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Legge federale sulla protezione della popolazione e sulla protezione civile

del 4 ottobre 2002 (Stato 1° gennaio 2017)

L'Assemblea federale della Confederazione Svizzera,

visto l'articolo 61 della Costituzione federale1; visto il messaggio del Consiglio federale del 17 ottobre 20012,

decreta:

Titolo primo: Oggetto

Art. 1  

La pre­sen­te leg­ge di­sci­pli­na:

a.
la col­la­bo­ra­zio­ne tra Con­fe­de­ra­zio­ne e Can­to­ni nel­la pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne;
b.
la pro­te­zio­ne ci­vi­le.

Titolo secondo: Protezione della popolazione

Capitolo 1: Collaborazione nella protezione della popolazione

Art. 2 Scopo  

La pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne ha lo sco­po di pro­teg­ge­re la po­po­la­zio­ne e le sue ba­si vi­ta­li in ca­so di ca­ta­stro­fe, in si­tua­zio­ni d'emer­gen­za e in ca­so di con­flit­to ar­ma­to non­ché di con­tri­bui­re a li­mi­ta­re e su­pe­ra­re gli ef­fet­ti di even­ti dan­no­si.

Art. 3 Organizzazioni partner  

Nel­la pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne col­la­bo­ra­no le se­guen­ti or­ga­niz­za­zio­ni part­ner:

a.
la po­li­zia, re­spon­sa­bi­le del man­te­ni­men­to dell'or­di­ne e del­la si­cu­rez­za;
b.
i pom­pie­ri, re­spon­sa­bi­li del sal­va­tag­gio e del­la lot­ta con­tro i si­ni­stri in ge­ne­ra­le;
c.
i ser­vi­zi del­la sa­ni­tà pub­bli­ca, com­pre­so il soc­cor­so d'ur­gen­za, in­ca­ri­ca­ti di for­ni­re le pre­sta­zio­ni me­di­che al­la po­po­la­zio­ne;
d.
i ser­vi­zi tec­ni­ci, re­spon­sa­bi­li del fun­zio­na­men­to dell'in­fra­strut­tu­ra tec­ni­ca, in par­ti­co­la­re dell'ap­prov­vi­gio­na­men­to di elet­tri­ci­tà, ac­qua e gas, del­lo smal­ti­men­to dei ri­fiu­ti e del­la di­spo­ni­bi­li­tà del­le vie di co­mu­ni­ca­zio­ne e del­la te­le­ma­ti­ca;
e.
la pro­te­zio­ne ci­vi­le, in­ca­ri­ca­ta di pro­teg­ge­re la po­po­la­zio­ne, as­si­ste­re le per­so­ne in cer­ca di pro­te­zio­ne, pro­teg­ge­re i be­ni cul­tu­ra­li, so­ste­ne­re gli or­ga­ni di con­dot­ta e le al­tre or­ga­niz­za­zio­ni part­ner non­ché di svol­ge­re la­vo­ri di ri­pri­sti­no e di pub­bli­ca uti­li­tà.
Art. 4 Organi di condotta  

Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti isti­tui­sco­no or­ga­ni di con­dot­ta per lo svol­gi­men­to dei se­guen­ti com­pi­ti:

a.
in­for­ma­re la po­po­la­zio­ne in me­ri­to ai pe­ri­co­li che la mi­nac­cia­no co­me pu­re al­le pos­si­bi­li­tà e al­le mi­su­re di pro­te­zio­ne esi­sten­ti;
b.
av­ver­ti­re, da­re l'al­lar­me e im­par­ti­re al­la po­po­la­zio­ne istru­zio­ni sul com­por­ta­men­to;
c.
as­si­cu­ra­re le at­ti­vi­tà di con­dot­ta;
d.
coor­di­na­re i pre­pa­ra­ti­vi e gli in­ter­ven­ti del­le or­ga­niz­za­zio­ni part­ner;
e.
ga­ran­ti­re, tem­pe­sti­va­men­te e in fun­zio­ne del­la si­tua­zio­ne, la di­spo­ni­bi­li­tà ope­ra­ti­va e il rin­for­zo con per­so­na­le e ma­te­ria­le del­la pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne in vi­sta di un con­flit­to ar­ma­to.
Art. 5 Compiti della Confederazione  

1D'in­te­sa con i Can­to­ni, la Con­fe­de­ra­zio­ne può coor­di­na­re l'in­ter­ven­to o, all'oc­cor­ren­za, as­su­me­re la con­dot­ta in ca­so di even­ti che col­pi­sco­no più Can­to­ni, l'in­te­ra Sviz­ze­ra o zo­ne li­mi­tro­fe dei Pae­si con­fi­nan­ti.

2Es­sa so­stie­ne i Can­to­ni con mez­zi d'in­ter­ven­to spe­cia­liz­za­ti.

3Il Con­si­glio fe­de­ra­le as­si­cu­ra il coor­di­na­men­to del­la pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne e il coor­di­na­men­to di que­st'ul­ti­ma con al­tri stru­men­ti del­la po­li­ti­ca di si­cu­rez­za.

4Es­so con­trol­la la col­la­bo­ra­zio­ne del­la pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne con gli al­tri stru­men­ti del­la po­li­ti­ca di si­cu­rez­za e di­sci­pli­na la col­la­bo­ra­zio­ne nel cam­po dell'istru­zio­ne.

5Di­sci­pli­na le mo­da­li­tà se­con­do cui le au­to­ri­tà e la po­po­la­zio­ne so­no al­ler­ta­te e al­lar­ma­te in ca­so di pe­ri­co­lo im­mi­nen­te. Può de­le­ga­re com­pe­ten­ze le­gi­sla­ti­ve all'Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­la pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne (UFPP) per di­sci­pli­na­re:

a.
le com­pe­ten­ze e le pro­ce­du­re per l'al­ler­ta e l'al­lar­me;
b.
la dif­fu­sio­ne di istru­zio­ni di com­por­ta­men­to nel qua­dro del­la pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne;
c.
gli aspet­ti tec­ni­ci in re­la­zio­ne con i si­ste­mi per al­ler­ta­re le au­to­ri­tà e al­lar­ma­re la po­po­la­zio­ne.2

6Adot­ta mi­su­re per raf­for­za­re la pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne in vi­sta di con­flit­ti ar­ma­ti.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 7 dell'all. al­la LF del 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4277; FF 2014 5939).

Art. 6 Compiti dei Cantoni  

1I Can­to­ni di­sci­pli­na­no in par­ti­co­la­re l'istru­zio­ne, la con­dot­ta tem­pe­sti­va e con­for­me al­la si­tua­zio­ne non­ché l'in­ter­ven­to del­le or­ga­niz­za­zio­ni part­ner nel­la pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne.

2Es­si di­sci­pli­na­no la col­la­bo­ra­zio­ne in­ter­can­to­na­le.

Art. 7 Collaborazione tra Confederazione e Cantoni  

Nell'am­bi­to del­le lo­ro com­pe­ten­ze, Con­fe­de­ra­zio­ne e Can­to­ni col­la­bo­ra­no in par­ti­co­la­re nei set­to­ri del­lo svi­lup­po con­cet­tua­le del­la pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne, dell'in­for­ma­zio­ne e del­la col­la­bo­ra­zio­ne in­ter­na­zio­na­le.

Art. 8 Ricerca e sviluppo  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne si oc­cu­pa, in col­la­bo­ra­zio­ne con i Can­to­ni, del­la ri­cer­ca e del­lo svi­lup­po nel set­to­re del­la pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne, se­gna­ta­men­te per quan­to con­cer­ne l'ana­li­si del­le mi­nac­ce, la ge­stio­ne di ca­ta­stro­fi e si­tua­zio­ni d'emer­gen­za e le mi­nac­ce di ca­rat­te­re po­li­ti­co-mi­li­ta­re.

2Es­sa so­stie­ne la col­la­bo­ra­zio­ne na­zio­na­le e in­ter­na­zio­na­le nel cam­po del­la ri­cer­ca e del­lo svi­lup­po in ma­te­ria di pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne.

Capitolo 2: Istruzione nella protezione della popolazione

Art. 9 Istruzione degli organi di condotta  

1L'istru­zio­ne di ba­se e il per­fe­zio­na­men­to (istru­zio­ne) dei mem­bri de­gli or­ga­ni di con­dot­ta so­no ret­te dal­le pre­scri­zio­ni can­to­na­li.

2Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na l'istru­zio­ne de­gli or­ga­ni di con­dot­ta ne­ces­sa­ria al rin­for­zo del­la pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne in vi­sta di con­flit­ti ar­ma­ti.

Art. 10 Sostegno da parte della Confederazione  

La Con­fe­de­ra­zio­ne:

a.1
coor­di­na la col­la­bo­ra­zio­ne nel cam­po dell'istru­zio­ne tra:
1.
le or­ga­niz­za­zio­ni part­ner del­la pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne,
2.
la pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne e l'eser­ci­to,
3.
la pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne e i ter­zi;
b.
so­stie­ne i Can­to­ni nell'istru­zio­ne de­gli or­ga­ni di con­dot­ta;
c.
or­ga­niz­za cor­si d'istru­zio­ne de­sti­na­ti agli or­ga­ni di con­dot­ta;
d.
può ac­cor­dar­si con i Can­to­ni in me­ri­to all'or­ga­niz­za­zio­ne di cor­si d'istru­zio­ne; i co­sti dei cor­si di com­pe­ten­za dei Can­to­ni so­no a ca­ri­co di que­sti ul­ti­mi;
e.
as­si­cu­ra l'istru­zio­ne del per­so­na­le re­spon­sa­bi­le del­la for­ma­zio­ne de­gli or­ga­ni di con­dot­ta;
f.
per­met­te al per­so­na­le in­se­gnan­te del­le or­ga­niz­za­zio­ni part­ner di par­te­ci­pa­re ai co­sti d'istru­zio­ne;
g.
ge­sti­sce un'in­fra­strut­tu­ra d'istru­zio­ne.

1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Titolo terzo: Protezione civile

Capitolo 1: Obbligo di prestare servizio di protezione civile

Sezione 1: Principi

Art. 11 Persone tenute a prestare servizio di protezione civile  

È te­nu­to a pre­sta­re ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le ogni cit­ta­di­no sviz­ze­ro di ses­so ma­schi­le di­chia­ra­to abi­le a ta­le ser­vi­zio.

