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Legge federale
concernente la ricerca sulle cellule staminali embrionali
(Legge sulle cellule staminali, LCel)

del 19 dicembre 2003 (Stato 1° gennaio 2014)

L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,

visto l’articolo 119 della Costituzione federale1;
visto il messaggio del Consiglio federale del 20 novembre 20022,

decreta:

Sezione 1: Disposizioni generali

Art. 1 Oggetto, scopo e campo d’applicazione

1 La pre­sen­te leg­ge sta­bi­li­sce a qua­li con­di­zio­ni cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li uma­ne pos­so­no es­se­re de­ri­va­te da em­brio­ni so­pran­nu­me­ra­ri ed es­se­re uti­liz­za­te a sco­pi di ri­cer­ca.

2 Es­sa in­ten­de im­pe­di­re l’im­pie­go abu­si­vo di em­brio­ni so­pran­nu­me­ra­ri e di cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li e tu­te­la­re la di­gni­tà uma­na.

3 La pre­sen­te leg­ge non è ap­pli­ca­bi­le all’uti­liz­za­zio­ne di cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li a sco­po di tra­pian­to nell’am­bi­to di spe­ri­men­ta­zio­ni cli­ni­che.

Art. 2 Definizioni

Nel­la pre­sen­te leg­ge si in­ten­de per:

a.
em­brio­ne: il frut­to ri­sul­tan­te do­po la fu­sio­ne dei nu­clei e si­no al­la con­clu­sio­ne dell’or­ga­no­ge­ne­si;
b.
em­brio­ne so­pran­nu­me­ra­rio: un em­brio­ne che, pro­dot­to nell’am­bi­to del­la fe­con­da­zio­ne in vi­tro, non può es­se­re uti­liz­za­to per cau­sa­re una gra­vi­dan­za e non ha per­tan­to pro­ba­bi­li­tà di so­prav­vi­ven­za;
c.
cel­lu­la sta­mi­na­le em­brio­na­le: una cel­lu­la da un em­brio­ne in vi­tro in gra­do di da­re ori­gi­ne ai di­ver­si ti­pi cel­lu­la­ri, ma non di svi­lup­par­si in un es­se­re uma­no, e la li­nea cel­lu­la­re da es­sa ot­te­nu­ta;
d.
par­te­no­te: or­ga­ni­smo ori­gi­na­to da una cel­lu­la uo­vo non fe­con­da­ta.

Art. 3 Applicazioni vietate

1 È vie­ta­to:

a.
pro­dur­re un em­brio­ne per sco­pi di ri­cer­ca (art. 29 cpv. 1 del­la L del 18 dic. 19983 sul­la me­di­ci­na del­la pro­crea­zio­ne), de­ri­va­re cel­lu­le sta­mi­na­li da ta­le em­brio­ne o uti­liz­za­re det­te cel­lu­le;
b.
in­ter­ve­ni­re sul pa­tri­mo­nio ge­ne­ti­co di una cel­lu­la del­la via ger­mi­na­le mo­di­fi­can­do­ne l’in­for­ma­zio­ne ge­ne­ti­ca (art. 35 cpv. 1 del­la L del 18 dic. 1998 sul­la me­di­ci­na del­la pro­crea­zio­ne), de­ri­va­re cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li da un em­brio­ne co­sì mo­di­fi­ca­to o uti­liz­za­re det­te cel­lu­le;
c.
crea­re un clo­ne, una chi­me­ra o un ibri­do (art. 36 cpv. 1 del­la L del 18 dic. 1998 sul­la me­di­ci­na del­la pro­crea­zio­ne), de­ri­va­re cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li da un si­mi­le es­se­re vi­ven­te o uti­liz­za­re det­te cel­lu­le;
d.
svi­lup­pa­re un par­te­no­te, de­ri­var­ne cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li o uti­liz­za­re det­te cel­lu­le;
e.
im­por­ta­re o espor­ta­re un em­brio­ne di cui al­le let­te­re a o b op­pu­re un clo­ne, una chi­me­ra, un ibri­do o un par­te­no­te.

