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Ordinanza
sul traffico di rifiuti
(OTRif)

del 22 giugno 2005 (Stato 1° gennaio 2020)

Il Consiglio federale svizzero,

visti gli articoli 30b capoverso 1, 30f capoversi 1–3, 30g capoverso 1,
39 capoverso 1 e 46 capoverso 2 della legge del 7 ottobre 19831 sulla protezione dell’ambiente (LPAmb);
in esecuzione della Convenzione di Basilea del 22 marzo 19892 sul controllo dei movimenti oltre frontiera di rifiuti pericolosi e sulla loro eliminazione
(Convenzione di Basilea);
in esecuzione della decisione del Consiglio dell’OCSE C(2001)107/FINAL
del 14 giugno 20013 relativa alla modifica della decisione del Consiglio C(92)39/FINAL del 30 marzo 1992 sul controllo dei movimenti transfrontalieri
di rifiuti destinati a operazioni di recupero (decisione del Consiglio dell’OCSE),4

ordina:

1 RS 814.01

2 RS 0.814.05

3 RS 0.814.052

4 Nuovo testo giusta il n. I dell’O dell’11 nov. 2009, in vigore dal 1° gen. 2010 (RU 20096259).

Capitolo 1: Disposizioni generali

Art. 1 Scopo e campo d’applicazione  

1 La pre­sen­te or­di­nan­za ha lo sco­po di ga­ran­ti­re che i ri­fiu­ti ven­ga­no con­se­gna­ti uni­ca­men­te a im­pre­se di smal­ti­men­to ido­nee.

2 Es­sa di­sci­pli­na:

a.
il traf­fi­co in Sviz­ze­ra di ri­fiu­ti spe­cia­li e di al­tri ri­fiu­ti sog­get­ti a con­trol­lo;
b.
il traf­fi­co tran­sfron­ta­lie­ro di tut­ti i ri­fiu­ti;
c.
il traf­fi­co di ri­fiu­ti spe­cia­li tra Sta­ti ter­zi se è or­ga­niz­za­to da im­pre­se con se­de in Sviz­ze­ra o con la lo­ro par­te­ci­pa­zio­ne.

3 Non si ap­pli­ca:

a.
per il traf­fi­co di ri­fiu­ti spe­cia­li tra for­ma­zio­ni dell’eser­ci­to o co­stru­zio­ni e im­pian­ti che ser­vo­no al­la di­fe­sa na­zio­na­le;
b.
per le ac­que di sca­ri­co che pos­so­no es­se­re ri­la­scia­te nel­la ca­na­liz­za­zio­ne;
c.
per i ri­fiu­ti ra­dioat­ti­vi che sot­to­stan­no al­la le­gi­sla­zio­ne sul­la ra­dio­pro­te­zio­ne o a quel­la sull’ener­gia nu­clea­re;
d.5
per i sot­to­pro­dot­ti di ori­gi­ne ani­ma­le se­con­do l’or­di­nan­za del 23 giu­gno 20046 con­cer­nen­te l’eli­mi­na­zio­ne dei sot­to­pro­dot­ti di ori­gi­ne ani­ma­le.

4 So­no fat­te sal­ve:

a. le pre­scri­zio­ni del­la Con­fe­de­ra­zio­ne non­ché gli ac­cor­di e le de­ci­sio­ni di di­rit­to in­ter­na­zio­na­le re­la­ti­vi al tra­spor­to di mer­ci pe­ri­co­lo­se su stra­da, per fer­ro­via, per via na­vi­ga­bi­le e ae­rea;

b. le pre­scri­zio­ni del­la le­gi­sla­zio­ne su­gli esplo­si­vi re­la­ti­ve al com­mer­cio di esplo­si­vi.

c.7

5 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 11 nov. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 2009 6259).

6 [RU 2004 3079, 2005 4199all. 3 n. II 9, 2006 5217all. n. 6, 2007 2711n. II 2, 2008 1189n. II. RU 2011 2699all. 8 n. I]. Ve­di ora l’O del 25 mag. 2011 (RS 916.441.22).

7 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 11 nov. 2009, con ef­fet­to dal 1° gen. 2010 (RU 2009 6259).

Art. 2 Elenchi dei rifiuti e dei metodi di smaltimento 8  

1 Il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’am­bien­te, dei tra­spor­ti, dell’ener­gia e del­le co­mu­ni­ca­zio­ni (DA­TEC) ema­na un’or­di­nan­za com­pren­den­te un elen­co dei ri­fiu­ti e un elen­co dei me­to­di di smal­ti­men­to. A tal fi­ne, tie­ne con­to de­gli elen­chi dei ri­fiu­ti e dei me­to­di di smal­ti­men­to dell’Unio­ne eu­ro­pea9 e del­la Con­ven­zio­ne di Ba­si­lea.10

2 Nell’elen­co dei ri­fiu­ti de­si­gna qua­li:

a.
ri­fiu­ti spe­cia­li:i ri­fiu­ti il cui smal­ti­men­to ri­spet­to­so dell’am­bien­te ri­chie­de, a cau­sa del­la lo­ro com­po­si­zio­ne o del­le lo­ro pro­prie­tà fi­si­co-chi­mi­che o bio­lo­gi­che, un in­sie­me di spe­ci­fi­che mi­su­re tec­ni­co-or­ga­niz­za­ti­ve, an­che per quan­to ri­guar­da il traf­fi­co in Sviz­ze­ra;
b.11
al­tri ri­fiu­ti sog­get­ti a con­trol­lo con ob­bli­go di mo­du­lo di ac­com­pa­gna­men­to: i ri­fiu­ti il cui smal­ti­men­to ri­spet­to­so dell’am­bien­te ri­chie­de, a cau­sa del­la lo­ro com­po­si­zio­ne o del­le lo­ro pro­prie­tà fi­si­co-chi­mi­che o bio­lo­gi­che, un nu­me­ro li­mi­ta­to di spe­ci­fi­che mi­su­re tec­ni­co-or­ga­niz­za­ti­ve, an­che per quan­to ri­guar­da il traf­fi­co in Sviz­ze­ra;
c.12
al­tri ri­fiu­ti sog­get­ti a con­trol­lo sen­za ob­bli­go di mo­du­lo di ac­com­pa­gna­men­to: i ri­fiu­ti il cui smal­ti­men­to ri­spet­to­so dell’am­bien­te ri­chie­de, a cau­sa del­la lo­ro com­po­si­zio­ne o del­le lo­ro pro­prie­tà fi­si­co-chi­mi­che o bio­lo­gi­che, un nu­me­ro li­mi­ta­to di spe­ci­fi­che mi­su­re tec­ni­co-or­ga­niz­za­ti­ve, an­che per quan­to ri­guar­da il traf­fi­co in Sviz­ze­ra.

8 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 nov. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 20096259).

9 De­ci­sio­ne 2000/532/CE del­la Com­mis­sio­ne, del 3 mag­gio 2000, che so­sti­tui­sce la de­ci­sio­ne 94/3/CE che isti­tui­sce un elen­co di ri­fiu­ti con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 1, let­te­ra a), del­la di­ret­ti­va 75/442/CEE del Con­si­glio re­la­ti­va ai ri­fiu­ti e la de­ci­sio­ne 94/904/CE del Con­si­glio che isti­tui­sce un elen­co di ri­fiu­ti pe­ri­co­lo­si ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 1, pa­ra­gra­fo 4, del­la di­ret­ti­va 91/689/CEE del Con­si­glio re­la­ti­va ai ri­fiu­ti pe­ri­co­lo­si (GU L 226 del 6.9.2000, pag. 3); mo­di­fi­ca­ta da ul­ti­mo dal­la de­ci­sio­ne 2014/955/UE (GU L 370 del 30.12.2014, pag. 44).

10 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

11 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

12 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

Art. 3 Definizioni  

1 So­no con­si­de­ra­te azien­de for­ni­tri­ci le im­pre­se e i ser­vi­zi di au­to­ri­tà che con­se­gna­no i lo­ro ri­fiu­ti ad al­tre uni­tà lo­ca­li o a ter­zi. Le im­pre­se di smal­ti­men­to che tra­sfe­ri­sco­no i ri­fiu­ti ad al­tre uni­tà lo­ca­li o a ter­zi ai fi­ni del­lo smal­ti­men­to so­no con­si­de­ra­te an­ch’es­se azien­de for­ni­tri­ci. Non so­no con­si­de­ra­te azien­de for­ni­tri­ci le azien­de e i re­la­ti­vi ser­vi­zi di au­to­ri­tà che si li­mi­ta­no a tra­spor­ta­re ri­fiu­ti per con­to di ter­zi.

2 So­no con­si­de­ra­te im­pre­se di smal­ti­men­tole im­pre­se che pren­do­no in con­se­gna i ri­fiu­ti ai fi­ni del­lo smal­ti­men­to non­ché i po­sti di rac­col­ta ge­sti­ti dai Can­to­ni o dai Co­mu­ni, o, su lo­ro in­ca­ri­co, da pri­va­ti. Non so­no con­si­de­ra­te im­pre­se di smal­ti­men­to le im­pre­se che si li­mi­ta­no a tra­spor­ta­re ri­fiu­ti per con­to di ter­zi.

3 È con­si­de­ra­to tran­sfron­ta­lie­ro il traf­fi­co di ri­fiu­ti che at­tra­ver­sa la li­nea do­ga­na­le sviz­ze­ra.

Capitolo 2: Traffico di rifiuti in Svizzera

Sezione 1: Consegna di rifiuti

Art. 4 Obblighi dei detentori  

1 Pri­ma di con­se­gna­re i ri­fiu­ti, i lo­ro de­ten­to­ri de­vo­no ve­ri­fi­ca­re se si trat­ta di ri­fiu­ti spe­cia­li o di al­tri ri­fiu­ti sog­get­ti a con­trol­lo.

2 Pos­so­no con­se­gna­re ri­fiu­ti spe­cia­li e al­tri ri­fiu­ti sog­get­ti a con­trol­lo e all’ob­bli­go di ri­pre­sa sol­tan­to ai po­sti di rac­col­ta au­to­riz­za­ti a ri­pren­der­li.

3 Le azien­de for­ni­tri­ci pos­so­no con­se­gna­re tut­ti gli al­tri ri­fiu­ti sog­get­ti a con­trol­lo sol­tan­to ai cen­tri au­to­riz­za­ti a ri­ce­ve­re ta­li ri­fiu­ti.

Art. 5 Miscelazione e diluizione di rifiuti  

1 Le azien­de for­ni­tri­ci non pos­so­no mi­sce­la­re o di­lui­re ri­fiu­ti spe­cia­li ai fi­ni del­la con­se­gna.

2 Pos­so­no ag­giun­ge­re ad­di­ti­vi ai ri­fiu­ti spe­cia­li, pre­vio con­sen­so dell’im­pre­sa di smal­ti­men­to, se in que­sto mo­do:

a.
ven­go­no ri­dot­ti i ri­schi con­nes­si con il tra­spor­to; e
b.
lo smal­ti­men­to non è re­so più dif­fi­ci­le.

