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Legge federale
sulla sicurezza dei prodotti
(LSPro)

del 12 giugno 2009 (Stato 1° luglio 2010)

L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,

visti gli articoli 95 capoverso 1, 97 capoverso 1, 110 capoverso 1 lettera a e 118 della Costituzione federale1;
visto il messaggio del Consiglio federale del 25 giugno 20082,

decreta:

Sezione 1: Scopo, campo d’applicazione e definizioni

Art. 1 Scopo e campo d’applicazione  

1 Sco­po del­la pre­sen­te leg­ge è ga­ran­ti­re la si­cu­rez­za dei pro­dot­ti ed age­vo­la­re il li­be­ro scam­bio in­ter­na­zio­na­le del­le mer­ci.

2 Es­sa si ap­pli­ca all’im­mis­sio­ne in com­mer­cio di pro­dot­ti, a sco­po com­mer­cia­le o pro­fes­sio­na­le.

3 Le di­spo­si­zio­ni del­la pre­sen­te leg­ge so­no ap­pli­ca­bi­li per quan­to al­tre di­spo­si­zio­ni di di­rit­to fe­de­ra­le non per­se­gua­no il me­de­si­mo obiet­ti­vo.

4 La pre­sen­te leg­ge non si ap­pli­ca all’im­mis­sio­ne in com­mer­cio di pro­dot­ti usa­ti se que­sti:

a.
so­no ce­du­ti qua­li pez­zi d’an­ti­qua­ria­to; op­pu­re se
b.
pri­ma del lo­ro im­pie­go de­vo­no es­se­re ri­pa­ra­ti o ri­con­di­zio­na­ti, sem­pre che chi li im­met­te in com­mer­cio ne in­for­mi suf­fi­cien­te­men­te la per­so­na a cui li con­se­gna.
Art. 2 Definizioni  

1 È con­si­de­ra­to pro­dot­to ai sen­si del­la pre­sen­te leg­ge una co­sa mo­bi­le pron­ta per l’uso, an­che se in­cor­po­ra­ta in un’al­tra co­sa mo­bi­le o im­mo­bi­le.

2 Un pro­dot­to è con­si­de­ra­to pron­to per l’uso an­che se con­se­gna­to al de­sti­na­ta­rio sot­to for­ma di com­po­nen­ti stac­ca­te da mon­ta­re o as­sem­bla­re.

3 È con­si­de­ra­ta im­mis­sio­ne in com­mer­cio ai sen­si del­la pre­sen­te leg­ge la con­se­gna a ti­to­lo one­ro­so o gra­tui­to di un pro­dot­to, in­di­pen­den­te­men­te dal fat­to che que­st’ul­ti­mo sia nuo­vo, usa­to, ri­con­di­zio­na­to o so­stan­zial­men­te mo­di­fi­ca­to. So­no equi­pa­ra­ti all’im­mis­sio­ne in com­mer­cio:

a.
l’uso in­ter­no di un pro­dot­to a sco­po com­mer­cia­le o pro­fes­sio­na­le;
b.
l’im­pie­go o l’ap­pli­ca­zio­ne di un pro­dot­to nell’am­bi­to del­la pre­sta­zio­ne di un ser­vi­zio;
c.
la mes­sa a di­spo­si­zio­ne di un pro­dot­to per l’uso da par­te di ter­zi;
d.
l’of­fer­ta di un pro­dot­to.

4 È con­si­de­ra­to pro­dut­to­re ai sen­si del­la pre­sen­te leg­ge an­che chi:

a.
si pre­sen­ta co­me pro­dut­to­re ap­po­nen­do il pro­prio no­me, mar­chio o al­tro se­gno di­stin­ti­vo sul pro­dot­to;
b.
rap­pre­sen­ta il pro­dut­to­re, se que­st’ul­ti­mo non ha se­de in Sviz­ze­ra;
c.
ri­con­di­zio­na il pro­dot­to o eser­ci­ta un’at­ti­vi­tà che in­fluen­za in al­tro mo­do le ca­rat­te­ri­sti­che di si­cu­rez­za di un pro­dot­to.

