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Legge federale
che promuove la costruzione d’abitazioni
e l’accesso alla loro proprietà
(LCAP)1

del 4 ottobre 1974 (Stato 1° gennaio 2013)

1 Abbreviazione introdotta dal n. I della LF dell’8 ott. 1999, in vigore dal 15 mar. 2000 (RU 2000 618619; FF 1999 2860).

L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,

visto l’articolo 34sexies della Costituzione federale (Stato 1° gennaio 2013)2;3
visto il messaggio del Consiglio federale del 17 settembre 19734,

decreta:

2[CS 1 3; RU 1972 1681]. Questa disposizione corrisponde ora all’art. 108 della Cost. federale del 18 apr. 1999 (RS 101).

3 Nuovo testo giusta il n. I della LF dell’8 ott. 1999, in vigore dal 15 mar. 2000 (RU 2000 618619; FF 1999 2860).

4 FF 1973 II 533

Introduzione

Art. 1 Scopo  

1 La leg­ge si pre­fig­ge di pro­muo­ve­re la co­stru­zio­ne d’abi­ta­zio­ni e l’ur­ba­niz­za­zio­ne dei ter­re­ni ne­ces­sa­ri, non­ché di ri­dur­re i co­sti d’abi­ta­zio­ne, se­gna­ta­men­te le pi­gio­ni, e di age­vo­la­re l’ac­ces­so al­la pro­prie­tà di ap­par­ta­men­ti e ca­se fa­mi­lia­ri.

2 Nell’ese­cu­zio­ne di que­sti com­pi­ti la Con­fe­de­ra­zio­ne col­la­bo­ra con le or­ga­niz­za­zio­ni in­te­res­sa­te.

3 Re­sta ri­ser­va­ta la com­pe­ten­za dei Can­to­ni di com­ple­ta­re i prov­ve­di­men­ti del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

Art. 2 Definizioni  

1 So­no abi­ta­zio­ni i lo­ca­li de­sti­na­ti all’al­log­gio du­re­vo­le di per­so­ne.

2 La pro­prie­tà di ap­par­ta­men­ti e di ca­se fa­mi­lia­ri è con­si­de­ra­ta abi­ta­zio­ne giu­sta la pre­sen­te leg­ge.

3 Non ca­do­no sot­to la pre­sen­te leg­ge le abi­ta­zio­ni se­con­da­rie e quel­le di va­can­za.

4 La leg­ge si ap­pli­ca a ostel­li e ri­co­ve­ri sol­tan­to per quan­to con­cer­ne l’ur­ba­niz­za­zio­ne e la ri­ser­va­zio­ne di ter­re­ni per la co­stru­zio­ne d’abi­ta­zio­ni non­ché la ri­cer­ca sul mer­ca­to del­le abi­ta­zio­ni, la ri­cer­ca edi­li­zia e la ra­zio­na­liz­za­zio­ne del­la co­stru­zio­ne.

Parte prima: Promovimento della costruzione di abitazioni in generale

Titolo primo: Urbanizzazione e riservazione di terreni per la costru­zione di abitazioni

Art. 3 Rapporto con la pianificazione del territorio e la protezione dell’ambiente  

La Con­fe­de­ra­zio­ne pro­muo­ve l’ur­ba­niz­za­zio­ne di ter­re­ni edi­fi­ca­bi­li ade­gua­ta al­la pia­ni­fi­ca­zio­ne del ter­ri­to­rio e al­la pro­te­zio­ne dell’am­bien­te. Es­sa pren­de con­for­me­men­te al­le di­spo­si­zio­ni se­guen­ti prov­ve­di­men­ti com­ple­ti­vi per pro­muo­ve­re e ga­ran­ti­re ta­le ur­ba­niz­za­zio­ne co­me an­che per pro­cu­ra­re i ter­re­ni per la co­stru­zio­ne d’abi­ta­zio­ni e può pre­sta­re a ta­le sco­po aiu­ti spe­cia­li.5

5Nuo­vo te­sto del per. 2 giu­sta il n. 22 dell’all. al­la L del 5 ott. 1990 sui sus­si­di, in vi­go­re dal 1° apr. 1991 (RS 616.1).

Capitolo primo: Diritto disciplinante l’urbanizzazione

Sezione 1. In generale

Art. 4 Definizione  

1 Per ur­ba­niz­za­zio­ne ge­ne­ra­le si in­ten­de l’al­lac­cia­men­to di un ter­ri­to­rio edi­fi­ca­bi­le ai ra­mi prin­ci­pa­li de­gli im­pian­ti di ur­ba­niz­za­zio­ne se­gna­ta­men­te al­le con­dot­te dell’ac­qua, dell’ap­prov­vi­gio­na­men­to ener­ge­ti­co e del­le ac­que di ri­fiu­to non­ché a stra­de ed ac­ces­si che ser­vo­no di­ret­ta­men­te il ter­ri­to­rio ur­ba­niz­za­bi­le.

2 L’ur­ba­niz­za­zio­ne par­ti­co­la­re com­pren­de il rac­cor­do dei sin­go­li fon­di ai ra­mi prin­ci­pa­li de­gli im­pian­ti di ur­ba­niz­za­zio­ne, non­ché al­le stra­de di quar­tie­re aper­te al pub­bli­co e al­le ca­na­liz­za­zio­ni pub­bli­che.

Art. 5 Obbligo d’urbanizzazione  

1 L’ur­ba­niz­za­zio­ne ge­ne­ra­le e quel­la par­ti­co­la­re nel­le zo­ne edi­li­zie de­sti­na­te al­la co­stru­zio­ne di abi­ta­zio­ni dev’es­se­re ese­gui­ta con­for­me­men­te al bi­so­gno, in fa­si ade­gua­te, in un ter­mi­ne mas­si­mo di 10 a 15 an­ni.

2 Il di­rit­to can­to­na­le de­si­gna gli en­ti di di­rit­to pub­bli­co re­spon­sa­bi­li per l’ur­ba­niz­za­zio­ne. Può af­fi­da­re l’ur­ba­niz­za­zio­ne ge­ne­ra­le ai pro­prie­ta­ri e pre­ve­de­re in tal ca­so l’ese­cu­zio­ne sus­si­dia­ria da par­te de­gli en­ti di di­rit­to pub­bli­co.

Art. 6 Contributi d’urbanizzazione  

1 Gli en­ti di di­rit­to pub­bli­co com­pe­ten­ti se­con­do il di­rit­to can­to­na­le, ri­scuo­to­no dai pro­prie­ta­ri dei fon­di con­tri­bu­ti, ade­gua­ti e esi­gi­bi­li en­tro bre­ve tem­po do­po l’ul­ti­ma­zio­ne de­gli im­pian­ti, per i co­sti dell’ur­ba­niz­za­zio­ne ge­ne­ra­le.

2 I co­sti dell’ur­ba­niz­za­zio­ne par­ti­co­la­re de­vo­no es­se­re mes­si com­ple­ta­men­te o nel­la mag­gior par­te a ca­ri­co dei pro­prie­ta­ri fon­dia­ri.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le ema­na di­spo­si­zio­ni qua­dro, se­gna­ta­men­te ri­guar­do all’am­mon­ta­re ed all’esi­gi­bi­li­tà del­le pre­sta­zio­ni con­tri­bu­ti­ve. Si de­ve te­ner con­to dei ca­si di ri­go­re e del­le cir­co­stan­ze spe­cia­li.

Sezione 2. Raggruppamento di terreni da costruzione e correzione di confini

Art. 7 Principio  

Se l’ur­ba­niz­za­zio­ne e l’edi­fi­ca­zio­ne di un ter­ri­to­rio per la co­stru­zio­ne d’abi­ta­zio­ni o se il rin­no­vo di quar­tie­ri abi­ta­ti so­no re­si dif­fi­ci­li dall’ina­de­gua­tez­za del­le su­per­fi­ci dei fon­di e dei ri­spet­ti­vi con­fi­ni de­ve es­se­re re­sa pos­si­bi­le un’edi­fi­ca­zio­ne ra­zio­na­le me­dian­te rior­di­na­men­to dei fon­di se­con­do for­ma, su­per­fi­cie e fu­sio­ne op­pu­re me­dian­te cor­re­zio­ne dei con­fi­ni.

Art. 8 Raggruppamento per l’urbanizzazione e per la ristrutturazione  

1 Il rag­grup­pa­men­to di fon­di edi­fi­ca­ti e non edi­fi­ca­ti è av­via­to per de­ci­sio­ne del­le au­to­ri­tà can­to­na­li com­pe­ten­ti o del­la mag­gio­ran­za dei pro­prie­ta­ri in­te­res­sa­ti cui ap­par­tie­ne più del­la me­tà del ter­ri­to­rio col­pi­to.

2 I Can­to­ni pos­so­no af­fi­da­re ai Co­mu­ni la fa­col­tà di or­di­na­re d’uf­fi­cio il rag­grup­pa­men­to; es­si pos­so­no inol­tre mi­ti­ga­re le esi­gen­ze cui è su­bor­di­na­ta la de­ci­sio­ne dei pro­prie­ta­ri fon­dia­ri di av­via­re il rag­grup­pa­men­to.

