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Ordinanza
sulla parte generale
del diritto delle assicurazioni sociali
(OPGA)

dell’11 settembre 2002 (Stato 1° gennaio 2021)

Il Consiglio federale svizzero,

visto l’articolo 81 della legge federale del 6 ottobre 20001 sulla parte generale del diritto delle assicurazioni sociali (LPGA),

ordina:

Capitolo 1: Disposizioni concernenti le prestazioni

Sezione 1: Garanzia d’impiego appropriato

Art. 1  

1 Se per ga­ran­ti­re l’im­pie­go ap­pro­pria­to con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 20 LP­GA o al­le di­spo­si­zio­ni del­le sin­go­le leg­gi le pre­sta­zio­ni pe­cu­nia­rie non so­no ver­sa­te al be­ne­fi­cia­rio e que­sti è sot­to­po­sto a cu­ra­te­la ge­ne­ra­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 398 del Co­di­ce ci­vi­le (CC)2, es­se so­no ver­sa­te al cu­ra­to­re op­pu­re a una per­so­na o un’au­to­ri­tà da es­so de­si­gna­ta.3

1bis Se il be­ne­fi­cia­rio è sot­to­po­sto a uno dei ge­ne­ri di cu­ra­te­la di cui agli ar­ti­co­li 393–397 CC, le pre­sta­zio­ni pe­cu­nia­rie so­no ver­sa­te al cu­ra­to­re op­pu­re a una per­so­na o un’au­to­ri­tà da es­so de­si­gna­ta sol­tan­to se il cu­ra­to­re è sta­to in­ca­ri­ca­to di am­mi­ni­strar­le me­dian­te un ti­to­lo aven­te for­za di giu­di­ca­to o se l’au­to­ri­tà di pro­te­zio­ne de­gli adul­ti com­pe­ten­te ne or­di­na il ver­sa­men­to al cu­ra­to­re.4

2 Se per ga­ran­ti­re l’im­pie­go ap­pro­pria­to con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 20 LP­GA o al­le sin­go­le leg­gi le pre­sta­zio­ni pe­cu­nia­rie so­no ver­sa­te a un ter­zo o a un’au­to­ri­tà che ha un ob­bli­go le­ga­le o mo­ra­le di as­si­sten­za nei ri­guar­di del be­ne­fi­cia­rio o che lo as­si­ste con­ti­nua­men­te, es­so è te­nu­to a:

a.
uti­liz­za­re le pre­sta­zio­ni pe­cu­nia­rie esclu­si­va­men­te per il so­sten­ta­men­to del be­ne­fi­cia­rio e del­le per­so­ne a suo ca­ri­co;
b.
ren­de­re con­to all’as­si­cu­ra­to­re, su sua ri­chie­sta, dell’uti­liz­za­zio­ne del­le pre­sta­zio­ni pe­cu­nia­rie.

2 RS 210

3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 18 nov. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5149).

4 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 18 nov. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5149).

Sezione 2: Restituzione di prestazioni indebitamente riscosse

(art. 25 LPGA)

Art. 2 Persone tenute alla restituzione  

1 So­no te­nu­ti al­la re­sti­tu­zio­ne:

a.
il be­ne­fi­cia­rio del­la pre­sta­zio­ne in­de­bi­ta­men­te con­ces­sa o i suoi ere­di;
b.5
i ter­zi e le au­to­ri­tà cui le pre­sta­zio­ni pe­cu­nia­rie so­no sta­te ver­sa­te per ga­ran­ti­re l’im­pie­go ap­pro­pria­to con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 20 LP­GA o al­le di­spo­si­zio­ni del­le sin­go­le leg­gi, ad ec­ce­zio­ne del cu­ra­to­re;
c.6
i ter­zi e le au­to­ri­tà cui la pre­sta­zio­ne in­de­bi­ta­men­te con­ces­sa è sta­ta ver­sa­ta re­troat­ti­va­men­te, ad ec­ce­zio­ne del cu­ra­to­re.

2 Se le pre­sta­zio­ni in­de­bi­ta­men­te con­ces­se a una per­so­na mi­no­ren­ne non so­no sta­te ver­sa­te a que­sta stes­sa per­so­na e non vi è ob­bli­go di re­sti­tu­zio­ne con­for­me­men­te al ca­po­ver­so 1 let­te­ra b o c, l’ob­bli­go di re­sti­tu­zio­ne in­com­be al­le per­so­ne che al mo­men­to del ver­sa­men­to del­le pre­sta­zio­ni de­te­ne­va­no l’au­to­ri­tà pa­ren­ta­le.

3 Il di­rit­to dell’as­si­cu­ra­to­re di chie­de­re la re­sti­tu­zio­ne è sta­bi­li­to pro­por­zio­nal­men­te al­le pre­sta­zio­ni in­de­bi­ta­men­te con­ces­se che pos­so­no es­se­re com­pen­sa­te con ver­sa­men­ti re­troat­ti­vi di al­tre as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li, con­for­me­men­te al­la nor­ma­ti­va del­le sin­go­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li, nei con­fron­ti dell’as­si­cu­ra­to­re te­nu­to a ver­sa­men­ti re­troat­ti­vi.

5 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 18 nov. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5149).

6 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 18 nov. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5149).

Art. 3 Decisione di restituzione  

1 L’am­mon­ta­re del­la re­sti­tu­zio­ne è sta­bi­li­to me­dian­te de­ci­sio­ne.

2 Nel­la de­ci­sio­ne di re­sti­tu­zio­ne l’as­si­cu­ra­to­re in­di­ca la pos­si­bi­li­tà di chie­de­re il con­do­no.

3 L’as­si­cu­ra­to­re de­ci­de di ri­nun­cia­re al­la re­sti­tu­zio­ne se so­no ma­ni­fe­sta­men­te da­te le con­di­zio­ni per il con­do­no.

Art. 4 Condono  

1 Se il be­ne­fi­cia­rio era in buo­na fe­de e si tro­va in gra­vi dif­fi­col­tà, l’as­si­cu­ra­to­re ri­nun­cia com­ple­ta­men­te o in par­te al­la re­sti­tu­zio­ne del­le pre­sta­zio­ni in­de­bi­ta­men­te con­ces­se.

2 De­ter­mi­nan­te per il ri­co­no­sci­men­to di una gra­ve dif­fi­col­tà è il mo­men­to in cui la de­ci­sio­ne di re­sti­tu­zio­ne pas­sa in giu­di­ca­to.

3 Le au­to­ri­tà cui so­no sta­te ver­sa­te pre­sta­zio­ni in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 20 LP­GA o del­le di­spo­si­zio­ni del­le sin­go­le leg­gi non pos­so­no far va­le­re una gra­ve dif­fi­col­tà.

4 Il con­do­no è con­ces­so su do­man­da scrit­ta. La do­man­da, mo­ti­va­ta e cor­re­da­ta dei ne­ces­sa­ri giu­sti­fi­ca­ti­vi, de­ve es­se­re inol­tra­ta en­tro 30 gior­ni dal mo­men­to in cui la de­ci­sio­ne è pas­sa­ta in giu­di­ca­to.

5 Sul con­do­no è pro­nun­cia­ta una de­ci­sio­ne.

Art. 5 Gravi difficoltà 7  

1 La gra­ve dif­fi­col­tà ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 25 ca­po­ver­so 1 LP­GA è da­ta quan­do le spe­se ri­co­no­sciu­te a nor­ma del­la leg­ge fe­de­ra­le del 6 ot­to­bre 20068 sul­le pre­sta­zio­ni com­ple­men­ta­ri all’as­si­cu­ra­zio­ne per la vec­chia­ia, i su­per­sti­ti e l’in­va­li­di­tà (LPC) e le spe­se sup­ple­men­ta­ri di cui al ca­po­ver­so 4 su­pe­ra­no i red­di­ti de­ter­mi­nan­ti se­con­do la LPC.

