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Ordinanza sulle indennità di perdita di guadagno

del 24 novembre 2004 (Stato 1° gennaio 2020)

Il Consiglio federale svizzero,

visto l’articolo 81 della legge federale del 6 ottobre 20001 sulla parte generale del diritto delle assicurazioni sociali (LPGA); visto l’articolo 34 capoverso 3 della legge federale del 25 settembre 19522 sulle indennità di perdita di guadagno (LIPG);

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Capitolo 1: Indennità per persone che prestano servizio

Sezione 1: Diritto all’indennità

Art. 1 Persone che esercitano un’attività lucrativa  

(art. 10 cpv. 1 LI­PG)

1È con­si­de­ra­to per­so­na che eser­ci­ta un’at­ti­vi­tà chi ha eser­ci­ta­to nei 12 me­si pre­ce­den­ti l’en­tra­ta in ser­vi­zio un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va du­ran­te al­me­no quat­tro set­ti­ma­ne.

2So­no equi­pa­ra­ti al­le per­so­ne che eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va:

a.
di­soc­cu­pa­ti;
b.
chi pro­va che, se non aves­se do­vu­to en­tra­re in ser­vi­zio, avreb­be eser­ci­ta­to un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va per un pe­rio­do più lun­go;
c.
chi ha con­clu­so una for­ma­zio­ne im­me­dia­ta­men­te pri­ma dell’en­tra­ta in ser­vi­zio, o che l’avreb­be con­clu­sa du­ran­te il ser­vi­zio.
Art. 2 Persone che non esercitano un’attività lucrativa  

(art. 10 cpv. 2 LI­PG)

Le per­so­ne che non ri­spon­do­no ai re­qui­si­ti di cui all’ar­ti­co­lo 1 so­no con­si­de­ra­te per­so­ne che non eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va.

Art. 3 Formazione di monitori per Gioventù e Sport (G+S)  

(art. 1a cpv. 4 LI­PG)

L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­lo sport de­fi­ni­sce qua­li so­no i cor­si che dan­no di­rit­to all’in­den­ni­tà ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 1a ca­po­ver­so 4 LI­PG.

Sezione 2: Calcolo dell’indennità

Art. 4 Indennità per lavoratori salariati  

(art. 11 LI­PG)

1L’in­den­ni­tà è cal­co­la­ta sul­la ba­se dell’ul­ti­mo sa­la­rio in­di­ca­ti­vo per­ce­pi­to pri­ma dell’en­tra­ta in ser­vi­zio, con­ver­ti­to in sa­la­rio gior­na­lie­ro me­dio. Per la con­ver­sio­ne non si tie­ne con­to dei gior­ni in cui la per­so­na non ha per­ce­pi­to o ha per­ce­pi­to so­lo par­zial­men­te un sa­la­rio a cau­sa di:

a.
ma­lat­tia;
b.
in­for­tu­nio;
c.
di­soc­cu­pa­zio­ne;
d.
ser­vi­zio ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 1a LI­PG;
e.
ma­ter­ni­tà;
f.
al­tri mo­ti­vi in­di­pen­den­ti dal­la sua vo­lon­tà.

2Per la per­so­na che pro­va che nel cor­so del ser­vi­zio avreb­be in­tra­pre­so un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va di­pen­den­te per un pe­rio­do più lun­go o che avreb­be per­ce­pi­to un sa­la­rio si­gni­fi­ca­ti­va­men­te su­pe­rio­re a quel­lo per­ce­pi­to pri­ma dell’en­tra­ta in ser­vi­zio, l’in­den­ni­tà è cal­co­la­ta sul­la ba­se del sa­la­rio che es­sa avreb­be po­tu­to per­ce­pi­re. Se ha por­ta­to a ter­mi­ne la sua for­ma­zio­ne su­bi­to pri­ma dell’en­tra­ta in ser­vi­zio o l’avreb­be con­clu­sa du­ran­te il me­de­si­mo, l’in­den­ni­tà è cal­co­la­ta sul­la ba­se del sa­la­rio ini­zia­le per­ce­pi­to di nor­ma per la pro­fes­sio­ne in que­stio­ne nel­la re­gio­ne in cui sa­reb­be sta­ta eser­ci­ta­ta.

3Per chi col­la­bo­ra ad un’azien­da del­la pro­pria fa­mi­glia sen­za es­se­re re­tri­bui­to in ter­mi­ni mo­ne­ta­ri e pre­sta ser­vi­zio pri­ma del 1° gen­na­io dell’an­no suc­ces­si­vo a quel­lo in cui ha com­piu­to vent’an­ni, l’in­den­ni­tà è cal­co­la­ta sul­la ba­se del sa­la­rio men­si­le glo­ba­le ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 14 ca­po­ver­so 3 dell’or­di­nan­za del 31 ot­to­bre 19471 sull’as­si­cu­ra­zio­ne per la vec­chia­ia e per i su­per­sti­ti (OA­VS).


Art. 5 Accertamento del reddito medio percepito prima del servizio per salariati con reddito regolare  

(art. 11 LI­PG)

1È con­si­de­ra­to sa­la­ria­to con red­di­to re­go­la­re chi:

a.
ha un rap­por­to di la­vo­ro a tem­po in­de­ter­mi­na­to o del­la du­ra­ta di al­me­no un an­no e il cui red­di­to non è sog­get­to a im­por­tan­ti oscil­la­zio­ni;
b.
ha in­ter­rot­to il la­vo­ro a cau­sa di ma­lat­tia, in­for­tu­nio, di­soc­cu­pa­zio­ne, ser­vi­zio o per al­tri mo­ti­vi in­di­pen­den­ti dal­la sua vo­lon­tà.

2Il red­di­to gior­na­lie­ro me­dio per­ce­pi­to pri­ma dell’en­tra­ta in ser­vi­zio è cal­co­la­to co­me se­gue:

a.
per i sa­la­ria­ti re­tri­bui­ti su ba­se ora­ria, l’ul­ti­mo sa­la­rio ora­rio per­ce­pi­to pri­ma dell’en­tra­ta in ser­vi­zio è mol­ti­pli­ca­to per la som­ma del­le ore di la­vo­ro pre­sta­te in una set­ti­ma­na di la­vo­ro nor­ma­le pri­ma del ser­vi­zio e in se­gui­to di­vi­so per set­te.
b.
Per i sa­la­ria­ti re­tri­bui­ti su ba­se men­si­le, il sa­la­rio per­ce­pi­to du­ran­te l’ul­ti­mo me­se ci­vi­le pri­ma dell’en­tra­ta in ser­vi­zio è di­vi­so per 30.
c.
Per i sa­la­ria­ti re­tri­bui­ti in al­tro mo­do, il sa­la­rio per­ce­pi­to du­ran­te le ul­ti­me quat­tro set­ti­ma­ne pri­ma dell’en­tra­ta in ser­vi­zio è di­vi­so per 28.

