Bei grossen Gesetzen wie OR und ZGB kann dies bis zu 30 Sekunden dauern

Legge federale
sulle professioni psicologiche
(LPPsi)

del 18 marzo 2011 (Stato 1° febbraio 2020)

L’Assemblea federale della Confederazione Svizzera,

visti gli articoli 95 capoverso 1, 97 capoverso 1 e 117a capoverso 2 lettera a della Costituzione federale1;2
visto il messaggio del Consiglio federale del 30 settembre 20093,

decreta:

1 RS 101

2 Nuovo testo giusta l’all. n. 6 della LF del 30 set. 2016 sulle professioni sanitarie, in vigore dal 1° feb. 2020 (RU 2020 57; FF 2015 7125).

3 FF 20096005

Capitolo 1: Scopo e oggetto

Art. 1  

1 La pre­sen­te leg­ge si pre­fig­ge di:

a.
pro­teg­ge­re la sa­lu­te;
b.
pro­teg­ge­re da in­gan­ni e rag­gi­ri le per­so­ne che ri­cor­ro­no a pre­sta­zio­ni nel set­to­re del­la psi­co­lo­gia.

2 A tal fi­ne di­sci­pli­na:

a.
i di­plo­mi in psi­co­lo­gia ri­la­scia­ti da scuo­le uni­ver­si­ta­rie sviz­ze­re ri­co­no­sciu­ti con­for­me­men­te al­la pre­sen­te leg­ge;
b.
le esi­gen­ze in ma­te­ria di per­fe­zio­na­men­to;
c.
le con­di­zio­ni per ot­te­ne­re un ti­to­lo fe­de­ra­le di per­fe­zio­na­men­to;
d.
l’ac­cre­di­ta­men­to pe­rio­di­co dei ci­cli di per­fe­zio­na­men­to;
e.
il ri­co­no­sci­men­to dei di­plo­mi e dei ti­to­li di per­fe­zio­na­men­to este­ri;
f.
le esi­gen­ze che lo psi­co­te­ra­peu­ta de­ve adem­pie­re per eser­ci­ta­re la psi­co­te­ra­pia ...4 sot­to la pro­pria re­spon­sa­bi­li­tà pro­fes­sio­na­le;
g.
le con­di­zio­ni per l’im­pie­go di de­no­mi­na­zio­ni pro­fes­sio­na­li pro­tet­te e ti­to­li fe­de­ra­li di per­fe­zio­na­men­to.

3 Per i ti­to­la­ri di un di­plo­ma fe­de­ra­le in me­di­ci­na uma­na, il per­fe­zio­na­men­to in psi­co­te­ra­pia e l’eser­ci­zio del­la pro­fes­sio­ne in ta­le set­to­re so­no ret­ti dal­la leg­ge del 23 giu­gno 20065 sul­le pro­fes­sio­ni me­di­che.

4 Espr. stral­cia­ta giu­sta l’all. n. 6 del­la LF del 30 set. 2016 sul­le pro­fes­sio­ni sa­ni­ta­rie, in vi­go­re dal 1° feb. 2020 (RU 2020 57; FF 2015 7125). Di det­to stral­cio é te­nu­to con­to in tut­to il pre­sen­te te­sto.

5 RS 811.11

Capitolo 2: Diploma di una scuola universitaria e denominazione professionale

Art. 2 Diplomi di scuole universitarie svizzere riconosciuti  

So­no ri­co­no­sciu­ti con­for­me­men­te al­la pre­sen­te leg­ge i di­plo­mi di ma­ster, le li­cen­ze e i di­plo­mi in psi­co­lo­gia ri­la­scia­ti da una scuo­la uni­ver­si­ta­ria sviz­ze­ra che ha di­rit­to ai sus­si­di se­con­do la leg­ge dell’8 ot­to­bre 19996 sull’aiu­to al­le uni­ver­si­tà o è ac­cre­di­ta­ta se­con­do la leg­ge del 6 ot­to­bre 19957 sul­le scuo­le uni­ver­si­ta­rie pro­fes­sio­na­li.

6 [RU 2000 948, 2003 187all. n. II 3, 2004 2013, 2007 5779n. II 5, 2008 3073437n. II 18, 2011 5871, 2012 3655n. I 10. RU 2014 4103all. n. I 1]. Ve­di ora la LF del 30 set. 2011 sul­la pro­mo­zio­ne e sul coor­di­na­men­to del set­to­re uni­ver­si­ta­rio sviz­ze­ro (RS 414.20).

7 [RU 1996 2588, 2002953, 2005 4635, 2006 2197all. n. 37, 2012 3655n. I 11. RU 2014 4103all. n. I 2]. Ve­di ora la LF del 30 set. 2011 sul­la pro­mo­zio­ne e sul coor­di­na­men­to del set­to­re uni­ver­si­ta­rio sviz­ze­ro (RS 414.20).

Art. 3 Riconoscimento di diplomi esteri  

1 Un di­plo­ma este­ro in psi­co­lo­gia è ri­co­no­sciu­to se la sua equi­va­len­za con un di­plo­ma di una scuo­la uni­ver­si­ta­ria sviz­ze­ra ri­co­no­sciu­to con­for­me­men­te al­la pre­sen­te leg­ge:

a.
è pre­vi­sta da un ac­cor­do sul re­ci­pro­co ri­co­no­sci­men­to con­clu­so con lo Sta­to in­te­res­sa­to o con un’or­ga­niz­za­zio­ne so­vra­sta­ta­le; o
b.
è di­mo­stra­ta nel sin­go­lo ca­so.

2 Il di­plo­ma este­ro ri­co­no­sciu­to ha in Sviz­ze­ra i me­de­si­mi ef­fet­ti di un di­plo­ma di una scuo­la uni­ver­si­ta­ria sviz­ze­ra ri­co­no­sciu­to con­for­me­men­te al­la pre­sen­te leg­ge.

3 Il ri­co­no­sci­men­to è di com­pe­ten­za del­la Com­mis­sio­ne del­le pro­fes­sio­ni psi­co­lo­gi­che.

4 Se non ri­co­no­sce un di­plo­ma este­ro, la Com­mis­sio­ne del­le pro­fes­sio­ni psi­co­lo­gi­che de­ci­de le con­di­zio­ni che de­vo­no es­se­re adem­piu­te per sod­di­sfa­re i re­qui­si­ti sta­bi­li­ti dal­la pre­sen­te leg­ge per l’am­mis­sio­ne al per­fe­zio­na­men­to o l’im­pie­go del­le de­no­mi­na­zio­ni pro­fes­sio­na­li.

Art. 4 Denominazione professionale di psicologo  

Chiun­que ab­bia con­se­gui­to un di­plo­ma in psi­co­lo­gia ri­co­no­sciu­to con­for­me­men­te al­la pre­sen­te leg­ge può uti­liz­za­re la de­no­mi­na­zio­ne pro­fes­sio­na­le di psi­co­lo­go o psi­co­lo­ga.

