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Ordinanza del DATEC
sui requisiti di sicurezza per le funi degli impianti
a fune adibiti al trasporto di persone
(Ordinanza sulle funi, OFuni)

del 15 maggio 2022 (Stato 1° luglio 2022)

Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e delle comunicazioni (DATEC),

visto l’articolo 8 capoversi 1 e 3 dell’ordinanza del 21 dicembre 20061
sugli impianti a fune (OIFT),

ordina:

Sezione 1: Oggetto, campo d’applicazione e definizioni

Art. 1 Oggetto e campo d’applicazione  

1 La pre­sen­te or­di­nan­za di­sci­pli­na per fu­ni e giun­zio­ni:

a.
la ma­nu­ten­zio­ne da par­te dell’im­pre­sa di tra­spor­to a fu­ne;
b.
la so­sti­tu­zio­ne;
c.
gli esa­mi de­gli or­ga­ni di con­trol­lo del­le fu­ni;
d.
gli ob­bli­ghi di se­gna­la­zio­ne e re­gi­stra­zio­ne.

2 Si ap­pli­ca agli im­pian­ti che rien­tra­no nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne dell’ar­ti­co­lo 2 del­la leg­ge del 23 giu­gno 20062 su­gli im­pian­ti a fu­ne (LIFT).

3 Non si ap­pli­ca al­le fu­ni per l’in­fra­strut­tu­ra.

4 Per l’im­mis­sio­ne in com­mer­cio di fu­ni e giun­zio­ni si ap­pli­ca­no le di­spo­si­zio­ni del­la LIFT e dell’OIFT.

Art. 2 Regole tecniche riconosciute  

Le fu­ni e le giun­zio­ni su im­pian­ti a fu­ne de­vo­no sod­di­sfa­re i re­qui­si­ti del­le re­go­le tec­ni­che ri­co­no­sciu­te che so­no pre­ci­sa­te nel­le nor­me ri­por­ta­te nell’al­le­ga­to.

Art. 3 Impianti retti dal diritto anteriore  

Per im­pian­ti ret­ti dal di­rit­to an­te­rio­re si in­ten­do­no gli im­pian­ti a fu­ne au­to­riz­za­ti in vir­tù di di­spo­si­zio­ni vi­gen­ti pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la LIFT3. Gli im­pian­ti pos­so­no com­pren­de­re an­che par­ti au­to­riz­za­te in vir­tù del­le di­spo­si­zio­ni del­la LIFT.

Art. 4 Requisiti per la sostituzione di una fune o di una giunzione su impianti retti dal diritto anteriore  

1 Su im­pian­ti ret­ti dal di­rit­to an­te­rio­re le fu­ni e le giun­zio­ni pos­so­no es­se­re so­sti­tui­te con com­po­nen­ti di si­cu­rez­za la cui con­for­mi­tà è sta­ta va­lu­ta­ta e che so­no cer­ti­fi­ca­ti.

2 Se su un im­pian­to ret­to dal di­rit­to an­te­rio­re una fu­ne o una giun­zio­ne vie­ne so­sti­tui­ta con un’al­tra del­lo stes­so ti­po, si de­ve ve­ri­fi­ca­re la com­pa­ra­bi­li­tà e di­mo­stra­re la com­pa­ti­bi­li­tà con l’im­pian­to esi­sten­te.

3 La com­pa­ra­bi­li­tà di cui al ca­po­ver­so 2 è di­mo­stra­ta se le pro­prie­tà ri­le­van­ti per si­cu­rez­za so­no equi­va­len­ti. A tal fi­ne oc­cor­re:

a.
con­si­de­ra­re il dia­me­tro, la co­stru­zio­ne e la mas­sa del­la fu­ne non­ché il ca­ri­co di rot­tu­ra mi­ni­mo e la re­si­sten­za dei fi­li;
b.
ri­spet­ta­re le ba­si di cal­co­lo dell’im­pian­to a fu­ne;
c.
ri­spet­ta­re le di­spo­si­zio­ni dell’au­to­riz­za­zio­ne d’eser­ci­zio esi­sten­te e le pre­scri­zio­ni sul­le qua­li que­sta pog­gia;
d.
di­mo­stra­re che la giun­zio­ne sod­di­sfa i re­qui­si­ti del­le re­go­le tec­ni­che ri­co­no­sciu­te.

4 Se la so­sti­tu­zio­ne di una fu­ne o di una giun­zio­ne su un im­pian­to ret­to dal di­rit­to an­te­rio­re non è di­sci­pli­na­ta dall’au­to­riz­za­zio­ne d’eser­ci­zio esi­sten­te, al­la par­te dell’im­pian­to a fu­ne in­te­res­sa­ta dal­la tra­sfor­ma­zio­ne si ap­pli­ca l’ar­ti­co­lo 5 ca­po­ver­so 1 OIFT.

Art. 5 Requisiti per la manutenzione delle funi e delle giunzioni di impianti privi di autorizzazione d’esercizio  

1 Gli im­pian­ti pri­vi di au­to­riz­za­zio­ne d’eser­ci­zio de­vo­no es­se­re man­te­nu­ti in mo­do che tut­te le fu­ni sull’in­te­ra lun­ghez­za, in­clu­se le giun­zio­ni, pos­sa­no es­se­re esa­mi­na­te in ogni mo­men­to.

2 Gli ul­ti­mi in­ter­val­li di esa­me va­li­di di tut­ti i ti­pi di esa­me pos­so­no es­se­re rad­dop­pia­ti.

3 Ter­zi di com­pro­va­ta com­pe­ten­za pro­fes­sio­na­le di cui all’ar­ti­co­lo 54 OIFT pos­so­no sta­bi­li­re di­spo­si­zio­ni di­ver­gen­ti in un pro­gram­ma di esa­me.

Art. 6 Deroghe  

In ca­so di de­ro­ga al­le pre­scri­zio­ni del­la pre­sen­te or­di­nan­za oc­cor­re di­mo­stra­re, per mez­zo di un’ana­li­si dei ri­schi, che la de­ro­ga non pro­vo­ca glo­bal­men­te un au­men­to dei ri­schi.