3Se il red­di­to me­dio per­ce­pi­to pri­ma dell’en­tra­ta in ser­vi­zio non può es­se­re cal­co­la­to in ba­se al ca­po­ver­so 2, poi­ché l’ini­zio dell’ul­ti­mo rap­por­to la­vo­ra­ti­vo del sa­la­ria­to ri­sa­le a po­co pri­ma dell’en­tra­ta in ser­vi­zio, fa sta­to il sa­la­rio con­ve­nu­to dal­le par­ti.

4Le par­ti del sa­la­rio pa­ga­te re­go­lar­men­te ma so­lo una vol­ta all’an­no o a in­ter­val­li di più me­si, so­no con­ver­ti­te in sa­la­rio gior­na­lie­ro me­dio e ag­giun­te al red­di­to de­ter­mi­na­to in ba­se al ca­po­ver­so 2.

Art. 6 Accertamento del reddito medio percepito prima del servizio per salariati con reddito irregolare  

(art. 11 LI­PG)

1Per la per­so­na che non per­ce­pi­sce un red­di­to re­go­la­re ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 5, il red­di­to me­dio per­ce­pi­to pri­ma dell’en­tra­ta in ser­vi­zio è cal­co­la­to sul­la ba­se del red­di­to per­ce­pi­to ne­gli ul­ti­mi tre me­si pri­ma dell’en­tra­ta in ser­vi­zio e con­ver­ti­to in sa­la­rio gior­na­lie­ro me­dio.

2Se an­che in que­sto mo­do non è pos­si­bi­le cal­co­la­re in mo­do ade­gua­to un red­di­to me­dio, si pren­de in con­si­de­ra­zio­ne il red­di­to per­ce­pi­to nel cor­so di un pe­rio­do più lun­go.

Art. 7 Indennità per lavoratori indipendenti  

(art. 11 LI­PG)

1L’in­den­ni­tà è cal­co­la­ta sul­la ba­se del red­di­to de­ter­mi­nan­te per l’ul­ti­mo con­tri­bu­to AVS pri­ma dell’en­tra­ta in ser­vi­zio, con­ver­ti­to in sa­la­rio gior­na­lie­ro me­dio. Se in se­gui­to vie­ne sta­bi­li­to un al­tro con­tri­bu­to AVS per l’an­no del ser­vi­zio, può es­se­re ri­chie­sto un nuo­vo cal­co­lo dell’in­den­ni­tà.

2Per la per­so­na che pro­va che nel cor­so del ser­vi­zio avreb­be in­tra­pre­so un’at­ti­vi­tà in­di­pen­den­te per un pe­rio­do più lun­go, l’in­den­ni­tà è cal­co­la­ta sul­la ba­se del red­di­to che avreb­be po­tu­to con­se­gui­re.

3Nel ca­so di un la­vo­ra­to­re in­di­pen­den­te che non è te­nu­to a pa­ga­re pri­ma dell’en­tra­ta in ser­vi­zio i con­tri­bu­ti pre­vi­sti dal­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 19461 sull’as­si­cu­ra­zio­ne per la vec­chia­ia e per i su­per­sti­ti (LA­VS), l’in­den­ni­tà è cal­co­la­ta sul­la ba­se del red­di­to con­se­gui­to du­ran­te l’an­no pre­ce­den­te l’en­tra­ta in ser­vi­zio.


Art. 8 Indennità per lavoratori contemporaneamente salariati e indipendenti  

(art. 11 LI­PG)

L’in­den­ni­tà è cal­co­la­ta som­man­do i red­di­ti da at­ti­vi­tà di­pen­den­te e quel­li da at­ti­vi­tà in­di­pen­den­te, ac­cer­ta­ti in ba­se agli ar­ti­co­li 4–7.

Art. 9 Indennità per persone che fino all’entrata in servizio hanno percepito un’indennità giornaliera  

(art. 11 LI­PG)

Per le per­so­ne che fi­no all’en­tra­ta in ser­vi­zio han­no per­ce­pi­to un’in­den­ni­tà gior­na­lie­ra dell’as­si­cu­ra­zio­ne in­va­li­di­tà o dell’as­si­cu­ra­zio­ne ob­bli­ga­to­ria con­tro gli in­for­tu­ni, l’in­den­ni­tà cor­ri­spon­de com­ples­si­va­men­te al­me­no all’am­mon­ta­re dell’in­den­ni­tà gior­na­lie­ra per­ce­pi­ta in pre­ce­den­za.

Art. 10 Indennità durante l’istruzione di base per la protezione civile  

(art. 9 cpv. 4 ter­zo pe­rio­do LI­PG)

Nel ca­so di per­so­ne che han­no pre­sta­to al­me­no 40 gior­ni di ser­vi­zio ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 1a ca­po­ver­si 1 e 2bis LI­PG, l’in­den­ni­tà gior­na­lie­ra di ba­se am­mon­ta all’80 per cen­to del red­di­to me­dio per­ce­pi­to pri­ma dell’en­tra­ta in ser­vi­zio.

Art. 11 Numero di giorni di servizio civile corrispondenti alla durata di una scuola reclute  

(art. 9 cpv. 3 LI­PG)

So­no con­si­de­ra­ti equi­va­len­ti al­la du­ra­ta di una scuo­la re­clu­te:

a.
i pri­mi 124 gior­ni di ser­vi­zio ci­vi­le com­pu­ta­bi­li, nel ca­so in cui la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio ci­vi­le non è sta­ta at­tri­bui­ta a un’ar­ma;
b.
la du­ra­ta del­la scuo­la re­clu­te cor­ri­spon­den­te all’ar­ma a cui una per­so­na è sta­ta at­tri­bui­ta pri­ma di es­se­re am­mes­sa al ser­vi­zio ci­vi­le.

