Bei grossen Gesetzen wie OR und ZGB kann dies bis zu 30 Sekunden dauern

Ordinanza
sulle attività rilevanti per la sicurezza
nel settore ferroviario
(OASF)

del 4 novembre 2009 (Stato 1° luglio 2013)

Il Consiglio federale svizzero,

visti gli articoli 16 capoverso 5, 17 capoverso 2, 80, 85, 86a lettera e e 97
della legge federale del 20 dicembre 19571 sulle ferrovie (Lferr),

ordina:

Capitolo 1: Disposizioni generali

Art. 1 Oggetto 2  

La pre­sen­te or­di­nan­za di­sci­pli­na i re­qui­si­ti per il per­so­na­le del­le im­pre­se fer­ro­via­rie e di al­tre im­pre­se che svol­ge at­ti­vi­tà ri­le­van­ti per la si­cu­rez­za nel set­to­re fer­ro­via­rio.

2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 mag. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1687).

Art. 2 Definizioni 3  

Nel­la pre­sen­te or­di­nan­za si in­ten­de per:

a.

vei­co­lo mo­to­re:

vei­co­lo su ro­ta­ie con di­spo­si­ti­vo di co­man­do e pro­pul­sio­ne di­ret­ti o in­di­ret­ti;

b.

con­du­cen­te di vei­co­li mo­to­re:

chi gui­da di­ret­ta­men­te o in­di­ret­ta­men­te un vei­co­lo mo­to­re;

c.

mac­chi­ni­sta:

con­du­cen­te che gui­da di­ret­ta­men­te un vei­co­lo mo­to­re;

d.

gui­da in­di­ret­ta:

gui­da di tre­ni e mo­vi­men­ti di ma­no­vra svol­ta da con­du­cen­ti di vei­co­li mo­to­re at­tra­ver­so istru­zio­ni im­par­ti­te ai mac­chi­ni­sti che si tro­va­no ai co­man­di del vei­co­lo mo­to­re;

e.

pi­lo­tag­gio:

ac­com­pa­gna­men­to di un mac­chi­ni­sta che non è suf­fi­cien­te­men­te qua­li­fi­ca­to per l’at­ti­vi­tà da svol­ge­re;

f.

ca­po­mo­vi­men­to:

chi as­si­cu­ra e di­ri­ge dal pun­to di vi­sta ope­ra­ti­vo la cir­co­la­zio­ne dei tre­ni e i mo­vi­men­ti di ma­no­vra.

3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 mag. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1687).

Art. 3 Attività rilevanti per la sicurezza 4  

So­no con­si­de­ra­te ri­le­van­ti per la si­cu­rez­za le se­guen­ti at­ti­vi­tà:

a.
la gui­da di­ret­ta o in­di­ret­ta di un vei­co­lo mo­to­re;
b.
la si­cu­rez­za e la di­re­zio­ne ope­ra­ti­ve del­la cir­co­la­zio­ne dei tre­ni e dei mo­vi­men­ti di ma­no­vra;
c.
in­ter­ven­ti ope­ra­ti­vi, pre­li­mi­na­ri e suc­ces­si­vi, su tre­ni e mo­vi­men­ti di ma­no­vra;
d.
ac­com­pa­gna­men­to di tre­ni per ra­gio­ni di si­cu­rez­za d’eser­ci­zio;
e.
la mes­sa in si­cu­rez­za del­le aree di la­vo­ro si­tua­te nel­la zo­na dei bi­na­ri.

4 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 mag. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1687).

Art. 4 Deroghe alle prescrizioni  

1 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dei tra­spor­ti (UFT) può or­di­na­re, in ca­si ec­ce­zio­na­li, de­ro­ghe al­le pre­scri­zio­ni o al­le di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te or­di­nan­za, al­lo sco­po di pre­ve­ni­re pe­ri­co­li per le per­so­ne, per le co­se o per im­por­tan­ti be­ni giu­ri­di­ci.

2 L’UFT può ac­cor­da­re de­ro­ghe in ca­si sin­go­li se il ri­chie­den­te pro­va che:

a.
è ga­ran­ti­to lo stes­so li­vel­lo di si­cu­rez­za; o
b.
non ne de­ri­va un ri­schio inac­cet­ta­bi­le e so­no adot­ta­te tut­te le mi­su­re pro­por­zio­na­te per ri­dur­re i ri­schi.

3 In ca­si sin­go­li, può esclu­de­re dall’ap­pli­ca­bi­li­tà del­la pre­sen­te or­di­nan­za e del­le sue di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne le im­pre­se fer­ro­via­rie con con­di­zio­ni d’eser­ci­zio mol­to sem­pli­ci.5

5 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 29 mag. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1687).

Capitolo 2: Condizioni per lo svolgimento di attività rilevanti per la sicurezza

Sezione 1: Disposizioni comuni

Art. 4a Accesso alla formazione e all’esame 6  

In ca­si mo­ti­va­ti, l’UFT può pre­ve­de­re per un’im­pre­sa l’ob­bli­go di or­ga­niz­za­re, die­tro ade­gua­to in­den­niz­zo, cor­si di for­ma­zio­ne e di per­fe­zio­na­men­to non­ché esa­mi per di­pen­den­ti di un’al­tra im­pre­sa af­fin­ché sia­no in gra­do di svol­ge­re at­ti­vi­tà ri­le­van­ti per la si­cu­rez­za.

6 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 29 mag. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1687).

Art. 5 Esame  

1 Chi in­ten­de svol­ge­re un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za de­ve di­mo­stra­re me­dian­te un esa­me di ca­pa­ci­tà di co­no­sce­re le pre­scri­zio­ni sul­la cir­co­la­zio­ne dei tre­ni ema­na­te dall’UFT in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 17 ca­po­ver­so 3 Lferr e le pre­scri­zio­ni d’eser­ci­zio e di po­ter ga­ran­ti­re lo svol­gi­men­to si­cu­ro del­le at­ti­vi­tà in que­stio­ne.

2 Se la per­so­na su­pe­ra l’esa­me, l’im­pre­sa fer­ro­via­ria le ri­la­scia un cer­ti­fi­ca­to at­te­stan­te le sue qua­li­fi­che.

3 La por­ta­ta dell’esa­me può es­se­re li­mi­ta­ta a un set­to­re di at­ti­vi­tà o di im­pie­go de­ter­mi­na­to. Ta­le li­mi­ta­zio­ne è in­di­ca­ta nel cer­ti­fi­ca­to dell’im­pre­sa fer­ro­via­ria.

4 Se sus­si­sto­no dub­bi sull’ido­nei­tà del­la per­so­na, que­sta de­ve ri­pe­te­re l’esa­me.

Art. 6 Competenza  

Il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’am­bien­te, dei tra­spor­ti, dell’ener­gia e del­le co­mu­ni­ca­zio­ni (DA­TEC) può:

a.
sta­bi­li­re per i sin­go­li set­to­ri di at­ti­vi­tà le con­di­zio­ni re­la­ti­ve al­le qua­li­fi­che del per­so­na­le che svol­ge at­ti­vi­tà ri­le­van­ti per la si­cu­rez­za;
b.
sta­bi­li­re li­mi­ti di età;
c.
sta­bi­li­re re­qui­si­ti me­di­ci e psi­co­lo­gi­ci;
d.
ema­na­re pre­scri­zio­ni sul­la pe­rio­di­ci­tà e sui con­te­nu­ti de­gli esa­mi.

