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Ordinanza
concernente la promozione di alloggi a pigioni e prezzi moderati
(Ordinanza sulla promozione dell’alloggio, OPrA)

del 26 novembre 2003 (Stato 1° ottobre 2020)

Il Consiglio federale svizzero,

visto l’articolo 46 capoverso 1 della legge federale del 21 marzo 20031 che promuove un’offerta di alloggi a pigioni e prezzi moderati (Legge sulla promozione dell’alloggio, LPrA),

ordina:

Sezione 1: Disposizioni generali

Art. 1 Principi della promozione  

1 Nell’am­bi­to del­la pro­mo­zio­ne, oc­cor­re ba­da­re al­la qua­li­tà edi­li­zia e al va­lo­re d’uso dell’al­log­gio, non­ché al­la qua­li­tà dell’ubi­ca­zio­ne. Oc­cor­re pren­de­re in con­si­de­ra­zio­ne in par­ti­co­la­re le di­men­sio­ni dell’al­log­gio, la do­ta­zio­ne, l’ar­re­da­bi­li­tà, le in­fra­strut­tu­re e la fun­zio­na­li­tà dei lo­ca­li, non­ché le in­fra­strut­tu­re co­mu­ni e gli spa­zi ester­ni.

2 In ca­so di rin­no­vo, le par­ti­co­la­ri­tà del­le vec­chie co­stru­zio­ni de­vo­no es­se­re ade­gua­ta­men­te pre­se in con­si­de­ra­zio­ne.

3 Gli edi­fi­ci di abi­ta­zio­ne che ga­ran­ti­sco­no un con­su­mo ra­zio­na­le ed eco­no­mi­co di ener­gia e che ri­spet­ta­no i prin­ci­pi di svi­lup­po so­ste­ni­bi­le del quar­tie­re be­ne­fi­cia­no prio­ri­ta­ria­men­te del­la pro­mo­zio­ne.

4 Per gli edi­fi­ci di abi­ta­zio­ne espo­sti a im­mis­sio­ni ec­ces­si­ve non è ac­cor­da­to al­cun aiu­to fe­de­ra­le.

Art. 2 Definizioni  

1 Co­sti di in­ve­sti­men­to: il co­sto del ter­re­no e il co­sto di edi­fi­ca­zio­ne o il co­sto di ac­qui­si­zio­ne.

2 Co­sto del ter­re­no: il prez­zo e le spe­se ac­ces­so­rie dell’ac­qui­si­zio­ne del ter­re­no, le spe­se per gli in­den­niz­zi, per i la­vo­ri di pia­ni­fi­ca­zio­ne e per il fi­nan­zia­men­to pri­ma dell’ini­zio dei la­vo­ri di co­stru­zio­ne, non­ché le spe­se di ur­ba­niz­za­zio­ne pri­ma­ria, in­clu­si i con­tri­bu­ti di ur­ba­niz­za­zio­ne a Co­mu­ni e cor­po­ra­zio­ni.

3 Co­sto del­la co­stru­zio­ne: il co­sto dei la­vo­ri di pre­pa­ra­zio­ne, de­gli edi­fi­ci, dei la­vo­ri di si­ste­ma­zio­ne ester­na, dei la­vo­ri di ur­ba­niz­za­zio­ne, non­ché le spe­se ac­ces­so­rie le­ga­te al­la co­stru­zio­ne.

4 Co­sto di ac­qui­si­zio­ne: il prez­zo di ac­qui­sto, più le spe­se di no­ta­ria­to, le spe­se di iscri­zio­ne nel re­gi­stro fon­dia­rio e l’im­po­sta sul tra­pas­so di pro­prie­tà.

Art. 3 Rinnovo di alloggi esistenti  

1 Gli in­ve­sti­men­ti de­vo­no pro­dur­re un plu­sva­lo­re ra­gio­ne­vo­le.

2 Il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’eco­no­mia, del­la for­ma­zio­ne e del­la ri­cer­ca (DE­FR)2 fis­sa un im­por­to mi­ni­mo d’in­ve­sti­men­to.

2 La de­si­gna­zio­ne dell’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va è sta­ta adat­ta­ta in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (RS 170.512.1), con ef­fet­to dal 1° gen. 2013. Di det­ta mod. è te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

Art. 4 Promozione nel caso di diritto di superficie  

In ca­so di di­rit­to di su­per­fi­cie, l’aiu­to fe­de­ra­le è ac­cor­da­to sol­tan­to se, a lun­go ter­mi­ne, l’one­re so­ste­nu­to non su­pe­ra quel­lo pre­vi­sto in ca­so di ac­qui­sto del ter­re­no.

Sezione 2: Alloggi in locazione a pigioni moderate

Art. 5 Dimensione degli edifici di abitazione che beneficiano della promozione  

Di mas­si­ma be­ne­fi­cia­no del­la pro­mo­zio­ne sol­tan­to gli edi­fi­ci di abi­ta­zio­ne che con­ta­no al­me­no tre al­log­gi.

Art. 6 Numero degli alloggi che beneficiano della promozione  

1 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­le abi­ta­zio­ni (Uf­fi­cio fe­de­ra­le) de­ter­mi­na il nu­me­ro de­gli al­log­gi che be­ne­fi­cia­no del­la pro­mo­zio­ne in un im­mo­bi­le.

2 Nei gran­di edi­fi­ci di abi­ta­zio­ne, i mu­tui so­no ac­cor­da­ti sol­tan­to per una par­te de­gli al­log­gi.

3 Du­ran­te il pe­rio­do in cui vie­ne ac­cor­da­to l’aiu­to fe­de­ra­le, la ri­du­zio­ne de­gli in­te­res­si può es­se­re tra­sfe­ri­ta da un al­log­gio all’al­tro.

Art. 7 Capitale proprio richiesto  

1 Il pro­prie­ta­rio o il ti­to­la­re del di­rit­to di su­per­fi­cie de­ve fi­nan­zia­re al­me­no il 10 per cen­to dei co­sti di in­ve­sti­men­to con ca­pi­ta­le pro­prio.

2 Nel ca­so di rin­no­vo, al­me­no il 10 per cen­to del­le spe­se di rin­no­vo de­ve, di re­go­la, es­se­re fi­nan­zia­to con ca­pi­ta­le pro­prio.

Art. 8 Costi immobiliari computabili  

1 I co­sti im­mo­bi­lia­ri com­pu­ta­bi­li so­no:

a.
gli in­te­res­si sul ca­pi­ta­le in­ve­sti­to pro­prio e mu­tua­to;
b.
il ca­no­ne del di­rit­to di su­per­fi­cie;
c.
gli am­mor­ta­men­ti;
d.
le spe­se di ma­nu­ten­zio­ne e i con­tri­bu­ti al fon­do di rin­no­va­men­to;
e.
le spe­se di ge­stio­ne;
f.
il sup­ple­men­to ri­schio;
g.
gli one­ri e le im­po­ste le­ga­ti all’og­get­to.

2 Il tas­so d’in­te­res­se sul ca­pi­ta­le pro­prio in­ve­sti­to non de­ve su­pe­ra­re il tas­so d’in­te­res­se usua­le del­le ipo­te­che di pri­mo gra­do.

3 Per la par­te del ca­pi­ta­le mu­tua­to che su­pe­ra il 65 per cen­to dei co­sti di in­ve­sti­men­to può es­se­re ap­pli­ca­to un tas­so di in­te­res­se più ele­va­to; per la par­te in­fe­rio­re al 65 per cen­to, la dif­fe­ren­za di tas­so di in­te­res­se non de­ve tut­ta­via su­pe­ra­re i 3/4 di pun­to per­cen­tua­le.

