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Ordinanza
sul servizio civile
(OSCi)

dell’11 settembre 1996 (Stato 1° gennaio 2021)

Il Consiglio federale svizzero,

visto l’articolo 79 capoverso 1 della legge federale del 6 ottobre 19951
sul servizio civile sostitutivo (LSC);
visto l’articolo 46a della legge federale del 21 marzo 19972 sull’organizzazione del Governo e dell’Amministrazione (LOGA);
visto l’articolo 81 capoversi 3 a 5 del Codice penale militare3 (CPM);
visti gli articoli 9 capoverso 2 e 27 capoverso 2 della legge militare del
3 febbraio 19954 (LM);
visto l’articolo 13 della legge federale del 24 giugno 19775 sulla competenza ad assistere le persone nel bisogno (LAS),6

ordina:

1RS 824.0

2 RS 172.010

3RS 321.0

4RS 510.10

5 RS 851.1

6 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 16 giu. 2006, in vigore dal 1° ago. 2006 (RU 2006 2687).

Capitolo 1: Organizzazione

Art. 1 Autorità competenti  

(art. 6 e 63 LSC)

1 L’or­ga­no d’ese­cu­zio­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne per il ser­vi­zio ci­vi­le è l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del ser­vi­zio ci­vi­le (CI­VI)7 in se­no al­la Se­gre­te­ria ge­ne­ra­le del Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’eco­no­mia, del­la for­ma­zio­ne e del­la ri­cer­ca (DE­FR).8

2 ...9

7 La de­si­gna­zio­ne dell’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va è sta­ta adat­ta­ta in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 20 cpv. 2 dell’O del 7 ott. 2015 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (RS 170.512.1), con ef­fet­to dal 1° gen. 2019. Di det­ta mod. è te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

8 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

9 Abro­ga­to dal n. II 88 dell’O dell’8 nov. 2006 con­cer­nen­te l’ade­gua­men­to di or­di­nan­ze del Con­si­glio fe­de­ra­le al­la re­vi­sio­ne to­ta­le dell’or­ga­niz­za­zio­ne giu­di­zia­ria fe­de­ra­le, con ef­fet­to dal 1° gen. 2007 (RU 2006 4705).

Art. 2 Struttura 10  

Il CI­VI è co­sti­tui­to da un or­ga­no cen­tra­le e da cen­tri re­gio­na­li.

10 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 2a11  

11 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 set. 1998 (RU 1998 2519). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Capitolo 2: Istituti d’impiego e ambiti d’attività

Sezione 1: Limitazioni relative al riconoscimento e all’impiego

Art. 3 Riconoscimento di enti quali istituti d’impiego  

(art. 3, 6 e 43 cpv. 2 LSC)

1 Il CI­VI ri­co­no­sce qua­li isti­tu­ti d’im­pie­go so­lo en­ti aven­ti una se­de in Sviz­ze­ra.

2 Il ri­co­no­sci­men­to qua­li isti­tu­ti d’im­pie­go è esclu­so, in par­ti­co­la­re, per:

a.12
gli en­ti di di­rit­to pub­bli­co con fi­ne di lu­cro;
b.
le im­pre­se ad eco­no­mia mi­sta che non eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà di uti­li­tà pub­bli­ca;
c.13
le dit­te in­di­vi­dua­li e i pri­va­ti che non svol­go­no la lo­ro at­ti­vi­tà nell’agri­col­tu­ra o che non so­no ri­co­no­sciu­ti dal­lo Sta­to qua­li isti­tu­zio­ni so­cia­li eser­ci­tan­ti un’at­ti­vi­tà di pub­bli­co in­te­res­se.

3 Non so­no di uti­li­tà pub­bli­ca gli en­ti:

a.
le cui at­ti­vi­tà prin­ci­pa­li so­no a fi­ne lu­cra­ti­vo;
b.14
le cui at­ti­vi­tà pro­fit­ta­no sol­tan­to a me­no di tre per­so­ne;
c.
che su­bor­di­na­no l’am­mis­sio­ne nel­la cer­chia dei be­ne­fi­cia­ri a con­di­zio­ni estra­nee al­la ma­te­ria;
d.15
la cui at­ti­vi­tà ser­ve uni­ca­men­te al pro­prio in­te­res­se o al­la pro­pria fa­mi­glia.

4 Gli en­ti con fi­ne di lu­cro che svol­go­no la pro­pria at­ti­vi­tà nell’am­bi­to sa­ni­ta­rio e so­cia­le pos­so­no es­se­re ri­co­no­sciu­ti qua­li isti­tu­ti d’im­pie­go se si trat­ta di en­ti di di­rit­to pub­bli­co o di di­rit­to pri­va­to nei qua­li i po­te­ri pub­bli­ci han­no la mag­gio­ran­za del ca­pi­ta­le e dei vo­ti.16

12 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

13 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 set. 1998, in vi­go­re dal 1° nov. 1998 (RU 1998 2519).

14 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

15 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

16 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 4 Attività non ammesse 17  

(art. 4–6 e 43 cpv. 2 LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le non può eser­ci­ta­re nell’isti­tu­to d’im­pie­go un’at­ti­vi­tà che ser­va di­ret­ta­men­te al­la rea­liz­za­zio­ne di obiet­ti­vi di po­li­ti­ca quo­ti­dia­na dell’isti­tu­to d’im­pie­go o che sia su­scet­ti­bi­le di in­flui­re sull’eser­ci­zio dei di­rit­ti po­li­ti­ci de­gli Sviz­ze­ri.

2 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le non può svol­ge­re nell’isti­tu­to d’im­pie­go al­cu­na at­ti­vi­tà di av­vo­ca­to che po­treb­be es­se­re di­ret­ta con­tro le au­to­ri­tà.

2bis La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le non può as­su­me­re, nel cor­so di un pe­rio­do d’im­pie­go nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «scuo­la, dal li­vel­lo pre­sco­la­sti­co al li­vel­lo se­con­da­rio II», la re­spon­sa­bi­li­tà di in­se­gnan­te.18

3 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le può uti­liz­za­re, nel cor­so di un pe­rio­do d’im­pie­go, al mas­si­mo la me­tà del suo tem­po per la­vo­ri di so­ste­gno am­mi­ni­stra­ti­vo o at­ti­vi­tà ma­nua­li qua­li­fi­ca­te.

4 La li­mi­ta­zio­ne dei la­vo­ri di so­ste­gno am­mi­ni­stra­ti­vo non si ap­pli­ca:

a.
se lo sta­to di sa­lu­te del­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le lo ri­chie­de;
b.19
nel qua­dro di im­pie­ghi spe­cia­li e di im­pie­ghi per la pre­ven­zio­ne o l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe o di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za o per la ri­ge­ne­ra­zio­ne do­po si­mi­li even­ti;
bbis.20
...
c.
nel qua­dro di im­pie­ghi pres­so il CI­VI.

17 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

18 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

19 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

20 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 3 giu. 2016 (RU 2016 1897). Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 15 nov. 2017, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

Art. 4a Influenza da parte di persone vicine alla persona soggetta al servizio civile 21  

(art. 4a lett. a n. 3 non­ché lett. b LSC)

1 Non so­no per­mes­si im­pie­ghi pres­so un en­te in cui per­so­ne vi­ci­ne al­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le pos­so­no in­flui­re sul suo im­pie­go.

2 So­no con­si­de­ra­te per­so­ne vi­ci­ne al­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le in par­ti­co­la­re:

a.
la o il co­niu­ge;
b.
i ge­ni­to­ri;
c.
i non­ni;
d.
i fra­tel­li e le so­rel­le;
e.
gli ami­ci.

3 Pos­so­no in­flui­re sull’im­pie­go:

a.
le per­so­ne di cui al ca­po­ver­so 2 con com­pe­ten­ze in ma­te­ria di istru­zio­ne, con­trol­lo o coor­di­na­men­to ri­le­van­ti ai fi­ni dell’im­pie­go, in par­ti­co­la­re per quan­to ri­guar­da il ri­spet­to del man­sio­na­rio o de­gli ora­ri di la­vo­ro non­ché il com­pu­to dei gior­ni di ser­vi­zio o il rim­bor­so del­le spe­se;
b.
le per­so­ne di cui al ca­po­ver­so 2 che eser­ci­ta­no una fun­zio­ne di­ri­gen­zia­le o nel set­to­re del per­so­na­le che per­met­te lo­ro di in­flui­re sul­le per­so­ne di cui al­la let­te­ra a.

21 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003 (RU 2003 5215). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Sezione 2: Impieghi nell’agricoltura

Art. 5 Riconoscimento di aziende agricole quali istituti d’impiego 22  

(art. 4 cpv. 2 LSC)

1 Le azien­de agri­co­le pos­so­no es­se­re ri­co­no­sciu­te qua­li isti­tu­ti d’im­pie­go se i ge­sto­ri ri­ce­vo­no pa­ga­men­ti di­ret­ti se­con­do gli ar­ti­co­li 43, 44, 47 o 55 dell’or­di­nan­za del 23 ot­to­bre 201323 sui pa­ga­men­ti di­ret­ti (OPD), aiu­ti agli in­ve­sti­men­ti se­con­do l’or­di­nan­za del 7 di­cem­bre 199824 sui mi­glio­ra­men­ti strut­tu­ra­li (OM­St) o con­tri­bu­ti del Can­to­ne se­con­do gli ar­ti­co­li 63 e 64 OPD.

2 Le co­mu­ni­tà azien­da­li de­vo­no es­se­re ri­co­no­sciu­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 29a dell’or­di­nan­za del 7 di­cem­bre 199825 sul­la ter­mi­no­lo­gia agri­co­la (OTerm) e tut­ti i mem­bri de­vo­no adem­pie­re le con­di­zio­ni di cui al ca­po­ver­so 1.

3 Le azien­de con pa­sco­li co­mu­ni­ta­ri e le azien­de d’esti­va­zio­ne de­vo­no es­se­re ri­co­no­sciu­te se­con­do l’ar­ti­co­lo 29a OTerm e ave­re una di­men­sio­ne mi­ni­ma di die­ci ca­ri­chi nor­ma­li. Que­sta di­men­sio­ne mi­ni­ma non è ri­chie­sta per i pro­get­ti di cui all’ar­ti­co­lo 6 ca­po­ver­so 1 let­te­ra c.26

22 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

23 RS 910.13

24 RS 913.1

25 RS 910.91

26 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

Art. 6 Progetti e programmi 27  

(art. 4 cpv. 2 e 2bis LSC)

1 Il CI­VI im­pie­ga le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le:

a.
in azien­de agri­co­le nel qua­dro di pro­get­ti o pro­gram­mi:
1.
per la­vo­ri di si­ste­ma­zio­ne e ma­nu­ten­zio­ne di su­per­fi­ci per la pro­mo­zio­ne del­la bio­di­ver­si­tà di cui all’ar­ti­co­lo 55 OPD28, per i qua­li ven­go­no con­ces­si con­tri­bu­ti,
2.
per la­vo­ri di ge­stio­ne di su­per­fi­ci in zo­ne de­cli­ve e in for­te pen­den­za di cui agli ar­ti­co­li 43 e 44 OPD,
3.
per la­vo­ri di pro­te­zio­ne e cu­ra dei pa­sco­li e del­le su­per­fi­ci che rien­tra­no nel­la pro­te­zio­ne del­la na­tu­ra di cui all’ar­ti­co­lo 29 OPD,
4.
per la lot­ta con­tro le pian­te pro­ble­ma­ti­che di cui all’ar­ti­co­lo 32 ca­po­ver­so 1 OPD,
5.
per la­vo­ri le­ga­ti a pro­get­ti per il man­te­ni­men­to, la pro­mo­zio­ne e lo svi­lup­po di pae­sag­gi ru­ra­li va­ria­ti di cui all’ar­ti­co­lo 63 OPD;
b.
in azien­de agri­co­le che rea­liz­za­no pro­get­ti o pro­gram­mi di cui al­la let­te­ra a per la­vo­ri nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «pro­te­zio­ne dell’am­bien­te e del­la na­tu­ra, sal­va­guar­dia del pae­sag­gio e fo­re­ste»;
c.29
in azien­de agri­co­le che ri­ce­vo­no aiu­ti agli in­ve­sti­men­ti per mi­glio­ra­men­ti strut­tu­ra­li nel qua­dro di pro­get­ti di cui agli ar­ti­co­li 14 e 18 OM­St30, in­di­pen­den­te­men­te dal fat­to che ri­ce­va­no o no cre­di­ti di in­ve­sti­men­to se­con­do l’OM­St.

2 Il DE­FR di­sci­pli­na il nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio du­ran­te i qua­li una per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le può es­se­re im­pie­ga­ta ogni an­no in azien­de agri­co­le. Es­so tie­ne con­to in par­ti­co­la­re del­le di­men­sio­ni del­le su­per­fi­ci di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra a nu­me­ri 1 e 2 e dell’im­por­to dei con­tri­bu­ti per le mi­su­re di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra a nu­me­ro 5.31

3 In azien­de con pa­sco­li co­mu­ni­ta­ri e in azien­de d’esti­va­zio­ne le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le pos­so­no es­se­re im­pie­ga­te sol­tan­to du­ran­te il pe­rio­do d’esti­va­zio­ne non­ché per al­tri 14 gior­ni di ser­vi­zio im­me­dia­ta­men­te pri­ma e do­po. È con­si­de­ra­to pe­rio­do d’esti­va­zio­ne il pe­rio­do in cui l’azien­da con pa­sco­li co­mu­ni­ta­ri o l’azien­da d’esti­va­zio­ne in que­stio­ne vie­ne ca­ri­ca­ta con gli ani­ma­li.32

27 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

28 RS 910.13

29 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. II dell’O dell’11 nov. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5495).

30 RS 913.1

31 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

32 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

Art. 7 Collaborazione nella produzione agricola e dell’economia forestale 33  

(art. 4 cpv. 2 e 2bis LSC)

1 Nel­la pro­du­zio­ne agri­co­la la col­la­bo­ra­zio­ne da par­te del­le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le è am­mes­sa:

a.
nel qua­dro di pro­get­ti di mi­glio­ra­men­ti strut­tu­ra­li;
b.
nel qua­dro di pro­get­ti e pro­gram­mi in­te­si a mi­glio­ra­re le con­di­zio­ni di vi­ta o di pro­du­zio­ne:
1.
se le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le so­no sta­te con­vo­ca­te d’uf­fi­cio se­con­do l’ar­ti­co­lo 31a ca­po­ver­so 4,
2.
per ov­via­re a un so­vrac­ca­ri­co tem­po­ra­neo di la­vo­ro a cui de­ve far fron­te l’azien­da agri­co­la o du­ran­te un’in­ter­ru­zio­ne dei la­vo­ri do­vu­ta a fat­to­ri me­teo­ro­lo­gi­ci.34

2 Nel­la pro­du­zio­ne nell’am­bi­to dell’eco­no­mia fo­re­sta­le è am­mes­sa la col­la­bo­ra­zio­ne da par­te del­le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le che so­no sta­te con­vo­ca­te d’uf­fi­cio se­con­do l’ar­ti­co­lo 31a ca­po­ver­so 4.

33 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 6 mar. 2009, in vi­go­re dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

34 Nuo­vo te­sto giu­sta dell’all. 9 n. 8 dell’O del 23 ott. 2013 sui pa­ga­men­ti di­ret­ti, in vi­go­re dal 1° gen. 2014 (RU 2013 4145).

Art. 7a Attività pericolose nell’agricoltura e nell’economia forestale 35  

(art. 4 cpv. 2 e 2bis LSC)

1 In ca­so di im­pie­ghi nell’agri­col­tu­ra e nell’eco­no­mia fo­re­sta­le, le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le pos­so­no gui­da­re vei­co­li non­ché uti­liz­za­re in­stal­la­zio­ni e ap­pa­rec­chi pe­ri­co­lo­si se so­no sta­te istrui­te in pre­ce­den­za a ta­le sco­po e se in­dos­sa­no l’equi­pag­gia­men­to di pro­te­zio­ne ri­chie­sto.

2 In par­ti­co­la­re es­se non pos­so­no es­se­re im­pie­ga­te, sen­za una for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le, in la­vo­ri di esbo­sco non­ché in la­vo­ri di ab­bat­ti­men­to e di de­pez­za­tu­ra ef­fet­tua­ti con una mo­to­se­ga.

3 All’ini­zio del pe­rio­do d’im­pie­go, l’isti­tu­to d’im­pie­go con­trol­la le ca­pa­ci­tà del­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le e sor­ve­glia le sue at­ti­vi­tà nel­la fa­se d’in­tro­du­zio­ne.

35 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 6 mar. 2009, in vi­go­re dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Sezione 3: Programmi prioritari, impieghi speciali nonché impieghi in relazione a catastrofi e a situazioni d’emergenza 3637

36 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

37 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vigore dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 8 Criteri concernenti la concentrazione degli impieghi  

(art. 4 e 7a LSC)

Il CI­VI de­ter­mi­na, se­con­do i cri­te­ri se­guen­ti, in qua­li am­bi­ti de­vo­no es­se­re con­cen­tra­ti gli ef­fet­ti de­gli im­pie­ghi del ser­vi­zio ci­vi­le e in qua­li te­ma­ti­che, ca­te­go­rie di isti­tu­ti d’im­pie­go e man­sio­na­ri le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le de­vo­no es­se­re an­zi­tut­to at­ti­ve:

a.38
gli or­ga­ni spe­cia­liz­za­ti del­la Con­fe­de­ra­zio­ne o dei Can­to­ni op­pu­re le as­so­cia­zio­ni pro­fes­sio­na­li con­fer­ma­no la ne­ces­si­tà di agi­re e la man­can­za di ri­sor­se;
b.
l’uti­li­tà de­gli im­pie­ghi è mi­su­ra­bi­le e il rag­giun­gi­men­to de­gli obiet­ti­vi pre­fis­sa­ti è con­trol­la­bi­le;
c.
può es­se­re im­pie­ga­to un nu­me­ro ele­va­to di per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le;
d.
gli im­pie­ghi pro­muo­vo­no le com­pe­ten­ze per­so­na­li e pro­fes­sio­na­li del­le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le.

38 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

Art. 8a Programmi prioritari  

(art. 7a LSC)

1 Il CI­VI or­ga­niz­za pro­gram­mi prio­ri­ta­ri se, nell’am­bi­to dell’ar­ti­co­lo 8, è op­por­tu­no o ne­ces­sa­rio un in­ter­ven­to del ser­vi­zio ci­vi­le sull’ar­co di più an­ni.

2 Il CI­VI con­vo­ca a pro­gram­mi prio­ri­ta­ri le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le che de­vo­no com­pie­re un lun­go pe­rio­do d’im­pie­go se­con­do l’ar­ti­co­lo 37 ca­po­ver­so 5. Es­so può li­mi­ta­re ul­te­rior­men­te l’ob­bli­go di ri­cer­ca­re pos­si­bi­li­tà d’im­pie­go (art. 31a) e con­vo­ca­re a pro­gram­mi prio­ri­ta­ri an­che al­tre per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le.

3 Il CI­VI de­si­gna al­tre pos­si­bi­li­tà d’im­pie­go cor­re­la­te con i pro­gram­mi prio­ri­ta­ri sot­to il pro­fi­lo del con­te­nu­to se nei pro­gram­mi prio­ri­ta­ri non vi so­no suf­fi­cien­ti pos­si­bi­li­tà d’im­pie­go.

Art. 8b Impieghi speciali  

(art. 7a LSC)

1 Il CI­VI or­ga­niz­za im­pie­ghi spe­cia­li se, nell’am­bi­to dell’ar­ti­co­lo 8, è ne­ces­sa­rio un in­ter­ven­to in­gen­te da par­te del per­so­na­le del ser­vi­zio ci­vi­le per un pe­rio­do li­mi­ta­to.

2 Gli im­pie­ghi spe­cia­li so­no pro­gram­mi prio­ri­ta­ri par­ti­co­la­ri. Ser­vo­no, in par­ti­co­la­re, al so­ste­gno di ma­ni­fe­sta­zio­ni im­por­tan­ti per la Con­fe­de­ra­zio­ne e ai la­vo­ri di ri­pri­sti­no e di co­stru­zio­ne in se­gui­to a even­ti che han­no cau­sa­to dan­ni im­por­tan­ti.

3 Il CI­VI può li­mi­ta­re l’ob­bli­go del­la ri­cer­ca di pos­si­bi­li­tà d’im­pie­go (art. 31a) e con­vo­ca­re a im­pie­ghi spe­cia­li la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le.

4 Il CI­VI può con­vo­ca­re a im­pie­ghi spe­cia­li, in par­ti­co­la­re, le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le:

a.
che ri­schia­no di non po­ter adem­pie­re il lo­ro ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio ci­vi­le pri­ma del rag­giun­gi­men­to del li­mi­te d’età;
b.
che de­vo­no com­pie­re un pe­rio­do d’im­pie­go ogni an­no;
c.
il cui pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta è di du­ra­ta pa­ri o in­fe­rio­re a quel­la dell’im­pie­go spe­cia­le.
Art. 8c Impieghi per la prevenzione e l’aiuto in caso di catastrofe e di situazioni d’emergenza nonché per la rigenerazione dopo simili eventi 39  

(art. 4 cpv. 1 lett. h e 7a LSC)

1 Il CI­VI, d’in­te­sa con gli or­ga­ni di con­dot­ta in­te­res­sa­ti e con gli or­ga­ni fe­de­ra­li re­spon­sa­bi­li emet­te:

a.
con­vo­ca­zio­ni a im­pie­ghi per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za non­ché per la ri­ge­ne­ra­zio­ne do­po si­mi­li even­ti;
b.
con­vo­ca­zio­ni a im­pie­ghi per la pre­ven­zio­ne di ca­ta­stro­fi e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za se le mi­su­re pre­vi­ste si ri­fe­ri­sco­no a un even­to im­mi­nen­te.

2 Es­so può li­mi­ta­re l’ob­bli­go di ri­cer­ca­re pos­si­bi­li­tà d’im­pie­go e con­vo­ca­re la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le a un im­pie­go per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe o di una si­tua­zio­ne d’emer­gen­za op­pu­re a un im­pie­go per la ri­ge­ne­ra­zio­ne.

3 Una per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le non può es­se­re su­bor­di­na­ta a un co­man­do mi­li­ta­re né in­te­gra­ta nel­lo svol­gi­men­to del ser­vi­zio mi­li­ta­re, ec­cet­to che es­sa vi ac­con­sen­ta.

4 L’isti­tu­to d’im­pie­go può tut­ta­via, in ca­si ec­ce­zio­na­li, de­le­ga­re a un co­man­do mi­li­ta­re il di­rit­to di im­par­ti­re istru­zio­ni a chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le, in mo­do li­mi­ta­to nel tem­po, nel­lo spa­zio e per quan­to ri­guar­da la ma­te­ria.

39 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 8d Il CIVI quale istituto d’impiego  

(art. 7a, 49 e 50 LSC)

1 Il CI­VI può as­su­me­re i di­rit­ti e gli ob­bli­ghi di un isti­tu­to d’im­pie­go:

a.
in ca­so di im­pie­ghi spe­cia­li ur­gen­ti o se non vi è al­cun en­te at­to ad as­su­me­re il ruo­lo dell’isti­tu­to d’im­pie­go;
b.40
in ca­so di im­pie­ghi per la pre­ven­zio­ne o l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe o di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za o per la ri­ge­ne­ra­zio­ne che du­ra­no al mas­si­mo 33 gior­ni e che non pos­so­no es­se­re ef­fet­tua­ti in un isti­tu­to d’im­pie­go ri­co­no­sciu­to;
c.41
in ca­so di im­pie­ghi or­di­na­ti d’uf­fi­cio se­con­do l’ar­ti­co­lo 31aca­po­ver­so 4, ef­fet­tua­ti nell’am­bi­to di un pro­gram­ma prio­ri­ta­rio.

1bis Il CI­VI ap­pli­ca il ca­po­ver­so 1 let­te­ra b per sei me­si al mas­si­mo dal mo­men­to in cui si è ve­ri­fi­ca­ta la ca­ta­stro­fe o la si­tua­zio­ne d’emer­gen­za.42

2 Il CI­VI può de­le­ga­re l’eser­ci­zio del di­rit­to di im­par­ti­re istru­zio­ni e gli ob­bli­ghi di cui all’ar­ti­co­lo 29 LSC a ter­zi che es­so so­stie­ne in vir­tù del ca­po­ver­so 1.

40 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

41 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

42 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 8e Assunzione delle spese da parte della Confederazione  

(art. 7a cpv. 3 e 50 LSC)

1 Il CI­VI fat­tu­ra ai be­ne­fi­cia­ri de­gli im­pie­ghi di cui all’ar­ti­co­lo 8d le spe­se sup­ple­men­ta­ri cau­sa­te da­gli im­pie­ghi.