Capitolo 3: Ottenimento di un titolo federale di perfezionamento

Sezione 1: Obiettivi e durata

Art. 5 Obiettivi  

1 Il per­fe­zio­na­men­to esten­de e ap­pro­fon­di­sce le co­no­scen­ze, le ca­pa­ci­tà e la com­pe­ten­za so­cia­le ac­qui­si­te du­ran­te la for­ma­zio­ne di­spen­sa­ta in una scuo­la uni­ver­si­ta­ria, af­fin­ché i di­plo­ma­ti pos­sa­no eser­ci­ta­re la lo­ro at­ti­vi­tà nel cor­ri­spon­den­te set­to­re spe­cia­li­sti­co del­la psi­co­lo­gia sot­to la pro­pria re­spon­sa­bi­li­tà. Tie­ne con­to de­gli aspet­ti spe­cia­li­sti­ci e pro­fes­sio­na­li e si fon­da sul­le co­no­scen­ze scien­ti­fi­che at­tua­li nel set­to­re.

2 Nell’am­bi­to del set­to­re pre­scel­to, il per­fe­zio­na­men­to con­fe­ri­sce al­le per­so­ne che l’han­no as­sol­to la ca­pa­ci­tà di:

a.
im­pie­ga­re co­no­scen­ze, me­to­di e tec­ni­che scien­ti­fi­che at­tua­li;
b.
ri­flet­te­re in ma­nie­ra si­ste­ma­ti­ca sull’at­ti­vi­tà pro­fes­sio­na­le e sul­le sue con­se­guen­ze, se­gna­ta­men­te in ba­se ad ade­gua­te co­no­scen­ze del­le con­di­zio­ni spe­ci­fi­che, dei li­mi­ti pro­fes­sio­na­li e del­le fon­ti d’er­ro­re me­to­do­lo­gi­che;
c.
col­la­bo­ra­re con i col­le­ghi di la­vo­ro in Sviz­ze­ra e all’este­ro, non­ché a co­mu­ni­ca­re e coo­pe­ra­re in un qua­dro in­ter­di­sci­pli­na­re;
d.
af­fron­ta­re la pro­pria at­ti­vi­tà con sen­so cri­ti­co nel con­te­sto so­cia­le, giu­ri­di­co ed eti­co in cui si iscri­ve;
e.
va­lu­ta­re cor­ret­ta­men­te i pro­ble­mi e lo sta­to psi­chi­co dei lo­ro clien­ti e pa­zien­ti e ap­pli­ca­re o rac­co­man­da­re mi­su­re ade­gua­te;
f.
coin­vol­ge­re le isti­tu­zio­ni so­cia­li e sa­ni­ta­rie nel­le at­ti­vi­tà di con­su­len­za, ac­com­pa­gna­men­to e trat­ta­men­to dei lo­ro clien­ti e pa­zien­ti, non­ché con­si­de­ra­re le con­di­zio­ni qua­dro giu­ri­di­che e so­cia­li;
g.
ge­sti­re i mez­zi di­spo­ni­bi­li in ma­nie­ra eco­no­mi­ca;
h.
agi­re in mo­do ri­fles­si­vo e au­to­no­mo an­che in si­tua­zio­ni cri­ti­che.
Art. 6 Durata  

1 Il per­fe­zio­na­men­to du­ra da un mi­ni­mo di due an­ni a un mas­si­mo di sei.

2 In ca­so di per­fe­zio­na­men­to a tem­po par­zia­le, la du­ra­ta si pro­trae pro­por­zio­nal­men­te.

3 Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­ter­mi­na la du­ra­ta del per­fe­zio­na­men­to per i di­ver­si ti­to­li di per­fe­zio­na­men­to. An­zi­ché sta­bi­lir­ne la du­ra­ta, può de­ter­mi­na­re l’en­ti­tà del­la pre­sta­zio­ne da for­ni­re nell’am­bi­to del per­fe­zio­na­men­to, se­gna­ta­men­te può fis­sa­re il nu­me­ro di pun­ti di cre­di­to di per­fe­zio­na­men­to ri­chie­sti.

Sezione 2: Ammissione, riconoscimento e denominazione professionale

Art. 7 Ammissione  

1 So­no am­mes­se ai ci­cli di per­fe­zio­na­men­to ac­cre­di­ta­ti le per­so­ne con un di­plo­ma in psi­co­lo­gia ri­co­no­sciu­to con­for­me­men­te al­la pre­sen­te leg­ge.

2 Chi vuo­le se­gui­re un ci­clo di per­fe­zio­na­men­to ac­cre­di­ta­to in psi­co­te­ra­pia de­ve inol­tre aver com­piu­to una for­ma­zio­ne di ba­se com­pren­den­te una pre­sta­zio­ne di stu­dio suf­fi­cien­te in psi­co­lo­gia cli­ni­ca e psi­co­pa­to­lo­gia.

3 L’am­mis­sio­ne non può es­se­re su­bor­di­na­ta all’ap­par­te­nen­za a un’as­so­cia­zio­ne pro­fes­sio­na­le.

4 Non sus­si­ste al­cun di­rit­to a un po­sto di per­fe­zio­na­men­to.

Art. 8 Titoli federali di perfezionamento  

1 I ti­to­li fe­de­ra­li di per­fe­zio­na­men­to pos­so­no es­se­re ot­te­nu­ti nei se­guen­ti set­to­ri del­la psi­co­lo­gia:

a.
psi­co­te­ra­pia;
b.
psi­co­lo­gia dell’età evo­lu­ti­va;
c.
psi­co­lo­gia cli­ni­ca;
d.
neu­ro­psi­co­lo­gia.
e.
psi­co­lo­gia del­la sa­lu­te.

2 Sen­ti­ta la Com­mis­sio­ne del­le pro­fes­sio­ni psi­co­lo­gi­che, il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ve­de­re ti­to­li fe­de­ra­li di per­fe­zio­na­men­to in al­tri set­to­ri del­la psi­co­lo­gia con un’im­por­tan­za di­ret­ta per la sa­lu­te.

3 I ti­to­li fe­de­ra­li di per­fe­zio­na­men­to so­no ri­la­scia­ti dall’or­ga­niz­za­zio­ne re­spon­sa­bi­le del cor­ri­spon­den­te ci­clo di per­fe­zio­na­men­to ac­cre­di­ta­to.

4 Ta­li ti­to­li so­no fir­ma­ti da un rap­pre­sen­tan­te del­la Con­fe­de­ra­zio­ne e da un rap­pre­sen­tan­te dell’or­ga­niz­za­zio­ne re­spon­sa­bi­le del per­fe­zio­na­men­to.

Art. 9 Riconoscimento di titoli esteri di perfezionamento  

1 Un ti­to­lo este­ro di per­fe­zio­na­men­to è ri­co­no­sciu­to se la sua equi­va­len­za con un ti­to­lo fe­de­ra­le di per­fe­zio­na­men­to:

a.
è pre­vi­sta da un ac­cor­do sul re­ci­pro­co ri­co­no­sci­men­to con­clu­so con lo Sta­to in­te­res­sa­to o con un’or­ga­niz­za­zio­ne so­vra­sta­ta­le; o
b.
è di­mo­stra­ta nel sin­go­lo ca­so.