3 L’au­to­ri­tà can­to­na­le può au­to­riz­za­re le azien­de for­ni­tri­ci che con­se­gna­no re­go­lar­men­te in­gen­ti quan­ti­tà di ri­fiu­ti spe­cia­li a mi­sce­la­re o di­lui­re ri­fiu­ti spe­cia­li se que­sta ope­ra­zio­ne:

a.
non av­vie­ne al­lo sco­po di as­sog­get­ta­re i ri­fiu­ti a pre­scri­zio­ni me­no se­ve­re ri­du­cen­do il te­no­re di so­stan­ze no­ci­ve;
b.
è op­por­tu­na per mo­ti­vi azien­da­li; e
c.
non au­men­ta il ca­ri­co am­bien­ta­le.

4 Le im­pre­se di smal­ti­men­to pos­so­no mi­sce­la­re o di­lui­re ri­fiu­ti spe­cia­li ai fi­ni del­la con­se­gna se ciò non av­vie­ne al­lo sco­po di as­sog­get­ta­re i ri­fiu­ti a pre­scri­zio­ni me­no se­ve­re ri­du­cen­do il te­no­re di so­stan­ze no­ci­ve.

5 Per la mi­sce­la­zio­ne e la di­lui­zio­ne di al­tri ri­fiu­ti sog­get­ti a con­trol­lo si ap­pli­ca­no le pre­scri­zio­ni dell’or­di­nan­za del 4 di­cem­bre 201513 sui ri­fiu­ti.14

13 RS 814.600

14 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 6 n. 8 dell’O del 4 dic. 2015 sui ri­fiu­ti, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (RU 2015 5699).

Art. 6 Obbligo di modulo di accompagnamento 15  

1 Per la con­se­gna di ri­fiu­ti spe­cia­li e di al­tri ri­fiu­ti sog­get­ti a con­trol­lo con ob­bli­go di mo­du­lo di ac­com­pa­gna­men­to, le azien­de for­ni­tri­ci de­vo­no uti­liz­za­re i mo­du­li di ac­com­pa­gna­men­to se­con­do l’al­le­ga­to 1 e com­pi­lar­li con le in­di­ca­zio­ni ri­chie­ste.16

2 Non so­no ne­ces­sa­ri mo­du­li di ac­com­pa­gna­men­to per i ri­fiu­ti spe­cia­li:

a.
con­se­gna­ti in quan­ti­tà fi­no a 50 kg, com­pre­so il con­te­ni­to­re, per co­di­ce di ri­fiu­to e quan­ti­tà con­fe­ri­ta (pic­co­le quan­ti­tà); per la con­se­gna di ri­fiu­ti spe­cia­li le­ga­ti al par­ti­co­la­re ti­po di at­ti­vi­tà dell’azien­da for­ni­tri­ce, que­sta de­ve in­di­ca­re all’im­pre­sa di smal­ti­men­to il pro­prio no­me e il pro­prio in­di­riz­zo o il pro­prio nu­me­ro d’eser­ci­zio (art. 40 cpv. 1) e con­ser­va­re per al­me­no cin­que an­ni un do­cu­men­to dal qua­le ri­sul­ti l’av­ve­nu­ta con­se­gna; fa ec­ce­zio­ne la con­se­gna di ri­fiu­ti se­con­do le let­te­re da b a e;
b.
con­se­gna­ti al com­mer­cian­te che ha for­ni­to il pro­dot­to, al fab­bri­can­te o all’im­por­ta­to­re del pro­dot­to sen­za mo­di­fi­car­ne la com­po­si­zio­ne e nell’im­bal­lag­gio ori­gi­na­le (re­sti­tu­zio­ne mer­ci);
c.
de­sti­na­ti al de­po­si­to in­ter­me­dio pres­so un’al­tra uni­tà lo­ca­le del­la stes­sa im­pre­sa se si trat­ta di pro­dot­ti che l’im­pre­sa for­ni­sce nel­la ven­di­ta al mi­nu­to e ri­pren­de co­me ri­fiu­ti dal­le eco­no­mie do­me­sti­che;
d.17
rac­col­ti pres­so azien­de for­ni­tri­ci e av­via­ti al­lo smal­ti­men­to su in­ca­ri­co del Can­to­ne se si trat­ta di pro­dot­ti che le im­pre­se for­ni­sco­no nel­la ven­di­ta al mi­nu­to e ri­pren­do­no co­me ri­fiu­ti dal­le eco­no­mie do­me­sti­che;
e.
de­sti­na­ti al de­po­si­to in­ter­me­dio pres­so im­pre­se che non ne­ces­si­ta­no di un’au­to­riz­za­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 8.

3 Le azien­de for­ni­tri­ci de­vo­no for­ni­re al tra­spor­ta­to­re e all’im­pre­sa di smal­ti­men­to al­tre in­di­ca­zio­ni sul­la pro­ve­nien­za, sul­la com­po­si­zio­ne e sul­le ca­rat­te­ri­sti­che dei ri­fiu­ti se ta­li in­di­ca­zio­ni so­no ne­ces­sa­rie per la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te, del per­so­na­le o de­gli im­pian­ti dell’im­pre­sa di smal­ti­men­to o per smal­ti­re i ri­fiu­ti in mo­do ri­spet­to­so dell’am­bien­te.

15 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

16 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

17 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 18 dic. 2013, in vi­go­re dal 1° mag. 2014 (RU 2014193).

Art. 7 Etichettatura dei rifiuti speciali  

1 Le azien­de for­ni­tri­ci de­vo­no ap­por­re su­gli im­bal­lag­gi adi­bi­ti al tra­spor­to di ri­fiu­ti spe­cia­li le se­guen­ti in­di­ca­zio­ni:

a.
le di­ci­tu­re «ri­fiu­ti spe­cia­li», «dé­che­ts spé­ciaux» e «Son­de­rab­fäl­le»;
b.
il co­di­ce o la de­si­gna­zio­ne dei ri­fiu­ti se­con­do l’elen­co dei ri­fiu­ti;
c.
il nu­me­ro del mo­du­lo di ac­com­pa­gna­men­to.

2 L’eti­chet­ta­tu­ra non è ne­ces­sa­ria se i ri­fiu­ti spe­cia­li pos­so­no es­se­re con­se­gna­ti sen­za mo­du­li di ac­com­pa­gna­men­to.

Sezione 2: Ricezione di rifiuti

Art. 8 Obbligo d’autorizzazione  

1 Le im­pre­se di smal­ti­men­to che ri­ce­vo­no ri­fiu­ti spe­cia­li o al­tri ri­fiu­ti sog­get­ti a con­trol­lo ne­ces­si­ta­no di un’au­to­riz­za­zio­ne dell’au­to­ri­tà can­to­na­le per ogni uni­tà lo­ca­le.

2 So­no esen­ta­te dall’ob­bli­go d’au­to­riz­za­zio­ne:

a.
le im­pre­se che si li­mi­ta­no a rac­co­glie­re o a tra­spor­ta­re ri­fiu­ti spe­cia­li o al­tri ri­fiu­ti sog­get­ti a con­trol­lo;
b.
le im­pre­se che ri­ce­vo­no esclu­si­va­men­te pi­le o ac­cu­mu­la­to­ri che so­no te­nu­te a ri­pren­de­re se­con­do l’al­le­ga­to 2.15 dell’or­di­nan­za del 18 mag­gio 200518 sul­la ri­du­zio­ne dei ri­schi ine­ren­ti ai pro­dot­ti chi­mi­ci e che si li­mi­ta­no a de­po­si­ta­re in mo­do prov­vi­so­rio ta­li pi­le o ac­cu­mu­la­to­ri;
c.
le im­pre­se che si li­mi­ta­no a de­po­si­ta­re in mo­do prov­vi­so­rio al­tri ri­fiu­ti sog­get­ti a con­trol­lo che so­no te­nu­te a ri­pren­de­re in vir­tù di al­tre pre­scri­zio­ni o che li ri­pren­do­no nell’am­bi­to di un ac­cor­do set­to­ria­le ri­co­no­sciu­to dall’au­to­ri­tà can­to­na­le;
d.
le im­pre­se che ri­pren­do­no co­me ri­fiu­ti dal­le eco­no­mie do­me­sti­che i pro­dot­ti che for­ni­sco­no nel­la ven­di­ta al mi­nu­to e che si li­mi­ta­no a de­po­si­tar­li in mo­do prov­vi­so­rio;
e.
i po­sti di rac­col­ta de­si­gna­ti dal­le au­to­ri­tà, che ri­ce­vo­no esclu­si­va­men­te e si li­mi­ta­no a de­po­si­ta­re in mo­do prov­vi­so­rio oli per mo­to­ri, oli com­me­sti­bi­li, tu­bi fluo­re­scen­ti o pi­le (esclu­si gli ac­cu­mu­la­to­ri al piom­bo) op­pu­re al­tri ri­fiu­ti sog­get­ti a con­trol­lo.
Art. 9 Domanda d’autorizzazione  

La do­man­da d’au­to­riz­za­zio­ne de­ve com­pren­de­re in­di­ca­zio­ni:

a.
sui ri­fiu­ti che si pre­ve­de di ri­ce­ve­re ai fi­ni del­lo smal­ti­men­to;
b.
sul con­trol­lo pre­vi­sto al mo­men­to del­la ri­ce­zio­ne dei ri­fiu­ti;
c.
sul ti­po di smal­ti­men­to pre­vi­sto;
d.
su­gli im­pian­ti, le in­fra­strut­tu­re e il per­so­na­le spe­cia­liz­za­to di cui di­spo­ne l’im­pre­sa di smal­ti­men­to per smal­ti­re i ri­fiu­ti in mo­do ri­spet­to­so dell’am­bien­te.
Art. 10 Rilascio dell’autorizzazione  

1 L’au­to­ri­tà can­to­na­le ri­la­scia l’au­to­riz­za­zio­ne se dal­la do­man­da ri­sul­ta che l’im­pre­sa di smal­ti­men­to è in gra­do di smal­ti­re i ri­fiu­ti in mo­do ri­spet­to­so dell’am­bien­te.

2 Nell’au­to­riz­za­zio­ne l’au­to­ri­tà can­to­na­le de­fi­ni­sce in par­ti­co­la­re:

a.
qua­li ri­fiu­ti pos­so­no es­se­re ri­ce­vu­ti;
b.
la mo­da­li­tà di smal­ti­men­to dei ri­fiu­ti;
c.
le con­di­zio­ni da os­ser­va­re per smal­ti­re i ri­fiu­ti in mo­do ri­spet­to­so dell’am­bien­te, in par­ti­co­la­re per quan­to ri­guar­da le li­mi­ta­zio­ni del­le quan­ti­tà, l’im­pie­go di de­ter­mi­na­ti im­pian­ti e in­fra­strut­tu­re non­ché il ri­cor­so a per­so­na­le spe­cia­liz­za­to.

