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Legge federale
sugli impianti a fune adibiti al trasporto di persone
(Legge sugli impianti a fune, LIFT)

del 23 giugno 2006 (Stato 1° gennaio 2021)

L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,

visto l’articolo 87 della Costituzione federale1;
visto il messaggio del Consiglio federale del 22 dicembre 20042,

decreta:

Sezione 1: Disposizioni generali

Art. 1 Oggetto e scopo  

1 La pre­sen­te leg­ge di­sci­pli­na la co­stru­zio­ne e l’eser­ci­zio di im­pian­ti a fu­ne adi­bi­ti al tra­spor­to di per­so­ne.

2 Es­sa re­go­la an­che la mes­sa in com­mer­cio e la mes­sa in ser­vi­zio di com­po­nen­ti di si­cu­rez­za e sot­to­si­ste­mi per im­pian­ti a fu­ne.

3 La pre­sen­te leg­ge è in­te­sa a far sì che gli im­pian­ti a fu­ne sia­no co­strui­ti e ge­sti­ti in ma­nie­ra si­cu­ra per l’es­se­re uma­no, non­ché com­pa­ti­bi­le con le esi­gen­ze am­bien­ta­li, con­for­me al­la pia­ni­fi­ca­zio­ne del ter­ri­to­rio e con­cor­ren­zia­le.

Art. 2 Campo d’applicazione  

1 La pre­sen­te leg­ge si ap­pli­ca a tut­ti gli im­pian­ti a fu­ne adi­bi­ti al tra­spor­to di per­so­ne, se­gna­ta­men­te le fu­ni­vie, le fu­ni­co­la­ri, le scio­vie e gli im­pian­ti di tra­spor­to ana­lo­ghi con com­ples­so mo­to­re (im­pian­ti a fu­ne).

2 Es­sa non si ap­pli­ca:

a.
agli im­pian­ti a fu­ne uti­liz­za­ti nel­le at­ti­vi­tà mi­ne­ra­rie;
b.
agli im­pian­ti a fu­ne tra­sfe­ri­bi­li;
c.
agli ap­pa­rec­chi di fie­re fis­si o mo­bi­li e agli im­pian­ti di par­chi di di­ver­ti­men­to;
d.
agli im­pian­ti a fu­ne mi­li­ta­ri;
e.
agli ascen­so­ri.
Art. 3 Principi  

1 Chi in­ten­de co­strui­re o ge­sti­re un im­pian­to a fu­ne de­sti­na­to al tra­spor­to re­go­la­re e com­mer­cia­le di per­so­ne, che ne­ces­si­ta di una con­ces­sio­ne per il tra­spor­to di per­so­ne se­con­do la leg­ge del 18 giu­gno 19933 sul tra­spor­to viag­gia­to­ri (im­pian­to a fu­ne sog­get­to a con­ces­sio­ne fe­de­ra­le), de­ve ot­te­ne­re dall’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dei tra­spor­ti (UFT4):

a.
un’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni;
b.
un’au­to­riz­za­zio­ne di eser­ci­zio.

2 Chi in­ten­de co­strui­re o ge­sti­re un im­pian­to a fu­ne che non ri­chie­de una con­ces­sio­ne per il tra­spor­to di per­so­ne se­con­do la leg­ge sul tra­spor­to viag­gia­to­ri, in par­ti­co­la­re una scio­via o una pic­co­la fu­ni­via, ne­ces­si­ta di un’au­to­riz­za­zio­ne can­to­na­le.

2bis Su pro­po­sta dell’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te, gli im­pian­ti a fu­ne e gli im­pian­ti ac­ces­so­ri che ne­ces­si­ta­no di un’au­to­riz­za­zio­ne can­to­na­le pos­so­no es­se­re au­to­riz­za­ti dall’UFT se so­no rea­liz­za­ti in­sie­me a un im­pian­to a fu­ne di cui al ca­po­ver­so 1 e:

a. la va­lu­ta­zio­ne glo­ba­le del­la com­pa­ti­bi­li­tà am­bien­ta­le o ter­ri­to­ria­le ne ri­sul­ta no­te­vol­men­te fa­ci­li­ta­ta; o

b. la de­le­ga del­la com­pe­ten­za com­por­ta chia­ri van­tag­gi per il ri­chie­den­te.5

2ter L’au­to­riz­za­zio­ne se­con­do il ca­po­ver­so 2bis la­scia im­pre­giu­di­ca­ta la com­pe­ten­za can­to­na­le con­cer­nen­te la vi­gi­lan­za in fa­se d’eser­ci­zio, non­ché il rin­no­vo e il ri­ti­ro dell’au­to­riz­za­zio­ne di eser­ci­zio.6

3 La co­stru­zio­ne e l’eser­ci­zio de­gli im­pian­ti a fu­ne so­no au­to­riz­za­ti sol­tan­to nel­la mi­su­ra in cui es­si sia­no si­cu­ri per l’es­se­re uma­no, com­pa­ti­bi­li con le esi­gen­ze am­bien­ta­li e con­for­mi al­la pia­ni­fi­ca­zio­ne del ter­ri­to­rio.

4 Chi in­ten­de co­strui­re e ge­sti­re un im­pian­to a fu­ne è re­spon­sa­bi­le dell’ade­gua­ta for­ma­zio­ne del per­so­na­le ad­det­to al­la si­cu­rez­za. Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i par­ti­co­la­ri.

5 ...7

3 [RU 1993 3128, 1997 2452all. ch. 6, 1998 2859, 2000 2877ch. I 2. RU 2009 5631art. 64]. Ve­di ora: la LF del 20 mar. 2009 sul tra­spor­to di viag­gia­to­ri(RS 745.1).

4 Nuo­va espr. giu­sta il n. II 18 del­la LF del 20 mar. 2009 sul­la Ri­for­ma del­le fer­ro­vie 2, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 2009 55975629; FF 2005 2183, 2007 2457). Di det­ta mod. é te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

5 In­tro­dot­to dal n. I 7 del­la LF del 28 set. 2018 sull’or­ga­niz­za­zio­ne dell’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria, in vi­go­re dal 1° lug. 2020 (RU 2020 1889; FF 2016 7711).

6 In­tro­dot­to dal n. I 7 del­la LF del 28 set. 2018 sull’or­ga­niz­za­zio­ne dell’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria, in vi­go­re dal 1° lug. 2020 (RU 2020 1889; FF 2016 7711).