Art. 12 Eccezioni  

1Le per­so­ne te­nu­te a pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re o ser­vi­zio ci­vi­le non sot­to­stan­no all'ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le.

2Gli uo­mi­ni con­ge­da­ti dal ser­vi­zio mi­li­ta­re non so­no te­nu­ti a pre­sta­re ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le se han­no pre­sta­to al­me­no 50 gior­ni di ser­vi­zio mi­li­ta­re.1

3Chi è sta­to con­ge­da­to dal ser­vi­zio ci­vi­le non è te­nu­to a pre­sta­re ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le.2

1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Art. 12a Esenzione di membri di autorità  

Fin­ché eser­ci­ta­no la lo­ro fun­zio­ne, le se­guen­ti per­so­ne non so­no te­nu­te a pre­sta­re ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le:

a.
i mem­bri del Con­si­glio fe­de­ra­le;
b.
il can­cel­lie­re del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e i vi­ce­can­cel­lie­ri;
c.
i mem­bri dell'As­sem­blea fe­de­ra­le;
d.
i mem­bri dei Tri­bu­na­li del­la Con­fe­de­ra­zio­ne;
e.
i mem­bri de­gli ese­cu­ti­vi can­to­na­li;
f.
i mem­bri per­ma­nen­ti dei tri­bu­na­li can­to­na­li;
g
i mem­bri de­gli ese­cu­ti­vi co­mu­na­li.

1 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Art. 13 Durata  

1L'ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio nel­la pro­te­zio­ne ci­vi­le ini­zia nell'an­no in cui il mi­li­te com­pie i 20 an­ni e du­ra fi­no al­la fi­ne dell'an­no in cui com­pie i 40 an­ni.

2Il Con­si­glio fe­de­ra­le può:

a.
pro­lun­ga­re l'ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio al mas­si­mo si­no al­la fi­ne dell'an­no in cui il mi­li­te com­pie i 50 an­ni;
b.
ri­dur­re l'ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio al mas­si­mo si­no al­la fi­ne dell'an­no in cui il mi­li­te com­pie i 35 an­ni.
Art. 14 Estensione dell'obbligo di prestare servizio in caso di conflitto armato  

In ca­so di con­flit­to ar­ma­to il Con­si­glio fe­de­ra­le può inol­tre ob­bli­ga­re a pre­sta­re ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le:

a.
gli uo­mi­ni sog­get­ti all'ob­bli­go mi­li­ta­re che so­no sta­ti pro­sciol­ti dall'ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re o ci­vi­le;
b.
gli uo­mi­ni pro­sciol­ti dal ser­vi­zio mi­li­ta­re o ci­vi­le.
Art. 15 Volontariato  

1Pos­so­no pre­sta­re vo­lon­ta­ria­men­te ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le:

a.
gli uo­mi­ni pro­sciol­ti dall'ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio nel­la pro­te­zio­ne ci­vi­le;
b.
gli uo­mi­ni sog­get­ti all'ob­bli­go mi­li­ta­re pro­sciol­ti dall'ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re o ci­vi­le;
c.
gli uo­mi­ni pro­sciol­ti dall'ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re o ci­vi­le;
d.
le cit­ta­di­ne sviz­ze­re, a par­ti­re dall'an­no in cui com­pio­no i 20 an­ni;
e.
gli stra­nie­ri do­mi­ci­lia­ti in Sviz­ze­ra, a par­ti­re dall'an­no in cui com­pio­no i 20 an­ni.

2I Can­to­ni de­ci­do­no in me­ri­to all'am­mis­sio­ne dei vo­lon­ta­ri. Non vi è di­rit­to all'am­mis­sio­ne.

3Le per­so­ne che pre­sta­no vo­lon­ta­ria­men­te ser­vi­zio nel­la pro­te­zio­ne ci­vi­le han­no gli stes­si di­rit­ti e gli stes­si do­ve­ri dei mi­li­ti del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le.

4I vo­lon­ta­ri so­no pro­sciol­ti dall'ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio su do­man­da. Di re­go­la de­vo­no tut­ta­via pre­sta­re al­me­no tre an­ni di ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le.

5I vo­lon­ta­ri che han­no com­piu­to i 65 an­ni so­no pro­sciol­ti d'uf­fi­cio dall'ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio.1


1 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 27 set. 2013, in vi­go­re dal 1° feb. 2015 (RU 2015 187; FF 2013 1801).

Art. 16 Reclutamento  

1 L'eser­ci­to e la pro­te­zio­ne ci­vi­le pro­ce­do­no al re­clu­ta­men­to co­mu­ne dei mi­li­ti.

2Non so­no re­clu­ta­te le per­so­ne sog­get­te all'ob­bli­go di le­va che:

a.
ri­sul­ta­no in­tol­le­ra­bi­li per l'eser­ci­to a cau­sa di una sen­ten­za pe­na­le se­con­do l'ar­ti­co­lo 21 ca­po­ver­so 1 del­la leg­ge mi­li­ta­re del 3 feb­bra­io 19951;
b.
non sod­di­sfa­no le esi­gen­ze del ser­vi­zio mi­li­ta­re per mo­ti­vi psi­chi­ci, nel­la mi­su­ra in cui pre­sen­ta­no se­gni este­rio­ri ta­li da far ri­te­ne­re ch'es­se sia­no po­ten­zial­men­te vio­len­te.2

1 RS 510.10
2 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 27 set. 2013, in vi­go­re dal 1° feb. 2015 (RU 2015 187; FF 2013 1801).

Art. 17 Incorporazione dei militi  

1Di prin­ci­pio i mi­li­ti del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le so­no a di­spo­si­zio­ne del lo­ro Can­to­ne di do­mi­ci­lio.

2D'in­te­sa con i Can­to­ni in­te­res­sa­ti, i mi­li­ti pos­so­no es­se­re in­cor­po­ra­ti al di fuo­ri del Can­to­ne di do­mi­ci­lio.2

3Il Can­to­ne di do­mi­ci­lio de­ci­de in me­ri­to all'in­cor­po­ra­zio­ne dei mi­li­ti.3


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 4 dell'all. al­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 2010 6015; FF 2009 5137).
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 4 dell'all. al­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 2010 6015; FF 2009 5137).
3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 4 dell'all. al­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 2010 6015; FF 2009 5137).

Art. 18 Personale di riserva  

1I Can­to­ni pos­so­no in­cor­po­ra­re mi­li­ti nel per­so­na­le di ri­ser­va.

2I mi­li­ti in­cor­po­ra­ti nel per­so­na­le di ri­ser­va non de­vo­no es­se­re for­ma­ti e non han­no di­rit­to di pre­sta­re ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 4 dell'all. al­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 2010 6015; FF 2009 5137).

Art. 19  

1 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 17 giu. 2011, con ef­fet­to dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Art. 20 Proscioglimento anticipato  

1I mi­li­ti ne­ces­sa­ri a un'or­ga­niz­za­zio­ne part­ner pos­so­no es­se­re pro­sciol­ti an­ti­ci­pa­ta­men­te dal ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le.

2Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na la pro­ce­du­ra.

3I Can­to­ni de­ci­do­no in me­ri­to al pro­scio­gli­men­to an­ti­ci­pa­to.

Art. 21 Esclusione  

I mi­li­ti con­dan­na­ti a una pe­na de­ten­ti­va o a una pe­na pe­cu­nia­ria di al­me­no 30 ali­quo­te gior­na­lie­re pos­so­no es­se­re esclu­si dal ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Sezione 2: Diritti e doveri

Art. 22 Soldo, vitto, alloggio e trasporto  

1Chi pre­sta ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le ha di­rit­to a sol­do e vit­to gra­tui­to.

2Ha di­rit­to inol­tre:

a.
al tra­spor­to gra­tui­to, con mez­zi pub­bli­ci, per l'en­tra­ta in ser­vi­zio e il pro­scio­gli­men­to, non­ché per gli spo­sta­men­ti fra il luo­go di ser­vi­zio e il do­mi­ci­lio du­ran­te i con­ge­di;
b.
all'al­log­gio gra­tui­to, se non può al­log­gia­re al pro­prio do­mi­ci­lio.
Art. 23 Indennità per perdita di guadagno  

Chi pre­sta ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le ha di­rit­to ad un'in­den­ni­tà per per­di­ta di gua­da­gno se­con­do le di­spo­si­zio­ni del­la leg­ge fe­de­ra­le del 25 set­tem­bre 19521 sul­le in­den­ni­tà di per­di­ta di gua­da­gno.


1 RS 834.1

Art. 24 Tassa d'esenzione dall'obbligo militare  

Nel cal­co­lo del­la tas­sa d'esen­zio­ne dall'ob­bli­go mi­li­ta­re se­con­do la leg­ge fe­de­ra­le del 12 giu­gno 19591 sul­la tas­sa d'esen­zio­ne dall'ob­bli­go mi­li­ta­re ven­go­no com­pu­ta­ti tut­ti i ser­vi­zi d'istru­zio­ne e gli in­ter­ven­ti pre­sta­ti per i qua­li è pre­vi­sto il ver­sa­men­to del sol­do e dell'in­den­ni­tà per per­di­ta di gua­da­gno.


1 RS 661

Art. 25 Assicurazione  

Chi pre­sta ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le è as­si­cu­ra­to se­con­do la leg­ge fe­de­ra­le del 19 giu­gno 19921 sull'as­si­cu­ra­zio­ne mi­li­ta­re (LAM).


1 RS 833.1

Art. 25a Durata dei servizi di protezione civile  

La du­ra­ta dei ser­vi­zi di pro­te­zio­ne ci­vi­le se­con­do gli ar­ti­co­li 27a e 33-37 non può su­pe­ra­re com­ples­si­va­men­te 40 gior­ni all'an­no.


1 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Art. 26 Obblighi  

1I mi­li­ti so­no te­nu­ti a ese­gui­re gli or­di­ni di ser­vi­zio lo­ro im­par­ti­ti.

2I mi­li­ti pos­so­no es­se­re ob­bli­ga­ti ad as­su­me­re fun­zio­ni di qua­dro e a pre­sta­re i ser­vi­zi cor­ri­spon­den­ti. Es­si de­vo­no adem­pie­re an­che com­pi­ti fuo­ri ser­vi­zio, in par­ti­co­la­re quel­li re­la­ti­vi ai pre­pa­ra­ti­vi dei ser­vi­zi d'istru­zio­ne e de­gli in­ter­ven­ti del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le.

