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Ordinanza
sugli esami genetici sull’essere umano
(OEGU)

del 14 febbraio 2007 (Stato 1° febbraio 2019)

Il Consiglio federale svizzero,

visti gli articoli 8 capoversi 2 e 3 lettera b, 12 capoverso 4 e 35 capoverso 1 della legge federale dell’8 ottobre 20041 sugli esami genetici sull’essere umano (LEGU),

ordina:

Capitolo 1: Disposizioni generali

Art. 1 Oggetto

1 La pre­sen­te or­di­nan­za di­sci­pli­na:

a.
le con­di­zio­ni e la pro­ce­du­ra di ri­la­scio dell’au­to­riz­za­zio­ne a ef­fet­tua­re esa­mi ci­to­ge­ne­ti­ci e ge­ne­ti­co-mo­le­co­la­ri sull’es­se­re uma­no;
b.
le con­di­zio­ni e la pro­ce­du­ra di ri­la­scio dell’au­to­riz­za­zio­ne a ef­fet­tua­re de­pi­stag­gi ge­ne­ti­ci;
c.2
la com­po­si­zio­ne e l’or­ga­niz­za­zio­ne del­la Com­mis­sio­ne fe­de­ra­le per gli esa­mi ge­ne­ti­ci sull’es­se­re uma­no (Com­mis­sio­ne).

2 La pre­sen­te or­di­nan­za de­ter­mi­na inol­tre gli esa­mi ci­to­ge­ne­ti­ci e ge­ne­ti­co-mo­le­co­la­ri che non so­no sot­to­po­sti ad au­to­riz­za­zio­ne.3

2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 3 dell’all. all’O del 14 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° feb. 2019 (RU 2019 155).

3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4917).

Art. 2 Servizio federale competente 4

L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­la sa­ni­tà pub­bli­ca (UF­SP) è il ser­vi­zio fe­de­ra­le com­pe­ten­te se­con­do gli ar­ti­co­li 8 ca­po­ver­so 2 let­te­ra a e 12 ca­po­ver­so 4 LE­GU.

4 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 18 ago. 2010, in vi­go­re dal 15 set. 2010 (RU 2010 3829).

Art. 3 Stato della scienza e della tecnica

Gli esa­mi ci­to­ge­ne­ti­ci e ge­ne­ti­co-mo­le­co­la­ri, non­ché i de­pi­stag­gi ge­ne­ti­ci, de­vo­no es­se­re ef­fet­tua­ti con­for­me­men­te al­lo sta­to del­la scien­za e del­la tec­ni­ca.

Art. 4 Deroghe all’obbligo dell’autorizzazione 5

L’au­to­riz­za­zio­ne non è ne­ces­sa­ria per ese­gui­re gli esa­mi ci­to­ge­ne­ti­ci e ge­ne­ti­co-mo­le­co­la­ri per la ti­piz­za­zio­ne di grup­pi san­gui­gni non­ché di ca­rat­te­ri­sti­che ema­ti­che e tis­su­ta­li a me­no che gli esa­mi non sia­no ese­gui­ti per de­ter­mi­na­re se vi è una ma­lat­tia ere­di­ta­ria o una pre­di­spo­si­zio­ne a una ma­lat­tia.

5 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4917).

Capitolo 2: Esecuzione di esami citogenetici e genetico-molecolari

Sezione 1: Condizioni per l’autorizzazione

Art. 5 Designazione di un capo di laboratorio 6

Il la­bo­ra­to­rio de­si­gna una per­so­na re­spon­sa­bi­le (ca­po di la­bo­ra­to­rio) che eser­ci­ti la vi­gi­lan­za di­ret­ta sull’ese­cu­zio­ne di esa­mi ci­to­ge­ne­ti­ci e ge­ne­ti­co-mo­le­co­la­ri.

