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Ordinanza
sulla sicurezza dei prodotti
(OSPro)

del 19 maggio 2010 (Stato 21 aprile 2018)

Il Consiglio federale svizzero,

visti gli articoli 4 capoverso 1, 7, 9 e 14 capoverso 1 della legge federale
del 12 giugno 20091 sulla sicurezza dei prodotti (LSPro);
in esecuzione della legge federale del 6 ottobre 19952 sugli ostacoli tecnici
al commercio (LOTC),

ordina:

Sezione 1: Oggetto

Art. 1  

La pre­sen­te or­di­nan­za fis­sa:

a.
pre­scri­zio­ni ge­ne­ra­li sull’ese­cu­zio­ne del­la LSPro;
b.
pre­scri­zio­ni sull’im­mis­sio­ne in com­mer­cio, ap­pli­ca­bi­li ai pro­dot­ti a ti­to­lo sus­si­dia­rio per quan­to non sia­no sta­te sta­bi­li­te pre­scri­zio­ni spe­ci­fi­che se­con­do l’ar­ti­co­lo 4 LSPro o se­con­do pre­scri­zio­ni di leg­ge ana­lo­ghe sul­la si­cu­rez­za dei pro­dot­ti;
c.3
...
d.
pre­scri­zio­ni sul­la sor­ve­glian­za del mer­ca­to dei se­guen­ti pro­dot­ti:
1.
mac­chi­ne,
2.
ascen­so­ri,
3.
ap­pa­rec­chi a gas,
4.
at­trez­za­tu­re a pres­sio­ne e re­ci­pien­ti sem­pli­ci a pres­sio­ne,
5.
pre­scri­zio­ni sull’im­mis­sio­ne in com­mer­cio di ap­pa­rec­chi a gas e di­spo­si­ti­vi di pro­te­zio­ne in­di­vi­dua­le (DPI);
6.
al­tri pro­dot­ti, per quan­to non rien­tri­no nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne di al­tre re­go­la­men­ta­zio­ni di di­rit­to fe­de­ra­le.

3 Abro­ga­ta dall’art. 7 dell’O del 25 ott. 2017 su­gli ap­pa­rec­chi a gas, con ef­fet­to dal 21 apr. 2018 (RU 2017 5865).

Sezione 2: Prescrizioni generali sull’esecuzione della LSPro

Art. 2 Principio  

Se un or­ga­no di ese­cu­zio­ne è in­ca­ri­ca­to dell’ese­cu­zio­ne di un al­tro at­to nor­ma­ti­vo fe­de­ra­le sul­la si­cu­rez­za dei pro­dot­ti, es­so at­tua nel suo am­bi­to di com­pe­ten­za an­che la LSPro e le re­la­ti­ve di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne.

Art. 3 Coordinamento dell’esecuzione  

1 La Se­gre­te­ria di Sta­to dell’eco­no­mia (SE­CO) coor­di­na l’ese­cu­zio­ne del­la LSPro d’in­te­sa con gli or­ga­ni di ese­cu­zio­ne. A tal fi­ne tie­ne con­to del­le pre­scri­zio­ni na­zio­na­li e de­gli ac­cor­di in­ter­na­zio­na­li in ma­te­ria di si­cu­rez­za dei pro­dot­ti e di li­be­ra cir­co­la­zio­ne del­le mer­ci.

2 La SE­CO può par­te­ci­pa­re a si­ste­mi d’in­for­ma­zio­ne e di ese­cu­zio­ne na­zio­na­li e in­ter­na­zio­na­li. A tal fi­ne può av­va­ler­si del­la col­la­bo­ra­zio­ne de­gli or­ga­ni di ese­cu­zio­ne e di al­tre au­to­ri­tà fe­de­ra­li.

3 Per lo scam­bio na­zio­na­le e in­ter­na­zio­na­le di da­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 13 ca­po­ver­so 1 LSPro, gli or­ga­ni di ese­cu­zio­ne pos­so­no ren­de­re ac­ces­si­bi­le da­ti ad al­tre au­to­ri­tà me­dian­te una pro­ce­du­ra di ri­chia­mo.

Art. 4 Servizio di comunicazione e d’informazione per la sicurezza dei prodotti  

1 La SE­CO e l’Uf­fi­cio fe­de­ra­le del con­su­mo (UF­DC) ge­sti­sco­no in co­mu­ne un ser­vi­zio di co­mu­ni­ca­zio­ne e d’in­for­ma­zio­ne per la si­cu­rez­za dei pro­dot­ti. A tal fi­ne si av­val­go­no de­gli or­ga­ni in­ca­ri­ca­ti dell’ese­cu­zio­ne del­la LSPro.

