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Legge federale
sull’approvvigionamento economico del Paese
(Legge sull’approvvigionamento del Paese, LAP)

del 17 giugno 2016 (Stato 1° gennaio 2020)

L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,

visto l’articolo 102 della Costituzione federale1;
visto il messaggio del Consiglio federale del 3 settembre 20142,

decreta:

Capitolo 1: Disposizioni generali

Art. 1 Oggetto e scopo  

La pre­sen­te leg­ge di­sci­pli­na le mi­su­re vol­te a ga­ran­ti­re l’ap­prov­vi­gio­na­men­to del Pae­se in be­ni e ser­vi­zi d’im­por­tan­za vi­ta­le in si­tua­zio­ni di gra­ve pe­nu­ria al­le qua­li l’eco­no­mia non è in gra­do di far fron­te.

Art. 2 Definizioni  

Nel­la pre­sen­te leg­ge s’in­ten­de per:

a.
ap­prov­vi­gio­na­men­to eco­no­mi­co del Pae­se:ap­prov­vi­gio­na­men­to del Pae­se in be­ni e ser­vi­zi d’im­por­tan­za vi­ta­le;
b.
si­tua­zio­ne di gra­ve pe­nu­ria: for­te mi­nac­cia per l’ap­prov­vi­gio­na­men­to eco­no­mi­co del Pae­se, con il pe­ri­co­lo im­mi­nen­te di con­si­de­re­vo­li dan­ni eco­no­mi­ci o di for­ti per­tur­ba­zio­ni dell’ap­prov­vi­gio­na­men­to eco­no­mi­co del Pae­se;
c.
set­to­ri spe­cia­liz­za­ti: uni­tà or­ga­niz­za­ti­vecom­po­ste da spe­cia­li­sti dell’eco­no­mia, del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, dei Can­to­ni e dei Co­mu­ni in­ca­ri­ca­te dell’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge;
d.
im­mis­sio­ne in com­mer­cio:ces­sio­ne a ti­to­lo gra­tui­to od one­ro­so di be­ni per i qua­li è pre­vi­sta la co­sti­tu­zio­ne di scor­te ob­bli­ga­to­rie.
Art. 3 Principi  

1 L’ap­prov­vi­gio­na­men­to eco­no­mi­co del Pae­se è com­pi­to dell’eco­no­mia.

2 Se l’eco­no­mia non è in gra­do di ga­ran­ti­re l’ap­prov­vi­gio­na­men­to eco­no­mi­co del Pae­se in una si­tua­zio­ne di gra­ve pe­nu­ria, la Con­fe­de­ra­zio­ne e, se ne­ces­sa­rio, i Can­to­ni pren­do­no le mi­su­re ne­ces­sa­rie.

3 L’eco­no­mia e gli en­ti pub­bli­ci col­la­bo­ra­no. Pri­ma di ema­na­re di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne oc­cor­re ve­ri­fi­ca­re se è pos­si­bi­le ga­ran­ti­re l’ap­prov­vi­gio­na­men­to eco­no­mi­co del Pae­se me­dian­te mi­su­re vo­lon­ta­rie pre­se dall’eco­no­mia.

Art. 4 Beni e servizi d’importanza vitale  

1 So­no d’im­por­tan­za vi­ta­le i be­ni e i ser­vi­zi che, di­ret­ta­men­te o nell’am­bi­to di pro­ces­si eco­no­mi­ci, so­no ne­ces­sa­ri per ov­via­re a si­tua­zio­ni di gra­ve pe­nu­ria.

2 So­no be­ni d’im­por­tan­za vi­ta­le in par­ti­co­la­re:

a.
i vet­to­ri ener­ge­ti­ci e tut­ti i mez­zi ne­ces­sa­ri per la lo­ro pro­du­zio­ne ed eser­ci­zio;
b.
le der­ra­te ali­men­ta­ri, gli ali­men­ti per ani­ma­li e gli agen­ti te­ra­peu­ti­ci, co­me pu­re le se­men­ti e il ma­te­ria­le ve­ge­ta­le;
c.
gli al­tri be­ni in­di­spen­sa­bi­li di uso quo­ti­dia­no;
d.
le ma­te­rie pri­me e le ma­te­rie au­si­lia­rie per l’agri­col­tu­ra, l’in­du­stria e l’ar­ti­gia­na­to.

3 So­no ser­vi­zi d’im­por­tan­za vi­ta­le in par­ti­co­la­re:

a.
i tra­spor­ti e la lo­gi­sti­ca;
b.
l’in­for­ma­zio­ne e la co­mu­ni­ca­zio­ne;
c.
il tra­spor­to e la di­stri­bu­zio­ne di vet­to­ri ener­ge­ti­ci e di ener­gia;
d.
la ga­ran­zia del traf­fi­co dei pa­ga­men­ti;
e.
la co­sti­tu­zio­ne di scor­te di be­ni e l’im­ma­gaz­zi­na­men­to di ener­gia.

4 I ser­vi­zi d’im­por­tan­za vi­ta­le com­pren­do­no an­che i mez­zi d’eser­ci­zio e le ri­sor­se ne­ces­sa­ri al­la lo­ro for­ni­tu­ra.

Capitolo 2: Misure preparatorie

Sezione 1: Disposizioni generali

Art. 5 Mandato  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le in­ca­ri­ca i set­to­ri spe­cia­liz­za­ti di pren­de­re le mi­su­re pre­pa­ra­to­rie ne­ces­sa­rie per ga­ran­ti­re l’ap­prov­vi­gio­na­men­to eco­no­mi­co del Pae­se in una si­tua­zio­ne di gra­ve pe­nu­ria, sia es­sa già so­prag­giun­ta o im­mi­nen­te.

2 I set­to­ri spe­cia­liz­za­ti prov­ve­do­no af­fin­ché le mi­su­re pre­pa­ra­to­rie non pro­vo­chi­no una di­stor­sio­ne del­la con­cor­ren­za.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le prov­ve­de al coor­di­na­men­to tra i di­par­ti­men­ti. Il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’eco­no­mia, del­la for­ma­zio­ne e del­la ri­cer­ca (DE­FR) è il di­par­ti­men­to re­spon­sa­bi­le.

4 Se le mi­su­re vo­lon­ta­rie pre­se dall’eco­no­mia non so­no suf­fi­cien­ti, il Con­si­glio fe­de­ra­le può ob­bli­ga­re le im­pre­se che han­no un’im­por­tan­za par­ti­co­la­re per l’ap­prov­vi­gio­na­men­to eco­no­mi­co del Pae­se ad adot­ta­re prov­ve­di­men­ti per ga­ran­ti­re la lo­ro ca­pa­ci­tà di pro­du­zio­ne, tra­sfor­ma­zio­ne e for­ni­tu­ra, se­gna­ta­men­te a pre­pa­ra­re mi­su­re tec­ni­che e am­mi­ni­stra­ti­ve.

5 So­no fat­te sal­ve le at­ti­vi­tà di al­tre au­to­ri­tà de­sti­na­te a ga­ran­ti­re l’ap­prov­vi­gio­na­men­to in be­ni e ser­vi­zi d’im­por­tan­za vi­ta­le.

Art. 6 Accordi settoriali  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le può con­fe­ri­re ob­bli­ga­to­rie­tà ge­ne­ra­le a un ac­cor­do set­to­ria­le con­clu­so dall’eco­no­mia al fi­ne di ga­ran­ti­re l’ap­prov­vi­gio­na­men­to eco­no­mi­co del Pae­se in si­tua­zio­ni di gra­ve pe­nu­ria, a con­di­zio­ne che:

a.
una mag­gio­ran­za qua­li­fi­ca­ta del­le im­pre­se del ra­mo eco­no­mi­co in­te­res­sa­to ab­bia ap­pro­va­to l’ac­cor­do;
b.
l’ac­cor­do sia con­for­me agli obiet­ti­vi del­la Con­fe­de­ra­zio­ne in ma­te­ria di ap­prov­vi­gio­na­men­to;
c.
l’ac­cor­do ga­ran­ti­sca l’ugua­glian­za giu­ri­di­ca, non vio­li di­spo­si­zio­ni co­gen­ti del di­rit­to fe­de­ra­le e can­to­na­le e non por­ti du­re­vol­men­te pre­giu­di­zio agli in­te­res­si di al­tri ra­mi eco­no­mi­ci; e
d.
l’ac­cor­do por­te­rà ve­ro­si­mil­men­te un con­si­de­re­vo­le be­ne­fi­cio a tut­ta l’eco­no­mia.

Sezione 2: Costituzione di scorte

Art. 7 Principi  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ve­de­re per de­ter­mi­na­ti be­ni d’im­por­tan­za vi­ta­le la co­sti­tu­zio­ne di scor­te ob­bli­ga­to­rie.

2 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le per l’ap­prov­vi­gio­na­men­to eco­no­mi­co del Pae­se (UFAE) con­clu­de con le im­pre­se in­te­res­sa­te un con­trat­to per la co­sti­tu­zio­ne di scor­te ob­bli­ga­to­rie.