Art. 9 Obbligo di costruire  

1 Se i rap­por­ti di pro­prie­tà so­no ri­di­sci­pli­na­ti con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 8, l’as­se­gna­zio­ne dei fon­di può es­se­re vin­co­la­ta all’ob­bli­go da par­te del pro­prie­ta­rio di edi­fi­car­li en­tro un con­gruo ter­mi­ne op­pu­re di met­ter­li a di­spo­si­zio­ne per sco­pi uti­li all’edi­fi­ca­zio­ne (ob­bli­go di co­strui­re).

2 L’ob­bli­go di co­strui­re dev’es­se­re men­zio­na­to a re­gi­stro fon­dia­rio.

Art. 10 Correzione dei confini  

1 Se l’edi­fi­ca­zio­ne ra­zio­na­le di un fon­do o di un grup­po di fon­di è re­sa dif­fi­ci­le o im­pos­si­bi­le dal­lo sfa­vo­re­vo­le trac­cia­to dei con­fi­ni, i pro­prie­ta­ri in­te­res­sa­ti pos­so­no esi­ge­re, per la cor­re­zio­ne dei con­fi­ni, la col­la­bo­ra­zio­ne dei pro­prie­ta­ri dei fon­di con­fi­nan­ti.

2 Nell’am­bi­to di una sif­fat­ta cor­re­zio­ne può es­se­re chie­sta la per­mu­ta di ter­re­no en­tro i li­mi­ti stret­ta­men­te ne­ces­sa­ri e la ces­sio­ne di un mas­si­mo di tre are in quan­to con ta­le prov­ve­di­men­to sia con­si­de­re­vol­men­te mi­glio­ra­ta l’edi­fi­ca­bi­li­tà e la per­mu­ta o la ces­sio­ne non ap­pa­ia in­sop­por­ta­bi­le per il pro­prie­ta­rio col­pi­to.

3 I Can­to­ni pos­so­no or­di­na­re d’uf­fi­cio l’ese­cu­zio­ne di cor­re­zio­ni del con­fi­ne. Es­si pos­so­no de­le­ga­re ta­le fa­col­tà ai Co­mu­ni.

Art. 11 Competenza e procedura  

1 Il di­rit­to can­to­na­le di­sci­pli­na la com­pe­ten­za e la pro­ce­du­ra co­me an­che, nell’am­bi­to del di­rit­to fe­de­ra­le, i prin­ci­pi ma­te­ria­li per il rag­grup­pa­men­to di ter­re­ni da co­stru­zio­ne e la cor­re­zio­ne dei con­fi­ni. Es­so as­si­cu­ra se­gna­ta­men­te l’ese­cu­zio­ne dell’ob­bli­go di co­strui­re e ne di­sci­pli­na la pro­te­zio­ne giu­ri­di­ca.

2 Per il rag­grup­pa­men­to di ter­re­ni da co­stru­zio­ne e la cor­re­zio­ne di con­fi­ni se­con­do gli ar­ti­co­li 8 a 10 non pos­so­no es­se­re ri­scos­se tas­se di mu­ta­zio­ne o con­tri­bu­ti ana­lo­ghi.

Capitolo secondo: Aiuto all’urbanizzazione

Sezione 1. Genere

Art. 12  

Per mu­tui in­te­si all’ur­ba­niz­za­zio­ne di ter­re­no edi­li­zio, la Con­fe­de­ra­zio­ne può fa­re da me­dia­to­re o da fi­de­ius­so­re ver­so en­ti di di­rit­to pub­bli­co, non­ché im­pren­di­to­ri e or­ga­niz­za­zio­ni che si oc­cu­pa­no del­la co­stru­zio­ne d’abi­ta­zio­ni.6 Es­sa può, se il fi­nan­zia­men­to è re­so dif­fi­ci­le dal­la ra­re­fa­zio­ne di mez­zi sul mer­ca­to dei ca­pi­ta­li, ac­cor­da­re di­ret­ta­men­te mu­tui.

6Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 22 dell’all. al­la L del 5 ott. 1990 sui sus­si­di, in vi­go­re dal 1° apr. 1991 (RS 616.1).

Sezione 2. Entità

Art. 13  

1 L’aiu­to del­la Con­fe­de­ra­zio­ne si esten­de ai co­sti dell’ur­ba­niz­za­zio­ne ge­ne­ra­le.

2 L’aiu­to del­la Con­fe­de­ra­zio­ne ai co­sti dell’ur­ba­niz­za­zio­ne par­ti­co­la­re è da­to sol­tan­to se e in quan­to il ter­re­no ur­ba­niz­za­bi­le con l’aiu­to pub­bli­co sia de­sti­na­to al­la co­stru­zio­ne di abi­ta­zio­ni a buon mer­ca­to.

Sezione 3. Presupposti, condizioni e oneri

Art. 14 Pianificazione del territorio  

Gli im­pian­ti d’ur­ba­niz­za­zio­ne per la cui rea­liz­za­zio­ne è chie­sto l’aiu­to del­la Con­fe­de­ra­zio­ne de­vo­no es­se­re ri­spon­den­ti ai pia­ni di­ret­to­ri e pia­ni di uti­liz­za­zio­ne.

Art. 15 Contributi  

L’aiu­to del­la Con­fe­de­ra­zio­ne pre­sup­po­ne che per le spe­se di ur­ba­niz­za­zio­ne i pro­prie­ta­ri sia­no te­nu­ti a ver­sa­re, con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 6 del­la pre­sen­te leg­ge, con­tri­bu­ti ade­gua­ti e esi­gi­bi­li en­tro bre­ve tem­po do­po l’ul­ti­ma­zio­ne de­gli im­pian­ti.

Art. 16 Condizioni e oneri nel caso singolo  

1 Per tu­te­la­re la fi­na­li­tà dell’aiu­to, le au­to­ri­tà fe­de­ra­li com­pe­ten­ti pos­so­no sta­bi­li­re con­di­zio­ni e one­ri qua­li una si­ste­ma­zio­ne ra­zio­na­le dei fon­di, mi­su­re ga­ran­ten­ti, en­tro un ter­mi­ne ade­gua­to, l’ur­ba­niz­za­zio­ne par­ti­co­la­re e l’edi­fi­ca­zio­ne.

2 Gli im­pian­ti d’ur­ba­niz­za­zio­ne con­for­mi ai pia­ni ese­cu­to­ri di si­ste­ma­zio­ne re­gio­na­le e lo­ca­le so­no con­si­de­ra­ti ra­zio­na­li a te­no­re del ca­po­ver­so 1.

Sezione 4. Mutui

Art. 17 Entità  

1 I mu­tui am­mon­ta­no di nor­ma al 100 per cen­to dei co­sti che en­tra­no in con­si­de­ra­zio­ne per l’aiu­to del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2 Nel­lo sta­bi­lir­ne l’en­ti­tà van­no con­si­de­ra­ti i con­tri­bu­ti for­ni­ti da Con­fe­de­ra­zio­ne, Can­to­ni o ter­zi fi­no al mo­men­to del pa­ga­men­to del mu­tuo.

Art. 18 Ammortamento e interessi  

1 Il mu­tuo de­ve es­se­re rim­bor­sa­to en­tro 20 an­ni, ec­ce­zio­nal­men­te 25 al mas­si­mo dal pa­ga­men­to.

2 I mu­tui pos­so­no es­se­re con­ces­si a in­te­res­si più van­tag­gio­si di quel­li usual­men­te pra­ti­ca­ti sul mer­ca­to, con pos­si­bi­li­tà di ri­nun­cia­re all’am­mor­ta­men­to du­ran­te i pri­mi an­ni.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i par­ti­co­la­ri.

Art. 19 Mutui di terzi e fideiussione  

I mu­tui me­dia­ti dal­la Con­fe­de­ra­zio­ne o ga­ran­ti­ti da una fi­de­ius­sio­ne so­no equi­pa­ra­ti ri­guar­do all’in­te­res­se e all’am­mor­ta­men­to a quel­li fe­de­ra­li di­ret­ti. Un’even­tua­le dif­fe­ren­za d’in­te­res­se è sop­por­ta­ta dal­la Con­fe­de­ra­zio­ne. Per quan­to ne­ces­sa­rio, la Con­fe­de­ra­zio­ne an­ti­ci­pa gli am­mor­ta­men­ti.

Art. 20 Disposizioni cautelative  

L’inos­ser­van­za dei pre­sup­po­sti ge­ne­ra­li, non­ché del­le con­di­zio­ni e one­ri spe­cia­li, de­ter­mi­na l’ob­bli­go di ri­mu­ne­ra­re i mu­tui al sag­gio d’in­te­res­se usual­men­te pra­ti­ca­to sul mer­ca­to. Per le age­vo­la­zio­ni di in­te­res­se ot­te­nu­te abu­si­va­men­te dev’es­se­re ver­sa­ta la cor­ri­spon­den­te dif­fe­ren­za. L’uf­fi­cio fe­de­ra­le com­pe­ten­te può inol­tre ri­dur­re la du­ra­ta del mu­tuo e or­di­nar­ne il rim­bor­so com­ple­to o par­zia­le.