Sezione 3: Chiamata e controlli

Art. 27 Chiamata per interventi in caso di catastrofi o situazioni d'emergenza, in caso di conflitto armato o per lavori di ripristino  

1Il Con­si­glio fe­de­ra­le può chia­ma­re in ser­vi­zio i mi­li­ti di pro­te­zio­ne ci­vi­le:

a.2
in ca­so di ca­ta­stro­fi e si­tua­zio­ni d'emer­gen­za che col­pi­sco­no di­ver­si Can­to­ni o l'in­te­ra Sviz­ze­ra;
b. 3
in ca­so di ca­ta­stro­fi e si­tua­zio­ni d'emer­gen­za che col­pi­sco­no le zo­ne li­mi­tro­fe di Pae­si con­fi­nan­ti;
c.
in ca­so di con­flit­to ar­ma­to;
d.4
...

2I Can­to­ni pos­so­no chia­ma­re in ser­vi­zio i mi­li­ti di pro­te­zio­ne ci­vi­le:

a.5
in ca­so di ca­ta­stro­fi e si­tua­zio­ni d'emer­gen­za che col­pi­sco­no il ter­ri­to­rio can­to­na­le, al­tri Can­to­ni o le zo­ne li­mi­tro­fe di Pae­si con­fi­nan­ti;
b.
per svol­ge­re la­vo­ri di ri­pri­sti­no;
c.6
...

2bisGli in­ter­ven­ti per la­vo­ri di ri­pri­sti­no de­vo­no es­se­re con­clu­si en­tro tre an­ni dall'even­to. I mi­li­ti di pro­te­zio­ne ci­vi­le pos­so­no es­se­re chia­ma­ti in ser­vi­zio per svol­ge­re la­vo­ri di ri­pri­sti­no per al mas­si­mo 21 gior­ni all'an­no. In ca­si ec­ce­zio­na­li, il ter­mi­ne e il li­mi­te tem­po­ra­le mas­si­mo pos­so­no es­se­re pro­lun­ga­ti. Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­fi­ni­sce i cri­te­ri.7

3I Can­to­ni di­sci­pli­na­no la pro­ce­du­ra di chia­ma­ta.8


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).
3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).
4 Abro­ga­ta dal n. I del­la LF del 17 giu. 2011, con ef­fet­to dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).
5 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).
6 Abro­ga­ta dal n. I del­la LF del 17 giu. 2011, con ef­fet­to dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).
7 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 27 set. 2013, in vi­go­re dal 1° feb. 2015 (RU 2015 187; FF 2013 1801).
8 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Art. 27a Chiamata per interventi di pubblica utilità  

1I mi­li­ti di pro­te­zio­ne ci­vi­le pos­so­no es­se­re chia­ma­ti in ser­vi­zio per in­ter­ven­ti di pub­bli­ca uti­li­tà:

a.
dal Con­si­glio fe­de­ra­le, per in­ter­ven­ti a li­vel­lo na­zio­na­le;
b.
dai Can­to­ni, per in­ter­ven­ti a li­vel­lo can­to­na­le, re­gio­na­le o co­mu­na­le.

2La du­ra­ta com­ples­si­va de­gli in­ter­ven­ti non può su­pe­ra­re 21 gior­ni all'an­no.

3La con­vo­ca­zio­ne è in­via­ta ai mi­li­ti al­me­no 42 gior­ni pri­ma dell'ini­zio dell'in­ter­ven­to.

4Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na le con­di­zio­ni e la pro­ce­du­ra di au­to­riz­za­zio­ne per gli in­ter­ven­ti.2

5I Can­to­ni di­sci­pli­na­no la pro­ce­du­ra di chia­ma­ta.3


1 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).
2 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 27 set. 2013, in vi­go­re dal 1° feb. 2015 (RU 2015 187; FF 2013 1801).
3 Ori­gi­na­rio cpv. 4.

Art. 28 Controlli  

1I Can­to­ni ese­guo­no i con­trol­li re­la­ti­vi ai mi­li­ti del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le. Det­ti con­trol­li so­no ese­gui­ti nel si­ste­ma di ge­stio­ne del per­so­na­le dell'eser­ci­to e del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le.2

2L'UFPP vi­gi­la:3

a.
sul ri­spet­to dei li­mi­ti tem­po­ra­li mas­si­mi di cui agli ar­ti­co­li 25a, 27 ca­po­ver­so 2bis, 27a ca­po­ver­so 2 e 33-36, non­ché del ter­mi­ne di cui all'ar­ti­co­lo 27 ca­po­ver­so 2bis;
b.
sul­la com­pa­ti­bi­li­tà dei la­vo­ri di ri­pri­sti­no di cui all'ar­ti­co­lo 27 ca­po­ver­so 2 let­te­ra b che non pos­so­no es­se­re con­clu­si en­tro tre me­si dall'even­to e de­gli in­ter­ven­ti di pub­bli­ca uti­li­tà di cui all'ar­ti­co­lo 27a ca­po­ver­so 1 let­te­ra b con lo sco­po e i com­pi­ti del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le.

3I Can­to­ni in­for­ma­no pre­via­men­te l'UFPP in me­ri­to:

a.
ai la­vo­ri di ri­pri­sti­no che non pos­so­no es­se­re con­clu­si en­tro tre me­si dall'even­to;
b.
agli in­ter­ven­ti di pub­bli­ca uti­li­tà.

4Se i li­mi­ti tem­po­ra­li mas­si­mi di cui agli ar­ti­co­li 25a, 27 ca­po­ver­so 2bis, 27a ca­po­ver­so 2 e 33-36 so­no su­pe­ra­ti, l'UFPP or­di­na al Can­to­ne in­te­res­sa­to di non chia­ma­re in ser­vi­zio i mi­li­ti in que­stio­ne e in­for­ma l'Uf­fi­cio cen­tra­le di com­pen­sa­zio­ne.

5Se il ter­mi­ne di cui all'ar­ti­co­lo 27 ca­po­ver­so 2bis non è ri­spet­ta­to, l'UFPP or­di­na al Can­to­ne in­te­res­sa­to di non ef­fet­tua­re i la­vo­ri di ri­pri­sti­no.

6Se i la­vo­ri di ri­pri­sti­no o l'in­ter­ven­to di pub­bli­ca uti­li­tà non so­no com­pa­ti­bi­li con lo sco­po e i com­pi­ti del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le, l'UFPP or­di­na al Can­to­ne in­te­res­sa­to di non ef­fet­tuar­li o di pro­ce­de­re ai ne­ces­sa­ri ade­gua­men­ti.

7Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na la pro­ce­du­ra di vi­gi­lan­za. Sta­bi­li­sce in par­ti­co­la­re i ter­mi­ni en­tro i qua­li l'UFPP de­ve es­se­re in­for­ma­to ai sen­si del ca­po­ver­so 3 e or­di­na­re le mi­su­re di cui ai ca­po­ver­si 4-6.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 27 set. 2013, in vi­go­re dal 1° feb. 2015 (RU 2015 187; FF 2013 1801).
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 7 dell'all. al­la LF del 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4277; FF 2014 5939).
3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 7 dell'all. al­la LF del 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4277; FF 2014 5939).

Capitolo 2: Doveri di terzi

Art. 29 Singoli  

1Ognu­no è te­nu­to a ri­spet­ta­re le mi­su­re pre­scrit­te e le istru­zio­ni sul com­por­ta­men­to di­ra­ma­te in ca­so d'al­lar­me.

2Chi pre­sta aiu­to nell'am­bi­to di un in­ter­ven­to del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le è as­si­cu­ra­to se­con­do la LAM1.


1 RS 833.1

Art. 30 Proprietari di edifici abitativi e locatari  

1I pro­prie­ta­ri di edi­fi­ci abi­ta­ti­vi e i lo­ca­ta­ri prov­ve­do­no al­la pre­pa­ra­zio­ne e all'ese­cu­zio­ne del­le mi­su­re lo­ro pre­scrit­te.

2Se vie­ne or­di­na­ta l'oc­cu­pa­zio­ne dei ri­fu­gi, met­to­no gra­tui­ta­men­te a di­spo­si­zio­ne del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le i po­sti pro­tet­ti non uti­liz­za­ti.

Art. 31 Uso di proprietà in tempo di pace  

I pro­prie­ta­ri e i lo­ca­ta­ri so­no te­nu­ti a tol­le­ra­re sui lo­ro fon­di gli im­pian­ti tec­ni­ci ne­ces­sa­ri al­la pro­te­zio­ne ci­vi­le. L'even­tua­le de­prez­za­men­to è equa­men­te ri­sar­ci­to.

Art. 32 Uso di proprietà in caso di catastrofi e in situazioni d'emergenza o in caso di conflitto armato  

In ca­so di ca­ta­stro­fi e in si­tua­zio­ni d'emer­gen­za o in ca­so di con­flit­to ar­ma­to, la pro­te­zio­ne ci­vi­le ha il di­rit­to di re­qui­si­re al­le stes­se con­di­zio­ni dell'eser­ci­to.

Capitolo 3: Istruzione nella protezione civile

Art. 33 Istruzione di base  

1I mi­li­ti di pro­te­zio­ne ci­vi­le in­cor­po­ra­ti do­po il re­clu­ta­men­to se­guo­no un'istru­zio­ne di ba­se di 10-19 gior­ni en­tro la fi­ne dell'an­no in cui com­pio­no i 26 an­ni. I mi­li­ti cui si pre­ve­de di af­fi­da­re una fun­zio­ne di spe­cia­li­sta pos­so­no inol­tre es­se­re chia­ma­ti a se­gui­re un'istru­zio­ne com­ple­men­ta­re di cin­que gior­ni al mas­si­mo.

2I mi­li­ti di pro­te­zio­ne ci­vi­le in­cor­po­ra­ti sen­za istru­zio­ne di ba­se nel per­so­na­le di ri­ser­va pos­so­no es­se­re chia­ma­ti a se­gui­re ta­le istru­zio­ne en­tro la fi­ne dell'an­no in cui com­pio­no i 30 an­ni.

3Le per­so­ne na­tu­ra­liz­za­te do­po il com­pi­men­to dei 25 an­ni so­no an­nun­cia­te dai Can­to­ni per il re­clu­ta­men­to. As­sol­vo­no l'istru­zio­ne di ba­se en­tro la fi­ne dell'an­no in cui com­pio­no i 30 an­ni.