3 L’au­to­ri­tà can­to­na­le ri­la­scia l’au­to­riz­za­zio­ne per un pe­rio­do mas­si­mo di cin­que an­ni.

4 L’au­to­ri­tà can­to­na­le in­se­ri­sce le in­di­ca­zio­ni di cui al ca­po­ver­so 2 let­te­re a e b nel­la ban­ca da­ti dell’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dell’am­bien­te (UFAM) (art. 41 cpv. 1).19

19 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

Art. 11 Controllo al momento della ricezione di rifiuti con obbligo di modulo di accompagnamento 20  

1 A ogni ri­ce­zio­ne di ri­fiu­ti spe­cia­li e di al­tri ri­fiu­ti sog­get­ti a con­trol­lo con ob­bli­go di mo­du­lo di ac­com­pa­gna­men­to, pri­ma di ap­por­re la lo­ro fir­ma sui mo­du­li di ac­com­pa­gna­men­to a con­fer­ma dell’av­ve­nu­ta ri­ce­zio­ne di ta­li ri­fiu­ti, le im­pre­se di smal­ti­men­to ve­ri­fi­ca­no se:

a.
so­no au­to­riz­za­te a ri­ce­ve­re i ri­fiu­ti;
b.
i ri­fiu­ti cor­ri­spon­do­no al­le in­di­ca­zio­ni ri­por­ta­te sui mo­du­li di ac­com­pa­gna­men­to.21

2 Le im­pre­se di smal­ti­men­to de­vo­no com­pi­la­re i mo­du­li di ac­com­pa­gna­men­to con le in­di­ca­zio­ni ri­chie­ste se­con­do l’al­le­ga­to 1; d’in­te­sa con l’azien­da for­ni­tri­ce, cor­reg­go­no le in­di­ca­zio­ni pa­le­se­men­te er­ro­nee.

3 La ri­ce­zio­ne av­vie­ne pres­so la se­de dell’im­pre­sa di smal­ti­men­to. L’im­pre­sa di smal­ti­men­to può ri­ce­ve­re i ri­fiu­ti an­che pres­so la se­de dell’azien­da for­ni­tri­ce se si trat­ta di ri­fiu­ti di pro­du­zio­ne di com­po­si­zio­ne no­ta e in­va­ria­ta, ge­ne­ra­ti re­go­lar­men­te pre­so det­ta se­de.22

4 Se con­sta­ta che non è au­to­riz­za­ta a ri­ce­ve­re i ri­fiu­ti spe­cia­li e gli al­tri ri­fiu­ti sog­get­ti a con­trol­lo con ob­bli­go di mo­du­lo di ac­com­pa­gna­men­to o che i ri­fiu­ti non cor­ri­spon­do­no al­le in­di­ca­zio­ni ri­por­ta­te sui mo­du­li di ac­com­pa­gna­men­to, l’im­pre­sa di smal­ti­men­to ri­spe­di­sce i ri­fiu­ti all’azien­da for­ni­tri­ce o, d’in­te­sa con ta­le azien­da, si oc­cu­pa del­la lo­ro con­se­gna a un ter­zo au­to­riz­za­to. In ca­so di pe­ri­co­lo per l’am­bien­te, in­for­ma l’au­to­ri­tà can­to­na­le.23

20 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

21 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

22 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 18 dic. 2013, in vi­go­re dal 1° mag. 2014 (RU 2014193).

23 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 18 dic. 2013 (RU 2014193). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

Art. 12 Obblighi di notifica 24  

1 Le im­pre­se di smal­ti­men­to che ri­ce­vo­no ri­fiu­ti spe­cia­li o al­tri ri­fiu­ti sog­get­ti a con­trol­lo con ob­bli­go di mo­du­lo di ac­com­pa­gna­men­to per i qua­li è ri­chie­sta un’au­to­riz­za­zio­ne de­vo­no no­ti­fi­ca­re all’UFAM e all’au­to­ri­tà can­to­na­le ogni ri­ce­zio­ne di ri­fiu­ti mu­ni­ti di mo­du­li di ac­com­pa­gna­men­to o per i qua­li l’azien­da for­ni­tri­ce de­ve con­ser­va­re un do­cu­men­to giu­sti­fi­ca­ti­vo, for­nen­do le se­guen­ti in­di­ca­zio­ni:25

a.
il pro­prio nu­me­ro d’eser­ci­zio e quel­lo dell’azien­da for­ni­tri­ce;
b.
la da­ta di con­se­gna;
c.
le quan­ti­tà e i co­di­ci dei ri­fiu­ti ri­ce­vu­ti;
d.
i co­di­ci dei me­to­di di smal­ti­men­to uti­liz­za­ti;
e.
il nu­me­ro del mo­du­lo di ac­com­pa­gna­men­to.

2 Le im­pre­se di smal­ti­men­to che ri­ce­vo­no al­tri ri­fiu­ti sog­get­ti a con­trol­lo sen­za ob­bli­go di mo­du­lo di ac­com­pa­gna­men­to per i qua­li è ri­chie­sta un’au­to­riz­za­zio­ne de­vo­no no­ti­fi­car­li all’UFAM e all’au­to­ri­tà can­to­na­le for­nen­do le se­guen­ti in­di­ca­zio­ni:26

a.
il pro­prio nu­me­ro d’eser­ci­zio;
b.
i co­di­ci e le quan­ti­tà an­nue di ri­fiu­ti ri­ce­vu­ti non­ché i co­di­ci dei me­to­di di smal­ti­men­to a cui so­no sta­ti sot­to­po­sti;
c.
la quan­ti­tà an­nua dei ri­fiu­ti tra­sfe­ri­ti e il nu­me­ro d’eser­ci­zio dell’im­pre­sa di smal­ti­men­to a cui so­no sta­ti tra­sfe­ri­ti.

3 La no­ti­fi­ca va ef­fet­tua­ta en­tro 30 gior­ni la­vo­ra­ti­vi dal­la fi­ne di ogni tri­me­stre per i ri­fiu­ti spe­cia­li e gli al­tri ri­fiu­ti sog­get­ti a con­trol­lo con ob­bli­go di mo­du­lo di ac­com­pa­gna­men­to ed en­tro 30 gior­ni la­vo­ra­ti­vi dal­la fi­ne di ogni an­no ci­vi­le per gli al­tri ri­fiu­ti sog­get­ti a con­trol­lo sen­za ob­bli­go di mo­du­lo di ac­com­pa­gna­men­to, me­dian­te la re­gi­stra­zio­ne on li­ne nel­la ban­ca da­ti elet­tro­ni­ca mes­sa a di­spo­si­zio­ne dall’UFAM.27

24 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 nov. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 20096259).

25 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

26 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

27 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

Sezione 3: Trasporto di rifiuti con obbligo di modulo di accompagnamento 28

28 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vigore dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

Art. 13  

1 I tra­spor­ta­to­ri pos­so­no tra­spor­ta­re ri­fiu­ti di cui co­no­sco­no o de­vo­no sup­por­re la na­tu­ra di ri­fiu­ti che de­vo­no es­se­re con­se­gna­ti con mo­du­li di ac­com­pa­gna­men­to sol­tan­to se:29

a.
i mo­du­li di ac­com­pa­gna­men­to ri­chie­sti se­con­do l’al­le­ga­to 1 so­no ac­clu­si;
b.
il no­me dell’im­pre­sa di smal­ti­men­to è ri­por­ta­to sui mo­du­li di ac­com­pa­gna­men­to;
c.
i ri­fiu­ti so­no eti­chet­ta­ti se­con­do le pre­scri­zio­ni dell’ar­ti­co­lo 7.

2 De­vo­no com­pi­la­re i mo­du­li di ac­com­pa­gna­men­to con le in­di­ca­zio­ni ri­chie­ste se­con­do l’al­le­ga­to 1.

3 Pos­so­no con­se­gna­re i ri­fiu­ti spe­cia­li sol­tan­to al­le im­pre­se di smal­ti­men­to il cui no­me è ri­por­ta­to sui mo­du­li di ac­com­pa­gna­men­to.

4 Se non pos­so­no con­se­gna­re i ri­fiu­ti al­le im­pre­se di smal­ti­men­to, i tra­spor­ta­to­ri de­vo­no re­sti­tuir­li all’azien­da for­ni­tri­ce o, d’ac­cor­do con ta­le azien­da, con­se­gnar­li a ter­zi au­to­riz­za­ti. Se la re­sti­tu­zio­ne all’azien­da for­ni­tri­ce o la con­se­gna a ter­zi non so­no pos­si­bi­li o non pos­so­no es­se­re pre­te­se dai tra­spor­ta­to­ri, que­sti de­vo­no in­for­ma­re sen­za in­du­gio l’au­to­ri­tà can­to­na­le.

29 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

Capitolo 3: Traffico transfrontaliero di rifiuti

Sezione 1: Limitazioni all’esportazione e all’importazione

Art. 14  

1 L’espor­ta­zio­ne di ri­fiu­ti se­con­do la Con­ven­zio­ne di Ba­si­lea è con­sen­ti­ta sol­tan­to ver­so Sta­ti che:

a.30
so­no mem­bri dell’OC­SE o dell’UE; e
b.
so­no Par­ti al­la Con­ven­zio­ne di Ba­si­lea o con i qua­li è sta­to con­clu­so un ac­cor­do se­con­do l’ar­ti­co­lo 11 del­la Con­ven­zio­ne di Ba­si­lea.

2 L’im­por­ta­zio­ne di ri­fiu­ti se­con­do la Con­ven­zio­ne di Ba­si­lea è con­sen­ti­ta sol­tan­to da Sta­ti che so­no Par­ti al­la Con­ven­zio­ne stes­sa o con i qua­li è sta­to con­clu­so un ac­cor­do se­con­do l’ar­ti­co­lo 11 del­la Con­ven­zio­ne di Ba­si­lea.

3 So­no con­si­de­ra­ti ri­fiu­ti se­con­do la Con­ven­zio­ne di Ba­si­lea:

a.
i ri­fiu­ti spe­cia­li;
b.
gli al­tri ri­fiu­ti sog­get­ti a con­trol­lo;
c.
al­tri ri­fiu­ti che sod­di­sfa­no una del­le se­guen­ti con­di­zio­ni:
1.
ap­par­ten­go­no a una ca­te­go­ria se­con­do l’al­le­ga­to I del­la Con­ven­zio­ne di Ba­si­lea e pre­sen­ta­no una pro­prie­tà pe­ri­co­lo­sa se­con­do l’al­le­ga­to III di ta­le Con­ven­zio­ne,
2.
so­no ri­fiu­ti se­con­do l’al­le­ga­to II o l’al­le­ga­to VIII del­la Con­ven­zio­ne di Ba­si­lea,
3.31
so­no ri­fiu­ti se­con­do la li­sta am­bra dei ri­fiu­ti del­la de­ci­sio­ne del Con­si­glio dell’OC­SE.