Capitolo terzo: Acquisto di terreni di riserva

Art. 21 In generale 7  

La Con­fe­de­ra­zio­ne può pro­muo­ve­re l’ac­qui­sto di ter­re­ni di ri­ser­va per la co­stru­zio­ne d’abi­ta­zio­ni.

7Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 22 dell’all. al­la L del 5 ott. 1990 sui sus­si­di. in vi­go­re dal 1° apr. 1991 (RS 616.1).

Art. 22 Genere e portata  

1 Per i mu­tui in­te­si all’ac­qui­sto di ter­re­ni di ri­ser­va, la Con­fe­de­ra­zio­ne può fa­re da me­dia­to­re e da fi­de­ius­so­re ver­so en­ti di di­rit­to pub­bli­co, non­ché im­pren­di­to­ri e or­ga­niz­za­zio­ni che si oc­cu­pa­no del­la co­stru­zio­ne d’abi­ta­zio­ni di uti­li­tà pub­bli­ca.8 Es­sa può, se il fi­nan­zia­men­to è re­so dif­fi­ci­le dal­la ra­re­fa­zio­ne di mez­zi sul mer­ca­to dei ca­pi­ta­li, ac­cor­da­re di­ret­ta­men­te mu­tui.

2 I mu­tui pos­so­no esten­der­si an­che agli in­te­res­si dei co­sti to­ta­li d’ac­qui­sto dei ter­re­ni.

3 I mu­tui am­mon­ta­no di nor­ma al 50 per cen­to dei co­sti d’ac­qui­sto dei ter­re­ni e de­vo­no es­se­re ga­ran­ti­ti me­dian­te co­sti­tu­zio­ne di pe­gno im­mo­bi­lia­re. Non so­no ap­pli­ca­bi­li even­tua­li li­mi­ta­zio­ni le­ga­li del mu­tuo.

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce i pre­sup­po­sti ge­ne­ra­li dell’aiu­to e de­fi­ni­sce gli one­ri e le con­di­zio­ni cui può es­se­re vin­co­la­to.

8Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 22 dell’all. al­la L del 5 ott. 1990 sui sus­si­di. in vi­go­re dal 1° apr. 1991 (RS 616.1).

Art. 23 Diritto di superficie  

L’aiu­to del­la Con­fe­de­ra­zio­ne per l’ac­qui­sto del ter­re­no di ri­ser­va può es­se­re con­ces­so an­che per l’an­ti­ci­po dei ca­no­ni sul di­rit­to di su­per­fi­cie in quan­to:

il di­rit­to di su­per­fi­cie sia con­ces­so da un en­te di di­rit­to pub­bli­co o da un’isti­tu­zio­ne di uti­li­tà pub­bli­ca,
es­so sia con­ces­so al su­per­fi­cia­rio a con­di­zio­ni di­mo­stra­bi­li co­me no­te­vol­men­te a lui più van­tag­gio­se dell’ac­qui­sto del ter­re­no e
sia ga­ran­ti­to che l’edi­fi­ca­zio­ne av­ven­ga di re­go­la en­tro 5 an­ni al mas­si­mo.
Art. 24 Provvedimenti cautelativi  

1 Per la du­ra­ta del mu­tuo o del­la fi­de­ius­sio­ne co­me an­che per il de­cen­nio suc­ces­si­vo, la Con­fe­de­ra­zio­ne ha il di­rit­to di pre­la­zio­ne sui fon­di ac­qui­sta­ti con il suo aiu­to.

2 Inol­tre, la Con­fe­de­ra­zio­ne ha il di­rit­to di com­pe­ra su ta­li fon­di in quan­to es­si sia­no sot­trat­ti al­la lo­ro de­sti­na­zio­ne op­pu­re non sia­no sta­ti ur­ba­niz­za­ti o edi­fi­ca­ti en­tro 10 an­ni dal mo­men­to dell’ac­qui­sto pur sus­si­sten­do un fab­bi­so­gno di abi­ta­zio­ni. Se la sot­tra­zio­ne al­la de­sti­na­zio­ne av­vie­ne nell’in­te­res­se pub­bli­co op­pu­re se non vi è più fab­bi­so­gno d’abi­ta­zio­ni, in­ve­ce di far uso del di­rit­to di com­pe­ra, la Con­fe­de­ra­zio­ne può or­di­na­re il rim­bor­so dei mu­tui, com­pre­si gli in­te­res­si. Il di­rit­to di com­pe­ra du­ra 15 an­ni dal­la da­ta in cui l’aiu­to del­la Con­fe­de­ra­zio­ne è sta­to con­ces­so.

3 L’eser­ci­zio del di­rit­to di pre­la­zio­ne e del di­rit­to di com­pe­ra av­vie­ne al prez­zo di co­sto au­men­ta­to del plu­sva­lo­re del ca­pi­ta­le pro­prio; il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na il cal­co­lo del plu­sva­lo­re.

4 Il di­rit­to di pre­la­zio­ne e quel­lo di com­pe­ra de­vo­no es­se­re men­zio­na­ti al re­gi­stro fon­dia­rio co­me li­mi­ta­zio­ne di di­rit­to pub­bli­co del­la pro­prie­tà. Es­si pos­so­no es­se­re ce­du­ti ai Can­to­ni, ai Co­mu­ni, co­me an­che agli im­pren­di­to­ri e al­le or­ga­niz­za­zio­ni che si oc­cu­pa­no del­la co­stru­zio­ne d’abi­ta­zio­ni d’uti­li­tà pub­bli­ca. Al­le con­di­zio­ni da de­fi­ni­re nel­le pre­scri­zio­ni d’ese­cu­zio­ne l’uf­fi­cio fe­de­ra­le com­pe­ten­te può ri­nun­cia­re al di­rit­to di com­pe­ra.

5 Le pre­sen­ti di­spo­si­zio­ni reg­go­no per ana­lo­gia i rap­por­ti di di­rit­to di su­per­fi­cie.

6 I fon­di ac­qui­sta­ti me­dian­te l’aiu­to del­la Con­fe­de­ra­zio­ne non pos­so­no es­se­re gra­va­ti da pe­gno im­mo­bi­lia­re sen­za la sua ap­pro­va­zio­ne.

7 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na gli ul­te­rio­ri par­ti­co­la­ri.

Titolo secondo: Ricerca sul mercato delle abitazioni, ricerca edilizia e raziona­lizzazione delle costruzioni

Capitolo primo: Ricerca sul mercato delle abitazioni

Art. 25 Principio  

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne può pro­muo­ve­re la ri­cer­ca sul mer­ca­to del­le abi­ta­zio­ni.9 Que­st’ul­ti­ma de­ve se­gna­ta­men­te mi­glio­ra­re la co­no­scen­za del­le con­di­zio­ni di mer­ca­to, ac­cer­ta­re le ten­den­ze dell’of­fer­ta e del­la do­man­da e chia­ri­re il bi­so­gno di abi­ta­zio­ne.

2 La Con­fe­de­ra­zio­ne coor­di­na l’at­ti­vi­tà di ri­cer­ca e i ri­le­va­men­ti sta­ti­sti­ci.

9Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 22 dell’all. al­la L del 5 ott. 1990 sui sus­si­di, in vi­go­re dal 1° apr. 1991 (RS 616.1).

Art. 26 Esecuzione  

In quan­to la Con­fe­de­ra­zio­ne non prov­ve­da da sé al­la ri­cer­ca sul mer­ca­to del­le abi­ta­zio­ni può af­fi­da­re l’in­ca­ri­co a isti­tu­zio­ni com­pe­ten­ti pub­bli­che e pri­va­te e a spe­cia­li­sti op­pu­re par­te­ci­pa­re fi­nan­zia­ria­men­te ai la­vo­ri di ter­zi.

Art. 27 Obbligo d’informare  

Ognu­no è te­nu­to a met­te­re a di­spo­si­zio­ne le in­di­ca­zio­ni ne­ces­sa­rie per la ri­cer­ca e i ri­le­va­men­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 25. Dev’es­se­re ser­ba­to il se­gre­to d’uf­fi­cio.

Capitolo secondo: Ricerca edilizia e razionalizzazione delle costruzioni

Sezione 1. Principio

Art. 28  

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne può pro­muo­ve­re, so­prat­tut­to nell’in­te­res­se del­la ra­zio­na­liz­za­zio­ne del­le co­stru­zio­ni, i la­vo­ri di ri­cer­ca e di svi­lup­po nel cam­po dell’edi­li­zia.10 Es­sa coor­di­na i la­vo­ri di ri­cer­ca e di svi­lup­po e prov­ve­de al­la di­vul­ga­zio­ne dei ri­sul­ta­ti con­se­gui­ti.

2 La Con­fe­de­ra­zio­ne può pro­muo­ve­re la nor­ma­liz­za­zio­ne e la stan­dar­diz­za­zio­ne del­la co­stru­zio­ne e de­gli ele­men­ti edi­li.11

3 La Con­fe­de­ra­zio­ne può pro­muo­ve­re l’ap­pli­ca­zio­ne di si­ste­mi di co­stru­zio­ne e me­to­di di la­vo­ra­zio­ne ra­zio­na­li.

10Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 22 dell’all. al­la L del 5 ott. 1990 sui sus­si­di, in vi­go­re dal 1° apr. 1991 (RS 616.1).

11Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 22 dell’all. al­la L del 5 ott. 1990 sui sus­si­di, in vi­go­re dal 1° apr. 1991 (RS 616.1).

Sezione 2. Esecuzione

Art. 29 Promovimento in generale  

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne al­le­sti­sce pia­ni di ri­cer­ca e di svi­lup­po non­ché or­di­ni di prio­ri­tà.

2 Il pro­mo­vi­men­to av­vie­ne me­dian­te l’as­se­gna­zio­ne di la­vo­ri di ri­cer­ca e di svi­lup­po a isti­tu­zio­ni com­pe­ten­ti pub­bli­che o pri­va­te, a spe­cia­li­sti op­pu­re me­dian­te la par­te­ci­pa­zio­ne fi­nan­zia­ria ai la­vo­ri di ter­zi.

Art. 30 Importanza della partecipazione  

La Con­fe­de­ra­zio­ne par­te­ci­pa di nor­ma fi­no al 40 per cen­to dei co­sti di ri­cer­ca e di svi­lup­po, in quan­to non con­fe­ri­sca man­da­ti di­ret­ti.

Art. 31 Direttive sulla razionalizzazione della costruzione  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le ema­na di­ret­ti­ve ri­guar­dan­ti la ra­zio­na­liz­za­zio­ne del­la co­stru­zio­ne.

2 Es­so tie­ne con­to del­lo sta­to del­la ri­cer­ca e del­la tec­ni­ca, del­le par­ti­co­la­ri­tà re­gio­na­li, del­la con­ser­va­zio­ne dei luo­ghi e pae­sag­gi, non­ché del mo­do di vi­ta del­la po­po­la­zio­ne.

Sezione 3. Prescrizioni edilizie

Art. 32  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le ema­na per quan­to ne­ces­sa­rio le pre­scri­zio­ni le­ga­li in­di­spen­sa­bi­li per la ra­zio­na­liz­za­zio­ne del­la co­stru­zio­ne.

2 L’ar­ti­co­lo 31 ca­po­ver­so 2 s’ap­pli­ca per ana­lo­gia.

3 I Can­to­ni e le or­ga­niz­za­zio­ni in­te­res­sa­te de­vo­no es­se­re dap­pri­ma udi­ti.

Titolo terzo: Procacciamento dei capitali

Art. 33 Principio  

Se non è ga­ran­ti­to il fi­nan­zia­men­to di un nu­me­ro suf­fi­cien­te d’abi­ta­zio­ni la Con­fe­de­ra­zio­ne può as­su­mer­si la me­dia­zio­ne e la fi­de­ius­sio­ne di mu­tui. Es­sa può, se il fi­nan­zia­men­to è re­so dif­fi­ci­le dal­la ra­re­fa­zio­ne dei mez­zi sul mer­ca­to dei ca­pi­ta­li, ac­cor­da­re di­ret­ta­men­te mu­tui.

Art. 34 Esecuzione  

1 I mu­tui so­no mes­si a di­spo­si­zio­ne de­gli isti­tu­ti fi­nan­zia­ri o de­gli en­ti di di­rit­to pub­bli­co e so­no ri­mu­ne­ra­ti al sag­gio d’in­te­res­se usual­men­te pra­ti­ca­to sul mer­ca­to.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na la du­ra­ta e i ter­mi­ni d’am­mor­ta­men­to te­nen­do con­to del­le con­di­zio­ni del mer­ca­to.

3 Es­so sta­bi­li­sce le con­di­zio­ni al­le qua­li i mez­zi de­vo­no es­se­re tra­smes­si ai ri­chie­den­ti.

Parte seconda: Provvedimenti speciali per ridurre le pigioni (costruzione d’abitazioni d’utilità pubblica)

Titolo primo: Principio

Art. 35  

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne so­stie­ne, me­dian­te prov­ve­di­men­ti ap­pro­pria­ti se­con­do le di­spo­si­zio­ni se­guen­ti, la co­stru­zio­ne di abi­ta­zio­ni a pi­gio­ne par­ti­co­lar­men­te van­tag­gio­sa.

2 Ta­li prov­ve­di­men­ti si ri­fe­ri­sco­no:

a.
al­la ri­du­zio­ne di ba­se che, se adem­piu­ti de­ter­mi­na­ti pre­sup­po­sti, con­sen­te me­dian­te l’aiu­to al fi­nan­zia­men­to re­si­duo di sta­bi­li­re una pi­gio­ne ini­zia­le pos­si­bil­men­te mo­di­ca, in­fe­rio­re agli one­ri del pro­prie­ta­rio;
b.
al­la ri­du­zio­ne sup­ple­ti­va in­te­sa a di­mi­nui­re com­ples­si­va­men­te del 30 per cen­to la pi­gio­ne ini­zia­le suf­fi­cien­te a co­pri­re i co­sti nel ca­so di abi­ta­zio­ni per ca­te­go­rie di po­po­la­zio­ne con red­di­to li­mi­ta­to;
c.
al­la ri­du­zio­ne sup­ple­ti­va in­te­sa a di­mi­nui­re com­ples­si­va­men­te del 40 per cen­to la pi­gio­ne ini­zia­le suf­fi­cien­te a co­pri­re i co­sti nel ca­so di abi­ta­zio­ni per an­zia­ni, in­va­li­di e bi­so­gno­si di cu­re, in­clu­so il per­so­na­le ne­ces­sa­rio, co­me an­che nel ca­so di abi­ta­zio­ni per per­so­ne che stan­no ri­ce­ven­do una for­ma­zio­ne.

3 Il nu­me­ro an­nuo del­le abi­ta­zio­ni le cui pi­gio­ni so­no de­sti­na­te ad es­se­re ri­dot­te me­dian­te l’aiu­to fe­de­ra­le è sta­bi­li­to se­con­do i bi­so­gni del mer­ca­to e i mez­zi a di­spo­si­zio­ne.

Titolo secondo: Riduzione di base

Art. 36 Finanziamento  

Per at­tua­re la ri­du­zio­ne di ba­se la Con­fe­de­ra­zio­ne as­su­me la me­dia­zio­ne e la fi­de­ius­sio­ne di mu­tui da ga­ran­ti­re con pe­gno im­mo­bi­lia­re di nor­ma in ra­gio­ne del 90 per cen­to dei co­sti d’im­pian­to am­mis­si­bi­li. Es­sa può, se il fi­nan­zia­men­to è re­so dif­fi­ci­le dal­la ra­re­fa­zio­ne dei mez­zi sul mer­ca­to dei ca­pi­ta­li, ac­cor­da­re di­ret­ta­men­te mu­tui.

Art. 37 Anticipazioni  

1 Per co­pri­re la dif­fe­ren­za fra gli one­ri dei pro­prie­ta­ri e la pi­gio­ne con ri­du­zio­ne di ba­se, la Con­fe­de­ra­zio­ne con­ce­de an­ti­ci­pa­zio­ni frut­ti­fe­re d’in­te­res­se, rim­bor­sa­bi­li e ga­ran­ti­te da pe­gno im­mo­bi­lia­re.

2 So­no one­ri dei pro­prie­ta­ri gli in­te­res­si del ca­pi­ta­le in­ve­sti­to pro­prio e di ter­zi, le spe­se di ma­nu­ten­zio­ne e di am­mi­ni­stra­zio­ne e le pre­sta­zio­ni che con­sen­to­no l’am­mor­ta­men­to del de­bi­to ipo­te­ca­rio nel ter­mi­ne di 25 an­ni al 60 per cen­to del co­sto dell’im­pian­to.

3 La pi­gio­ne con ri­du­zio­ne di ba­se è quel­la che com­pu­ta­ti gli au­men­ti an­nui del­le pi­gio­ni, du­ran­te 25 an­ni, con­sen­te di co­pri­re gli one­ri dei pro­prie­ta­ri se­con­do il ca­po­ver­so 2. Gli one­ri dei pro­prie­ta­ri non men­zio­na­ti nel ca­po­ver­so 2 so­no con­si­de­ra­ti spe­se ac­ces­so­rie.

4 Le an­ti­ci­pa­zio­ni de­vo­no es­se­re ri­mu­ne­ra­te al mas­si­mo all’in­te­res­se usua­le per le ipo­te­che di se­con­do gra­do. Se il rim­bor­so del­le an­ti­ci­pa­zio­ni o il pa­ga­men­to de­gli in­te­res­si non av­ven­go­no in tem­po uti­le, è ag­giun­to un in­te­res­se di mo­ra al tas­so usual­men­te pra­ti­ca­to sul mer­ca­to.12

12 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF dell’8 ott. 1999, in vi­go­re dal 15 mar. 2000 (RU 2000 618619; FF 1999 2860).