Sezione 2: Condizioni per l’immissione in commercio

Art. 3 Principi  

1 I pro­dot­ti pos­so­no es­se­re im­mes­si in com­mer­cio, se il lo­ro im­pie­go nor­ma­le o ra­gio­ne­vol­men­te pre­ve­di­bi­le non espo­ne a pe­ri­co­lo, o espo­ne sol­tan­to a pe­ri­co­li mi­ni­mi, la si­cu­rez­za e la sa­lu­te dei lo­ro uten­ti e di ter­zi.

2 I pro­dot­ti de­vo­no sod­di­sfa­re i re­qui­si­ti es­sen­zia­li di si­cu­rez­za e di tu­te­la del­la sa­lu­te di cui all’ar­ti­co­lo 4 op­pu­re, se ta­li re­qui­si­ti non so­no sta­ti de­fi­ni­ti, cor­ri­spon­de­re al­lo sta­to del­la scien­za e del­la tec­ni­ca.

3 Per ga­ran­ti­re la si­cu­rez­za e la sa­lu­te de­gli uten­ti e di ter­zi oc­cor­re con­si­de­ra­re:

a.
la du­ra­ta in­di­ca­ta o pre­ve­di­bi­le di uti­liz­za­zio­ne di un pro­dot­to;
b.
l’ef­fet­to del pro­dot­to su al­tri pro­dot­ti, sem­pre che il suo im­pie­go con que­sti al­tri pro­dot­ti sia ra­gio­ne­vol­men­te pre­ve­di­bi­le;
c.
il fat­to che il pro­dot­to sia de­sti­na­to ai con­su­ma­to­ri o che, in con­di­zio­ni ra­gio­ne­vol­men­te pre­ve­di­bi­li, pos­sa es­se­re uti­liz­za­to an­che dai con­su­ma­to­ri;
d.
la pos­si­bi­li­tà che il pro­dot­to ven­ga im­pie­ga­to da ca­te­go­rie di per­so­ne espo­ste a mag­gior pe­ri­co­lo di al­tre (p. es. bam­bi­ni, per­so­ne di­sa­bi­li o an­zia­ne).

4 Il con­cre­to po­ten­zia­le di pe­ri­co­lo di un pro­dot­to de­ve inol­tre es­se­re ade­gua­ta­men­te se­gna­la­to me­dian­te:

a.
l’eti­chet­ta­tu­ra e la pre­sen­ta­zio­ne;
b.
l’im­bal­lag­gio e le istru­zio­ni per l’as­sem­blag­gio, l’istal­la­zio­ne e la ma­nu­ten­zio­ne;
c.
av­ver­ten­ze e con­si­gli di pru­den­za;
d.
istru­zio­ni per l’uso e in­di­ca­zio­ni re­la­ti­ve al­lo smal­ti­men­to;
e.
tut­te le al­tre in­di­ca­zio­ni o in­for­ma­zio­ni re­la­ti­ve al pro­dot­to.

5 Un pro­dot­to non va con­si­de­ra­to pe­ri­co­lo­so per il so­lo fat­to che sia sta­to im­mes­so in com­mer­cio un pro­dot­to più si­cu­ro.

6 Gli ob­bli­ghi pre­vi­sti nel­la pre­sen­te se­zio­ne in­com­bo­no:

a.
al pro­dut­to­re;
b.
a ti­to­lo sus­si­dia­rio all’im­por­ta­to­re, al di­stri­bu­to­re o al pre­sta­to­re di ser­vi­zi.
Art. 4 Requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le sta­bi­li­sce i re­qui­si­ti es­sen­zia­li di si­cu­rez­za e di tu­te­la del­la sa­lu­te.