30 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 18 dic. 2013, in vi­go­re dal 1° mag. 2014 (RU 2014193).

31 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 nov. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 20096259).

Sezione 2: Esportazione

Art. 15 Obbligo d’autorizzazione  

1 Chi espor­ta ri­fiu­ti ne­ces­si­ta di un’au­to­riz­za­zio­ne dell’UFAM.32

2 Non ne­ces­si­ta di un’au­to­riz­za­zio­ne chi espor­ta ri­fiu­ti:

a.
ai fi­ni del ri­ci­clag­gio:
1.
in uno Sta­to mem­bro dell’OC­SE o dell’UE se so­no ri­fiu­ti se­con­do la li­sta ver­de dei ri­fiu­ti del­la de­ci­sio­ne del Con­si­glio dell’OC­SE e non ri­fiu­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 14 ca­po­ver­so 3, o
2.
in uno Sta­to che non è mem­bro dell’OC­SE o dell’UE se so­no ri­fiu­ti se­con­do l’al­le­ga­to IX del­la Con­ven­zio­ne di Ba­si­lea e non ri­fiu­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 14 ca­po­ver­so 3;
b.
in uno Sta­to mem­bro dell’OC­SE o dell’UE se si trat­ta di cam­pio­ni di ri­fiu­ti espor­ta­ti per ve­ri­fi­ca­re le pos­si­bi­li­tà tec­ni­che di smal­ti­men­to; è con­sen­ti­ta sol­tan­to l’espor­ta­zio­ne del­la quan­ti­tà di cam­pio­ni ne­ces­sa­ria e i sin­go­li cam­pio­ni non pos­so­no su­pe­ra­re 25 kg.33

3 Il DA­TEC sta­bi­li­sce in un’or­di­nan­za i me­to­di di smal­ti­men­to che ven­go­no con­si­de­ra­ti co­me ri­ci­clag­gio; a tal fi­ne si ba­sa sul­la Con­ven­zio­ne di Ba­si­lea.

4 L’espor­ta­to­re può ef­fet­tua­re un’espor­ta­zio­ne non sog­get­ta ad au­to­riz­za­zio­ne se­con­do il ca­po­ver­so 2 sol­tan­to se si è pre­via­men­te pro­cu­ra­to i do­cu­men­ti dai qua­li ri­sul­ta che il ri­ci­clag­gio pre­vi­sto è ri­spet­to­so dell’am­bien­te. L’espor­ta­to­re de­ve con­ser­va­re i do­cu­men­ti per al­me­no un an­no a de­cor­re­re dal­la da­ta d’espor­ta­zio­ne.

32 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

33 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 18 dic. 2013, in vi­go­re dal 1° mag. 2014 (RU 2014193).

Art. 16 Domanda 34  

1 La do­man­da di au­to­riz­za­zio­ne all’espor­ta­zio­ne de­ve in­clu­de­re la do­cu­men­ta­zio­ne se­guen­te:

a.35
la pro­va che so­no sod­di­sfat­te le con­di­zio­ni per l’au­to­riz­za­zio­ne all’espor­ta­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 17 let­te­re a–f;
b.
una co­pia del con­trat­to con­clu­so tra l’espor­ta­to­re e l’im­pre­sa di smal­ti­men­to con se­de all’este­ro se­con­do l’al­le­ga­to 2 non­ché, nel ca­so di tra­sfe­ri­men­to dei ri­fiu­ti ad al­tre im­pre­se di smal­ti­men­to, una co­pia dei re­la­ti­vi con­trat­ti;
c.
un mo­du­lo di no­ti­fi­ca com­pi­la­to nel­la ban­ca da­ti elet­tro­ni­ca dell’UFAM.

2 L’espor­ta­to­re inol­tra all’UFAM la do­man­da e una co­pia per cia­scu­no dei do­cu­men­ti per lo Sta­to im­por­ta­to­re e gli Sta­ti di tran­si­to.

3 L’UFAM ve­ri­fi­ca la com­ple­tez­za del­la do­man­da e pri­ma di au­to­riz­za­re l’espor­ta­zio­ne chie­de l’ap­pro­va­zio­ne del­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti del­lo Sta­to im­por­ta­to­re e de­gli Sta­ti di tran­si­to.

4 L’UFAM in­for­ma del­la ri­ce­zio­ne del­la do­man­da il Can­to­ne in cui si tro­va­no i ri­fiu­ti no­ti­fi­ca­ti per l’espor­ta­zio­ne.

34 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 nov. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 20096259).

35 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 18 dic. 2013, in vi­go­re dal 1° mag. 2014 (RU 2014193).

Art. 17 Condizioni per l’autorizzazione all’esportazione 36  

L’UFAM au­to­riz­za l’espor­ta­zio­ne se:

a.
la via di smal­ti­men­to dei ri­fiu­ti da espor­ta­re è no­ta;
b.
lo smal­ti­men­to è ri­spet­to­so dell’am­bien­te e cor­ri­spon­de al­lo sta­to del­la tec­ni­ca;
c.37
lo smal­ti­men­to dei ri­fiu­ti in­di­ca­ti qui di se­gui­to non è pos­si­bi­le in Sviz­ze­ra op­pu­re ne è pre­vi­sta l’espor­ta­zio­ne nell’am­bi­to di una col­la­bo­ra­zio­ne re­gio­na­le tran­sfron­ta­lie­ra di­sci­pli­na­ta con­trat­tual­men­te:
1.
ri­fiu­ti ur­ba­ni e ri­fiu­ti di com­po­si­zio­ne ana­lo­ga pro­ve­nien­ti da im­pre­se,
2.
sco­rie pro­ve­nien­ti da im­pian­ti in cui ven­go­no in­ce­ne­ri­ti ri­fiu­ti ur­ba­ni o ri­fiu­ti di com­po­si­zio­ne ana­lo­ga,
3.
ri­fiu­ti pro­ve­nien­ti dal­la ma­nu­ten­zio­ne pub­bli­ca del­le stra­de e da­gli im­pian­ti pub­bli­ci di de­pu­ra­zio­ne del­le ac­que di sca­ri­co,
4.
ri­fiu­ti edi­li com­bu­sti­bi­li non se­le­zio­na­ti;
d.
i ri­fiu­ti non so­no espor­ta­ti per es­se­re con­fe­ri­ti in di­sca­ri­ca; è ec­cet­tua­ta l’espor­ta­zio­ne di:
1.
ri­fiu­ti nell’am­bi­to di una col­la­bo­ra­zio­ne re­gio­na­le tran­sfron­ta­lie­ra di­sci­pli­na­ta con­trat­tual­men­te,
2.
sco­rie dell’in­ce­ne­ri­men­to dei ri­fiu­ti pro­ve­nien­ti da ri­fiu­ti ur­ba­ni im­por­ta­ti la cui ri­pre­sa è sta­ta ri­chie­sta nel­la do­man­da di im­por­ta­zio­ne,
3.
ri­fiu­ti de­sti­na­ti a una di­sca­ri­ca sot­ter­ra­nea,
4.
ma­te­ria­le di sca­vo e di sgom­be­ro non in­qui­na­to de­sti­na­to a una di­sca­ri­ca nel­la re­gio­ne di con­fi­ne;
e.
so­no sta­ti ri­la­scia­ti i con­sen­si del­lo Sta­to im­por­ta­to­re e de­gli Sta­ti di tran­si­to ne­ces­sa­ri se­con­do la Con­ven­zio­ne di Ba­si­lea e la de­ci­sio­ne OC­SE;
f.38
è for­ni­ta una suf­fi­cien­te ga­ran­zia fi­nan­zia­ria se­con­do l’ar­ti­co­lo 20.

36 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 nov. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 20096259).

37 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 6 n. 8 dell’O del 4 dic. 2015 sui ri­fiu­ti, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 (RU 2015 5699).

38 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 18 dic. 2013, in vi­go­re dal 1° mag. 2014 (RU 2014193).

Art. 18 Limitazione della durata delle autorizzazioni  

1 L’UFAM39 ri­la­scia l’au­to­riz­za­zio­ne per un pe­rio­do mas­si­mo di un an­no.

2 Se l’im­pre­sa di smal­ti­men­to con se­de nel­lo Sta­to im­por­ta­to­re di­spo­ne di un con­sen­so pre­li­mi­na­re di im­por­ta­zio­ne se­con­do il ca­pi­to­lo II D ci­fra 2 ca­so 2 del­la de­ci­sio­ne del Con­si­glio dell’OC­SE, l’UFAM può ri­la­scia­re l’au­to­riz­za­zio­ne per un pe­rio­do mas­si­mo di tre an­ni.40

39 La de­si­gna­zio­ne dell’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va è sta­ta adat­ta­ta in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sul­le pub­bli­ca­zio­ni (RU 20044937). Di det­ta mod. è sta­to te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

40 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 nov. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 20096259).

Art. 19 Termini di disbrigo e informazione del Cantone interessato  

1 L’UFAM de­ci­de in me­ri­to al­la do­man­da en­tro 30 gior­ni dal­la con­fer­ma dell’av­ve­nu­ta ri­ce­zio­ne del mo­du­lo di no­ti­fi­ca da par­te dell’au­to­ri­tà com­pe­ten­te del­lo Sta­to im­por­ta­to­re.

2 Se il di­rit­to del­lo Sta­to im­por­ta­to­re o di uno Sta­to di tran­si­to pre­ve­de tem­pi più lun­ghi per il ri­la­scio del con­sen­so all’im­por­ta­zio­ne o al tran­si­to, l’UFAM ema­na una de­ci­sio­ne al più tar­di en­tro cin­que gior­ni dal­la ri­ce­zio­ne del pa­re­re del­lo Sta­to in­te­res­sa­to.

3 L’UFAM in­via una co­pia del­la de­ci­sio­ne al Can­to­ne in cui si tro­va­no i ri­fiu­ti no­ti­fi­ca­ti per l’espor­ta­zio­ne.

Art. 20 Garanzia finanziaria 41  

1 Chi espor­ta ri­fiu­ti sog­get­ti ad au­to­riz­za­zio­ne de­ve for­ni­re una ga­ran­zia fi­nan­zia­ria sot­to for­ma di ga­ran­zia ban­ca­ria o as­si­cu­ra­ti­va a fa­vo­re dell’UFAM.

2 La ga­ran­zia fi­nan­zia­ria ser­ve a co­pri­re tut­ti i co­sti ge­ne­ra­ti quan­do l’espor­ta­to­re non adem­pie agli ob­bli­ghi se­con­do gli ar­ti­co­li 33 e 34.

