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Ordinanza
sulla promozione della produzione di elettricità generata
a partire da energie rinnovabili
(Ordinanza sulla promozione dell’energia, OPEn)

Il Consiglio federale svizzero,

vista la legge del 30 settembre 20161 sull’energia (LEne),

ordina:

Capitolo 1: Disposizioni generali

Art. 1 Oggetto  

La pre­sen­te or­di­nan­za di­sci­pli­na la pro­mo­zio­ne del­la pro­du­zio­ne di elet­tri­ci­tà ge­ne­ra­ta a par­ti­re da ener­gie rin­no­va­bi­li fi­nan­zia­ta dal sup­ple­men­to di re­te di cui all’ar­ti­co­lo 35 LE­ne.

Art. 2 Definizioni  

Nel­la pre­sen­te or­di­nan­za s’in­ten­de per:

a.
im­pian­to ibri­do: un im­pian­to che sfrut­ta più vet­to­ri di ener­gia rin­no­va­bi­le per la pro­du­zio­ne di ener­gia elet­tri­ca;
b.
bio­mas­sa: qual­sia­si ma­te­ria­le or­ga­ni­co pro­dot­to di­ret­ta­men­te o in­di­ret­ta­men­te at­tra­ver­so la fo­to­sin­te­si, e che non ha su­bi­to tra­sfor­ma­zio­ni do­vu­te a pro­ces­si geo­lo­gi­ci; ne fan­no par­te an­che tut­ti i pro­dot­ti se­con­da­ri e sot­to­pro­dot­ti, re­si­dui e ri­fiu­ti il cui con­te­nu­to ener­ge­ti­co pro­vie­ne dal­la bio­mas­sa;
c.
gas bio­ge­no: il gas pro­dot­to dal­la bio­mas­sa;
d.
pro­du­zio­ne net­ta: la quan­ti­tà di ener­gia di cui all’ar­ti­co­lo 11 ca­po­ver­so 2 dell’or­di­nan­za del 1° no­vem­bre 20172 sull’ener­gia (OEn);
e.
ca­lo­re re­si­duo: le per­di­te di ca­lo­re che, al­lo sta­to at­tua­le del­la tec­ni­ca, non pos­so­no es­se­re evi­ta­te e che ri­sul­ta­no da pro­ces­si di tra­sfor­ma­zio­ne di ener­gia o da pro­ces­si chi­mi­ci co­me per esem­pio ne­gli im­pian­ti di in­ce­ne­ri­men­to dei ri­fiu­ti (IIR), ec­cet­tua­to il ca­lo­re de­ri­van­te da im­pian­ti i cui sco­pi pri­ma­ri ed equi­va­len­ti so­no la pro­du­zio­ne ab­bi­na­ta di ener­gia elet­tri­ca e ter­mi­ca;
f.
co­ge­ne­ra­zio­ne: la pro­du­zio­ne si­mul­ta­nea di for­za e ca­lo­re at­tra­ver­so pro­ces­si di tra­sfor­ma­zio­ne di com­bu­sti­bi­le in tur­bi­ne a gas, tur­bi­ne a va­po­re, mo­to­ri a com­bu­stio­ne in­ter­na, al­tri im­pian­ti ter­mi­ci e cel­le a com­bu­sti­bi­le.
Art. 3 Nuovi impianti  

1 So­no con­si­de­ra­ti nuo­vi im­pian­ti:

a.
ne­gli im­pian­ti idroe­let­tri­ci: gli im­pian­ti che uti­liz­za­no per la pri­ma vol­ta un po­ten­zia­le idrau­li­co;
b.
nel­le al­tre tec­no­lo­gie: gli im­pian­ti che so­no co­strui­ti per la pri­ma vol­ta in un’ubi­ca­zio­ne.

2 È con­si­de­ra­to pa­ri­men­ti un nuo­vo im­pian­to un im­pian­to che so­sti­tui­sce com­ple­ta­men­te un im­pian­to esi­sten­te. Co­sti­tui­sco­no un’ec­ce­zio­ne gli im­pian­ti idroe­let­tri­ci.3

3 L’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne de­ci­de d’in­te­sa con l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dell’ener­gia (UFE) se l’im­pian­to sia da con­si­de­rar­si nuo­vo o no.

3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 24 nov. 2021, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2021 820).

Art. 4 Potenza dell’impianto  

La po­ten­za di un im­pian­to si de­ter­mi­na se­con­do l’ar­ti­co­lo 13 OEn4.

Art. 5 Obbligo di notifica in caso di modifica dell’avente diritto  

Se suc­ces­si­va­men­te al­la pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da l’aven­te di­rit­to cam­bia, oc­cor­re un’im­me­dia­ta no­ti­fi­ca da par­te dell’aven­te di­rit­to pre­ce­den­te all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per va­lu­ta­re la do­man­da. Sen­za no­ti­fi­ca il pre­mio per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà, la ri­mu­ne­ra­zio­ne, il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to e il pre­mio di mer­ca­to ven­go­no ver­sa­ti all’aven­te di­rit­to pre­ce­den­te.

Art. 6 Categorie di impianti fotovoltaici  

1 Gli im­pian­ti fo­to­vol­tai­ci so­no sud­di­vi­si nel­le ca­te­go­rie se­guen­ti:

a.
im­pian­ti in­te­gra­ti;
b.
im­pian­ti an­nes­si o iso­la­ti.

2 Per im­pian­ti in­te­gra­ti s’in­ten­do­no im­pian­ti in­te­gra­ti in un edi­fi­cio e adi­bi­ti, ol­tre che al­la pro­du­zio­ne di elet­tri­ci­tà, an­che al­la pro­te­zio­ne con­tro le in­tem­pe­rie, il ca­lo­re o le ca­du­te.

Art. 7 Impianti fotovoltaici di grandi e piccole dimensioni  

1 Per im­pian­ti fo­to­vol­tai­ci di gran­di di­men­sio­ni s’in­ten­do­no gli im­pian­ti con una po­ten­za a par­ti­re da 100 kW.

2 Per im­pian­ti fo­to­vol­tai­ci di pic­co­le di­men­sio­ni s’in­ten­do­no:

a.
gli im­pian­ti con una po­ten­za in­fe­rio­re a 100 kW;
b.
gli im­pian­ti che ven­go­no am­plia­ti o rin­no­va­ti con una po­ten­za in­fe­rio­re a 100 kW, an­che se la lo­ro po­ten­za com­ples­si­va do­po l’am­plia­men­to o il rin­no­va­men­to am­mon­ta a 100 kW o più.

3 Se il ge­sto­re di un im­pian­to se­con­do il ca­po­ver­so 1 ri­nun­cia al­la ri­mu­ne­ra­zio­ne del con­tri­bu­to le­ga­to al­la po­ten­za (all. 2.1 n. 2) per la po­ten­za a par­ti­re da 100 kW, l’im­pian­to è con­si­de­ra­to al­tre­sì un im­pian­to di pic­co­le di­men­sio­ni.

Art. 85  

5 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 29 nov. 2023, con ef­fet­to dal 1° gen. 2024 (RU 2023 764).

Art. 9 Deroghe al limite inferiore nel caso degli impianti idroelettrici 6  

1 Ol­tre agli im­pian­ti idroe­let­tri­ci col­le­ga­ti con im­pian­ti di ap­prov­vi­gio­na­men­to di ac­qua po­ta­bi­le e di smal­ti­men­to del­le ac­que di sca­ri­co, gli im­pian­ti idroe­let­tri­ci se­guen­ti so­no esclu­si dal li­mi­te in­fe­rio­re di cui all’ar­ti­co­lo 19 ca­po­ver­so 4 let­te­ra a LE­ne:

a.
cen­tra­li con uti­liz­zo di ac­qua di do­ta­zio­ne;
b.
im­pian­ti pres­so sco­la­to­ri di pie­na crea­ti in mo­do ar­ti­fi­cia­le, ca­na­li in­du­stria­li e ca­na­li di de­ri­va­zio­ne e di re­sti­tu­zio­ne esi­sten­ti, sem­pre che non ven­ga­no pro­vo­ca­ti nuo­vi in­ter­ven­ti nel­le ac­que na­tu­ra­li o pre­zio­se sul pia­no eco­lo­gi­co;
c.
im­pian­ti ac­ces­so­ri co­me im­pian­ti ad ac­qua ir­ri­gua, cen­tra­li che uti­liz­za­no l’in­fra­strut­tu­ra per l’in­ne­va­men­to ar­ti­fi­cia­le o ac­qua di gal­le­ria.

2 Ol­tre agli im­pian­ti ac­ces­so­ri se­con­do l’ar­ti­co­lo 26 ca­po­ver­so 4 LE­ne, gli im­pian­ti idroe­let­tri­ci se­guen­ti so­no esclu­si dal li­mi­te in­fe­rio­re di cui all’ar­ti­co­lo 26 ca­po­ver­so 1 LE­ne:

a.
cen­tra­li con uti­liz­zo di ac­qua di do­ta­zio­ne;
b.
im­pian­ti pres­so sco­la­to­ri di pie­na crea­ti in mo­do ar­ti­fi­cia­le, ca­na­li in­du­stria­li e ca­na­li di de­ri­va­zio­ne e di re­sti­tu­zio­ne esi­sten­ti, sem­pre che non ven­ga­no pro­vo­ca­ti nuo­vi in­ter­ven­ti nel­le ac­que na­tu­ra­li o pre­zio­se sul pia­no eco­lo­gi­co;
c.7
im­pian­ti nei qua­li ven­go­no o so­no sta­te rea­liz­za­te mi­su­re di ri­sa­na­men­to di cui all’ar­ti­co­lo 83a del­la leg­ge fe­de­ra­le del 24 gen­na­io 19918 sul­la pro­te­zio­ne del­le ac­que (LPAc) o all’ar­ti­co­lo 10 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 21 giu­gno 19919 sul­la pe­sca (LFSP), sem­pre che gli am­plia­men­ti o i rin­no­va­men­ti non cau­si­no nuo­vo o ul­te­rio­re pre­giu­di­zio sul pia­no eco­lo­gi­co.

6 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

7 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 24 mag. 2023, in vi­go­re dal 1° lug. 2023 (RU 2023275).

8 RS 814.20

9 RS 923.0

Art. 10 Consumo proprio  

Per il con­su­mo pro­prio e il rag­grup­pa­men­to ai fi­ni del con­su­mo pro­prio si ap­pli­ca­no le di­spo­si­zio­ni del ca­pi­to­lo 4 se­zio­ne 2 OEn10.

Capitolo 2: Sistema di rimunerazione per l’immissione di elettricità

Sezione 1: Disposizioni generali

Art. 11 Requisiti generali  

Le con­di­zio­ni di rac­cor­do di cui all’ar­ti­co­lo 10 OEn11 e la de­ter­mi­na­zio­ne del­la quan­ti­tà di elet­tri­ci­tà da ri­mu­ne­ra­re se­con­do l’ar­ti­co­lo 11 OEn si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia an­che ai ge­sto­ri di im­pian­ti nel si­ste­ma di ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà.

Art. 12 Garanzia di origine e plusvalore ecologico  

1 I ge­sto­ri de­gli im­pian­ti nel si­ste­ma di ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà de­vo­no tra­sfe­ri­re all’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne le ga­ran­zie di ori­gi­ne re­gi­stra­te.

2 Il plu­sva­lo­re eco­lo­gi­co è in­den­niz­za­to con la par­te­ci­pa­zio­ne de­fi­ni­ti­va al si­ste­ma di ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà (art. 24).

Art. 13 Partecipazione degli impianti fotovoltaici  

Al si­ste­ma di ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà pos­so­no par­te­ci­pa­re sol­tan­to gli im­pian­ti fo­to­vol­tai­ci di gran­di di­men­sio­ni.

Sezione 2: Commercializzazione diretta e immissione in rete al prezzo di mercato di riferimento

Art. 14 Commercializzazione diretta  

1 Dall’ob­bli­go del­la com­mer­cia­liz­za­zio­ne di­ret­ta (art. 21 LE­ne) so­no esclu­si i ge­sto­ri di im­pian­ti con una po­ten­za in­fe­rio­re a 100 kW.

2 I ge­sto­ri di im­pian­ti con una po­ten­za a par­ti­re da 500 kW che ri­ce­vo­no già una ri­mu­ne­ra­zio­ne se­con­do il di­rit­to an­te­rio­re de­vo­no pas­sa­re al­la com­mer­cia­liz­za­zio­ne di­ret­ta.

3 Tut­ti i ge­sto­ri pos­so­no pas­sa­re al­la com­mer­cia­liz­za­zio­ne di­ret­ta in ogni mo­men­to, ri­spet­tan­do un ter­mi­ne di no­ti­fi­ca di un me­se, per la fi­ne di un tri­me­stre. Il ri­tor­no all’im­mis­sio­ne in re­te al prez­zo di mer­ca­to di ri­fe­ri­men­to è esclu­so.12

12 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 25 nov. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 6129).

Art. 15 Prezzo di mercato di riferimento 13  

1 Il prez­zo di mer­ca­to di ri­fe­ri­men­to per l’elet­tri­ci­tà pro­dot­ta da im­pian­ti fo­to­vol­tai­ci, idroe­let­tri­ci, a bio­mas­sa, eo­li­ci e geo­ter­mi­ci cor­ri­spon­de al­la me­dia dei prez­zi de­ter­mi­na­ti al­la bor­sa elet­tri­ca per il gior­no suc­ces­si­vo per la re­gio­ne di mer­ca­to sviz­ze­ra, pon­de­ra­ti in ba­se all’ef­fet­ti­va im­mis­sio­ne in re­te ogni quar­to d’ora de­gli im­pian­ti di cia­scu­na tec­no­lo­gia sot­to­po­sti a una mi­su­ra­zio­ne del pro­fi­lo di ca­ri­co.

2 Per gli im­pian­ti la cui pro­du­zio­ne è co­mu­ni­ca­ta men­sil­men­te, si ap­pli­ca la me­dia men­si­le.

3 Per gli im­pian­ti la cui pro­du­zio­ne è co­mu­ni­ca­ta tri­me­stral­men­te, si ap­pli­ca la me­dia tri­me­stra­le.

4 L’UFE cal­co­la e pub­bli­ca ogni tri­me­stre i prez­zi di mer­ca­to di ri­fe­ri­men­to.

13 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 24 mag. 2023, in vi­go­re dal 1° lug. 2023 (RU 2023275).

Art. 16 Tassi di rimunerazione e loro adeguamento  

1 I tas­si di ri­mu­ne­ra­zio­ne per tec­no­lo­gia di pro­du­zio­ne, ca­te­go­ria e clas­se di po­ten­za so­no de­ter­mi­na­ti ne­gli al­le­ga­ti 1.1–1.5.

2 Il tas­so di ri­mu­ne­ra­zio­ne per gli im­pian­ti ibri­di si cal­co­la sul­la ba­se dei tas­si di ri­mu­ne­ra­zio­ne dei vet­to­ri ener­ge­ti­ci im­pie­ga­ti, pon­de­ra­ti pro­por­zio­nal­men­te in ba­se ai ri­spet­ti­vi con­te­nu­ti ener­ge­ti­ci. Per de­ter­mi­na­re le po­ten­ze equi­va­len­ti si uti­liz­za l’in­te­ra pro­du­zio­ne.

3 I tas­si di ri­mu­ne­ra­zio­ne ven­go­no ve­ri­fi­ca­ti pe­rio­di­ca­men­te e ade­gua­ti in ca­so di mo­di­fi­ca im­por­tan­te del­le cir­co­stan­ze.

4 Per i ge­sto­ri di im­pian­ti as­sog­get­ta­ti all’im­po­sta se­con­do gli ar­ti­co­li 10–13 del­la leg­ge del 12 giu­gno 200914 sull’IVA (LI­VA), il pre­mio per l’im­mis­sio­ne in re­te si ri­du­ce del fat­to­re cal­co­la­to co­me se­gue, in ba­se all’ali­quo­ta nor­ma­le vi­gen­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 25 ca­po­ver­so 1 LI­VA e ar­ro­ton­da­to al­la quar­ta ci­fra de­ci­ma­le:

.15

14 RS 641.20

15 In­tro­dot­to il n. I dell’O del 27 feb. 2019 (RU 2019 923). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023 764).

Art. 17 Durata della rimunerazione e requisiti minimi  

1 La du­ra­ta del­la ri­mu­ne­ra­zio­ne e i re­qui­si­ti mi­ni­mi so­no de­ter­mi­na­ti ne­gli al­le­ga­ti 1.1–1.5.

2 La du­ra­ta del­la ri­mu­ne­ra­zio­ne ini­zia con l’ef­fet­ti­va mes­sa in eser­ci­zio dell’im­pian­to e non può es­se­re in­ter­rot­ta. Es­sa ini­zia a de­cor­re­re an­che quan­do il ge­sto­re non ot­tie­ne an­co­ra al­cu­na ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­pian­to in que­stio­ne.

Sezione 3: Ordine di presa in considerazione e lista d’attesa

Art. 18 Ordine di presa in considerazione  

1 De­ter­mi­nan­te ai fi­ni del­la pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne di una do­man­da per la par­te­ci­pa­zio­ne al si­ste­ma di ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà è la da­ta di pre­sen­ta­zio­ne.

2 Se non tut­te le do­man­de pre­sen­ta­te lo stes­so gior­no pos­so­no es­se­re pre­se in con­si­de­ra­zio­ne, si pren­do­no dap­pri­ma in con­si­de­ra­zio­ne i pro­get­ti de­gli im­pian­ti di mag­gio­re po­ten­za.

Art. 19 Lista d’attesa  

1 Se le ri­sor­se di­spo­ni­bi­li non so­no suf­fi­cien­ti per una pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne im­me­dia­ta di tut­te le do­man­de, i pro­get­ti so­no in­se­ri­ti in una li­sta d’at­te­sa, sal­vo il ca­so in cui sia ma­ni­fe­sto che es­si non sod­di­sfa­no i re­qui­si­ti per il di­rit­to.

2 L’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne co­mu­ni­ca al ri­chie­den­te che il suo pro­get­to vie­ne in­se­ri­to in una li­sta d’at­te­sa.

3 Es­so ge­sti­sce una li­sta d’at­te­sa per gli im­pian­ti fo­to­vol­tai­ci e una per le al­tre tec­no­lo­gie di pro­du­zio­ne.

Art. 20 Smaltimento della lista d’attesa  

1 Se vi so­no nuo­va­men­te ri­sor­se di­spo­ni­bi­li, l’UFE de­ter­mi­na con­tin­gen­ti con­for­me­men­te ai qua­li pos­so­no es­se­re con­si­de­ra­ti gli im­pian­ti in­se­ri­ti nel­la li­sta d’at­te­sa.

2 Gli im­pian­ti nel­la li­sta d’at­te­sa per gli im­pian­ti fo­to­vol­tai­ci so­no pre­si in con­si­de­ra­zio­ne se­con­do la da­ta di pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da.

3 Gli im­pian­ti nel­la li­sta d’at­te­sa per le al­tre tec­no­lo­gie di pro­du­zio­ne so­no pre­si in con­si­de­ra­zio­ne se­con­do il se­guen­te or­di­ne:

a.
gli im­pian­ti per i qua­li è per­ve­nu­ta una no­ti­fi­ca di mes­sa in eser­ci­zio o per i qua­li è sta­ta pre­sen­ta­ta la no­ti­fi­ca del­lo sta­to di avan­za­men­to del pro­get­to ov­ve­ro, nel ca­so del­le pic­co­le cen­tra­li idroe­let­tri­che e de­gli im­pian­ti eo­li­ci, la se­con­da no­ti­fi­ca del­lo sta­to di avan­za­men­to del pro­get­to: se­con­do la da­ta di pre­sen­ta­zio­ne di ta­le no­ti­fi­ca;
b.
gli al­tri pro­get­ti: se­con­do la da­ta di pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da.

Sezione 4: Procedura di domanda

Art. 21 Domanda  

1 La do­man­da per la par­te­ci­pa­zio­ne al si­ste­ma di ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà va pre­sen­ta­ta all’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne.

2 Es­sa de­ve con­te­ne­re tut­te le in­di­ca­zio­ni e i do­cu­men­ti di cui agli al­le­ga­ti 1.1–1.5.

Art. 22 Garanzia di principio  

1 Se sus­si­sto­no pre­su­mi­bil­men­te i re­qui­si­ti per il di­rit­to e vi so­no a di­spo­si­zio­ne ri­sor­se suf­fi­cien­ti, l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne ga­ran­ti­sce la par­te­ci­pa­zio­ne dell’im­pian­to al si­ste­ma di ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà con una de­ci­sio­ne di prin­ci­pio.