2 Gli or­ga­ni di ese­cu­zio­ne tra­smet­to­no sen­za in­du­gio al ser­vi­zio di co­mu­ni­ca­zio­ne e d’in­for­ma­zio­ne le in­di­ca­zio­ni se­con­do l’ar­ti­co­lo 8 ca­po­ver­so 5 LSPro e le de­ci­sio­ni di por­ta­ta ge­ne­ra­le se­con­do l’ar­ti­co­lo 10 ca­po­ver­so 5 LSPro.

Art. 5 Controlli e misure amministrative  

1 Gli or­ga­ni di vi­gi­lan­za com­pe­ten­ti del­la Con­fe­de­ra­zio­ne adot­ta­no mi­su­re am­mi­ni­stra­ti­ve se­con­do l’ar­ti­co­lo 10 ca­po­ver­so 5 LSPro sot­to for­ma di una de­ci­sio­ne di por­ta­ta ge­ne­ra­le.

2 La de­ci­sio­ne è pub­bli­ca­ta nel Fo­glio fe­de­ra­le una pri­ma vol­ta do­po la pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va e una se­con­da vol­ta do­po es­se­re pas­sa­ta in giu­di­ca­to.

Sezione 3: Prescrizioni sull’immissione in commercio applicabili a titolo sussidiario

Art. 6 Campo d’applicazione  

Le pre­scri­zio­ni del­la pre­sen­te se­zio­ne si ap­pli­ca­no a tut­ti i pro­dot­ti per quan­to non sia­no sta­te sta­bi­li­te pre­scri­zio­ni spe­ci­fi­che se­con­do l’ar­ti­co­lo 4 LSPro o se­con­do pre­scri­zio­ni di leg­ge sul­la si­cu­rez­za dei pro­dot­ti ana­lo­ghe.

Art. 7 Eccezioni per esposizioni e presentazioni  

I pro­dot­ti che non sod­di­sfa­no le con­di­zio­ni per l’im­mis­sio­ne in com­mer­cio pos­so­no es­se­re espo­sti o pre­sen­ta­ti se:

a.
una tar­ghet­ta in­di­ca chia­ra­men­te che la lo­ro con­for­mi­tà con i re­qui­si­ti le­ga­li non è di­mo­stra­ta e che per­tan­to non pos­so­no es­se­re im­mes­si in com­mer­cio; e
b.
so­no sta­te pre­se le mi­su­re ne­ces­sa­rie per ga­ran­ti­re la si­cu­rez­za e la sa­lu­te del­le per­so­ne.
Art. 8 Lingua delle istruzioni  

1 Le istru­zio­ni per l’eser­ci­zio, l’uso e la ma­nu­ten­zio­ne non­ché gli opu­sco­li in­for­ma­ti­vi so­no re­dat­ti nel­la lin­gua uf­fi­cia­le sviz­ze­ra del­la re­gio­ne in cui il pro­dot­to sa­rà pre­su­mi­bil­men­te uti­liz­za­to.

2 Le av­ver­ten­ze e i con­si­gli di pru­den­za sot­to for­ma di te­sto con­te­nu­ti nel­le sud­det­te istru­zio­ni so­no re­dat­ti in tut­te le lin­gue uf­fi­cia­li sviz­ze­re. Al po­sto del te­sto è per­mes­sa l’uti­liz­za­zio­ne di sim­bo­li se ga­ran­ti­sce un’in­for­ma­zio­ne suf­fi­cien­te.

3 Se l’in­stal­la­zio­ne e la ma­nu­ten­zio­ne di un pro­dot­to so­no ese­gui­te esclu­si­va­men­te da per­so­na­le spe­cia­liz­za­to del pro­dut­to­re o del suo rap­pre­sen­tan­te con se­de in Sviz­ze­ra, le istru­zio­ni re­la­ti­ve a que­sti la­vo­ri pos­so­no es­se­re re­dat­te nel­la lin­gua del per­so­na­le spe­cia­liz­za­to. Le in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie de­vo­no es­se­re for­ni­te agli or­ga­ni di ese­cu­zio­ne in una lin­gua uf­fi­cia­le sviz­ze­ra o in in­gle­se.

