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Ordinanza del DEFR e del DATEC
concernente l’ordinanza sulla salute dei vegetali
(OSalV-DEFR-DATEC)

del 14 novembre 2019 (Stato 14 dicembre 2022)

Il Dipartimento federale dell’economia, della formazione e della ricerca (DEFR) e il Dipartimento federale dell’ambiente, dei trasporti, dell’energia e della comunicazione (DATEC),

visti gli articoli 4 capoverso 3, 29 capoversi 2, 3 e 5, 29b, 30, 33 capoversi 1, 2 e 5, 38a, 39 capoverso 2, 40 capoverso 1, 49 capoverso 6, 53 capoverso 1, 59a, 60 capoverso 2, 75 capoversi 5 e 7, 96 capoverso 1 nonché 97 capoverso 4 dell’ordinanza del 31 ottobre 20181 sulla salute dei vegetali (OSalV),2

ordinano:

1 RS 916.20

2 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR e del DATEC dell’11 mar. 2022, in vigore dal 15 apr. 2022 (RU 2022 216).

Sezione 1: Oggetto

Art. 1  

La pre­sen­te or­di­nan­za con­tie­ne di­spo­si­zio­ni per l’ese­cu­zio­ne dell’OSalV. Es­sa de­fi­ni­sce in par­ti­co­la­re gli or­ga­ni­smi da qua­ran­te­na e gli or­ga­ni­smi re­go­la­men­ta­ti non da qua­ran­te­na, non­ché le mer­ci che non pos­so­no es­se­re im­por­ta­te o mes­se in com­mer­cio op­pu­re che pos­so­no es­ser­lo sol­tan­to a de­ter­mi­na­te con­di­zio­ni.

Sezione 2: Organismi da quarantena 3

3 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR e del DATEC dell’11 mar. 2022, in vigore dal 15 apr. 2022 (RU 2022 216).

Art. 2 ... 4  

1 Gli or­ga­ni­smi no­ci­vi par­ti­co­lar­men­te pe­ri­co­lo­si con­si­de­ra­ti or­ga­ni­smi da qua­ran­te­na so­no elen­ca­ti nell’al­le­ga­to 1. In que­st’ul­ti­mo è in­di­ca­ta an­che l’au­to­ri­tà com­pe­ten­te per ogni or­ga­ni­smo pe­ri­co­lo­so.

2 Gli or­ga­ni­smi da qua­ran­te­na da trat­ta­re in via prio­ri­ta­ria so­no spe­ci­fi­ca­ti in quan­to ta­li nell’al­le­ga­to 1.

4 Abro­ga­to dal n. I dell’O del DE­FR e del DA­TEC dell’11 mar. 2022, con ef­fet­to dal 15 apr. 2022 (RU 2022 216).

Art. 35  

5 Abro­ga­to dal n. I dell’O del DE­FR e del DA­TEC dell’11 mar. 2022, con ef­fet­to dal 15 apr. 2022 (RU 2022 216).

Sezione 3: Organismi regolamentati non da quarantena

Art. 4 Infestazione di vegetali specifici da organismi regolamentati non da quarantena  

1 I ve­ge­ta­li spe­ci­fi­ci de­sti­na­ti al­la pian­ta­gio­ne che in ca­so d’in­fe­sta­zio­ne da or­ga­ni­smi re­go­la­men­ta­ti non da qua­ran­te­na non pos­so­no es­se­re im­por­ta­ti a sco­po com­mer­cia­le né mes­si in com­mer­cio so­no in­di­ca­ti nell’al­le­ga­to 3.

2 Nell’al­le­ga­to 3 so­no al­tre­sì in­di­ca­ti i va­lo­ri so­glia per l’in­fe­sta­zio­ne al di sot­to dei qua­li i ve­ge­ta­li spe­ci­fi­ci de­sti­na­ti al­la pian­ta­gio­ne pos­so­no es­se­re im­por­ta­ti an­che a sco­po com­mer­cia­le o mes­si in com­mer­cio.

Art. 5 Misure contro la comparsa di organismi regolamentati non da quarantena  

1 I ve­ge­ta­li spe­ci­fi­ci de­sti­na­ti al­la pian­ta­gio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 4 pos­so­no es­se­re im­por­ta­ti a sco­po com­mer­cia­le e mes­si in com­mer­cio sol­tan­to se so­no sta­te pre­se le mi­su­re elen­ca­te nell’al­le­ga­to 4.

2 Le azien­de omo­lo­ga­te per il ri­la­scio di pas­sa­por­ti fi­to­sa­ni­ta­ri de­vo­no an­no­ta­re le mi­su­re pre­se e le an­no­ta­zio­ni de­vo­no es­se­re con­ser­va­te per al­me­no 3 an­ni.

Art. 6 Misure contro la comparsa di Erwinia amylovora  

1 Il ser­vi­zio can­to­na­le com­pe­ten­te può, d’in­te­sa con l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le dell’agri­col­tu­ra (UFAG), de­li­mi­ta­re aree in cui la fre­quen­za d’in­sor­gen­za di Er­wi­nia amy­lo­vo­ra (Burr.) Win­sl. et al. sul­le pian­te ospi­ti (pre­va­len­za) va man­te­nu­ta esi­gua.

2 Chi pos­sie­de ve­ge­ta­li in un’area de­li­mi­ta­ta se­con­do il ca­po­ver­so 1 che po­treb­be­ro es­se­re in­fe­sta­ti da Er­wi­nia amy­lo­vo­ra (Burr.) Win­sl. et al, è te­nu­to a pren­de­re le se­guen­ti mi­su­re:

a.
sor­ve­glia­re la si­tua­zio­ne fi­to­sa­ni­ta­ria re­la­ti­va­men­te a Er­wi­nia amy­lo­vo­ra (Burr.) Win­sl. et al.;
b.
no­ti­fi­ca­re al ser­vi­zio can­to­na­le com­pe­ten­te la so­spet­ta­ta o con­fer­ma­ta pre­sen­za di Er­wi­nia amy­lo­vo­ra (Burr.) Win­sl. et al.; e
c.
ri­muo­ve­re sen­za in­du­gio e di­strug­ge­re ade­gua­ta­men­te le par­ti di ve­ge­ta­li in­fe­sta­te.

3 Il ser­vi­zio can­to­na­le com­pe­ten­te con­trol­la l’at­tua­zio­ne del­le mi­su­re.

4 In­di­pen­den­te­men­te dal­la de­li­mi­ta­zio­ne di zo­ne se­con­do il ca­po­ver­so 1, l’im­por­ta­zio­ne, la pro­du­zio­ne e la mes­sa in com­mer­cio di Co­to­nea­ster Eh­rh., Pho­ti­nia da­vi­dia­na Car­dot e Pho­ti­nia nus­sia Car­dot so­no vie­ta­te.

Sezione 4: Importazione di merci 6

6 Nuovo testo giusta il n. I dell’O del DEFR e del DATEC dell’11 mar. 2022, in vigore dal 15 apr. 2022 (RU 2022 216).

Art. 7 Merci la cui importazione da Stati terzi è vietata o consentita soltanto a determinate condizioni  

1 Le mer­ci la cui im­por­ta­zio­ne da de­ter­mi­na­ti Sta­ti ter­zi è vie­ta­ta so­no elen­ca­te nell’al­le­ga­to 5.

2 Le mer­ci la cui im­por­ta­zio­ne da de­ter­mi­na­ti Sta­ti ter­zi è con­sen­ti­ta sol­tan­to a con­di­zio­ne che sia­no scor­ta­te da un cer­ti­fi­ca­to fi­to­sa­ni­ta­rio per l’im­por­ta­zio­ne so­no elen­ca­te nell’al­le­ga­to 6.7

3 Le con­di­zio­ni spe­ci­fi­che che de­ter­mi­na­te mer­ci di cui al ca­po­ver­so 2 de­vo­no adem­pie­re in via sup­ple­ti­va per l’im­por­ta­zio­ne da de­ter­mi­na­ti Sta­ti ter­zi so­no elen­ca­te nell’al­le­ga­to 7.8

7 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del DE­FR e del DA­TEC del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° ago. 2020 (RU 2020 3073).

8 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del DE­FR e del DA­TEC del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° ago. 2020 (RU 2020 3073).

Art. 8 Sementi e altre merci la cui importazione dall’UE è consentita soltanto con un passaporto fitosanitario  

Le se­men­ti e le al­tre mer­ci, la cui im­por­ta­zio­ne dall’Unio­ne eu­ro­pea (UE) ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 39 ca­po­ver­so 2 OSalV è con­sen­ti­ta a con­di­zio­ne che sia­no scor­ta­te da un pas­sa­por­to fi­to­sa­ni­ta­rio, so­no elen­ca­te nell’al­le­ga­to 8.

Art. 8a Condizioni specifiche delle merci per l’importazione dall’UE 9  

Le mer­ci che pos­so­no es­se­re im­por­ta­te dall’UE sol­tan­to a de­ter­mi­na­te con­di­zio­ni so­no elen­ca­te nell’al­le­ga­to 8a con le ri­spet­ti­ve con­di­zio­ni.

9 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del DE­FR e del DA­TEC del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° ago. 2020 (RU 2020 3073).

Art. 910  

10 Abro­ga­to dal n. I dell’O del DE­FR e del DA­TEC dell’11 mar. 2022, con ef­fet­to dal 15 apr. 2022 (RU 2022 216).

Sezione 5: Controllo all’importazione

Art. 10 Notifica al Servizio fitosanitario federale  

1 La per­so­na sog­get­ta all’ob­bli­go di di­chia­ra­zio­ne no­ti­fi­ca le mer­ci sog­get­te all’ob­bli­go di con­trol­lo al Ser­vi­zio fi­to­sa­ni­ta­rio fe­de­ra­le (SFF) al più tar­di il gior­no pre­ce­den­te l’im­por­ta­zio­ne.

2 A tal fi­ne al­le­ga al do­cu­men­to sa­ni­ta­rio co­mu­ne d’en­tra­ta (DSCE) le co­pie elet­tro­ni­che dei do­cu­men­ti ri­le­van­ti per l’im­por­ta­zio­ne, se­gna­ta­men­te del cer­ti­fi­ca­to fi­to­sa­ni­ta­rio, del bol­let­ti­no di con­se­gna e del­la let­te­ra di tra­spor­to ae­rea, o le tra­smet­te via e-mail al pun­to di en­tra­ta.

3 Il SFF può pre­ve­de­re sca­den­ze più bre­vi di quel­la di cui al ca­po­ver­so 1. Le ren­de no­te sul suo si­to In­ter­net11.

11 www.ufag.ad­min.ch > Pro­du­zio­ne so­ste­ni­bi­le > Pro­te­zio­ne dei ve­ge­ta­li

Art. 11 Misure nel traffico turistico  

1 Se nel traf­fi­co tu­ri­sti­co gli uf­fi­ci do­ga­na­li ri­scon­tra­no mer­ci di cui all’ar­ti­co­lo 7 ca­po­ver­so 1 o mer­ci di cui all’ar­ti­co­lo 7 ca­po­ver­so 2 che non so­no scor­ta­te da un cer­ti­fi­ca­to fi­to­sa­ni­ta­rio, se­gna­la­no al­la per­so­na sog­get­ta all’ob­bli­go di di­chia­ra­zio­ne che la mer­ce può es­se­re eli­mi­na­ta in lo­co o se­que­stra­ta dal SFF.

2 Se la per­so­na sog­get­ta all’ob­bli­go di di­chia­ra­zio­ne non eli­mi­na la mer­ce in lo­co, l’uf­fi­cio do­ga­na­le prov­ve­de af­fin­ché il com­pe­ten­te pun­to di en­tra­ta del SFF la se­que­stri.

3 Se nel traf­fi­co tu­ri­sti­co gli uf­fi­ci do­ga­na­li ri­scon­tra­no mer­ci di cui all’ar­ti­co­lo 7 ca­po­ver­so 2 che so­no scor­ta­te da un cer­ti­fi­ca­to fi­to­sa­ni­ta­rio, in­for­ma­no il com­pe­ten­te pun­to di en­tra­ta del SFF af­fin­ché ese­gua i con­trol­li.

4 Gli uf­fi­ci do­ga­na­li coa­diu­va­no il SFF nell’ese­cu­zio­ne di cam­pa­gne di con­trol­lo.

Sezione 6: Stazioni di quarantena e strutture di confinamento

Art. 12 Esigenze relative alle stazioni di quarantena e alle strutture di confinamento  

Le sta­zio­ni di qua­ran­te­na e le strut­tu­re di con­fi­na­men­to de­vo­no adem­pie­re le se­guen­ti esi­gen­ze:

a.
l’iso­la­men­to fi­si­co del­le mer­ci da con­ser­va­re in qua­ran­te­na o sot­to chia­ve è ga­ran­ti­to;
b.
l’ac­ces­so al­la sta­zio­ne di qua­ran­te­na o al­la strut­tu­ra di con­fi­na­men­to può es­se­re li­mi­ta­to;
c.
all’in­ter­no del­la sta­zio­ne di qua­ran­te­na o del­la strut­tu­ra di con­fi­na­men­to è pos­si­bi­le ste­ri­liz­za­re, de­con­ta­mi­na­re o di­strug­ge­re le mer­ci in­fe­sta­te, i ri­fiu­ti e le at­trez­za­tu­re;
d.
è di­spo­ni­bi­le un nu­me­ro suf­fi­cien­te di ad­det­ti con le ne­ces­sa­rie qua­li­fi­che;
e.
esi­ste un pia­no d’emer­gen­za.
Art. 13 Gestione delle stazioni di quarantena e delle strutture di confinamento  

La per­so­na com­pe­ten­te de­si­gna­ta nel qua­dro del ri­co­no­sci­men­to del­la sta­zio­ne di qua­ran­te­na o del­la strut­tu­ra di con­fi­na­men­to è re­spon­sa­bi­le per quan­to con­cer­ne:

a.
la sor­ve­glian­za del­la sta­zio­ne di qua­ran­te­na o del­la strut­tu­ra di con­fi­na­men­to e dei suoi din­tor­ni re­la­ti­va­men­te al­la pre­sen­za di or­ga­ni­smi no­ci­vi par­ti­co­lar­men­te pe­ri­co­lo­si;
b.
l’at­tua­zio­ne del­le mi­su­re ne­ces­sa­rie in pre­sen­za di or­ga­ni­smi no­ci­vi par­ti­co­lar­men­te pe­ri­co­lo­si;
c.
l’as­se­gna­zio­ne dei di­rit­ti d’ac­ces­so; e
d.
la te­nu­ta di un re­gi­stro:
1.
del­le per­so­ne che han­no di­rit­to d’ac­ces­so,
2.
dei vi­si­ta­to­ri che, ac­com­pa­gna­ti da una per­so­na au­to­riz­za­ta, han­no ac­ces­so al­la sta­zio­ne di qua­ran­te­na o al­la strut­tu­ra di con­fi­na­men­to,
3.
del­le mer­ci tra­spor­ta­te nel­la sta­zio­ne di qua­ran­te­na o nel­la strut­tu­ra di con­fi­na­men­to e di quel­le in usci­ta,
4.
dell’ori­gi­ne del­le mer­ci tra­spor­ta­te nel­la sta­zio­ne di qua­ran­te­na o nel­la strut­tu­ra di con­fi­na­men­to, e
5.
del­la pre­sen­za di or­ga­ni­smi no­ci­vi par­ti­co­lar­men­te pe­ri­co­lo­si.
Art. 14 Controllo delle stazioni di quarantena e delle strutture di confinamento  

1 Il SFF con­trol­la pe­rio­di­ca­men­te se le sta­zio­ni di qua­ran­te­na e le strut­tu­re di con­fi­na­men­to adem­pio­no le esi­gen­ze di cui all’ar­ti­co­lo 12 e gli ob­bli­ghi di cui all’ar­ti­co­lo 13.

2 Es­so re­vo­ca il ri­co­no­sci­men­to di una sta­zio­ne di qua­ran­te­na o di una strut­tu­ra di con­fi­na­men­to op­pu­re ne vin­co­la il man­te­ni­men­to a one­ri se le esi­gen­ze di cui all’ar­ti­co­lo 12 o gli ob­bli­ghi di cui all’ar­ti­co­lo 13 non so­no più adem­piu­ti.

Sezione 7: Messa in commercio di merci

Art. 15 Sementi e altre merci la cui messa in commercio è consentita soltanto con un passaporto fitosanitario 12  

Le se­men­ti e le al­tre mer­ci, la cui mes­sa in com­mer­cio ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 60 ca­po­ver­so 2 OSalV è con­sen­ti­ta sol­tan­to a con­di­zio­ne che sia­no scor­ta­te da un pas­sa­por­to fi­to­sa­ni­ta­rio, so­no elen­ca­te nell’al­le­ga­to 8.

12 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del DE­FR e del DA­TEC del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° ago. 2020 (RU 2020 3073).

Art. 15a Condizioni specifiche delle merci per la messa in commercio 13  

Le mer­ci che pos­so­no es­se­re mes­se in com­mer­cio sol­tan­to a de­ter­mi­na­te con­di­zio­ni so­no elen­ca­te nell’al­le­ga­to 8acon le ri­spet­ti­ve con­di­zio­ni.

13 In­tro­dot­to dal n. I dell’O del DE­FR e del DA­TEC del 19 giu. 2020, in vi­go­re dal 1° ago. 2020 (RU 2020 3073).

Sezione 8: Passaporto fitosanitario

Art. 16 Requisiti formali del passaporto fitosanitario  

1 Le azien­de omo­lo­ga­te per il ri­la­scio di pas­sa­por­ti fi­to­sa­ni­ta­ri ri­por­ta­no gli ele­men­ti pre­scrit­ti ai sen­si dell’al­le­ga­to 7 OSalV sul pas­sa­por­to fi­to­sa­ni­ta­rio in un cam­po di te­sto ret­tan­go­la­re.

2 In­se­ri­sco­no gli ele­men­ti ri­spet­tan­do i mar­gi­ni o se­pa­ran­do­li chia­ra­men­te in al­tro mo­do da al­tre in­for­ma­zio­ni o im­ma­gi­ni.

Art. 17 Modello di passaporto fitosanitario  

1 Il pas­sa­por­to fi­to­sa­ni­ta­rio per l’im­por­ta­zio­ne di mer­ci dall’UE e la mes­sa in com­mer­cio di mer­ci de­ve es­se­re con­for­me al mo­del­lo di cui all’al­le­ga­to 10 nu­me­ro 2.

2 Il pas­sa­por­to fi­to­sa­ni­ta­rio per lo spo­sta­men­to di mer­ci in zo­ne pro­tet­te e la mes­sa in com­mer­cio di mer­ci in zo­ne pro­tet­te de­ve es­se­re con­for­me al mo­del­lo di cui all’al­le­ga­to 10 nu­me­ro 3.

3 Il pas­sa­por­to fi­to­sa­ni­ta­rio per l’im­por­ta­zio­ne di mer­ci dall’UE e la mes­sa in com­mer­cio di mer­ci, com­bi­na­to con un’eti­chet­ta uf­fi­cia­le per la cer­ti­fi­ca­zio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 17 dell’or­di­nan­za del 7 di­cem­bre 199814 sul ma­te­ria­le di mol­ti­pli­ca­zio­ne, de­ve es­se­re con­for­me al mo­del­lo di cui all’al­le­ga­to 10 nu­me­ro 4.

4 Il pas­sa­por­to fi­to­sa­ni­ta­rio per lo spo­sta­men­to di mer­ci in zo­ne pro­tet­te e la mes­sa in com­mer­cio di mer­ci in zo­ne pro­tet­te, com­bi­na­to con un’eti­chet­ta uf­fi­cia­le per la cer­ti­fi­ca­zio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 17 dell’or­di­nan­za sul ma­te­ria­le di mol­ti­pli­ca­zio­ne, de­ve es­se­re con­for­me a uno dei mo­del­li di cui all’al­le­ga­to 10 nu­me­ro 5.

Art. 18 Codice di tracciabilità  

I ti­pi e le spe­cie di ve­ge­ta­li per i qua­li non si ap­pli­ca l’ec­ce­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 75 ca­po­ver­so 6 OSalV con­cer­nen­te il co­di­ce di trac­cia­bi­li­tà so­no elen­ca­ti nell’al­le­ga­to 11.

Art. 1915  

15 Abro­ga­to dal n. I dell’O del DE­FR e del DA­TEC del 19 giu. 2020, con ef­fet­to dal 1° ago. 2020 (RU 2020 3073).

Sezione 9: Finanziamento nel settore agricoltura e ortoflorovivaismo esercitato a titolo professionale

Art. 20 Criteri per il calcolo delle indennità  

1 L’UFAG per il cal­co­lo del­le in­den­ni­tà ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 96 OSalV con­si­de­ra in par­ti­co­la­re i se­guen­ti cri­te­ri:

a.
si­tua­zio­ne d’in­fe­sta­zio­ne nel mo­men­to in cui so­no sta­te di­spo­ste le mi­su­re;
b.
am­mon­ta­re del dan­no;
c.
con­se­guen­ze eco­no­mi­che del dan­no per l’azien­da;
d.
esi­sten­za di al­tre re­spon­sa­bi­li­tà o di al­tri di­rit­ti de­ri­van­ti da as­si­cu­ra­zio­ni;
e.
as­si­cu­ra­bi­li­tà del dan­no;
f.
pos­si­bi­li­tà di pre­ven­zio­ne o di ri­du­zio­ne dei dan­ni da par­te dell’azien­da.

2 Per il cal­co­lo dell’am­mon­ta­re del dan­no è de­ter­mi­nan­te il va­lo­re di mer­ca­to del­la mer­ce di­strut­ta o sog­get­ta a bloc­co del­la mes­sa in com­mer­cio al mo­men­to in cui so­no sta­te di­spo­ste le mi­su­re.

Art. 21 Spese riconosciute per le indennità ai Cantoni  

1 So­no con­si­de­ra­te ri­sco­no­sciu­te le spe­se ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 97 OSalV se le mi­su­re che le han­no ge­ne­ra­te so­no sta­te at­tua­te in ba­se a di­ret­ti­ve o pia­ni d’emer­gen­za dell’UFAG op­pu­re d’in­te­sa con lo stes­so. I Can­to­ni ri­ce­vo­no le in­den­ni­tà sol­tan­to se le mi­su­re so­no con­clu­se e le spe­se pos­so­no es­se­re giu­sti­fi­ca­te.

2 Per i co­sti del per­so­na­le, ivi in­clu­si spe­se e one­ri, si ri­co­no­sce un’in­den­ni­tà gior­na­lie­ra di 520 fran­chi.

3 L’UFAG rim­bor­sa le in­den­ni­tà con­ces­se da un Can­to­ne, se que­st’ul­ti­mo ha te­nu­to con­to dei cri­te­ri di cui all’ar­ti­co­lo 20 e se l’equi­tà dell’in­den­ni­tà è chia­ra, nel­la mi­su­ra del:

a.
75 per cen­to, al­la pri­ma com­par­sa di un or­ga­ni­smo da qua­ran­te­na o di un po­ten­zia­le or­ga­ni­smo da qua­ran­te­na nel ter­ri­to­rio can­to­na­le;
b.
50 per cen­to, a una ri­com­par­sa del­lo stes­so or­ga­ni­smo.
Art. 22 Domanda d’indennità  

1 Le do­man­de d’in­den­ni­tà van­no inol­tra­te al più tar­di en­tro do­di­ci me­si dal­la con­clu­sio­ne del­le mi­su­re. La do­man­da de­ve es­se­re cor­re­da­ta di tut­ti i giu­sti­fi­ca­ti­vi ne­ces­sa­ri.16

2 Le do­man­de d’in­den­ni­tà per mi­su­re di sor­ve­glian­za van­no inol­tra­te al più tar­di en­tro fi­ne mar­zo dell’an­no se­guen­te quel­lo in cui so­no sta­te at­tua­te le mi­su­re di sor­ve­glian­za.

3 L’UFAG met­te a di­spo­si­zio­ne in for­ma ap­pro­pria­ta il mo­du­lo di do­man­da.

16 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I dell’O del DE­FR e del DA­TEC dell’11 mar. 2022, in vi­go­re dal 15 apr. 2022 (RU 2022 216).

Sezione 10: Disposizioni finali

Art. 23 Abrogazione di un altro atto normativo  

L’or­di­nan­za del DE­FR del 15 apri­le 200217 sui ve­ge­ta­li vie­ta­ti è abro­ga­ta.

Art. 24 Modifica di altri atti normativi  

La mo­di­fi­ca di al­tri at­ti nor­ma­ti­vi è di­sci­pli­na­ta nell’al­le­ga­to 13.

Art. 25 Disposizione transitoria  

Le se­men­ti pro­dot­te pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te or­di­nan­za pos­so­no es­se­re mes­se in com­mer­cio se­con­do il di­rit­to an­te­rio­re.

Art. 26 Entrata in vigore  

La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° gen­na­io 2020.

Allegato 1 18

18 Aggiornato dai n. II cpv. 1 dell’O delle DEFR e del DATEC del 19 giu. 2020 (RU 2020 3073), dell’11 mar. 2022 (RU 2022 216) e dal n. I cpv. 1 dell’O delle DEFR e del DATEC del 31 ott. 2022, in vigore dal 1° dic. 2022 (RU 2022 702).

(art. 2)

Organismi da quarantena

1. Organismi da quarantena che non sono presenti in Svizzera

1.1 Batteri

Organismo nocivo [codice OEPP19]

Da trattare in via prioritaria

Autorità competente

1.1.1 Candidatus Liberibacter africanus [LIBEAF]

si

UFAG

1.1.2 Candidatus Liberibacter americanus [LIBEAM]

si

UFAG

1.1.3 Candidatus Liberibacter asiaticus [LIBEAS]

si

UFAG

1.1.4 Curtobacterium flaccumfacienspv.flaccumfaciens (Hedges) Collins & Jones [CORBFL]

UFAG

1.1.5 Clavibactersepedonicus (Spieckermann & Kottho) Nouioui et al. [CORBSE]

si

UFAG

1.1.6 Pantoea stewartii subsp. stewartii (Smith) Mergaert, Verdonck & Kersters [ERWIST]

UFAG

1.1.7 Ralstonia pseudosolanacearum Safni et al. [RALSPS]

UFAG

1.1.8 Ralstonia solanacearum(Smith) Yabuuchi et al. emend. Safni et al.[RALSSL]

si

UFAG

1.1.9 Ralstonia syzygii subsp. celebesensis Safni et al. [RALSSY]

UFAG

1.1.10 Ralstonia syzygii subsp. indonesiensis Safni et al. [RALSSY]

UFAG

1.1.11 Xanthomonas citripv.aurantifolii(Schaad et al.) Constantin et al.[XANTAU]

UFAG

1.1.12 Xanthomonas citripv. citri (Hasse) Constantin et al. [XANTCI]

UFAG

1.1.13 Xanthomonas oryzaepv.oryzae(Ishiyama) Swings et al.[XANTOR]

UFAG

1.1.14 Xanthomonas oryzae pv. oryzicola (Fang et al.) Swings et al. [XANTTO]

UFAG

1.1.15 Xylella fastidiosa (Wells et al.) [XYLEFA]

si

UFAG


19 European and Mediterranean Plant Protection Organization (Organizzazione europea e mediterranea per la protezione delle piante)

1.2 Funghi e oomiceti

Organismo nocivo [codice OEPP]

Da trattare in via prioritaria

Autorità competente

1.2.1 Anisogramma anomala (Peck) E. Müller [CRSPAN]

UFAG

1.2.2 Apiosporina morbosa (Schwein.) Arx [DIBOMO]

UFAG

1.2.3 Atropellisspp. [1ATRPG]

UFAM

1.2.4 Botryosphaeria kuwatsukai (Hara) G.Y. Sun & E. Tanaka [PHYOPI]

UFAG

1.2.5 Bretziella fagacearum (Bretz) Z.W de Beer, T.A. Duong & M.J. Wingfield, comb. nov. [CERAFA]

UFAM

1.2.6 Chrysomyxa arctostaphyli Dietel [CHMYAR]

UFAM

1.2.7 Coniferiporiasulphurascens (Pilát) L.W. Zhou & Y.C. Dai [PHELSU]

UFAM

1.2.8 Coniferiporiaweirii (Murrill) L.W. Zhou & Y.C. Dai [INONWE]

UFAM

1.2.9 Cronartiumspp. [1CRONG], esclusi C. gentianeum, C. pini (Willdenow) Jørstad [ENDCPI] e C. ribicola Fischer [CRONRI]

UFAM

1.2.10 Davidsoniellavirescens (R.W. Davidson)Z.W. de Beer, T.A. Duong & M.J. Wingf [CERAVI]

UFAM

1.2.11 Elsinoëaustralis Bitanc. & Jenkins [ELSIAU]

UFAG

1.2.12 Elsinoë citricola X.L. Fan, R.W. Barreto & Crous [ELSICI]

UFAG

1.2.13 Elsinoë fawcettii Bitanc. & Jenkins [ELSIFA]

UFAG

1.2.14Fusarium circinatum Nirenberg & O’Donnell [GIBBCI]

UFAM

1.2.15 Fusariumoxysporum f. sp. albedinis (Kill. & Maire)
W.L. Gordon [FUSAAL]

UFAG

1.2.16 Geosmithiamorbida Kolarík, Freeland, Utley & Tisserat [GEOHMO]

UFAG

1.2.17 Guignardialaricina (Sawada) W. Yamam& Kaz. Itô [GUIGLA]

UFAM

1.2.18 Gymnosporangium spp. [1GYMNG], ad eccezione di Gymnosporangiumamelanchieris E. Fisch. Ex F. Kern, Gymnosporangiumatlanticum Guyot & Malençon, Gymnosporangium clavariiforme (Wulfen) DC [GYMNCF], Gymnosporangiumconfusum Plowr. [GYMNCO], Gymnosporangium cornutum Arthur ex F. Kern [GYMNCR], Gymnosporangium fusisporum E. Fisch., Gymnosporangium gaeumannii H. Zogg, Gymnosporangium gracilePat., Gymnosporangium minus Crowell, Gymnosporangium orientale P. Syd. & Syd., Gymnosporangium sabinae(Dicks.) G. Winter [GYMNFU], Gymnosporangium torminali-juniperini E. Fisch. e Gymnosporangium tremelloides R. Hartig [GYMNTR]

UFAG

1.2.19 Melampsora farlowii (Arthur) Davis [MELMFA]

UFAM

1.2.20 Melampsora medusaef.sp. tremuloidisShain [MELMMT]

UFAM

1.2.21 Mycodiellalaricis-leptolepidis (Kaz. Itô, K. Satô & M. Ota) Crous [MYCOLL]

UFAM

1.2.22 Neocosmospora ambrosia (Gadd & Loos) L. Lombard & Crous [FUSAAM]

UFAM

1.2.23Neocosmospora euwallaceae (S. Freeman, Z. Mendel,
T. Aoki & O’Donnell) Sandoval-Denis, L. Lombard & Crous [FUSAEW]

UFAM

1.2.24 Phyllosticta citricarpa (McAlpine) Van der Aa [GUIGCI]

UFAG

1.2.25 Phyllosticta solitariaEllis & Everhart [PHYSSL]

UFAG

1.2.26 Phymatotrichopsisomnivora(Duggar) Hennebert [PHMPOM]

UFAG

1.2.27 Phytophthoraramorum (isolati non UE) Werres, De Cock & Man in ’t Veld [PHYTRA]

UFAM

1.2.28 Pseudocercosporaangolensis (T. Carvalho & O. Mendes) Crous & U. Braun [CERCAN]

UFAG

1.2.29 Pseudocercosporapini-densiflorae (Hori & Nambu) Deighton [CERSPD]

UFAM

1.2.30 Puccinia pittieriana Hennings [PUCCPT]

UFAG

1.2.31 Septoria malagutii E.T. Cline [SEPTLM]

UFAG

1.2.32 Sphaerulinamusiva (Peck) Quaedvl., Verkley & Crous. [MYCOPP]

-

UFAM

1.2.33 Stagonosporopsis andigena(Turkensteen) Aveskamp, Gruyter & Verkley [PHOMAN]]

UFAG

1.2.34 Stegophora ulmea (Fr.) Syd. & P. Syd [GNOMUL]

UFAM

1.2.35 Thecaphora solani (Thirumulachar & O’Brien) Mordue [THPHSO]

UFAG

1.2.36 Tilletia indica Mitra [NEOVIN]

UFAG

1.2.37 Venturia nashicola S. Tanaka & S. Yamamoto [VENTNA]

UFAG

1.3 Insetti e acari

Organismo nocivo [codice OEPP]

Da trattare in via prioritaria

Autorità competente

1.3.1 Acleris spp.

a.
Acleris gloverana(Walsingham) [ACLRGL]
b.
Acleris issikii Oku[ACLRIS]
c.
Acleris minuta(Robinson) [ACLRMI]
d.
Acleris nishidai Brown[ACLRNI]
e.
Acleris nivisellana(Walsingham) [ACLRNV]
f.
Acleris robinsoniana(Forbes) [ACLRRO]
g.
Acleris semipurpurana(Kearfott) [CROISE]
h.
Acleris senescens(Zeller) [ACLRSE]
i.
Acleris variana(Fernald) [ACLRVA]

UFAG

1.3.2 Acrobasis pyrivorella (Matsumura) [NUMOPI]

UFAG

1.3.3 Agrilus anxius Gory [AGRLAX]

UFAM

1.3.4 Agrilus planipennis Fairmaire [AGRLPL]

UFAM

1.3.5 Aleurocanthus citriperdus Quaintance & Baker [ALECCT]

UFAG

1.3.6 Aleurocanthus spiniferus(Quaintance) [ALECSN]

UFAG

1.3.7 Aleurocanthus woglumiAshby [ALECWO]

UFAG

1.3.8 Andean potato weevil complex:

a.
Phyrdenus muriceus Germar [PHRDMU]
b.
Premnotrypes spp. [1PREMG]
c.
Rhigopsidius tucumanus Heller [RHGPTU]

UFAG

1.3.9 Anoplophora chinensis (Thomson) [ANOLCN]

UFAM

1.3.10 Anoplophora glabripennis (Motschulsky) [ANOLGL]

UFAM

1.3.11 Anthonomus bisignifer Schenkling [ANTHBI]

UFAG

1.3.12 Anthonomus eugenii Cano [ANTHEU]

UFAG

1.3.13 Anthonomus grandis(Boh.) [ANTHGR]

UFAG

1.3.14 Anthonomus quadrigibbus Say [TACYQU]

UFAG

1.3.15 Anthonomus signatus Say [ANTHSI]

UFAG

1.3.16 Apriona cinerea Chevrolat [APRICI]

UFAG

1.3.17 Apriona germari (Hope) [APRIGE]

UFAG

1.3.18 Apriona rugicollis Chevrolat [APRIJA]

UFAG

1.3.19 Aromia bungii (Faldermann) [AROMBU]

UFAG

1.3.20
Arrhenodes minutus Drury [ARRHMI]

UFAM

1.3.21
Aschistonyx eppoiInouye [ASCXEP]

UFAG

1.3.22
Bactericera cockerelli (Sulc.) [PARZCO]

UFAG

1.3.23
Bemisiatabaci Genn. (popolazioni non UE) [BEMITA], noto come vettore di virus

UFAG

1.3.24
Carposina sasakiiMatsumara [CARSSA]

UFAG

1.3.25
Ceratothripoides claratris (Shumsher) [CRTZCL]

UFAG

1.3.26
Choristoneuraspp.:
a.
Choristoneura carnana Barnes & Busck [CHONCA]
b.
Choristoneura conflictana Walker [ARCHCO]
c.
Choristoneura fumiferana Clemens [CHONFU]
d.
Choristoneura lambertiana Busck [TORTLA]
e.
Choristoneura occidentalis biennis Freeman
f.
Choristoneura occidentalis occidentalis Freeman [CHONOC]
g.
Choristoneura orae Freeman [CHONOR]
h.
Choristoneura parallela Robinson [CHONPA]
i.
Choristoneura pinus Freeman [CHONPI]
j.
Choristoneura retiniana Walsingham [CHONRE]
k.
Choristoneura rosaceana Harris [CHONRO]

UFAM

1.3.27
Cicadomorpha, notoriamente vettori di Xylella fastidiosa (Wells et al.) [XYLEFA]:
a.
Acrogonia citrina Marucci [ACRGCI]
b.
Acrogonia virescens (Metcalf) [ACRGVI]
c.
Aphrophora angulata Ball [APHRAN]
d.
Aphrophora permutata Uhler [APHRPE]
e.
Bothrogonia ferruginea (Fabricius) [TETTFE]
f.
Bucephalogonia xanthopis (Berg)
g.
Clasteroptera achatina Germar
h.
Clasteroptera brunnea Ball
i.
Cuerna costalis (Fabricius) [CUERCO]
j.
Cuerna occidentalis Osman and Beamer [CUEROC]
k.
Cyphonia clavigera (Fabricius)
l.
Dechacona missionum Berg
m.
Dilobopterus costalimai Young [DLBPCO]
n.
Draeculacephala minerva Ball [DRAEMI]
o.
Draeculacephala sp. [1DRAEG]
p.
Ferrariana trivittata Signoret
q.
Fingeriana dubia Cavichioli
r.
Friscanus friscanus (Ball)
s.
Graphocephala atropunctata (Signoret) [GRCPAT]
t.
Graphocephala confluens Uhler
u.
Graphocephalaversuta(Say) [GRCPVE]
v.
Helochara deltaOman
w.
Homalodisca ignorataMelichar
x.
Homalodisca insolitaWalker [HOMLIN]
y.
Homalodisca vitripennis(Germar) [HOMLTR]
z.
Lepyronia quadrangularis(Say) [LEPOQU]
aa.
Macugonalia cavifrons(Stal)
ab.
Macugonalia leucomelas(Walker)

UFAG

ac.
Molomea consolidaSchroder
ad.
Neokolla hyeroglyphica(Say)
ae.
Neokolla severiniDeLong
af.
Oncometopia facialisSignoret [ONCMFA]
ag.
Oncometopia nigricansWalker [ONCMNI]
ah.
Oncometopia orbona(Fabricius) [ONCMUN]
ai.
Oragua discoidulaOsborn
aj.
Pagaronia confusaOman
ak.
Pagaronia furcataOman
al.
Pagaronia trecedecempunctataBall
am.
Pagaronia triunataBall
an.
Parathona gratiosa(Blanchard)
ao.
Plesiommata corniculataYoung
ap.
Plesiommata mollicellaFowler
aq.
Poophilus costalis(Walker) [POOPCO]
ar.
Sibovia sagata (Signoret)
as.
Sonesimia grossa(Signoret)
at.
Tapajosa rubromarginata(Signoret)
au.
Xyphon flaviceps(Riley) [CARNFL]
av.
Xyphon fulgida(Nottingham) [CARNFU]
aw.
Xyphon triguttata(Nottingham) [CARNTR]

UFAG

1.3.28
Conotrachelus nenuphar (Herbst) [CONHNE]

UFAG

1.3.29
Dendrolimus sibiricus Chetverikov [DENDSI]

UFAM

1.3.30
Diabrotica barberi Smith & Lawrence [DIABLO]

UFAG

1.3.31
Diabrotica undecimpunctata howardi Barber [DIABUH]

UFAG

1.3.32
Diabrotica undecimpunctata undecimpunctata Mannerheim [DIABUN]

UFAG

1.3.33
Diabrotica virgifera zeae Krysan & Smith [DIABVZ]

UFAG

1.3.34
Diaphorina citri Kuwayana [DIAACI]

UFAG

1.3.35
Eotetranychus lewisi (McGregor) [EOTELE]

UFAG

1.3.36
Euwallacea fornicatus sensu lato[XYLBFO]

UFAM

1.3.37
Exomala orientalis (Waterhouse) [ANMLOR]

UFAG

1.3.38
Grapholita inopinata (Heinrich) [CYDIIN]

UFAG

1.3.39
Grapholita packardi Zeller [LASPPA]

UFAG

1.3.40
Grapholita prunivora (Walsh ) [LASPPR]

UFAG

1.3.41
Helicoverpa zea (Boddie) [HELIZE]

UFAG

1.3.42
Hishimonus phycitis (Distant) [HISHPH]

UFAG

1.3.43
Keiferia lycopersicella (Walsingham) [GNORLY]

UFAG

1.3.44
Liriomyza sativae Blanchard [LIRISA]

UFAG

1.3.45
Listronotus bonariensis (Kuschel) [HYROBO]

UFAG

1.3.46
Lopholeucaspis japonica Cockerell [LOPLJA]

UFAG

1.3.47
Lycorma delicatula(White)[LYCMDE]

UFAG

1.3.48
Margarodidae:
a..
Dimargarodes meridionalisMorrison
b.
Eumargarodes laingiAllsopp et al. [EUMGLA]
c.
Eurhizococcus brasiliensisJakubski [EURHBR]
d.
Eurhizococcus colombianusJakubski
e.
Margarodes capensisGiard [MARGCA]
f.
Margarodes greeniBrain [MARGGR]
g.
Margarodes prieskaensis(Jakubski) [MARGPR]
h.
Margarodes trimeniBrain [MARGTR]
i.
Margarodes vitisReed [MARGVI]
j.
Margarodes vredendalensisde Klerk [MARGVR]
k.
Porphyrophora triticiSarkisov et al. [PORPTR]

UFAG

1.3.49
Massicus raddei(Blessig)[MALLRA]

UFAM

1.3.50
Monochamus spp. (popolazioni non europee) [1MONCG]

UFAM

1.3.51
Myndus crudus van Duzee [MYNDCR]

UFAG

1.3.52
Naupactus leucoloma Boheman [GRAGLE]

.

UFAG

1.3.53
Neoleucinodes elegantalis (Guenée) [NEOLEL]

UFAG

1.3.54
Acrobasis pyrivorella (Matsumura) [NUMOPI]

UFAG

1.3.55
Oemona hirta (Fabricius) [OEMOHI]

UFAG

1.3.56
Oligonychus perditus Pritchard & Baker [OLIGPD]

UFAM

1.3.57
Pissodes cibriani O’Brien

UFAM

1.3.58
Pissodes fasciatusLeconte [PISOFA]

UFAM

1.3.59
Pissodes nemorensis Germar [PISONE]

UFAM

1.3.60
Pissodes nitidus Roelofs [PISONI]

UFAM

1.3.61
Pissodes punctatusLangor & Zhang [PISOPU]

UFAM

1.3.62
Pissodes strobi (Peck) [PISOST]

UFAM

1.3.63
Pissodes terminalis Hopping [PISOTE]

UFAM

1.3.64
Pissodes yunnanensisLangor & Zhang [PISOYU]

UFAM

1.3.65
Pissodes zitacuarenseSleeper

UFAM

1.3.66
Pityophthorus juglandis Blackman [PITOJU]

UFAG

1.3.67
Polygraphus proximus Blandford [POLGPR]

UFAM

1.3.68
Prodiplosis longifila Gagné [PRDILO]

UFAG

1.3.69
Pseudopityophthorus minutissimus (Zimmermann) [PSDPMI]

UFAM

1.3.70
Pseudopityophthorus pruinosus (Eichhoff) [PSDPPR]

UFAM

1.3.71
Rhynchophorus palmarum (L.) [RHYCPA]

UFAG

1.3.72
Ripersiella hibisci Kawai & Takagi [RHIOHI]

UFAG

1.3.73
Saperda candida Fabricius [SAPECN]

UFAG

1.3.74
Scirtothrips aurantii Faure [SCITAU]

UFAG

1.3.75
Scirtothrips citri (Moulton) [SCITCI]

UFAG

1.3.76
Scirtothrips dorsalis Hood [SCITDO]

UFAG

1.3.77
Scolytinae spp. (specie non europee) [1SCOLF]

UFAM

1.3.78
Spodoptera eridania (Cramer) [PRODER]

UFAG

1.3.79
Spodoptera frugiperda (Smith) [LAPHFR]

UFAG

1.3.80
Spodoptera litura (Fabricus) [PRODLI]

UFAG

1.3.81
Tecia solanivora (Povolný) [TECASO]

UFAG

1.3.82
Tephritidae:
a.
Acidiella kagoshimensis(Miyake)
b.
Acidoxantha bombacisde Meijere
c.
Acroceratitis distincta(Zia)
d.
Adramaspp. [1ADRAG]
e.
Anastrephaspp. [1ANSTG]
f.
Anastrepha ludens(Loew) [ANSTLU]
g.
Asimoneura pantomelas(Bezzi)
h.
Austrotephritis protrusa(Hardy & Drew)
i.
Bactroceraspp.[1BCTRG], tranne Bactrocera oleae(Gmelin) [DACUOL]
j.
Bactrocera dorsalis(Hendel) [DACUDO]
k.
Bactrocera latifrons(Hendel) [DACULA]
l.
Bactrocera zonata(Saunders) [DACUZO]
m.
Bistrispinaria fortis(Speiser)
n.
Bistrispinaria magnicepsBezzi
o.
Callistomyia flavilabrisHering
p.
Campiglossa albiceps(Loew)
q.
Campiglossa californica(Novak)
r.
Campiglossa duplex(Becker)
s.
Campiglossa reticulata(Becker)
t.
Campiglossa snowi(Hering)
u.
Carpomya incompleta(Becker) [CARYIN]
v.
Carpomya pardalina(Bigot) [CARYPA]
w.
Ceratitis spp.[1CERTG],tranneCeratitis capitata(Wiedemann) [CERTCA]
x.
Craspedoxantha marginalis(Wiedemann) [CRSXMA]
y.
Dacusspp. [1DACUG]
z.
Dioxyna chilensis(Macquart)
aa.
Dirioxa pornia(Walker) [TRYEMU]
ab.
Euleia separata(Becker)
ac.
Euphranta camelliaeHardy
ad.
Euphranta canadensis(Loew) [EPOCCA]
ae.
Euphranta cassiaHancock and Drew
af.
Euphranta japonica(Ito) [RHACJA]
ag.
Euphranta oshimensisSun et al.
ah.
Eurosta solidaginis(Fitch)
ai.
Eutretaspp. [1EUTTG]
aj.
Gastrozona nigrifemurDavid & Hancock
ak.
Goedenia stenoparia(Steyskal)
al.
Gymnocarenaspp.
am.
Insizwa oblitaMunro
an.
Marriottella exquisitaMunro
ao.
Monacrostichus citricolaBezzi [MNAHCI]
ap.
Neaspilota alba(Loew)
aq.
Neaspilota reticulataNorrbom
ar.
Paracantha trinotata(Foote)
as.
Parastenopa limata(Coquillett)
at.
Paratephritis fukaiiShiraki
au.
Paratephritis takeuchiiIto
av.
Paraterellia varipennisCoquillett
aw.
Philophylla fossata(Fabricius)
ax.
Procecidocharesspp. [1PROIG]
ay.
Ptilona confinis(Walker)
az.
Ptilona persimilis Hendel
ba.
Rhagoletisspp. [1RHAGG], ad eccezione di Rhagoletis alternata(Fallén) [RHAGAL],Rhagoletis batavaHering [RHAGBA],Rhagoletis berberidisKlug, RhagoletiscerasiL.[RHAGCE], Rhagoletis cingulata(Loew) [RHAGCI], Rhagoletis completaCresson [RHAGCO], Rhagoletis meigenii(Loew) [CERTME], Rhagoletissuavis(Loew) [RHAGSU], Rhagoletis zernyiHendel
bb.
Rhagoletis pomonella(Walsh) [RHAGPO]
bc.
Rioxoptilona dunlopi(van der Wulp)
bd.
Sphaeniscus binoculatus(Bezzi)
be.
Sphenella nigricornisBezzi
bf.
Strauzia[1STRAG]spp.,ad eccezione diStrauzia longipennis(Wiedemann)[STRALO]
bg.
Taomyia marshalliBezzi
bh.
Tephritis leavittensisBlanc
bi.
Tephritis luteipesMerz
bj.
Tephritis ovatipennisFoote
bk.
Tephritis pura(Loew)
bl.
Toxotrypana curvicaudaGerstaecker [TOXTCU]
bm.
Toxotrypana recurcauda Tigrero
bn.
Trupanea bisetosa(Coquillett)
bo.
Trupanea femoralis (Thomson)
bp.
Trupanea wheeleri Curran
bq.
Trypanocentra nigrithoraxMalloch
br.
Trypeta flaveolaCoquillett
bs.
Urophora christophiLoew
bt.
Xanthaciura insecta(Loew)
bu.
Zacerata asparagiCoquillett
bv.
Zeugodacus spp.[1ZEUDG]
bw.
Zonosemata electa(Say)[ZONOEL]

sì (soltanto ANSTLU, DACUDO, DACUZO, RHAGPO)

UFAG

1.3.83
Thaumatotibia leucotreta (Meyrick) [ARGPLE]
UFAG
1.3.84
Thrips palmi Karny [THRIPL]
UFAG
1.3.85
Trirachys sartus Solsky [AELSSA]
UFAM
1.3.86
Toxoptera citricida(Kirkaldy) [TOXOCI]

UFAG

1.3.87
Trioza erytreae Del Guercio [TRIZER]

UFAG

1.3.88
Unaspis citri (Comstock) [UNASCI]

UFAG

1.4 Nematodi

Organismo nocivo [codice OEPP]

Da trattare in via prioritaria

Autorità competente

1.4.1 Bursaphelenchus xylophilus (Steiner & Bührer) Nickle et al.[BURSXY]

UFAM

1.4.2 Hirschmanniella spp. Luc & Goodey [1HIRSG], ad eccezione di Hirschmanniella gracilis (de Man) Luc & Goodey [HIRSGR], Hirschmanniella behningi (Micoletzky) Luc & Goodey [HIRSBE], Hirschmanniella halophila Sturhan & Hall, Hirschmanniella loofi Sher [HIRSLO] e Hirschmanniella zostericola (Allgén) Luc & Goodey [HIRSZO]

UFAG

1.4.3 Longidorus diadecturus Eveleigh & Allen [LONGDI]

UFAG

1.4.4 Meloidogyne enterolobii Yang & Eisenback [MELGMY]

UFAG

1.4.5 Nacobbus aberrans (Thorne) Thorne & Allen [NACOBA]

UFAG

1.4.6 Xiphinema americanum Cobb sensu stricto [XIPHAM]

UFAG

1.4.7 Xiphinema bricolenseEbsary, Vrain & Graham [XIPHBC]

UFAG

1.4.8 Xiphinema californicumLamberti & Bleve-Zacheo [XIPHCA]

UFAG

1.4.9 Xiphinema inaequalekhan et Ahmad [XIPHNA]

UFAG

1.4.10 Xiphinema intermediumLamberti & Bleve-Zacheo [nessun codice OEPP disponibile]

UFAG

1.4.11 Xiphinema tarjanenseLamberti & Bleve-Zacheo [XIPHTA]

UFAG

1.4.12 Xiphinema rivesi(popolazioni non europee) Dalmasso [XIPHRI]

UFAG

1.5 Piante parassite

Organismo nocivo [codice OEPP]

Da trattare in via prioritaria

Autorità competente

1.5.1 Arceuthobium spp. [1AREG], ad eccezione di Arceuthobium azoricumWiens & Hawksworth [AREAZ],Arceuthobium gambyiFridl. e Arceuthobium oxycedri DC. M. Bieb. [AREOX]

UFAM

1.6 Virus, viroidi e fitoplasmi

Organismo nocivo [codice OEPP]

Da trattare in via prioritaria

Autorità competente

1.6.1
Beet curly top virus [BCTV00]

UFAG

1.6.2
Begomovirus, esclusi:
Abutilon mosaic virus [ABMV00], Sweet potato leaf curl virus [SPLCV0], Tomato leaf curl New Delhi Virus [TOLCND], Tomato yellow leaf curl virus [TYLCV0], Tomato yellow leaf curl Sardinia virus [TYLCSV], Tomato yellow leaf curl Malaga virus [TYLCMA], Tomato yellow leaf curl Axarqia virus [TYLCAX]

UFAG

1.6.3
Black raspberry latent virus [TSVBL0]

UFAG

1.6.4
Candidatus Phytoplasma aurantifolia-reference strain [PHYPAF]

UFAG

1.6.5
Chrysanthemum stem necrosis virus [CSNV00]

UFAG

1.6.6
Citrus leprosis viruses
a.
CiLV-C [CILVC0]
b.
CiLV-C2 [CILVC2]
c.
HGSV-2 [HGSV20]
d.
Ceppo di Citrus di OFV [OFV000] (ceppo di Citrus)
e.
CiLV-N sensu novo[CILV00]
f.
Citrus chlorotic spot virus

UFAG

1.6.7
Citrus tristeza virus (isolati non europei) [CTV000]

UFAG

1.6.8
Coconut cadang-cadang viroid [CCCVD0]

UFAG

1.6.9
Cowpea mild mottle virus [CPMMV0]

UFAG

1.6.10
Lettuce infectious yellows virus [LIYV00]

UFAG

1.6.11
Melon yellowing-associated virus [MYAV00]

UFAG

1.6.12
Palm lethal yellowing phytoplasmas [PHYP56]:
a.
Candidatus Phytoplasma cocostanzania – sub group16SrIV-C
b.
CandidatusPhytoplasma palmae – subgroups 16SrIV-A, 16SrIV-B, 16SrIV-D, 16SrIV-E, 16SrIV-F
c.
Candidatus Phytoplasma palmicola – 16SrXXII-A
d.
Candidatus Phytoplasma palmicola-related strain 16SrXXII-B
e.
New Candidatus Phytoplasma causing palm lethal yello wing from 16SrIV group – ’Bogia coconut syndrome’

UFAG

1.6.13
Satsuma dwarf virus [SDV000]

UFAG

1.6.14
Squash vein yellowing virus [SQVYVX]

UFAG

1.6.15
Sweet potato chlorotic stunt virus [SPCSV0]

UFAG

1.6.16
Sweet potato mild mottle virus [SPMMV0]

UFAG

1.6.17
Tobacco ringspot virus [TRSV00]

UFAG

1.6.18
Tomato chocolate virus [TOCHV0]

UFAG

1.6.19
Tomato leaf curl New Delhi virus [TOLCND]

UFAG

1.6.20
Tomato marchitez virus [TOANV0]

UFAG

1.6.21
Tomato mild mottle virus [TOMMOV]

UFAG

1.6.22
Tomato ringspot virus [TORSV0]

UFAG

1.6.23
Virus, viroidi e fitoplasmi di Cydonia Mill., Fragaria L., Malus Mill., Prunus L., Pyrus L., Ribes L., Rubus L. e Vitis L.:
a.
American plum line pattern virus [APLPV0]
b.
Apple fruit crinkle viroid [AFCVD0]
c.
Apple necrotic mosaic virus
d.
Buckland valley grapevine yellows phytoplasma [PHYP77]
e.
Blueberry leaf mottle virus [BLMOV0]
f.
Candidatus Phytoplasma aurantifolia-related strains (Pear decline Taiwan II, Crotalaria witches’ broom phyto plasma, Sweet potato little leaf phytoplasma [PHYP39])
g.
Candidatus Phytoplasma australiense Davis et al. [PHYPAU] (reference strain)

UFAG

h.
Candidatus Phytoplasma fraxini (reference strain) Griffiths et al. [PHYPFR]
i.
Candidatus Phytoplasma hispanicum (reference strain) Davis et al. [PHYP07]
j.
Candidatus Phytoplasma phoenicium [PHYPPH]
k.
Candidatus Phytoplasma pruni-related strain (North American grapevine yellows, NAGYIII) Davis et al.
l.
Candidatus Phytoplasma pyri-related strain
(Peach yellow leaf roll) Norton et al.
m.
Candidatus Phytoplasma ziziphi (reference strain)
Jung et al. [PHYPZI]
n.
Cherry rasp leaf virus (CRLV) [CRLV00]
o.
Cherry rosette virus
p.
Cherry rusty mottle associated virus [CRMAV0]
q.
Cherry twisted leaf associated virus [CTLAV0]
r.
Grapevine berry inner necrosis virus [GINV00]
s.
Grapevine red blotch virus [GRBAV0]
t.
Grapevine vein-clearing virus [GVCV00]
u.
Peach mosaic virus [PCMV00]
v.
Peach rosette mosaic virus [PRMV00]
w.
Raspberry latent virus [RPLV00]
x.
Raspberry leaf curl virus [RLCV00]
y.
Strawberry chlorotic fleck-associated virus
z.
Strawberry leaf curl virus
aa.
Strawberry necrotic shock virus [SNSV00]
ab.
Temperate fruit decay-associated virus

1.6.24
Virus, viroidi e fitoplasmi di Solanum tuberosum L.
e di altre Solanumspp. formanti tuberi:
a.
Andean potato latent virus [APLV00]
b.
Andean potato mild mosaic virus [APMMV0]
c.
Andean potato mottle virus [APMOV0]
d.
Candidatus Phytoplasma americanum
e.
Candidatus Phytoplasma aurantifolia–related strains (GD32; St_JO_10, 14, 17; PPT‐SA; Rus‐343F; PPT‐GTO29, ‐GTO30, ‐SINTV; Potato Huayao Survey 2; Potato hair sprouts)
f.
Candidatus Phytoplasma fragariae‐related strains
(YN‐169, YN‐10G)
g.
Candidatus Phytoplasma pruni‐related strains
(Clover yellow edge, Potato purple top Akpot7, MT117, Akpot6; PPT‐COAHP, ‐GTOP)
h.
Chilli leaf curl virus [CHILCU]
i.
Potato black ringspot virus [PBRSV0]
j.
Potato virus B [PVB000]
k.
Potato virus H [PVH000]

UFAG

l.
Potato virus P [PVP000]
m.
Potato virus T [PVT000]
n.
Potato yellow dwarf virus [PYDV00]
o.
Potato yellow mosaic virus [PYMV00]
p.
Potato yellow vein virus [PYVV00]
q.
Potato yellowing virus [PYV000]
r.
Tomato mosaic Havana virus [THV000]
s.
Tomato mottle Taino virus [TOMOTV]
t.
Tomato severe rugose virus [TOSRV0]
u.
Tomato yellow vein streak virus [TOYVSV]
v.
isolati non UE di virus della patata S, X e Potato leafroll virus [PVS000], [PVX000] e [PLRV00]

1.7 Molluschi

Organismo nocivo [codice OEPP]

Da trattare in via prioritaria

Autorità competente

1.7 Pomacea (Perry) [1POMAG]

UFAG

2. Organismi da quarantena non ampiamente diffusi in Svizzera

2.1 Batteri

Organismo nocivo [codice OEPP]

Da trattare in via prioritaria

Autorità competente

2.2 Funghi e oomiceti

Organismo nocivo [codice OEPP]

Da trattare in via prioritaria

Autorità competente

2.2.1 Ceratocystisplatani (J. M. Walter) Engelbr. & T. C. Harr [CERAFP]

UFAG

2.2.2 Synchytriumendobioticum (Schilb.) Percival [SYNCEN]

UFAG

2.3 Insetti e acari

Organismo nocivo [codice OEPP]

Da trattare in via prioritaria

Autorità competente

2.3.1 DiabroticavirgiferavirgiferaLe Conte [DIABVI]

UFAG

2.3.2 Popilliajaponica Newman [POPIJA]

UFAG

2.4 Nematodi

Organismo nocivo [codice OEPP]

Da trattare in via prioritaria

Autorità competente

2.4.1 Globoderapallida (Stone) Behrens [HETDPA]

UFAG

2.4.2 Globoderarostochiensis (Wollenweber) Behrens [HETDRO]

UFAG

2.4.3 Meloidogynechitwoodi Golden et al. (tutte le popolazioni) [MELGCH]

UFAG

2.4.4 Meloidogynefallax Karssen [MELGFA]

UFAG

2.5 Piante parassitarie

Organismo nocivo [codice OEPP]

Da trattare in via prioritaria

Autorità competente

2.6 Virus, viroidi e fitoplasmi

Organismo nocivo [codice OEPP]

Da trattare in via prioritaria

Autorità competente

2.6.1 Grapevine flavescence dorée phytoplasma [PHYP64]

UFAG

2.7 Molluschi

Organismo nocivo [codice OEPP]

Da trattare in via prioritaria

Autorità competente

Allegato 2 20

20 Abrogato dal n. II cpv. 2 dell’O del DEFR e del DATEC dell’11 mar. 2022, con effetto dal 15 apr. 2022 (RU 2022 216).

Allegato 3 21

21 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 2 dell’O del DEFR e del DATEC del 19 giu. 2020 (RU 2020 3073). ). Aggiornato dal n. I cpv. 1 dell’O del DEFR e del DATEC del 31 ott. 2022, in vigore dal 1° dic. 2022 (RU 2022 702).

(art. 4)

Vegetali specifici destinati alla piantagione che in caso d’infestazione da organismi regolamentati non da quarantena (ORNQ) non possono essere importati a scopo commerciale né messi in commercio

Le categorie di materiale di moltiplicazione indicate corrispondono a quelle dell’ordinanza del 7 dicembre 199822 sul materiale di moltiplicazione.

1. Sementi di piante foraggere

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale le sementi possono essere importate e messe in commercio

Sementi di pre-base

Sementi di base

Sementi certificate

1.1 Clavibactermichiganensis ssp. insidiosus (McCulloch 1925) Davis et al. [CORBIN]

Medicago sativa L.

0 %

0 %

0 %

1.2 Ditylenchusdipsaci (Kuehn) Filipjev [DITYDI]

Medicago sativa L.

0 %

0 %

0 %

2. Sementi di cereali

Nel presente numero l’espressione «praticamente indenne» indica che la misura in cui gli organismi nocivi sono presenti sul materiale di moltiplicazione e sulle sementi di cereali è talmente esigua che la qualità e l’utilità delle sementi di cereali sono accettabili.

2.1 Infestazione da nematodi

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale le sementi possono essere importate e messe in commercio

Sementi di pre-base

Sementi di base

Sementi certificate

2.1.1 AphelenchoidesbesseyiChristie [APLOBE]

Oryza sativaL.

0 %

0 %

0 %

2.2 Infestazione da funghi e oomiceti

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale le sementi possono essere importate e messe in commercio

Sementi di pre-base

Sementi di base

Sementi certificate

2.2.1 Gibberellafujikuroi Sawada [GIBBFU]

Oryza sativa L.

praticamente indenne

praticamente indenne

praticamente indenne

3. Vegetali destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, per la moltiplicazione vegetativa delle piante di vite destinate alla produzione di uve

3.1 Infestazione da batteri

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale il vegetale può essere importato e messo in commercio

Materiale di moltiplicazione di pre-base, materiale di moltiplicazione di base, materiale di moltiplicazione certificato

Materiale standard

3.1.1Xylophilus ampelinusWillems et al. [XANTAM]

VitisL.

0 %

0 %

3.2 Infestazione da insetti e acari

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale il vegetale può essere importato e messo in commercio

Materiale di moltiplicazione di pre-base, materiale di moltiplicazione di base, materiale di moltiplicazione certificato

Materiale standard

3.2.1 Viteus vitifoliaeFitch [VITEVI]

Vitis vinifera L. non innestata

0 %

0 %

3.2.2 Viteus vitifoliaeFitch [VITEVI]

Vitis L., esclusa Vitis vinifera L. non innestata

3.3 Infestazione da virus, viroidi, malattie da agenti virus-simili e fitoplasmi

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale il vegetale può essere importato e messo in commercio

Materiale di moltiplicazione di pre-base, materiale di moltiplicazione di base, materiale di moltiplicazione certificato

Materiale standard

3.3.1 Arabis mosaic virus [ARMV00]

Vitis L.

0 %

0 %

3.3.2 Candidatus Phytoplasma solani Quaglino et al. [PHYPSO]

Vitis L.

0 %

0 %

3.3.3 Grapevine fanleaf virus [GFLV00]

Vitis L.

0 %

0 %

3.3.4 Grapevine fleck virus [GFKV00]

Portainnesti delle specie Vitis spp. e loro ibridi, esclusa Vitis vinifera L.

0 % per il materiale di moltiplicazione di pre-base. Non si applica al materiale di moltiplicazione di base e al materiale certificato.

3.3.5 Grapevine leafroll associated virus 1 [GLRAV1]

Vitis L.

0 %

0 %

3.3.6 Grapevine leafroll associated virus 3 [GLRAV3]

Vitis L.

0 %

0 %

4. Materiale di moltiplicazione destinato alla piantagione di piante ornamentali e altri vegetali destinati alla piantagione a scopo ornamentale

4.1 Infestazione da batteri

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale il materiale di moltiplicazione può essere importato e messo in commercio

Tutte le categorie

4.1.1
Erwinia amylovora
(Burrill) Winslow et al. [ERWIAM]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Amelanchier Medik., Chaenomeles Lindl., Cotoneaster Medik., Crataegus Tourn. ex L., Cydonia Mill., Eriobtrya Lindl., Malus Mill., Mespilus Bosc ex Spach, Photinia davidiana Decne., Pyracantha M. Roem., Pyrus L., Sorbus L.

0 %

4.1.2
Pseudomonas syringae pv. actinidiae Takikawa, Serizawa, Ichikawa, Tsuyumu & Goto [PSDMAK]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

ActinidiaLindl.

0 %

4.1.3
Pseudomonas syringae
pv. persicae (Prunier, Lui­ setti &. Gardan) Young, Dye & Wilkie [PSDMPE]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Prunus persica (L.) Batsch, Prunus salicina Lindl.

0 %

4.1.4
Spiroplasma citri Saglio et al. [SPIRCI]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf. e loro ibridi

0 %

4.1.5
Xanthomonas arboricola pv. pruni (Smith) Vauterin et al. [XANTPR]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Prunus L.

0 %

4.1.6
Xanthomonas euvesicatoria Jones et al. [XANTEU]

Capsicum annuumL.

0 %

4.1.7
Xanthomonas gardneri
(ex Šutič) Jones et al. [XANTGA]

Capsicum annuumL.

0 %

4.1.8
Xanthomonas perforans Jones et al. [XANTPF]

Capsicum annuum L.

0 %

4.1.9
Xanthomonas vesicatoria (ex Doidge) Vauterin et al. [XANTVE]

Capsicum annuum L.

0 %

4.2 Infestazione da funghi e oomiceti

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale il materiale di moltiplicazione può essere importato e messo in commercio

Tutte le categorie

4.2.1
Cryphonectria parasitica(Murrill) Barr [ENDOPA]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Castanea L.

0 %

4.2.2
Dothistroma piniHulbary [DOTSPI]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

PinusL.

0 %

4.2.3
Dothistroma septosporum
(Dorogin) Morelet [SCIRPI]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

PinusL.

0 %

4.2.4
Lecanosticta acicola
(von Thümen) Sydow [SCIRAC]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

PinusL.

0 %

4.2.5
Phytophthora ramorum (isolati UE) Werres, De Cock & Man in ’t Veld [PHYTRA]

Vegetali destinati alla piantagione, esclusi i pollini e le sementi

Camellia L., Castanea sativa Mill., Fraxinus excelsior L., Larix decidua Mill., Larix kaempferi (Lamb.) Carrière, Larix × eurolepis A. Henry, Pseudotsuga menziesii (Mirb.) Franco, Quercus cerris L., Quercus ilex L., Quercus rubra L., Rhododendron L. escluso R. simsii L., Viburnum L.

0 %

4.2.6
Plasmopara halstedii(Farlow) Berlese & de Toni [PLASHA]

Samen

Helianthus annuusL.

0 %

4.2.7
Plenodomus tracheiphilus(Petri) Gruyter, Aveskamp & Verkley [DEUTTR]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

CitrusL., FortunellaSwingle, PoncirusRaf. e loro ibridi

0 %

4.2.8
Puccinia horianaP. Hennings [PUCCHN]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

ChrysanthemumL.

0 %

p

4.3 Infestazione da insetti e acari

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale il materiale di moltiplicazione può essere importato e messo in commercio

Tutte le categorie

4.3.1 AculopsfuchsiaeKeifer [ACUPFU]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Fuchsia L.

0 %

4.3.2 Opogona sacchariBo [OPOGSC]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

BeaucarneaLem., BougainvilleaComm. ex Juss., CrassulaL., CrinumL., DracaenaVand. ex L., FicusL., MusaL., PachiraAubl., Palmae, SansevieriaThunb., YuccaL.

0 %

4.3.3 Rhynchophorus ferrugineus(Olivier) [RHYCFE]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Palmae, per quanto riguarda i generi e le specie seguenti: Areca catechuL., Arenga pinnata(Wurmb) Merr., BismarckiaHildebr. & H. Wendl., Borassus flabelliferL., Brahea armataS. Watson, Brahea edulisH.Wendl., Butia capitata(Mart.) Becc., Calamus merrilliiBecc., Caryota maximaBlume, Caryota cumingiiLodd. ex Mart., Chamaerops humilisL., Cocos nuciferaL., Corypha utanLam., CoperniciaMart., Elaeis guineensisJacq., Howea forsterianaBecc., Jubaea chilensis(Molina) Baill., Livistona australisC. Martius, Livistona decora(W. Bull) Dowe, Livistona rotundifolia(Lam.) Mart., Metroxylon saguRottb., Phoenix canariensisChabaud, Phoenix dactyliferaL., Phoenix reclinataJacq., Phoenix roebeleniiO’Brien, Phoenix sylvestris(L.) Roxb., Phoenix theophrastiGreuter, PritchardiaSeem. & H. Wendl., Ravenea rivularisJum. & H. Perrier, Roystonea regia(Kunth) O.F. Cook, Sabal palmetto(Walter) Lodd. ex Schult. & Schult.f., Syagrus romanzoffiana(Cham.) Glassman, Trachycarpus fortunei(Hook.) H. Wendl., WashingtoniaH. Wendl.