7 Abro­ga­to dal n. I 8 del­la LF del 17 mar. 2017 sul pro­gram­ma di sta­bi­liz­za­zio­ne 2017–2019, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 5205; FF 20164135).

Art. 4 Requisiti essenziali e norme tecniche  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­ter­mi­na in un’or­di­nan­za i re­qui­si­ti es­sen­zia­li; a tal fi­ne tie­ne con­to del di­rit­to in­ter­na­zio­na­le.

2 In tal am­bi­to, l’UFT, d’in­te­sa con la Se­gre­te­ria di Sta­to dell’eco­no­mia8 e do­po aver con­sul­ta­to i Can­to­ni e le cer­chie in­te­res­sa­te, de­si­gna le nor­me tec­ni­che at­te a con­cre­tiz­za­re i re­qui­si­ti es­sen­zia­li. Per quan­to pos­si­bi­le, de­fi­ni­sce nor­me ar­mo­niz­za­te sul pia­no in­ter­na­zio­na­le.

8 La de­si­gna­zio­ne dell’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va è sta­ta adat­ta­ta in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (RU 20044937).

Art. 5 Adempimento dei requisiti essenziali  

1 Chi met­te in ser­vi­zio un im­pian­to a fu­ne o in­ten­de im­met­te­re in com­mer­cio sot­to­si­ste­mi o com­po­nen­ti di si­cu­rez­za di un im­pian­to a fu­ne de­ve po­ter di­mo­stra­re che i re­qui­si­ti es­sen­zia­li so­no adem­piu­ti.

2 Se un im­pian­to a fu­ne, un sot­to­si­ste­ma o una com­po­nen­te di si­cu­rez­za di un im­pian­to a fu­ne è al­le­sti­to o fab­bri­ca­to con­for­me­men­te al­le nor­me tec­ni­che, si pre­su­me che i re­qui­si­ti es­sen­zia­li sia­no adem­piu­ti.

3 Chi met­te in ser­vi­zio un im­pian­to a fu­ne o im­met­te in com­mer­cio sot­to­si­ste­mi o com­po­nen­ti di si­cu­rez­za di un im­pian­to a fu­ne non con­for­mi al­le nor­me tec­ni­che de­ve po­ter di­mo­stra­re che i re­qui­si­ti es­sen­zia­li so­no adem­piu­ti in al­tro mo­do.

4 Qua­lo­ra non sia­no sta­ti sta­bi­li­ti re­qui­si­ti es­sen­zia­li, si de­ve po­ter di­mo­stra­re che l’im­pian­to a fu­ne, il sot­to­si­ste­ma o la com­po­nen­te di si­cu­rez­za è sta­to fab­bri­ca­to se­con­do le re­go­le tec­ni­che ri­co­no­sciu­te.

Art. 6 Valutazione degli aspetti rilevanti ai fini della sicurezza  

1 L’au­to­ri­tà va­lu­ta, nel qua­dro del­le pro­ce­du­re di au­to­riz­za­zio­ne, gli aspet­ti ri­le­van­ti in ma­te­ria di si­cu­rez­za in fun­zio­ne dei ri­schi e sul­la ba­se di pe­ri­zie sul­la si­cu­rez­za o di ri­le­va­men­ti per cam­pio­ne.

2 L’au­to­ri­tà sta­bi­li­sce per qua­li aspet­ti il ri­chie­den­te de­ve for­ni­re pe­ri­zie sul­la si­cu­rez­za.

3 Le pe­ri­zie sul­la si­cu­rez­za de­vo­no es­se­re ela­bo­ra­te da ser­vi­zi in­di­pen­den­ti.

Art. 7 Diritto d’espropriazione  

1 Chi in­ten­de co­strui­re o ge­sti­re un im­pian­to a fu­ne di­spo­ne del di­rit­to d’espro­pria­zio­ne con­for­me­men­te al­la le­gi­sla­zio­ne fe­de­ra­le, sem­pre­ché l’im­pian­to cor­ri­spon­da ai pia­ni d’uti­liz­za­zio­ne.

2 La pro­ce­du­ra d’espro­pria­zio­ne è ap­pli­ca­bi­le sol­tan­to se so­no fal­li­ti i ten­ta­ti­vi di ac­qui­si­re i di­rit­ti ne­ces­sa­ri me­dian­te trat­ta­ti­ve pri­va­te o di ot­te­ne­re una ri­com­po­si­zio­ne par­ti­cel­la­re.

Art. 8 Raccolta, trattamento e pubblicazione dei dati  

1 L’UFT è au­to­riz­za­to a rac­co­glie­re e a trat­ta­re i da­ti re­la­ti­vi a im­pre­se di tra­spor­to a fu­ne ne­ces­sa­ri all’adem­pi­men­to dei suoi com­pi­ti di vi­gi­lan­za e ai fi­ni del­le sta­ti­sti­che uf­fi­cia­li.

2 L’UFT può rac­co­glie­re e trat­ta­re i da­ti di per­so­ne ne­ces­sa­ri al ri­la­scio di do­cu­men­ti di le­git­ti­ma­zio­ne.

3 Do­po aver esa­mi­na­to la pro­por­zio­na­li­tà del prov­ve­di­men­to, l’UFT può pub­bli­ca­re da­ti de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne con­cer­nen­ti un’im­pre­sa di tra­spor­to a fu­ne se i da­ti in que­stio­ne per­met­to­no di ve­ri­fi­ca­re che det­ta im­pre­sa ri­spet­ta le di­spo­si­zio­ni ri­le­van­ti in ma­te­ria di si­cu­rez­za. La pub­bli­ca­zio­ne av­vie­ne sot­to for­ma di co­mu­ni­ca­to stam­pa o in un al­tro mo­do ap­pro­pria­to.

4 So­no da­ti de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne se­gna­ta­men­te le in­for­ma­zio­ni con­cer­nen­ti la re­vo­ca di un’au­to­riz­za­zio­ne.

5 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i det­ta­gli del­la rac­col­ta, del trat­ta­men­to e del­la pub­bli­ca­zio­ne dei da­ti.