Sezione 2: Principi di sicurezza, criteri di dismissione e analisi

Art. 7 Principi di sicurezza e criteri di dismissione per le funi  

1 Per tut­te le fu­ni si ap­pli­ca­no i prin­ci­pi di si­cu­rez­za e i cri­te­ri di di­smis­sio­ne di cui al ca­pi­to­lo 9 del­la nor­ma SN EN 12927:2020, Re­qui­si­ti di si­cu­rez­za per gli im­pian­ti a fu­ne pro­get­ta­ti per il tra­spor­to di per­so­ne – Fu­ni4.

2 Le fu­ni il cui sta­to non può es­se­re de­ter­mi­na­to con i me­to­di di esa­me di­spo­ni­bi­li, o non lo può es­se­re in mo­do esau­rien­te, de­vo­no es­se­re di­smes­se. Lo stes­so va­le per le fu­ni il cui sta­to non per­met­te più un’aper­tu­ra del­la fu­ne o dell’im­pal­ma­tu­ra.

3 L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te può esi­ge­re la so­sti­tu­zio­ne di una fu­ne.

4 La nor­ma può es­se­re con­sul­ta­ta gra­tui­ta­men­te pres­so l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dei tra­spor­ti, Mü­hle­stras­se 6, 3063It­ti­gen, e ot­te­nu­ta a pa­ga­men­to pres­so l’As­so­cia­zio­ne sviz­ze­ra di nor­ma­zio­ne (SNV), Sul­ze­ral­lee 70, 8404Win­ter­thur, www.snv.ch.

Art. 8 Misure per funi che devono essere dismesse  

1 Se una fu­ne dev’es­se­re di­smes­sa, può re­sta­re in ser­vi­zio so­lo se ter­zi di com­pro­va­ta com­pe­ten­za pro­fes­sio­na­le di cui all’ar­ti­co­lo 54 OIFT sta­bi­li­sco­no le ne­ces­sa­rie mi­su­re e se que­ste so­no at­tua­te.

2 Nel va­lu­ta­re se una fu­ne dev’es­se­re di­smes­sa oc­cor­re te­ner con­to in par­ti­co­la­re dei cri­te­ri di di­smis­sio­ne per gli im­pian­ti ret­ti dal di­rit­to an­te­rio­re che so­no sta­ti ap­pli­ca­ti per il di­men­sio­na­men­to dell’im­pian­to.

Art. 9 Consegna di funi che devono essere dismesse, tratti di fune e attacchi d’estremità a scopo di analisi  

Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti pos­so­no esi­ge­re che le fu­ni, i trat­ti di fu­ne e gli at­tac­chi d’estre­mi­tà di­smes­si e so­sti­tui­ti in se­gui­to ai ri­sul­ta­ti di esa­mi ma­gne­to-in­dut­ti­vi o di al­tre at­ti­vi­tà ispet­ti­ve sia­no lo­ro con­se­gna­ti a sco­po di ana­li­si e sia­no con­ser­va­ti ac­cu­ra­ta­men­te dall’im­pre­sa di tra­spor­to a fu­ne fi­no al lo­ro ri­ti­ro.

Sezione 3: Disposizioni per fabbricanti, imprese di trasporto a fune e terzi di comprovata competenza professionale

Art. 10 Prescrizioni del fabbricante  

1 Il fab­bri­can­te de­fi­ni­sce le pre­scri­zio­ni di ma­nu­ten­zio­ne nel­le istru­zio­ni d’uso e di ma­nu­ten­zio­ne. Le pre­scri­zio­ni so­no for­mu­la­te in mo­do da po­ter es­se­re fa­cil­men­te at­tua­te.

2 Le pre­scri­zio­ni del fab­bri­can­te ten­go­no con­to del­le di­spo­si­zio­ni del­la pre­sen­te or­di­nan­za e in par­ti­co­la­re del­le nor­me SN EN de­ter­mi­nan­ti di cui all’al­le­ga­to. Il fab­bri­can­te può:

a.
sta­bi­li­re pre­scri­zio­ni più se­ve­re di quel­le pre­vi­ste dal­le nor­me;
b.
de­ro­ga­re al­le pre­scri­zio­ni del­le nor­me pre­sen­tan­do i re­la­ti­vi at­te­sta­ti;
c.
ade­gua­re e com­ple­ta­re le pre­scri­zio­ni du­ran­te la fa­se d’eser­ci­zio te­nen­do con­to del­le let­te­re a e b.

3 Tut­te le mo­di­fi­che di pre­scri­zio­ni so­no in­te­gra­te nel­le istru­zio­ni d’uso e di ma­nu­ten­zio­ne.

4 L’im­pre­sa di tra­spor­to a fu­ne ef­fet­tua la ma­nu­ten­zio­ne con­for­me­men­te al­le pre­scri­zio­ni del fab­bri­can­te. Se sus­si­sto­no più istru­zio­ni d’uso e di ma­nu­ten­zio­ne, at­tua la pre­scri­zio­ne più se­ve­ra o pro­ce­de a un’uni­for­ma­zio­ne.

5 Per le fu­ni di ri­cam­bio su im­pian­ti esi­sten­ti le istru­zio­ni d’uso e di ma­nu­ten­zio­ne so­no ade­gua­te so­lo in ca­so di mo­di­fi­che so­stan­zia­li. Il fab­bri­can­te de­ci­de, in ba­se al­le in­for­ma­zio­ni dell’im­pre­sa di tra­spor­to a fu­ne, se si trat­ta di una mo­di­fi­ca so­stan­zia­le.

Art. 11 Intervalli tra le ispezioni e gli esami  

1 L’im­pre­sa di tra­spor­to a fu­ne sot­to­po­ne le fu­ni e le giun­zio­ni a ispe­zio­ni o esa­mi a in­ter­val­li re­go­la­ri. Gli in­ter­val­li so­no sta­bi­li­ti con­si­de­ran­do:

a.
le istru­zio­ni d’uso e di ma­nu­ten­zio­ne del fab­bri­can­te;
b.
le rac­co­man­da­zio­ni de­gli or­ga­ni di con­trol­lo del­le fu­ni o dei ter­zi di com­pro­va­ta com­pe­ten­za pro­fes­sio­na­le di cui all’ar­ti­co­lo 54 OIFT;
c.
la pro­pria espe­rien­za ope­ra­ti­va;
d.
le pro­prie­tà spe­ci­fi­che dell’im­pian­to.

2 È sem­pre de­ter­mi­nan­te l’in­ter­val­lo più bre­ve.