2 Per il cal­co­lo del­le spe­se ri­co­no­sciu­te ai sen­si del ca­po­ver­so 1 so­no com­pu­ta­ti:

a.
per le per­so­ne che vi­vo­no a ca­sa: qua­le pi­gio­ne di un ap­par­ta­men­to, l’im­por­to mas­si­mo se­con­do le ca­te­go­rie di cui all’ar­ti­co­lo 10 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b LPC;
b.
per le per­so­ne che vi­vo­no in un isti­tu­to o in un ospe­da­le: qua­le im­por­to per le spe­se per­so­na­li, 4800 fran­chi l’an­no;
c.
per tut­ti: qua­le im­por­to for­fet­ta­rio per l’as­si­cu­ra­zio­ne ob­bli­ga­to­ria del­le cu­re me­di­co-sa­ni­ta­rie, il pre­mio mas­si­mo per la ri­spet­ti­va ca­te­go­ria se­con­do la ver­sio­ne vi­gen­te dell’or­di­nan­za del DFI sui pre­mi me­di can­to­na­li e re­gio­na­li dell’as­si­cu­ra­zio­ne del­le cu­re me­di­co-sa­ni­ta­rie per il cal­co­lo del­le pre­sta­zio­ni com­ple­men­ta­ri9.

3 Per le per­so­ne che vi­vo­no in un isti­tu­to o in un ospe­da­le il com­pu­to del­la so­stan­za am­mon­ta ad un quin­di­ce­si­mo del­la so­stan­za net­ta, ad un de­ci­mo se si trat­ta di be­ne­fi­cia­ri di ren­di­te di vec­chia­ia. Nel ca­so di per­so­ne par­zial­men­te in­va­li­de è com­pu­ta­to so­lo il red­di­to ef­fet­ti­vo ot­te­nu­to dall’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va. Non è te­nu­to con­to di un’even­tua­le li­mi­ta­zio­ne can­to­na­le del­le spe­se per il sog­gior­no in un isti­tu­to.

4 So­no com­pu­ta­ti co­me spe­se sup­ple­men­ta­ri:

a.
per le per­so­ne so­le, 8000 fran­chi;
b.
per i co­niu­gi, 12 000 fran­chi;
c.
per gli or­fa­ni che han­no di­rit­to a una ren­di­ta e i fi­gli che dan­no di­rit­to a una ren­di­ta per fi­gli dell’AVS o dell’AI, 4000 fran­chi per fi­glio.

7 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I 15 dell’O del 7 nov. 2007 (Nuo­va im­po­sta­zio­ne del­la pe­re­qua­zio­ne fi­nan­zia­ria e del­la ri­par­ti­zio­ne dei com­pi­ti tra Con­fe­de­ra­zio­ne e Can­to­ni), in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5823).

8 RS831.30

9RS831.309.1

Sezione 3: Interesse di mora sulle prestazioni

(art. 26 cpv. 2 LPGA)

Art. 610  

10 Abro­ga­to dal n. II 1 dell’O del 28 set. 2007, con ef­fet­to dal 1° gen. 2008 (RU 2007 5155).

Art. 7 Tasso d’interesse e calcolo  

1 Il tas­so per l’in­te­res­se di mo­ra è del 5 per cen­to all’an­no.

2 L’in­te­res­se di mo­ra è cal­co­la­to ogni me­se sul­le pre­sta­zio­ni spet­tan­ti al be­ne­fi­cia­rio si­no al­la fi­ne del me­se pre­ce­den­te. Il suo de­cor­so ini­zia il pri­mo gior­no del me­se in cui ne è in­sor­to il di­rit­to e ces­sa al­la fi­ne del me­se in cui è sta­to emes­so l’or­di­ne di pa­ga­men­to.

3 Se la pre­sta­zio­ne è sog­get­ta sol­tan­to in par­te all’in­te­res­se di mo­ra, con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 6, al mo­men­to del pa­ga­men­to de­gli ar­re­tra­ti l’in­te­res­se di mo­ra va cal­co­la­to sull’in­te­ra pre­sta­zio­ne e ver­sa­to in pro­por­zio­ne del­la quo­ta di pre­sta­zio­ne sul­la qua­le l’in­te­res­se è do­vu­to ri­spet­to al­la pre­sta­zio­ne com­ples­si­va.

Capitolo 2: Disposizioni generali di procedura

Sezione 1: Esigenze per gli specialisti incaricati dell’osservazione11

11 Introdotta dal n. I dell’O del 7 giu. 2019, in vigore dal 1° ott. 2019 (RU 2019 2833).

(art. 43a cpv. 9 lett. c LPGA)

Art. 7a Obbligo di autorizzazione  

Chi in­ten­de svol­ge­re un’os­ser­va­zio­ne per un as­si­cu­ra­to­re ne­ces­si­ta di un’au­to­riz­za­zio­ne dell’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li (UFAS).

Art. 7b Condizioni per l’autorizzazione  

1 L’au­to­riz­za­zio­ne è ri­la­scia­ta se:

a.
nell’estrat­to per pri­va­ti di cui all’ar­ti­co­lo 371 del Co­di­ce pe­na­le12 ri­la­scia­to al ri­chie­den­te non fi­gu­ra­no rea­ti che han­no un nes­so con l’at­ti­vi­tà sog­get­ta ad au­to­riz­za­zio­ne;
b.
il ri­chie­den­te di­chia­ra che nei suoi con­fron­ti non so­no in cor­so pro­ce­di­men­ti pe­na­li e non so­no in cor­so, né so­no sta­ti con­clu­si ne­gli ul­ti­mi die­ci an­ni, pro­ce­di­men­ti ci­vi­li per le­sio­ni del­la per­so­na­li­tà se­con­do gli ar­ti­co­li 28–28b del Co­di­ce ci­vi­le13 che han­no un nes­so con l’at­ti­vi­tà sog­get­ta ad au­to­riz­za­zio­ne e che pos­so­no pre­giu­di­ca­re la ga­ran­zia di eser­ci­zio ir­re­pren­si­bi­le di que­sta at­ti­vi­tà e la buo­na re­pu­ta­zio­ne;
c.
non esi­sto­no at­te­sta­ti di ca­ren­za di be­ni con­tro il ri­chie­den­te;
d.
il ri­chie­den­te ha ac­qui­si­to, nel qua­dro di una for­ma­zio­ne o for­ma­zio­ne con­ti­nua ade­gua­ta, le co­no­scen­ze giu­ri­di­che ne­ces­sa­rie per l’ese­cu­zio­ne dell’os­ser­va­zio­ne con­for­me al di­rit­to;
e.
ne­gli ul­ti­mi die­ci an­ni il ri­chie­den­te ha con­clu­so con suc­ces­so una for­ma­zio­ne o una for­ma­zio­ne con­ti­nua di po­li­zia o equi­va­len­te nel cam­po dell’os­ser­va­zio­ne; e
f.
ne­gli ul­ti­mi cin­que an­ni il ri­chie­den­te ha svol­to al­me­no 12 in­ca­ri­chi di sor­ve­glian­za di per­so­ne.

