­bal­ter­ni adem­pia­no il ti­ro ob­bli­ga­to­rio con la pi­sto­la in­ve­ce che con il fu­ci­le d’as­sal­to.

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può di­sci­pli­na­re al­tri­men­ti la du­ra­ta di que­st’ob­bli­go e pre­ve­de­re ec­ce­zio­ni.

5 Chi non as­sol­ve il ti­ro ob­bli­ga­to­rio de­ve se­gui­re un cor­so di ti­ro per ri­tar­da­ta­ri, sen­za sol­do. Chi non con­se­gue i ri­sul­ta­ti mi­ni­mi ri­chie­sti de­ve as­sol­ve­re un cor­so di ti­ro, con di­rit­to al sol­do.

6 La Con­fe­de­ra­zio­ne in­den­niz­za le as­so­cia­zio­ni e le so­cie­tà di ti­ro ri­co­no­sciu­te per l’or­ga­niz­za­zio­ne e lo svol­gi­men­to de­gli eser­ci­zi fe­de­ra­li.

113 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Capitolo 8: Istruzione premilitare

Art. 64  

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne sus­si­dia, en­tro i li­mi­ti dei cre­di­ti stan­zia­ti, le as­so­cia­zio­ni e le so­cie­tà per l’or­ga­niz­za­zio­ne dell’istru­zio­ne pre­mi­li­ta­re.

2 Il DDPS può or­ga­niz­za­re cor­si d’istru­zio­ne pre­mi­li­ta­re o in­ca­ri­car­ne al­tre or­ga­niz­za­zio­ni. I cor­si so­no fa­col­ta­ti­vi. L’as­sol­vi­men­to di un sif­fat­to cor­so può co­sti­tui­re la con­di­zio­ne per l’in­cor­po­ra­zio­ne in un’Ar­ma o per lo svol­gi­men­to di de­ter­mi­na­te fun­zio­ni.

Titolo quinto: Impiego dell’esercito; poteri di polizia

Capitolo 1: Disposizioni generali 114

114 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 4 ott. 2002, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Art. 65 Tipi d’impiego 115  

L’eser­ci­to è im­pie­ga­to nel ser­vi­zio di pro­mo­vi­men­to del­la pa­ce, nel ser­vi­zio d’ap­pog­gio e nel ser­vi­zio at­ti­vo.

115 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Art. 65a Computo del servizio di promovimento della pace e del servizio d’appoggio sul totale obbligatorio di giorni di servizio d’istruzione 116  

1 Gli im­pie­ghi nel ser­vi­zio di pro­mo­vi­men­to del­la pa­ce e nel ser­vi­zio d’ap­pog­gio dan­no di­rit­to al sol­do e so­no com­pu­ta­ti sul to­ta­le ob­bli­ga­to­rio di gior­ni di ser­vi­zio d’istru­zio­ne.

2 Gli im­pie­ghi pre­sta­ti e re­tri­bui­ti nell’am­bi­to di un rap­por­to di la­vo­ro su ba­se con­trat­tua­le non dan­no di­rit­to al sol­do e non so­no com­pu­ta­ti.

3 Nel ca­so di un’im­por­tan­te chia­ma­ta in ser­vi­zio di trup­pe o di im­pie­ghi di lun­ga du­ra­ta, il Con­si­glio fe­de­ra­le può or­di­na­re che il ser­vi­zio d’ap­pog­gio non sia com­pu­ta­to o sia com­pu­ta­to sol­tan­to in par­te sul to­ta­le ob­bli­ga­to­rio di gior­ni di ser­vi­zio d’istru­zio­ne.

116 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Art. 65b Formazioni di milizia in stato di prontezza elevata 117  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ve­de­re uno sta­to di pron­tez­za ele­va­ta per le for­ma­zio­ni di mi­li­zia che de­vo­no es­se­re di­spo­ni­bi­li per gli im­pie­ghi con par­ti­co­la­re ra­pi­di­tà.

117 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 65c Impiego di impiegati dell’amministrazione militare della Confederazione 118  

1 Il DDPS può or­di­na­re l’im­pie­go mi­li­ta­re di im­pie­ga­ti dell’am­mi­ni­stra­zio­ne mi­li­ta­re del­la Con­fe­de­ra­zio­ne che for­ni­sco­no pre­sta­zio­ni in­di­spen­sa­bi­li a un im­pie­go del­l’eser­ci­to.

2 Ta­li im­pie­ga­ti ef­fet­tua­no l’im­pie­go mi­li­ta­re co­me ser­vi­zio mi­li­ta­re. Al­lo sco­po so­pra in­di­ca­to, gli im­pie­ga­ti non sog­get­ti all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re so­no as­se­gna­ti all’eser­ci­to a con­di­zio­ne che nel con­trat­to di la­vo­ro sia pre­vi­sto un cor­ri­spon­den­te ob­bli­go.

3 Il DDPS di­sci­pli­na i rap­por­ti di su­bor­di­na­zio­ne per la du­ra­ta dell’im­pie­go.

118 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Capitolo 2: Servizio di promovimento della pace

Art. 66 Premesse 119  

1 Gli im­pie­ghi a fa­vo­re del pro­mo­vi­men­to del­la pa­ce pos­so­no es­se­re or­di­na­ti sul­la ba­se di un man­da­to dell’ONU o dell’OSCE. Es­si de­vo­no es­se­re con­for­mi ai prin­ci­pi del­la po­li­ti­ca este­ra e del­la po­li­ti­ca di si­cu­rez­za del­la Sviz­ze­ra.

2 Il ser­vi­zio di pro­mo­vi­men­to del­la pa­ce è pre­sta­to da per­so­ne o trup­pe sviz­ze­re ap­po­si­ta­men­te istrui­te al ri­guar­do.

3 L’an­nun­cio per par­te­ci­pa­re a un im­pie­go di pro­mo­vi­men­to del­la pa­ce è vo­lon­ta­rio.120

119 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 6 ott. 2000, in vi­go­re dal 1° set. 2001 (RU 20012266; FF 2000 414).

120 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Art. 66a Armamento, impiego 121  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­ter­mi­na in ogni sin­go­lo ca­so l’ar­ma­men­to ne­ces­sa­rio per la pro­te­zio­ne del­le per­so­ne e del­le trup­pe im­pie­ga­te dal­la Sviz­ze­ra e per l’adem­pi­men­to del lo­ro com­pi­to in que­stio­ne.

2 È vie­ta­ta la par­te­ci­pa­zio­ne ad azio­ni di com­bat­ti­men­to di im­po­si­zio­ne del­la pa­ce.

121 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 6 ott. 2000, in vi­go­re dal 1° set. 2001 (RU 20012266; FF 2000 414).

Art. 66b Competenze 122  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le è com­pe­ten­te per or­di­na­re un im­pie­go.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può con­clu­de­re le con­ven­zio­ni in­ter­na­zio­na­li ne­ces­sa­rie per l’ese­cu­zio­ne dell’im­pie­go.

3 Se l’im­pie­go è ar­ma­to, il Con­si­glio fe­de­ra­le con­sul­ta pre­ven­ti­va­men­te le com­mis­sio­ni del­la po­li­ti­ca este­ra e del­la po­li­ti­ca di si­cu­rez­za di en­tram­be le Ca­me­re.

4 Un im­pie­go ar­ma­to dev’es­se­re ap­pro­va­to dall’As­sem­blea fe­de­ra­le qua­lo­ra sia­no im­pe­gna­ti ol­tre 100 mi­li­ta­ri op­pu­re la sua du­ra­ta sia su­pe­rio­re a tre set­ti­ma­ne. In ca­si ur­gen­ti, il Con­si­glio fe­de­ra­le può chie­de­re la suc­ces­si­va ap­pro­va­zio­ne dell’As­sem­blea fe­de­ra­le.

122 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 6 ott. 2000, in vi­go­re dal 1° set. 2001 (RU 20012266; FF 2000 414).

Capitolo 3: Servizio d’appoggio

Art. 67 Servizio d’appoggio a favore di autorità civili 123  

1 In Sviz­ze­ra il ser­vi­zio d’ap­pog­gio a fa­vo­re di au­to­ri­tà ci­vi­li è pre­sta­to:

a.
nel­la ge­stio­ne di si­tua­zio­ni straor­di­na­rie in cui la si­cu­rez­za in­ter­na non è gra­ve­men­te mi­nac­cia­ta e che non ren­do­no ne­ces­sa­rio il ri­cor­so al ser­vi­zio d’or­di­ne;
b.
nel­la pro­te­zio­ne di per­so­ne e di og­get­ti de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne, in par­ti­co­la­re di in­fra­strut­tu­re cri­ti­che;
c.
nell’adem­pi­men­to di com­pi­ti nel qua­dro del­la Re­te in­te­gra­ta Sviz­ze­ra per la si­cu­rez­za e dei ser­vi­zi coor­di­na­ti;
d.
nel far fron­te a ca­ta­stro­fi, a si­tua­zio­ni di acu­to so­vrac­ca­ri­co o a com­pi­ti che le au­to­ri­tà non so­no in gra­do di adem­pie­re per man­can­za di per­so­na­le o mez­zi ade­gua­ti;
e.
nell’adem­pi­men­to di al­tri com­pi­ti di im­por­tan­za na­zio­na­le o in­ter­na­zio­na­le.

2 L’ap­pog­gio ha luo­go su ri­chie­sta del­le au­to­ri­tà in­te­res­sa­te del­la Con­fe­de­ra­zio­ne o dei Can­to­ni, tut­ta­via sol­tan­to nel­la mi­su­ra in cui:

a.
il com­pi­to è di in­te­res­se pub­bli­co; e
b.
le au­to­ri­tà ci­vi­li po­treb­be­ro adem­pie­re ta­le com­pi­to sen­za ap­pog­gio sol­tan­to con un im­pie­go spro­por­zio­na­to in ter­mi­ni di per­so­na­le, ma­te­ria­le o di tem­po.

3 Per l’ap­pog­gio pos­so­no es­se­re in­via­te trup­pe op­pu­re es­se­re mes­si a di­spo­si­zio­ne ma­te­ria­le e be­ni d’ap­prov­vi­gio­na­men­to dell’eser­ci­to. Per quan­to ne­ces­sa­rio, si può far ca­po a per­so­na­le del­la Con­fe­de­ra­zio­ne o ester­no all’am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le.

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce in ogni sin­go­lo ca­so qua­le ar­ma­men­to è ne­ces­sa­rio al­la trup­pa per la pro­te­zio­ne del­le per­so­ne e del­le trup­pe im­pie­ga­te non­ché per l’adem­pi­men­to del suo com­pi­to.

123 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 68 Servizio d’appoggio per accrescere la prontezza dell’esercito  

Per ac­cre­sce­re la pron­tez­za dell’eser­ci­to pos­so­no es­se­re chia­ma­ti in ser­vi­zio sta­ti mag­gio­ri mi­li­ta­ri di con­dot­ta o trup­pe.

Art. 69 Servizio d’appoggio all’estero 124  

1 All’este­ro, il ser­vi­zio d’ap­pog­gio a fa­vo­re di au­to­ri­tà ci­vi­li è pre­sta­to:

a.
nel qua­dro del­la pro­te­zio­ne di per­so­ne e di og­get­ti de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne, nel­la mi­su­ra in cui de­vo­no es­se­re sal­va­guar­da­ti in­te­res­si sviz­ze­ri;
b.
nel qua­dro dell’ap­pog­gio all’as­si­sten­za uma­ni­ta­ria, su ri­chie­sta del­lo Sta­to in­te­res­sa­to o di or­ga­niz­za­zio­ni in­ter­na­zio­na­li.

