Legge federale
concernente la ricerca sull’essere umano
(Legge sulla ricerca umana, LRUm)

del 30 settembre 2011 (Stato 26 maggio 2021)


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Art. 39 Condizioni per la ricerca su embrioni e feti provenienti da interruzioni di gravidanza

1 A una don­na in­cin­ta può es­se­re chie­sto di met­te­re a di­spo­si­zio­ne il suo em­brio­ne o fe­to a sco­po di ri­cer­ca sol­tan­to do­po che ha de­ci­so di in­ter­rom­pe­re la gra­vi­dan­za. Al con­sen­so si ap­pli­ca­no per ana­lo­gia gli ar­ti­co­li 16 e 22–24.

2 Il mo­men­to e il me­to­do di in­ter­ru­zio­ne del­la gra­vi­dan­za de­vo­no es­se­re scel­ti in­di­pen­den­te­men­te dal pro­get­to di ri­cer­ca.

3 Gli em­brio­ni o i fe­ti pro­ve­nien­ti da in­ter­ru­zio­ni di gra­vi­dan­za pos­so­no es­se­re uti­liz­za­ti per un pro­get­to di ri­cer­ca sol­tan­to se ne è sta­to ac­cer­ta­to il de­ces­so.

4 Chi con­du­ce un pro­get­to di ri­cer­ca se­con­do il ca­po­ver­so 3 non può par­te­ci­pa­re all’in­ter­ru­zio­ne del­la gra­vi­dan­za, né ave­re fa­col­tà di im­par­ti­re istru­zio­ni al­le per­so­ne che par­te­ci­pa­no all’in­ter­ven­to.

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