Bei grossen Gesetzen wie OR und ZGB kann dies bis zu 30 Sekunden dauern

Ordinanza
sull’utilizzazione dello spettro delle radiofrequenze
(OUS)

del 18 novembre 2020 (Stato 1° gennaio 2021)

Il Consiglio federale svizzero,

visti gli articoli 13a capoverso 3, 22 capoversi 2 e 5, 22a capoverso 4, 24 capoversi 1 e 3, 26 capoverso 2, 32a, 34 capoverso 1ter, 59 capoverso 3, 62
e 64 capoverso 2 della legge del 30 aprile 19971 sulle telecomunicazioni (LTC);
visto l’articolo 103 della legge federale del 24 marzo 20062
sulla radiotelevisione (LRTV),

ordina:

Capitolo 1: Disposizioni generali

Art. 1 Campo d’applicazione  

La pre­sen­te or­di­nan­za di­sci­pli­na l’uti­liz­za­zio­ne del­lo spet­tro del­le ra­dio­fre­quen­ze:

a.
sul ter­ri­to­rio e nel­lo spa­zio ae­reo sviz­ze­ri;
b.
su na­tan­ti e in ae­ro­mo­bi­li iscrit­ti nei re­gi­stri uf­fi­cia­li sviz­ze­ri che na­vi­ga­no al di fuo­ri del ter­ri­to­rio o del­lo spa­zio ae­reo sviz­ze­ri;
c.
per la tra­smis­sio­ne di in­for­ma­zio­ni in Sviz­ze­ra a par­ti­re dal ter­ri­to­rio di uno Sta­to este­ro, sul­la ba­se di un ac­cor­do in­ter­na­zio­na­le;
d.
me­dian­te sa­tel­li­ti in re­la­zio­ne a di­rit­ti di uti­liz­za­zio­ne e a po­si­zio­ni or­bi­ta­li sviz­ze­ri.
Art. 2 Interferenza  

Nel­la pre­sen­te or­di­nan­za si in­ten­de per in­ter­fe­ren­za l’ef­fet­to di un’ener­gia in­de­si­de­ra­ta pro­vo­ca­ta da emis­sio­ne, ir­ra­dia­zio­ne o in­du­zio­ne sul­la ri­ce­zio­ne in un si­ste­ma di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne; ta­le ef­fet­to si ma­ni­fe­sta con un peg­gio­ra­men­to del­la qua­li­tà di tra­smis­sio­ne op­pu­re con una de­for­ma­zio­ne o la per­di­ta di in­for­ma­zio­ni che sa­reb­be­ro di­spo­ni­bi­li in as­sen­za di que­sta ener­gia in­de­si­de­ra­ta.

Capitolo 2: Gestione delle frequenze

Art. 3 Piano nazionale di attribuzione delle frequenze  

1 Il pia­no na­zio­na­le di at­tri­bu­zio­ne del­le fre­quen­ze (PNAF) at­tri­bui­sce de­ter­mi­na­te gam­me di fre­quen­ze (al­lo­ca­tion) a uno o più ser­vi­zi di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne (ra­dio ser­vi­ces).

2 Si ba­sa sul Re­go­la­men­to del­le ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ni del 17 no­vem­bre 19953 e su­gli ac­cor­di in­ter­na­zio­na­li ap­pli­ca­bi­li.

3 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­le co­mu­ni­ca­zio­ni (UF­COM) ag­gior­na re­go­lar­men­te il PNAF e lo pub­bli­ca nel Fo­glio fe­de­ra­le con il ri­fe­ri­men­to al re­la­ti­vo si­to In­ter­net.

Art. 4 Lottizzazione delle frequenze  

1 La lot­tiz­za­zio­ne del­le fre­quen­ze sta­bi­li­sce le fre­quen­ze de­sti­na­te a una o più zo­ne geo­gra­fi­che (al­lot­men­ts) con­for­me­men­te a pia­ni con­cor­da­ti a li­vel­lo in­ter­na­zio­na­le (art. 3 cpv. 2).

2 È ge­sti­ta da una o più au­to­ri­tà di re­go­la­men­ta­zio­ne del­le fre­quen­ze. Ta­li au­to­ri­tà as­se­gna­no i di­rit­ti di uti­liz­za­zio­ne del­le fre­quen­ze agli uten­ti se­con­do con­di­zio­ni sta­bi­li­te con pre­ci­sio­ne.

3 L’UF­COM at­tua nel PNAF la lot­tiz­za­zio­ne del­le fre­quen­ze con­cor­da­ta a li­vel­lo in­ter­na­zio­na­le.

Art. 5 Assegnazione delle frequenze  

1 L’as­se­gna­zio­ne del­le fre­quen­ze con­sen­te agli uten­ti di uti­liz­za­re una fre­quen­za di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne a de­ter­mi­na­te con­di­zio­ni (as­si­gn­ment).

2 Nell’am­bi­to del­le fre­quen­ze sog­get­te all’ob­bli­go di con­ces­sio­ne, l’au­to­ri­tà con­ce­den­te di cui all’ar­ti­co­lo 22 ca­po­ver­so 2 let­te­ra a LTC as­se­gna agli uten­ti le sin­go­le fre­quen­ze sul­la ba­se del PNAF per l’uti­liz­za­zio­ne di un im­pian­to di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne a de­ter­mi­na­te con­di­zio­ni; fan­no ec­ce­zio­ne le fre­quen­ze si­tua­te nel­le gam­me di fre­quen­ze a uso mi­li­ta­re.

3 Per quan­to ri­guar­da le gam­me di fre­quen­ze at­tri­bui­te in co­mu­ne all’eser­ci­to e al set­to­re ci­vi­le, l’UF­COM as­se­gna le sin­go­le fre­quen­ze agli uten­ti ci­vi­li sul­la ba­se del PNAF, pre­via con­sul­ta­zio­ne dell’or­ga­no mi­li­ta­re com­pe­ten­te.

Art. 6 Classi di frequenze  

Le fre­quen­ze so­no sud­di­vi­se in due clas­si:

a.
la clas­se di fre­quen­ze A com­pren­de le fre­quen­ze as­se­gna­te per una zo­na de­ter­mi­na­ta a un nu­me­ro li­mi­ta­to di uten­ti;
b.
la clas­se di fre­quen­ze B com­pren­de le fre­quen­ze as­se­gna­te per una zo­na de­ter­mi­na­ta a un nu­me­ro il­li­mi­ta­to di uten­ti.

Capitolo 3: Disposizioni generali sull’utilizzazione delle frequenze

Art. 7 Utilizzazione delle frequenze oltre i 3000 GHz  

Le pre­scri­zio­ni sull’uti­liz­za­zio­ne del­le fre­quen­ze del­la LTC e del­la pre­sen­te or­di­nan­za non si ap­pli­ca­no all’uti­liz­za­zio­ne del­le fre­quen­ze ol­tre i 3000 GHz.

Art. 8 Necessità di una concessione, di una notifica preliminare o di un certificato di capacità  

1 L’uti­liz­za­zio­ne del­le fre­quen­ze ne­ces­si­ta di una con­ces­sio­ne ai sen­si del ca­pi­to­lo 4, fat­ti sal­vi i ca­si in cui se­con­do il ca­pi­to­lo 5 oc­cor­re una no­ti­fi­ca pre­li­mi­na­re o un cer­ti­fi­ca­to di ca­pa­ci­tà.

2 Una con­ces­sio­ne, una no­ti­fi­ca pre­li­mi­na­re o un cer­ti­fi­ca­to di ca­pa­ci­tà non so­no ri­chie­sti per l’uti­liz­za­zio­ne di fre­quen­ze:

a.
in de­ter­mi­na­te gam­me di fre­quen­ze ap­par­te­nen­ti al­la clas­se di fre­quen­ze B;
b.
con im­pian­ti di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne a bas­sa po­ten­za in de­ter­mi­na­te gam­me di fre­quen­ze;
c.
con im­pian­ti di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne uti­liz­za­ti in Sviz­ze­ra per un pe­rio­do non su­pe­rio­re a tre me­si da per­so­ne con do­mi­ci­lio o se­de all’este­ro, a con­di­zio­ne che l’UF­COM ab­bia con­clu­so un cor­ri­spon­den­te ac­cor­do con la com­pe­ten­te am­mi­ni­stra­zio­ne del­le te­le­co­mu­ni­ca­zio­ni este­ra;
d.
con im­pian­ti di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne uti­liz­za­ti esclu­si­va­men­te per le chia­ma­te d’emer­gen­za sul­le fre­quen­ze pre­vi­ste;
e.
con im­pian­ti ri­ce­ven­ti di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne fis­si e mo­bi­li che non ne­ces­si­ta­no di un coor­di­na­men­to in­ter­na­zio­na­le del­le fre­quen­ze;
f.
con im­pian­ti ter­mi­na­li di te­le­co­mu­ni­ca­zio­ne uti­liz­za­ti nell’am­bi­to dei ser­vi­zi di te­le­co­mu­ni­ca­zio­ne;
g.
con im­pian­ti di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne che, sot­to il con­trol­lo di una re­te, tra­smet­to­no su fre­quen­ze sog­get­te a con­ces­sio­ne; fan­no ec­ce­zio­ne le fre­quen­ze eser­ci­ta­te in di­rect mo­de;
h.
per la cui as­se­gna­zio­ne è re­spon­sa­bi­le, se­con­do il PNAF, l’eser­ci­to o la pro­te­zio­ne ci­vi­le.

3 L’UF­COM ema­na le pre­scri­zio­ni tec­ni­che e am­mi­ni­stra­ti­ve. De­fi­ni­sce in par­ti­co­la­re le fre­quen­ze di cui al ca­po­ver­so 2 let­te­re a, b e d.