Sezione 2: Costruzione di impianti a fune soggetti a concessione federale

Art. 9 Approvazione dei piani  

1 L’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni con­fe­ri­sce il di­rit­to di co­strui­re l’im­pian­to a fu­ne. Con es­sa so­no ri­la­scia­te tut­te le au­to­riz­za­zio­ni ne­ces­sa­rie al­la co­stru­zio­ne dell’im­pian­to. Il di­rit­to can­to­na­le è pre­so in con­si­de­ra­zio­ne nel­la mi­su­ra in cui non osta­co­li in mo­do spro­por­zio­na­to l’im­pre­sa di tra­spor­to a fu­ne nell’adem­pi­men­to dei suoi com­pi­ti.

2 Con­tem­po­ra­nea­men­te all’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni è ri­la­scia­ta la cor­ri­spon­den­te con­ces­sio­ne per il tra­spor­to di per­so­ne se­con­do la leg­ge del 18 giu­gno 19939 sul tra­spor­to viag­gia­to­ri.

3 L’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni è ri­la­scia­ta quan­do:

a.
i re­qui­si­ti es­sen­zia­li, non­ché le al­tre pre­scri­zio­ni de­ter­mi­nan­ti so­no adem­piu­ti;
b.
nes­sun in­te­res­se pub­bli­co ri­le­van­te, se­gna­ta­men­te in ma­te­ria di pia­ni­fi­ca­zio­ne del ter­ri­to­rio, di pro­te­zio­ne del­la na­tu­ra e del pae­sag­gio o di pro­te­zio­ne dell’am­bien­te, vi si op­po­ne; e
c.
le con­di­zio­ni di ri­la­scio del­la con­ces­sio­ne per il tra­spor­to di per­so­ne so­no adem­piu­te.

4 I bi­so­gni dei di­sa­bi­li de­vo­no es­se­re pre­si in con­si­de­ra­zio­ne ai sen­si del­la leg­ge del 13 di­cem­bre 200210 sui di­sa­bi­li.

5 Le pro­ce­du­re d’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni de­vo­no es­se­re svol­te spe­di­ta­men­te da tut­te le au­to­ri­tà coin­vol­te. Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce ter­mi­ni a tal fi­ne.

9 [RU1993 3128, 1997 2452all. n. 6,19982859,20002877n. I 2. RU 2009 5631art. 64]. Ve­di ora la LF del 20 mar. 2009 sul tra­spor­to di viag­gia­to­ri (RS 745.1).

10 RS 151.3

Art. 10 Impianti accessori  

L’al­le­sti­men­to e la mo­di­fi­ca di co­stru­zio­ni e im­pian­ti che non ser­vo­no in mo­do pre­pon­de­ran­te all’eser­ci­zio dell’im­pian­to a fu­ne (im­pian­ti ac­ces­so­ri) sot­to­stan­no al­le pre­scri­zio­ni ge­ne­ra­li del di­rit­to fe­de­ra­le e can­to­na­le in ma­te­ria di pia­ni­fi­ca­zio­ne del ter­ri­to­rio, di co­stru­zio­ni e di am­bien­te.

Art. 11 Apertura della procedura d’approvazione dei piani  

1 La do­man­da di ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta all’UFT cor­re­da­ta dei do­cu­men­ti ri­chie­sti.

2 L’UFT ve­ri­fi­ca se il dos­sier è com­ple­to e, se del ca­so, ne chie­de il com­ple­ta­men­to.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­ter­mi­na i do­cu­men­ti che il ri­chie­den­te de­ve pre­sen­ta­re.

Art. 12 Consultazione, pubblicazione e deposito dei piani  

1 L’UFT tra­smet­te la do­man­da ai Can­to­ni in­te­res­sa­ti, in­vi­tan­do­li a espri­me­re il lo­ro pa­re­re en­tro tre me­si. In ca­si mo­ti­va­ti, può ec­ce­zio­nal­men­te ri­dur­re o pro­ro­ga­re ta­le ter­mi­ne.

2 La do­man­da dev’es­se­re pub­bli­ca­ta ne­gli or­ga­ni uf­fi­cia­li dei Can­to­ni e dei Co­mu­ni in­te­res­sa­ti e de­po­si­ta­ta pub­bli­ca­men­te du­ran­te 30 gior­ni.

Art. 13 Opposizione 11  

1 Chiun­que ha qua­li­tà di par­te se­con­do le di­spo­si­zio­ni del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 196812 sul­la pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va può, du­ran­te il ter­mi­ne di de­po­si­to dei pia­ni, fa­re op­po­si­zio­ne pres­so l’UFT. Chi non fa op­po­si­zio­ne è esclu­so dal se­gui­to del­la pro­ce­du­ra.

2 Chiun­que ha qua­li­tà di par­te se­con­do le di­spo­si­zio­ni del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 giu­gno 193013 sull’espro­pria­zio­ne (LE­spr) può, du­ran­te il ter­mi­ne di de­po­si­to dei pia­ni, far va­le­re tut­te le istan­ze di cui all’ar­ti­co­lo 33 LE­spr.

3 I Co­mu­ni tu­te­la­no i pro­pri in­te­res­si me­dian­te op­po­si­zio­ne.

11 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 14 del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 4085; FF 2018 4031).

12 RS 172.021

13 RS 711

Art. 14 Accentramento delle procedure decisionali nell’Amministrazione federale  

Il se­gui­to del­la pro­ce­du­ra in se­no all’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le si svol­ge con­for­me­men­te all’ac­cen­tra­men­to del­le pro­ce­du­re de­ci­sio­na­li di cui agli ar­ti­co­li 62a segg. del­la leg­ge fe­de­ra­le del 21 mar­zo 199714 sull’or­ga­niz­za­zio­ne del Go­ver­no e dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne.

Art. 15 Procedura semplificata  

1 La pro­ce­du­ra sem­pli­fi­ca­ta si ap­pli­ca:

a.
al­la mo­di­fi­ca di un im­pian­to a fu­ne o al­la tra­sfor­ma­zio­ne del­la sua de­sti­na­zio­ne qua­lo­ra sif­fat­ta mo­di­fi­ca o tra­sfor­ma­zio­ne non al­te­ri in ma­nie­ra so­stan­zia­le l’aspet­to ester­no dell’im­pian­to, non le­da in­te­res­si de­gni di pro­te­zio­ne di ter­zi e ab­bia ri­per­cus­sio­ni so­lo in­si­gni­fi­can­ti sul ter­ri­to­rio e sull’am­bien­te;
b.
agli im­pian­ti a fu­ne che al più tar­di do­po tre an­ni ven­go­no ri­mos­si.