3 L’UFAM sta­bi­li­sce l’im­por­to e la du­ra­ta del­la ga­ran­zia fi­nan­zia­ria.

4 L’im­por­to del­la ga­ran­zia fi­nan­zia­ria è de­ter­mi­na­to dai co­sti:

a.
del de­po­si­to per 180 gior­ni;
b.
del tra­spor­to;
c.
del­lo smal­ti­men­to (in­clu­se le ana­li­si).

5 La ga­ran­zia fi­nan­zia­ria de­ve es­se­re for­ni­ta al­me­no per il pe­rio­do di va­li­di­tà dell’au­to­riz­za­zio­ne e per i suc­ces­si­vi 360 gior­ni. L’UFAM svin­co­la la ga­ran­zia fi­nan­zia­ria su ri­chie­sta dell’espor­ta­to­re se que­st’ul­ti­mo, at­tra­ver­so la pro­va del­lo smal­ti­men­to se­con­do l’al­le­ga­to 2 nu­me­ro 1 let­te­ra e, di­mo­stra che lo smal­ti­men­to dei ri­fiu­ti all’este­ro ha avu­to luo­go.

41 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 18 dic. 2013, in vi­go­re dal 1° mag. 2014 (RU 2014193).

Art. 21 Obbligo di informazione  

Se un espor­ta­to­re vie­ne a co­no­scen­za che lo smal­ti­men­to dei ri­fiu­ti da lui espor­ta­ti non può es­se­re ese­gui­to con­for­me­men­te all’au­to­riz­za­zio­ne ri­la­scia­ta­gli o che det­to smal­ti­men­to su­bi­rà un ri­tar­do im­por­tan­te, de­ve in­for­ma­re sen­za in­du­gio l’UFAM di ta­le fat­to.

Sezione 3: Importazione

Art. 22 Obbligo del consenso  

1 I ri­fiu­ti pos­so­no es­se­re im­por­ta­ti sol­tan­to con il con­sen­so dell’UFAM. È con­si­de­ra­to im­por­ta­zio­ne an­che lo stoc­cag­gio in un de­po­si­to do­ga­na­le aper­to, in un de­po­si­to di mer­ci di gran con­su­mo o in un de­po­si­to fran­co do­ga­na­le.42

2 Non è ne­ces­sa­rio un con­sen­so per l’im­por­ta­zio­ne di ri­fiu­ti:

a.
de­sti­na­ti al ri­ci­clag­gio:
1.
da uno Sta­to mem­bro dell’OC­SE o dell’UE se so­no ri­fiu­ti se­con­do la li­sta ver­de dei ri­fiu­ti del­la de­ci­sio­ne del Con­si­glio dell’OC­SE e non ri­fiu­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 14 ca­po­ver­so 3, o
2.
da uno Sta­to che non è mem­bro dell’OC­SE o dell’UE se so­no ri­fiu­ti se­con­do l’al­le­ga­to IX del­la Con­ven­zio­ne di Ba­si­lea e non ri­fiu­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 14 ca­po­ver­so 3;
b.
da uno Sta­to mem­bro dell’OC­SE o dell’UE se si trat­ta di cam­pio­ni di ri­fiu­ti im­por­ta­ti per ve­ri­fi­ca­re le pos­si­bi­li­tà tec­ni­che di smal­ti­men­to; è con­sen­ti­ta sol­tan­to l’im­por­ta­zio­ne del­la quan­ti­tà di cam­pio­ni ne­ces­sa­ria e i sin­go­li cam­pio­ni non pos­so­no su­pe­ra­re 25 kg.43

42 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. II 2 dell’O del 25 ott. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 5963).

43 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 18 dic. 2013, in vi­go­re dal 1° mag. 2014 (RU 2014193).

Art. 23 Condizioni per il rilascio del consenso 44  

1 L’UFAM ri­la­scia il con­sen­so all’im­por­ta­zio­ne se:

a.
lo smal­ti­men­to pre­vi­sto è ri­spet­to­so dell’am­bien­te e cor­ri­spon­de al­lo sta­to del­la tec­ni­ca;
b.
i ri­fiu­ti non so­no im­por­ta­ti per es­se­re con­fe­ri­ti in di­sca­ri­ca; è ec­cet­tua­ta l’im­por­ta­zio­ne di ri­fiu­ti nell’am­bi­to di una col­la­bo­ra­zio­ne re­gio­na­le trans-fron­ta­lie­ra di­sci­pli­na­ta con­trat­tual­men­te non­ché di sco­rie dell’in­ce­ne­ri­men­to dei ri­fiu­ti pro­ve­nien­ti da ri­fiu­ti ur­ba­ni espor­ta­ti la cui ri­pre­sa è sta­ta ri­chie­sta nel­la do­man­da di espor­ta­zio­ne;
c.
esi­sto­no ca­pa­ci­tà suf­fi­cien­ti per lo smal­ti­men­to dei ri­fiu­ti;
d.
l’im­por­ta­zio­ne dei ri­fiu­ti non è con­tra­ria al­la pia­ni­fi­ca­zio­ne can­to­na­le dei ri­fiu­ti;
e.
l’im­pre­sa di smal­ti­men­to di­spo­ne del­le au­to­riz­za­zio­ni cor­ri­spon­den­ti;
f.
esi­ste un mo­du­lo di no­ti­fi­ca de­bi­ta­men­te com­pi­la­to;
g.
esi­ste un con­trat­to scrit­to con­clu­so tra l’espor­ta­to­re con se­de all’este­ro e l’im­pre­sa di smal­ti­men­to se­con­do l’al­le­ga­to 2.

2 L’UFAM chie­de pre­li­mi­nar­men­te il pa­re­re dei Can­to­ni in­te­res­sa­ti.

44 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 nov. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 20096259).

Art. 24 Limitazione della durata del consenso 45  

1 L’UFAM ri­la­scia il con­sen­so per un pe­rio­do mas­si­mo di un an­no.

2 Può ri­la­scia­re il con­sen­so per un pe­rio­do mas­si­mo di tre an­ni al­le im­pre­se di smal­ti­men­to ti­to­la­ri di un con­sen­so pre­li­mi­na­re di im­por­ta­zio­ne se­con­do il ca­pi­to­lo II D ci­fra 2 ca­so 2 del­la de­ci­sio­ne del Con­si­glio dell’OC­SE.

45 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 nov. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 20096259).

Art. 25 Termini di disbrigo e informazione  

1 L’UFAM con­fer­ma, en­tro tre gior­ni la­vo­ra­ti­vi, all’espor­ta­to­re con se­de all’este­ro e al­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti del­lo Sta­to espor­ta­to­re e de­gli Sta­ti di tran­si­to l’av­ve­nu­ta ri­ce­zio­ne del mo­du­lo di no­ti­fi­ca.

2 De­ci­de, en­tro 30 gior­ni dall’in­vio di ta­le con­fer­ma, se ri­la­scia­re il con­sen­so all’im­por­ta­zio­ne pre­vi­sta in Sviz­ze­ra e co­mu­ni­ca la sua de­ci­sio­ne all’espor­ta­to­re, al­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti del­lo Sta­to espor­ta­to­re e de­gli Sta­ti di tran­si­to non­ché ai Can­to­ni in­te­res­sa­ti.

Art. 26 Notifica da parte dell’impresa di smaltimento con sede in Svizzera  

Se l’im­por­ta­zio­ne di ri­fiu­ti è sog­get­ta a un con­trol­lo sol­tan­to se­con­do il di­rit­to sviz­ze­ro, l’im­pre­sa di smal­ti­men­to con se­de in Sviz­ze­ra de­ve prov­ve­de­re a far no­ti­fi­ca­re ta­le im­por­ta­zio­ne all’UFAM.

Art. 27 Obbligo di informazione  

1 Se il tra­spor­ta­to­re non può con­se­gna­re i ri­fiu­ti all’im­pre­sa di smal­ti­men­to pre­vi­sta dal­la no­ti­fi­ca, de­ve in­for­ma­re sen­za in­du­gio l’UFAM e l’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te.

2 Se lo smal­ti­men­to di ri­fiu­ti im­por­ta­ti non può es­se­re ese­gui­to con­for­me­men­te al­la no­ti­fi­ca o se su­bi­sce un ri­tar­do no­te­vo­le, l’im­pre­sa di smal­ti­men­to de­ve in­for­ma­re sen­za in­du­gio l’UFAM e l’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te.

Art. 2846  

46 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 23 mar. 2016, con ef­fet­to dal 1° lug. 2017 (RU 20161117).

Sezione 4: Transito

Art. 29 Controllo al momento del transito  

1 I ri­fiu­ti pos­so­no tran­si­ta­re dal­la Sviz­ze­ra sol­tan­to se il tran­si­to è sta­to no­ti­fi­ca­to all’UFAM e se que­sti non lo ha vie­ta­to en­tro 30 gior­ni dal­la con­fer­ma dell’av­ve­nu­ta ri­ce­zio­ne del mo­du­lo di no­ti­fi­ca da par­te dell’au­to­ri­tà com­pe­ten­te del­lo Sta­to im­por­ta­to­re.47

1bis Non è ne­ces­sa­ria nes­su­na no­ti­fi­ca per il tran­si­to:

a.
di ri­fiu­ti de­sti­na­ti al ri­ci­clag­gio se­con­do la li­sta ver­de dei ri­fiu­ti del­la de­ci­sio­ne del Con­si­glio dell’OC­SE o se­con­do l’al­le­ga­to IX del­la Con­ven­zio­ne di Ba­si­lea;
b.
di cam­pio­ni di ri­fiu­ti che ven­go­no fat­ti tran­si­ta­re per ve­ri­fi­ca­re le pos­si­bi­li­tà tec­ni­che di smal­ti­men­to; è con­sen­ti­ta sol­tan­to il tran­si­to del­la quan­ti­tà di cam­pio­ni ne­ces­sa­ria e i sin­go­li cam­pio­ni non pos­so­no su­pe­ra­re 25 kg.48

2 L’UFAM con­fer­ma all’espor­ta­to­re e al­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti all’este­ro, en­tro tre gior­ni la­vo­ra­ti­vi, l’av­ve­nu­ta ri­ce­zio­ne del mo­du­lo di no­ti­fi­ca.

3 Vie­ta il tran­si­to dei ri­fiu­ti se vi so­no mo­ti­vi per ri­te­ne­re che:

a.
il pre­vi­sto smal­ti­men­to dei ri­fiu­ti può rap­pre­sen­ta­re un pe­ri­co­lo per l’am­bien­te; o
b.
si trat­ta di un traf­fi­co il­le­ci­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 9 pa­ra­gra­fo 1 del­la Con­ven­zio­ne di Ba­si­lea.