2 L’au­to­riz­za­zio­ne è ri­la­scia­ta so­lo a per­so­ne fi­si­che.

Art. 7c Richiesta  

La ri­chie­sta per il ri­la­scio dell’au­to­riz­za­zio­ne va inol­tra­ta per iscrit­to all’UFAS. Ad es­sa van­no al­le­ga­ti:

a.
un cur­ri­cu­lum vi­tae in cui so­no in­di­ca­te le at­ti­vi­tà pro­fes­sio­na­li pre­ce­den­te­men­te svol­te;
b.
la di­chia­ra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 7b ca­po­ver­so 1 let­te­ra b e le pro­ve dell’adem­pi­men­to del­le al­tre con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 7b.
Art. 7d Durata di validità ed effetto dell’autorizzazione  

1 L’au­to­riz­za­zio­ne è ri­la­scia­ta per cin­que an­ni.

2 Es­sa non può es­se­re men­zio­na­ta nel­la de­no­mi­na­zio­ne pro­fes­sio­na­le e non con­fe­ri­sce al­cun ti­to­lo pro­fes­sio­na­le pro­tet­to. Non può es­se­re uti­liz­za­ta a fi­ni pub­bli­ci­ta­ri.

Art. 7e Comunicazione di cambiamenti sostanziali e revoca dell’autorizzazione  

1 Il ti­to­la­re dell’au­to­riz­za­zio­ne è te­nu­to a co­mu­ni­ca­re im­me­dia­ta­men­te all’UFAS:

a.
qual­sia­si cam­bia­men­to so­stan­zia­le del­la si­tua­zio­ne che ha de­ter­mi­na­to il ri­la­scio dell’au­to­riz­za­zio­ne;
b.
l’even­tua­le aper­tu­ra nei suoi con­fron­ti di un pro­ce­di­men­to pe­na­le o ci­vi­le per le­sio­ni del­la per­so­na­li­tà se­con­do gli ar­ti­co­li 28–28b del Co­di­ce ci­vi­le14 che ha un nes­so con l’at­ti­vi­tà sog­get­ta ad au­to­riz­za­zio­ne e che può pre­giu­di­ca­re la ga­ran­zia di un eser­ci­zio ir­re­pren­si­bi­le di que­sta at­ti­vi­tà e la buo­na re­pu­ta­zio­ne.

2 L’au­to­riz­za­zio­ne è re­vo­ca­ta, se:

a.
una del­le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 7b non è più adem­piu­ta;
b.
l’ob­bli­go di co­mu­ni­ca­zio­ne di cui al ca­po­ver­so 1 è vio­la­to; o
c.
emer­go­no suc­ces­si­va­men­te fat­ti in ba­se ai qua­li es­sa avreb­be do­vu­to es­se­re ri­fiu­ta­ta, in par­ti­co­la­re per­ché la di­chia­ra­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 7b ca­po­ver­so 1 let­te­ra b non cor­ri­spon­de­va al ve­ro.

3 Es­sa può es­se­re re­vo­ca­ta, se il ti­to­la­re dell’au­to­riz­za­zio­ne:

a.
vio­la il di­vie­to di pub­bli­ci­tà di cui all’ar­ti­co­lo 7d ca­po­ver­so 2; o
b.
svol­ge un’os­ser­va­zio­ne in mo­do non con­for­me al di­rit­to.
Art. 7f Emolumenti per l’esame della richiesta di autorizzazione  

1 L’UFAS ri­scuo­te un emo­lu­men­to di 700 fran­chi per l’esa­me di cia­scu­na ri­chie­sta di au­to­riz­za­zio­ne.

2 Per il re­sto si ap­pli­ca­no le di­spo­si­zio­ni dell’or­di­nan­za ge­ne­ra­le dell’8 set­tem­bre 200415 su­gli emo­lu­men­ti.

Art. 7g Registro dei titolari di un’autorizzazione  

L’UFAS tie­ne un re­gi­stro dei ti­to­la­ri di un’au­to­riz­za­zio­ne.

Sezione 2: Svolgimento dell’osservazione16

16 Introdotta dal n. I dell’O del 7 giu. 2019, in vigore dal 1° ott. 2019 (RU 2019 2833).

(art. 43a e 43b LPGA)

Art. 7h Luogo dell’osservazione  

1 Per luo­go ac­ces­si­bi­le al pub­bli­co s’in­ten­de il suo­lo pub­bli­co o pri­va­to sul qua­le è di re­go­la tol­le­ra­to l’ac­ces­so del pub­bli­co.

2 Un luo­go è con­si­de­ra­to non li­be­ra­men­te vi­si­bi­le da un luo­go ac­ces­si­bi­le al pub­bli­co, se ap­par­tie­ne al­la sfe­ra pri­va­ta pro­tet­ta del­la per­so­na da os­ser­va­re, in par­ti­co­la­re:

a.
l’in­ter­no di un’abi­ta­zio­ne, in­clu­si i lo­ca­li vi­si­bi­li dall’ester­no at­tra­ver­so una fi­ne­stra;
b.
spiaz­zi, cor­ti­li e giar­di­ni cin­ta­ti e at­ti­gui a una ca­sa che ge­ne­ral­men­te non so­no vi­si­bi­li dall’ester­no.
Art. 7i Mezzi di osservazione  

1 Per le re­gi­stra­zio­ni su sup­por­to vi­si­vo non pos­so­no es­se­re im­pie­ga­ti stru­men­ti che au­men­ta­no so­stan­zial­men­te le nor­ma­li ca­pa­ci­tà per­cet­ti­ve uma­ne, in par­ti­co­la­re vi­so­ri not­tur­ni.

2 Per le re­gi­stra­zio­ni su sup­por­to so­no­ro non pos­so­no es­se­re im­pie­ga­ti stru­men­ti che au­men­ta­no so­stan­zial­men­te le nor­ma­li ca­pa­ci­tà udi­ti­ve uma­ne, in par­ti­co­la­re mi­cro­spie, mi­cro­fo­ni di­re­zio­na­li e am­pli­fi­ca­to­ri. Non pos­so­no es­se­re uti­liz­za­te re­gi­stra­zio­ni di pa­ro­le pro­nun­cia­te non in pub­bli­co; se ta­li re­gi­stra­zio­ni so­no con­te­nu­te in re­gi­stra­zio­ni su sup­por­to vi­si­vo, que­ste ul­ti­me so­no tut­ta­via uti­liz­za­bi­li sen­za le re­gi­stra­zio­ni su sup­por­to so­no­ro.

3 Per lo­ca­liz­za­re la po­si­zio­ne so­no am­mes­si sol­tan­to stru­men­ti pre­vi­sti spe­ci­fi­ca­men­te a tal fi­ne, in par­ti­co­la­re ap­pa­rec­chi di lo­ca­liz­za­zio­ne sa­tel­li­ta­ri. Non pos­so­no es­se­re im­pie­ga­ti ap­pa­rec­chi vo­lan­ti.

Sezione 3: Gestione, conservazione, consultazione e distruzione degli atti nonché notifica delle sentenze

(art. 43a cpv. 9 lett. a, 46 e 47 LPGA)17

17 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 giu. 2019, in vigore dal 1° ott. 2019 (RU 2019 2833).

Art. 8 Gestione degli atti 18  

1 Gli at­ti van­no ge­sti­ti in mo­do si­ste­ma­ti­co e in or­di­ne cro­no­lo­gi­co.

2 De­ve es­se­re te­nu­to un in­di­ce com­ple­to de­gli at­ti che for­ni­sca in­di­ca­zio­ni chia­re e ine­qui­vo­ca­bi­li sul con­te­nu­to dei sin­go­li do­cu­men­ti.

18 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 7 giu. 2019, in vi­go­re dal 1° ott. 2019 (RU 2019 2833).