2 Un ti­to­lo este­ro di per­fe­zio­na­men­to ri­co­no­sciu­to ha in Sviz­ze­ra i me­de­si­mi ef­fet­ti del cor­ri­spon­den­te ti­to­lo fe­de­ra­le di per­fe­zio­na­men­to.

3 Il ri­co­no­sci­men­to è di com­pe­ten­za del­la Com­mis­sio­ne fe­de­ra­le del­le pro­fes­sio­ni psi­co­lo­gi­che.

4 Se non ri­co­no­sce un ti­to­lo este­ro di per­fe­zio­na­men­to, la Com­mis­sio­ne del­le pro­fes­sio­ni psi­co­lo­gi­che de­ci­de le con­di­zio­ni che de­vo­no es­se­re adem­piu­te per l’ot­te­ni­men­to del cor­ri­spon­den­te ti­to­lo fe­de­ra­le di per­fe­zio­na­men­to.

Art. 10 Impiego del titolo di perfezionamento nella denominazione professionale  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na il mo­do in cui il ti­to­lo fe­de­ra­le di per­fe­zio­na­men­to può es­se­re uti­liz­za­to nel­la de­no­mi­na­zio­ne pro­fes­sio­na­le. Sen­te dap­pri­ma la Com­mis­sio­ne del­le pro­fes­sio­ni psi­co­lo­gi­che.

Capitolo 4: Accreditamento di cicli di perfezionamento

Sezione 1: Principio

Art. 11 Scopo dell’accreditamento  

1 L’ac­cre­di­ta­men­to si pre­fig­ge di ve­ri­fi­ca­re se i ci­cli di per­fe­zio­na­men­to per­met­to­no al­le per­so­ne che li se­guo­no di rag­giun­ge­re gli obiet­ti­vi del­la pre­sen­te leg­ge.

2 Es­so com­pren­de la ve­ri­fi­ca del­la qua­li­tà del­le strut­tu­re, dei pro­ces­si e dei ri­sul­ta­ti.

Art. 12 Obbligo di accreditamento  

I ci­cli di per­fe­zio­na­men­to fi­na­liz­za­ti all’ot­te­ni­men­to di un ti­to­lo di per­fe­zio­na­men­to fe­de­ra­le de­vo­no es­se­re ac­cre­di­ta­ti con­for­me­men­te al­la pre­sen­te leg­ge.

Sezione 2: Criteri di accreditamento

Art.13  

1 Un ci­clo di per­fe­zio­na­men­to è ac­cre­di­ta­to se:

a.
si svol­ge sot­to la re­spon­sa­bi­li­tà di un’or­ga­niz­za­zio­ne pro­fes­sio­na­le na­zio­na­le, di una scuo­la uni­ver­si­ta­ria o di un’al­tra or­ga­niz­za­zio­ne ido­nea (or­ga­niz­za­zio­ne re­spon­sa­bi­le);
b.
con­sen­te al­le per­so­ne che lo fre­quen­ta­no di rag­giun­ge­re gli obiet­ti­vi di per­fe­zio­na­men­to di cui all’ar­ti­co­lo 5;
c.
è im­po­sta­to sul­la for­ma­zio­ne in psi­co­lo­gia di­spen­sa­ta da una scuo­la uni­ver­si­ta­ria;
d.
pre­ve­de un’ade­gua­ta va­lu­ta­zio­ne del­le co­no­scen­ze e del­le ca­pa­ci­tà del­le per­so­ne che lo fre­quen­ta­no;
e.
com­pren­de sia l’in­se­gna­men­to teo­ri­co sia la sua ap­pli­ca­zio­ne pra­ti­ca;
f.
ri­chie­de dal­le per­so­ne che lo fre­quen­ta­no col­la­bo­ra­zio­ne per­so­na­le e as­sun­zio­ne di re­spon­sa­bi­li­tà;
g.
l’or­ga­niz­za­zio­ne re­spon­sa­bi­le di­spo­ne di un’istan­za in­di­pen­den­te e im­par­zia­le che sta­tui­sce se­con­do una pro­ce­du­ra equa sui ri­cor­si del­le per­so­ne che fre­quen­ta­no un per­fe­zio­na­men­to.

2 Sen­ti­te le or­ga­niz­za­zio­ni re­spon­sa­bi­li, il Con­si­glio fe­de­ra­le può ema­na­re di­spo­si­zio­ni che con­cre­tiz­za­no il cri­te­rio di ac­cre­di­ta­men­to di cui al ca­po­ver­so 1 let­te­ra b.

Sezione 3: Procedura

Art. 14 Domanda e autovalutazione  

1 L’or­ga­niz­za­zio­ne re­spon­sa­bi­le pre­sen­ta la do­man­da di ac­cre­di­ta­men­to del ci­clo di per­fe­zio­na­men­to all’au­to­ri­tà di ac­cre­di­ta­men­to (art. 34).

2 La do­man­da de­ve es­se­re cor­re­da­ta di un rap­por­to sull’adem­pi­men­to dei cri­te­ri di ac­cre­di­ta­men­to (rap­por­to di au­to­va­lu­ta­zio­ne).

Art. 15 Valutazione da parte di terzi  

1 L’or­ga­no di ac­cre­di­ta­men­to isti­tui­sce una com­mis­sio­ne pe­ri­ta­le in­ca­ri­ca­ta di esa­mi­na­re il ci­clo di per­fe­zio­na­men­to. La com­mis­sio­ne è com­po­sta di spe­cia­li­sti sviz­ze­ri ed este­ri ri­co­no­sciu­ti.

2 La com­mis­sio­ne pe­ri­ta­le com­ple­ta con in­da­gi­ni pro­prie il rap­por­to di au­to­va­lu­ta­zio­ne del ri­chie­den­te.

3 Es­sa sot­to­po­ne all’or­ga­no di ac­cre­di­ta­men­to una pro­po­sta di ac­cre­di­ta­men­to mo­ti­va­ta.

4 L’or­ga­no di ac­cre­di­ta­men­to può:

a.
rin­via­re la pro­po­sta di ac­cre­di­ta­men­to al­la com­mis­sio­ne pe­ri­ta­le per ul­te­rio­re ela­bo­ra­zio­ne; o
b.
se ne­ces­sa­rio, tra­smet­te­re per de­ci­sio­ne all’au­to­ri­tà di ac­cre­di­ta­men­to la pro­po­sta del­la com­mis­sio­ne pe­ri­ta­le cor­re­da­ta di una pro­po­sta e un rap­por­to sup­ple­men­ta­ri.
Art. 16 Decisione di accreditamento  

1 Sen­ti­ta la Com­mis­sio­ne del­le pro­fes­sio­ni psi­co­lo­gi­che, l’au­to­ri­tà di ac­cre­di­ta­men­to sta­tui­sce sul­la pro­po­sta di ac­cre­di­ta­men­to.

2 Es­sa può vin­co­la­re l’ac­cre­di­ta­men­to a one­ri.

Art. 17 Periodo di validità  

L’ac­cre­di­ta­men­to è va­li­do per set­te an­ni al mas­si­mo.

