Bei grossen Gesetzen wie OR und ZGB kann dies bis zu 30 Sekunden dauern

Ordinanza del DATEC
concernente le norme di circolazione per aeromobili
(ONCA)

del 20 maggio 2015 (Stato 11 marzo 2021)

Il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia
e delle comunicazioni (DATEC),

visto l’articolo 75 dell’ordinanza del 14 novembre 19731 sulla navigazione aerea;
in applicazione del regolamento di esecuzione (UE) n. 923/20122 nella versione vincolante per la Svizzera conformemente al numero 5 dell’allegato dell’accordo
del 21 giugno 19993 tra la Confederazione Svizzera e la Comunità europea
sul trasporto aereo,

ordina:

1 RS 748.01

2 Regolamento di esecuzione (UE) n. 923/2012 della Commissione, del 26 settembre 2012, che stabilisce regole dell’aria comuni e disposizioni operative concernenti servizi e procedure della navigazione aerea e che modifica il regolamento di esecuzione (UE) n. 1035/2011 e i regolamenti (CE) n. 1265/2007, (CE) n. 1794/2006, (CE) n. 730/2006, (CE) n. 1033/2006 e (UE) n. 255/2010.

3 RS 0.748.127.192.68

Capitolo 1: Disposizioni generali

Art. 1 Rapporto con il diritto europeo  

Le nor­me di cir­co­la­zio­ne per ae­ro­mo­bi­li so­no ret­te:

a.
in pri­mo luo­go dal re­go­la­men­to di ese­cu­zio­ne (UE) n. 923/2012;
b.
a ti­to­lo com­ple­men­ta­re dal­le di­spo­si­zio­ni del­la pre­sen­te or­di­nan­za.
Art. 2 Campo d’applicazione territoriale  

Le nor­me di cir­co­la­zio­ne ai sen­si del­la pre­sen­te or­di­nan­za si ap­pli­ca­no al­lo spa­zio ae­reo del­la Sviz­ze­ra.

Art. 3 Casi particolari  

1 La pre­sen­te or­di­nan­za non si ap­pli­ca agli ae­ro­mo­bi­li dell’avia­zio­ne mi­li­ta­re; a que­sti ul­ti­mi si ap­pli­ca­no le pre­scri­zio­ni ema­na­te dal Co­man­do del­le For­ze ae­ree d’in­te­sa con l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dell’avia­zio­ne ci­vi­le (UFAC) sul­la ba­se dell’ar­ti­co­lo 107 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 21 di­cem­bre 19484 sul­la na­vi­ga­zio­ne ae­rea.

2 A ec­ce­zio­ne dell’ar­ti­co­lo 9, la pre­sen­te or­di­nan­za non si ap­pli­ca ai lan­ci con pa­ra­ca­du­te, ai cer­vi vo­lan­ti, ai pa­ra­ca­du­te ascen­sio­na­li, ai pal­lo­ni fre­na­ti e agli ae­ro­mo­bi­li sen­za oc­cu­pan­ti; a es­si si ap­pli­ca l’or­di­nan­za del DA­TEC del 24 no­vem­bre 19945 sul­le ca­te­go­rie spe­cia­li di ae­ro­mo­bi­li.6

3 Agli alian­ti da pen­dio e agli alian­ti da pen­dio con pro­pul­so­re elet­tri­co si ap­pli­ca­no le nor­me di cir­co­la­zio­ne per gli alian­ti, sem­pre che l’or­di­nan­za del 24 no­vem­bre 1994 sul­le ca­te­go­rie spe­cia­li di ae­ro­mo­bi­li non sta­bi­li­sca al­tri­men­ti.

4 Ai mo­toa­lian­ti con il mo­to­re in mar­cia si ap­pli­ca­no le nor­me di cir­co­la­zio­ne per gli ae­ro­mo­bi­li, a quel­li con mo­to­re fer­mo le nor­me di cir­co­la­zio­ne per gli alian­ti.

4RS 748.0

5RS 748.941

6 La cor­re­zio­ne dell’11 mar. 2021 con­cer­ne sol­tan­to il te­sto fran­ce­se (RU 2021 143).

Art. 4 Autorità competente  

L’au­to­ri­tà com­pe­ten­te ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 2 nu­me­ro 55 del re­go­la­men­to di ese­cu­zio­ne (UE) n. 923/2012 è l’UFAC.

Art. 5 Utilizzazione delle classi di spazio aereo  

Le mo­da­li­tà di uti­liz­za­zio­ne del­le clas­si di spa­zio ae­reo in Sviz­ze­ra so­no sta­bi­li­te nell’al­le­ga­to 1.

Art. 6 Rinvio alle norme SERA  

Al­le di­spo­si­zio­ni dell’al­le­ga­to al re­go­la­men­to di ese­cu­zio­ne (UE) n. 923/2012 si fa­rà ri­fe­ri­men­to con la si­gla «SE­RA»7 e il nu­me­ro cor­ri­spon­den­te.

7 SE­RA = Stan­dar­di­sed Eu­ro­pean Ru­les of the Air (nor­me eu­ro­pee stan­dar­diz­za­te sul­lo spa­zio ae­reo).

Capitolo 2: Norme di circolazione generali

Sezione 1: Disposizioni varie

Art. 7 Lotta contro il rumore  

Con un ae­ro­mo­bi­le non si de­ve cau­sa­re più ru­mo­re di quan­to ine­vi­ta­bi­le uti­liz­zan­do­lo con ri­guar­do e in mo­do ade­gua­to.

Art. 8 Acrobazie aeree  

1 Per ef­fet­tua­re vo­li acro­ba­ti­ci ne­gli spa­zi ae­rei del­le clas­si C e D o al di so­pra de­gli ae­ro­dro­mi è ne­ces­sa­ria un’au­to­riz­za­zio­ne.

2 L’au­to­riz­za­zio­ne è ri­la­scia­ta dal com­pe­ten­te or­ga­no di con­trol­lo del traf­fi­co ae­reo o, in man­can­za di ta­le or­ga­no, dal ca­po dell’ae­ro­dro­mo.

3 L’au­to­riz­za­zio­ne è ri­la­scia­ta se, te­nu­to con­to del­la si­tua­zio­ne del traf­fi­co, il vo­lo acro­ba­ti­co non co­sti­tui­sce un pe­ri­co­lo per la si­cu­rez­za ae­rea.