3 Se un con­trat­to non è con­clu­so in tem­po uti­le, l’UFAE ne im­po­ne la con­clu­sio­ne me­dian­te de­ci­sio­ne. Il Con­si­glio fe­de­ra­le può inol­tre sot­to­por­re ad au­to­riz­za­zio­ne l’im­por­ta­zio­ne di be­ni per i qua­li è pre­vi­sta la co­sti­tu­zio­ne di scor­te ob­bli­ga­to­rie.

Art. 8 Obbligo di concludere un contratto  

1 Chi im­por­ta, pro­du­ce, tra­sfor­ma o im­met­te in com­mer­cio per la pri­ma vol­ta be­ni d’im­por­tan­za vi­ta­le è te­nu­to a con­clu­de­re un con­trat­to per la co­sti­tu­zio­ne di scor­te ob­bli­ga­to­rie.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­fi­ni­sce la cer­chia del­le im­pre­se te­nu­te a con­clu­de­re il con­trat­to.

3 L’UFAE può eso­ne­ra­re dall’ob­bli­go di con­clu­de­re il con­trat­to le im­pre­se che con­tri­bui­reb­be­ro sol­tan­to in esi­gua mi­su­ra a ga­ran­ti­re la si­cu­rez­za dell’ap­prov­vi­gio­na­men­to.

Art. 9 Copertura del fabbisogno, quantitativi e qualità  

Il DE­FR sta­bi­li­sce, per ogni be­ne per il qua­le il Con­si­glio fe­de­ra­le ha pre­vi­sto la co­sti­tu­zio­ne di scor­te ob­bli­ga­to­rie, il fab­bi­so­gno da co­pri­re o i quan­ti­ta­ti­vi e la qua­li­tà per un pe­rio­do de­ter­mi­na­to.

Art. 10 Contratto per la costituzione di scorte obbligatorie  

Il con­trat­to per la co­sti­tu­zio­ne di scor­te ob­bli­ga­to­rie di­sci­pli­na in par­ti­co­la­re:

a.
la na­tu­ra e il quan­ti­ta­ti­vo del­la mer­ce da de­po­si­ta­re;
b.
il de­po­si­to, il trat­ta­men­to, la sor­ve­glian­za, il con­trol­lo e il rin­no­vo del­la mer­ce;
c.
il luo­go di de­po­si­to;
d.
il fi­nan­zia­men­to e l’as­si­cu­ra­zio­ne;
e.
la co­per­tu­ra dei co­sti di de­po­si­to e del­le per­di­te do­vu­te al de­prez­za­men­to o al­la di­mi­nu­zio­ne di pe­so o di qua­li­tà del­la mer­ce che pos­so­no in­ter­ve­ni­re du­ran­te il de­po­si­to;
f.
l’even­tua­le tra­smis­sio­ne a ter­zi dell’ob­bli­go di co­sti­tui­re scor­te;
g.
l’even­tua­le ob­bli­go di par­te­ci­pa­re all’ali­men­ta­zio­ne del fon­do di ga­ran­zia (art. 16);
h.
l’even­tua­le pe­na con­ven­zio­na­le (art. 43).
Art. 11 Scorte obbligatorie  

1 Le im­pre­se che vi si so­no im­pe­gna­te per con­trat­to de­vo­no co­sti­tui­re una scor­ta.

2 Se l’ob­bli­go di co­sti­tui­re scor­te vie­ne tra­sfe­ri­to par­zial­men­te o in­te­ra­men­te a un ter­zo qua­li­fi­ca­to, l’UFAE con­clu­de con que­st’ul­ti­mo, per i cor­ri­spon­den­ti quan­ti­ta­ti­vi, un con­trat­to per la co­sti­tu­zio­ne di scor­te ob­bli­ga­to­rie se­pa­ra­to.

3 Se l’uti­liz­za­zio­ne del­le ca­pa­ci­tà esi­sten­ti o la co­stru­zio­ne di de­po­si­ti o im­pian­ti de­sti­na­ti al de­po­si­to di scor­te ob­bli­ga­to­rie ri­chie­do­no un’espro­pria­zio­ne, il DE­FR con­fe­ri­sce il di­rit­to d’espro­pria­zio­ne. La pro­ce­du­ra è ret­ta dal­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 giu­gno 19303 sull’espro­pria­zio­ne.

Art. 12 Proprietà delle scorte obbligatorie  

1 Le mer­ci de­po­si­ta­te a ti­to­lo di scor­ta ob­bli­ga­to­ria de­vo­no es­se­re di pro­prie­tà del de­po­si­ta­rio del­la scor­ta ob­bli­ga­to­ria.

2 Le mer­ci su cui ter­zi han­no di­rit­ti di pro­prie­tà pos­so­no es­se­re in­te­gra­te in una scor­ta ob­bli­ga­to­ria uni­ca­men­te se tut­ti gli aven­ti di­rit­to si ob­bli­ga­no so­li­dal­men­te nei con­fron­ti del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e, all’oc­cor­ren­za, nei con­fron­ti del mu­tuan­te.

Art. 13 Modifica e liquidazione di scorte obbligatorie  

1 Le scor­te ob­bli­ga­to­rie pos­so­no es­se­re mo­di­fi­ca­te o li­qui­da­te sol­tan­to con l’ac­cor­do scrit­to dell’UFAE; è fat­ta sal­va la li­be­ra­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 31 ca­po­ver­so 2 let­te­ra f.

2 Pri­ma di ri­dur­re o di li­qui­da­re la pro­pria scor­ta ob­bli­ga­to­ria, il pro­prie­ta­rio de­ve rim­bor­sa­re pro­por­zio­nal­men­te il mu­tuo ga­ran­ti­to dal­la Con­fe­de­ra­zio­ne e adem­pie­re i pro­pri ob­bli­ghi nei con­fron­ti del fon­do di ga­ran­zia (art. 16).

3 Se il pro­prie­ta­rio di una scor­ta ob­bli­ga­to­ria non può rim­bor­sa­re il mu­tuo né adem­pie­re i pro­pri ob­bli­ghi nei con­fron­ti del fon­do di ga­ran­zia, l’UFAE può esi­ge­re ade­gua­te ga­ran­zie co­me com­pen­sa­zio­ne.

Art. 14 Costituzione di scorte complementari  

1 Le im­pre­se pos­so­no con­ve­ni­re con l’UFAE di co­sti­tui­re scor­te, per quan­ti­ta­ti­vi de­ter­mi­na­ti e di qua­li­tà de­ter­mi­na­ta, di be­ni d’im­por­tan­za vi­ta­le per i qua­li il Con­si­glio fe­de­ra­le non ha pre­vi­sto la co­sti­tu­zio­ne di scor­te ob­bli­ga­to­rie.

2 Gli ar­ti­co­li 10, 11 ca­po­ver­si 1 e 2, 12 e 13 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia.

3 In ca­so di mi­su­re di in­ter­ven­to eco­no­mi­co le im­pre­se pos­so­no uti­liz­za­re al­me­no la me­tà di ta­li scor­te per il pro­prio uso o per ap­prov­vi­gio­na­re la lo­ro clien­te­la.

Art. 15 Scorte della Confederazione  

Se le im­pre­se non so­no in gra­do, o lo so­no so­lo par­zial­men­te, di co­sti­tui­re scor­te di be­ni d’im­por­tan­za vi­ta­le, la Con­fe­de­ra­zio­ne può co­sti­tui­re scor­te pro­prie.

Sezione 3: Fondo di garanzia

Art. 16 Costituzione di fondi di garanzia  

1 Se un ra­mo eco­no­mi­co co­sti­tui­sce un fon­do di ga­ran­zia sot­to for­ma di pa­tri­mo­nio se­pa­ra­to pri­va­to a de­sti­na­zio­ne vin­co­la­ta per co­pri­re le spe­se di de­po­si­to e com­pen­sa­re le flut­tua­zio­ni di prez­zo del­le mer­ci del­le scor­te ob­bli­ga­to­rie, ta­le fon­do de­ve es­se­re am­mi­ni­stra­to da un en­te pri­va­to, se­pa­ra­ta­men­te dal pa­tri­mo­nio di que­st’ul­ti­mo.

2 La co­sti­tu­zio­ne, l’am­mi­ni­stra­zio­ne, l’ade­gua­men­to e lo scio­gli­men­to di un fon­do di ga­ran­zia non­ché gli sta­tu­ti dell’en­te pri­va­to in­ca­ri­ca­to di am­mi­ni­strar­lo so­no su­bor­di­na­ti all’ap­pro­va­zio­ne del DE­FR.

3 Se il con­trat­to per la co­sti­tu­zio­ne di scor­te ob­bli­ga­to­rie im­po­ne all’im­pre­sa di con­tri­bui­re ad ali­men­ta­re il fon­do di ga­ran­zia e di di­ven­ta­re mem­bro dell’en­te che lo am­mi­ni­stra, que­st’ul­ti­mo è te­nu­to ad ac­cet­ta­re l’im­pre­sa co­me mem­bro.