Art. 18 Oneri e revoca  

1 Se l’ac­cre­di­ta­men­to è vin­co­la­to a one­ri, l’or­ga­niz­za­zio­ne re­spon­sa­bi­le del ci­clo di per­fe­zio­na­men­to de­ve di­mo­stra­re, en­tro il ter­mi­ne sta­bi­li­to nel­la de­ci­sio­ne di ac­cre­di­ta­men­to, che gli one­ri so­no adem­piu­ti.

2 In ca­so di adem­pi­men­to par­zia­le de­gli one­ri, l’au­to­ri­tà di ac­cre­di­ta­men­to può im­por­re nuo­vi one­ri.

3 Se gli one­ri non so­no adem­piu­ti e l’ina­dem­pien­za pre­giu­di­ca gra­ve­men­te il ri­spet­to dei cri­te­ri di ac­cre­di­ta­men­to, l’au­to­ri­tà di ac­cre­di­ta­men­to può re­vo­ca­re l’ac­cre­di­ta­men­to su pro­po­sta dell’or­ga­no di ac­cre­di­ta­men­to.

Art. 19 Modifica di un ciclo di perfezionamento accreditato  

1 Ogni mo­di­fi­ca so­stan­zia­le del con­te­nu­to o dell’im­po­sta­zio­ne di un ci­clo di per­fe­zio­na­men­to ac­cre­di­ta­to ne­ces­si­ta di un nuo­vo ac­cre­di­ta­men­to.

2 Ogni al­tra mo­di­fi­ca del con­te­nu­to o dell’im­po­sta­zio­ne di un ci­clo di per­fe­zio­na­men­to ac­cre­di­ta­to de­ve es­se­re pre­via­men­te co­mu­ni­ca­ta all’au­to­ri­tà di ac­cre­di­ta­men­to.

3 Se la mo­di­fi­ca è con­tra­ria ai cri­te­ri di ac­cre­di­ta­men­to, l’au­to­ri­tà di ac­cre­di­ta­men­to com­pe­ten­te può im­por­re one­ri.

Art. 20 Informazioni  

1 L’au­to­ri­tà di ac­cre­di­ta­men­to può in ogni mo­men­to chie­de­re all’or­ga­niz­za­zio­ne re­spon­sa­bi­le del ci­clo di per­fe­zio­na­men­to di for­ni­re le in­for­ma­zio­ni o i do­cu­men­ti ne­ces­sa­ri e ese­gui­re ispe­zio­ni pres­so l’or­ga­niz­za­zio­ne me­de­si­ma.

2 Se ac­cer­ta un com­por­ta­men­to con­tra­rio ai cri­te­ri di ac­cre­di­ta­men­to, es­sa può im­por­re one­ri.

Art. 21 Finanziamento dell’accreditamento  

Le spe­se per l’ac­cre­di­ta­men­to di un ci­clo di per­fe­zio­na­men­to so­no fi­nan­zia­te con gli emo­lu­men­ti a ca­ri­co del ri­chie­den­te.

Capitolo 5: Esercizio della professione di psicoterapeuta

Art. 22 Obbligo di autorizzazione  

1 Chi in­ten­de eser­ci­ta­re la psi­co­te­ra­pia sot­to la pro­pria re­spon­sa­bi­li­tà pro­fes­sio­na­le de­ve chie­de­re l’au­to­riz­za­zio­ne del Can­to­ne sul cui ter­ri­to­rio in­ten­de eser­ci­ta­re.

2 ...8

8 Abro­ga­to dall’all. n. 6 del­la LF del 30 set. 2016 sul­le pro­fes­sio­ni sa­ni­ta­rie, con ef­fet­to dal 1° feb. 2020 (RU 2020 57; FF 2015 7125).

Art. 23 Obbligo di annunciarsi 9  

1 I ti­to­la­ri di qua­li­fi­che pro­fes­sio­na­li ac­qui­si­te all’este­ro che pos­so­no av­va­ler­si dell’al­le­ga­to III dell’Ac­cor­do del 21 giu­gno 199910 tra la Con­fe­de­ra­zio­ne Sviz­ze­ra, da una par­te, e la Co­mu­ni­tà eu­ro­pea ed i suoi Sta­ti mem­bri, dall’al­tra, sul­la li­be­ra cir­co­la­zio­ne del­le per­so­ne o dell’al­le­ga­to K del­la Con­ven­zio­ne del 4 gen­na­io 196011 isti­tu­ti­va dell’As­so­cia­zio­ne eu­ro­pea di li­be­ro scam­bio (AELS), pos­so­no eser­ci­ta­re sen­za au­to­riz­za­zio­ne la lo­ro pro­fes­sio­ne di psi­co­te­ra­peu­ta in qua­li­tà di pre­sta­to­ri di ser­vi­zi sot­to la pro­pria re­spon­sa­bi­li­tà pro­fes­sio­na­le. De­vo­no an­nun­ciar­si se­guen­do la pro­ce­du­ra pre­vi­sta dal­la leg­ge fe­de­ra­le del 14 di­cem­bre 201212 sull’ob­bli­go di di­chia­ra­zio­ne e sul­la ve­ri­fi­ca del­le qua­li­fi­che pro­fes­sio­na­li dei pre­sta­to­ri di ser­vi­zi in pro­fes­sio­ni re­go­la­men­ta­te. L’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te iscri­ve l’an­nun­cio nel re­gi­stro.13

2 I ti­to­la­ri di un’au­to­riz­za­zio­ne can­to­na­le pos­so­no eser­ci­ta­re in un al­tro Can­to­ne la psi­co­te­ra­pia, sot­to la pro­pria re­spon­sa­bi­li­tà pro­fes­sio­na­le, du­ran­te un pe­rio­do non su­pe­rio­re a 90 gior­ni per an­no ci­vi­le, sen­za es­se­re te­nu­ti a chie­de­re un’au­to­riz­za­zio­ne di ta­le Can­to­ne. Le re­stri­zio­ni e gli one­ri le­ga­ti all’au­to­riz­za­zio­ne di cui so­no ti­to­la­ri si ap­pli­ca­no pu­re a ta­le at­ti­vi­tà. Es­si de­vo­no an­nun­ciar­si all’au­to­ri­tà can­to­na­le com­pe­ten­te. Que­st’ul­ti­ma iscri­ve l’an­nun­cio nel re­gi­stro.14

9 Nuo­vo te­sto giu­sta l’art. 8 n. 2 del­la LF del 14 dic. 2012 sull’ob­bli­go di di­chia­ra­zio­ne e sul­la ve­ri­fi­ca del­le qua­li­fi­che pro­fes­sio­na­li dei pre­sta­to­ri di ser­vi­zi in pro­fes­sio­ni re­go­la­men­ta­te, in vi­go­re dal 1° set. 2013 (RU 2013 2417; FF 2012 3915).