4Le per­so­ne che pre­sta­no vo­lon­ta­ria­men­te ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le as­sol­vo­no l'istru­zio­ne di ba­se en­tro tre an­ni dal re­clu­ta­men­to. Qua­lo­ra una per­so­na di­spon­ga già di un'istru­zio­ne equi­va­len­te, il Can­to­ne de­ci­de se es­sa de­ve as­sol­ve­re l'istru­zio­ne di ba­se.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 27 set. 2013, in vi­go­re dal 1° feb. 2015 (RU 2015 187; FF 2013 1801).

Art. 34 Istruzione dei quadri  

1I mi­li­ti cui si pre­ve­de di af­fi­da­re la fun­zio­ne di co­man­dan­te se­guo­no un cor­so per co­man­dan­ti di 15-24 gior­ni. So­no con­vo­ca­ti dal­la Con­fe­de­ra­zio­ne per 10-12 gior­ni e dai Can­to­ni per 5-12 gior­ni. I Can­to­ni si as­su­mo­no i pro­pri co­sti.

2I mi­li­ti cui si pre­ve­de di af­fi­da­re un'al­tra fun­zio­ne di qua­dro se­guo­no un cor­so per qua­dri di 5-12 gior­ni.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 27 set. 2013, in vi­go­re dal 1° feb. 2015 (RU 2015 187; FF 2013 1801).

Art. 35 Perfezionamento  

1I mi­li­ti con fun­zio­ni di qua­dro o di spe­cia­li­sta e i mi­li­ti at­tri­bui­ti al­la fun­zio­ne di ba­se di sor­ve­glian­te del ma­te­ria­le o di sor­ve­glian­te d'im­pian­to pos­so­no es­se­re chia­ma­ti a se­gui­re cor­si di per­fe­zio­na­men­to del­la du­ra­ta mas­si­ma com­ples­si­va di 12 gior­ni su un pe­rio­do di quat­tro an­ni.

2Nell'am­bi­to del lo­ro per­fe­zio­na­men­to ai sen­si del ca­po­ver­so 1, i mi­li­ti se­con­do l'ar­ti­co­lo 39 ca­po­ver­so 2 pos­so­no es­se­re con­vo­ca­ti dai Can­to­ni per cin­que gior­ni al mas­si­mo. I Can­to­ni si as­su­mo­no i pro­pri co­sti.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 27 set. 2013, in vi­go­re dal 1° feb. 2015 (RU 2015 187; FF 2013 1801).

Art. 36 Corsi di ripetizione  

1Do­po l'istru­zio­ne di ba­se, i mi­li­ti so­no con­vo­ca­ti ogni an­no a un cor­so di ri­pe­ti­zio­ne di 2-7 gior­ni.

2I co­man­dan­ti e i lo­ro so­sti­tu­ti pos­so­no es­se­re chia­ma­ti ogni an­no a pre­sta­re al mas­si­mo ul­te­rio­ri 19 gior­ni di cor­so.2

3I mi­li­ti che as­su­mo­no al­tre fun­zio­ni di qua­dro o fun­zio­ni di spe­cia­li­sta e i mi­li­ti at­tri­bui­ti al­la fun­zio­ne di ba­se di sor­ve­glian­te del ma­te­ria­le o di sor­ve­glian­te d'im­pian­to pos­so­no es­se­re chia­ma­ti ogni an­no a pre­sta­re al mas­si­mo ul­te­rio­ri 12 gior­ni di cor­so.3

4I cor­si di ri­pe­ti­zio­ne pos­so­no es­se­re ef­fet­tua­ti an­che in zo­ne li­mi­tro­fe di un Pae­se con­fi­nan­te.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 27 set. 2013, in vi­go­re dal 1° feb. 2015 (RU 2015 187; FF 2013 1801).
3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 27 set. 2013, in vi­go­re dal 1° feb. 2015 (RU 2015 187; FF 2013 1801).

Art. 37 Servizio nell'amministrazione della protezione civile  

1In ca­so di bi­so­gno im­pe­ra­ti­vo, i mi­li­ti pos­so­no es­se­re chia­ma­ti a pre­sta­re ser­vi­zio nell'am­mi­ni­stra­zio­ne del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le.

2Il ser­vi­zio pre­sta­to in se­no all'am­mi­ni­stra­zio­ne del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le va­le co­me cor­so di ri­pe­ti­zio­ne se­con­do l'ar­ti­co­lo 36.

Art. 38 Convocazione al servizio d'istruzione  

1I Can­to­ni di­sci­pli­na­no la con­vo­ca­zio­ne per le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zio se­con­do gli ar­ti­co­li 33-37.

2L'UFPP di­sci­pli­na la con­vo­ca­zio­ne ai ser­vi­zi d'istru­zio­ne e di per­fe­zio­na­men­to se­con­do l'ar­ti­co­lo 39 ca­po­ver­so 2.1

3La con­vo­ca­zio­ne al ser­vi­zio d'istru­zio­ne è in­via­ta ai mi­li­ti al­me­no sei set­ti­ma­ne pri­ma dell'ini­zio del ser­vi­zio.

4Il mi­li­te del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le inol­tra la ri­chie­sta di dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio all'or­ga­no che lo ha con­vo­ca­to.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 27 set. 2013, in vi­go­re dal 1° feb. 2015 (RU 2015 187; FF 2013 1801).

Art. 39 Sostegno da parte della Confederazione  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne isti­tui­sce, in col­la­bo­ra­zio­ne con i Can­to­ni, le ba­si per un'istru­zio­ne uni­fi­ca­ta.

2Es­sa istrui­sce i co­man­dan­ti e i lo­ro so­sti­tu­ti non­ché i qua­dri e de­ter­mi­na­ti spe­cia­li­sti del so­ste­gno al­la con­dot­ta e del­la pro­te­zio­ne dei be­ni cul­tu­ra­li. 1

3La Con­fe­de­ra­zio­ne può con­ve­ni­re con i Can­to­ni l'or­ga­niz­za­zio­ne di cor­si d'istru­zio­ne. I co­sti dei cor­si di com­pe­ten­za dei Can­to­ni so­no a ca­ri­co di que­sti ul­ti­mi.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Art. 40 Istruzione di personale insegnante  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne as­si­cu­ra l'istru­zio­ne del per­so­na­le in­se­gnan­te del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le.

2Es­sa per­met­te al per­so­na­le in­se­gnan­te del­le or­ga­niz­za­zio­ni part­ner di par­te­ci­pa­re a cor­si d'istru­zio­ne.

Art. 41 Infrastruttura per l'istruzione  

La Con­fe­de­ra­zio­ne ge­sti­sce un'in­fra­strut­tu­ra per l'istru­zio­ne.

Art. 42 Soppressione di centri d'istruzione della protezione civile  

1In ca­so di sop­pres­sio­ne di un cen­tro d'istru­zio­ne del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le, con con­se­guen­te cam­bia­men­to d'uti­liz­za­zio­ne o alie­na­zio­ne, i sus­si­di fe­de­ra­li de­vo­no es­se­re rim­bor­sa­ti.

2Se un cen­tro del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le vie­ne sop­pres­so in se­gui­to a ri­for­me o all'in­tro­du­zio­ne di nuo­ve strut­tu­re or­ga­niz­za­ti­ve, i sus­si­di fe­de­ra­li non de­vo­no es­se­re rim­bor­sa­ti. I sus­si­di fe­de­ra­li ver­sa­ti per l'ac­qui­sto di ter­re­ni de­vo­no es­se­re rim­bor­sa­ti per quan­to il ter­re­no sia alie­na­to con uti­le.

3I Can­to­ni co­mu­ni­ca­no all'UFPP la sop­pres­sio­ne di cen­tri d'istru­zio­ne del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le.1


1 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Capitolo 4: Sistemi telematici e d'allarme, materiale

Art. 43 Confederazione  

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne è re­spon­sa­bi­le:

a.
dei si­ste­mi per da­re l'al­lar­me al­la po­po­la­zio­ne;
b.
dei si­ste­mi te­le­ma­ti­ci del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le;
c.
dell'equi­pag­gia­men­to e del ma­te­ria­le de­gli im­pian­ti di pro­te­zio­ne;
d.
del ma­te­ria­le uni­fi­ca­to del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le.

1bisIl Con­si­glio fe­de­ra­le de­fi­ni­sce i co­sti as­sun­ti dal­la Con­fe­de­ra­zio­ne per ga­ran­ti­re il fun­zio­na­men­to dei si­ste­mi se­con­do il ca­po­ver­so 1 let­te­ra a.1

2Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­fi­ni­sce il ge­ne­re e l'en­ti­tà del ma­te­ria­le uni­fi­ca­to se­con­do il ca­po­ver­so 1 let­te­ra d.2


1 In­tro­dot­to dal n. 7 dell'all. al­la LF del 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4277; FF 2014 5939).
2 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 17 giu. 2011 (RU 2011 5891; FF 2010 5293). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 7 dell'all. al­la LF del 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4277; FF 2014 5939).

Art. 43a Cantoni  

1I Can­to­ni prov­ve­do­no al ma­te­ria­le d'in­ter­ven­to e all'equi­pag­gia­men­to per­so­na­le dei mi­li­ti di pro­te­zio­ne ci­vi­le.

2D'in­te­sa con i Can­to­ni, l'UFPP ela­bo­ra rac­co­man­da­zio­ni vol­te a ga­ran­ti­re l'uni­for­mi­tà del ma­te­ria­le d'in­ter­ven­to e dell'equi­pag­gia­men­to per­so­na­le.


1 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Art. 43b Sistema d'allarme acqua  

1I pro­prie­ta­ri di im­pian­ti d'ac­cu­mu­la­zio­ne prov­ve­do­no al­la rea­liz­za­zio­ne, al­la ma­nu­ten­zio­ne e al rin­no­va­men­to del­le in­stal­la­zio­ni edi­li­zie fa­cen­ti par­te del si­ste­ma d'al­lar­me ac­qua.

2Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­fi­ni­sce le esi­gen­ze tec­ni­che per i si­ste­mi d'al­lar­me ac­qua e per le in­stal­la­zio­ni edi­li­zie ne­ces­sa­rie


1 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Art. 44  

1 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 17 giu. 2011, con ef­fet­to dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Capitolo 5: Costruzioni di protezione

Sezione 1: Rifugi

Art. 45 Principio  

Ogni abi­tan­te de­ve di­spor­re di un po­sto pro­tet­to rag­giun­gi­bi­le in tem­po uti­le dal­la sua abi­ta­zio­ne.