Art. 9 Dichiarazione di conformità  

1 La di­chia­ra­zio­ne di con­for­mi­tà cer­ti­fi­ca che:

a.
un pro­dot­to sod­di­sfa i re­qui­si­ti es­sen­zia­li di si­cu­rez­za e di tu­te­la del­la sa­lu­te; e
b.
la va­lu­ta­zio­ne del­la con­for­mi­tà è sta­ta ese­gui­ta in mo­do cor­ret­to.

2 La di­chia­ra­zio­ne di con­for­mi­tà è ri­la­scia­ta dal pro­dut­to­re o dal suo rap­pre­sen­tan­te con se­de in Sviz­ze­ra.

3 Se un pro­dot­to sot­to­stà a va­rie re­go­la­men­ta­zio­ni che ri­chie­do­no una va­lu­ta­zio­ne del­la con­for­mi­tà, è pos­si­bi­le ri­la­scia­re un’uni­ca di­chia­ra­zio­ne.

Art. 10 Documentazione tecnica e dichiarazione di conformità  

1 Qua­le pro­va del­la con­for­mi­tà con i re­qui­si­ti di cui agli ar­ti­co­li 3–5 LSPro, chi im­met­te in com­mer­cio pro­dot­ti de­ve po­ter esi­bi­re la do­cu­men­ta­zio­ne tec­ni­ca ne­ces­sa­ria e la di­chia­ra­zio­ne di con­for­mi­tà. Ta­le ob­bli­go sus­si­ste dal­la da­ta di im­mis­sio­ne in com­mer­cio del pro­dot­to e si esten­de per la du­ra­ta in­di­ca­ta o ra­gio­ne­vol­men­te pre­ve­di­bi­le di uti­liz­za­zio­ne, ma al­me­no per die­ci an­ni dal­la fab­bri­ca­zio­ne. Nel ca­so di pro­du­zio­ne in se­rie, il ter­mi­ne di die­ci an­ni de­cor­re dal­la fab­bri­ca­zio­ne dell’ul­ti­mo esem­pla­re.

2 La do­cu­men­ta­zio­ne tec­ni­ca, le di­chia­ra­zio­ni di con­for­mi­tà e le in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie al­la lo­ro va­lu­ta­zio­ne de­vo­no es­se­re pre­sen­ta­te o for­ni­te agli or­ga­ni di ese­cu­zio­ne in una lin­gua uf­fi­cia­le sviz­ze­ra o in in­gle­se.

Art. 11 Lingue ufficiali  

Le lin­gue uf­fi­cia­li sviz­ze­re ai sen­si de­gli ar­ti­co­li 8–10 so­no il te­de­sco, il fran­ce­se e l’ita­lia­no.

Sezione 4: ...

Art. 12 a 184  

4 Abro­ga­ti dall’art. 7 dell’O del 25 ott. 2017 su­gli ap­pa­rec­chi a gas, con ef­fet­to dal 21 apr. 2018 (RU 2017 5865).

Sezione 5: Sorveglianza del mercato

Art. 19 Campo d’applicazione  

Le pre­scri­zio­ni del­la pre­sen­te se­zio­ne ai ap­pli­ca­no:

a.
al­le mac­chi­ne ai sen­si dell’or­di­nan­za del 2 apri­le 20085 sul­le mac­chi­ne;
b.
agli ascen­so­ri ai sen­si dell’or­di­nan­za del 23 giu­gno 19996 su­gli ascen­so­ri;
c.
agli ap­pa­rec­chi a gas ai sen­si dell’or­di­nan­za del 25 ot­to­bre 20177 su­gli ap­pa­rec­chi a gas;
d.
al­le at­trez­za­tu­re a pres­sio­ne ai sen­si dell’or­di­nan­za del 20 no­vem­bre 20028 sul­le at­trez­za­tu­re a pres­sio­ne;
e.
ai re­ci­pien­ti sem­pli­ci a pres­sio­ne ai sen­si dell’or­di­nan­za del 20 no­vem­bre 20029 sui re­ci­pien­ti a pres­sio­ne;
f.
ai di­spo­si­ti­vi di pro­te­zio­ne in­di­vi­dua­le (DPI) ai sen­si dell’or­di­nan­za del 25 ot­to­bre 201710 sui DPI;
g.
agli al­tri pro­dot­ti per quan­to non rien­tri­no nel cam­po d’ap­pli­ca­zio­ne del­le pre­scri­zio­ni di cui al­le let­te­re a–f o di al­tre re­go­la­men­ta­zio­ni di di­rit­to fe­de­ra­le.