2 Il CI­VI può ri­nun­cia­re a fat­tu­ra­re le spe­se par­zial­men­te o in­te­ra­men­te. Es­so con­si­de­ra:

a.
gli in­troi­ti dei be­ne­fi­cia­ri in re­la­zio­ne con la ma­ni­fe­sta­zio­ne (in par­ti­co­la­re i bi­gliet­ti d’in­gres­so, la spon­so­riz­za­zio­ne, la ga­ran­zia di de­fi­cit, i di­rit­ti di va­lo­riz­za­zio­ne) o con l’even­to dan­no­so (in par­ti­co­la­re le pre­sta­zio­ni as­si­cu­ra­ti­ve e al­tre in­den­ni­tà);
b.
la fat­tu­ra­zio­ne dei co­sti da par­te di ter­zi che han­no for­ni­to pre­sta­zio­ni di as­si­sten­za; es­so fat­tu­ra nel­le stes­se pro­por­zio­ni;
c.
la si­tua­zio­ne fi­nan­zia­ria dei be­ne­fi­cia­ri;
d.
le pre­sta­zio­ni del­la Con­fe­de­ra­zio­ne in re­la­zio­ne con la ma­ni­fe­sta­zio­ne o l’even­to dan­no­so; es­so si con­cer­ta con gli or­ga­ni fe­de­ra­li re­spon­sa­bi­li;
e.
le pre­sta­zio­ni dei be­ne­fi­cia­ri nei con­fron­ti di chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le.

Sezione 4: Incidenza sul mercato del lavoro

(art. 6 cpv. 2 e 41 cpv. 2 LSC)43

43 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 23 giu. 2010, in vigore dal 1° ago. 2010 (RU 2010 3113).

Art. 944  

1 Il CI­VI de­ter­mi­na nel­la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to il nu­me­ro mas­si­mo del­le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le am­mes­se a es­se­re oc­cu­pa­te si­mul­ta­nea­men­te nell’isti­tu­to d’im­pie­go o in uno dei suoi set­to­ri, con­for­me­men­te ai li­mi­ti mas­si­mi sta­bi­li­ti nell’Ap­pen­di­ce 1.

2 Il CI­VI non ap­pli­ca l’Ap­pen­di­ce 1 quan­do l’isti­tu­to d’im­pie­go rea­liz­za un pro­get­to con­ce­pi­to spe­cial­men­te per l’im­pie­go di per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le, quan­do l’isti­tu­to d’im­pie­go av­via la pro­pria at­ti­vi­tà in un am­bi­to nel qua­le non esi­ste­va­no an­co­ra po­sti di la­vo­ro, quan­do pre­ce­den­te­men­te per ta­le at­ti­vi­tà im­pie­ga­va so­lo vo­lon­ta­ri o quan­do i pe­rio­di d’im­pie­go so­no ef­fet­tua­ti all’este­ro.

3 Il CI­VI può de­ro­ga­re all’Ap­pen­di­ce 1 nei se­guen­ti ca­si:

a.
pro­gram­mi prio­ri­ta­ri;
b.
im­pie­ghi spe­cia­li;
c.45
im­pie­ghi per la pre­ven­zio­ne o l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe o di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za o per la ri­ge­ne­ra­zio­ne;
d.46
...
e.47
se nel qua­dro di cor­si di for­ma­zio­ne o di con­vo­ca­zio­ni d’uf­fi­cio è es­so stes­so un isti­tu­to d’im­pie­go.48

4 Il nu­me­ro mas­si­mo di per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le, in­di­ca­to nell’ Ap­pen­di­ce 1, può es­se­re su­pe­ra­to di una per­so­na se que­sta è con­vo­ca­ta d’uf­fi­cio se­con­do l’ar­ti­co­lo 31a ca­po­ver­so 4 e se l’isti­tu­to d’im­pie­go ga­ran­ti­sce l’as­si­sten­za a tut­te le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le.49

5 Per lo svol­gi­men­to di im­pie­ghi di grup­po spe­cia­li in azien­de con pa­sco­li co­mu­ni­ta­ri e in azien­de d’esti­va­zio­ne, il nu­me­ro mas­si­mo di per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le di cui all’Ap­pen­di­ce 1 nu­me­ro 2 let­te­ra b può es­se­re au­men­ta­to con­for­me­men­te all’Ap­pen­di­ce 1 nu­me­ro 3. Per ta­le au­men­to il CI­VI tie­ne con­to del­la ca­pa­ci­tà dell’isti­tu­to d’im­pie­go di for­ni­re a tut­te le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio con­tem­po­ra­nea­men­te un’as­si­sten­za ade­gua­ta, un al­log­gio ac­cet­ta­bi­le e una quan­ti­tà di la­vo­ro suf­fi­cien­te e con­for­me al man­sio­na­rio. Il nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio sen­za au­men­to cui ha di­rit­to l’isti­tu­to d’im­pie­go si ap­pli­ca an­che agli im­pie­ghi di grup­po.50

44 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

45 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

46 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 15 nov. 2017, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

47 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

48 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 giu. 2010, in vi­go­re dal 1° ago. 2010 (RU 2010 3113).

49 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

50 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

Sezione 5: Impieghi all’estero

Art. 10 Competenze e idoneità 51  

(art. 7 cpv. 4 non­ché 19 cpv. 2 e 8 LSC)

1 Per pe­rio­di d’im­pie­go all’este­ro, il CI­VI con­vo­ca sol­tan­to le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le che di­spon­ga­no, con ri­fe­ri­men­to all’at­ti­vi­tà pre­vi­sta, di una for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le com­ple­ta di al­me­no due an­ni di stu­dio o di un’espe­rien­za pro­fes­sio­na­le qua­li­fi­ca­ta plu­rien­na­le.

2 Una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che in­ten­de svol­ge­re un im­pie­go all’este­ro nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «coo­pe­ra­zio­ne al­lo svi­lup­po e aiu­to uma­ni­ta­rio» de­ve pre­ven­ti­va­men­te ef­fet­tua­re un pe­rio­do d’im­pie­go a ti­to­lo di pro­va o su­pe­ra­re un te­st at­ti­tu­di­na­le.

51 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 11 Riconoscimento di enti che eseguono impieghi all’estero quali istituti d’impiego 52  

(art. 7 cpv. 3 e 4 LSC)

1 Un en­te che pro­po­ne im­pie­ghi all’este­ro nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «coo­pe­ra­zio­ne al­lo svi­lup­po e aiu­to uma­ni­ta­rio» può es­se­re ri­co­no­sciu­to qua­le isti­tu­to d’im­pie­go se adem­pie i re­qui­si­ti se­guen­ti:

a.
i suoi sco­pi so­no con­for­mi agli sco­pi del­la Sviz­ze­ra in ma­te­ria di coo­pe­ra­zio­ne al­lo svi­lup­po, di aiu­to uma­ni­ta­rio o di pro­mo­zio­ne ci­vi­le del­la pa­ce;
b.
i man­sio­na­ri pre­ve­do­no at­ti­vi­tà che ri­chie­do­no co­no­scen­ze spe­ci­fi­che man­can­ti nel Pae­se d’im­pie­go;
c.
van­ta un’espe­rien­za plu­rien­na­le nel cam­po del­la coo­pe­ra­zio­ne al­lo svi­lup­po, dell’aiu­to uma­ni­ta­rio o del­la pro­mo­zio­ne ci­vi­le del­la pa­ce;
d.
in­trat­tie­ne con­tat­ti con or­ga­niz­za­zio­ni part­ner sviz­ze­re o lo­ca­li all’este­ro;
e.
può ga­ran­ti­re la si­cu­rez­za del­le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le.

2 Nell’esa­mi­na­re le do­man­de il CI­VI è as­si­sti­to da or­ga­ni uf­fi­cia­li sviz­ze­ri. Può coin­vol­ge­re, all’oc­cor­ren­za, al­tre isti­tu­zio­ni spe­cia­liz­za­te.

3 Pos­so­no es­se­re svol­ti im­pie­ghi all’este­ro ne­gli am­bi­ti d’at­ti­vi­tà di cui ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 1 LSC an­che nei ca­si se­guen­ti:

a.
col­la­bo­ra­zio­ne a pro­get­ti so­cia­li e ac­com­pa­gna­men­to du­ran­te cam­pi e viag­gi per be­ne­fi­cia­ri pro­ve­nien­ti dal­la Sviz­ze­ra;
b.
col­la­bo­ra­zio­ne al­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te tran­sfron­ta­lie­ra;
c.
bre­vi sog­gior­ni all’este­ro nel qua­dro di pro­get­ti.

4 ...53

5 Gli isti­tu­ti le­ga­ti in quan­to part­ner di pro­gram­mi a strut­tu­re che pre­sen­ta­no una com­po­nen­te mi­li­ta­re non pos­so­no es­se­re ri­co­no­sciu­ti.

52 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

53 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2017, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

Art. 12 Obblighi dell’istituto d’impiego 54  

(art. 7 cpv. 4 lett. a e b non­ché 39 LSC)

1 In col­la­bo­ra­zio­ne con la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le, l’isti­tu­to d’im­pie­go pro­cu­ra i do­cu­men­ti di viag­gio per l’im­pie­go all’este­ro.

2 L’isti­tu­to d’im­pie­go pren­de a pro­prio ca­ri­co:

a.
le spe­se di viag­gio e di tra­spor­to dei ba­ga­gli a par­ti­re dal­la fron­tie­ra sviz­ze­ra, an­che se il viag­gio di an­da­ta o di ri­tor­no ha luo­go pri­ma o do­po il pe­rio­do d’im­pie­go;
b.
le spe­se per i vi­sti e l’an­nun­cio pres­so la rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra com­pe­ten­te.

3 L’isti­tu­to d’im­pie­go ga­ran­ti­sce per tut­to il pe­rio­do d’im­pie­go la si­cu­rez­za del­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le:

a.
in­for­man­do ac­cu­ra­ta­men­te e det­ta­glia­ta­men­te nel luo­go d’im­pie­go, ver­bal­men­te o nel qua­dro di una for­ma­zio­ne, la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le sul­le que­stio­ni ri­guar­dan­ti la si­cu­rez­za;
b.
prov­ve­den­do af­fin­ché la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le os­ser­vi tut­te le pre­scri­zio­ni del CI­VI ed ef­fet­tuan­do re­go­lar­men­te gli op­por­tu­ni con­trol­li;
c.
se ne­ces­sa­rio, ema­nan­do a sua vol­ta pre­scri­zio­ni in ma­te­ria di si­cu­rez­za.

4 Es­so ri­spet­ta le con­di­zio­ni sta­bi­li­te dal CI­VI vol­te a ga­ran­ti­re la si­cu­rez­za e in si­tua­zio­ni di cri­si, in par­ti­co­la­re in ca­so di eva­cua­zio­ne, se­gue le rac­co­man­da­zio­ni del Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le de­gli af­fa­ri este­ri (DFAE) in ma­te­ria di si­cu­rez­za non­ché le istru­zio­ni del­la rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra com­pe­ten­te.

5 Es­so in­for­ma im­me­dia­ta­men­te i ser­vi­zi se­guen­ti:

a.
in ca­so di in­for­tu­nio o di ma­lat­tia se­con­do l’ar­ti­co­lo 12a ca­po­ver­so 6, se la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le non è più in gra­do di far­lo: l’as­si­cu­ra­zio­ne mi­li­ta­re e il CI­VI;
b.
in ca­so di mor­te o di pe­ri­co­lo per la vi­ta o l’in­te­gri­tà fi­si­ca del­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le o in ca­so di una sua de­ten­zio­ne: la rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra com­pe­ten­te, la hel­pli­ne del DFAE non­ché il CI­VI;
c.
in ca­so di peg­gio­ra­men­to del­la si­tua­zio­ne del­la si­cu­rez­za: il CI­VI.

54 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 12a Obblighi della persona che presta servizio civile 55  

(art. 4a lett. c e 7 cpv. 4 LSC)

1 La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le si an­nun­cia pres­so la rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra com­pe­ten­te en­tro la set­ti­ma­na suc­ces­si­va al suo ar­ri­vo nel Pae­se d’im­pie­go. Può an­nun­ciar­si per via elet­tro­ni­ca se:

a.
nel Pae­se d’im­pie­go non esi­ste una rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra;
b.
il viag­gio per re­car­si al­la rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra non è ra­gio­ne­vol­men­te esi­gi­bi­le.

2 Il ca­po­ver­so 1 si ap­pli­ca an­che se du­ran­te l’im­pie­go la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le vie­ne di­stac­ca­ta in un al­tro Pae­se.

3 Nel qua­dro del suo im­pie­go all’este­ro, la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le non è au­to­riz­za­ta a dif­fon­de­re o ap­pro­fon­di­re cor­ren­ti di pen­sie­ro re­li­gio­se o ideo­lo­gi­che o a par­te­ci­pa­re ad at­ti­vi­tà vol­te al­la dif­fu­sio­ne di si­mi­li cor­ren­ti di pen­sie­ro né du­ran­te l’ora­rio di la­vo­ro né du­ran­te il suo tem­po li­be­ro.

4 Du­ran­te l’ora­rio di la­vo­ro e nel tem­po li­be­ro si at­tie­ne al­le pre­scri­zio­ni del CI­VI e dell’isti­tu­to d’im­pie­go, in par­ti­co­la­re a quel­le in ma­te­ria di si­cu­rez­za.

5 Nel­le si­tua­zio­ni di cri­si, in par­ti­co­la­re in ca­so di eva­cua­zio­ne, se­gue le rac­co­man­da­zio­ni del DFAE in ma­te­ria di si­cu­rez­za non­ché le istru­zio­ni del­la rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra com­pe­ten­te.

6 In ca­so di ma­lat­tia o di in­for­tu­nio, in­for­ma sen­za in­du­gio il CI­VI e l’as­si­cu­ra­zio­ne mi­li­ta­re:

a.
se il suo sta­to ri­chie­de cu­re me­di­che di lun­ga du­ra­ta;
b.
se è ne­ces­sa­rio de­ci­de­re in me­ri­to a un even­tua­le rim­pa­trio.

7 Es­sa in­for­ma il CI­VI sul suo im­pie­go se­con­do le mo­da­li­tà pre­vi­ste da que­st’ul­ti­mo.

55 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 12b Valutazione della situazione della sicurezza 56  

(art. 7 cpv. 4 lett. b e c LSC)

1 Per va­lu­ta­re la si­tua­zio­ne del­la si­cu­rez­za nel luo­go d’im­pie­go, il CI­VI ri­chie­de le in­for­ma­zio­ni ri­le­van­ti in ma­te­ria. Tie­ne con­to del­la va­lu­ta­zio­ne de­gli or­ga­ni uf­fi­cia­li sviz­ze­ri qua­li­fi­ca­ti.

2 Il CI­VI non con­vo­ca una per­so­na sog­get­ta all’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio ci­vi­le o ne in­ter­rom­pe l’im­pie­go se ri­tie­ne che sus­si­sta­no con­si­de­re­vo­li ri­schi per la sua si­cu­rez­za o in­te­gri­tà.

56 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 13 Fine del periodo d’impiego all’estero 57  

(art. 7 cpv. 3 LSC)

Il pe­rio­do d’im­pie­go all’este­ro pren­de fi­ne con il rien­tro in Sviz­ze­ra di chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le, sem­pre­ché il rien­tro av­ven­ga su­bi­to do­po l’ul­ti­mo gior­no di la­vo­ro. In ca­so con­tra­rio, il pe­rio­do d’im­pie­go ter­mi­na l’ul­ti­mo gior­no di la­vo­ro all’este­ro.

57 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 14 Computo  

(art. 7 cpv. 3 e art. 24 LSC)

Il CI­VI com­pu­ta i pe­rio­di d’im­pie­go ef­fet­tua­ti all’este­ro sul­la du­ra­ta del ser­vi­zio ci­vi­le or­di­na­rio nel­lo stes­so mo­do con cui com­pu­ta i pe­rio­di d’im­pie­go ef­fet­tua­ti in Sviz­ze­ra.

Capitolo 3: Prolungamento e fine del servizio civile 58

58 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 15 Prolungamento del servizio civile e licenziamento posticipato 59  

(art. 8 cpv. 2 e 11 cpv. 2bis LSC)

1 Una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che in­ten­de ef­fet­tua­re un im­pie­go all’este­ro do­po il rag­giun­gi­men­to del li­mi­te d’età or­di­na­rio può con­clu­de­re, se­con­do l’ar­ti­co­lo 11 ca­po­ver­so 2bis LSC, una con­ven­zio­ne con il CI­VI so­lo se ha pre­sta­to al­me­no 145 gior­ni di ser­vi­zio nell’eser­ci­to o nel ser­vi­zio ci­vi­le.60

2 Es­sa può re­vo­ca­re il suo con­sen­so a ef­fet­tua­re un im­pie­go all’este­ro, ma non il suo con­sen­so al li­cen­zia­men­to po­sti­ci­pa­to dal ser­vi­zio ci­vi­le.

3 Es­sa può re­vo­ca­re in qual­sia­si mo­men­to il suo con­sen­so a ef­fet­tua­re gior­ni sup­ple­men­ta­ri di ser­vi­zio ci­vi­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 8 ca­po­ver­so 2 LSC.

3bis Una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le cui ri­man­go­no an­co­ra tre an­ni al mas­si­mo fi­no al­la fi­ne dell’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio ci­vi­le che ren­de cre­di­bi­le che il fat­to di es­se­re ob­bli­ga­ta a pre­sta­re i gior­ni di ser­vi­zio ri­ma­nen­ti fi­no al li­cen­zia­men­to or­di­na­rio dal ser­vi­zio ci­vi­le met­te­reb­be se stes­sa, i suoi pa­ren­ti stret­ti o il suo da­to­re di la­vo­ro in una si­tua­zio­ne estre­ma­men­te gra­ve, può con­clu­de­re una con­ven­zio­ne con il CI­VI, in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 11 ca­po­ver­so 2bis LSC, per po­sti­ci­pa­re il suo li­cen­zia­men­to dal ser­vi­zio ci­vi­le. Es­sa non può re­scin­de­re la con­ven­zio­ne.61

4 Il CI­VI li­cen­zia dal ser­vi­zio ci­vi­le una per­so­na as­sog­get­ta­ta se­con­do il ca­po­ver­so 1 al più tar­di al­la fi­ne dell’an­no in cui ha com­piu­to 49 an­ni.62

59 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

60 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

61 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 10 dic. 2010 (RU 2011 151). Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

62 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

Art. 16 Licenziamento ed esclusione 63  

(art. 11 e 12 LSC)

1 Il CI­VI pro­nun­cia il li­cen­zia­men­to dal ser­vi­zio ci­vi­le del­le per­so­ne as­sog­get­ta­te e la lo­ro esclu­sio­ne dal ser­vi­zio ci­vi­le o da pre­sta­zio­ni di ser­vi­zio ci­vi­le.

2 Il li­cen­zia­men­to e l’esclu­sio­ne dal ser­vi­zio ci­vi­le so­no de­fi­ni­ti­vi.

3 Le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le che era­no in­cor­po­ra­te nell’eser­ci­to qua­li mi­li­ta­ri in fer­ma con­ti­nua­ta, ven­go­no li­cen­zia­te al­la fi­ne dell’an­no nel qua­le sa­reb­be­ro sta­te pro­sciol­te se­con­do la le­gi­sla­zio­ne mi­li­ta­re qua­lo­ra non aves­se­ro pre­sta­to il lo­ro ser­vi­zio mi­li­ta­re in qua­li­tà di mi­li­ta­ri in fer­ma con­ti­nua­ta.64

4 Nel­la sua de­ci­sio­ne ri­guar­dan­te l’esclu­sio­ne dal ser­vi­zio ci­vi­le o da pre­sta­zio­ni di ser­vi­zio ci­vi­le, il CI­VI con­si­de­ra in par­ti­co­la­re:

a.
gli at­ti com­mes­si dal­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le o di cui è ac­cu­sa­ta;
b.
la re­pu­ta­zio­ne del­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le;
c.
i di­rit­ti di ter­zi;
d.
se può es­se­re ra­gio­ne­vol­men­te pre­te­so che l’isti­tu­to d’im­pie­go e le al­tre per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le svol­ga­no un im­pie­go in­sie­me a ta­le per­so­na;
e.
se la cor­ret­ta ese­cu­zio­ne è a ri­schio;
f.
l’im­ma­gi­ne del ser­vi­zio ci­vi­le pres­so l’opi­nio­ne pub­bli­ca.

63 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

64 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

Art. 1765  

65 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 18 Incapacità al lavoro e problemi di salute 66  

(art. 11 cpv. 3 lett. a e b non­ché art. 33 LSC)

1 Il CI­VI può far esa­mi­na­re da un me­di­co di fi­du­cia la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che pre­sen­ta una ri­chie­sta di li­cen­zia­men­to an­ti­ci­pa­to mo­ti­va­ta e cor­re­da­ta del­la ne­ces­sa­ria do­cu­men­ta­zio­ne su do­man­da del­la stes­sa op­pu­re d’uf­fi­cio.

2 Du­ran­te la vi­si­ta il me­di­co di fi­du­cia va­lu­ta:

a.
il gra­do di ca­pa­ci­tà la­vo­ra­ti­va del­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le;
b.
la gra­vi­tà dei suoi pro­ble­mi di sa­lu­te;
c.
se le pos­si­bi­li­tà d’im­pie­go pro­po­ste dal CI­VI so­no com­pa­ti­bi­li con i pro­ble­mi di sa­lu­te che la per­so­na so­stie­ne di ave­re.
3 Il me­di­co di fi­du­cia espo­ne le mi­su­re che ri­tie­ne ne­ces­sa­rie.

4 Se in ba­se agli esa­mi ef­fet­tua­ti o al­la do­cu­men­ta­zio­ne in suo pos­ses­so il me­di­co di fi­du­cia non è in gra­do di giun­ge­re a una va­lu­ta­zio­ne de­fi­ni­ti­va, il CI­VI di­spo­ne i ne­ces­sa­ri ac­cer­ta­men­ti sup­ple­men­ta­ri.

5 Se il me­di­co di fi­du­cia è in gra­do di ef­fet­tua­re la va­lu­ta­zio­ne di cui al ca­po­ver­so 2 let­te­ra a in ba­se al­la do­cu­men­ta­zio­ne in suo pos­ses­so, la vi­si­ta me­di­ca non è ne­ces­sa­ria.

6 Il me­di­co di fi­du­cia può es­se­re un me­di­co dell’uf­fi­cio com­pe­ten­te del Ser­vi­zio sa­ni­ta­rio dell’eser­ci­to.

7 In par­ti­co­la­re, pre­sen­ta un’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro du­ra­tu­ra una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le al­la qua­le è sta­to ri­co­no­sciu­to da­gli or­ga­ni com­pe­ten­ti un gra­do di in­va­li­di­tà di al­me­no il 70 per cen­to. In que­sti ca­si, il CI­VI non con­sul­ta al­cun me­di­co di fi­du­cia.

8 Il CI­VI può di­chia­ra­re du­re­vol­men­te in­ca­pa­ce al la­vo­ro una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che sof­fre di una ma­lat­tia gra­ve con de­cor­so evo­lu­ti­vo o con ma­ni­fe­sta­zio­ni pe­rio­di­che che com­por­ta­no ri­pe­tu­ta­men­te pe­rio­di di in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro. Es­so con­sul­ta a que­sto sco­po un me­di­co di fi­du­cia.

66 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 19 Reincorporazione nell’esercito  

(art. 11 cpv. 3 lett. d e 18 LSC; art. 81 cpv. 3 CPM)67

1 Chi è sog­get­to al ser­vi­zio ci­vi­le può es­se­re rein­cor­po­ra­to nell’eser­ci­to:

a.
su pro­pria do­man­da;
b.
ove la de­ci­sio­ne di am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le sia sta­ta re­vo­ca­ta.

2 La do­man­da di rein­cor­po­ra­zio­ne de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta al CI­VI.68

3 Il CI­VI tra­smet­te gli at­ti per­ti­nen­ti al Co­man­do Istru­zio­ne. Que­st’ul­ti­mo de­ci­de sul­la rein­cor­po­ra­zio­ne nell’eser­ci­to.69

4 Il Co­man­do Istru­zio­ne co­mu­ni­ca la pro­pria de­ci­sio­ne al CI­VI.70

5 Il CI­VI tra­smet­te gli at­ti per­ti­nen­ti all’Uf­fi­cio dell’udi­to­re in ca­po dell’eser­ci­to se la do­man­da di rein­cor­po­ra­zio­ne è pre­sen­ta­ta da una per­so­na astret­ta a una pre­sta­zio­ne di la­vo­ro di pub­bli­co in­te­res­se ed esclu­sa dall’eser­ci­to.71

67 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

68 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

69 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

70 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

71 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Capitolo 4: Esonero dal servizio

Art. 20 Diritto applicabile 72  

(art. 13 LSC)

Il CI­VI ap­pli­ca gli ar­ti­co­li 25–31 dell’or­di­nan­za del 22 no­vem­bre 201773 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re (OOP­SM), con le ec­ce­zio­ni se­guen­ti:

a.
le com­pe­ten­ze del Co­man­do Istru­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 26 OOP­SM, per quan­to si trat­ti di eso­ne­ri dal ser­vi­zio ci­vi­le, so­no as­sun­te dal CI­VI;
b.
nei ca­si pre­vi­sti all’ar­ti­co­lo 27 let­te­ra d nu­me­ro 1 OOP­SM il CI­VI tie­ne con­to del nu­me­ro di co­lo­ro che so­no già sta­ti esen­ta­ti dall’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re.

72 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

73 RS 512.21

Art. 21 Esonero dal servizio dopo l’adempimento della scuola reclute 74  

(art. 13 LSC)

Le per­so­ne men­zio­na­te nell’ar­ti­co­lo 18 ca­po­ver­so 1 let­te­re c–j LM75 so­no eso­ne­ra­te dal ser­vi­zio ci­vi­le do­po aver pre­sta­to ser­vi­zio ci­vi­le per una du­ra­ta cor­ri­spon­den­te a 1,5 vol­te la du­ra­ta del­la scuo­la re­clu­te. È pre­so in con­si­de­ra­zio­ne l’adem­pi­men­to par­zia­le del­la scuo­la re­clu­te.