Sezione 3: Assegni per spese di custodia

Art. 12 Spese supplementari per la custodia dei figli  

(art. 7 cpv. 1 LI­PG)

So­no rim­bor­sa­te co­me spe­se per la cu­sto­dia dei fi­gli in par­ti­co­lar mo­do:

a.
spe­se per pa­sti dei fi­gli con­su­ma­ti fuo­ri ca­sa;
b.
spe­se di viag­gio e di al­log­gio per fi­gli che ven­go­no ac­cu­di­ti da ter­zi;
c.
re­tri­bu­zio­ni per aiu­ti fa­mi­glia­ri o do­me­sti­ci;
d.
re­tri­bu­zio­ni per asi­li ni­do, scuo­le diur­ne e do­po­scuo­la;
e.
spe­se di viag­gio di ter­zi che si re­ca­no al do­mi­ci­lio del­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio per ac­cu­dir­ne i fi­gli.
Art. 13 Ammontare degli assegni  

(art. 7 cpv. 2 LI­PG)

1So­no rim­bor­sa­ti i co­sti ef­fet­ti­vi, per una som­ma che non de­ve tut­ta­via su­pe­ra­re il 27 per cen­to dell’in­den­ni­tà to­ta­le mas­si­ma, mol­ti­pli­ca­ta per il nu­me­ro dei gior­ni di ser­vi­zio.

2Spe­se in­fe­rio­ri a 20 fran­chi non so­no rim­bor­sa­te.

Sezione 4: Assegni per l’azienda a favore di persone che lavorano per l’azienda agricola di famiglia

Art. 14  

Ha di­rit­to all’as­se­gno per l’azien­da chi svol­ge la sua at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va prin­ci­pa­le nell’azien­da agri­co­la di fa­mi­glia e che:

a.
può es­se­re qua­li­fi­ca­to co­me la­vo­ra­to­re sa­la­ria­to del set­to­re agri­co­lo ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 1a ca­po­ver­so 2 let­te­re a e b del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 giu­gno 19521 su­gli as­se­gni fa­mi­lia­ri nell’agri­col­tu­ra (LAF) op­pu­re è spo­sa­to al ca­po dell’azien­da;
b.
pre­sta ser­vi­zio per al­me­no 12 gior­ni con­se­cu­ti­vi; e
c.
per so­sti­tui­re il qua­le è as­sun­ta, per la­vo­ra­re nell’azien­da, una per­so­na re­tri­bui­ta per al­me­no die­ci gior­ni con un sa­la­rio che rag­giun­ge, sul­la ba­se di una me­dia gior­na­lie­ra, al­me­no l’im­por­to dell’as­se­gno per l’azien­da.

1 RS 836.1

Sezione 5: Esercizio del diritto

Art. 15 Domanda  

(art. 19 cpv. 3 LI­PG)

1Il di­rit­to a un’in­den­ni­tà si eser­ci­ta me­dian­te un for­mu­la­rio uf­fi­cia­le, com­ple­to del­la do­cu­men­ta­zio­ne ne­ces­sa­ria.

2L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li di­stri­bui­sce il for­mu­la­rio per l’eser­ci­zio del di­rit­to all’in­den­ni­tà e i for­mu­la­ri par­ti­co­la­ri pres­so i se­guen­ti uf­fi­ci:

a.
gli sta­ti mag­gio­ri e le uni­tà mi­li­ta­ri;
b.
gli uf­fi­ci del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le in­ca­ri­ca­ti di con­vo­ca­re;
c.
l’or­ga­no fe­de­ra­le re­spon­sa­bi­le dell’ese­cu­zio­ne del ser­vi­zio ci­vi­le1 e i suoi in­ca­ri­ca­ti;
d.
l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­lo sport.

3Il for­mu­la­rio per l’eser­ci­zio del di­rit­to all’in­den­ni­tà è con­se­gna­to al­la fi­ne del ser­vi­zio. Se il ser­vi­zio du­ra più di 30 gior­ni, il for­mu­la­rio è con­se­gna­to do­po die­ci gior­ni e in se­gui­to al­la fi­ne di ogni me­se ci­vi­le.

4Se una per­so­na o i suoi con­giun­ti ne­ces­si­ta­no il ver­sa­men­to dell’in­den­ni­tà in tem­pi più ri­stret­ti, i for­mu­la­ri per l’eser­ci­zio del di­rit­to all’in­den­ni­tà van­no con­se­gna­ti du­ran­te tut­to il ser­vi­zio ogni die­ci gior­ni.


1 Dal 1° gen. 2019: Uf­fi­cio fe­de­ra­le del ser­vi­zio ci­vi­le.

Art. 16 Attestazione dei giorni di servizio  

(art. 19 cpv. 3 LI­PG)

1I con­ta­bi­li del­lo sta­to mag­gio­re, del­le uni­tà mi­li­ta­ri e de­gli uf­fi­ci del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le in­ca­ri­ca­ti di con­vo­ca­re at­te­sta­no il nu­me­ro di gior­ni di ser­vi­zio rim­bor­sa­ti.

2L’or­ga­no fe­de­ra­le re­spon­sa­bi­le dell’ese­cu­zio­ne del ser­vi­zio ci­vi­le1 e i suoi in­ca­ri­ca­ti at­te­sta­no il nu­me­ro dei gior­ni di ser­vi­zio com­pu­ta­bi­li.

3Il re­spon­sa­bi­le per l’or­ga­niz­za­zio­ne del­la for­ma­zio­ne fe­de­ra­le e can­to­na­le dei mo­ni­to­ri di Gio­ven­tù e Sport (G+S) e dei cor­si per mo­ni­to­ri di gio­va­ni ti­ra­to­ri at­te­sta i gior­ni di ser­vi­zio che dan­no di­rit­to a un’in­den­ni­tà.

4Ogni gior­no di ser­vi­zio che dà di­rit­to a un’in­den­ni­tà può es­se­re at­te­sta­to una vol­ta so­la.

5Nel ca­so sia sta­to con­se­gna­to un for­mu­la­rio per l’eser­ci­zio del di­rit­to all’in­den­ni­tà sba­glia­to o il for­mu­la­rio sia an­da­to per­du­to, la cas­sa di com­pen­sa­zio­ne com­pe­ten­te ri­la­scia un for­mu­la­rio so­sti­tu­ti­vo. In ta­le for­mu­la­rio es­sa at­te­sta, sul­la ba­se del li­bret­to di ser­vi­zio, dell’at­te­sta­zio­ne di fre­quen­za del cor­so o di un estrat­to del si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne del ser­vi­zio ci­vi­le, i gior­ni di ser­vi­zio che dan­no di­rit­to a un’in­den­ni­tà.2


1 Dal 1° gen. 2019: Uf­fi­cio fe­de­ra­le del ser­vi­zio ci­vi­le.
2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. III 2 dell’O del 3 giu. 2016, in vi­go­re dal 1° lug. 2016 (RU 2016 1897).