6 Nuo­vo te­sto giu­sta l’ap­pen­di­ce all’O del 21 giu. 2017, in vi­go­re dal 1° set. 2017 (RU 2017 3651).

Art. 6 Qualifica del capo di laboratorio

1 Il ca­po di la­bo­ra­to­rio de­ve pos­se­de­re uno dei se­guen­ti ti­to­li di stu­dio o di­plo­mi:7

a.8
spe­cia­li­sta FA­MH in ana­li­si me­di­co-ge­ne­ti­ca o spe­cia­li­sta FA­MH in me­di­ci­na di la­bo­ra­to­rio, ge­ne­ti­ca me­di­ca;
b.9
spe­cia­li­sta FA­MH in ana­li­si cli­ni­co-chi­mi­ca o spe­cia­li­sta FA­MH in me­di­ci­na di la­bo­ra­to­rio, prin­ci­pal­men­te in chi­mi­ca cli­ni­ca;
c.10
spe­cia­li­sta FA­MH in ana­li­si ema­to­lo­gi­ca o spe­cia­li­sta FA­MH in me­di­ci­na di la­bo­ra­to­rio, prin­ci­pal­men­te in ema­to­lo­gia;
d.11
spe­cia­li­sta FA­MH in ana­li­si cli­ni­co-im­mu­no­lo­gi­ca o spe­cia­li­sta FA­MH in me­di­ci­na di la­bo­ra­to­rio, prin­ci­pal­men­te in im­mu­no­lo­gia;
e.
spe­cia­li­sta FA­MH in ana­li­si di me­di­ci­na di la­bo­ra­to­rio (plu­ri­di­sci­pli­na­re);
f.12
me­di­co spe­cia­liz­za­to in pa­to­lo­gia, prin­ci­pal­men­te in pa­to­lo­gia mo­le­co­la­re;
g.13
una for­ma­zio­ne com­ple­ta nel set­to­re del­la chi­mi­ca, del­la bio­chi­mi­ca, del­la mi­cro­bio­lo­gia o del­la bio­lo­gia ot­te­nu­ta in un’uni­ver­si­tà ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 3 ca­po­ver­so 1 del­la leg­ge dell’8 ot­to­bre 199914 sull’aiu­to al­le uni­ver­si­tà o in un’uni­ver­si­tà este­ra ri­co­no­sciu­ta dal­lo Sta­to o ac­cre­di­ta­ta;
h.15
una for­ma­zio­ne uni­ver­si­ta­ria com­ple­ta in me­di­ci­na uma­na, me­di­ci­na den­ta­ria, me­di­ci­na ve­te­ri­na­ria o far­ma­cia se­con­do la LP­Med.
1bis Se il la­bo­ra­to­rio ese­gue esa­mi ci­to­ge­ne­ti­ci o ge­ne­ti­co-mo­le­co­la­ri di ga­me­ti o em­brio­ni in vi­tro nell’am­bi­to di me­to­di di pro­crea­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 5a del­la leg­ge del 18 di­cem­bre 199816 sul­la me­di­ci­na del­la pro­crea­zio­ne (LPAM), il ca­po di la­bo­ra­to­rio de­ve di­mo­stra­re di pos­se­de­re un ti­to­lo di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra a.17
2 Se un ti­to­lo di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­re b-e è sta­to con­se­gui­to pri­ma del 1° mar­zo 2003, è ne­ces­sa­rio il com­ple­men­to «in­cl. dia­gno­sti­ca DNA/RNA».

3 L’UF­SP de­ci­de sull’equi­va­len­za dei ti­to­li este­ri con i ti­to­li di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­re a–e.18

3bis Ai la­bo­ra­to­ri il cui ca­po di­spo­ne di un al­tro ti­to­lo o di­plo­ma di stu­dio l’UF­SP può con­ce­de­re un’au­to­riz­za­zio­ne li­mi­ta­ta al­la du­ra­ta del­la pro­ce­du­ra con­cer­nen­te il ri­co­no­sci­men­to dell’equi­va­len­za.19

4 ...20

7 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4917).

8 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4917).

9 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4917).

10 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4917).

11 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4917).

12 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 18 ago. 2010, in vi­go­re dal 15 set. 2010 (RU 2010 3829).

13 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 18 ago. 2010 (RU 2010 3829). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4917).

14 RS 414.20

15 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 18 ago. 2010, in vi­go­re dal 15 set. 2010 (RU 2010 3829).

16 RS 810.11

17 In­tro­dot­to dall’ap­pen­di­ce all’O del 21 giu. 2017, in vi­go­re dal 1° set. 2017 (RU 2017 3651).

18 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. III dell’O del 9 dic. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4927).

19 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 18 ago. 2010, in vi­go­re dal 15 set. 2010 (RU 2010 3829).

20 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 18 ago. 2010, con ef­fet­to dal 15 set. 2010 (RU 2010 3829).

Art. 7 Qualifica del personale di laboratorio 21

1Al­me­no la me­tà del­le per­so­ne in­ca­ri­ca­te dell’ese­cu­zio­ne di ana­li­si de­ve po­ter at­te­sta­re:

a.
uno dei se­guen­ti di­plo­mi se­con­do la leg­ge del 13 di­cem­bre 200222 sul­la for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le (LFPr):
1.
un di­plo­ma fe­de­ra­le co­me tec­ni­co in ana­li­si bio­me­di­che,
2.
una for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le di la­bo­ra­to­ri­sta AFC (bio­lo­gia),
3.
una for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le com­ple­ta con­se­gui­ta all’este­ro, ri­co­no­sciu­ta co­me equi­va­len­te ai di­plo­mi di cui ai nu­me­ri 1 e 2, in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 68 LFPr;
b.
una for­ma­zio­ne com­ple­ta nel set­to­re del­la chi­mi­ca, del­la bio­chi­mi­ca, del­la mi­cro­bio­lo­gia o del­la bio­lo­gia ot­te­nu­ta in un’uni­ver­si­tà ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 3 ca­po­ver­so 1 del­la leg­ge dell’8 ot­to­bre 199923 sull’aiu­to al­le uni­ver­si­tà, op­pu­re in una scuo­la uni­ver­si­ta­ria este­ra ri­co­no­sciu­ta dal­lo Sta­to o ac­cre­di­ta­ta;
c.
uno stu­dio di di­plo­ma com­ple­to di una scuo­la uni­ver­si­ta­ria pro­fes­sio­na­le ai sen­si del­la leg­ge fe­de­ra­le del 6 ot­to­bre 199524 sul­le scuo­le uni­ver­si­ta­rie pro­fes­sio­na­li (LSUP) o un di­plo­ma este­ro ri­co­no­sciu­to nel cam­po del­la chi­mi­ca, del­la bio­chi­mi­ca, del­la mi­cro­bio­lo­gia o del­la bio­lo­gia in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 7 ca­po­ver­so 5 LSUP; o
d.
una for­ma­zio­ne uni­ver­si­ta­ria com­ple­ta in me­di­ci­na uma­na, me­di­ci­na den­ta­ria, me­di­ci­na ve­te­ri­na­ria o far­ma­cia se­con­do la LP­Med25.