2 Il ser­vi­zio d’ap­pog­gio all’este­ro è vo­lon­ta­rio. Può es­se­re di­chia­ra­to ob­bli­ga­to­rio per ap­pog­gia­re l’as­si­sten­za uma­ni­ta­ria nel­le aree di con­fi­ne.

3 Per gli im­pie­ghi se­con­do il ca­po­ver­so 1 let­te­ra a, il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce in ogni sin­go­lo ca­so qua­le ar­ma­men­to è ne­ces­sa­rio per la pro­te­zio­ne del­le per­so­ne e del­le trup­pe im­pie­ga­te non­ché per l’adem­pi­men­to del lo­ro com­pi­to.

4 Per di­sci­pli­na­re le que­stio­ni giu­ri­di­che e am­mi­ni­stra­ti­ve dell’im­pie­go, il Con­si­glio fe­de­ra­le può con­clu­de­re le con­ven­zio­ni in­ter­na­zio­na­li ne­ces­sa­rie al­lo svol­gi­men­to del­lo stes­so.

124 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 70 Chiamata in servizio e assegnazione  

1 La com­pe­ten­za in ma­te­ria di chia­ma­ta in ser­vi­zio e di as­se­gna­zio­ne al­le au­to­ri­tà ci­vi­li spet­ta:

a.
al Con­si­glio fe­de­ra­le;
b.
al DDPS in ca­so di ca­ta­stro­fi in Sviz­ze­ra.

2 Se la chia­ma­ta in ser­vi­zio con­cer­ne più di 2000 mi­li­ta­ri o l’im­pie­go du­ra più di tre set­ti­ma­ne, l’As­sem­blea fe­de­ra­le de­ve ap­pro­va­re l’im­pie­go nel­la ses­sio­ne suc­ces­si­va. Qua­lo­ra l’im­pie­go si con­clu­da pri­ma del­la ses­sio­ne, il Con­si­glio fe­de­ra­le pre­sen­ta un rap­por­to.

3 Sen­za chie­de­re l’ap­pro­va­zio­ne dell’As­sem­blea fe­de­ra­le il Con­si­glio fe­de­ra­le può chia­ma­re in ser­vi­zio con­tem­po­ra­nea­men­te die­ci mi­li­ta­ri al mas­si­mo per im­pie­ghi di du­ra­ta su­pe­rio­re a tre set­ti­ma­ne. Es­so pre­sen­ta an­nual­men­te un rap­por­to su ta­li chia­ma­te in ser­vi­zio al­le Com­mis­sio­ni del­la po­li­ti­ca este­ra e del­la po­li­ti­ca di si­cu­rez­za.125

125 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4277; FF 2014 5939).

Art. 71 Missione e condotta  

1 L’au­to­ri­tà ci­vi­le, con­sul­ta­to il DDPS, sta­bi­li­sce la mis­sio­ne per l’im­pie­go in Sviz­ze­ra.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le o il DDPS sta­bi­li­sco­no la strut­tu­ra di co­man­do.

3 Il co­man­dan­te di trup­pa ha la con­dot­ta del­la trup­pa nell’im­pie­go.

Art. 72126  

126 Abro­ga­to dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 73 Statuto dei militari e del personale necessario  

1 Per prin­ci­pio, i mi­li­ta­ri che pre­sta­no ser­vi­zio d’ap­pog­gio han­no i me­de­si­mi di­rit­ti e ob­bli­ghi co­me nel ser­vi­zio d’istru­zio­ne.

2 Per ser­vi­zi d’ap­pog­gio all’este­ro pre­sta­ti da im­pie­ga­ti dell’am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le nel qua­dro del ri­spet­ti­vo rap­por­to di la­vo­ro, il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ve­de­re, se mo­ti­vi og­get­ti­vi lo esi­go­no, di­spo­si­zio­ni par­ti­co­la­ri in ma­te­ria di di­rit­to del per­so­na­le nei se­guen­ti am­bi­ti:

a.
sti­pen­dio, sup­ple­men­ti al­lo sti­pen­dio e pre­sta­zio­ni so­cia­li;
b.
tem­po mas­si­mo di la­vo­ro, tem­po di la­vo­ro, va­can­ze e con­ge­di non­ché en­ti­tà e com­pen­sa­zio­ne del la­vo­ro ag­giun­ti­vo e del­le ore sup­ple­men­ta­ri;
c.
equi­pag­gia­men­to del per­so­na­le con gli ap­pa­rec­chi, gli in­du­men­ti da la­vo­ro e il ma­te­ria­le ne­ces­sa­ri per l’adem­pi­men­to dei com­pi­ti;
d.
rim­bor­si del­le spe­se e in­den­ni­tà per gli in­con­ve­nien­ti con­nes­si al la­vo­ro.127

3 Il ri­cor­so a per­so­na­le ester­no all’am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le è di­sci­pli­na­to me­dian­te con­trat­to.128

127 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

128 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 74 Requisizione nel servizio d’appoggio  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le può di­chia­ra­re ap­pli­ca­bi­le al ser­vi­zio d’ap­pog­gio il di­rit­to di re­qui­si­zio­ne giu­sta l’ar­ti­co­lo 80.

Art. 75 Disposizioni speciali  

1 Per il ser­vi­zio d’ap­pog­gio so­no im­pie­ga­te, per quan­to pos­si­bi­le, trup­pe che si tro­va­no in ser­vi­zio.

2 Mi­li­ta­ri pos­so­no es­se­re chia­ma­ti in ser­vi­zio per la­vo­ri di pre­pa­ra­zio­ne e li­cen­zia­men­to.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce le mi­su­re ne­ces­sa­rie per ga­ran­ti­re la pron­tez­za.

4 In pre­vi­sio­ne di un ser­vi­zio d’ap­pog­gio il Con­si­glio fe­de­ra­le può:

a.
co­sti­tui­re for­ma­zio­ni;
b.
pre­ve­de­re ser­vi­zi d’istru­zio­ne vo­lon­ta­ri, che non ven­go­no com­pu­ta­ti sul to­ta­le ob­bli­ga­to­rio dei gior­ni di ser­vi­zio;
c.
ac­qui­sta­re equi­pag­gia­men­ti e ma­te­ria­le.

Capitolo 4: Servizio attivo

Sezione 1: Disposizioni generali

Art. 76 Definizione  

1 Il ser­vi­zio at­ti­vo è pre­sta­to per:

a.
di­fen­de­re la Sviz­ze­ra e la sua po­po­la­zio­ne (ser­vi­zio di di­fe­sa na­zio­na­le);
b.
coa­diu­va­re le au­to­ri­tà ci­vi­li nel far fron­te a gra­vi mi­nac­ce al­la si­cu­rez­za in­ter­na (ser­vi­zio d’or­di­ne);
c.129
au­men­ta­re il li­vel­lo d’istru­zio­ne dell’eser­ci­to in ca­so d’ag­gra­va­men­to del­la mi­nac­cia.

2 Du­ran­te il ser­vi­zio at­ti­vo le trup­pe pos­so­no as­su­me­re an­che com­pi­ti del ser­vi­zio d’ap­pog­gio e del ser­vi­zio di pro­mo­vi­men­to del­la pa­ce.

129 In­tro­dot­ta dal n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Art. 77 Competenza  

1 L’As­sem­blea fe­de­ra­le or­di­na il ser­vi­zio at­ti­vo e chia­ma in ser­vi­zio l’eser­ci­to o par­ti di es­so.130

2 Es­sa può au­to­riz­za­re il Con­si­glio fe­de­ra­le a chia­ma­re ul­te­rio­ri trup­pe e a or­di­na­re nuo­ve con­vo­ca­zio­ni nell’am­bi­to di un li­mi­te mas­si­mo pre­sta­bi­li­to.

3 Quan­do le Ca­me­re non so­no riu­ni­te, il Con­si­glio fe­de­ra­le può or­di­na­re, in ca­si ur­gen­ti, il ser­vi­zio at­ti­vo. Se la chia­ma­ta in ser­vi­zio con­cer­ne più di 4000 mi­li­ta­ri o se è pre­su­mi­bi­le che l’im­pie­go du­ri più di tre set­ti­ma­ne, chie­de la con­vo­ca­zio­ne im­me­dia­ta dell’As­sem­blea fe­de­ra­le. Que­sta de­ci­de cir­ca il man­te­ni­men­to del prov­ve­di­men­to.131

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può met­te­re trup­pe di pic­chet­to. In ca­so di pic­chet­to, i mi­li­ta­ri in­te­res­sa­ti de­vo­no te­ner­si pron­ti ad adem­pie­re i com­pi­ti che so­no lo­ro as­se­gna­ti.132

5 Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­ci­de in me­ri­to al li­cen­zia­men­to del­le trup­pe.

6 ...133

130 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

131 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

132 Nuo­vo te­sto del per. giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

133 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 4 ott. 2002, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Art. 78 Giuramento  

1 Le trup­pe chia­ma­te al ser­vi­zio at­ti­vo so­no giu­ra­te.

2 I mi­li­ta­ri pre­sta­no giu­ra­men­to o fan­no pro­mes­sa so­len­ne.

Art. 79 Obblighi dei Cantoni, dei Comuni e dei privati  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na gli ob­bli­ghi dei Can­to­ni, dei Co­mu­ni e dei pri­va­ti in ca­so di pic­chet­to e di mo­bi­li­ta­zio­ne.

2 In sta­to di gra­ve ne­ces­si­tà il Con­si­glio fe­de­ra­le può, qua­le ul­ti­mo mez­zo, ob­bli­ga­re tut­ti gli Sviz­ze­ri a met­ter­si a di­spo­si­zio­ne del Pae­se e a con­cor­re­re con tut­te le lo­ro for­ze al­la sua di­fe­sa.

Art. 80 Requisizione e messa fuori uso  

1 Nel ca­so in cui la Con­fe­de­ra­zio­ne chia­ma trup­pe in ser­vi­zio at­ti­vo, ognu­no è ob­bli­ga­to, per l’adem­pi­men­to dei com­pi­ti mi­li­ta­ri, a met­te­re a di­spo­si­zio­ne del­le au­to­ri­tà mi­li­ta­ri e del­la trup­pa la sua pro­prie­tà mo­bi­le e im­mo­bi­le. Que­st’ob­bli­go in­clu­de i pre­pa­ra­ti­vi ne­ces­sa­ri già in tem­po di pa­ce.

2 Le au­to­ri­tà mi­li­ta­ri e la trup­pa pos­so­no far uso del­la re­qui­si­zio­ne sol­tan­to nel­la mi­su­ra in cui i lo­ro com­pi­ti lo esi­ga­no ed es­se non pos­sa­no adem­pier­li con mez­zi pro­pri.

3 La Con­fe­de­ra­zio­ne con­ce­de un’equa in­den­ni­tà per l’uso, il de­prez­za­men­to e la per­di­ta del­la pro­prie­tà.

4 Tut­te le de­ci­sio­ni e gli or­di­ni che gli or­ga­ni com­pe­ten­ti ema­na­no in ma­te­ria di re­qui­si­zio­ne so­no de­fi­ni­ti­vi e im­me­dia­ta­men­te ese­cu­to­ri. Tut­ta­via, se una de­ci­sio­ne con­cer­ne pre­te­se pe­cu­nia­rie, è am­mes­so il ri­cor­so all’Ag­grup­pa­men­to Di­fe­sa del DDPS. 134

5 In ser­vi­zio at­ti­vo il Con­si­glio fe­de­ra­le può or­di­na­re la mes­sa fuo­ri uso di eser­ci­zi, im­pian­ti e ma­gaz­zi­ni di mer­ci.