Art. 17 Dichiarazione di salario da parte del datore di lavoro  

(art. 19 cpv. 3 LI­PG)

Se una per­so­na che pre­sta ser­vi­zio è in­den­niz­za­ta co­me la­vo­ra­to­re sa­la­ria­to, il da­to­re di la­vo­ro è te­nu­to ad at­te­sta­re, me­dian­te il for­mu­la­rio per l’eser­ci­zio del di­rit­to a un’in­den­ni­tà, il sa­la­rio de­ter­mi­nan­te per il cal­co­lo del­la stes­sa, il sa­la­rio ver­sa­to du­ran­te il ser­vi­zio non­ché la du­ra­ta dell’im­pie­go.

Art. 18 Esercizio del diritto all’indennità da parte di terzi  

(art. 17 cpv. 1 LI­PG)

1I con­giun­ti e il da­to­re di la­vo­ro del­la per­so­na che pre­sta ser­vi­zio, in vir­tù dell’ar­ti­co­lo 17 ca­po­ver­so 1 LI­PG, so­no au­to­riz­za­ti ad eser­ci­ta­re il di­rit­to all’in­den­ni­tà pres­so la cas­sa di com­pen­sa­zio­ne com­pe­ten­te e si pro­cu­ra­no di­ret­ta­men­te, se ne­ces­sa­rio, l’at­te­sta­to dei gior­ni di ser­vi­zio che dan­no di­rit­to a un’in­den­ni­tà e la di­chia­ra­zio­ne di sa­la­rio. Gli ar­ti­co­li 15–17 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia.

2Nel ca­so sus­si­sta un di­rit­to ad un as­se­gno a fa­vo­re di per­so­ne che la­vo­ra­no per l’azien­da di fa­mi­glia ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 14, l’ar­ti­co­lo 17 ca­po­ver­so 1 let­te­ra b LI­PG è ap­pli­ca­bi­le, per ana­lo­gia, an­che per il ti­to­la­re dell’azien­da.

Art. 19 Cassa di compensazione competente  

(art. 17 cpv. 2 LI­PG)

1Com­pe­ten­te per ri­ce­ve­re i for­mu­la­ri, fis­sa­re e pa­ga­re le in­den­ni­tà è:

a.
per le per­so­ne te­nu­te a pa­ga­re i con­tri­bu­ti AVS: la cas­sa di com­pen­sa­zio­ne com­pe­ten­te per la ri­scos­sio­ne dei con­tri­bu­ti pri­ma dell’en­tra­ta in ser­vi­zio;
b.
per le per­so­ne do­mi­ci­lia­te in Sviz­ze­ra, non sog­get­te al pa­ga­men­to dei con­tri­bu­ti: la cas­sa di com­pen­sa­zio­ne can­to­na­le del lo­ro Can­to­ne di do­mi­ci­lio;
c.
per le per­so­ne do­mi­ci­lia­te all’este­ro, che non so­no ob­bli­ga­to­ria­men­te as­si­cu­ra­te in ba­se al­la LA­VS: la Cas­sa sviz­ze­ra di com­pen­sa­zio­ne.

2Se più cas­se di com­pen­sa­zio­ne so­no com­pe­ten­ti, la per­so­na aven­te di­rit­to all’in­den­ni­tà sce­glie tra di es­se.

3La do­man­da del la­vo­ra­to­re sa­la­ria­to de­ve per­ve­ni­re per il tra­mi­te del suo da­to­re di la­vo­ro.

Sezione 6: Fissazione e pagamento dell’indennità

Art. 20 Fissazione dell’indennità  

(art. 18 LI­PG)

1La cas­sa di com­pen­sa­zio­ne può in­ca­ri­ca­re il da­to­re di la­vo­ro di fis­sa­re l’in­den­ni­tà di ba­se e gli as­se­gni per i fi­gli, pur­ché la per­so­na aven­te di­rit­to all’in­den­ni­tà non sia le­ga­ta a più da­to­ri di la­vo­ro o svol­ga con­tem­po­ra­nea­men­te un’at­ti­vi­tà di­pen­den­te ed un’at­ti­vi­tà in­di­pen­den­te. La cas­sa di com­pen­sa­zio­ne ve­ri­fi­ca il cal­co­lo del da­to­re di la­vo­ro.

2Su do­man­da del­la per­so­na aven­te di­rit­to all’in­den­ni­tà la cas­sa di com­pen­sa­zio­ne, o il da­to­re di la­vo­ro nel ca­so l’in­den­ni­tà sia sta­ta fis­sa­ta da lui, è te­nu­ta a for­ni­re spie­ga­zio­ni sul cal­co­lo dell’in­den­ni­tà.

Art. 21 Pagamento dell’indennità  

(art. 19 LI­PG)

1Una vol­ta ri­ce­vu­to il for­mu­la­rio, la cas­sa di com­pen­sa­zio­ne o il da­to­re di la­vo­ro pa­ga sen­za in­du­gio l’im­por­to do­vu­to o lo com­pen­sa ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 19 ca­po­ver­so 2 LP­GA o dell’ar­ti­co­lo 20 ca­po­ver­so 2 LA­VS1.

2L’ar­ti­co­lo 19 ca­po­ver­so 2 LP­GA può es­se­re ap­pli­ca­to an­che nel ca­so in cui il ser­vi­zio ab­bia luo­go del tut­to o in par­te du­ran­te il tem­po li­be­ro del la­vo­ra­to­re sa­la­ria­to o il da­to­re di la­vo­ro sia do­mi­ci­lia­to all’este­ro.

3Le in­den­ni­tà so­no ver­sa­te su un con­to cor­ren­te ban­ca­rio o po­sta­le. Su ri­chie­sta pos­so­no es­se­re pa­ga­te in con­tan­ti.

4Co­me ri­ce­vu­te val­go­no i giu­sti­fi­ca­ti­vi in­ter­ni del­le cas­se, le at­te­sta­zio­ni di con­teg­gio di Post­fi­nan­ce e le di­stin­te del con­to ban­ca­rio.


Art. 22 Indennità per persone all’estero  

(art. 18 e 19 LI­PG)

1L’in­den­ni­tà per per­so­ne che abi­ta­no all’este­ro è fis­sa­ta in fran­chi sviz­ze­ri.

