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Codice di diritto processuale penale svizzero
(Codice di procedura penale, CPP)

del 5 ottobre 2007 (Stato 1° luglio 2022)

Art. 288 Identità fittizia e garanzia dell’anonimato

1 La po­li­zia as­se­gna un’iden­ti­tà fit­ti­zia all’agen­te in­fil­tra­to.151

2 Il pub­bli­co mi­ni­ste­ro può ga­ran­ti­re all’agen­te in­fil­tra­to che non ri­ve­le­rà la sua ve­ra iden­ti­tà nem­me­no nell’am­bi­to di un pro­ce­di­men­to giu­di­zia­rio in cui que­sti com­pa­ia co­me per­so­na in­for­ma­ta sui fat­ti o co­me te­sti­mo­ne.

3 Se l’agen­te in­fil­tra­to ha com­mes­so un rea­to nel cor­so dell’in­ter­ven­to, il giu­di­ce dei prov­ve­di­men­ti coer­ci­ti­vi de­ci­de sot­to qua­le iden­ti­tà si svol­ge il pro­ce­di­men­to pe­na­le.

151 Nuo­vo te­sto giu­sta il n. I del­la LF del 14 dic. 2012 sull’in­chie­sta ma­sche­ra­ta e l’in­da­gi­ne in in­co­gni­to, in vi­go­re dal 1° mag. 2013 (RU 20131051; FF 2012 49394955).