2 È inol­tre vie­ta­to:

a.
uti­liz­za­re em­brio­ni so­pran­nu­me­ra­ri per sco­pi di­ver­si dal­la de­ri­va­zio­ne di cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li;
b.
im­por­ta­re o espor­ta­re em­brio­ni so­pran­nu­me­ra­ri;
c.
de­ri­va­re cel­lu­le sta­mi­na­li da un em­brio­ne so­pran­nu­me­ra­rio do­po il set­ti­mo gior­no del suo svi­lup­po;
d.
tra­sfe­ri­re in una don­na un em­brio­ne so­pran­nu­me­ra­rio uti­liz­za­to per la de­ri­va­zio­ne di cel­lu­le sta­mi­na­li.

Art. 4 Gratuità

1 Gli em­brio­ni so­pran­nu­me­ra­ri e le cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li non pos­so­no es­se­re alie­na­ti o ac­qui­sta­ti die­tro com­pen­so.

2 Gli em­brio­ni so­pran­nu­me­ra­ri e le cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li ac­qui­sta­ti die­tro com­pen­so non pos­so­no es­se­re uti­liz­za­ti.

3 È con­si­de­ra­to com­pen­so an­che il ri­ce­vi­men­to o la con­ces­sio­ne di van­tag­gi non fi­nan­zia­ri.

4 Pos­so­no es­se­re in­den­niz­za­te le spe­se per:

a.
la con­ser­va­zio­ne o la ces­sio­ne di em­brio­ni so­pran­nu­me­ra­ri;
b.
la de­ri­va­zio­ne, il trat­ta­men­to, la con­ser­va­zio­ne o la ces­sio­ne di cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li.

Sezione 2: Derivazione di cellule staminali embrionali da embrioni soprannumerari

Art. 5 Consenso e informazione

1 Un em­brio­ne so­pran­nu­me­ra­rio può es­se­re uti­liz­za­to per la de­ri­va­zio­ne di cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li sol­tan­to se la cop­pia in­te­res­sa­ta ha da­to il suo con­sen­so li­be­ra­men­te e per scrit­to. Pri­ma di da­re il con­sen­so, la cop­pia de­ve es­se­re suf­fi­cien­te­men­te in­for­ma­ta, oral­men­te e per scrit­to e in una for­ma com­pren­si­bi­le, sull’uti­liz­za­zio­ne dell’em­brio­ne.

2 La cop­pia può es­se­re in­ter­pel­la­ta so­lo qua­lo­ra sia sta­to ac­cer­ta­to che l’em­brio­ne è so­pran­nu­me­ra­rio.

3 La cop­pia, ri­spet­ti­va­men­te la don­na o l’uo­mo, ha il di­rit­to di re­vo­ca­re il con­sen­so in ogni mo­men­to e sen­za in­di­car­ne i mo­ti­vi si­no all’ini­zio del­la de­ri­va­zio­ne del­le cel­lu­le sta­mi­na­li.

4 In ca­so di ri­fiu­to o di re­vo­ca del con­sen­so, l’em­brio­ne de­ve es­se­re di­strut­to im­me­dia­ta­men­te.

5 In ca­so di de­ces­so di uno dei part­ner, quel­lo su­per­sti­te de­ci­de in me­ri­to all’uti­liz­za­zio­ne dell’em­brio­ne per la de­ri­va­zio­ne di cel­lu­le sta­mi­na­li; de­ve pe­rò ri­spet­ta­re la vo­lon­tà di­chia­ra­ta o pre­su­mi­bi­le del de­fun­to.

Art. 6 Indipendenza delle persone coinvolte

Le per­so­ne che par­te­ci­pa­no al­la de­ri­va­zio­ne di cel­lu­le sta­mi­na­li non pos­so­no col­la­bo­ra­re al me­to­do di pro­crea­zio­ne del­la cop­pia in­te­res­sa­ta né ave­re fa­col­tà di im­par­ti­re istru­zio­ni al­le per­so­ne che vi par­te­ci­pa­no.