47 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 nov. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 20096259).

48 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 11 nov. 2009 (RU 2009 6259). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

Art. 3049  

49 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 23 mar. 2016, con ef­fet­to dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

Sezione 5: Moduli di notifica e di accompagnamento, etichettatura 50

50 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vigore dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

Art. 31 Moduli di notifica e di accompagnamento  

1 Per l’espor­ta­zio­ne, l’im­por­ta­zio­ne e il tran­si­to di ri­fiu­ti, fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 7, de­vo­no es­se­re uti­liz­za­ti i re­la­ti­vi mo­du­li di no­ti­fi­ca e di ac­com­pa­gna­men­to in­ter­na­zio­na­li pre­vi­sti dai se­guen­ti at­ti nor­ma­ti­vi:51

a.
Con­ven­zio­ne di Ba­si­lea;
b.52
al­le­ga­to 8 del­la de­ci­sio­ne del Con­si­glio dell’OC­SE; o
c.53
al­le­ga­to I A e I B del re­go­la­men­to (CE) n. 1013/200654.

2 L’UFAM met­te a di­spo­si­zio­ne in una ban­ca da­ti elet­tro­ni­ca i mo­du­li di no­ti­fi­ca e di ac­com­pa­gna­men­to del­la Con­ven­zio­ne di Ba­si­lea e del­la de­ci­sio­ne del Con­si­glio dell’OC­SE.55

3 Chi espor­ta ri­fiu­ti de­ve:

a.
com­pi­la­re nel­la ban­ca da­ti dell’UFAM, al­me­no tre gior­ni la­vo­ra­ti­vi pri­ma dell’ini­zio del tra­spor­to, il mo­du­lo di ac­com­pa­gna­men­to con le in­di­ca­zio­ni ri­chie­ste;
b.
prov­ve­de­re af­fin­ché al pas­sag­gio del­la do­ga­na i ri­fiu­ti sia­no di­chia­ra­ti co­me ta­li all’Am­mi­ni­stra­zio­ne del­le do­ga­ne e che sia­no por­ta­ti con sé il mo­du­lo di ac­com­pa­gna­men­to stam­pa­to e fir­ma­to e una co­pia dell’au­to­riz­za­zio­ne all’espor­ta­zio­ne;
c.
con­ser­va­re per al­me­no cin­que an­ni il mo­du­lo di ac­com­pa­gna­men­to ri­spe­di­to dall’im­pre­sa di smal­ti­men­to con se­de all’este­ro, com­pre­sa la di­chia­ra­zio­ne at­te­stan­te lo smal­ti­men­to.56

4 Chi im­por­ta ri­fiu­ti de­ve prov­ve­de­re af­fin­ché:

a.
al pas­sag­gio del­la do­ga­na i ri­fiu­ti sia­no di­chia­ra­ti co­me ta­li all’Am­mi­ni­stra­zio­ne del­le do­ga­ne;
b.
sia­no por­ta­ti con sé il mo­du­lo di ac­com­pa­gna­men­to fir­ma­to e una co­pia del con­sen­so dell’UFAM.57

4bis Chi fa tran­si­ta­re ri­fiu­ti de­ve di­chia­rar­li co­me ta­li nei do­cu­men­ti do­ga­na­li di tran­si­to e por­ta­re con sé il mo­du­lo di ac­com­pa­gna­men­to fir­ma­to.58

5 Chi ri­ce­ve ri­fiu­ti im­por­ta­ti ai fi­ni del­lo smal­ti­men­to de­ve:

a.
con­fer­ma­re nel mo­du­lo di ac­com­pa­gna­men­to de­sti­na­to all’espor­ta­to­re, al­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti del­lo Sta­to espor­ta­to­re e de­gli Sta­ti di tran­si­to non­ché all’UFAM, en­tro tre gior­ni la­vo­ra­ti­vi dal con­fe­ri­men­to, la ri­ce­zio­ne dei ri­fiu­ti;
b.
con­fer­ma­re nel mo­du­lo di ac­com­pa­gna­men­to de­sti­na­to all’espor­ta­to­re, al­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti del­lo Sta­to espor­ta­to­re e de­gli Sta­ti di tran­si­to non­ché all’UFAM en­tro 30 gior­ni dal­la fi­ne del­lo smal­ti­men­to, ma al più tar­di en­tro un an­no dal con­fe­ri­men­to dei ri­fiu­ti, che lo smal­ti­men­to è av­ve­nu­to in mo­do ri­spet­to­so dell’am­bien­te;
c.
in­se­ri­re le in­di­ca­zio­ni di cui al­le let­te­re a e b nel­la ban­ca da­ti dell’UFAM e, per quan­to pos­si­bi­le e am­mis­si­bi­le, tra­smet­ter­le per via elet­tro­ni­ca al­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti del­lo Sta­to espor­ta­to­re e de­gli Sta­ti di tran­si­to, non­ché all’espor­ta­to­re;
d.
con­ser­va­re il mo­du­lo di ac­com­pa­gna­men­to, com­pre­sa la di­chia­ra­zio­ne at­te­stan­te lo smal­ti­men­to, per al­me­no cin­que an­ni.59

6 Chi tra­spor­ta ri­fiu­ti de­sti­na­ti all’espor­ta­zio­ne o all’im­por­ta­zio­ne de­ve por­ta­re con sé i mo­du­li di ac­com­pa­gna­men­to ne­ces­sa­ri. De­ve com­pi­la­re il mo­du­lo di ac­com­pa­gna­men­to con le in­di­ca­zio­ni ri­chie­ste.60

7 I mo­du­li di ac­com­pa­gna­men­to non so­no ne­ces­sa­ri per:

a.
l’espor­ta­zio­ne di ri­fiu­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 15 ca­po­ver­so 2 sen­za au­to­riz­za­zio­ne;
b.
l’im­por­ta­zio­ne di ri­fiu­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 22 ca­po­ver­so 2 sen­za con­sen­so;
c.
il tran­si­to di ri­fiu­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 29 ca­po­ver­so 1bis sen­za no­ti­fi­ca.61

8 De­ve por­ta­re con sé il mo­du­lo de­bi­ta­men­te com­pi­la­to di cui all’al­le­ga­to VII del re­go­la­men­to (CE) n. 1013/2006 chi espor­ta, im­por­ta o fa tran­si­ta­re cam­pio­ni di ri­fiu­ti se­con­do il ca­po­ver­so 7 od ol­tre 20 kg di ri­fiu­ti.62

51 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

52 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 nov. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 20096259).

53 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 18 dic. 2013, in vi­go­re dal 1° mag. 2014 (RU 2014193).

54 Re­go­la­men­to (CE) n. 1013/2006 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, del 14 giu. 2006, re­la­ti­vo al­le spe­di­zio­ni di ri­fiu­ti, GU L 190 del 12.7.2006, pag. 1; mo­di­fi­ca­to da ul­ti­mo dal re­go­la­men­to (UE) n. 255/2013, GU L 79 del 21.03.2013, pag. 19.

55 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 nov. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 20096259).

56 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2017 (RU 20161117).

57 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2017 (RU 20161117).

58 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2017 (RU 20161117).

59 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2017 (RU 20161117).

60 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 3 n. 4 dell’O del 16 gen. 2019 con­cer­nen­te le mul­te di­sci­pli­na­ri, in vi­go­re dal 1° gen. 2020 (RU 2019 529).

61 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

62 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

Art. 32 Etichettatura dei rifiuti speciali  

1 I ri­fiu­ti spe­cia­li che ven­go­no im­por­ta­ti de­vo­no es­se­re eti­chet­ta­ti per il tra­spor­to in ter­ri­to­rio sviz­ze­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 7 op­pu­re con una cor­ri­spon­den­te di­ci­tu­ra in uso nel Pae­se d’ori­gi­ne, in lin­gua ita­lia­na, fran­ce­se, te­de­sca o in­gle­se.

2 I ri­fiu­ti spe­cia­li che ven­go­no espor­ta­ti de­vo­no es­se­re eti­chet­ta­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 7 per il tra­spor­to in ter­ri­to­rio sviz­ze­ro.

3 La re­spon­sa­bi­li­tà dell’eti­chet­ta­tu­ra in­com­be:

a.
per l’espor­ta­zio­ne: all’espor­ta­to­re;
b.
per l’im­por­ta­zio­ne: all’im­pre­sa di smal­ti­men­to con se­de in Sviz­ze­ra.

4 Pri­ma del tra­spor­to in ter­ri­to­rio sviz­ze­ro, il tra­spor­ta­to­re de­ve ac­cer­tar­si che i ri­fiu­ti spe­cia­li sia­no eti­chet­ta­ti.

Sezione 6: Ripresa

Art. 33 In caso di traffico lecito  

1 Su se­gna­la­zio­ne dell’au­to­ri­tà com­pe­ten­te del­lo Sta­to im­por­ta­to­re, l’UFAM ob­bli­ga l’espor­ta­to­re il cui com­por­ta­men­to al mo­men­to dell’espor­ta­zio­ne dei ri­fiu­ti non è con­si­de­ra­to un traf­fi­co il­le­ci­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 9 pa­ra­gra­fo 1 del­la Con­ven­zio­ne di Ba­si­lea a ri­pren­de­re i ri­fiu­ti se:

a.
lo smal­ti­men­to dei ri­fiu­ti non può es­se­re por­ta­to a ter­mi­ne se­con­do il con­trat­to con­clu­so tra l’espor­ta­to­re e l’im­pre­sa di smal­ti­men­to con se­de all’este­ro;
b.
non è pos­si­bi­le smal­ti­re ta­li ri­fiu­ti in un al­tro mo­do ri­spet­to­so dell’am­bien­te en­tro 90 gior­ni dal­la ri­ce­zio­ne del­la se­gna­la­zio­ne o en­tro un ter­mi­ne più lun­go con­cor­da­to tra l’au­to­ri­tà este­ra e l’UFAM; e
c.
è cer­to che, al mo­men­to dell’im­por­ta­zio­ne dei ri­fiu­ti, il com­por­ta­men­to dell’im­por­ta­to­re o dell’im­pre­sa di smal­ti­men­to con se­de all’este­ro non è con­si­de­ra­to un traf­fi­co il­le­ci­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 9 pa­ra­gra­fo 1 del­la Con­ven­zio­ne di Ba­si­lea.

2 L’UFAM esi­ge la ri­pre­sa dei ri­fiu­ti sol­tan­to se la se­gna­la­zio­ne è av­ve­nu­ta al più tar­di due an­ni do­po l’espor­ta­zio­ne o se l’au­to­ri­tà del­lo Sta­to im­por­ta­to­re di­mo­stra l’im­pos­si­bi­li­tà di ef­fet­tua­re ta­le se­gna­la­zio­ne in mo­do più tem­pe­sti­vo.