Art. 46 Obbligo di costruire  

1Nei Co­mu­ni in cui il nu­me­ro di po­sti pro­tet­ti è in­suf­fi­cien­te, il pro­prie­ta­rio che co­strui­sce un edi­fi­cio abi­ta­ti­vo de­ve rea­liz­zar­vi un ri­fu­gio ed equi­pag­giar­lo. Se non è te­nu­to a rea­liz­za­re un ri­fu­gio, il pro­prie­ta­rio de­ve ver­sa­re un con­tri­bu­to so­sti­tu­ti­vo.

2Il pro­prie­ta­rio che co­strui­sce un isti­tu­to o un ospe­da­le de­ve rea­liz­zar­vi un ri­fu­gio ed equi­pag­giar­lo. Se ciò non è pos­si­bi­le per mo­ti­vi tec­ni­ci, il pro­prie­ta­rio de­ve ver­sa­re un con­tri­bu­to so­sti­tu­ti­vo.

3I Co­mu­ni prov­ve­do­no af­fin­ché le zo­ne in cui il nu­me­ro di po­sti pro­tet­ti è in­suf­fi­cien­te di­spon­ga­no di suf­fi­cien­ti ri­fu­gi pub­bli­ci equi­pag­gia­ti.

4I Can­to­ni pos­so­no ob­bli­ga­re i pro­prie­ta­ri e i pos­ses­so­ri di be­ni cul­tu­ra­li mo­bi­li e im­mo­bi­li d'im­por­tan­za na­zio­na­le ad adot­ta­re o tol­le­ra­re mi­su­re edi­li­zie de­sti­na­te a pro­teg­ge­re ta­li be­ni.

5Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce i re­qui­si­ti mi­ni­mi del­le mi­su­re edi­li­zie de­sti­na­te a pro­teg­ge­re i be­ni cul­tu­ra­li e dei ri­fu­gi per be­ni cul­tu­ra­li.2


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).
2 In­tro­dot­to dall'art. 23 del­la LF drl 20 giu. 2014 sul­la pro­te­zio­ne dei be­ni cul­tu­ra­li in ca­so di con­flit­ti ar­ma­ti, ca­ta­stro­fi e si­tua­zio­ni d'emer­gen­za, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 3545; FF 2013 7709).

Art. 47 Gestione, contributi sostitutivi  

1Per ga­ran­ti­re un'of­fer­ta equi­li­bra­ta di po­sti pro­tet­ti, i Can­to­ni ge­sti­sco­no la co­stru­zio­ne dei ri­fu­gi.

2I con­tri­bu­ti so­sti­tu­ti­vi di cui all'ar­ti­co­lo 46 ca­po­ver­si 1 e 2 so­no in pri­mo luo­go de­sti­na­ti al fi­nan­zia­men­to dei ri­fu­gi pub­bli­ci dei Co­mu­ni e al rin­no­va­men­to dei ri­fu­gi pri­va­ti. I con­tri­bu­ti ri­ma­nen­ti pos­so­no es­se­re uti­liz­za­ti per al­tre mi­su­re di pro­te­zio­ne ci­vi­le.

3I con­tri­bu­ti so­sti­tu­ti­vi spet­ta­no ai Can­to­ni.

4Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­fi­ni­sce le con­di­zio­ni qua­dro per la ge­stio­ne del­la co­stru­zio­ne dei ri­fu­gi, sta­bi­li­sce l'im­por­to mi­ni­mo e l'im­por­to mas­si­mo dei con­tri­bu­ti so­sti­tu­ti­vi e di­sci­pli­na l'uti­liz­za­zio­ne de­gli stes­si.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Art. 48 Permessi di costruzione  

1I per­mes­si di co­stru­zio­ne pos­so­no es­se­re ac­cor­da­ti so­lo quan­do gli or­ga­ni com­pe­ten­ti han­no de­ci­so in me­ri­to all'ob­bli­go di co­strui­re un ri­fu­gio.

2Per ga­ran­ti­re il ri­spet­to del­le pre­scri­zio­ni in ma­te­ria di co­stru­zio­ne dei ri­fu­gi, i Can­to­ni pos­so­no esi­ge­re che il pro­prie­ta­rio del­la co­stru­zio­ne for­ni­sca una ga­ran­zia.

Art. 48a Manutenzione  

La ma­nu­ten­zio­ne dei ri­fu­gi in­com­be ai pro­prie­ta­ri.


1 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Art. 49 Soppressione  

1I ri­fu­gi pos­so­no es­se­re sop­pres­si dai Can­to­ni.

2Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­fi­ni­sce le con­di­zio­ni; di­sci­pli­na il rim­bor­so dei sus­si­di fe­de­ra­li in ca­so di sop­pres­sio­ne di ri­fu­gi pub­bli­ci.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Sezione 2: Impianti

Art. 50 Impianti di protezione  

So­no im­pian­ti di pro­te­zio­ne:

a.
i po­sti di co­man­do;
b.
gli im­pian­ti d'ap­pre­sta­men­to;
c.
i cen­tri sa­ni­ta­ri pro­tet­ti;
d.
gli ospe­da­li pro­tet­ti.
Art. 51 Confederazione  

Per ot­te­ne­re un'ef­fi­cien­za ope­ra­ti­va uni­for­me, la Con­fe­de­ra­zio­ne di­sci­pli­na la rea­liz­za­zio­ne, l'equi­pag­gia­men­to, la ma­nu­ten­zio­ne, il rin­no­va­men­to e il cam­bia­men­to di uti­liz­za­zio­ne de­gli im­pian­ti di pro­te­zio­ne.

Art. 52 Cantoni  

1I Can­to­ni de­ter­mi­na­no il fab­bi­so­gno di im­pian­ti di pro­te­zio­ne.

2Es­si prov­ve­do­no al­la rea­liz­za­zio­ne, all'equi­pag­gia­men­to, al­la ma­nu­ten­zio­ne e al rin­no­va­men­to dei po­sti di co­man­do, de­gli im­pian­ti d'ap­pre­sta­men­to e dei cen­tri sa­ni­ta­ri pro­tet­ti.

3Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­fi­ni­sce le con­di­zio­ni qua­dro per la pia­ni­fi­ca­zio­ne del fab­bi­so­gno.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Art. 53 Enti ospedalieri  

1Gli en­ti ospe­da­lie­ri prov­ve­do­no al­la rea­liz­za­zio­ne, all'equi­pag­gia­men­to, al­la ma­nu­ten­zio­ne e al rin­no­va­men­to de­gli ospe­da­li pro­tet­ti.

2Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­fi­ni­sce le con­di­zio­ni qua­dro per la pia­ni­fi­ca­zio­ne del fab­bi­so­gno e le esi­gen­ze tec­ni­che.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Art. 54  

1 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 17 giu. 2011, con ef­fet­to dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Art. 55 Soppressione  

1Gli im­pian­ti di pro­te­zio­ne pos­so­no es­se­re sop­pres­si so­lo pre­via au­to­riz­za­zio­ne dell'UFPP1.

2Se ven­go­no sop­pres­si im­pian­ti di pro­te­zio­ne che sod­di­sfa­no le esi­gen­ze mi­ni­me (art. 56), i sus­si­di fe­de­ra­li de­vo­no es­se­re rim­bor­sa­ti.

3Se gli im­pian­ti di pro­te­zio­ne ven­go­no sop­pres­si in se­gui­to a ri­for­me o all'in­tro­du­zio­ne di nuo­ve strut­tu­re or­ga­niz­za­ti­ve, i sus­si­di fe­de­ra­li non de­vo­no es­se­re rim­bor­sa­ti.

4Se ven­go­no sop­pres­si cen­tri sa­ni­ta­ri pro­tet­ti od ospe­da­li pro­tet­ti, dev'es­se­re ga­ran­ti­to il nu­me­ro mi­ni­mo pre­scrit­to di po­sti let­to.2


1 Nuo­va espr. giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293). Di det­ta mod. é te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.
2 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Sezione 3: Disposizioni comuni

Art. 56 Esigenze minime  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­ter­mi­na le esi­gen­ze mi­ni­me per le co­stru­zio­ni di pro­te­zio­ne.

Art. 57 Efficienza operativa  

I pro­prie­ta­ri e i pos­ses­so­ri de­vo­no prov­ve­de­re af­fin­ché, su or­di­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, le co­stru­zio­ni di pro­te­zio­ne pos­sa­no es­se­re re­se ope­ra­ti­ve.

Art. 58 Esecuzione sostitutiva  

Se le mi­su­re pre­scrit­te non ven­go­no adot­ta­te, l'au­to­ri­tà fe­de­ra­le o can­to­na­le com­pe­ten­te vi prov­ve­de a spe­se del pro­prie­ta­rio o del pos­ses­so­re.

Art. 58a Delega di competenze legislative  

Nell'am­bi­to del­le co­stru­zio­ni di pro­te­zio­ne, il Con­si­glio fe­de­ra­le può de­le­ga­re all'UFPP com­pe­ten­ze le­gi­sla­ti­ve per di­sci­pli­na­re per­ti­nen­ti aspet­ti tec­ni­ci.


1 In­tro­dot­to dal n. 7 dell'all. al­la LF del 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4277; FF 2014 5939).

Capitolo 6: Distintivo internazionale e carta d'identità della protezione civile

Art. 59  

1Il per­so­na­le e il ma­te­ria­le del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le co­me pu­re le co­stru­zio­ni di pro­te­zio­ne so­no con­tras­se­gna­ti con il di­stin­ti­vo in­ter­na­zio­na­le del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le.

2Con il di­stin­ti­vo pos­so­no inol­tre es­se­re con­tras­se­gna­te:

a.
sin­go­le per­so­ne che, ri­spon­den­do a un ap­pel­lo del­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti, adem­pio­no com­pi­ti di pro­te­zio­ne ci­vi­le sot­to la lo­ro di­re­zio­ne;
b.
nel­lo svol­gi­men­to del­la lo­ro at­ti­vi­tà am­mi­ni­stra­ti­va, per­so­ne di uf­fi­ci fe­de­ra­li, can­to­na­li e co­mu­na­li con com­pi­ti at­ti­nen­ti al­la pro­te­zio­ne ci­vi­le.