2 A tal fi­ne tie­ne con­to del di­rit­to in­ter­na­zio­na­le in ma­te­ria.

Art. 5 Conformità con i requisiti essenziali di sicurezza e di tutela della salute  

1 Chiun­que im­met­te in com­mer­cio un pro­dot­to de­ve po­ter di­mo­stra­re che es­so sod­di­sfa i re­qui­si­ti es­sen­zia­li di si­cu­rez­za e di tu­te­la del­la sa­lu­te. La pro­va del­la con­for­mi­tà è ret­ta da­gli ar­ti­co­li 17 e 18 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 6 ot­to­bre 19953 su­gli osta­co­li tec­ni­ci al com­mer­cio.

2 Si pre­su­me che un pro­dot­to fab­bri­ca­to con­for­me­men­te al­le nor­me tec­ni­che di cui all’ar­ti­co­lo 6 sod­di­sfi i re­qui­si­ti es­sen­zia­li di si­cu­rez­za e di tu­te­la del­la sa­lu­te.

3 Chiun­que im­met­te in com­mer­cio un pro­dot­to che non cor­ri­spon­de al­le nor­me tec­ni­che di cui all’ar­ti­co­lo 6 de­ve po­ter di­mo­stra­re che il pro­dot­to sod­di­sfa in al­tro mo­do i re­qui­si­ti es­sen­zia­li di si­cu­rez­za e di tu­te­la del­la sa­lu­te.

4 Se non è sta­to sta­bi­li­to al­cun re­qui­si­to es­sen­zia­le di si­cu­rez­za e di tu­te­la del­la sa­lu­te, si de­ve po­ter di­mo­stra­re che il pro­dot­to è sta­to fab­bri­ca­to con­for­me­men­te al­lo sta­to del­la scien­za e del­la tec­ni­ca.

Art. 6 Norme tecniche  

1 D’in­te­sa con la Se­gre­te­ria di Sta­to dell’eco­no­mia (SE­CO), l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le com­pe­ten­te de­fi­ni­sce le nor­me tec­ni­che ido­nee ad at­tua­re i re­qui­si­ti es­sen­zia­li di si­cu­rez­za e di tu­te­la del­la sa­lu­te di cui all’ar­ti­co­lo 4.

2 Per quan­to pos­si­bi­le, de­si­gna nor­me ar­mo­niz­za­te a li­vel­lo in­ter­na­zio­na­le.

3 L’Uf­fi­cio fe­de­ra­le pub­bli­ca nel Fo­glio fe­de­ra­le le nor­me tec­ni­che con il ti­to­lo e l’in­di­ca­zio­ne del­la fon­te o dell’en­te pres­so cui pos­so­no es­se­re ot­te­nu­te.

4 Può in­ca­ri­ca­re or­ga­niz­za­zio­ni sviz­ze­re di nor­ma­zio­ne in­di­pen­den­ti di ela­bo­ra­re le nor­me tec­ni­che.

Art. 7 Valutazione della conformità  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na:

a.
la pro­ce­du­ra di con­trol­lo del­la con­for­mi­tà dei pro­dot­ti con i re­qui­si­ti es­sen­zia­li di si­cu­rez­za e di tu­te­la del­la sa­lu­te;
b.
l’uso di mar­chi di con­for­mi­tà.

2 Per i pro­dot­ti che pre­sen­ta­no un ri­schio ele­va­to può pre­scri­ve­re che la con­for­mi­tà con i re­qui­si­ti es­sen­zia­li di si­cu­rez­za e di tu­te­la del­la sa­lu­te deb­ba es­se­re cer­ti­fi­ca­ta da un or­ga­no di va­lu­ta­zio­ne.