4 Le im­pre­se eso­ne­ra­te dall’ob­bli­go di co­sti­tui­re scor­te in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 8 ca­po­ver­so 3 so­no te­nu­te ad ali­men­ta­re il fon­do di ga­ran­zia co­me le al­tre im­pre­se.

5 La ri­scos­sio­ne di con­tri­bu­ti per ali­men­ta­re il fon­do di ga­ran­zia non è am­mes­sa su der­ra­te ali­men­ta­ri, ali­men­ti per ani­ma­li, se­men­ti e ma­te­ria­le ve­ge­ta­le di pro­du­zio­ne na­zio­na­le.

Art. 17 Vigilanza  

1 L’UFAE vi­gi­la sui fon­di di ga­ran­zia e su­gli en­ti in­ca­ri­ca­ti di am­mi­ni­strar­li.

2 Se i mez­zi fi­nan­zia­ri di un fon­do di ga­ran­zia non so­no usa­ti con­for­me­men­te al lo­ro sco­po o se i con­tri­bu­ti ri­scos­si non so­no pro­por­zio­na­ti al fab­bi­so­gno fi­nan­zia­rio, l’UFAE or­di­na gli ade­gua­men­ti ne­ces­sa­ri.

Art. 18 Rispetto degli impegni internazionali  

Per ri­spet­ta­re gli im­pe­gni in­ter­na­zio­na­li del­la Sviz­ze­ra, il Con­si­glio fe­de­ra­le può sta­bi­li­re un li­mi­te mas­si­mo per i con­tri­bu­ti al fon­do di ga­ran­zia ri­scos­si all’im­por­ta­zio­ne.

Art. 19 Imposizione doganale  

Se ac­cor­di in­ter­na­zio­na­li o le re­go­la­men­ta­zio­ni vi­gen­ti sul mer­ca­to im­pon­go­no una ri­du­zio­ne dell’im­po­si­zio­ne do­ga­na­le, van­no in pri­mo luo­go ri­dot­te le ali­quo­te dei da­zi do­ga­na­li e sol­tan­to in se­con­do luo­go l’im­por­to dei con­tri­bu­ti al fon­do di ga­ran­zia.

Sezione 4: Finanziamento della costituzione di scorte, tasse e garanzie

Art. 20 Finanziamento delle merci  

La Con­fe­de­ra­zio­ne ac­cor­da al­le ban­che mu­tuan­ti ga­ran­zie per fi­nan­zia­re le scor­te ob­bli­ga­to­rie e le scor­te com­ple­men­ta­ri.

Art. 21 Assunzione dei costi da parte della Confederazione  

1 Se i mez­zi dei fon­di di ga­ran­zia non so­no suf­fi­cien­ti per co­pri­re le spe­se di de­po­si­to e il de­prez­za­men­to del­le mer­ci del­le scor­te ob­bli­ga­to­rie, gli en­ti pri­va­ti in­ca­ri­ca­ti di am­mi­ni­stra­re ta­li fon­di (art. 16) adot­ta­no le mi­su­re ne­ces­sa­rie. Non è am­mes­so ri­scuo­te­re una tas­sa su der­ra­te ali­men­ta­ri, ali­men­ti per ani­ma­li, se­men­ti e ma­te­ria­le ve­ge­ta­le di pro­du­zio­ne na­zio­na­le.

2 Se è di­mo­stra­to che i co­sti per la co­sti­tu­zio­ne di scor­te ob­bli­ga­to­rie non pos­so­no es­se­re co­per­ti con le mi­su­re di cui al ca­po­ver­so 1 non­ché con le mi­su­re or­di­na­te dal­l’UFAE se­con­do l’ar­ti­co­lo 17 ca­po­ver­so 2, la Con­fe­de­ra­zio­ne as­su­me, in­te­gral­men­te o in par­te, i co­sti non co­per­ti. Nel ca­so di der­ra­te ali­men­ta­ri, ali­men­ti per ani­ma­li, se­men­ti e ma­te­ria­le ve­ge­ta­le di pro­du­zio­ne na­zio­na­le, la Con­fe­de­ra­zio­ne as­su­me in­te­gral­men­te i co­sti non co­per­ti.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce i cri­te­ri per l’as­sun­zio­ne dei co­sti.

Art. 22 Imposte e altre tasse pubbliche  

1 Nel­la tas­sa­zio­ne per le im­po­ste di­ret­te ri­scos­se dal­la Con­fe­de­ra­zio­ne e dai Can­to­ni sui be­ni og­get­to di un con­trat­to per la co­sti­tu­zio­ne di scor­te ob­bli­ga­to­rie so­no am­mes­se le se­guen­ti ret­ti­fi­che di va­lo­re:

a.
per le scor­te ob­bli­ga­to­rie (art. 11), al mas­si­mo il 50 per cen­to del prez­zo di ba­se;
b.
per le scor­te com­ple­men­ta­ri (art. 14), al mas­si­mo l’80 per cen­to del prez­zo d’ac­qui­sto o di pro­du­zio­ne; se il va­lo­re ef­fet­ti­vo del­la mer­ce è in­fe­rio­re, la ret­ti­fi­ca è cal­co­la­ta su ta­le va­lo­re.

2 Le ri­ser­ve la­ten­ti ri­sul­tan­ti dal­le ret­ti­fi­che di va­lo­re di cui al ca­po­ver­so 1 so­no im­po­ni­bi­li al mo­men­to del­la li­qui­da­zio­ne di que­ste ul­ti­me.

3 Se in se­gui­to a una mo­di­fi­ca del con­trat­to per la co­sti­tu­zio­ne di scor­te ob­bli­ga­to­rie ef­fet­tua­ta dall’UFAE le mer­ci de­po­si­ta­te non so­no più sog­get­te al­la co­sti­tu­zio­ne di scor­te ob­bli­ga­to­rie, la li­qui­da­zio­ne del­la ret­ti­fi­ca di va­lo­re non più am­mis­si­bi­le può es­se­re ri­par­ti­ta in mo­do li­nea­re su tre pe­rio­di fi­sca­li al mas­si­mo. Se li­qui­da vo­lon­ta­ria­men­te la ret­ti­fi­ca di va­lo­re, il pro­prie­ta­rio del­la scor­ta ob­bli­ga­to­ria non ha di­rit­to di pro­ce­de­re al­la ri­par­ti­zio­ne.

4 La co­sti­tu­zio­ne di scor­te ob­bli­ga­to­rie non sog­gia­ce ad al­cu­na tas­sa di bol­lo.

Art. 23 Garanzie  

1 Se la Con­fe­de­ra­zio­ne ha pro­mes­so di pre­sta­re una ga­ran­zia per fi­nan­zia­re una scor­ta ob­bli­ga­to­ria, que­st’ul­ti­ma e le pre­te­se di ri­sar­ci­men­to le ser­vo­no qua­li ga­ran­zie. Se il quan­ti­ta­ti­vo del­la scor­ta ob­bli­ga­to­ria è in­fe­rio­re a quan­to sta­bi­li­to, tut­te le mer­ci del­lo stes­so ge­ne­re ap­par­te­nen­ti al pro­prie­ta­rio so­no con­si­de­ra­te scor­ta ob­bli­ga­to­ria.

2 Le pre­te­se di ter­zi, di na­tu­ra ci­vi­le o pub­bli­ca, con­trat­tua­li o le­ga­li non so­no op­po­ni­bi­li al di­rit­to del­la Con­fe­de­ra­zio­ne di se­pa­ra­zio­ne dal­la mas­sa fal­li­men­ta­re o al suo di­rit­to di pe­gno. È fat­to sal­vo il di­rit­to di ri­ten­zio­ne di cui i pos­ses­so­ri dei lo­ca­li di de­po­si­to pos­so­no pre­va­ler­si per ga­ran­ti­re i lo­ro cre­di­ti ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 485 del Co­di­ce del­le ob­bli­ga­zio­ni4.

Art. 24 Diritto di separazione dalla massa  

1 Se as­su­me gli ob­bli­ghi con­trat­ti dal pro­prie­ta­rio del­la scor­ta ob­bli­ga­to­ria per be­ne­fi­cia­re di un mu­tuo ga­ran­ti­to (art. 20), la Con­fe­de­ra­zio­ne o l’im­pre­sa ter­za di­ven­ta di­ret­ta­men­te pro­prie­ta­ria del­la scor­ta ob­bli­ga­to­ria e su­ben­tra nel­le even­tua­li pre­te­se di ri­sar­ci­men­to del pro­prie­ta­rio di ta­le scor­ta nel ca­so in cui:

a.
il pro­prie­ta­rio del­la scor­ta ob­bli­ga­to­ria sia di­chia­ra­to in fal­li­men­to;
b.
il fal­li­men­to sia dif­fe­ri­to con­for­me­men­te agli ar­ti­co­li 725a, 764, 820 o 903 del Co­di­ce del­le ob­bli­ga­zio­ni5 o all’ar­ti­co­lo 84a del Co­di­ce ci­vi­le6; o
c.
al pro­prie­ta­rio del­la scor­ta ob­bli­ga­to­ria sia sta­ta con­ces­sa la mo­ra­to­ria con­cor­da­ta­ria o straor­di­na­ria.