2 Se il la­bo­ra­to­rio ese­gue esa­mi ci­to­ge­ne­ti­ci o ge­ne­ti­co-mo­le­co­la­ri di ga­me­ti o em­brio­ni in vi­tro nell’am­bi­to di me­to­di di pro­crea­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 5a LPAM26, al­me­no una del­le per­so­ne che la­vo­ra­no nel la­bo­ra­to­rio de­ve ave­re inol­tre suf­fi­cien­te espe­rien­za con esa­mi su sin­go­le cel­lu­le.27

21 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 18 ago. 2010, in vi­go­re dal 15 set. 2010 (RU 2010 3829).

22 RS 412.10

23 RS 414.20

24 RS 414.71

25 RS 811.11

26 RS 810.11

27 In­tro­dot­to dall’ap­pen­di­ce all’O del 21 giu. 2017, in vi­go­re dal 1° set. 2017 (RU 2017 3651).

Art. 8 Condizioni d’esercizio

Gli esa­mi ci­to­ge­ne­ti­ci e ge­ne­ti­co-mo­le­co­la­ri de­vo­no es­se­re ef­fet­tua­ti in lo­ca­li e con stru­men­ti con­for­mi al­lo sta­to del­la scien­za e del­la tec­ni­ca.

Art. 8a Accreditamento 28

Se il la­bo­ra­to­rio ese­gue esa­mi ci­to­ge­ne­ti­ci o ge­ne­ti­co-mo­le­co­la­ri di ga­me­ti o em­brio­ni in vi­tro nell’am­bi­to di me­to­di di pro­crea­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 5a LPAM29 de­ve inol­tre di­spor­re di un ap­po­si­to ac­cre­di­ta­men­to con­for­me­men­te all’or­di­nan­za del 17 giu­gno 199630 sull’ac­cre­di­ta­men­to e sul­la de­si­gna­zio­ne.

28 In­tro­dot­to dall’ap­pen­di­ce all’O del 21 giu. 2017, in vi­go­re dal 1° set. 2017 (RU 2017 3651).

29 RS 810.11

30 RS 946.512

Sezione 2: Autorizzazione e controllo

Art. 9 Domanda d’autorizzazione 31

1 La do­man­da d’au­to­riz­za­zio­ne de­ve con­te­ne­re:

a.
i da­ti da cui si evin­ce che i re­qui­si­ti di cui agli ar­ti­co­li 5–8a so­no sod­di­sfat­ti; è fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 10 ca­po­ver­so 3;
b.
i da­ti re­la­ti­vi ai lo­ca­li, ai prin­ci­pa­li stru­men­ti e ap­pa­rec­chi; e
c.
un elen­co de­gli esa­mi pre­vi­sti e del­le pro­ce­du­re uti­liz­za­te a tal fi­ne.

2 La do­man­da de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta all’UF­SP.

31 Nuo­vo te­sto giu­sta l’ap­pen­di­ce all’O del 21 giu. 2017, in vi­go­re dal 1° set. 2017 (RU 2017 3651).

Art. 10 Rilascio e durata di validità dell’autorizzazione 32

1 L’au­to­riz­za­zio­ne è ri­la­scia­ta so­lo se so­no sod­di­sfat­ti i re­qui­si­ti di cui agli ar­ti­co­li 5–8a; l’au­to­riz­za­zio­ne ha una va­li­di­tà di cin­que an­ni.

2 La do­man­da di rin­no­vo de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta al più tar­di sei me­si pri­ma del­la sca­den­za dell’au­to­riz­za­zio­ne. De­ve con­te­ne­re o con­fer­ma­re i da­ti di cui all’ar­ti­co­lo 9 ca­po­ver­so 1.

3 Se un la­bo­ra­to­rio in­ten­de ese­gui­re esa­mi ci­to­ge­ne­ti­ci o ge­ne­ti­co-mo­le­co­la­ri di ga­me­ti o em­brio­ni in vi­tro nell’am­bi­to di me­to­di di pro­crea­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 5a LPAM33, sen­za di­spor­re del ne­ces­sa­rio ac­cre­di­ta­men­to, l’au­to­riz­za­zio­ne è ri­la­scia­ta a con­di­zio­ne che:

a.
es­so ab­bia pre­sen­ta­to una do­man­da di ac­cre­di­ta­men­to al Ser­vi­zio di ac­cre­di­ta­men­to sviz­ze­ro; e
b.
sia­no sod­di­sfat­ti tut­ti gli al­tri re­qui­si­ti di cui agli ar­ti­co­li 5–8.