3Ai mi­li­ti del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le è ri­la­scia­ta la car­ta d'iden­ti­tà per il per­so­na­le del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le.

4Il di­stin­ti­vo e la car­ta d'iden­ti­tà so­no con­for­mi ai mo­del­li che fi­gu­ra­no nel Pro­to­col­lo ag­giun­ti­vo dell'8 giu­gno 19771 al­le Con­ven­zio­ni di Gi­ne­vra del 12 ago­sto 1949 sul­la pro­te­zio­ne del­le vit­ti­me di con­flit­ti ar­ma­ti in­ter­na­zio­na­li (Pro­to­col­lo I).


Capitolo 7: Responsabilità per danni

Art. 60 Principi  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne, i Can­to­ni e i Co­mu­ni so­no re­spon­sa­bi­li di qual­sia­si dan­no cau­sa­to il­le­ci­ta­men­te a ter­zi du­ran­te i ser­vi­zi d'istru­zio­ne o al­tre pre­sta­zio­ni di ser­vi­zio da par­te del per­so­na­le in­se­gnan­te o dei mi­li­ti del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le, per quan­to non pos­sa­no pro­va­re che il dan­no sia do­vu­to a for­za mag­gio­re o a col­pa del­la par­te le­sa o di ter­zi.

2La Con­fe­de­ra­zio­ne, i Can­to­ni e i Co­mu­ni ri­spon­do­no so­li­dal­men­te dei dan­ni che de­vo­no ri­sar­ci­re. Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na la ri­par­ti­zio­ne dei co­sti tra le au­to­ri­tà te­nu­te al ri­sar­ci­men­to.

3Le per­so­ne dan­neg­gia­te non pos­so­no far va­le­re al­cun di­rit­to nei con­fron­ti del per­so­na­le in­se­gnan­te o dei mi­li­ti col­pe­vo­li.

4In ca­so di eser­ci­zi del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le cui par­te­ci­pa­no or­ga­niz­za­zio­ni part­ner e l'eser­ci­to, la re­spon­sa­bi­li­tà per dan­ni è di­sci­pli­na­ta dal­le di­spo­si­zio­ni del pre­sen­te ca­pi­to­lo.

5Se la pro­te­zio­ne ci­vi­le in­ter­vie­ne in ca­so di con­flit­to ar­ma­to, le di­spo­si­zio­ni del pre­sen­te ca­pi­to­lo re­la­ti­ve al­la re­spon­sa­bi­li­tà per dan­ni non so­no ap­pli­ca­bi­li.

6Se a una fat­ti­spe­cie so­no ap­pli­ca­bi­li al­tre di­spo­si­zio­ni di re­spon­sa­bi­li­tà ci­vi­le, que­ste ul­ti­me pre­val­go­no sul­la pre­sen­te leg­ge.

Art. 61 Regresso e indennizzo  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne, i Can­to­ni e i Co­mu­ni che han­no ri­sar­ci­to il dan­no han­no di­rit­to di re­gres­so con­tro il per­so­na­le in­se­gnan­te o i mi­li­ti del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le che han­no cau­sa­to il dan­no in­ten­zio­nal­men­te o per ne­gli­gen­za gra­ve.

2Chi chie­de un in­ter­ven­to di pub­bli­ca uti­li­tà a li­vel­lo na­zio­na­le de­ve in­den­niz­za­re la Con­fe­de­ra­zio­ne, i Can­to­ni e i Co­mu­ni per le pre­sta­zio­ni for­ni­te a ter­zi in ca­so di si­ni­stro e non può far va­ler pre­te­se di ri­sar­ci­men­to nei con­fron­ti di ta­li en­ti per i dan­ni che gli so­no sta­ti di­ret­ta­men­te ar­re­ca­ti. So­no fat­te sal­ve le pre­te­se ri­sul­tan­ti da dan­ni cau­sa­ti in­ten­zio­nal­men­te o per ne­gli­gen­za gra­ve.2


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).
2 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Art. 62 Responsabilità per danni nei confronti della Confederazione, dei Cantoni e dei Comuni  

1Il per­so­na­le in­se­gnan­te e i mi­li­ti del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le so­no re­spon­sa­bi­li per i dan­ni cau­sa­ti di­ret­ta­men­te al­la Con­fe­de­ra­zio­ne, ai Can­to­ni o ai Co­mu­ni vio­lan­do i pro­pri do­ve­ri in­ten­zio­nal­men­te o per ne­gli­gen­za gra­ve.

2Es­si so­no re­spon­sa­bi­li del ma­te­ria­le lo­ro as­se­gna­to e ri­spon­do­no dei dan­ni e del­le per­di­te ar­re­ca­ti in­ten­zio­nal­men­te o per ne­gli­gen­za gra­ve.

3I con­ta­bi­li so­no re­spon­sa­bi­li del­la con­ta­bi­li­tà, del de­na­ro e dei mez­zi lo­ro af­fi­da­ti, non­ché del lo­ro im­pie­go con­for­me al­le pre­scri­zio­ni. Es­si ri­spon­do­no dei dan­ni ar­re­ca­ti in­ten­zio­nal­men­te o per ne­gli­gen­za gra­ve.

4Gli or­ga­ni di con­trol­lo in­ca­ri­ca­ti del­la te­nu­ta dei con­ti ri­spon­do­no al­lo stes­so mo­do in ca­so di vio­la­zio­ne dei lo­ro do­ve­ri.

Art. 63 Determinazione del risarcimento  

1L'am­mon­ta­re del ri­sar­ci­men­to è sta­bi­li­to, per ana­lo­gia, in ba­se agli ar­ti­co­li 42, 43 ca­po­ver­so 1, 44 ca­po­ver­so 1, 45 a 47, 49, 50 ca­po­ver­so 1 e 51 a 53 del Co­di­ce del­le ob­bli­ga­zio­ni1.

2In ca­so di re­spon­sa­bi­li­tà da par­te del per­so­na­le in­se­gnan­te o di mi­li­ti del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le è inol­tre te­nu­to de­bi­ta­men­te con­to del lo­ro com­por­ta­men­to in ser­vi­zio, del­le lo­ro con­di­zio­ni fi­nan­zia­rie e del ti­po di ser­vi­zio.


1 RS 220

Art. 64 Danneggiamento o perdita di oggetti personali  

1Il per­so­na­le in­se­gnan­te e i mi­li­ti del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le si as­su­mo­no i co­sti de­ri­van­ti dal­la per­di­ta e dal dan­neg­gia­men­to di og­get­ti di lo­ro pro­prie­tà. La Con­fe­de­ra­zio­ne, i Can­to­ni e i Co­mu­ni ver­sa­no un'equa in­den­ni­tà se il dan­no è cau­sa­to da un in­ci­den­te du­ran­te il ser­vi­zio o co­sti­tui­sce la di­ret­ta con­se­guen­za dell'ese­cu­zio­ne di un or­di­ne.

2In ca­so di re­spon­sa­bi­li­tà del dan­neg­gia­to, l'in­den­ni­tà può es­se­re ri­dot­ta in mi­su­ra ade­gua­ta. In tal ca­so, se l'uso dell'og­get­to per­so­na­le in que­stio­ne era ne­ces­sa­rio per ra­gio­ni di ser­vi­zio, se ne ter­rà de­bi­ta­men­te con­to.

Art. 65 Prescrizione  

1Il di­rit­to al ri­sar­ci­men­to nei con­fron­ti del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, dei Can­to­ni e dei Co­mu­ni se­con­do gli ar­ti­co­li 60 e 64 si pre­scri­ve in un an­no dal gior­no in cui il dan­neg­gia­to ha avu­to co­no­scen­za del dan­no, e in ogni ca­so in cin­que an­ni dal gior­no in cui si è ve­ri­fi­ca­to il dan­no.

2Il di­rit­to di re­gres­so del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, dei Can­to­ni e dei Co­mu­ni se­con­do l'ar­ti­co­lo 61 si pre­scri­ve in un an­no dal mo­men­to in cui l'aven­te di­rit­to ha avu­to co­no­scen­za del dan­no e dell'iden­ti­tà del re­spon­sa­bi­le, e in ogni ca­so in cin­que an­ni dal gior­no in cui si è ve­ri­fi­ca­to il dan­no.

3Se il di­rit­to al ri­sar­ci­men­to o il di­rit­to di re­gres­so ri­sul­ta da un rea­to per il qua­le il di­rit­to pe­na­le pre­ve­de un ter­mi­ne di pre­scri­zio­ne più lun­go, è ap­pli­ca­bi­le que­st'ul­ti­mo.

4Gli ar­ti­co­li 135 a 142 del Co­di­ce del­le ob­bli­ga­zio­ni1 so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia al­la pre­scri­zio­ne e al­la sua in­ter­ru­zio­ne. È con­si­de­ra­ta azio­ne an­che la ri­chie­sta di ri­sar­ci­men­to in­via­ta per scrit­to al­la Con­fe­de­ra­zio­ne, ai Can­to­ni e ai Co­mu­ni.


1 RS 220

Capitolo 8: Protezione giuridica e procedimento

Sezione 1: Pretese non pecuniarie

Art. 66 Apprezzamento dell'idoneità al servizio di protezione civile  

1Con­tro le de­ci­sio­ni del­la Com­mis­sio­ne per la vi­si­ta sa­ni­ta­ria di re­clu­ta­men­to e del­le al­tre com­mis­sio­ni per la vi­si­ta sa­ni­ta­ria in me­ri­to all'ap­prez­za­men­to dell'ido­nei­tà al ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le è am­mes­so il ri­cor­so pres­so un'al­tra Com­mis­sio­ne per la vi­si­ta sa­ni­ta­ria. Que­st'ul­ti­ma de­ci­de de­fi­ni­ti­va­men­te.

2Han­no il di­rit­to di ri­cor­re­re:

a.
la per­so­na og­get­to del­la de­ci­sio­ne o il suo rap­pre­sen­tan­te le­ga­le;
b.
l'as­si­cu­ra­zio­ne mi­li­ta­re;
c.
la di­re­zio­ne me­di­ca del­le cli­ni­che e de­gli ospe­da­li psi­chia­tri­ci, de­gli isti­tu­ti per epi­let­ti­ci, de­gli isti­tu­ti di cu­ra per al­co­liz­za­ti, non­ché del­le isti­tu­zio­ni per la te­ra­pia dei tos­si­co­ma­ni;
d.
i me­di­ci del Ser­vi­zio me­di­co mi­li­ta­re.

