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Ordinanza
sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia
(OACust)

del 25 aprile 2018 (Stato 1° febbraio 2019)

Il Consiglio federale svizzero,

visto l’articolo 9 della legge federale del 4 ottobre 20021 sugli aiuti finanziari per la custodia di bambini complementare alla famiglia (LACust),

ordina:

Capitolo 1: Oggetto e campo di applicazione temporale

Art. 1 Oggetto  

La pre­sen­te or­di­nan­za di­sci­pli­na, per quan­to con­cer­ne gli aiu­ti fi­nan­zia­ri di cui all’ar­ti­co­lo 1 ca­po­ver­so 2 LA­Cu­st:

a.
le con­di­zio­ni per l’ot­te­ni­men­to di aiu­ti fi­nan­zia­ri;
b.
il cal­co­lo de­gli aiu­ti fi­nan­zia­ri e la du­ra­ta del lo­ro ver­sa­men­to;
c.
la pro­ce­du­ra per la pre­sen­ta­zio­ne del­la do­man­da di aiu­ti fi­nan­zia­ri;
d.
il ver­sa­men­to de­gli aiu­ti fi­nan­zia­ri;
e.
la va­lu­ta­zio­ne de­gli ef­fet­ti de­gli aiu­ti fi­nan­zia­ri.
Art. 2 Campo di applicazione temporale  

La pre­sen­te or­di­nan­za si ap­pli­ca:

a.2
al­le strut­tu­re se­con­do il ca­pi­to­lo 2 che ini­zia­no l’at­ti­vi­tà, au­men­ta­no l’of­fer­ta o av­via­no l’ese­cu­zio­ne di un prov­ve­di­men­to al più tar­di il 31 gen­na­io 2023;
b.3
ai pro­get­ti a ca­rat­te­re in­no­va­ti­vo se­con­do il ca­pi­to­lo 3 av­via­ti al più tar­di il 31 gen­na­io 2023;
c.
agli au­men­ti dei sus­si­di se­con­do il ca­pi­to­lo 4 che han­no ef­fet­to al più tar­di il 30 giu­gno 2023;
d.
ai pro­get­ti se­con­do il ca­pi­to­lo 5, il cui pia­no det­ta­glia­to ini­zia a es­se­re ela­bo­ra­to al più tar­di il 30 giu­gno 2023.

2 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 7 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° feb. 2019 (RU 2019 339).

3 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 7 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° feb. 2019 (RU 2019 339).

Capitolo 2: Aiuti finanziari per l’istituzione di posti per la custodia di bambini complementare alla famiglia

Sezione 1: Aventi diritto agli aiuti finanziari

Art. 3  

1 Han­no di­rit­to agli aiu­ti fi­nan­zia­ri:

a.
gli or­ga­ni­smi re­spon­sa­bi­li del­le strut­tu­re di cui agli ar­ti­co­li 4, 7 e 10;
b.
le per­so­ne fi­si­che e giu­ri­di­che che ese­guo­no pro­get­ti a ca­rat­te­re in­no­va­ti­vo se­con­do l’ar­ti­co­lo 17.

2 Non han­no di­rit­to agli aiu­ti fi­nan­zia­ri gli or­ga­ni­smi re­spon­sa­bi­li del­le isti­tu­zio­ni che non per­met­to­no di con­ci­lia­re l’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va o la for­ma­zio­ne con la fa­mi­glia.

Sezione 2: Aiuti finanziari alle strutture di custodia collettiva diurna

Art. 4 Strutture di custodia collettiva diurna  

1 So­no con­si­de­ra­te strut­tu­re di cu­sto­dia col­let­ti­va diur­na le isti­tu­zio­ni che cu­sto­di­sco­no i bam­bi­ni in età pre­sco­la­sti­ca.

2 Pos­so­no ri­ce­ve­re aiu­ti fi­nan­zia­ri le strut­tu­re di cu­sto­dia col­let­ti­va diur­na che:

a.
di­spon­go­no di al­me­no 10 po­sti; e
b.
so­no aper­te al­me­no 25 ore al­la set­ti­ma­na e 45 set­ti­ma­ne all’an­no.

3 La si­gni­fi­ca­ti­vi­tà dell’au­men­to dell’of­fer­ta è va­lu­ta­ta ri­spet­to all’of­fer­ta com­ples­si­va esi­sten­te; per au­men­to si­gni­fi­ca­ti­vo dell’of­fer­ta si in­ten­de:4

a.
un au­men­to di al­me­no un ter­zo del nu­me­ro dei po­sti, ma di al­me­no 10 po­sti; o
b.
un’esten­sio­ne di un ter­zo del­le ore di aper­tu­ra, ma di al­me­no 375 ore all’an­no.

4 La strut­tu­ra di cu­sto­dia col­let­ti­va diur­na esi­sten­te che pro­se­gue la sua at­ti­vi­tà sot­to la re­spon­sa­bi­li­tà di un nuo­vo or­ga­ni­smo o che vie­ne ria­per­ta non è con­si­de­ra­ta una nuo­va strut­tu­ra. Que­sto va­le, in par­ti­co­la­re, se ven­go­no ri­pre­si bam­bi­ni, per­so­na­le o par­ti dell’in­fra­strut­tu­ra del­la strut­tu­ra di cu­sto­dia col­let­ti­va diur­na esi­sten­te.5

4 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 7 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° feb. 2019 (RU 2019 339).

5 Per. in­tro­dot­to dal n. I dell’O del 7 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° feb. 2019 (RU 2019 339).

Art. 5 Finanziamento a lungo termine  

Le strut­tu­re di cu­sto­dia col­let­ti­va diur­na de­vo­no mo­stra­re in mo­do plau­si­bi­le che il lo­ro fi­nan­zia­men­to sem­bra ga­ran­ti­to a lun­go ter­mi­ne, ma co­mun­que per un pe­rio­do di al­me­no sei an­ni.

Art. 6 Calcolo e durata degli aiuti finanziari  

1 Gli aiu­ti fi­nan­zia­ri al­le strut­tu­re di cu­sto­dia col­let­ti­va diur­na so­no ver­sa­ti sot­to for­ma di con­tri­bu­ti for­fet­ta­ri. Per le strut­tu­re esi­sten­ti che au­men­ta­no si­gni­fi­ca­ti­va­men­te la lo­ro of­fer­ta, so­lo i nuo­vi po­sti e le ore di aper­tu­ra sup­ple­men­ta­ri so­no de­ter­mi­nan­ti.

2 I con­tri­bu­ti for­fet­ta­ri so­no cal­co­la­ti con­for­me­men­te all’al­le­ga­to 1.

3 Gli aiu­ti fi­nan­zia­ri so­no ver­sa­ti co­me se­gue:

a.
per i po­sti oc­cu­pa­ti, l’in­te­ro con­tri­bu­to for­fet­ta­rio du­ran­te due an­ni;
b.
per i po­sti non oc­cu­pa­ti, il 50 per cen­to del con­tri­bu­to for­fet­ta­rio du­ran­te il pri­mo an­no.