134 Nuo­vo te­sto del per. giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Art. 81 Esercizio militare  

1 In ser­vi­zio at­ti­vo il Con­si­glio fe­de­ra­le può de­cre­ta­re l’eser­ci­zio mi­li­ta­re per:

a.
le im­pre­se pri­va­te che svol­go­no com­pi­ti pub­bli­ci, ad ec­ce­zio­ne del­le im­pre­se di tra­spor­to ti­to­la­ri di una con­ces­sio­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne;
b.
gli sta­bi­li­men­ti e le azien­de mi­li­ta­ri.

2 Nell’eser­ci­zio mi­li­ta­re, le au­to­ri­tà mi­li­ta­ri di­spon­go­no del per­so­na­le e del ma­te­ria­le del­le im­pre­se.135

3 Le au­to­ri­tà mi­li­ta­ri pos­so­no or­di­na­re la co­stru­zio­ne di nuo­vi im­pian­ti o la di­stru­zio­ne di im­pian­ti esi­sten­ti.

4 Il per­so­na­le sog­get­to all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re pre­sta il pro­prio la­vo­ro a ti­to­lo di ser­vi­zio mi­li­ta­re. Il per­so­na­le non sog­get­to all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re non può ab­ban­do­na­re il suo ser­vi­zio. Il Con­si­glio fe­de­ra­le può ema­na­re di­spo­si­zio­ni con­cer­nen­ti il rap­por­to d’im­pie­go di det­to per­so­na­le.

5 La Con­fe­de­ra­zio­ne ri­sar­ci­sce equa­men­te le im­pre­se per il dan­no cau­sa­to lo­ro dall’eser­ci­zio mi­li­ta­re.

135 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 82136  

136 Abro­ga­to dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 83 Servizio d’ordine  

1 Pos­so­no es­se­re im­pie­ga­te trup­pe per il ser­vi­zio d’or­di­ne quan­do i mez­zi del­le au­to­ri­tà ci­vi­li non so­no più suf­fi­cien­ti per far fron­te a gra­vi mi­nac­ce al­la si­cu­rez­za in­ter­na.

2 Il ser­vi­zio d’or­di­ne è de­cre­ta­to dall’As­sem­blea fe­de­ra­le op­pu­re, in ca­si ur­gen­ti, dal Con­si­glio fe­de­ra­le con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 77 ca­po­ver­so 3.137

3 L’au­to­ri­tà ci­vi­le sta­bi­li­sce la mis­sio­ne per l’im­pie­go do­po aver con­sul­ta­to il DDPS op­pu­re il co­man­dan­te in ca­po dell’eser­ci­to.138

4 ...139

5 I Can­to­ni pos­so­no chie­de­re che la Con­fe­de­ra­zio­ne chia­mi in ser­vi­zio trup­pe per il ser­vi­zio d’or­di­ne.

6 Nel ser­vi­zio di di­fe­sa na­zio­na­le, la Con­fe­de­ra­zio­ne prov­ve­de per la si­cu­rez­za in­ter­na, per quan­to sia ne­ces­sa­rio im­pie­ga­re trup­pe a tal fi­ne. Il Con­si­glio fe­de­ra­le im­par­ti­sce le ne­ces­sa­rie istru­zio­ni al co­man­dan­te in ca­po dell’eser­ci­to.

137 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

138 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

139 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 4 ott. 2002, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Sezione 2: Comando supremo

Art. 84 Generale  

Il ge­ne­ra­le è il co­man­dan­te in ca­po dell’eser­ci­to.

Art. 85 Elezione; supplenza  

1 Non ap­pe­na è pre­vi­sta o de­cre­ta­ta un’im­por­tan­te mo­bi­li­ta­zio­ne di trup­pe, l’As­sem­blea fe­de­ra­le eleg­ge il ge­ne­ra­le. Es­sa de­ci­de cir­ca il suo li­cen­zia­men­to.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na il co­man­do su­pre­mo si­no all’ele­zio­ne del ge­ne­ra­le.

3 Su pro­po­sta del ge­ne­ra­le il Con­si­glio fe­de­ra­le ne de­si­gna il so­sti­tu­to.140

140 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Art. 86 Autorità suprema; missione del generale  

1 An­che do­po l’ele­zio­ne del ge­ne­ra­le il Con­si­glio fe­de­ra­le re­sta la su­pre­ma au­to­ri­tà di­ret­to­ria­le ed ese­cu­ti­va.

2 Es­so af­fi­da la mis­sio­ne al ge­ne­ra­le.

Art. 87 Collaborazione  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le con­sul­ta il ge­ne­ra­le in me­ri­to al­le de­ci­sio­ni re­la­ti­ve al­la di­fe­sa na­zio­na­le; il ge­ne­ra­le può pre­sen­tar­gli pro­po­ste.

Art. 88 Struttura dell’esercito  

1 Il ge­ne­ra­le può mo­di­fi­ca­re la strut­tu­ra dell’eser­ci­to a se­con­da del­le esi­gen­ze del­la si­tua­zio­ne.

2 La for­ma­zio­ne e lo scio­gli­men­to di Gran­di Uni­tà de­vo­no es­se­re ap­pro­va­ti dal Con­si­glio fe­de­ra­le.

Art. 89 Conferimento e revoca di comandi  

1 Il ge­ne­ra­le può con­fe­ri­re e re­vo­ca­re co­man­di.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na lo sta­tu­to de­gli in­te­res­sa­ti sot­to il pro­fi­lo del di­rit­to del per­so­na­le.141 Fat­te sal­ve le pre­te­se pe­cu­nia­rie, non è vin­co­la­to dal­le di­spo­si­zio­ni le­ga­li in ma­te­ria di per­so­na­le.

141 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Art. 90 Subordinazione di unità amministrative  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce le uni­tà am­mi­ni­stra­ti­ve che ven­go­no su­bor­di­na­te al ge­ne­ra­le do­po la sua ele­zio­ne.

Art. 91 Facoltà del generale di disporre  

In sta­to di gra­ve ne­ces­si­tà il Con­si­glio fe­de­ra­le può or­di­na­re che il ge­ne­ra­le ab­bia a di­spo­si­zio­ne tut­ti gli al­tri mez­zi in per­so­na­le e in ma­te­ria­le, ne­ces­sa­ri per adem­pie­re la sua mis­sio­ne, sem­pre­ché que­sti non sia­no esclu­si per leg­ge.

Capitolo 5: Poteri di polizia

Art. 92 Principi 142  

1 Du­ran­te il ser­vi­zio d’istru­zio­ne e l’im­pie­go la trup­pa di­spo­ne dei po­te­ri di po­li­zia ne­ces­sa­ri per l’adem­pi­men­to dei suoi com­pi­ti.

2 En­tro i li­mi­ti dei suoi po­te­ri di po­li­zia, la trup­pa può:

a.
fer­ma­re per­so­ne e ac­cer­tar­ne l’iden­ti­tà, al­lon­ta­nar­le o te­ner­le a di­stan­za da de­ter­mi­na­ti luo­ghi, in­ter­ro­gar­le, per­qui­sir­le ed ar­re­star­le prov­vi­so­ria­men­te fi­no all’ar­ri­vo del­le for­ze di po­li­zia com­pe­ten­ti;
b.
con­trol­la­re co­se e se ne­ces­sa­rio se­que­strar­le;
c.
usa­re coer­ci­zio­ni di­ret­te, pro­por­zio­na­li al­le cir­co­stan­ze, qua­lo­ra mez­zi me­no gra­vi s’av­ve­ri­no in­suf­fi­cien­ti.

3 Nell’am­bi­to dei suoi po­te­ri di po­li­zia può im­pie­ga­re le ar­mi:

a.
per le­git­ti­ma di­fe­sa e in sta­to di ne­ces­si­tà;
b.
qua­le ul­ti­mo mez­zo per adem­pie­re una mis­sio­ne di pro­te­zio­ne o di sor­ve­glian­za, sem­pre che i be­ni giu­ri­di­ci da pro­teg­ge­re lo giu­sti­fi­chi­no.

3bis Qua­lo­ra la trup­pa pre­sti ser­vi­zio d’ap­pog­gio in Sviz­ze­ra a fa­vo­re di au­to­ri­tà ci­vi­li del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, è ap­pli­ca­bi­le la leg­ge del 20 mar­zo 2008143 sul­la coer­ci­zio­ne.144

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na in det­ta­glio l’eser­ci­zio dei po­te­ri di po­li­zia e l’im­pie­go del­le ar­mi nel ser­vi­zio d’istru­zio­ne e nell’im­pie­go dell’eser­ci­to. Tie­ne con­to del ti­po di mis­sio­ne, non­ché del li­vel­lo d’istru­zio­ne del­la trup­pa.

142 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

143 RS 364

144 In­tro­dot­to dall’all. n. 4 del­la L del 20 mar. 2008 sul­la coer­ci­zo­ne, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 5463; FF 2006 2327).

Art. 92a Impiego delle armi contro aeromobili 145  

1 L’im­pie­go di ar­mi con­tro ae­ro­mo­bi­li è con­sen­ti­to sol­tan­to se gli al­tri mez­zi di­spo­ni­bi­li so­no in­suf­fi­cien­ti.

2 In ca­so di na­vi­ga­zio­ne ae­rea non li­mi­ta­ta è in li­nea di prin­ci­pio vie­ta­to im­pie­ga­re ar­mi con­tro ae­ro­mo­bi­li ci­vi­li.

3 In ca­so di na­vi­ga­zio­ne ae­rea li­mi­ta­ta l’im­pie­go di ar­mi con­tro ae­ro­mo­bi­li ci­vi­li è con­sen­ti­to in ca­si par­ti­co­la­ri.

4 Le ar­mi pos­so­no es­se­re im­pie­ga­te con­tro ae­ro­mo­bi­li di Sta­to, se­gna­ta­men­te ae­ro­mo­bi­li mi­li­ta­ri, che uti­liz­za­no lo spa­zio ae­reo sviz­ze­ro sen­za au­to­riz­za­zio­ne o che non os­ser­va­no le con­di­zio­ni sta­bi­li­te nell’au­to­riz­za­zio­ne, qua­lo­ra ta­li ae­ro­mo­bi­li non si con­for­mi­no agli or­di­ni del­la po­li­zia ae­rea.

5 L’im­pie­go del­le ar­mi è or­di­na­to dal ca­po del DDPS. Que­sti può de­le­ga­re la com­pe­ten­za di or­di­na­re l’im­pie­go del­le ar­mi al co­man­dan­te del­le For­ze ae­ree.

6 È fat­to sal­vo l’im­pie­go del­le ar­mi in sta­to di ne­ces­si­tà o di le­git­ti­ma di­fe­sa.

7 Il DDPS ema­na le pre­scri­zio­ni per l’im­pie­go del­le ar­mi pre­via con­sul­ta­zio­ne del Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’am­bien­te, dei tra­spor­ti, dell’ener­gia e del­le co­mu­ni­ca­zio­ni.

145 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Titolo sesto: Organizzazione dell’esercito

Capitolo 1: Principi 146

146 Nuovo testo giusta il n. I della LF 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 93 Obiettivo e competenze 147  

1 L’eser­ci­to è or­ga­niz­za­to, equi­pag­gia­to e istrui­to in mo­do da po­ter adem­pie­re tem­pe­sti­va­men­te i suoi com­pi­ti in mo­do in­te­gra­le.