3La pro­ce­du­ra di ri­cor­so è ret­ta dal­le di­spo­si­zio­ni del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 19682 sul­la pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 4 dell'all. al­la LF del 19 mar. 2010, in vi­go­re dal 1° gen. 2011 (RU 2010 6015; FF 2009 5137).
2 RS 172.021

Art. 66a Attribuzione a una funzione  

Chi non ac­cet­ta l'at­tri­bu­zio­ne a una fun­zio­ne nel­la pro­te­zio­ne ci­vi­le può in­ter­por­re ri­cor­so al Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le del­la di­fe­sa, del­la pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne e del­lo sport (DDPS).


1 In­tro­dot­to dal n. 4 dell'all. al­la LF del 19 mar. 2010 (RU 2010 6015; FF 2009 5137). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Art. 66b Ricorsi contro le decisioni cantonali di ultima istanza  

1Nel­le con­tro­ver­sie di na­tu­ra non pe­cu­nia­ria, ec­cet­tua­to l'am­bi­to del­le chia­ma­te in ser­vi­zio, le de­ci­sio­ni del­le au­to­ri­tà can­to­na­li di ul­ti­ma istan­za so­no im­pu­gna­bi­li con ri­cor­so al Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le.2

2Il DDPS può im­pu­gna­re le de­ci­sio­ni can­to­na­li di ul­ti­ma istan­za con ri­cor­so al Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le. Su ri­chie­sta, le au­to­ri­tà can­to­na­li di ul­ti­ma istan­za no­ti­fi­ca­no sen­za in­du­gio e gra­tui­ta­men­te al DDPS le lo­ro de­ci­sio­ni.


1 In­tro­dot­to dal n. 4 dell'all. al­la LF del 19 mar. 2010 (RU 2010 6015; FF 2009 5137). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 27 set. 2013, in vi­go­re dal 1° feb. 2015 (RU 2015 187; FF 2013 1801).
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 7 dell'all. al­la LF del 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4277; FF 2014 5939).

Sezione 2: Pretese pecuniarie

Art. 67 Competenze e ricorso  

1I Can­to­ni de­si­gna­no le au­to­ri­tà chia­ma­te a de­ci­de­re, a li­vel­lo can­to­na­le e co­mu­na­le, sul­le pre­te­se di ri­sar­ci­men­to e sul­le azio­ni di re­gres­so per dan­ni oc­cor­si du­ran­te i ser­vi­zi di pro­te­zio­ne ci­vi­le can­to­na­li e co­mu­na­li. Con­tro la de­ci­sio­ne di que­ste ul­ti­me è am­mis­si­bi­le il ri­cor­so all'UFPP.

2L'UFPP de­ci­de in me­ri­to al­le pre­te­se di ri­sar­ci­men­to e al­le azio­ni di re­gres­so per i dan­ni oc­cor­si du­ran­te i ser­vi­zi di pro­te­zio­ne ci­vi­le or­ga­niz­za­ti o svol­ti dal­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

3L'UFPP de­ci­de sul­le pre­te­se di na­tu­ra pe­cu­nia­ria del­la Con­fe­de­ra­zio­ne o nei con­fron­ti di es­sa quan­do so­no fon­da­te sul­la pre­sen­te leg­ge e non con­cer­no­no la re­spon­sa­bi­li­tà per dan­ni.

4...2


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).
2 Abro­ga­to dal n. 47 dell'all. al­la L del 17 giu. 2005 sul Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le, con ef­fet­to dal 1° gen. 2007 (RU 2006 2197 1069; FF 2001 3764).

Art. 67a Opposizione  

1Se ri­fiu­ta di as­su­mer­si la to­ta­li­tà o par­te dei co­sti sup­ple­men­ta­ri di cui all'ar­ti­co­lo 71 ca­po­ver­si 2 e 2bis o di ver­sa­re il con­tri­bu­to for­fet­ta­rio di cui all'ar­ti­co­lo 71 ca­po­ver­so 3, l'UFPP de­ve mo­ti­var­lo.

2Con­tro la de­ci­sio­ne di cui al ca­po­ver­so 1 può es­se­re fat­ta op­po­si­zio­ne en­tro 30 gior­ni dal­la no­ti­fi­ca­zio­ne.


1 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Capitolo 9: Disposizioni penali

Art. 68 Infrazioni alla legge  

1È pu­ni­to con una pe­na de­ten­ti­va si­no a tre an­ni o con una pe­na pe­cu­nia­ria chiun­que in­ten­zio­nal­men­te:

a.
in qua­li­tà di per­so­na te­nu­ta a pre­sta­re ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le si ri­fiu­ta di dar se­gui­to a una con­vo­ca­zio­ne o al­la chia­ma­ta, si al­lon­ta­na dal ser­vi­zio sen­za es­ser­ne au­to­riz­za­to, non rien­tra do­po un'as­sen­za au­to­riz­za­ta, abu­sa di un con­ge­do o si sot­trae in al­tro mo­do all'ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio;
b.
di­stur­ba ser­vi­zi d'istru­zio­ne o in­ter­ven­ti del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le, op­pu­re osta­co­la o met­te in pe­ri­co­lo le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le;
c.
in­ci­ta pub­bli­ca­men­te a ri­fiu­ta­re di ser­vi­re nel­la pro­te­zio­ne ci­vi­le o di ese­gui­re le mi­su­re uf­fi­cial­men­te or­di­na­te.

2Nei ca­si di cui al ca­po­ver­so 1, la pe­na è del­la mul­ta se l'au­to­re ha agi­to per ne­gli­gen­za.

3È pu­ni­to con la mul­ta chiun­que in­ten­zio­nal­men­te:

a.
in qua­li­tà di per­so­na te­nu­ta a pre­sta­re ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le si ri­fiu­ta di as­su­me­re i com­pi­ti e le fun­zio­ni at­tri­bui­te­gli;
b.
in qua­li­tà di per­so­na in ser­vi­zio nel­la pro­te­zio­ne ci­vi­le vie­ne me­no agli or­di­ni di ser­vi­zio;
c.
di­sat­ten­de or­di­ni o re­go­le di com­por­ta­men­to re­la­ti­vi all'al­lar­me;
d.
abu­sa del di­stin­ti­vo in­ter­na­zio­na­le del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le op­pu­re del­la car­ta d'iden­ti­tà per il per­so­na­le del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le.

4Nei ca­si di cui al ca­po­ver­so 3, la pe­na è del­la mul­ta si­no a 5000 fran­chi se l'au­to­re ha agi­to per ne­gli­gen­za.

5Se la col­pa e le con­se­guen­ze del fat­to so­no di lie­ve en­ti­tà, l'au­to­ri­tà com­pe­ten­te può ri­nun­cia­re a spor­ge­re de­nun­cia pe­na­le o ad av­via­re un pro­ce­di­men­to pe­na­le; può am­mo­ni­re l'in­te­res­sa­to.

6So­no fat­ti sal­vi il per­se­gui­men­to pe­na­le e l'azio­ne ci­vi­le in vir­tù di al­tre leg­gi.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Art. 69 Infrazioni alle prescrizioni esecutive  

1Chiun­que vio­la in­ten­zio­nal­men­te pre­scri­zio­ni ema­na­te in ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge e la cui vio­la­zio­ne è di­chia­ra­ta pu­ni­bi­le sot­to com­mi­na­to­ria del­la pe­na pre­vi­sta dal­la pre­sen­te di­spo­si­zio­ne è pu­ni­to con la mul­ta. Nei ca­si gra­vi o in ca­so di re­ci­di­va l'au­to­re può es­se­re pu­ni­to con la mul­ta si­no a 20 000 fran­chi.

2La pe­na è del­la mul­ta si­no a 5000 fran­chi se l'au­to­re ha agi­to per ne­gli­gen­za.

3Se la col­pa e le con­se­guen­ze del fat­to so­no di lie­ve en­ti­tà, l'au­to­ri­tà com­pe­ten­te può ri­nun­cia­re a spor­ge­re de­nun­cia pe­na­le o ad av­via­re un pro­ce­di­men­to pe­na­le; può am­mo­ni­re l'in­te­res­sa­to.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Art. 70 Perseguimento penale  

1Il per­se­gui­men­to e il giu­di­zio de­gli at­ti per cui la pre­sen­te leg­ge com­mi­na una pe­na spet­ta­no ai Can­to­ni.

2...1


1 Abro­ga­to dal n. I del­la LF del 17 giu. 2011, con ef­fet­to dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Titolo quarto: Disposizioni comuni

Capitolo 1: Finanziamento

Art. 71  

1La Con­fe­de­ra­zio­ne si as­su­me i co­sti de­ri­van­ti:

a.
dal re­clu­ta­men­to dei mi­li­ti di pro­te­zio­ne ci­vi­le;
b.
dall'istru­zio­ne da es­sa or­ga­niz­za­ta in vir­tù del­la pre­sen­te leg­ge e dall'in­fra­strut­tu­ra ne­ces­sa­ria a que­sto sco­po;
c.
da­gli in­ter­ven­ti dei mi­li­ti di pro­te­zio­ne ci­vi­le in ca­so di chia­ma­ta da par­te del Con­si­glio fe­de­ra­le;
d.
dal­le at­ti­vi­tà di sua com­pe­ten­za nei set­to­ri di cui all'ar­ti­co­lo 7;
e.
dal­le at­ti­vi­tà di ri­cer­ca e svi­lup­po di sua com­pe­ten­za;
f.
dal­le mi­su­re se­con­do l'ar­ti­co­lo 43;
g.
dal rin­for­zo del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le in vi­sta di con­flit­ti ar­ma­ti;
h.
da­gli in­ter­ven­ti in ca­so di con­flit­to ar­ma­to.