Art. 7 Obbligo d’autorizzazione per la derivazione di cellule staminali

1 Chi in­ten­de de­ri­va­re cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li da em­brio­ni so­pran­nu­me­ra­ri in vi­sta del­la rea­liz­za­zio­ne di un pro­get­to di ri­cer­ca ne­ces­si­ta dell’au­to­riz­za­zio­ne dell’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­la sa­ni­tà pub­bli­ca (Uf­fi­cio).

2 L’au­to­riz­za­zio­ne è ri­la­scia­ta se:

a.4
il pro­get­to di ri­cer­ca ha ot­te­nu­to l’au­to­riz­za­zio­ne del­la Com­mis­sio­ne d’eti­ca se­con­do l’ar­ti­co­lo 11;
b.
non so­no già di­spo­ni­bi­li in Sviz­ze­ra ade­gua­te cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li;
c.
non vie­ne uti­liz­za­to un nu­me­ro di em­brio­ni so­pran­nu­me­ra­ri su­pe­rio­re a quel­lo as­so­lu­ta­men­te ne­ces­sa­rio per de­ri­va­re cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li; e
d.
so­no da­te le con­di­zio­ni tec­ni­che e d’eser­ci­zio.

4 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 5 dell’all. al­la LF del 30 set. 2011 sul­la ri­cer­ca uma­na, in vi­go­re dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3215; FF 2009 6979).

Art. 8 Obbligo d’autorizzazione per progetti di ricerca volti a migliorare il processo di derivazione


1 Chi in­ten­de de­ri­va­re cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li da em­brio­ni so­pran­nu­me­ra­ri nel­l’am­bi­to di un pro­get­to di ri­cer­ca vol­to al mi­glio­ra­men­to del pro­ces­so di de­ri­va­zio­ne ne­ces­si­ta dell’au­to­riz­za­zio­ne dell’Uf­fi­cio.

2 L’au­to­riz­za­zio­ne è ri­la­scia­ta se:

a.
il pro­get­to adem­pie le esi­gen­ze scien­ti­fi­che ed eti­che se­con­do il ca­po­ver­so 3;
b.
non vie­ne uti­liz­za­to un nu­me­ro di em­brio­ni so­pran­nu­me­ra­ri su­pe­rio­re a quel­lo as­so­lu­ta­men­te ne­ces­sa­rio per con­se­gui­re l’obiet­ti­vo del­la ri­cer­ca; e
c.
so­no da­te le con­di­zio­ni tec­ni­che e d’eser­ci­zio.

3 Il pro­get­to di ri­cer­ca può es­se­re ese­gui­to sol­tan­to se:

a.
con es­so s’in­ten­do­no con­se­gui­re co­no­scen­ze so­stan­zia­li at­te a mi­glio­ra­re il pro­ces­so di de­ri­va­zio­ne;
b.
co­no­scen­ze equi­va­len­ti non pos­so­no es­se­re ot­te­nu­te in al­tro mo­do;
c.
il pro­get­to sod­di­sfa le esi­gen­ze di qua­li­tà scien­ti­fi­ca; e
d.
il pro­get­to è eti­ca­men­te so­ste­ni­bi­le.

4 Per la va­lu­ta­zio­ne scien­ti­fi­ca ed eti­ca del pro­get­to l’Uf­fi­cio si av­va­le del­la col­la­bo­ra­zio­ne di esper­ti in­di­pen­den­ti.