4 So­no vie­ta­ti i vo­li acro­ba­ti­ci so­pra zo­ne den­sa­men­te po­po­la­te e di not­te.

5 La quo­ta mi­ni­ma per i vo­li acro­ba­ti­ci è di:

a.
500 m dal suo­lo con ve­li­vo­li o eli­cot­te­ri;
b.
300 m dal suo­lo con alian­ti.

6 L’UFAC può au­to­riz­za­re de­ro­ghe al­la quo­ta mi­ni­ma se ne­ces­sa­rio per al­le­nar­si in vi­sta di con­cor­si o di­mo­stra­zio­ni di vo­lo. A tal fi­ne sta­bi­li­sce le ne­ces­sa­rie con­di­zio­ni nell’in­te­res­se del­la si­cu­rez­za.

Art. 9 Lancio di oggetti o spargimento  

1 Du­ran­te il vo­lo è per­mes­so lan­cia­re og­get­ti o spar­ge­re li­qui­di so­lo con l’au­to­riz­za­zio­ne dell’UFAC.

2 È tut­ta­via per­mes­so lan­cia­re sen­za au­to­riz­za­zio­ne:

a.
za­vor­ra sot­to for­ma di ac­qua o sab­bia fi­ne;
b.
in ca­so d’emer­gen­za: car­bu­ran­te o og­get­ti pe­ri­co­lo­si, pos­si­bil­men­te so­pra un luo­go pre­sta­bi­li­to d’in­te­sa con il com­pe­ten­te or­ga­no di con­trol­lo del traf­fi­co ae­reo;
c.
og­get­ti o so­stan­ze ne­ces­sa­ri per ope­ra­zio­ni di soc­cor­so;
d.
so­pra gli ae­ro­dro­mi: ca­vi di ri­mor­chio e car­rel­li sgan­cia­bi­li;
e.
per i lan­ci con pa­ra­ca­du­te: in­di­ca­to­ri di de­ri­va;
f.
per l’at­ter­rag­gio: fu­mo­ge­ni;
g.
du­ran­te con­cor­si ae­rei: di­spac­ci.
Art. 10 Zone regolamentate e zone pericolose  

Nel qua­dro dell’or­ga­niz­za­zio­ne del­lo spa­zio ae­reo, per ga­ran­ti­re la si­cu­rez­za ae­rea l’UFAC può de­si­gna­re le zo­ne se­guen­ti:

a.
zo­ne re­go­la­men­ta­te se­con­do la nor­ma SE­RA.3145;
b.
zo­ne pe­ri­co­lo­se se­con­do l’ar­ti­co­lo 2 nu­me­ro 65 del re­go­la­men­to di ese­cu­zio­ne (UE) n. 923/2012.
Art. 10a Restrizioni per il pilotaggio di determinati aeromobili negli aeroporti nazionali 8  

Ne­gli ae­ro­por­ti di Gi­ne­vra e Zu­ri­go è vie­ta­to il pi­lo­tag­gio di au­to­gi­ri e ve­li­vo­li a pro­pul­sio­ne elet­tri­ca do­ta­ti di co­man­di ae­ro­di­na­mi­ci.

8 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del DA­TEC del 24 giu. 2015, in vi­go­re dal 15 lug. 2015 (RU 2015 2177).

Sezione 2: Prevenzione di collisioni

Art. 11 Voli in formazione  

Ai vo­li in for­ma­zio­ne si ap­pli­ca­no sol­tan­to le con­di­zio­ni pre­vi­ste dal­la nor­ma SE­RA.3135.

Art. 12 Incontro di aeromobili lungo un pendio  

Quan­do due ae­ro­mo­bi­li vo­la­no lun­go un pen­dio av­vi­ci­nan­do­si di fron­te o qua­si e pres­so­ché al­la stes­sa quo­ta, l’ae­ro­mo­bi­le che ha il pen­dio sul­la si­ni­stra de­via ver­so de­stra. Gli è vie­ta­to pas­sa­re so­pra o sot­to l’al­tro ae­ro­mo­bi­le.

Art. 13 Sorpasso di alianti che volano lungo un pendio  

Un alian­te che vo­la lun­go un pen­dio non può sor­pas­sa­re un al­tro alian­te che vo­la pres­so­ché al­la stes­sa quo­ta.

Art. 14 Spirali con alianti  

1 Un alian­te de­ve sco­star­si a de­stra dell’al­tro alian­te che sta ef­fet­tuan­do del­le spi­ra­li in una cor­ren­te ascen­sio­na­le.

2 L’alian­te che en­tra in una cor­ren­te ascen­sio­na­le in cui evol­ve già un al­tro alian­te, de­ve ese­gui­re le spi­ra­li nel me­de­si­mo sen­so di que­st’ul­ti­mo.

3 Se due o più alian­ti vo­la­no lun­go il me­de­si­mo pen­dio, è vie­ta­to ese­gui­re spi­ra­li o vi­ra­te ver­so il pen­dio.

Art. 15 Zona d’informazione di volo  

1 Una zo­na d’in­for­ma­zio­ne di vo­lo (FIZ9) è uno spa­zio ae­reo de­fi­ni­to at­tor­no a un ae­ro­dro­mo all’in­ter­no del qua­le un ser­vi­zio in­for­ma­zio­ni di vo­lo ae­ro­por­tua­le (AFIS10) of­fre un ser­vi­zio d’in­for­ma­zio­ne di vo­lo e un ser­vi­zio d’al­lar­me.

2 Un AFIS è un ser­vi­zio che for­ni­sce ai pi­lo­ti in­for­ma­zio­ni per ga­ran­ti­re uno svol­gi­men­to del vo­lo si­cu­ro ed ef­fi­cien­te nei pres­si dell’ae­ro­dro­mo non­ché sul­le pi­ste e sul­le vie di rul­lag­gio.

3 All’in­ter­no di una FIZ è ob­bli­ga­to­rio il con­tat­to ra­dio per­ma­nen­te con l’AFIS.

4 Per il re­sto, so­no va­li­de le re­go­le del­la clas­se di spa­zio ae­reo in cui si tro­va la FIZ.

9 FIZ = Flight In­for­ma­tion Zo­ne

10 AFIS = Ae­ro­dro­me Flight In­for­ma­tion Ser­vi­ce.

Sezione 3: Piano di volo, annuncio di volo e lasciapassare per voli di distanza

Art. 16 Presentazione di un piano di volo  

1 L’ob­bli­go di pre­sen­ta­re il pia­no di vo­lo si ba­sa sul­la nor­ma SE­RA.4001.

2 Per i vo­li con alian­ti e con pal­lo­ni ol­tre i con­fi­ni na­zio­na­li non è ne­ces­sa­rio pre­sen­ta­re un pia­no di vo­lo se gli Sta­ti este­ri in­te­res­sa­ti non lo ri­chie­do­no (SE­RA.4001 lett. b n. 5). Nel­la Pub­bli­ca­zio­ne di in­for­ma­zio­ni ae­ro­nau­ti­che11 so­no elen­ca­ti gli Sta­ti che non ri­chie­do­no il pia­no di vo­lo.