Sezione 3: Obblighi consecutivi all’immissione in commercio

Art. 8  

1 Le di­spo­si­zio­ni del pre­sen­te ar­ti­co­lo si ap­pli­ca­no ai pro­dot­ti de­sti­na­ti ai con­su­ma­to­ri o che, in con­di­zio­ni ra­gio­ne­vol­men­te pre­ve­di­bi­li, pos­so­no es­se­re uti­liz­za­ti an­che dai con­su­ma­to­ri.

2 Il pro­dut­to­re o l’im­por­ta­to­re che im­met­te un pro­dot­to in com­mer­cio de­ve, nell’am­bi­to del­la sua at­ti­vi­tà, adot­ta­re mi­su­re ido­nee per la du­ra­ta in­di­ca­ta o ra­gio­ne­vol­men­te pre­ve­di­bi­le di uti­liz­za­zio­ne di un pro­dot­to, per:

a.
in­di­vi­dua­re i pe­ri­co­li che pos­so­no de­ri­va­re dall’uti­liz­za­zio­ne nor­ma­le o ra­gio­ne­vol­men­te pre­ve­di­bi­le del pro­dot­to;
b.
po­ter pre­ve­ni­re even­tua­li pe­ri­co­li;
c.
po­ter trac­cia­re il pro­dot­to.

3 Il pro­dut­to­re o l’im­por­ta­to­re de­ve esa­mi­na­re con la de­bi­ta cu­ra i re­cla­mi con­cer­nen­ti la si­cu­rez­za del pro­dot­to e, se ne­ces­sa­rio, ese­gui­re cam­pio­na­tu­re.

4 Il di­stri­bu­to­re de­ve con­tri­bui­re al ri­spet­to dei re­qui­si­ti di si­cu­rez­za e col­la­bo­ra­re al­la sor­ve­glian­za sul­la si­cu­rez­za dei pro­dot­ti im­mes­si in com­mer­cio. De­ve adot­ta­re mi­su­re che ren­da­no pos­si­bi­le un’ef­fi­ca­ce col­la­bo­ra­zio­ne con il pro­dut­to­re o l’im­por­ta­to­re e con gli or­ga­ni di ese­cu­zio­ne com­pe­ten­ti.

5 Il pro­dut­to­re o un al­tro re­spon­sa­bi­le dell’im­mis­sio­ne in com­mer­cio che con­sta­ta o ab­bia ra­gio­ne di pre­su­me­re che il suo pro­dot­to met­te in pe­ri­co­lo la si­cu­rez­za o la sa­lu­te de­gli uten­ti o di ter­zi co­mu­ni­ca sen­za in­du­gio all’or­ga­no di ese­cu­zio­ne com­pe­ten­te:

a.
tut­te le in­for­ma­zio­ni che con­sen­to­no un’iden­ti­fi­ca­zio­ne pre­ci­sa del pro­dot­to;
b.
una de­scri­zio­ne com­ple­ta del pe­ri­co­lo che può de­ri­va­re da ta­le pro­dot­to;
c.
tut­te le in­for­ma­zio­ni di­spo­ni­bi­li su co­lo­ro da cui ha ri­ce­vu­to il pro­dot­to e, sal­vo con­se­gna di­ret­ta agli uten­ti, su co­lo­ro a cui lo ha con­se­gna­to;
d.
le mi­su­re adot­ta­te per pre­ve­ni­re il pe­ri­co­lo, co­me av­ver­ten­ze, bloc­co del­le ven­di­te, ri­ti­ro dal mer­ca­to o ri­chia­mo del pro­dot­to.

Sezione 4: Esecuzione, finanziamento e rimedi giuridici

Art. 9 Sorveglianza del mercato e vigilanza sull’esecuzione  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na la sor­ve­glian­za dei pro­dot­ti sul mer­ca­to e vi­gi­la
sul­l’ese­cu­zio­ne.

Art. 10 Controlli e misure amministrative  

1 Gli or­ga­ni di ese­cu­zio­ne pos­so­no con­trol­la­re i pro­dot­ti im­mes­si in com­mer­cio e se ne­ces­sa­rio pre­le­var­ne cam­pio­ni.