10 RS 0.142.112.681

11 RS 0.632.31

12 RS 935.01

13 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 6 del­la LF del 30 set. 2016 sul­le pro­fes­sio­ni sa­ni­ta­rie, in vi­go­re dal 1° feb. 2020 (RU 2020 57; FF 2015 7125).

14 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 6 del­la LF del 30 set. 2016 sul­le pro­fes­sio­ni sa­ni­ta­rie, in vi­go­re dal 1° feb. 2020 (RU 2020 57; FF 2015 7125).

Art. 24 Condizioni d’autorizzazione  

1 L’au­to­riz­za­zio­ne di eser­ci­ta­re la pro­fes­sio­ne è ri­la­scia­ta se il ri­chie­den­te:

a.
pos­sie­de un ti­to­lo fe­de­ra­le di per­fe­zio­na­men­to o un ti­to­lo este­ro di per­fe­zio­na­men­to ri­co­no­sciu­to in psi­co­te­ra­pia;
b.
è de­gno di fi­du­cia e of­fre la ga­ran­zia, dal pro­fi­lo fi­si­co e psi­chi­co, di un eser­ci­zio inec­ce­pi­bi­le del­la pro­fes­sio­ne;
c.15
pa­dro­neg­gia una lin­gua uf­fi­cia­le del Can­to­ne per il qua­le ri­chie­de l’au­to­riz­za­zio­ne.

2 Chi di­spo­ne dell’au­to­riz­za­zio­ne di eser­ci­ta­re la pro­fes­sio­ne se­con­do la pre­sen­te leg­ge, adem­pie in li­nea di mas­si­ma le con­di­zio­ni per il ri­la­scio dell’au­to­riz­za­zio­ne in un al­tro Can­to­ne.

15 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 6 del­la LF del 30 set. 2016 sul­le pro­fes­sio­ni sa­ni­ta­rie, in vi­go­re dal 1° feb. 2020 (RU 2020 57; FF 2015 7125).

Art. 25 Restrizione dell’autorizzazione e oneri 16  

I Can­to­ni pos­so­no pre­ve­de­re che l’au­to­riz­za­zio­ne di eser­ci­ta­re la pro­fes­sio­ne sia vin­co­la­ta a de­ter­mi­na­te re­stri­zio­ni di na­tu­ra pro­fes­sio­na­le, tem­po­ra­le o geo­gra­fi­ca, op­pu­re a one­ri, sem­pre che sia ne­ces­sa­rio per ga­ran­ti­re un’as­si­sten­za psi­co­te­ra­peu­ti­ca di qua­li­tà ele­va­ta.

16 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 6 del­la LF del 30 set. 2016 sul­le pro­fes­sio­ni sa­ni­ta­rie, in vi­go­re dal 1° feb. 2020 (RU 2020 57; FF 2015 7125).

Art. 26 Revoca dell’autorizzazione  

L’au­to­riz­za­zio­ne è re­vo­ca­ta se le sue con­di­zio­ni non so­no più adem­piu­te o se emer­go­no fat­ti in ba­se ai qua­li es­sa avreb­be do­vu­to es­se­re ri­fiu­ta­ta.

Art. 27 Obblighi professionali  

Chi eser­ci­ta la psi­co­te­ra­pia sot­to la pro­pria re­spon­sa­bi­li­tà pro­fes­sio­na­le de­ve os­ser­va­re i se­guen­ti ob­bli­ghi pro­fes­sio­na­li:17

a.
eser­ci­ta­re la pro­fes­sio­ne in mo­do ac­cu­ra­to e co­scien­zio­so; ri­spet­ta­re i li­mi­ti del­le com­pe­ten­ze ac­qui­si­te nell’am­bi­to del­la for­ma­zio­ne e del per­fe­zio­na­men­to;
b.
ap­pro­fon­di­re, esten­de­re e mi­glio­ra­re le pro­prie com­pe­ten­ze me­dian­te l’ag­gior­na­men­to per­ma­nen­te;
c.
tu­te­la­re i di­rit­ti dei pro­pri clien­ti e pa­zien­ti;
d.
pra­ti­ca­re esclu­si­va­men­te una pub­bli­ci­tà og­get­ti­va e cor­ri­spon­den­te all’in­te­res­se ge­ne­ra­le, non in­gan­ne­vo­le né in­va­den­te;
e.
os­ser­va­re il se­gre­to pro­fes­sio­na­le con­for­me­men­te al­le pre­scri­zio­ni per­ti­nen­ti;
f.18
con­clu­de­re un’as­si­cu­ra­zio­ne di re­spon­sa­bi­li­tà ci­vi­le pro­fes­sio­na­le com­mi­su­ra­ta al ge­ne­re e all’en­ti­tà dei ri­schi con­nes­si al­la pro­pria at­ti­vi­tà o di­mo­stra­re di aver con­clu­so una si­mi­le as­si­cu­ra­zio­ne, a me­no che l’eser­ci­zio dell’at­ti­vi­tà non sia di­sci­pli­na­to dal di­rit­to in ma­te­ria di re­spon­sa­bi­li­tà del­lo Sta­to.

17 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 6 del­la LF del 30 set. 2016 sul­le pro­fes­sio­ni sa­ni­ta­rie, in vi­go­re dal 1° feb. 2020 (RU 2020 57; FF 2015 7125).

18 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 6 del­la LF del 30 set. 2016 sul­le pro­fes­sio­ni sa­ni­ta­rie, in vi­go­re dal 1° feb. 2020 (RU 2020 57; FF 2015 7125).

Art. 28 Autorità cantonale di vigilanza  

1 Ogni Can­to­ne de­si­gna un’au­to­ri­tà in­ca­ri­ca­ta di vi­gi­la­re sul­le per­so­ne che eser­ci­ta­no, sul suo ter­ri­to­rio, la psi­co­te­ra­pia sot­to la pro­pria re­spon­sa­bi­li­tà pro­fes­sio­na­le.

2 L’au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za pren­de le mi­su­re ne­ces­sa­rie a fa­re os­ser­va­re gli ob­bli­ghi pro­fes­sio­na­li.

Art. 29 Assistenza amministrativa  

Le au­to­ri­tà giu­di­zia­rie e am­mi­ni­stra­ti­ve can­to­na­li e le au­to­ri­tà fe­de­ra­li an­nun­cia­no sen­za in­du­gio al­la com­pe­ten­te au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za can­to­na­le i fat­ti che po­treb­be­ro co­sti­tui­re una vio­la­zio­ne de­gli ob­bli­ghi pro­fes­sio­na­li.

Art. 30 Misure disciplinari  

1 In ca­so di vio­la­zio­ne de­gli ob­bli­ghi pro­fes­sio­na­li, del­le pre­scri­zio­ni del­la pre­sen­te leg­ge o del­le sue di­spo­si­zio­ni d’ese­cu­zio­ne, l’au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za può or­di­na­re le se­guen­ti mi­su­re di­sci­pli­na­ri:

a.
un av­ver­ti­men­to;
b.
un am­mo­ni­men­to;
c.
una mul­ta fi­no a 20 000 fran­chi;
d.
un di­vie­to di du­ra­ta li­mi­ta­ta a sei an­ni al mas­si­mo di eser­ci­ta­re la pro­fes­sio­ne sot­to la pro­pria re­spon­sa­bi­li­tà pro­fes­sio­na­le;
e.
un di­vie­to de­fi­ni­ti­vo di eser­ci­ta­re la pro­fes­sio­ne sot­to la pro­pria re­spon­sa­bi­li­tà pro­fes­sio­na­le.