Art. 9 Condizioni per l’installazione e l’esercizio di impianti di radiocomunicazione  

1 Gli im­pian­ti di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne pos­so­no es­se­re in­stal­la­ti ed eser­ci­ta­ti uni­ca­men­te se ri­spet­ta­no le pre­scri­zio­ni tec­ni­che ap­pli­ca­bi­li al­le in­ter­fac­ce se­con­do l’ar­ti­co­lo 3 ca­po­ver­so 1 dell’or­di­nan­za del 25 no­vem­bre 20154 su­gli im­pian­ti di te­le­co­mu­ni­ca­zio­ne (OIT).

2 Gli im­pian­ti di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne pro­gram­ma­bi­li pos­so­no es­se­re pro­gram­ma­ti sol­tan­to con le fre­quen­ze pre­scrit­te dal­la con­ces­sio­ne o con quel­le il cui uti­liz­zo non sog­gia­ce all’ob­bli­go di con­ces­sio­ne. Tut­te le fre­quen­ze pro­gram­ma­te so­no con­si­de­ra­te uti­liz­za­te.

Art. 10 Utilizzazione di impianti di radiocomunicazione a bordo di aeromobili  

Gli im­pian­ti di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne pos­so­no es­se­re uti­liz­za­ti a bor­do di ae­ro­mo­bi­li uni­ca­men­te se:

a.
so­no de­sti­na­ti al­la par­te­ci­pa­zio­ne al­la ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ae­ro­nau­ti­ca;
b.
so­no de­sti­na­ti al si­ste­ma di cor­ri­spon­den­za pub­bli­ca mo­bi­le da o ver­so ae­ro­mo­bi­li ai sen­si del Re­go­la­men­to del­le ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ni del 17 no­vem­bre 19955;
c.
le fre­quen­ze uti­liz­za­te non so­no sog­get­te ad al­cu­na re­stri­zio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 22 ca­po­ver­so 2 LTC e il co­man­dan­te dà il suo con­sen­so con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni ap­pli­ca­bi­li del di­rit­to ae­ro­nau­ti­co.
Art. 11 Utenti autorizzati all’utilizzo di impianti per le radiocomunicazioni marittime, renane e aeronautiche  

Gli im­pian­ti per le ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ni ma­rit­ti­me, re­na­ne e ae­ro­nau­ti­che per la cui uti­liz­za­zio­ne è pre­vi­sto un cer­ti­fi­ca­to di ca­pa­ci­tà pos­so­no es­se­re uti­liz­za­ti an­che da per­so­ne sen­za cer­ti­fi­ca­to di ca­pa­ci­tà, se que­ste ul­ti­me lo fan­no sot­to il con­trol­lo e la re­spon­sa­bi­li­tà del de­ten­to­re di un cer­ti­fi­ca­to.

Art. 12 Controllo degli impianti di radiocomunicazione  

1 L’UF­COM può con­trol­la­re un im­pian­to di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne per ve­ri­fi­ca­re se so­no ri­chie­sti una con­ces­sio­ne, una no­ti­fi­ca o un cer­ti­fi­ca­to di ca­pa­ci­tà.

2 Con­trol­la gli im­pian­ti uti­liz­za­ti per sco­pi mi­li­ta­ri e di pro­te­zio­ne ci­vi­le che sot­to­stan­no al­le pre­scri­zio­ni sul­la tu­te­la del se­gre­to, pre­via con­sul­ta­zio­ne del­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti.

3 I ge­sto­ri di im­pian­ti di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne de­vo­no con­ce­de­re all’UF­COM l’ac­ces­so gra­tui­to agli im­pian­ti e for­ni­re in­for­ma­zio­ni.

Art. 13 Persone autorizzate all’utilizzazione di frequenze  

Le se­guen­ti per­so­ne so­no au­to­riz­za­te a uti­liz­za­re de­ter­mi­na­te fre­quen­ze sul­la ba­se di una con­ces­sio­ne dell’UF­COM o di una no­ti­fi­ca:

a.
le per­so­ne fi­si­che im­pie­ga­te o in­ca­ri­ca­te dal con­ces­sio­na­rio o dall’uten­te no­ti­fi­ca­to;
b.
le per­so­ne che co­sti­tui­sco­no una so­cie­tà sem­pli­ce con il con­ces­sio­na­rio o con l’uten­te no­ti­fi­ca­to, nel­la mi­su­ra in cui l’uti­liz­za­zio­ne dell’im­pian­to ser­va al con­se­gui­men­to del­lo sco­po per­se­gui­to dal­la so­cie­tà;
c.
le per­so­ne che ef­fet­tua­no ve­ri­fi­che di fun­zio­na­li­tà nell’am­bi­to di una ri­pa­ra­zio­ne.
Art. 14 Identificazione delle emissioni  

1 Tut­te le emis­sio­ni sog­get­te a una li­mi­ta­zio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 22 ca­po­ver­so 2 LTC de­vo­no po­ter es­se­re iden­ti­fi­ca­te ai fi­ni del con­trol­lo tec­ni­co o del man­te­ni­men­to del­la fun­zio­na­li­tà del si­ste­ma. Le emis­sio­ni con un’iden­ti­fi­ca­zio­ne fal­sa o che in­du­ce in in­gan­no so­no vie­ta­te.

2 Se gli uten­ti del­lo spet­tro del­le ra­dio­fre­quen­ze sog­get­to a una li­mi­ta­zio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 22 ca­po­ver­so 2 LTC ge­sti­sco­no la ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne in for­ma crip­ta­ta, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te di cui all’ar­ti­co­lo 22 ca­po­ver­so 2 let­te­ra a LTC sta­bi­li­sce nel sin­go­lo ca­so co­me de­ve aver luo­go l’iden­ti­fi­ca­zio­ne.

3 Se l’iden­ti­fi­ca­zio­ne non è pos­si­bi­le al­tri­men­ti o se lo è sol­tan­to con un one­re spro­por­zio­na­to, l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te può esi­ge­re che le sia mes­so a di­spo­si­zio­ne il con­te­nu­to del­la ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne.

4 L’UF­COM può ema­na­re pre­scri­zio­ni tec­ni­che e am­mi­ni­stra­ti­ve.

Art. 15 Localizzazione di interferenze  

1 Su se­gna­la­zio­ne, l’UF­COM lo­ca­liz­za la cau­sa di un’in­ter­fe­ren­za nel traf­fi­co del­le te­le­co­mu­ni­ca­zio­ni o del­la ra­dio­dif­fu­sio­ne.

2 De­ci­de qua­li prov­ve­di­men­ti vol­ti a far ces­sa­re l’in­ter­fe­ren­za deb­ba­no es­se­re pre­si e, se del ca­so, co­me ri­par­ti­re i co­sti ri­sul­tan­ti da que­sti prov­ve­di­men­ti.

3 Ri­scuo­te una tas­sa pres­so il ge­sto­re dell’im­pian­to che ge­ne­ra l’in­ter­fe­ren­za o ne è di­stur­ba­to per le spe­se do­vu­te al­la lo­ca­liz­za­zio­ne di un’in­ter­fe­ren­za (art. 6 dell’or­di­nan­za del 18 no­vem­bre 20206 sul­le tas­se nel set­to­re del­le te­le­co­mu­ni­ca­zio­ni, OTST), se la cau­sa dell’in­ter­fe­ren­za ri­sie­de nel fat­to che l’im­pian­to:

a.
non cor­ri­spon­de al­lo sta­to del­la tec­ni­ca;
b.
non è sta­to mes­so in ser­vi­zio con­for­me­men­te al­le istru­zio­ni del fab­bri­can­te e al­le re­go­le tec­ni­che ri­co­no­sciu­te; o
c.
non è sta­to uti­liz­za­to con­for­me­men­te al­le pre­scri­zio­ni vi­gen­ti.

4 I ge­sto­ri di im­pian­ti di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne de­vo­no con­ce­de­re all’UF­COM l’ac­ces­so agli im­pian­ti e for­ni­re in­for­ma­zio­ni. Que­ste pre­sta­zio­ni de­vo­no es­se­re gra­tui­te.

Capitolo 4: Concessioni di radiocomunicazione

Sezione 1: Disposizioni generali

Art. 16 Contenuto della concessione  

La con­ces­sio­ne di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne au­to­riz­za il con­ces­sio­na­rio a uti­liz­za­re lo spet­tro del­le ra­dio­fre­quen­ze per lo sco­po e al­le con­di­zio­ni de­fi­ni­ti nel­la con­ces­sio­ne.

Art. 17 Domanda di concessione  

1 Chi in­ten­de ot­te­ne­re una con­ces­sio­ne de­ve inol­tra­re una do­man­da pres­so l’au­to­ri­tà con­ce­den­te.

2 Il ri­chie­den­te de­ve for­ni­re tut­te le in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie all’esa­me del­la do­man­da e del­le con­di­zio­ni di ri­la­scio del­la con­ces­sio­ne, non­ché per la de­fi­ni­zio­ne del con­te­nu­to di que­st’ul­ti­ma.

3 Su ri­chie­sta, de­ve de­si­gna­re un re­spon­sa­bi­le tec­ni­co.

4 I ri­chie­den­ti sta­bi­li­ti all’este­ro de­vo­no in­di­ca­re un in­di­riz­zo po­sta­le in Sviz­ze­ra al qua­le sia pos­si­bi­le re­ca­pi­ta­re in mo­do giu­ri­di­ca­men­te va­li­do in par­ti­co­la­re co­mu­ni­ca­zio­ni, ci­ta­zio­ni e de­ci­sio­ni.

5 Il ri­chie­den­te può uti­liz­za­re lo spet­tro del­le ra­dio­fre­quen­ze sol­tan­to do­po aver ot­te­nu­to la con­ces­sio­ne dall’au­to­ri­tà con­ce­den­te.

Art. 18 Descrizione tecnica delle reti di radiocomunicazione  

1 L’au­to­ri­tà con­ce­den­te sta­bi­li­sce in una de­scri­zio­ne tec­ni­ca del­la re­te di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne le ca­rat­te­ri­sti­che tec­ni­che e d’eser­ci­zio dell’uti­liz­za­zio­ne del­le fre­quen­ze di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne, qua­li la fre­quen­za, la lar­ghez­za di ban­da oc­cu­pa­ta, la po­ten­za, l’ubi­ca­zio­ne e le ore di emis­sio­ne.