Art. 38 Spese di manutenzione e d’amministrazione; spese accessorie  

1 Le spe­se di ma­nu­ten­zio­ne e d’am­mi­ni­stra­zio­ne de­vo­no es­se­re ade­gua­te all’evo­lu­zio­ne dei co­sti.

2 Le spe­se ac­ces­so­rie pos­so­no es­se­re ad­de­bi­ta­te al lo­ca­ta­rio se­pa­ra­ta­men­te se­con­do il co­sto. So­no ta­li se­gna­ta­men­te quel­le per il ri­scal­da­men­to e l’ac­qua cal­da, il con­su­mo di ener­gia, la por­ti­ne­ria e la ma­nu­ten­zio­ne del giar­di­no non­ché gli one­ri pub­bli­ci, co­me le im­po­ste su­gli im­mo­bi­li, i con­tri­bu­ti per l’il­lu­mi­na­zio­ne stra­da­le, i pre­mi d’as­si­cu­ra­zio­ne im­mo­bi­lia­re, le tas­se di net­tez­za ur­ba­na, quel­le per l’ac­qua po­ta­bi­le e per la de­pu­ra­zio­ne del­le ac­que di ri­fiu­to.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i par­ti­co­la­ri.

Art. 39 Condizioni  

L’aiu­to al fi­nan­zia­men­to re­si­duo è con­ces­so al pro­prie­ta­rio che si ob­bli­ga a rim­bor­sa­re i mu­tui se­con­do il pia­no di fi­nan­zia­men­to e si as­sog­get­ta al­la vi­gi­lan­za sul­le pi­gio­ni (art. 45).

Art. 40 Perdita di pigioni, modificazione del piano delle pigioni  

1 Se, in se­gui­to a cir­co­stan­ze par­ti­co­la­ri, sor­go­no per­di­te di pi­gio­ni op­pu­re il pia­no di que­st’ul­ti­me è mo­di­fi­ca­to in sfa­vo­re del pro­prie­ta­rio, la Con­fe­de­ra­zio­ne può con­ce­de­re a que­st’ul­ti­mo, per adem­pie­re gli ob­bli­ghi ine­ren­ti al pia­no di fi­nan­zia­men­to e di am­mor­ta­men­to, ul­te­rio­ri an­ti­ci­pa­zio­ni op­pu­re, se le cir­co­stan­ze lo giu­sti­fi­ca­no, con­tri­bu­ti a fon­do per­so. Se ne­ces­sa­rio pos­so­no es­se­re dif­fe­ri­ti i rim­bor­si di an­ti­ci­pa­zio­ni.

2 Le an­ti­ci­pa­zio­ni e gli in­te­res­si an­co­ra do­vu­ti do­po 30 an­ni so­no con­do­na­ti dal­la Con­fe­de­ra­zio­ne, sem­pre che:

a quel mo­men­to non ne sia esi­gi­bi­le il rim­bor­so co­me pre­vi­sto nel pia­no di fi­nan­zia­men­to e di am­mor­ta­men­to; e

le an­ti­ci­pa­zio­ni e gli in­te­res­si esi­gi­bi­li sia­no sta­ti pa­ga­ti.13

2bis Un con­do­no pri­ma dei 30 an­ni è pos­si­bi­le se le con­di­zio­ni di mer­ca­to lo ri­chie­do­no e se si pos­so­no ri­dur­re o evi­ta­re per­di­te da fi­de­ius­sio­ni o im­pe­gni de­bi­to­ri op­pu­re in ca­so di rea­liz­za­zio­ne for­za­ta di im­mo­bi­li.14

2ter ...15

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i par­ti­co­la­ri.

13 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 21 mar. 2003, in vi­go­re dal 1° ott. 2003 (RU 2003 30983099; FF 2002 2543).

14 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 21 mar. 2003, in vi­go­re dal 1° ott. 2003 (RU 2003 30983099; FF 2002 2543).

15 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 20 mar. 2009, in vi­go­re dal 21 mar. 2009 con ef­fet­to si­no al 31 dic. 2012 (RU 2009 1171; FF 2009 843).

Art. 41 Garanzia riguardante il differimento della riscossione dell’interesse sul capitale proprio  

Ai pro­prie­ta­ri di ca­se che, per ri­dur­re ul­te­rior­men­te le pi­gio­ni, han­no dif­fe­ri­to la ri­scos­sio­ne dell’in­te­res­se sul ca­pi­ta­le pro­prio e, per mo­ti­vi gra­vi so­no co­stret­ti a ven­de­re l’im­mo­bi­le o l’abi­ta­zio­ne la Con­fe­de­ra­zio­ne ga­ran­ti­sce un prez­zo di ven­di­ta cor­ri­spon­den­te a quel­lo cui es­sa po­treb­be ac­qui­sta­re l’im­mo­bi­le o l’abi­ta­zio­ne se eser­ci­tas­se il di­rit­to di com­pe­ra e pre­la­zio­ne giu­sta l’ar­ti­co­lo 50 ca­po­ver­so 2. Il ca­pi­ta­le pro­prio com­pu­ta­bi­le è au­men­ta­to de­gli in­te­res­si dif­fe­ri­ti.

Titolo terzo: Riduzione suppletiva

Art. 42  

1 La ri­du­zio­ne sup­ple­ti­va con­si­ste in un con­tri­bu­to an­nuo co­stan­te non rim­bor­sa­bi­le ver­sa­to dal­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2 La ri­du­zio­ne sup­ple­ti­va pre­sup­po­ne la ri­du­zio­ne di ba­se. La ri­du­zio­ne sup­ple­ti­va può es­se­re con­ces­sa an­che ai pro­prie­ta­ri che adem­pio­no tut­te le con­di­zio­ni del­la ri­du­zio­ne di ba­se ma che han­no ri­nun­cia­to al be­ne­fi­cio dell’aiu­to al fi­nan­zia­men­to re­si­duo.

3 Le abi­ta­zio­ni co­strui­te o rin­no­va­te con la ri­du­zio­ne sup­ple­ti­va pos­so­no es­se­re lo­ca­te sol­tan­to a per­so­ne il cui red­di­to non su­pe­ra i li­mi­ti sta­bi­li­ti dal Con­si­glio fe­de­ra­le.

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce le al­tre con­di­zio­ni per la ri­du­zio­ne sup­ple­ti­va.

Titolo quarto: Altre disposizioni

Art. 43 Rinnovo di abitazioni  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na le con­di­zio­ni per l’aiu­to fe­de­ra­le al rin­no­vo di abi­ta­zio­ni. Il co­sto com­ples­si­vo non può su­pe­ra­re quel­lo di nuo­ve abi­ta­zio­ni equi­pa­ra­bi­li.

Art. 44 Esigenze riguardanti i progetti  

I pro­get­ti de­vo­no es­se­re ri­spon­den­ti al­le esi­gen­ze del­la pia­ni­fi­ca­zio­ne na­zio­na­le re­gio­na­le e lo­ca­le; al­le pre­scri­zio­ni mi­ni­me ri­guar­dan­ti la gran­dez­za e l’at­trez­za­tu­ra, co­me an­che al­le esi­gen­ze del­la ra­zio­na­liz­za­zio­ne del­la co­stru­zio­ne; es­si de­vo­no ri­spet­ta­re le vi­gen­ti li­mi­ta­zio­ni di co­sto dei ter­re­ni e dell’edi­li­zia e te­ner con­to del bi­so­gno di abi­ta­zio­ne esi­sten­te nel­la ri­spet­ti­va re­gio­ne, se­gna­ta­men­te com­pren­den­te abi­ta­zio­ni per an­zia­ni, in­va­li­di, fa­mi­glie con pro­le nu­me­ro­sa e per­so­ne con pos­si­bi­li­tà li­mi­ta­te di gua­da­gno.

Art. 45 Vigilanza sulle pigioni 16  

1 Le pi­gio­ni ri­dot­te in vir­tù del­la pre­sen­te leg­ge sog­giac­cio­no a vi­gi­lan­za uf­fi­cia­le fi­no a com­ple­to rim­bor­so del­le an­ti­ci­pa­zio­ni fe­de­ra­li e de­gli in­te­res­si, ma al­me­no du­ran­te 25 an­ni. È pos­si­bi­le por­re fi­ne an­ti­ci­pa­ta­men­te al­la vi­gi­lan­za uf­fi­cia­le al mo­men­to del con­do­no del­le an­ti­ci­pa­zio­ni e de­gli in­te­res­si (art. 40) o in pre­sen­za di un con­trat­to d’an­nul­la­men­to di di­rit­to pub­bli­co.

2 Per tut­ta la du­ra­ta del­la vi­gi­lan­za uf­fi­cia­le, le pi­gio­ni sta­bi­li­te dal­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti pos­so­no es­se­re mo­di­fi­ca­te sol­tan­to nell’am­bi­to de­gli ade­gua­men­ti di pi­gio­ne or­di­na­ti dal Con­si­glio fe­de­ra­le.

16 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 21 mar. 2003, in vi­go­re dal 1° ott. 2003 (RU 2003 30983099; FF 2002 2543).