5 RS 819.14

6 [RU 1999 1875, 2000 187art. 22 cpv. 1 n. 6, 2005 4265, 2008 1785all. 2 n. 2, 2010 2583all. 4 n. II 7, 2011 1755n. III. RU 2016 219art. 9]. Ve­di ora l’O del 25 nov. 2015 (RS 930.112).

7 RS 930.116.Il ri­man­do è sta­to ade­gua­to in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 12 cpv. 2 del­la L del 18 giu. 2004 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (RS 170.512), con ef­fet­to dal 21 apr. 2018.

8 [RU 2003 38, 2010 2583all. 4 n. II 5, 2015 1903all. 6 n. 6. RU 2016 233art. 7 cpv. 1]. Ve­di ora l’O del 25 nov. 2016 (RS 930.114).

9 [RU 2003 107, 2010 2583all n. II 6. RU 2016 227art. 7]. Ve­di ora l’O sui re­ci­pien­ti a pres­sio­ne del 25 nov. 2015 (RS 930.113).

10 RS 930.115.Il ri­man­do è sta­to ade­gua­to in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 12 cpv. 2 del­la L del 18 giu. 2004 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (RS 170.512), con ef­fet­to dal 21 apr. 2018.

Art. 20 Organi di controllo  

1 Il con­trol­lo del ri­spet­to del­le pre­scri­zio­ni sull’im­mis­sio­ne in com­mer­cio spet­ta:

a.
all’Isti­tu­to na­zio­na­le sviz­ze­ro di as­si­cu­ra­zio­ne con­tro gli in­for­tu­ni (Su­va);
b.
all’Uf­fi­cio sviz­ze­ro per la pre­ven­zio­ne de­gli in­for­tu­ni (upi);
c.
al­le or­ga­niz­za­zio­ni spe­cia­liz­za­te de­si­gna­te dal Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’eco­no­mia, del­la for­ma­zio­ne e del­la ri­cer­ca (DE­FR)11.

2 Il DE­FR di­sci­pli­na le com­pe­ten­ze de­gli or­ga­ni di con­trol­lo e con­cor­da con es­si l’en­ti­tà e il fi­nan­zia­men­to del­le at­ti­vi­tà di con­trol­lo.

11 La de­si­gna­zio­ne dell’uni­tà am­mi­ni­stra­ti­va è sta­ta adat­ta­ta in ap­pli­ca­zio­ne dell’art. 16 cpv. 3 dell’O del 17 nov. 2004 sul­le pub­bli­ca­zio­ni uf­fi­cia­li (RU 20044937), con ef­fet­to dal 1° gen. 2013. Di det­ta mod. è te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

Art. 21 Collaborazione di altre autorità e organizzazioni  

1 Gli or­ga­ni di ese­cu­zio­ne del­la leg­ge del 13 mar­zo 196412 sul la­vo­ro vi­gi­la­no, nell’am­bi­to del­la lo­ro at­ti­vi­tà, af­fin­ché i da­to­ri di la­vo­ro uti­liz­zi­no pro­dot­ti con­for­mi al­le pre­scri­zio­ni di si­cu­rez­za.

2 Gli or­ga­ni di ese­cu­zio­ne no­ti­fi­ca­no al­la SE­CO e agli or­ga­ni di con­trol­lo i pro­dot­ti che pre­sen­ta­no o si pre­sup­po­ne pre­sen­ti­no ca­ren­ze in ma­te­ria di si­cu­rez­za.

3 Il DE­FR può chie­de­re la col­la­bo­ra­zio­ne di al­tre au­to­ri­tà e or­ga­niz­za­zio­ni e con­clu­de­re con es­si ac­cor­di in tal sen­so.

4 Gli or­ga­ni di con­trol­lo pos­so­no chie­de­re all’Am­mi­ni­stra­zio­ne fe­de­ra­le del­le do­ga­ne, per un de­ter­mi­na­to pe­rio­do, in­for­ma­zio­ni sull’im­por­ta­zio­ne di pro­dot­ti de­si­gna­ti con pre­ci­sio­ne.

Art. 22 Compiti e competenze degli organi di controllo  

1 Gli or­ga­ni di con­trol­lo ef­fet­tua­no con­trol­li per cam­pio­na­tu­ra in me­ri­to al ri­spet­to del­le pre­scri­zio­ni di si­cu­rez­za ap­pli­ca­bi­li ai pro­dot­ti. Pro­ce­do­no inol­tre a un con­trol­lo se vi so­no in­di­zi giu­sti­fi­ca­ti se­con­do cui i pro­dot­ti non so­no con­for­mi al­le pre­scri­zio­ni.