Sezione 2: Abilitazione alla guida di veicoli motore

Art. 7 Principi  

1 Chi gui­da un vei­co­lo mo­to­re de­ve:

a.
ave­re l’età ri­chie­sta;
b.
sod­di­sfa­re i re­qui­si­ti me­di­ci e psi­co­lo­gi­ci;
c.
di­spor­re dei re­qui­si­ti pro­fes­sio­na­li ri­chie­sti;
d.
da­re ga­ran­zia, per il suo com­por­ta­men­to pre­ce­den­te, di os­ser­va­re le pre­scri­zio­ni.

2 Le qua­li­fi­che ne­ces­sa­rie al­lo svol­gi­men­to di ta­le at­ti­vi­tà de­vo­no es­se­re at­te­sta­te da una li­cen­za dell’UFT e da un cer­ti­fi­ca­to dell’im­pre­sa fer­ro­via­ria.

3 Chi gui­da un vei­co­lo mo­to­re sen­za ave­re le qua­li­fi­che ne­ces­sa­rie a ta­le at­ti­vi­tà, sen­za co­no­sce­re, o co­no­scen­do so­la­men­te in par­te, le pre­scri­zio­ni da ri­spet­ta­re per l’at­ti­vi­tà op­pu­re sen­za ave­re di­me­sti­chez­za con le trat­te e le sta­zio­ni in­te­res­sa­te, de­ve es­se­re pi­lo­ta­to da un con­du­cen­te di vei­co­li mo­to­re ade­gua­ta­men­te qua­li­fi­ca­to.7

4 Se la ca­bi­na di gui­da non è equi­pag­gia­ta per la con­dot­ta con un so­lo agen­te, è ne­ces­sa­rio che un’al­tra per­so­na ade­gua­ta­men­te qua­li­fi­ca­ta gui­di in­di­ret­ta­men­te o pi­lo­ti il vei­co­lo a mo­to­re.8

5 In ca­so di con­dot­ta au­to­ma­ti­ca dei tre­ni, con l’au­to­riz­za­zio­ne dell’UFT si può ri­nun­cia­re al co­man­do del vei­co­lo mo­to­re in ca­bi­na di gui­da.

6 ...9

7 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 mag. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1687).

8 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 mag. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1687).

9 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 29 mag. 2013, con ef­fet­to dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1687).

Art. 8 Licenza di aspirante conducente  

1 Chi in­ten­de se­gui­re la for­ma­zio­ne di con­du­cen­te di vei­co­li mo­to­re ne­ces­si­ta di una li­cen­za di aspi­ran­te con­du­cen­te per la re­la­ti­va ca­te­go­ria.

2 L’im­pre­sa ri­la­scia la li­cen­za di aspi­ran­te con­du­cen­te e la ag­gior­na.

3 L’UFT de­ci­de in me­ri­to all’ap­pro­va­zio­ne del­la li­cen­za di aspi­ran­te con­du­cen­te e co­mu­ni­ca la de­ci­sio­ne all’im­pre­sa en­tro 30 gior­ni.

4 L’UFT può ne­ga­re l’ap­pro­va­zio­ne di una li­cen­za di aspi­ran­te con­du­cen­te se esi­sto­no mo­ti­vi per ri­te­ne­re che il can­di­da­to, nel­lo svol­gi­men­to del­la sua at­ti­vi­tà, pos­sa com­pro­met­te­re l’or­di­ne pub­bli­co o la si­cu­rez­za, in par­ti­co­la­re se il can­di­da­to:

a.
è in­ter­det­to; op­pu­re
b.
è sta­to con­dan­na­to a una pe­na de­ten­ti­va per un cri­mi­ne o un de­lit­to op­pu­re con­dan­na­to ri­pe­tu­ta­men­te per con­trav­ven­zio­ni.

5 Il DA­TEC di­sci­pli­na per le li­cen­ze di aspi­ran­te con­du­cen­te la du­ra­ta di va­li­di­tà, le au­to­riz­za­zio­ni, le iscri­zio­ni e le pro­ro­ghe.

Art. 9 Licenza e certificato  

1 Se l’esa­me è su­pe­ra­to, l’im­pre­sa chie­de all’UFT en­tro set­te gior­ni la­vo­ra­ti­vi di ri­la­scia­re la li­cen­za.10

2 L’UFT ri­la­scia la li­cen­za al con­du­cen­te di vei­co­li mo­to­re.11

3 Il DA­TEC può pre­ve­de­re ec­ce­zio­ni per il ri­la­scio del­le li­cen­ze.

4 Il DA­TEC di­sci­pli­na per le li­cen­ze e i cer­ti­fi­ca­ti la du­ra­ta di va­li­di­tà, le au­to­riz­za­zio­ni, le iscri­zio­ni, le pro­ro­ghe, il rin­no­vo e la so­sti­tu­zio­ne.

10 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 mag. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1687).

11 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 mag. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1687).

Art. 10 Licenze e certificati stranieri  

1 L’UFT può ri­co­no­sce­re le li­cen­ze o i cer­ti­fi­ca­ti stra­nie­ri per la gui­da di vei­co­li mo­to­re se in ta­li do­cu­men­ti è ri­por­ta­ta la ne­ces­sa­ria iscri­zio­ne sup­ple­men­ta­re dell’au­to­ri­tà este­ra com­pe­ten­te.

2 L’UFT può con­clu­de­re con le au­to­ri­tà este­re com­pe­ten­ti ac­cor­di con­cer­nen­ti ta­li iscri­zio­ni.

Art. 11 Impiego  

Chi in­ten­de gui­da­re un vei­co­lo mo­to­re per un im­pie­go de­ter­mi­na­to de­ve:

a.
es­se­re istrui­to sul ti­po di vei­co­lo in que­stio­ne e pa­dro­neg­giar­lo;
b.
ave­re co­no­scen­ze lin­gui­sti­che suf­fi­cien­ti per cir­co­la­re sul­le trat­te da per­cor­re­re;
c.
di­spor­re del­le co­no­scen­ze ne­ces­sa­rie in ma­te­ria di pre­scri­zio­ni e rac­co­man­da­zio­ni spe­ci­fi­che del­la trat­ta;
d.
es­se­re in­for­ma­to del­le mo­di­fi­che e dei com­ple­men­ti tem­po­ra­nei del­le pre­scri­zio­ni sul­la cir­co­la­zio­ne dei tre­ni ema­na­te dall’UFT in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 17 ca­po­ver­so 3 Lferr, del­le pre­scri­zio­ni d’eser­ci­zio e del­le pre­scri­zio­ni spe­ci­fi­che del­la trat­ta;
e.
por­ta­re con sé le li­cen­ze e i cer­ti­fi­ca­ti ri­chie­sti.