4 Il ca­no­ne del di­rit­to di su­per­fi­cie non de­ve, di mas­si­ma, su­pe­ra­re il tas­so di in­te­res­se usua­le del­le ipo­te­che di pri­mo gra­do.

5 Il tas­so di am­mor­ta­men­to de­ve es­se­re fis­sa­to in mo­do che al­me­no i due ter­zi del mu­tuo del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e al mas­si­mo il 30 per cen­to dei co­sti di in­ve­sti­men­to pos­sa­no es­se­re rim­bor­sa­ti du­ran­te il pe­rio­do per il qua­le è ac­cor­da­to l’aiu­to fe­de­ra­le.

6 Per i co­sti se­con­do il ca­po­ver­so 1 let­te­re d–g può es­se­re cal­co­la­to un im­por­to for­fet­ta­rio. Il DE­FR fis­sa que­sto im­por­to for­fet­ta­rio.

7 Il pro­prie­ta­rio o il ti­to­la­re del di­rit­to di su­per­fi­cie prov­ve­de af­fin­ché i mez­zi de­sti­na­ti al­la ma­nu­ten­zio­ne e al rin­no­vo sia­no uti­liz­za­ti con­for­me­men­te a quan­to pre­vi­sto e ne in­for­ma l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le o i ser­vi­zi com­pe­ten­ti de­si­gna­ti da que­st’ul­ti­mo.

Art. 9 Pigione iniziale in caso di rinnovo  

In ca­so di rin­no­vo, il cal­co­lo del­la pi­gio­ne ini­zia­le è ba­sa­to sul­la vec­chia pi­gio­ne au­men­ta­ta del­la par­te del­le mi­glio­rie che è pos­si­bi­le ri­per­cuo­te­re sul­la nuo­va pi­gio­ne e che au­men­ta il va­lo­re dell’og­get­to lo­ca­to. È pos­si­bi­le pro­ce­de­re a un’ar­mo­niz­za­zio­ne del­le pi­gio­ni tra gli al­log­gi di un im­mo­bi­le.

Art. 10 Determinazione delle pigioni  

1 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le fis­sa le pi­gio­ni mas­si­me au­to­riz­za­te

2 Su au­to­riz­za­zio­ne dell’Uf­fi­cio fe­de­ra­le, il lo­ca­to­re può fis­sa­re sup­ple­men­ti e ri­du­zio­ni giu­sti­fi­ca­ti dal­le qua­li­tà par­ti­co­la­ri de­gli al­log­gi. L’im­por­to to­ta­le del­le pi­gio­ni di un im­mo­bi­le non de­ve su­pe­ra­re il to­ta­le del­le pi­gio­ni mas­si­me au­to­riz­za­te.

3 La de­ter­mi­na­zio­ne e il con­trol­lo del­le pi­gio­ni si ap­pli­ca­no a tut­ti gli al­log­gi e lo­ca­li an­nes­si dell’im­mo­bi­le. So­no ec­cet­tua­ti gli al­log­gi di ti­po par­ti­co­la­re e i lo­ca­li com­mer­cia­li o al­tri lo­ca­li che non so­no og­get­to dell’aiu­to fe­de­ra­le.

Art. 11 Adeguamenti della pigione  

1 Il lo­ca­to­re può ade­gua­re la pi­gio­ne:

a.
in fun­zio­ne del­le va­ria­zio­ni del tas­so ipo­te­ca­rio o del ca­no­ne del di­rit­to di su­per­fi­cie;
b.
in se­gui­to a in­ve­sti­men­ti che au­men­ta­no il va­lo­re dell’og­get­to lo­ca­to;
c.
in ca­so di au­men­to del­le spe­se di ma­nu­ten­zio­ne, del­le spe­se di ge­stio­ne o de­gli one­ri e del­le im­po­ste le­ga­ti all’og­get­to;
d.
in ca­so di al­log­gi la cui pi­gio­ne è ri­bas­sa­ta in fun­zio­ne del­la ri­du­zio­ne dell’in­te­res­se con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 15 ca­po­ver­so 2.

2 Le ri­du­zio­ni del­la pi­gio­ne ba­sa­te sul ca­po­ver­so 1 let­te­ra a de­vo­no es­se­re ef­fet­ti­ve al più tar­di a par­ti­re dal pros­si­mo ter­mi­ne di di­sdet­ta pos­si­bi­le.

3 Il DE­FR fis­sa in mo­do for­fet­ta­rio gli au­men­ti di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra c.

Art. 12 Comunicazione degli aumenti della pigione  

Il lo­ca­to­re può far va­le­re au­men­ti del­la pi­gio­ne ba­sa­ti sull’ar­ti­co­lo 11 ca­po­ver­so 1 a par­ti­re dal pros­si­mo ter­mi­ne di di­sdet­ta pos­si­bi­le. Gli au­men­ti del­la pi­gio­ne de­vo­no es­se­re co­mu­ni­ca­ti per scrit­to al lo­ca­ta­rio al­me­no die­ci gior­ni pri­ma dell’ini­zio del ter­mi­ne di di­sdet­ta e de­vo­no es­se­re mo­ti­va­ti e com­ple­ta­ti con un’in­for­ma­zio­ne sui ri­me­di di di­rit­to.

Art. 13 Spese accessorie  

Per le spe­se ac­ces­so­rie, si ap­pli­ca­no gli ar­ti­co­li 257a e 257b del Co­di­ce del­le ob­bli­ga­zio­ni (CO)3.

Art. 14 Interessi sui mutui  

Se non vi è di­rit­to al­la ri­du­zio­ne dell’in­te­res­se sul mu­tuo, det­to tas­so de­ve cor­ri­spon­de­re a quel­lo me­dio per le nuo­ve ipo­te­che di pri­mo gra­do, sta­bi­li­to dal­la Ban­ca na­zio­na­le sviz­ze­ra per il me­se di ot­to­bre. Que­sto tas­so è ar­ro­ton­da­to al quar­to di pun­to per­cen­tua­le e va­le per l’an­no ci­vi­le se­guen­te.

Art. 15 Riduzione dell’interesse  

1 I mu­tui so­no ac­cor­da­ti di re­go­la sen­za in­te­res­se.

2 La ri­du­zio­ne dell’in­te­res­se è cal­co­la­ta in fun­zio­ne dell’im­por­to del mu­tuo che de­ve es­se­re an­co­ra rim­bor­sa­to.

Art. 16 Inizio della riduzione della pigione  

Il lo­ca­ta­rio ha di­rit­to al­la ri­du­zio­ne del­la pi­gio­ne a de­cor­re­re dal pri­mo gior­no del me­se du­ran­te il qua­le co­min­cia il rap­por­to di lo­ca­zio­ne. In ca­so di rin­no­vo, se il rap­por­to di lo­ca­zio­ne con­ti­nua, è de­ter­mi­nan­te l’en­tra­ta in vi­go­re del nuo­vo con­trat­to di lo­ca­zio­ne.

Art. 17 Limiti di reddito  

1 La ri­du­zio­ne dell’in­te­res­se sul mu­tuo è ac­cor­da­ta se l’al­log­gio è oc­cu­pa­to da una o due per­so­ne mag­gio­ren­ni, il cui red­di­to im­po­ni­bi­le con­for­me­men­te al­la leg­ge fe­de­ra­le del 14 di­cem­bre 19904 sull’im­po­sta fe­de­ra­le di­ret­ta non su­pe­ra 50 000 fran­chi.