2 Per la vio­la­zio­ne dell’ob­bli­go pro­fes­sio­na­le di cui all’ar­ti­co­lo 27 let­te­ra b pos­so­no es­se­re pro­nun­cia­te sol­tan­to le mi­su­re di­sci­pli­na­ri pre­vi­ste nel ca­po­ver­so 1 let­te­re a–c.

3 Il di­vie­to di eser­ci­ta­re la pro­fes­sio­ne sot­to la pro­pria re­spon­sa­bi­li­tà pro­fes­sio­na­le può es­se­re cu­mu­la­to con la mul­ta.

4 Du­ran­te il pro­ce­di­men­to di­sci­pli­na­re, l’au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za può im­por­re re­stri­zio­ni all’au­to­riz­za­zio­ne di eser­ci­ta­re la pro­fes­sio­ne, vin­co­lar­la a one­ri o so­spen­der­la prov­vi­so­ria­men­te.

5 So­no fat­te sal­ve le di­spo­si­zio­ni pe­na­li.

Art. 31 Procedimento disciplinare in un altro Cantone  

1 L’au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za di un Can­to­ne che av­via un pro­ce­di­men­to di­sci­pli­na­re con­tro il ti­to­la­re di un’au­to­riz­za­zio­ne ri­la­scia­ta da un al­tro Can­to­ne ne in­for­ma l’au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za del Can­to­ne in que­stio­ne.

2 Se in­ten­de vie­ta­re al ti­to­la­re di un’au­to­riz­za­zio­ne ri­la­scia­ta da un al­tro Can­to­ne di eser­ci­ta­re la pro­fes­sio­ne sot­to la pro­pria re­spon­sa­bi­li­tà pro­fes­sio­na­le, es­sa sen­te l’au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za del Can­to­ne in que­stio­ne.

Art. 32 Effetti del divieto di esercitare la professione  

1 Il di­vie­to di eser­ci­ta­re la pro­fes­sio­ne si ap­pli­ca su tut­to il ter­ri­to­rio sviz­ze­ro.

2 Es­so in­va­li­da ogni au­to­riz­za­zio­ne di eser­ci­ta­re la pro­fes­sio­ne sot­to la pro­pria re­spon­sa­bi­li­tà pro­fes­sio­na­le.

Art. 33 Prescrizione  

1 Il per­se­gui­men­to di­sci­pli­na­re si pre­scri­ve in due an­ni a de­cor­re­re dal­la da­ta in cui l’au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za ha avu­to co­no­scen­za dei fat­ti con­te­sta­ti.

2 Ogni at­to d’in­chie­sta o at­to pro­ces­sua­le in­tra­pre­so dall’au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za, dall’au­to­ri­tà di per­se­gui­men­to pe­na­le o dal giu­di­ce19 in me­ri­to ai fat­ti con­te­sta­ti in­ter­rom­pe il de­cor­so del­la pre­scri­zio­ne.

3 Il per­se­gui­men­to di­sci­pli­na­re si pre­scri­ve in ogni ca­so in die­ci an­ni a de­cor­re­re dai fat­ti con­te­sta­ti.

4 Qua­lo­ra la vio­la­zio­ne de­gli ob­bli­ghi pro­fes­sio­na­li co­sti­tui­sca rea­to, è ap­pli­ca­bi­le il ter­mi­ne di pre­scri­zio­ne più lun­go pre­vi­sto dal di­rit­to pe­na­le.

5 L’au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za può an­che pren­de­re in con­si­de­ra­zio­ne fat­ti ca­du­ti in pre­scri­zio­ne qua­lo­ra si trat­ti di va­lu­ta­re i ri­schi per la sa­lu­te pub­bli­ca do­vu­ti a una per­so­na og­get­to di un pro­ce­di­men­to di­sci­pli­na­re.

19 Ret­ti­fi­ca­to dal­la Com­mis­sio­ne di re­da­zio­ne dell’AF (art. 58 cpv. 1 LParl; RS 171.10).

Capitolo 6: Organizzazione

Sezione 1: Accreditamento

Art.34 Autorità di accreditamento  

1 Il Di­par­ti­men­to fe­de­ra­le dell’in­ter­no (DFI) è com­pe­ten­te per l’ac­cre­di­ta­men­to di ci­cli di per­fe­zio­na­men­to fi­na­liz­za­ti all’ot­te­ni­men­to di un ti­to­lo fe­de­ra­le di per­fe­zio­na­men­to.

2 Il DFI tie­ne l’elen­co dei ci­cli di per­fe­zio­na­men­to ac­cre­di­ta­ti.

Art. 35 Organo di accreditamento  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­si­gna un or­ga­no in­ca­ri­ca­to di esa­mi­na­re le do­man­de di ac­cre­di­ta­men­to pre­sen­ta­te dal­le or­ga­niz­za­zio­ni re­spon­sa­bi­li dei ci­cli di per­fe­zio­na­men­to.

Sezione 2: Commissione delle professioni psicologiche

Art. 36 Composizione e organizzazione  

1 Il Con­si­glio fe­de­ra­le isti­tui­sce una Com­mis­sio­ne del­le pro­fes­sio­ni psi­co­lo­gi­che e ne no­mi­na i mem­bri.

2 Es­so prov­ve­de af­fin­ché vi sia­no ade­gua­ta­men­te rap­pre­sen­ta­ti le cer­chie scien­ti­fi­che, le scuo­le uni­ver­si­ta­rie, i Can­to­ni e le cer­chie pro­fes­sio­na­li in­te­res­sa­te.

3 La Com­mis­sio­ne del­le pro­fes­sio­ni psi­co­lo­gi­che di­spo­ne di una se­gre­te­ria.

4 La Com­mis­sio­ne ema­na un re­go­la­men­to in­ter­no; vi di­sci­pli­na se­gna­ta­men­te la pro­ce­du­ra di de­ci­sio­ne. Il re­go­la­men­to in­ter­no de­ve es­se­re sot­to­po­sto per ap­pro­va­zio­ne al DFI.

Art. 37 Compiti e competenze  

1 La Com­mis­sio­ne del­le pro­fes­sio­ni psi­co­lo­gi­che ha i com­pi­ti e le com­pe­ten­ze se­guen­ti:

a.
pre­sta­re con­su­len­za al Con­si­glio fe­de­ra­le e al DFI per le que­stio­ni re­la­ti­ve all’ap­pli­ca­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge;
b.
de­ci­de­re sul ri­co­no­sci­men­to dei di­plo­mi e dei ti­to­li di per­fe­zio­na­men­to este­ri;
c.
espri­me­re un pa­re­re sul­le pro­po­ste di in­tro­du­zio­ne di ti­to­li fe­de­ra­li di per­fe­zio­na­men­to;
d.
espri­me­re un pa­re­re sul­le pro­po­ste di ac­cre­di­ta­men­to;
e.
espri­me­re un pa­re­re in me­ri­to al­le de­no­mi­na­zio­ni pro­fes­sio­na­li dei ti­to­la­ri di ti­to­li fe­de­ra­li di per­fe­zio­na­men­to;
f.
ri­fe­ri­re re­go­lar­men­te al DFI.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può at­tri­buir­le al­tri com­pi­ti.