Capitolo 3: Incapacità di svolgere attività rilevanti per la sicurezza

Art. 12 Notifica di capacità compromesse  

1 Se una per­so­na in­ca­ri­ca­ta di svol­ge­re at­ti­vi­tà ri­le­van­ti per la si­cu­rez­za ri­tie­ne che le pro­prie ca­pa­ci­tà sia­no com­pro­mes­se in mi­su­ra ta­le da ren­der­la in­ca­pa­ce di ga­ran­ti­re la si­cu­rez­za, es­sa lo no­ti­fi­ca al pro­prio su­pe­rio­re e ri­nun­cia a svol­ge­re qual­sia­si at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za.

2 La per­so­na co­mu­ni­ca im­me­dia­ta­men­te al me­di­co di fi­du­cia tut­ti i cam­bia­men­ti dei da­ti re­la­ti­vi al pro­prio sta­to di sa­lu­te e pre­sen­ta i cor­ri­spon­den­ti cer­ti­fi­ca­ti me­di­ci.

3 In ca­so di in­ca­pa­ci­tà la­vo­ra­ti­va di più di 30 gior­ni con­se­guen­te a ma­lat­tia o in­for­tu­nio, la per­so­na si pre­sen­ta al me­di­co di fi­du­cia che pro­ce­de al­la va­lu­ta­zio­ne dell’ido­nei­tà me­di­ca.

4 Le im­pre­se co­mu­ni­ca­no im­me­dia­ta­men­te al­lo psi­co­lo­go di fi­du­cia tut­ti i cam­bia­men­ti es­sen­zia­li con­cer­nen­ti l’ido­nei­tà psi­co­lo­gi­ca del­le per­so­ne che svol­go­no un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za.

Art. 13 Valutazione dell’idoneità 12  

1 Il me­di­co di fi­du­cia esa­mi­na l’ido­nei­tà me­di­ca del­le per­so­ne di cui all’ar­ti­co­lo 12 e co­mu­ni­ca la va­lu­ta­zio­ne fi­na­le dell’ido­nei­tà all’in­te­res­sa­to e all’im­pre­sa.13

2 Lo psi­co­lo­go di fi­du­cia esa­mi­na l’ido­nei­tà psi­co­lo­gi­ca del­le per­so­ne di cui all’ar­ti­co­lo 12 e co­mu­ni­ca la va­lu­ta­zio­ne fi­na­le dell’ido­nei­tà all’in­te­res­sa­to e all’im­pre­sa.14

3 Se l’ido­nei­tà me­di­ca o psi­co­lo­gi­ca di un con­du­cen­te di vei­co­li mo­to­re è con­si­de­ra­ta ri­dot­ta, ta­le va­lu­ta­zio­ne è co­mu­ni­ca­ta im­me­dia­ta­men­te per scrit­to all’UFT. Se l’at­ti­vi­tà del­la per­so­na dev’es­se­re in­ter­rot­ta im­me­dia­ta­men­te, la co­mu­ni­ca­zio­ne av­vie­ne an­che oral­men­te.

4 In ca­so di dub­bi fon­da­ti ri­guar­do l’ido­nei­tà, l’UFT può or­di­na­re in ogni mo­men­to un esa­me dell’ido­nei­tà o un esa­me di ca­pa­ci­tà com­ple­to o par­zia­le.

12 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 mag. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1687).

13 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 mag. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1687).

14 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 mag. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1687).

Art. 14 Incapacità di prestare servizio per influsso alcolico o di altre sostanze  

1 Una per­so­na che svol­ge at­ti­vi­tà ri­le­van­ti per la si­cu­rez­za è con­si­de­ra­ta in­ca­pa­ce di pre­sta­re ser­vi­zio per in­flus­so al­co­li­co (ebrie­tà) se:

a.
pre­sen­ta una con­cen­tra­zio­ne di al­col nel san­gue del­lo 0,10 per mil­le o più; op­pu­re
b.
ha nell’or­ga­ni­smo una quan­ti­tà di al­col che de­ter­mi­na una con­cen­tra­zio­ne di al­col nel san­gue del­lo 0,10 per mil­le o più.

2 È con­si­de­ra­ta qua­li­fi­ca­ta una con­cen­tra­zio­ne di al­col nel san­gue del­lo 0,50 per mil­le o più.

3 Una per­so­na che svol­ge at­ti­vi­tà ri­le­van­ti per la si­cu­rez­za è con­si­de­ra­ta in­ca­pa­ce di pre­sta­re ser­vi­zio per in­flus­so di stu­pe­fa­cen­ti se nel suo san­gue è pro­va­ta la pre­sen­za di una del­le so­stan­ze se­guen­ti:

a.
te­trai­dro­can­na­bi­no­lo (can­na­bis);
b.
mor­fi­na li­be­ra (eroi­na/mor­fi­na);
c.
co­cai­na;
d.
am­fe­ta­mi­na;
e.
me­tam­fe­ta­mi­na;
f.
MDEA (me­ti­len­dios­sie­ti­lam­fe­ta­mi­na);
g.
MD­MA (me­ti­len­dios­si­me­ti­lam­fe­ta­mi­na).

4 L’UFT ema­na una di­ret­ti­va con­cer­nen­te la pro­va del­la pre­sen­za di ta­li so­stan­ze.

5 La pre­sen­za at­te­sta­ta di una o più del­le so­stan­ze di cui al ca­po­ver­so 3 non è suf­fi­cien­te per sta­bi­li­re l’in­ca­pa­ci­tà di pre­sta­re ser­vi­zio se la per­so­na è in gra­do di pro­va­re che con­su­ma ta­li so­stan­ze su pre­scri­zio­ne me­di­ca.

6 I di­pen­den­ti di un’im­pre­sa non de­vo­no con­sen­ti­re che una per­so­na in­ca­pa­ce di pre­sta­re ser­vi­zio svol­ga un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za.

Art. 15 Divieto di svolgere attività rilevanti per la sicurezza 15  

Se una per­so­na è ini­do­nea a pre­sta­re ser­vi­zio a se­gui­to di ma­lat­tie o in­fer­mi­tà fi­si­che o psi­chi­che op­pu­re al­co­li­smo o al­tre for­me di di­pen­den­za o per al­tre ra­gio­ni, l’im­pre­sa le vie­ta di svol­ge­re le at­ti­vi­tà ri­le­van­ti per la si­cu­rez­za non sog­get­te all’ob­bli­go di li­cen­za.

15 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 mag. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1687).

Capitolo 4: Controllo della capacità di svolgere attività rilevanti per la sicurezza

Art. 16 Servizio competente  

1 Per il con­trol­lo del­la ca­pa­ci­tà di pre­sta­re ser­vi­zio so­no com­pe­ten­ti i ser­vi­zi di cui all’ar­ti­co­lo 84 Lferr.

2 Le per­so­ne di cui all’ar­ti­co­lo 84 let­te­ra a Lferr de­vo­no:

a.
far par­te del­la di­re­zio­ne del per­so­na­le del­le lo­co­mo­ti­ve, di ma­no­vra, dei tre­ni, del ser­vi­zio di cir­co­la­zio­ne o del ser­vi­zio di co­stru­zio­ne; op­pu­re
b.
es­se­re pe­ri­ti esa­mi­na­to­ri.