2 Per le eco­no­mie do­me­sti­che con più di due per­so­ne mag­gio­ren­ni, il li­mi­te di red­di­to è au­men­ta­to di 20 000 fran­chi per per­so­na sup­ple­men­ta­re.

3 Il li­mi­te di red­di­to è au­men­ta­to di 2500 fran­chi per ogni fi­glio mi­no­ren­ne.

4 Il red­di­to del­le per­so­ne mi­no­ren­ni non è pre­so in con­si­de­ra­zio­ne.

5 Per i lo­ca­ta­ri il cui rap­por­to di lo­ca­zio­ne è in cor­so, il li­mi­te di red­di­to è au­men­ta­to del 10 per cen­to.

6 Il DE­FR può ade­gua­re il li­mi­te di red­di­to al­la si­tua­zio­ne eco­no­mi­ca e all’evo­lu­zio­ne ge­ne­ra­le dei red­di­ti.

Art. 18 Limiti di sostanza  

1 La ri­du­zio­ne dell’in­te­res­se sul mu­tuo è ac­cor­da­ta se l’al­log­gio è oc­cu­pa­to da una o due per­so­ne mag­gio­ren­ni, la cui so­stan­za to­ta­le, pre­via de­du­zio­ne dei de­bi­ti com­pro­va­ti, non su­pe­ra 144 000 fran­chi.

2 Per le eco­no­mie do­me­sti­che con più di due per­so­ne mag­gio­ren­ni, il li­mi­te di so­stan­za è au­men­ta­to di 40 000 fran­chi per per­so­na sup­ple­men­ta­re.

3 Il li­mi­te di so­stan­za è au­men­ta­to di 16 900 fran­chi per ogni fi­glio mi­no­ren­ne.

4 Per i lo­ca­ta­ri il cui rap­por­to di lo­ca­zio­ne è in cor­so, il li­mi­te di so­stan­za è au­men­ta­to del 10 per cen­to.

5 I li­mi­ti fis­sa­ti nei ca­po­ver­si 1–3 so­no au­men­ta­ti del 25 per cen­to:

a.
per le per­so­ne che han­no di­rit­to a una ren­di­ta AVS;
b.
per le per­so­ne che han­no di­rit­to al­me­no a una mez­za ren­di­ta AI;
c.
per le per­so­ne ac­cu­di­te du­re­vol­men­te da una ter­za per­so­na.

6 Il DE­FR può ade­gua­re i li­mi­ti di so­stan­za al­la si­tua­zio­ne eco­no­mi­ca e all’evo­lu­zio­ne ge­ne­ra­le dei red­di­ti.

Art. 19 Prescrizione relativa all’occupazione  

La ri­du­zio­ne dell’in­te­res­se sul mu­tuo è ac­cor­da­ta sol­tan­to per gli al­log­gi che con­ta­no al mas­si­mo due lo­ca­li in più del nu­me­ro di oc­cu­pan­ti.

Art. 20 Controllo delle condizioni di riduzione di interessi  

I ser­vi­zi com­pe­ten­ti ve­ri­fi­ca­no ogni an­no il ri­spet­to del­le pre­scri­zio­ni in ma­te­ria di red­di­to, di so­stan­za e di oc­cu­pa­zio­ne.

Art. 21 Soppressione della riduzione di interessi  

1 La ri­du­zio­ne dell’in­te­res­se sul mu­tuo è sop­pres­sa se:

a.
gli oc­cu­pan­ti non adem­pio­no più i lo­ro ob­bli­ghi di for­ni­re le in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie se­con­do l’ar­ti­co­lo 15 ca­po­ver­so 2 LPrA;
b.
gli oc­cu­pan­ti non sod­di­sfa­no più le pre­scri­zio­ni in ma­te­ria di red­di­to e di so­stan­za;
c.
il nu­me­ro dei lo­ca­li su­pe­ra di più di due il nu­me­ro di oc­cu­pan­ti dell’al­log­gio.

2 Se la ri­du­zio­ne è sop­pres­sa, il pro­prie­ta­rio o il ti­to­la­re del di­rit­to di su­per­fi­cie de­ve pa­ga­re in­te­res­si sul mu­tuo a de­cor­re­re dall’ini­zio dell’an­no se­guen­te. Egli può ade­gua­re in mo­do cor­ri­spon­den­te la pi­gio­ne.

3 La ri­du­zio­ne è sop­pres­sa per gli al­log­gi che re­sta­no va­can­ti più di tre me­si. So­no ec­cet­tua­ti i ca­si di ri­go­re.

4 Il pro­prie­ta­rio o il ti­to­la­re del di­rit­to di su­per­fi­cie è te­nu­to a pre­sen­ta­re all’Uf­fi­cio fe­de­ra­le un con­teg­gio an­nuo del­le ri­du­zio­ni di in­te­res­si chie­ste.

Art. 22 Fideiussione  

1 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le può ga­ran­ti­re me­dian­te fi­de­ius­sio­ne mu­tui ipo­te­ca­ri di gra­do po­ste­rio­re ac­cor­da­ti dal­le ban­che o da al­tri ade­gua­ti isti­tu­ti di cre­di­to a con­cor­ren­za del 65–90 per cen­to dei co­sti di in­ve­sti­men­to.

2 La fi­de­ius­sio­ne dell’Uf­fi­cio fe­de­ra­le è ac­cor­da­ta sot­to­for­ma di fi­de­ius­sio­ne sem­pli­ce se­con­do l’ar­ti­co­lo 495 ca­po­ver­so 3 CO5.

3 La re­spon­sa­bi­li­tà è ret­ta dall’ar­ti­co­lo 499 CO.

Art. 23 Fine anticipata dell’aiuto federale  

Quan­do de­ci­de se por­re an­ti­ci­pa­ta­men­te fi­ne all’aiu­to fe­de­ra­le con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 19 ca­po­ver­so 3 LPrA, l’Uf­fi­cio tie­ne de­bi­ta­men­te con­to dei bi­so­gni de­gli oc­cu­pan­ti.

Art. 24 Trapasso di proprietà  

1 Il tra­pas­so di pro­prie­tà di un im­mo­bi­le og­get­to dell’aiu­to fe­de­ra­le de­ve es­se­re au­to­riz­za­to dall’Uf­fi­cio fe­de­ra­le.

2 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dà l’au­to­riz­za­zio­ne se l’ac­qui­ren­te si im­pe­gna:

a.
a con­clu­de­re un con­trat­to di di­rit­to pub­bli­co con la Con­fe­de­ra­zio­ne;
b.
a man­te­ne­re le pi­gio­ni fis­sa­te in ba­se ai co­sti im­mo­bi­lia­ri; e
c.
a pren­de­re a ca­ri­co l’ob­bli­go di rim­bor­sa­re il mu­tuo.

3 Per tra­pas­so di pro­prie­tà si in­ten­de qual­sia­si for­ma di cam­bia­men­to di pro­prie­ta­rio, va­le a di­re la ven­di­ta, la per­mu­ta, la do­na­zio­ne, la di­vi­sio­ne ere­di­ta­ria e l’at­tri­bu­zio­ne giu­di­zia­ria.

4 In ca­so di at­tri­bu­zio­ne giu­di­zia­ria, il ca­po­ver­so 1 si ap­pli­ca per ana­lo­gia.

Art. 25 Realizzazione forzata  

1 La rea­liz­za­zio­ne for­za­ta di un im­mo­bi­le og­get­to di un aiu­to fe­de­ra­le è ret­ta dal­la leg­ge fe­de­ra­le dell’11 apri­le 18896 sull’ese­cu­zio­ne e sul fal­li­men­to (LEF).