3 Per fa­ci­li­ta­re il com­pi­to del ser­vi­zio di ri­cer­ca e sal­va­tag­gio, un pia­no di vo­lo può es­se­re pre­sen­ta­to an­che per vo­li a vi­sta per i qua­li non vi­ge l’ob­bli­go di pre­sen­ta­zio­ne.

4 L’eser­cen­te di un ae­ro­dro­mo do­ta­to di ser­vi­zio di con­trol­lo del traf­fi­co ae­reo può chie­de­re al com­pe­ten­te or­ga­no di con­trol­lo del traf­fi­co ae­reo, in ap­pli­ca­zio­ne del­la nor­ma SE­RA.4001 let­te­ra d, sca­den­ze più bre­vi per la pre­sen­ta­zio­ne dei pia­ni di vo­lo. Sca­den­ze più bre­vi pos­so­no es­se­re au­to­riz­za­te pur­ché sia ga­ran­ti­to il flus­so del traf­fi­co. L’eser­cen­te dell’ae­ro­dro­mo fa pub­bli­ca­re le sca­den­ze più bre­vi nel­la Pub­bli­ca­zio­ne di in­for­ma­zio­ni ae­ro­nau­ti­che.12

11 La Pub­bli­ca­zio­ne di in­for­ma­zio­ni ae­ro­nau­ti­che può es­se­re ri­chie­sta, a pa­ga­men­to, a Sky­gui­de (ai­p­ver­sand@sky­gui­de.ch) e con­sul­ta­ta gra­tui­ta­men­te pres­so l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dell’avia­zio­ne ci­vi­le (UFAC), 3003 Ber­na.

12 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del DA­TEC del 13 set. 2017, in vi­go­re 12 ott. 2017 (RU 2017 5067).

Art. 17 Contenuto del piano di volo  

1 Un pia­no di vo­lo de­ve con­te­ne­re le in­for­ma­zio­ni pre­vi­ste dal mo­du­lo stan­dard13 dell’ICAO14.

2 Un pia­no di vo­lo sem­pli­fi­ca­to ai sen­si del­la nor­ma SE­RA.4001 let­te­ra a che con­si­de­ra sol­tan­to la par­te di un vo­lo per cui è ne­ces­sa­ria un’au­to­riz­za­zio­ne ATC15, può es­se­re pre­sen­ta­to per ra­dio con­tem­po­ra­nea­men­te al­la ri­chie­sta d’au­to­riz­za­zio­ne.

3 Se im­pie­ga­to nel pia­no di vo­lo, il ter­mi­ne «ae­ro­dro­mo» può de­si­gna­re an­che luo­ghi di at­ter­rag­gio uti­liz­za­ti da ae­ro­mo­bi­li che pre­ve­do­no ti­pi di im­pie­ghi par­ti­co­la­ri, co­me gli eli­cot­te­ri o gli ae­ro­sta­ti.

13 Il mo­du­lo stan­dard si tro­va nel­la Pub­bli­ca­zio­ne di in­for­ma­zio­ni ae­ro­nau­ti­che. Que­st’ul­ti­ma può es­se­re ri­chie­sta, a pa­ga­men­to, a Sky­gui­de (ai­p­ver­sand@sky­gui­de.ch) e con­sul­ta­ta gra­tui­ta­men­te pres­so l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dell’avia­zio­ne ci­vi­le (UFAC), 3003 Ber­na.

14 ICAO = In­ter­na­tio­nal Ci­vil Avia­tion Or­ga­ni­sa­tion (Or­ga­niz­za­zio­ne in­ter­na­zio­na­le dell’avia­zio­ne ci­vi­le).

15 ATC = Air Traf­fic Con­trol (con­trol­lo del traf­fi­co ae­reo).

Art. 18 Notifica del volo  

L’eser­cen­te di un ae­ro­dro­mo può esi­ge­re che i de­col­li pre­vi­sti ven­ga­no no­ti­fi­ca­ti per iscrit­to, se ne­ces­sa­rio ai fi­ni del­la sor­ve­glian­za lo­ca­le.

Art. 19 Modulo per voli di distanza  

Per i vo­li con alian­te o le ascen­sio­ni con pal­lo­ni all’este­ro, per il qua­li non de­ve es­se­re pre­sen­ta­to al­cun pia­no di vo­lo (art. 16 cpv. 2), de­ve es­se­re com­pi­la­to e re­ca­to a bor­do il mo­du­lo per vo­li di di­stan­za16 ri­la­scia­to dall’UFAC.

16 Il mo­du­lo per vo­li di di­stan­za può es­se­re ri­chie­sto all’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dell’avia­zio­ne ci­vi­le (UFAC), 3003 Ber­na.

Sezione 4: Servizi della sicurezza aerea

Art. 20 Servizio di controllo del traffico aereo  

1 Si de­ve ri­cor­re­re al ser­vi­zio di con­trol­lo del traf­fi­co ae­reo per i vo­li se­guen­ti:

a.
vo­li stru­men­ta­li, fat­ti sal­vi i ca­po­ver­si 3 e 4;
b.
vo­li a vi­sta con­for­me­men­te al­la nor­ma SE­RA.8001 let­te­re b, c e d.

2 Su ri­chie­sta di un ae­ro­mo­bi­le ne­gli spa­zi ae­rei del­le clas­si D ed E, l’or­ga­no di con­trol­lo del traf­fi­co ae­reo, in via ec­ce­zio­na­le ri­spet­to al­la se­pa­ra­zio­ne pre­vi­sta dal­la nor­ma SE­RA.8005, può emet­te­re l’au­to­riz­za­zio­ne per un vo­lo se:

a.
que­st’ul­ti­mo man­tie­ne la pro­pria se­pa­ra­zio­ne per una par­te spe­ci­fi­ca del vo­lo al di sot­to dei 3050 m (10 000 pie­di) du­ran­te la fa­se di de­col­lo o di at­ter­rag­gio, di gior­no e in con­di­zio­ni me­teo­ro­lo­gi­che di vo­lo a vi­sta; e se
b.
l’al­tro ae­ro­mo­bi­le ap­pro­va l’au­to­riz­za­zio­ne.