0 %

4.4 Infestazione da nematodi

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale il materiale di moltiplicazione può essere importato e messo in commercio

Tutte le categorie

4.4.1 Ditylenchus dipsaci(Kuehn) Filipjev [DITYDI]

AlliumL.

0 %

4.4.2 Ditylenchus dipsaci(Kuehn) Filipjev [DITYDI]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

CamassiaLindl., ChionodoxaBoiss., Crocus flavusWeston, GalanthusL., HyacinthusTourn. ex L, HymenocallisSalisb., MuscariMill., NarcissusL., OrnithogalumL., PuschkiniaAdams, ScillaL., SternbergiaWaldst. & Kit., TulipaL.

0 %

4.5 Infestazione da virus, viroidi, malattie da agenti virus-simili e fitoplasmi

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale il materiale di moltiplicazione può essere importato e messo in commercio

Tutte le categorie

4.5.1 CandidatusPhytoplasma maliSeemüller & Schneider [PHYPMA]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

MalusMill.

0 %

4.5.2 CandidatusPhytoplasma prunorumSeemüller & Schneider [PHYPPR]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

PrunusL.

0 %

4.5.3 CandidatusPhytoplasma pyri Seemüller & Schneider [PHYPPY]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Pyrus L.

0 %

4.5.4 CandidatusPhytoplasma solaniQuaglino et al. [PHYPSO]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

LavandulaL.

0 %

4.5.5 Chrysanthemum stunt viroid [CSVD00]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

ArgyranthemumWebb ex Sch.Bip., ChrysanthemumL.

0 %

4.5.6 Citrus exocortisviroid [CEVD00]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

CitrusL.

0 %

4.5.7 Citrus tristezavirus [CTV000] (isolati non UE)

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

CitrusL., FortunellaSwingle, PoncirusRaf. e loro ibridi

0 %

4.5.8 Impatiensnecrotic spot tospovirus [INSV00]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Begonia x hiemalisFotsch, ibridi della Nuova Guinea di ImpatiensL.

0 %

4.5.9 Potato spindle tuber viroid [PSTVD0]

Capsicum annuumL.

0 %

4.5.10 Plum pox virus (Sharka) [PPV000]

Vegetali delle specie seguenti di PrunusL., destinati alla piantagione, escluse le sementi: Prunus armeniacaL., Prunus blireianaAndre, Prunus brigantinaVill., Prunus cerasiferaEhrh., Prunus cistenaHansen, Prunus curdicaFenzl & Fritsch., Prunus domesticassp. domesticaL., Prunus domesticassp. insititia(L.) C.K. Schneid, Prunus domesticassp. italica(Borkh.) Hegi., Prunus dulcis(Mill.) D. A. Webb, Prunus glandulosaThunb., Prunus holosericeaBatal., Prunus hortulanaBailey, Prunus japonicaThunb., Prunus mandshurica(Maxim.) Koehne, Prunus maritimaMarsh., Prunus mumeSieb. & Zucc., Prunus nigraAit., Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaL., Prunus sibiricaL., Prunus simoniiCarr., Prunus spinosaL., Prunus tomentosaThunb., Prunus trilobaLindl., altre specie di PrunusL. sensibili al Plum pox virus

0 %

4.5.11 Tomato spotted wilt tospovirus [TSWV00]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Begonia x hiemalis Fotsch, Capsicum annuum L., Chrysanthemum L., Gerbera L., ibridi della Nuova Guinea di Impatiens L., Pelargonium L.

0 %

5. Materiale di moltiplicazione forestale destinato alla piantagione, ad eccezione delle sementi, per l’impiego nella foresta

5.1 Infestazione da funghi e oomiceti

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale il materiale di moltiplicazione può essere importato e messo in commercio

5.1.1
Cryphonectria parasitica(Murrill) Barr [ENDOPA]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi
Castanea sativa
Mill.

0 %

5.1.2
Dothistroma pini Hulbary [DOTSPI]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi
PinusL.

0 %

5.1.3
Dothistroma septosporum
(Dorogin) Morelet [SCIRPI]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi
Pinus
L.

0 %

5.1.4
Lecanosticta acicola
(von Thümen) Sydow [SCIRAC]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi
Pinus
L.

0 %

5.1.5
Phytophthora ramorum
(isolati UE) Werres,
De Cock & Man in ’t Veld

Vegetali destinati alla piantagione, esclusi i pollini e le sementi
Castanea sativaMill., Fraxinus excelsiorL., Larix deciduaMill., Larix kaempferi(Lamb.) Carrière, Larix × eurolepisA. Henry, Pseudotsuga menziesii(Mirb.) Franco, Quercus cerrisL., Quercus ilexL., Quercus rubraL.

0%

6. Sementi di ortaggi

6.1 Infestazione da batteri

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale le sementi possono essere importate e messe in commercio

Tutte le categorie

6.1.1 Clavibactermichiganensisssp. michiganensis(Smith) Davis et al. [CORBMI]

Solanum lycopersicumL.

0 %

6.1.2 Xanthomonasaxonopodis pv.phaseoli (Smith) Vauterin et al. [XANTPH]

Phaseolus vulgarisL.

0 %

6.1.3 Xanthomonasfuscanssubsp.fuscansSchaad et al. [XANTFF]

Phaseolus vulgarisL.

0 %

6.1.4 XanthomonaseuvesicatoriaJones et al. [XANTEU]

Capsicum annuumL., Solanum lycopersicumL.

0 %

6.1.5 Xanthomonasgardneri(ex Šutič 1957) Jones et al. [XANTGA]

Capsicum annuumL., Solanum lycopersicumL.

0 %

6.1.6 XanthomonasperforansJones et al. [XANTPF]

Capsicum annuumL., Solanum lycopersicumL.

0 %

6.1.7 Xanthomonasvesicatoria(ex Doidge) Vauterin et al. [XANTVE]

Capsicum annuumL., Solanum lycopersicumL.

0 %

6.2 Infestazione da insetti e acari

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale le sementi possono essere importate e messe in commercio

Tutte le categorie

6.2.1 Acanthoscelides obtectus(Say) [ACANOB]

Phaseolus coccineusL., Phaseolus vulgarisL.

0 %

6.2.2 Bruchus pisorum(Linnaeus) [BRCHPI]

Pisum sativumL.

0 %

6.2.3 Bruchus rufimanus Boheman [BRCHRU]

Vicia fabaL.

0 %

6.3 Infestazione da nematodi

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale le sementi possono essere importate e messe in commercio

Tutte le categorie

6.3.1 Ditylenchus dipsaci(Kuehn) Filipjev [DITYDI]

Allium cepaL., Allium porrumL.

0 %

6.4 Infestazione da virus, viroidi, malattie da agenti virus-simili e fitoplasmi

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale le sementi possono essere importate e messe in commercio

Tutte le categorie

6.4.1 Pepino mosaic virus [PEPMV0]

Solanum lycopersicumL.

0 %

6.4.2 Potato spindle tuber viroid [PSTVD0]

Capsicum annuumL., Solanum lycopersicumL.

0 %

7. Patate da semina

Nel presente numero l’espressione «praticamente indenne» indica che la misura in cui gli organismi nocivi sono presenti sulle patate da semina è talmente esigua che la qualità e l’utilità delle patate da semina sono accettabili.

Organismi nocivi o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione delle colture al di sotto del quale le patate da semina possono essere importate e messe in commercio

Materiale di pre-base

Materiale di base

Materiale certificato

7.1 Sintomi di virosi

Solanum tuberosumL.

0,5 %

4,0 %

10,0 %

7.2 Gamba nera (DickeyaSamson et al. spp. [1DICKG]; PectobacteriumWaldee emend. Hauben et al. spp. [1PECBG])

Solanum tuberosumL.

praticamente indenne

praticamente indenne

praticamente indenne

7.3 CandidatusLiberibacter solanacearumLiefting et al. [LIBEPS]

Solanum tuberosumL.

0 %

0 %

0 %

7.4 CandidatusPhytoplasma solaniQuaglino et al. [PHYPSO]

Solanum tuberosumL.

0 %

0 %

0 %

7.5 Ditylenchus destructorThorne [DITYDE]

Solanum tuberosumL.

0 %

0 %

0 %

7.7 Rizottoniosi causata da Thanatephorus cucumeris(A.B. Frank) Donk [RHIZSO]

Solanum tuberosumL.

1,0 %

tuberi colpiti su oltre 10 % della superficie

5,0 %

tuberi colpiti su oltre 10 % della superficie

5,0 %

tuberi colpiti su oltre 10 % della superficie

7.8 Scabbia pulverulenta della patata causata da Spongospora subterranea(Wallr.) Lagerh. [SPONSU]

Solanum tuberosumL.

1,0 %

tuberi colpiti su oltre 10 % della superficie

3,0 %

tuberi colpiti su oltre 10 % della superficie

3,0 %

tuberi colpiti su oltre 10 % della superficie

7.9 Sintomi di mosaico causati da virus

e

sintomi causati da Potato leaf roll virus [PLRV00]

Solanum tuberosumL.

0,1 %

0,8 %

6,0 %

7.10 Potato spindle tuber viroid [PSTVD0]

Solanum tuberosum L.

0 %

0 %

0 %

8. Sementi di piante oleaginose e da fibra per l’impiego nella produzione agricola

8.1 Infestazione da funghi e oomiceti

Organismi nocivi o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale le sementi possono essere importate e messe in commercio

Sementi di pre-base

Sementi di base

Sementi certificate

8.1.1 AlternarialinicolaGroves & Skolko [ALTELI]

Linum usitatissimumL.

5 %

5 % colpite da Alternaria linicola, Boeremia exigua var. linicola, Colletotrichium linie Fusariumspp.

5 %

5 % colpite da Alternaria linicola, Boeremia exigua var. linicola, Colletotrichium linie Fusariumspp.

5 %

5 % colpite da Alternaria linicola, Boeremia exigua var. linicola, Colletotrichiumlinie Fusariumspp.

8.1.2 Boeremiaexigua var. linicola(Naumov & Vassiljevsky) Aveskamp, Gruyter & Verkley [PHOMEL]

Linum usitatissimumL. — lino

1 %

5 % colpite da Alternaria linicola, Boeremia exigua var. linicola, Colletotrichium linie Fusariumspp.

1 %

5 % colpite da Alternaria linicola, Boeremia exigua var. linicola, Colletotrichium linie Fusariumspp.

1 %

5 % colpite da Alternaria linicola, Boeremia exigua var. linicola, Colletotrichium linie Fusariumspp.

8.1.3 Boeremiaexigua var. linicola(Naumov & Vassiljevsky) Aveskamp, Gruyter & Verkley [PHOMEL]

Linum usitatissimumL. — semi di lino

5 %

5 % colpite da Alternaria linicola, Boeremia exigua var. linicola, Colletotrichium linie Fusariumspp.

5 %

5 % colpite da Alternaria linicola, Boeremia exigua var. linicola, Colletotrichium linie Fusariumspp.

5 %

5 % colpite da Alternaria linicola, Boeremia exigua var. linicola, Colletotrichium linie Fusariumspp.

8.1.4 Botrytis cinereade Bary [BOTRCI]

Helianthus annuusL., LinumusitatissimumL.

5 %

5 %

5 %

8.1.5 Colletotrichum liniWesterdijk [COLLLI]

Linum usitatissimumL.

5 %

colpite da Alternaria linicola, Boeremia exigua var. linicola, Colletotrichium linie Fusariumspp.

5 %

colpite da Alternaria linicola, Boeremia exigua var. linicola, Colletotrichium linie Fusariumspp.

5 %

colpite da Alternaria linicola, Boeremia exigua var. linicola, Colletotrichium linie Fusariumspp.

8.1.6 Diaporthe caulivora(Athow & Caldwell) J.M. Santos, Vrandecic & A.J.L. Phillips [DIAPPC]

Diaporthe phaseolorumvar. sojaeLehman [DIAPPS]

Glycine max(L.) Merr

15 % per l’infestazione causata dal complesso Phomopsis

15 % per l’infestazione causata dal complesso Phomopsis

15 % per l’infestazione causata dal complesso Phomopsis

8.1.7 Fusarium(genere anamorfo) Link [1FUSAG], ausser Fusarium oxysporumf. sp. albedinis(Kill. & Maire) W.L. Gordon [FUSAAL] e Fusarium circinatumNirenberg & O’Donnell [GIBBCI]

Linum usitatissimumL.

5 %

colpite da Alternaria linicola, Boeremia exigua var. linicola, Colletotrichium linie Fusarium(genere anamorfo) Link, escluso Fusarium oxysporumf. sp. albedinis(Kill. & Maire) W.L. Gordon e Fusarium circinatumNirenberg & O’Donnell

5 %

colpite da Alternaria linicola, Boeremia exigua var. linicola, Colletotrichium linie Fusarium(genere anamorfo) Link, escluso Fusarium oxysporumf. sp. albedinis(Kill. & Maire) W.L. Gordon e Fusarium circinatumNirenberg & O’Donnell

5 %

colpite da Alternaria linicola, Boeremia exigua var. linicola, Colletotrichium linie Fusarium(genere anamorfo) Link, escluso Fusarium oxysporumf. sp. albedinis(Kill. & Maire) W.L. Gordon e Fusarium circinatumNirenberg & O’Donnell

8.1.8 Plasmopara halstedii(Farlow) Berlese & de Toni [PLASHA]

Helianthus annuusL.

0 %

0 %

0 %

8.1.9 Sclerotinia sclerotiorum(Libert) de Bary [SCLESC]

Brassica rapaL. var. silvestris (Lam.) Briggs

Non più di 5 sclerozi o frammenti di sclerozi rilevati in un’analisi di laboratorio su un campione rappresentativo di ciascun lotto di sementi, di un peso specificato nel capitolo D punto 1 dell’allegato 4 dell’ordinanza del DEFR del 7 dicembre 199823 sulle sementi e i tuberi-seme.

Non più di 5 sclerozi o frammenti di sclerozi rilevati in un’analisi di laboratorio su un campione rappresentativo di ciascun lotto di sementi, di un peso specificato nel capitolo D punto 1 dell’allegato 4 dell’ordinanza del DEFR sulle sementi e i tuberi-seme.

Non più di 5 sclerozi o frammenti di sclerozi rilevati in un’analisi di laboratorio su un campione rappresentativo di ciascun lotto di sementi, di un peso specificato nel capitolo D punto 1 dell’allegato 4 dell’ordinanza del DEFR sulle sementi e i tuberi-seme.

8.1.10 Sclerotinia sclerotiorum(Libert) de Bary [SCLESC]

Brassica napusL. (partim), Helianthus annuusL.

Non più di 10 sclerozi o frammenti di sclerozi rilevati in un’analisi di laboratorio su un campione rappresentativo di ciascun lotto di sementi, di un peso specificato nel capitolo D punto 1 dell’allegato 4 dell’ordinanza del DEFR sulle sementi e i tuberi-seme.

Non più di 10 sclerozi o frammenti di sclerozi rilevati in un’analisi di laboratorio su un campione rappresentativo di ciascun lotto di sementi, di un peso specificato nel capitolo D punto 1 dell’allegato 4 dell’ordinanza del DEFR sulle sementi e i tuberi-seme.

Non più di 10 sclerozi o frammenti di sclerozi rilevati in un’analisi di laboratorio su un campione rappresentativo di ciascun lotto di sementi, di un peso specificato nel capitolo D punto 1 dell’allegato 4 dell’ordinanza del DEFR sulle sementi e i tuberi-seme.

8.1.11 Sclerotiniasclerotiorum(Libert) de Bary [SCLESC]

Sinapis albaL.

Non più di 5 sclerozi o frammenti di sclerozi rilevati in un’analisi di laboratorio su un campione rappresentativo di ciascun lotto di sementi, di un peso specificato nel capitolo D punto 1 dell’allegato 4 dell’ordinanza del DEFR sulle sementi e i tuberi-seme.

Non più di 5 sclerozi o frammenti di sclerozi rilevati in un’analisi di laboratorio su un campione rappresentativo di ciascun lotto di sementi, di un peso specificato nel capitolo D punto 1 dell’allegato 4 dell’ordinanza del DEFR sulle sementi e i tuberi-seme.

Non più di 5 sclerozi o frammenti di sclerozi rilevati in un’analisi di laboratorio su un campione rappresentativo di ciascun lotto di sementi, di un peso specificato nel capitolo D punto 1 dell’allegato 4 dell’ordinanza del DEFR sulle sementi e i tuberi-seme.

9. Materiale di moltiplicazione e materiale vegetale destinati alla piantagione di ortaggi, ad eccezione delle sementi

9.1 Infestazione da batteri

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale il materiale di moltiplicazione può essere importato e messo in commercio

Tutte le categorie

9.1.1 Clavibacter michiganensisssp. michiganensis(Smith) Davis et al. [CORBMI]

Solanum lycopersicumL.

0 %

9.1.2 Xanthomonas euvesicatoriaJones et al. [XANTEU]

Capsicum annuumL., Solanum lycopersicumL.

0 %

9.1.3 Xanthomonas gardneri(ex Šutič 1957) Jones et al[XANTGA]

Capsicum annuumL., Solanum lycopersicumL.

0 %

9.1.4 Xanthomonas perforansJones et al. [XANTPF]

Capsicum annuumL., Solanum lycopersicumL.

0 %

9.1.5 Xanthomonasvesicatoria(ex Doidge) Vauterin et al. [XANTVE]

Capsicum annuumL., Solanum lycopersicumL.

0 %

9.2 Infestazione da funghi e oomiceti

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale il materiale di moltiplicazione può essere importato e messo in commercio

Tutte le categorie

9.2.1 FusariumLink (genere anamorfo) [1FUSAG], escluso Fusarium oxysporumf. sp. albedinis(Kill. & Maire) W.L. Gordon [FUSAAL] e Fusarium circinatum Nirenberg & O’Donnell [GIBBCI]

Asparagus officinalisL.

0 %

9.2.2 Helicobasidium brebissonii(Desm.) Donk [HLCBBR]

Asparagus officinalisL.

0 %

9.2.3 Stromatinia cepivoraBerk. [SCLOCE]

Allium cepaL., Allium fistulosumL., Allium porrumL., Allium sativumL.

0 %

9.2.4 Verticillium dahliae Kleb. [VERTDA]

Cynara cardunculusL.

0 %

9.3 Infestazione da insetti, acari e nematodi

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale il materiale di moltiplicazione può essere importato e messo in commercio

Tutte le categorie

9.3.1 Ditylenchusdipsaci (Kuehn) Filipjev [DITYDI]

Allium cepa L., Allium sativumL.

0 %

9.4 Infestazione da virus, viroidi, malattie da agenti virus-simili e fitoplasmi

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale il materiale di moltiplicazione può essere importato e messo in commercio

Tutte le categorie

9.4.1 Leek yellow stripe virus [LYSV00]

Allium sativumL.

1 %

9.4.2 Onion yellow dwarf virus [OYDV00]

Allium cepaL., Allium sativumL.

1 %

9.4.3 Potato spindle tuber viroid [PSTVD0]

Capsicum annuum L., Solanum lycopersicum L.

0 %

9.4.4 Tomato spotted wilt tospovirus [TSWV00]

Capsicum annuumL., Lactuca sativaL., Solanum lycopersicumL., Solanum melongenaL.

0 %

9.4.5 Tomato yellow leaf curl virus [TYLCV0]

Solanum lycopersicumL.

0 %

10. Materiale di moltiplicazione e materiale vegetale destinati alla piantagione di specie da frutto destinate alla produzione di frutta

10.1 Infestazione da batteri

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale il materiale di moltiplicazione può essere importato e messo in commercio

Tutte le categorie

10.1.1 Agrobacterium tumefaciens(Smith & Townsend) Conn [AGRBTU]

Cydonia oblogaMill., Juglans regiaL., MalusMill., Prunus armeniacaL., Prunus aviumL., Prunus cerasusL., Prunus domesticaL., Prunus dulcis(Mill.) D. A. Webb, Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaLindley, PyrusL., VacciniumL.

0 %

10.1.2 Agrobacteriumspp. Conn [1AGRBG]

RubusL.

0 %

10.1.3 CandidatusPhlomobacter fragariaeZreik, Bové & Garnier [PHMBFR]

FragariaL.

0 %

10.1.4 Erwinia amylovora(Burrill) Winslow et al. [ERWIAM]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

CydoniaMill., MalusMill., PyrusL.

0 %

10.1.5 Pseudomonas avellanaeJanse et al. [PSDMAL]

Corylus avellanaL.

0 %

10.1.6 Pseudomonas savastanoipv. savastanoi(Smith) Gardan et al. [PSDMSA]

Olea europaeaL.

0 %

10.1.7 Pseudomonas syringaepv. morsprunorum(Wormald) Young, Dye & Wilkie [PSDMMP]

Prunus armeniacaL., Prunus aviumL., Prunus cerasusL., Prunus domesticaL., Prunus dulcis(Mill.) D. A. Webb, Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaLindley

0 %

10.1.8 Pseudomonas syringaepv. persicae(Prunier, Luisetti &. Gardan) Young, Dye & Wilkie [PSDMPE]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaLindley

0 %

10.1.9 Pseudomonas syringaepv. syringaevan Hall [PSDMSY]

Cydonia oblongaMill., MalusMill., PyrusL., Prunus armeniacaL.

0 %

10.1.10 Pseudomonas viridiflava(Burkholder) Dowson [PSDMVF]

Prunus armeniacaL.

0 %

10.1.11 Rhodococcus fasciansTilford [CORBFA]

RubusL.

0 %

10.1.12 Spiroplasma citriSaglio et al. [SPIRCI]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

CitrusL., FortunellaSwingle, PoncirusRaf. e loro ibridi

0 %

10.1.13 Xanthomonas arboricolapv. corylina(Miller, Bollen, Simmons, Gross & Barss) Vauterin, Hoste, Kersters & Swings [XANTCY]

Corylus avellanaL.

0 %

10.1.14 Xanthomonas arboricolapv. juglandi(Pierce) Vauterin et al. [XANTJU]

Juglans regiaL.

0 %

10.1.15 Xanthomonas arboricolapv. pruni(Smith) Vauterin et al.[XANTPR]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Prunus armeniacaL., Prunus aviumL., Prunus cerasusL., Prunus domesticaL., Prunus dulcis(Mill.) D. A. Webb, Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaLindley

0 %

10.1.16 Xanthomonas campestrispv. fici(Cavara) Dye [XANTFI]

Ficus caricaL.

0 %

10.1.17 XanthomonasfragariaeKennedy & King [XANTFR]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

FragariaL.

0 %

10.2 Infestazione da funghi e oomiceti

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale il materiale di moltiplicazione può essere importato e messo in commercio

Tutte le categorie

10.2.1
Armillariella mellea(Vahl) Kummer [ARMIME]

Corylus avellanaL., Cydonia oblongaMill., Ficus caricaL., Juglans regiaL., MalusMill., PyrusL.

0 %

10.2.2
Chondrostereum purpureumPouzar [STERPU]

Cydonia oblongaMill., Juglans regiaL., MalusMill., PyrusL.

0 %

10.2.3
Colletotrichum acutatumSimmonds [COLLAC]

FragariaL.

0 %

10.2.4
Cryphonectria parasitica(Murrill) Barr [ENDOPA]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Castanea sativaMill.

0 %

10.2.5
Diaporthe strumella(Fries) Fuckel [DIAPST]

RibesL.

0 %

10.2.6
Diaporthe vacciniiShear [DIAPVA]

VacciniumL.

0 %

10.2.7
Exobasidium vaccinii(Fuckel) Woronin [EXOBVA]

VacciniumL.

0 %

10.2.8
Glomerella cingulata(Stoneman) Spaulding & von Schrenk [GLOMCI]

Cydonia oblongaMill., MalusMill., PyrusL.

0 %

10.2.9
Godronia cassandrae(Topospora myrtilli anamorfo) Peck [GODRCA]

VacciniumL.

0 %

10.2.10
Microsphaera grossulariae
(Wallroth) Léveillé [MCRSGR]

RibesL.

0 %

10.2.11
Mycosphaerella puncti­formisVerkley & U. Braun [RAMUEN]

Castanea sativaMill.

0 %

10.2.12
Neofabraea albaDesmazières [PEZIAL]

Cydonia oblongaMill., MalusMill., PyrusL.

0 %

10.2.13
Neofabraea malicorticis Jackson [PEZIMA]

Cydonia oblongaMill., MalusMill., PyrusL.

0 %

10.2.14
Neonectria ditissima(Tulasne & C. Tulasne) Samuels & Rossman [NECTGA]

Cydonia oblongaMill., Juglans regiaL., MalusMill., PyrusL.

0 %

10.2.15
Peronospora rubiRabenhorst [PERORU]

RubusL.

0 %

10.2.16
Phytophthora cactorum (Lebert & Cohn) J.Schröter [PHYTCC]

Cydonia oblonga Mill., Fragaria L., Juglans regia L., Malus Mill., Prunus armeniaca L., Prunus avium L., Prunus cerasus L., Prunus domesticaL., Prunus dulcis (Mill.) D. A. Webb, Prunus persica (L.) Batsch, Prunus salicina Lindley, Pyrus L.

0 %

10.2.17
Phytophthora cambivora(Petri) Buisman [PHYTCM]

Castanea sativaMill., Pistacia veraL.

0 %

10.2.18
Phytophthora cinnamomiRands [PHYTCN]

Castanea sativaMill.

0 %

10.2.19
Phytophthora citrophthora(R.E.Smith & E.H.Smith) Leonian [PHYTCO]

CitrusL., FortunellaSwingle, PoncirusRaf.

0 %

10.2.20
Phytophthora cryptogeaPethybridge & Lafferty [PHYTCR]

Pistacia veraL.

0 %

10.2.21
Phytophthora fragariaeC.J. Hickman [PHYTFR]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

FragariaL.

0 %

10.2.22
Phytophthora nicotianae var. parasitica (Dastur) Waterhouse [PHYTNP]

CitrusL., FortunellaSwingle, PoncirusRaf.

0 %

10.2.23
Phytophthora ramorum
(isolati UE) Werres, De Cock & Man in ’t Veld [PHYTRA]

Vegetali destinati alla piantagione, esclusi i pollini e le sementi

Castanea sativaMill.,VacciniumL.

0%

10.2.24
Phytophthoraspp. de Bary [1PHYTG]

RubusL.

0 %

10.2.25
Plenodomus tracheiphilus(Petri) Gruyter, Aveskamp & Verkley [DEUTTR]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

CitrusL., FortunellaSwingle, PoncirusRaf. e loro ibridi

0 %

10.2.26
Podosphaera aphanis(Wallroth) Braun & Takamatsu [PODOAP]

FragariaL.

0 %

10.2.27
Podosphaera mors-uvae(Schweinitz) Braun & Takamatsu [SPHRMU]

RibesL.

0 %

10.2.28
Rhizoctonia fragariaeHussain & W.E.McKeen [RHIZFR]

FragariaL.

0 %

10.2.29
Rosellinia necatrixPrillieux [ROSLNE]

Pistacia veraL.

0 %

10.2.30
Sclerophora pallidaYao & Spooner [SKLPPA]

Cydonia oblongaMill., MalusMill., PyrusL.

0 %

10.2.31
Verticillium albo-atrumReinke & Berthold [VERTAA]

Corylus avellanaL., Cydonia oblongaMill., FragariaL., MalusMill., PyrusL.

0 %

10.2.32
Verticillium dahliaeKleb [VERTDA]

Corylus avellanaL., Cydonia oblongaMill., FragariaL. MalusMill., Olea europaeaL., Pistacia veraL., Prunus armeniacaL., Prunus domesticaL., Prunus dulcis(Mill.) D. A. Webb, Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaLindley, PyrusL.

0 %

10.3 Infestazione da insetti e acari

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale il materiale di moltiplicazione può essere importato e messo in commercio

Tutte le categorie

10.3.1 Aleurothrixus floccosusMaskell [ALTHFL]

CitrusL., FortunellaSwingle, PoncirusRaf.

0 %

10.3.2 Cecidophyopsis ribisWestwood [ERPHRI]

RibesL.

0 %

10.3.3 Ceroplastes rusciLinnaeus [CERPRU]

Ficus caricaL.

0 %

10.3.4 Chaetosiphon fragaefoliiCockerell [CHTSFR]

FragariaL.

0 %

10.3.5 Dasineura tetensiRübsaamen [DASYTE]

RibesL.

0 %

10.3.6 Epidiaspis leperiiSignoret [EPIDBE]

Juglans regiaL.

0 %

10.3.7 Eriosoma lanigerumHausmann [ERISLA]

Cydonia oblongaMill., MalusMill., PyrusL.

0 %

10.3.8 Parabemisia myricaeKuwana [PRABMY]

CitrusL., FortunellaSwingle e PoncirusRaf.

0 %

10.3.9 Phytoptus avellanaeNalepa [ERPHAV]

Corylus avellanaL.

0 %

10.3.10 Phytonemus pallidusBanks [TARSPA]

FragariaL.

0 %

10.3.11 Pseudaulacaspis pentagonaTargioni-Tozzetti [PSEAPE]

Juglans regiaL., Prunus armeniacaL., Prunus domesticaL., Prunus dulcis(Mill.) D. A. Webb, Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaLindley, RibesL.

0 %

10.3.12 Psyllaspp. Geoffroy [1PSYLG]

Cydonia oblongaMill., MalusMill., PyrusL.

0 %

10.3.13 QuadraspidiotusperniciosusComstock [QUADPE]

Juglans regiaL., Prunus aviumL., Prunus armeniacaL., Prunus cerasusL., Prunus domesticaL., Prunus dulcis(Mill.) D. A. Webb, Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaLindley,RibesL.

0 %

10.3.14 Resseliella theobaldiBarnes [THOMTE]

RubusL.

0 %

10.3.15 Tetranychus urticaeKoch [TETRUR]

RibesL.

0 %

10.4 Infestazione da nematodi

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale il materiale di moltiplicazione può essere importato e messo in commercio

Tutte le categorie

10.4.1 Aphelenchoides besseyiChristie [APLOBE]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

FragariaL.

0 %

10.4.2 AphelenchoidesblastophthorusFranklin [APLOBL]

FragariaL.

0 %

10.4.3 Aphelenchoides fragariae(Ritzema Bos) Christie [APLOFR]

FragariaL.

0 %

10.4.4 Aphelenchoides ritzema­bosi(Schwartz) Steiner & Buhrer [APLORI]

FragariaL., RibesL.

0 %

10.4.5 Ditylenchus dipsaci(Kuehn) Filipjev [DITYDI]

FragariaL., RibesL.

0 %

10.4.6 Heterodera ficiKirjanova [HETDFI]

Ficus caricaL.

0 %

10.4.7 Longidorus attenuatusHooper [LONGAT]

FragariaL., Prunus aviumL., Prunus cerasusL., Prunus domesticaL., Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaLindley, RubusL.

0 %

10.4.8 Longidorus elongatus
(de Man) Thorne & Swanger [LONGEL]

FragariaL. Prunus aviumL., Prunus cerasusL., Prunus domesticaL., Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaLindley, RibesL., RubusL.

0 %

10.4.9 Longidorus macrosomaHooper [LONGMA]

FragariaL. Prunus aviumL., Prunus cerasusL., RibesL., RubusL.

0 %

10.4.10 Meloidogyne arenariaChitwood [MELGAR]

Ficus caricaL. Olea europaeaL., Prunus aviumL., Prunus armeniacaL., Prunus cerasusL., Prunus domesticaL., Prunus dulcis(Mill.) D. A. Webb, Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaLindley

0 %

10.4.11 Meloidogyne haplaChitwood [MELGHA]

Cydonia oblongaMill., FragariaL., MalusMill., PyrusL.

0 %

10.4.12 Meloidogyne incognita(Kofold & White) Chitwood [MELGIN]

Ficus caricaL. Olea europaeaL., Prunus aviumL., Prunus armeniacaL., Prunus cerasusL., Prunus domesticaL., Prunus dulcis(Mill.) D. A. Webb, Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaLindley

0 %

10.4.13 Meloidogyne javanicaChitwood [MELGJA]

Cydonia oblongaMill., Ficus caricaL., MalusMill. Olea europaeaL., Prunus aviumL., Prunus armeniacaL., Prunus cerasusL., Prunus domesticaL., Prunus dulcis(Mill.) D. A. Webb, Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaLindley, PyrusL.

0 %

10.4.14 Pratylenchus penetrans(Cobb) Filipjev & Schuurmans-Stekhoven [PRATPE]

Cydonia oblongaMill., Ficus caricaL., MalusMill., Pistacia veraL., Prunus aviumL., Prunus armeniacaL., Prunus cerasusL., Prunus domesticaL., Prunus dulcis(Mill.) D. A. Webb, Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaLindley, PyrusL.

0 %

10.4.15 Pratylenchus vulnusAllen & Jensen [PRATVU]

CitrusL., Cydonia oblongaMill., Ficus caricaL., FortunellaSwingle, FragariaL., MalusMill., Olea europaeaL., Pistacia veraL., PoncirusRaf., Prunus aviumL., Prunus armeniacaL., Prunus cerasusL., Prunus domesticaL., Prunus dulcis(Mill.) D. A. Webb, Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaLindley, PyrusL

0 %

10.4.16 Tylenchulus semipenetransCobb [TYLESE]

CitrusL., FortunellaSwingle, PoncirusRaf.

0 %

10.4.17 Xiphinema diversi­caudatum(Mikoletzky) Thorne [XIPHDI]

FragariaL., Juglans regiaL., Olea europaeaL., Prunus aviumL., Prunus cerasusL., Prunus domesticaL., Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaLindley, RibesL., RubusL.

0 %

10.4.18 Xiphinema indexThorne & Allen [XIPHIN]

Pistacia veraL.

0 %

10.5 Infestazione da virus, viroidi, malattie da agenti virus-simili e fitoplasmi

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale il materiale di moltiplicazione può essere importato e messo in commercio

Tutte le categorie

10.5.1
Apple chlorotic leaf spot virus [ACLSV0]

Cydonia oblongaMill., MalusMill., Prunus aviumL., Prunus armeniacaL., Prunus cerasusL., Prunus domesticaL., Prunus dulcis(Mill.) D. A. Webb, Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaLindley, PyrusL.

0 %

10.5.2
Apple dimple fruit viroid [ADFVD0]

MalusMill.

0 %

10.5.3
Apple flat limb agent [AFL000]

MalusMill.

0 %

10.5.4
Apple mosaic virus [APMV00]

Corylus avellanaL., MalusMill. Prunus aviumL., Prunus armeniacaL., Prunus cerasusL., Prunus domesticaL., Prunus dulcis(Mill.) D. A. Webb, Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaLindley, RubusL.

0 %

10.5.5
Apple star crack agent [APHW00]

MalusMill.

0 %

10.5.6
Apple rubbery wood agent [ARW000]

Cydonia oblongaMill., MalusMill. e PyrusL.

0 %

10.5.7
Apple scar skin viroid [ASSVD0]

MalusMill.

0 %

10.5.8
Apple stem-grooving virus [ASGV00]

Cydonia oblongaMill., MalusMill., PyrusL.

0 %

10.5.9
Apple stem-pitting virus [ASPV00]

Cydonia oblongaMill., MalusMill., PyrusL.

0 %

10.5.10
Apricot latent virus [ALV000]

Prunus armeniacaL., Prunus persica(L.) Batsch

0 %

10.5.11
Arabismosaic virus [ARMV00]

FragariaL., Olea europaeaL., Prunus aviumL., Prunus cerasusL., RibesL., RubusL.

0 %

10.5.12
Aucuba mosaic agent e blackcurrant yellows agent combinati

RibesL.

0 %

10.5.13
Black raspberry necrosis virus [BRNV00]

RubusL.

0 %

10.5.14
Blackcurrant reversion virus [BRAV00]

RibesL.

0 %

10.5.15
Blueberry mosaic associated virus [BLMAV0]

VacciniumL.

0 %

10.5.16
Blueberry red ringspot virus [BRRV00]

VacciniumL.

0 %

10.5.17
Blueberry scorch virus [BLSCV0]

VacciniumL.

0 %

10.5.18
Blueberry shock virus [BLSHV0]

VacciniumL.

0 %

10.5.19
Blueberry shoestring virus [BSSV00]

VacciniumL.

0 %

10.5.20
CandidatusPhytoplasma asterisLee et al. [PHYPAS]

FragariaL., VacciniumL.

0 %

10.5.21
CandidatusPhytoplasma fragariaeValiunas, Staniulis & Davis [PHYPFG]

FragariaL.

0 %

10.5.22
CandidatusPhytoplasma maliSeemüller & Schneider [PHYPMA]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

MalusMill.

0 %

10.5.23
CandidatusPhytoplasma pruni[PHYPPN]

FragariaL., VacciniumL.

0 %

10.5.24
CandidatusPhytoplasma prunorumSeemüller & Schneider [PHYPPR]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Prunus aviumL., Prunus armeniacaL., Prunus cerasusL., PrunusdomesticaL., Prunus dulcis(Mill.) D. A. Webb, Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaLindley

0 %

10.5.25
CandidatusPhytoplasma pyriSeemüller & Schneider [PHYPPY]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

PyrusL.

0 %

10.5.26
CandidatusPhytoplasma rubiMalembic-Maher et al. [PHYPRU]

RubusL.

0 %

10.5.27
CandidatusPhytoplasma solaniQuaglino et al. [PHYPSO]

FragariaL., VacciniumL.

0 %

10.5.28
Cherry green ring mottle virus [CGRMV0]

Prunus aviumL., Prunus cerasusL.

0 %

10.5.29
Cherry leaf roll virus [CLRV00]

Juglans regiaL., Olea europaeaL., Prunus aviumL., Prunus cerasusL.

0 %

10.5.30
Cherry mottle leaf virus [CMLV00]

Prunus aviumL., Prunus cerasusL.

0 %

10.5.31
Cherry necrotic rusty mottle virus [CRNRM0]

Prunus aviumL., Prunus cerasusL.

0 %

10.5.32
Chestnut mosaic agent

Castanea sativaMill.

0 %

10.5.33
Citrus cristacortisagent [CSCC00]

CitrusL., FortunellaSwingle, PoncirusRaf.

0 %

10.5.34
Citrus exocortisviroid [CEVD00]

CitrusL., FortunellaSwingle, PoncirusRaf.

0 %

10.5.35
Citrus impietraturaagent [CSI000]

CitrusL., FortunellaSwingle, PoncirusRaf.

0 %

10.5.36
Citrusleaf Blotch virus [CLBV00]

CitrusL., FortunellaSwingle, PoncirusRaf.

0 %

10.5.37
Citrus psorosisvirus [CPSV00]

CitrusL., FortunellaSwingle, PoncirusRaf.

0 %

10.5.38
Citrus tristezavirus [CTV000] (isolati non UE)

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

CitrusL., FortunellaSwingle, PoncirusRaf. e loro ibridi

0 %

10.5.39
Citrus variegation virus [CVV000]

CitrusL., FortunellaSwingle, PoncirusRaf.

0 %

10.5.40
Clover phyllodyphytoplasma [PHYP03]

FragariaL.

0 %

10.5.41
Cranberry false blossom phytoplasma [PHYPFB]

VacciniumL.

0 %

10.5.42
Cucumber mosaic virus [CMV000]

RibesL., RubusL.

0 %

10.5.43
Fig mosaic agent [FGM000]

Ficus caricaL.

0 %

10.5.44
Alterazioni dei frutti: malattia della mela nana [APCF00], gibbosità verde [APGC00], irregolarità del frutto di Ben Davis, rugginosità ulcerosa [APRSK0], spaccatura stellare, anula­tura rugginosa [APLP00], verrucosità rugginosa

MalusMill.

0 %

10.5.45
Gooseberry vein banding associated virus [GOVB00]

RibesL.

0 %

10.5.46
Hop stunt viroid [HSVD00]

CitrusL., FortunellaSwingle, PoncirusRaf.

0 %

10.5.47
Little cherry virus 1 e 2 [LCHV10], [LCHV20])

Prunus aviumL., Prunus cerasusL.

0 %

10.5.48
Myrobalan latent ringspot virus [MLRSV0]

Prunus domesticaL., Prunus salicinaLindley

0 %

10.5.49
Olive leaf yellowing associated virus [OLYAV0]

Olea europaeaL.

0 %

10.5.50
Olive vein yellowing-associated virus [OVYAV0]

Olea europaeaL.

0 %

10.5.51
Olive yellow mottling and decline associated virus [OYMDAV]

Olea europaeaL.

0 %

10.5.52
Peach latent mosaic viroid [PLMVD0]

Prunus persica(L.) Batsch

0 %

10.5.53
Pear bark necrosis agent [PRBN00]

Cydonia oblongaMill., PyrusL.

0 %

10.5.54
Pear bark split agent [PRBS00]

Cydonia oblongaMill., PyrusL.

0 %

10.5.55
Pear blister canker viroid [PBCVD0]

Cydonia oblongaMill., PyrusL.

0 %

10.5.56
Pear rough bark agent [PRRB00]

Cydonia oblongaMill., PyrusL.

0 %

10.5.57
Plum pox virus (Sharka) [PPV000]

Prunus armeniacaL., Prunus aviumL., Prunus cerasifera, Prunus cerasusL., Prunus domesticaL., Prunus dulcis(Mill.) D. A. Webb, Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaLindley. Nel caso di ibridi
di Prunus, se i materiali sono innestati su portainnesti, i portainnesti di altre specie di PrunusL. sensibili al Plum pox virus.

0 %

10.5.58
Prune dwarf virus [PDV000]

Prunus aviumL., Prunus armeniacaL., Prunus cerasusL., Prunus domesticaL., Prunus dulcis(Mill.) D. A. Webb, Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaLindley

0 %

10.5.59
Prunusnecrotic ringspot virus [PNRSV0]

Prunus aviumL., Prunus armeniacaL., Prunus cerasusL., Prunus domesticaL., Prunus dulcis(Mill.) D. A. Webb, Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaLindley

0 %

10.5.60
Quince yellow blotch agent [ARW000]

Cydonia oblongaMill., PyrusL.

0 %

10.5.61
Raspberry bushy dwarf virus [RBDV00]

RubusL.

0 %

10.5.62
Raspberry leaf mottle virus [RLMV00]

RubusL.

0 %

10.5.63
Raspberry ringspot virus [RPRSV0]

FragariaL., Prunus aviumL., Prunus cerasusL., RibesL., RubusL.

0 %

10.5.64
Raspberry vein chlorosis virus [RVCV00]

RubusL.

0 %

10.5.65
Raspberry yellow spot [RYS000]

RubusL.

0 %

10.5.66
Rubus yellow net virus [RYNV00]

RubusL.

0 %

10.5.67
Strawberry crinkle virus [SCRV00]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

FragariaL.

0 %

10.5.68
Strawberry latent ringspot virus [SLRSV0]

FragariaL., Olea europaeaL., Prunus aviumL., Prunus cerasusL., Prunus persica(L.) Batsch, RibesL., RubusL.

0 %

10.5.69 Strawberry mild yellow edge virus [SMYEV0]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

FragariaL.

0 %

10.5.70
Strawberry mottle virus [SMOV00]

FragariaL.

0 %

10.5.71
Strawberry multiplier disease phytoplasma [PHYP75]

FragariaL.

0 %

10.5.72
Strawberry vein banding virus [SVBV00]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

FragariaL.

0 %

10.5.73
Tomato black ring virus [TBRV00]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

FragariaL., Prunus aviumL., Prunus cerasusL., RubusL.

0 %

11. Sementi di Solanum tuberosum(semi di patata)

11.1 Infestazione da virus, viroidi, malattie da agenti virus-simili e fitoplasmi

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale le sementi possono essere importate e messe in commercio

Tutte le categorie

11.1.1 Potato spindle tuber viroid [PSTVD0]

Solanum tuberosum L.

0 %

12. Materiale di moltiplicazione e materiale vegetale destinati alla piantagione di Humulus lupulus, escluse le sementi

12.1 Infestazione da funghi e oomiceti

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale le sementi possono essere importate e messe in commercio

Tutte le categorie

12.1.1 Verticillium dahliaeKleb. [VERTDA]

Humulus lupulusL.

0 %

12.1.2 Verticillium nonalfalfaeInderbitzin, H.W. Platt, Bostock, R.M. Davis & K.V. Subbarao [VERTNO]

Humulus lupulusL.

0 %

12.2 Infestazione da virus, viroidi, malattie da agenti virus-simili e fitoplasmi

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale le sementi possono essere importate e messe in commercio

Tutte le categorie

12.2.1
Citrus bark cracking viroid [CBCVD0]

Vegetali destinati alla piantagione, esclusi i pollini e le sementi

Humulus lupulusL.

0 %

12.3 Infestazione da batteri

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale le sementi possono essere importate e messe in commercio

Tutte le categorie

12.3.1
Pseudomonas syringae pv. actinidiae Takikawa, Serizawa, Ichikawa, Tsuyumu & Goto [PSDMAK]

ActinidiaLindl.

0 %

Allegato 4 24

24 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 2 dell’O del DEFR e del DATEC del 19 giu. 2020 (RU 2020 3073). Aggiornato dal n. I cpv. 1 dell’O del DEFR e del DATEC del 31 ott. 2022, in vigore dal 1° dic. 2022 (RU 2022 702).

(art. 5 cpv. 1)

Misure contro la comparsa di organismi regolamentati non da quarantena (ORNQ) su vegetali specifici destinati alla piantagione

Le categorie di materiale di moltiplicazione indicate corrispondono a quelle dell’ordinanza del 7 dicembre 199825 sul materiale di moltiplicazione.

Definizioni

Nel presente allegato si considera:

a.
organo ufficiale responsabile: per la Svizzera il SFF o un’organizzazione di controllo indipendente giusta l’articolo 106 capoverso 1 lettera c OSalV;
b.
sito di produzione: una determinata parte di un luogo di produzione gestito come unità propria a scopi di natura fitosanitaria;
c.
luogo di produzione: ogni azienda o un gruppo di superfici coltive gestite come un’unità di produzione o un’unità agricola;
d.
area: un Paese identificato ufficialmente, una parte di esso o più Paesi o loro parti.

1. Sementi di piante foraggere

1.1 Ispezione in campo

1.1.1
L’organo ufficiale responsabile, o l’azienda sotto la sorveglianza ufficiale dell’organo ufficiale responsabile ispeziona la coltura a partire dalla quale sono prodotte le sementi di piante foraggere per individuare la presenza di organismi regolamentati non da quarantena (ORNQ) e al fine di garantire che per gli ORNQ non vengano superati i valori soglia definiti nell’allegato 3 numero 1. L’organo ufficiale responsabile può autorizzare ispettori che non siano operatori professionali a effettuare le ispezioni in campo per suo conto e sotto la sua sorveglianza ufficiale.

1.1.2 Le ispezioni in campo sono effettuate quando lo stato e lo stadio di sviluppo della coltura consentono un’ispezione adeguata. Viene effettuata almeno un’ispezione in campo all’anno, nel periodo più opportuno per individuare i rispettivi ORNQ.

1.1.3 L’organo ufficiale responsabile stabilisce le dimensioni, il numero e la distribuzione delle sezioni del campo da ispezionare, secondo metodi adeguati. La percentuale di colture destinate alla produzione di sementi da sottoporre all’ispezione ufficiale dell’organo ufficiale responsabile è almeno del 5 per cento.

1.2 Campionatura e analisi di sementi di piante foraggere

1.2.1
L’organo ufficiale responsabile:

a. preleva campioni ufficiali da lotti di sementi di piante foraggere;

b. autorizza gli addetti alla campionatura di sementi a effettuare la campionatura per suo conto e sotto la sua sorveglianza ufficiale;

c. confronta i campioni di sementi da esso prelevati con quelli dello stesso lotto di sementi prelevati dagli addetti alla campionatura di sementi sotto la sorveglianza ufficiale di cui alla lettera b;

d. sorveglia l’attività degli addetti alla campionatura di sementi di cui al numero 1.2.2.

1.2.2
L’organo ufficiale responsabile o l’azienda sotto sorveglianza ufficiale effettua campionatura e analisi delle sementi di piante foraggere conformemente ai più recenti metodi internazionali. Tranne nel caso della campionatura automatica, l’organo ufficiale responsabile sottopone a un controllo ufficiale almeno il 5 per cento dei lotti di sementi annunciati per la certificazione. Tale percentuale è ripartita il più equamente possibile tra tutte le persone fisiche e giuridiche che annunciano le sementi per la certificazione e tra le specie annunciate, ma può anche essere scelta in maniera mirata per fugare determinati dubbi.
1.2.3
In caso di campionatura automatica, sono applicate procedure adeguate sottoposte a sorveglianza ufficiale. Per l’esame delle sementi annunciate per la certificazione, i campioni sono prelevati da lotti omogenei. Per quanto riguarda il peso del lotto e dei campioni, si applica la tabella di cui all’allegato 4 capitolo C numero 1 dell’ordinanza del DEFR del 7 dicembre 199826 sulle sementi e i tuberi-seme.

1.3 Misure supplementari per determinate specie vegetali

Per determinate specie vegetali l’organo ufficiale responsabile o l’azienda sotto la sorveglianza ufficiale dell’organo ufficiale responsabile effettua le ispezioni supplementari seguenti o prende altre misure per quanto riguarda:

1.3.1
le sementi di pre-base, le sementi di base e le sementi certificate di Medicago sativa L. al fine di impedire la comparsa di Clavibacter michiganensisssp. insidiosus e di garantire che:

a. le sementi provengono da aree notoriamente indenni da Clavibacter michiganensis spp. insidiosus;

b. la coltura è cresciuta su superfici non utilizzate per la produzione di Medicago sativa L. nei 3 anni precedenti la semina e durante le ispezioni in campo sulla superficie di moltiplicazione non sono stati riscontrati sintomi di Clavibacter michiganensis ssp. insidiosus nella coltura precedente su popolamenti vicini di Medicago sativa L.; oppure

c. la coltura appartiene a una varietà considerata particolarmente resistente a Clavibacter michiganensis ssp. insidiosus e la percentuale in peso di impurezze innocue non supera 0,1 per cento;

1.3.2
le sementi di pre-base, le sementi di base e le sementi certificate di Medicago sativa L. al fine di impedire la comparsa di Ditylenchus dipsaci e garantire che:

a. nessun sintomo di Ditylenchus dipsaci è stato riscontrato sulla superficie di moltiplicazione durante la coltura precedente, nei 2 anni precedenti non sono state coltivate piante ospiti principali e sono state prese adeguate misure di igiene al fine di impedire l’infestazione nell’azienda di moltiplicazione;

b. nessun sintomo di Ditylenchus dipsaci è stato riscontrato sulla superficie di moltiplicazione durante la coltura precedente e non è stata riscontrata la presenza di Ditylenchus dipsaci in seguito ad analisi di laboratorio su un campione rappresentativo; oppure

c. le sementi sono state sottoposte a un trattamento fisico o chimico adeguato contro Ditylenchus dipsaci e sono risultate indenni da tale organismo nocivo in seguito ad analisi di laboratorio su un campione rappresentativo.

2. Sementi di cereali

2.1 Ispezione in campo

2.1.1
L’organo ufficiale responsabile o l’azienda sotto la sorveglianza ufficiale dell’organo ufficiale responsabile ispeziona la coltura a partire dalla quale sono prodotte le sementi di cereali al fine di garantire che per gli ORNQ non vengano superati i valori soglia di cui alla tabella seguente.

Organismo nocivo

Specie vegetale

Valore soglia dell’infestazione al di sotto del quale le sementi possono essere importate e messe in commercio

Sementi di pre-base

Sementi di base

Sementi certificate

2.1.1.1 Gibberellafujikuroi Sawada [GIBBFU]

Oryza sativa L.

Non più di 2 piante sintomatiche per 200 m2 individuate durante le ispezioni in campo effettuate in periodi opportuni su un campione rappresentativo di ogni coltura. di piante di ciascuna coltu­ ra

Non più di 2 piante sintomatiche per 200 m2 individuate durante le ispezioni in campo effettuate in periodi opportuni su un campione rappresentativo di ogni coltura. di piante di ciascuna coltu­ ra..

Sementi certificate della prima generazione (C1):

non più di 4 piante sintomatiche per 200 m2 individuate durante le ispezioni in campo effettuate in periodi opportuni su un campione rappresenta­tivo di vegetali di ogni coltura.

Sementi certificate della seconda generazione (C2):

non più di 8 piante sintoma­tiche per 200 m2 individuate durante le ispezioni in campo effettuate in periodi opportuni su un campione rappresenta­tivo di vegetali di ogni coltura.

2.1.1.2 Aphelenchoidesbesseyi Christie [APLOBE]

Oryza sativaL.

0 %

0 %

0 %

L’organo ufficiale responsabile può autorizzare ispettori che non siano opertatori professionali a effettuare le ispezioni in campo per suo conto e sotto la sua sorveglianza ufficiale.

2.1.2
Le ispezioni in campo sono effettuate quando lo stato e lo stadio di sviluppo della coltura consentono un’ispezione adeguata. Viene effettuata almeno un’ispezione in campo all’anno nel periodo più opportuno per individuare i rispettivi ORNQ.
2.1.3
L’organo ufficiale responsabile stabilisce le dimensioni, il numero e la distribuzione delle sezioni del campo da ispezionare, secondo metodi adeguati. L’organo ufficiale responsabile ispeziona almeno il 5 per cento delle colture destinate alla produzione di sementi.

2.2 Campionatura e analisi di sementi di cereali

2.2.1
L’organo ufficiale responsabile:

a. preleva campioni ufficiali di sementi da lotti di sementi di cereali;

b. autorizza gli addetti alla campionatura di sementi a effettuare la campionatura per suo conto e sotto la sua sorveglianza ufficiale;

c. confronta i campioni di sementi da esso prelevati con quelli dello stesso lotto di sementi prelevati dagli addetti alla campionatura di sementi sotto la sorveglianza ufficiale di cui alla lettera b;

d. sorveglia l’attività degli addetti alla campionatura di sementi di cui al numero 2.2.2.

2.2.2
L’organo ufficiale responsabile o l’azienda sotto sorveglianza ufficiale effettua campionature e analisi delle sementi di cereali conformemente ai più recenti metodi internazionali. Tranne nel caso della campionatura automatica, l’organo ufficiale responsabile sottopone a un controllo ufficiale almeno il 5 per cento dei lotti di sementi annunciati per la certificazione ufficiale. Tale percentuale è ripartita il più equamente possibile tra tutte le persone fisiche e giuridiche che annunciano le sementi per la certificazione e tra le specie annunciate, ma può anche essere scelta in maniera mirata per fugare determinati dubbi.
2.2.3
In caso di campionatura automatica, sono applicate procedure adeguate sottoposte a sorveglianza ufficiale. Per l’esame delle sementi anunciate per la certificazione i campioni sono prelevati da lotti omogenei. Per quanto riguarda il peso del lotto e dei campioni, si applica la tabella di cui all’allegato 4 capitolo C numero 1 dell’ordinanza del DEFR del 7 dicembre 199827 sulle sementi e i tuberi-seme.

2.3 Misure supplementari per le sementi di Oryza sativa L.

2.3.1
L’organo ufficiale responsabile o l’azienda sotto la sorveglianza ufficiale dell’organo ufficiale responsabile effettua le ispezioni supplementari seguenti o prende altre misure al fine di garantire che le sementi di Oryza sativa L. adempiano una delle seguenti condizioni:

a. provengono da aree notoriamente indenni da Aphelenchoides besseyi;

b. sono state ufficialmente sottoposte dagli organi ufficiali responsabili ad adeguate analisi nematologiche su un campione rappresentativo di ogni lotto e sono risultate indenni da Aphelenchoides besseyi;

c. sono state sottoposte a un trattamento con acqua calda adeguato o a un altro trattamento adeguato contro Aphelenchoides besseyi.

3. Vegetali destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, per la moltiplicazione vegetativa delle piante di vite destinate alla produzione di uve

Le misure da prendere sono elencate all’allegato 1 dell’ordinanza del DEFR del 2 novembre 200628 sulle piante di vite.

4. Materiale di moltiplicazione destinato alla piantagione di piante ornamentali e altri vegetali destinati alla piantagione a scopo ornamentale

L’organo ufficiale responsabile o l’azienda sotto la sorveglianza ufficiale dell’organo ufficiale responsabile effettua ispezioni e prende altre misure al fine di garantire che siano adempiute le condizioni relative ai rispettivi ORNQ e ai vegetali destinati alla piantagione di cui alla tabella seguente:

4.1 Infestazione da batteri

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Condizioni

4.1.1
Erwinia amylovora
(Burrill) Winslow et al. [ERWIAM]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Amelanchier Medik., Chaenomeles Lindl., Cotoneaster Medik., Crataegus Tourn. ex L., Cydonia Mill., Eriobtrya Lindl., Malus Mill., Mespilus Bosc ex Spach, Photinia davidiana Decne., Pyracantha M. Roem., Pyrus L., Sorbus L.

a.
I vegetali sono stati coltivati in aree notoriamente indenni da Erwiniaamylovora(Burrill) Winslow et al.; oppure
b.
i vegetali sono stati coltivati in un sito di produzione sottoposto a controllo visivo in un periodo opportuno per individuare la presenza dell’organismo nocivo durante l’ultimo ciclo vegetativo e i vegetali che presentano sintomi d’infestazione dell’organismo nocivo come pure tutte le piante ospiti vicine sono state rimosse e immediatamente distrutte.
4.1.2
Pseudomonas syringae pv. actinidiae Takikawa, Serizawa, Ichikawa, Tsuyumu & Goto [PSDMAK]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Actinidia Lindl.

a.
I vegetali sono stati prodotti in zone che l’autorità competente ha ricosciuto indenni da Pseudomonas syringae pv. actinidiae conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie; oppure
b.
i) non sono stati osservati sintomi di Pseudomonas syringae pv. actinidiae sui vegetali del sito di produzione durante l’ultimo periodo vegetativo completo; oppure
ii) sono stati osservati sintomi di Pseudomonas syringae pv. actinidiae in non più dell’1 % dei vegetali del sito di produzione e tali vegetali sono stati estirpati e immediatamente distrutti assieme a eventuali vegetali sintomatici nelle immediate vicinanze, e una parte rappresentativa dei restanti vegetali asintomatici sono stati sottoposti a campionamento e a prove per il rilevamento di Pseudomonas syringae pv. actinidiae e sono risultati esenti dall’organismo nocivo.
4.1.3
Pseudomonas syringae pv. persicae (Prunier, Luisetti &. Gardan) Young, Dye & Wilkie [PSDMPE]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Prunus persica (L.) Batsch, Prunus salicina Lindl.

a.
I vegetali sono stati prodotti in aree notoriamente indenni da Pseudomonas syringae pv. persicae (Prunier, Luisetti &.; Gardan) Young, Dye & Wilkie; oppure
b.
i vegetali sono stati coltivati in un sito di produzione risultato indenne da Pseudomonas syringae pv. persicae (Prunier, Luisetti & Gardan) Young, Dye & Wilkie in seguito a un controllo visivo durante l’ultimo ciclo vegetativo completo e tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze sono state rimosse e immediatamente distrutte; oppure
c.
non più del 2 % dei vegetali del lotto presentava sintomi nel corso di controlli visivi in periodi opportuni per individuare la presenza dell’organismo nocivo durante l’ultimo ciclo vegetativo e tali vegetali nonché tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze sono stati rimossi e immediatamente distrutti.
4.1.4
Spiroplasma citri Saglio
et al. [SPIRCI]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf. e loro ibridi

I vegetali derivano da piante madri che sono state sottoposte a un controllo visivo nel periodo più opportuno per individuare la presenza dell’organismo nocivo e sono risultate indenni da Spiroplasma citri Saglio, e

a.
sono stati prodotti in aree notoriamente indenni da Spiroplasma citri Saglio; oppure
b.
il sito di produzione è risultato indenne da Spiroplasma citri Saglio durante l’ultimo ciclo vegetativo completo in seguito a un controllo visivo dei vegetali nel periodo più opportuno per individuare la presenza dell’organismo nocivo durante l’ultimo ciclo vegetativo; oppure
c.
non più del 2 % dei vegetali presentava sintomi nel corso del controllo visivo, nel periodo opportuno per individuare la presenza dell’organismo nocivo durante l’ultimo ciclo vegetativo e tutti i vegetali infestati sono stati rimossi e immediatamente distrutti.
4.1.5
Xanthomonas arboricola pv. pruni (Smith) Vauterin et al. [XANTPR]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Prunus L.

a.
I vegetali sono stati prodotti in un’area notoriamente indenne da Xanthomonas arboricola pv. pruni Vauterin et al; oppure
b.
i vegetali sono stati coltivati in un sito di produzione risultato indenne da Xanthomonas arboricola pv. pruni Vauterin et al. durante l’ultimo ciclo vegetativo completo in seguito a un controllo visivo e tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze e i vegetali vicini sono stati rimossi e immediatamente distrutti, a meno che l’analisi di un campione rappresentativo di piante sintomatiche abbia dimostrato che i sintomi non sono causati da Xanthomonas arboricola pv. pruni (Smith) Vauterin et al.; oppure
c.
non più del 2 % dei vegetali del lotto presentava sintomi nel corso di controlli visivi in periodi opportuni durante l’ultimo ciclo vegetativo e tali vegetali nonché tutte le piante sintomatiche sul sito di produzione e nelle immediate vicinanze, nonché i vegetali vicini sono stati rimossi e immediatamente distrutti, a meno che l’analisi di un campione rappresentativo di piante sintomatiche abbia dimostrato che i sintomi non sono causati da Xanthomonas arboricola pv. pruni Vauterin et al.; oppure
d.
nel caso di specie sempreverdi, i vegetali sono stati sottoposti a un controllo visivo prima dello spostamento e sono risultati indenni da sintomi di Xanthomonas arboricola pv. pruniVauterin et al.
4.1.6
Xanthomonas euvesicatoria Jones et al. [XANTEU]

Capsicum annuum L.

1.
Sementi:
a.
le sementi provengono da aree notoriamente indenni da Xanthomonas euvesicatoriaJones et al; oppure
b.
nessun sintomo di una malattia causata da Xanthomonas euvesicatoria Jones et al. è stato riscontrato nel corso di controlli visivi in periodi opportuni per individuare la presenza dell’organismo nocivo durante il ciclo vegetativo completo dei vegetali sul sito di produzione; oppure
c.
le sementi sono state ufficialmente sottoposte ad analisi per il rilevamento di Xanthomonas euvesicatoria Jones et al. sulla base di un campione rappresentativo utilizzando metodi adeguati, eventualmente in seguito a un trattamento idoneo, e sono risultate indenni da Xanthomonas euvesicatoria Jones et al.
2.
Vegetali, escluse le sementi:
a.
le piante giovani sono state ottenute da sementi che adempiono le condizioni di cui al numero 1; e
b.
le piante giovani sono state conservate in condizioni igieniche idonee per impedire un’infestazione.
4.1.7
Xanthomonas gardneri
(ex Šutič) Jones et al. [XANTGA]

Capsicum annuum L.

1.
Sementi:
a.
le sementi provengono da aree notoriamente indenni da Xanthomonas gardneri (ex Šutič) Jones et al.; oppure
b.
nessun sintomo di una malattia causata da Xanthomonas gardneri (ex Šutič) Jones et al. è stato riscontrato nel corso di controlli visivi in periodi opportuni durante il ciclo vegetativo completo dei vegetali nel sito di produzione; oppure
c.
le sementi sono state ufficialmente sottoposte ad analisi per il rilevamento di Xanthomonas gardneri (ex Šutič) Jones et al. Sulla base di un campione rappresentativo utilizzando metodi adeguati, eventualmente dopo un trattamento adeguato, e sono risultate indenni da Xanthomonas gardneri (ex Šutič) Jones et al.
2.
Vegetali, escluse le sementi:
a.
le piante giovani sono state ottenute da sementi che adempiono le condizioni di cui al numero 1; e
b.
le piante giovani sono state conservate in condizioni igieniche idonee per impedire un’infestazione.
4.1.8
Xanthomonas perforans Jones et al. [XANTPF]

Capsicum annuum L.

1.
Sementi:
a.
le sementi provengono da aree notoriamente indenni da Xanthomonas perforans Jones et al.; oppure
b.
nessun sintomo di una malattia causata da Xanthomonas perforans Jones et al. è stato riscontrato nel corso di controlli visivi in periodi opportuni durante il ciclo vegetativo completo dei vegetali nel sito di produzione; oppure
c.
le sementi sono state ufficialmente sottoposte ad analisi per il rilevamento di Xanthomonas perforans Jones et al. sulla base di un campione rappresentativo utilizzando metodi adeguati, eventualmente in seguito a un trattamento adeguato, e sono risultate indenni da Xanthomonas perforansJones et al.
2.
Vegetali, escluse le sementi:
a.
le piante giovani sono state ottenute da sementi che adempiono le condizioni di cui al numero 1; e
b.
le piante giovani sono state conservate in condizioni igieniche idonee per impedire un’infestazione.
4.1.9
Xanthomonas vesicatoria (ex Doidge) Vauterin et al. [XANTVE]

Capsicum annuum L.

1.
Sementi:
a.
le sementi provengono da aree notoriamente indenni da Xanthomonas vesicatoria (ex Doidge) Vauterin et al.; oppure
b.
nessun sintomo di una malattia causata da Xanthomonas vesicatoria(ex Doidge) Vauterin et al. è stato riscontrato nel corso dei controlli visivi in periodi opportuni durante il ciclo vegetativo completo dei vegetali nel sito di produzione; oppure
c.
le sementi sono state ufficialmente sottoposte ad analisi per il rilevamento di Xanthomonas vesicatoria(ex Doidge) Vauterin et al. sulla base di un campione rappresentativo utilizzando metodi adeguati, eventualmente dopo un trattamento adeguato, e sono risultate indenni da Xanthomonas vesicatoria(ex Doidge) Vauterin et al.
2.
Vegetali, escluse le sementi:
a.
le piante giovani sono state ottenute da sementi che adempiono le condizioni di cui al numero 1; e
b.
le piante giovani sono state conservate in condizioni igieniche idonee per impedire un’infestazione.

4.2 Infestazione da funghi e oomiceti

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Condizioni

4.2.1 Cryphonectria parasitica(Murrill) Barr [ENDOPA]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

CastaneaL.

a.
I vegetali sono stati prodotti in aree notoriamente indenni da Cryphonectria parasitica(Murrill) Barr; oppure
b.
nessun sintomo di Cryphonectria parasitica(Murrill) Barr è stato riscontrato nel sito di produzione dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo dei vegetali; oppure
c.
i vegetali con sintomi di Cryphonectria parasitica(Murrill) Barr sono stati rimossi e i vegetali rimanenti sono stati controllati a intervalli di una settimana e non sono stati riscontrati sintomi nel sito di produzione per almeno tre settimane prima dello spostamento.

4.2.2 Dothistroma piniHulbary [DOTSPI], Dothistroma septosporum(Dorogin) Morelet [SCIRPI], Lecanosticta acicola(von Thümen) Sydow [SCIRAC]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

PinusL.

a.
I vegetali provengono da aree notoriamente indenni da Dothistroma piniHulbary, Dothistroma septosporum(Dorogin) Morelet e Lecanostictaacicola(von Thümen) Sydow; oppure
b.
nessun sintomo di ruggine del pino causata da Dothistroma piniHulbary, Dothistroma septosporum(Dorogin) Morelet o Lecanosticta acicola(von Thümen) Sydow è stato riscontrato nel sito di produzione o nelle immediate vicinanze dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo dei vegetali; oppure
c.
sono stati applicati trattamenti adeguati contro la ruggine del pino causata da Dothistroma piniHulbary, Dothistroma septosporum(Dorogin) Morelet o Lecanosticta acicola(von Thümen) Sydow e prima dello spostamento i vegetali sono stati controllati e sono risultati indenni da sintomi di ruggine del pino.