3 La Com­mis­sio­ne del­le pro­fes­sio­ni psi­co­lo­gi­che può trat­ta­re da­ti per­so­na­li per quan­to ne­ces­sa­rio all’adem­pi­men­to dei suoi com­pi­ti.

Sezione 3: Registro

Art. 38 Competenza  

Il DFI tie­ne un re­gi­stro:

a.
dei ti­to­la­ri di un ti­to­lo fe­de­ra­le di per­fe­zio­na­men­to o di un ti­to­lo este­ro di per­fe­zio­na­men­to ri­co­no­sciu­to;
b.
dei ti­to­la­ri di un’au­to­riz­za­zio­ne di eser­ci­ta­re la psi­co­te­ra­pia;
c.
del­le per­so­ne che si so­no an­nun­cia­te con­for­me­men­te all’ar­ti­co­lo 23.
Art. 39 Scopo  

1 Il re­gi­stro ha lo sco­po di:

a.
in­for­ma­re e tu­te­la­re i pa­zien­ti e i clien­ti;
b.
ga­ran­ti­re la qua­li­tà;
c.
for­ni­re da­ti sta­ti­sti­ci; e
d.
in­for­ma­re i ser­vi­zi este­ri.

2 È inol­tre in­te­so a sem­pli­fi­ca­re le pro­ce­du­re ne­ces­sa­rie per il ri­la­scio dell’au­to­riz­za­zio­ne di eser­ci­ta­re la pro­fes­sio­ne.

Art. 40 Contenuto  

1 Il re­gi­stro con­tie­ne i da­ti ne­ces­sa­ri al con­se­gui­men­to del­lo sco­po. Vi rien­tra­no an­che da­ti per­so­na­li de­gni di par­ti­co­la­re pro­te­zio­ne ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 3 let­te­ra c del­la leg­ge fe­de­ra­le del 19 giu­gno 199220 sul­la pro­te­zio­ne dei da­ti.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le ema­na di­spo­si­zio­ni det­ta­glia­te sui da­ti per­so­na­li con­te­nu­ti nel re­gi­stro e sul lo­ro trat­ta­men­to.

Art. 41 Obbligo di notifica  

1 Le au­to­ri­tà can­to­na­li com­pe­ten­ti no­ti­fi­ca­no sen­za in­du­gio al DFI ogni ri­la­scio, ri­fiu­to o mo­di­fi­ca di un’au­to­riz­za­zio­ne di eser­ci­ta­re la psi­co­te­ra­pia, se­gna­ta­men­te qual­sia­si re­stri­zio­ne all’eser­ci­zio del­la pro­fes­sio­ne, co­me pu­re qual­sia­si mi­su­ra di­sci­pli­na­re.

2 Le or­ga­niz­za­zio­ni re­spon­sa­bi­li di un ci­clo di per­fe­zio­na­men­to no­ti­fi­ca­no ogni ri­la­scio di ti­to­li fe­de­ra­li di per­fe­zio­na­men­to.

Art. 42 Comunicazione dei dati 21  

1 I da­ti re­la­ti­vi a mi­su­re di­sci­pli­na­ri co­me pu­re i mo­ti­vi di ri­fiu­to o re­vo­ca di un’au­to­riz­za­zio­ne se­con­do l’ar­ti­co­lo 26 so­no a di­spo­si­zio­ne esclu­si­va­men­te del­le au­to­ri­tà com­pe­ten­ti per il ri­la­scio dell’au­to­riz­za­zio­ne all’eser­ci­zio del­la pro­fes­sio­ne e del­le au­to­ri­tà di vi­gi­lan­za.

2 Su ri­chie­sta l’UF­SP co­mu­ni­ca al­le au­to­ri­tà cui com­pe­te un pro­ce­di­men­to di­sci­pli­na­re in cor­so i da­ti re­la­ti­vi al­le re­stri­zio­ni sop­pres­se e ai di­vie­ti tem­po­ra­nei di eser­ci­ta­re la pro­fes­sio­ne ai qua­li è ap­po­sta la men­zio­ne «can­cel­la­to».

3 Tut­ti gli al­tri da­ti so­no li­be­ra­men­te con­sul­ta­bi­li in re­te.

4 Il Con­si­glio fe­de­ra­le può pre­ve­de­re che de­ter­mi­na­ti da­ti sia­no ac­ces­si­bi­li sol­tan­to su do­man­da, se l’in­te­res­se del­la sa­ni­tà pub­bli­ca non ri­chie­de che sia­no pub­bli­ca­men­te ac­ces­si­bi­li in re­te.

21 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 6 del­la LF del 30 set. 2016 sul­le pro­fes­sio­ni sa­ni­ta­rie, in vi­go­re dal 1° feb. 2020 (RU 2020 57; FF 2015 7125).

Art. 43 Cancellazione ed eliminazione di iscrizioni nel registro  

1 L’iscri­zio­ne di una re­stri­zio­ne è eli­mi­na­ta dal re­gi­stro cin­que an­ni do­po la sua sop­pres­sio­ne.

2 L’iscri­zio­ne di av­ver­ti­men­ti, am­mo­ni­men­ti e mul­te è eli­mi­na­ta dal re­gi­stro cin­que an­ni do­po la pro­nun­cia del­la mi­su­ra.

3 Il di­vie­to tem­po­ra­neo di eser­ci­ta­re la pro­fes­sio­ne è an­nul­la­to nel re­gi­stro con la men­zio­ne «can­cel­la­to» die­ci an­ni do­po la sua sop­pres­sio­ne.

4 Tut­te le iscri­zio­ni re­la­ti­ve a una per­so­na so­no eli­mi­na­te dal re­gi­stro non ap­pe­na un’au­to­ri­tà ne an­nun­cia il de­ces­so. I da­ti, ano­ni­miz­za­ti, pos­so­no in se­gui­to es­se­re uti­liz­za­ti a fi­ni sta­ti­sti­ci.22

22 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. II 2 del­la LF del 20 mar. 2015, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2015 5081, 2017 2703; FF 2013 5363).