74 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

75 RS 510.10

Art. 22 Prestazione del servizio civile al termine dell’esonero 76  

(art. 13 LSC)

1 Ter­mi­na­to l’eso­ne­ro, il nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio ci­vi­le che una per­so­na eso­ne­ra­ta de­ve an­co­ra pre­sta­re è ri­dot­to di un de­ci­mo per ogni an­no d’eso­ne­ro.

2 È com­pu­ta­ta la du­ra­ta di un’esen­zio­ne dal ser­vi­zio mi­li­ta­re im­me­dia­ta­men­te pre­ce­den­te.

76 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Capitolo 5: Ammissione al servizio civile77

77 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 6 mar. 2009, in vigore dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 23 Presentazione della domanda 78  

(art. 16a cpv. 2 e 16b cpv. 3 LSC)

La do­man­da di am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta per via elet­tro­ni­ca o uti­liz­zan­do il mo­du­lo uf­fi­cia­le.

78 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 24 Effetto della presentazione di una domanda  

(art. 17 cpv. 1 e 2 LSC)

1 Chi pre­sen­ta una do­man­da di am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le è pro­sciol­to dal ti­ro ob­bli­ga­to­rio fin­tan­to che sul­la do­man­da non sia sta­ta pre­sa una de­ci­sio­ne pas­sa­ta in giu­di­ca­to.

2 Le se­guen­ti per­so­ne che pre­sen­ta­no una do­man­da di am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le pri­ma dell’en­tra­ta in ser­vi­zio non so­no più te­nu­te a en­tra­re in ser­vi­zio:

a.
gli Sviz­ze­ri all’este­ro con­vo­ca­ti a pre­sta­re ser­vi­zio at­ti­vo;
b.
le per­so­ne la cui do­man­da di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re non ar­ma­to è sta­ta re­spin­ta me­dian­te una de­ci­sio­ne pas­sa­ta in giu­di­ca­to me­no di tre me­si pri­ma del suc­ces­si­vo ser­vi­zio mi­li­ta­re;
c.79
le per­so­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 12 ca­po­ver­so 3 OOP­SM80 che so­no sta­te re­clu­ta­te im­me­dia­ta­men­te pri­ma del­la scuo­la re­clu­te.

3 Una per­so­na che pre­sen­ta una do­man­da di am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le al più tar­di due me­si pri­ma del­la scuo­la re­clu­te non è te­nu­ta a en­tra­re in ser­vi­zio:

a.
fin­tan­to che non sia sta­ta pre­sa una de­ci­sio­ne pas­sa­ta in giu­di­ca­to in me­ri­to al­la sua do­man­da; e
b.
se è sta­ta re­clu­ta­ta me­no di quat­tro me­si pri­ma del­la scuo­la re­clu­te.81

79 In­tro­dot­ta dall’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re (RU 2017 7405). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. III dell’O del 21 nov. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 4925).

80 RS 512.21

81 In­tro­dot­to dall’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

Art. 2582  

82 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, con ef­fet­to dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 26 Trattazione della domanda 83  

(art. 17a e 18 LSC)

1 Il ri­chie­den­te può par­te­ci­pa­re al­la gior­na­ta d’in­tro­du­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 17a LSC a con­di­zio­ne che ab­bia pre­sen­ta­to una do­man­da com­ple­ta di am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le.

2 Il CI­VI gli in­di­ca il ter­mi­ne en­tro il qua­le de­ve iscri­ver­si al­la gior­na­ta d’in­tro­du­zio­ne. Le do­man­de del­le per­so­ne che non par­te­ci­pa­no al­la gior­na­ta d’in­tro­du­zio­ne en­tro tre me­si ven­go­no stral­cia­te.

3 Il co­man­do mi­li­ta­re com­pe­ten­te può ri­fiu­ta­re la do­man­da di con­ge­do pre­sen­ta­ta dal ri­chie­den­te per par­te­ci­pa­re al­la gior­na­ta d’in­tro­du­zio­ne se il ser­vi­zio mi­li­ta­re in cor­so non du­ra più di quat­tro set­ti­ma­ne.

4 Il ri­chie­den­te de­ve con­fer­ma­re la sua do­man­da per via elet­tro­ni­ca o in for­ma car­ta­cea en­tro le due set­ti­ma­ne suc­ces­si­ve al­la par­te­ci­pa­zio­ne all’in­te­ra gior­na­ta d’in­tro­du­zio­ne.

83 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 26a Giornata d’introduzione del CIVI 84  

(art. 17a LSC)

1 Du­ran­te la gior­na­ta d’in­tro­du­zio­ne, il CI­VI in­for­ma i ri­chie­den­ti sul­le mo­da­li­tà di am­mis­sio­ne, sui lo­ro di­rit­ti e ob­bli­ghi e sull’ese­cu­zio­ne del ser­vi­zio ci­vi­le.

2 Es­so può for­ni­re al­tre in­for­ma­zio­ni stret­ta­men­te le­ga­te al ser­vi­zio ci­vi­le se l’ese­cu­zio­ne del ser­vi­zio ci­vi­le lo ri­chie­de.

3 Es­so in­via al ri­chie­den­te il ti­to­lo di tra­spor­to per re­car­si al­la gior­na­ta d’in­tro­du­zio­ne e gli ver­sa un’in­den­ni­tà di 9 fran­chi per il pran­zo.

84 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 26b Domande multiple 85  

(art. 18 LSC)

1 Chi pre­sen­ta una nuo­va do­man­da di am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le en­tro sei me­si dal­la par­te­ci­pa­zio­ne al­la gior­na­ta d’in­tro­du­zio­ne non de­ve pren­der­vi par­te una se­con­da vol­ta.

2 Il ri­chie­den­te de­ve con­fer­ma­re la do­man­da per via elet­tro­ni­ca o in for­ma car­ta­cea al più tar­di due set­ti­ma­ne do­po aver­la pre­sen­ta­ta.

85 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 27 Calcolo della durata del servizio civile ordinario  

(art. 8 cpv. 1 LSC)

1 Per cal­co­la­re la du­ra­ta del ser­vi­zio ci­vi­le or­di­na­rio, il CI­VI ri­pren­de i da­ti del si­ste­ma di ge­stio­ne del per­so­na­le dell’eser­ci­to re­la­ti­vi al­la du­ra­ta com­ples­si­va dei ser­vi­zi d’istru­zio­ne non an­co­ra pre­sta­ti ai sen­si del­la le­gi­sla­zio­ne mi­li­ta­re.

2 ...86

3 Es­so tie­ne con­to del­le mo­di­fi­che del­la du­ra­ta com­ples­si­va dei ser­vi­zi d’istru­zio­ne pre­vi­sti dal­la le­gi­sla­zio­ne mi­li­ta­re.

4 Per le per­so­ne che in pre­ce­den­za so­no sta­te uf­fi­cia­li spe­cia­li­sti, la du­ra­ta com­ples­si­va dei ser­vi­zi d’istru­zio­ne non an­co­ra pre­sta­ti è mol­ti­pli­ca­ta per i fat­to­ri se­guen­ti:

a.
me­no di 160 gior­ni di ser­vi­zio mi­li­ta­re pre­sta­ti: 1,5
b.
da 160 a 189 gior­ni di ser­vi­zio mi­li­ta­re pre­sta­ti: 1,4
c.
da 190 a 219 gior­ni di ser­vi­zio mi­li­ta­re pre­sta­ti: 1,3
d.
da 220 a 249 gior­ni di ser­vi­zio mi­li­ta­re pre­sta­ti: 1,2
e.
da 250 o più gior­ni di ser­vi­zio mi­li­ta­re pre­sta­ti: 1,1

5 Per le per­so­ne che in pre­ce­den­za so­no sta­te sot­tuf­fi­cia­li o uf­fi­cia­li e che non han­no pre­sta­to al­me­no la me­tà del ser­vi­zio pra­ti­co per l’ot­te­ni­men­to del lo­ro gra­do, la du­ra­ta com­ples­si­va dei ser­vi­zi d’istru­zio­ne non an­co­ra pre­sta­ti è mol­ti­pli­ca­ta per 1,2.

6 A par­ti­re da cin­que de­ci­mi, la du­ra­ta è ar­ro­ton­da­ta al gior­no in­te­ro suc­ces­si­vo.

86 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 10 dic. 2010, con ef­fet­to dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

Art. 28 Decisione  

(art. 18 LSC)

Il CI­VI può fir­ma­re le pro­prie de­ci­sio­ni con fir­me ap­po­ste da mac­chi­ne.

Capitolo 6: Prestazione del servizio civile

Sezione 1: Nozioni87

87 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 29 Impiego  

1 Per im­pie­go si in­ten­do­no le pre­sta­zio­ni di ser­vi­zio ci­vi­le ef­fet­tua­te nel qua­dro di una con­vo­ca­zio­ne.

2 Un im­pie­go ef­fet­tua­to a ti­to­lo so­sti­tu­ti­vo (art. 43 cpv. 4) è con­si­de­ra­to as­sie­me a quel­lo in­ter­rot­to co­me un uni­co im­pie­go.

Art. 29a Impiego nel servizio di picchetto  

1 Per im­pie­go nel ser­vi­zio di pic­chet­to si in­ten­de l’im­pie­go di un grup­po di pic­chet­to del CI­VI.

2 Il CI­VI può co­sti­tui­re grup­pi di pic­chet­to se so­no ne­ces­sa­ri im­pie­ghi del ser­vi­zio ci­vi­le con tem­pi di rea­zio­ne ra­pi­di e un’ele­va­ta pron­tez­za d’in­ter­ven­to.

3 A ta­le sco­po, il CI­VI pren­de in con­si­de­ra­zio­ne le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le che so­no pron­te a ri­spon­de­re a con­vo­ca­zio­ni a bre­ve ter­mi­ne, e so­no in gra­do di far­lo, e le for­ma per ta­li im­pie­ghi.

Art. 29b Periodo d’impiego a titolo di prova  

Il pe­rio­do d’im­pie­go a ti­to­lo di pro­va ser­ve a ve­ri­fi­ca­re in ma­nie­ra ap­pro­fon­di­ta l’at­ti­tu­di­ne di una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le per un im­pie­go de­ter­mi­na­to.

Art. 29c Test attitudinale 88  

Il te­st at­ti­tu­di­na­le è il pro­ces­so du­ran­te il qua­le una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le è va­lu­ta­ta; ser­ve a de­ter­mi­nar­ne l’ido­nei­tà a un de­ter­mi­na­to im­pie­go all’este­ro.

88 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Sezione 2: Preparazione degli impieghi

Art. 3089  

89 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 31 Dati sulla persona soggetta al servizio civile 90  

(art. 19 e 80 cpv. 1bis lett. c LSC)91

Il CI­VI può pro­cu­rar­si dal­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le da­ti sup­ple­men­ta­ri con­cer­nen­ti in par­ti­co­la­re:

a.
le sue at­ti­tu­di­ni e pre­fe­ren­ze;
b.
il suo sta­to di sa­lu­te;
c.
i luo­ghi, gli isti­tu­ti d’im­pie­go e le da­te pos­si­bi­li;
d.
la for­ma­zio­ne e il per­fe­zio­na­men­to ef­fet­tua­ti e pia­ni­fi­ca­ti;
e.
la pro­fes­sio­ne.

90 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

91 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 6 mar. 2009, in vi­go­re dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 31a Ricerca di possibilità d’impiego 92  

(art. 19 LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le cer­ca gli isti­tu­ti d’im­pie­go e con­cor­da con es­si i pe­rio­di d’im­pie­go. So­no fat­ti sal­vi gli ar­ti­co­li 8aca­po­ver­so 2, 8bca­po­ver­so 3 e 8cca­po­ver­so 2.93

2 Il CI­VI for­ni­sce al­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le le in­for­ma­zio­ni di cui ne­ces­si­ta per la ri­cer­ca e, su do­man­da, la as­si­ste.94

3 ...95

4 Se i ri­sul­ta­ti del­la ri­cer­ca non con­sen­to­no di emet­te­re una con­vo­ca­zio­ne, il CI­VI stes­so de­ter­mi­na in una con­vo­ca­zio­ne do­ve e quan­do è com­piu­to il pe­rio­do d’im­pie­go (con­vo­ca­zio­ne d’uf­fi­cio). Es­so pren­de in con­si­de­ra­zio­ne l’at­ti­tu­di­ne del­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le e gli in­te­res­si di un’ese­cu­zio­ne cor­ret­ta. Con­cor­da i pe­rio­di d’im­pie­go con gli isti­tu­ti d’im­pie­go pre­vi­sti. Può de­ro­ga­re agli ar­ti­co­li 38 ca­po­ver­so 3 e 39a se non vi so­no a di­spo­si­zio­ne isti­tu­ti d’im­pie­go.96

5 ...97

92 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 set. 1998, in vi­go­re dal 1° nov. 1998 (RU 1998 2519).

93 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

94 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

95 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

96 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

97 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 10 dic. 2010, con ef­fet­to dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

Art. 32 Collaborazione dell’istituto d’impiego 98  

(art. 19 LSC)

1 Se la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le è in­vi­ta­ta a pre­sen­tar­si per un col­lo­quio pres­so l’isti­tu­to d’im­pie­go, que­st’ul­ti­mo ne co­mu­ni­ca l’esi­to al CI­VI.

2 L’isti­tu­to d’im­pie­go può ri­fiu­ta­re una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le ina­de­gua­ta a svol­ge­re l’im­pie­go pre­vi­sto..

98 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 32a Verifica del comportamento 99  

(art. 19 cpv. 3 lett. b LSC)

Il CI­VI ve­ri­fi­ca in par­ti­co­la­re se il com­por­ta­men­to del­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le ha cau­sa­to l’in­ter­ru­zio­ne di im­pie­ghi pre­ce­den­ti e se so­no sta­te adot­ta­te mi­su­re di­sci­pli­na­ri.

99 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 6 mar. 2009 (RU 2009 1101). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 33 Periodi d’impiego a titolo di prova 100  

(art. 7 cpv. 4 lett. a e 19 LSC)

1 Il CI­VI può au­to­riz­za­re un im­pie­go a ti­to­lo di pro­va di cin­que gior­ni al mas­si­mo qua­lo­ra:

a.
il col­lo­quio non sia suf­fi­cien­te per de­ter­mi­na­re l’ido­nei­tà del­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le;
b.
il col­lo­ca­men­to del­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le com­por­ti dif­fi­col­tà; o
c.
deb­ba es­se­re ap­pu­ra­ta l’ido­nei­tà a un im­pie­go all’este­ro.

2 Il CI­VI ri­fiu­ta l’im­pie­go a ti­to­lo di pro­va qua­lo­ra:

a.
la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le non sod­di­sfi ma­ni­fe­sta­men­te i re­qui­si­ti con­te­nu­ti nel man­sio­na­rio; o
b.
sia già sta­to au­to­riz­za­to un te­st at­ti­tu­di­na­le.

100 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 34 Test attitudinale 101  

(art. 7 cpv. 4 lett. a LSC)

1 Il CI­VI può au­to­riz­za­re un te­st at­ti­tu­di­na­le del­la du­ra­ta mas­si­ma di due gior­ni per ve­ri­fi­ca­re l’ido­nei­tà a un im­pie­go all’este­ro di una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le.

2 Il CI­VI non au­to­riz­za il te­st at­ti­tu­di­na­le qua­lo­ra:

a.
la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le non sod­di­sfi ma­ni­fe­sta­men­te i re­qui­si­ti con­te­nu­ti nel man­sio­na­rio; o
b.
sia già sta­to au­to­riz­za­to un pe­rio­do d’im­pie­go a ti­to­lo di pro­va.

3 L’isti­tu­to d’im­pie­go può in­ca­ri­ca­re ter­zi dell’ese­cu­zio­ne del te­st at­ti­tu­di­na­le.

4 Le spe­se so­no a ca­ri­co dell’isti­tu­to d’im­pie­go.

101 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Sezione 3: Durata minima e successione nel tempo dei singoli impieghi

Art. 35 Principi 102  

(art. 20 LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le pia­ni­fi­ca e pre­sta i suoi pe­rio­di d’im­pie­go in mo­do ta­le da aver ef­fet­tua­to la to­ta­li­tà dei gior­ni di ser­vi­zio ci­vi­le or­di­na­rio, de­ci­si se­con­do l’ar­ti­co­lo 8 LSC, pri­ma del li­cen­zia­men­to dal ser­vi­zio ci­vi­le.103

2 Il CI­VI con­vo­ca di con­se­guen­za la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le.

3 Il CI­VI con­vo­ca la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le in mo­do ta­le che, di re­go­la, l’im­pie­go ini­zi un lu­ne­dì e fi­ni­sca un ve­ner­dì.

4 La pre­sta­zio­ne del ser­vi­zio ci­vi­le a tem­po par­zia­le è esclu­sa. È fat­to sal­vo l’ar­ti­co­lo 53 ca­po­ver­so 5.

102 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

103 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

Art. 36104  

104 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2017, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

Art. 36a105  

105 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 10 dic. 2010 (RU 2011 151). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, con ef­fet­to dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 37 Periodo d’impiego di lunga durata 106  

(art. 20 LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che non ha adem­piu­to la scuo­la re­clu­te com­pie un pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta di al­me­no 180 gior­ni.107

2 La scuo­la re­clu­te è con­si­de­ra­ta adem­piu­ta, se la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le:

a.108
ha svol­to una scuo­la re­clu­te se­con­do l’al­le­ga­to 2 nu­me­ro 1.0 OOP­SM109 e la con­di­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 57 ca­po­ver­so 2 OOP­SM è adem­piu­ta;
b.
pri­ma di aver com­ple­ta­to la scuo­la re­clu­te ha ini­zia­to un’ul­te­rio­re for­ma­zio­ne mi­li­ta­re e ha pre­sta­to com­ples­si­va­men­te al­me­no un nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio mi­li­ta­re equi­va­len­te all’even­tua­le du­ra­ta del­la scuo­la re­clu­te. La som­ma dei gior­ni di ser­vi­zio mi­li­ta­re com­pu­ta­bi­li de­ve am­mon­ta­re ad al­me­no l’80 per cen­to dell’in­te­ra du­ra­ta del­la scuo­la re­clu­te.110

3 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le può com­pie­re il pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta in due par­ti sull’ar­co di due an­ni ci­vi­li.

4 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le com­pie il pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta in un uni­co isti­tu­to d’im­pie­go, in­di­pen­den­te­men­te dal fat­to che lo ef­fet­tui in una o due par­ti.

5 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che pre­sta il pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta è im­pie­ga­ta pri­ma­ria­men­te in un pro­gram­ma prio­ri­ta­rio, all’este­ro o pres­so il CI­VI.111

5bis ...112

6 Se pre­sta il pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «pro­te­zio­ne dell’am­bien­te e del­la na­tu­ra, sal­va­guar­dia del pae­sag­gio e fo­re­ste» o «agri­col­tu­ra», il CI­VI può au­to­riz­za­re un cam­bia­men­to dell’isti­tu­to d’im­pie­go se la du­ra­ta del pe­rio­do d’im­pie­go è li­mi­ta­ta per mo­ti­vi sta­gio­na­li o le­ga­ti al vo­lu­me di la­vo­ro.113

7 ...114

106 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

107 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

108 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

109 RS 512.21

110 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

111 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

112 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 10 dic. 2010 (RU 2011 151). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2017, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

113 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

114 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 27 giu. 2007, con ef­fet­to dal 1° ago. 2007 (RU 2007 3461).

Art. 38 Durata minima 115  

(art. 20 e 21 LSC)

1 La du­ra­ta mi­ni­ma di un pe­rio­do d’im­pie­go è di 26 gior­ni.

2 I pe­rio­di d’im­pie­go se­guen­ti pos­so­no es­se­re più bre­vi:

a.
cor­si di for­ma­zio­ne;
b.
pe­rio­di d’im­pie­go a ti­to­lo di pro­va;
c.116
im­pie­ghi per la pre­ven­zio­ne o l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe o di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za o per la ri­ge­ne­ra­zio­ne
d.117
...
e.
im­pie­ghi nel ser­vi­zio di pic­chet­to;
f.
im­pie­ghi spe­cia­li;
g.
im­pie­ghi di as­si­sten­za nei cam­pi;
h.
l’ul­ti­mo pe­rio­do d’im­pie­go;
i.
il te­st at­ti­tu­di­na­le.

3 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che ha adem­piu­to una scuo­la re­clu­te ini­zia, al più tar­di nel cor­so dell’an­no suc­ces­si­vo a quel­lo in cui la de­ci­sio­ne di am­mis­sio­ne che la con­cer­ne è pas­sa­ta in giu­di­ca­to:118

a.
un pri­mo pe­rio­do d’im­pie­go che du­ra al­me­no 54 gior­ni; o
b.119
un pe­rio­do d’im­pie­go che com­pren­de tut­ti i gior­ni di ser­vi­zio ri­ma­nen­ti, se la du­ra­ta com­ples­si­va del suo ser­vi­zio ci­vi­le or­di­na­rio am­mon­ta a me­no di 54 gior­ni.

115 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

116 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

117 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 15 nov. 2017, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

118 Cor­re­zio­ne del 1° mag. 2018 (RU 2018 1757).

119 Cor­re­zio­ne del 1° mag. 2018 (RU 2018 1757).

Art. 38a120  

120 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003 (RU 2003 5215). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 ott. 2008, con ef­fet­to dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

Art. 39 Inizio del primo impiego 121  

(art. 21 LSC)

La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le ini­zia il suo pri­mo pe­rio­do d’im­pie­go do­po la sca­den­za del ter­mi­ne sta­bi­li­to nell’ar­ti­co­lo 21 LSC qua­lo­ra il CI­VI:

a.122
...
b.
ab­bia ac­col­to una cor­ri­spon­den­te do­man­da di dif­fe­ri­men­to (art. 44–47);
c.
non pos­sa im­pie­gar­la in un isti­tu­to d’im­pie­go ap­pro­pria­to.

121 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

122 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 15 ott. 2008, con ef­fet­to dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

Art. 39a Successione dei periodi d’impiego 123  

(art. 20 LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le ef­fet­tua ogni an­no pre­sta­zio­ni di ser­vi­zio ci­vi­le di al­me­no 26 gior­ni, al più tar­di a par­ti­re dal se­con­do an­no ci­vi­le suc­ces­si­vo a quel­lo in cui l’am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le pas­sa in giu­di­ca­to e fi­no al rag­giun­gi­men­to del­la du­ra­ta com­ples­si­va del ser­vi­zio se­con­do l’ar­ti­co­lo 8 LSC.

2 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che non ha adem­piu­to al­cu­na scuo­la re­clu­te com­pie il pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta (art. 37) al più tar­di en­tro la fi­ne del ter­zo an­no ci­vi­le suc­ces­si­vo a quel­lo in cui l’am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le pas­sa in giu­di­ca­to.

3 Es­sa pre­sta nel cor­so dell’an­no ci­vi­le suc­ces­si­vo al ri­tor­no da un con­ge­do all’este­ro o suc­ces­si­vo al­la fi­ne dell’eso­ne­ro dal ser­vi­zio:

a.
il pri­mo pe­rio­do d’im­pie­go di al­me­no 26 e al mas­si­mo 54 gior­ni op­pu­re tut­ti i gior­ni di ser­vi­zio ri­ma­nen­ti, se la du­ra­ta com­ples­si­va del suo ser­vi­zio ci­vi­le or­di­na­rio am­mon­ta a me­no di 54 gior­ni;
b.
il pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta, se la da­ta del ri­tor­no o del­la fi­ne si si­tua nell’ul­ti­mo an­no ci­vi­le pri­ma del­la sca­den­za del ter­mi­ne se­con­do il ca­po­ver­so 2 o più tar­di;
c.
al­me­no un nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio ci­vi­le ta­le che, nel cor­so de­gli an­ni suc­ces­si­vi, le re­sta­no in me­dia 26 gior­ni di ser­vi­zio al mas­si­mo da pre­sta­re ogni an­no fi­no al rag­giun­gi­men­to del li­mi­te d’età or­di­na­rio pre­vi­sto all’ar­ti­co­lo 11 LSC.

4 Es­sa può an­ti­ci­pa­re o re­cu­pe­ra­re una pre­sta­zio­ne di ser­vi­zio ci­vi­le an­nua­le se­con­do il ca­po­ver­so 1 se ha con­clu­so con un isti­tu­to d’im­pie­go una con­ven­zio­ne d’im­pie­go con­cer­nen­te il cor­ri­spon­den­te nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio. Non è pos­si­bi­le un re­cu­pe­ro nell’an­no del li­cen­zia­men­to dal ser­vi­zio ci­vi­le.

123 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 set. 1998 (RU 1998 2519). Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

Sezione 4: Convocazione e tessera d’identità del servizio civile

Art. 40 Convocazione 124  

(art. 22 cpv. 1 e 3 LSC)

1 La con­vo­ca­zio­ne è no­ti­fi­ca­ta per iscrit­to. Il CI­VI può vin­co­lar­la a one­ri.

2 La con­vo­ca­zio­ne a un col­lo­quio pres­so l’isti­tu­to d’im­pie­go e il CI­VI può es­se­re fat­ta oral­men­te. Su ri­chie­sta del­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le, il CI­VI con­fer­ma la con­vo­ca­zio­ne per scrit­to.

3 Il CI­VI in­via la con­vo­ca­zio­ne a un cor­so di for­ma­zio­ne, a un pe­rio­do d’im­pie­go a ti­to­lo di pro­va o a un te­st at­ti­tu­di­na­le al più tar­di 30 gior­ni pri­ma. Per i cor­si di du­ra­ta su­pe­rio­re a cin­que gior­ni, il ter­mi­ne di con­vo­ca­zio­ne è di 60 gior­ni.