Art. 8a Conservazione degli atti 19  

1 Gli at­ti van­no con­ser­va­ti in mo­do si­cu­ro e ap­pro­pria­to, al ri­pa­ro da in­flus­si dan­no­si.

2 De­vo­no es­se­re pro­tet­ti me­dian­te mi­su­re ade­gua­te di na­tu­ra edi­li­zia, tec­ni­ca e or­ga­niz­za­ti­va da ac­ces­si non au­to­riz­za­ti, da mo­di­fi­che non do­cu­men­ta­te e dal ri­schio di per­di­ta.

19 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 7 giu. 2019, in vi­go­re dal 1° ott. 2019 (RU 2019 2833).

Art. 8b Forma della consultazione degli atti 2021  

1 L’as­si­cu­ra­to­re può su­bor­di­na­re a una do­man­da scrit­ta la con­ces­sio­ne del­la con­sul­ta­zio­ne de­gli at­ti.

2 Di mas­si­ma gli at­ti so­no con­sul­ta­ti pres­so la se­de dell’as­si­cu­ra­to­re o dei suoi or­ga­ni ese­cu­ti­vi. Su do­man­da del ri­chie­den­te, l’as­si­cu­ra­to­re può tra­smet­ter­gli una co­pia de­gli at­ti. So­no sal­vi l’ar­ti­co­lo 47 ca­po­ver­so 2 LP­GA e l’ar­ti­co­lo 8 ca­po­ver­so 5 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 19 giu­gno 199222 sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti.

3 L’as­si­cu­ra­to­re de­ve tra­smet­te­re per con­sul­ta­zio­ne gli at­ti o co­pia di es­si:

a.
al­le au­to­ri­tà;
b.
agli al­tri as­si­cu­ra­to­ri e al­le per­so­ne abi­li­ta­te a eser­ci­ta­re la rap­pre­sen­tan­za in giu­di­zio a nor­ma dell’ar­ti­co­lo 2 del­la leg­ge del 23 giu­gno 200023 su­gli av­vo­ca­ti.

20 Ori­gi­na­rio art. 8.

21 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. II dell’O del 19 set. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 3177).

22 RS 235.1

23 RS 935.61

Art. 8c Consultazione del materiale ottenuto in occasione dell’osservazione 24  

1 Se l’as­si­cu­ra­to­re in­for­ma oral­men­te l’as­si­cu­ra­to, pres­so i pro­pri lo­ca­li, sull’os­ser­va­zio­ne svol­ta, gli per­met­te di con­sul­ta­re tut­to il ma­te­ria­le ot­te­nu­to in oc­ca­sio­ne dell’os­ser­va­zio­ne e gli se­gna­la che ha la pos­si­bi­li­tà di ri­chie­de­re co­pie di tut­to il ma­te­ria­le in que­stio­ne.

2 Se l’as­si­cu­ra­to­re in­for­ma per scrit­to l’as­si­cu­ra­to sull’os­ser­va­zio­ne svol­ta, gli dà la pos­si­bi­li­tà di con­sul­ta­re pres­so la pro­pria se­de tut­to il ma­te­ria­le ot­te­nu­to in oc­ca­sio­ne dell’os­ser­va­zio­ne. Gli se­gna­la che ha la pos­si­bi­li­tà di ri­chie­de­re co­pie di tut­to il ma­te­ria­le in que­stio­ne.

24 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 7 giu. 2019, in vi­go­re dal 1° ott. 2019 (RU 2019 2833).

Art. 9 Costi della consultazione degli atti 25  

1 Di mas­si­ma la con­sul­ta­zio­ne de­gli at­ti è gra­tui­ta.

2 Un emo­lu­men­to cal­co­la­to a nor­ma dell’or­di­nan­za del 10 set­tem­bre 196926 sul­le tas­se e spe­se nel­la pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va può es­se­re per­ce­pi­to se la con­sul­ta­zio­ne cau­sa un la­vo­ro par­ti­co­lar­men­te one­ro­so. È sal­vo l’ar­ti­co­lo 2 dell’or­di­nan­za del 14 giu­gno 199327 sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti.

25 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 7 giu. 2019, in vi­go­re dal 1° ott. 2019 (RU 2019 2833).

26 RS 172.041.0

27 RS 235.11

Art. 9a Distruzione degli atti 28  

1 Sal­vo di­spo­si­zio­ne con­tra­ria del­la leg­ge, gli at­ti sen­za va­lo­re ar­chi­vi­sti­co van­no di­strut­ti al ter­mi­ne del­la du­ra­ta di con­ser­va­zio­ne.

2 La di­stru­zio­ne de­gli at­ti de­ve es­se­re ve­ri­fi­ca­ta ed ese­gui­ta tu­te­lan­do la ri­ser­va­tez­za di tut­te le in­for­ma­zio­ni ivi con­te­nu­te.

3 Il pro­ces­so di di­stru­zio­ne va ver­ba­liz­za­to.

4 Gli at­ti re­la­ti­vi all’os­ser­va­zio­ne che im­me­dia­ta­men­te do­po la me­de­si­ma non ser­vo­no qua­li mez­zi di pro­va per una mo­di­fi­ca del­la pre­sta­zio­ne van­no di­strut­ti en­tro tre me­si dal pas­sag­gio in giu­di­ca­to del­la de­ci­sio­ne (art. 43a cpv. 8 LP­GA). La di­stru­zio­ne de­ve es­se­re con­fer­ma­ta per scrit­to al­la per­so­na os­ser­va­ta.

28 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 7 giu. 2019, in vi­go­re dal 1° ott. 2019 (RU 2019 2833).

Art. 9b Notifica delle sentenze 29  

Gli or­ga­ni d’ese­cu­zio­ne no­ti­fi­ca­no ai pe­ri­ti di cui all’ar­ti­co­lo 44 LP­GA che han­no ese­gui­to una pe­ri­zia me­di­ca una co­pia del­le sen­ten­ze dei tri­bu­na­li can­to­na­li del­le as­si­cu­ra­zio­ni, del Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le e del Tri­bu­na­le fe­de­ra­le in cui la lo­ro pe­ri­zia è sta­ta uti­liz­za­ta co­me mez­zo di pro­va.

29 Ori­gi­na­rio art. 9a. In­tro­dot­to dal n. II dell’O del 19 set. 2014, in vi­go­re dal 1° gen. 2015 (RU 2014 3177).

Sezione 4: Procedura di opposizione

(art. 52 LPGA)30

30 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 giu. 2019, in vigore dal 1° ott. 2019 (RU 2019 2833).

Art. 10 Principio  

1 L’op­po­si­zio­ne de­ve con­te­ne­re una con­clu­sio­ne e una mo­ti­va­zio­ne.

2 L’op­po­si­zio­ne de­ve es­se­re inol­tra­ta per scrit­to con­tro de­ci­sio­ni:

a.
im­pu­gna­bi­li per op­po­si­zio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 52 LP­GA in me­ri­to a pre­sta­zio­ni ai sen­si del­la leg­ge fe­de­ra­le del 25 giu­gno 198231 sull’as­si­cu­ra­zio­ne ob­bli­ga­to­ria con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne e l’in­den­ni­tà per in­sol­ven­za o al­la re­sti­tu­zio­ne del­le stes­se;
b.
ema­na­te da un or­ga­no d’ese­cu­zio­ne del­la si­cu­rez­za sul la­vo­ro ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 47–51 dell’or­di­nan­za del 19 di­cem­bre 198332 sul­la pre­ven­zio­ne de­gli in­for­tu­ni e del­le ma­lat­tie pro­fes­sio­na­li.

3 In tut­ti gli al­tri ca­si l’op­po­si­zio­ne può es­se­re fat­ta per scrit­to o oral­men­te du­ran­te un col­lo­quio per­so­na­le.