Sezione 3: Aiuti finanziari alle strutture di custodia parascolastiche

Art. 7 Strutture di custodia parascolastiche  

1 So­no con­si­de­ra­te strut­tu­re di cu­sto­dia pa­ra­sco­la­sti­che le isti­tu­zio­ni che cu­sto­di­sco­no bam­bi­ni in età sco­la­sti­ca al di fuo­ri del­le ore di in­se­gna­men­to.

2 Pos­so­no ri­ce­ve­re aiu­ti fi­nan­zia­ri le strut­tu­re di cu­sto­dia pa­ra­sco­la­sti­che che:

a.
di­spon­go­no di al­me­no 10 po­sti;
b.
so­no aper­te al­me­no 4 gior­ni al­la set­ti­ma­na e 36 set­ti­ma­ne sco­la­sti­che all’an­no; e
c.
cu­sto­di­sco­no i bam­bi­ni du­ran­te bloc­chi ora­ri di al­me­no 1 ora al mat­ti­no, al­me­no 2 ore o per tut­ta la pau­sa a mez­zo­gior­no, in­clu­so il pa­sto, o al­me­no 2 ore al po­me­rig­gio.

3 La si­gni­fi­ca­ti­vi­tà dell’au­men­to dell’of­fer­ta è va­lu­ta­ta ri­spet­to all’of­fer­ta com­ples­si­va esi­sten­te; per au­men­to si­gni­fi­ca­ti­vo dell’of­fer­ta si in­ten­de:6

a.
un au­men­to di al­me­no un ter­zo del nu­me­ro dei po­sti, ma di al­me­no 10 po­sti; o
b.
un’esten­sio­ne del­le ore di aper­tu­ra me­dian­te l’au­men­to di un ter­zo del nu­me­ro di bloc­chi ora­ri, ma di al­me­no 50 bloc­chi ora­ri all’an­no.

4 La strut­tu­ra di cu­sto­dia pa­ra­sco­la­sti­ca esi­sten­te che pro­se­gue la sua at­ti­vi­tà sot­to la re­spon­sa­bi­li­tà di un nuo­vo or­ga­ni­smo o che vie­ne ria­per­ta non è con­si­de­ra­ta una nuo­va strut­tu­ra. Que­sto va­le, in par­ti­co­la­re, se ven­go­no ri­pre­si bam­bi­ni, per­so­na­le o par­ti dell’in­fra­strut­tu­ra del­la strut­tu­ra di cu­sto­dia pa­ra­sco­la­sti­ca esi­sten­te.7

6 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 7 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° feb. 2019 (RU 2019 339).

7 Per. in­tro­dot­to dal n. I dell’O del 7 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° feb. 2019 (RU 2019 339).

Art. 8 Finanziamento a lungo termine  

Le strut­tu­re di cu­sto­dia pa­ra­sco­la­sti­che de­vo­no mo­stra­re in mo­do plau­si­bi­le che il lo­ro fi­nan­zia­men­to sem­bra ga­ran­ti­to a lun­go ter­mi­ne, ma co­mun­que per un pe­rio­do di al­me­no sei an­ni.

Art. 9 Calcolo e durata degli aiuti finanziari  

1 Gli aiu­ti fi­nan­zia­ri al­le strut­tu­re di cu­sto­dia pa­ra­sco­la­sti­che so­no ver­sa­ti sot­to for­ma di con­tri­bu­ti for­fet­ta­ri. Per le strut­tu­re esi­sten­ti che au­men­ta­no si­gni­fi­ca­ti­va­men­te la lo­ro of­fer­ta, so­lo i nuo­vi po­sti e i bloc­chi ora­ri di cu­sto­dia sup­ple­men­ta­ri so­no de­ter­mi­nan­ti.

2 I con­tri­bu­ti for­fet­ta­ri so­no cal­co­la­ti con­for­me­men­te all’al­le­ga­to 2.

3 Gli aiu­ti fi­nan­zia­ri so­no ver­sa­ti co­me se­gue:

a.
per i po­sti oc­cu­pa­ti, l’in­te­ro con­tri­bu­to for­fet­ta­rio du­ran­te due an­ni e il 50 per cen­to di det­to con­tri­bu­to du­ran­te il ter­zo an­no;
b.
per i po­sti non oc­cu­pa­ti, il 50 per cen­to del con­tri­bu­to for­fet­ta­rio du­ran­te il pri­mo an­no.

Sezione 4: Aiuti finanziari alle strutture che coordinano la custodia in famiglie diurne

Art. 10 Strutture che coordinano la custodia in famiglie diurne  

1 So­no con­si­de­ra­te strut­tu­re che coor­di­na­no la cu­sto­dia in fa­mi­glie diur­ne in par­ti­co­la­re le as­so­cia­zio­ni di ge­ni­to­ri diur­ni, le as­so­cia­zio­ni pro­fes­sio­na­li, le or­ga­niz­za­zio­ni pri­va­te spe­cia­liz­za­te di pub­bli­ca uti­li­tà e gli en­ti pub­bli­ci.

2 Le strut­tu­re che coor­di­na­no la cu­sto­dia in fa­mi­glie diur­ne pos­so­no ri­ce­ve­re aiu­ti fi­nan­zia­ri per i se­guen­ti prov­ve­di­men­ti:

a.
la for­ma­zio­ne e la for­ma­zio­ne con­ti­nua dei ge­ni­to­ri diur­ni da es­se oc­cu­pa­ti e del­le per­so­ne in­ca­ri­ca­te del coor­di­na­men­to;
b.
pro­get­ti in­te­si a mi­glio­ra­re il coor­di­na­men­to (p. es. la con­ce­zio­ne di una re­te o lo svi­lup­po dell’or­ga­niz­za­zio­ne) o la qua­li­tà del­la cu­sto­dia nel­le fa­mi­glie diur­ne (p. es. lo svi­lup­po di un mo­du­lo di for­ma­zio­ne o di nor­me di qua­li­tà).

3 Non so­no ver­sa­ti aiu­ti fi­nan­zia­ri per sin­go­li rap­por­ti di cu­sto­dia, per sin­go­le fa­mi­glie diur­ne, non­ché per i sa­la­ri del­le per­so­ne in­ca­ri­ca­te del coor­di­na­men­to.

Art. 11 Calcolo e durata degli aiuti finanziari  

1 Gli aiu­ti fi­nan­zia­ri per la for­ma­zio­ne e la for­ma­zio­ne con­ti­nua pos­so­no am­mon­ta­re a 150 fran­chi al mas­si­mo per fa­mi­glia diur­na oc­cu­pa­ta, ma al mas­si­mo a un ter­zo del­le spe­se ef­fet­ti­ve an­nue. Gli aiu­ti fi­nan­zia­ri so­no ver­sa­ti per tre an­ni al mas­si­mo.

2 Gli aiu­ti fi­nan­zia­ri per pro­get­ti in­te­si a mi­glio­ra­re il coor­di­na­men­to o la qua­li­tà del­la cu­sto­dia nel­le fa­mi­glie diur­ne co­pro­no un ter­zo del­le spe­se com­pu­ta­bi­li. So­no com­pu­ta­bi­li le spe­se che ri­sul­ta­no da un’ese­cu­zio­ne sem­pli­ce e ade­gua­ta del prov­ve­di­men­to.