2 La de­scri­zio­ne tec­ni­ca co­sti­tui­sce par­te in­te­gran­te di ogni con­ces­sio­ne di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne.

3 Il con­ces­sio­na­rio è au­to­riz­za­to a mo­di­fi­ca­re la de­scri­zio­ne tec­ni­ca so­lo su au­to­riz­za­zio­ne dell’au­to­ri­tà con­ce­den­te.

Art. 19 Ritiro, revoca, sospensione, oneri  

1 Ol­tre ai ca­si enu­me­ra­ti nell’ar­ti­co­lo 58 ca­po­ver­si 2 e 3 LTC, l’au­to­ri­tà con­ce­den­te può ri­ti­ra­re la con­ces­sio­ne, re­vo­car­la, so­spen­der­la op­pu­re su­bor­di­nar­la a one­ri se il con­ces­sio­na­rio non pa­ga le tas­se do­vu­te se­con­do gli ar­ti­co­li 39 e 40 LTC.

2 Se una nuo­va do­man­da di con­ces­sio­ne è pre­sen­ta­ta a se­gui­to di un ri­ti­ro o di una re­vo­ca del­la con­ces­sio­ne a cau­sa del man­ca­to pa­ga­men­to del­le tas­se do­vu­te se­con­do gli ar­ti­co­li 39 e 40 LTC, l’au­to­ri­tà con­ce­den­te può, pri­ma di con­ce­de­re una nuo­va con­ces­sio­ne, esi­ge­re:

a.
il pa­ga­men­to del­le tas­se ar­re­tra­te;
b.
il pa­ga­men­to an­ti­ci­pa­to del­la tas­sa am­mi­ni­stra­ti­va uni­ca per il ri­la­scio del­la con­ces­sio­ne co­sì co­me del­le tas­se ri­cor­ren­ti do­vu­te si­no al­la fi­ne dell’an­no in cor­so.
Art. 20 Rinnovo e proroga  

1 L’au­to­ri­tà con­ce­den­te può rin­no­va­re una con­ces­sio­ne o pro­ro­gar­ne la du­ra­ta se non si giu­sti­fi­ca una pub­bli­ca ga­ra se­con­do l’ar­ti­co­lo 22a ca­po­ver­so 2 LTC.

2 La con­ces­sio­ne può pre­ve­de­re la pro­ro­ga o il rin­no­vo ta­ci­ti.

Sezione 2: Pubblica gara delle concessioni di radiocomunicazione

Art. 21 Requisiti formali  

1 La pub­bli­ca ga­ra in­det­ta per il ri­la­scio di una con­ces­sio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 22a ca­po­ver­so 2 LTC è pub­bli­ca­ta nel Fo­glio fe­de­ra­le con l’in­di­ca­zio­ne del ter­mi­ne per l’inol­tro del­le of­fer­te. I do­cu­men­ti re­la­ti­vi al­la pub­bli­ca ga­ra in­di­ca­no i cri­te­ri di ag­giu­di­ca­zio­ne e la lo­ro pon­de­ra­zio­ne.

2 Se l’of­fer­ta è in­com­ple­ta o la­cu­no­sa, l’au­to­ri­tà con­ce­den­te può fis­sa­re un ter­mi­ne di ret­ti­fi­ca.

Art. 22 Aggiudicazione in base a determinati criteri oppure al miglior offerente  

1 L’au­to­ri­tà con­ce­den­te de­ter­mi­na se la con­ces­sio­ne sa­rà ag­giu­di­ca­ta in ba­se a de­ter­mi­na­ti cri­te­ri op­pu­re al mi­glior of­fe­ren­te. L’ag­giu­di­ca­zio­ne al mi­glior of­fe­ren­te può es­se­re pre­ce­du­ta da una pre­se­le­zio­ne.

2 In vi­sta del ri­la­scio del­la con­ces­sio­ne l’au­to­ri­tà con­ce­den­te può chie­de­re a esper­ti in­di­pen­den­ti di par­te­ci­pa­re al­la pre­pa­ra­zio­ne e al­lo svol­gi­men­to del­la pro­ce­du­ra, non­ché al­la va­lu­ta­zio­ne del­le of­fer­te.

Art. 23 Rilascio della concessione in base a determinati criteri  

1 Se la con­ces­sio­ne è ri­la­scia­ta in ba­se a de­ter­mi­na­ti cri­te­ri, l’au­to­ri­tà con­ce­den­te va­lu­ta le of­fer­te in fun­zio­ne dei cri­te­ri in­di­ca­ti e pon­de­ra­ti nei do­cu­men­ti re­la­ti­vi al­la pub­bli­ca ga­ra.

2 I can­di­da­ti non han­no il di­rit­to di con­sul­ta­re i dos­sier dei lo­ro con­cor­ren­ti né di pren­de­re po­si­zio­ne sul­le of­fer­te e su al­tri do­cu­men­ti pre­sen­ta­ti da que­sti ul­ti­mi.

3 Se il can­di­da­to si im­pe­gna nel qua­dro dell’asta a for­ni­re de­ter­mi­na­te pre­sta­zio­ni per sod­di­sfa­re i cri­te­ri san­ci­ti dall’au­to­ri­tà con­ce­den­te, que­st’ul­ti­ma può di­spor­re che ta­li pre­sta­zio­ni sia­no og­get­to di one­ri o con­di­zio­ni nell’am­bi­to del­la con­ces­sio­ne.

4 Le de­ci­sio­ni de­vo­no ri­spet­ta­re il se­gre­to d’af­fa­ri di tut­ti i can­di­da­ti.

Art. 24 Rilascio della concessione al miglior offerente  

1 Se la con­ces­sio­ne è ag­giu­di­ca­ta al mi­glior of­fe­ren­te, l’im­por­to dei pro­ven­ti del­la ven­di­ta de­ve es­se­re ap­pro­pria­to. L’au­to­ri­tà con­ce­den­te fis­sa a ta­le sco­po una po­sta mi­ni­ma. Il li­mi­te in­fe­rio­re del­la po­sta mi­ni­ma equi­va­le al­la som­ma:

a.
del­le tas­se di con­ces­sio­ne per tut­ta la du­ra­ta del­la con­ces­sio­ne, sti­ma­te in ba­se al tas­so d’in­te­res­se usua­le del set­to­re cor­ri­spon­den­te al pe­rio­do in que­stio­ne; e
b.
del­le tas­se am­mi­ni­stra­ti­ve ri­scos­se per la pub­bli­ca ga­ra e il ri­la­scio del­la con­ces­sio­ne.

2 L’au­to­ri­tà con­ce­den­te può esi­ge­re dai can­di­da­ti che for­ni­sca­no cau­zio­ni a ga­ran­zia del pa­ga­men­to dell’im­por­to of­fer­to. L’im­por­to dell’ag­giu­di­ca­zio­ne de­ve es­se­re pa­ga­to in un uni­co ver­sa­men­to, su­bi­to do­po il ri­la­scio del­la con­ces­sio­ne. Il rim­bor­so è esclu­so se la con­ces­sio­ne è li­mi­ta­ta, so­spe­sa, re­vo­ca­ta, ri­ti­ra­ta o re­sti­tui­ta pri­ma del­la sua sca­den­za.

3 L’ar­ti­co­lo 23 ca­po­ver­si 2 e 4 si ap­pli­ca per ana­lo­gia.

Art. 25 Modifica, sospensione e interruzione della procedura di pubblica gara  

Se tra la pub­bli­ca­zio­ne del­la pub­bli­ca ga­ra nel Fo­glio fe­de­ra­le e il ri­la­scio del­la con­ces­sio­ne dei re­qui­si­ti es­sen­zia­li cam­bia­no, l’au­to­ri­tà con­ce­den­te può mo­di­fi­ca­re la po­sta mi­ni­ma o adat­ta­re, so­spen­de­re o in­ter­rom­pe­re la pro­ce­du­ra te­nen­do con­to del­le con­di­zio­ni fis­sa­te nei do­cu­men­ti del­la pub­bli­ca ga­ra.

Sezione 3: Diffusione di programmi radiofonici e televisivi

Art. 26 Applicazione  

Le di­spo­si­zio­ni del­la pre­sen­te se­zio­ne si ap­pli­ca­no sol­tan­to al­le con­ces­sio­ni di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne de­sti­na­te in­te­ra­men­te o in par­te al­la dif­fu­sio­ne di pro­gram­mi ra­dio­fo­ni­ci e te­le­vi­si­vi.

Art. 27 Rilascio  

1 Una con­ces­sio­ne di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne vie­ne ri­la­scia­ta sen­za pub­bli­ca ga­ra, se:

a.
con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 47 dell’or­di­nan­za del 9 mar­zo 20077 sul­la ra­dio­te­le­vi­sio­ne la ca­pa­ci­tà tra­smis­si­va di­spo­ni­bi­le pre­vi­sta è di al­me­no il 75 per cen­to per la dif­fu­sio­ne di pro­gram­mi con o sen­za di­rit­to d’ac­ces­so; e
b.
il ri­chie­den­te:
1.
sod­di­sfa le con­di­zio­ni del Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’am­bien­te, dei tra­spor­ti, dell’ener­gia e del­le co­mu­ni­ca­zio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 3 ca­po­ver­so 2 del­le di­ret­ti­ve del 22 di­cem­bre 20108 sul­le fre­quen­ze per la ra­dio­dif­fu­sio­ne,
2.
di­mo­stra in mo­do ve­ro­si­mi­le di po­ter fi­nan­zia­re gli in­ve­sti­men­ti ne­ces­sa­ri e l’eser­ci­zio, e
3.
ga­ran­ti­sce di adem­pie­re le di­spo­si­zio­ni di cui agli ar­ti­co­li 23 ca­po­ver­so 1 LTC e 51 ca­po­ver­so 2 LRTV.

2 Se le con­di­zio­ni di cui al ca­po­ver­so 1 non so­no sod­di­sfat­te, le con­ces­sio­ni di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne so­no di re­go­la ri­la­scia­te me­dian­te una pub­bli­ca ga­ra.