2 Ta­le de­ci­sio­ne non ha al­cun ef­fet­to pre­giu­di­zia­le per le pro­ce­du­re di au­to­riz­za­zio­ne e di con­ces­sio­ne ne­ces­sa­rie al pro­get­to.

Art. 23 Stato di avanzamento del progetto, messa in esercizio e obbligo di notifica  

1 Ri­ce­vu­ta la de­ci­sio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 22, il ri­chie­den­te de­ve rag­giun­ge­re gli sta­ti di avan­za­men­to del pro­get­to nel ri­spet­to dei ter­mi­ni e met­te­re in eser­ci­zio l’im­pian­to.

2 Gli sta­ti di avan­za­men­to del pro­get­to e la mes­sa in eser­ci­zio non­ché i re­la­ti­vi ter­mi­ni so­no de­ter­mi­na­ti ne­gli al­le­ga­ti 1.1–1.5.

2bisI ter­mi­ni per gli sta­ti di avan­za­men­to del pro­get­to e la mes­sa in eser­ci­zio so­no so­spe­si per la du­ra­ta del­le pro­ce­du­re di ri­cor­so con­cer­nen­ti la pia­ni­fi­ca­zio­ne, con­ces­sio­ne o co­stru­zio­ne.16

3 Se il ri­chie­den­te non è in gra­do di ri­spet­ta­re i ter­mi­ni per gli sta­ti di avan­za­men­to del pro­get­to e la mes­sa in eser­ci­zio per ra­gio­ni a lui non im­pu­ta­bi­li, su ri­chie­sta l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne può pro­ro­gar­li al mas­si­mo del­la du­ra­ta equi­va­len­te al ter­mi­ne pre­vi­sto. La do­man­da va pre­sen­ta­ta per scrit­to en­tro la sca­den­za di que­sto ter­mi­ne.17

4 Il ri­chie­den­te è te­nu­to a no­ti­fi­ca­re per scrit­to, di vol­ta in vol­ta en­tro due set­ti­ma­ne, gli sta­ti di avan­za­men­to del pro­get­to rag­giun­ti.

5 Egli è te­nu­to a pre­sen­ta­re la no­ti­fi­ca com­ple­ta di mes­sa in eser­ci­zio al più tar­di un me­se dal­la mes­sa in eser­ci­zio. Se non ri­spet­ta ta­le ter­mi­ne, fi­no al mo­men­to in cui la no­ti­fi­ca vie­ne pre­sen­ta­ta non ha di­rit­to all’ero­ga­zio­ne del pre­mio per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà.

16 In­tro­dot­to il n. I dell’O del 27 feb. 2019 (RU 2019 923). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

17 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 27 feb. 2019, in vi­go­re dal 1° apr. 2019 (RU 2019 923).

Art. 24 Decisione  

1 Se an­che in se­gui­to al­la mes­sa in eser­ci­zio l’im­pian­to sod­di­sfa i re­qui­si­ti per il di­rit­to, l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne di­spo­ne se­gna­ta­men­te:

a.
l’en­tra­ta nel si­ste­ma di ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà;
b.
se l’im­pian­to è nel­la com­mer­cia­liz­za­zio­ne di­ret­ta o se vie­ne ri­mu­ne­ra­to al prez­zo di mer­ca­to di ri­fe­ri­men­to; e
c.
l’am­mon­ta­re del tas­so di ri­mu­ne­ra­zio­ne.

2 Se un ri­chie­den­te per il cui im­pian­to so­no a di­spo­si­zio­ne le per­ti­nen­ti ri­sor­se ha mes­so in eser­ci­zio il pro­prio im­pian­to pri­ma che gli ve­nis­se ac­cor­da­ta la par­te­ci­pa­zio­ne al si­ste­ma di ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà in vir­tù di una ga­ran­zia di prin­ci­pio, l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne ema­na di­ret­ta­men­te una de­ci­sio­ne se­con­do il ca­po­ver­so 1, se la per­so­na in que­stio­ne ha pre­sen­ta­to la no­ti­fi­ca com­ple­ta di mes­sa in eser­ci­zio.

3 L’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne re­vo­ca la ga­ran­zia di cui all’ar­ti­co­lo 22 e re­spin­ge la do­man­da per la par­te­ci­pa­zio­ne al si­ste­ma di ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà, se:

a.
non sus­si­sto­no i re­qui­si­ti per il di­rit­to;
b.
il ri­chie­den­te non ri­spet­ta i ter­mi­ni per la no­ti­fi­ca de­gli sta­ti d’avan­za­men­to del pro­get­to o di mes­sa in eser­ci­zio; o
c.
l’ubi­ca­zio­ne dell’im­pian­to non cor­ri­spon­de all’ubi­ca­zio­ne in­di­ca­ta nel­la do­man­da.

Sezione 5: Esercizio in corso, esclusione e uscita

Art. 25 Versamento della rimunerazione  

1 L’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne ver­sa tri­me­stral­men­te:

a.
ai ge­sto­ri di im­pian­ti nel­la com­mer­cia­liz­za­zio­ne di­ret­ta: il pre­mio per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà;
b.
ai ge­sto­ri che im­met­to­no l’elet­tri­ci­tà pro­ve­nien­te dai lo­ro im­pian­ti al prez­zo di mer­ca­to di ri­fe­ri­men­to: il pre­mio per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà e il prez­zo di mer­ca­to di ri­fe­ri­men­to.

2 Se per i ver­sa­men­ti di cui al ca­po­ver­so 1 le ri­sor­se fi­nan­zia­rie non so­no suf­fi­cien­ti, l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne ver­sa la ri­mu­ne­ra­zio­ne pro ra­ta nel cor­so dell’an­no. Il sal­do lo ver­sa nel cor­so dell’an­no suc­ces­si­vo.

3 L’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne esi­ge dal ge­sto­re la re­sti­tu­zio­ne, sen­za in­te­res­si, de­gli im­por­ti ver­sa­ti in ec­ces­so in rap­por­to all’ef­fet­ti­va pro­du­zio­ne. Es­so può an­che com­pu­ta­re ta­li im­por­ti nel pe­rio­do di pa­ga­men­to suc­ces­si­vo.

4 Se il prez­zo di mer­ca­to di ri­fe­ri­men­to è su­pe­rio­re al tas­so di ri­mu­ne­ra­zio­ne, l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne fat­tu­ra ai ge­sto­ri tri­me­stral­men­te la par­te ec­ce­den­te.

5 La ri­mu­ne­ra­zio­ne vie­ne ver­sa­ta fi­no al ter­mi­ne del me­se in­te­ro nel qua­le sca­de la du­ra­ta del­la ri­mu­ne­ra­zio­ne.

6 Se il ge­sto­re non pre­sen­ta en­tro i ter­mi­ni fis­sa­ti e in for­ma in­te­gra­le le in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie per i ver­sa­men­ti di cui al ca­po­ver­so 1, o se non ri­co­no­sce le di­ret­ti­ve del grup­po di bi­lan­cio per le ener­gie rin­no­va­bi­li ap­pro­va­te dall’UFE, il di­rit­to al­la ri­mu­ne­ra­zio­ne de­ca­de fi­no al mo­men­to del­la pre­sen­ta­zio­ne di ta­li in­for­ma­zio­ni o del ri­co­no­sci­men­to del­le di­ret­ti­ve.18

7 Se un im­pian­to pre­le­va dal­la re­te più elet­tri­ci­tà di quan­ta ne im­met­ta, l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne ad­de­bi­ta:

a.
ai ge­sto­ri de­gli im­pian­ti in re­gi­me di com­mer­cia­liz­za­zio­ne di­ret­ta: il pre­mio per l’im­mis­sio­ne in re­te;
b.
ai ge­sto­ri che im­met­to­no in re­te elet­tri­ci­tà al prez­zo di mer­ca­to di ri­fe­ri­men­to: il pre­mio per l’im­mis­sio­ne in re­te e il prez­zo di mer­ca­to di ri­fe­ri­men­to.19

18 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 27 feb. 2019, in vi­go­re dal 1° apr. 2019 (RU 2019 923).

19 In­tro­dot­to il n. I dell’O del 27 feb. 2019, in vi­go­re dal 1° apr. 2019 (RU 2019 923).

Art. 26 Indennità di gestione 20  

1 I pro­dut­to­ri nel­la com­mer­cia­liz­za­zio­ne di­ret­ta ri­ce­vo­no tri­me­stral­men­te dall’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne per ogni kWh di elet­tri­ci­tà im­mes­sa in re­te un’in­den­ni­tà di ge­stio­ne, com­po­sta da una quo­ta fis­sa per i co­sti di com­mer­cia­liz­za­zio­ne e da una quo­ta va­ria­bi­le per i co­sti dell’ener­gia di com­pen­sa­zio­ne.

2 La quo­ta fis­sa per i co­sti di com­mer­cia­liz­za­zio­ne am­mon­ta a 0,11 ct./kWh per tut­te le tec­no­lo­gie.

3 La quo­ta va­ria­bi­le per i co­sti dell’ener­gia di com­pen­sa­zio­ne cor­ri­spon­de al pro­dot­to dei se­guen­ti va­lo­ri:

a.
il rap­por­to tra la me­dia dei prez­zi dell’ener­gia di com­pen­sa­zio­ne di un me­se e la me­dia dei prez­zi dell’ener­gia di com­pen­sa­zio­ne de­gli an­ni 2013-2015; e
b.
l’im­por­to di ba­se di cui al ca­po­ver­so 4.

4 L’im­por­to di ba­se am­mon­ta a:

a.
per gli im­pian­ti fo­to­vol­tai­ci ed eo­li­ci: 0,44 ct./kWh;
b.
per gli im­pian­ti idroe­let­tri­ci: 0,17 ct./kWh;
c.
per gli IIR: 0,05 ct./kWh;
d.
per i re­stan­ti im­pian­ti a bio­mas­sa: 0,17 ct./kWh.

20 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 24 mag. 2023, in vi­go­re dal 1° apr. 2023 (RU 2023275).

Art. 27 Obblighi del gruppo di bilancio per le energie rinnovabili e dei gestori di rete  

1 Il grup­po di bi­lan­cio per le ener­gie rin­no­va­bi­li ri­ti­ra l’elet­tri­ci­tà dai ge­sto­ri che la im­met­to­no in re­te al prez­zo di mer­ca­to di ri­fe­ri­men­to e il cui im­pian­to è do­ta­to di un di­spo­si­ti­vo per la mi­su­ra­zio­ne del pro­fi­lo di ca­ri­co con tra­smis­sio­ne dei da­ti au­to­ma­ti­ca o di un si­ste­ma di mi­su­ra­zio­ne in­tel­li­gen­te. Es­so ver­sa all’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne il prez­zo di mer­ca­to di ri­fe­ri­men­to per l’elet­tri­ci­tà ri­ti­ra­ta se­con­do il pia­no pre­vi­sio­na­le.

2 I ge­sto­ri di re­te ri­ti­ra­no l’elet­tri­ci­tà dai ge­sto­ri che la im­met­to­no nel­la lo­ro re­te al prez­zo di mer­ca­to di ri­fe­ri­men­to e il cui im­pian­to non è do­ta­to di un di­spo­si­ti­vo per la mi­su­ra­zio­ne del pro­fi­lo di ca­ri­co e di un si­ste­ma di mi­su­ra­zio­ne in­tel­li­gen­te. Es­si ver­sa­no all’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne il prez­zo di mer­ca­to di ri­fe­ri­men­to per l’elet­tri­ci­tà ri­ti­ra­ta.

3 L’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne de­po­si­ta sen­za in­du­gio i fon­di ot­te­nu­ti nel Fon­do per il sup­ple­men­to re­te di cui all’ar­ti­co­lo 37 LE­ne.

Art. 28 Ampliamenti o rinnovamenti successivi  

1 Il ge­sto­re di un im­pian­to per il qua­le ot­tie­ne una ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne in re­te di elet­tri­ci­tà è te­nu­to a no­ti­fi­ca­re all’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne gli am­plia­men­ti o i rin­no­va­men­ti al­me­no un me­se pri­ma del­la lo­ro mes­sa in eser­ci­zio. Egli è te­nu­to a in­di­ca­re tut­te le mo­di­fi­che che in­ten­de ef­fet­tua­re all’im­pian­to pre­ce­den­te.

2 La du­ra­ta del­la ri­mu­ne­ra­zio­ne non vie­ne pro­ro­ga­ta da un am­plia­men­to o un rin­no­va­men­to suc­ces­si­vo.

3 Ne­gli im­pian­ti fo­to­vol­tai­ci il tas­so di ri­mu­ne­ra­zio­ne ori­gi­na­rio vie­ne ri­dot­to dal­la mes­sa in eser­ci­zio dell’am­plia­men­to o del rin­no­va­men­to. Il nuo­vo tas­so di ri­mu­ne­ra­zio­ne si cal­co­la sul­la ba­se del va­lo­re me­dio pon­de­ra­to se­con­do la po­ten­za tra il tas­so di ri­mu­ne­ra­zio­ne de­ter­mi­nan­te al mo­men­to del­la pri­ma mes­sa in eser­ci­zio e il tas­so di ri­mu­ne­ra­zio­ne di 0 ct./kWh per l’am­plia­men­to o il rin­no­va­men­to.

4 ...21

5 Nel ca­so del­le pic­co­le cen­tra­li idroe­let­tri­che e de­gli im­pian­ti a bio­mas­sa il tas­so di ri­mu­ne­ra­zio­ne ori­gi­na­rio vie­ne ri­dot­to pro­por­zio­nal­men­te dal­la mes­sa in eser­ci­zio dell’am­plia­men­to o del rin­no­va­men­to. Il cal­co­lo del nuo­vo tas­so di ri­mu­ne­ra­zio­ne è ret­to da­gli al­le­ga­ti 1.1 e 1.5.

6 In ca­so di man­ca­ta no­ti­fi­ca o se la no­ti­fi­ca di cui al ca­po­ver­so 1 non av­vie­ne en­tro il ter­mi­ne sta­bi­li­to, il ge­sto­re è te­nu­to a re­sti­tui­re all’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne, sen­za in­te­res­si, la dif­fe­ren­za tra la ri­mu­ne­ra­zio­ne ot­te­nu­ta e la ri­mu­ne­ra­zio­ne cal­co­la­ta se­con­do i tas­si di ri­mu­ne­ra­zio­ne con­tem­pla­ti nel ca­po­ver­so 3 o 5.

21 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 23 nov. 2022, con ef­fet­to dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Art. 29 Conseguenze del mancato rispetto dei requisiti per il diritto o dei requisiti minimi  

1 Per il pe­rio­do du­ran­te il qua­le i re­qui­si­ti per il di­rit­to o i re­qui­si­ti mi­ni­mi non so­no o non so­no più ri­spet­ta­ti, non sus­si­ste nes­sun di­rit­to al pre­mio per l’im­mis­sio­ne in re­te. Se è pre­vi­sto un pe­rio­do di va­lu­ta­zio­ne, il di­rit­to al pre­mio per l’im­mis­sio­ne in re­te de­ca­de re­troat­ti­va­men­te per l’in­te­ro pe­rio­do. La ri­mu­ne­ra­zio­ne ot­te­nu­ta in ec­ces­so de­ve es­se­re re­sti­tui­ta all’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne. Es­sa può es­se­re com­pen­sa­ta con fu­tu­re pre­sta­zio­ni.

2 A par­ti­re dal mo­men­to in cui i re­qui­si­ti per il di­rit­to o i re­qui­si­ti mi­ni­mi so­no nuo­va­men­te sod­di­sfat­ti sus­si­ste di nuo­vo il di­rit­to al pre­mio per l’im­mis­sio­ne in re­te. Se è pre­vi­sto un pe­rio­do di va­lu­ta­zio­ne, il di­rit­to sus­si­ste re­troat­ti­va­men­te per l’in­te­ro pe­rio­do. Even­tua­li ver­sa­men­ti suc­ces­si­vi non so­no sog­get­ti a in­te­res­si.

3 Se per il man­ca­to ri­spet­to dei re­qui­si­ti per il di­rit­to o dei re­qui­si­ti mi­ni­mi vi so­no ra­gio­ni non im­pu­ta­bi­li al ge­sto­re, que­st’ul­ti­mo può il­lu­stra­re all’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne le mi­su­re che in­ten­de adot­ta­re af­fin­ché ta­li re­qui­si­ti sia­no nuo­va­men­te ri­spet­ta­ti. L’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne può con­ce­der­gli un ter­mi­ne ap­pro­pria­to per l’at­tua­zio­ne del­le per­ti­nen­ti mi­su­re, even­tual­men­te vin­co­lan­do­lo ad one­ri. Si­no al­lo sca­de­re di que­sto ter­mi­ne sus­si­ste il di­rit­to al pre­mio per l’im­mis­sio­ne in re­te, pur­ché gli even­tua­li one­ri sia­no sod­di­sfat­ti.

4 Se an­che do­po la sca­den­za del ter­mi­ne i re­qui­si­ti per il di­rit­to o i re­qui­si­ti mi­ni­mi non so­no sod­di­sfat­ti, il ca­po­ver­so 1 si ap­pli­ca per ana­lo­gia.

Art. 30 Esclusione e uscita dal sistema di rimunerazione per l’immissione di elettricità  

1 L’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne di­spo­ne l’esclu­sio­ne di un ge­sto­re dal si­ste­ma di ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà, se i re­qui­si­ti per il di­rit­to o i re­qui­si­ti mi­ni­mi:

a.22
non so­no ri­spet­ta­ti ri­pe­tu­ta­men­te e per ta­le ra­gio­ne il pre­mio per l’im­mis­sio­ne in re­te non è sta­to ver­sa­to nel cor­so di tre an­ni ci­vi­li con­se­cu­ti­vi (art. 29 cpv. 1);
b.
non so­no ri­spet­ta­ti nel cor­so di un in­te­ro an­no ci­vi­le do­po la sca­den­za del ter­mi­ne di cui all’ar­ti­co­lo 29 ca­po­ver­so 3.

2 Un’usci­ta dal si­ste­ma di ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà è pos­si­bi­le in ogni mo­men­to, ri­spet­tan­do un ter­mi­ne di di­sdet­ta di un me­se, per la fi­ne di un tri­me­stre.23

3 Una nuo­va par­te­ci­pa­zio­ne al si­ste­ma di ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà è esclu­sa a se­gui­to di un’esclu­sio­ne o un’usci­ta.

22 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 27 feb. 2019, in vi­go­re dal 1° apr. 2019 (RU 2019 923).

23 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023 764).

Capitolo 3: Disposizioni generali sulla rimunerazione unica e sui contributi d’investimento

Art. 31 Esclusione del contributo d’investimento  

1 Fin­tan­to­ché un ge­sto­re ot­tie­ne per un im­pian­to un fi­nan­zia­men­to dei co­sti sup­ple­men­ta­ri se­con­do l’ar­ti­co­lo 73 ca­po­ver­so 4 LE­ne o una ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne in re­te di elet­tri­ci­tà non è pos­si­bi­le ac­cor­dar­gli né una ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca né un con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to.

2 Se un ge­sto­re ha già par­te­ci­pa­to con una par­te del suo im­pian­to fo­to­vol­tai­co al si­ste­ma di ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà, per que­sta par­te dell’im­pian­to non può chie­de­re una ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca.24

24 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 25 nov. 2020 (RU 2020 6129). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023 764).

Art. 32 Autorizzazione di inizio anticipato dei lavori 25  

L’UFE può au­to­riz­za­re l’ini­zio an­ti­ci­pa­to dei la­vo­ri ne­gli im­pian­ti idroe­let­tri­ci, a bio­mas­sa e geo­ter­mi­ci, se at­ten­de­re la ga­ran­zia di prin­ci­pio com­por­te­reb­be gra­vi in­con­ve­nien­ti. L’au­to­riz­za­zio­ne non dà al­cun di­rit­to a un con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to.

25 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Art. 33 Requisiti relativi all’esercizio e al funzionamento degli impianti 26  

1 Un im­pian­to per il qua­le so­no sta­ti ver­sa­ti una ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca o un con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to de­ve es­se­re sot­to­po­sto, a par­ti­re dal­la sua mes­sa in eser­ci­zio, dall’am­plia­men­to o dal rin­no­va­men­to, a una ma­nu­ten­zio­ne per al­me­no la du­ra­ta se­guen­te, in mo­do che sia ga­ran­ti­to un eser­ci­zio re­go­la­re:

a.
15 an­ni nel ca­so di im­pian­ti fo­to­vol­tai­ci, IIR, for­ni per l’in­ce­ne­ri­men­to di fan­ghi, im­pian­ti eo­li­ci e idroe­let­tri­ci;
b.
10 an­ni nel ca­so di im­pian­ti di pro­du­zio­ne di bio­gas, cen­tra­li elet­tri­che a le­gna, im­pian­ti a gas di de­pu­ra­zio­ne e im­pian­ti a gas di di­sca­ri­ca.