2Es­sa si as­su­me i co­sti sup­ple­men­ta­ri ri­co­no­sciu­ti per la rea­liz­za­zio­ne, l'equi­pag­gia­men­to, il rin­no­va­men­to e il cam­bia­men­to di uti­liz­za­zio­ne de­gli im­pian­ti di pro­te­zio­ne non­ché, in ca­so di sop­pres­sio­ne de­gli stes­si, per lo sman­tel­la­men­to ne­ces­sa­rio del­le in­stal­la­zio­ni tec­ni­che di pro­te­zio­ne. Se a se­gui­to del­la sop­pres­sio­ne di un cen­tro sa­ni­ta­rio pro­tet­to o di un ospe­da­le pro­tet­to non è più rag­giun­to il nu­me­ro mi­ni­mo pre­scrit­to di po­sti let­to, la Con­fe­de­ra­zio­ne non si as­su­me ta­li co­sti.1

2bisEs­sa si as­su­me i co­sti sup­ple­men­ta­ri ri­co­no­sciu­ti per la rea­liz­za­zio­ne e il rin­no­va­men­to di ri­fu­gi per be­ni cul­tu­ra­li de­sti­na­ti agli ar­chi­vi can­to­na­li e al­le col­le­zio­ni d'im­por­tan­za na­zio­na­le e i co­sti per l'equi­pag­gia­men­to dei ri­fu­gi per be­ni cul­tu­ra­li de­gli ar­chi­vi can­to­na­li.2

3Es­sa ver­sa un con­tri­bu­to for­fet­ta­rio an­nua­le per la ma­nu­ten­zio­ne de­gli im­pian­ti di pro­te­zio­ne al fi­ne di ga­ran­tir­ne l'ef­fi­cien­za ope­ra­ti­va in ca­so di con­flit­to ar­ma­to.

4Es­sa può so­ste­ne­re fi­nan­zia­ria­men­te le at­ti­vi­tà svol­te da or­ga­niz­za­zio­ni pub­bli­che o pri­va­te nel cam­po del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le.

5La Con­fe­de­ra­zio­ne non si as­su­me:

a.
i co­sti per l'ac­qui­sto di ter­re­ni e le in­den­ni­tà per l'uti­liz­za­zio­ne di ter­re­ni pub­bli­ci e pri­va­ti;
b.
le tas­se can­to­na­li e co­mu­na­li;
c.
i co­sti per la ma­nu­ten­zio­ne or­di­na­ria de­gli im­pian­ti di pro­te­zio­ne.

1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).
2 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Capitolo 2: Trattamento di dati personali

Art. 72 Trattamento di dati  

1 Per svol­ge­re i suoi com­pi­ti nel qua­dro del re­clu­ta­men­to (art. 16) e dei con­trol­li (art. 28), l'UFPP trat­ta i da­ti per­so­na­li ri­guar­dan­ti i mi­li­ti del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le nel Si­ste­ma di ge­stio­ne del per­so­na­le dell'eser­ci­to e del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le.2 Al ri­guar­do può trat­ta­re i se­guen­ti da­ti per­so­na­li de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne e pro­fi­li del­la per­so­na­li­tà:

a.
da­ti con­cer­nen­ti la sa­lu­te;
b.
pro­fi­li del­la per­so­na­li­tà:
1.
per de­ci­sio­ni con­cer­nen­ti l'at­tri­bu­zio­ne del­la fun­zio­ne di ba­se,
2.
per l'ac­cer­ta­men­to del po­ten­zia­le per fun­zio­ni di qua­dro.

1bisPer or­ga­niz­za­re i ser­vi­zi d'istru­zio­ne, es­so trat­ta i da­ti per­so­na­li dei par­te­ci­pan­ti ai cor­si in un ap­po­si­to si­ste­ma di ge­stio­ne. Al ri­guar­do può trat­ta­re i se­guen­ti da­ti per­so­na­li de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne e pro­fi­li del­la per­so­na­li­tà:

a.
da­ti con­cer­nen­ti la sa­lu­te;
b.
pro­fi­li del­la per­so­na­li­tà per la va­lu­ta­zio­ne del po­ten­zia­le per fun­zio­ni di qua­dro o di spe­cia­li­sta.3

1ter4

2I Can­to­ni pos­so­no trat­ta­re i da­ti ri­guar­dan­ti i mi­li­ti del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le se ciò è ne­ces­sa­rio per l'adem­pi­men­to dei lo­ro com­pi­ti se­con­do la pre­sen­te leg­ge. In par­ti­co­la­re es­si pos­so­no trat­ta­re i da­ti sa­ni­ta­ri ri­guar­dan­ti i mi­li­ti del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le ne­ces­sa­ri per l'ap­prez­za­men­to dell'ido­nei­tà a pre­sta­re ser­vi­zio.

3I da­ti di cui al ca­po­ver­so 2 de­vo­no es­se­re di­strut­ti al più tar­di cin­que an­ni do­po il pro­scio­gli­men­to dall'ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio di pro­te­zio­ne ci­vi­le.5

46

5L'UFPP e i Can­to­ni so­no au­to­riz­za­ti a uti­liz­za­re si­ste­ma­ti­ca­men­te il nu­me­ro di as­si­cu­ra­to AVS per ese­gui­re i con­trol­li.7


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 3 dell'all. al­la LF del 3 ott. 2008 sui si­ste­mi d'in­for­ma­zio­ne mi­li­ta­ri, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 2009 6617; FF 2008 2685).
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 7 dell'all. al­la LF del 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4277; FF 2014 5939).
3 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).
4 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 27 set. 2013 (RU 2015 187; FF 2013 1801). Abro­ga­to dal n. 7 dell'all. al­la LF del 18 mar. 2016, con ef­fet­to dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4277; FF 2014 5939).
5 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 7 dell'all. al­la LF del 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4277; FF 2014 5939).
6 Abro­ga­to dal n. 7 dell'all. al­la LF del 18 mar. 2016, con ef­fet­to dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4277; FF 2014 5939).
7 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Art. 73 Comunicazione di dati  

1Gli or­ga­ni can­to­na­li ad­det­ti ai con­trol­li tra­smet­to­no all'UFPP i da­ti re­la­ti­vi ai mi­li­ti del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le, per quan­to que­sti sia­no ne­ces­sa­ri all'adem­pi­men­to dei com­pi­ti se­con­do la pre­sen­te leg­ge.

2Es­si co­mu­ni­ca­no inol­tre i da­ti all'as­si­cu­ra­zio­ne mi­li­ta­re1, il qua­le li uti­liz­za nel­lo svol­gi­men­to dei suoi com­pi­ti se­con­do la LAM2.

2bisL'UFPP può met­te­re a di­spo­si­zio­ne de­gli or­ga­ni can­to­na­li re­spon­sa­bi­li dell'istru­zio­ne le va­lu­ta­zio­ni del po­ten­zia­le per fun­zio­ni di qua­dro o di spe­cia­li­sta dei par­te­ci­pan­ti ai ser­vi­zi d'istru­zio­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.3

3L'UFPP può co­mu­ni­ca­re o ren­de­re ac­ces­si­bi­li me­dian­te pro­ce­du­ra di ri­chia­mo i da­ti del si­ste­ma in­for­ma­ti­co cen­tra­liz­za­to del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le agli or­ga­ni fe­de­ra­li com­pe­ten­ti non­ché agli or­ga­ni can­to­na­li re­spon­sa­bi­li del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le.4


1 Nuo­va espr. giu­sta in n. II cpv. 1 lett. c del­la LF del 18 mar. 2005 sul tra­sfe­ri­men­to del­la ge­stio­ne dell'as­si­cu­ra­zio­ne mi­li­ta­re all'IN­SAI, in vi­go­re dal 1° lug. 2005 (RU 2005 2881; FF 2004 2493).
2 RS 833.1
3 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).
4 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 17 giu. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5891; FF 2010 5293).

Capitolo 3: Prestazioni commerciali

Art. 73a  

1L'UFPP può for­ni­re pre­sta­zio­ni com­mer­cia­li a ter­zi se ta­li pre­sta­zio­ni:

a.
so­no in stret­ta re­la­zio­ne con i suoi com­pi­ti prin­ci­pa­li;
b.
non pre­giu­di­ca­no l'adem­pi­men­to dei com­pi­ti prin­ci­pa­li; e
c.
non ri­chie­do­no im­por­tan­ti mez­zi ma­te­ria­li e ri­sor­se di per­so­na­le sup­ple­men­ta­ri.

2Le pre­sta­zio­ni com­mer­cia­li de­vo­no es­se­re for­ni­te, sul­la ba­se di una con­ta­bi­li­tà ana­li­ti­ca, a prez­zi che co­pra­no al­me­no i co­sti. Il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le del­la di­fe­sa, del­la pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne e del­lo sport può pre­ve­de­re ec­ce­zio­ni per de­ter­mi­na­te pre­sta­zio­ni, se non ne ri­sul­ta al­cu­na con­cor­ren­za per l'eco­no­mia pri­va­ta.

Capitolo 4: Disposizioni finali

Art. 74 Vigilanza  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le eser­ci­ta la vi­gi­lan­za.

Art. 75 Disposizioni esecutive  

1Il Con­si­glio fe­de­ra­le ema­na le di­spo­si­zio­ni d'ese­cu­zio­ne.

2Es­so può de­le­ga­re com­pe­ten­ze le­gi­sla­ti­ve all'UFPP.

3Per il re­sto, l'ese­cu­zio­ne spet­ta ai Can­to­ni.

Art. 75a Delega di compiti d'esecuzione  

Per l'ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge, la Con­fe­de­ra­zio­ne può, nel qua­dro del­le sue com­pe­ten­ze, ri­cor­re­re a ter­zi e de­le­ga­re lo­ro com­pi­ti d'ese­cu­zio­ne.


1 In­tro­dot­to dal n. 7 dell'all. al­la LF del 18 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4277; FF 2014 5939).

Art. 76 Diritto previgente: abrogazione  

Le se­guen­ti leg­gi fe­de­ra­li so­no abro­ga­te:

1.
Leg­ge fe­de­ra­le del 17 giu­gno 19941 sul­la pro­te­zio­ne ci­vi­le;
2.
Leg­ge fe­de­ra­le del 4 ot­to­bre 19632 sull'edi­li­zia di pro­te­zio­ne ci­vi­le.

1 [RU 1994 2626, 1995 1227 all. n. 9, 1996 1445 all. n. 14]
2 [RU 1964 486, 1978 50 n. II, 1980 1786, 1985 1649 n. II, 1994 2667]

Art. 77 Referendum ed entrata in vigore  

1La pre­sen­te leg­ge sot­to­stà al re­fe­ren­dum fa­col­ta­ti­vo.

2Il Con­si­glio fe­de­ra­le ne de­ter­mi­na l'en­tra­ta in vi­go­re.

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