Art. 28 Proroga, rinnovo e trasferimento  

1 L’au­to­ri­tà con­ce­den­te pro­ro­ga o rin­no­va la con­ces­sio­ne di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne su ri­chie­sta del con­ces­sio­na­rio sen­za in­di­re una pub­bli­ca ga­ra in par­ti­co­la­re se l’evo­lu­zio­ne tec­no­lo­gi­ca po­ne le emit­ten­ti di­nan­zi a un com­pi­to par­ti­co­lar­men­te im­pe­gna­ti­vo e se in que­sto mo­do si può ga­ran­ti­re una dif­fu­sio­ne con­ti­nua dei pro­gram­mi.

2 Il tra­sfe­ri­men­to del­la con­ces­sio­ne va no­ti­fi­ca­to pre­via­men­te all’au­to­ri­tà con­ce­den­te ed è su­bor­di­na­to all’ap­pro­va­zio­ne di que­st’ul­ti­ma.

3 Le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 27 ca­po­ver­so 1 de­vo­no con­ti­nua­re a es­se­re sod­di­sfat­te in ca­so di pro­ro­ga, rin­no­vo o tra­sfe­ri­men­to.

Art. 29 Ripresa del segnale del programma  

In ca­so di dif­fu­sio­ne di­gi­ta­le, il con­ces­sio­na­rio di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ri­pren­de il se­gna­le di un pro­gram­ma con di­rit­to d’ac­ces­so all’en­tra­ta del­la mi­sce­la­zio­ne del se­gna­le (mul­ti­ple­xer).

Sezione 4: Dimostrazioni di impianti di radiocomunicazione

Art. 30  

La con­ces­sio­ne di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne per di­mo­stra­zio­ni au­to­riz­za il con­ces­sio­na­rio a uti­liz­za­re lo spet­tro del­le ra­dio­fre­quen­ze nei li­mi­ti di spa­zio e di tem­po pre­vi­sti con im­pian­ti di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne con­for­mi al­le pre­scri­zio­ni per ef­fet­tua­re di­mo­stra­zio­ni a ter­zi.

Sezione 5: Prove di radiocomunicazione

Art. 31 Concessione per le prove di radiocomunicazione  

1 La con­ces­sio­ne per le pro­ve di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne au­to­riz­za il con­ces­sio­na­rio a uti­liz­za­re ta­lu­ne fre­quen­ze per svi­lup­pa­re, pro­va­re e pre­sen­ta­re nuo­ve tec­no­lo­gie, nuo­ve of­fer­te o im­pian­ti di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne. Ta­li tec­no­lo­gie, of­fer­te e im­pian­ti di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne non so­no te­nu­ti, in quel mo­men­to, a es­se­re con­for­mi al­le pre­scri­zio­ni.

2 Le pro­ve e l’ob­bli­go di ren­di­con­to so­no de­scrit­ti nel­la con­ces­sio­ne.

3 Le pro­ve di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne so­no au­to­riz­za­te sol­tan­to nel qua­dro sta­bi­li­to dall’au­to­ri­tà con­ce­den­te. Que­st’ul­ti­ma ne li­mi­ta in par­ti­co­la­re lo spa­zio e la du­ra­ta.

Art. 32 Condizioni per il rilascio di concessioni per prove di radiocomunicazione  

1 La con­ces­sio­ne per pro­ve di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne è ri­la­scia­ta sol­tan­to se:

a.
le ri­sor­se di fre­quen­ze ri­chie­ste so­no di­spo­ni­bi­li e se la pro­va non osta­co­la l’eser­ci­zio re­go­la­re at­tua­le o fu­tu­ro del­le fre­quen­ze nel­le gam­me in que­stio­ne;
b.
un di­ri­gen­te tec­ni­co sor­ve­glia la pro­va di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne.

2 So­no ri­co­no­sciu­ti co­me di­ri­gen­ti tec­ni­ci:

a.
gli in­ge­gne­ri SPF, SUP o STS di­plo­ma­ti in elet­tro­tec­ni­ca;
b.
gli in­ge­gne­ri elet­tro­tec­ni­ci iscrit­ti nei re­gi­stri A o B del­la Fon­da­zio­ne dei re­gi­stri sviz­ze­ri de­gli in­ge­gne­ri, de­gli ar­chi­tet­ti e dei tec­ni­ci9;
c.
i fi­si­ci di­plo­ma­ti di un’uni­ver­si­tà o di un po­li­tec­ni­co sviz­ze­ri.

3 In ca­si par­ti­co­la­ri, l’UF­COM può ri­co­no­sce­re co­me di­ri­gen­te tec­ni­co una per­so­na con una for­ma­zio­ne equi­va­len­te o che di­spon­ga del­le qua­li­fi­che ne­ces­sa­rie. So­no fat­ti sal­vi gli ac­cor­di in­ter­na­zio­na­li sul ri­co­no­sci­men­to del­le qua­li­fi­che pro­fes­sio­na­li.

9 Fon­da­zio­ne dei re­gi­stri sviz­ze­ri de­gli in­ge­gne­ri, de­gli ar­chi­tet­ti e dei tec­ni­ci, Wein­berg­stras­se 47, 8006Zu­ri­go.

Capitolo 5: Utilizzazione delle frequenze in seguito a notifica all’UFCOM o con certificato di capacità

Sezione 1: Disposizioni generali in merito alla notifica

Art. 33 Obbligo di notifica  

1 Chi in­ten­de uti­liz­za­re lo spet­tro del­le ra­dio­fre­quen­ze di cui al­le let­te­re a–f, de­ve no­ti­fi­car­lo pre­via­men­te all’UF­COM. Que­sta di­spo­si­zio­ne si ap­pli­ca a:

a.
de­ter­mi­na­te gam­me di fre­quen­ze del­la na­vi­ga­zio­ne ma­rit­ti­ma e re­na­na o per un im­pian­to di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ma­rit­ti­ma por­ta­ti­le con chia­ma­ta se­let­ti­va di­gi­ta­le (Di­gi­tal Se­lec­ti­ve Cal­ling; DSC);
b.
de­ter­mi­na­te gam­me di fre­quen­ze del­le ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ni ae­ro­nau­ti­che, del­la na­vi­ga­zio­ne ae­ro­nau­ti­ca o del­la sor­ve­glian­za ae­ro­nau­ti­ca;
c.
im­pian­ti di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne per ra­dioa­ma­to­ri in­cu­sto­di­ti o te­le­co­man­da­ti;
d.
de­ter­mi­na­te gam­me di fre­quen­ze per ra­dioa­ma­to­ri;
e.
ri­pe­ti­to­ri GPS;
f.
geo­ra­dar (Ground Pro­bing Ra­dar; GPR).

2 La no­ti­fi­ca au­to­riz­za a uti­liz­za­re le gam­me di fre­quen­ze che so­no de­fi­ni­te nel­le pre­scri­zio­ni tec­ni­che di uti­liz­zo del PNAF.

3 Lo spet­tro del­le ra­dio­fre­quen­ze in una gam­ma di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­re ad può es­se­re uti­liz­za­to sol­tan­to da chi ha ot­te­nu­to un in­di­ca­ti­vo di chia­ma­ta se­con­do gli ar­ti­co­li 47d–47fdell’or­di­nan­za del 6 ot­to­bre 199710 con­cer­nen­te gli ele­men­ti d’in­di­riz­zo nel set­to­re del­le te­le­co­mu­ni­ca­zio­ni (ORAT).

Art. 34 Tipologia di notifica e attestazione  

1 La no­ti­fi­ca de­ve es­se­re ef­fet­tua­ta tra­mi­te il mo­du­lo mes­so a di­spo­si­zio­ne dall’UF­COM o tra­smes­so per via elet­tro­ni­ca nel si­ste­ma in­di­ca­to dall’UF­COM.

2 L’UF­COM ri­la­scia un’at­te­sta­zio­ne se­con­do il Re­go­la­men­to del­le ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ni del 17 no­vem­bre 199511 per le uti­liz­za­zio­ni del­le fre­quen­ze pre­vi­ste nell’ar­ti­co­lo 33 ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b.

Art. 35 Divieto di utilizzare le frequenze nel quadro dell’obbligo di notifica  

1 L’UF­COM può vie­ta­re l’uti­liz­za­zio­ne del­le fre­quen­ze se la per­so­na sog­get­ta all’ob­bli­go di no­ti­fi­ca non pa­ga la tas­sa di re­gi­stra­zio­ne do­vu­ta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 40 ca­po­ver­so 1 let­te­ra d LTC.

2 Re­vo­ca il di­vie­to se la per­so­na sog­get­ta al sud­det­to ob­bli­go no­ti­fi­ca nuo­va­men­te l’uti­liz­za­zio­ne e pa­ga sia la tas­sa di re­gi­stra­zio­ne sco­per­ta, sia la nuo­va tas­sa.

Sezione 2: Impianti per le radiocomunicazioni aeronautiche, marittime e renane

Art. 36 Principi per l’utilizzazione di impianti per le radiocomunicazioni aeronautiche, marittime e renane  

1 L’uti­liz­za­zio­ne di im­pian­ti di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne a bor­do di na­vi è di­sci­pli­na­ta dal Re­go­la­men­to del­le ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ni del 17 no­vem­bre 199512.

2 L’uti­liz­za­zio­ne di im­pian­ti di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne a bor­do di bat­tel­li sul Re­no è di­sci­pli­na­ta dal Re­go­la­men­to del­le ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ni, dal­la Con­ven­zio­ne re­gio­na­le del 18 apri­le 201213 sul­le ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ni del­la na­vi­ga­zio­ne in­ter­na e dal Ma­nua­le sul­le ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ni del­la na­vi­ga­zio­ne in­ter­na14.