2 La pro­ce­du­ra sem­pli­fi­ca­ta si ap­pli­ca al­tre­sì al­la pre­sen­ta­zio­ne suc­ces­si­va di pia­ni di det­ta­glio even­tual­men­te pre­vi­sta in se­de di ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni.

3 L’UFT può or­di­na­re il pic­chet­ta­men­to.

4 La do­man­da non è né pub­bli­ca­ta né de­po­si­ta­ta pub­bli­ca­men­te.

5 L’UFT sot­to­po­ne il pro­get­to agli in­te­res­sa­ti, sem­pre­ché que­sti ul­ti­mi non ab­bia­no da­to pre­via­men­te il lo­ro con­sen­so scrit­to, con­ce­den­do lo­ro un ter­mi­ne di op­po­si­zio­ne di 30 gior­ni.

6 L’UFT può chie­de­re un pa­re­re a Can­to­ni e Co­mu­ni. As­se­gna un ter­mi­ne ade­gua­to a tal fi­ne.

7 Per il re­sto, si ap­pli­ca­no le di­spo­si­zio­ni sul­la pro­ce­du­ra or­di­na­ria; in ca­so di dub­bio, si ap­pli­ca que­st’ul­ti­ma.

Art. 15a Modifica di impianti a fune non soggetta ad approvazione o autorizzazione 15  

1 Gli im­pian­ti a fu­ne pos­so­no es­se­re mo­di­fi­ca­ti sen­za ob­bli­go di ap­pro­va­zio­ne e di au­to­riz­za­zio­ne, se:

a.
non so­no le­si in­te­res­si de­gni di pro­te­zio­ne con­cer­nen­ti la pia­ni­fi­ca­zio­ne del ter­ri­to­rio, la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te, del­la na­tu­ra e del pae­sag­gio, o ter­zi;
b.
non so­no ne­ces­sa­rie au­to­riz­za­zio­ni o ap­pro­va­zio­ni se­con­do al­tre di­spo­si­zio­ni del di­rit­to fe­de­ra­le.

2 In ca­so di dub­bio, si ap­pli­ca la pro­ce­du­ra sem­pli­fi­ca­ta.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­ter­mi­na qua­li mo­di­fi­che pos­so­no es­se­re ap­por­ta­te sen­za ap­pro­va­zio­ne e au­to­riz­za­zio­ne.

15 In­tro­dot­to dal n. I 8 del­la LF del 17 mar. 2017 sul pro­gram­ma di sta­bi­liz­za­zio­ne 2017–2019, in vi­go­re dal dal 1° gen. 2018 (RU 2017 5205; FF 20164135).

Art. 16 Diritto applicabile 16  

1 La pro­ce­du­ra d’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni è ret­ta, in su­bor­di­ne, dal­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 195717 sul­le fer­ro­vie (Lferr) e dal­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 196818 sul­la pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va, nel­la mi­su­ra in cui la pre­sen­te leg­ge non vi de­ro­ghi.

2 Se so­no ne­ces­sa­rie espro­pria­zio­ni, si ap­pli­ca­no inol­tre le di­spo­si­zio­ni del­la LE­spr19.

3 Gli in­ve­sti­men­ti nell’in­fra­strut­tu­ra di im­pian­ti a fu­ne be­ne­fi­cia­ri di in­den­ni­tà fe­de­ra­li e can­to­na­li se­con­do gli ar­ti­co­li 28–31c del­la leg­ge del 20 mar­zo 200920 sul tra­spor­to di viag­gia­to­ri so­no fi­nan­zia­ti at­tra­ver­so pre­lie­vi dal fon­do di cui all’ar­ti­co­lo 1 del­la leg­ge del 21 giu­gno 201321 sul Fon­do per l’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria. Il fi­nan­zia­men­to av­vie­ne me­dian­te con­tri­bu­ti a fon­do per­so.

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce in qua­le mi­su­ra i co­sti d’in­ve­sti­men­to so­no con­si­de­ra­ti co­sti dell’in­fra­strut­tu­ra.

16 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 14 del­la LF del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 4085; FF 2018 4031).

17 RS 742.101

18 RS 172.021

19 RS 711

20 RS 745.1

21 RS 742.140

Sezione 3: Esercizio

Art. 17 Autorizzazione d’esercizio  

1 L’eser­ci­zio di un im­pian­to a fu­ne ne­ces­si­ta dell’au­to­riz­za­zio­ne d’eser­ci­zio, ri­la­scia­ta da:

a.
l’UFT per gli im­pian­ti a fu­ne sog­get­ti a con­ces­sio­ne fe­de­ra­le;
b.
l’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te per gli al­tri im­pian­ti a fu­ne.

2 L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per il ri­la­scio dell’au­to­riz­za­zio­ne va­lu­ta il pro­get­to sot­to il pro­fi­lo dei ri­schi ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 6. De­ter­mi­na gli aspet­ti per i qua­li il ri­chie­den­te è te­nu­to a for­ni­re pe­ri­zie sul­la si­cu­rez­za.

3 L’au­to­riz­za­zio­ne d’eser­ci­zio è ri­la­scia­ta se:

a.
è for­ni­ta la pro­va cir­ca la si­cu­rez­za ed esi­sto­no le ne­ces­sa­rie pe­ri­zie sul­la si­cu­rez­za;
b.
il pro­get­to sod­di­sfa i re­qui­si­ti es­sen­zia­li e le al­tre pre­scri­zio­ni de­ter­mi­nan­ti;
c.
so­no adem­piu­ti gli one­ri im­por­tan­ti per la mes­sa in eser­ci­zio for­mu­la­te nell’ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni e nel­la con­ces­sio­ne o nell’au­to­riz­za­zio­ne can­to­na­le;
d.
è for­ni­to un at­te­sta­to d’as­si­cu­ra­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 21;
e.
è sta­ta pre­di­spo­sta l’or­ga­niz­za­zio­ne dell’eser­ci­zio, del­la ma­nu­ten­zio­ne e del sal­va­tag­gio, e vi è per­so­na­le for­ma­to a tal fi­ne.