2 L’As­sem­blea fe­de­ra­le ema­na i prin­ci­pi re­la­ti­vi all’or­ga­niz­za­zio­ne dell’eser­ci­to, de­fi­ni­sce la strut­tu­ra dell’eser­ci­to e sta­bi­li­sce le Ar­mi, le for­ma­zio­ni di pro­fes­sio­ni­sti e i ser­vi­zi au­si­lia­ri. Può de­le­ga­re le sue com­pe­ten­ze al Con­si­glio fe­de­ra­le e al DDPS.

147 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 94 Principio di milizia 148  

1 L’or­ga­niz­za­zio­ne dell’eser­ci­to se­con­do il prin­ci­pio di mi­li­zia è fon­da­ta:

a.
sull’ob­bli­go plu­rien­na­le per la mag­gio­ran­za dei mi­li­ta­ri di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re;
b.
sul­la ri­par­ti­zio­ne, per la mag­gio­ran­za dei mi­li­ta­ri, del to­ta­le ob­bli­ga­to­rio di gior­ni di ser­vi­zio d’istru­zio­ne tra un’istru­zio­ne di ba­se e bre­vi ser­vi­zi d’istru­zio­ne ri­cor­ren­ti;
c.
sull’in­cor­po­ra­zio­ne sta­bi­le dei mi­li­ta­ri di mi­li­zia;
d.
sul prin­ci­pio se­con­do cui i mi­li­ta­ri di mi­li­zia co­sti­tui­sco­no la mag­gio­ran­za dei qua­dri e dei co­man­dan­ti di tut­ti i li­vel­li non­ché de­gli uf­fi­cia­li di sta­to mag­gio­re ge­ne­ra­le, ec­cet­tua­ti gli sta­ti mag­gio­ri a li­vel­lo di eser­ci­to;
e.
sul­la li­mi­ta­zio­ne al­lo stret­to ne­ces­sa­rio del nu­me­ro di trup­pe di in­ter­ven­to ra­pi­do per­ma­nen­ti e del nu­me­ro di mi­li­ta­ri di pro­fes­sio­ne;
f.
su un’am­mi­ni­stra­zio­ne ci­vi­le de­gli af­fa­ri mi­li­ta­ri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne;
g.
su un si­ste­ma per ac­cre­sce­re la pron­tez­za.

2 È con­sen­ti­to de­ro­ga­re al prin­ci­pio di mi­li­zia sol­tan­to nel­la mi­su­ra pre­vi­sta dal­la leg­ge e se as­so­lu­ta­men­te in­di­spen­sa­bi­le all’adem­pi­men­to dei com­pi­ti dell’eser­ci­to.

148 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 95149  

149 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 4 ott. 2002, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Capitolo 2: ...

Art. 96a98150  

150 Abro­ga­ti dal n. I del­la LF del 4 ott. 2002, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Capitolo 3: Servizio informazioni e Sicurezza militare 151

151 Nuovo testo giusta il n. I della LF 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 99 Servizio informazioni  

1 Il ser­vi­zio in­for­ma­zio­ni dell’eser­ci­to (ser­vi­zio in­for­ma­zio­ni) ha il com­pi­to di rac­co­glie­re e va­lu­ta­re in­for­ma­zio­ni con­cer­nen­ti l’este­ro ri­le­van­ti per l’eser­ci­to, se­gna­ta­men­te sot­to il pro­fi­lo del­la di­fe­sa na­zio­na­le, del ser­vi­zio di pro­mo­vi­men­to del­la pa­ce e del ser­vi­zio d’ap­pog­gio all’este­ro.152

1bis Per adem­pie­re i suoi com­pi­ti, il ser­vi­zio in­for­ma­zio­ni può av­va­ler­si del­lo stru­men­to dell’esplo­ra­zio­ne ra­dio se­con­do l’ar­ti­co­lo 38 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 25 set­tem­bre 2015153 sul­le at­ti­vi­tà in­for­ma­ti­ve (LAIn). Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­fi­ni­sce me­dian­te or­di­nan­za i set­to­ri d’esplo­ra­zio­ne.154

1ter Il ser­vi­zio in­for­ma­zio­ni può ri­le­va­re e va­lu­ta­re le emis­sio­ni elet­tro­ma­gne­ti­che di si­ste­mi di te­le­co­mu­ni­ca­zio­ni al­lo sco­po di:

a.
sor­ve­glia­re le fre­quen­ze uti­liz­za­te dall’eser­ci­to sviz­ze­ro e ga­ran­tir­ne l’uti­liz­zo;
b.
ac­qui­si­re in­for­ma­zio­ni in Sviz­ze­ra e all’este­ro sul­la si­tua­zio­ne del traf­fi­co ae­reo.155

1qua­ter Il ser­vi­zio in­for­ma­zio­ni può im­pie­ga­re an­che ae­ro­mo­bi­li e sa­tel­li­ti per os­ser­va­re fat­ti e in­stal­la­zio­ni e re­gi­stra­re le os­ser­va­zio­ni. Non è am­mes­so os­ser­va­re e re­gi­stra­re su sup­por­to au­dio­vi­si­vo fat­ti e in­stal­la­zio­ni rien­tran­ti nel­la sfe­ra pri­va­ta pro­tet­ta. Le re­gi­stra­zio­ni au­dio e vi­deo rien­tran­ti nel­la sfe­ra pri­va­ta pro­tet­ta che per mo­ti­vi tec­ni­ci non è pos­si­bi­le evi­ta­re de­vo­no es­se­re im­me­dia­ta­men­te di­strut­te.156

2 Ha fa­col­tà di trat­ta­re da­ti per­so­na­li, com­pre­si quel­li par­ti­co­lar­men­te de­gni di pro­te­zio­ne e pro­fi­li del­la per­so­na­li­tà, se del ca­so an­che all’in­sa­pu­ta del­la per­so­na in­te­res­sa­ta, sem­pre­ché e fin­ché i suoi com­pi­ti lo esi­ga­no. In sin­go­li ca­si può tra­smet­te­re da­ti per­so­na­li all’este­ro, in de­ro­ga al­le di­spo­si­zio­ni in ma­te­ria di pro­te­zio­ne dei da­ti.

2bis Può tra­smet­te­re al­le au­to­ri­tà fe­de­ra­li di per­se­gui­men­to pe­na­le in­for­ma­zio­ni su per­so­ne in Sviz­ze­ra ri­sul­tan­ti dal­la pro­pria at­ti­vi­tà di cui al ca­po­ver­so 1 e che pos­so­no es­se­re ri­le­van­ti per il per­se­gui­men­to pe­na­le. Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i par­ti­co­la­ri.157

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na:

a.
i com­pi­ti in det­ta­glio e l’or­ga­niz­za­zio­ne del ser­vi­zio in­for­ma­zio­ni, non­ché la pro­te­zio­ne dei da­ti;
b.158
l’at­ti­vi­tà del ser­vi­zio in­for­ma­zio­ni nel ser­vi­zio di pro­mo­vi­men­to del­la pa­ce, nel ser­vi­zio d’ap­pog­gio e nel ser­vi­zio at­ti­vo;
c.159
la col­la­bo­ra­zio­ne del ser­vi­zio in­for­ma­zio­ni con i ser­vi­zi in­te­res­sa­ti del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e dei Can­to­ni;
d.
le ec­ce­zio­ni al­le pre­scri­zio­ni con­cer­nen­ti la re­gi­stra­zio­ne di col­le­zio­ni di da­ti, quan­do que­ste pre­giu­di­cas­se­ro la rac­col­ta d’in­for­ma­zio­ni.

3bis Il Con­si­glio fe­de­ra­le può con­clu­de­re au­to­no­ma­men­te trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li con­cer­nen­ti la col­la­bo­ra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le del ser­vi­zio in­for­ma­zio­ni in ma­te­ria di pro­te­zio­ne del­le in­for­ma­zio­ni o di par­te­ci­pa­zio­ne a si­ste­mi d’in­for­ma­zio­ne mi­li­ta­ri in­ter­na­zio­na­li.160

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na la pro­te­zio­ne del­le fon­ti te­nen­do con­to del­le esi­gen­ze di pro­te­zio­ne del­le sin­go­le fon­ti. Van­no in ogni ca­so pro­tet­te le per­so­ne che so­no espo­ste a pe­ri­co­lo a cau­sa del­la lo­ro at­ti­vi­tà in­for­ma­ti­va sull’este­ro.161

5 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na la su­bor­di­na­zio­ne del ser­vi­zio in­for­ma­zio­ni. La vi­gi­lan­za sul ser­vi­zio in­for­ma­zio­ni è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 78 LAIn.162

6 Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­fi­ni­sce ogni an­no la col­la­bo­ra­zio­ne del ser­vi­zio in­for­ma­zio­ni con au­to­ri­tà este­re; ap­pro­va ac­cor­di am­mi­ni­stra­ti­vi in­ter­na­zio­na­li del ser­vi­zio in­for­ma­zio­ni e prov­ve­de af­fin­ché ta­li ac­cor­di di­ven­ga­no ese­cu­ti­vi sol­tan­to do­po aver ot­te­nu­to l’ap­pro­va­zio­ne.163

152 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 2 del­la LF del 3 ott. 2008 sul ser­vi­zio in­for­ma­zio­ni ci­vi­le, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 2009 6565; FF 2008 34393457).

153 RS 121

154 In­tro­dot­to dall’all. n. 4 dell­la LF del 23 dic. 2011 (RU 2012 37455525; FF 2007 4613, 2010 6923). Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 8 del­la LF del 25 set. 2015 sul­le at­ti­vi­tà in­for­ma­ti­ve, in vi­go­re dal 1° set. 2017 (RU 2017 4095; FF 2014 1885).

155 In­tro­dot­to dall’all. n. 4 dell­la LF del 23 dic. 2011, in vi­go­re dal 1° nov. 2012 (RU 2012 37455525; FF 2007 4613, 2010 6923).

156 In­tro­dot­to dall’all. n. II 8 del­la LF del 25 set. 2015 sul­le at­ti­vi­tà in­for­ma­ti­ve, in vi­go­re dal 1° set. 2017 (RU 2017 4095; FF 2014 1885).

157 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 4 ott. 2002 (RU 2003 3957; FF 2002 768). Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 2 del­la LF del 3 ott. 2008 sul ser­vi­zio in­for­ma­zio­ni ci­vi­le, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 2009 6565; FF 2008 34393457).

158 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

159 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 8 del­la LF del 25 set. 2015 sul­le at­ti­vi­tà in­for­ma­ti­ve, in vi­go­re dal 1° set. 2017 (RU 2017 4095; FF 2014 1885).

160 In­tro­dot­to dall’all. n. II 8 del­la LF del 25 set. 2015 sul­le at­ti­vi­tà in­for­ma­ti­ve, in vi­go­re dal 1° set. 2017 (RU 2017 4095; FF 2014 1885).

161 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 4 ott. 2002 (RU 2003 3957; FF 2002 768). Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 2 del­la LF del 3 ott. 2008 sul ser­vi­zio in­for­ma­zio­ni ci­vi­le, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 2009 6565; FF 2008 34393457).

162 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 4 ott. 2002 (RU 2003 3957; FF 2002 768). Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. II 8 del­la LF del 25 set. 2015 sul­le at­ti­vi­tà in­for­ma­ti­ve, in vi­go­re dal 1° set. 2017 (RU 2017 4095; FF 2014 1885).

163 In­tro­dot­to dall’all. n. II 8 del­la LF del 25 set. 2015 sul­le at­ti­vi­tà in­for­ma­ti­ve, in vi­go­re dal 1° set. 2017 (RU 2017 4095; FF 2014 1885).