Capitolo 7: Tutela giurisdizionale e disposizioni penali

Art. 44 Tutela giurisdizionale  

1 Se non so­no au­to­ri­tà can­to­na­li, le or­ga­niz­za­zio­ni re­spon­sa­bi­li di ci­cli di per­fe­zio­na­men­to ac­cre­di­ta­ti pren­do­no de­ci­sio­ni ai sen­si del­la leg­ge fe­de­ra­le del 20 di­cem­bre 196823 sul­la pro­ce­du­ra am­mi­ni­stra­ti­va su:

a.
la com­pu­ta­bi­li­tà del­le pre­sta­zio­ni di for­ma­zio­ne e dei pe­rio­di di per­fe­zio­na­men­to;
b.
l’am­mis­sio­ne ai ci­cli di per­fe­zio­na­men­to ac­cre­di­ta­ti;
c.
il su­pe­ra­men­to di esa­mi;
d.
il ri­la­scio di ti­to­li di per­fe­zio­na­men­to.

2 Per il ri­ma­nen­te si ap­pli­ca­no le di­spo­si­zio­ni ge­ne­ra­li sull’am­mi­ni­stra­zio­ne del­la giu­sti­zia fe­de­ra­le.

Art. 45 Abuso di titoli e di denominazioni professionali  

1 È pu­ni­to con la mul­ta chi nei suoi do­cu­men­ti com­mer­cia­li, nel­le sue co­mu­ni­ca­zio­ni di ogni ge­ne­re o in al­tri do­cu­men­ti de­sti­na­ti ai rap­por­ti d’af­fa­ri:

a.
si de­fi­ni­sce psi­co­lo­go o psi­co­lo­ga op­pu­re uti­liz­za una de­no­mi­na­zio­ne pro­fes­sio­na­le che può es­se­re con­fu­sa con quel­la di psi­co­lo­go, sen­za es­se­re ti­to­la­re di un di­plo­ma in psi­co­lo­gia ri­co­no­sciu­to con­for­me­men­te al­la pre­sen­te leg­ge (art. 2 e 3);
b.
pre­ten­de di pos­se­de­re, sen­za aver­lo le­git­ti­ma­men­te ac­qui­si­to, un ti­to­lo fe­de­ra­le di per­fe­zio­na­men­to o un ti­to­lo este­ro di per­fe­zio­na­men­to ri­co­no­sciu­to con­for­me­men­te al­la pre­sen­te leg­ge;
c.
uti­liz­za un ti­to­lo o una de­no­mi­na­zio­ne che in­du­ce a cre­de­re er­ro­nea­men­te che egli ab­bia por­ta­to a ter­mi­ne un per­fe­zio­na­men­to ac­cre­di­ta­to con­for­me­men­te al­la pre­sen­te leg­ge.

2 Il per­se­gui­men­to pe­na­le spet­ta ai Can­to­ni.

Capitolo 8: Disposizioni finali

Art. 46 Vigilanza  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le vi­gi­la sull’ese­cu­zio­ne del­la pre­sen­te leg­ge.

Art. 47 Esecuzione  

Il Con­si­glio fe­de­ra­le ema­na le di­spo­si­zio­ni ese­cu­ti­ve.

Art. 48 Modifica del diritto vigente  

...24

24 Le mod. pos­so­no es­se­re con­sul­ta­te al­la RU 2012 1929.

Art. 49 Disposizioni transitorie  

1 Sen­ti­ta la Com­mis­sio­ne del­le pro­fes­sio­ni psi­co­lo­gi­che, il Con­si­glio fe­de­ra­le re­di­ge un elen­co dei ci­cli di per­fe­zio­na­men­to in .che so­no con­si­de­ra­ti ac­cre­di­ta­ti prov­vi­so­ria­men­te per cin­que an­ni a de­cor­re­re dall’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge. I ti­to­li ac­qui­si­ti in que­sti ci­cli di per­fe­zio­na­men­to so­no con­si­de­ra­ti ti­to­li fe­de­ra­li.

2 I ti­to­li di per­fe­zio­na­men­to ac­qui­si­ti pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge nei per­fe­zio­na­men­ti che fi­gu­ra­no nell’elen­co re­dat­to dal Con­si­glio fe­de­ra­le se­con­do il ca­po­ver­so 1 so­no con­si­de­ra­ti ti­to­li fe­de­ra­li.

3 Le au­to­riz­za­zio­ni di eser­ci­ta­re la psi­co­te­ra­pia li­be­ra­men­te o sot­to la pro­pria re­spon­sa­bi­li­tà pro­fes­sio­na­le, ri­la­scia­te se­con­do il di­rit­to can­to­na­le pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge, con­ser­va­no la lo­ro va­li­di­tà nel re­la­ti­vo Can­to­ne.

4 Le per­so­ne che pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge se­con­do il di­rit­to can­to­na­le non ne­ces­si­ta­va­no di un’au­to­riz­za­zio­ne per eser­ci­ta­re la psi­co­te­ra­pia sot­to la pro­pria re­spon­sa­bi­li­tà pro­fes­sio­na­le so­no te­nu­te a di­spor­re di un’au­to­riz­za­zio­ne va­li­da en­tro cin­que an­ni dall’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te leg­ge.

Art. 49a Disposizioni transitorie della modifica del 30 settembre 2016 25  

1 Le au­to­riz­za­zio­ni all’eser­ci­zio del­la psi­co­te­ra­pia al­le di­pen­den­ze dei Can­to­ni e dei Co­mu­ni sot­to la pro­pria re­spon­sa­bi­li­tà pro­fes­sio­na­le, ri­la­scia­te se­con­do il di­rit­to can­to­na­le pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te mo­di­fi­ca, con­ser­va­no la lo­ro va­li­di­tà nel re­la­ti­vo Can­to­ne.

2 Chi pri­ma dell’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te mo­di­fi­ca eser­ci­ta­va la pro­pria at­ti­vi­tà sot­to la pro­pria re­spon­sa­bi­li­tà pro­fes­sio­na­le al­le di­pen­den­ze dei Can­to­ni e dei Co­mu­ni e, se­con­do il di­rit­to can­to­na­le, non ne­ces­si­ta­va di un’au­to­riz­za­zio­ne per l’eser­ci­zio di ta­le pro­fes­sio­ne, de­ve di­spor­re di un’au­to­riz­za­zio­ne se­con­do la pre­sen­te leg­ge en­tro cin­que an­ni dall’en­tra­ta in vi­go­re del­la pre­sen­te mo­di­fi­ca.

25 In­tro­dot­to dal’all. n. 6 del­la LF del 30 set. 2016 sul­le pro­fes­sio­ni sa­ni­ta­rie, in vi­go­re dal 1° feb. 2020 (RU 2020 57; FF 2015 7125).

Art. 50 Referendum ed entrata in vigore  

1 La pre­sen­te leg­ge sot­to­stà a re­fe­ren­dum fa­col­ta­ti­vo.

2 Il Con­si­glio fe­de­ra­le ne de­ter­mi­na l’en­tra­ta in vi­go­re.

Da­ta dell’en­tra­ta in vi­go­re:26 1° apri­le 2013
art. 36 e 37: 1° mag­gio 2012
art. 38 a 43:27 1° ago­sto 2016

26 O del 15 mar. 2013 (RU 2013 915).

27 O del 6 lug. 2016 (RU 2016 2601).

Diese Seite ist durch reCAPTCHA geschützt und die Google Datenschutzrichtlinie und Nutzungsbedingungen gelten.

Feedback
Laden