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Codice di diritto processuale civile svizzero
(Codice di procedura civile, CPC)

Art. 166 Diritto relativo di rifiuto

1 Un ter­zo può ri­fiu­tar­si di coo­pe­ra­re:

a.
all’ac­cer­ta­men­to di fat­ti che po­tes­se­ro espor­re lui stes­so op­pu­re una per­so­na a lui vi­ci­na ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 165 al ri­schio di es­se­re sot­to­po­sto a un pro­ce­di­men­to pe­na­le o di do­ver ri­spon­de­re ci­vil­men­te;
b.
nel­la mi­su­ra in cui si ren­des­se col­pe­vo­le del­la vio­la­zio­ne di un se­gre­to se­con­do l’ar­ti­co­lo 321 CP67; so­no ec­cet­tua­ti i re­vi­so­ri; tran­ne gli av­vo­ca­ti e gli ec­cle­sia­sti­ci, è tut­ta­via te­nu­to a coo­pe­ra­re il ter­zo che sot­to­stà a un ob­bli­go di de­nun­cia o è sta­to li­be­ra­to dal se­gre­to, sal­vo che ren­da ve­ro­si­mi­le che l’in­te­res­se al man­te­ni­men­to del se­gre­to pre­va­le su quel­lo all’ac­cer­ta­men­to del­la ve­ri­tà;
c.68
all’ac­cer­ta­men­to di fat­ti con­fi­da­ti­gli nel­la sua qua­li­tà uf­fi­cia­le o di cui è ve­nu­to a co­no­scen­za nell’eser­ci­zio del­la sua fun­zio­ne, se è un fun­zio­na­rio ai sen­si dell’ar­ti­co­lo 110 ca­po­ver­so 3 CP o mem­bro di un’au­to­ri­tà, op­pu­re di cui è ve­nu­to a co­no­scen­za nell’eser­ci­zio del­la sua at­ti­vi­tà au­si­lia­ria per un fun­zio­na­rio o un’au­to­ri­tà; egli è pe­rò te­nu­to a de­por­re se sot­to­stà a un ob­bli­go di de­nun­cia o è sta­to au­to­riz­za­to a de­por­re dall’au­to­ri­tà a lui pre­po­sta;
d.69
quan­do fos­se chia­ma­to a de­por­re in me­ri­to a fat­ti di cui è ve­nu­to a co­no­scen­za nell’am­bi­to del­la sua at­ti­vi­tà di di­fen­so­re ci­vi­co, di con­su­len­te ma­tri­mo­nia­le o fa­mi­lia­re, op­pu­re di me­dia­to­re;
e.
all’ac­cer­ta­men­to dell’iden­ti­tà dell’au­to­re o all’ac­cer­ta­men­to del con­te­nu­to e del­le fon­ti del­le sue pro­prie in­for­ma­zio­ni, se è una per­so­na che si oc­cu­pa pro­fes­sio­nal­men­te del­la pub­bli­ca­zio­ne di in­for­ma­zio­ni nel­la par­te re­da­zio­na­le di un pe­rio­di­co op­pu­re un suo au­si­lia­re.

2 I de­ten­to­ri di al­tri se­gre­ti pro­tet­ti dal­la leg­ge pos­so­no ri­fiu­tar­si di coo­pe­ra­re se ren­do­no ve­ro­si­mi­le che l’in­te­res­se al man­te­ni­men­to del se­gre­to pre­va­le su quel­lo all’ac­cer­ta­men­to del­la ve­ri­tà.

3 So­no fat­te sal­ve le di­spo­si­zio­ni spe­cia­li con­cer­nen­ti la co­mu­ni­ca­zio­ne di da­ti pre­vi­ste dal­la le­gi­sla­zio­ne in ma­te­ria di as­si­cu­ra­zio­ni so­cia­li.

67 RS 311.0

68 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. 1 n. 5 del­la L del 18 dic. 2020 sul­la si­cu­rez­za del­le in­for­ma­zio­ni, in vi­go­re dal 1° gen. 2023 (RU 2022 232, 750; FF 2017 2563).

69 Nuo­vo te­sto giu­sta l’all. n. 2 del­la LF del 20 mar. 2015 (Man­te­ni­men­to del fi­glio), in vi­go­re dal 1° gen. 2017 (RU 2015 4299; FF 2014 489).