3 L’uti­liz­za­zio­ne di im­pian­ti per par­te­ci­pa­re al­la ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ae­ro­nau­ti­ca è di­sci­pli­na­ta da:

a.
il Re­go­la­men­to del­le ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ni;
b.
l’ar­ti­co­lo 30 del­la Con­ven­zio­ne del 7 di­cem­bre 194415 re­la­ti­va all’avia­zio­ne ci­vi­le in­ter­na­zio­na­le;
c.
l’al­le­ga­to 10 vo­lu­me II del­la Con­ven­zio­ne del 7 di­cem­bre 194416 re­la­ti­va all’avia­zio­ne ci­vi­le in­ter­na­zio­na­le; so­no fat­te sal­ve le de­ro­ghe no­ti­fi­ca­te dal­la Sviz­ze­ra ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 38 del­la Con­ven­zio­ne.

12 RS 0.784.403.1

13 Il te­sto del­la Con­ven­zio­ne può es­se­re ot­te­nu­to a pa­ga­men­to pres­so l’UF­COM, rue de l’Ave­nir 44, ca­sel­la po­sta­le, 2501 Bien­ne, o gra­tui­ta­men­te all’in­di­riz­zo In­ter­net www.rai­n­wat.bipt.be > Ar­ran­ge­ment.

14 Il te­sto del Ma­nua­le può es­se­re ot­te­nu­to a pa­ga­men­to pres­so l’UF­COM, rue de l’Ave­nir 44, ca­sel­la po­sta­le, 2501 Bien­ne, o gra­tui­ta­men­te all’in­di­riz­zo In­ter­net www.ccr-zkr.org > Do­cu­men­ts > Rè­gle­men­ts de la CCNR.

15 RS 0.748.0

16 Il te­sto di que­sto al­le­ga­to non è pub­bli­ca­to nel­la RU. Può es­se­re ot­te­nu­to gra­tui­ta­men­te pres­so l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dell’avia­zio­ne ci­vi­le all’in­di­riz­zo www.bazl.ad­min.ch > Spa­zio pro­fes­sio­na­le > Or­ga­niz­za­zio­ne e in­for­ma­zio­ni di ba­se, o a pa­ga­men­to pres­so l’Or­ga­niz­za­zio­ne in­ter­na­zio­na­le dell’avia­zio­ne ci­vi­le in­ter­na­zio­na­le (Or­ga­ni­sa­tion de l’avia­tion ci­vi­le in­ter­na­tio­na­le, Grou­pe de la ven­te des do­cu­men­ts, 999, rue de l’Uni­ver­si­té, Mon­tréal, Qué­bec, Ca­na­da H3C 5H7; www.icao.int).

Art. 37 Utilizzazione di impianti di radiocomunicazione a bordo di una nave  

Chi vuo­le uti­liz­za­re un im­pian­to di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne a bor­do di una na­ve che sot­to­stà al­le di­spo­si­zio­ni del­la Con­ven­zio­ne in­ter­na­zio­na­le del 1° no­vem­bre 197417 per la sal­va­guar­dia del­la vi­ta uma­na in ma­re (Sa­fe­ty of Li­fe at Sea; SO­LAS) de­ve es­se­re ti­to­la­re di uno dei se­guen­ti cer­ti­fi­ca­ti di ca­pa­ci­tà ri­la­scia­ti se­con­do il Re­go­la­men­to del­le ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ni del 17 no­vem­bre 199518:

a.
il cer­ti­fi­ca­to di 1a clas­se per elet­tro­ni­ci del­le ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ni;
b.
il cer­ti­fi­ca­to di 2a clas­se per elet­tro­ni­ci del­le ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ni;
c.
il cer­ti­fi­ca­to ge­ne­ra­le di ope­ra­to­re del­le ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ni (Ge­ne­ral Ope­ra­tors Cer­ti­fi­ca­te);
d.
il cer­ti­fi­ca­to li­mi­ta­to per ope­ra­to­ri del­le ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ni (Re­stric­ted Ope­ra­tors Cer­ti­fi­ca­te).
Art. 38 Navigazione da diporto con impianti GMDSS  

Chi vuo­le uti­liz­za­re un im­pian­to di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne nell’am­bi­to del si­ste­ma mon­dia­le di soc­cor­so e si­cu­rez­za in ma­re (Glo­bal Ma­ri­ti­me Di­stress and Sa­fe­ty Sy­stem; GMDSS) a bor­do di un’im­bar­ca­zio­ne per la na­vi­ga­zio­ne da di­por­to de­ve es­se­re ti­to­la­re di uno dei se­guen­ti cer­ti­fi­ca­ti di ca­pa­ci­tà ri­la­scia­ti se­con­do il Re­go­la­men­to del­le ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ni del 17 no­vem­bre 199519:

a.
uno dei cer­ti­fi­ca­ti di cui all’ar­ti­co­lo 37;
b.
il cer­ti­fi­ca­to ge­ne­ra­le per la na­vi­ga­zio­ne da di­por­to (Long Ran­ge Cer­ti­fi­ca­te);
c.
il cer­ti­fi­ca­to li­mi­ta­to per la na­vi­ga­zio­ne da di­por­to (Short Ran­ge Cer­ti­fi­ca­te).
Art. 39 Navigazione da diporto senza impianti GMDSS  

Chi vuo­le uti­liz­za­re a bor­do di un’im­bar­ca­zio­ne per la na­vi­ga­zio­ne da di­por­to un im­pian­to di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne non equi­pag­gia­to del si­ste­ma mon­dia­le di soc­cor­so e si­cu­rez­za in ma­re de­ve es­se­re ti­to­la­re di uno dei se­guen­ti cer­ti­fi­ca­ti di ca­pa­ci­tà ri­la­scia­ti se­con­do il Re­go­la­men­to del­le ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ni del 17 no­vem­bre 199520:

a.
uno dei cer­ti­fi­ca­ti di cui agli ar­ti­co­li 37 o 38;
b.
il cer­ti­fi­ca­to ge­ne­ra­le di ope­ra­to­re del­le ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ni del ser­vi­zio mo­bi­le ma­rit­ti­mo;
c.
il cer­ti­fi­ca­to ge­ne­ra­le per ra­dio­te­le­fo­ni­sti del ser­vi­zio mo­bi­le ma­rit­ti­mo;
d.
il cer­ti­fi­ca­to li­mi­ta­to per ra­dio­te­le­fo­ni­sti del ser­vi­zio mo­bi­le ma­rit­ti­mo a bor­do di pan­fi­li.
Art. 40 Utilizzazione di un impianto di radiocomunicazione marittima portatile con DSC  

Chi vuo­le uti­liz­za­re un im­pian­to di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ma­rit­ti­ma por­ta­ti­le con DSC de­ve es­se­re ti­to­la­re di uno dei cer­ti­fi­ca­ti di ca­pa­ci­tà di cui all’ar­ti­co­lo 38.

Art. 41 Utilizzazione di un impianto radiotelefonico a bordo di un battello sul Reno  

Chi vuo­le uti­liz­za­re un im­pian­to ra­dio­te­le­fo­ni­co a bor­do di un bat­tel­lo sul Re­no de­ve es­se­re ti­to­la­re di uno dei se­guen­ti cer­ti­fi­ca­ti di ca­pa­ci­tà:

a.
uno dei cer­ti­fi­ca­ti di cui agli ar­ti­co­li 37, 38 o 39;
b.
il cer­ti­fi­ca­to di ra­dio­te­le­fo­ni­sta OUC ri­la­scia­to se­con­do la Con­ven­zio­ne re­gio­na­le del 18 apri­le 201221 sul­le ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ni del­la na­vi­ga­zio­ne in­ter­na.

21 Il te­sto del­la Con­ven­zio­ne può es­se­re ot­te­nu­to a pa­ga­men­to pres­so l’UF­COM, rue de l’Ave­nir 44, ca­sel­la po­sta­le, 2501 Bien­ne, o gra­tui­ta­men­te all’in­di­riz­zo In­ter­net www.rai­n­wat.bipt.be > Ar­ran­ge­ment.

Art. 42 Certificati di capacità per la partecipazione alla radiocomunicazione aeronautica  

1 Chi uti­liz­za im­pian­ti di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ae­ro­nau­ti­ca a bor­do di un ae­ro­mo­bi­le per ri­cor­re­re a ser­vi­zi di con­trol­lo del traf­fi­co ae­reo o d’in­for­ma­zio­ne sul traf­fi­co ae­reo de­ve es­se­re ti­to­la­re di uno dei se­guen­ti cer­ti­fi­ca­ti di ca­pa­ci­tà:

a.
il cer­ti­fi­ca­to di ca­pa­ci­tà per la par­te­ci­pa­zio­ne al­la ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ae­ro­nau­ti­ca nel vo­lo a vi­sta;
b.
il cer­ti­fi­ca­to di ca­pa­ci­tà per la par­te­ci­pa­zio­ne al­la ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ae­ro­nau­ti­ca nel vo­lo stru­men­ta­le.

2 Il cer­ti­fi­ca­to di ca­pa­ci­tà au­to­riz­za al­la par­te­ci­pa­zio­ne al­la ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ae­ro­nau­ti­ca nel vo­lo a vi­sta o nel vo­lo stru­men­ta­le nel­la lin­gua in cui è sta­to so­ste­nu­to l’esa­me al ta­vo­lo.

3 L’esa­me al ta­vo­lo con­si­ste in una di­mo­stra­zio­ne del­lo svol­gi­men­to cor­ret­to del­le pro­ce­du­re di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ae­ro­nau­ti­ca in oc­ca­sio­ne di un vo­lo si­mu­la­to.

4 Chi de­si­de­ra par­te­ci­pa­re al­la ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ae­ro­nau­ti­ca in una lin­gua di­ver­sa da quel­la in cui ha so­ste­nu­to l’esa­me al ta­vo­lo, de­ve so­ste­ne­re l’esa­me al ta­vo­lo in que­st’al­tra lin­gua.

5 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dell’avia­zio­ne ci­vi­le (UFAC) è com­pe­ten­te per il ri­la­scio dei cer­ti­fi­ca­ti di ca­pa­ci­tà.