Art. 9 Obblighi del titolare dell’autorizzazione

1 Il ti­to­la­re dell’au­to­riz­za­zio­ne se­con­do gli ar­ti­co­li 7 o 8 è te­nu­to a:

a.
di­strug­ge­re im­me­dia­ta­men­te l’em­brio­ne do­po aver de­ri­va­to le cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li;
b.
ri­fe­ri­re all’Uf­fi­cio sul­la de­ri­va­zio­ne di cel­lu­le sta­mi­na­li;
c.5
ce­de­re le cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li, even­tual­men­te die­tro in­den­niz­zo se­con­do l’ar­ti­co­lo 4, per pro­get­ti di ri­cer­ca svol­ti in Sviz­ze­ra per i qua­li la Com­mis­sio­ne d’eti­ca di cui all’ar­ti­co­lo 11 ha ri­la­scia­to un’au­to­riz­za­zio­ne.

2 Se si trat­ta di un pro­get­to di ri­cer­ca vol­to a mi­glio­ra­re il pro­ces­so di de­ri­va­zio­ne, il ti­to­la­re dell’au­to­riz­za­zio­ne è inol­tre te­nu­to a:

a.
co­mu­ni­ca­re all’Uf­fi­cio la con­clu­sio­ne o l’in­ter­ru­zio­ne del pro­get­to;
b.
ren­de­re ac­ces­si­bi­le al pub­bli­co un rias­sun­to dei ri­sul­ta­ti en­tro un con­gruo ter­mi­ne do­po la con­clu­sio­ne o l’in­ter­ru­zio­ne del pro­get­to.

5 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 5 dell’all. al­la LF del 30 set. 2011 sul­la ri­cer­ca uma­na, in vi­go­re dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3215; FF 2009 6979).

Art. 10 Obbligo d’autorizzazione per la conservazione di embrioni soprannumerari


1 Chi in­ten­de con­ser­va­re em­brio­ni so­pran­nu­me­ra­ri ne­ces­si­ta dell’au­to­riz­za­zio­ne del­l’Uf­fi­cio.

2 L’au­to­riz­za­zio­ne è ri­la­scia­ta se:

a.
la de­ri­va­zio­ne di cel­lu­le sta­mi­na­li è sta­ta au­to­riz­za­ta se­con­do gli ar­ti­co­li 7 o 8;
b.
la con­ser­va­zio­ne è as­so­lu­ta­men­te in­di­spen­sa­bi­le per la de­ri­va­zio­ne di cel­lu­le sta­mi­na­li; e
c.
so­no da­te le con­di­zio­ni tec­ni­che e d’eser­ci­zio per la con­ser­va­zio­ne.

Sezione 3: Impiego di cellule staminali embrionali

Art. 11 Autorizzazione obbligatoria per i progetti di ricerca 6

1 Un pro­get­to di ri­cer­ca con cel­lu­le sta­mi­na­li può es­se­re av­via­to sol­tan­to se è sta­to au­to­riz­za­to dal­la Com­mis­sio­ne d’eti­ca com­pe­ten­te.

2 La com­pe­ten­za del­la Com­mis­sio­ne d’eti­ca e la pro­ce­du­ra d’au­to­riz­za­zio­ne so­no ret­te dal­la leg­ge del 30 set­tem­bre 20117 sul­la ri­cer­ca uma­na.

6 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 5 dell’all. al­la LF del 30 set. 2011 sul­la ri­cer­ca uma­na, in vi­go­re dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3215; FF 2009 6979).

7 RS 810.30

Art. 12 Esigenze scientifiche ed etiche dei progetti

Un pro­get­to di ri­cer­ca con cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li può es­se­re svol­to sol­tan­to a con­di­zio­ne che:

a.
il pro­get­to per­met­ta di ot­te­ne­re co­no­scen­ze es­sen­zia­li:
1.
per ac­cer­ta­re, cu­ra­re o im­pe­di­re gra­vi ma­lat­tie dell’es­se­re uma­no, o
2.
sul­la bio­lo­gia del­lo svi­lup­po dell’es­se­re uma­no;
b.
co­no­scen­ze equi­va­len­ti non pos­sa­no es­se­re ot­te­nu­te in al­tro mo­do;
c.
il pro­get­to sod­di­sfi le esi­gen­ze scien­ti­fi­che di qua­li­tà; e
d.
il pro­get­to sia eti­ca­men­te so­ste­ni­bi­le.