Art. 100 Sicurezza militare 164  

1 Gli or­ga­ni com­pe­ten­ti per la si­cu­rez­za mi­li­ta­re han­no i com­pi­ti se­guen­ti:

a.
va­lu­ta­no, in stret­ta col­la­bo­ra­zio­ne con al­tri or­ga­ni, la si­tua­zio­ne in ma­te­ria di si­cu­rez­za sot­to il pro­fi­lo mi­li­ta­re e scam­bia­no con det­ti or­ga­ni le re­la­ti­ve in­for­ma­zio­ni;
b.
prov­ve­do­no al­la pro­te­zio­ne di in­for­ma­zio­ni e ope­re mi­li­ta­ri non­ché al­la si­cu­rez­za del­le per­so­ne e al­la si­cu­rez­za in­for­ma­ti­ca;
c.
adot­ta­no le mi­su­re ne­ces­sa­rie in ca­so di at­tac­co con­tro si­ste­mi e re­ti in­for­ma­ti­ci mi­li­ta­ri; pos­so­no in­tro­dur­si nei si­ste­mi in­for­ma­ti­ci e nel­le re­ti in­for­ma­ti­che uti­liz­za­ti per sfer­ra­re ta­le at­tac­co, al fi­ne di di­stur­ba­re, im­pe­di­re o ral­len­ta­re l’ac­ces­so a in­for­ma­zio­ni; il Con­si­glio fe­de­ra­le de­ci­de dell’ese­cu­zio­ne di que­ste ul­ti­me mi­su­re, sal­vo in ca­so di ser­vi­zio at­ti­vo;
d.
adem­pio­no nell’am­bi­to dell’eser­ci­to com­pi­ti di po­li­zia giu­di­zia­ria e di po­li­zia di si­cu­rez­za;
e.
adot­ta­no mi­su­re pre­ven­ti­ve per pro­teg­ge­re l’eser­ci­to dal­lo spio­nag­gio, dal sa­bo­tag­gio e da al­tri at­ti il­le­ci­ti e rac­col­go­no le in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie al ri­guar­do quan­do:
1.
l’eser­ci­to è chia­ma­to in ser­vi­zio di pro­mo­vi­men­to del­la pa­ce o in ser­vi­zio at­ti­vo,
2.
l’eser­ci­to è chia­ma­to in ser­vi­zio d’ap­pog­gio e det­to com­pi­to è espli­ci­ta­men­te pre­vi­sto nel­la mis­sio­ne per l’im­pie­go.

2 Gli or­ga­ni com­pe­ten­ti per la si­cu­rez­za mi­li­ta­re pos­so­no, su ri­chie­sta, pre­sta­re aiu­to spon­ta­neo agli or­ga­ni di po­li­zia ci­vi­li e al Cor­po del­le guar­die di con­fi­ne.

3 Gli or­ga­ni com­pe­ten­ti per la si­cu­rez­za mi­li­ta­re so­no au­to­riz­za­ti a:

a.
trat­ta­re da­ti per­so­na­li, com­pre­si quel­li de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne e pro­fi­li del­la per­so­na­li­tà, sem­pre­ché e fin­ché i lo­ro com­pi­ti lo esi­ga­no;
b.
tra­smet­te­re, con il con­sen­so del­le per­so­ne in­te­res­sa­te, da­ti per­so­na­li all’este­ro in de­ro­ga al­le di­spo­si­zio­ni in ma­te­ria di pro­te­zio­ne dei da­ti;
c.
tra­smet­te­re al­le au­to­ri­tà di per­se­gui­men­to pe­na­le del­la Con­fe­de­ra­zio­ne in­for­ma­zio­ni ri­sul­tan­ti dall’adem­pi­men­to dei com­pi­ti e con­cer­nen­ti per­so­ne che si tro­va­no in Sviz­ze­ra, nel­la mi­su­ra in cui det­te in­for­ma­zio­ni pos­so­no es­se­re de­ter­mi­nan­ti per il per­se­gui­men­to pe­na­le;
d.
ap­pli­ca­re, nel qua­dro di un aiu­to spon­ta­neo a fa­vo­re de­gli or­ga­ni di po­li­zia ci­vi­li o del Cor­po del­le guar­die di con­fi­ne, la coer­ci­zio­ne di po­li­zia e mi­su­re di po­li­zia nei con­fron­ti di ci­vi­li se­con­do la leg­ge del 20 mar­zo 2008165 sul­la coer­ci­zio­ne.

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na:

a.
i com­pi­ti in det­ta­glio e l’or­ga­niz­za­zio­ne de­gli or­ga­ni com­pe­ten­ti per la si­cu­rez­za mi­li­ta­re;
b.
la col­la­bo­ra­zio­ne di det­ti or­ga­ni con or­ga­ni di si­cu­rez­za ci­vi­li, te­nen­do con­to in par­ti­co­la­re del­le di­spo­si­zio­ni le­ga­li con­cer­nen­ti le at­ti­vi­tà in­for­ma­ti­ve e la pro­te­zio­ne dei da­ti;
c.
in ca­so di ser­vi­zio d’ap­pog­gio o di ser­vi­zio at­ti­vo:
1.
la pro­te­zio­ne dei da­ti e la fa­col­tà di trat­ta­re da­ti per­so­na­li all’in­sa­pu­ta del­le per­so­ne in­te­res­sa­te,
2.
le ec­ce­zio­ni al­le pre­scri­zio­ni con­cer­nen­ti la re­gi­stra­zio­ne di col­le­zio­ni di da­ti, quan­do ta­li pre­scri­zio­ni pre­giu­di­cas­se­ro l’ac­qui­si­zio­ne di in­for­ma­zio­ni.

164 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

165 RS 364

Capitolo 4: Formazioni di professionisti

Art. 101166  

1 Pos­so­no es­se­re co­sti­tui­te for­ma­zio­ni di pro­fes­sio­ni­sti per adem­pie­re i com­pi­ti se­guen­ti, nel­la mi­su­ra in cui per il lo­ro adem­pi­men­to non è pos­si­bi­le la co­sti­tu­zio­ne di for­ma­zio­ni di mi­li­zia:

a.
sal­va­guar­da­re la so­vra­ni­tà sul­lo spa­zio ae­reo ed ese­gui­re tra­spor­ti e sal­va­tag­gi me­dian­te ae­ro­mo­bi­li mi­li­ta­ri;
b.
as­si­cu­ra­re la pron­tez­za ope­ra­ti­va di im­pian­ti di con­dot­ta ci­vi­li e di ope­re mi­li­ta­ri;
c.
svol­ge­re com­pi­ti di po­li­zia cri­mi­na­le e di po­li­zia di si­cu­rez­za nell’am­bi­to dell’eser­ci­to;
d.
ese­gui­re mis­sio­ni di sal­va­tag­gio, esplo­ra­zio­ne, com­bat­ti­men­to e pro­te­zio­ne per le qua­li è ne­ces­sa­ria una di­spo­ni­bi­li­tà im­me­dia­ta o un’istru­zio­ne par­ti­co­la­re.

2 I mem­bri del­le for­ma­zio­ni in­te­res­sa­te pos­so­no pa­ri­men­ti es­se­re as­sun­ti nel set­to­re dell’istru­zio­ne.

3 Es­si so­no as­sun­ti in qua­li­tà di per­so­na­le mi­li­ta­re.

166 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Capitolo 5: Gradi e funzioni particolari 167

167 Nuovo testo giusta il n. I della LF 18 mar. 2016, in vigore dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 102 Gradi 168  

I gra­di dell’eser­ci­to so­no i se­guen­ti:

a.169
trup­pa: re­clu­ta, sol­da­to, ap­pun­ta­to;
b.
sot­tuf­fi­cia­li: ca­po­ra­le, ser­gen­te, ser­gen­te ca­po;
c.
sot­tuf­fi­cia­li su­pe­rio­ri: ser­gen­te mag­gio­re, ser­gen­te mag­gio­re ca­po, fu­rie­re, aiu­tan­te sot­tuf­fi­cia­le, aiu­tan­te di sta­to mag­gio­re, aiu­tan­te mag­gio­re, aiu­tan­te ca­po;
d.
uf­fi­cia­li:
1.
uf­fi­cia­li su­bal­ter­ni: te­nen­te, pri­mo­te­nen­te,
2.
ca­pi­ta­no,
3.
uf­fi­cia­li su­pe­rio­ri: mag­gio­re, te­nen­te co­lon­nel­lo, co­lon­nel­lo,
4.
al­ti uf­fi­cia­li su­pe­rio­ri: bri­ga­die­re, di­vi­sio­na­rio, co­man­dan­te di cor­po,
5.
co­man­dan­te in ca­po dell’eser­ci­to: ge­ne­ra­le.

168 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

169 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 103 Promozioni e nomine  

1 Le pro­mo­zio­ni e le no­mi­ne so­no ef­fet­tua­te se­con­do i bi­so­gni e le ido­nei­tà170. Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce le con­di­zio­ni e le com­pe­ten­ze.

2 ...171

3 Per de­ter­mi­na­re l’ido­nei­tà di un aspi­ran­te, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te può:

a.
chie­de­re rap­por­ti di po­li­zia e rap­por­ti di con­dot­ta mi­li­ta­ri;
b.
con­sul­ta­re il ca­sel­la­rio giu­di­zia­le, at­ti di cau­sa e at­ti re­la­ti­vi all’ese­cu­zio­ne del­le pe­ne;
c.
chie­de­re estrat­ti del re­gi­stro ese­cu­zio­ni e fal­li­men­ti, non­ché con­sul­ta­re at­ti re­la­ti­vi a ese­cu­zio­ni e fal­li­men­ti;
d.
esi­ge­re l’ese­cu­zio­ne di un con­trol­lo di si­cu­rez­za re­la­ti­vo al­le per­so­ne.172

4 Le pro­mo­zio­ni e le no­mi­ne che con­trad­di­co­no al­la pre­sen­te leg­ge o al­le sue di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne pos­so­no es­se­re in­va­li­da­te.

170 Nuo­va espres­sio­ne giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137). Di det­ta mod. è te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

171 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 4 ott. 2002, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

172 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Art. 104 Ufficiali specialisti  

1 Se ne­ces­sa­rio, a sot­tuf­fi­cia­li su­pe­rio­ri, sot­tuf­fi­cia­li, ap­pun­ta­ti e sol­da­ti con co­no­scen­ze par­ti­co­la­ri pos­so­no es­se­re con­fe­ri­te fun­zio­ni d’uf­fi­cia­le.173 In tal ca­so, es­si de­vo­no pre­sta­re i re­la­ti­vi ser­vi­zi, ec­cet­tua­ti i ser­vi­zi d’istru­zio­ne per con­se­gui­re un gra­do su­pe­rio­re o per eser­ci­ta­re una nuo­va fun­zio­ne.

2 So­no no­mi­na­ti uf­fi­cia­li spe­cia­li­sti e han­no gli stes­si di­rit­ti ed ob­bli­ghi de­gli uf­fi­cia­li con le me­de­si­me fun­zio­ni.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce qua­li fun­zio­ni pos­so­no es­se­re con­fe­ri­te e di­sci­pli­na le con­di­zio­ni di no­mi­na.

4 Se la fun­zio­ne di uf­fi­cia­le non vie­ne più eser­ci­ta­ta, di re­go­la la no­mi­na ad uf­fi­cia­le spe­cia­li­sta re­sta ac­qui­si­ta. Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce le ec­ce­zio­ni.