Sezione 5: Procedura, versamento degli aiuti finanziari e valutazione

Art. 12 Domanda di aiuti finanziari  

1 La do­man­da di aiu­ti fi­nan­zia­ri de­ve es­se­re cor­re­da­ta di:

a.
una de­scri­zio­ne det­ta­glia­ta del pro­get­to da so­ste­ne­re, se­gna­ta­men­te le in­for­ma­zio­ni sul­lo sco­po e sul bi­so­gno, non­ché tut­te le in­di­ca­zio­ni ne­ces­sa­rie sul­le per­so­ne che par­te­ci­pa­no al pro­get­to;
b.8
per le strut­tu­re di cu­sto­dia col­let­ti­va diur­na e le strut­tu­re di cu­sto­dia pa­ra­sco­la­sti­che, un pre­ven­ti­vo det­ta­glia­to e un pia­no di fi­nan­zia­men­to sull’ar­co di al­me­no sei an­ni, non­ché una pro­va con­cre­ta del bi­so­gno con un elen­co de­gli iscrit­ti;
c.
per i prov­ve­di­men­ti rea­liz­za­ti dal­le strut­tu­re che coor­di­na­no la cu­sto­dia in fa­mi­glie diur­ne, un pre­ven­ti­vo det­ta­glia­to e un pia­no di fi­nan­zia­men­to, un pro­gram­ma an­nua­le per la for­ma­zio­ne e la for­ma­zio­ne con­ti­nua, non­ché il nu­me­ro di fa­mi­glie diur­ne oc­cu­pa­te.

2 La do­man­da di aiu­ti fi­nan­zia­ri, cor­re­da­ta dei do­cu­men­ti ri­chie­sti, dev’es­se­re pre­sen­ta­ta all’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del­le as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li (UFAS) pri­ma dell’ini­zio dell’at­ti­vi­tà del­la strut­tu­ra, dell’au­men­to dell’of­fer­ta o dell’ese­cu­zio­ne dei re­la­ti­vi prov­ve­di­men­ti, ma al più pre­sto con quat­tro me­si di an­ti­ci­po.

3 L’UFAS ema­na una di­ret­ti­va sul­la pre­sen­ta­zio­ne del­le do­man­de e al­le­sti­sce i cor­ri­spon­den­ti mo­du­li.

8 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 7 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° feb. 2019 (RU 2019 339).

Art. 13 Esame da parte del Cantone  

1 L’UFAS sot­to­po­ne per pa­re­re la do­man­da di aiu­ti fi­nan­zia­ri all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te del Can­to­ne nel qua­le de­ve es­se­re of­fer­ta la cu­sto­dia o dev’es­se­re ese­gui­to il prov­ve­di­men­to. L’au­to­ri­tà can­to­na­le de­ve espri­mer­si in par­ti­co­la­re sul­le que­stio­ni se­guen­ti:

a.
co­me il Can­to­ne va­lu­ta in li­nea ge­ne­ra­le il pro­get­to pre­sen­ta­to;
b.
se, dal pun­to di vi­sta del Can­to­ne, il pro­get­to ri­spon­de a un bi­so­gno;
c.
se, dal pun­to di vi­sta del Can­to­ne, il pro­get­to adem­pie i re­qui­si­ti di qua­li­tà;
d.
se è pro­ba­bi­le il ri­la­scio di un’au­to­riz­za­zio­ne even­tual­men­te ne­ces­sa­ria in vir­tù dell’or­di­nan­za del 19 ot­to­bre 19779 sull’af­fi­lia­zio­ne;
e.
co­me il Can­to­ne va­lu­ta il pia­no di fi­nan­zia­men­to per quan­to ri­guar­da l’esi­sten­za a lun­go ter­mi­ne del­la strut­tu­ra di cui all’ar­ti­co­lo 4 o 7.

2 L’UFAS met­te a di­spo­si­zio­ne del Can­to­ne ap­po­si­ti mo­du­li ai fi­ni del pa­re­re.

Art. 14 Decisione in merito al diritto agli aiuti finanziari  

L’UFAS de­ci­de me­dian­te de­ci­sio­ne for­ma­le in me­ri­to al di­rit­to agli aiu­ti fi­nan­zia­ri e sul­la lo­ro du­ra­ta.

Art. 15 Versamento degli aiuti finanziari  

1 Gli aiu­ti fi­nan­zia­ri so­no ver­sa­ti an­nual­men­te. Pos­so­no es­se­re ver­sa­ti al più pre­sto se e nel­la mi­su­ra in cui vi so­no spe­se im­mi­nen­ti.

2 L’UFAS fis­sa l’im­por­to de­gli aiu­ti fi­nan­zia­ri:

a.
per le strut­tu­re di cu­sto­dia col­let­ti­va diur­na e di cu­sto­dia pa­ra­sco­la­sti­che, sul­la ba­se del­le sta­ti­sti­che an­nue sul tas­so d’oc­cu­pa­zio­ne e del­la chiu­su­ra dell’eser­ci­zio an­nua­le;
b.
per le strut­tu­re che coor­di­na­no la cu­sto­dia in fa­mi­glie diur­ne, sul­la ba­se del­le spe­se an­nue di­mo­stra­te di for­ma­zio­ne e for­ma­zio­ne con­ti­nua, del nu­me­ro di fa­mi­glie diur­ne oc­cu­pa­te o del bi­lan­cio fi­na­le del pro­get­to.

3 I do­cu­men­ti cor­ri­spon­den­ti de­vo­no es­se­re pre­sen­ta­ti all’UFAS en­tro tre me­si dal­la sca­den­za dell’an­no per il qua­le so­no con­ces­si aiu­ti fi­nan­zia­ri (an­no di con­tri­bu­zio­ne) o dal­la con­clu­sio­ne del pro­get­to. Se vi so­no mo­ti­vi suf­fi­cien­ti, pri­ma del­la sua sca­den­za il ter­mi­ne può es­se­re pro­ro­ga­to, su do­man­da scrit­ta, di un me­se al mas­si­mo. Se il ter­mi­ne or­di­na­rio o pro­ro­ga­to non è ri­spet­ta­to sen­za un mo­ti­vo plau­si­bi­le, gli aiu­ti fi­nan­zia­ri so­no ri­dot­ti di un quin­to in ca­so di ri­tar­do fi­no a un me­se e di un al­tro quin­to per ogni ul­te­rio­re me­se di ri­tar­do.

4 Su do­man­da scrit­ta, l’UFAS può ac­cor­da­re an­ti­ci­pi. Gli an­ti­ci­pi pos­so­no es­se­re ver­sa­ti al­le strut­tu­re di cu­sto­dia col­let­ti­va diur­na e al­le strut­tu­re di cu­sto­dia pa­ra­sco­la­sti­che so­lo do­po che i ri­chie­den­ti han­no pre­sen­ta­to all’UFAS una co­pia dell’au­to­riz­za­zio­ne even­tual­men­te ne­ces­sa­ria in vir­tù dell’or­di­nan­za del 19 ot­to­bre 197710 sull’af­fi­lia­zio­ne e han­no co­mu­ni­ca­to per scrit­to l’ini­zio dell’at­ti­vi­tà o l’au­men­to dell’of­fer­ta.

5 I be­ne­fi­cia­ri de­gli aiu­ti fi­nan­zia­ri so­no te­nu­ti a in­for­ma­re tem­pe­sti­va­men­te l’UFAS sul­le mo­di­fi­che im­por­tan­ti.