Art. 13 Obblighi della direzione di progetto

1 Pri­ma di svol­ge­re pro­get­ti di ri­cer­ca con cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li la di­re­zio­ne di pro­get­to è te­nu­ta a no­ti­fi­car­li all’Uf­fi­cio.

2 Es­sa è te­nu­ta a:

a.
no­ti­fi­ca­re all’Uf­fi­cio e al­la com­pe­ten­te Com­mis­sio­ne d’eti­ca la con­clu­sio­ne o l’in­ter­ru­zio­ne del pro­get­to;
b.
do­po la con­clu­sio­ne o l’in­ter­ru­zio­ne del pro­get­to ed en­tro un con­gruo ter­mi­ne:
1.
ri­fe­ri­re sui ri­sul­ta­ti all’Uf­fi­cio e al­la com­pe­ten­te Com­mis­sio­ne d’eti­ca,
2.
ren­de­re ac­ces­si­bi­le al pub­bli­co un rias­sun­to dei ri­sul­ta­ti.

Art. 14 Competenze dell’Ufficio

L’Uf­fi­cio può vie­ta­re o su­bor­di­na­re a one­ri un pro­get­to di ri­cer­ca con cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li se le esi­gen­ze se­con­do la pre­sen­te leg­ge non so­no in­te­gral­men­te adem­piu­te.

Art. 15 Obbligo d’autorizzazione per l’importazione e l’esportazione di cellule staminali embrionali


1 Chi in­ten­de im­por­ta­re o espor­ta­re cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li ne­ces­si­ta dell’au­to­riz­za­zio­ne dell’Uf­fi­cio.

2 Il col­lo­ca­men­to in un de­po­si­to do­ga­na­le è con­si­de­ra­to co­me im­por­ta­zio­ne.

3 L’au­to­riz­za­zio­ne per l’im­por­ta­zio­ne è ri­la­scia­ta se:

a.
le cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li so­no uti­liz­za­te per un con­cre­to pro­get­to di ri­cer­ca;
b.
le cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li so­no sta­te de­ri­va­te da em­brio­ni pro­dot­ti al fi­ne di cau­sa­re una gra­vi­dan­za, ma che non po­te­va­no es­se­re uti­liz­za­ti a ta­le sco­po; e
c.
la cop­pia in­te­res­sa­ta, sen­za ri­ce­ve­re com­pen­so e do­po es­se­re sta­ta in­for­ma­ta, ha da­to li­be­ra­men­te il suo con­sen­so all’uti­liz­za­zio­ne dell’em­brio­ne per sco­pi di ri­cer­ca.

4 L’au­to­riz­za­zio­ne per l’espor­ta­zio­ne è ri­la­scia­ta se le con­di­zio­ni per l’uti­liz­za­zio­ne del­le cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li nel Pae­se de­sti­na­ta­rio so­no equi­va­len­ti a quel­le pre­vi­ste dal­la pre­sen­te leg­ge.

Art. 16 Obbligo di notifica per la conservazione di cellule staminali embrionali


1 Chi con­ser­va cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li è te­nu­to a dar­ne no­ti­fi­ca all’Uf­fi­cio.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ve­de­re ec­ce­zio­ni all’ob­bli­go di no­ti­fi­ca, se è ga­ran­ti­to che l’Uf­fi­cio è già in­for­ma­to in al­tro mo­do del­la con­ser­va­zio­ne di cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li.