4.2.3 Phytophthora ramorum(isolati UE) Werres, De Cock & Man in ’t Veld

CamelliaL., Castanea sativaMill., Fraxinus excelsiorL., Larix deciduaMill., Larix kaempferi(Lamb.) Carrière, Larix × eurolepisA. Henry, Pseudotsuga menziesii(Mirb.) Franco, Quercus cerrisL., Quercus ilexL., Quercus rubraL., RhododendronL., esclusi R. simsiiL., ViburnumL.

a.
I vegetali sono stati prodotti in zone che l’autorità competente ha riconosciuto indenni da Phytophthora ramorum (isolati UE) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie; oppure
b.
non sono stati osservati sintomi di Phytophthora ramorum (isolati UE) sui vegetali ospiti del sito di produzione durante l’ultimo periodo vegetativo completo; oppure
c.
i. i vegetali che presentano sintomi di Phytophthora ramorum (isolati UE) nel sito di produzione e tutti i vegetali in un raggio di 2 metri dal materiale sintomatico sono stati estirpati e distrutti, compreso il terreno a essi aderente;
e
ii.
per tutti i vegetali ospiti situati in un raggio di 10 metri dai vegetali sintomatici e per tutti gli altri vegetali del lotto contaminato:
entro tre mesi dall’individuazione dei vegetali sintomatici non sono stati osservati sintomi di Phytophthora ramorum (isolati UE) su tali vegetali nel corso di almeno due ispezioni effettuate in periodi opportuni per rilevare la presenza dell’organismo nocivo, e nel corso di tale periodo di tre mesi non sono stati applicati trattamenti volti a eliminare i sintomi di Phytophthora ramorum (isolati UE) e
in seguito a tale periodo di tre mesi:
non sono stati osservati sintomi di Phytophthora ramorum
(isolati UE) su tali vegetali del sito di produzione oppure
un campione rappresentativo di tali vegetali destinati allo spostamento è stato sottoposto a prove ed è risultato esente da Phytophthora ramorum(isolati UE);
e
iii.
per tutti gli altri vegetali del sito di produzione:
non sono stati osservati sintomi di Phytophthora ramorum (isolati UE) su tali vegetali del sito di produzione oppure
un campione rappresentativo di tali vegetali destinati allo spostamento è stato sottoposto a prove ed è risultato esente da Phytophthora ramorum (isolati UE).
4.2.4
Plasmopara halstedii(Farlow) Berlese & de Toni [PLASHA]

Sementi

Helianthus annuusL.

a.
Le sementi provengono da aree notoriamente indenni da Plasmopara halstedii(Farlow) Berlese & de Toni; oppure
b.
nessun sintomo di Plasmopara halstedii(Farlow) Berlese & de Toni è stato riscontrato nel sito di produzione delle sementi nel corso di almeno 2 ispezioni in periodi opportuni per individuare la presenza dell’organismo nocivo durante il ciclo vegetativo; oppure
c.
i. il sito di produzione delle sementi è stato sottoposto ad almeno 2 ispezioni in periodi opportuni per individuare la presenza dell’organismo nocivo durante il ciclo vegetativo, e
ii. non più del 5 % dei vegetali presentava sintomi di Plasmopara halstedii(Farlow) Berlese & de Toni nel corso di tali ispezioni e dopo l’ispezione tutti i vegetali con sintomi di Plasmopara halstedii(Farlow) Berlese & de Toni sono stati rimossi e immediatamente distrutti, e
iii. nel corso dell’ispezione finale non sono stati riscontrati vegetali con sintomi di Plasmopara halstedii(Farlow) Berlese & de Toni; oppure
d.
i. il sito di produzione delle sementi è stato sottoposto ad almeno 2 ispezioni in periodi opportuni per individuare la presenza dell’organismo nocivo durante il ciclo vegetativo, e
ii. tutti i vegetali con sintomi di Plasmopara halstedii(Farlow) Berlese & de Toni dopo l’ispezione sono stati rimossi e immediatamente distrutti, e
iii. nel corso dell’ispezione finale non sono stati riscontrati vegetali con sintomi di Plasmopara halstedii(Farlow) Berlese & de Toni e un campione rappresentativo di ciascun lotto è stato analizzato ed è risultato indenne da Plasmopara halstedii(Farlow) Berlese & de Toni; oppure
e.
le sementi sono state sottoposte a un trattamento adeguato che si è dimostrato efficace contro tutti i ceppi noti di Plasmopara halstedii(Farlow) Berlese & de Toni.
4.2.5
Plenodomus tracheiphilus(Petri) Gruyter, Aveskamp & Verkley [DEUTTR]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

CitrusL., FortunellaSwingle, PoncirusRaf. e loro ibridi

a.
I vegetali sono stati prodotti in aree notoriamente indenni da Plenodomus tracheiphilus(Petri) Gruyter, Aveskamp & Verkley; oppure
b.
i vegetali sono stati coltivati in un sito di produzione che è risultato indenne da Plenodomus tracheiphilus(Petri) Gruyter, Aveskamp & Verkley nel corso dell’ultimo ciclo vegetativo completo in seguito ad almeno 2 controlli visivi in periodi opportuni durante tale ciclo vegetativo e tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze sono state rimosse e immediatamente distrutte; oppure
c.
non più del 2 % dei vegetali del lotto presentava sintomi nel corso di almeno 2 controlli visivi in periodi opportuni per individuare la presenza dell’organismo nocivo durante l’ultimo ciclo vegetativo e tali vegetali nonché tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze sono stati rimossi e immediatamente distrutti.
4.2.6
Puccinia horianaP. Hennings [PUCCHN]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

ChrysanthemumL.

a.
I vegetali derivano da piante madri che sono state controllate almeno una volta al mese nel corso dei 3 mesi precedenti e non sono stati riscontrati sintomi nel sito di produzione; oppure
b.
le piante madri con sintomi e i vegetali in un raggio di 1 m sono stati rimossi e distrutti, i vegetali sono stati sottoposti a un trattamento fisico o chimico adeguato e prima dello spostamento sono stati controllati e sono risultati indenni da sintomi.


4.3 Infestazione da insetti e acari

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Condizioni

4.3.1 Aculops fuchsiae Keifer [ACUPFU]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

FuchsiaL.

a.
I vegetali sono stati prodotti in aree notoriamente indenni da Aculops fuchsiaeKeifer; oppure
b.
non sono stati riscontrati sintomi nei vegetali o nelle piante madri da cui derivano nel corso di controlli visivi nel sito di produzione durante il precedente ciclo vegetativo nel periodo più opportuno per individuare la presenza dell’organismo nocivo; oppure
c.
i vegetali sono stati sottoposti a un trattamento fisico o chimico adeguato prima dello spostamento e in un controllo successivo sono risultati indenni dall’organismo nocivo.

4.3.2 Opogona sacchariBo [OPOGSC]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

BeaucarneaLem., BougainvilleaComm. ex Juss., CrassulaL., CrinumL., DracaenaVand. ex L., FicusL., MusaL., PachiraAubl., Palmae, SansevieriaThunb., YuccaL.

a.
I vegetali sono stati prodotti in aree notoriamente indenni da Opogona sacchari Bojer; oppure
b.
i vegetali sono stati coltivati in un sito di produzione in cui non sono stati riscontrati sintomi o indizi di Opogona sacchari Bojer nel corso di controlli visivi effettuati almeno ogni 3 mesi per un periodo di almeno 6 mesi prima dello spostamento; oppure
c.
nel sito di produzione è applicato un sistema di sorveglianza e di eradicazione della popolazione di Opogona sacchari Bojer, nonché di rimozione dei vegetali infestati e ciascun lotto prima dello spostamento è stato sottoposto a un controllo visivo nel periodo più opportuno per individuare la presenza dell’organismo nocivo ed è risultato indenne da sintomi di Opogona sacchari Bojer.
4.3.3
Rhynchophorus ferrugineus(Olivier) [RHYCFE]

Vegetali di Palmaedestinati alla piantagione, esclusi frutti e sementi, aventi un fusto dal diametro superiore a 5 cm alla base e appartenenti ai seguenti generi e specie:

Areca catechuL., Arenga pinnata(Wurmb) Merr., BismarckiaHildebr. & H. Wendl., Borassus flabelliferL., Brahea armataS. Watson, Brahea edulisH. Wendl., Butia capitata(Mart.) Becc., Calamus merrilliiBecc., Caryota maximaBlume, Caryota cumingiiLodd. ex Mart., Chamaerops humilisL., Cocos nuciferaL., Corypha utanLam., CoperniciaMart., Elaeis guineensisJacq., Howea forsterianaBecc., Jubaea chilensis(Molina) Baill., Livistona australisC. Martius, Livistona decora(W. Bull) Dowe, Livistona rotundifolia(Lam.) Mart., Metroxylon saguRottb., Phoenix canariensisChabaud, Phoenix dactyliferaL., Phoenix reclinataJacq., Phoenix roebeleniiO’Brien, Phoenix sylvestris(L.) Roxb., Phoenix theophrastiGreuter, PritchardiaSeem. & H. Wendl., Ravenea rivularisJum. & H. Perrier, Roystonea regia(Kunth) O.F. Cook, Sabal palmetto(Walter) Lodd. ex Schult. & Schult. f., Syagrus romanzoffiana(Cham.) Glassman, Trachycarpus fortunei(Hook.) H. Wendl., WashingtoniaH. Wendl.

a.
I vegetali, durante l’intero ciclo vitale, sono stati coltivati in un’area che l’organismo ufficiale responsabile ha riconosciuto indenne da Rhynchophorus ferrugineus (Olivier) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie; oppure
b.
i vegetali, durante i due anni precedenti lo spostamento, sono stati coltivati in un sito in Svizzera o all’interno dell’Unione europea soggetto a isolamento fisico volto a impedire l’introduzione di Rhynchophorus ferrugineus (Olivier), o in un sito in Svizzera o all’interno dell’Unione europea in cui sono stati applicati trattamenti preventivi adeguati in relazione a tale organismo nocivo;
c.
i vegetali sono stati sottoposti a controlli visivi almeno una volta ogni 4 mesi e sono risultati indenni da Rhynchophorus ferrugineus(Olivier).


4.4 Infestazione da nematodi

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Condizioni

4.4.1 Ditylenchus dipsaci(Kuehn) Filipjev [DITYDI]

AlliumL.

a.
I vegetali o le piante da seme sono stati controllati e non sono stati riscontrati sintomi di Ditylenchus dipsaci (Kuehn) Filipjev nel lotto dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo; oppure
b.
i bulbi sono risultati indenni da sintomi di Ditylenchus dipsaci (Kuehn) Filipjev in seguito a controlli visivi nel periodo più opportuno per individuare la presenza dell’organismo nocivo e sono stati confezionati per la cessione al consumatore finale.

4.4.2 Ditylenchus dipsaci(Kuehn) Filipjev
[DITYDI]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

CamassiaLindl., ChionodoxaBoiss., Crocus flavusWeston, GalanthusL., HyacinthusTourn. ex L, HymenocallisSalisb., MuscariMill., NarcissusL., OrnithogalumL., PuschkiniaAdams, ScillaL., SternbergiaWaldst. & Kit., TulipaL.

a.
I vegetali sono stati controllati e non sono stati riscontrati sintomi di Ditylenchus dipsaci (Kuehn) Filipjev nel lotto dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo; oppure
b.
i bulbi sono risultati indenni da sintomi di Ditylenchus dipsaci (Kuehn) Filipjev in seguito a controlli visivi nel periodo più opportuno per individuare la presenza dell’organismo nocivo e sono stati confezionati per la cessione al consumatore finale.

4.5 Infestazione da virus, viroidi, malattie da agenti virus-simili e fitoplasmi

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Condizioni

4.5.1 CandidatusPhytoplasma maliSeemüller & Schneider [PHYPMA]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

MalusMill.

a.
I vegetali derivano da piante madri che sono state sottoposte a un controllo visivo e sono risultate indenni da sintomi di Candidatus Phytoplasma mali Seemür & Schneider; e
b.
i. i vegetali sono stati prodotti in aree notoriamente indenni da Candidatus Phytoplasma mali Seemüller & Schneider, oppure
ii. i vegetali sono stati coltivati in un sito di produzione che è risultato indenne da Candidatus Phytoplasma mali Seemüller & Schneider durante l’ultimo ciclo vegetativo completo in seguito a un controllo visivo e tutti i vegetali con sintomi nelle immediate vicinanze sono stati rimossi e immediatamente distrutti, oppure
iii. non più del 2 % dei vegetali nel sito di produzione presentava sintomi nel corso di controlli visivi in periodi opportuni durante l’ultimo ciclo vegetativo, e tali vegetali nonché tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze sono stati rimossi e immediatamente distrutti, inoltre un campione rappresentativo dei vegetali asintomatici rimanenti dei lotti in cui sono stati riscontrati vegetali con sintomi è stato sottoposto ad analisi ed è risultato indenne da Candidatus Phytoplasma mali Seemüller & Schneider.

4.5.2 CandidatusPhytoplasma prunorumSeemüller & Schneider [PHYPPR]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

PrunusL.

a.
I vegetali derivano da piante madri che sono state sottoposte a un controllo visivo e sono risultate indenni da sintomi di Candidatus Phytoplasma prunorum Seemüller & Schneider; e
b.
i. i vegetali sono stati coltivati in aree notoriamente indenni da Candidatus Phytoplasma prunorum Seemüller & Schneider, oppure
ii. i vegetali sono cresciuti in un sito di produzione che è risultato indenne da Candidatus Phytoplasma prunorum Seemüller & Schneider durante l’ultimo ciclo vegetativo completo in seguito a un controllo visivo e tutti i vegetali con sintomi nelle immediate vicinanze sono stati rimossi e immediatamente distrutti, oppure
iii. non più dell’1 % dei vegetali nel sito di produzione presentava sintomi nel corso di controlli visivi in periodi opportuni durante l’ultimo ciclo vegetativo e tali vegetali con sintomi nonché tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze sono stati rimossi e immediatamente distrutti, inoltre un campione rappresentativo dei vegetali asintomatici rimanenti dei lotti in cui sono stati riscontrati vegetali con sintomi è stato sottoposto ad analisi ed è risultato indenne da Candidatus Phytoplasma prunorum Seemüller & Schneider.
4.5.3
CandidatusPhytoplasma pyri Seemüller & Schneider [PHYPPY]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Pyrus L.

a.
I vegetali derivano da piante madri che sono state sottoposte a un controllo visivo e sono risultate indenni dai sintomi di Candidatus Phytoplasma pyri Seemüller & Schneider; e
b.
i. i vegetali sono stati prodotti in zone che l’autorità competente ha ricosciuto indenni da Candidatus Phytoplasma pyri Seemüller & Schneider, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosani-tarie; oppure
ii. i vegetali sono stati coltivati in un sito di produzione che è risultato indenne dall’organismo nocivo durante l’ultimo ciclo vegetativo completo in seguito a un controllo visivo e tutti i vegetali con sintomi nelle immediate vicinanze sono stati rimossi e immediatamente distrutti; oppure
c.
i vegetali del sito di produzione ed eventuali vegetali nelle immediate vicinanze che hanno presentato sintomi di Candidatus Phytoplasma pyri Seemüller & Schneider nel corso delle ispezioni visive in periodi opportuni durante gli ultimi tre periodi vegetativi sono stati estirpati e immediatamente distrutti.

4.5.4 CandidatusPhytoplasma solaniQuaglino et al. [PHYPSO]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Lavandula L.

a.
I vegetali sono stati coltivati in un sito di produzione notoriamente indenne da Candidatus Phytoplasma solani Quaglino et al.; oppure
b.
nessun sintomo di Candidatus Phytoplasma solani Quaglino et al. è stato rilevato nel corso di controlli visivi del lotto durante l’ultimo ciclo vegetativo completo; oppure
c.
i vegetali con sintomi di Candidatus Phytoplasma solani Quaglino et al. sono stati rimossi e distrutti, inoltre un campione rappresentativo di vegetali rimanenti del lotto è stato sottoposto ad analisi ed è risultato indenne dall’organismo nocivo.

4.5.5 Chrysanthemum stunt viroid [CSVD00]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Argyranthemum Webb ex Sch.Bip., Chrysanthemum L.

I vegetali derivano da oltre tre generazioni di moltiplicazione da popolamenti che sono stati sottoposti ad analisi e sono risultati indenni da Chrysanthemum stunt viroid.

4.5.6 Citrus exocortisviroid [CEVD00]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

CitrusL.

a.
I vegetali derivano da piante madri che sono state sottoposte a un controllo visivo e sono risultate indenni da Citrus exocortis viroid; e
b.
i vegetali sono stati coltivati in un sito di produzione che è risultato indenne dall’organismo nocivo durante l’ultimo ciclo vegetativo completo in seguito a un controllo visivo dei vegetali nel periodo opportuno per individuare la presenza dell’organismo nocivo.

4.5.7 Citrustristezavirus [CTV000] (isolati non UE)

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

CitrusL., FortunellaSwingle, PoncirusRaf. e loro ibridi

a.
I vegetali derivano da piante madri che negli ultimi 3 anni sono state sottoposte ad analisi e sono risultate indenni da Citrus tristeza virus; e
b.
i. i vegetali sono stati prodotti in aree notoriamente indenni da Citrus tristezavirus, oppure
ii. i vegetali sono stati coltivati in un sito di produzione che è risultato indenne da Citrus tristeza virus durante l’ultimo ciclo vegetativo completo in seguito ad analisi su un campione rappresentativo di vegetali nel periodo opportuno per individuare la presenza dell’organismo nocivo, oppure
iii. i vegetali sono stati coltivati in un sito di produzione soggetto a protezione fisica dai vettori che è risultato indenne da Citrus tristeza virus durante l’ultimo ciclo vegetativo completo in seguito ad analisi a campione di vegetali nel periodo più opportuno per individuare la presenza dell’organismo nocivo, oppure
iv. in caso di esito positivo di un’analisi sulla presenza di Citrus tristeza virus in un lotto, tutti i vegetali sono stati analizzati singolarmente e non più del 2 % di tali vegetali è risultato positivo e i vegetali risultati infestati dall’organismo nocivo sono stati rimossi e immediatamente distrutti.

4.5.8 Impatiensnecrotic spot tospovirus [INSV00]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Begonia x hiemalisFotsch, ibridi della Nuova Guinea di ImpatiensL.

a.
I vegetali sono stati coltivati in un sito di produzione soggetto a sorveglianza per quanto concerne i vettori di tripidi rilevanti (Frankliniella occidentalis Pergande), che in seguito all’individuazione di tali organismi nocivi è stato sottoposto a trattamenti adeguati al fine di eradicare efficacemente le loro popolazioni; e
b.
i. non sono stati riscontrati sintomi di Impatiens necrotic spot tospovirus nel sito di produzione durante il ciclo vegetativo in corso, oppure
ii. tutti i vegetali nel sito di produzione che presentavano sintomi di Impatiens necrotic spot tospovirus durante il ciclo vegetativo in corso sono stati rimossi e un campione rappresentativo dei vegetali destinati allo spostamento è stato sottoposto ad analisi ed è risultato indenne da Impatiens necrotic spot tospovirus.

4.5.9 Potato spindle tuber viroid [PSTVD0]

Capsicum annuumL.

a.
Nessun sintomo di una malattia causata da Potato spindle tuber viroid
è stato riscontrato sui vegetali nel luogo di produzione durante un ciclo vegetativo completo; oppure
b.
i vegetali sono stati ufficialmente sottoposti ad analisi per il rilevamento
di Potato spindle tuber viroid su un campione rappresentativo utilizzando metodi adeguati e sono risultati indenni da tale organismo nocivo.

4.5.10 Plum pox virus (Sharka) [PPV000]

Vegetali delle specie seguenti di PrunusL., destinati alla piantagione, escluse le sementi: Prunus armeniacaL., Prunus blireianaAndre, Prunus brigantinaVill., Prunus cerasiferaEhrh., Prunus cistenaHansen, Prunus curdicaFenzl & Fritsch., Prunus domesticassp. domesticaL., Prunus domesticassp. insititia(L.) C.K. Schneid, Prunus domesticassp. italica(Borkh.) Hegi., Prunus dulcis(Mill.) D. A. Webb, Prunus glandulosaThunb., Prunus holosericeaBatal., Prunus hortulanaBailey, PrunusjaponicaThunb., Prunus mandshurica(Maxim.) Koehne, Prunus maritimaMarsh., Prunus mumeSieb. & Zucc., Prunus nigraAit., Prunus persica(L.) Batsch, Prunus salicinaL., Prunus sibiricaL., Prunus simoniiCarr., Prunus spinosaL., Prunus tomentosaThunb., Prunus trilobaLindl., altre specie di PrunusL. sensibili al Plum pox virus

a.
I portainnesti di Prunus ottenuti mediante moltiplicazione vegetativa da piante madri che sono state sottoposte a campionatura e analisi nel corso degli ultimi 5 anni e sono risultate indenni da Plum pox virus; e
b.
i. il materiale di moltiplicazione è stato prodotto in aree notoriamente indenni da Plum pox virus; oppure
ii. nessun sintomo di Plum pox virus è stato riscontrato sul materiale di moltiplicazione nel sito di produzione durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo più opportuno dell’anno tenuto conto delle condizioni climatiche, delle condizioni di crescita del vegetale e della biologia del Plum pox virus e tutti i vegetali con sintomi nelle immediate vicinanze sono stati rimossi e immediatamente distrutti; oppure
iii. sono stati riscontrati sintomi di Plum pox virus in non più dell’1 % dei vegetali nel sito di produzione durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo più opportuno dell’anno tenuto conto delle condizioni climatiche, delle condizioni di crescita del vegetale e della biologia del Plum pox virus e tutti i vegetali con sintomi nelle immediate vicinanze sono stati rimossi e immediatamente distrutti e un campione rappresentativo delle piante asintomatiche rimanenti dei lotti in cui sono stati riscontrati vegetali con sintomi è stato sottoposto ad analisi ed è risultato indenne dall’organismo nocivo. Una percentuale rappresentativa di vegetali che non presentano sintomi di Plum pox virus al momento del controllo visivo può essere sottoposta a campionatura e analisi in base a una valutazione del rischio di infestazione di tali vegetali per quanto riguarda la presenza dell’organismo nocivo.

4.5.11 Tomato spotted wilt tospovirus [TSWV00]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Begonia x hiemalisFotsch, Capsicum annuumL., ChrysanthemumL., GerberaL., ibridi della Nuova Guinea di ImpatiensL., PelargoniumL.

a.
I vegetali sono stati coltivati in un sito di produzione soggetto a sorveglianza per quanto concerne i vettori di tripidi rilevanti (Frankliniella occidentalis e Thrips tabaci), che in seguito all’individuazione di tali organismi nocivi è stato sottoposto a trattamenti adeguati al fine di eradicare efficacemente le loro popolazioni; e
b.
non sono stati riscontrati sintomi di Tomato spotted wilt tospovirus nel sito di produzione durante il ciclo vegetativo in corso; oppure
c.
tutti i vegetali nel sito di produzione che presentavano sintomi di Tomato spotted wilt tospovirus durante il ciclo vegetativo in corso sono stati rimossi e un campione rappresentativo dei vegetali destinati allo spostamento è stato sottoposto ad analisi ed è risultato indenne da Tomato spotted wilt tospovirus.

5. Materiale di moltiplicazione forestale, escluse le sementi, destinato alla piantagione per l’impiego nella foresta

L’organo ufficiale responsabile o l’azienda sotto la sorveglianza ufficiale dell’organo ufficiale responsabile effettua ispezioni e prende altre misure al fine di garantire che siano adempiute le condizioni relative ai rispettivi ORNQ e ai vegetali destinati alla piantagione:

5.1 Infestazione da funghi e oomiceti

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Condizioni

5.1.1
Cryphonectria parasitica(Murrill) Barr [ENDOPA]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

Castanea sativaMill.

a.
I materiali forestali da riproduzione sono originari di zone che l’autorità competente ha riconosciuto indenni da Cryphonectria parasitica (Murrill) Barr conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie; oppure
b.
non sono stati osservati sintomi di Cryphonectria parasitica (Murrill) Barr nel sito di produzione durante l’ultimo periodo vegetativo completo; oppure
c.
i materiali forestali di moltiplicazione che presentano sintomi di Cryphonectria parasitica(Murrill) Barr sono stati estirpati e i materiali rimanenti sono stati ispezionati a intervalli di una settimana e non sono stati osservati sintomi di Cryphonectria parasitica (Murrill) Barr nel sito di produzione per almeno tre settimane prima dello spostamento di tali materiali.
5.1.2
Dothistroma piniHulbary [DOTSPI], Dothistroma septosporum(Dorogin) Morelet [SCIRPI], Lecanostictaacicola
(von Thümen) Sydow [SCIRAC]

Vegetali destinati alla piantagione, escluse le sementi

PinusL.

a.
I materiali forestali di moltiplicazione sono originari di zone che l’autorità competente ha riconosciuto indenni da Dothistroma pini Hulbary, Dothistroma septosporum (Dorogin) Morelet e Lecanosticta acicola (von Thümen) Sydow conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie; oppure
b.
nessun sintomo di ruggine del pino, causata da Dothistroma pini Hulbary, Dothistroma septosporum(Dorogin) Morelet o Lecanosticta acicola (von Thümen) Sydow, è stato osservato nel sito di produzione o nelle immediate vicinanze durante l’ultimo periodo vegetativo completo; oppure
c.
nel sito di produzione sono stati applicati trattamenti idonei contro la ruggine del pino causata da Dothistroma pini Hulbary, Dothistroma septosporum (Dorogin) Morelet o Lecanosticta acicola (von Thümen) Sydow, e prima dello spostamento i materiali forestali di moltiplicazione sono stati ispezionati visivamente e sono risultati esenti da sintomi di ruggine del pino.
5.1.3
Phytophthora ramorum(isolati UE) Werres, De Cock & Man in ’t Veld [PHYTRA]

Vegetali destinati alla piantagione, esclusi i pollini e le sementi

Castanea sativa Mill., Fraxinus excelsior L., Larix decidua Mill., Larix kaempferi (Lamb.) Carrière, Larix × eurolepisA. Henry, Pseudotsuga menziesii(Mirb.) Franco, Quercus cerris L., Quercus ilex L., Quercus rubra L.

a.
I materiali forestali di moltiplicazione sono originari di zone che l’autorità competente ha riconosciuto indenni da Phytophthora ramorum (isolati UE) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie; oppure
b.
non sono stati osservati sintomi di Phytophthora ramorum (isolati UE) sui materiali forestali di moltiplicazione nel sito di produzione durante l’ultimo periodo vegetativo completo; oppure
c.
i. i materiali forestali di moltiplicazione che presentano sintomi di Phytophthora ramorum (isolati UE) nel sito di produzione e tutti i vegetali in un raggio di 2 metri dal materiale sintomatico sono stati estirpati e distrutti, compreso il terreno a essi aderente;
e
ii. per tutti i materiali forestali di moltiplicazione situati in un raggio di 10 metri dai vegetali sintomatici e per tutti i restanti materiali forestali di moltiplicazione del lotto contaminato:
entro tre mesi dall’individuazione dei materiali forestali di moltiplicazione sintomatici non sono stati osservati sintomi di Phytophthora ramorum (isolati UE) su tali materiali forestali di moltiplicazione in almeno due ispezioni effettuate in periodi opportuni per rilevare la presenza dell’organismo nocivo e nel corso di tale periodo di tre mesi non sono stati condotti trattamenti volti a eliminare i sintomi di Phytophthora ramorum (isolati UE) e
in seguito a tale periodo di tre mesi:
non sono stati osservati sintomi di Phytophthora ramorum (isolati UE) su tali materiali forestali di moltiplicazione del sito di produzione oppure
un campione rappresentativo di tali materiali forestali di moltiplicazione destinati allo spostamento è stato sottoposto a prove ed è risultato esente da Phytophthora ramorum (isolati UE);
e
iii. per tutti gli altri materiali forestali di moltiplicazione del sito di produzione:
non sono stati osservati sintomi di Phytophthora ramorum
(isolati UE) su tali materiali forestali di moltiplicazione del sito di produzione oppure
un campione rappresentativo di tali materiali forestali di moltipli­cazione destinati allo spostamento è stato sottoposto a prove ed è risultato esente da Phytophthora ramorum (isolati UE).

6. Sementi di ortaggi

Le seguenti misure sono prese in relazione ai rispettivi ORNQ e ai vegetali destinati alla piantagione. L’organo ufficiale responsabile o l’azienda sotto la sorveglianza ufficiale dell’organo ufficiale responsabile effettua ispezioni e prende altre misure al fine di garantire che siano adempiute le condizioni relative ai rispettivi ORNQ e ai vegetali destinati alla piantagione menzionati nel presente numero.

6.1. Infestazione da batteri

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Misure

6.1.1 Clavibacter michiganensisssp. michiganensis(Smith) Davis et al. [CORBMI]

Solanum lycopersicum L.
a.
Le sementi sono state ottenute con un adeguato metodo di estrazione acida o con un metodo equivalente;
e
b.
i. provengono da aree notoriamente indenni da Clavibacter michiganensis ssp. michiganensis (Smith) Davis et al.;
oppure
ii. nessun sintomo di una malattia causata da Clavibacter michiganensis ssp. michiganensis (Smith) Davis et al. è stato riscontrato nel corso di controlli visivi in periodi opportuni per individuare la presenza dell’organismo nocivo durante il ciclo vegetativo completo sulla superficie di moltiplicazione;
oppure
iii. le sementi sono state ufficialmene sottoposte ad analisi per il rilevamento di Clavibacter michiganensis ssp. michiganensis (Smith) Davis et al. sulla base di un campione rappresentativo utilizzando metodi adeguati e sono risultate indenni dall’organismo nocivo.

6.1.2 Xanthomonas axonopodis pv.phaseoli (Smith) Vauterin et al. [XANTPH]

Phaseolus vulgarisL.

a.
Le sementi provengono da aree notoriamente indenni da Xanthomonas axonopodis pv. phaseoli (Smith) Vauterin et al.;
oppure
b.
la coltura da cui sono state raccolte le sementi è stata sottoposta a un controllo visivo in periodi opportuni durante il ciclo vegetativo ed è risultata indenne da Xanthomonas axonopodis pv. phaseoli (Smith) Vauterin et al.;
oppure
c.
un campione rappresentativo delle sementi è stato sottoposto ad analisi ed è risultato indenne da Xanthomonas axonopodis pv. phaseoli (Smith) Vauterin et al.

6.1.3 Xanthomonas fuscanssubsp.fuscansSchaad et al. [XANTFF]

Phaseolus vulgarisL.

a.
Le sementi provengono da aree notoriamente indenni da Xanthomonas fuscans subsp. fuscans Schaad et al.;
oppure
b.
la coltura da cui sono state raccolte le sementi è stata sottoposta a un controllo visivo in periodi opportuni durante il ciclo vegetativo ed è risultata indenne da Xanthomonas fuscans subsp. fuscans Schaad et al.;
oppure
c.
un campione rappresentativo delle sementi è stato sottoposto ad analisi ed è risultato indenne da Xanthomonas fuscans subsp. fuscans Schaad et al.

6.1.4 Xanthomonas euvesicatoriaJones et al. [XANTEU]

Capsicum annuumL.

a.
Le sementi provengono da aree notoriamente indenni da Xanthomonas euvesicatoria Jones et al.;
oppure
b.
nessun sintomo di una malattia causata da Xanthomonas euvesicatoria Jones et al. è stato riscontrato nel corso di controlli visivi in periodi opportuni per indi­viduare la presenza dell’organismo nocivo durante il ciclo vegetativo completo sulla superficie di moltiplicazione;
oppure
c.
le sementi sono state ufficialmente sottoposte ad analisi per il rilevamento di Xanthomonas euvesicatoria Jones et al. su un campione rappresentativo utilizzando metodi adeguati, eventualmente in seguito a un trattamento idoneo, e sono risultate indenni da Xanthomonas euvesicatoriaJones et al..

6.1.5 Xanthomonas euvesicatoriaJones et al. [XANTEU]

Solanum lycopersicumL.

a.
Le sementi sono state ottenute con un adeguato metodo di estrazione acida;
e
b.
provengono da aree notoriamente indenni da Xanthomonas euvesicatoria Jones et al.;
oppure
c.
i. nessun sintomo di una malattia causata da Xanthomonas euvesicatoria Jones et al. è stato riscontrato nel corso di controlli visivi effettuati in periodi opportuni per individuare la presenza dell’organismo nocivo durante il ciclo vegetativo completo sulla superficie di moltiplicazione;
oppure
ii. le sementi sono state ufficialmente sottoposte ad analisi per il rilevamento di Xanthomonas euvesicatoria Jones et al. su un campione rappresentativo utilizzando metodi adeguati, eventualmente in seguito a un trattamento idoneo, e sono risultate indenni da Xanthomonas euvesicatoriaJones et al.

6.1.6 Xanthomonas gardneri(ex Šutič 1957) Jones et al. [XANTGA]

Capsicum annuumL.

a.
Le sementi provengono da aree notoriamente indenni da Xanthomonas gardneri (ex Šutič) Jones et al.;
oppure
b.
nessun sintomo di una malattia causata da Xanthomonas gardneri (ex Šutič) Jones et al. è stato riscontrato nel corso di controlli visivi in periodi opportuni per individuare la presenza dell’organismo nocivo durante il ciclo vegetativo completo sulla superficie di moltiplicazione;
oppure
c.
le sementi sono state ufficialmente sottoposte ad analisi per il rilevamento di Xanthomonas gardneri (ex Šutič) Jones et al. su un campione rappresentativo utilizzando metodi adeguati, eventualmente in seguito a un trattamento idoneo,
e sono risultate indenni da Xanthomonas gardneri(ex Šutič) Jones et al.

6.1.7 Xanthomonas gardneri(ex Šutič 1957) Jones et al. [XANTGA]

Solanum lycopersicumL.

a.
Le sementi sono state ottenute con un adeguato metodo di estrazione acida;
e
b.
le sementi provengono da aree notoriamente indenni da Xanthomonas gardneri (ex Šutič) Jones et al.;
oppure
c.
i. nessun sintomo di una malattia causata da Xanthomonas gardneri (ex Šutič) Jones et al. è stato riscontrato nel corso di controlli visivi in periodi opportuni durante il ciclo vegetativo completo sulla superficie di moltiplicazione;
oppure
ii. le sementi sono state ufficialmente sottoposte ad analisi per il rilevamento di Xanthomonas gardneri (ex Šutič) Jones et al. su un campione rappresentativo utilizzando metodi adeguati, eventualmente in seguito a un trattamento idoneo, e sono risultate indenni da Xanthomonas gardneri (ex Šutič) Jones et al.

6.1.8 Xanthomonas perforansJones et al. [XANTPF]

Capsicum annuumL.

a.
Le sementi provengono da aree notoriamente indenni da Xanthomonas perforansJones et al.;
oppure
b.
nessun sintomo di una malattia causata da Xanthomonas perforans Jones et al. è stato riscontrato nel corso di controlli visivi in periodi opportuni durante il ciclo vegetativo completo sulla superficie di moltiplicazione;
oppure
c.
le sementi sono state ufficialmente sottoposte ad analisi per il rilevamento di Xanthomonas perforans Jones et al. su un campione rappresentativo utilizzando metodi adeguati, eventualmente in seguito a un trattamento idoneo, e sono risultate indenni da Xanthomonas perforansJones et al.

6.1.9 Xanthomonas perforansJones et al. [XANTPF]

Solanum lycopersicumL.

a.
Le sementi sono state ottenute con un adeguato metodo di estrazione acida;
e
b.
provengono da aree notoriamente indenni da Xanthomonas perforansJones et al.;
oppure
c.
i. nessun sintomo di una malattia causata da Xanthomonas perforans Jones et al. è stato riscontrato nel corso di controlli visivi in periodi opportuni durante il ciclo vegetativo completo sulla superficie di moltiplicazione;
oppure
ii. le sementi sono state ufficialmente sottoposte ad analisi per il rilevamento di Xanthomonas perforans Jones et al. su un campione rappresentativo utilizzando metodi adeguati, eventualmente in seguito a un trattamento idoneo, e sono risultate indenni da Xanthomonas perforansJones et al.

6.1.10 Xanthomonas vesicatoria
(ex Doidge) Vauterin et al. [XANTVE]

Capsicum annuumL.

a.
Le sementi provengono da aree notoriamente indenni da Xanthomonas vesicatoria (ex Doidge) Vauterin et al.;
oppure
b.
nessun sintomo di una malattia causata da Xanthomonas vesicatoria (ex Doidge) Vauterin et al. è stato riscontrato nel corso di controlli visivi in periodi opportuni durante il ciclo vegetativo completo sulla superficie di moltiplicazione;
oppure
c.
le sementi sono state ufficialmente sottoposte ad analisi per il rilevamento di Xanthomonas vesicatoria (ex Doidge) Vauterin et al. su un campione rappresentativo utilizzando metodi adeguati, eventualmente in seguito a un trattamento idoneo, e sono risultate indenni da Xanthomonas vesicatoria (ex Doidge) Vauterin et al.

6.1.11 Xanthomonas vesicatoria
(ex Doidge) Vauterin et al. [XANTVE]

Solanum lycopersicumL.

a.
Le sementi sono state ottenute con un adeguato metodo di estrazione acida;
e
b.
le sementi provengono da aree notoriamente indenni da Xanthomonas vesicatoria(ex Doidge) Vauterin et al.;
oppure
c.
i. nessun sintomo di una malattia causata da Xanthomonas vesicatoria (ex Doidge) Vauterin et al. è stato riscontrato nel corso di controlli visivi in periodi opportuni durante il ciclo vegetativo completo sulla superficie di moltiplicazione;
oppure
ii. le sementi sono state ufficialmente sottoposte ad analisi per il rilevamento di Xanthomonas vesicatoria (ex Doidge) Vauterin et al. su un campione rappresentativo utilizzando metodi adeguati, eventualmente in seguito a un trattamento idoneo, e sono risultate indenni da Xanthomonas vesicatoria (ex Doidge) Vauterin et al.

6.2 Infestazion e da insetti e acari

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Misure

6.2.1 Acanthoscelides obtectus(Say) [ACANOB]

Phaseolus coccineusL., Phaseolus vulgarisL.

a.
Un campione rappresentativo di sementi è stato sottoposto a un controllo visivo nel periodo più opportuno per individuare la presenza dell’organismo nocivo, eventualmente in seguito a un trattamento idoneo; e
b.
le sementi sono risultate indenni da Acanthoscelides obtectus (Say).
6.2.2
Bruchus pisorum(Linnaeus) [BRCHPI]

Pisum sativumL.

a.
Un campione rappresentativo di sementi è stato sottoposto a un controllo visivo nel periodo più opportuno per individuare la presenza dell’organismo nocivo, eventualmente in seguito a un trattamento idoneo; e
b.
le sementi sono risultate indenni da Bruchus pisorum (Linnaeus).

6.2.3 Bruchus rufimanusBoheman [BRCHRU]

Vicia fabaL.

a.
Un campione rappresentativo di sementi è stato sottoposto a un controllo visivo nel periodo più opportuno per individuare la presenza dell’organismo nocivo, eventualmente in seguito a un trattamento idoneo; e
b.
le sementi sono risultate indenni da Bruchus rufimanus Boheman

6.3 Infestazione da nematodi

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Misure

6.3.1 Ditylenchus dipsaci(Kuehn) Filipjev [DITYDI]

Allium cepaL., Allium porrumL.

a.
La coltura è stata sottoposta a un controllo visivo almeno una volta dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo in un periodo opportuno per individuare la presenza dell’organismo nocivo e non è stato riscontrato alcun sintomo di Ditylenchus dipsaci (Kuehn) Filipjev;
oppure
b.
le sementi raccolte sono risultate indenni da Ditylenchus dipsaci (Kuehn) Filipjev in seguito ad analisi di laboratorio su un campione rappresentativo;
oppure
c.
il materiale vegetale è stato sottoposto a un trattamento fisico o chimico adeguato contro Ditylenchus dipsaci (Kuehn) Filipjev e le sementi sono risultate indenni da tale organismo nocivo in seguito ad analisi di laboratorio su un campione rappresentativo.

6.4 Infestazione da virus, viroidi, malattie da agenti virus-simili e fitoplasmi

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Misure

6.4.1 Pepino mosaic virus [PEPMV0]

Solanum lycopersicum L.

a.
Le sementi sono state ottenute con un adeguato metodo di estrazione acida o con un metodo equivalente; e
b.
i. provengono da aree notoriamente indenni da Pepino mosaic virus; oppure
ii. nessun sintomo di una malattia causata da Pepino mosaic virus è stato riscontrato sui vegetali durante un ciclo vegetativo completo nell’azienda di moltiplicazione; oppure
iii. le sementi sono state ufficialmente sottoposte ad analisi per il rilevamento di Pepino mosaic virus su un campione rappresentativo utilizzando metodi adeguati e sono risultate indenni dall’organismo nocivo.

6.4.2 Potato spindle tuber viroid [PSTVD0]

Capsicum annuum L., Solanum lycopersicum L.

a.
Le sementi provengono da aree notoriamente indenni da Potato spindle tuber viroid; oppure
b.
nessun sintomo di una malattia causata da Potato spindle tuber viroid è stato riscontrato sui vegetali durante un ciclo vegetativo completo nell’azienda di moltiplicazione; oppure
c.
le sementi sono state ufficialmente sottoposte ad analisi per il rilevamento di Potato spindle tuber viroid su un campione rappresentativo utilizzando metodi adeguati e sono risultate indenni dall’organismo nocivo.

7. Patate da semina

7.1 L’organo ufficiale responsabile o l’azienda sotto la sorveglianza ufficiale dell’organo ufficiale responsabile effettua ispezioni e prende altre misure al fine di garantire che siano adempiute le condizioni relative ai rispettivi ORNQ e ai vegetali destinati alla piantagione menzionati nel presente numero.

Organismi nocivi o sintomi

Specie vegetale

Condizioni

7.1.1
Indizi di virosi

Solanumtuberosum L.

Durante ispezioni ufficiali della discendenza diretta il numero di piante sintomatiche non deve superare la percentuale indicata nell’allegato 3.

7.1.2
Gamba nera (DickeyaSamson et al. spp. [1DICKG]; PectobacteriumWaldee emend. Hauben et al. spp. [1PECBG])

Solanum tuberosumL.

a.
Tuberi-seme di pre-base: le ispezioni ufficiali dimostrano che derivano da piante madri indenni da Dickeya Samson et al. spp. e Pectobacterium Waldee emend. Hauben et al. spp.
b.
Tutte le categorie: il popolamento di moltiplicazione è stato sottoposto a ispezioni ufficiali in campo dall’organo ufficiale responsabile.
7.1.3
CandidatusLiberibacter solanacearumLiefting et al. [LIBEPS]

Solanum tuberosumL.

a.
Tuberi-seme di pre-base: le ispezioni ufficiali dimostrano che derivano da piante madri indenni da Candidatus Liberibacter solanacearum Liefting et al.
b.
Tutte le categorie:
i. i vegetali sono stati prodotti in aree notoriamente indenni da Candidatus Liberibacter solanacearum Liefting et al. tenendo conto della possibile presenza dei vettori;
oppure
ii. nel corso delle ispezioni in campo effettuate dall’organo ufficiale responsabile sulle superfici di moltiplicazione non sono stati riscontrati sintomi di Candidatus Liberibacter solanacearum Liefting et al. dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo.
7.1.4
CandidatusPhytoplasma solaniQuaglino et al. [PHYPSO]

Solanum tuberosumL.

a.
Tuberi-seme di pre-base: le ispezioni ufficiali dimostrano che derivano da piante madri indenni da Candidatus Phytoplasma solani Quaglino et al.
b.
Tutte le categorie:
i. nessun sintomo di Candidatus Phytoplasma solani Quaglino et al. è stato riscontrato nel corso di ispezioni ufficiali dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo sulla superficie di moltiplicazione;
oppure
ii. tutti i vegetali sulla superficie di moltiplicazione che presentavano sintomi sono stati rimossi, con i loro tuberi, e distrutti e per tutti i popolamenti in cui sono stati riscontrati sintomi nelle colture in crescita, sono state effettuate analisi ufficiali sui tuberi dopo il raccolto, per ciascun lotto, al fine di confermare che sono indenni da Candidatus Phytoplasma solani Quaglino et al.
7.1.5
Ditylenchus destructorThorne [DITYDE]

Solanum tuberosumL.

L’organo ufficiale responsabile ha sottoposto i lotti a un’ispezione ufficiale e ne conferma la conformità alle pertinenti disposizioni dell’allegato 3.

7.1.6
Rizottoniosi causata da Thanatephorus cucumeris(A.B. Frank) Donk [RHIZSO]

Solanum tuberosumL.

L’organo ufficiale responsabile ha sottoposto i lotti a un’ispezione ufficiale e ne conferma la conformità alle pertinenti disposizioni dell’allegato 3.

7.1.7
Scabbia pulverulenta
della patata causata da Spongosporasubterranea(Wallr.) Lagerh. [SPONSU]

Solanum tuberosumL.

L’organo ufficiale responsabile ha sottoposto i lotti a un’ispezione ufficiale e ne conferma la conformità alle pertinenti disposizioni dell’allegato 3.

7.1.8
Sintomi di mosaico causati da virus
e
sintomi causati da Potato leaf roll virus [PLRV00]

Solanum tuberosumL.

a.
Tuberi-seme di pre-base: derivano da piante madri indenni da Potato virus A, Potato virus M, Potato virus S, Potato virus X, Potato virus Y e Potato leaf roll virus.
Qualora vengano utilizzati metodi di micropropagazione, la conformità è verificata mediante analisi ufficiali oppure mediante analisi sotto sorveglianza ufficiale sulla pianta madre.
Qualora vengano utilizzati metodi di selezione clonale, la conformità è verificata mediante analisi ufficiali oppure mediante analisi sotto sorveglianza ufficiale sul materiale clonale.
b.
Tutte le categorie: il popolamento di motliplicazione è stato sottoposto a ispezioni ufficiali in campo dall’organo ufficiale responsabile.
7.1.9
Potato spindle tuber viroid [PSTVD0]

Solanum tuberosumL.

a.
Materiale clonale: le analisi ufficiali o le analisi sotto sorveglianza ufficiale hanno dimostrato che tale materiale deriva da piante madri indenni da Potato spindle tuber viroid.
b.
Tuberi-seme di pre-base e di base:
non sono stati riscontrati sintomi di Potato spindle tuber viroid; oppure
per ciascun lotto sono state effettuate analisi ufficiali sui tuberi dopo il raccolto e i tuberi sono risultati indenni da Potato spindle tuber viroid.
c.
Tuberi-seme certificati: il controllo visivo ufficiale ha dimostrato che sono indenni dall’organismo nocivo e in caso di comparsa di sintomi dell’organismo nocivo sono effettuate analisi.
7.1.10
CandidatusLiberibacter solanacearumLiefting et al. [LIBEPS]

Solanum tuberosumL.

L’organo ufficiale responsabile ha sottoposto i lotti a un’ispezione ufficiale e ne conferma la conformità alle pertinenti disposizioni dell’allegato 3, a meno che il lotto non sia stato prodotto da vegetali conformi all’allegato 4 numero 7.1.3 lettera b.i.

7.2 Gli organi ufficiali responsabili effettuano inoltre ispezioni in campo al fine di garantire che la presenza di ORNQ nel popolamento di moltiplicazione non superi i valori soglia indicati nella tabella seguente.

Organismi nocivi o sintomi

Specie vegetale

Valore soglia per i vegetali in crescita per tuberi-seme di pre-base

Valore soglia per i vegetali in crescita per tuberi-seme di base

Valore soglia per i vegetali in crescita per tuberi-seme certificati

7.2.1 Gamba nera (DickeyaSamson et al. spp. [1DICKG]; PectobacteriumWaldee emend. Hauben et al. spp. [1PECBG])

Solanum tuberosumL.

0 %

1,0 %

4,0 %

7.2.2 CandidatusLiberibacter solanacearumLiefting et al. [LIBEPS]

Solanum tuberosumL.

0 %

0 %

0 %

7.2.3 CandidatusPhytoplasma solaniQuaglino et al. [PHYPSO]

Solanum tuberosumL.

0 %

0 %

0 %

7.2.4 Sintomi di mosaico causati da virus

e

sintomi causati da Potato leaf roll virus [PLRV00]

Solanum tuberosumL.

0,1 %

0,8 %

6,0 %

7.2.5 Potato spindle tuber viroid [PSTVD0]

Solanum tuberosumL.

0 %

0 %

0 %

8. Sementi di piante oleaginose e da fibra per l’impiego nella produzione agricola

8.1 Ispezione in campo

8.1.1
L’organo ufficiale responsabile o l’azienda sotto la sorveglianza ufficiale dell’organo ufficiale responsabile effettua ispezioni in campo della coltura a partire dalla quale sono prodotte le sementi di piante oleaginose e da fibra, al fine di garantire che la presenza di ORNQ non superi i valori soglia indicati nella tabella seguente:

Organismi nocivi o sintomi

Specie vegetale

Valori soglia per la produzione di sementi di pre-base

Valori soglia per la produzione di sementi di base

Valolri soglia per la produzione di sementi certificate

8.1.1 Plasmopara halstedii (Farlow) Berlese & de Toni [PLASHA]

Helianthus annuus L.

0 %

0 %

0 %

L’organo ufficiale responsabile può autorizzare ispettori che non siano operatori professionali a effettuare le ispezioni in campo per suo conto e sotto la sua sorveglianza ufficiale.

8.1.2
Le ispezioni in campo sono effettuate quando lo stato e lo stadio di sviluppo della coltura consentono un’ispezione adeguata. Viene effettuata almeno un’ispezione in campo all’anno, nel periodo più opportuno per individuare i rispettivi ORNQ.
8.1.3
L’organo ufficiale responsabile stabilisce le dimensioni, il numero e la distribuzione delle sezioni del campo da ispezionare, secondo metodi adeguati. La percentuale di colture destinate alla produzione di sementi da sottoporre all’ispezione dell’organo ufficiale responsabile è almeno del 5 per cento.

8.2 Campionatura e analisi di sementi di piante oleaginose e da fibra

8.2.1
L’organo ufficiale responsabile:
a.
preleva campioni ufficiali da lotti di sementi di piante oleaginose e da fibra;
b.
autorizza gli addetti alla campionatura di sementi a effettuare la campionatura per suo conto e sotto la sua sorveglianza ufficiale;
c.
confronta i campioni di sementi da essa prelevati con quelli dello stesso lotto di sementi prelevati dagli addetti alla campionatura di sementi sotto sorveglianza ufficiale;
d.
sorveglia l’attività degli addetti alla campionatura di cui al alla lettera b.
8.2.2
L’organo ufficiale responsabile o l’azienda sotto sorveglianza ufficiale effettua campionatura e analisi delle sementi di piante oleaginose e da fibra conformemente ai più recenti metodi internazionali. Tranne nel caso della campionatura automatica, l’organo ufficiale responsabile sottopone a un controllo ufficiale almeno il 5 per cento dei lotti di sementi annunciati per la certificazione. Tale percentuale è ripartita il più equamente possibile tra tutte le persone fisiche e giuridiche che annunciano le sementi per la certificazione e tra le specie annunciate, ma può anche essere scelta in maniera mirata per fugare determinati dubbi.
8.2.3
In caso di campionatura automatica, sono applicate procedure adeguate sottoposte a sorveglianza ufficiale.
8.2.4
Per l’esame delle sementi ai fini della certificazione e l’esame delle sementi commerciali, i campioni sono prelevati da lotti omogenei. Per quanto riguarda il peso del lotto e dei campioni, si applica la tabella di cui all’allegato 4 capitolo C numero 1 dell’ordinanza del DEFR del 7 dicembre 199829 sulle sementi e i tuberi-seme.

8.3 Misure supplementari per le sementi di piante oleaginose e da fibra

L’organo ufficiale responsabile o l’azienda sotto la sorveglianza ufficiale dell’organo ufficiale responsabile effettua le ispezioni supplementari seguenti e prende altre misure al fine di garantire che siano adempiute le condizioni relative ai rispettivi ORNQ e ai vegetali destinati alla piantagione:

8.3.1
Misure relative alle sementi di Helianthus annuus L., al fine di prevenire la comparsa di Plasmopora halstedii:
a.
le sementi di Helianthus annuus L. provengono da aree notoriamente indenni da Plasmopara halstedii; oppure
b.
nessun sintomo di Plasmopara halstedii è stato riscontrato sulla superficie di moltiplicazione nel corso di almeno 2 ispezioni effettuate in periodi opportuni durante il ciclo vegetativo; oppure
c.
i. la superficie di moltiplicazione è stata sottoposta ad almeno 2 ispezioni in campo effettuate in periodi opportuni per individuare la presenza dell’organismo nocivo durante il ciclo vegetativo; e
ii. non più del 5 % dei vegetali ha presentato sintomi di Plasmopara halstedii nel corso di ispezioni in campo e tutti i vegetali con sintomi di Plasmopara halstedii sono stati rimossi e immediatamente distrutti dopo l’ispezione; e
iii. nel corso dell’ispezione finale non sono stati riscontrati vegetali con sintomi di Plasmopara halstedii; oppure
d.
i. la superficie di moltiplicazione è stata sottoposta ad almeno 2 ispezioni in campo effettuate in periodi opportuni durante il ciclo vegetativo; e
ii. tutti i vegetali con sintomi di Plasmopara halstedii sono stati rimossi e immediatamente distrutti dopo l’ispezione; e
iii. nel corso dell’ispezione finale non sono stati riscontrati vegetali con sintomi di Plasmopara halstedii, e un campione rappresentativo di ciascun lotto è stato analizzato ed è risultato indenne da Plasmopara halstedii oppure le sementi sono state sottoposte a un trattamento adeguato che si è dimostrato efficace contro tutti i ceppi noti di Plasmopara halstedii (Farlow) Berlese & de Toni.
8.3.2
Misure relative alle sementi di Helianthusannuus L. e Linum usitatissimum L. al fine di prevenire la comparsa di Botrytis cinerea:
a.
è stato effettuato un trattamento delle sementi autorizzato contro Botrytis cinerea; oppure
b.
la soglia di tolleranza stabilita per le sementi non è superata sulla base di analisi di laboratorio effettuate su un campione rappresentativo.
8.3.3
Misure relative alle sementi di Glycine max (L.) Merryl al fine di prevenire la comparsa di von Diaporthe caulivora (Diaporthe phaseolorum var. caulivora):
a.
è stato applicato un trattamento delle sementi autorizzato per l’uso contro Diaporthe caulivora (Diaporthe phaseolorum var. caulivora); oppure
b.
la soglia di tolleranza stabilita per le sementi non è superata sulla base di analisi di laboratorio effettuate su un campione rappresentativo.
8.3.4
Misure relative alle sementi di Glycine max(L.) Merryl al fine di prevenire la comparsa di Diaporthe var. sojae:
a.
è stato effettuato un trattamento delle sementi autorizzato contro Diaporthe var. sojae; oppure
b.
la soglia di tolleranza stabilita per le sementi non è superata sulla base di analisi di laboratorio effettuate su un campione rappresentativo.
8.3.5
Misure relative alle sementi di Linum usitatissimum L. al fine di prevenire la comparsa di Alternaria linicola:
a.
è stato effettuato un trattamento delle sementi autorizzato contro Alternaria linicola; oppure
b.
la soglia di tolleranza stabilita per le sementi non è superata sulla base di analisi di laboratorio effettuate su un campione rappresentativo.
8.3.6
Misure relative alle sementi di Linum usitatissimum L., al fine di prevenire la comparsa di Boeremia exigua var. linicola:
a.
è stato effettuato un trattamento delle sementi autorizzato contro Boeremia exigua var. linicola; oppure
b.
la soglia di tolleranza stabilita per le sementi non è superata sulla base di analisi di laboratorio effettuate su un campione rappresentativo.
8.3.7
Misure relative alle sementi di Linum usitatissimum L. al fine di prevenire la comparsa di Colletotrichum lini:
a.
è stato effettuato un trattamento delle sementi autorizzato contro Colletotrichum lini; oppure
b.
la soglia di tolleranza stabilita per le sementi non è superata sulla base di analisi di laboratorio effettuate su un campione rappresentativo.
8.3.8
Misure relative alle sementi di Linum usitatissimum L. al fine di prevenire la comparsa di Fusarium (genere anamorfo), esclusi Fusarium oxysporum f. sp. albedinis (Kill. & Maire) W.L. Gordon e Fusarium circinatum Nirenberg & O’Donnell:
a.
è stato effettuato un trattamento delle sementi autorizzato contro Fusarium (genere anamorfo), esclusi Fusarium oxysporum f. sp. albedinis (Kill. & Maire) W.L. Gordon e Fusarium circinatum Nirenberg & O’Donnell; oppure
b.
la soglia di tolleranza stabilita per le sementi non è superata sulla base di analisi di laboratorio effettuate su un campione rappresentativo.

9. Materiale di moltiplicazione e materiale vegetale destinati alla piantagione di ortaggi, ad eccezione delle sementi

9.1
L’organo ufficiale responsabile o l’azienda sotto la sorveglianza ufficiale dell’organo ufficiale responsabile effettua ispezioni e prende altre misure al fine di garantire quanto segue:
a.
i vegetali almeno durante il controllo visivo devono apparire praticamente indenni dagli organismi nocivi indicati nelle tabelle del presente numero, per quanto riguarda il genere o la specie in questione;
b.
i vegetali che nella fase di crescita presentavano indizi visibili o sintomi di un’investazine dagli organismi nocivi indicati nelle tabelle del presente numero, sono stati sottoposti a un trattamento adeguato immediatamente dopo la loro comparsa o, se del caso, sono stati rimossi;
c.
nel caso dei bulbi di scalogni e di aglio, i vegetali derivano direttamente da materiale che nella fase di crescita è stato controllato ed è risultato praticamente indenne dagli organismi nocivi indicati nelle tabelle del presente numero.
9.2
Inoltre l’organo ufficiale responsabile o l’azienda sotto la sorveglianza ufficiale dell’organo ufficiale responsabile effettua ispezioni e prende altre misure al fine di garantire che siano adempiute le condizioni relative ai rispettivi ORNQ e ai vegetali destinati alla piantagione, di cui alla tabella seguente.

9.2.1 Infestazione da batteri

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Condizioni

9.2.1.1 Clavibacter michiganensisssp. michiganensis(Smith) Davis et al. [CORBMI]

Solanum lycopersicumL.

I vegetali sono stati coltivati da sementi che adempiono le condizioni di cui all’allegato 4 numero 6, e sono state mantenute indenni da infestazioni mediante adeguate misure igieniche.

9.2.1.2 Xanthomonas euvesicatoriaJones et al. [XANTEU]

Capsicum annuumL., Solanum lycopersicumL.

a.
Le piante giovani sono state coltivate da sementi che adempiono le condizioni di cui al numero 6 relative alle sementi di ortaggi; e
b.
le piante giovani sono state mantenute in condizioni igieniche idonee alla prevenzione di infestazioni.

9.2.1.3 Xanthomonas gardneri
(ex Šutič 1957) Jones et al[XANTGA]

Capsicum annuumL., Solanum lycopersicumL.

a.
Le piante giovani sono state coltivate da sementi che adempiono le condizioni di cui al numero 6 relative alle sementi di ortaggi; e
b.
le piante giovani sono state mantenute in condizioni igieniche idonee alla prevenzione di infestazioni.

9.2.1.4 Xanthomonas perforansJones et al. [XANTPF]

Capsicum annuumL., Solanum lycopersicumL.

a.
Le piante giovani sono state coltivate da sementi che adempiono le condizioni di cui al numero 6 relative alle sementi di ortaggi; e
b.
le piante giovani sono state mantenute in condizioni igieniche idonee alla prevenzione di infestazioni.

9.2.1.5 Xanthomonas vesicatoria
(ex Doidge) Vauterin et al. [XANTVE]

Capsicum annuumL., Solanum lycopersicumL.

a.
Le piante giovani sono state coltivate da sementi che adempiono le condizioni di cui al numero 6 relative alle sementi di ortaggi; e
b.
le piante giovani sono state mantenute in condizioni igieniche idonee alla prevenzione di infestazioni.

9.2.2 Infestazione da funghi e oomiceti

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Condizioni

9.2.2.1 FusariumLink (genere anamorfo) [1FUSAG], escluso Fusarium oxysporumf. sp. albedinis(Kill. & Maire) W.L. Gordon [FUSAAL] e Fusarium circinatumNirenberg & O’Donnell [GIBBCI]

Asparagus officinalisL.

a.
i. La coltura è stata sottoposta a un controllo visivo in un periodo opportunio per individuare l’organismo nocivo durante il ciclo vegetativo, un campione rappresentativo dei vegetali è stato sradicato e non sono stati riscontrati sintomi di Fusarium Link; oppure
ii. la coltura è stata sottoposta a un controllo visivo almeno 2 volte in periodi opportuni per individuare l’organismo nocivo durante il ciclo vegetativo e i vegetali che presentavano sintomi di Fusarium Link sono stati immediatamente rimossi e nel corso dell’ispezione finale in campo non sono stati riscontrati sintomi; e
b.
le chiome sono state sottoposte a un controllo visivo prima dello spostamento e non sono stati riscontrati sintomi di Fusarium Link.

9.2.2.2 Helicobasidium brebissonii(Desm.) Donk [HLCBBR]

Asparagus officinalisL.

i.
La coltura è stata sottoposta a un controllo visivo in un periodo opportuno per individuare l’organismo nocivo durante il ciclo vegetativo, un campione rappresentativo dei vegetali è stato sradicato e non sono stati riscontrati sintomi di Helicobasidium brebissonii (Desm.) Donk; oppure
ii. la coltura è stata sottoposta a un controllo visivo almeno 2 volte in periodi opportuni per individuare l’organismo nocivo durante il ciclo vegetativo e i vegetali che presentavano sintomi di Helicobasidium brebissonii (Desm.) Donk sono stati immediatamente rimossi e nel corso dell’ispezione finale non sono stati riscontrati sintomi; e
b.
le chiome sono state sottoposte a un controllo visivo prima dello spostamento e non sono stati riscontrati sintomi di Helicobasidium brebissonii (Desm.) Donk.

9.2.2.3 Stromatinia cepivoraBerk. [SCLOCE]

Allium cepaL., Allium fistulosumL., Allium porrumL.

a.
Le piante coltivate in moduli e trapiantate sono cresciute su un substrato indenne da Stromatiniacepivora Berk.; oppure
b.
i. — la coltura è stata sottoposta a un controllo visivo in un periodo opportuno per individuare l’organismo nocivo durante il ciclo vegetativo e non sono stati riscontrati sintomi di Stromatinia cepivora Berk.; oppure
— la coltura è stata sottoposta a un controllo visivo in un periodo opportuno per individuare l’organismo nocivo durante il ciclo vegetativo e i vegetali che presentavano sintomi di Stromatinia cepivora Berk. sono stati immediatamente rimossi e nel corso dell’ispezione finale non sono stati riscontrati sintomi;
e
ii. i vegetali o le composizioni floreali sono stati sottoposti a un controllo visivo prima del trasferimento e non sono stati riscontrati sintomi di Stromatinia cepivora Berk.

9.2.2.4 Stromatinia cepivoraBerk. [SCLOCE]

Allium sativumL.

a.
i. La coltura è stata sottoposta a un controllo visivo in un periodo opportuno per individuare l’organismo nocivo durante il ciclo vegetativo e non sono stati riscontrati sintomi di Stromatinia cepivora Berk.; oppure
ii. la coltura è stata sottoposta a un controllo visivo in un periodo opportuno per individuare l’organismo nocivo durante il ciclo vegetativo e i vegetali che presentavano sintomi di Stromatinia cepivora Berk. sono stati immediatamente rimossi e nel corso del controllo finale non sono stati riscontrati sintomi;
e
b.
i vegetali sono stati sottoposti a un controllo visivo prima del trasferimento e non sono stati riscontrati sintomi di Stromatinia cepivora Berk.

9.2.2.5 Verticillium dahliaeKleb. [VERTDA]

Cynara cardunculusL.

a.
Le piante madri derivano da materiale sottoposto ad analisi di patogenicità; e
b.
i vegetali sono stati coltivati in un sito di produzione di cui sono note le precedenti rotazioni colturali e in cui non è mai stata registrata la presenza di Verticillium dahliae Kleb.; e
c.
i vegetali sono stati sottoposti a un controllo visivo in periodi opportuni dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo e sono risultati indenni da sintomi di Verticillium dahliae Kleb.

9.2.3 Infestazione da insetti, acari e nematodi

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Condizioni

9.2.3.1 Ditylenchus dipsaci (Kuehn) Filipjev [DITYDI]

Allium cepa L., Allium sativumL.
Vegetali esclusi i vegetali per la coltivazione a scopo commerciale:
a.
la coltura è stata sottoposta a un controllo visivo almeno una volta dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo in un periodo opportuno per individuare l’organismo nocivo e non sono stati riscontrati sintomi di Ditylenchus dipsaci (Kuehn) Filipjev;
oppure
b.
i. la coltura è stata sottoposta a un controllo visivo almeno una volta dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo in un periodo opportuno per individuare l’organismo nocivo e non più del 2 % dei vegetali presentava sintomi di infestazione da Ditylenchus dipsaci (Kuehn) Filipjev, e
ii. i vegetali infestati da tale organismo nocivo sono stati immediatamente rimossi, e
iii. i vegetali sono risultati indenni da tale organismo nocivo in seguito ad analisi di laboratorio su un campione rappresentativo;
oppure
c.
i vegetali sono stati sottoposti a un trattamento chimico o fisico adeguato contro Ditylenchus dipsaci (Kuehn) Filipjev e sono risultati indenni da tale organismo nocivo in seguito ad analisi di laboratorio su un campione rappresentativo.

Vegetali per la coltivazione a scopo commerciale:

a.
la coltura è stata sottoposta a un controllo visivo almeno una volta dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo in un periodo opportuno per individuare l’organismo nocivo e non sono stati riscontrati sintomi di Ditylenchus dipsaci (Kuehn) Filipjev;
oppure
b.
i. la coltura è stata sottoposta a un controllo visivo almeno una volta dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo in un periodo opportuno per individuare l’organismo nocivo;
ii. i vegetali con sintomi di Ditylenchus dipsaci (Kuehn) Filipjev sono stati immediatamente rimossi, e
iii. i vegetali sono risultati indenni da tale organismo nocivo in seguito ad analisi di laboratorio su un campione rappresentativo;
oppure
c.
i vegetali sono stati sottoposti a un trattamento chimico o fisico adeguato e sono risultati indenni da Ditylenchus dipsaci (Kuehn) Filipjev in seguito ad analisi di laboratorio su un campione rappresentativo.

9.2.4 Infestazione da virus, viroidi, malattie da agenti virus-simili e fitoplasmi

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Condizioni

9.2.4.1 Leek yellow stripe virus [LYSV00]

AlliumsativumL.
a.
La coltura è stata sottoposta a un controllo visivo almeno una volta dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo in un periodo opportuno per individuare l’organismo nocivo e non sono stati riscontrati sintomo di Leek yellow stripe virus;
oppure
b.
la coltura è stata sottoposta a un controllo visivo almeno una volta dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo in un periodo opportuno per individuare l’organismo nocivo e non più del 10 % dei vegetali presentava sintomi di Leek yellow stripe virus; tali vegetali sono stati immediatamente rimossi e nel corso del controllo finale non è stato riscontrato più dell’1 % di piante sintomatiche.

9.2.4.2 Onion yellow dwarf virus [OYDV00]

Allium cepaL., Allium sativumL.

a.
La coltura è stata sottoposta a un controllo visivo almeno una volta dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo in un periodo opportuno per individuare l’organismo nocivo e non sono stati riscontrati sintomo di Onion yellow dwarf virus;
oppure
b.
i. la coltura è stata sottoposta a un controllo visivo almeno una volta dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo in un periodo opportuno per individuare l’organismo nocivo e non più del 10 % dei vegetali presentava sintomi di Onion yellow dwarf virus; e
ii. i vegetali infestati da tale organismo nocivo sono stati immediatamente rimossi; e
iii. non più dell’1 % di vegetali presentava sintomi di tale organismo nocivo nel corso del controllo finale.

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Condizioni

9.2.4.3 Potato spindle tuber viroid [PSTVD0]

Capsicum annuumL., SolanumlycopersicumL.

a.
Nessun sintomo di una malattia causata da Potato spindle tuber viroid è stato riscontrato sui vegetali nel luogo di produzione durante un ciclo vegetativo completo; oppure
b.
i vegetali sono stati ufficilamente sottoposti ad analisi per il rilevamento di Potato spindle tuber viroid su un campione rappresentativo utilizzando metodi adeguati e sono risultati indenni da tale organismo nocivo.


9.2.4.4 Tomato spotted wilt tospovirus [TSWV00]

Capsicum annuumL., LactucasativaL., Solanum lycopersicumL., Solanum melongenaL.

a.
I vegetali sono stati coltivati in un sito di produzione soggetto a sorveglianza per quanto concerne i vettori di tripidi rilevanti (Frankliniella occidentalis Pergande e Thrips tabaci Lindeman) in seguito all’individuazione di tali organismi nocivi è stato sottoposto a trattamenti adeguati al fine di eradicare efficacemente le loro popolazioni; e
b.
i. non sono stati riscontrati sintomi di Tomato spotted wilt tospovirus nel sito di produzione durante il ciclo vegetativo in corso; oppure
ii. tutti i vegetali del sito di produzione che presentavano sintomi di Tomato spotted wilt tospovirus durante il ciclo vegetativo in corso sono stati rimossi e un campione rappresentativo di vegetali destinati allo spostamento è stato sottoposto ad analisi ed è risultato indenne da tale organismo nocivo.

9.2.4.5 Tomato yellow leaf curl virus [TYLCV0]

Solanum lycopersicumL.

a.
Nessun sintomo di Tomato yellow leaf curl virus è stato riscontrato sui vegetali; oppure
b.
nessun sintomo di Tomato yellow leaf curl virus è stato riscontrato nel luogo di produzione.

10. Materiale di moltiplicazione e materiale vegetale destinati alla piantagione di specie da frutto destinate alla produzione di frutta

Per la messa in commercio di materiale di moltiplicazione non riconosciuto, compreso il materiale vegetale di specie da frutto destinate alla produzione di frutta, si applicano le disposizioni fitosanitarie della categoria CAC30 (Conformitas Agraria Communitatis) menzionate nel presente numero.

I controlli visivi sono effettuati dall’organo ufficiale responsabile ed eventualmente dall’azienda sotto la vigilanza dell’organo ufficiale responsabile.