Art. 16 Valutazione  

1 L’UFAS prov­ve­de a una va­lu­ta­zio­ne re­go­la­re de­gli ef­fet­ti de­gli aiu­ti fi­nan­zia­ri. Per adem­pie­re ta­le com­pi­to es­so può ri­cor­re­re a spe­cia­li­sti ester­ni.

2 I be­ne­fi­cia­ri de­gli aiu­ti fi­nan­zia­ri pro­ce­do­no a un ri­le­va­men­to sta­ti­sti­co del­le lo­ro pre­sta­zio­ni e lo pre­sen­ta­no re­go­lar­men­te all’UFAS. Que­st’ul­ti­mo al­le­sti­sce i mo­du­li cor­ri­spon­den­ti.

Capitolo 3: Aiuti finanziari per progetti a carattere innovativo

Art. 17 Progetti a carattere innovativo  

Pos­so­no be­ne­fi­cia­re de­gli aiu­ti fi­nan­zia­ri i pro­get­ti a ca­rat­te­re in­no­va­ti­vo che:

a.
so­no in gra­do di ave­re un for­te im­pat­to e di fun­ge­re da mo­del­lo per al­tri pro­get­ti;
b.
so­no orien­ta­ti al­la so­ste­ni­bi­li­tà; e
c.
pos­so­no es­se­re va­lu­ta­ti in me­ri­to al­la lo­ro ese­cu­zio­ne e al lo­ro im­pat­to.
Art. 18 Calcolo degli aiuti finanziari  

Gli aiu­ti fi­nan­zia­ri ver­sa­ti per pro­get­ti a ca­rat­te­re in­no­va­ti­vo co­pro­no al mas­si­mo un ter­zo dei co­sti ri­sul­tan­ti dall’ela­bo­ra­zio­ne del pia­no det­ta­glia­to, dal­la rea­liz­za­zio­ne e dal­la va­lu­ta­zio­ne del pro­get­to.

Art. 19 Domanda di aiuti finanziari  

1 La do­man­da di aiu­ti fi­nan­zia­ri per pro­get­ti a ca­rat­te­re in­no­va­ti­vo de­ve es­se­re cor­re­da­ta di:

a.
una de­scri­zio­ne del pro­get­to da so­ste­ne­re, se­gna­ta­men­te le in­for­ma­zio­ni con­cer­nen­ti lo sco­po e l’uti­li­tà, la fun­zio­ne di mo­del­lo e la so­ste­ni­bi­li­tà, non­ché tut­te le in­di­ca­zio­ni ne­ces­sa­rie sul­le per­so­ne che par­te­ci­pa­no al pro­get­to;
b.
un pia­no di fi­nan­zia­men­to del pro­get­to.

2 La do­man­da di aiu­ti fi­nan­zia­ri dev’es­se­re pre­sen­ta­ta all’UFAS pri­ma dell’ela­bo­ra­zio­ne del pia­no det­ta­glia­to del pro­get­to, ma al più pre­sto con quat­tro me­si di an­ti­ci­po.

3 L’UFAS ema­na una di­ret­ti­va sul­la pre­sen­ta­zio­ne del­le do­man­de e al­le­sti­sce i cor­ri­spon­den­ti mo­du­li.

Art. 20 Procedura per la concessione di aiuti finanziari  

1 L’UFAS sot­to­po­ne per pa­re­re la do­man­da di aiu­ti fi­nan­zia­ri all’au­to­ri­tà com­pe­ten­te del Can­to­ne nel qua­le è pre­vi­sta l’ese­cu­zio­ne del pro­get­to. L’au­to­ri­tà can­to­na­le de­ve espri­mer­si in par­ti­co­la­re sul­le que­stio­ni se­guen­ti:

a.
co­me il Can­to­ne va­lu­ta in li­nea ge­ne­ra­le il pro­get­to pre­sen­ta­to;
b.
se, dal pun­to di vi­sta del Can­to­ne, il pro­get­to ri­spon­de a un bi­so­gno;
c.
se, dal pun­to di vi­sta del Can­to­ne, il pro­get­to adem­pie i re­qui­si­ti di qua­li­tà;
d.
in che mi­su­ra il Can­to­ne e il Co­mu­ne han­no so­ste­nu­to la cu­sto­dia di bam­bi­ni in età pre­sco­la­sti­ca com­ple­men­ta­re al­la fa­mi­glia nell’an­no ci­vi­le pre­ce­den­te l’ela­bo­ra­zio­ne del pia­no det­ta­glia­to del pro­get­to.

2 L’UFAS con­clu­de con­trat­ti di pre­sta­zio­ni con le per­so­ne fi­si­che o giu­ri­di­che che ese­guo­no pro­get­ti a ca­rat­te­re in­no­va­ti­vo. I con­trat­ti di pre­sta­zio­ni de­fi­ni­sco­no gli obiet­ti­vi dei pro­get­ti, l’im­por­to e la du­ra­ta del­la par­te­ci­pa­zio­ne fi­nan­zia­ria del­la Con­fe­de­ra­zio­ne, le mo­da­li­tà di pa­ga­men­to, le con­se­guen­ze in ca­so di ina­dem­pien­za, l’ac­com­pa­gna­men­to scien­ti­fi­co dei pro­get­ti, la ste­su­ra di rap­por­ti pe­rio­di­ci e l’ese­cu­zio­ne del­la va­lu­ta­zio­ne.

Capitolo 4: Aiuti finanziari per l’aumento dei sussidi destinati alla custodia di bambini complementare alla famiglia

Art. 21 Aumento dei sussidi cantonali e comunali destinati alla custodia di bambini complementare alla famiglia  

Per au­men­to dei sus­si­di se­con­do l’ar­ti­co­lo 3a ca­po­ver­so 1 LA­Cu­st si in­ten­do­no gli au­men­ti dei sus­si­di del Can­to­ne e dei Co­mu­ni, in­clu­si i con­tri­bu­ti del da­to­re di la­vo­ro pre­scrit­ti per leg­ge, che con­sen­to­no, me­dian­te con­tri­bu­ti fi­nan­zia­ri sup­ple­men­ta­ri de­sti­na­ti ai ge­ni­to­ri o al­le strut­tu­re di cu­sto­dia com­ple­men­ta­re al­la fa­mi­glia, di ri­dur­re i co­sti per la cu­sto­dia di bam­bi­ni com­ple­men­ta­re al­la fa­mi­glia (co­sti di cu­sto­dia) a ca­ri­co dei ge­ni­to­ri che eser­ci­ta­no un’at­ti­vi­tà lu­cra­ti­va, so­no al­la ri­cer­ca di un im­pie­go o svol­go­no una for­ma­zio­ne.

Art. 22 Plausibilità della garanzia a lungo termine del finanziamento  

I Can­to­ni de­vo­no mo­stra­re in mo­do plau­si­bi­le che il fi­nan­zia­men­to dell’au­men­to dei sus­si­di sem­bra ga­ran­ti­to a lun­go ter­mi­ne, ma co­mun­que per un pe­rio­do di al­me­no sei an­ni.