Art. 46 Conservazione della destinazione  

1 Le abi­ta­zio­ni co­strui­te o rin­no­va­te con l’aiu­to dei prov­ve­di­men­ti spe­cia­li per la ri­du­zio­ne del­le pi­gio­ni de­vo­no es­se­re de­sti­na­te sol­tan­to all’abi­ta­zio­ne fi­no a com­ple­to rim­bor­so del­le an­ti­ci­pa­zio­ni fe­de­ra­li e de­gli in­te­res­si, al­me­no pe­rò du­ran­te 25 an­ni ri­spet­ti­va­men­te fi­no al mo­men­to del con­do­no del­le an­ti­ci­pa­zio­ni e de­gli in­te­res­si (art. 40). È pos­si­bi­le por­re fi­ne an­ti­ci­pa­ta­men­te all’aiu­to fe­de­ra­le e all’ob­bli­go di man­te­ni­men­to del­la de­sti­na­zio­ne me­dian­te un con­trat­to d’an­nul­la­men­to di di­rit­to pub­bli­co do­po un pe­rio­do di 15 an­ni al­me­no dall’ini­zio dell’aiu­to fe­de­ra­le. La con­di­zio­ne è che a quel mo­men­to nes­su­na eco­no­mia do­me­sti­ca ab­bia più di­rit­to al­la ri­du­zio­ne sup­ple­ti­va II se­con­do l’or­di­nan­za re­la­ti­va al­la leg­ge fe­de­ra­le del 30 no­vem­bre 198117 che pro­muo­ve la co­stru­zio­ne d’abi­ta­zio­ni e l’ac­ces­so al­la lo­ro pro­prie­tà, le an­ti­ci­pa­zio­ni e gli in­te­res­si sia­no sta­ti rim­bor­sa­ti e la Con­fe­de­ra­zio­ne sia sta­ta li­be­ra­ta dal­la fi­de­ius­sio­ne.18

2 Al fi­ne di ga­ran­ti­re il di­vie­to di di­stra­zio­ne dal­la de­sti­na­zio­ne, la Con­fe­de­ra­zio­ne ha il di­rit­to le­ga­le di com­pe­ra e di pre­la­zio­ne al prez­zo di co­sto, fi­no al com­ple­to rim­bor­so del­le an­ti­ci­pa­zio­ni fe­de­ra­li e de­gli in­te­res­si, al­me­no pe­rò du­ran­te 25 an­ni ri­spet­ti­va­men­te fi­no al mo­men­to del con­do­no del­le an­ti­ci­pa­zio­ni e de­gli in­te­res­si (art. 40).

3 Il di­vie­to di di­stra­zio­ne dal­la de­sti­na­zio­ne, non­ché i di­rit­ti di com­pe­ra e di pre­la­zio­ne de­sti­na­ti a san­zio­nar­lo per la du­ra­ta del­la lo­ro va­li­di­tà, de­vo­no es­se­re men­zio­na­ti a re­gi­stro fon­dia­rio qua­le li­mi­ta­zio­ne di di­rit­to pub­bli­co del­la pro­prie­tà.

4 Il di­rit­to di com­pe­ra e quel­lo di pre­la­zio­ne pos­so­no es­se­re ce­du­ti ai Can­to­ni, ai Co­mu­ni, al­le or­ga­niz­za­zio­ni e agli im­pren­di­to­ri che si oc­cu­pa­no del­la co­stru­zio­ne d’abi­ta­zio­ne di pub­bli­ca uti­li­tà. L’uf­fi­cio fe­de­ra­le com­pe­ten­te può ri­nun­cia­re al di­rit­to di com­pe­ra, al­le con­di­zio­ni sta­bi­li­te nel­le pre­scri­zio­ni d’ese­cu­zio­ne.

5 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na gli ul­te­rio­ri par­ti­co­la­ri.

17 843.1

18 Se­con­do e ter­zo per. in­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 21 mar. 2003, in vi­go­re dal 1° ott. 2003 (RU 2003 30983099; FF 2002 2543).

Parte terza: Promovimento dell’accesso alla proprietà di abitazioni

Art. 47 Principio  

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne può pro­muo­ve­re l’ac­ces­so al­la pro­prie­tà di ap­par­ta­men­ti e di ca­se fa­mi­lia­ri de­sti­na­ti al fab­bi­so­gno pro­prio di per­so­ne fi­si­che che per in­suf­fi­cien­za di pa­tri­mo­nio pro­prio o di red­di­to dal la­vo­ro non di­spon­go­no del ca­pi­ta­le ne­ces­sa­rio.19

2 Il pro­mo­vi­men­to va­le an­che per al­tri di­rit­ti rea­li o per­so­na­li che con­fe­ri­sco­no pre­te­se ana­lo­ghe a quel­le at­ti­nen­ti al di­rit­to di pro­prie­tà, co­me an­che per la pro­prie­tà col­let­ti­va.

3 Il pro­mo­vi­men­to pre­sup­po­ne da par­te del pro­prie­ta­rio, la pre­sta­zio­ne di una ga­ran­zia ade­gua­ta con­tro i ri­schi ine­ren­ti al ser­vi­zio de­gli in­te­res­si e all’am­mor­ta­men­to del­le ipo­te­che di gra­do in­fe­rio­re.

19Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 22 dell’all. al­la L del 5 ott. 1990 sui sus­si­di, in vi­go­re dal 1° apr. 1991 (RS 616.1).

Art. 48 Genere dell’aiuto  

1 Nell’am­bi­to dell’ar­ti­co­lo 47, la Con­fe­de­ra­zio­ne pro­cu­ra, ga­ran­ti­sce e con­ce­de di­ret­ta­men­te mu­tui e an­ti­ci­pa­zio­ni in ap­pli­ca­zio­ne ana­lo­gi­ca de­gli ar­ti­co­li 35 a 39, 43, 44 e 46 del­la pre­sen­te leg­ge.

2 Inol­tre, la Con­fe­de­ra­zio­ne, in ap­pli­ca­zio­ne ana­lo­gi­ca dell’ar­ti­co­lo 42. può con­ce­de­re con­tri­bu­ti a fon­do per­so.

Art. 49 Conversione di abitazioni  

1 Le abi­ta­zio­ni lo­ca­li per le qua­li non so­no an­co­ra sta­te com­ple­ta­men­te rim­bor­sa­te le an­ti­ci­pa­zio­ni per la ri­du­zio­ne di ba­se pos­so­no es­se­re con­ver­ti­te in ap­par­ta­men­ti in pro­prie­tà il cui ac­qui­sto è pro­mos­so dal­la Con­fe­de­ra­zio­ne a sen­so de­gli ar­ti­co­li 47 e 48.

2 Per gra­vi mo­ti­vi, l’au­to­ri­tà fe­de­ra­le com­pe­ten­te può con­sen­ti­re che gli ap­par­ta­men­ti in pro­prie­tà per cui non so­no an­co­ra sta­te com­ple­ta­men­te rim­bor­sa­te le an­ti­ci­pa­zio­ni per la ri­du­zio­ne di ba­se sia­no con­ver­ti­ti in abi­ta­zio­ni lo­ca­bi­li le cui pi­gio­ni be­ne­fi­cia­no del­la ri­du­zio­ne di ba­se a sen­so dell’ar­ti­co­lo 35 ca­po­ver­so 2 let­te­ra a.

Art. 50 Garanzia  

1 Gli ap­par­ta­men­ti o le ca­se la cui pro­prie­tà è sta­ta ac­qui­si­ta me­dian­te l’aiu­to fe­de­ra­le non pos­so­no, per la du­ra­ta dell’aiu­to ma al­me­no per 25 an­ni, es­se­re di­strat­ti dal­la lo­ro de­sti­na­zio­ne o alie­na­ti con uti­le sen­za l’ap­pro­va­zio­ne del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2 A tu­te­la del di­vie­to di di­stra­zio­ne dal­la de­sti­na­zio­ne di alie­na­zio­ne è ga­ran­ti­to al­la Con­fe­de­ra­zio­ne, per la du­ra­ta dei di­vie­ti, il di­rit­to di com­pe­ra e di pre­la­zio­ne al prez­zo di co­sto au­men­ta­to del plu­sva­lo­re del ca­pi­ta­le pro­prio; il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na il cal­co­lo del plu­sva­lo­re. Il di­rit­to di com­pe­ra e di pre­la­zio­ne può es­se­re ce­du­to ai Can­to­ni e ai Co­mu­ni, co­me an­che al­le or­ga­niz­za­zio­ni e agli im­pren­di­to­ri che si oc­cu­pa­no del­la co­stru­zio­ne d’abi­ta­zio­ni di pub­bli­ca uti­li­tà.

3 Il di­vie­to di di­stra­zio­ne dal­la de­sti­na­zio­ne e il di­vie­to di alie­na­zio­ne, co­me an­che il di­rit­to di com­pe­ra e di pre­la­zio­ne vin­co­la­to a ta­li di­vie­ti, de­vo­no es­se­re men­zio­na­ti, per la du­ra­ta del­la lo­ro va­li­di­tà, a re­gi­stro fon­dia­rio co­me li­mi­ta­zio­ni di di­rit­to pub­bli­co del­la pro­prie­tà.

4 Nel ri­ma­nen­te, il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i par­ti­co­la­ri, se­gna­ta­men­te de­fi­ni­sce le con­di­zio­ni cui de­ve es­se­re per­mes­sa la li­be­ra alie­na­zio­ne.