2 Do­po la chiu­su­ra del­la pro­ce­du­ra di rea­liz­za­zio­ne for­za­ta, l’aiu­to fe­de­ra­le ter­mi­na e la men­zio­ne di re­stri­zio­ne del­la pro­prie­tà iscrit­ta nel re­gi­stro fon­dia­rio è can­cel­la­ta.

Art. 26 Trasformazione di appartamenti in locazione in appartamenti in proprietà  

L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le può, su do­man­da, au­to­riz­za­re la tra­sfor­ma­zio­ne di ap­par­ta­men­ti in lo­ca­zio­ne in ap­par­ta­men­ti in pro­prie­tà se:

a.
il bi­so­gno lo­ca­le di ap­par­ta­men­ti in lo­ca­zio­ne è co­per­to;
b.
i lo­ca­ta­ri stes­si ac­qui­si­sco­no in pro­prie­tà gli al­log­gi o han­no di­sdet­to il con­trat­to di lo­ca­zio­ne; e
c.
il mu­tuo è sta­to rim­bor­sa­to o la Con­fe­de­ra­zio­ne è sta­ta li­be­ra­ta dal­la fi­de­ius­sio­ne.

Sezione 3: Abitazioni in proprietà a prezzi moderati

Art. 27 Capitale proprio necessario  

1 Il pro­prie­ta­rio o il ti­to­la­re del di­rit­to di su­per­fi­cie de­ve fi­nan­zia­re al­me­no il 10 per cen­to dei co­sti di in­ve­sti­men­to con ca­pi­ta­le pro­prio.

2 Nel ca­so di rin­no­vo, il 10 per cen­to del­le spe­se di rin­no­vo de­ve, di re­go­la, es­se­re fi­nan­zia­to con ca­pi­ta­le pro­prio.

Art. 28 Inizio della riduzione di interessi  

Il pro­prie­ta­rio di un al­log­gio ac­qui­si­to per uso pro­prio ha di­rit­to al­la ri­du­zio­ne dell’in­te­res­se a de­cor­re­re dal ver­sa­men­to del mu­tuo.

Art. 29 Limiti di reddito e di sostanza  

1 Per la con­ces­sio­ne di un mu­tuo a in­te­res­se ri­dot­to si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia i li­mi­ti di red­di­to e di so­stan­za se­con­do gli ar­ti­co­li 17 e 18.

2 Una fi­de­ius­sio­ne al re­gres­so è ac­cor­da­ta se la so­stan­za del pro­prie­ta­rio non su­pe­ra, pre­via de­du­zio­ne dei co­sti com­pro­va­ti, il 50 per cen­to dei co­sti di in­ve­sti­men­to.

Art. 30 Interesse sul mutuo, controllo del diritto all’aiuto federale e fine della riduzione di interessi  

Per l’in­te­res­se sul mu­tuo, il con­trol­lo del di­rit­to all’aiu­to fe­de­ra­le e la sop­pres­sio­ne del­la ri­du­zio­ne di in­te­res­si si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia gli ar­ti­co­li 14, 15, 20 e 21 ca­po­ver­so 1 let­te­re a e b non­ché il ca­po­ver­so 2.

Art. 31 Fideiussione al regresso  

1 La fi­de­ius­sio­ne al re­gres­so dell’Uf­fi­cio fe­de­ra­le è ac­cor­da­ta sot­to­for­ma di fi­de­ius­sio­ne so­li­da­le con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 496 CO7.

2 La fi­de­ius­sio­ne al re­gres­so ga­ran­ti­sce al­me­no il 70 per cen­to del di­rit­to di re­gres­so de­gli isti­tu­ti di fi­de­ius­sio­ne ipo­te­ca­ria nei con­fron­ti del de­bi­to­re prin­ci­pa­le.

Art. 32 Locazione  

1 Un al­log­gio in pro­prie­tà sus­si­dia­to da un mu­tuo può es­se­re prov­vi­so­ria­men­te lo­ca­to a ter­zi quan­do l’al­log­gio:

a.
non può più es­se­re abi­ta­to dal pro­prie­ta­rio per ra­gio­ni fi­nan­zia­rie, pro­fes­sio­na­li o per­so­na­li, e un’alie­na­zio­ne non è pos­si­bi­le o è pos­si­bi­le sol­tan­to in per­di­ta;
b.
mo­men­ta­nea­men­te non è abi­ta­to;
c.
è lo­ca­to ad ascen­den­ti, a di­scen­den­ti o a fra­tel­li o so­rel­le.

2 Du­ran­te il pe­rio­do del­la lo­ca­zio­ne, il pro­prie­ta­rio de­ve pa­ga­re gli in­te­res­si sul mu­tuo.

3 Le pi­gio­ni so­no sot­to­po­ste al con­trol­lo del­le pi­gio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 54 LPrA.

Art. 33 Condizioni soggettive  

L’aiu­to fe­de­ra­le è ac­cor­da­to sol­tan­to a per­so­ne mag­gio­ren­ni, le­gal­men­te ed ef­fet­ti­va­men­te do­mi­ci­lia­te in Sviz­ze­ra e che uti­liz­za­no l’al­log­gio og­get­to dell’aiu­to fe­de­ra­le co­me abi­ta­zio­ne prin­ci­pa­le.

Art. 34 Trapasso di proprietà  

1 Il tra­pas­so di pro­prie­tà di un al­log­gio og­get­to dell’aiu­to fe­de­ra­le de­ve es­se­re au­to­riz­za­to dall’Uf­fi­cio fe­de­ra­le.

2 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dà l’au­to­riz­za­zio­ne se il mu­tuo è sta­to rim­bor­sa­to o la Con­fe­de­ra­zio­ne è sta­ta li­be­ra­ta dal­la fi­de­ius­sio­ne al re­gres­so.

Art. 35 Realizzazione forzata  

1 La rea­liz­za­zio­ne for­za­ta di un im­mo­bi­le og­get­to di un aiu­to fe­de­ra­le è ret­ta dal­la LEF8.

2 Do­po la chiu­su­ra del­la pro­ce­du­ra di rea­liz­za­zio­ne for­za­ta, l’aiu­to fe­de­ra­le ter­mi­na e la men­zio­ne di re­stri­zio­ne del­la pro­prie­tà iscrit­ta nel re­gi­stro fon­dia­rio è can­cel­la­ta.

Sezione 4: Organizzazioni di utilità pubblica attive nella costruzione di abitazioni

Art. 36 Formazione e collaborazione  

L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le pro­muo­ve la for­ma­zio­ne e il per­fe­zio­na­men­to, lo scam­bio di espe­rien­ze e la col­la­bo­ra­zio­ne tra le or­ga­niz­za­zio­ni di uti­li­tà pub­bli­ca at­ti­ve nel­la co­stru­zio­ne di abi­ta­zio­ni.

Art. 37 Organizzazioni di utilità pubblica attive nella costruzione di abitazioni  

1 È con­si­de­ra­ta di uti­li­tà pub­bli­ca qual­sia­si or­ga­niz­za­zio­ne che, se­con­do i suoi sta­tu­ti:

a.
per­se­gue lo sco­po di co­pri­re in mo­do du­ra­tu­ro il fab­bi­so­gno di al­log­gi a con­di­zio­ni fi­nan­zia­rie sop­por­ta­bi­li;
b.
li­mi­ta i di­vi­den­di con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 6 ca­po­ver­so 1 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 27 giu­gno 19739 sul­le tas­se di bol­lo;
c.
vie­ta il ver­sa­men­to di tan­tiè­mes;
d.
in ca­so di li­qui­da­zio­ne del­la so­cie­tà, del­la coo­pe­ra­ti­va o del­la fon­da­zio­ne, as­se­gna al­lo sco­po men­zio­na­to nel­la let­te­ra a la par­te re­stan­te del pa­tri­mo­nio; il ca­pi­ta­le del­la so­cie­tà, del­la coo­pe­ra­ti­va o del­la fon­da­zio­ne de­ve es­se­re rim­bor­sa­to al mas­si­mo a con­cor­ren­za del va­lo­re no­mi­na­le.