4 L’au­to­riz­za­zio­ne di cui al ca­po­ver­so 3:

a.
ha una va­li­di­tà di cin­que an­ni;
b.
non può es­se­re né pro­ro­ga­ta né rin­no­va­ta;
c.
si estin­gue se il Ser­vi­zio di ac­cre­di­ta­men­to sviz­ze­ro de­ci­de di ri­fiu­ta­re l’ac­cre­di­ta­men­to.

32 Nuo­vo te­sto giu­sta l’ap­pen­di­ce all’O del 21 giu. 2017, in vi­go­re dal 1° set. 2017 (RU 2017 3651).

33 RS 810.11

Art. 11 Portata materiale dell’autorizzazione

1 I la­bo­ra­to­ri di­ret­ti da uno spe­cia­li­sta FA­MH in ana­li­si me­di­co-ge­ne­ti­ca o da uno spe­cia­li­sta FA­MH in me­di­ci­na di la­bo­ra­to­rio, ge­ne­ti­ca me­di­ca, so­no au­to­riz­za­ti a ef­fet­tua­re tut­ti gli esa­mi ci­to­ge­ne­ti­ci e ge­ne­ti­co-mo­le­co­la­ri.34

2 Il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’in­ter­no (DFI) de­ter­mi­na gli esa­mi ge­ne­ti­co-mo­le­co­la­ri che i la­bo­ra­to­ri di­ret­ti da uno spe­cia­li­sta con un ti­to­lo di cui all’ar­ti­co­lo 6 ca­po­ver­so 1 let­te­re b–f pos­so­no ef­fet­tua­re. A tal fi­ne, tie­ne con­to dei re­qui­si­ti tec­ni­ci ne­ces­sa­ri all’ese­cu­zio­ne dei sin­go­li esa­mi.35

3 I la­bo­ra­to­ri il cui ca­po di­spo­ne di un di­plo­ma di stu­dio di cui all’ar­ti­co­lo 6 ca­po­ver­so 1 let­te­ra g o h pos­so­no es­se­re au­to­riz­za­ti a ese­gui­re esa­mi ge­ne­ti­ci non ese­gui­ti da al­cun la­bo­ra­to­rio au­to­riz­za­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 8 LE­GU. Il ca­po di la­bo­ra­to­rio de­ve di­mo­stra­re che di­spo­ne del­le com­pe­ten­ze pro­fes­sio­na­li ne­ces­sa­rie per ese­gui­re e in­ter­pre­ta­re que­sti esa­mi.36

4 A con­di­zio­ne che il ca­po di la­bo­ra­to­rio di­mo­stri che con­ti­nua a di­spor­re del­le ne­ces­sa­rie com­pe­ten­ze pro­fes­sio­na­li, un’au­to­riz­za­zio­ne se­con­do il ca­po­ver­so 3 può es­se­re rin­no­va­ta an­che se, do­po la sua con­ces­sio­ne, un la­bo­ra­to­rio au­to­riz­za­to con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 8 LE­GU of­fre i me­de­si­mi esa­mi. In ca­so di cam­bia­men­to del ca­po di la­bo­ra­to­rio, l’UF­SP con­ce­de sol­tan­to un’au­to­riz­za­zio­ne se­con­do il ca­po­ver­so 1 o 2.37

34 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 nov. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4917).

35 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. III dell’O del 9 dic. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4927).

36 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 18 ago. 2010, in vi­go­re dal 15 set. 2010 (RU 2010 3829).

37 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 18 ago. 2010, in vi­go­re dal 15 set. 2010 (RU 2010 3829).

Art. 12 Controllo

1 L’UF­SP con­trol­la, se­gna­ta­men­te me­dian­te ispe­zio­ni pe­rio­di­che, se le di­spo­si­zio­ni del­la pre­sen­te or­di­nan­za so­no ri­spet­ta­te.

2 L’UF­SP può in ogni mo­men­to ef­fet­tua­re o or­di­na­re ispe­zio­ni con o sen­za pre­av­vi­so.

3 Per ef­fet­tua­re le ispe­zio­ni, l’UF­SP può av­va­ler­si di pe­ri­ti ester­ni.

4 Il la­bo­ra­to­rio de­ve ga­ran­ti­re all’UF­SP e ai suoi pe­ri­ti l’ac­ces­so ai pro­pri lo­ca­li e stru­men­ti, non­ché for­ni­re tut­te le in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie ai fi­ni dell’ispe­zio­ne.

Art. 13 Laboratori accreditati

1 Se un la­bo­ra­to­rio au­to­riz­za­to in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 8 ca­po­ver­so 1 LE­GU è ac­cre­di­ta­to con­for­me­men­te all’or­di­nan­za del 17 giu­gno 199638 sull’ac­cre­di­ta­men­to e sul­la de­si­gna­zio­ne, i con­trol­li suc­ces­si­vi del Ser­vi­zio d’ac­cre­di­ta­men­to sviz­ze­ro so­sti­tui­sco­no nel set­to­re ac­cre­di­ta­to le ispe­zio­ni pe­rio­di­che di cui all’ar­ti­co­lo 12 ca­po­ver­so 1.