173 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 104a Specialisti 174  

1 I mi­li­ta­ri che, in vir­tù di co­no­scen­ze spe­ci­fi­che, so­prat­tut­to nel set­to­re del­la si­cu­rez­za e del­la tec­ni­ca, o in vir­tù del­la lo­ro at­ti­vi­tà pro­fes­sio­na­le, for­ni­sco­no ser­vi­zi in­di­spen­sa­bi­li all’eser­ci­to o al­la Re­te in­te­gra­ta Sviz­ze­ra per la si­cu­rez­za, pos­so­no es­se­re no­mi­na­ti spe­cia­li­sti ed es­se­re in­cor­po­ra­ti in mo­do ade­gua­to a li­vel­lo mi­li­ta­re.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­ter­mi­na e de­fi­ni­sce det­ta­glia­ta­men­te le fun­zio­ni in un’or­di­nan­za.

174 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Titolo settimo: Materiale dell’esercito 175

175 Nuovo testo giusta il n. II 8 della LF del 6 ott. 2006 (Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti tra Confederazione e Cantoni), in vigore dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5779; FF 2005 5349).

Capitolo 1: Disposizioni generali

Art. 105 Materiale dell’esercito 176  

Il ma­te­ria­le dell’eser­ci­to com­pren­de:

a.
l’equi­pag­gia­men­to per­so­na­le;
b.
il ri­ma­nen­te ma­te­ria­le dell’eser­ci­to.

176 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. II 8 del­la LF del 6 ott. 2006 (Nuo­va im­po­sta­zio­ne del­la pe­re­qua­zio­ne fi­nan­zia­ria e del­la ri­par­ti­zio­ne dei com­pi­ti tra Con­fe­de­ra­zio­ne e Can­to­ni), in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5779; FF 2005 5349).

Art. 106 Fornitura 177  

1 Il ma­te­ria­le dell’eser­ci­to è for­ni­to dal­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2 La Con­fe­de­ra­zio­ne for­ni­sce se pos­si­bi­le ma­te­ria­le di ori­gi­ne sviz­ze­ra, pren­den­do in con­si­de­ra­zio­ne tut­te le re­gio­ni del Pae­se.178

177 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. II 8 del­la LF del 6 ott. 2006 (Nuo­va im­po­sta­zio­ne del­la pe­re­qua­zio­ne fi­nan­zia­ria e del­la ri­par­ti­zio­ne dei com­pi­ti tra Con­fe­de­ra­zio­ne e Can­to­ni), in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5779; FF 2005 5349).

178 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 106a Gestione e manutenzione 179  

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne prov­ve­de al­la ge­stio­ne e al­la ma­nu­ten­zio­ne del ma­te­ria­le dell’eser­ci­to.

2 Può in­ca­ri­ca­re del­la ge­stio­ne e del­la ma­nu­ten­zio­ne i Can­to­ni, die­tro ri­mu­ne­ra­zio­ne.

179 In­tro­dot­to dal n. II 8 del­la LF del 6 ott. 2006 (Nuo­va im­po­sta­zio­ne del­la pe­re­qua­zio­ne fi­nan­zia­ria e del­la ri­par­ti­zio­ne dei com­pi­ti tra Con­fe­de­ra­zio­ne e Can­to­ni), in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5779; FF 2005 5349).

Art. 107180  

180 Abro­ga­to dal n. II 8 del­la LF del 6 ott. 2006 (Nuo­va im­po­sta­zio­ne del­la pe­re­qua­zio­ne fi­nan­zia­ria e del­la ri­par­ti­zio­ne dei com­pi­ti tra Con­fe­de­ra­zio­ne e Can­to­ni), con ef­fet­to dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5779; FF 2005 5349).

Art. 108 Scorta  

La Con­fe­de­ra­zio­ne de­ve te­ne­re pron­ta un’ade­gua­ta scor­ta di be­ni di so­ste­gno che con­sen­ta all’eser­ci­to di adem­pie­re la sua mis­sio­ne.

Art. 109 Animali dell’esercito e veicoli  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può fa­ci­li­ta­re l’ac­qui­sto e il man­te­ni­men­to pri­va­ti di ani­ma­li dell’eser­ci­to non­ché l’ac­qui­sto pri­va­to di vei­co­li uti­liz­za­bi­li nell’eser­ci­to.

2 L’As­sem­blea fe­de­ra­le sta­bi­li­sce, con il bi­lan­cio di pre­vi­sio­ne, l’im­por­to mas­si­mo dei sus­si­di che pos­so­no es­se­re as­se­gna­ti du­ran­te l’an­no di pre­ven­ti­vo ai de­ten­to­ri di ani­ma­li dell’eser­ci­to e di vei­co­li uti­liz­za­bi­li nell’eser­ci­to.

Art. 109a Messa fuori servizio 181  

1 Il DDPS prov­ve­de al­la mes­sa fuo­ri ser­vi­zio del ma­te­ria­le dell’eser­ci­to.

2 Con­clu­de i con­trat­ti ne­ces­sa­ri per la mes­sa fuo­ri ser­vi­zio.

3 Il DDPS tu­te­la i be­ni cul­tu­ra­li dell’eser­ci­to con­si­de­ra­ti de­gni di es­se­re con­ser­va­ti. Es­so può de­le­ga­re in­te­ra­men­te o par­zial­men­te a ter­zi la con­ser­va­zio­ne e l’am­mi­ni­stra­zio­ne di ta­li be­ni cul­tu­ra­li.

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sot­to­po­ne per ap­pro­va­zio­ne all’As­sem­blea fe­de­ra­le un mes­sag­gio sul­la mes­sa fuo­ri ser­vi­zio o la li­qui­da­zio­ne di gran­di si­ste­mi d’ar­ma.182

181 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

182 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 109b Cooperazione in materia di armamenti con Stati partner 183  

1 Nell’am­bi­to del­la po­li­ti­ca este­ra e del­la po­li­ti­ca di si­cu­rez­za del­la Sviz­ze­ra, il Con­si­glio fe­de­ra­le può con­clu­de­re ac­cor­di in­ter­na­zio­na­li di coo­pe­ra­zio­ne in ma­te­ria di ar­ma­men­ti.

2 Ta­li ac­cor­di pos­so­no in par­ti­co­la­re con­cer­ne­re:

a.
l’ac­qui­sto di ar­ma­men­ti;
b.
la ri­cer­ca e lo svi­lup­po, la ga­ran­zia del­la qua­li­tà e la ma­nu­ten­zio­ne nel cam­po del­la tec­ni­ca mi­li­ta­re;
c.
lo scam­bio di in­for­ma­zio­ni e di da­ti;
d.
le con­di­zio­ni del­la coo­pe­ra­zio­ne, re­la­ti­va a pro­get­ti spe­ci­fi­ci, con l’in­du­stria nel cam­po dell’ar­ma­men­to;
e.
la de­ter­mi­na­zio­ne di pro­get­ti co­mu­ni in ta­le cam­po.

183 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Capitolo 2: Equipaggiamento personale

Art. 110 Principi  

1 I mi­li­ta­ri so­no equi­pag­gia­ti gra­tui­ta­men­te dal­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2 ...184

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na la ri­pa­ra­zio­ne, la so­sti­tu­zio­ne e il de­po­si­to dell’e­qui­pag­gia­men­to per­so­na­le. Sta­bi­li­sce in che mi­su­ra i mi­li­ta­ri de­vo­no par­te­ci­pa­re ai co­sti.

4 Es­so di­sci­pli­na la con­se­gna dell’equi­pag­gia­men­to per­so­na­le ai mem­bri del Cor­po del­le guar­die di con­fi­ne. Gli ar­ti­co­li 112, 114 e 139 ca­po­ver­so 2 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia.185

184 Abro­ga­to dal n. II 8 del­la LF del 6 ott. 2006 (Nuo­va im­po­sta­zio­ne del­la pe­re­qua­zio­ne fi­nan­zia­ria e del­la ri­par­ti­zio­ne dei com­pi­ti tra Con­fe­de­ra­zio­ne e Can­to­ni), con ef­fet­to dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5779; FF 2005 5349).

185 In­tro­dot­to dall’all. n. 4 del­la L del 18 mar. 2005 sul­le do­ga­ne, in vi­go­re dal 1° mag. 2007 (RU 2007 1411; FF 2004 485).

Art. 111186  

186 Abro­ga­to dal n. II 8 del­la LF del 6 ott. 2006 (Nuo­va im­po­sta­zio­ne del­la pe­re­qua­zio­ne fi­nan­zia­ria e del­la ri­par­ti­zio­ne dei com­pi­ti tra Con­fe­de­ra­zio­ne e Can­to­ni), con ef­fet­to dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5779; FF 2005 5349).

Art. 112 Custodia e manutenzione  

1 I mi­li­ta­ri prov­ve­do­no a cu­sto­di­re al si­cu­ro e a man­te­ne­re in buo­no sta­to l’equi­pag­gia­men­to per­so­na­le e a so­sti­tui­re gli og­get­ti di­ve­nu­ti inu­ti­liz­za­bi­li.

2 L’equi­pag­gia­men­to per­so­na­le può es­se­re ri­ti­ra­to ai mi­li­ta­ri che con­trav­ven­go­no a ta­li ob­bli­ghi o che abu­sa­no dell’equi­pag­gia­men­to.

3 Gli ex mi­li­ta­ri so­no te­nu­ti a cu­sto­di­re al si­cu­ro l’equi­pag­gia­men­to per­so­na­le e a prov­ve­de­re al­la re­la­ti­va ma­nu­ten­zio­ne fi­no al­la sua re­sti­tu­zio­ne.187

187 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 113 Arma personale 188  

1 A un mi­li­ta­re non può es­se­re con­se­gna­ta l’ar­ma per­so­na­le se sus­si­sto­no se­ri se­gni o in­di­zi che:

a.
que­sti pos­sa espor­re a pe­ri­co­lo se stes­so o ter­zi con l’ar­ma per­so­na­le;
b.
que­sti o ter­zi pos­sa­no abu­sa­re dell’ar­ma per­so­na­le.

2 Se si ma­ni­fe­sta­no se­gni o in­di­zi ai sen­si del ca­po­ver­so 1 do­po che l’ar­ma per­so­na­le è sta­ta con­se­gna­ta, la stes­sa è im­me­dia­ta­men­te ri­ti­ra­ta al mi­li­ta­re.

3 Il DDPS esa­mi­na se sus­si­sto­no se­gni o in­di­zi ai sen­si del ca­po­ver­so 1:

a.
pri­ma del­la pre­vi­sta con­se­gna dell’ar­ma per­so­na­le;
b.
do­po la se­gna­la­zio­ne di un cor­ri­spon­den­te so­spet­to;
c.
pri­ma che al mi­li­ta­re sia ce­du­ta in pro­prie­tà l’ar­ma per­so­na­le.

4 A ta­le sco­po il DDPS può, sen­za il con­sen­so del­la per­so­na in­te­res­sa­ta:

a.
chie­de­re rap­por­ti di po­li­zia e rap­por­ti di con­dot­ta mi­li­ta­ri;
b.
con­sul­ta­re il ca­sel­la­rio giu­di­zia­le, at­ti di cau­sa e at­ti re­la­ti­vi all’ese­cu­zio­ne del­le pe­ne;
c.
chie­de­re estrat­ti dei re­gi­stri ese­cu­zio­ni e fal­li­men­ti, non­ché con­sul­ta­re at­ti re­la­ti­vi a ese­cu­zio­ni e fal­li­men­ti;
d.
chie­de­re a un’au­to­ri­tà di con­trol­lo del­la Con­fe­de­ra­zio­ne di va­lu­ta­re il po­ten­zia­le di pe­ri­co­lo o di abu­so.