2 Gli sta­tu­ti e le mo­di­fi­che di sta­tu­ti de­vo­no es­se­re sot­to­po­sti al ser­vi­zio com­pe­ten­te per con­trol­lo.

Art. 38 Organizzazioni mantello  

So­no con­si­de­ra­te or­ga­niz­za­zio­ni man­tel­lo di uti­li­tà pub­bli­ca at­ti­ve nel­la co­stru­zio­ne di abi­ta­zio­ni le or­ga­niz­za­zio­ni ope­ran­ti a li­vel­lo so­vra­re­gio­na­le e che riu­ni­sco­no co­me mem­bri un nu­me­ro con­si­de­re­vo­le di com­mit­ten­ti del­la co­stru­zio­ne di uti­li­tà pub­bli­ca.

Art. 39 Rapporto di attività e presentazione dei conti  

1 Le or­ga­niz­za­zio­ni di uti­li­tà pub­bli­ca at­ti­ve nel­la co­stru­zio­ne di abi­ta­zio­ni pre­sen­ta­no un rap­por­to di at­ti­vi­tà an­nua­le con­for­me­men­te ai prin­ci­pi pre­vi­sti ne­gli ar­ti­co­li 957–960e CO10.11

2 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le può im­por­re al­tre esi­gen­ze per quan­to con­cer­ne la pre­sen­ta­zio­ne dei con­ti.

10 RS 220

11 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 2 sett. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 20203797).

Art. 40 Obbligo di revisione 12  

1 L’ob­bli­go di re­vi­sio­ne è di­sci­pli­na­to dal CO13.

2 Le or­ga­niz­za­zio­ni man­tel­lo e le cen­tra­li di emis­sio­ne so­no te­nu­te a far ese­gui­re in ogni ca­so una re­vi­sio­ne or­di­na­ria ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 727 CO.

3 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le esi­ge una re­vi­sio­ne li­mi­ta­ta di or­ga­niz­za­zio­ni di uti­li­tà pub­bli­ca at­ti­ve nel­la co­stru­zio­ne di abi­ta­zio­ni, che nell’am­bi­to dell’ar­ti­co­lo 727a CO han­no ri­nun­cia­to a una re­vi­sio­ne. La re­vi­sio­ne de­ve es­se­re ef­fet­tua­ta da una per­so­na in­di­pen­den­te mu­ni­ta di un’omo­lo­ga­zio­ne dell’Au­to­ri­tà fe­de­ra­le di sor­ve­glian­za dei re­vi­so­ri.

4 Se un’or­ga­niz­za­zio­ne ai sen­si del ca­po­ver­so 3 di­spo­ne al mas­si­mo di 30 al­log­gi che be­ne­fi­cia­no dell’aiu­to fe­de­ra­le, l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le può au­to­riz­za­re un con­trol­lo som­ma­rio del con­to an­nua­le con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni dell’Uf­fi­cio stes­so, se la per­so­na esa­mi­nan­te di­spo­ne del­le co­no­scen­ze ne­ces­sa­rie.

12 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 28 nov. 2007, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2007 7125).

13 RS 220

Art. 40a Controllo 14  

1 Le or­ga­niz­za­zio­ni man­tel­lo, gli isti­tu­ti di fi­de­ius­sio­ne ipo­te­ca­ria e le cen­tra­li di emis­sio­ne so­no te­nu­ti a:

a.
sot­to­por­re all’Uf­fi­cio fe­de­ra­le, per ap­pro­va­zio­ne, i re­go­la­men­ti che di­sci­pli­na­no le que­stio­ni re­la­ti­ve all’ese­cu­zio­ne del­la LPrA;
b.
pre­ve­de­re in se­no ai lo­ro or­ga­ni una rap­pre­sen­tan­za ap­pro­pria­ta dell’Uf­fi­cio fe­de­ra­le, nel­la mi­su­ra in cui det­ti or­ga­ni pren­da­no de­ci­sio­ni in rap­por­to con la LPrA;
c.
pre­sen­ta­re ogni an­no all’Uf­fi­cio fe­de­ra­le il lo­ro rap­por­to di at­ti­vi­tà e il lo­ro rap­por­to di re­vi­sio­ne;
d.
per­met­te­re all’Uf­fi­cio fe­de­ra­le, in ogni mo­men­to, di esa­mi­na­re in mo­do più ap­pro­fon­di­to le lo­ro at­ti­vi­tà.

2 Nell’am­bi­to di man­da­ti di pre­sta­zio­ni, l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le può se­gna­ta­men­te ob­bli­ga­re le or­ga­niz­za­zio­ni man­tel­lo, gli isti­tu­ti di fi­de­ius­sio­ne ipo­te­ca­ria e le cen­tra­li di emis­sio­ne a os­ser­va­re i pia­ni con­ta­bi­li im­po­sti.

14 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 28 nov. 2007, in vi­go­re dal 1° gen. 2008 (RU 2007 7125).

Art. 41 Fideiussione per le obbligazioni emesse dalle centrali di emissione  

La fi­de­ius­sio­ne al re­gres­so dell’Uf­fi­cio fe­de­ra­le è ac­cor­da­ta sot­to for­ma di fi­de­ius­sio­ne so­li­da­le con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 496 CO15.

Art. 41a Gestione dei rischi 16  

1 Le cen­tra­li di emis­sio­ne pre­di­spon­go­no ogni an­no un con­trol­lo del­la sol­vi­bi­li­tà per ve­ri­fi­ca­re la ca­pa­ci­tà di pa­ga­men­to de­gli in­te­res­si e di rim­bor­so di tut­ti i com­mit­ten­ti del­la co­stru­zio­ne di uti­li­tà pub­bli­ca che han­no ot­te­nu­to un mu­tuo fi­nan­zia­to me­dian­te pre­sti­ti in ob­bli­ga­zio­ni ga­ran­ti­ti da fi­de­ius­sio­ni. La ve­ri­fi­ca è ef­fet­tua­ta da una per­so­na in­di­pen­den­te abi­li­ta­ta dall’Au­to­ri­tà fe­de­ra­le di sor­ve­glian­za dei re­vi­so­ri.

2 I com­mit­ten­ti del­la co­stru­zio­ne di uti­li­tà pub­bli­ca pre­sen­ta­no al­le cen­tra­li di emis­sio­ne al­me­no una vol­ta ogni qua­drien­nio un rap­por­to per ogni og­get­to di pe­gno per il qua­le è sta­to con­ces­so un mu­tuo fi­nan­zia­to me­dian­te pre­sti­ti in ob­bli­ga­zio­ni ga­ran­ti­ti da fi­de­ius­sio­ni. Il rap­por­to com­pren­de in par­ti­co­la­re:

a.
il con­to eco­no­mi­co dell’im­mo­bi­le;
b.
lo sta­to del fi­nan­zia­men­to di gra­do an­te­rio­re o ugua­le;
c.
la ta­bel­la del­le pi­gio­ni;
d.
la de­scri­zio­ne del­lo sta­to dell’edi­fi­cio, del­le co­se lo­ca­te e dei re­la­ti­vi im­pian­ti d’eser­ci­zio.