6 I cer­ti­fi­ca­ti di ca­pa­ci­tà este­ri so­no va­li­di per l’uti­liz­za­zio­ne di im­pian­ti di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ae­ro­nau­ti­ca a bor­do di ae­ro­mo­bi­li che il pi­lo­ta è au­to­riz­za­to a pi­lo­ta­re con la sua li­cen­za ri­la­scia­ta dal­lo Sta­to del re­la­ti­vo cer­ti­fi­ca­to di ca­pa­ci­tà.

7 Se una li­cen­za di pi­lo­ta este­ra è ri­co­no­sciu­ta dall’UFAC e il ti­to­la­re di­spo­ne di un cer­ti­fi­ca­to di ca­pa­ci­tà per par­te­ci­pa­re al­la ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ae­ro­nau­ti­ca, gli vie­ne ri­la­scia­to un cor­ri­spon­den­te cer­ti­fi­ca­to di ca­pa­ci­tà sviz­ze­ro.

8 Se un cer­ti­fi­ca­to di ca­pa­ci­tà per la par­te­ci­pa­zio­ne al­la ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ae­ro­nau­ti­ca con­se­gui­to all’este­ro sod­di­sfa i re­qui­si­ti sviz­ze­ri, al ti­to­la­re del cer­ti­fi­ca­to è ri­la­scia­to un cor­ri­spon­den­te cer­ti­fi­ca­to di ca­pa­ci­tà sviz­ze­ro.

9 Le per­so­ne pri­ve di cer­ti­fi­ca­to di ca­pa­ci­tà so­no au­to­riz­za­te a uti­liz­za­re un im­pian­to di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne in ca­si di emer­gen­za o ec­ce­zio­nal­men­te per sven­ta­re una mi­nac­cia in­com­ben­te.

Art. 43 Condizioni per l’ottenimento di certificati di capacità per la partecipazione alla radiocomunicazione aeronautica  

1 Il cer­ti­fi­ca­to di ca­pa­ci­tà per la par­te­ci­pa­zio­ne al­la ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ae­ro­nau­ti­ca a bor­do di un ae­ro­mo­bi­le nel vo­lo a vi­sta pre­sup­po­ne:

a.
la fre­quen­ta­zio­ne di un cor­so teo­ri­co nel­la ma­te­ria «co­mu­ni­ca­zio­ne» per pi­lo­ti per ae­ro­mo­bi­li leg­ge­ri o per pi­lo­ti pri­va­ti pres­so una scuo­la di vo­lo au­to­riz­za­ta se­con­do l’ap­pen­di­ce VII o VIII del re­go­la­men­to (UE) n. 1178/
201122;
b.
il su­pe­ra­men­to dell’esa­me teo­ri­co nel­la ma­te­ria «co­mu­ni­ca­zio­ne» per pi­lo­ti di ae­ro­mo­bi­li leg­ge­ri o per pi­lo­ti pri­va­ti; e
c.
il su­pe­ra­men­to dell’esa­me al ta­vo­lo nel vo­lo a vi­sta.

2 Il cer­ti­fi­ca­to di ca­pa­ci­tà per la par­te­ci­pa­zio­ne al­la ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ae­ro­nau­ti­ca a bor­do di un ae­ro­mo­bi­le nel vo­lo stru­men­ta­le pre­sup­po­ne:

a.
la fre­quen­ta­zio­ne di un cor­so teo­ri­co nel­la ma­te­ria «co­mu­ni­ca­zio­ne» per ot­te­ne­re l’abi­li­ta­zio­ne al vo­lo stru­men­ta­le pres­so una scuo­la di vo­lo au­to­riz­za­ta se­con­do l’ap­pen­di­ce VII del re­go­la­men­to (UE) n. 1178/2011;
b.
il su­pe­ra­men­to dell’esa­me teo­ri­co nel­la ma­te­ria «co­mu­ni­ca­zio­ne» per ot­te­ne­re l’abi­li­ta­zio­ne al vo­lo stru­men­ta­le; e
c.
il su­pe­ra­men­to dell’esa­me al ta­vo­lo nel vo­lo stru­men­ta­le.

3 Per l’esa­me teo­ri­co «co­mu­ni­ca­zio­ne» nel vo­lo a vi­sta si ap­pli­ca­no le nor­me san­ci­te nel do­cu­men­to dell’Agen­zia eu­ro­pea per la si­cu­rez­za ae­rea (AE­SA) «Ac­cep­ta­ble Means of Com­plian­ce and Gui­dan­ce Ma­te­rial to Part-FCL (AMC and GM)»23 re­la­ti­vo all’ap­pen­di­ce I del re­go­la­men­to n. 1178/2011; AMC 1 FCL.210, nu­me­ro I.4; FCL.215 e AMC 1 FCL.115; FCL.120, nu­me­ro I.4.

4 Per l’esa­me teo­ri­co «co­mu­ni­ca­zio­ne» nel vo­lo stru­men­ta­le si ap­pli­ca­no le nor­me san­ci­te nel do­cu­men­to dell’Agen­zia eu­ro­pea per la si­cu­rez­za ae­rea (AE­SA) «Ac­cep­ta­ble Means of Com­plian­ce and Gui­dan­ce Ma­te­rial to Part-FCL (AMC and GM)» re­la­ti­vo all’ap­pen­di­ce I del re­go­la­men­to n. 1178/2011; AMC 1 FCL.310; FCL.515(b); FCL.615(b), nu­me­ro I.4.

22 Re­go­la­men­to (UE) n. 1178/2011 del­la Com­mis­sio­ne, del 3 no­vem­bre 2011, che sta­bi­li­sce i re­qui­si­ti tec­ni­ci e le pro­ce­du­re am­mi­ni­stra­ti­ve re­la­ti­va­men­te agli equi­pag­gi dell’avia­zio­ne ci­vi­le ai sen­si del re­go­la­men­to (CE) n. 216/2008 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, nel­la ver­sio­ne vin­co­lan­te per la Sviz­ze­ra con­for­me­men­te al nu­me­ro 3 dell’al­le­ga­to all’Ac­cor­do del 21 giu­gno 1999 tra la Con­fe­de­ra­zio­ne Sviz­ze­ra e la Co­mu­ni­tà eu­ro­pea sul tra­spor­to ae­reo (RS 0.748.127.192.68).

23 «Ac­cep­ta­ble Means of Com­plian­ce»: Mez­zi ac­cet­ta­bi­li di con­for­mi­tà sta­bi­li­ti dall’AE­SA e mo­di­fi­ca­ti da ul­ti­mo dal­la de­ci­sio­ne del 18 mar­zo 2020, adot­ta­ta con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni di cui al nu­me­ro 3 dell’al­le­ga­to all’Ac­cor­do del 21 giu­gno 1999 (RS 0.748.127.192.68) tra la Con­fe­de­ra­zio­ne Sviz­ze­ra e la Co­mu­ni­tà eu­ro­pea sul tra­spor­to ae­reo.

Sezione 3: Radiocomunicazione amatoriale

Art. 44 Condizioni di partecipazione al servizio di radiocomunicazione amatoriale  

1 Per par­te­ci­pa­re al ser­vi­zio di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ama­to­ria­le oc­cor­re es­se­re ti­to­la­re:

a.
di uno dei cer­ti­fi­ca­ti di ca­pa­ci­tà se­guen­ti:
1.
cer­ti­fi­ca­to di ca­pa­ci­tà per ra­dioa­ma­to­ri,
2.
cer­ti­fi­ca­to di ra­dio­te­le­gra­fi­sta,
3.
cer­ti­fi­ca­to di ra­dio­te­le­fo­ni­sta per la ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ama­to­ria­le,
4.
cer­ti­fi­ca­to per ra­dioa­ma­to­ri prin­ci­pian­ti;
b.
di un in­di­ca­ti­vo di chia­ma­ta at­tri­bui­to dall’UF­COM se­con­do l’ar­ti­co­lo 47f ORAT24.

2 Gli im­pian­ti di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ama­to­ria­le in­cu­sto­di­ti pos­so­no es­se­re mes­si in ser­vi­zio sol­tan­to dal­le as­so­cia­zio­ni di ra­dioa­ma­to­ri.

Art. 45 Autorizzazioni derivanti da certificati di capacità  

1 I cer­ti­fi­ca­ti di ca­pa­ci­tà di cui all’ar­ti­co­lo 44 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a nu­me­ri 1–3 au­to­riz­za­no i ti­to­la­ri a uti­liz­za­re un im­pian­to di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne me­dian­te te­le­gra­fia Mor­se, ra­dio­te­le­fo­nia, fac­si­mi­le e te­le­vi­sio­ne su tut­te le gam­me di fre­quen­ze as­se­gna­te ai ra­dioa­ma­to­ri.

2 I cer­ti­fi­ca­ti di ca­pa­ci­tà di cui all’ar­ti­co­lo 44 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a nu­me­ro 4 au­to­riz­za­no i ti­to­la­ri a uti­liz­za­re un im­pian­to di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne me­dian­te te­le­gra­fia Mor­se, ra­dio­te­le­fo­nia e fac­si­mi­le sul­le gam­me di fre­quen­ze as­se­gna­te ai ra­dioa­ma­to­ri pre­vi­ste per que­sto ti­po di au­to­riz­za­zio­ne.

3 Le mo­da­li­tà di­gi­ta­li so­no con­sen­ti­te a con­di­zio­ne che uti­liz­zi­no pro­ce­du­re di tra­smis­sio­ne ac­ces­si­bi­li pub­bli­ca­men­te.

Art. 46 Gamme di frequenze e aggiunte all’indicativo di chiamata  

L’UF­COM sta­bi­li­sce qua­li gam­me di fre­quen­ze, mo­di di uti­liz­za­zio­ne e ag­giun­te all’in­di­ca­ti­vo di chia­ma­ta sia­no a di­spo­si­zio­ne del­la ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ama­to­ria­le.