Art. 23 Aumento dei sussidi computabile e calcolo degli aiuti finanziari  

1 Gli aiu­ti fi­nan­zia­ri so­no cal­co­la­ti sul­la ba­se dell’au­men­to dei sus­si­di in­ter­ve­nu­to nell’an­no per il qua­le so­no con­ces­si aiu­ti fi­nan­zia­ri (an­no di con­tri­bu­zio­ne). A tal fi­ne, la som­ma dei sus­si­di nell’an­no di con­tri­bu­zio­ne in que­stio­ne è con­fron­ta­ta con la som­ma dei sus­si­di nell’an­no ci­vi­le pre­ce­den­te l’ini­zio dell’au­men­to dei sus­si­di.

2 Per il cal­co­lo de­gli aiu­ti fi­nan­zia­ri non so­no com­pu­ta­ti:

a.
gli au­men­ti di sus­si­di de­sti­na­ti a isti­tui­re nuo­vi po­sti di cu­sto­dia;
b.
le pre­sta­zio­ni for­ni­te su ba­se vo­lon­ta­ria dai da­to­ri di la­vo­ro e da al­tre per­so­ne giu­ri­di­che e fi­si­che per la cu­sto­dia di bam­bi­ni com­ple­men­ta­re al­la fa­mi­glia.

3 Gli aiu­ti fi­nan­zia­ri del­la Con­fe­de­ra­zio­ne am­mon­ta­no in me­dia al mas­si­mo al 37 per cen­to dell’au­men­to dei sus­si­di in­ter­ve­nu­to nei tre an­ni di con­tri­bu­zio­ne.

Art. 24 Domanda di aiuti finanziari e decisione preliminare sul diritto agli aiuti finanziari  

1 La do­man­da di aiu­ti fi­nan­zia­ri de­ve es­se­re pre­sen­ta­ta dal Can­to­ne.

2 Es­sa va cor­re­da­ta dei se­guen­ti do­cu­men­ti:

a.
una de­scri­zio­ne del si­ste­ma di sus­si­di at­tua­le;
b.
una de­scri­zio­ne dell’au­men­to dei sus­si­di pre­vi­sto e del­le mo­da­li­tà per ri­dur­re i co­sti di cu­sto­dia a ca­ri­co dei ge­ni­to­ri;
c.
un rie­pi­lo­go dei se­guen­ti im­por­ti:
1.
im­por­ti dell’au­men­to dei sus­si­di pre­vi­sto,
2.
im­por­ti dei sus­si­di ver­sa­ti nell’an­no ci­vi­le pre­ce­den­te l’ini­zio dell’au­men­to dei sus­si­di;
d.
una do­cu­men­ta­zio­ne re­la­ti­va al fi­nan­zia­men­to a lun­go ter­mi­ne dell’au­men­to dei sus­si­di pre­vi­sto.

3 Il rie­pi­lo­go di cui al ca­po­ver­so 2 let­te­ra c si ba­sa sui pro­get­ti dei se­guen­ti do­cu­men­ti del Can­to­ne e dei Co­mu­ni:

a.
con­ti an­nua­li dell’an­no ci­vi­le pre­ce­den­te l’ini­zio dell’au­men­to dei sus­si­di pre­vi­sto;
b.
pre­ven­ti­vi per il pri­mo an­no per il qua­le è pre­vi­sto un au­men­to dei sus­si­di;
c.
pia­ni fi­nan­zia­ri per gli an­ni suc­ces­si­vi al pri­mo an­no per il qua­le è pre­vi­sto l’au­men­to dei sus­si­di.

4 La do­man­da dev’es­se­re pre­sen­ta­ta all’UFAS al più pre­sto no­ve me­si pri­ma dell’au­men­to dei sus­si­di ma al più tar­di un gior­no pri­ma di ta­le au­men­to.

5 L’UFAS ema­na una de­ci­sio­ne pre­li­mi­na­re sul di­rit­to agli aiu­ti fi­nan­zia­ri, di re­go­la en­tro quat­tro me­si dal­la ri­ce­zio­ne del­la do­man­da cor­re­da­ta del­la do­cu­men­ta­zio­ne com­ple­ta.

Art. 25 Decisione sul diritto agli aiuti finanziari e sull’importo massimo  

L’UFAS de­ci­de con de­ci­sio­ne for­ma­le sul di­rit­to agli aiu­ti fi­nan­zia­ri e sull’im­por­to mas­si­mo do­po che il Can­to­ne ha pre­sen­ta­to una ver­sio­ne ag­gior­na­ta del rie­pi­lo­go de­gli im­por­ti re­la­ti­vi all’au­men­to dei sus­si­di, sul­la ba­se dei do­cu­men­ti even­tual­men­te rie­la­bo­ra­ti di cui all’ar­ti­co­lo 24 ca­po­ver­so 2 e dei do­cu­men­ti ap­pro­va­ti di cui all’ar­ti­co­lo 24 ca­po­ver­so 3.

Art. 26 Versamento degli aiuti finanziari  

1 Gli aiu­ti fi­nan­zia­ri so­no ver­sa­ti an­nual­men­te do­po la sca­den­za dell’an­no di con­tri­bu­zio­ne.

2 Es­si so­no ver­sa­ti se il Can­to­ne pre­sen­ta all’UFAS, al più tar­di sei me­si do­po la sca­den­za dell’an­no di con­tri­bu­zio­ne, i se­guen­ti do­cu­men­ti:

a.
rie­pi­lo­go dei sus­si­di con­ces­si dal Can­to­ne e dai Co­mu­ni nell’an­no di con­tri­bu­zio­ne, in­clu­si i con­tri­bu­ti del da­to­re di la­vo­ro pre­scrit­ti per leg­ge;
b.
rap­por­to re­la­ti­vo all’en­ti­tà del­la ri­du­zio­ne dei co­sti di cu­sto­dia me­dian­te l’au­men­to dei sus­si­di nell’an­no di con­tri­bu­zio­ne.

3 Il rie­pi­lo­go di cui al ca­po­ver­so 2 let­te­ra a si ba­sa sui con­ti an­nua­li ap­pro­va­ti del Can­to­ne e dei Co­mu­ni.

4 L’UFAS fis­sa l’im­por­to de­gli aiu­ti fi­nan­zia­ri sul­la ba­se dei do­cu­men­ti di cui al ca­po­ver­so 2.

Art. 27 Domanda di restituzione  

1 Se gli aiu­ti fi­nan­zia­ri con­ces­si su­pe­ra­no in me­dia il 37 per cen­to dell’au­men­to dei sus­si­di in­ter­ve­nu­to nei tre an­ni di con­tri­bu­zio­ne, l’UFAS chie­de la re­sti­tu­zio­ne del­la dif­fe­ren­za.