2 Se dal con­trol­lo ri­sul­ta che un pro­dot­to non cor­ri­spon­de ai re­qui­si­ti es­sen­zia­li di si­cu­rez­za e di tu­te­la del­la sa­lu­te o non cor­ri­spon­de al­lo sta­to del­la scien­za e del­la tec­ni­ca, l’or­ga­no di ese­cu­zio­ne di­spo­ne mi­su­re ade­gua­te.

3 Se ne­ces­sa­rio per la pro­te­zio­ne del­la si­cu­rez­za o del­la sa­lu­te de­gli uten­ti o di ter­zi, l’or­ga­no di ese­cu­zio­ne può in par­ti­co­la­re:

a.
proi­bi­re l’ul­te­rio­re im­mis­sio­ne in com­mer­cio di un pro­dot­to;
b.
di­spor­re av­ver­ten­ze sui pe­ri­co­li de­ri­van­ti da un pro­dot­to, or­di­nar­ne e se ne­ces­sa­rio or­ga­niz­zar­ne il ri­ti­ro o il ri­chia­mo;
c.
vie­ta­re l’espor­ta­zio­ne di un pro­dot­to la cui im­mis­sio­ne in com­mer­cio è proi­bi­ta con­for­me­men­te al­la let­te­ra a;
d.
con­fi­sca­re e di­strug­ge­re op­pu­re ren­de­re inu­ti­liz­za­bi­le un pro­dot­to da cui de­ri­va un pe­ri­co­lo gra­ve e im­me­dia­to.

4 Gli or­ga­ni di ese­cu­zio­ne in­for­ma­no la po­po­la­zio­ne del­la pe­ri­co­lo­si­tà di un pro­dot­to se chi lo im­met­te in com­mer­cio non adot­ta mi­su­re ef­fi­ca­ci o non le adot­ta per tem­po. Ren­do­no ac­ces­si­bi­li al pub­bli­co le in­for­ma­zio­ni di cui di­spon­go­no sul­la pe­ri­co­lo­si­tà di de­ter­mi­na­ti pro­dot­ti e sul­le mi­su­re adot­ta­te.

5 Per quan­to ne­ces­sa­rio per pro­teg­ge­re la po­po­la­zio­ne, le mi­su­re di cui al ca­po­ver­so 3 so­no adot­ta­te sot­to for­ma di una de­ci­sio­ne di por­ta­ta ge­ne­ra­le. L’or­ga­no can­to­na­le di ese­cu­zio­ne o l’or­ga­niz­za­zio­ne in­ca­ri­ca­ta dell’ese­cu­zio­ne che han­no ese­gui­to il con­trol­lo pos­so­no chie­de­re all’or­ga­no di ese­cu­zio­ne com­pe­ten­te del­la Con­fe­de­ra­zio­ne di ema­na­re una de­ci­sio­ne di por­ta­ta ge­ne­ra­le.

6 Si ap­pli­ca la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 19684 sul­la pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va.

Art. 11 Obbligo di collaborazione e di informazione  

Se ne­ces­sa­rio, chi im­met­te un pro­dot­to in com­mer­cio e le even­tua­li al­tre per­so­ne in­te­res­sa­te so­no te­nu­ti a col­la­bo­ra­re all’ese­cu­zio­ne. De­vo­no in par­ti­co­la­re for­ni­re gra­tui­ta­men­te agli or­ga­ni di ese­cu­zio­ne tut­te le in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie e con­se­gna­re le pro­ve e la do­cu­men­ta­zio­ne ne­ces­sa­rie.

Art. 12 Obbligo del segreto  

Gli or­ga­ni di ese­cu­zio­ne de­vo­no man­te­ne­re il se­gre­to, per quan­to i lo­ro ac­cer­ta­men­ti non sia­no im­por­tan­ti per la si­cu­rez­za dei pro­dot­ti o per lo scam­bio di espe­rien­ze su mi­su­re tec­ni­che di si­cu­rez­za.