Sezione 4: Esecuzione

Art. 17 Disposizioni esecutive

Il Con­si­glio fe­de­ra­le:

a.
sta­bi­li­sce le mo­da­li­tà per il con­sen­so non­ché le mo­da­li­tà e la por­ta­ta dell’in­for­ma­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 5;
b.
pre­ci­sa le con­di­zio­ni per le au­to­riz­za­zio­ni e la pro­ce­du­ra di au­to­riz­za­zio­ne se­con­do gli ar­ti­co­li 7, 8, 10 e 15;
c.
pre­ci­sa gli ob­bli­ghi dei ti­to­la­ri di un’au­to­riz­za­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 9 e del­le per­so­ne te­nu­te a chie­de­re l’au­to­riz­za­zio­ne se­con­do gli ar­ti­co­li 10 e 15;
d.
pre­ci­sa il con­te­nu­to dell’ob­bli­go di no­ti­fi­ca e gli ob­bli­ghi del­le per­so­ne as­sog­get­ta­te a ta­le ob­bli­go co­me pu­re del­la di­re­zio­ne di pro­get­to se­con­do gli ar­ti­co­li 13 e 16;
e.
pre­ci­sa il con­te­nu­to del re­gi­stro se­con­do l’ar­ti­co­lo 18;
f.
sta­bi­li­sce gli emo­lu­men­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 22.

Art. 18 Registro

L’Uf­fi­cio tie­ne un re­gi­stro pub­bli­co del­le cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li di­spo­ni­bi­li in Sviz­ze­ra e dei re­la­ti­vi pro­get­ti di ri­cer­ca.

Art. 19 Controlli

1 L’Uf­fi­cio con­trol­la se le pre­scri­zio­ni del­la pre­sen­te leg­ge so­no ri­spet­ta­te. Ef­fet­tua in par­ti­co­la­re ispe­zio­ni pe­rio­di­che a ta­le sco­po.

2 Per adem­pie­re ta­li com­pi­ti l’Uf­fi­cio può:

a.
esi­ge­re gra­tui­ta­men­te le in­for­ma­zio­ni e i do­cu­men­ti ne­ces­sa­ri;
b.
ac­ce­de­re ai lo­ca­li e ai de­po­si­ti azien­da­li;
c.
esi­ge­re gra­tui­ta­men­te ogni al­tro so­ste­gno ne­ces­sa­rio.

Art. 20 Obbligo di collaborare

Chi im­pie­ga em­brio­ni so­pran­nu­me­ra­ri o cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li è te­nu­to a col­la­bo­ra­re gra­tui­ta­men­te con l’Uf­fi­cio nell’adem­pi­men­to dei suoi com­pi­ti e in par­ti­co­la­re a:

a.
for­nir­gli in­for­ma­zio­ni;
b.
per­met­ter­gli la con­sul­ta­zio­ne dei do­cu­men­ti;
c.
con­sen­tir­gli l’ac­ces­so ai lo­ca­li e ai de­po­si­ti azien­da­li.

Art. 21 Provvedimenti

1 L’Uf­fi­cio adot­ta tut­ti i prov­ve­di­men­ti ne­ces­sa­ri per l’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge.

2 Es­so può in par­ti­co­la­re:

a.
con­te­sta­re man­che­vo­lez­ze e im­par­ti­re un con­gruo ter­mi­ne per ri­pri­sti­na­re la si­tua­zio­ne con­for­me al di­rit­to;
b.
so­spen­de­re o re­vo­ca­re au­to­riz­za­zio­ni;
c.
con­fi­sca­re e di­strug­ge­re em­brio­ni e cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li non con­for­mi al­la pre­sen­te leg­ge, non­ché clo­ni, chi­me­re, ibri­di e par­te­no­ti.

3 L’Uf­fi­cio adot­ta i ne­ces­sa­ri prov­ve­di­men­ti cau­te­la­ri. In par­ti­co­la­re, an­che sol­tan­to in ca­so di so­spet­to fon­da­to può se­que­stra­re o cu­sto­di­re gli em­brio­ni, le cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li, i clo­ni, le chi­me­re, gli ibri­di e i par­te­no­ti con­te­sta­ti.

4 In ca­so di so­spet­ta­ta in­fra­zio­ne al­la pre­sen­te leg­ge, i ser­vi­zi do­ga­na­li pos­so­no trat­te­ne­re al con­fi­ne o nei de­po­si­ti do­ga­na­li gli in­vii di em­brio­ni, cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li, clo­ni, chi­me­re, ibri­di e par­te­no­ti e av­va­ler­si dell’aiu­to dell’Uf­fi­cio. Que­st’ul­ti­mo pro­ce­de agli ul­te­rio­ri ac­cer­ta­men­ti e adot­ta i prov­ve­di­men­ti ne­ces­sa­ri.