30 O del 7 dic. 1998 sul materiale di moltiplicazione (RS 916.151).

10.1 Castanea sativa Mill.

10.1.1
Tutte le categorie
Controllo visivo:
I controlli visivi devono essere effettuati una volta all’anno.
10.1.2
Materiale di pre-base e materiale di base
Misure relative al sito di produzione, al luogo di produzione e all’area
Oltre ai controlli visivi, deve essere adempiuta una delle seguenti condizioni:
a.
il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto delle categorie materiale di pre-base e materiale di base devono essere prodotti in aree notoriamente indenni da Cryphonectria parasitica;
b.
nel sito di produzione non sono stati riscontrati sintomi di Cryphonectria parasitica sui vegetali delle categorie materiale di pre-base e materiale di base durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Cryphonectria parasitica.
10.1.3
Materiale certificato e CAC
Misure relative al sito di produzione, al luogo di produzione e all’area
Oltre ai controlli visivi, deve essere adempiuta una delle seguenti condizioni:
a.
il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto delle categorie materiale certificato e CAC devono essere prodotti in aree notoriamente indenni da Cryphonectria parasitica;
b.
nel sito di produzione non sono stati riscontrati sintomi di Cryphonectria parasitica sulle piante delle categorie materiale certificato e CAC durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Cryphonectria parasitica;
c.
i vegetali delle categorie materiale certificato e CAC con sintomi di Cryphonectria parasitica sono stati rimossi, i vegetali restanti sono stati controllati a intervalli settimanali e nel sito di produzione non sono più stati riscontrati sintomi di Cryphonectria parasitica da almeno 3 settimane prima della messa in commercio.

10.2 Citrus L., Fortunella Swingle e Poncirus Raf.

10.2.1
Materiale di pre-base
Controllo visivo
I controlli visivi devono essere effettuati 2 volte all’anno.
Campionatura e analisi
Ciascuna candidata pianta madre di pre-base deve essere sottoposta a campionatura e analisi per quanto riguarda Citrus tristezavirus (isolati europei), Spiroplasma citri e Plenodomus tracheiphilus. Ciascuna pianta madre di pre-base deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni anno per rilevare la comparsa di Spiroplasma citri. Ciascuna pianta madre di pre-base deve essere sottoposta a campionatura e analisi 3 anni dopo il suo riconoscimento come pianta madre di pre-base e successivamente a intervalli di 3 anni per quanto riguarda Citrus tristezavirus (isolati europei).
10.2.2
Materiale di base
Controllo visivo
I controlli visivi per quanto riguarda Citrus tristezavirus (isolati europei), Spiroplasma citriSaglio et al. e Plenodomus tracheiphilus devono essere effettuati 2 volte all’anno.
Campionatura e analisi
Per quanto concerne le piante madri di base che sono state conservate in strutture a prova di insetto, ciascuna pianta madre di base deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 3 anni per rilevare la comparsa di Citrus tristezavirus (isolati europei). Una parte rappresentativa delle piante madri di base deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 3 anni per rilevare la comparsa di Spiroplasma citri.
Per quanto concerne le piante madri di base che non sono state conservate in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa delle piante madri di base deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni anno per rilevare la comparsa di Citrus tristeza virus (isolati europei) eSpiroplasma citri. In caso di risultato positivo a Citrus tristeza virus (isolati europei), nel sito di produzione tutte le piante madri di base devono essere sottoposte a campionatura e analisi per rilevare l’organismo nocivo.
10.2.3
Materiale certificato
Controllo visivo
I controlli visivi per quanto riguarda Citrus tristezavirus (isolati europei), Spiroplasma citriSaglio et al. e Plenodomus tracheiphilus devono essere effettuati 2 volte all’anno.
Campionatura e analisi
Per quanto concerne le piante madri certificate che sono state conservate in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa delle piante madri certificate deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni anno per rilevare la comparsa di Citrus tristezavirus (isolati europei). In caso di dubbi una parte rappresentativa delle piante madri certificate può essere sottoposta ad analisi per quanto riguarda organismi nocivi diversi da Citrus tristezavirus (isolati europei).
In caso di risultato positivo a Citrus tristezavirus (isolati europei), nel sito di produzione tutte le piante madri certificate devono essere sottoposte a campionatura e analisi.
10.2.4
Materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato
Misure relative al sito di produzione, al luogo di produzione e all’area
Oltre ai controlli visivi, alle campionature e alle analisi, deve essere adempiuta una delle seguenti condizioni:
a.
il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato devono essere prodotti in aree notoriamente indenni da Citrus tristezavirus (isolati europei), Spiroplasma citri e Plenodomus tracheiphilus;
b.
nel caso in cui le piante delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato siano state conservate in una struttura a prova di insetto, non sono stati riscontrati sintomi di Citrus tristezavirus (isolati europei), Spiroplasma citri e Plenodomus tracheiphilus su tali vegetali durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Citrus tristezavirus (isolati europei), Spiroplasma citri e Plenodomus tracheiphilus;
c.
nel caso in cui i vegetali delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato non siano stati conservati in una struttura a prova di insetto, nel sito di produzione non sono stati riscontrati sintomi di Citrus tristezavirus (isolati europei), Spiroplasma citri e Plenodomus tracheiphilus su tali vegetali durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Citrus tristezavirus (isolati europei), Spiroplasma citri e Plenodomus tracheiphilus; una parte rappresentativa del materiale è stata sottoposta a campionatura e analisi prima della messa in commercio per quanto riguarda Citrus tristeza virus.
10.2.5
CAC
Controllo visivo
I controlli visivi devono essere effettuati una volta all’anno.
Campionatura e analisi
La fonte identificata del materiale deve essere risultata indenne da Citrus tristezavirus (isolati europei), Spiroplasma citri e Plenodomus tracheiphilus in base a campionatura e analisi.
Nel caso in cui la fonte identificata del materiale sia stata conservata in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa di tale materiale deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 8 anni per rilevare la comparsa di Citrus tristezavirus (isolati europei).
Nel caso in cui la fonte identificata del materiale non sia stata conservata in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa di tale materiale deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 3 anni per rilevare la comparsa di Citrus tristezavirus (isolati europei).
Misure relative al sito di produzione, al luogo di produzione e all’area
Oltre ai controlli visivi, alle campionature e alle analisi per quanto riguarda la fonte identificata del materiale, devono essere adempiute le seguenti condizioni:
a.
il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto della categoria CAC devono essere prodotti da un materiale identificato alla fonte che è risultato indenne da Citrus tristezavirus (isolati europei), Spiroplasma citri e Plenodomus tracheiphilus dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo;
b.i.
le piante CAC devono essere prodotte in aree notoriamente indenni da Citrus tristezavirus (isolati europei), Spiroplasma citri e Plenodomus tracheiphilus;
oppure
b.ii.
nel sito di produzione non sono stati riscontrati sintomi di Citrus tristezavirus (isolati europei), Spiroplasma citri e Plenodomus tracheiphilussulle piante CAC durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Citrus tristezavirus (isolati europei), Spiroplasma citri e Plenodomus tracheiphilus; tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze sono state rimosse e immediatamente distrutte;
oppure
b.iii.
nel sito di produzione i sintomi di Citrus tristeza virus (isolati europei), Spiroplasma citri e Plenodomus tracheiphilus sono stati riscontrati al massimo sul 2 % delle piante CAC durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Citrus tristezavirus (isolati europei), Spiroplasma citri e Plenodomus tracheiphilus; tali vegetali e tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze sono stati rimossi e immediatamente distrutti; i vegetali restanti devono essere sottoposti ad analisi a campione prima della messa in commercio.

10.3 Cydonia oblonga Mill.

10.3.1
Tutte le categorie
Controllo visivo
I controlli visivi devono essere effettuati una volta all’anno.
10.3.2
Materiale di pre-base
Campionatura e analisi
Ciascuna pianta madre di pre-base deve essere sottoposta a campionatura e analisi 15 anni dopo il suo riconoscimento come pianta madre di pre-base e successivamente a intervalli di 15 anni per quanto riguarda Erwinia amylovora.
10.3.3
Materiale di base
Campionatura e analisi
Una parte rappresentativa delle piante madri di base deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 15 anni in funzione dei rischi per quanto riguarda Erwinia amylovora.
10.3.4
Materiale certificato
Campionatura e analisi
Una parte rappresentativa delle piante madri certificate deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 15 anni in base a una valutazione del rischio di infestazione di tali vegetali per quanto riguarda Erwinia amylovora. In caso di dubbi le piante da frutto certificate devono essere sottoposte a campionatura e analisi per quanto riguarda Erwinia amylovora.
10.3.5
Materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato
Misure relative al sito di produzione, al luogo di produzione e all’area
Oltre ai controlli visivi, alle campionature e alle analisi, deve essere adempiuta una delle seguenti condizioni:
a.
il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato devono essere prodotti in aree notoriamente indenni da Erwinia amylovora;
b.
i vegetali delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato sono stati controllati durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Erwinia amylovora; tutti i vegetali con sintomi diErwinia amylovora e tutte le piante ospiti circostanti sono stati rimossi e immediatamente distrutti.
10.3.6
CAC
Campionatura e analisi
In caso di dubbi i vegetali devono essere sottoposti a campionatura e analisi per quanto riguarda Erwinia amylovora.
Misure relative al sito di produzione, al luogo di produzione e all’area
Oltre ai controlli visivi, alle campionature e alle analisi, deve essere adempiuta una delle seguenti condizioni:
a.
il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto della categoria CAC devono essere prodotti in aree notoriamente indenni da Erwinia amylovora;
b.
nel sito di produzione le piante CAC sono state controllate durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Erwinia amylovora; tutti i vegetali con sintomi diErwinia amylovora e tutte le piante ospiti circostanti sono stati rimossi e immediatamente distrutti.

10.4 Fragaria L.

10.4.1
Tutte le categorie
Controllo visivo
I controlli visivi devono essere effettuati 2 volte all’anno. Le foglie di Fragaria L. devono essere sottoposte a un controllo visivo per quanto riguarda Phytophthora fragariae.
Per quanto concerne i vegetali e il materiale prodotti mediante micropropagazione e conservati per un periodo inferiore a 3 mesi è necessario solo un controllo visivo durante tale periodo.
10.4.2
Materiale di pre-base
Campionatura e analisi
Ciascuna pianta madre di pre-base deve essere sottoposta a campionatura e analisi un anno dopo il suo riconoscimento come pianta madre di pre-base e successivamente a ciascun ciclo vegetativo per quanto riguarda i seguenti organismi nocivi:
Aphelenchoides besseyi
Arabis mosaic virus (ArMV)
Phytophthora fragariae
Raspberry ringspot virus (RpRSV)
Strawberry crinkle virus
Strawberry latent ringspot virus (SLRSV)
Strawberry mild yellow edge virus
Strawberry vein banding virus
Tomato black ring virus
Xanthomonas fragariae
10.4.3
Materiale di base
Campionatura e analisi
Nel caso in cui siano stati riscontrati sintomi di Phytophthora fragariae sulle foglie, un campione di radici rappresentativo deve essere prelevato e sottoposto ad analisi per quanto riguarda l’organismo nocivo. In caso di sintomi non evidenti di Arabis mosaic virus, Raspberry ringspot virus, Strawberry crinkle virus, Strawberry latent ringspot virus, Strawberry mild yellow edge virus, Strawberry vein banding virus o Tomato black ring virus, un campione deve essere prelevato e sottoposto ad analisi. In caso di dubbi i vegetali devono essere sottoposti a campionatura e analisi per quanto riguarda Aphelenchoides besseyi o Xanthomonas fragariae.
10.4.4
Materiale di pre-base e materiale di base
Misure relative al sito di produzione, al luogo di produzione e all’area
Oltre ai controlli visivi, alle campionature e alle analisi, devono essere adempiute le seguenti condizioni:
a.
il materiale di moltiplicazione e le piante da bacche delle categorie materiale di pre-base e materiale di base devono essere prodotti da piante madri che sono state controllate e sono risultate indenni da sintomi di Xanthomonas fragariae e Phytophthora fragariae;
b. i.
il materiale di moltiplicazione e le piante da bacche delle categorie materiale di pre-base e materiale di base devono essere prodotti in aree notoriamente indenni da Xanthomonas fragariae e Phytophthora fragariae;
oppure
b. ii.
nel sito di produzione non sono stati riscontrati sintomi di Xanthomonas fragariaesui vegetali delle categorie materiale di pre-base e materiale di base durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Xanthomonas fragariae; tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze e i vegetali vicini a loro sono stati rimossi e immediatamente distrutti,
e
nel sito di produzione non sono stati riscontrati sintomi di Phytophthora fragariaesulle foglie dei vegetali delle categorie materiale di pre-base e materiale di base durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Phytophthora fragariae; tutti i vegetali infestati e i vegetali in un raggio di 5 m sono stati rimossi e immediatamente distrutti,
e
i vegetali delle categorie materiale di pre-base e materiale di base con sintomi di Arabis mosaic virus, Raspberry ringspot virus, Strawberry crinkle virus, Strawberry latent ringspot virus, Strawberry mild yellow edge virus, Strawberry vein banding virus e Tomato black ring virus sono stati rimossi e immediatamente distrutti, a meno che un’analisi abbia confermato che i vegetali non sono infestati da tali organismi nocivi.
c.i.
tra la comparsa di Xanthomonas fragariae e la piantagione successiva deve trascorrere un periodo di riposo di almeno un anno; tra la comparsa di Phytophthora fragariae e la piantagione successiva deve trascorrere un periodo di risposo di almeno 10 anni;
oppure
c.ii.
in caso di Phytophthora fragariae le superfici coltive utilizzate e le malattie del suolo riscontrate concernenti il sito di produzione devono essere registrate;
oppure
c.iii.
nel sito di produzione i vegetali delle categorie materiale di pre-base e materiale di base devono essere isolati dalle altre piante ospiti. La distanza dell’isolamento del sito di produzione deve essere determinata in base alle circostanze locali, al tipo di materiale di moltiplicazione, alla comparsa di Xanthomonas fragariae, Arabis mosaic virus, Raspberry ringspot virus, Strawberry crinkle virus, Strawberry latent ringspot virus, Strawberry mild yellow edge virus, Strawberry vein banding virus e Tomato black ring virus nell’area interessata nonché ai rischi pertinenti, come stabilito dall’organo ufficiale responsabile in base a un controllo ufficiale.
10.4.5
Materiale certificato
Campionatura e analisi
Nel caso in cui siano stati riscontrati sintomi di Phytophthora fragariae sulle foglie, un campione di radici rappresentativo deve essere prelevato e sottoposto ad analisi per quanto riguarda l’organismo nocivo. In caso di sintomi non evidenti di Arabis mosaic virus, Raspberry ringspot virus, Strawberry crinkle virus, Strawberry latent ringspot virus, Strawberry mild yellow edge virus, Strawberry vein banding virus o Tomato black ring virus un campione deve essere prelevato e sottoposto ad analisi. In caso di dubbi i vegetali devono essere sottoposti a campionatura e analisi per quanto riguarda Aphelenchoides besseyi o Xanthomonas fragariae.
Misure relative al sito di produzione, al luogo di produzione e all’area
Oltre ai controlli visivi, alle campionature e alle analisi, devono essere adempiute le seguenti condizioni:
a.
il materiale di moltiplicazione e le piante da bacche della categoria materiale certificato devono essere prodotti da piante madri che sono state controllate e sono risultate indenni da sintomi di Xanthomonas fragariae e Phytophthora fragariae;
b. i.
il materiale di moltiplicazione e le piante da bacche della categoria materiale certificato devono essere prodotti in aree notoriamente indenni da Xanthomonas fragariae e Phytophthora fragariae;
oppure
b. ii.
nel sito di produzione non sono stati riscontrati sintomi di Xanthomonas fragariaesui vegetali della categoria materiale certificato durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali della biologia di Xanthomonas fragariae; tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze e i vegetali vicini a loro sono stati rimossi e immediatamente distrutti,
e
nel sito di produzione non sono stati riscontrati sintomi diPhytophthora fragariae sulle foglie dei vegetali della categoria materiale certificato durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Phytophthora fragariae;tutti i vegetali infestati e i vegetali in un raggio di 5 m sono stati rimossi e immediatamente distrutti,
e
i vegetali della categoria materiale certificato con sintomi di Arabis mosaic virus, Raspberry ringspot virus, Strawberry crinkle virus, Strawberry latent ringspot virus, Strawberry mild yellow edge virus, Strawberry vein banding virus o Tomato black ring virus sono stati rimossi e immediatamente distrutti, a meno che un’analisi abbia confermato che i vegetali non sono infestati da tali organismi nocivi;
oppure
b.iii.
nel sito di produzione i sintomi di Xanthomonas fragariae sono stati riscontrati al massimo sul 2 % dei vegetali della categoria materiale certificato durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Xanthomonas fragariae; tali vegetali nonché tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze e i vegetali vicini a loro sono stati rimossi e immediatamente distrutti.
c.i.
tra la comparsa di Xanthomonas fragariae e la piantagione successiva deve trascorrere un periodo di riposo di almeno un anno; tra la comparsa di Phytophthora fragariae e la piantagione successiva deve trascorrere un periodo di riposo di almeno 10 anni;
oppure
c.ii.
in caso di Phytophthora fragariae le superfici coltive utilizzate e le malattie del suolo riscontrate concernenti il sito di produzione devono essere registrate;
oppure
c.iii.
i vegetali delle categorie materiale di pre-base e materiale di base del sito di produzione devono essere isolati dalle altre piante ospiti. La distanza dell’isolamento del sito di produzione deve essere determinata in base alle circostanze locali, al tipo di materiale di moltiplicazione, alla comparsa di Xanthomonas fragariae, Arabis mosaic virus, Raspberry ringspot virus, Strawberry crinkle virus, Strawberry latent ringspot virus, Strawberry mild yellow edge virus, Strawberry vein banding virus e Tomato black ring nell’area interessata nonché ai rischi pertinenti, come stabilito dall’organo ufficiale responsabile in base a un controllo ufficiale.
10.4.6
Materiale CAC
Campionatura e analisi
Nel caso in cui siano stati riscontrati sintomi di Phytophthora fragariae sulle foglie, un campione di radici rappresentativo deve essere prelevato e sottoposto ad analisi per quanto riguarda l’organismo nocivo. In caso di sintomi non evidenti di Arabis mosaic virus, Raspberry ringspot virus, Strawberry crinkle virus, Strawberry latent ringspot virus, Strawberry mild yellow edge virus, Strawberry vein banding virus o Tomato black ring virus, un campione deve essere prelevato e sottoposto ad analisi. In caso di dubbi i vegetali devono essere sottoposti a campionatura e analisi per quanto riguarda Aphelenchoides besseyi o Xanthomonas fragariae.
Misure relative al sito di produzione, al luogo di produzione e all’area
Oltre ai controlli visivi, alle campionature e alle analisi, devono essere adempiute le seguenti condizioni:
a.
il materiale di moltiplicazione e le piante da bacche della categoria CAC devono essere prodotti da un materiale identificato alla fonte che è stato controllato ed è risultato indenne da Xanthomonas fragariae e Phytophthora fragariae;
b. i.
il materiale di moltiplicazione e le piante da bacche della categoria CAC devono essere prodotti in aree notoriamente indenni da Xanthomonas fragariae e Phytophthora fragariae;
oppure
b. ii.
nel sito di produzione non sono stati riscontrati sintomi diXanthomonas fragariaesulle piante CAC durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Xanthomonas fragariae; tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze e i vegetali vicini a loro sono stati rimossi e immediatamente distrutti,
e
nel sito di produzione non sono stati riscontrati sintomi diPhytophthora fragariaesulle foglie delle piante CAC durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Phytophthora fragariae;tutti i vegetali infestati e i vegetali in un raggio di 5 m sono stati rimossi e immediatamente distrutti,
e
le piante CAC con sintomi di Arabis mosaic virus, Raspberry ringspot virus, Strawberry crinkle virus, Strawberry latent ringspot virus, Strawberry mild yellow edge virus, Strawberry vein banding virus e Tomato black ring virus sono state rimosse e immediatamente distrutte, a meno che un’analisi abbia confermato che i vegetali non sono infestati da tali organismi nocivi;
oppure
c.
nel sito di produzione i sintomi di Xanthomonas fragariae sono stati riscontrati al massimo sul 5 % delle piante CAC durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Xanthomonas fragariae; tali vegetali nonché tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze e i vegetali vicini a loro sono stati rimossi e immediatamente distrutti.

10.5 Malus Mill.

10.5.1
Tutte le categorie
Controllo visivo
I controlli visivi devono essere effettuati una volta all’anno.
10.5.2
Materiale di pre-base
Campionatura e analisi
Ciascuna pianta madre di pre-base deve essere sottoposta a campionatura e analisi 15 anni dopo il suo riconoscimento come pianta madre di pre-base e successivamente a intervalli di 15 anni per quanto riguarda Erwinia amylovora e Candidatus Phytoplasma mali.
10.5.3
Materiale di base
Campionatura e analisi
Per quanto concerne le piante madri di base che sono state conservate in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa delle piante madri di base deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 15 anni per rilevare la comparsa di Candidatus Phytoplasma mali.
Per quanto concerne le piante madri di base che non sono state conservate in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa delle piante madri di base deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 3 anni per rilevare la comparsa di Candidatus Phytoplasma mali; una parte rappresentativa delle piante madri di base deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 15 anni in base a una valutazione del rischio di infestazione di tali vegetali per rilevare la comparsa di Erwinia amylovora.
In caso di risultato positivo a Candidatus Phytoplasma mali, nel sito di produzione tutte le piante madri di base devono essere sottoposte a campionatura e analisi.
10.5.4
Materiale certificato
Campionatura e analisi
Per quanto concerne le piante madri certificate che sono state conservate in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa delle piante madri certificate deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 15 anni per rilevare la comparsa di Candidatus Phytoplasma mali.
Per quanto concerne le piante madri certificate che non sono state conservate in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa delle piante madri certificate deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 5 anni per rilevare la comparsa di Candidatus Phytoplasma mali; una parte rappresentativa delle piante madri certificate deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 15 anni in base a una valutazione del rischio di infestazione di tali vegetali per rilevare la comparsa di Erwinia amylovora.
In caso di risultato positivo a Candidatus Phytoplasma mali, nel sito di produzione tutte le piante madri certificate devono essere sottoposte a campionatura e analisi.
In caso di dubbi le piante da frutto certificate devono essere sottoposte a campionatura e analisi per quanto riguarda Candidatus Phytoplasma mali e Erwinia amylovora.
10.5.5
Materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato
Misure relative al sito di produzione, al luogo di produzione e all’area
Oltre ai controlli visivi, alle campionature e alle analisi, devono essere adempiute le seguenti condizioni:
a.
il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato devono derivare da piante madri che sono state controllate e sono risultate indenni da sintomi di Candidatus Phytoplasma mali;
b. i.
il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato devono essere prodotti in aree notoriamente indenni da Candidatus Phytoplasma mali e Erwinia amylovora;
oppure
b. ii.
nel sito di produzione non sono stati riscontrati sintomi di Candidatus Phytoplasma mali sul materiale di moltiplicazione e sulle piante da frutto delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Candidatus Phytoplasma mali; tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze sono state rimosse e immediatamente distrutte,
e
nel sito di produzione il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato sono stati controllati durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Erwinia amylovora; tutti i vegetali con sintomi di Erwinia amylovora e tutte le piante ospiti circostanti sono stati rimossi e immediatamente distrutti.
10.5.6
CAC
Campionatura e analisi
In caso di dubbi tutti i vegetali devono essere sottoposti a campionatura e analisi per quanto riguarda Erwinia amylovora e Candidatus Phytoplasma mali.
Nel caso in cui siano stati riscontrati sintomi di Candidatus Phytoplasma mali sulle piante CAC durante i controlli visivi, una parte rappresentativa delle restanti le piante CAC asintomatiche in tale sito di produzione deve essere sottoposta a campionatura e analisi per quanto riguarda Candidatus Phytoplasma mali.
Misure relative al sito di produzione, al luogo di produzione e all’area
Oltre ai controlli visivi, alle campionature e alle analisi, devono essere adempiute le seguenti condizioni:
a.
Candidatus Phytoplasma mali:
i. il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto della categoria CAC devono essere prodotti da un materiale identificato alla fonte che è stato controllato ed è risultato indenne da sintomi di Candidatus Phytoplasma mali; oppure
ii. nel sito di produzione non sono stati riscontrati sintomi di Candidatus Phytoplasma mali sul materiale di moltiplicazione e sulle piante da frutto della categoria CAC durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Candidatus Phytoplasma mali; tutte le piante sintomatiche e i vegetali vicini sono stati rimossi e immediatamente distrutti; oppure
iii. nel sito di produzione i sintomi di Candidatus Phytoplasma mali sono stati riscontrati al massimo sul 2 % delle piante CAC durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Candidatus Phytoplasma mali; tutte le piante sintomatiche e i vegetali vicini sono stati rimossi e immediatamente distrutti; e
b.
Erwinia amylovora:
i. il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto della categoria CAC devono essere prodotti in aree notoriamente indenni da Erwinia amylovora, oppure
ii. nel sito di produzione il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto della categoria CAC sono stati analizzati durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Erwinia amylovora; tutti i vegetali con sintomi di Erwinia amylovora e tutte le piante ospiti circostanti sono stati rimossi e immediatamente distrutti.

10.6 Prunus armeniaca, P. avium, P. cerasus,P. domestica e P. dulcis

10.6.1
Materiale di pre-base
Controllo visivo
I controlli visivi per quanto riguarda Candidatus Phytoplasma prunorum, Plum pox virus (Sharka) e Xanthomonas arboricola pv. pruni devono essere effettuati 2 volte all’anno.
Campionatura e analisi
Ciascuna pianta madre di pre-base deve essere sottoposta a campionatura e analisi 5 anni dopo il suo riconoscimento come pianta madre di pre-base e successivamente a intervalli di 5 anni per quanto riguarda Plum pox virus e Candidatus Phytoplasma prunorum. In caso di dubbi una parte rappresentativa delle piante madri di pre-base deve essere sottoposta a campionatura e analisi per quanto riguarda Xanthomonas arboricola pv. pruni.
Le piante madri di pre-base destinate alla produzione di portainnesti di Prunus sono state sottoposte a campionatura e analisi negli ultimi 5 cicli vegetativi per rilevare la comparsa di Plum pox virus e sono risultate indenni da tale organismo nocivo. Le piante madri di pre-base di Prunus domestica destinate alla produzione di portainnesti sono state sottoposte a campionatura e analisi negli ultimi 5 cicli vegetativi per rilevare la comparsa di Candidatus Phytoplasma prunorum e sono risultate indenni da tale organismo nocivo.
10.6.2
Materiale di base, materiale certificato e CAC
Controllo visivo
I controlli visivi devono essere effettuati una volta all’anno.
10.6.3
Materiale di base
Campionatura e analisi
Per quanto concerne le piante madri di base che sono state conservate in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa delle piante madri di base deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 3 anni per rilevare la comparsa di Plum pox virus. Una parte rappresentativa delle piante madri di base deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 10 anni per rilevare la comparsa di Candidatus Phytoplasma prunorum.
Per quanto concerne le piante madri di base che non sono state conservate in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa delle piante madri di base deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni anno per rilevare la comparsa di Plum pox virus; in tal modo ciascuna pianta madre di base è sottoposta una volta in un periodo di 10 anni a un’analisi per quanto riguarda Plum pox virus.
Per quanto concerne le piante madri di base che non sono state conservate in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa delle piante madri di base non in fiore deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 3 anni in base a una valutazione del rischio di infestazione di tali vegetali per rilevare la comparsa di Candidatus Phytoplasma prunorum. In caso di dubbi una parte rappresentativa delle piante madri di base deve essere sottoposta a campionatura e analisi per quanto riguarda Xanthomonas arboricola pv. pruni.
Una parte rappresentativa delle piante madri di base destinate alla produzione di portainnesti deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni anno per rilevare la comparsa di Plum pox virus e deve risultare indenne da tale organismo nocivo. Le piante madri di base di Prunus domestica destinate alla produzione di portainnesti sono state sottoposte a campionatura e analisi negli ultimi 5 cicli vegetativi per rilevare la comparsa di Candidatus Phytoplasma prunorum e sono risultate indenni da tale organismo nocivo.
In caso di risultato positivo a Candidatus Phytoplasma prunorum o Plum pox virus, nel sito di produzione tutte le piante madri di base devono essere sottoposte a campionatura e analisi.
10.6.4
Materiale certificato
Campionatura e analisi
Per quanto concerne le piante madri certificate che sono state conservate in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa delle piante madri certificate deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 5 anni per rilevare la comparsa di Plum pox virus. Una parte rappresentativa delle piante madri certificate deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 15 anni per rilevare la comparsa di Candidatus Phytoplasma prunorum.
Per quanto concerne le piante madri certificate che non sono state conservate in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa delle piante madri certificate deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 3 anni per rilevare la comparsa di Plum pox virus; in tal modo ciascuna pianta madre certificata è sottoposta una volta in un periodo di 10 anni a un’analisi per quanto riguarda Plum pox virus.
Per quanto concerne le piante madri certificate che non sono state conservate in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa delle piante madri certificate non in fiore deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 3 anni in base a una valutazione del rischio di infestazione di tali vegetali per rilevare la comparsa di Candidatus Phytoplasma prunorum. In caso di dubbi una parte rappresentativa delle piante madri certificate deve essere sottoposta a campionatura e analisi per quanto riguarda Xanthomonas arboricola pv. pruni.
Una parte rappresentativa delle piante madri certificate destinate alla produzione di portainnesti deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni anno per rilevare la comparsa di Plum pox virus e deve risultare indenne da tale organismo nocivo. Le piante madri certificate di Prunus domestica destinate alla produzione di portainnesti sono state sottoposte a campionatura e analisi negli ultimi 5 cicli vegetativi per rilevare la comparsa di Candidatus Phytoplasma prunorum e sono risultate indenni da tale organismo nocivo.
In caso di risultato positivo a Candidatus Phytoplasma prunorum o Plum pox virus, nel sito di produzione tutte le piante madri certificate devono essere sottoposte a campionatura e analisi. Una parte rappresentativa delle piante da frutto che non presentano sintomi di Plum pox virus durante il controllo visivo può essere sottoposta a campionatura e analisi.
10.6.5
Materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato
Misure relative al sito di produzione, al luogo di produzione e all’area
Oltre ai controlli visivi, alle campionature e alle analisi, devono essere adempiute le seguenti condizioni:
a. i.
il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato devono essere stati prodotti da piante madri che sono state sottoposte a campionatura e analisi negli ultimi 3 cicli vegetativi per quanto riguarda Plum pox virus e sono risultate indenni da tale organismo nocivo;
e
a. ii.
il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato sono stati prodotti da piante madri che sono state controllate e sono risultate indenni da sintomi di Candidatus Phytoplasma prunorum e Xanthomonas arboricola pv. pruni;
e
a. iii.
i portainnesti di pre-base, i portainnesti di base e i portainnesti certificati di Prunus domestica devono essere prodotti da piante madri che sono state sottoposte a campionatura e analisi negli ultimi 5 cicli vegetativi per quanto riguarda Candidatus Phytoplasma prunorum e Plum pox virus e sono risultate indenni da tali organismi nocivi.
b. i.
il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato devono essere prodotti in aree notoriamente indenni da Candidatus Phytoplasma prunorum, Plum pox virus e Xanthomonas arboricola pv. pruni;
oppure
b. ii.
nel sito di produzione non sono stati riscontrati sintomi di Candidatus Phytoplasma prunorum e Plum pox virus sul materiale di moltiplicazione e sulle piante da frutto delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Candidatus Phytoplasma prunorum e Plum pox virus; tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze sono state rimosse e immediatamente distrutte,
e
nel sito di produzione non sono stati riscontrati sintomi di Xanthomonas arboricolapv. pruni sul materiale di moltiplicazione e sulle piante da frutto delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Xanthomonas arboricolapv. Pruni:
1.
se i vegetali con sintomi di Xanthomonas arboricola pv. pruni sono stati riscontrati solo in base a controlli visivi, tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze devono essere rimosse e immediatamente distrutte;
2.
se una parte rappresentativa dei vegetali con sintomi di Xanthomonas arboricola pv. pruni è sottoposta a campionatura e analisi e tali analisi risultano negative, non è necessario rimuovere e distruggere i vegetali.
c.
nel sito di produzione i vegetali delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato devono essere isolati dalle altre piante ospiti. La distanza dell’isolamento del sito di produzione deve essere determinata in base alle circostanze locali, al tipo di materiale di moltiplicazione, alla comparsa di Candidatus Phytoplasma prunorum e Plum pox virus nell’area interessata nonché ai rischi pertinenti, come stabilito dall’organismo ufficiale responsabile in base a un controllo ufficiale.
10.6.6
CAC
Campionatura e analisi
Nel caso in cui siano stati riscontrati sintomi di Plum pox virus, una parte rappresentativa delle restanti piante CAC asintomatiche del lotto deve essere sottoposta a campionatura e analisi e deve risultare indenne da tale organismo nocivo. Nel caso in cui siano stati riscontrati sintomi di Candidatus Phytoplasma prunorum, una parte rappresentativa delle restanti piante CAC asintomatiche di tale sito di produzione deve essere sottoposta a campionatura e analisi per rilevare la comparsa di Candidatus Phytoplasma prunorum. In caso di dubbi una parte rappresentativa delle piante CAC deve essere sottoposta a campionatura e analisi per quanto riguarda Xanthomonas arboricola pv. pruni.
Una parte rappresentativa delle piante da frutto CAC che non presentano sintomi di Plum pox virus può essere sottoposta a campionatura e analisi in base a una valutazione del rischio di infestazione per quanto riguarda Plum pox virus.
Misure relative al sito di produzione, al luogo di produzione e all’area
Oltre ai controlli visivi, alle campionature e alle analisi, devono essere adempiute le seguenti condizioni:
a. i.
il materiale di moltiplicazione e i vegetali della categoria CAC devono essere stati prodotti da un materiale identificato alla fonte che è stato sottoposto a campionatura e analisi negli ultimi 3 cicli vegetativi ed è risultato indenne da Plum pox virus;
e
a. ii.
il materiale di moltiplicazione e i vegetali della categoria CAC devono esseri stati prodotti da un materiale identificato alla fonte che è stato controllato ed è risultato indenne da sintomi di Candidatus Phytoplasma prunorum e Xanthomonas arboricola pv. pruni;
e
a. iii.
i portainnesti CAC di Prunus domestica devono essere stati prodotti da un materiale identificato alla fonte che è stato sottoposto a campionatura e analisi negli ultimi 5 anni ed è risultato indenne da Candidatus Phytoplasma prunorum e Plum pox virus;
b. i.
il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto della categoria CAC devono essere stati prodotti in aree notoriamente indenni da Candidatus Phytoplasma prunorum, Plum pox virus e Xanthomonas arboricola pv. pruni;
oppure
b. ii.
nel sito di produzione non sono stati riscontrati sintomi di Candidatus Phytoplasma prunorum e Plum pox virus sul materiale di moltiplicazione e sulle piante da frutto della categoria CAC durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Candidatus Phytoplasma prunorum e Plum pox virus; tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze sono state rimosse e immediatamente distrutte,
e
nel sito di produzione non sono stati riscontrati sintomi di Xanthomonas arboricolapv. pruni sul materiale di moltiplicazione e sulle piante da frutto della categoria CAC durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Xanthomonas arboricolapv. pruni:
1.
se i vegetali con sintomi di Xanthomonas arboricola pv. pruni sono stati riscontrati solo in base a controlli visivi, tutte le piante sintomatiche e le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze devono essere rimosse e immediatamente distrutte;
2.
se una parte rappresentativa dei vegetali con sintomi di Xanthomonas arboricola pv. pruni è sottoposta a campionatura e analisi e tali analisi mostrano che i sintomi non sono causati da tale organismo nocivo, non è necessario rimuovere e distruggere i vegetali;
oppure
b. iii.
nel sito di produzione i sintomi di Plum pox virus sono stati riscontrati al massimo sull’1 per cento delle piante CAC durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Plum pox virus; tali vegetali nonché tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze e i vegetali vicini sono stati rimossi e immediatamente distrutti; nei lotti in cui sono state riscontrate piante sintomatiche, una parte rappresentativa delle restanti piante asintomatiche è stata sottoposta ad analisi ed è risultata indenne da Plum pox virus,
e
nel sito di produzione i sintomi di Candidatus Phytoplasma prunorum sono stati riscontrati al massimo sul 2 per cento delle piante CAC durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Candidatus Phytoplasma prunorum; tali vegetali nonché tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze e i vegetali vicini sono stati rimossi e immediatamente distrutti,
e
nel sito di produzione i sintomi di Xanthomonas arboricolapv.prunisono stati riscontrati al massimo sul 2 per cento delle piante CAC durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Xanthomonas arboricolapv.pruni:
1.
se i vegetali con sintomi di Xanthomonas arboricola pv. pruni sono stati riscontrati solo in base a controlli visivi, tutte le piante sintomatiche e le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze devono essere rimosse e immediatamente distrutte;
2.
se una parte rappresentativa dei vegetali con sintomi di Xanthomonas arboricola pv. pruni è sottoposta a campionatura e analisi e tali analisi mostrano che i sintomi non sono causati da tale organismo nocivo, non è necessario rimuovere e distruggere i vegetali.

10.7 Prunuspersica e P. salicina

10.7.1
Materiale di pre-base
Controllo visivo
I controlli visivi per quanto riguarda Candidatus Phytoplasma prunorum, Plum pox virus (Sharka), Pseudomonas syringae pv. persicae e Xanthomonas arboricola pv. pruni devono essere effettuati 2 volte all’anno.
Campionatura e analisi
Ciascuna pianta madre di pre-base deve essere sottoposta a campionatura e analisi 5 anni dopo il suo riconoscimento come pianta madre di pre-base e successivamente a intervalli di 5 anni per quanto riguarda Plum pox virus e Candidatus Phytoplasma prunorum. In caso di dubbi una parte rappresentativa delle piante madri di pre-base deve essere sottoposta a campionatura e analisi per quanto riguarda Xanthomonas arboricola pv. pruni.
Le piante madri di pre-base destinate alla produzione di portainnesti di Prunus sono state sottoposte a campionatura e analisi negli ultimi 5 cicli vegetativi per rilevare la comparsa di Plum pox virus e sono risultate indenni da tale organismo nocivo.
10.7.2
Materiale di base, materiale certificato e CAC
Controllo visivo
I controlli visivi devono essere effettuati una volta all’anno.
10.7.3
Materiale di base
Campionatura e analisi
Per quanto concerne le piante madri di base che sono state conservate in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa delle piante madri di base deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 3 anni per rilevare la comparsa di Plum pox virus. Una parte rappresentativa delle piante madri di base deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 10 anni per rilevare la comparsa di Candidatus Phytoplasma prunorum.
Per quanto concerne le piante madri di base che non sono state conservate in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa delle piante madri di base deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni anno per rilevare la comparsa di Plum pox virus; in tal modo ciascuna pianta madre di base è sottoposta una volta in un periodo di 10 anni a un’analisi per quanto riguarda Plum pox virus.
Per quanto concerne le piante madri di base che non sono state conservate in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa delle piante madri di base non in fiore deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 3 anni in base a una valutazione del rischio di infestazione di tali vegetali per rilevare la comparsa di Candidatus Phytoplasma prunorum. In caso di dubbi una parte rappresentativa delle piante madri di base deve essere sottoposta a campionatura e analisi per quanto riguarda Xanthomonas arboricola pv. pruni.
Una parte rappresentativa delle piante madri di base destinate alla produzione di portainnesti deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni anno per rilevare la comparsa di Plum pox virus e deve risultare indenne da tale organismo nocivo.
In caso di risultato positivo a Candidatus Phytoplasma prunorum o Plum pox virus, nel sito di produzione tutte le piante madri di base devono essere sottoposte a campionatura e analisi.
10.7.4
Materiale certificato
Campionatura e analisi
Per quanto concerne le piante madri certificate che sono state conservate in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa delle piante madri certificate deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 5 anni per rilevare la comparsa di Plum pox virus. Una parte rappresentativa delle piante madri certificate deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 15 anni per rilevare la comparsa di Candidatus Phytoplasma prunorum.
Per quanto concerne le piante madri certificate che non sono state conservate in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa delle piante madri certificate deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 3 anni per rilevare la comparsa di Plum pox virus; in tal modo ciascuna pianta madre certificata è sottoposta una volta in un periodo di 15 anni a un’analisi per quanto riguarda Plum pox virus.
Per quanto concerne le piante madri certificate che non sono state conservate in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa delle piante madri certificate non in fiore deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 3 anni in base a una valutazione del rischio di infestazione di tali vegetali per rilevare la comparsa di Candidatus Phytoplasma prunorum. In caso di dubbi una parte rappresentativa delle piante madri certificate deve essere sottoposta a campionatura e analisi per quanto riguarda Xanthomonas arboricola pv. pruni.
Una parte rappresentativa delle piante madri certificate destinate alla produzione di portainnesti deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni anno per rilevare la comparsa di Plum pox virus e deve risultare indenne da tale organismo nocivo.
In caso di risultato positivo a Candidatus Phytoplasma prunorum o Plum pox virus, nel sito di produzione tutte le piante madri certificate devono essere sottoposte a campionatura e analisi. Una parte rappresentativa delle piante da frutto che non presentano sintomi di Plum pox virus durante il controllo visivo può essere sottoposta a campionatura e analisi.
10.7.5
Materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato
Misure relative al sito di produzione, al luogo di produzione e all’area
Oltre ai controlli visivi, alle campionature e alle analisi, devono essere adempiute le seguenti condizioni:
a. i.
il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato devono essere stati prodotti da piante madri che sono state sottoposte a campionatura e analisi negli ultimi 3 cicli vegetativi per quanto riguarda Plum pox virus e sono risultate indenni da tale organismo nocivo;
e
a. ii.
il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato sono stati prodotti da piante madri che sono state controllate e sono risultate indenni da sintomi di Candidatus Phytoplasma prunorum, Pseudomonas syringaepv. persicae e Xanthomonas arboricola pv. pruni;
e
a. iii.
i portainnesti di pre-base, i portainnesti di base e i portainnesti certificati di Prunus domestica devono essere prodotti da piante madri che sono state sottoposte a campionatura e analisi negli ultimi 5 cicli vegetativi per quanto riguarda Candidatus Phytoplasma prunorum e Plum pox virus e sono risultate indenni da tali organismi nocivi.
b. i.
il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato devono esseri prodotti in aree notoriamente indenni da Candidatus Phytoplasma prunorum, Plum pox virus, Pseudomonas syringaepv. persicae e Xanthomonas arboricola pv. pruni;
oppure
b. ii.
nel sito di produzione non sono stati riscontrati sintomi di Candidatus Phytoplasma prunorum, Plum pox virus e Pseudomonas syringaepv. persicae sul materiale di moltiplicazione e sulle piante da frutto delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Candidatus Phytoplasma prunorum, Plum pox virus e Pseudomonas syringaepv. persicae; tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze sono state rimosse e immediatamente distrutte;
e
nel sito di produzione non sono stati riscontrati sintomi di Xanthomonas arboricolapv. pruni sul materiale di moltiplicazione e sulle piante da frutto delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetaéo nonché della biologia di Xanthomonas arboricolapv. pruni:
1.
se i vegetali con sintomi di Xanthomonas arboricola pv. pruni sono stati riscontrati solo in base a controlli visivi, tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze devono essere rimosse e immediatamente distrutte;
2.
se una parte rappresentativa dei vegetali con sintomi di Xanthomonas arboricola pv. pruni è sottoposta a campionatura e analisi e tali analisi risultano negative, non è necessario rimuovere e distruggere i vegetali.
c.
nel sito di produzione i vegetali delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato devono essere isolati dalle altre piante ospiti. La distanza dell’isolamento del sito di produzione deve essere determinata in base alle circostanze locali, al tipo di materiale di moltiplicazione, alla comparsa di Candidatus Phytoplasma prunorum, Plum pox virus e Pseudomonas syringaepv. persicae nell’area interessata nonché ai rischi pertinenti, come stabilito dall’organo ufficiale responsabile in base a un controllo ufficiale.
10.7.6
CAC
Campionatura e analisi
Nel caso in cui siano stati riscontrati sintomi di Plum pox virus, una parte rappresentativa delle restanti piante CAC asintomatiche del lotto deve essere sottoposta a campionatura e analisi e deve risultare indenne da Plum pox virus. Nel caso in cui siano stati riscontrati sintomi di Candidatus Phytoplasma prunorum, una parte rappresentativa delle restanti piante CAC asintomatiche di tale sito di produzione deve essere sottoposta a campionatura e analisi per rilevare la comparsa di Candidatus Phytoplasma prunorum. In caso di dubbi una parte rappresentativa delle piante CAC deve essere sottoposta a campionatura e analisi per quanto riguarda Xanthomonas arboricola pv. pruni.
Una parte rappresentativa delle piante da frutto CAC asintomatiche di Plum pox virus può essere sottoposta a campionatura e a analisi in base a una valutazione del rischio di infestazione per quanto riguarda Plum pox virus.
Misure relative al sito di produzione, al luogo di produzione e all’area
Oltre ai controlli visivi, alle campionature e alle analisi, devono essere adempiute le seguenti condizioni:
a. i.
il materiale di moltiplicazione e le piante della categoria CAC devono essere stati prodotti da un materiale identificato alla fonte che è stato sottoposto a campionatura e analisi negli ultimi 3 cicli vegetativi ed è risultato indenne da Plum pox virus;
e
a. ii.
il materiale di moltiplicazione e le piante della categoria CAC devono esseri stati prodotti da un materiale identificato alla fonte che è stato controllato ed è risultato indenne da sintomi di Candidatus Phytoplasma prunorum, Pseudomonas syringaepv. persicae e Xanthomonas arboricola pv. pruni;
e
a. iii.
i portainnesti CAC di Prunus domestica devono essere stati prodotti da un materiale identificato alla fonte che è stato sottoposto a campionatura e analisi negli ultimi 5 anni ed è risultato indenne da Candidatus Phytoplasma prunorum e Plum pox virus.
b. i.
il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto della categoria CAC devono essere stati prodotti in aree notoriamente indenni da Candidatus Phytoplasma prunorum, Plum pox virus, Pseudomonas syringaepv. persicae e Xanthomonas arboricola pv. pruni;
oppure
b. ii.
nel sito di produzione non sono stati riscontrati sintomi di Candidatus Phytoplasma prunorum, Plum pox virus e Pseudomonas syringaepv. persicae sul materiale di moltiplicazione e sulle piante da frutto della categoria CAC durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Candidatus Phytoplasma prunorum, Plum pox virus e Pseudomonas syringaepv. persicae; tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze sono state rimosse e immediatamente distrutte;
e
nel sito di produzione non sono stati riscontrati sintomi di Xanthomonas arboricolapv. pruni sul materiale di moltiplicazione e sulle piante da frutto della categoria CAC durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Xanthomonas arboricolapv. pruni:
1.
se i vegetali con sintomi di Xanthomonas arboricola pv. pruni sono stati riscontrati solo in base a controlli visivi, tutte le piante sintomatiche e le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze devono essere rimosse e immediatamente distrutte;
2.
se una parte rappresentativa dei vegetali con sintomi di Xanthomonas arboricola pv. pruni è sottoposta a campionatura e analisi e tali analisi mostrano che i sintomi non sono causati da tale organismo nocivo, non è necessario rimuovere e distruggere i vegetali;
oppure
b. iii.
nel sito di produzione i sintomi di Plum pox virus sono stati riscontrati al massimo sull’1 per cento delle piante CAC durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative nonché della biologia di Plum pox virus; tali vegetali nonché tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze e i vegetali vicini sono stati rimossi e immediatamente distrutti; nei lotti in cui sono state riscontrate piante sintomatiche, una parte rappresentativa delle restanti piante asintomatiche è stata sottoposta ad analisi ed è risultata indenne da Plum pox virus;
e
nel sito di produzione i sintomi di Candidatus Phytoplasma prunorum e Pseudomonas syringaepv. persicae sono stati riscontrati al massimo sul 2 per cento delle piante CAC durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Candidatus Phytoplasma prunorum e Pseudomonas syringaepv. persicae; tali vegetali nonché tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze e i vegetali vicini sono stati rimossi e immediatamente distrutti;
e
nel sito di produzione i sintomi di Xanthomonas arboricolapv.prunisono stati riscontrati al massimo sul 2 % delle piante CAC durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Xanthomonas arboricolapv.pruni:
1.
se i vegetali con sintomi di Xanthomonas arboricola pv. pruni sono stati riscontrati solo in base a controlli visivi, tutte le piante sintomatiche e le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze devono essere rimosse e immediatamente distrutte,
2.
se una parte rappresentativa dei vegetali con sintomi di Xanthomonas arboricola pv. pruni è sottoposta a campionatura e analisi e tali analisi mostrano che i sintomi non sono causati da tale organismo nocivo, non è necessario rimuovere e distruggere i vegetali.

10.8 Pyrus L.

10.8.1
Tutte le categorie
Controllo visivo
I controlli visivi devono essere effettuati una volta all’anno.
10.8.2
Materiale di pre-base
Campionatura e analisi
Ciascuna pianta madre di pre-base deve essere sottoposta a campionatura e analisi 15 anni dopo il suo riconoscimento come pianta madre di pre-base e successivamente a intervalli di 15 anni per quanto riguarda Candidatus Phytoplasma pyri e Erwinia amylovora.
10.8.3
Materiale di base
Campionatura e analisi
Per quanto concerne le piante madri di base che sono state conservate in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa delle piante madri di base deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 15 anni per rilevare la comparsa di Candidatus Phytoplasma pyri.
Per quanto concerne le piante madri di base che non sono state conservate in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa delle piante madri di base deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 3 anni per rilevare la comparsa di Candidatus Phytoplasma pyri; una parte rappresentativa delle piante madri di base deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 15 anni in base a una valutazione del rischio di infestazione di tali vegetali per rilevare la comparsa di Erwinia amylovora.
In caso di risultato positivo a Candidatus Phytoplasma pyri, nel sito di produzione tutte le piante madri di base devono essere sottoposte a campionatura e analisi.
10.8.4
Materiale certificato
Campionatura e analisi
Per quanto concerne le piante madri certificate che sono state conservate in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa delle piante madri certificate deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 15 anni per rilevare la comparsa di Candidatus Phytoplasma pyri.
Per quanto concerne le piante madri certificate che non sono state conservate in strutture a prova di insetto, una parte rappresentativa delle piante madri certificate deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 5 anni per rilevare la comparsa di Candidatus Phytoplasma pyri; una parte rappresentativa delle piante madri certificate deve essere sottoposta a campionatura e analisi ogni 15 anni in base a una valutazione del rischio di infestazione di tali vegetali per rilevare la comparsa di Erwinia amylovora.
In caso di risultato positivo a Candidatus Phytoplasma pyri, nel sito di produzione tutte le piante madri certificate devono essere sottoposte a campionatura e analisi.
In caso di dubbi le piante da frutto certificate devono essere sottoposte a campionatura e analisi per quanto riguarda Candidatus Phytoplasma pyri e Erwinia amylovora.
10.8.5
Materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato
Misure relative al sito di produzione, al luogo di produzione e all’area
Oltre ai controlli visivi, alle campionature e alle analisi, devono essere adempiute le seguenti condizioni:
a.
il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato devono derivare da piante madri che sono state controllate e sono risultate indenni da sintomi di Candidatus Phytoplasma pyri.
b. i.
il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato devono essere prodotti in aree notoriamente indenni da Candidatus Phytoplasma pyri e Erwinia amylovora;
oppure
b. ii.
nel sito di produzione non sono stati riscontrati sintomi di Candidatus Phytoplasma pyri sul materiale di moltiplicazione e sulle piante da frutto delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Candidatus Phytoplasma pyri; tutte le piante sintomatiche nelle immediate vicinanze sono state rimosse e immediatamente distrutte,
e
nel sito di produzione il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto delle categorie materiale di pre-base, materiale di base e materiale certificato sono stati controllati durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Erwinia amylovora; tutti i vegetali con sintomi di Erwinia amylovora e tutte le piante ospiti circostanti sono stati rimossi e immediatamente distrutti.
10.8.6
CAC
Campionatura e analisi
In caso di dubbi i vegetali devono essere sottoposti a campionatura e analisi per quanto riguarda Candidatus Phytoplasma pyri e Erwinia amylovora.
In caso di risultato positivo a Candidatus Phytoplasma pyri, in tale sito di produzione una parte rappresentativa delle piante CAC asintomatiche deve essere sottoposta a campionatura e analisi per quanto riguarda Candidatus Phytoplasma pyri.
Misure relative al sito di produzione, al luogo di produzione e all’area
Oltre ai controlli visivi, alle campionature e alle analisi, devono essere adempiute le seguenti condizioni:
a.
il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto della categoria CAC devono essere prodotti da un materiale identificato alla fonte che è stato controllato ed è risultato indenne da sintomi di Candidatus Phytoplasma pyri.
b. i.
il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto della categoria CAC devono essere prodotti in aree notoriamente indenni da Candidatus Phytoplasma pyri e Erwinia amylovora;
oppure
b. ii.
nel sito di produzione non sono stati riscontrati sintomi di Candidatus Phytoplasma pyri e Erwinia amylovora sul materiale di moltiplicazione e sulle piante da frutto della categoria CAC durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Candidatus Phytoplasma pyri e Erwinia amylovora; tutte le piante sintomatiche e i vegetali vicini sono stati rimossi e immediatamente distrutti;
e
nel sito di produzione il materiale di moltiplicazione e le piante da frutto della categoria CAC sono stati analizzati durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Erwinia amylovora; tutti i vegetali con sintomi di Erwinia amylovora e tutte le piante ospiti circostanti sono stati rimossi e immediatamente distrutti;
oppure
b. iii.
nel sito di produzione i sintomi di Candidatus Phytoplasma pyri sono stati riscontrati al massimo sul 2 per cento delle piante CAC durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di Candidatus Phytoplasma pyri; tutte le piante sintomatiche e i vegetali vicini sono stati rimossi e immediatamente distrutti.

10.9 Rubus L.

10.9.1
Materiale di pre-base
Controllo visivo
I controlli visivi devono essere effettuati 2 volte all’anno.
Campionatura e analisi
Ciascuna pianta madre di pre-base deve essere sottoposta a campionatura e analisi 2 anni dopo il suo riconoscimento come pianta madre di pre-base e successivamente ogni 2 anni per quanto riguarda i seguenti organismi nocivi:
Arabis mosaic virus (ArMV)
Raspberry ringspot virus (RpRSV)
Strawberry latent ringspot virus (SLRSV)
Tomato black ring virus (Tomato black ring nepovirus)
Misure relative al sito di produzione, al luogo di produzione e all’area
Oltre ai controlli visivi, alle campionature e alle analisi, devono essere adempiute le seguenti condizioni:
a.
i vegetali della categoria materiale di pre-base con sintomi di Arabis mosaic virus, Raspberry ringspot virus, Strawberry latent ringspot virus e Tomato black ring virus sono stati rimossi e immediatamente distrutti, a meno che un’analisi abbia confermato che i vegetali sono indenni da tali organismi nocivi.
b.
nel sito di produzione i vegetali della categoria materiale di pre-base devono essere isolati dalle altre piante ospiti; la distanza dell’isolamento del sito di produzione deve essere determinata in base alle circostanze locali, al tipo di materiale di moltiplicazione, alla comparsa di Arabis mosaic virus, Raspberry ringspot virus, Strawberry latent ringspot virus e Tomato black ring virus nell’area interessata nonché ai rischi pertinenti, come stabilito dall’organo ufficiale responsabile in base a un controllo ufficiale.
10.9.2
Materiale di base
Controllo visivo
Se i vegetali sono coltivati nel suolo o in vasi, i controlli visivi devono essere effettuati 2 volte all’anno. Per quanto concerne i vegetali prodotti mediante micropropagazione e conservati per un periodo inferiore a 3 mesi è necessario solo un controllo visivo durante tale periodo.
Campionatura e analisi
Campionatura e analisi devono essere effettuate se durante i controlli visivi sono stati riscontrati sintomi non evidenti di Arabis mosaic virus, Raspberry ringspot virus, Strawberry latent ringspot virus o Tomato black ring virus.
Misure relative al sito di produzione, al luogo di produzione e all’area
Oltre ai controlli visivi, alle campionature e alle analisi, devono essere adempiute le seguenti condizioni:
a.
i vegetali della categoria materiale di base con sintomi di Arabis mosaic virus, Raspberry ringspot virus, Strawberry latent ringspot virus e Tomato black ring virus sono stati rimossi e immediatamente distrutti, a meno che un’analisi abbia confermato che i vegetali sono indenni da tali organismi nocivi.
b.
nel sito di produzione i vegetali della categoria materiale di base devono essere isolati dalle altre piante ospiti; la distanza dell’isolamento del sito di produzione deve essere determinata in base alle circostanze locali, al tipo di materiale di moltiplicazione, alla comparsa di Arabis mosaic virus, Raspberry ringspot virus, Strawberry latent ringspot virus e Tomato black ring virus nell’area interessata nonché ai rischi pertinenti, come stabilito dall’organo ufficiale responsabile in base a un controllo ufficiale;
e
c.
nel sito di produzione i sintomi dei virus di cui all’allegato 3 numero 10.5 regolamentati in relazione a Rubus L. sono stati riscontrati al massimo sullo 0,25 % dei vegetali della categoria materiale di base durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di tali virus; tutte le piante sintomatiche e i vegetali vicini sono stati rimossi e immediatamente distrutti.
10.9.3
Materiale certificato
Controllo visivo
I controlli visivi devono essere effettuati una volta all’anno.
Campionatura e analisi
Campionatura e analisi devono essere effettuate se durante i controlli visivi sono stati riscontrati sintomi non evidenti di Arabis mosaic virus, Raspberry ringspot virus, Strawberry latent ringspot virus o Tomato black ring virus.
Misure relative al sito di produzione, al luogo di produzione e all’area
Oltre ai controlli visivi, alle campionature e alle analisi, devono essere adempiute le seguenti condizioni:
a.
i vegetali della categoria materiale certificato con sintomi di Arabis mosaic virus, Raspberry ringspot virus, Strawberry latent ringspot virus e Tomato black ring virus sono stati rimossi e immediatamente distrutti, a meno che un’analisi abbia confermato che i vegetali sono indenni da tali organismi nocivi.
b.
nel sito di produzione i vegetali della categoria materiale certificato devono essere isolati dalle altre piante ospiti; la distanza dell’isolamento del sito di produzione deve essere determinata in base alle circostanze locali, al tipo di materiale di moltiplicazione, alla comparsa di Arabis mosaic virus, Raspberry ringspot virus, Strawberry latent ringspot virus e Tomato black ring virus nell’area interessata nonché ai rischi pertinenti, come stabilito dall’organo ufficiale responsabile in base a un controllo ufficiale.
c.
nel sito di produzione i sintomi dei virus di cui all’allegato 3 numero 10.5 regolamentati in relazione a Rubus L. sono stati riscontrati al massimo sullo 0,5 per cento dei vegetali della categoria materiale certificato durante l’ultimo ciclo vegetativo completo nel periodo dell’anno più opportuno, tenendo conto delle condizioni climatiche, delle condizioni vegetative dei vegetali nonché della biologia di tali virus; tutte le piante sintomatiche e i vegetali vicini sono stati rimossi e immediatamente distrutti.
10.9.4
CAC
Controllo visivo
I controlli visivi devono essere effettuati una volta all’anno.
Campionatura e analisi
Campionatura e analisi devono essere effettuate se durante i controlli visivi sono stati riscontrati sintomi non evidenti di Arabis mosaic virus, Raspberry ringspot virus, Strawberry latent ringspot virus o Tomato black ring virus.
Misure relative al sito di produzione, al luogo di produzione e all’area
Oltre ai controlli visivi, alle campionature e alle analisi, le piante della categoria CAC con sintomi di Arabis mosaic virus, Raspberry ringspot virus, Strawberry latent ringspot virus e Tomato black ring virus devono essere rimosse e immediatamente distrutte, a meno che un’analisi abbia confermato che i vegetali sono indenni da tali organismi nocivi.

11. Sementi di Solanum tuberosum(semi di patata)

L’organo ufficiale responsabile o l’azienda sotto la sorveglianza ufficiale dell’organo ufficiale responsabile effettua ispezioni e prende altre misure al fine di garantire che siano adempiute le condizioni seguenti relative alla presenza di ORNQ sulle sementi di Solanum tuberosum:

a.
le sementi provengono da aree in cui non è stata riscontrata la comparsa di Potato spindle tuber viroid; oppure
b.
nessun sintomo di una malattia causata da Potato spindle tuber viroid è stato riscontrato sui vegetali nel luogo di produzione durante un ciclo vegetativo completo; oppure
c.
i vegetali sono stati ufficialmente sottoposti ad analisi per il rilevamento di Potato spindle tuber viroid su un campione rappresentativo utilizzando metodi adeguati e sono risultati indenni da tale organismo nocivo.

12. Materiale di moltiplicazione e materiale vegetale destinati alla piantagione di Humulus lupulus, ad eccezione delle sementi

L’organo ufficiale responsabile o l’azienda sotto la sorveglianza ufficiale dell’organo ufficiale responsabile effettua ispezioni e prende altre misure al fine di garantire che siano adempiute condizioni relative ai rispettivi ORNQ e ai vegetali destinati alla piantagione menzionati nella tabella seguente:

12.1 Infestazione da funghi e oomiceti

Organismo nocivo

Specie vegetale

Misure

12.1.1
Verticillium dahliaeKleb. [VERTDA]

Humulus lupulusL.

a.
I vegetali destinati alla piantagione derivano da piante madri che sono state sottoposte a un controllo visivo nel periodo più opportuno e sono risultate indenni da sintomi di Verticillium dahliae; e
b.
i. i vegetali destinati alla piantagione sono stati prodotti in un luogo di produzione notoriamente indenne da Verticillium dahliae; oppure
ii. – i vegetali destinati alla piantagione sono stati isolati dalle colture di produzione di Humulus lupulus; e
il sito di produzione è risultato indenne da Verticillium dahliae nel corso dell’ultimo ciclo vegetativo completo in seguito a un controllo visivo del fogliame in periodi opportuni; e
le precedenti rotazioni colturali e infezioni del suolo dei campi sono state registrate e per quanto riguarda le piante ospiti è stato previsto un periodo di riposo di almeno 4 anni tra la scoperta di Verticillium dahliae e la successiva coltivazione.
12.1.2
Verticillium nonalfalfaeInderbitzin, H.W. Platt, Bostock, R.M. Davis & K.V. Subbarao [VERTNO]

Humulus lupulusL.

a.
I vegetali destinati alla piantagione derivano da piante madri che sono state sottoposte a un controllo visivo nel periodo più opportuno e sono risultate indenni da sintomi di Verticillium nonalfalfae; e
b.
i. i vegetali destinati alla piantagione sono stati prodotti in un luogo di produzione notoriamente indenne da Verticillium nonalfalfae; oppure
ii.
i vegetali destinati alla piantagione sono stati isolati dalle colture di produzione di Humulus lupulus; e
il sito di produzione è risultato indenne da Verticillium nonalfalfae nel corso dell’ultimo ciclo vegetativo completo in seguito a un controllo visivo del fogliame in periodi opportuni; e
le precedenti rotazioni colturali e infezioni del suolo dei campi sono state registrate e per quanto riguarda le piante ospiti è stato previsto un periodo di riposo di almeno 4 anni tra la scoperta di Verticillium nonalfalfae e la successiva coltivazione.

p

12.2 Infestazione da virus, viroidi, malattie da agenti virus-simili e fitoplasmi

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Condizioni

12.2.1
Citrus bark cracking viroid [CBCVD0]

Humulus lupulus L.

a.
I vegetali sono stati prodotti in zone che l’autorità competente ha riconosciuto indenni da Citrus bark cracking viroid conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie; oppure
b.
i. il luogo di produzione è risultato indenne da Citrus bark cracking viroid nel corso dell’ultimo periodo vegetativo completo in seguito a ispezione visiva dei vegetali nel periodo più opportuno per rilevare la presenza dell’organismo nocivo e, al fine di prevenire la trasmissione meccanica, sono state applicate adeguate misure igieniche nel luogo di produzione; e
ii. i vegetali destinati alla piantagione provengono da piante madri che sono risultate esenti da Citrus bark cracking viroid; e
nel caso di piante madri che sono state tenute in un sito di produzione dotato di una protezione fisica dalle fonti di infezione di Citrus bark cracking viroid, le piante madri sono state sottoposte a ispezione visiva, campionamento e prove su base annuale nel periodo più opportuno per rilevare la presenza di Citrus bark cracking viroid, al fine di analizzare tutte le piante madri entro un periodo di cinque anni; oppure
nel caso di piante madri che non sono state tenute in un sito di produzione dotato di una protezione fisica dalle fonti di infezione di Citrus bark cracking viroid, le piante madri sono risultate esenti da Citrus bark cracking viroid nel corso degli ultimi cinque periodi vegetativi completi in seguito a ispezione visiva nel periodo più opportuno per rilevare la presenza dell’organismo nocivo; e
un campione rappresentativo di piante madri è stato esaminato nel periodo più opportuno per rilevare la presenza dell’organismo nocivo nel corso degli ultimi dodici mesi ed è risultato esente da Citrus bark cracking viroid; e
le piante madri sono state isolate dai vegetali di Humulus lupulus L. coltivate in luoghi di produzione limitrofi situati ad almeno 20 metri di distanza; e
iii. nel caso di produzione di vegetali destinati alla piantagione con radici destinate allo spostamento, il sito di produzione utilizzato per l’attecchimento:
è stato isolato dalle colture di produzione di Humulus lupulusL. situate ad almeno 20 metri di distanza; oppure
è stato dotato di protezione fisica dalle fonti di infezione di Citrus bark cracking viroid.

13. Materiale di moltiplicazione e materiale vegetale destinati alla piantagione di specie da frutto destinate alla produzione di frutta di Actinidia Lindl., ad eccezione delle sementi

L’organo ufficiale responsabile o l’azienda sotto la sorveglianza ufficiale dell’organo ufficiale responsabile effettua ispezioni e prende altre misure al fine di garantire che siano adempiute le condizioni relative ai rispettivi ORNQ e ai vegetali destinati alla piantagione di cui alla tabella seguente:

Organismo nocivo o sintomi

Specie vegetale

Condizioni

13.1
Pseudomonas syringae pv. actinidiae Takikawa, Serizawa, Ichikawa, Tsuyumu & Goto [PSDMAK]

ActinidiaLindl.

a.
Il materiale di moltiplicazione delle specie da frutto e le specie da frutto sono stati prodotti in zone che l’autorità competente ha riconosciuto indenni da Pseudomonas syringae pv. actinidiae conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie; oppure
b.
il materiale di moltiplicazione delle specie da frutto e le specie da frutto sono stati sottoposti a ispezione visiva due volte all’anno e sono risultati esenti da Pseudomonas syringae pv. actinidiae; e
c.
i. nel caso delle piante madri che sono state tenute in strutture che garantiscono la protezione fisica dalle infezioni di Pseudomonas syringae pv. actinidiae, una parte rappresentativa delle piante madri è stata sottoposta a campionamento e prove ogni quattro anni per quanto riguarda la presenza di Pseudomonas syringae pv. actinidiae al fine di analizzare tutte le piante madri entro un periodo di otto anni; oppure
ii. nel caso delle piante madri che non sono state tenute nelle summenzionate strutture, una parte rappresentativa di piante madri è stata sottoposta a campionamento e analisi ogni anno per quanto riguarda la presenza di Pseudomonas syringae pv. actinidiae, al fine di analizzare tutte le piante madri entro un periodo di tre anni;
e
d.
i. nel caso dei materiali di moltiplicazione e delle specie da frutto che sono stati tenuti nelle suddette strutture non sono stati osservati sintomi di Pseudomonas syringae pv. actinidiae su tali materiali di moltiplicazione e specie da frutto del sito di produzione nel corso dell’ultimo periodo vegetativo completo; oppure
ii. nel caso dei materiali di moltiplicazione e delle specie da frutto che non sono stati tenuti nelle suddette strutture, non sono stati osservati sintomi di Pseudomonas syringae pv. actinidiae su tali materiali di moltiplicazione e specie da frutto del sito di produzione nel corso dell’ultimo periodo vegetativo completo e tali materiali di moltiplicazione e specie da frutto sono stati sottoposti a campionamento e prove casuali per il rilevamento di Pseudomonas syringae pv. actinidiae prima della commercializzazione e sono risultati esenti dall’organismo nocivo in questione; oppure
iii. nel caso dei materiali di moltiplicazione e delle specie da frutto che non sono stati tenuti nelle suddette strutture, sono stati osservati sintomi di Pseudomonas syringae pv. actinidiae su non più dell’1 % dei materiali di moltiplicazione e delle specie da frutto del sito di produzione, e tali materiali di moltiplicazione e specie da frutto, nonché eventuali materiali di moltiplicazione e specie da frutto sintomatici nelle immediate vicinanze sono stati estirpati e immediatamente distrutti, e una parte rappresentativa dei restanti materiali di moltiplicazione e delle rimanenti specie da frutto asintomatici sono stati sottoposti a campionamento e a prove per il rilevamento di Pseudomonas syringae pv. actinidiae e sono risultati esenti dall’organismo nocivo in questione.