3 Ta­li per­so­ne de­vo­no sod­di­sfa­re i re­qui­si­ti se­guen­ti:

a.
de­vo­no ave­re una for­ma­zio­ne spe­ci­fi­ca per l’at­ti­vi­tà in que­stio­ne;
b.
al­me­no una del­le per­so­ne de­ve es­se­re rag­giun­gi­bi­le du­ran­te le ore di eser­ci­zio;
c.
de­vo­no far par­te del­la me­de­si­ma im­pre­sa fer­ro­via­ria del­la per­so­na da con­trol­la­re op­pu­re dell’im­pre­sa che ge­sti­sce l’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria in que­stio­ne;
d.
nei lo­ro con­fron­ti non de­ve esi­ste­re un mo­ti­vo di ri­cu­sa­zio­ne pre­vi­sto dall’ar­ti­co­lo 10 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 196816 sul­la pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va.

4 Le per­so­ne di cui all’ar­ti­co­lo 84 let­te­re a e d Lferr de­vo­no di­mo­stra­re con un do­cu­men­to le com­pe­ten­ze lo­ro at­tri­bui­te.

Art. 17 Analisi preliminari  

1 Per ac­cer­ta­re il con­su­mo di al­col pos­so­no es­se­re uti­liz­za­ti ap­pa­rec­chi per l’ana­li­si pre­li­mi­na­re che dan­no in­di­ca­zio­ni sull’ebrie­tà.

2 Se vi so­no in­di­zi che la­scia­no sup­por­re che la per­so­na con­trol­la­ta è in­ca­pa­ce di pre­sta­re ser­vi­zio a cau­sa di una so­stan­za di­ver­sa dall’al­col e in ta­le sta­to ha svol­to un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za, pos­so­no es­se­re ef­fet­tua­te ana­li­si pre­li­mi­na­ri, in par­ti­co­la­re del­le uri­ne, del­la sa­li­va o del su­do­re, per ri­le­va­re la pre­sen­za di stu­pe­fa­cen­ti o di me­di­ca­men­ti.

3 Le ana­li­si pre­li­mi­na­ri van­no ef­fet­tua­te con­for­me­men­te al­le istru­zio­ni del fab­bri­can­te dell’ap­pa­rec­chio.

4 Se le ana­li­si pre­li­mi­na­ri ri­sul­ta­no ne­ga­ti­ve e la per­so­na con­trol­la­ta non pa­le­sa in­di­zi di in­ca­pa­ci­tà di pre­sta­re ser­vi­zio si ri­nun­cia a ul­te­rio­ri esa­mi.

5 Se l’ana­li­si pre­li­mi­na­re ri­guar­do il con­su­mo di al­col ri­sul­ta po­si­ti­va o se si è ri­nun­cia­to all’im­pie­go di un ap­pa­rec­chio per l’ana­li­si pre­li­mi­na­re, è ef­fet­tua­ta un’ana­li­si dell’ali­to.

Art. 18 Esecuzione dell’analisi dell’alito  

1 L’ana­li­si dell’ali­to può es­se­re ef­fet­tua­ta:

a.
al più pre­sto 20 mi­nu­ti do­po il con­su­mo di be­van­de al­co­li­che; op­pu­re
b.
do­po che la per­so­na con­trol­la­ta si è sciac­qua­ta la boc­ca, con­for­me­men­te al­le even­tua­li in­di­ca­zio­ni del fab­bri­can­te dell’ap­pa­rec­chio.

2 Gli ap­pa­rec­chi uti­liz­za­ti per ese­gui­re le ana­li­si dell’ali­to so­no ret­ti dall’or­di­nan­za del 28 mar­zo 200717 sul con­trol­lo del­la cir­co­la­zio­ne stra­da­le, dall’or­di­nan­za del 15 feb­bra­io 200618 su­gli stru­men­ti di mi­su­ra­zio­ne e dal­le per­ti­nen­ti di­spo­si­zio­ni di ese­cu­zio­ne del Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le di giu­sti­zia e po­li­zia.19

3 L’UFT sta­bi­li­sce in una di­ret­ti­va l’im­pie­go gli ap­pa­rec­chi per l’ese­cu­zio­ne dell’ana­li­si dell’ali­to.20

4 Per l’ana­li­si so­no ne­ces­sa­rie due mi­su­ra­zio­ni. Se que­ste dif­fe­ri­sco­no di ol­tre lo 0,10 per mil­le, è ne­ces­sa­rio ef­fet­tua­re due nuo­ve mi­su­ra­zio­ni. Se an­che da que­ste nuo­ve mi­su­ra­zio­ni ri­sul­ta uno scar­to su­pe­rio­re al­lo 0,10 per mil­le e vi so­no in­di­zi di uno sta­to d’ebrie­tà, de­ve es­se­re or­di­na­to un esa­me del san­gue.

5 L’in­ca­pa­ci­tà di pre­sta­re ser­vi­zio è con­si­de­ra­ta ac­cer­ta­ta se il va­lo­re più bas­so del­le due mi­su­ra­zio­ni cor­ri­spon­de a un tas­so al­co­le­mi­co pa­ri o su­pe­rio­re al­lo 0,10 per mil­le ma in­fe­rio­re al­lo 0,50 per mil­le e la per­so­na in­te­res­sa­ta ri­co­no­sce con la pro­pria fir­ma que­sto va­lo­re.

17 RS 741.013

18 RS 941.210

19 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mag. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 2357).

20 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 mag. 2011, in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 2357).

Art. 19 Esame del sangue e delle urine  

1 È or­di­na­to un esa­me del san­gue se:

a.
il va­lo­re più bas­so del­le due mi­su­ra­zio­ni del tas­so al­co­le­mi­co dell’ali­to:
1.
cor­ri­spon­de a un tas­so al­co­le­mi­co pa­ri o su­pe­rio­re al­lo 0,50 per mil­le,
2.
cor­ri­spon­de a un tas­so al­co­le­mi­co pa­ri o su­pe­rio­re al­lo 0,10 per mil­le ma in­fe­rio­re al­lo 0,50 per mil­le e la per­so­na in­te­res­sa­ta non ri­co­no­sce l’esi­to del­le mi­su­ra­zio­ni;
b.
vi so­no in­di­zi che la per­so­na in­te­res­sa­ta sia in­ca­pa­ce di pre­sta­re ser­vi­zio a cau­sa di una so­stan­za di­ver­sa dall’al­col e che in ta­le sta­to ab­bia pre­sta­to ser­vi­zio;
c.
non è pos­si­bi­le ef­fet­tua­re un’ana­li­si pre­li­mi­na­re o un’ana­li­si dell’ali­to e vi so­no in­di­zi di in­ca­pa­ci­tà di pre­sta­re ser­vi­zio.

2 È pos­si­bi­le inol­tre or­di­na­re il pre­lie­vo del­le uri­ne se vi so­no in­di­zi che la per­so­na in­te­res­sa­ta sia in­ca­pa­ce di pre­sta­re ser­vi­zio a cau­sa di una so­stan­za di­ver­sa dall’al­col e che in ta­le sta­to ab­bia svol­to un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za.