4 Per i col­lo­qui pres­so l’isti­tu­to d’im­pie­go e il CI­VI non­ché per le vi­si­te me­di­che in vi­sta di un im­pie­go all’este­ro va­le un ter­mi­ne di con­vo­ca­zio­ne di die­ci gior­ni.

5 Il CI­VI non con­vo­ca la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le a un pe­rio­do d’im­pie­go che avreb­be luo­go nei tre me­si che pre­ce­do­no un esa­me im­por­tan­te.

124 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 40a Convocazioni a impieghi speciali nonché a impieghi in relazione a catastrofi e situazioni d’emergenza 125  

(art. 7a, 21 cpv. 2 e 22 cpv. 3 LSC)

1 Il CI­VI può con­vo­ca­re la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le a im­pie­ghi spe­cia­li, a im­pie­ghi per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za non­ché a im­pie­ghi per la ri­ge­ne­ra­zio­ne non ap­pe­na la de­ci­sio­ne con­cer­nen­te l’am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le è pas­sa­ta in giu­di­ca­to. Ciò va­le an­che per gli im­pie­ghi per la pre­ven­zio­ne di ca­ta­stro­fi e si­tua­zio­ni d’emer­gen­za se le mi­su­re pre­vi­ste si ri­fe­ri­sco­no a un even­to im­mi­nen­te.

2 La con­vo­ca­zio­ne a im­pie­ghi per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za non­ché per la ri­ge­ne­ra­zio­ne de­ve av­ve­ni­re en­tro i sei me­si suc­ces­si­vi al mo­men­to in cui si è ve­ri­fi­ca­ta la ca­ta­stro­fe o la si­tua­zio­ne d’emer­gen­za.

3 Il ter­mi­ne di con­vo­ca­zio­ne è di:

a.
30 gior­ni per gli im­pie­ghi spe­cia­li ur­gen­ti di una du­ra­ta mas­si­ma di 26 gior­ni;
b.
14 gior­ni per gli im­pie­ghi nel qua­dro dell’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za non­ché del­la ri­ge­ne­ra­zio­ne;
c.
14 gior­ni per gli im­pie­ghi nel qua­dro del­la pre­ven­zio­ne di ca­ta­stro­fi e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za se le mi­su­re pre­vi­ste si ri­fe­ri­sco­no a un even­to im­mi­nen­te;
d.
30 gior­ni per gli im­pie­ghi di cui al­le let­te­re b e c di du­ra­ta su­pe­rio­re a 26 gior­ni.

125 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003 (RU 2003 5215). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 40b Decisione di trasferimento 126  

(art. 7a, 21 e 22 cpv. 3 LSC)

1 Il CI­VI può re­vo­ca­re pri­ma dell’ini­zio dell’im­pie­go una con­vo­ca­zio­ne emes­sa per un al­tro im­pie­go nel ser­vi­zio ci­vi­le o in­ter­rom­pe­re an­zi­tem­po un im­pie­go in cor­so e con­vo­ca­re la per­so­na in­te­res­sa­ta, con una de­ci­sio­ne di tra­sfe­ri­men­to, a un im­pie­go spe­cia­le, a un im­pie­go per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za o a un im­pie­go per la ri­ge­ne­ra­zio­ne.

2 Il ca­po­ver­so 1 si ap­pli­ca an­che per gli im­pie­ghi per la pre­ven­zio­ne di ca­ta­stro­fi e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za se le mi­su­re pre­vi­ste si ri­fe­ri­sco­no a un even­to im­mi­nen­te.

3 Le de­ci­sio­ni di tra­sfe­ri­men­to per im­pie­ghi per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za non­ché per la ri­ge­ne­ra­zio­ne de­vo­no es­se­re emes­se en­tro i sei me­si suc­ces­si­vi al mo­men­to in cui si è ve­ri­fi­ca­ta la ca­ta­stro­fe o la si­tua­zio­ne d’emer­gen­za.

4 Il CI­VI no­ti­fi­ca la de­ci­sio­ne di tra­sfe­ri­men­to per un im­pie­go del­la du­ra­ta mas­si­ma di 26 gior­ni al più tar­di set­te gior­ni pri­ma dell’ini­zio dell’im­pie­go e, per un im­pie­go di du­ra­ta più lun­ga, al più tar­di 14 gior­ni pri­ma del suo ini­zio.

5 Il CI­VI può con­vo­ca­re la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le per una da­ta o per una du­ra­ta di­ver­sa da quel­la de­ci­sa ini­zial­men­te.

6 In ca­si par­ti­co­lar­men­te ur­gen­ti, il CI­VI dà la prio­ri­tà al­le de­ci­sio­ni di tra­sfe­ri­men­to ri­spet­to al­le con­vo­ca­zio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 40a.

7 D’in­te­sa con la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le e con l’isti­tu­to d’im­pie­go ini­zia­le, il CI­VI de­ter­mi­na pri­ma del­la fi­ne del tra­sfe­ri­men­to se l’im­pie­go ini­zia­le deb­ba es­se­re ef­fet­tua­to o pro­se­gui­to.

8 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le, l’isti­tu­to d’im­pie­go ini­zia­le e i ter­zi non pos­so­no far va­le­re al­cu­na pre­te­sa ri­sar­ci­to­ria se l’im­pie­go ini­zia­le non è ef­fet­tua­to o pro­se­gui­to.

126 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003 (RU 2003 5215). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 41 Assenza di convocazione 127  

(art. 22 cpv. 2 LSC)

La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che non ab­bia an­co­ra ri­ce­vu­to una con­vo­ca­zio­ne 14 gior­ni pri­ma dell’ini­zio del pe­rio­do d’im­pie­go pia­ni­fi­ca­to ne in­for­ma im­me­dia­ta­men­te il CI­VI.

127 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 42 Tessera d’identità del servizio civile  

(art. 22 cpv. 1 LSC)

1 Pri­ma di ogni im­pie­go, il CI­VI ri­la­scia al­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le una tes­se­ra d’iden­ti­tà del ser­vi­zio ci­vi­le.128

2 Es­so di­sci­pli­na l’uso, l’ag­gior­na­men­to e la re­sti­tu­zio­ne del­la tes­se­ra, co­me pu­re le con­se­guen­ze di una sua per­di­ta.

128 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Sezione 5: Interruzione del periodo d’impiego

(art. 23 cpv. 1 LSC)

Art. 43  

1 Il CI­VI esa­mi­na, d’uf­fi­cio o su ri­chie­sta scrit­ta di chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le o di un isti­tu­to d’im­pie­go, se un pe­rio­do d’im­pie­go deb­ba es­se­re in­ter­rot­to.129

2 Il CI­VI può de­ci­de­re l’in­ter­ru­zio­ne di un pe­rio­do d’im­pie­go in cor­so per tra­sfe­ri­re la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le a uno dei se­guen­ti im­pie­ghi:

a.
im­pie­go spe­cia­le;
b.
im­pie­go nel ser­vi­zio di pic­chet­to;
c.
im­pie­go per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe o di si­tua­zio­ne d’emer­gen­za o per la ri­ge­ne­ra­zio­ne;
d.
im­pie­go per la pre­ven­zio­ne di una ca­ta­stro­fe o di una si­tua­zio­ne d’emer­gen­za se le mi­su­re pre­vi­ste si ri­fe­ri­sco­no a un even­to im­mi­nen­te.130

3 Nell’in­ter­rom­pe­re il pe­rio­do d’im­pie­go, il CI­VI de­ci­de la da­ta in cui l’in­ter­ru­zio­ne di­vie­ne ef­fet­ti­va. Può de­ci­de­re che l’in­ter­ru­zio­ne re­troa­gi­sca al mo­men­to in cui la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le o l’isti­tu­to d’im­pie­go sia ve­nu­to a tro­var­si in ri­tar­do.

3bis Nel ca­so di im­pie­ghi all’este­ro è de­ter­mi­nan­te il mo­men­to del rien­tro in Sviz­ze­ra. Se la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le non si at­tie­ne all’or­di­ne di rien­tro in Sviz­ze­ra im­par­ti­to dal CI­VI o dal­la rap­pre­sen­tan­za sviz­ze­ra, è de­ter­mi­nan­te la da­ta dell’or­di­ne di rien­tro.131

4 Qua­lo­ra l’in­ter­ru­zio­ne non sia im­pu­ta­bi­le a col­pa del­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le, il CI­VI le pro­cu­ra su­bi­to un nuo­vo im­pie­go, sal­vo che si trat­ti dell’in­ter­ru­zio­ne di un pe­rio­do d’im­pie­go a ti­to­lo di pro­va.

4bis In ca­so di in­ter­ru­zio­ne di un pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta o di una par­te di es­so, la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le ef­fet­tua i gior­ni re­stan­ti nel cor­so dei due an­ni ci­vi­li du­ran­te i qua­li il pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta de­ve es­se­re ef­fet­tua­to.132

5 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le, l’isti­tu­to d’im­pie­go e i ter­zi non pos­so­no far va­le­re al­cu­na pre­te­sa ri­sar­ci­to­ria fon­da­ta sull’in­ter­ru­zio­ne del pe­rio­do d’im­pie­go.

129 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

130 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

131 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

132 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Sezione 6: Differimento del servizio

Art. 44 Presentazione di una domanda 133  

(art. 24 LSC)

1 Oc­cor­re pre­sen­ta­re una do­man­da di dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio se non si può adem­pie­re un ob­bli­go le­ga­le o una con­vo­ca­zio­ne.134

2 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le e l’isti­tu­to d’im­pie­go pre­sen­ta­no per scrit­to al CI­VI la do­man­da di dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio.

3 Le do­man­de de­vo­no es­se­re mo­ti­va­te e con­te­ne­re i mez­zi di pro­va ne­ces­sa­ri co­me pu­re l’in­di­ca­zio­ne del las­so di tem­po in cui il pe­rio­do d’im­pie­go in que­stio­ne do­vreb­be ave­re luo­go.

133 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

134 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

Art. 45 Effetti della domanda 135  

(art. 24 LSC)

Gli ob­bli­ghi le­ga­li, l’ob­bli­go di cer­ca­re pos­si­bi­li­tà d’im­pie­go e la con­vo­ca­zio­ne so­no va­li­di fin­tan­to­ché il dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio non è sta­to au­to­riz­za­to.

135 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

Art. 46 Motivi  

(art. 24 LSC)

1 Il CI­VI può or­di­na­re d’uf­fi­cio un dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio, in par­ti­co­la­re quan­do:

a.
l’im­pie­go pre­vi­sto ri­sul­ta inef­fet­tua­bi­le o la con­vo­ca­zio­ne non può es­se­re adem­piu­ta;
b.
la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le è con­vo­ca­ta a un im­pie­go per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe o di si­tua­zio­ne d’emer­gen­za, a un im­pie­go per la ri­ge­ne­ra­zio­ne, a un im­pie­go spe­cia­le o a un im­pie­go nel ser­vi­zio di pic­chet­to;
c.
la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le è con­vo­ca­ta a un im­pie­go per la pre­ven­zio­ne di una ca­ta­stro­fe o di una si­tua­zio­ne d’emer­gen­za se le mi­su­re pre­vi­ste si ri­fe­ri­sco­no a un even­to im­mi­nen­te.136

2 Es­so può ac­co­glie­re una do­man­da di dif­fe­ri­men­to pre­sen­ta­ta da un isti­tu­to d’im­pie­go ove sia fon­da­ta su mo­ti­vi gra­vi.

3 Es­so può ac­co­glie­re la do­man­da di dif­fe­ri­men­to pre­sen­ta­ta da una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le, quan­do que­sta:137

a.
deb­ba su­pe­ra­re un esa­me im­por­tan­te du­ran­te il pe­rio­do d’im­pie­go o nei tre me­si suc­ces­si­vi;
b.
se­gua una for­ma­zio­ne sco­la­sti­ca o pro­fes­sio­na­le la cui in­ter­ru­zio­ne ne com­por­te­reb­be un pre­giu­di­zio ec­ces­si­vo;
c.
per­de­reb­be al­tri­men­ti il suo po­sto di la­vo­ro;
cbis.138
...
d.
per ra­gio­ni di sa­lu­te, non sia tem­po­ra­nea­men­te in gra­do di adem­pie­re il pe­rio­do d’im­pie­go pre­vi­sto; il CI­VI può or­di­na­re al pro­po­si­to un esa­me da par­te di un me­di­co di fi­du­cia;
e.139
ren­de cre­di­bi­le il fat­to che, in ca­so di ri­fiu­to del­la do­man­da, es­sa, i suoi pa­ren­ti stret­ti o il suo da­to­re di la­vo­ro ver­reb­be­ro a tro­var­si in una si­tua­zio­ne estre­ma­men­te gra­ve.

4 Il CI­VI re­spin­ge una do­man­da:

a.
quan­do non vi so­no mo­ti­vi se­con­do i ca­po­ver­si 2 e 3;
b.
quan­do, me­dian­te la con­ces­sio­ne di un con­ge­do, si può te­ne­re con­to in am­pia mi­su­ra del­le ri­chie­ste del­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le; op­pu­re
c.
quan­do non vi è la ga­ran­zia che la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le com­pia la du­ra­ta com­ples­si­va del ser­vi­zio ci­vi­le or­di­na­rio pri­ma del suo li­cen­zia­men­to dal ser­vi­zio, a me­no che la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le con­clu­da una con­ven­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 15 ca­po­ver­so 3bis.140

5 ...141

136 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

137 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

138 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 10 dic. 2010 (RU 2011 151). Abro­ga­ta dall’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, con ef­fet­to dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

139 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 5 dic. 2003 (RU 2003 5215). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

140 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

141 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 10 dic. 2010, con ef­fet­to dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

Art. 46a Impieghi all’estero pianificati 142  

(art. 7, 11 cpv. 2bis e 24 LSC)

1 Il CI­VI può au­to­riz­za­re d’uf­fi­cio un dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio per le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le che de­vo­no ac­qui­si­re le qua­li­fi­che tec­ni­che pri­ma dell’im­pie­go all’este­ro. È pos­si­bi­le dif­fe­ri­re il ser­vi­zio per un mas­si­mo di sei an­ni pri­ma del li­cen­zia­men­to dall’ob­bli­go del ser­vi­zio ci­vi­le.

2 Le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le che in­ten­do­no chie­de­re il dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio ci­vi­le pre­sen­ta­no al CI­VI una ri­chie­sta scrit­ta e la do­cu­men­ta­zio­ne se­guen­te:

a.
la di­chia­ra­zio­ne, con­fer­ma­ta dall’isti­tu­to d’im­pie­go, di vo­ler ef­fet­tua­re un im­pie­go all’este­ro do­po aver ac­qui­si­to le qua­li­fi­che tec­ni­che ri­chie­ste; e
b.
l’at­te­sta­zio­ne di un isti­tu­to di for­ma­zio­ne che cer­ti­fi­ca la fre­quen­za o l’iscri­zio­ne av­ve­nu­ta al­la for­ma­zio­ne.

3 Se ven­go­no me­no le con­di­zio­ni per un dif­fe­ri­men­to d’uf­fi­cio del ser­vi­zio at­te­sta­te dai do­cu­men­ti di cui al ca­po­ver­so 2, il CI­VI re­vo­ca il dif­fe­ri­men­to e la per­so­na in­te­res­sa­ta adem­pie il suo ob­bli­go di pre­sta­re il ser­vi­zio ci­vi­le con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 39a.

142 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003 (RU 2003 5215). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 47 Conseguenze della decisione 143  

(art. 24 LSC)

1 Nell’ac­co­glie­re la do­man­da, il CI­VI re­vo­ca una con­vo­ca­zio­ne già no­ti­fi­ca­ta. La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le rin­via la con­vo­ca­zio­ne con i suoi al­le­ga­ti al CI­VI.

2 Il CI­VI può emet­te­re una nuo­va con­vo­ca­zio­ne in­sie­me con la de­ci­sio­ne con cui ac­co­glie la do­man­da di dif­fe­ri­men­to. Es­so non è vin­co­la­to ai ter­mi­ni di cui all’ar­ti­co­lo 22 LSC.

3 Nel­la de­ci­sio­ne con cui ac­co­glie la do­man­da di dif­fe­ri­men­to, il CI­VI sta­bi­li­sce quan­do i gior­ni di ser­vi­zio del pe­rio­do d’im­pie­go dif­fe­ri­to de­vo­no es­se­re re­cu­pe­ra­ti. Al ri­guar­do con­si­de­ra se sus­si­sto­no an­ni di ri­ser­va.144

4 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le, l’isti­tu­to d’im­pie­go e i ter­zi non pos­so­no far va­le­re al­cu­na pre­te­sa ri­sar­ci­to­ria fon­da­ta sull’ac­co­gli­men­to di una do­man­da di dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio.

143 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

144 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

Sezione 7: Congedo per l’estero

Art. 48 Domanda  

(art. 24 LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che in­ten­de sog­gior­na­re all’este­ro per più di do­di­ci me­si sen­za in­ter­ru­zio­ne o che, do­mi­ci­lia­ta in Sviz­ze­ra, ap­par­tie­ne all’e­qui­pag­gio di una na­ve d’al­to ma­re o di un bat­tel­lo del Re­no, de­ve chie­de­re un’au­to­riz­za­zio­ne di con­ge­do per l’este­ro.

1bis Pos­so­no pre­sen­ta­re una do­man­da di con­ge­do all’este­ro an­che le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le che, pur es­sen­do no­ti­fi­ca­te in Sviz­ze­ra con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni di di­rit­to ci­vi­le, han­no il luo­go di la­vo­ro ef­fet­ti­vo all’este­ro pres­so un da­to­re di la­vo­ro sen­za se­de in Sviz­ze­ra e al cui con­trat­to di la­vo­ro non è ap­pli­ca­bi­le al­cu­na re­go­la­men­ta­zio­ne per­lo­me­no equi­va­len­te a quan­to di­spo­sto agli ar­ti­co­li 324a e 324b del Co­di­ce del­le ob­bli­ga­zio­ni145 in ma­te­ria di con­ti­nua­zio­ne del pa­ga­men­to del­lo sti­pen­dio in ca­so di adem­pi­men­to di ob­bli­ghi le­ga­li.146

2 Es­sa pre­sen­ta per scrit­to la sua do­man­da di con­ge­do al CI­VI con suf­fi­cien­te an­ti­ci­po ri­spet­to al­la par­ten­za. Il CI­VI può esi­ge­re ul­te­rio­ri do­cu­men­ti.147

3 Il ser­vi­zio ci­vi­le pre­sta­to all’este­ro (art. 7 LSC) non ren­de ne­ces­sa­rio un con­ge­do ai sen­si del ca­po­ver­so 1.

4 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che ri­sie­de all’este­ro nel­la zo­na fron­ta­lie­ra ma la­vo­ra o as­sol­ve una for­ma­zio­ne in Sviz­ze­ra non ne­ces­si­ta di un con­ge­do per l’este­ro. Es­sa co­mu­ni­ca al CI­VI il suo luo­go di la­vo­ro o di for­ma­zio­ne in Sviz­ze­ra, co­me pu­re i re­la­ti­vi cam­bia­men­ti o la ces­sa­zio­ne di ta­le sua at­ti­vi­tà. Quan­do ter­mi­na la sua at­ti­vi­tà in Sviz­ze­ra, de­ve pre­sen­ta­re una do­man­da di con­ge­do per l’este­ro.148

5 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che si sia re­ca­ta all’este­ro sen­za un con­ge­do e in­ten­da ri­ma­ner­vi più di do­di­ci me­si pre­sen­ta al CI­VI una do­man­da per­ché le sia ac­cor­da­ta re­troat­ti­va­men­te un’au­to­riz­za­zio­ne di con­ge­do. Fi­no al­la no­ti­fi­ca dell’au­to­riz­za­zio­ne, il con­ge­do chie­sto re­troat­ti­va­men­te è con­si­de­ra­to co­me non ac­cor­da­to.

145 RS 220

146 In­tro­dot­to dall’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

147 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

148 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 49 Autorizzazione  

(art. 24 LSC)

1 Il con­ge­do per l’este­ro è ac­cor­da­to se la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le ha adem­piu­to gli ob­bli­ghi im­po­sti­le dal­la leg­ge fe­de­ra­le del 12 giu­gno 1959149 sul­la tas­sa d’esen­zio­ne dall’ob­bli­go mi­li­ta­re.150

2 Al­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le, con­vo­ca­ta per un pe­rio­do d’im­pie­go, il con­ge­do per l’este­ro è di re­go­la ac­cor­da­to so­lo quan­do ta­le pe­rio­do d’im­pie­go è sta­to adem­piu­to o il CI­VI ha ac­col­to una do­man­da di dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio.151

3 Il CI­VI può li­mi­ta­re la du­ra­ta del con­ge­do per l’este­ro e no­ti­fi­ca­re in­sie­me con l’au­to­riz­za­zio­ne del con­ge­do la con­vo­ca­zio­ne per il pros­si­mo pe­rio­do d’im­pie­go.

4 Non è ac­cor­da­to al­cun con­ge­do per l’este­ro al­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le nei con­fron­ti del­la qua­le sia sta­to aper­to un pro­ce­di­men­to pe­na­le per un’in­fra­zio­ne agli ar­ti­co­li 72 a 76 LSC o che non ab­bia an­co­ra scon­ta­to una pe­na fon­da­ta su ta­li di­spo­si­zio­ni.

5 A chi fa par­te dell’equi­pag­gio di una na­ve d’al­to ma­re o di un bat­tel­lo del Re­no, il con­ge­do per l’este­ro è ac­cor­da­to sol­tan­to pre­vio adem­pi­men­to del ser­vi­zio ci­vi­le du­ran­te un pe­rio­do di tem­po cor­ri­spon­den­te a 1,5 vol­te quel­lo del­la scuo­la re­clu­te che avreb­be do­vu­to ef­fet­tua­re. Vie­ne te­nu­to con­to di un adem­pi­men­to par­zia­le del­la scuo­la re­clu­te.

6 Il CI­VI in­for­ma la per­so­na in que­stio­ne in me­ri­to agli ob­bli­ghi ine­ren­ti al con­ge­do per l’este­ro e co­mu­ni­ca, ove oc­cor­ra, l’au­to­riz­za­zio­ne del con­ge­do per l’este­ro al­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti in ma­te­ria di tas­sa d’esen­zio­ne del Can­to­ne di do­mi­ci­lio.152

149 RS 661

150 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

151 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

152 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

Art. 50 Obblighi di comunicazione  

(art. 32 LSC)153

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le av­vi­sa il CI­VI qua­lo­ra ri­nun­ci al con­ge­do per l’este­ro o in­ten­da pren­der­lo più tar­di. Il CI­VI an­nul­la il con­ge­do per l’este­ro ove es­so non sia pre­so en­tro due me­si dall’ini­zio del con­ge­do au­to­riz­za­to.154

2 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che si tro­va in con­ge­do all’este­ro co­mu­ni­ca al CI­VI un re­ca­pi­to in Sviz­ze­ra.155

153 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

154 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

155 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

Art. 51 Rientro in Svizzera  

(art. 24 LSC)

1 En­tro 14 gior­ni la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le av­vi­sa il CI­VI di aver pre­so do­mi­ci­lio in Sviz­ze­ra.156

2 Il CI­VI an­nul­la il con­ge­do per l’este­ro. Ne in­for­ma, ove oc­cor­ra, le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti in ma­te­ria di tas­sa d’esen­zio­ne del Can­to­ne di ul­ti­mo do­mi­ci­lio.157

3 Al suo rien­tro, la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le ef­fet­tua la to­ta­li­tà dei gior­ni di ser­vi­zio ci­vi­le or­di­na­rio non pre­sta­to. Se il sog­gior­no all’este­ro è du­ra­to più di sei an­ni, il nu­me­ro com­ples­si­vo dei gior­ni di ser­vi­zio non pre­sta­to è ri­dot­to di un de­ci­mo per ogni an­no in più.

4 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che ha ot­te­nu­to un con­ge­do per l’este­ro e di­mo­ra tem­po­ra­nea­men­te in Sviz­ze­ra non è te­nu­ta ad an­nun­ciar­si e la sua au­to­riz­za­zio­ne di con­ge­do per l’este­ro non è an­nul­la­ta se la du­ra­ta del suo sog­gior­no in Sviz­ze­ra non ec­ce­de tre me­si. In ca­si mo­ti­va­ti, il CI­VI può, su do­man­da, pro­ro­ga­re ta­le ter­mi­ne fi­no a sei me­si. Es­so co­mu­ni­ca la pro­ro­ga al­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti in ma­te­ria di tas­sa d’esen­zio­ne del Can­to­ne di ul­ti­mo do­mi­ci­lio.158

156 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

157 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

158 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Sezione 8: Servizio civile ordinario delle persone residenti all’estero

Art. 52  

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le re­si­den­te all’este­ro in con­ge­do au­to­riz­za­to non è te­nu­ta a pre­sta­re ser­vi­zio ci­vi­le or­di­na­rio in Sviz­ze­ra.

2 So­no in­ve­ce te­nu­te a pre­sta­re ser­vi­zio ci­vi­le or­di­na­rio le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le che:

a.
so­no fron­ta­lie­re (art. 48 cpv. 4); o
b.
ri­sie­do­no all’este­ro sen­za il pre­scrit­to con­ge­do (art. 48 cpv. 5).