2 Du­ran­te al­me­no 15 an­ni gli im­pian­ti fo­to­vol­tai­ci de­vo­no inol­tre es­se­re in eser­ci­zio in mo­do ta­le da non scen­de­re al di sot­to del­la pro­du­zio­ne mi­ni­ma at­te­sa in ba­se all’ubi­ca­zio­ne e all’orien­ta­men­to.

3 I ge­sto­ri di im­pian­ti fo­to­vol­tai­ci ai qua­li è sta­ta ac­cor­da­ta una ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 25 ca­po­ver­so 3 LE­ne (ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca ele­va­ta), non pos­so­no fa­re uso del con­su­mo pro­prio se­con­do l’ar­ti­co­lo 16 LE­ne per al­me­no 15 an­ni dal­la mes­sa in eser­ci­zio dell’im­pian­to.

26 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Art. 34 Restituzione della rimunerazione unica e dei contributi d’investimento  

1 Per la re­sti­tu­zio­ne del­la ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca e dei con­tri­bu­ti d’in­ve­sti­men­to si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia gli ar­ti­co­li 28–30 del­la leg­ge del 5 ot­to­bre 199027 sui sus­si­di.

2 La re­sti­tu­zio­ne del­la ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca o dei con­tri­bu­ti d’in­ve­sti­men­to è ri­chie­sta in­te­ra­men­te o par­zial­men­te in par­ti­co­la­re se non sus­si­sto­no o non sus­si­sto­no più i re­qui­si­ti re­la­ti­vi all’eser­ci­zio e al fun­zio­na­men­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 33.

3 Vie­ne inol­tre ri­chie­sta la re­sti­tu­zio­ne in­te­ra o par­zia­le del­la ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca o dei con­tri­bu­ti d’in­ve­sti­men­to se le con­di­zio­ni del mer­ca­to dell’ener­gia de­ter­mi­na­no una red­di­ti­vi­tà ec­ces­si­va.

Art. 34a Restituzione dei contributi d’investimento per progetti di prospezione o sfruttamento di serbatoi geotermici 28  

1 Qua­lo­ra un pro­get­to di pro­spe­zio­ne o sfrut­ta­men­to di un ser­ba­to­io geo­ter­mi­co sia uti­liz­za­to per al­tri sco­pi e per­met­ta di con­se­gui­re un uti­le, l’UFE può di­spor­re la re­sti­tu­zio­ne par­zia­le o to­ta­le dei con­tri­bu­ti d’in­ve­sti­men­to ver­sa­ti.

2 Pri­ma di un uti­liz­zo per al­tri sco­pi o di un’alie­na­zio­ne l’UFE de­ve es­se­re in­for­ma­to in me­ri­to a:

a.
il ti­po di uti­liz­za­zio­ne pre­vi­sto;
b.
i rap­por­ti di pro­prie­tà e i re­spon­sa­bi­li;
c.
even­tua­li uti­li e il re­la­ti­vo am­mon­ta­re.

28 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Art. 35 Termine di attesa 29  

Se per la co­stru­zio­ne di un nuo­vo im­pian­to fo­to­vol­tai­co o per l’am­plia­men­to con­si­de­re­vo­le di un im­pian­to fo­to­vol­tai­co è sta­ta ac­cor­da­ta una ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca ele­va­ta, de­ve tra­scor­re­re al­me­no un an­no dal­la mes­sa in eser­ci­zio di que­sto im­pian­to o am­plia­men­to per met­te­re in eser­ci­zio sul­lo stes­so fon­do un al­tro im­pian­to fo­to­vol­tai­co sen­za con­su­mo pro­prio o un am­plia­men­to con­si­de­re­vo­le di un ta­le im­pian­to e po­ter chie­de­re una ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca ele­va­ta.

29 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Capitolo 4: Rimunerazione unica per impianti fotovoltaici

Sezione 1: Disposizioni generali

Art. 36 Dimensione minima per il versamento di una rimunerazione unica 30  

Una ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca vie­ne ver­sa­ta per gli im­pian­ti fo­to­vol­tai­ci con una po­ten­za di al­me­no 2 kW.

30 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Art. 37 Misura considerevole dell’ampliamento o del rinnovamento di un impianto  

Un im­pian­to è con­si­de­ra­to am­plia­to o rin­no­va­to in mi­su­ra con­si­de­re­vo­le se la po­ten­za dell’im­pian­to è sta­ta au­men­ta­ta di al­me­no 2 kW a se­gui­to dell’am­plia­men­to o del rin­no­va­men­to.

Art. 38 Calcolo della rimunerazione unica e degli importi 31  

1 La ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca è com­po­sta di un con­tri­bu­to di ba­se e di un con­tri­bu­to le­ga­to al­la po­ten­za.

1bis Per gli im­pian­ti in­te­gra­ti con un an­go­lo di in­cli­na­zio­ne di al­me­no 75 gra­di che so­no sta­ti mes­si in eser­ci­zio a par­ti­re dal 1° gen­na­io 2022, il con­tri­bu­to le­ga­to al­la po­ten­za vie­ne au­men­ta­to con un bo­nus.32

1ter Per gli im­pian­ti an­nes­si o iso­la­ti con un an­go­lo di in­cli­na­zio­ne di al­me­no 75gra­di che so­no sta­ti mes­si in eser­ci­zio a par­ti­re dal 1° gen­na­io 2023, il con­tri­bu­to le­ga­to al­la po­ten­za vie­ne au­men­ta­to con un bo­nus.33

1qua­ter Per gli im­pian­ti fo­to­vol­tai­ci ubi­ca­ti al di fuo­ri del­le zo­ne edi­fi­ca­bi­li, non an­nes­si a un edi­fi­cio né in­te­gra­ti al suo in­ter­no, il con­tri­bu­to le­ga­to al­la po­ten­za vie­ne au­men­ta­to con un bo­nus pur­ché es­si ab­bia­no una po­ten­za mi­ni­ma di 150 kW e sia­no sta­ti in­stal­la­ti a un’al­ti­tu­di­ne di al­me­no 1500m sul li­vel­lo del ma­re.34

2 Gli im­por­ti so­no de­ter­mi­na­ti nell’al­le­ga­to 2.1. Il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’am­bien­te, dei tra­spor­ti, dell’ener­gia e del­le co­mu­ni­ca­zio­ni (DA­TEC) li ve­ri­fi­ca an­nual­men­te. In ca­so di mu­ta­men­to con­si­de­re­vo­le del­le cir­co­stan­ze es­so pre­sen­ta al Con­si­glio fe­de­ra­le una pro­po­sta di ade­gua­men­to de­gli im­por­ti.

3 Per gli im­pian­ti fo­to­vol­tai­ci di gran­di di­men­sio­ni che so­no sta­ti mes­si in eser­ci­zio dal 1° gen­na­io 2013 val­go­no gli im­por­ti per gli im­pian­ti an­nes­si e iso­la­ti, an­che se es­si ap­par­ten­go­no al­la ca­te­go­ria de­gli im­pian­ti in­te­gra­ti.

4 Per gli am­plia­men­ti o i rin­no­va­men­ti con­si­de­re­vo­li vie­ne ver­sa­to sol­tan­to un con­tri­bu­to le­ga­to al­la po­ten­za equi­va­len­te all’au­men­to del­la po­ten­za rag­giun­ta con l’am­plia­men­to o il rin­no­va­men­to. Non vie­ne ver­sa­to al­cun con­tri­bu­to di ba­se.

5 Se un im­pian­to vie­ne am­plia­to già pri­ma dell’ot­te­ni­men­to del­la ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca, il con­tri­bu­to di ba­se vie­ne ver­sa­to per l’ele­men­to dell’im­pian­to mes­so in eser­ci­zio per pri­mo e il con­tri­bu­to le­ga­to al­la po­ten­za in fun­zio­ne del­la da­ta di mes­sa in eser­ci­zio dei sin­go­li ele­men­ti dell’im­pian­to.35

6 Nel ca­so di un im­pian­to co­sti­tui­to da più cam­pi fo­to­vol­tai­ci che rien­tra­no in di­ver­se ca­te­go­rie di im­pian­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 6, il con­tri­bu­to di ba­se è cal­co­la­to sul­la scor­ta del va­lo­re me­dio de­gli im­por­ti pon­de­ra­to in ba­se al­la po­ten­za e il con­tri­bu­to le­ga­to al­la po­ten­za in fun­zio­ne de­gli ele­men­ti del­la po­ten­za per ca­te­go­ria.

31 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

32 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 24 nov. 2021, in vi­go­re dal 1° gen. 2022 (RU 2021 820).

33 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

34 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

35 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 ott. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3479).

Art. 38a Determinazione della rimunerazione unica tramite aste 36  

1 Per i pro­get­ti di co­stru­zio­ne di nuo­vi im­pian­ti fo­to­vol­tai­ci sen­za con­su­mo pro­prio a par­ti­re da una po­ten­za di 150 kW l’am­mon­ta­re del­la ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca è fis­sa­ta tra­mi­te aste.

2 Per gli im­pian­ti fo­to­vol­tai­ci da rea­liz­za­re al di fuo­ri di zo­ne edi­fi­ca­bi­li e che sod­di­sfa­no de­ter­mi­na­ti ul­te­rio­ri cri­te­ri è pos­si­bi­le ef­fet­tua­re aste spe­cia­li se­pa­ra­te.

3 La ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca fis­sa­ta tra­mi­te aste è co­sti­tui­ta da un con­tri­bu­to le­ga­to al­la po­ten­za per ogni kW di po­ten­za in­stal­la­ta.

4 Se un im­pian­to ha un an­go­lo d’in­cli­na­zio­ne di al­me­no 75 gra­di, in ag­giun­ta all’im­por­to in­di­ca­to nell’of­fer­ta è ac­cor­da­to il bo­nus per l’an­go­lo d’in­cli­na­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 38 ca­po­ver­si 1bis o 1ter.

5 Se un im­pian­to sod­di­sfa i pre­sup­po­sti di cui all’ar­ti­co­lo 38 ca­po­ver­so 1qua­ter, ol­tre all’im­por­to in­di­ca­to nell’of­fer­ta vie­ne ac­cor­da­to il bo­nus per l’al­ti­tu­di­ne.

36 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Art. 38b Principio per la fissazione della rimunerazione unica per gli impianti secondo l’articolo 71a LEne 37  

La ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca per gli im­pian­ti di cui all’ar­ti­co­lo 71a ca­po­ver­so 2 LE­ne cor­ri­spon­de ai co­sti sco­per­ti, ma al mas­si­mo al 60 per cen­to dei co­sti d’in­ve­sti­men­to com­pu­ta­bi­li.

37 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 17 mar. 2023, in vi­go­re dal 1° apr. 2023 (RU 2023 144).

Sezione 2: Ordine di presa in considerazione e lista d’attesa

Art. 39 Ordine di presa in considerazione  

1 De­ter­mi­nan­te ai fi­ni del­la pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne di una do­man­da è la da­ta di pre­sen­ta­zio­ne.38

2 Se non tut­te le do­man­de pre­sen­ta­te lo stes­so gior­no pos­so­no es­se­re pre­se in con­si­de­ra­zio­ne, si pren­do­no dap­pri­ma in con­si­de­ra­zio­ne i pro­get­ti de­gli im­pian­ti con la mag­gio­re po­ten­za sup­ple­men­ta­re.

38 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Art. 40 Lista d’attesa  

1 Se le ri­sor­se non so­no suf­fi­cien­ti per una pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne im­me­dia­ta, i pro­get­ti so­no in­se­ri­ti con­for­me­men­te al­la da­ta di pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da in una li­sta d’at­te­sa, sal­vo il ca­so in cui sia ma­ni­fe­sto che es­si non sod­di­sfa­no i re­qui­si­ti per il di­rit­to.

2 L’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne co­mu­ni­ca al ri­chie­den­te che il suo pro­get­to è sta­to in­se­ri­to nel­la li­sta d’at­te­sa.

3 Es­so ge­sti­sce una li­sta d’at­te­sa per gli im­pian­ti fo­to­vol­tai­ci di pic­co­le di­men­sio­ni e una li­sta d’at­te­sa per gli im­pian­ti fo­to­vol­tai­ci di gran­di di­men­sio­ni.

4Se vi so­no nuo­va­men­te ri­sor­se di­spo­ni­bi­li, l’UFE fis­sa due con­tin­gen­ti en­tro i qua­li pos­so­no es­se­re pre­si in con­si­de­ra­zio­ne i pro­get­ti del­le li­ste d’at­te­sa de­gli im­pian­ti fo­to­vol­tai­ci di pic­co­le e di gran­di di­men­sio­ni.

Sezione 3: Procedura di domanda per gli impianti fotovoltaici di piccole dimensioni

Art. 41 Domanda  

1 La do­man­da per l’ot­te­ni­men­to di una ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca per im­pian­ti fo­to­vol­tai­ci di pic­co­le di­men­sio­ni de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta all’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne do­po la mes­sa in eser­ci­zio dell’im­pian­to.

2 Es­sa de­ve con­te­ne­re tut­te le in­di­ca­zio­ni e i do­cu­men­ti di cui all’al­le­ga­to 2.1 nu­me­ro 3.

3 Nel­la do­man­da i ge­sto­ri di im­pian­ti di cui all’ar­ti­co­lo 7 ca­po­ver­so 3 de­vo­no co­mu­ni­ca­re all’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne che in­ten­do­no ri­nun­cia­re al­la ri­mu­ne­ra­zio­ne del con­tri­bu­to le­ga­to al­la po­ten­za (all. 2.1 n. 2) a par­ti­re dal­la po­ten­za di 100 kW.

4Se per lo stes­so im­pian­to il ge­sto­re ha già pre­sen­ta­to una do­man­da se­con­do l’ar­ti­co­lo 21 o 43, que­sta do­man­da è con­si­de­ra­ta ri­ti­ra­ta con la pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da di cui al ca­po­ver­so 1.

Art. 42 Determinazione della rimunerazione unica  

Se l’im­pian­to sod­di­sfa i re­qui­si­ti per il di­rit­to e vi so­no a di­spo­si­zio­ne suf­fi­cien­ti ri­sor­se ai fi­ni del­la pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne, l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne de­ter­mi­na l’am­mon­ta­re del­la ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca sul­la ba­se de­gli im­por­ti di cui all’al­le­ga­to 2.1.

Sezione 4: Procedura di domanda per gli impianti fotovoltaici di grandi dimensioni

Art. 43 Domanda  

1 La do­man­da per l’ot­te­ni­men­to di una ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca per gli im­pian­ti fo­to­vol­tai­ci di gran­di di­men­sio­ni de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta all’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne.

2 Es­sa de­ve con­te­ne­re tut­te le in­di­ca­zio­ni e i do­cu­men­ti di cui all’al­le­ga­to 2.1 nu­me­ro 4.1.

3 Se do­po la pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da la ca­te­go­ria o la po­ten­za dell’im­pian­to pro­get­ta­to su­bi­sco­no mo­di­fi­che, il ri­chie­den­te è te­nu­to a co­mu­ni­car­lo im­me­dia­ta­men­te all’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne.

Art. 44 Garanzia di principio 39  

Se sus­si­sto­no pre­su­mi­bil­men­te i re­qui­si­ti per il di­rit­to e vi so­no suf­fi­cien­ti ri­sor­se a di­spo­si­zio­ne, l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne ga­ran­ti­sce la ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca con una de­ci­sio­ne di prin­ci­pio.

39 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 25 nov. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 6129).

Art. 45 Termine e notifica di messa in esercizio  
1 L’im­pian­to de­ve es­se­re mes­so in eser­ci­zio al più tar­di:
a.
12 me­si do­po la ga­ran­zia di prin­ci­pio di cui all’ar­ti­co­lo 44;
b.
6 an­ni do­po la ga­ran­zia di prin­ci­pio di cui all’ar­ti­co­lo 44, se per la co­stru­zio­ne dell’im­pian­to è ne­ces­sa­rio mo­di­fi­ca­re le ba­si pia­ni­fi­ca­to­rie.40

2 La mes­sa in eser­ci­zio de­ve es­se­re no­ti­fi­ca­ta all’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne al più tar­di tre me­si dal­la mes­sa in eser­ci­zio.

3 La no­ti­fi­ca di mes­sa in eser­ci­zio de­ve con­te­ne­re le in­di­ca­zio­ni e i do­cu­men­ti di cui all’al­le­ga­to 2.1 nu­me­ro 4.2.

4 Se per ra­gio­ni non im­pu­ta­bi­li al ri­chie­den­te il ter­mi­ne per la mes­sa in eser­ci­zio non può es­se­re ri­spet­ta­to, l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne può pro­ro­gar­lo su ri­chie­sta. La ri­chie­sta de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta pri­ma del­la sca­den­za del ter­mi­ne.

40 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 27 feb. 2019, in vi­go­re dal 1° apr. 2019 (RU 2019 923).

Art. 46 Decisione  

1 Se an­che do­po la mes­sa in eser­ci­zio l’im­pian­to sod­di­sfa i re­qui­si­ti per il di­rit­to, do­po la ri­ce­zio­ne del­la no­ti­fi­ca com­ple­ta di mes­sa in eser­ci­zio l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne sta­bi­li­sce sul­la ba­se dei da­ti au­ten­ti­ca­ti dell’im­pian­to nell’am­bi­to del­le ga­ran­zie di ori­gi­ne l’am­mon­ta­re del­la ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca.41

2 Se un ri­chie­den­te per il cui im­pian­to sus­si­sto­no ri­sor­se suf­fi­cien­ti ha mes­so in eser­ci­zio il pro­prio im­pian­to pri­ma che gli fos­se ac­cor­da­ta la ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca con una de­ci­sio­ne di prin­ci­pio, l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne ema­na di­ret­ta­men­te una de­ci­sio­ne se­con­do il ca­po­ver­so 1, al­lor­quan­do la per­so­na in que­stio­ne ha pre­sen­ta­to la no­ti­fi­ca com­ple­ta di mes­sa in eser­ci­zio.

3 L’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne re­vo­ca la ga­ran­zia di cui all’ar­ti­co­lo 44 e re­spin­ge la do­man­da per l’ot­te­ni­men­to di una ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca se:

a.
i re­qui­si­ti per il di­rit­to non so­no adem­piu­ti;
b.
la mes­sa in eser­ci­zio non av­vie­ne en­tro il ter­mi­ne pre­vi­sto;
c.
l’ubi­ca­zio­ne dell’im­pian­to non cor­ri­spon­de a quan­to in­di­ca­to nel­la do­man­da.

4 Es­so può re­vo­ca­re la ga­ran­zia di prin­ci­pio di cui all’ar­ti­co­lo 44 an­che nel ca­so in cui la mes­sa in eser­ci­zio non gli è sta­ta no­ti­fi­ca­ta en­tro i tre me­si suc­ces­si­vi.

41 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 25 nov. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 6129).

Sezione 5: Aste per la rimunerazione unica42

42 Introdotta dal n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Art. 46a Competenze  

1 L’UFE sta­bi­li­sce per ogni tor­na­ta d’asta il vo­lu­me dell’asta e il va­lo­re mas­si­mo am­mis­si­bi­le dell’of­fer­ta.

2 In ca­so di aste spe­cia­li (art.38a cpv. 2) sta­bi­li­sce inol­tre qua­li ul­te­rio­ri cri­te­ri de­ve sod­di­sfa­re un im­pian­toper po­ter par­te­ci­pa­re a ta­le asta.

3 L’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne ese­gue la pro­ce­du­ra d’asta.

Art. 46b Condizioni di partecipazione  

1 La co­stru­zio­ne dell’im­pian­to non può ini­zia­re pri­ma dell’ag­giu­di­ca­zio­ne.

2 Per ogni fon­do e tor­na­ta d’asta si può pre­sen­ta­re una so­la of­fer­ta.

Art. 46c Procedura d’asta  

1 L’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne ren­de no­te nel ban­do le con­di­zio­ni d’asta non­ché le in­di­ca­zio­ni e i do­cu­men­ti da pre­sen­ta­re uni­ta­men­te all’of­fer­ta.