Art. 20 Obblighi del servizio competente  

1 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te de­ve in­for­ma­re la per­so­na in­te­res­sa­ta in par­ti­co­la­re che:

a.
in ca­so di ri­fiu­to di sot­to­por­si a un’ana­li­si pre­li­mi­na­re o a un’ana­li­si dell’ali­to, ver­rà or­di­na­to un pre­lie­vo del san­gue (art. 82 cpv. 3 Lferr);
b.
il ri­co­no­sci­men­to del ri­sul­ta­to dell’ana­li­si dell’ali­to com­por­ta l’av­vio di un pro­ce­di­men­to am­mi­ni­stra­ti­vo e pe­na­le.

2 La per­so­na in­te­res­sa­ta che si ri­fiu­ta di sot­to­por­si a un’ana­li­si pre­li­mi­na­re, all’ana­li­si dell’ali­to, al pre­lie­vo del san­gue o del­le uri­ne o all’esa­me me­di­co vie­ne in­for­ma­ta sul­le con­se­guen­ze del suo ri­fiu­to (art. 87a cpv. 1 Lferr).

3 L’ese­cu­zio­ne dell’ana­li­si dell’ali­to, il pre­lie­vo del­le uri­ne, gli ac­cer­ta­men­ti del ser­vi­zio com­pe­ten­te, il ri­co­no­sci­men­to de­gli esi­ti del­le mi­su­ra­zio­ni del tas­so al­co­le­mi­co dell’ali­to e l’or­di­ne di pre­lie­vo del san­gue o del­le uri­ne o la con­fer­ma di ta­le or­di­ne de­vo­no es­se­re do­cu­men­ta­ti in un rap­por­to. L’UFT sta­bi­li­sce i re­qui­si­ti mi­ni­mi ri­guar­dan­ti la for­ma e il con­te­nu­to del rap­por­to.

Art. 21 Prelievo del sangue e delle urine  

1 Il san­gue de­ve es­se­re pre­le­va­to da un me­di­co o, sot­to la sua re­spon­sa­bi­li­tà, da un au­si­lia­rio qua­li­fi­ca­to da lui de­si­gna­to. Il pre­lie­vo del­le uri­ne è ef­fet­tua­to sot­to l’ade­gua­ta sor­ve­glian­za di una per­so­na qua­li­fi­ca­ta.

2 Il re­ci­pien­te con­te­nen­te il san­gue o le uri­ne de­ve es­se­re mu­ni­to di iscri­zio­ni ine­qui­vo­ca­bi­li, mes­so in un im­bal­lag­gio adat­to al tra­spor­to, con­ser­va­to a bas­sa tem­pe­ra­tu­ra e in­via­to per l’esa­me, per la via più ra­pi­da, a un la­bo­ra­to­rio ri­co­no­sciu­to dall’UFT.

3 Su pro­po­sta dei Can­to­ni, l’UFT ri­co­no­sce i la­bo­ra­to­ri che di­spon­go­no del­le at­trez­za­tu­re ne­ces­sa­rie per le ana­li­si me­di­co-le­ga­li del san­gue e del­le uri­ne e ga­ran­ti­sco­no un esa­me dai ri­sul­ta­ti at­ten­di­bi­li. L’UFT con­trol­la o fa con­trol­la­re l’at­ti­vi­tà dei la­bo­ra­to­ri ri­co­no­sciu­ti.

Art. 22 Esame medico  

1 Se è sta­to or­di­na­to un pre­lie­vo del san­gue, il me­di­co in­ca­ri­ca­to de­ve esa­mi­na­re se la per­so­na in­te­res­sa­ta pa­le­sa in­di­zi di in­ca­pa­ci­tà di pre­sta­re ser­vi­zio do­vu­ti al con­su­mo di al­col, stu­pe­fa­cen­ti o me­di­ca­men­ti, ac­cer­ta­bi­li a li­vel­lo me­di­co. L’UFT sta­bi­li­sce in una di­ret­ti­va i re­qui­si­ti mi­ni­mi ri­guar­dan­ti la for­ma e il con­te­nu­to del rap­por­to me­di­co.

2 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te può di­spen­sa­re il me­di­co dall’ob­bli­go di ese­gui­re un esa­me se la per­so­na in­te­res­sa­ta non pa­le­sa, nel suo com­por­ta­men­to, al­cun in­di­zio di in­ca­pa­ci­tà di pre­sta­re ser­vi­zio do­vu­ta a una so­stan­za di­ver­sa dall’al­col.

Art. 23 Parere di un perito  

1 I ri­sul­ta­ti dell’ana­li­si del san­gue o del­le uri­ne so­no sot­to­po­sti a un pe­ri­to ri­co­no­sciu­to che, all’at­ten­zio­ne dell’au­to­ri­tà di per­se­gui­men­to pe­na­le e dell’au­to­ri­tà di re­vo­ca, ne va­lu­ta l’in­ci­den­za sull’in­ca­pa­ci­tà di pre­sta­re ser­vi­zio, se:

a.
nel san­gue è ri­le­va­ta la pre­sen­za di una so­stan­za che ri­du­ce la ca­pa­ci­tà di pre­sta­re ser­vi­zio e non si trat­ta né di al­col né di una so­stan­za in­di­ca­ta nell’ar­ti­co­lo 14 ca­po­ver­so 3;
b.
una per­so­na ha con­su­ma­to su pre­scri­zio­ne me­di­ca una so­stan­za in­di­ca­ta nell’ar­ti­co­lo 14 ca­po­ver­so 3, ma pa­le­sa in­di­zi di in­ca­pa­ci­tà di pre­sta­re ser­vi­zio.

2 Il pe­ri­to tie­ne con­to de­gli ac­cer­ta­men­ti del ser­vi­zio com­pe­ten­te, dei ri­sul­ta­ti dell’esa­me me­di­co e dell’ana­li­si chi­mi­co-tos­si­co­lo­gi­ca e mo­ti­va le pro­prie con­clu­sio­ni.

3 Su pro­po­sta dei la­bo­ra­to­ri, l’UFT ri­co­no­sce la qua­li­tà di pe­ri­to a per­so­ne che:

a.
han­no con­clu­so una for­ma­zio­ne di me­di­co le­ga­le o di tos­si­co­lo­go o una for­ma­zio­ne equi­va­len­te in Sviz­ze­ra o all’este­ro; e
b.
pos­so­no di­mo­stra­re di pos­se­de­re am­pie co­no­scen­ze teo­ri­che ed espe­rien­za pra­ti­ca nell’in­ter­pre­ta­zio­ne dei ri­sul­ta­ti del­le ana­li­si chi­mi­che ri­guar­do al­la lo­ro in­ci­den­za sul­la ca­pa­ci­tà di pre­sta­re ser­vi­zio.
Art. 24 Altre modalità di accertamento dell’incapacità di prestare servizio  

Lo sta­to d’ebrie­tà o l’in­flus­so di una so­stan­za di­ver­sa dall’al­col sul­la ca­pa­ci­tà di pre­sta­re ser­vi­zio può es­se­re ac­cer­ta­to an­che in ba­se al­lo sta­to e al com­por­ta­men­to del­la per­so­na so­spet­ta o me­dian­te l’ac­cer­ta­men­to del con­su­mo, in par­ti­co­la­re se non è sta­to pos­si­bi­le ef­fet­tua­re l’ana­li­si dell’ali­to, l’ana­li­si pre­li­mi­na­re ri­guar­do il con­su­mo di stu­pe­fa­cen­ti o di me­di­ca­men­ti né l’ana­li­si del san­gue. So­no fat­te sal­ve di­spo­si­zio­ni can­to­na­li più este­se in ma­te­ria pro­ce­du­ra­le.