Parte quarta: Misure di promovimento in favore di imprenditori e di organiz­zazioni della costruzione d’abitazioni di pubblica utilità

Art. 51 In generale  

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne può pro­muo­ve­re l’at­ti­vi­tà di im­pren­di­to­ri e di or­ga­niz­za­zio­ni del­la co­stru­zio­ne d’abi­ta­zio­ni di pub­bli­ca uti­li­tà, se­gna­ta­men­te me­dian­te la con­ces­sio­ne di fi­de­ius­sio­ni e mu­tui op­pu­re me­dian­te la par­te­ci­pa­zio­ne al lo­ro ca­pi­ta­le.

2 Per ta­le sco­po es­sa può isti­tui­re ap­po­si­te or­ga­niz­za­zio­ni.

Art. 52 Presupposti e garanzia  

Il pro­mo­vi­men­to pre­sup­po­ne che gli im­pren­di­to­ri e le or­ga­niz­za­zio­ni ri­spon­da­no al­le esi­gen­ze mi­ni­me or­di­na­te dal Con­si­glio fe­de­ra­le, ri­guar­dan­ti la de­sti­na­zio­ne e la ga­ran­zia il suo man­te­ni­men­to non­ché l’am­mi­ni­stra­zio­ne e gli sta­tu­ti.

Parte quinta: Disposizioni diverse

Art. 53 Procacciamento dei mezzi  

1 L’As­sem­blea fe­de­ra­le stan­zia, me­dian­te un cre­di­to d’im­pe­gno plu­rien­na­le, i fon­di ne­ces­sa­ri a ca­ri­co del con­to fi­nan­zia­rio.20

2 In quan­to i mez­zi sia­no da at­tin­ge­re dal con­to ca­pi­ta­le, il Con­si­glio fe­de­ra­le ne sta­bi­li­sce i li­mi­ti.

3 L’As­sem­blea fe­de­ra­le può pre­ve­de­re, me­dian­te de­cre­to fe­de­ra­le sem­pli­ce, che le pre­sta­zio­ni del­la Con­fe­de­ra­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 37 sia­no ad­de­bi­ta­te di­ret­ta­men­te al con­to ca­pi­ta­le.21

4 Stan­zia, a par­ti­re dal 2001, cre­di­ti di pa­ga­men­to an­nui per il ver­sa­men­to del­le an­ti­ci­pa­zio­ni re­la­ti­ve al­la ri­du­zio­ne di ba­se.22

20Nuo­vo te­sto giu­sta il n. 22 dell’all. al­la L del 5 ott. 1990 sui sus­si­di, in vi­go­re dal 1° apr. 1991 (RS 616.1).

21 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF dell’8 ott. 1999, in vi­go­re dal 15 mar. 2000 (RU 2000 618619; FF 1999 2860).

22 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF dell’8 ott. 1999, in vi­go­re dal 15 mar. 2000 (RU 2000 618619; FF 1999 2860).

Art. 54 Ufficio federale per l’abitazione  

1 La Con­fe­de­ra­zio­ne isti­tui­sce un Uf­fi­cio fe­de­ra­le per l’abi­ta­zio­ne (Uf­fi­cio fe­de­ra­le).

2 All’Uf­fi­cio com­pe­te l’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge in quan­to spet­ti al­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

3 L’Uf­fi­cio coor­di­na l’at­ti­vi­tà ese­cu­ti­va del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e dei Can­to­ni.

Art. 5523  

23 Abro­ga­to dal n. II 47 del­la LF del 20 mar. 2008 con­cer­nen­te l’ag­gior­na­men­to for­ma­le del di­rit­to fe­de­ra­le, con ef­fet­to dal 1° ago. 2008 (RU 2008 34373453; FF 20075575).

Art. 56 Competenza e procedura per le domande di aiuto creditizio  

1 Le do­man­de di aiu­to cre­di­ti­zio so­no di­ret­te all’Uf­fi­cio fe­de­ra­le. Que­st’ul­ti­mo de­ci­de do­po aver chia­ri­to l’adem­pi­men­to del­le con­di­zio­ni e le pos­si­bi­li­tà fi­nan­zia­rie.

2 I rap­por­ti giu­ri­di­ci tra Con­fe­de­ra­zio­ne e ri­chie­den­ti, non­ché even­tua­li ter­zi per l’at­tua­zio­ne del­la ga­ran­zia del cre­di­to, co­me mu­tui, fi­de­ius­sio­ni, co­sti­tu­zio­ni in pe­gno, pro­mes­se di ga­ran­zia e al­tre pro­mes­se di pa­ga­men­to, si fon­da­no su un con­trat­to di di­rit­to pub­bli­co per il qua­le oc­cor­re la for­ma scrit­ta.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce a qua­li con­di­zio­ni pos­so­no es­se­re de­le­ga­te com­pe­ten­ze a ter­zi.

Art. 57 Competenza e procedura in materia di sussidi federali  

1 Le do­man­de di sus­si­dio fe­de­ra­le so­no di­ret­te all’Uf­fi­cio fe­de­ra­le. Que­st’ul­ti­mo de­ci­de do­po aver chia­ri­to l’adem­pi­men­to del­le con­di­zio­ni e le pos­si­bi­li­tà fi­nan­zia­rie.

2 Il ri­chie­den­te de­ve co­mu­ni­ca­re all’Uf­fi­cio fe­de­ra­le per scrit­to en­tro i 30 gior­ni dall’en­tra­ta in vi­go­re del­la pro­mes­sa di sus­si­dio se as­su­me gli im­pe­gni vin­co­la­ti a ta­le pro­mes­sa. L’ac­cet­ta­zio­ne de­ve av­ve­ni­re sen­za ri­ser­ve.

3 Ac­cet­ta­ti da par­te del ri­chie­den­te gli im­pe­gni vin­co­la­ti al­la pro­mes­sa di sus­si­dio sor­ge un rap­por­to con­trat­tua­le di di­rit­to pub­bli­co con­for­me al­la de­ci­sio­ne dell’Uf­fi­cio fe­de­ra­le.

4 La de­ci­sio­ne dell’Uf­fi­cio fe­de­ra­le de­ca­de se il ri­chie­den­te non si as­su­me in tem­po uti­le gli im­pe­gni vin­co­la­ti al­la pro­mes­sa di sus­si­dio. L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le può, all’oc­cor­ren­za, dif­fe­ri­re il ter­mi­ne pre­vi­sto al ca­po­ver­so 2.

5 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na gli al­tri par­ti­co­la­ri.

Art. 58 Diritto all’aiuto federale  

Il di­rit­to all’aiu­to fe­de­ra­le sor­ge sol­tan­to con la de­ci­sio­ne de­fi­ni­ti­va del­la pro­mes­sa d’aiu­to.

Art. 5924  

24Abro­ga­to dal n. 117 dell’all. al­la L del 17 giu. 2005 sul Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le, con ef­fet­to dal 1° gen. 2007 (RS 173.32).

Art. 60 Diritto completivo  

Le di­spo­si­zio­ni del di­rit­to ci­vi­le (CC25 e CO26) si ap­pli­ca­no a ti­to­lo sup­ple­ti­vo ai pro­ble­mi non ri­sol­ti dal­la pre­sen­te leg­ge o dal­le sue di­spo­si­zio­ni ese­cu­ti­ve e con­cer­nen­ti i rap­por­ti giu­ri­di­ci tra Con­fe­de­ra­zio­ne, ri­chie­den­ti e ter­zi qua­li mu­tui, fi­de­ius­sio­ni e co­sti­tu­zio­ni in pe­gno.

Parte sesta: Disposizioni finali

Art. 61 Menzioni a registro fondiario  

Le men­zio­ni a re­gi­stro fon­dia­rio pre­vi­ste dal­la pre­sen­te leg­ge so­no esen­ti da tas­se.

Art. 62 Obbligo di informare  

1 Chiun­que chie­de un aiu­to fe­de­ra­le pre­vi­sto nel­la pre­sen­te leg­ge de­ve da­re al­le au­to­ri­tà fe­de­ra­li e can­to­na­li in­ca­ri­ca­te dell’ese­cu­zio­ne qual­sia­si in­for­ma­zio­ne re­la­ti­va all’og­get­to de­gli aiu­ti fe­de­ra­li e, su do­man­da, con­sen­ti­re l’esa­me dei li­bri, con­teg­gi e al­tri do­cu­men­ti.

2 Sog­giac­cio­no al me­de­si­mo ob­bli­go d’in­for­ma­zio­ne le per­so­ne, gli or­ga­ni o i rap­pre­sen­tan­ti di im­pre­se che si oc­cu­pa­no del­la pia­ni­fi­ca­zio­ne, del fi­nan­zia­men­to, dell’ese­cu­zio­ne o dell’am­mi­ni­stra­zio­ne di la­vo­ri d’ur­ba­niz­za­zio­ne e di co­stru­zio­ne di abi­ta­zio­ni.

3 In ca­so di vio­la­zio­ne dell’ob­bli­go di in­for­ma­re, l’am­mi­ni­stra­zio­ne com­pe­ten­te può ri­fiu­ta­re la pro­mes­sa o il pa­ga­men­to dell’aiu­to fe­de­ra­le e esi­ge­re il rim­bor­so di pre­sta­zio­ni già ef­fet­tua­te.