Art. 22 Emolumenti

So­no pre­le­va­ti emo­lu­men­ti per:

a.
il ri­la­scio, la so­spen­sio­ne e la re­vo­ca di au­to­riz­za­zio­ni;
b.
l’ese­cu­zio­ne di con­trol­li;
c.
l’ado­zio­ne e l’ese­cu­zio­ne di prov­ve­di­men­ti.

Art. 23 Valutazione

1 L’Uf­fi­cio prov­ve­de a va­lu­ta­re l’ef­fi­ca­cia del­la pre­sen­te leg­ge.

2 Il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’in­ter­no ri­fe­ri­sce al Con­si­glio fe­de­ra­le al ter­mi­ne del­la va­lu­ta­zio­ne, ma al più tar­di cin­que an­ni do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge, sot­to­po­nen­do­gli pro­po­ste cir­ca l’ul­te­rio­re pro­ce­de­re.

Sezione 5: Disposizioni penali 8

8 A partire dal 1° gen. 2007 le pene e i termini di prescrizione devono essere adattati giusta la chiave di conversione dell'art. 333 cpv. 2 - 6 del Codice penale (RS 311.0), nel testo della LF del 13. dic. 2002 (RU 2006 3459).

Art. 24 Delitti

1 È pu­ni­to con la de­ten­zio­ne chiun­que in­ten­zio­nal­men­te:

a.
de­ri­va cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li da un em­brio­ne pro­dot­to per sco­pi di ri­cer­ca, o il cui pa­tri­mo­nio ge­ne­ti­co è sta­to mo­di­fi­ca­to, o da un clo­ne, una chi­me­ra, un ibri­do o un par­te­no­te, op­pu­re uti­liz­za si­mi­li cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li op­pu­re im­por­ta o espor­ta un si­mi­le em­brio­ne o un clo­ne, una chi­me­ra, un ibri­do o un par­te­no­te (art. 3 cpv. 1);
b.
uti­liz­za per sco­pi di­ver­si dal­la de­ri­va­zio­ne di cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li op­pu­re im­por­ta od espor­ta un em­brio­ne so­pran­nu­me­ra­rio op­pu­re de­ri­va cel­lu­le sta­mi­na­li da un em­brio­ne so­pran­nu­me­ra­rio do­po il set­ti­mo gior­no del suo svi­lup­po op­pu­re tra­sfe­ri­sce in una don­na un em­brio­ne so­pran­nu­me­ra­rio uti­liz­za­to per la de­ri­va­zio­ne di cel­lu­le sta­mi­na­li (art. 3 cpv. 2).

2È pu­ni­to con la de­ten­zio­ne o con la mul­ta fi­no a 200 000 fran­chi chiun­que, in­ten­zio­nal­men­te:

a.
ac­qui­sta o alie­na die­tro com­pen­so em­brio­ni so­pran­nu­me­ra­ri o cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li o uti­liz­za em­brio­ni so­pran­nu­me­ra­ri o cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li ac­qui­sta­ti die­tro com­pen­so (art. 4);
b.
vio­la le pre­scri­zio­ni sul con­sen­so del­la cop­pia in­te­res­sa­ta (art. 5);
c.
svol­ge sen­za es­ser­ne au­to­riz­za­to at­ti­vi­tà sog­get­te ad au­to­riz­za­zio­ne (art. 7, 8, 10 e 15).

3 Se l’au­to­re ha agi­to per me­stie­re, la pe­na è:

a.
del­la de­ten­zio­ne fi­no a cin­que an­ni e del­la mul­ta fi­no a 500 000 fran­chi per le fat­ti­spe­cie di cui al ca­po­ver­so 1;
b.
del­la de­ten­zio­ne fi­no a cin­que an­ni o del­la mul­ta fi­no a 500 000 fran­chi per le fat­ti­spe­cie di cui al ca­po­ver­so 2.