Art. 34 In caso di traffico illecito  

1 Su se­gna­la­zio­ne dell’au­to­ri­tà com­pe­ten­te del­lo Sta­to im­por­ta­to­re, l’UFAM ob­bli­ga l’espor­ta­to­re il cui com­por­ta­men­to al mo­men­to dell’espor­ta­zio­ne dei ri­fiu­ti è con­si­de­ra­to un traf­fi­co il­le­ci­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 9 pa­ra­gra­fo 1 del­la Con­ven­zio­ne di Ba­si­lea a ri­pren­de­re i ri­fiu­ti.

2 L’UFAM di­spo­ne la ri­pre­sa dei ri­fiu­ti al più tar­di 30 gior­ni do­po la ri­ce­zio­ne del­la se­gna­la­zio­ne com­ple­ta o en­tro un ter­mi­ne più lun­go con­cor­da­to tra le au­to­ri­tà in­te­res­sa­te.

3 Se in Sviz­ze­ra non è pos­si­bi­le smal­ti­re i ri­fiu­ti in mo­do ri­spet­to­so dell’am­bien­te, l’UFAM ob­bli­ga l’espor­ta­to­re a prov­ve­de­re af­fin­ché i ri­fiu­ti ven­ga­no smal­ti­ti all’este­ro in mo­do ri­spet­to­so dell’am­bien­te.

4 L’UFAM esi­ge la ri­pre­sa sol­tan­to se la se­gna­la­zio­ne è sta­ta ef­fet­tua­ta al più tar­di un an­no do­po che è ve­nu­to a co­no­scen­za dell’espor­ta­zio­ne con­tra­ria al­le pre­scri­zio­ni e non più di die­ci an­ni do­po ta­le espor­ta­zio­ne.

Art. 35 Segnalazione  

1 La se­gna­la­zio­ne re­la­ti­va al­la ri­pre­sa dei ri­fiu­ti de­ve es­se­re ef­fet­tua­ta per iscrit­to.

2 Es­sa de­ve con­tem­pla­re:

a.
una mo­ti­va­zio­ne;
b.
in­di­ca­zio­ni il più pos­si­bi­le pre­ci­se con­cer­nen­ti il ti­po e la quan­ti­tà dei ri­fiu­ti non­ché il luo­go e le con­di­zio­ni del de­po­si­to in­ter­me­dio;
c.
do­cu­men­ti re­la­ti­vi all’espor­ta­zio­ne.

Sezione 7: Traffico di rifiuti speciali all’estero

Art. 36  

1 Chi, dal­la Sviz­ze­ra, or­ga­niz­za il traf­fi­co di ri­fiu­ti spe­cia­li tra Sta­ti ter­zi o vi par­te­ci­pa de­ve in­via­re all’UFAM:

a.
una no­ti­fi­ca an­nua­le di det­ta at­ti­vi­tà;
b.
una co­pia del mo­du­lo di no­ti­fi­ca per ogni traf­fi­co pre­vi­sto che at­tra­ver­sa un con­fi­ne na­zio­na­le.

2 L’UFAM in­for­ma le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti all’este­ro e il se­gre­ta­ria­to del­la Con­ven­zio­ne di Ba­si­lea se ac­cer­ta che un traf­fi­co pre­vi­sto che at­tra­ver­sa un con­fi­ne na­zio­na­le è un traf­fi­co il­le­ci­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 9 pa­ra­gra­fo 1 del­la Con­ven­zio­ne di Ba­si­lea.

Capitolo 4: Esecuzione

Art. 37 Esecuzione da parte dei Cantoni e della Confederazione  

L’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te or­di­nan­za com­pe­te ai Can­to­ni, sal­vo che det­ta or­di­nan­za non la de­le­ghi al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

Art. 38 Coordinamento tra le autorità federali  

1 Nel ca­so in cui l’espor­ta­zio­ne o l’im­por­ta­zio­ne di ri­fiu­ti ri­chie­da l’au­to­riz­za­zio­ne o il con­sen­so di di­ver­se au­to­ri­tà fe­de­ra­li, que­ste ul­ti­me coor­di­na­no le lo­ro pro­ce­du­re.

2 In que­sti ca­si l’UFAM può ri­la­scia­re un’au­to­riz­za­zio­ne o un con­sen­so se­con­do la pre­sen­te or­di­nan­za sol­tan­to pre­via au­to­riz­za­zio­ne o con­sen­so dell’al­tra au­to­ri­tà fe­de­ra­le.

Art. 39 Aiuti all’esecuzione 63  

L’UFAM ela­bo­ra gli aiu­ti all’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te or­di­nan­za in stret­ta col­la­bo­ra­zio­ne con al­tri ser­vi­zi del­la Con­fe­de­ra­zio­ne in­te­res­sa­ti, i Can­to­ni e le or­ga­niz­za­zio­ni dell’eco­no­mia in­te­res­sa­te.

63 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 nov. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 20096259).

Art. 40 Compiti speciali dei Cantoni  

1 I Can­to­ni in­se­ri­sco­no nel­la ban­ca da­ti dell’UFAM, con il ri­spet­ti­vo nu­me­ro d’eser­ci­zio, le azien­de for­ni­tri­ci di ri­fiu­ti spe­cia­li e di al­tri ri­fiu­ti sog­get­ti a con­trol­lo con ob­bli­go di mo­du­lo di ac­com­pa­gna­men­to, non­ché le im­pre­se di smal­ti­men­to che ne­ces­si­ta­no di un’au­to­riz­za­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 8.64

2 Prov­ve­do­no af­fin­ché le im­pre­se di smal­ti­men­to che ge­sti­sco­no uni­tà lo­ca­li nel­la lo­ro re­gio­ne adem­pia­no ai lo­ro ob­bli­ghi di no­ti­fi­ca.

3 For­ni­sco­no so­ste­gno all’Am­mi­ni­stra­zio­ne del­le do­ga­ne nell’am­bi­to del pre­lie­vo e dell’ana­li­si di cam­pio­ni di ri­fiu­ti.65

4 Se è pre­vi­sta la ri­pre­sa dei ri­fiu­ti se­con­do la pre­sen­te or­di­nan­za, i Can­to­ni com­pe­ten­ti se­con­do il ca­po­ver­so 5 prov­ve­do­no al­lo smal­ti­men­to dei ri­fiu­ti ri­spet­to­so dell’am­bien­te.66

5 La com­pe­ten­za per lo smal­ti­men­to dei ri­fiu­ti spet­ta:

a.
al Can­to­ne da cui pro­ven­go­no i ri­fiu­ti;
b.
al Can­to­ne in cui ha se­de il de­ten­to­re dei ri­fiu­ti se l’ori­gi­ne dei ri­fiu­ti è sco­no­sciu­ta o se i ri­fiu­ti pro­ven­go­no da più Can­to­ni, op­pu­re al Can­to­ne di con­fi­ne se il de­ten­to­re ha se­de all’este­ro.67

64 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

65 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

66 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O dell’11 nov. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 20096259).

67 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 11 nov. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 2009 6259).

Art. 41 Banca dati elettronica e accesso ai dati  

1 L’UFAM ge­sti­sce una ban­ca da­ti per i da­ti che, ai sen­si del­la pre­sen­te or­di­nan­za sul traf­fi­co di ri­fiu­ti, de­vo­no es­se­re ri­le­va­ti per via elet­tro­ni­ca.68

2 ...69

3 I Can­to­ni e l’Am­mi­ni­stra­zio­ne del­le do­ga­ne han­no ac­ces­so ai da­ti che li ri­guar­da­no.70

68 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

69 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 23 mar. 2016, con ef­fet­to dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

70 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

Art. 42 Statistica ed elenco delle aziende fornitrici e delle imprese di smaltimento  

1 L’UFAM pub­bli­ca una vol­ta all’an­no una sta­ti­sti­ca dei ri­fiu­ti spe­cia­li con da­ti ri­guar­dan­ti:

a.
il ti­po e la quan­ti­tà dei ri­fiu­ti spe­cia­li smal­ti­ti;
b.
i me­to­di uti­liz­za­ti per lo smal­ti­men­to dei ri­fiu­ti spe­cia­li;
c.
il ti­po e la quan­ti­tà dei ri­fiu­ti spe­cia­li espor­ta­ti e im­por­ta­ti.

2 Pub­bli­ca pe­rio­di­ca­men­te una sta­ti­sti­ca con da­ti sul ti­po e la quan­ti­tà de­gli al­tri ri­fiu­ti smal­ti­ti sog­get­ti a con­trol­lo.

3 Pub­bli­ca su In­ter­net un elen­co:

a.
del­le azien­de for­ni­tri­ci in Sviz­ze­ra che con­se­gna­no ri­fiu­ti spe­cia­li;
b.
del­le im­pre­se di smal­ti­men­to in Sviz­ze­ra che smal­ti­sco­no ri­fiu­ti spe­cia­li o al­tri ri­fiu­ti sog­get­ti a con­trol­lo, con in­di­ca­zio­ne del ti­po dei ri­fiu­ti che smal­ti­sco­no e dei me­to­di di smal­ti­men­to uti­liz­za­ti.
Art. 43 Compiti dell’Amministrazione delle dogane 71  

1 L’Am­mi­ni­stra­zio­ne del­le do­ga­ne esa­mi­na a ogni espor­ta­zio­ne, im­por­ta­zio­ne o tran­si­to di ri­fiu­ti i mo­du­li di ac­com­pa­gna­men­to e il mo­du­lo se­con­do l’ar­ti­co­lo 31 ca­po­ver­so 8 me­dian­te con­trol­li a cam­pio­ne.72

2 Si op­po­ne:73

a.
all’espor­ta­zio­ne, all’im­por­ta­zio­ne o al tran­si­to di ri­fiu­ti in as­sen­za dei mo­du­li di ac­com­pa­gna­men­to ri­chie­sti op­pu­re se ta­li mo­du­li non ri­por­ta­no in­di­ca­zio­ni im­por­tan­ti;
b.
all’espor­ta­zio­ne o all’im­por­ta­zio­ne di ri­fiu­ti in as­sen­za dell’au­to­riz­za­zio­ne o del con­sen­so dell’UFAM ne­ces­sa­ri se­con­do la pre­sen­te or­di­nan­za.

3 Se si op­po­ne all’espor­ta­zio­ne, all’im­por­ta­zio­ne o al tran­si­to di ri­fiu­ti, l’Am­mi­ni­stra­zio­ne del­le do­ga­ne in­for­ma l’UFAM. Que­sti de­ci­de in me­ri­to al­la ri­pre­sa o al re­spin­gi­men­to dei ri­fiu­ti.74

475

71 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

72 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

73 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

74 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 mar. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

75 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 11 nov. 2009, con ef­fet­to dal 1° gen. 2010 (RU 2009 6259).