4 Re­sta ri­ser­va­ta l’ap­pli­ca­zio­ne dell’ar­ti­co­lo 292 del Co­di­ce pe­na­le sviz­ze­ro27.

Art. 62a Trattamento dei dati 28  

1 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le ge­sti­sce un si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne. Es­so può con­te­ne­re da­ti per­so­na­li de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne con­cer­nen­ti la sa­lu­te o mi­su­re d’as­si­sten­za so­cia­le. I da­ti ser­vo­no a esa­mi­na­re il di­rit­to all’aiu­to fe­de­ra­le.

2 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le può co­mu­ni­ca­re da­ti ad al­tre au­to­ri­tà fe­de­ra­li, can­to­na­li e co­mu­na­li non­ché a scuo­le uni­ver­si­ta­rie e isti­tu­zio­ni fi­nan­zia­rie so­lo se è ne­ces­sa­rio per l’ese­cu­zio­ne del­la leg­ge e i ri­chie­den­ti lo com­pro­va­no. I da­ti per­so­na­li de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne non pos­so­no in nes­sun ca­so es­se­re co­mu­ni­ca­ti.

3 I da­ti per­so­na­li che non so­no de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne pos­so­no es­se­re re­si ac­ces­si­bi­li an­che me­dian­te una pro­ce­du­ra di ri­chia­mo.

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na in par­ti­co­la­re la ge­stio­ne del si­ste­ma d’in­for­ma­zio­ne, la re­spon­sa­bi­li­tà per il trat­ta­men­to dei da­ti, le ca­te­go­rie di da­ti da ri­le­va­re e la lo­ro du­ra­ta di con­ser­va­zio­ne, il di­rit­to di ac­ces­so e di trat­ta­men­to e la si­cu­rez­za dei da­ti.

28 In­tro­dot­to dal n. VII 2 del­la LF del 24 mar. 2000 con­cer­nen­te l’isti­tu­zio­ne e l’ade­gua­men­to di ba­si le­ga­li per il trat­ta­men­to di da­ti per­so­na­li, in vi­go­re dal 1° set. 2000 (RU 2000 18911913; FF 1999 7979).

Art. 63 Indicazioni fallaci  

1 La pro­mes­sa o l’as­se­gna­zio­ne di qual­sia­si aiu­to fe­de­ra­le dev’es­se­re ne­ga­ta e le au­to­ri­tà so­no sta­te in­dot­te o si è ten­ta­to di in­dur­le in er­ro­re me­dian­te in­di­ca­zio­ni fal­la­ci o dis­si­mu­la­zio­ne di fat­ti; le pre­sta­zio­ni già ef­fet­tua­te de­vo­no es­se­re rim­bor­sa­te.

2 I ri­chie­den­ti o al­tri in­te­res­sa­ti col­pe­vo­li pos­so­no es­se­re esclu­si dall’aiu­to fe­de­ra­le se­con­do la pre­sen­te leg­ge o al­tre di­spo­si­zio­ni fe­de­ra­li, non­ché dall’ag­giu­di­ca­zio­ne di la­vo­ri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

3 Ri­ma­ne ri­ser­va­to il per­se­gui­men­to pe­na­le.

Art. 64 Pigioni di abitazioni il cui prezzo è stato precedentemente ridotto  

1 Le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti in ma­te­ria di sus­si­di pos­so­no, su do­man­da, au­to­riz­za­re i pro­prie­ta­ri di abi­ta­zio­ni, il cui prez­zo è sta­to ri­dot­to in vir­tù di pre­ce­den­ti di­spo­si­zio­ni a pro­ce­de­re a una ade­gua­ta pe­re­qua­zio­ne del­le pi­gio­ni di abi­ta­zio­ni co­strui­te in pe­rio­di suc­ces­si­vi. Com­ples­si­va­men­te non ne de­ve ri­sul­ta­re al­cun uti­le sup­ple­ti­vo per i pro­prie­ta­ri.

2 I pro­prie­ta­ri di abi­ta­zio­ni il cui prez­zo è sta­to ri­dot­to in vir­tù di di­spo­si­zio­ni pre­ce­den­ti pos­so­no es­se­re au­to­riz­za­ti dal­le au­to­ri­tà che han­no con­ces­so i sus­si­di a pro­ce­de­re a au­men­ti li­mi­ta­ti del­le pi­gio­ni, al fi­ne di co­sti­tui­re un ca­pi­ta­le. Ta­li fon­di sup­ple­ti­vi de­vo­no es­se­re esclu­si­va­men­te im­pie­ga­ti per il fi­nan­zia­men­to di nuo­ve abi­ta­zio­ni a prez­zo ri­dot­to o per il rin­no­vo di abi­ta­zio­ni. Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na i par­ti­co­la­ri con­cer­nen­ti la de­sti­na­zio­ne di que­sti fon­di.

Art. 65 Disposizioni transitorie  

1 L’aiu­to fe­de­ra­le pre­vi­sto nel­la pre­sen­te leg­ge può, su do­man­da, es­se­re pa­ri­men­te con­ces­so per la­vo­ri di co­stru­zio­ne di abi­ta­zio­ni già ini­zia­ti o ese­gui­ti e per i qua­li so­no sta­ti pro­mes­si con­tri­bu­ti e pre­sta­zio­ni fe­de­ra­li do­po il 1° gen­na­io 1972 in ap­pli­ca­zio­ne del­la leg­ge fe­de­ra­le del 19 mar­zo 196529 per pro­muo­ve­re la co­stru­zio­ne d’abi­ta­zio­ni.

2 Ciò va­le an­che per i pro­get­ti di co­stru­zio­ni a be­ne­fi­cio di una pro­mes­sa d’aiu­to fe­de­ra­le sul fon­da­men­to del­la leg­ge pre­ci­ta­ta.

3 Fi­no al mo­men­to dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la leg­ge fe­de­ra­le del 22 giu­gno 197930 sul­la pia­ni­fi­ca­zio­ne del ter­ri­to­rio, la Con­fe­de­ra­zio­ne con­ce­de sul fon­da­men­to del­la pre­sen­te leg­ge con­tri­bu­ti al­le spe­se di pia­ni­fi­ca­zio­ne a li­vel­lo na­zio­na­le, re­gio­na­le e lo­ca­le nel­la mi­su­ra in cui è pro­mos­so un in­se­dia­men­to ade­gua­to a lun­ga sca­den­za.

4 Fin che i Can­to­ni di­spon­go­no di fon­di de­sti­na­ti al pro­mo­vi­men­to del­la co­stru­zio­ne di abi­ta­zio­ni nell’am­bi­to del­la leg­ge del 19 mar­zo 1965, ma al più tar­di fi­no al 31 di­cem­bre 1976, l’aiu­to fe­de­ra­le può es­se­re pro­mes­so sul fon­da­men­to di det­ta leg­ge. Per ta­le sco­po è mes­sa a di­spo­si­zio­ne una som­ma sup­plet­ti­va di 50 mi­lio­ni di fran­chi per con­tri­bu­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 7 ca­po­ver­si 1 a 3 e l’ar­ti­co­lo 9 ca­po­ver­so 3 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 19 mar­zo 1965.

5 Con l’en­tra­ta in vi­go­re del­la leg­ge del 21 mar­zo 200331 sul­la pro­mo­zio­ne dell’al­log­gio, l’aiu­to fe­de­ra­le è as­se­gna­to so­lo in ba­se al nuo­vo di­rit­to.32

29[RU 1966 449, 1970 891, 1973 4481115, 1977 2249I 622, 1991 362II 415, 1992 288all. n. 40. RU 2003 3083art. 58 n. 1]. Ve­di ora la L del 21 mar. 2003 sul­la pro­mo­zio­ne dell’al­log­gio (RS 842).

30RS 700

31 RS 842

32 In­tro­dot­to dal n. I del­la LF del 21 mar. 2003, in vi­go­re dal 1° ott. 2003 (RU 2003 30983099; FF 2002 2543).

Art. 66 Cooperazione dei Cantoni  

1 I Can­to­ni so­no chia­ma­ti a col­la­bo­ra­re all’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge.

2 ...33

33Abro­ga­to dal n. II 416 del­la LF del 15 dic. 1989 con­cer­nen­te l’ap­pro­va­zio­ne di at­ti le­gi­sla­ti­vi dei Can­to­ni da par­te del­la Con­fe­de­ra­zio­ne (RU 1991 362; FF 1988 II 1149).

Art. 67 Esecuzione  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le è in­ca­ri­ca­to dell’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge. Es­so ema­na le ne­ces­sa­rie di­spo­si­zio­ni.

Art. 68 Referendum e entrata in vigore  

1 La pre­sen­te leg­ge sog­gia­ce al re­fe­ren­dum fa­col­ta­ti­vo.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce la da­ta d’en­tra­ta in vi­go­re.

Da­ta dell’en­tra­ta in vi­go­re: 1° gen­na­io 197534

34DCF del 10 mar. 1975 (RU 1975 518).

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