2 L’UFAS com­pen­sa la dif­fe­ren­za con gli aiu­ti fi­nan­zia­ri per il ter­zo an­no di con­tri­bu­zio­ne.

Capitolo 5: Aiuti finanziari per progetti volti ad adeguare maggiormente ai bisogni dei genitori l’offerta di servizi per la custodia di bambini complementare alla famiglia

Art. 28 Progetti volti ad adeguare maggiormente ai bisogni dei genitori l’offerta di servizi per la custodia di bambini complementare alla famiglia  

1 So­no con­si­de­ra­ti pro­get­ti vol­ti ad ade­gua­re mag­gior­men­te ai bi­so­gni dei ge­ni­to­ri l’of­fer­ta di ser­vi­zi per la cu­sto­dia di bam­bi­ni com­ple­men­ta­re al­la fa­mi­glia:

a.
i pro­get­ti di cui all’ar­ti­co­lo 3b ca­po­ver­so 2 let­te­ra a LA­Cu­st, che per­met­to­no di age­vo­la­re i ge­ni­to­ri nell’or­ga­niz­za­zio­ne del­la cu­sto­dia com­ple­men­ta­re al­la fa­mi­glia per i lo­ro fi­gli;
b.
i pro­get­ti di cui all’ar­ti­co­lo 3b ca­po­ver­so 2 let­te­ra b LA­Cu­st, che per­met­to­no ai ge­ni­to­ri di di­spor­re di una fles­si­bi­li­tà a bre­ve o a lun­go ter­mi­ne nel­la cu­sto­dia com­ple­men­ta­re al­la fa­mi­glia per i lo­ro fi­gli; o
c.
i pro­get­ti di cui all’ar­ti­co­lo 3b ca­po­ver­so 2 let­te­ra c LA­Cu­st, che pre­di­spon­go­no un’of­fer­ta con ora­ri di aper­tu­ra am­plia­ti in mi­su­ra si­gni­fi­ca­ti­va nell’ar­co del­la gior­na­ta, del­la set­ti­ma­na o dell’an­no.

2 Pos­so­no be­ne­fi­cia­re de­gli aiu­ti fi­nan­zia­ri i pro­get­ti di cui al ca­po­ver­so 1, che:

a.
ga­ran­ti­sco­no un coor­di­na­men­to tra i di­ver­si at­to­ri, in par­ti­co­la­re le strut­tu­re di cu­sto­dia, le fa­mi­glie diur­ne e la scuo­la;
b.
so­no orien­ta­ti al­la so­ste­ni­bi­li­tà; e
c.
si ri­vol­go­no all’in­te­ra po­po­la­zio­ne di un Co­mu­ne.

3 Pos­so­no be­ne­fi­cia­re de­gli aiu­ti fi­nan­zia­ri an­che pro­get­ti pi­lo­ta che, pur non ri­vol­gen­do­si all’in­te­ra po­po­la­zio­ne di un Co­mu­ne, so­no av­via­ti nel qua­dro di un pro­get­to più am­pio de­sti­na­to a un in­te­ro Co­mu­ne.

Art. 29 Offerta di servizi per la custodia con orari di apertura ampliati in misura significativa  

1 Gli aiu­ti fi­nan­zia­ri per pro­get­ti di cui all’ar­ti­co­lo 3b ca­po­ver­so 2 let­te­ra c LA­Cu­st so­no ver­sa­ti so­lo se l’of­fer­ta di ser­vi­zi per la cu­sto­dia pre­ve­de gli ora­ri di aper­tu­ra usua­li e gli ora­ri di aper­tu­ra am­plia­ti in mi­su­ra si­gni­fi­ca­ti­va.

2 Nel qua­dro dell’of­fer­ta di ser­vi­zi per la cu­sto­dia di bam­bi­ni in età pre­sco­la­sti­ca so­no con­si­de­ra­ti:

a.
ora­ri di aper­tu­ra usua­li: al­me­no un­di­ci ore al gior­no tra le ore 6 e le 19, per al­me­no cin­que gior­ni al­la set­ti­ma­na e al­me­no 48 set­ti­ma­ne all’an­no;
b.11
ora­ri di aper­tu­ra am­plia­ti in mi­su­ra si­gni­fi­ca­ti­va: al­me­no die­ci ore sup­ple­men­ta­ri al­la set­ti­ma­na o al­me­no due set­ti­ma­ne sup­ple­men­ta­ri all’an­no, ol­tre agli ora­ri di aper­tu­ra di cui al­la let­te­ra a o agli ora­ri di aper­tu­ra pre­ce­den­ti l’am­plia­men­to, se que­sti era­no più lun­ghi de­gli ora­ri di aper­tu­ra di cui al­la let­te­ra a.

3 Nel qua­dro dell’of­fer­ta di ser­vi­zi per la cu­sto­dia pa­ra­sco­la­sti­ca so­no con­si­de­ra­ti:

a.
ora­ri di aper­tu­ra usua­li: i pe­rio­di sen­za le­zio­ni com­pre­si tra le ore 7 e le 18, per cin­que gior­ni al­la set­ti­ma­na du­ran­te tut­te le set­ti­ma­ne sco­la­sti­che;
b.12
ora­ri di aper­tu­ra am­plia­ti in mi­su­ra si­gni­fi­ca­ti­va: al­me­no die­ci ore sup­ple­men­ta­ri al­la set­ti­ma­na o al­me­no ot­to set­ti­ma­ne sup­ple­men­ta­ri all’an­no du­ran­te le va­can­ze sco­la­sti­che, ol­tre agli ora­ri di aper­tu­ra di cui al­la let­te­ra a o agli ora­ri di aper­tu­ra pre­ce­den­ti l’am­plia­men­to, se que­sti era­no più lun­ghi de­gli ora­ri di aper­tu­ra di cui al­la let­te­ra a.

11 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 7 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° feb. 2019 (RU 2019 339).

12 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 7 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° feb. 2019 (RU 2019 339).

Art. 30 Costi del progetto computabili e calcolo degli aiuti finanziari  

1 Per il cal­co­lo de­gli aiu­ti fi­nan­zia­ri so­no com­pu­ta­ti i co­sti che, du­ran­te il pe­rio­do sta­bi­li­to nel­la de­ci­sio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 32, so­no oc­ca­sio­na­ti per:

a.
l’ela­bo­ra­zio­ne del pia­no det­ta­glia­to del pro­get­to;
b.
l’ac­qui­si­zio­ne e l’ade­gua­men­to di si­ste­mi d’in­for­ma­zio­ne ne­ces­sa­ri per il pro­get­to;
c.
il re­clu­ta­men­to e la for­ma­zio­ne del per­so­na­le; e
d.
la va­lu­ta­zio­ne del­la con­ce­zio­ne e dell’at­tua­zio­ne del pro­get­to.

2 I co­sti per la va­lu­ta­zio­ne so­no com­pu­ta­ti so­lo se so­no sod­di­sfat­te le se­guen­ti con­di­zio­ni:

a.
nel­la do­man­da di aiu­ti fi­nan­zia­ri è in­di­ca­to che sa­rà svol­ta una va­lu­ta­zio­ne;
b.
la va­lu­ta­zio­ne in­clu­de un’ana­li­si e un ap­prez­za­men­to in me­ri­to al­la con­ce­zio­ne e all’at­tua­zio­ne del pro­get­to, ef­fet­tua­ti in mo­do si­ste­ma­ti­co e re­dat­ti se­con­do me­to­di scien­ti­fi­ci da un or­ga­no ester­no;
c.
i ri­sul­ta­ti del­la va­lu­ta­zio­ne so­no re­si ac­ces­si­bi­li al pub­bli­co.