Art. 13 Protezione dei dati e assistenza amministrativa  

1 Gli or­ga­ni di ese­cu­zio­ne so­no au­to­riz­za­ti a trat­ta­re da­ti per­so­na­li, com­pre­si quel­li con­cer­nen­ti pro­ce­di­men­ti e san­zio­ni am­mi­ni­stra­ti­vi o pe­na­li. A tal fi­ne si ap­pli­ca­no le di­spo­si­zio­ni con­cer­nen­ti la rac­col­ta di da­ti per­so­na­li di cui all’ar­ti­co­lo 18 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 19 giu­gno 19925 sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti.

2 Gli or­ga­ni di ese­cu­zio­ne pos­so­no con­ser­va­re ta­li da­ti in for­ma elet­tro­ni­ca e, per quan­to ne­ces­sa­rio per un’ese­cu­zio­ne uni­for­me del­la pre­sen­te leg­ge, scam­biar­se­li.

3 L’as­si­sten­za am­mi­ni­stra­ti­va è ret­ta da­gli ar­ti­co­li 21 e 22 del­la leg­ge del 6 ot­to­bre 19956 su­gli osta­co­li tec­ni­ci al com­mer­cio.

Art. 14 Emolumenti e finanziamento dell’esecuzione  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na il fi­nan­zia­men­to dell’ese­cu­zio­ne, nel­la mi­su­ra in cui que­sta è di com­pe­ten­za del­la Con­fe­de­ra­zio­ne.

2 Gli or­ga­ni di ese­cu­zio­ne pos­so­no ri­scuo­te­re emo­lu­men­ti per il con­trol­lo di pro­dot­ti e l’ese­cu­zio­ne di mi­su­re.

Art. 15 Rimedi giuridici  

1 La tu­te­la giu­ri­sdi­zio­na­le è ret­ta dal­le di­spo­si­zio­ni ge­ne­ra­li sull’am­mi­ni­stra­zio­ne del­la giu­sti­zia fe­de­ra­le.

2 Le de­ci­sio­ni de­gli or­ga­ni di ese­cu­zio­ne pos­so­no es­se­re im­pu­gna­te con ri­cor­so al Tri­bu­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo fe­de­ra­le.

Sezione 5: Disposizioni penali

Art. 16 Delitti  

1 Chiun­que im­met­te in­ten­zio­nal­men­te in com­mer­cio un pro­dot­to che non sod­di­sfa i re­qui­si­ti di cui all’ar­ti­co­lo 3 ca­po­ver­si 1 e 2 e met­te per­ciò in pe­ri­co­lo la si­cu­rez­za o la sa­lu­te de­gli uten­ti o di ter­zi, è pu­ni­to con una pe­na de­ten­ti­va fi­no a un an­no o con una pe­na pe­cu­nia­ria.

2 Se l’au­to­re ha agi­to per me­stie­re o a sco­po di lu­cro, la pe­na è una pe­na de­ten­ti­va fi­no a tre an­ni o una pe­na pe­cu­nia­ria.

3 Se l’au­to­re ha mes­so in pe­ri­co­lo per ne­gli­gen­za la si­cu­rez­za o la sa­lu­te de­gli uten­ti o di ter­zi, la pe­na è una pe­na pe­cu­nia­ria fi­no a 180 ali­quo­te gior­na­lie­re.

4 Per fal­si­fi­ca­zio­ni, fal­se at­te­sta­zio­ni, con­se­gui­men­to frau­do­len­to di fal­se at­te­sta­zio­ni, uso di at­te­sta­zio­ni fal­se o ine­sat­te, ri­la­scio non au­to­riz­za­to di di­chia­ra­zio­ni di con­for­mi­tà, ap­pli­ca­zio­ne e uso non au­to­riz­za­to di mar­chi di con­for­mi­tà ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 23–28 del­la leg­ge del 6 ot­to­bre 19957 su­gli osta­co­li tec­ni­ci al com­mer­cio si ap­pli­ca­no le pe­ne com­mi­na­te in ta­li ar­ti­co­li.