4 Le au­to­riz­za­zio­ni di eser­ci­zio de­gli im­pian­ti a fu­ne che be­ne­fi­cia­no di una con­ces­sio­ne so­no di re­go­la ri­la­scia­te per una du­ra­ta in­de­ter­mi­na­ta. L’au­to­riz­za­zio­ne di eser­ci­zio de­ca­de tut­ta­via con la sca­den­za del­la con­ces­sio­ne.22

22 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 8 del­la LF del 17 mar. 2017 sul pro­gram­ma di sta­bi­liz­za­zio­ne 2017–2019, in vi­go­re dal dal 1° gen. 2018 (RU 2017 5205; FF 20164135).

Art. 17a Ritiro 23  

1 L’UFT ri­ti­ra l’au­to­riz­za­zio­ne d’eser­ci­zio del tut­to o in par­te, in ogni mo­men­to e sen­za di­rit­to di in­den­niz­zo, qua­lo­ra:

a.
le con­di­zio­ni vi­gen­ti al mo­men­to del suo ri­la­scio non sia­no più sod­di­sfat­te; o
b.
le con­di­zio­ni vi­gen­ti al mo­men­to del suo ri­ti­ro non sia­no sod­di­sfat­te e la si­cu­rez­za lo esi­ga.

2 Può ri­ti­ra­re l’au­to­riz­za­zio­ne d’eser­ci­zio del tut­to o in par­te, in ogni mo­men­to e sen­za di­rit­to di in­den­niz­zo, qua­lo­ra l’im­pre­sa di tra­spor­to a fu­ne vio­li ri­pe­tu­ta­men­te o gra­ve­men­te la leg­ge o l’au­to­riz­za­zio­ne.

23 In­tro­dot­to dal n. I 7 del­la LF del 28 set. 2018 sull’or­ga­niz­za­zio­ne dell’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria, in vi­go­re dal 1° lug. 2020 (RU 2020 1889; FF 2016 7711).

Art. 18 Obbligo di diligenza  

Il ti­to­la­re dell’au­to­riz­za­zio­ne d’eser­ci­zio è re­spon­sa­bi­le del­la si­cu­rez­za dell’eser­ci­zio. De­ve se­gna­ta­men­te prov­ve­de­re a una ma­nu­ten­zio­ne dell’im­pian­to a fu­ne ta­le da ga­ran­tir­ne la si­cu­rez­za in ogni mo­men­to.

Art. 18a Diritto applicabile 24  

L’ar­ti­co­lo 15 Lferr25 si ap­pli­ca per ana­lo­gia all’in­chie­sta in­di­pen­den­te su­gli in­ci­den­ti.

24 In­tro­dot­to dal n. II 18 del­la LF del 20 mar. 2009 sul­la Ri­for­ma del­le fer­ro­vie 2 (RU 2009 5597; FF 2005 2183, 2007 2457). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 7 del­la LF del 28 set. 2018 sull’or­ga­niz­za­zio­ne dell’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria, in vi­go­re dal 1° lug. 2020 (RU 2020 1889; FF 2016 7711).

25 RS 742.101

Art. 19 Smantellamento dell’impianto a fune  

Se l’eser­ci­zio di un im­pian­to a fu­ne ces­sa de­fi­ni­ti­va­men­te, l’im­pian­to dev’es­se­re sman­­tel­la­to a spe­se del pro­prie­ta­rio. L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te de­ci­de in qual mi­su­ra dev’es­se­re ri­pri­sti­na­to lo sta­to an­te­rio­re.

Sezione 4: Responsabilità e obbligo di assicurazione

Art. 20 Responsabilità 26  

La re­spon­sa­bi­li­tà del ge­sto­re di un im­pian­to a fu­ne è ret­ta da­gli ar­ti­co­li 40b–40f Lferr27.

26 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 4 del­la LF del 19 dic. 2008 (mo­di­fi­che del di­rit­to dei tra­spor­ti), in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 2009 5973; FF 2007 3997).

27 RS 742.101

Art. 21 Obbligo di assicurazione  

1 Il ge­sto­re di un im­pian­to a fu­ne è te­nu­to a sti­pu­la­re una suf­fi­cien­te co­per­tu­ra as­si­cu­ra­ti­va con­tro le con­se­guen­ze del­la re­spon­sa­bi­li­tà ci­vi­le con un’im­pre­sa d’as­si­cu­ra­zio­ne au­to­riz­za­ta a eser­ci­ta­re in Sviz­ze­ra o con un al­tro isti­tu­to ri­co­no­sciu­to dall’au­to­ri­tà di sor­ve­glian­za sul­le as­si­cu­ra­zio­ni.

2 Fan­no ec­ce­zio­ne all’ob­bli­go di as­si­cu­ra­zio­ne:

a.
le pre­te­se del pro­prie­ta­rio e del ge­sto­re dell’im­pian­to a fu­ne;
b.
le pre­te­se de­ri­van­ti da dan­ni ma­te­ria­li su­bi­ti dai se­guen­ti con­giun­ti del­la per­so­na te­nu­ta a ri­sar­ci­re il dan­no:
1.
il co­niu­ge o il part­ner in unio­ne do­me­sti­ca re­gi­stra­ta,
2.
gli ascen­den­ti o i di­scen­den­ti,
3.
i fra­tel­li e le so­rel­le che vi­vo­no nel­la stes­sa eco­no­mia do­me­sti­ca;
c.
le pre­te­se de­ri­van­ti da dan­ni ma­te­ria­li al­le co­se tra­spor­ta­te.

3 I con­trat­ti d’as­si­cu­ra­zio­ne e le lo­ro suc­ces­si­ve mo­di­fi­che de­vo­no es­se­re no­ti­fi­ca­ti all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te. L’as­si­cu­ra­to­re è te­nu­to a ri­la­scia­re un cer­ti­fi­ca­to di as­si­cu­ra­zio­ne a de­sti­na­zio­ne dell’au­to­ri­tà com­pe­ten­te.

4 L’as­si­cu­ra­to­re de­ve co­mu­ni­ca­re all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te la so­spen­sio­ne o la ces­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne.

5 L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te può esi­ge­re un au­men­to del­la co­per­tu­ra as­si­cu­ra­ti­va, qua­lo­ra que­st’ul­ti­ma sia pa­le­se­men­te in­suf­fi­cien­te.