4 L’op­po­si­zio­ne scrit­ta de­ve por­ta­re la fir­ma dell’op­po­nen­te o del suo pa­tro­ci­na­to­re. L’as­si­cu­ra­to­re met­te a ver­ba­le l’op­po­si­zio­ne fat­ta oral­men­te; il ver­ba­le de­ve es­se­re fir­ma­to dall’op­po­nen­te o dal suo pa­tro­ci­na­to­re.

5 Se l’op­po­si­zio­ne non sod­di­sfa i re­qui­si­ti di cui al ca­po­ver­so 1 o se man­ca la fir­ma, l’as­si­cu­ra­to­re as­se­gna un con­gruo ter­mi­ne per ri­me­diar­vi, con la com­mi­na­to­ria che in ca­so con­tra­rio non si en­tre­rà nel me­ri­to.

Art. 11 Effetto sospensivo  

1 L’op­po­si­zio­ne ha ef­fet­to so­spen­si­vo, sal­vo i ca­si in cui:

a.
il ri­cor­so con­tro una de­ci­sio­ne su op­po­si­zio­ne non ha ef­fet­to so­spen­si­vo in vir­tù del­la leg­ge;
b.
l’as­si­cu­ra­to­re ha tol­to l’ef­fet­to so­spen­si­vo nel­la sua de­ci­sio­ne;
c.
la de­ci­sio­ne ha una con­se­guen­za giu­ri­di­ca il cui ef­fet­to non può es­se­re so­spe­so.

2 L’as­si­cu­ra­to­re può su do­man­da o di mo­to pro­prio to­glie­re l’ef­fet­to so­spen­si­vo op­pu­re ri­sta­bi­lir­lo se l’ave­va tol­to con la de­ci­sio­ne. Ta­le do­man­da dev’es­se­re trat­ta­ta im­me­dia­ta­men­te.

Art. 12 Decisione su opposizione  

1 L’as­si­cu­ra­to­re non è vin­co­la­to al­le con­clu­sio­ni dell’op­po­nen­te. Può mo­di­fi­ca­re la de­ci­sio­ne a fa­vo­re o a sfa­vo­re dell’op­po­nen­te.

2 Se in­ten­de mo­di­fi­ca­re la de­ci­sio­ne a sfa­vo­re dell’op­po­nen­te, con­ce­de a que­st’ul­ti­mo la pos­si­bi­li­tà di ri­ti­ra­re l’op­po­si­zio­ne.

Sezione 5: Spese concernenti il patrocinio gratuito33

33 Introdotta dal n. II dell’O del 21 feb. 2007, in vigore dal 1° mag. 2007 (RU 2007 1075).

(art. 37 cpv. 4 LPGA) 34

34 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del 7 giu. 2019, in vigore dal 1° ott. 2019 (RU 2019 2833).

Art. 12a  

Gli ar­ti­co­li 8–13 del re­go­la­men­to dell’11 di­cem­bre 200635 sul­le tas­se e sul­le spe­se ri­pe­ti­bi­li nel­le cau­se di­nan­zi al Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia al­le spe­se d’av­vo­ca­to di una par­te che be­ne­fi­cia del gra­tui­to pa­tro­ci­nio.

35 [RU 2006 5305. RU 2008 2209art. 22]. Ve­di ora: l’O del 21 feb. 2008 (RS 173.320.2).

Capitolo 3: Regresso

(art. 72 LPGA)

Art. 13 Principio  

Gli as­si­cu­ra­to­ri cui spet­ta il di­rit­to di re­gres­so ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 72–75 LP­GA pos­so­no sti­pu­la­re tra di lo­ro o con al­tri in­te­res­sa­ti con­ven­zio­ni de­sti­na­te a sem­pli­fi­ca­re il di­sbri­go dei ca­si di re­gres­so.

Art. 14 Esercizio del regresso per l’AVS/AI  

1 Per l’as­si­cu­ra­zio­ne per la vec­chia­ia e per i su­per­sti­ti non­ché per l’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro l’in­va­li­di­tà, il re­gres­so è eser­ci­ta­to dall’UFAS in col­la­bo­ra­zio­ne con le cas­se di com­pen­sa­zio­ne e gli uf­fi­ci AI. A ta­le sco­po l’UFAS sti­pu­la le ne­ces­sa­rie con­ven­zio­ni con le cas­se di com­pen­sa­zio­ne e gli uf­fi­ci AI.36

2 Se l’Isti­tu­to na­zio­na­le sviz­ze­ro di as­si­cu­ra­zio­ne con­tro gli in­for­tu­ni o l’as­si­cu­ra­zio­ne mi­li­ta­re eser­ci­ta­no il re­gres­so, es­si fan­no va­le­re an­che il di­rit­to di re­gres­so dell’as­si­cu­ra­zio­ne per la vec­chia­ia e per i su­per­sti­ti e dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro l’in­va­li­di­tà. A ta­le sco­po l’UFAS sti­pu­la con i due as­si­cu­ra­to­ri so­cia­li le ne­ces­sa­rie con­ven­zio­ni.

36 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 18 nov. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5149).

Art. 15 Esercizio del regresso per l’assicurazione contro la disoccupazione  

Per l’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne il re­gres­so è eser­ci­ta­to dall’or­ga­no ese­cu­ti­vo dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne com­pe­ten­te in vir­tù del­la leg­ge fe­de­ra­le del 25 giu­gno 198237 sull’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne. Può eser­ci­tar­lo an­che la Se­gre­te­ria di Sta­to dell’eco­no­mia38.

37 RS 837.0

38 La de­si­gna­zio­ne dell’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va è sta­ta adat­ta­ta in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sul­le pub­bli­ca­zio­ni (RU 20044937). Di det­ta mod. è te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

Art. 16 Rapporto tra le assicurazioni sociali 39  

Se al re­gres­so par­te­ci­pa­no più as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li, es­se so­no te­nu­te a com­pen­sa­re re­ci­pro­ca­men­te e pro­por­zio­nal­men­te le pre­sta­zio­ni con­gruen­ti for­ni­te e do­vu­te da ognu­na di es­se.

39 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 18 nov. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5149).

Art. 17 Regresso contro un autore del danno non titolare di un’assicurazione per la responsabilità civile  

Se al re­gres­so par­te­ci­pa­no più as­si­cu­ra­to­ri, es­si de­si­gna­no un uni­co rap­pre­sen­tan­te nei con­fron­ti del re­spon­sa­bi­le. Se non giun­go­no a un’in­te­sa, la rap­pre­sen­tan­za è eser­ci­ta­ta nell’or­di­ne se­guen­te:40

a.
dall’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro gli in­for­tu­ni;
b.
dall’as­si­cu­ra­zio­ne mi­li­ta­re;
c.
dall’as­si­cu­ra­zio­ne ma­lat­tia;
d.
dall’as­si­cu­ra­zio­ne per la vec­chia­ia e per i su­per­sti­ti e dall’as­si­cu­ra­zio­ne per l’in­va­li­di­tà.

40 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 18 nov. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5149).

Capitolo 3a: Esecuzione di convenzioni internazionali di sicurezza sociale41

41 Introdotto dal n. I dell’O del 18 nov. 2020, in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5149).

Sezione 1: Definizione delle competenze

Art. 17a Autorità competenti nei rapporti internazionali  

1 Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 75a LP­GA so­no:

a.
per tut­te le pre­sta­zio­ni di si­cu­rez­za so­cia­le, ad ec­ce­zio­ne di quel­le in ca­so di di­soc­cu­pa­zio­ne: l’UFAS;
b.
per le pre­sta­zio­ni in ca­so di di­soc­cu­pa­zio­ne: l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 83 del­la leg­ge del 25 giu­gno 198242 sull’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne (LA­DI).