3 Le cen­tra­li di emis­sio­ne re­di­go­no un re­so­con­to an­nua­le de­gli even­tua­li ri­schi.

4 In pre­sen­za di dub­bi sul­la ca­pa­ci­tà di pa­ga­men­to de­gli in­te­res­si o di rim­bor­so di un com­mit­ten­te del­la co­stru­zio­ne di uti­li­tà pub­bli­ca le cen­tra­li di emis­sio­ne in­for­ma­no sen­za in­du­gio l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le.

5 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le adot­ta le mi­su­re ne­ces­sa­rie per pro­teg­ge­re gli in­te­res­si fi­nan­zia­ri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

16 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del 2 sett. 2020, in vi­go­re dal 1° ott. 2020 (RU 2020 3797).

Art. 42 Fideiussione al regresso  

1 La fi­de­ius­sio­ne al re­gres­so dell’Uf­fi­cio fe­de­ra­le è ac­cor­da­ta sot­to for­ma di fi­de­ius­sio­ne so­li­da­le con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 496 CO17.

2 La fi­de­ius­sio­ne al re­gres­so ga­ran­ti­sce al­me­no il 70 per cen­to del di­rit­to di re­gres­so de­gli isti­tu­ti di fi­de­ius­sio­ne ipo­te­ca­ria nei con­fron­ti del de­bi­to­re prin­ci­pa­le.

3 Una fi­de­ius­sio­ne al re­gres­so è con­ces­sa se il pro­prie­ta­rio fi­nan­zia con ca­pi­ta­le pro­prio al­me­no il 10 per cen­to dei co­sti di in­ve­sti­men­to o del­le spe­se di rin­no­vo.

Art. 43 Prestiti senza interesse o a tasso favorevole alle organizzazioni mantello  

1 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le può, a ti­to­lo fi­du­cia­rio e con uno sco­po pre­ci­so, met­te­re a di­spo­si­zio­ne del­le or­ga­niz­za­zio­ni man­tel­lo mez­zi fi­nan­zia­ri per ali­men­ta­re un fon­do.

2 Gra­zie a que­sto fon­do, le or­ga­niz­za­zio­ni man­tel­lo ac­cor­da­no ai com­mit­ten­ti del­la co­stru­zio­ne di uti­li­tà pub­bli­ca mu­tui a ti­to­lo di aiu­ti al fi­nan­zia­men­to re­si­duo le­ga­ti all’og­get­to o a ti­to­lo di aiu­ti al fi­nan­zia­men­to per l’ac­qui­si­zio­ne dei ter­re­ni in vi­sta del­la co­stru­zio­ne di al­log­gi a pi­gio­ni e prez­zi mo­de­ra­ti. I rim­bor­si dei mu­tui ri­flui­sco­no nel fon­do e pos­so­no es­se­re uti­liz­za­ti per ac­cor­da­re al­tri mu­tui.18

3 Le or­ga­niz­za­zio­ni man­tel­lo de­vo­no ge­sti­re que­sto fon­do se­pa­ra­ta­men­te. I mez­zi fi­nan­zia­ri de­vo­no es­se­re in­ve­sti­ti tra­mi­te un isti­tu­to ban­ca­rio e frut­ta­re in­te­res­si o es­se­re in­ve­sti­ti in ob­bli­ga­zio­ni a de­bo­le ri­schio. Ec­ce­zio­nal­men­te, in­ve­sti­men­ti a bre­ve ter­mi­ne ga­ran­ti­ti da un pe­gno im­mo­bi­lia­re so­no per­mes­si pres­so com­mit­ten­ti del­la co­stru­zio­ne di uti­li­tà pub­bli­ca.

4 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le e le or­ga­niz­za­zio­ni man­tel­lo di­sci­pli­na­no nell’am­bi­to di con­trat­ti di di­rit­to pub­bli­co la du­ra­ta del con­trat­to, la ri­so­lu­zio­ne, il ri­sar­ci­men­to del­le or­ga­niz­za­zio­ni man­tel­lo, non­ché le mo­da­li­tà da ri­spet­ta­re per i mu­tui da ver­sa­re.

5 Il fon­do del­la Fon­da­zio­ne sviz­ze­ra per la pro­mo­zio­ne del­la pro­prie­tà d’abi­ta­zio­ni è man­te­nu­to con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni del­la leg­ge fe­de­ra­le del 4 ot­to­bre 197419 che pro­muo­ve la co­stru­zio­ne di abi­ta­zio­ni e l’ac­ces­so al­la lo­ro pro­prie­tà (LCAP).

18 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 23 ott. 2013, in vi­go­re dal 1° gen. 2014 (RU 2013 3557).

19 RS 843

Art. 44 Partecipazioni al capitale  

La par­te­ci­pa­zio­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne al ca­pi­ta­le del­le or­ga­niz­za­zio­ni di uti­li­tà pub­bli­ca non de­ve, di mas­si­ma, su­pe­ra­re il 50 per cen­to del ca­pi­ta­le del­la so­cie­tà, del­la coo­pe­ra­ti­va o del­la fon­da­zio­ne.

Art. 45 Fine straordinaria della promozione  

È po­sta an­ti­ci­pa­ta­men­te fi­ne al­la col­la­bo­ra­zio­ne con or­ga­niz­za­zio­ni di uti­li­tà pub­bli­ca:

a.
in ca­so di man­ca­to ri­spet­to del con­trat­to;
b.
in ca­so di in­fra­zio­ne al­le pre­scri­zio­ni re­la­ti­ve al­la pre­sen­ta­zio­ne dei con­ti;
c.
in ca­so di vio­la­zio­ne del­le pre­scri­zio­ni sta­tu­ta­rie.

Sezione 5: Ricerca

Art. 46 Progetti esemplari  

Per la pro­mo­zio­ne di pro­get­ti esem­pla­ri, è pos­si­bi­le sco­star­si dal­le esi­gen­ze con­cer­nen­ti la qua­li­tà del­la co­stru­zio­ne e dell’ubi­ca­zio­ne, i li­mi­ti dei co­sti e le par­ti­co­la­ri con­di­zio­ni im­po­ste per il rin­no­vo di al­log­gi esi­sten­ti.

Art. 47 Programmi di ricerca  

1 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le ela­bo­ra pro­gram­mi di ri­cer­ca qua­drien­na­li.

2 Que­sti pro­gram­mi de­vo­no es­se­re ap­pro­va­ti dal DE­FR su pro­po­sta del­la Com­mis­sio­ne fe­de­ra­le dell’abi­ta­zio­ne.

Art. 48 Messa a disposizione e pubblicazione dei risultati della ricerca  

1 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le prov­ve­de af­fin­ché i ri­sul­ta­ti del­la ri­cer­ca sia­no ac­ces­si­bi­li a tut­ti.

2 Es­so de­ci­de cir­ca la pub­bli­ca­zio­ne dei ri­sul­ta­ti del­la ri­cer­ca.

Sezione 6:Protezione dei dati

Art. 49  

1 L’Uf­fi­cio può rac­co­glie­re pres­so i ri­chie­den­ti e i be­ne­fi­cia­ri ed ela­bo­ra­re tut­ti i da­ti ne­ces­sa­ri per ve­ri­fi­ca­re se vi è un di­rit­to all’aiu­to fe­de­ra­le, per fa­re una va­lu­ta­zio­ne scien­ti­fi­ca del­le mi­su­re pre­se in vir­tù del­la leg­ge e per pro­muo­ve­re la ri­cer­ca.

2 Può se­gna­ta­men­te rac­co­glie­re e trat­ta­re da­ti con­cer­nen­ti:

a.
il red­di­to e la so­stan­za;
b.
l’età e la si­tua­zio­ne fa­mi­lia­re;
c.
i prov­ve­di­men­ti di aiu­to so­cia­le;
d.
l’oc­cu­pa­zio­ne de­gli al­log­gi.