2 Il Ser­vi­zio d’ac­cre­di­ta­men­to sviz­ze­ro in­for­ma co­stan­te­men­te l’UF­SP sul ri­la­scio, il rin­no­vo, la re­vo­ca o la so­spen­sio­ne di un ac­cre­di­ta­men­to nel set­to­re del­la ge­ne­ti­ca me­di­ca.

Art. 14 Revoca, sospensione o modifica dell’autorizzazione

L’UF­SP può ri­ti­ra­re, so­spen­de­re o mo­di­fi­ca­re l’au­to­riz­za­zio­ne se:

a.
le con­di­zio­ni per l’au­to­riz­za­zio­ne non so­no più adem­pi­te;
b.
i ri­sul­ta­ti dei con­trol­li ester­ni del­la qua­li­tà dan­no adi­to a ri­pe­tu­te con­te­sta­zio­ni; op­pu­re
c.
gli ob­bli­ghi di cui agli ar­ti­co­li 15–21 non so­no ri­spet­ta­ti.

Sezione 3: Obblighi del laboratorio

Art. 15 Sistema di gestione della qualità e controllo esterno della qualità

1 Per ef­fet­tua­re esa­mi ci­to­ge­ne­ti­ci o ge­ne­ti­co-mo­le­co­la­ri, il la­bo­ra­to­rio de­ve ap­pli­ca­re un si­ste­ma ap­pro­pria­to di ge­stio­ne del­la qua­li­tà; a tal fi­ne, tie­ne con­to del­le nor­me di cui all’al­le­ga­to 1. Il DFI39 può pub­bli­ca­re una gui­da ap­po­si­ta.

2 Il la­bo­ra­to­rio de­ve sot­to­por­si re­go­lar­men­te ai con­trol­li ester­ni del­la qua­li­tà se­con­do l’al­le­ga­to 2.40

39 Nuo­va espr. giu­sta il n. I dell’O del 18 ago. 2010, in vi­go­re dal 15 set. 2010 (RU 2010 3829). Di det­ta mod. è te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

40 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 18 ago. 2010, in vi­go­re dal 15 set. 2010 (RU 2010 3829).

Art. 16 Conservazione dei documenti

1 I do­cu­men­ti al­le­sti­ti in ba­se al si­ste­ma di ge­stio­ne del­la qua­li­tà e al con­trol­lo ester­no del­la qua­li­tà, non­ché i pro­to­col­li di la­bo­ra­to­rio, de­vo­no es­se­re con­ser­va­ti per al­me­no cin­que an­ni e, su ri­chie­sta, mes­si a di­spo­si­zio­ne dell’UF­SP.

2 I rap­por­ti re­la­ti­vi agli esa­mi de­vo­no es­se­re con­ser­va­ti per 30 an­ni.

3 Se l’at­ti­vi­tà del la­bo­ra­to­rio ces­sa pri­ma del­la sca­den­za di ta­le ter­mi­ne, i rap­por­ti re­la­ti­vi agli esa­mi de­vo­no es­se­re con­ser­va­ti in mo­do si­cu­ro o, se ciò non fos­se pos­si­bi­le, con­se­gna­ti all’UF­SP.

4 Il la­bo­ra­to­rio de­ve prov­ve­de­re, me­dian­te mi­su­re tec­ni­che e or­ga­niz­za­ti­ve, af­fin­ché i rap­por­ti re­la­ti­vi agli esa­mi e al­tri da­ti re­la­ti­vi ai pa­zien­ti sia­no pro­tet­ti da qual­sia­si ac­ces­so non au­to­riz­za­to.

Art. 17 Supplenza del capo di laboratorio

Il la­bo­ra­to­rio de­ve prov­ve­de­re af­fin­ché la sup­plen­za del ca­po di la­bo­ra­to­rio sia as­si­cu­ra­ta da una per­so­na che di­spon­ga del­le qua­li­fi­che ne­ces­sa­rie se­con­do l’ar­ti­co­lo 6.

Art. 18 Accettazione di mandati

Il la­bo­ra­to­rio può ac­cet­ta­re uni­ca­men­te man­da­ti di ese­cu­zio­ne di un esa­me ci­to­ge­ne­ti­co o ge­ne­ti­co-mo­le­co­la­re con­fe­ri­ti da:

a.
un me­di­co abi­li­ta­to al li­be­ro eser­ci­zio del­la pro­fes­sio­ne o all’eser­ci­zio del­la pro­fes­sio­ne sot­to vi­gi­lan­za;
b.
un la­bo­ra­to­rio au­to­riz­za­to, nell’am­bi­to di un su­bap­pal­to;
c.41la­bo­ra­to­ri all’este­ro che nel lo­ro Pae­se han­no di­rit­to di ese­gui­re esa­mi ge­ne­ti­ci.

41 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 18 ago. 2010, in vi­go­re dal 15 set. 2010 (RU 2010 3829).

Art. 19 Obbligo di notificare e di riferire

1 Il la­bo­ra­to­rio de­ve no­ti­fi­ca­re en­tro 30 gior­ni all’UF­SP il cam­bia­men­to del ca­po di la­bo­ra­to­rio o il tra­sfe­ri­men­to dei lo­ca­li.