2 Es­so ri­la­scia un’ag­giu­di­ca­zio­ne per le of­fer­te:

a.
che sod­di­sfa­no le con­di­zio­ni di par­te­ci­pa­zio­ne;
b.
che pre­sen­ta­no il tas­so più con­ve­nien­te per kW di po­ten­za;
c.
che rien­tra­no nel vo­lu­me d’asta sta­bi­li­to dal ban­do; e
d.
per le qua­li en­tro il ter­mi­ne fis­sa­to dall’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne è de­po­si­ta­ta una cau­zio­ne pa­ri al 10 per cen­to dell’im­por­to del­la ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca pre­vi­sto per l’in­te­ra po­ten­za of­fer­ta.

3 Se la po­ten­za to­ta­le del­le of­fer­te che sod­di­sfa­no le con­di­zio­ni di par­te­ci­pa­zio­ne è in­fe­rio­re al vo­lu­me d’asta sta­bi­li­to dal ban­do, il vo­lu­me d’asta vie­ne au­to­ma­ti­ca­men­te ri­dot­to a po­ste­rio­ri al 90 per cen­to di ta­le po­ten­za of­fer­ta.

Art. 46d Termine e notifica di messa in esercizio  

1 L’im­pian­to de­ve es­se­re mes­so in eser­ci­zio al più tar­di 24 me­si do­po che l’ag­giu­di­ca­zio­ne è pas­sa­ta in giu­di­ca­to.43

2 La mes­sa in eser­ci­zio de­ve es­se­re no­ti­fi­ca­ta all’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne al più tar­di tre me­si dal­la mes­sa in eser­ci­zio.

3 La no­ti­fi­ca di mes­sa in eser­ci­zio de­ve con­te­ne­re le in­di­ca­zio­ni e i do­cu­men­ti di cui all’al­le­ga­to 2.1 nu­me­ro 4.2.

4 Se per ra­gio­ni non im­pu­ta­bi­li al ri­chie­den­te il ter­mi­ne per la mes­sa in eser­ci­zio non può es­se­re ri­spet­ta­to, l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne può pro­ro­gar­lo su ri­chie­sta. La ri­chie­sta de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta pri­ma del­la sca­den­za del ter­mi­ne.

43 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023 764).

Art. 46e Ammontare definitivo della rimunerazione unica  

1 L’am­mon­ta­re de­fi­ni­ti­vo del­la ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca è cal­co­la­to sul­la ba­se dei da­ti au­ten­ti­ca­ti dell’im­pian­to nell’am­bi­to del­le ga­ran­zie di ori­gi­ne e dell’of­fer­ta pre­sen­ta­ta.

2 Se la po­ten­za dell’im­pian­to è su­pe­rio­re a quan­to in­di­ca­to nell’of­fer­ta, la ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca è ver­sa­ta so­la­men­te per la po­ten­za in­di­ca­ta nell’of­fer­ta.

3 Se la po­ten­za dell’im­pian­to è in­fe­rio­re a quan­to in­di­ca­to nell’of­fer­ta:

a.
la ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca è ver­sa­ta so­la­men­te per la po­ten­za ef­fet­ti­va­men­te in­stal­la­ta;
b.
la cau­zio­ne de­po­si­ta­ta è trat­te­nu­ta in mi­su­ra pro­por­zio­na­le al­la dif­fe­ren­za ri­spet­to all’of­fer­ta, se la po­ten­za ef­fet­ti­va­men­te in­stal­la­ta è in­fe­rio­re al 90per cen­to del­la po­ten­za of­fer­ta.
Art. 46f Revoca dell’aggiudicazione e sanzione  

1 L’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne re­vo­ca l’ag­giu­di­ca­zio­ne e trat­tie­ne la cau­zio­ne de­po­si­ta­ta a ti­to­lo di san­zio­ne a be­ne­fi­cio del Fon­do per il sup­ple­men­to re­te se:

a.
do­po la mes­sa in eser­ci­zio non so­no sod­di­sfat­ti tut­ti i re­qui­si­ti per il di­rit­to;
b.
la mes­sa in eser­ci­zio non av­vie­ne en­tro il ter­mi­ne sta­bi­li­to;
c.
l’ubi­ca­zio­ne dell’im­pian­to non cor­ri­spon­de all’ubi­ca­zio­ne in­di­ca­ta nell’of­fer­ta.

2 L’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne può trat­te­ne­re, in­te­ra­men­te o par­zial­men­te, la cau­zio­ne de­po­si­ta­ta, a ti­to­lo di san­zio­ne a be­ne­fi­cio del Fon­do per il sup­ple­men­to re­te se en­tro tre me­si dal­la mes­sa in eser­ci­zio non è tra­smes­sa la no­ti­fi­ca di mes­sa in eser­ci­zio.

Art. 46g Versamento della rimunerazione unica e rimborso della cauzione  

1 La ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca vie­ne ver­sa­ta al più tar­di tre me­si dal­la ri­ce­zio­ne del­la no­ti­fi­ca com­ple­ta di mes­sa in eser­ci­zio.

2 Se non è trat­te­nu­ta in­te­ra­men­te o par­zial­men­te ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 46e o 46f la cau­zio­ne de­po­si­ta­ta è rim­bor­sa­ta uni­ta­men­te al ver­sa­men­to del­la ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca.

Art. 46h Pubblicazione relativa alle aste  

In me­ri­to al­le aste per la ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne pub­bli­ca i se­guen­ti da­ti:

a.
il ter­mi­ne di pre­sen­ta­zio­ne del­le of­fer­te;
b.
il mec­ca­ni­smo dei prez­zi;
c.
il nu­me­ro di of­fer­te per­ve­nu­te;
d.
il quan­ti­ta­ti­vo of­fer­to in kW per­ve­nu­to;
e.
il nu­me­ro del­le ag­giu­di­ca­zio­ni;
f.
il nu­me­ro di of­fer­te esclu­se;
g.
il quan­ti­ta­ti­vo of­fer­to in kW del­le of­fer­te esclu­se;
h.
il va­lo­re mas­si­mo am­mis­si­bi­le dell’of­fer­ta in fran­chi per kW;
i.44
il va­lo­re dell’of­fer­ta più bas­sa e il va­lo­re dell’of­fer­ta più al­ta, in fran­chi per kW;
j. 45
il va­lo­re di ag­giu­di­ca­zio­ne me­dio pon­de­ra­to in rap­por­to al quan­ti­ta­ti­vo, in fran­chi per kW;
k.46
il va­lo­re dell’of­fer­ta più bas­sa e il va­lo­re dell’of­fer­ta più al­ta che han­no ot­te­nu­to un’ag­giu­di­ca­zio­ne, in fran­chi per kW;
l.47
la po­ten­za più bas­sa e la po­ten­za più al­ta pro­po­ste nel­le of­fer­te, in kW;
m.48
la po­ten­za più bas­sa e la po­ten­za più al­ta pro­po­ste nel­le of­fer­te che han­no ot­te­nu­to un’ag­giu­di­ca­zio­ne, in kW;
n.49
la po­ten­za me­dia che ha ot­te­nu­to un’ag­giu­di­ca­zio­ne, in kW.

44 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023 764).

45 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023 764).

46 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023 764).

47 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023 764).

48 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023 764).

49 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023 764).

Sezione 6: Procedura di domanda per gli impianti di cui all’articolo 71a LEne50

50 Introdotta dal n. I dell’O del 17 mar. 2023, in vigore dal 1° apr. 2023 (RU 2023 144).

Art. 46i Domanda  

1 La do­man­da per l’ot­te­ni­men­to di una ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca per gli im­pian­ti di cui all’ar­ti­co­lo 71a LE­ne de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta all’UFE.

2 Può es­se­re pre­sen­ta­ta sol­tan­to quan­do il pro­get­to di­spo­ne di un’au­to­riz­za­zio­ne edi­li­zia pas­sa­ta in giu­di­ca­to.

3 De­ve con­te­ne­re tut­te le in­di­ca­zio­ni e i do­cu­men­ti se­con­do l’al­le­ga­to 2.1 nu­me­ro 5.1 non­ché un cal­co­lo del­la red­di­ti­vi­tà.

4 Il cal­co­lo del­la red­di­ti­vi­tà de­ve es­se­re ef­fet­tua­to sul­la ba­se del­le di­spo­si­zio­ni per il cal­co­lo dei co­sti sco­per­ti se­con­do l’al­le­ga­to 4.

Art. 46j Garanzia di principio  

Se sus­si­sto­no pre­su­mi­bil­men­te i re­qui­si­ti per il di­rit­to di cui all’ar­ti­co­lo 71a ca­po­ver­so 2 LE­ne e vi so­no suf­fi­cien­ti ri­sor­se a di­spo­si­zio­ne, l’UFE ga­ran­ti­sce la ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca con una de­ci­sio­ne di prin­ci­pio e:

a.
cal­co­la il pre­su­mi­bi­le am­mon­ta­re del­la ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca al mo­men­to in cui è da­ta la ga­ran­zia di prin­ci­pio pa­ri ai co­sti sco­per­ti at­te­si;
b.
sta­bi­li­sce l’im­por­to mas­si­mo, che non de­ve su­pe­ra­re la ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca pa­ri al 60 per cen­to dei co­sti d’in­ve­sti­men­to pre­su­mi­bil­men­te com­pu­ta­bi­li;
c.
sta­bi­li­sce, sul­la ba­se del­le let­te­re a e b, il pia­no di pa­ga­men­to di cui all’ar­ti­co­lo 46q.
Art. 46k Immissione parziale di elettricità e termine di messa in esercizio  

1 Con la po­ten­za del­la par­te dell’im­pian­to mes­sa in eser­ci­zio e al­lac­cia­ta al­la re­te elet­tri­ca en­tro il 31 di­cem­bre 2025 de­ve es­se­re pos­si­bi­le rag­giun­ge­re una pro­du­zio­ne an­nua di al­me­no il 10 per cen­to del­la pro­du­zio­ne at­te­sa dell’in­te­ro im­pian­to pre­vi­sto o al­me­no 10 GWh di ener­gia elet­tri­ca all’an­no.51

2 La mes­sa in eser­ci­zio com­ple­ta de­ve av­ve­ni­re en­tro il 31 di­cem­bre 2030.

3Se en­tro il 31 di­cem­bre 2030 può es­se­re mes­sa in eser­ci­zio so­lo una par­te dell’im­pian­to ori­gi­na­ria­men­te pre­vi­sto, la ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca vie­ne cal­co­la­ta e con­ces­sa in pro­por­zio­ne al­la par­te mes­sa in eser­ci­zio fi­no a quel mo­men­to, nel­la mi­su­ra in cui ta­le par­te sod­di­sfa i re­qui­si­ti di cui all’ar­ti­co­lo 71a ca­po­ver­so 2 LE­ne.

51 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023 764).

Art. 46l Notifica di messa in esercizio  

1 Do­po la mes­sa in eser­ci­zio oc­cor­re pre­sen­ta­re all’UFE una no­ti­fi­ca di mes­sa in eser­ci­zio.

2 Se en­tro il 31 di­cem­bre 2030 è sta­ta mes­sa in eser­ci­zio so­lo una par­te dell’im­pian­to ori­gi­na­ria­men­te pre­vi­sto, la no­ti­fi­ca di mes­sa in eser­ci­zio de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta per ta­le par­te.

3 La no­ti­fi­ca di mes­sa in eser­ci­zio de­ve con­te­ne­re le in­di­ca­zio­ni e i do­cu­men­ti di cui all’al­le­ga­to 2.1 nu­me­ro 5.2.

Art. 46m Notifica di conclusione dei lavori  

1 Al più tar­di un an­no do­po la mes­sa in eser­ci­zio oc­cor­re pre­sen­ta­re all’UFE una no­ti­fi­ca di con­clu­sio­ne dei la­vo­ri.

2 La no­ti­fi­ca de­ve con­te­ne­re le in­di­ca­zio­ni e i do­cu­men­ti se­guen­ti:

a.
un con­teg­gio det­ta­glia­to dei co­sti di co­stru­zio­ne;
b.
un elen­co dei co­sti d’in­ve­sti­men­to com­pu­ta­bi­li e non com­pu­ta­bi­li.

3 Se en­tro il 31 di­cem­bre 2030 è sta­ta mes­sa in eser­ci­zio so­lo una par­te dell’im­pian­to ori­gi­na­ria­men­te pre­vi­sto, en­tro il 31 di­cem­bre 2031 de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta la no­ti­fi­ca di con­clu­sio­ne dei la­vo­ri per ta­le par­te dell’im­pian­to.

Art. 46n Proroga del termine per la presentazione della notifica di conclusione dei lavori  

Su ri­chie­sta del ri­chie­den­te, l’UFE può pro­ro­ga­re il ter­mi­ne per la pre­sen­ta­zio­ne del­la no­ti­fi­ca di con­clu­sio­ne dei la­vo­ri, se:

a.
il ter­mi­ne non può es­se­re ri­spet­ta­to per ra­gio­ni non im­pu­ta­bi­li al ri­chie­den­te; e
b.
la ri­chie­sta vie­ne pre­sen­ta­ta pri­ma del­la sca­den­za del ter­mi­ne.
Art. 46o Notifica della produzione netta e della produzione invernale  

1 Do­po il ter­zo an­no com­ple­to di eser­ci­zio oc­cor­re no­ti­fi­ca­re all’UFE la pro­du­zio­ne net­ta an­nua dell’im­pian­to dal­la mes­sa in eser­ci­zio com­ple­ta, non­ché la pro­du­zio­ne di elet­tri­ci­tà nel se­me­stre in­ver­na­le (1° ot­to­bre - 31 mar­zo) per kW di po­ten­za in­stal­la­ta.

2 I da­ti re­la­ti­vi al­la pro­du­zio­ne net­ta in­di­ca­no se­pa­ra­ta­men­te il con­su­mo pro­prio e la pro­du­zio­ne ec­ce­den­te.

2 Se en­tro il 31 di­cem­bre 2030 è sta­ta mes­sa in eser­ci­zio so­lo una par­te dell’im­pian­to ori­gi­na­ria­men­te pre­vi­sto, i da­ti da no­ti­fi­ca­re si de­vo­no ri­fe­ri­re so­lo a ta­le par­te dell’im­pian­to.

Art. 46p Determinazione definitiva della rimunerazione unica  

1 Se i re­qui­si­ti per il di­rit­to di cui all’ar­ti­co­lo 71a ca­po­ver­so 2 LE­ne sus­si­sto­no an­co­ra al mo­men­to del­la no­ti­fi­ca del­la pro­du­zio­ne net­ta, l’UFE fis­sa de­fi­ni­ti­va­men­te la ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca sull’im­por­to più bas­so dei se­guen­ti va­lo­ri:

a.
am­mon­ta­re dei co­sti sco­per­ti de­fi­ni­ti­vi (cpv. 2);
b.
60 per cen­to dei co­sti d’in­ve­sti­men­to pre­su­mi­bil­men­te com­pu­ta­bi­li (art. 46j lett. b); o
c.
60 per cen­to dei co­sti d’in­ve­sti­men­to com­pu­ta­bi­li de­fi­ni­ti­vi.

2 I co­sti sco­per­ti de­fi­ni­ti­vi ven­go­no cal­co­la­ti sul­la ba­se dei co­sti d’in­ve­sti­men­to com­pu­ta­bi­li de­fi­ni­ti­vi e del­la pro­du­zio­ne net­ta me­dia an­nua no­ti­fi­ca­ta, sul­la ba­se del tas­so d’in­te­res­se cal­co­la­to­rio e del­lo sce­na­rio dei prez­zi che vi­ge­va­no al mo­men­to in cui è sta­ta da­ta la ga­ran­zia di prin­ci­pio.

Art. 46pbis Conseguenze del mancato rispetto dei requisiti per il diritto 52  

1 Se al mo­men­to del­la no­ti­fi­ca del­la pro­du­zio­ne net­ta i re­qui­si­ti per il di­rit­to di cui all’ar­ti­co­lo 71a ca­po­ver­so 2 LE­ne non so­no sod­di­sfat­ti, la ga­ran­zia di prin­ci­pio è re­vo­ca­ta.

2 Se per il man­ca­to ri­spet­to dei re­qui­si­ti per il di­rit­to vi so­no ra­gio­ni non im­pu­ta­bi­li al ge­sto­re, su ri­chie­sta l’UFE può ade­gua­re il pe­rio­do di ri­fe­ri­men­to di cui all’ar­ti­co­lo 46o ca­po­ver­so 1 per la de­ter­mi­na­zio­ne del­la pro­du­zio­ne net­ta.

3 Se i re­qui­si­ti per il di­rit­to non so­no ri­spet­ta­ti no­no­stan­te l’ade­gua­men­to del pe­rio­do di ri­fe­ri­men­to, la ga­ran­zia di prin­ci­pio è re­vo­ca­ta.

52 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023 764).

Art. 46q Versamento scaglionato della rimunerazione unica  

1 La ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca di cui all’ar­ti­co­lo 71a ca­po­ver­so 4 LE­ne può es­se­re ver­sa­ta in più tran­che.

2 L’UFE sta­bi­li­sce nel sin­go­lo ca­so la da­ta per il ver­sa­men­to del­le sin­go­le tran­che e l’am­mon­ta­re dei con­tri­bu­ti da ver­sa­re per tran­che nel­la ga­ran­zia di prin­ci­pio di cui all’ar­ti­co­lo 46j (pia­no di pa­ga­men­to).

3 L’ul­ti­ma tran­che può es­se­re ver­sa­ta sol­tan­to do­po la de­ter­mi­na­zio­ne de­fi­ni­ti­va del­la ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca. Fi­no a quel mo­men­to può es­se­re ver­sa­to al mas­si­mo l’80 per cen­to dell’am­mon­ta­re pre­vi­sto del­la ri­mu­ne­ra­zio­ne uni­ca cal­co­la­to nel­la ga­ran­zia di prin­ci­pio di cui all’ar­ti­co­lo 46j.

Sezione 7: Criteri di calcolo53

53 Introdotta dal n. I dell’O del 17 mar. 2023, in vigore dal 1° apr. 2023 (RU 2023 144).

Art. 46r Costi d’investimento computabili  

So­no com­pu­ta­bi­li i co­sti d’in­ve­sti­men­to di cui all’ar­ti­co­lo 61 ca­po­ver­si 1–3.

Art. 46s Costi non computabili  

Non so­no com­pu­ta­bi­li in par­ti­co­la­re i co­sti:

a.
per l’ac­qui­si­zio­ne di pro­prie­tà fon­dia­rie;
b.
per pro­ce­du­re e rap­pre­sen­tan­za le­ga­le in re­la­zio­ne a op­po­si­zio­ni e ri­cor­si.
Art. 46t Calcolo dei costi scoperti  

1 I co­sti sco­per­ti si cal­co­la­no se­con­do l’al­le­ga­to 4.

2 L’UFE met­te a di­spo­si­zio­ne le ba­si e i for­mu­la­ri ne­ces­sa­ri per il cal­co­lo dei co­sti sco­per­ti.

Capitolo 5: Contributo d’investimento per gli impianti idroelettrici

Sezione 1: Disposizioni generali

Art. 47 Misura considerevole dell’ampliamento o del rinnovamento  

1 L’am­plia­men­to di un im­pian­to è con­si­de­ra­to con­si­de­re­vo­le, se me­dian­te mi­su­re co­strut­ti­ve:

a.54
la por­ta­ta mas­si­ma dell’ac­qua de­ri­van­te dal­le ac­que già uti­liz­za­te vie­ne au­men­ta­ta di al­me­no il 20 per cen­to e l’im­pian­to am­plia­to di­spo­ne di un ser­ba­to­io di ac­cu­mu­lo con il cui con­te­nu­to può es­se­re pro­dot­ta elet­tri­ci­tà du­ran­te sei ore a pie­no ca­ri­co;
b.
il di­sli­vel­lo lor­do me­dio vie­ne au­men­ta­to di al­me­no il 10 per cen­to;
c.
vie­ne uti­liz­za­ta al­tra ac­qua equi­va­len­te ad al­me­no il 10 per cen­to del­la me­dia del­la quan­ti­tà di ac­qua an­nua uti­liz­za­ta ne­gli ul­ti­mi cin­que an­ni d’eser­ci­zio com­ple­ti pri­ma del­la mes­sa in eser­ci­zio dell’am­plia­men­to;
d.55
il vo­lu­me uti­le vie­ne au­men­ta­to sia di al­me­no il 15 per cen­to che di 150 000 me­tri cu­bi; o
e.
la pro­du­zio­ne net­ta an­nua me­dia rap­por­ta­ta al­la me­dia de­gli ul­ti­mi cin­que an­ni d’eser­ci­zio com­ple­ti pri­ma del­la pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da per l’ot­te­ni­men­to di un con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to vie­ne au­men­ta­ta di al­me­no il 20 per cen­to o 30 GWh.