3 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le pren­de tut­te le mi­su­re tec­ni­che e or­ga­niz­za­ti­ve ne­ces­sa­rie per pro­teg­ge­re con­tro gli abu­si i da­ti rac­col­ti.

4 Sen­za l’ac­cor­do scrit­to del­le per­so­ne in­te­res­sa­te, l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le può co­mu­ni­ca­re i da­ti per­so­na­li a ter­zi (art. 50 cpv. 2 LPrA) sol­tan­to se:

a.
i de­sti­na­ta­ri si im­pe­gna­no a ren­der­li ano­ni­mi nel­la mi­su­ra in cui lo sco­po dell’ela­bo­ra­zio­ne lo per­met­ta;
b.
i de­sti­na­ta­ri si im­pe­gna­no a non co­mu­ni­ca­re que­sti da­ti a ter­zi o a rin­viar­li all’Uf­fi­cio o a di­strug­ger­li do­po aver­li uti­liz­za­ti;
c.
i de­sti­na­ta­ri si im­pe­gna­no a pub­bli­ca­re i ri­sul­ta­ti in mo­do che non sia pos­si­bi­le iden­ti­fi­ca­re le per­so­ne in­te­res­sa­te;
d.
si può sup­por­re che i de­sti­na­ta­ri ri­spet­ti­no il se­gre­to pro­fes­sio­na­le e la le­gi­sla­zio­ne sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti;
e.
nes­sun in­te­res­se pri­va­to o pub­bli­co pre­pon­de­ran­te si op­po­ne al­la tra­smis­sio­ne di det­ti da­ti.

5 I da­ti con­cer­nen­ti il red­di­to e la so­stan­za pos­so­no es­se­re re­si ac­ces­si­bi­li me­dian­te una pro­ce­du­ra di ri­chia­mo.

6 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le può tra­smet­te­re a ter­zi i da­ti per­so­na­li de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne sol­tan­to con l’ac­cor­do del­le per­so­ne in­te­res­sa­te.

7 I da­ti per­so­na­li rac­col­ti so­no di­strut­ti al più tar­di al­la sca­den­za dell’aiu­to fe­de­ra­le pur­ché non vi sia un ob­bli­go le­ga­le di ar­chi­via­zio­ne.

Sezione 7: Procedura

Art. 50 Iscrizione a registro fondiario  

Se è do­man­da­to l’aiu­to fe­de­ra­le per l’ac­qui­sto di al­log­gi, l’iscri­zio­ne a re­gi­stro fon­dia­rio può es­se­re ef­fet­tua­ta sol­tan­to quan­do l’uf­fi­cio com­pe­ten­te lo ha ac­cor­da­to. Ec­ce­zio­nal­men­te, l’iscri­zio­ne può es­se­re an­ti­ci­pa­ta quan­do il ser­vi­zio com­pe­ten­te l’au­to­riz­za per scrit­to.

Art. 51 Calcolo dei costi  

Di mas­si­ma, il pre­ven­ti­vo dei co­sti che de­ve es­se­re al­le­sti­to da spe­cia­li­sti è ba­sa­to sui prez­zi pra­ti­ca­ti al mo­men­to del­la pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da.

Art. 52 Modifiche dei progetti e lavori già effettuati  

Il be­ne­fi­cia­rio dell’aiu­to fe­de­ra­le può in­tra­pren­de­re mo­di­fi­che im­por­tan­ti o ta­li da oc­ca­sio­na­re spe­se sup­ple­men­ta­ri nei pro­get­ti e nel­le co­stru­zio­ni rea­liz­za­te sol­tan­to con l’au­to­riz­za­zio­ne del ser­vi­zio com­pe­ten­te.

Art. 53 Spese supplementari  

1 I be­ne­fi­cia­ri dell’aiu­to fe­de­ra­le so­no te­nu­ti ad an­nun­cia­re im­me­dia­ta­men­te al ser­vi­zio com­pe­ten­te le spe­se sup­ple­men­ta­ri.

2 Le spe­se sup­ple­men­ta­ri pos­so­no es­se­re pre­se in con­si­de­ra­zio­ne sol­tan­to se so­no im­pu­ta­bi­li a mo­di­fi­che au­to­riz­za­te del pro­get­to, a un rin­ca­ro com­pro­va­to o ad al­tre cau­se a cui non può es­se­re po­sto ri­me­dio.

Art. 54 Conteggio  

1 Con­clu­si i la­vo­ri, de­ve es­se­re pre­sen­ta­to al ser­vi­zio com­pe­ten­te un con­teg­gio al­le­sti­to se­con­do le di­ret­ti­ve dell’Uf­fi­cio fe­de­ra­le, fir­ma­to dal ri­chie­den­te e cor­re­da­to dei do­cu­men­ti ori­gi­na­li. L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le ema­na di­ret­ti­ve per l’al­le­sti­men­to del con­teg­gio.

2 Se un pro­get­to è rea­liz­za­to in più tap­pe, il ser­vi­zio com­pe­ten­te può esi­ge­re una par­cel­liz­za­zio­ne e la pre­sen­ta­zio­ne di con­teg­gi se­pa­ra­ti.

Art. 55 Versamento del mutuo  

1 Pri­ma del ver­sa­men­to del mu­tuo, la men­zio­ne di re­stri­zio­ne di di­rit­to pub­bli­co del­la pro­prie­tà de­ve es­se­re iscrit­ta nel re­gi­stro fon­dia­rio e il mu­tuo de­ve es­se­re ga­ran­ti­to con pe­gno im­mo­bi­lia­re.

2 Nel­la co­stru­zio­ne di al­log­gi in lo­ca­zio­ne, su do­man­da del mu­tua­ta­rio, può es­se­re ver­sa­to il 70 per cen­to al mas­si­mo del mu­tuo as­se­gna­to, ap­pe­na la co­stru­zio­ne grez­za è ter­mi­na­ta, pre­sa in con­se­gna dall’au­to­ri­tà edi­li­zia e as­si­cu­ra­ta con­tro gli in­cen­di e il com­mit­ten­te del­la co­stru­zio­ne ha pa­ga­to le fat­tu­re dei la­vo­ri ef­fet­tua­ti o ga­ran­ti­to il lo­ro am­mon­ta­re. Il 30 per cen­to re­stan­te è ver­sa­to quan­do il con­teg­gio è sta­to ap­pro­va­to. Il cre­di­to di co­stru­zio­ne de­ve in se­gui­to es­se­re im­me­dia­ta­men­te con­so­li­da­to.

3 Per il rin­no­vo di al­log­gi in lo­ca­zio­ne, su do­man­da del mu­tua­ta­rio, può es­se­re ver­sa­to il 70 per cen­to al mas­si­mo del mu­tuo as­se­gna­to, ap­pe­na i la­vo­ri so­no ter­mi­na­ti o il com­mit­ten­te del­la co­stru­zio­ne ha pa­ga­to le fat­tu­re dei la­vo­ri ef­fet­tua­ti o ga­ran­ti­to il lo­ro am­mon­ta­re. Il 30 per cen­to re­stan­te è ver­sa­to quan­do il con­teg­gio è sta­to ap­pro­va­to. Il cre­di­to di co­stru­zio­ne de­ve in se­gui­to es­se­re im­me­dia­ta­men­te con­so­li­da­to.

