Art. 10 Veterinaria
Chi ha concluso gli studi di veterinaria deve: - a.
- conoscere le strutture e i meccanismi funzionali di base dell’organismo animale rilevanti ai fini dell’esercizio della professione, dal livello molecolare fino all’intero organismo, in tutte le sue fasi di sviluppo e a tutti gli stadi, dallo stato di buona salute alla malattia;
- b.
- avere conoscenze di base concernenti il comportamento di animali sani e malati, come pure le loro esigenze in materia di detenzione, foraggiamento e trattamento e sapere come le carenze si ripercuotono sul benessere e sul rendimento dell’animale;
- c.
- padroneggiare, nel proprio campo professionale, la diagnosi e la cura delle turbe della salute e delle malattie frequenti o che necessitano di un trattamento urgente;
- d.
- disporre di conoscenze di base in materia di genetica, zootecnia e produzione animale e comprendere gli effetti di predisposizioni ereditarie e di metodi di produzione sul benessere e sul rendimento dell’animale;
- e.
- avere dimestichezza con le basi legali e i compiti dello Stato nel settore veterinario, in particolare con le metodologie in materia di sorveglianza e di lotta contro le epizoozie, incluse le malattie trasmissibili tra esseri umani e animali, con il controllo delle derrate alimentari di origine animale e con i principi della protezione degli animali;
- f.
- essere in grado di utilizzare gli agenti terapeutici in modo professionale, economico ed ecologicamente sostenibile;
- g.
- essere in grado di riassumere e comunicare i reperti e la loro interpretazione;
- h.
- rispettare la dignità della creatura, conoscere i rapporti di tensione fra le diverse esigenze dell’animale, dell’essere umano, della società e dell’ambiente ed essere disposto e in grado di applicare il proprio sapere con responsabilità;
- i.20
- avere adeguate conoscenze su metodi e approcci terapeutici della medicina complementare.
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