2Il pa­ga­men­to dell’in­den­ni­tà ha luo­go nel­la va­lu­ta del Pae­se di do­mi­ci­lio. Per la con­ver­sio­ne in va­lu­ta stra­nie­ra è ap­pli­ca­to per ana­lo­gia l’ar­ti­co­lo 20 ca­po­ver­so 2 dell’or­di­nan­za del 26 mag­gio 19611 con­cer­nen­te l’as­si­cu­ra­zio­ne fa­col­ta­ti­va per la vec­chia­ia, i su­per­sti­ti e l’in­va­li­di­tà.


Capitolo 2: Indennità in caso di maternità

Sezione 1: Inizio ed estinzione del diritto all’indennità

Art. 23 Inizio del diritto  

(art. 16c LI­PG)

Si dà un di­rit­to all’in­den­ni­tà se:

a.
il neo­na­to è in gra­do di vi­ve­re; o
b.
la gra­vi­dan­za è du­ra­ta al­me­no 23 set­ti­ma­ne.
Art. 24 Proroga del diritto all’indennità in caso di soggiorno ospedaliero prolungato del neonato  

(art. 16c cpv. 2 LI­PG)

1L’ini­zio del di­rit­to all’in­den­ni­tà è pro­ro­ga­to se:

a.
la ma­dre ne fa ri­chie­sta ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 16c ca­po­ver­so 2 LI­PG; e
b.
me­dian­te un at­te­sta­to me­di­co si di­mo­stra che il neo­na­to, nel pe­rio­do im­me­dia­ta­men­te se­guen­te al par­to, de­ve es­se­re ospi­ta­liz­za­to du­ran­te al­me­no tre set­ti­ma­ne.

2La pro­ro­ga ini­zia il gior­no del­la na­sci­ta e fi­ni­sce il gior­no in cui il neo­na­to tor­na dal­la ma­dre o muo­re.

Art. 25 Estinzione del diritto in caso di ripresa dell’attività lucrativa  

(art. 16d LI­PG)

Il di­rit­to all’in­den­ni­tà si estin­gue il gior­no in cui la ma­dre ri­pren­de l’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va, in­di­pen­den­te­men­te dal gra­do di oc­cu­pa­zio­ne.

Sezione 2: Durata minima del periodo d’assicurazione

Art. 26 Computo di periodi d’assicurazione all’estero  

(art. 16b cpv. 1 lett. a LI­PG)

Per de­ter­mi­na­re la du­ra­ta mi­ni­ma del pe­rio­do d’as­si­cu­ra­zio­ne con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 16b ca­po­ver­so 1 let­te­ra a LI­PG si tie­ne con­to an­che dei pe­rio­di du­ran­te i qua­li la ma­dre aven­te di­rit­to è sta­ta ob­bli­ga­to­ria­men­te as­si­cu­ra­ta in uno Sta­to:

a.
che ap­pli­ca l’ac­cor­do del 21 giu­gno 19991 tra la Con­fe­de­ra­zio­ne sviz­ze­ra, da una par­te, e la Co­mu­ni­tà eu­ro­pea ed i suoi Sta­ti mem­bri, dall’al­tra, sul­la li­be­ra cir­co­la­zio­ne del­le per­so­ne, con il suo al­le­ga­to II, e i re­go­la­men­ti n. 1408/71 e n. 574/722 nel­la lo­ro ver­sio­ne mo­di­fi­ca­ta3;
b.
fa­cen­te par­te dell’As­so­cia­zio­ne eu­ro­pea di li­be­ro scam­bio.

1 RS 0.142.112.681
2 R (CEE) n. 574/72 del Con­si­glio, del 21 mar. 1972, che sta­bi­li­sce le mo­da­li­tà di ap­pli­ca­zio­ne del R (CEE) n. 1408/71, GU L 74 del 27 mar. 1972, pag. 1 (pa­ri­men­ti co­di­fi­ca­to dal R (CE) n. 118/97 del Con­si­glio, del 2 dic. 1996, GU L 28 del 30 gen. 1997, pag. 1); mo­di­fi­ca­to da ul­ti­mo dal R (CE) n. 307/1999 del Con­si­glio, dell’8 feb. 1999 (GU L 38 del 12 feb. 1999, pag. 1).
3 Una ver­sio­ne con­so­li­da­ta prov­vi­so­ria del te­sto dei R (CEE) n. 1408/71 e n. 574/72, ivi com­pre­se le mod. in­tro­dot­te me­dian­te il R (CE) del Con­si­glio n. 307/1999, può es­se­re ri­chie­sta all’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li, 3003 Ber­na. Fa fe­de so­lo la ver­sio­ne pub­bli­ca­ta sul­la Gaz­zet­ta Uf­fi­cia­le del­la Co­mu­ni­tà eu­ro­pea.

Art. 27 Riduzione del periodo d’assicurazione minimo in caso di parto prematuro  

(art. 16b cpv. 2 LI­PG)

In ca­so di par­to pre­ma­tu­ro il pe­rio­do d’as­si­cu­ra­zio­ne sta­bi­li­to all’ar­ti­co­lo 16b ca­po­ver­so 1 let­te­ra a LI­PG è ri­dot­to:

a.
a 8 me­si, se il par­to ha luo­go tra l’ot­ta­vo e il no­no me­se di gra­vi­dan­za;
b.
a 7 me­si, se il par­to ha luo­go tra il set­ti­mo e l’ot­ta­vo me­se di gra­vi­dan­za;
c.
a 6 me­si, se il par­to ha luo­go pri­ma del set­ti­mo me­se di gra­vi­dan­za.

Sezione 3: Durata minima del periodo di attività lucrativa

Art. 28 Computo di periodi di attività lucrativa all’estero  

(art 16b cpv. 1 lett. b LI­PG)

Per de­ter­mi­na­re la du­ra­ta mi­ni­ma del pe­rio­do di at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 16b ca­po­ver­so 1 let­te­ra b LI­PG si tie­ne con­to an­che dei pe­rio­di du­ran­te i qua­li la ma­dre aven­te di­rit­to ha eser­ci­ta­to un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va in uno Sta­to:

a.
che ap­pli­ca l’ac­cor­do del 21 giu­gno 19991 tra la Con­fe­de­ra­zio­ne sviz­ze­ra, da una par­te, e la Co­mu­ni­tà eu­ro­pea ed i suoi Sta­ti mem­bri, dall’al­tra, sul­la li­be­ra cir­co­la­zio­ne del­le per­so­ne, con il suo al­le­ga­to II, e i re­go­la­men­ti n. 1408/71 e n. 574/722 nel­la lo­ro ver­sio­ne mo­di­fi­ca­ta3;
b.
fa­cen­te par­te dell’As­so­cia­zio­ne eu­ro­pea di li­be­ro scam­bio.