2 Il la­bo­ra­to­rio de­ve pre­sen­ta­re all’UF­SP un rap­por­to d’at­ti­vi­tà an­nua­le.

3 Il rap­por­to sull’an­no pre­ce­den­te de­ve es­se­re pre­sen­ta­to all’UF­SP al più tar­di en­tro la fi­ne giu­gno e de­ve com­pren­de­re in par­ti­co­la­re le in­for­ma­zio­ni se­guen­ti:42

a. il nu­me­ro e il ti­po de­gli esa­mi ci­to­ge­ne­ti­ci o ge­ne­ti­co-mo­le­co­la­ri ef­fet­tua­ti;

b. i me­to­di ap­pli­ca­ti;

c. in ca­so di su­bap­pal­ti af­fi­da­ti all’este­ro: il ti­po e il nu­me­ro de­gli esa­mi ci­to­ge­ne­ti­ci o ge­ne­ti­co-mo­le­co­la­ri, non­ché il no­me e l’in­di­riz­zo del la­bo­ra­to­rio be­ne­fi­cia­rio del su­bap­pal­to;

d.43 una sin­te­si del­le va­lu­ta­zio­ni dei con­trol­li ester­ni del­la qua­li­tà se­con­do l’ar­ti­co­lo 15 ca­po­ver­so 2.

42 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 18 ago. 2010, in vi­go­re dal 15 set. 2010 (RU 2010 3829).

43 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 18 ago. 2010, in vi­go­re dal 15 set. 2010 (RU 2010 3829).

Art. 20 Subappalti

1 L’ese­cu­zio­ne di un esa­me ci­to­ge­ne­ti­co o ge­ne­ti­co-mo­le­co­la­re può es­se­re af­fi­da­ta in su­bap­pal­to a un al­tro la­bo­ra­to­rio sviz­ze­ro sol­tan­to se que­st’ul­ti­mo di­spo­ne dell’au­to­riz­za­zio­ne ri­chie­sta per il ti­po di esa­me in que­stio­ne.

2 Il la­bo­ra­to­rio che su­bap­pal­ta un esa­me de­ve co­mu­ni­ca­re al me­di­co pre­scri­ven­te a qua­le la­bo­ra­to­rio af­fi­da il man­da­to.

Sezione 4: Esecuzione di esami all’estero

Art. 21

1 L’ese­cu­zio­ne di un esa­me ci­to­ge­ne­ti­co o ge­ne­ti­co-mo­le­co­la­re può es­se­re af­fi­da­ta a un la­bo­ra­to­rio este­ro sol­tan­to se ne è ga­ran­ti­ta la con­for­mi­tà con lo sta­to del­la scien­za e del­la tec­ni­ca.

2 Il la­bo­ra­to­rio che su­bap­pal­ta un esa­me de­ve co­mu­ni­ca­re al me­di­co pre­scri­ven­te a qua­le la­bo­ra­to­rio este­ro af­fi­da il man­da­to.

3 Per la tra­smis­sio­ne di da­ti re­la­ti­vi ai pa­zien­ti a un la­bo­ra­to­rio este­ro si ap­pli­ca­no le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 6 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 19 giu­gno 199244 sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti.

Capitolo 3: Esecuzione di depistaggi genetici

Art. 22 Domanda di autorizzazione

1 La do­man­da di au­to­riz­za­zio­ne per l’ese­cu­zio­ne di de­pi­stag­gi ge­ne­ti­ci de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta all’UF­SP.

2 La do­man­da de­ve com­pren­de­re:

a.
il pro­gram­ma di de­pi­stag­gio;
b.
la pro­va che so­no adem­pi­te le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 12 ca­po­ver­so 2 LE­GU.

Art. 23 Rilascio dell’autorizzazione

1 L’au­to­riz­za­zio­ne può es­se­re li­mi­ta­ta nel tem­po e vin­co­la­ta a one­ri e con­di­zio­ni.

2 In ca­so di au­to­riz­za­zio­ni li­mi­ta­te nel tem­po, la do­man­da di rin­no­vo de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta al più tar­di sei me­si pri­ma del­la sca­den­za del­la me­de­si­ma. De­ve con­te­ne­re o con­fer­ma­re i da­ti di cui all’ar­ti­co­lo 22 ca­po­ver­so 2.

Art. 24 Notificazioni

1 Il ti­to­la­re dell’au­to­riz­za­zio­ne de­ve no­ti­fi­ca­re en­tro 30 gior­ni all’UF­SP la con­clu­sio­ne del de­pi­stag­gio ge­ne­ti­co.

2 In ca­so di in­ter­ru­zio­ne del de­pi­stag­gio ge­ne­ti­co, ta­le ter­mi­ne si ri­du­ce a 15 gior­ni. Nel­la no­ti­fi­ca­zio­ne oc­cor­re spe­ci­fi­ca­re i mo­ti­vi dell’in­ter­ru­zio­ne.

3 En­tro sei me­si dall’in­ter­ru­zio­ne o dal­la con­clu­sio­ne del de­pi­stag­gio ge­ne­ti­co, il ti­to­la­re dell’au­to­riz­za­zio­ne de­ve pre­sen­ta­re all’UF­SP un rap­por­to fi­na­le. Ta­le rap­por­to de­ve con­te­ne­re in par­ti­co­la­re:

a. i ri­sul­ta­ti dell’esa­me e le con­clu­sio­ni che ne de­ri­va­no;

b. le mi­su­re adot­ta­te;

c. rac­co­man­da­zio­ni.