2 Se, de­dot­te tut­te le spe­se, il con­tro­va­lo­re del­le scor­te ob­bli­ga­to­rie o del­le pre­te­se di ri­sar­ci­men­to nel mo­men­to del ri­ti­ro ef­fet­ti­vo o al­la fi­ne del­la rea­liz­za­zio­ne è su­pe­rio­re all’im­por­to che la Con­fe­de­ra­zio­ne o l’im­pre­sa ter­za può esi­ge­re per il mu­tuo as­sun­to, la Con­fe­de­ra­zio­ne o l’im­pre­sa ter­za de­ve in­nan­zi­tut­to adem­pie­re gli ob­bli­ghi del pro­prie­ta­rio del­la scor­ta ob­bli­ga­to­ria ver­so il fon­do di ga­ran­zia. L’ec­ce­den­za dev’es­se­re ver­sa­ta al­la mas­sa fal­li­men­ta­re op­pu­re, in ca­so di dif­fe­ri­men­to del fal­li­men­to o di mo­ra­to­ria con­cor­da­ta­ria o straor­di­na­ria, al de­bi­to­re.

3 Se, de­dot­te tut­te le spe­se, non è in­te­ra­men­te ta­ci­ta­ta con le mer­ci che ha ri­ti­ra­to o rea­liz­za­to in vir­tù del pro­prio di­rit­to di se­pa­ra­zio­ne dal­la mas­sa fal­li­men­ta­re, la Con­fe­de­ra­zio­ne o l’im­pre­sa ter­za par­te­ci­pa al fal­li­men­to o al con­cor­da­to. In ca­so di dif­fe­ri­men­to del fal­li­men­to o di mo­ra­to­ria straor­di­na­ria, es­sa van­ta nei con­fron­ti del de­bi­to­re un cre­di­to im­pre­scrit­ti­bi­le e ri­mu­ne­ra­to d’in­te­res­se.

Art. 25 Diritto di pegno  

1 Se con­tro il pro­prie­ta­rio di una scor­ta ob­bli­ga­to­ria è pro­mos­sa l’ese­cu­zio­ne in via di pi­gno­ra­men­to o di rea­liz­za­zio­ne del pe­gno sul­la scor­ta ob­bli­ga­to­ria e sul­le even­tua­li pre­te­se di ri­sar­ci­men­to, la Con­fe­de­ra­zio­ne è cre­di­to­re pi­gno­ra­ti­zio di pri­mo gra­do, non par­te­ci­pan­te all’ese­cu­zio­ne, per i pro­pri cre­di­ti ga­ran­ti­ti.

2 Le pre­te­se con­trat­tua­li o le­ga­li di ter­zi sul­la scor­ta ob­bli­ga­to­ria suc­ce­do­no im­me­dia­ta­men­te a quel­le del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e, se del ca­so, a quel­le del fon­do di ga­ran­zia.

3 Le pre­te­se di ter­zi sul­la scor­ta ob­bli­ga­to­ria o su even­tua­li di­rit­ti del de­bi­to­re pos­so­no es­se­re eser­ci­ta­te uni­ca­men­te me­dian­te ese­cu­zio­ne.

Art. 26 Azione revocatoria  

Le pre­te­se re­vo­ca­to­rie fon­da­te su­gli ar­ti­co­li 285–292 del­la leg­ge fe­de­ra­le dell’11 apri­le 18897 sul­la ese­cu­zio­ne e sul fal­li­men­to che de­ri­va­no da de­ci­sio­ni con­cer­nen­ti mer­ci sul­le qua­li la Con­fe­de­ra­zio­ne o un’im­pre­sa ter­za ha un di­rit­to di se­pa­ra­zio­ne dal­la mas­sa se­con­do l’ar­ti­co­lo 24 o un di­rit­to di pe­gno se­con­do l’ar­ti­co­lo 25 del­la pre­sen­te leg­ge, pos­so­no es­se­re ce­du­te a un cre­di­to­re uni­ca­men­te se la Con­fe­de­ra­zio­ne o l’im­pre­sa ter­za ha ri­nun­cia­to a far­le va­le­re.

Sezione 5: Trasporti e altri servizi

Art. 27  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le pren­de le mi­su­re ne­ces­sa­rie af­fin­ché in si­tua­zio­ni di gra­ve pe­nu­ria sia­no ga­ran­ti­te suf­fi­cien­ti pos­si­bi­li­tà di tra­spor­to, di in­for­ma­zio­ne e di co­mu­ni­ca­zio­ne, sia­no man­te­nu­te aper­te le vie di tra­spor­to, di in­for­ma­zio­ne e di co­mu­ni­ca­zio­ne e sia ga­ran­ti­ta la di­spo­ni­bi­li­tà di de­po­si­ti per le scor­te.

Sezione 6: Sfruttamento delle risorse indigene

Art. 28 Silvicoltura  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può or­di­na­re un mag­gior sfrut­ta­men­to del­le fo­re­ste per ga­ran­ti­re l’ap­prov­vi­gio­na­men­to eco­no­mi­co del Pae­se.

2 Se è isti­tui­to un fon­do di com­pen­sa­zio­ne per co­pri­re le spe­se de­ri­van­ti dal mag­gior sfrut­ta­men­to, il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ve­de­re che an­che le azien­de fo­re­sta­li che non par­te­ci­pa­no al fon­do ver­si­no con­tri­bu­ti qua­lo­ra il fon­do:

a.
sia am­mi­ni­stra­to da un en­te rap­pre­sen­ta­ti­vo;
b.
non sia at­ti­vo nei set­to­ri del­la pro­du­zio­ne, del­la la­vo­ra­zio­ne o del­la ven­di­ta del le­gno e dei pro­dot­ti del le­gno.

3 I con­tri­bu­ti di cui al ca­po­ver­so 2 non pos­so­no ser­vi­re a fi­nan­zia­re l’am­mi­ni­stra­zio­ne del fon­do.

Art. 29 Approvvigionamento di acqua  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le può ema­na­re pre­scri­zio­ni per ga­ran­ti­re l’ap­prov­vi­gio­na­men­to di ac­qua po­ta­bi­le in si­tua­zio­ni di gra­ve pe­nu­ria.

Art. 30 Superfici idonee per l’agricoltura  

In par­ti­co­la­re me­dian­te mi­su­re di pia­ni­fi­ca­zio­ne del ter­ri­to­rio, la Con­fe­de­ra­zio­ne prov­ve­de a con­ser­va­re suf­fi­cien­ti su­per­fi­ci col­ti­ve ido­nee, se­gna­ta­men­te per l’av­vi­cen­da­men­to del­le col­tu­re, in mo­do da ga­ran­ti­re una ba­se suf­fi­cien­te per l’ap­prov­vi­gio­na­men­to del Pae­se in si­tua­zio­ni di gra­ve pe­nu­ria.

Capitolo 3: Misure d’intervento economico contro situazioni di grave penuria

Art. 31 Prescrizioni riguardanti i beni d’importanza vitale  

1 In una si­tua­zio­ne di gra­ve pe­nu­ria già so­prag­giun­ta o im­mi­nen­te, il Con­si­glio fe­de­ra­le può adot­ta­re mi­su­re d’in­ter­ven­to eco­no­mi­co tem­po­ra­nee per ga­ran­ti­re l’ap­prov­vi­gio­na­men­to in be­ni d’im­por­tan­za vi­ta­le.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può ema­na­re pre­scri­zio­ni con­cer­nen­ti:

a.
l’ac­qui­sto, la di­stri­bu­zio­ne, l’uti­liz­zo e il con­su­mo;
b.
la li­mi­ta­zio­ne dell’of­fer­ta;
c.
la tra­sfor­ma­zio­ne e l’ade­gua­men­to del­la pro­du­zio­ne;
d.
l’uti­liz­zo, il re­cu­pe­ro e il ri­ci­clag­gio di ma­te­rie pri­me;
e.
l’in­cre­men­to del­le scor­te;
f.
la li­be­ra­zio­ne del­le scor­te ob­bli­ga­to­rie e di al­tre scor­te;
g.
l’ob­bli­go di for­ni­tu­ra;
h.
la pro­mo­zio­ne del­le im­por­ta­zio­ni;
i.
la li­mi­ta­zio­ne del­le espor­ta­zio­ni.

3 Se ne­ces­sa­rio, il Con­si­glio fe­de­ra­le può con­clu­de­re ne­go­zi giu­ri­di­ci a spe­se del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

Art. 32 Prescrizioni riguardanti i servizi d’importanza vitale  

1 In una si­tua­zio­ne di gra­ve pe­nu­ria già so­prag­giun­ta o im­mi­nen­te, il Con­si­glio fe­de­ra­le può adot­ta­re mi­su­re d’in­ter­ven­to eco­no­mi­co tem­po­ra­nee per ga­ran­ti­re l’ap­prov­vi­gio­na­men­to in ser­vi­zi d’im­por­tan­za vi­ta­le.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può ema­na­re pre­scri­zio­ni con­cer­nen­ti:

a.
la sal­va­guar­dia, l’eser­ci­zio, l’uti­liz­za­zio­ne e la mes­sa in ser­vi­zio di mez­zi di tra­spor­to non­ché di in­fra­strut­tu­re per le im­pre­se at­ti­ve nell’ap­prov­vi­gio­na­men­to ener­ge­ti­co, nell’in­for­ma­zio­ne, nel­la co­mu­ni­ca­zio­ne e nel­la lo­gi­sti­ca dei tra­spor­ti;
b.
l’esten­sio­ne, la li­mi­ta­zio­ne o il di­vie­to di sin­go­le pre­sta­zio­ni;
c.
l’ob­bli­go di for­ni­re pre­sta­zio­ni.