4 Se l’au­to­re ha agi­to per ne­gli­gen­za, la pe­na è del­la de­ten­zio­ne fi­no a sei me­si o del­la mul­ta fi­no a 100 000 fran­chi.

Art. 25 Contravvenzioni

1 È pu­ni­to con l’ar­re­sto o con la mul­ta fi­no a 50 000 fran­chi chiun­que, in­ten­zio­nal­men­te o per ne­gli­gen­za e sen­za com­met­te­re un de­lit­to giu­sta l’ar­ti­co­lo 24:

a.
vio­la le pre­scri­zio­ni sull’in­di­pen­den­za del­le per­so­ne coin­vol­te (art. 6);
b.
non adem­pie gli ob­bli­ghi o gli one­ri con­nes­si all’au­to­riz­za­zio­ne di cui è ti­to­la­re o non adem­pie gli ob­bli­ghi o gli one­ri che in­com­bo­no al­la di­re­zio­ne di pro­get­to op­pu­re vio­la l’ob­bli­go di no­ti­fi­ca (art. 9, 10, 13, 15 e 16);
c.
in­tra­pren­de un pro­get­to di ri­cer­ca vie­ta­to dall’Uf­fi­cio o non adem­pie gli one­ri cui il pro­get­to di ri­cer­ca è su­bor­di­na­to (art. 14);
d.
vio­la l’ob­bli­go di col­la­bo­ra­re (art. 20);
e.
con­trav­vie­ne a una di­spo­si­zio­ne ese­cu­ti­va la cui vio­la­zio­ne è di­chia­ra­ta pu­ni­bi­le dal Con­si­glio fe­de­ra­le o con­trav­vie­ne a una de­ci­sio­ne pre­sa nei suoi con­fron­ti con com­mi­na­to­ria del­la pe­na pre­vi­sta nel pre­sen­te ar­ti­co­lo.

2 Il ten­ta­ti­vo e la com­pli­ci­tà so­no pu­ni­bi­li.

3 Le con­trav­ven­zio­ni e le re­la­ti­ve pe­ne si pre­scri­vo­no in cin­que an­ni.

4 Nei ca­si di esi­gua gra­vi­tà si può pre­scin­de­re dal­la de­nun­cia, dal per­se­gui­men­to pe­na­le e dal­la pu­ni­zio­ne.

Art. 26 Competenza e diritto penale amministrativo

1 Il per­se­gui­men­to e il giu­di­zio dei rea­ti spet­ta­no ai Can­to­ni.

2 So­no ap­pli­ca­bi­li gli ar­ti­co­li 6 e 7 (in­fra­zio­ni com­mes­se nell’azien­da), non­ché 15 (fal­si­tà in do­cu­men­ti, con­se­gui­men­to frau­do­len­to di una fal­sa at­te­sta­zio­ne) del­la leg­ge fe­de­ra­le del 22 mar­zo 19749 sul di­rit­to pe­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo.

Sezione 6: Disposizioni finali

Art. 27 Modifica del diritto vigente

...10

10 La mod. può es­se­re con­sul­ta­ta al­la RU 2005 947.

Art. 28 Disposizione transitoria

Chiun­que ab­bia già in­tra­pre­so un pro­get­to di ri­cer­ca con cel­lu­le sta­mi­na­li em­brio­na­li de­ve dar­ne no­ti­fi­ca all’Uf­fi­cio al più tar­di tre me­si do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge.

Art. 29 Referendum ed entrata in vigore

1 La pre­sen­te leg­ge sot­to­stà al re­fe­ren­dum fa­col­ta­ti­vo.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le ne de­ter­mi­na l’en­tra­ta in vi­go­re.

Da­ta dell’en­tra­ta in vi­go­re: 1° mar­zo 2005.11

11 DCF del 2 feb. 2005.