Art. 25 Rapporto

1 Il ti­to­la­re dell’au­to­riz­za­zio­ne de­ve pre­sen­ta­re pe­rio­di­ca­men­te, ma al­me­no una vol­ta all’an­no, un rap­por­to all’UF­SP.

2 Il rap­por­to de­ve com­pren­de­re in par­ti­co­la­re gli ele­men­ti se­guen­ti:

a. mo­di­fi­che nel pro­gram­ma di de­pi­stag­gio;

b. da­ti sta­ti­sti­ci re­la­ti­vi ai de­pi­stag­gi ge­ne­ti­ci;

c. fat­ti im­pre­vi­sti.

Art. 26 Revoca, sospensione o modifica dell’autorizzazione

1 L’UF­SP può re­vo­ca­re, so­spen­de­re o mo­di­fi­ca­re l’au­to­riz­za­zio­ne se:

a. le con­di­zio­ni per l’au­to­riz­za­zio­ne non so­no più adem­pi­te;

b. gli ob­bli­ghi di no­ti­fi­ca­zio­ne e di pre­sen­ta­zio­ne del rap­por­to non so­no ri­spet­ta­ti; op­pu­re

c. nuo­ve co­no­scen­ze scien­ti­fi­che lo ri­chie­do­no.

2 Im­por­tan­ti mo­di­fi­che nel pro­gram­ma di de­pi­stag­gio ri­chie­do­no la pre­via au­to­riz­za­zio­ne dell’UF­SP.

Capitolo 4: Informazione

Art. 27 Informazione al pubblico

L’UF­SP pub­bli­ca an­nual­men­te un elen­co con­te­nen­te in­di­ca­zio­ni cir­ca le au­to­riz­za­zio­ni a ef­fet­tua­re esa­mi ci­to­ge­ne­ti­ci o ge­ne­ti­co-mo­le­co­la­ri e de­pi­stag­gi ge­ne­ti­ci da es­so ri­la­scia­te.

Art. 28 Informazione ai Cantoni

L’UF­SP in­for­ma i Can­to­ni sul ri­la­scio, il rin­no­vo, la re­vo­ca o la so­spen­sio­ne del­le au­to­riz­za­zio­ni a ef­fet­tua­re esa­mi ci­to­ge­ne­ti­ci o ge­ne­ti­co-mo­le­co­la­ri.

Capitolo 5: Emolumenti

Art. 29

1 Gli emo­lu­men­ti so­no fis­sa­ti in fun­zio­ne del tem­po im­pie­ga­to, en­tro il qua­dro ta­rif­fa­rio se­guen­te:

fran­chi

a.
au­to­riz­za­zio­ne (ri­la­scio, ri­fiu­to, mo­di­fi­ca, re­vo­ca, so­spen­sio­ne)

100–8000

b.
ispe­zio­ne (per mez­za gior­na­ta e ispet­to­re)

800

2 Per le de­ci­sio­ni e le pre­sta­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 5 ca­po­ver­so 3 dell’or­di­nan­za ge­ne­ra­le dell’8 set­tem­bre 200445 su­gli emo­lu­men­ti (OgeEm) può es­se­re ri­scos­so un sup­ple­men­to fi­no al 50 per cen­to del­la ta­rif­fa or­di­na­ria.

3 Per il ri­ma­nen­te, si ap­pli­ca­no le di­spo­si­zio­ni dell’OgeEm.

Capitolo 6: Commissione 46

46 Nuova espr. giusta il n. 3 dell’all. all’O del 14 dic. 2018, in vigore dal 1° feb. 2019 (RU 2019 155). Di detta mod. é tenuto conto in tutto il presente testo.

Art. 30 Composizione e nomina

1 La Com­mis­sio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 35 LE­GU è com­po­sta di 7–12 mem­bri.

2 Del­la Com­mis­sio­ne fan­no par­te me­di­ci che pre­scri­vo­no esa­mi ge­ne­ti­ci e spe­cia­li­sti dei set­to­ri se­guen­ti:

a.
ge­ne­ti­ca me­di­ca;
b.
ana­li­si me­di­co-ge­ne­ti­ca;
c.
me­di­ci­na del la­vo­ro;
d.
ga­ran­zia del­la qua­li­tà;
e.
ri­cer­ca nel set­to­re del­la ge­ne­ti­ca me­di­ca;
f.
al­le­sti­men­to di pro­fi­li del DNA.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le no­mi­na il pre­si­den­te e i mem­bri del­la Com­mis­sio­ne.

Art. 31 Confidenzialità

1 I di­bat­ti­ti del­la Com­mis­sio­ne so­no in li­nea di prin­ci­pio con­fi­den­zia­li; la Com­mis­sio­ne può di­chia­rar­li pub­bli­ci.

