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Legge federale concernente l’imposta sul valore aggiunto

del 12 giugno 2009 (Stato 1° gennaio 2020)

Art. 24a Imposizione dei margini

1Ai fi­ni del cal­co­lo dell’im­po­sta, il con­tri­buen­te che ha ac­qui­sta­to pez­zi da col­le­zio­ne qua­li og­get­ti d’ar­te, an­ti­chi­tà e si­mi­li, può, al mo­men­to in cui li ri­ven­de, de­dur­re il prez­zo d’ac­qui­sto dal prez­zo di ven­di­ta, a con­di­zio­ne che non ab­bia de­dot­to l’im­po­sta pre­ce­den­te sul prez­zo d’ac­qui­sto (im­po­si­zio­ne dei mar­gi­ni). Se il prez­zo d’ac­qui­sto è su­pe­rio­re al prez­zo di ven­di­ta, la per­di­ta può es­se­re com­pu­ta­ta de­du­cen­do la dif­fe­ren­za dal­la ci­fra d’af­fa­ri im­po­ni­bi­le.

2Per i pez­zi da col­le­zio­ne im­por­ta­ti dal ri­ven­di­to­re, l’im­po­sta sull’im­por­ta­zio­ne ver­sa­ta può es­se­re ad­di­zio­na­ta al prez­zo d’ac­qui­sto.

3È con­si­de­ra­to ri­ven­di­to­re chi agi­sce per pro­prio con­to o sul­la ba­se di un con­trat­to di com­mis­sio­ne d’ac­qui­sto o di ven­di­ta per con­to di ter­zi.

4Il Con­si­glio fe­de­ra­le de­fi­ni­sce la no­zio­ne di pez­zi da col­le­zio­ne.

5Se più pez­zi da col­le­zio­ne so­no ac­qui­sta­ti a un prez­zo com­ples­si­vo, l’im­po­sta può es­se­re cal­co­la­ta sul­la dif­fe­ren­za tra il prez­zo d’ac­qui­sto com­ples­si­vo e il prez­zo di ven­di­ta com­ples­si­vo. Il Con­si­glio fe­de­ra­le di­sci­pli­na le con­di­zio­ni.


1 In­tro­dot­to dal n. I del­la L del 30 set. 2016, in vi­go­re dal 1° gen. 2018 (RU 2017 3575; FF 2015 2161).