Sezione 9: Computo del servizio civile

Art. 53 Giorni di servizio computabili  

(art. 24 LSC)

1 Per l’adem­pi­men­to del ser­vi­zio ci­vi­le or­di­na­rio so­no com­pu­ta­bi­li:

a.159
...
b.160
i gior­ni dei cor­si di for­ma­zio­ne e i gior­ni non la­vo­ra­ti­vi ac­cor­da­ti nor­mal­men­te da­gli or­ga­niz­za­to­ri dei cor­si;
c.
i pe­rio­di d’im­pie­go a ti­to­lo di pro­va;
d.161
i gior­ni di la­vo­ro e i gior­ni non la­vo­ra­ti­vi ac­cor­da­ti nor­mal­men­te nell’isti­tu­to d’im­pie­go;
e.162
i gior­ni di la­vo­ro se­con­do l’ar­ti­co­lo 56 ca­po­ver­so 1 let­te­re d ed f, sem­pre­ché la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le svol­ga in un sif­fat­to gior­no la pro­pria at­ti­vi­tà per l’isti­tu­to d’im­pie­go du­ran­te al­me­no cin­que ore;
f.
i gior­ni di viag­gio all’ini­zio e al­la fi­ne del pe­rio­do d’im­pie­go;
g.
i gior­ni di la­vo­ro du­ran­te i qua­li la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le sia tem­po­ra­nea­men­te in­ca­pa­ce di la­vo­ra­re se­con­do l’ar­ti­co­lo 54 per cau­sa di ma­lat­tia o di in­for­tu­nio;
h.
i gior­ni di la­vo­ro du­ran­te i qua­li la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le com­pen­si ore sup­ple­men­ta­ri;
i.163
i gior­ni di la­vo­ro du­ran­te i qua­li la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le sia sen­za sua col­pa in­ca­pa­ce di la­vo­ra­re per cau­sa di­ver­sa da ma­lat­tia o in­for­tu­nio;
j.
i gior­ni di va­can­za se­con­do l’ar­ti­co­lo 72;
k.164
la par­te­ci­pa­zio­ne a vi­si­te me­di­che di cui all’ar­ti­co­lo 76b ca­po­ver­so 1 let­te­ra a nel qua­dro di im­pie­ghi all’este­ro;
l.165
la par­te­ci­pa­zio­ne a un te­st at­ti­tu­di­na­le.166

2 Il CI­VI com­pu­ta que­ste pre­sta­zio­ni so­lo se so­no sta­te ef­fet­tua­te nel qua­dro di un pe­rio­do d’im­pie­go per il qua­le la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le sia sta­ta con­vo­ca­ta.

3 Per i pe­rio­di d’im­pie­go di una du­ra­ta com­ples­si­va in­fe­rio­re a 26 gior­ni o il cui re­si­duo sia in­fe­rio­re a 26 gior­ni, il CI­VI com­pu­ta al mas­si­mo il nu­me­ro di gior­ni non la­vo­ra­ti­vi in­di­ca­to nell’Ap­pen­di­ce 2 nu­me­ro 1, in­di­pen­den­te­men­te dal fat­to che i gior­ni fe­sti­vi non la­vo­ra­ti­vi sia­no ca­du­ti du­ran­te il pe­rio­do d’im­pie­go.167

4 Il com­pu­to dei gior­ni di ser­vi­zio ha luo­go per gior­ni in­te­ri.

5 Se la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le se­gue, in vir­tù di una con­vo­ca­zio­ne del CI­VI, un cor­so in­tro­dut­ti­vo che ha luo­go per ore, ma non par­te­ci­pa a un im­pie­go del ser­vi­zio ci­vi­le al di fuo­ri del­le ore del cor­so, il CI­VI com­pu­ta, ai fi­ni dell’adem­pi­men­to del ser­vi­zio ci­vi­le, un gior­no per ogni ot­to ore di cor­so se­gui­te.

159 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 6 mar. 2009, con ef­fet­to dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

160 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

161 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

162 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

163 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

164 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

165 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

166 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

167 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 54 Giorni computabili d’assenza per malattia o infortunio  

(art. 24 LSC)

1 Per 30 gior­ni d’im­pie­go, il CI­VI com­pu­ta qua­li gior­ni di ser­vi­zio ci­vi­le adem­piu­to non ol­tre sei gior­ni di as­sen­za do­vu­ta a ma­lat­tia o in­for­tu­nio.

2 Per pe­rio­di d’im­pie­go più bre­vi e per fra­zio­ni in­fe­rio­ri a 30 gior­ni, il CI­VI com­pu­ta al mas­si­mo il nu­me­ro di gior­ni di as­sen­za in­di­ca­to nell’Ap­pen­di­ce 2 nu­me­ro 2.168

3 I gior­ni in cui la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le è so­lo par­zial­men­te ca­pa­ce di la­vo­ra­re non val­go­no qua­li gior­ni di as­sen­za.

168 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 55 Diritto di usufruire di giorni d’assenza e di vacanze  

(art. 24 LSC)

1 La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le può pren­de­re il nu­me­ro di gior­ni d’as­sen­za per ma­lat­tia o in­for­tu­nio o di gior­ni di va­can­ze cor­ri­spon­den­te al­la du­ra­ta pia­ni­fi­ca­ta del suo pe­rio­do d’im­pie­go.

2 Se il CI­VI in­ter­rom­pe an­ti­ci­pa­ta­men­te il pe­rio­do d’im­pie­go, es­so com­pu­ta sul­la du­ra­ta del ser­vi­zio ci­vi­le adem­piu­to so­lo il nu­me­ro dei gior­ni di as­sen­za o di va­can­ze cor­ri­spon­den­te al­la du­ra­ta ef­fet­ti­va dell’im­pie­go.

Art. 56 Giorni di servizio non computabili  

(art. 24 LSC)

1 Non so­no com­pu­ta­bi­li co­me ser­vi­zio ci­vi­le adem­piu­to:

a.169
...
b.
i col­lo­qui per­so­na­li pres­so isti­tu­ti d’im­pie­go po­ten­zia­li;
c.
i col­lo­qui pres­so il CI­VI;
d.170
i gior­ni di la­vo­ro du­ran­te i qua­li la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le si tro­va in con­ge­do;
e.171
...
f.172
i gior­ni di la­vo­ro nei qua­li la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le sia as­sen­te in mo­do in­giu­sti­fi­ca­to;
g.
i gior­ni du­ran­te i qua­li il pe­rio­do d’im­pie­go è in­ter­rot­to da un pro­ce­di­men­to di­sci­pli­na­re con­clu­so­si con la pro­nun­cia di un prov­ve­di­men­to di­sci­pli­na­re;
h.
i gior­ni in cui la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le ha con­ti­nua­to a la­vo­ra­re nell’isti­tu­to d’im­pie­go ben­ché fos­se di­ve­nu­ta ope­ran­te un’in­ter­ru­zio­ne del pe­rio­do d’im­pie­go (art. 43);
i.
l’ese­cu­zio­ne di una pe­na pri­va­ti­va del­la li­ber­tà fon­da­ta su­gli ar­ti­co­li 72 a 76 LSC;
k.
la par­te­ci­pa­zio­ne ad at­ti d’istru­zio­ne con­cer­nen­ti un pro­ce­di­men­to di­sci­pli­na­re o un ca­so di re­spon­sa­bi­li­tà ci­vi­le, che ab­bia­no luo­go fuo­ri di un pe­rio­do d’im­pie­go;
l.
le vi­si­te me­di­che in­ter­ve­nu­te su con­vo­ca­zio­ne del CI­VI fuo­ri di un pe­rio­do d’im­pie­go;
m.173 ap­pun­ta­men­ti le­ga­ti al­le mi­su­re pre­ven­ti­ve di cui all’ar­ti­co­lo 76b ca­po­ver­so 1 let­te­ra b;
n.174 la gior­na­ta d’in­tro­du­zio­ne.

2 Se la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le di­vie­ne, du­ran­te un con­ge­do, tem­po­ra­nea­men­te in­ca­pa­ce di la­vo­ra­re a cau­sa di ma­lat­tia o in­for­tu­nio, il CI­VI com­pu­ta co­me ser­vi­zio ci­vi­le adem­piu­to i gior­ni d’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro nel qua­dro dei gior­ni d’as­sen­za ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 54.

169 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

170 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

171 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 28 set. 1998, con ef­fet­to dal 1° nov. 1998 (RU 1998 2519).

172 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

173 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

174 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 56a Vacanze aziendali 175  

(art. 24 LSC)

I gior­ni la­vo­ra­ti­vi che ca­do­no du­ran­te le va­can­ze azien­da­li dell’isti­tu­to d’im­pie­go non so­no com­pu­ta­ti co­me gior­ni com­piu­ti di ser­vi­zio ci­vi­le, a me­no che la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le pren­da al­lo­ra le pro­prie va­can­ze.

175 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 set. 1998 (RU 1998 2519). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

Art. 57 Comunicazione dei giorni computati  

(art. 24 LSC)

Il CI­VI co­mu­ni­ca al­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le e all’isti­tu­to d’im­pie­go qua­li so­no i gior­ni da es­so non com­pu­ta­ti. La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le può esi­ge­re nel ter­mi­ne di 30 gior­ni una de­ci­sio­ne im­pu­gna­bi­le con ri­cor­so.

Sezione 10: ...

Art. 58176  

176 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, con ef­fet­to dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Capitolo 7: Statuto della persona soggetta al servizio civile

Sezione 1: Diritti e doveri in generale

Art. 59 Consulenza  

(art. 26 cpv. 1 LSC; art. 13 LAS)177

1 Se ne­ces­sa­rio, il CI­VI in­di­ca al­le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le bi­so­gno­se di aiu­to i ser­vi­zi pub­bli­ci o pri­va­ti spe­cia­liz­za­ti.178

2 Con­si­glia, se co­sì ri­chie­sto, le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le nel­le que­stio­ni giu­ri­di­che re­la­ti­ve all’adem­pi­men­to del ser­vi­zio ci­vi­le.

3 ...179

4 Le au­to­ri­tà d’as­si­sten­za so­cia­le del Can­to­ne di di­mo­ra so­no com­pe­ten­ti per la con­su­len­za e il so­ste­gno so­cia­le di una per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le ed ef­fet­tua il suo pe­rio­do d’im­pie­go fuo­ri del Can­to­ne di do­mi­ci­lio quan­do es­sa, per pre­sen­tar­si al­le au­to­ri­tà d’as­si­sten­za so­cia­le di que­st’ul­ti­mo Can­to­ne, sa­reb­be pre­su­mi­bil­men­te as­sen­te dall’isti­tu­to d’im­pie­go per più di una gior­na­ta di la­vo­ro.180

177 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

178 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

179 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, con ef­fet­to dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

180 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 6 mar. 2009, in vi­go­re dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 59a181  

181 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 27 giu. 2007 (RU 2007 3461). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 6 mar. 2009, con ef­fet­to dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 60182  

182 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 6 mar. 2009, con ef­fet­to dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 60a183  

183 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 set. 1998 (RU 1998 2519). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 27 nov. 2000, con ef­fet­to dal 1° gen. 2001 (RU 2000 3083).

Art. 61 Propaganda politica e proselitismo religioso 184  

(art. 27 LSC)

La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le de­ve aste­ner­si da qual­sia­si for­ma di pro­pa­gan­da po­li­ti­ca o ideo­lo­gi­ca e di pro­se­li­ti­smo re­li­gio­so du­ran­te le ore di la­vo­ro co­me pu­re nei lo­ca­li dell’isti­tu­to d’im­pie­go e ne­gli al­log­gi co­mu­ni.

184 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 62 Obblighi particolari derivanti da impieghi collettivi  

(art. 27 cpv. 5 LSC)

1 La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le as­su­me i com­pi­ti sup­ple­men­ta­ri ri­sul­tan­ti dall’al­log­gio e dal vit­to in co­mu­ne, an­che se es­si de­vo­no es­se­re adem­piu­ti fuo­ri dal­le ore di la­vo­ro.

2 L’ese­cu­zio­ne di ta­li com­pi­ti non va­le co­me ef­fet­tua­zio­ne di ore sup­ple­men­ta­ri.

3 L’isti­tu­to d’im­pie­go prov­ve­de af­fin­ché i com­pi­ti sup­ple­men­ta­ri sia­no ri­par­ti­ti nel mo­do più equo pos­si­bi­le tra i mem­bri del grup­po.

4 Nel fis­sa­re l’ora­rio di la­vo­ro di ogni mem­bro del grup­po, l’isti­tu­to d’im­pie­go tie­ne con­to dell’one­re ad­di­zio­na­le ri­sul­tan­te dall’adem­pi­men­to dei com­pi­ti sup­ple­men­ta­ri.

Sezione 2: Diritti nei confronti dell’istituto d’impiego

Art. 63 Considerazione di obblighi religiosi  

(art. 28 cpv. 1 LSC)

Nel fis­sa­re il tem­po di la­vo­ro e di ri­po­so, l’isti­tu­to d’im­pie­go tie­ne con­to de­gli ob­bli­ghi re­li­gio­si del­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le, al pa­ri di quan­to fa per i pro­pri la­vo­ra­to­ri.

Art. 64 Compensazione delle ore supplementari  

(art. 28 cpv. 4 LSC)

1 Le ore sup­ple­men­ta­ri ef­fet­tua­te con­fe­ri­sco­no al­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le il di­rit­to di di­spor­re di un tem­po li­be­ro d’ugua­le du­ra­ta, sal­vo che l’isti­tu­to d’im­pie­go non ac­cor­di al­cu­na com­pen­sa­zio­ne, o ac­cor­di una com­pen­sa­zio­ne mi­no­re, ai pro­pri la­vo­ra­to­ri.

2 Le ore sup­ple­men­ta­ri de­ca­do­no sen­za dar luo­go ad in­den­ni­tà se non so­no sta­te com­pen­sa­te pri­ma del­la fi­ne del pe­rio­do d’im­pie­go.

3 Un pe­rio­do d’im­pie­go non può es­se­re pro­lun­ga­to per per­met­te­re la com­pen­sa­zio­ne di ore sup­ple­men­ta­ri.

Art. 65 Prestazioni a favore di chi presta servizio civile; in generale  

(art. 29 LSC)

1 Il DE­FR185 de­ter­mi­na le pre­sta­zio­ni in de­na­ro pre­vi­ste dall’ar­ti­co­lo 29 LSC.186

2 La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le e non ac­cet­ta le pre­sta­zio­ni in na­tu­ra of­fer­te dall’isti­tu­to d’im­pie­go non può esi­ge­re pre­sta­zio­ni in de­na­ro cor­ri­spon­den­ti, sal­vo in ca­si in cui non pos­sa es­se­re ra­gio­ne­vol­men­te pre­te­so che es­sa ac­cet­ti le pre­sta­zio­ni in na­tu­ra.187

185 La de­si­gna­zio­ne dell’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va è sta­ta adat­ta­ta in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (RU 20044937), con ef­fet­to dal 1° gen. 2013. Di det­ta mod. è te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

186 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

187 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

Art. 66 Alloggio 188  

(art. 29 cpv. 1 lett. d e 2 LSC)

Se l’isti­tu­to d’im­pie­go non è in gra­do al­log­gia­re la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le, le pro­po­ne un al­log­gio ester­no ac­cet­ta­bi­le, as­su­men­do­ne le spe­se ef­fet­ti­ve com­pro­va­te.

188 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 67 Indennità per spese di trasferta 189  

(art. 29 cpv. 1 lett. e non­ché 2 LSC)

1 L’isti­tu­to d’im­pie­go rim­bor­sa al­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le le spe­se ef­fet­ti­ve e com­pro­va­te so­ste­nu­te per com­pie­re il tra­git­to quo­ti­dia­no di an­da­ta e ri­tor­no dall’al­log­gio al luo­go di la­vo­ro. Il rim­bor­so di­pen­de dal­le spe­se ri­sul­tan­ti dall’uti­liz­zo dei mez­zi di tra­spor­to pub­bli­ci sul­la ba­se dell’of­fer­ta più con­ve­nien­te.

2 La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le non ha di­rit­to al rim­bor­so se uti­liz­za il pro­prio al­log­gio pri­va­to, ben­ché l’isti­tu­to d’im­pie­go le ab­bia of­fer­to un al­log­gio ac­cet­ta­bi­le più vi­ci­no al luo­go d’im­pie­go. L’isti­tu­to d’im­pie­go rim­bor­sa tut­ta­via al­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le le spe­se ef­fet­ti­ve e com­pro­va­te so­ste­nu­te per com­pie­re il tra­git­to quo­ti­dia­no di an­da­ta e ri­tor­no dall’al­log­gio pri­va­to al luo­go di la­vo­ro se l’al­log­gio of­fer­to si tro­va a una di­stan­za net­ta­men­te mag­gio­re di quel­la dell’al­log­gio pri­va­to.

3 Se la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le uti­liz­za un ab­bo­na­men­to, l’isti­tu­to d’im­pie­go rim­bor­sa le spe­se pro ra­ta per i gior­ni com­pu­ta­bi­li dell’im­pie­go, pur­ché ciò rap­pre­sen­ti per es­so la so­lu­zio­ne più con­ve­nien­te. Al­tri­men­ti, l’isti­tu­to d’im­pie­go si ac­col­la le spe­se che do­vreb­be as­su­mer­si ai sen­si del ca­po­ver­so 1.

4 Se la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le uti­liz­za un vei­co­lo a mo­to­re pri­va­to an­zi­ché i mez­zi di tra­spor­to pub­bli­ci, non ha di­rit­to a un’in­den­ni­tà di tra­sfer­ta, sal­vo che il tra­git­to quo­ti­dia­no di an­da­ta e ri­tor­no non ec­ce­da le tre ore.

5 Se l’uti­liz­za­zio­ne di un vei­co­lo a mo­to­re pri­va­to per l’in­te­ro tra­git­to o per una par­te di es­so è in­di­spen­sa­bi­le, l’isti­tu­to d’im­pie­go ver­sa un rim­bor­so al­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le.

189 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 68 Spese supplementari relative al servizio civile prestato all’estero  

(art. 29 cpv. 1 lett. f LSC)

In ca­so di im­pie­go all’este­ro, l’isti­tu­to d’im­pie­go as­su­me a pro­prio ca­ri­co i co­sti con­nes­si ne­ces­sa­ria­men­te con l’adem­pi­men­to dei com­pi­ti co­me pu­re quel­li usual­men­te rim­bor­sa­ti ai pro­pri la­vo­ra­to­ri. Il CI­VI re­go­la i par­ti­co­la­ri.

Art. 69 Esclusione di altre prestazioni 190  

(art. 29 LSC)

1 È nul­lo ogni ac­cor­do tra l’isti­tu­to d’im­pie­go e chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le che pre­ve­de un’esten­sio­ne o una ri­du­zio­ne del­le pre­sta­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 29 LSC.191

2 L’isti­tu­to d’im­pie­go non è au­to­riz­za­to a for­ni­re a chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le né a per­so­ne a lui vi­ci­ne pre­sta­zio­ni di va­lo­re pe­cu­nia­rio ec­ce­den­ti il qua­dro dell’ar­ti­co­lo 29 LSC, a me­no che si trat­ti di pre­sta­zio­ni in de­na­ro che so­sti­tui­sco­no pre­sta­zio­ni in na­tu­ra non ac­cet­ta­te (art. 65 cpv. 2).192

3 La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le rim­bor­sa all’isti­tu­to d’im­pie­go, a nor­ma dell’ar­ti­co­lo 64 del Co­di­ce del­le ob­bli­ga­zio­ni193, le pre­sta­zio­ni che le so­no sta­te ver­sa­te in vio­la­zio­ne del ca­po­ver­so 2.

4 Le pre­sta­zio­ni in de­na­ro che chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le ha ver­sa­to all’isti­tu­to d’im­pie­go sot­to for­ma di do­ni o di pre­sta­zio­ni ana­lo­ghe du­ran­te un pe­rio­do d’im­pie­go de­vo­no es­ser­gli rim­bor­sa­te com­ple­ta­men­te. È nul­la qual­sia­si pro­mes­sa di do­ni o di pre­sta­zio­ni ana­lo­ghe fat­ta dal­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le all’isti­tu­to d’im­pie­go nell’am­bi­to del­la pia­ni­fi­ca­zio­ne dei suoi pe­rio­di d’im­pie­go o du­ran­te un pe­rio­do d’im­pie­go.194

190 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 27 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° ago. 2007 (RU 2007 3461).

191 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 27 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° ago. 2007 (RU 2007 3461).

192 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 set. 1998, in vi­go­re dal 1° nov. 1998 (RU 1998 2519).

193 RS 220

194 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 27 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° ago. 2007 (RU 2007 3461).

Art. 70 Congedo:
a. procedura
 

(art. 30 LSC)195

1 Il con­ge­do è ac­cor­da­to su do­man­da di chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le, dall’isti­tu­to d’im­pie­go o dal CI­VI nel­la sua con­vo­ca­zio­ne.

2 Chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le pre­sen­ta la do­man­da di con­ge­do per scrit­to e le ac­clu­de gli even­tua­li mez­zi di pro­va.

3 ...196

4 Non è più au­to­riz­za­ta a pren­de­re o a con­ti­nua­re un con­ge­do quan­do ne sia ve­nu­to me­no il mo­ti­vo.197

5 L’isti­tu­to d’im­pie­go ac­clu­de al­la co­mu­ni­ca­zio­ne dei gior­ni di ser­vi­zio de­sti­na­ta al CI­VI la do­man­da di con­ge­do ap­pro­va­ta.198

195 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

196 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 ott. 2008, con ef­fet­to dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

197 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 set. 1998, in vi­go­re dal 1° nov. 1998 (RU 1998 2519).

198 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 set. 1998, in vi­go­re dal 1° nov. 1998 (RU 1998 2519).

Art. 71 b. direttive per la decisione  

(art. 30 LSC)

1 Nei ca­si se­guen­ti l’isti­tu­to d’im­pie­go ac­cor­da tre gior­ni di con­ge­do al mas­si­mo a chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le:

a.
de­ces­so o ma­lat­tia gra­ve di un con­giun­to pros­si­mo;
b.
ma­tri­mo­nio;
c.
na­sci­ta di un fi­glio;
d.199
esa­me di for­ma­zio­ne pro­fes­sio­na­le da so­ste­ne­re che non pos­sa es­se­re dif­fe­ri­to.

2 Es­so ac­cor­da inol­tre un gior­no di con­ge­do al mas­si­mo per:

a.200
...
b.
iscri­ver­si a una scuo­la o in­for­mar­si pre­via­men­te al ri­guar­do, ove la pre­sen­za per­so­na­le di chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le sia as­so­lu­ta­men­te ne­ces­sa­ria;
c.
par­te­ci­pa­re a se­du­te di au­to­ri­tà, quan­do chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le di­spon­ga di un per­ti­nen­te man­da­to.

3 L’isti­tu­to d’im­pie­go può, se le con­di­zio­ni azien­da­li lo con­sen­to­no, ac­cor­da­re un gior­no di con­ge­do al mas­si­mo:

a.
per pra­ti­che ur­gen­ti che la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le non è in gra­do di svol­ge­re du­ran­te il tem­po li­be­ro o nel qua­dro dell’ora­rio li­be­ro;
b.201
per al­tri sco­pi im­por­tan­ti, ove il ri­get­to del­la do­man­da com­por­te­reb­be per il ri­chie­den­te o per il suo da­to­re di la­vo­ro dif­fi­col­tà ec­ces­si­ve.

4 Se vuo­le ac­cor­da­re un con­ge­do più lun­go, l’isti­tu­to d’im­pie­go chie­de al CI­VI l’au­to­riz­za­zio­ne ad ac­cor­dar­lo.202

5 In quan­to le con­di­zio­ni azien­da­li lo con­sen­ta­no, l’isti­tu­to d’im­pie­go può ac­cor­da­re al­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio un con­ge­do per la for­ma­zio­ne o il per­fe­zio­na­men­to pro­fes­sio­na­li, a con­di­zio­ne che es­sa ri­cu­pe­ri l’as­sen­za ec­ce­den­te due ore set­ti­ma­na­li. L’isti­tu­to d’im­pie­go de­ve tut­ta­via chie­de­re il pa­re­re del CI­VI quan­do si trat­ta di una for­ma­zio­ne o per­fe­zio­na­men­to che ha luo­go re­go­lar­men­te.

199 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

200 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

201 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

202 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 72 Giorni di vacanza  

(art. 24 LSC)203

1 In un pe­rio­do d’im­pie­go inin­ter­rot­to di al­me­no 180 gior­ni, la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le ha di­rit­to a ot­to gior­ni di va­can­za per i pri­mi 180 gior­ni e ad al­tri due per ogni pe­rio­do di 30 gior­ni sup­ple­men­ta­re.204

2 ...205

3 I gior­ni di va­can­za non pre­si de­ca­do­no sen­za dar luo­go a in­den­ni­tà.

4 La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le che com­pie un pe­rio­do d’im­pie­go inin­ter­rot­to in più isti­tu­ti d’im­pie­go ri­ce­ve i gior­ni di va­can­za pro­por­zio­na­ta­men­te per ogni isti­tu­to d’im­pie­go.206

5 Se una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le vuo­le pro­lun­ga­re un im­pie­go di una du­ra­ta in­fe­rio­re a 180 gior­ni in mo­do ta­le da ave­re di­rit­to di ri­ce­ve­re gior­ni di va­can­za e se, con­tem­po­ra­nea­men­te, vuo­le cam­bia­re isti­tu­to d’im­pie­go, il CI­VI ac­cor­da il pro­lun­ga­men­to so­lo se gli isti­tu­ti d’im­pie­go si ac­cor­da­no sul­la ri­par­ti­zio­ne dei gior­ni di va­can­za.207

203 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

204 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

205 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 ott. 2008, con ef­fet­to dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

206 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

207 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 73 Vacanze aziendali  

(art. 79 LSC)

1 Chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le pren­de, se pos­si­bi­le, i suoi gior­ni di va­can­za du­ran­te le va­can­ze an­nua­li dell’isti­tu­to d’im­pie­go.