5 Per va­lu­ta­re il po­ten­zia­le di pe­ri­co­lo o di abu­so, l’au­to­ri­tà di con­trol­lo del­la Con­fe­de­ra­zio­ne può:

a.
con­sul­ta­re i da­ti con­for­me­men­te ai ca­po­ver­si 3 let­te­ra b, 7 e 8;
b.
chie­de­re estrat­ti dei re­gi­stri ese­cu­zio­ni e fal­li­men­ti, non­ché con­sul­ta­re at­ti re­la­ti­vi a ese­cu­zio­ni e fal­li­men­ti;
c.
con­sul­ta­re il ca­sel­la­rio giu­di­zia­le, il si­ste­ma per il trat­ta­men­to dei da­ti re­la­ti­vi al­la pro­te­zio­ne del­lo Sta­to e il Re­gi­stro na­zio­na­le di po­li­zia;
d.189
chie­de­re al­le com­pe­ten­ti au­to­ri­tà pe­na­li e d’ese­cu­zio­ne pe­na­le in­for­ma­zio­ni e at­ti re­la­ti­vi a pro­ce­di­men­ti pe­na­li in cor­so, con­clu­si o ab­ban­do­na­ti, e all’ese­cu­zio­ne del­le pe­ne;
e.
in­ter­ro­ga­re la per­so­na in­te­res­sa­ta e ter­zi, qua­lo­ra in ba­se ai da­ti di­spo­ni­bi­li non sia pos­si­bi­le esclu­de­re ine­qui­vo­ca­bil­men­te un po­ten­zia­le di pe­ri­co­lo o di abu­so.

6 Del ri­ma­nen­te, la pro­ce­du­ra è ret­ta da­gli ar­ti­co­li 19–21 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 21 mar­zo 1997190 sul­le mi­su­re per la sal­va­guar­dia del­la si­cu­rez­za in­ter­na. Se per al­tri mo­ti­vi oc­cor­re ese­gui­re an­che un con­trol­lo di si­cu­rez­za, i due pro­ce­di­men­ti pos­so­no es­se­re riu­ni­ti.

7 Le au­to­ri­tà del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, dei Can­to­ni e dei Co­mu­ni, i me­di­ci e gli psi­co­lo­gi so­no li­be­ra­ti dal se­gre­to d’uf­fi­cio o dal se­gre­to pro­fes­sio­na­le se si trat­ta di co­mu­ni­ca­re ai ser­vi­zi com­pe­ten­ti del DDPS qual­sia­si se­gno o in­di­zio ai sen­si del ca­po­ver­so 1 o un cor­ri­spon­den­te so­spet­to.

8 I ter­zi pos­so­no co­mu­ni­ca­re ai ser­vi­zi com­pe­ten­ti del DDPS, in­di­can­do­ne i mo­ti­vi, qual­sia­si se­gno o in­di­zio ai sen­si del ca­po­ver­so 1 o un cor­ri­spon­den­te so­spet­to.

188 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 3 del­la LF del 25 set. 2015 sul mi­glio­ra­men­to del­lo scam­bio d’in­for­ma­zio­ni tra au­to­ri­tà in ma­te­ria di ar­mi, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1831; FF 2014 277).

189 La cor­re­zio­ne del­la CdR dell’AF del 23 ago. 2016, pub­bli­ca­ta il 13 set. 2016 con­cer­ne sol­tan­to il te­sto fran­ce­se (RU 2016 3167).

190 RS 120

Art. 114 Proprietà ed utilizzazione  

1 L’equi­pag­gia­men­to per­so­na­le re­sta di pro­prie­tà del­la Con­fe­de­ra­zio­ne. Il mi­li­ta­re non può né alie­nar­lo né ce­der­lo in pe­gno.

2 ...191

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­si­gna gli og­get­ti dell’equi­pag­gia­men­to per­so­na­le che di­ven­ta­no pro­prie­tà del mi­li­ta­re.

4 I mi­li­ta­ri non pos­so­no uti­liz­za­re l’equi­pag­gia­men­to per­so­na­le per sco­pi pri­va­ti; il DDPS di­sci­pli­na le ec­ce­zio­ni.

5 Il DDPS di­sci­pli­na le mo­da­li­tà se­con­do cui l’uni­for­me può ec­ce­zio­nal­men­te es­se­re in­dos­sa­ta da per­so­ne che non so­no mi­li­ta­ri.192

191 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 4 ott. 2002, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

192 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 115193  

193 Abro­ga­to dal n. II 8 del­la LF del 6 ott. 2006 (Nuo­va im­po­sta­zio­ne del­la pe­re­qua­zio­ne fi­nan­zia­ria e del­la ri­par­ti­zio­ne dei com­pi­ti tra Con­fe­de­ra­zio­ne e Can­to­ni), con ef­fet­to dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5779; FF 2005 5349).

Titolo ottavo: Direzione dell’esercito e amministrazione militare

Capitolo 1: Direzione degli affari militari

Art. 116194  

1 La di­re­zio­ne su­pre­ma de­gli af­fa­ri mi­li­ta­ri spet­ta al Con­si­glio fe­de­ra­le. Per quan­to es­so non la as­su­ma, è eser­ci­ta­ta dal DDPS.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce il Co­man­do dell’eser­ci­to e ne de­fi­ni­sce i com­pi­ti. So­no fat­ti sal­vi gli ar­ti­co­li 84–91.

194 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Art. 117195  

195 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 4 ott. 2002, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Capitolo 2: Confederazione e Cantoni

Art. 118 Alta vigilanza 196  

Gli af­fa­ri mi­li­ta­ri so­no di com­pe­ten­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e dei Can­to­ni per quan­to sia­no sta­ti ad es­si de­le­ga­ti. La Con­fe­de­ra­zio­ne eser­ci­ta l’al­ta vi­gi­lan­za.

196 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Art. 119 Collaborazione dell’esercito con gli altri attori della Rete integrata Svizzera per la sicurezza 197  

L’eser­ci­to col­la­bo­ra con gli al­tri at­to­ri del­la Re­te in­te­gra­ta Sviz­ze­ra per la si­cu­rez­za in mo­do da con­sen­ti­re a que­st’ul­ti­ma di rea­gi­re in mo­do fles­si­bi­le, glo­ba­le, tem­pe­sti­vo ed ef­fi­ca­ce al­le mi­nac­ce e ai pe­ri­co­li in ma­te­ria di po­li­ti­ca di si­cu­rez­za in Sviz­ze­ra e nel­le re­gio­ni li­mi­tro­fe.

197 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 120 Organizzazione del reclutamento 198  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na l’or­ga­niz­za­zio­ne del re­clu­ta­men­to.

2 Con­sul­ta pre­ven­ti­va­men­te i Can­to­ni.

198 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 4 ott. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 3957; FF 2002 768).

Art. 121 Comandanti di circondario e capisezione  

1 Per il trat­ta­men­to dei da­ti di con­trol­lo e per le re­la­zio­ni con le per­so­ne sog­get­te all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, i Can­to­ni no­mi­na­no co­man­dan­ti di cir­con­da­rio.199

2 Se ne­ces­sa­rio sud­di­vi­do­no i cir­con­da­ri in se­zio­ni, per cia­scu­na del­le qua­li no­mi­na­no un ca­po­se­zio­ne.

199 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 122 Proscioglimento dall’obbligo di prestare servizio militare 200  

I Can­to­ni prov­ve­do­no al di­sbri­go del­le for­ma­li­tà am­mi­ni­stra­ti­ve per il pro­scio­gli­men­to dall’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re e, in col­la­bo­ra­zio­ne con la Con­fe­de­ra­zio­ne, all’or­ga­niz­za­zio­ne del­la ri­con­se­gna dell’equi­pag­gia­men­to per­so­na­le.

200 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Art. 122a Attività della difesa nazionale 201  

Per le at­ti­vi­tà che ser­vo­no al­la di­fe­sa na­zio­na­le non oc­cor­ro­no né au­to­riz­za­zio­ni né pia­ni can­to­na­li.

201 In­tro­dot­to dal n. I 4 del­la LF del 18 giu. 1999 sul coor­di­na­men­to e la sem­pli­fi­ca­zio­ne del­le pro­ce­du­re d’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni, in vi­go­re dal 1° gen. 2000 (RU 1999 3071; FF 1998 2029).

Art. 123 Esenzione da tasse  

1 Can­to­ni e Co­mu­ni non ri­scuo­to­no tas­se su:

a.
le der­ra­te ali­men­ta­ri e le be­van­de de­sti­na­te al­la trup­pa;
b.
i vei­co­li, per quan­to sia­no uti­liz­za­ti per sco­pi mi­li­ta­ri.

2 Non pre­le­va­no im­po­ste su:202

a.203
sta­bi­li­men­ti o of­fi­ci­ne mi­li­ta­ri, ad ec­ce­zio­ne del­le im­pre­se d’ar­ma­men­to del­la Con­fe­de­ra­zio­ne che so­no so­cie­tà ano­ni­me di di­rit­to pri­va­to;
b.
pro­prie­tà del­la Con­fe­de­ra­zio­ne de­sti­na­te a sco­pi mi­li­ta­ri.

3 Non ri­scuo­to­no emo­lu­men­ti per:

a.
l’ese­cu­zio­ne di la­vo­ri che ser­vo­no al­la di­fe­sa na­zio­na­le;
b.
la par­te­ci­pa­zio­ne a pro­ce­du­re di ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni per co­stru­zio­ni e im­pian­ti mi­li­ta­ri.204

202 Nuo­vo te­sto giu­sta l’art. 7 n. 2 del­la LF del 10 ott. 1997 con­cer­nen­te le im­pre­se d’ar­ma­men­to del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, in vi­go­re dal 1° mag. 1998 (RU 1998 1202; FF 1997 III 651).

203 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

204 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 124 Piazze d’armi, di tiro e d’esercitazione  

1 Con­fe­de­ra­zio­ne e Can­to­ni ge­sti­sco­no non più di 40 piaz­ze d’ar­mi.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­si­gna le piaz­ze d’ar­mi. Di­sci­pli­na l’uti­liz­za­zio­ne e la ge­stio­ne del­le piaz­ze d’ar­mi, di ti­ro e d’eser­ci­ta­zio­ne.205

205 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Art. 125 Tiro fuori del servizio  

1 I Can­to­ni no­mi­na­no le com­mis­sio­ni can­to­na­li di ti­ro e ri­co­no­sco­no le so­cie­tà di ti­ro.

2 I Can­to­ni de­ci­do­no cir­ca l’eser­ci­zio di im­pian­ti di ti­ro per il ti­ro fuo­ri del ser­vi­zio e as­se­gna­no gli im­pian­ti al­le so­cie­tà di ti­ro. Ten­go­no con­to de­gli im­pian­ti di ti­ro com­pa­ti­bi­li con l’am­bien­te e pro­muo­vo­no im­pian­ti di ti­ro col­let­ti­vi o re­gio­na­li.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na l’am­bi­to di com­pe­ten­za e gli ob­bli­ghi dei Can­to­ni.

4 Con­tro le de­ci­sio­ni del­le au­to­ri­tà can­to­na­li di ul­ti­mo gra­do nel set­to­re del ti­ro fuo­ri del ser­vi­zio è am­mes­so il ri­cor­so al Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le. Il DDPS è pa­ri­men­ti le­git­ti­ma­to a ri­cor­re­re. Le au­to­ri­tà can­to­na­li di ul­ti­mo gra­do in­via­no im­me­dia­ta­men­te e gra­tui­ta­men­te le lo­ro de­ci­sio­ni al DDPS.206

206 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 20106015; FF 2009 5137).

Capitolo 3: Costruzioni e impianti militari207207

207 Nuovo testo giusta il n. I 4 della LF del 18 giu. 1999 sul coordinamento e la semplificazione delle procedure d’approvazione dei piani, in vigore dal 1° gen. 2000 (RU 1999 3071; FF 1998 2029).