3 L’UFAC può au­to­riz­za­re l’eser­cen­te di un ae­ro­dro­mo a uti­liz­za­re una pro­ce­du­ra di vo­lo stru­men­ta­le in as­sen­za di un ser­vi­zio di con­trol­lo del traf­fi­co ae­reo se l’eser­cen­te di­mo­stra che la si­cu­rez­za del vo­lo è ga­ran­ti­ta.

4 Se so­no pre­sen­ti le stes­se con­di­zio­ni si può au­to­riz­za­re un ae­ro­mo­bi­le, an­che al di fuo­ri de­gli ae­ro­dro­mi, a uti­liz­za­re la pro­ce­du­ra di vo­lo stru­men­ta­le in as­sen­za di un ser­vi­zio di con­trol­lo del traf­fi­co ae­reo.

Art. 21 Segnalazione di posizione  

1 Al mo­men­to del sor­vo­lo di ogni pun­to di ri­por­to di­chia­ra­to ob­bli­ga­to­rio nel­la Pub­bli­ca­zio­ne di in­for­ma­zio­ni ae­ro­nau­ti­che17 de­vo­no es­se­re spon­ta­nea­men­te tra­smes­se al com­pe­ten­te or­ga­no di con­trol­lo del traf­fi­co ae­reo le per­ti­nen­ti in­for­ma­zio­ni ri­chie­ste, sem­pre che ta­le or­ga­no non ab­bia espres­sa­men­te or­di­na­to il con­tra­rio.

2 Ove i pun­ti di ri­por­to non sia­no spe­ci­fi­ca­ti, i sin­go­li ri­por­ti ven­go­no tra­smes­si con­for­me­men­te al­le istru­zio­ni del com­pe­ten­te or­ga­no di con­trol­lo del traf­fi­co ae­reo.

17 La Pub­bli­ca­zio­ne di in­for­ma­zio­ni ae­ro­nau­ti­che può es­se­re ri­chie­sta, a pa­ga­men­to, a Sky­gui­de (ai­p­ver­sand@sky­gui­de.ch) e con­sul­ta­ta gra­tui­ta­men­te pres­so l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dell’avia­zio­ne ci­vi­le (UFAC), 3003 Ber­na.

Art. 22 Interruzione dei collegamenti radio  

1 Se du­ran­te un vo­lo con­trol­la­to in con­di­zio­ni me­teo­ro­lo­gi­che di vo­lo a vi­sta il col­le­ga­men­to ra­dio vie­ne in­ter­rot­to, oc­cor­re:

a.
pro­se­gui­re il vo­lo con­for­me­men­te all’ul­ti­ma au­to­riz­za­zio­ne ri­ce­vu­ta;
b.
at­ter­ra­re sul più vi­ci­no ae­ro­dro­mo ap­pro­pria­to;
c.
an­nun­cia­re, con il mez­zo più ra­pi­do, l’at­ter­rag­gio al com­pe­ten­te or­ga­no di con­trol­lo del traf­fi­co ae­reo.

2 Se du­ran­te un vo­lo in con­di­zio­ni me­teo­ro­lo­gi­che di vo­lo stru­men­ta­le il col­le­ga­men­to ra­dio vie­ne in­ter­rot­to, oc­cor­re:

a.
pro­se­gui­re il vo­lo con­for­me­men­te al pia­no di vo­lo in vi­go­re;
b.
so­pra l’aiu­to al­la na­vi­ga­zio­ne dell’ae­ro­dro­mo di de­sti­na­zio­ne ini­zia­re il vo­lo di di­sce­sa all’ora di av­vi­ci­na­men­to pre­vi­sta, co­mu­ni­ca­ta e con­fer­ma­ta per ul­ti­mo. Se det­ta ora non è sta­ta co­mu­ni­ca­ta o con­fer­ma­ta, bi­so­gna at­te­ner­si per quan­to pos­si­bi­le all’ora d’ar­ri­vo pre­vi­sta se­con­do il pia­no di vo­lo in vi­go­re;
c.
se­gui­re la pro­ce­du­ra nor­ma­le di av­vi­ci­na­men­to stru­men­ta­le, sta­bi­li­ta per l’ae­ro­dro­mo in que­stio­ne;
d.
at­ter­ra­re nei 30 mi­nu­ti suc­ces­si­vi all’ora d’ar­ri­vo pre­vi­sta nel pia­no di vo­lo in vi­go­re.

3 Se l’au­to­riz­za­zio­ne re­la­ti­va ai li­vel­li va­le sol­tan­to per una par­te del­la rot­ta, il vo­lo è man­te­nu­to agli ul­ti­mi li­vel­li co­mu­ni­ca­ti e con­fer­ma­ti fi­no ai pun­ti spe­ci­fi­ca­ti nell’au­to­riz­za­zio­ne. In se­gui­to è man­te­nu­to ai li­vel­li di cro­cie­ra spe­ci­fi­ca­ti nel pia­no di vo­lo pre­sen­ta­to.

4 ...18

5 So­no fat­te sal­ve le pro­ce­du­re lo­ca­li spe­cia­li con­te­nu­te nel­la Pub­bli­ca­zio­ne di in­for­ma­zio­ni ae­ro­nau­ti­che19.

18 Abro­ga­to dal n. I dell’O del DA­TEC del 13 set. 2017, con ef­fet­to 12 ott. 2017 (RU 2017 5067).

19 La Pub­bli­ca­zio­ne di in­for­ma­zio­ni ae­ro­nau­ti­che può es­se­re ri­chie­sta, a pa­ga­men­to, a Sky­gui­de (ai­p­ver­sand@sky­gui­de.ch) e con­sul­ta­ta gra­tui­ta­men­te pres­so l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dell’avia­zio­ne ci­vi­le (UFAC), 3003 Ber­na.

Capitolo 3: Regole del volo a vista

Sezione 1: Minimi applicabili

Art. 23 Disposizioni generali  

1 Di gior­no, i vo­li a vi­sta so­no ef­fet­tua­ti in mo­do ta­le che, a ec­ce­zio­ne dei ca­po­ver­si 3 e 4, pos­sa­no es­se­re ri­spet­ta­ti i va­lo­ri mi­ni­mi di vi­si­bi­li­tà e di di­stan­za dal­le nu­bi con­for­me­men­te al­la nor­ma SE­RA.5001.20

2 ... 21

3 Nel­lo spa­zio ae­reo del­la clas­se G il vo­lo può es­se­re ef­fet­tua­to fuo­ri dal­le nu­bi e in vi­sta per­ma­nen­te del suo­lo.