Capitolo 5: Disposizioni finali

Art. 44 Abrogazione e modifica del diritto previgente  

L’abro­ga­zio­ne e la mo­di­fi­ca del di­rit­to pre­vi­gen­te so­no di­sci­pli­na­te nell’al­le­ga­to 3.

Art. 45 Disposizioni transitorie  

1 Le se­guen­ti au­to­riz­za­zio­ni ri­la­scia­te pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te or­di­nan­za ri­man­go­no va­li­de fi­no al­la lo­ro sca­den­za:

a.
le au­to­riz­za­zio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 16 dell’or­di­nan­za del 12 no­vem­bre 198676 sul traf­fi­co dei ri­fiu­ti spe­cia­li;
b.
le au­to­riz­za­zio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 7 dell’or­di­nan­za del 14 gen­na­io 199877 con­cer­nen­te la re­sti­tu­zio­ne, la ri­pre­sa e lo smal­ti­men­to de­gli ap­pa­rec­chi elet­tri­ci ed elet­tro­ni­ci.

2 Le au­to­riz­za­zio­ni per l’espor­ta­zio­ne di ri­fiu­ti ri­la­scia­te dall’UFAM pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te or­di­nan­za ri­man­go­no va­li­de fi­no al­la lo­ro sca­den­za, tut­ta­via non ol­tre il 31 di­cem­bre 2006.

3 Le im­pre­se di smal­ti­men­to esi­sten­ti al mo­men­to dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te or­di­nan­za che ri­ce­vo­no ai fi­ni del­lo smal­ti­men­to al­tri ri­fiu­ti sog­get­ti a con­trol­lo de­vo­no inol­tra­re al più tar­di en­tro il 30 giu­gno 2006 una do­man­da d’au­to­riz­za­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 8; è fat­to sal­vo il ca­po­ver­so 1 let­te­ra b. Pos­so­no con­ti­nua­re a ri­ce­ve­re ta­li ri­fiu­ti sen­za au­to­riz­za­zio­ne al più tar­di fi­no al 31 di­cem­bre 2006.

Art. 46 Entrata in vigore  

La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° gen­na­io 2006.

Allegato 1 78

78 Aggiornato dal n. II dell’O del 23 mar. 2016, in vigore dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

(art. 6 cpv. 1, 11 cpv. 2, 13 cpv. 1 e 2)

Moduli di accompagnamento per il traffico di rifiuti in Svizzera

1 Contenuto, utilizzazione e forma

1.1 Per il traffico di rifiuti speciali e di altri rifiuti soggetti a controllo con obbligo di modulo di accompagnamento che avviene esclusivamente in Svizzera devono essere utilizzati moduli di accompagnamento svizzeri.

1.2 Sui moduli di accompagnamento vanno riportate le seguenti indicazioni:

a.
da parte dell’azienda fornitrice, prima dell’inizio del trasporto:
1.
il suo nome e il suo indirizzo,
2.
il codice e la designazione dei rifiuti in base all’elenco dei rifiuti nonché la quantità dei rifiuti,
3.
il numero degli imballaggi e dei contenitori,
4.
la data di spedizione,
5.
il nome e l’indirizzo dell’impresa di smaltimento,
6.
la sua firma;
b.
da parte del trasportatore, prima dell’inizio del trasporto:
1.
il suo nome e il suo indirizzo,
2.
la data della consegna dei rifiuti all’impresa di smaltimento o la data del loro conferimento presso un altro trasportatore; se i rifiuti sono trasbordati presso una zona di trasbordo: il nome e l’indirizzo della zona di trasbordo come pure la data del conferimento dei rifiuti presso tale zona e la data del loro trasferimento,
3.
il tipo di trasporto,
4.
il numero di targa del veicolo stradale,
5.
la sua firma;
c.
da parte dell’impresa di smaltimento, al momento della ricezione dei rifiuti:
1.
il proprio numero d’esercizio e il numero d’esercizio dell’azienda fornitrice,
2.
il codice del metodo di smaltimento utilizzato e la quantità dei rifiuti,
3.
la data del conferimento dei rifiuti,
4.
la data di ricezione dei rifiuti,
5.
la sua firma.

1.3 Per ogni consegna e per ogni codice dei rifiuti deve essere utilizzato un modulo di accompagnamento in triplice copia.

1.4 Le imprese di smaltimento devono rispedire all’azienda fornitrice un modulo di accompagnamento entro 25 giorni lavorativi dal conferimento dei rifiuti e conservare l’altro modulo di accompagnamento per almeno cinque anni.

1.5 Le aziende fornitrici devono conservare per almeno cinque anni il modulo di accompagnamento compilato prima dell’inizio del trasporto e il modulo di accompagnamento rispedito dall’impresa di smaltimento.

1.6 Se la protezione delle persone, dell’ambiente o delle cose richiede una proce­dura urgente, i moduli di accompagnamento possono essere emessi successivamente.

1.7 L’UFAM stabilisce la forma dei moduli di accompagnamento79.

79 Moduli prestampati possono essere richiesti presso l’Ufficio federale delle costruzioni e della logistica, Vendita di pubblicazioni federali, 3003 Berna.

2 Deroghe

2.1 Si applicano le seguenti deroghe al numero 1:

a.
per i rifiuti speciali raccolti lo stesso giorno presso diverse aziende fornitrici in quantità fino a 200 kg per codice di rifiuto e per azienda fornitrice si applica quanto segue:
1.
possono essere utilizzati moduli di accompagnamento collettivi in semplice copia,
2.
le aziende fornitrici devono conservare per almeno cinque anni un documento dal quale risulti l’avvenuta consegna;
b.
per il trasporto di un’ingente quantità di rifiuti speciali e di altri rifiuti soggetti a controllo con obbligo di modulo di accompagnamento provenienti da un sito inquinato, di fanghi dei pozzetti stradali su incarico di un Comune o di oli esausti consegnati alla stessa impresa di smalti­mento si applica quanto segue:
1.
può essere utilizzato il medesimo modulo di accompagnamento per lo stesso veicolo per un periodo massimo di 30 giorni,
2.
le singole corse devono essere previamente registrate in un alle­gato al modulo di accompagnamento; devono essere indicati data, ora e quantità dei rifiuti trasportati;
c.
se durante il trasporto i rifiuti speciali vengono trasbordati senza che gli imballaggi e i contenitori siano aperti e se il trasporto non dura com­plessivamente più di dieci giorni lavorativi, per tutto il trasporto è pos­sibile utilizzare lo stesso modulo di accompagnamento.

2.2 L’UFAM stabilisce la forma dei moduli di accompagnamento collettivi di cui al numero 2.1 lettera a.

2.3 Sui moduli di accompagnamento collettivi vanno riportate le seguenti indica­zioni prima dell’inizio del trasporto:

1.
il nome e il numero d’esercizio dell’azienda fornitrice,
2.
il codice dei rifiuti in base all’elenco dei rifiuti e la quantità dei rifiuti,
3.
la data del trasporto,
4.
il nome e l’indirizzo del trasportatore,
5.
il nome e l’indirizzo dell’impresa di smaltimento,
6.
le firme dell’azienda fornitrice e del trasportatore.

2.4 L’impresa di smaltimento attesta con la propria firma l’avvenuta ricezione dei rifiuti; deve conservare il modulo di accompagnamento collettivo per almeno cinque anni.

2.5 Nei casi in cui i moduli di accompagnamento di cui ai numeri 1 e 2.1 non siano idonei, su domanda degli interessati e previa consultazione dei Cantoni l’UFAM può autorizzare l’utilizzazione di altri moduli di accompagna­mento, di cui stabilisce il contenuto e la forma.

3 Modulo di accompagnamento elettronico

3.1 L’UFAM mette a disposizione i documenti di accompagnamento in una banca dati elettronica.

3.2 L’azienda fornitrice e l’impresa di smaltimento possono registrare le indica­zioni di cui al numero 1.2 in tale banca dati.

3.3 L’azienda fornitrice consegna al trasportatore una copia stampata e firmata del modulo di accompagnamento.

3.4 Il trasportatore riporta le sue indicazioni su detta copia stampata e la firma.

3.5 L’impresa di smaltimento deve firmare la copia stampata consegnatali dal trasportatore e conservarla per almeno cinque anni.

Allegato 2 80

80 Aggiornato dal n. II dell’O del 23 mar. 2016, in vigore dal 1° lug. 2016 (RU 20161117).

(art. 16 cpv. 1 lett. b, 23 cpv. 1 lett. g)

Contratto di smaltimento relativo al traffico transfrontaliero di rifiuti

1 Contratto per l’esportazione di rifiuti

Il contratto concluso tra l’esportatore con sede in Svizzera e l’impresa di smaltimento con sede all’estero deve riportare quanto segue:

a.
indicazioni sul tipo, la quantità e la provenienza dei rifiuti;
b.
un attestato dell’impresa di smaltimento certificante che in base al diritto del proprio Stato è autorizzata a ricevere i rifiuti ai fini dello smaltimento e che li smaltirà entro un anno in modo rispettoso dell’ambiente;
c.
una dichiarazione in cui l’esportatore s’impegna a riprendere i rifiuti o a smal­tirli altrove se l’UFAM lo richiede secondo l’articolo 33 o 34;
d.
una dichiarazione in cui l’impresa di smaltimento si impegna a far pervenire all’esportatore e all’UFAM una copia del modulo di accompagnamento entro tre giorni lavorativi dal conferimento dei rifiuti;
e.
una dichiarazione in cui l’impresa di smaltimento si impegna ad attestare all’esportatore e all’UFAM, entro 30 giorni dalla fine dello smaltimento ma al più tardi un anno dopo il conferimento dei rifiuti, che tali rifiuti sono stati smaltiti in modo rispettoso dell’ambiente.

2 Contratto per l’importazione di rifiuti

Il contratto concluso tra l’impresa di smaltimento con sede in Svizzera e l’esportatore con sede all’estero deve riportare quanto segue:

a.
indicazioni sul tipo, la quantità e la provenienza dei rifiuti;
b.
un attestato dell’impresa di smaltimento certificante che è autorizzata a rice­vere tali rifiuti ai fini dello smaltimento e che li smaltirà in modo rispettoso dell’ambiente;
c.
una dichiarazione in cui l’esportatore con sede all’estero si impegna a riprendere i rifiuti qualora l’importazione non possa avvenire nel modo pre­visto oppure sia contraria alle prescrizioni vigenti.

Allegato 3

(art. 44)

Abrogazione e modifica del diritto previgente

I

L’ordinanza del 12 novembre 198681 sul traffico dei rifiuti speciali (OTRS) è abro­gata.

II

Le ordinanze qui appresso sono modificate come segue:

82

81 [RU 1987 55, 1991196art. 47 n. 1 1981 n. II 1,19921749n. II 5,19955505n. II 1, 1996903,20052695n. II 12]

82 Le mod. possono essere consultate alla RU2005 4199.

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