Art. 47 Utilizzazione dell’impianto di radiocomunicazione  

1 Chi sod­di­sfa le con­di­zio­ni di par­te­ci­pa­zio­ne al ser­vi­zio di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ama­to­ria­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 44 può uti­liz­za­re l’im­pian­to di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne sol­tan­to per tra­smet­te­re in­for­ma­zio­ni di ca­rat­te­re tec­ni­co sul­le pro­ve di tra­smis­sio­ne e di ri­ce­zio­ne, per mes­sag­gi per­so­na­li e per mes­sag­gi in ca­si di emer­gen­za.

2 Non so­no am­mes­si in par­ti­co­la­re:

a.
i mes­sag­gi che im­pli­ca­no un ne­go­zio giu­ri­di­co;
b.
la tra­smis­sio­ne di in­for­ma­zio­ni pro­ve­nien­ti da ter­zi o de­sti­na­te a ter­zi, se i par­te­ci­pan­ti non so­no tut­ti ra­dioa­ma­to­ri;
c.
l’im­pie­go di se­gna­li in­ter­na­zio­na­li d’emer­gen­za, d’ur­gen­za e di si­cu­rez­za.

3 Il ti­to­la­re di un cer­ti­fi­ca­to di ca­pa­ci­tà ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 44 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a nu­me­ri 1–3 può fab­bri­ca­re e mo­di­fi­ca­re au­to­no­ma­men­te l’im­pian­to di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne sen­za l’ac­cor­do dell’UF­COM.

4 Il ti­to­la­re di un cer­ti­fi­ca­to di ca­pa­ci­tà ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 44 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a nu­me­ro 4 può eser­ci­ta­re uni­ca­men­te im­pian­ti di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne che si tro­va­no in com­mer­cio. Gli adat­ta­men­ti di que­sti ap­pa­rec­chi so­no au­to­riz­za­ti uni­ca­men­te se non con­cer­no­no la par­te tra­smit­ten­te.

Art. 48 Documentazione relativa all’impianto di radiocomunicazione  

l Il ti­to­la­re di un cer­ti­fi­ca­to di ca­pa­ci­tà di cui all’ar­ti­co­lo 44 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a de­ve te­ne­re una do­cu­men­ta­zio­ne re­la­ti­va al suo im­pian­to di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne e, su ri­chie­sta, met­ter­la a di­spo­si­zio­ne dell’UF­COM.

2 La do­cu­men­ta­zio­ne de­ve con­te­ne­re:

a.
una li­sta dei tra­smet­ti­to­ri e dei ri­ce­vi­to­ri con in­di­ca­zio­ni ri­guar­dan­ti le gam­me di fre­quen­ze, i ti­pi di tra­smis­sio­ne e la po­ten­za co­me pu­re le ca­rat­te­ri­sti­che dell’im­pian­to d’an­ten­na;
b.
uno sche­ma dei cir­cui­ti dei tra­smet­ti­to­ri e dei ri­ce­vi­to­ri non fab­bri­ca­ti in­du­strial­men­te.
Art. 49 Registrazioni relative al traffico di radiocomunicazione  

L’UF­COM può ob­bli­ga­re le per­so­ne par­te­ci­pan­ti al ser­vi­zio di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ama­to­ria­le a ef­fet­tua­re re­gi­stra­zio­ni re­la­ti­ve al pro­prio traf­fi­co di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne.

Art. 50 Impianti di radiocomunicazione di un’associazione di radioamatori  

Chi vuo­le uti­liz­za­re gli im­pian­ti di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne di un’as­so­cia­zio­ne di ra­dioa­ma­to­ri de­ve es­se­re ti­to­la­re del cor­ri­spon­den­te cer­ti­fi­ca­to di ca­pa­ci­tà.

Sezione 4: Esami per operatori delle radiocomunicazioni

Art. 51 Tipo di esami e certificati di capacità  

1 L’UF­COM è re­spon­sa­bi­le in mo­do esclu­si­vo per lo svol­gi­men­to de­gli esa­mi per l’ot­te­ni­men­to dei se­guen­ti cer­ti­fi­ca­ti di ca­pa­ci­tà:

a.
cer­ti­fi­ca­to li­mi­ta­to per la na­vi­ga­zio­ne da di­por­to (Short Ran­ge Cer­ti­fi­ca­te);
b.
cer­ti­fi­ca­to ge­ne­ra­le per la na­vi­ga­zio­ne da di­por­to (Long Ran­ge Cer­ti­fi­ca­te);
c.
cer­ti­fi­ca­to di ra­dio­te­le­fo­ni­sta OUC per le ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ni del­la na­vi­ga­zio­ne in­ter­na;
d.
cer­ti­fi­ca­to per ra­dioa­ma­to­ri prin­ci­pian­ti;
e.
cer­ti­fi­ca­to di ca­pa­ci­tà per ra­dioa­ma­to­ri.

2 Ema­na le pre­scri­zio­ni am­mi­ni­stra­ti­ve.

Art. 52 Riconoscimento di certificati di capacità esteri  

L’UF­COM può ri­co­no­sce­re cer­ti­fi­ca­ti di ca­pa­ci­tà este­ri. So­no fat­ti sal­vi gli ac­cor­di in­ter­na­zio­na­li sul ri­co­no­sci­men­to del­le qua­li­fi­che pro­fes­sio­na­li.

Capitolo 6: Impianti di radiocomunicazione esercitati dalle autorità per garantire la sicurezza pubblica

Art. 53 Obbligo e revoca dell’autorizzazione  

1 Gli im­pian­ti di te­le­co­mu­ni­ca­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 6 ca­po­ver­so 2 OIT25 pos­so­no es­se­re mes­si in ser­vi­zio, in­stal­la­ti ed eser­ci­ta­ti so­lo con l’au­to­riz­za­zio­ne dell’UF­COM.

2 In ca­so di vio­la­zio­ne dell’au­to­riz­za­zio­ne, l’UF­COM può re­vo­car­la sen­za in­den­niz­zo.

Art. 54 Domanda  

1 La do­man­da di au­to­riz­za­zio­ne de­ve con­te­ne­re in­di­ca­zio­ni det­ta­glia­te re­la­ti­ve a tut­ti i pa­ra­me­tri tec­ni­ci, al­la fi­na­li­tà e al luo­go d’eser­ci­zio dell’im­pian­to. La do­man­da per l’eser­ci­zio di im­pian­ti di te­le­co­mu­ni­ca­zio­ne fis­si che pro­vo­ca­no in­ter­fe­ren­ze de­ve inol­tre con­te­ne­re in­di­ca­zio­ni pre­ci­se in me­ri­to al ti­po e al luo­go di in­stal­la­zio­ne.

2 Nel­la do­man­da oc­cor­re de­si­gna­re un di­ri­gen­te tec­ni­co o un ser­vi­zio di con­tat­to sem­pre rag­giun­gi­bi­li du­ran­te l’eser­ci­zio.

3 Per il ri­co­no­sci­men­to co­me di­ri­gen­te tec­ni­co si ap­pli­ca l’ar­ti­co­lo 32 ca­po­ver­si 2 e 3.

Art. 55 Condizioni per il rilascio dell’autorizzazione  

1 L’UF­COM au­to­riz­za l’eser­ci­zio di im­pian­ti che pro­vo­ca­no in­ter­fe­ren­ze e di si­ste­mi di lo­ca­liz­za­zio­ne e di sor­ve­glian­za che non sod­di­sfa­no le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 6 ca­po­ver­so 1 OIT26 sol­tan­to se il ri­chie­den­te può pro­va­re che l’eser­ci­zio dell’im­pian­to non le­de ec­ces­si­va­men­te al­tri in­te­res­si pub­bli­ci o in­te­res­si di ter­zi.

2 Au­to­riz­za l’eser­ci­zio di im­pian­ti di te­le­co­mu­ni­ca­zio­ne fis­si che pro­vo­ca­no in­ter­fe­ren­ze se non pro­vo­ca­no in­ter­fe­ren­ze con il traf­fi­co del­le te­le­co­mu­ni­ca­zio­ni all’ester­no dei luo­ghi di cui all’ar­ti­co­lo 56 ca­po­ver­so 1.

Art. 56 Esercizio  

1 Gli im­pian­ti di te­le­co­mu­ni­ca­zio­ne fis­si che pro­vo­ca­no in­ter­fe­ren­ze pos­so­no es­se­re eser­ci­ta­ti so­lo nei pe­ni­ten­zia­ri e nel­le car­ce­ri, nei lo­ca­li uti­liz­za­ti dal Ser­vi­zio del­le at­ti­vi­tà in­for­ma­ti­ve del­la Con­fe­de­ra­zio­ne (SIC) non­ché nel­le in­fra­strut­tu­re dell’eser­ci­to e dell’am­mi­ni­stra­zio­ne mi­li­ta­re.

2 Gli im­pian­ti di te­le­co­mu­ni­ca­zio­ne mo­bi­li che pro­vo­ca­no in­ter­fe­ren­ze pos­so­no es­se­re eser­ci­ta­ti dal­le au­to­ri­tà di po­li­zia, dal­le au­to­ri­tà pre­po­ste all’ese­cu­zio­ne del­le pe­ne e dal SIC sol­tan­to se, gra­zie a es­si, è pos­si­bi­le evi­ta­re un pe­ri­co­lo gra­ve e in­com­ben­te per l’in­te­gri­tà fi­si­ca o la vi­ta. Pre­via in­for­ma­zio­ne dell’UF­COM, es­si pos­so­no es­se­re eser­ci­ta­ti per una du­ra­ta li­mi­ta­ta e a bas­sa po­ten­za an­che per neu­tra­liz­za­re si­ste­mi di lo­ca­liz­za­zio­ne e di sor­ve­glian­za.