Allegato 5 31

31 Nuovo testo giusta il n. I cpv. 2 dell’O del DEFR e del DATEC del 31 ott. 2022, in vigore dal 1° dic. 2022 (RU 2022 702).

(art. 7 cpv. 1)

Merci la cui importazione da determinati Stati terzi è vietata

Nella seguente tabella l’Irlanda del Nord non è considerata uno Stato terzo. Quando il Paese terzo è il Regno Unito, sono inclusi solo Inghilterra, Galles e Scozia.

Merce

Voce di tariffa doganale32

Stati terzi da cui è vietata l’importazione

1.
Vegetali di Abies Mill., Cedrus Trew, Chamae­cyparis Spach, JuniperusL.,Larix Mill., Picea A. Dietr., Pinus L., Pseudotsuga Carr. e Tsuga Carr., esclusi i frutti e le sementi

ex 0602.10

ex 0602.20

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

ex 0604.2021

Tutti gli Stati terzi, ad eccezione di Albania, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Georgia, Islanda, Isole Canarie, Isole Färöer, Macedonia del nord, Moldavia, Monaco, Montenegro, Norvegia, Regno Unito, Russia (soltanto le seguenti parti: Circondario Federale centrale [Tsentralny federalny okrug], Circondario Federale nord occidentale [Severo-Zapadny federalny okrug], Circondario Federale meridionale [Yuzhny federalny okrug], Circondario Federale nordcaucasico [Severo-Kavkazsky federalny okrug] e Circondario Federale del Volga [Privolzhsky federalny okrug]), San Marino, Serbia, Turchia e Ucraina

2.
Vegetali di Castanea Mill. e Quercus L., con foglie, esclusi i frutti e le sementi

ex 0602.10

ex 0602.2051

ex 0602.2059

ex 0602.2079

ex 0602.2089

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

ex 0604.2029

ex 1404.90

Tutti gli Stati terzi, ad eccezione di Albania, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Georgia, Islanda, Isole Canarie, Isole Färöer, Macedonia del nord, Moldavia, Monaco, Montenegro, Norvegia, Russia (soltanto le seguenti parti: Circondario Federale centrale [Tsentralny federalny okrug], Circondario Federale nord occidentale [Severo-Zapadny federalny okrug], Circondario Federale meridionale [Yuzhny federalny okrug], Circondario Federale nordcaucasico [Severo-Kavkazsky federalny okrug] e Circondario Federale del Volga [Privolzhsky federalny okrug]), San Marino, Serbia, Turchia e Ucraina

3.
Vegetali di Populus L.,
con foglie, esclusi i frutti
e le sementi

ex 0602.10

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

ex 0604.2029

ex 1404.90

Canada, Messico e Stati Uniti d’America

Merce

Voce di tariffa doganale

Stati terzi da cui è vietata l’importazione

3.1
Corteccia di Acer macrophyllum Pursh, Aesculus californica (Spach) Nutt., Lithocarpus densiflorus (Hook. & Arn.) Rehd., Quercus L. e Taxus brevifolia Nutt.

ex 1404.90

ex 4401.4900

Canada, Regno Unito, Stati Uniti d’America e Vietnam

4.
Corteccia di Castanea Mill., separata dal tronco

ex 1404.90

ex 4401.4900

Tutti gli Stati terzi

5.
Corteccia di Quercus L.,
ad eccezione di Quercus suber L., separata dal tronco

ex 1404.9000

ex 4401.4000

Messico

6.
Corteccia di Acer saccharum Marsh., separata dal tronco

ex 1404.9000

ex 4401.4000

Canada, Messico e Stati Uniti d’America

7.
Corteccia di Populus L., separata dal tronco

ex 1404.9000

ex 4401.4000

Tutti gli Stati del continente americano

8.
Vegetali destinati alla piantagione di Chaenomeles Ldl., Crateagus L., Cydonia Mill., Malus Mill., Prunus L., Pyrus L. e Rosa L., esclusi i vegetali in riposo vegetativo, privi di foglie, fiori e frutti

ex 0602.1000

ex 0602.2000

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi, ad eccezione di Albania, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Georgia, Islanda, Isole Canarie, Isole Färöer, Macedonia del nord, Moldavia, Monaco, Montenegro, Norvegia, Regno Unito, Russia (soltanto le seguenti parti: Circondario Federale centrale [Tsentralny federalny okrug], Circondario Federale nord occidentale [Severo-Zapadny federalny okrug], Circondario Federale meridionale [Yuzhny federalny okrug], Circondario Federale nordcaucasico [Severo-Kavkazsky federalny okrug] e Circondario Federale del Volga [Privolzhsky federalny okrug]), San Marino, Serbia, Turchia e Ucraina

9.
Vegetali di Cydonia Mill., Malus Mill., Prunus L., Pyrus L. e relativi ibridi,
e diFragaria L., destinati alla piantagione, escluse
le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.2000

ex 0602.9019

Tutti gli Stati terzi, ad eccezione di Andorra, Armenia, Australia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Canada, Egitto, Georgia, Giordania, Islanda, Isole Canarie, Isole Färöer, Israele, Libano, Libia, Macedonia del nord, Moldavia, Monaco, Montenegro, Marocco, Nuova Zelanda, Norvegia, Regno Unito, Russia (soltanto le seguenti parti: Circondario Federale centrale [Tsentralny federalny okrug], Circondario Federale nord occidentale [Severo-Zapadny federalny okrug], Circondario Federale meridionale [Yuzhny federalny okrug], Circondario Federale nordcaucasico [Severo-Kavkazsky federalny okrug] e Circondario Federale del Volga [Privolzhsky federalny okrug]), San Marino, Serbia, Siria, Tunisia, Turchia, Ucraina e gli Stati continentali degli Stati Uniti d’America, escluse le Hawaii

10.
Vegetali di Vitis L.,
esclusi i frutti

ex 0602.10

ex 0602.2051

ex 0602.2059

ex 0602.2079

ex 0602.2089

ex 0604.2029

ex 0604.2090

ex 1404.9000

Tutti gli Stati terzi

11.
Vegetali di CitrusL., FortunellaSwingle, PoncirusRaf., e relativi ibridi, esclusi i frutti
e le sementi

ex 0602.10

ex 0602.2051

ex 0602.2059

ex 0602.2079

ex 0602.2089

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

ex 0602.2029

ex 0604.2090

ex 1404.9000

Tutti gli Stati terzi

12.
Vegetali destinati alla piantagione di Photinia Ldl., ad eccezione dei vegetali in riposo vegetativo, privi di foglie, fiori e frutti

ex 0602.10

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Cina, Giappone, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea e Stati Uniti d’America

13.
Vegetali di Phoenixspp., esclusi i frutti e le sementi

ex 0602.9091

ex 0602.9099

ex 0604.2090

ex 1404.90

Algeria, Marocco

14.
Vegetali destinati alla piantagione della famiglia Poaceae, esclusi i vegetali
di erbe perenni ornamentali delle sottofamiglie Bambusoideae, Panicoideae e dei generi Buchloe, Bouteloua Lag., Cala­magrostis, Cortaderia Stapf., Glyceria R. Br., Hakonechloa Mak. ex Honda, Hystrix, Molinia, Phalaris L., Shibataea, Spartina Schreb., Stipa L. e Uniola L., escluse le sementi

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi, ad eccezione di Albania, Algeria, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Egitto, Georgia, Giordania, Islanda, Israele, Isole Canarie, Isole Färöer, Libano, Libia, Macedonia del nord, Moldavia, Monaco, Montenegro, Marocco, Norvegia, Regno Unito, Russia (soltanto le seguenti parti: Circondario Federale centrale [Tsentralny federalny okrug], Circondario Federale nord occidentale [Severo-Zapadny federalny okrug], Circondario Federale meridionale [Yuzhny federalny okrug], Circondario Federale nordcaucasico [Severo-Kavkazsky federalny okrug] e Circondario Federale del Volga [Privolzhsky federalny okrug]), San Marino, Serbia, Siria, Tunisia, Turchia e Ucraina

15.
Tuberi della specie Solanum tuberosum L., patate da semina

0701.1000

Tutti gli Stati terzi

16.
Vegetali destinati alla piantagione di specie stolonifere o tuberifere di SolanumL. o relativi ibridi, esclusi i tuberi di Solanum tuberosum L. menzionati al numero 15

ex 0601.1090

ex 0601.2091

ex 0601.2099

ex 0602.9011

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi

17.
Tuberi della specie SolanumL. e relativi ibridi, esclusi quelli di cui ai numeri 15 e 16

ex 0601.1090

ex 0601.2091

ex 0601.2099

0701.9010

0701.9091

0701.9099

Tutti gli Stati terzi, ad eccezione di:

a Algeria, Egitto, Israele, Libia, Marocco, Siria, Tunisia e Turchia;

b. Stati che corrispondono a quanto segue:

i. tra questi rientrano:

Albania, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Georgia, Islanda, Isole Canarie, Isole Färöer, Moldavia, Monaco, Montenegro, Macedonia del nord, Norvegia, Russia (soltanto le seguenti parti: Circondario Federale centrale [Tsentralny federalny okrug], Circondario Federale nord occidentale [Severo-Zapadny federalny okrug], Circondario Federale meridionale [Yuzhny federalny okrug], Circondario Federale nordcaucasico [Severo-Kavkazsky federalny okrug] e Circondario Federale del Volga [Privolzhsky federalny okrug]), San Marino, Serbia e Ucraina,

ii. adempiono una delle seguenti condizioni:

1. l’UFAG ha riconosciuto tali Stati come indenni da Clavibactersepedonicus(Spieckermann and Kottho) Nouioui et al., oppure

2. l’UFAG ha riconosciuto equivalenti le disposizioni legali dello Stato da cui è importata la merce per la lotta al Clavibacter sepedonicus(Spieckermann and Kottho) Nouioui et al.;

oppure

c. Bosnia-Erzegovina, Montenegro, Regno Unito e Serbia, se entro il 30 aprile di ogni anno inoltrano all’UFAG i risultati dell’indagine dell’anno precedente i quali confermano che Clavibacter sepedonicus (Spieckermann and Kottho) Nouioui et al. non è presente nei loro territori.

18.
Vegetali destinati alla piantagione di Solanaceae, esclusi le sementi e i
vegetali di cui ai punti 15,
16 e 17

ex 0602.1000

ex 0602.9011

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi, ad eccezione di Albania, Algeria, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Isole Canarie, Egitto, Isole Färöer, Georgia, Islanda, Israele, Giordania, Libano, Libia, Moldavia, Monaco, Montenegro, Marocco, Macedonia del nord, Norvegia, Regno Unito, Russia (soltanto le seguenti parti: Circondario Federale centrale [Tsentralny federalny okrug], Circondario Federale nord occidentale [Severo-Zapadny federalny okrug], Circondario Federale meridionale [Yuzhny federalny okrug], Circondario Federale nord­caucasico [Severo-Kavkazsky federalny okrug] e Circondario Federale del Volga [Privolzhsky federalny okrug]), San Marino, Serbia, Siria, Tunisia, Turchia e Ucraina

19.
Terra in quanto tale, costituita parzialmente di sostanze solide organiche

ex 2530.9090

ex 3824.9999

Tutti gli Stati terzi

20.
Substrato colturale in quanto tale, diverso dalla terra, costituito integralmente o parzialmente da sostanze solide organiche, escluso quello composto solo di torba o di fibra di Cocosnucifera L. non utilizzato in precedenza per la coltiva­zione di vegetali né per fini agricoli

ex 2530.1000

ex 25309090

ex 2703.0000

ex 3101.0000

ex 3824.9999

Tutti gli Stati terzi

21.
Vegetali di CotoneasterEhrh. e Photinia davidiana(Dcne.) Cardot

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi

32 RS 632.10Allegato

Allegato 6 33

33 Nuovo testo giusta il n. I cpv. 2 dell’O del DEFR e del DATEC del 31 ott. 2022, in vigore dal 1° dic. 2022 (RU 2022 702).

(art. 7 cpv. 2)

Merci la cui importazione da determinati Stati terzi è consentita a condizione che siano scortate da un certificato fitosanitario

Nella seguente tabella l’Irlanda del Nord non è considerata uno Stato terzo. Quando il Paese terzo è il Regno Unito, sono inclusi solo Inghilterra, Galles e Scozia.

Merce

Voce di tariffa doganale34 e rispettiva descrizione della merce

Paese di origine o di spedizione
da cui l’importazione è consentita soltanto con un certificato fitosanitario

1.
Tutti i vegetali
I frutti delle seguenti specie possono essere importati senza certificato fitosanitario:
Ananas comosus (L.) Merrill (voce di tariffa doganale ex 0804.3000)
Cocos nucifera L. (voce di tariffa doganale ex 0801.1200 ed ex 0801.1900)
Durio zibethinus Murray (voce di tariffa doganale ex 0810.6000)
Musa L. (voce di tariffa doganale ex 0803.1010 ed ex 0803.9010)
Phoenix dactylifera L. (voce di tariffa dognale ex 0804.1000)

--

Tutti gli Stati terzi

2.
Macchine, apparecchi e veicoli che sono stati utilizzati per fini agricoli o forestali

Macchine, apparecchi e congegni per l’agricoltura, l’orticoltura o la silvicoltura, per la preparazione o la coltivazione del terreno, già utilizzati; rulli per tappeti erbosi o campi sportivi – già utilizzati:

Aratri:

ex 8432.1000

Seminatrici, piantatrici e trapiantatrici:

Erpici, scarificatori, coltivatori, estirpatori, sarchiatrici e zappatrici:

Tutti gli Stati terzi

Merce

Voce di tariffa doganale e rispettiva
descrizione della merce

Paese di origine o di spedizione
da cui l’importazione è consentita soltanto con un certificato fitosanitario

ex 8432.2100

ex 8432.2900

ex 8432.3100

ex 8432.3900

Spanditori di letame e distributori di concimi:

ex 8432.4100

ex 8432.4200

Altre macchine, apparecchi e congegni:

ex 8432.8000

Parti:

ex 8432.9000

Macchine, apparecchi e congegni per la raccolta o la trebbiatura dei prodotti agricoli, comprese le presse da paglia o da foraggio; tosatrici da prato e falciatrici; macchine per pulire o per selezionare uova, frutta ed altri prodotti agricoli, diverse dalle macchine ed apparecchi della voce 8437 – già utilizzati:

– Presse da paglia o da foraggio, comprese le presse raccoglitrici:

ex 8433.4000

– Mietitrici-trebbiatrici:

ex 8433.5100

– Macchine per la raccolta di radici o tuberi:

ex 8433.5300

Altre macchine, apparecchi e congegni per l’agricoltura, l’orticoltura, la silvicoltura, l’avicoltura o l’apicoltura, compresi gli apparecchi per la germinazione con dispositivi meccanici o termici; incubatrici e allevatrici per l’avicoltura – già utilizzati:

Macchine, apparecchi e congegni per la silvicoltura:

ex 8436.8000

Trattori (diversi dai trattori della voce 8709) – già utilizzati:

Trattori stradali per semirimorchi:

ex 8701.2100

ex 8701.2900

Diversi dai motocoltivatori, dai trattori stradali o dai trattori a cingoli:

Trattori agricoli e trattori forestali, a ruote:

ex 8701.91

ex 8701.92

ex 8701.93

ex 8701.94

ex 8701.95

3.
Substrato colturale, aderente o associato ai vegetali, destinato a mantenere la vitalità dei vegetali

Tutti gli Stati terzi

4.
Semi dei generi TriticumL., SecaleL. e xTriticosecaleWittm. ex A. Camus

Frumento e frumento segalato, escluse le sementi da semina:

1001.19

1001.99

Segale, escluse le sementi
da semina:

1002.90

Triticale, escluse le sementi
da semina:

1008.6020

1008.6031

1008.6039

1008.6041

1008.6049

1008.6050

1008.6090

Afghanistan, India, Iran, Iraq, Messico, Nepal, Pakistan, Stati Uniti d’America e Sudafrica

5.
Corteccia, separata dal tronco, di conifere (Pinopsida)

Prodotti vegetali di corteccia, non nominati né compresi altrove:

ex 1404.90

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili; legname in piccole placche o in particelle; segatura, avanzi e cascami di legno, anche agglomerati in forma di ceppi, mattonelle, pellet o in forme simili:

Avanzi e cascami di legno, non agglomerati:

ex 4401.4900

Tutti gli Stati terzi, ad eccezione di Albania, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, , Bosnia-Erzegovina, Georgia, Islanda, Isole Canarie, Isole Färöer, Moldavia, Monaco, Montenegro, Macedonia del nord, Norvegia, Regno Unito, Russia (soltanto le seguenti parti: Circondario Federale centrale [Tsentralny federalny okrug], Circondario Federale nord occidentale [Severo-Zapadny federalny okrug], Circondario Federale meridionale [Yuzhny federalny okrug], Circondario Federale nordcaucasico [Severo-Kavkazsky federalny okrug] e Circondario Federale del Volga [Privolzhsky federalny okrug]), San Marino, Serbia, Turchia e Ucraina

6.
Corteccia, separata dal tronco, di Acer saccharumMarsh, Populus L. e Quercus L., ad eccezione di Quercus suber L.

Prodotti vegetali di corteccia separata dal tronco, non nominati né compresi altrove:

ex 4401.4900

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine
o in forme simili; legname
in piccole placche o in particelle; segatura, avanzi e cascami
di legno, anche agglomerati
in forma di ceppi, mattonelle, pellet o in forme simili:

Avanzi e cascami di legno, non agglomerati:

ex 4401.4900

Tutti gli Stati terzi

7.
Corteccia, separata dal tronco, di Chionanthus virginicus L, FraxinusL., JuglansL., PterocaryaKunth e Ulmus davidianaPlanch.

Prodotti vegetali di corteccia, non nominati né compresi altrove:

ex 1404.90

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili; legname in piccole placche o in particelle; segatura, avanzi e cascami di legno, anche agglomerati in forma di ceppi, mattonelle, pellet o in forme simili:

Avanzi e cascami di legno, non agglomerati:

ex 4401.4900

Bielorussia, Canada, Cina, Giappone, Mongolia, Repubblica popolare democratica di Corea, Repubblica di Corea, Russia, Stati Uniti d’America, Taiwan e Ucraina

8.
Corteccia, separata dal tronco, di Betula L.

Prodotti vegetali di corteccia di betulla (Betula spp.), non nominati né compresi altrove:

ex 1404.90

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili; legname in piccole placche o in particelle; segatura, avanzi e cascami di legno, anche agglomerati in forma di ceppi, mattonelle, pellet o in forme simili:

Avanzi e cascami di legno, non agglomerati:

ex 4401.4900

Canada e Stati Uniti d’America

9.
Corteccia, separata dal tronco, di Acermacro­phyllumPursh, Aesculus californica(Spach) Nutt., Lithocarpusdensiflorus(Hook. & Arn.) Rehd. e TaxusbrevifoliaNutt.

Prodotti vegetali di corteccia, non nominati né compresi altrove:

ex 1404.90

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili; legname in piccole placche o in particelle; segatura, avanzi e cascami di legno, anche agglomerati in forma di ceppi, mattonelle, pellet o in forme simili:

Avanzi e cascami di legno,
non agglomerati:

ex 4401.4900

Canada, Regno Unito, Stati Uniti d’America e Vietnam

10.
Legname, che:
a.
è considerato prodotto vegetale ai sensi dell’articolo 2 lettera e OSalV;
b.
è stato ottenuto completamente o in parte da uno dei seguenti ordini, generi o specie, eccetto il materiale da imballaggio in legno; e
c.
rientra nella rispettiva voce di tariffa doganale e corrisponde a una delle descrizioni cui è fatto riferimento nella colonna centrale:

QuercusL., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale ed escluso il legname conforme alla descrizione della voce di tariffa doganale 4416.0000, e ove esistano prove documentate che il legname è stato trattato o lavorato mediante un trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 176 °C per 20 minuti

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine
o in forme simili; legname
in piccole placche o in particelle; segatura, avanzi e cascami di legno, anche agglomerati in forma di ceppi,
mattonelle, pellet o in forme simili:

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili:

– non di conifere:

ex 4401.1200

Legname in piccole placche o in particelle:

– non di conifere:

ex 4401.2200

Segatura, avanzi e cascami di legno, non agglomerati:

ex 4401.4100

ex 4401.4900

Legname grezzo, non scortecciato né privato dell’alburno,
né squadrato

trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– non di conifere:

ex 4403.1290

Legname grezzo anche scortecciato, privato dell’alburno o squadrato

escluso quello trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– di quercia (Quercus spp.):

4403.9100

Pali spaccati; pioli e picchetti di legno, appuntiti, non segati per il lungo:

Non di conifere:

ex 4404.2000

Traversine di legno, non di conifere, per strade ferrate o simili:

Non impregnate:

ex 4406.1200

Altre:

ex 4406.9200

Legname segato o tagliato
per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa, di spessore superiore a 6 mm:

– di quercia (Quercus spp.):

4407.9110

4407.9190

Fogli da impiallacciatura (compresi quelli ottenuti mediante tranciatura di legno stratificato), fogli per compensati o per legno simile stratificato e altro legname segato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato, assemblato in parallelo o di testa, di spessore inferiore o uguale a 6 mm:

ex 4408.9000

Legno (comprese le liste e le tavolette [parchetti] per pavimenti, non riunite) profilato (con incastri semplici, scanalato, sagomato a forma di battente, con limbelli, smussato, con incastri a V, con modanature, arrotondamenti o simili) lungo uno o più orli o superfici, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa:

– non di conifere:

ex 4409.2900

Fusti, botti, tini ed altri lavori da bottaio e loro parti, di legno, compreso il legname da bottaio:

ex 4416.0000

Costruzioni prefabbricate di legno:

ex 9406.1000

Canada, Stati Uniti d’America e Vietnam

Platanus L., compreso il
legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili; legname in piccole placche o in particelle; segatura, avanzi e cascami di legno, anche agglomerati in forma di ceppi, mattonelle, pellet o in forme simili:

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili:

– Non di conifere:

ex 4401.1200

Legname in piccole placche o in particelle:

– Non di conifere:

ex 4401.2200

Segatura, avanzi e cascami di legno, non agglomerati:

ex 4401.4100

ex 4401.4900

Legname grezzo, non scortecciato né privato dell’alburno, né squadrato

trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– Non di conifere:

ex 4403.1290

Legname grezzo anche scortecciato, privato dell’alburno o squadrato:

escluso quello trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

ex 4403.9900

Pali spaccati; pioli e picchetti di legno, appuntiti, non segati per il lungo:

Non di conifere:

ex 4404.2000

Traversine di legno, non di conifere, per strade ferrate o simili:

Non impregnate:

ex 4406.1200

Altre:

ex 4406.9200

Legname segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa, di spessore superiore a 6 mm:

ex 4407.9910

ex 4407.9980

Fogli da impiallacciatura (compresi quelli ottenuti mediante tranciatura di legno stratificato), fogli per compensati o per legno simile stratificato e altro legname segato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato, assemblato in parallelo o di testa, di spessore inferiore o uguale a 6 mm:

ex 4408.9000

Legno (comprese le liste e le tavolette [parchetti] per pavimenti, non riunite) profilato (con incastri semplici, scanalato, sagomato a forma di battente, con limbelli, smussato, con incastri a V, con modanature, arrotondamenti o simili) lungo uno o più orli o superfici, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa:

– non di conifere:

ex 4409.2900

Fusti, botti, tini ed altri lavori da bottaio e loro parti, di legno, compreso il legname da bottaio:

ex 4416.0000

Costruzioni prefabbricate di legno:

ex 9406.1000

Albania, Armenia, Stati Uniti d’America e Turchia

PopulusL., compreso il
legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili; legname in piccole placche o in particelle; segatura, avanzi e cascami di legno, anche agglomerati in forma di ceppi, mattonelle, pellet o in forme simili:

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili:

– Non di conifere:

ex 4401.1200

Legname in piccole placche o in particelle:

– Non di conifere:

ex 4401.2200

Segatura, avanzi e cascami di legno, non agglomerati:

ex 4401.4100

ex 4401.4900

Legname grezzo, non scortecciato né privato dell’alburno, né squadrato

Trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– Non di conifere:

ex 4403.1290

Legname grezzo anche scortecciato, privato dell’alburno o squadrato:

Escluso quello trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– di pioppo e pioppo tremulo (Populus spp.):

4403.9700

Pali spaccati; pioli e picchetti di legno, appuntiti, non segati per il lungo:

Non di conifere:

ex 4404.2000

Traversine di legno, non di conifere, per strade ferrate o simili:

Non impregnate:

ex 4406.1200

Altre:

ex 4406.9200

Legname segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa, di spessore superiore a 6 mm:

– di pioppo e pioppo tremulo (Populus spp.):

4407.9710

4407.9790

Fogli da impiallacciatura (compresi quelli ottenuti mediante tranciatura di legno stratificato), fogli per compensati o per legno simile stratificato e altro legname segato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato, assemblato in parallelo o di testa, di spessore inferiore o uguale a 6 mm:

ex 4408.9000

Legno (comprese le liste e le tavolette [parchetti] per pavimenti, non riunite) profilato (con incastri semplici, scanalato, sagomato a forma di battente, con limbelli, smussato, con incastri a V, con modanature, arrotondamenti o simili) lungo uno o più orli o superfici, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa:

– non di conifere:

ex 4409.2900

Fusti, botti, tini ed altri lavori da bottaio e loro parti, di legno, compreso il legname da bottaio:

ex 4416.0000

Costruzioni prefabbricate di legno:

ex 9406.1000

Acer saccharumMarsh., compreso il legname che
non ha conservato la super­ficie rotonda naturale

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili; legname in piccole placche o in particelle; segatura, avanzi e cascami di legno, anche agglomerati in forma di ceppi, mattonelle, pellet o in forme simili:

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili:

– Non di conifere:

ex 4401.1200

Legname in piccole placche o in particelle:

– Non di conifere:

ex 4401.2200

Segatura, avanzi e cascami di legno, non agglomerati:

ex 4401.4100

ex 4401.4900

Legname grezzo, non scortecciato né privato dell’alburno, né squadrato:

Trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– Non di conifere:

ex 4403.1290

Legname grezzo anche scortecciato, privato dell’alburno o squadrato:

Escluso quello trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

ex 4403.9900

Pali spaccati; pioli e picchetti di legno, appuntiti, non segati per il lungo:

Non di conifere:

ex 4404.2000

Traversine di legno, non di conifere, per strade ferrate o simili:

Non impregnate:

ex 4406.1200

Altre:

ex 4406.9200

Legname segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa, di spessore superiore a 6 mm:

– di acero (Acer spp.):

4407.9310

4407.9390

Fogli da impiallacciatura (compresi quelli ottenuti mediante tranciatura di legno stratificato), fogli per compensati o per legno simile stratificato e altro legname segato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato, assemblato in parallelo o di testa, di spessore inferiore o uguale a 6 mm:

ex 4408.9000

Legno (comprese le liste e le tavolette [parchetti] per pavimenti, non riunite) profilato (con incastri semplici, scanalato, sagomato a forma di battente, con limbelli, smussato, con incastri a V, con modanature, arrotondamenti o simili) lungo uno o più orli o superfici, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa:

– non di conifere:

ex 4409.2900

Fusti, botti, tini ed altri lavori da bottaio e loro parti, di legno, compreso il legname da bottaio:

ex 4416.0000

Costruzioni prefabbricate di legno:

ex 9406.1000

Canada e Stati Uniti
d’America

Conifere (Pinopsida),
compreso il legname
che non ha conservato
la superficie rotonda
naturale

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili; legname in piccole placche o in particelle; segatura, avanzi e cascami di legno, anche agglomerati in forma di ceppi, mattonelle, pellet o in forme simili:

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili:

– di conifere

4401.1100

Legname in piccole placche o in particelle:

– di conifere

4401.2100

Segatura, avanzi e cascami di legno, non agglomerati:

ex 4401.4100

ex 4401.4900

Legname grezzo, non scortecciato né privato dell’alburno, né squadrato:

Trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– di conifere:

4403.1100

Legname grezzo, anche scortecciato, privato dell’alburno o squadrato:

di conifere, escluso quello trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– di pino (Pinus spp.):

ex 4403.2100

ex 4403.2200

– di abete (Abies spp.) e abete rosso (Picea spp.):

ex 4403.2300

ex 4403.2400

– altro, di conifere:

ex 4403.2500

ex 4403.2600

Pali spaccati; pioli e picchetti di legno, appuntiti, non segati per il lungo:

Di conifere:

ex 4404.1000

Traversine di legno, di conifere, per strade ferrate o simili:

Non impregnate:

4406.1100

Altre:

4406.9100

Legname segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa, di spessore superiore a 6 mm:

Di conifere:

– di pino (Pinus spp.):

4407.1110

4407.1190

– di abete (Abies spp.) e abete rosso (Picea spp.):

4407.1210

4407.1290

– S-P-F (peccio (Picea spp.), pino (Pinus spp.) e abete (Abies spp.)):

4407.1310

4407.1390

– Hem-fir (tsuga occidentale (Tsuga heterophylla) e abete (Abies spp.)):

4407.1410

4407.1490

– altro, di conifere:

4407.1910

4407.1990

Fogli da impiallacciatura (compresi quelli ottenuti mediante tranciatura di legno stratificato), fogli per compensati o per legno simile stratificato e altro legname segato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato, assemblato in parallelo o di testa, di spessore inferiore o uguale a 6 mm:

Di conifere:

4408.1000

Legno (comprese le liste e le tavolette [parchetti] per pavimenti, non riunite) profilato (con incastri semplici, scanalato, sagomato a forma di battente, con limbelli, smussato, con incastri a V, con modanature, arrotondamenti o simili) lungo uno o più orli o superfici, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa:

– Di conifere:

ex 4409.1000

Fusti, botti, tini ed altri lavori da bottaio e loro parti, di legno, compreso il legname da bottaio:

ex 4416.0000

Costruzioni prefabbricate di legno:

ex 9406.1000

Kazakhstan, Russia e Turchia e tutti gli altri Stati terzi esclusi Albania, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Georgia, Islanda, Isole Canarie, Isole Färöer, Macedonia del nord, Moldavia, Monaco, Montenegro, Norvegia, Regno Unito, San Marino, Serbia e Ucraina

Chionanthus virginicus L., Fraxinus L., Juglans L., Pterocarya Kunth e Ulmusdavidiana Planch., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili; legname in piccole placche o in particelle; segatura, avanzi e cascami di legno, anche agglomerati in forma di ceppi, mattonelle, pellet o in forme simili:

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili:

– non di conifere:

ex 4401.1200

Legname in piccole placche o in particelle:

– non di conifere:

ex 4401.2200

Segatura, avanzi e cascami di legno, non agglomerati:

ex 4401.4100

ex 4401.4900

Legname grezzo, non scortecciato né privato dell’alburno, né squadrato:

Trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– non di conifere:

ex 4403.1290

Legname grezzo anche scortecciato, privato dell’alburno o squadrato:

Escluso quello trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

ex 4403.9900

Pali spaccati; pioli e picchetti di legno, appuntiti, non segati per il lungo:

Non di conifere:

ex 4404.2000

Traversine di legno, non di conifere, per strade ferrate o simili:

Non impregnate:

ex 4406.1200

Altre:

ex 4406.9200

Legname segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa, di spessore superiore a 6 mm:

– di frassino (Fraxinus spp.):

4407.9510

4407.9590

– Altro:

ex 4407.9910

ex 4407.9980

Fogli da impiallacciatura (compresi quelli ottenuti mediante tranciatura di legno stratificato), fogli per compensati o per legno simile stratifi­cato e altro legname segato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato, assemblato in parallelo o di testa, di spessore inferiore o uguale a 6 mm:

ex 4408.9000

Legno (comprese le liste e le tavolette [parchetti] per pavimenti, non riunite) profilato (con incastri semplici, scanalato, sagomato a forma di battente, con limbelli, smussato, con incastri a V, con modanature, arrotondamenti o simili) lungo uno o più orli o superfici, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa:

Non di conifere, altro:

ex 4409.2900

Fusti, botti, tini ed altri lavori da bottaio e loro parti, di legno, compreso il legname da bottaio:

ex 4416.0000

Costruzioni prefabbricate di legno:

ex 9406.1000

Bielorussia, Canada, Cina, Giappone, Mongolia, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Russia, Stati Uniti d’America, Taiwan e Ucraina

Betula L., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili; legname in piccole placche o in particelle; segatura, avanzi e cascami di legno, anche agglomerati in forma di ceppi, mattonelle, pellet o in forme simili:

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili:

– non di conifere:

ex 4401.1200

Legname in piccole placche o in particelle:

– non di conifere:

ex 4401.2200

Segatura, avanzi e cascami di legno, non agglomerati:

ex 4401.4100

ex 4401.4900

Legname grezzo, non scortecciato né privato dell’alburno, né squadrato:

Trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– non di conifere:

ex 4403.12

Legname grezzo anche scortecciato, privato dell’alburno o squadrato:

Escluso quello trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– di betulla (Betula spp.):

4403.9600

Pali spaccati; pioli e picchetti di legno, appuntiti, non segati per il lungo:

Non di conifere:

ex 4404.2000

Traversine di legno, non di conifere, per strade ferrate o simili:

Non impregnate:

ex 4406.1200

Altre:

ex 4406.9200

Legname segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa, di spessore superiore a 6 mm:

– di betulla (Betula spp.):

4407.9610

4407.9690

Fogli da impiallacciatura (compresi quelli ottenuti mediante tranciatura di legno stratificato), fogli per compensati o per legno simile stratificato e altro legname segato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato, assemblato in parallelo o di testa, di spessore inferiore o uguale a 6 mm:

ex 4408.9000

Legno (comprese le liste e le tavolette [parchetti] per pavimenti, non riunite) profilato (con incastri semplici, scanalato, sagomato a forma di battente, con limbelli, smussato, con incastri a V, con modanature, arrotondamenti o simili) lungo uno o più orli o superfici, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa:

– non di conifere:

ex 4409.2900

Fusti, botti, tini ed altri lavori da bottaio e loro parti, di legno, compreso il legname da bottaio:

ex 4416.0000

Costruzioni prefabbricate di legno:

ex 9406.1000

Canada e Stati Uniti d’America

Amelanchier Medik., Aronia Medik., Cotoneaster Medik., Crataegus L., Cydonia Mill., Malus Mill., Pyracantha M. Roem., Pyrus L. e Sorbus L., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, esclusa segatura o trucioli

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili; legname in piccole placche o in particelle; segatura, avanzi e cascami di legno, anche agglomerati in forma di ceppi, mattonelle, pellet o in forme simili:

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili:

– non di conifere:

ex 4401.1200

Legname in piccole placche o in particelle:

– non di conifere:

ex 4401.2200

– Avanzi e cascami di legno
(diversi dalla segatura):

ex 4401.4900

Legname grezzo, non scortecciato né privato dell’alburno, né squadrato:

Trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– non di conifere:

ex 4403.12

Legname grezzo anche scortecciato, privato dell’alburno o squadrato:

Escluso quello trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

ex 4403.9900

Pali spaccati; pioli e picchetti di legno, appuntiti, non segati per il lungo:

Non di conifere:

ex 4404.2000

Traversine di legno, non di conifere, per strade ferrate o simili:

Non impregnate:

ex 4406.1200

Altre:

ex 4406.9200

Legname segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa, di spessore superiore a 6 mm:

ex 4407.9910

ex 4407.9980

Fogli da impiallacciatura (compresi quelli ottenuti mediante tranciatura di legno stratificato), fogli per compensati o per legno simile stratificato e altro legname segato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato, assemblato in parallelo o di testa, di spessore inferiore o uguale a 6 mm:

ex 4408.9000

Legno (comprese le liste e le tavolette [parchetti] per pavimenti, non riunite) profilato (con incastri semplici, scanalato, sagomato a forma di battente, con limbelli, smussato, con incastri a V, con modanature, arrotondamenti o simili) lungo uno o più orli o superfici, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa:

– non di conifere:

ex 4409.2900

Fusti, botti, tini ed altri lavori da bottaio e loro parti, di legno, compreso il legname da bottaio:

ex 4416.0000

Costruzioni prefabbricate di legno:

ex 9406.1000

Canada e Stati Uniti d’America

Prunus L., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili; legname in piccole placche o in particelle; segatura, avanzi e cascami di legno, anche agglomerati in forma di ceppi, mattonelle, pellet o in forme simili:

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili:

– non di conifere:

ex 4401.1200

Legname in piccole placche o in particelle:

– non di conifere:

ex 4401.2200

Segatura, avanzi e cascami di legno, non agglomerati:

ex 4401.4100

ex 4401.4900

Legname grezzo, non scortecciato né privato dell’alburno, né squadrato:

Trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– non di conifere:

ex 4403.12

Legname grezzo anche scortecciato, privato dell’alburno o squadrato:

Escluso quello trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

ex 4403.9900

Pali spaccati; pioli e picchetti di legno, appuntiti, non segati per il lungo:

– non di conifere:

ex 4404.2000

Traversine di legno, non di conifere, per strade ferrate o simili:

Non impregnate:

ex 4406.1290

Altre:

ex 4406.9200

Legname segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa, di spessore superiore a 6 mm:

– di ciliegio (Prunus spp.):

4407.9410

4407.9490

– Altro:

ex 4407.9910

ex 4407.9980

Fogli da impiallacciatura (compresi quelli ottenuti mediante tranciatura di legno stratificato), fogli per compensati o per legno simile stratificato e altro legname segato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato, assemblato in parallelo o di testa, di spessore inferiore o uguale a 6 mm:

ex 4408.9000

Legno (comprese le liste e le tavolette [parchetti] per pavimenti, non riunite) profilato (con incastri semplici, scanalato, sagomato a forma di battente, con limbelli, smussato, con incastri a V, con modanature, arrotondamenti o simili) lungo uno o più orli o superfici, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa:

Non di conifere

ex 4409.2900

Fusti, botti, tini ed altri lavori da bottaio e loro parti, di legno, compreso il legname da bottaio:

ex 4416.0000

Costruzioni prefabbricate di legno:

ex 9406.1000

Canada, Cina, Giappone, Mongolia, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Stati Uniti d’America, Vietnam o qualsiasi Stato terzo in cui Aromia bungii è notoriamente presente

Acer L., Aesculus L., Alnus L., Betula L., Carpinus L., Cercidiphyllum Siebold & Zucc., Corylus L., Fagus L., Fraxinus L., Koelreuteria Laxm., Platanus L., Populus L., Salix L., Tilia L. e Ulmus L., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili; legname in piccole placche o in particelle; segatura, avanzi e cascami di legno, anche agglomerati in forma di ceppi, mattonelle, pellet o in forme simili:

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili:

– non di conifere:

ex 4401.1200

Legname in piccole placche o in particelle:

– non di conifere:

ex 4401.2200

Segatura, avanzi e cascami di legno, non agglomerati:

ex 4401.4100

ex 4401.4900

Legname grezzo, non scortecciato né privato dell’alburno, né squadrato:

Trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– non di conifere:

ex 4403.12

Legname grezzo anche scortecciato, privato dell’alburno o squadrato:

Escluso quello trattato

con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– di faggio (Fagus spp.):

4403.9300

4403.9400

– di betulla (Betula spp.):

4403.9500

4403.9600

– di pioppo e pioppo tremulo (Populus spp.):

4403.9700

Tutti gli Stati terzi in cui Anoplophora glabripennis è notoriamente presente

– di altro:

ex 4403.9900

Pali spaccati; pioli e picchetti di legno, appuntiti, non segati per il lungo:

– non di conifere:

ex 4404.2000

Traversine di legno, non di conifere, per strade ferrate o simili:

Non impregnate:

ex 4406.1200

Altre:

ex 4406.9200

Legname segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa, di spessore superiore a 6 mm:

– di faggio (Fagus spp.):

4407.9210

4407.9290

– di acero (Acer spp.):

4407.9310

4407.9390

– di frassino (Fraxinus spp.):

4407.9510

4407.9590

– di betulla (Betula spp.):

4407.9610

4407.9690

– di pioppo e pioppo tremulo (Populus spp.):

4407.9710

4407.9790

– di altro:

4407.9910

4407.9980

Fogli da impiallacciatura (compresi quelli ottenuti mediante tranciatura di legno stratificato), fogli per compensato o per legno simile stratificato e altro legname segato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato, assemblato in parallelo o di testa, di spessore inferiore o uguale a 6 mm:

ex 4408.9000

Legno (comprese le liste e le tavolette [parchetti] per pavimenti, non riunite) profilato (con incastri semplici, scanalato, sagomato a forma di battente, con limbelli, smussato, con incastri a V, con modanature, arrotondamenti o simili) lungo uno o più orli o superfici, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa:

– non di conifere:

ex 4409.2900

Fusti, botti, tini ed altri lavori da bottaio e loro parti, di legno, compreso il legname da bottaio:

ex 4416.0000

Costruzioni prefabbricate di legno:

ex 9406.1000

Acer macrophyllum Pursh, Aesculus californica (Spach) Nutt., Lithocarpus densiflorus (Hook. & Arn.) Rehd., Quercus L. e Taxus brevifolia Nutt.

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili; legname in piccole placche o in particelle; segatura, avanzi e cascami di legno, anche agglomerati in forma di ceppi, mattonelle, pellet o in forme simili:

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili:

– di conifere

ex 4401.1100

– non di conifere

ex 4401.1200

Legname in piccole placche o in particelle:

– di conifere

ex 4401.2100

– non di conifere

ex 4401.2200

Segatura, avanzi e cascami di legno, non agglomerati:

ex 4401.4100

ex 4401.4900

Legname grezzo, non scortecciato né privato dell’alburno, né squadrato:

Trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– di conifere

ex 4403.1100

– non di conifere

ex 4403.1290

Legname grezzo, anche scortecciato, privato dell’alburno o squadrato:

Escluso quello trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– altro, di conifere

ex 4403.2500

ex 4403.2600

Legname grezzo anche scortecciato, privato dell’alburno o squadrato:

Escluso quello trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– altro, non di conifere:

ex 4403.9900

Pali spaccati; pioli e picchetti di legno, appuntiti, non segati per il lungo:

Di conifere:

ex 4404.1000

Non di conifere:

ex 4404.2000

Traversine di legno per strade ferrate o simili:

Non impregnate:

– di conifere

ex 4406.1100

– non di conifere

ex 4406.1200

Altre:

– di conifere

ex 4406.9100

– non di conifere:

ex 4406.9200

Legname segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa, di spessore superiore a 6 mm:

Di conifere:

ex 4407.1910

ex 4407.1990

– di acero (Acer spp.):

4407.9310

4407.9390

– di altro:

ex 4407.9910

ex 4407.9980

Fogli da impiallacciatura (compresi quelli ottenuti mediante tranciatura di legno stratificato), fogli per compensati o per legno simile stratificato e altro legname segato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato, assemblato in parallelo o di testa, di spessore inferiore o uguale a 6 mm:

Di conifere:

ex 4408.1000

Altri:

ex 4408.9000

Legno (comprese le liste e le tavolette [parchetti] per pavimenti, non riunite) profilato (con incastri semplici, scanalato, sagomato a forma di battente, con limbelli, smussato, con incastri a V, con modanature, arrotondamenti o simili) lungo uno o più orli o superfici, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa:

– non di conifere:

ex 4409.2900

Fusti, botti, tini ed altri lavori da bottaio e loro parti, di legno, compreso il legname da bottaio:

ex 4416.0000

Costruzioni prefabbricate di legno:

ex 9406.1000

Canada, Regno Unito, Stati Uniti d’America e Vietnam

Artocarpus chaplasha Roxb., Artocarpus heterophyllus Lam., Artocarpus integer (Thunb.) Merr., Alnus formosana Makino, Bombax malabaricum DC., Broussonetia papyrifera (L.) Vent., Broussonetia kazinoki Siebold, Caesalpinia japonica Siebold & Zucc., Cajanus cajan (L.) Huth, Camellia sinensis (L.) Kuntze, Camellia oleífera C.Abel, Castanea Mill., Celtis sinensis Pers., Cercis chinensis Bunge, Chaenomeles sinensis (Thouin) Koehne, Cinnamomum camphora (L.) J.Presl, Citrus L., Cornus kousa Bürger ex Hanse, Crataegus cordata Aiton, Cunninghamia lanceolata (Lamb.) Hook., Dalbergia L.f., Debregeasia edulis (Siebold & Zucc.) Wedd., Debregeasia hypoleuca (Hochst. ex Steud.) Wedd., Diospyros kaki L., Enkianthus perulatus (Miq.) C.K. Schneid., Eriobotrya japonica (Thunb.) Lindl., Fagus crenata Blume, Ficus L., Firmiana simplex (L.) W.Wight, Gleditsia japonica Miq., Hovenia dulcis Thunb., Juglans regia L., Lagerstroemia indica L., Maclura tricuspidata Carrière, Maclura pomifera (Raf.) C.K.Schneid., Malus Mill., Melia azedarach L., Morus L., Platanus x hispanica Mill. ex Münchh., Platycarya strobilaceae Siebold & Zucc., Populus L., Prunus spp, Pterocarya rhoifolia Siebold & Zucc., Pterocarya stenoptera C. DC., Punica granatum L., Pyrus spp., Robinia pseudoacacia L., Salix L., Sapium sebiferum (L.) Roxb., Schima superba Gardner & Champ., Sophora japonica L., Spiraea thunbergii Siebold ex Blume, Trema amboinensis (Willd.) Blume, Trema orientale (L.) Blume, Ulmus L., Vernicia fordii (Hemsl.) Airy Shaw, Villebrunea pedunculata Shirai, Xylosma G.Forst. e Zelkova serrata (Thunb.) Makino

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili; legname in piccole placche o in particelle; segatura, avanzi e cascami di legno, anche agglomerati in forma di ceppi, mattonelle, pellet o in forme simili:

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili:

– non di conifere:

ex 4401.1200

Legname in piccole placche o in particelle:

– non di conifere:

ex 4401.2200

Segatura, avanzi e cascami di legno, non agglomerati:

ex 4401.4100

ex 4401.4900

Legname grezzo, non scortecciato né privato dell’alburno, né squadrato

Trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– non di conifere

ex 4403.1290

Legname grezzo anche scortecciato, privato dell’alburno o squadrato:

– di faggio (Fagus spp.):

4403.9300

4403.9400

– di pioppo (Populus spp.):

4403.9700

– altro:

ex 4403.9900

Pali spaccati; pioli e picchetti di legno, appuntiti, non segati per il lungo:

– non di conifere:

ex 4404.2000

Traversine di legno per strade ferrate o simili:

non impregnate:

– non di conifere

ex 4406.1200

altre:

– non di conifere:

ex 4406.9200

Legname segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa, di spessore superiore a 6 mm:

altro (eccetto il legname di conifere e tropicale):

– di faggio (Fagus spp.):

4407.9210

4407.9290

– di ciliegio (Prunus spp.):

– piallato; incollato con giunture di testa, anche piallato o levigato:

ex 4407.9410

– altro:

ex 4407.9490

– di pioppo (Populus spp.):

– piallato; incollato con giunture di testa, anche piallato o levigato:

ex 4407.9710

– altro:

ex 4407. 9790

– altro:

– piallato; incollato con giunture di testa, anche piallato o levigato:

ex 4407.9910

– altro:

ex 4407.9980

Fogli da impiallacciatura (compresi quelli ottenuti mediante tranciatura di legno stratificato), fogli per compensati o per legno simile stratificato e altro legname segato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato, assemblato in parallelo o di testa, di spessore inferiore o uguale a 6 mm:

– altro:

ex 4408.9000

Legno (comprese le liste e le tavolette [parchetti] per pavimenti, non riunite) profilato (con incastri semplici, scanalato, sagomato a forma di battente, con limbelli, smussato, con incastri a V, con modanature, arrotondamenti o simili) lungo uno o più orli o superfici, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa:

Non di conifere:

– altro (eccetto il legname di bambù e tropicale):

– altro (eccetto liste e modanature di legno, per cornici per quadri, fotografie, specchi o articoli simili):

ex 4409.2900

Fusti, botti, tini ed altri lavori da bottaio e loro parti, di legno, compreso il legname da bottaio:

ex 4416.0000

Costruzioni prefabbricate di legno:

ex 9406.1000

Afghanistan, Arabia Saudita, Bahrain, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Giappone, Giordania, India, Indonesia, Iran, Iraq, Kazakhstan, Kirghizistan, Kuwait, Laos, Libano, Malaysia, Maldive, Mongolia, Myanmar/ Birmania, Nepal, Oman, Pakistan, Qatar, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Russia [solo le parti seguenti: distretto federale dell’estremo oriente (Dalnevostochny federalny okrug), distretto federale siberiano (Sibirsky federalny okrug) e distretto federale degli Urali (Uralsky federalny okrug)], Singapore, Siria, Sri Lanka, Sultanato del Brunei Darussalam, Tagikistan, Thailandia, Timor Est, Turkmenistan, Uzbekistan, Vietnam e Yemen

Acer L., Betula L., Elaeagnus L., Fraxinus L., Gleditsia L., Juglans L., Malus Mill., Morus L., Platanus L., Populus L., Prunus L., Pyrus L., Quercus L., Robinia L., Salix L. e Ulmus L., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, esclusi segatura e trucioli

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili; legname in piccole placche o in particelle; segatura, avanzi e cascami di legno, anche agglomerati in forma di ceppi, mattonelle, pellet o in forme simili:

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili:

– non di conifere

ex 4401.1200

Legname in piccole placche o in particelle:

– non di conifere

ex 4401.2200

Segatura, avanzi e cascami di legno, non agglomerati:

ex 4401.4100

ex 4401.4900

Legname grezzo, non scortecciato né privato dell’alburno, né squadrato

Trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– non di conifere

ex 4403.1290

Legname grezzo anche scortecciato, privato dell’alburno o squadrato:

– di quercia (Quercus spp.):

4403.9100

– di betulla (Betula spp.):

4403.9600

– di pioppo (Populus spp.):

4403.9700

– altro (eccetto Quercus, Betula, Populus):

ex 4403.9900

Pali spaccati; pioli e picchetti di legno, appuntiti, non segati per il lungo:

– non di conifere:

ex 4404.2000

Traversine di legno per strade ferrate o simili:

Non impregnate:

– non di conifere

ex 4406.1200

Altro:

– non di conifere:

ex 4406.9200

Legname segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa, di spessore superiore a 6 mm:

Altro (eccetto il legname di conifere e tropicale):

– di quercia (Quercus spp.):

4407.9110

4407.9190

– di acero (Acer spp.):

4407.9310

4407.9390

– di ciliegio (Prunus spp.):

4407.9410

4407.9490

– di frassino (Fraxinus spp.):

4407.9510

4407.9590

– di betulla (Betula spp.):

4407.9610

4407.9690

– di pioppo (Populus spp.):

4407.9710

4407.9790

– altro:

– piallato; incollato con giunture di testa, anche piallato o levigato:

ex 4407.9910

– altro:

ex 4407.9980

Fogli da impiallacciatura (compresi quelli ottenuti mediante tranciatura di legno stratificato), fogli per compensati o per legno simile stratificato e altro legname segato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato, assemblato in parallelo o di testa, di spessore inferiore o uguale a 6 mm:

altro:

ex 4408.9000

Legno (comprese le liste e le tavolette [parchetti] per pavimenti, non riunite) profilato (con incastri semplici, scanalato, sagomato a forma di battente, con limbelli, smussato, con incastri a V, con modanature, arrotondamenti o simili) lungo uno o più orli o superfici, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa:

– altro (tranne liste e modanature di legno, per cornici per quadri, fotografie, specchi o articoli simili):

ex 4409.2900

Fusti, botti, tini ed altri lavori da bottaio e loro parti, di legno, compreso il legname da bottaio:

ex 4416.0000

Costruzioni prefabbricate di legno:

ex 9406.1000

Afghanistan, India, Iran, Kirghizistan, Pakistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan

Legname di Castanea Mill., Castanopsis (D. Don) Spach e Quercus L.

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili; legname in piccole placche o in particelle; segatura, avanzi e cascami di legno, anche agglomerati in forma di ceppi, mattonelle, pellet o in forme simili:

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili:

– non di conifere

ex 4401.1200

Legname in piccole placche o in particelle:

– non di conifere

ex 4401.2200

Segatura, avanzi e cascami di legno, non agglomerati:

ex 4401.4100

ex 4401.4900

Legname grezzo, non scortecciato né privato dell’alburno, né squadrato

Trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– non di conifere

ex 4403.1290

Legname grezzo anche scortecciato, privato dell’alburno o squadrato:

escluso quello trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– di quercia (Quercus spp.):

4403.9100

– altro:

ex 4403.9900

Pali spaccati; pioli e picchetti di legno, appuntiti, non segati per il lungo:

Non di conifere:

ex 4404.2000

Traversine di legno per strade ferrate o simili:

non impregnate:

– non di conifere

ex 4406.1200

altre:

– non di conifere:

ex 4406.9200

Legname segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa, di spessore superiore a 6 mm:

di quercia (Quercus spp.):

– levigato; incollato con giunture di testa, anche piallato o levigato:

ex 4407.9110

– altro:

ex 4407.9190

Altro:

– piallato; incollato con giunture di testa, anche piallato o levigato:

ex 4407.9910

– altro:

ex 4407.9980

Fogli da impiallacciatura (compresi quelli ottenuti mediante tranciatura di legno stratificato), fogli per compensati o per legno simile stratificato e altro legname segato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato, assemblato in parallelo o di testa, di spessore inferiore o uguale a 6 mm:

– altro:

ex 4408.9000

Legno (comprese le liste e le tavolette [parchetti] per pavimenti, non riunite) profilato (con incastri semplici, scanalato, sagomato a forma di battente, con limbelli, smussato, con incastri a V, con modanature, arrotondamenti o simili) lungo uno o più orli o superfici, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa:

– non di conifere:

– altro (tranne liste e modanature di legno, per cornici per quadri, fotografie, specchi o articoli simili):

ex 4409.2900

Fusti, botti, tini ed altri lavori da bottaio e loro parti, di legno, compreso il legname da bottaio:

ex 4416.0000

Costruzioni prefabbricate di legno:

ex 9406.1000

Cina, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Russia, Taiwan e Vietnam

Legname di Acacia Mill., Acer buergerianum Miq., Acer macrophyllum Pursh, Acer negundo L., Acer palmatum Thunb., Acer paxii Franch., Acer pseudoplatanus L., Aesculus californica (Spach) Nutt., Ailanthus altissima (Mill.) Swingle, Albizia falcate Backer ex Merr., Albizia julibrissin Durazz., Alectryon excelsus Gärtn., Alnus rhombifolia Nutt., Archontophoenix cunninghamiana H. Wendl. & Drude, Artocarpus integer (Thunb.) Merr., Azadirachta indica A. Juss., Baccharis salicina Torr. & A. Gray, Bauhinia variegata L., Brachychiton discolor F.Muell., Brachychiton populneus R.Br., Camellia semiserrata C.W.Chi, Camellia sinensis (L.) Kuntze, Canarium commune L., Castanospermum australe A. Cunningham & C.Fraser, Cercidium floridum Benth. ex A. Gray, Cercidium sonorae Rose & I.M.Johnst., Cocculus laurifolius DC., Combretum kraussii Hochst., Cupaniopsis anacardioides (A.Rich.) Radlk., Dombeya cacuminum Hochr., Erythrina corallodendron L., Erythrina coralloides Moc. & Sessé ex DC., Erythrina falcata Benth., Erythrina fusca Lour., Eucalyptus ficifolia F.Müll., Fagus crenata Blume, Ficus L., Gleditsia triacanthos L., Hevea brasiliensis (Willd. ex A.Juss) Muell.Arg., Howea forsteriana (F.Müller) Becc., Ilex cornuta Lindl. & Paxton, Inga vera Willd., Jacaranda mimosifolia D.Don, Koelreuteria bipinnata Franch., Liquidambar styraciflua L., Magnolia grandiflora L., Magnolia virginiana L., Mimosa bracaatinga Hoehne, Morus alba L., Parkinsonia aculeata L., Persea americana Mill., Pithecellobium lobatum Benth., Platanus x hispanica Mill. ex Münchh., Platanus mexicana Torr., Platanus occidentalis L., Platanus orientalis L., Platanus racemosa Nutt., Podalyria calyptrata Willd., Populus fremontii S.Watson, Populus nigra L., Populus trichocarpa Torr. & A.Gray ex Hook., Prosopis articulata S.Watson, Protium serratum Engl., Psoralea pinnata L., Pterocarya stenoptera C.DC., Quercus agrifolia Née, Quercus calliprinos Webb., Quercus chrysolepis Liebm, Quercus engelmannii Greene, Quercus ithaburensis Dence, Quercus lobata Née, Quercus palustris Marshall, Quercus robur L., Quercus suber L., Ricinus communis L., Salix alba L., Salix babylonica L., Salix gooddingii C.R. Ball, Salix laevigata Bebb, Salix mucronata Thnb., Shorea robusta C.F.Gaertn., Spathodea campanulata P.Beauv., Spondias dulcis Parkinson, Tamarix ramosissima Kar. ex Boiss., Virgilia oroboides subsp. ferrugine B.-E.van Wyk, Wisteria floribunda (Willd.) DC. e Xylosma avilae Sleumer

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili; legname in piccole placche o in particelle; segatura, avanzi e cascami di legno, anche agglomerati in forma di ceppi, mattonelle, pellet o in forme simili:

Legna da ardere in ceppi, tondelli, ramaglie, fascine o in forme simili:

– non di conifere

ex 4401.1200

Legname in piccole placche o in particelle:

– non di conifere

ex 4401.2200

Segatura, avanzi e cascami di legno, non agglomerati:

ex 4401.4100

ex 4401.4900

Legname grezzo, non scortecciato né privato dell’alburno, né squadrato

Trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– non di conifere

ex 4403.1290

Legname grezzo anche scortecciato, privato dell’alburno o squadrato:

escluso quello trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione:

– di quercia (Quercus spp.):

4403.9100

– di faggio (Fagus spp.):

4403.9300

4403.9400

– di pioppo (Populus spp.):

4403.9700

– di eucalipto (Eucalyptus spp.):

4403.9800

– altro:

ex 4403.9900

Pali spaccati; pioli e picchetti di legno, appuntiti, non segati per il lungo:

Non di conifere:

ex 4404.2000

Traversine di legno per strade ferrate o simili:

non impregnate:

– non di conifere

ex 4406.1200

– altro:

– non di conifere:

ex 4406.9200

Legname segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa, di spessore superiore a 6 mm:

– di quercia (Quercus spp.):

4407.9110

4407.9190

– di faggio (Fagus spp.):

4407.9210

4407.9290

– di acero (Acer spp.):

4407.9310

4407.9390

– di pioppo (Populus spp.):

4407.9710

4407.9790

– altro:

– piallato; levigato; incollato con giunture di testa, anche piallato o levigato:

ex 4407.9910

– altro:

ex 4407.9980

Fogli da impiallacciatura (compresi quelli ottenuti mediante tranciatura di legno stratificato), fogli per compensati o per legno simile stratificato e altro legname segato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato, assemblato in parallelo o di testa, di spessore inferiore o uguale a 6 mm:

– altro:

ex 4408.9000

Legno (comprese le liste e le tavolette [parchetti] per pavimenti, non riunite) profilato (con incastri semplici, scanalato, sagomato a forma di battente, con limbelli, smussato, con incastri a V, con modanature, arrotondamenti o simili) lungo uno o più orli o superfici, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa:

– altro (tranne liste e modanature di legno, per cornici per quadri, fotografie, specchi o articoli simili):

ex 4409.2900

Fusti, botti, tini ed altri lavori da bottaio e loro parti, di legno, compreso il legname da bottaio:

ex 4416.0000

Costruzioni prefabbricate di legno:

ex 9406.1000

Tutti gli Stati terzi

34 RS 632.10Allegato

Allegato 7 35

35 Nuovo testo giusta il n. I cpv. 2 dell’O del DEFR e del DATEC del 31 ott. 2022, in vigore dal 1° dic. 2022 (RU 2022 702). Aggiornato dalla correzione del 14 dic. 2022 (RU 2022 805).

(art. 7 cpv. 3)

Condizioni specifiche che determinate merci devono adempiere in via suppletiva per l’importazione da determinati Stati terzi

Nella seguente tabella l’Irlanda del Nord non è considerata uno Stato terzo. Quando il Paese terzo è il Regno Unito, sono inclusi solo Inghilterra, Galles e Scozia.

Merci

Voce di tariffa doganale36

Origine

Condizioni specifiche

1.
Substrato colturale, aderente o associato ai vegetali, destinato a mantenere la vitalità dei vegetali, ad eccezione del mezzo sterile di vegetali in vitro

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che:

a.
il substrato colturale, al momento della piantagione dei vegetali associati:
i.
non conteneva terra né materie organiche e non era stato utilizzato in precedenza per la coltivazione di vegetali o altri fini agricoli, oppure
ii.
era composto solo di torba o di fibra di Cocos nucifera L. e non era stato utilizzato in precedenza per la coltivazione di vegetali o altri fini agricoli,
oppure
iii.
era stato sottoposto ad efficace fumigazione o trattamento termico per garantire l’assenza di organismi nocivi, operazioni menzionate nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare», oppure
iv.
era stato oggetto di un approccio sistemico efficace per garantire l’assenza di organismi nocivi, menzionato nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare»;

Merci

Voce di tariffa doganale

Origine

Condizioni specifiche

e
in tutti i casi di cui ai punti da i. a iv., era stato immagazzinato e conservato in condizioni appropriate per mantenerlo indenne da organismi nocivi da quaran­tena;
e
b.
dal momento della piantagione:
i.
sono state prese adeguate misure per garantire che il substrato colturale rimanesse indenne da organismi nocivi da quarantena, comprese almeno le misure seguenti:
isolamento fisico del substrato colturale dalla terra e da altre possibili fonti di contaminazione,
misure di igiene,
utilizzo di acqua indenne da organismi nocivi da quarantena;
oppure
ii.
nelle 2 settimane precedenti l’esportazione il substrato colturale compresa, ove opportuno, la terra, sono stati completamente rimossi tramite lavaggio utilizzando acqua indenne da organismi nocivi da quarantena. Il reimpianto può essere eseguito in un substrato colturale che adempie le condizioni di cui alla lettera a. Sono mantenute condizioni adeguate per preservare l’indennità dagli organismi nocivi da quarantena, di cui alla lettera b.
2.
Macchine e veicoli utilizzati per fini agricoli o forestali

ex 8432.1000

ex 8432.2100

ex 8432.2900

ex 8432.3100

ex 8432.3900

ex 8432.4100

ex 8432.4200

ex 8432.8000

ex 8432.9000

ex 8433.4000

ex 8433.5100

ex 8433.5300

ex 8436.8000

ex 8701.2100

ex 8701.2200

ex 8701.2300

ex 8701.2400

ex 8701.2900

ex 8701.9110

ex 8701.9190

ex 8701.9210

ex 8701.9290

ex 8701.9310

ex 8701.9390

ex 8701.9410

ex 8701.9490

ex 8701.9510

ex 8701.9590

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che le macchine o i veicoli sono puliti e privi di terra e frammenti di vegetali.

2.1
Vegetali destinati alla piantagione, esclusi cormi, rizomi, sementi, tuberi e vegetali in coltura tissutale

ex 0601

0602

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:

a.
sono stati coltivati in vivai registrati e controllati dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine;
e
b.
sono stati ispezionati in periodi opportuni e prima dell’esportazione.
3.
Vegetali destinati alla piantagione con radici, coltivati all’aperto

ex 0601

ex 0602

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che:

a.
il luogo di produzione è notoriamente indenne da Clavibacter sepedonicus (Spieckermann & Kottho) Nouioui et. al. e da Synchytrium endobioticum (Schilb.) Percival;
e
b.
i vegetali provengono da un sito di produzione notoriamente indenne da Globodera pallida (Stone) Behrens e da Globodera rostochiensis (Wollenweber) Behrens.
4.
Vegetali destinati alla piantagione, eccetto bulbi, cormi, rizomi, sementi, tuberi e vegetali in coltura tissutale

0602

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i vegetali sono stati coltivati in vivaio e:

a.
provengono da un’area che il servizio nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Thrips palmi Karny conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare»;
oppure
b.
provengono da un luogo di produzione che il servizio nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Thrips palmi Karny conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionato nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare» e dichiarato indenne da Thrips palmi Karny in seguito ad controlli ufficiali eseguite almeno mensilmente nei 3 mesi precedenti l’esportazione;
oppure
c.
immediatamente prima dell’esportazione, sono stati sottoposti a un trattamento idoneo contro Thripspalmi Karny, indicato dettagliatamente nei certificati fitosanitari, sono stati sottoposti a controllo ufficiale e sono risultati indenni da Thrips palmi Karny.
4.1
Vegetali destinati alla piantagione con radici, esclusi i vegetali in coltura tissutale

ex 0601.2020

ex 0601.2091

ex 0601.2099

ex 0602.3000

ex 0602.40

ex 0602.9011

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:

a.
sono originari di un Paese che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Meloidogyne enterolobiiYang & Eisenback, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
provengono da un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Meloidogyne enterolobii Yang & Eisenback, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
c.
sono stati coltivati per tutto il loro ciclo vitale in un substrato colturale che, al momento dell’impianto:
i.
non conteneva terra né materie organiche e non era stato utilizzato in precedenza per la coltivazione di vegetali o altri fini agricoli;
oppure
ii.
era composto solo di torba o di fibra di Cocos nucifera L. e non era stato utilizzato in precedenza per la coltivazione di vegetali o altri fini agricoli;
oppure
iii.
è stato sottoposto a fumigazione o trattamento termico per garantire l’assenza di Meloidogyne enterolobii Yang & Eisenback, e tali trattamenti sono indicati nel certificato fitosanitario;
oppure
iv.
è stato oggetto di un approccio sistemico efficace per garantire l’assenza di Meloidogyne enterolobii Yang & Eisenback, e tale approccio è indicato nel certificato fitosanitario; e
in tutti i casi di cui ai punti da i. a iv. era stato immagazzinato e conservato in condizioni appropriate per mantenerlo esente da Meloidogyne enterolobii Yang & Eisenback e, dal momento dell’impianto, sono state prese adeguate misure per garantire che i vegetali rimanessero esenti da Meloidogyne enterolobii Yang & Eisenback, comprese almeno le seguenti:
isolamento fisico del substrato colturale dalla terra e da altre possibili fonti di contaminazione e
misure di igiene;
oppure
d.
i. provengono da un luogo di produzione che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Meloidogyne enterolobii Yang & Eisenback, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
e

ii. subito prima dell’esportazione, le radici di un campione rappresentativo della partita è stato sottoposto a ispezione ed è risultato esente dai sintomi di Meloidogyne enterolobii Yang & Eisenback.