2 Il rin­no­va­men­to di un im­pian­to è con­si­de­ra­to con­si­de­re­vo­le se:

a.
al­me­no una com­po­nen­te prin­ci­pa­le, qua­li la pre­sa d’ac­qua, le pom­pe d’ali­men­ta­zio­ne, le ope­re di sbar­ra­men­to, i ser­ba­toi di ac­cu­mu­lo, le con­dot­te in pres­sio­ne, le mac­chi­ne o l’equi­pag­gia­men­to elet­tro­mec­ca­ni­co dell’im­pian­to, è so­sti­tui­ta o in­te­ra­men­te ri­sa­na­ta; e
b.56
l’in­ve­sti­men­to am­mon­ta ad al­me­no 14 ct./kWh ri­spet­to al­la pro­du­zio­ne net­ta rag­giun­ta me­dia­men­te in un an­no ne­gli ul­ti­mi cin­que an­ni d’eser­ci­zio com­ple­ti.

54 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 25 nov. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 6129).

55 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 27 feb. 2019, in vi­go­re dal 1° apr. 2019 (RU 2019 923).

56 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Art. 48 Aliquote 57  

1 Per i nuo­vi im­pian­ti e gli am­plia­men­ti con­si­de­re­vo­li il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to am­mon­ta al 50 per cen­to dei co­sti d’in­ve­sti­men­to com­pu­ta­bi­li.

2 Nei se­guen­ti ca­si il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to è pa­ri al 60 per cen­to dei co­sti d’in­ve­sti­men­to com­pu­ta­bi­li:

a.
nuo­vi im­pian­ti e am­plia­men­ti con­si­de­re­vo­li che sod­di­sfa­no uno dei cri­te­ri di ri­le­van­za di cui all’ar­ti­co­lo 47 ca­po­ver­so 1 let­te­re a–c ed e, pur­ché al­me­no il 50 per cen­to dell’ul­te­rio­re pro­du­zio­ne sia ge­ne­ra­to nel se­me­stre in­ver­na­le e ta­le pro­du­zio­ne in­ver­na­le sia pa­ri ad al­me­no 5 GWh;
b.
am­plia­men­ti con­si­de­re­vo­li che sod­di­sfa­no il cri­te­rio di ri­le­van­za dell’ar­ti­co­lo 47 ca­po­ver­so 1 let­te­ra d.

3 Per i rin­no­va­men­ti con­si­de­re­vo­li il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to am­mon­ta:

a.
al 40 per cen­to dei co­sti d’in­ve­sti­men­to com­pu­ta­bi­li per gli im­pian­ti con po­ten­za in­fe­rio­re a 1 MW;
b.
al 20 per cen­to dei co­sti d’in­ve­sti­men­to com­pu­ta­bi­li per gli im­pian­ti con po­ten­za su­pe­rio­re a 10 MW.

4 Per gli im­pian­ti con una po­ten­za da 1 a 10 MW le ali­quo­te di cui al ca­po­ver­so 3 so­no ri­dot­te in chia­ve li­nea­re.

5 Per gli am­plia­men­ti e i rin­no­va­men­ti con­si­de­re­vo­li è de­ter­mi­nan­te la po­ten­za do­po l’am­plia­men­to o il rin­no­va­men­to.

6 Ne­gli im­pian­ti idroe­let­tri­ci sul con­fi­ne il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to cal­co­la­to vie­ne ri­dot­to del­la quo­ta non ap­par­te­nen­te al­la so­vra­ni­tà sviz­ze­ra

57 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Sezione 2: Ordine di presa in considerazione degli impianti idroelettrici con una potenza massima di 10 MW e lista d’attesa

Art. 49 Ordine di presa in considerazione  

1 De­ter­mi­nan­te ai fi­ni del­la pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne di un pro­get­to con il qua­le s’in­ten­de co­strui­re, am­plia­re o rin­no­va­re in mi­su­ra con­si­de­re­vo­le un im­pian­to idroe­let­tri­co con una po­ten­za mas­si­ma di 10 MW è la da­ta di pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da.58

2 Se non tut­te le do­man­de pre­sen­ta­te lo stes­so gior­no pos­so­no es­se­re pre­se in con­si­de­ra­zio­ne, ven­go­no dap­pri­ma pre­si in con­si­de­ra­zio­ne i pro­get­ti de­gli im­pian­ti con la mag­gio­re pro­du­zio­ne sup­ple­men­ta­re di elet­tri­ci­tà rap­por­ta­ta al con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to.

58 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Art. 50 Lista d’attesa  

1 Se le ri­sor­se non so­no suf­fi­cien­ti per una pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne im­me­dia­ta, i pro­get­ti so­no in­se­ri­ti in una li­sta d’at­te­sa, sal­vo il ca­so in cui sia ma­ni­fe­sto che es­si non sod­di­sfa­no i re­qui­si­ti per il di­rit­to.

2 L’UFE co­mu­ni­ca al ri­chie­den­te che il suo pro­get­to è sta­to in­se­ri­to nel­la li­sta d’at­te­sa.

3 Se vi so­no nuo­va­men­te ri­sor­se di­spo­ni­bi­li, i pro­get­ti ven­go­no pre­si in con­si­de­ra­zio­ne se­con­do la da­ta di pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da.

Sezione 3: Ordine di presa in considerazione degli impianti idroelettrici con una potenza superiore ai 10 MW

Art. 51 Risorse disponibili  

1 Le ri­sor­se che pos­so­no es­se­re uti­liz­za­te per i con­tri­bu­ti d’in­ve­sti­men­to per gli im­pian­ti idroe­let­tri­ci con una po­ten­za su­pe­rio­re ai 10 MW (art. 36 cpv. 2 OEn59) ven­go­no at­tri­bui­te ogni due an­ni.

2 Il bien­nio ini­zia il 1° gen­na­io dell’an­no in cui ca­de il gior­no di ri­fe­ri­men­to. I gior­ni di ri­fe­ri­men­to so­no il 30 giu­gno 2018, il 31 ago­sto 2020, il 31 ago­sto 2022, il 30 giu­gno 2024, il 30 giu­gno 2026, il 30 giu­gno 2028 e il 30 giu­gno 2030.60

3 Se tut­te le do­man­de pre­sen­ta­te en­tro un gior­no di ri­fe­ri­men­to pos­so­no es­se­re pre­se in con­si­de­ra­zio­ne e in se­gui­to ri­man­go­no an­co­ra di­spo­ni­bi­li ri­sor­se suf­fi­cien­ti, an­che le do­man­de pre­sen­ta­te suc­ces­si­va­men­te pos­so­no es­se­re pre­se in con­si­de­ra­zio­ne fi­no a quan­do le ri­sor­se pre­vi­ste per ta­le bien­nio so­no esau­ri­te.

59 RS 730.01

60 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 ott. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3479).

Art. 52 Ordine di presa in considerazione  

1 Se non tut­te le do­man­de pre­sen­ta­te en­tro un gior­no di ri­fe­ri­men­to pos­so­no es­se­re pre­se in con­si­de­ra­zio­ne, ven­go­no dap­pri­ma pre­si in con­si­de­ra­zio­ne i pro­get­ti per la rea­liz­za­zio­ne di un im­pian­to nuo­vo o di un am­plia­men­to che pre­sen­ta­no la pro­du­zio­ne sup­ple­men­ta­re mag­gio­re rap­por­ta­ta al con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to. Nel ca­so di pro­get­ti che, a se­gui­to di mi­su­re co­strut­ti­ve, pos­so­no per­met­te­re di ac­cu­mu­la­re una quan­ti­tà di ener­gia ag­giun­ti­va, que­st’ul­ti­ma è ad­di­zio­na­ta al­la pro­du­zio­ne sup­ple­men­ta­re.61

2 Ven­go­no pre­se in con­si­de­ra­zio­ne tut­te le do­man­de che pos­so­no es­se­re fi­nan­zia­te in­te­gral­men­te con le ri­sor­se di­spo­ni­bi­li per il bien­nio.

3 Se in se­gui­to ri­man­go­no an­co­ra a di­spo­si­zio­ne ri­sor­se pa­ri ad al­me­no il 50 per cen­to del con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to da ac­cor­da­re al pro­get­to per la rea­liz­za­zio­ne di un im­pian­to nuo­vo o di un am­plia­men­to che se­gue nell’or­di­ne di pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne, vie­ne pre­so in con­si­de­ra­zio­ne an­che ta­le pro­get­to. Le ri­sor­se di­spo­ni­bi­li nel gior­no di ri­fe­ri­men­to suc­ces­si­vo si ri­du­co­no dell’im­por­to ne­ces­sa­rio per ta­le pro­get­to.

4 Se le ri­sor­se re­stan­ti so­no in­fe­rio­ri al 50 per cen­to, non ven­go­no pre­se in con­si­de­ra­zio­ne ul­te­rio­ri do­man­de e le ri­sor­se ri­ma­nen­ti ven­go­no com­pu­ta­te nel­le ri­sor­se di­spo­ni­bi­li per il bien­nio suc­ces­si­vo.

5 Se tut­te le do­man­de per l’ot­te­ni­men­to di un con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to per im­pian­ti nuo­vi e am­plia­men­ti pre­sen­ta­te en­tro un gior­no di ri­fe­ri­men­to pos­so­no es­se­re pre­se in con­si­de­ra­zio­ne e in se­gui­to ri­man­go­no di­spo­ni­bi­li ri­sor­se suf­fi­cien­ti, ven­go­no pre­si in con­si­de­ra­zio­ne i pro­get­ti per la rea­liz­za­zio­ne di rin­no­va­men­ti. Ven­go­no dap­pri­ma pre­si in con­si­de­ra­zio­ne i pro­get­ti che pre­sen­ta­no la pro­du­zio­ne sup­ple­men­ta­re mag­gio­re rap­por­ta­ta al­le ri­sor­se da ver­sa­re in qua­li­tà di con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to.

6 Le do­man­de per gli im­pian­ti che non pos­so­no es­se­re pre­se in con­si­de­ra­zio­ne ven­go­no sot­to­po­ste a una nuo­va va­lu­ta­zio­ne di vol­ta in vol­ta nei gior­ni di ri­fe­ri­men­to suc­ces­si­vi in­sie­me al­le nuo­ve do­man­de se­con­do i ca­po­ver­si 1–5.

7 Le ri­sor­se inu­ti­liz­za­te ri­ser­va­te per un pro­get­to ven­go­no im­pie­ga­te a ma­no a ma­no per la pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne di pro­get­ti se­con­do l’or­di­ne san­ci­to nei ca­po­ver­si 1–5.

61 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 ott. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2020 (RU 2019 3479).

Sezione 4: Procedura di domanda

Art. 53 Domanda  

1 La do­man­da per l’ot­te­ni­men­to di un con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta all’UFE.

2 Es­sa può es­se­re pre­sen­ta­ta sol­tan­to quan­do sus­si­ste una li­cen­za di co­stru­zio­ne pas­sa­ta in giu­di­ca­to o, se per un pro­get­to non oc­cor­re una li­cen­za di co­stru­zio­ne, quan­do è di­mo­stra­to che il pro­get­to è pron­to al­la rea­liz­za­zio­ne.

3 Es­sa de­ve con­te­ne­re tut­te le in­di­ca­zio­ni e i do­cu­men­ti di cui all’al­le­ga­to 2.2.

Art. 54 Garanzia di principio  

Se dall’esa­me del­la do­man­da ri­sul­ta che sus­si­sto­no i re­qui­si­ti per il di­rit­to e so­no di­spo­ni­bi­li suf­fi­cien­ti ri­sor­se per la pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne del­la do­man­da, l’UFE ac­cor­da il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to con ga­ran­zia di prin­ci­pio e de­ter­mi­na quan­to se­gue:

a.62
l’am­mon­ta­re del con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to in per cen­to dei co­sti d’in­ve­sti­men­to;
b.
l’im­por­to mas­si­mo che il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to non de­ve ec­ce­de­re;
c.
en­tro quan­do al più tar­di oc­cor­re av­via­re i la­vo­ri;
d.
il pia­no di pa­ga­men­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 60;
e.
il ter­mi­ne en­tro il qua­le l’im­pian­to de­ve es­se­re mes­so in eser­ci­zio.

62 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Art. 55 Notifica di messa in esercizio  

1 Do­po la mes­sa in eser­ci­zio oc­cor­re pre­sen­ta­re all’UFE una no­ti­fi­ca di mes­sa in eser­ci­zio.

2 La no­ti­fi­ca de­ve con­te­ne­re al­me­no le in­di­ca­zio­ni e i do­cu­men­ti se­guen­ti:

a.
la da­ta di mes­sa in eser­ci­zio;
b.
il ver­ba­le di col­lau­do;
c.
even­tua­li mo­di­fi­che ri­spet­to al­le in­di­ca­zio­ni for­ni­te nel­la do­man­da.
Art. 56 Notifica della conclusione dei lavori  

1 Al più tar­di un an­no dal­la mes­sa in eser­ci­zio oc­cor­re pre­sen­ta­re all’UFE una no­ti­fi­ca di con­clu­sio­ne dei la­vo­ri.

2 La no­ti­fi­ca de­ve con­te­ne­re le in­di­ca­zio­ni e i do­cu­men­ti se­guen­ti:

a.
un con­teg­gio det­ta­glia­to dei co­sti di co­stru­zio­ne;
b.
un elen­co dei co­sti d’in­ve­sti­men­to com­pu­ta­bi­li e non com­pu­ta­bi­li.
Art. 57 Proroga dei termini  

Su ri­chie­sta del ri­chie­den­te, l’UFE può pro­ro­ga­re i ter­mi­ni per la mes­sa in eser­ci­zio e per la pre­sen­ta­zio­ne del­la no­ti­fi­ca di con­clu­sio­ne dei la­vo­ri, se:

a.
il ter­mi­ne non può es­se­re ri­spet­ta­to per ra­gio­ni non im­pu­ta­bi­li al ri­chie­den­te; e
b.
la ri­chie­sta vie­ne pre­sen­ta­ta pri­ma del­la sca­den­za del ter­mi­ne.
Art. 58 Notifica della produzione netta  

Do­po il quin­to an­no d’eser­ci­zio in­te­ro oc­cor­re no­ti­fi­ca­re all’UFE la pro­du­zio­ne net­ta an­nua­le a par­ti­re dal­la mes­sa in eser­ci­zio.

Art. 59 Determinazione definitiva del contributo d’investimento 63  

Se al mo­men­to del­la no­ti­fi­ca del­la pro­du­zio­ne net­ta sus­si­sto­no an­co­ra tut­ti i re­qui­si­ti per il di­rit­to, l’UFE de­ter­mi­na l’am­mon­ta­re de­fi­ni­ti­vo del con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to sul­la ba­se dei co­sti d’in­ve­sti­men­to ef­fet­ti­va­men­te so­ste­nu­ti.

63 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Art. 60 Versamento scaglionato del contributo d’investimento  

1 Il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to è ver­sa­to in più tran­che.

2 L’UFE sta­bi­li­sce nel sin­go­lo ca­so la da­ta per il ver­sa­men­to del­le sin­go­le tran­che e l’am­mon­ta­re dei con­tri­bu­ti da ver­sa­re per tran­che nel­la ga­ran­zia di prin­ci­pio di cui all’ar­ti­co­lo 54 (pia­no di pa­ga­men­to).

3 La pri­ma tran­che non può es­se­re ver­sa­ta pri­ma dell’ini­zio dei la­vo­ri. Se in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 32 è sta­to au­to­riz­za­to un ini­zio an­ti­ci­pa­to dei la­vo­ri, il pri­mo ver­sa­men­to de­ve es­se­re ef­fet­tua­to non pri­ma che sus­si­sta una ga­ran­zia di prin­ci­pio di cui all’ar­ti­co­lo 54.

4 L’ul­ti­ma tran­che può es­se­re ver­sa­ta sol­tan­to do­po la de­ter­mi­na­zio­ne de­fi­ni­ti­va del con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to. Fi­no a quel mo­men­to può es­se­re ver­sa­to al mas­si­mo l’80 per cen­to dell’im­por­to mas­si­mo de­ter­mi­na­to nel­la ga­ran­zia di prin­ci­pio di cui all’ar­ti­co­lo 54.

Sezione 5: Criteri di calcolo

Art. 61 Costi d’investimento computabili  

1 Per il cal­co­lo del con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to so­no com­pu­ta­bi­li in par­ti­co­la­re i co­sti di co­stru­zio­ne, di pia­ni­fi­ca­zio­ne e di di­re­zio­ne dei la­vo­ri non­ché i co­sti del­le pre­sta­zio­ni pro­prie del ge­sto­re, se:

a.
so­no ge­ne­ra­ti in di­ret­to rap­por­to con gli ele­men­ti dell’im­pian­to ne­ces­sa­ri al­la pro­du­zio­ne di elet­tri­ci­tà e ven­go­no di­chia­ra­ti;
b.
so­no di­ret­ta­men­te ne­ces­sa­ri all’au­men­to e al man­te­ni­men­to del­la pro­du­zio­ne di elet­tri­ci­tà;
c.
so­no ade­gua­ti; e
d.
le re­la­ti­ve at­ti­vi­tà so­no ese­gui­te in mo­do ef­fi­cien­te.

2 I co­sti di pia­ni­fi­ca­zio­ne e di ge­stio­ne dei la­vo­ri so­no com­pu­ta­ti al mas­si­mo fi­no all’am­mon­ta­re del 15 per cen­to dei co­sti di co­stru­zio­ne com­pu­ta­bi­li.

3 I co­sti del­le pre­sta­zio­ni pro­prie del ge­sto­re co­me le pre­sta­zio­ni di pia­ni­fi­ca­zio­ne o di di­re­zio­ne dei la­vo­ri so­no com­pu­ta­bi­li sol­tan­to se so­no usua­li e pos­so­no es­se­re com­pro­va­ti me­dian­te un rap­por­to di la­vo­ro det­ta­glia­to.

4 Se du­ran­te il pe­rio­do di con­ces­sio­ne ven­go­no ef­fet­tua­ti in­ve­sti­men­ti per il rin­no­va­men­to, l’am­plia­men­to o la so­sti­tu­zio­ne di un im­pian­to esi­sten­te e il pe­rio­do di con­ces­sio­ne re­stan­te dell’im­pian­to è in­fe­rio­re al pe­rio­do di uti­liz­za­zio­ne me­dio pon­de­ra­to in ba­se all’in­ve­sti­men­to del­le par­ti dell’im­pian­to de­ter­mi­nan­ti, si con­si­de­ra­no i co­sti d’in­ve­sti­men­to com­pu­ta­bi­li nel rap­por­to tra il pe­rio­do di con­ces­sio­ne re­stan­te e il pe­rio­do di uti­liz­za­zio­ne pon­de­ra­to in ba­se all’in­ve­sti­men­to a un tas­so di scon­to an­nuo pa­ri al tas­so d’in­te­res­se cal­co­la­to­rio. Ciò non va­le in ca­so di ac­cor­do per un in­den­niz­zo sul va­lo­re re­si­duo che ten­ga ade­gua­ta­men­te con­to di un even­tua­le con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to.64

64 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Art. 62 Costi non computabili 65  

1 Non so­no com­pu­ta­bi­li in par­ti­co­la­re i co­sti:

a.
ine­ren­ti a par­ti dell’im­pian­to che ser­vo­no al pom­pag­gio-tur­bi­nag­gio;
b.66
ri­mu­ne­ra­ti in al­tro mo­do, se­gna­ta­men­te i co­sti per le mi­su­re di cui all’ar­ti­co­lo 83a LPAc67 e all’ar­ti­co­lo 10 LFSP68.

2 Se una par­te dell’im­pian­to non ser­ve esclu­si­va­men­te al pom­pag­gio-tur­bi­nag­gio, non so­no com­pu­ta­bi­li so­la­men­te i co­sti ine­ren­ti al pom­pag­gio-tur­bi­nag­gio.

65 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 27 feb. 2019, in vi­go­re dal 1° apr. 2019 (RU 2019 923).

66 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 24 mag. 2023, in vi­go­re dal 1° lug. 2023 (RU 2023275).

67 RS 814.20

68 RS 923.0

Art. 63 Calcolo dei costi scoperti e del contributo d’investimento nel singolo caso 69  

1 Se vi so­no in­di­zi se­con­do cui per un im­pian­to non vi so­no co­sti sco­per­ti (art. 29 cpv. 3 lett. bbis LE­ne), con­for­me­men­te all’al­le­ga­to 4 oc­cor­re cal­co­la­re se vi so­no co­sti sco­per­ti.

2 Se il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to su­pe­ra i co­sti sco­per­ti, es­so è ri­dot­to di con­se­guen­za.

3 Il ri­chie­den­te de­ve pre­sen­ta­re all’UFE il cal­co­lo at­tua­le del­la red­di­ti­vi­tà azien­da­le per il pro­get­to.70

69 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

70 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023 764).