3 Se ne­ces­sa­rio, il Con­si­glio fe­de­ra­le può con­clu­de­re ne­go­zi giu­ri­di­ci a spe­se del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

Art. 33 Sorveglianza dei prezzi e prescrizioni sui margini di guadagno  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può or­di­na­re la sor­ve­glian­za dei prez­zi per i be­ni e i ser­vi­zi d’im­por­tan­za vi­ta­le og­get­to di mi­su­re d’in­ter­ven­to eco­no­mi­co.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può ema­na­re pre­scri­zio­ni per li­mi­ta­re i mar­gi­ni di gua­da­gno su ta­li be­ni e ser­vi­zi.

3 È fat­ta sal­va l’ap­pli­ca­zio­ne di pre­scri­zio­ni sul­la re­go­la­men­ta­zio­ne dei prez­zi per de­ter­mi­na­ti be­ni e ser­vi­zi in vir­tù di al­tri at­ti nor­ma­ti­vi.

Art. 34 Sospensione di disposizioni di altri atti normativi  

1 Per la du­ra­ta di va­li­di­tà del­le mi­su­re d’in­ter­ven­to eco­no­mi­co, il Con­si­glio fe­de­ra­le può di­chia­ra­re tem­po­ra­nea­men­te inap­pli­ca­bi­li le di­spo­si­zio­ni di al­tri at­ti nor­ma­ti­vi. Ta­li di­spo­si­zio­ni so­no elen­ca­te nell’al­le­ga­to 1.

2 Le di­spo­si­zio­ni pos­so­no es­se­re di­chia­ra­te inap­pli­ca­bi­li uni­ca­men­te se so­no con­tra­rie a mi­su­re pre­se con­for­me­men­te al­la pre­sen­te leg­ge.

3 La di­chia­ra­zio­ne di inap­pli­ca­bi­li­tà non può ave­re al­cun ef­fet­to ir­re­ver­si­bi­le o che su­pe­ri la du­ra­ta del­le mi­su­re pre­se.

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può com­ple­ta­re l’elen­co del­le di­spo­si­zio­ni di cui all’al­le­ga­to 1 se una si­tua­zio­ne di gra­ve pe­nu­ria è già so­prag­giun­ta o è im­mi­nen­te.

Capitolo 4: Promozione, indennità e assicurazioni

Art. 35 Promozione di misure da parte di imprese di diritto privato o pubblico  

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne può pro­muo­ve­re, nei li­mi­ti dei mez­zi stan­zia­ti, mi­su­re pre­se da im­pre­se di di­rit­to pri­va­to o pub­bli­co per ga­ran­ti­re l’ap­prov­vi­gio­na­men­to eco­no­mi­co del Pae­se, se ta­li mi­su­re:

a.
nell’am­bi­to dei pre­pa­ra­ti­vi in vi­sta di una si­tua­zio­ne di gra­ve pe­nu­ria, con­tri­bui­sco­no a raf­for­za­re con­si­de­re­vol­men­te i si­ste­mi di ap­prov­vi­gio­na­men­to e le in­fra­strut­tu­re d’im­por­tan­za vi­ta­le; o
b.
in una si­tua­zio­ne di gra­ve pe­nu­ria già so­prag­giun­ta o im­mi­nen­te, con­tri­bui­sco­no con­si­de­re­vol­men­te all’ap­prov­vi­gio­na­men­to in be­ni e ser­vi­zi d’im­por­tan­za vi­ta­le.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­fi­ni­sce le mi­su­re che pos­so­no es­se­re pro­mos­se, l’im­por­to de­gli aiu­ti fi­nan­zia­ri e del­le ga­ran­zie non­ché le con­di­zio­ni per la pro­mo­zio­ne. A tal fi­ne tie­ne con­to de­gli in­te­res­si dell’ap­prov­vi­gio­na­men­to del Pae­se, dell’ef­fi­ca­cia del­le sin­go­le mi­su­re ri­spet­to ai co­sti e de­gli in­te­res­si del­le im­pre­se.

Art. 36 Garanzie per l’acquisto di mezzi di trasporto  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­sta­re ga­ran­zie li­mi­ta­te nel tem­po per per­met­te­re al­le azien­de sviz­ze­re di tra­spor­to e lo­gi­sti­ca di fi­nan­zia­re l’ac­qui­sto di mez­zi di tra­spor­to qua­lo­ra:

a.
que­sti sia­no d’im­por­tan­za vi­ta­le per l’ap­prov­vi­gio­na­men­to eco­no­mi­co del Pae­se;
b.
que­sti sia­no re­gi­stra­ti o im­ma­tri­co­la­ti in Sviz­ze­ra; e
c.
il lo­ro ac­qui­sto non sia già pro­mos­so fi­nan­zia­ria­men­te dal­la Con­fe­de­ra­zio­ne in vir­tù di al­tri at­ti nor­ma­ti­vi.
Art. 37 Garanzie relative ai mezzi di trasporto  

1 Se la Con­fe­de­ra­zio­ne ha pro­mes­so di pre­sta­re una ga­ran­zia per fi­nan­zia­re un mez­zo di tra­spor­to, que­st’ul­ti­mo, com­pre­si i re­la­ti­vi mez­zi e do­cu­men­ti d’eser­ci­zio (ac­ces­so­ri), non­ché le pre­te­se di ri­sar­ci­men­to le ser­vo­no qua­li ga­ran­zie. Se esi­ste un re­gi­stro pub­bli­co, il di­rit­to rea­le a una ga­ran­zia del­la Con­fe­de­ra­zio­ne sul mez­zo di tra­spor­to dev’es­ser­vi an­no­ta­to d’uf­fi­cio.

2 Se adem­pie la sua pro­mes­sa di ga­ran­zia, la Con­fe­de­ra­zio­ne ha il di­rit­to di se­pa­ra­re dal­la mas­sa fal­li­men­ta­re il mez­zo di tra­spor­to e i suoi ac­ces­so­ri non­ché le pre­te­se di ri­sar­ci­men­to; in ca­so di pi­gno­ra­men­to ha un di­rit­to di pe­gno prio­ri­ta­rio si­no all’im­por­to del­la ga­ran­zia.

3 Le di­spo­si­zio­ni con­cer­nen­ti il di­rit­to di se­pa­ra­zio­ne dal­la mas­sa fal­li­men­ta­re e il di­rit­to di pe­gno sul­le scor­te ob­bli­ga­to­rie (art. 24–26) si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia.

4 L’UFAE può esi­ge­re ga­ran­zie sup­ple­men­ta­ri se il va­lo­re del mez­zo di tra­spor­to e del­le pre­te­se di ri­sar­ci­men­to è dub­bio o in­suf­fi­cien­te per co­pri­re la ga­ran­zia.

5 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i det­ta­gli con­cer­nen­ti la pre­sta­zio­ne di una ga­ran­zia e i re­qui­si­ti tec­ni­ci dei mez­zi di tra­spor­to.

Art. 38 Indennità  

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne può ac­cor­da­re in­den­ni­tà al­le im­pre­se di di­rit­to pri­va­to o pub­bli­co per le mi­su­re di cui agli ar­ti­co­li 5 ca­po­ver­so 4 e 31–33, se:

a.
le mi­su­re de­vo­no es­se­re at­tua­te ra­pi­da­men­te; e
b.
le im­pre­se su­bi­sco­no al­tri­men­ti un pre­giu­di­zio im­por­tan­te che non è ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­le.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce gli im­por­ti mi­ni­mi e mas­si­mi del­le in­den­ni­tà.

3 L’UFAE sta­bi­li­sce, nel sin­go­lo ca­so, l’im­por­to del­le in­den­ni­tà e le con­di­zio­ni cui que­ste sot­to­stan­no. A ta­le fi­ne con­si­de­ra in par­ti­co­la­re gli in­te­res­si del­le im­pre­se all’ado­zio­ne del­le mi­su­re e i van­tag­gi che es­se ne trag­go­no.

Art. 39 Assicurazione e riassicurazione  

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne può ac­cor­da­re una co­per­tu­ra d’as­si­cu­ra­zio­ne e di rias­si­cu­ra­zio­ne nel ca­so in cui sul mer­ca­to as­si­cu­ra­ti­vo una si­mi­le co­per­tu­ra non sia di­spo­ni­bi­le o non sia of­fer­ta a con­di­zio­ni ac­cet­ta­bi­li. Può pro­por­re una co­per­tu­ra per:

a.
i be­ni e i ser­vi­zi d’im­por­tan­za vi­ta­le;
b.
i mez­zi di tra­spor­to d’im­por­tan­za vi­ta­le;
c.
i de­po­si­ti.