Art. 17 Contravvenzioni  

1 È pu­ni­to con la mul­ta fi­no a 40 000 fran­chi, chiun­que in­ten­zio­nal­men­te:

a.
im­met­te in com­mer­cio un pro­dot­to che non sod­di­sfa i re­qui­si­ti di cui all’ar­ti­co­lo 3 ca­po­ver­so 4;
b.
vio­la l’ob­bli­go di col­la­bo­ra­zio­ne e di in­for­ma­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 11 o l’ob­bli­go di co­mu­ni­ca­zio­ne di cui all’ar­ti­co­lo 8 ca­po­ver­so 5;
c.
vio­la una di­spo­si­zio­ne d’ese­cu­zio­ne la cui con­trav­ven­zio­ne è di­chia­ra­ta pu­ni­bi­le, o vio­la una de­ci­sio­ne a lui in­ti­ma­ta sot­to com­mi­na­to­ria del­la pe­na pre­vi­sta dal pre­sen­te ar­ti­co­lo.

2 Se l’au­to­re ha agi­to per ne­gli­gen­za, la pe­na è la mul­ta fi­no a 20 000 fran­chi.

3 So­no ap­pli­ca­bi­li gli ar­ti­co­li 6 e 7 del­la leg­ge fe­de­ra­le del 22 mar­zo 19748 sul di­rit­to pe­na­le am­mi­ni­stra­ti­vo.

Art. 18 Vantaggi pecuniari illeciti  

I van­tag­gi pe­cu­nia­ri de­ri­van­ti da at­ti il­le­ci­ti pre­vi­sti ne­gli ar­ti­co­li 16 e 17 pos­so­no es­se­re con­fi­sca­ti giu­sta gli ar­ti­co­li 69–72 del Co­di­ce pe­na­le9.

Art. 19 Perseguimento penale  

Il per­se­gui­men­to pe­na­le spet­ta ai Can­to­ni.

Sezione 6: Disposizioni finali

Art. 20 Abrogazione e modifica del diritto vigente  

1 La leg­ge fe­de­ra­le del 19 mar­zo 197610 sul­la si­cu­rez­za del­le in­stal­la­zio­ni e de­gli ap­pa­rec­chi tec­ni­ci è abro­ga­ta.

2 Le leg­gi qui ap­pres­so so­no mo­di­fi­ca­te co­me se­gue:

...11

10 [RU 1977 2370, 1995 2766, 2006 2197all. n. 97].

11 Le mo­di­fi­che pos­so­no es­se­re con­sul­ta­te al­la RU 2010 2573.

Art. 21 Disposizioni transitorie  

1 I pro­dot­ti che sod­di­sfa­no i re­qui­si­ti del di­rit­to an­te­rio­re ma non quel­li del nuo­vo di­rit­to pos­so­no es­se­re im­mes­si in com­mer­cio fi­no al 31 di­cem­bre 2011.

2 En­tro il 31 di­cem­bre 2011 ogni pro­dut­to­re, im­por­ta­to­re o di­stri­bu­to­re de­ve crea­re i pre­sup­po­sti per l’at­tua­zio­ne dell’ar­ti­co­lo 8.

Art. 22 Referendum ed entrata in vigore  

1 La pre­sen­te leg­ge sot­to­stà a re­fe­ren­dum fa­col­ta­ti­vo.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le ne de­ter­mi­na l’en­tra­ta in vi­go­re.

Da­ta dell'en­tra­ta in vi­go­re:12 1° lu­glio 201i­cu­re0

12 DCF del 19 mag. 2010.

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