4 La vi­si­bi­li­tà mi­ni­ma in vo­lo nel­lo spa­zio ae­reo del­la clas­se G è di 5000 m. Una vi­si­bi­li­tà mi­ni­ma in vo­lo di 1500 m è am­mes­sa per vo­li ef­fet­tua­ti:

a.
a ve­lo­ci­tà pa­ri a 140 no­di IAS22, o in­fe­rio­ri, che con­sen­ta­no di ve­de­re al­tri ae­ro­mo­bi­li o even­tua­li osta­co­li in tem­po uti­le per evi­ta­re col­li­sio­ni;
b.
in cir­co­stan­ze in cui la pro­ba­bi­li­tà di in­con­tra­re al­tri ae­ro­mo­bi­li è scar­sa, per esem­pio in zo­ne a bas­sa in­ten­si­tà di cir­co­la­zio­ne o per vo­li di la­vo­ro a bas­sa quo­ta.

5 Gli eli­cot­te­ri pos­so­no ope­ra­re nel­lo spa­zio ae­reo del­la clas­se G con una vi­si­bi­li­tà mi­ni­ma di 800 m pur­ché vo­li­no a una ve­lo­ci­tà che con­sen­ta di ve­de­re al­tri ae­ro­mo­bi­li o even­tua­li osta­co­li in tem­po uti­le per evi­ta­re col­li­sio­ni. Vi­si­bi­li­tà mi­ni­me in vo­lo in­fe­rio­ri a 800 m pos­so­no es­se­re con­sen­ti­te in ca­si spe­cia­li, per esem­pio per vo­li del ser­vi­zio me­di­co, ope­ra­zio­ni di ri­cer­ca e sal­va­tag­gio e ope­ra­zio­ni an­tin­cen­dio.

6 I li­mi­ti diur­ni e not­tur­ni so­no fis­sa­ti nel­la Pub­bli­ca­zio­ne di in­for­ma­zio­ni ae­ro­nau­ti­che23.

7 In ca­so di uti­liz­zo di eli­cot­te­ri in si­tua­zio­ni spe­cia­li, co­me vo­li del ser­vi­zio me­di­co, ope­ra­zio­ni di ri­cer­ca e sal­va­tag­gio e ope­ra­zio­ni an­tin­cen­dio, è am­mes­sa una de­ro­ga al­le con­di­zio­ni pre­vi­ste nel­la nor­ma SE­RA.5010 let­te­re a e b.

20 Nuo­vo te­sto giu­sta n. I dell’O del DA­TEC del 10 ott. 2018, in vi­go­re 1° gen. 2019 (RU 2018 3847).

21 Abro­ga­to dal n. I dell’O del DA­TEC del 13 set. 2017, con ef­fet­to 12 ott. 2017 (RU 2017 5067).

22 IAS = In­di­ca­ted Air Speed (ve­lo­ci­tà di vo­lo in­di­ca­ta).

23 La Pub­bli­ca­zio­ne di in­for­ma­zio­ni ae­ro­nau­ti­che può es­se­re ri­chie­sta, a pa­ga­men­to, a Sky­gui­de (ai­p­ver­sand@sky­gui­de.ch) e con­sul­ta­ta gra­tui­ta­men­te pres­so l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dell’avia­zio­ne ci­vi­le (UFAC), 3003 Ber­na.

Art. 24 Decolli di elicotteri e di palloni con nebbia alta o bassa 24  

1 Se i va­lo­ri mi­ni­mi non pos­so­no es­se­re ri­spet­ta­ti a cau­sa di neb­bia al­ta o bas­sa, i vo­li di eli­cot­te­ri se­con­do l’ar­ti­co­lo 4 pa­ra­gra­fo 1 del re­go­la­men­to di ese­cu­zio­ne (UE) n. 923/2012 e i de­col­li di pal­lo­ni so­no au­to­riz­za­ti se:

a.
so­pra lo stra­to neb­bio­so sus­si­sto­no con­di­zio­ni di vo­lo a vi­sta; e
b.
il li­mi­te in­fe­rio­re del­lo stra­to neb­bio­so non si tro­va a più di 200 m so­pra l’area di de­col­lo e lo spes­so­re del­lo stra­to non su­pe­ra i 300 m.

2 Per que­sti ca­si l’UFAC de­fi­ni­sce una spe­ci­fi­ca pro­ce­du­ra di de­col­lo.

3 Ta­li de­col­li di pal­lo­ni so­no am­mes­si sol­tan­to nel­lo spa­zio ae­reo del­la clas­se G.

24 Nuo­vo te­sto giu­sta n. I dell’O del DA­TEC del 13 set. 2017, in vi­go­re 12 ott. 2017 (RU 2017 5067).

Art. 25 Voli in aliante nelle nubi  

1 Per i vo­li in alian­te nel­le nu­bi va­le quan­to se­gue:

a.
so­no au­to­riz­za­ti so­lo nei cu­mu­li o nei cu­mu­lo­nem­bi, ma mai in col­tri nu­vo­lo­se;
b.
le nu­bi non de­vo­no toc­ca­re al­cun osta­co­lo cir­co­stan­te;
c.
la di­stan­za ver­ti­ca­le tra la ba­se del­la nu­be e l’osta­co­lo al suo­lo più al­to de­ve es­se­re di al­me­no 300 m.

2 Un vo­lo nel­le nu­bi può es­se­re ef­fet­tua­to uni­ca­men­te se il com­pe­ten­te or­ga­no di con­trol­lo del traf­fi­co ae­reo lo ha au­to­riz­za­to.

Art. 26 Zone di volo a vela  

1 Le zo­ne di vo­lo a ve­la so­no fis­sa­te nel­la Pub­bli­ca­zio­ne di in­for­ma­zio­ni ae­ro­nau­ti­che25. So­no pub­bli­ca­te co­me zo­ne re­go­la­men­ta­te.

2 All’in­ter­no del­le zo­ne di vo­lo a ve­la del­lo spa­zio ae­reo del­la clas­se E gli alian­ti de­vo­no man­te­ne­re, in de­ro­ga all’ar­ti­co­lo 23 ca­po­ver­so 1, le se­guen­ti di­stan­ze mi­ni­me:

a.
50 m in ver­ti­ca­le dal­le nu­bi;
b.
100 m in oriz­zon­ta­le dal­le nu­bi.