Sezione 5: Vigilanza

Art. 22 Autorità di vigilanza  

L’au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za è:

a.
l’UFT per gli im­pian­ti a fu­ne sog­get­ti a con­ces­sio­ne fe­de­ra­le;
b.
l’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te per gli al­tri im­pian­ti a fu­ne.
Art. 23 Mansioni e competenze dell’autorità di vigilanza  

1 L’au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za sor­ve­glia, sot­to il pro­fi­lo dei ri­schi, la co­stru­zio­ne, l’eser­ci­zio e la ma­nu­ten­zio­ne de­gli im­pian­ti a fu­ne.

2 L’au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za può esi­ge­re pro­ve e pe­ri­zie. Può pro­ce­de­re au­to­no­ma­men­te a pro­ve per cam­pio­na­tu­ra.

3 Es­sa pren­de le mi­su­re ne­ces­sa­rie a ri­sta­bi­li­re la si­cu­rez­za qua­lo­ra con­sta­ti che l’im­pian­to a fu­ne po­treb­be com­pro­met­te­re la si­cu­rez­za di per­so­ne o be­ni. Può li­mi­ta­re o vie­ta­re l’eser­ci­zio dell’im­pian­to.

Art. 24 Obbligo di notifica e di collaborazione  

1 Even­ti par­ti­co­la­ri du­ran­te la co­stru­zio­ne o l’eser­ci­zio di un im­pian­to a fu­ne de­vo­no es­se­re im­me­dia­ta­men­te no­ti­fi­ca­ti all’au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za.

2 Il ge­sto­re è te­nu­to in ogni tem­po a for­ni­re in­for­ma­zio­ni all’au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za e a pre­sen­ta­re tut­ta la do­cu­men­ta­zio­ne. De­ve con­ce­de­re all’au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za li­be­ro ac­ces­so a tut­te le par­ti dell’im­pian­to a fu­ne e coa­diu­var­la a ti­to­lo gra­tui­to nel­le at­ti­vi­tà di esa­me e di con­trol­lo.

Sezione 5a: Attività rilevanti per la sicurezza nel settore degli impianti a fune28

28 Introdotta dall’all. n. 4 della LF del 26 set. 2014, in vigore dal 1° gen. 2016 (RU 2015 3205; FF 2013 6175).

Art. 24a Inidoneità a prestare servizio  

Chi sot­to l’in­flus­so di al­col, stu­pe­fa­cen­ti o me­di­ca­men­ti o per al­tri mo­ti­vi non di­spo­ne del­la ne­ces­sa­ria ca­pa­ci­tà fi­si­ca e men­ta­le è ini­do­neo a pre­sta­re ser­vi­zio e nel pe­rio­do in que­stio­ne non può svol­ge­re at­ti­vi­tà ri­le­van­ti per la si­cu­rez­za nel set­to­re de­gli im­pian­ti a fu­ne.

Art. 24b Accertamento dell’inidoneità a prestare servizio  

1 Le per­so­ne che svol­go­no un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za nel set­to­re de­gli im­pian­ti a fu­ne pos­so­no es­se­re sot­to­po­ste a un’ana­li­si al­co­le­mi­ca dell’ali­to.

2 Se pa­le­sa in­di­zi di ini­do­nei­tà a pre­sta­re ser­vi­zio che non van­no o non van­no uni­ca­men­te ri­con­dot­ti all’in­flus­so dell’al­col, la per­so­na in­te­res­sa­ta può es­se­re sot­to­po­sta ad al­tri esa­mi pre­li­mi­na­ri, se­gna­ta­men­te all’esa­me dell’uri­na, del­la sa­li­va, del su­do­re, dei ca­pel­li e del­le un­ghie.

3 È or­di­na­ta una pro­va del san­gue se:

a.
vi so­no in­di­zi di ini­do­nei­tà a pre­sta­re ser­vi­zio; o
b.
la per­so­na in­te­res­sa­ta si op­po­ne o si sot­trae all’ese­cu­zio­ne dell’ana­li­si al­co­le­mi­ca dell’ali­to o va­ni­fi­ca lo sco­po di que­sta mi­su­ra.

4 Per mo­ti­vi gra­vi la pro­va del san­gue può es­se­re ef­fet­tua­ta an­che con­tro la vo­lon­tà del­la per­so­na so­spet­ta­ta di non es­se­re ido­nea a pre­sta­re ser­vi­zio. So­no fat­ti sal­vi al­tri mez­zi di pro­va.

Art. 24c Divieto di svolgere attività rilevanti per la sicurezza  

Se una per­so­na che svol­ge un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za nel set­to­re de­gli im­pian­ti a fu­ne si tro­va in uno sta­to che esclu­de l’eser­ci­zio si­cu­ro di ta­le at­ti­vi­tà, glie­ne de­ve es­se­re vie­ta­to l’eser­ci­zio fin­tan­to che è ne­ces­sa­rio.

Art. 24d Competenze  

L’or­di­ne e l’ese­cu­zio­ne di mi­su­re se­con­do gli ar­ti­co­li 24a e 24b com­pe­to­no:

a.
al­le per­so­ne o uni­tà azien­da­li de­si­gna­te dal­le im­pre­se di tra­spor­to a fu­ne;
b.
al­le au­to­ri­tà di­chia­ra­te com­pe­ten­ti dai Can­to­ni;
c.
all’UFT;
d.
al­la po­li­zia dei tra­spor­ti, se ne è in­ca­ri­ca­ta da­gli or­ga­ni com­pe­ten­ti se­con­do le let­te­re a–c.
Art. 24e Informazione sulla vigilanza 29  

1 L’UFT in­for­ma il pub­bli­co sul­la sua at­ti­vi­tà di vi­gi­lan­za.

2 La leg­ge del 17 di­cem­bre 200430 sul­la tra­spa­ren­za non si ap­pli­ca ai rap­por­ti con­cer­nen­ti au­dit, con­trol­li d’eser­ci­zio e ispe­zio­ni dell’UFT e ad al­tri do­cu­men­ti uf­fi­cia­li nel­la mi­su­ra in cui con­ten­ga­no da­ti per­so­na­li ri­guar­dan­ti la si­cu­rez­za tec­ni­ca o dell’eser­ci­zio.

29 In­tro­dot­to dal n. I 7 del­la LF del 28 set. 2018 sull’or­ga­niz­za­zio­ne dell’in­fra­strut­tu­ra fer­ro­via­ria, in vi­go­re dal 1° lug. 2020 (RU 2020 1889; FF 2016 7711).