Art. 12 Costruzione di attacchi d’estremità delle funi  

1 Per la co­stru­zio­ne di at­tac­chi d’estre­mi­tà de­vo­no es­se­re os­ser­va­te le pre­scri­zio­ni del fab­bri­can­te.

2 Oc­cor­re ga­ran­ti­re che la fu­ne non ruo­ti ne­gli at­tac­chi d’estre­mi­tà.

Art. 13 Riparazione di funi e giunzioni  

1 Le ri­pa­ra­zio­ni di fu­ni e di giun­zio­ni so­no ef­fet­tua­te da ter­zi di com­pro­va­ta com­pe­ten­za pro­fes­sio­na­le di cui all’ar­ti­co­lo 54 OIFT.

2 Quan­do ef­fet­tua­no la­vo­ri di ri­pa­ra­zio­ne, i ter­zi di cui al ca­po­ver­so 1 va­lu­ta­no lo sta­to ester­no del­la fu­ne e se pos­si­bi­le an­che quel­lo in­ter­no.

3 Sta­bi­li­sco­no le mi­su­re da adot­ta­re ul­te­rior­men­te e se ne­ces­sa­rio par­ti­co­la­ri la­vo­ri di con­trol­lo in un pro­gram­ma di esa­me.

Sezione 4: Responsabilità, assicurazione, documentazione e competenza

Art. 14 Responsabilità e assicurazione per costruttori di giunzioni delle funi  

1 L’im­pre­sa di tra­spor­to a fu­ne con­cor­da con i co­strut­to­ri la por­ta­ta del­la lo­ro re­spon­sa­bi­li­tà e dell’as­si­cu­ra­zio­ne di re­spon­sa­bi­li­tà ci­vi­le ne­ces­sa­ria.

2 I co­strut­to­ri non pos­so­no li­mi­ta­re la lo­ro re­spon­sa­bi­li­tà in mo­do spro­por­zio­na­to.

Art. 15 Documentazione e riconoscimento di personale specializzato per lavori su funi e giunzioni  

1 Chi ef­fet­tua rin­no­vi o ri­pa­ra­zio­ni di fu­ni o giun­zio­ni de­ve do­cu­men­ta­re i la­vo­ri ef­fet­tua­ti e re­di­ge­re un rap­por­to. Oc­cor­re di­stin­gue­re se si trat­ta di rin­no­vo o so­sti­tu­zio­ne op­pu­re di ri­pa­ra­zio­ne.

2 Le im­pal­ma­tu­re co­strui­te su im­pian­ti ret­ti dal di­rit­to an­te­rio­re da per­so­na­le spe­cia­liz­za­to ri­co­no­sciu­to dall’UFT pri­ma del 1° apri­le 2011 non ne­ces­si­ta­no di un cer­ti­fi­ca­to CE di con­for­mi­tà.

3 I Can­to­ni pos­so­no ri­co­no­sce­re gli im­pal­ma­to­ri e sta­bi­li­re le con­di­zio­ni per il lo­ro ri­co­no­sci­men­to nel ca­so de­gli im­pian­ti sog­get­ti ad au­to­riz­za­zio­ne can­to­na­le.

4 In ca­so di rin­no­vo o so­sti­tu­zio­ne di giun­zio­ni il co­strut­to­re de­ve pro­dur­re i se­guen­ti at­te­sta­ti:

a.
per le te­ste fu­se, le te­ste au­to­bloc­can­ti e i ca­pi­cor­da a cu­neo:
1.
una di­chia­ra­zio­ne di con­for­mi­tà, op­pu­re
2.
una di­chia­ra­zio­ne equi­va­len­te, ri­la­scia­ta da per­so­na­le spe­cia­liz­za­to cer­ti­fi­ca­to da un ser­vi­zio ac­cre­di­ta­to se­con­do la nor­ma SN EN ISO / IEC 17024:2012, Va­lu­ta­zio­ne del­la con­for­mi­tà – Re­qui­si­ti ge­ne­ra­li per or­ga­ni­smi che ope­ra­no nel­la cer­ti­fi­ca­zio­ne del­le per­so­ne (ISO/IEC 17024:2012)5;
b.
per le im­pal­ma­tu­re:
1.
una di­chia­ra­zio­ne di con­for­mi­tà,
2.
una di­chia­ra­zio­ne equi­va­len­te, se è cer­ti­fi­ca­to per que­st’at­ti­vi­tà, op­pu­re
3.
una di­chia­ra­zio­ne equi­va­len­te per la­vo­ri su im­pian­ti sog­get­ti ad au­to­riz­za­zio­ne can­to­na­le, se è ri­co­no­sciu­to dai Can­to­ni per que­st’at­ti­vi­tà.

5 La di­chia­ra­zio­ne equi­va­len­te de­ve con­te­ne­re se­gna­ta­men­te le se­guen­ti in­di­ca­zio­ni:

a.
dit­ta e in­di­riz­zo com­ple­to non­ché no­mi­na­ti­vo del­la per­so­na che ha ese­gui­to il la­vo­ro;
b.
de­scri­zio­ne del com­po­nen­te, co­me mar­ca, ti­po;
c.
at­te­sta­to di cer­ti­fi­ca­zio­ne o di ri­co­no­sci­men­to can­to­na­le;
d.
da­ta e fir­ma.

6 Il rap­por­to di cui al ca­po­ver­so 1 de­ve con­te­ne­re se­gna­ta­men­te le se­guen­ti in­di­ca­zio­ni:

a.
dit­ta e in­di­riz­zo com­ple­to non­ché no­mi­na­ti­vo del­la per­so­na che ha ese­gui­to il la­vo­ro;
b.
de­scri­zio­ne del la­vo­ro ese­gui­to;
c.
va­lu­ta­zio­ne del­lo sta­to at­tua­le del­le fu­ni e del­le giun­zio­ni e de­fi­ni­zio­ne di mi­su­re;
d.
da­ta e fir­ma.

7 La do­cu­men­ta­zio­ne dei la­vo­ri di ma­nu­ten­zio­ne de­ve con­te­ne­re le in­for­ma­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 32 ca­po­ver­so 3.