Art. 25 Procedura  

L’UFT di­sci­pli­na in di­ret­ti­ve gli ul­te­rio­ri re­qui­si­ti con­cer­nen­ti la pro­ce­du­ra per ac­cer­ta­re l’in­ca­pa­ci­tà di pre­sta­re ser­vi­zio a se­gui­to dell’in­flus­so di al­col, stu­pe­fa­cen­ti o me­di­ca­men­ti.

Capitolo 5: Misure del servizio competente

Art. 26 Divieto di svolgere attività rilevanti per la sicurezza  

1 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te vie­ta a una per­so­na di svol­ge­re un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za se es­sa:

a.
non è ti­to­la­re del­la li­cen­za o del cer­ti­fi­ca­to ri­chie­sti o ha svol­to la sua at­ti­vi­tà no­no­stan­te il ri­fiu­to o la re­vo­ca del­la li­cen­za o del cer­ti­fi­ca­to;
b.
in uno sta­to che im­pe­di­sce di pre­sta­re ser­vi­zio con si­cu­rez­za, svol­ge un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za che non sot­to­stà all’ob­bli­go di li­cen­za o di cer­ti­fi­ca­to;
c.
ha un tas­so al­co­le­mi­co, ac­cer­ta­to dall’ana­li­si dell’ali­to, pa­ri o su­pe­rio­re al­lo 0,10 per mil­le;
d.
non os­ser­va una con­di­zio­ne con­cer­nen­te la vi­sta;
e.
non os­ser­va la li­mi­ta­zio­ne iscrit­ta nel­la li­cen­za o nel cer­ti­fi­ca­to o non adem­pie le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 8.

2 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te vie­ta inol­tre a un per­so­na di svol­ge­re un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za se nel­lo svol­gi­men­to di ta­le at­ti­vi­tà so­no vio­la­te gra­ve­men­te le di­spo­si­zio­ni sul­la du­ra­ta del la­vo­ro e del ri­po­so di cui agli ar­ti­co­li 4–11 del­la leg­ge dell’8 ot­to­bre 197121 sul­la du­ra­ta del la­vo­ro.

Art. 27 Ritiro della licenza di aspirante conducente o della licenza e del certificato  

1 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te ri­ti­ra sul po­sto la li­cen­za di aspi­ran­te con­du­cen­te o la li­cen­za e il cer­ti­fi­ca­to (do­cu­men­ti di abi­li­ta­zio­ne), se nel­lo svol­gi­men­to del­la re­la­ti­va at­ti­vi­tà la per­so­na:

a.
ap­pa­re in sta­to ma­ni­fe­sto di ebrie­tà o ha un tas­so al­co­le­mi­co, ac­cer­ta­to dall’ana­li­si dell’ali­to, pa­ri o su­pe­rio­re al­lo 0,50 per mil­le;
b.
ap­pa­re ma­ni­fe­sta­men­te in­ca­pa­ce di pre­sta­re ser­vi­zio per al­tre ra­gio­ni;
c.
ef­fet­tua una cor­sa di istru­zio­ne sen­za es­se­re ac­com­pa­gna­to con­for­me­men­te al­le pre­scri­zio­ni.

2 I do­cu­men­ti di abi­li­ta­zio­ne pos­so­no es­se­re ri­ti­ra­ti se la per­so­na, nel­lo svol­gi­men­to del­la re­la­ti­va at­ti­vi­tà e vio­lan­do gra­ve­men­te una pre­scri­zio­ne sul­la cir­co­la­zio­ne dei tre­ni o una pre­scri­zio­ne d’eser­ci­zio, pro­vo­ca un in­ci­den­te che ca­gio­na la mor­te o il fe­ri­men­to di una per­so­na.

Art. 28 Procedura  

1 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te de­ve con­fer­ma­re per scrit­to il ri­ti­ro dei do­cu­men­ti di abi­li­ta­zio­ne e il di­vie­to di pro­se­gui­re la cor­sa in­di­can­do gli ef­fet­ti giu­ri­di­ci del prov­ve­di­men­to.

2 En­tro cin­que gior­ni dal ri­ti­ro, le li­cen­ze di aspi­ran­te con­du­cen­te e le li­cen­ze de­vo­no es­se­re in­via­te all’UFT e i cer­ti­fi­ca­ti all’im­pre­sa fer­ro­via­ria. De­ve es­se­re al­le­ga­to il ver­ba­le o il rap­por­to.

3 Se i mo­ti­vi che han­no ori­gi­na­to il ri­ti­ro dei do­cu­men­ti di abi­li­ta­zio­ne op­pu­re il di­vie­to di pro­se­gui­re la cor­sa ces­sa­no di esi­ste­re, i do­cu­men­ti ri­ti­ra­ti de­vo­no es­se­re re­sti­tui­ti e il di­vie­to di pre­sta­re ser­vi­zio re­vo­ca­to.

Art. 29 Notifiche da parte del servizio competente  

1 Il ser­vi­zio com­pe­ten­te o l’im­pre­sa che con­sta­ta in­di­zi se­con­do cui una per­so­na sog­get­ta all’ob­bli­go di li­cen­za po­treb­be es­se­re ini­do­nea a pre­sta­re ser­vi­zio per mo­ti­vi me­di­ci o psi­co­lo­gi­ci o al­tri mo­ti­vi, no­ti­fi­ca im­me­dia­ta­men­te ta­li in­di­zi all’UFT e all’im­pre­sa in­te­res­sa­ta.22

2 L’UFT sta­bi­li­sce in una di­ret­ti­va qua­li in­fra­zio­ni al­le pre­scri­zio­ni com­mes­se da una per­so­na sog­get­ta all’ob­bli­go di li­cen­za de­vo­no es­se­re no­ti­fi­ca­te all’UFT in vi­sta dell’esa­me dell’ido­nei­tà me­di­ca e psi­co­lo­gi­ca o del­la ca­pa­ci­tà pro­fes­sio­na­le.

3 Se è ac­cer­ta­ta l’in­ca­pa­ci­tà di pre­sta­re ser­vi­zio, i ri­sul­ta­ti dei con­trol­li se­con­do gli ar­ti­co­li 16–25 so­no tra­smes­si all’au­to­ri­tà di per­se­gui­men­to pe­na­le com­pe­ten­te, all’UFT, all’im­pre­sa fer­ro­via­ria, al me­di­co di fi­du­cia e al­lo psi­co­lo­go di fi­du­cia.

22 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 mag. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1687).