1 RS 0.142.112.681
2 R (CEE) n. 574/72 del Con­si­glio, del 21 mar. 1972, che sta­bi­li­sce le mo­da­li­tà di ap­pli­ca­zio­ne del R (CEE) n. 1408/71, GU L 74 del 27 mar. 1972, pag. 1 (pa­ri­men­ti co­di­fi­ca­to dal R (CE) n. 118/97 del Con­si­glio, del 2 dic. 1996, GU L 28 del 30 gen. 1997, pag. 1); mo­di­fi­ca­to da ul­ti­mo dal R (CE) n. 307/1999 del Con­si­glio, dell’8 feb. 1999 (GU L 38 del 12 feb. 1999, pag. 1).
3 Una ver­sio­ne con­so­li­da­ta prov­vi­so­ria del te­sto dei R (CEE) n. 1408/71 e n. 574/72, ivi com­pre­se le mod. in­tro­dot­te me­dian­te il re­go­la­men­to (CE) del Con­si­glio n. 307/1999, può es­se­re ri­chie­sta all’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li, 3003 Ber­na. Fa fe­de so­lo la ver­sio­ne pub­bli­ca­ta sul­la Gaz­zet­ta Uf­fi­cia­le del­la Co­mu­ni­tà eu­ro­pea.

Art. 29 Madre disoccupata  

(art. 16b cpv. 3 LI­PG)

La ma­dre che, al mo­men­to del par­to, è di­soc­cu­pa­ta, op­pu­re che, a cau­sa di un pe­rio­do di di­soc­cu­pa­zio­ne, non adem­pie le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 16b ca­po­ver­so 1 let­te­ra b LI­PG, ha di­rit­to all’in­den­ni­tà se:

a.
fi­no al par­to ha be­ne­fi­cia­to di un’in­den­ni­tà gior­na­lie­ra dell’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne; op­pu­re
b.
il gior­no del par­to adem­pie il pe­rio­do di con­tri­bu­zio­ne ne­ces­sa­rio per be­ne­fi­cia­re di un’in­den­ni­tà gior­na­lie­ra ai sen­si del­la leg­ge fe­de­ra­le del 25 giu­gno 19821 sull’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne.

1 RS 837.0

Art. 30 Madre incapace al lavoro  

(art. 16b cpv. 3 LI­PG)

1La ma­dre che, al mo­men­to del par­to, è in­ca­pa­ce al la­vo­ro, op­pu­re che, a cau­sa di un pe­rio­do di in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro, non adem­pie le con­di­zio­ni di cui all’ar­ti­co­lo 16b ca­po­ver­so 1 let­te­ra b LI­PG, ha di­rit­to all’in­den­ni­tà se, fi­no al par­to, ha be­ne­fi­cia­to di:

a.
un’in­den­ni­tà per per­di­ta di gua­da­gno do­vu­ta a ma­lat­tia o in­ci­den­te ver­sa­ta da un’as­si­cu­ra­zio­ne so­cia­le o da un’as­si­cu­ra­zio­ne pri­va­ta; op­pu­re
b.
un’in­den­ni­tà gior­na­lie­ra dell’as­si­cu­ra­zio­ne per l’in­va­li­di­tà.

2Una ma­dre in­ca­pa­ce al la­vo­ro che non sod­di­sfa le con­di­zio­ni di cui al ca­po­ver­so 1 ha co­mun­que, pur aven­do già per­so il di­rit­to a per­ce­pi­re il sa­la­rio, di­rit­to all’in­den­ni­tà nel ca­so in cui al mo­men­to del par­to il suo rap­por­to di la­vo­ro sia an­co­ra va­li­do.

Sezione 4: Calcolo dell’indennità

Art. 31 Indennità per lavoratrici salariate  

(art. 16e LI­PG)

1L’in­den­ni­tà è cal­co­la­ta sul­la ba­se dell’ul­ti­mo sa­la­rio in­di­ca­ti­vo per­ce­pi­to pri­ma del par­to, con­ver­ti­to in sa­la­rio gior­na­lie­ro me­dio. Per la con­ver­sio­ne non si tie­ne con­to dei gior­ni in cui la ma­dre non ha per­ce­pi­to o ha per­ce­pi­to so­lo par­zial­men­te un sa­la­rio a cau­sa di:

a.
ma­lat­tia;
b.
in­for­tu­nio;
c.
di­soc­cu­pa­zio­ne;
d.
ser­vi­zio ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 1a LI­PG;
e.
al­tri mo­ti­vi in­di­pen­den­ti dal­la sua vo­lon­tà.

2Gli ar­ti­co­li 5 e 6 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia.

Art. 32 Indennità per lavoratrici indipendenti  

(art. 16e LI­PG)

Al­le ma­dri la­vo­ra­tri­ci in­di­pen­den­ti si ap­pli­ca per ana­lo­gia l’ar­ti­co­lo 7 ca­po­ver­so 1.

Art. 33 Indennità per lavoratrici contemporaneamente salariate e indipendenti  

(art. 16e LI­PG)

L’in­den­ni­tà è cal­co­la­ta som­man­do i red­di­ti da at­ti­vi­tà di­pen­den­te e quel­li da at­ti­vi­tà in­di­pen­den­te, ac­cer­ta­ti in ba­se agli ar­ti­co­li 7 ca­po­ver­so 1 e 30.

Sezione 5: Esercizio del diritto, fissazione e pagamento dell’indennità

Art. 34 Cassa di compensazione competente e attestati  

(art. 17–19 LI­PG)

1L’ar­ti­co­lo 19 ca­po­ver­si 1 let­te­re a e b, 2 e 3 è ap­pli­ca­bi­le per ana­lo­gia al­lo sco­po di de­ter­mi­na­re la cas­sa di com­pen­sa­zio­ne com­pe­ten­te per ri­ce­ve­re i for­mu­la­ri, fis­sa­re e pa­ga­re le in­den­ni­tà.