5 La nor­ma può es­se­re con­sul­ta­ta gra­tui­ta­men­te pres­so l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dei tra­spor­ti, Mü­hle­stras­se 6, 3063It­ti­gen, e ot­te­nu­ta a pa­ga­men­to pres­so l’As­so­cia­zio­ne sviz­ze­ra di nor­ma­zio­ne (SNV), Sul­ze­ral­lee 70, 8404Win­ter­thur, www.snv.ch.

Art. 16 Marcatura di teste fuse e teste autobloccanti  

1 Do­po il mon­tag­gio, le te­ste fu­se, le te­ste au­to­bloc­can­ti e gli an­co­rag­gi a tam­bu­ro so­no mar­ca­ti.

2 La mar­ca­tu­ra de­ve per­met­te­re di iden­ti­fi­ca­re la per­so­na re­spon­sa­bi­le del mon­tag­gio non­ché la da­ta di co­stru­zio­ne.

Sezione 5: Morsetti a piastra per lavori di montaggio

Art. 17  

1 Se so­no im­pie­ga­ti mor­set­ti a pia­stra per il mon­tag­gio o per la­vo­ri di ma­nu­ten­zio­ne, oc­cor­re as­si­cu­ra­re il man­te­ni­men­to del­la for­za di tra­zio­ne del­la fu­ne. I mor­set­ti a pia­stra uti­liz­za­ti de­vo­no cor­ri­spon­de­re al dia­me­tro del­la fu­ne in que­stio­ne; la fu­ne non dev’es­se­re dan­neg­gia­ta né dal­la pres­sio­ne ne­ces­sa­ria né dal­lo slit­ta­men­to del­la fu­ne nel mor­set­to. De­vo­no es­se­re os­ser­va­te le pre­scri­zio­ni di mon­tag­gio dei fab­bri­can­ti.

2 Per po­ter con­sta­ta­re uno slit­ta­men­to del­la fu­ne oc­cor­re ap­por­re una mar­ca­tu­ra a una di­stan­za di cir­ca 10 mm dal mor­set­to a pia­stra. Se è ri­le­va­to uno slit­ta­men­to del­la fu­ne, la par­te in­te­res­sa­ta dev’es­se­re mar­ca­ta e con­trol­la­ta da ter­zi di com­pro­va­ta com­pe­ten­za pro­fes­sio­na­le.

Sezione 6: Ispezione visiva delle funi (IV) da parte dell’impresa di trasporto a fune

Art. 18 Ispezione visiva delle funi  

1 Lo sta­to ester­no del­la fu­ne e dei suoi ele­men­ti di fis­sa­zio­ne è sot­to­po­sto a un’ispe­zio­ne vi­si­va da ef­fet­tua­re a in­ter­val­li pre­sta­bi­li­ti su tut­ta la lun­ghez­za del­la fu­ne sot­to la re­spon­sa­bi­li­tà del ca­po­tec­ni­co o del suo so­sti­tu­to.

2 Per l’ese­cu­zio­ne dell’ispe­zio­ne vi­si­va del­le fu­ni può es­se­re d’aiu­to il rap­por­to fi­na­le6 del pro­get­to di ri­cer­ca con­dot­to in me­ri­to.

3 I ri­sul­ta­ti dell’ispe­zio­ne so­no re­gi­stra­ti in un rap­por­to. Il rap­por­to de­ve con­te­ne­re le in­for­ma­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 32 ca­po­ver­so 3.

6 Il rap­por­to può es­se­re con­sul­ta­to gra­tui­ta­men­te, in te­de­sco, nel si­to In­ter­net dell’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dei tra­spor­ti all’in­di­riz­zo www.uft.ad­minn.ch > Mo­di di tra­spor­to > Im­pian­ti a fu­ne > Ba­si le­ga­li, di­ret­ti­ve e in­for­ma­zio­ni > In­for­ma­zio­ni > Tec­ni­ca del­le fu­ni > Ispe­zio­ne vi­si­va (VI) del­la fu­ne, pos­si­bi­li­tà al fi­ne di mi­glio­ra­re l’ispe­zio­ne (co­me qua­der­no OI­TAF n. 30) o del Con­cor­da­to in­ter­can­to­na­le per te­le­fe­ri­che e scio­vie all’in­di­riz­zo www.ikss.ch > Seil­prüf­stel­le Dien­stlei­stun­gen, Do­wn­loads > Ab­schlus­sbe­ri­cht For­schung­spro­jekt VI.

Art. 19 Intervalli tra le ispezioni  

Gli in­ter­val­li per l’ispe­zio­ne del­le fu­ni e del­le giun­zio­ni so­no sta­bi­li­ti in ba­se all’ar­ti­co­lo 11.

Art. 20 Procedura in presenza di tratti danneggiati e di deterioramenti  

1 I trat­ti dan­neg­gia­ti so­no lo­ca­liz­za­ti de­ter­mi­nan­do la lo­ro di­stan­za da un pun­to fis­so, ad esem­pio da una giun­zio­ne.

2 Le fu­ni ten­di­tri­ci an­co­ra­te me­dian­te ver­ri­cel­lo de­vo­no es­se­re sro­to­la­te, una vol­ta al­len­ta­te, per al­me­no due gi­ri fu­ne se l’an­co­rag­gio pre­sen­ta se­gni di de­te­rio­ra­men­to.

Sezione 7: Esame non distruttivo delle funi da parte di un organo di controllo delle funi

Art. 21 Preparazione  

1 Gli esa­mi non di­strut­ti­vi del­le fu­ni pos­so­no es­se­re ef­fet­tua­ti so­lo da un or­ga­no di con­trol­lo del­le fu­ni ac­cre­di­ta­to se­con­do l’or­di­nan­za del 17 giu­gno 19967 sull’ac­cre­di­ta­men­to e sul­la de­si­gna­zio­ne.

2 L’im­pre­sa di tra­spor­to a fu­ne prov­ve­de af­fin­ché per l’esa­me le fu­ni sia­no pu­li­te in mo­do da per­met­te­re un esa­me cor­ret­to. D’in­te­sa con l’or­ga­no di con­trol­lo del­le fu­ni l’im­pian­to dev’es­se­re pre­pa­ra­to in mo­do che la si­cu­rez­za sul la­vo­ro sia ga­ran­ti­ta.