2 e 3 ... 208

208 Abro­ga­ti dal n. I dell’O del 10 dic. 2010, con ef­fet­to dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

Art. 74209  

209 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, con ef­fet­to dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Sezione 3: Obblighi nei confronti delle autorità e dell’istituto d’impiego

Art. 75 Obbligo di notificazione
a. dati destinati al controllo
210  

(art. 32 LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le no­ti­fi­ca sen­za in­du­gio al CI­VI, in par­ti­co­la­re:

a.
il cam­bia­men­to di in­di­riz­zo del do­mi­ci­lio e del luo­go di sog­gior­no;
b.
la mo­di­fi­ca dei suoi da­ti per­so­na­li;
c.
la sua pro­fes­sio­ne ed even­tua­li cam­bia­men­ti del­la stes­sa;
d.211.
...

2 ...212

3 Le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le che non so­no rag­giun­gi­bi­li per più di sei me­si all’in­di­riz­zo no­ti­fi­ca­to co­mu­ni­ca­no al CI­VI un re­ca­pi­to in Sviz­ze­ra.

4 Il CI­VI può pren­de­re le mi­su­re ne­ces­sa­rie per ac­cer­ta­re il do­mi­ci­lio e il luo­go di sog­gior­no di una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le.

5Il CI­VI tra­smet­te le mo­di­fi­che dei da­ti per­so­na­li al Co­man­do Istru­zio­ne.213

6 I ca­po­ver­si 1 let­te­re a e b, 3 e 4 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia al­le per­so­ne esclu­se dal ser­vi­zio ci­vi­le in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 12 LSC fi­no al­la fi­ne dell’an­no in cui ven­go­no li­cen­zia­te dal ser­vi­zio ci­vi­le.214

210 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

211 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 15 ott. 2008, con ef­fet­to dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

212 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 ott. 2008, con ef­fet­to dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

213 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

214 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

Art. 76 b. Incapacità al lavoro  

(art. 32 LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le no­ti­fi­ca sen­za in­du­gio al CI­VI la sua im­pos­si­bi­li­tà, per ra­gio­ni di sa­lu­te, di dar se­gui­to a una con­vo­ca­zio­ne. Es­sa ac­clu­de al­la no­ti­fi­ca­zio­ne un cer­ti­fi­ca­to me­di­co.

2 Chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le co­mu­ni­ca sen­za in­du­gio all’isti­tu­to d’im­pie­go ogni li­mi­ta­zio­ne del­la sua ca­pa­ci­tà al la­vo­ro do­vu­ta a ma­lat­tia o in­for­tu­nio.

3 La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le si pro­cu­ra un cer­ti­fi­ca­to me­di­co e lo pre­sen­ta all’isti­tu­to d’im­pie­go en­tro tre gior­ni. La scel­ta del me­di­co è li­be­ra. Se il pe­rio­do d’im­pie­go du­ra più di un gior­no, es­sa de­ve pre­sen­ta­re un cer­ti­fi­ca­to me­di­co sol­tan­to se la li­mi­ta­zio­ne del­la ca­pa­ci­tà al la­vo­ro du­ra più di un gior­no.215

4 L’isti­tu­to d’im­pie­go av­vi­sa sen­za in­du­gio il CI­VI se la du­ra­ta pre­ve­di­bi­le dell’in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro ec­ce­de cin­que gior­ni.216

5 Es­so ac­clu­de il cer­ti­fi­ca­to me­di­co al­la pros­si­ma co­mu­ni­ca­zio­ne dei gior­ni di ser­vi­zio de­sti­na­ta al CI­VI.

215 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

216 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 76a c. pregiudizio alla salute delle persone soggette al servizio civile 217  

(art. 32 LSC)

All’ini­zio di ogni pe­rio­do d’im­pie­go, la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le no­ti­fi­ca al CI­VI qual­sia­si pre­giu­di­zio al­la sua sa­lu­te e al­la sua ca­pa­ci­tà al la­vo­ro. Es­sa ac­clu­de al­la no­ti­fi­ca­zio­ne un cer­ti­fi­ca­to me­di­co.

217 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 set. 1998 (RU 1998 2519). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 76b Misure mediche precedenti agli impieghi all’estero 218  

(art. 7 cpv. 4 lett. a LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che in­ten­de svol­ge­re un im­pie­go all’este­ro nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «coo­pe­ra­zio­ne al­lo svi­lup­po e aiu­to uma­ni­ta­rio»:

a.
si sot­to­po­ne a una vi­si­ta me­di­ca vol­ta a de­ter­mi­na­re la sua ido­nei­tà fi­si­ca e psi­chi­ca all’im­pie­go;
b.
ap­pli­ca le mi­su­re pre­ven­ti­ve pre­scrit­te dal ser­vi­zio spe­cia­liz­za­to, tra cui le vac­ci­na­zio­ni e l’as­sun­zio­ne di far­ma­ci.

2 Il CI­VI de­ter­mi­na il ser­vi­zio spe­cia­liz­za­to in­ca­ri­ca­to del­la vi­si­ta me­di­ca e del­la pre­scri­zio­ne del­le mi­su­re pre­ven­ti­ve.

3 Il CI­VI può di­spor­re le mi­su­re di cui al ca­po­ver­so 1 an­che nei con­fron­ti del­le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le che in­ten­do­no pre­sta­re un ser­vi­zio all’este­ro in un al­tro am­bi­to d’at­ti­vi­tà.

218 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 77 Obbligo d’informazione 219  

(art. 32 LSC)

La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le col­la­bo­ra ai ri­le­va­men­ti sta­ti­sti­ci del CI­VI non­ché al­le mi­su­re di con­trol­lo dei ri­sul­ta­ti. Le per­so­ne che han­no pre­sen­ta­to una do­man­da di am­mis­sio­ne so­no sog­get­te a que­st’ob­bli­go nel qua­dro del­la gior­na­ta d’in­tro­du­zio­ne.

219 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Sezione 4: Introduzione e formazione220

220 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 77a221  

221 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, con ef­fet­to dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 78 Introduzione da parte dell’istituto d’impiego  

(art. 48 cpv. 2 LSC)222

L’isti­tu­to d’im­pie­go tra­smet­te al­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le, fon­dan­do­si su un pro­gram­ma d’in­tro­du­zio­ne, le co­no­scen­ze di ba­se pra­ti­che e le ca­pa­ci­tà ne­ces­sa­rie per svol­ge­re cor­ret­ta­men­te, in ma­nie­ra eco­no­mi­ca e sen­za cau­sa­re dan­ni l’at­ti­vi­tà pre­vi­sta nel­la con­vo­ca­zio­ne.

222 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 79 Spese d’introduzione a carico dell’istituto d’impiego  

(art. 37 cpv. 2 e 48 cpv. 2 LSC)223

1 L’isti­tu­to d’im­pie­go as­su­me di re­go­la a pro­prio ca­ri­co le spe­se ine­ren­ti ai cor­si d’in­tro­du­zio­ne ne­ces­sa­ri per le per­so­ne che vi pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le.

2 La Con­fe­de­ra­zio­ne può as­su­me­re fi­no a un ter­zo del­le spe­se ine­ren­ti ai cor­si d’in­tro­du­zio­ne, ma al mas­si­mo 833 fran­chi per ogni per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le, quan­do l’isti­tu­to d’im­pie­go non è in gra­do di tra­smet­te­re di­ret­ta­men­te le co­no­scen­ze ma­te­ria­li ne­ces­sa­rie.

3 L’isti­tu­to d’im­pie­go che de­si­de­ri ot­te­ne­re un aiu­to del­la Con­fe­de­ra­zio­ne pre­sen­ta una do­man­da mo­ti­va­ta al CI­VI con suf­fi­cien­te an­ti­ci­po ri­spet­to all’emis­sio­ne del­la con­vo­ca­zio­ne. Se, pur non esi­sten­do al ri­guar­do ra­gio­ni par­ti­co­la­ri, la do­man­da per­vie­ne al CI­VI so­lo do­po l’ini­zio dell’in­tro­du­zio­ne, la Con­fe­de­ra­zio­ne non as­su­me a pro­prio ca­ri­co le spe­se d’in­tro­du­zio­ne già in­cor­se.

4 Il CI­VI può su­bor­di­na­re a one­ri e con­di­zio­ni la sua ga­ran­zia per le spe­se.

223 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 80 Corsi di formazione predisposti dal CIVI 224  

(art. 36 cpv. 2 lett. a e 3 non­ché 37 cpv. 1 LSC)

1 Il CI­VI or­ga­niz­za cor­si di for­ma­zio­ne spe­ci­fi­ci in fun­zio­ne dell’im­pie­go sui te­mi se­guen­ti:

a.
co­mu­ni­ca­zio­ne e as­si­sten­za;
b.
as­si­sten­za ai ma­la­ti;
c.
as­si­sten­za al­le per­so­ne di­sa­bi­li;
d.
as­si­sten­za al­le per­so­ne an­zia­ne;
e.
as­si­sten­za ai bam­bi­ni;
f.
as­si­sten­za ai gio­va­ni;
g.
pro­te­zio­ne dell’am­bien­te e del­la na­tu­ra;
h.
uso del­la mo­to­se­ga;
i.
si­cu­rez­za du­ran­te l’im­pie­go all’este­ro.

2 Il CI­VI può or­ga­niz­za­re al­tri cor­si di for­ma­zio­ne:

a.
se es­si so­no di mi­glio­re qua­li­tà o me­no one­ro­si dei cor­si d’in­tro­du­zio­ne de­gli isti­tu­ti d’im­pie­go;
b.
se gli isti­tu­ti d’im­pie­go non han­no la pos­si­bi­li­tà di as­si­cu­ra­re l’in­tro­du­zio­ne e ciò ri­guar­da un nu­me­ro con­si­sten­te di per­so­ne;
c.
per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za non­ché per la ri­ge­ne­ra­zio­ne.

3 Il CI­VI può in­ca­ri­ca­re ter­zi di or­ga­niz­za­re i cor­si di for­ma­zio­ne e può con­sul­ta­re spe­cia­li­sti ester­ni.

4 Es­so as­si­cu­ra un si­ste­ma com­ple­to di ge­stio­ne del­la qua­li­tà del­la for­ma­zio­ne.

5 I cor­si di for­ma­zio­ne pre­di­spo­sti dal CI­VI non di­spen­sa­no l’isti­tu­to d’im­pie­go dall’ob­bli­go d’in­tro­du­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 78.

6 La Con­fe­de­ra­zio­ne ver­sa fi­no a 3000 fran­chi per ogni par­te­ci­pan­te e per ogni cor­so.

224 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 81 Partecipazione ai corsi 225  

(art. 36 cpv. 1 e 2 lett. a ed e LSC)

1 Chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le se­gue i cor­si di for­ma­zio­ne pre­vi­sti dai man­sio­na­ri, pur­ché sia­no sod­di­sfat­te le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 81a.

2 Il CI­VI può di­spen­sa­re la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le dal­la fre­quen­za del cor­so di for­ma­zio­ne:

a.
su ri­chie­sta del­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le, se può di­mo­stra­re di pos­se­de­re una for­ma­zio­ne ana­lo­ga;
b.
se per mo­ti­vi di sa­lu­te la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le non può se­gui­re o por­ta­re a ter­mi­ne il cor­so di for­ma­zio­ne e non è pos­si­bi­le tro­va­re un cor­so al­ter­na­ti­vo.

3 Chi ha se­gui­to un cor­so di for­ma­zio­ne non de­ve se­guir­lo nuo­va­men­te per al­tri im­pie­ghi.

225 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 81a Momento e durata dei corsi di formazione e dei periodi d’impiego successivi 226  

(art. 36 cpv. 1 e 2 lett. a–d LSC)

1 Chi ef­fet­tua un pe­rio­do d’im­pie­go di al­me­no 54 gior­ni nell’am­bi­to del­le cu­re e dell’as­si­sten­za se­gue i cor­si se­guen­ti:

a.
pri­ma o all’ini­zio dell’im­pie­go, un cor­so di cin­que gior­ni di cui all’ar­ti­co­lo 80 ca­po­ver­so 1 let­te­ra a; e
b.
du­ran­te le pri­me quat­tro set­ti­ma­ne d’im­pie­go, un cor­so di cin­que gior­ni su uno dei te­mi di cui all’ar­ti­co­lo 80 ca­po­ver­so 1 let­te­re b–f, sta­bi­li­to in ba­se al man­sio­na­rio.

2 Se l’im­pie­go du­ra al­me­no 180 gior­ni, la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le de­ve inol­tre se­gui­re un cor­so di ap­pro­fon­di­men­to di cin­que gior­ni su un te­ma di cui all’ar­ti­co­lo 80 ca­po­ver­so 1 let­te­re b–f, sta­bi­li­to in ba­se al man­sio­na­rio. Il cor­so di ap­pro­fon­di­men­to de­ve es­se­re se­gui­to al­me­no un me­se do­po la fre­quen­za del cor­so di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra b, ma al più tar­di due me­si pri­ma del­la fi­ne dell’im­pie­go.

3 Chi ef­fet­tua un pe­rio­do d’im­pie­go di al­me­no 54 gior­ni nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «pro­te­zio­ne dell’am­bien­te e del­la na­tu­ra, sal­va­guar­dia del pae­sag­gio e fo­re­ste» se­gue un cor­so di cin­que gior­ni di cui all’ar­ti­co­lo 80 ca­po­ver­so 1 let­te­ra g nel­le pri­me quat­tro set­ti­ma­ne dell’im­pie­go.

4 Se il CI­VI non può of­fri­re un nu­me­ro suf­fi­cien­te di po­sti nel cor­so di for­ma­zio­ne du­ran­te il pe­rio­do ot­ti­ma­le, il cor­so può es­se­re se­gui­to in un mo­men­to pre­ce­den­te o suc­ces­si­vo.

5 L’uso del­la mo­to­se­ga è con­sen­ti­to sol­tan­to a chi ha in pre­ce­den­za se­gui­to il re­la­ti­vo cor­so di due gior­ni di cui all’ar­ti­co­lo 80 ca­po­ver­so 1 let­te­ra h.

6 Chi in­ten­de ef­fet­tua­re un pe­rio­do d’im­pie­go nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «coo­pe­ra­zio­ne al­lo svi­lup­po e aiu­to uma­ni­ta­rio» se­gue pre­ce­den­te­men­te un cor­so di cui all’ar­ti­co­lo 80 ca­po­ver­so 1 let­te­ra i del­la du­ra­ta com­pre­sa tra i due e i cin­que gior­ni qua­lo­ra la si­tua­zio­ne del­la si­cu­rez­za nel luo­go d’im­pie­go do­ves­se ri­chie­der­lo.

7 Il CI­VI può au­to­riz­za­re la fre­quen­za del cor­so di as­si­sten­te di cu­ra del­la Cro­ce Ros­sa Sviz­ze­ra:

a.
se l’isti­tu­to d’im­pie­go lo ri­chie­de espres­sa­men­te e l’im­pie­go du­ra al­me­no 180 gior­ni;
b.227
in vi­sta di im­pie­ghi per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe o di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za o per la ri­ge­ne­ra­zio­ne.

226 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 6 mar. 2009 (RU 2009 1101). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

227 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

Art. 82 Spese per l’elaborazione dei programmi 228  

(art. 37 cpv. 2 lett. a LSC)

1 Se il CI­VI di­chia­ra che il pro­gram­ma di cor­si ela­bo­ra­to da un isti­tu­to d’im­pie­go o da un ter­zo è de­ter­mi­nan­te per cor­si di for­ma­zio­ne di­ver­si da quel­li of­fer­ti dal CI­VI, la Con­fe­de­ra­zio­ne può as­su­me­re a pro­prio ca­ri­co fi­no al 75 per cen­to del­le spe­se con­cer­nen­ti i la­vo­ri di ela­bo­ra­zio­ne ef­fet­tua­ti sen­za man­da­to del CI­VI.

2 Il CI­VI può con­fe­ri­re di­ret­ta­men­te l’in­ca­ri­co di ela­bo­ra­re un pro­gram­ma di cor­si de­sti­na­to a ser­vi­re co­me ba­se per i cor­si d’in­tro­du­zio­ne im­par­ti­ti da­gli isti­tu­ti d’im­pie­go o per i cor­si di for­ma­zio­ne spe­ci­fi­ci in fun­zio­ne dell’im­pie­go. La Con­fe­de­ra­zio­ne ne as­su­me le spe­se.

228 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Sezione 5: Spese di viaggio e di trasporto dei bagagli

Art. 83 Viaggi non a carico della persona soggetta al servizio civile  

(art. 39 LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le, quan­do dà se­gui­to a una con­vo­ca­zio­ne e quan­do è li­cen­zia­ta dal ser­vi­zio, viag­gia dal do­mi­ci­lio o dal luo­go di sog­gior­no a quel­lo d’im­pie­go e vi­ce­ver­sa sen­za do­ver sop­por­ta­re le spe­se re­la­ti­ve se si ser­ve dei mez­zi di tra­spor­to pub­bli­ci.229

2 ...230

3 La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le e non uti­liz­za il suo al­log­gio pri­va­to du­ran­te il pe­rio­do d’im­pie­go ha inol­tre di­rit­to una vol­ta al­la set­ti­ma­na a un viag­gio gra­tui­to con i mez­zi di tra­spor­to pub­bli­ci dal luo­go d’im­pie­go al do­mi­ci­lio o al luo­go di sog­gior­no e vi­ce­ver­sa.231

4 Il CI­VI sta­bi­li­sce il nu­me­ro dei viag­gi se­con­do il ca­po­ver­so 3 in pro­por­zio­ne al­la du­ra­ta dell’im­pie­go.232

5 La per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le ri­ce­ve, su ri­chie­sta, i ti­to­li di tra­spor­to ne­ces­sa­ri.233

229 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

230 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 15 ott. 2008, con ef­fet­to dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

231 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

232 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

233 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

Art. 84 Notificazione e conteggio 234  

(art. 39 LSC)

1 Il CI­VI ri­le­va pe­rio­di­ca­men­te pres­so le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le i viag­gi da es­se ef­fet­tua­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 83.

2 La Con­fe­de­ra­zio­ne rim­bor­sa al­le im­pre­se dei tra­spor­ti pub­bli­ci le spe­se di ta­li viag­gi. È ap­pli­ca­ta una ta­rif­fa ri­dot­ta.

234 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 85 Viaggi a tariffa ridotta 235  

(art. 39 LSC)

Du­ran­te il pe­rio­do d’im­pie­go, chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le viag­gia a ta­rif­fa ri­dot­ta sui mez­zi di tra­spor­to pub­bli­ci se mu­ni­to di tes­se­ra d’iden­ti­tà del ser­vi­zio ci­vi­le.

235 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

Art. 86 Spese per il trasporto dei bagagli  

(art. 39 LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le pa­ga di­ret­ta­men­te le spe­se del tra­spor­to dei ba­ga­gli quan­do dà se­gui­to a una con­vo­ca­zio­ne e quan­do è li­cen­zia­ta dal ser­vi­zio.

2 Il CI­VI rim­bor­sa al­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le, die­tro pre­sen­ta­zio­ne del­le ri­ce­vu­te, le spe­se di ta­li tra­spor­ti ef­fet­tua­ti me­dian­te mez­zi di tra­spor­to pub­bli­ci, se det­ti tra­spor­ti era­no ne­ces­sa­ri. Es­so non as­su­me a pro­prio ca­ri­co le spe­se di tra­slo­co.236

236 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Sezione 6: Equipaggiamento a scopo d’identificazione237

237 Introdotta dal n. I dell’O del 27 giu. 2007, in vigore dal 1° ago. 2007 (RU 2007 3461).

Art. 86a238  

(art. 40a LSC)

1 Il CI­VI sta­bi­li­sce qua­li equi­pag­gia­men­ti pos­so­no es­se­re con­se­gna­ti al­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le, a sco­po d’iden­ti­fi­ca­zio­ne, gra­tui­ta­men­te in pro­prie­tà.

2 L’en­ti­tà de­gli equi­pag­gia­men­ti con­se­gna­ti gra­tui­ta­men­te di­pen­de dal nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio ci­vi­le che re­sta­no da pre­sta­re.

3 Equi­pag­gia­men­ti sup­ple­men­ta­ri pos­so­no es­se­re con­se­gna­ti al­le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le die­tro pa­ga­men­to di un emo­lu­men­to.

4 Il CI­VI ema­na istru­zio­ni con­cer­nen­ti l’uti­liz­za­zio­ne e il trat­ta­men­to de­gli equi­pag­gia­men­ti.

238 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 6 mar. 2009, in vi­go­re dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 86b Identificazione degli istituti d’impiego e degli impieghi di gruppo  

(art. 15a LSC)

1 Il CI­VI può so­ste­ne­re le isti­tu­zio­ni che in­ten­do­no ren­de­re vi­si­bi­le il lo­ro ri­co­no­sci­men­to qua­le isti­tu­to d’im­pie­go met­ten­do a lo­ro di­spo­si­zio­ne sup­por­ti scrit­ti ade­gua­ti.

2 Il CI­VI prov­ve­de af­fin­ché gli im­pie­ghi di grup­po pos­sa­no es­se­re iden­ti­fi­ca­ti qua­li im­pie­ghi di ser­vi­zio ci­vi­le.

Capitolo 8: Procedura per il riconoscimento quale istituto d’impiego239

239 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vigore dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 87 Domanda 240  

(art. 41 cpv. 1 e 43 cpv. 1 LSC)

1 Nel­la sua do­man­da, l’isti­tu­to ri­chie­den­te de­ve di­mo­stra­re di adem­pie­re le con­di­zio­ni di cui agli ar­ti­co­li 2–6 LSC.

2 Se sod­di­sfa tut­ti i re­qui­si­ti ad ec­ce­zio­ne dell’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 1 LSC, de­ve inol­tre di­mo­stra­re che i man­sio­na­ri del­le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le con­ten­go­no esclu­si­va­men­te com­pi­ti cor­ri­spon­den­ti agli am­bi­ti d’at­ti­vi­tà di cui all’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 1 LSC (art. 42 cpv. 2bis LSC).

3 Inol­tre, l’isti­tu­to ri­chie­den­te ac­clu­de al­la do­man­da la do­cu­men­ta­zio­ne se­guen­te:

a.
il rap­por­to di at­ti­vi­tà e di ge­stio­ne de­gli ul­ti­mi due an­ni;
b.
lo sta­tu­to e le ba­si giu­ri­di­che;
c.
l’or­ga­ni­gram­ma dell’in­te­ro isti­tu­to e il pia­no dei po­sti di la­vo­ro del set­to­re par­zia­le in­te­res­sa­to;
d.
i man­sio­na­ri del­le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le;
e.
una pro­va del­la sua uti­li­tà pub­bli­ca; il CI­VI può esen­ta­re da ta­le pro­va le isti­tu­zio­ni di di­rit­to pub­bli­co.

4 Gli isti­tu­ti che pro­pon­go­no im­pie­ghi all’este­ro nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «coo­pe­ra­zio­ne al­lo svi­lup­po e aiu­to uma­ni­ta­rio» de­vo­no inol­tre al­le­ga­re la do­cu­men­ta­zio­ne se­guen­te:

a.
l’elen­co del­le or­ga­niz­za­zio­ni part­ner;
b.
la de­scri­zio­ne del­le mi­su­re di si­cu­rez­za pre­vi­ste, com­pre­so il pro­gram­ma d’in­tro­du­zio­ne del­le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le al­le que­stio­ni ri­guar­dan­ti la si­cu­rez­za;
c.
la de­scri­zio­ne dei pro­get­ti in cor­so e la do­cu­men­ta­zio­ne com­pro­van­te i pro­get­ti con­clu­si po­si­ti­va­men­te;
d.
la do­cu­men­ta­zio­ne com­pro­van­te le mo­da­li­tà di fi­nan­zia­men­to e di va­lu­ta­zio­ne dei pro­get­ti.

5 Le azien­de agri­co­le non so­no te­nu­te a pre­sen­ta­re i do­cu­men­ti di cui al ca­po­ver­so 3. Es­se com­pro­va­no di adem­pie­re le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 5 o 6.

6 Chi in­ten­de far ca­po a per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za non­ché per la ri­ge­ne­ra­zio­ne al­le­ga al­la pro­pria do­man­da una con­fer­ma del­le au­to­ri­tà lo­ca­li o dell’or­ga­no di con­dot­ta com­pe­ten­te. La con­fer­ma con­tie­ne in par­ti­co­la­re in­di­ca­zio­ni sull’even­to e sul coor­di­na­men­to tra l’im­pie­go del ser­vi­zio ci­vi­le e di al­tre for­ze d’in­ter­ven­to non­ché una sti­ma del­le spe­se.

7 Il ca­po­ver­so 6 si ap­pli­ca an­che a im­pie­ghi per la pre­ven­zio­ne di ca­ta­stro­fi e di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za se le mi­su­re pre­vi­ste si ri­fe­ri­sco­no a un even­to im­mi­nen­te.

