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Art. 70 Obbligo di pagare il canone
1 Un’impresa soggiace all’obbligo di pagare il canone se ha raggiunto la cifra d’affari minima stabilita dal Consiglio federale nel periodo fiscale ai sensi dell’articolo 34 della legge del 12 giugno 200969 sull’IVA (LIVA) conclusosi l’anno civile precedente. 2 È considerato impresa chiunque sia iscritto nel registro dei contribuenti IVA dell’AFC e abbia sede, domicilio o stabilimento d’impresa in Svizzera. Non è considerata impresa la società semplice ai sensi dell’articolo 530 del Codice delle obbligazioni70.71 3 Per cifra d’affari ai sensi del capoverso 1 s’intende la cifra d’affari complessiva dell’impresa, al netto dell’IVA, da dichiararsi conformemente alla LIVA, indipendentemente dalla sua qualifica sotto il profilo dell’IVA. Se è applicata l’imposizione di gruppo, è determinante la cifra d’affari complessiva del gruppo d’imposizione IVA. 4 Il Consiglio federale definisce la cifra d’affari minima in modo da esentare dal canone le piccole imprese. 5 L’importo del canone è stabilito in base alla cifra d’affari. Il Consiglio federale stabilisce diversi livelli di cifre d’affari con una tariffa per ogni livello (categorie tariffarie). 71 Nuovo testo giusta il n. I della LF del 18 dic. 2020 (Obbligo delle imprese di pagare il canone), in vigore dal 1° gen. 2021 (RU 2021 239; FF 2020 4049). BGE
141 II 182 (2C_882/2014) from 13. April 2015
Regeste: Art. 16 Abs. 3 und Art. 93 BV; Art. 10 EMRK; Art. 3 lit. c und e, Art. 10 Abs. 1, Art. 18 Abs. 1 MWSTG; Art. 14 Ziff. 1 MWSTV; Art. 68 ff. RTVG; Radio- und Fernsehempfangsgebühren; Mehrwertsteuerpflicht. Rechtliche Grundlagen der Radio- und Fernsehempfangsgebühren (E. 2). Auch Leistungen, die sich der Staat zur Erfüllung seiner öffentlichen Aufgabe beschafft, können der Mehrwertsteuerpflicht unterliegen. Voraussetzung dazu ist, dass ein Leistungsaustauschverhältnis bzw. keine Subventionierung vorliegt (E. 3). Aufgrund der Entwicklung des Radio- und Fernsehrechts (E. 6.3) kann an der Qualifikation der Empfangsgebühr als Regalabgabe nicht festgehalten werden. Wer Radio- und Fernsehsendungen empfängt, nimmt ein verfassungsmässiges Recht wahr, womit keine Überlassung von Rechten im Sinne von Art. 3 lit. e MWSTG vorliegen kann (E. 6.4). Die Empfangsgebühr ist auch nicht die Gegenleistung für irgendeine andere vom Bund erbrachte Leistung (E. 6.5). Sie ist eher als Zwecksteuer oder Abgabe sui generis zu qualifizieren (E. 6.7). Die Empfangsgebühr untersteht nicht der Mehrwertsteuerpflicht (E. 6.9). |