Sezione 1: Disposizioni generali

Art. 126 Principio  

1 Le co­stru­zio­ni e gli im­pian­ti che ser­vo­no al­la di­fe­sa na­zio­na­le pos­so­no es­se­re co­strui­ti, mo­di­fi­ca­ti o de­sti­na­ti ad un al­tro sco­po mi­li­ta­re sol­tan­to se i pia­ni so­no sta­ti ap­pro­va­ti dal DDPS (au­to­ri­tà com­pe­ten­te per l’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni).

2 Con l’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni so­no ri­la­scia­te tut­te le au­to­riz­za­zio­ni ne­ces­sa­rie se­con­do il di­rit­to fe­de­ra­le.

3 Non è ne­ces­sa­ria al­cu­na au­to­riz­za­zio­ne o pia­no del di­rit­to can­to­na­le. Va te­nu­to con­to del di­rit­to can­to­na­le per quan­to es­so non li­mi­ti in mo­do spro­por­zio­na­to l’adem­pi­men­to dei com­pi­ti del­la di­fe­sa na­zio­na­le.

4 Per pro­get­ti che in­ci­do­no con­si­de­re­vol­men­te sul­la pia­ni­fi­ca­zio­ne del ter­ri­to­rio e sull’am­bien­te, oc­cor­re di re­go­la un pia­no set­to­ria­le se­con­do la leg­ge fe­de­ra­le del 22 giu­gno 1979208 sul­la pia­ni­fi­ca­zio­ne del ter­ri­to­rio.

208 RS 700

Art. 126a Diritto applicabile 209  

1 La pro­ce­du­ra di ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni è ret­ta dal­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 1968210 sul­la pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va, nel­la mi­su­ra in cui la pre­sen­te leg­ge non vi de­ro­ghi.

2 Se so­no ne­ces­sa­rie espro­pria­zio­ni, si ap­pli­ca­no inol­tre le di­spo­si­zio­ni del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 giu­gno 1930211 sull’espro­pria­zio­ne (LE­spr).

209 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 6 del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 4085; FF 2018 4031).

210 RS 172.021

211 RS 711

Sezione 2: Procedura di approvazione dei piani

Art. 126b Procedura ordinaria di approvazione dei piani; introduzione  

La do­man­da di ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni va pre­sen­ta­ta, con la do­cu­men­ta­zio­ne ne­ces­sa­ria, all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te. Que­sta esa­mi­na se la do­cu­men­ta­zio­ne è com­ple­ta e, se del ca­so, chie­de di com­ple­tar­la.

Art. 126c Picchettamento  

1 Pri­ma del de­po­si­to pub­bli­co del­la do­man­da, il ri­chie­den­te de­ve met­te­re in evi­den­za, me­dian­te pic­chet­ta­men­to e, per gli edi­fi­ci, me­dian­te l’in­di­ca­zio­ne dei pro­fi­li, le mo­di­fi­che del ter­re­no ne­ces­sa­rie per la co­stru­zio­ne o per l’im­pian­to pro­get­ta­ti.

2 Per mo­ti­vi im­por­tan­ti l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per l’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni può esen­ta­re com­ple­ta­men­te o par­zial­men­te dall’ob­bli­go di cui al ca­po­ver­so 1.

3 Le obie­zio­ni con­tro il pic­chet­ta­men­to o l’in­di­ca­zio­ne dei pro­fi­li de­vo­no es­se­re pre­sen­ta­te su­bi­to, al più tar­di pe­rò en­tro il ter­mi­ne di de­po­si­to dei pia­ni, pres­so l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per l’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni.

Art. 126d Consultazione, pubblicazione e deposito dei piani  

1 L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per l’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni tra­smet­te per pa­re­re la do­man­da ai Can­to­ni e ai Co­mu­ni in­te­res­sa­ti. L’in­te­ra pro­ce­du­ra di con­sul­ta­zio­ne du­ra tre me­si. In ca­si mo­ti­va­ti ta­le ter­mi­ne può ec­ce­zio­nal­men­te es­se­re pro­ro­ga­to.

2 La do­man­da de­ve es­se­re pub­bli­ca­ta ne­gli or­ga­ni uf­fi­cia­li di pub­bli­ca­zio­ne dei Can­to­ni e dei Co­mu­ni in­te­res­sa­ti, non­ché nel Fo­glio fe­de­ra­le e de­po­si­ta­ta pub­bli­ca­men­te du­ran­te 30 gior­ni.

3 ...212

212 Abro­ga­to dall’all. n. 6 del­la LF del 19 giu. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2021 (RU 2020 4085; FF 2018 4031).

Art. 126e213  

213 Abro­ga­to dall’all. n. 6 del­la LF del 19 giu. 2020, con ef­fet­to dal 1° gen. 2021 (RU 2020 4085; FF 2018 4031).

Art. 126f Opposizione  

1 Chi ha qua­li­tà di par­te se­con­do le di­spo­si­zio­ni del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 1968214 sul­la pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va può, du­ran­te il ter­mi­ne di de­po­si­to dei pia­ni, fa­re op­po­si­zio­ne pres­so l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per l’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni.215 Se non fa op­po­si­zio­ne, è esclu­so dal se­gui­to del­la pro­ce­du­ra.

2 Chi ha qua­li­tà di par­te se­con­do le di­spo­si­zio­ni del­la LE­spr216 può, du­ran­te il ter­mi­ne di de­po­si­to dei pia­ni, far va­le­re tut­te le istan­ze di cui all’ar­ti­co­lo 33 LE­spr.217

3 I Co­mu­ni in­te­res­sa­ti sal­va­guar­da­no i lo­ro in­te­res­si me­dian­te op­po­si­zio­ne.

214 RS 172.021

215 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 6 del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 4085; FF 2018 4031).

216 RS 711

217 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 6 del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 4085; FF 2018 4031).

Art. 126g Eliminazione delle divergenze nell’amministrazione federale  

La pro­ce­du­ra di eli­mi­na­zio­ne del­le di­ver­gen­ze nell’am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le è di­sci­pli­na­ta dall’ar­ti­co­lo 62b del­la leg­ge fe­de­ra­le del 21 mar­zo 1997218 sull’or­ga­niz­za­zio­ne del Go­ver­no e dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne.

Art. 127 Approvazione dei piani; durata di validità  

1 Con l’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te de­ci­de si­mul­ta­nea­men­te an­che cir­ca le op­po­si­zio­ni re­la­ti­ve al di­rit­to d’espro­pria­zio­ne.

2 L’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni de­ca­de se en­tro cin­que an­ni dal pas­sag­gio in giu­di­ca­to del­la de­ci­sio­ne non è sta­to da­to ini­zio all’ese­cu­zio­ne del pro­get­to di co­stru­zio­ne.

3 Per gra­vi mo­ti­vi, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per l’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni può pro­ro­ga­re di tre an­ni al mas­si­mo la du­ra­ta di va­li­di­tà dell’ap­pro­va­zio­ne. La pro­ro­ga è esclu­sa se la si­tua­zio­ne de­ter­mi­nan­te di fat­to o di di­rit­to si è so­stan­zial­men­te mo­di­fi­ca­ta dal pas­sag­gio in giu­di­ca­to dell’ap­pro­va­zio­ne.

Art. 128 Procedura semplificata di approvazione dei piani  

1 La pro­ce­du­ra sem­pli­fi­ca­ta di ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni è ap­pli­ca­ta a:

a.
pro­get­ti di co­stru­zio­ni e im­pian­ti li­mi­ta­ti lo­cal­men­te e che con­cer­no­no po­chi in­te­res­sa­ti chia­ra­men­te in­di­vi­dua­bi­li;
b.
co­stru­zio­ni e im­pian­ti la cui mo­di­fi­ca o tra­sfor­ma­zio­ne del­la de­sti­na­zio­ne non al­te­ra­no in ma­nie­ra so­stan­zia­le l’aspet­to ester­no, non le­do­no in­te­res­si de­gni di pro­te­zio­ne di ter­zi e han­no sol­tan­to ri­per­cus­sio­ni in­si­gni­fi­can­ti sul­la pia­ni­fi­ca­zio­ne del ter­ri­to­rio e sull’am­bien­te;
c.
co­stru­zio­ni e im­pian­ti che so­no ri­mos­si en­tro tre an­ni al più tar­di.

2 Ai pia­ni par­ti­co­la­reg­gia­ti che si ba­sa­no su un pro­get­to già ap­pro­va­to si ap­pli­ca la pro­ce­du­ra sem­pli­fi­ca­ta.

3 L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per l’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni può or­di­na­re il pic­chet­ta­men­to. La do­man­da non è né pub­bli­ca­ta né de­po­si­ta­ta pub­bli­ca­men­te. L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per l’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni sot­to­po­ne il pro­get­to agli in­te­res­sa­ti, sem­pre­ché non ab­bia­no da­to pre­ce­den­te­men­te il lo­ro con­sen­so per scrit­to; que­sti pos­so­no fa­re op­po­si­zio­ne en­tro 30 gior­ni. L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per l’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni può chie­de­re un pa­re­re a Can­to­ni e Co­mu­ni. Im­par­ti­sce un ter­mi­ne ade­gua­to a tal fi­ne.

4 Per il ri­ma­nen­te si ap­pli­ca­no le di­spo­si­zio­ni del­la pro­ce­du­ra or­di­na­ria. In ca­so di dub­bio è ese­gui­ta la pro­ce­du­ra or­di­na­ria.

Art. 128a Protezione di impianti militari  

1 Per le co­stru­zio­ni e gli im­pian­ti sot­to­po­sti al­la leg­ge fe­de­ra­le del 23 giu­gno 1950219 con­cer­nen­te la pro­te­zio­ne del­le ope­re mi­li­ta­ri non oc­cor­re un’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni.220

2 La pro­ce­du­ra sem­pli­fi­ca­ta d’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni si ap­pli­ca per ana­lo­gia. Oc­cor­re te­ner con­to dell’in­te­res­se a man­te­ne­re il se­gre­to.

219 RS 510.518

220 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2016 4277, 2017 2297; FF 2014 5939).

Sezione 3: Procedura di conciliazione e di stima; immissione in possesso anticipata 221

221 Nuovo testo giusta l’all. n. 6 della LF del 19 giu. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 4085; FF 2018 4031).

Art. 129  

1 Do­po la con­clu­sio­ne del­la pro­ce­du­ra di ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni è ese­gui­ta, se ne­ces­sa­rio, la pro­ce­du­ra di con­ci­lia­zio­ne e di sti­ma da­van­ti al­la Com­mis­sio­ne fe­de­ra­le di sti­ma (Com­mis­sio­ne di sti­ma) se­con­do le di­spo­si­zio­ni del­la LE­spr222.223

2 ...224

3 Il pre­si­den­te del­la Com­mis­sio­ne di sti­ma può, sul­la ba­se di una de­ci­sio­ne ese­cu­ti­va d’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni, au­to­riz­za­re l’im­mis­sio­ne in pos­ses­so an­ti­ci­pa­ta. Si pre­su­me che, sen­za l’im­mis­sio­ne in pos­ses­so an­ti­ci­pa­ta, l’espro­prian­te su­bi­reb­be un si­gni­fi­ca­ti­vo pre­giu­di­zio. Per il ri­ma­nen­te si ap­pli­ca l’ar­ti­co­lo 76 LE­spr.

222 RS 711

223 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 6 del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 4085; FF 2018 4031).

224 Abro­ga­to dall’all. n. 6 del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 4085; FF 2018 4031).

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