8 L’isti­tu­to ri­chie­den­te il­lu­stra:

a.
il ti­po d’in­tro­du­zio­ne di cui han­no bi­so­gno le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le e il mo­do in cui es­so può co­pri­re ta­le bi­so­gno d’in­tro­du­zio­ne;
b.
qua­li im­pie­ghi ri­chie­do­no re­qui­si­ti par­ti­co­la­ri per quan­to con­cer­ne la re­pu­ta­zio­ne del­le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le;
c.
qua­li re­qui­si­ti par­ti­co­la­ri ri­chie­sti al­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le dall’im­pie­go se­con­do il man­sio­na­rio de­vo­no es­se­re ve­ri­fi­ca­ti dal CI­VI;
d.
i com­pi­ti del­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le che de­vo­no es­se­re pre­vi­sti dal man­sio­na­rio.

9 Se l’isti­tu­to ri­chie­den­te sod­di­sfa i re­qui­si­ti di cui all’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 1 LSC, il man­sio­na­rio può con­te­ne­re com­pi­ti che non cor­ri­spon­do­no agli am­bi­ti d’at­ti­vi­tà di cui all’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 1 LSC.

10 L’isti­tu­to ri­chie­den­te di­chia­ra, qua­le isti­tu­to d’im­pie­go, di vo­le­re ri­spet­ta­re i di­rit­ti e gli ob­bli­ghi se­con­do la LSC e le sue or­di­nan­ze d’ese­cu­zio­ne.

11 Il CI­VI può esi­ge­re ul­te­rio­ri do­cu­men­ti e in­for­ma­zio­ni.

12 Le per­so­ne com­pe­ten­ti del CI­VI pos­so­no vi­si­ta­re gli isti­tu­ti d’im­pie­go.

240 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 87a Domanda presentata per via elettronica  

(art. 41 cpv. 1 LSC)

1 L’isti­tu­to ri­chie­den­te può pre­sen­ta­re per via elet­tro­ni­ca la sua do­man­da di ri­co­no­sci­men­to qua­le isti­tu­to d’im­pie­go. Con­fer­ma la pre­sen­ta­zio­ne del­la stes­sa in­vian­do suc­ces­si­va­men­te una di­chia­ra­zio­ne ori­gi­na­le, fir­ma­ta a ma­no, se­con­do l’ar­ti­co­lo 87 ca­po­ver­so 10.241

2 Le pro­po­ste di mo­di­fi­ca del ri­co­no­sci­men­to non ne­ces­si­ta­no del­la di­chia­ra­zio­ne di cui al ca­po­ver­so 1.

241 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 88 Reiezione in seguito a domanda sufficiente di impieghi possibili  

(art. 42 cpv. 3 lett. a LSC)

1 Il CI­VI va­lu­ta la do­man­da di im­pie­ghi pos­si­bi­li in fun­zio­ne dei sin­go­li spa­zi eco­no­mi­ci del ba­ci­no di ri­fe­ri­men­to di un cen­tro re­gio­na­le.

2 Per la va­lu­ta­zio­ne del­la do­man­da di im­pie­ghi pos­si­bi­li, il CI­VI si ba­sa sul gra­do d’oc­cu­pa­zio­ne di man­sio­na­ri di ana­lo­go orien­ta­men­to in isti­tu­ti d’im­pie­go pa­ra­go­na­bi­li.

3 Se isti­tui­sce un pro­gram­ma prio­ri­ta­rio, il CI­VI può pre­scin­de­re dall’ap­pli­ca­zio­ne del ca­po­ver­so 2.

Art. 89 Riconoscimento  

(art. 42 e 43 cpv. 1 LSC)

1 La de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to con­tie­ne in par­ti­co­la­re:

a.242
man­sio­na­ri con in­di­ca­zio­ne dei re­qui­si­ti;
b.
il nu­me­ro dei po­sti di la­vo­ro au­to­riz­za­ti per cia­scun man­sio­na­rio;
c.
il nu­me­ro mas­si­mo di per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le oc­cu­pa­te si­mul­ta­ne­amen­te nell’isti­tu­to d’im­pie­go (art. 9);
d.
un’in­di­ca­zio­ne cir­ca l’ob­bli­go di pa­ga­re tri­bu­ti e il lo­ro am­mon­ta­re;
e.
la de­si­gna­zio­ne dell’or­ga­no au­to­riz­za­to a im­par­ti­re istru­zio­ni al­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le.

2 Il CI­VI li­mi­ta la du­ra­ta del­la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to se si trat­ta di im­pie­ghi per l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe o di si­tua­zio­ni d’emer­gen­za o di im­pie­ghi per la ri­ge­ne­ra­zio­ne.243

2bis Es­so li­mi­ta inol­tre la du­ra­ta del­la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to in ca­so di im­pie­go per la pre­ven­zio­ne di una ca­ta­stro­fe o di una si­tua­zio­ne d’emer­gen­za se le mi­su­re pre­vi­ste si ri­fe­ri­sco­no a un even­to im­mi­nen­te.244

3 Nel­la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to, il CI­VI può pro­spet­ta­re all’isti­tu­to d’im­pie­go una par­te­ci­pa­zio­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne al­le spe­se d’in­tro­du­zio­ne (art. 37 LSC) e aiu­ti fi­nan­zia­ri (art. 47 LSC).

4 Se la do­man­da si ri­fe­ri­va a più isti­tu­ti, ognu­no di es­si ri­ce­ve una pro­pria de­ci­sio­ne.

242 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

243 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

244 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 90 Riconoscimento di un ente della Confederazione  

(art. 42 LSC)

1 Il ri­co­no­sci­men­to di un en­te del­la Con­fe­de­ra­zio­ne qua­le isti­tu­to d’im­pie­go è for­ma­liz­za­to me­dian­te un ac­cor­do scrit­to con il CI­VI.

2 Ta­le ri­co­no­sci­men­to può es­se­re ade­gua­to o re­vo­ca­to di co­mu­ne ac­cor­do.

Art. 91 Verifica della decisione di riconoscimento  

(art. 42 LSC)245

1 Il CI­VI può ve­ri­fi­ca­re in qual­sia­si mo­men­to la con­for­mi­tà del­la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to al­le con­di­zio­ni le­ga­li.

2 Il CI­VI può esi­ge­re do­cu­men­ti e in­for­ma­zio­ni dall’isti­tu­to d’im­pie­go.

245 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 92 Adeguamento e revoca della decisione di riconoscimento  

(art. 23 cpv. 1 e 42 LSC)246

1 Il CI­VI può ade­gua­re la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to se l’isti­tu­to d’im­pie­go ne fa do­man­da, se lo ri­chie­do­no i ri­sul­ta­ti di un’ispe­zio­ne o se un man­sio­na­rio è di­ve­nu­to ob­so­le­to.

2 Il CI­VI ade­gua la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to se lo ri­chie­de la sua ve­ri­fi­ca se­con­do l’ar­ti­co­lo 91 o se cam­bia la cer­chia de­gli isti­tu­ti d’im­pie­go sog­get­ti al pa­ga­men­to di tri­bu­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 46 LSC.

3 Il CI­VI può re­vo­ca­re la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to se, per tre an­ni con­se­cu­ti­vi, nell’isti­tu­to d’im­pie­go non han­no avu­to luo­go im­pie­ghi o vi han­no avu­to luo­go sol­tan­to im­pie­ghi a ti­to­lo di pro­va.

4 Il CI­VI re­vo­ca la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to se l’isti­tu­to d’im­pie­go:

a.247
non adem­pie più una del­le con­di­zio­ni di ri­co­no­sci­men­to di cui agli ar­ti­co­li 2–6 ed even­tual­men­te 42 ca­po­ver­so 2bis LSC;
b.
vio­la ri­pe­tu­ta­men­te sin­go­li ob­bli­ghi im­po­sti dal­la leg­ge o dal­le re­la­ti­ve or­di­nan­ze op­pu­re dal­la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to; o
c.
non ga­ran­ti­sce più, per al­tri mo­ti­vi, l’ese­cu­zio­ne nor­ma­le del ser­vi­zio ci­vi­le.248

4bis Se il CI­VI vie­ne a co­no­scen­za di cir­co­stan­ze che po­treb­be­ro cau­sa­re la re­vo­ca del ri­co­no­sci­men­to, es­so può re­vo­ca­re le con­vo­ca­zio­ni a im­pie­ghi già or­di­na­te, ma la cui en­tra­ta in ser­vi­zio non ha an­co­ra avu­to luo­go.249

4ter Il CI­VI pro­cu­ra im­me­dia­ta­men­te un nuo­vo im­pie­go al­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le in­te­res­sa­ta da una re­vo­ca del­la con­vo­ca­zio­ne.250

5 La re­vo­ca è de­ci­sa per una da­ta in cui tut­ti i pe­rio­di d’im­pie­go in cor­so sia­no ter­mi­na­ti.

6 Il CI­VI può chie­de­re in­for­ma­zio­ni all’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te pre­po­sta al mer­ca­to del la­vo­ro e ad al­tri en­ti spe­cia­liz­za­ti.

7 Un’isti­tu­zio­ne la cui de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to è sta­ta re­vo­ca­ta se­con­do il ca­po­ver­so 4 let­te­re b o c può pre­sen­ta­re una nuo­va do­man­da di ri­co­no­sci­men­to qua­le isti­tu­to d’im­pie­go al più pre­sto cin­que an­ni do­po che la de­ci­sio­ne di re­vo­ca è pas­sa­ta in giu­di­ca­to.251

246 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

247 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

248 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 27 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° ago. 2007 (RU 2007 3461).

249 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 27 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° ago. 2007 (RU 2007 3461).

250 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 27 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° ago. 2007 (RU 2007 3461).

251 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 27 giu. 2007, in vi­go­re dal 1° ago. 2007 (RU 2007 3461).

Capitolo 9: Statuto dell’istituto d’impiego

Sezione 1: Rapporti con le autorità

Art. 93 Ispezioni; contatti 252253  

(art. 44 LSC)

1 Il CI­VI ef­fet­tua ispe­zio­ni nell’isti­tu­to d’im­pie­go e può in­ca­ri­car­ne ter­zi spe­cia­liz­za­ti.254

2 Il CI­VI co­mu­ni­ca i ri­sul­ta­ti agli in­te­res­sa­ti in fun­zio­ne del lo­ro coin­vol­gi­men­to.

3 Il CI­VI in­trat­tie­ne con­tat­ti re­go­la­ri con l’isti­tu­to d’im­pie­go.255

252 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

253 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

254 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

255 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

Art. 94 Obbligo d’informare; notificazione dei giorni di servizio effettuati  

(art. 45 LSC)

1 Su ri­chie­sta del CI­VI, l’isti­tu­to d’im­pie­go for­ni­sce a que­st’ul­ti­mo tut­te le in­for­ma­zio­ni uti­li re­la­ti­ve al ser­vi­zio ci­vi­le e gli con­se­gna i do­cu­men­ti ne­ces­sa­ri. Gli co­mu­ni­ca sen­za in­du­gio av­ve­ni­men­ti par­ti­co­la­ri im­por­tan­ti.

2 L’isti­tu­to d’im­pie­go in­via al CI­VI, en­tro cin­que gior­ni dal­la fi­ne del pe­rio­do di con­teg­gio, la no­ti­fi­ca­zio­ne dei gior­ni di ser­vi­zio.256

256 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 95 Ammontare dei tributi dell’istituto d’impiego 257  

(art. 46 cpv. 1 LSC)

1 Il tri­bu­to di un isti­tu­to d’im­pie­go se­gue la ta­rif­fa pro­gres­si­va se­con­do l’Ap­pen­di­ce 2a. Il cal­co­lo si ba­sa sul re­la­ti­vo im­por­to gior­na­lie­ro se­con­do l’Ap­pen­di­ce 2a ap­pli­ca­bi­le all’ini­zio di un pe­rio­do di no­ti­fi­ca.

2 Du­ran­te i pri­mi 26 gior­ni del pe­rio­do d’im­pie­go, l’isti­tu­to d’im­pie­go de­ve sol­tan­to la me­tà dei tri­bu­ti.

257 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 6 mar. 2009, in vi­go­re dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 96 Rinuncia alla riscossione di tributi 258  

(art. 46 cpv. 1bis, 2 e 3 LSC)

1 Il CI­VI può ri­nun­cia­re, in­te­gral­men­te o in par­te, a ri­scuo­te­re i tri­bu­ti se:

a.
in un set­to­re d’at­ti­vi­tà in una re­gio­ne, l’of­fer­ta di po­sti d’im­pie­go au­to­riz­za­ti co­pre me­no del 50 per cen­to del­la do­man­da di pos­si­bi­li­tà d’im­pie­go cor­ri­spon­den­ti;
b.
l’isti­tu­to d’im­pie­go è un’azien­da agri­co­la il cui red­di­to non su­pe­ra i 25 000 fran­chi all’an­no;
c.
ha pro­ce­du­to a una con­vo­ca­zio­ne d’uf­fi­cio (art. 31a cpv. 4) per­ché la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le non ha coo­pe­ra­to in ma­nie­ra suf­fi­cien­te per con­clu­de­re una con­ven­zio­ne d’im­pie­go; il CI­VI de­ve es­se­re giun­to al­la con­clu­sio­ne, sul­la ba­se del com­por­ta­men­to te­nu­to in pre­ce­den­za dal­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le, che que­st’ul­ti­ma ne­ces­si­ta di un’as­si­sten­za spe­cia­le e che l’one­re sup­ple­men­ta­re che ciò com­por­ta è par­ti­co­lar­men­te ele­va­to;
d.
la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le con­vo­ca­ta è af­fet­ta da una ma­lat­tia, pur­ché pre­ce­den­te­men­te:
1.
ab­bia svol­to un col­lo­quio pres­so il CI­VI, e
2.
il CI­VI sia giun­to al­la con­clu­sio­ne, do­po aver con­sul­ta­to l’isti­tu­to d’im­pie­go, che la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le ne­ces­si­ta di un’as­si­sten­za spe­cia­le e che l’one­re sup­ple­men­ta­re che ciò com­por­ta è par­ti­co­lar­men­te ele­va­to;
e.259
si trat­ta di un im­pie­go per la pre­ven­zio­ne o l’aiu­to in ca­so di ca­ta­stro­fe o di una si­tua­zio­ne d’emer­gen­za o per la ri­ge­ne­ra­zio­ne.

2 Il CI­VI ri­scuo­te tut­ta­via i tri­bu­ti:

a.
se si trat­ta di co­mu­ni­tà azien­da­li, an­che se com­po­ste di azien­de agri­co­le il cui red­di­to in­di­vi­dua­le non su­pe­ra i 25 000 fran­chi an­nui;
b.
se si trat­ta di azien­de con pa­sco­li co­mu­ni­ta­ri e di azien­de d’esti­va­zio­ne for­ma­te da di­ver­si ge­sto­ri pri­va­ti in­di­pen­den­ti.

3 Per cal­co­la­re il red­di­to di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra b e al ca­po­ver­so 2 let­te­ra a il CI­VI si ba­sa sul red­di­to im­po­ni­bi­le tas­sa­to se­con­do la leg­ge fe­de­ra­le del 14 di­cem­bre 1990260 sull’im­po­sta fe­de­ra­le di­ret­ta, de­dot­ti 50 000 fran­chi per i ge­sto­ri co­niu­ga­ti, e mag­gio­ra­to di 500 fran­chi per ogni 10 000 fran­chi di so­stan­za im­po­ni­bi­le se­con­do l’ul­ti­ma tas­sa­zio­ne de­fi­ni­ti­va. Fan­no sta­to i va­lo­ri de­gli ul­ti­mi due an­ni fi­sca­li che so­no sta­ti og­get­to di una tas­sa­zio­ne de­fi­ni­ti­va pas­sa­ta in giu­di­ca­to fi­no al mo­men­to del­la pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da di ri­co­no­sci­men­to qua­le isti­tu­to d’im­pie­go. Se que­sti ri­sal­go­no a più di quat­tro an­ni pri­ma, si pren­de in con­si­de­ra­zio­ne la tas­sa­zio­ne prov­vi­so­ria. Se que­sta è di­ve­nu­ta de­fi­ni­ti­va, si ve­ri­fi­ca l’as­sog­get­ta­men­to.

258 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

259 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

260 RS 642.11

Art. 97 Aiuto finanziario a favore dell’istituto d’impiego  

(art. 47 LSC)

1 Il CI­VI può ac­cor­da­re un aiu­to fi­nan­zia­rio se l’isti­tu­to d’im­pie­go, mal­gra­do com­pro­va­ti sfor­zi di ri­spar­mio, non è in gra­do di ga­ran­ti­re in­te­gral­men­te il fi­nan­zia­men­to di un pro­get­to, l’at­tua­zio­ne del­lo stes­so ri­sul­ta pre­giu­di­ca­ta sen­za un aiu­to fi­nan­zia­rio e il CI­VI è par­ti­co­lar­men­te in­te­res­sa­to al­la sua rea­liz­za­zio­ne. Pos­so­no es­se­re con­ces­si aiu­ti fi­nan­zia­ri sol­tan­to a fa­vo­re di:

a.
pro­get­ti com­pren­den­ti la­vo­ri pra­ti­ci nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «pro­te­zio­ne dell’am­bien­te e del­la na­tu­ra, sal­va­guar­dia del pae­sag­gio e fo­re­ste»;
b.
pro­get­ti nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «con­ser­va­zio­ne dei be­ni cul­tu­ra­li».261

2 L’isti­tu­to d’im­pie­go pre­sen­ta la do­man­da al CI­VI con un an­ti­ci­po suf­fi­cien­te ri­spet­to all’ini­zio del pro­get­to in par­ti­co­la­re con le in­di­ca­zio­ni se­guen­ti:262

a.
una de­scri­zio­ne com­ple­ta del pro­get­to;
b.
un pre­ven­ti­vo;
c.
la di­mo­stra­zio­ne che so­no sta­te pre­se tut­te le mi­su­re ra­gio­ne­vo­li per li­mi­ta­re i co­sti;
d.263
la pro­va che so­no sta­te va­lu­ta­te ed esau­ri­te tut­te le al­tre fon­ti di fi­nan­zia­men­to;
e.264
un pia­no di fi­nan­zia­men­to com­ple­to che in­for­mi an­che sul fab­bi­so­gno fi­nan­zia­rio an­co­ra sco­per­to.

3 Il CI­VI sot­to­po­ne per pa­re­re la do­man­da al ser­vi­zio com­pe­ten­te del­la Con­fe­de­ra­zio­ne o del Can­to­ne in­te­res­sa­to. Ta­le ser­vi­zio va­lu­ta, all’at­ten­zio­ne del CI­VI, la ne­ces­si­tà, l’op­por­tu­ni­tà e l’eco­no­mi­ci­tà del pro­get­to pro­po­sto.

4 L’aiu­to fi­nan­zia­rio del­la Con­fe­de­ra­zio­ne con­tri­bui­sce a col­ma­re lo sco­per­to del fab­bi­so­gno fi­nan­zia­rio del pro­get­to. L’aiu­to è ac­cor­da­to so­lo fi­no a con­cor­ren­za dell’am­mon­ta­re del­le spe­se cau­sa­te dal­la par­te­ci­pa­zio­ne al pro­get­to di per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le.

5 Il con­tri­bu­to fe­de­ra­le è de­ter­mi­na­to sul­la ba­se del pre­ven­ti­vo ap­pro­va­to del pro­get­to, in for­ma for­fet­ta­ria per gior­no di ser­vi­zio e fis­san­do un im­por­to mas­si­mo dei co­sti. L’aiu­to fi­nan­zia­rio non de­ve ec­ce­de­re la me­tà dei co­sti pre­ven­ti­va­ti com­pu­ta­bi­li del pro­get­to. Non so­no com­pu­ta­bi­li i co­sti del pro­get­to sor­ti pri­ma del­la pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da.265

6 Il pa­ga­men­to av­vie­ne sul­la ba­se dei gior­ni di ser­vi­zio pre­sta­ti.266

7 L’isti­tu­to d’im­pie­go ri­fe­ri­sce re­go­lar­men­te al CI­VI in me­ri­to al­lo svol­gi­men­to del pro­get­to. Al ter­mi­ne del pro­get­to, gli pre­sen­ta un rap­por­to e un con­to fi­na­le.267

261 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

262 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

263 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

264 In­tro­dot­ta dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

265 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

266 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

267 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003 (RU 2003 5215). Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 97a Materiale in prestito per l’identificazione degli istituti d’impiego 268  

(art. 40aLSC)

1 Il CI­VI può da­re in pre­sti­to a tut­ti gli isti­tu­ti d’im­pie­go tar­ghe se­gna­le­ti­che a sco­po d’iden­ti­fi­ca­zio­ne.

2 Es­so può da­re in pre­sti­to agli isti­tu­ti d’im­pie­go, a sco­po d’iden­ti­fi­ca­zio­ne in ca­so di im­pie­ghi di grup­po, il se­guen­te ma­te­ria­le:

a.
ve­sti­ti im­per­mea­bi­li;
b.
co­lon­ne in­for­ma­ti­ve;
c.
al­tri og­get­ti ade­gua­ti per iden­ti­fi­ca­re gli isti­tu­ti d’im­pie­go.

3 L’isti­tu­to d’im­pie­go as­su­me i co­sti ri­sul­tan­ti dall’ap­po­si­zio­ne di in­for­ma­zio­ni re­la­ti­ve all’isti­tu­to d’im­pie­go sul­le tar­ghe se­gna­le­ti­che e sul­le co­lon­ne in­for­ma­ti­ve.

4 Il ma­te­ria­le da­to in pre­sti­to ri­ma­ne di pro­prie­tà del­la Con­fe­de­ra­zio­ne. Gli isti­tu­ti d’im­pie­go prov­ve­do­no al­la sua ma­nu­ten­zio­ne. Se ne­ces­sa­rio, il CI­VI può for­ni­re il ma­te­ria­le so­sti­tu­ti­vo.

5 Gli isti­tu­ti d’im­pie­go dan­no in pre­sti­to al­le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le i ve­sti­ti im­per­mea­bi­li e li ri­ti­ra­no al­la fi­ne del pe­rio­do d’im­pie­go.

6 Gli isti­tu­ti d’im­pie­go e le per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le pos­so­no uti­liz­za­re il ma­te­ria­le in pre­sti­to sol­tan­to per at­ti­vi­tà svol­te nell’am­bi­to del ser­vi­zio ci­vi­le e non pos­so­no ven­der­lo né dar­lo in pe­gno.

7 Il CI­VI ema­na istru­zio­ni con­cer­nen­ti la re­sti­tu­zio­ne del ma­te­ria­le da­to in pre­sti­to.

268 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 6 mar. 2009, in vi­go­re dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 98 Enti della Confederazione quali istituti d’impiego 269  

(art. 44–47 LSC)

1 L’ar­ti­co­lo 47 LSC non si ap­pli­ca agli isti­tu­ti d’im­pie­go che so­no en­ti del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2 Il CI­VI può for­mu­la­re rac­co­man­da­zio­ni a ta­li isti­tu­ti d’im­pie­go e in­for­ma­re gli or­ga­ni lo­ro pre­po­sti.

269 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Sezione 2: Rapporti con le persone che prestano servizio civile

Art. 99 Delega a terzi del diritto d’impartire istruzioni  

(art. 49 cpv. 2 lett. b LSC)

1 La de­le­ga a ter­zi del di­rit­to d’im­par­ti­re istru­zio­ni è con­sen­ti­ta so­lo se l’im­pie­go a fa­vo­re di ter­zi del­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le è pre­vi­sto nel man­sio­na­rio.270

2 L’isti­tu­to d’im­pie­go li­mi­ta il di­rit­to de­le­ga­to d’im­par­ti­re istru­zio­ni nel tem­po, nel­lo spa­zio e nel­la ma­te­ria e per quan­to con­cer­ne i ter­zi be­ne­fi­cia­ri. Non è con­sen­ti­ta una ces­sio­ne in­te­gra­le a ter­zi del di­rit­to d’im­par­ti­re istru­zio­ni.271

3 La de­le­ga del di­rit­to d’im­par­ti­re istru­zio­ni non di­spen­sa l’isti­tu­to d’im­pie­go dai pro­pri ob­bli­ghi.

4 L’isti­tu­to d’im­pie­go è re­spon­sa­bi­le del mo­do con cui i ter­zi fan­no uso del di­rit­to d’im­par­ti­re istru­zio­ni, co­me pu­re dei lo­ro at­ti e omis­sio­ni nei con­fron­ti di chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le.272

5 L’isti­tu­to d’im­pie­go in­for­ma la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le cir­ca il di­rit­to di ter­zi d’im­par­tir­le istru­zio­ni.273

6 I ter­zi cui è sta­to de­le­ga­to il di­rit­to d’im­par­ti­re istru­zio­ni non pos­so­no sub­de­le­ga­re ta­le di­rit­to ad al­tre per­so­ne o isti­tu­zio­ni.274

270 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

271 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

272 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

273 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

274 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 99a Diritto d’impartire istruzioni in caso d’impieghi di gruppo 275  

(art. 27 cpv. 5 e 49 LSC)

1 In ca­so d’im­pie­ghi di grup­po, l’isti­tu­to d’im­pie­go può de­le­ga­re a per­so­ne qua­li­fi­ca­te che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le il di­rit­to d’im­par­ti­re istru­zio­ni.

2 L’isti­tu­to d’im­pie­go li­mi­ta nel tem­po, nel­lo spa­zio e nel­la ma­te­ria il di­rit­to de­le­ga­to d’im­par­ti­re istru­zio­ni.