3 Per l’esa­me de­vo­no es­se­re mes­se a di­spo­si­zio­ne dell’or­ga­no di con­trol­lo del­le fu­ni tut­te le in­for­ma­zio­ni ri­le­van­ti, in par­ti­co­la­re le re­gi­stra­zio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 32 ca­po­ver­so 3.

4 Do­po lo scor­ri­men­to del­le fu­ni por­tan­ti oc­cor­re ga­ran­ti­re che tut­ti i trat­ti tra gli at­tac­chi d’estre­mi­tà sia­no con­trol­la­bi­li. I trat­ti che non pos­so­no es­se­re esa­mi­na­ti de­vo­no es­se­re in­di­ca­ti e va­lu­ta­ti nel rap­por­to d’esa­me e se ne­ces­sa­rio oc­cor­re de­fi­ni­re op­por­tu­ne mi­su­re.

Art. 22 Svolgimento  

1 Lo sta­to del­le fu­ni dev’es­se­re esa­mi­na­to da un or­ga­no di con­trol­lo del­le fu­ni ne­gli in­ter­val­li di tem­po pre­vi­sti.

2 L’im­pre­sa di tra­spor­to a fu­ne im­par­ti­sce l’in­ca­ri­co di esa­mi­na­re la fu­ne. È re­spon­sa­bi­le che l’esa­me del­la fu­ne sia svol­to en­tro il ter­mi­ne sta­bi­li­to.

3 L’or­ga­no di con­trol­lo del­le fu­ni sta­bi­li­sce la pro­ce­du­ra ade­gua­ta per l’esa­me.

4 Do­po l’esa­me, re­di­ge il rap­por­to d’esa­me di cui all’ar­ti­co­lo 24.

5 Sor­ve­glia il ri­spet­to dei ter­mi­ni rac­co­man­da­ti per l’ese­cu­zio­ne del­le mi­su­re. Se­gna­la tem­pe­sti­va­men­te, all’im­pre­sa di tra­spor­to a fu­ne e all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te, la sca­den­za dei ter­mi­ni e il rag­giun­gi­men­to del li­mi­te di de­te­rio­ra­men­to con­sen­ti­to.

6 L’im­pre­sa di tra­spor­to a fu­ne con­fer­ma per scrit­to all’or­ga­no di con­trol­lo del­le fu­ni di aver ese­gui­to le mi­su­re rac­co­man­da­te.

Art. 23 Intervalli  

1 Gli in­ter­val­li tra gli esa­mi non di­strut­ti­vi del­le fu­ni so­no di­sci­pli­na­ti dall’ar­ti­co­lo 11.

2 Va­le inol­tre quan­to se­gue:

a.
gli in­ter­val­li tra gli esa­mi so­no sta­bi­li­ti con­si­de­ran­do le pro­prie­tà spe­ci­fi­che dell’im­pian­to;
b.
se l’or­ga­no di con­trol­lo del­le fu­ni se­gna­la la pre­sen­za di con­di­zio­ni di mi­su­ra­zio­ne dif­fi­ci­li, ter­zi di com­pro­va­ta com­pe­ten­za pro­fes­sio­na­le di cui all’ar­ti­co­lo 54 OIFT de­vo­no re­di­ge­re, su in­ca­ri­co dell’im­pre­sa di tra­spor­to a fu­ne, un pro­gram­ma spe­ci­fi­co che de­fi­ni­sce il ti­po, l’am­piez­za e gli in­ter­val­li de­gli esa­mi;
c.
le fu­ni di scio­vie ac­cop­pia­bi­li de­vo­no es­se­re sot­to­po­ste a un esa­me ma­gne­to-in­dut­ti­vo du­ran­te il pri­mo an­no di eser­ci­zio e, in se­gui­to, a in­ter­val­li di du­ra­ta non su­pe­rio­re a tre an­ni.
Art. 24 Rapporto d’esame  

1 L’or­ga­no di con­trol­lo del­le fu­ni sten­de un rap­por­to che con­tie­ne i ri­sul­ta­ti de­gli esa­mi; nel rap­por­to de­vo­no es­se­re ri­por­ta­te an­che even­tua­li in­cer­tez­ze di mi­su­ra­zio­ne. Il rap­por­to de­ve con­te­ne­re rac­co­man­da­zio­ni, con le ri­spet­ti­ve mi­su­re e sca­den­ze, for­mu­la­te sul­la ba­se dei ri­sul­ta­ti; in par­ti­co­la­re, de­vo­no es­se­re sta­bi­li­ti i ter­mi­ni per l’esa­me suc­ces­si­vo.

2 L’or­ga­no di con­trol­lo del­le fu­ni in­via il rap­por­to d’esa­me all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te.

3 Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti ag­gior­na­no, all’oc­cor­ren­za d’in­te­sa con gli or­ga­ni di con­trol­lo del­le fu­ni, la di­ret­ti­va sui re­qui­si­ti per i rap­por­ti d’esa­me del­le fu­ni8.

8 La di­ret­ti­va tec­ni­ca può es­se­re con­sul­ta­ta gra­tui­ta­men­te, in te­de­sco e fran­ce­se, nel si­to In­ter­net dell’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dei tra­spor­ti all’in­di­riz­zo www.uft.ad­min.ch > Mo­di di tra­spor­to > Im­pian­ti a fu­ne > Ba­si le­ga­li, di­ret­ti­ve e in­for­ma­zio­ni > Di­ret­ti­ve > Di­ret­ti­ve tec­ni­che > Re­qui­si­ti per i rap­por­ti d’esa­me del­le fu­ni.

Art. 25 Attuazione delle raccomandazioni  

Se non con­cor­da con le rac­co­man­da­zio­ni dell’or­ga­no di con­trol­lo del­le fu­ni, l’im­pre­sa di tra­spor­to a fu­ne in­for­ma l’or­ga­no di con­trol­lo del­le fu­ni e l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te.

Art. 26 Dati e registrazioni degli esami delle funi e scambio di dati grezzi  

1 L’or­ga­no di con­trol­lo del­le fu­ni con­ser­va tut­ti i da­ti e tut­te le re­gi­stra­zio­ni re­la­ti­vi agli esa­mi del­le fu­ni per al­me­no la du­ra­ta di uti­liz­za­zio­ne del­le fu­ni con­trol­la­te.