2 Il con­trol­lo di cui al ca­po­ver­so 1 com­pren­de:

a.
l’esa­me for­ma­le in­te­so a sta­bi­li­re se:
1.
la di­chia­ra­zio­ne di con­for­mi­tà, qua­lo­ra ri­chie­sta, è di­spo­ni­bi­le ed è con­for­me al­le pre­scri­zio­ni le­ga­li, e
2.
la do­cu­men­ta­zio­ne tec­ni­ca ne­ces­sa­ria è com­ple­ta;
b.
ove ne­ces­sa­rio, un con­trol­lo vi­si­vo e fun­zio­na­le;
c.
ove ne­ces­sa­rio, un con­trol­lo suc­ces­si­vo del pro­dot­to con­te­sta­to.

3 Nell’am­bi­to dei con­trol­li gli or­ga­ni di con­trol­lo so­no au­to­riz­za­ti in par­ti­co­la­re a:

a.
chie­de­re la do­cu­men­ta­zio­ne e le in­for­ma­zio­ni ne­ces­sa­rie per di­mo­stra­re la con­for­mi­tà dei pro­dot­ti;
b.
pre­le­va­re cam­pio­ni;
c.
or­di­na­re ve­ri­fi­che;
d.
ac­ce­de­re ai lo­ca­li com­mer­cia­li du­ran­te il nor­ma­le ora­rio di la­vo­ro.

4 Gli or­ga­ni di con­trol­lo pos­so­no or­di­na­re una ve­ri­fi­ca tec­ni­ca del pro­dot­to se sus­si­sto­no dub­bi sul fat­to che que­sti:

a.
cor­ri­spon­da al­la do­cu­men­ta­zio­ne inol­tra­ta; op­pu­re
b.
no­no­stan­te sia sta­ta inol­tra­ta una do­cu­men­ta­zio­ne cor­ret­ta, sia con­for­me al­le pre­scri­zio­ni vi­gen­ti.

5 Gli or­ga­ni di con­trol­lo or­di­na­no le mi­su­re ne­ces­sa­rie se­con­do l’ar­ti­co­lo 10 ca­po­ver­si 3 e 4 LSPro se:

a.
chi im­met­te in com­mer­cio un pro­dot­to non esi­bi­sce o esi­bi­sce in mo­do in­com­ple­to la do­cu­men­ta­zio­ne ri­chie­sta se­con­do il ca­po­ver­so 3 en­tro il ter­mi­ne fis­sa­to da­gli or­ga­ni di con­trol­lo; op­pu­re
b.
il pro­dot­to non è con­for­me al­le pre­scri­zio­ni del­la LSPro e del­la pre­sen­te or­di­nan­za.

6 Pri­ma di or­di­na­re le mi­su­re, gli or­ga­ni di con­trol­lo ac­cor­da­no al re­spon­sa­bi­le dell’im­mis­sio­ne in com­mer­cio la pos­si­bi­li­tà di pren­de­re po­si­zio­ne in me­ri­to.

Art. 23 Procedura degli organi di controllo  

La leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 196813 sul­la pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va si ap­pli­ca pa­ri­men­ti agli or­ga­ni di con­trol­lo non sot­to­po­sti al di­rit­to pub­bli­co.

Art. 24 Coordinamento e informazione degli organi di controllo  

1 Gli or­ga­ni di con­trol­lo si in­for­ma­no re­ci­pro­ca­men­te e co­mu­ni­ca­no le lo­ro in­for­ma­zio­ni al­la SE­CO.

2 Gli or­ga­ni di con­trol­lo se­gna­la­no al­la SE­CO i pro­dot­ti che non sod­di­sfa­no le pre­scri­zio­ni di si­cu­rez­za in­di­can­do le mi­su­re per­ti­nen­ti.

3 Se ema­na­no una de­ci­sio­ne, gli or­ga­ni di con­trol­lo ne in­via­no una co­pia al­la SE­CO.

Art. 25 Autorità di vigilanza  

1 La vi­gi­lan­za sull’ese­cu­zio­ne del­le pre­scri­zio­ni del­la pre­sen­te se­zio­ne spet­ta al­la SE­CO.

2 La SE­CO coor­di­na l’at­ti­vi­tà de­gli or­ga­ni di con­trol­lo.

3 La SE­CO può ema­na­re istru­zio­ni sul­la sor­ve­glian­za del mer­ca­to.

Art. 26 Finanziamento dell’esecuzione  

Il DE­FR di­sci­pli­na il fi­nan­zia­men­to dell’ese­cu­zio­ne del­le pre­scri­zio­ni sul­la sor­ve­glian­za del mer­ca­to.