2 I mem­bri del­la Com­mis­sio­ne e tut­te le per­so­ne di cui la Com­mis­sio­ne si av­va­le per adem­pie­re i suoi com­pi­ti so­no te­nu­ti a man­te­ne­re il se­gre­to d’uf­fi­cio, sal­vo che il DFI li li­be­ri espres­sa­men­te da ta­le vin­co­lo.

Art. 32 Organizzazione interna e segreteria

1 La Com­mis­sio­ne de­ter­mi­na la sua or­ga­niz­za­zio­ne e il suo fun­zio­na­men­to in un re­go­la­men­to.

2 La se­gre­te­ria so­stie­ne la Com­mis­sio­ne sul pia­no tec­ni­co e am­mi­ni­stra­ti­vo.

3 La se­gre­te­ria è su­bor­di­na­ta, sot­to il pro­fi­lo tec­ni­co, al pre­si­den­te del­la Com­mis­sio­ne e, sot­to quel­lo am­mi­ni­stra­ti­vo, all’UF­SP.

Art. 33 Rapporto

La Com­mis­sio­ne pre­sen­ta ogni an­no un rap­por­to d’at­ti­vi­tà al Con­si­glio fe­de­ra­le.

Art. 34 Finanziamento

1 Le at­ti­vi­tà del­la Com­mis­sio­ne so­no fi­nan­zia­te dal DFI.

2 I mem­bri del­la Com­mis­sio­ne so­no in­den­niz­za­ti con­for­me­men­te all’or­di­nan­za del 25 no­vem­bre 199847 sull’or­ga­niz­za­zio­ne del Go­ver­no e dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne.48

47 RS172.010.1

48 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 2.6dell’O del 9 nov. 2011 (ve­ri­fi­ca del­le com­mis­sio­ni ex­tra­par­la­men­ta­ri), in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5227).

Art. 35 Diritto applicabile 49

Per il ri­ma­nen­te, si ap­pli­ca­no le di­spo­si­zio­ni dell’or­di­nan­za del 25 no­vem­bre 199850 sull’or­ga­niz­za­zio­ne del Go­ver­no e dell’Am­mi­ni­stra­zio­ne.

49 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 2.6dell’O del 9 nov. 2011 (ve­ri­fi­ca del­le com­mis­sio­ni ex­tra­par­la­men­ta­ri), in vi­go­re dal 1° gen. 2012 (RU 2011 5227).

50 RS172.010.1

Capitolo 7: Disposizioni finali

Art. 36 Aggiornamento degli allegati

Il DFI può ag­gior­na­re gli al­le­ga­ti te­nen­do con­to de­gli svi­lup­pi in­ter­na­zio­na­le o dei pro­gres­si del­la tec­ni­ca. Per gli ag­gior­na­men­ti che po­treb­be­ro com­por­ta­re osta­co­li tec­ni­ci al com­mer­cio pro­ce­de d’in­te­sa con il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’eco­no­mia, del­la for­ma­zio­ne e del­la ri­cer­ca51.

51 La de­si­gna­zio­ne dell’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va è sta­ta adat­ta­ta in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (RU 20044937), con ef­fet­to dal 1° gen. 2013.

Art. 37 Modifica del diritto vigente

Le se­guen­ti or­di­nan­ze so­no mo­di­fi­ca­te co­me se­gue:

...52

52 Le mod. pos­so­no es­se­re con­sul­ta­te al­la RU 2007 651.

Art. 38 Disposizioni transitorie della modifica del 21 giugno 2017 53

1 I la­bo­ra­to­ri, che già pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 21 giu­gno 2017 ese­gui­va­no esa­mi ci­to­ge­ne­ti­ci o ge­ne­ti­co-mo­le­co­la­ri di ga­me­ti in vi­tro di cui all’ar­ti­co­lo 5a ca­po­ver­so 1 LPAM54, de­vo­no pre­sen­ta­re en­tro il 28 feb­bra­io 2018 una do­man­da di au­to­riz­za­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 9. Pos­so­no con­ti­nua­re a eser­ci­ta­re la lo­ro at­ti­vi­tà fi­no a quan­do la de­ci­sio­ne dell’au­to­ri­tà com­pe­ten­te non sa­rà pas­sa­ta in giu­di­ca­to.

2 I la­bo­ra­to­ri che non pre­sen­ta­no la do­man­da tem­pe­sti­va­men­te de­vo­no so­spen­de­re l’at­ti­vi­tà in que­sto am­bi­to.

53 Nuo­vo te­sto giu­sta l’ap­pen­di­ce all’O del 21 giu. 2017, in vi­go­re dal 1° set. 2017 (RU 2017 3651).

54 RS 810.11

Art. 38a55

55 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 18 ago. 2010 (RU 2010 3829). Abro­ga­to dall’ap­pen­di­ce all’O del 21 giu. 2017, con ef­fet­to dal 1° set. 2017 (RU 2017 3651).

Art. 39 Entrata in vigore

La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° apri­le 2007.

Allegato 1 56

56 Nuovo testo giusta il n. II dell’O del 23 nov. 2016, in vigore dal 1° gen. 2017 (RU 2016 4917).

Sistema di gestione della qualità

Allegato 2 58

58 Nuovo testo giusta il n. II dell’O del 18 ago. 2010, in vigore dal 15 set. 2010 (RU 2010 3829).

Controllo esterno della qualità