30 RS 152.3

Art. 24f Disposizioni di esecuzione 31  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le:

a.
fis­sa l’al­co­le­mia a con­ta­re dal­la qua­le, in­di­pen­den­te­men­te da al­tre pro­ve e dal gra­do in­di­vi­dua­le di sop­por­ta­bi­li­tà dell’al­col, si am­met­te l’ini­do­nei­tà a pre­sta­re ser­vi­zio ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 24a (sta­to di ebrie­tà) e sta­bi­li­sce qua­le al­co­le­mia è con­si­de­ra­ta qua­li­fi­ca­ta;
b.
può fis­sa­re, per al­tre so­stan­ze che di­mi­nui­sco­no l’ido­nei­tà a pre­sta­re ser­vi­zio, la con­cen­tra­zio­ne nel san­gue a con­ta­re dal­la qua­le, in­di­pen­den­te­men­te da al­tre pro­ve e dal gra­do in­di­vi­dua­le di sop­por­ta­bi­li­tà, si am­met­te l’ini­do­nei­tà a pre­sta­re ser­vi­zio ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 24a;
c.
ema­na pre­scri­zio­ni con­cer­nen­ti gli esa­mi pre­li­mi­na­ri (art. 24b cpv. 2), la pro­ce­du­ra per l’ana­li­si al­co­le­mi­ca dell’ali­to e la pro­va del san­gue, la va­lu­ta­zio­ne di que­ste ana­li­si e l’ul­te­rio­re vi­si­ta me­di­ca del­la per­so­na so­spet­ta­ta di non es­se­re ido­nea a pre­sta­re ser­vi­zio;
d.
può pre­scri­ve­re che per l’ac­cer­ta­men­to di una di­pen­den­za che ri­du­ce l’ido­nei­tà a pre­sta­re ser­vi­zio sia­no va­lu­ta­ti gli esa­mi ef­fet­tua­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 24b ca­po­ver­si 2 e 3;
e.
sta­bi­li­sce le esi­gen­ze in ma­te­ria di per­so­na­le, tec­ni­che e or­ga­niz­za­ti­ve con­cer­nen­ti le per­so­ne e le uni­tà azien­da­li de­si­gna­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 24d let­te­ra a.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­fi­ni­sce le at­ti­vi­tà ri­le­van­ti per la si­cu­rez­za nel set­to­re de­gli im­pian­ti a fu­ne.

31 Ori­gi­na­rio art 24e.

Sezione 6: Disposizioni penali

Art. 25 Delitti 32  

1 È pu­ni­to con una pe­na de­ten­ti­va fi­no a tre an­ni o con una pe­na pe­cu­nia­ria chiun­que, in­ten­zio­nal­men­te:33

a.
co­strui­sce o fa co­strui­re un im­pian­to a fu­ne sen­za la ne­ces­sa­ria ap­pro­va­zio­ne dei pia­ni (art. 9) o in vio­la­zio­ne del­la stes­sa o, se si trat­ta d’im­pian­to a fu­ne non sog­get­to a con­ces­sio­ne fe­de­ra­le, sen­za la ne­ces­sa­ria au­to­riz­za­zio­ne can­to­na­le o in vio­la­zio­ne del­la stes­sa;
b.
ge­sti­sce o fa ge­sti­re un im­pian­to a fu­ne sen­za l’au­to­riz­za­zio­ne d’eser­ci­zio (art. 17) o in vio­la­zio­ne del­la stes­sa.

2 Se l’au­to­re ha agi­to per ne­gli­gen­za, la pe­na è una pe­na pe­cu­nia­ria fi­no a 180 ali­quo­te gior­na­lie­re.

32 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 4 del­la LF del 26 set. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (RU 2015 3205; FF 2013 6175).

33 La cor­re­zio­ne del 21 giu. 2017 del­la C. Red. dell’AF, pub­bli­ca­ta il 4 lug. 2017, con­cer­ne so­la­men­te il te­sto fran­ce­se (RU 2017 3671).

Art. 25a Contravvenzioni 34  

1 A que­re­la di par­te, è pu­ni­to con la mul­ta chiun­que, in­ten­zio­nal­men­te o per ne­gli­gen­za, con­trav­vie­ne all’ob­bli­go di di­li­gen­za (art. 18), all’ob­bli­go di no­ti­fi­ca (art. 24 cpv. 1) o all’ob­bli­go di col­la­bo­ra­zio­ne (art. 24 cpv. 2).

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può di­chia­ra­re pu­ni­bi­li le vio­la­zio­ni del­le di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne.

34 In­tro­dot­to dall’all. n. 4 del­la LF del 26 set. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (RU 2015 3205; FF 2013 6175).

Art. 25b Svolgimento di un’attività rilevante per la sicurezza in uno stato non idoneo a prestare servizio 35  

1 Chiun­que in sta­to di ebrie­tà svol­ge un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za nel set­to­re de­gli im­pian­ti a fu­ne è pu­ni­to con la mul­ta. È pu­ni­to con una pe­na de­ten­ti­va fi­no a tre an­ni o con una pe­na pe­cu­nia­ria se si ri­scon­tra un’al­co­le­mia qua­li­fi­ca­ta.

2 Chiun­que a cau­sa dell’in­flus­so di stu­pe­fa­cen­ti o di me­di­ca­men­ti o per al­tri mo­ti­vi non è ido­neo a pre­sta­re ser­vi­zio ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 24a e in que­sto sta­to svol­ge un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za nel set­to­re de­gli im­pian­ti a fu­ne è pu­ni­to con una pe­na de­ten­ti­va fi­no a tre an­ni o con una pe­na pe­cu­nia­ria.

3 Il su­pe­rio­re che in­ten­zio­nal­men­te in­du­ce a un rea­to ai sen­si del ca­po­ver­so 1 o 2 o non lo im­pe­di­sce se­con­do le sue pos­si­bi­li­tà sot­to­stà al­la stes­sa com­mi­na­to­ria di pe­na.

35 In­tro­dot­to dall’all. n. 4 del­la LF del 26 set. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (RU 2015 3205; FF 2013 6175).