2Per la ma­dre che pri­ma del par­to ha eser­ci­ta­to fi­no all’ul­ti­mo un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va di­pen­den­te, il da­to­re di la­vo­ro è te­nu­to ad at­te­sta­re, me­dian­te il for­mu­la­rio per l’eser­ci­zio del di­rit­to all’in­den­ni­tà, il sa­la­rio de­ter­mi­nan­te per il cal­co­lo del­la stes­sa, il sa­la­rio ver­sa­to du­ran­te il pe­rio­do di di­rit­to all’in­den­ni­tà non­ché la du­ra­ta dell’im­pie­go.

3Per la ma­dre che, al mo­men­to del par­to, è di­soc­cu­pa­ta o in­ca­pa­ce al la­vo­ro, ma che pri­ma del pe­rio­do di di­soc­cu­pa­zio­ne o di in­ca­pa­ci­tà al la­vo­ro ha eser­ci­ta­to un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va, l’ul­ti­mo da­to­re di la­vo­ro at­te­sta, sul for­mu­la­rio per l’eser­ci­zio del di­rit­to all’in­den­ni­tà, il sa­la­rio de­ter­mi­nan­te per il cal­co­lo del­la stes­sa non­ché la du­ra­ta dell’im­pie­go.

Art. 35 Fissazione e pagamento delle indennità  

(art. 18 e 19 LI­PG)

1Per la fis­sa­zio­ne dell’in­den­ni­tà si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia gli ar­ti­co­li 20 e 22.

2L’in­den­ni­tà è ver­sa­ta men­sil­men­te e po­sti­ci­pa­ta­men­te. Un’in­den­ni­tà in­fe­rio­re a 200 fran­chi men­si­li è ver­sa­ta in una so­la vol­ta al­la fi­ne del di­rit­to. È fat­ta sal­va la com­pen­sa­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 19 ca­po­ver­so 2 LP­GA op­pu­re all’ar­ti­co­lo 20 ca­po­ver­so 2 LA­VS1.

3Per il pa­ga­men­to dell’in­den­ni­tà è ap­pli­ca­bi­le per ana­lo­gia l’ar­ti­co­lo 21 ca­po­ver­si 3 e 4.


Capitolo 3: Disposizioni comuni

Art. 36 Contributi  

(art. 27 LI­PG)

1I con­tri­bu­ti am­mon­ta­no al­lo 0,45 per cen­to del red­di­to dell’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va. Nei li­mi­ti del­la ta­vo­la sca­la­re di cui all’ar­ti­co­lo 21 OA­VS2, i con­tri­bu­ti so­no cal­co­la­ti co­me se­gue:

Red­di­to an­nuo dell’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va

Tas­so di con­tri­bu­to in per­cen­tua­le del red­di­to dell’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va

di al­me­no fr.

ma in­fe­rio­re a fr.

9 500

17 300

0,242

17 300

20 900

0,247

20 900

23 300

0,253

23 300

25 700

0,258

25 700

28 100

0,264

28 100

30 500

0,269

30 500

32 900

0,281

32 900

35 300

0,292

35 300

37 700

0,303

37 700

40 100

0,314

40 100

42 500

0,325

42 500

44 900

0,336

44 900

47 300

0,353

47 300

49 700

0,369

49 700

52 100

0,386

52 100

54 500

0,403

54 500

56 900

0,419 .3

2Le per­so­ne che non eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va ver­sa­no un con­tri­bu­to da 21 a 1050 fran­chi an­nui. Gli ar­ti­co­li 28–30 OA­VS si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia.


1 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 2 set. 2015, in vi­go­re dal 1° gen. 2016 con ef­fet­to fi­no al 31 dic. 2020 (RU 2015 3079).
2 RS 831.101
3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 13 nov. 2019, in vi­go­re dal 1° gen. 2020 con ef­fet­to si­no al 31 dic. 2020 (RU 2019 3761).

Art. 37 Conteggio dei contributi per i lavoratori salariati  

(art. 19a LI­PG)

1Nel ca­so in cui pa­ga l’in­den­ni­tà al­la per­so­na aven­te di­rit­to o la ver­sa as­sie­me al sa­la­rio, il da­to­re di la­vo­ro trat­ta nel con­teg­gio per la cas­sa di com­pen­sa­zio­ne la som­ma ver­sa­ta co­me fos­se una par­te in­te­gran­te del sa­la­rio de­ter­mi­nan­te ai sen­si dell’AVS.

2I con­tri­bu­ti per l’AVS, per l’as­si­cu­ra­zio­ne per l’in­va­li­di­tà, per l’in­den­ni­tà di per­di­ta di gua­da­gno e per l’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne pre­le­va­ti sull’in­den­ni­tà pos­so­no es­se­re rim­bor­sa­ti al da­to­re di la­vo­ro dal­la cas­sa di com­pen­sa­zio­ne o di­ret­ta­men­te as­sie­me al rim­bor­so dell’in­den­ni­tà o at­tra­ver­so un ac­cre­di­to ad hoc.

3I con­tri­bu­ti per gli as­se­gni fa­mi­lia­ri nell’agri­col­tu­ra ver­sa­ti dal da­to­re di la­vo­ro sul­la ba­se dell’in­den­ni­tà gli ven­go­no rim­bor­sa­ti o as­sie­me a que­st’ul­ti­ma o at­tra­ver­so un ac­cre­di­to ad hoc, con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 18 ca­po­ver­so 1 LAF1. La cas­sa di com­pen­sa­zio­ne ad­de­bi­ta il mon­tan­te cor­ri­spon­den­te al con­to dei con­tri­bu­ti pre­le­va­ti in vir­tù del­la LAF.

4La cas­sa di com­pen­sa­zio­ne de­du­ce dal­le in­den­ni­tà che ver­sa o di­ret­ta­men­te a la­vo­ra­to­ri sa­la­ria­ti op­pu­re a da­to­ri di la­vo­ro non sog­get­ti all’ob­bli­go di ver­sa­re con­tri­bu­ti i con­tri­bu­ti dei la­vo­ra­to­ri sa­la­ria­ti per l’AVS, per all’as­si­cu­ra­zio­ne per l’in­va­li­di­tà, per l’in­den­ni­tà di per­di­ta di gua­da­gno e per l’as­si­cu­ra­zio­ne con­tro la di­soc­cu­pa­zio­ne. In­scri­ve l’in­den­ni­tà sog­get­ta a con­tri­bu­ti sul con­to in­di­vi­dua­le del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta co­me red­di­to da at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va.