3 Le re­go­le re­la­ti­ve al­le zo­ne di vo­lo a ve­la non si ap­pli­ca­no:

a.
all’in­ter­no del­le zo­ne di con­trol­lo at­ti­ve (CTR26);
b.
nel­le re­gio­ni di con­trol­lo ter­mi­na­li (TMA27);
c.
ne­gli spa­zi ae­rei del­la clas­se G;
d.
nel­le al­tre zo­ne re­go­la­men­ta­te o pe­ri­co­lo­se.

4 Una re­gio­ne di con­trol­lo ter­mi­na­le è la par­te di un’area di con­trol­lo nor­mal­men­te si­tua­ta al­la con­fluen­za di rot­te ATS28 nel­le vi­ci­nan­ze di uno o più ae­ro­dro­mi im­por­tan­ti.

5 I vo­li stru­men­ta­li so­no vie­ta­ti all’in­ter­no del­le zo­ne di vo­lo a ve­la.

25 La Pub­bli­ca­zio­ne di in­for­ma­zio­ni ae­ro­nau­ti­che può es­se­re ri­chie­sta, a pa­ga­men­to, a Sky­gui­de (ai­p­ver­sand@sky­gui­de.ch) e con­sul­ta­ta gra­tui­ta­men­te pres­so l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dell’avia­zio­ne ci­vi­le (UFAC), 3003 Ber­na.

26 CTR = Con­trol Zo­ne.

27 TMA = Ter­mi­nal Con­trol Area.

28 ATS = Air Traf­fic Ser­vi­ce (ser­vi­zi di traf­fi­co ae­reo).

Art. 27 Voli a vista notturni  

1 Se il vo­lo a vi­sta not­tur­no si al­lon­ta­na dal­le vi­ci­nan­ze di un ae­ro­dro­mo, de­ve es­se­re pre­sen­ta­to un pia­no di vo­lo con­for­me­men­te al­la nor­ma SE­RA.4001. Fan­no ec­ce­zio­ne i vo­li not­tur­ni con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 1 del re­go­la­men­to di ese­cu­zio­ne (UE) n. 923/2012 ne­gli spa­zi ae­rei del­le clas­si E e G.

2 I vo­li a vi­sta not­tur­ni pos­so­no es­se­re ef­fet­tua­ti sol­tan­to in par­ten­za e a de­sti­na­zio­ne di ae­ro­dro­mi equi­pag­gia­ti e au­to­riz­za­ti a ta­le sco­po. In ca­si par­ti­co­la­ri e al­le con­di­zio­ni di cui ai ca­po­ver­si 3 e 4, l’UFAC può au­to­riz­za­re de­ro­ghe a ta­le re­stri­zio­ne. La re­stri­zio­ne non si ap­pli­ca al­le ope­ra­zio­ni di ri­cer­ca, sal­va­tag­gio e po­li­zia, ai vo­li di istru­zio­ne e tra­spor­to ur­gen­te con eli­cot­te­ri, non­ché al­le ascen­sio­ni in pal­lo­ne.

3 Du­ran­te i vo­li not­tur­ni a vi­sta de­vo­no es­se­re ri­spet­ta­ti i se­guen­ti va­lo­ri mi­ni­mi:

a.
vi­si­bi­li­tà in vo­lo: 8 km;
b.
di­stan­za oriz­zon­ta­le dal­le nu­bi: 1,5 km;
c.29
di­stan­za ver­ti­ca­le dal­le nu­bi: 300 m (1000 pie­di);
d.30
con­tat­to vi­si­vo con la su­per­fi­cie: inin­ter­rot­to fi­no a 900 m (3000 pie­di) di al­tez­za sul li­vel­lo del ma­re o 300 m (1000 pie­di) di al­tez­za sul li­vel­lo del suo­lo; è de­ter­mi­nan­te l’al­tez­za mag­gio­re.

4 Nel ca­so di ae­ro­dro­mi pri­vi di un or­ga­no di con­trol­lo del traf­fi­co ae­reo at­ti­vo, è am­mes­sa la de­ro­ga ai va­lo­ri mi­ni­mi se­con­do il ca­po­ver­so 3 pre­via au­to­riz­za­zio­ne del ca­po dell’ae­ro­dro­mo, se l’ae­ro­dro­mo e l’ae­ro­mo­bi­le per­man­go­no in con­tat­to vi­si­vo. I va­lo­ri mi­ni­mi se­con­do la nor­ma SE­RA.5001 de­vo­no tut­ta­via es­se­re in ogni ca­so ri­spet­ta­ti.31

5 Per i vo­li in eli­cot­te­ro so­no am­mes­se de­ro­ghe ai va­lo­ri mi­ni­mi se­con­do i ca­po­ver­si 3 e 4 in ca­si spe­cia­li, per esem­pio per vo­li del ser­vi­zio me­di­co, ope­ra­zio­ni di ri­cer­ca e di sal­va­tag­gio e vo­li per ope­ra­zio­ni an­tin­cen­dio.32

6 Du­ran­te i vo­li a vi­sta not­tur­ni l’ae­ro­mo­bi­le de­ve sta­bi­li­re e man­te­ne­re una co­mu­ni­ca­zio­ne sul ca­na­le ra­dio ap­pro­pria­to del ser­vi­zio di con­trol­lo del traf­fi­co ae­reo, se di­spo­ni­bi­le.

7 Vo­li spe­cia­li in ba­se al­le re­go­le del vo­lo a vi­sta nel­le zo­ne di con­trol­lo so­no pos­si­bi­li con­for­me­men­te al­la nor­ma SE­RA.5010 e in de­ro­ga al ca­po­ver­so 3.33

29 Nuo­vo te­sto giu­sta n. I dell’O del DA­TEC del 13 set. 2017, in vi­go­re 12 ott. 2017 (RU 2017 5067).

30 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del DA­TEC del 13 set. 2017, in vi­go­re 12 ott. 2017 (RU 2017 5067).

31 Nuo­vo te­sto giu­sta n. I dell’O del DA­TEC del 13 set. 2017, in vi­go­re 12 ott. 2017 (RU 2017 5067).

32 Nuo­vo te­sto giu­sta n. I dell’O del DA­TEC del 13 set. 2017, in vi­go­re 12 ott. 2017 (RU 2017 5067).

33 Nuo­vo te­sto giu­sta n. I dell’O del DA­TEC del 13 set. 2017, in vi­go­re 12 ott. 2017 (RU 2017 5067).

Art. 28 Quote minime di volo  

1 Du­ran­te i vo­li a vi­sta val­go­no, sia di gior­no sia di not­te, le quo­te mi­ni­me di vo­lo se­con­do la nor­ma SE­RA.5005 let­te­ra f.