Art. 25c Elusione di misure per accertare l’inidoneità a prestare servizio 36  

1 Chiun­que svol­ge un’at­ti­vi­tà ri­le­van­te per la si­cu­rez­za nel set­to­re de­gli im­pian­ti a fu­ne e in­ten­zio­nal­men­te si op­po­ne o si sot­trae a una pro­va del san­gue, a un’ana­li­si al­co­le­mi­ca dell’ali­to o a un al­tro esa­me pre­li­mi­na­re di­sci­pli­na­to dal Con­si­glio fe­de­ra­le, quan­do ta­li mi­su­re so­no sta­te for­mal­men­te or­di­na­te o bi­so­gna­va sup­por­re che po­tes­se­ro es­ser­lo, op­pu­re si op­po­ne o si sot­trae a un’ul­te­rio­re vi­si­ta me­di­ca op­pu­re va­ni­fi­ca lo sco­po di que­ste mi­su­re, è pu­ni­to con una pe­na de­ten­ti­va fi­no a tre an­ni o con una pe­na pe­cu­nia­ria.

2 Il su­pe­rio­re che in­ten­zio­nal­men­te in­du­ce a un rea­to ai sen­si del ca­po­ver­so 1 o non lo im­pe­di­sce se­con­do le sue pos­si­bi­li­tà sot­to­stà al­la stes­sa com­mi­na­to­ria di pe­na.

36 In­tro­dot­to dall’all. n. 4 del­la LF del 26 set. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (RU 2015 3205; FF 2013 6175).

Art. 25d Perseguimento d’ufficio 37  

I rea­ti pre­vi­sti dal Co­di­ce pe­na­le38 so­no per­se­gui­ti d’uf­fi­cio se so­no com­mes­si con­tro le se­guen­ti per­so­ne du­ran­te il lo­ro ser­vi­zio:

a.
gli im­pie­ga­ti del­le im­pre­se di tra­spor­to a fu­ne ti­to­la­ri di un’au­to­riz­za­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 3 ca­po­ver­so 1 o 2 del­la pre­sen­te leg­ge o di una con­ces­sio­ne o au­to­riz­za­zio­ne se­con­do gli ar­ti­co­li 6–8 del­la leg­ge del 20 mar­zo 200939 sul tra­spor­to di viag­gia­to­ri;
b.
le per­so­ne in­ca­ri­ca­te di un com­pi­to in luo­go de­gli im­pie­ga­ti di cui al­la let­te­ra a.

37 In­tro­dot­to dall’all. n. 4 del­la LF del 26 set. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (RU 2015 3205; FF 2013 6175).

38 RS 311.0

39 RS 745.1

Art. 25e Perseguimento penale 40  

Il per­se­gui­men­to e il giu­di­zio de­gli at­ti pu­ni­bi­li se­con­do la pre­sen­te leg­ge com­pe­to­no ai Can­to­ni.

40 In­tro­dot­to dall’all. n. 4 del­la LF del 26 set. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (RU 2015 3205; FF 2013 6175).

Sezione 7: Esecuzione

Art. 26 Disposizioni del Consiglio federale  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le, do­po aver con­sul­ta­to i Can­to­ni e le cer­chie in­te­res­sa­te, ema­na le di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne. Ema­na inol­tre pre­scri­zio­ni con­cer­nen­ti:

a.
la pia­ni­fi­ca­zio­ne, la co­stru­zio­ne, l’eser­ci­zio e la vi­gi­lan­za de­gli im­pian­ti a fu­ne;
b.
la pro­ce­du­ra at­ta a ve­ri­fi­ca­re la con­for­mi­tà de­gli im­pian­ti a fu­ne, del­le com­po­nen­ti di si­cu­rez­za e dei sot­to­si­ste­mi con i re­qui­si­ti es­sen­zia­li;
c.
la pro­ce­du­ra di ri­co­no­sci­men­to dei ser­vi­zi in­di­pen­den­ti in­ca­ri­ca­ti di ef­fet­tua­re le va­lu­ta­zio­ni di con­for­mi­tà.
Art. 27 Delega di compiti di vigilanza  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le può de­le­ga­re com­pi­ti di vi­gi­lan­za a ser­vi­zi tec­ni­ci di con­trol­lo in­di­pen­den­ti.

Sezione 8: Disposizioni finali

Art. 28 Modifica del diritto vigente  

La mo­di­fi­ca del di­rit­to vi­gen­te è di­sci­pli­na­ta nell’al­le­ga­to.

Art. 29 Disposizioni transitorie  

1 Le do­man­de pen­den­ti al mo­men­to dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge so­no trat­ta­te se­con­do il di­rit­to an­te­rio­re dall’au­to­ri­tà com­pe­ten­te in vir­tù del me­de­si­mo.

2 ...41

41 Abro­ga­to dal n. I 8 del­la LF del 17 mar. 2017 sul pro­gram­ma di sta­bi­liz­za­zio­ne 2017–2019, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 5205; FF 20164135).

Art. 29a Disposizione transitoria della modifica del 17 marzo 2017 42  

Le au­to­riz­za­zio­ni d’eser­ci­zio de­gli im­pian­ti a fu­ne che be­ne­fi­cia­no di una con­ces­sio­ne ri­la­scia­te pri­ma del­la mo­di­fi­ca del 17 mar­zo 2017 so­no con­si­de­ra­te di du­ra­ta in­de­ter­mi­na­ta se so­no sta­te ri­la­scia­te o rin­no­va­te con una sca­den­za ugua­le a quel­la del­la con­ces­sio­ne.

42 In­tro­dot­to dal n. I 8 del­la LF del 17 mar. 2017 sul pro­gram­ma di sta­bi­liz­za­zio­ne 2017–2019 (RU 2017 5205; FF 20164135). Cor­re­zio­ne del­la CdR dell’AF del 16 lug. 2018, pub­bli­ga­to il 14 ago. 2018 (RU 2018 3017).

Art. 30 Referendum ed entrata in vigore  

1 La pre­sen­te leg­ge sot­to­stà a re­fe­ren­dum fa­col­ta­ti­vo.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le ne de­ter­mi­na l’en­tra­ta in vi­go­re.

Da­ta dell’en­tra­ta in vi­go­re: 1° gen­na­io 200743

43 DCF del 21 dic. 2006.

Allegato

(art. 28)

Modifica del diritto vigente

...44

44 Le mod. possono essere consultate alla RU2006 5753.

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