5Sull’as­se­gno per spe­se di cu­sto­dia non so­no pre­le­va­ti con­tri­bu­ti a ca­ri­co dei la­vo­ra­to­ri sa­la­ria­ti.

6L’ar­ti­co­lo 34d OA­VS2 con­cer­nen­te il sa­la­rio di po­co con­to non è ap­pli­ca­bi­le.3


1 RS 836.1
2 RS 831.101
3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 30 set. 2009, in vi­go­re dal 1° gen. 2010 (RU 2009 5191).

Art. 38 Conteggio dei contributi per i lavoratori indipendenti e per le persone che non esercitano un’attività lucrativa  

(art. 19a LI­PG)

1La cas­sa di com­pen­sa­zio­ne de­du­ce dal­le in­den­ni­tà i con­tri­bu­ti per l’AVS, per l’as­si­cu­ra­zio­ne per l’in­va­li­di­tà e per l’in­den­ni­tà di per­di­ta di gua­da­gno ap­pli­can­do la stes­sa ali­quo­ta va­li­da per i la­vo­ra­to­ri sa­la­ria­ti. In­scri­ve l’in­den­ni­tà sog­get­ta a con­tri­bu­ti sul con­to in­di­vi­dua­le del­la per­so­na as­si­cu­ra­ta co­me red­di­to da at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va.

2Sull’as­se­gno per spe­se di cu­sto­dia non so­no pre­le­va­ti con­tri­bu­ti.

3L’ar­ti­co­lo 19 OA­VS1 con­cer­nen­te le ri­mu­ne­ra­zio­ni di po­co mo­men­to pro­ve­nien­ti da at­ti­vi­tà ac­ces­so­rie non è ap­pli­ca­bi­le.


Art. 39 Conteggio  

(art. 21 LI­PG)

Il da­to­re di la­vo­ro tie­ne con­to del­le in­den­ni­tà da lui ver­sa­te nel con­teg­gio per la cas­sa di com­pen­sa­zio­ne.

Art. 40 Crediti per restituzione di rendite irrecuperabili  

(art. 20 LI­PG)

Ai cre­di­ti per re­sti­tu­zio­ne di ren­di­te ir­re­cu­pe­ra­bi­li è ap­pli­ca­to l’ar­ti­co­lo 79bis OA­VS1.


Art. 41 Copertura delle spese di amministrazione  

(art. 22 LI­PG)

1Per i con­tri­bu­ti al­le spe­se di am­mi­ni­stra­zio­ne ver­sa­ti da da­to­ri di la­vo­ro, la­vo­ra­to­ri in­di­pen­den­ti e per­so­ne che non eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va val­go­no le stes­se ali­quo­te ap­pli­ca­te dall’as­si­cu­ra­zio­ne per la vec­chia­ia e per i su­per­sti­ti.

2Il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’in­ter­no sta­bi­li­sce even­tua­li sus­si­di pre­le­va­ti dal fon­do di com­pen­sa­zio­ne dell’in­den­ni­tà di per­di­ta di gua­da­gno per co­pri­re le spe­se di am­mi­ni­stra­zio­ne del­le cas­se di com­pen­sa­zio­ne.

Art. 42 Disposizioni applicabili  

Se la LI­PG e la pre­sen­te or­di­nan­za non sta­bi­li­sco­no al­tri­men­ti, so­no ap­pli­ca­bi­li per ana­lo­gia le di­spo­si­zio­ni del ca­po quar­to co­me pu­re de­gli ar­ti­co­li 34–43, 200–203, 205–211, 212bis e 213 OA­VS1.


Capitolo 4: Disposizioni finali

Art. 43 Esecuzione  

1Il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’in­ter­no è in­ca­ri­ca­to dell’ese­cu­zio­ne.

2Può ema­na­re di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne con­cer­nen­ti gli or­ga­ni di ese­cu­zio­ne co­me pu­re, d’ac­cor­do con il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le del­la di­fe­sa, del­la pro­te­zio­ne del­la po­po­la­zio­ne e del­lo sport e il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’eco­no­mia, del­la for­ma­zio­ne e del­la ri­cer­ca1, rac­co­man­da­zio­ni ri­vol­te ai con­ta­bi­li dell’eser­ci­to e del­la pro­te­zio­ne ci­vi­le, ai re­spon­sa­bi­li per l’or­ga­niz­za­zio­ne del­la for­ma­zio­ne di mo­ni­to­ri per Gio­ven­tù e Sport (G+S) e agli or­ga­ni re­spon­sa­bi­li dell’ese­cu­zio­ne del ser­vi­zio ci­vi­le.


1 La de­si­gna­zio­ne dell’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va è sta­ta adat­ta­ta in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (RU 2004 4937), con ef­fet­to dal 1° gen. 2013.

Art. 44 Diritto previgente: abrogazione  

Le se­guen­ti or­di­nan­ze so­no abro­ga­te:

1.
or­di­nan­za del 24 di­cem­bre 19591 sul­le in­den­ni­tà per per­di­ta di gua­da­gno (OI­PG)
2.
or­di­nan­za del 31 lu­glio 19722 sul­le in­den­ni­tà per per­di­ta di gua­da­gno ai par­te­ci­pan­ti ai cor­si per mo­ni­to­ri di «Gio­ven­tù e Sport»

1 [RU 1959 2240, 1964 332, 1969 324, 1973 2056 2153, 1976 63, 1981 1020 art. 5, 1983 919 art. 5, 1987 1397, 1992 1842, 1994 2177, 1996 2685 app. 3 n. 9, 1999 1854, 2002 723 all. 2 n. 8 3350 3942, 2003 5215 n. II, 2004 4377]
2 [RU 1972 1954]

Art. 45 Modifica del diritto vigente  

1


1 Le mod. pos­so­no es­se­re con­sul­ta­te al­la RU 2005 1251.

Art. 46 Disposizione transitoria  

L’in­den­ni­tà gior­na­lie­ra di ba­se per per­so­ne che pre­sta­no ser­vi­zio ci­vi­le e che, il 31 di­cem­bre 2003, han­no pre­sta­to al­me­no 103 gior­ni di ser­vi­zio ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 1a ca­po­ver­si 1–3 LI­PG, è cal­co­la­ta du­ran­te i re­stan­ti gior­ni di ser­vi­zio sul­la ba­se dell’ar­ti­co­lo 10 LI­PG.

Art. 47 Entrata in vigore  

La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° lu­glio 2005.

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