Capitolo 6: Notifiche tra la Svizzera e gli Stati membri dell’Unione europea

Art. 30 Notifiche agli Stati membri dell’Unione europea  

1 Se una per­so­na in­ca­ri­ca­ta di svol­ge­re un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za e im­pie­ga­ta pres­so un’im­pre­sa fer­ro­via­ria di uno Sta­to mem­bro dell’Unio­ne eu­ro­pea com­pro­met­te in mo­do gra­ve o ri­pe­tu­to la si­cu­rez­za del traf­fi­co fer­ro­via­rio, l’UFT no­ti­fi­ca ta­li in­fra­zio­ni all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te del­lo Sta­to in cui ha se­de l’im­pre­sa fer­ro­via­ria.

2 Le li­cen­ze e i cer­ti­fi­ca­ti ri­ti­ra­ti sul po­sto so­no con­se­gna­ti a ta­le au­to­ri­tà.

Art. 31 Notifiche degli Stati membri dell’Unione europea  

L’UFT ri­ce­ve le no­ti­fi­che de­gli Sta­ti mem­bri dell’Unio­ne eu­ro­pea sul­le in­fra­zio­ni com­mes­se dal­le per­so­ne in­ca­ri­ca­te di svol­ge­re un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za e im­pie­ga­te pres­so un’im­pre­sa fer­ro­via­ria au­to­riz­za­ta o sta­bi­li­ta in Sviz­ze­ra.

Capitolo 7: Misure amministrative

Art. 32 Revoca dei documenti di abilitazione  

1 I do­cu­men­ti di abi­li­ta­zio­ne de­vo­no es­se­re re­vo­ca­ti se è ac­cer­ta­to che le con­di­zio­ni le­ga­li sta­bi­li­te per il lo­ro ri­la­scio non so­no mai sta­te o non so­no più adem­pi­te; es­si pos­so­no es­se­re re­vo­ca­ti se non so­no os­ser­va­ti le li­mi­ta­zio­ni o gli ob­bli­ghi ai qua­li il ri­la­scio era sta­to su­bor­di­na­to nel ca­so par­ti­co­la­re.

2 L’UFT è com­pe­ten­te per la re­vo­ca del­la li­cen­za; l’im­pre­sa fer­ro­via­ria è com­pen­te per la re­vo­ca del­la li­cen­za di aspi­ran­te con­du­cen­te e del cer­ti­fi­ca­to.

Art. 33 Revoca della licenza di aspirante conducente o della licenza in caso di inidoneità  

La li­cen­za di aspi­ran­te con­du­cen­te o la li­cen­za è re­vo­ca­ta a una per­so­na per una du­ra­ta in­de­ter­mi­na­ta se:

a.
le ca­pa­ci­tà fi­si­che e psi­chi­che del­la per­so­na non le con­sen­to­no o non le con­sen­to­no più di svol­ge­re un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za;
b.
la per­so­na sof­fre di una for­ma di di­pen­den­za che esclu­de l’ido­nei­tà a svol­ge­re un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za;
c.
per il suo pre­ce­den­te com­por­ta­men­to la per­so­na non dà al­cu­na ga­ran­zia che in fu­tu­ro ri­spet­te­rà le pre­scri­zio­ni nel­lo svol­gi­men­to di un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za.
Art. 34 Portata della revoca  

1 La re­vo­ca del­la li­cen­za di aspi­ran­te con­du­cen­te o del­la li­cen­za com­por­ta il di­vie­to di svol­ge­re tut­te le at­ti­vi­tà sog­get­te all’ob­bli­go di li­cen­za.

2 La re­vo­ca del­la li­cen­za di aspi­ran­te con­du­cen­te o del­la li­cen­za per mo­ti­vi me­di­ci, psi­co­lo­gi­ci o pro­fes­sio­na­li può es­se­re li­mi­ta­ta a un set­to­re di at­ti­vi­tà o di im­pie­go de­ter­mi­na­to.

Art. 35 Nuovo rilascio dei documenti di abilitazione  

1 I do­cu­men­ti di abi­li­ta­zio­ne re­vo­ca­ti per una du­ra­ta in­de­ter­mi­na­ta pos­so­no es­se­re nuo­va­men­te ri­la­scia­ti se, una vol­ta sca­du­to un even­tua­le ter­mi­ne di so­spen­sio­ne, la per­so­na in­te­res­sa­ta pro­va di aver ov­via­to al­la cau­sa dell’in­ca­pa­ci­tà; il nuo­vo ri­la­scio è su­bor­di­na­to a con­di­zio­ni o a ob­bli­ghi.

2 Se la per­so­na in­te­res­sa­ta non adem­pie gli ob­bli­ghi im­po­sti­gli o vie­ne me­no in al­tro mo­do al­la fi­du­cia in lei ri­po­sta, il do­cu­men­to è nuo­va­men­te re­vo­ca­to.

Art. 36 Revoca a titolo cautelare della licenza 23  

L’UFT può far ri­ti­ra­re a ti­to­lo cau­te­la­re la li­cen­za an­che pri­ma del chia­ri­men­to dei mo­ti­vi del­la re­vo­ca.

23 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 mag. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1687).

Art. 37 Comunicazione  

Se la re­vo­ca del­la li­cen­za di aspi­ran­te con­du­cen­te o del­la li­cen­za è de­ci­sa per una du­ra­ta in­de­ter­mi­na­ta, l’UFT no­ti­fi­ca ta­le de­ci­sio­ne all’in­te­res­sa­to in­for­man­do­lo del­le con­di­zio­ni per il nuo­vo ri­la­scio di ta­li do­cu­men­ti.

Art. 38 Restituzione volontaria della licenza di aspirante conducente o della licenza 24  

1 La re­sti­tu­zio­ne vo­lon­ta­ria del­la li­cen­za di aspi­ran­te con­du­cen­te all’im­pre­sa fer­ro­via­ria o del­la li­cen­za all’UFT pro­du­ce gli stes­si ef­fet­ti del­la re­vo­ca.

2 La re­sti­tu­zio­ne va con­fer­ma­ta per scrit­to.

24 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 29 mag. 2013, in vi­go­re dal 1° lug. 2013 (RU 2013 1687).

Art. 39 Revoca del riconoscimento di licenze straniere  

Il ri­co­no­sci­men­to di una li­cen­za stra­nie­ra, con­ces­so in Sviz­ze­ra se­con­do l’ar­ti­co­lo 10, può es­se­re re­vo­ca­to se­con­do le stes­se di­spo­si­zio­ni ap­pli­ca­bi­li al­la re­vo­ca del­la li­cen­za sviz­ze­ra. Il ri­co­no­sci­men­to del­la li­cen­za stra­nie­ra de­ve es­se­re re­vo­ca­to per una du­ra­ta in­de­ter­mi­na­ta se il ti­to­la­re ha ot­te­nu­to la li­cen­za all’este­ro elu­den­do le di­spo­si­zio­ni sviz­ze­re o stra­nie­re per­ti­nen­ti. La re­vo­ca del ri­co­no­sci­men­to di una li­cen­za stra­nie­ra è co­mu­ni­ca­ta all’au­to­ri­tà este­ra com­pe­ten­te.