2 Pos­so­no con­clu­de­re ac­cor­di, se lo pre­ve­de il re­go­la­men­to (CE) n. 883/200443, in par­ti­co­la­re gli ar­ti­co­li 16 pa­ra­gra­fo 1, 35 pa­ra­gra­fo 3, 41 pa­ra­gra­fo 2, 65 pa­ra­gra­fo 8 e 84 pa­ra­gra­fo 4.

3 Rap­pre­sen­ta­no la Sviz­ze­ra in se­no al­la com­mis­sio­ne am­mi­ni­stra­ti­va per il coor­di­na­men­to dei si­ste­mi di si­cu­rez­za so­cia­le, al­la com­mis­sio­ne tec­ni­ca per l’ela­bo­ra­zio­ne elet­tro­ni­ca dei da­ti e al­la com­mis­sio­ne di con­trol­lo dei con­ti di cui agli ar­ti­co­li 72–74 del re­go­la­men­to (CE) n. 883/2004.

42 RS 837.0

43 Re­go­la­men­to (CE) n. 883/2004 del Par­la­men­to eu­ro­peo e del Con­si­glio, del 29 apri­le 2004, re­la­ti­vo al coor­di­na­men­to dei si­ste­mi di si­cu­rez­za so­cia­le, nel­la ver­sio­ne vin­co­lan­te per la Sviz­ze­ra se­con­do l’Al­le­ga­to II all’Ac­cor­do del 21 giu­gno 1999 tra la Con­fe­de­ra­zio­ne Sviz­ze­ra, da una par­te, e la Co­mu­ni­tà eu­ro­pea ed i suoi Sta­ti mem­bri, dall’al­tra, sul­la li­be­ra cir­co­la­zio­ne del­le per­so­ne (RS 0.142.112.681) (una ver­sio­ne con­so­li­da­ta non vin­co­lan­te di que­sto re­go­la­men­to è pub­bli­ca­ta nel­la RS [RS 0.831.109.268.1]) e nel­la ver­sio­ne vin­co­lan­te per la Sviz­ze­ra se­con­do l’ap­pen­di­ce 2 dell’al­le­ga­to K del­la Con­ven­zio­ne del 4 gen­na­io 1960 isti­tu­ti­va dell’As­so­cia­zio­ne eu­ro­pea di li­be­ro scam­bio (AELS) (RS 0.632.31).

Art. 17b Organismi di collegamento  

Gli or­ga­ni­smi di col­le­ga­men­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 75a LP­GA so­no:

a.
per le pre­sta­zio­ni in ca­so di ma­lat­tia e ma­ter­ni­tà: l’isti­tu­zio­ne co­mu­ne di cui all’ar­ti­co­lo 18 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 18 mar­zo 199444 sull’as­si­cu­ra­zio­ne ma­lat­tie (LA­Mal), se non è già or­ga­ni­smo di col­le­ga­men­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 19 dell’or­di­nan­za del 27 giu­gno 199545 sull’as­si­cu­ra­zio­ne ma­lat­tie (OA­Mal);
b.
per le pre­sta­zio­ni d’in­va­li­di­tà:
1.
nell’am­bi­to dell’as­si­cu­ra­zio­ne per l’in­va­li­di­tà: l’uf­fi­cio AI per gli as­si­cu­ra­ti re­si­den­ti all’este­ro di cui all’ar­ti­co­lo 56 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 19 giu­gno 199546 sull’as­si­cu­ra­zio­ne per l’in­va­li­di­tà,
2.
nell’am­bi­to del­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le: il fon­do di ga­ran­zia di cui all’ar­ti­co­lo 54 ca­po­ver­so 2 let­te­ra a del­la leg­ge fe­de­ra­le del 25 giu­gno 198247 sul­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le per la vec­chia­ia, i su­per­sti­ti e l’in­va­li­di­tà (LPP);
c.
per le pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia e in ca­so di de­ces­so:
1.
nell’am­bi­to del­la pre­vi­den­za per la vec­chia­ia e per i su­per­sti­ti: la Cas­sa sviz­ze­ra di com­pen­sa­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 113 dell’or­di­nan­za del 31 ot­to­bre 194748 sull’as­si­cu­ra­zio­ne per la vec­chia­ia e per i su­per­sti­ti (OA­VS),
2.
nell’am­bi­to del­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le: il fon­do di ga­ran­zia;
d.
per le pre­sta­zio­ni in ca­so di in­for­tu­ni sul la­vo­ro e ma­lat­tie pro­fes­sio­na­li: l’Isti­tu­to na­zio­na­le sviz­ze­ro di as­si­cu­ra­zio­ne con­tro gli in­for­tu­ni (IN­SAI/Su­va) di cui all’ar­ti­co­lo 61 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 mar­zo 198149 sull’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro gli in­for­tu­ni;
e.
per le pre­sta­zio­ni in ca­so di di­soc­cu­pa­zio­ne: l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 83 LA­DI50;
f.
per le pre­sta­zio­ni fa­mi­lia­ri: l’UFAS;
g.
per la de­ter­mi­na­zio­ne del­la le­gi­sla­zio­ne ap­pli­ca­bi­le: l’UFAS.
Art. 17c Istituzioni competenti  

Le isti­tu­zio­ni com­pe­ten­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 75a LP­GA so­no:

a.
per le pre­sta­zio­ni in ca­so di ma­lat­tia e ma­ter­ni­tà, ad ec­ce­zio­ne dell’in­den­ni­tà di ma­ter­ni­tà: l’as­si­cu­ra­to­re se­con­do la LA­Mal51;
b.
per le pre­sta­zio­ni d’in­va­li­di­tà:
1.
nell’am­bi­to dell’as­si­cu­ra­zio­ne per l’in­va­li­di­tà:
in ca­so di do­mi­ci­lio in Sviz­ze­ra: l’uf­fi­cio AI del Can­to­ne di do­mi­ci­lio
in ca­so di do­mi­ci­lio all’este­ro: l’Uf­fi­cio AI per gli as­si­cu­ra­ti re­si­den­ti all’este­ro
2.
nell’am­bi­to del­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le: l’isti­tu­to di pre­vi­den­za o l’isti­tu­to di li­be­ro pas­sag­gio;
c.
per le pre­sta­zio­ni di vec­chia­ia e in ca­so di de­ces­so:
1.
nell’am­bi­to del­la pre­vi­den­za per la vec­chia­ia e per i su­per­sti­ti:
in ca­so di do­mi­ci­lio in Sviz­ze­ra: la cas­sa di com­pen­sa­zio­ne AVS
in ca­so di do­mi­ci­lio all’este­ro: la Cas­sa sviz­ze­ra di com­pen­sa­zio­ne
2.
nell’am­bi­to del­la pre­vi­den­za pro­fes­sio­na­le: l’isti­tu­to di pre­vi­den­za o l’isti­tu­to di li­be­ro pas­sag­gio;
d.
per l’in­den­ni­tà di ma­ter­ni­tà:
1.
in ca­so di do­mi­ci­lio in Sviz­ze­ra: la cas­sa di com­pen­sa­zio­ne AVS,
2.
in ca­so di do­mi­ci­lio all’este­ro: la Cas­sa sviz­ze­ra di com­pen­sa­zio­ne;
e.
per le pre­sta­zio­ni in ca­so di in­for­tu­ni sul la­vo­ro e ma­lat­tie pro­fes­sio­na­li:
1.
per i la­vo­ra­to­ri di­pen­den­ti: l’as­si­cu­ra­to­re con­tro gli in­for­tu­ni cui è af­fi­lia­to il da­to­re di la­vo­ro,
2.
per i la­vo­ra­to­ri in­di­pen­den­ti: l’as­si­cu­ra­to­re con­tro gli in­for­tu­ni pres­so cui è as­si­cu­ra­ta la per­so­na in­te­res­sa­ta;
f.
per le pre­sta­zio­ni in ca­so di di­soc­cu­pa­zio­ne: la cas­sa di di­soc­cu­pa­zio­ne scel­ta dal di­soc­cu­pa­to e il com­pe­ten­te uf­fi­cio re­gio­na­le di col­lo­ca­men­to di cui all’ar­ti­co­lo 85b LA­DI52;
g.
per le pre­sta­zio­ni fa­mi­lia­ri:
1.
se­con­do la leg­ge del 24 mar­zo 200653 su­gli as­se­gni fa­mi­lia­ri (LA­Fam): le cas­se di com­pen­sa­zio­ne per as­se­gni fa­mi­lia­ri di cui all’ar­ti­co­lo 14 LA­Fam,
2.
se­con­do la leg­ge fe­de­ra­le del 20 giu­gno 195254 su­gli as­se­gni fa­mi­lia­ri nell’agri­col­tu­ra: la cas­sa di com­pen­sa­zio­ne AVS;
h.
per l’ese­cu­zio­ne di cre­di­ti este­ri in Sviz­ze­ra: l’Uf­fi­cio cen­tra­le di com­pen­sa­zio­ne (UCC) di cui all’ar­ti­co­lo 71 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 194655 sull’as­si­cu­ra­zio­ne per la vec­chia­ia e per i su­per­sti­ti (LA­VS);
i.
per la de­ter­mi­na­zio­ne del­la le­gi­sla­zio­ne ap­pli­ca­bi­le: la cas­sa di com­pen­sa­zio­ne AVS.
Art. 17d Istituzioni competenti per l’assistenza reciproca  