275 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 100 Cessione di diritti e obblighi  

(art. 50 cpv. 1 LSC)276

1 L’isti­tu­to d’im­pie­go che in­ten­da ce­de­re i suoi di­rit­ti e ob­bli­ghi ad al­tri isti­tu­ti pre­sen­ta al CI­VI una do­man­da che, per ognu­no de­gli isti­tu­ti in­te­res­sa­ti, adem­pia i re­qui­si­ti di cui all’ar­ti­co­lo 87 ca­po­ver­si 2–4 e 6.277

1bis Il CI­VI può sot­to­por­re la do­man­da, per pa­re­re, all’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te pre­po­sta al mer­ca­to del la­vo­ro e ad al­tri en­ti spe­cia­liz­za­ti.278

2 Il CI­VI de­ci­de sul­la do­man­da nel qua­dro del­la pro­ce­du­ra di ri­co­no­sci­men­to, nel­la con­vo­ca­zio­ne o con de­ci­sio­ne se­pa­ra­ta.

3 Es­so co­mu­ni­ca la pro­pria de­ci­sio­ne:

a.
all’isti­tu­to d’im­pie­go;
b.
agli isti­tu­ti in­te­res­sa­ti;
c.279
agli en­ti se­con­do il ca­po­ver­so 1bis che han­no espres­so un pa­re­re.
d.280
...

4 L’ac­cor­do del CI­VI non va­le co­me ri­co­no­sci­men­to de­gli isti­tu­ti be­ne­fi­cia­ri.

5 L’isti­tu­to d’im­pie­go ri­ma­ne l’in­ter­lo­cu­to­re del CI­VI. Es­so è re­spon­sa­bi­le del ri­spet­to dei di­rit­ti e de­gli ob­bli­ghi da par­te de­gli isti­tu­ti be­ne­fi­cia­ri, co­me pu­re dei lo­ro at­ti e omis­sio­ni nei con­fron­ti di chi pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le.

6 L’isti­tu­to che ha be­ne­fi­cia­to del­la ces­sio­ne dei di­rit­ti e de­gli ob­bli­ghi non è au­to­riz­za­to a sub­de­le­gar­li ad al­tri isti­tu­ti.

276 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

277 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

278 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

279 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

280 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Capitolo 10: Disposizioni sulla responsabilità civile e disposizioni penali

Art. 101 Domanda  

(art. 58 LSC)

Chiun­que in­ten­da far va­le­re un dan­no fon­da­to sul­le di­spo­si­zio­ni del­la LSC con­cer­nen­ti la re­spon­sa­bi­li­tà ci­vi­le pre­sen­ta la sua do­man­da al CI­VI.

Art. 102 Frode per eludere il servizio civile  

(art. 78 LSC)

1 La per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che, al­lo sco­po di sot­trar­re se stes­sa o al­tri in mo­do du­re­vo­le o tem­po­ra­neo all’adem­pi­men­to del ser­vi­zio ci­vi­le, usa mez­zi de­sti­na­ti a trar­re in in­gan­no il CI­VI o un’al­tra au­to­ri­tà, è pu­ni­ta con la mul­ta.281

2 In ca­si di po­ca gra­vi­tà l’in­fra­zio­ne è pu­ni­ta in via di­sci­pli­na­re.

281 Nuo­vo te­sto giu­sta l’art. 333 del Co­di­ce pe­na­le, nel­la ver­sio­ne del­la LF del 13 dic. 2002, in vi­go­re dal 1° gen. 2007 (RU 2006 3459).

Capitolo 11: ...

Art. 103a108282  

282 Abro­ga­ti dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, con ef­fet­to dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Capitolo 12: Esecuzione

Art. 109 Mezzi ausiliari  

(art. 79 LSC)

1 Il CI­VI met­te a di­spo­si­zio­ne i mo­du­li ne­ces­sa­ri per l’ese­cu­zio­ne del ser­vi­zio ci­vi­le.

2 Può sot­to­scri­ve­re le pro­prie de­ci­sio­ni con fir­me ri­pro­dot­te mec­ca­ni­ca­men­te.

Art. 110 Collezione di dati del CIVI per la valutazione di giornate d’introduzione, corsi di formazione e impieghi 283  

(art. 32, 36 cpv. 3 e 45 lett. c LSC)

1 Il CI­VI ge­sti­sce una col­le­zio­ne di da­ti per la va­lu­ta­zio­ne di gior­na­te d’in­tro­du­zio­ne, cor­si di for­ma­zio­ne e im­pie­ghi.

2 La col­le­zio­ne di da­ti con­tie­ne i da­ti ri­le­va­ti tra­mi­te que­stio­na­ri in oc­ca­sio­ne di ta­li gior­na­te, cor­si o im­pie­ghi da:

a.
per­so­ne ri­chie­den­ti l’am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le o sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le;
b.
isti­tu­ti d’im­pie­go ri­co­no­sciu­ti;
c.
re­spon­sa­bi­li dei cor­si.

3 Con i que­stio­na­ri ven­go­no ri­le­va­te in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie al­la va­lu­ta­zio­ne di gior­na­te d’in­tro­du­zio­ne, cor­si di for­ma­zio­ne e im­pie­ghi, e in par­ti­co­la­re:

a.
da­ti e va­lu­ta­zio­ni con­cer­nen­ti la gior­na­ta d’in­tro­du­zio­ne, il cor­so di for­ma­zio­ne o l’im­pie­go nel suo in­sie­me;
b.
da­ti e va­lu­ta­zio­ni con­cer­nen­ti l’isti­tu­to d’im­pie­go e i re­spon­sa­bi­li dei cor­si;
c.
da­ti e va­lu­ta­zio­ni con­cer­nen­ti i ser­vi­zi for­ni­ti dal CI­VI;
d.
da­ti e va­lu­ta­zio­ni con­cer­nen­ti l’in­fra­strut­tu­ra del cen­tro di for­ma­zio­ne;
e.
al­tri da­ti e va­lu­ta­zio­ni di per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le e re­spon­sa­bi­li dei cor­si, con­cer­nen­ti ri­spet­ti­va­men­te i cor­si fre­quen­ta­ti e im­par­ti­ti.

4 I que­stio­na­ri com­pi­la­ti dal­le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le do­po gli im­pie­ghi con­ten­go­no i se­guen­ti da­ti per­so­na­li:

a.
no­me, in­di­riz­zo e nu­me­ro si­ste­ma­ti­co dell’isti­tu­to d’im­pie­go;
b.
il ser­vi­zio com­pe­ten­te per l’as­si­sten­za al­la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le all’in­ter­no del CI­VI.

5 I que­stio­na­ri com­pi­la­ti dai re­spon­sa­bi­li dei cor­si do­po i cor­si di for­ma­zio­ne con­ten­go­no i lo­ro no­mi­na­ti­vi.

283 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

Art. 110a Banca dati del CIVI per la gestione dei partner 284  

(art. 15a e 79 LSC)

1 Il CI­VI ge­sti­sce una ban­ca da­ti con­te­nen­te da­ti su per­so­ne, isti­tu­zio­ni, as­so­cia­zio­ni e au­to­ri­tà che:

a.
si tro­va­no in un rap­por­to di di­rit­to am­mi­ni­stra­ti­vo con il CI­VI;
b.
so­no in­te­res­sa­ti all’at­ti­vi­tà del ser­vi­zio ci­vi­le.

2 Nel­la ban­ca da­ti so­no re­gi­stra­ti i da­ti del­le per­so­ne se­guen­ti:

a.
per le per­so­ne fi­si­che: co­gno­me e no­me; al­tri­men­ti: de­si­gna­zio­ne;
b.
fun­zio­ne pro­fes­sio­na­le;
c.
ti­to­lo ac­ca­de­mi­co;
d.
gra­do mi­li­ta­re;
e.
man­da­to po­li­ti­co;
f.
da­ti sul­la fun­zio­ne scien­ti­fi­ca;
g.
da­ti sul­la fun­zio­ne all’in­ter­no del si­ste­ma dell’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio;
h.
se si trat­ta di un pri­va­to, di un’isti­tu­zio­ne pub­bli­ca o di un’as­so­cia­zio­ne;
i.
per le as­so­cia­zio­ni e le au­to­ri­tà: li­vel­lo fe­de­ra­le;
j.
in­di­riz­zo pri­va­to o pro­fes­sio­na­le; per i me­dia spe­cia­liz­za­ti: in­di­riz­zo del­la re­da­zio­ne;
k.
nu­me­ri di te­le­fo­no;
l.
in­di­riz­zi del­la co­mu­ni­ca­zio­ne elet­tro­ni­ca;
m.
lin­gua di cor­ri­spon­den­za;
n.
am­bi­ti d’at­ti­vi­tà se­con­do l’ar­ti­co­lo 4 LSC;
o.
rin­vio a do­cu­men­ti re­dat­ti o in­via­ti;
p.
da­ti sui con­tat­ti av­ve­nu­ti;
q.
per­so­na o ser­vi­zio re­spon­sa­bi­le dei con­tat­ti all’in­ter­no del CI­VI.

3 I da­ti per­so­na­li so­no con­ser­va­ti nel­la ban­ca da­ti per cin­que an­ni do­po l’ul­ti­mo trat­ta­men­to e poi can­cel­la­ti.

284 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 nov. 2017, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 6687).

Art. 111 Autorizzazione di regolamentazioni sperimentali  

(art. 79 LSC)

1 Il DE­FR può, sen­za che oc­cor­ra ade­gua­re pre­via­men­te la pre­sen­te or­di­nan­za, au­to­riz­za­re il CI­VI a spe­ri­men­ta­re nell’ese­cu­zio­ne del ser­vi­zio ci­vi­le le se­guen­ti mo­di­fi­che:

a.
esten­sio­ne dell’am­bi­to di ap­pli­ca­zio­ne de­gli im­pie­ghi a ti­to­lo di pro­va (art. 33);
b.285
pro­lun­ga­men­to e ri­du­zio­ne del­la du­ra­ta mi­ni­ma dei pe­rio­di d’im­pie­go (art. 37 e 38);
c.286
esten­sio­ne del­le pos­si­bi­li­tà di ef­fet­tua­re pe­rio­di d’im­pie­go di du­ra­ta in­fe­rio­re ai 26 gior­ni (art. 38);
d.287
pos­si­bi­li­tà di sud­di­vi­de­re ul­te­rior­men­te il pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta (art. 37);
e.288
esten­sio­ne dei mo­ti­vi di con­ge­do e del­la du­ra­ta del con­ge­do (art. 71);
f.289
spe­ri­men­ta­zio­ne di pos­si­bi­li­tà al­ter­na­ti­ve di te­ne­re i da­ti de­sti­na­ti al con­trol­lo se­con­do l’ar­ti­co­lo 75.
g.290
...

2 Es­so de­li­mi­ta la du­ra­ta del­le re­go­la­men­ta­zio­ni spe­ri­men­ta­li.

285 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

286 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

287 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

288 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

289 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 5 dic. 2003, in vi­go­re dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

290 Abro­ga­ta dal n. I dell’O del 5 dic. 2003, con ef­fet­to dal 1° gen. 2004 (RU 2003 5215).

Art. 111a291  

291 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 27 nov. 2000 (RU 2000 3083). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 10 dic. 2010, con ef­fet­to dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

Art. 111b Tassa per le convocazioni d’ufficio 292293  

(art. 46aLO­GA)

1 Per l’ema­na­zio­ne di una con­vo­ca­zio­ne d’uf­fi­cio (art. 31a cpv. 4) il CI­VI ri­scuo­te una tas­sa.294

2 La tas­sa è cal­co­la­ta in fun­zio­ne del di­spen­dio di tem­po; tut­ta­via, es­sa non può ec­ce­de­re i 540 fran­chi. Per ogni ora im­pie­ga­ta è fat­tu­ra­to un im­por­to di 90 fran­chi.295

292 In­tro­dot­to n. I dell’O del 16 giu. 2006, in vi­go­re dal 1° ago. 2006 (RU 2006 2687).

293 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

294 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 15 ott. 2008, in vi­go­re dal 1° gen. 2009 (RU 2008 4877).

295 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 10 dic. 2010, in vi­go­re dal 1° feb. 2011 (RU 2011 151).

Art. 111c Applicabilità dell’ordinanza generale sugli emolumenti 296  

(art. 46a LO­GA)

Per quan­to la pre­sen­te or­di­nan­za non di­spon­ga al­tri­men­ti, si ap­pli­ca­no le di­spo­si­zio­ni dell’or­di­nan­za ge­ne­ra­le dell’8 set­tem­bre 2004297 su­gli emo­lu­men­ti.

296 In­tro­dot­to n. I dell’O del 16 giu. 2006, in vi­go­re dal 1° ago. 2006 (RU 2006 2687).

297 RS 172.041.1

Capitolo 13: Disposizioni transitorie

Art. 112e113298  

298 Abro­ga­ti dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, con ef­fet­to dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 114 Disposizione transitoria relativa alla modifica del 15 ottobre 2008 299  

1 Chiun­que è sta­to am­mes­so al ser­vi­zio ci­vi­le me­dian­te una de­ci­sio­ne pas­sa­ta in giu­di­ca­to e ha com­piu­to 26 an­ni pri­ma del 1° gen­na­io 2009 ef­fet­tua en­tro la fi­ne del 2010 al­me­no un nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio ci­vi­le ta­le che, nel cor­so de­gli an­ni suc­ces­si­vi, gli re­sta­no in me­dia an­co­ra 26 gior­ni di ser­vi­zio al mas­si­mo da pre­sta­re ogni an­no fi­no al rag­giun­gi­men­to del li­mi­te d’età or­di­na­rio pre­vi­sto all’ar­ti­co­lo 11 LSC.

2 Le con­vo­ca­zio­ni e le pia­ni­fi­ca­zio­ni dei pe­rio­di d’im­pie­go de­ci­se pri­ma del 1° gen­na­io 2009 ri­man­go­no va­li­de. Se una pia­ni­fi­ca­zio­ne dei pe­rio­di d’im­pie­go non può es­se­re at­tua­ta, oc­cor­re pre­sen­ta­re una do­man­da di dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio. La pia­ni­fi­ca­zio­ne dei pe­rio­di d’im­pie­go è va­li­da fin­tan­to­ché il dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio non è sta­to au­to­riz­za­to.

3 Il ri­co­no­sci­men­to di isti­tu­ti d’im­pie­go at­ti­vi nel set­to­re dell’agri­col­tu­ra è va­li­do fi­no al­la sca­den­za del­la du­ra­ta di va­li­di­tà li­mi­ta­ta del­la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to, dei con­tin­gen­ti ac­cor­da­ti o dei man­sio­na­ri.

299 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 6 mar. 2009, in vi­go­re dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 115 Disposizioni transitorie relative alla modifica del 6 marzo 2009 300  

1 Gli isti­tu­ti d’im­pie­go che so­no sta­ti ri­co­no­sciu­ti pri­ma del 1° apri­le 2009 no­ti­fi­ca­no al CI­VI en­tro il 30 giu­gno 2010:

a.
qua­li im­pie­ghi ri­chie­do­no esi­gen­ze par­ti­co­la­ri per quan­to con­cer­ne la buo­na re­pu­ta­zio­ne di una per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le;
b.
qua­li esi­gen­ze par­ti­co­la­ri ri­chie­ste al­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le dall’im­pie­go se­con­do il man­sio­na­rio de­vo­no es­se­re ve­ri­fi­ca­te dal CI­VI.

2 Se nel­la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to di un isti­tu­to d’im­pie­go la ca­te­go­ria se­con­do l’Ap­pen­di­ce 2a de­ve es­se­re ade­gua­ta, l’isti­tu­to d’im­pie­go pa­ga il tri­bu­to fis­sa­to in ba­se al­la ca­te­go­ria sta­bi­li­ta in pre­ce­den­za fi­no al pas­sag­gio in giu­di­ca­to del­la mo­di­fi­ca.

300 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 6 mar. 2009, in vi­go­re dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 116301  

301 Abro­ga­to dal n. I dell’O del 3 giu. 2016, con ef­fet­to dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art.117 Disposizioni transitorie della modifica del 3 giugno 2016 302  

1 Le con­ven­zio­ni d’im­pie­go con­clu­se e le con­vo­ca­zio­ni de­ci­se pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 3 giu­gno 2016 ri­man­go­no va­li­de.

2 Il ri­co­no­sci­men­to di isti­tu­ti d’im­pie­go nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «agri­col­tu­ra» è va­li­do fi­no al­la sca­den­za del­la du­ra­ta di va­li­di­tà del­la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to.

3 Il CI­VI ve­ri­fi­ca en­tro tre an­ni dall’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 3 giu­gno 2016 se gli isti­tu­ti d’im­pie­go che of­fro­no im­pie­ghi all’este­ro nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «coo­pe­ra­zio­ne al­lo svi­lup­po e aiu­to uma­ni­ta­rio» sod­di­sfa­no le con­di­zio­ni di ri­co­no­sci­men­to di cui all’ar­ti­co­lo 11. Es­so può mo­di­fi­ca­re o re­vo­ca­re la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to sul­la ba­se di que­sta ve­ri­fi­ca.

4 Al­le per­so­ne che han­no pre­sen­ta­to do­man­da di am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 3 giu­gno 2016 si ap­pli­ca l’ar­ti­co­lo 26 del di­rit­to an­te­rio­re.

5 Le per­so­ne sog­get­te al ser­vi­zio ci­vi­le pos­so­no svol­ge­re i lo­ro suc­ces­si­vi pe­rio­di d’im­pie­go nell’am­bi­to d’at­ti­vi­tà «scuo­la» an­che se pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 3 giu­gno 2016 han­no già svol­to o con­cor­da­to dei pe­rio­di d’im­pie­go in al­tri due am­bi­ti d’at­ti­vi­tà.

6 In ca­so di dif­fe­ri­men­to del ser­vi­zio se­con­do l’ar­ti­co­lo 46a ca­po­ver­so 1 del di­rit­to pre­vi­gen­te, per la ve­ri­fi­ca si ap­pli­ca l’ar­ti­co­lo 46a ca­po­ver­so 2 del di­rit­to an­te­rio­re.

7 Per gli im­pie­ghi che so­no sta­ti con­cor­da­ti pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 3 giu­gno 2016 si ap­pli­ca­no gli ar­ti­co­li 66, 67 e 81 del di­rit­to an­te­rio­re.

8 Se nel­la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to di un isti­tu­to d’im­pie­go si ren­de ne­ces­sa­ria la mo­di­fi­ca del­la ca­te­go­ria di cui all’Ap­pen­di­ce 2a, fin­ché la mo­di­fi­ca non è de­fi­ni­ti­va l’isti­tu­to d’im­pie­go ver­sa la tas­sa in ba­se al­la ca­te­go­ria pre­ce­den­te. Per gli im­pie­ghi con­cor­da­ti pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 3 giu­gno 2016 si ap­pli­ca­no le ta­rif­fe di cui all’Ap­pen­di­ce 2a del di­rit­to an­te­rio­re.

302 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 118 Disposizioni transitorie relative alla modifica del 22 novembre 2017 303  

Per le per­so­ne che so­no sta­te am­mes­se al ser­vi­zio ci­vi­le pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 22 no­vem­bre 2017 si ap­pli­ca­no le se­guen­ti nor­me re­la­ti­ve al­la suc­ces­sio­ne dei pe­rio­di d’im­pie­go:

a.
la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le ef­fet­tua ogni an­no pre­sta­zio­ni di ser­vi­zio ci­vi­le del­la du­ra­ta di al­me­no 26 gior­ni a par­ti­re dall’an­no in cui com­pie 27 an­ni e fi­no al rag­giun­gi­men­to del­la du­ra­ta com­ples­si­va del ser­vi­zio se­con­do l’ar­ti­co­lo 8 LSC;
b.
la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che non ha adem­piu­to la scuo­la re­clu­te com­pie un pe­rio­do d’im­pie­go di lun­ga du­ra­ta (art. 37) en­tro la fi­ne del ter­zo an­no ci­vi­le suc­ces­si­vo a quel­lo in cui l’am­mis­sio­ne al ser­vi­zio ci­vi­le pas­sa in giu­di­ca­to, ma al più tar­di nell’an­no in cui com­pie 27 an­ni;
c.
la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che non ha an­co­ra com­piu­to 26 an­ni nel mo­men­to in cui la sua de­ci­sio­ne di am­mis­sio­ne pas­sa in giu­di­ca­to, pre­sta fi­no al­la fi­ne dell’an­no in cui com­pie 27 an­ni al­me­no un nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio ci­vi­le ta­le che, nel cor­so de­gli an­ni suc­ces­si­vi, gli re­sta­no in me­dia an­co­ra 26 gior­ni di ser­vi­zio al mas­si­mo da pre­sta­re ogni an­no fi­no al rag­giun­gi­men­to del li­mi­te d’età or­di­na­rio pre­vi­sto all’ar­ti­co­lo 11 LSC nel­la ver­sio­ne pre­ce­den­te il 1° gen­na­io 2018;
d.
la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che ha già com­piu­to 26 an­ni nel mo­men­to in cui la sua de­ci­sio­ne di am­mis­sio­ne pas­sa in giu­di­ca­to, pre­sta, du­ran­te l’an­no suc­ces­si­vo a quel­lo in cui la de­ci­sio­ne di am­mis­sio­ne che la con­cer­ne pas­sa in giu­di­ca­to, al­me­no un nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio ci­vi­le ta­le che, nel cor­so de­gli an­ni suc­ces­si­vi, le re­sta­no in me­dia an­co­ra 26 gior­ni di ser­vi­zio al mas­si­mo da pre­sta­re ogni an­no fi­no al rag­giun­gi­men­to del li­mi­te d’età or­di­na­rio pre­vi­sto all’ar­ti­co­lo 11 LSC nel­la ver­sio­ne pre­ce­den­te il 1° gen­na­io 2018;
e.
la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le che ha com­piu­to 26 an­ni pre­sta, nel cor­so dell’an­no suc­ces­si­vo al ri­tor­no da un con­ge­do all’este­ro o suc­ces­si­vo al ter­mi­ne dell’eso­ne­ro dal ser­vi­zio, al­me­no un nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio ci­vi­le ta­le che, nel cor­so de­gli an­ni suc­ces­si­vi, le re­sta­no in me­dia an­co­ra 26 gior­ni di ser­vi­zio al mas­si­mo da pre­sta­re ogni an­no fi­no al rag­giun­gi­men­to del li­mi­te d’età or­di­na­rio pre­vi­sto all’ar­ti­co­lo 11 LSC nel­la ver­sio­ne pre­ce­den­te il 1° gen­na­io 2018;
f.
la per­so­na sog­get­ta al ser­vi­zio ci­vi­le può an­ti­ci­pa­re o re­cu­pe­ra­re una pre­sta­zio­ne di ser­vi­zio ci­vi­le an­nua­le se­con­do la let­te­ra a, se ha con­clu­so con un isti­tu­to d’im­pie­go una con­ven­zio­ne d’im­pie­go con­cer­nen­te il cor­ri­spon­den­te nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio. Non è pos­si­bi­le un re­cu­pe­ro nell’an­no del li­cen­zia­men­to dal ser­vi­zio ci­vi­le.

303 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 7 n. II 7 dell’O del 22 nov. 2017 con­cer­nen­te l’ob­bli­go di pre­sta­re ser­vi­zio mi­li­ta­re, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 7405).

Art. 118a Disposizioni transitorie della modifica del 20 giugno 2018 304  

1 Se per un isti­tu­to d’im­pie­go la ca­te­go­ria di cui all’Ap­pen­di­ce 2a de­ve es­se­re ri­de­fi­ni­ta in se­gui­to al­la mo­di­fi­ca del 20 giu­gno 2018, l’isti­tu­to d’im­pie­go pa­ga il tri­bu­to fis­sa­to in ba­se al­la ca­te­go­ria pre­ce­den­te fi­no al pas­sag­gio in giu­di­ca­to del­la mo­di­fi­ca del­la de­ci­sio­ne di ri­co­no­sci­men­to.

2 Per gli im­pie­ghi con­cor­da­ti pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca si ap­pli­ca­no le ta­rif­fe di cui all’Ap­pen­di­ce 2a del di­rit­to an­te­rio­re.

304 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 20 giu. 2018, in vi­go­re dal 1° gen. 2019 (RU 2018 2563).

Art. 118bis305  

305 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003 (RU 2003 5215). Abro­ga­to dal n. IV 41 dell’O del 22 ago. 2007 con­cer­nen­te l’ag­gior­na­men­to for­ma­le del di­rit­to fe­de­ra­le, con ef­fet­to dal 1° gen. 2008 (RU 2007 4477).

Art. 118ter306  

306 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 5 dic. 2003 (RU 2003 5215). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 6 mar. 2009, con ef­fet­to dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 118quater307  

307 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 27 giu. 2007 (RU 2007 3461). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 6 mar. 2009, con ef­fet­to dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Art. 118quinquies308  

308 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 15 ott. 2008 (RU 2008 4877). Abro­ga­to dal n. I dell’O del 6 mar. 2009, con ef­fet­to dal 1° apr. 2009 (RU 2009 1101).

Capitolo 14: Entrata in vigore

(art. 84 LSC)

Art. 119  

1 Ad ec­ce­zio­ne dell’Ap­pen­di­ce 3 nu­me­ro 5, la pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° ot­to­bre 1996.

2 L’Ap­pen­di­ce 3 nu­me­ro 5 en­tra in vi­go­re il 1° gen­na­io 1997 e si ap­pli­ca la pri­ma vol­ta all’an­no d’esen­zio­ne 1997.

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