4.2
Vegetali destinati alla piantagione con substrato colturale destinato a mantenere la vitalità dei vegetali, esclusi i vegetali in coltura tissutale e le piante acquatiche

ex 0602.2019

ex 0602.2021

ex 0602.2029

ex 0602.2031

ex 0602.2039

ex 0602.2041

ex 0602.2049

ex 0602.2051

ex 0602.2059

ex 0602.2071

ex 0602.2072

ex 0602.2079

ex 0602.3000

ex 0602.40

ex 0602.9011

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Canada, Cina, Giappone, India, Russia, Stati Uniti d’America

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:

a.
provengono da un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Popillia japonica Newman, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
b.
sono stati coltivati in un luogo di produzione che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Popillia japonica Newman, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie:
i.
che è stato sottoposto a un’ispezione annuale e ad almeno un’ispezione mensile nei tre mesi precedenti l’esportazione per rilevare eventuali indizi di Popillia japonica Newman, svolta nei periodi opportuni per rilevare la presenza dell’organismo nocivo in questione, almeno mediante esame visivo di tutti i vegetali, nonché a un campionamento del substrato colturale in cui crescono i vegetali;
e
ii.
che è circondato da una zona cuscinetto di almeno 100 metri, dove l’assenza di Popillia japonica Newman è stata confermata da indagini ufficiali effettuate ogni anno in periodi opportuni;
e
iii.
immediatamente prima dell’esportazione i vegetali e il substrato colturale sono stati sottoposti a un’ispezione ufficiale comprendente il campionamento del substrato colturale, e sono risultati esenti da Popillia japonica Newman;
e
iv.
i vegetali:
sono stati manipolati e confezionati o trasportati in modo tale da impedire l’infestazione di Popillia japonica Newman una volta lasciato il luogo di produzione;
oppure
sono stati spostati al di fuori della stagione di volo di Popillia japonicaNewman;
oppure
c.
sono stati coltivati per tutto il loro ciclo vitale in un sito di produzione soggetto a isolamento fisico volto a impedire l’introduzione di Popillia japonica Newman, e i vegetali:
i.
sono stati manipolati e confezionati o trasportati in modo tale da impedire l’infestazione di Popillia japonica Newman una volta lasciato il sito di produzione;
oppure
ii.
sono stati spostati al di fuori della stagione di volo di Popillia japonica Newman;
oppure
d.
sono stati prodotti seguendo un approccio sistemico approvato dall’UFAG o dalla Commissione Europea per garantire che i vegetali fossero esenti da Popillia japonica Newman.
5.
Vegetali destinati alla piantagione annuali e biennali, escluse Poaceae e sementi

ex 0602.9011

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi, esclusi:

Albania, Algeria, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Egitto, Georgia, Giordania, Isole Canarie, Isole Färöer, Islanda, Israele, Libano, Libia, Macedonia del nord, Marocco, Moldavia, Monaco, Montenegro, Norvegia, Regno Unito, Russia (soltanto le seguenti parti: Distretto federale centrale [Tsentralny federalny okrug], Distretto federale nordoccidentale [Severo-Zapadny federalny okrug], Distretto federale meridionale [Yuzhny federalny okrug], Distretto federale del Caucaso settentrionale [Severo-Kavkazsky federalny okrug] e Distretto federale del Volga [Privolzhsky federalny okrug]), San Marino, Serbia, Siria, Tunisia, Turchia e Ucraina

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:

a.
sono stati coltivati in vivaio;
b.
sono privi di frammenti di vegetali, di fiori e di frutti;
c.
sono stati controllati in periodi opportuni e prima dell’esportazione;
d.
sono risultati indenni da sintomi di batteri, virus ed altri organismi nocivi virus-simili; e
e.
sono risultati indenni da indizi o sintomi di nematodi, insetti, acari e funghi nocivi, oppure hanno subito un trattamento idoneo, atto a eradicare tali orga­nismi.
6.
Vegetali destinati alla piantagione, della famiglia Poaceae di erbe ornamentali perenni delle sottofamiglie Bambusoideae, Panicoideae e dei generi Buchloe Lag., Bouteloua Lag., Calamagrostis Adan., Cortaderia Stapf, Glyceria R. Br., Hakonechloa Mak. ex Honda, Hystrix L., Molinia Schnrak, Phalaris L., Shibataea Mak. Ex Nakai, Spartina Schreb., Stipa L. e Uniola L., escluse le sementi

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi, esclusi:

Albania, Algeria, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Egitto, Georgia, Giordania, Isole Canarie, Isole Färöer, Islanda, Israele, Libano, Libia, Macedonia del nord, Marocco, Moldavia, Monaco, Montenegro, Norvegia, Regno Unito, Russia (soltanto le seguenti parti: Distretto federale centrale [Tsentralny federalny okrug], Distretto federale nordoccidentale [Severo-Zapadny federalny okrug], Distretto federale meridionale [Yuzhny federalny okrug], Distretto federale del Caucaso settentrionale [Severo-Kavkazsky federalny okrug] e Distretto federale del Volga [Privolzhsky federalny okrug]), San Marino, Serbia, Siria, Tunisia, Turchia e Ucraina

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:

a.
sono stati coltivati in vivaio;
b.
sono privi di frammenti di vegetali, di fiori e di frutti;
c.
sono stati controllati in periodi opportuni e prima dell’esportazione;
d.
sono risultati indenni da sintomi di batteri, virus ed altri organismi nocivi virus-simili; e
e.
sono risultati indenni da indizi o sintomi di nematodi, insetti, acari e funghi nocivi, oppure hanno subito un trattamento idoneo, atto a eradicare tali organismi.
7.
Vegetali destinati alla piantagione, esclusi vegetali in riposo vegetativo, vegetali in coltura tissutale, sementi, bulbi, tuberi, cormi e rizomi.
Gli organismi nocivi da quarantena rilevanti sono:
Begomovirus eccetto: Abutilon mosaic virus, Sweet potato leaf curl virus, Tomato yellow leaf curl virus, Tomato yellow leaf curl Sardinia virus, Tomato yellow leaf curl Malaga virus, Tomato yellow leaf curl Axarquia virus,
Cowpea mild mottle virus,
Lettuce infectious yellows virus,
Melon yellowing-associated virus,
Squash vein yellowing virus,
Sweet potato chlorotic stunt virus,
Sweet potato mild mottle virus,
Tomato mild mottle virus

ex 0602

Tutti gli Stati terzi in cui sono notoriamente presenti gli organismi nocivi da quarantena rilevanti

a.
in cui Bemisia tabaci Genn. (popolazioni non europee) o altri vettori degli organismi nocivi da quarantena non sono notoriamente presenti

Dichiarazione ufficiale che nessun sintomo degli organismi nocivi da quarantena rilevanti è stato riscontrato sui vegetali durante il ciclo vegetativo completo.

b.
in cui Bemisia tabaci Genn. (popolazioni non europee) o altri vettori degli organismi nocivi da quarantena sono notoriamente presenti

Dichiarazione ufficiale che nessun sintomo degli organismi nocivi da quarantena rilevanti è stato riscontrato sui vegetali durante il ciclo vegetativo completo, e:

a.
che i vegetali provengono da aree notoriamente indenni da Bemisia tabaci Genn. e da altri vettori degli organismi nocivi da quarantena;
oppure
b.
il sito di produzione è risultato indenne da Bemisia tabaci Genn. e da altri vettori degli organismi nocivi da quarantena rilevanti in seguito a controlli ufficiali effettuati in periodi opportuni per rilevare l’organismo nocivo;
oppure
c.
i vegetali sono stati sottoposti a un trattamento efficace atto a eradicare Bemisia tabaci Genn. e degli altri vettori degli organismi nocivi da quarantena e sono risultati indenni da entrambi prima dell’esportazione.
8.
Vegetali destinati alla piantagione, di specie erbacee, esclusi bulbi, cormi, vegetali della famiglia Poaceae, rizomi, sementi, tuberi e vegetali in coltura tissutale

ex 0602.10

ex 0602.9011

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi nei quali Liriomyza sativae (Blanchard) e Nemorimyza maculosa (Malloch) sono notoriamente presenti

Dichiarazione ufficiale che i vegetali sono stati coltivati in vivaio e:
a.
provengono da un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Liriomyza sativae (Blanchard) e Nemorimyza maculosa (Malloch) nel rispetto delle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
b.
provengono da un luogo di produzione che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne daLiriomyza sativae(Blanchard) e Nemorimyza maculosa (Malloch) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionato nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare» e dichiarato indenne da Liriomyza sativae (Blanchard) e Nemorimyza maculosa (Malloch) in seguito a controlli ufficiali eseguiti almeno mensilmente nei 3 mesi precedenti l’esportazione;
oppure
c.
immediatamente prima dell’esportazione i vegetali hanno subito un trattamento idoneo contro Liriomyza sativae (Blanchard) e Nemorimyza maculosa
(Malloch), sono stati sottoposti a un controllo ufficiale e sono risultati indenni da Liriomyza sativae (Blanchard) e Nemorimyza maculosa (Malloch).

Il trattamento indicato alla lettera c è menzionato nel certificato fitosanitario.

9.
Vegetali erbacei perenni destinati alla piantagione, escluse le sementi, delle famiglie Caryophyllaceae (eccetto Dianthus L.), Compositae (escluso Chrysanthemum L.), Cruciferae, Leguminosae e Rosaceae (esclusa Fragaria L.)

ex 0602.1000

ex 0602.9011

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi, esclusi:

Albania, Algeria, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Egitto, Georgia, Giordania, Isole Canarie, Isole Färöer, Islanda, Israele, Libano, Libia, Macedonia del nord, Marocco, Moldavia, Monaco, Montenegro, Norvegia, Regno Unito, Russia (soltanto le seguenti parti: Distretto federale centrale [Tsentralny federalny okrug], Distretto federale nord­occidentale [Severo-Zapadny federalny okrug], Distretto federale meridionale [Yuzhny federalny okrug], Distretto federale del Caucaso settentrionale (Severo-Kavkazsky federalny okrug) e Distretto federale del Volga [Privolzhsky federalny okrug]), San Marino, Serbia, Siria, Tunisia, Turchia e Ucraina

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:
a.
sono stati coltivati in vivaio;
b.
sono privi di frammenti di vegetali, di fiori e di frutti;
c.
sono stati controllati in periodi opportuni e prima dell’esportazione;
d.
sono risultati indenni da sintomi di batteri, virus ed altri organismi nocivi virus-simili; e
e.
sono risultati indenni da indizi o sintomi di nematodi, insetti, acari e funghi nocivi, oppure hanno subito un trattamento idoneo, atto a eradicare tali organismi.
10.
Alberi e arbusti destinati alla piantagione, esclusi sementi e vegetali in coltura tissutale

ex 0602.1000

ex 0602.2011

ex 0602.2019

ex 0602.2021

ex 0602.2029

ex 0602.2031

ex 0602.2039

ex 0602.2041

ex 0602.2049

ex 0602.2051

ex 0602.2059

ex 0602.2071

ex 0602.2072

ex 0602.2079

ex 0602.3000

ex 0602.40

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi, esclusi:

Albania, Algeria, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Egitto, Georgia, Giordania, Isole Canarie, Isole Färöer, Islanda, Israele, Libano, Libia, Macedonia del nord, Marocco, Moldavia, Monaco, Montenegro, Norvegia, Regno Unito, Russia (soltanto le seguenti parti: Distretto federale centrale [Tsentralny federalny okrug], Distretto federale nordoccidentale [Severo-Zapadny federalny okrug], Distretto federale meridionale [Yuzhny federalny okrug], Distretto federale del Caucaso settentrionale [Severo-Kavkazsky federalny okrug] e Distretto federale del Volga [Privolzhsky federalny okrug]), San Marino, Serbia, Siria, Tunisia, Turchia e Ucraina

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:

a.
sono puliti (vale a dire privi di frammenti di vegetali) e privi di fiori e frutti;
b.
sono stati coltivati in vivaio;
c.
sono stati sottoposti a controlli in periodi opportuni e prima dell’esportazione e sono risultati indenni da sintomi di batteri, virus ed altri organismi nocivi virus-simili; sono inoltre risultati indenni da indizi o sintomi di nematodi, insetti, acari e funghi nocivi oppure hanno subito un trattamento idoneo, atto a eradicare tali organismi.
11.
Alberi e arbusti a foglia caduca destinati alla piantagione, esclusi sementi e vegetali in coltura tissutale

ex 0602.1000

ex 0602.2011

ex 0602.2019

ex 0602.2021

ex 0602.2029

ex 0602.2031

ex 0602.2039

ex 0602.2041

ex 0602.2049

ex 0602.2051

ex 0602.2059

ex 0602.2071

ex 0602.2072

ex 0602.2079

ex 0602.3000

ex 0602.4000

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi, esclusi:

Albania, Algeria, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Egitto, Georgia, Giordania, Isole Canarie, Isole Färöer, Islanda, Israele, Libano, Libia, Macedonia del Nord, Marocco, Moldova, Monaco, Montenegro, Norvegia, Regno Unito, Russia (soltanto le seguenti parti: Distretto federale centrale [Tsentralny federalny okrug], Distretto federale nordoccidentale [Severo-Zapadny federalny okrug], Distretto federale meridionale [Yuzhny federalny okrug], Distretto federale del Caucaso settentrionale [Severo-Kavkazsky federalny okrug] e Distretto federale del Volga [Privolzhsky federalny okrug]), San Marino, Serbia, Siria, Tunisia, Turchia e Ucraina

Dichiarazione ufficiale che i vegetali sono in riposo vegetativo e privi di foglie

12.
Ortaggi a radice e tubercoli, esclusi tuberi di Solanumtuberosum L.

0706.10

0706.9011

0706.9018

0706.9019

0706.9021

0706.9028

0706.9029

0706.9030

0706.9031

0706.9039

0706.9050

0706.9051

0706.9059

0706.9060

0706.9061

0706.9069

0706.9090

ex 0709.9999

ex 0714.1000

ex 0714.2010

ex 0714.2090

ex 0714.3010

ex 0714.3090

ex 0714.4010

ex 0714.4090

ex 0714.5010

ex 0714.5090

ex 0714.9020

ex 0714.9090

ex 0910.1100

ex 0910.3000

ex 0910.9900

ex 1212.9110

ex 1212.9190

ex 1212.9410

ex 1212.9490

ex 1212.9920

ex 1212.9990

ex 1214.9011

ex 1214.9019

ex 1214.9090

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che la partita o il lotto non contengono più dell’1 %, in peso netto, di terra e substrato colturale.

13.
Bulbi, cormi, rizomi e tuberi, destinati alla piantagione, esclusi tuberi di Solanum tuberosum L.

0601.1010

0601.1090

0601.2010

0601.2020

0601.2091

0601.2099

ex 0910.1100

ex 0910.2000

ex 0910.3000

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che l’invio o il lotto non contengono più dell’1 %, in peso netto, di terra e substrato colturale.

14.
Tuberi di Solanumtuberosum L.

0701.1010

0701.1090

0701.9010

0701.9091

0701.9099

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che l’invio o il lotto non contengono più dell’1 %, in peso netto, di terra e substrato colturale.

15.
Tuberi di Solanumtuberosum L.

0701.1010

0701.1090

0701.9010

0701.9091

0701.9099

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i tuberi provengono da:

a.
un Paese in cui Tecia solanivora (Povolný) non è notoriamente presente;
oppure
b.
un’area indenne da Tecia solanivora (Povolný), istituita dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie.
16.
Tuberi di Solanumtuberosum L.

0701.1010

0701.1090

0701.9010

0701.9091

0701.9099

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i tuberi provengono da Paesi notoriamente indenni da Clavibacter sepedonicus (Spieckermann & Kottho) Nouiuoi et al.;
oppure
b.
nel Paese d’origine risultano rispettate disposizioni riconosciute equivalenti a quelle dell’UFAG per la lotta contro Clavibacter sepedonicus (Spieckermann & Kottho) Nouiuoi et al.
17.
Tuberi di Solanumtuberosum L.

0701.1010

0701.1090

0701.9010

0701.9091

0701.9099

Tutti gli Stati terzi in cui Synchytrium endobioticum (Schilb.) Percival è notoriamente presente

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i tuberi provengono da aree notoriamente indenni da Synchytrium endobioticum (Schilb.) Percival (tutte le razze, eccetto la razza 1, corrispondente alla razza comune europea) e nessun sintomo di Synchytrium endobioticum (Schilb.) Percival è stato riscontrato sul luogo di produzione né nelle immediate vicinanze per un periodo adeguato;
oppure
b.
nel Paese d’origine risultano rispettate disposizioni riconosciute equivalenti a quelle dell’UFAG per la lotta contro Synchytrium endobioticum (Schilb.) Percival.
18.
Tuberi di Solanumtuberosum L., destinati alla piantagione

0701.1010

0701.1090

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i tuberi provengono da un sito notoriamente indenne da Globodera rostochiensis (Wollenweber) Behrens e da Globodera pallida (Stone) Behrens.

19.
Tuberi di Solanumtuberosum L., destinati alla piantagione

0701.1010

0701.1090

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i tuberi provengono da aree in cui Ralstonia solanacearum (Smith) Yabuuchi et al. emend. Safni et al., Ralstonia pseudosolanacearum Safni et al., Ralstonia syzigii subsp. celebensis Safni et al. e Ralstoniasyzigii subsp. indonesiensis Safni et al. sono notoriamente assenti;
oppure
b.
nelle aree in cui Ralstonia solanacearum (Smith) Yabuuchi et al. emend. Safni et al., Ralstonia pseudosolanacearum Safni et al., Ralstonia syzigii subsp. celebensis Safni et al. o Ralstonia syzigii subsp. indonesiensis Safni et al. è notoriamente presente, i tuberi provengono da un luogo di produzione risultato indenne da Ralstonia solanacearum (Smith) Yabuuchi et al. emend. Safni et al., Ralstonia pseudosolanacearum Safni et al., Ralstonia syzigii subsp. Celebensis Safni et al. e Ralstonia syzigii subsp. indonesiensis Safni et al. o ritenuto dall’UFAG indenne dai suddetti organismi nocivi in seguito a misure prese al fine di eradicare Ralstonia solanacearum (Smith) Yabuuchi et al. emend. Safni et al., Ralstonia pseudosolanacearum Safni et al., Ralstonia syzigii subsp. celebensis Safni et al. e Ralstonia syzigii subsp. indonesiensis Safni et al.
20.
Tuberi di Solanum tuberosum L., destinati alla piantagione

0701.1010

0701.1090

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i tuberi:

a.
sono originari di un Paese riconosciuto indenne da Meloidogyne chitwoodi Golden et al., Meloidogyne enterolobii Yang & Eisenback e Meloidogyne fallax Karssen, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
sono originari di un Paese riconosciuto indenne da Meloidogyne chitwoodi Golden et al., Meloidogyne enterolobii Yang & Eisenback e Meloidogyne fallax Karssen, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
c.
sono originari di un luogo di produzione che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Meloidogyne chitwoodi Golden et al., Meloidogyne enterolobii Yang & Eisenback e Meloidogyne fallax Karssen sulla base di un’indagine annuale sulle colture ospiti effettuata mediante ispezione visiva dei vegetali ospiti in periodi opportuni e mediante ispezione visiva sia della superficie esterna sia di tuberi sezionati dopo la raccolta delle patate coltivate nel luogo di produzione;
oppure
d.
dopo la raccolta i tuberi, previa campionatura casuale, sono stati controllati per accertare l’eventuale presenza di sintomi indotta da un opportuno metodo, oppure sottoposti ad esame di laboratorio, nonché a ispezione visiva della superficie esterna e di tuberi sezionati, in periodi opportuni e comunque all’atto della chiusura delle confezioni o dei contenitori, e non sono stati osservati sintomi di Meloidogyne chitwoodi Golden et al., Meloidogyne enterolobii Yang & Eisenback e Meloidogyne fallax Karssen.
21.
Tuberi di Solanumtuberosum L., esclusi quelli destinati alla piantagione

0701.9010

0701.9091

0701.9099

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i tuberi provengono da aree in cui Ralstonia
solanacearum
(Smith) Yabuuchi et al. emend. Safni et al., Ralstonia pseudosolanacearum Safni et al., Ralstonia syzigii subsp. celebensis Safni et al.
e Ralstonia syzigii subsp. indonesiensis Safni et al. sono notoriamente assenti.

21.1
Vegetali destinati alla piantagione di Cucurbitaceae Juss. e Solanaceae Juss., esclusi bulbi, cormi, rizomi, pollini, sementi, tuberi e vegetali in coltura tissutale

ex 0602.1090

ex 0602.9011

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:
a.
sono originari di un Paese riconosciuto indenne da Ceratothripoides claratris (Shumsher), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
provengono da un’area che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Ceratothripoides claratris (Shumsher), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
c.
sono stati coltivati per tutto il loro ciclo vitale in un sito di produzione soggetto a protezione fisica volta a impedire l’introduzione di Ceratothripoides claratris (Shumsher), e che è stato sottoposto per almeno tre mesi prima dell’esportazione ad almeno un’ispezione per rilevare la presenza di Ceratothripoides claratris (Shumsher).
21.2
Vegetali destinati alla piantagione di Allium cepa L., Asparagus L., Cynara scolymus L., Citrullus lanatus (Thnb.) Matusm. & Nakai, Cucurbita L., Cucumis melo L., Cucumis sativum L., Glycine max (L.), Merr., Gossypium L., Medicago sativa, L., Persea americana Mill., Phaseolus L., Ricinus communis L., e Tagetes L., esclusi bulbi, cormi, vegetali in coltura tissutale, rizomi, pollini, sementi e tuberi.

ex 0602.1090

ex 0602.2039

ex 0602.2072

ex 0602.2079

ex 0602.2081

ex 0602.2089

ex 0602.9011

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Bolivia, Colombia, Ecuador, Perù e Stati Uniti d’America

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:

a.
provengono da un’area che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Prodiplosislongifila Gagné, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
b.
sono stati coltivati per un periodo di almeno due mesi precedente l’esportazione, o nel caso dei vegetali di età inferiore a due mesi, hanno trascorso tutto il loro ciclo vitale in un sito di produzione soggetto a protezione fisica che il Paese di origine ha riconosciuto indenne da Prodiplosis longifila Gagné, sulla base delle ispezioni ufficiali effettuate durante tutto il loro ciclo vitale o nel corso degli ultimi due mesi precedenti l’esportazione.
22.
Vegetali destinati alla piantagione di Capsicum annuum L., Solanumlycopersicum L., Musa L., Nicotiana L. e Solanum melongena L., escluse le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.9030

ex 0602.9050

ex 0602.9070

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi in cui Ralstonia solanacearum (Smith) Yabuuchi et al. emend. Safni et al., Ralstonia pseudosola­nacearum Safni et al., Ralstonia syzigii subsp. celebensis Safni et al. o Ralstonia syzigii subsp. indonesiensis Safni et al. è notoriamente presente

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i vegetali provengono da aree risultate indenni da Ralstonia solanacearum (Smith) Yabuuchi et al. emend. Safni et al., Ralstonia pseudosolanacearum
Safni et al., Ralstonia syzigii subsp. celebensis Safni et al. e Ralstonia syzigii subsp. indonesiensis Safni et al.;
oppure
b.
nessun sintomo di Ralstonia solanacearum (Smith) Yabuuchi et al. emend. Safni et al., Ralstonia pseudosolanacearum Safni et al., Ralstonia syzigii subsp. celebensis Safni et al. e Ralstonia syzigii subsp. indonesiensis Safni et al. è stato riscontrato sui vegetali nel luogo di produzione dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo.
23.
Vegetali di Solanum lycopersicum L. e Solanummelongena L., esclusi i frutti e le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.9011

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

ex 0604.2090

ex 1404.9080

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i vegetali provengono da:

a.
un Paese riconosciuto indenne da Keiferia lycopersicella (Walsingham) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese
di origine ha riconosciuto indenne da Keiferia lycopersicella (Walsingham) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare».
24.
Vegetali destinati alla piantagione di Beta vulgaris L., escluse le sementi

ex 0602.9011

ex 0602.9019

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che nessun sintomo di Beet curly top virus è stato riscontrato nel luogo di produzione dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo.

24.1
Vegetali destinati alla piantagione di Euphorbia pulcherrima Willd., Fragaria L. e Rubus L., esclusi i vegetali in coltura tissutale, i pollini e le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.2051

ex 0602.2059

ex 0602.9011

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:
a.
sono originari di un Paese riconosciuto indenne da Eotetranychus lewisi (McGregor), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
provengono da un’area che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Eotetranychus lewisi (McGregor), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
c.
provengono da un luogo di produzione che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Eotetranychus lewisi (McGregor), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie.
25.
Vegetali di Chrysanthemum L., Dianthus L.
e Pelargonium l’Hérit.
ex Ait., escluse le
sementi

ex 0602.1000

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

0603.12

0603.14

ex 0603.1931

ex 0603.9038

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i vegetali provengono da un’area indenne da Spodoptera eridania (Cramer), Spodoptera frugiperda Smith e Spodoptera litura (Fabricius), istituita dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
nessun indizio di Spodoptera eridania (Cramer), Spodoptera frugiperda Smith e Spodoptera litura (Fabricius) è stato riscontrato nel luogo di produzione dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo;
oppure
c.
i vegetali sono stati sottoposti a un trattamento idoneo, atto a proteggerli dagli organismi nocivi rilevanti.
26.
Vegetali destinati alla piantagione di Chrysanthemum L. e Solanum lycopersicum L., escluse le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.9011

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i vegetali sono stati coltivati per tutto il loro ciclo vitale:

a.
in un Paese indenne da Chrysanthemum stem necrosis virus;
oppure
b.
in un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Chrysanthemum stem necrosis virus conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
c.
in un luogo di produzione riconosciuto indenne da Chrysanthemum stem necrosis virus e ciò è stato confermato da controlli ufficiali e, se del caso, analisi.
27.
Vegetali destinati alla piantagione di Pelargonium L’Herit. ex Ait., escluse le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi in cui Tomato ringspot virus è notoriamente presente:

a.
in cui Xiphinema americanumCobb sensu stricto, Xiphinema bricolense Ebsary, Vrain & Graham, Xiphinema californicum Lamberti & Bleve-Zacheo, Xiphinemainaequale khan et Ahmad, Xiphinema intermedium Lamberti & Bleve-Zacheo, Xiphinema rivesi (popolazioni non europee) Dalmasso e Xiphinema tarjanense Lamberti & Bleve-Zacheo o altri vettori di Tomato ringspot virus non sono notoriamente presenti

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:

a.
provengono direttamente da luoghi di produzione notoriamente indenni
da Tomato ringspot virus;
oppure
b.
derivano, al massimo da quattro generazioni, da piante madri risultate indenni da Tomato ringspot virus nell’ambito di un sistema ufficialmente approvato di analisi virologiche.

b.
in cui Xiphinema americanum Cobb sensu stricto, Xiphinema bricolense Ebsary, Vrain & Graham, Xiphinema californicum Lamberti & Bleve-Zacheo, Xiphinema inaequale khan et Ahmad, Xiphinema intermedium Lamberti & Bleve-Zacheo, Xiphinema rivesi (popolazioni non europee) Dalmasso e Xiphinema tarjanense Lamberti & Bleve-Zacheo o altri vettori di Toma­to ringspot virus sono notoriamente presenti

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:

a.
provengono direttamente da luoghi di produzione notoriamente indenni
da Tomato ringspot virus nella terra o nei vegetali;
oppure
b.
derivano, al massimo da due generazioni, da piante madri risultate indenni
da Tomato ringspot virus nell’ambito di un sistema ufficialmente approvato
di analisi virologiche.
28.
Fiori recisi di Chrysanthemum L., Dianthus L., Gypsophila L. e Solidago L., e ortaggi a foglia di Apium graveolens L. e Ocimum L.

0603.12

0603.14

0603.19

0709.40

ex 0709.9999

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i fiori recisi e gli ortaggi a foglia:

a.
provengono da un Paese riconosciuto indenne da Liriomyza sativae (Blanchard) e Amauromyzamaculosa (Malloch) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
immediatamente prima dell’esportazione sono stati sottoposti a controlli ufficiali e risultati indenni da Liriomyza sativae (Blanchard) e Nemorimyza maculosa (Malloch).
29.
Fiori recisi di Orchidaceae

0603.13

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i fiori recisi:

a.
provengono da un Paese riconosciuto indenne da Thrips palmi Karny conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
immediatamente prima dell’esportazione sono stati sottoposti a controlli ufficiali e risultati indenni da Thrips palmi Karny.

29.1
Fiori recisi di Orchidaceae

0603.13

Thailand

Amtliche Feststellung, dass die Schnittblumen:
a.
an einem Erzeugungsort erzeugt wurden, der auf der Grundlage von amtlichen Kontrollen, die in den drei Monaten vor der Ausfuhr mindestens monatlich durchgeführt wurden, als frei von Thrips palmi Karny befunden wurde;
oder
b.
einer geeigneten Begasung unterzogen wurden, um sicherzustellen, dass sie frei von Thrips palmi Karny sind, und die Einzelheiten der Behandlung sind im Pflanzengesundheitszeugnis angegeben.

0603.13

Thailand

Amtliche Feststellung, dass die Schnittblumen:
a.
an einem Erzeugungsort erzeugt wurden, der auf der Grundlage von amtlichen Kontrollen, die in den drei Monaten vor der Ausfuhr mindestens monatlich durchgeführt wurden, als frei von Thrips palmi Karny befunden wurde;
oder
b.
einer geeigneten Begasung unterzogen wurden, um sicherzustellen, dass sie frei von Thrips palmi Karny sind, und die Einzelheiten der Behandlung sind im Pflanzengesundheitszeugnis angegeben.

Tailandia

Dichiarazione ufficiale che i fiori recisi:
a.
sono stati prodotti in un luogo di produzione riconosciuto indenne da Thrips palmi Karny nel corso di ispezioni ufficiali effettuate almeno su base mensile nei tre mesi precedenti l’esportazione;
oppure
b.
sono stati sottoposti a un adeguato trattamento di fumigazione per garantire che siano esenti da Thrips palmi Karny; tale trattamento è menzionato nel certificato fitosanitario.
30.
Vegetali destinati alla piantagione nanizzati naturalmente o artificialmente, escluse le sementi

ex 0602.2051

ex 0602.2059

ex 0602.3000

ex 0602.40

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi, esclusi:

Albania, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Georgia, Islanda, Isole Canarie, Isole Färöer, Macedonia del nord, Moldavia, Monaco, Montenegro, Norvegia, Regno Unito, Russia (soltanto le seguenti parti: Distretto federale centrale [Tsentralny federalny okrug], Distretto federale nordoccidentale [Severo-Zapadny federalny okrug], Distretto federale meridionale [Yuzhny federalny okrug], Distretto federale del Caucaso settentrionale [Severo-Kavkazsky federalny okrug] e Distretto federale del Volga [Privolzhsky federalny okrug]), San Marino, Serbia, Turchia e Ucraina

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i vegetali, compresi quelli raccolti direttamente da habitat naturali, sono
stati coltivati, tenuti e curati per almeno 2 anni consecutivi prima della spedi­zione in vivai registrati e soggetti a un sistema di controllo sorvegliato ufficialmente;
b.
i vegetali nei vivai di cui alla lettera a:
i.
almeno durante il periodo menzionato alla lettera a:
sono stati posti in vasi collocati su scaffalature distanti almeno 50 cm
da terra;
sono stati sottoposti a trattamenti idonei per garantire l’assenza di ruggini non europee e il principio attivo, la concentrazione e la data di applicazione di tali trattamenti sono menzionati nel certificato fitosanitario alla rubrica «Trattamento di disinfestazione e/o disinfestazione»;
sono stati sottoposti a controlli ufficiali almeno 6 volte all’anno a intervalli opportuni per individuare la presenza di organismi nocivi da quarantena conformemente al diritto sulla salute dei vegetali, e tali controlli sono stati effettuati anche su vegetali nelle immediate vicinanze dei vivai di cui alla lettera a, almeno mediante controllo visivo di ciascuna fila nel campo o nel vivaio e mediante controllo visivo di tutte le parti del vegetale al di sopra del substrato colturale, utilizzando un campione casuale di almeno 300 vegetali di un determinato genere se il numero di vegetali di tale genere non è superiore a 3 000, o del 10 % dei vegetali se gli esemplari di quel genere sono più di 3 000;
in seguito ai suddetti controlli sono risultati indenni dagli organismi nocivi da quarantena rilevanti di cui al precedente punto, i vegetali infestati sono stati rimossi e i restanti vegetali, ove opportuno, sono stati efficacemente trattati, sono stati tenuti per un periodo di tempo adeguato e controllati per garantire che fossero indenni da tali organismi nocivi;
sono stati piantati in un substrato colturale artificiale che non è stato utilizzato in precedenza o in un substrato colturale naturale trattato mediante fumigazione o altro trattamento termico idoneo e sono risultati indenni da qualsiasi organismo nocivo da quarantena;
sono stati tenuti in condizioni atte a garantire che il substrato colturale rimanesse indenne da organismi nocivi da quarantena e, nelle 2 settimane precedenti la spedizione, sono stati:
scossi e lavati con acqua pulita per rimuovere il substrato colturale originario e conservati a radice nuda, oppure
scossi e lavati con acqua pulita per rimuovere il substrato colturale originario e ripiantati in un substrato colturale rispondente ai requisiti di cui al punto i, quinto punto, oppure
sottoposti a trattamenti idonei, atti a garantire che il substrato colturale sia indenne da organismi nocivi da quarantena, e il principio attivo, la concentrazione e la data di applicazione di tali trattamenti sono menzionati nel certificato fitosanitario alla rubrica «Trattamento di disinfestazione e/o disinfestazione»;
ii.
sono stati imballati in contenitori chiusi, ufficialmente sigillati, recanti il numero di registrazione del vivaio registrato, e questo numero è stato indicato nella rubrica «Dichiarazione supplementare» sul certificato fitosanitario, per consentire l’identificazione delle partite.
30.1
Vegetali destinati alla piantagione di Diospyros kaki L., Ficus carica L., Hedera helix L., Laurus nobilis L., Magnolia L., Malus Mill., Melia L., Mespilus germanica L., Parthenocissus Planch., Prunus L., Psidium guajava L., Punica granatum L., Pyracantha M. Roem., Pyrus L. e Rosa L., esclusi sementi, pollini e vegetali in coltura tissutale

ex 0602.1000

ex 0602.2011

ex 0602.2019

ex 0602.2021

ex 0602.2029

ex 0602.2031

ex 0602.2039

ex 0602.2071

ex 0602.2072

ex 0602.2081

ex 0602.2082

ex 0602.40

ex 0602.9011

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Australia, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, Eswatini, Filippine, Giappone, Guam, India, Indonesia, Iran, Isole Marianne settentrionali, Kenya, Laos, Malaysia, Maurizio, Micronesia, Montenegro, Nigeria, Pakistan, Palau, Papua Nuova Guinea, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Riunione, Sri Lanka, Stati Uniti d’America, Sud Africa, Sultanato del Brunei Darussalam, Taiwan, Tanzania, Thailandia, Uganda e Vietnam

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:
a.
provengono da un’area che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Aleurocanthus spiniferus(Quaintance), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
b.
sono stati coltivati in un luogo di produzione che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Aleurocanthus spiniferus (Quaintance), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie:
i.
che è stato sottoposto, nell’anno precedente l’esportazione, a ispezioni ufficiali effettuate nei periodi opportuni;
e
ii.
i cui vegetali sono stati manipolati e confezionati in modo tale da impedire l’infestazione una volta lasciato il luogo di produzione;
oppure
c.
che sono stati sottoposti a un trattamento efficace volto a garantire che i vegetali siano esenti da Aleurocanthus spiniferus (Quaintance) e sono risultati esenti da tale organismo prima dell’esportazione.
31.
Vegetali di conifere (Pinopsida), esclusi i frutti e le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.9091

ex 0602.9099

ex 0604.20

0604.2021

0604.2029

ex 1404.9080

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i vegetali sono stati prodotti in un luogo di produzione indenne da Pissodes cibriani O’Brien, Pissodes fasciatus Leconte, Pissodes nemorensis Germar, Pissodes nitidus Roelofs, Pissodes punctatus Langor & Zhang, Pissodes strobi (Peck), Pissodes terminalis Hopping, Pissodes yunnanensis Langor & Zhang e Pissodes zitacuarenseSleeper.

32.
Vegetali di conifere (Pinopsida), esclusi i frutti e le sementi, di altezza superiore a 3 m

ex 0602.9091

ex 0602.9099

ex 0604.2021

ex 0604.2029

ex 1404.9080

Tutti gli Stati terzi, esclusi:

Albania, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Georgia, Isole Canarie, Isole Färöer, Islanda, Macedonia del nord, Moldavia, Monaco, Montenegro, Norvegia, Regno Unito, Russia (soltanto le seguenti parti: Distretto federale centrale [Tsentralny federalny okrug], Distretto federale nordoccidentale [Severo-Zapadny federalny okrug], Distretto federale meridionale [Yuzhny federalny okrug], Distretto federale del Caucaso settentrionale [Severo-Kavkazsky federalny okrug] e Distretto federale del Volga [Privolzhsky federalny okrug]), San Marino, Serbia, Turchia e Ucraina

Dichiarazione ufficiale che i vegetali sono stati prodotti in un luogo di produzione indenne da Scolytidae spp. (specie non europee).

32.1
Vegetali destinati alla piantagione di Acacia Mill., Acer buergerianum Miq., Acer macrophyllum Pursh, Acer negundo L., Acer palmatum Thunb., Acer paxii Franch., Acer pseudoplatanus L., Aesculus californica (Spach) Nutt., Ailanthus altissima (Mill.) Swingle, Albizia falcate Backer ex Merr., Albizia julibrissin Durazz., Alectryon excelsus Gärtn., Alnus rhombifolia Nutt., Archontophoenix cunninghamiana H. Wendl. & Drude, Artocarpus integer (Thunb.) Merr., Azadirachta indica A. Juss., Baccharis salicina Torr. & A.Gray, Bauhinia variegata L., Brachychiton discolor F.Muell., Brachychiton populneus R.Br., Camellia semiserrata C.W. Chi, Camellia sinensis (L.) Kuntze, Canarium commune L., Castanospermum australe A. Cunningham & C.Fraser, Cercidium floridum Benth. ex A.Gray, Cercidium sonorae Rose & I. M.Johnst., Cocculus laurifolius DC., Combretum kraussii Hochst., Cupaniopsis anacardioides (A.Rich.) Radlk., Dombeya cacuminum Hochr., Erythrina corallodendron L., Erythrina coralloides Moc. & Sessé ex DC., Erythrina falcata Benth., Erythrina fusca Lour., Eucalyptus ficifolia F. Müll., Fagus crenata Blume, Ficus L., Gleditsia triacanthos L., Hevea brasiliensis (Willd. ex A. Juss) Muell.Arg., Howea forsteriana (F.Müller) Becc., Ilex cornuta Lindl. & Paxton, Inga vera Willd., Jacaranda mimosifolia D.Don, Koelreuteria bipinnata Franch., Liquidambar styraciflua L., Magnolia grandiflora L., Magnolia virginiana L., Mimosa bracaatinga Hoehne, Morus alba L., Parkinsonia aculeata L., Persea americana Mill., Pithecellobium lobatum Benth., Platanus x hispanicaMill. ex Münchh., Platanus mexicana Torr., Platanus occidentalis L., Platanus orientalis L., Platanus racemosa Nutt., Podalyria calyptrata Willd., Populus fremontii S.Watson, Populus nigra L., Populus trichocarpa Torr. & A.Gray ex Hook., Prosopis articulata S.Watson, Protium serratum Engl., Psoralea pinnata L., Pterocarya stenoptera C. DC., Quercus agrifolia Née, Quercus calliprinos Webb., Quercus chrysolepis Liebm, Quercus engelmannii Greene, Quercus ithaburensis Dence., Quercus lobata Née, Quercus palustris Marshall, Quercus robur L., Quercus suber L., Ricinus communis L., Salix alba L., Salix babylonica L., Salix gooddingii C. R.Ball, Salix laevigata Bebb, Salix mucronata Thnb., Shorea robusta C.F.Gaertn., Spathodea campanulata P.Beauv., Spondias dulcis Parkinson, Tamarix ramosissima Kar. ex Boiss., Virgilia oroboides subsp. ferrugine B.-E.van Wyk, Wisteria floribunda (Willd.) DC. e Xylosma avilae Sleumer, esclusi i vegetali in coltura tissutale, i pollini e le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.2031

ex 0602.2039

ex 0602.2041

ex 0602.2049

ex 0602.2072

ex 0602.2082

ex 0602.9011

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:

a.
hanno un diametro inferiore a 2 cm alla base del fusto;
oppure
b.
sono originari di un Paese riconosciuto indenne da Euwallacea fornicatus sensu lato, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
c.
provengono da un’area che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Euwallacea fornicatus sensu lato, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
d.
sono stati coltivati:
i.
in un sito di produzione soggetto a isolamento fisico volto a impedire l’introduzione di Euwallacea fornicatus sensu lato almeno durante i sei mesi precedenti l’esportazione, che è soggetto a ispezioni ufficiali in periodi opportuni ed è risultato indenne dall’organismo nocivo; tale indennità è confermata almeno con l’utilizzo di trappole, controllate almeno ogni quattro settimane, anche immediatamente prima dell’esportazione;
oppure
ii.
in un sito di produzione risultato indenne da Euwallacea fornicatus sensu lato dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo; tale indennità è confermata almeno dall’utilizzo di trappole e durante ispezioni ufficiali effettuate almeno ogni quattro settimane; in caso di sospetta presenza dell’organismo nocivo nel sito di produzione, sono stati applicati trattamenti idonei contro tale organismo nocivo per garantirne l’assenza; per Euwallacea fornicatus sensu lato è stabilita una zona circostante di 1 km, monitorata in periodi opportuni, e qualora si rilevi la presenza dell’organismo nocivo, tali vegetali devono essere immediatamente estirpati e distrutti;
e
immediatamente prima dell’esportazione, le partite dei vegetali sono state sottoposte a un’ispezione ufficiale per rilevare la presenza dell’organismo nocivo, in particolare nel fusto e nelle foglie, comprendente un campionamento distruttivo. Le dimensioni del campione da sottoporre a ispezione devono essere tali da consentire almeno il rilevamento di un livello d’infestazione dell’1 % con un grado di affidabilità del 99 %.
32.2
Vegetali destinati alla piantagione di Artocarpus chaplasha Roxb., Artocarpus heterophyllus Lam., Artocarpus integer (Thunb.) Merr., Alnus formosana Makino, Bombax malabaricum DC., Broussonetia papyrifera (L.) Vent., Broussonetia kazinoki Siebold, Cajanus cajan (L.) Huth, Camellia oleifera C.Abel, Castanea Mill., Celtis sinensis Pers., Cinnamomum camphora (L.) J.Presl, Cunninghamia lanceolata (Lamb.) Hook., Dalbergia L.f., Eriobotrya japonica (Thunb.) Lindl., Ficus carica L., Ficus hispida L.f., Ficus infectoria Willd., Ficus retusa L., Juglans regia L., Maclura tricuspidata Carrière, Melia azedarach L., Morus L., Populus L., Robinia pseudoacacia L., Salix L., Sapium sebiferum (L.) Roxb., Schima superba Gardner & Champ., Sophora japonica L., Trema amboinense (Willd.) Blume, Trema orientale (L.) Blume, Ulmus L., Vernicia fordii (Hemsl.) Airy Shaw e Xylosma G.Forst., esclusi i vegetali in coltura tissutale, i pollini e le sementi

ex 0602.1090

ex 0602.2031

ex 0602.2039

ex 0602.2041

ex 0602.2049

ex 0602.2072

ex 0602.2082

ex 0602.9011

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Afghanistan, Arabia Saudita, Bahrain, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Giappone, Giordania, India, Indonesia, Iran, Iraq, azakhstan, Kirghizistan, Kuwait, Laos, Libano, Malaysia, Maldive, Mongolia, Myanmar/Birmania, Nepal, Oman, Pakistan, Qatar, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Russia [solo le parti seguenti: distretto federale dell’estremo oriente (Dalnevostochny federalny okrug), distretto federale siberiano (Sibirsky federalny okrug) e distretto federale degli Urali (Uralsky federalny okrug)], Singapore, Siria, Sri Lanka, Sultanato del Brunei Darussalam, Tagikistan, Thailandia, Timor Est, Turkmenistan, Uzbekistan, Vietnam e Yemen

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:

a.
hanno un diametro inferiore a 1 cm alla base del fusto;
oppure
b.
sono originari di un Paese riconosciuto indenne da Apriona germari (Hope), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
c.
sono stati coltivati per tutto il loro ciclo vitale in un’area indenne da Apriona germari (Hope), istituita dall’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese d’origine conformemente alle norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
d.
sono stati coltivati per tutto il loro ciclo vitale o per un periodo di almeno due anni prima dell’esportazione in un luogo di produzione che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Apriona germari (Hope), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie
e
i.
che è stato sottoposto a due ispezioni ufficiali annuali per rilevare eventuali indizi di Apriona germari (Hope), effettuate in periodi opportuni, e la presenza di tale organismo nocivo non è stata constatata;
e
ii.
che è stato sottoposto all’applicazione di trattamenti preventivi adeguati e circondato da una zona cuscinetto avente un raggio di almeno 2 000 m dove l’assenza di Apriona germari (Hope) è stata confermata da indagini ufficiali effettuate ogni anno in periodi opportuni;
e
iii.
i cui vegetali sono stati sottoposti immediatamente prima dell’esportazione a un’ispezione volta a rilevare la presenza di Apriona germari (Hope), in particolare nel fusto dei vegetali; se del caso, tale ispezione include un campionamento distruttivo;
oppure

e. sono stati coltivati per tutto il loro ciclo vitale o per un periodo di almeno due anni prima dell’esportazione in un sito di produzione soggetto a isolamento fisico volto a impedire l’introduzione di Apriona germari (Hope),
e
sono stati sottoposti immediatamente prima dell’esportazione a un’ispezione volta a rilevare la presenza di Apriona germari (Hope), in particolare nel fusto dei vegetali; se del caso, tale ispezione include un campionamento distruttivo.

32.3
Vegetali destinati alla piantagione di Caesalpinia japonica Siebold & Zucc., Camellia sinensis (L.) Kuntze, Celtis sinensis Pers., Cercis chinensis Bunge, Chaenomeles sinensis (Thouin) Koehne, Cinnamomum camphora (L.) J.Presl, Cornus kousa Bürger ex Hanse, Crataegus cordata Aiton, Debregeasia edulis (Siebold & Zucc.) Wedd., Diospyros kaki L., Eriobotrya japonica (Thunb.) Lindl., Enkianthus perulatus (Miq.) C.K.Schneid., Fagus crenata Blume, Ficus carica L., Firmiana simplex (L.) W.Wight, Gleditsia japonica Miq., Hovenia dulcis Thunb., Lagerstroemia indica L., Morus L., Platanus x hispanica Mill. ex Münchh., Platycarya strobilacea Siebold & Zucc., Populus L., Pterocarya rhoifolia Siebold & Zucc., Pterocarya stenoptera C.DC., Punica granatum L., Robinia pseudoacacia L., Salix L., Spiraea thunbergii Siebold ex Blume, Ulmus parvifolia Jacq., Villebrunea pedunculata Shirai e Zelkova serrata (Thunb.) Makino, esclusi i vegetali in coltura tissutale, i pollini e le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.2031

ex 0602.2039

ex 0602.2041

ex 0602.2049

ex 0602.2072

ex 0602.2082

ex 0602.9011

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Afghanistan, Arabia Saudita, Bahrain, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Giappone, Giordania, India, Indonesia, Iran, Iraq, azakhstan, Kirghizistan, Kuwait, Laos, Libano, Malaysia, Maldive, Mongolia, Myanmar/Birmania, Nepal, Oman, Pakistan, Qatar, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Russia [solo le parti seguenti: distretto federale dell’estremo oriente (Dalnevostochny federalny okrug), distretto federale siberiano (Sibirsky federalny okrug) e distretto federale degli Urali (Uralsky federalny okrug)], Singapore, Siria, Sri Lanka, Sultanato del Brunei Darussalam, Tagikistan, Thailandia, Timor Est, Turkmenistan, Uzbekistan, Vietnam e Yemen

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:

a.
hanno un diametro inferiore a 1 cm alla base del fusto;
oppure
b.
sono originari di un Paese riconosciuto indenne da Apriona rugicollis Chevrolat, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
c.
sono stati coltivati per tutto il loro ciclo vitale in un’area indenne da Apriona rugicollis Chevrolat, istituita dall’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese d’origine conformemente alle norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
d.
sono stati coltivati per tutto il loro ciclo vitale o per un periodo di almeno due anni prima dell’esportazione in un luogo di produzione che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Apriona rugicollis Chevrolat, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie
e
i.
che è stato sottoposto a due ispezioni ufficiali annuali per rilevare eventuali indizi di Apriona rugicollis Chevrolat, effettuate in periodi opportuni, e la presenza di tale organismo nocivo non è stata constatata;
e
ii.
che è stato sottoposto all’applicazione di trattamenti preventivi adeguati e circondato da una zona cuscinetto avente un raggio di almeno 2 000 m dove l’assenza di Apriona rugicollis Chevrolat è stata confermata da indagini ufficiali effettuate ogni anno in periodi opportuni;
e
iii.
i cui vegetali sono stati sottoposti immediatamente prima dell’esportazione a un’ispezione volta a rilevare la presenza di Apriona rugicollis Chevrolat, in particolare nel fusto dei vegetali; se del caso, tale ispezione include un campionamento distruttivo.
oppure
e.
sono stati coltivati per tutto il loro ciclo vitale o per un periodo di almeno due anni prima dell’esportazione in un sito di produzione soggetto a isolamento fisico volto a impedire l’introduzione di Apriona rugicollis Chevrolat e sono stati sottoposti immediatamente prima dell’esportazione a un’ispezione volta a rilevare la presenza di Apriona rugicollis Chevrolat, in particolare nel fusto dei vegetali; se del caso, tale ispezione include un campionamento distruttivo.
32.4
Vegetali destinati alla piantagione di Debregeasia hypoleuca (Hochst. ex Steud.) Wedd., Ficus L., Maclura pomifera (Raf.) C.K. Schneid., Morus L., Populus L. e Salix L., esclusi i vegetali in coltura tissutale, i pollini e le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.2031

ex 0602.2039

ex 0602.2041

ex 0602.2049

ex 0602.2072

ex 0602.2082

ex 0602.9011

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Afghanistan, Arabia Saudita, Bahrain, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Giappone, Giordania, India, Indonesia, Iran, Iraq, Kazakhstan, Kirghizistan, Kuwait, Laos, Libano, Malaysia, Maldive, Moldova, Mongolia, Myanmar/ Birmania, Nepal, Oman, Pakistan, Qatar, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Russia [solo le parti seguenti: distretto federale dell’estremo oriente (Dalnevostochny federalny okrug), distretto federale siberiano (Sibirsky federalny okrug) e distretto federale degli Urali (Uralsky federalny okrug)], Singapore, Siria, Sri Lanka, Sultanato del brunei Darussalam, Tagikistan, Thailandia, Timor Est, Turkmenistan, Uzbekistan, Vietnam e Yemen

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:

a.
hanno un diametro inferiore a 1 cm alla base del fusto;
oppure
b.
sono originari di un Paese riconosciuto indenne da Apriona cinerea Chevrolat conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
c.
sono stati coltivati per tutto il loro ciclo vitale in un’area indenne da Apriona cinerea Chevrolat, istituita dall’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese d’origine conformemente alle norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
d.
sono stati coltivati per tutto il loro ciclo vitale o per un periodo di almeno due anni prima dell’esportazione in un luogo di produzione che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Apriona cinerea Chevrolat, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie
e
i.
che è stato sottoposto a due ispezioni ufficiali annuali per rilevare eventuali indizi di Apriona cinerea Chevrolat, effettuate in periodi opportuni, e la presenza di tale organismo nocivo non è stata constatata;
e
ii.
che è stato sottoposto all’applicazione di trattamenti preventivi adeguati e circondato da una zona cuscinetto avente un raggio di almeno 2 000 m dove l’assenza di Apriona cinerea Chevrolat è stata confermata da indagini ufficiali effettuate ogni anno in periodi opportuni;
e
iii.
i cui vegetali sono stati sottoposti immediatamente prima dell’esportazione a un’ispezione volta a rilevare la presenza di Apriona cinerea Chevrolat, in particolare nel fusto dei vegetali; se del caso, tale ispezione include un campionamento distruttivo;
oppure

e. sono stati coltivati per tutto il loro ciclo vitale o per un periodo di almeno due anni prima dell’esportazione in un sito di produzione soggetto a isolamento fisico volto a impedire l’introduzione di Apriona cinerea Chevrolat,
e
sono stati sottoposti immediatamente prima dell’esportazione a un’ispezione volta a rilevare la presenza di Apriona cinerea Chevrolat, in particolare nel fusto dei vegetali; se del caso, tale ispezione include un campionamento distruttivo.

32.5
Vegetali di Acer macrophyllum Pursh, Acer pseudoplatanus L., Adiantum aleuticum (Rupr.) Paris, Adiantum jordanii C. Muell., Aesculus californica (Spach) Nutt., Aesculus hippocastanum L., Arbutus menziesii Pursch., Arbutus unedo L., Arctostaphylos Adans, Calluna vulgaris (L.) Hull, Camellia L., Castanea sativa Mill., Fagus sylvatica L., Frangula californica (Eschsch.) Gray, Frangula purshiana (DC.) Cooper, Fraxinus excelsior L., Griselinia littoralis (Raoul), Hamamelis virginiana L., Heteromeles arbutifolia (Lindley) M. Roemer, Kalmia latifolia L., Larix decidua Mill., Larix kaempferi (Lamb.) Carrière, Larix × eurolepis A. Henry Laurus nobilis L., Leucothoe D. Don, Lithocarpus densiflorus (Hook. & Arn.) Rehd., Lonicera hispidula (Lindl.) Dougl. ex Torr. & Gray, Magnolia L., Michelia doltsopa Buch.-Ham. ex DC., Nothofagus obliqua (Mirbel) Blume, Osmanthus heterophyllus (G. Don) P. S. Green, Parrotia persica (DC) C.A. Meyer, Photinia x fraseri Dress, Pieris D. Don, Pseudotsuga menziesii (Mirbel) Franco, Quercus L., Rhododendron L., tranne Rhododendron simsii Planch., Rosa gymnocarpa Nutt., Salix caprea L., Sequoia sempervirens (Lamb. ex D. Don) Endl., Syringa vulgaris L., Taxus L., Trientalis latifolia (Hook.), Umbellularia californica (Hook. & Arn.) Nutt., Vaccinium L. e Viburnum L., esclusi frutti, pollini e sementi

ex 0602.1000

ex 0602.2031

ex 0602.2039

ex 0602.2041

ex 0602.2049

ex 0602.2072

ex 0602.2082

ex 0602.3000

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

ex 0603.19

Canada, Regno Unito, Stati Uniti d’America, Vietnam

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i vegetali sono originari di zone notoriamente indenni da Phytophthora ramorum (isolati non UE) Werres, De Cock & Man in ’t Veld, istituite dall’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
b.
non sono stati osservati indizi di Phytophthora ramorum (isolati non UE) Werres, De Cock & Man in ’t Veld su eventuali vegetali sensibili del luogo di produzione nel corso di ispezioni ufficiali, comprendenti prove di laboratorio relative a eventuali sintomi sospetti svolte all’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo,
e
un campione rappresentativo dei vegetali è stato ispezionato prima della spedizione ed è risultato esente da Phytophthora ramorum (isolati non UE) Werres, De Cock & Man in ’t Veld durante tali ispezioni.
32.6
Vegetali destinati alla piantagione di Acer L., Betula L., Elaeagnus L., Fraxinus L., Gleditsia L., Juglans L., Malus Mill., Morus L., Platanus L., Populus L., Prunus L., Pyrus L., Quercus L., Robinia L., Salix L. o Ulmus L., esclusi marze, talee, vegetali in coltura tissutale, polline o sementi

ex 0602.1000

ex 0602.2011

ex 0602.2019

ex 0602.2021

ex 0602.2029

ex 0602.2031

ex 0602.2039

ex 0602.2071

ex 0602.2072

ex 0602.2081

ex 0602.2082

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Afghanistan, India, Iran, Kirghizistan, Pakistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:

a.
hanno un diametro inferiore a 9 cm alla base del fusto;
oppure
b.
sono stati coltivati per tutto il loro ciclo vitale in un’area indenne da Trirachys sartusSolsky, istituita dall’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese d’origine conformemente alle norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
c.
sono stati coltivati per tutto il loro ciclo vitale o per un periodo di almeno due anni prima dell’esportazione in un sito di produzione indenne da Trirachys sartus Solsky, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, e in cui i vegetali sono stati coltivati:
i. in un sito di produzione soggetto a isolamento fisico volto a impedire l’introduzione di Trirachys sartus Solsky, che è stato sottoposto ad almeno un’ispezione annuale per il rilevamento di eventuali indizi di Trirachys sartusSolsky, effettuata in periodi dell’anno opportuni per rilevare la presenza dell’organismo nocivo in questione;
oppure
ii.
in un sito di produzione soggetto all’applicazione di appropriati trattamenti preventivi, che è stato sottoposto ad almeno due ispezioni annuali per il rilevamento di eventuali indizi di Trirachys sartus Solsky, effettuate in periodi dell’anno opportuni per rilevare l’organismo nocivo in questione, circondato da una zona cuscinetto avente un raggio di almeno 500 m dove l’assenza di Trirachys sartus Solsky è stata confermata durante tali indagini ufficiali,
e immediatamente prima dell’esportazione i vegetali sono stati sottoposti a un’ispezione per rilevare la presenza di Trirachys sartus Solsky, in particolare sul fusto dei vegetali, comprendente, se del caso, un campionamento distruttivo, e non sono stati osservati indizi della presenza di Trirachys sartus Solsky.
32.7
Vegetali destinati alla piantagione di Castanea Mill., Castanopsis (D. Don) e Quercus L., esclusi i vegetali in coltura tissutale, i pollini e le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.2051

ex 0602.2059

ex 0602.2079

ex 0602.2089

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Cina, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Russia, Taiwan e Vietnam

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:

a.
hanno un diametro inferiore a 9 cm alla base del fusto hanno un diametro inferiore a 9 cm alla base del fusto;
oppure
b.
sono stati coltivati per tutto il loro ciclo vitale in un’area indenne da Massicus raddei (Blessig), istituita dall’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese d’origine conformemente alle norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
c.
sono stati coltivati per tutto il loro ciclo vitale o per un periodo di almeno due anni prima dell’esportazione in un sito di produzione indenne da Massicus raddei(Blessig), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, e in cui i vegetali sono stati coltivati:
i. in un sito di produzione soggetto a isolamento fisico volto a impedire l’introduzione di Massicus raddei (Blessig), che è stato sottoposto ad almeno un’ispezione annuale per il rilevamento di eventuali indizi di Massicus raddei (Blessig), effettuata in periodi dell’anno opportuni per rilevare la presenza dell’organismo nocivo in questione;
oppure
ii.
in un sito di produzione soggetto all’applicazione di appropriati trattamenti preventivi, che è stato sottoposto ad almeno due ispezioni annuali per il rilevamento di eventuali indizi di Massicus raddei (Blessig), effettuate in periodi dell’anno opportuni per rilevare la presenza dell’organismo nocivo in questione, circondato da una zona cuscinetto avente un raggio di almeno 2000 m dove l’assenza di Massicus raddei (Blessig) è stata confermata durante indagini ufficiali,
e immediatamente prima dell’esportazione i vegetali sono stati sottoposti a un’ispezione per rilevare la presenza di Massicus raddei (Blessig), in particolare sul fusto dei vegetali, comprendente, se del caso, un campionamento distruttivo, e non sono stati osservati indizi della presenza di Massicus raddei (Blessig).
33.
Vegetali di Castanea Mill. E Quercus L., esclusi i frutti e le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.2051

ex 0602.2059

ex 0602.2079

ex 0602.2089

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

ex 0604.2029

ex 1404.9080

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che nessun sintomo di Cronartium spp, esclusi Cronartium gentianeum, Cronartium pini e Cronartium ribicola, è stato riscontrato nel luogo di produzione o nelle immediate vicinanze dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo.

34.
Vegetali di Quercus L., esclusi i frutti e le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

ex 0604.2029

ex 1404.9080

Stati Uniti d’America

Dichiarazione ufficiale che i vegetali provengono da aree notoriamente indenni
da Bretziella fagacearum (Bretz) Z.W. deBeer, Marinc., T.A. Duong & M.J. Wingf., comb. Nov.

35.
Vegetali destinati alla piantagione di Corylus L., escluse le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Canada e Stati Uniti d’America

Dichiarazione ufficiale che i vegetali provengono da:

a.
un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali
del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Anisogramma anomala (Peck) E. Müller conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare»;
oppure
b.
un luogo di produzione che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Anisogramma anomala (Peck) E. Müller in seguito a controlli ufficiali eseguiti nel luogo di produzione o nelle immediate vicinanze dall’inizio degli ultimi 3 cicli vegetativi completi, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionato nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare».

36. Vegetali di Chionanthus virginicus L., Fraxinus L., Juglans ailantifolia Carr., Juglans mandshuricaMaxim., Ulmus davi­diana Planch. E Pterocarya rhoifolia Siebold & Zucc., esclusi i frutti e le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.2051

ex 0602.2059

ex 0602.2079

ex 0602.2089

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

ex 0604.2090

1404.90

Bielorussia, Canada, Cina, Repubblica popolare democratica di Corea, Giappone, Mongolia, Repubblica di Corea, Russia, Stati Uniti d’America, Taiwan e Ucraina

Dichiarazione ufficiale che i vegetali provengono da un’area riconosciuta indenne da Agrilus planipennis Fairmaire dall’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese d’origine, nel rispetto delle norme internazionali per le misure fitosanitarie, e situata a una distanza minima di 100 km dall’area nota più vicina in cui è stata confermata ufficialmente la presenza dell’organismo nocivo specificato; il nome dell’area è menzionato nel certificato fitosanitario e tale status dell’area è stato comunicato all’UFAM o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato.

37. Vegetali destinati alla piantagione di Juglans L. e Pterocarya Kunth, escluse le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.2051

ex 0602.2059

ex 0602.2079

ex 0602.2089

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Stati Uniti d’America

Dichiarazione ufficiale che i vegetali destinati alla piantagione:

a.
sono stati coltivati per tutto il loro ciclo vitale in un’area indenne da Geosmithia morbida Kolarík, Freeland, Utley & Tisserat e dal suo vettore Pityophthorus juglandis Blackman, istituita dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali nel rispetto delle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare»;
oppure
b.
provengono da un luogo di produzione, comprese le sue vicinanze in
un raggio di almeno 5 km, in cui, nel corso di controlli ufficiali effettuati nei 2 anni precedenti l’esportazione, non sono stati riscontrati sintomi diGeosmithia morbida Kolarík, Freeland, Utley & Tisserat né del suo vettore Pityophthorus juglandis Blackman, né la presenza del vettore; i vegetali destinati alla piantagione sono stati controllati immediatamente prima dell’esportazione
e sono stati manipolati e confezionati in modo da prevenire un’infestazione
una volta lasciato il luogo di produzione;
oppure
c.
provengono da un luogo di produzione in condizioni di totale isolamento fisico e i vegetali destinati alla piantagione sono stati controllati immediatamente prima dell’esportazione e sono stati manipolati e confezionati in modo da prevenire un’infestazione una volta lasciato il luogo di produzione.

38. Vegetali di Betula L., esclusi i frutti e
le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

ex 0604.2029

ex 1404.9080

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i vegetali provengono da un Paese notoriamente indenne da Agrilus anxius Gory.

39. Vegetali destinati alla piantagione di Platanus L., escluse le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Albania, Armenia, Stati Uniti d’America e Turchia

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:

a.
provengono da un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Ceratocystis platani
(J. M. Walter) Engelbr. & T. C. Harr. conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare»;
oppure
b.
sono stati coltivati in un luogo di produzione riconosciuto indenne da Cerato­cystis platani(J. M. Walter) Engelbr. & T. C. Harr. nel rispetto delle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie:
i.
registrato e sorvegliato dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine,
e
ii.
sottoposto annualmente a controlli ufficiali per rilevare eventuali sintomi di Ceratocystis platani (J. M. Walter) Engelbr. & T. C. Harr., anche nelle sue immediate vicinanze, effettuati nei periodi dell’anno più opportuni per individuare la presenza dell’organismo nocivo in questione,
e
iii.
un campione rappresentativo dei vegetali è stato sottoposto ad analisi per rilevare l’eventuale presenza di Ceratocystis platani (J. M. Walter) Engelbr. &
T. C. Harr., in periodi dell’anno opportuni per individuare la presenza dell’organismo nocivo.

40. Vegetali destinati alla piantagione di Populus L., escluse le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che nessun sintomo di Melampsora medusae f.sp. tremuloidis Shain è stato riscontrato nel luogo di produzione o nelle immediate vicinanze dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo.

41. Vegetali di Populus L., esclusi i frutti e le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

ex 0604.2090

ex 1404.9080

Tutti gli Stati del continente americano

Dichiarazione ufficiale che nessun sintomo di Sphaerulina musiva (Peck) Quaedvl., Verkley & Crous è stato riscontrato nel luogo di produzione o nelle immediate vicinanze dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo.

42. Vegetali destinati alla piantagione, esclusi marze, talee, vegetali in coltura tissutale, polline e sementi, di Amelanchier Medik., Aronia Medik., Crataegus L., Cydonia Mill., Malus Mill., Prunus L., Pyracantha M. Roem., Pyrus L. e Sorbus L.

ex 0602.2071

ex 0602.2072

ex 0602.2079

ex 0602.2081

ex 0602.2082

ex 0602.2089

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Canada e Stati Uniti d’America

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:

a.
sono stati coltivati per tutto il loro ciclo vitale in un’area indenne da Saperda candida Fabricius, istituita dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare»;
oppure
b.
sono stati coltivati, per un periodo di almeno 2 anni prima dell’esportazione o, nel caso di vegetali di età inferiore ai 2 anni, per il loro intero ciclo vitale in un luogo di produzione riconosciuto indenne da Saperda candida Fabricius nel rispetto delle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie:
i.
registrato e sorvegliato dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine,
e
ii.
sottoposto annualmente a 2 controlli ufficiali per rilevare eventuali indizi di Saperda candida Fabricius, effettuati nei periodi più opportuni dell’anno per individuare la presenza dell’organismo nocivo in questione,
e
iii.
in cui i vegetali sono stati coltivati:
in un sito di produzione a prova di insetto per impedire l’introduzione di Saperdacandida Fabricius,
oppure
in un sito di produzione soggetto all’applicazione di trattamenti preventivi idonei e circondato da una zona cuscinetto con un’ampiezza di almeno 500 m, dove l’assenza di Saperda candida Fabricius è stata confermata da controlli ufficiali effettuati ogni anno in periodi opportuni,
e
iv.
immediatamente prima dell’esportazione, i vegetali sono stati sottoposti
a un controllo minuzioso per rilevare l’eventuale presenza di Saperda candida Fabricius, in particolare nel fusto della pianta, controllo comprendente, ove opportuno, un campionatura distruttiva.

43. Vegetali destinati alla piantagione, esclusi i vegetali in coltura tissu­tale e le sementi, di Crataegus L., Cydonia Mill., Malus Mill., Prunus L., Pyrus L. e Vaccinium L.

ex 0602.1000

ex 0602.2011

ex 0602.2019

ex 0602.2021

ex 0602.2029

ex 0602.2031

ex 0602.2039

ex 0602.2041

ex 0602.2049

ex 0602.2051

ex 0602.2059

ex 0602.2071

ex 0602.2072

ex 0602.2079

ex 0602.2081

ex 0602.2082

ex 0602.2089

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Canada, Messico e Stati Uniti d’America

Dichiarazione ufficiale che i vegetali sono stati coltivati:

a.
per tutto il loro ciclo vitale in un’area indenne da Grapholita packardi Zeller, istituita dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare», a condizione che tale status sia stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
b.
per tutto il loro ciclo vitale in un luogo di produzione riconosciuto indenne da Grapholita packardi Zeller conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie:
i.
registrato e sorvegliato dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine,
e
ii.
sottoposto a controlli annuali per rilevare eventuali indizi di Grapholita packardi Zeller, effettuati in periodi dell’anno opportuni per individuare la presenza dell’organismo nocivo in questione,

e

iii. in cui i vegetali sono stati coltivati in un sito di produzione soggetto all’applicazione di trattamenti preventivi idonei e in cui l’assenza di Grapholita packardi Zeller è stata confermata da indagini ufficiali effettuate annualmente in periodi opportuni per individuare la presenza dell’organismo nocivo in questione,

e
iv.
immediatamente prima dell’esportazione, i vegetali sono stati sottoposti a un controllo minuzioso per rilevare l’eventuale presenza di Grapholita packardi Zeller;
oppure
c.
in un sito di produzione a prova di insetto per impedire l’introduzione di Grapholita packardi Zeller.

44. Vegetali destinati alla piantagione di Crataegus L., escluse le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.2051

ex 0602.2059

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi in cui Phyllosticta solitariaEll. & Ev. è notoriamente presente

Dichiarazione ufficiale che nessun sintomo di Phyllosticta solitaria Ell. & Ev. è stato riscontrato sui vegetali nel luogo di produzione dall’inizio dell’ultimo ciclo vegeta­tivo completo.

45. Vegetali destinati alla piantagione di Cydonia Mill., Fragaria L., Malus Mill., Prunus L., Pyrus L., Ribes L., Rubus L., escluse le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.2011

ex 0602.2019

ex 0602.2021

ex 0602.2029

ex 0602.2031

ex 0602.2029

ex 0602.2041

ex 0602.2049

ex 0602.2051

ex 0602.2059

ex 0602.2071

ex 0602.2072

ex 0602.2079

ex 0602.2081

ex 0602.2082

ex 0602.2089

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi in cui virus, viroidi e fitoplasmi di cui all’allegato 1 numero 1.6.23 o Phyllosticta solitariaEll. & Ev. sono notoriamente presenti sui vegetali dei generi in questione

Dichiarazione ufficiale che nessun sintomo di una malattia causata da virus, viroidi e fitoplasmi di cui all’allegato 1 numero 1.6.23 e da Phyllosticta solitaria Ell. & Ev. è stato riscontrato sui vegetali nel luogo di produzione dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo.

46. Vegetali destinati alla piantagione di Malus Mill., escluse le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.2011

ex 0602.2019

ex 0602.2021

ex 0602.2029

ex 0602.2071

ex 0602.2081

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi in cui Cherry rasp leaf virus o Tomato ringspot virus sono notoriamente presenti

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i vegetali:
i.
hanno ottenuto certificati ufficiali nell’ambito di un sistema di
certificazione che richiede che essi provengano in linea diretta
da materiale conservato in condizioni adeguate, sottoposto ad analisi
ufficiali per individuare la presenza di, almeno, Cherry rasp leaf virus
e Tomato ringspot virus, effettuate avvalendosi di indicatori appropriati
o di metodi equivalenti e risultati indenni, in seguito a tali analisi, dai suddetti organismi nocivi,
oppure
ii.
provengono in linea diretta da materiale conservato in condizioni adeguate e sottoposto, negli ultimi 3 cicli vegetativi completi, ad almeno un’analisi ufficiale per individuare la presenza di, almeno, Cherry rasp leaf virus e Tomato ringspot virus, effettuata avvalendosi di indicatori appropriati o di metodi equivalenti e risultati indenni, in seguito a tale analisi, dai suddetti organismi nocivi;
b.
dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo nessun sintomo di una malattia causata da Cherry rasp leaf virus o Tomato ringspot virus è stato riscontrato sui vegetali nel luogo di produzione né su vegetali sensibili nelle immediate vicinanze.