3 Per il cal­co­lo de­gli aiu­ti fi­nan­zia­ri non so­no com­pu­ta­ti i co­sti per:

a.
l’isti­tu­zio­ne di nuo­vi po­sti di cu­sto­dia;
b.
l’eser­ci­zio di strut­tu­re di cu­sto­dia;
c.
la co­stru­zio­ne e la ri­strut­tu­ra­zio­ne di strut­tu­re di cu­sto­dia;
d.
l’ac­qui­sto di ma­te­ria­le.
Art. 31 Domanda di aiuti finanziari  

1 La do­man­da di aiu­ti fi­nan­zia­ri de­ve es­se­re cor­re­da­ta dei se­guen­ti do­cu­men­ti:

a.
una de­scri­zio­ne del pro­get­to e del mo­do in cui es­so con­tri­bui­sce ad ade­gua­re mag­gior­men­te ai bi­so­gni dei ge­ni­to­ri l’of­fer­ta di ser­vi­zi per la cu­sto­dia di bam­bi­ni com­ple­men­ta­re al­la fa­mi­glia;
b.
in­for­ma­zio­ni con­cer­nen­ti gli at­to­ri coin­vol­ti nel pro­get­to, il ca­len­da­rio e un’even­tua­le va­lu­ta­zio­ne;
c.
un rie­pi­lo­go dei co­sti pre­vi­sti e un pia­no di fi­nan­zia­men­to;
d.
una de­scri­zio­ne del­la mo­da­li­tà di coor­di­na­men­to con gli al­tri at­to­ri di cui all’ar­ti­co­lo 28 ca­po­ver­so 2 let­te­ra a.

2 Se la do­man­da non è pre­sen­ta­ta da un Can­to­ne, al­la stes­sa dev’es­se­re al­le­ga­to un pa­re­re dei Can­to­ni com­pe­ten­ti in me­ri­to al pro­get­to.

3 La do­man­da dev’es­se­re pre­sen­ta­ta all’UFAS al più pre­sto quat­tro me­si pri­ma dell’ini­zio dell’ela­bo­ra­zio­ne del pia­no det­ta­glia­to del pro­get­to ma al più tar­di un gior­no pri­ma dell’ini­zio di ta­le ela­bo­ra­zio­ne.

Art. 32 Decisione sul diritto agli aiuti finanziari e sulla durata del versamento  

L’UFAS de­ci­de con de­ci­sio­ne for­ma­le, do­po aver ri­ce­vu­to la do­man­da cor­re­da­ta del­la do­cu­men­ta­zio­ne com­ple­ta, sul di­rit­to agli aiu­ti fi­nan­zia­ri e sul­la du­ra­ta del lo­ro ver­sa­men­to.

Art. 33 Versamento degli aiuti finanziari  

1 Gli aiu­ti fi­nan­zia­ri per pro­get­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 30 ca­po­ver­so 1 so­no ver­sa­ti, se il ri­chie­den­te pre­sen­ta all’UFAS, al più tar­di tre me­si do­po la sca­den­za del pe­rio­do sta­bi­li­to nel­la de­ci­sio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 32, i se­guen­ti do­cu­men­ti:

a.
pia­no det­ta­glia­to del pro­get­to;
b.
rap­por­to sul pro­get­to con da­ti con­cer­nen­ti lo svol­gi­men­to del me­de­si­mo, il rag­giun­gi­men­to de­gli obiet­ti­vi e le pro­spet­ti­ve per il fu­tu­ro;
c.
con­teg­gio fi­na­le dei co­sti com­pu­ta­bi­li con giu­sti­fi­ca­ti­vi;
d.
per pro­get­ti di per­so­ne fi­si­che o giu­ri­di­che: ol­tre ai do­cu­men­ti di cui al­le let­te­re a–c, i rap­por­ti an­nua­li dell’or­ga­ni­smo re­spon­sa­bi­le.

2 Gli aiu­ti fi­nan­zia­ri per va­lu­ta­zio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 30 ca­po­ver­so 2 so­no ver­sa­ti, se il ri­chie­den­te pre­sen­ta all’UFAS, al più tar­di tre me­si do­po la sca­den­za del pe­rio­do sta­bi­li­to nel­la de­ci­sio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 32, i se­guen­ti do­cu­men­ti:

a.
rap­por­to di va­lu­ta­zio­ne;
b.
con­teg­gio dei co­sti del­la va­lu­ta­zio­ne con giu­sti­fi­ca­ti­vi.

3 L’UFAS fis­sa l’im­por­to de­gli aiu­ti fi­nan­zia­ri sul­la ba­se dei do­cu­men­ti di cui ai ca­po­ver­si 1 e 2.

Capitolo 6: Disposizioni comuni per gli aiuti finanziari di cui ai capitoli 4 e 5

Art. 34 Moduli  

L’UFAS met­te a di­spo­si­zio­ne mo­du­li in par­ti­co­la­re per le do­man­de, i pa­re­ri dei Can­to­ni, i rap­por­ti e i con­teg­gi.

Art. 35 Proroga del termine e riduzione degli aiuti finanziari in caso di mancata osservanza del termine  

1 Se vi so­no mo­ti­vi suf­fi­cien­ti, può es­se­re chie­sta una pro­ro­ga di un me­se al mas­si­mo del ter­mi­ne per la pre­sen­ta­zio­ne dei do­cu­men­ti di cui agli ar­ti­co­li 26 e 33. La ri­chie­sta dev’es­se­re pre­sen­ta­ta per scrit­to all’UFAS pri­ma del­la sca­den­za del ter­mi­ne.

2 In ca­so di man­ca­ta os­ser­van­za sen­za mo­ti­vi suf­fi­cien­ti del ter­mi­ne or­di­na­rio o pro­ro­ga­to per la pre­sen­ta­zio­ne dei do­cu­men­ti, gli aiu­ti fi­nan­zia­ri so­no ri­dot­ti co­me se­gue:

a.
in ca­so di ri­tar­do fi­no a un me­se: di un quin­to;
b.
in ca­so di ri­tar­do su­pe­rio­re a un me­se: di un quin­to al me­se.
Art. 36 Concessione di anticipi  

1 L’UFAS può con­ce­de­re an­ti­ci­pi do­po che ha pre­so la de­ci­sio­ne sul di­rit­to agli aiu­ti fi­nan­zia­ri se­con­do gli ar­ti­co­li 25 e 32.

2 L’an­ti­ci­po am­mon­ta al mas­si­mo all’80 per cen­to de­gli aiu­ti fi­nan­zia­ri da ver­sa­re pre­su­mi­bil­men­te per l’an­no di con­tri­bu­zio­ne in que­stio­ne o per la du­ra­ta del pro­get­to.

Art. 37 Obbligo d’informare  

I ri­chie­den­ti e i be­ne­fi­cia­ri de­gli aiu­ti fi­nan­zia­ri de­vo­no for­ni­re all’UFAS tut­te le in­for­ma­zio­ni ri­chie­ste e a co­mu­ni­car­gli tem­pe­sti­va­men­te tut­te le mo­di­fi­che im­por­tan­ti.

Art. 38 Valutazione  

L’UFAS prov­ve­de al­la va­lu­ta­zio­ne de­gli ef­fet­ti de­gli aiu­ti fi­nan­zia­ri.