3 Gli im­pian­ti di te­le­co­mu­ni­ca­zio­ne mo­bi­li che pro­vo­ca­no in­ter­fe­ren­ze pos­so­no es­se­re eser­ci­ta­ti dall’eser­ci­to per gli im­pie­ghi pre­vi­sti nell’ar­ti­co­lo 65 del­la leg­ge mi­li­ta­re del 3 feb­bra­io 199527 e per la pro­pria pro­te­zio­ne sol­tan­to se in que­sto mo­do è pos­si­bi­le evi­ta­re un pe­ri­co­lo gra­ve e in­com­ben­te per l’in­te­gri­tà fi­si­ca o la vi­ta op­pu­re una se­ria mi­nac­cia per be­ni mi­li­ta­ri spe­cia­li. Pre­via in­for­ma­zio­ne dell’UF­COM, l’eser­ci­to è au­to­riz­za­to a eser­ci­ta­re ta­li im­pian­ti di te­le­co­mu­ni­ca­zio­ne mo­bi­li che pro­vo­ca­no in­ter­fe­ren­ze per una du­ra­ta li­mi­ta­ta e a bas­sa po­ten­za an­che per neu­tra­liz­za­re si­ste­mi di lo­ca­liz­za­zio­ne e di sor­ve­glian­za.

4 Gli im­pian­ti di te­le­co­mu­ni­ca­zio­ne mo­bi­li che pro­vo­ca­no in­ter­fe­ren­ze pos­so­no es­se­re eser­ci­ta­ti dall’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dell’ar­ma­men­to e dall’eser­ci­to per una du­ra­ta li­mi­ta­ta e a bre­ve di­stan­za per pro­va­re im­pian­ti di te­le­co­mu­ni­ca­zio­ne de­sti­na­ti all’eser­ci­to, a con­di­zio­ne che l’UF­COM ri­la­sci un’au­to­riz­za­zio­ne spe­cia­le a tal fi­ne.

Art. 57 Esercizio di prova di impianti fissi che provocano interferenze  

1 L’UF­COM ri­la­scia un’au­to­riz­za­zio­ne tem­po­ra­nea per l’eser­ci­zio di pro­va di im­pian­ti di te­le­co­mu­ni­ca­zio­ne fis­si che pro­vo­ca­no in­ter­fe­ren­ze so­lo se si può ri­te­ne­re che le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 55 sia­no ri­spet­ta­te. Que­sto va­le an­che per gli im­pian­ti che han­no su­bi­to mo­di­fi­che dei pa­ra­me­tri ra­dio.

2 L’ese­cu­zio­ne del­le pro­ve dev’es­se­re re­gi­stra­ta in un ver­ba­le che con­tie­ne in­for­ma­zio­ni in me­ri­to al­la mo­da­li­tà di ese­cu­zio­ne, al de­cor­so, ai ri­sul­ta­ti e all’ini­zio e al ter­mi­ne del­le pro­ve.

3 L’UF­COM ri­la­scia l’au­to­riz­za­zio­ne d’eser­ci­zio de­fi­ni­ti­va so­lo se il ri­chie­den­te ha di­mo­stra­to il ri­spet­to del­le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 55.

Art. 58 Modifiche su impianti fissi che provocano interferenze  

La do­man­da di mo­di­fi­che a im­pian­ti di te­le­co­mu­ni­ca­zio­ne fis­si che pro­vo­ca­no in­ter­fe­ren­ze, le qua­li pos­so­no ave­re ef­fet­ti sui pa­ra­me­tri ra­dio, de­ve con­te­ne­re le in­di­ca­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 54 ca­po­ver­so 1. A se­con­da dell’en­ti­tà del­le mo­di­fi­che l’UF­COM ri­la­scia un’au­to­riz­za­zio­ne tem­po­ra­nea o de­fi­ni­ti­va.

Art: 59 Eliminazione di interferenze illecite  

1 Se un im­pian­to di te­le­co­mu­ni­ca­zio­ne fis­so che pro­vo­ca in­ter­fe­ren­ze o un si­ste­ma di lo­ca­liz­za­zio­ne o sor­ve­glian­za cau­sa un’in­ter­fe­ren­za il­le­ci­ta, l’UF­COM può or­di­na­re a chi lo eser­ci­ta di eli­mi­nar­la im­me­dia­ta­men­te.

2 Se non è pos­si­bi­le eli­mi­na­re l’in­ter­fe­ren­za en­tro un’ora, l’im­pian­to o il si­ste­ma de­ve es­se­re di­sat­ti­va­to im­me­dia­ta­men­te. L’im­pian­to o il si­ste­ma può es­se­re ri­mes­so in eser­ci­zio so­lo do­po l’eli­mi­na­zio­ne dell’in­ter­fe­ren­za.

3 L’UF­COM de­ve es­se­re in­for­ma­to sul­la cau­sa dell’in­ter­fe­ren­za e sul­le mi­su­re adot­ta­te per eli­mi­nar­la.

Capitolo 7: Disposizioni finali

Art. 60 Esecuzione  

1 L’UF­COM è in­ca­ri­ca­to dell’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te or­di­nan­za ed ema­na le di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne tec­ni­che e am­mi­ni­stra­ti­ve.

2 Può con­clu­de­re ac­cor­di in­ter­na­zio­na­li dal con­te­nu­to tec­ni­co o am­mi­ni­stra­ti­vo che rien­tra­no nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne del­la pre­sen­te or­di­nan­za. Col­la­bo­ra con le au­to­ri­tà del­le te­le­co­mu­ni­ca­zio­ni este­re.

Art. 61 Collaborazione con altri organi  

1 Se ciò è ne­ces­sa­rio e op­por­tu­no, gli or­ga­ni ci­vi­li com­pe­ten­ti col­la­bo­ra­no tra lo­ro o con gli or­ga­ni mi­li­ta­ri, in par­ti­co­la­re per l’iden­ti­fi­ca­zio­ne del­le fon­ti di in­ter­fe­ren­ze.

2 La gam­ma del­lo spet­tro del­le ra­dio­fre­quen­ze uti­liz­za­ta esclu­si­va­men­te dall’eser­ci­to per le uti­liz­za­zio­ni mi­li­ta­ri è con­trol­la­ta da­gli or­ga­ni mi­li­ta­ri.

Art. 62 Abrogazione di un altro atto normativo  

L’or­di­nan­za del 9 mar­zo 200728 sul­la ge­stio­ne del­le fre­quen­ze e sul­le con­ces­sio­ni di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne è abro­ga­ta.

28 [RU 2007 10057085, 2008 1913, 2009 5841, 2012 6569, 2014 4171, 2015 4425, 2016 119art. 30 cpv. 3 179 art. 43 cpv. 2, 2017 4151all. 4 n. II 13 5931 all. n. 1]

Art. 63 Disposizioni transitorie  

1 Con l’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te or­di­nan­za:

a.
le con­ces­sio­ni per par­te­ci­pa­re al ser­vi­zio di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ama­to­ria­le e al­la ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ae­ro­nau­ti­ca non­ché le con­ces­sio­ni per l’uti­liz­zo di im­pian­ti di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne su im­bar­ca­zio­ni ma­rit­ti­me e re­na­ne per­do­no la lo­ro va­li­di­tà;
b.
gli in­di­ca­ti­vi di chia­ma­ta e gli iden­ti­fi­ca­to­ri ac­cor­da­ti con le con­ces­sio­ni di cui al­la let­te­ra a so­no con­si­de­ra­ti at­tri­bui­ti ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 47d–47f ORAT29;
c.
i do­cu­men­ti «Ship Sta­tion Li­cen­ce» e «Air­craft Sta­tion Li­cen­ce» ri­la­scia­ti con le con­ces­sio­ni di cui al­la let­te­ra a e le car­te d’iden­ti­tà con fo­to­gra­fia per i ra­dioa­ma­to­ri pos­so­no con­ti­nua­re a es­se­re uti­liz­za­ti fi­no al­la ri­nun­cia al re­la­ti­vo in­di­ca­ti­vo di chia­ma­ta e all’iden­ti­fi­ca­to­re o fi­no al­la lo­ro re­vo­ca;
d.
i ti­to­la­ri del­le con­ces­sio­ni ac­cor­da­te se­con­do la let­te­ra a so­no con­si­de­ra­ti no­ti­fi­ca­ti ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 33;
e.
i cer­ti­fi­ca­ti di ca­pa­ci­tà ot­te­nu­ti sul­la ba­se del di­rit­to an­te­rio­re man­ten­go­no la lo­ro va­li­di­tà;
f.
i cer­ti­fi­ca­ti di ra­dio­te­le­fo­ni­sta ot­te­nu­ti sul­la ba­se dell’Ac­cor­do re­gio­na­le del 1° ot­to­bre 197630 sul ser­vi­zio ra­dio­te­le­fo­ni­co re­na­no so­no con­si­de­ra­ti co­me cer­ti­fi­ca­ti di ra­dio­te­le­fo­ni­sta OUC ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 41 let­te­ra b;
g.
i cer­ti­fi­ca­ti di ra­dio­te­le­fo­ni­sta di vo­lo man­ten­go­no la lo­ro va­li­di­tà e so­no con­si­de­ra­ti cer­ti­fi­ca­ti di ca­pa­ci­tà per la par­te­ci­pa­zio­ne al­la ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne ae­ro­nau­ti­ca nel vo­lo a vi­sta se­con­do l’ar­ti­co­lo 42 ca­po­ver­so 2 let­te­ra a.

2 Le con­ces­sio­ni di ra­dio­co­mu­ni­ca­zio­ne per la dif­fu­sio­ne ana­lo­gi­ca di pro­gram­mi ra­dio­fo­ni­ci pos­so­no es­se­re pro­ro­ga­te dall’UF­COM, su ri­chie­sta, fi­no al 31 di­cem­bre 2024, per quan­to ciò sia ne­ces­sa­rio per l’at­tua­zio­ne or­di­na­ta del pas­sag­gio dal­la dif­fu­sio­ne ana­lo­gi­ca a quel­la di­gi­ta­le. L’UF­COM può re­vo­ca­re le con­ces­sio­ni pro­ro­ga­te per quan­to ciò sia ne­ces­sa­rio per l’at­tua­zio­ne or­di­na­ta del pas­sag­gio dal­la dif­fu­sio­ne ana­lo­gi­ca a quel­la di­gi­ta­le. La re­vo­ca è or­di­na­ta con sei me­si di an­ti­ci­po.

Art. 64 Entrata in vigore  

La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° gen­na­io 2021.

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