2 Per quan­to ne­ces­sa­rio, è am­mes­sa l’inos­ser­van­za del­le quo­te mi­ni­me di vo­lo uni­ca­men­te:

a.
du­ran­te ope­ra­zio­ni di ri­cer­ca, sal­va­tag­gio e po­li­zia;
b.
per le esi­gen­ze dei de­col­li e de­gli at­ter­rag­gi;
c.
nel qua­dro di eser­ci­zi di at­ter­rag­gio di emer­gen­za con ve­li­vo­li fuo­ri da re­gio­ni den­sa­men­te po­po­la­te, se a bor­do vi è un istrut­to­re o un pi­lo­ta au­to­riz­za­to a ef­fet­tua­re vo­li di in­tro­du­zio­ne;
d.
du­ran­te vo­li con eli­cot­te­ri a sco­po d’istru­zio­ne fuo­ri da re­gio­ni den­sa­men­te po­po­la­te non­ché, con l’au­to­riz­za­zio­ne del ca­po dell’ae­ro­dro­mo, a sco­po di eser­ci­ta­zio­ne so­pra un ae­ro­dro­mo o nel­le sue vi­ci­nan­ze;
e.
du­ran­te vo­li in pal­lo­ne ef­fet­tua­ti a sco­po d’istru­zio­ne, se a bor­do è pre­sen­te un istrut­to­re; o
f.
pre­via au­to­riz­za­zio­ne spe­cia­le dell’UFAC.

3 La quo­ta mi­ni­ma per i vo­li di pen­dio con alian­ti è di 60 m dal suo­lo. De­ve inol­tre es­se­re man­te­nu­ta una suf­fi­cien­te di­stan­za la­te­ra­le di si­cu­rez­za ri­spet­to al pen­dio.

Sezione 2: Equipaggiamento con transponder

Art. 29 Obbligo di recare a bordo e di utilizzare 34  

1 Gli ae­ro­mo­bi­li mo­to­riz­za­ti de­vo­no re­ca­re a bor­do e uti­liz­za­re per i vo­li a vi­sta un trans­pon­der in mo­do S al­me­no di li­vel­lo 2, do­ta­to del co­di­ce SI e in gra­do di tra­smet­te­re i da­ti di ba­se del­la sor­ve­glian­za di ti­po ele­men­ta­re (Ele­men­ta­ry Sur­veil­lan­ce):

a.
ne­gli spa­zi ae­rei del­le clas­si C e D;
b.
ne­gli spa­zi ae­rei del­la clas­se E a par­ti­re da una quo­ta di 2100 m (7000 pie­di) so­pra il li­vel­lo me­dio del ma­re;
c.
ne­gli spa­zi ae­rei di tut­te le clas­si du­ran­te la not­te.

2 Un trans­pon­der se­con­do il ca­po­ver­so 1 de­ve inol­tre es­se­re re­ca­to a bor­do e uti­liz­za­to du­ran­te:

a.
ascen­sio­ni in pal­lo­ne not­tur­ne in tut­ti le clas­si di spa­zio ae­reo;
b.35
vo­li a vi­sta con ae­ro­mo­bi­li mo­to­riz­za­ti o non mo­to­riz­za­ti ef­fet­tua­ti in uno spa­zio ae­reo del­la clas­se G a un’al­tez­za su­pe­rio­re a 300 m (1000 pie­di) sul li­vel­lo del suo­lo se­con­do i va­lo­ri mi­ni­mi di cui all’ar­ti­co­lo 23 ca­po­ver­so 3;
c.
de­col­li di eli­cot­te­ri e di pal­lo­ni con neb­bia al­ta e bas­sa ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 24 in tut­te le clas­si di spa­zio ae­reo.

3 Inol­tre, nel­le zo­ne di uti­liz­za­zio­ne ob­bli­ga­to­ria del trans­pon­der de­fi­ni­te dall’UFAC sul­la ba­se del re­go­la­men­to di ese­cu­zio­ne (UE) n. 923/2012, la pre­sen­za a bor­do e l’uti­liz­zo di un trans­pon­der in mo­do S che ri­spon­da ai re­qui­si­ti elen­ca­ti al ca­po­ver­so 1 so­no ob­bli­ga­to­ri.

4 Se a bor­do vi è un trans­pon­der, que­sto de­ve es­se­re uti­liz­za­to an­che du­ran­te i vo­li per i qua­li non vi è l’ob­bli­go di uti­liz­zo se­con­do i ca­po­ver­si 1–3 (SE­RA.13001 let­te­ra a). Ciò si ap­pli­ca an­che agli ae­ro­mo­bi­li non mo­to­riz­za­ti, a con­di­zio­ne che vi sia un’ali­men­ta­zio­ne di ener­gia elet­tri­ca suf­fi­cien­te (SE­RA.13001 let­te­ra c).

5 Il com­pe­ten­te or­ga­no di con­trol­lo del traf­fi­co ae­reo può im­par­ti­re un’istru­zio­ne che, con­tra­ria­men­te a quan­to sta­bi­li­to ai ca­po­ver­si 1 e 4, esi­ga lo spe­gni­men­to del trans­pon­der.

34 Nuo­vo te­sto giu­sta n. I dell’O del DA­TEC del 13 set. 2017, in vi­go­re 12 ott. 2017 (RU 2017 5067).

35 Nuo­vo te­sto giu­sta n. I dell’O del DA­TEC del 10 ott. 2018, in vi­go­re 1° gen. 2019 (RU 2018 3847).

Art. 29a Prescrizioni operative 36  

1 L’eser­ci­zio dei trans­pon­der si ba­sa sul­le nor­me SE­RA.13001 let­te­ra b, SE­RA.13005 let­te­re a e b, SE­RA.13010 let­te­ra a, non­ché SE­RA.13015 let­te­ra a.

2 I co­di­ci da uti­liz­za­re fi­gu­ra­no nel­la Pub­bli­ca­zio­ne di in­for­ma­zio­ni ae­ro­nau­ti­che37.

3 Gli ope­ra­to­ri di ae­ro­mo­bi­li si ac­cer­ta­no che i da­ti tra­smes­si dal trans­pon­der in mo­do S sia­no cor­ret­ti, com­ple­ti e ag­gior­na­ti. Ciò va­le an­che per i da­ti tra­smes­si su ba­se vo­lon­ta­ria.