1 Le isti­tu­zio­ni com­pe­ten­ti per l’as­si­sten­za re­ci­pro­ca ai sen­si de­gli at­ti giu­ri­di­ci dell’Unio­ne eu­ro­pea men­zio­na­ti nell’al­le­ga­to II se­zio­ne A pun­ti 1–4 dell’Ac­cor­do del 21 giu­gno 199956 tra la Con­fe­de­ra­zio­ne Sviz­ze­ra, da una par­te, e la Co­mu­ni­tà eu­ro­pea ed i suoi Sta­ti mem­bri, dall’al­tra, sul­la li­be­ra cir­co­la­zio­ne del­le per­so­ne, nel­la lo­ro ver­sio­ne vin­co­lan­te per la Sviz­ze­ra, so­no:

a.
per le pre­sta­zio­ni in ca­so di ma­lat­tia e ma­ter­ni­tà: l’isti­tu­zio­ne co­mu­ne di cui all’ar­ti­co­lo 18 LA­Mal57, se non è già isti­tu­zio­ne com­pe­ten­te per l’as­si­sten­za re­ci­pro­ca se­con­do l’ar­ti­co­lo 19 OA­Mal58;
b.
per le pre­sta­zio­ni in ca­so di in­for­tu­ni sul la­vo­ro e ma­lat­tie pro­fes­sio­na­li: la Su­va.

2 As­su­mo­no i com­pi­ti di cui al ca­po­ver­so 1 an­che nell’am­bi­to di al­tre con­ven­zio­ni in­ter­na­zio­na­li di si­cu­rez­za so­cia­le.

Art. 17e Organi federali competenti per l’infrastruttura per lo scambio elettronico di dati con l’estero  

Per la pre­di­spo­si­zio­ne e la ge­stio­ne dell’in­fra­strut­tu­ra per lo scam­bio elet­tro­ni­co di da­ti con l’este­ro di cui all’ar­ti­co­lo 75b LP­GA so­no com­pe­ten­ti:

a.
per il set­to­re ma­lat­tie e in­for­tu­ni: l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­la sa­ni­tà pub­bli­ca;
b.
per le ren­di­te AVS/AI: l’UCC;
c.
per l’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne: l’uf­fi­cio di com­pen­sa­zio­ne dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne;
d.
per gli al­tri set­to­ri: l’UFAS.

Sezione 2: Emolumenti

Art. 17f Principio  

L’emo­lu­men­to an­nuo è com­po­sto da una quo­ta del­le spe­se di ba­se di cui all’ar­ti­co­lo 17g e da una quo­ta del­le spe­se di uti­liz­zo di cui agli ar­ti­co­li 17h e 17i.

Art. 17g Spese di base  

1 Le spe­se di ba­se so­no com­po­ste:

a.
dal­le spe­se per la ge­stio­ne del pun­to d’ac­ces­so elet­tro­ni­co; e
b.
dal­le spe­se per l’am­mi­ni­stra­zio­ne, la ma­nu­ten­zio­ne e il sup­por­to ope­ra­ti­vo del pun­to d’ac­ces­so elet­tro­ni­co non­ché per la pre­di­spo­si­zio­ne di ap­pli­ca­zio­ni ade­gua­te.

2 Per cia­scu­no dei se­guen­ti set­to­ri del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li la quo­ta del­le spe­se di ba­se è fis­sa­ta in fun­zio­ne del nu­me­ro del­le isti­tu­zio­ni com­pe­ten­ti e del­le isti­tu­zio­ni com­pe­ten­ti per l’as­si­sten­za re­ci­pro­ca pre­po­ste all’ese­cu­zio­ne del­la si­cu­rez­za so­cia­le in­ter­na­zio­na­le nel set­to­re in que­stio­ne:

a.
as­si­cu­ra­zio­ne ma­lat­tie;
b.
as­si­cu­ra­zio­ne con­tro gli in­for­tu­ni;
c.
pre­sta­zio­ni fa­mi­lia­ri;
d.
as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne;
e.
as­si­cu­ra­zio­ne di ren­di­te del pri­mo e del se­con­do pi­la­stro;
f.
as­sog­get­ta­men­to as­si­cu­ra­ti­vo.

3 Se le isti­tu­zio­ni di un set­to­re del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li so­no con­nes­se al pun­to d’ac­ces­so elet­tro­ni­co tra­mi­te un’ap­pli­ca­zio­ne stan­dard, la quo­ta del­le spe­se di ba­se di cia­scu­na isti­tu­zio­ne nel set­to­re in que­stio­ne è cal­co­la­ta in fun­zio­ne del nu­me­ro di con­ti uten­te da es­sa de­te­nu­ti.

4 Se le isti­tu­zio­ni di un set­to­re del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li so­no con­nes­se al pun­to d’ac­ces­so elet­tro­ni­co tra­mi­te un’in­ter­fac­cia di col­le­ga­men­to a un’ap­pli­ca­zio­ne spe­ci­fi­ca, le quo­te del­le spe­se di ba­se di tut­te le isti­tu­zio­ni del set­to­re in que­stio­ne van­no a ca­ri­co dell’or­ga­no re­spon­sa­bi­le per l’ap­pli­ca­zio­ne spe­ci­fi­ca.

5 Se in un set­to­re del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li so­no im­pie­ga­te sia l’ap­pli­ca­zio­ne stan­dard che un’ap­pli­ca­zio­ne spe­ci­fi­ca, le quo­te del­le spe­se di ba­se so­no ri­par­ti­te all’in­ter­no del set­to­re in fun­zio­ne del nu­me­ro di isti­tu­zio­ni.