Capitolo 8: Disposizioni penali

Art. 40  

1 Chi in­ten­zio­nal­men­te svol­ge un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za nel set­to­re fer­ro­via­rio seb­be­ne i do­cu­men­ti di abi­li­ta­zio­ne sia­no sta­ti ri­fiu­ta­ti o re­vo­ca­ti op­pu­re il ri­co­no­sci­men­to di ta­li do­cu­men­ti sia sta­to re­vo­ca­to è pu­ni­to con una pe­na de­ten­ti­va si­no a tre an­ni o con una pe­na pe­cu­nia­ria.

2 È pu­ni­to con la mul­ta chi in­ten­zio­nal­men­te:

a.
nel­lo svol­gi­men­to di un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za nel set­to­re fer­ro­via­rio vio­la ri­pe­tu­ta­men­te o in mo­do gra­ve le pre­scri­zio­ni sul­la cir­co­la­zio­ne dei tre­ni ema­na­te dall’UFT in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 17 ca­po­ver­so 3 Lferr o le pre­scri­zio­ni este­re re­la­ti­ve al ser­vi­zio fer­ro­via­rio che l’UFT ha di­chia­ra­to ap­pli­ca­bi­li al­le trat­te si­tua­te in Sviz­ze­ra;
b.
svol­ge un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za sen­za di­spor­re dei do­cu­men­ti di abi­li­ta­zio­ne ri­chie­sti;
c.
per­met­te lo svol­gi­men­to di un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za a una per­so­na di cui sa o do­vreb­be sa­pe­re, pre­stan­do la do­vu­ta at­ten­zio­ne, che non di­spo­ne dei do­cu­men­ti di abi­li­ta­zio­ne ri­chie­sti;
d.
non os­ser­va le li­mi­ta­zio­ni o gli ob­bli­ghi cui so­no su­bor­di­na­ti i suoi do­cu­men­ti di abi­li­ta­zio­ne;
e.
ri­fiu­ta di esi­bi­re al­le au­to­ri­tà di con­trol­lo, su ri­chie­sta, i do­cu­men­ti di abi­li­ta­zio­ne, i sup­por­ti elet­tro­ni­ci di da­ti e gli al­tri do­cu­men­ti di con­trol­lo ne­ces­sa­ri per i con­trol­li od osta­co­la in al­tro mo­do le at­ti­vi­tà di con­trol­lo.

3 Se do­vu­te a ne­gli­gen­za, le in­fra­zio­ni di cui al ca­po­ver­so 1 so­no pu­ni­te con una pe­na pe­cu­nia­ria fi­no a 180 ali­quo­te gior­na­lie­re e le in­fra­zio­ni di cui al ca­po­ver­so 2 con la mul­ta fi­no a 5000 fran­chi.

4 Il da­to­re di la­vo­ro o il su­pe­rio­re che in­du­ce una per­so­na in­ca­ri­ca­ta di svol­ge­re un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za a com­met­te­re un at­to pu­ni­bi­le ai sen­si del­la Lferr o del­la pre­sen­te or­di­nan­za o non lo im­pe­di­sce se­con­do le sue pos­si­bi­li­tà sot­to­stà al­la stes­sa com­mi­na­to­ria di pe­na dell’au­to­re.

Capitolo 9: Rilevamento di dati

Art. 41 Banca dati  

1 L’UFT ge­sti­sce una ban­ca da­ti con­cer­nen­te:

a.
le li­cen­ze e i cer­ti­fi­ca­ti per i con­du­cen­ti di vei­co­li mo­to­re;
b.
i pe­ri­ti esa­mi­na­to­ri;
c.
gli spe­cia­li­sti dell’UFT;
d.
i me­di­ci di fi­du­cia;
e.
gli psi­co­lo­gi­ci di fi­du­cia.

2 L’UFT sta­bi­li­sce i ser­vi­zi abi­li­ta­ti a ela­bo­ra­re i da­ti.

3 L’UFT può im­pie­ga­re i da­ti re­gi­stra­ti sol­tan­to per i com­pi­ti pre­vi­sti dal­la pre­sen­te or­di­nan­za.

4 L’UFT pro­teg­ge l’ac­ces­so ai da­ti con pro­fi­li uten­te in­di­vi­dua­li e pa­ro­le chia­ve.

Art. 42 Contenuto della banca dati  

1 Il re­cord sul­le li­cen­ze e i cer­ti­fi­ca­ti con­tie­ne:

a.
ti­to­lo, co­gno­me, no­me, da­ta di na­sci­ta, in­di­riz­zo, nu­me­ro di te­le­fo­no, cit­ta­di­nan­za e nu­me­ro di re­gi­stro non­ché fo­to­gra­fia del­la per­so­na;
b.
da­ti re­la­ti­vi al­le co­no­scen­ze lin­gui­sti­che;
c.
va­lu­ta­zio­ni fi­na­li dell’ido­nei­tà me­di­ca e psi­co­lo­gi­ca non­ché even­tua­li li­mi­ta­zio­ni;
d.
da­ta del su­pe­ra­men­to dell’esa­me di ca­pa­ci­tà e de­gli esa­mi pe­rio­di­ci;
e.
da­ti re­la­ti­vi al­le com­pe­ten­ze iscrit­te nei cer­ti­fi­ca­ti;
f.
da­ti re­la­ti­vi a mi­su­re am­mi­ni­stra­ti­ve e cir­co­stan­ze im­por­tan­ti ad es­se cor­re­la­te;
g.
da­ti re­la­ti­vi al­la spe­cia­liz­za­zio­ne tec­ni­ca.

2 Il re­cord sul­le per­so­ne di cui all’ar­ti­co­lo 41 ca­po­ver­so 1 let­te­re b–e con­tie­ne:

a.
co­gno­me, no­me, in­di­riz­zo, nu­me­ro di te­le­fo­no;
b.
da­ta del­la no­mi­na del­la per­so­na.

Capitolo 10: Disposizioni finali

Art. 43 Esecuzione  

L’UFT ema­na di­ret­ti­ve con­cer­nen­ti:

a.
i re­qui­si­ti me­di­ci per lo svol­gi­men­to del­le at­ti­vi­tà ri­le­van­ti per la si­cu­rez­za;
b.
l’ese­cu­zio­ne dell’esa­me me­di­co da par­te dei me­di­ci di fi­du­cia;
c.
i re­qui­si­ti in ma­te­ria di psi­co­lo­gia del traf­fi­co per lo svol­gi­men­to del­le at­ti­vi­tà ri­le­van­ti per la si­cu­rez­za;
d.
l’ese­cu­zio­ne de­gli esa­mi psi­co­lo­gi­ci da par­te de­gli psi­co­lo­gi di fi­du­cia;
e.
i con­te­nu­ti dell’esa­me teo­ri­co e di quel­lo pra­ti­co;
f.
i re­qui­si­ti per­so­na­li, la for­ma­zio­ne e gli esa­mi ap­pli­ca­bi­li ai con­du­cen­ti stra­nie­ri di vei­co­li mo­to­re.
Art. 44 Entrata in vigore  

La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° gen­na­io 2010.

Diese Seite ist durch reCAPTCHA geschützt und die Google Datenschutzrichtlinie und Nutzungsbedingungen gelten.

Feedback
Laden