2 La Con­fe­de­ra­zio­ne può ac­cor­da­re una co­per­tu­ra d’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro i ri­schi di guer­ra e ri­schi ana­lo­ghi qua­li pi­ra­te­ria, som­mos­se e ter­ro­ri­smo.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na l’esten­sio­ne e il cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne del­la co­per­tu­ra d’as­si­cu­ra­zio­ne e di rias­si­cu­ra­zio­ne e sta­bi­li­sce il mo­men­to dell’en­tra­ta in vi­go­re di que­ste as­si­cu­ra­zio­ni e del­la con­ces­sio­ne del­la co­per­tu­ra.

4 La Con­fe­de­ra­zio­ne ac­cor­da una co­per­tu­ra se­con­do i prin­ci­pi in uso nel­le as­si­cu­ra­zio­ni pri­va­te e con­tro pa­ga­men­to di un pre­mio. Può de­ro­ga­re a que­sti prin­ci­pi uni­ca­men­te se ren­do­no im­pos­si­bi­le la co­per­tu­ra as­si­cu­ra­ti­va ne­ces­sa­ria per l’ap­prov­vi­gio­na­men­to eco­no­mi­co del Pae­se.

5 L’UFAE sta­bi­li­sce nel con­trat­to d’as­si­cu­ra­zio­ne l’im­por­to dei pre­mi e le con­di­zio­ni ap­pli­ca­bi­li. Il pre­mio è cal­co­la­to in par­ti­co­la­re in fun­zio­ne dei ri­schi, del­l’esten­sio­ne del­la co­per­tu­ra e del­la du­ra­ta dell’as­si­cu­ra­zio­ne.

6 Per gli aspet­ti tec­ni­ci dell’as­si­cu­ra­zio­ne è pos­si­bi­le ri­cor­re­re a isti­tu­ti d’as­si­cu­ra­zio­ne pri­va­ti am­mes­si in Sviz­ze­ra.

7 I pre­mi ri­scos­si e i pro­ven­ti con­se­gui­ti so­no iscrit­ti nel con­to an­nua­le del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e im­pie­ga­ti in mo­do vin­co­la­to per la co­per­tu­ra dei dan­ni. Sui mez­zi a de­sti­na­zio­ne vin­co­la­ta è cor­ri­spo­sto un in­te­res­se.

8 Se il pa­tri­mo­nio del fon­do non è suf­fi­cien­te per co­pri­re i dan­ni, la Con­fe­de­ra­zio­ne an­ti­ci­pa la som­ma man­can­te pre­le­van­do­la dai suoi mez­zi fi­nan­zia­ri ge­ne­ra­li. L’an­ti­ci­po è rim­bor­sa­to con i pre­mi ri­scos­si.

Capitolo 5: Misure amministrative

Art. 40 Mezzi coercitivi  

In ca­so di vio­la­zio­ne del­le di­spo­si­zio­ni del­la pre­sen­te leg­ge o del­le sue or­di­nan­ze d’ese­cu­zio­ne, co­me pu­re del­le re­la­ti­ve de­ci­sio­ni o dei re­la­ti­vi con­trat­ti, l’UFAE può:

a.
or­di­na­re mi­su­re d’ese­cu­zio­ne so­sti­tu­ti­ve a spe­se dell’ob­bli­ga­to;
b.
or­di­na­re se­que­stri cau­te­la­ri;
c.
ri­ti­ra­re per­mes­si o ri­fiu­tar­ne il ri­la­scio; e
d.
im­por­re re­stri­zio­ni in ma­te­ria di for­ni­tu­ra e di ac­qui­sto e ri­dur­re le at­tri­bu­zio­ni.
Art. 41 Restituzione e devoluzione alla Confederazione  

1 A pre­scin­de­re dal­la pu­ni­bi­li­tà dell’at­to, l’im­pre­sa può es­se­re te­nu­ta a re­sti­tui­re gli aiu­ti fi­nan­zia­ri se que­sti le so­no sta­ti con­ces­si a tor­to o se, no­no­stan­te dif­fi­da, es­sa di­sat­ten­de gli ob­bli­ghi che le so­no sta­ti im­po­sti.

2 A pre­scin­de­re dal­la pu­ni­bi­li­tà dell’at­to, le mer­ci e i van­tag­gi pe­cu­nia­ri ot­te­nu­ti o con­ces­si in vio­la­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge o del­le sue di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne, co­me pu­re del­le re­la­ti­ve de­ci­sio­ni o dei re­la­ti­vi con­trat­ti, so­no de­vo­lu­ti al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

3 Se l’im­pre­sa non pos­sie­de più le mer­ci o i va­lo­ri pa­tri­mo­nia­li dai qua­li ha con­se­gui­to l’in­de­bi­to pro­fit­to, la Con­fe­de­ra­zio­ne ha nei suoi con­fron­ti una pre­te­sa di ri­sar­ci­men­to equi­va­len­te al va­lo­re dell’in­de­bi­to pro­fit­to.

4 I ter­zi che, sen­za col­pa pro­pria, so­no sta­ti le­si dal com­por­ta­men­to del­le im­pre­se te­nu­te al­la re­sti­tu­zio­ne, pos­so­no esi­ge­re dall’UFAE la par­te lo­ro spet­tan­te del­le mer­ci e dei van­tag­gi pe­cu­nia­ri con­fi­sca­ti.

5 La re­sti­tu­zio­ne e la de­vo­lu­zio­ne ai sen­si del­la pre­sen­te di­spo­si­zio­ne pre­val­go­no sul­la con­fi­sca ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 70–72 del Co­di­ce pe­na­le8.

Art. 42 Decisioni in materia di misure amministrative  

1 L’UFAE adot­ta le mi­su­re pre­vi­ste ne­gli ar­ti­co­li 40 e 41 me­dian­te de­ci­sio­ne.

2 I ter­zi le­si ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 41 ca­po­ver­so 4 as­su­mo­no le spe­se de­ri­van­ti al­la Con­fe­de­ra­zio­ne da un’azio­ne di re­sti­tu­zio­ne di mer­ci o van­tag­gi pe­cu­nia­ri da es­sa pro­mos­sa in mi­su­ra pro­por­zio­na­le a quan­to è lo­ro re­sti­tui­to. L’UFAE ne sta­bi­li­sce l’im­por­to me­dian­te de­ci­sio­ne.

Art. 43 Pena convenzionale  

1 L’UFAE sta­bi­li­sce nel sin­go­lo ca­so l’im­por­to del­la pe­na con­ven­zio­na­le da ri­scuo­te­re en­tro i li­mi­ti pre­vi­sti dal con­trat­to.

2 Se il prin­ci­pio stes­so del­la pe­na con­ven­zio­na­le o l’im­por­to ri­chie­sto è con­te­sta­to, l’UFAE sot­to­po­ne la que­stio­ne al Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le.

3 L’in­fli­zio­ne di una pe­na con­ven­zio­na­le non li­be­ra da­gli ob­bli­ghi con­trat­tua­li.

Art. 44 Prescrizione 9  

1 Le pre­te­se del­la Con­fe­de­ra­zio­ne in vir­tù de­gli ar­ti­co­li 41 e 43 si pre­scri­vo­no in tre an­ni dal gior­no in cui le au­to­ri­tà fe­de­ra­li com­pe­ten­ti ne han­no avu­to co­no­scen­za, ma al più tar­di in die­ci an­ni dal gior­no in cui so­no na­te.

2 Se il fat­to da cui de­ri­va la pre­te­sa del­la Con­fe­de­ra­zio­ne com­mes­so dall’ob­bli­ga­to co­sti­tui­sce un fat­to pu­ni­bi­le, la pre­te­sa si pre­scri­ve al più pre­sto al­la sca­den­za del ter­mi­ne di pre­scri­zio­ne dell’azio­ne pe­na­le. Se la pre­scri­zio­ne dell’azio­ne pe­na­le si e­stin­gue a se­gui­to di una sen­ten­za pe­na­le di pri­ma istan­za, la pre­te­sa si pre­scri­ve al più pre­sto in tre an­ni dal­la co­mu­ni­ca­zio­ne del­la sen­ten­za.

3 Le pre­te­se di ter­zi le­si ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 41 ca­po­ver­so 4 si pre­scri­vo­no in tre an­ni dal gior­no in cui que­sti han­no avu­to co­no­scen­za del­la con­fi­sca, da par­te del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, del­le mer­ci o dei van­tag­gi pe­cu­nia­ri il­le­ci­ta­men­te ot­te­nu­ti, ma al più tar­di in die­ci an­ni dal­la con­fi­sca.

9 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 8 dell’all. al­la LF del 15 giu. 2018 (Re­vi­sio­ne del­la di­sci­pli­na del­la pre­scri­zio­ne), in vi­go­re dal 1° gen. 2020 (RU 20185343; FF 2014 211).