Art. 64a6671  

71 Abro­ga­ti dal n. I dell’O del 23 nov. 2022, con ef­fet­to dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Capitolo 6: Contributi d’investimento per gli impianti a biomassa

Sezione 1: Requisiti per il diritto

Art. 67 Categorie 72  

1 Per im­pian­ti di pro­du­zio­ne di bio­gas s’in­ten­do­no gli im­pian­ti per la pro­du­zio­ne di elet­tri­ci­tà e ca­lo­re a par­ti­re da gas bio­ge­no pro­dot­to at­tra­ver­so la fer­men­ta­zio­ne di bio­mas­sa pres­so il luo­go di ubi­ca­zio­ne del mo­du­lo di co­ge­ne­ra­zio­ne o un si­to ser­vi­to da un ga­sdot­to pro­prio.

2 Per cen­tra­li elet­tri­che a le­gna s’in­ten­do­no gli im­pian­ti per la pro­du­zio­ne di elet­tri­ci­tà e ca­lo­re a le­gna.

3 Per IIR s’in­ten­do­no gli im­pian­ti per il trat­ta­men­to ter­mi­co dei ri­fiu­ti ur­ba­ni di cui agli ar­ti­co­li 31 e 32 dell’or­di­nan­za del 4 di­cem­bre 201573 sui ri­fiu­ti (OP­SR).

4 Per for­ni per l’in­ce­ne­ri­men­to di fan­ghi s’in­ten­do­no gli im­pian­ti per il trat­ta­men­to ter­mi­co di ri­fiu­ti da bio­mas­sa, in par­ti­co­la­re fan­ghi di de­pu­ra­zio­ne, di car­tie­ra e dell’in­du­stria ali­men­ta­re se­con­do gli ar­ti­co­li 31 e 32 OP­SR.

5 Per im­pian­ti a gas di de­pu­ra­zio­ne s’in­ten­do­no gli im­pian­ti per lo sfrut­ta­men­to dei gas di de­pu­ra­zio­ne pro­dot­ti da­gli im­pian­ti di de­pu­ra­zio­ne del­le ac­que re­flue dell’en­te pub­bli­co per la pro­du­zio­ne di elet­tri­ci­tà e ca­lo­re, in­di­pen­den­te­men­te dal fat­to che in ta­li im­pian­ti ven­ga­no fat­ti fer­men­ta­re an­che co­sub­stra­ti.

6 Per im­pian­ti a gas di di­sca­ri­ca s’in­ten­do­no gli im­pian­ti per lo sfrut­ta­men­to del gas del­le di­sca­ri­che di cui agli ar­ti­co­li 35–43 OP­SR per la pro­du­zio­ne di elet­tri­ci­tà.

72 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

73 RS 814.600

Art. 68 Misura considerevole dell’ampliamento o del rinnovamento  

1 L’am­plia­men­to di un im­pian­to è con­si­de­ra­to con­si­de­re­vo­le quan­do me­dian­te mi­su­re co­strut­ti­ve la pro­du­zio­ne di elet­tri­ci­tà an­nua rap­por­ta­ta al­la me­dia de­gli ul­ti­mi tre an­ni d’eser­ci­zio com­ple­ti pri­ma del­la mes­sa in eser­ci­zio dell’am­plia­men­to vie­ne au­men­ta­ta al­me­no del 25 per cen­to.

2 Il rin­no­va­men­to di un im­pian­to è con­si­de­ra­to con­si­de­re­vo­le quan­do i co­sti d’in­ve­sti­men­to com­pu­ta­bi­li del rin­no­va­men­to rag­giun­go­no al­me­no i se­guen­ti im­por­ti:

a.
100 000 fran­chi ne­gli im­pian­ti di pro­du­zio­ne di bio­gas e nel­le cen­tra­li elet­tri­che a le­gna;
b.
15 mi­lio­ni di fran­chi ne­gli IIR e nei for­ni per l’in­ce­ne­ri­men­to di fan­ghi;
c.
250 000 fran­chi ne­gli im­pian­ti a gas di de­pu­ra­zio­ne a par­ti­re da 50 000 abi­tan­ti-equi­va­len­ti;
d.
100 000 fran­chi ne­gli im­pian­ti a gas di de­pu­ra­zio­ne fi­no a 50 000 abi­tan­ti-equi­va­len­ti e ne­gli im­pian­ti a gas di di­sca­ri­ca.74

74 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Art. 69 Requisiti energetici minimi  

1 I re­qui­si­ti ener­ge­ti­ci mi­ni­mi so­no de­ter­mi­na­ti nell’al­le­ga­to 2.3.

2 In ca­so di rin­no­va­men­ti con­si­de­re­vo­li, do­po il rin­no­va­men­to l’im­pian­to de­ve pro­dur­re al­me­no la stes­sa quan­ti­tà di elet­tri­ci­tà di pri­ma del rin­no­va­men­to.

Sezione 2: Contributo d’investimento75

75 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Art. 70 Aliquote  

Il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to am­mon­ta:

a.
al 50 per cen­to dei co­sti d’in­ve­sti­men­to com­pu­ta­bi­li per gli im­pian­ti di pro­du­zio­ne di bio­gas;
b.
al 40 per cen­to dei co­sti d’in­ve­sti­men­to com­pu­ta­bi­li per le cen­tra­li elet­tri­che a le­gna;
c.
al 20 per cen­to dei co­sti d’in­ve­sti­men­to com­pu­ta­bi­li per gli IIR, i for­ni per l’in­ce­ne­ri­men­to di fan­ghi, gli im­pian­ti a gas di de­pu­ra­zio­ne e gli im­pian­ti a gas di di­sca­ri­ca.
Art. 71 Contributo massimo  

Il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to non de­ve ec­ce­de­re i se­guen­ti im­por­ti:

a.
12 mi­lio­ni di fran­chi per le cen­tra­li elet­tri­che a le­gna;
b.
6 mi­lio­ni di fran­chi per gli IIR e i for­ni per l’in­ce­ne­ri­men­to di fan­ghi;
c.
1 mi­lio­ne di fran­chi per gli im­pian­ti a gas di de­pu­ra­zio­ne e gli im­pian­ti a gas di di­sca­ri­ca..

Sezione 3: Ordine di presa in considerazione e lista d’attesa

Art. 72 Ordine di presa in considerazione  

1 È ri­le­van­te ai fi­ni del­la pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne di un pro­get­to la da­ta di pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da.

2 Se non tut­te le do­man­de pre­sen­ta­te lo stes­so gior­no pos­so­no es­se­re pre­se in con­si­de­ra­zio­ne, ven­go­no dap­pri­ma pre­si in con­si­de­ra­zio­ne i pro­get­ti che pre­sen­ta­no la mag­gio­re pro­du­zio­ne sup­ple­men­ta­re di elet­tri­ci­tà rap­por­ta­ta al con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to.

Art. 73 Lista d’attesa  

1 Se le ri­sor­se non so­no suf­fi­cien­ti per una pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne im­me­dia­ta, i pro­get­ti so­no in­se­ri­ti in una li­sta d’at­te­sa, sal­vo il ca­so in cui sia ma­ni­fe­sto che es­si non sod­di­sfa­no i re­qui­si­ti per il di­rit­to.

2 L’UFE co­mu­ni­ca al ri­chie­den­te che il suo pro­get­to è sta­to in­se­ri­to nel­la li­sta d’at­te­sa.

3 Se vi so­no nuo­va­men­te ri­sor­se di­spo­ni­bi­li, i pro­get­ti ven­go­no pre­si in con­si­de­ra­zio­ne se­con­do la da­ta di pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da.

Sezione 4: Procedura di domanda

Art. 74 Domanda  

1 La do­man­da per l’ot­te­ni­men­to di un con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta all’UFE.

2 Es­sa può es­se­re pre­sen­ta­ta sol­tan­to quan­do sus­si­ste la li­cen­za di co­stru­zio­ne pas­sa­ta in giu­di­ca­to o, se per un pro­get­to non oc­cor­re una li­cen­za di co­stru­zio­ne, quan­do è di­mo­stra­to che il pro­get­to è pron­to al­la rea­liz­za­zio­ne.

3 Es­sa de­ve con­te­ne­re tut­te le in­di­ca­zio­ni e i do­cu­men­ti di cui all’al­le­ga­to 2.3.

Art. 75 Garanzia di principio  

Se dall’esa­me del­la do­man­da ri­sul­ta che sus­si­sto­no i re­qui­si­ti per il di­rit­to e so­no di­spo­ni­bi­li suf­fi­cien­ti ri­sor­se per la pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne del­la do­man­da, l’UFE ac­cor­da il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to con ga­ran­zia di prin­ci­pio e de­ter­mi­na quan­to se­gue:

a.76
l’am­mon­ta­re del con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to in per cen­to dei co­sti d’in­ve­sti­men­to com­pu­ta­bi­li;
b.
l’im­por­to mas­si­mo che il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to non de­ve ec­ce­de­re;
c.
en­tro quan­do al più tar­di oc­cor­re av­via­re i la­vo­ri;
d.
il pia­no di pa­ga­men­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 80;
e.
il ter­mi­ne en­tro il qua­le l’im­pian­to de­ve es­se­re mes­so in eser­ci­zio.

76 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Art. 76 Notifica di messa in esercizio  
L’ob­bli­go di pre­sen­ta­re una no­ti­fi­ca di mes­sa in eser­ci­zio è ret­to per ana­lo­gia dall’ar­ti­co­lo 55.
Art. 77 Notifica della conclusione dei lavori  

1 Al più tar­di due an­ni do­po la mes­sa in eser­ci­zio oc­cor­re pre­sen­ta­re all’UFE una no­ti­fi­ca di con­clu­sio­ne dei la­vo­ri.

2 La no­ti­fi­ca de­ve con­te­ne­re le in­di­ca­zio­ni e i do­cu­men­ti se­guen­ti:

a.
un con­teg­gio det­ta­glia­to dei co­sti di co­stru­zio­ne;
b.
un elen­co dei co­sti d’in­ve­sti­men­to com­pu­ta­bi­li e non com­pu­ta­bi­li;
c.
la no­ti­fi­ca del­la pro­du­zio­ne net­ta del pri­mo an­no d’eser­ci­zio com­ple­to.
Art. 78 Proroga dei termini  
La pro­ro­ga dei ter­mi­ni per la mes­sa in eser­ci­zio e la pre­sen­ta­zio­ne del­la no­ti­fi­ca di con­clu­sio­ne dei la­vo­ri è ret­ta per ana­lo­gia dall’ar­ti­co­lo 57.
Art. 79 Determinazione definitiva del contributo d’investimento 77  

Se al mo­men­to del­la no­ti­fi­ca del­la con­clu­sio­ne dei la­vo­ri sus­si­sto­no an­co­ra tut­ti i re­qui­si­ti per il di­rit­to, l’UFE de­ter­mi­na l’am­mon­ta­re de­fi­ni­ti­vo del con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to sul­la ba­se dei co­sti d’in­ve­sti­men­to ef­fet­ti­va­men­te so­ste­nu­ti.

77 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Art. 80 Versamento scaglionato del contributo d’investimento  

1 Il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to è ver­sa­to in più tran­che.

2 L’UFE sta­bi­li­sce nel sin­go­lo ca­so la da­ta per il ver­sa­men­to del­le sin­go­le tran­che e l’am­mon­ta­re dei con­tri­bu­ti da ver­sa­re per tran­che nel­la ga­ran­zia di prin­ci­pio di cui all’ar­ti­co­lo 75 (pia­no di pa­ga­men­to).

3 La pri­ma tran­che non può es­se­re ver­sa­ta pri­ma dell’ini­zio dei la­vo­ri. Se in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 32 è sta­to au­to­riz­za­to un ini­zio an­ti­ci­pa­to dei la­vo­ri, il pri­mo ver­sa­men­to de­ve es­se­re ef­fet­tua­to non pri­ma che sus­si­sta una ga­ran­zia di prin­ci­pio se­con­do l’ar­ti­co­lo 75.

4 L’ul­ti­ma tran­che può es­se­re ver­sa­ta sol­tan­to do­po la de­ter­mi­na­zio­ne de­fi­ni­ti­va del con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to. Fi­no a quel mo­men­to può es­se­re ver­sa­to al mas­si­mo l’80 per cen­to dell’im­por­to mas­si­mo de­ter­mi­na­to nel­la ga­ran­zia di prin­ci­pio di cui all’ar­ti­co­lo 75.

Sezione 5: Criteri di calcolo

Art. 81 Costi d’investimento computabili 78  

So­no com­pu­ta­bi­li i co­sti d’in­ve­sti­men­to di cui all’ar­ti­co­lo 61.

78 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Art. 82 Costi non computabili  

Non so­no com­pu­ta­bi­li in par­ti­co­la­re i co­sti:

a.79
...
b.
per gli ele­men­ti d’im­pian­to de­sti­na­ti al trat­ta­men­to ter­mi­co dei ri­fiu­ti;
c.
per gli ele­men­ti d’im­pian­to de­sti­na­ti al trat­ta­men­to del­le ac­que re­flue;
d.
per gli ele­men­ti d’im­pian­to de­sti­na­ti al­la pre­pa­ra­zio­ne di com­bu­sti­bi­le o all’eser­ci­zio di una re­te di te­le­ri­scal­da­men­to.

79 Abro­ga­ta dal n. II dell’O del 27 feb. 2019, con ef­fet­to dal 1° apr. 2019 (RU 2019 923).

Art. 83 Calcolo dei costi scoperti e del contributo d’investimento nel singolo caso 80  

1 Se vi so­no in­di­zi se­con­do cui per un im­pian­to non vi so­no co­sti sco­per­ti (art. 29 cpv. 3 lett. bbis LE­ne), con­for­me­men­te all’al­le­ga­to 4 oc­cor­re cal­co­la­re se vi so­no co­sti sco­per­ti.

2 Se il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to su­pe­ra i co­sti sco­per­ti, es­so è ri­dot­to di con­se­guen­za.

3 L’UFE met­te a di­spo­si­zio­ne le ba­si e i for­mu­la­ri ne­ces­sa­ri per il cal­co­lo dei co­sti sco­per­ti.81

80 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

81 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023 764).

Art. 84a8782  

82 Abro­ga­ti dal n. I dell’O del 23 nov. 2022, con ef­fet­to dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Capitolo 6a: Contributo d’investimento per gli impianti eolici83

83 Introdotto dal n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Sezione 1: Aliquota

Art. 87a  

Il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to am­mon­ta al 60 per cen­to dei co­sti d’in­ve­sti­men­to com­pu­ta­bi­li.

Sezione 2: Ordine di presa in considerazione e lista d’attesa

Art. 87b Ordine di presa in considerazione  

1 De­ter­mi­nan­te ai fi­ni del­la pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne di una do­man­da è la da­ta di pre­sen­ta­zio­ne.

2 Se non tut­te le do­man­de pre­sen­ta­te lo stes­so gior­no pos­so­no es­se­re pre­se in con­si­de­ra­zio­ne, si pren­do­no dap­pri­ma in con­si­de­ra­zio­ne i pro­get­ti de­gli im­pian­ti con la mag­gio­re pro­du­zio­ne sup­ple­men­ta­re di elet­tri­ci­tà rap­por­ta­ta al con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to.

Art. 87c Lista d’attesa  

1 Se le ri­sor­se di­spo­ni­bi­li non so­no suf­fi­cien­ti per una pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne im­me­dia­ta, i pro­get­ti so­no in­se­ri­ti in una li­sta d’at­te­sa, sal­vo il ca­so in cui sia ma­ni­fe­sto che es­si non sod­di­sfa­no i re­qui­si­ti per il di­rit­to.

2 L’UFE co­mu­ni­ca al ri­chie­den­te che il suo pro­get­to è sta­to in­se­ri­to in una li­sta d’at­te­sa.

3 Se vi so­no nuo­va­men­te ri­sor­se di­spo­ni­bi­li, i pro­get­ti so­no pre­si in con­si­de­ra­zio­ne se­con­do la da­ta di pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da.

Sezione 3: Procedura di domanda

Art. 87d Domanda  

1 La do­man­da per l’ot­te­ni­men­to di un con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta all’UFE.

2 Es­sa può es­se­re pre­sen­ta­ta sol­tan­to quan­do so­no di­spo­ni­bi­li i ri­sul­ta­ti di mi­su­ra­zio­ni del ven­to per l’ubi­ca­zio­ne di un nuo­vo im­pian­to o i da­ti d’eser­ci­zio di im­pian­ti eo­li­ci esi­sten­ti e una pe­ri­zia sul ren­di­men­to ener­ge­ti­co nell’ubi­ca­zio­ne dell’im­pian­to eo­li­co. Le mi­su­ra­zio­ni e la pe­ri­zia sul ren­di­men­to de­vo­no sod­di­sfa­re i re­qui­si­ti mi­ni­mi di cui all’al­le­ga­to 2.4.

3 La do­man­da de­ve con­te­ne­re tut­te le in­di­ca­zio­ni e i do­cu­men­ti di cui all’al­le­ga­to 2.4.

Art. 87e Garanzia di principio  

Se dall’esa­me del­la do­man­da ri­sul­ta che sus­si­sto­no i re­qui­si­ti per il di­rit­to e so­no di­spo­ni­bi­li suf­fi­cien­ti ri­sor­se per la pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne del­la do­man­da, l’UFE ac­cor­da il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to con ga­ran­zia di prin­ci­pio e de­ter­mi­na quan­to se­gue:

a.
l’am­mon­ta­re del con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to in per cen­to dei co­sti d’in­ve­sti­men­to com­pu­ta­bi­li;
b.
l’im­por­to mas­si­mo che il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to non de­ve ec­ce­de­re;
c.
en­tro quan­do al più tar­di oc­cor­re av­via­re i la­vo­ri;
d.
il pia­no di pa­ga­men­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 87j;
e.
il ter­mi­ne en­tro il qua­le l’im­pian­to de­ve es­se­re mes­so in eser­ci­zio.
Art. 87f Notifica di messa in esercizio  

L’ob­bli­go di pre­sen­ta­re una no­ti­fi­ca di mes­sa in eser­ci­zio è ret­to per ana­lo­gia dall’ar­ti­co­lo 55.

Art. 87g Notifica della conclusione dei lavori  

1 Al più tar­di due an­ni do­po la mes­sa in eser­ci­zio oc­cor­re pre­sen­ta­re all’UFE una no­ti­fi­ca di con­clu­sio­ne dei la­vo­ri.

2 La no­ti­fi­ca de­ve con­te­ne­re le in­di­ca­zio­ni e i do­cu­men­ti se­guen­ti:

a.
un con­teg­gio det­ta­glia­to dei co­sti di co­stru­zio­ne;
b.
un elen­co dei co­sti d’in­ve­sti­men­to com­pu­ta­bi­li e non com­pu­ta­bi­li.
Art. 87h Proroga dei termini  

Su ri­chie­sta del ri­chie­den­te,l’UFE può pro­ro­ga­re i ter­mi­ni per la mes­sa in eser­ci­zio e per la pre­sen­ta­zio­ne del­la no­ti­fi­ca di con­clu­sio­ne dei la­vo­ri, se:

a.
il ter­mi­ne non può es­se­re ri­spet­ta­to per ra­gio­ni non im­pu­ta­bi­li al ri­chie­den­te; e;
b.
la ri­chie­sta vie­ne pre­sen­ta­ta pri­ma del­la sca­den­za del ter­mi­ne.
Art. 87i Determinazione definitiva del contributo d’investimento  

Se al mo­men­to del­la no­ti­fi­ca del­la con­clu­sio­ne dei la­vo­ri sus­si­sto­no an­co­ra tut­ti i re­qui­si­ti per il di­rit­to, l’UFE de­ter­mi­na l’am­mon­ta­re de­fi­ni­ti­vo del con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to sul­la ba­se dei co­sti d’in­ve­sti­men­to ef­fet­ti­va­men­te so­ste­nu­ti.

Art. 87j Versamento scaglionato del contributo d’investimento  

1 Il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to è ver­sa­to in più tran­che.

2 L’UFE sta­bi­li­sce nel sin­go­lo ca­so la da­ta per il ver­sa­men­to del­le sin­go­le tran­che e l’am­mon­ta­re dei con­tri­bu­ti da ver­sa­re per tran­che nel­la ga­ran­zia di prin­ci­pio di cui all’ar­ti­co­lo 87e(pia­no di pa­ga­men­to).