2 Con­ce­de all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te, nell’am­bi­to del­la sua fun­zio­ne di vi­gi­lan­za, l’ac­ces­so a tut­ti i da­ti e a tut­te le re­gi­stra­zio­ni re­la­ti­vi agli esa­mi del­le fu­ni.

3 Ai fi­ni del­la con­ser­va­zio­ne si­cu­ra dei da­ti e del­le re­gi­stra­zio­ni le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti pos­so­no de­fi­ni­re, d’in­te­sa con gli or­ga­ni di con­trol­lo del­le fu­ni, i re­qui­si­ti ap­pli­ca­bi­li ai ma­gaz­zi­ni e ai sup­por­ti di me­mo­riz­za­zio­ne non­ché al­lo scam­bio di da­ti sul­le fu­ni e di da­ti grez­zi.

4 Tra gli or­ga­ni di con­trol­lo del­le fu­ni è ga­ran­ti­to lo scam­bio di da­ti grez­zi ana­lo­gi­ci e di­gi­ta­li. La com­pa­ra­bi­li­tà dei da­ti grez­zi ana­lo­gi­ci e di­gi­ta­li dev’es­se­re as­si­cu­ra­ta. I for­ma­ti di­gi­ta­li de­vo­no es­se­re va­li­da­ti da­gli or­ga­ni di con­trol­lo del­le fu­ni in col­la­bo­ra­zio­ne con il ser­vi­zio di ac­cre­di­ta­men­to e co­mu­ni­ca­ti.

Art. 27 Nuove conoscenze  

1 Gli or­ga­ni di con­trol­lo del­le fu­ni no­ti­fi­ca­no all’au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za com­pe­ten­te le nuo­ve co­no­scen­ze ri­le­van­ti per la si­cu­rez­za.

2 Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti, il ser­vi­zio di ac­cre­di­ta­men­to, gli or­ga­ni di con­trol­lo del­le fu­ni, i fab­bri­can­ti di fu­ni e le im­pre­se di tra­spor­to a fu­ne si co­mu­ni­ca­no re­ci­pro­ca­men­te le nuo­ve co­no­scen­ze e ve­ri­fi­ca­no l’even­tua­le ne­ces­si­tà di adot­ta­re mi­su­re. L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dei tra­spor­ti sta­bi­li­sce, d’in­te­sa con le au­to­ri­tà can­to­na­li, le mo­da­li­tà di scam­bio del­le in­for­ma­zio­ni.

Sezione 8: Requisiti relativi agli organi di controllo delle funi e agli apparecchi di controllo

Art. 28 Requisiti relativi al personale di controllo  

I re­qui­si­ti re­la­ti­vi al per­so­na­le di con­trol­lo so­no ret­ti dall’ap­pen­di­ce C del­la nor­ma SN EN 12927:2020, Re­qui­si­ti di si­cu­rez­za per gli im­pian­ti a fu­ne pro­get­ta­ti per il tra­spor­to di per­so­ne – Fu­ni9.

9 La nor­ma può es­se­re con­sul­ta­ta gra­tui­ta­men­te pres­so l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dei tra­spor­ti, Mü­hle­stras­se 6, 3063It­ti­gen, e ot­te­nu­ta a pa­ga­men­to pres­so l’As­so­cia­zio­ne sviz­ze­ra di nor­ma­zio­ne (SNV), Sul­ze­ral­lee 70, 8404Win­ter­thur, www.snv.ch.

Art. 29 Requisiti relativi alla persona responsabile del controllo  

1 Ol­tre a pos­se­de­re le com­pe­ten­ze di li­vel­lo 1 e 2 ri­chie­ste dall’ap­pen­di­ce C del­la nor­ma SN EN 12927:2020, Re­qui­si­ti di si­cu­rez­za per gli im­pian­ti a fu­ne pro­get­ta­ti per il tra­spor­to di per­so­ne – Fu­ni10, la per­so­na re­spon­sa­bi­le del con­trol­lo de­ve sod­di­sfa­re i se­guen­ti re­qui­si­ti nell’am­bi­to dell’eser­ci­zio del­la sua fun­zio­ne:

a.
è re­spon­sa­bi­le dell’in­te­ro pro­ces­so di con­trol­lo e del­la qua­li­fi­ca­zio­ne pro­fes­sio­na­le del per­so­na­le di con­trol­lo;
b.
pos­sie­de in par­ti­co­la­re le com­pe­ten­ze spe­cia­li­sti­che ne­ces­sa­rie per:
1.
ese­gui­re esa­mi non di­strut­ti­vi del­le fu­ni,
2.
ana­liz­za­re e in­ter­pre­ta­re nor­me, spe­ci­fi­che, me­to­di ope­ra­ti­vi e pro­ce­du­re,
3.
ela­bo­ra­re e va­li­da­re pro­ce­du­re di con­trol­lo,
4.
pro­get­ta­re ul­te­rio­ri esa­mi non di­strut­ti­vi,
5.
istrui­re per­so­na­le di con­trol­lo di li­vel­lo 1 e 2 e sor­ve­gliar­ne il la­vo­ro,
6.
as­si­ste­re nel la­vo­ro quo­ti­dia­no il per­so­na­le di con­trol­lo di qual­sia­si li­vel­lo.

2 La per­so­na re­spon­sa­bi­le del con­trol­lo de­ve pos­se­de­re le se­guen­ti qua­li­fi­che:

a.
di­plo­ma di lau­rea trien­na­le o su­pe­rio­re di in­ge­gne­re in una di­sci­pli­na tec­ni­ca;
b.
at­te­sta­to di com­pe­ten­za pro­fes­sio­na­le nell’am­bi­to dell’ac­cre­di­ta­men­to e del­la sor­ve­glian­za da par­te del Ser­vi­zio di ac­cre­di­ta­men­to sviz­ze­ro;
c.
di­mo­stra­zio­ne di aver ese­gui­to al­me­no 30 con­trol­li di fu­ni a tre­fo­li e fu­ni por­tan­ti du­ran­te i tre an­ni pre­ce­den­ti.

10 La nor­ma può es­se­re con­sul­ta­ta gra­tui­ta­men­te pres­so l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dei tra­spor­ti, Mü­hle­stras­se 6, 3063It­ti­gen, e ot­te­nu­ta a pa­ga­men­to pres­so l’As­so­cia­zio­ne sviz­ze­ra di nor­ma­zio­ne (SNV), Sul­ze­ral­lee 70, 8404Win­ter­thur, www.snv.ch.