Capitolo 6: Rimedi giuridici

Art. 45 Opposizione  

1 Le de­ci­sio­ni fon­da­te su­gli ar­ti­co­li 31–33 o sul­le re­la­ti­ve di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne pos­so­no es­se­re im­pu­gna­te me­dian­te op­po­si­zio­ne.

2 L’op­po­si­zio­ne de­ve es­se­re inol­tra­ta per scrit­to all’au­to­ri­tà di de­ci­sio­ne en­tro cin­que gior­ni dal­la no­ti­fi­ca del­la de­ci­sio­ne. De­ve in­di­ca­re le con­clu­sio­ni e i fat­ti a so­ste­gno del­la mo­ti­va­zio­ne.

Art. 46 Ricorso  

1 Le de­ci­sio­ni pre­se dal­le or­ga­niz­za­zio­ni dell’eco­no­mia (art. 60) pos­so­no es­se­re im­pu­gna­te me­dian­te ri­cor­so all’UFAE.

2 Le de­ci­sio­ni pro­nun­cia­te dal­le au­to­ri­tà can­to­na­li di ul­ti­ma istan­za pos­so­no es­se­re im­pu­gna­te me­dian­te ri­cor­so di­nan­zi al Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le.

3 I ri­cor­si con­tro de­ci­sio­ni fon­da­te su­gli ar­ti­co­li 31–33 o sul­le re­la­ti­ve di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne de­vo­no es­se­re in­ter­po­sti en­tro cin­que gior­ni. Non han­no ef­fet­to so­spen­si­vo.

4 Per il ri­ma­nen­te, la pro­ce­du­ra di ri­cor­so è ret­ta dal­le di­spo­si­zio­ni ge­ne­ra­li sul­l’am­mi­ni­stra­zio­ne del­la giu­sti­zia fe­de­ra­le.

Art. 47 Procedimento su azione  

Il Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le de­ci­de su azio­ne in me­ri­to al­le con­tro­ver­sie op­po­nen­ti:

a.
le par­ti ai con­trat­ti di di­rit­to pub­bli­co con­for­me­men­te al­la pre­sen­te leg­ge;
b.
i pro­prie­ta­ri di scor­te ob­bli­ga­to­rie e le re­la­ti­ve or­ga­niz­za­zio­ni.
Art. 48 Tribunali civili  

I tri­bu­na­li ci­vi­li giu­di­ca­no in me­ri­to al­le con­tro­ver­sie con­cer­nen­ti:

a.
il di­rit­to del­la Con­fe­de­ra­zio­ne di se­pa­ra­zio­ne dal­la mas­sa fal­li­men­ta­re e il suo di­rit­to di pe­gno sul­le scor­te ob­bli­ga­to­rie e sui mez­zi di tra­spor­to;
b.
even­tua­li pre­te­se di ri­sar­ci­men­to e azio­ni re­vo­ca­to­rie del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

Capitolo 7: Disposizioni penali

Art. 49 Infrazioni alle misure prese per l’approvvigionamento economico del Paese  

1 È pu­ni­to con una pe­na de­ten­ti­va si­no a tre an­ni o con una pe­na pe­cu­nia­ria chiun­que in­ten­zio­nal­men­te:

a.
con­trav­vie­ne al­le pre­scri­zio­ni sul­le mi­su­re ema­na­te con­for­me­men­te agli ar­ti­co­li 5 ca­po­ver­so 4, 28 ca­po­ver­so 1, 29, 31 ca­po­ver­so 1, 32 ca­po­ver­so 1 e 33 ca­po­ver­so 2;
b.
no­no­stan­te com­mi­na­to­ria del­la pe­na pre­vi­sta nel pre­sen­te ar­ti­co­lo non si at­tie­ne a una de­ci­sio­ne fon­da­ta sul­la pre­sen­te leg­ge o sul­le sue di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne;
c.
no­no­stan­te com­mi­na­to­ria del­la pe­na pre­vi­sta nel pre­sen­te ar­ti­co­lo vio­la un con­trat­to da lui con­clu­so e fon­da­to sul­la pre­sen­te leg­ge o sul­le sue di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne.

2 Se l’au­to­re agi­sce per ne­gli­gen­za, la pe­na è una pe­na pe­cu­nia­ria fi­no a 180 ali­quo­te gior­na­lie­re.

Art. 50 Violazione dell’obbligo di informare  

È pu­ni­to con una pe­na de­ten­ti­va si­no a un an­no o con una pe­na pe­cu­nia­ria chiun­que for­ni­sce in­di­ca­zio­ni in­ve­ri­tie­re o in­com­ple­te no­no­stan­te sia te­nu­to a for­ni­re in­for­ma­zio­ni ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 64, di una sua di­spo­si­zio­ne d’ese­cu­zio­ne, di una de­ci­sio­ne o di un con­trat­to.

Art. 51 Truffa in materia di prestazioni e di tasse  

Gli ar­ti­co­li 14–16 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 22 mar­zo 197410 sul di­rit­to pe­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo si ap­pli­ca­no al­la truf­fa in ma­te­ria di pre­sta­zio­ni e di tas­se, al­la fal­si­tà in do­cu­men­ti, al con­se­gui­men­to frau­do­len­to di una fal­sa at­te­sta­zio­ne e al­la sop­pres­sio­ne di do­cu­men­ti. La pe­na è tut­ta­via una pe­na de­ten­ti­va si­no a cin­que an­ni o una pe­na pe­cu­nia­ria.

Art. 52 Ricettazione  

1 Chiun­que ac­qui­sta, ri­ce­ve in do­no o in pe­gno, oc­cul­ta o aiu­ta ad alie­na­re una co­sa che sa o de­ve pre­su­me­re ot­te­nu­ta da un ter­zo me­dian­te un rea­to ai sen­si del­la pre­sen­te leg­ge, è pu­ni­to con una pe­na de­ten­ti­va si­no a cin­que an­ni o con una pe­na pe­cu­nia­ria.

2 Il ri­cet­ta­to­re è pu­ni­to con la pe­na com­mi­na­ta al rea­to pre­li­mi­na­re, se que­sta è più mi­te.

Art. 53 Favoreggiamento  

1 Chiun­que, nel cor­so di un pro­ce­di­men­to pe­na­le per vio­la­zio­ne de­gli ar­ti­co­li 49–52, sot­trae una per­so­na ad at­ti di pro­ce­di­men­to pe­na­le o all’ese­cu­zio­ne di una pe­na o con­tri­bui­sce ad as­si­cu­ra­re all’au­to­re o a un com­par­te­ci­pe i pro­fit­ti de­ri­van­ti da ta­le vio­la­zio­ne, è pu­ni­to con la pe­na ap­pli­ca­bi­le all’au­to­re.

2 Chiun­que con­tri­bui­sce a im­pe­di­re l’ese­cu­zio­ne di una mi­su­ra adot­ta­ta in vir­tù del­la pre­sen­te leg­ge o del­le sue di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne, è pu­ni­to con una pe­na de­ten­ti­va si­no a cin­que an­ni o con una pe­na pe­cu­nia­ria.

3 Se fra il col­pe­vo­le e la per­so­na fa­vo­reg­gia­ta esi­sto­no re­la­zio­ni co­sì stret­te da ren­de­re scu­sa­bi­le la sua con­dot­ta, il giu­di­ce può at­te­nua­re la pe­na o pre­scin­de­re da es­sa.

Art. 54 Diffusione di voci infondate  

Chiun­que, in una si­tua­zio­ne di gra­ve pe­nu­ria già so­prag­giun­ta o im­mi­nen­te, espri­me o di­vul­ga in­ten­zio­nal­men­te, nell’in­ten­to di pro­cu­ra­re a sé o a ter­zi un in­de­bi­to pro­fit­to, af­fer­ma­zio­ni in­ve­ri­tie­re o ten­den­zio­se ri­guar­dan­ti mi­su­re vi­gen­ti o im­mi­nen­ti nel set­to­re dell’ap­prov­vi­gio­na­men­to eco­no­mi­co del Pae­se, è pu­ni­to con una pe­na de­ten­ti­va si­no a tre an­ni o con una pe­na pe­cu­nia­ria.

Art. 55 Perseguimento penale  

1 I Can­to­ni per­se­guo­no e giu­di­ca­no le in­fra­zio­ni al­la pre­sen­te leg­ge.

2 L’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le del­le do­ga­ne (AFD) per­se­gue e giu­di­ca le in­fra­zio­ni al­le pre­scri­zio­ni del­la pre­sen­te leg­ge con­cer­nen­ti l’ob­bli­go di au­to­riz­za­zio­ne per l’im­por­ta­zio­ne (art. 7 cpv. 3) e la li­mi­ta­zio­ne del­le im­por­ta­zio­ni (art. 31 cpv. 2 lett. i).

3 Se un’in­fra­zio­ne co­sti­tui­sce si­mul­ta­nea­men­te un’in­fra­zio­ne se­con­do il ca­po­ver­so 2 e un’in­fra­zio­ne per­se­gui­bi­le dall’AFD, si ap­pli­ca la pe­na com­mi­na­ta per l’in­fra­zio­ne più gra­ve. L’AFD può au­men­ta­re ade­gua­ta­men­te la pe­na.