Art. 27 Emolumenti  

Le au­to­ri­tà ri­scuo­to­no emo­lu­men­ti per:

a.
i con­trol­li se ri­sul­ta che il pro­dot­to non è con­for­me al­le pre­scri­zio­ni;
b.
le de­ci­sio­ni re­la­ti­ve all’edi­zio­ne di di­chia­ra­zio­ni di con­for­mi­tà e di do­cu­men­ti tec­ni­ci;
c.
al­tre de­ci­sio­ni e mi­su­re se­con­do l’ar­ti­co­lo 10 LSPro oc­ca­sio­na­te dal re­spon­sa­bi­le dell’im­mis­sio­ne in com­mer­cio.
Art. 28 Calcolo degli emolumenti in funzione del dispendio di tempo  

1 I se­guen­ti emo­lu­men­ti so­no cal­co­la­ti in fun­zio­ne del di­spen­dio di tem­po:

a.
gli emo­lu­men­ti se­con­do l’ar­ti­co­lo 27;
b.
gli emo­lu­men­ti per la de­si­gna­zio­ne e i con­trol­li di or­ga­ni­smi di va­lu­ta­zio­ne del­la con­for­mi­tà se­con­do gli ar­ti­co­li 24–33 OAccD14 in re­la­zio­ne a pro­dot­ti con­for­me­men­te al­la pre­sen­te se­zio­ne.

2 La ta­rif­fa ora­ria am­mon­ta a 200 fran­chi.

3 Per i con­trol­li ur­gen­ti o ef­fet­tua­ti al di fuo­ri del nor­ma­le ora­rio di la­vo­ro può es­se­re ri­scos­so un sup­ple­men­to fi­no al 50 per cen­to dell’emo­lu­men­to or­di­na­rio.

Art. 29 Applicabilità dell’ordinanza generale sugli emolumenti  

1 Se la pre­sen­te or­di­nan­za non di­spo­ne al­tri­men­ti, si ap­pli­ca­no le di­spo­si­zio­ni dell’or­di­nan­za ge­ne­ra­le dell’8 set­tem­bre 200415 su­gli emo­lu­men­ti (OgeEm).

2 Per i con­trol­li e le de­ci­sio­ni de­gli or­ga­ni di con­trol­lo se­con­do l’ar­ti­co­lo 20 si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia gli ar­ti­co­li 2 e 6–14 OgeEm.

Sezione 6: Disposizioni finali

Art. 30 Abrogazione e modifica del diritto vigente  

L’abro­ga­zio­ne e la mo­di­fi­ca del di­rit­to vi­gen­te so­no di­sci­pli­na­te nell’al­le­ga­to 4.

Art. 31 Disposizioni transitorie  

I pro­dot­ti che sod­di­sfa­no i re­qui­si­ti del di­rit­to an­te­rio­re ma non quel­li del nuo­vo di­rit­to pos­so­no es­se­re im­mes­si in com­mer­cio fi­no al 31 di­cem­bre 2011.

Art. 32 Entrata in vigore  

La pre­sen­te or­di­nan­za en­tra in vi­go­re il 1° lu­glio 2010.

Allegati 1 a 3 16

16 Abrogati dall’art. 7 dell’O del 25 ott. 2017 sugli apparecchi a gas, con effetto dal 21 apr. 2018 (RU 2017 5865).

Allegato 4

(art. 30)

Abrogazione e modifica del diritto vigente

I

Le seguenti ordinanze sono abrogate:

1.
ordinanza del 12 giugno 199517 sulla sicurezza delle installazioni e degli apparecchi tecnici;
2.
ordinanza del DFE del 12 giugno 199518 sulle procedure di valutazione della conformità di apparecchi a gas e dispositivi di protezione individuale;
3.
ordinanza del DFE del 16 giugno 200619 concernente gli emolumenti per le installazioni e gli apparecchi tecnici.

II

Le ordinanze qui appresso sono modificate come segue:

...20

17 [RU19952770,19961867, 2000 187, 2002 853, 2008 1785all. 2 n. 1]

18 [RU 1995 2783, 2009 2571]

19 [RU 2006 2681]

20 Le mod. possono essere consultate alla RU 2010 2583.

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