Art. 30 Requisiti relativi agli apparecchi di controllo  

L’uni­tà di ma­gne­tiz­za­zio­ne de­gli ap­pa­rec­chi di con­trol­lo de­ve sod­di­sfa­re i re­qui­si­ti di cui all’ap­pen­di­ce B del­la nor­ma SN EN 12927:2020, Re­qui­si­ti di si­cu­rez­za per gli im­pian­ti a fu­ne pro­get­ta­ti per il tra­spor­to di per­so­ne – Fu­ni11.

11 La nor­ma può es­se­re con­sul­ta­ta gra­tui­ta­men­te pres­so l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dei tra­spor­ti, Mü­hle­stras­se 6, 3063It­ti­gen, e ot­te­nu­ta a pa­ga­men­to pres­so l’As­so­cia­zio­ne sviz­ze­ra di nor­ma­zio­ne (SNV), Sul­ze­ral­lee 70, 8404Win­ter­thur, www.snv.ch.

Sezione 9: Esame non distruttivo di componenti rilevanti per la sicurezza dell’attacco d’estremità delle funi

Art. 31  

1 Gli at­tac­chi d’estre­mi­tà di fu­ni traen­ti, fu­ni por­tan­ti, fu­ni di re­cu­pe­ro o fu­ni ten­di­tri­ci so­no esa­mi­na­ti se­con­do la nor­ma SN EN 12927:2020, Re­qui­si­ti di si­cu­rez­za per gli im­pian­ti a fu­ne pro­get­ta­ti per il tra­spor­to di per­so­ne – Fu­ni12, o se­con­do le pre­scri­zio­ni del fab­bri­can­te.

2 I li­mi­ti di tol­le­ran­za so­no de­ter­mi­na­ti dal re­spon­sa­bi­le dell’im­mis­sio­ne in com­mer­cio.

3 I ma­ni­cot­ti di fu­ni por­tan­ti, fu­ni di re­cu­pe­ro e fu­ni ten­di­tri­ci so­no esa­mi­na­ti al­me­no una vol­ta. Il re­spon­sa­bi­le dell’im­mis­sio­ne in com­mer­cio può pre­scri­ve­re la ri­pe­ti­zio­ne de­gli esa­mi.

4 I com­po­nen­ti ri­le­van­ti per si­cu­rez­za de­gli at­tac­chi d’estre­mi­tà di fu­ni traen­ti so­no esa­mi­na­ti a in­ter­val­li pre­sta­bi­li­ti. Gli in­ter­val­li so­no sta­bi­li­ti in ba­se a quel­li de­gli al­tri com­po­nen­ti di rac­cor­do de­gli at­tac­chi d’estre­mi­tà. A tal fi­ne de­vo­no es­se­re con­si­de­ra­ti i ter­mi­ni per la so­sti­tu­zio­ne de­gli at­tac­chi d’estre­mi­tà.

12 La nor­ma può es­se­re con­sul­ta­ta gra­tui­ta­men­te pres­so l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dei tra­spor­ti, Mü­hle­stras­se 6, 3063It­ti­gen, e ot­te­nu­ta a pa­ga­men­to pres­so l’As­so­cia­zio­ne sviz­ze­ra di nor­ma­zio­ne (SNV), Sul­ze­ral­lee 70, 8404Win­ter­thur, www.snv.ch.

Sezione 10: Registrazioni, documentazione di eventi particolari e segnalazioni

Art. 32 Registrazioni  

1 Le per­so­ne che par­te­ci­pa­no al­la fab­bri­ca­zio­ne, all’im­ma­gaz­zi­na­men­to, al tra­spor­to e al mon­tag­gio del­le fu­ni de­vo­no for­ni­re all’im­pre­sa di tra­spor­to a fu­ne tut­te le in­for­ma­zio­ni ri­le­van­ti per la si­cu­rez­za. L’im­pre­sa di tra­spor­to a fu­ne de­ve con­ser­va­re le in­for­ma­zio­ni.

2 In ana­lo­gia all’ar­ti­co­lo 50 OIFT, l’im­pre­sa di tra­spor­to a fu­ne tie­ne re­gi­stra­zio­ni sul­le fu­ni e le giun­zio­ni. Ta­li re­gi­stra­zio­ni de­vo­no es­se­re riu­ni­te e sem­pre a di­spo­si­zio­ne.

3 Le re­gi­stra­zio­ni de­vo­no con­te­ne­re al­me­no le se­guen­ti in­for­ma­zio­ni:

a.
i da­ti tec­ni­ci del­la fu­ne, se­gna­ta­men­te le in­di­ca­zio­ni del fab­bri­can­te;
b.
le re­gi­stra­zio­ni:
1.
di cui al ca­po­ver­so 1, con­cer­nen­ti even­ti, ca­rat­te­ri­sti­che, os­ser­va­zio­ni e ri­pa­ra­zio­ni du­ran­te la fab­bri­ca­zio­ne, l’im­ma­gaz­zi­na­men­to, il tra­spor­to, la mes­sa in ten­sio­ne e il mon­tag­gio,
2.
con­cer­nen­ti even­ti, ca­rat­te­ri­sti­che, os­ser­va­zio­ni e ri­pa­ra­zio­ni du­ran­te l’eser­ci­zio, i con­trol­li del­le fu­ni e la ma­nu­ten­zio­ne, in­clu­se le ispe­zio­ni;
c.
i la­vo­ri ef­fet­tua­ti sul­le fu­ni e sul­le giun­zio­ni;
d.
le di­chia­ra­zio­ni e gli at­te­sta­ti in re­la­zio­ne a fu­ni nuo­ve mon­ta­te;
e.
le di­chia­ra­zio­ni e i rap­por­ti di cui all’ar­ti­co­lo 15;
f.
le se­gna­la­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 33.

4 Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti de­vo­no po­ter con­sul­ta­re le re­gi­stra­zio­ni nell’am­bi­to del­la lo­ro at­ti­vi­tà di sor­ve­glian­za.

Art. 33 Documentazione di eventi particolari e segnalazioni  

1 L’im­pre­sa di tra­spor­to a fu­ne do­cu­men­ta gli even­ti par­ti­co­la­ri. La do­cu­men­ta­zio­ne de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta in oc­ca­sio­ne de­gli esa­mi del­le fu­ni ef­fet­tua­ti dall’or­ga­no di con­trol­lo del­le fu­ni e a ri­chie­sta del­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti.