3 La pri­ma tran­che non può es­se­re ver­sa­ta pri­ma dell’ini­zio dei la­vo­ri.

4 L’ul­ti­ma tran­che può es­se­re ver­sa­ta sol­tan­to do­po la de­ter­mi­na­zio­ne de­fi­ni­ti­va del con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to. Fi­no a quel mo­men­to può es­se­re ver­sa­to al mas­si­mo l’80 per cen­to dell’im­por­to mas­si­mo de­ter­mi­na­to nel­la ga­ran­zia di prin­ci­pio di cui all’ar­ti­co­lo 87e.

Sezione 4: Criteri di calcolo

Art. 87k Costi d’investimento computabili  

So­no com­pu­ta­bi­li i co­sti d’in­ve­sti­men­to di cui all’ar­ti­co­lo 61.

Art. 87l Costi non computabili  

Non so­no com­pu­ta­bi­li in par­ti­co­la­re i co­sti per:

a.
l’ac­qui­sto di una pro­prie­tà fon­dia­ria;
b.
la pro­ce­du­ra e la rap­pre­sen­tan­za le­ga­le in re­la­zio­ne a op­po­si­zio­ni e ri­cor­si.
Art. 87m Calcolo dei costi scoperti e del contributo d’investimento nel singolo caso  

1 Se vi so­no in­di­zi se­con­do cui per un im­pian­to non vi so­no co­sti sco­per­ti (art. 29 cpv. 3 lett. bbis LE­ne), con­for­me­men­te all’al­le­ga­to 4 oc­cor­re cal­co­la­re se vi so­no co­sti sco­per­ti.

2 Se il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to su­pe­ra i co­sti sco­per­ti, es­so è ri­dot­to di con­se­guen­za.

3 L’UFE met­te a di­spo­si­zio­ne le ba­si e i for­mu­la­ri ne­ces­sa­ri per il cal­co­lo dei co­sti sco­per­ti.84

84 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023 764).

Capitolo 6b: Contributi d’investimento per la prospezione e lo sfruttamento di serbatoi geotermici e per nuovi impianti geotermici85

85 Introdotto dal n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Sezione 1: Requisiti per il diritto e aliquote

Art. 87n Requisiti per il diritto  

1 Un con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to per lo sfrut­ta­men­to di un ser­ba­to­io geo­ter­mi­co può es­se­re ac­cor­da­to sol­tan­to se nell’area in que­stio­ne è sta­ta ef­fet­tua­ta una pro­spe­zio­ne ed è di­spo­ni­bi­le un rap­por­to sul­la pro­spe­zio­ne re­la­ti­vo al­la pro­ba­bi­li­tà di in­di­vi­dua­re un pre­sun­to ser­ba­to­io geo­ter­mi­co.

2 Un con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to per la co­stru­zio­ne di un im­pian­to geo­ter­mi­co può es­se­re ac­cor­da­to sol­tan­to se nell’area in que­stio­ne è sta­to ef­fet­tua­to uno sfrut­ta­men­to ed è di­spo­ni­bi­le un rap­por­to sul­lo sfrut­ta­men­to re­la­ti­vo al­la pro­du­zio­ne pre­vi­sta del ser­ba­to­io geo­ter­mi­co.

Art. 87o Aliquote  

1 Il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to per la pro­spe­zio­ne, lo sfrut­ta­men­to e la co­stru­zio­ne di un im­pian­to am­mon­ta al 60 per cen­to dei co­sti d’in­ve­sti­men­to com­pu­ta­bi­li.

2 Il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to per una pro­spe­zio­ne o uno sfrut­ta­men­to può es­se­re ri­dot­to in par­ti­co­la­re se i ri­schi geo­lo­gi­ci so­no bas­si op­pu­re se il te­no­re tec­ni­co, qua­li­ta­ti­vo o in­no­va­ti­vo del­la do­man­da è bas­so.

Sezione 2: Ordine di presa in considerazione e lista d’attesa

Art. 87p Ordine di presa in considerazione  

1 De­ter­mi­nan­te ai fi­ni del­la pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne di una do­man­da è la da­ta di pre­sen­ta­zio­ne.

2 Se non tut­te le do­man­de pre­sen­ta­te lo stes­so gior­no pos­so­no es­se­re pre­se in con­si­de­ra­zio­ne, si pren­do­no dap­pri­ma in con­si­de­ra­zio­ne i pro­get­ti de­gli im­pian­ti con la mag­gio­re pro­du­zio­ne sup­ple­men­ta­re di elet­tri­ci­tà rap­por­ta­ta al con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to.

Art. 87q Lista d’attesa  

1 Se le ri­sor­se di­spo­ni­bi­li non so­no suf­fi­cien­ti per una pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne im­me­dia­ta, i pro­get­ti so­no in­se­ri­ti in una li­sta d’at­te­sa, sal­vo il ca­so in cui sia ma­ni­fe­sto che es­si non sod­di­sfa­no i re­qui­si­ti per il di­rit­to.

2 L’UFE co­mu­ni­ca al ri­chie­den­te che il suo pro­get­to è sta­to in­se­ri­to in una li­sta d’at­te­sa.

3 Se vi so­no nuo­va­men­te ri­sor­se di­spo­ni­bi­li, l’UFE con­si­de­ra i pro­get­ti più avan­za­ti. Se più pro­get­ti han­no lo stes­so li­vel­lo d’avan­za­men­to, vie­ne con­si­de­ra­to il pro­get­to la cui do­man­da com­ple­ta è sta­ta pre­sen­ta­ta per pri­ma in or­di­ne cro­no­lo­gi­co.

Sezione 3: Procedura di domanda

Art. 87r Domanda  

1 La do­man­da per l’ot­te­ni­men­to di un con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta all’UFE.

2 La do­man­da per l’ot­te­ni­men­to di un con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to per la pro­spe­zio­ne o lo sfrut­ta­men­to può es­se­re pre­sen­ta­ta sol­tan­to se le do­man­de di ri­la­scio del­le au­to­riz­za­zio­ni e del­le con­ces­sio­ni ne­ces­sa­rie al pro­get­to so­no sta­te in­te­gral­men­te pre­sen­ta­te al­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti e il fi­nan­zia­men­to del pro­get­to è ga­ran­ti­to.

3 La do­man­da di un con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to per un im­pian­to geo­ter­mi­co può es­se­re pre­sen­ta­ta sol­tan­to quan­do sus­si­ste una li­cen­za di co­stru­zio­ne o una con­ces­sio­ne pas­sa­ta in giu­di­ca­to.

4 Una do­man­da di cui al ca­po­ver­so 2 o 3 de­ve con­te­ne­re tut­te le in­di­ca­zio­ni e i do­cu­men­ti di cui all’al­le­ga­to 2.5 o 2.6.

Art. 87s Gruppo di esperti per i progetti di prospezione e sfruttamento  

1 Per l’esa­me del­le do­man­de di con­tri­bu­ti d’in­ve­sti­men­to per una pro­spe­zio­ne o uno sfrut­ta­men­to l’UFE in­ca­ri­ca un grup­po in­di­pen­den­te dal pro­get­to com­po­sto di un mas­si­mo di sei esper­ti. Pa­ral­le­la­men­te il Can­to­ne di ubi­ca­zio­ne può in­via­re un pro­prio rap­pre­sen­tan­te nel grup­po di esper­ti.

2 Il grup­po di esper­ti esa­mi­na le do­man­de e tra­smet­te all’UFE una rac­co­man­da­zio­ne per la va­lu­ta­zio­ne del pro­get­to. Il rap­pre­sen­tan­te del Can­to­ne non ha vo­ce in ca­pi­to­lo nel­la rac­co­man­da­zio­ne. Nell’adem­pi­men­to del pro­prio com­pi­to il grup­po di esper­ti può coin­vol­ge­re al­tri spe­cia­li­sti.

Art. 87t Contratto e garanzia di principio  

1 Se so­no sod­di­sfat­ti i re­qui­si­ti per il di­rit­to se­con­do l’al­le­ga­to 2.5 per un con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to per una pro­spe­zio­ne o uno sfrut­ta­men­to e so­no di­spo­ni­bi­li suf­fi­cien­ti ri­sor­se per la pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne del­la do­man­da, la Con­fe­de­ra­zio­ne con­clu­de con il ri­chie­den­te un con­trat­to di di­rit­to am­mi­ni­stra­ti­vo.

2 Se so­no sod­di­sfat­ti i re­qui­si­ti per il di­rit­to se­con­do l’al­le­ga­to 2.6 per la co­stru­zio­ne di un im­pian­to geo­ter­mi­co e so­no di­spo­ni­bi­li suf­fi­cien­ti ri­sor­se per la pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne del­la do­man­da, l’UFE ac­cor­da il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to con ga­ran­zia di prin­ci­pio e de­ter­mi­na quan­to se­gue:

a.
l’am­mon­ta­re del con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to in per cen­to dei co­sti d’in­ve­sti­men­to com­pu­ta­bi­li;
b.
l’im­por­to mas­si­mo che il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to non de­ve ec­ce­de­re;
c.
en­tro quan­do al più tar­di oc­cor­re av­via­re i la­vo­ri;
d.
il pia­no di pa­ga­men­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 87z;
e.
il ter­mi­ne en­tro il qua­le l’im­pian­to de­ve es­se­re mes­so in eser­ci­zio;
f.
i pa­ra­me­tri dei da­ti ri­le­van­ti ai fi­ni del­la pro­du­zio­ne og­get­to del­la no­ti­fi­ca di cui all’ar­ti­co­lo 87w let­te­ra d.
Art. 87u Rapporto finale della prospezione o dello sfruttamento  

Do­po la con­clu­sio­ne di una pro­spe­zio­ne o di uno sfrut­ta­men­to de­ve es­se­re pre­sen­ta­to all’UFE un rap­por­to fi­na­le. Il con­te­nu­to del rap­por­to è di­sci­pli­na­to nel con­trat­to di cui all’ar­ti­co­lo 87t ca­po­ver­so 1.

Art. 87v Notifica di messa in esercizio per gli impianti geotermici  

1 Do­po la mes­sa in eser­ci­zio dell’im­pian­to geo­ter­mi­co oc­cor­re pre­sen­ta­re all’UFE una no­ti­fi­ca di mes­sa in eser­ci­zio.

2 La no­ti­fi­ca de­ve con­te­ne­re al­me­no le in­di­ca­zio­ni e i do­cu­men­ti se­guen­ti:

a.
la da­ta di mes­sa in eser­ci­zio;
b.
il ver­ba­le di col­lau­do;
c.
even­tua­li mo­di­fi­che ri­spet­to al­le in­di­ca­zio­ni for­ni­te nel­la do­man­da.
Art. 87w Notifica di conclusione dei lavori per gli impianti geotermici  

1 Al più tar­di sei an­ni dal­la mes­sa in eser­ci­zio dell’im­pian­to geo­ter­mi­co oc­cor­re pre­sen­ta­re all’UFE una no­ti­fi­ca di con­clu­sio­ne dei la­vo­ri.

2 La no­ti­fi­ca de­ve con­te­ne­re al­me­no le in­di­ca­zio­ni e i do­cu­men­ti se­guen­ti:

a.
un con­teg­gio det­ta­glia­to dei co­sti di co­stru­zio­ne;
b.
un elen­co dei co­sti d’in­ve­sti­men­to com­pu­ta­bi­li e non com­pu­ta­bi­li;
c.
l’in­di­ca­zio­ne del­la pro­du­zio­ne net­ta dei pri­mi cin­que an­ni d’eser­ci­zio;
d.
tut­ti i da­ti ri­le­van­ti ai fi­ni del­la pro­du­zio­ne a par­ti­re dal­la mes­sa in eser­ci­zio.
Art. 87x Proroga dei termini  

Su ri­chie­sta del ri­chie­den­te, l’UFE può pro­ro­ga­re i ter­mi­ni per la mes­sa in eser­ci­zio e per la pre­sen­ta­zio­ne del rap­por­to fi­na­le o del­la no­ti­fi­ca di con­clu­sio­ne dei la­vo­ri, se:

a.
il ter­mi­ne non può es­se­re ri­spet­ta­to per ra­gio­ni non im­pu­ta­bi­li al ri­chie­den­te; e
b.
la ri­chie­sta vie­ne pre­sen­ta­ta pri­ma del­la sca­den­za del ter­mi­ne.
Art. 87y Determinazione definitiva del contributo d’investimento per gli impianti geotermici  

Se al mo­men­to del­la no­ti­fi­ca del­la con­clu­sio­ne dei la­vo­ri sus­si­sto­no an­co­ra tut­ti i re­qui­si­ti per il di­rit­to, l’UFE de­ter­mi­na l’am­mon­ta­re de­fi­ni­ti­vo del con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to sul­la ba­se dei co­sti d’in­ve­sti­men­to ef­fet­ti­va­men­te so­ste­nu­ti.

Art. 87z Versamento scaglionato del contributo d’investimento  

1 Il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to è ver­sa­to in più tran­che.

2 L’UFE sta­bi­li­sce nel sin­go­lo ca­so la da­ta per il ver­sa­men­to del­le sin­go­le tran­che e l’am­mon­ta­re dei con­tri­bu­ti da ver­sa­re per tran­che nel con­trat­to (art. 87t cpv. 1) o nel­la ga­ran­zia di prin­ci­pio (art. 87t cpv. 2).

3 La pri­ma tran­che non può es­se­re ver­sa­ta pri­ma dell’ini­zio dei la­vo­ri. Se in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 32 è sta­to au­to­riz­za­to un ini­zio an­ti­ci­pa­to dei la­vo­ri, il pri­mo ver­sa­men­to de­ve es­se­re ef­fet­tua­to non pri­ma che sus­si­sta una ga­ran­zia di prin­ci­pio se­con­do l’ar­ti­co­lo 87t ca­po­ver­so 2.

4 L’ul­ti­ma tran­che può es­se­re ver­sa­ta sol­tan­to do­po la de­ter­mi­na­zio­ne de­fi­ni­ti­va del con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to. Fi­no a quel mo­men­to può es­se­re ver­sa­to al mas­si­mo l’80 per cen­to dell’im­por­to mas­si­mo de­ter­mi­na­to nel­la ga­ran­zia di prin­ci­pio di cui all’ar­ti­co­lo 87t ca­po­ver­so 2.

Sezione 4: Criteri di calcolo

Art. 87zbis Costi d’investimento computabili  

1 Per il cal­co­lo dei con­tri­bu­ti d’in­ve­sti­men­to per la pro­spe­zio­ne e lo sfrut­ta­men­to so­no com­pu­ta­bi­li so­la­men­te i co­sti d’in­ve­sti­men­to ef­fet­ti­va­men­te so­ste­nu­ti e stret­ta­men­te ne­ces­sa­ri per l’ese­cu­zio­ne eco­no­mi­ca e ade­gua­ta del pro­get­to. Si ap­pli­ca al­tre­sì per ana­lo­gia l’ar­ti­co­lo 61.

2 Per i co­sti com­pu­ta­bi­li de­gli im­pian­ti geo­ter­mi­ci si ap­pli­ca l’ar­ti­co­lo 61.

Art. 87zter Calcolo dei costi scoperti e del contributo d’investimento nel singolo caso  

1 Se vi so­no in­di­zi se­con­do cui per un im­pian­to non vi so­no co­sti sco­per­ti (art. 29 cpv. 3 lett. bbis LE­ne), con­for­me­men­te all’al­le­ga­to 4 oc­cor­re cal­co­la­re se vi so­no co­sti sco­per­ti.

2 Se il con­tri­bu­to d’in­ve­sti­men­to su­pe­ra i co­sti sco­per­ti, es­so è ri­dot­to pro­por­zio­nal­men­te.

3 L’UFE met­te a di­spo­si­zio­ne le ba­si e i for­mu­la­ri ne­ces­sa­ri per il cal­co­lo dei co­sti sco­per­ti.86

86 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023 764).

Capitolo 7: Premio di mercato per l’elettricità proveniente dagli impianti idroelettrici di grandi dimensioni

Sezione 1: Disposizioni generali

Art. 88 Dettagli relativi al diritto  

1 Gli im­pian­ti idroe­let­tri­ci di gran­di di­men­sio­ni con una po­ten­za su­pe­rio­re ai 10 MW non dan­no di­rit­to al pre­mio di mer­ca­to sol­tan­to se co­sti­tui­sco­no un im­pian­to sin­go­lo, ben­sì an­che se con­si­sto­no in un’unio­ne di im­pian­ti, se in ta­le unio­ne:

a.
tut­ti i sin­go­li im­pian­ti so­no col­le­ga­ti sul pia­no idrau­li­co e ot­ti­miz­za­ti nell’in­sie­me; e
b.
i co­sti di pro­du­zio­ne com­ples­si­vi non so­no co­per­ti.

2 Una ta­le unio­ne di im­pian­ti a cui ap­par­tie­ne un im­pian­to sin­go­lo in­se­ri­to nel si­ste­ma di ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà dà di­rit­to al pre­mio di mer­ca­to sol­tan­to se l’unio­ne rag­giun­ge la po­ten­za su­pe­rio­re ai 10 MW an­che sen­za l’im­pian­to sin­go­lo in que­stio­ne.

3 Il ri­schio dei co­sti di pro­du­zio­ne non co­per­ti non è as­sun­to dall’im­pre­sa di ap­prov­vi­gio­na­men­to elet­tri­co in­ve­ce che dal pro­prie­ta­rio (art. 30 cpv. 2 LE­ne) se la sua ac­qui­si­zio­ne dell’elet­tri­ci­tà si ba­sa su un con­trat­to con­clu­so do­po il 1° gen­na­io 2016 e a bre­ve e me­dio ter­mi­ne. Il di­rit­to al pre­mio di mer­ca­to non pas­sa all’im­pre­sa di ap­prov­vi­gio­na­men­to elet­tri­co.

4 Per il pas­sag­gio del ri­schio e del di­rit­to al pre­mio di mer­ca­to nel rap­por­to tra ge­sto­ri e pro­prie­ta­ri, il ca­po­ver­so 3 si ap­pli­ca per ana­lo­gia.

Art. 89 Reddito di mercato  

1 Dal pro­fi­lo del red­di­to vie­ne pre­so in con­si­de­ra­zio­ne sol­tan­to il ri­ca­vo de­ri­van­te dal­la ven­di­ta di elet­tri­ci­tà sul mer­ca­to (red­di­to di mer­ca­to). Non so­no pre­si in con­si­de­ra­zio­ne gli al­tri red­di­ti, in par­ti­co­la­re i ri­ca­vi dal­le pre­sta­zio­ni del si­ste­ma e dal­le ga­ran­zie di ori­gi­ne.

2 Il red­di­to di mer­ca­to vie­ne de­ter­mi­na­to sul­la ba­se del prez­zo di mer­ca­to, sul­la scor­ta del pro­fi­lo per­cor­so ogni ora con l’im­pian­to per­ti­nen­te o con la som­ma de­gli im­pian­ti in ca­so di un’unio­ne di im­pian­ti. Nel ca­so di un im­pian­to del part­ner, il pro­fi­lo de­ter­mi­na­to vie­ne ri­par­ti­to pro ra­ta sui part­ner.

3 Per prez­zo di mer­ca­to s’in­ten­de, an­che per l’elet­tri­ci­tà ne­go­zia­ta fuo­ri bor­sa, il prez­zo spot ora­rio per la re­gio­ne di prez­zo sviz­ze­ra con­ver­ti­to a un tas­so men­si­le me­dio.

4 ...87

5 Se a un’unio­ne di im­pian­ti che dà di­rit­to al pre­mio di mer­ca­to ap­par­tie­ne un im­pian­to sin­go­lo in­se­ri­to nel si­ste­ma di ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà, co­me suo ri­ca­vo è de­ter­mi­nan­te la sua ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà (art. 21 cpv. 3 LE­ne).

87 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 23 nov. 2022, con ef­fet­to dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Art. 90 Costi di produzione e altri costi  

1 In qua­li­tà di co­sti di pro­du­zio­ne ven­go­no pre­si in con­si­de­ra­zio­ne i co­sti d’eser­ci­zio di­ret­ta­men­te ne­ces­sa­ri per una pro­du­zio­ne ef­fi­cien­te, ma non al­tri co­sti, in par­ti­co­la­re non gli one­ri per le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zio glo­ba­li. Ven­go­no con­si­de­ra­ti an­che:

a.
i ca­no­ni per i di­rit­ti d’ac­qua;
b.
i ri­ca­vi mi­ni­mi sul­la ba­se dell’elet­tri­ci­tà da for­ni­re all’en­te pub­bli­co a ti­to­lo gra­tui­to o a un ca­no­ne ri­dot­to;
c.
le im­po­ste di­ret­te; le im­po­ste sull’uti­le, tut­ta­via, sol­tan­to se cor­ri­spon­do­no a un uti­le ef­fet­ti­vo ma non se so­no do­vu­te all’en­te pub­bli­co lo­ca­le sul­la scor­ta di un ac­cor­do e non vin­co­la­te all’uti­le.