36 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del DA­TEC del 13 set. 2017, in vi­go­re 12 ott. 2017 (RU 2017 5067).

37 La pub­bli­ca­zio­ne di in­for­ma­zio­ni ae­ro­nau­ti­che può es­se­re ri­chie­sta, a pa­ga­men­to, a Sky­gui­de (ai­p­ver­sand@sky­gui­de.ch) e con­sul­ta­ta gra­tui­ta­men­te pres­so l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dell’avia­zio­ne ci­vi­le (UFAC), 3003 Ber­na.

Capitolo 4: Regole del volo strumentale

Art. 30 Quote minime di volo  

1 Per i vo­li stru­men­ta­li val­go­no le se­guen­ti quo­te mi­ni­me di vo­lo:

a.
in re­gio­ni mon­tuo­se di più di 3050 m so­pra il li­vel­lo del ma­re: al­me­no 600 m (2000 pie­di) so­pra l’osta­co­lo più ele­va­to si­tua­to in un rag­gio di 8 km in­tor­no al­la po­si­zio­ne sti­ma­ta dell’ae­ro­mo­bi­le;
b.
al­tro­ve: al­me­no 300 m (1000 pie­di) so­pra l’osta­co­lo più ele­va­to si­tua­to in un rag­gio di 8 km in­tor­no al­la po­si­zio­ne sti­ma­ta dell’ae­ro­mo­bi­le.38

2 Si può de­ro­ga­re al­le quo­te mi­ni­me di vo­lo per le esi­gen­ze di de­col­lo e di at­ter­rag­gio.

38 Nuo­vo te­sto giu­sta n. I dell’O del DA­TEC del 13 set. 2017, in vi­go­re 12 ott. 2017 (RU 2017 5067).

Art. 31 Equipaggiamento con transponder  

1 Gli ae­ro­mo­bi­li de­vo­no re­ca­re a bor­do e uti­liz­za­re per i vo­li stru­men­ta­li un trans­pon­der in mo­do S al­me­no di li­vel­lo 2, do­ta­to del co­di­ce SI e in gra­do di tra­smet­te­re i da­ti di ba­se del­la sor­ve­glian­za di ti­po ele­men­ta­re (Ele­men­ta­ry Sur­veil­lan­ce).

2 Il com­pe­ten­te or­ga­no di con­trol­lo del traf­fi­co ae­reo può im­par­ti­re un’istru­zio­ne che esi­ga lo spe­gni­men­to del trans­pon­der.

3 Gli ope­ra­to­ri di ae­ro­mo­bi­li si ac­cer­ta­no che i da­ti tra­smes­si dal trans­pon­der in mo­do S sia­no cor­ret­ti, com­ple­ti e ag­gior­na­ti. Ciò va­le an­che per i da­ti tra­smes­si su ba­se vo­lon­ta­ria.

Capitolo 5: Disposizioni finali

Art. 32 Abrogazione e modifica di altri atti normativi  

1 L’or­di­nan­za del DA­TEC del 4 mag­gio 198139 con­cer­nen­te le nor­me di cir­co­la­zio­ne per ae­ro­mo­bi­li è abro­ga­ta.

2 La mo­di­fi­ca di un al­tro at­to nor­ma­ti­vo è di­sci­pli­na­ta nell’al­le­ga­to 2.

Art. 33 Disposizione transitoria  

In de­ro­ga all’ar­ti­co­lo 29, i trans­pon­der in mo­do A/C già in­stal­la­ti a bor­do di ae­ro­mo­bi­li al mo­men­to dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te or­di­nan­za ri­man­go­no uti­liz­za­bi­li fi­no al 31 mar­zo 2016 per i vo­li a vi­sta in tut­ti gli spa­zi ae­rei. Tut­ta­via, nel ca­so in cui do­ves­se­ro es­se­re so­sti­tui­ti, i nuo­vi trans­pon­der de­vo­no cor­ri­spon­de­re a quel­li pre­vi­sti dall’ar­ti­co­lo 29 ca­po­ver­so 1 se uti­liz­za­ti in spa­zi ae­rei nei qua­li, con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 29, vi­ge l’ob­bli­go di uti­liz­za­re i trans­pon­der.

Art. 34 Entrata in vigore  

La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 15 giu­gno 2015.

Allegato 1 40

40 Aggiornato n. II dell’O del DATEC del 13 set. 2017, in vigore 12 ott. 2017 (RU 2017 5067).

(art. 5)

Utilizzazione delle classi di spazio aereo in Svizzera

Classi

Principali campi di utilizzazione

Utilizzazione

A

Non utilizzata in Svizzera

B

Non utilizzata in Svizzera

C

Spazio aereo superiore a FL19541
Aree terminali di controllo (TMA) con forte traffico di volo strumentale
Giura-Altipiano FL100 fino a FL195
Aerovia attraverso le Alpi
Alpi:
durante le ore di esercizio MIL FL130 fino a FL195, fuori dalle ore di esercizio MIL FL150 fino a FL195

secondo carta aeronautica 1:500 00042 e Pubblicazione di informazioni aeronautiche43

D

Aree terminali di controllo (TMA) con traffico di volo strumentale
Zone di controllo (CTR)

secondo carta aeronautica 1:500 000 e Pubblicazione di informazioni aeronautiche

E

– Al di fuori di G, D e C

secondo carta aeronautica 1:500 000 e Pubblicazione di informazioni aeronautiche

F

Non utilizzata in Svizzera

G

Dal suolo fino a 600 m (2000 piedi) AGL44

secondo carta aeronautica 1:500 000 e Pubblicazione di informazioni aeronautiche

41 FL = Flight Level (livello di volo).

42 La pubblicazione può essere richiesta, a pagamento, all’Ufficio federale di topografia, 3084 Wabern e consultata gratuitamente presso l’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC), 3003 Berna.

43 La Pubblicazione di informazioni aeronautiche può essere richiesta, a pagamento, a Skyguide (aipversand@skyguide.ch) e consultata gratuitamente presso l’Ufficio federale dell’aviazione civile (UFAC), 3003 Berna.

44 AGL = Above Ground Level (altezza sul livello del suolo)

Allegato 2

(art. 32 cpv. 2)

Modifica di un altro atto normativo

45

45 La mod. può essere consultata alla RU2015 1643.

Diese Seite ist durch reCAPTCHA geschützt und die Google Datenschutzrichtlinie und Nutzungsbedingungen gelten.

Feedback
Laden