Art. 56 Qualità di parte dell’UFAE  

Nel pro­ce­di­men­to, l’UFAE può as­su­me­re i di­rit­ti dell’ac­cu­sa­to­re pri­va­to e im­pu­gna­re il de­cre­to d’ac­cu­sa con op­po­si­zio­ne scrit­ta. Il pub­bli­co mi­ni­ste­ro co­mu­ni­ca all’UFAE l’av­vio di una pro­ce­du­ra pre­li­mi­na­re.

Capitolo 8: Esecuzione

Art. 57 Principi  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le ema­na le di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne e pren­de le mi­su­re ne­ces­sa­rie.

2 De­fi­ni­sce i sin­go­li set­to­ri spe­cia­liz­za­ti. Es­si pos­so­no di­spor­re di se­gre­te­rie a tem­po pie­no.

3 Per ri­me­dia­re a si­tua­zio­ni di gra­ve pe­nu­ria, il Con­si­glio fe­de­ra­le può de­le­ga­re al DE­FR a ti­to­lo cau­te­la­re la com­pe­ten­za di li­be­ra­re le scor­te ob­bli­ga­to­rie.

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può au­to­riz­za­re l’UFAE a ema­na­re pre­scri­zio­ni di na­tu­ra tec­ni­ca o am­mi­ni­stra­ti­va per l’ese­cu­zio­ne del­le mi­su­re di cui agli ar­ti­co­li 31–33.

5 Si ado­pe­ra per in­for­ma­re in mo­do ade­gua­to la po­po­la­zio­ne, le im­pre­se e le au­to­ri­tà sul­la si­tua­zio­ne dell’ap­prov­vi­gio­na­men­to ed ema­na rac­co­man­da­zio­ni per ac­cre­sce­re la si­cu­rez­za dell’ap­prov­vi­gio­na­men­to.

Art. 58 Delegato all’approvvigionamento economico del Paese  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le no­mi­na un de­le­ga­to all’ap­prov­vi­gio­na­men­to eco­no­mi­co del Pae­se. Il de­le­ga­to è un espo­nen­te del mon­do eco­no­mi­co.

2 Il de­le­ga­to di­ri­ge a ti­to­lo ac­ces­so­rio l’UFAE e i set­to­ri spe­cia­liz­za­ti.

Art. 59 Cantoni  

1 I Can­to­ni ema­na­no le pre­scri­zio­ni or­ga­niz­za­ti­ve per l’ese­cu­zio­ne dei com­pi­ti lo­ro de­le­ga­ti e isti­tui­sco­no gli or­ga­ni ne­ces­sa­ri.

2 Se un Can­to­ne omet­te di ema­na­re tem­pe­sti­va­men­te le ne­ces­sa­rie di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne, il Con­si­glio fe­de­ra­le vi prov­ve­de, a ti­to­lo prov­vi­so­rio, me­dian­te or­di­nan­za.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le vi­gi­la sull’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge da par­te dei Can­to­ni. Ove oc­cor­ra, agi­sce in ve­ce del Can­to­ne ne­gli­gen­te, a spe­se di que­st’ul­ti­mo.

Art. 60 Organizzazioni dell’economia  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può af­fi­da­re a or­ga­niz­za­zio­ni dell’eco­no­mia com­pi­ti pub­bli­ci ai sen­si del­la pre­sen­te leg­ge, in par­ti­co­la­re:

a.
at­ti­vi­tà di con­trol­lo e di sor­ve­glian­za;
b.
os­ser­va­zio­ni del mer­ca­to e ana­li­si;
c.
at­ti­vi­tà di ese­cu­zio­ne nell’am­bi­to del­le mi­su­re pre­pa­ra­to­rie e d’in­ter­ven­to.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può de­le­ga­re al­cu­ni com­pi­ti d’ese­cu­zio­ne re­la­ti­vi al­la co­sti­tu­zio­ne di scor­te agli en­ti pri­va­ti in­ca­ri­ca­ti di am­mi­ni­stra­re i fon­di di ga­ran­zia. L’UFAE può con­clu­de­re con­ven­zio­ni sul­le pre­sta­zio­ni con ta­li en­ti.

3 L’UFAE vi­gi­la sul­le or­ga­niz­za­zio­ni al­le qua­li so­no af­fi­da­ti ta­li com­pi­ti.

Art. 61 Cooperazione internazionale  

1 Per ga­ran­ti­re l’ap­prov­vi­gio­na­men­to eco­no­mi­co del Pae­se, il Con­si­glio fe­de­ra­le può con­clu­de­re trat­ta­ti in­ter­na­zio­na­li ri­guar­dan­ti:

a.
lo scam­bio di in­for­ma­zio­ni e la coo­pe­ra­zio­ne;
b.
la par­te­ci­pa­zio­ne a con­ses­si in­ter­na­zio­na­li che si ado­pe­ra­no per la si­cu­rez­za dell’ap­prov­vi­gio­na­men­to;
c.
la pre­pa­ra­zio­ne, l’im­pie­go e il coor­di­na­men­to di mi­su­re per far fron­te a cri­si di ap­prov­vi­gio­na­men­to.

2 Per adem­pie­re ob­bli­ghi in­ter­na­zio­na­li, il Con­si­glio fe­de­ra­le può pren­de­re mi­su­re di in­ter­ven­to eco­no­mi­co an­che se in Sviz­ze­ra non è so­prag­giun­ta o non è im­mi­nen­te al­cu­na si­tua­zio­ne di gra­ve pe­nu­ria.

Art. 62 Osservazione della situazione in materia di approvvigionamento e rilevazioni statistiche  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le os­ser­va co­stan­te­men­te la si­tua­zio­ne in ma­te­ria di ap­prov­vi­gio­na­men­to e or­di­na le ri­le­va­zio­ni sta­ti­sti­che ne­ces­sa­rie per ga­ran­ti­re l’ap­prov­vi­gio­na­men­to eco­no­mi­co del Pae­se.

2 Al ri­guar­do, si fon­da sul­le ri­le­va­zio­ni ef­fet­tua­te da al­tre au­to­ri­tà e dall’eco­no­mia. Ga­ran­ti­sce che la ri­le­va­zio­ne e il trat­ta­men­to dei da­ti sta­ti­sti­ci non pro­vo­chi­no di­stor­sio­ni del­la con­cor­ren­za.

Art. 63 Obbligo del segreto  

Chi col­la­bo­ra all’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge è te­nu­to al se­gre­to.

Art. 64 Obbligo di informare  

1 Ognu­no è te­nu­to a for­ni­re al­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti e al­le or­ga­niz­za­zio­ni dell’eco-no­mia tut­te le in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie per l’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge, a met­te­re a lo­ro di­spo­si­zio­ne i do­cu­men­ti ne­ces­sa­ri e a per­met­te­re lo­ro l’ac­ces­so ai pro­pri lo­ca­li e fon­di.

2 L’ar­ti­co­lo 169 del Co­di­ce di pro­ce­du­ra pe­na­le11 si ap­pli­ca per ana­lo­gia.

3 No­no­stan­te l’ob­bli­go del se­gre­to, l’AFD met­te gli at­ti e i da­ti a di­spo­si­zio­ne del­l’UFAE, dei set­to­ri spe­cia­liz­za­ti, de­gli en­ti in­ca­ri­ca­ti di am­mi­ni­stra­re i fon­di di ga­ran­zia e del­le or­ga­niz­za­zio­ni dell’eco­no­mia, nel­la mi­su­ra in­di­spen­sa­bi­le per l’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge.

Capitolo 9: Disposizioni finali

Art. 65 Abrogazione e modifica di altri atti normativi  

L’abro­ga­zio­ne e la mo­di­fi­ca di al­tri at­ti nor­ma­ti­vi so­no di­sci­pli­na­te nell’al­le­ga­to 2.

Art. 66 Referendum ed entrata in vigore  

1 La pre­sen­te leg­ge sot­to­stà a re­fe­ren­dum fa­col­ta­ti­vo.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le ne de­ter­mi­na l’en­tra­ta in vi­go­re.

Da­ta dell’en­tra­ta in vi­go­re: 1° giu­gno 201712

12 DCF del 10 mag. 2017.

Allegato 1

(art. 34 cpv. 1 e 4)

Sospensione di disposizioni di altri atti normativi

Il Consiglio federale può dichiarare temporaneamente inapplicabili le seguenti disposizioni:

1.
l’articolo 2 capoverso 2 della legge federale del 19 dicembre 195813 sulla circolazione stradale.

Allegato 2

(art. 65)

Abrogazione e modifica di altri atti normativi

I

La legge dell’8 ottobre 198214 sull’approvvigionamento del Paese è abrogata.

II

Gli atti normativi qui appresso sono modificati come segue:

14 [RU 1983 931, 1992 288all. n. 24, 1995 10181794, 1996 3371all. 2 n. 1, 2001 1439, 2006 2197all. n. 48, 2010 1881all. 1 n. II 18, 2012 3655I 15]

... 15

15 Le mod. possono essere consultate alla RU 20173097.

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