47. Vegetali destinati alla piantagione di Prunus L., escluse le sementi nel caso di cui alla lettera b

ex 0602.1000

ex 0602.2031

ex 0602.2039

ex 0602.2041

ex 0602.2049

ex 0602.2072

ex 0602.2082

ex 0602.9091

ex 0602.9099

ex 1209.9999

a.
Tutti gli Stati terzi in cui il Tomato ringspot virus è notoriamente presente
b.
Tutti gli Stati terzi in cui American plum line pattern virus, Cherry rasp leaf virus, Peach mosaic virus, Peach rosette mosaic virus sono notoriamente presenti

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i vegetali:
i.
hanno ottenuto certificati ufficiali nell’ambito di un sistema di certificazione che richiede che essi provengano in linea diretta da materiale conservato in condizioni adeguate, sottoposto ad almeno un’analisi ufficiale per individuare la presenza degli organismi nocivi da quarantena rilevanti, effettuata avvalendosi di indicatori appropriati a rilevare la presenza di detti organismi nocivi o di metodi equivalenti e risultati indenni, in seguito a tali analisi, dai suddetti organismi nocivi,
oppure
ii.
provengono in linea diretta da materiale conservato in condizioni adeguate e sottoposto, negli ultimi 3 cicli vegetativi completi, ad almeno un’analisi ufficiale riguardante gli organismi nocivi da quarantena rilevanti, effettuata avvalendosi di indicatori appropriati a rilevare la presenza di detti organismi nocivi o di metodi equivalenti e risultati indenni, in seguito a tali analisi, dai suddetti organismi nocivi da quarantena;
b.
dall’inizio dei 3 ultimi cicli vegetativi completi nessun sintomo di una malattia causata dagli organismi nocivi da quarantena rilevanti è stato riscontrato sui vegetali nel luogo di produzione né su vegetali sensibili nelle immediate vicinanze.

48. Vegetali destinati alla piantagione di Rubus L., escluse le sementi nel caso di cui alla lettera b

ex 0602.1000

ex 0602.2051

ex 0602.2059

ex 0602.2079

ex 0602.2089

ex 0602.9091

ex 0602.9099

ex 1202.9999

a.
Tutti gli Stati terzi in cui Tomato ringspot virus e Black raspberry latent virus sono notoriamente presenti,
b.
Tutti gli Stati terzi in cui Raspberry leaf curl virus e Cherry rasp leaf virus sono notoriamente presenti
a.
I vegetali sono indenni da afidi e da loro uova;
b.
dichiarazione ufficiale che:
i.
i vegetali:
hanno ottenuto certificati ufficiali nell’ambito di un sistema di certificazione che richiede che essi provengano in linea diretta da materiale conservato in condizioni adeguate, sottoposto ad almeno un’analisi ufficiale per individuare la presenza degli organismi nocivi da quarantena rilevanti, effettuata avvalendosi di indicatori appropriati a rilevare la presenza di detti organismi nocivi o di metodi equivalenti e risultati indenni, in seguito a tali analisi, dai suddetti organismi nocivi da quarantena,
oppure
provengono in linea diretta da materiale conservato in condizioni adeguate e sottoposto, negli ultimi 3 cicli vegetativi completi, ad almeno un’analisi ufficiale riguardante gli organismi nocivi da quarantena rilevanti, effettuata avvalendosi di indicatori appropriati a rilevare la presenza di detti organismi nocivi o di metodi equivalenti e risultati indenni, in seguito a tali analisi, dai suddetti organismi nocivi da quarantena;
ii.
dall’inizio degli ultimi 3 cicli vegetativi completi nessun sintomo di una malattia causata dagli organismi nocivi da quarantena rilevanti è stato riscontrato sui vegetali nel luogo di produzione né su vegetali sensibili nelle immediate vicinanze.

49. Vegetali destinati alla piantagione di Fragaria L., escluse le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.2051

ex 0602.2059

ex 0602.9019

Tutti gli Stati terzi in cui Candidatus Phytoplasma australiense Davis et al. (ceppo di riferimento), Candidatus Phytoplasma fraxini (ceppo di riferimento) Griffiths et al. e Candidatus Phytoplasma hispanicum (ceppo di riferimento) Davis et al.è notoriamente presente

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i vegetali, esclusi quelli generati da semi:
i.
hanno ottenuto certificati ufficiali nell’ambito di un sistema di certificazione che richiede che essi provengano in linea diretta da materiale conservato in condizioni adeguate, sottoposto ad analisi ufficiali per il rilevamento di, almeno, Candidatus Phytoplasma australiense Davis et al. (ceppo di riferimento), Candidatus Phytoplasma fraxini (ceppo di riferimento) Griffiths et al. e Candidatus Phytoplasma hispanicum (ceppo di riferimento) Davis et al., effettuate avvalendosi di indicatori appropriati a rilevare la presenza di detti organismi nocivi o di metodi equivalenti e risultati indenni, in seguito a tali analisi, da Strawberry witches’ broom phytoplasma,
oppure
ii.
provengono in linea diretta da materiale conservato in condizioni adeguate e sottoposto, negli ultimi 3 cicli vegetativi completi, ad almeno un’analisi ufficiale riguardante almeno Candidatus Phytoplasma australiense Davis et al. (ceppo di riferimento), Candidatus Phytoplasma fraxini (ceppo di riferimento) Griffiths et al. e Candidatus Phytoplasma hispanicum (ceppo di riferimento) Davis et al., effettuata avvalendosi di indicatori appropriati a rilevare la presenza di detti organismi nocivi o di metodi equivalenti e risultati indenni, in seguito a tali analisi, da Candidatus Phytoplasma australiense Davis et al. (ceppo di riferimento), Candidatus Phytoplasma fraxini (ceppo di riferimento) Griffiths et al. e Candidatus Phytoplasma hispanicum (ceppo di riferimento) Davis et al.;
b.
dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo nessun sintomo di una malattia causata da Candidatus Phytoplasma australiense Davis et al. (ceppo di riferimento), Candidatus Phytoplasma fraxini (ceppo di riferimento) Griffiths et al. e Candidatus Phytoplasma hispanicum (ceppo di riferimento) Davis et al.è stato riscontrato sui vegetali nel luogo di produzione né su vegetali sensibili nelle immediate vicinanze.

50. Vegetali destinati alla piantagione di Fragaria L., eccetto le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.2051

ex 0602.2059

ex 0602.9019

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i vegetali provengono da un’area notoriamente indenne da Anthonomus signatus Say e da Anthonomus bisignifer Schenkling.

51. Vegetali di Aegle Corrêa, Aeglopsis Swingle, Afraegle Engl, Atalantia Corrêa, Balsamocitrus Stapf, Burkillanthus Swingle, Calodendrum Thunb., Choisya Kunth, Clausena Burm. F., Limonia L., Microcitrus Swingle., Murraya J. Koenig ex L., Pamburus Swingle, Severinia Ten., Swinglea Merr., Triphasia Lour. E Vepris Comm., esclusi i frutti (ma comprese le sementi); e sementi di Citrus L., Fortunella Swingle e Poncirus Raf., e relativi ibridi

ex 0602.1000

ex 0602.2051

ex 0602.2059

ex 0602.2079

ex 0602.2089

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

ex 0603.1931

ex 0603.1938

ex 0604.2029

ex 0604.2090

ex 1209.3000

ex 1209.9991

ex 1209.9999

ex 1404.9080

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i vegetali provengono da un Paese riconosciuto indenne da Candidatus Liberibacter africanus, Candidatus Liberibacter americanus e Candidatus Liberibacter asiaticus, agenti causali di Huanglongbing disease of citrus/citrus greening, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, a condizione che tale status sia stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato.

52. Vegetali di Casimiroa La Llave, Choisya Kunth Clausena Burm. F., Murraya J.Koenig ex L., Vepris Comm, Zanthoxylum L., esclusi i frutti e le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.2051

ex 0602.2059

ex 0602.2079

ex 0602.2089

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

ex 0603.1931

ex 0603.1938

ex 0604.2029

ex 0604.2090

ex 1404.9080

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i vegetali provengono da un Paese notoriamente indenne da Trioza erytreae Del Guercio;
oppure
b.
i vegetali provengono da un’area indenne da Trioza erytreae Del Guercio, istituita dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare»;
oppure
c.
i vegetali sono stati coltivati in un luogo di produzione registrato e sorvegliato dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine,
e
in cui i vegetali sono stati coltivati durante un periodo di un anno, in un sito di produzione a prova di insetto per impedire l’introduzione di Trioza erytreae Del Guercio,
e
in cui, durante un periodo di almeno un anno prima dello spostamento, sono stati effettuati 2 controlli ufficiali in periodi opportuni e non sono stati riscontrati indizi di Trioza erytreae Del Guercio,
e
prima dello spostamento sono manipolati e confezionati in modo da prevenire un’infestazione una volta lasciato il luogo di produzione.

53. Vegetali di Aegle Corrêa, Aeglopsis Swingle, Afraegle Engl., Amyris P. Browne, Atalantia Corrêa, Balsamocitrus Stapf, Choisya Kunth, Citropsis Swingle & Kellerman, Clausena Burm. F., Eremocitrus Swingle, Esenbeckia Kunth., Glycosmis Corrêa, Limonia L., Merrillia Swingle, Microcitrus Swingle, Murraya J. Koenig ex L., Naringi Adans., Pamburus Swingle, Severinia Ten., Swinglea Merr., Tetradium Lour., Toddalia Juss., Triphasia Lour., Vepris Comm., Zanthoxylum L., esclusi i frutti e le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.2051

ex 0602.2059

ex 0602.2079

ex 0602.2089

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

ex 0603.1931

ex 0603.1938

ex 0604.2029

ex 0604.2090

ex 1404.9080

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i vegetali provengono da:

a.
un Paese notoriamente indenne da Diaphorina citri Kuway;
oppure
b.
un’area indenne da Diaphorina citri Kuway, istituita dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare».

54. Vegetali di Microcitrus Swingle, Naringi Adans. E Swinglea Merr., esclusi i frutti e le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.2051

ex 0602.2059

ex 0602.2079

ex 0602.2089

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

ex 0603.1931

ex 0603.1938

ex 0602.2029

ex 0604.2090

ex 1404.9080

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i vegetali provengono da:

a.
un Paese riconosciuto indenne da Xanthomonas citri pv. aurantifolii (Schaad et al.) Constantin et al. e Xanthomonas citri pv. citri (Hasse) Constantin et al. conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, a condizione che tale status sia stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
b.
da un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Xanthomonas citri pv. aurantifolii (Schaad et al.) Constantin et al. e Xanthomonas citri pv. citri (Hasse) Constantin et al. conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare», a condizione che tale status sia stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato.

55. Vegetali destinati alla piantagione di Palmae, escluse le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.9019

ex 0602.9091

ex 0602.9099

Tutti gli Stati terzi, esclusi:

Albania, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Georgia, Isole Canarie, Isole Färöer, Islanda, Macedonia del nord, Moldavia, Monaco, Montenegro, Norvegia, Regno Unito, Russia (soltanto le seguenti parti: Distretto federale centrale [Tsentralny federalny okrug], Distretto federale nordoccidentale [Severo-Zapadny federalny okrug], Distretto federale meridionale [Yuzhny federalny okrug], Distretto federale del Caucaso settentrionale [Severo-Kavkazsky federalny okrug] e Distretto federale del Volga [Privolzhsky federalny okrug]), San Marino, Serbia, Turchia e Ucraina

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i vegetali provengono da un’area notoriamente indenne da Palm lethal yellowing phytoplasmas e da Coconut cadang-cadang viroid, e che nessun sintomo è stato riscontrato nel luogo di produzione o nelle sue immediate vicinanze dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo;
oppure
b.
nessun sintomo di Palm lethal yellowing phytoplasmas e di Coconut cadang-cadang viroid è stato riscontrato sui vegetali dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo, che si è provveduto a rimuovere i vegetali del luogo di produzione che hanno mostrato sintomi tali da far sospettare un’infestazione dagli organismi nocivi, e che i vegetali sono stati sottoposti a un trattamento idoneo atto a eradicare Myndus crudus Van Duzee;
c.
nel caso di vegetali in coltura tessutale, che i vegetali derivano da materiale che adempie le condizioni di cui alle lettere a o b.

56. Vegetali destinati alla piantagione di Cryptocoryne sp., Hygrophila sp. E Vallisneria sp. esclusi i pollini e le sementi

ex 0602.1000

ex 0602.9091

ex 0602.9099

ex 0604.2090

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che le radici sono state sottoposte ad analisi riguardanti almeno i nematodi, su un campione rappresentativo, utilizzando metodi adeguati per la rilevazione degli organismi nocivi e che, in seguito a tali analisi, sono risultate indenni dai nematodi.

57. Frutti di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi

ex 0805.1000

ex 0805.2100

ex 0805.2200

ex 0805.2900

ex 0805.4000

ex 0805.5000

ex 0805.9000

Tutti gli Stati terzi

I frutti sono privi di peduncoli e foglie e l’imballaggio reca un adeguato marchio di origine.

58. Frutti di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., Microcitrus Swingle, Naringi Adans., Swinglea Merr., e relativi ibridi

ex 0805.1000

ex 0805.2100

ex 0805.2200

ex 0805.2900

ex 0805.4000

ex 0805.5000

ex 0805.9000

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i frutti provengono da un Paese riconosciuto indenne da Xanthomonas citri pv. aurantifolii (Schaad et al.) Constantin et al. e Xanthomonas citri pv. citri (Hasse) Constantin et al. conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, e tale status è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
b.
i frutti provengono da un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Xanthomonas citri pv. aurantifolii (Schaad et al.) Constantin et al. e Xanthomonas citri pv. citri (Hasse) Constantin et al. conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare», e tale status è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
c.
i frutti provengono da un luogo di produzione che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Xanthomonas citri pv. aurantifolii (Schaad et al.) Constantin et al. e Xanthomonas citri pv. citri (Hasse) Constantin et al. conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionato nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare»;
oppure
d.
il sito di produzione e le immediate vicinanze sono sottoposti a trattamenti e pratiche agricole appropriati per contrastare Xanthomonas citri pv. aurantifolii (Schaad et al.) Constantin et al. E Xanthomonas citri pv. Citri (Hasse) Constantin et al.,
e
i frutti sono stati sottoposti a un trattamento a base di ortofenilfenato di sodio o a un altro trattamento efficace menzionato nel certificato fitosanitario, e il metodo di trattamento è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato,
e
i controlli ufficiali effettuati in periodi opportuni prima dell’esportazione hanno dimostrato che i frutti sono indenni da sintomi di Xanthomonas citri pv. aurantifolii (Schaad et al.) Constantin et al. e Xanthomonas citri pv. citri (Hasse) Constantin et al.,
e
nel certificato fitosanitario figurano informazioni sulla tracciabilità;
oppure
e.
nel caso di frutti destinati alla trasformazione industriale, i controlli ufficiali effettuati prima dell’esportazione hanno dimostrato che i frutti sono indenni da sintomi di Xanthomonas citri pv. aurantifolii (Schaad et al.) Constantin et al. e Xanthomonas citri pv. citri (Hasse) Constantin et al.,
e
il sito di produzione e le immediate vicinanze sono soggetti a trattamenti e pratiche agricole appropriati per contrastare Xanthomonas citri pv. aurantifolii (Schaad et al.) Constantin et al. E Xanthomonas citri pv. Citri (Hasse) Constantin et al.,
e
lo spostamento, l’immagazzinamento e la trasformazione dei frutti avvengono secondo condizioni approvate dall’UFAG o dalla Commissione Europea,
e
i frutti sono stati trasportati in singoli imballaggi muniti di un’etichetta recante un codice di tracciabilità e l’indicazione che sono destinati alla trasformazione industriale,
e
nel certificato fitosanitario figurano informazioni sulla tracciabilità.

59. Frutti di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi

ex 0805.1000

ex 0805.2100

ex 0805.2200

ex 0805.2900

ex 0805.4000

ex 0805.5000

ex 0805.9000

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i frutti provengono da un Paese riconosciuto indenne da Pseudocercospora angolensis(T. Carvalho & O. Mendes) Crous & U. Braun conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, e tale status è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
b.
i frutti provengono da un’area riconosciuta indenne da Pseudocercospora angolensis (T. Carvalho & O. Mendes) Crous & U. Braun conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare», e tale status è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
c.
non è stato riscontrato alcun sintomo di Pseudocercospora angolensis (T. Carvalho & O. Mendes) Crous & U. Braun nel sito di produzione e nelle immediate vicinanze dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo, e nessuno dei frutti raccolti nel sito di produzione ha evidenziato, nel corso di un’adeguata ispezione ufficiale, sintomi di detto organismo nocivo.

60. Frutti di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf. E relativi ibridi, esclusi i frutti di Citrus aurantium L. e Citrus latifolia Tanaka

ex 0805.1000

ex 0805.2100

ex 0805.2200

ex 0805.2900

ex 0805.4000

ex 0805.5000

ex 0805.9000

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i frutti provengono da un Paese riconosciuto indenne da Phyllosticta citricarpa (McAlpine) Van der Aa conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, e tale status è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
b.
i frutti provengono da un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Phyllosticta citricarpa (McAlpine) Van der Aa conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare», e tale status è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
c.
i frutti provengono da un luogo di produzione che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Phyllosticta citricarpa (McAlpine) Van der Aa conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionato nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare»,
e
i frutti sono risultati indenni da sintomi di Phyllosticta citricarpa (McAlpine) Van der Aa nel corso di un controllo ufficiale di un campione rappresentativo, definito nel rispetto delle norme internazionali;
oppure
d.
i frutti provengono da un sito di produzione sottoposto a trattamenti e pratiche agricole appropriate per contrastare Phyllosticta citricarpa (McAlpine) Van der Aa,
e
sono stati effettuati controlli ufficiali nel sito di produzione durante il ciclo vegetativo dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo e nei frutti non è stato riscontrato alcun sintomo di Phyllosticta citricarpa (McAlpine) Van der Aa,
e
i frutti raccolti in tale sito di produzione sono risultati indenni da sintomi di Phyllosticta citricarpa (McAlpine) Van der Aa nel corso di un controllo ufficiale precedente l’esportazione, effettuato su un campione rappresentativo, definito nel rispetto delle norme internazionali,
e
nel certificato fitosanitario figurano informazioni sulla tracciabilità;
oppure
e.
nel caso di frutti destinati alla trasformazione industriale, i frutti sono risultati indenni da sintomi di Phyllosticta citricarpa (McAlpine) Van der Aa prima dell’esportazione nel corso di un controllo ufficiale effettuato su un campione rappresentativo, definito nel rispetto delle norme internazionali,
e
una dichiarazione che i frutti provengono da un sito di produzione sottoposto a trattamenti adeguati per contrastare Phyllosticta citricarpa (McAlpine) Van der Aa, eseguiti nel periodo dell’anno opportuno per individuare la presenza dell’organismo nocivo in questione, menzionato nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare»,
e
lo spostamento, l’immagazzinamento e la trasformazione dei frutti avvengono secondo condizioni approvate dall’UFAG o dalla Commissione Europea,
e
i frutti sono stati trasportati in singoli imballaggi muniti di un’etichetta recante un codice di tracciabilità e l’indicazione che sono destinati alla trasformazione industriale,
e
nel certificato fitosanitario figurano informazioni sulla tracciabilità.

61. Frutti di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi, Mangifera L. e Prunus L.

ex 0804.5000

ex 0805.1000

ex 0805.2100

ex 0805.2200

ex 0805.2900

ex 0805.4000

ex 0805.5000

ex 0805.9000

0809.10

0809.21

0809.29

0809.3010

0809.3020

0809.40

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i frutti provengono da un Paese riconosciuto indenne da Tephritidae secondo l’allegato 1 numero 1.3.82, a cui tali frutti sono notoriamente sensibili, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, e tale status è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
b.
i frutti provengono da un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Tephritidae secondo l’allegato 1 numero 1.3.82, a cui tali frutti sono notoriamente sensibili, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario, e tale status è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organiz­zazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
c.
nessun indizio della presenza di Tephritidae secondo l’allegato 1 numero 1.3.82, a cui tali frutti sono notoriamente sensibili, è stato riscontrato nel luogo di produzione e nelle sue immediate vicinanze dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo, nel corso di controlli ufficiali effettuati almeno una volta al mese nei 3 mesi precedenti la raccolta, e nessuno dei frutti raccolti nel luogo di produzione ha evidenziato, nel corso di un’adeguata ispezione ufficiale, indizi della presenza di detto organismo nocivo
e
nel certificato fitosanitario figurano informazioni sulla tracciabilità;
oppure
d.
i frutti sono stati oggetto di un approccio sistemico efficace o di un trattamento efficace successivo alla raccolta per garantire l’assenza di Tephritidae secondo l’allegato 1 numero 1.3.82, a cui tali frutti sono notoriamente sensibili, menzionato nel certificato fitosanitario, e l’approccio sistemico o il metodo di trattamento è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea , in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato.

62. Frutti di Capsicum (L.), Citrus L., eccetto Citrus limon (L.) Osbeck. E Citrus aurantiifolia (Christm.) Swingle, Prunus persica (L.) Batsch e Punica granatum L.

0709.6011

0709.6012

0709.6090

ex 0805.1000

ex 0805.2100

ex 0805.2200

ex 0805.2900

ex 0805.4000

ex 0805.5000

ex 0805.9000

0809.3010

0809.3020

ex 0810.9098

Tutti gli Stati del continente africano, Capo Verde, Sant’Elena, Madagascar, Riunione, Mauritius e Israele

Dichiarazione ufficiale che i frutti:

a.
provengono da un Paese riconosciuto indenne da Thaumatotibia leucotreta (Meyrick) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, e tale status è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
b.
provengono da un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Thaumatotibia leucotreta (Meyrick) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare», e tale status è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
c.
provengono da un luogo di produzione che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Thaumatotibia leucotreta (Meyrick) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie,
e nel certificato fitosanitario figurano informazioni sulla tracciabilità,
e sono stati effettuati controlli ufficiali nel luogo di produzione in periodi opportuni durante il ciclo vegetativo, compreso un controllo visivo su campioni rappresentativi di frutti, risultati indenni da Thaumatotibia leucotreta (Meyrick);
oppure
d.
sono stati sottoposti a un trattamento a freddo efficace per garantire che siano indenni da Thaumatotibia leucotreta (Meyrick) o sono stati oggetto di un approccio sistemico efficace o di un altro trattamento efficace successivo alla raccolta per garantire l’assenza di Thaumatotibia leucotreta (Meyrick), menzionato nel certificato fitosanitario, e l’approccio sistemico o il metodo di trattamento successivo alla raccolta, unitamente alle analisi documentali della sua efficacia, è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea , in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato.

63. Frutti di Malus Mill., Prunus L., Pyrus L. e Vaccinium L.

0808.10

0808.30

0809.10

0809.21

0809.29

0809.30

0809.40

0810.40

Canada, Messico e Stati Uniti d’America

Dichiarazione ufficiale che i frutti:

a.
provengono da un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali nel Paese di origine ha riconosciuto indenne da Grapholita packardi Zeller conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare», e tale status è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
b.
provengono da un luogo di produzione in cui sono effettuate, in periodi opportuni durante il ciclo vegetativo, controlli e indagini ufficiali per rilevare l’eventuale presenza di Grapholita packardi Zeller, compreso un controllo su un campione rappresentativo di frutti, risultati indenni da tale organismo nocivo,
e
nel certificato fitosanitario figurano informazioni sulla tracciabilità;
oppure
c.
sono stati oggetto di un approccio sistemico efficace o di un trattamento efficace successivo alla raccolta per garantire l’assenza di Grapholita packardi Zeller, menzionato nel certificato fitosanitario, e l’approccio sistemico o il metodo di trattamento successivo alla raccolta è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato.

64. Frutti di Malus Mill. E Pyrus L.

0808.10

0808.30

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i frutti:

a.
provengono da un Paese riconosciuto indenne da Botryosphaeria kuwatsukai (Hara) G.Y. Sun & E. Tanaka conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, e tale status è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
b.
provengono da un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Botryosphaeria kuwatsukai (Hara) G.Y. Sun & E.Tanaka conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare», e tale status è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
c.
provengono da un luogo di produzione in cui sono effettuati, in periodi opportuni durante il ciclo vegetativo, controlli e indagini ufficiali per rilevare l’eventuale presenza di Botryosphaeria kuwatsukai (Hara) G.Y. Sun & E. Tanaka, compreso un controllo visivo di un campione rappresentativo di frutti, risultati indenni da tale organismo nocivo,
e
nel certificato fitosanitario figurano informazioni sulla tracciabilità;
oppure
d.
sono stati oggetto di un approccio sistemico efficace o di un trattamento efficace successivo alla raccolta per garantire l’assenza di Botryosphaeria kuwatsukai (Hara) G.Y. Sun & E. Tanaka, menzionato nel certificato fitosanitario, e l’approccio sistemico o il metodo di trattamento successivo alla raccolta è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato.

65. Frutti di Malus Mill. E Pyrus L.

0808.10

0808.30

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i frutti:

a.
provengono da un Paese riconosciuto indenne da Anthonomus quadrigibbus Say conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, e tale status è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
b.
provengono da un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali nel Paese di origine ha riconosciuto indenne da Anthonomus quadrigibbus Say conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare», e tale status è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
c.
provengono da un luogo di produzione in cui sono effettuati, in periodi opportuni durante il ciclo vegetativo, controlli e indagini ufficiali per rilevare l’eventuale presenza di Anthonomus quadrigibbus Say, compreso un controllo visivo su un campione rappresentativo di frutti, risultati indenni da tale organismo nocivo,
e
nel certificato fitosanitario figurano informazioni sulla tracciabilità;
oppure
d.
sono stati oggetto di un approccio sistemico efficace o di un trattamento efficace successivo alla raccolta per garantire l’assenza di Anthonomus quadrigibbus Say, menzionato nel certificato fitosanitario, e l’approccio sistemico o il metodo di trattamento successivo alla raccolta è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato.

66. Frutti di Malus Mill.

0808.10

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i frutti:

a.
provengono da un Paese riconosciuto indenne da Grapholita prunivora (Walsh), Grapholita inopinata (Heinrich) e Rhagoletis pomonella (Walsh) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, e tale status è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
b.
provengono da un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali nel Paese di origine ha riconosciuto indenne da Grapholita prunivora (Walsh), Grapholita inopinata (Heinrich) e Rhagoletis pomonella (Walsh) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare», e tale status è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
c.
provengono da un luogo di produzione in cui sono effettuati, in periodi opportuni durante il ciclo vegetativo per individuare la presenza dell’organismo nocivo o degli organismi nocivi, controlli e indagini ufficiali per rilevare l’eventuale presenza di Grapholita prunivora (Walsh), Grapholita inopinata (Heinrich) e Rhagoletis pomonella (Walsh), compreso un controllo visivo su un campione rappresentativo di frutti, risultati indenni da tale organismo nocivo o da tali organismi nocivi,
e
nel certificato fitosanitario figurano informazioni sulla tracciabilità;
oppure
d.
sono stati oggetto di un approccio sistemico efficace o di un trattamento efficace successivo alla raccolta per garantire l’assenza di Grapholita prunivora (Walsh), Grapholita inopinata (Heinrich) e Rhagoletis pomonella (Walsh), menzionato nel certificato, e l’approccio sistemico o il metodo di trattamento successivo alla raccolta è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato.

67. Frutti di Solanaceae

0702.00

0709.30

0709.60

ex 0709.9999

Australia, Nuova Zelanda e tutti gli Stati del continente americano

Dichiarazione ufficiale che i frutti provengono da:

a.
un Paese riconosciuto indenne da Bactericera cockerelli (Sulc.) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, e tale status è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
b.
un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese
di origine ha riconosciuto indenne da Bactericera cockerelli (Sulc.) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario, e tale status è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
c.
un luogo di produzione in cui sono effettuati, anche nelle immediate
vicinanze, controlli e indagini ufficiali per rilevare l’eventuale presenza
di Bactericera cockerelli (Sulc.) nei 3 mesi precedenti l’esportazione
e sottoposto a efficaci trattamenti per garantire che sia indenne da tale organismo nocivo, e campioni rappresentativi di frutti sono stati controllati prima
dell’esporta­zione,
e
nel certificato fitosanitario figurano informazioni sulla tracciabilità;
oppure
d.
un sito di produzione a prova di insetto che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Bactericera cockerelli (Sulc.) in base a controlli e indagini ufficiali effettuati nei 3 mesi precedenti l’esportazione,
e
nel certificato fitosanitario figurano informazioni sulla tracciabilità.

68. Frutti di Capsicum annuumL., Solanum aethiopicum L., Solanum lycopersicumL. e Solanum melongena L.

0702.00

0709.30

ex 0709.6011

ex 0709.6012

ex 0709.6090

ex 0709.9999

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i frutti provengono da:

a.
un Paese riconosciuto indenne da Neoleucinodes elegantalis (Guenée) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, e tale status è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
b.
un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Neoleucinodes elegantalis (Guenée) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare», e tale status è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
c.
un luogo di produzione che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Neoleucinodes elegantalis (Guenée) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, e sono stati effettuati controlli ufficiali per individuare la presenza di tale organismo nocivo nel luogo di produzione, in periodi opportuni durante il ciclo vegetativo, compreso un esame su campioni rappresentativi di frutti, risultati indenni da Neoleucinodes elegantalis (Guenée), e nel certificato fitosanitario figurano informazioni sulla tracciabilità;
oppure
d.
un sito di produzione a prova di insetto che l’organizzazione nazionale per
la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Neoleucinodes elegantalis (Guenée) in base a controlli e indagini ufficiali effettuati nei 3 mesi precedenti l’esportazione, e nel certificato fitosanitario figurano informazioni sulla tracciabilità.

68.1 Frutti di CapsicumL. e Solanum lycopersicum L.

0702.00

0709.6011

0709.6012

0709.6090

ex 0709.9999

Bolivia, Colombia, Ecuador, Peru e Stati Uniti d’America

Dichiarazione ufficiale che i frutti:

a.
provengono da un’area che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da ProdiplosislongifilaGagné, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario, e l’approccio sistemico o il metodo di trattamento successivo alla raccolta è stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
b.
sono originari di un luogo di produzione che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Prodiplosis longifila Gagné, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, e ispezioni e indagini ufficiali sono state effettuate nel luogo di produzione in periodi opportuni durante il periodo vegetativo, incluso un esame dei campioni rappresentativi dei frutti risultati esenti da Prodiplosis longifila Gagné, e nel certificato fitosanitario figurano informazioni sulla tracciabilità;
oppure
c.
sono originari di un sito di produzione soggetto a isolamento fisico volto a impedire l’introduzione di Prodiplosis longifila Gagné, che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Prodiplosis longifila Gagné sulla base di ispezioni ufficiali effettuate nei due mesi precedenti l’esportazione, e nel certificato fitosanitario figurano informazioni sulla tracciabilità;
oppure
d.
sono stati oggetto di un approccio sistemico efficace o di un trattamento efficace successivo alla raccolta per garantire l’assenza di Prodiplosis longifila Gagné e l’uso di un approccio sistemico o informazioni sul metodo di trattamento sono indicati sul certificato fitosanitario, purché l’approccio sistemico o il metodo di trattamento successivo alla raccolta siano stati comunicati, in anticipo e per iscritto, all’UFAG o alla Commissione Europea dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato, e nel certificato fitosanitario figurano informazioni sulla tracciabilità.

69. Frutti di Solanum lycopersicumL. e Solanum melongena L.

0702.00

0709.30

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i frutti provengono da:

a.
un Paese riconosciuto indenne da Keiferia lycopersicella (Walsingham) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Keiferia lycopersicella (Walsingham) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare»;
oppure
c.
un luogo di produzione che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Keiferia lycopersicella (Walsingham) in base a controlli e indagini ufficiali effettuati nei 3 mesi precedenti l’esportazione, menzionato nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare».

70. Frutti di Solanummelongena L.

0709.30

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i frutti:

a.
provengono da un Paese indenne da Thrips palmi Karny conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
provengono da un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Thrips palmi Karny conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare»;
oppure
c.
immediatamente prima dell’esportazione sono stati sottoposti a un controllo ufficiale e risultati indenni da Thrips palmi Karny.

71. Frutti di Momordica L.

ex 0709.9999

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che i frutti provengono da:

a.
un Paese riconosciuto indenne da Thrips palmi Karny, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, a condizione che tale status sia stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
b.
un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Thrips palmi Karny conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, a condizione che tale status sia stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato.

72. Frutti di Capsicum L.

0709.60

Belize, Costa Rica, El Salvador, Giamaica, Guatemala, Honduras, Messico, Nicaragua, Panama, Polinesia francese, Portorico, Repubblica dominicana e Stati Uniti d’America, Stati in cui Anthonomus eugenii Cano è notoriamente presente

Dichiarazione ufficiale che i frutti provengono da:

a.
un’area indenne da Anthonomus eugenii Cano, istituita dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare»;
oppure
b.
un luogo di produzione che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Anthonomus eugeniiCano conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionato nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare» e dichiarato indenne da Anthonomus eugenii Cano in seguito a controlli ufficiali effettuati almeno mensilmente nei 2 mesi precedenti l’esportazione, nel luogo di produzione e nelle sue immediate vicinanze.

72.1 Frutti di Capsicum L. e Solanum L.

0702.00

0709.30

0709.6011

0709.6012

0709.6090

ex 0709.9999

Algeria, Angola, Benin Botswana, Burkina Faso, Burundi, Cabo Verde, Camerun, Ciad, Comore, Congo, Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea, Eswatini, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Gibuti, Guinea, Guinea-Bissau, Guinea equatoriale, Kenya, Lesotho, Liberia, Libia, Madagascar, Malawi, Mali, Marocco, Mauritania, Maurizio, Mayotte, Mozambico, Namibia, Niger, Nigeria, Repubblica centrafricana, Repubblica democratica del Congo, Riunione, Ruanda, Sao Tomé e Principe, Senegal, Seychelles, Sierra Leone, Somalia, Sud Africa, Sud Sudan, Sudan, Tanzania, Togo, Tunisia, Uganda, Zambia, Zimbabwe

Afghanistan, Arabia Saudita, Bahrain, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Giappone, Giordania, India, Indonesia, Iran, Iraq, Kazakhstan, Kirghizistan, Kuwait, Laos, Libano, Malaysia, Maldive, Mongolia, Myanmar/Birmania, Nepal, Oman, Pakistan, Qatar, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Russia [solo le parti seguenti: distretto federale dell’estremo oriente (Dalnevostochny federalny okrug), distretto federale siberiano (Sibirsky federalny okrug) e distretto federale degli Urali (Uralsky federalny okrug)], Singapore, Siria, Sri Lanka, Sultanato del Brunei Darussalam, Tagikistan, Thailandia, Timor Est, Turkmenistan, Uzbekistan, Vietnam e Yemen

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i frutti sono originari di un Paese riconosciuto indenne da Bactrocera latifrons (Hendel), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, a condizione che tale status sia stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
b.
i frutti provengono da un’area che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Bactrocera latifrons (Hendel), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, che è menzionata nel certificato fitosanitario, a condizione che tale status sia stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
c.
nessun indizio della presenza di Bactrocera latifrons (Hendel) è stato osservato nel luogo di produzione e nelle sue immediate vicinanze dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo, nel corso di ispezioni ufficiali effettuate almeno una volta al mese nei tre mesi precedenti il raccolto, e nessuno dei frutti raccolti nel luogo di produzione ha evidenziato, nel corso di adeguati esami ufficiali, indizi della presenza di Bactrocera latifrons (Hendel),
e
nel certificato fitosanitario figurano informazioni sulla tracciabilità;
oppure
d.
i frutti sono stati oggetto di un approccio sistemico efficace o di un trattamento efficace successivo alla raccolta per garantire l’assenza diBactrocera latifrons (Hendel), e
l’uso di un approccio sistemico o informazioni sul metodo di trattamento sono indicati sul certificato fitosanitario, purché l’approccio sistemico o il metodo di trattamento successivo alla raccolta siano stati comunicati, in anticipo e per iscritto, all’UFAG o alla Commissione Europea dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato.
72.2
Frutti di Annona L. e Caricapapaya L.

ex 0810.9092

0807.2000

Algeria, Angola, Benin Botswana, Burkina Faso, Burundi, Cabo Verde, Camerun, Ciad, Comore, Congo, Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea, Eswatini, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Gibuti, Guinea, Guinea-Bissau, Guinea equatoriale, Kenya, Lesotho, Liberia, Libia, Madagascar, Malawi, Mali, Marocco, Mauritania, Maurizio, Mayotte, Mozambico, Namibia, Niger, Nigeria, Repubblica centrafricana, Repubblica democratica del Congo, Riunione, Ruanda, Sao Tomé e Principe, Senegal, Seychelles, Sierra Leone, Somalia, Sud Africa, Sud Sudan, Sudan, Tanzania, Togo, Tunisia, Uganda, Zambia, Zimbabwe

Afghanistan, Arabia Saudita, Bahrain, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Giappone, Giordania, India, Indonesia, Iran, Iraq, Kazakhstan, Kirghizistan, Kuwait, Libano, Laos, Libano, Malaysia, Maldive, Mongolia, Myan-mar/Birmania, Nepal, Oman, Pakistan, Qatar, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Russia [solo le parti seguenti: distretto federale dell’estremo oriente (Dalnevostochny federalny okrug), distretto federale siberiano (Sibirsky federalny okrug) e distretto federale degli Urali (Uralsky federalny okrug)], Singapore, Siria, Sri Lanka, Sultanato del Brunei Darussalam, Tagikistan, Thailandia, Timor Est, Turkmenistan, Uzbekistan, Vietnam e Yemen

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i frutti sono originari di un Paese riconosciuto indenne da Bactrocera dorsalis (Hendel), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, a condizione che tale status sia stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
b.
i frutti provengono da un’area che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Bactrocera dorsalis (Hendel), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, che è menzionata nel certificato fitosanitario, a condizione che tale status sia stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
c.
nessun indizio della presenza di Bactrocera dorsalis (Hendel) è stato osservato nel luogo di produzione e nelle sue immediate vicinanze dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo, nel corso di ispezioni ufficiali effettuate almeno una volta al mese nei tre mesi precedenti il raccolto, e nessuno dei frutti raccolti nel luogo di produzione ha evidenziato, nel corso di adeguati esami ufficiali, indizi della presenza di Bactrocera dorsalis (Hendel),
e
nel certificato fitosanitario figurano informazioni sulla tracciabilità;
oppure
d.
i frutti sono stati oggetto di un approccio sistemico efficace o di un trattamento efficace successivo alla raccolta per garantire l’assenza di Bactrocera dorsalis(Hendel) e l’uso di un approccio sistemico o informazioni sul metodo di trattamento sono indicati sul certificato fitosanitario, purché l’approccio sistemico o il metodo di trattamento successivo alla raccolta siano stati comunicati, in anticipo e per iscritto, all’UFAG o alla Commissione Europea dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato.

72.3 Frutti di Psidium guajava L.

ex 0804.5000

Algeria, Angola, Benin Botswana, Burkina Faso, Burundi, Cabo Verde, Camerun, Ciad, Comore, Congo, Costa d’Avorio, Egitto, Eritrea, Eswatini, Etiopia, Gabon, Gambia, Ghana, Gibuti, Guinea, Guinea-Bissau, Guinea equatoriale, Kenya, Lesotho, Liberia, Libia, Madagascar, Malawi, Mali, Marocco, Mauritania, Maurizio, Mayotte, Mozambico, Namibia Niger, Nigeria, Repubblica centrafricana, Repubblica democratica del Congo, Riunione, Ruanda, Sao Tomé e Principe, Senegal, Seychelles, Sierra Leone, Somalia, Sud Africa, Sud Sudan, Sudan, Tanzania, Togo, Tunisia, Uganda, Zambia, Zimbabwe Afghanistan, Arabia Saudita, Bahrain, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Giappone, Giordania, India, Indonesia, Iran, Iraq, Kazakhstan, Kirghizistan, Kuwait, Libano, Laos, Libano, Malaysia, Maldive, Mongolia, Myanmar/Birmania, Nepal, Oman, Pakistan, Qatar, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Russia [solo le parti seguenti: distretto federale dell’estremo oriente (Dalnevostochny federalny okrug), distretto federale siberiano (Sibirsky federalny okrug) e distretto federale degli Urali (Uralsky federalny okrug)], Singapore, Siria, Sri Lanka, Sultanato del Brunei Darussalam, Tagikistan, Thailandia, Timor Est, Turkmenistan, Uzbekistan, Vietnam e Yemen

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i frutti sono originari di un Paese riconosciuto indenne da Bactrocera dorsalis (Hendel) e Bactrocera zonata (Saunders), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, a condizione che tale status sia stato comunicato all’UFAG alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
b.
i frutti provengono da un’area che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Bactrocera dorsalis (Hendel) e Bactrocera zonata (Saunders), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, che è menzionata nel certificato fitosanitario, a condizione che tale status sia stato comunicato all’UFAG o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
c.
nessun indizio della presenza di Bactrocera dorsalis (Hendel) e Bactrocera zonata (Saunders) è stato osservato nel luogo di produzione e nelle sue immediate vicinanze dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo, nel corso di ispezioni ufficiali effettuate almeno una volta al mese nei tre mesi precedenti il raccolto, e nessuno dei frutti raccolti nel luogo di produzione ha evidenziato, nel corso di adeguati esami ufficiali, indizi della presenza di Bactrocera dorsalis (Hendel) e Bactrocera zonata (Saunders),
e
nel certificato fitosanitario figurano informazioni sulla tracciabilità;
oppure
d.
i frutti sono stati oggetto di un approccio sistemico efficace o di un trattamento efficace successivo alla raccolta per garantire l’assenza di Bactrocera dorsalis (Hendel) e Bactrocera zonata (Saunders) e l’uso di un approccio sistemico o informazioni sul metodo di trattamento sono indicati sul certificato fitosanitario, purché l’approccio sistemico o il metodo di trattamento successivo alla raccolta siano stati comunicati, in anticipo e per iscritto, all’UFAG o alla Commissione Europea dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato.

73. Sementi di Zea mays L.

1005.1000

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che:

a.
le sementi sono originarie di un Paese riconosciuto indenne da Pantoea stewartii subsp. stewartii (Smith) Mergaert, Verdonck & Kersters, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
le sementi provengono da un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Pantoea stewartii subsp. stewartii (Smith) Mergaert, Verdonck & Kersters, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, che è menzionata nel certificato fitosanitario;
oppure
c.
un campione rappresentativo di sementi è stato sottoposto a prove durante le quali è risultato esente da Pantoea stewartii subsp. stewartii (Smith) Mergaert, Verdonck & Kersters. Le dimensioni del campione da sottoporre a ispezione devono essere tali da consentire almeno il rilevamento di un livello d’infestazione dello 0,5 % con un grado di affidabilità del 99 %. Tuttavia in caso di lotti di dimensioni inferiori a 8 000 sementi, un campione rappresentativo di 10% del lotto è stato sottoposto a prove durante le quali è risultato esente da Pantoea stewartii subsp. stewartii (Smith) Mergaert, Verdonck & Kersters.

74. Sementi dei generi Triticum L., Secale L.
e xTriticosecale Wittm. ex A. Camus

1001.1100

1001.9100

1002.1000

1008.6010

Afghanistan, India, Iran, Iraq, Messico, Nepal, Pakistan, Stati Uniti d’America e Sudafrica, in cui Tilletia indica Mitra è notoriamente presente

Dichiarazione ufficiale che le sementi provengono da un’area in cui Tilletia indica Mitra è notoriamente assente. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario alla rubrica «Luogo di origine».

75. Semi dei generi Triticum L., Secale L. e xTriticosecale Wittm.
ex A. Camus

1001.19

1001.99

1002.90

ex 1008.60

Afghanistan, India, Iran, Iraq, Messico, Nepal, Pakistan, Stati Uniti d’America e Sudafrica, in cui Tilletia indica Mitra è notoriamente presente

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i semi provengono da un’area notoriamente indenne da Tilletia indica Mitra. Il nome dell’area o delle aree è indicato nel certificato fitosanitario alla rubrica «Luogo di origine»;
oppure
b.
nessun sintomo di Tilletia indica Mitra è stato riscontrato sui vegetali nel luogo di produzione durante l’ultimo ciclo vegetativo completo e sono stati prelevati campioni rappresentativi dei semi sia al momento della raccolta sia prima della spedizione, sono stati sottoposti ad analisi e sono risultati indenni da Tilletia indica Mitra; le suddette informazioni sono menzionate nel certificato fitosanitario alla rubrica «Nome del prodotto» con la dicitura «sottoposti ad analisi e risultati indenni da Tilletia indica Mitra».

76. Legname di conifere (Pinopsida), escluso quello di Thuja L. e Taxus L., escluso il legname in forma di:

piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami ottenuti completamente o in parte da dette conifere,
materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli, anche effettivamente utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello delle spedizioni e che rispettano le stesse prescrizioni fitosanitarie della Svizzera o dell’Unione europea, come il legname della spedizione,
legname di Libocedrus decurrens Torr., laddove sia provato che il legname è stato trattato o lavorato per la produzione di matite mediante trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 82 °C per un periodo di 7–8 giorni,
ma compreso quello che non ha conservato
la superficie rotonda naturale

ex 4401.1100

ex 4403.1100

4403.2100

4403.2200

4403.2300

4403.2400

ex 4403.2500

ex 4403.2600

ex 4404.1000

ex 4406.1100

ex 4406.9100

4407.11

4407.12

4407.13

4407.14

ex 4407.1910

ex 4407.1990

ex 4408.1000

ex 4409.1000

ex 4416.0000

ex 9406.1000

Canada, Cina, Giappone, Kanada, Messico, Repubblica di Corea, Stati Uniti d’America e Taiwan, in cui Bursaphelenchus xylophilus (Steiner et Buhrer) Nickle et al. è notoriamente presente

Dichiarazione ufficiale che il legname è stato sottoposto a:

a.
un idoneo trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, indicato dal marchio «HT» sul legname o sull’eventuale imballaggio, conformemente agli usi correnti, e nel certificato fitosanitario,
e
dichiarazione ufficiale che, dopo il trattamento, il legname è stato trasportato fino a lasciare il Paese che rilascia tale dichiarazione al di fuori della stagione di volo del vettore Monochamus, tenendo conto di un margine di sicurezza di altre 4 settimane all’inizio e alla fine della stagione di volo prevista o, tranne nel caso del legname scortecciato, con un rivestimento protettivo che impedisce l’infestazione da parte di Bursaphelenchus xylophilus (Steiner e Bührer) Nickle et al. o del suo vettore;
oppure
b.
un’idonea fumigazione conforme a una specifica approvata dall’UFAM, indicata nel certificato fitosanitario menzionando il principio attivo, la temperatura minima del legname, la concentrazione (g/m3) e il tempo di esposizione;
oppure
c.
un’idonea impregnazione chimica sotto pressione utilizzando un prodotto approvato dall’UFAM, indicata nel certificato fitosanitario menzionando il principio attivo, la pressione (psi o kPa) e la concentrazione (%);
oppure
d.
un idoneo trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, e ad essiccazione in forno sino alla riduzione del suo tenore di umidità a meno del 20 %, espresso in percentuale di materia secca, secondo un adeguato schema tempo/temperatura, indicato dal marchio «kiln-dried» o «K.D.» o da un altro marchio internazionalmente riconosciuto unitamente al marchio «HT», apposto sul legname o sull’eventuale imballaggio, conformemente agli usi correnti, e nel certificato fitosanitario.

77. Legname di conifere (Pinopsida) in forma di piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami ottenuti completamente o in parte da dette conifere

4401.2100

ex 4401.4100

ex 4401.4900

Canada, Cina, Giappone, Messico, Repubblica

Dichiarazione ufficiale che il legname è stato sottoposto a:

a.
un idoneo trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, menzionato nel certificato fitosanitario,
e
dichiarazione ufficiale che, dopo il trattamento, il legname è stato trasportato fino a lasciare il Paese che rilascia tale dichiarazione al di fuori della stagione di volo del vettore Monochamus, tenendo conto di un margine di sicurezza di altre 4 settimane all’inizio e alla fine della stagione di volo prevista o, tranne nel caso del legname scortecciato, con un rivestimento protettivo che impedisce l’infestazione da parte del Bursaphelenchusxylophilus (Steiner e Bührer) Nickle et al. o del suo vettore;
oppure
b.
un’idonea fumigazione conforme a una specifica approvata dall’UFAM, indicata nei certificati fitosanitari menzionando il principio attivo, la temperatura minima del legname, la concentrazione (g/m3) e il tempo di esposizione (h);
oppure
c.
un idoneo trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, e a essiccazione in forno sino alla riduzione del suo tenore di umidità a meno del 20 %, espresso in percentuale di materia secca, secondo un adeguato schema tempo/temperatura, trattamento indicato dal marchio «kiln-dried» o «K.D.» o da un altro marchio internazionalmente riconosciuto unitamente al marchio «HT», apposto sul legname o sull’eventuale imballaggio, conformemente agli usi correnti, e nel certificato fitosanitario.

78. Legname di Thuja L. e Taxus L., escluso il legname in forma di:

piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami ottenuti completamente o in parte da dette conifere,
materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli, anche effettivamente utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello delle spedizioni e che rispettano le stesse prescrizioni fitosanitarie della Svizzera o dell’Unione europea, come il legname della spedizione,
ma compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda naturale

ex 4401.1100

ex 4403.1100

ex 4403.2500

ex 4403.2600

ex 4404.1000

ex 4406.1100

ex 4406.9100

ex 4407.1910

ex 4407.1990

ex 4408.1000

ex. 4409.1000

ex 4416.0000

ex 9406.1000

Canada, Cina, Giappone, Messico, Repubblica di Corea, Stati Uniti d’America e Taiwan, in cui Bursaphelenchus xylophilus (Steiner e Bührer) Nickle et al. è notoriamente presente

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
è scortecciato;
oppure
b.
è stato essiccato in forno sino alla riduzione del suo tenore di umidità a meno del 20 %, espresso in percentuale di materia secca, secondo un adeguato schema tempo/temperatura, indicato dal marchio «kiln-dried» o «K.D.» o da un altro marchio internazionalmente riconosciuto, apposto sul legname o sull’eventuale imballaggio, conformemente agli usi correnti;
oppure
c.
è stato sottoposto a un idoneo trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, indicato dal marchio «HT» sul legname o sull’eventuale imballaggio, conformemente agli usi correnti, e nel certificato fitosanitario;
oppure
d.
è stato sottoposto a un’idonea fumigazione conforme a una specifica approvata dall’UFAM, indicata nel certificato fitosanitario menzionando il principio attivo, la temperatura minima del legname, la concentrazione (g/m3) e il tempo di esposizione (h);
oppure
e.
è stato sottoposto a un’idonea impregnazione chimica sotto pressione utilizzando un prodotto approvato dall’UFAM, indicata nel certificato fitosanitario menzionando il principio attivo, la pressione (psi o kPa) e la concentrazione (%).

79. Legname di conifere (Pinopsida), escluso il legname in forma di:

piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami ottenuti completamente o in parte da dette conifere,
materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli, effettivamente utilizzati o non utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sosten­gono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello delle spedizioni e che rispettano le stesse prescrizioni fitosanitarie della Svizzera o dell’Unione europea, come il legname della spedizione,
ma compreso quello
che non ha conservato la superficie rotonda naturale

4401.1100

4403.1100

4403.2100

4403.2200

4403.2300

4403.2400

4403.2500

4403.2600

4404.1000

4406.1100

4406.9100

4407.1110

4407.1190

4407.1210

4407.1290

4407.1310

4407.1390

4407.1410

4407.1490

4407.1910

4407.1990

4408.1000

ex 4409.1000

ex 4416.0000

ex 9406.1000

Kazakhstan, Russia
e Turchia

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
proviene da aree notoriamente indenni da:
i.
Monochamus spp. (popolazioni non europee),
ii.
Pissodes cibrianiO’Brien, Pissodes fasciatus Leconte, Pissodes nemorensis Germar,Pissodes nitidus Roelofs, Pissodes punctatus Langor & Zhang, Pissodes strobi (Peck), Pissodes terminalis Hopping, Pissodes yunnanensis Langor & Zhang e Pissodes zitacuarense Sleeper,
iii.
Scolytinae spp. (specie non europee),
e indicate nel certificato fitosanitario alla rubrica «Luogo di origine»;
oppure
b.
è scortecciato e privo di perforazioni provocate da insetti del genere Monochamus spp. (popolazioni non europee), in quest’ambito considerate se di diametro superiore a 3 mm;
oppure
c.
è stato essiccato in forno sino alla riduzione del suo tenore di umidità a meno del 20 %, espresso in percentuale di materia secca, secondo un adeguato schema tempo/temperatura, trattamento indicato dal marchio «kiln-dried» o «K.D.» o da un altro marchio internazionalmente riconosciuto, apposto sul legname o sull’eventuale imballaggio, conformemente agli usi correnti;
oppure
d.
è stato sottoposto a un idoneo trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, indicato dal marchio «HT» sul legname o sull’eventuale imballaggio, conformemente agli usi correnti, e nel certificato fitosanitario;
oppure
e.
è stato sottoposto a un’idonea fumigazione conforme a una specifica approvata dall’UFAM, indicata nel certificato fitosanitario menzionando il principio attivo, la temperatura minima del legname, la concentrazione (g/m3) e il tempo di esposizione (h);
oppure
f.
è stato sottoposto a un’idonea impregnazione chimica sotto pressione utilizzando un prodotto approvato dall’UFAM, indicata nel certificato fitosanitario menzionando il principio attivo, la pressione (psi o kPa) e la concentrazione (%).

80. Legname di conifere (Pinopsida), escluso il legname in forma di:

piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami ottenuti completamente o in parte da dette conifere,
materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli, effettivamente utilizzati o non utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello delle spedizioni e che rispettano le stesse prescrizioni fitosanitarie della Svizzera o dell’Unione europea, come il legname della spedizione,
ma compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda naturale

4401.1100

4403.1100

4403.2100

4403.2200

4403.2300

4403.2400

4403.2500

4403.2600

4404.1000

4406.1100

4406.9100

4407.1110

4407.1190

4407.1210

4407.1290

4407.1310

4407.1390

4407.1410

4407.1490

4407.1910

4407.1990

4408.1000

ex 4409.1000

ex 4416.0000

ex 9406.1000

Tutti gli Stati terzi, esclusi:

Albania, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Georgia, Isole Canarie, Isole Färöer, Islanda, Kazahstan, Macedonia del Nord, Moldavia, Monaco, Montenegro, Norvegia, Russia, San Marino, Serbia, Turchia e Ucraina,
Canada, Cina, Giappone, Messico, Repubblica di Corea, Stati Uniti d’America e Taiwan, in cui Bursaphelenchus xylophilus (Steiner e Bührer) Nickle et al. è notoriamente presente

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
è scortecciato e privo di perforazioni provocate da insetti del genere Monochamus spp. (popolazioni non europee), in quest’ambito considerate se di diametro superiore a 3 mm;
oppure
b.
è stato essiccato in forno sino alla riduzione del suo tenore di umidità a meno
del 20 %, espresso in percentuale di materia secca, secondo un adeguato schema tempo/temperatura, trattamento indicato dal marchio «kiln-dried» o «K.D.»
o da un altro marchio internazionalmente riconosciuto, apposto sul legname
o sull’eventuale imballaggio, conformemente agli usi correnti;
oppure
c.
è stato sottoposto a un’idonea fumigazione conforme a una specifica approvata dall’UFAM, indicata nel certificato fitosanitario menzionando il principio attivo, la temperatura minima del legname, la concentrazione (g/m3) e il tempo di esposizione (h);
oppure
d.
è stato sottoposto a un’idonea impregnazione chimica sotto pressione utilizzando un prodotto approvato dall’UFAM, indicata nel certificato fitosanitario menzionando il principio attivo, la pressione (psi o kPa) e la concentrazione (%);
oppure
e.
è stato sottoposto a un idoneo trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, indicato dal marchio «HT»
sul legname o sull’eventuale imballaggio, conformemente agli usi correnti, e nel certificato fitosanitario.

81. Legname in forma di piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami ottenuti completamente o in parte da conifere (Pinopsida)

4401.2100

ex 4401.4100

ex 4401.4900

Tutti gli Stati terzi, esclusi:

Albania, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Georgia, Isole Canarie, Isole Färöer, Islanda, Macedonia del Nord, Moldavia, Monaco, Montenegro, Norvegia, Regno Unito, San Marino, Serbia e Ucraina,

ed esclusi Canada, Cina, Giappone, Messico, Repubblica di Corea, Stati Uniti d’America e Taiwan, in cui Bursaphelenchus xylophilus (Steiner e Bührer) Nickle et al. è notoriamente presente

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
proviene da aree notoriamente indenni da Monochamus spp. (popolazioni non europee), Pissodes cibrianiO’Brien, Pissodes fasciatusLeconte, Pissodes nemorensis Germar, Pissodes nitidus Roelofs, Pissodes punctatus Langor & Zhang, Pissodes strobi (Peck), Pissodes terminalis Hopping, Pissodes yunnanensis Langor & Zhang e Pissodes zitacuarense Sleeper, Scolytinae spp. (non-europee).
L’area è indicata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Luogo d’origine»;
oppure
b.
è stato prodotto da legname rotondo scortecciato;
oppure
c.
è stato sottoposto ad essiccazione in forno sino alla riduzione del suo tenore di umidità a meno del 20 %, espresso in percentuale di materia secca, secondo un adeguato schema tempo/temperatura;
oppure
d.
è stato sottoposto a un’idonea fumigazione conforme a una specifica approvata dall’UFAM, indicata nel certificato fitosanitario menzionando il principio attivo, la temperatura minima del legname, la concentrazione (g/m3) e il tempo di esposizione (h);
oppure
e.
è stato sottoposto a un idoneo trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, indicato nel certificato fitosanitario.

82. Corteccia di conifere
(Pinopsida) separata dal tronco

ex 1404.9000

ex 4401.4900

Tutti gli Stati terzi, esclusi:

Albania, Andorra, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Bosnia-Erzegovina, Georgia, Islanda, Isole Canarie, Isole Färöer, Macedonia del nord, Moldavia, Monaco, Montenegro, Norvegia, Regno Unito, Russia (soltanto le seguenti parti: Distretto federale centrale [Tsentralny federalny okrug], Distretto federale nordoccidentale [Severo-Zapadny federalny okrug], Distretto federale meridionale [Yuzhny federalny okrug], Distretto federale del Caucaso settentrionale [Severo-Kavkazsky federalny okrug] e Distretto federale del Volga [Privolzhsky federalny okrug]), San Marino, Serbia, Turchia e Ucraina

Dichiarazione ufficiale che la corteccia separata dal tronco:

a.
è stata sottoposta a un’idonea fumigazione utilizzando un fumigante approvato dall’UFAM, indicata nel certificato fitosanitario menzionando il principio attivo, la temperatura minima della corteccia, la concentrazione (g/m3) e il tempo di esposizione (h);
oppure
b.
è stata sottoposta a un idoneo trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo della corteccia, indicato nel certificato fitosanitario;
e
c.
dopo il trattamento la corteccia è stata trasportata fino a lasciare il Paese che rilascia tale dichiarazione al di fuori della stagione di volo del vettore Monochamus, tenendo conto di un margine di sicurezza di altre 4 settimane all’inizio e alla fine della stagione di volo prevista o con un rivestimento protettivo che impedisca l’infestazione da parte del Bursaphelenchus xylophilus (Steiner et Bührer) Nickle et al. o del suo vettore.

83. Legname di Juglans L. e Pterocarya Kunth, escluso il legname in forma di:

piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami ottenuti completamente o in parte da detti vegetali,
materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli, anche effettivamente utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello delle spedizioni e che rispettano le stesse prescrizioni fitosani­tarie della Svizzera o dell’Unione europea, come il legname della spedizione,
ma compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda naturale

ex 4401.1200

ex 4403.1290

ex 4403.9900

ex 4404.2000

ex 4406.1200

ex 4407.9910

ex 4407.9980

ex 4408.9000

ex 4416.0000

ex 9406.1000

Stati Uniti d’America

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
proviene da un’area indenne da Geosmithia morbida Kolarík, Freeland, Utley & Tisserat e dal suo vettore Pityophthorus juglandis Blackman, istituita dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali nel rispetto delle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare»;
oppure
b.
è stato sottoposto a un idoneo trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 40 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, indicato dal marchio «HT» sul legname o sull’eventuale imballaggio, conformemente agli usi correnti, e nel certificato fitosanitario;
oppure
c.
è stato squadrato in modo da eliminare completamente la superficie rotonda naturale.

84. Corteccia separata dal tronco e legname di Juglans L. e Pterocarya Kunth, in forma di:

piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami ottenuti completamente o in parte da detti vegetali

ex 1404.90

ex 4401.2200

ex 4401.4100

ex 4401.4900

Stati Uniti d’America

Dichiarazione ufficiale che il legname o la corteccia separata dal tronco:

a.
proviene da un’area indenne da Geosmithia morbida Kolarík, Freeland, Utley & Tisserat e dal suo vettore Pityophthorus juglandis Blackman, istituita dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali nel rispetto delle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare»;
oppure
b.
sono stati sottoposti a un idoneo trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 40 minuti senza interruzioni nell’intero profilo della corteccia o del legname, menzionato nel certificato fitosanitario.

85. Legname di Acer saccharum Marsh., compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda naturale, eccetto in forma di:

legname destinato alla produzione di fogli da impiallacciatura,
piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami,
materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spaliere di palette, paglioli, anche effettivamente utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello delle spedizioni e che rispettano le stesse prescrizioni fitosanitarie della Svizzera o dell’Unione europea, come il legname della spedizione

ex 4401.1200

ex 4403.1290

ex 4403.9900

ex 4404.2000

ex 4406.1200

ex 4406.9200

4407.9310

4407.9390

ex 4416.0000

ex 9406.1000

Canada e Stati Uniti d’America

Dichiarazione ufficiale che il legname è stato essiccato in forno sino alla riduzione del suo tenore di umidità a meno del 20 %, espresso in percentuale di materia secca, secondo un adeguato schema tempo/temperatura, trattamento indicato dal marchio «kiln-dried» o «K.D.» o da un altro marchio internazionalmente riconosciuto, apposto sul legname o sull’eventuale imballaggio, conformemente agli usi correnti.

86.
Legname di Acer saccharumMarsh. Destinato alla produzione di fogli da impiallacciatura

ex 4403.12

4407.9310

4407.9390

ex 4408.90

Canada e Stati Uniti d’America

Dichiarazione ufficiale che il legname proviene da aree notoriamente indenni da Davidsoniella virescens (R.W. Davidson) Z.W. De Beer, T.A. Duong & M.J. Wingf Moreau ed è destinato alla produzione di fogli da impiallacciatura.

87.
Legname di Chionanthus virginicus L., Fraxinus L., Juglans ailantifolia Carr., Juglans mandshurica Maxim., Ulmus davidianaPlanch. e Pterocarya rhoifolia Siebold & Zucc., escluso in forma di:
piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami ottenuti completamente o in parte da detti alberi,
materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli, anche effettivamente utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello delle spedizioni e che rispettano le stesse prescrizioni fitosanitarie della Svizzera o dell’Unione europea, come il legname della spedizione,
ma compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, e mobili e altri oggetti di legno non trattato

ex 4401.1200

ex 4403.1290

ex 4403.9900

ex 4404.2000

ex 4406.1200

ex 4406.9200

4407.9510

4407.9590

ex 4407.9910

ex 4407.9980

ex 4408.9000

ex 4409.2900

ex 4416.0000

ex 9406.1000

Canada, Cina, Giappone, Mongolia, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Russia, Stati Uniti d’America e Taiwan

Dichiarazione ufficiale che:

a.
il legname è originario di un’area riconosciuta indenne da Agrilus planipennis Fairmaire, istituita dall’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese d’origine nel rispetto delle norme internazionali per le misure fitosanitarie, e situata a una distanza minima di 100 km dall’area nota in cui è stata confermata ufficialmente la presenza dell’organismo nocivo specificato; l’area è menzionata nel certificato fitosanitario e tale status dell’area è stato comunicato all’UFAM o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato;
oppure
b.
la corteccia e almeno 2,5 cm dell’alburno esterno sono rimossi in un impianto autorizzato e sorvegliato dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali;
oppure
c.
il legname è stato trattato con radiazioni ionizzanti fino ad ottenere un assor­bimento minimo di 1 kGy in tutto lo spessore.

88. Legname in forma di piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami ottenuti completamente o in parte da Chionanthus virginicus L., Fraxinus L., Juglans ailantifolia Carr., Juglansmandshurica Maxim., Ulmus davidiana Planch. e Pterocarya rhoifolia Siebold & Zucc.

ex 4401.2200

ex 4401.4100

ex 4401.4900

ex 4404.2000

Bielorussia, Canada, Cina, Giappone, Mongolia, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Russia, Stati Uniti d’America, Taiwan e Ucraina

Dichiarazione ufficiale che il legname è originario di un’area riconosciuta indenne da Agrilus planipennis Fairmaire, istituita dall’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese d’origine nel rispetto delle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, e situata a una distanza minima di 100 km dall’area nota in cui è stata confermata ufficialmente la presenza dell’organismo nocivo specificato; l’area è menzionata nel certificato fitosanitario e tale status dell’area è stato comunicato all’UFAM o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato.

89. Corteccia separata dal tronco e oggetti di corteccia di Chionanthus virginicus L., Fraxinus L., Juglans ailantifolia Carr., Juglans mandshurica Maxim., Ulmus davidiana Planch. e Pterocarya rhoifolia Siebold & Zucc.

ex 1404.90

ex 4401.4900

Bielorussia, Canada, Cina, Giappone, Mongolia, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Russia, Stati Uniti d’America, Taiwan e Ucraina

Dichiarazione ufficiale che la corteccia è originaria di un’area riconosciuta indenne da Agrilus planipennis Fairmaire, istituita dall’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese d’origine nel rispetto delle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, e situata a una distanza minima di 100 km dall’area nota in cui è stata confermata ufficialmente la presenza dell’organismo nocivo specificato; l’area è menzionata nel certificato fitosanitario e tale status dell’area è stato comunicato all’UFAM o alla Commissione Europea, in anticipo e per iscritto, dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese terzo interessato.

90. Legname di Quercus L., escluso il legname in forma di:

piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami,
fusti, botti, tini, mastelli ed altri lavori da bottaio, e loro parti, in legno, comprese le doghe, ove esistano prove documentate che il legname è stato prodotto o lavorato mediante un trattamento termico con raggiungimento
di una temperatura minima di 176 °C per 20 minuti,
materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spaliere di palette, paglioli, anche effettivamente utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello delle spedizioni e che rispettano le stesse prescrizioni fitosani­tarie della Svizzera
o dell’Unione europea, come il legname della spedizione,
ma compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda naturale

ex 4401.1200

ex 4403.1290

4403.9100

ex 4404.2000

ex 4406.1200

ex 4406.9200

4407.9110

4407.9190

ex 4408.9000

ex 4416.0000

ex 9406.1000

Stati Uniti d’America

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
è stato squadrato in modo da eliminare completamente la superficie rotonda;
oppure
b.
è stato scortecciato e il suo tenore di acqua, espresso in percentuale della materia secca, è inferiore al 20 %;
oppure
c.
è stato scortecciato e disinfettato mediante un adeguato trattamento termico ad aria o ad acqua;
oppure
d.
se segato, con o senza residui di corteccia attaccati, è stato essiccato in forno sino alla riduzione del suo tenore di umidità a meno del 20 %, espresso in percentuale di materia secca, secondo un adeguato schema tempo/temperatura, trattamento indicato dal marchio «kiln-dried» o «K.D.» o da un altro marchio internazionalmente riconosciuto, apposto sul legname o sull’eventuale imballaggio, conformemente agli usi correnti.

91. Legname in forma di piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami ottenuti completamente o in parte da Quercus L.

ex 4401.2200

ex 4401.4100

ex 4401.4900

Stati Uniti d’America

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
è stato essiccato in forno sino alla riduzione del suo tenore di umidità a meno del 20 %, espresso in percentuale di materia secca, secondo un adeguato schema tempo/temperatura;
oppure
b.
è stato sottoposto a un’idonea fumigazione conforme a una specifica approvata dall’UFAM, indicata nel certificato fitosanitario menzionando il principio attivo, la temperatura minima del legname, la concentrazione (g/m3) e il tempo di esposizione (h);
oppure
c.
è stato sottoposto a un idoneo trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, indicato nel certificato fitosanitario.

92. Legname di Betula L., escluso il legname in forma di:

piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami ottenuti completamente o in parte da detti alberi,
materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli, anche effettivamente utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello delle spedizioni e che rispettano le stesse prescrizioni fitosani­tarie della Svizzera o dell’Unione europea, come il legname della spedizione,
ma compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, e mobili e altri oggetti di legno non trattato

ex 4401.1200

ex 4403.12

4403.9600

ex 4404.2000

ex 4406.1200

ex 4406.9200

4407.9610

4407.9690

ex 4408.9000

ex 4416.0000

ex 9406.1000

Canada e Stati Uniti d’America, Stati in cui Agrilus anxius Gory è notoriamente presente

Dichiarazione ufficiale che:

a.
la corteccia e almeno 2,5 cm dell’alburno esterno sono rimossi in un impianto autorizzato e sorvegliato dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali;
oppure
b.
il legname è stato trattato con radiazioni ionizzanti fino ad ottenere un assorbimento minimo di 1 kGy in tutto lo spessore.

93. Piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami di legno ottenuti completamente o in parte da Betula L.

ex 4401.2200

ex 4401.4100

ex 4401.4900

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che il legname proviene da un Paese notoriamente indenne da Agrilus anxius Gory.

94. Corteccia e oggetti di corteccia di Betula L.

ex 1404.90

ex 4401.4900

Canada e Stati Uniti d’America, Stati in cui Agrilus anxius Gory è notoriamente presente

Dichiarazione ufficiale che la corteccia è priva di legno.

95. Legname di Platanus L., escluso:

materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli, anche effettivamente utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello delle spedizioni e che rispettano le stesse prescrizioni fitosanitarie della Svizzera o dell’Unione europea, come il legname della spedizione,
ma compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, e il legname
in forma di piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami ottenuti completamente o in parte da Platanus L.

ex 4401.1200

ex 4403.12

ex 4403.9900

ex 4404.2000

ex 4406.1200

ex 4406.9200

ex 4407.9910

ex 4407.9980

ex 4408.9000

ex 4416.0000

ex 9406.1000

Albania, Armenia, Stati Uniti d’America e Turchia

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
proviene da un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Ceratocystis platani (J. M. Walter) Engelbr. & T. C. Harr. conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare»;
oppure
b.
è stato essiccato in forno sino alla riduzione del suo tenore di umidità a meno del 20 %, espresso in percentuale di materia secca, secondo un adeguato schema tempo/temperatura, trattamento indicato dal marchio «kiln-dried» o «K.D.» o da un altro marchio internazionalmente riconosciuto, apposto sul legname o sull’eventuale imballaggio, conformemente agli usi correnti.

96. Legname di Populus L., eccetto legname in forma di:

piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami,
materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli, anche effettivamente utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello delle spedizioni e che rispettano le stesse prescrizioni fitosani­tarie della Svizzera o dell’Unione europea, come il legname della spedizione,
ma compreso quello
che non ha conservato
la superficie rotonda naturale

ex 4401.1200

ex 4403.12

ex 4403.9700

ex 4404.2000

ex 4406.1200

ex 4406.9200

4407.9710

4407.9790

ex 4408.9000

ex 4416.0000

ex 9406.1000

0

Tutti gli Stati del continente americano

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
è scortecciato;
oppure
b.
è stato essiccato in forno sino alla riduzione del suo tenore di umidità a meno del 20 %, espresso in percentuale di materia secca, secondo un adeguato schema tempo/temperatura, trattamento indicato dal marchio «kiln-dried» o «K.D.» o da un altro marchio internazionalmente riconosciuto, apposto sul legname o sull’eventuale imballaggio, conformemente agli usi correnti.

97. Legname in forma di piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami ottenuti completamente o in parte da:

a.
Acer saccharum Marsh.,
b.
Populus L.

ex 4401.2200

ex 4401.4100

ex 4401.4900

a.
Canada e Stati Uniti d’America
b.
Tutti gli Stati del continente americano

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
è stato prodotto da legname rotondo scortecciato;
oppure
b.
è stato essiccato in forno sino alla riduzione del suo tenore di umidità a meno del 20 %, espresso in percentuale di materia secca, secondo un adeguato schema tempo/temperatura;
oppure
c.
è stato sottoposto a un’idonea fumigazione conforme a una specifica approvata dall’UFAM, indicata nel certificato fitosanitario menzionando il principio attivo, la temperatura minima del legname, la concentrazione (g/m3) e il tempo di esposizione (h);
oppure
d.
è stato sottoposto a un idoneo trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, menzionato nel certificato fitosanitario.

98 Legname di Amelanchier Medik., Aronia Medik., Cotoneaster Medik., Crataegus L., Cydonia Mill., Malus Mill., Prunus L., Pyracantha M. Roem., Pyrus L. e Sorbus L., escluso il legname in forma di:

piccole placche, segatura e trucioli, ottenuti completamente o in parte da tali vegetali,
materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli, anche effettivamente utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello delle spedizioni e che rispettano le stesse prescrizioni fitosani­tarie della Svizzera o dell’Unione europea, come il legname della spedizione,
ma compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda naturale

ex 4401.1200

ex 4403.12

ex 4403.9900

ex 4404.2000

ex 4406.1200

ex 4406.9200

ex 4407.9910

ex 4407.9980

ex 4408.9000

ex 4416.0000

ex 9406.1000

Canada e Stati Uniti d’America

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
proviene da un’area indenne da Saperda candida Fabricius, istituita dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplemen­tare»;
oppure
b.
è stato sottoposto a un idoneo trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, menzionato nel certificato fitosanitario;
oppure
c.
è stato sottoposto a un trattamento con adeguate radiazioni ionizzanti fino ad ottenere un assorbimento minimo di 1 kGy attraverso tutto lo spessore, menzionato nel certificato fitosanitario.

99. Legname in forma di piccole placche, ottenuto completamente o in parte da Amelanchier Medik., Aronia Medik., Cotoneaster Medik., Crataegus L., Cydonia Mill., Malus Mill., Prunus L., Pyracantha M. Roem., Pyrus L. e Sorbus L.

ex 4401.2200

ex 4401.4900

Canada e Stati Uniti d’America

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
proviene da un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Saperda candida Fabricius conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare»;
oppure
b.
è stato lavorato in pezzi di dimensioni non superiori a 2,5 cm in spessore e larghezza;
oppure
c.
è stato sottoposto a un idoneo trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, menzionato nel certificato fitosanitario.

100. Legname di Prunus L., escluso il legname in forma di:

piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami ottenuti completamente o in parte da detti vegetali,
materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli, anche effettivamente utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello delle spedizioni e che rispettano le stesse prescrizioni fitosanitarie della Svizzera o dell’Unione europea, come il legname della spedizione,
ma compreso quello che non ha conservato la super­ficie rotonda naturale

x 4401.1200

ex 4403.12

ex 4403.9900

ex 4404.2000

ex 4406.1200

ex 4406.9200

4407.9410

4407.9490

ex 4407.9910

ex 4407.9980

ex 4408.9000

ex 4416.0000

ex 9406.1000

Cina, Giappone, Mongolia, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea e Vietnam

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
proviene da un’area indenne da Aromia bungii (Falderman), istituita dall’or­ganizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare»;
oppure
b.
è stato sottoposto a un idoneo trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, menzionato nel certificato fitosanitario;
oppure
c.
è stato sottoposto a un trattamento con adeguate radiazioni ionizzanti fino ad ottenere un assorbimento minimo di 1 kGy attraverso tutto lo spessore, menzionato nel certificato fitosanitario.

101. Legname in forma di piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami ottenuti completamente o in parte da Prunus L.

ex 4401.2200

ex 4401.4100

ex 4401.4900

Cina, Giappone, Mongolia, Repubblica democratica popolare di Corea, Repubblica di Corea e Vietnam

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
proviene da un’area che l’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Aromia bungii (Faldermann) conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie, menzionata nel certificato fitosanitario alla rubrica «Dichiarazione supplementare»;
oppure
b.
è stato lavorato in pezzi di dimensioni non superiori a 2,5 cm in spessore e larghezza;
oppure
c.
è stato sottoposto a un idoneo trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, menzionato nel certificato fitosanitario.
102.
Legname di Acacia Mill., Acer buergerianum Miq., Acer macrophyllum Pursh, Acer negundo L., Acer palmatum Thunb., Acer paxii Franch., Acer pseudoplatanus L., Aesculus californica (Spach) Nutt., Ailanthus altissima (Mill.) Swingle, Albizia falcate Backer ex Merr., Albizia julibrissin Durazz., Alectryon excelsus Gärtn., Alnus rhombifolia Nutt., Archontophoenix cunninghamiana H. Wendl. & Drude, Artocarpus integer (Thunb.) Merr., Azadirachta indica A. Juss., Baccharis salicina Torr. & A.Gray, Bauhinia variegata L., Brachychiton discolor F.Muell., Brachychiton populneus R.Br., Camellia semiserrata C.W. Chi, Camellia sinensis (L.) Kuntze, Canarium commune L., Castanospermum australe A. Cunningham & C.Fraser, Cercidium floridum Benth. ex A.Gray, Cercidium sonorae Rose & I. M.Johnst., Cocculus laurifolius DC., Combretum kraussii Hochst., Cupaniopsis anacardioides (A.Rich.) Radlk., Dombeya cacuminum Hochr., Erythrina corallodendron L., Erythrina coralloides Moc. & Sessé ex DC., Erythrina falcata Benth., Erythrina fusca Lour., Eucalyptus ficifolia F. Müll., Fagus crenata Blume, Ficus L., Gleditsia triacanthos L., Hevea brasiliensis (Willd. ex A. Juss) Muell.Arg., Howea forsteriana (F.Müller) Becc., Ilex cornuta Lindl. & Paxton, Inga vera Willd., Jacaranda mimosifolia D.Don, Koelreuteria bipinnata Franch., Liquidambar styraciflua L., Magnolia grandiflora L., Magnolia virginiana L., Mimosa bracaatinga Hoehne, Morus albaL., Parkinsonia aculeataL., Persea americanaMill., Pithecellobium lobatumBenth., Platanus x hispanica Mill. ex Münchh., Platanus mexicana Torr., Platanus occidentalis L., Platanus orientalis L., Platanus racemosa Nutt., Podalyria calyptrata Willd., Populus fremontii S.Watson, Populus nigra L., Populus trichocarpa Torr. & A.Gray ex Hook., Prosopis articulata S.Watson, Protium serratum Engl., Psoralea pinnata L., Pterocarya stenoptera C. DC., Quercus agrifolia Née, Quercus calliprinos Webb., Quercus chrysolepis Liebm, Quercus engelmannii Greene, Quercus ithaburensis Dence, Quercus lobata Née, Quercus palustris Marshall, Quercus robur L., Quercus suber L., Ricinus communis L., Salix alba L., Salix babylonica L., Salix gooddingii C. R.Ball, Salix laevigata Bebb, Salix mucronata Thnb., Shorea robusta C.F.Gaertn., Spathodea campanulata P.Beauv., Spondias dulcis Parkinson, Tamarix ramosissima Kar. ex Boiss., Virgilia oroboides subsp. ferrugine B.-E.van Wyk, Wisteria floribunda (Willd.) DC. e Xylosma avilae Sleumer,
escluso il legname in forma di:
piccole placche, particelle, segatura, avanzi o cascami, ottenuti completamente o in parte da tali vegetali,
materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli, anche effettivamente utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello delle spedizioni e che rispettano le stesse prescrizioni fitosanitarie della Svizzera e dell’Unione europea, come il legname della spedizione,

ma compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda naturale

ex 4401.1200

ex 4403.1290

4403.9100

4403.9300

4403.9700

4403.9800

ex 4403.9900

ex 4404.2000

ex 4406.1200

ex 4406.9200

4407.9110

4407.9190

4407.92

4407.9310

4407.9390

4407.9710

4407.9790

ex 4407.9910

ex 4407.9980

ex 4408.9000

ex 4409.2900

ex 4416.0000

ex 9406.1000

Tutti gli Stati terzi

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
è originario di un Paese riconosciuto indenne da Euwallacea fornicatus sensu lato, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
è originario di un’area che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Euwallacea fornicatus sensu lato, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
c.
è stato sottoposto a un adeguato trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni al fine di garantire l’assenza di Euwallacea fornicatus sensu lato nell’intero profilo del legname, da indicare nel certificato fitosanitario;
oppure
d.
è stato essiccato in forno sino alla riduzione del suo tenore di umidità a meno del 20 %, espresso in percentuale di materia secca secondo un adeguato schema tempo/temperatura, trattamento indicato dal marchio "kiln-dried" o "K.D." o da un altro marchio internazionalmente riconosciuto, apposto sul legname o sull’eventuale imballaggio, conformemente agli usi correnti.

103.
Legname di Artocarpus chaplasha Roxb., Artocarpus heterophyllus Lam., Artocarpus integer (Thunb.) Merr., Alnus formosana Makino, Bombax malabaricum DC., Broussonetia papyrifera (L.) Vent., Broussonetia kazinoki Siebold, Cajanus cajan (L.) Huth, Camellia oleifera C.Abel, Castanea Mill., Celtis sinensis Pers., Cinnamomum camphora (L.) J. Presl, Citrus L., Cunninghamia lanceolata (Lamb.) Hook., Dalbergia L.f., Eriobotrya japonica (Thunb.) Lindl., Ficus carica L., Ficus hispida L.f., Ficus infectoria Willd., Ficus retusa L., Juglans regia L., Maclura tricuspidata Carrière, Malus Mill., Melia azedarach L., Morus L., Populus L., Prunus pseudocerasus, Pyrus spp., Robinia pseudoacacia L., Salix L., Sapium sebiferum (L.) Roxb., Schima superba Gardner & Champ., Sophora japonica L., Trema amboinense (Willd.) Blume, Trema orientale (L.) Blume, Ulmus L., Vernicia fordii (Hemsl.) Airy Shaw e Xylosma G.Forst., escluso il legname in forma di:
piccole placche, particelle, segatura, avanzi o cascami, ottenuti completamente o in parte da tali vegetali,
materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli, anche effettivamente utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello delle spedizioni e che rispettano le stesse prescrizioni fitosanitarie della Svizzera e dell’Unione europea, come il legname della spedizione,
ma compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda naturale

ex 4401.1200

ex 4403.1290

4403.9700

ex 4403.9900

ex 4404.2000

ex 4406.1200

ex 4406.9200

4407.9310

4407.9390

4407.9410

4407.9490

4407.9710

4407.9790

ex 4407.9910

ex 4407.9980

ex 4408.9000

ex 4409.2900

ex 4416.0000

ex 9406.1000

Afghanistan, Arabia Saudita, Bahrain, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Giappone, Giordania, India, Indonesia, Iran, Iraq, Kazakhstan, Kirghizistan, Kuwait, Laos, Libano, Malaysia, Maldive, Mongolia, Myanmar/Birmania, Nepal, Oman, Pakistan, Qatar, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Russia [solo le parti seguenti: distretto federale dell’estremo oriente (Dalnevostochny federalny okrug), distretto federale siberiano (Sibirsky federalny okrug) e distretto federale degli Urali (Uralsky federalny okrug)], Singapore, Siria, Sri Lanka, Sultanato del Brunei Darussalam, Tagikistan, Thailandia, Timor Est, Turkmenistan, Uzbekistan, Vietnam e Yemen

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
è originario di un Paese riconosciuto indenne da Apriona germari (Hope), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
è originario di un’area che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Apriona germari (Hope), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
c.
è stato trattato con adeguate radiazioni ionizzanti fino ad ottenere un assorbimento minimo di 1 kGy attraverso tutto lo spessore;
oppure
d.
è scortecciato e la sua sezione trasversale non supera i 20 cm nel suo punto più spesso ed è stato sottoposto a un adeguato trattamento di fumigazione con fluoruro di solforile, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie.

104.
Legname in forma di piccole placche e avanzi, ottenuti completamente o in parte Artocarpus chaplasha Roxb., Artocarpus heterophyllus Lam., Artocarpus integer (Thunb.) Merr., Alnus formosana Makino, Bombax malabaricum DC., Broussonetia papyrifera (L.) Vent., Broussonetia kazinoki Siebold, Cajanus cajan (L.) Huth, Camellia oleifera C.Abel, Castanea Mill., Celtis sinensis Pers., Cinnamomum camphora (L.) J. Presl, Citrus spp., Cunninghamia lanceolata (Lamb.) Hook., Dalbergia L.f., Eriobotrya japonica (Thunb.) Lindl., Ficus carica L., Ficus hispida L.f., Ficus infectoria Willd., Ficus retusa L., Juglans regia L., Maclura tricuspidata Carrière, Malus Mill., Melia azedarach L., Morus L., Populus L., Prunus pseudocerasus, Pyrus spp., Robinia pseudoacacia L., Salix L., Sapium sebiferum (L.) Roxb., Schima superba Gardner & Champ., Sophora japonica L., Trema amboinense (Willd.) Blume, Trema orientale (L.) Blume, Ulmus L., Vernicia fordii (Hemsl.) Airy Shaw e Xylosma G.Forst.

ex 4401.2100

ex 4401.4900

Afghanistan, Arabia Saudita, Bahrain, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Giappone, Giordania, India, Indonesia, Iran, Iraq, Kazakhstan, Kirghizistan, Kuwait, Laos Libano, Malaysia, Maldive, Mongolia, Myanmar/Birmania, Nepal, Oman, Pakistan, Qatar, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Russia [solo le parti seguenti: distretto federale dell’estremo oriente (Dalnevostochny federalny okrug), distretto federale siberiano (Sibirsky federalny okrug) e distretto federale degli Urali (Uralsky federalny okrug)], Singapore, Siria, Sri Lanka, Sultanato del Brunei Darussalam, Tagikistan, Thailandia, Timor Est, Turkmenistan, Uzbekistan, Vietnam e Yemen

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
è originario di un Paese riconosciuto indenne da Apriona germari (Hope), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
è originario di un’area che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Apriona germari (Hope), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
c.
è stato lavorato in pezzi di dimensioni non superiori a 2,5 cm in spessore e larghezza;
oppure
d.
è stato sottoposto a un appropriato trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56°C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, da indicare sul certificato fitosanitario.

105.
Legname di Caesalpinia japonica Siebold & Zucc., Camellia sinensis (L.) Kuntze, Celtis sinensis Pers., Cercis chinensis Bunge, Chaenomeles sinensis (Thouin) Koehne, Cinnamomum camphora (L.) J.Presl, Citrus spp., Cornus kousa Bürger ex Hanse, Crataegus cordata Aiton, Debregeasia edulis (Siebold & Zucc.) Wedd., Diospyros kaki L., Eriobotrya japonica (Thunb.) Lindl., Enkianthus perulatus (Miq.) C.K.Schneid., Fagus crenataBlume, Ficus caricaL., Firmiana simplex(L.) W.Wight, Gleditsia japonicaMiq., Hovenia dulcisThunb., Lagerstroemia indicaL., Malus pumilaMill., MorusL., Platanus x hispanicaMill. ex Münchh., Platycarya strobilacea Siebold & Zucc., Populus L., Pterocarya rhoifolia Siebold & Zucc., Pterocarya stenoptera C.DC., Punica granatum L., Pyrus pyrifolia (Burm.f.) Nakai, Robinia pseudoacacia L., Salix L., Spiraea thunbergii Siebold ex Blume, Ulmus parvifolia Jacq., Villebrunea pedunculata Shirai, e Zelkova serrata (Thunb.) Makino, escluso il legname in forma di:
piccole placche, particelle, segatura, avanzi o cascami, ottenuti completamente o in parte da tali vegetali,
materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli, anche effettivamente utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello delle spedizioni e che rispettano le stesse prescrizioni fitosanitarie della Svizzera e dell’Unione europea, come il legname della spedizione,
ma compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda naturale

ex 4401.1200

ex 4403.1290

4403.9300

4403.9700

ex 4403.9900

ex 4404.2000

ex 4406.1200

ex 4406.9200

4407.9210

4407.9290

4407.9310

4407.9390

4407.9710

4407.9790

ex 4407.9910

ex 4407.9980

ex 4408.9000

ex 4409.2900

ex 4416.0000

ex 9406.1000

Afghanistan, Arabia Saudita, Bahrain, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Giappone, Giordania, India, Indonesia, Iran, Iraq, Kazakhstan, Kirghizistan, Kuwait, Laos, Libano, Malaysia, Maldive, Mongolia, Myanmar/Birmania, Nepal, Oman, Pakistan, Qatar, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Russia [solo le parti seguenti: distretto federale dell’estremo oriente (Dalnevostochny federalny okrug), distretto federale siberiano (Sibirsky federalny okrug) e distretto federale degli Urali (Uralsky federalny okrug)], Singapore, Siria, Sri Lanka, Sultanato del Brunei Darussalam, Tagikistan, Thailandia, Timor Est, Turkmenistan, Uzbekistan, Vietnam e Yemen

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
è originario di un Paese riconosciuto indenne da Apriona rugicollis Chevrolat, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
è originario di un’area che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Apriona rugicollis Chevrolat, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
c.
è stato sottoposto a un appropriato trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, da indicare sul certificato fitosanitario;
oppure
d.
è stato trattato con adeguate radiazioni ionizzanti fino ad ottenere un assorbimento minimo di 1 kGy attraverso tutto lo spessore;
oppure
e.
è scortecciato e la sua sezione trasversale non supera i 20 cm nel suo punto più spesso ed è stato sottoposto a un adeguato trattamento di fumigazione con fluoruro di solforile, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie.

106.
Legname in forma di piccole placche e avanzi, ottenuti completamente o in parte Caesalpinia japonica Siebold & Zucc., Camellia sinensis (L.) Kuntze, Celtis sinensis Pers., Cercis chinensis Bunge, Chaenomeles sinensis (Thouin) Koehne, Cinnamomum camphora (L.) J.Presl, Citrus spp., Cornus kousa Bürger ex Hanse, Crataegus cordata Aiton, Debregeasia edulis (Siebold & Zucc.) Wedd., Diospyros kaki L., Eriobotrya japonica (Thunb.) Lindl., Enkianthus perulatus (Miq.) C.K.Schneid., Fagus crenata Blume, Ficus carica L., Firmiana simplex (L.) W.Wight, Gleditsia japonica Miq., Hovenia dulcis Thunb., Lagerstroemia indica L., Malus pumila Mill., Morus L., Platanus x hispanica Mill. ex Münchh., Platycarya strobilacea Siebold & Zucc., Populus L., Pterocarya rhoifolia Siebold & Zucc., Pterocarya stenoptera C.DC., Punica granatum L., Pyrus pyrifolia (Burm.f.) Nakai, Robinia pseudoacacia L., Salix L., Spiraea thunbergii Siebold ex Blume, Ulmus parvifolia Jacq., Villebrunea pedunculata Shirai, e Zelkova serrata (Thunb.) Makino

ex 4401.2200

ex 4401.4900

Afghanistan, Arabia Saudita, Bahrain, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Giappone, Giordania, India, Indonesia, Iran, Iraq, Kazakhstan, Kirghizistan, Kuwait, Laos, Libano, Malaysia, Maldive, Mongolia, Myanmar/Birmania, Nepal, Oman, Pakistan, Qatar, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Russia [solo le parti seguenti: distretto federale dell’estremo oriente (Dalnevostochny federalny okrug), distretto federale siberiano (Sibirsky federalny okrug) e distretto federale degli Urali (Uralsky federalny okrug)], Singapore, Siria, Sri Lanka, Sultanato del Brunei Darussalam, Tagikistan, Thailandia, Timor Est, Turkmenistan, Uzbekistan, Vietnam e Yemen

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
è originario di un Paese riconosciuto indenne da Apriona rugicollis Chevrolat, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
è originario di un’area che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Apriona rugicollis Chevrolat, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
c.
è stato lavorato in pezzi di dimensioni non superiori a 2,5 cm in spessore e larghezza;
oppure
d.
è stato sottoposto a un appropriato trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, da indicare sul certificato fitosanitario.

107.
Legname di Debregeasia hypoleuca (Hochst. ex Steud.) Wedd., Ficus L., Maclura pomifera (Raf.) C.K.Schneid., Malus domestica (Suckow) Borkh., Morus L., Populus L., Prunus spp., Pyrus spp. e Salix L., eccetto legname in forma di:
piccole placche, particelle, segatura, avanzi o cascami, ottenuti completamente o in parte da tali vegetali,
materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli, anche effettivamente utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello delle spedizioni e che rispettano le stesse prescrizioni fitosanitarie della Svizzera e dell’Unione europea, come il legname della spedizione,
ma compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda naturale

ex 4401.1200

ex 4403.1290

4403.9700

ex 4403.9900

ex 4404.2000

ex 4406.1200

ex 4406.9200

4407.9310

4407.9390

4407.9410

4407.9490

4407.9710

4407.9790

ex 4407.9910

ex 4407.9980

ex 4408.9000

ex 4409.2900

ex 4416.0000

ex 9406.1000

Afghanistan, Arabia Saudita, Bahrain, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Giappone, Giordania, India, Indonesia, Iran, Iraq, Kazakhstan, Kirghizistan, Kuwait, Laos, Libano, Malaysia, Maldive, Mongolia, Myanmar/Birmania, Nepal, Oman, Pakistan, Qatar, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Russia [solo le parti seguenti: distretto federale dell’estremo oriente (Dalnevostochny federalny okrug), distretto federale siberiano (Sibirsky federalny okrug) e distretto federale degli Urali (Uralsky federalny okrug)], Singapore, Siria, Sri Lanka, Sultanato del Brunei Darussalam, Tagikistan, Thailandia, Timor Est, Turkmenistan, Uzbekistan, Vietnam e Yemen

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
è originario di un Paese riconosciuto indenne da Apriona cinerea Chevrolat, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
è originario di un’area che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Apriona cinerea Chevrolat, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
c.
è stato sottoposto a un appropriato trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56°C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, da indicare sul certificato fitosanitario.

108.
Legname in forma di piccole placche e avanzi, ottenuti completamente o in parte Debregeasiahypoleuca (Hochst. ex Steud.) Wedd., Ficus L., Maclura pomífera (Raf.) C.K.Schneid., Malus domestica ( Suckow) Borkh., Morus L., Populus L., Prunus spp., Pyrus spp. e Salix L.

ex 4401.2200

ex 4401.4900

Afghanistan, Arabia Saudita, Bahrain, Bangladesh, Bhutan, Cambogia, Cina, Emirati Arabi Uniti, Filippine, Giappone, Giordania, India, Indonesia, Iran, Iraq, Kazakhstan, Kirghizistan, Kuwait, Laos, Libano, Malaysia, Maldive, Mongolia, Myanmar/Birmania, Nepal, Oman, Pakistan, Qatar, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Russia [solo le parti seguenti: distretto federale dell’estremo oriente (Dalnevostochny federalny okrug), distretto federale siberiano (Sibirsky federalny okrug) e distretto federale degli Urali (Uralsky federalny okrug)], Singapore, Siria, Sri Lanka, Sultanato del Brunei Darussalam, Tagikistan, Thailandia, Timor Est, Turkmenistan, Uzbekistan, Vietnam e Yemen

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
è originario di un Paese riconosciuto indenne da Apriona cinerea Chevrolat, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
è originario di un’area che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Apriona cinerea Chevrolat, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
c.
è stato lavorato in pezzi di dimensioni non superiori a 2,5 cm in spessore e larghezza;
oppure
d.
è stato sottoposto a un appropriato trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56°C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, da indicare sul certificato fitosanitario.

109.
Legname di Acer L., Betula L., Elaeagnus L., Fraxinus L., Gleditsia L., Juglans L., Malus Mill., Morus L., Platanus L., Populus L., Prunus L., Pyrus L., Quercus L., Robinia L., Salix L. o Ulmus L., escluso il legname in forma di:
piccole placche, segatura, avanzi o cascami, ottenuti completamente o in parte da tali vegetali,
materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli, anche effettivamente utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello delle spedizioni e che rispettano le stesse prescrizioni fitosanitarie della Svizzera e dell’Unione europea, come il legname della spedizione,
ma compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda naturale

ex 4401.1200

ex 4403.1290

4403.9100

4403.9500

4403.9600

4403.9700

ex 4403.9900

ex 4404.2000

ex 4406.1200

ex 4406.9200

4407.9110

4407.9190

4407.9310

4407.9390

4407.9410

4407.9490

4407.9510

4407.9590

4407.9610

4407.9690

4407.9710

4407.9790

ex 4407.9910

ex 4407.9980

ex 4408.9000

ex 4409.2900

ex 4416.0000

ex 9406.1000

Afghanistan, India, Iran, Kirghizistan, Pakistan, Tagikistan, Turkmenistan e Uzbekistan

Dichiarazione ufficiale che il legname:
a.
è originario di un’area che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Trirachys sartus Solsky, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
b.
è stato sottoposto a un appropriato trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, da indicare sul certificato fitosanitario;
oppure
c.
è stato trattato con radiazioni ionizzanti fino ad ottenere un assorbimento minimo di 1 kGy in tutto lo spessore;
oppure
d.
è scortecciato e la sua sezione trasversale non supera i 20 cm nel suo punto più spesso ed è stato sottoposto a un adeguato trattamento di fumigazione con fluoruro di solforile, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie.
110.
Legname in forma di piccole placche, particelle, segatura, avanzi o cascami, ottenuti completamente o in parte da Acer L., Betula L., Elaeagnus L., Fraxinus L., Gleditsia L., Juglans L., Malus Mill., Morus L., Platanus L., Populus L., Prunus L., Pyrus L., Quercus L., Robinia L., Salix L. o Ulmus L.

ex 4401.2200

ex 4401.4900

Afghanistan, India, Iran, Kirghizistan, Pakistan, Tagikistan, Turkmenistan o Uzbekistan

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
è originario di un’area che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Trirachys sartus Solsky, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
b.
è stato lavorato in pezzi di dimensioni non superiori a 2,5 cm in spessore e larghezza;
oppure
c.
è stato sottoposto a un appropriato trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, da indicare sul certificato fitosanitario.
111.
Legname di Acer macrophyllum Pursh, Aesculus californica (Spach) Nutt., Lithocarpus densiflorus (Hook. & Arn.) Rehd., Quercus L. e Taxus brevifolia Nutt, escluso il legname in forma di:
materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli, anche effettivamente utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello delle spedizioni e che rispettano le stesse prescrizioni fitosanitarie della Svizzera e dell’Unione europea, come il legname della spedizione,
ma compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda naturale

ex 4401.1100

ex 4401.1200

ex 4401.2100

ex 4401.2200

ex 4401.4900

ex 4403.1100

ex 4403.1290

4403.9100

ex 4403.9900

ex 4404.2000

ex 4406.1200

ex 4406.9200

4407.9110

4407.9190

4407.9310

4407.9390

ex 4407.9910

ex 4407.9980

ex 4408.9000

ex 4409.2900

ex 4416.0000

ex 9406.1000

Canada, Regno Unito, Stati Uniti d’America e Vietnam

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
è originario di un’area che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Phytophthora ramorum (isolati non UE) Werres, De Cock & Man in ’t Veld, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
b.
non è stato scortecciato e:
i.
è stato squadrato in modo da eliminare completamente la superficie arrotondata,
oppure
ii.
il suo tenore di acqua, espresso in percentuale della materia secca, è inferiore al 20 %,
oppure
iii.
il legname è stato disinfettato mediante un adeguato trattamento termico ad aria o ad acqua;
oppure
c.
nel caso del legname segato, con o senza residui di corteccia attaccati, è stato essiccato in forno sino alla riduzione del suo tenore di umidità a meno del 20 %, espresso in percentuale di materia secca, secondo un adeguato schema tempo/temperatura, trattamento indicato dal marchio "kiln-dried" o "K.D." o da un altro marchio internazionalmente riconosciuto, apposto sul legname o sull’eventuale imballaggio, conformemente agli usi correnti.
112.
Legname di Castanea Mill., Castanopsis (D. Don) Spach e Quercus L., escluso il legname in forma di:
Piccole placche, segatura, avanzi o cascami, ottenuti completamente o in parte da tali vegetali,
Materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli, anche effettivamente utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello delle spedizioni e che rispettano le stesse prescrizioni fitosanitarie della Svizzera e dell’Unione europea, come il legname della spedizione,
ma compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda naturale

ex 4401.1200

ex 4401.4900

ex 4403.1290

4403.9100

ex 4403.9900

ex 4404.2000

ex 4406.1200

ex 4406.9200

4407.9110

4407.9190

ex 4407.9910

ex 4407.9980

ex 4408.9000

ex 4409.2900

ex 4416.0000

ex 9406.1000

Cina, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Russia, Taiwan e Vietnam

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
è originario di un’area che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Massicus raddei (Blessig), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
b.
è stato sottoposto a un appropriato trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56°C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, da indicare sul certificato fitosanitario;
oppure
c.
è stato trattato con adeguate radiazioni ionizzanti fino ad ottenere un assorbimento minimo di 1 kGy attraverso tutto lo spessore;
oppure
d.
è scortecciato e la sua sezione trasversale non supera i 20 cm nel suo punto più spesso ed è stato sottoposto a un adeguato trattamento di fumigazione con fluoruro di solforile, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie.
113.
Legname in forma di piccole placche, ottenute completamente o in parte da Castanea Mill., Castaniopsis (D. Don) Spach e Quercus L.

4401.2200

Cina, Repubblica di Corea, Repubblica popolare democratica di Corea, Russia, Taiwan e Vietnam

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
è originario di un’area che l’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali del Paese di origine ha riconosciuto indenne da Massicus raddei (Blessig), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie. Il nome dell’area è indicato nel certificato fitosanitario;
oppure
b.
è stato lavorato in pezzi di dimensioni non superiori a 2,5 cm in spessore e larghezza;
oppure
c.
è stato sottoposto a un appropriato trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56°C per un periodo di almeno 30 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, da indicare sul certificato fitosanitario.

36 RS 632.10Allegato

Allegato 8 37

37 Nuovo testo giusta il n. I cpv. 2 dell’O del DEFR e del DATEC del 31 ott. 2022, in vigore dal 1° dic. 2022 (RU 2022 702).

(art. 8 e 15)

Sementi e altre merci la cui importazione dall’UE e la messa in commercio sono consentite a condizione che siano scortate da un passaporto fitosanitario

1.
Vegetali, ad eccezione di frutti e semi, di Choisya Kunth, Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf. e relativi ibridi, Casimiroa La Llave, Clausena Burm. f., MurrayaJ. Koenig ex L., Vepris Comm., Zanthoxylum L. e VitisL.
2.
Frutti di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf. e relativi ibridi, con foglie e peduncoli.
3.
Legname, che adempie le seguenti condizioni:
a.
è considerato prodotto vegetale ai sensi dell’articolo 2 lettera e OSalV;
b.
è stato ottenuto completamente o in parte da Juglans L., PlatanusL. e Pterocarya Kunth, compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale;
c.
corrisponde a una delle seguenti descrizioni:

Voce di tariffa doganale38

Descrizione

4401.12

Legna da ardere, diversa da quella di conifere, in tondelli, ceppi, ramaglie, fascine o in forme simili

4401.22

Legname non di conifere, in piccole placche o in particelle

ex 4401.4900

Avanzi e cascami di legno (diversi dalla segatura), non agglomerati

4403.1290

Legname grezzo, non di conifere, trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione, non scortecciato né privato dell’alburno, o squadrato

ex 4403.99

Legname non di conifere (eccetto legname tropicale, quercia (Quercus spp.), faggio (Fagus spp.), betulla (Betula spp.), pioppo e pioppo tremulo (Populus spp.) o eucalipto (Eucalyptus spp.)) grezzo, anche scortecciato o privato dell’alburno, o squadrato, non trattato con tinte, creosoto o altri agenti di conservazione

ex 4404.20

Pali spaccati, non di conifere; pioli e picchetti di legno non di conifere, appuntiti, non segati per il lungo

ex 4407.99

Legname non di conifere (eccetto legname tropicale, quercia (Quercus spp.), faggio (Fagus spp.), acero (Acer spp.), ciliegio (Prunus spp.), frassino (Fraxinus spp.), betulla (Betula spp.) o pioppo e pioppo tremulo (Populus spp.)), segato o tagliato per il lungo, tranciato o sfogliato, anche piallato, levigato o incollato con giunture di testa, di spessore superiore a 6 mm

4.
Legname di Chionanthus virginicus L., Fraxinus L., Juglans ailantifolia Carr., Juglans mandshurica Maxim., Ulmus davidiana Planch. e Pterocarya rhoifolia Siebold & Zucc., originario di un’area situata a una distanza inferiore a 100 km dall’area più vicina in cui è stata ufficialmente confermata la presenza di Agrilus planipennis Fairmaire, escluso il legname in forma di:
piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi e cascami, ottenuti completamente o in parte da detti alberi,
materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli, anche effettivamente utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello della spedizione e che rispettano le stesse prescrizioni fitosanitarie della Svizzera, come il legname della spedizione,
ma compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, e mobili e altri oggetti di legno non trattato.
5.
Sementi di cereali ai sensi dell’ordinanza del 7 dicembre 199839 sul materiale di moltiplicazione:
Oryza sativa L.
6.
Sementi di ortaggi ai sensi dell’ordinanza sul materiale di moltiplicazione:
Allium cepa L.
Allium porrum L.
Capsicum annuum L.
Phaseolus coccineus L.
Phaseolus vulgaris L.
Pisum sativum L.
Solanum lycopersicum L.
Vicia faba L.
7.
Sementi di Solanum tuberosum L. (vero seme di patata, true potato seeds).
8.
Sementi di piante foraggere ai sensi dell’ordinanza sul materiale di moltiplicazione:
Medicago sativa L.
9.
Sementi di piante oleose e da fibra ai sensi dell’ordinanza sul materiale di moltiplicazione:
Brassica napus L.
Brassica rapa L.
Glycine max (L.) Merril
Helianthus annuus L.
Linum usitatissimum L.
Sinapis alba L.
10.
Sementi di piante ornamentali importate o immesse sul mercato a scopo commerciale di:
AlliumL.
Capsicum annuum L.
Helianthus annuus L.
11.
Sementi di specie da frutto ai sensi dell’ordinanza sul materiale di moltiplicazione di:
Prunus avium L.
Prunus armeniaca L.
Prunus cerasus L.
Prunus domestica L.
Prunus dulcis (Mill.) D. A. Webb
Prunus persica (L.) Batsch
Prunus salicina Lindley

Allegato 8a 40

40 Introdotto dal n. II cpv. 3 dell’O del DEFR e del DATEC del 19 giu. 2020 (RU 2020 3073). ). Aggiornato dal n. I cpv. 1 dell’O del DEFR e del DATEC del 31 ott. 2022, in vigore dal 1° dic. 2022 (RU 2022 702).

(art. 8a e 15a)

Merci che possono essere importate dall’UE e messe in commercio in Svizzera soltanto a determinate condizioni

Merci

Condizioni specifiche delle merci

1.
Macchine, apparecchi e veicoli utilizzati per fini agricoli o forestali

Le macchine o i veicoli sono stati:

a.
spostati da un’area indenne da Ceratocystis platani (J. M. Walter) Engelbr. & T. C. Harr., istituita dalle autorità competenti conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;

oppure

b.
puliti e liberati da terra e frammenti di vegetali prima dello spostamento dall’area infestata.
2.
Vegetali destinati alla piantagione con radici, coltivati all’aperto

Dichiarazione ufficiale che il luogo di produzione è notoriamente indenne da Clavibacter sepedonicus (Spieckermann e Kottho) Nouioui et al. e da Synchytrium endobioticum (Schilb.) Percival.

2.1
Vegetali destinati alla piantagione con substrato colturale, esclusi i vegetali in coltura tissutale e le piante acquatiche
Dichiarazione ufficiale che i vegetali:
a.
provengono da un’area notoriamente indenne da Popillia japonica Newman, istituita dalle autorità competenti conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie,
oppure
b.
sono stati coltivati in un luogo di produzione riconosciuto indenne da Popillia japonica Newman, conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie:
i.
che è stato sottoposto a un’ispezione annuale e ad almeno un’ispezione mensile nei tre mesi precedenti allo spostamento per rilevare eventuali indizi di Popillia japonica Newman, svolta nei periodi opportuni per rilevare la presenza dell’organismo nocivo in questione, almeno mediante esame visivo di tutti i vegetali, nonché a un campionamento del substrato colturale in cui crescono i vegetali,
e
ii.
che è circondato da una zona cuscinetto di almeno 100 metri, dove l’assenza di Popillia japonica Newman è stata confermata da indagini ufficiali effettuate ogni anno in periodi opportuni,
e
iii. prima dello spostamento i vegetali e il substrato colturale sono stati sottoposti a un’ispezione ufficiale comprendente il campionamento del substrato colturale, e sono risultati esenti da Popillia japonica Newman,
e
iv.
i vegetali:
sono stati manipolati e confezionati o trasportati in modo tale da impedire l’infestazione di Popilliajaponica Newman una volta lasciato il luogo di produzione,
oppure
sono stati spostati al di fuori della stagione di volo di Popillia japonica Newman.

oppure

c.
sono stati coltivati per tutto il loro ciclo vitale in un luogo di produzione soggetto a isolamento fisico volto a impedire l’introduzione di Popillia japonicaNewman e che i vegetali:
sono stati manipolati e confezionati o trasportati in modo tale da prevenire l’infestazione di Popillia japonica Newman una volta lasciato il luogo di produzione,
oppure
sono stati spostati al di fuori della stagione di volo di Popillia japonica Newman,
oppure
d.
sono stati coltivati per tutto il loro ciclo vitale in un luogo di produzione:
a.
specificatamente autorizzato dall’autorità competente per la produzione di piante indenni da Popillia japonica Newman,
e
b.
in cui il substrato colturale è rimasto indenne da Popillia japonica Newman mediante l’utilizzo di misure meccaniche adeguate o altri trattamenti,
e
c.
in cui le piante sono state sottoposte a misure adeguate a garantire l’assenza di Popillia japonicaNewman,
e
d.
prima dello spostamento i vegetali e il substrato colturale sono stati sottoposti a un’ispezione ufficiale comprendente il campionamento del substrato colturale, e sono risultati esenti da Popillia japonicaNewman,
e
e.
i vegetali:
sono stati manipolati e confezionati o trasportati in modo tale da prevenire l’infestazione di Popillia japonica Newman una volta lasciato il luogo di produzione,

oppure

sono stati spostati al di fuori della stagione di volo di Popillia japonica Newman.
3.
Vegetali destinati alla piantagione di specie stolonifere o tuberifere di Solanum L., o relativi ibridi, conservati in banche di geni o in collezioni di materiali genetici

Dichiarazione ufficiale che i vegetali devono essere stati tenuti in condizioni di quarantena e che, in seguito ad analisi di laboratorio, devono essere risultati indenni da qualsiasi organismo nocivo da quarantena.

Ogni organizzazione o organismo di ricerca in possesso di tali materiali informa l’autorità competente dei materiali detenuti.

4.
Vegetali destinati alla piantagione di specie stolonifere o tuberifere di Solanum L. o relativi ibridi, eccetto i tuberi di Solanum tuberosum L. di cui ai numeri 5, 6, 7, 8 o 9 ed escluso il materiale per la salvaguardia delle varietà colturali conservato in banche di geni o in collezioni di materiali genetici nonché le sementi di Solanum tuberosum L. di cui al nume­ro 21

Dichiarazione ufficiale che i vegetali e devono essere stati tenuti in condizioni di quarantena e che, in seguito a prove di laboratorio, devono essere risultati esenti da qualsiasi organismo nocivo da quarantena.

Le prove di laboratorio devono:
a.
essere controllate dall’autorità competente interessata ed eseguite da personale con formazione scientifica di tale autorità o di qualsiasi organismo ufficialmente riconosciuto;
b.
essere eseguite in un luogo provvisto di strutture adeguate, sufficienti per tenere sotto controllo gli organismi nocivi da quarantena e conservare il materiale, comprese le piante indicatrici, in modo da eliminare qualsiasi rischio di diffusione di organismi nocivi da quarantena;
c.
essere eseguite su ogni unità del materiale:
i.
mediante esame visivo per la ricerca di sintomi causati da organismi nocivi da quarantena, condotto ad intervalli regolari per tutta la durata di almeno un ciclo vegetativo, tenendo conto del tipo di materiale e dello stadio di sviluppo da esso raggiunto durante il programma di prova,
ii.
mediante prove di laboratorio, nel caso di tutto il materiale di patate almeno per:
Andean potato latent virus,
Andean potato mottle virus,
Potato black ringspot virus,
Kartoffelvirus T,
isolati non UE di Potato virus S, X e Potato leafroll virus,
Clavibacter sepedonicus (Spieckermann and Kottho) Nouioui et al.,
Ralstonia solanacearum (Smith) Yabuuchi et al. emend. Safni et al., Ralstonia pseudosolanacearum Safni et al., Ralstonia syzigii subsp. celebensis Safni et al. e Ralstonia syzigii subsp. indonesiensis Safni et al.
iii.
nel caso di sementi di Solanum tuberosum L., eccetto le sementi di cui al numero 21, almeno i virus e viroidi summenzionati, eccetto Andean potato mottle virus e isolati non UE di Potato virus S, X e Y e Potato leaf roll virus;
d.
comprendere esami appropriati relativi a qualsiasi altro sintomo osservato all’atto dell’esame visivo, al fine di identificare gli organismi nocivi da quarantena che hanno causato tali sintomi.
5.
Tuberi di Solanum tuberosum L. destinati alla piantagione

Dichiarazione ufficiale che le disposizioni dell’UFAG o dell’Unione europea per la lotta contro Synchytrium endobioticum(Schilb.) Percival sono state rispettate.

6.
Tuberi di Solanum tuberosum L. destinati alla piantagione

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i tuberi provengono da un’area notoriamente indenne da Clavibacter sepedonicus (Spieckermann & Kottho) Nouiuoi et al.;
oppure
b.
le disposizioni dell’UFAG o dell’Unione europea per la lotta contro Clavibacter sepedonicus (Spieckermann & Kottho) Nouioui et al. sono state rispettate.
7.
Tuberi di Solanum tuberosum L. destinati alla piantagione

Dichiarazione ufficiale che i tuberi provengono da:

a.
aree in cui Ralstonia solanacearum (Smith) Yabuuchi et al. emend. Safni et al. è notoriamente assente;
oppure
b.
un luogo di produzione risultato indenne
da Ralstonia solanacearum (Smith) Yabuuchi
et al. emend. Safni et al. o ritenuto indenne
da tale organismo nocivo in seguito all’attuazione di una procedura idonea di eradicazione
di Ralstonia solanacearum (Smith) Yabuuchi
et al. emend. Safni et al.
8.
Tuberi di Solanum tuberosum L. destinati alla piantagione

Dichiarazione ufficiale che i tuberi provengono da:

a.
aree in cui Meloidogyne chitwoodi Golden et al. e Meloidogyne fallax Karssen sono notoriamente assenti;
oppure
b.
aree in cui Meloidogyne chitwoodi Golden et al. e Meloidogyne fallax Karssen sono notoriamente presenti e:
i.
i tuberi provengono da un luogo di produzione risultato indenne da Meloidogyne chitwoodi Golden et al. e da Meloidogyne fallax Karssen sulla base di un’indagine annuale sulle colture ospiti effettuata mediante un controllo visivo delle piante ospiti in periodi opportuni e mediante un controllo visivo sia della superficie esterna sia di tuberi sezionati dopo la raccolta delle patate coltivate nel luogo di produzione,
oppure
ii.
i tuberi sono stati sottoposti a campionatura casuale dopo la raccolta e sono stati controllati per accertare l’eventuale presenza di sintomi, dopo aver applicato un metodo adeguato per indurre i sintomi o dopo aver effettuato analisi di laboratorio, nonché a un controllo visivo della superficie esterna e di tuberi sezionati, in periodi appropriati per individuare la presenza di tali organismi nocivi e comunque al momento della chiusura delle confezioni o dei contenitori prima dello spostamento, e sono risultati indenni da sintomi di Meloidogyne chitwoodi Golden et al. e Meloidogyne fallax Karssen.
9.
Tuberi di Solanum tuberosum L. destinati alla piantagione, esclusi quelli destinati alla piantagione in un unico luogo di produzione in un’area delimitata ufficialmente

Dichiarazione ufficiale che le disposizioni dell’UFAG o dell’Unione europea per la lotta contro Globodera pallida (Stone) Behrens e Globodera rostochiensis (Wollenweber) Behrens sono rispettate.

10.
Tuberi di Solanum tuberosum L. destinati alla piantagione, esclusi i tuberi delle varietà ufficialmente ammesse in Svizzera o in uno o più Stati membri dell’Unione europea

Dichiarazione ufficiale che i tuberi:

a.
appartengono a selezioni avanzate;
b.
sono stati prodotti in Svizzera o nell’Unione europea; e
c.
provengono in linea diretta da materiale conservato in condizioni adeguate e sono stati sottoposti in Svizzera o nell’Unione europea ad analisi ufficiali di quarantena e, in tali analisi, sono risultati indenni da organismi nocivi da quarantena.
11.
Tuberi di Solanum tuberosum L., esclusi quelli di cui ai numeri 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9 o 10

Il numero di registrazione figura sull’imballaggio o, nel caso del trasporto di tuberi caricati alla rinfusa, sui documenti di accompagnamento attestanti che i tuberi sono stati coltivati da un produttore ufficialmente registrato, oppure provengono da magazzini collettivi ufficialmente registrati o da centri di spedizione situati nell’area di produzione, documenti in cui è indicato che:

a.
i tuberi sono indenni da Ralstonia solanacearum (Smith) Yabuuchi et al. emend. Safni et al.;
e
b.
le disposizioni dell’UFAG o dell’Unione europea per la lotta con Synchytrium endobioticum (Schilb.) Percival
e
ove opportuno, Clavibacter sepedonicus (Spieckermann e Kottho) Nouioui et al.
e
Globodera pallida (Stone) Behrens e Globodera rostochiensis (Wollenweber) Behrens sono rispettate.
12.
Vegetali destinati alla piantagione con radici di Capsicum spp., Solanum lycopersicum L. e Solanum melongena L. eccetto quelle destinate alla piantagione nello stesso luogo di produzione in un’area delimitata ufficialmente

Dichiarazione ufficiale che le disposizioni del diritto dell’Unione per la lotta contro Globodera pallida (Stone) Behrens e Globodera rostochiensis (Wollenweber) Behrens sono rispettate.

13.
Vegetali destinati alla piantagione di Capsicum annuum L., Solanum lycopersicum L., Musa L., Nicotiana L. e Solanum melongena L., escluse le sementi

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i vegetali provengono da aree risultate indenni da Ralstonia solanacearum (Smith) Yabuuchi et al. emend. Safni et al.;
oppure
b.
nessun sintomo di Ralstonia solanacearum (Smith) Yabuuchi et al. emend. Safni et al. è stato riscontrato sui vegetali nel luogo di produzione dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo.
14.
Vegetali destinati alla piantagione con radici, coltivati all’aperto, di Allium porrum L., Asparagus officinalis L., Beta vulgaris L., Brassica spp. e Fragaria L.

e

bulbi, tuperi e rizomi,
coltivati all’aperto, di Allium ascalonicum L., Allium cepa L., Dahlia spp., Gladiolus Tourn. ex L., Hyacinthus spp., Iris spp., Lilium spp., Narcissus L. e Tulipa L. esclusi vegetali, bulbi, tuberi e rizomi destinati alla piantagione nello stesso luogo di produzione in
un’area delimitata
ufficialmente

Deve essere provato che le disposizioni dell’UFAG o dell’Unione europea per la lotta contro Globodera pallida (Stone) Behrens e Globodera rostochiensis (Wollenweber) Behrens sono rispettate.

15.
Vegetali destinati alla piantagione di Cucurbitaceae e Solanaceae, escluse le sementi, provenienti da aree:
a.
in cui Bemisia tabaci Genn. o altri vettori del Tomato leaf curl New Delhi Virus non sono notoriamente presenti,

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i vegetali provengono da un’area notoriamente indenne da Tomato leaf curl New Delhi Virus;
oppure
b.
durante l’intero ciclo vegetativo non sono stati riscontrati sintomi di Tomato leaf curl New Delhi Virus sui vegetali.
b.
in cui Bemisia tabaci Genn. o altri vettori del Tomato leaf curl New Delhi Virus sono notoriamente presenti

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i vegetali provengono da un’area notoriamente indenne da Tomato leaf curl New Delhi Virus;
oppure
b.
durante l’intero ciclo vegetativo non sono stati riscontrati sintomi di Tomato leaf curl New Delhi Virus sui vegetali
e
i.
il loro sito di produzione è risultato indenne da Bemisia tabaci Genn. e da altri vettori del Tomato leaf curl New Delhi Virus in seguito a controlli ufficiali effettuati in periodi opportuni per rilevare l’organismo nocivo,
oppure
ii.
i vegetali sono stati sottoposti a un trattamento efficace atto a eradicare Bemisia tabaci Genn. e di altri vettori del Tomato leaf curl New Delhi Virus.
16.
Vegetali destinati alla piantagione di Juglans L. e Pterocarya Kunth, escluse le sementi

Dichiarazione ufficiale che i vegetali destinati alla piantagione:

a.
sono stati coltivati per tutto il loro ciclo vitale, o dalla loro introduzione in Svizzera o nell’Unione europea, in un’area indenne da Geosmithia morbida Kolarík, Freeland, Utley & Tisserat e dal suo vettore Pityophthorus juglandis Blackman, istituita dalle autorità competenti nel rispetto delle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
provengono da un luogo di produzione, comprese le sue vicinanze in un raggio di almeno 5 km, in cui non sono stati riscontrati sintomi di Geosmithia morbida Kolarik, Freeland, Utley & Tysserat e del suo vettore Pityophtorus juglandis Blackman né la presenza del vettore nel corso di controlli ufficiali effettuati nei 2 anni precedenti lo spostamento, i vegetali destinati alla piantagione sono stati sottoposti a un controllo visivo prima dello spostamento e manipolati e confezionati in modo da impedire l’infestazione una volta lasciato il luogo di produzione;
oppure
c.
provengono da un sito di produzione in condizioni di totale isolamento fisico, e i vegetali destinati alla piantagione sono stati sottoposti a un controllo visivo prima dello spostamento e sono stati manipolati e confezionati in modo da impedire l’infestazione una volta lasciato il luogo di produzione.
17.
Vegetali destinati alla piantagione di Platanus L., escluse le sementi

Dichiarazione ufficiale che:

a.
i vegetali provengono da un’area notoriamente indenne da Ceratocystis platani (J. M. Walter) Engelbr. & T. C. Harr., istituita dalle autorità competenti conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
sono stati coltivati in un luogo di produzione riconosciuto indenne da Ceratocystis platani (J. M. Walter) Engelbr. & T. C. Harr. nel rispetto delle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie:
i.
registrato e sorvegliato dalle autorità competenti
e
ii.
che è stato sottoposto annualmente a controlli ufficiali per individuare eventuali sintomi di Ceratocystis platani (J. M. Walter) Engelbr. & T. C. Harr., anche nelle sue immediate vicinanze, effettuati nei periodi dell’anno più opportuni per individuare la presenza dell’organismo nocivo in questione
e
iii.
un campione rappresentativo dei vegetali
è stato sottoposto ad analisi per rilevare l’eventuale presenza di Ceratocystis
platani (J. M. Walter) Engelbr. & T. C. Harr., in periodi dell’anno opportuni per
individuare la presenza dell’organismo
nocivo.
17.1
Vegetali destinati alla piantagione di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf. e relativi ibridi Diospyros kakiL., Ficus caricaL., Hedera helixL., Laurus nobilis L., Magnolia L., Malus Mill., Melia L., Mespilus germanica L., Parthenocissus Planch., Prunus L., Psidium guajava L., Punica granatum L., Pyracantha M. Roem., Pyrus L., Rosa L., Vitis vinifera L., esclusi sementi, pollini e vegetali in coltura tissutale

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:

a.
provengono da un’area notoriamente indenne da Aleurorocanthus spiniferus (Quaintance), istituita dalle autorità competenti conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
sono stati coltivati in un luogo di produzione riconosciuto indenne da Aleurocanthus spiniferus (Quaintance), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure sanitarie, e i vegetali sono stati manipolati e confezionati in modo tale da impedire l’infestazione una volta lasciato il luogo di produzione
oppure
c.
sono stati sottoposti a un trattamento efficace volto a garantire che esse siano esenti da Aleurocanthus spiniferus (Quaintance) e sono risultati esenti da tale organismo prima dello spostamento.

18. Vegetali di Citrus L., Choisya Kunth, Fortunella Swingle, Poncirus Raf., e relativi ibridi e Casimiroa La Llave, Clausena Burm f., Murraya J. Koenig ex L., Vepris Comm. e Zanthoxylum L., esclusi frutti e sementi

Dichiarazione ufficiale che i vegetali:

a.
provengono da un’area indenne da Trioza erytreae Del Guercio, istituita dalle autorità competenti nel rispetto delle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
sono stati coltivati in un luogo di produzione registrato e sorvegliato dal SFF o dall’organizzazione nazionale per la protezione dei vegetali del Paese di origine
e
in cui i vegetali sono stati coltivati durante un periodo di un anno, in un sito di produzione a prova di insetto per impedire l’introduzione di Trioza erytreae Del Guercio
e
in cui, durante un periodo di almeno un anno prima dello spostamento, sono stati effettuati 2 controlli ufficiali in periodi opportuni e non sono stati riscontrati indizi di Trioza erytreae Del Guercio in tale sito
e
prima dello spostamento sono manipolati e confezionati in modo da impedire l’infestazione una volta lasciato il luogo di produzione.
18.1
Vegetali destinati alla piantagione di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf. e relativi ibridi, esclusi sementi, pollini e vegetali in coltura tissutale
Dichiarazione ufficiale che i vegetali:
a.
provengono da un’area notoriamente indenne da Toxoptera citricida (Kirkaldy), istituita dalle autorità competenti conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
sono stati coltivati in un luogo di produzione riconosciuto indenne da Toxoptera citricida
(Kirkaldy), conformemente alle pertinenti norme internazionali per le misure sanitarie, e i vegetali sono stati manipolati e confezionati in modo tale da impedire l’infestazione una volta lasciato il luogo di produzione.
19.
Vegetali destinati alla piantagione di Vitis L. escluse le sementi

Dichiarazione ufficiale che i vegetali destinati alla piantagione:

a.
sono originari di un’area notoriamente indenne da Grapevine flavescence dorée phytoplas;
oppure
b.
sono originari di un sito di produzione in cui:
i.
nessun sintomo di Grapevine flavescence dorée phytoplasma su Vitis L. è stato osservato nel sito di produzione avente un raggio di 20 m dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo completo. Nel caso dei vegetali utilizzati per la moltiplicazione di Vitis L., nel sito di produzione e nella zona circostante avente un raggio o di 20 m dal sito di produzione delle marze, o di 40 m dal sito di produzione dei portainnesti non è stato osservato nessun sintomo di Grapevine flavescence dorée phytoplasma su Vitis L. dall’inizio degli ultimi due cicli vegetativi completi, e
ii.
è effettuato il monitoraggio dei vettori e nelle zone in cui sono presenti i vettori sono applicati trattamenti appropriati per contrastare i vettori di Grapevine flavescence dorée phytoplasma, e
iii.
i vegetali di Vitis L. abbandonati nella zona circostante avente un raggio di 20 m dal sito di produzione sono stati estirpati,
oppure
c.
sono stati sottoposti a trattamento con acqua calda conformemente alle norme internazionali.
20.
Frutti di Citrus L., Fortunella Swingle, Poncirus Raf. e relativi ibridi

L’imballaggio deve recare un idoneo marchio d’origine.

21.
Sementi di Solanum tuberosum L., escluse quelle di cui al numero 3

Dichiarazione ufficiale che:

a.
le sementi derivano da vegetali conformi, a seconda dei casi, alle condizioni di cui ai numeri 4, 5, 6, 7, 8 e 9;
e che le sementi:
b.
provengono da aree notoriamente indenni da Synchytrium endobioticum (Schilb.) Percival, Clavibacter sepedonicus (Spieckermann & Kottho) Nouioui et al. e Ralstoniasolanacearum (Smith) Yabuuchi et al. emend. Safni et al.,
oppure
adempiono tutte le condizioni seguenti:
i.
sono state prodotte in un sito in cui, dall’inizio dell’ultimo ciclo vegetativo, non sono stati riscontrati sintomi di una malattia causata dagli organismi nocivi da quarantena di cui alla lettera a;
ii.
sono state prodotte in un sito in cui sono state prese le seguenti misure:
garantire la prevenzione del contatto e misure di igiene in relazione al personale e agli oggetti quali attrezzi, macchine, veicoli, imbarcazioni e materiale da imballaggio, provenienti da altri siti che producono piante solanacee, per impedire un’infestazione;
utilizzare solo acqua indenne da tutti gli organismi nocivi da quarantena di cui al presente numero.
22.
Legname di Juglans L. e Pterocarya Kunth, escluso il legname in forma di:
piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami ottenuti completamente o in parte da detti vegetali,
materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli, anche effettivamente utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello delle spedizioni e che rispettano le stesse prescrizioni fitosanitarie della Svizzera o dell’Unione europea, come il legname della spedizione,

ma compreso quello che non ha conservato la superficie rotonda naturale

Dichiarazione ufficiale che il legname:

a.
proviene da un’area notoriamente indenne da Geosmithia morbida Kolarík, Freeland, Utley & Tisserat e dal suo vettore Pityophthorus juglandis Blackman, istituita dalle autorità competenti nel rispetto delle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
è stato sottoposto a un idoneo trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 40 minuti senza interruzioni nell’intero profilo del legname, indicato dal marchio «HT» sul legname o sull’eventuale imballaggio, conformemente agli usi correnti;
oppure
c.
è stato squadrato in modo da eliminare completamente la superficie rotonda naturale.
23.
Corteccia separata dal tronco e legname di Juglans L. e Pterocarya Kunth, in forma di piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami ottenuti completamente o in parte da tali vegetali

Dichiarazione ufficiale che il legname o la corteccia separata dal tronco:

a.
proviene da un’area notoriamente indenne da Geosmithia morbida Kolarík, Freeland, Utley & Tisserat e dal suo vettore Pityophthorus juglandis Blackman, istituita dalle autorità competenti nel rispetto delle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
sono stati sottoposti a un idoneo trattamento termico durante il quale è stata raggiunta una temperatura minima di 56 °C per un periodo di almeno 40 minuti senza interruzioni nell’intero profilo della corteccia o del legname, indicato dal marchio «HT» sull’eventuale imballaggio, conformemente agli usi correnti.
24.
Legname di Platanus L., compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale

Dichiarazione ufficiale che:

a.
il legname proviene da aree notoriamente indenni da Ceratocystis platani (J. M. Walter) Engelbr. & T. C. Harr.;
oppure
b.
il legname è stato essiccato in forno sino alla riduzione del suo tenore di umidità a meno del 20 %, espresso in percentuale di materia secca, al momento in cui l’operazione è compiuta, secondo un adeguato schema tempo/temperatura, trattamento indicato dal marchio «kiln-dried» o «K.D.» o da un altro marchio internazionalmente riconosciuto, apposto sul legname o sull’eventuale imballaggio, conformemente agli usi correnti.
25.
Materiale da imballaggio in legno di Juglans L. e Pterocarya Kunth in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli, anche effettivamente utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, ad eccezione del legname grezzo di spessore uguale o inferiore a 6 mm e del legname trasformato mediante colla, calore e pressione, o una combinazione di questi fattori, e ad eccezione di paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello della spedizione e che rispettano le stesse prescrizioni fitosanitarie della Svizzera o dell’Unione europea, come il legname della spedizione

Dichiarazione ufficiale che il materiale da imballaggio in legno:

a.
è originario di un’area notoriamente indenne da Geosmithia morbida Kolarík, Freeland, Utley & Tisserat e dal suo vettore Pityophthorus juglandis Blackman, istituita dalle autorità competenti nel rispetto delle pertinenti norme internazionali per le misure fitosanitarie;
oppure
b.
è ottenuto da legname scortecciato come specificato all’allegato I della norma internazionale FAO per le misure fitosanitarie n. 15 sugli orientamenti per la regolamentazione del materiale da imballaggio in legno negli scambi internazionali, e
i.
è stato sottoposto ad uno dei trattamenti approvati di cui all’allegato I della stessa norma internazionale, e
ii.
è contrassegnato da un marchio come indicato nell’allegato II della norma internazionale, che segnala che il materiale da imballaggio in legno è stato sottoposto a un trattamento fitosanitario approvato in conformità con tale norma.
26.
Vegetali di Chionanthus virginicus L., Fraxinus L., Juglans ailantifolia Carr., Juglans mandshurica Maxim., Ulmus davidiana Planch. e Pterocarya rhoifolia Siebold & Zucc., esclusi i frutti e le sementi

I vegetali provengono da un’area notoriamente indenne da Agrilus planipennis Fairmaire e situata a una distanza non inferiore a 100 km dall’area più vicina in cui è stata ufficialmente confermata la presenza di Agrilus planipennis Fairmaire.

27.
Legname di Chionanthus virginicus L., Fraxinus L., Juglans ailantifolia Carr., Juglans mandshurica Maxim., Ulmus davidiana Planch. e Pterocarya rhoifolia Siebold & Zucc., das aus einem Gebiet stammt, originario di un’area situata a una distanza inferiore a 100 km dall’area più vicina in cui è stata ufficialmente confermata la presenza di Agrilus planipennis Fairmaire, escluso il legname in forma di:
– piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami, ottenuti completamente o in parte da detti alberi,
– materiale da imballaggio in legno in forma di casse, cassette, gabbie, cilindri ed imballaggi simili, palette di carico semplici, palette-casse ed altre piattaforme di carico, spalliere di palette, paglioli, anche effettivamente utilizzati nel trasporto di oggetti di qualsiasi tipo, tranne paglioli che sostengono spedizioni di legname, costruiti a partire da legname dello stesso tipo e qualità di quello della spedizione e che rispettano le stesse prescrizioni fitosanitarie della Svizzera o dell’Unione europea, come il legname della spedizione,
ma compreso il legname che non ha conservato la superficie rotonda naturale, e mobili e altri oggetti di legno non trattato

Dichiarazione ufficiale che:

a.
la corteccia e almeno 2,5 cm dell’alburno esterno sono stati rimossi in un impianto autorizzato e controllato dall’organizzazione nazionale competente per la protezione dei vegetali,
oppure
b.
il legname è stato trattato con radiazioni ionizzanti fino ad ottenere un assorbimento minimo di 1 kGy in tutto lo spessore.
28.
Legname in forma di piccole placche, particelle, segatura, trucioli, avanzi o cascami ottenuti completamente o in parte da Chionanthus virginicusL., Fraxinus L., Juglans ailantifoliaCarr., Juglans mandshuricaMaxim., Ulmus davidianaPlanch. e Pterocarya rhoifolia Siebold & Zucc.

Il legname è originario di un’area notoriamente indenne da Agrilus planipennis Fairmaire e situata a una distanza non inferiore a 100 km dall’area più vicina in cui è stata ufficialmente confermata la presenza di Agrilus planipennis Fairmaire.

29.
Corteccia separata dal tronco e oggetti di corteccia di Chionanthus virginicusL., Fraxinus L., Juglans ailantifoliaCarr., Juglans mandshuricaMaxim., Ulmus davidianaPlanch. e Pterocarya rhoifolia Siebold & Zucc.

La corteccia è originaria di un’area notoriamente indenne da Agrilus planipennis Fairmaire e situata a una distanza non inferiore a 100 km dall’area più vicina in cui è stata ufficialmente confermata la presenza di Agrilus planipennis Fairmaire.

Allegato 9 41

41 Abrogato dal n. II cpv. 2 dell’O del DEFR e del DATEC dell’11 mar. 2022, con effetto dal 15 apr. 2022 (RU 2022 216).

Allegato 10

(art. 17)

Modelli di passaporti fitosanitari

1. Introduzione

1.1
Nella rispettiva categoria deve essere selezionato uno dei modelli.
1.2
Ai fini del presente ordinanza si intende per «codice di tracciabilità» un codice alfabetico, numerico o alfanumerico che identifica una partita, un lotto o un’unità di vendita, utilizzato a fini di tracciabilità, inclusi i codici che fanno riferimento a un lotto, una partita, una serie, una data di produzione o documenti di un operatore professionale.

2. Passaporto fitosanitario per l’importazione dall’UE e la messa in commercio

2.1

2.2

2.3

2.4

2.5

2.6

2.7

2.8

3. Passaporto fitosanitario per le zone protette

3.1

3.2

3.3

3.4

3.5

3.6

3.7

3.8

4. Passaporto fitosanitario per l’importazione dall’UE e la messa in commercio combinato con un’etichetta di certificazione

4.1

4.2

4.3

4.4

5. Passaporto fitosanitario per le zone protette combinato con un’etichetta di certificazione

5.1

5.2

5.3

5.4

Allegato 11 42

42 Nuovo testo giusta il n. II cpv. 3 dell’O del DEFR e del DATEC dell’11 mar. 2022, in vigore dal 15 apr. 2022 (RU 2022 216).

(art. 18)

Tipi e specie di vegetali per i quali non si applica l’eccezione concernente il codice di tracciabilità di cui all’articolo 75 capoverso 6 OSalV

Vegetali destinati alla piantagione, ad eccezione delle sementi, di Citrus, Coffea L., Lavandula dentata L., Nerium oleander L., Olea europaea L., Polygala myrtifolia L., Prunus dulcis (Mill.) D.A. Webb, e Solanum tuberosum L.

Allegato 12 43

43 Abrogato dal n. II cpv. 4 dell’O del DEFR e del DATEC del 19 giu. 2020, con effetto dal 1° ago. 2020 (RU 2020 3073).

Allegato 13

(art. 24)

Modifica di altri atti normativi

Le ordinanze qui appresso sono modificate come segue:

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