Art. 17h Spese di utilizzo in caso di connessione al punto d’accesso elettronico tramite un’applicazione standard  

1 Se le isti­tu­zio­ni so­no con­nes­se al pun­to d’ac­ces­so elet­tro­ni­co tra­mi­te un’ap­pli­ca­zio­ne stan­dard, le spe­se di uti­liz­zo so­no cal­co­la­te in fun­zio­ne:

a.
dell’one­re per la ge­stio­ne dell’ap­pli­ca­zio­ne stan­dard;
b.
dell’one­re per la ma­nu­ten­zio­ne e il sup­por­to ope­ra­ti­vo dell’ap­pli­ca­zio­ne stan­dard;
c.
dell’one­re per la pre­di­spo­si­zio­ne di ap­pli­ca­zio­ni ade­gua­te;
d.
dell’one­re per al­tre com­po­nen­ti tec­ni­che.

2 La quo­ta del­le spe­se di uti­liz­zo di cia­scu­na isti­tu­zio­ne è cal­co­la­ta in fun­zio­ne del nu­me­ro di con­ti uten­te da es­sa de­te­nu­ti.

3 Gli or­ga­ni fe­de­ra­li di cui all’ar­ti­co­lo 17e pos­so­no fat­tu­ra­re le spe­se per le com­po­nen­ti tec­ni­che che ven­go­no uti­liz­za­te sol­tan­to da una par­te del­le isti­tu­zio­ni in­te­ra­men­te a que­ste ul­ti­me.

Art. 17i Spese di utilizzo in caso di connessione al punto d’accesso elettronico tramite un’interfaccia di collegamento a un’applicazione specifica  

1 Se le isti­tu­zio­ni so­no con­nes­se al pun­to d’ac­ces­so elet­tro­ni­co tra­mi­te un’in­ter­fac­cia di col­le­ga­men­to a un’ap­pli­ca­zio­ne spe­ci­fi­ca, le spe­se di uti­liz­zo so­no cal­co­la­te in fun­zio­ne:

a.
dell’one­re per la ge­stio­ne dell’in­ter­fac­cia;
b.
dell’one­re per la ma­nu­ten­zio­ne e il sup­por­to ope­ra­ti­vo dell’in­ter­fac­cia;
c.
dell’one­re per la pre­di­spo­si­zio­ne di ap­pli­ca­zio­ni ade­gua­te;
d.
dell’one­re per al­tre com­po­nen­ti tec­ni­che.

2 Le spe­se di uti­liz­zo per l’in­ter­fac­cia van­no a ca­ri­co de­gli or­ga­ni re­spon­sa­bi­li per l’ap­pli­ca­zio­ne spe­ci­fi­ca.

Art. 17j Quadro tariffario  

1 Se l’isti­tu­zio­ne è con­nes­sa al pun­to d’ac­ces­so elet­tro­ni­co tra­mi­te un’ap­pli­ca­zio­ne stan­dard, l’emo­lu­men­to per ogni con­to uten­te è pa­ri a 8000 fran­chi al mas­si­mo.

2 Se l’isti­tu­zio­ne è con­nes­sa al pun­to d’ac­ces­so elet­tro­ni­co tra­mi­te un’in­ter­fac­cia di col­le­ga­men­to a un’ap­pli­ca­zio­ne spe­ci­fi­ca, l’emo­lu­men­to a ca­ri­co dell’or­ga­no re­spon­sa­bi­le per l’ap­pli­ca­zio­ne spe­ci­fi­ca è pa­ri a 100 000 fran­chi al mas­si­mo.

Art. 17k Modalità  

1 Il cal­co­lo del­le spe­se di ba­se e del­le spe­se di uti­liz­zo da par­te de­gli or­ga­ni fe­de­ra­li di cui all’ar­ti­co­lo 17e si ba­sa sul­le spe­se fat­tu­ra­te all’UFAS dal ge­sto­re dell’in­fra­strut­tu­ra e sul­le spe­se di am­mi­ni­stra­zio­ne so­ste­nu­te dall’UFAS per la ge­stio­ne spe­cia­liz­za­ta cen­tra­le.

2 Il gior­no di ri­fe­ri­men­to per la ri­le­va­zio­ne del nu­me­ro di isti­tu­zio­ni pre­po­ste all’ese­cu­zio­ne del­la si­cu­rez­za so­cia­le in­ter­na­zio­na­le e del nu­me­ro di con­ti da es­se de­te­nu­ti è il 31 di­cem­bre dell’an­no pre­ce­den­te.

3 Gli or­ga­ni fe­de­ra­li di cui all’ar­ti­co­lo 17e fat­tu­ra­no an­nual­men­te gli emo­lu­men­ti al­le isti­tu­zio­ni.

Capitolo 4: Altre disposizioni

Art. 18 Lavoro considerevole nell’ambito dell’assistenza giudiziaria e amministrativa 59  

(art. 32 LP­GA)

1 L’as­si­sten­za giu­di­zia­ria e am­mi­ni­stra­ti­va è rim­bor­sa­ta se:

a.
i da­ti, su ri­chie­sta dell’as­si­cu­ra­to­re, de­vo­no es­se­re co­mu­ni­ca­ti in una for­ma che com­por­ta un la­vo­ro con­si­de­re­vo­le; e
b.
la le­gi­sla­zio­ne re­la­ti­va a un’as­si­cu­ra­zio­ne so­cia­le lo pre­ve­de espli­ci­ta­men­te.

2 Nei ca­si di cui all’ar­ti­co­lo 32 ca­po­ver­so 3 LP­GA, l’or­ga­no che ha ri­ce­vu­to la ri­chie­sta di co­mu­ni­ca­zio­ne di da­ti può ri­scuo­te­re un emo­lu­men­to, se ta­le co­mu­ni­ca­zio­ne ri­chie­de un la­vo­ro con­si­de­re­vo­le o in ca­so di ri­chie­ste si­ste­ma­ti­che.

59 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 18 nov. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5149).

Art. 18a Applicabilità dell’ordinanza generale sugli emolumenti 60  

Per quan­to la pre­sen­te or­di­nan­za non di­spon­ga al­tri­men­ti, si ap­pli­ca­no le di­spo­si­zio­ni dell’or­di­nan­za ge­ne­ra­le dell’8 set­tem­bre 200461 su­gli emo­lu­men­ti.

60 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 18 nov. 2020, in vi­go­re dal 1° gen. 2021 (RU 2020 5149).

61 RS 172.041.1

Art. 18b Disposizioni transitorie della modifica del 7 giugno 2019 62  

1 In ca­so di ina­dem­pi­men­to del­la con­di­zio­ne in ma­te­ria di for­ma­zio­ne e for­ma­zio­ne con­ti­nua di cui all’ar­ti­co­lo 7b ca­po­ver­so 1 let­te­ra e, l’au­to­riz­za­zio­ne può es­se­re ri­la­scia­ta per due an­ni, en­tro sei me­si dall’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 7 giu­gno 2019, se il ri­chie­den­te adem­pie tut­te le al­tre con­di­zio­ni di au­to­riz­za­zio­ne e se nei set­te an­ni pre­ce­den­ti l’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 7 giu­gno 2019 ha svol­to al­me­no 20 in­ca­ri­chi di sor­ve­glian­za di per­so­ne per con­to di as­si­cu­ra­to­ri so­cia­li.

2 Gli as­si­cu­ra­to­ri de­vo­no prov­ve­de­re al­la ge­stio­ne de­gli at­ti con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 8 ca­po­ver­so 2 en­tro tre an­ni do­po l’en­tra­ta in vi­go­re del­la mo­di­fi­ca del 7 giu­gno 2019.

62 Ori­gi­na­rio art. 18a. In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 7 giu. 2019, in vi­go­re dal 1° ott. 2019 (RU 2019 2833).

Art. 19 Entrata in vigore  

La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° gen­na­io 2003.

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