2 La so­sti­tu­zio­ne di fu­ni e l’im­pal­ma­tu­ra di pez­zi di ri­pa­ra­zio­ne è se­gna­la­ta all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te. La se­gna­la­zio­ne è cor­re­da­ta dei do­cu­men­ti di con­for­mi­tà.

Sezione 11: Disposizioni finali

Art. 34 Diritto previgente: abrogazione  

L’or­di­nan­za dell’11 mar­zo 201113 sul­le fu­ni è abro­ga­ta.

Art. 35 Entrata in vigore  

La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° lu­glio 2022

Allegato

(art. 2 e 10 cpv. 2)

Regole tecniche riconosciute

Parte A Regole tecniche riconosciute

Le regole tecniche riconosciute applicabili alle funi di impianti a fune sono precisate in particolare nelle norme14 riportate qui di seguito.

1.
SN EN 12927:2020, Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone – Funi
2.
Altri requisiti per gli attacchi d’estremità e le giunzioni delle funi:
RR-S-550F, Federal Specification: sockets, wire rope, 7 novembre 2018 (La norma è applicabile solo ai manicotti di tipo A e B.)
3.
Requisiti per i fili di acciaio:
SN EN 10264-2:2022, Filo di acciaio e relativi prodotti – Filo di acciaio per funi – Parte 2: Filo di acciaio non legato trafilato a freddo per funi per applicazioni generali
SN EN 10264-3:2012, Filo di acciaio e relativi prodotti – Filo di acciaio per funi – Parte 3: Fili tondi e sagomati di acciaio non legato per applicazioni speciali
4.
Requisiti per le funi:
SN EN 12385-1:2008, Funi di acciaio – Sicurezza – Parte 1: Requisiti generali
SN EN 12385-2:2008, Funi di acciaio – Sicurezza – Parte 2: Definizioni, designazione e classificazione
SN EN 12385-4:2008, Funi di acciaio – Sicurezza – Parte 4: Funi a trefoli per usi generali nel sollevamento
SN EN 12385-8:2003, Funi di acciaio – Sicurezza – Parte 8: Funi traenti e portanti traenti a trefoli per installazioni destinate al trasporto di persone
SN EN 12385-9:2003, Funi di acciaio – Sicurezza – Parte 9: Funi chiuse portanti per installazioni destinate al trasporto di persone
5.
Requisiti per i certificati e i controlli dei materiali:
SN EN 10204:2004, Prodotti metallici – Tipi di documenti di controllo
SN EN 10218-1:2012, Fili di acciaio e relativi prodotti – Generalità – Parte 1: Metodi di prova
SN EN 10218-2:2012, Fili di acciaio e relativi prodotti – Generalità – Parte 2: Dimensioni e tolleranze dei fili
6.
Requisiti complementari per le funivie bifune a va e vieni senza freno del carrello:
SN EN 12929-2:2015, Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone – Disposizioni generali – Parte 2: Requisiti addizionali per le funivie bifune a va e vieni con vetture senza freni sul carrello
7.
Requisiti per la manutenzione:
SN EN 1709:2020, Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone – Prove e istruzioni per manutenzione e controlli di esercizio
8.
Requisiti per i controlli non distruttivi:
SN EN ISO 9934-1:2017, Prove non distruttive – Magnetoscopia – Parte 1: Principi generali (ISO 9934-1:2016)
SN EN 10228-1:2016, Prove non distruttive dei fucinati di acciaio – Parte 1: Controllo magnetoscopico
SN EN ISO 5579:2014, Prove non distruttive – esame radiografico dei materiali metallici mediante raggi X o gamma – Regole generali (ISO 5579:2013)
SN EN ISO 9712:2012, Prove non distruttive – Qualificazione e certificazione del personale addetto alle prove non distruttive (ISO 9712:2012)
9.
Requisiti per la formazione sulla costruzione di teste fuse e di teste autobloccanti:
SN EN ISO/IEC 17024:2012, Valutazione della conformità – Requisiti generali per organismi che eseguono la certificazione di persone (ISO/IEC 17024:2012)

14 Le norme possono essere consultate gratuitamente presso l’Ufficio federale dei trasporti, Mühlestrasse 6, 3063Ittigen, e: – per le norme SN EN: ottenute a pagamento presso l’Associazione svizzera di normalizzazione (SNV), Sulzerallee 70, 8404Winterthur, www.snv.ch; – per la norma RR: ottenuta gratuitamente all’indirizzo Internet everyspec.com > Library > Fed Specs > R > RR-S-550F.

Parte B Definizioni

Per queste norme valgono le seguenti definizioni.

1.
I termini generali utilizzati nei requisiti applicabili alle funi degli impianti a fune sono definiti nella norma SN EN 1907:2018, Requisiti di sicurezza per gli impianti a fune progettati per il trasporto di persone – Terminologia.
2.
I termini generali utilizzati nei requisiti applicabili alle funi d’acciaio sono definiti nella norma SN EN 12385-2+A1:2008, Funi di acciaio – Sicurezza – Parte 2: Definizioni, designazione e classificazione.
3.
Per la presente ordinanza valgono inoltre le seguenti definizioni:
3.1
Giunzione della fune
Le giunzioni delle funi comprendono le impalmature e gli attacchi d’estremità. In questi tratti le proprietà della fune presentano differenze significative rispetto alla fune restante.
3.2
Attacco d’estremità della fune
L’attacco d’estremità della fune consente di fissare la fune a una struttura attigua. A tal fine si impiegano diversi tipi, quali la testa autobloccante e la testa fusa o l’ancoraggio a tamburo.
3.3
Fabbricante
Per fabbricanti si intendono i fabbricanti di funi e di impianti di trasporto a fune, a seconda di chi immette in commercio il componente di sicurezza.
3.4
Costruttore
Per costruttori si intendono terzi di comprovata competenza professionale di cui all’articolo 54 OIFT. Il costruttore può essere allo stesso tempo il fabbricante.
3.5
Responsabile dell’immissione in commercio
Per responsabili dell’immissione in commercio si intendono i fabbricanti e i fornitori che immettono in commercio il componente di sicurezza.

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