2 In qua­li­tà di co­sti di pro­du­zio­ne so­no al­tre­sì pre­si in con­si­de­ra­zio­ne i co­sti del ca­pi­ta­le cal­co­la­to­ri. È de­ter­mi­nan­te il tas­so d’in­te­res­se cal­co­la­to­rio se­con­do l’al­le­ga­to 3. Gli am­mor­ta­men­ti van­no ef­fet­tua­ti in li­nea di prin­ci­pio ri­spet­tan­do l’at­tua­le pras­si per l’im­pian­to per­ti­nen­te.88

3 L’UFE de­ter­mi­na in una di­ret­ti­va i co­sti d’eser­ci­zio e del ca­pi­ta­le com­pu­ta­bi­li.

88 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Sezione 2: Premio di mercato e servizio universale

Art. 91 Deduzione per il servizio universale  

1 Gli aven­ti di­rit­to al pre­mio di mer­ca­to in­ca­ri­ca­ti di ga­ran­ti­re il ser­vi­zio uni­ver­sa­le de­vo­no in­clu­de­re per il cal­co­lo del­la de­du­zio­ne arit­me­ti­ca per il ser­vi­zio uni­ver­sa­le (art. 31 cpv. 1 LE­ne) l’in­te­ro lo­ro po­ten­zia­le di ven­di­ta nell’am­bi­to del ser­vi­zio uni­ver­sa­le.

2 Al po­sto di ta­le de­du­zio­ne, es­si pos­so­no ef­fet­tua­re una de­du­zio­ne ret­ti­fi­ca­ta per il ser­vi­zio uni­ver­sa­le (art. 31 cpv. 2 LE­ne). Es­si la ge­ne­ra­no ri­du­cen­do la pri­ma de­du­zio­ne (cpv. 1) di al­tra elet­tri­ci­tà de­ri­van­te da ener­gie rin­no­va­bi­li che non è so­ste­nu­ta né nel si­ste­ma di ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà né in al­tro mo­do. L’elet­tri­ci­tà pro­ve­nien­te da im­pian­ti ter­zi può es­se­re in­se­ri­ta nel­la quan­ti­tà di ener­gia og­get­to di ri­du­zio­ne sol­tan­to se:89

a.
l’ac­qui­si­zio­ne si ba­sa su con­trat­ti con­clu­si a me­dio o a lun­go ter­mi­ne e sus­si­ste la ga­ran­zia d’ori­gi­ne re­la­ti­va a ta­le ac­qui­si­zio­ne; o
b.
l’elet­tri­ci­tà è sta­ta ri­ti­ra­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 15 LE­ne.

89 La cor­re­zio­ne del 28 dic. 2017 con­cer­ne sol­tan­to il te­sto fran­ce­se (RU 2017 7783).

Art. 92 Ripartizione nel portafoglio tra premio di mercato e servizio universale  

1 Se il por­ta­fo­glio di un aven­te di­rit­to al pre­mio di mer­ca­to com­pren­de elet­tri­ci­tà pro­ve­nien­te da più gran­di im­pian­ti idroe­let­tri­ci e i per­ti­nen­ti co­sti di pro­du­zio­ne non so­no co­per­ti, oc­cor­re sup­por­re che l’aven­te di­rit­to ven­da l’elet­tri­ci­tà di cia­scun im­pian­to sul mer­ca­to e a ti­to­lo di ser­vi­zio uni­ver­sa­le in par­ti uni­for­mi per l’in­te­ro por­ta­fo­glio. Il pre­mio di mer­ca­to gli spet­ta per im­pian­to per l’am­mon­ta­re del­la quo­ta che cor­ri­spon­de al­la quo­ta at­tri­bui­ta al mer­ca­to (quo­ta del pre­mio di mer­ca­to).

2 La quo­ta del pre­mio di mer­ca­to vie­ne de­ter­mi­na­ta co­me quo­zien­te ri­sul­tan­te dal­le se­guen­ti due gran­dez­ze:

a.
dal­la dif­fe­ren­za dell’in­te­ra elet­tri­ci­tà con­te­nu­ta nel por­ta­fo­glio de­ri­van­te dai gran­di im­pian­ti idroe­let­tri­ci e i cui co­sti di pro­du­zio­ne non so­no co­per­ti e dal­la de­du­zio­ne ap­pli­ca­ta del ser­vi­zio uni­ver­sa­le; e
b.
dall’elet­tri­ci­tà con­te­nu­ta nel por­ta­fo­glio de­ri­van­te dai gran­di im­pian­ti idroe­let­tri­ci e i cui co­sti di pro­du­zio­ne non so­no co­per­ti.

3 Se l’aven­te di­rit­to al pre­mio di mer­ca­to ri­ca­ve­reb­be con il pre­mio di mer­ca­to e le ven­di­te di elet­tri­ci­tà nel ser­vi­zio uni­ver­sa­le per l’in­te­ro por­ta­fo­glio un im­por­to mag­gio­re ri­spet­to a quan­to ne­ces­sa­rio al­la co­per­tu­ra dei co­sti di pro­du­zio­ne, il pre­mio di mer­ca­to si ri­du­ce pro­por­zio­nal­men­te.

Art. 93 Considerazione in chiave imprenditoriale nelle imprese di approvvigionamento elettrico  

1 In un’im­pre­sa di ap­prov­vi­gio­na­men­to elet­tri­co con nu­me­ro­se uni­tà au­to­no­me sul pia­no giu­ri­di­co che so­no com­pe­ten­ti per set­to­ri co­me la pro­du­zio­ne, la ge­stio­ne del­la re­te e il ser­vi­zio uni­ver­sa­le, l’uni­tà aven­te di­rit­to al pre­mio di mer­ca­to de­ve far­si com­pu­ta­re il po­ten­zia­le del ser­vi­zio uni­ver­sa­le del­le al­tre uni­tà.

2 Le uni­tà au­to­no­me sul pia­no giu­ri­di­co che co­sti­tui­sco­no un set­to­re di un’im­pre­sa di ap­prov­vi­gio­na­men­to elet­tri­co pos­so­no ven­de­re l’elet­tri­ci­tà pro­ve­nien­te dai gran­di im­pian­ti idroe­let­tri­ci ai co­sti di pro­du­zio­ne nell’am­bi­to del ser­vi­zio uni­ver­sa­le (art. 31 cpv. 3 LE­ne) an­che quan­do non es­se stes­se ben­sì un’al­tra uni­tà dell’im­pre­sa è au­to­riz­za­ta a be­ne­fi­cia­re del pre­mio di mer­ca­to. A chi non è vin­co­la­to in ta­le mo­do a un aven­te di­rit­to al pre­mio di mer­ca­to, ma per esem­pio sol­tan­to in vir­tù dell’ap­par­te­nen­za al grup­po, non spet­ta ta­le di­rit­to.

Sezione 3: Procedura di domanda e restituzione

Art. 94 Domanda  

1 Gli aven­ti di­rit­to al pre­mio di mer­ca­to pre­sen­ta­no la pro­pria do­man­da all’UFE en­tro il 31 mag­gio dell’an­no che se­gue quel­lo per il qua­le chie­do­no il pre­mio di mer­ca­to.

2 La do­man­da de­ve com­pren­de­re tut­ta l’elet­tri­ci­tà nel por­ta­fo­glio per cui si chie­de il pre­mio di mer­ca­to e in­di­ca­re al­me­no:

a.
quan­ta elet­tri­ci­tà pro­vie­ne da qua­li im­pian­ti e a qua­le quo­ta di pro­du­zio­ne di un im­pian­to cor­ri­spon­de;
b.
i pro­fi­li per­cor­si all’ora per ogni im­pian­to;
c.
i co­sti com­pu­ta­bi­li per im­pian­to ba­sa­ti su un con­to d’eser­ci­zio per l’an­no idro­lo­gi­co o ci­vi­le;
d.
la pras­si di am­mor­ta­men­to de­gli ul­ti­mi cin­que an­ni;
e.
nel ca­so di un im­pian­to sin­go­lo in­se­ri­to nel si­ste­ma di ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà: la quo­ta di pro­du­zio­ne all’unio­ne de­gli im­pian­ti e la ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne in re­te di elet­tri­ci­tà;
f.
in­di­ca­zio­ni re­la­ti­ve al­le mi­su­re te­se a mi­glio­ra­re la si­tua­zio­ne dei co­sti.

3 Nei ca­si con ser­vi­zio uni­ver­sa­le, oc­cor­re inol­tre in­di­ca­re al­me­no:

a.
il po­ten­zia­le di ser­vi­zio uni­ver­sa­le;
b.
la de­du­zio­ne ap­pli­ca­ta per il ser­vi­zio uni­ver­sa­le;
c.
la quan­ti­tà sog­get­ta se­con­do l’ar­ti­co­lo 91 ca­po­ver­so 2 a ri­du­zio­ne nell’am­bi­to del­la con­tro­de­du­zio­ne;
d.
la ven­di­ta ef­fet­ti­va a ti­to­lo di ser­vi­zio uni­ver­sa­le per im­pian­to idroe­let­tri­co di gran­di di­men­sio­ni;
e.
il prez­zo me­dio per ta­le ven­di­ta.

4 I ge­sto­ri di im­pian­ti, i pro­prie­ta­ri e le uni­tà d’im­pre­sa con­nes­se so­sten­go­no i ri­chie­den­ti con le in­for­ma­zio­ni e i do­cu­men­ti ne­ces­sa­ri. L’UFE può, all’oc­cor­ren­za, fa­re ri­fe­ri­men­to di­ret­ta­men­te a lo­ro per ot­te­ne­re in­for­ma­zio­ni e do­cu­men­ti.

Art. 95 Procedura presso l’UFE e sostegno da parte della Commissione federale dell’energia elettrica  

1 Nel­la de­ci­sio­ne in cui de­ter­mi­na il pre­mio di mer­ca­to l’UFE può in­se­ri­re una ri­ser­va per una cor­re­zio­ne suc­ces­si­va.

2 Se nell’in­sie­me le ri­sor­se per un an­no non so­no suf­fi­cien­ti (art. 36 cpv. 2 OEn90), l’UFE ri­du­ce il pre­mio di mer­ca­to di cia­scun aven­te di­rit­to al pre­mio del me­de­si­mo tas­so per­cen­tua­le.

3 L’UFE ver­sa i pre­mi pos­si­bil­men­te nell’an­no in cui è sta­ta pre­sen­ta­ta la do­man­da, se ne­ces­sa­rio con una trat­te­nu­ta tem­po­ra­nea par­zia­le dei fon­di.

4 L’UFE può ri­cor­re­re al so­ste­gno del­la Com­mis­sio­ne fe­de­ra­le dell’ener­gia elet­tri­ca (El­Com) nell’ese­cu­zio­ne. Su ri­chie­sta dell’UFE, la El­Com ef­fet­tua ve­ri­fi­che re­la­ti­ve al­le ven­di­te ef­fet­ti­ve a ti­to­lo di ser­vi­zio uni­ver­sa­le, pa­ra­go­nan­do i da­ti for­ni­ti dall’UFE con i pro­pri.

Art. 96 Restituzione  

Se da una ve­ri­fi­ca o da un con­trol­lo ri­sul­ta che qual­cu­no, in par­ti­co­la­re a cau­sa di in­di­ca­zio­ni scor­ret­te, ha in­de­bi­ta­men­te ot­te­nu­to un pre­mio di mer­ca­to o un pre­mio di mer­ca­to ec­ces­si­va­men­te ele­va­to, l’UFE esi­ge la re­sti­tu­zio­ne del pre­mio ot­te­nu­to in ec­ces­so di tut­ti gli an­ni pas­sa­ti fi­no a cin­que an­ni dall’ul­ti­mo ver­sa­men­to (art. 30 cpv. 3 L del 5 ott. 199091 sui sus­si­di).

Capitolo 7a: Contributi alle spese d’esercizio per gli impianti a biomassa92

92 Introdotto dal n. I dell’O del 23 nov. 2022, in vigore dal 1° gen. 2023 (RU 2022 771).

Sezione 1: Motivo di esclusione e importi del contributo

Art. 96a Motivo di esclusione  

Fin­tan­to­ché un ge­sto­re ot­tie­ne per un im­pian­to un fi­nan­zia­men­to dei co­sti sup­ple­men­ta­ri se­con­do l’ar­ti­co­lo 73 ca­po­ver­so 4 LE­ne o una ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne in re­te di elet­tri­ci­tà non è pos­si­bi­le ac­cor­da­re per que­sto im­pian­to un con­tri­bu­to al­le spe­se d’eser­ci­zio.

Art. 96b Importi del contributo  

1 Gli im­por­ti del con­tri­bu­to per ca­te­go­ria e clas­se di po­ten­za so­no fis­sa­ti nell’al­le­ga­to 5.

2 L’im­por­to del con­tri­bu­to per im­pian­ti ibri­di si cal­co­la co­me spe­ci­fi­ca­to all’ar­ti­co­lo 16 ca­po­ver­so 2.

3 Gli im­por­ti del con­tri­bu­to ven­go­no ve­ri­fi­ca­ti pe­rio­di­ca­men­te e ade­gua­ti in ca­so di mo­di­fi­ca im­por­tan­te del­le cir­co­stan­ze.

4 Il con­tri­bu­to al­le spe­se d’eser­ci­zio si ri­du­ce, per i ge­sto­ri di im­pian­ti as­sog­get­ta­ti all’im­po­sta se­con­do gli ar­ti­co­li 10–13 LI­VA93, del fat­to­re di cui all’ar­ti­co­lo 16 ca­po­ver­so 4.94

93 RS 641.20

94 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 nov. 2023, in vi­go­re dal 1° gen. 2024 (RU 2023 764).

Sezione 2: Ordine di presa in considerazione e lista d’attesa

Art. 96c Ordine di presa in considerazione  

1 De­ter­mi­nan­te ai fi­ni del­la pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne di una do­man­da per l’ot­te­ni­men­to di un con­tri­bu­to al­le spe­se d’eser­ci­zio è la da­ta di pre­sen­ta­zio­ne.

2 Se non tut­te le do­man­de pre­sen­ta­te lo stes­so gior­no pos­so­no es­se­re pre­se in con­si­de­ra­zio­ne, si pren­do­no dap­pri­ma in con­si­de­ra­zio­ne i pro­get­ti de­gli im­pian­ti che han­no ot­te­nu­to un fi­nan­zia­men­to dei co­sti sup­ple­men­ta­ri se­con­do l’ar­ti­co­lo 73 ca­po­ver­so 4 LE­ne o che han­no par­te­ci­pa­to al si­ste­ma di ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà e la cui du­ra­ta del­la ri­mu­ne­ra­zio­ne è ter­mi­na­ta.

Art. 96d Lista d’attesa  

1 Se le ri­sor­se di­spo­ni­bi­li non so­no suf­fi­cien­ti per una pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne im­me­dia­ta, i pro­get­ti so­no in­se­ri­ti in una li­sta d’at­te­sa se­con­do la da­ta di pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da, sal­vo il ca­so in cui sia ma­ni­fe­sto che es­si non sod­di­sfa­no i re­qui­si­ti per il di­rit­to.

2 L’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne co­mu­ni­ca al ri­chie­den­te che il pro­get­to è sta­to in­se­ri­to in una li­sta d’at­te­sa.

3 Se vi so­no nuo­va­men­te ri­sor­se di­spo­ni­bi­li, si pren­do­no dap­pri­ma in con­si­de­ra­zio­ne gli im­pian­ti che han­no ot­te­nu­to un fi­nan­zia­men­to dei co­sti sup­ple­men­ta­ri se­con­do l’ar­ti­co­lo 73 ca­po­ver­so 4 LE­ne o che han­no par­te­ci­pa­to al si­ste­ma di ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà.

Sezione 3: Procedura di domanda

Art. 96e Domanda  

1 La do­man­da per l’ot­te­ni­men­to di un con­tri­bu­to al­le spe­se d’eser­ci­zio va pre­sen­ta­ta all’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne.

2 Es­sa può es­se­re pre­sen­ta­ta non pri­ma di un an­no dal­la fi­ne del­la du­ra­ta del­la ri­mu­ne­ra­zio­ne del fi­nan­zia­men­to dei co­sti sup­ple­men­ta­ri se­con­do l’ar­ti­co­lo 73 ca­po­ver­so 4 LE­ne o del­la ri­mu­ne­ra­zio­ne per l’im­mis­sio­ne di elet­tri­ci­tà.

3 È pos­si­bi­le pre­sen­ta­re una do­man­da so­la­men­te per gli im­pian­ti:

a.
già in eser­ci­zio; o
b.
pron­ti al­la rea­liz­za­zio­ne.

4 Es­sa de­ve con­te­ne­re tut­te le in­di­ca­zio­ni e i do­cu­men­ti di cui all’al­le­ga­to 5.

Art. 96f Decisione  

Se i re­qui­si­ti per il di­rit­to so­no pre­su­mi­bil­men­te sod­di­sfat­ti e so­no di­spo­ni­bi­li suf­fi­cien­ti ri­sor­se per la pre­sa in con­si­de­ra­zio­ne del­la do­man­da, l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne de­ci­de la con­ces­sio­ne di un con­tri­bu­to al­le spe­se d’eser­ci­zio e la da­ta d’ini­zio del­la con­ces­sio­ne del con­tri­bu­to.

Sezione 4: Esercizio in corso, esclusione e rinuncia

Art. 96g Versamento del contributo alle spese d’esercizio  

1 L’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne ver­sa tri­me­stral­men­te il con­tri­bu­to al­le spe­se d’eser­ci­zio.

2 Se per i ver­sa­men­ti di cui al ca­po­ver­so 1 le ri­sor­se fi­nan­zia­rie non so­no suf­fi­cien­ti, l’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne ver­sa la ri­mu­ne­ra­zio­ne pro ra­ta nel cor­so dell’an­no. Il sal­do lo ver­sa nel cor­so dell’an­no suc­ces­si­vo.

3 Es­so esi­ge dal ge­sto­re la re­sti­tu­zio­ne, sen­za in­te­res­si, de­gli im­por­ti ver­sa­ti in ec­ces­so in rap­por­to all’ef­fet­ti­va pro­du­zio­ne. Es­so può an­che com­pu­ta­re ta­li im­por­ti nel pe­rio­do di pa­ga­men­to suc­ces­si­vo.

4 Se il prez­zo di mer­ca­to di ri­fe­ri­men­to è su­pe­rio­re all’im­por­to del con­tri­bu­to, es­so fat­tu­ra ai ge­sto­ri tri­me­stral­men­te la par­te ec­ce­den­te.

Art. 96h Requisiti minimi  

I re­qui­si­ti mi­ni­mi so­no de­ter­mi­na­ti nell’al­le­ga­to 5.

Art. 96i Mancato rispetto dei requisiti per il diritto o dei requisiti minimi  

Se i re­qui­si­ti per il di­rit­to o i re­qui­si­ti mi­ni­mi non so­no o non so­no più ri­spet­ta­ti, si ap­pli­ca per ana­lo­gia l’ar­ti­co­lo 29.

Art. 96j Esclusione, rinuncia e nuova domanda  

1 L’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne di­spo­ne l’esclu­sio­ne di un im­pian­to dal­la con­ces­sio­ne del con­tri­bu­to al­le spe­se d’eser­ci­zio, se i re­qui­si­ti per il di­rit­to o i re­qui­si­ti mi­ni­mi:

a.
non so­no ri­spet­ta­ti ri­pe­tu­ta­men­te e per ta­le ra­gio­ne il con­tri­bu­to al­le spe­se d’eser­ci­zio non è sta­to ver­sa­to nel cor­so di tre an­ni ci­vi­li con­se­cu­ti­vi (art. 29 cpv. 1);
b.
non so­no ri­spet­ta­ti nel cor­so di un in­te­ro an­no ci­vi­le do­po la sca­den­za del ter­mi­ne di cui all’ar­ti­co­lo 29 ca­po­ver­so 3.

2 La ri­nun­cia al con­tri­bu­to al­le spe­se d’eser­ci­zio è co­mu­ni­ca­ta all’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne ri­spet­tan­do un ter­mi­ne di di­sdet­ta di tre me­si per la fi­ne di un tri­me­stre.

3 Una nuo­va do­man­da per l’ot­te­ni­men­to di un con­tri­bu­to al­le spe­se d’eser­ci­zio può es­se­re pre­sen­ta­ta in qual­sia­si mo­men­to. Tut­ta­via il con­tri­bu­to al­le spe­se d’eser­ci­zio è nuo­va­men­te con­ces­so non pri­ma di un an­no dall’ul­ti­ma esclu­sio­ne o ri­nun­cia.

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