Capitolo 7: Disposizioni finali

Sezione 1: Abrogazione di un altro atto normativo

Art. 39  

L’or­di­nan­za del 9 di­cem­bre 200213 su­gli aiu­ti fi­nan­zia­ri per la cu­sto­dia di bam­bi­ni com­ple­men­ta­re al­la fa­mi­glia è abro­ga­ta.

Sezione 2: Disposizioni transitorie

Art. 40 Aiuti finanziari di cui ai capitoli 2 e 3 14  

1 Fi­no al 28 feb­bra­io 2019 pos­so­no es­se­re pre­sen­ta­te:

a.
do­man­de di aiu­ti fi­nan­zia­ri per strut­tu­re (ca­pi­to­lo 2) che ini­zia­no l’at­ti­vi­tà, au­men­ta­no l’of­fer­ta o av­via­no l’ese­cu­zio­ne di un prov­ve­di­men­to tra il 1° e il 28 feb­bra­io 2019;
b.
do­man­de di aiu­ti fi­nan­zia­ri per pro­get­ti a ca­rat­te­re in­no­va­ti­vo (ca­pi­to­lo 3) che ini­zia­no tra il 1° e il 28 feb­bra­io 2019.

2 Fi­no al 30 gen­na­io 2023 pos­so­no es­se­re pre­sen­ta­te:

a.
do­man­de di aiu­ti fi­nan­zia­ri per strut­tu­re (ca­pi­to­lo 2) che ini­zia­no l’at­ti­vi­tà, au­men­ta­no l’of­fer­ta o av­via­no l’ese­cu­zio­ne di un prov­ve­di­men­to al più tar­di il 31 gen­na­io 2023;
b.
do­man­de di aiu­ti fi­nan­zia­ri per pro­get­ti a ca­rat­te­re in­no­va­ti­vo (ca­pi­to­lo 3) che ini­zia­no al più tar­di il 31 gen­na­io 2023.

3 Le do­man­de di aiu­ti fi­nan­zia­ri pre­sen­ta­te al più tar­di il 30 gen­na­io 2019 e in­se­ri­te in una li­sta di at­te­sa se­con­do l’or­di­ne di prio­ri­tà sta­bi­li­to con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 4 ca­po­ver­so 3 LA­Cu­st so­no esa­mi­na­te co­me nuo­ve do­man­de.

14 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 7 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° feb. 2019 (RU 2019 339).

Art. 41 Aiuti finanziari di cui ai capitoli 4 e 5  

Fi­no al 31 lu­glio 2018 pos­so­no es­se­re pre­sen­ta­te:

a.
do­man­de di aiu­ti fi­nan­zia­ri per au­men­ti dei sus­si­di (ca­pi­to­lo 4) che han­no ef­fet­to tra il 1° gen­na­io 2018 e il 31 lu­glio 2018;
b.
do­man­de di aiu­ti fi­nan­zia­ri per pro­get­ti (ca­pi­to­lo 5) il cui pia­no det­ta­glia­to ini­zia a es­se­re ela­bo­ra­to tra il 1° gen­na­io 2018 e il 31 lu­glio 2018.

Sezione 3: Entrata in vigore e durata di validità

Art. 4215  

1 La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° lu­glio 2018 e, fat­ti sal­vi i ca­po­ver­si 2 e 3, ha ef­fet­to si­no al 30 giu­gno 2023.

2 I ca­pi­to­li 2 e 3 (art. 3–20) e l’ar­ti­co­lo 40 han­no ef­fet­to si­no al 31 gen­na­io 2019.

3 La du­ra­ta di va­li­di­tà di cui al ca­po­ver­so 2 è pro­ro­ga­ta fi­no al 31 gen­na­io 2023.

15 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del 7 dic. 2018, in vi­go­re dal 1° feb. 2019 (RU 2019 339).

Allegato 1

(art. 6 cpv. 2)

1 Calcolo dei contributi forfettari per le strutture di custodia di custodia collettiva diurna

1.1 Il contributo forfettario per un’offerta a tempo pieno ammonta a 5000 franchi per posto e per anno.

1.2 Un’offerta a tempo pieno corrisponde a una durata di apertura annua di almeno 225 giorni di 9 ore al minimo. Ciò corrisponde a un minimo di 2025 ore di esercizio all’anno.

1.3 Per le offerte con una durata di apertura annua inferiore, l’importo è ridotto proporzionalmente (fattore tempo t).

2 Formula di calcolo

Contributo forfettario per l’anno 1 = (a+b)/2 × t × 5000 franchi

Contributo forfettario per l’anno 2 = b × t × 5000 franchi

Legenda:

a = numero di posti istituiti

b = media dei posti effettivamente occupati nel corso dell’anno di erogazione = «numero di ore occupate» diviso per «numero annuo di ore di esercizio» ≤ a

t = fattore tempo = «numero annuo di ore d’esercizio» diviso per «2025 ore» (offerta a tempo pieno) ≤ 1

Allegato 2

(art. 9 cpv. 2)

1 Calcolo dei contributi forfettari per le strutture di custodia parascolastiche

1.1 Il contributo forfettario per un’offerta a tempo pieno ammonta a 3000 franchi per posto e per anno.

1.2 Un’offerta a tempo pieno corrisponde a una durata di apertura annua di almeno 225 giorni. Per le offerte con durata di apertura inferiori l’importo è ridotto proporzionalmente (fattore tempo t).

1.3 Per il calcolo dei contributi forfettari sono determinanti i blocchi orari di custodia per giorno. Si distingue tra i seguenti blocchi orari:

a.
custodia al mattino: almeno 1 ora prima dell’inizio della scuola o 3 ore nei giorni liberi;
b.
custodia a mezzogiorno: almeno 2 ore o per tutta la pausa, incluso il pasto, nei giorni scolastici e nei giorni liberi;
c.
custodia al pomeriggio: almeno 2 ore dopo la fine della scuola o 4 ore nei giorni liberi.

2 Formula di calcolo

Calcolo della quota dei posti istituiti

Blocco orario

Lu

Ma

Mer

Gio

Ve

Formula

Mattino

∑/u × 0.1=ap

Mezzogiorno

∑/u × 0.5=aq

Pomeriggio

∑/u × 0.4=ar

Calcolo della quota dei posti effettivamente occupati

Blocco orario

Lu

Ma

Mer

Gio

Ve

Formula

Mattino

∑/u × 0.1=bp

Mezzogiorno

∑/u × 0.5=bq

Pomeriggio

∑/u × 0.4=br

Contributo forfettario per l’anno 1 = (ap + aq + ar + bp + bq + br)/2 × t × 3000 franchi

Contributo forfettario per l’anno 2 = (bp + bq + br) × t × 3000 franchi

Contributo forfettario per l’anno 3 = (bp + bq + br)/2 × t × 3000 franchi

Legenda:

a = numero medio di posti istituiti per giorno

b = numero medio di posti effettivamente occupati per giorno

p = mattino

q = mezzogiorno

r = pomeriggio

t = fattore tempo = «numero annuo di giorni d’esercizio» diviso per «225 giorni» (offerta a tempo pieno) ≤ 1

u = numero di giorni d’esercizio per settimana ≥ 4

∑ = somma del numero di posti per blocco orario e per settimana

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