4 Per la co­stru­zio­ne, l’ac­qui­si­zio­ne o il rin­no­vo di al­log­gi in pro­prie­tà per uso pro­prio, il mu­tuo è ver­sa­to quan­do il con­teg­gio è ap­pro­va­to.

Art. 56 Domanda di riduzione di interessi  

1 Per ot­te­ne­re una ri­du­zio­ne di in­te­res­si, i lo­ca­ta­ri o i pro­prie­ta­ri de­vo­no pre­sen­ta­re una do­man­da. Que­sta do­man­da de­ve es­se­re ac­com­pa­gna­ta da un cer­ti­fi­ca­to dell’au­to­ri­tà fi­sca­le at­te­stan­te che le pre­scri­zio­ni de­ter­mi­nan­ti in ma­te­ria di red­di­to e di so­stan­za so­no ri­spet­ta­te.

2 I lo­ca­ta­ri de­vo­no for­ni­re in­for­ma­zio­ni sull’oc­cu­pa­zio­ne dell’al­log­gio.

3 I lo­ca­ta­ri de­vo­no pre­sen­ta­re la do­man­da en­tro due me­si dall’ini­zio del con­trat­to di lo­ca­zio­ne o dall’en­tra­ta in vi­go­re del nuo­vo con­trat­to di lo­ca­zio­ne in ca­so di rin­no­vo. Se la do­man­da è pre­sen­ta­ta più tar­di, la ri­du­zio­ne è ac­cor­da­ta a par­ti­re dal pri­mo gior­no del me­se du­ran­te il qua­le la do­man­da è sta­ta pre­sen­ta­ta.

4 I pro­prie­ta­ri di abi­ta­zio­ni in pro­prie­tà per uso pro­prio de­vo­no pre­sen­ta­re la do­man­da pri­ma dell’as­se­gna­zio­ne dell’aiu­to fe­de­ra­le.

Art. 57 Informazione dei locatari  

Il lo­ca­to­re è te­nu­to a in­for­ma­re il lo­ca­ta­rio sul­la con­ces­sio­ne dell’aiu­to fe­de­ra­le, sull’im­por­to del­la ri­du­zio­ne del­la pi­gio­ne, sull’ap­pli­ca­zio­ne del­la LPrA e sul­le con­di­zio­ni di que­st’ul­ti­ma.

Art. 58 Pigioni provvisorie  

All’at­to dell’as­se­gna­zio­ne dell’aiu­to fe­de­ra­le, la pi­gio­ne è fis­sa­ta prov­vi­so­ria­men­te. La pi­gio­ne è sta­bi­li­ta de­fi­ni­ti­va­men­te do­po l’ap­pro­va­zio­ne del con­teg­gio. Se la pi­gio­ne prov­vi­so­ria è trop­po bas­sa, il lo­ca­to­re può in se­gui­to esi­ge­re la dif­fe­ren­za dal lo­ca­ta­rio. Se la pi­gio­ne è trop­po al­ta, il lo­ca­to­re de­ve re­sti­tui­re al lo­ca­ta­rio quan­to ha ri­scos­so in più.

Art. 59 Superamento della pigione autorizzata  

In ca­so di su­pe­ra­men­to del­la pi­gio­ne au­to­riz­za­ta o di uso per sco­po di­ver­so da quel­lo di de­sti­na­zio­ne, l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le esi­ge il rim­bor­so a fa­vo­re del lo­ca­ta­rio de­gli im­por­ti ri­scos­si in più, au­men­ta­ti de­gli in­te­res­si. Il tas­so de­ter­mi­nan­te di in­te­res­se è quel­lo pre­vi­sto nell’ar­ti­co­lo 8 ca­po­ver­so 3. Al pro­prie­ta­rio è im­par­ti­to un ter­mi­ne di tre me­si per rim­bor­sa­re gli im­por­ti ri­scos­si in più.

Sezione 8: Mutui accordati nell’ambito del diritto anteriore

Art. 60  

1 Il DE­FR ema­na di­spo­si­zio­ni per quan­to con­cer­ne le coo­pe­ra­ti­ve di co­stru­zio­ne di al­log­gi che han­no be­ne­fi­cia­to di mu­tui con­for­me­men­te al de­cre­to fe­de­ra­le del 7 ot­to­bre 194720 in­te­so a pro­muo­ve­re la co­stru­zio­ne di al­log­gi per il per­so­na­le del­la Con­fe­de­ra­zio­ne. Di­sci­pli­na se­gna­ta­men­te la de­ter­mi­na­zio­ne e il con­trol­lo del­le pi­gio­ni.

2 Per man­te­ne­re la de­sti­na­zio­ne dei ter­re­ni og­get­to dell’aiu­to fe­de­ra­le, il di­vie­to di cam­bia­men­to del­la de­sti­na­zio­ne e la re­stri­zio­ne del di­rit­to di alie­na­zio­ne so­no men­zio­na­ti a re­gi­stro fon­dia­rio qua­li re­stri­zio­ni di di­rit­to pub­bli­co del­la pro­prie­tà.

3 In ca­so di li­qui­da­zio­ne del­la coo­pe­ra­ti­va di co­stru­zio­ne di al­log­gi o di ven­di­ta di un im­mo­bi­le og­get­to dell’aiu­to fe­de­ra­le, il pro­ven­to del­la li­qui­da­zio­ne o il gua­da­gno ri­sul­tan­te de­ve es­se­re de­sti­na­to al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

4 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le di­sci­pli­na in un con­trat­to con la Cas­sa pen­sio­ni del­la Con­fe­de­ra­zio­ne (PU­BLI­CA) la ge­stio­ne dei mu­tui ipo­te­ca­ri ac­cor­da­ti al­le coo­pe­ra­ti­ve di co­stru­zio­ne di al­log­gi del­la Con­fe­de­ra­zio­ne con fon­di del­la cas­sa fe­de­ra­le d’as­si­cu­ra­zio­ne (CFA), at­tual­men­te de­no­mi­na­ta PU­BLI­CA.

20 [RS 10964; RU 1958 113. FF 1994 III 884n. I 1].

Sezione 9: Disposizioni finali

Art. 61 Diritto previgente: abrogazione  

I se­guen­ti at­ti le­gi­sla­ti­vi so­no abro­ga­ti:

1.
Or­di­nan­za (1) del 22 feb­bra­io 196621 con­cer­nen­te l’aiu­to fe­de­ra­le per pro­muo­ve­re la co­stru­zio­ne di abi­ta­zio­ni;
2.
Or­di­nan­za (2) del 22 feb­bra­io 196622 con­cer­nen­te l’aiu­to fe­de­ra­le per pro­muo­ve­re la co­stru­zio­ne di abi­ta­zio­ni;
3.
Or­di­nan­za del 24 gen­na­io 199223 con­cer­nen­te i li­mi­ti di red­di­to e di so­stan­za per abi­ta­zio­ni a pi­gio­ni ri­dot­te;
4.
Or­di­nan­za del 18 feb­bra­io 197624 con­cer­nen­te i li­mi­ti del co­sto lor­do per la ri­du­zio­ne del­le pi­gio­ni;
5.
Or­di­nan­za del 20 no­vem­bre 199125 con­cer­nen­te la de­ter­mi­na­zio­ne del­la pi­gio­ne di abi­ta­zio­ni og­get­to dell’aiu­to fe­de­ra­le;
6.
Or­di­nan­za d’ese­cu­zio­ne III del 16 set­tem­bre 197026 del­la leg­ge fe­de­ra­le per pro­muo­ve­re la co­stru­zio­ne di abi­ta­zio­ni (Aiu­to per l’ur­ba­niz­za­zio­ne).
Art. 62 Entrata in vigore  

La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° feb­bra­io 2004.

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